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L’INDISCRETO

L'INDISCRETO - Enpam

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<strong>L’INDISCRETO</strong>


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Numero 10/2005revidenzaIL GIORNALE DELLAPdei Medici e degli OdontoiatriSe ci vuoi leggere su Internetclicca suwww.enpam.it3in questo numero5 L’editoriale: “Preoccupazione”6-10 Tutti insieme contro il RUMORE12-13 Ex convenzionati transitati14-15 Medici senza età16-17 Come cambia la guerra al tumore18-19 Rischio pandemia aviaria20-21 In-Ricerca22 Biblioteca dell’Inail su Internet24 Tutela della paternità26-27 Sanità militare28-29 Storie di medici30 A Duno un tempio per i medici scomparsi32-33 I Nobel Crick e Watson e il DNA34-35 Sanità francese e terrorismo38 Letteratura Scientifica43 Il nostro giornale su Internet44-45 Le recensioni46 Vita degli Ordini47-56 Congressi, convegni, corsi57 Attualità60 Il medico dello sport62 Boom economico in Cina63 Bernanke dopo Greenspan alla Fed64-65 Medicina: la Scuola di Salerno66 Mostre ed esposizioni in Italia68-69 Viaggi: l’Islanda70 Cinema e valori della vita71 La riscossa della chanson72 Le erbe73 I fiori74 Accadde a... Dicembre75 In editoria: Caino e Abele76-77 Lettere al Presidente78 L’Avvocato79 Spulciando qua e là80 Un altro medico vittima della violenzaSOMMARIOLa redazioneauguraa tutti i lettoriBuon Natalee FeliceAnno Nuovo.Il primo numerodel 2006 usciràalla fine del mesedi gennaioIn copertina una lezione del grande chirurgo Christian Albert Theodor BILLROTH.BILLROTH nacque a Bergen, cittadina dell’isola di Rügen, la più grande della Germania,il 26 aprile del 1829 (morì ad Abbazia il 6 febbraio 1894). Laureato a Berlino (1852),libero docente nel 1856, fu professore di chirurgia a Zurigo e a Vienna. BILLROTH è consideratouno dei pionieri della chirurgia viscerale, operatore di grandissimo stile. Nel 1872eseguì la prima resezione dell’esofago; nel 1873 la laringectomia totale; nel 1881 la resezionedel piloro, un intervento che eseguì su una donna (Theresa Heller) affetta da tumore.La paziente morì dopo pochi giorni a causa delle numerose metastasi già presenti.BILLROTH si occupò anche di problemi di batteriologia attinenti la chirurgia. Scrisse unmanuale di patologia chirurgica che ebbe 16 edizioni in Germania e fu tradotto in tuttele lingue (in italiano da Antonelli, Napoli 1887) e, inoltre, pubblicò un grande trattato dichirurgia (Stoccarda 1865-1886). Difficile e complesso ricordare i suoi grandi meriti.Sembra doveroso, comunque, sottolineare che insieme al prof. Luecke e ad altri studiosi,fondò la grande collezione di monografie chirurgiche intitolata “Deutsche Chirurgie”.


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5EDITORIALEdi Eolo ParodiPREOCCUPAZIONEDa un po’ di tempo ci giungono da Ordini, associazioni e sindacati, in poche paroledall’universo medico della professione, notizie, denunce, spesso illazioni, sulla possibilità,o sulla certezza, che mentre la maggior parte dei medici italiani paga regolarmentei contributi in maniera giusta e al momento giusto, ci sono sacche di sprovvedutiche rischiano, senza averne benefici, di incorrere in sanzioni penali con tutto quello che possonocomportare.Il difetto principale sta nella mancanza di una precisa anagrafe medica, sia a livello federativo,sia a livello ministeriale, ordinistico, sindacale e assicurativo.Ciò provoca malumore. Abbiamo intenzione di eseguire controlli incrociati. Perciò, devo direa tutti di fare molta attenzione perché, prima o poi, conosceremo la verità: o dalle agenziedi finanza, o dall’Inpdap e dai ministeri o dalla nostra stessa previdenza.Secondo me, il gioco non vale la candela. Invito perciò questi colleghi a riflettere: chi evadei contributi deve mettersi in regola in brevissimo tempo.Sono molto preoccupato. Mi auguro che ognuno faccia il suo dovere. Lo dobbiamo alle centinaiadi migliaia di medici e odontoiatri che si comportano in maniera eccezionale meritandoil rispetto di tutti. Anche la loro onestà, purtroppo, viene messa in predicato da questicomportamenti negativi.Proprio per oscurare le cose che ho dovuto dirvi, voglio concludere con una nota di grandeottimismo: desidero perciò inviare per le prossime festività un augurio a voi tutti, alle vostrefamiglie e, in particolare, ai colleghi malati ed a quelli che vivono in solitudine.Un sincero abbraccio.


