Artisti di Lucca libro (2) (1)
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MARCO PALAMIDESSI<br />
ARTISTI<br />
DI LUCCA<br />
E DEL SUO<br />
TERRITORIO
MARCO PALAMIDESSI<br />
ARTISTI DI LUCCA<br />
E DEL SUO<br />
TERRITORIO
COLLANA<br />
<strong>Artisti</strong> in Toscana<br />
21<br />
Diretta da<br />
FABRIZIO BORGHINI<br />
Coor<strong>di</strong>namento e<strong>di</strong>toriale<br />
LUCIA RAVEGGI<br />
In collaborazione con:<br />
Il volume è realizzato da<br />
Iª e<strong>di</strong>zione febbraio 2016<br />
ISBN 978-88-6039-368-5<br />
Tutti i <strong>di</strong>ritti riservati<br />
© Copyright Associazione Toscana Cultura<br />
e Masso delle Fate E<strong>di</strong>zioni<br />
Masso delle Fate E<strong>di</strong>zioni<br />
Via Cavalcanti, 9 - 50058 Signa (FI)<br />
www.massodellefate.it<br />
Finito <strong>di</strong> stampare nel mese <strong>di</strong> febbraio 2016<br />
presso la Nova Arti Grafiche<br />
Via Cavalcanti, 9/D - 50058 Signa (FI)<br />
www.novaartigrafiche.it<br />
In copertina:<br />
<strong>Lucca</strong>: Torre Guinigi
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
<strong>Lucca</strong>, arte, bellezza: sono le parole che<br />
mi vengono in mente scorrendo il <strong>libro</strong><br />
“<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio” che rappresenta<br />
il connubio tra la città delle Mura<br />
e gran parte degli artisti che, per nascita, per<br />
lavoro o per passione, hanno o hanno avuto<br />
con <strong>Lucca</strong> un forte legame <strong>di</strong> appartenenza.<br />
La nostra città è da considerare un museo<br />
<strong>di</strong>ffuso: non solo per le principali opere architettoniche,<br />
ma anche per gli scorci che<br />
tagliano la prospettiva attraversando le vie<br />
della città. <strong>Lucca</strong>, in questo senso, è culla<br />
ideale, rifugio pre<strong>di</strong>letto per chi <strong>di</strong> arte vive<br />
o per chi <strong>di</strong> arte ha fatto una ragione <strong>di</strong> vita.<br />
Accogliamo quin<strong>di</strong> con sod<strong>di</strong>sfazione una<br />
collettiva <strong>di</strong> artisti che rendono omaggio a<br />
<strong>Lucca</strong> con le loro opere. Anche attraverso<br />
questo <strong>libro</strong> e gli artisti che qui sono descritti,<br />
<strong>Lucca</strong> si apre al mondo culturale raccontando,<br />
al contempo, coloro che per arte e<br />
cultura hanno lasciato un segno nella nostra<br />
città.<br />
Alessandro Tambellini<br />
Sindaco <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong><br />
Questa tanto attesa esposizione, nata<br />
nell’occasione e dalla costola <strong>di</strong> un <strong>libro</strong>,<br />
risulta già vincente, vuoi per le suscitate<br />
emozioni a cui tutto si de<strong>di</strong>ca e tutto s’intitola,<br />
vuoi per il legame instaurato al suo interno<br />
e con le magnifiche sale <strong>di</strong> Palazzo Ducale<br />
concesse da un’amministrazione illuminata,<br />
vuoi infine per essere accolta dentro le forti<br />
Mura <strong>di</strong> quella che sappiamo essere una vera<br />
patria del Bello: <strong>Lucca</strong>. Mura che non sono<br />
un limite, una barriera fisica e mentale invalicabile,<br />
come si credeva un tempo: oggi, quel<br />
<strong>di</strong>amante <strong>di</strong> mattoni e calce che ha da poco<br />
festeggiato il suo mezzo millennio d’età, oltre<br />
a rappresentare lo stimolo a gettare creativamente<br />
l’anima al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> esso, si apre idealmente<br />
per ospitare anche artisti provenienti<br />
da altrove. Molte le personalità della vasta<br />
provincia lucchese, ma non poche quelle che<br />
pur abitando fuori dai confini, in altre città<br />
per la maggior parte toscane, hanno con la<br />
nostra terra un rapporto <strong>di</strong> nascita, formazione,<br />
insegnamento, oltre che <strong>di</strong> ammirazione e<br />
<strong>di</strong> stima sincera. L’averle coinvolte in questo<br />
progetto, non trascurando l’aspetto qualitativo,<br />
è sintomatico del desiderio <strong>di</strong> aprire la nostra<br />
<strong>Lucca</strong> al resto dell’universo artistico. E<br />
quando l’Arte è custo<strong>di</strong>ta da uno scrigno che<br />
proprio della Bellezza è già illustre ambasciatore<br />
nel mondo, nell’istante in cui è capace <strong>di</strong><br />
attrarre persone in grado <strong>di</strong> meravigliare per<br />
mezzo della loro espressione, talenti <strong>di</strong>versi fra<br />
loro eppure vicinissimi in quanto accomunati<br />
dalla medesima pulsione creativa, è un’autentica<br />
felicità per tutti. In particolare per chi<br />
dell’Arte si è sempre nutrito, desideroso <strong>di</strong><br />
quella linfa per lo spirito che la nostra <strong>Lucca</strong><br />
elargisce a piene mani, ai suoi abitanti come ai<br />
suoi gra<strong>di</strong>tissimi avventori. Mi auguro, come<br />
sempre succede ad un curatore, che tutto sia<br />
riuscito al meglio. Questo <strong>libro</strong> è un frutto<br />
prezioso, che abbiamo amato fin dal suo essere<br />
ancora seme, giorno per giorno, con fatica<br />
e passione. In queste pagine, tutto gravita attorno<br />
a ciò che gli artisti hanno voluto e saputo<br />
mettere al mondo, quelle parti <strong>di</strong> loro stessi<br />
chiamate opere, che sono da sempre il viatico<br />
migliore per la nostra umana avventura.<br />
Marco Palamidessi<br />
3
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
LORIANO AIAZZI<br />
Adolescente, 2004, bronzo, cm. 50x42<br />
Ènato a Pistoia nel 1955. Il suo è un percorso<br />
artistico lungo e sofferto, instabile<br />
nella continuità, spasmo<strong>di</strong>co nella ricerca<br />
<strong>di</strong> se stesso. Nel 1970 inizia con la pittura,<br />
partecipa da subito a numerose collettive in<br />
Italia, Francia, Svizzera, ricevendo sempre lusinghieri<br />
apprezzamenti. Negli anni Novanta<br />
inizia con la scultura ed espone in vari paesi,<br />
sia in Italia che all’estero. Personale alla Galleria<br />
Roos <strong>di</strong> Greve in Chianti, da dove <strong>di</strong>verse<br />
sue sculture sono “volate” in vari stati<br />
europei; a suggello <strong>di</strong> un anno veramente speciale<br />
la personale allestita a Palazzo Panciatichi<br />
<strong>di</strong> Firenze, prestigiosa sede del Consiglio<br />
Regionale della Toscana. Seguono le mostre<br />
<strong>di</strong> Palazzo Sozzifanti <strong>di</strong> Pistoia, Rovereto <strong>di</strong><br />
Trento, Ferrara, Parigi, Hangzhou, Londra.<br />
Via Oste, 161 - 59013 Montemurlo (PO) - Cell. +39 333 3185748<br />
lorianoaiazzi315@gmail.com - www.lorianoaiazziscultura.com<br />
5
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
LORIANO AIAZZI<br />
San Giorgio, 2000, bronzo, cm. 41x34<br />
Nutrice, 2002, bronzo, cm. 29x47<br />
6
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
GABRY ANGELI<br />
Gatto sul muro, 2015, olio su tela, cm. 60x60<br />
Nata a <strong>Lucca</strong> dove tutt’oggi vive e lavora.<br />
Ha conseguito il <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> Maestra<br />
d’Arte presso l’Istituto d’Arte “A. Passaglia” <strong>di</strong><br />
<strong>Lucca</strong>; ha insegnato in varie scuole fra le quali<br />
Liceo Scientifico, Istituto Magistrale, Scuole<br />
Me<strong>di</strong>e. Dopo un tirocinio <strong>di</strong> lavoro e <strong>di</strong> ricerca,<br />
modestamente, si affaccia alla ribalta presentandosi<br />
al pubblico nel 1980 con interessanti<br />
mostra personali in Italia ed all’estero.<br />
Inizia dal vero il suo lavoro, ed i suoi soggetti<br />
sono presi e poi rielaborati nello stu<strong>di</strong>o, cercando<br />
così una sua naturaale esperienza. Adopera<br />
una tavolozza “povera” e le intonazioni<br />
fredde man mano si arricchiscono e sulla tela<br />
appaiono visioni <strong>di</strong> architetture lucchesi che si<br />
inseriscono nel tessuto pittorico fatto più caldo<br />
e suggestivo. Dalle sue opere traspare sempre<br />
l’innamoramento per la sua mitica città.<br />
Piazzetta dell’Arancio, 28 - 55100 <strong>Lucca</strong> - Tel. +39 0583 493802 - Cell. +39 335 644 9292<br />
info@gabryangeli.com - www.gabryangeli.com<br />
7
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
GABRY ANGELI<br />
Albero <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, 1998, olio su tela, cm. 60x70<br />
Muri <strong>di</strong> Milano, 2015, trittico, olio su tela, cm. 100x300<br />
8
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ALDO AYTANO<br />
La finestra della Luigina, 1983, olio su cartone, cm. 22x18<br />
Casello <strong>di</strong> Nozzano in una notte siderea, 2003, olio su carta<br />
su tavola, cm. 152x92<br />
Nasce a <strong>Lucca</strong> nel 1954.<br />
È titolare della cattedra <strong>di</strong> Discipline<br />
Pittoriche presso il Liceo <strong>Artisti</strong>co <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>.<br />
Le prime esperienze pittoriche lo vedono<br />
impegnato a <strong>di</strong>pingere paesaggi della Garfagnana.<br />
I soggetti privilegiati sono le Alpi<br />
Apuane, ma anche gli alpeggi, i casolari abbandonati,<br />
le capanne <strong>di</strong> pietra con il tetto<br />
<strong>di</strong> paglia il cui silenzio è spesso accentuato<br />
dal manto nevoso. La prima metà degli anni<br />
Ottanta è quin<strong>di</strong> caratterizzata da una pro-<br />
duzione <strong>di</strong> pochi quadri “primitivi”, tutti <strong>di</strong> soggetto<br />
montano. Con la seconda metà degli anni<br />
Ottanta l’attenzione del pittore si sposterà alle<br />
cave del monte Altissimo. Questa esperienza si<br />
concluderà con la realizzazione nel 1987 <strong>di</strong> una<br />
cartella <strong>di</strong> stampe i cui e<strong>di</strong>tori saranno gli Alinari<br />
<strong>di</strong> Firenze, con testo introduttivo del noto<br />
scrittore lucchese Guglielmo Petroni. Nel 1990<br />
tutto il lavoro grafico sviluppato nelle cave sarà<br />
esposto e pubblicizzato nella mostra: “Il Mestiere<br />
dell’Arte”, realizzata dal comune <strong>di</strong> Pietrasanta<br />
(LU). Una scatola <strong>di</strong> acquarelli accompagnerà il<br />
pittore nel suo primo viaggio in In<strong>di</strong>a nel gennaio<br />
1998, dal quale egli riporta numerosi piccoli<br />
quadri carichi <strong>di</strong> toni gialli e arancioni. Il 1998<br />
si concluderà con una mostra al “Magazzino <strong>di</strong><br />
Antonio” in località Molina <strong>di</strong> Quosa (PI) dove<br />
il pittore assieme ad altri due artisti, Carlo Carozzi<br />
e Gianfranco Saracini, esporrà sia i piccoli<br />
<strong>di</strong>pinti ad acquerello fatti nel gennaio in In<strong>di</strong>a,<br />
che le opere <strong>di</strong> quell’anno che hanno in comune<br />
la presenza <strong>di</strong> toni cal<strong>di</strong>, carichi e vibranti. Nel<br />
1999 si realizza sempre al “Magazzino <strong>di</strong> Anto-<br />
Via Gallitassi, 52 - 55100 <strong>Lucca</strong> - Stu<strong>di</strong>o: via della Chiesa, 57 - Ponte S. Pietro (LU)<br />
Cell. 349 3620809 - info@aytano.net - www.aytano.net<br />
9
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ALDO AYTANO<br />
nio” una mostra personale dove, fra le molte<br />
opere esposte, verranno presentati per la prima<br />
volta tutta una serie <strong>di</strong> quadri che hanno<br />
per soggetto i caselli ferroviari abbandonati<br />
e le pinete estive <strong>di</strong>pinte a Riva Verde nelle<br />
vicinanze <strong>di</strong> Follonica. Il 2000 è un anno<br />
molto importante sotto il profilo delle manifestazioni<br />
pubbliche perché lo vedrà partecipare<br />
ad una mostra intitolata “Il Viaggio<br />
delle forme e dei colori”, patrocinata dalla<br />
Soprintendenza ai Beni e ai Monumenti <strong>di</strong><br />
Pisa e realizzata nella Pinacoteca <strong>di</strong> Volterra.<br />
Il 2001 è caratterizzato dalla realizzazione<br />
<strong>di</strong> un quadro <strong>di</strong> grande formato dal titolo:<br />
“Una notte piena <strong>di</strong> speranza”, che affronta<br />
il tema degli extracomunitari e della loro<br />
continua ricerca <strong>di</strong> un rifugio. Il <strong>di</strong>pinto raffigura<br />
un casello abbandonato immerso nella<br />
notte con una luce accesa, quella <strong>di</strong> una<br />
finestra, che proietta la sua luce sui binari.<br />
Il 2002 lo troverà presente alla manifestazione<br />
estiva della “Soffitta nella strada” <strong>di</strong> Sarzana<br />
con la mostra “Tra luce e colore”, organizzata<br />
all’interno <strong>di</strong> una galleria d’arte in<br />
via Fiasella, dove presenterà il <strong>di</strong>pinto “Una<br />
notte piena <strong>di</strong> speranza”. Il 2003 lo troverà<br />
nuovamente presente alla manifestazione<br />
estiva della “Soffitta nella strada” <strong>di</strong> Sarzana<br />
con la mostra “Fra i pini il mare”, dove presenta<br />
due nuovi quadri <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni:<br />
un casello ferroviario <strong>di</strong> notte, il “Casello<br />
<strong>di</strong> Nozzano” e una pineta invasa dalla luce<br />
Tempesta <strong>di</strong> luce a Riva Verde. Nel corso<br />
del 2004, e precisamente in occasione della<br />
manifestazione settembrina che si svolge a<br />
<strong>Lucca</strong> sui baluar<strong>di</strong> delle mura chiamata Murabilia,<br />
il pittore presenterà le sue opere pittoriche<br />
de<strong>di</strong>cate prevalentemente alle pinete<br />
e ai paesaggi del Me<strong>di</strong>terraneo. Nel corso<br />
Tempesta <strong>di</strong> luce a Riva Verde, 2005, olio su tela, cm. 120x90<br />
del 2005 inizierà una produzione <strong>di</strong> ceramiche nel<br />
laboratorio <strong>di</strong> Franco Francesconi a Pietrasanta.<br />
Verranno così realizzati numerosi pannelli in ceramica<br />
a soggetto marino e altri raffiguranti scene<br />
<strong>di</strong> spettacoli circensi. I prodotti ceramici descritti<br />
saranno presentati alla 74ª Mostra Internazionale<br />
dell’Artigianato fiorentino, nella sezione “Visioni”.<br />
Nel corso del 2006 darà inizio alla modellazione<br />
<strong>di</strong> un coccodrillo della lunghezza <strong>di</strong> 160 cm. che,<br />
una volta finito e fuso in bronzo, sarà imme<strong>di</strong>atamente<br />
acquistato per <strong>di</strong>ventare arredo permanente<br />
del giar<strong>di</strong>no della villa Stu<strong>di</strong>ati-Berni a Molina <strong>di</strong><br />
Quosa (PI). Dal 2006 al 2010 si nota una varietà <strong>di</strong><br />
produzione e una molteplicità <strong>di</strong> soggetti. Il 2010<br />
si caratterizzerà per la partecipazione al MOAC <strong>di</strong><br />
Sanremo ed anche ad Artefiera a Padova dove il<br />
coccodrillo si aggiu<strong>di</strong>ca il terzo premio degli Under<br />
5000. Tutto il percorso pittorico che l’artista<br />
svilupperà dal 2010 al 2015 si concentra sulla rappresentazione<br />
della luce marina che filtra attraverso<br />
i rami. I <strong>di</strong>pinti recenti vogliono rappresentare<br />
l’attimo in cui la luce fra i rami <strong>di</strong>venta accecante.<br />
In realtà questi paesaggi sono paesaggi dell’anima<br />
dove la luce dell’interiorità vuole irrompere sull’oscurità<br />
della materia.<br />
Raphael<br />
10
ALESSANDRO BALLERINI<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
Il falchetto, 2015, olio su tavola, cm. 80x60<br />
Ènato e vive a <strong>Lucca</strong>. Compiuti gli stu<strong>di</strong><br />
classici, si è laureato in giurisprudenza ed<br />
esercita la professione <strong>di</strong> avvocato. Da alcuni<br />
anni si de<strong>di</strong>ca alla pittura. Può vantare alcune<br />
mostre personali che hanno riscosso un buon<br />
successo <strong>di</strong> critica e <strong>di</strong> pubblico. Alcune sue<br />
opere sono contenute in cataloghi che affiancano<br />
al quadro il testo, con un’intensa ed integrante<br />
spiegazione. Il suo primo <strong>libro</strong>, Un pulcino<br />
nella stoppa, e<strong>di</strong>to da Mirko Clemente, si<br />
pregia della copertina <strong>di</strong> Antonio Possenti.<br />
Cell. 328 7696356<br />
avvocatoballerini@alice.it<br />
11
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ALESSANDRO BALLERINI<br />
Ex voto, 2014, olio su tavola, cm. 30x30<br />
Pescata esagerata, 2015, olio su tavola, cm. 20x50<br />
12
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
PIETRO BELLINA<br />
La Corrida, terre colorate composte dall’autore, cm. 80x80<br />
Pietro Bellina: un carpitore <strong>di</strong> memorie che<br />
<strong>di</strong>ventano colore.<br />
Le figure ed i paesaggi <strong>di</strong> Pietro Bellina hanno<br />
un innato lirismo, creature leggiadre e nu<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
donna emergono, illuminate dalla freschezza<br />
della loro gioventù. Le linee morbide tratteggiano<br />
contorni spesso <strong>di</strong>afani o tenualmente<br />
rosa pastello. E’ come un inchino <strong>di</strong> ninfa, che<br />
pare emergere dall’epica <strong>di</strong> una leggenda che si<br />
imprime nel presente con tutta la grazia dei<br />
giochi <strong>di</strong> luce che accarezzano le forme. Creature<br />
come sospese in un oltre, fuori dal tempo<br />
e dallo spazio, nella mandorla iconica <strong>di</strong> un<br />
silenzio liturgico. Veneri sacre o profane, ma<br />
costantemente rappresentanti della grazia e<br />
della musicale recon<strong>di</strong>ta armonia. La pennellata<br />
ora si sofferma sulla tela per <strong>di</strong>alogare con<br />
luci ed ombre, ora si estende in lunghe campiture.<br />
La scelta è sempre delicatamente ponderata<br />
in policromie <strong>di</strong> grigi, blu, marroni, dove<br />
il paesaggio si ammorbi<strong>di</strong>sce ed i capelli si illuminano<br />
<strong>di</strong> un raggio <strong>di</strong> sole, aureola od aura <strong>di</strong><br />
un <strong>di</strong>alogo espressivo che va al fondo dell’anima.<br />
Poi uno sguardo alla corrida, nella flui<strong>di</strong>tà<br />
delle tinte che si riscaldano, man mano che il<br />
tratto segnico si fa più frenetico e si sente pulsare<br />
la vita come in una lirica <strong>di</strong> Garcia Lorca<br />
quando “Si rompono le coppe dell’alba”. E’<br />
Via Pistoiese, 443 - 50145 Firenze<br />
Cell. 339 4002041<br />
13
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
PIETRO BELLINA<br />
La Corrida, terre colorate composte dall’autore, cm. 60x70<br />
La Corrida, terre colorate composte dall’autore, cm. 60x70<br />
come se il grido della corrida facesse vibrare le<br />
lunghe corde del vento. “Olé!” ed il torero gira<br />
su se stesso sventolando la sua muletta ed anche<br />
il colore vortica come una girandola insieme<br />
alle figure <strong>di</strong> tutta la scena. Ogni sospiro,<br />
avrebbe detto il Poeta, “È uno stagno/del grido”<br />
e si sa come negli stagni l’acqua si adagi<br />
come sogno o soliloquio <strong>di</strong> beatitu<strong>di</strong>ne. Pietro<br />
Bellina porta il proprio pennello a passeggio<br />
abbracciato alla emozionalità del proprio cuore,<br />
una lunga esperienza pittorica che ne fa un<br />
artista ricco <strong>di</strong> sollecitanti immagini che imprimono<br />
la vita catturando sempre nuove avventure<br />
riflesse. Carpitore <strong>di</strong> memoria che <strong>di</strong>viene<br />
segno e colore.<br />
Sandra Lucarelli<br />
25 aprile 2013<br />
14
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ILARIA BERNARDI<br />
Nata a <strong>Lucca</strong>, dove ha compiuto gli stu<strong>di</strong> artistici<br />
e dove attualmente vive, Ilaria Bernar<strong>di</strong><br />
ha <strong>di</strong>morato a lungo a Milano, città generosamente<br />
aperta ai mutamenti culturali e sociali.<br />
Artista conosciuta e affermata in Italia e all’estero,<br />
come testimoniano la sua attività e la costante presenza<br />
in mostre personali e collettive, dagli anni<br />
Novanta la sua pittura subisce un cambiamento:<br />
alla tela si sostituisce la lastra <strong>di</strong> plexiglas o <strong>di</strong> policarbonato,<br />
ai colori acrilici si affiancano materiali<br />
cartacei e <strong>di</strong> recupero, assemblaggi spezzati e polimaterici.<br />
Ilaria Bernar<strong>di</strong>, donna colta, eclettica<br />
e curiosa, si cimenta in attività multi<strong>di</strong>sciplinari<br />
e in collaborazioni con artisti <strong>di</strong> ambienti <strong>di</strong>versi.<br />
Negli anni il suo nome travalica il mondo della<br />
pittura riscuotendo successi anche in altri ambiti,<br />
quali quello performativo.<br />
Realizza infatti scenografie cinematografiche e<br />
teatrali e cura <strong>di</strong>verse pubblicazioni de<strong>di</strong>cate alle<br />
tecniche pittoriche, tra cui Il Piacere <strong>di</strong> Dipingere,<br />
Arnoldo Mondadori E<strong>di</strong>tore, e Dipingere Insieme.<br />
La pittura a tempera e la pittura a olio. Guida<br />
all’espressione per immagini, e<strong>di</strong>zioni Artecnica,<br />
entrambi scritti con Anna Boer. Ben nota la sua<br />
passione per l’universo delle illustrazioni artistiche:<br />
tra i suoi lavori nel settore citiamo il <strong>libro</strong><br />
<strong>di</strong> poesie <strong>di</strong> Anna Ariano, I quaderni del silenzio,<br />
e<strong>di</strong>zioni Espansione Idea. Le opere <strong>di</strong> Ilaria<br />
Bernar<strong>di</strong> sono presenti in istituzioni pubbliche e<br />
private, quali la Pinacoteca Internazionale Francescana<br />
<strong>di</strong> Falconara Marittima, ad Ancona, e<br />
nella Pinacoteca del Museo Nazionale <strong>di</strong> Luxor,<br />
in Egitto.<br />
La clessidra, 2007, tecnica mista su plexiglass,<br />
cm. 35x100<br />
Cell. 340 4679802<br />
ilaria-bernar<strong>di</strong>@alice.it<br />
15
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ILARIA BERNARDI<br />
La caduta, 2002, cm. 65x57<br />
Vasto l’apparato critico. Tra i molti giornalisti<br />
ed estimatori che si sono interessati al suo lavoro<br />
citiamo: Vanna Armeni, Mario Martucci,<br />
Marpanoza, Antonio Nardone, Gaetana<br />
Pace, Mario Rocchi, Pompea Vergaro.<br />
Entrando nel merito del 2014, Francesco Delli<br />
Cerri in Frammenti <strong>di</strong> mon<strong>di</strong> lontani scrive:<br />
“I quadri <strong>di</strong> Ilaria Bernar<strong>di</strong>, pittrice educata,<br />
dai giusti toni e <strong>di</strong> ricca, invi<strong>di</strong>abile cultura, si<br />
compongono come le gran<strong>di</strong> sinfonie sugli spartiti,<br />
nota dopo nota, fino a raggiungere una logica<br />
armoniosa ma anche coraggiosa...Un processo<br />
che partendo dalla “casualità” delle forme dalla<br />
“banalità” dei colori, stabilisce nuovi valori<br />
e significati in un contesto in cui il rigore e l’equilibrio<br />
bilanciano l’istintività”. Continua lo<br />
stesso Delli Cerri… “Attraverso la plasticità del<br />
colore, la cromaticità della materia, la trasparenza<br />
e la tri<strong>di</strong>mensionalità, le sue opere acquistano<br />
“spessore” e <strong>di</strong>ventano una presenza...Una<br />
lettura <strong>di</strong>fficile anche se piacevole all’occhio, una<br />
lezione <strong>di</strong> toni magistralmente <strong>di</strong>stribuiti, la<br />
semplicità dei molti materiali, dai tessuti ai vari<br />
Trasformazione, 2004, cm. 70x110<br />
organici - niente è precluso all’artista - si combinano<br />
con la forza cognitiva del maestro andando<br />
ad urlare ciò che non si poteva immaginare in<br />
quanto celato nelle forze della creatività. Ilaria<br />
si svela e forse si rivela, riuscendo a creare una<br />
potente magia artistica”.<br />
Nel 2014 Ilaria Bernar<strong>di</strong> espone nelle mostre:<br />
Arte <strong>di</strong> Carta, alla Galleria Sabrina Falzone <strong>di</strong><br />
Milano; Emozioni, al Real Collegio <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong><br />
e nella personale De Natura Pingen<strong>di</strong>, a Massarosa.<br />
Nel 2012 è invitata ad Art en Capital,<br />
Salon des Artist In<strong>di</strong>pendent, al Grand Palais <strong>di</strong><br />
Parigi, e nel 2013 ad Abstraction: Arte astratta<br />
tra XX e XXI secolo, a Firenze, alla Biennale<br />
dell’Acquerello e del Disegno, Castello <strong>di</strong> Levizzano<br />
in provincia <strong>di</strong> Modena, alla Biennale<br />
Internazionale d’Arte Contemporanea <strong>di</strong> Palermo,<br />
ad Ars Futura a Palazzo Ruspoli a Roma<br />
e nella prestigiosa Torino-Lecce-Luxor, che si<br />
tiene alla Pinacoteca del Museo Nazionale <strong>di</strong><br />
Luxor, in Egitto.<br />
16
MARCELLO BERTINI<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
<strong>Lucca</strong>. Chiesa <strong>di</strong> San Giovanni, 2009, olio su tela cm. 70x70<br />
Da oltre quarantanni l’opera <strong>di</strong> Bertini, ci<br />
conduce in quei luoghi senza tempo dove la<br />
Realtà, fermata e sublimata, attende alla Poesia…<br />
“Realtà e Poesia, binomio classico della pittura<br />
del Vero. Ma la Realtà cosa sarebbe in pittura,<br />
senza il soccorso della Poesia? L’Epifania del Vero<br />
può essere fermata e sublimata solo dal quel processo<br />
intellettuale - Metalogico - che chiamamo<br />
Poesia… Questo è il destino dell’Arte, questo è<br />
il mestiere del pittore, quando il pittore è, come<br />
Marcello Bertini, ‘Poeta del Vero’”. Antonio Paolucci.<br />
Marcello Bertini, pittore e incisore, nasce a Porto<br />
<strong>di</strong> Mezzo, (FI) storico borgo fluviale sul fiume<br />
Arno. Appassionato d’arte fino da giovane e assiduo<br />
frequentatore dei musei fiorentini, stimolato<br />
anche dal padre Giuseppe, <strong>di</strong>rigente alla Galleria<br />
degli Uffizi. Dopo avere conseguito la maturità<br />
tecnica, si iscrive al corso <strong>di</strong> pittura della Scuola<br />
<strong>Lucca</strong>. Chiesa <strong>di</strong> S. Fre<strong>di</strong>ano, 2010, olio tela, cm. 70x50<br />
d’Arte fiorentina <strong>di</strong> Porta Romana. Stu<strong>di</strong>a con<br />
rigore forme e cromie avvalendosi <strong>di</strong> severi stu<strong>di</strong><br />
sui chimismi cromatici e le <strong>di</strong>namiche del colore,<br />
perfezionati, successivamente da un corso <strong>di</strong> specializzazione<br />
all’Università <strong>di</strong> Pisa. A contatto<br />
con la variegata fucina artistica fiorentina degli<br />
anni Settanta, matura la sua scelta pittorica e sentimentale.<br />
Colorista appassionato e romantico,<br />
intraprende un percorso, che porterà negli anni,<br />
la sua ricerca, come scrive Giovanna M. Carli “...<br />
verso quei luoghi senza tempo, dove sono custo<strong>di</strong>te<br />
le segrete armonie delle cose...”, da “La Scatola<br />
Magica e il Silenzio delle Cose”, 2005. Bertini,<br />
da sempre si ispira alla natura e al contesto<br />
ambientale. Stu<strong>di</strong>a e racconta con passione il paesaggio,<br />
gli oggetti <strong>di</strong> un quoti<strong>di</strong>ano <strong>di</strong>messo, le<br />
Cell. 339 5817608 - info@marcellobertini.com<br />
www.marcellobertini.com<br />
17
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MARCELLO BERTINI<br />
nature silenti, gli interni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o. Dai quali trae<br />
i suoi “Amorevoli Pretesti”, fonti della personale<br />
ricerca <strong>di</strong> Bellezza, in bilico fra Reale e Metareale,<br />
da quarantanni inconfon<strong>di</strong>bile espressione della<br />
sua cifra <strong>di</strong>stintiva .<br />
“Di questo pittore incline all’incanto continuo ad<br />
apprezzare la meraviglia incontaminata che alimenta,<br />
sotterranea, quella che è l’esaltazione poetica<br />
<strong>di</strong> una natura ideale, un mondo sospeso fra<br />
realtà ambientale ed Eden immaginifico…”, (Giovanni<br />
Faccenda) da ‘L’incanto Struggente’, 2004.<br />
“Per Bertini lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong>venta il suo autoritratto<br />
più luminoso e veriterio. Tramite gli interni <strong>di</strong>pinti<br />
il pittore apre virtualmente gli spazi della<br />
sua vita attiva concedendo la libertà <strong>di</strong> violare<br />
quella privata realtà, da altri troppo spesso gelosamente<br />
celata…” (Marco Palamidessi), da ‘Il<br />
Segreto svelato’, 2010.<br />
Già dalla prima metà degli anni Settanta le sue<br />
opere (<strong>di</strong>pinti anche <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni) entrano<br />
a far parte <strong>di</strong> importanti collezioni nazionali<br />
e internazionali. Espone in prestigiose gallerie<br />
d’arte, instaura con alcune un particolare<br />
rapporto. Escono varie pubblicazioni che vanno<br />
ad arricchire la sua nutrita bibliografia. Negli<br />
anni, fino ad oggi si susseguono le sue esposizioni<br />
personali che spaziano per l’ Italia e all’estero, insieme<br />
a partecipazioni a fiere concorsi e rassegne<br />
d’arte pubbliche.<br />
Ultimi eventi. Esposizioni in Italia: Banca del<br />
Monte <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, con “Il Segreto Svelato” (2010);<br />
Scuderie Granducali <strong>di</strong> Serravezza (MS), con,<br />
“Massaciuccoli, il Lago degli <strong>Artisti</strong>” (2012);<br />
Museo Civico <strong>di</strong> Viareggio, con “Lo Stu<strong>di</strong>o e<br />
L’Opera” (2012); Museo Ugo Gui<strong>di</strong> <strong>di</strong> Forte<br />
dei Marmi, con “La Musicalità dei Colori nella<br />
Poetica del Vero”, (2013); Polo espositivo Casa<br />
Rossa, Comune <strong>di</strong> Pontassieve, con “Alchimie<br />
fra Colori e Poesia nella Poetica del Vero” (2014).<br />
Bertini, nello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Nanying, Cina, insieme a studenti cinesi,<br />
novembre 2015<br />
Esposizioni all’estero: Crociera <strong>di</strong> San Valentino,<br />
Barcellona (2010); Expo internazionale, Barcellona<br />
(2013); Artist journey in Europe, Palazzo<br />
Berlaymont, European Commission <strong>di</strong> Bruxelles<br />
