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Numero 10/2006 in questo numerorevidenzaIL GIORNALE DELLAPdei Medici e degli Odontoiatri35 Più auguri di prima6 Comunicazione e valori positivi7-8-9 Pensioni: tema che infiamma il dibattito10-11 2006: un anno importante per la previdenza12 Procedure informatiche Enpam14-15 L’intervista: la chirurgia vascolare16-17 Linee-guida e ricerca genetica18-19 Immigrazione, turismo e salute pubblica20 Assenze per maternità e ferie21 Aeronautica e trasporto sanitario d’urgenza22-23 Stress e psichiatria24-25 La missione umanitaria “Ridare la luce”26 Igiene in corsia27 Si celebra il 11828 Edentulia: un problema italiano?32-33 Medici illustri: William Harvey34-35 Il lato oscuro della vecchiaia36 Mostre in Italia37 Art Verona 200638-39 Libri recensiti42-43 Evidenze su Internet44 Accadde a… Dicembre46 Aziende e tecnologia informatica47-55 Congressi, convegni, corsi56 Letteratura scientifica57 In-Editoria58-59 Vita degli Ordini60 Le erbe61 I fiori62 Francobolli tra passato e presente63 Ricerca: bestrofina e olfatto65 Emicrania e obesità67 GB: liste di attesa70 Cinema: l’arte del trailer71 Musica: canzoni di Natale72 Scatti antichi: in giro per Roma73 Immagini del passato74 Notizie75 Inglese: lingua del futuro?76-77 Lettere al Presidente78 Danno da mancata interruzione di gravidanza79 Spulciando qua e làL’incisione pubblicata in copertina ci porta a un grande problema che da sempreaffligge l’umanità: le infezioni ospedaliere. L’incisione si riferisce alla metà del XIXsecolo. In quegli anni la medicina progrediva celermente in tutti i campi, mal’assistenza ai malati era ancora in condizioni deplorevoli. Le riforme ebbero inizio inGermania, dove un pastore protestante, Theodor Fliedner, creò la prima scuola perinfermiere, che servì di modello a tutti gli analoghi istituti sorti poi un po’ ovunque. Ungrande benefattore dell’umanità fu l’ostetrico ungherese Ignazio Philipp Semmelweis,il quale, avendo riconosciuto la causa della mortalità puerperale, fino allora altissima,prescrisse nel suo reparto dell’ospedale di Vienna lavacri delle mani a medici einfermieri e disinfezione dei locali con cloruro di calcio. Fu avversato dai colleghi, chegiudicarono un affronto l’obbligo di lavarsi le mani. Eppure, troppo spesso l’infezionedelle ferite rendeva vani interventi chirurgici perfettamente riusciti.SOMMARIOLa Redazioneaugura ai lettorii migliori auguridi Buone Feste
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5EDITORIALEdi Eolo ParodiPIÙ AUGURI DI PRIMAAncora una volta, per mia fortuna, mi accingo a salutare i medici, gli odontoiatri e leloro famiglie.Un altro anno è passato troppo veloce, con tanti problemi e tante passioni.Noi abbiamo agito conformemente al piano di legislatura, approvato ad unanimità dal ConsiglioNazionale.A tal fine il bilancio pre-consuntivo che abbiamo stimato, è ancora migliore dei precedenti.Il bilancio preventivo, che è stato approvato, traccia le linee fondamentali dei nostri atti per ilprossimo anno, un anno speciale perché festeggeremo il 70° anno di Fondazione dell’Ente.Descriveremo tutto ciò che è avvenuto nell’ultimo Consiglio Nazionale, nel prossimo numerodi questo giornale.Anche in questo campo ci sarà una novità: il prossimo numero sarà in tante parti diverso, masoprattutto sarà senza pubblicità e stampato dalla società che ha vinto la gara.Ancora di più esso, sarà uno dei maggiori strumenti per la nostra comunicazione con tutti voi.Non voglio tediarvi con le continue e più disparate novità, che investono ed inguaiano il nostrosettore.Oggi voglio soltanto dare un forte abbraccio a tutti voi e a coloro che vivono con voi.Soprattutto mi rivolgo a chi è in difficili condizioni, riferite a qualsiasi motivo, a chi soffre e achi piange per le tante peripezie della vita.Io le capisco e sono soprattutto con loro.
6IN-FUTURONuove strategie EnpamComunicareper condividerevalori positividi Mario Falconi (*)Nell’articolo pubblicatonel precedente numero8 del nostro giornale (ricordiamoche questo è sempreconsultabile sul sito www.enpam.it),abbiamo già evidenziatoi pericoli che l’Enpam potrebbeessere costretto ad affrontarein un contesto nel qualetroppi sono i colleghi che nonne hanno una percezione positiva.Senza dubbio il pericolomaggiore è rappresentatodalla “voglia”che “qualcuno”potrebbe averedi riaccorpare lanostra seppur privatizzataFondazionea qualche strutturapubblica giàesistente o da istituire ex novocon diversi “assorbimenti”.Ecco dunque che abbiamo decisodi partire con una determinatae nuova strategia di comunicazione,infatti comunicarevuol dire mettere in comune:che cosa? Si può mettere incomune qualsiasi cosa, ancheinconsapevolmente valori negativi;ma ciò che rende realmenteimportante la comunicazionequale vero fattore propulsivodella vita sociale, è lacapacità di mettere in comunevalori positivi.L’Enpam da oltre un decennio,persegue una politica, sostenutada valori positivi di risanamentoe trasparenza, di solidarietàe di certezze per il futuro,anche se purtroppo ancoraRisanamentotrasparenzasolidarietàcertezzemolti colleghi sono ancorati avecchie percezioni.L’obiettivo dunque è quello dipoter incidere noi stessi sul nostrofuturo, e questo riusciremoa farlo se ci rafforziamo econsolidiamo sui tre percorsicomunicativi che ci interessano:i medici, prima di tutto, maanche i dipendenti ed il mondoesterno, usualmente chiamatodegli stakeholders.Avendo chiarol’obiettivo il Consigliod’AmministrazionedellaFondazione ha inun primo tempoindividuato le societàconsulentipiù idonee perun efficace progetto, IncentiveSpA e Inarea Srl e successivamenteha approvato nella suainterezza il progetto presentatocomposto da tre fasi, finanziandonela prima tuttora incorso.È stato istituito il “Consiglio diOrientamento”, organo tecnicodi supporto al CdA, che tral’altro verifica periodicamentel’attività di comunicazione, nonchémodalità e tempi di esecuzionedel progetto. Il Consiglioè composto da quattro managerinterni all’Ente e da duespecialisti delle società consulenti.Si sta chiudendo la prima partedi analisi con consecutiva definizionedella migliore strategia.Questa dovrà comunquevedere un rapporto più coesoe bidirezionale con i colleghisparsi su tutto il territorio italiano,una maggiore consapevolezzae possibilità relazionaleda parte dei dipendenti edinfine una più grande capacitàdi attivare rapporti istituzionaliin grado di incidere sulle dinamichedelle politiche previdenzialinel nostro Paese.Bisogna quindi lavorare su tuttie tre i fattori,ma con un comunedenominatoredi valori positivi,senza i quali lalinfa viene menoed un’organizzazioneappassisce,"si spegne".Occorre quindi sempre impegnarsiper evitare di lavorare inmaniera autocentrata, utilitaristicae incoerente.Per perseguire grandi risultatibisogna anche applicare unavalutazione continua della qualitàdei servizi offerti.In ogni caso, all’interno di unacomunità, di una struttura complessaquale la stessa FondazioneEnpam, occorre che sia chiarolo scopo per cui l’organizzazioneesiste e che l’obiettivo daperseguire sia vissuto da partedi tutti quale valore interiorizzato.In tale contesto il successoè certamente garantito e tuttipotremo guardare con più serenitàal nostro futuro.(*) Vice PresidenteVicario EnpamSocietàconsulentiper progettiefficaci
7Un problema vitale per l’EnpamPensioni: tema cheinfiamma il dibattitopolitico e socialeLo affronta Alberto Volponi, direttore generale della Fondazione,facendo il punto sull’attuale situazione previdenziale del nostroEnte. Il fenomeno dell’invecchiamento demografico pone unaserie di preoccupanti problemi di non facile soluzionePREVIDENZA-INdi Giorgio Bartolomucci (*)In Italia il tema della riforma dellepensioni sta infiammando ildibattito politico e sociale.Poniamo alcune domande al nostrodirettore generale dott. AlbertoVolponi, per orientarci fradifficoltà e modelli di riorganizzazionepossibili.Perché oggi si parla così tantodi pensioni, molto più chenel passato?È indubbio che i sistemi pensionisticiobbligatori siano fra lemaggiori conquiste sociali delnostro tempo e che abbiano ridottoil rischio di povertà tra glianziani migliorando la salute edil benessere generale delle popolazioni,contribuendo così adincrementare la speranza mediadi vita. La partecipazione forzosadei lavoratori al sistema previdenzialegiustifica la promessa,fatta dal sistema stesso, percui i contribuenti, quando diverrannoa loro volta quiescenti, oi loro superstiti, fruiranno di unequo trattamento previdenziale.Il nostro però, come la maggioranzadei sistemi pensionisticipubblici obbligatori, non soloeuropei, è un sistema a ripartizionein cui il presupposto èl’equilibrio fra le risorse disponibilie quelle impiegate per ilpagamento delle pensioni, unevento che si realizza solo incondizioni di invarianza nellacomposizione delle quote demografichedegli attivi e degliinattivi. E sebbene le cause dellacrisi del nostro sistema pensionisticosiano numerose, articolatee complesse, lo squilibrioè stato essenzialmente determinatodal calo della natalità e dalcostante aumento dell’aspettativadi vita.Può chiarirci il concetto?Dopo i favorevoli trend demograficidei decenni immediatamentesuccessivi al dopoguerra,a partire dagli anni ‘70 in tuttii paesi più industrializzati si registraun processo di progressivoinvecchiamento delle popolazioni.Le recenti indagini dell’Istatci dicono che il fenomenoriguarda significativamentel’Italia: nel 2000 la popolazioneanziana (individui con 65 anni epiù) era di circa 10,396 milioni,pari al 18,1% dell’intera popolazioneresidente; nel 2030 glianziani italiani saranno pari al28,20% e nel 2050 al 33%.Più longevi e migliori condizionidi vita, non è positivo?Certo. Vivere più a lungo è unfatto positivo, ma oggi che parliamodi pensioni il fenomenodell’invecchiamento della popolazionediventa di valenza negativain quanto concorre, insiemeal fenomeno del decrementodelle nascite, a una diversa composizionedelle classi di età dellapopolazione, con prevalenzadegli anziani su giovani e adul-(segue a pag. 8)
8PREVIDENZA-INti. Con un progressivo aumentodei costi dello Stato sociale edinamiche di spesa fra le qualimi limito a ricordare quella connessaall’incremento degli anniin cui, dopo il pensionamento,gli anziani sono a carico dellapopolazione attiva.Ci può fornire alcuni dati ?Già oggi il sistema pensionisticoitaliano è molto oneroso, impegnandorisorse quantificatefra il 13,8% ed il 15,7% del PIL.Nel 2040, la spesa pensionisticavedrà un costante aumento,secondo in Europa solo all’Austria.Con l’invecchiamento aumentanoil rischio e la frequenzadelle malattie e delle invalidità,soprattutto quelle che comportanocure costanti o praticheriabilitative di lunga durata. Ciòsi traduce in maggiori oneri acarico del Servizio Sanitario Nazionalee, in definitiva, dell’interacollettività. Dal 1980 al 2004l’indice di dipendenza economicadegli anziani è passato dal20,3% del 1980 al 29,4% del2005, il che equivale a dire chesostentamento e benessere deglianziani hanno impegnato all’incirca1/3 del reddito prodottodagli attivi, mentre nel 1980ne impegnavano un 1/5, e si stimache arriveranno al 66% nel2050.Quale sistema previdenzialeper una società che invecchiarapidamente?Per mantenere l‘equilibrio dei sistemidi sicurezza sociale, c’èl’esigenza di compensare le dinamicheindotte dai trend demograficiprovvedendo ad unarevisione del sistema. È chiaroche non v’è una sola e univocasoluzione e in Occidente l’approcciopiù comune è consistitoin un mix di provvedimenti.A livello macroeconomico si cercadi incrementare l’occupazionee la produttività perché laprevidenza è l’altra faccia delmercato del lavoro. Se non sicrea occupazione, se cresconoSistema a contribuzione definitadisoccupati, precarietà e povertà,ancor più il sistema previdenzialeè in crisi. Nello specifico sonostate adottate soluzioni di tipoparametrico, come l’allungamentodell’età lavorativa e/ol’elevazione dell’età legale dipensionamento, o soluzioni ditipo strutturale modificando ilsistema di calcolo delle prestazioni.Premesso che generalmentesi è voluto evitare di ricorrereall’inasprimento dellacontribuzione a carico delle giovanigenerazioni, già molto elevatain rapporto alle economiedi scala dei singoli Stati europei,al fine di garantire anche in futuropensioni «adeguate» e «sostenibili»molti Paesi (Belgio, Danimarca,Finlandia, Francia, Grecia,Irlanda, Lussemburgo, PaesiBassi, Portogallo, Spagna eSvezia) sono ricorsi a strumentidi accumulo di riserve finanziariepreordinate a far fronte aglioneri pensionistici futuri. Italia eSvezia invece (quest’ultima inaggiunta all’adozione di strumentifinanziari di accumulo)hanno adottato riforme strutturalidegli schemi di trattamentopensionistico. Ciò ha comportatol’abbandono - dopo un ampioregime transitorio per la tuteladei diritti acquisiti - delloschema della pensione commisurataalla retribuzione del lavoratore,per assicurare invece unaprestazione commisurata allacontribuzione della sua interaattività lavorativa. Si tratta di unoschema che pone più rigorosivincoli di corrispondenza tracontributi versati e prestazionespettante, con intrinseca garanzia,quindi, di futura solvibilitàdi detto regime.Cosa significa sistema contributivo?Si tratta di uno schema di trattamento,introdotto dalla Lg. 8agosto 1995, basato su un sistemadi calcolo contributivo comemetodo ordinario di calcolodelle future pensioni, che consentedi governare meglio laspesa pensionistica, perché laprestazione si calcola sui contributiversati, rivalutati sulla mediaquinquennale del PIL. Il rateodi pensione è, quindi, determinatoapplicando un coefficientedi trasformazione che tieneconto delle aspettative di vita.La legge ha, inoltre, reso obbligatorial’adozione del sistemacontributivo soltanto per gliistituti pubblici gestori di formedi previdenza obbligatoria. Tuttaviaanche alcuni enti previdenzialiprivatizzati dal D.Lgs. n.509/1994 (Cassa Commercialisti,Cassa Ragionieri, Cassa Geometrie, per casistiche particolari,Inarcassa e Cassa Forense)hanno optato per questo sistemadi calcolo delle future prestazioni.Ma è indubbio che lepensioni calcolate col sistemacontributivo sono solo potenzialmenterispettose dell’obbligostabilito dalla Costituzione digarantire l’adeguatezza delle futurepensioni. Un obbligo infattisi può dire mantenuto soltantose si valuta il trattamentopensionistico globale del lavoratorequiescente, ossia la possibilitàche al trattamento derivantedalla previdenza obbligatoriadi base (I Pilastro) si aggiunganoquelli derivanti da formevolontarie di previdenza complementare(II Pilastro).
Parliamo delle pensioni integrative?La Lg. 335/1995 ha istituzionalizzatola previdenza complementare,già introdotta in Italiacon il D.Lgs. 21 aprile 1993,n. 124, come secondo pilastroPensioniintegrative:si cominciaa discuterne9del sistema pensionistico, perconcorrere a realizzare la tutelaprevidenziale stabilita dall’articolo38 della Costituzione. Piùrecentemente la Lg. 243 del 23agosto 2004, ha previsto chegli enti previdenziali privatizzatipossono provvedere a costituireanche direttamente formepensionistiche complementari,sia pure con l’obbligo dellagestione separata. È una possibilitàdi cui, anche in Enpam,si sta valutando fattibilità e gradimentopresso gli iscritti, attesoche l’adesione a fondi di previdenzacomplementare è volontaria.Come si presenta la situazioneprevidenziale per imedici?Il vigente quadro giuridico haconsentito all’Enpam di mantenerelo schema di finanziamentoa ripartizione sul quale si basanoi quattro Fondi di previdenzagestiti e, quindi, sino ad oggisono quasi immutati gli schemidi trattamento in uso. Per ilproblema della futura sostenibilitàfinanziaria si è seguita la viadella ricapitalizzazione delle riservetecniche dei fondi, finanziatacon gli annuali avanzi dibilancio determinati dai forti rendimentida patrimonio derivantida una accorta politica di gestione.Favorevole impatto è statodeterminato anche dai recentiaumenti contributivi recati dagliaccordi di categoria.E il futuro?Non prevedo sgradite sorpreseper gli iscritti Enpam. Sarà necessario,inevitabilmente, anchein relazione alle dinamiche demografiche,introdurre correttivisul versante contributivo e/oprestazionale, la cui incidenzapotrebbe essere mitigata da unauspicabile allargamento dellaplatea dei contribuenti. Bisogneràdecidere con lungimiranza econ grande equilibrio, qualitàche fino ad ora gli amministratoridell’Enpam hanno saputodimostrare.(*) Dirigente EnpamPREVIDENZA-IN
10PREVIDENZA-INÈ tempo di consuntivi2006: anno importanteper la previdenza EnpamLa nostra Fondazione deve affrontare quasi in continuazionesfide significative per garantire nel modomigliore la copertura presente e futura dei propri assicuratidi Ernesto del Sordo (*)Fine dell’anno: tempo di consuntiviper la previdenza Enpam,che è tenuta ad affrontaresfide significative pergarantire sempre nel modo migliorela copertura presente e futuradei propri assicurati. Sonostate molte le sollecitazioni provenientidall’esterno (sentenze,norme di legge, ecc.) e dalla categoria(richieste degli iscritti,nuovi Accordi di categoria nazionalie locali) ad essere recepiteed indirizzate all’interno delladisciplina regolamentare deiFondi. Se ne possono qui riassumerealcune, come utile promemoriaper gli iscritti ed i pensionati,ed al fine anche di dareun’immagine, per quanto parziale,dell’impegno profuso nell’interessecomune.Va subito dato conto di due importantiprovvedimenti assuntidal Consiglio di Amministrazione,i quali, tuttavia, intervenendosui Regolamenti dei Fondi,non esplicano ancora i loro effettiperché attendono la ratificadelle Autorità vigilanti (ministerodel Lavoro e della previdenzasociale e ministero dell’Economia).Dell’avvenuta approvazionesaranno tempestivamentenotiziati gli iscritti con glistrumenti a disposizione (il nostroGiornale, il sito Internet,eccetera).Innanzitutto, con il parere favorevoledel Comitato consultivodel Fondo della libera professione,è stata eliminata la normache impedisce il riscatto degli annidi laurea e di specializzazioneai liberi professionisti che sonoiscritti ad altri Fondi di previdenzaobbligatoria, compresi quellidell’Enpam. In questo modo anchequanti svolgono un’attivitàdipendente o convenzionata,spesso con volumi d’affari inferioririspetto a quella libero professionale,potranno migliorarela loro posizione presso la “QuotaB” del Fondo generale.Il Consiglio di amministrazioneha poi deliberato l’adozione, afar data dal 1° gennaio 2007,dei nuovi coefficienti di capitalizzazioneper il calcolo della riservamatematica. Si tratta deicoefficienti moltiplicativi (legatial sesso, all’età ed all’anzianitàcontributiva degli iscritti) che vengonoutilizzati per il calcolo delcosto del riscatto e della ricongiunzione.Tali coefficienti sonostati rideterminati in funzionedella mutata aspettativa di vita(oggi la vita media è sensibilmentepiù lunga di venti anni fa,quando furono calcolati gli attualicoefficienti): tale operazionecomporterà da un lato l’aumentodel costo delle operazioniin questione (fra il 18 ed il40%, a seconda dei casi), dall’altrofavorirà la stabilità dellegestioni, evitando l’accumulo diun pericoloso debito previdenzialeocculto.Sono stati poi adottati altri provvedimentiche, non necessitandodi approvazione ministeriale,esplicano già i loro effetti.E’ stata innanzitutto semplificatala procedura di riscossione delcontributo al Fondo della liberaprofessione, per versamenti di ridottaentità. Infatti, è stato stabilitodi non procedere all’emissionedei bollettini Mav per la riscossionedei contributi di importoinferiore al minimo previstoper le imposte dirette (per il2006, tale importo è pari a 12euro). I contributi inferiori al suddettolimite vengono consideraticome effettivamente versatidall’iscritto mediante accreditofigurativo sulla posizione del pro-
11Stabilitàdelle gestioninel brevee medioperiodofessionista. In questo modo, laFondazione ha contenuto le proprieattività operative, ed il professionistainteressato ha evitatocomplicazioni burocratiche;tutti gli utenti coinvolti sono staticomunque informati dagli Ufficicon una specifica comunicazione.Sempre con riferimento alla“Quota B” del Fondo Generale,va rilevato che nel corso del primosemestre dell’anno 2006 ilDipartimento della previdenza,conformemente a quanto richiestodai competenti Organi dellaFondazione, ha compiuto le attivitàamministrative e di analisinecessarie per l’attivazione delcollegamento con l’archiviodell’Anagrafe tributaria, finalizzataal recupero di un correttorapporto assicurativo degliiscritti. In particolare, a seguitodi accordi intercorsi per le vie breviè stata formalmente richiestal’autorizzazione all’accesso ai datifiscali relativi agli anni di imposta2000 e successivi. L’Anagrafetributaria ha dato positivoriscontro a tale richiesta.Sono pronte per l’invio le primelettere volte a contestare comportamentievasivi od elusivi dell’obbligocontributivo: va ricordatoche quanti non versano ildovuto, oltre a porre in essereun atto illecito, provocano undanno a se stessi, diminuendo laloro pensione futura, nonché aipropri colleghi, impoverendo lerisorse del Fondo.Inoltre, è stato definitivamentechiarito l’atteggiamento dellaFondazione in ordine ai riflessiprevidenziali della variazione dell’imponibilefiscale, legata da unlato a diversi istituti introdotti neltempo dal legislatore (concordatopreventivo, pianificazione fiscaleconcordata, programmazionefiscale triennale), e dall’altroda eventuali meccanismi presuntividi determinazione del reddito,quali, ad esempio, gli studidi settore. Ebbene, a tale propositoè stato stabilito che gliiscritti sono tenuti a dichiarare,ai fini della determinazione delcontributo dovuto alla “QuotaB” del Fondo generale, il redditoprofessionale effettivamenteprodotto -quale risulta dalla dichiarazionefiscale- al netto dellesole spese sostenute per produrlo.Al fine della determinazionedell’imponibile previdenziale,pertanto, non assumonorilievo gli istituti agevolativi o presuntiviintesi a definire l’imponibileai fini fiscali. Tale soluzioneè stata adottata, grazie all’autonomianormativa dell’Enpam,nell’interesse della Fondazione,che potrà quindi contare sempresu un gettito contributivocerto e costante nel tempo, e degliiscritti medesimi, che non“sarannopiù costretti a ulterioricomplicazioni burocratiche legatealla diversa articolazione individualedel loro rapporto con ilfisco.Nel corso del 2006 sono pureentrate definitivamente in vigore,grazie, all’intervenuta approvazioneministeriale, anche alcuneimportanti misure approvatedal CdA negli anni precedenti.In primis, sono oggi operativi gliinterventi correttivi, deliberati nel2004, volti ad aumentare la stabilitàdelle gestioni nel breve-medioperiodo, e consistenti in unaumento del prelievo previdenzialesui compensi (realizzato soprattuttoper il tramite dei nuoviAccordi collettivi dei professionisticonvenzionati) ed in una rideterminazionedei rendimentidei versamenti contributivi.I ministeri hanno proceduto ancheall’approvazione di una modificaal Regolamento del Fondodi previdenza generale che,oltre a semplificare notevolmentel’attività interpretativa degliiscritti e dei loro consulenti fiscali,consentirà certamente in futurodi ampliare la base imponibiledel contributo al Fondo dellalibera professione. Infatti, sonostati aboliti tutti i riferimentialla disciplina fiscale ed è statochiarito che l’imponibile previdenzialeè costituito dal redditoderivante dall’esercizio, anche informa associata, della professionemedica e odontoiatrica, nonsoggetto ad altra copertura previdenzialeobbligatoria ed al nettodi una quota delle spese sostenuteper produrlo. Concorrono,altresì, a formare tale redditoi compensi, anche se equiparatiai fini fiscali ai redditi di lavorodipendente, che derivanodallo svolgimento di attività attribuiteall’iscritto in ragione dellasua particolare competenzaprofessionale. Con questa nuovaformulazione, dunque, si svincolail Regolamento da ogni legamecon le norme esistenti e siconsente di attrarre a contribuzioneEnpam non solo tutte lefattispecie professionali già esistenti,ma anche quelle che potrebberoessere successivamenteintrodotte dal legislatore.Nell’articolo che segue forniamoaltri importanti dati relativi all’attivitàdella Fondazione. ■(*) Vice Direttoregenerale EnpamPREVIDENZA-IN
12PREVIDENZA-INPositive previsioni per il prossimo annoProcedure informaticheche sono già operativedei consuntivi2006 in materia diL’illustrazioneprevidenza, contenutinell’articolo delle pagine precedenti,prosegue con la presentazionedi nuovi importanticapitoli.Tra i provvedimenti legislativiemanati nel corso dell’anno,infatti, assume rilievo il DecretoLegislativo 2 febbraio 2006,n. 42 che, in attuazione delladelega contenuta nella legge243/2004, ha disciplinato la“totalizzazione” dei periodi assicurativi.A cura del Dipartimentodella previdenza è stata,perciò, avviata l’analisi deinumerosi e complessi problemiconnessi alla concreta applicazionedell’istituto: le soluzioniche saranno adottatecontempereranno, certamente,le limitazioni imposte dallenorme con i legittimi interessidegli iscritti.Negli ultimi mesi del 2006 sonopoi divenute operative lenuove procedure informaticherelative al conteggio degli oneridella ricongiunzione e dei riscattidi allineamento sui diversiFondi dell’Ente. Specie perquest’ultimo istituto, attivatonei primi mesi del 2004, si èaccumulato un costante arretratonelle more della messa aregime dei necessari supportiinformatici. Per andare incontroalle legittime aspettative diquanti hanno già presentato larelativa domanda il dipartimentodella Previdenza sta predisponendouno specifico pianodi rientro che dovrebbe consentirel’azzeramento dell’arretratoentro il primo semestredell’anno 2007, nonché la correntezzadella liquidazione dellesuccessive domande entronormali tempi tecnici.Nuovi bilancitecnicidei Fondinel 2007Il piano di rientro è tanto piùnecessario se si considera il notevoleaumento delle domandedi riscatto (anni di laurea,specializzazione, periodi precontributivi,allineamento) chesi sta registrando in questi ultimimesi e che, verosimilmente,proseguirà fino alla fine dell’anno.Com’è noto, infatti, dal1° gennaio 2007 entreranno invigore i nuovi coefficienti di capitalizzazioneper il calcolo deglioneri connessi a riscatto ericongiunzione contributivache, a parità di beneficio fiscale,comporteranno l’aumentodei costi a carico dell’iscritto.Da ultimo va ricordato che al31 dicembre 2006 si completeràun nuovo triennio dell’attivitàdella Fondazione ai finidel prescritto obbligo di redazionedel bilancio tecnico. L’art.2, comma 2 del decreto legislativo30 giugno 2004, n. 509recita infatti: “la gestione economico-finanziariadeve assicurarel’equilibrio di bilanciomediante l’adozione di provvedimenticoerenti alle indicazionirisultanti dal bilancio tecnico,da redigersi con periodicitàalmeno triennale”.Nel corso del 2007, quindi, sarannoredatti i nuovi bilanci tecnicidei Fondi Enpam: dalle lororisultanze potranno trarsi utiliindicazioni sullo stato di salutedelle diverse gestioni, nonchésugli eventuali ulterioriprovvedimenti da adottare perassicurare l’equilibrio finanziariodei Fondi, a garanzia deitrattamenti dei pensionati e ditutti gli iscritti, attuali e futuri.Ma non solo previdenza. Ancheper l’assistenza, nel 2006,sono state assunte significativeiniziative.Sulla base del monitoraggioeseguito dagli uffici sulla gestione,ed in considerazionedelle risorse economiche disponibili,si è ritenuto di dover razionalizzaree di poter potenziarela tutela assistenziale a favoredegli iscritti.Sono state, perciò, predispostemodifiche ai regolamenti ed èstato avviato il relativo iter proceduraledi approvazione chedovrebbe concludersi entrol’anno con delibera del Consigliodi Amministrazione.Bilancio positivo, dunque, perla previdenza Enpam nella consapevolezzache gli anni a venireci riservano sfide semprepiù ardue. Dovremo esserepronti ad affrontarle con responsabilitàed equilibrio nell’otticadi assicurare un serenofuturo previdenziale ai medicied agli odontoiatri. ■E. d. S.
