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Rivista Euganeamente Gennaio Febbraio 2014

Colli Euganei, Lozzo Atestino, Nevio Scala, Agenda Euganea, Fiori del Sottobosco

Colli Euganei, Lozzo Atestino, Nevio Scala, Agenda Euganea, Fiori del Sottobosco

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<strong>Rivista</strong> Culturale Bimestrale di<br />

Promozione del Territorio Euganeo<br />

Copia Omaggio - N. 1/<strong>2014</strong><br />

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Vivere e Scoprire i Colli Euganei<br />

<strong>Gennaio</strong> - <strong>Febbraio</strong><br />

Percorso<br />

Lozzo Atestino<br />

Nevio Scala<br />

Una sfida per passione<br />

Agenda<br />

Euganea


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Vivere e Scoprire i Colli Euganei<br />

<strong>Euganeamente</strong> <strong>Rivista</strong> Bimestrale<br />

Copia Omaggio - N. 1/<strong>2014</strong> <strong>Gennaio</strong>-<strong>Febbraio</strong><br />

Stampa 10.000 copie Distribuzione 1000 punti<br />

info e pubblicità www.euganeamente.it<br />

0429 73366 - info@euganeamente.it<br />

Direttore Responsabile Marco Di Lello<br />

Reg. Tribunale di Padova n. 2328 del 23/04/2013<br />

Foto di copertina: Carlo Ramini<br />

Testi: M. Di Lello, F. Colombara, G. Cusin, M. Trevisan,<br />

S. Zanini, A. e P. Antoniazzi, G. Zandonà<br />

Edita e stampata da:<br />

Agenzia di Comunicazione Futurama<br />

Via Squero, 6/E - Monselice PD - 0429 73366<br />

www.futuramaonline.com - info@futuramonline.com<br />

Vietata la riproduzione anche parziale di testi ed immagini<br />

INDICE<br />

Editoriale<br />

IL TUO INVERNO! 3<br />

Geologia<br />

MONTE LOZZO 4<br />

Storia e Cultura<br />

LOZZO ATESTINO 6<br />

CASTELLO DI VALBONA 17<br />

Botanica<br />

FIORI DEL SOTTOBOSCO 8<br />

IL TUO INVERNO!<br />

Con l’inverno che segna la fine del vecchio<br />

anno e l’inizio del nuovo si tirano le somme<br />

di un anno di lavoro e tra le novità del <strong>2014</strong><br />

non poteva mancare l’originalità della redazione<br />

del nostro giornale che si è sbizzarrita in questa<br />

nuova veste editoriale.<br />

Una grafica completamente rinnovata che fa di<br />

<strong>Euganeamente</strong> un prodotto editoriale ancora più<br />

gradevole che, ci auguriamo, piaccia anche ai<br />

nostri lettori. Comincia così il nuovo anno e con<br />

l’inverno non mancano le occasioni per riscoprire<br />

scorci mozzafiato dei Colli Euganei, vedute<br />

solitarie e avvolgenti con la nebbia o cromatismi<br />

della brina sotto i raggi di un sole splendente<br />

che esalta i colori tenui e pastellati della natura<br />

invernale. E poi, per gli amanti della gastronomia,<br />

le degustazioni con i frutti e le verdure di stagione,<br />

il giusto abbinamento con i vini, in attesa della<br />

tanto amata primavera. Ed ecco, allora, un<br />

percorso che vede protagonista Lozzo e il suo<br />

ph. Alberto Giomo<br />

territorio, il bellissimo e suggestivo Castello di<br />

Valbona che rappresenta una delle testimonianze<br />

più importanti delle fortificazioni e residenze<br />

signorili dei Colli Euganei e i percorsi alla scoperta<br />

delle verdure di stagione e dei fiori invernali del<br />

sottobosco. Sotto i riflettori anche il ritratto di<br />

uno sportivo di fama nazionale ed internazionale<br />

come Nevio Scala, ex calciatore del Milan ed ex<br />

allenatore del Parma, oggi radicato alla sua amata<br />

terra natia, Lozzo Atestino, dove nacque nel 1947.<br />

Con questo primo numero del nostro giornale<br />

targato <strong>2014</strong>, desideriamo ringraziare i tanti<br />

lettori che ci hanno apprezzato ed incoraggiato<br />

nel nostro lavoro, i sostenitori e tutti coloro che,<br />

a vario titolo, hanno investito in <strong>Euganeamente</strong>,<br />

dandoci la possibilità di crescere e migliorare il<br />

nostro prodotto editoriale, con l’umiltà di chi ama<br />

il proprio lavoro, perché d’imparare, come diceva<br />

Leonardo da Vinci, non si smette mai.<br />

Marco Di Lello<br />

Cucina<br />

INVERNO A TAVOLA 10<br />

Itinerari <strong>Euganeamente</strong><br />

PERCORSO BUCANEVE 12<br />

Intervista<br />

NEVIO SCALA 14<br />

Eventi e Manifestazioni<br />

AGENDA EUGANEA 15<br />

Fauna<br />

UN’AMICA SCATTANTE 19<br />

I prodotti della terra<br />

LE BRASSICACEAE 21<br />

Novità e Curiosità<br />

LO SAPEVATE CHE? 22


Monte Lozzo<br />

N W<br />

Alluvioni<br />

Scaglia Rossa<br />

Monte Lozzo<br />

Lava Trachitica<br />

Biancone<br />

Lozzo A.<br />

S E<br />

Marnee Euganee<br />

Il Monte Lozzo, sul lato occidentale dei Colli, costituisce l’esempio più bello di<br />

laccolite di eruzione tra quelli presenti negli Euganei. Il colle emerge isolato nella<br />

pianura, separato dal complesso montuoso principale dalle alluvioni quaternarie<br />

che lo circondano in ogni lato. Ha una pianta più o meno circolare, versanti regolari<br />

e declinati dolcemente verso la pianura, salvo la cima che ha invece una forma<br />

relativamente aguzza rispetto al restante profilo. La sommità del monte è costituita<br />

da roccia vulcanica, mentre i versanti circostanti sono costituiti da rocce sedimentarie<br />

marine appartenenti alle formazioni della Scaglia Rossa ed, in minor misura, delle<br />

Marne Euganee. La Scaglia rossa è una formazione sedimentaria risalente al Cretaceo<br />

superiore (70 - 80 milioni di anni dal presente). Negli affioramenti della Scaglia di<br />

Monte Lozzo sono stati rinvenuti numerosi resti fossili di invertebrati marini, come<br />

varie specie di ricci di mare e conchiglie di grandi molluschi.<br />

Il Monte Lozzo infatti si è formato in seguito ad un’effusione di lava trachitica<br />

vischiosa che si è intrusa tra i giunti di strato delle rocce sedimentarie secondo<br />

un meccanismo di tipo laccolitico.<br />

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ph. Roman Sant’Angelo<br />

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Una potente eruzione<br />

ha squarciato il fondo del mare<br />

In questo caso però la spinta della lava è stata tale da sfondare la copertura sedimentaria<br />

formando così un laccolite di eruzione. L’erosione ha poi modellato il rilievo asportando<br />

quasi completamente le Marne Euganee che sono tenere ed erodibili e mettendo così in<br />

evidenza la sommità del colle, costituita da roccia trachitica più resistente. La presenza<br />

dell’uomo preistorico nel Monte Lozzo è ben documentata dal rinvenimento di<br />

manufatti in selce del Paleolitico e, più numerosi, del Neolitico.<br />

In Val Calaona, la valle compresa tra il Monte Lozzo e i Colli Euganei, sono stati<br />

individuati fondi di capanne risalenti al V millennio a.C. (Neolitico medio). In<br />

questo insediamento sono stati rinvenuti numerosi resti ceramici, vari strumenti litici,<br />

tra cui asce in pietra verde e manufatti in osso. In Val Calaona è presente anche un<br />

insediamento più recente, riferibile al Neolitico finale (fine del IV millennio a. C.).<br />

