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parentopoli, affittopoli e il patrimonio di famiglia - Lobbytidei ...

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CAPITOLO VI<br />

PARENTOPOLI, AFFITTOPOLI E IL PATRIMONIO DI FAMIGLIA<br />

Parenti e conoscenti imbucati in posti <strong>di</strong> prestigio, inclusa la figlia Marietta,<br />

per la quale nel 2009 aveva riservato un posto in Regione da 150.000 euro all'anno.<br />

Intanto <strong>il</strong> Giornale rivela <strong>di</strong> un appartamento a Roma in Via del Babbuino, ad un canone<br />

<strong>di</strong>mezzato, mentre Libero svela la reale consistenza del (gigantesco) <strong>patrimonio</strong> <strong>di</strong> <strong>famiglia</strong><br />

Non capita a tutti <strong>di</strong> avere un papà così premuroso da riuscire a trovare per <strong>il</strong><br />

proprio figlio un “lavoretto” da 160.000 euro all'anno. Almeno non capita se <strong>il</strong> cognome<br />

scritto sulla propria carta d'identità non è Tidei.<br />

I primi a parlare <strong>di</strong> “<strong>parentopoli</strong>” furono alla fine del 2009 proprio i rappresentanti <strong>di</strong><br />

quella che adesso è SEL, oggi alleati pro-tempore del can<strong>di</strong>dato sindaco e Onorevole. D'altra<br />

parte erano stati proprio loro, all'epoca rappresentati alla Pisana da Enrico Luciani, a<br />

rivelare che <strong>il</strong> Presidente del Consiglio Regionale Bruno Astorre aveva un nuovo<br />

strapagato vice capo <strong>di</strong> Gabinetto (quali fossero le sue funzioni non è dato sapere) e che la<br />

scelta era caduta casualmente proprio su Marietta Tidei, rampollo della <strong>famiglia</strong> collinare,<br />

premiata con un incarico conferito attraverso una delibera del Consiglio <strong>di</strong> Presidenza nel<br />

cui <strong>di</strong>spositivo si legge al punto 6 la decisione “<strong>di</strong> corrispondere alla Dr.ssa Marietta Tidei<br />

<strong>il</strong> trattamento economico tabellare <strong>di</strong> euro 40.129,96 e la retribuzione <strong>di</strong> posizione <strong>di</strong> euro<br />

117.592,00 (!)”, cifra peraltro scritta a penna, come se fosse stata in qualche modo decisa<br />

sul momento. Insomma tra stipen<strong>di</strong>o base e indennità, quasi 160.000 euro.<br />

Che papà Pietro ci avesse messo una buona parola è da considerarsi scontato, ma<br />

nessuno poteva prevedere che <strong>il</strong> suo decreto <strong>di</strong> nomina sarebbe stato portato a mano<br />

<strong>di</strong>rettamente a Civitavecchia da chi, almeno in Regione, apparteneva alla medesima<br />

coalizione.<br />

Perché in effetti creare incarichi dal nulla (a spese dei citta<strong>di</strong>ni) è una pratica<br />

<strong>di</strong>s<strong>di</strong>cevole, ingiusta, iniqua, soprattutto se a beneficiarne è una <strong>famiglia</strong> che dalla politica<br />

ha già avuto molto, sia in termini <strong>di</strong> potere che economici. Una <strong>famiglia</strong> che non lascia<br />

spazi a nessuno, in special modo quando si tratta <strong>di</strong> incassare. E guai a sottrargli le<br />

poltrone. Si rischia <strong>di</strong> ritrovarsi una cinquantina <strong>di</strong> “miracolati” sotto la sede del partito ad


Le mani sulla città Parentopoli, <strong>affittopoli</strong> e <strong>il</strong> <strong>patrimonio</strong> <strong>di</strong> <strong>famiglia</strong><br />

invocare un posto al sole o anche solo uno strapuntino per <strong>il</strong> proprio protettore.<br />

Una situazione che <strong>il</strong> 29 <strong>di</strong>cembre 2008 ha destato anche l'attenzione <strong>di</strong> Sergio Rizzo,<br />

celebre autore de “La Casta”, che sul Corriere della Sera (ALL 6-A) spiegava l'anomalia<br />

della presidenza <strong>di</strong> Ferservizi, definita “un affare <strong>di</strong> Civitavecchia” per <strong>il</strong> continuo ping<br />

pong tra lo stesso Tidei ed <strong>il</strong> notaio Paolo Becchetti, per poi approdare al 2006, anno in<br />

cui, dopo che <strong>il</strong> nostro aveva mancato l'obiettivo dello scranno in Parlamento e <strong>di</strong> un posto<br />

da sottosegretario (promesso e non concesso), uno stuolo <strong>di</strong> supporter, messo<br />

naturalmente a <strong>di</strong>sposizione dalla “real casa”, si portò davanti alla sede <strong>di</strong>essina, dove<br />

inscenò una clamorosa protesta.<br />

Ma questa non è che la punta dell'iceberg, come poco meno <strong>di</strong> un anno dopo ha<br />

modo <strong>di</strong> riferire <strong>il</strong> quoti<strong>di</strong>ano giuri<strong>di</strong>co ed economico Italia Oggi, che in un articolo<br />

apparso a pagina 7 del numero 277 del 21 novembre 2009 (ALL 6-B) parla espressamente<br />

<strong>di</strong> “<strong>parentopoli</strong> in salsa PD”, ricordando non solo l'incarico elargito alla Pisana a Marietta<br />