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14L’INTERVISTAIl prof. Bruno SalvatiBruno Salvati, Professore associato presso il Dipartimentodi Scienze Chirurgiche dell’Università di Roma “La Sapienza”.Chirurgo generale e vascolare, vice direttoredella I Scuola di specializzazione in Chirurgia vascolare.Allievo del professor Giorgio Di Matteo, ha sostenutogli studi presso “La Sapienza” e, prima di essere strutturatonel Dipartimento di Scienze chirurgiche del PoliclinicoUmberto I, ha lavorato all’estero, in Francia,presso strutture di chirurgia vascolare e d’urgenzaLe mani sull’aorta:Un ambito, la chirurgia vascolare, nella qualeil progresso delle tecnologie non deve fardimenticare la così detta chirurgia tradizionaledi Carlo CiocciQuali sono le principalipatologie cheosservate?Nell’ambito della chirurgiavascolare osserviamo soprattuttopatologie dei tronchisopra aortici che rappresentanosicuramente una grossaparte dei nostri interventinell’ambito della prevenzionedell’ictus cerebrale. Contali interventi,infatti, possiamorendere ai pazienti grossiservigi non solo quo advitam, ma anche e soprattuttoquo ad valitudinem. Aparte questo, osserviamomolta patologia aneurismatica,dell’aorta addominalein particolare, e patologiedegli arti inferiori. In urgenza,poi, ci troviamo di frontead aneurismi in fase di rotturaed ischemie acute di varidistretti.È vero che questo generedi interventi sono sempremeno invasivi?Per rispondere alla domandadevo fare un salto indietronel tempo perché la mia storiaprofessionale è piuttostoarticolata. Nel 1989 iniziai asvolgere un’attività che aquei tempi era consideratapionieristica: la chirurgiaendovascolare. Si tratta diuna chirurgia che corregge leDialogareper averela fiduciadel pazientestenosi di vari distrettimediante angioplastiche oposizionando stent. Tale trattamentosi fa a tutt’oggi ingenere attraverso l’arteriafemorale con l’nserimento divari “devices” atti a correggerestenosi o dilatazioni; insintesi una chirurgia pocoinvasiva e radio guidata.Attualmente tali tecnichesono ancora valide?Oggi continuiamo a svolgeretali metodiche in tandem coni nostri radiologi, con i qualicollaboriamo in modo dapoter offrire al paziente risultatiottimali.Le nuove tecniche operatoriesono valide indipendentementedal paziente?La tecnologia incalza, ma èopportuno sottolineare unaspetto. Personalmente, essendoper mia natura curioso,sono un amante delnuovo. Quando nel 1989andai per la prima volta aNancy, dove due colleghisvolgevano la chirurgia endovascolare,mi sentii esaltatodalla possibilità di svolgereun intervento con tecnicheche non prevedevano l’aperturadell’addome ed avevanouna breve durata. A tutt’oggiconfermo che sono stati fattinotevoli passi avanti, marispetto alla tecnologia cheavanza credo che un medicodebba mantenere una serenitàdi giudizio per sceglierela cosa migliore per i pazientisenza lasciarsi prendere lamano dal tecnologismo. Dicoquesto per significare che latecnologia non deve rappresentareun fine ma solo un
mezzo per migliorare le nostreperformances.Un esempio di questa tematica?Gli aneurismi dell’aorta addominalesottorenale operati pervia endovascolare, cioè conposizionamento di endoprotesiattraverso l’arteria femorale,sono giustamente in aumentoper guarire“ma non tutti i pazienti possonobeneficiare di tale metodica.Pazienti particolarmenteanziani e/o con rischio cardiocircolatorioelevato sicuramentetrarranno beneficiodal posizionamento di un’endoprotesi;di contro pazientigiovani con una spettanza divita piuttosto lunga non riuscirebberoa liberarsi dellapatologia se non con la radicalitàdella chirurgia tradizionale:una protesi aortica“open” dura più di trentaanni.Parlare di nuove tecnologiesuggerisce una domandasulla formazione professionale.Personalmente, in qualità didocente universitario, mioccupo di formazione sia deglistudenti che degli specializzandi.È evidente che una formazioneal passo coi tempipermetterà di avere medicialll’altezza delle situazioni.Quando si insegna però non vadimenticata la chirurgia tradizionale,altrimenti avremo unchirurgo “monco” che sa usarecateteri e robotica e non satenere in mano il bisturi.15con il paziente si esauriscein sala operatoria?A volte credo sia così. Personalmentecon il pazientecerco di instaurare sempre unrapporto umano, anche sequesto è difficile. Il rapportotra medico e paziente deveessere fiduciario e perchéaccada questo il chirurgo deveavere la sensibilità per capireCome dicevanoi nostri cliniciil 60 per centodella diagnosista nell’anamnesiquali sono le aspettative delpaziente, che tipo di rapportoha questo con la strutturaospedale. Dopo quasi trentaanni di vita professionale homaturato una certa esperienzaper cui riesco, il più delle volte,a trovare la chiave per comprenderela psiche del pazientee catturare la fiducia sua edei suoi parenti.Tutto questo riesce a trasmetterloai suoi studenti?Quando svolgo le lezioni aglistudenti del quinto anno, ripetospesso che le persone sirecano dal medico per averedelle risposte ed il medicodeve essere sempre pronto edisponibile a dare questerisposte. Se non si ha dentro lavoglia di instaurare tale rapportoallora non si può affrontarela professione, perché ilcolloquio con il paziente èparte integrante di essa. Ed èuna delle parti più belle. Comedicevano i nostri clinici, citoBeretta Anguissola clinicomedico a Roma, il 60 percento della diagnosi sta nell’anamnesi,cioè nella chiacchieratache si fa con il paziente.L’importante è sapere evolere ascoltare, affinché ilpaziente quando parlerà delsuo stato di salute non ricordisolo in quale struttura è statooperato, ma soprattutto chi loha operato. ■L’INTERVISTAÈ vero che tra il chirurgo edil paziente si instaura spessoun rapporto distaccato?In altre parole, il rapporto
RICERCA GENETICA16Presentate a Roma all’Istituto Superiore di Sanità a RomaLinee-guida per regolamentarela ricerca geneticaMesso a punto da un pool di esperti lo strumento cui farannoriferimento sia i ricercatori che intendano preparare progettidi ricerca genetica sia i Comitati Etici che li dovrannovalutare. La speranza è che in tempi brevi arrivino farmaci“personalizzati” per categorie particolari di pazientidi Andrea SermontiDa oggi tutti i ricercatoriscientifici impegnati nelleindagini e negli studigenetici sull’uomo dispongonodi apposite Linee guida per i protocolliclinici di ricerca genetica,elaborate dalla Società italiana digenetica umana (SIGU) e dallaFondazione Smith Kline (FSK). Esi tratta di un problema semprepiù importante e rilevante, vistoche le valutazioni di protocolli cheincludono analisi genetiche costituisconooramai una frazionecrescente tra quelle richieste aicomitati etici, e c’è una relativascarsezza di conoscenze genetichee mancanza di indicazionipratiche per orientarsi nel nuovocampo. La genetica, infatti, staentrando prepotentemente nellapratica clinica ed è giunto ilmomento di fare chiarezza, sialessicale che su come effettuarele sperimentazioni cliniche in modocorretto e “chiaro”. Le Lineeguida sono raccolte in un documentodi circa 100 pagine – corredateda tabelle, riquadri informativie figure – che affronta tuttele tematiche: dalle implicazionietiche, sociali e legali relativeai test genetici alla ricerca geneticasu minori ed incapaci, dallatutela della privacy alle bio-banchee le raccolte di campioni biologicifino ai potenziali rischi diuna ricerca genetica.Alla presentazione delle Lineeguida – introdotta dal Presidentedell’Istituto superiore di SanitàEnrico Garaci – hanno partecipatoil preside della Facoltà dimedicina dell’Università di Firenzee presidente della FondazioneSmith Kline Gian Franco Gensini,il direttore del Reparto di farmacologiabiochimica e dell’Unitàdi coordinamento dell’attivitàdi consulenza tecnico scientificadel Dipartimento del farmaco dell’ISSAnnarita Meneguz, il Pastpresident della Società italiana digenetica umana e ordinario diGenetica molecolare all’Universitàdi Verona Pier Franco Pignatti,la responsabile Genetica clinicadella GlaxoSmithKline AntonellaPirazzoli, Antonio G. Spagnolo,Straordinario di Bioeticaall’Università di Macerata e StefanoVella, direttore Dipartimentodel farmaco dell’ISS.LE RICADUTEDELLA RICERCA GENETICALe malattie a componente geneticarappresentano la massimaparte della patologia umana neipaesi sviluppati, basti ricordare lemalattie cardiovascolari, l’obesità,l’asma e le malattie allergiche,il diabete, il morbo di Parkinsone la malattia di Alzheimer. Lacomponente genetica delle malattiecomuni può essere studiataattraverso protocolli di ricercaclinica genetica sottoposti ai comitatietici per approvazione.Queste ricerche saranno utili peril progresso medico-scientificoche può realizzare una migliorequalità di vita. Conoscendo infattila predisposizione individualealle patologie la persona potràesser indirizzata verso stili divita che riducono tale rischio biologico,sottoposte a controlli specificie precoci. Ma non è tutto.Nel 30-40% dei casi l’assunzionedi un farmaco è seguita dallacomparsa di effetti indesideratiquando, addirittura, non risultainefficace. E ogni anno sia in Europache in America almeno100mila persone muoiono peruna reazione avversa ad un farmacoe altri 2milioni di personepresentano una reazione indesideratasevera. Oggi, se non dovessefunzionare, ci si limita acambiare il farmaco, anche sequesto rappresenta un modo obsoletodi procedere perché comportasprechi e rischi per la salutedei cittadini. Una più appro-
fondita conoscenza del genomaci consente di affrontare meglioquesto problema e di “prevedere”in quali pazienti quel farmacofunzionerà e in quali potrebbeavere effetti potenzialmenteanche molto pericolosi. E ancoramolti farmaci in uso da annipotrebbero avere applicazioni incampi diversi della medicina indeterminati categorie di pazientiportatori di un particolare assettogenetico.Obiettivo del Documento è proprioquello di fornire una guidae degli indirizzi sia ai ricercatoricoinvolti nel disegno di studi clinicidi ricerca genetica che aimembri dei Comitati Etici impegnatinella loro valutazione ed aquanti lavorano nella ricerca geneticaapplicata al miglioramentodella salute umana, visto chealcune tematiche – quali, adesempio, le informazioni fornitesui campioni di DNA, le misureper la tutela della privacy e le informazionifornite sui rischi postidallo studio – sembrano esserequelle sulle quali i Comitati Eticiconcentrano le loro richieste dichiarimenti e modifiche.Le Linee guida si applicano a tuttigli studi clinici nei quali vieneprelevato un campione biologicoumano per una analisi geneticao genomica, sia che venganocondotti utilizzando metodisperimentali – ad esempio lasomministrazione di un nuovofarmaco del quale si vogliono valutarele influenze di polimorfismigenetici sulla risposta – chemetodi osservazionali per la determinazione,ad esempio, dellafrequenza di determinati polimorfismiin una certa popolazione.Le Linee guida sono state elaborateda un gruppo che rappresentain Italia le discipline e leesperienze più direttamente coinvoltenella ricerca genetica: daigenetisti umani ai bioeticisti, daimedici ai farmacologi, assieme arappresentanti dei cittadini, di comitatietici per la ricerca clinica,del garante della privacy, dell’IstitutoSuperiore di Sanità e delleaziende farmaceutiche. ■17Gli autori delle Linee guidaDr.ssa Teresa AnneccaUfficio del Garante della privacyProf. Adriano BompianiPresidente Società italiana per la bioetica e i Comitati eticiMembro del Comitato direttivo di bioetica del Consiglio d’Europa (CDBI) in rappresentanzadella Società italiana per la bioetica e i Comitati eticiSig. Roberto ButturaPresidente Movimento dei cittadini in rappresentanza del Movimento dei cittadiniDr.ssa Giliola CaloriRicercatore presso l’Ufficio ricerche cliniche dell’Istituto scientifico H. S. Raffaeledel Monte Tabor - Membro Statistico del Comitato Etico dell’Istituto scientificoH. S. Raffaele del Monte TaborDr.ssa Marisa Dell’AeraVice presidente Comitato etico Azienda ospedaliera Policlinico di Bariin rappresentanza del Comitato etico Azienda ospedaliera policlinico di BariProf.ssa Annarita MeneguzDirettore del reparto di Farmacologia biochimica e Unità di coordinamento dell’Attivitàdi consulenza tecnico scientifica, Dipartimento del farmaco, Istituto superioredi sanità - Esperto Italiano al Safety Working Party EMEAProf. Demetrio NeriOrdinario di Bioetica Università di MessinaCondirettore di “Bioetica- rivista interdisciplinare”Prof. Giuseppe NovelliOrdinario di Genetica medica Università di Tor Vergatain rappresentanza della Società italiana di genetica umanaMembro Comitato farmacogenetica presso l’EMEA (Londra)Prof. Pier Franco PignattiOrdinario di Genetica Molecolare Università di VeronaPresidente Società Italiana di Genetica Umana 2002-2005Presidente eletto European Society of Human Geneticsin rappresentanza della SIGU - Società Italiana di Genetica Umanaha coordinato il gruppo di lavoroDr.ssa Antonella PirazzoliResponsabile Genetica clinica GlaxoSmithKlineCoordinatrice Gruppo di Lavoro Genetica, Fondazione Smith Klinein rappresentanza della Fondazione Smith Klineha svolto la funzione di segretario ed ha redatto il testo del documentoDr. Giuseppe RecchiaDirettore Medico, GlaxoSmithKlinein rappresentanza di GlaxoSmithKlineDr. Paolo RizziniDirettore Generale Fondazione Smith Klinein rappresentanza della Fondazione Smith KlineProf. Antonio G. SpagnoloStraordinario di Bioetica, Università di MacerataMembro del Comitato Etico del Policlinico Universitario “A. Gemelli” Romain rappresentanza del Comitato Etico del Policlinico Universitario “A. Gemelli”,RomaProf. Pasquale SpinelliPresidente Federazione delle Società MedicoScientifiche Italianein rappresentanza della Federazione delle Società MedicoScientifiche ItalianeProf. Giampaolo VeloProfessore di Farmacologia, Università di VeronaDirettore Unità di Farmacologia Medica - Direttore Reference Centre for Educationand Comunication within the WHO program for International Drug Monitoring– Coordinatore Sezione di Farmacologia Clinica, Società Italiana di FarmacologiaRICERCA GENETICA
18NOTIZIE OMSL’area geografica più frequentata del mondoC’è anche la salutedel MediterraneoÈ un mare di migrazioni di massa con un inevitabile impattosulle popolazioni europee. Necessaria una sempremaggiore collaborazione tra i vari Paesi sul piano dellaSanità pubblica. Conferenza internazionale a San Marinodi Walter Pasini (*)Con l’incremento straordinariodei viaggi internazionali,lo sbarco nel nostroPaese di milioni di immigratiprovenienti da ogni parte delmondo, la globalizzazione economicaed i suoi effetti specieper quanto riguardal’alimentazioneed altristili di vita, il medicod’oggi devenecessariamenteassumere una visioneinternazionaledella medicinae sentirsiprotagonista di un impegno globaleper affrontare le grandi sfidedella promozione della salutee della cura delle malattie.Un grande strumento di coordinamentoe di diffusione di culturadi sanità internazionale èrappresentato dall’Organizzazionemondiale della Sanità,Agenzia dell’ONU, che opera dal1948. All’OMS spetta il meritodi aver debellato, agli inizi deglianni ’70, il vaiolo grazie ad unagrande campagna di vaccinazione.L’OMS dispone di una sedecentrale (Ginevra) e di sei sediregionali (Copenhagen per l’Europa,il Cairo per l’area del Mediterraneoorientale, CongoBrazzaville per l’Africa, New Delhiper l’Asia Centrale, Manila perl’ Asia orientale ed il Pacifico,Washington per le Americhe) edSforzosolidaleper contrastarele malattieè in grado pertanto di coinvolgerecirca 200 Stati membri.L’Organizzazione mondiale dellaSanità, grazie all’impegno tecnico-scientificoed organizzativodei suoi funzionari ed alla collaborazionecon i suoi Centri collaboratorisparsi intutto il mondo, hasviluppato programmidi prevenzionee promozionenella salutenon solo nelcampo delle malattieinfettive, maanche in quellodella sanità ambientale e dellemalattie cronico-degenerative.La lotta alle vecchie epidemiecome la poliomielite o alle nuovecome la SARS, l’influenzaaviaria o possibili agenti biologicidi bioterrorismo rappresentanoun esempio di come tuttala comunità internazionalesi debba sentire solidale nellosforzo di contrastare malattieche, pur nascendo in un angolodel mondo, diverrebbero subitoun problema di sanitàmondiale.I governi dei Paesi devono ricercaresempre più forme di collaborazionesul piano della sanitàpubblica e nello stesso tempoi medici e gli altri operatoridella sanità devono scambiarsiinformazioni e conoscenze perrendere sempre più omogeneae diffusa la prevenzione e la curadelle malattie.Un’area dove la collaborazionedel governi e delle società scientifichepuò essere sperimentataè quella del Mediterraneo.I popoli del Mediterraneo, unitiun tempo nell’ImperoRomano,hanno subitonel corso deisecoli grandi trasformazioniculturali,religiose epolitiche che lihanno spessoposti in conflittotra loro. L’area del Mediterraneoè crocevia di culture e religioniprofondamente diverse che devononecessariamente trovareforme di dialogo, di confronto,di integrazione. Il Mediterraneoè anche mare di migrazioni dimassa con l’inevitabile impattosulla salute pubblica della popolazioneeuropea.Oggi, i Paesi del Sud Europa edel Nord Africa hanno bisognodi comunicare quanto più possibiletra loro per conoscersi ecollaborare. Il campo della sanitàe della salute è terreno idealeper realizzare forme di collaborazionedurature.Croceviadi culturee religionidiversePer la sua storia straordinaria,l’arte, la cultura, l’ambiente, ilbacino del Mediterraneo è anchel’area geografica più fre-
19quentata al mondo. Decine dimilioni di turisti frequentanoogni anno le spiagge di paesi comel’Italia, la Grecia, la Spagna,la Francia, la Turchia, l’Egitto, ilMarocco.Per i motivi sopraesposti il Centrocollaboratore dell’OrganizzazioneMondiale della Sanitàper la Travel Medicine ha promossouna Conferenza internazionalesu “Mediterraneo e salute”in programma a San Marinodal 22 al 24 marzo 2007(www.mcth3.org).Dal momento che tutti i Paesidel Mediterraneo hanno in comuneil turismo - specie quellobalneare - e la necessità di realizzarepiani di salute per la popolazioneturistica, questa Conferenzamira a mettere insiemele esperienze e ad analizzare gliaspetti sanitari specie per quantoattiene in particolare l’ Igienee la sanità Pubblica, l’Infettivologiae la Dermatologia.Il primo giorno della conferenza,22 marzo, corrisponde allaL’importanzadel confrontotra esperienzeturisticheGiornata Mondiale dell’Acquae sarà pertanto dedicata allaqualità dell’acqua del Mar Mediterraneo,alla qualità delle acqueda bere, a temi di sanitàmarittima e di talassoterapia.Tra i temi di infettivologia del 22e 23 marzo vi sarà l’HIV/AIDS neipaesi del Mediterraneo: epidemiologiae programmi terapeuticia confronto, malattie sessualmentetrasmesse, nuovevaccinazioni come quelle control’HPV, influenza, malattie parassitarie.Tra i temi di dermatologia:fotobiologia e salute umana,melanoma, precancerosi ecarcinomi cutanei, fotoprotezione,dermatologia in ambientemarino, la pelle come linguaggiodel corpo.La Conferenza si svolge con ilpatrocinio dell’OrganizzazioneMondiale della Sanità, del Consigliod’Europa e dell’Unione Europea.■(*) Direttore Centro OMSMedicina del TurismoMEDITERRANEO & SALUTETERZA CONFERENZA MEDITERRANEA DI MEDICINA DEL TURISMOPER COSTRUIRE UNA STRATEGIADI SANITÀ PUBBLICA PER I POPOLI DEL MEDITERRANEOSAN MARINO - PALAZZO DEI CONGRESSI22-24 MARZO 2007www.mcth3.orgNOTIZIE OMS
20ATTUALITÀISTITUTOAstensione obbligatoriaAssenze per maternitàe riflessi sulle feriedi Marco Perelli Ercolini (*)Congedo parentale (ex astensione facoltativa)Ospedaliero congedo parentale (primi 30 gg)Malattia figlioOspedaliero malattia figlio (primi 30 gg)Congedo straordinario assistenza disabili graviRiposi allattamentoPermessi assistenza disabiliFERIEsinosinosinosisiLe norme di tutela della maternitàprevedono che soloi periodi di astensione obbligatoriadal lavoro facciano maturareil diritto alle ferie. Invece iperiodi di astensione facoltativao di assenza per malattia del figliodi età inferiore agli otto anni,non considerati come congedostraordinario, non fannomaturare il congedo ordinario(ferie) che dovrà quindi essere ridottoin proporzione ai periodi diastensione effettuati nell'anno solare:la legge 53/2000 prevede infattiil computo ai fini dell'anzianitàdi servizio, ma esclude perògli effetti relativi alle ferie e allatredicesima mensilità o alla gratificanatalizia.Partiamo dal Contratto collettivonazionale di lavoro integrativodell’Area della dirigenza medicae veterinaria dell’8 giugno 2000,siglato il 10 febbraio 2004. Per laparte normativa ora vigente, vieneripreso quanto già contemplatoda precedenti contratti, là oveè prevista per l’astensione facoltativadal lavoro per i primi 30giorni di assenza (computati complessivamenteper entrambi i genitorie fruibili anche in modo frazionato)l’intera retribuzione e,successivamente all’astensionefacoltativa, per il congedo per lamalattia dei figli per ulteriori 30giorni di assenza (computati complessivamenteper entrambi i genitorie fruibili anche in modo frazionato)sempre l’intera retribuzioneper ciascun anno di età sinoal compimento del terzo annodi età del bambino. Si riconosceanche che i suddetti periodi(congedo straordinario di 30 giorni)oltre che essere validi ai finidell’anzianità di servizio non riducanole ferie.Il congedo straordinario per l’assistenzaai disabili (congedi retribuitidi due anni per assistenza apersone con handicap gravi exart. 42, comma 5 del D.Lgs.26/3/2001, n.151) pur essendoretribuito non fa maturare né leferie e né la tredicesima, in baseall’estensione della regola propriadei congedi parentali secondo laquale questi ultimi non produconoeffetti ai fini della maturazionedelle ferie e della tredicesimamensilità.Invece i riposi e i permessi previstiper i figli con handicap gravequando non siano cumulati conil congedo parentale non decurtanoné le ferie né la tredicesimamensilità.Infine le ferie (ed eventualmentealtre assenze spettanti alla lavoratricead altro titolo) non possonoessere godute contemporaneamenteai periodi di astensionedal lavoro, sia essa obbligatoriache facoltativa e, se fatte a seguiread un congedo parentale,gli eventuali giorni festivi, i sabati(nella settimana corta) e le domenicheintervallati tra congedoparentale e ferie, senza una effettivaripresa dell’attività lavorativa,sono calcolati come congedoparentale. ■(*) Consiglieredi amministrazione EnpamDEFINIZIONI DELLE SINGOLE FATTISPECIENELLA NORMATIVA SULLA MATERNITÀCongedo di maternità Astensione obbligatoria dal lavorodella lavoratriceCongedo di paternità Astensione dal lavoro del lavoratore,fruito in alternativa al congedodi maternitàCongedo parentaleAstensione facoltativa dellalavoratrice o del lavoratoreRiposi giornalieriPermessi per l’allattamentoCongedo per malattia Astensione facoltativa dal lavorodel figliodella lavoratrice o del lavoratore indipendenza della malattia del figlioLavoratrice/lavoratore Lavoratori dipendenti (cioè titolaridi contratto di lavoro subordinatopubblico o privato)
21Ambulanza del cieloper le urgenzeTre trasporti di persone in imminente pericolo di vita in un solo giornoda parte dei velivoli del 31° stormo dell’Aeronautica MilitareVelivoli del 31° Stormo diCiampino, reparto di volodell’Aeronautica Militare,hanno effettuato lo scorso mesetre trasporti di persone in imminentepericolo di vita, su richiestadelle Prefetture e sotto il coordinamentodella sala situazioni delloStato Maggiore Aeronautica.Il primo, su richiesta della Prefetturadi Sassari, è stato effettuatocon un velivolo Falcon 900 dell’AeronauticaMilitare da Alghero a Genovaper trasportare, con una incubatrice,un bambino cardiopaticodi poche settimane di vita. Il velivolodecollato da Alghero alle 12e 30 è atterrato a Genova alle 13e 15 per il successivo trasferimentoin ambulanza all’ospedale ‘Gaslini’della città ligure.Contestualmente al primo volo, lasala situazioni dello SMA ha ricevutodalla Prefettura di Ancona larichiesta per un ulteriore trasportosanitario d’urgenza relativo aduna bambina di soli tre mesi, natapretermine, intubata e conun’ostruzione alle alte vie aeree.Considerata la ristrettezza dei tempia disposizione, per il trasportoè stato impiegato un velivolo AirbusA319 che stava svolgendo attivitàaddestrativa prepianificatada Ciampino a Decimomannu.L’Airbus A319 è decollato da Decimomannualle ore 12 e 30 e circaun’ora dopo è atterrato a Falconara,dove è arrivata l’ambulanzacon a bordo un medico, un’infermierae la piccola bambina nellaculla termica autoalimentata. Ilvelivolo ha successivamente raggiuntol’aeroporto di Ciampino alle14 e 45 circa e da qui un’ambulanzaha trasferito la bambina el’équipe medica all’ospedale “BambinGesù” di Roma.Il terzo intervento, su richiesta dellaPrefettura di Salerno, è stato effettuatodal velivolo Falcon 900 del31° Stormo di Ciampino già impiegatoper il primo trasporto, peril trasferimento di un uomo politraumatizzatograve da Capodichino,dal quale è decollato alle 15 e30, a Crotone dove è atterrato alle16 e 20. Il paziente è stato poitrasferito in ambulanza all’unità dirisveglio “S.Anna” della città calabrese.Nel 2006 il 31° Stormo dell’AeronauticaMilitare ha effettuato357 interventi per trasporto sanitariod’urgenza e trasporto diorgani. ■AERONAUTICA
22QUALE STRESSUno dei principali obiettivi della medicina nel corso dei secoli è sintetizzato nel mottodi Giovenale “Mens sana in corpore sano”. Nel corso dell’evoluzione della medicinamoderna il concetto di “mens” non è più appartenuto ai medici. Questa dicotomia specialisticaha progressivamente portato alla considerazione che mente e corpo pur alloggiandonello stesso individuo fossero considerate due realtà separate con alcunipunti di contatto. E nell’approccio terapeutico le competenze terapeutiche della “mens”si arrendevano a quelle del “soma” e viceversa. Ne parliamo con il neuropsicofisiopatologoSalvatore Rinaldi presidente dell'Istituto Rinaldi Fontani e con lo psichiatra prof.Paolo Pancheri presidente della SOPSI (Società Italiana di Psicopatologia)Tanti, troppi stress:“Disturbi” che stanno diventando la vera disperazione deimedici perché spesso, nonostante le cure, il pazientesembra non trarre benefici. Tre gruppi di patologie.Un po’ di “storia” di un grande problema. Moderno?di Daniele RomanoSe sonomalattieveree proprieprecisare - esordisceil prof. SalvatoreRinaldi - che non “Vorreistiamo parlando delle grandi malattiepsichiatriche, ma di tuttiquei disturbi che vengono decritticon vari appellativicome:psicosomatici,disturbi immaginari,vegetatividisfunzionali,psicofisiologici,ed altri chesono la vera disperazionedi noi medici, perchéspesso a dispetto della nostracompetenza professionale e dellecure verosimilmente adeguateil paziente o non trae beneficioo addirittura tende a presentarenuove sintomatologie”.Per il prof. Paolo Pancheri le patologiestress correlate “sono difficilida diagnosticare, però bisognafare una prima distinzione trapatologie stress correlate di interesseprettamente psichiatrico epatologie stress correlate essenzialmentecon disturbi somatici.Poi c’è un terzo gruppo, sempredi patologie stress correlate, chesono malattie vere e proprie”.Lo stress cronico, quello quotidiano,risulta in crescita in questianni, a causa delle forti implicazionipsicosociali (paura del futuro,dell’integrazione, di un mutuotrentennale, precarietà lavorativa...).“Lo stress cronico- rispondePancheri - si haquando lo stimoloè persistentenel tempo,determinandoil permaneredi una risposta di tutti i nostrisistemi biologici che divienepossibile fonte di vari disturbisia somatici, senza una baseorganica, sia di vere e propriemalattie”.Lo stress cronico è una sortadi circolo vizioso che si autoalimentacioè, il sintomo permanesenza più lo stimolo.In un certo senso sì.Quali sono quindi i sistemi didiagnosi dello stress cronicoper il prof.Pancheri?Oggi non basta accertare un sintomoe poi prescrivere gli accertamenti.La base di tutto è un’attentaindagine delle condizionidi vita, dei fattori frustranti, deirapporti familiari, dei rapporti lavorativi,dell’adattamento alla situazione.Se uno raccoglie tuttiquesti dati può giàConcettoscientificospessoincompresofare un modello dipatologie stresscorrelate. Non esisteun esame particolare.Certoun’attenta raccoltadi dati relativi almalato è ovviamenteutilissima, perché moltemalattie fisiche possono variarenel loro decorso, nella loro prognosiin funzione del controllodei fattori di stress.Quali le soluzioni terapeuticheper lo stress cronico?La patologia stress correlata andrebbecurata a monte. Pensareche possa esistere un singolo farmacospecifico e risolutivo nonè possibile, forse non lo sarà mai.Si può ridurre una situazione diansia, di depressione, di un’aggressivitàche sta montando. Ladiagnosi precoce ha grande importanzain ogni malato”.