Laccolite di Eruzione: si è formato quando la spinta del magma viscoso ha superato<br />

la resistenza delle rocce che formavano il tetto dell’intrumescenza, lacerando la<br />

copertura ed uscendo all’esterno.<br />

Franco Colombara<br />

Alluvioni<br />

Scaglia Rossa<br />

M. Lozzo<br />

324<br />

Lava Trachitica<br />

Biancone<br />

Lozzo A.<br />

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del Comune<br />

di Lozzo Atestino<br />

l<br />

l Comune di Lozzo Atestino si<br />

sviluppa alle pendici del Monte<br />

Lozzo, circondato da un reticolo<br />

di acque, valli e retratti, che hanno<br />

segnato profondamente la storia e la<br />

morfologia di questo territorio.<br />

L’ubicazione del paese ci fa subito<br />

capire come queste terre, prima delle<br />

intense bonifiche, fossero sommerse<br />

dalle acque e di conseguenza i nuclei<br />

abitativi si svilupparono in collina. Il<br />

toponimo stesso di Lozzo sembra<br />

indicare “terra fertile - territorio<br />

fangoso”, ma molto probabilmente il<br />

termine lucus indicava in epoca romana<br />

il “bosco sacro” che si estendeva sul<br />

Monte Lozzo, il colle più isolato degli<br />

euganei e l’unico (oltre il Monte Cinto)<br />

a non avere un nome proprio. Questi<br />

luoghi erano già conosciuti ed abitati<br />

durante il periodo paleolitico e neolitico,<br />

A guardia degli Euganei<br />

sono stati infatti ritrovati importanti<br />

reperti archeologici che tracciano un<br />

filo diretto con le prime popolazioni<br />

insediate ad Arquà attorno al 2000 a.<br />

C., mentre i resti di una necropoli del<br />

800-700 a.C. confermano la presenza<br />

di una popolazione dell’età del ferro.<br />

Lozzo Atestino gode di una posizione<br />

strategica rispetto agli euganei, sin<br />

dalla dinastia dei Conti Da Lozzo si<br />

costruiscono opere di fortificazione,<br />

alcune arrivate in ottime condizioni sino ai<br />

nostri giorni, come il Castello di Valbona<br />

(costruito attorno al 1200), fortezza<br />

militare posta in posizione strategica e di<br />

“guardia”, mentre del castello dei Conti<br />

da Lozzo non rimane alcuna traccia.<br />

Nel corso dei secoli Lozzo si dimostra<br />

un territorio molto appetibile, grazie alla<br />

fertilità del terreno, ai boschi ricchi di<br />

selvaggina e legname ed ai suoi corsi<br />

d’acqua molto pescosi, tanto che sia la<br />

dinastia Carrarese, che la Repubblica<br />

Veneta poi, hanno apportato importati<br />

opere idrauliche (come lo scolo di<br />

Lozzo) per disporre di campi più ampi<br />

da coltivare e da adibire al pascolo<br />

per permettere lo sviluppo economico<br />

del luogo. I primi veneziani a diventare<br />

signori di Lozzo sono i Lando, che<br />

si impegnano a conferire una nuova<br />

impronta economica e culturale alla<br />

zona. Inoltre qui costruirono la loro<br />

residenza estiva, Villa Lando, divenuta<br />

Villa Correr nel 1700 ed utilizzata prima<br />

della Guerra Mondiale come raccolta di<br />

bozzoli e filanda. Lozzo Atestino, terra di<br />

confine con il vicentino, che da sempre<br />

è la fortezza a guardia degli euganei.<br />

ph. Riccardo Vaccaro - R.V. Studio<br />

6


Salendo lungo il colle che porta all'incantevole borgo di Arquà Petrarca, è<br />

facile raggiungere questo splendido ristorante tra il verde degli ulivi.<br />

Nell’ambiente suggestivo si propongono ricette di un tempo rivisitate usando<br />

prodotti propri come le verdure dell'orto, il vino, l'olio, i salumi, la pasta, il<br />

pane e i dolci, quotidianamente prodotti in sintonia con le stagionalità.<br />

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inalterate le qualità gustative, organolettiche ed in<br />

particolar modo quelle nutrizionali.<br />

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più del nostro territorio.<br />

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e menu di carne o pesce.


8<br />

fiori<br />

del<br />

sottobosco<br />

Nel periodo del gelo, quando la natura dorme, c’è qualcosa che pulsa in segreto, che poi si<br />

esprime e compare nel sottobosco, sono loro, i primi fiori, i fiori del sottobosco. Quello che<br />

senz’altro vince il primo premio è l’Elleboro verde (Helleborus viridis), infatti nei<br />

punti più riparati, riscaldati dall’infreddolito sole invernale, lo possiamo trovare fiorito<br />

già durante le festività natalizie, subito seguito a ruota dal Bucaneve (Galanthus nivalis)<br />

che deve il suo nome volgare al fatto che quando la neve copre la piantina essa spesso è già fiorita,<br />

e dal Piè di gallo (Eranthis hyemalis) dal fiorellino giallo, raro e localizzato, cresce soltanto in alcune<br />

stazioni dei Colli Euganei. Poi compare nei terreni aridi, o lungo le rive, oppure nel fondo di cava, il<br />

Farfaro (Tussilago farfara) che con i suoi capolini giallo-oro “illumina” la nuda terra, i suoi fiori<br />

hanno proprietà curative (cura la tosse). Ed ancora il Campanellino (Leucojum vernum), dal<br />

bellissimo fiore che assomiglia ad una lampada di abat-jour, l’Eritronio o Dente di cane<br />

(Erytronium dens-canis), dalle bellissime foglie macchiate di bianco che deve il suo nome<br />

volgare alla forma del bulbo allungata che ricorda vagamente i denti canini del cane, la Scilla (Scilla<br />

bifolia) assieme all’Aglio orsino (Allium ursinum), di questo aglio selvatico si possono usare le<br />

foglie tritate per preparare delle gradevolissime frittate. L’Erba trinità chiamata anche Trigonella o<br />

Fegatella per il colore delle foglie (Hepatica nobilis), la Colombina (Corydalis cava) che in alcune<br />

zone dei Colli Euganei forma dei tappeti fioriti e il tepore del sole di inizio primavera fa salire dal<br />

sottobosco un dolcissimo, tenue profumo unico in natura. L’Anemone dei boschi (Anemone<br />

nemorosa), questo candido fiore del sottobosco vive in simbiosi con un funghetto<br />

appartenente alla classe degli Ascomyceti, la Sclerotinia tuberosa che per gli appassionati<br />

della natura scoprirla e come dar la caccia ad un tesoro. Poi l’Anemone giallo (Anemone<br />

ranunculoides), l’unica cosa che lo differenzia dall’anemone nemorosa è il colore giallo del fiore<br />

mentre nell’altra pianta è bianco, poi il Cipollaccio giallo (Gagea lutea), il Vecione di primavera<br />

(Lathyrus vernus), la Dentaria a nove foglie (Cardamine enneaphyllus), la bellissima Dentaria a<br />

cinque foglie (Cardamine pentaphyllus), rara e localizzata presenza nei colli euganei e la Dentaria<br />

bulbosa (Cardamine bulbifera), i Pentolini muschini (Muscari racemosum). Poi ancora le violette:<br />

Viola del pensiero (Viola tricolor), che in alcune zone dei versanti dei “colli” compare come un<br />

grande tappeto fiorito, poi la Viola dei boschi (Viola sylvestris), la Viola mammola (Viola<br />

odorata) dal grato profumo, che ha anche proprietà curative, infatti i fiori servono per<br />

curare le malattie dell’apparato respiratorio, c’è anche chi li usa canditi come elemento<br />

di pasticceria. Così le “Nostre Colline” si illuminano di colori, di profumi, di vita e di splendore, e<br />

ci assale il desiderio di muoverci, camminando fra il verde, per godere dello spettacolo che la<br />

natura ci dona, magari accompagnati da una guida esperta che ci fa conoscere per “nome e<br />

cognome” le verdi presenze che incontriamo nel nostro cammino.<br />

Gastone Cusin<br />

Qualcosa<br />

pulsa<br />

in segreto


10<br />

La pasta e fagioli è una ricetta che rappresenta in modo completo la<br />

tradizionale cucina contadina del territorio euganeo, che un tempo<br />

era basata principalmente sul consumo di prodotti stagionali “di casa”<br />

coltivati nell’orto, accompagnati (chi se lo poteva permettere) da “vino<br />

decasa” e olio di oliva, mentre una volta a settimana era presente la carne<br />

di pollame di corte oppure, nella stagione invernale, la carne di maiale.<br />

La semplicità di questo piatto nasconde però un altissimo valore<br />

alimentare, infatti, i legumi dell’orto, in particolar modo i fagioli<br />

(Phaseolus vulgaris), dato il loro alto contenuto di proteine, sono<br />

considerati a livello nutrizionale quasi a parità della carne. Sono proteine<br />

vegetali, con un basso contenuto di grassi, che però in associazione ai<br />

cereali apportano un altissimo contenuto di energie, inoltre un regolare<br />

consumo di fagioli è in grado di abbassare la presenza di colesterolo nel<br />

nostro organismo e grazie alla buona presenza di fibre alimentari sono<br />

molto indicati per prevenire problemi intestinali, stitichezza ed emorroidi.<br />