(2014); Master artistico-culturale con stu<strong>di</strong><br />
ed esposizioni nelle città <strong>di</strong> Nanchino, Wuxi e<br />
Shangai, Cina (2015) informazioni sul sito web.<br />
Vive in un antico casale della campagna Toscana,<br />
a Gigliola <strong>di</strong> Montespertoli, ameno borgo<br />
del Chianti fiorentino. Lavora negli stu<strong>di</strong> d’arte<br />
<strong>di</strong> Gigliola e Lastra a Signa, nell’antica fortezza<br />
brunelleschiana, sul fiume Arno.<br />
La sua bibliografia è costituita da oltre trenta pubblicazioni,<br />
numerosi cataloghi e brochure. Si sono<br />
interessati alla sua opera valenti operatori artistici<br />
e prestigiosi critici d’arte, fra questi: Cristina<br />
Aci<strong>di</strong>ni, Andrea Bal<strong>di</strong>notti, Mario Bucci, Rinaldo<br />
Frank Burattin, Dino Carlesi, Giovanna Maria<br />
Carli, Maria Luisa Cason, Umberto Cecchi, Giovanni<br />
Faccenda, Ugo Fortini, Lodovico Gierut,<br />
Delio Granchi, Pier Francesco Listri, Giovanni<br />
Lombar<strong>di</strong>, Mario Mazzocchi, Fabrizio Moretti,<br />
Marco Moretti, Elvio Natali, Armando Nocentini,<br />
Nicola Nuti, Sergio Pacciani, Marco Palamidessi,<br />
Tommaso Paloscia, Antonio Paolucci, Dino<br />
Pasquali, Aldo Rettori, Umberto Sereni, Faustina<br />
Tori, Maurizio Vanni, Marcello Vannucci.<br />
18
EMANUELE BIAGIONI<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
Traffico urbano, 2015, acrilico su masonite, cm. 35x50<br />
Passeggiata notturna, 2015, acrilico su tavola, cm. 80x80<br />
La città come tema, da sempre, è irrinunciabile<br />
per Emanuele Biagioni, in quel<br />
gioco serio e <strong>di</strong>fficile che è la pittura. Lui è un<br />
artista sincero, libero <strong>di</strong> riferirsi ai suoi amati<br />
maestri del passato, ma nella piena consapevolezza<br />
<strong>di</strong> essersi ora incamminato, con tenacia<br />
e intelligenza, su <strong>di</strong> una strada propria e<br />
in<strong>di</strong>pendente; un pittore schietto, non corrotto<br />
da scuole o tendenze, che ha fatto<br />
dell’arte figurativa il congeniale linguaggio<br />
della propria visione del mondo. La sua fresca<br />
spontaneità non è il frutto degenere <strong>di</strong> quella<br />
facile improvvisazione a cui purtroppo ci stiamo<br />
pericolosamente abituando, ma il risultato<br />
<strong>di</strong> una ricerca che si fa sempre più attenta e<br />
consapevole col progre<strong>di</strong>re della sua maturità<br />
artistica.<br />
Vita metropolitana, 2015, acrilico su tela, cm. 60x80<br />
A Biagioni non interessa la pe<strong>di</strong>ssequa rappresentazione<br />
della realtà, quanto piuttosto la<br />
forza evocatrice <strong>di</strong> uno scorcio intravisto, intensamente<br />
voluto, scelto per farne immagine<br />
<strong>di</strong>pinta. Quella che cerca e che traduce nei limiti<br />
del quadro è la vibrazione atmosferica,<br />
l’energia che si genera continuamente da se<br />
stessa e che si <strong>di</strong>ffonde nel creato urbano, colto<br />
nell’infinitesimale frazione <strong>di</strong> tempo della sua<br />
trasformazione perpetua.<br />
Via Papa Giovanni XXIII, 34/d - 55051 Barga (LU) - Cell. 349 5168305<br />
biagioni@emanuelebiagioni.it - www.emanuelebiagioni.it<br />
19
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
EMANUELE BIAGIONI<br />
In movimento, 2015, acrilico su masonite, cm. 45x60<br />
Sotto la Torre Eiffel, 2015, acrilico su tavola, cm. 70x80<br />
Viva e per questo in continuo movimento, la<br />
pittura <strong>di</strong> Emanuele Biagioni è costantemente<br />
alla ricerca <strong>di</strong> scorci e <strong>di</strong> luoghi, e con essi <strong>di</strong><br />
soluzioni espressive attraverso cui trasmettere<br />
emozioni e stati d’animo: periferie o centri<br />
storici, immensi o conchiusi in se stessi, tra<br />
scenari <strong>di</strong> nebbie e smog che si stagliano su un<br />
fitto intrico <strong>di</strong> tangenziali o arterie asfaltate,<br />
<strong>di</strong> quartieri o agglomerati e<strong>di</strong>lizi, <strong>di</strong> complessi<br />
ferroviari, metafore <strong>di</strong> stanzialità o partenze,<br />
<strong>di</strong> cambiamento e <strong>di</strong> viaggio. Visioni che ci<br />
ricordano costantemente in che spazio, in che<br />
contesto viviamo, qual è la realtà che mo<strong>di</strong>fichiamo<br />
con la nostra esistenza e dalla quale la<br />
nostra esistenza è, nel bene e nel male, inevitabilmente<br />
alterata.<br />
20
GIUSEPPE BIANCALANA<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
Bimba alla finestra, 2015, acrilico su tavola, cm. 60x40<br />
Bottiglia e fantasmi, 2001, acrilico su<br />
tela, cm. 25x60<br />
Ènato a Barga e risiede a Viareggio; si è <strong>di</strong>plomato<br />
in Grafica Pubblicitaria all’Istituto Pertini<br />
<strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>. Lavora nel ramo dell’e<strong>di</strong>lizia e nel<br />
tempo libero si de<strong>di</strong>ca alla pittura, <strong>di</strong>mostrando<br />
una particolare abilità anche nel campo della grafica.<br />
Le sue opere hanno trovato un buon apprezzamento<br />
<strong>di</strong> pubblico e <strong>di</strong> critica, sia per l’esecuzione<br />
pittorica, sia per il contenuto.<br />
Cell. 349 0880431<br />
blueprint_graphix@yahoo.it<br />
21
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MARCO BIANCHI<br />
Rosso, oro, rosa e grafite, 2015, tecnica mista su tela, cm. 70x70<br />
Ènato nel 1944. Fin<br />
dall’infanzia vive a<br />
Viareggio, vicino ai vecchi<br />
baracconi del Carnevale,<br />
ambiente affascinante<br />
fra <strong>di</strong>segni, gessi, creta, colori, carta,<br />
colla e mascheroni.<br />
Si iscrive alla Scuola d’Arte <strong>di</strong> Pietrasanta dove<br />
approfon<strong>di</strong>sce lo stu<strong>di</strong>o del <strong>di</strong>segno con il<br />
pittore Alfredo Catarsini e con le tecniche <strong>di</strong><br />
lavorazione della creta con lo scultore Franco<br />
Miozzo. Si <strong>di</strong>ploma in Decorazione Plastica.<br />
Prosegue personalmente gli stu<strong>di</strong> pittorici.<br />
Nella fase giovanile, si inserisce per tematiche<br />
all’interno <strong>di</strong> una visione legata alla figurazione<br />
versiliese (gli straccali, le marine d’inverno,<br />
le nature morte).<br />
Nel 1968 si sposa e si trasferisce a Lido <strong>di</strong> Camaiore,<br />
dove tuttora vive e lavora.<br />
Tra il 1975 e 1980, sviluppa una ricerca che<br />
lo porta ad abbandonare il figurativo e a sperimentare<br />
nel campo dell’astrazione.<br />
Si avvicina a correnti pittoriche, come l’informale,<br />
trovando elementi <strong>di</strong> contatto con<br />
la pittura materica <strong>di</strong> Burri. L’uso dei materiali<br />
poveri, come manifesti vecchi, vernici<br />
industriali, colle, foglia similoro, si unisce alla<br />
sperimentazione <strong>di</strong> tecniche quali collage e addensamenti<br />
materici stratificati su supporti <strong>di</strong><br />
tela o tavola.<br />
Le scelte cromatiche sono rigorose ed essenziali<br />
e rispondono a una ricerca <strong>di</strong> equilibrio tra<br />
forma e spazio, che ancora oggi risulta fondamentale<br />
fonte <strong>di</strong> ispirazione.<br />
Via dei Sette Lecci, 24 - 55041 Lido <strong>di</strong> Camaiore (LU)<br />
Tel. 0584 905444 - Cell. 3331627386 - biamar.1@alice.it<br />
22
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MARCO BIANCHI<br />
Oro, celeste, grigio e grafite, 2015, tecnica mista su tela,<br />
cm. 70x70<br />
Oro, celeste e grafite, 2015, tecnica mista su tela, cm. 70x70<br />
Il critico Dino Carlesi lo presenta in alcune<br />
personali.<br />
Tra queste si segnalano:<br />
1988 al Centro Culturale Arlecchino <strong>di</strong> Lido<br />
<strong>di</strong> Camaiore “Una moderna organizzazione <strong>di</strong><br />
piani”;<br />
1990 - Palazzo dei Capitani <strong>di</strong> Malcesine (VR)<br />
“Una pura ricerca dentro la materia”;<br />
1992 - Chiostro <strong>di</strong> S. Agostino <strong>di</strong> Pietrasanta<br />
“Gli Imballaggi Numerati”;<br />
1996 - Grand Hotel Principe <strong>di</strong> Piemonte <strong>di</strong><br />
Viareggio “Il Colore e la Materia”;<br />
2004 - Mercurio Arte Contemporanea <strong>di</strong> Viareggio<br />
“L’equilibrio delle Forme nello Spazio”;<br />
2009 - Galleria Europa <strong>di</strong> Lido <strong>di</strong> Camaiore<br />
“Recherches: Dipinti 1988/2009”.<br />
Dal 1967 ad oggi partecipa a numerose collettive,<br />
le ultime del 2015 a Palazzo Panichi a<br />
Pietrasanta e Villa Argentina a Viareggio.<br />
È presente:<br />
nel 1974 nell’Annuario degli artisti del Comanducci;<br />
nel 2008 nel volume “Astrattismo a Viareggio<br />
dal Dopoguerra ad oggi;<br />
nel 2011 nel volume “Ars Futura - Percorsi<br />
nella pittura 2011”;<br />
nel 2015 nel volume “Asart 2000/2015 artisti,<br />
scultori”<br />
Hanno scritto <strong>di</strong> lui:<br />
Clau<strong>di</strong>a Bal<strong>di</strong>, Giovanna Car<strong>di</strong>ni, Dino Carlesi,<br />
Marco Del Monte, Lodovico Gierut,<br />
Marcella Malfatti.<br />
Foto <strong>di</strong> Mauro Andreini<br />
23
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MAURIZIO BINI<br />
Scorcio in luogo <strong>di</strong> mare, 2012, olio su carta intelata cm. 40x40<br />
Ènato nel 1940 a Livorno dove vive e lavora.<br />
Ha stu<strong>di</strong>ato decorazione pittorica all’istituto<br />
d’arte <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>. Dal 1970 è stato titolare<br />
<strong>di</strong> cattedra <strong>di</strong> <strong>di</strong>scipline pittoriche al liceo<br />
artistico <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> ed in seguito all’in<strong>di</strong>rizzo<br />
artistico del liceo sperimentale <strong>di</strong> Livorno.<br />
Sulla sua attività artistica si sono interessati<br />
vari critici, con scritti e recensioni, fra cui:<br />
Giuse Benignetti, Luigi Bernar<strong>di</strong>, Luciano<br />
Bu<strong>di</strong>gna, Antonella Capitanio, Dino Carlesi,<br />
Mario De Micheli, Enzo Fabiani, Elda Fezzi,<br />
Filippo Lotti, Luciano Luisi, Corrado Marsan,<br />
Dario Micacchi, Nicola Micieli, Michele<br />
Pierleoni, Alessandra Rontini, Pier Carlo Santini,<br />
Giorgio Seveso, Franco Solmi, Sergio<br />
Tarquinio.<br />
Ha tenuto <strong>di</strong>verse mostre personali e collettive<br />
partecipando inoltre a rassegne d’arti visive <strong>di</strong><br />
carattere nazionale ed internazionale.<br />
maurizio_bini@fastwebnet.it<br />
24
ROBERTO BRAIDA<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
Capricci <strong>di</strong> luna, materico ad olio, cm. 60x120<br />
Ènato a La Spezia nel 1953 ed è presente<br />
nella scena artistica nazionale ed internazionale<br />
dal 1974. La sua attività giovanile si<br />
svolge soprattutto in Toscana; nel 1977 gli viene<br />
assegnata la medaglia d’oro per la pittura<br />
moderna dalla città <strong>di</strong> Viareggio.<br />
Nel 2012 è stato insignito della benemerenza<br />
civica per meriti artistici dall’amministrazione<br />
comunale della sua città.<br />
La sua arte, dopo un periodo caratterizzato da<br />
opere dai contenuti surreali e metafisici, si<br />
concentra oggi, con le sue “Linee d’Acqua”,<br />
nell’indagine introspettiva alla ricerca <strong>di</strong> atmosfere<br />
pervase da un senso <strong>di</strong> mistero e <strong>di</strong><br />
arcana bellezza, i <strong>di</strong>pinti invitano lo spettatore<br />
a compiere viaggi emotivi suggeriti da cromatismi<br />
sofisticati e raffinatissimi.<br />
Decine le mostre anche istituzionali curate dai<br />
maggiori critici d’arte.<br />
A febbraio 2015 si è inaugurata “Aqua - alle<br />
sorgenti della memoria”, importante mostra<br />
personale, presso Palazzo Pretorio a Certaldo<br />
(FI) con il patrocinio <strong>di</strong> Regione Toscana, la<br />
Toscana verso Expò 2015, Expò Milano 2015,<br />
Comune <strong>di</strong> Certaldo, a cura <strong>di</strong> Filippo Lotti e<br />
Roberto Milani.<br />
Via Domenico Fiasella, 22 - 19122 La Spezia<br />
robertobraida@alice.it - www.robertobraida.it<br />
25
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ROBERTO BRAIDA<br />
Rifrazioni, materico ad olio, cm. 60x120<br />
Arcipelago della tranquillità, materico ad olio, cm. 60x120<br />
26
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
PIERO BRESCIANI<br />
Nasce a Pietrasanta (LU) il 5 maggio<br />
1945. Consegue il <strong>di</strong>ploma al Liceo<br />
<strong>Artisti</strong>co <strong>di</strong> Carrara.<br />
Consegue il <strong>di</strong>ploma in Pittura all’Accademia<br />
<strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Brera a Milano.<br />
Abilitato all’insegnamento <strong>di</strong> Discipline<br />
Pittoriche, ottiene la cattedra all’Istituto<br />
d’Arte Stagio Stagi <strong>di</strong> Pietrasanta dove presta<br />
servizio per 35 anni.<br />
La sua attività pittorica ed espositiva non si<br />
arresta mai e i suoi lavori sono presenti in<br />
innumerevoli collettive e mostre personali<br />
sia in Italia che all’estero.<br />
Appassionato <strong>di</strong> teatro, contemporaneamente<br />
all’attività pittorica, fonda l’associazione<br />
culturale Teatro Pietrasanta compagnia<br />
nella quale riveste il ruolo <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>rettore artistico e con la quale mette in<br />
scena comme<strong>di</strong>e in vernacolo versiliese su<br />
testi da lui scritti che ad oggi sono 17 tutte<br />
rappresentate; con una <strong>di</strong> queste nel 2012<br />
vince il premio per il miglior testo in <strong>di</strong>aletto<br />
al concorso nazionale Passione Drammaturgia.<br />
Si è de<strong>di</strong>cato inoltre alla grafica come illustratore<br />
e<strong>di</strong>toriale ideando copertine <strong>di</strong> libri<br />
e riviste culturali come “Il Guiscardo”.<br />
“Labirinto” e “Quaderni versiliesi”.<br />
Il gran collare, 1999, tecnica matita, cm. 50x70<br />
Sue opere si trovano esposte in permanenza al<br />
Museo <strong>di</strong> Monte Senario a Firenze, nel Museo<br />
della Resistenza a S. Anna - <strong>Lucca</strong>, nella chiesa <strong>di</strong><br />
S. Maria delle Grazie a Volegno <strong>di</strong> Stazzema e nella<br />
chiesa <strong>di</strong> S. Antonio a Marina <strong>di</strong> Pietrasanta.<br />
Stu<strong>di</strong>o: viale Marconi 82 - 55045 Pietrasanta (LU) - Cell. 340 7137329 - pierobresciani1945@libero.it<br />
www.pierobrescianipittoreedaltro.it - https://pierobresciani.wordpress.com<br />
www.associazioneculturaleteatropietrasanta.it<br />
27
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
PIERO BRESCIANI<br />
Sposi con testimoni, 2000, tecnica matita, cm. 58x48<br />
Il copricapo, 1999, tecnica matita, cm.70x50<br />
Hanno scritto <strong>di</strong> lui<br />
Dino Carlesi<br />
Nicola Micieli<br />
Raffaello Bertoli<br />
Lodovico Gierut<br />
Giuseppe Cordoni<br />
Giovanni Bovecchi<br />
Cristiano Mazzanti<br />
Alvaro Bongi<br />
Emilio Paoli<br />
Velella Bisi<br />
Giorgio Giannelli<br />
28
PAOLA CAMPIONI<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
Nelly, terracotta patinata, cm. 30x20x20<br />
Samanta, resina, cm. 80x48x28<br />
Laureata in Scultura all’Accademia <strong>di</strong> Belle<br />
Arti <strong>di</strong> Carrara, sotto la guida del maestro<br />
Stefano Patti, successivamente frequenta un<br />
master <strong>di</strong> scultura con il maestro Pietro Cascella.<br />
È iscritta a ruolo CCIAA n° 281 periti ed<br />
esperti sez. speciale opere d’arte <strong>Lucca</strong>.<br />
Sue opere si trovano in permanenza presso la<br />
“Galerie Umeny” Carlovy Vary Cecoslovacchia,<br />
Banca Intesa <strong>Lucca</strong>, Museo dei Bozzetti<br />
2 Pietrasanta, Fondazione Fineschi Onlus Prato,<br />
Teatro dell’Olivo Camaiore, La Brilla Massarosa<br />
(LU) e in collezioni private sia in Italia<br />
che all’estero.<br />
Mostre recenti:<br />
2011 “Rigenerazioni” La Brilla Massarosa<br />
(LU) a cura <strong>di</strong> Alberto Magnolfi;<br />
2012 “Lo stato dell’arte” Percorsi e soste del<br />
Pa<strong>di</strong>glione Italia 54 e<strong>di</strong>zione della Biennale <strong>di</strong><br />
Venezia Regioni d’Italia a cura <strong>di</strong> Vittorio<br />
Sgarbi;<br />
2012 “SMARTE” Centro Civico Bolgheri (LI)<br />
a cura <strong>di</strong> Beatrice Buscaroli e Nicola Miceli;<br />
Via C. Castracani, 31 - Focette - 55045 Marina <strong>di</strong> Pietrasanta - Tel. 0584 22888 - Cell. 339 3857877<br />
paolacampioni@yahoo.it - www.paolacampioni.it - paolacampioni@facebook.com<br />
29
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
PAOLA CAMPIONI<br />
Pomona, marmo rosa del Portogallo, cm. 42x30x34<br />
Nelly, terracotta, cm. 42x16x20<br />
2013 “Oggetto-Soggetto” Galleria La Marina<br />
Pietrasanta a cura <strong>di</strong> A. Magnolfi;<br />
2014 “Le donne vengono da Venere” Galleria<br />
La Marina a cura <strong>di</strong> Artitaly;<br />
2015 “Materia colore e sogno” Villa Argentina<br />
Asart Viareggio;<br />
2015 “Fragili Bellezze” Palazzo Panichi Asart<br />
Pietrasanta.<br />
Pittrice e scultrice: tecniche olio su tela, ceramica,<br />
resina, marmo.<br />
Il tema principale del suo lavoro è la donna,<br />
siano veneri classiche, bambine, sirene o angeli,<br />
come riflessione sulla trasformazione della<br />
scultura contemporanea in rapporto con il<br />
concetto <strong>di</strong> modernità in un <strong>di</strong>alogo fra passato<br />
e futuro.<br />
Hanno scritto <strong>di</strong> lei: Dino Carlesi, Lodovico<br />
Gierut, Tommaso Paloscia, Piercarlo Santini,<br />
Luciano Cavallaro, Alberto Magnolfi, Nicola<br />
Miceli, Beatrice Buscaroli, Giulia Cosmo.<br />
Galleria <strong>di</strong> riferimento:<br />
Artitaly - Via Tripoli, 27 - Focette - Marina <strong>di</strong><br />
Pietrasanta<br />
30
MYRIAM CAPPELLETTI<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
Non vedo, 2013, teca in legno e plexiglass,<br />
tecnica-acrilico e pigmenti -spago<br />
su legno e stoffa, cm. 100x52x10<br />
Non sento, 2013, teca in legno e plexiglass,<br />
tecnica-acrilico e pigmenti -spago<br />
su legno e stoffa, cm. 100x52x10<br />
Non parlo, 2013, teca in legno e plexiglass,<br />
tecnica-acrilico e pigmenti -spago<br />
su legno e stoffa, cm. 100x52x10<br />
Ènata in Umbria, ma vive e lavora in Toscana<br />
nella città <strong>di</strong> Prato. Si è <strong>di</strong>plomata al<br />
Liceo <strong>Artisti</strong>co <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, poi successivamente<br />
ha conseguito il <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> Pittura all’Accademia<br />
<strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Firenze e il <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong><br />
Grafica Pubblicitaria all’Accademia Cappiello<br />
<strong>di</strong> Firenze. Ha anche frequentato un corso <strong>di</strong><br />
specializzazione nella tecnica dell’affresco (dal<br />
1996 al 1998), tecnica che le si è rivelata particolarmente<br />
congeniale e che le ha permesso<br />
<strong>di</strong> elaborare originali assemblaggi <strong>di</strong> materiali<br />
<strong>di</strong>versi (stoffe, carta etc.) su supporti intonacati<br />
e precedentemente incisi. Ha esposto in<br />
molte città d’Italia in luoghi storici (Palazzo<br />
Ducale <strong>di</strong> Revere - Mantova, Palagio Fiorentino<br />
<strong>di</strong> Stia - Arezzo - Palazzo Pretorio Buggiano<br />
Castello-Pistoia, Chiesa SS. Annunziata -<br />
Imola, Fortezza Vecchia Livorno - Pinacoteca<br />
<strong>di</strong> Gaeta, Palazzo Rospigliosi - Zagarolo). Negli<br />
ultimi anni le sue opere sono state esposte<br />
in <strong>di</strong>versi paesi all’estero, in fiere importanti:<br />
Shangai-art fair, Montecarlo, Miami, Singa-<br />
Via fra’ Bartolomeo, 124 - 59100 Prato - Tel. 0574 550547 - Cell. 349 1760141<br />
myriam.cappelletti@libero.it - www.myriamcappelletti.it<br />
31
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MYRIAM CAPPELLETTI<br />
Non vedo, 2014, tecnica mista su tela antica, acrilico, pigmenti,<br />
garza, spago, cm. 50x50x10<br />
Non sento, 2014, tecnica mista su tela antica, acrilico, pigmenti,<br />
garza, spago, inchiostro, cm. 50x50x10<br />
pore, Seoul, New York. Ha inoltre partecipato<br />
nel mese <strong>di</strong> ottobre 2013 a “New conexion”<br />
una mostra al museo <strong>di</strong> Arte<br />
contemporanea della Città della Plata in Argentina.<br />
Ha partecipato, con il progetto “<strong>Artisti</strong><br />
a km 0” ad una serata presentando “Gli<br />
arma<strong>di</strong> blu” a cura <strong>di</strong> A.M. Sol<strong>di</strong>ni, al museo<br />
Pecci (il 19 aprile 2013). Una sua opera è nel<br />
contenitore “Bau” n.10, presentato nei maggiori<br />
musei e fondazioni italiane. “Vitamine<br />
tavolette energetiche” è una collezione <strong>di</strong> cui<br />
fa parte anche una sua opera acquisita<br />
nell’archivio Carlo Palli. La collezione verrà<br />
presentata nei maggiori musei e fondazioni<br />
italiane.<br />
Non parlo, 2014, tecnica mista su tela antica, acrilico, pigmenti,<br />
spago, cm. 50x50x10<br />
32
MAURIZIA CARDONI (IZIA)<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
Gattaiola: l’uliveto, 2010, olio su tela, cm. 50x70<br />
Maurizia Cardoni (Izia) nasce nel 1946 a<br />
Vorno (<strong>Lucca</strong>), dove tuttora vive e realizza<br />
le sue opere pittoriche.<br />
Diplomata all’Istituto d’Arte Augusto Passaglia<br />
<strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, dal 1964 si inserisce attivamente<br />
nell’ambito artistico con personali e collettive<br />
in Toscana e nel resto d’Italia.<br />
Fin al 1994 in<strong>di</strong>rizza la sua arte al Batik, raffinata<br />
tecnica <strong>di</strong> origine orientale.<br />
Dall’anno successivo abbandona il Batik e affina<br />
la tecnica dei colori ad olio.<br />
Nelle sue opere vi sono raffigurati personaggi<br />
<strong>di</strong> altri tempi, in una situazione magica e indefinibile.<br />
Maurizia Cardoni, in questi anni, ha ricevuto<br />
l’elogio della critica e l’apprezzamento del<br />
pubblico.<br />
Hanno scritto <strong>di</strong> lei <strong>di</strong>versi critici su quoti<strong>di</strong>ani<br />
e riviste d’arte.<br />
Via <strong>di</strong> Valle, 13 - 55060 Vorno (<strong>Lucca</strong>) - Tel. 0583 971104<br />
info@mauriziacardoni.it - www.mauriziacardoni.it<br />
33
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
CINZIO CAVALLARIN<br />
Simboli e scritture, 2012, tecnica mista su legno, cm. 80x100<br />
Ènato a Chioggia (VE), vive e lavora a Prato.<br />
Dal 1976 al 2015 ha esposto i suoi lavori<br />
in Italia, Germania, Austria, Spagna,<br />
Francia, USA, partecipando nel 2011 alla 54°<br />
Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale<br />
<strong>di</strong> Venezia.<br />
Quella <strong>di</strong> Cavallarin è una pittura che si fa racconto<br />
e, allo stesso modo, è racconto che <strong>di</strong>venta<br />
pittura; un’onda che, in pacate e riflessive<br />
stemperature cromatiche, si stende su<br />
superfici e oggetti. Lui, l’artista, è un raccoglitore<br />
<strong>di</strong> tracce, <strong>di</strong> segni significativi, da avvicinare<br />
al proprio sguardo e collocare nella propria<br />
opera, nel proprio fare, cioè nel pitturare<br />
e <strong>di</strong>pingere, ossia da collocare nella propria<br />
vita. In tale atteggiamento cosciente e poetico<br />
<strong>di</strong> Cavallarin, la voluta, silenziosa, semplicità<br />
del pittore combina i propri elementi interiori<br />
e li materializza nei suoi lavori, trasformandoli<br />
nei colori e nelle forme.<br />
Attilio Maltinti<br />
Cell. 347 3860653<br />
cinziocavallarin@gmail.com<br />
34
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
CINZIO CAVALLARIN<br />
Dentro…il sereno, 2013, tecnica mista su legno, cm. 75x55<br />
Bianco materico, 2015, tecnica mista su legno, cm. 105x120<br />
35
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
CINZIO CAVALLARIN<br />
Dopo il temporale, 2015, tecnica mista su legno,<br />
cm. 110x55<br />
Segnale marino, 2014, tecnica mista su legno, cm. 40x45x15<br />
36
ANNA CECCHETTI<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
Pittrice e scultrice, espone sin dagli anni<br />
Sessanta e le sue opere si trovano in<br />
musei e istituzioni pubbliche e private sia<br />
in Italia che all’estero. Di rilievo la raccolta<br />
<strong>di</strong> 36 gran<strong>di</strong> ritratti <strong>di</strong> artisti e poeti fiorentini<br />
passati dal suo stu<strong>di</strong>o e in esposizione<br />
permanente all’Ospedale Palagi <strong>di</strong> Firenze.<br />
Oltre alla pittura, realizza sculture in marmo<br />
a Pietrasanta e crea anche gioielli in<br />
marmo con oro e pietre preziose.<br />
Ha recentemente festeggiato il suo cinquantennale<br />
artistico con una personale a<br />
Forte dei Marmi (Museo Gui<strong>di</strong> e Hotel<br />
Logos), una antologica a Firenze in Palazzo<br />
Me<strong>di</strong>ci Riccar<strong>di</strong>, una personale al <strong>Lucca</strong>Museum<br />
- <strong>Lucca</strong> Center of Contemporary<br />
Art.<br />
Opere <strong>di</strong> Anna Cecchetti<br />
Hanno <strong>di</strong> certo ragione gli autorevoli critici<br />
che delle opere <strong>di</strong> Anna Cecchetti hanno<br />
parlato mettendone in evidenza soprattutto<br />
il ‘vitalismo’. Qui preferirei parlare <strong>di</strong><br />
‘vitalità’, cioè <strong>di</strong> una passione del cuore e<br />
dell’immaginazione che investe il reale e<br />
sostiene l’autrice nel rappresentarlo, per<br />
poi comunicarsi anche all’osservatore.<br />
Mare <strong>di</strong> Sardegna, 1996, olio su tavola, cm. 100x70<br />
Lo scorso anno la tuttora vivacissima e giovanile<br />
Anna ha celebrato il mezzo secolo <strong>di</strong> attività artistica<br />
e parla da sola la varietà della suo opera: pittrice,<br />
scultrice, ceramista, grafica, felice inventrice<br />
<strong>di</strong> arte orafa.<br />
Pier Francesco Listri<br />
Stu<strong>di</strong>o: via Kyoto, 39/41 - 50126 Firenze<br />
anna.cecchetti44@gmail.com - anna.cecchetti.xoom.it<br />
37
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ANNA CECCHETTI<br />
Fabrizio Borghini, tecnica mista su tela, cm. 110x80<br />
Dittico da “L’avventura della dualità” <strong>di</strong> Mario Luzi, 2014, creta nera su tavola, cm. 50x70<br />
38
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
PIERO CELLI<br />
Nasce a <strong>Lucca</strong> ed è proprio a questa<br />
città che deve la sua maggiore fonte<br />
<strong>di</strong> ispirazione. I primi anni della sua<br />
attività artistica lavora come fotografo<br />
tra<strong>di</strong>zionale ma con l’avvento del <strong>di</strong>gitale<br />
e dell’e<strong>di</strong>ting al computer inizia un<br />
percorso dove la sua passione per il <strong>di</strong>segno<br />
e in particolare per i fumetti e l’illustrazione<br />
gli permette <strong>di</strong> elaborare uno<br />
stile capace <strong>di</strong> unire tutte queste <strong>di</strong>verse<br />
realtà.<br />
Nel 2009 espone per tre volte la sua prima<br />
opera: “Me<strong>di</strong>evart”, una mostra dove<br />
prendono vita i personaggi, i luoghi e i<br />
monumenti più famosi della <strong>Lucca</strong> me<strong>di</strong>evale.<br />
In seguito realizza per la Provincia<br />
<strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> due au<strong>di</strong>ovisivi per il nuovo<br />
museo de<strong>di</strong>cato alle fortezze e ai castelli<br />
della Garfagnana. Sempre con l’utilizzo<br />
<strong>di</strong> questo suo stile lavora ad alcune copertine<br />
<strong>di</strong> romanzi per ragazzi tra cui “Le<br />
stelle del Montana” <strong>di</strong> Luca Della Bianca<br />
(vincitore del Premio Nazionale <strong>di</strong> Narrativa<br />
per ragazzi del 2010) e Cristalya <strong>di</strong><br />
Emanuele Lagomarsino. Nel 2014 espone<br />
“Stellario”, un viaggio ai confini dello<br />
spazio, e attualmente sta lavorando a due<br />
L’attacco dei draghi, 2015, <strong>di</strong>gital art<br />
progetti a lui molto cari: il primo de<strong>di</strong>cato ai draghi e<br />
il secondo ai supereroi, entrambi anticipati a <strong>Lucca</strong><br />
Comics and Games 2015.<br />
Cell. 320 9155117 - piero.celli@hotmail.it<br />
www.pierocelli.it - Facebook: Piero Celli<br />
39
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MARIO CENNI<br />
Esseri del padule, 2003, olio su tela, cm. 25x35. Collezione privata<br />
L<br />
’espressione pittorica, per Mario Cenni, è<br />
legata all’innata passione per la varietà<br />
della natura ed al piacere stesso <strong>di</strong> ammirarla,<br />
con le emozioni a ciò connesse. Coltiva sin da<br />
ragazzo l’interesse naturalistico poi, già alla<br />
fine dell’adolescenza, decide <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are biologia<br />
a Pisa con l’obbiettivo <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare un biologo<br />
naturalista.<br />
Mario è figlio <strong>di</strong> un musicista professionista,<br />
orchestrale e insegnante <strong>di</strong> conservatorio. La<br />
spinta artistica ricevuta dai genitori, la madre<br />
era soprano, non piega però la passione per le<br />
scienze sino a che, in età matura, la necessità <strong>di</strong><br />
esprimersi anche in altro modo trova una via<br />
d’uscita privilegiata durante una visita alla<br />
mostra dell’amico pittore Antonio Vignocchi.<br />
I pennelli entrano in gioco nell’anno successivo<br />
(1995) ed i soggetti saranno da subito i<br />
paesaggi lucchesi, gli animali, poi anche i ritratti.<br />
Dopo poco la ricerca si orienta verso i<br />
contrasti <strong>di</strong> luci e ombre e l’armonia dei colori<br />
complementari, l’obbiettivo è l’apprezzamento<br />
del variare dell’atmosfera sotto la luce solare,<br />
gli effetti sono ottenuti primariamente<br />
dall’esecuzione dei quadri sul posto. Solo in<br />