23psichiatri in tiltIn letteratura sono ben note e descritteuna grande quantità di patologiestress correlate e giornodopo giorno si scoprono semprenuove correlazioni tra la rispostaagli stimoli esterni “stressori” ele modifiche delle nostre rispostefisiologiche “stress”.Ma cosa s`intende per stress epatologie stress correlate? Lostress è un concetto scientificoche ha avuto la fortuna di diveniretroppo noto ma anche lasfortuna di essere poco compreso.“Questa frase - spiega il prof.Rinaldi - detta da Hans Selye, ilpadre della ricerca scientifica sullebasi neuroendocrine della rispostaagli stimoli esterni “stressori”,rappresenta un’importanteconclusione che ancora oggicondiziona il nostro operato professionale.”La risposta agli stressori ambientali“stress” è una risposta finalizzataalla sopravvivenza dell’individuo.Inizia automaticamentenel cervello e coinvolge inconsapevolmentetutto il nostro organismoattraverso l’attivazione diuna complessa risposta neuro psicofisica relazionale, che lo scienziatoSelye definì “Sindrome Generaledi Adattamento”.Proprio perché la “Sindrome Generaledi Adattamento” è una rispostafinalizzata alla sopravvivenza,una volta instaurata difficilmentepuò essere fatta regredire,anche se alla fine i suoi effettipossono diventare fonte didisturbi, patologie ed anche dimorte dell’individuo per le complicanzeche ne derivano.Infatti il nostro Sistema Nervosoaccetta “di buon grado” le modificheindotte dalla “SindromeGenerale di Adattamento” perchésono finalizzate alla sopravvivenzaprimaria dell’individuo,pertanto vira dalla sua fisiologiainiziale verso una nuova che soddisfile nuove reazioni di sopravvivenzaanche se queste in seguitopotranno sostenere disturbi opatologie. Quindi, nell’analisi delprof. Rinaldi, “si vira dall’inizialefisiologia verso una “neuro-psico-fisio-patologia”.Detto questo allora non possiamoche capitolare agli effettidella Sindrome Generaledi Adattamento?No! È inaccettabile.Ma come facciamo a diagnosticarese il paziente siaandato incontro alle disfunzionidella Sindrome Generaledi Adattamento?La maggior parte dei nostri pazientipur lamentando un corteosintomatologico variegato hannodelle esami perfetti o che nongiustificano la sintomatologia riferita.Inoltre anche se prescriviamola terapia più adeguata spessoincontriamo uno scarso successoterapeutico.Dalla letteratura sappiamo chegli indicatori biologici della reazioneallo stress sono di difficileidentificazione. Ma sempre dallaletteratura scientifica ci giungeun aiuto inaspettato per ladiagnosi di Sindrome Generaledi Adattamento.Rinaldi spiega che le piante si pieganoverso la luce a scapito dellaloro “simmetricità” questa primariaosservazione ha indottonegli anni i biologi evoluzionisticia vedere come cambiano i caratterimorfologici simmetrici negliesseri viventi, compreso l’uomo.Ed hanno così scoperto unafenomenologia che prende il nomedi “Asimmetria Fluttuante”.Questi due fenomeni rappresentanoun aspetto dell’evidenzabiologica e clinica della presenzadella SGA.Ma dove possiamo evidenziarequesta perdita di simmetria?Già notando quelle piccole asimmetriedel viso e tutte le altreasimmetrie nelle altre pari del corpo.Potremo notare delle asimmetriesia “funzionali che strutturali”verosimilmente spesso indottedalle prime.Ma una volta che le abbiamonotate cosa ci possiamo fare?Questa è una bella domanda allaquale sino a qualche tempo fanon c’era una risposta.L’unica soluzione possibile nonpoteva che venire dal sistemanervoso centrale e dalla possibilitàdi consentire di evidenziare asé stesso le modifiche cui era andatoinconsapevolmente incontro,al fine di ottimizzare la suarisposta su tutti i meccanismi biologicidi controllo che da lui dipendono”.■QUALE STRESS
24GENTE CHE SOFFRELa missione umanitaria “Ridare la luce”Il gen. Carboni visita una piccola pazienteAiutiamoli adNel Mali, a Gao, cuore misero di un paese poverissimodi una bellezza struggente che però molti bambini evecchi non possono vedere o perché ciechi o perchémai visitati e curati. Quaranta volontari stipati su unaereo per portare cure e speranze di guarigionedi Ezio PaseroGao (Mali) - Gli strumenti,innanzitutto: due microscopichirurgici che pesanopiù di trecento chili ciascuno,casse da un metro per un metroe venti, alte più di due; oltre adaltri microscopi, biometri, lampadea fessura, lenti, sonde, ferrichirurgici…E le attrezzature: sterilizzatrici, carrelliniper i microscopi, tre frigoriferi,materiale elettrico… E poiil materiale di consumo: 400 mascherine,2.000 guanti in lattice,1.600 guanti sterili, 100 casacchechirurgiche, 450 cappellini, 600soprascarpe, 1.500 siringhe, piùdi 2.000 paia di occhiali, una valangadi medicinali, cerotti, flaconcinidi collirio… E, ancora, gliaiuti umanitari: indumenti, borsee giochi, penne e quaderni, matitee temperini (per chi ha la fortunadi poter andare a scuola, ela sera studia in strada, sotto ilampioni, perché nelle case nonc’è la luce), per un totale di un altromigliaio di chili… E le derratealimentari, per garantire l’autonomiae l’autosufficienza deicomponenti della missione: e cioèpasta, sughi, scatolame, razionimilitari, acqua minerale… Oltrebeninteso a fornelli da campo,pentole e utensili da cucina, brande,zanzariere e giù giù fino aogni più piccolo dettaglio indispensabilealla sopravvivenza e allaconvivenza di una quarantinadi persone per dodici giorni, cartaigienica compresa, per un pesocomplessivo di circa sette tonnellate…Una quantità di merci impressionante,che sul C130 dell’AeronauticaMilitare costringe a viaggiarestipate questa quarantinadi persone: donne e uomini, medicie infermiere, ottici e tecnici,frati e militari, priori e generali,tutti con la stessa voglia di dedicareun po’ di tempo e di energiea chi è più sfortunato di noi.Tutti con la stessa volontà di portareuna grande, enorme quantitàdi amicizia e di speranza, ilcarico più prezioso e importante,anche se il meno pesante, del gigantescoaereo italiano diretto inMali.Bentornati a Gao, cuore miserodi un paese poverissimo, adagiatosulle rive di un fiume, il Niger,di una bellezza a tratti struggente,ma che in troppi non possonoammirare, perché moltissimiqui non hanno la vista, perchétroppi sono i vecchi che l’hannoperduta e soprattutto i bambiniche non l’hanno mai avuta. E proprioquesto è lo scopo di “Ridarela Luce”, la missione umanita-
ia dell’Afmal, l’organizzazionenon governativa dei Fatebenefratellidi Roma, che con la collaborazionestraordinaria dell’Aeronauticamilitare italiana riportaqui uomini e mezzi, specialisti digrande valore e attrezzatureuguali a quelle dei nostri miglioriospedali, perché i vecchi possanorivedere il loro fiume e i bambiniciechi finalmente il volto dellaloro madre. Vi sembra retorica,melodramma? Fateci un salto,da queste parti, dove per moltagente il problema principale,svegliandosi la mattina, è quellodi arrivare vivi la sera, e senza occhiè maledettamente più difficilerimanere vivi, e scoprirete cheLa radioannuncia:i mediciitalianiritornano25occhiali, quei ragazzini? Oppurenon li avranno perduti, rotti, danneggiatiirrimediabilmente, in unpaese dove ogni riparazione o sostituzioneè praticamente impossibile?È innanzi tutto questo il primoobbiettivo della nuova missionelia è il capo della Sanità militareAeronautica e che qui viene a visitaredecine e centinaia di diseredati.Con il camice sopra la divisa,lui e i suoi uomini, con il cappellinodi garza invece dell’elmetto,a dimostrare nel più semplicee concreto dei modi come puòessere svolta una vera missionedi pace. Di quelle, se non vi sembraanche questa retorica, chefanno stare bene dentro, quandola gente per strada, qui, salutacon un sorriso gli italiani di “Ridarela Luce”.Ma adesso, vede ancora i colori,Souraya? Avranno saputo proteggerlai suoi genitori dalle insidiee dalle aggressioni di un am-GENTE CHE SOFFRE“aprire gli occhi”ciò che a noi sembra melodrammaqui è, molto più concretamente,il dramma quotidiano dell’esistenzaumana.Il Giornale della Previdenza neaveva già parlato lo scorso anno.Quando le donne e gli uomini di“Ridare la Luce” avevano visitatocentinaia e centinaia di persone,compresi i 120 piccoli ospitidell’Istituto dei bambini ciechi diGao. Per scoprire che alcuni di loronon erano affatto ciechi, masolo fortemente miopi. Nel corsodei sei, sette anni di permanenzanell’Istituto, però, nessuno liaveva mai visitati, nessuno avevamai curato le infezioni sempre piùgravi che avevano colpito i loroocchi. Affidati a un maestro ciecodavvero, che aveva insegnatoloro a leggere e scrivere con l’alfabetoBraille, quei poveretti sarebberopresto diventati ciechi aloro volta. Per salvarli, per trasformarela loro vita e le loro prospettivedi sopravvivenza, erano bastatigli occhiali fatti montare neiCentri ottici Vasari di Roma, doveogni sera venivano trasmessele prescrizioni, e portati nel Malidall’aereo venuto a riprendere ivolontari italiani a fine missione.Ma adesso li avranno ancora, glidi “Ridare la Luce” a Gao: rintracciaree ricontrollare la maggiorparte possibile dei pazienti visitatie operati lo scorso anno, ma rimastipoi per un anno intero prividi qualsiasi assistenza. Più di130 abitanti della regione di Gaoerano stati operati lo scorso annodi micidiali cataratte, spessobilaterali e congenite, e avevanoriacquistato la vista. Come la piccolaSouraya Mohamodu, un annonon ancora compiuto, natacieca e in un certo senso rinataquando le erano state tolte lebende sul lettino della sala operatoriache sembrava da fantascienza,tale era il divario fra le attrezzatureportate dalla missionee la povertà di quell’ospedale fatiscente.Souraya sorrideva, vedendofinalmente i colori, e GiorgioLofoco, il primario oculistadell’Ospedale San Pietro che l’avevaoperata, invece piangeva, perla commozione. Piangeva ancheFra’ Gerardo D’Auria, il priore chea Roma dirige l’ospedale e chequi invece indossa il camice e riscoprela sua vecchia vocazionedi infermiere, e questo magari ènormale. Ma aveva gli occhi umidipersino il generale Manlio Carboni,medico oculista, che in Itabientedifficile, dove la mancanzadi acqua e di igiene favoriscela trasmissione di congiuntiviti viralidevastanti, dove la carenza dimedicinali impedisce di porvi rimedio?E tutti gli altri, quelli checome lei venivano da villaggi dicapanne sperduti e lontani, moltifacendo decine e decine di chilometria piedi per farsi visitaredai dottori italiani? E’ anche perquesto motivo che la missione,quest’anno, si divide in due: unsecondo caposaldo, con una terzaunità operatoria, si stabilirà nelpiccolo centro di Ansango, unanovantina di chilometri a sud-estdi Gao, sempre lungo il Niger .Uno sforzo ulteriore e nuove difficoltà,che consentiranno peròdi visitare e curare altri malati, portandoaiuto a una zona più vastadel paese. La radio regionale, chetrasmette alternativamente infrancese e nella più diffusa dellelingue locali, ha già cominciatoda giorni a rilanciare il suo tamtam:“I medici italiani ritornano”.Sarà anche questa volta un assalto:di vecchi, di bambini, di casida strappare il cuore. Saranno turnidi lavoro massacranti. Sarà unafatica infinita. Ma sarà infinita anchela gioia. Bentornati a Gao. ■
26IGIENE-IN“Patto” tra tredici nazioniMaggior igienenegli ospedaliSi allunga la lista delle nazioniche hanno sottoscrittoil piano dell'Organizzazionemondiale della sanità 'CleanCare is Safer Care', una sortadi 'Mani lavate in ospedale'per promuovere, con una praticasemplice, l'igiene proprioladdove è più necessaria. E cosìcombattere le infezioni. All'elencodi Paesi che hanno giàsottoscritto l'impegno, tra cuifigura anche l'Italia, si aggiungonodunque 13 nazioni ditutti i continenti. ''Ora - dicein una nota l'Oms - il patto èstato sottoscritto da 22 Paesiin rappresentanza del 55%della popolazione mondiale''.Secondo i calcoli dell'Agenziadell'Onu per la salute ''ogniistante 1,4 milioni di persone intutto il mondo si infettano inospedale. E nei Paesi in via di sviluppoquesto 'inconveniente'colpisce dal 5 al 10% dei pazienti.Incidenti che si possonoevitare proprio cominciando dall'A-B-C,cioè dall'obbligo per imedici di lavarsi le mani dopoaver visitato ogni malato''. Nelgruppo di Paesi, oltre all'Italia cisono Cina, Hong Kong, Canada,Irlanda, Svizzera, Gran Bretagna,Bahrain, Malesia e ArabiaSaudita. ''Negli ospedali sonoin corso campagne per promuoverel'igiene, e sono resi disponibilidove servono i guantiin lattice'', conclude l'Oms.Al problema il nostro giornaleha dedicato la copertina. ■
27Dopo quindici anni di attivitàRapporto sul 118Convegno nazionale a Torino. Istituita la Scuola dispecializzazione in Medicina di emergenza. Gli scopi e lastoria del congresso illustrati dal prof. Francesco EnrichensDal 24 al 27 maggio a Torinosi svolgerà un convegnosul “118 – Emergenzasanitaria”. Si discuterà suun tema che sta molto a cuoreagli italiani; si cercherà di sviscerarei problemi, dare suggerimenti,testimoniare su quelloche è stato già fatto. All’ordinedel giorno dei lavori le criticitàe le prospettive di un sistema inevoluzione tra territorio e ospedale.Il prof. Francesco Enrichens,direttore del Dipartimentodi chirurgia dell’Aziendaospedaliera “CTO CRF ICOR-MA” di Torino, spiega i perchédel convegno e fa un po’ di storiadel “118”.Enrichens ricorda che “sono ormaipassati 15 anni dallo storicoDPR del 27 marzo 1992 cheha dato il via alla costruzionedell'Emergenza Sanitaria in Italia.Quest'anno stiamo vivendoun analogo storico momento:l'istituzione della Scuola di specializzazionein Medicina diemergenza. Il mondo del 118 ècresciuto tumultuosamente,spesso non senza difficoltà maanche con punte d'eccellenzache rendono orgogliosi gli operatoridel sistema. Tutti abbiamofatto in questi anni un grandesforzo per consolidare i nostriservizi e per rendere il piùpossibile omogenea la Rete Nazionaledell'Emergenza Territoriale.“Molto resta ancora da fare,non tutti hanno chiarezza diobiettivi, non tutti hanno vitafacile nei rapporti con il restodel sistema. Ci aspettano scelteche condizioneranno persempre il futuro dei nostri Medicie di tutti gli Operatori cheancora attendono una più dignitosacollocazione ed unaprospettiva stabile.“Sfide molto importanti – continuail professor Enrichens -prima tra tutte il dialogo e l'integrazionecon i DEA, ma anchecon i Distretti e con la Medicinaterritoriale, per non parlaredei rapporti con la ProtezioneCivile e con tutti gli Entinon sanitari che, comunque,incidono nel soccorso. Un capitoloimportante è rappresentatodai rapporti con il Volontariato,pilastro imprescindibileche vive anch'esso le sue criticità.Non si può collaborarecon gli altri se prima non abbiamodefinito un sistemaomogeneo, un linguaggio chiaroe comune, basato sull'esaltazionedella multidisciplinarietàche deve dare il meglio perdefinire in sicurezza i percorsidel malato attraverso tutte lefasi territoriali e ospedaliere,facendo i conti con l'efficienzama anche con l'efficacia inun momento di contrazionedelle risorse. Proprio per questoè giunto il momento di fareil punto della situazione, perconsolidarci come sistema e rilanciarciin un dialogo costruttivocon tutti gli operatori dell'emergenzaterritoriale e ospedaliera.“Quale insostituibile presidionel percorso clinico del pazienteacuto – conclude Enrichens- dobbiamo essere aperti a tuttele integrazioni virtuose nel rispettodella dignità di un sistemache si è conquistato "in trincea"la sua credibilità”. ■118... 118... 118...
28ODONTOIATRIASe n’è discusso per tre giorni a RiminiItaliani senza denti?All’estero stanno peggioGli italiani insieme agli svedesi si dimostrano molto attentialla propria estetica. Siamo al primo posto per impiantiposizionati e abbiamo una buona opinione del nostro dentistaOltre milleduecento dentistihanno analizzato aRimini, per tre giorni, leultime novità nel campo dell’implantologiae dell’esteticadentale nell’ambito della quindicesimatappa del World Tour2006. Durante i lavori è emersoche l’edentulia, cioè la mancanzadi denti, è un problemamolto diffuso. Secondo i datidell’Organizzazione mondialedella Sanità e della Sidp (SocietàItaliana di Parodontologia),ad ogni cittadino italiano minorennemancano in media 0,5denti, a chi ha tra 35 e 44 annine mancano 1,54, fino ai 65anni ne mancano 13,4 e agli ultrasessantacinquenni(fino ai 74anni) ne mancano 18,8.Gli altri Paesi, però,stanno peggio:considerandogli ultrasessantacinquenni,mentre in Italia lamedia di edentuliè del 18%, inScandinavia è del30%, nel RegnoUnito è addiritturadel 60%. Lamedia europea èdel 40%. Anchegli Stati Uniti e ilGiappone sonomessi peggio dell’Italia.Ciò - hannosottolineatogli specialisti - richiamaun bisognodi soluzioniche riportino denti e sorriso emette in luce come, al momento,la stragrande maggioranzadelle persone non ricorre all’implantologiadentale nonostanteun’ampia serie di studi scientificiabbia accertato che l’affidabilitàdella terapia implantareè elevatissima, nell’ordine del90% di successi.Gli italiani, però, insieme agliL’edentuliaè un problemadiffusonel mondosvedesi, si dimostrano molto attentialla propria estetica dentale.L’Italia è, infatti, al primoposto nel mondo per impiantiposizionati, con un rapportoimpianti/pazienti di 46 ogni10mila persone. Da dati di settorenazionali riferiti all’ultimoanno, in Italia è stato posizionatoun milione di impianti suoltre 400mila pazienti, con unamedia di circa 2,4 impianti perpaziente. Secondo una ricercaNielsen, gli italiani che hannoutilizzato l’implantologia si ritengonosoddisfatti perchél’impianto è fisso (36,1%), duraa lungo (29%), non rovina identi vicini (27,7%), consentedi masticare meglio (21,4%),migliora l’estetica 19,1%. Lamaggioranza degli intervistatiritiene sia il dentista la migliorefonte di informazioni sull’implantologia.D’altronde, gli italianihanno una buona opinionedel loro dentista, considerandoloprofessionale (37%),disponibile (35%), bravo(33%), simpatico (21%) e si rivolgonoa lui perché si fidano(73,7%). Ora è possibile entraredal dentista senza denti euscire, in tempi brevi, con dentiche possono masticare. E sorridere.Quattro sedute in pochesettimane per avere dentidefinitivi: la tecnica è stata illustrataalla stampa dal prof.Luca Francetti, direttore del Dipartimentodi periodontologiaall’Istituto Galeazzi dell’Universitàdi Milano. Illustrando il programmaintegrato di implantologiache facilita il lavoro deldentista e agevola il paziente,il prof. Francetti ha spiegato ivantaggi: minor numero di sedute,tempi ridotti di seduta,minor dolore/ fastidio, garanziadei risultati. Il segreto stanella semplificazione delle tecnichechirurgiche (con interventimeno invasivi sulla gengiva,quindi guarigione più veloce),nell’utilizzo di impianti biocompatibilie personalizzati subitostabili (con superfici speciali chefacilitano l’osteointegrazione),nell’uso di ceramiche specialiper corone e ponti. Tutto ciòfavorisce la riduzione dei tempidi guarigione e la possibilitàdi avere denti perfettamente“abili” da subito. ■
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32MEDICI ILLUSTRIso i quali fluisce il sangue: sono appuntoquesti i punti di connessionetra albero arterioso e venoso, i“ponti” di continuità del “circolo”concepito da Harvey.Come ogni scoperta, anche questaha avuto i suoi precursori. Tra i primifigura il medico spagnolo MiguelServeto (metà del 1500), secondoil quale - poiché il sangue endiLucianoSterpelloneRe Carlo I d’Inghilterra fu moltoorgoglioso quando si videconsegnare una brevepubblicazione (soltanto 72 pagine),a lui dedicata, dal titolo Exercitatioanatomica de motu cordis et sanguinisin animalibus, nella quale unmedico a lui già ben noto, WilliamHarvey, esponeva una nuova rivoluzionariateoria: quella della “circolazionedel sangue”.Harvey riportava dapprima tutte leconoscenze di Galeno, Al-Nafis, RealdoColombo e Andrea CesalpinoIl sangue di Harvey?Una rivoluzionaria teoria: il cuore è una pompa e consente la circolazionesanguigna. Tra i precursori di questa scoperta lo spagnolo MiguelServeto, il cremonese Realdo Colombo e l’aretino Andrea CesalpinoNessun contattotra sistemaarteriosoe venososui movimenti del sangue, indi esponevain dettaglio le proprie esperienze(condotte su oltre quarantaspecie animali diverse) che l’avevanoportato a concepire l’esistenzadi un “circolo” sanguigno.Partendo dal concetto che il cuoreè una pompa che funziona per forzamuscolare propria, e che svolgequindi un’azione non solo meccanicama anche dinamica, egli osservache gli atri si contraggono dopoi ventricoli, i quali a loro volta si contraggonosimultaneamente, confermandocosì il giuoco delle valvolecardiache descritto da Leonardoda Vinci e dimostrando che la sistoleha inizio negli atri per estendersigradualmente ai ventricoli.Ma Harvey cerca per prima cosa dirispondere alla domanda: qual è laquantità di sangue che viene espulsadal cuore ad ogni pulsazione? Egiunge alla conclusione che se fossevero - come vuole Galeno - cheil sangue si forma dagli alimenti esi esaurisce dopo aver nutrito i tessuti,ne occorrerebbero quantitàenormi: “Se si moltiplica la mezzaoncia che ogni sistole spinge nell'aortaper le 1000 pulsazioni che siverificano in una sola mezz'ora, occorrerebberola bellezza di 500 onceper nutrire il corpo”.Assunto - come si credeva allora -che il sangue si forma dagli alimenti- la corrispondente quantità di cibonecessaria per formare un talevolume di sangue per una sola mezz’orasarebbe di conseguenza enorme;senza calcolare l'intero fabbisognoper le 24 ore.Essendo tutto ciò assurdo, egli concludeche il sangue che scorre nelcorpo non viene continuamente rinnovato,ma “è sempre lo stesso”:viene cioè "riciclato" e deve pertanto"circolare" (Harvey aveva fattotuttavia inizialmente un errore dicalcolo, in quanto - nella mezz'ora- le pulsazioni sono in media 2100,non 1000).Ma né Re Carlo I (una ventina diInnovazioni che a queitempi suscitaronopiù polemicheche entusiasmianni dopo verrà decapitato) né imedici si resero conto che quel “circolo”così accuratamente descrittonon si “chiudeva”: era un po’ comeun anello senza castone.Difatti, secondo le parole di Harvey,giunto nelle arteriole terminali il sanguesi sarebbe “disperso” in piccolissimelacune sanguigne (carnis porositates)presenti nei tessuti, perpoi rientrare nelle piccole venule. Inaltre parole, non vi sarebbe stato alcunpunto di contatto tra sistemaarterioso e venoso, né quindi passaggiodiretto di sangue tra i duesistemi. Ergo, il circolo anatomicoe funzionale rimaneva “aperto”.Ammette lo stesso Harvey: “Nonsono mai riuscito a rintracciare alcunaconnessione tra le arterie e levene tramite un’anastomosi direttadei loro orifizi”.Soltanto nel secolo successivo MarcelloMalpighi “chiuderà l’anello”scoprendo che tra le arterìole e levenule sono interposti dei vaselliniancor più sottili (i capillari), attraver-
33tra nei polmoni in quantità maggioredi quella necessaria alla nutrizionedei polmoni stessi, deve ritornareal cuore attraverso le vene polmonaridopo essersi mescolato (neipolmoni) con il pneuma: il che presupponeun movimento ciclico econtinuo per il “ricambio” del sangue,anche se - in questo caso - soltantotra il cuore e i polmoni. Maper questa (ed altre) presunta “eresia”Serveto verrà arso vivo al rogo.Copie del suo Christianismi restitutioalimentano le fiamme.Osservazioni di tale portata interessaronotuttavia solo pochi addettiai lavori, suscitando d’altro cantoincredulità e opposizioni da partedella maggior parte dei medici, tenacementeabbarbicati al vecchiocredo galenico. Ne nacquero aspredispute, che continuarono oltre lafine del XVI secolo e per buona partedel successivo.Né si creda che la stessa dottrina diHarvey abbia subito suscitato interessee consensi. Anzi, destò più polemicheche entusiasmi: il grandemolivano completamente la concezionegalenica del movimentodel sangue nei vasi, esclamò candidamente:“Poiché Galeno nonavrebbe mai potuto sbagliare, leprove fornite da Harvey significanosolo che... è la Natura dell'uomoche è cambiata!”Per fortuna molti di coloro che tentennavanodinanzi alla nuova dottrinadella “circolazione”, si reseroalfine conto della sua validitàconducendo personalmente esperimentiin sala anatomica. Sareb-MEDICI ILLUSTRI“Circola”Cinque anni dopo, nella sua operaDe re anatomica il cremonese RealdoColombo parla del movimentodel sangue dal ventricolo destro - tramitel'“arteria venosa” (arteria polmonare)- verso i polmoni; poi daquesti tramite la “vena arteriosa”(vena polmonare) all'atrio sinistro edi qui al sottostante ventricolo.Mentre Harvey era ancora studentedi Medicina a Padova, il medicoaretino Andrea Cesalpino, medicodi papa Clemente VIII, compì ungigantesco passo in avanti verso lascoperta della circolazione del sangue:dimostrò sperimentalmente econ ineccepibili dati autoptici che èil cuore, e non il fegato, come s’eracreduto sin’allora, il centro del movimentodel sangue e il punto di originedelle arterie e delle vene, bensìil cuore: “[...] Che se il cuore è ilprincipio del sangue, è necessarioche esso lo sia anche delle arterie edelle vene [...] Come i rivi prendonoacqua dalla fonte, così le arteriee le vene fanno dal cuore [...]”. Perdi più, con la sua famosa “provadel laccio” diede la prima prova dell’esistenzadella “circolazione” delsangue dimostrando che nelle venela corrente sanguigna ha direzionecentripeta (verso il cuore), nellearterie centrifuga.medico francese G. Patin la definì“paradossale, inutile, falsa, impossibile,assurda, nociva”. Anche G. DellaTorre si scagliò contro l'inglese gridandoallo scandalo e accusandolodi voler rovinare tanti dogmi "succulenti"e tante tesi magnifiche; scrisseper l’occasione il Pro sanguificohepate per ribadire il concetto di fegatocome fonte del sangue.E l'autorevole e intransigente J. Riolano,di fronte alle inconfutabiliprove prodotte da Harvey, che de-Qual èla quantitàdi sangueespulsa ad ognipulsazione?bero però trascorsi molti anni primache la disputa tra sostenitori edetrattori si attenuasse, sino - seppurlentamente - ad estinguersi.Eppure, vari decenni dopo la storicacomunicazione di Harvey(1621), alcuni autorevoli medicidella corte del Re Sole sorridevanoancora increduli all’idea che ilsangue potesse… “circolare",mentre altri si divertivano a scrivereversi e pungenti pamphlet su“quella buffa scoperta”. ■Prova del laccio di Harvey, per dimostrare il flusso centripeto nelle vene
34SOCIETÀPer molti è la principale preoccupazione; altri non ci pensano; alcuni la vedono solonegli altri. Stiamo parlando della vecchiaia. Che cosa non si farebbe per non invecchiare!La non accettazione di questa fase della vita, la paura che gli altri se neaccorgano attraverso i segni che lascia esteriormente, fa girare una fetta rilevantedell’economia dei prodotti sia farmaceutici sia cosmetici. E’ la moda dei “sempreverdi”.Rimedi di ogni tipo, in grado di contrastare il “declino”, occupano spaziimportanti nelle farmacie e nei supermercati. La vecchiaia evoca lo spettro della“finitudine”. Del completamento del ciclo vitale. Ma se questo è il lato oscurodel sentirsi vecchio, l’aspetto più palese è il contrasto delle forme di decadenzadi Antonio Gulli (*)Il lato oscuroOccultamento, illusione, business. La moda dei “sempreverdi”.Una società industrialmente progredita è anziana.“Ogni vecchio che muore è una biblioteca che brucia”In una società che mette al primoposto la prestazione vincente,arrivare secondi o nonpoter arrivare può assumere lospessore di un incubo. Eppure,forse può essere utile ricordareche le società industrialmenteprogredite si caratterizzano proprioper l’alto numero di componentianziani. Si può affermaresenza rischio di venire smentitiche una società avanzata, postindustrialeo complessa è una societàanziana. (Cfr., Bernardini,2003) Ma che cosa significa “societàanziana”? Prima di affrontareil senso di questo concettoforse può essere utile ricordarealcuni dati.Il confronto tra i censimenti del1971 e quello del 2002 ci mostrauna sostanziale conferma diquanto affermato. La lettura diIl ruolodell’anzianonella nostrasocietàqueste due rilevazioni da un’informazioneprecisa: le persone conpiù di 65 anni sono cresciute diquasi il 6 per cento, passandodall’11,3 per cento al 17,13 percento (Cfr., Maggi, Parodi, 2003:68).Ma non bastano queste cifre percentrare il fenomeno; se l’invecchiamentodella popolazione èun fatto positivo, pur con tutti iproblemi che comporta, l’aspettopiù inquietante è che in questitrenta anni la fascia di popolazionedei 0/15anni è scesa dal 14,6per cento al 9,81 per cento. Ciò adire che si vive di più, ma si nascedi meno. Rispetto al sesso, “in entrambele rilevazioni cui si fa riferimento,emerge che la popolazionemaschile prevale nettamentesino alla classe che comprende i25 anni; dopo tale età si verifical’esatto contrario, e in misura crescentesoprattutto dopo i 60 anni”(ibidem; corsivo nel testo).Il nostro Consiglio Nazionale delleRicerche, oltre a confermarel’aumentata longevità, così comeindicato nel testo di D. Magi e E.Parodi “Noi italiani dall’unità alterzo millennio”, ci informa ancheche le caratteristiche socio-demografichedi questa fascia di popolazionevede un crescente numerodi anziani che vivono soli;una crescente vulnerabilità deglianziani in quanto meno istruiti euna maggiore frequenza di demenzatra coloro che sono stati,nella loro vita lavorativa, addettinel settore primario. E questo ultimoaspetto si registra sia per gliuomini sia per le donne. Tuttoquello che si è presentato sembradeporre a favore dell’affermazione:c’è l’anzianità e c’è poi l’anziano.Il grado di scolarizzazione,il tipo di lavoro svolto, il sesso, illuogo geografico in cui si vive o siè vissuti fanno si che si possa vivereil proprio essere vecchi contranquillità e sicurezza o con angustiee stanchezza. Un anticoproverbio africano recita: “Ogni