La pasta fatta in casa, di sola farina ed acqua o con l’uovo, quindi carboidrati<br />

e zuccheri, completa il quadro di sostanze nutritive necessarie all’organismo<br />

durante il periodo invernale. Questo piatto “unico” e completo, per decenni<br />

ha sopperito con lode la mancanza di carne nelle tavole povere degli euganei,<br />

diventando anche piatto ricco e gustoso quando ad esso venivano aggiunte le<br />

cotenne di maiale o il lardo.<br />

Ingredienti<br />

x 4 Persone<br />

200 gr. tagliatelle fresche all’uovo<br />

500 gr. fagioli secchi Borlotti I. G. P.<br />

150 gr. cotiche di maiale<br />

1 carota<br />

1 cipolla<br />

1 costa di sedano<br />

1 patata<br />

1 aglio<br />

10 ml. aceto di vino o vino bianco<br />

rosmarino, salvia e prezzemolo<br />

sale e pepe<br />

Olio extra vergine di oliva<br />

dei Colli Euganei<br />

PREPARAZIONE<br />

Mettete in ammollo per almeno una notte i<br />

fagioli. Poneteli a bollire per circa 30 minuti,<br />

mentre in una pentola molto capiente prepariamo<br />

il soffritto con olio, aglio (toglietelo appena<br />

imbiondisce), cipolla, sedano, carota, rosmarino e<br />

salvia tritati finemente. Fate soffriggere per qualche<br />

minuto ed aggiungete i fagioli precedentemente<br />

scolati, la patata tagliata a metà, qualche pezzo di<br />

cotica di maiale, 1 litro e 1/2 di acqua salata e l’aceto.<br />

Lasciate bollire lentamente a lungo (almeno 1 ora).<br />

Con l’aiuto di un mestolo prendete 1/3 dei fagioli<br />

e la patata con un passaverdura riducete il composto<br />

in crema (questo procedimento permette di ottenere<br />

una minestra molto più densa) e poi rimettetelo nella<br />

pentola con il resto dei fagioli interi. Ponete nuovamente<br />

sul fuoco ed aggiungete la pasta fresca all’uovo, sale, pepe<br />

e cucinate ancora a fuoco moderato per qualche minuto.<br />

Lasciate riposare prima di servire (più risposa, più buona<br />

è... specialmente il giorno dopo!). Completate il piatto con<br />

un filo di olio extra vergine di oliva a crudo, prezzemolo e<br />

formaggio a piacere.<br />

INVERNO a tavolapasta e fagioli


Percorso Bucaneve<br />

da Lozzo Atestino a Valbona per Val Calaona<br />

12<br />

Fare un’escursione durante<br />

il periodo invernale è<br />

particolarmente indicato<br />

per il benessere della mente e del<br />

corpo. I Colli Euganei si<br />

dimostrano la meta migliore per<br />

ritrovare serenità interiore tra<br />

scorci incantevoli, luoghi curiosi<br />

e mete deliziose. Vi proponiamo<br />

un percorso cicloturistico (da<br />

fare in bici o in auto... e perché<br />

no, anche a piedi!) di 20 km,<br />

adatto a tutti, senza particolari<br />

salite impegnative, attraverso<br />

boschi ed acque del territorio di<br />

Lozzo Atestino. La partenza è<br />

fissata in Piazza Vittorio<br />

Emanuele II, che dispone di un<br />

ampio parcheggio dove<br />

posteggiare l’auto e poter salire<br />

comodamente sulle due ruote.<br />

Allo stop dell’ampia piazza<br />

lastricata seguiamo la sinistra ed<br />

attraversiamo il piccolo centro;<br />

prima del ponte che scavalca il<br />

Canale Bisatto, prendiamo Via<br />

Pergolette, cinta a destra dal<br />

canale ed a sinistra dalle pendici<br />

del Monte Lozzo (324 m).<br />

Sull’altra sponda possiamo<br />

osservare Villa Lando Correr<br />

mentre dietro di essa si mostrano<br />

in tutta la loro maestosità il<br />

Monte Versa (141 m), il Monte<br />

Venda (601 m), la frazione di<br />

Valnogaredo, il Monte Resino<br />

(163 m) ed il piccolo Monte<br />

Partizzon (140 m). Procediamo<br />

dritti, in questa via che gira ad<br />

anello attorno al Monte Lozzo e<br />

continua a mostrarci scorci<br />

diversi, come la chiesa di Cortelà<br />

e le cave di Zovon a destra e di<br />

fronte a noi il Monte Grande<br />

(467 m) e il Monte della<br />

Madonna (533 m). Stiamo<br />

costeggiando il Canale Bisatto<br />

emissario del Lago di Fimon nei<br />

Colli Berici, che cominciano a<br />

mostrarsi davanti a noi, quasi a<br />

specchio degli euganei . Siamo al<br />

km 2 ed abbandoniamo l’argine<br />

per seguire a sinistra Via<br />

Anconeta, con indicazione per il<br />

Castello di Valbona. Procediamo<br />

nel rettilineo che affianca campi<br />

coltivati ed antiche abitazioni<br />

per arrivare al km 3 dove un<br />

tempietto devozionale segnala la<br />

presenza di una fonte d’acqua<br />

perenne nel campo di fronte.<br />

Procediamo dritti in<br />

quest’anello suggestivo attorno<br />

al Monte Lozzo, con numerosi<br />

corsi d’acqua che lo circondano,<br />

ricordandoci così le bonifiche<br />

avvenute nel corso dei secoli.<br />

Siamo attorniati da boschi e<br />

coltivazioni quando, ad un<br />

tratto, al km 4, cominciamo ad<br />

intravedere una costruzione con<br />

dei merletti. Si tratta della<br />

Chiesa di Valbona, un tempo<br />

Oratorio di San Rocco (eretto<br />

nel 1500), di proprietà della<br />

famiglia Lando, oggi sconsacrata<br />

ed utilizzata come auditorium.<br />

All’interno della chiesa è<br />

custodita una pala raffigurante il<br />

purgatorio, di 2,90 m per 1,80 m<br />

opera di Federico Barocci di<br />

Urbino. Arrivati allo stop di Via<br />

Anconeta, prima di seguire la<br />

sinistra e poi ancora a sinistra in<br />

Via Cuccolo, facciamo una<br />

breve sosta al Castello di<br />

Valbona. Siamo in Via Rovere<br />

dove procediamo in una salita<br />

un poco impegnativa, mentre il<br />

bosco comincia a stringersi<br />

attorno a noi. Al km 5<br />

incontriamo un capitello che ci<br />

esorta a procedere dritti nella<br />

stretta e suggestiva Via<br />

Sant’Antonio. Siamo nel cuore<br />

del Monte Lozzo, dove<br />

cominciamo ad intravedere un<br />

panorama emozionante verso le<br />

valli che circondano il colle. Via<br />

Sant’Antonio incrocia Via<br />

Pegorile, noi prendiamo la<br />

sinistra continuando la salita un<br />

poco impegnativa, ma che ci<br />

sprona a continuare per godere<br />

di uno scorcio unico verso il<br />

Castello di Valbona, mentre la<br />

cima del Monte Lozzo fa<br />

capolino davanti a noi. Alcune<br />

panchine, attorniate dalla<br />

macchia mediterranea, tra<br />

ginestre ed olivi, ci fanno<br />

riprendere fiato mentre ci<br />

godiamo il panorama.<br />

Procediamo ancora un poco e<br />

giungiamo all’inizio del sentiero<br />

del Monte Lozzo, (in prossimità<br />

del penultimo tornante della<br />

strada che porta alla vecchia<br />

cava) che ci conduce sino alla<br />

cima dove è stato posto il Sacello<br />

di San Giuseppe. Lungo il<br />

sentiero possiamo osservare delle<br />

“grotte o buche” nelle trachite,<br />

alcune costruite come linea<br />

difensiva dai tedeschi durante la<br />

II Guerra Mondiale, ma noi<br />

procediamo a destra e<br />

cominciamo a scendere lungo<br />

Via Viezzo. Scendiamo<br />

seguendo i tornanti, tra olivi<br />

secolari in un panorama davvero<br />

unico. All’incrocio con la<br />

laterale di Via Viezzo, possiamo<br />

fermaci qualche minuto per<br />

Punto<br />

per<br />

Punto<br />

Enotavola<br />

Barracuda 1<br />

Ristorante Pizzeria<br />

Piazza V. Emanuele II, 18<br />

Lozzo Atestino<br />

Tel. 0429 – 94878<br />

Le Pergolette<br />

Agriturismo<br />

Via Pergolette, 29<br />

Lozzo Atestino<br />

