Torquato Tasso Dafne e Silvia, Aminta e Tirsi T76 ... - Palumbo Editore
Torquato Tasso Dafne e Silvia, Aminta e Tirsi T76 ... - Palumbo Editore
Torquato Tasso Dafne e Silvia, Aminta e Tirsi T76 ... - Palumbo Editore
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
PARTE SESTA L’età della Controriforma: il Manierismo e la letteratura tardo-rinascimentale (1545-1610)<br />
CAPITOLO III <strong>Tasso</strong> e l’esperienza della follia<br />
<strong>T76</strong> ON LINE<br />
«Diana (Cinzia), eccoti il corno, eccoti l’arco, dato che<br />
io rinuncio alle tue frecce e alla tua [norma di] vita».<br />
L’esperienza di una notte d’amore ha spinto <strong>Dafne</strong> a<br />
rinunciare alla vita di ninfa boschereccia, seguace di<br />
Diana (chiamata Cinzia dal monte Cinto dove era nata).<br />
170 pur: alla fine; domestichi addomestichi.<br />
174-175 O altri [: altre ninfe e pastorelle] non lo amano? o<br />
egli cambia [atteggiamento verso di te] a causa dell’amore<br />
degli altri? ovvero a causa del tuo odio? La forza<br />
e la sincerità dell’amore di <strong>Aminta</strong> sono testimoniate<br />
dal suo resistere nell’amore verso <strong>Silvia</strong> nonostante le<br />
<strong>Torquato</strong> <strong>Tasso</strong> ~ <strong>Dafne</strong> e <strong>Silvia</strong>, <strong>Aminta</strong> e <strong>Tirsi</strong><br />
“Eccoti, Cinzia, il corno, eccoti l’arco,<br />
ch’io rinunzio i tuoi strali e la tua vita”.<br />
Così spero veder ch’anco il tuo <strong>Aminta</strong><br />
170 pur un giorno domestichi la tua<br />
rozza salvatichezza, ed ammollisca<br />
questo tuo cor di ferro e di macigno.<br />
Forse ch’ei non è bello? o ch’ei non t’ama?<br />
o ch’altri lui non ama? o ch’ei si cambia<br />
175 per l’amor d’altri? over per l’odio tuo?<br />
forse ch’in gentilezza egli ti cede?<br />
Se tu sei figlia di Cidippe, a cui<br />
fu padre il dio di questo nobil fiume,<br />
ed egli è figlio di Silvano, a cui<br />
180 Pane fu padre, il gran dio de’ pastori.<br />
Non è men di te bella, se ti guardi<br />
dentro lo specchio mai d’alcuna fonte,<br />
la candida Amarilli; e pur ei sprezza<br />
le sue dolci lusinghe, e segue i tuoi<br />
185 dispettosi fastidi. Or fingi (e voglia<br />
pur Dio che questo fingere sia vano)<br />
ch’egli, teco sdegnato, al fin procuri<br />
ch’a lui piaccia colei cui tanto ei piace:<br />
qual animo fia il tuo? o con quali occhi<br />
190 il vedrai fatto altrui? fatto felice<br />
ne l’altrui braccia, e te schernir ridendo?<br />
SILVIA<br />
Faccia <strong>Aminta</strong> di sé e de’ suoi amori<br />
quel ch’a lui piace: a me nulla ne cale;<br />
e pur che non sia mio, sia di chi vuole;<br />
195 ma esser non può mio s’io lui non voglio;<br />
né, s’anco egli mio fosse, io sarei sua.<br />
DAFNE<br />
Onde nasce il tuo odio?<br />
SILVIA<br />
DAFNE<br />
Dal suo amore.<br />
Piacevol padre di figlio crudele.<br />
Ma quando mai da i mansueti agnelli<br />
200 nacquer le tigri? o da i bei cigni i corvi?<br />
O me inganni o te stessa.<br />
lusinghe degli amori suscitati in altre e nonostante le<br />
dure ripulse di <strong>Silvia</strong> stessa.<br />
176 forse egli [<strong>Aminta</strong>] è inferiore a te (ti cede) in nobiltà?<br />
178 questo nobil fiume: il Po, sul quale avvenne la prima<br />
rappresentazione dell’<strong>Aminta</strong>.<br />
180 Pane: Pan, la divinità dei boschi e dei pascoli, di origine<br />
antichissima e con caratteri zoomorfi (cioè animaleschi).<br />
183 la candida Amarilli: la bianchissima Amarilli, una innamorata<br />
di <strong>Aminta</strong>. Il colore chiaro della carnagione era<br />
considerato ai tempi di <strong>Tasso</strong> qualità estetica importante<br />
nelle donne. Ei: egli; cioè <strong>Aminta</strong>.<br />
Luperini, Cataldi, Marchiani, Marchese LETTERATURA STORIA IMMAGINARIO [G. B. PALUMBO EDITORE]<br />
3<br />
185 dispettosi fastidi: insofferenze piene di stizza. Fingi:<br />
immagina.<br />
187 teco…procuri: irritato con te, infine faccia in modo.<br />
188 colei: Amarilli.<br />
189-191 Quale stato d’animo sarebbe (fia) [allora] il tuo?<br />
o con quali occhi lo (il) vedrai diventato (fatto) di un’altra?<br />
diventato felice nelle braccia di un’altra, e schernire<br />
te ridendo?<br />
193 a me nulla ne cale: non me ne importa nulla.<br />
197 Onde: da che cosa.<br />
198 Il *chiasmo sottolinea il rapporto paradossale tra cause<br />
ed effetti.