vecchio che muore è una bibliotecache brucia”. E’ ancora così?Qual è oggi il ruolo dell’anzianonelle nostre società? Da depositariodi saggezza e conoscenza oggiil vecchio vive ancora questa aurasociale? E poi che cosa significa esserevecchi? Probabilmente a questaultima domanda si può risponderenon solo evocando lo scorreredel tempo che pone in essere le35ramenti o ulteriori forme di mediazioni.Si possono nutrire pochi dubbisul fatto che la peggiore formadi condanna per un anziano sial’estraniazione dal quotidiano. Sipuò immaginare che non ci si stancadella vita ma dell’essere e delsentirsi esclusi da questa. La nostrasocietà occidentale si presentacome quella forma di raggruppamentoumano che, forse più disa da superare è sicuramente il“catastrofismo” (Giori, 1984:9).Questo, in realtà, è più espressionedi alcuni stereotipi e “consuetieufemismi” che un dato di fatto.Si può essere anziani e felici; sipuò vivere lungamente senza avvertireil senso di colpa dell’esserci;si può essere anziani e nonper questo sentirsi inutili. Si è dettoprima della visibilità dei feno-SOCIETÀdella vecchiaiaL’Italiasi apprestaa diventareil secondoPaese più vecchioal mondo“complesse conseguenze “sociosanitarie”derivanti dal prevaleree dal dilagare di una patologia soprattuttoa carattere degenerativo”(ivi, 69), quanto ricordando anoi stessi che il vecchio è anchetempo che si fa luogo nella persona.Ovvero quell’accezione ditempo che possiamo chiamarememoria. Nella persona anzianasi può individuare quell’autonomiadel simbolico che pur nonavendo perso il legame con il sociale,da questo se ne distacca, perdiventare, a sua volta, forma dimediazione attraverso cui la coscienzari-costruisce i suoi universidi percezione. Il vecchio è vitache si esprime attraverso il segno:la sua età. E questa età diventa lachiave interpretativa non solo deldetto che si oggettiva nella personache la incarna, quanto presuppostoermeneutico della stessa categoriache lo privilegia e lo condanna:il tempo. Forse è questo ilsenso più profondo del proverbiopoco sopra richiamato. Il vecchioè mediazione del tempo nell’umano.Nella persona anziana è difficileimmaginare le discrepanze traciò che è possibile e ciò che è praticabile.La contrazione del tempoproduce un’osservazione spietatadel concetto di opportunità.Presentandosi come soggetto cheha preso dimora nel tempo che siè fatto storia, il vecchio àncora sestesso, da un lato, all’irripercorribilitàdella propria biografia e, dall’altro,nella libertà di una possibileaffermazione del proprio essereche non richiede più maschequellepassate, cerca di rendere visibilel’invisibile e rendere invisibileciò che conviene non si sappia. E’la società del nascondimento; dellaseparazione e, in alcuni casi,“dellasegregazione. Nella società dellospettacolo, come si conviene, ciòche esiste è ciò che si può vedere.Ciò che non è piacevole da vederenon esiste. O non esiste più. Si ricordinoi fenomeni di alcune malattiecome l’AIDS o le paure createdalla diffusione di una possibilepandemia che ha comportato, tral’altro, lo sterminio di milioni di animali.Il dato di fatto imprescindibile, seguardiamo a questo XXI secolo, èche l’Europa sta invecchiando e chel’Italia si appresta a diventare neiprossimi 50 anni il secondo Paesepiù vecchio al mondo. Probabilmente,come tutto sembra indicare,ciò significa una società pienadi vecchi, ma anche una società cheha, in molti casi, vinto la scommessacon quella “naturalità” della vitache si imponeva per un alto tassodi morbilità. Quindi, prima di tutto,per affrontare con una certa rigorositàil fenomeno, la prima comenisociali e dei soggetti: i mediaparlano degli anziani focalizzandoora gli aspetti problematiciche si legano all’autosufficienza,ora puntando l’attenzione sufattori quali la qualità della vita edel benessere, ora ricordando chel’innalzamento della vita media poneproblemi di pensioni e di welfare.Molto raramente come realerisorsa sociale, umana e di sicurezzapsicologica per gli adulti eper le nuove leve generazionali.Una società anziana è una societàche possiede l’opportunità dieducarsi interiormente, che puòsentirsi orgogliosa del possedereuna “coscienza storica”e che nonpuò che trarre guadagno dal sensodi questa forma di coscienzacollettiva. Non ci resta che utilizzarladi più: una società più anzianapuò essere una società piùumana. ■(*) Ricercatore Facoltàdi Sociologia, Università“La Sapienza” di Roma
36MOSTREa cura di AnnaLeyda CavalliMostre ed esposizioni in ItaliaAnnibale Carracci (1560 – 1609)BOLOGNA – fino al 7 gennaio 2007Nella odierna piena rivalutazione dell’artedel Seicento spetta finalmente ancheal più giovane e dotato dei tre Carraccil’attenzione specifica di una mostra monograficache permetterà di apprezzareper intero la straordinaria varietà e ricchezzadella sua opera.Museo Civico Archeologicotelefono: 051 2757211Forme e diverse pitturedella maiolica italianaFAENZA (RA)fino al 25 febbraio 2007Esposizione che ripercorre la storia dellamaiolica italiana del Rinascimento attraversocentoventi opere appartenenti alMuseo del Petit Palais di Parigi.MIC - Museo Internazionaledelle Ceramichetelefono: 054 6697311www.micfaenza.orgGioielli di filoGENOVA – fino al 7 gennaio 2007La mostra propone al pubblico un affascinantepercorso dedicato alla storia delmerletto visto sia come ornamento di lussoper la moda femminile e maschile traXVI e XX secolo sia come decorazione perla biancheria domestica.Musei di Strada NuovaPalazzo Biancotelefono: 010 5572013www.museopalazzobianco.itLeon Battista Albertie l'architetturaMANTOVA – fino al 14 gennaio 2007La rassegna intende documentare con disegni,modelli, marmi, dipinti, medagliee manoscritti, l’intero pensiero architettonicodi Leon Battista Alberti, capace diispirare la produzione europea sino a tuttoil XIX secolo.Casa del Mantegnavia Giovanni Acerbi 47telefono: 0376 360506 – 199 199111www.provincia.mantova.itTamara de LempickaMILANO – fino al 14 gennaio 2007Dopo Vienna, Londra e Parigi, arriva finalmentea Milano una grande retrospettivadedicata alla nota pittrice polacca,che nel 1925 proprio qui tenne la sua primamostra personale.Palazzo Realetelefono: 02 0509362Paul Klee. Teatro magicoMILANOdal 27 gennaio al 29 aprile 2007Questa grande rassegna intende esaminaregli aspetti fantastici dell’opera kleianacome il suo rapporto con la musica ela letteratura e l’approccio con il mondoinfantile o primitivo.FAM – Fondazione Mazzottatelefono: 02 878197Giorgio De ChiricoPADOVAdal 20 gennaio al 27 maggio 2007Mostra spettacolare con la più ampia selezionemai offerta in Italia di opere metafisichee dei primi anni Venti e numerosidipinti inediti.Palazzo Zabarellatelefono: 049 8753100Cina. Nascita di un imperoROMA – fino al 28 gennaio 2007Per la prima volta si possono ammiraretrecento statue appartenenti all’esercitodi terracotta: il maggior numero di repertimai prestato dalle autorità cinesi peruna mostra all’estero.Scuderie del Quirinaletelefono: 06 39967500Matisse e Bonnard.Viva la pittura!ROMA – fino al 4 febbraio 2007Oltre duecento opere tra oli, sculture, acquarelli,gouaches, disegni, lettere, cartolinee documenti testimoniano la strettaamicizia e la reciproca stima di duemaestri del XX secolo: Pierre Bonnard eHenri Matisse.Complesso del Vittorianotelefono: 06 6780664Schiele, Klimt, Kokoschkae gli amici viennesiROVERETO (TN)fino all’8 gennaio 2007Occasione imperdibile per approfondirela conoscenza del grande artista austriaco,ma anche dell’ambiente culturaledella Vienna di inizio secolo scorsonel quale maturò la nascita dell’espressionismo.MARTtelefono: 800 397760Cristo risorto.Testimonianzae speranza del mondoVERONA - fino al 7 gennaio 2007Codici miniati, dipinti, sculture lignee edin marmo, calici, ostensori e altre prezioseopere di oreficeria provenienti daVeneto, Friuli Venezia Giulia e TrentinoAlto Adige documentano le radici cristianedi queste terre e testimoniano neisecoli l’attenzione ai temi evangelici delCristo risorto.Museo Miniscalchi-Erizzotelefono: 045 8032484www.museo-miniscalchi.itUgo Sergi, "Piazza frequentata", acrilico su telaMantegna a Mantova(1460-1506)MANTOVA - fino al 14 gennaio 2007In occasione del quinto centenario dellamorte, il genio del Mantegna verrà celebratocon tre mostre che apriranno in contemporaneain ognuna delle città dovel’artista ha vissuto e lasciato segni dellasua opera: Padova, Verona e Mantova.Palazzo Tetelefono: 0376 369198
37A Verona arte modernae contemporaneadi Serena BianchiniDuecento espositori nella città scaligeraUn percorso diviso per “grandi periodi”, opere celebri ed altreinnovative, uno spazio dedicato alla fotografia. Si tirano lesomme di un’esposizione che è già alla seconda edizioneNell’affascinante contesto diVerona, città scaligera, iltempo sembra che nonpassi mai; e invece ad un passo dalcentro, il mondo contemporaneoha dominato indisturbato: è statarealizzata dal 19 al 23 ottobre laseconda edizione di Art Verona,fiera d’arte moderna e contemporaneache ha valorizzato la galleriad’arte italiana, con duecentoespositori e un percorso consigliatodiviso per grandi periodi, a partireda Prima del Moderno, seguendoNovecento, Arte Modernae Avanguardie Storiche, ArteContemporanea, Grafica e Multipli.Importanti gallerie accanto allealtre emergenti si sono succedutemostrando al pubblico operecelebri e altre più innovative,dando anche risalto alla fotografiae a lavori di giovani artisti internazionali.Principalmente si trattavadi una fiera-mercato e come talemostrava soprattutto opere“vendibili” di medio formato, mal’aria che si respirava era ricca dicultura, disinteressata, alla ricercadi pubblico internazionale, “quelpubblico che al mercato italianoguarda con interesse e desideriodi scoperta”, ha dichiarato MassimoSimonetti direttore di Art Verona.Nel selezionare le gallerie ilcomitato era costituito da critici egiornalisti d’arte come Luca Beatricee Maurizio Sciaccaluga, unmodo per garantire giudizi indipendenti.Si è voluto attirare ilmaggior numero di visitatori, anchepersonaggi che non pensavanoassolutamente di acquistareopere, semplicemente appassionatie assetati d’arte, giovani comeme, che sognano e si pongonodomande. Incamminandosilungo il percorso ci si trovava davantialla grande installazione Jumping-Carouseldi Julia Bornefeld,vincitrice del progetto ICONA chemirava a stimolare il rapporto trale gallerie aderenti, scegliendo tratante un’opera che rappresentassela manifestazione. Una strana“ruota” con dei bracci ad ombrellosu cui erano state poste gambevestite con calzettoni che ruotavanoincessantemente ricordandola corsa dei bambini: ma la realtàera un’altra… erano robotsenz’anima. Nello spazio attornoall’installazione vi erano lunghe fotodegli stessi calzettoni ma stavoltaera stata fotografata un’azione,gambe di veri bambini che licalzavano. È un’opera che affascina,diverte e nello stesso tempoinvita alla riflessione. Era davantia noi un esempio di immagine dinamicama priva di vita, mentresullo sfondo si trovava l’azione converi protagonisti però fuori da questotempo: un movimento metafisico.L’assenza di vita si ritrovavain entrambi gli esempi, ma in modoopposto.Nel continuare il percorso tra unagalleria e l’altra, e quindi di città incittà, c’era l’Italia intera e con lei isuoi italiani. Negli spazi rappresentatividi Roma, parlando con unagallerista, mi viene chiesto qualefosse il giornale che motivava lamia presenza ad Art Verona e miviene confidato un segreto: i suoimaggiori acquirenti erano i mediciche, con la “scusa” del collezionismo,amano circondarsi di opered’arte che a loro dire, trasmettonoloro energia, bellezza idealee serenità.Un’opera d’arte può veramentefar bene alla salute?È una personale idea ma fa riflettere,camminando tra la Marilyndi Mimmo Rotella, le splendide“bolle” di vetro di Murano diMasuda Hiromi, la natura mortadi Morandi, i De Chirico sparsiqua e là, le sculture di Igor Mitoraj,i progetti di Christo, la mostradi Gabriele Basilico, il cieloche cade di Papetti, gli omini diFrancesco De Molfetta, le macchineallungate di Gianni Piacentino…In Art Verona si è potutodare uno sguardo nostalgico alrecente passato e guardare negliocchi il nostro presente. ■ARTE MODERNAGALLERIA: Les Chances de l’ArtAUTORE: Julia BornefeldTITOLO DELL’OPERA: Jumping - CarouselANNO DI ESECUZIONE: 2005-2006MISURE: base 420 cm x h 220 cm x prof 210 cmTIPOLOGIA: installazione composta da un oggetto in movimento(carosello) ed una sequenza (streap) di tre foto a parete
38RECENSIONILibri ricevutidi G. F. BarbalaceHarvey e PadovaA cura di Giuseppe Onagro, MaurizioRippa Bonati e Gaetano Thiene sonostati pubblicati gli atti del convegno“Harvey e Padova”, del 21-22 novembre2002, promosso dall’Università degliStudi di Padova in collaborazionecon il Centro per la storia dell’Universitàdi Padova, con L’Accademia Galileianadi scienze, lettere ed arti e conl’Istituto Veneto di scienze, lettere edarti in occasione del quarto centenariodella laurea in filosofia e medicinadi William Harvey, conseguita a Padovail 25 aprile 1602.Tutti gli interventi contribuiscono adapprofondire la conoscenza di questomedico inglese e della sua opera, ilquale, utilizzando il metodo sperimentalee quantitativo d’impronta galileiana,giunse a sostituire alla concezionegalenica del flusso e riflusso del sanguequella della circolazione. La divulgazionedi questa scoperta per mezzodella sua celeberrima “Exercitatioanatomica de motu cordis et sanguinisin animalibus” del 1628, è da considerarsil’evento più importante ditutta la storia della fisiologia e ancheun vanto dell’Università degli Studidi Padova.Atti del Convegno“Harvey e Padova”Edizioni Antilia Trevisowww.edizioniantilia.itBasilio Cascella: la vita(1860-1950)La figura di questo grande abruzzeseè ricostruita da Franco Di Tizio condovizia di documentazione ed esattezzadi riferimenti.Il libro ripercorre la vita dell’artistadalla sua nascita al suo apprendistatoa Roma e a Napoli, alla fondazionedello Stabilimento Cromolitograficoa Pescara e alle appassionate perorazioniper le scuole di artigianatoartistico durante la sua attività di parlamentarefino ai suoi ultimi anni romani.Autodidatta, Cascella fu artista poliedricoe geniale. Pittore, incisore,ceramista, cartellonista, fotografo,anticipatore delle tecniche pubblicitariee grafiche. Fu anche editore. Lapittura di tematica abruzzese dei suoiinizi, la decorazione artistica di notiarticoli commerciali, il lancio di suggestiveriviste illustrate, la diffusionedi delicate cartoline a colori, la produzioneceramica di dimensione monumentalegli fecero acquistare in vitagrande notorietà che si affievolìdopo la sua morte, ma che questabiografia ha il pregio di riportare alcentro dell’attenzione.Franco Di Tizio“Basilio Cascella: La vita (1860-1950)”Ianieri Editore, Altino (CH)pp. 463, € 32,00Pensaci oh neurologoe parlanePaolo Pinelli compie con questo suolavoro un’analisi critica dell’interpretazionedella natura umana data comunementedai neurologi e dagli studiosidi neuroscienze che la circoscrivononella dimensione indagabile col metododel materialismo riduttivo.Questo metodo analizza l’uomo comeuna macchina animale nella qualesi ritiene possa prodursi anche la coscienzacognitiva e morale.Partendo dalla sua visuale di mediconeurologo, Pinelli analizza le ragionisecondo le quali si riconosce nell’uomoanche una dimensione metafisicae passa in rassegna le principali teoriefilosofiche, dal materialismo riduttivofino al relativismo e al nichilismo, chenegano tale dimensione mostrandonele incongruenze.La sua analisi viene sviluppata in quindicicapitoli, un epilogo e un’appendiceche approfondiscono la questionecon argomentazioni filosofiche,bibliche, neurologiche, psicologiche,naturalistiche e storiche di grandeinteresse.Il libro si conclude con un glossario deitermini scientifici usati nel testo ed unampio apparato bibliografico.Paolo Pinelli“Pensaci oh neurologo e parlane”www.lampidistampa.itpp. 293, € 16,00Solo scienza e coscienza?Con questo suo nuovo lavoro GiorgioDobrilla affronta una problematica digrande interesse tanto per i mediciquanto per i comuni lettori che si interroganosull’affidabilità della ricercaclinica.La sua indagine, muovendosi con moltacompetenza in questo settore, rispondea molti quesiti sollevati, peresempio, dagli effetti nocivi e, a volteletali, di farmaci regolarmente autorizzatidi contro ai buoni risultati degli innocuiplacebo; dall’influenza che il consumismoesercita nel favorire un’eccessivaassunzione di medicamenti oun ricorso esagerato agli esami clinici,con tutte le spese che ne derivano perla sanità; dalla possibilità che i vari tipidi informazione sanitaria non nascondanoin realtà molta disinformazione;dalla decantata validità dei principi sucui si basano le medicine alternative.Questi e molti altri argomenti si ritrovanonel testo intessendo tra loro nessia volte imprevedibili e dando unagiusta importanza a questioni spessosottostimate dalla gente, ma che Dobrillatratta con competenza e senzatimori reverenziali.Giorgio Dobrilla“Solo scienza e coscienza?”Il Pensiero Scientifico Editore, Romapp.167, € 12,50Freud e Lacan in psichiatriaIn questo libro Fabrizio Gambini si proponedi analizzare il modo in cui la psichiatriaconcepisce la malattia mentalerimanendo, in buona parte, sorda almodo in cui viene intesa e trattata dallapsicoanalisi.Alcune ragioni di questa sordità possonoessere imputate alla psichiatriastessa influenzata dalle concezioni filosofiche,sociali, economiche e scientificheavvicendatesi nel tempo che,
nella nostra cultura, hanno portatoal declino del ruolo paterno ealterato gli antichi legami fra gliuomini.Trattando di Freud e Lacan in psichiatrial’autore non vuole condurrela ricerca sul piano di una rievocazionestorica o culturale, ma vuoleiniziare un’indagine, calando il discorsonel vivo del dibattito attualesulle diverse tecniche psicoterapeutichemesse a punto fino ad oggi einsistendo sul significato della scopertadell’inconscio e dell’invenzionedella psicoanalisi. L’indagine miraa capire le ragioni di questo mancatoascolto giacché sembra impossibilepensare che la formazione psicoanaliticadi uno psichiatra possanon produrre effetti significativi.Fabrizio Gambini“Freud e Lacan in psichiatria”Raffaello Cortina Editore, Milanopp. 186, € 19,00Frammenti di un corpoe di un’animaLe poesie di Maurizio Soldini raccoltein questo volume, formano unmoderno canzoniere dedicato aMina, suo unico, grande amore.Le liriche sono composte in versisciolti con un linguaggio semplicee spontaneo che rifugge dalle artificiositàdella poesia moderna ecostituiscono, nella loro immediatezzaespressiva, impreziosita quae là da qualche termine ricercatoe da rare rime ed assonanze, quasiun diario del cuore e dell’animadell’autore.I versi spaziano nel campo dei sentimentie cantano un amore appassionatoe ideale che alternativamenteconcede all’animo turbamenti edolci momenti di abbandono. Si cogliein essi anche l’amore per la natura,nei cui mutevoli aspetti stagionalisi perde l’animo del poeta, il rimpiantodei giorni luminosi e felici dellagiovinezza e lo sforzo di cercarenella consapevolezza del tempo chepassa la vera meta dell’esistenza.Maurizio Soldini“Frammenti di un corpoe di un’anima”Aracne Editrice, Romapp. 107, € 8,00In breve39Emma CastagnariODONTOIATRIA E FIORI DI BACHIl libro rappresenta una prima ricerca, nelcampo dell’odontoiatria, delle terapie alternativee, in particolare, dei fiori di Bach.Questo è un metodo terapeutico semplicee naturale la cui proprietà è rappresentatadalle vibrazioni dei fiori capaci di entrarein sintonia con i nostri stati d’animo e riportarliall’armonia originaria.www.gieffeedizioni.itpp. 97, € 10,00Mario ContiACHILLE CECCARELLI (1823 – 1908)L’interesse di questa biografia è che, oltrealla figura del grande medico riminese, presentaanche un quadro ben documentatodella condizione sanitaria del periodo incui, da una pratica medico chirurgica prescientificae pretecnologica, si andavanogradualmente affermando le rivoluzionarieinnovazioni della seconda metà del secolodiciannovesimo, come le pratiche antisettichee l’anestetesia.A.M. Tura, Edizioni Doc Artpp. 125, La Stamperia, RiminiGiuseppe F. MerendaFRANCINO, L’ALTRA STORIADI FRANCESCO D’ASSISIQuesta ricerca costruisce un’altra veritàsul poverello di Assisi estrapolando dalleopere dei tanti autori che hanno scritto dilui gli aspetti per cui fu giudicato pazzo dagliassisani. Ne risulta una figura che moltilettori giudicheranno dissacrata ed oltraggiata,altri più divertente ed umana.Armando Editore, Romapp. 558, € 28,00Francesco IodiceDOLCEZZE E FURORIIn questo nuovo libro di racconti l’autoremostra l’inalterato piacere di osservare lasocietà partenopea e di metterne in lucel’arguzia, la sopportazione, l’ironia con cuisa adattarsi alle diverse situazioni della vita.Conserva anche il gusto di mettere inbocca ai vari personaggi il dialetto napoletanoe, questa volta, anche un po’ d’inglesee di veneto.MIDIA S.r.l. Monza (MI),pp.202, € 13,00Francesco Andrea MaielloIL PILOTA DELL’ANIMASi tratta delle osservazioni e delle esortazionidi un uomo che, a lungo distrattodagli impegni della vita e successivamentesollecitato dall’esperienza medicae da un nuovo impulso all’osservazionedei comportamenti umani, ritrovanella Bibbia delle verità che credeva diaver scoperto da solo. Verità che portanoalla valorizzazione della famiglia ead una vita onesta, spontanea ed operosa.Napoli Laurenzianapp. 262, € 10,00Carlo PalamàIL BRADIPOUna storia moderna e originale, nellaquale il protagonista, ragioniere dalla vitaripetitiva e complessata, e sua mogliesi trovano inaspettatamente a vivereuna serie di vicende rocambolesche.Queste avventure, che modificherannopositivamente il comportamento suo edella moglie, si intessono nel raccontoin modo interessante fino al colpo di scenafinale.Felici Editore, San Giuliano Terme (PI)pp. 165, € 12,00Giovanni RuffiniBOLOGNA GIALLAI cinque racconti polizieschi di questaraccolta sono ambientati a Bologna neglianni settanta. Scritti con uno stile avvincentealla Simenon, vedono al centrodelle storie il commissario Rosi e ilfido brigadiere Menichelli che in modonon tecnologico, ma ragionato hannosempre la capacità di giungere brillantementealla soluzione dei singoli casi.Pubblicato in propriopp. 205, € 12,50Vinicio SartiDAL FIUME ALLA MONTAGNAUn medico che, nato nel Polesine rodigino,andò poi a lavorare sulle montagneche scorgeva dall’argine del grandefiume,ricorda la sua famiglia patriarcale,le abitudini e i costumi del suo paese,il dialetto del luogo natio, le esperienze,ora toccanti ora divertenti, fattenei sanatori dell’Alto Adige e il suo amoreper la montagna con l’amabilità di chialla fine del libro apparirà un vecchio,caro conoscente.pp. 304, Weger Editore, Bressanone (BZ)info@weger.netRECENSIONI
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42INTERNETdi ClaudiaFurlanettoLe risorse bibliografiche della Cochrane CollaborationEvidenze in ReteÈconsiderata absolutely thebest evidence ever. Aggiornataogni tre mesi eprodotta sia su cd-rom sia in versioneonline, raccoglie il lavorodella Cochrane Collaboration(www.cochrane.org).Parliamo della Cochrane Library(www.thecochranelibrary.com),la collezione di database contenentirevisioni sistematiche e studiclinici randomizzati che riguardanotrattamenti farmacologici,diagnosi e screening, promozionedella salute e organizzazionedei servizi.In un momento in cui l'enormequantità d'informazioni disponibilirende difficoltosa la ricerca ela gestione delle fonti per i professionistidella salute, le pubblicazionisecondarie, il cui scopo èfornire una sintesi rigorosa delleprove di efficacia e delle conoscenzedisponibili inerenti unadeterminata area, diventano fondamentali.La Cochrane Collaborationè un'organizzazione indipendente,internazionale e noprofitche si prefigge proprio ladiffusione di informazioni accurateriguardanti l'assistenza sanitaria.Produce revisioni sistematichedi interventi in sanità e promuovela ricerca di prove di efficaciasotto forma di studi clinicie altri studi sugli interventi. LaCochrane Collaboration vantanumerosi centri intutto il mondo. In Italia(www.cochrane.it)hanno sede icentri di coordinamentodi dueGruppi CollaboratividiRevisione: ilDrugs & AlcoholGroupche ha sedepresso l’Agenzia diSanità Pubblica della RegioneLazio, a Roma, e ilMultiple Sclerosis Grouppresso l'Istituto NeurologicoCarlo Besta di Milano.Sempre in Italia è presente il centrodi coordinamento del CochraneNeurological Network, che hasede presso la Clinica Neurologicadell'IRCCS Policlinico di Milano.Il suo scopo è il coordinamentoe l'armonizzazione dei varigruppi che agiscono nell'areaneurologica e la formazione metodologicae pratica. Presso il ServizioSovrazonale di Epidemiologiadella ASL 20 di Alessandria,troviamo il Cochrane VaccinesField, il cui compito è operare trasversalmenterispetto ai diversigruppi di revisione, con lo scopodi aiutare la raccolta delle informazioni,identificare nuovi revisori,evitare duplicazioni, incoraggiarela produzione di nuoverevisioni, ricercare finanziamentiper la preparazione e il continuoaggiornamento delle revisioni sistematiche.I DATABASELa Cochrane Library è consultabileonline, è però possibile accederegratuitamente ai soli abstract,mentre per l'articolo inversione integrale occorre abbonarsi.CDSR www.mrw.interscience.wiley.com/cochrane/cochrane_clsysrev_subjects_fs.htmlIl Cochrane Database of Systematic Reviews (database delle revisioni sistematiche) raccoglie 2893 revisioni sistematichedi studi clinici randomizzati completate dalla Cochrane Collaboration e 1646 protocolli di quelle ancora in fase direalizzazione. Le revisioni sistematiche contengono tutti i riferimenti a trial condotti in una determinata aerea e unesauriente sommario di tutte le prove di efficacia disponibili. Sono strutturate e sistematizzate e le evidenze sono incluseo escluse in base ad espliciti criteri di qualità al fine di minimizzare i bias. I dati sono spessi combinati statisticamentecon la tecnica della metanalisi per aumentare l'affidabilità di studi troppo poco estesi per produrre, individualmente,risultati attendibili. Per accedere ai full-text delle revisioni, che vengono aggiornate regolarmente, è necessariol'abbonamento, mentre gli abstract così come i titoli dei protocolli sono disponibili gratuitamente su Internet.