seguito deciderà <strong>di</strong> lavorare anche in stu<strong>di</strong>o,<br />
alla ricerca <strong>di</strong> descrizioni che vanno oltre l’imme<strong>di</strong>atezza<br />
della visione. Lo stu<strong>di</strong>o dell’immagine<br />
è volto a riconoscere cosa in essa <strong>di</strong>viene<br />
piacevole da decifrare per i nostri sensi, in<br />
modo da essere quantomeno annotato sulla<br />
tela, che ne resti una traccia indelebile e riproducibile<br />
ad ogni sguardo posato sull’opera.<br />
I suoi soggetti e l’intenzione sono in costante<br />
Bottega Nova - Via del Battistero 21 - 55100 <strong>Lucca</strong><br />
Cell. 0039.320.4689690 - mariocenni@alice.it<br />
40
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MARIO CENNI<br />
Argine dell’Ozzeri a Pontetetto, <strong>Lucca</strong>, 2014, olio su tela, cm. 50x60<br />
Critica<br />
“... Il cielo che si rispecchia su squarci<br />
del lago <strong>di</strong> Massaciuccoli o <strong>di</strong> Bientina o<br />
nei canali della darsena viareggina non<br />
avvampa <strong>di</strong> caldo ma piuttosto sfuma<br />
delicatamente e morbidamente, suggerendo<br />
un desiderio <strong>di</strong> pace e <strong>di</strong> riposo.<br />
... La stagione, il tempo, la serenità<br />
dell’aria sono dunque i soggetti preferiti<br />
dal Cenni: si noti come l’ammirazione<br />
costante della natura non è mai <strong>di</strong>sturbata<br />
o minacciata da eventi atmosferici;<br />
evoluzione. La pittura <strong>di</strong>venta strumento<br />
<strong>di</strong> me<strong>di</strong>tazione e <strong>di</strong> ringraziamento<br />
per quel go<strong>di</strong>mento gustato nell’osservazione.<br />
Comincia la ricerca del significato<br />
nelle immagini stesse, nelle emozioni<br />
che da esse scaturiscono.<br />
L’immagine reale attraversa il pittore,<br />
lui la interiorizza e ne rileva i significati<br />
che più lo colpiscono, i giusti accenti e,<br />
nei suoi limiti e con la sua sensibilità, la<br />
restituisce a chi osserva, come fosse un<br />
messaggio in una bottiglia. Chi osserva<br />
raccoglie l’opera e la completa con i suoi<br />
sensi. La maestosità ed il mistero della<br />
natura restano l’argomento sacro da<br />
trattare, la luce riflessa e la sostanza del<br />
<strong>di</strong>vino che ci circonda. Senza volere<br />
niente se non con<strong>di</strong>visione, la pittura<br />
<strong>di</strong>venta me<strong>di</strong>tazione espressa... Nel<br />
2013 apre a <strong>Lucca</strong> la Bottega Nova in<br />
via del Battistero 21 e sposa la sua visione<br />
della biologia con la sua originale visione<br />
della pittura.<br />
Massimo all’ombrellone, 2008, olio su tela, cm. 50x50. Coll. privata<br />
le canne palustri, i ciuffi d’erba lungo le rive o ai margini<br />
dei viottoli che scompaiono lontani fra le ombre<br />
<strong>di</strong> grosse piante non appaiono percossi dal vento, il<br />
cielo non ha nuvole minacciose...<br />
...Un uguale atteggiamento lo riscontriamo anche<br />
nelle vedute <strong>di</strong> spiaggia riprese sempre nella stagione<br />
41
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MARIO CENNI<br />
Ramo dei cormorani n°6, Serchio, 00001 Terra, 2015, olio su cartone telato, cm. 35x50<br />
estiva... Talvolta la solitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> un ombrellone<br />
sembra dare all’opera significati metafisici.<br />
Ecco io credo che in questo atteggiamento <strong>di</strong><br />
contemplazione riverente verso la natura, concretizzato<br />
in un’esecuzione accurata e calcolata,<br />
possiamo trovare la chiave <strong>di</strong> lettura della<br />
pittura <strong>di</strong> Cenni.”<br />
Antonio Luporini 2006<br />
“Il talento dell’arte è esprimere l’essenza<br />
dell’artista senza filtri.<br />
Occorre uno spirito libero per con<strong>di</strong>videre attraverso<br />
forme e colori il proprio sguardo sul<br />
mondo, l’intimità delle sensazioni più profonde,<br />
delle emozioni più vere. È un sublime<br />
viaggio <strong>di</strong> ritorno verso l’origine e l’essere.”<br />
Mostre<br />
2000 ottobre - “Con occhi miei” - Mura Urbane<br />
<strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, Casermetta c/o Baluardo San<br />
Colombano.<br />
2006 giugno - “Testimone dei luoghi” - Oratorio<br />
<strong>di</strong> San Giuseppe, Piazza Antelminelli,<br />
<strong>Lucca</strong><br />
2008 giugno - Oratorio <strong>di</strong> San Giuseppe,<br />
Piazza Antelminelli, <strong>Lucca</strong><br />
2013 luglio - Villa Gambaro, Petrognano, Capannori,<br />
nell’ambito <strong>di</strong> “Ville in fiore”<br />
2013 ottobre – Bottega Nova, inaugurazione<br />
mostra permanente<br />
2014 luglio - Villa Gambaro, Petrognano, Capannori,<br />
nell’ambito <strong>di</strong> “Ville in fiore”<br />
Rita D’Inzeo 2013<br />
42
STEFANO CIAPONI<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
Il dono del ricciolo, 2015, olio e acrilico su tavola, cm. 34x31<br />
Ènato a Livorno il 15 aprile 1957. Pittore<br />
ed incisore, ha stu<strong>di</strong>ato all’Istituto d’Arte<br />
<strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e all’Accademia <strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Firenze.<br />
Insegna all’Accademia <strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong><br />
Carrara.<br />
Dalla piccola casa dove trascorse la sua prima<br />
infanzia poteva vedere la valle chiamata Monfranca,<br />
valle che si affaccia sul mare, dove l’isola<br />
<strong>di</strong> Gorgona è quasi sempre visibile, con<br />
quella sua inconfon<strong>di</strong>bile sagoma <strong>di</strong> vecchia<br />
balena addormentata. “Con un paesaggio <strong>di</strong><br />
tale bellezza”, <strong>di</strong>ce l’artista, “non potevo che<br />
<strong>di</strong>ventare pittore”. Ed infatti, le sue doti artistiche<br />
si rivelarono molto presto e la sua passione<br />
per il <strong>di</strong>segno e la pittura lo spinsero a stu<strong>di</strong>are<br />
prima all’Istituto d’Arte <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e poi all’Accademia<br />
<strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Firenze, sotto la guida<br />
<strong>di</strong> Fernando Farulli per la pittura e <strong>di</strong> Domenico<br />
Viggiano per l’incisione. Furono anni <strong>di</strong><br />
La casa del clown, 2015, olio e acrilico su faesite, cm. 50x35<br />
gran<strong>di</strong> entusiasmi, <strong>di</strong> speranze, <strong>di</strong> incontri,<br />
come quello con il segno agile ed inquieto <strong>di</strong><br />
Giacometti, con le ombre cupe <strong>di</strong> Rembrandt<br />
e con la pittura monumentale e <strong>di</strong> forte impegno<br />
sociale <strong>di</strong> Siqueiros. È con queste emozioni<br />
e questi punti <strong>di</strong> riferimento che Ciaponi<br />
inizia il suo percorso artistico. Il primo <strong>di</strong>pinto<br />
eseguito in Accademia risale al 1975; <strong>di</strong>pinto<br />
<strong>di</strong> cui s’era interessato con sincera stima anche<br />
il maestro Farulli, che per <strong>di</strong>mostrazione lo<br />
appese sulla parete <strong>di</strong>etro la sua cattedra, lasciando<br />
il giovane Ciaponi incredulo e pieno<br />
<strong>di</strong> stupore. Attualmente Ciaponi insegna Tecniche<br />
dell’Incisione all’Accademia <strong>di</strong> Belle Arti<br />
<strong>di</strong> Carrara, dopo aver insegnato in altre presti-<br />
Cell. 328 9612476 - info@stefanociaponi.it<br />
www.stefanociaponi.it<br />
43
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
STEFANO CIAPONI<br />
Notte del volo, 2014, tecnica mista su tela, cm. 30x40<br />
giose se<strong>di</strong> come Bari, Roma, Milano e Sassari.<br />
Ciaponi è un uomo schivo e grande sognatore.<br />
Continua a fare pittura <strong>di</strong>pinta, a lottare per<br />
<strong>di</strong>fendere le sue idee rifiutando con<strong>di</strong>zionamenti<br />
<strong>di</strong> mercato: è ben lontano dall’ arte che<br />
nasce esclusivamente per meravigliare, che si<br />
veste <strong>di</strong> parole per nascondere la propria ipocrisia.<br />
L’artista livornese realizza con grande<br />
padronanza e con una poetica tutta nuova oggi<br />
in Italia, una pittura fatta <strong>di</strong> materia, a volte<br />
sabbiosa che viene segnata e graffiata prima <strong>di</strong><br />
essere <strong>di</strong>pinta sopra, fino ad assumere l’aspetto<br />
dell’intonaco per l’affresco, caratteristica che<br />
i <strong>di</strong>pinti mantengono sino alla fine. Le stanze<br />
che il maestro <strong>di</strong>pinge <strong>di</strong>ventano luoghi delle<br />
annunciazioni e delle apparizioni. I suoi bambini,<br />
i suoi animaletti, i suoi oggetti, entrano<br />
nello spazio in modo quasi magico: vengono<br />
alla luce da profon<strong>di</strong>tà molto buie, con guizzi<br />
<strong>di</strong> colore luminescenti e manifestano una<br />
gracilità tale che sembrano come sul punto <strong>di</strong><br />
sparire, così come sono apparsi. Questi fanciulli,<br />
assieme ad un gran desiderio d’amore,<br />
denunciano la loro solitu<strong>di</strong>ne, prendono coscienza<br />
<strong>di</strong> un tempo trascorso e mai vissuto,<br />
intuiscono che oltre quel varco fatto <strong>di</strong> luce si<br />
nasconde l’ignoto. I <strong>di</strong>pinti <strong>di</strong> oggi sono meno<br />
angoscianti dei primi, ma nascono come allora<br />
da una ricerca ed una esigenza interiore,<br />
come imme<strong>di</strong>ata comunicazione. Sono più<br />
spirituali, anche se permangono questi interni<br />
desolati velati da una certa inquietu<strong>di</strong>ne.<br />
Un’indagine, quella <strong>di</strong> Ciaponi, per giungere<br />
alla scoperta della fragilità degli uomini e delle<br />
cose, è un viaggio pittorico fatto <strong>di</strong> sogni, con<br />
richiami romantici, fiabeschi e surreali, dove<br />
squarci <strong>di</strong> luce solare o luce della memoria si<br />
fondono per restituire un tocco <strong>di</strong> poesia alle<br />
cose semplici che il nostro quoti<strong>di</strong>ano, vissuto<br />
con troppa superficialità, non riesce più a cogliere.<br />
Molto intensa la sua attività espositiva,<br />
sia in italia che all’estero.<br />
44
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MARA CORFINI<br />
Il Ponte del Diavolo detto della Maddalena, sec. 1200 - romanico lucchese, 2015, acquarello, cm. 80x62<br />
Vive a Firenze. È lucchese <strong>di</strong> nascita e<br />
dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte<br />
“A. Passaglia” <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, arriva a Firenze dove<br />
stu<strong>di</strong>a Scenografia e Pittura presso l’Accademia<br />
<strong>di</strong> Belle Arti.<br />
I suoi lavori sono in collezioni private in Italia,<br />
Australia, USA, Gran Bretagna, Canada, Austria,<br />
Malta, Francia, Norvegia, Irlanda, Corea,<br />
Iran, Olanda, Hong Kong. Ha partecipato<br />
a mostre nazionali ed internazionali.<br />
Mara cerca il mistero della propria identità e<br />
lo trasforma in una metamorfosi che ha le caratteristiche<br />
del mito, la sacralità della religione,<br />
l’anelito della spiritualità del creato che gli<br />
altri artisti, più superficiali, non riescono a<br />
decifrare. Questa sublimazione degli elementi<br />
naturali ci trasporta in un mondo <strong>di</strong> sogni e <strong>di</strong><br />
illusioni, cioè in un reame bello e mistico allo<br />
stesso tempo. Così la sua arte produce una catarsi<br />
ieratica non solo nell’artista ma anche nei<br />
fruitori delle sue opere.<br />
Le emozioni che si provano nell’osservare gli<br />
acquarelli <strong>di</strong> Mara Corfini superano le aspettative<br />
dell’attento critico sia per quanto concerne<br />
il recupero della memoria topografica della vita<br />
vissuta, sia per quell’amplesso cosmico che resta<br />
impresso nella mente come il mito dell’infanzia<br />
felice che cerca <strong>di</strong> rivivere e recuperare<br />
tramite l’arte e la poesia. Mara recentemente ci<br />
ha scritto una lunga lettera che <strong>di</strong>mostra il carattere<br />
<strong>di</strong> chi non <strong>di</strong>mentica.<br />
Orazio Tanelli<br />
Direttore del “Ponte Italo Americano”<br />
Abitazione stu<strong>di</strong>o: Borgo S. Croce, 3 - 50122 Firenze - Tel. +39 055 241994<br />
Cell. +39 338 7271937 - info@maracorfini.com - marecorf@alice.it - www.maracorfini.com<br />
45
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
CINZIA CORONESE<br />
La conca dei ricci <strong>di</strong> mare, 2009, olio su tela, cm. 35x30<br />
U<br />
“ na pittura che tocca elementi più o<br />
meno complessi. Parti del paesaggio<br />
ricche <strong>di</strong> vissuto, ma anche composizioni <strong>di</strong><br />
forte significato culturale ed artistico possono<br />
rivelarsi come messaggeri <strong>di</strong> un qualcosa che<br />
toccandoci nel profondo, ci porta a riflettere<br />
ed indagare la realtà che ci sta <strong>di</strong> fronte…”<br />
Gregorio Andreini<br />
2012 - L’opera “Il volo perfetto” viene collocata<br />
nel museo Volan<strong>di</strong>a - Malpensa (MI)<br />
2014 - Viene selezionata da Paolo Levi per<br />
partecipare alla Biennale <strong>di</strong> Verona<br />
2015 - Vittorio Sgarbi inserisce la sua monografia<br />
nell’annuario “<strong>Artisti</strong>” da lui curato<br />
sottolineando l’originalità della sua ricerca<br />
stilistica.<br />
Stu<strong>di</strong>o: via dei Bocci, 19 - 55100 S. Donato (LU) - Cell. 334 3552421<br />
cicoronese@libero.it - www.coronesecinzia.com<br />
46
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
CINZIA CORONESE<br />
Hypnos su note d’acqua, 2012, olio su tela, cm. 100x100<br />
Life, 2015, olio su tavola, cm. 60x60<br />
47
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
CHIARA DEL GRANDE<br />
Firenze, 2013, olio su tela, cm. 80x80<br />
Sono abbastanza affascinata<br />
da quei particolari<br />
elementi in<strong>di</strong>scutibilmente<br />
essenziali, che<br />
portano il nome <strong>di</strong> “Finestre”<br />
ed ogni suo simile;<br />
dalle quali, spontaneamente<br />
mi affaccio, per<br />
interpretare il mio modo<br />
<strong>di</strong> vedere il mondo, e contemporaneamente, essere<br />
sostenuta da un’avvolgente protezione, attraverso<br />
questi stupen<strong>di</strong> elementi, ricavo le mie particolari<br />
ispirazioni, e mi avvolgo in una visione tutta personale<br />
e talvolta irreale <strong>di</strong> ciò che attorno a me<br />
vedo e vorrei vedere…tali spazi sono ormai <strong>di</strong>venuti<br />
una costante nella mia pittura...non avrei potuto<br />
immaginare che aspirazioni scolastiche si<br />
trasformassero in ciò che ora è <strong>di</strong>ventato il mio<br />
principale hobby, <strong>di</strong>pingere e creare arte con le<br />
proprie mani...niente <strong>di</strong> più <strong>di</strong>vertente per me!...<br />
Tutto ciò, assorbe totalmente gran parte del mio<br />
tempo libero, accompagnato da una reale sod<strong>di</strong>sfazione<br />
per tutto ciò che imparo, creando e <strong>di</strong>pingendo<br />
giorno dopo giorno...<br />
Via Teresa Bandettini, 61 - 55100 <strong>Lucca</strong> - Cell. 346 6244952<br />
chiara.delgrande@gmail.com - www.chiaradelgrande.it<br />
48
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MARCO DOLFI<br />
Composizione, 2012, olio su tela, cm. 35x50<br />
Ènato a Viareggio e ha stu<strong>di</strong>ato all’Accademia<br />
<strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Carrara, laureandosi<br />
nel 1975. Dal 1995 al 1998 ha insegnato<br />
all’Accademia <strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Roma ed è entrato<br />
a far parte dell’ambiente artistico romano.<br />
Attualmente è docente presso l’Accademia<br />
<strong>di</strong> Carrara. La sua prima mostra personale si è<br />
tenuta a Viareggio alla Galleria Magazzini del<br />
Sale nel 1978. Sue mostre personali sono state<br />
presentate dalle principali gallerie musei e spazi<br />
pubblici d’Italia. Nel 1983 Tommaso Paloscia<br />
lo segnala come uno dei pittori d’Italia nel<br />
catalogo Bolaffi Mondadori. È premiato alla<br />
mostra arte e sport al Palazzo Strozzi a Firenze,<br />
ha avuto un rapporto con la Galleria Ferretti<br />
che lo ha presentato nelle maggiori fiere d’arte<br />
e che gli organizza mostre personali in <strong>di</strong>verse<br />
città italiane. Da segnalare la personale alla<br />
Versiliana <strong>di</strong> Marina <strong>di</strong> Pietrasanta, al Museo<br />
<strong>di</strong> Palazzo Me<strong>di</strong>ci Riccar<strong>di</strong> a Firenze e all’Accademia<br />
<strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Brera a Milano.<br />
Via Tabarracci, 32<br />
55049 Viareggio (LU)<br />
49
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MARCO DOLFI<br />
Aghi <strong>di</strong> pino, 2014, olio su tavola, cm. 40x60<br />
Composizione, 2015, olio su tavola, cm. 50x70<br />
50
GRAZIANO DOVICHI<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
Obsession, lavoro in <strong>di</strong>venire iniziato nel 2007, tecnica mista su carta, cm. 14,8x10<br />
Ènato il 22 gennaio 1958 a <strong>Lucca</strong>, dove vive.<br />
La sua formazione artistica comincia da un<br />
corso professionale <strong>di</strong> cartellonista (1974/75) e<br />
prosegue con la frequentazione dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />
un noto pittore lucchese per circa sei anni. Il suo<br />
lavoro gira intorno al concetto “innescare”, che<br />
sia un meccanismo ironico o insolente, curiosità,<br />
irriverenza, nostalgia.<br />
Via Nottolini, 889 - 55100 <strong>Lucca</strong><br />
Cell. 320 9033071 - dovichifamily@alice.it<br />
51
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
GRAZIANO DOVICHI<br />
Se mi salta la mosca al naso, 2012, tecnica acquerello su<br />
Pino (imbuto prodotto da Alessi, <strong>di</strong>segnato da Stefano Giovannoni),<br />
cm. 16,5x13x13, unico esemplare.<br />
Senza titolo, 2011, acquerello su vecchia fotografia, cm. 40x50<br />
52
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
SILVIA FORLAI<br />
Sic et simpliciter, 2012, olio su tela, cm. 100x80<br />
Silvia nasce il 28 luglio 1966 a Roma. Si <strong>di</strong>ploma<br />
al Liceo <strong>Artisti</strong>co e poi, con lode,<br />
all’Accademia <strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Roma in scenografia<br />
e costume. Ha lavorato in cinema-teatro-televisione<br />
e poi nella computer grafica<br />
come illustratrice. Ha vissuto ed ha lavorato a<br />
Roma e <strong>Lucca</strong>. Si occupa <strong>di</strong> decorazione, pittura,<br />
artigianato artistico. All’Accademia <strong>di</strong> Macerata<br />
approfon<strong>di</strong>sce la tecnica ad olio e la doratura<br />
su tavola. La pittrice è incuriosita dal<br />
surrealismo pop e affascinata dalla pittura italiana<br />
del Trecento, i primitivi, il romanico,<br />
quella toscana dei fratelli Lorenzetti, quella<br />
umbro-marchigiana dei Salimbeni. Ama il Trecento,<br />
il suo amore per la purezza della natura<br />
La nascita, 2011, olio su tela, cm. 60x60<br />
Cell. 338 5685389 - silvia.forlai@libero.it<br />
Pagina Facebook: Silvia Forlai artwork<br />
53
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
SILVIA FORLAI<br />
L’arcangelo Michele, 2014, olio su tela, cm. 150x150<br />
ed il timore per il suo mistero, il suo <strong>di</strong>vino in<br />
ogni cosa, <strong>di</strong> cui tutto è permeato, tutto è luce,<br />
tutto è oro. Promuove la riscoperta del senso<br />
profondo delle cose, un ritrovato senso archetipo,<br />
una rivalutazione dei simboli, un sano timor<br />
panico in ciò che ci circonda, per ripercepire<br />
il significato che c’e <strong>di</strong>etro, per ridare<br />
un’anima alle facciate ed agli involucri combattendo<br />
l’o<strong>di</strong>erno pericoloso depauperamento<br />
strisciante. Vorrebbe ritrovare quella “religiosità”<br />
che in tempi lontanissimi permeava la vita<br />
in tutte le sue manifestazioni ma in un’altra<br />
chiave, quella moderna, attuale. L’origine “pagana”<br />
nello stesso tempo permeata <strong>di</strong> mistica<br />
religiosità è per lei via, insieme ai valori etici da<br />
ritrovare, per poterci salvare e riscattare.<br />
54
GABRIELLA FURLANI<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
Aquae, 2006, punta d’argento su tela, cm. 50x50<br />
Ènata a Maracay (Venezuela) da una famiglia<br />
<strong>di</strong> origine tosco friulana. La sua attività<br />
artistica spazia dalla grafica alla pittura, alla<br />
scultura, alle installazioni ambientali. Lavora<br />
attualmente a Prato. Nel 1973 si <strong>di</strong>ploma<br />
all’Accademia <strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Firenze. Ha insegnato<br />
Discipline Pittoriche al Liceo <strong>Artisti</strong>co<br />
<strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e Scultura al Liceo <strong>Artisti</strong>co <strong>di</strong> Pistoia.<br />
Nel 2005 vince il concorso nazionale per la<br />
realizzazione della nuova Cappella del fonte<br />
battesimale <strong>di</strong> Paolo VI a Concesio (Brescia).<br />
Numerose le sue mostre in Italia e all’estero. A<br />
<strong>Lucca</strong> ha esposto nel 1972 in Palazzo Sani con<br />
il Gruppo C.F.1 da lei fondato con Del Debbio,<br />
Convertino, Mazzieri e Daniele Lombar<strong>di</strong>.<br />
Ambienti permanenti da lei realizzati:<br />
Cappella del fonte battesimale <strong>di</strong> Paolo VI in<br />
Sant’Antonino Martire a Concesio (BS), Particolare<br />
dell’opera collettiva Impianto Risalita<br />
Soffio, 2015, punta d’argento e olio su tela, cm. 150x105<br />
San Francesco a Siena, Cappella nella Casa<br />
Madre delle Dorotee <strong>di</strong> Cemmo a Capo <strong>di</strong><br />
Ponte (BS), Cappella del Patronato Sacro<br />
Cuore a Valdagno (VI). A Prato ha inoltre realizzato<br />
la Cappella della Casa Generalizia delle<br />
Domenicane <strong>di</strong> Santa Maria del Rosaria<br />
Iolo, il nuovo spazio absidale nella Chiesa <strong>di</strong><br />
Capezzana, nel Monastero <strong>di</strong> San <strong>di</strong> Vincenzo<br />
il nuovo altare nell’antico coro e il telo del<br />
Crocefisso <strong>di</strong> Santa Caterina de’ Ricci. Sue<br />
opere arredano lo Spazio Bar dell’Art Hotel<br />
Museo <strong>di</strong> Prato dove ha inoltre realizzato due<br />
camere d’autore.<br />
Via San Jacopo, 3 - 59100 Prato<br />
furlaniga@libero.it - www.gabriellafurlani.it<br />
55
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
GABRIELLA FURLANI<br />
Goccia <strong>di</strong> vino, 2002, smalto a fuoco e foglia oro su plexiglas,<br />
cm. 60x20<br />
Nuvola, 2015, inchiostro calcografico su gesso, cm. 20x25<br />
56
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MASSIMO FUSTINI (MAX IMAGERY)<br />
Contact 2, 2014, fotocomposizione <strong>di</strong>gitale, stampa cm. 70x100<br />
Max nasce a Vorno, frazione collinare del<br />
Comune <strong>di</strong> Capannori nel 1957.<br />
Cresce tra la realtà schietta del mondo rurale<br />
dell’epoca e la natura ancora incontaminata,<br />
in rapporto <strong>di</strong>retto con quanto essa rappresentava.<br />
Contemporaneamente vive le esperienze<br />
della fotografia esercitata dal padre Gino che,<br />
con grande entusiasmo, lo introduce nell’atmosfera<br />
pionieristica della camera oscura.<br />
Così accompagna l’esperienza <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o prima<br />
e <strong>di</strong> lavoro dopo con questa passione che man<br />
mano si impossessa sempre più del suo tempo,<br />
<strong>di</strong>venendo motivo fondamentale e parte integrante<br />
della sua vita.<br />
Dopo lunghi anni de<strong>di</strong>cati alla “pellicola” <strong>di</strong>venta<br />
un precursore della fotografia <strong>di</strong>gitale<br />
curando con particolare attenzione la parte<br />
tecnica dello scatto e della post produzione,<br />
certo <strong>di</strong> questa necessità per poter sperimentare<br />
al meglio nuove idee.<br />
Nelle esperienze professionali si cimenta con<br />
ogni genere <strong>di</strong> soggetto, dalla foto <strong>di</strong> cerimonia<br />
a quella <strong>di</strong> personaggi dello spettacolo sia<br />
in ambito pubblicitario che artistico con particolare<br />
de<strong>di</strong>zione al teatro. Collabora anche<br />
alla realizzazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse opere letterarie curando<br />
il restauro delle immagini e dei documenti.<br />
La ricerca continua del punto in cui reale e<br />
astratto si incontrano, lo porta a confrontarsi<br />
con tecniche particolari, come per esempio<br />
l’infrarosso e l’ultravioletto, dove l’immaginazione<br />
<strong>di</strong>viene elemento fondamentale per rappresentare<br />
l’invisibile. Queste fotografie ritraggono<br />
riflessi e trasparenze sulla superficie<br />
dell’acqua.<br />
Massimo Fustini (Max Imagery) Professional Stu<strong>di</strong>o MWS - Via Chiasso Roggi, 18 - 55013 Lammari (LU)<br />
Tel. +39 0583 935972 - maximmagine@gmail.com - www.stu<strong>di</strong>o-mws.it - F.B. Max Imagery<br />
57
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MASSIMO FUSTINI (MAX IMAGERY)<br />
Evasioni, 2011, fotocomposizione <strong>di</strong>gitale, stampa cm. 70x100<br />
Mysterious traveller,2013, fotocomposizione <strong>di</strong>gitale, stampa cm. 70x100<br />
Riflessi... (Reflexes)<br />
Nell’acqua si fonde la nostra esistenza, tutto ciò<br />
che si affaccia alla sua superficie si plasma con lei,<br />
ne entra a far parte. La realtà la attraversa velocemente<br />
in una miriade <strong>di</strong> forme e <strong>di</strong> colori restando<br />
per sempre prigioniera della sua memoria. (Max)<br />
58
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
PAOLO GALLETTI<br />
Alberi, 2011, acriico su tavola, cm. 30x30<br />
Nasce a <strong>Lucca</strong> nel 1954,<br />
inizia la sua carriera negli<br />
anni Settanta. Le sue opere,<br />
dal forte impatto emotivo,<br />
raffigurano soggetti astratti e<br />
paesaggi surreali mescolando<br />
pennellate <strong>di</strong> futurismo bagnate<br />
con un sottile velo <strong>di</strong><br />
forte soggettività e fantasia.<br />
L’intento dell’artista è <strong>di</strong> trasportare<br />
sulle tele i temi sociali del momento:<br />
l’urbanizzazione, l’industrializzazione, il consumismo<br />
e il problema ecologico. Attraverso<br />
la propria arte, Galletti esprime il <strong>di</strong>ssenso<br />
verso ciò che sta accadendo in quel periodo.<br />
Dopo una pausa <strong>di</strong> inattività <strong>di</strong> alcuni anni il<br />
pittore si riavvicina all’arte: le opere della sua<br />
creatività sono bellissime, presentano un alto<br />
contenuto soggettivo visionario che tuttavia<br />
hanno come punto <strong>di</strong> riferimento <strong>Lucca</strong>. Il<br />
The boy, cm. 40x40<br />
modo <strong>di</strong> rappresentare il proprio pensiero nelle<br />
sue opere è <strong>di</strong> una spettacolarità unica sia<br />
dal punto <strong>di</strong> vista creativo che visivo.<br />
Artista ma anche poeta, Galletti parte da un<br />
momento <strong>di</strong> massima ispirazione, offerto dalla<br />
bellezza e dal silenzio <strong>di</strong> un luogo, la città<br />
natale appunto, denso <strong>di</strong> memoria e immaginazione.<br />
<strong>Lucca</strong>, avvolta nella quiete notturna,<br />
splende. La luna e le stelle risaltano i profili del<br />
borgo antico, armonizzato dal verde degli alberi<br />
sopraffatti dalla stessa staticità del tempo<br />
e dello spazio.<br />
Quell’istante fermo, catturato dall’artista, corrisponde<br />
al suo modo <strong>di</strong> lavorare, semplice e<br />
chiaro, in alcuni casi essenziale nel rivelare una<br />
sintesi urbana, dettata dal ritmo quasi musicale<br />
<strong>di</strong> una linea geometrica tra<strong>di</strong>ta però dal tocco<br />
fantasioso dell’autore stesso. I tetti rossi delle<br />
case caratterizzano spesso le sue tele, si <strong>di</strong>spongono<br />
secondo una sequenza apparentemente<br />
Stu<strong>di</strong>o: via Pisana, 2198 - 55100 Sant’Angelo (LU) - Cell. 328 6693666<br />
info@paologalletti.com - www.paologalletti.com<br />
59
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
PAOLO GALLETTI<br />
Owl, 2012, cm. 50x50<br />
<strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nata ma in realtà creano equilibrio e armonia<br />
nell’intera composizione. Diventa così<br />
un gioco <strong>di</strong> raccor<strong>di</strong> e riman<strong>di</strong> tra il bianco delle<br />
pareti, il nero degli infissi e l’azzurro del cielo<br />
che domina lo sfondo alimentando l’atmosfera<br />
a tratti quasi mistica.<br />
In definitiva, l’atmosfera che si viene a creare<br />
nell’opera <strong>di</strong> Galletti attira, seduce e un po’<br />
inquieta, per la pericolosità dei viaggi nell’universo<br />
infinito dei sensi e delle emozioni. Attraverso<br />
il segno sicuro, ricercato e dalla forte<br />
bi<strong>di</strong>mensionalità, i colori completano con<br />
decisione e corposità l’immagine che l’artista<br />
intende mostrare: verde, rosso e azzurro sono i<br />
favoriti che imme<strong>di</strong>atamente scopriamo essere<br />
i pilastri <strong>di</strong> una struttura <strong>di</strong> riman<strong>di</strong> e ricor<strong>di</strong><br />
presenti nella nostra memoria da sempre.<br />
Paolo Galletti ha recentemente allestito la personale<br />
Return a <strong>Lucca</strong> in Corte dell’Angelo<br />
(maggio-giugno 2015); precedenti esposizioni<br />
sono state Extra Moenia a Lido <strong>di</strong> Camaiore<br />
(2014), Fiorgen Arte <strong>Lucca</strong> (2014), Incontri<br />
Confronti a Roma (2013), Carta Common<br />
Tris, 2013, cm. 40x40<br />
The hill, 2014, cm. 40x60<br />
Ground e Vedere Contemporaneo a Firenze<br />
(2012), Alla finestra a Pisa (2012), Incontri<br />
Confronti a Venezia (2012), La mia isola a<br />
<strong>Lucca</strong> (2011).<br />