Tidei, ma anche la poltrona nel CDA dell'ATER occupato da suo cugino Marco Tidei e<br />

dal ruolo <strong>di</strong> Segretario Comunale, ricoperto tutt'ora da Pietro Luci<strong>di</strong> (cugino <strong>di</strong> Pietro<br />

Tidei) nei comuni <strong>di</strong> Santa Marinella ed Allumiere. Basta poi uscire dalla cerchia fam<strong>il</strong>iare<br />

per imbattersi in una sf<strong>il</strong>za <strong>di</strong> posti <strong>di</strong> lavoro regalati a tesserati PD, membri del <strong>di</strong>rettivo<br />

del partito ed ex segretari, mentre uno dei più gran<strong>di</strong> sostenitori <strong>di</strong> sempre Tiziano Cerasa,<br />

sul quale pende la spada <strong>di</strong> Damocle dell'inchiesta della Procura della Repubblica <strong>di</strong><br />

Civitavecchia, in merito ai rimborsi percepiti dalla società Euroconsulting, della quale è<br />

proprietaria la sua <strong>famiglia</strong>, dopo la pessima performance da presidente del Consiglio<br />

Comunale da giugno 2006 a gennaio 2007, è stato nominato nel CDA <strong>di</strong> Co.Tra.L.<br />

Patrimonio, in quota alla Provincia <strong>di</strong> Roma.<br />

Non è un caso che Pietro Tidei fu l'unico a complimentarsi pubblicamente per<br />

quell'incarico, che ai più parve invece puntualmente immeritato.<br />

Ma <strong>il</strong> vortice <strong>di</strong> poltrone non è l'unica bufera che in questi anni ha investito<br />

l'Onorevole.<br />

Il 24 febbraio del 2011 <strong>il</strong> Giornale pubblica un articolo sullo scandalo Ipab (ALL 6-C),<br />

meglio noto città come “<strong>affittopoli</strong>”. Le ipab sono istituzioni <strong>di</strong> pubblica assistenza e<br />

beneficenza, ma ad essere beneficiati, come spiega l'estensore dell'articolo, “sono spesso gli<br />

inqu<strong>il</strong>ini del loro <strong>patrimonio</strong> immob<strong>il</strong>iare”. Perché se da un lato questi enti ut<strong>il</strong>izzano gli<br />

introiti degli affitti degli immob<strong>il</strong>i dei quali sono proprietari (molti situati peraltro nelle<br />

zone più belle e prestigiose della capitale) per fare opere <strong>di</strong> beneficenza, dall'altro<br />

potrebbero fare anche molto <strong>di</strong> più se solo gli affitti applicati fossero ai livelli <strong>di</strong> mercato.<br />

Il caso preso in esame dal Giornale è quello dell'Ipab Santa Maria in Aquiro, che<br />

possiede tra gli altri, anche l'immob<strong>il</strong>e in Via del Babbuino 107, “proprio all’angolo con<br />

piazza <strong>di</strong> Spagna, uno dei luoghi più celebrati e fotografati del mondo intero”. A<br />

quell'in<strong>di</strong>rizzo, all'interno 9, stando a quanto si legge nell'articolo, vive Sara Tidei, una<br />

delle figlie del deputato Pietro, alloggiata in un appartamento <strong>di</strong> 131,71 metri. Una<br />

in<strong>di</strong>screzione in<strong>di</strong>rettamente confermata dalla sfortunata coincidenza che proprio a<br />

quell'in<strong>di</strong>rizzo la Corte dei Conti ha fatto notificare all'Onorevole l'invito a dedurre<br />

relativo alla vicenda loculi.


Le mani sulla città Parentopoli, <strong>affittopoli</strong> e <strong>il</strong> <strong>patrimonio</strong> <strong>di</strong> <strong>famiglia</strong><br />

L'affitto pagato dalla <strong>famiglia</strong> per questo misero appartamentino in centro è <strong>di</strong> poco<br />

più <strong>di</strong> 2000 euro (2064,68 per la precisione), circa la metà <strong>di</strong> un normale canone <strong>di</strong><br />

locazione per un appartamento <strong>di</strong> quelle <strong>di</strong>mensioni e in quella posizione, calcolato in<br />

base ai prezzi <strong>di</strong> mercato (che dovrebbe aggirarsi infatti tra i 3930 ed i 5109 euro). Un<br />

prezzo non alla portata <strong>di</strong> tutte le tasche, ma comunque una opportunità non proprio<br />

riservata a tutti. Senza contare che un giorno non molto lontano queste proprietà<br />

potrebbero essere cedute agli affittuari, a prezzi anche in quel caso ben al <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong><br />

mercato, con conseguente vantaggio proprio per gli acquirenti.<br />

Una vicenda poi parzialmente confermata anche dalla stessa <strong>famiglia</strong>, che, per bocca<br />

della moglie dell'Onorevole Maria Concetta Onori, evidentemente in qualità <strong>di</strong> titolare del<br />

contratto <strong>di</strong> affitto, aveva anche provato a giustificarsi spiegando che quella casa al loro<br />

ingresso era poco più che una stamberga, nella quale sono stati fatti lavori per migliaia <strong>di</strong><br />

euro e che forse <strong>il</strong> canone tiene conto anche <strong>di</strong> questo. Come faccia un'insegnante baby<br />

pensionata e oggi coltivatrice <strong>di</strong>retta (<strong>di</strong> una tenuta in cui invece <strong>di</strong> un'azienda agricola è<br />

sorta più <strong>di</strong> una v<strong>il</strong>la) a pagare un affitto da 2000 euro al mese non se lo è chiesto nessuno.<br />