43INTERNETDARE www.mrw.interscience.wiley.com/cochrane/cochrane_cldare_articles_fs.htmlIl Database of Abstract of Reviews of Effectiveness (database degli abstract delle revisioni di efficacia) contiene abstractdi revisioni sistematiche non prodotte dalla Cochrane Collaboration e sottoposte ad una verifica di qualitàmetodologica dal Centre for Reviews and Dissemination dell'Università di York (www.york.ac.uk/inst/crd). Ogniabstract contiene un sommario della revisione ed un commento critico riguardante la qualità globale. Il databasecopre un ampio raggio di interventi rivolti alla salute e include oltre 3000 abstract di revisioni in campi che vannoda test diagnostici alla salute pubblica, dalla promozione alla farmacologia, dalla chirurgia alla psicologia, dall'organizzazionealla realizzazione dell'assistenza sanitaria.Il DARE è disponibile gratuitamente su Internet previa iscrizione.CCTR/CENTRAL www.mrw.interscience.wiley.com/cochrane/cochrane_clcentral_articles_fs.htmlIl Cochrane Central Register of Controlled Trial (registro centrale degli studi controllati) è un registro di oltre400mila studi clinici controllati (RCTs), realizzato dai gruppi Cochrane grazie ad una ricerca manuale delleriviste biomediche internazionali pubblicate dal 1945 ad oggi. Gli articoli sono tratti dai più importantidatabase bibliografici: Medline, che rappresenta la fonte dei 3/5 del numero complessivo degli articoli indicizzati,Embase, ma anche altre fonti. Per ogni articolo sono citati il titolo e i dettagli bibliografici, in molticasi è presente anche un sommario, ma non il full text. In aggiunta ogni gruppo di revisione Cochrane mantieneed aggiorna una raccolta di studi controllati concernenti la propria area di interesse. Queste raccolteprendono il nome di Specialized Registers. Ogni gruppo può raccoglie inoltre gli Handsearch Results, chevengono così chiamati quando differiscono dalla materia di ricerca ufficialmente assegnata. Registri e HandsearchResults sono assemblati e collazionati dal centro Cochrane statunitense (www.cochrane.us) primadi essere incorporati all'interno della Cochrane Library.CRMD www.mrw.interscience.wiley.com/cochrane/cochrane_clmethrev_contents_fs.htmlCMR www.mrw.interscience.wiley.com/cochrane/cochrane_clcmr_articles_fs.htmlIl Cochrane Review Methodological Database (database metodologico della revisione) contiene due tipidi documenti: quelli inerenti le metodologie utilizzate nelle revisioni sistematiche e quelli inerenti le metodologieutilizzate per i protocolli portati avanti dalla Cochrane. Il Cochrane Methodology Register (registrodella metodologia) è invece una raccolta di testi sui metodi di conduzione delle revisioni sistematicheed include articoli di riviste, libri, atti di congressi aventi lo scopo di riassumere la base empirica dellametodologia utilizzata. Il CMR è prodotto dal Centro Cochrane britannico (www.cochrane.co.uk),per conto del Cochrane Methodology Review Group.HTA www.mrw.interscience.wiley.com/cochrane/cochrane_clhta_articles_fs.htmlL'Health Technology Assessment Database (database di valutazione della tecnologia sanitaria) raccoglie studisulle implicazioni mediche, sociali, etiche ed economiche degli interventi nel campo dell'assistenza sanitaria.L'obiettivo è quello di migliorare la qualità e il rapporto costo-efficacia dell'assistenza sanitaria. Il registroviene sempre prodotto dal Centre for Reviews and Dissemination, con l'utilizzo delle informazioni ottenuteda membri dell'Inahta (The International Network of Agencies for Health Technology Assessment -www.inahta.org) e altre organizzazioni che si occupano di valutazioni della tecnologia sanitaria.NHS EED www.mrw.interscience.wiley.com/cochrane/cochrane_cleed_articles_fs.htmlNHS Economic Evaluation Database (database del servizio sanitario nazionale britannico sulle valutazionieconomiche) è un registro di oltre 5000 pubblicazioni su valutazioni economiche inerenti interventi nel campodell'assistenza sanitaria. Le referenze sono composte da un abstract e da una valutazione qualitativa.Anche in questo caso il database è prodotto dal Centre for Reviews and Dissemination.
44ACCADDE A...Walt DisneyDicembre▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲10 dicembre 1914All’austriaco Robert Ba’ra’ny vieneconferito il premio Nobel per la medicinaper i suoi studi sul canale semicircolaredell’orecchio interno.25 dicembre 1926In Giappone muorel’imperatore Yoshihito:gli succede il figlio Hirohito.15 dicembre 1966In California, a Burbank,muore Walt Disney:aveva 65 anni.3 dicembre 1967All’ospedale GrooteSchuur di Città del Capo,in Sudafrica, ilcuore di una donnaviene espiantato peressere trapiantato adun uomo di cinquantaquattroanni, LouisWashkansky. Il chirurgoè Christian Barnard;alle 6 e 13 del mattino ilnuovo cuore batteva regolarmente,ma 18 giorni dopo l’interventoun’infezione poneva fine allavita del paziente. Il 2 gennaio del’68 condusse il secondoYoshihito trapianto di cuore: questavolta il paziente sopravvisseper 19 mesi dopol’intervento.15 dicembre 1939Negli Stati Uniti una pellicoladestinata a lasciare ilsegno viene proiettata perla prima volta: si tratta di“Via col vento” tratto dalromanzo di Margaret Mitchell.La locandina di Via col ventoQuale che sia la cosa che vogliamodire, esistono una sola parola peresprimerla, un solo verbo per animarla,un solo aggettivo per qualificarla.Maupassant,Pietro e Giovanni, Prefazionee le sue storie29 dicembre 1987Il cosmonauta russo RomanYurievich Romanenkorientra sulla Terra: haappena battuto il recorddi permanenza nello spazio,quasi undici mesi a bordo dellastazione spaziale Mir messa inorbita nel 1986. La prima donnaad affrontare la conquista dellospazio fu la russa Valentina Tereskova;a bordo della Vostok 6 rimasein orbita per tre giorni. La Tereskovaaveva 26 anni ed era unsottotenente dell’Armata Rossa.11 dicembre 1991È la stipula del Trattato di Maastrichtal quale inizialmente aderirono12 Paesi. L’Unione europeanasce ufficialmente due anni dopo,il 1° novembre del ’93. Il Trattatosi prefiggeva tre principali lineeguida: realizzazione degli scopiprefissati dai trattati di Ceca,Cee ed Euratom, il conferimentodi più poteri al Parlamentoe l’introduzione entroil ’99 della moneta unica, l’Euro;definizione di una politicaestera e di difesa comuni; affrontaretematiche quali i problemisociali, del lavoro e dell’immigrazione.Roman Yurievich Romanenko4 dicembre 1977La nazionale italiana di tennisviene battuta in finaleChristian Barnarddi Coppa Davis dalla squadraaustraliana. Il risultatofinale è di 3 a 1. Il confrontosi era giocato a Sidney.
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46TECNOLOGIANelle aziende italianeInternet ed e-mailsempre più diffusiInternet, posta elettronica esiti web sono ormai panequotidiano per le aziende italiane,dove sono presenti in oltreil 90% dei casi. Alla diffusionedelle tecnologie si legal’aumento dei rischi di sicurezzainformatica, visto che il50,4% delle imprese con 10 addettiha avuto problemi legati avirus. È il quadro che emergedall’annuario statistico italiano2006 dell’Istat. L’e-mail è usatadall’88,9% delle imprese, il collegamentoa Internet nel91,7%, mentre più basso è ilnumero delle aziende che hannoun proprio sito web (54%).Maggiore è la dimensione dell’impresapiù elevato è il livellodi tecnologia, dove Internet ede-mail sono presenti nel quasi100% e il sito nell’87,8% deicasi. Più limitato invece l’utilizzodella rete per scambi commerciali,scelto dal 19,6% delleimprese con più di 10 addetti,ma usato per fare acquisti divalore comunque contenuto, eancora più bassa (4%) la presenzadi aziende (generalmentenei servizi) che effettuanovendite online. Una modalitàquella del commercio elettronicoprediletta soprattutto nelleregioni del Nord-Ovest (22,9%)e del Nord-Est (20,7%). Tra il2002 e 2004, le imprese italianecon più di dieci addetti chehanno svolto attività innovativesono state il 37,5% nell’industriae il 27,6% nei servizi. ■
47“Congressi, Convegni, Corsi”AVVISO PER I MEDICI E LE SEGRETERIE ORGANIZZATIVELe notizie inerenti congressi, convegni, corsi e manifestazioni scientifiche, devono essere rese notealla redazione del giornale dell’Enpam - oltre tre mesi prima dell’evento - tramite posta all’indirizzo Via Torino, 38 - 00184Roma; via e-mail all’indirizzo congressi@enpam.it; via fax ai numeri 06/48294260 - 06/48294793. Per esigenze tipografichee di spazio si invita a trasmettere testi sintetizzati in circa dieci righe. Si ribadisce che la pubblicazione degli avvisi è gratuita.
48Congressi, Convegni, CorsiSocietà italiana di ergonomiaGestione del rischio clinicoMilano, 18 dicembre - Palazzo delle StellineResponsabile Scientifico: dott. Riccardo TartagliaECM: richiesto l’accreditamento per medici e infermieriSessioni previste: Principi di gestione del rischio clinico - Ergonomia e fattore umanoin medicina - L’attuazione del sistema per la gestione del rischio clinico - Buone pratiche per lasicurezza del paziente.Informazioni: Segreteria organizzativaR.M. Società di Congressi, Via Ciro Menotti 11, 20129 MilanoTel. 0270126308 Fax 027382610, email: info@rmcongress.it, sito web: www.rmcongress.itPoliclinico Universitario A. Gemelli – RomaFlebologia chirurgica(60 Crediti Formativi Universitari)A.A. 2006/2007-2007/2008Direttore: prof. Gregorio CinaRequisiti e norme di ammissione: l’ammissione al Master è riservata a Laureati in Medicina eChirurgia in possesso di Diploma di Specializzazione o esperienza documentata in ChirurgiaVascolare o Chirurgia Generale.Scadenza domande di ammissione: 22 dicembre.Informazioni per immatricolazione: Tel. 0630155840 Fax 0630155846email: master.corsi@rm.unicatt.it, sito web: www.rm.unicatt.it/masterInformazioni per didattica: prof. G. CINA, Tel. 0630156127; 3356571968 Fax 0630155951email: g.cina@rm.unicatt.itPatologia della vulva16 dicembre – Aula della Direzione Didattica, Policlinico San Marco di Zingonia – Osio Sotto – (Bg)Responsabile del convegno: Dr. Gustavo MascottiObbiettivo del convegno: il convegno si propone di divulgare l’esperienza, di analizzare risultati ed approfondire leconoscenze in ambito medico, chirurgico, ginecologico ed oncologico della patologia della vulva.Informazioni: Fax 035-885789, email qualita.psm@grupposandonato.itSegreteria Organizzativa sig.ra Mara Frigerio, sig.ra Francesca Accorigi, sig.ra Giovanna Nozza, Tel. 035-886220Crediti ECM: Sono stati richiesti al MinisteroSocietà Italiana di ArtroscopiaArtroscopia e ginocchio degenerativo16 dicembre – AC Hotel – TorinoL’evento, promosso dalla Delegazione regionale per il Piemonte e la Valle d’Aosta della SIA, Società Italiana di Artroscopia,avrà la durata di mezza giornata ciascuno.Informazioni: Coordinazione Scientifica Daniele Comba, Tel. 011/505730 Fax 011/590940Segreteria Organizzativa: Il Melograno Centro Servizi, Via Pigafetta, 36, 10129 TorinoTel. 011/505730 Fax 011/590940, email: Info@ilmelogranoservizi.comPercorsi interattivi e formativi pediatrici14-16 dicembre New Europe Hotel – NapoliPresidente del Convegno: Rosario Di ToroCoordinatore Scientifico: Angelo F. CapristoECM: il Congresso ha seguito le procedure per ottenere l’autorizzazione presso il Ministero della Salute dei crediti di“Educazione Continua in Medicina”.Informazioni: Segreteria Scientifica:Angelo F. Capristo, Carlo Capristo, Fabio Decimo, Nunzia Maiello, Michele Miraglia del Giudice, Roberto SassiDipartimento di Pediatria Via L. De Crecchio 8, 80138 Napoli, Tel. 081 5665468-70 Fax 081 5665467Segreteria Organizzativa IDea congress, Via della Farnesina 224, 00194 RomaTel. 06 36381573 Fax 06 36307682, email: info@ideacpa.com, sito web: www.ideacpa.com
49Istituto di Medicina DidatticaCorso di dietologia1° incontro: 10-11 marzo 2007Diagnostica ecografica muscolo scheletrica1° incontro: 9-10-11 febbraio 2007I corsi si svolgeranno presso l’ Istituto di Medicina DidatticaInformazioni: Segreteria Organizzativa Istituto di Medicina DidatticaVia Rossini 37, 87036 Rende (CS), Tel. 0984-837372Università Cattolica del Sacro Cuore – RomaReumatologia pediatricaSede del Corso: Policlinico universitario A. Gemelli - RomaDirettore del Corso: prof. Achille StabileCoordinatore del Corso: dr. Donato RiganteIl corso di Reumatologia pediatrica prevede 60 ore di insegnamento teorico-pratico e si svolgerà nel2007 nelle seguenti date: 26-27 Gennaio; 23-24 Febbraio; 23-24 Marzo27-28 Aprile; 25-26 MaggioLa domanda di ammissione al corso di Reumatologia pediatrica dovrà essere indirizzata in cartasemplice al Magnifico Rettore e spedita al Servizio Formazione Permanente dell’ Università Cattolicadel Sacro Cuore, Largo F. Vito n. 1, 00168 Roma entro il 30/12/2006Informazioni: Segreteria Scientificaprof. A. Stabile, dr. D. RiganteTel. 06-30154290, 06-30154475 Fax 06-3383211, e-mail a.stabile@rm.unicatt.itEtta Climinti (dip. Scienze pediatriche med.- chir. e neuroscienze dello sviluppo)Tel. 06-30154475 Fax 06-3383211, e-mail: dip.scienzepediatriche@rm.unicatt.itSegreteria Organizzativa Servizio Formazione PermanenteTel. 0630154074 Fax 06-3051732, e-mail: parisi@rm.unicatt.itCongressi, Convegni, Corsi
Congressi, Convegni, CorsiSeconda Università di NapoliEco-color-doppler e angioecografiacon mezzo di contrasto in medicina internaPoliclinico-Napoli – Gennaio-Giugno 2007 Aula padiglione PM3-Piazza MiragliaPresidente del Corso: prof. U. ParmeggianiProgramma: eco-color-doppler ed ecografia con mdc nelle epatopatie e nefropatie diffuse,neoplasie, trapianti – eco-doppler dei tessuti superficiali, eco-color-doppler arterioso e venosoperifericoInformazioni: Segreteria OrganizzativaANICE-dr. I. Sordelli Tel. 0815665234, 3385404037e-mail: ignazio.sordelli@virgilio.it; ignaziosordelli@ecografiainterventistica.itUniversità degli studi di FirenzeVaccini e Strategie di VaccinazioneDirettore: Prof. Paolo BonanniIl Corso si articola in 4 moduli che affrontano tutte le tematiche legate alle vaccinazioni, ciascunodella durata di 3 giorni (7-9 febbraio, 7-9 marzo, 18-20 aprile, 23-25 maggio 2007), per un totale di80 ore di frequenza. Sono previste lezioni, esercitazioni, seminari, tavole rotonde.La partecipazione ai corsi di perfezionamento universitari corrisponde all’acquisizione di tutti i creditiECM dell’intero anno solare. Domande d’iscrizione entro dicembre 2006.Informazioni: dott.ssa Angela Bechini Tel. 055-4598504, e.mail: angela.bechini@unifi.itdott.ssa Sara Boccalini Tel. 055-4598508 Fax 055-4598935, e.mail: sara.boccalini@unifi.itSocietà Italiana di flebologia clinica sperimentaleCongresso SIFCS Regione Campania15 dicembre – Hotel delle Terme di Agnano –NapoliPresidente: dott. Michele del GuercioL’evento è stato accreditato al Ministerocon numero 5 crediti formativi.Sessioni: il linfodema degli arti inferioriil tromboembolismo, venosolaser terapiasclero-mousseInformazioni: Segreteria ScientificaPresidente: Sifcs Regione Campania,Consiglio direttivo Sifcs Regione CampaniaVia dei Mille 59, 80121 NapoliTel/fax. 081405553Segreteria organizzativaSolaria Service Congress OrganizerVia Posillipo 316, 80123 NapoliTel. 0812466193-94 Fax 0812403698Rif. Signora Nunzia Iracee-mail: nunzia@solariaservice.comsito web: www.solariaservice@solariaservice.comUniversità degli studi di SienaMedicina EsteticaLa durata del Master è di 16 mesi; moduli didattici:10; Crediti Formativi: 60.L'inizio è previsto per Febbraio 2007 ed il termineper la presentazione delle domande di iscrizioneè fissato al Gennaio 2007.Informazioni: S.C. Chirurgia Plasticadell'Università degli Studi di SienaPoliclinico Le Scotte - Viale Bracci, 53100 Siena Tel.e Fax 0577/585158siti web: www.unisi.it/postlaurea/master.htm;www.unisi.it/eventi/master50
51Società Italiana Maxillo OdontostomatologicaLa Maxillo Odontostomatologia nel SSN8-11 Febbraio 2007 Ospedale “George Eastman” di RomaPresidente: Mauro OreficiPresidente del Congresso: Giovanni DolciInformazioni: Segreteria OrganizzativaTriumph Congressi S. r. L. Via Lucilio 60, 00136 RomaTel. 06 355301/06 35530280 Fax 06 35530235,e-mail: segreteriasimo@gruppotriumph.itsito web: www.simo-santapollonia.itEcografia dell’intestino ed epato-bilio-pancreaticaFebbraio-luglio 2007Evento a numero chiuso ( n. 30 partecipanti ) accreditato per 38 punti ECM, indirizzato agastroenterologi, epatologi, chirurghi, internisti, radiologiArgomenti: Ruolo dell’Ecografia Clinica nella Diagnosi, nel Monitoraggio e nel Trattamentodelle Malattie del Fegato e del Tratto GastroentericoResponsabile del corso: dott. L. Tarantino;Informazioni: Segreteria Scientifica dott. I. SordelliTel. 3385404037, e.mail: ignazio.sordelli@virgilio.itOppure inviare una e-mail al Direttore del Corso: luciano_tarantino@fastwebnet.itsito web: www.ecografiainterventistica.itCongressi, Convegni, CorsiSocietà Italiana di Odontostomatologiaper l’HandicapOdontostomatologianelle persone con disabilità27 gennaio 2007Palazzo del Turismo - RiccionePresidente: prof.ssa Silvia PizziArgomenti: La prevenzione dentale;Approccio al paziente nell’età evolutiva;La terapia odontostomatologicanel paziente con disabilità.L’Educazione Sanitaria:la Famiglia, la Scuola, il Terzo SettoreInformazioni: Segreteria Organizzativadott. Marco MagiV.le Emilia 67, 47838 Riccione (RN)Tel. e Fax 0541644512sito web: www.sioh.orgCongresso regionaleAndi SiciliaTrapani – Hotel Crystal, P.zza Umberto I10 febbraio 2007Relatori: prof. V.A. Malagnino, prof. F. Brennadott. A. Caprioglio, dott. C. Capriogliodott. G. PradaInformazioni: Segreteria Organizzativadott. Alberto AdragnaTel./Fax 0923/546522e.mail: albertoadragna@libero.itandisicilia@libero.it - Richiesti crediti ECM
52Congressi, Convegni, CorsiAssociazione Lombarda Medici AgopuntoriAgopunturaAnno Accademico 2006 – 2007Inizio corsi: primo anno 16 dicembre presso ALMA, via Sambuco 12, 20122 MilanoDirettore: dott. Carlo MoiraghiAccreditamenti: FISA - Federazione Italiana delle Società di Agopuntura.Durata: Il Corso è quadriennale e riservato a Laureati in Medicina e Chirurgia. Ogni anno di Corso sisvolge in dieci seminari teorici e pratici di una giornata ciascuno.ECM: crediti per il seminario che si terrà l’11.02.07, ad anni di corso riuniti,“l’agopuntura quale metodica medica complementare alla medicina occidentale nella terapia dellelombalgie, evidenza cliniche”.Informazioni: ALMA, via Sambuco 12, 20122 Milano, Tel 028361618 Fax 028392468e.mail cmoira@tin.it sito web: www.agopuntura-alma.itEuropean Agency for Relationship and Training HolisticHostage (crisis) negotiation guidelinesfor mental health professionalIl corso è articolato in due livelli, e si terrà presso il Circolo MontecitorioVia Campi Sportivi 5, Roma (Zona Nord – Acqua Acetosa)Basic Hostage Negotiation 24-25-26 febbraio ‘07ECM accreditato: 31 crediti formativiAdvanced Crisis Hostage Negotiation 27-28 febbraio ‘07Specializzazione nella negoziazioneÈ indispensabile, per la frequenza del corso avanzato, la formazione di base data nel primo livello.ECM accreditato: 14 crediti formativiObiettivi: Allargare le proprie conoscenze in tale settore e acquisire nuove strategie utili a una migliore soluzione delmomento di crisi in situazioni impreviste.Organizzazione: dott.ssa Maria Marini, dott.ssa Terry BrunoInformazioni: EARTH - European Agency for Relationship and Training HolisticPiazza Mazzini 27, RomaTel. 335-6113724, 328-6146431, 335-6510796Fax 06-3319342, e-mail: terebrun@tin.itpaola-mei@alice.it maria.marini@mclink.ite-mail: info@earth-nlp.comsito web: www.earth-nlp.comTrattamento della Spasticitàdell’arto superioreTorino 13-15 dicembreSede: Centro Congressi Villa GualinoPresidente: prof. Maurizio Bellucci SessaVice Presidente: dott. Roberto RagoInformazioni: Direzione Scientificadott. M. Avalle tel 011-4393446Fax: 011-4393582e.mail: avalmario@libero.itdott. C. Lentino Tel 0196234716e.mail: carmelo.lentino@ospedalesantacorona.itdott. P. Pietrapiana Tel 011-4370711e.mail: ppietrapiana@dongnocchi.itUniversità degli Studi di SienaOssigeno-OzonoterapiaMedicaInizio del corso: febbraio 2007Direttore del Corso: prof. M. ChiavarelliSede del Corso: Policlinico Le Scotteviale Bracci, SienaCrediti Formativi: esonero dall’acquisizione creditiECM 2007 per i Medici che frequentano il CorsoInformazioni: 3488732739e.mail borrelli@biolab.med.unisi.it
53Azienda ospedaliera Sant’Andrea - Universita’ di Roma “La Sapienza”Medicina tradizionale cinese e medicina occidentaleAnno accademico 2005-2006Il Master di integrazione tra medicina tradizionale cinese e medicina occidentale, ha la durata di unanno accademico diviso in due semestri. La domanda di ammissione deve pervenireentro il 20 dicembre. Entro il 10 gennaio 2007 la graduatoria degli ammessi sarà affissa presso laSede della Segreteria del Master. Per conseguire il diploma di Master, il partecipante deve averacquisito i 60 crediti formativi, aver superato le prove di verifica, aver elaborato la tesi e superatol’esame finale. L’attività didattica del Master si svolge presso la struttura della II Facoltà di Medicinae Chirurgia dell’Università di ROMA “La Sapienza”.Informazioni: Segreteria Organizzativa del MasterTel. 0633274626, e.mail: annarita.bastianelli@uniroma1.itIstituto per le scienze psicologiche e la psicoterapia sistematica - CesadPsicoterapia professionale sistematica,psicopatologia fenomenologica e analisi dialetticaSede del Corso: Istituto per le Scienze psicologiche e la psicoterapia sistematica.Via Maragliano 8, GenovaCorso di Specializzazione quadriennale legalmente riconosciuto dal Ministero dell'Università (MIUR)Direttore Didattico: dott. G.Giacomo GiacominiData di inizio del Corso: 20 febbraio 2007Termine di scadenza per l'iscrizione al corso: 31 gennaio 2007.Informazioni: Segreteria Tel/Fax 010-580903, e.mail: giacomin@libero.itIncontinenza urinariaTorino 14 febbraio 2007 – Salone cinema della Piccola Casa della Divina ProvvidenzaVia Cottolengo 12Informazioni: Segreteria ScientificaC. Ferraris – M. VotteroSegreteria OrganizzativaSymposia O.C. srl P.zza Campetto 2/816123 GenovaTel. 010/255146, 010/255103 Fax 010/255009e.mail: symposia@symposiacongressi.comsito web: www.symposiacongressi.comAortic Surgery “How to do it”15-16 dicembre Milano – Istituto ScientificoUniversitario San RaffaeleInformazioni: Segreteria OrganizzativaCentro Congressi San RaffaeleTel. 0226433700 Fax 0226433754e.mail aortic.surgery@spr.itsito web: http://congress.spr.it/aorticsurgeryCongressi, Convegni, CorsiUniversità degli studi di PadovaChirurgia tiroideae paratiroideaPadova 1-5 febbraio 2007Direttore: Prof.ssa Maria Rosa PelizzoInformazioni: Patologia Speciale ChirurgicaSegreteria 6° piano PoliclinicoVia Giustiniani 2, 35128 PadovaTel. e Fax 049-8212250e.mail: mariarosa.pelizzo@unipd.itsito web: www.unipd.it/corsi_perfezionamentoScadenza domande: 18 gennaio 2007Il Corso garantisce la copertura ECMCome da Decreto MURST 3/11/1999, n° 509