60
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
PAOLO GALLETTI<br />
Alla finestra, 2012, tecnica mista su carta cotonata, cm. 30x30<br />
Notte sulla città, 2015, cm. 30x30<br />
Platone, nella sua ricerca della Bellezza come<br />
bene supremo, sosteneva che “le linee rette e<br />
curve, le superfici e i soli<strong>di</strong>…non sono forme,<br />
come altre, belle a certe con<strong>di</strong>zioni, ma sempre<br />
belle in sé, per natura, e sono fonte <strong>di</strong> particolarissimi<br />
piaceri”. Così nelle opere <strong>di</strong> Paolo<br />
Galletti, in cui, trascendendo la loro naturale<br />
essenza, costituiscono il punto <strong>di</strong> partenza nel<br />
rappresentare la sua visione del mondo e nella<br />
sua reinterpretazione della realtà. I gruppi<br />
<strong>di</strong> case abbottonate tra loro, che sembrano<br />
proteggersi l’un l’altra, affettuosamente strette<br />
dalle mura rassicuranti della città, con le<br />
finestre aperte al mondo sono come tanti varchi<br />
<strong>di</strong> un’ anima sensibile e attenta. La natura<br />
appare in tutta la sua prorompente bellezza:<br />
cieli trapunti <strong>di</strong> stelle su cui domina la luna<br />
piena, vitale. Una luce sulla città che dorme silenziosa,<br />
e che, <strong>di</strong>ssolvendo le ombre, protegge<br />
come un sole notturno il riposo degli uomini.<br />
Prati <strong>di</strong> un verde carico su cui si stagliano<br />
teorie <strong>di</strong> alberi in fila, come bambini che corrono<br />
nei loro giochi all’aperto. E sugli alberi<br />
carichi <strong>di</strong> foglie si vedono gli uccelli, spesso<br />
rappresentati in quanto esseri dotati rispetto<br />
agli uomini <strong>di</strong> quella straor<strong>di</strong>naria capacità <strong>di</strong><br />
volare, <strong>di</strong> staccarsi dalla terra, <strong>di</strong> librarsi nel<br />
cielo, <strong>di</strong> prendere le <strong>di</strong>stanze dalla realtà, che<br />
gli uomini possono raggiungere solo con la<br />
fantasia e nei sogni. Un gufo ci guarda forse<br />
con un interrogativo su questo nostro mondo<br />
<strong>di</strong> persone sempre affannate alla ricerca <strong>di</strong> un<br />
qualcosa che, come ne “Il deserto dei Tartari”<br />
<strong>di</strong> Dino Buzzati, non sappiamo se arriverà<br />
mai. Oppure ci <strong>di</strong>ce con aria sorniona e con<br />
il suo aspetto rilassato, gonfio <strong>di</strong> penne, <strong>di</strong><br />
fermarci a vedere il mondo, che pur rovinato<br />
in parte e aggre<strong>di</strong>to da costruzioni invasive e<br />
<strong>di</strong>sarmoniche, ha un grande fascino a saperlo<br />
guardare soprattutto <strong>di</strong> notte. Spesso il pittore<br />
<strong>di</strong>segna muri che racchiudono o delimitano<br />
spazi, creando prospettive che consentono <strong>di</strong><br />
61
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
PAOLO GALLETTI<br />
vedere le cose su piani <strong>di</strong>versi in successione, ma<br />
non in contrapposizione tra loro in un equilibrio<br />
perfetto e armonico. Nei muri si aprono a volte<br />
“finestre” al <strong>di</strong> là delle quali appare la natura, un albero,<br />
un animale. E quel personaggio abbracciato a<br />
se stesso sulla sommità sembra riflettere sul perché<br />
della vita, sul senso della nostra affannosa esistenza.<br />
Il muro in alcuni quadri è <strong>di</strong>segnato come un puzzle<br />
e tratteggiato nei suoi numerosi tasselli che si<br />
incuneano gli uni sugli altri saldamente. Come una<br />
barriera separa il mondo reale, in cui il pittore vive,<br />
e quello rappresentato e sognato dall’artista che,<br />
staccandosi dalla quoti<strong>di</strong>anità cerca nelle forme e<br />
nei colori una <strong>di</strong>mensione più sua, più vicina al suo<br />
essere e al suo sentire. Vi è uno stretto rapporto tra<br />
la vita <strong>di</strong> ogni artista, la sua personalità e le fantasie<br />
inconsce, che si formano nella prima infanzia<br />
e continuano a giocare un ruolo guida per tutta la<br />
vita. Queste fantasie si ritrovano sia nel suo contenuto<br />
sia nel suo stile.<br />
I quadri e i <strong>di</strong>segni dell’artista trasmettono con<br />
armonia una nuova <strong>di</strong>mensione delle cose rappresentate<br />
in un’atmosfera <strong>di</strong> sospensione carica <strong>di</strong><br />
suggestioni, <strong>di</strong> simboli, <strong>di</strong> immagini oniriche. Così<br />
si vivifica il suo mondo interiore: un mondo in cui<br />
forme e colori, natura e creazione umana, cielo e<br />
terra trovano un equilibrio <strong>di</strong> composta bellezza e<br />
<strong>di</strong> serenità.<br />
E l’arte, dalla pittura alla musica, la fruizione della<br />
Bellezza nelle sue varie forme comunicative con il<br />
loro linguaggio universale hanno un potere salvifico<br />
e umanamente rassicurante: questo ci trasmettono<br />
i cieli stellati, la luna, i prati rigogliosi, le case,<br />
gli esseri animati, l’immagine del mondo <strong>di</strong>pinto<br />
da Paolo Galletti.<br />
Nanni Costa<br />
The star in the sky, 2015, tecnica mista su tavola,<br />
cm. 120x40<br />
62
RICCARDO GAMBOGI<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
Nato a <strong>Lucca</strong> l’11/07/1973. Inizia a<br />
fotografare per caso. Frequenta poi<br />
alcuni corsi <strong>di</strong> tecnica e stampa fotografica<br />
grazie ad amici e al Circolo Fotografico<br />
Lucchese e l’Associazione L’Objet Trouvè.<br />
Nel 2004 espone le fotografie con una mostra<br />
personale presso il Circolo Culturale Il<br />
Mattaccio (“Il tempo ci porterà”).<br />
Nel 2005 un’altra mostra sempre a Il Mattaccio<br />
(“La natura fantastica”).<br />
Sempre nel 2005 viene premiato il suo racconto<br />
al Concorso Caro Diario con “Patagonia<br />
8073 goodbye”.<br />
Nel 2006 vince il premio della Rassegna<br />
Film Scientifico a Tema Ambientale,<br />
(“Ommati<strong>di</strong>o”).<br />
Sempre nel 2006 fotografa il catalogo “Liberi<br />
Insieme” del pittore Gianfalco Masini.<br />
Nel 2011 partecipa a GalliArt con la fotografia<br />
“Donna con testa” a Gallicano.<br />
Nel 2012 partecipa alla collettiva “Accostamenti<br />
Temporanei” a <strong>Lucca</strong>.<br />
Nel 2013 espone alcune fotografie in una<br />
mostra collettiva presso Lo<strong>di</strong> Bros Antik a<br />
<strong>Lucca</strong>.<br />
Nel 2014 espone alcune fotografie nella<br />
Gatto d’inverno, 2016, luce su muro e mattoni<br />
mostra “Diverxo x otto” a Borgo a Mozzano.<br />
Nel 2015 espone alcune fotografie in una mostra<br />
collettiva presso Lo<strong>di</strong> Bros Antik a <strong>Lucca</strong>.<br />
ric_gambogi@tin.it<br />
63
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ANNA GARIBOTTI<br />
Casa mia, 2009, pastello su cartoncino, cm. 29x40<br />
Marina <strong>di</strong> levante, 2009, pastello su cartoncino, cm. 23x33<br />
Nasce a <strong>Lucca</strong>, dove risiede e lavora, è cresciuta<br />
a Bagni <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, ha vissuto a lungo<br />
a Mantova e ha frequentato l’università a<br />
Bologna. Fin dall’adolescenza, ha sentito il<br />
bisogno <strong>di</strong> trasmettere il suo mondo interiore<br />
attraverso l’arte, ma ha dovuto posticipare<br />
questo piacere fino al raggiungimento della<br />
maturità, a causa dei molti impegni professionali.<br />
Solo negli ultimi anni l’artista ha potuto<br />
quin<strong>di</strong> dare voce alla propria passione estetica<br />
frequentando, dapprima, <strong>di</strong>verse scuole <strong>di</strong> pittura<br />
e, successivamente, tornando sui banchi<br />
<strong>di</strong> scuola del Liceo <strong>Artisti</strong>co <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>.<br />
Con tenacia e umiltà, Anna Garibotti ha se-<br />
Cell. 389 0446684<br />
am.garibotti@gmail.com<br />
64
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ANNA GARIBOTTI<br />
Palude, 2009, pastello su cartoncino, cm. 23x33<br />
Santuario dell’Angelo, 2009, pastello su cartoncino, cm. 24x33<br />
guito la tra<strong>di</strong>zione delle antiche botteghe d’arte,<br />
perfezionando nel tempo le proprie tecniche<br />
affidandosi anche all’insegnamento <strong>di</strong><br />
pittori già affermati, per elaborare un proprio<br />
linguaggio espressivo e raggiungere la propria<br />
maturità artistica. Per tre anni Anna Garibotti<br />
è stata presidente <strong>di</strong> Artein<strong>Lucca</strong>, associazione<br />
senza fini <strong>di</strong> lucro che si propone la valorizzazione<br />
delle opere e degli artisti lucchesi, per<br />
nascita o per scelta, allo scopo <strong>di</strong> arricchire la<br />
città con mostre <strong>di</strong> grafica, pittura e scultura.<br />
In questa veste ha organizzato importanti<br />
eventi espositivi portando alla attenzione del<br />
pubblico opere che hanno ottenuto unanimi<br />
consensi. Dopo aver ottenuto <strong>di</strong>versi riconoscimenti<br />
<strong>di</strong> stima, sia dalla critica che dal pubblico,<br />
le suo opere sono oggi conservate in<br />
collezioni pubbliche e private.<br />
65
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
GIORGIO GIORGETTI<br />
La grande conchiglia, olio su tela, cm. 80x60, collezione privata<br />
Nasce a <strong>Lucca</strong> dove tutt’ora vive e lavora<br />
nel suo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> via della Stufa al numero<br />
19.<br />
Fin da ragazzo ha subito manifestato la sua<br />
attitu<strong>di</strong>ne per il <strong>di</strong>segno, al punto <strong>di</strong> frequentare<br />
l’Istituto d’Arte “Augusto Passaglia”, dove<br />
si è <strong>di</strong>plomato Maestro d’arte nel 1958 con<br />
ottimi voti. Ha iniziato <strong>di</strong>pingendo volti <strong>di</strong><br />
anziani compresi quelli dei nonni, suscitando<br />
interesse e ammirazione da parte del pubblico<br />
e della critica.<br />
Numerosi sono i premi conseguiti nei concorsi<br />
ai quali ha partecipato oltre a tenere mostre<br />
in Italia e all’estero (Stati Uniti, Svizzera<br />
e Brasile).<br />
Ultimamente dal figurativo è passato alla pittura<br />
informale con notevole successo; <strong>di</strong> lui hanno<br />
parlato Dino Carlesi, Mario Rocchi, Mario<br />
Marzocchi e Giuliano Pacifici.<br />
Una delle sue opere figura nella collezione privata<br />
del senatore Bob Kennedy negli U.S.A.<br />
Stu<strong>di</strong>o: via della Stufa, 19<br />
55100 <strong>Lucca</strong><br />
66
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
GIORGIO GIORGETTI<br />
Assemblaggio urbano, acrilico su tela, cm. 50x60, collezione privata<br />
In prossimità del lago, acrilico su carta intelata, cm. 80x60, collezione privata<br />
67
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
FABRIZIO GIORGI<br />
Nato a Livorno. Dal 1975, ha realizzato<br />
mostre personali e collettive a Livorno,<br />
Genova, Pisa, <strong>Lucca</strong>, Firenze, Zurigo,<br />
Roma ed in Germania. Fra esse due<br />
mostre personali alla Galleria Giral<strong>di</strong> nel<br />
1998 e 2000. La stessa galleria lo ha presentato<br />
nel 2000 all’Arte Fiera <strong>di</strong> Bologna.<br />
Nel 2004 entra nel gruppo La Casa dell’Arte<br />
<strong>di</strong> Rosignano Marittimo. Sono <strong>di</strong> questo<br />
periodo le personali al Palazzo Marini (Rosignano<br />
Marittimo 2005) e alla Torre degli<br />
Upezzinghi (Calcinaia, Pisa 2005), ed alcune<br />
incursioni nella performance-art, a<br />
Casale Marittimo (2005), Ravi (2006),<br />
Livorno (2006), Albissola Marina (2007).<br />
Nel 2008 partecipa al Simposio Internazionale<br />
<strong>di</strong> Scultura <strong>di</strong> Calcinaia (Pisa) realizzando<br />
Sauri in Verticale, opera installata<br />
in Piazza In<strong>di</strong>pendenza <strong>di</strong> Calcinaia. Inoltre<br />
fornisce la componente visiva dell’evento<br />
“Arte e Musica” realizzato dall’Istituto<br />
Musicale Mascagni <strong>di</strong> Livorno al Palazzo<br />
della Gherardesca. Nel <strong>di</strong>cembre 2009 realizza<br />
un’esposizione personale alla Torre<br />
degli Upezzinghi <strong>di</strong> Calcinaia, intitolata<br />
Struttura e Materia; con un’opera della<br />
stessa serie ha partecipato nel 2010 al progetto<br />
Incontemporanea (Cecina, Livorno).<br />
Nel 2010 entra nel progetto Arte a Perdere<br />
curato da Bruno Sullo con la compartecipazione<br />
del Comune <strong>di</strong> Livorno.<br />
Nel 2011 partecipa alla mostra Oltre la<br />
Pittura, (Livorno, Bottini dell’Olio) e alla<br />
Window, tela estroflessa, cm. 84x95x7<br />
prestigiosa collettiva Ri-Generazioni, mostra facente<br />
parte dei Percorsi a sostegno del Pa<strong>di</strong>glione<br />
Italia, realizzati per l’e<strong>di</strong>zione del 150º anniversario<br />
dell’Unità d’Italia della Biennale <strong>di</strong> Venezia.<br />
Nello stesso anno è stato tra i fondatori del gruppo<br />
artistico LavorareCamminare.<br />
Nel 2012 partecipa alla LXI Mostra del Gruppo<br />
Labronico al Palazzo Me<strong>di</strong>ceo <strong>di</strong> Seravezza; le mostre<br />
Il Buon Governo (Pontedera, Centro Cirri e<br />
Pistoia, Museo Marino Marini), sono del 2013 e<br />
2014; col Gruppo artistico LavorareCamminare<br />
realizza L’Oggetto quoti<strong>di</strong>ano all’Ecomuseo dell’alabastro<br />
(Castellina Marittima, Pisa). Nel 2015<br />
partecipa alla 64ª mostra del Gruppo Labronico al<br />
Teatro dei Dioscuri al Quirinale - Roma. Nello<br />
stesso anno partecipa col Gruppo artistico LavorareCamminare<br />
alla mostra Il Buon Governo alla<br />
Sala degli Archi Fortezza Nuova a Livorno.<br />
Via Garibal<strong>di</strong>, 40 - 57122 Livorno<br />
Cell. 349 0679432 - fabrizio.giorgi@teletu.it<br />
68
MARCO GONDOLI<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
Ènato a Massarosa (LU). Frequentato<br />
l’Istituto d’arte “Stagio Stagi”<br />
<strong>di</strong> Pietrasanta, sezione scultura, consegue<br />
la maturità presso il Liceo <strong>Artisti</strong>co<br />
<strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, iscrivendosi all’Accademia<br />
<strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Carrara, seguendo<br />
la Scuola del Nudo. Nel 1984 entra<br />
nell’Associazione <strong>Artisti</strong> Versilesi e nel<br />
MAV Viareggio. Ha collaborato con la<br />
Free Time, oggi Caleidoscopio. L’Associazione<br />
Hèlios Incontri Me<strong>di</strong>terranei<br />
<strong>di</strong> Pozzallo (RG) e l’Associazione “L’Aquilone”<br />
<strong>di</strong> La Spezia gli organizzano<br />
mostre personali nell’ambito <strong>di</strong> eventi<br />
artistici legati alla cultura del territorio.<br />
Adolfo Colnaghi, presidente <strong>di</strong><br />
Italfuerte, lo inserisce come rappresentante<br />
italiano <strong>di</strong> arte contemporanea<br />
nelle Fiere Internazionali alle Isole<br />
Canarie. Carla Zucchi, presidente <strong>di</strong><br />
Milano Arte, gli organizza una antologica<br />
presso la Centrale Taccani, uno dei<br />
centri più prestigiosi della Provincia <strong>di</strong><br />
Milano. È sostenuto dalla Fondazione<br />
Avion International Milano, sponsor<br />
che gli cura mostre e cataloghi in Italia<br />
e all’estero.<br />
Cassetta Me<strong>di</strong>terranea, 2015, assemblaggio materico, cm. 40x30x12<br />
Cassetto, 2015, assemblaggio materico, cm. 35x50x10<br />
Cell. 328 9586376<br />
marco.gondoli@tiscali.it<br />
69
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MARCO GONDOLI<br />
Teatrino Me<strong>di</strong>terraneo, 2013, assemblaggio materico, cm. 50x50x50<br />
Teatrino, 2012, tecnica mista assemblaggio materico, cm. 45x50x50<br />
70
MICHAELA KASPAROVA<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
Marte<strong>di</strong> grasso, 2015, tecnica mista su tela, cm. 40x50<br />
Nasce a Liberec, nella Repubblica Ceca.<br />
Frequenta corsi <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno, progettazione<br />
<strong>di</strong> giocattoli, pittura a olio, laureandosi poi<br />
in Design del Tessuto e Abbigliamento all’Università<br />
Tecnica della sua città. Nel 1996 si<br />
trasferisce a <strong>Lucca</strong>, dove inizia a lavorare nel<br />
settore della moda. Nel 2004 riprende l’attività<br />
<strong>di</strong> pittrice, affinando le proprie conoscenze.<br />
Kasparova pre<strong>di</strong>lige mixare elementi, tecniche<br />
e materiali <strong>di</strong>versi. Michaela <strong>di</strong>ce: “Mi <strong>di</strong>verto<br />
a trasformare il caos in oggetti e immagini,<br />
miscelando un po’ <strong>di</strong> ironia, ricordando il<br />
mondo dell’infanzia e tenendo presente quello<br />
dell’età adulta”. Partecipa a <strong>di</strong>versi convegni<br />
sulla creatività e, nel 2007, frequenta il corso<br />
Metodologia e pratica <strong>di</strong> laboratorio da Munari<br />
a Luzzati, al Museo Luzzati a Genova. Nel<br />
2009 entra a far parte dell’Associazione Artein<strong>Lucca</strong>.<br />
Ha al suo attivo <strong>di</strong>verse estemporanee,<br />
mostre collettive e personali. Nel contempo,<br />
conduce laboratori creativi per bambini<br />
C’era una volta un mucchio <strong>di</strong>..., presso le librerie<br />
della Liguria e nelle scuole della Provincia<br />
<strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>. Collabora con IBAC <strong>Lucca</strong>, con<br />
laboratorio pedagogico musicale Cristina <strong>di</strong><br />
Cristina Petroni, dove su richiesta realizza oggetti,<br />
pupazzi per proggetti destinati alle scuole.<br />
Alcune esposizioni: IV Biennale d’arte contemporanea<br />
Genova Arte, fiera d’arte<br />
contemporanea Salon d’Art Valbone - Francia,<br />
festival Musica&Suoni - Sarzana, Pinocchio<br />
con la valigia - Collo<strong>di</strong>, Arte al plurale-<br />
Sillico, Kytice, Consolato Ceco - Firenze,<br />
Omaggio alla donna - Bagni <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, Strep<br />
art fair, Fabbrica del vapore - Milano, Venti<br />
d’arte, MAEC - Milano, La Grande Guerra-<br />
<strong>Lucca</strong>, Anomali, festival <strong>di</strong> illustrazione - Acqui<br />
Terme.<br />
Cell. 347 9837784<br />
misaoli@yahoo.it<br />
71
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
JANET KAY LILLY<br />
Ènata a Philadelphia, Pennsylvania<br />
USA. Nel 1965, la sua famiglia si trasferisce<br />
a Clarion, un piccolo paese universitario<br />
nella rurale parte ovest dello stato.<br />
Mentre stu<strong>di</strong>ava per ottenere il Bachelors<br />
of Arts degree (psicologia) al Clarion State<br />
University, de<strong>di</strong>cava una parte dei suoi<br />
stu<strong>di</strong> alle arti figurative, seguendo corsi<br />
estivi tramite l’In<strong>di</strong>ana University of<br />
Pennsylvania e il Creative Arts Stu<strong>di</strong>es <strong>di</strong><br />
Pittsburgh, a <strong>Lucca</strong>, Italia. Compiuti gli<br />
stu<strong>di</strong>, si è trasferita a <strong>Lucca</strong> nel 1982, dove<br />
comincia a de<strong>di</strong>carsi alla pittura. Dal 1985<br />
in poi, partecipa alla vita artistica locale<br />
con adesioni a mostre collettive e concorsi.<br />
Nel 1995 fa il suo esor<strong>di</strong>o con una mostra<br />
Tempus Fugit, acrilico su<br />
multimateriale, cm. 80x145<br />
Mouse & Co Computer, acrilico su tavola, cm. 80x80<br />
personale a Pescia. Continua le sua attività,<br />
lavorando in aziende <strong>di</strong> ceramica e design.<br />
Rimanendo nell’ambito del figurativo,<br />
i temi principali dei suoi lavori sono<br />
paesaggi e nature morte, ma anche la musica<br />
e la letteratura, dove sono inseriti oggetti<br />
come i personaggi <strong>di</strong> un racconto<br />
onirico con una sottile sfumatura d’ironia.<br />
Tel. 0583 329962 - Cell. 320 0525648<br />
janetgb@virgilio.it<br />
72
ADOLFO LORENZETTI<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
2CV<br />
Ènato a <strong>Lucca</strong> il 15 novembre 1952 e si è<br />
<strong>di</strong>plomato al Liceo <strong>Artisti</strong>co <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>. Ha<br />
iniziato l’attività <strong>di</strong> artista come scultore, con<br />
varie collaborazioni con artisti <strong>di</strong> ambito lucchese,<br />
aggiu<strong>di</strong>candosi il primo premio al concorso<br />
<strong>di</strong> scultura della Città <strong>di</strong> Camaiore nel<br />
1973. Conclusa nel 1976 l’esperienza <strong>di</strong> scultore,<br />
la sua formazione come pittore avviene<br />
intorno ai primi anni Ottanta, attratto dal <strong>di</strong>segno<br />
dal vero e soprattutto al paesaggio della<br />
Lucchesia. Nel 1983 tiene la prima mostra<br />
personale, intitolata “<strong>Lucca</strong> e i suoi <strong>di</strong>ntorni”,<br />
presso la Galleria Nazionale <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>. Nel<br />
1988 inizia la collaborazione con galleristi lucchesi,<br />
un percorso che porta l’artista ad una<br />
produzione intensa ma non priva <strong>di</strong> qualità,<br />
partecipando negli anni, con personali e collettive<br />
a numerosi expo e manifestazioni artistiche<br />
sia in Italia che all’estero. Le sue opere<br />
sono presenti in collezioni private e gallerie<br />
d’arte italiane e straniere. “Il tempo artefice<br />
silenzioso” è il titolo della personale curata da<br />
Marco Palamidessi e ospitata nel Palazzo delle<br />
Esposizioni della Fondazione Banca del Monte<br />
<strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> nell’estate 2015. Attualmente è<br />
insegnante <strong>di</strong> Arte e Immagine presso l’Istituto<br />
comprensivo <strong>Lucca</strong> 2.<br />
Via <strong>di</strong> Balbano, 2239/g - Balbano - 55100 <strong>Lucca</strong><br />
Cell. 340 3973150 - adolfo.lorenzetti@gmail.com<br />
73
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ADOLFO LORENZETTI<br />
Topolino<br />
Palazzaccio in padule<br />
74
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
GIOVANNI LORENZETTI FUSARI<br />
Allo specchio, olio su tela, cm. 110x130<br />
Il concerto, olio su tela, cm. 100x81<br />
Ènato a <strong>Lucca</strong> il 15 novembre 1952, ha<br />
compiuto gli stu<strong>di</strong> al Liceo <strong>Artisti</strong>co <strong>di</strong><br />
<strong>Lucca</strong> e l’Accademia delle Belle Arti <strong>di</strong> Firenze,<br />
insegna <strong>di</strong>scipline pittoriche presso il<br />
Liceo <strong>Artisti</strong>co <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>. Tra gli anni Settanta<br />
e Ottanta partecipa a mostre personali in<br />
Italia ed all’estero, tra cui le mostre lucchesi a<br />
tema: “La manifestazione popolare” e “Un’antica<br />
leggenda”. Alla fine degli anni Ottanta,<br />
dopo varie committenze da parte della curia<br />
lucchese intraprende con la Galleria d’Arte<br />
Contemporanea <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, “Blue Chips” <strong>di</strong><br />
Omero Biagioni, un percorso <strong>di</strong> lavoro ventennale<br />
partecipando a fiere d’arte contemporanea<br />
a Bologna, Firenze, Bari, Padova, Bergamo,<br />
e Milano. Nel 2000 esegue per Bernardo<br />
Bertolucci le miniature per il film “Il Trionfo<br />
dell’amore”, tra gli anni Ottanta e il Duemila,<br />
esegue 39 lavori per enti pubblici (pale <strong>di</strong><br />
altare, mosaici, vetrate), collocati a Mantova,<br />
Cuneo, Pisa, <strong>Lucca</strong> e Roma. Nel 2002 realizza<br />
il <strong>di</strong>pinto “Santa Bona” conservato nei Palazzi<br />
Vaticani a Roma. Tra il 2009 e il 2010, <strong>di</strong>pinge<br />
“l’Assunta” per la chiesa <strong>di</strong> Santa Maria a<br />
Colle (LU), il “San Giusto” per il duomo <strong>di</strong><br />
Porcari (LU), la “Santa Bona” per la cappella<br />
dell’Aeroporto Galileo Galilei a Pisa e “I S.S.<br />
Pietro e Paolo” per il duomo <strong>di</strong> Castelnuovo<br />
Garfagnana. Dagli anni Ottanta ad oggi<br />
ha collaborato in maniera continuativa con<br />
<strong>di</strong>verse gallerie d’arte pugliesi, marchigiane<br />
ed emiliane, partecipando a mostre a livello<br />
internazionale. Sta ultimando i due bozzetti<br />
grafico e pittorico e il cartone a vera grandezza<br />
della pala d’altare “La Madonna del Rosario”<br />
per la chiesa <strong>di</strong> Santa Caterina a <strong>Lucca</strong>.<br />
Cell. 342 8801334<br />
giovannilorenzettiarcangelo@gmail.com<br />
75
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
GIOVANNI LORENZETTI FUSARI<br />
Allo specchio, olio su tela, cm.110x130<br />
Serena nel paesaggio, olio su tela, cm. 100x140<br />
76
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MICHELE LOVI<br />
Inverno, 50x50, tecnica mista su tavola<br />
Ènato nel 1949 a <strong>Lucca</strong>, dove vive e lavora.<br />
Diplomatosi all’Istituto d’Arte <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>,<br />
si de<strong>di</strong>ca alla pittura dal 1968. Ha frequentato<br />
corsi presso l’Accademia <strong>di</strong> Firenze. Il suo percorso<br />
artistico attraversa vari generi, assimilando<br />
esperienze nel campo figurativo e astratto.<br />
Alla ricerca <strong>di</strong> un suo modo personale <strong>di</strong> esprimersi,<br />
elabora negli anni una tecnica mista su<br />
collage. Si de<strong>di</strong>ca all’osservazione e alla rielaborazione<br />
interiore del paesaggio (panorama<br />
toscano o particolari in primo piano), filtrato<br />
attraverso l’uso <strong>di</strong> multimateriali: carte, veline,<br />
cartoni, tinte e supporti più vari; imparando<br />
dalla natura a costruire, aggregare, macerare,<br />
rigenerare, così che anche le piccole cose abbiano<br />
un’anima e una storia da raccontare. Nel<br />
2003 ha vinto il concorso per la maschera uffi-<br />
ciale del Serenissimo Carnevale <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>. Nel<br />
2006 una sua opera è stata donata dal comune<br />
<strong>di</strong> Barga alla Contea <strong>di</strong> East Lothian, Scozia<br />
in occasione <strong>di</strong> una visita ufficiale del sindaco<br />
<strong>di</strong> Barga. Ha partecipato a collettive e concorsi<br />
in Toscana, Piemonte, Lombar<strong>di</strong>a, Lazio e<br />
Veneto, collocandosi spesso nelle prime posizioni,<br />
con apprezzamenti da parte del pubblico<br />
e riconoscimenti da parte della critica. Ha<br />
tenuto personali in varie località della Toscana;<br />
sue opere sono presenti in varie collezioni<br />
pubbliche e private, in Italia, Francia, Canada,<br />
Stati Uniti, Svizzera, Scozia. Hanno parlato <strong>di</strong><br />
lui Borelli, Rocchi, Marzocchi, Pacifici, Lena,<br />
Gierut, Mathieu, Per<strong>di</strong>caro, Conenna, Salvagnini,<br />
Costa, Palamidessi.<br />
Abit.: Via del Chiasso, 142 - 55100 Sant’Anna (LU) - Stu<strong>di</strong>o: Piazza Palazzo Dipinto, 4 - 55100 <strong>Lucca</strong><br />
Cell. 349 3251793 - michele.lovi@tin.it<br />
www.anfiteatro.it/galleria - www.galleriafaustini.com - www.webalice.it/michelovi<br />
77
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
GIULIANA LUISO<br />
Ritratto del marito, 2005, tecnica mista su tela, cm. 70x50<br />
Ènata il 10 marzo 1947 a <strong>Lucca</strong>, città dove<br />
vive e lavora. Diplomatasi al Liceo Classico<br />
“Niccolò Machiavelli” e laureatasi in Scienze<br />
Biologiche presso l’Università <strong>di</strong> Pisa, è pittrice,<br />
gallerista e insegnante. Ha alle spalle una<br />
ricca esperienza artistica, iniziata nel 1985,<br />
con al suo attivo numerose mostre personali e<br />
collettive a livello nazionale. Un surrealismo<br />
venato <strong>di</strong> sublimi accenti lirici permea le sue<br />
opere, tele pervase <strong>di</strong> riman<strong>di</strong> metafisici e <strong>di</strong><br />
candore, dove si realizza la volontaria fusione<br />
fra realtà e fantasia, intessute <strong>di</strong> sogni e colori,<br />
apprezzate come piccoli, fantastici i<strong>di</strong>lli. Una<br />
pittura go<strong>di</strong>bile e sognante dove tutto è animato<br />
e vivo, dotato <strong>di</strong> corpo e anima, in una<br />
sorta <strong>di</strong> panteismo fisico e spirituale ad un<br />
tempo; dove la luminosità che promana dalle<br />
composizioni è l’espressione <strong>di</strong> una sensibilità<br />
che si riversa sugli osservatori.<br />
www.giulianaluiso.it<br />
78
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ELIO LUTRI<br />
C’è luce per tutti, 2015, acrilico, sabbia e pomice su tela, cm. 80x80. (1° Premio <strong>di</strong> categoria<br />
e 1° Premio assoluto ex equo ad “Andare oltre si può 2015”)<br />
Lucchese, ingegnere per formazione, si accosta<br />
all’arte polimaterica solo nel 2007<br />
con passione crescente. Una passione fatta <strong>di</strong><br />
stu<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> ricerca sulle tematiche, sulle composizioni,<br />
sui materiali. Nulla è improvvisato<br />
o istintivo nei suoi lavori. Tutto è composto<br />
con pazienza e senza fretta, per raggiungere un<br />
risultato stabile nel tempo e <strong>di</strong> forte impatto<br />
estetico. Il suo fare versatile e polimaterico, ripropone<br />
in chiave originale e modernista un<br />
concetto informale <strong>di</strong> superamento della superficie<br />
bi<strong>di</strong>mensionale attraverso le sue pitture<br />
volumetriche. Per certi versi l’autore si ricollega<br />
al filone dell’arte povera e concettuale per<br />
l’uso <strong>di</strong>sinvolto <strong>di</strong> materiali <strong>di</strong>versissimi da<br />
quelli tra<strong>di</strong>zionali, ma lo fa con aspetti peculiari<br />
ed intimisti essendo la sua tematica non<br />
riconducibile alle teorie che hanno dato origine<br />
a tale movimento.<br />
Il 14 settembre 2013 inaugura il suo Art Lab<br />
“Elut Art Lab” - Via dell’Arcivescovato, 7 - 55100 <strong>Lucca</strong> - Cell. 335 6920270<br />
elio.lutri@gmail.com - www.eliolutri.it<br />
79
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ELIO LUTRI<br />