E in fondo poco importa visto che suo marito è uno dei deputati più ricchi del Lazio e una<br />

casa in centro se la può decisamente permettere.<br />

Eppure non si può proprio <strong>di</strong>re che l'Onorevole non sappia dove andare a dormire,<br />

visto che, stando alle <strong>di</strong>chiarazioni presentate alla Camera dei Deputati risulta già nel 2008<br />

(ALL 6-D) titolare <strong>di</strong> 7 immob<strong>il</strong>i in comproprietà, dei quali 3 ad Civitavecchia, 3 ad<br />

Allumiere e uno a Tolfa. La situazione rimane invariata nel 2009 (ALL 6-E), mentre nel<br />

2010 (ALL 6-F) alla lista si aggiungono anche due nuovi immob<strong>il</strong>i in Civitavecchia, un<br />

terreno in località imprecisata ed un immob<strong>il</strong>e in costruzione in Grecia (in comproprietà<br />

per un terzo), che Tidei non ha potuto fare a meno <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarare, dopo che <strong>il</strong> senatore del<br />

PDL Potito Salatto aveva can<strong>di</strong>damente ammesso al quoti<strong>di</strong>ano Libero <strong>di</strong> avere proprio<br />

l'Onorevole come nuovo vicino <strong>di</strong> casa a Paxos (mentre sui prof<strong>il</strong>i Facebook dei figli<br />

proliferano le foto scattate sul bordo della lussuosa piscina in riva al mare realizzata<br />

proprio nella residenza sull'isola greca).<br />

In totale 11 immob<strong>il</strong>i. Un tantino più <strong>di</strong> quella che potrebbe essere considerata la<br />

“me<strong>di</strong>a nazionale”.<br />

Per non parlare della lauta <strong>di</strong>chiarazione resa alla Camera nel 2012 e relativa ai<br />

red<strong>di</strong>ti 2011, pari a 214.000 euro e spicci (ALL 6-G), ben più <strong>di</strong> molti assai più blasonati<br />

compagni, come Enrico Gasbarra, piantato a 138.538 euro e a Walter Veltroni, <strong>il</strong> cui red<strong>di</strong>to<br />

non raggiunge nemmeno i 137.000 euro. Insomma si tratta <strong>di</strong> uno dei deputati più ricchi,<br />

come ha recentemente rimarcato anche <strong>il</strong> notiziario telematico locale Civonline.it,<br />

attirandosi le ire (con tanto <strong>di</strong> minacce esplicite nei confronti del <strong>di</strong>rettore Massim<strong>il</strong>iano<br />

Grasso) del deputato. Lo stesso notiziario d'altra parte non aveva potuto fare a meno <strong>di</strong><br />

rimarcare come tra i red<strong>di</strong>ti del deputato pid<strong>di</strong>no fossero entrate recentemente anche le<br />

somme percepite a titolo <strong>di</strong> vitalizio (a partire dal 2011) per aver ricoperto in passato la<br />

carica <strong>di</strong> consigliere regionale, come vuole la migliore tra<strong>di</strong>zione della casta.<br />

Il fasti<strong>di</strong>o dell'Onorevole sulla questione legata al proprio <strong>patrimonio</strong> personale,<br />

tuttavia, è più che comprensib<strong>il</strong>e, visto quanto pubblicato recentissimamente dal


Le mani sulla città Parentopoli, <strong>affittopoli</strong> e <strong>il</strong> <strong>patrimonio</strong> <strong>di</strong> <strong>famiglia</strong><br />

quoti<strong>di</strong>ano Libero (ALL 6-H) proprio in relazione alla reale consistenza del <strong>patrimonio</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>famiglia</strong>, del quale <strong>il</strong> manipolo <strong>di</strong> immob<strong>il</strong>i posseduti “in chiaro”, non sarebbe che una<br />

misera percentuale del totale. L'articolo parla infatti <strong>di</strong> ben 133 fabbricati e 81 terreni<br />

sud<strong>di</strong>visi tra lui (10 fabbricati e 11 terreni), sua moglie Maria Concetta Onori (14 fabbricati<br />

e 24 terreni), i figli Ezio, Gino e Sara (6 fabbricati) e varie società intestate a prestanome.<br />

“Un piccolo impero industriale e finanziario, composto da una trentina <strong>di</strong> società per<br />

azioni attive nel campo dell'energia, delle costruzioni e della gestione immob<strong>il</strong>iare”.<br />

Non tutte le imprese <strong>di</strong> questo impressionante castello (alcune possedute per intero, altre<br />

solo partecipate) sono formalmente attribuite a lui, perché, spiega <strong>il</strong> redattore Franco<br />

Bechis dalle colonne del giornale <strong>di</strong>retto da Maurizio Belpietro, <strong>il</strong> cuore dell'impero <strong>di</strong><br />

<strong>famiglia</strong> è ad oggi la North Wind Srl (già SSITC – Società per lo Sv<strong>il</strong>uppo <strong>di</strong> Iniziative<br />

Commerciali e Turistiche Srl) costituitasi, come si evince dalla visura camerale (ALL 6-I), <strong>il</strong><br />