54Congressi, Convegni, CorsiÈ nata la Società Italiana di Psicosomatica IpnoticaL'associazione è stata fondata il 5/giugno del 2006. La società intende diffondere ed introdurre insempre più ampi strati della sanità la cultura di una medicina di indirizzo psicosomatico e vuolerappresentare un punto di convergenza e riferimento per quanti volessero conoscere e apprenderel'eccitante mondo dell'ipnosi raccogliendo, nel contempo, la stimolante sfida di creare nuoviapprocci e inserire ulteriori modelli organizzativi nella sanità specie Campana e meridionaleInformazioni: dott. Angelo FedericoTel. e Fax 0812542407-8 Cell. 3383093940e.mail: psicoipno@fastwebnet.it sito web: www.psicosomatica-ipnotica.netPsicoterapia Breve StrategicaLa Scuola di psicoterapia breve strategica di Arezzo ( www.centroditerapiastrategica.org ) diretta dalprof. Giorgio Nardone, riconosciuta dal MURST, organizza a Genova, con avvio nel gennaio 2007, ilmaster per medici e psicologi in psicoterapia breve strategica della durata di due anni.Informazioni: dott. Andrea VallarinoTel. 010/2467677 cell. 3496922664e.mail: andreavallarino@andreavallarino.net sito web: www.andreavallarino.netIstituto Nazionale Tumori Regina ElenaMaster course on head and neck surgeryBangalore, INDIA February 9th-13th, 2007Information: Organizative SecretariatGamma Congressi s.r.l. Via della Farnesina 136, 00194 RomaTel. 0636300769 / 4628 Fax: 063290694 e.mail: info@gammacongressi.itScientific Secretariat Raul Pellini, MD; Cesare Piazza MD e.mail: pellini@info.it - ceceplaza@libero.it
55Società Medica Italiana di Psicoterapia ed IpnosiPsicoterapia ed ipnosi medica secondo livello34 crediti formativi ECM per medici, psicologi e odontoiatriPrimo seminario: sabato 27 e domenica 28 gennaioSecondo Seminario: sabato 10 e domenica 11 febbraioTerzo Seminario: sabato 24 e domenica 25 febbraioSede: Starhotel Excelsior, Via Pietramellara 51, BolognaInformazioni: Via Porrettana 466, 40033 Casalecchio di Reno BOTel. 051.573046 Fax 051.932309 e.mail: inedita@tin.itUniversità di FoggiaEmergenzaIl master avrà inizio da gennaio 2007Riservato a medici impegnati nel settore delle emergenze (P.S., 118, Rianimatori, UTIC, ecc.)Informazioni: Segreteria OrganizzativaServizio Anestesia e Rianimazione Universitaria “Ospedali Riuniti di Foggia”prof. Michele Dambrosio, Tel. 0881732306 Fax 0881732387Comunicazione e relazionalità in medicina:nuove prospettive per l’agire medicoRoma, 16-17 febbraio 2007Auditorium “A. Gemelli” – Facoltà di medicina e ChirurgiaInformazioni: Segreteria Scientifica Associazione Medicina – Dialogo – ComunioneVia dei Frascati 306, 00040 Rocca di Papa (Roma), e.mail: mdc@flars.netSegreteria Organizzativa: Gruppo SC Studio Congressi – Servizi per la comunicazioneVia F. Ferrara 40, 00191 RomaTel. 063290250 Fax 0636306897, e-mail: sc@scstudiocongressi.it - Richiesti crediti ECM per mediciCongressi, Convegni, Corsi
56LETTERATURASCIENTIFICAa cura diMaria RitaMontebelliI risultatidi alcunirecenti studiQuando vino e caffésono “per” la saluteIl segreto è tutto nelle dosi. Unconsumo moderato fa del vino edel caffè sostanze amiche del cuore;ma attenzione, al di sopra dei duebicchieri di vino o di tre tazzine di caffèal giorno si rischia piuttosto di imbattersinei loro effetti indesiderati.Un consumo prudente di alcol (meglioancora se sotto forma di vinorosso) si associa ad un basso rischiodi infarto; anzi dal punto di vista dellecoronarie sembrano rischiare piùgli astemi che i bevitori morigerati.Uno studio, appena pubblicato suArchives of Internal Medicine, ha valutatol’associazione tra consumo dialcol e rischio di infarto del miocardioin una popolazione di adulti constile di vita salutare, arruolata nell’HealthProfessionals Follow-up Study(HPFS). In 16 anni di analisi prospetticariguardante questa coortedi 8mila e 867 uomini in buonasalute e con 4 parametri di stile divita salutari (BMI inferiore a 25,mezz’ora di esercizio fisico al giorno,astensione dal fumo, abitudinidietetiche corrette), un consumomoderato di alcol (5-30 grammi/die)è risultato associato ad unridotto rischio di infarto del miocardio.Certo non è facile ignorareil risvolto della medaglia ovverole ricadute negative (etilismo,incidenti stradali, epatopatie croniche,aumentato rischio di tumori)di un consumo smodato di alcol;e forse è proprio per questaragione che gli esperti si limitanoad invitare i pazienti a bere “alla”salute e non “per” la salute, evitandocosì di includere l’alcol dalle raccomandazionidelle linee guida.Venendo al rapporto tra caffè e malattiecoronariche, gli studi in questocaso non hanno dato risultati univoci.C’è da dire però che nel tempo labilancia si è spostata decisamenteverso una “riabilitazione” della tazzinarispetto alla demonizzazione chene veniva fatta fino a qualche annofa. Uno studio di recente pubblicatosu Epidemiology ha evidenziato cheil caffè potrebbe rappresentare untrigger, il fattore scatenante di un infartonon fatale solo nei cardiopaticiche non ne fanno consumo abituale(RR 4,14 per i consumatori occasionali,rispetto ad un RR di 1,06per i consumatori abituali). È degliultimi mesi infine la scoperta che difronte al caffè, o meglio alla caffeina,non siamotutti uguali; esisteinfatti una popolazionedi metabolizzatori lentie una di metabolizzatori rapidi e tuttosembra dipendere da un polimorfismodell’enzima 1A2 del citocromoP450 (CYP1A2). Gli individuiomozigoti per l’allele CYP1A2*1F, icosiddetti metabolizzatori “lenti”,sono quelli nei quali appare più evidentel’associazione tra consumo dicaffeina e rischio di infarto del miocardio.Semaforo verde invece per imetabolizzatori “rapidi”. Non essendopossibile sottoporci tutti in massaad una tipizzazione allelica, nonresta ancora una volta che appellarsial buon senso e consumare caffeina,anche tutti i giorni, ma con moderazione.Per i perfezionisti poi eccoaltre due chicche. La varietà “robusta”di caffè è molto più ricca dicomposti fenolici ad elevata attivitàanti-ossidante, rispetto alla varietà“arabica”. I diterpeni infine, sostanzead attività ipercolesterolemizzante,sono presenti solo nel caffè bollitoma non nel filtrato.Fonte: Mukamal KJ et al.Alcohol consumption and riskfor coronary heart disease inmen with healthy lifestyle.Arch intern Med 2006;166: 2145-50.Cornelis MC et al. Coffee,CYP1A2 genotype and risk ofmyocardial infarction.JAMA 2006; 295: 1135-41.Baylin A et al. TransientExposure to coffee as a triggerof a first nonfatal myocardialinfarction. Epidemiology2006; 17: 506-11.
57Preziosa edizioneTrattato italianodi medicina internaTremila 186 pagine, 41 capitoli,mille figure (319 acolori) mille 110 tabelle.Ecco a noi una ristampa del“Trattato Italiano di Medicina interna”– Teodori 2004. Un’operaponderosa che non sembraazzardato definire eccezionale,un classico sul quale si sono preparati,a partire dal 1971, generazionidi medici, alla cui stesurahanno contribuito 260 autori,insigni studiosi delle nostreistituzioni universitarie, ospedaliere,e sanitarie.Centinaia di medici, oggi con icapelli bianchi, ricordano conuna certa emozione i “pesanti”volumi del primo “Teodori”,la loro rilegatura bianca e le paginedi carta patinata, un’operapreziosa che voleva trasmettere,anche il rigore metodologico.Oggi la medicina clinica è“velocizzata” da un continuoflusso di informazioni; spessoè difficile fermarsi a riflettere.Di qui l’utilità scientifica ma ancheculturale nel vero senso dellaparola, di un trattato chemantiene e rinnova elementiessenziali della professione medica.Il merito della pubblicazionedi questa preziosa operava alla romana “Società editriceUniverso”, che è ricorsa allecollaborazioni, nelle varie edizioni,di decine di studiosi, traquesti, nella settima edizione,spiccano i nomi di Pietro Cugini(è autore anche della filosoficae colta prefazione), GiuseppeGuarini, Francesco Violi,Massimo Volpe ai quali si affiancanoi professori GeminoFiorelli e Massimo Lopez. ■AA.VV. Teodori 2004 - TrattatoItaliano di Medicina Interna.Società Editrice Universo,pp. 3200, € 192,00.IN-EDITORIALuciano Sterpellone,nostroprestigiosocollaboratore,Sterpellonea Hollywoodnon finisce più distupire. L’abbiamolasciato alle presecon i medici celebriche hanno lasciato un’improntabenefica nella storiae ce lo ritroviamo a Hollywood“al capezzale” dei grandidel cinema.Sterpellone, con in una manoil fonendoscopio e nell’altrala penna, percorre la lungacorsia di un immaginarioospedale per ricostruire, cartellaclinica sotto il braccio, itravagli di salute di alcunegrandi star.Sfilano così i cinque pacchettidi sigarette giornalieri fumatida Yul Brinner, le enormiabbuffate di Orson Welles,la fornita farmacia e pasticceriadi Marylin Monroe,i trenta e più ricoveri di ElizabethTaylor, una veraenciclopedia viventedella medicina, o il tristee patologico tramontodi Stan Laurel eOliver Hardy.Come ha scritto WimWenders “Il cinema mostrala morte al lavoro sulle faccedegli attori” e il libro di Sterpellone,in modo tuttavia leggero,insegue i momenti di questolavoro; ma è anche, insieme,una piccola storia, alla portatadi tutti, degli strumenti e delleconoscenze della medicina chevia via si sono affinate.Come scrive Bruno Gambarottanella intelligente Prefazione,“C’è una sinistra grandezzanella narrazione di questecorse rovinose verso la dissoluzione”.■Luciano Sterpellone. HollywoodHospital. Società EditriceInternazionale, pp. 209,€ 13,50
58VITA DEGLI ORDINIIl battello naviga su auto non visibili(5 novembre 1966 - ore 8,oo)Istituto L. Da VinciAnche questo mese pubblichiamo brani attinti dalle pagine dei bollettini degli Ordini. L’intento è quello di recuperarenotizie interessanti di carattere generale. Vorremmo diventare un trait-d’union per colleghi che operanoin province lontane tra di loro. Saremo orgogliosi se riuscissimo a facilitare questi “incontri ravvicinati”.BolognaDonazione OrganiLa donazione degli organi può avvenire solo se è stataaccertata la morte encefalica del potenziale donatoree si è ottenuto il consenso (o, meglio, “la mancataopposizione al prelievo”). La morte encefalica,inizialmente individuata dal medico rianimatore cheha in cura il soggetto, viene poi confermata dai trespecialisti che compongono la “Commissione per l’accertamentodi morte”. Oltre a cuore, reni, fegato,polmoni, pancreas ed intestino possono essere donatianche i tessuti: la pelle, le ossa, le cartilagini ed itendini, le cornee, le valvole cardiache e i segmentivascolari. La donazione di rene, di parte del fegato,di midollo osseo, cute, sangue placentare, epifisi femorali,si realizza anche da persone viventi.Chi può donareOgni persona può essere donatore di organi o solodi tessuti. Non esistono precisi limiti di età per un donatore.Ad esempio, il fegato può essere prelevato etrapiantato con successo anche da donatori di età superioreagli 80 anni. Non possono essere donatori, iportatori di:- sieropositività HIV1 o 2;- positività contemporanea ad epatite B e delta;- tumori maligni in atto;- infezioni sistemiche sostenute da micro-organismiper i quali non esistono terapie praticabili;- malattie da prioni accertate.Dopo il trapiantoI pazienti trapiantati recuperano, solitamente in tempibrevi, una completa riabilitazione funzionale e fisica,tornando ad una vita normale: lavoro, viaggi,sport, e alla possibilità, per le trapiantate, di portarea termine una gravidanza.FirenzeAnniversario dell’alluvioneNei giorni 7-8-9-10-11 novembre 1966 l’allorasindaco di Barberino di Mugello, MensiRolando, ora scomparso, convocò i medicie le ostetriche del Comune e a gruppidi due li inviò a Firenze, esattamente in piazzadei Ciompi dove ogni gruppo ebbe alcuniindirizzi di persone che noi andammo avisitare, consigliare, confortare.Il sottoscritto con l’ostetrica Lagi Jolanda,il dottore Pino Paolo con l’ostetrica ForasassiGiorgia (ora scomparsa), il dottorBanti Spartaco con l’ostetrica Cianti MariaLuisa, il dottor Poli Antonio (ora scomparso)con la ostetrica Bruna Paolini (orascomparsa) e il dottor Falorni Antonio.Tutto ciò affinché si possa ricordare in maniera minimaquanto fu fatto per la gente dell’alluvione.Aldo FusiBarberino di MugelloGenovaSintesi dell’incontro della FederazioneRegionale degli Ordini della Liguria del 28 giugnoPresenti gli esponenti di: Imperia (Alberti, Graffigna,Virno, Berro, Taffari), La Spezia (Mannironi, Battolla,Sanvenero, Bianchi), Savona (Trucco, Giusto, Azzarello,Traverso, Martinengo), Genova (Bartolini, Ghio, Gaggero,Ravetti, Inglese Ganora, Migliaro, Annibaldi). Nelcorso del Consiglio, riunitosi nella sede dell’Ordine diGenova (presidente Alberto Ferrando, segretario Barbagallo),sono state deliberate proposte di modifica alPiano di “Riordino del Servizio sanitario regionale”, evidenziandol’importanza della partecipazione degli OrdiniProvinciali e della Federazione regionale degli Ordinidei medici - per le rispettive competenze provincialio regionali - al Governo della salute affinché glistessi svolgano le proprie funzioni statutarie di tuteladella salute del cittadino e rispetto del decoro e delladignità del medico. È stata, inoltre, presa in esame larichiesta inoltrata dall’Istituto G. Gaslini alla Regioneper poter innalzare l’età pediatrica per i soggetti ultraquattordicenni che vengono ricoverati in strutture pediatriche.La Regione si è orientata favorevolmente atale proposta, ma ha ritenuto necessario acquisire dall’Istitutoun programma dettagliato degli interventi edelle iniziative da porre in essere per garantire le necessarietutele a tutti i ricoverati.CataniaCarabinieri: concorso per 13 mediciL’Arma dei Carabinieri ha bandito un concorso straordinarioper il reclutamento di 13 ufficiali in fermaprefissata, ausiliari del ruolo tecnico-logistico, specialitàmedicina. Requisiti richiesti sono: essere cittadinoitaliano, non avere più di 32 anni, altezza minima peri maschi 1,70 e 1,65, per le femmine, laurea medicinae chirurgia, abilitazione professionale e iscrizioneall’Ordine, non essere stati dichiarati obiettori di coscienzao ammessi al servizio civile. La domanda dipartecipazione al concorso, redatta nel modello chesi può scaricare dal sito dell’Arma dei Carabinieri, deveessere inviata, entro trenta giorni dalla pubblicazionedel bando in Gazzetta Ufficiale, a mezzo raccomandataA/R al seguente indirizzo:Ministero della Difesa presso Comando Generaledell’Arma dei CarabinieriCentro Nazionale di Selezione e ReclutamentoUfficio Reclutamento e ConcorsiViale Tor di Quinto n. 119; 00191 – Roma.
Il bando, contenente prove, programmi d’esame, datedi pubblicazione dei calendari e modalità per la formazionedelle graduatorie, è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale,4^ serie speciale, n. 68, dell’8 settembre 2006.CampobassoContinuità Assistenzialee problemi di sicurezzaAncora un episodio di violenza si è verificato ai danni delservizio di Continuità Assistenziale con irruzione all’internodella sede di Campomarino da parte di un tossicodipendenteche ha danneggiato la sede sfondando la portacon un estintore e procurandosi ferite; inoltre riuscivaad impossessarsi di fogli di ricettario sottratti dalla borsadel medico fortunatamente assente in quel momentoper visita domiciliare. Lo stesso individuo già visitato lostesso giorno, nella notte contattava la centrale operativadel 118 ed aveva una accesa discussione con i medicidi guardia medica di Termoli. Attivati dal collega cherientrava dalla visita sono intervenuti i Carabinieri arrestandol’aggressore che sarà processato per direttissima.Pensiamo a cosa poteva succedere se il medico fosse statoin sede! Per l’ennesima volta si ripresenta il problemadella sicurezza delle “sedi di guardia medica assolutamenteinsicure” per i medici che sono esposti ad ognitipo di rischio. La Continuità Assistenziale è infatti l’unicacategoria medica che purtroppo annovera quasi ognianno morti nell’esercizio della professione.La notte del 23 giugno scorso ed il successivo fine settimanai medici di continuità assistenziale hanno prestatoservizio, con encomiabile spirito, nella sede inagibile,con porta sfondata, vetri in frantumi e piena di sanguesparso dappertutto: scrivania, pavimento, bagno, perchénessuno ha provveduto ad alcun intervento di ripristino.BresciaTassa di iscrizione all’OrdineVariazione coordinate bancarieNel caso di apertura di nuovo e diverso conto correntesul quale far addebitare la tassa ordinistica è necessario,al fine di evitare disguidi, comunicare tramite la propriabanca o direttamente all’Ordine le nuove coordinatebancarie.Il modulo di adesione e variazione delle coordinate è disponibilein segreteria e scaricabile dal sito internet dell’Ordinewww.ordinemedici.brescia.it.AlessandriaConto corrente obbligatorioe rintracciabilità degli incassiCon l’entrata in vigore della legge di conversione del Decreto“Bersani” con l’art. 35 vengono introdotte modificheriguardanti le scritture contabili degli esercenti artie professioni.Le nuove regole impongono i seguenti obblighi:- i contribuenti esercenti arti e professioni devono tenereuno o più conti correnti bancari o postali utilizzati perla gestione dell’attività professionale. Tali conti devono59essere utilizzati per compiere prelevamenti per il pagamentodelle spese sostenute e per far affluire obbligatoriamentei compensi riscossi nell’esercizio della funzioneprofessionale;- i compensi devono essere riscossi solo mediante strumentifinanziari tracciabili e non in contanti, fatta eccezioneper le somme unitarie inferiori a 100,00 euro.In merito al limite dei 100,00 euro, il comma 12 bis delsuddetto art. 35, inserito in sede di conversazione delprovvedimento, prevede che detto limite si applichi soloa partire dal 1° luglio 2008.Dall’entrata in vigore della legge di conversione del Decretoe sino al 30 giugno 2007 il limite al di sotto delquale i compensi possono essere incassati in contanti èfissato in 1000,00 euro.Per il periodo compreso tra il 1° luglio 2007 e il 30 giugno2008, infine, il limite è stabilito in 500,00 euro.NovaraMedici di famigliae visite di controllo ai minoriCon la nota protocollo 1866 del 19 luglio 2006 il ministerodel Lavoro precisa che per le Aziende con obbligodi sorveglianza sanitaria la visita sanitaria per le assunzionidi minori (anche se apprendisti), svolta dal medicocompetente nominato in azienda, esaurisce ogni adempimentoa carico del datore di lavoro (articolo 8 comma8 legge 977/67; al contrario le Aziende non sottoposteall’obbligo sanitario sono tenute a sottoporre i lavoratoriminorenni (anche se apprendisti), a proprie spese, avisite mediche presso l’Asl territorialmente competenteoppure, in quelle Regioni che hanno eliminato tale funzionepresso l’Asl, rivolgendosi al medico convenzionato(medico di medicina generale – medico di famiglia –medico pediatra di libera scelta).Secondo il ministero, a differenza del passato (quandoprima delle modifiche del DLgs 262/2000, era previstospecificatamente che tali visite dovessero avvenire pressol’Asl locale competente per territorio) il medico abilitatoa verificare l’idoneità al lavoro è colui che appartieneall’organizzazione sanitaria pubblica.LivornoCampionati mondiali della medicina:medaglia d’oro ad un medico livorneseSi sono svolti a Montecatini i Campionati mondiali dellamedicina. Una conferma della forza azzurra è arrivatadal nostro iscritto Giorgio Corretti, livornese, medicochirurgo psichiatra, figlio di Alessandro medico dentista,che ha conquistato l’oro nella sciabola maschile. Il collega,che aveva già conquistato il titolo di campione italianodi sciabola Master, ha raggiunto il prestigioso risultatobattendo in finale un inglese, dopo aver sconfittonelle eliminatorie due tedeschi e un francese. Il dott. Corretti,già allievo di Mario Carletti maestro di scherma edi vita, nei momenti liberi della sua professione insegnascherma a Viareggio.Al dott. Giorgio Corretti le più sincere congratulazionidal Consiglio e da tutto l’Ordine di Livorno.VITA DEGLI ORDINI
60ERBEdi Carolina BoscoMastromarinoChina: la naturacontro la malariaSono alberi che vegetano spontanei nella regioneandina di Ecuador, Perù, Bolivia e Colombia settentrionale,fra i 1500 e i 2500 m. di altitudine. NelXVIII secolo, per timore dell’estinzione, si crearonodelle piantagioni in India, Ceylon, Giava e AustraliaChina è il nome con cui si indicala corteccia delle variespecie di Cinchona appartenentialla famiglia delle Rubiacee:essa contiene circa 25 alcaloidiimparentati fra loro tra cui glistereoisomeri chinina e chinidina,cinconina e cinconidina, acido chinico,olio essenziale, resine, tannini,amido e principi amari.PROPRIETÀED IMPIEGO TERAPEUTICOLa Cinchona officinalis, che abbondain Ecuador, è la specie piùusata e la prima ad essere stataimpiegata. La Cinchona succirubra,o China rossa, viene coltivataed utilizzata per la sua marcataazione tonificante sulle funzionidigestive e cresce spontaneanella regione di Quito e in Perù.Anche la Cinchona calisaya, dettaChina gialla, vegeta spontaneain Perù ed in Bolivia.Le cortecce di tutte le specie diChina hanno le stesse proprietàfebbrifughe, antimalariche e tonificanti,le differenze sono dovutealla diversa concentrazione delprincipio attivo.Con il progresso della chimica lachinina è stata quasi completamentesoppiantata da antimalaricidi sintesi, come la clorochina,ottenuti per biosintesi dal triptofanoe dalla loganina che hannominori effetti collaterali. Tuttavia,negli ultimi anni, vi è stato un ritornoall’uso della chinina per iltrattamento della malaria, vistol’evidenziarsi di forme resistenti aifarmaci sintetici, ma in grado dirispondere alla chinina. La cortecciadi China, comunque, si usa ancoracon successo nelle zone ruralidel Sud America e dell’Asia.L’azione farmacologia della Chinaè dovuta al suo contenuto alcaloideoe principalmente alla chinina,specifico antimalarico per lasua potente azione antitermica eantiprotoplasmatica che si manifestaspecialmente verso le formeprotozoarie (amebe, infusori, parameci,plasmodi, tripanosomi,ecc.), mentre molto più debolmentesi manifesta verso i batteri.La chinina agisce inoltre comeblando analgesico ottundendo lasensibilità dolorifica a stimoli diorigine muscolare o articolare,pertanto, nella fase acuta dellamalaria, abbassa la febbre, alleviail mal di testa e la nausea facendoscomparire il malessere generaleprovocato dalla malattia. Lachinina e, in misura maggiore lachinidina, agisce sul cuore diminuendonel’eccitabilità per cui èindicata nella terapia della fibrillazioneatriale. La chinina è anchedotata di un’azione utero tonicache è trascurabile a utero vuoto,ma che aumenta durante la gravidanzaed è massima nell’ultimoperiodo. Si impiega durante il partoper rendere più energiche lecontrazioni ecboliche.La droga è impiegata anche comeamaro tonico ed eupeptico edè consigliata ai convalescenti e agliastenici, a questo titolo entra nellapreparazione di diversi aperitivi,di gusto gradevole e molto apprezzati.I sali di chinina sono perlo più impiegati come analgesici,antipiretici, nella profilassi e nellacura della malaria. Inoltre la Chinatrova anche applicazione peruso esterno come cicatrizzante eantisettico nelle stomatiti, nellapiorrea, nella faringite e come tonicoper il cuoio capelluto. ■PREPARAZIONIPer uso esterno: Decotto. 40 g di polvere di corteccia si lasciano bollire perdieci minuti in un litro di acqua, quando è freddo si filtra e si fanno sciacquio impacchi sul cuoio capelluto.Per uso interno: Macerazione. Lasciar macerare 30g di corteccia in 1 litrodi acqua per un’ora, una tazza prima di ogni pasto.Infuso. Mezzo cucchiaino di corteccia in una tazza di acqua bollente. Unatazza prima di ogni pasto, non superando 4 tazze al giorno.