Fuori e dentro la testa <strong>di</strong> Montag, 2015, modellazione <strong>di</strong> carta stampata e pittura acrilica su legno, cm. 170x110.<br />
(1° Premio ad “InContemporanea 2015”)<br />
Gymnope<strong>di</strong>e n° 1, 2014, acciaio inox, cianoacrilato, materiale tessile e pittura acrilica su tela, cm. 60x120.<br />
(Vincitore ad “Art&Motion” 2015)<br />
al n° 7 <strong>di</strong> Via Arcivescovato a <strong>Lucca</strong>, uno spazio<br />
espositivo e laboratoriale dove possono essere<br />
prodotte le idee, progettate le opere che<br />
verranno poi realizzate in spazi adeguatamente<br />
attrezzati e mantenuto vivo il contatto con<br />
il mondo esterno.<br />
Nel 2015 ha esposto alla Grypt Gallery <strong>di</strong> St.<br />
Pancras a Londra ed ha vinto le rassegne In-<br />
Contemporanea 2015, Art&Motion e Andare<br />
oltre si può 2015.<br />
80
PAOLO MACCIONI<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
Lirismo lucchese, 2015, tecnica mista su tela, cm. 50x70<br />
Casanova, 2014, decollage su tela, cm. 70x50<br />
Paolo Maccioni rappresenta l’artista contemporaneo<br />
per antonomasia. Eclettico e<br />
moderno, attraverso un percorso culturale interiore,<br />
giunge allo stu<strong>di</strong>o e alla pittura dell’Espressionismo<br />
astratto. Infatti l’action painting<br />
non fa altro che liberare nell’artista una forza<br />
interiore già presente; la tela è usata come allocutrice<br />
<strong>di</strong> materia che si deposita ad un ritmo<br />
dettato non dal caso ma dalla casualità fino a<br />
formare una grande ragnatela che sembra<br />
emanare energia propria. Ma l’apice artistico il<br />
pittore lo raggiunge misurandosi con le tecniche<br />
del decollage e del collage. Nella prima<br />
egli si evidenzia come un “rapinatore <strong>di</strong> immagini”:<br />
immagini rubate, lacerate, che anziché<br />
ferirle le esalta e le rende uniche con azioni al<br />
posto dei pennelli e carta strappata invece dei<br />
colori; con il collage invece manipola la realtà,<br />
estrapolandola dal contesto originale e assemblandola<br />
dando loro un nuovo significato, approcciandosi<br />
ad un nuovo linguaggio figurativo<br />
contemporaneo. In sintesi possiamo<br />
senz’altro parlare <strong>di</strong> un artista fuori dagli schemi,<br />
con uno stile <strong>di</strong>sincantato, originale e provocatorio.<br />
Antonio Confietto<br />
Cell. 333 6445112<br />
maccionipaolo@gmail.com<br />
81
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
PAOLO MACCIONI<br />
Senza titolo, 2014, tecnica mista su tela, cm. 50x70<br />
Il pittore Paolo Maccioni è un artista sperimentale<br />
capitolino, sempre alla ricerca <strong>di</strong> nuove<br />
possibilità espressive. In questo periodo, nel<br />
solco dei neo dadaisti, appartenenti alle correnti<br />
novecentiste europee, è pervenuto alla<br />
realizzazione<strong>di</strong> opere autentiche, che per la<br />
loro originalità, si prestano ad un Nouveu<br />
Rèalisme Italian. Egli è giunto alla realizzazione<br />
<strong>di</strong> questa tecnica contemporanea dopo una<br />
approfon<strong>di</strong>ta ricerca effettuata presso gli atelier<br />
della famosissima via Margutta <strong>di</strong> Roma.<br />
L’abilità del maestro consiste nel realizzare degli<br />
unicum pittorici con la tecnica del collage,<br />
mettendo insieme, incollandoli su supporti <strong>di</strong><br />
vario colore, elementi <strong>di</strong>versi da ritagli <strong>di</strong> giornali,<br />
riviste, manifesti, poster pubblicitari e<br />
fotografie, realizzando così un racconto fantastico,<br />
che per le immagini effigiate, si adatta ad<br />
essere interpretato come una novella opera<br />
d’arte, in tale contesto, il Maccioni giunge alla<br />
raffigurazione finale del tema, con una personale<br />
tecnica <strong>di</strong> dècollage, lacerando in modo<br />
controllato i ritagli incollati, e in seguito, ispirandosi<br />
al fenomeno del graffitismo, alla levigatura<br />
delle immagini stesse, al termine del<br />
quale procede alla stesura <strong>di</strong> una velatura trasparente<br />
che conferisce all’originalità del <strong>di</strong>pinto,<br />
una patina <strong>di</strong> “vissuto” storico. Il risultato<br />
è che ogni elemento della composizione è<br />
in afflato con le emozioni dello spettatore.<br />
L’interesse suscitato da tale proposta, che solo<br />
vagamente ricorda il noto Mimmo Rotella, è<br />
rappresentato dalla capacità emozionale delle<br />
opere, data dalla proposizione <strong>di</strong> un singolare<br />
82
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
PAOLO MACCIONI<br />
“graffitismo”, nonché dalla liricità dei titoli<br />
conferiti ai componimenti <strong>di</strong> arte<br />
contemporanea. Con il proprio ed autonomo<br />
realismo compositivo, il Maccioni<br />
si propone nel mercato dell’arte nazionale<br />
ed internazionale, come un artista autentico,<br />
analitico <strong>di</strong> una realtà apparente,<br />
attraverso la quale il messaggio figurativo,<br />
imposta dai mass me<strong>di</strong>a, assume un<br />
ruolo interpretativo, sebbene manipolato<br />
dalla creatività artistica.<br />
Antonio Sorgente<br />
critico d’arte<br />
In quella stessa metropoli che è materia<br />
“figurattiva” della sua pittura, Paolo Maccioni<br />
trova, raccoglie, strappa e stratifica i<br />
suoi amati manifesti; con <strong>di</strong>screzione e<br />
misura, non senza quella libertà ed entusiasmo<br />
che appartengono ai fatti dell’Arte,<br />
e soprattutto senza quel grido propagan<strong>di</strong>stico<br />
ed autoreferenziale <strong>di</strong> chi ha<br />
bisogno <strong>di</strong> farsi notare per forza e comunque,<br />
egli fa sì che il rilascio delle energie<br />
permanga nell’etere della più placida delle<br />
visioni del sogno, svelando appieno la<br />
sua indole <strong>di</strong> autentico poeta. Un lirico<br />
dell’immagine è Maccioni, capace <strong>di</strong> intravedere<br />
sempre nuove possibilità espressive,<br />
forte del senso cromatico e dell’intuito<br />
combinatorio con cui dare nuova vita<br />
a formule figurali preesistenti. Una miriade<br />
<strong>di</strong> elementi verbo-visivi si riversa, in<br />
via significante e lungi dalla casualità, a<br />
Time Square, 2014, tecnica mista su tela, cm. 70x50<br />
convivere sui supporti della tela o della tavola, decantandosi<br />
ed illuminandosi vicendevolmente<br />
come reperti dell’esistere, della memoria, della coscienza,<br />
alla costante ricerca <strong>di</strong> quel concetto <strong>di</strong> Bellezza<br />
che è sfuggente ed eterno ad un tempo. Ogni<br />
sua opera è il frutto del processo <strong>di</strong> decostruzione e<br />
rigenerazione <strong>di</strong> tutto quello che lo circonda e lo<br />
attrae, quei frammenti decontestualizzati e sublimati<br />
che nella creazione assurgono a ine<strong>di</strong>te e inaspettate<br />
valenze. Un’arte, quella <strong>di</strong> Maccioni, che ha<br />
tutta la serietà del gioco e dell’invenzione pura,<br />
come sempre dovrebbe essere.<br />
Marco Palamidessi<br />
83
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
RICCARDO MACINAI<br />
Notturno n°11, 2007, olio su tela, cm. 60x80<br />
Nasce a Firenze nel 1965. Nel 1993 si laurea<br />
in Scienze Biologiche e nel 1997<br />
consegue il Dottorato <strong>di</strong> Ricerca in Scienze<br />
Ambientali.<br />
Arriva alla fotografia e alla pittura autonomamente<br />
sperimentando varie tecniche e tematiche<br />
fino ad arrivare ad una vera o propria sintesi<br />
tra queste due arti. Le sue foto infatti<br />
costituiscono quasi sempre il materiale <strong>di</strong> partenza<br />
per la realizzazione dei <strong>di</strong>pinti.<br />
Pratica sia la fotografia analogica, sviluppando<br />
e stampando personalmente i propri scatti,<br />
che quella <strong>di</strong>gitale facendo in tal caso largo uso<br />
<strong>di</strong> software <strong>di</strong> postproduzione.<br />
Ha realizzato alcune mostre personali ed ha<br />
partecipato a numerose esposizioni collettive<br />
esponendo anche in luoghi prestigiosi come le<br />
Reali Poste della Galleria degli Uffizi, Palazzo<br />
Guinigi a <strong>Lucca</strong>, ed il Museo Archeologico <strong>di</strong><br />
Firenze.<br />
Fa parte degli artisti selezionati dall’Archivio<br />
Carlo Palli <strong>di</strong> Prato per il progetto Vitamine-<br />
Tavolette Energetiche nell’ambito del quale ha<br />
esposto nei più importanti musei italiani d’arte<br />
contemporanea.<br />
Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche<br />
e private.<br />
Vive e lavora a Firenze ma frequenta regolarmente<br />
Viareggio, città con la quale ha un rapporto<br />
molto conflittuale.<br />
Cell. 347 9363795<br />
riccardomacinai@gmail.com<br />
84
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
RICCARDO MACINAI<br />
Notturno n°22, 2014, olio su tela, cm. 60x80<br />
Notturno n°24, 2014, olio su tela, cm. 75x100<br />
85
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
CLARA MALLEGNI<br />
Ènata a Viareggio. È cresciuta culturalmente<br />
grazie alla frequentazione<br />
<strong>di</strong> artisti e critici d’arte e letterati,<br />
anche se per anni non ha voluto<br />
esporre se non nel proprio stu<strong>di</strong>o,<br />
riservando le proprie opere alla visione<br />
<strong>di</strong> amici. Autrice <strong>di</strong> un’opera<br />
donata alla Fondazione La Versiliana<br />
nel 2015, partecipa poi ad una collettiva<br />
omaggiando con un <strong>di</strong>pinto un<br />
capolavoro <strong>di</strong> Antonello da Messina<br />
posto nel Museo Mandralisca <strong>di</strong> Cefalù,<br />
dove è stabilmente conservato.<br />
Tra le partecipazioni a collettive si segnalano:<br />
“Enolia/La memoria dell’olivo”,<br />
Seravezza, Palazzo Me<strong>di</strong>ceo;<br />
“Pietrasanta e Cefalù. Gemellaggio<br />
d’Arte”, Pietrasanta, a cura <strong>di</strong> Lodovico<br />
Gierut e Giuseppe Parisio; “Un<br />
viaggio me<strong>di</strong>terraneo”, Pietrasanta,<br />
Giar<strong>di</strong>ni della Versilia, dove ha tenuto<br />
la personale “Ma vie en rose”.<br />
Ha opere in raccolte e in collezioni<br />
private <strong>di</strong> vario tipo tra cui quelle<br />
della Palestra Wellness Future Energy<br />
a Massa, dei Giar<strong>di</strong>ni della Versilia<br />
a Pietrasanta, del Teatro Manzoni <strong>di</strong><br />
Massarosa e dell’Opera Pia “S. Genchi<br />
Collotti” <strong>di</strong> Cefalù.<br />
Nel blu, <strong>di</strong>pinto <strong>di</strong> blu, 2015, collage su legno, cm. 50x50<br />
L’ombra <strong>di</strong> Tito, 2015, tecnica mista su legno, cm. 50x50<br />
pasticceriacora@hotmail.it<br />
www.claramallegni.com<br />
86
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
CLARA MALLEGNI<br />
Lo sguardo <strong>di</strong> Michelangelo, 2015, collage polimaterico su carta Magnani, cm. 50x70 (vincitore Premio<br />
speciale Michelangelo, 2015)<br />
Canto XXVI, 2015, affresco e collage su legno, cm. 35x45<br />
87
Galleria d’Arte<br />
Giò Art<br />
PER STORICI ED EMERGENTI<br />
In permanenza:<br />
Warhol, Lichtenstein, Haring,<br />
Mirò, Picasso, Scaramucci,<br />
Annigoni, Regoli, Man Ray,<br />
Mo<strong>di</strong>gliani, Francis, Tobey<br />
GIOVANBATTISTA<br />
BEVACQUA<br />
Cell. 340 7564647<br />
Sede espositiva:<br />
Via Mor<strong>di</strong>ni<br />
(già via Nuova), n° 58<br />
55100 <strong>Lucca</strong><br />
Tel. 0583 464276<br />
www.gio-art.it<br />
storelucca@gio-art.it<br />
88
LUCIANO MANARA<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
Chi e Luciano Manara<br />
Nessuno lo sa... è nato un giorno <strong>di</strong> un<br />
mese che non c’è <strong>di</strong> un anno che non<br />
esiste...la città sicuramente è Firenze.<br />
Le antiche scripture lo <strong>di</strong>chiarano scritto...ma<br />
il resto è oscuro...oscurato dal<br />
“non ricordo”... L’unica certezza è la sua<br />
mamma <strong>di</strong> ottant’anni che ha <strong>di</strong>chiarato...che<br />
il Manara è suo figlio...donna<br />
<strong>di</strong> carattere...la mamma...!!<br />
Cerchiamo <strong>di</strong> scoprire <strong>di</strong> piu chi è...Luciano<br />
Manara...<br />
Nel 1968 nel Salone dei Cinquecento<br />
<strong>di</strong> Firenze l’allora sindaco Bargellini lo<br />
premia per il Tema e il Disegno...<br />
Sempre nel Salone dei Cinquecento<br />
nel 1998 riceve il premio Targa per il<br />
Design...ancora a Firenze nel 2014<br />
premio giuria Fondazione Lepori<br />
Giobatta...e il primo premio per le vittime<br />
della strada dalla Fondazione Elisabetta<br />
e Maria Chiara Casini onlus...<br />
nel giugno 2015 l’Accademia Internazionale<br />
Me<strong>di</strong>cea gli consegna il Collare<br />
Laurenziano sempre nel magico salone<br />
fiorentino...<br />
La sua continua sete <strong>di</strong> ricerca lo porta<br />
a lavorare in Russia, Ucraina, Dubai,<br />
Azerbaijan, senza contare i continui<br />
viaggi in Puglia, Sicilia, Sardegna, Lom-<br />
Giro giro tondo casca il mondo casca la terra. Tutti giu per TERRA...!!<br />
bar<strong>di</strong>a, Veneto, Umbria, Emilia, Piemonte, e la partecipazione<br />
a collettive in Casentino, Versilia, Fiesole,<br />
Roma, Londra.<br />
Di lui hanno parlato tutti, compreso la sua mamma,<br />
gli zii, i fratelli e le varie fidanzate. Design eclettico,<br />
riesce sempre a dare ironia e goliar<strong>di</strong>a nell’interpretare<br />
il tutto nel tutto...<br />
Manara Design: via <strong>di</strong> Novoli, 62/G - 50127 Firenze<br />
Tel. +39 055 435003 - info@manaradesign.it - www.manaradesign.it<br />
89
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ALESSIO MANFREDI<br />
Bastone e Carota, 2011, ferro, poliuretano, resine. Installazione per “Basamenti”, h. cm. 550, Palazzo Ducale, Piazza Matteotti (GE)<br />
Artista poliedrico nato a La Spezia,<br />
lavora nel territorio tra Pietrasanta<br />
e la Lunigiana.<br />
Frequenta il quadriennio e il biennio<br />
specialistico in scultura all’Accademia<br />
<strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Carrara.<br />
Comincia la sua attività artistica<br />
nell’adolescenza, suggestionato dal<br />
nonno pittore e frequentando laboratori<br />
apuo-versiliesi. Le sue opere<br />
prevalentemente combinano la<br />
scultura con l’installazione, seguendo<br />
una ricerca che spazia da<br />
temi politici a filosofici.<br />
Bookmark - Imprimatur, Inseminatio, Incipit, cc. 2013, marmo rame carta e<br />
gommalacca. cm. 29x8x0,2<br />
Cell. 389 5509607 - alessiomanfre<strong>di</strong>@alice.it<br />
http://alexart1522.wix.com/alessio-manfre<strong>di</strong><br />
90
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ALESSIO MANFREDI<br />
Hand down - Tramandare, 2015, marmo Portoro, vetro,<br />
cm. 45x80x80<br />
In magnis et voluisse sat est (serie projection), 2009, marmo<br />
<strong>di</strong> Carrara, acciaio inox, cm. 60x130x140, per “Sculture nello<br />
spazio pubblico” Carrara<br />
Inseminazione, 2009, lamiera <strong>di</strong> acciaio tagliata a laser, 50 ritagli <strong>di</strong> seme fiori, cm. 100x50x0,5<br />
91
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ARNALDO MANGINI<br />
Oca italica, olio su tela, cm. 40x40<br />
Yellow Before Fire, 2015, olio su tela, cm. 40x40<br />
Nasce a Roma nel 1973 da genitori genovesi.<br />
Successivamente si trasferisce in<br />
Olanda dove trascorre i primissimi anni della<br />
sua infanzia. Proprio questo contesto contrad<strong>di</strong>stinto<br />
da spazi aperti arricchiti da una popolazione<br />
multirazziale e multiculturale probabilmente<br />
ha stravolto e riorganizzato il libero<br />
pensiero <strong>di</strong> un bambino che a <strong>di</strong>eci anni aveva<br />
già molto da domandare e molta fantasia da<br />
liberare. Il ritorno in Italia lo porta ad un brusco<br />
cambiamento <strong>di</strong> mentalità, <strong>di</strong> cultura e <strong>di</strong><br />
visione del mondo, ma nonostante tutto, le<br />
scelte fatte per convenienza dall’Arnaldo adolescente<br />
vengono a mano a mano scar<strong>di</strong>nate<br />
e sostituite da percorsi più ragionati e voluti.<br />
Al posto <strong>di</strong> una scuola da dove uscire “perito”<br />
viene preferito il Liceo <strong>Artisti</strong>co <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong><br />
dove nel 1997 consegue la Maturità sospinto<br />
e quasi sospeso a mezz’aria da quella passione<br />
per tutto ciò che l’arte rappresenta. Si iscrive<br />
all’Accademia <strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Firenze ma l’innata<br />
verve umoristica nel frattempo <strong>di</strong>venta<br />
un lavoro a tempo pieno che lo porta a percorrere<br />
altre strade lontano dalle stanze accademiche.<br />
Molti conoscono Arnaldo Mangini per<br />
le sue apparizioni su numerose reti televisive<br />
in qualità <strong>di</strong> artista comico, ma in realtà sotto<br />
l’anima comica ed ironica si cela un pittore<br />
libero, che nella fase iniziale dei suoi lavori<br />
piace girovagare tra un cubismo <strong>di</strong> picassiane<br />
ascendenze ed una metafisica in cui le atmosfere<br />
sono cenno <strong>di</strong> omaggio a De Chirico.<br />
Chi conosce Arnaldo sa della sua ricerca sincera<br />
e sofferta <strong>di</strong> verità nella vita come nell’arte,<br />
dell’avversione per gli schemi fissi, del prezzo<br />
che è <strong>di</strong>sposto a pagare per <strong>di</strong>re la sua. La freschezza<br />
e la giocosità delle sue riflessioni cubiste,<br />
segno <strong>di</strong> primo amore artistico, sembrano<br />
Cell. 335 6756693<br />
arnaldomangini@gmail.com - www.arny.it<br />
92
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ARNALDO MANGINI<br />
Il mal <strong>di</strong> denti <strong>di</strong> Apollinaire, 1997, olio su tela, cm. 35x50<br />
lasciare il passo ad una metafisica che,<br />
nelle leggere sospensioni emozionali<br />
che propone, porta traccia <strong>di</strong> inquietu<strong>di</strong>ni<br />
e sfide affrontate con successo nella<br />
vita del giovane artista. “Le prospettive<br />
dei mie quadri - spiega l’artista - sono<br />
sempre poco aderenti alla realtà. Amo<br />
guardare le cose da punti <strong>di</strong> vista <strong>di</strong>versi<br />
dall’usuale”.<br />
L’Arnaldo pittore attuale lavora nel suo<br />
stu<strong>di</strong>o arieggiato e solare che si trova a<br />
Marina <strong>di</strong> Carrara, sulla costa toscana<br />
del Tirreno, all’ombra delle splen<strong>di</strong>de<br />
Alpi Apuane. Qui oltre alle tele in lavorazione<br />
si trovano gli strumenti della<br />
sua arte <strong>di</strong> clown (altra vita vissuta e vivente),<br />
tanti libri <strong>di</strong> filosofia e <strong>di</strong> psicoanalisi<br />
(ulteriore vita <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, lettura,<br />
pratica e approfon<strong>di</strong>mento). In questo<br />
ambiente si mischiano estroversione e<br />
introspezione come se fossero nate per<br />
vivere assieme e giocare tra loro, come<br />
se ciò costituisse la cosa più naturale al<br />
mondo. Qui, in questo milieu, nascono<br />
i <strong>di</strong>pinti dell’artista ormai maturo<br />
dove i paesaggi <strong>di</strong>pinti abbandonano<br />
<strong>di</strong> fatto il primo amore per la metafisica<br />
e abbracciano le atmosfere <strong>di</strong> un altro<br />
grande maestro: Salvo (Salvatore Mangione).<br />
Nelle attuali opere dai colori<br />
sempre squillanti infatti si possono ammirare<br />
alberi, ritti come lame <strong>di</strong> coltello<br />
e silenziosi come obelischi, incastonati<br />
contro un cielo fabbricato per far da quinta alla<br />
plasticità delle nuvole, sparse e biancheggianti sui<br />
tetti delle chiese. Il <strong>di</strong>segno tenuto alto nel nitore del<br />
contorno, le masse chiaroscurali, la gestione attenta<br />
degli oggetti nelle scatole spaziali, la giustapposizione<br />
dei colori puri, l’accurato grado <strong>di</strong> finitezza dei<br />
soggetti, si uniscono a formare gli elementi costitutivi<br />
della lingua pittorica <strong>di</strong> Arnaldo Mangini, e, largamente,<br />
della grammatica figurativa familiare alle<br />
nostre abitu<strong>di</strong>ni visive.<br />
93
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
EMILIANA MARTINELLI<br />
Vaso con fiori su righe blu, 2011, acrilico su tela, cm. 50x60<br />
Nasce a <strong>Lucca</strong>, si <strong>di</strong>ploma all’Istituto d’Arte<br />
<strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> - sezione Ceramica e successivamente<br />
in Disegno Industriale all’ISIA <strong>di</strong><br />
Firenze, città dove si laurea poi in Architettura.<br />
Subito dopo la laurea entra nell’azienda <strong>di</strong> famiglia,<br />
la Martinelli Luce fondata dal padre<br />
Elio, in<strong>di</strong>rizzata già negli anni Cinquanta alla<br />
progettazione e produzione <strong>di</strong> lampade per interni<br />
svolgendo da sempre una duplice attività,<br />
quella <strong>di</strong> impren<strong>di</strong>trice e quella <strong>di</strong> designer.<br />
Emiliana cura anche come Art Director la grafica<br />
del materiale <strong>di</strong> comunicazione e commerciale,<br />
i progetti degli stand attraverso i quali<br />
l’azienda si presenta e partecipa alle più importanti<br />
manifestazioni del settore, sia in Italia che<br />
all’estero. Emiliana Martinelli ha sviluppato e<br />
sviluppa i suoi progetti <strong>di</strong> lampade, alcune delle<br />
quali premiate con riconoscimenti internazionali<br />
come l’IF Production Design negli anni<br />
2011, 2013, 2014, 2015 e 2016. Ha collaborato<br />
con architetti come Gae Aulenti, Sergio Asti<br />
e continua a collaborare con molti altri noti<br />
designer e artisti italiani e stranieri tra cui Marc<br />
Sadler, Alessandro Guerriero, Michel Boucquillon,<br />
Stu<strong>di</strong>o 5+1AA, Karim Rashid. Emiliana<br />
è una creativa che ama la manualità, doti<br />
che manifesta anche nei suoi hobby preferiti, la<br />
grafica e la pittura, partecipando a <strong>di</strong>verse mostre<br />
personali e collettive. Altro suoi “<strong>di</strong>vertimenti”<br />
sono la realizzazione <strong>di</strong> cappelli e maschere<br />
in cartoncino, l’esecuzione <strong>di</strong> oggetti in<br />
metacrilato e in altri materiali, la progettazione<br />
<strong>di</strong> istallazioni luminose che ha presento a <strong>Lucca</strong>,<br />
Carrara, Sarzana, Forte dei Marmi, Firenze,<br />
designer@emilianamartinelli.it<br />
94
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
EMILIANA MARTINELLI<br />
Colori su fondo rosso, 2012, acrilico su tela, cm. 45x55<br />
Emozione blu con fiore rosso, 2012, tempera su cartoncino, cm. 35x45<br />
Milano. Nel corso della sua carriera artistica<br />
Emiliana Martinelli ha conseguito i seguenti<br />
riconoscimenti: menzione alle e<strong>di</strong>zioni della<br />
“Mostra <strong>di</strong> Pittura del Piccolo Formato Città<br />
<strong>di</strong> Massarosa” degli anni 2007, 2015 e 2016;<br />
primo premio alla mostra “Design e Scultura<br />
Andare Oltre si Può” tenutasi a <strong>Lucca</strong> nel 2016<br />
e ha partecipato a numerose manifestazioni tra<br />
cui, negli ultimi anni: “Maschere e Carnevale”,<br />
Viareggio 2012; “Cento Ruote d’Artista”, <strong>Lucca</strong><br />
2014; “Do ut Do - Design per Hospice”,<br />
MAXXI <strong>di</strong> Roma, MADRE <strong>di</strong> Napoli e<br />
MAMBO <strong>di</strong> Bologna nel 2014; “Immaginar<br />
<strong>di</strong> Tavole Imban<strong>di</strong>te”, <strong>Lucca</strong> 2014 e Forte dei<br />
Marmi nel 2015; Biennale dell’Acquerello e<br />
del Disegno”, Massa 2016.<br />
95
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
GIANFALCO MASINI<br />
Tu chiamale se vuoi, 2013, tecnica mista su tela, cm. 80x80<br />
In cerca <strong>di</strong> te, polimaterico, cm. 15x15x35<br />
Ènato a <strong>Lucca</strong> nel 1945, ha iniziato l’attività<br />
pittorica sullo scorcio degli anni Settanta,<br />
partecipando a rassegne e premi in cui riceve lusinghieri<br />
consensi. Nel 1975 tiene la prima personale<br />
nella Galleria Spampanato <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>. Ha<br />
esposto in personali e qualificate rassegne in numerose<br />
città italiane ed estere.<br />
Nella pittura <strong>di</strong> Masini la surrealtà si spinge su un<br />
terreno ambiguo, in cui la forma spesso allude a<br />
qualcosa <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso, in un gioco <strong>di</strong> riman<strong>di</strong> ed<br />
evocazioni, sospeso tra la narrazione e il sogno,<br />
che non teme le contrad<strong>di</strong>zioni interne e spesso le<br />
enfatizza attraverso lo sguardo <strong>di</strong> colui che ha<br />
molto viaggiato, a volte nostalgico a volte ironico,<br />
capace <strong>di</strong> trasformare ogni piccolo incontro in<br />
qualcosa <strong>di</strong> magico. I paesaggi della memoria si<br />
animano così <strong>di</strong> personaggi leggendari, figure<br />
create dal vento, magnifici animali fantastici, reperti<br />
archeologici, architetture <strong>di</strong> sabbia,<br />
oggetti quoti<strong>di</strong>ani recuperati dal loro abbandono.<br />
L’immaginazione prende il volo<br />
e la realtà <strong>di</strong>viene solo un pretesto, è il co<strong>di</strong>ce,<br />
il linguaggio con<strong>di</strong>viso che vivifica e<br />
traduce il suo Teatro dell’anima.<br />
Al suo lavoro si sono interessati numerosi<br />
critici, tra i quali Ernesto Borelli, Nicola<br />
Micieli, Ennio Pouchard, Marcello Venturoli,<br />
Piercarlo Santini, Vittorio Sgarbi,<br />
Eleonora Romiti, Gianluigi Ruggio, Marco<br />
Palamidessi.<br />
Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche<br />
e private in Italia e all’estero.<br />
Cell. 333 3485046<br />
info@gianfalcomasini.com<br />
96
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
GIANFALCO MASINI<br />
Forti emozioni, 2013, tecnica mista su cellulosa e tavola, cm. 67x92<br />
Presenze emozionali, 2014, tecnica mista su cellulosa, cm. 67x92<br />
97
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
SILVIA MASINI<br />
I guar<strong>di</strong>ani del tempo, acrilico su tela, cm. 100x100<br />
Nasce a Pisa il 29 luglio1974, frequenta<br />
a Bologna il corso <strong>di</strong> laurea D.A.M.S.<br />
e nel 2001 la Scuola Nuova Eloisa <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno<br />
e sceneggiatura del fumetto. Dalla sua continuativa<br />
attività <strong>di</strong> illustratrice e grafica sono<br />
nati numerosi progetti per committenti pubblici<br />
e privati.<br />
Tra le sue attività più recenti<br />
2009 Progetto Parco Fluviale, illustazioni e<br />
grafica della cartellonistica del fiume Serchio,<br />
<strong>Lucca</strong><br />
2009 Arte e Motori<br />
2010 Galliart, Gallicano <strong>Lucca</strong><br />
2010 Il Naso per l’arte, Expo-Arte, Forte dei<br />
Marmi<br />
2011 Ri-Creazioni, la Brilla, Quiesa<br />
2011 Riflessi della Biennale alla Brilla, Pa<strong>di</strong>glioni<br />
Regionali 54ª e<strong>di</strong>zione della Biennale<br />
<strong>di</strong> Venezia<br />
2012 Accostamenti temporanei, Lo<strong>di</strong> Bros<br />
Antik, <strong>Lucca</strong><br />
2012 Arte Mura, Attraverso il tempo, Casermette<br />
S. Colombano e San Regolo, <strong>Lucca</strong><br />
2013 Segni colori e forme, Arte in <strong>Lucca</strong>, Museo<br />
Guinigi<br />
2014 Emozioni, Real Collegio, <strong>Lucca</strong><br />
2015 EcoNatale, Villa Bottini, <strong>Lucca</strong><br />
Cell. 347 5023106<br />
casapeppina@yahoo.it<br />
98
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MARCO MESSINA<br />
Ha iniziato a fotografare per un forte e<br />
sincero bisogno <strong>di</strong> interpretazione <strong>di</strong><br />
se stesso. Le sue opere esprimono la coscienza<br />
delle cose e del vissuto come conseguenza<br />
<strong>di</strong> una rielaborazione personale -<br />
resa possibile dal mezzo fotografico - <strong>di</strong><br />
emozioni, visioni, ricor<strong>di</strong>. Il risultato è un<br />
messaggio universale che tutti possono<br />
con<strong>di</strong>videre. Messina ama definirsi fotografo<br />
emozionale poiché, come sosteneva<br />
Cartier Bresson, “...la foto si fa prima con il<br />
cuore...”.<br />
Scrive <strong>di</strong> lui Marco Palamidessi: “[…] La<br />
fotografia è una delle più alte invenzioni<br />
dell’umanità intera, un dono che l’uomo<br />
ha fatto a se stesso. Qualcuno ha già detto<br />
che fotografare è un verbo dove l’immagine<br />
si sostituisce alla parola, un modo <strong>di</strong> vivere,<br />
un gesto dove l’occhio, la mente ed il cuore<br />
si trovano insieme sulla stessa linea <strong>di</strong> mira.<br />
E questo Marco Messina non solo lo sa<br />
bene, ma lo sa far bene.”<br />
Una vita, 2009, fotografia, cm. 20x30, 1 <strong>di</strong> 3, stampa fineart<br />
Cell. 339 1538169 - marco22570@hotmail.it<br />
Facebook: marco messina<br />
99
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MARCO MESSINA<br />
Spiaggia, 2015, fotografia, cm. 20x30, 1 <strong>di</strong> 3, stampa fineart<br />
Orme, 2014, fotografia, cm. 20x30, 1 <strong>di</strong> 3, stampa fineart<br />
Omologazione, 2014, fotografia, cm. 20x30, 1 <strong>di</strong> 3, stampa fineart<br />
100
ANNALISA MOLES<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
Nasce a <strong>Lucca</strong> nel 1977. Innamorata<br />
fin da piccola <strong>di</strong> <strong>di</strong>segni,<br />
colori e carta, frequenta il Liceo <strong>Artisti</strong>co<br />
<strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, dove si <strong>di</strong>ploma nel<br />
1996. Successivamente frequenta la<br />
Facoltà <strong>di</strong> Architettura dell’Università<br />
degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze, laureandosi con<br />
lode con il professor Adolfo Natalini,<br />
che con il Superstu<strong>di</strong>o aveva partecipato<br />
all’avanguar<strong>di</strong>a italiana degli<br />