17 <strong>di</strong>cembre 2002, con un capitale sociale <strong>di</strong> 100.000 euro, nella cui proprietà subentrano<br />

nel 2005 due società fiduciarie, la CIFRE Srl (90.000 euro) e la RE.FI.DA. Srl (10.000 euro) e<br />

proprietaria a sua volta delle società Batt<strong>il</strong>ano Srl (22%), Pantano Seconda Società Agricola<br />

(23,5%), Stone & Green Srl (33%), Punicum Srl (11%), Prato Rosso Srl (25%), Colle del Sole<br />

Srl (25%), Oasis Rouge Srl (37,5%), San Gor<strong>di</strong>ano Srl (22,5%), Leonardo Srl (50%),<br />

Bellavista 2007 Srl (33%), Le Cave S.E. Srl (38%). A guardar bene dunque nel ricco bouquet<br />

<strong>di</strong> società figurano anche imprese come la Punicum Srl, già coinvolta nell'affare Terme<br />

Taurine ed altre in comproprietà con noti impren<strong>di</strong>tori locali come Pietro Lo Monaco.<br />

Le due società capogruppo sono dunque la CIFRE Srl e la REFIDA Srl<br />

rispettivamente con quote del 90% e del 10% del capitale della North Wind Srl. La prima<br />

delle due (capitale sociale appena 10.040 euro), come si legge da apposita visura camerale<br />

(ALL 6-J) ha come proprietari Luciana Caroselli (10%) e Franco Romagnoli (90%). La<br />

REFIDA (ALL 6-K) ha invece come soci i signori Bruno Rossi, Arnaldo Cappellini,<br />

Marcello Tecchi, Flavio Cavalli, Giampaolo Marinelli, Daniela Costantini e Alberto Tatò.<br />

Entrambe sono proprietarie <strong>di</strong> quote più o meno r<strong>il</strong>evanti in una vera cascata <strong>di</strong><br />

società, tra le quali appunto figura la North Wind Srl, perno dell'impero dei Tidei.<br />

Il quoti<strong>di</strong>ano Libero parla per questo non a caso <strong>di</strong> società “schermata”, tanto da<br />

renderla <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>mente attribuib<strong>il</strong>e a Tidei, operazione resa possib<strong>il</strong>e da un errore<br />

determinante commesso <strong>il</strong> 24 apr<strong>il</strong>e 2010, all'atto della nomina del nuovo amministratore<br />

unico proprio della North Wind. All'assemblea or<strong>di</strong>naria dei soci (ALL 6-L), che si<br />

concluderà con l'investitura <strong>di</strong> Bal<strong>il</strong>la Piermarini (storico collaboratore <strong>di</strong> Tidei e<br />

consulente del Comune <strong>di</strong> Santa Marinella ai tempi in cui era Sindaco), le due società<br />

proprietarie del 100% delle quote (e che ufficialmente nulla hanno a che fare con la<br />

<strong>famiglia</strong> dell'Onorevole) vengono rappresentate da Ezio Tidei (CIFRE) e Maria Concetta<br />

Onori (REFIDA), rispettivamente figlio e moglie del deputato PD.<br />

Una coincidenza a <strong>di</strong>r poco singolare per chi si <strong>di</strong>chiara completamente estraneo alle<br />

società in questione e che pure ha fondato lo scorso anno la South Wind Srl, che si affianca<br />

così alla già nota T&T, la hol<strong>di</strong>ng cui fanno capo le società “in chiaro” della <strong>famiglia</strong> e oggi<br />

in liquidazione. C'è poi <strong>il</strong> capitolo dell'immenso <strong>patrimonio</strong> immob<strong>il</strong>iare, attribuito per<br />

gran parte ad una delle società del gruppo, la Pacifico Srl, che detiene 66 fabbricati e 3


Le mani sulla città Parentopoli, <strong>affittopoli</strong> e <strong>il</strong> <strong>patrimonio</strong> <strong>di</strong> <strong>famiglia</strong><br />

terreni, tutti a Santa Marinella. Una comunanza tale che, secondo Libero, “alcune delle<br />

abitazioni dei figli sono state vendute loro dalla hol<strong>di</strong>ng <strong>di</strong> <strong>famiglia</strong> con una sostanziale<br />

partita <strong>di</strong> giro”, e tale soprattutto da spingere lo stesso giornale ad equiparare <strong>il</strong> modello<br />

<strong>di</strong> organizzazione impren<strong>di</strong>toriale e fam<strong>il</strong>iare dei Tidei a quella <strong>di</strong> Berlusconi.<br />

Lo stesso quoti<strong>di</strong>ano Libero è tornato sulle attività <strong>di</strong> <strong>famiglia</strong> anche nel numero del<br />

28 marzo, dove a pagina 2 (ALL 6-M), si evidenzia come la Soc. Le Cave, della quale la<br />

North Wind ha acquistato <strong>il</strong> 38% del capitale durante un'assemblea dei soci svoltasi <strong>il</strong> 27<br />

<strong>di</strong>cembre 2011 (verbale depositato <strong>il</strong> 4 gennaio) nella quale nuovamente a rappresentare i<br />

soci CIFRE e REFIDA erano Ezio Tidei e Maria Concetta Onori. Il valore nominale delle<br />

quote sarebbe solo <strong>di</strong> 15.200 euro, ma la hol<strong>di</strong>ng della <strong>famiglia</strong> avrebbe concordato con la<br />