Tel. 0429 – 94297<br />

Valbona 3<br />

Ristorante Castello<br />

Via Castello, 2<br />

Lozzo Atestino<br />

Tel. 0429 – 97022<br />

www.ilcastellodivalbona.com<br />

Molina 4<br />

Azienda Agrituristica<br />

Via Roneghetto, 62<br />

Lozzo Atestino<br />

Tel. 0429 – 647004<br />

www.molinadibroggiato.it<br />

2


MT<br />

141<br />

Monte<br />

Versa<br />

VALNOGAREDO<br />

MT<br />

163<br />

Monte<br />

Resino<br />

fontanafredda<br />

MT<br />

140<br />

Monte<br />

Partizon<br />

Villla<br />

RODELLA<br />

MT<br />

140<br />

Monte<br />

Cinto<br />

Museo<br />

geopaleontologico<br />

Cava bomba<br />

Valcalaona<br />

Cinto euganeo<br />

Antiche Terme<br />

rivadolmo<br />

Villla<br />

LANDO CORRER<br />

Scolo di Lozzo<br />

Vo’<br />

Rist. Pizz.<br />

2 Barracuda<br />

Agriturismo<br />

Le pergolette<br />

1<br />

Piazza<br />

Vittorio Emanuele II<br />

este<br />

Fontana<br />

Chiavicone<br />

Canale Bisatto<br />

Saccello<br />

SAn giuseppe<br />

MT<br />

324<br />

Monte<br />

Lozzo<br />

Cava<br />

Chiesa<br />

LEONZIO e<br />

CARPOFORO<br />

Chiesa del<br />

REDENTORE<br />

mappa percorso: Elisa Mortin<br />

LANZETTA<br />

Ristorante<br />

Castello Valbona<br />

Castello<br />

VALBONA<br />

Antica Chiesa<br />

VALBONA<br />

3<br />

Chiesa<br />

VALBONA<br />

VICENZA<br />

Az. Agrituristica<br />

Molina<br />

4<br />

con il patrocinio<br />

del Parco<br />

Regionale<br />

Colli Euganei<br />

Percorso Bucaneve - Km 20<br />

Sentiero Parco Colli Euganei<br />

Colli Euganei<br />

Ville - Chiese - Monumenti<br />

Fontane<br />

Sito d’interesse<br />

Ristoranti - Pizzerie - Agriturismi<br />

Cantine - Enoteche<br />

Prodotti Tipici<br />

ammirare il profilo occidentale<br />

dei Colli Euganei e Villa Lando<br />

Correr in tutto il suo splendore,<br />

messa in risalto dagli specchi<br />

d’acqua del suo parco. Un’altra<br />

particolarità ci salta subito agli<br />

occhi: la Porta dei Briganti del<br />

Monte Cinto (282 m) una<br />

roccia trachitica di notevoli<br />

dimensioni, avvolta da leggende<br />

e di grande importanza<br />

geologica da cui si gode una<br />

prospettiva unica verso il<br />

territorio di Lozzo Atestino.<br />

Continuiamo la nostra discesa<br />

sino a giungere nell’abitato di<br />

Lozzo, allo stop procediamo a<br />

destra ed arriviamo nuovamente<br />

in Piazza Vittorio Emanuele.<br />

Qui ora seguiamo la sinistra e<br />

procedendo dritti giungiamo<br />

alla Chiesa di San Leonzio e<br />

Carpoforo. Procediamo dritti<br />

per pochi metri e giriamo a<br />

sinistra in Via Fontanon,<br />

oltrepassiamo il ponte a tre<br />

arcate e procediamo a destra,<br />

costeggiando lo Scolo di Lozzo<br />

e girando a sinistra in via<br />

Cabasadonna (anche chiamata<br />

via dei Pilastri Rossi).<br />

Procediamo sino allo stop e<br />

svoltiamo a sinistra in Via<br />

Roneghetto, (siamo nella<br />

località chiamata Chiavicone)<br />

procediamo per qualche<br />

centinaio di metri, affascinati<br />

dall’imponente sagoma del<br />

Monte Lozzo che ci accompagna<br />

sino a Via Calaona, dove<br />

svoltiamo a sinistra e ci<br />

inoltriamo in quest’antichissima<br />

e preziosa valle che custodisce i<br />

resti delle antiche terme di Val<br />

Calaona, conosciute ed<br />

utilizzate sin dall’antichità.<br />

Costeggiamo lo Scolo di Lozzo<br />

ed arriviamo ad un incrocio di<br />

canali, dove seguendo la sinistra<br />

torniamo nel centro del paese,<br />

scorgendo ancora la bellissima<br />

Villa Lando. 13


NEVIO SCALA<br />

DAI CAMPI DI CALCIO<br />

A QUELLI DI TERRA<br />

14<br />

ph. Giada Zandonà<br />

Come tutte le belle storie<br />

quella di Nevio Scala, di<br />

certo il più noto cittadino di<br />

Lozzo Atestino, parte da una passione<br />

profonda, dalla voglia di inseguire<br />

un sogno e di lottare per<br />

raggiungerlo seguendo strade<br />

mai immaginate, a volte impervie<br />

ma di sicuro affascinanti. La sua<br />

storia parte dai campi del paese,<br />

quelli dove aiuta i genitori sempre<br />

in compagnia del suo cavallo,<br />

e quello della parrocchia in cui tira<br />

i primi calci al pallone, preludio<br />

di una carriera che dopo qualche<br />

anno lo porterà a diventare un<br />

calciatore di serie A con le maglie,<br />

tra le altre, di Roma, Fiorentina<br />

e poi Inter e Milan: «C’era la<br />

partita al campetto ma a volte non<br />

potevo giocare perché dovevo andare<br />

nei campi a falciare l’erba ed<br />

aiutare mio padre; poi a 15 anni<br />

sono partito da Lozzo verso Milano<br />

con la mia valigia di cartone<br />

e le lacrime agli occhi, dalla campagna<br />

alla città, senza la mia famiglia<br />

ma con determinazione e<br />

fiducia, del resto avevo basi sane<br />

e solide su cui poggiarmi».<br />

Il sogno inseguito da Nevio Scala<br />

però non ha a che fare con la<br />

popolarità, la fama o con qualche<br />

coppa prestigiosa da alzare<br />

al cielo, ma parla di natura e silenzi<br />

e porta direttamente ai campi<br />

ed alla terra della sua infanzia:<br />

«Sono sempre stato innamorato<br />

del lavoro sulla terra, da bambino<br />

seguivo mio padre nei<br />

campi e trascorrevo le giornate<br />

in campagna. Credo di non aver<br />

mai pensato ne tanto meno desiderato<br />

di diventare un calciatore<br />

importante ma mi è servito per<br />

costruire il sogno che avevo sin<br />

da piccolo. Sono stato fortunato<br />

nella vita, il calcio è stato il mio<br />

lavoro ma la mia vita è la terra».<br />

Finita la carriera da calciatore infatti,<br />

apre l’azienda agricola che<br />

ancora oggi gestisce con i suoi<br />

fratelli. «La terra dà delle soddisfazioni<br />

che chi non conosce non<br />

può apprezzare: non si diventa<br />

ricchi con il lavoro nei campi, è<br />

un mestiere faticoso che dipende<br />

dal cielo, dal sole, dall’acqua; è<br />

una sfida che si accetta per amore<br />

e per passione».<br />

La vita calcistica di Nevio Scala è<br />

legata indissolubilmente al Parma,<br />

società con la quale da allenatore<br />

ha vinto numerosi trofei in<br />

Italia ed Europa, diventando uno<br />

dei più importanti mister italiani<br />

degli anni 90’. Fu lui stesso che<br />

per la finale di Coppa delle Coppe<br />

vinta dal Parma nel 1993 noleggiò<br />

una corriera per portare i tifosi da<br />

Lozzo Atestino in direzione di Londra,<br />

obiettivo il tempio del calcio:<br />

lo stadio di Wembley!<br />

Da Parma la strada di Scala si<br />

dirige verso l’estero dove allena<br />

in Germania, Turchia, Ucraina e<br />

Russia: «Tornare a Lozzo mi ha<br />

sempre dato la carica per ripartire<br />

e continuare la mia avventura,<br />

appena avevo un minuto di<br />

tempo prendevo l’aereo e tornavo<br />

a casa: l’energia la prendevo<br />

dall’aria, dai Colli e dai miei<br />

cari. Salire sul mio trattore mi rilassava<br />

e mi dava la forza di cui<br />

avevo bisogno».<br />

«Naturalmente il paesaggio è<br />

cambiato... e non tutto in meglio!<br />

Ogni volta che ritornavo negli Euganei<br />

vedevo qualche parte dei<br />

colli che era sparita tra le polveri<br />

delle cave. Anche le acque in cui<br />

nuotavo da ragazzino mutavano:<br />

il Molina era limpido e pulito, si<br />