anni Settanta. Da sempre interessata<br />
ad indagare, nelle sue opere, il tema<br />
dell’assenza, ha partecipato a mostre <strong>di</strong><br />
pittura personali e collettive nelle città<br />
<strong>di</strong> Praga, <strong>Lucca</strong>, Firenze e Prato, tra cui<br />
la collettiva Atèmpora presso Officina<br />
Giovani - Cantieri Culturali Ex Macelli<br />
<strong>di</strong> Prato nel 2004. Attualmente esercita<br />
la professione <strong>di</strong> architetto affiancandola<br />
all’attività artistica, e lasciando<br />
che l’una contamini l’altra.<br />
La primavera aspetta, 2008, olio, pastelli e collage su tela, cm. 60x100<br />
Cell. 328.3847864 - annalisamoles@gmail.com<br />
www.facebook.com/AnnalisaMoles.2<br />
101
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ANNALISA MOLES<br />
L’indecisione, 2004, <strong>di</strong>ttico, olio, pomice e grafite su tela, cm. 140x70<br />
Nostalgia, 2005, olio, grafite e collage su tela, cm. 120x100<br />
102
STEFANO MONTAGNA<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
Nauta, 2014, tecnica mista su tela, cm. 150x150<br />
Nasce a metà strada tra il polo e l’equatore,<br />
a Voghera, nel 1963. Qualcosa lo<br />
spinge a <strong>di</strong>pingere sin da piccolo, qualcosa <strong>di</strong><br />
ardente e mobilissimo, semplice e impalpabile.<br />
Il resto viene da sé: il Liceo <strong>Artisti</strong>co a<br />
Como, il <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> Pittura all’Accademia <strong>di</strong><br />
Brera a Milano, l’attività lavorativa nel campo<br />
dell’immagine, la grafica pubblicitaria ed e<strong>di</strong>toriale,<br />
l’illustrazione e sempre la pittura.<br />
Dopo molti anni in Canton Ticino, dal 1995<br />
vive in Toscana, a <strong>Lucca</strong>. Hanno scritto <strong>di</strong> lui<br />
Renzo Basora, Giovanni Bovecchi, Giorgio Di<br />
Genova, Maurizio Maugeri, Rossano Nistri,<br />
Marco Palamidessi, Marco Senal<strong>di</strong>.<br />
“Nella pittura <strong>di</strong> Stefano Montagna il tema<br />
del viaggio non appare più limitato allo spostamento<br />
fisico in territori lontani, ma <strong>di</strong>venta<br />
un raffinato proce<strong>di</strong>mento mentale <strong>di</strong> rappresentazione<br />
<strong>di</strong> luoghi della fantasia, della visione<br />
onirica. Una metafisica del quoti<strong>di</strong>ano resa<br />
da immagini pure <strong>di</strong> paesaggi incontaminati e<br />
da dettagli minimi, <strong>di</strong> grande efficacia comunicativa.<br />
Questi <strong>di</strong>pinti respirano un’aura metafisica<br />
nel sovrapporre piani <strong>di</strong> lettura <strong>di</strong>fferenti<br />
e, per alcuni versi, sdoppiati rispetto alla<br />
realtà. Molta parte dell’efficacia è dovuta all’abilità<br />
tecnica, ben presente in Montagna, <strong>di</strong><br />
comporre i <strong>di</strong>versi piani della pittura con l’oggettività<br />
dei dettagli. La visione delle sue opere<br />
è intensa e intrigante: i mon<strong>di</strong> della fantasia<br />
sono ampi e sterminati, come il pensiero che li<br />
percorre.”<br />
Renzo Basora<br />
joration@tiscali.it<br />
103
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
STEFANO MOSTI<br />
Patchwork informale astratto n° 6, 2015, acrilico su tela, cm. 50x60<br />
Nasce a Firenze nel 1966. Vive e lavora a<br />
Firenze e a Viareggio. Si laurea in Scienze<br />
Biologiche nel 1993 ed è autore <strong>di</strong> numerose<br />
pubblicazioni scientifiche a carattere botanico.<br />
La sua passione per l’arte contemporanea<br />
lo spinge nel 2012 ad accostarsi alla pittura.<br />
Ha cominciato ad esporre soprattutto a livello<br />
regionale sia in collettive che in personali. Il<br />
suo stile è generalmente astratto-informale.<br />
Molti suoi quadri si basano sulla combinazione<br />
nella stessa tela <strong>di</strong> elementi pittorici <strong>di</strong>versi<br />
che danno vita alle opere che lui stesso chiama<br />
“Patchworks” e “Incontri”. Pur cercando strade<br />
espressive innovative Mosti si avvale <strong>di</strong><br />
strumenti pittorici tra<strong>di</strong>zionali quali l’acrilico<br />
su tela. In alcune opere la sua ricerca si allarga<br />
ad un figurativo gestuale o all’applicazione <strong>di</strong><br />
oggetti <strong>di</strong> plastica (animali) sulla tela, contestualizzati<br />
con il contenuto dell’opera anche<br />
attraverso un intervento pittorico su <strong>di</strong> essi.<br />
Via Bertini, 168 - 55049 Viareggio (LU) - Tel. 0584 564552<br />
Via Vannucci, 4 - 50134 Firenze - Tel. 055 489800 - Cell. 338 1533956 - stefanomosti@yahoo.it<br />
104
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
STEFANO MOSTI<br />
Patchwork informale astratto n°1, 2012, acrilico su tela,<br />
cm. 40x50<br />
Patchwork informale astratto n°2, acrilico su tela, 2012,<br />
cm. 40x50<br />
Patchwork informale astratto n° 7, 2015, acrilico su masonite, cm. 10x15<br />
105
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
TITO MUCCI<br />
Nel quoti<strong>di</strong>ano, 2015, olio e tecnica mista su tela, cm. 70x80<br />
Vive e lavora a <strong>Lucca</strong>.<br />
Note critiche del 2014: <strong>di</strong> Marco Palamidessi:<br />
“Un’arte che non rimpiange i suoi trascorsi<br />
figurativi ma che, nella ferma volontà <strong>di</strong><br />
evolversi per rimanere comunque se stessa, è<br />
costantemente rivolta al futuro. Un futuro che<br />
non è una meta, ma uno stato d’animo, un modo<br />
<strong>di</strong> essere. E proprio pensando al futuro, ecco<br />
che allora mi pare <strong>di</strong> capire cosa sono per me<br />
le opere del carissimo Tito: progetti <strong>di</strong> caos per<br />
nuovi universi.” Di Lodovico Gierut: “Sono<br />
accanto a Tito Mucci, In lui credo.” Di Luca<br />
Alinari: “Lasciamo alla pittura, lasciamo a noi<br />
stessi la libertà <strong>di</strong> “essere” momento per momento,<br />
<strong>di</strong> coltivare l’incoerenza stilistica, <strong>di</strong><br />
esercitare la libertà dell’immaginazione. Di<br />
saltare da un modulo all’altro. Le “cose” sono<br />
impren<strong>di</strong>bili: dobbiamo correre più <strong>di</strong> loro.<br />
Ho visto opere <strong>di</strong> Tito strettamente “figurative”.<br />
Non sono meno belle <strong>di</strong> quelle strettamente<br />
“materico-astratte”. E in fondo non<br />
<strong>di</strong>cono cose poi così <strong>di</strong>verse.”<br />
Cell. 347 2705388 - titomucci@gmail.com<br />
http://titomucci.vze.com - Pagina Facebook: https://www.facebook.com/tito.mucci<br />
106
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
SARA NICOLINI<br />
Nasce a Pisa il 19 settembre 1986. Nel<br />
2011 consegue la laurea in Giurisprudenza<br />
ed il master Giurista dell’economia e<br />
Manager Pubblico a Pisa. Successivamente si<br />
trasferisce a Cambridge per un corso <strong>di</strong> inglese<br />
giuri<strong>di</strong>co.<br />
Ama il teatro, dal 2012 partecipa al laboratorio<br />
teatrale tenuto dalla scuola Fuoricentro<br />
Spazio Danza e Teatro <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>. Scrive poesie<br />
ed aforismi fin da quando era piccola.<br />
Si avvicina alla fotografia da auto<strong>di</strong>datta. Man<br />
mano che cresce coltiva queste sue passioni.<br />
Sempre nel 2012 decide <strong>di</strong> frequentare un corso<br />
pratico e teorico per imparare le basi della<br />
fotografia. Le sue immagini sono mirate a raccontare<br />
istanti e situazioni, cercando <strong>di</strong> mantenersi<br />
il più possibile fedele alla realtà.<br />
La Sosta, 2015, fotografia <strong>di</strong>gitale<br />
Attitu<strong>di</strong>ni, 2015, fotografia <strong>di</strong>gitale<br />
Cell. 340 3786190<br />
sara.nicolini@yahoo.it<br />
107
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
SARA NICOLINI<br />
Apatia, 2015, fotografia <strong>di</strong>gitale<br />
La Quiete, 2015, fotografia <strong>di</strong>gitale<br />
108
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ISABEL PACINI<br />
Bolongara, 2013, olio su tela, cm. 100x100<br />
Isabel Pacini è citta<strong>di</strong>na<br />
franco-belga.<br />
Si è laureata in Architecture<br />
d’intérieur presso<br />
l’École Boulle e in<br />
Design Mobilier presso<br />
l’E.N.S.A.D. (École<br />
Nationale Supérieure<br />
des Arts Décoratifs),<br />
entrambe a Parigi. Sia durante gli stu<strong>di</strong> che<br />
nel corso della professione ha sempre de<strong>di</strong>cato<br />
parte del suo tempo all’arte. Sedotta dalla bellezza<br />
dei fiori <strong>di</strong> camelie presenti nelle colline<br />
lucchesi, inizia un ciclo <strong>di</strong> <strong>di</strong>pinti ammirati<br />
per la prima volta nelle sale del Palazzo della<br />
Fondazione Banca del Monte <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> nel<br />
2014, <strong>di</strong> seguito in: Villa Bottini-<strong>Lucca</strong>, Villa<br />
Lazzareschi-Camigliano, Palazzo dei Buonvisi-San<br />
Gennaro, Antico Caffè delle Mura-<br />
<strong>Lucca</strong>, Relais del Lago-Gragnano, Museo Ugo<br />
Gui<strong>di</strong>-Forte dei Marmi, Locarno Camelie<br />
2015. Esporrà nel castello <strong>di</strong> Pillnitz a Dresda<br />
nel 2016.<br />
Cell. 333 2326118 - isabel.pacini@icloud.com<br />
www.isabelpacini.wix.com/paint<br />
109
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ISABEL PACINI<br />
General Coletti 1, 2013, olio su tela<br />
General Coletti 4, 2013, olio su tela, cm. 150x150<br />
General Coletti 1, 2013, olio su tela, cm. 100x100<br />
110
CLAUDIO PALAMIDESSI<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
Lume Burano, 2015, frammento <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ce, cima azzurra, base <strong>di</strong> metallo, cm. 25x18,<br />
paralume in seta lucchese, cm. 40x23x18, anima in tubo <strong>di</strong> rame, cm. h 50 circa<br />
La parola scritta, quando nasce dalla calligrafia,<br />
è un fatto prima <strong>di</strong> tutto artigianale, ancor<br />
prima <strong>di</strong> essere artistico. Ma anche lo scrivere<br />
in sé, in ogni forma e con qualunque mezzo.<br />
Quando si scrive si taglia, si aggiusta, si lima, si<br />
tornisce, proprio come un intagliatore fa col suo<br />
legno. Il giorno in cui saprò usare le mani come<br />
mio padre, ecco che allora potrò <strong>di</strong>re <strong>di</strong> avere<br />
imparato e fatto mio il mestiere <strong>di</strong> scrivere.<br />
Marco Palamidessi<br />
Quello <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o Palamidessi è un suggestivo,<br />
misterioso, appassionato modo <strong>di</strong> intendere la<br />
luce, lontano da istanze intellettuali, senza l’ambizione<br />
<strong>di</strong> ottenere risultati d’arte che alla fine<br />
vengono comunque raggiunti. L’idea che la<br />
lampada non sia un semplice oggetto estetico<br />
che ci regala la luce tramite un meccanismo<br />
proprio, ma un elemento dell’arredo che si può<br />
adattare ai nostri desideri, arricchisce il senso <strong>di</strong><br />
queste opere <strong>di</strong> fine artigianato. Gli interni moderni<br />
richiedono un’illuminazione in<strong>di</strong>viduale:<br />
la certezza <strong>di</strong> possedere un pezzo unico, non riproducibile<br />
in serie, aumenta in sé la sua bellezza.<br />
Assemblare una lampada solo perché debba<br />
illuminare un certo ambiente ha ben poco senso:<br />
per Clau<strong>di</strong>o è una maniera <strong>di</strong> esprimersi facendo,<br />
<strong>di</strong> emozionare chi è immerso nella sua<br />
calda atmosfera. La luce non si limita a illuminare,<br />
ma racconta una storia, <strong>di</strong>segna metafore<br />
e costruisce un palcoscenico per la comme<strong>di</strong>a<br />
del nostro vivere.<br />
Cell. 348 0500363<br />
clau<strong>di</strong>o.palamidessi@yahoo.it<br />
111
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ANGELA PALESE<br />
Grata alla luce, 2015, fotografia <strong>di</strong>gitale<br />
Classe 1964, stu<strong>di</strong> classici, laurea in Architettura<br />
al Politecnico <strong>di</strong> Milano, vive a<br />
<strong>Lucca</strong>. “Considero tutte le immagini come<br />
doni ricevuti, incontri, attimi in cui la meraviglia<br />
della vita si rivela. L’Amore <strong>di</strong> Dio ci avvolge<br />
sempre, la bellezza del Creato ci circonda,<br />
nonostante tutto.”<br />
Scrive <strong>di</strong> lei Rossano Nistri: “Nella poetica del<br />
quoti<strong>di</strong>ano <strong>di</strong> Angela Palese si leggono un’attestazione<br />
e un rifiuto. Il rinnovato stupore <strong>di</strong><br />
fronte all’armonia della Creazione e la fiducia<br />
nell’uomo che quella Creazione ancora non è<br />
riuscito a guastare del tutto. Dai piccoli segni<br />
- un riflesso sull’acqua, una crepa sul muro,<br />
un’ombra nella pioggia, la riga <strong>di</strong> una gronda<br />
- si ricostruisce la sintonia dei viventi con l’eccezionale<br />
avventura della vita. E questo avviene,<br />
nelle foto <strong>di</strong> Angela, senza compiacenze<br />
per la sintassi dell’estetica minimalista: ogni<br />
immagine una piccola storia, una emozione<br />
da con<strong>di</strong>videre, senza amplificazioni, nell’originalità<br />
dello sguardo.”<br />
angela.palese1964@tiscali.it<br />
112
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ANGELA PALESE<br />
Generazioni, 2015, fotografia <strong>di</strong>gitale<br />
Naturalmente, 2014, fotografia <strong>di</strong>gitale<br />
113
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
GIOVANNI PARRILLO<br />
Ritratto rosso, acrilico su tela, cm. 140x140<br />
Oriana Fallaci, 2015, acrilico su tela, cm. 70x80<br />
Nasce nel 1964 a Sant’Agata dei Goti in<br />
provincia <strong>di</strong> Benevento, dove rimane<br />
fino all’età <strong>di</strong> tre anni. Trascorre l’infanzia in<br />
Piemonte e nel 1980 si trasferisce con la famiglia<br />
in Toscana. Pittore auto<strong>di</strong>datta, fin da<br />
bambino mostra una grande creatività che lo<br />
spinge verso l’arte, alla quale si de<strong>di</strong>ca con passione<br />
da oltre trent’anni.<br />
Negli anni Ottanta inizia a lavorare presso lo<br />
stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> un architetto e a frequentare l’ambiente<br />
artistico pratese, fertile humus che funge<br />
da forte stimolo per la formazione della sua<br />
personalità artistica. Conosce il pittore Franco<br />
Ferraro, considerato uno dei maggiori artisti<br />
figurativi contemporanei, rimanendo affascinato<br />
dalla trasparenza del tocco e dalla grande<br />
sensibilità coloristica delle sue tele. In quegli<br />
anni si de<strong>di</strong>ca alla pittura figurativa <strong>di</strong> paesaggio,<br />
alle nature morte e alla figura umana, ed<br />
inoltre crea scenografie teatrali, statuette per<br />
presepi e costumi per il carnevale <strong>di</strong> Venezia.<br />
Di pari passo comincia a relazionarsi con i collezionisti<br />
ottenendo i primi consensi del pubblico<br />
e degli addetti ai lavori.<br />
Col tempo la sua lirica si affina e le sue scelte<br />
linguistiche vanno verso una crescente <strong>di</strong>sinvoltura<br />
e una sintesi della forma attraverso l’uso<br />
sapiente del colore. Nascono da gesti rapi<strong>di</strong><br />
Via Erbosa, 10 - 59013 Montemurlo (PO) - Cell. 392 3790830<br />
info@giovanniparrillo.it - www.giovanniparrillo.it<br />
114
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
GIOVANNI PARRILLO<br />
Alda Merini, 2015, acrilico su tela, cm. 60x60<br />
La consapevolezza della fine, acrilico su tela, cm. 80x80<br />
<strong>di</strong> spatola oli densi e pastosi, carichi <strong>di</strong> simbolismo<br />
e visioni oniriche, e gran<strong>di</strong> tele ad acrilico<br />
<strong>di</strong>pinte quasi <strong>di</strong> getto, dove da un fondo<br />
informale stile horror vacui emergono le immagini<br />
<strong>di</strong> quei personaggi che hanno rappresentato<br />
i suoi miti nel delicato passaggio tra<br />
infanzia e adolescenza. La sua ricerca attuale si<br />
rivolge sempre più verso una visione emotiva<br />
del colore, capace <strong>di</strong> far emergere quanto <strong>di</strong><br />
più prezioso ci sia dentro <strong>di</strong> lui, per <strong>di</strong>rla all’inglese<br />
“in the deepest of the deepest”.<br />
Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche<br />
e private nazionali ed internazionali.<br />
Vive e lavora a Prato.<br />
Madre Teresa, acrilico su tela, cm. 70x70<br />
115
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ROBERTO PARRINI<br />
Tributo a Van Gogh, pastello su masonite, cm. 115x100<br />
Ènato nel 1937 a Siena e risiede a Roma,<br />
dopo un prolungato soggiorno a Firenze<br />
e alcune presenze a Milano. La sua è una vita<br />
<strong>di</strong> molteplici esperienze: ha stu<strong>di</strong>ato musica e<br />
pittura, sin dagli inizi incoraggiato a <strong>di</strong>pingere<br />
da Pietro Annigoni. Nel 1970, nel primo<br />
anno <strong>di</strong> fondazione, ha frequentato l’Università<br />
Internazionale dell’Arte <strong>di</strong> Firenze <strong>di</strong>retta<br />
da Carlo Ludovico Ragghianti. Nell’anno<br />
successivo è stato segnalato tra i migliori giovani<br />
pittori italiani da una ricerca dell’Unesco,<br />
per il quale ha realizzato alcuni manifesti,<br />
tra i quali quello de<strong>di</strong>cato all’Anno Internazionale<br />
della Donna. La tematica <strong>di</strong> Parrini si<br />
è sviluppata cominciando dal <strong>di</strong>segno dal<br />
vero <strong>di</strong> animali ai pubblici macelli, <strong>di</strong> cadaveri<br />
nel deposito <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina legale, <strong>di</strong> <strong>di</strong>seredati<br />
nelle mense popolari e nei pubblici dormitori,<br />
<strong>di</strong> malati <strong>di</strong> mente negli ospedali<br />
psichiatrici. Ha effettuato mostre in Italia e<br />
all’estero e le sue opere figurano in <strong>di</strong>verse<br />
collezioni pubbliche e private. Di recente ha<br />
avuto riconoscimenti prestigiosi per le sue<br />
opere quali la Palma d’Oro (Montecarlo, 20<br />
settembre 2014), il premio alla Biennale della<br />
Creatività ed altri premi.<br />
www.robertoparrini.it<br />
info@robertoparrini.it<br />
116
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ROBERTO PARRINI<br />
Morte della cultura greca, olio su tela, cm. 70x100<br />
Senza titolo, olio su tela, cm. 74x84<br />
117
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
FRANCO PEGONZI<br />
L’uno nell’altro, 2007, marmo <strong>di</strong> Carrara, cm. 60x50x180<br />
Ènato a Barga (LU) il 28 luglio 1939. Nel<br />
1957, <strong>di</strong>plomatosi all’Istituto d’Arte <strong>di</strong><br />
<strong>Lucca</strong>, tiene la prima personale <strong>di</strong> scultura a<br />
Barga; nel 1958 vince il concorso per l’insegnamento<br />
<strong>di</strong> Plastica all’Istituto Statale d’Arte<br />
<strong>di</strong> Acqui Terme (AL). Nel 1970 si stabilisce a<br />
<strong>Lucca</strong> e insegna figura e ornato modellato al<br />
Liceo <strong>Artisti</strong>co Statale, proseguendo l’attività<br />
espositiva e frequentando assiduamente lo<br />
stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Sem Ghilar<strong>di</strong>ni a Pietrasanta, dove<br />
realizza opere <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni; dal 1984<br />
intensifica la sua attività <strong>di</strong> ricerca e <strong>di</strong> lavoro,<br />
realizzando opere pubbliche in marmo, granito<br />
e bronzo e partecipando ad importanti rassegne<br />
nazionali ed internazionali. Allestisce<br />
ampie e impegnative personali, tra cui quella<br />
del 1995 alla Mairie du Cinquième Arron<strong>di</strong>ssement<br />
a Parigi, in Piazza del Panthéon, e del<br />
1999 presso il comune <strong>di</strong> Castrop-Rauxel in<br />
Germania. Sue opere fanno parte d’importanti<br />
collezioni pubbliche e private <strong>di</strong> tutto il<br />
mondo. Di lui hanno scritto, fra gli altri, Dino<br />
Carlesi, Giorgio Di Genova, Nicola Micieli,<br />
Marco Palamidessi, Tommaso Paloscia, Vittorio<br />
Sgarbi.<br />
Cell. +39 349 1231247<br />
info@francopegonzi.it - www.francopegonzi.it<br />
118
NICOLA PERUCCA<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
Attraversamento, 2015, acrilici su tela, cm. 100x100<br />
Ènato nel 1962 a La Spezia, dove vive e<br />
lavora. Dalla fine degli anni Ottanta<br />
espone in numerose personali, collettive e fiere<br />
in Italia e all’estero. Ha tenuto personali<br />
alla Galleria Rinaldo Rotta <strong>di</strong> Genova, alla<br />
Galleria Luis Burgos <strong>di</strong> Bilbao, alla Galleria<br />
Fantasio & Joe a <strong>Lucca</strong>, a Palazzo Panciatichi<br />
<strong>di</strong> Firenze, al Camec <strong>di</strong> La Spezia, a Ravenna<br />
nella sede dell’Autorità Portuale. Ha partecipato<br />
a mostre collettive ad Amsterdam, Riga,<br />
Istanbul, Firenze, Milano, Genova. Ha esposto<br />
alcune illustrazioni al Premio Andersen <strong>di</strong><br />
Sestri Levante nel 2008. Nel 2014 ha esposto<br />
alcuni taccuini personalizzati allo Store Moleskine<br />
<strong>di</strong> Torino, ed ha inoltre realizzato le<br />
tavole per un corto d’animazione incentrato<br />
sui trent’anni dell’album “Creuza de Ma”, <strong>di</strong><br />
Fabrizio De André. Recentemente ha preso<br />
parte alla mostra collettiva nazionale Dal Disegno<br />
al Segno: da Fattori a Lewitt, al Camec<br />
Rivelazione, 2014, acrilici su carta, cm. 50x50<br />
La zona, 2015, acrilici su carta in<strong>di</strong>ana, cm. 100x70<br />
nicolaperucca@gmail.com<br />
www.nicolaperucca.com<br />
119
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
NICOLA PERUCCA<br />
La parte nascosta, 2015, acrilici su tela, cm. 30x40<br />
Tutte le energie, 2013, acrilici su tela, cm. 100x50<br />
Luogo ritrovato, 2015, acrilici su tela, cm. 60x80<br />
<strong>di</strong> La Spezia.<br />
Collabora in modo permanente con alcune gallerie<br />
d’arte contemporanea. Si occupa <strong>di</strong> arte applicata,<br />
oggettistica artistica e illustrazione e<strong>di</strong>toriale<br />
collaborando con case e<strong>di</strong>trici nazionali e<br />
con scrittori in<strong>di</strong>pendenti.<br />
120
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
PAOLO PIERI<br />
Me<strong>di</strong>tazione, 2014, olio su tela, cm. 60x50<br />
Auto<strong>di</strong>datta, <strong>di</strong>pinge dal 2004. Valgono,<br />
come spiegazione, le parole del professor<br />
Umberto Sereni in occasione della sua prima<br />
mostra “Viaggio in Irlanda”, a Barga nel 2008:<br />
“…perché capivo il significato del suo farsi pittore.<br />
Per me quella scelta significava che Paolo<br />
finalmente stava uscendo dalla dolorosa solitu<strong>di</strong>ne<br />
che da tempo lo consumava. Se aveva<br />
scelto <strong>di</strong> <strong>di</strong>pingere voleva <strong>di</strong>re che sentiva il<br />
bisogno <strong>di</strong> comunicare e che sentiva e riconosceva<br />
<strong>di</strong> avere cose da comunicare…”. Fin da<br />
subito si è affidato all’insegnamento del maestro<br />
Antonio Vignocchi, che in occasione della<br />
stessa mostra scrisse: “È un percorso straor<strong>di</strong>nario<br />
quello che è riuscito a compiere Paolo<br />
Uva, 2005, olio su tela, cm. 35x25<br />
Pieri in un tempo così breve. C’erano evidentemente<br />
in lui un’energia, una forza, un desiderio<br />
urgente che attendevano soltanto <strong>di</strong> essere<br />
incanalati, educati, guidati per trovare<br />
espressione. La pittura insomma era già dentro<br />
<strong>di</strong> lui. Il lavoro e l’impegno hanno tirato fuori<br />
forme e colori che sono tipici <strong>di</strong> un artista, non<br />
<strong>di</strong> un principiante…”. Nel 2011 tiene la sua<br />
seconda personale “Viaggio in Marocco” a<br />
<strong>Lucca</strong>. Diverse sono le partecipazioni a mostre<br />
collettive. È del 2014 la sua ultima personale<br />
tenuta a <strong>Lucca</strong> presso la galleria d’arte Bottega<br />
Via Pisana, 1745/Q - Corte Pera - 55100 <strong>Lucca</strong><br />
Cell. 335 1397871 - paoloilpieri@libero.it<br />
121
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
PAOLO PIERI<br />
Il Serchio verso <strong>Lucca</strong>, 2015, olio su tela, cm. 35x45<br />
Vecchiano verso la foce, 2015, olio su tela, cm. 60x80<br />
Nova, con “Due amori - il mare, le donne”,<br />
dove il pittore propone ritratti, paesaggi e scene<br />
bucoliche che fanno riferimento alle suggestioni<br />
avute durante quei momenti.<br />
Perdendoci in queste immagini, incontriamo<br />
le luci abbaglianti tipiche dei mari del Sud che<br />
si trovano a colloquio con i paesaggi del Nord,<br />
in un reportage figurativo tipico dell’approccio<br />
che Pieri ha nei confronti della pittura. I<br />
colori, le luci, le ombre si fanno soggetti dei<br />
<strong>di</strong>pinti me<strong>di</strong>ati da macchie, punti e campiture<br />
che plasmano scenari e soggetti a volte fatti <strong>di</strong><br />
pietra, altre volte <strong>di</strong> carne vibrante e in altri<br />
casi ancora avvolti dai toni fred<strong>di</strong> delle luci del<br />
nord Europa.<br />
122
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MILVA PIEROTTI<br />
Inner black, tecnica mista su tela, 50x70 cm, 2003<br />
Ènata nel 1958 in Lunigiana. Il suo stu<strong>di</strong>o,<br />
dove vive e lavora, si trova a Fivizzano, in<br />
un luogo incontaminato e misterioso, che trasmette<br />
alla sensibilità dell’artista le tensioni<br />
esistenziali, i richiami ultrasensoriali, l’energia<br />
cosmica ed il senso mistico che fanno nascere<br />
nel loro insieme le suggestioni tipiche<br />
della sua arte. Già da molto prima del <strong>di</strong>ploma<br />
all’Accademia <strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Carrara, si è<br />
de<strong>di</strong>cata alla sperimentazione <strong>di</strong> molteplici<br />
tecniche espressive, spesso utilizzando materiali<br />
riciclati <strong>di</strong> ogni tipo, lavorati con pigmenti,<br />
gessi, granulazioni, trattamenti opachi<br />
o luci<strong>di</strong>, flessioni e curvature che li trasformano<br />
in affascinanti strutture grafico-pittoriche.<br />
L’uso <strong>di</strong> materie <strong>di</strong> riciclo è ancora una costante<br />
della sua produzione, dove il recupero<br />
<strong>di</strong> reti, trame tessili, pellami, plastiche, arricchiti<br />
da lavorazioni cromatiche ulteriori, contribuisce<br />
ad amplificare la carica emozionale,<br />
tattile e scenografica, delle sue opere, oltre la<br />
profon<strong>di</strong>tà dei temi. In oltre quarant’anni <strong>di</strong><br />
lavoro, Milva Pierotti ha esposto in se<strong>di</strong> prestigiose<br />
e nei principali saloni d’arte europei,<br />
facendosi apprezzare da critici e curatori come<br />
Luciano Caprile, Marco Palamidessi, Vittorio<br />
Sgarbi, Giorgio Seveso, Nicola Micieli, Fabio<br />
Tedeschi.<br />
Via Provinciale, 8 - Loc. Ceserano - 54010 Fivizzano (MS)<br />
Cell. 338 9559500 - milvapierotti@tiscali.it<br />
123
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MILVA PIEROTTI<br />
Reservedness, 2002, tecnica mista su tela, cm. 35x50<br />
North Light, 2001, tecnica mista su tela, cm. 35x50<br />
124
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
GIANNA PINOTTI<br />
Urania, 1997, olio su tela, cm. 50x70<br />
Nata a Mantova nel 1963 è artista e critico.<br />
Discendente da una storica bottega<br />
<strong>di</strong> artigiani e scultori del legno attiva per oltre<br />
due secoli, pittrice per vocazione, è legata alla<br />
Toscana sin dall’infanzia e per oltre vent’anni<br />
ha frequentato assiduamente la Versilia con le<br />
sue suggestioni culturali e artistiche. Dopo la<br />
laurea in Lettere Moderne a Bologna e gli stu<strong>di</strong><br />
musicali a Mantova, esor<strong>di</strong>sce come astrattista<br />
tenendo significative personali a Parigi tra<br />
1993 e 1998. Seguono importanti antologiche,<br />
tra cui: “Invito a Palazzo”, Palazzo Strozzi<br />
Mantova 2006, sotto l’Alto Patronato del Presidente<br />
della Repubblica; “Le città cadute: <strong>di</strong>pinti<br />
e poesie” 1999-2011, Museo Virgiliano<br />
Pietole 2012. Ricor<strong>di</strong>amo le recenti personali<br />
tenute a Firenze, sua città <strong>di</strong> adozione: “Corpi<br />
Celesti” (con l’artista Luca Siri) presso l’Antica<br />
Dimora Johanna; “Atalanta’s Kingdoms - I Regni<br />
<strong>di</strong> Atalanta”, presso Simultanea Spazi<br />
d’Arte. Ha esposto in Italia e all’estero a fianco<br />
dei più rappresentativi autori del panorama<br />
artistico contemporaneo. Come critico e poeta<br />
ha pubblicato una trentina <strong>di</strong> libri, saggi e<br />
Cell. 347 2367011<br />
giannapinotti@libero.it<br />
125
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
GIANNA PINOTTI<br />
Barriere coralline 1, 2000, olio su tela, cm. 75x55<br />
liriche in riviste italiane e straniere, ricevendo<br />
prestigiosi premi. Da vent’anni stu<strong>di</strong>a Michelangelo;<br />
ricor<strong>di</strong>amo i volumi: “Michelangelo<br />
ritrovato. Il Cupido dormiente con serpi <strong>di</strong><br />
Mantova” (Mantova, 2005) e “Michelangelo e<br />
l’Amore tra letteratura e Bibbia” (Firenze,<br />
2014). Tra i suoi stu<strong>di</strong> in campo letterario,<br />
vanno ricordati quelli sul poeta Piero Bigongiari.<br />
Nel 2015 a coronamento della sua quarantennale<br />
attività pittorica ha ricevuto il prestigioso<br />
Collare Laurenziano dall’Accademia<br />
Internazionale Me<strong>di</strong>cea nel corso della cerimonia<br />
del Premio Europeo Lorenzo il Magnifico<br />
tenutasi a Palazzo Vecchio a Firenze.<br />
Note critiche:<br />
I quadri <strong>di</strong> Gianna Pinotti vivono in una <strong>di</strong>mensione<br />
<strong>di</strong> fresca e serena cromaticità, che si<br />
sviluppa con sciolta eleganza in forme articolate<br />