Civitacostruzioni (impresa civitavecchiese che detiene comunque la maggioranza assoluta)<br />

un prezzo <strong>di</strong> 240.000 euro, 160.000 dei quali sono stati pagati subito con assegno circolare,<br />

mentre gli altri 80.000 dovrebbero essere liquidati a fine maggio. L'interesse dei Tidei per<br />

la giovane società va fatta risalire secondo l'articolista alla sua attività, relativa alle energie<br />

alternative ed in particolare alla costruzione <strong>di</strong> un impianto fotovoltaico da 1,8 MW nel<br />

comune viterbese <strong>di</strong> Onano (già autorizzato da Provincia e Comune). Più o meno quanto<br />

ha fatto Carlo De Benedetti con la Sorgenia, ha chiosato Libero.<br />

Insomma la quantità <strong>di</strong> ricchezze, proprietà ed attività è tale da far sorgere non pochi<br />

dubbi in merito alle modalità con la quale queste siano state negli anni accumulate e da far<br />

domandare se i benefici tratti dalla politica da soli bastino a giustificare sim<strong>il</strong>i iperbolici<br />

guadagni.<br />

Di certo comunque c'è che logica ed etica vorrebbero che chi da decenni ottiene<br />

vantaggi <strong>di</strong> ogni tipo dalla politica a spese della gente, si faccia finalmente da parte, per<br />

lasciare spazio ai giovani, a nuovi volti, a nuove leve capaci ancora <strong>di</strong> intendere la politica<br />

come un servizio al citta<strong>di</strong>no, anziché come un modo veloce per assicurare a se stessi e alle<br />

proprie famiglie opportunità negate alla stragrande maggioranza delle persone.<br />

Giovani che magari siano in grado <strong>di</strong> affermare <strong>il</strong> sacrosanto principio in base al<br />

quale <strong>il</strong> passaggio del testimone non debba avvenire per forza <strong>di</strong> cose, per soli meriti<br />

<strong>di</strong>nastici.


CAPITOLO VI<br />

ELENCO ALLEGATI<br />

5-A Nomina <strong>di</strong> Marietta Tidei a Vice Capo <strong>di</strong> Gabinetto del Presidente del Consiglio<br />

Regionale del Lazio<br />

5-B Articolo pubblicato sul Corriere della Sera <strong>il</strong> 29 <strong>di</strong>cembre 2008<br />

5-C Articolo pubblicato su Italia Oggi numero 277 del 21 novembre 2009<br />

5-D Articolo pubblicato su Il Giornale del 24 febbraio 2011<br />

5-E Dichiarazione patrimoniale resa dall'On. Tidei alla Camera relativa al 2008<br />

5-F Dichiarazione patrimoniale resa dall'On. Tidei alla Camera relativa al 2009<br />

5-G Dichiarazione patrimoniale resa dall'On. Tidei alla Camera relativa al 2010<br />

5-H Articolo del quoti<strong>di</strong>ano Libero del 25 marzo 2012<br />

5-I Parte della visura camerale della North Wind Srl<br />

5-J Parte della visura camerale della CIFRE Srl<br />

5-K Parte della visura camerale della REFIDA Srl<br />

5-L Verbale <strong>di</strong> assemblea or<strong>di</strong>naria della North Wind del 23 apr<strong>il</strong>e 2010


05/03/12 Destra, sinistra e la legge <strong>di</strong> Civitavecchia<br />

Archivio Storico<br />

< CULTURA ARCHIVIO STORICO<br />

LA STAFFETTA VINCITORI & VINTI<br />

Destra, sinistra e la legge <strong>di</strong> Civitavecchia<br />

Record C' è chi è stato confermato nove volte al timone della stessa compagnia<br />

<strong>di</strong> navigazione statale e chi ha <strong>di</strong>ritto al «ritorno»<br />

C' è chi non si è mai alzato dalla stessa poltrona. Il gent<strong>il</strong>uomo <strong>di</strong> Sua Santità Franco Pecorini è stato confermato per la nona volta<br />

consecutiva al timone della Tirrenia: le ultime tre, da un governo Berlusconi. C' è poi chi ha fatto un lungo giro turistico nella medesima<br />

azienda pubblica. L' ex parlamentare nazional alleato Antonio Mazzone era <strong>di</strong>ventato consigliere delle Poste nel 2001 al posto dell'<br />

arbitro <strong>di</strong> calcio Antonio Pezzella, nel frattempo eletto alla Camera nelle liste <strong>di</strong> An. In seguito aveva dovuto lasciare l' incarico,<br />

mantenendo tuttavia <strong>il</strong> contentino della presidenza <strong>di</strong> Poste Vita. Ora ha lasciato anche quella poltrona, ottenendo però in cambio la<br />

presidenza <strong>di</strong> Poste Trasporti. La fedeltà paga. C' è chi invece si è dovuto alzare dalla poltrona, ma poi ci è prontamente ritornato. L' ex<br />

parlamentare <strong>di</strong> Forza Italia ed ex sottosegretario, Sandro Trevisanato, per esempio: nominato da Giulio Tremonti alla presidenza della<br />

Sogei nel 2001, rimosso da Vincenzo Visco nel 2006, rinominato da Tremonti pochi mesi fa. Oppure Paolo Becchetti, notaio <strong>di</strong><br />