pescavano buonissime tinche e<br />

pesci gatto, mentre ora il colore<br />

delle sue acque è completamente<br />

differente... e credo che pochi pesci<br />

vi abitino ancora».<br />

Queste trasformazioni del paesaggio<br />

sono state per Scala un motivo<br />

in più per raggiungere il suo<br />

obiettivo...infatti può sembrare<br />

poco credibile, ma c’è chi guadagna<br />

con il calcio e non aspira a diventare<br />

ricco ma, come nel caso di<br />

Scala, investe tutto nella sua terra:<br />

«Creare la mia azienda è sempre<br />

stata la mia priorità, poi appena ne<br />

ho avuto la possibilità ho preso un<br />

pezzo di terra sul Monte Lozzo dove<br />

adesso abbiamo 200 ulivi che<br />

sono in produzione da 5 anni».<br />

Per il futuro l’azienda Scala sta<br />

pensando di investire nel vitivinicolo<br />

e nel biologico sfruttando le<br />

potenzialità e le peculiarità del territorio:<br />

«Credo che l’economia<br />

e la strada dell’uomo vadano<br />

sempre di più verso una riscoperta<br />

del “naturale”, del biologico<br />

e anche noi vorremmo lavorare<br />

in questa direzione anche se sappiamo<br />

che non sarà facile».<br />

Di certo non mancano i momenti<br />

in cui l’ex allenatore accarezza l’idea<br />

di tornare nel mondo del pallone,<br />

ma la qualità della vita che ha<br />

inseguito e trovato ha la priorità su<br />

tutto: «Adesso sono in pace con<br />

me stesso, ho raggiunto quello che<br />

sognavo da piccolo: poter gestire e<br />

lavorare la mia terra, la stessa terra<br />

che mi ha cresciuto e formato».<br />

M. Trevisan


Manifestazioni - Eventi - Attività nei Colli Euganei<br />

AGENDA EUGANEA <strong>Gennaio</strong><br />

<strong>Febbraio</strong><br />

<strong>2014</strong><br />

ESCURSIONI LUOGHI<br />

MISTERIOSI Colli EUGANEI<br />

12 <strong>Gennaio</strong> Monte Orbieso<br />

26 <strong>Gennaio</strong> Monte Lozzo<br />

9 <strong>Febbraio</strong> Rocca Pendice<br />

23 <strong>Febbraio</strong> M. de Chio<br />

Gruppo Micologico Monselice<br />

Tel. 349 8057796<br />

STAGIONE DI PROSA A<br />

MONTEGROTTO TERME<br />

Palazzo del Turismo<br />

16 <strong>Gennaio</strong> Paiella per tutti<br />

11 Marzo Elephantman<br />

www.montegrotto.org<br />

TEATRO LA PERLA<br />

Torreglia - www.teatroperla.it<br />

18 <strong>Gennaio</strong><br />

Il mondo è bello perché vario<br />

25 <strong>Gennaio</strong> Quindese<br />

1 <strong>Febbraio</strong> Metete in bola<br />

ESCURSIONI NOTTURNE<br />

NEI COLLI EUGANEI<br />

18 <strong>Gennaio</strong><br />

Il sentiero del Giubileo<br />

15 Marzo<br />

Erbe da tecia nel Monte Venda<br />

www.coopterradimezzo.com<br />

ESCURSIONI CON ALICORNO<br />

15-16 <strong>Febbraio</strong><br />

Weekend con le ciaspole<br />

23 <strong>Febbraio</strong><br />

Passeggiata eco ad Este<br />

346 4282774<br />

info.alicorno@yahoo.it<br />

INCONTRI DI ARCHEOLOGIA<br />

19 Gen - 9 Feb - 2 Mar<br />

Cervarese S. Croce<br />

Museo del fiume Bacchiglione<br />

Per bambini ed adulti<br />

eventi@museicollieuganei.it<br />

TEATRO FILODRAMMATICI<br />

Este - www.teatrovenetoeste.it<br />

19 Gen Maddalena occhi di menta<br />

26 Gen Quel si famoso<br />

2 Feb Non tutti i ladri ...<br />

16 Feb I Lazzaroni<br />

2 Mar I Ciassetti del Carneval<br />

ESCURSIONI CAI DI ESTE<br />

26 Gen Monte delle Grotte e Gallo<br />

15-16 <strong>Febbraio</strong> ciaspolata in<br />

notturna al rifugio Trivena<br />

www.caieste.org<br />

CINEFORUM ESTE<br />

Cinema Farinelli<br />

23 <strong>Gennaio</strong> Il caso Kenes<br />

30 <strong>Gennaio</strong> In Darkness<br />

TEATRO AD ABANO TERME<br />

Abano Terme - T. Marconi<br />

23 Gen Paradossi e...<br />

20 Feb Nel nome del padre<br />

cultura@abanoterme.net<br />

SOLO UNA VOLTA AL MESE<br />

Monselice - San Paolo<br />

24 <strong>Gennaio</strong> Senza Sangue<br />

7 <strong>Febbraio</strong> Il giardino<br />

21 <strong>Febbraio</strong> Sogno di una notte<br />

di mezza estate - info@ilcast.it<br />

LA VERITà RENDE LIBERI<br />

Padova - Palazzo Moroni<br />

Dal 23 <strong>Gennaio</strong> al 28 <strong>Febbraio</strong><br />

Mostra fotografica su<br />

Auschwitz<br />

GOOD NIGHT’S RUN<br />

25 <strong>Gennaio</strong> Arquà Petrarca<br />

Marcia notturna 7 e 4 km<br />

TEATRO SUI COLLI<br />

Ingresso libero<br />

27 <strong>Gennaio</strong> - Io sono Caino<br />

Vo’ - Villa Contarini<br />

31 <strong>Gennaio</strong> - Balcanikaos<br />

Montemerlo - Ex Parrocchiale<br />

2 Marzo - Lo spatacchio<br />

Bresseo - P.zz Mercato<br />

2 Marzo - Arlecchino e...<br />

Torreglia - Teatro La Perla<br />

2° U-T.A.N. Colli Euganei<br />

Villa di Teolo 1-2 <strong>Febbraio</strong><br />

Ultra Trail in notturna<br />

Facebook: t.e.t.t.e. trail<br />

CARNEVALE AL MUSEO<br />

Cinto Eug. M. Cava Bomba<br />

Tutte le domeniche di <strong>Febbraio</strong><br />

(2-9-16 e 23)<br />

Laboratori per bambini<br />

info@museicollieuganei.it<br />

SAN VALENTINO<br />

14 <strong>Febbraio</strong> Monselice<br />

Pellegrinaggio alle sette<br />

Chiese con rito delle<br />

“chiavette d’oro”<br />

GRUPPO ESCURSIONISTI<br />

DI BATTAGLIA TERME<br />

15 <strong>Febbraio</strong> Camminata al<br />

Chiaro di Luna e Cena<br />

23 <strong>Febbraio</strong><br />

Arquà P. e Valsanzibio<br />

9 Marzo Monti Gemola,<br />

Rusta e Fasolo<br />

www.escursionistibattaglia.it<br />

IL SENTIERO DEI DRAGHI<br />

Este - Sala Veronese<br />

16 <strong>Febbraio</strong><br />

Il Fosso di Helm<br />

16 Marzo<br />

La Compagnia dell’Anello<br />

www.ilsentierodeidraghi.it<br />

APERTURA MUSEO<br />

NATur. VILLA BEATRICE<br />

1 Marzo - Visita il museo<br />

Tutti i sabato e domenica<br />

dalle 10.30 alle 18.00<br />

CARNEVALE IN PIAZZA<br />

2 Marzo - Bresseo<br />

Festa in maschera<br />

CARNEVALE INSIEME<br />

2 Marzo - Battaglia Terme<br />

Sfilata per le vie del paese<br />

Artisti di strada ed animazione<br />

Si declina ogni responsabilità per eventuali variazioni di orari, date e programmi.<br />

Visita www.euganeamente.it<br />

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sugli eventi e scoprire tutte le altre<br />

manifestazioni, corsi e attività<br />

del territorio Euganeo!<br />

15


Via della Ferrovia, 2<br />

35043 Monselice Fraz. Cà Oddo<br />

Si ringrazia LA PESCHERIA - Via Riviera Belzoni Monselice<br />

enoteca ALLO SPACCIO Via C. Colombo Monselice<br />

<strong>Febbraio</strong><br />

Martedì 04/02 19:00-22:00 Menù San Valentino*<br />

Giovedì 06/02 19:00-22:00 Il Pane<br />

Martedì 11/02 19:00-22:00 I Contorni<br />

Giovedì 13/02 19:00-22:00 Menù Vegetariano<br />

Marzo<br />

Lunedì 03/03 19:00-22:00 Menù Festa della Donna*<br />

Giovedì 06/03 19:00-22:00 Il Pane<br />

Martedì 11/03 19:00-22:00 I Dolci<br />

Giovedì 13/03 19:00-22:00 Menù Festa del Papà*<br />

Lunedì 17/02 19:00-22:00 Il Pane<br />

Giovedì 20/02 9:00-12:00 La Pasta Fresca<br />

Lunedì 24/02 19:00-22:00 Menù di Pesce<br />

Giovedì 27/02 19:00-22:00 I Risotti<br />

Lunedì 17/03 19:00-22:00 Gli Antipasti<br />

Giovedì 20/03 19:00-22:00 Menù Pesce-Paella<br />

Martedì 25/03 19:00-22:00 Il Pane<br />

Giovedì 27/03 19:00-22:00 La Pasta Fresca<br />

Lunedì 31/03 19:00-22:00 I Contorni<br />

Info ed iscrizioni: Pamela 0429 781681 - 347 4935693 pamela@lacucinadipamela.it<br />