che danno vita a composizioni allo stesso<br />
tempo ariosamente aperte e ben concatenate<br />
in strutture <strong>di</strong> organica compattezza. (...) Alla<br />
base delle composizioni c’è sempre e soprattutto<br />
il colore: è dalla vivezza del suo impatto<br />
126
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
GIANNA PINOTTI<br />
visivo, dalla tensione poetica degli accor<strong>di</strong>, dall’incontro-scontro<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>verse zone cromatiche, che<br />
nasce l’architettura del quadro e la sua spazialità<br />
bi<strong>di</strong>mensionale, dotata tuttavia <strong>di</strong> valenze virtualmente<br />
tri<strong>di</strong>mensionali.<br />
Francesco Poli, 1996<br />
Gianna Pinotti cerca <strong>di</strong> creare e <strong>di</strong> amalgamare gli<br />
accor<strong>di</strong>, le suggestioni dell’arte del passato con<br />
nuove forme e apparenze, sviluppando l’arte del<br />
gioco e dell’allusione. Al punto <strong>di</strong> incontro tra linea<br />
e colore, sprovvisti come siamo <strong>di</strong> qualsiasi<br />
contenuto descrittivo, irrompe quella sensazione<br />
psichica che Piero Bigongiari chiama “l’avverarsi<br />
dell’improbabile”, una sensazione come <strong>di</strong> caduta<br />
tra la profon<strong>di</strong>tà e la vertigine.<br />
Nicola Loizzo, 1999<br />
Gianna Pinotti fra poesia e pittura è riuscita a creare<br />
un’osmosi navigando nei mari dell’astrazione<br />
col sussi<strong>di</strong>o fondamentale del colore steso per motivi<br />
filiformi che si snodano in senso ondulatorio<br />
andandosi poi a ricomporre in figurazioni oniriche<br />
pervase da abbaglianti fonti <strong>di</strong> luce. Segno e<br />
parola si confondono in mon<strong>di</strong> “altri”, dai quali<br />
forse proveniamo e verso i quali sicuramente aspiriamo<br />
<strong>di</strong> approdare. Sono mon<strong>di</strong> eterei che attraggono<br />
la nostra spiritualità anche se l’autrice ci ricorda<br />
che rimaniamo saldamente ancorati alla<br />
quoti<strong>di</strong>anità; e lo fa mirabilmente ritornando<br />
all’astrazione verso una figurazione geometrica,<br />
dall’irrazionale alla quintessenza della razionalità.<br />
Le sue figure vagano in spazi informali come navicelle<br />
spaziali alla ricerca della verità assoluta, degli<br />
enigmi esistenziali che attraversano ogni essere<br />
umano ma la cui meta finale è il rientro alla base.<br />
Fabrizio Borghini, 2015<br />
Le armi <strong>di</strong> Ippomene 3 (Mona<strong>di</strong>), 2015, tecnica mista<br />
su tela, cm. 150x50<br />
127
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
FRANCESCA PISTELLI<br />
Cecil, grafite su carta, cm. 36x51<br />
Fashion designer dell’accessorio si specializza<br />
all’International footwear School of<br />
Design <strong>di</strong> Milano ed all’Università degli Stu<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> Firenze con una laurea in Storia del Costume.<br />
Il suo lato creativo è alimentato dalla storia<br />
dell’arte e dalle arti applicate alle quali si<br />
avvicina negli anni vissuti a Venezia e Milano.<br />
Il <strong>di</strong>segno rimane il mezzo espressivo che le è<br />
più congeniale.<br />
info@francescapistelli.com<br />
www.francescapistelli.com<br />
128
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
FRANCESCA PISTELLI<br />
Elsa, grafite su carta, cm. 27x35<br />
I cuccioli <strong>di</strong> Elsa, grafite su carta, cm. 27x35<br />
129
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MARCELLO POLACCI<br />
Intersezioni, 2010, acrilico su compensato marino, cm. 80x100<br />
un versiliese puro: è nato a Pietrasanta e<br />
È vive a Forte dei Marmi. Non ha frequentato<br />
scuole d’arte, ma ha sempre coltivato la<br />
sua grande passione per la cultura e l’arte frequentando<br />
artisti e letterati, instaurando con<br />
loro rapporti <strong>di</strong> amicizia e <strong>di</strong> reciproca stima.<br />
Ha cominciato a <strong>di</strong>pingere alla fine degli anni<br />
Cinquanta. Ha <strong>di</strong>retto la Galleria Comunale<br />
d’Arte Moderna <strong>di</strong> Forte dei Marmi dal 1973<br />
fino agli anni Novanta organizzando mostre<br />
prestigiose, alcune <strong>di</strong> rilevanza internazionale.<br />
Ha esposto in se<strong>di</strong> prestigiose, come la Galleria<br />
Fògola (Torino, 2005, 2006, 2007), Chiostro<br />
<strong>di</strong> Sant’Agostino (Pietrasanta, 2007), Il<br />
Fortino (Forte dei Marmi, 2008), Scuderie<br />
Granducali (Seravezza, 2010), Torretta Vala<strong>di</strong>er<br />
(Roma, 2011), Università Bocconi (Milano,<br />
2012), Palazzo delle Esposizioni BML<br />
(<strong>Lucca</strong>, 2013), Sede Centrale della UBS (Lugano,<br />
2013), Palazzo Panichi (Pietransanta,<br />
2014). Della sua pittura si sono occupati, fra<br />
gli altri, Cristina Aci<strong>di</strong>ni, Raffaello Bertoli,<br />
Dino Carlesi, Massimo Carrà, Nicola Micieli,<br />
Marco Palamidessi, Tommaso Paloscia, Giovanni<br />
Pieraccini, Elena Pontiggia, Adriana<br />
Tanzini.<br />
Cell. 347 1801206<br />
marcellopolacci@tiscali.it<br />
130
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MARCELLO POLACCI<br />
Presenze metafisiche, 2013, acrilico su compensato marino,<br />
cm. 70x50<br />
Intersezioni, 2010, acrilico su compensato marino, cm. 80x100<br />
131
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ANTONIO POSSENTI<br />
Senza titolo, 2015, tecnica mista su carta nautica, cm. 35x50<br />
Antonio Possenti è nato a <strong>Lucca</strong> nella prima<br />
metà del XX secolo. Si ostina a vivere<br />
a <strong>Lucca</strong> ed ha il suo stu<strong>di</strong>o in questa città, in<br />
Piazza Anfiteatro.<br />
FANTASIO E JOE ARTE - Via Sant’Andrea, 11 - 55100 <strong>Lucca</strong> - www.antonio-possenti.it<br />
Tel. +39 0583 495679 - Cell. +39 348 9320179 - info@giovannipossenti.com<br />
132
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ANTONIO POSSENTI<br />
Senza titolo, 2015, tecnica mista su carta nautica, cm. 35x50<br />
Senza titolo, 2015, tecnica mista su carta nautica, cm. 35x50<br />
133
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
LISANDRO RAMACCIOTTI<br />
Saida, 2015, olio e collage su cartone, cm. 72x158<br />
nato nel 1950 a Viareggio (LU), dove vive<br />
È e lavora. Ha iniziato a <strong>di</strong>pingere negli anni<br />
Settanta, esponendo in gallerie ed enti pubblici<br />
sia in Italia che all’estero. È presente in collezioni<br />
pubbliche e private. Degne <strong>di</strong> nota le<br />
mostre a Palazzo Zenobio <strong>di</strong> Venezia, Palazzo<br />
Ruspoli <strong>di</strong> Roma, Palazzo Panichi <strong>di</strong> Pietrasanta,<br />
Villa Paolina <strong>di</strong> Viareggio ed infine la<br />
personale a Parigi nel 2009. Ha partecipato a<br />
molte fiere, tra cui quella <strong>di</strong> Padova nel 2013.<br />
Hanno scritto <strong>di</strong> lui <strong>di</strong>versi critici e letterati:<br />
Manlio Cancogni, Dino Carlesi, Marco Palamidessi,<br />
Giuseppe Cordoni, Vera Giagoni,<br />
Giovanna Maria Carli, Paolo Fornaciari,<br />
Giorgio Polleschi, Clau<strong>di</strong>o Giumelli, Clau<strong>di</strong>a<br />
Bal<strong>di</strong>, Lodovico Gierut, Clau<strong>di</strong>o Bertolini.<br />
Quartiere Fontanini, 65 - 55049 Viareggio (LU)<br />
Cell. 345 5824330 - l.ramacciotti@alice.it<br />
134
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
LISANDRO RAMACCIOTTI<br />
Ingrid, 2015, olio e collage su cartone, cm. 125x72<br />
Ida, 2015, olio e collage su cartone, cm. 158x72<br />
135
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
SANDRA ROMAGNOLI<br />
Fontana dei Quattro Fiumi (Roma), acrilico su tela, cm. 60x50<br />
Nata a Bologna, dopo il Liceo <strong>Artisti</strong>co e<br />
l’Accademia <strong>di</strong> Belle Arti, per <strong>di</strong>versi<br />
anni, ha collaborato come assistente dello scenografo<br />
fiorentino Armando Mannini in <strong>di</strong>versi<br />
spettacoli tra i quali: “Manon Lescaut”<br />
(1996) e “Il Piccolo Principe” (1998) al Teatro<br />
del Giglio <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>.<br />
… L’arte <strong>di</strong> Sandra trasmette quella storia artistica,<br />
<strong>di</strong>slocate nelle varie piazze <strong>di</strong> città italiane,<br />
fatta rivivere attraverso la vitalità femminile<br />
delle sue Sirene ammalianti ed ironiche in<br />
contrasto alla consumistica società attuale.<br />
Margherita Valboa<br />
Cell. 328 4864713 - sandraromagnolisr@gmail.com<br />
Facebook: Sandra Romagnoli La Via dell’Arcobaleno<br />
136
PIERLUIGI ROMANI<br />
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
Leptis Magna I, 2012, olio, acrilico, carboncino e gessi su tela, cm. 100x120<br />
nato a <strong>Lucca</strong> nel 1936. Nel 1954, ancora<br />
È studente, iniziano i suoi contatti col mondo<br />
dell’arte, in un periodo <strong>di</strong>fficile della sua<br />
vita segnato dalla morte del padre che cambia<br />
ra<strong>di</strong>calmente le aspettative future del cammino<br />
che si era immaginato per percorrere per<br />
intero la sua avventura. Sorretto dalla sua vocazione<br />
e forza <strong>di</strong> carattere continua a <strong>di</strong>segnare<br />
e a <strong>di</strong>pingere e, nello stesso tempo, a imbastire<br />
pubbliche relazioni, facendo la<br />
conoscenza <strong>di</strong> molti artisti ed entrando in<br />
contatto con svariati storici e critici dell’arte<br />
italiana, facilitati dal loro ampio interesse verso<br />
la sua pittura. L’attività, gradualmente, si<br />
intensifica: ne è testimone la presenza sempre<br />
più incalzante a premi e rassegne nazionali e<br />
internazionali e in esposizioni personali. Le<br />
sue opere figurano in collezioni pubbliche e<br />
private; è stato segnalato Bolaffi da Piercarlo<br />
Santini nel 1979 e da Marcello Venturoli nel<br />
1982. Ha partecipato nel 2011 alla 54ª Biennale<br />
<strong>di</strong> Venezia.<br />
www.pierluigiromani.com<br />
137
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
PIERLUIGI ROMANI<br />
Leptis Magna II, 2012, olio, acrilico, carboncino e gessi su tela, cm. 100x120<br />
Vagli, olio, tempera, gessi, acrilici su tela, cm. 100x120<br />
138
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ELEONORA ROSSI<br />
Metamorfosi, 2015, tecnica mista su tela, cm. 75x75<br />
Dipinge fin dalla più tenera età. Frequentato<br />
l’Istituto d’Arte “Augusto Passaglia”<br />
<strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, la passione per il restauro <strong>di</strong>viene la<br />
professione parallela alla pittura: le due attività<br />
non sono affatto in competizione, ma si<br />
arricchiscono vicendevolmente pur nelle loro<br />
<strong>di</strong>versità. Lo stu<strong>di</strong>o e l’esperienza sulle opere<br />
dei gran<strong>di</strong> maestri del passato, le ha permesso <strong>di</strong><br />
raffinare notevolmente le sue conoscenze tecniche<br />
in ambito pittorico. Le sue opere si trovano<br />
in collezioni private e pubbliche: è presente con<br />
mostre personali, collettive e rassegne d’arte in<br />
varie città italiane ed estere. In questi ultimi<br />
anni ha aderito all’Associazione Arte in <strong>Lucca</strong><br />
e alle manifestazioni espositive organizzate al<br />
Real Collegio, presso le Casermette sulle Mura<br />
a Palazzo Guinigi <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>. È stata recensita da<br />
critici e giornalisti su riviste, cataloghi e quoti<strong>di</strong>ani.<br />
Il suo mondo <strong>di</strong>pinto è fatto <strong>di</strong> immaginazione<br />
e perizia tecnica: nei fon<strong>di</strong> delle sue<br />
tele appare un convulso movimento a spirale,<br />
Da lontano, 2015, olio su tela, cm. 50x40<br />
con un nucleo abbagliante <strong>di</strong> luce bianca ed un<br />
esplosione <strong>di</strong> colori, che alludono alla densità<br />
della materia primor<strong>di</strong>ale non ancora coagulata<br />
in forme precise. Dall’aggregazione <strong>di</strong> particelle<br />
infinitesimali si materializzano le immagini,<br />
soprattutto le mani, strumento essenziale <strong>di</strong><br />
conoscenza, elemento determinante per fissare<br />
gli attimi fuggenti della vita, del pensiero e<br />
del sentimento, per cogliere il complesso fluire<br />
dell’esistenza. Si sono occupati <strong>di</strong> lei, tra gli altri,<br />
Giampaolo Bianchi, Di<strong>di</strong>er Bodart, Alvaro<br />
Bongi, Andrea Buscemi, Gianmarco Caselli,<br />
Vito Cracas, Mario Di Fiorino, Ilario Luperini,<br />
Giorgio Mancini, Enrico Marchi, Marco Palamidessi,<br />
Iolanda Petrobelli, Antonio Possenti,<br />
Mario Rocchi, Davide Sallustio, Umberto Sereni,<br />
Isabella Tobino, Lucia Toesca.<br />
Stu<strong>di</strong>o: via del Gallo, 27 - 55100 <strong>Lucca</strong><br />
eleros52@gmail.com<br />
139
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MARIELLA ROSSI TONELLI<br />
Antico bazar persiano, 1999, olio su tela, cm. 40x30<br />
Oroscopo, 1997, olio su tela, cm. 70x60<br />
nata a Camaiore, dove vive e lavora. Pittrice<br />
auto<strong>di</strong>datta, è iscritta al Centro Euro-<br />
È<br />
peo d’Iniziative Culturali <strong>di</strong> Roma (C.E.I.C.)<br />
e ad alcune accademie dell’arte. Per lei la pittura<br />
è un arabesco formale nel quale vivono e si<br />
completano immagini <strong>di</strong> altre culture e <strong>di</strong> altri<br />
mon<strong>di</strong>. Le nature morte sono ricche <strong>di</strong> particolari,<br />
molto suggestive e limpidamente risolte<br />
in un’armonia cromatica che avvolge ogni<br />
cosa. Il gusto reale fa sì che l’artista si ponga<br />
come osservatrice attenta ad ogni evento, ed il<br />
pretesto <strong>di</strong> un melagrano oppure <strong>di</strong> un cocomero<br />
è sufficiente per muovere la sua creatività.<br />
Le sue tele hanno avuto successo nelle varie<br />
mostre collettive, ricevendo riconoscimenti.<br />
Ha frequentato la scuola <strong>di</strong> “Miniature Persiane”<br />
in Iran, conseguendo il <strong>di</strong>ploma. Iscritta<br />
per due anni al Quadrato <strong>di</strong> Milano.<br />
Bruno Cosignani<br />
Cell. 347 3335344<br />
mariellatonelli@live.it<br />
140
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MARIELLA ROSSI TONELLI<br />
Cielo mare con ritratto <strong>di</strong> donna, 2005, olio su tela, cm. 70x100<br />
Tessitrice <strong>di</strong> tappeti, 2000, olio su cartoncino, cm. 30x40<br />
141
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
LISANDRO ROTA<br />
Il mondo prima <strong>di</strong> Whatsapp, 2015, acrilico su tela, cm. 100x60<br />
nato a <strong>Lucca</strong> nel 1946. Da auto<strong>di</strong>datta,<br />
È inizia l’attività pittorica a partire dal 1969.<br />
Partecipa a mostre personali, collettive e premi<br />
in varie città italiane, ricevendo sempre consensi<br />
più che lusinghieri <strong>di</strong> critica e <strong>di</strong> pubblico.<br />
Inizialmente attratto dal filone paesaggistico,<br />
gradualmente la sua pittura ha sterzato su<br />
<strong>di</strong> un mondo più surreale e inquieto; dai primissimi<br />
anni del nuovo millennio Rota approda,<br />
con rinnovato slancio creativo, allo stile e<br />
ai mo<strong>di</strong> attuali, per una figurazione molto più<br />
rasserenante ed ironica, con cui schernire affettuosamente<br />
l’uomo e le sue irrinunciabili<br />
abitu<strong>di</strong>ni. Scrive in proposito Marco Palamidessi:<br />
“In quest’arte l’ironia, sdrammatizzazione<br />
salvifica e beata, penetra fin dentro ai titoli<br />
per farsi dolce schernire delle manie e dei vezzi<br />
umani, senza per questo scadere in abusate e<br />
trite volgarità”. Molte delle sue opere si trovano<br />
in importanti collezioni sparse in tutto il<br />
mondo.<br />
Vive e lavora nella città natale.<br />
Tel. stu<strong>di</strong>o +39 0583 512088 - lisandro.rota@libero.it<br />
www.lisandrorota.it - Facebook: Lisandro Rota<br />
142
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
LISANDRO ROTA<br />
La crociera della signora Maria, 2015, acrilico su tela, cm. 70x70<br />
La penisola dei pescicani, 2013, acrilico su tela, cm. 100x70<br />
143
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ROBERTO ROTA<br />
Duomo <strong>di</strong> Siena, 2015, tecnica mista su tavola, cm. 30x30<br />
nato a <strong>Lucca</strong> nel <strong>di</strong>cembre del 1958. Ha<br />
È conseguito il <strong>di</strong>ploma presso il Liceo <strong>Artisti</strong>co<br />
“A. Passaglia” <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>. Ha iniziato la sua<br />
attività pittorica, ancor prima del conseguimento<br />
del <strong>di</strong>ploma, partecipando a mostre<br />
collettive e personali e riscuotendo, da subito,<br />
consensi <strong>di</strong> pubblico e <strong>di</strong> critica. Ha partecipato<br />
a vari premi risultandone, spesso, vincitore.<br />
Da sempre attratto dal filone paesaggistico ha<br />
affinato, nel tempo, il suo modo <strong>di</strong> vedere e <strong>di</strong><br />
interpretare i suoi soggetti mo<strong>di</strong>ficando, conseguentemente,<br />
la tecnica e la tavolozza. Molte<br />
sue opere si trovano in importanti collezioni<br />
italiane, europee ed extraeuropee. Vive e lavora<br />
nella città natale.<br />
Tel. stu<strong>di</strong>o: +39 0583 512475<br />
robertorota.lucca@tin.it<br />
144
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ROBERTO ROTA<br />
Giglio Castello, 2015, tecnica mista su tavola, cm. 30x45<br />
Paesaggio toscano, 2015, tecnica mista su tavola, cm. 60x70<br />
145
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
RICCARDO RUBERTI<br />
I colori del vento, 2015, tempera e olio tela, cm. 90x120<br />
nato nel 1981 a Livorno dove vive e lavora.<br />
Nel 2006 si laurea in Discipline Pitto-<br />
È<br />
riche con il massimo dei voti presso l’Accademia<br />
<strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong> Firenze. Dal 2007 al 2011<br />
è stato docente <strong>di</strong> Disegno, Pittura e Tecniche<br />
dell’Incisione alla Libera Accademia Trossi<br />
Uberti <strong>di</strong> Livorno. Attualmente è docente dei<br />
corsi <strong>di</strong> Disegno e Pittura presso De pictura,<br />
Associazione Culturale a Livorno <strong>di</strong> cui è Presidente<br />
e fondatore. Collabora dal 2013 con<br />
Areacreativa42. Le sue opere sono esposte in<br />
importanti collezioni pubbliche e private<br />
come Ministero del Lavoro e delle Politiche<br />
Sociali <strong>di</strong> Roma, collezione Suwai<strong>di</strong>, collezione<br />
English e collezione Heineken. Dal 2009 al<br />
2011 ha collaborato con Gallerianumero38 <strong>di</strong><br />
<strong>Lucca</strong> ed esposto in varie occasioni in prestigiose<br />
se<strong>di</strong> della città come Museo nazionale <strong>di</strong><br />
Villa Guinigi.<br />
Giochi <strong>di</strong> volo, 2015, tempera e olio su tela, cm.100x100<br />
Stu<strong>di</strong>o: Via Garibal<strong>di</strong>, 241- 57122 Livorno - Cell. 339 3761334<br />
riccardoruberti@yahoo.it - www.riccardoruberti.it - Skype riccardoruberti<br />
146
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
RICCARDO RUBERTI<br />
Volo a Ramatuelle, 2015, tempera e olio su tela, cm. 90x100<br />
In the wind, 2015, tempera e olio su tela, cm. 90x120<br />
147
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ANGELA SABATINO<br />
Nasce a Signa, un borgo le cui origini, secondo<br />
le ipotesi storiche più accre<strong>di</strong>tate, risalgono<br />
al periodo etrusco - romano. (La parola è<br />
stata <strong>di</strong> volta in volta accostata a nomi quali Eisil,<br />
Esinius, Exinea, o anche ad “assignatio” per l’assegnazione<br />
in queste zona <strong>di</strong> terre incolte ai propri<br />
legionari, fatta da Lucio Cornelio Silla). Da sempre<br />
appassionata d’arte, frequenta il Liceo <strong>Artisti</strong>co<br />
<strong>di</strong> Firenze dove si <strong>di</strong>ploma poi all’Accademia<br />
d’Arte. Si specializza nello stu<strong>di</strong>o della figura, perseguendo<br />
nel segno il modello <strong>di</strong> perfezionismo<br />
annigoniano. Fin dalla giovane età, che la vede<br />
frequentare ambienti artistici <strong>di</strong> varia tendenza, si<br />
presenta sul territorio nazionale con innumerevoli<br />
concorsi e rassegne artistiche <strong>di</strong> livello, dai quali<br />
derivano positivi giu<strong>di</strong>zi e consensi <strong>di</strong> critica e<br />
pubblico. Nel corso degli anni sono numerose le<br />
partecipazioni a manifestazioni ed eventi che hanno<br />
per fine la solidarietà. La sua ricerca minuziosa,<br />
appassionata, estenuante, si traduce in importanti<br />
mostre e rassegne che la vedono esporre in<br />
prestigiose se<strong>di</strong>, fra le quali: “Il Magistero del Segno”,<br />
Galleria del Palazzo Pretorio, Sesto Fiorentino,<br />
settembre 2009; “Percorsi dell’Anima”, Antico<br />
Spedale <strong>di</strong> Sant’Antonio, Lastra a Signa,<br />
Firenze, ottobre-novembre 2010, pubblicazioni a<br />
cura <strong>di</strong> Marco Palamidessi; “ARS Futura Percorsi<br />
nella pittura 2011”, Villa Gori, Massarosa, <strong>Lucca</strong>,<br />
luglio 2011, volume a cura <strong>di</strong> Caleidoscopio srl;<br />
“Il Corpo Umano La viva tensione del vero”, Regione<br />
Toscana Palazzo Bastogi, Firenze, novembre<br />
2011, mostra e catalogo a cura <strong>di</strong> Ugo Fortini,<br />
e<strong>di</strong>to da Masso delle Fate, Signa; “I Biennale<br />
dell’Acquerello e del Disegno”, Castello <strong>di</strong> Leviz-<br />
Angela Sabatino nel suo stu<strong>di</strong>o<br />
zano, Modena, luglio-agosto 2013, mostra e catalogo<br />
a cura <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>a Bal<strong>di</strong>, e<strong>di</strong>to da Caleidoscopio<br />
Arte; “De Natura Pingen<strong>di</strong>”, Villa La Brilla,<br />
Lago <strong>di</strong> Massaciuccoli, <strong>Lucca</strong>, maggio-giugno<br />
2014, mostra a cura <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o Giumelli, catalogo<br />
e<strong>di</strong>to da Caleidoscopio Arte; “<strong>Artisti</strong> contemporanei<br />
del territorio delle Signe”, Spedale <strong>di</strong><br />
Sant’Antonio, Lastra a Signa, Comune <strong>di</strong> Signa,<br />
Signa, Firenze, gennaio 2015, catalogo e<strong>di</strong>to da<br />
Masso delle Fate, Signa; “Festa degli Aquiloni”,<br />
Palazzo Roffia, San Miniato, Pisa, aprile 2015; “Il<br />
Segno nella poetica del Vero”, Scuderia Millennium,<br />
Lastra a Signa, Firenze, ottobre 2015; “II<br />
Biennale dell’Acquerello e del Disegno”, Palazzo<br />
Ducale, Massa, gennaio-febbraio 2016, cura critica<br />
<strong>di</strong> Massimo Bertozzi con intervento <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>a<br />
Stu<strong>di</strong>o: Piazza Garibal<strong>di</strong>, 3 - 50055 Lastra a Signa (FI)<br />
Cell. 333 5418169<br />
148
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ANGELA SABATINO<br />
Disincanto, 2010, tecnica mista su cartoncino con fondo preparato,<br />
cm. 38x27,5<br />
Bal<strong>di</strong>, catalogo e<strong>di</strong>to da Caleidoscopio Arte <strong>di</strong><br />
Tekn-art srls. Sue opere figurano in collezioni<br />
d’arte pubbliche e private, e in varie pubblicazioni<br />
che portano la firma <strong>di</strong> valenti critici d’arte.<br />
Dell’opera artistica <strong>di</strong> Angela Sabatino scrive Ugo<br />
Fortini: “Le immagini affiorano nel cuore dei suoi<br />
segni, per sortilegio s’eternano in momenti senza<br />
tempo, <strong>di</strong>ventano bellezza, poesia, commozione.”<br />
“Di fronte all’arte <strong>di</strong> Angela Sabatino - scrive<br />
Marco Palamidessi - lo stupore nasce in quella<br />
compostezza e nel silenzio che si ad<strong>di</strong>cono alla<br />
perfezione e alla contemplazione della Bellezza.<br />
L’appassionato amore per la poesia del mondo<br />
reale si manifesta in opere straor<strong>di</strong>narie, eseguite<br />
con una tecnica <strong>di</strong>segnativa inappuntabile, verso<br />
cui qualsiasi considerazione dovrebbe volgere in<br />
un autentico elogio o in un’ode fra le più alte. La<br />
Dafne, 2010, tecnica mista su cartoncino con fondo <strong>di</strong>pinto,<br />
cm. 38x27,5<br />
sua devozione al Vero, profon<strong>di</strong>ssima, può solo<br />
farci commuovere […]”<br />
“Nell’opera <strong>di</strong> Angela Sabatino, - scrive ancora<br />
Ugo Fortini - scorre un’antica maestria dovuta ad<br />
un profondo e appassionato stu<strong>di</strong>o partito da<br />
lontano che ha percorso la Storia dell’Arte, che<br />
non si è mai fermato, che continua, che continuerà<br />
finchè col suo raffinatissimo e sapiente ‘segno<br />
grafico’ appagherà, come fa ogni giorno, la<br />
sua interiore esigenza <strong>di</strong> bellezza estetica nutrita<br />
<strong>di</strong> sublime poesia”.<br />
Le sue opere realizzate dal vero, con modelli in<br />
posa, nascono sia nel proprio stu<strong>di</strong>o, situato<br />
all’interno delle antiche mura brunelleschiane<br />
del prestigioso borgo lastrigiano, sia presso la<br />
Scuola Libera del Nudo all’Accademia <strong>di</strong> Belle<br />
Arti <strong>di</strong> Firenze.<br />
149
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
CLAUDIA SALVADORI<br />
Biòma, 2012, olio su tela, cm. 80x100<br />
Nasce a Montelupo Fiorentino nel 1955,<br />
vive e lavora a Massa e Cozzile. Ha iniziato<br />
ad esporre ufficialmente a Viareggio nel<br />
1980 da cui seguono personali collettive e<br />
rassegne d’arte, la tecnica usata è olio su tela,<br />
pre<strong>di</strong>lige la figura. Nel 1983 frequenta l’Accademia<br />
del Nudo a Firenze e stu<strong>di</strong>a le opere<br />
degli antichi maestri. Nel 1993 esegue un ciclo<br />
<strong>di</strong> affreschi ispirati alla pittura me<strong>di</strong>oevale<br />
senese. Nel 1998 nasce la sua ricerca denominata<br />
“Harature” presentata in importanti spazi<br />
espositivi in varie parti della Penisola e<br />
all’estero.<br />
“…l’indagine <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>a Salvadori esprime<br />
un’esigenza <strong>di</strong> razionalizzare un mondo variegato<br />
e informe che viene rappresentato dall’artista<br />
me<strong>di</strong>ante sequenze <strong>di</strong> fasci paralleli, <strong>di</strong><br />
linee guida che scan<strong>di</strong>scono e solcano superfici<br />
nella continua ricerca <strong>di</strong> un senso all’esistente<br />
che rimane comunque sospeso e delimitato<br />
dal continuo e incessante richiamo alla<br />
sfera del concreto e dell’esperibile. Una sensibilità<br />
originaria, una viscerale “fedeltà alla terra”<br />
ha ricondotto le luminescenti vaporosità<br />
<strong>di</strong> un segno alla doverosa grevità <strong>di</strong> tratti che<br />
<strong>di</strong>ventano solchi…”.<br />
“...La ricerca <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>a Salvadori continua<br />
sonda, ara, si rinnova. Il suo strumento lin-<br />
Via G. Pascoli, 18/F - 51010 Massa e Cozzile (PT)<br />
Cell. 393 3022718 - salvadori_cl@libero.it<br />
150
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
CLAUDIA SALVADORI<br />
guistico è un <strong>di</strong>pingere in cui la triade segno<br />
gesto colore appare alla stregua <strong>di</strong> una conquista<br />
della libertà personale, scevra da qualsiasi<br />
con<strong>di</strong>zionamento o minimo legame..”<br />
da Archivio Almaviva e da Lodovico Gierut.<br />
Della sua attività si sono interessati, tra i tanti,<br />
Andrea B. Del Guercio e Daniele Menicucci<br />
con recensioni attinenti “Harature”,<br />
Silvia Garinei, Duccio Trombadori, Carlo<br />
Pesce, Francesca Liotta, Jean Servato, Brit<br />
Skarheim, Elena Carrea, Duccio Santini.<br />
Dal 2015 è iscritta nell’Associazione ASART<br />
con sede a Pietrasanta.<br />
Juvaltha 2, 2006, olio su tela, cm. 70x100<br />
Gerba, 2009, olio su tela, cm. 100x110<br />
151
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ANTONELLA SALVETTI<br />
Baracca, 2009, olio su tela, cm. 50x60<br />
Terminati gli stu<strong>di</strong> teologici, si laurea in<br />
Filosofia all’Università <strong>di</strong> Pisa. Da sempre<br />
ama il <strong>di</strong>segno naturalistico e il paesaggio<br />
del lago <strong>di</strong> Massaciuccoli, tema dominante<br />
della sua ricerca artistica in tutte le sue prospettive,<br />
dal particolare alle vedute d’insieme.<br />
Utilizza oli, acrilici e soprattutto acquarelli.<br />
Ha esposto in numerose personali e collettive<br />
e ottenuto premi e riconoscimenti. Le sue<br />
opere sono presenti in numerose collezioni<br />
private e pubbliche in Italia e all’estero.<br />
Hanno scritto <strong>di</strong> lei: Mario Rocchi, Lodovico<br />
Gierut, Franca Caruso, Mario Meozzi, Eugenio<br />
Torre, Liliana Di Ponte, Laura Di Simo,<br />
Dino Carlesi, Clau<strong>di</strong>o Giorgetti, Michele Citarella,<br />
Elisa Bertoni.<br />
Si sono interessati alla sua pittura Giuseppe<br />
Cordoni, Vitaliano Nocchiero, Paolo Antognoli,<br />
Nicola Miceli, Alberto Magnolfi.<br />
La produzione artistica <strong>di</strong> Antonella Salvetti<br />
rivela, da un lato, un’ascendenza classica, bene<br />
evidenziata dalla scelta del modello della naturalezza<br />
e dall’accuratissima elaborazione formale,<br />
dall’altro una forte tensione emotiva che<br />
si manifesta attraverso la rappresentazione <strong>di</strong><br />
elementi ricchi <strong>di</strong> valenze simboliche. Il recupero<br />
dell’aspetto naturalistico della realtà per-<br />
Via Amos Paoli, 215 - 5 55054 Quiesa (LU) - Tel. 0584 975211 - Cell. 339 1736029<br />
anto.salvetti@hotmail.it - fb Antonella Salvetti<br />
152
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ANTONELLA SALVETTI<br />
Vecchio pontile, 2015, tecnica mista su tavola, cm. 32x38<br />
Bilancia, 2014, olio su tela, cm. 50x70<br />
cepita nella urgenza fisica delle sue forme e dei<br />
suoi colori e riprodotta con rigorosa precisione<br />