Civitavecchia (autore, quando era deputato <strong>di</strong> Forza Italia, della proposta <strong>di</strong> legge per istituire la Provincia <strong>di</strong> Civitavecchia) collocato<br />

due mesi fa alla presidenza <strong>di</strong> Ferservizi, società che gestisce tutta la logistica del gruppo Ferrovie dello Stato. C' era già stato nel 2003,<br />

come risarcimento dopo aver fallito nel 2001 la conferma alla Camera: battuto, proprio nel collegio <strong>di</strong> Civitavecchia, dal suo rivale<br />

sindaco della citta<strong>di</strong>na laziale, <strong>il</strong> <strong>di</strong>essino Pietro Tidei. Ma nel 2006 toccò a Tidei non essere riconfermato in Parlamento. In cambio gli<br />

era stato promesso <strong>il</strong> sottosegretariato ai Trasporti. Promessa che però non venne mantenuta, scatenando sia le ire dei <strong>di</strong>essini <strong>di</strong><br />

Civitavecchia, protagonisti <strong>di</strong> una clamorosa protesta sotto la sede dei Ds a Roma, sia le rimostranze del presidente <strong>di</strong> Ferservizi,<br />

Becchetti. Il quale decretò: «Con la mancata nomina a sottosegretario ai Trasporti <strong>di</strong> Tidei <strong>il</strong> centrosinistra ha insultato la città<br />

<strong>di</strong>mostrando nel contempo l' inaffidab<strong>il</strong>ità del governo Pro<strong>di</strong>». Ma forse avrebbe fatto meglio a non sollevare <strong>il</strong> problema esprimendo <strong>il</strong><br />

proprio sdegno per lo sgarbo fatto al suo avversario, perché Tidei fu a sua volta risarcito con la presidenza <strong>di</strong> Ferservizi, tolta a Becchetti.<br />

Due anni soltanto: <strong>di</strong> nuovo le elezioni, e <strong>di</strong> nuovo la staffetta. Tidei alla Camera, sui banchi del Partito democratico, e <strong>il</strong> forzista Becchetti<br />

al posto suo, alla presidenza <strong>di</strong> Ferservizi. Prova provata che la presidenza <strong>di</strong> quella società pubblica è una questione privata <strong>di</strong><br />

Civitavecchia. Anche questo è <strong>il</strong> manuale Cencelli. S. Riz.<br />

Rizzo Sergio<br />

Pagina 11<br />

(29 <strong>di</strong>cembre 2008) - Corriere della Sera<br />

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archiviostorico.corriere.it/2008/…/Destra_sinistra_legge_Civitavecchia_co_9_081229003.shtml<br />

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MILANO<br />

1/1


- Articolo apparso sul numero 277 pag. 7 del 21/11/2009 -<br />

Scoppia la <strong>parentopoli</strong> in salsa Pd<br />

L'asse è tra regione Lazio e Civitavecchia, guardando al porto<br />

<strong>di</strong> Stefano Sansonetti<br />

A prima vista sembra una storia <strong>di</strong> <strong>parentopoli</strong> locale dal tempismo perfetto. Poi, però,<br />

ecco spuntare politici <strong>di</strong> livello nazionale e interessi economici ragguardevoli. L'asse è tra<br />

Civitavecchia e Roma, in particolare la sede del consiglio regionale. Ebbene, poco prima<br />

che <strong>il</strong> parlamento laziale si sciogliesse, in conseguenza dell'affaire Marrazzo-trans, è<br />

scattata un'assunzione che sta già facendo <strong>di</strong>scutere. In consiglio regionale, infatti, in<br />

qualità <strong>di</strong> vicecapo <strong>di</strong> gabinetto del presidente Bruno Astorre (Pd), è arrivata Marietta<br />

Tidei, consigliere comunale a Civitavecchia sempre per <strong>il</strong> Pd. Per questa funzione, a<br />

quanto sembra, percepirà un gettone <strong>di</strong> 150 m<strong>il</strong>a euro. Ora, a parte <strong>il</strong> fatto che <strong>il</strong> nuovo<br />

incarico è stato assegnato <strong>il</strong> 27 ottobre, ovvero due giorni prima che l'assemblea regionale<br />

venisse sciolta, si dà <strong>il</strong> caso che la Tidei sia figlia <strong>di</strong> Pietro Tidei, avvocato, deputato del Pd<br />

(si racconta sia molto stimato dal presidente della provincia <strong>di</strong> Roma, Nicola Zingaretti) e<br />

uomo forte della politica in quel <strong>di</strong> Civitavecchia. Eh sì, perché della città del porto<br />

l'onorevole è stato sindaco per ben 7 anni, dal 1994 al 2001. E certo la sua presa nei<br />

confronti del comune non è mai venuta meno, se soltanto si considera con quale impegno<br />

Tidei ha provato a <strong>di</strong>ventare <strong>il</strong> numero uno della strategica Autorità portuale <strong>di</strong><br />

Civitavecchia. Ma sul porto ritorneremo tra un attimo.<br />

A Civitavecchia e <strong>di</strong>ntorni occupano o hanno occupato poltrone <strong>di</strong> r<strong>il</strong>ievo <strong>di</strong>versi<br />

personaggi legati all'ex sindaco Tidei. Per esempio Alessio Gatti, ex marito <strong>di</strong> Marietta<br />

Tidei, è stato assessore allo sport e alla politiche giovan<strong>il</strong>i del comune quando era sindaco<br />

Gino Sala<strong>di</strong>ni (un altro Pd, in sella dal giugno 2006 al gennaio 2007). Senza contare che<br />

Gatti ancora oggi siede su uno scranno in consiglio comunale, naturalmente targato Pd.<br />