f : La Cucina di Pamela


La verdeggiante pianura a ovest del<br />

monte Lozzo è dominata da un<br />

possente fortilizio medievale, il<br />

Castello di Valbona. Del tutto evidente è<br />

il ruolo strategico svolto anticamente da<br />

questo baluardo difensivo, che si affaccia<br />

sul confine tra il territorio estense-padovano<br />

e quello vicentino. La sua edificazione risale<br />

con molta probabilità al XIII secolo, periodo<br />

tumultuoso segnato dalle guerre tra i guelfi<br />

Marchesi d’Este e il ghibellino Ezzelino III da<br />

Romano. I primi proprietari furono i Da Lozzo,<br />

nobili discendenti di un ramo della famiglia padovana dei<br />

Maltraversi, investiti fin dal 983 dall’imperatore del feudo da<br />

cui presero il nome. Dopo la metà del ‘300 il castello entrò a far<br />

parte della linea difensiva occidentale dei Carraresi, i quali aggiunsero<br />

il loro stemma in pietra sopra la porta d’accesso da occidente, ancor<br />

oggi ben visibile.<br />

Questo maniero, che oggi appare isolato e imponente, in realtà<br />

non era altro che una dipendenza del principale castello e residenza<br />

signorile, che sorgeva nei pressi dell’attuale<br />

centro abitato di Lozzo Atestino, nel luogo in<br />

cui oggi si trova la settecentesca Villa Lando-<br />

Correr, lungo il fiume Bisatto. Dell’antico<br />

castello di Lozzo non rimane nessuna<br />

traccia visibile: dopo una prima probabile<br />

distruzione a opera di Ezzelino, fu sottratto al Comune di Padova da<br />

Cangrande della Scala signore di Verona, il quale lo occupò nel 1312<br />

approfittando del tradimento del suo proprietario, l’ambizioso conte<br />

IL CASTELLO<br />

di<br />

VALBONA<br />

Un Baluardo difensivo<br />

abitato dai Fantasmi<br />

Nicolò, e lo utilizzò come base logistica<br />

per attaccare e distruggere il castello del<br />

monte Cinto. Temendo l’imminente<br />

vendetta dei Padovani, trattenuti nel loro<br />

assalto al castello di Lozzo solo da una<br />

provvidenziale bufera durata più giorni,<br />

Nicolò preferì incendiare e demolire lui<br />

stesso il proprio maniero, prima di ritirarsi<br />

in perpetuo esilio a Vicenza. Numerosi morti<br />

e vari villaggi distrutti furono il triste bilancio di<br />

quella guerra tra Padovani e truppe degli Scaligeri<br />

e dei Da Lozzo. Una scia di odio e di sangue che ebbe<br />

il suo epilogo un trentennio più tardi, quando i fratelli<br />

di Nicolò, Francesco ed Enrico, tentarono di spodestare il<br />

signore di Padova che aveva definitivamente cacciato gli Scaligeri<br />

dal suo territorio, Ubertino da Carrara (1338-1345): scoperti e<br />

imprigionati, i due congiurati furono decapitati e le loro ossa disperse.<br />

Tanti dolorosi lutti hanno alimentato leggende di guerrierifantasmi<br />

che vagano inquieti tra Lozzo e Valbona. Si potrebbe<br />

quasi dire che l’unico dei conti Da Lozzo che ha potuto riposare<br />

in pace, nella città a lui cara, è stato Guidone,<br />

morto prima delle feroci guerre del Trecento:<br />

il suo sarcofago funebre si vede ancora oggi<br />

nel Chiostro del Capitolo della Basilica del<br />

Santo. Lo scenografico castello di Valbona con<br />

le sue torri esagonali, la torre maistra al centro<br />

e le mura merlate tutto attorno, ai nostri giorni ospita un rinomato<br />

ristorante.<br />

C. e P. Antoniazzi<br />

ph. Giada Zandonà<br />

17


Ci occupiamo di igiene e pulizia di qualsiasi<br />

tipo di ambiente, per la buona conservazione<br />

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La lepre, o lepus, è un piccolo<br />

mammifero appartenente ai lagomorfi,<br />

famiglia caratterizzata da denti grandi<br />

e forti a crescita continua limitata dall’usura,<br />

adatti a sminuzzare e triturare i vegetali di cui<br />

si nutrono. Pesa dai 2 ai 6 Kg, le sue misure<br />

variano dai 50 ai 70 cm di lunghezza a cui vanno<br />

aggiunti 5-8 cm di coda per un’altezza al garrese<br />

di 30 cm. Il corpo è totalmente ricoperto di<br />

pelo color grigio-fulvo con striature rossicce sul<br />

collo e sui fianchi, la coda è nera mentre nella<br />

parte inferiore è totalmente bianca.<br />

Ho le orecchie grandi!<br />

È dotata di due orecchie mobili con la punta<br />

nera, più grandi del capo, che oltrepassano<br />

l’apice del naso se vengono piegate in avanti.<br />

Il senso dell’udito è molto sviluppato e le<br />

orecchie, indipendenti l’una dall’altra, sono in<br />

continuo movimento in direzione di eventuali<br />

suoni sospetti. La lepre viene considerata un<br />

animale molto timido e pauroso, infatti scappa<br />

o si mimetizza appena percepisce una presenza<br />

estranea o deboli suoni (che altri animali non<br />

possono captare). Queste caratteristiche sono le<br />

sue uniche possibilità di sopravvivenza, perché<br />

per difendersi dai predatori può solo stare all’erta.<br />

Io balzo!<br />

È un animale molto territoriale, trascorre la<br />

giornata vicino alla sua tana che raggiunge<br />

con un lungo balzo (quasi 3 metri) per far<br />

perdere la traccia ai predatori. Gli occhi sono<br />

posti lateralmente rispetto alla testa, così da<br />

avere un’ampia visione di ciò che avviene<br />

attorno a lei e poter spiccare lunghi salti<br />

quando necessario. Quando è in fuga, grazie<br />

alle zampe allungate, con le posteriori ben più<br />

lunghe delle anteriori raggiunge una velocità<br />

di circa 70 km orari.<br />

Sono Vegetariana!<br />

La lepre è erbivora, si nutre di moltissime<br />

piante e radici come il trifoglio, l’erba medica,<br />

il fieno, la frutta, i semi, le ghiande e germogli<br />

vari. Data la sua alimentazione strettamente<br />

erbivora effettua giornalmente la ciecotrofia,<br />

una particolare caratteristica della digestione<br />

che le fa produrre due tipi di escrementi, le<br />

feci (che vengono espulse nel terreno) ed il<br />

ciecotrofo (feci molli ricche di vitamina B);<br />

quest’ultimo viene nuovamente ingerito<br />

dall’animale.<br />

Simbolica!<br />

Essendo una genitrice veloce e prolifica (da<br />

1 a 4 parti l’anno per 1-2 cuccioli), nella<br />

tradizione europea la lepre è associata a<br />

fertilità e rinascita, anche se in alcuni periodi<br />

storici è stata spesso collegata a figure maligne.<br />

Viene accomunata anche allo “spirito del<br />

grano” data la sua abitudine di nascondersi<br />

nei campi di grano fino alla mietitura, tanto<br />

che l’ultimo covone veniva chiamato “la<br />

lepre”.<br />

Dove sono!<br />

È un animale dalle abitudini crepuscolari e<br />

notturne, anche se non è difficile incontrarla<br />

durante il giorno. Può essere osservata in<br />

luoghi poco disturbati, ai margini del bosco,<br />

nelle radure e tra i vigneti, in particolare<br />

nelle giornate nuvolose o nel periodo<br />

dell’accoppiamento che comincia in gennaio.<br />

Nei Colli Euganei è presente dovunque, grazie<br />

anche al divieto di caccia all’interno del Parco.<br />

19


P A D O V A<br />

I MERCATI DEI PRODUTTORI AGRICOLI<br />

frutta - verdura - formaggi - carni - insaccati - olio - vino e molto altro...<br />

Cittadella: “MERCATO DI CITTADELLA”<br />

Piazza Pierobon • Giovedì mattina (escluso i festivi) dalle 8.30 alle 12.30<br />

Conselve: “PUNTO CAMPAGNA AMICA”<br />

Area antistante punto vendita cantina “Conselve vigneti e cantine”, via Padova 68<br />

Sabato mattina (escluso i festivi) dalle 8.30 alle 12.30<br />

Limena: “MERCATO DI CAMPAGNA AMICA”<br />

Via del Santo • Prima domenica del mese dalle 8.30 alle 13.00<br />

Monselice: “AGRIMONS”<br />

Via Piave, 7 (locali ex macello comunale)<br />

Lunedì e sabato mattina dalle 8.30 alle 12.30 e mercoledì pomeriggio dalle 15.30 alle 19.00<br />

Montegrotto Terme: “MERCATO DELLE TERME”<br />

Corso delle Terme (di fronte Autosalone 2000 e Gelateria Peter Pan)<br />

tutti i martedì mattina dalle 8,00 alle 12,30 esclusi i festivi<br />

Noventa Padovana: “DALLA NOSTRA TERRA”<br />

Ex Fornace di via Noventana<br />

Giovedì pomeriggio (escluso i festivi) dalle 14.30 alle 19.00<br />

Padova: “MERCATO CONTADINO”<br />

Piazza De Gasperi • Venerdì mattina dalle 8.00 alle 12.00<br />

Padova - Cave: “PUNTO DI CAMPAGNA AMICA”<br />

Piazzale della chiesa “B.V. Maria del Perpetuo Suffragio”, via N. Tartaglia 6<br />