61Giardini d’invernoe cactus a NataleFoglie carnose, lunghe e seghettate, con fiori dai coloribrillanti, come rosso, rosa e lilla, che danno untono di allegria nei giorni di festa. Parliamo dellaSchlumbergera, una valida alternativa alle più conosciuteeuforbie. Alla scoperta delle piante invernaliCACTUS DI NATALESe chiediamo a qualcuno didirci qual è il fiore che evocail periodo natalizio risponderàimmancabilmente le “stelledi Natale”. Difatti durante questefeste le case si riempiono di euforbie(questo il loro nome botanico)dai colori più sgargianti, come ilrosso, e da quelli più tenui, comeil bianco, il giallo, il rosa. Ma esisteun’altra pianta che ultimamentesta acquistando sempre maggiorepopolarità. Parliamo della Schlumbergerapiù conosciuta come“Cactus di Natale”. Essa è originariadelle foreste amazzoniche e deveil suo nome, un po’ ostico pernoi, al suo scopritore, il franceseFederico Schlumberger. Ha fogliecarnose, lunghe seghettate, all’apicedelle quali nascono i fiori dai coloribrillanti, come rosso, rosa e lilla,che danno un tono di allegrianei giorni di festa. La sua fiorituraè molto abbondante e dura alcunesettimane; basta tenerla in unangolo della casa al riparo dallecorrenti d’aria e dai raggi diretti delsole. Al contrario di altre piante, il“Cactus di Natale” si può tenereanche in camera da letto con beneficieffetti perché trasforma l’anidridecarbonica in salutare ossigeno.La Schlumbergera può raggiungereconsiderevoli dimensioni,ma lo fa lentamente e quindipotrà stare in nostra compagniaper molti anni. Avendo rami ricadentiè anche adatta ad essere appesaad un cestello davanti ad unafinestra. Trattandosi di una piantadi origine esotica, teme il freddo equindi, nelle zone del nord Italia,va tenuta al riparo dalla fine dell’estateall’inizio della primavera,mentre nel meridione può esserecoltivata all’aperto per tutto l’anno.In estate avrà bisogno di acquaregolarmente, ma senza eccessiperché teme i marciumi. Maè nel periodo invernale che potremogoderci appieno il “Cactus diNatale”, mettendolo magari incompetizione con la non menobella euforbia.GIARDINO IN CASANel periodo invernale possiamotrasformare la nostracasa in un giardino;nulla di più affascinante che viverein ambienti dove foglie e fiorispuntano come per magia da dietroun mobile o accanto ad unafinestra. Innumerevoli sono le specieche possono vivere in casa, primafra tutte il Ficus Benjamina. Ilsuo folto fogliame cresce su ramisottili ed ha un colore verde intenso.Ama la luce, non ha bisognodi particolari cure e ha la capacitàdi depurare l’aria dell’ambiente.Attenti alle correnti d’aria perchénon le sopporta; quanto alleinnaffiature, le gradisce con moderazione.Altra pianta d’effetto è la felce,pronta a riempire, quando è adulta,grandi spazi. Ama gli ambientiumidi e quindi è adattissima avivacizzare le sale da bagno; comunqueil terreno deve esseresempre bagnato e periodiche devonoessere le spruzzature sullefoglie. A dare un ulteriore toccoesotico possiamo accogliere in casala palma detta phoenix, dalleleggiadre foglie verde scuro. Anch’essaama la viva luce e un ambientecaldo. Per ravvivare con delcolore i nostri appartamenti nelperiodo invernale possiamo utilizzareil Solanum Capsicastrum:originario del Brasile, non perdele foglie, che sono di un verdescuro, fiorisce in giugno – luglioe nei mesi freddi si riempie di bacchegrosse e scarlatte che – fateattenzione - sono alquanto velenose.■FIORIdi Diana Geraldini
62FILATELIA-INUn po’ di storiae un po’ d’attualitàIl primo francobollo, il “Penny Black”, emesso intornoalla metà dell’‘800, era di colore nero con ilprofilo della regina Vittoria. Cosa proponePoste Italiane in vista delle prossime festività nataliziedi Gian Piero VenturaAbbiamo iniziato questarubrica lo scorso numeroraccontando dicome si intraprenda un percorsofilatelico, con l’aggiunta diqualche notizia o curiosità sulleultime emissioni di Poste Italiane.Questa volta, invece, dedichiamoil nostro spazio aduna “prima puntata” sulla storiadel francobollo, come suggeritocida qualcuno, che ringraziamo.Il francobollo, come molte altrenovità, nasce in Inghilterra durantela rivoluzione industriale.Il Regno Unito era un grandeImpero, con un servizio postalein forte espansione, ma affidatoai postini che erano tenutia riscuotere la tariffa ad ogniconsegna. Così, a cavallo tra il1839 ed il 1840 venne varatauna riforma davvero semplice,basata sugli studi di RowlandHill, successivamente nominatoSir da Sua Maestà.Tutto fu impostato proprio sull’introduzionedel francobollo,che includeva due cambiepocali: la tariffa veniva pagataprima della spedizione edera calcolata non più sulla distanza,bensì sul peso.Ecco quindi l’emissione diquello che è universalmentericonosciuto come il capostipitedi tutto. Il celebre “PennyBlack”, nero appunto comeil carbone, con sopra ilmaestoso profilo della ReginaVittoria.Un solo consiglio, se siete agliinizi di una collezione e adessovi state appassionando, nonfate caso al valore di questopezzo storico, ci sono davverotanti zeri dopo il primo numero,anche in Euro.Cambiando radicalmente situazionesegnaliamo che PosteItaliane, grazie alla collaborazioneartistica dell’IstitutoPoligrafico e Zecca dello Stato,ha emesso due francobolliordinari appartenenti alla serietematica “il Santo Natale”.Il primo, a soggetto religioso,è un capolavoro filatelico giànella sua incisione in calcografia,ed è una riproduzione attentae fedele dell’opera pittoricaintitolata l’Adorazionedei Magi e comunemente attribuitaa Jacopo da Bassano.La vignetta del francobollo documentauna delle circa quattordici“Adorazioni dei Magi”che egli ha realizzato. Nellospecifico il quadro, restauratonei primi mesi del 2006, appartienealla Collezione deiquadri della ”Civiltà Cattolica”,la rivista quindicinale dicultura dei Padri gesuiti italiani,uno dei periodici più antichidella Penisola essendo statofondato nel 1850. Il secondofrancobollo della serie, asoggetto laico, rappresenta inveceun luminoso ed allegroalbero di Natale.Per concludere desideriamodare notizia della 2a MostraMercato ÆTERNUM NUMIFIL,che si svolgerà l’8 e 9 Dicembrenella Capitale, presso laFiera di Roma Padiglione 41,ingresso da P.zza E. Rufino.Come spesso accade non sitratterà solo di Filatelia, ma anchedi altri rami del collezionismoovvero Numismatica, Cartolinafiliae Telecarte. ■
63È la “bestrofina”La protagonistadell’olfattoIdentificata da un team di ricercatori. Potrebbe avere trasferimentitecnologici interessanti quali lo sviluppo di un naso artificialeRICERCANon è più un mistero ildono di Jean-BaptisteGrenouille, l'uomo dotatodi un potentissimo olfattoprotagonista de “Il Profumo”,il bestseller di Patrick Suskind direcente portato allo schermo.Un gruppo di ricercatori ha infattiidentificato la proteina cheamplifica gli stimoli odorosi: èla Bestrofina. La scoperta, risultatodi un progetto condotto daun team di ricercatori dellaScuola Internazionale Superioredi Studi Avanzati (Sissa) incollaborazione con l'Istituto Italianodi Tecnologia (IIT) di Genova,potrebbe, secondo gli autoridella ricerca, avere trasferimentitecnologici interessanti,quali lo sviluppo di un naso artificialebasato su meccanismisimili a quelli utilizzati dagli organismiviventi, un sistema olfattivoartificiale in grado di rilevarebasse concentrazioni disostanze odorose. È un meccanismomolto complesso quelloche permette all'uomo di distinguerepiù di 10.000 molecoleodorose diverse e l'olfatto è rimastoa lungo il più enigmaticodei nostri sensi. Non pochilettori del romanzo di Suskind,ambientato nella Parigi pre-rivoluzionaria,sono infatti rimastiaffascinati dalla capacità delprotagonista di catturare odoried intrappolarli nella sua memoria,per poi divertirsi a mescolarlicreando fragranze irresistibilie meravigliose. Gli scienziatidella Sissa hanno scopertoche la Bestrofina, una proteinail cui malfunzionamentocausa una malattia neurodegenerativadella retina dell'occhio,si trova anche nelle cellule olfattiveed è la responsabile dell'amplificazionedel segnaleelettrico che viene poi trasmessoin direzione del bulbo olfat-tivo e delle altre regioni del cervello,dove l'informazione vieneprocessata ed elaborata. Ilsistema olfattivo è costituito danumerosissimi sensori, i neuroniolfattivi, che si autorigeneranoogni due mesi e sonoospitati nella profondità dellecavità nasali. Questi neuronisensoriali sono responsabili dell'interazionecon le molecoleodorose: lo stimolo chimico, legandosicon i recettori, si trasformain segnale elettrico eviene trasmesso al cervello.Molte delle proteine coinvoltenel meccanismo di trasduzione,spiegano all'IIT, erano noteda tempo. Si sapeva, inoltredell'esistenza di una proteinache, in presenza di ioni calcio,permette il passaggio di unacorrente di ioni cloro, agendocome amplificatore del segnaleelettrico. Tuttavia, l'identitàdi questa proteina era ancorasconosciuta. ■
L’allarme viene da TorinoEmicrania: malattiache fa anche ingrassareÈ causata da un’alterazione di strutture cerebrali precise localizzateall’interno del “circuito del dolore”. Colpiti il 30 per cento degli obesi65RICERCASono circa 7-8 milioni gliitaliani costretti a fare iconti, durante l'anno,con un dolore alla testa violentoe pulsante, accompagnato avolte da nausea e vomito. ''Tantisono i malati di emicrania nelnostro Paese, nel 20% dei casiafflitti da crisi quotidiane, e ancoraoggi spesso accusati di simulareun dolore che fino a pocotempo fa era giudicato soloun disturbo disfunzionale, o unsintomo di altri problemi “piùseri”. Oggi invece abbiamo scoperto,grazie a uno studio condottoall'università di Torino, chel'emicrania è unavera e propria malattia,causata daun'alterazione distrutture cerebraliprecise, localizzateall'interno delcircuito del dolore.Lo spiega LorenzoPinessi, ordinariodi Neurologiadell'ateneopiemontese e direttoredel Centrocefalee dell'ospedaleLe Molinettedi Torino, illustrandoa Milano i risultatidi una ricercatutta italiana, chesarà presto pubblicatasu Headache.''Sotto accusa - dicel'esperto - i lobifrontali e temporali,aree cerebraliche fannoparte del circuitoche regola il dolore''. Per la primavolta al mondo il team piemontese,usando un'innovativametodica di risonanza magnetica(che si avvale di unaparticolare analisi morfometrica),è riuscito a evidenziare ''delleriduzioni focali di sostanzagrigia proprio nelle aree cerebralidel circuito del dolore''.Piccole alterazioni, presenti sianei pazienti con emicrania episodica,sia in quelli cronici, manon nei soggetti di controllo,cioè sani. La ricerca, condottasu 56 persone (di cui 27 afflitteda emicrania) ''ci ha permessodi verificare anche che questariduzione di sostanza grigiaè direttamente correlata con lafrequenza degli attacchi''. Inpratica, maggiori sono le alterazioni,maggiore è la vulnerabilitàalle crisi. ''Dunque possiamodire che chi soffre diemicrania è un malato vero,non un simulatore. Purtroppoarriva alla diagnosi anche dopoanni di sofferenza, e deveessere aiutato''. Non solo, unaltro recente studio del teampiemontese ha legato l'emicraniaai chili di troppo. ''La malattiafa ingrassare: circa 3 milionidi emicranici italiani sonoobesi o in sovrappeso. Si calcolache questa malattia regalichili in più nel 20-30% deicasi'', dice Pinessi.''Nella nostra ricerca abbiamovisto che l'emicrania colpisce il10% della popolazione generalee il 30% degli obesi. Così- precisa Pinessi - siamo andatia studiare il metabolismo delglucosio, scoprendo che i pazienticon emicrania presentanouna certa insulinoresistenza:anticamera della sindromemetabolica, del diabete preclinicoe dell'obesità''. Non solo,a insidiare la linea di chi soffredi questa forma di mal di testasono anche i farmaci. “Alcunimedicinali usati nella profilassidell'emicrania, come i betabloccantie i calcioantagonisti,possono far ingrassare: secondoun recente studio su 200pazienti, alcune molecole anti-emicraniaregalano anche seichili in più”. ■
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67Liste d’attesain G.B. è guerraSettantamila pazienti inmeno ogni anno cheaspettano di essere ricoverati,con un tempo mediod'attesa di 7 settimane, controle 12 di tre anni fa. Sono alcunidei risultati raggiunti dal Sistemasanitario nazionale britannico(Nhs) sulla clinical governance,i migliori dal 1988,e presentati dall'ambasciatoreinglese a Roma nel corso di unconvegno sul rischio clinico.''La clinical governance diffusain Inghilterra - ha detto l'ambasciatoreEdward Chaplin -descrive un sistema con cui leorganizzazioni dell'Nhs rendonoconto del costante miglioramentodella qualità dei loroservizi e salvaguardia deglistandard di cura. I tempi di attesaregistrati nel 2006 sono ipiù bassi da quando si è iniziatoa raccogliere i dati nel1988''. In base ai dati presentati,il numero di liste d'attesasi è ridotto di oltre il 20% negliultimi tre anni, scendendoad un ritmo di circa 70mila pazientiogni anno, con un totaledi pazienti in attesa di ricoverosceso da 968.449 nel2003 a 759.136 nel 2006. Circai tempi, se nel 2003 solo unpaziente su due poteva arrivaread aspettare fino a 13 settimane,oggi oltre il 75% dei pazientiaspetta di meno, con unamedia di sette settimane. Nellostesso tempo, il numero deimalati in liste d'attesa lunghe,di oltre 26 settimane, si è azzerato.Ugualmente positivo iltrend per le visite specialisticheambulatoriali. Nel 2004 solo il38,1% dei pazienti poteva contaresu un appuntamento intempi brevi dal momento dellarichiesta del medico di base,mentre ora il 50,5% aspettauna media di quattro settimane,e quelli con tempi mediolunghi(8-13 settimane) sonoscesi dal 23,9% al 15,1% nelluglio 2006. ■ATTUALITÀ
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70IL PROIETTOREdi MariclaTagliaferriLa locandinadel film“Miracoloa Milano”Chi pensa alla“presentazione”?I “trailer” oggi durano un minuto al cinema etrenta secondi in televisione: un tempo recordnel quale raccontare un’intera storia. L’esperienzadi Miro Grisanti che iniziò con “Miracoloa Milano”: puntare tutto sulle emozioniSe la pubblicità è l’anima delcommercio, i trailer sono l’animadel cinema: una “presentazione”ben fatta può decidere il destinodi un film. È un’arte vera e propria,che Miro Grisanti, un signore romanodall’allegria contagiosa, esercitada 40 anni. Nel suo studio, attaccatequa e là, le locandine dei filmche ha lanciato, ormai più di mille, ipremi che ha ricevuto nei festival dedicati,ma anche il Leone d’Oro ricevutoa Venezia insieme al disegnatorePino Zac, col quale realizzò, storici“corti” come “L’uomo in grigio”,finalista agli Oscar, o “Una vita bollata”.È anche colpa sua se i vari “Natali”di Boldi e De sica ci sono sembraticosì accattivanti. Ma è anchemerito suo se siamo andati a vedere,incuriositi, Almodòvar, Ferreri oBellocchio.Come ha cominciato?Da ragazzino, subito dopo la guerra,entrando nello stabilimento di sviluppoe stampa dove lavorava papà.Ero un po’ la mascotte, intimiditoda tutti i mostri sacri che circolavanolà dentro e che mi davanoconsigli. Mi concentrai sulla truka,la macchina per fare gli effetti speciali.Il primo film cui collaborai fu“Miracolo a Milano”, sa la scena incui le scope volano nel cielo? Lavoravamosull’unica truka ottica italiana,che avevano smontato per nonfarsela portar via dai tedeschi e nonavevano saputo rimontare, mancavanodei pezzi: ci mettemmo un meseper fare pochi secondi di film. Mipiacque tantissimo e a 21 anni erogià caporeparto. Cambiai stabilimento,feci un po’ di pubblicità, i cortometraggicon Pino Zac.Il primo lavoro in proprio?Nel 1966, un amico mi propose lapresentazione di “Agente Z55 missionedisperata”, uno 007 all’italiana.Un vero disastro: attori che nonsapevano cadere, scenografie squallidissime.Mi inventai dei mascheriniche del fotogramma prendevanosolo il meglio e intorno ci misi buchi,esplosioni, colori. Ebbe successoe continuai: era divertente, rendevanobene, non mi annoiavo. Epoi avevi l’occasione di frequentareautori importanti, Pasolini, Bolognini,Zeffirelli.Come si affronta il lavoro con gliautori?Con onestà. Gli dico, specie ai piùgrandi: guardate che i miei lavori, anchese sono belli, potrebbero non andarbene per voi.Però tutti si fidavano di lei.A me è sempre piaciuto cambiare,inventare. Sono stato il primo a fareuna presentazione tutta muta. Michiamarono dallo stabilimento: “Miro,guarda che qua non si sente niente!”,mi dissero sconcertati. E poi sperimentavodi tutto: vetri spalmati diducotone, gocce di inchiostro nell’acquagelata, macchie di petrolio sulmare. Adesso ci sono i computer e sifa tutto più in fretta.E si diverte lo stesso?Be’ all’inizio mi mancava mettermila pellicola intorno al collo, sentirecon la lingua da che parte stava lagelatina. Però, porca miseria, la velocità,la precisione, la pulizia… nonc’è lotta.Come sono cambiati i trailer?Prima le presentazioni duravano anchequattro minuti, si aveva il tempodi raccontare una storia. Ora duranoun minuto al massimo per le sale enon più di 30 secondi per la tv e devipuntare tutto sulle emozioni.Si sente mai in colpa per aver datoqualche bufala agli spettatori?Ma io mi limito a confezionare unospot che metta curiosità, non dicomai “è bello, andate”. Se uno capiscemale, mica è colpa mia.La sòla più grossa che ha rifilato?Pochi anni fa, con “Talos”, su unamummia, veramente brutto, guardi,terribile. Però la presentazione acchiappavatantissimo e il film ha fattoil suo incasso.Quando doveva più raccontareche suscitare emozioni, c’era menospazio per imbrogliare le carte.O no?Ma sa, c’era poco da imbrogliare. Aquel tempo la gente andava al cinemacomunque. ■
71Tutti a cantaresotto l’albero“Stille Nacht”, la più famosa e sublime fra lecanzoni natalizie, nacque quasi duecento annifa pizzicata su una chitarra nella chiesaparrocchiale di uno paesino dell’Austria.In Italia è conosciuta come “Astro del ciel”La sua storia assomiglia ad unabella favola creata apposta perNatale. È la sera del 24 dicembre1818 e Joseph Mohr, parroco diSan Nicola a Oberndorf, paese a circa15 Km a sud di Salisburgo, si accorgecon costernazione che l’organoè rotto e che non può essere riparatoper la funzione serale. Un guaiogrosso, tanto più che per l’occasionespeciale il reverendo Mohr avevacommissionato al suo amico FranzXaver Gruber, maestro d’organo nellastessa parrocchia, una melodia permusicare le sei strofe di una sua poesianatalizia, che cominciava così:“Stille Nacht, heilige Nacht! Allesschlaft, einsam wacht”. Niente organoniente coro? Impossibile. Il bravoGruber non si scoraggia, cava la suachitarra, adatta ed arrangia la melodiaal suo strumento e ne fa l’accompagnamento,lo stesso che poche orepiù tardi seguirà le voci del coro inchiesa avvincendo la folla dei fedeli.Sembra una fiaba ma è storia, anchese un po’ complicata.Sì, perché “Stille Nacht” subito dopola sua nascita venne dimenticata:Joseph Mohr morì nel 1848 e FranzGruber fu trasferito ad Hallein a dirigereil coro parrocchiale.Già allora, nonostante la subitaneadiffusione della canzoncina nei paesiattorno, non se ne conosceva l’autore.Qualcuno l’attribuiva al fratellodi Haydn, Michael, qualcun altro –data la semplice bellezza della melodia– addirittura a Mozart. Per la veritànel 1854 Franz Xaver Gruber avevascritto all’abate di San Pietro a Salisburgodichiarando sua la melodiae il testo di Mohr, ma senza ricevererisposta. Poi Gruber morì nel 1863ad Hallein (dove era nato, nel 1787),e la faccenda dell’autore fu dimenticata.Ma “Stille Nacht” sta già facendoil giro del mondo come “ninnanannapopolare tirolese di autoreignoto”.Così sarebbe tuttora se al nipote diFranz Xaver Gruber e suo omonimo,non fosse caduto sotto gli occhi l’articolodi un giornale di Berlino cheesponeva le varie ipotesi circa l’originedi “Stille Nacht”. Gruber nipotespedì una lettera di precisazione algiornale ed al Burggrafler di Merano,città nella quale risiedeva, e cheentrambi pubblicarono. Erano i primidel 900 e giustizia fu fatta. In occasionedel centenario di “StilleNacht”, Gruber nipote ne riproposela versione originale nel duomo diMerano e ogni notte di Natale ad Halleinla società corale ricorda meisterGruber con un’esecuzione specialenel Cimitero Vecchio. Oggi di “StilleNacht” ne esistono innumerevoliadattamenti e versioni in tutte le lingue:primato, questo, superato soltantodalla Bibbia, che però è anticadi diverse migliaia di anni ed operadi un Autore col quale non si puòcompetere… Il borghetto di Halleinè ancora raccolto sulla memoria diquel dolce organista che 188 anni facreò la canzone natalizia più celebredel mondo. La casa di Gruber ha sullafacciata il suo viso mite scolpito inaltorilievo e, davanti, la tomba semprecoperta di fiori: una targa in bronzoracconta brevemente la vicenda.Nella chiesa, proprio di fronte, c’è l’organoche per fortuna decise di nonfunzionare in quella notte magica. Lachitarra di Gruber, il pianoforte, scritti,autografi, spartiti e trascrizioni originalisi trovano invece nel piccolomuseo locale. ■MUSICAtesto diPiero BottaliUna locandinache raffigura idue creatori di“Stille Nacht”: asinistra il parrocoJoseph Mohr, ilparoliere, e adestra meisterFranz XaverGruber, autoredella musica.La locandinavenne stampatain occasione del150° anniversariodella nascitadella celebrecanzone natalizianel 1818
72SCATTI ANTICHIPasseggiando per Romacon il naso all’insùLa capitale non sarebbe la stessa senza quei monumenti che raramentevengono inseriti nelle guide perché considerati “minori”. Partiamodalle suggestive iscrizioni che spesso sfuggono persino ai romani1 2 3Foto diCarlo Ciocci45 61 Il rione Borgo onora i suoi caduti della Iª GuerraMondiale2 Edicola mariana con putto, oggetto di devozioneutile anche ad illuminare le strade di notte3 Memoria dello straripamento del Tevere sullafacciata di Santa Maria Sopra Minerva4 In Piazza Farnese il luogo dove visse Santa Brigidadi Svezia, autrice delle “Rivelazioni”5 Targa in Via del Corso che ricorda la più anticautenza idrica di Roma, quella dell’OspedaleSan Giacomo6 Il divieto "di buttare e far mondezzaro"
73Passeggiare per Roma attraversovicoli, strade edangoli nascosti può rivelarsiun insolito e affascinanteviaggio nella storia della città.La riscoperta e la lettura, infatti,delle epigrafi e delle targhemarmoree che si trovano suimuri, sulle facciate dei palazziromani ci consente di ripercorrerela storia di Roma, per scoprirel’ordito su cui si è tessuto,in oltre duemila anni, l’attualefantasmagorico e scenograficoassetto urbanistico e l’archiviostorico, immortalato dalle epigrafisui muri di Roma.Le targhe sono tessere di unmosaico, sono pagine di storiache ci permettono di ricordare,attraverso piacevoli passeggiatein città, personaggi che hannodimorato in certi luoghi, avvenimentistorici, fatti urbanisticied eventi meteorologici. Taliepigrafi costituiscono, a tuttigli effetti, la memoria di un vissutostorico, sociale, politico eurbanistico che abbiamo il doveredi non dimenticare.L’autore di questa insolita guidadi Roma è un laureato in fisica,Cesare Mangianti, che ciaccompagna con passione edentusiasmo per tre itinerari, diversi,da piazza del Quirinale, aFontana di Trevi, al Pantheon,da Piazza Navona a via Ripettaa Piazza Augusto Imperatore.Itinerari che ci propongono Romacon una nuova e più attentachiave di lettura e ci invitanoA testa altaa rivisitarla con occhi nuovi epiù attenti.L’opera di cui parliamo e che vogliamoportare alla vostra attenzioneè: “A Testa Alta. PasseggiateRomane. I percorsi dellamemoria”.Il volume, edito da MMC Edizioni(www.mmcedizioni.it ) euro29 è il primo di una serie diun progetto editoriale che comprendealtri volumi che ci inviterannoa passeggiare ,ancora,per itinerari viversi, alla scopertadi Roma.Durante le passeggiate incontreremo,virtualmente, Canova,Donizzeti, Pertini, Ciceruaccio,Palo V Borghese, Sisto V Peretti,Clemente XII Corsini, Pio IXe tanti altri papi che hanno, conla loro opera di sistemazione urbanistica,contribuito a dare aRoma lo spettacolare assetto urbano,rendendo la città eternauna città unica, irripetibile e scenografica.Il libro come ha commentato ilsindaco Veltroni, alla presentazionein Campidoglio, toccale corde della memoria euna città senza memoria sarebbetriste.L’invito, però, dell’autore è “dirivisitare Roma possibilmente ingruppo, per fare del moto tranquilloe rilassante cogliendo l’occasioneper socializzare mediantel’incontro e lo scambio diesperienze e sensazioni”.Rivisitare Roma seguendo ilprogetto “A testa alta”, unaserie di “esplorazioni” guidatealla scoperta e alla ricognizionedelle targhe e delle epigrafimarmoree che sono postesui palazzi e sui monumentidella Capitale. Nel volume,infatti, vengono raccolti i primitre itinerari. Attraverso piacevolipasseggiate, targhe edepigrafi consentono di ricordarepersonaggi che hanno dimoratoin certi luoghi, avvenimentistorici, fatti urbanistici,eventi meteorologici, testimonianzeche costituiscono,a tutti gli effetti, la memoriadi un vissuto sociale, poeticoe urbanistico che non si dovrebbedimenticare. CesareMangiante, autore di tante fatiche,aspetta lettori e turistipurché siano disponibili a “rivisitare”Roma con occhi nuovie più attenti. ■SCATTI ANTICHI
74NOTIZIEMUSICA CLASSICA ALL’OSPEDALEIn questi giorni all’interno dell’Ospedale SanMartino di Genova ha preso il via una nuova importanteiniziativa: “Musica in corsia”. Fino agiugno 2007, infatti, tutti i giovedì pomeriggio,nei diversi reparti del nosocomio genovese, cisarà un’esibizione di giovani musicisti che avràla durata di circa trenta minuti e si svolgerà durantel’orario di visita. Si prevedono 32 concerti.L’evento è patrocinato dal contributo dellaRegione Liguria, dalla Fondazione Carige e dal“Teatrodelsuono”.di Marco VestriUNA FIABA IN FARMACIAA partire dal prossimo dicembre, nell’ambito diun importante progetto patrocinato dalla Federazionedegli Ordini dei Farmacisti, i farmacistiregaleranno ai loro piccoli clienti una fiaba illustratadal titolo “Una storia di magia”. Il progettoha l’obiettivo di mettere in risalto il ruolostorico e sociale delle farmacie. Hanno giàaderito al progetto in questione, ideato dallasocietà genovese Edicolors e promosso dallaFondazione Francesco Cannavò, oltre 7000 farmacie.Gli autori del volume sono Maria TeresaAmore, farmacista e docente, e Maurizio A.C.Quarello.INFLUENZA AVIARIA:SITUAZIONE MONDIALEI responsabili Onu per l’influenza aviaria affermanoche la situazione mondiale risulta ancoraabbastanza critica pur registrandosi un lievemiglioramento. Africa e Sud est asiatico, infatti,continuano ad essere luoghi molto pericolosied in prospettiva futura, nel prossimo decennio,potrebbero essere forieri di una pandemia.David Nabarro, coordinatore della task force antiinfluenza aviaria organizzata dalle NazioniUnite, ha affermato: “Il problema è rilevare ilquando e il come e non se la pandemia si manifesteràprima o poi. I prossimi 5 – 10 anni sonoda considerarsi ancora molto critici”.AUTOMI AL LAVOROUn nuovo sistema rivoluzionario, pensato specificatamenteper l’utilizzo in ambienti ospedalieri,è stato messo a punto dal colosso dell’elettronicagiapponese Matsushita. È stato, infatti,presentato alla stampa il primo robot al mondocapace di lavorare, senza disguidi, insiemead altri suoi simili. I nuovi automi sono già inuso presso il laboratorio di analisi “Bml Inc.”ed hanno il compito di trasportare campioni disangue all’interno degli stessi laboratori. Ognirobot usufruisce di una batteria della durata dicirca 7 ore continuative per poi essere immediatamentericaricato. Gli specialisti del settorenutrono una fiducia incondizionata in questanuova tecnologia foriera di ulteriori importantisviluppi.DONARE IL SANGUE FA BENEIn Italia ci sono più di un milione e mezzo di donatoridi sangue: è quanto emerge dalla campagnaAvis di sensibilizzazione alla donazionedal titolo “Grazie, prego”. Il problema, però, èche questo numero di donatori non è sufficienteper coprire le esigenze del nostro Paese cheavrebbe bisogno di 100mila donatori in più. Singolareè l’aumento di donatori extracomunitarimentre l’identikit del donatore italiano mediocorrisponde a quello di un maschio, del centro-nord,età compresa fra 40 e 50 anni. Il ministrodella Salute Livia Turco ha affermato: “Inun tempo in cui prevale una logica individualista,incrementare, attraverso un gesto concretocome la donazione del sangue, un’etica pubblicabasata sulla reciprocità e il concetto di altroè molto importante”.