Poi c'è <strong>il</strong> capitolo Ater, l'azienda territoriale per l'ed<strong>il</strong>izia residenziale <strong>di</strong> Civitavecchia. Qui<br />

c'è un consiglio <strong>di</strong> amministrazione che vede tra i suoi componenti, sin dal 2005, Marco<br />

Tidei. Il cognome <strong>di</strong>ce qualcosa e infatti si scopre che Marco è nipote <strong>di</strong> Pietro, l'ex sindaco<br />

oggi deputato. Un po' più a Sud <strong>di</strong> Civitavecchia c'è Santa Marinella. Del comune Tidei è<br />

stato sindaco dal 2006 al 2007. L'attuale segretario generale del municipio <strong>di</strong> Santa<br />

Marinella si chiama Pietro Luci<strong>di</strong>, che risulta essere cugino dell'onorevole del Pd.<br />

Insomma, la rete dei rapporti e delle parentele è piuttosto fitta. E ha come ultima<br />

appen<strong>di</strong>ce l'ingresso <strong>di</strong> Marietta Tidei nel consiglio regionale laziale.Per rendersi conto<br />

degli interessi economici, invece, bisogna dare uno sguardo al porto <strong>di</strong> Civitavecchia. In<br />

questo caso gli appetiti sono stati nel corso del tempo a <strong>di</strong>r poco trasversali. Diciamo che<br />

dal 2001 fino all'inizio del 2006 <strong>il</strong> presidente dell'Autorità portuale è stato Gianni


Moscherini, attuale sindaco <strong>di</strong> Civitavecchia in quota centrodestra. Sotto la sua <strong>di</strong>rezione,<br />

a quanto sembra, <strong>il</strong> porto ha dato ottimi risultati. Al punto che con uno degli ultimi atti<br />

dell'allora (come ora) governo <strong>di</strong> S<strong>il</strong>vio Berlusconi, Moscherini venne nominato<br />

commissario dell'Autorità. La situazione, però, risultò imme<strong>di</strong>atamente in<strong>di</strong>gesta<br />

all'esecutivo guidato da Romano Pro<strong>di</strong>, <strong>il</strong> quale nel febbraio del 2007 sostituì Moscherini<br />

con un nuovo presidente, Fabio Ciani, europarlamentare del Pd (in quota Margherita) e<br />

persona molto stimata da Francesco Rutelli. La nomina scatenò un autentico terremoto,<br />

con tanto <strong>di</strong> riscorsi. Uno venne presentato da Moscherini, che non accettava la<br />

defenestrazione; l'altro venne avanzato dall'ex sindaco Tidei, che da tempo coltiva<br />

l'ambizione <strong>di</strong> sedersi a capo dell'Autorità portuale. Secondo i ricorrenti la nomina <strong>di</strong><br />

Ciani era viziata da una forzatura delle procedure previste dalla legge (oltre al governo,<br />

infatti, nel meccanismo pesano anche gli enti locali, regione in primis). Ma poco dopo<br />

arriva <strong>il</strong> colpo <strong>di</strong> scena. Tidei ritira tutte le sue censure e <strong>di</strong> lì a poco <strong>di</strong>venta deputato. Si<br />

<strong>di</strong>ce che <strong>il</strong> ritiro del ricorso sia stato propedeutico alla conquista dello scranno<br />

parlamentare.<br />

Arriviamo quin<strong>di</strong> all'attualità. L'Autorità portuale è ancora in mano a Ciani, ma secondo<br />

<strong>di</strong>versi osservatori le performance economiche del porto sono peggiorate. Si ricomincia<br />

quin<strong>di</strong> a parlare <strong>di</strong> commissariamento. L'opzione prende corpo, al punto che anche l'ex<br />

presidente della regione, Piero Marrazzo, prima dell'affaire trans, si <strong>di</strong>ce favorevole al<br />

commissariamento. Tutto sembra pronto, ma arriva l'ennesimo colpo <strong>di</strong> scena. Il<br />

vicepresidente del Lazio, Esterino Montino (ora reggente), si oppone al<br />

commissariamento. E lo fa con tale determinazione che riesce a convincere anche <strong>il</strong><br />

ministro dei trasporti, Altero Matteoli, che aveva già le carte sulla scrivania. Insomma,<br />

un'autentica guerra.


- 24 febbraio 2011, 09:03 -<br />

Nella capitale centinaia <strong>di</strong> immob<strong>il</strong>i <strong>di</strong> un ente <strong>di</strong> beneficenza concessi a<br />

prezzi stracciati. Tra gli inqu<strong>il</strong>ini anche la figlia del deputato Pd Pietro<br />

Tidei: 131 metri quadrati in piazza <strong>di</strong> Spagna a 2m<strong>il</strong>a euro al mese. Al<br />

Pantheon un'abitazione <strong>di</strong> 84 metri quadrati a solo 207 euro mens<strong>il</strong>i<br />

Roma - Si chiamano Ipab, vale a <strong>di</strong>re istituzioni <strong>di</strong> pubblica assistenza e beneficenza. Ma a essere<br />

assistiti e beneficiati sono spesso gli inqu<strong>il</strong>ini del loro <strong>patrimonio</strong> immob<strong>il</strong>iare.<br />

Prendete <strong>il</strong> caso dell’Ipab Santa Maria in Aquiro, che possiede a Roma centinaia <strong>di</strong> appartamenti messi<br />