Mercoledì mattina (escluso i festivi) dalle 8.00 alle 12.00<br />

Padova - Zona Mandria: “MERCATO DI CAMPAGNA AMICA”<br />

Area antistante il Centro commerciale “Il Borgo”, via Romana Aponense 120<br />

Mercoledì pomeriggio (escluso i festivi) dalle 15.00 alle 19.00<br />

Rubano: “SAPORI IN PIAZZA A RUBANO”<br />

Piazza della Repubblica • Mercoledì pomeriggio (escluso i festivi) dalle 14.30 alle 19.00<br />

Tencarola di Selvazzano: “DALLA TERRA ALLA TAVOLA”<br />

Piazza, lungo via Padova (vicino al distributore di latte crudo)<br />

Sabato mattina (escluso i festivi) dalle 8.00 alle 12.00<br />

Vigonza: “MERCATO DEGLI AGRICOLTORI”<br />

Piazza Zanella • Sabato mattina (escluso i festivi) dalle 8.00 alle 13.00<br />

Villafranca Padovana: “GUSTI E STAGIONI”<br />

Piazzale del Donatore, via Piazzola<br />

Mercoledì mattina (escluso i festivi) dalle 8.00 alle 12.00<br />

Teolo, loc. Bresseo “Piazza del Mercato”<br />

Venerdì mattina (escluso i festivi) dalle 8.00 alle 12.45.<br />

Benessere<br />

Salute<br />

Vendita<br />

Diretta<br />

visita i nostri siti: www.campagnamica.it - www.terranostra.it<br />

Per info su manifestazioni e iniziative nel territorio promosse o in collaborazione con i Coldiretti<br />

Per ricevere le notizie via mail basta iscrivervi alla mailing-list inviando il vostro indirizzo a: padova@coldiretti.it


I prodotti<br />

della terra<br />

le Brassicaceae<br />

di Stefano<br />

Zanini<br />

Cavolo<br />

Romano<br />

Cavolo<br />

Verza<br />

In questa stagione sono presenti sulle nostre tavole cavoli, verze, broccoli e cavolfiori, verdure<br />

diffusamente coltivate nei nostri orti, grazie alla facilità di produzione e al largo utilizzo nelle<br />

ricette della cucina tradizionale locale. Tutte queste verdure fanno parte della grande famiglia<br />

delle Brassicaceae, già conosciute come Cruciferae, che comprende specie erbacee coltivate come<br />

il rafano o cren, la rucola selvatica e la senape, sia le specie selvatiche (come la lunaria o medaglie<br />

del Papa, la cardamine e la Capsella o borsa del pastore). Il nome Brassicacee deriva dalla parola<br />

celtica “bresic” che letteralmente significa “cavolo”, da cui dipendono probabilmente anche le<br />

traduzioni berza (degli spagnoli) e verza (degli italiani). Il nome Crucifere, invece, deriva dall’aspetto<br />

dei fiori, che si presentano con quattro petali disposti a croce. Le Brassicaee sono composte da una<br />

radice legnosa cilindrica più o meno ingrossata (chiamata radice a fittone) che serve ad ancorare<br />

la pianta al suolo. Le foglie sono di solito disposte in modo alterno sul fusto, anche se spesso<br />

sono raggruppate in una rosetta basale. Il fiore, come già accennato, è composto da quattro sepali<br />

(calice) e da quattro petali separati (corolla) disposti a croce con all’interno quattro stami più<br />

lunghi e due esterni più corti. Il frutto, chiamato siliqua, è costituito da due valve esterne e contiene<br />

un numero variabile di semi attaccati a un setto mediano che sta fra le valve stesse. L’apertura<br />

delle due valve avviene a maturità e per questo il frutto si dice deiscente. Talvolta l’apertura delle<br />

due valve avviene con un meccanismo a scatto che serve a scagliare i semi a distanza (come<br />

nel caso della Cardamine). La famiglia delle Brassicaceae comprende oltre 300 generi e quasi<br />

4000 specie, alcune delle quali hanno grande importanza economica per il loro utilizzo alimentare.<br />

Queste vedure rappresentano, inoltre, una fonte preziosa di sostanze bioattive quali: composti<br />

fenolici (isotiocianati, sulforafani, indoli, flavonoidi), vitamina C, carotenoidi e folati, tutte sostanze<br />

benefiche ed efficaci nella prevenzione di alcuni tipi di neoplasie (mammella, endometrio, cervice,<br />

prostata, polmone, colon-retto e fegato). Gli indoli e i tiocianati, le due sostanze responsabili anche<br />

dell’odore tipico che si sprigiona dai cavoli durante la cottura: nonostante l’effetto olfattivo sia poco<br />

gradevole, queste sostanze risultano estremamente utili per la salute dell’uomo, poiché sono in<br />

grado di inibire lo sviluppo del cancro al seno, ai polmoni e allo stomaco attraverso la loro azione<br />

di riparazione del DNA. I sulforafani, vengono prodotti dalla pianta attraverso alcuni processi<br />

di demolizione, hanno sia effetti neuroprotettivi (aiutano nella prevenzione di malattie come<br />

l’Alzheimer e il Parkinson) che proprietà antiartritiche, antibatteriche e antimicotiche. L’azione di<br />

prevenzione del cancro è duplice, considerando anche il potere antiossidante dei composti fenolici,<br />

azione antiossidante potenziata dai flavonoidi (quercitina), dal Beta carotene e dalla vitamina C di<br />

cui sono ricchi gli ortaggi appartenenti a questa famiglia, per cui il loro costante consumo aiuta<br />

a prevenire malattie cardiovascolari, degenerative e l’arteriosclerosi. Le Brassicacee hanno inoltre<br />

un considerevole contenuto di vitamine e sali minerali, in particolare sono la principale fonte<br />

alimentare di calcio di origine vegetale. Questi ortaggi sono infine ricchi di fibra alimentare,<br />

rappresentata da un composto chiamato pectato di calcio, che nell’intestino si lega agli acidi biliari<br />

con un possibile effetto di riduzione del colesterolo. L’effetto benefico ottenuto dal consumo delle<br />

piante appartenenti a questa famiglia era già noto a Ippocrate, il padre della medicina occidentale,<br />

che coltivava i cavoli per le loro proprietà curative antiscorbutiche, mineralizzanti, ricostituenti,<br />

disinfettanti e antireumatiche. I romani invece, utilizzavano il cavolo per depurare il fegato dopo le<br />

abbondanti bevute, mentre Catone utilizzava la verza per la prevenzione dei traumatismi dei soldati.<br />

Il Morgagni infine ne ricorda il potere anticatarrale nell’umida Padova di metà ‘700.<br />

frutta e Verdure di stagione<br />

Arance, mandarini, mandaranci, pompelmo, mele, pere, kiwi<br />

Broccoli, cavolfiore, porro, cavolo verza, rapa, carciofi, bietola, finocchio, radicchio, spinaci, cicoria, cardo, zucca<br />

21


22<br />

MUSICA<br />

ANDREA PAVANELLO<br />

Angels’ Garden è il terzo album solista<br />

del pianista/tastierista e compositore<br />

monselicense Andrea Pavanello.<br />

Propone al pubblico dodici composizioni<br />

originali per pianoforte con un<br />

carattere ed una centratura armonica<br />

nuova ed accattivante. Angels’ Garden<br />

segna l’apertura del disco, con i<br />

suoi caratteri dolci ed introspettivi<br />

che rapiscono l’ascoltatore per portarlo<br />

in una nuova dimensione di pace.<br />

Saranno gli Angeli i protagonisti<br />

di questa avventura! Tecnica ed armonie<br />

classico-moderne caratterizzano<br />

tutto il disco e non mancano altri<br />

pezzi movimentati che raccontano in<br />

musica l’esperienza di una vita.<br />

www.andreapavanello.com<br />

1. Il primo fiore invernale<br />

2. Il sacello sul Monte Lozzo è dedicato a San…<br />

3. Venivano chiamati la “carne dei poveri”<br />

4. Il grande Nevio<br />

5. Fortilizio medievale, castello di…<br />

6. Nella tradizione europea è associata alla fertilità<br />

7. Vi sono stati trovati reperti del Neolitico<br />

8. Molto pregiate ed utilizzate per il torrone<br />

9. Vive in simbiosi con un fungo<br />

10. A Lozzo costruirono la loro residenza estiva<br />

11. Si forma dalla spinta del magma tra le rocce sedimentarie<br />

12. Contengono sostanze bioattive antitumorali<br />

12.<br />

Lo Sapevate Che?<br />

Lozzo Atestino era famoso nel passato per le faraone, allevate libere sul<br />

monte e ricercatissime dagli albergatori e ristoratori della zona. Anche<br />

le mandorle, che crescono tanto abbondanti quanto pregiate, venivano<br />

raccolte dai fabbricanti di torrone di Cologna Veneta, lavorate e vendute<br />

in un improvvisato mercatino in piazza.<br />

In Val Calaona sono stati individuati fondi di capanne risalenti al<br />

Neolitico medio, resti ceramici, cuspidi di freccia in selce e vari strumenti<br />