grafica e cromatica, avviene tramite immagini<br />
“ristrette” <strong>di</strong> essa che costituiscono una<br />
sottile trama <strong>di</strong> contrapposizioni e corrispondenze<br />
spazio-temporali, specchio <strong>di</strong> una materia<br />
interiore complessa, <strong>di</strong> un percorso problematico.<br />
L’apparente semplicità compositiva è<br />
il risultato <strong>di</strong> un lungo, faticoso lavoro, teso al<br />
controllo della materia e alla sua ricomposizione<br />
unitaria e armonica.<br />
Franca Caruso<br />
153
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
RENZO SBOLCI<br />
Tabula Picta n° 2, settembre 2015, matite e pastelli cerosi su strati <strong>di</strong> legno compensato, cm. 80x70x3<br />
Il percorso artistico <strong>di</strong> Renzo Sbolci, nato a<br />
Livorno nel 1947 da padre fiorentino e madre<br />
lucchese, si è sviluppato a partire dagli<br />
anni Settanta e, tranne un brevissimo inizio<br />
nell’area figurativa ispirata all’opera pittorica<br />
<strong>di</strong> Giorgio Moran<strong>di</strong>, subito si è in<strong>di</strong>rizzato<br />
verso la pittura gestuale e materica col rifiuto<br />
totale del conoscibile e la ricerca <strong>di</strong> forme che<br />
avessero carattere simbolico, archetipico. Forme<br />
che dovevano vivere in un spazio nuovo<br />
privo <strong>di</strong> connotazioni prospettiche, spazio fluido<br />
in espansione oltre i limiti della tela. Viene<br />
<strong>di</strong> conseguenza che lo Sbolci non guarda al<br />
mondo esterno ma indaga nelle profon<strong>di</strong>tà<br />
ancestrali del proprio io e dell’Anima. Nasce<br />
così la forma stilizzatissima del Pesce privo <strong>di</strong><br />
sguardo in perenne lotta contro le forze ostili<br />
della Vita ed allo stesso tempo in costante ricerca<br />
della Felicità. Dagli anni Novanta abbandona<br />
il supporto della tela per il legno, che<br />
gli permette <strong>di</strong> creare forme più libere fatte <strong>di</strong><br />
pieni e vuoti. Dagli inizi del 2010, infine, anche<br />
l’abbandono dei materiali classici quali<br />
smalti e vernici e dello strumento tipico della<br />
pittura, il pennello, a vantaggio delle matite e<br />
dei pastelli cerosi che permettono un maggiore<br />
contatto tra il legno e la mano.<br />
Via Lunar<strong>di</strong>, 30 - 57121 Livorno<br />
Cell. 340 2543732 - racconti47@hotmail.it<br />
154
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
RENZO SBOLCI<br />
Tabula Picta n° 6, novembre 2015, matite e pastelli cerosi su strati <strong>di</strong> legno compensato, cm. 80x70x4<br />
Tabula Picta n° 7, novembre 2015, matite e pastelli cerosi su strati <strong>di</strong> legno compensato, cm. 85x60x3<br />
155
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ARMANDO SCARAMUCCI<br />
Profilo del fuoco, 2014, olio e polvere <strong>di</strong> marmo su tela, cm. 120x100<br />
nato a <strong>Lucca</strong> il 28 gennaio 1941. Vive e<br />
È opera a Pieve Santo Stefano, nell’antica<br />
Tenuta <strong>di</strong> Forci, sulle colline lucchesi (laddove,<br />
per <strong>di</strong>rla con l’ispirato Carlo Pedretti, «anche<br />
i tuoni sono colorati»).<br />
Dipinge dagli anni Sessanta e sul suo lavoro<br />
hanno scritto: Umberto Bal<strong>di</strong>ni, Lia Brunori,<br />
Rodolfo Ceccarelli, Giuseppe Cordoni, Raffaele<br />
De Grada, Marco Fagioli, Francesco<br />
Gurrieri, Corrado Marsan, Nicola Micieli,<br />
Carlo Pedretti, Emid<strong>di</strong>o Pietraforte, Donatella<br />
Tronelli, Ugo Barlozzetti, Roberto Carifi,<br />
Anna Cascella, Alessandro Ceni, Clau<strong>di</strong>o Damiani,<br />
Milo De Angelis, Enzo Fabiani, Jolanda<br />
Insana, Daniela Marcheschi, Marcello<br />
Marciani, Elio Pecora, Plinio Perilli, Giancarlo<br />
Pontiggia, Walter Rossi, Luigi Testaferrata,<br />
Aldemaro Toni e Valentino Zaichen.<br />
Le sue opere sono in collezioni private, musei,<br />
in Italia e all’estero.<br />
Inoltre ha esposto in Italia, Germania, Belgio,<br />
Svizzera, San Francisco, Brasile, ecc.<br />
Via Pieve Santo Stefano, 7165 - 55100 <strong>Lucca</strong> - Cell. 328 4533301<br />
armandoscaramucci@gmail.com - www.armandoscaramucci.it<br />
156
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ARMANDO SCARAMUCCI<br />
Le ombre del fuoco, 2013, olio e polvere <strong>di</strong> marmo su tela,<br />
cm. 120x100<br />
I colori del vento, 2013, olio e polvere <strong>di</strong> marmo su tela,<br />
cm. 140x120<br />
La grande onda, 2014, olio e polvere <strong>di</strong> marmo su tela, cm. 120x100<br />
157
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MAURO SCARDIGLI<br />
Lucido 244, 2015, tecnica mista su legno, cm. 100x100<br />
Mauro Scar<strong>di</strong>gli in<br />
arte Scar<strong>di</strong>gli, è un<br />
artista toscano auto<strong>di</strong>datta<br />
da sempre. Nel 2010 si è<br />
affacciato per la prima volta<br />
con successo al mondo<br />
della mostra contemporanea,<br />
dopo aver sperimentato<br />
numerose tecniche creative. Usa il coltello<br />
per giocare con i colori che <strong>di</strong>ffondono luce<br />
nell’armonia <strong>di</strong> forme simboliche astratte,<br />
scolpite e <strong>di</strong>segnate su alluminio, tela, legno,<br />
juta, plexiglas, cartoncino.<br />
Le opere realizzate con acrilico, smalto, olio,<br />
china, tempere, pastello, gesso, bitume, sono<br />
uniche nel suo genere, spettacolari, irripetibili.<br />
La sua genialità è ARTE da ammirare, per sognare<br />
e ricreare lo spirito.<br />
Maria Carla Borghini<br />
Via Garibal<strong>di</strong>, 31 - 55031 Camporgiano (LU)<br />
Cell. 348 4204165 - scar<strong>di</strong>glim@scar<strong>di</strong>glimauro.it<br />
158
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MAURO SCARDIGLI<br />
Lucido 223, 2014, tecnica mista su cartoncino<br />
Lucido 225, 2014, tecnica mista su cartoncino<br />
Lucido 220, 2014, tecnica mista su cartoncino, cm. 76x96<br />
159
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MARCELLO SCUFFI<br />
Portocanale, 2013, olio su tela, cm. 80x70<br />
nato a Tizzana (PT), il 25 settembre<br />
È 1948. Ha mostrato la sua passione per la<br />
pittura ancora giovanissimo. Auto<strong>di</strong>datta, <strong>di</strong>pinge<br />
dal 1970 e, dal 1973, si de<strong>di</strong>ca esclusivamente<br />
alla pittura.<br />
Fin dall’inizio è apparso in varie collettive e in<br />
numerose personali. Nel 1977 e nel 1981 ha<br />
vissuto e <strong>di</strong>pinto a Bruxelles. Ultimamente<br />
alterna la sua presenza tra Quarrata e la Versilia,<br />
le due località in cui da circa 15 anni vive<br />
e lavora. Le sue opere sono note e apprezzate<br />
non solo in Italia, ma anche all’estero, in particolare<br />
in Francia, in Belgio e in Svizzera. La<br />
sua pittura ha suscitato l’attenzione, non solo<br />
<strong>di</strong> critici d’arte, ma anche <strong>di</strong> letterati che hanno<br />
pubblicato saggi e stu<strong>di</strong> su <strong>di</strong> essa.<br />
Le sue ultime mostre personali si sono tenute<br />
in importanti musei e prestigiose se<strong>di</strong> istituzionali.<br />
STUDI: Via Colecchio, 26 - 51039 Quarrata (PT) - Q.re Duca d’Aosta 16 int. 37 - 55049 Viareggio (LU)<br />
marcelloscuffi@alice.it<br />
160
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
MARCELLO SCUFFI<br />
Deposito <strong>di</strong> vecchi treni, 2013, olio su tela, cm. 80x60<br />
161
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ALMA SHEIK<br />
Emotions, 2007, olio su tela, cm. 100x100<br />
Nasce in Suriname nel 1958. All’età <strong>di</strong> se<strong>di</strong>ci<br />
anni si trasferisce in Olanda dove<br />
trascorre gran parte della sua vita e dove entra<br />
in contatto con <strong>di</strong>versi circoli artistici. Inizialmente<br />
comincia come auto<strong>di</strong>datta e successivamente,<br />
nel 1984, inizia un corso <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno<br />
ad Haarlem. Alma <strong>di</strong>pinge per necessità interiore,<br />
le esperienze passate fungono da riferimento<br />
nel <strong>di</strong>pingere immagini tramite una<br />
tecnica personalmente inventata. In questa<br />
maniera è in grado <strong>di</strong> trasfigurare la realtà a<br />
favore del proprio io seguendo i sentimenti e<br />
stati d’animo del momento, <strong>di</strong>ventando la<br />
protagonista suprema dell’opera, dove tutto si<br />
modella secondo le forme del suo pensiero.<br />
Dipingere per lei significa <strong>di</strong>ventare padrona<br />
<strong>di</strong> un’armonia gioiosa, quella fra i vari rapporti,<br />
fra le forme e i colori. L’opera rappresenta il<br />
momento finale dell’elaborazione della realtà<br />
operata da se stessa. Nel 1994 si trasferisce in<br />
Italia a <strong>Lucca</strong> dove continua a <strong>di</strong>pingere nel<br />
suo stu<strong>di</strong>o.<br />
Via Villa Par<strong>di</strong>ni, 642 - San Macario in Monte - 55100 <strong>Lucca</strong><br />
Tel. 0583 329298 - Cell. 377 2813158 - info@alma-art.it - www.alma-art.it<br />
162
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
ALMA SHEIK<br />
Nudo, 1990, acrilico su carta, cm. 75x56<br />
Tramonto con cavalli, 1990, pastello su carta, cm. 51x66<br />
163
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
LUCA SIRI<br />
Ènato a Genova nel 1978. Originario<br />
della Val d’Orba, vive e lavora<br />
a Borgo Virgilio (MN). Artista<br />
poliedrico, pittore, scultore e musicista,<br />
esprime, attraverso i canali dell’esoterismo,<br />
un personale stile neoiconico<br />
non privo <strong>di</strong> una <strong>di</strong>scorsiva<br />
intima incentrata sulla riadesione alla<br />
Natura da parte dell’uomo.<br />
In tal senso si interessa alle civiltà preromane<br />
della Lunigiana e dell’Etruria.<br />
Lavora il legno, la terra e il marmo <strong>di</strong><br />
Carrara. Ha esposto in una trentina <strong>di</strong><br />
mostre in Italia e all’estero (Genova,<br />
Savona, Mantova, Milano, Firenze,<br />
Padova, Torino, Berlino, Praga, Londra)<br />
e ha pubblicato testi <strong>di</strong> teoria<br />
estetica, tra cui ricor<strong>di</strong>amo Visionarkia<br />
(2007), in occasione della mostra<br />
Espressione d’artista alla Pinnakunst<br />
Galerie <strong>di</strong> Berlino, e Biofilia e Biofollia<br />
(2014), in occasione della personale<br />
<strong>di</strong> scultura allestita a Mantova nel<br />
2014 ispirata all’Elogio della Follia <strong>di</strong><br />
Erasmo da Rotterdam.<br />
Ha ricevuto premi nazionali e internazionali<br />
per la pittura e la grafica.<br />
Sue opere si trovano in collezioni<br />
pubbliche e private italiane e straniere.<br />
Recentemente si è segnalato per<br />
Lo specchio <strong>di</strong> Parid-gmalione, 2009, olio su tela, cm. 100x70<br />
l’attività artistica in ambito fiorentino, e nel 2015 ha<br />
ricevuto il prestigioso Collare Laurenziano per la scultura<br />
dall’Accademia Internazionale Me<strong>di</strong>cea in occasione<br />
della cerimonia del Premio Europeo Lorenzo il<br />
Magnifico tenutasi in Palazzo Vecchio a Firenze.<br />
Cell. 340 8010755<br />
info@lucasiri.it - www.lucasiri.it<br />
164
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
LUCA SIRI<br />
La danza <strong>di</strong> Hypnos, 2012, olio su tela, cm. 150x100<br />
White Sabbath, 2013, marmo <strong>di</strong> Carrara, cm. 47x25x10<br />
Le ambigui ed ammaliatrici sagome e sembianze<br />
profilate dal pittore sono creature plasmate<br />
dall’anelito dello spirito e travolte dagli<br />
stimoli del desiderio. L’artista le “incornicia”<br />
nelle loro identità fisiognomiche e psicologiche<br />
tratteggiandole con ardente ed implacabile<br />
potenzialità <strong>di</strong> contenuti dettagliativi e semantici,<br />
esaltando e confondendo l’interagire<br />
degli elementi del gioco, dell’irrisione, dello<br />
stupore, dell’assurdo, della satira, dell’affanno<br />
e del patimento.<br />
Giannina Scorza, 2005<br />
Lo stile <strong>di</strong> Luca Siri, come già ad un primo<br />
sguardo l’occhio può imme<strong>di</strong>atamente cogliere,<br />
non <strong>di</strong>sdegna lo stile movimentato e le volute<br />
voluttuose del barocco, l’accentuazione<br />
manieristica della corporeità e un’incisiva fisiognomica<br />
dei volti - quei capelli indomabili,<br />
quegli occhi enormi, quegli zigomi pronunciati,<br />
quelle labbra turgide, quelle narici <strong>di</strong>latate<br />
- tipica <strong>di</strong> certo realismo popolare.<br />
Andrea Pinotti, 2014<br />
165
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
PIETRO SORIANI<br />
Nasce a <strong>Lucca</strong> il 31 <strong>di</strong>cembre<br />
1961. Terminata la scuola<br />
dell’obbligo si iscrive al Liceo <strong>Artisti</strong>co<br />
della propria città, conseguendo il<br />
<strong>di</strong>ploma.<br />
Sono questi gli anni in cui acquisisce<br />
una vera e propria cultura artistica,<br />
sia per quanto concerne la conoscenza<br />
della storia dell’arte, sia per ciò<br />
che riguarda il bagaglio più propriamente<br />
tecnico.<br />
Finito il Liceo, Pietro decide <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re<br />
la sua formazione e frequenta<br />
l’Accademia <strong>di</strong> Belle Arti <strong>di</strong><br />
Firenze nel corso <strong>di</strong> pittura del professor<br />
Giulietti, dove, al perfezionamento,<br />
amplia le sue conoscenze,<br />
occasione che <strong>Lucca</strong> probabilmente<br />
non gli avrebbe offerto. Tenta nuove<br />
strade partendo da idee personali,<br />
indaga le gran<strong>di</strong> correnti del nostro<br />
secolo: surrealismo, espressionismo.<br />
Le sue opere sono presenti in collezioni<br />
private in Italia e all’estero. Numerose<br />
opere sono esposte presso la<br />
Galleria Lo<strong>di</strong> Bros Antik, Via Santa<br />
Croce, <strong>Lucca</strong>.<br />
Hanno scritto <strong>di</strong> lui:<br />
Mino Maccari, Francesco Bin<strong>di</strong>,<br />
Riccardo Mori, Domenico Acconci,<br />
Mario Rocchi, Gabriele Mori, Gia-<br />
Angelo, acrilico su tavola, cm. 60,5x35,5<br />
luigi Ruggio, L. Di Ponte, Giuseppe Ricci, Nicola<br />
Micieli, Sergio Fini, Gianfalco Masini, Davide Sallustio,<br />
Marco Palamidessi.<br />
Via S. Marco, 307 - S. Marco - 55100 <strong>Lucca</strong><br />
Tel. 0583 953673 - info@pietrosoriani.it - www.pietrosoriani.it<br />
166
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
PIETRO SORIANI<br />
Armonia, acrilico su tela, cm. 120x150<br />
La gallina, acrilico su tela, cm. 160x205<br />
Ultime attività:<br />
2013 - “Camouflages”, Galleria Lo<strong>di</strong> Bros Antik,<br />
<strong>Lucca</strong> - 2013 - “Ri-Generazioni: da oriente<br />
a occidente Thailan<strong>di</strong>a e Ri-torno”, LaBrilla -<br />
2013 - “Segni, colori e forme”, Palazzo Guinigi,<br />
<strong>Lucca</strong> - 2013 - “Arti insolite in itinere: l’arma<strong>di</strong>o<br />
<strong>di</strong> bastoni” <strong>di</strong> Nicola Miceli, Teatro del<br />
Silenzio, Laiatico - 2014 “Fuori Dentro”, Lo<strong>di</strong><br />
Bros Antik, <strong>Lucca</strong> - 2015 Giornata Internazionale<br />
della Donna, Galleria Europa, Lido <strong>di</strong> Camaiore<br />
- 2014 - “Diverxo X 8”, Borgo a Mozzano,<br />
<strong>Lucca</strong> - 2015 - “Un viaggio nei territori<br />
sospesi dell’immaginazione e dell’inconscio”,<br />
Palazzo del Vicariato, Maffei Marescotti, Roma<br />
- 2015 - 5° Salon des Artistes putéoliens, Hotel<br />
de Ville, Paris - 2015 - Personale presso l’Enoteca<br />
Lucchesi Gras Valley, California - 2015 -<br />
Collettiva presso Lo<strong>di</strong> Antichità, Bros.<br />
167
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
SERGIO SUFFREDINI<br />
Vita silente, 2015, olio su tela, cm. 40x60. Collez. privata<br />
Nato a Castelnuovo<br />
<strong>di</strong> Garfagnana<br />
(LU) il 16 gennaio<br />
1956. Diplo matosi al<br />
Liceo Scientifico, da<br />
auto<strong>di</strong>datta ha iniziato<br />
a <strong>di</strong>pingere. Con colori<br />
ad olio ed acquerelli è andato alla ricerca<br />
<strong>di</strong> armonie cromatiche ed equilibri formali<br />
perseguendo l’unità <strong>di</strong> stile. Sono del 1989 le<br />
prime esposizioni. Tra le varie tappe del suo<br />
percorso si segnala la partecipazione a varie<br />
mostre collettive in Versilia, la pubblicazione<br />
nel 1993 da parte del critico d’arte Lodovico<br />
Gierut <strong>di</strong> un’opera nel volume “La Versilia e<br />
l’arte”. Nel 2002 la prima personale al Centro<br />
d’Arte in Campansi <strong>di</strong> Siena. Nel 2007 il<br />
Consiglio Regionale della Toscana lo invita per<br />
una personale in Palazzo Cerretani, inserendo<br />
un suo quadro nella Pinacoteca Regionale,<br />
collezione pubblica d’arte contemporanea.<br />
Nello stesso anno, sempre a Firenze, partecipa<br />
alla collettiva “Orizzonti <strong>di</strong> pittura - <strong>di</strong>alogo<br />
fra voci <strong>di</strong>verse all’alba del nuovo millennio”<br />
(con Antonio Possenti, Luca Alinari, Sergio<br />
Scatizzi, ecc.), mostra a cura <strong>di</strong> Giovanni Faccenda.<br />
Nel 2009 è invitato dalla Fondazione<br />
Banca del Monte <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> per una personale<br />
presso la nuova sede espositiva della Fondazione<br />
in piazza S. Martino. È del 2012 la seconda<br />
personale presso il Centro d’Arte in Campansi<br />
<strong>di</strong> Siena. Nel maggio 2013 partecipa alla VII<br />
Via Carraia 5 - Loc. Riana - 55020 Fosciandora (LU); Stu<strong>di</strong>o: Loc. Treppignana - 55020 Fosciandora (LU)<br />
Cell. 389 1739147 - sergio.suffre<strong>di</strong>ni@gmail.com - www.sergiosuffre<strong>di</strong>ni.com<br />
168
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
SERGIO SUFFREDINI<br />
Vita silente, 2015, olio su tela, cm. 50x50. Collez. privata<br />
Cave, 2014, acquerello su carta, cm. 70x50. Collez. privata<br />
esposizione nazionale d’Arti Plastiche nella<br />
città <strong>di</strong> San Paolo in Brasile; nell’agosto è tra<br />
gli artisti invitati alla collettiva “Il Comprensorio<br />
dell’Altissimo”, inserita nelle Celebrazioni<br />
versiliesi del 500° Anniversario del Lodo <strong>di</strong><br />
Papa Leone X. Nel 2014 è invitato da Lodovico<br />
Gierut ad esporre nella Villa La Versiliana a<br />
Marina <strong>di</strong> Pietrasanta, nel corso <strong>di</strong> “Arte per la<br />
Ricerca. La nostra Versiliana” e un suo <strong>di</strong>pinto<br />
a olio “Cave” è acquisito dal Museo Ugo Gui<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> Forte dei Marmi. E’ del mese <strong>di</strong> ottobre<br />
dello stesso anno “Elegia senza fine”, personale<br />
a Milano nella Galleria Lazzaro by Corsi,<br />
contestuale all’uscita della cartella <strong>di</strong> varie sue<br />
grafiche “Le Cave delle Alpi Apuane” curata<br />
da Lodovico Gierut per conto del Comitato<br />
Archivio artistico-documentario Gierut, a in<strong>di</strong>rizzo<br />
socio-culturale. Ed è del novembre la<br />
personale “Delle Apuane il can<strong>di</strong>do silenzio”<br />
presso Garfagnana innovazione - polo tecnologico<br />
del settore lapideo, esposizione che si è<br />
mo<strong>di</strong>ficata in allestimento permanente. Nei<br />
mesi <strong>di</strong> luglio ed agosto 2015 è presente nella<br />
collettiva “De<strong>di</strong>cato all’Ignoto Marinaio”,<br />
omaggio ad Antonello da Messina attraverso<br />
le opere <strong>di</strong> 24 artisti contemporanei a Cefalù,<br />
a cura <strong>di</strong> Lodovico Gierut. Sulla sua attività si<br />
sono interessate riviste cartacee e multime<strong>di</strong>ali;<br />
Suffre<strong>di</strong>ni è presente con immagini a colori<br />
e b/n nei cataloghi dell’Arte Moderna n° 49<br />
(anno 2014) e n° 50 (anno 2015) dell’E<strong>di</strong>toriale<br />
Giorgio Mondadori.<br />
Ne hanno scritto e parlato, tra i tanti: Gino Bertoncini,<br />
Giuseppe Cia ni, Oscar D’Ambrosio<br />
(Brasile), Stefano De Rosa, Giovanni Faccenda,<br />
Lodovico Gierut, Vittorio Gui<strong>di</strong>, Francis<br />
Jacques Mathieu, Marco Palamidessi, Vit torio<br />
Pascucci, Felice Rossetti, Pierangelo Scatena,<br />
Umberto Sereni, Vla<strong>di</strong>miro Zucchi. Fa parte<br />
del Comitato Archivio artistico-documentario<br />
Gierut. È Presidente dell’Associazione culturale<br />
“Intorno all’Arte <strong>di</strong> Gino Bertoncini”.<br />
169
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
PIETRO TOMASSI<br />
Scimmia, 2015, argilla verniciata cotta ad alta temperatura 1200 gra<strong>di</strong>, cm. h.40h x l.36 x p.20<br />
nato a Livorno il 28 aprile 1976. Da qualche<br />
anno si cimenta con la scultura e la<br />
È<br />
grafica, frequentando assiduamente il Laboratorio<br />
<strong>di</strong> Daniela Colognori a S. Stefano a<br />
Macerata, Cascina.<br />
--<br />
nel 2009 espone una sua opera alla mostra <strong>di</strong><br />
ceramiche artistiche, Cascina<br />
--<br />
nel 2010 ottiene il premio speciale dell’Assessorato<br />
alla Cultura del comune <strong>di</strong> Cecina<br />
per la realizzazione <strong>di</strong> un manifesto celebrativo<br />
del 150° dell’Unità d’Italia.<br />
--<br />
nel 2011 partecipa alla IX e<strong>di</strong>zione del Simposio<br />
Internazionale <strong>di</strong> Scultura, Calcinaia<br />
(Pisa) dove entra in contatto con lo scultore<br />
Paolo Grigò che lo invita a far parte del gruppo<br />
<strong>di</strong> lavoro per la realizzazione <strong>di</strong> una scultura<br />
della Madonna (h.16 m.) che dovrà essere<br />
montata sul molo del porto <strong>di</strong> Livorno.<br />
--<br />
nel 2012 espone due suoi lavori alla mostra<br />
<strong>di</strong> ceramiche artistiche nella Torre degli Uppezzinghi<br />
a Calcinaia e partecipa alla esposizione<br />
“Arte e Primavera” ai Naviceli, Pisa<br />
--<br />
nel 2013 espone in una personale (una trentina<br />
<strong>di</strong> opere, <strong>di</strong>segni ecc.) a <strong>Lucca</strong> nel Palzzo<br />
delle mostre promosse dalla Fondazione<br />
Banca del Monte <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong><br />
--<br />
nel 2015 espone al Festival CecinArte, Cecina<br />
e sempre nel 2015 relizza il manifesto del<br />
Liceo Scientifico Vallisneri <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong>, utilizzando<br />
l’immagine <strong>di</strong> una sua scultura, per la<br />
presentazione del <strong>libro</strong> <strong>di</strong> Edoardo Boncinelli<br />
e Giulio Girello.<br />
Una sua grande scultura (1x4,5 m.) in ferro e<br />
cannicciato colorato è stata posta nell’atrio del<br />
nuovo Polo Interfacoltà dell’Università <strong>di</strong> Pisa<br />
in via Matteucci.<br />
Via dei Condotti, 58 B - 56017 San Giuliano Terme (PI) - Cell. 366 3236704<br />
tomassi@stu<strong>di</strong>otomassi.info - www.pietrotomassi.com<br />
170
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
PIETRO TOMASSI<br />
Una sua opera in argilla colorata è stata acquistata ed<br />
esposta nella Clinica <strong>di</strong> San Rossore, Pisa.<br />
Il suo “Perseo” (0,60 x 2 m.) in resina verniciata è collocato<br />
nel porticato del Nuovo Au<strong>di</strong>torium della città <strong>di</strong><br />
Pontedera, sul viale Rinaldo Piaggio.<br />
Alcune sue opere compaiono in importanti collezioni<br />
private toscane. Si è interessato al lavoro <strong>di</strong> Pietro<br />
anche Salvatore Settis, noto storico dell’arte, ex Presidente<br />
della Scuola Normale <strong>di</strong> Pisa ed ex Presidente<br />
del Consiglio Superiore dei Beni Culturali. Uno dei<br />
testi sul catalogo della mostra <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> è infatti suo.<br />
Le sculture del giovane Tomassi propongono, in mitiche<br />
figure, le ansie e gli enigmi della attuale con<strong>di</strong>zione<br />
umana tutte unite dalla comune volontà <strong>di</strong> emergere in<br />
un mondo migliore.<br />
Tempo, 2015, argilla verniciata cotta ad alta<br />
temperatura 1200 gra<strong>di</strong>, cm. h.160 x l.50 x p.50<br />
Fuoco, 2011, argilla verniciata a bassa temperatura 980 gra<strong>di</strong>,<br />
cm. h.90 x l.120 x p.65<br />
171
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
DONATO VALLUZZI<br />
A lunga conservazione, 2015, installazione, letto matrimoniale con doghe ortope<strong>di</strong>che e materassi ricoperti con pellicola <strong>di</strong><br />
polistirene espanso <strong>di</strong>pinto, tastiera in ferro battuto e guanciali, cm. 190x180x40<br />
Nasce a Tricarico<br />
(MT) nel<br />
1973. Dopo <strong>di</strong>versi<br />
anni alla guida <strong>di</strong><br />
un laboratorio artistico<br />
con sede in Basilicata,<br />
dal 2011 vive e lavora tra Forte dei<br />
Marmi e Pietrasanta (LU).<br />
Fin dall’infanzia mostra uno spiccato talento.<br />
Di formazione auto<strong>di</strong>datta, dopo <strong>di</strong>verse<br />
esperienze artistiche, nel 1999 si iscrive al<br />
D.A.M.S. <strong>di</strong> Bologna. Da questo momento<br />
inizia una personale ricerca che lo porta a percorrere<br />
un eclettico cammino <strong>di</strong> arti applicate,<br />
nel campo artistico, architettonico e del design<br />
che riscuote interesse e successo, come<br />
testimoniato da <strong>di</strong>versi articoli apparsi su quoti<strong>di</strong>ani.<br />
Nel 2001 realizza opere scultoree e mosaiche,<br />
come un mosaico a pavimento <strong>di</strong> oltre 9 metri<br />
quadrati per la piazza centrale <strong>di</strong> Albano <strong>di</strong><br />
Lucania (PZ).<br />
Nel 2002 l’artista realizza un rilievo scultoreo<br />
per la cappella feriale della Chiesa Immacolata<br />
Concezione <strong>di</strong> Tito (PZ), <strong>di</strong> h m.2,20 x12, in<br />
collaborazione con il noto artista lucano padre<br />
Tarcisio Manta.<br />
Sempre nel 2002 partecipa ad un simposio <strong>di</strong><br />
Via Federigi, 928 - 55047 Querceta <strong>di</strong> Seravezza (LU)<br />
Cell. +39 328 1351367 - donato.valluzzi@libero.it - Facebook: Donato Valluzzi<br />
172
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
DONATO VALLUZZI<br />
La seduzione della violenza, 2015, tecnica mista su filo spinato<br />
intrecciato a mano, cm. 112x50<br />
L’Italia che va, l’Italia che viene, 2015, tecnica mista su legno<br />
multistrato, cm. 80x110<br />
scultori a Campomaggiore (PZ) realizzando la<br />
scultura “L’Emigrante”, in pietra naturale, <strong>di</strong><br />
due metri <strong>di</strong> altezza.<br />
Nel 2008 scolpisce “Il Seminatore”, monumento<br />
in pietra naturale <strong>di</strong> 2,30 metri <strong>di</strong> altezza,<br />
realizzato per il comune <strong>di</strong> Trivigno (PZ);<br />
ed una scultura murale <strong>di</strong> 2,70 metri <strong>di</strong> altezza<br />
e 7 metri <strong>di</strong> lunghezza realizzata per un salone<br />
<strong>di</strong> coiffeur a Potenza.<br />
Nel 2012 risulta vincitore del primo premio<br />
per la selezione alla Biennale d’Arte Internazionale<br />
<strong>di</strong> Roma presso il Museo delle Antiche<br />
Genti <strong>di</strong> Lucania Vaglio Basilicata (PZ) con la<br />
scultura “Attraverso l’Italia”.<br />
Nel 2014 espone presso la prestigiosa Biennale<br />
d’Arte internazionale <strong>di</strong> Roma, Sale del Bramante,<br />
piazza Navona e dal 1 febbraio al 30<br />
marzo partecipa ad una collettiva presso la galleria<br />
Intrecciarte <strong>di</strong> Pietrasanta (LU), con l’opera:<br />
“Attraverso l’Italia”.<br />
Nel 2015 partecipa ad una collettiva presso la<br />
Galleria Intrecciarte con l’opera: “L’Italia che<br />
va, l’Italia che viene” e si classifica secondo al<br />
concorso artistico nazionale Torano giorno e<br />
notte presso Torano (MS) con l’installazione<br />
“A lunga conservazione”.<br />
Dal 1 novembre al 30 <strong>di</strong>cembre partecipa ad<br />
una collettiva presso la Galleria Intrecciarte,<br />
con l’opera “La seduzione della violenza”.<br />
173
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
PAOLO VANNUCCHI<br />
Adamo ed Eva, 2014, gres, cm. 16x10x6<br />
Ènato nel 1945 a <strong>Lucca</strong>, dove ha conseguito<br />
il <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> maestro d’arte per la ceramica<br />
presso il locale Istituto d’arte. Successivamente<br />
si è <strong>di</strong>plomato presso il Magistero<br />
d’Arte <strong>di</strong> Firenze. Ha insegnato educazione<br />
artistica nella scuola me<strong>di</strong>a e coltivato costantemente<br />
la passione per la ceramica. Ha presentato<br />
le sue opere in mostre personali e collettive<br />
in Italia e all’estero. Le sue ceramiche<br />
sono esposte in luoghi pubblici e collezioni<br />
private. È annoverato fra i protagonisti nel volume<br />
“Novecento ceramiche italiane” vol. III a<br />
cura <strong>di</strong> Emanuele Gaudenzi.<br />
“Come spiegare cosa si prova aprendo il forno<br />
a fine cottura? Puoi usare tutta la tua esperienza<br />
nel modellare la terra, nell’accostare e mescolare<br />
gli smalti e i colori, ma il fuoco crea<br />
ogni volta nuove sorprese, anche deludenti,<br />
ma sempre emozionanti”.<br />
Paolo Vannucchi<br />
Via Sarzanese, 1906/a - 55100 Ponte San Pietro (LU)<br />
Tel. 0583 59284 - Cell. 347 0644158 - paolo.vannucchi@yahoo.it<br />
174
<strong>Artisti</strong> <strong>di</strong> <strong>Lucca</strong> e del suo territorio<br />
PAOLO VANNUCCHI<br />
Cavaliere azzurro, 2013, maiolica, cm. h 65<br />
Gozzo, 2015, gres, cm. 30x11,5x12<br />
175
Q<br />
uesto <strong>libro</strong> è un frutto prezioso, che abbiamo<br />
amato fin dal suo essere ancora seme, giorno per<br />
giorno, con fatica e passione. In queste pagine, tutto<br />
gravita attorno a ciò che gli artisti hanno voluto e saputo<br />
mettere al mondo, quelle parti <strong>di</strong> loro stessi chiamate<br />
opere, che sono da sempre il viatico migliore per la<br />
nostra umana avventura.<br />
Marco Palamidessi<br />
ISBN 978-88-6039-368-5<br />
E 15,00 (IVA inclusa)