75Parlare inglesevuol dire futuro?LINGUELa globalizzazione evidenzia l’esigenza di una lingua che siacomune a tutti. È l’inglese la risposta a questo problema?Ripercorriamo brevemente la sua storia ed evoluzionedi Maurizio Zomparelli (*)La globalizzazione sta condizionandoil tessuto profondoculturale oltre che socioeconomicodelle varie etnie checoinvolge.Uno degli elementi che ha subitodi più la sua influenza è sicuramenteil linguaggio. Da tempo, infatti,è certamente l’inglese a rappresentarela lingua ufficiale internazionale,senza dubbio la più conosciutaanche se è solo la secondapiù parlata nel mondo.Ma quali sono le sue origini? Rappresentala soluzione al modo dicomunicare per i popoli della terra?Vedremo se è veramente così.L’inglese antico era quello in possessodelle tribù germaniche. Dettoprotogermanico, è risalente acirca tremila anni fa, quando si èsviluppato sulle rive dell’Elba. Successivamente,a causa degli spostamentidelle tribù, si divise nelgermanico dell’est da cui derivò ilgotico; germanico del nord da cuiderivò il danese, norvegese ed islandese;germanico del sud, chesubì più degli altri l’influenza dellatino, e da cui si formò il valleseed, infine, il germanico dell’ovestda cui derivò il moderno tedescoed inglese.Con le invasioni dell’isola britannica,i quattro dialetti parlati dagliindigeni subirono una sostanzialeevoluzione con una progressivacontaminazione a seconda degliinvasori. Un esempio fu quello deivichinghi che portarono nuovi significatialle parole, per esempiodream divenne sogno al posto difelicità. Un contributo radicale fuportato dai normanni, Guglielmoil conquistatore invase l’Inghilterranel 1066 e con il suo popoloportò terminologie di chiara influenzalatina, germanica e soprattuttofrancese.Da allora in poi ci fu una chiara separazionetra l’inglese dei nobili equello popolare, infatti le classi nobiliariutilizzavano termini semprepiù vicini ai cugini francesi, mentrequelle dei poveri continuavanocon il vecchio dialetto.Il colonialismodeterminò l’influenzadi altre linguesull’ingleseCon la fine dell’impero Normannoe dopo la grave pestilenza del1349-1350, l’inglese subì un’ulterioremodifica, derivante dall’adozioneda parte dei nobili di un “inglesemisto” (middle english). Nel1362 la differenza tra la lingua parlatadai nobili e quella popolare siera notevolmente assottigliata e,nello stesso anno, con lo Statuto diPleading si riconobbe definitivamentel’inglese come lingua ufficialedella corte. Con l’inglese moderno,che si impiegò a partire dal 1500,cambiò la pronuncia delle parole,così lif, pronunciata leef divenne life,feef divenne five, doon divennedown.Finalmente nel 1604 fu pubblicatoil primo dizionario inglese, ancheperché sia la stampa che la letteraturaadottarono l’inglese del dialettolondinese al posto del latino.La rivoluzione industriale e l’innovazionetecnologica resero necessarioil ricorso a nuove parole lacui origine rivela una chiara matricegreca e latina: nuclear (nucleare),oxigen (ossigeno), e così via.Con l’espansione dell’impero britannicoed il colonialismo anchealtre lingue contribuirono alla formazionedell’inglese: l’indiano, ilgiapponese, il finlandese. La diffusionedella lingua inglese, grazieall’impero e agli scambi commerciali,portò queste stesse linguead influenzare quelle di altriPaesi: basti pensare all’indiano pajamasche in Italia è divenuto pigiama.Possiamo definitivamente affermareche l’inglese moderno è senzadubbio l’inglese di tutti. La storiaci ha tramandato, attraverso lesue contaminazioni tra i popoli, unlinguaggio di rapida interpretazione,frutto della conoscenza e dell’influenzadi tante civiltà molto diversetra loro, in grado di comunicarein modo semplice, rapido ediretto, come esige il mondo delfuturo. ■(*) Società medica italianadi psicoterapia ed ipnosimaurizio.zomparelli@libero.it
76LETTEREAL PRESIDENTEDIVERSI QUESITIDA PROPORRECaro Presidente,ho iniziato l’attività come medico condottoe, contemporaneamente, come convenzionatoche continuo tutt’oggi.Sto pagando il riscatto degli anni di laureaed ho completato l’iter della ricongiunzioneai sensi della legge 45/90.Cio’ premesso e garantita la regolareestinzione dell’onere a titolo di riscattodel corso degli studi universitari, nonchéil permanere delle normative previdenzialidi riferimento, ti sarei grato per lerisposte ai seguenti quesiti:1. Se i dati fin qui forniti risultano talianche presso l’Enpam e a quanto ammontanoi contributi versati;2. La mia pensione e il suo ammontare, valutandoanche l’ipotesi della conversione incapitale del 15% maturato:al compimento del 65° anno di età;al compimento del 70° anno di età.(lettera firmata)Caro collega,preliminarmente ti informo che presso il FondoMedici di Medicina Generale risultano accreditatia tuo nome contributi, a decorrere dal mesedi marzo 1979, per un importo pari ad€ 148.318,26=, sulla base dei quali gli Uffici hannoprovveduto a calcolare le richieste proiezionipensionistiche.Ipotizzando la cessazione dello svolgimento dell’attivitàconvenzionata al compimento del 58°anno di età, quando, grazie all’effettuazionedell’operazione di riscatto avrai maturatol’anzianità contributiva necessaria ad accedereal trattamento di quiescenza, la renditapensionistica che la Fondazione erogherebbein tuo favore sarebbe pari a circa€ 2.550,00 lordi mensili. Qualora decidessidi convertire in capitale il 15% della pensionematurata, come consentito dalle vigentinorme regolamentari, percepiresti una indennità,al lordo delle ritenute fiscali, pari acirca € 71.000,00 e una pensione lorda mensile,di circa € 2.150,00.Nel caso decidessi di proseguire l’esercizio dellamedicina generale fino al compimento del 65°anno di età, percepiresTi una pensione lordamensile, pari a circa € 3.900,00. Qualora optassiper l’indennità in capitale, la stessa ammonterebbea circa € 86.000,00 lordi e la pensione,al lordo delle ritenute fiscali, sarebbe pari a circa€ 3.300,00 mensili.Se scegliessi, invece, di rinviare il conseguimentodel trattamento di quiescenza fino al compimentodel 70° anno di età, la rendita pensionisticache la Fondazione erogherebbe in Tuo favoresarebbe pari a circa € 4.800,00 lordi mensili.In caso di trattamento misto, l’indennità in capitaleammonterebbe a circa € 88.000,00 al lordodelle ritenute fiscali e il trattamento pensionistico,lordo mensile, sarebbe pari a circa €4.100,00.Eolo ParodiHO FATTO RICHIESTAPER IL RISCATTOCaro Presidente,ti scrivo per avere, se possibile, risposta adalcuni quesiti.A novembre 2005 ho fatto richiesta per ilriscatto degli anni di laurea ed ho provvedutoa versare un acconto nel mese di dicembre.Per motivi personali vorrei lasciare laconvenzione a gennaio 2007 e passare allalibera professione come consulente scientificoper una azienda di servizi e vorrei dunquesapere:1. I contributi relativi ai compensi libero-professionali,dal 2007, vanno versati sulla quotaB mensilmente oppure annualmente?2. Sarà possibile per me andare in pensionea 58 anni di età con 35 anni di contribuzione(di cui 28 come Medico Convenzionato, 2 conriscatto di laurea e 5 con attività libero-professionale)?3. I contributi in Quota B verranno conteggiatiper la pensione a 58 anni? Oppure verrannoconteggiati per la pensione a 65 anni?4. Quando dovro’ presentare la domanda equando effettivamente percepirò la pensione?5. A quanto ammonterebbe la mia pensione a58 anni pagando il riscatto di 2 anni di laurea?E se pagassi 6 anni?
6. Quale penalizzazione avrei con l’anticipo a 58anni della pensione?7. Se decidessi di andare in pensione a 60 anni,quale vantaggio economico avrei?Fiduciosa in una tua puntuale, sollecita edesaustiva risposta.(lettera firmata)77Gentile Collega,i contributi obbligatori derivanti dall’esercizio dellalibera professione devono essere versati annualmentenella misura quantificata dalla Fondazionea seguito dell’invio, da parte degli iscritti, del ModelloD riportante i redditi percepiti a tale titolo.Da un controllo della tua posizione previdenzialepresso il Fondo dei Medici di Medicina Generale,risulta che, allo stato attuale, hai maturato 27 annidi anzianità contributiva. Aggiungendo a tale anzianità,oltre a quella derivante dal riscatto di almeno3 anni del corso di laurea, anche quella noncoincidente che, presumibilmente, maturerai pressoil Fondo della Libera Professione – “Quota B”del Fondo Generale, raggiungerai i 35 anni richiestiper accedere alla pensione di anzianità nel 2011,al compimento del 58° anno di età, avendo maturatoi 30 anni di laurea nel 2008.A tale data avrai diritto ad un trattamento pensionistico,calcolato sulla base della sola contribuzionematurata presso il Fondo dei Medici di MedicinaGenerale, pari a circa € 1.800,00 lordi mensili.Infatti, i contributi di Quota B, pur aiutandoti a maturaretemporalmente il diritto per la quiescenza dianzianità presso i Fondi Speciali Enpam (tra i qualirientra il Fondo Generici cui sei iscritta), non vengonoconsiderati ai fini del quantum del trattamentoa carico di tale gestione; essi daranno diritto adun’autonoma prestazione pensionistica di vecchiaiaa 65 anni.Inoltre, qualora decidessi di riscattare tutto il corsolegale di laurea (6 anni), non potresti abbreviareulteriormente l’accesso alla pensione, ma otterrestiuna maggiorazione della prestazione a caricodel Fondo dei Medici di Medicina Generale. L’importodella prestazione, ivi compresa la predettamaggiorazione, sarebbe quantificabile in circa €2.000,00 lordi mensili. Ti faccio presente che sullapensione di anzianità viene applicato un coefficientedi riduzione, determinato in base all’età di accessoal trattamento, rispetto a quella di vecchiaiaa 65. Senza il beneficio del riscatto, la pensionedi vecchiaia sarebbe pari a circa€ 1.900,00 lordi mensili, mentre, con il riscatto di 6anni, sarebbe quantificabile in circa € 2.500,00 lordimensili.A prescindere dal riscatto potresti, comunque, usufruiredella prestazione di anzianità all’età di 61 anni(nel 2014), con un rateo mensile lordo di circa€ 1.700,00.Ti informo, infine, che, ai sensi delle norme regolamentaridei Fondi di Previdenza Enpam, i trattamentiprevidenziali decorrono, dietro presentazione dellarelativa domanda, dal mese successivo a quellodel raggiungimento dei requisiti previsti.Corre l’obbligo precisare, infine, che eventuali modificazionidella normativa generale di riferimento,o del vigente regime delle prestazioni dei Fondi gestiti,potrebbero determinare variazione sia delladecorrenza del trattamento previdenziale che degliimporti sopra indicati. È pertanto necessario procedere,prima della cessazione del rapporto in convenzione,ad una ulteriore verifica presso il Serviziocompetente all’erogazione della pensione.Rimanendo a disposizione per ulteriori chiarimenti,ti invio cordiali saluti.E.P.QUANDO ANDRÒIN PENSIONE ?Egregio Presidente,avendo riscattato i sei anni di laurea ed avendoricongiunto sedici mesi di servizio ospedaliero,al compimento dei 58 anni avrò maturato 36anni e 5 mesi di contribuzione.Vorrei sapere quando esattamente potrò andarein pensione e quanto mi verrà corrisposto.Vorrei anche sapere quanto mi verrebbe corrispostoqualora decidessi di andare in pensionea 65 anni.In attesa di una cortese risposta, porgo distintisaluti.(lettera firmata)Caro Collega,in riferimento alle richieste informazioni ti rappresentoche sulla base della contribuzione maturatapresso il Fondo dei medici di Medicina generale,del riscatto degli anni di laurea effettuato edella ricongiunzione al Fondo dei periodi maturatipresso l’Inpdap, potresti accedere al pensionamentodi anzianità nel 2008 (a 58 anni di età) edavresti diritto ad un rateo mensile pari a circa €2.200,00 lordi.Invece, proseguendo l’attività in convenzione finoal compimento del 65° anno di età l’importodella prestazione di vecchiaia cui avresti dirittoa quella data sarebbe pari a circa € 3.140,00 mensililordi.Corre l’obbligo precisare, infine, che eventualimodificazioni della normativa generale di riferimento,o del vigente regime delle prestazioni deiFondi gestiti, potrebbero determinare variazionesia della decorrenza del trattamento previdenzialeche degli importi sopra indicati. È pertanto necessarioprocedere, prima della cessazione delrapporto in convenzione, ad una ulteriore verificapresso il servizio competente all’erogazionedella pensione.Ti saluto cordialmente.E.P.LETTERE AL PRESIDENTE
78L’AVVOCATOa cura dell’Avv. Pasquale Dui (*)Il risarcimento non consegue automaticamente la mancatainformazione di una malformazione del feto, ma è essenzialedimostrare le ripercussioni negative sulla salute della donna. Unarecente sentenza della Corte di Cassazione (Cass., sez. III, 16123/2006)In caso di omessa informazione, qualora i genitorisostengano che avrebbero preferito abortire piuttostoche far nascere il figlio con malformazioni, èpossibile configurare un danno consistente nella nascitaindesiderata? In altre parole: è ipotizzabile un “dirittoa non nascere se non sano”? Quali soggetti, oltrealla madre, sono eventualmente titolari del dirittoal risarcimento del danno?Una recente sentenza della Corte di Cassazione (Cass.,sez. III, 16123/2006) considera il caso di un medicoche, dopo aver effettuato un esame ecografico,non comunica ai genitori, per negligenza,che il feto presenta una malformazionee si dimentica di annotare il risultatosulla cartella clinica.Al momento della nascita i genitori, in proprioe quali legali rappresentanti della sorelladel bimbo appena nato, fanno causaalla USL e al medico stesso chiedendo il risarcimentodel danno.Cominciando dal primo quesito, qualora ilmedico ometta di informare la donna cheil feto ha delle malformazioni, è responsabile nei confrontidei genitori, in solido con la USL.Va detto, però, che non è ammissibile il risarcimentodel danno, quando si pretenda di far valere il diritto anon nascere, in altre parole non si può chiedere il risarcimentodel danno per la nascita indesiderata, assumendoche, nell’ipotesi in cui l’informazione fossestata corretta, la coppia avrebbe preferito abortire.Il nostro ordinamento tutela, infatti, il diritto alla vita,ma non il diritto a non nascere ovverosia a sopprimereuna vita, sia pure in embrione. Per giungere alla predettaconclusione occorre ricordare che l’art. 2043 cod.civ., mediante l’istituto dell’ingiustizia del danno, purintroducendo un sistema di illecito potenzialmenteaperto, deve comunque sempre essere interpretatoalla luce del sistema giuridico nel suo complesso.Ora, se è vero che la legge sull’aborto permette indeterminate condizioni di sopprimere il feto, ciò nonsignifica che possa ricavarsi un generale diritto a nonnascere.Chi ha diritto a ricorrere?DANNO DA MANCATAINTERRUZIONE DI GRAVIDANZAL’ordinamentotutela il dirittoalla vitae non il dirittoa non nascereIn realtà la legge dispone determinate e precise condizioniche devono sussistere per l’interruzione di gravidanza,il bene tutelato, però, non è quello alla vita, mail diritto alla salute della donna.Si può, infatti, interrompere la gravidanza per le malformazionidel feto, ai sensi degli articoli 4 e 6 dellalegge 194/1978, ma solo se tali malformazioni abbianogravi ripercussioni sulla salute della madre. Di conseguenza,nel momento in cui il bambino nasce anchei genitori, qualora ritengano di essere stati lesi, nonpossono richiedere il risarcimento del danno per la nascitaindesiderata, perché trattasi di unalesione non risarcibile, secondo i principidel nostro ordinamento.In caso di omessa informazione si puòchiedere il risarcimento del danno permancata interruzione della gravidanza,ma solo nell’ipotesi in cui il ricorrente riescaa provare la sussistenza delle condizionipreviste dalla legge e il risarcimentonon può conseguire automaticamentealla mancata informazione: deve esserespecificamente provato che tale omessa informazioneabbia avuto ripercussioni negative sulla salutedella donna.In conclusione, in caso di mancata informazione i ricorrentipossono chiedere il risarcimento dei soli dannidimostrati connessi alla mancata informazione e nonanche il danno che si ritiene connesso alla nascita indesiderata.Chi sono, però, questi ricorrenti? Senz’altroil padre che, come ha avuto modo di stabilire altrevolte la Cassazione, è titolare di un’obbligazione nascenteda un rapporto contrattuale di fatto.Non vi rientra, invece, la sorella del minore per vari motivi,quanto al danno da nascita indesiderata, perché ildanno di cui questa ha risentito non è individuato néprovato; per quanto riguarda il danno da omessa informazione,invece, perché ella non è titolare del dirittoall’informazione così come non lo è il figlio nato condelle malformazioni, perché al momento del verificarsidell’evento non ne era ancora titolare.(*) del Foro di Milano
79qua elàSpulciandodi Franziska StenoRudolstadt-Germania“Alla prossima svoltare a destra e quindi…” ritrovarsidentro un vespasiano. È lo strano incidenteaccaduto ad un automobilista tedesco che anzichéfidarsi dei propri occhi ha dato ciecamente rettaal suo navigatore satellitare di ultima generazione.Peccato che il potente computer non fosse a conoscenzadi una serie di lavori in corso a Rudolstadt facendofinire il suo proprietario nel cantiere edile.Il ligio automobilista tedesco ha eseguito l’ordine “svoltaa destra adesso” datogli dal suo sistema di navigazionesatellitare e si è schiantato contro un gabinettomobile situato al lato della carreggiata, una trentina dimetri prima della strada che avrebbe dovuto imboccare.Obbedendo al Gps l’automobilista di Friburgo è uscitodi strada con il suo Suv, attraversando il terreno diun cantiere e percorrendo una scala prima di colpirel’obiettivo finale. Risultato: 2000 euro di danni alla rampae alla toilette, 100 di danni al Suv e una multa di 35euro. A rendere pubblica la notizia, non senza sogghignare,è stata la polizia di Rudolstadt, la cittadina dell’estdella Germania dove è accaduto l’incidente.Anche il progresso, diventato vecchio esaggio, votò contro.Ennio Flaiano – “La saggezza di Pickwick”sSydney-AustraliaDoveva arrivare a Perth a tutti i costi. Quandogli si è rotto il cambio, non ha avuto esitazioni:la retromarcia funzionava ancora e ha deciso di farsi i500 km mancanti procedendo all’indietro nel deserto.Ma il viaggio di un giovane australiano si è conclusodopo una ventina di chilometri, quando è stato fermatoda alcuni stupefatti agenti della polizia. L’autoandava a 60 km all’ora.Ai poliziotti ha candidamente spiegato di essere direttoa Perth e di avere comunque prudentemente ridottola velocità perché in retromarcia a 80 km l’ora la suaFord del 1988 tendeva pericolosamente a sbandare.Il giovane è stato immediatamente sottoposto al testdel palloncino ma non è risultato ubriaco. Nessuno haavuto il coraggio di definirlo pazzo.I folli si precipitano là dove gli angeli nonoserebbero posare il piede.Alexander Pope – “Saggio sulla critica”sOxfordGran BretagnaLa selezione per entrare nei più prestigiosicollege inglesi è notoriamente severa.Ma non sempre per accedere ai corsi delle universitàdi Oxford e Cambridge sono sufficienti unabuona formazione umanistica o scientifica. Al candidatopuò essere chiesto quanto vale una teiera,come funziona una permanente oppure se si sente“figo”.Jessica Elsom, della Oxbridge Applications, il dipartimentoche cura la selezione dei candidati negliatenei delle due cittadine universitarie, ha ammessoche i colloqui sono “notoriamente eccentrici”,dal momento che le università cercano di individuarei più brillanti tra i diplomati a pieni voti. “Icolloqui sono un modo per scoprire chi rispondealle aspettative”, ha detto Elsom.A medicina i selezionatori vogliono sapere, e nonpoteva essere altrimenti, “in che momento unapersona si definisce morta”. Si chiede di tutto: “Chepercentuale delle riserve idriche mondiali è contenutain una mucca?”. La scrematura dei due ateneiinglesi evidentemente dà i suoi buoni frutti se,per la classifica delle università del mondo pubblicatadi recente dal “Times”, Cambridge è al secondoposto, dopo l’americana Harvard, seguita aruota da Oxford.Gli esami sono terribili anche per i megliopreparati, perché il più stupido fra gli stupidipuò fare domande a cui il più saggio tra gliuomini non è in grado di rispondere.Charles Colton – “Lacon”ssAtlanta-Stati UnitiAttenzione a rovinare il Natale in famiglia.Negli Stati Uniti un uomo che durantele feste dell’anno scorso litigò con la mogliedavanti ai loro due bambini è stato condannato daun giudice. Ora dovrà offrire il cenone del Nataleprossimo a moglie e figli (che nel frattempo lo hannomollato) in uno dei ristoranti più costosi di Atlanta,la città dove vive. Il giudice ha anche condannatol’uomo a 12 mesi di carcere.Al momento la pena è stata sospesa. Prima di andarein carcere il papà dovrà frequentare un corsoper imparare a mantenere la calma. Resta però l’invitoa cena. Dovrà infatti presentare alla corte, entroil 5 gennaio, la ricevuta del cenone, che potràcostargli anche 300 dollari. Nessun ricorso in appello.La condanna multipla è stata accettata, sperandoche il prossimo Natale l’uomo sia diventatomigliore.Il castigo meritato è una fiaccola che illuminae un balsamo che risana.Giovanni Faldella – “Il male dell’arte”DONNE E UOMINI
80CONSIGLIODI AMMINISTRAZIONEProf. Eolo PARODI (Presidente)Dr. Mario FALCONI (Vice Presidente Vicario)Dr. Giovanni Pietro MALAGNINO (VicePresidente)CONSIGLIERI: Dr. Alberto OLIVETI· Dr. Giuseppe GRECO · Dr. Nunzio RO-MEO · Dr. Arcangelo LACAGNINA · Prof.Marco PERELLI ERCOLINI · Dr. GerardoD’URZO · Dr. Eliano MARIOTTI · Dr. GianMario SANTAMARIA · Dr. Bruno DI LA-SCIO · Dr. Francesco LOSURDO · Prof.Aurelio GRASSO · Dr. Giuseppe DEL BA-RONE · Dr. Benito MELEDANDRI · Dr.Paolo ORIANA · Dr. Antonio SILI SCA-VALLI · Dr. Mario CARLETTI · Dr. GiovanniDE SIMONE · Prof. Maurizio DALLOC-CHIO · Geom. Carlo SFRISI · Dr. Luigi PE-PE · Dr. Alfonso CELENZA · Prof. SalvatoreSCIACCHITANO · Dr. GiuseppeGUARNIERI.È morto Trecca“medico condotto”Il 3 novembre si è spento Pasquale Trecca, uno dei padri e,soprattutto, uno dei maestri del sindacalismo medico italiano.Il Sindacato italiano dei medici del Territorio nel ricordaregli alti meriti di Trecca in difesa della classe medica, ha sottolineatoche lo scomparso era orgoglioso di definirsi "medicocondotto", memore di una massima passata alla storia:"Arte più misera, arte più rotta non c'è del medico, che va incondotta". Il “Giornale della Previdenza dei Medici e degliOdontoiatri” partecipa al lutto della famiglia nel ricordo di unmedico che ha preso parte, in prima linea, alle lotte per migliorarela politica sanitaria italianaUn nostro luttoGino Filaferro non guida piùGino Filaferro ha alzato le mani dal volante. Con la solitaeleganza è sceso dall'auto e si è avviato silenziosamenteverso l'aldilà. L'avevamo soprannominato: "Un friulano alvolante". Da poco meno di quarant'anni era l'autista delPresidente Parodi. Con "il capo" al fianco, ha percorso, inquesto lungo periodo, centinaia di migliaia di chilometri daun punto all'altro della Penisola. Conosceva tutti, tutti loconoscevano.Gino (non solo per gli amici) guidava in silenzio, l'occhiovigile, le mani ferme. Andava un po' troppo veloce comeavesse sempre fretta. Oggi comprendiamo perché. Quandoil presidente gli toccava il braccio, perché rallentasse, luisorrideva con quel sorriso che noi ricorderemo. Veniva dalFriuli e dei friulani aveva il carattere schietto e leale che glihanno riconosciuto i tantissimi amici commossi che sonoandati a salutarlo, in una chiesa romana, mentre partivaper il suo ultimo viaggio. Ciao Gino, oggi ci sentiamo unpo' più soli. Ai familiari le nostre condoglianze.ORGANI COLLEGIALICOMITATO ESECUTIVOProf. Eolo PARODI (Presidente)Dr. Mario FALCONI (Vice Presidente Vicario)Dr. Giovanni Pietro MALAGNINO (VicePresidente)CONSIGLIERI: Dr. Giuseppe DEL BARO-NE · Dr. Arcangelo LACAGNINA· Dr. Benito MELEDANDRI · Dr. AlbertoOLIVETI · Dr. Paolo ORIANA.COLLEGIO SINDACALEDr. Ugo Venanzio GASPARI (Presidente)Dr.ssa Antonella DI MODUGNO(Presidente Supplente)SINDACI: Dr. Vittorio CERRACCHIO· Dr. Francesco VINCI · Dr. FrancescoNOCE · Dr.ssa Caterina PIZZUTELLI· Dr.ssa Anna Maria PAGLIONE · Dr. BrunoDI IORIO · Dr. Giancarlo MARINAN-GELI · Dr. Marco GIONCADA.Registrazione Tribunale di Roma n. 348/99 del 23 luglio1999IL GIORNALE DELLA PREVIDENZADEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRIPERIODICO INFORMATIVO DELLA FONDAZIONE ENPAMDirettore: EOLO PARODIDirettore responsabile: GIULIANO CRISALLIRedazione: Via Torino, 38 - 00184 Romagiornale@enpam.itEditore: Fondazione ENPAMFoto: Archivio ENPAMStampa: Grafica Editoriale Printing srlVia Enrico Mattei, 106 - 40138 BolognaTel. 051 4592111 - Fax 051 4592120email: venditalia@grafprint.it“L’autore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibilecomunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezzedelle fonti delle immagini riprodotte nel presente numero”.Concessionaria <strong>Pubblicità</strong>S.P.E. Società <strong>Pubblicità</strong> Editoriale spaViale Milanofiori str.3 - PAL.B/10 - 20090 Assago (MI)Tel. 02 575771 - Fax 02/57577364Via Enrico Mattei, 106 - 40138 BolognaTel. 051 6033900 - Fax 051 6033907In collaborazione con:CONTRACTA srlVia Simone d’Orsenigo, 21 - 20135 MilanoTel. 02 55 195 259 - Fax 02 55 017 411MENSILE - ANNO VIII - N. 10 DEL 23/11/2006COPIE 420milaIL GIORNALE DELLA PREVIDENZADEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRIVia Torino, 38 - 00184 RomaPROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTOCarlo CiocciTel. 06 48294814 - Fax 06 48294793email: c.ciocci@enpam.itOTTIMIZZAZIONEClaudia Furlanetto: Tel. 06 48294534email: c.furlanetto@enpam.itSCIENZA E SOCIETÀAndrea Sermontiemail: studio.sermonti@gmail.comSEGRETERIA DI REDAZIONEPaola Boldreghini: Tel. 06 48294258 - Fax 06 48294260email: giornale@enpam.itSEGRETERIA CONGRESSI,CONVEGNI E CORSIAndrea Meconcelli: Tel. 06 48294513 - Fax 06 48294260/793email: congressi@enpam.itARCHIVIO E DOCUMENTAZIONEAngela Maragno: tel. 06 48294890email: archivio.giornale@enpam.it