litici. Di grande importanza è anche il ritrovamento di resti faunistici<br />

(capra hircus) che testimoniano la presenza di animali domestici.<br />

Nel 1925 cominciano i lavori per la costruzione del sacello di San<br />

Giuseppe sul Monte Lozzo. Le pietre della base erano scelte tra le più<br />

belle della cava, squadrate dagli scalpellini del paese e la domenica dopo<br />

la messa venivano portate a mano sulla cima. Di forma ottagonale ed<br />

alto 11 metri, il sacello viene completato nel 1927 con una statua di<br />

bronzo di 2,5 m dedicata al santo.<br />

Fino ai primi anni ‘90 era ancora in uso, tra i giovani dei Colli<br />

Euganei, fare il bagno nella vasche termali di Val Calaona, di cui oggi<br />

però rimangono solo i resti dello stabilimento termale costruito<br />

nell’ottocento, perché le pozze sono state completamente prosciugate a<br />

causa del continuo attingimento operato nelle sorgenti.<br />

Cruciverba<br />

11.<br />

5.<br />

7.<br />

2.<br />

3.<br />

4.<br />

9.<br />

10.<br />

6.<br />

1.<br />

8.<br />

LIBRI<br />

MONTE CALBARINA<br />

G a s t o n e<br />

C u s i n<br />

presenta<br />

un volume<br />

dedicato alle<br />

specie botaniche<br />

e fungine<br />

rare ed<br />

interessanti,<br />

frutto di<br />

o l t r e<br />

trent’anni di ricerche nei Colli Euganei.<br />

È dedicato a quanti desiderano<br />

conoscere ed avvicinarsi alle<br />

“verdi presenze” custodite nel Monte<br />

Calbarina. Uno scrigno di tesori<br />

naturalistici da scoprire ed indagare<br />

attraverso schede esplicative ed immagini.<br />

Per ciascuna specie sono indicati<br />

l’habitat, l’epoca di comparsa<br />

o fioritura, le caratteristiche e nel caso<br />

dei funghi, il valore commestibile<br />

e non mancano notizie interessanti e<br />

curiosità. Conoscere la flora euganea<br />

è un’occasione per riflettere sullo stato<br />

attuale del territorio euganeo ed<br />

impegnarsi nella sua conservazione.<br />

info 349 8057796<br />

SOLUZIONI<br />

ELLEBORO - GIUSEPPE - FAGIOLI<br />

SCALA - VALBONA - LEPRE<br />

VAL CALAONA - MANDORLE - ANEMONE<br />

LANDO - LACCOLITE - BRASSICACEAE


Affiliato: ELLE 5 s.r.l. Via Roma, 24 - Cartura (PD)<br />

Tel. 049.95.56.602 - E-mail: pdhe1@tecnocasa.it<br />

f Agenzia Tecnocasa Due Carrare<br />

www.casaduecarrare.it<br />

DUE CARRARE. Villa a<br />

schiera centrale sviluppata su<br />

due piani. Soggiorno con<br />

caminetto, angolo cottura,<br />

bagno finestrato, disimpegno<br />

e ripostiglio al piano terra. Tre<br />

camere da letto e bagno.<br />

Giardino e garage.<br />

direttamente collegato<br />

DUE CARRARE. Terreno<br />

agricolo di 5968 mq<br />

corrispondente a poco più di<br />

un campo e mezzo<br />

padovano. Di forma regolare<br />

con accesso percorribile da<br />

ogni mezzo agricolo. Scolo<br />

irriguo adiacente. Si collega<br />

con la pista ciclabile che<br />

€ 126.000<br />

all'abitazione. La scoperto<br />

porta al centro del paese. A<br />

consente comodamente di<br />

€ 41.000 circa un km dalla Strada<br />

€ 65.000<br />

ospitare ca. tre posti auto. Ristrutturata completamente nel 2000. ACE: F;<br />

IPE: 203.1 kWh/m2anno ACE: classe E; IPE: 123,50 kWh/m2anno<br />

Statale 16 denominata Strada Battaglia. ACE: Non prevista; IPE: Non<br />

prevista<br />

DUE CARRARE-MEZZAVIA.<br />

Palazzina con tre unità<br />

abitative e due unità<br />

commerciali. Negozio al piano<br />

terra con laboratorio di ca. 62<br />

mq e bagno. Fornito di vetrina<br />

fronte strada, giardino e posto<br />

auto esclusivi. Possibilità di<br />

unire i due locali. ACE: F; IPE:<br />

39,291 1 kWh/m2anno<br />

DUE CARRARE. Casa<br />

semidipendente di ca. 110<br />

mq. Ingresso, soggiorno,<br />

pranzo, cucina abitabile,<br />

bagno-lavanderia. Al primo<br />

piano due camere<br />

matrimoniali, ripostiglio,<br />

bagno finestrato con vasca<br />

e poggiolo. Cantina e<br />

laboratorio esterno.<br />

Giardino privato di 50 mq.<br />

ACE: Non dichiarata; IPE: Non dichiarata<br />

DUE CARRARE. Porzione<br />

abitativa a schiera, ubicata nella<br />

piazza centrale del paese.<br />

Ingresso indipendente,<br />

soggiorno-pranzo, cucinotto<br />

finestrato, una camera<br />

matrimoniale, bagno-lavanderia<br />

al piano terra. Al primo piano<br />

una camera matrimoniale e<br />

CARTURA-CAGNOLA.<br />

Palazzina di recente<br />

costruzione con otto unità<br />

abitative. Appartamento al<br />

secondo piano. Ingresso,<br />

soggiorno con angolo<br />

cottura, due camere, bagno,<br />

ripostiglio e due poggioli.<br />

Garage e posto auto<br />

€ 90.000 € 85.000<br />

bagno finestrato. Alcuni locali<br />

esclusivo. Giardino<br />

vengono ceduti parzialmente<br />

€ 110.000<br />

condominiale. Viene ceduto<br />

completamente arredato. APE: D; IPE: 111,10 KWh/m2 anno<br />

arredati. Cortile esclusivo. Rifacimento della pavimentazione al piano terra e<br />

scala interna in legno nel 2008. APE: G; IPE: 322,0 KWh/m2 anno<br />

Affiliato: CASA 5 s.r.l. Via Colli Euganei, 108 - Battaglia T. (PD)<br />

f Agenzia Tecnocasa Battaglia Terme<br />

Tel. 049.910.12.12 - E-mail: pdho2@tecnocasa.it www.casabattagliaterme.it<br />

GALZIGNANO TERME.<br />

Rustico centrale<br />

completamente ristrutturato<br />

nel 2005. Dispone di due<br />

camere da letto con travatura<br />

a vista e tavelle. Garage<br />

rifinito come la facciata della<br />

casa in pietra. Zona collinare.<br />

PERNUMIA. Porzione di<br />

casa a schiera sviluppata<br />

su due livelli, con ingresso<br />

indipendente e giardino<br />

privato. Dispone di un<br />

ampio soggiorno, separato<br />

dalla cucina, doppi servizi<br />

e due ampie camere da<br />

letto. Situata in zona<br />

residenziale tranquilla.<br />

€ 68.000 € 125.000 € 65.000<br />

BATTAGLIA TERME Bilocale<br />

al piano terra con ingresso<br />

indipendente. Dispone di<br />

giardino privato e garage.<br />

Ottima esposizione a<br />

sud-ovest. Finito con travi a<br />

vista recuperate. Comodo ai<br />

servizi.<br />

PERNUMIA. Appartamento<br />

al piano terra esposto a sud.<br />

Tutti i locali sono finestrati.<br />

Dispone di due camere da<br />

letto e la zona giorno seppur<br />

unita appare separata dalla<br />

cucina. Sito in pieno centro al<br />

paese.<br />

GALZIGNANO TERME. Casa<br />

semindipendente in stile<br />

rustico, su due livelli.<br />

Ristrutturato<br />

completamente nel 2011.<br />

Giardino privato e<br />

caminetto in cucina. Posta<br />

in una corte con sole due<br />

unità, comoda al centro<br />

ma anche ai vari sentieri<br />

collinari.<br />

€ 98.000 € 123.000 € 300.000<br />

ARQUA’ PETRARCA Rustico<br />

singolo rifinito esternamente in<br />

pietra faccia vista, particolarità<br />

che ritroviamo anche al suo<br />

interno. Uno dei tre saloni si<br />

presenta con caminetto e<br />

grandi vetrate che esibiscono<br />

circa 1000 mq di giardino.<br />

Vista su Valsanzibio e Battaglia<br />

Terme.

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