«a red<strong>di</strong>to» per ricavare i fon<strong>di</strong> per porre in essere la sua ragione sociale, che è «assistere minori e<br />

anziani nell’ambito della Regione Lazio e, in particolare, della città <strong>di</strong> Roma», come si legge nella pagina<br />

internet. Ma questa missione potrebbe essere svolta certamente meglio se gli immob<strong>il</strong>i a uso abitativo<br />

fossero affittati a prezzi <strong>di</strong> mercato, considerato che si trovano in alcune delle zone più belle del centro<br />

storico della capitale.<br />

Uno degli immob<strong>il</strong>i <strong>di</strong> maggior pregio dell’Isma (sigla dell’Istituto Santa Maria in Aquiro) è al numero<br />

107 <strong>di</strong> via del Babuino, proprio all’angolo con piazza <strong>di</strong> Spagna, uno dei luoghi più celebrati e<br />

fotografati del mondo intero. Un luogo dove in tanti sognano una casa e solo pochi possono averla. Tra<br />

questi c’è Sara Tidei, che pare proprio essere la figlia del deputato del Pd Pietro, già sindaco <strong>di</strong><br />

Civitavecchia. La giovane vive all’interno 9 del prestigioso in<strong>di</strong>rizzo, in un appartamento <strong>di</strong> 131,71 metri<br />

quadri per <strong>il</strong> quale paga un canone mens<strong>il</strong>e che in base all’ultima relazione sul <strong>patrimonio</strong> immob<strong>il</strong>iare<br />

Isma è <strong>di</strong> 2064,68 euro. Non proprio un regalo, <strong>di</strong>ciamo un mezzo regalo: secondo <strong>il</strong> borsino<br />

immob<strong>il</strong>iare della capitale, un appartamento in quella felice posizione dovrebbe essere affittato tra i 30 e<br />

i 39 euro a metro quadro, per un canone mens<strong>il</strong>e tra i 3930 e i 5109 euro. Almeno <strong>il</strong> doppio rispetto a<br />

quanto pagano la signorina Tidei e i suoi fortunati coinqu<strong>il</strong>ini. I quali, si ba<strong>di</strong> bene, non compiono<br />

alcuna irregolarità, ma si limitano ad approfittare <strong>di</strong> opportunità certo non riservate a tutti.<br />

Naturalmente nelle case Isma sparse per la capitale è presumib<strong>il</strong>e abitino molti altri potenti e parenti <strong>di</strong>.<br />

Ci ripromettiamo <strong>di</strong> scoprirlo nei prossimi giorni, senza ab<strong>di</strong>care alla speranza che sia lo stesso Ipab a<br />

sposare l’operazione trasparenza fornendo a noi a agli altri organi <strong>di</strong> stampa l’elenco dei suoi affittuari.<br />

Ma <strong>di</strong> certo l’elenco delle case Isma ingolosirebbe qualsiasi inqu<strong>il</strong>ino romano. Ci sono un pugno <strong>di</strong><br />

appartamenti in piazza Navona, al numero 43, dove chiunque vorrebbe abitare: l’affittuario dell’interno<br />

2 paga ogni mese 1411 euro e spiccioli per una casa <strong>di</strong> oltre 107 metri quadri, mentre chi abita<br />

all’interno 1 versa ogni mese all’Isma 3045,42 euro per uno sterminato appartamento <strong>di</strong> 196,50 metri<br />

quadri. Via del Seminario, a un passo dal Pantheon, è un altro luogo da sogno: qui l’Isma possiede tra i<br />

numeri 101, 102, 103 e 104 numerosi immob<strong>il</strong>i affittati a canoni tutt’altro che impossib<strong>il</strong>i. Non c’è<br />

bisogno <strong>di</strong> essere ricchi per potersi permettere i 207,65 euro del canone mens<strong>il</strong>e previsto per<br />

l’appartamento all’interno 3/4 del civico 104, che è grande circa 84 metri quadri.<br />

Il grosso del <strong>patrimonio</strong> immob<strong>il</strong>iare dell’Isma si trova in zone meno prestigiose ma tutt’altro che<br />

periferiche. E anche qui i canoni sono a <strong>di</strong>r poco compiacenti. In via Novacella, zona Marconi, l’Isma<br />

possiede decine <strong>di</strong> immob<strong>il</strong>i ai civici 19, 23 e 25. Case non troppo spaziose ma che vengono via con<br />

poco: per <strong>di</strong>re, un quartierino <strong>di</strong> 71,53 metri quadri all’interno 4 del civico 19 ha un canone <strong>di</strong> 366,21<br />

euro al mese che ormai anche nelle case popolari è un sogno. Spostiamoci in via Ennio Bonifazi alla<br />

Pineta Sacchetti, periferia Ovest ma non troppo lontana dal centro: al numero 48b per un


appartamento <strong>di</strong> 77,28 metri quadri l’inqu<strong>il</strong>ino paga meno <strong>di</strong> 600 euro (per l’esattezza 592,37). Altri<br />

e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> proprietà dell’Isma si trovano in via Vittorio Fiorini, una traversa <strong>di</strong> via Latina, appena fuori<br />

da quelle Mura Aureliane che segnano i confini della città storica: ebbene, al numero 13, all’interno 21,<br />

un appartamento <strong>di</strong> 76 metri quadri con in più quasi 13 metri quadri <strong>di</strong> balconi si ottiene con un canone<br />

<strong>di</strong> 550,93 euro mens<strong>il</strong>i: una prudente quotazione <strong>di</strong> mercato si attesta sui 1250 euro, più del doppio<br />

rispetto al canone reale.<br />

Ma si sa, Ipab o no, la casa non è uguale per tutti.

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