6RUMORECOMBATTIAMO, UNITI, CONTRO L’INQUINAMENTO ACdi Giuliano CrisalliAbbiamo, nell’arco di un mese, ricevutonumerose telefonate, lettere ed e.mailsu un tema importante che andrebbe finalmentedibattuto: il RUMORE. Gli interlocutorierano (sono) medici e odontoiatri, ma anchenon medici, cittadini cioè, che leggono il nostrogiornale nelle sale d’aspetto degli studi e dellecliniche. La richiesta di prendere posizione ci hadapprima sorpreso, poi ci siamo convinti ad interveniredecidendo di affrontare e rilanciarequesto problema, anche grazie alle oltre quattrocentomilacopie a numero di questo giornaleche l’Enpam spedisce in ogni angolo d’Italia:Le intervistesono diCarlo CiocciTutti in campo coParla DARIO MARCOTULLIO, professore associato del Dipartimento Giorgio Ferreridi Otorinolaringoiatria, Audiologia e Foniatria all’Università “La Sapienza” di RomaLe ipoacusie derivanti da un’esposizione prolungataal rumore rappresentano una percentualecospicua tra tutte le sordità. Il raccontodei pazienti e le prove audiometriche.Professor Marcotullio, i medicinel corso di appuntamentiscientifici e nel quotidiano“passaparola” hanno lanciatoun allarme: il rumore può rappresentarela causa di malattie.Conferma?Il rumore può rappresentare indubbiamentela causa di molte malattie,soprattutto a livello uditivo. Malattieche, purtroppo, ai giorni d’oggicolpiscono un numero semprepiù alto di persone e sono in gradodi causare danni al livello dell’orecchiointerno. Quando una patologiacolpisce le altre due componentidel nostro orecchio (esterno e medio),con conseguente ipoacusia, siè quasi sempre in grado di restituire,parzialmente o totalmente, l’udito.Quando, invece, uno stato patologicointeressa l’orecchio interno,vale a dire la componente piùnobile del nostro apparato uditivoe dove risiedono le cellule acustiche,la sordità che ne deriva è quasisempre irreversibile: il rumore intensodanneggia questa porzionedi orecchio. Di qui, come si può benimmaginare, la gravità del problema:quando si raggiunge un deficituditivo severo l’unico rimedio,attualmente, è la protesizzazioneacustica. Per il futuro la ricerca scientificasembra in grado di prospettarealternative diverse.Il prof. Dario MarcotullioMa di quale rumore parliamo?Di quello che producono i motoridelle auto o i clacson chesuonano? O dobbiamo far riferimento,per parlare di inquinamentoacustico, a particolari rumori?Va fatta una distinzione fondamentale.Da una parte i rumori “delsegue a pag. 8


tro il RUMORE9RUMOREsegue da pag. 7Combattiamo, uniti,contro l’inquinamento acustico:un nemico implacabilema non invincibileia e centinaia di bottiglie su cassoni metallici dicamioncini, grazie alla raccolta differenziata. Iltutto nelle ore più svariate. La gente impreca,protesta e, come affermano con perentorietà glispecialisti, purtroppo si ammala. Ci auguriamoperciò di ottenere l’impegno professionale di tuttii medici e odontoiatri, non soltanto di coloroche ci hanno scritto e telefonato. È una battagliache richiede unità di intenti e di azione. Insieme,allora, certi che l’inquinamento acustico c’è, è pericolosoe in crescendo. In Italia quaranta milioni di personevivono in ambienti eccessivamente rumorosi, spesso,troppo spesso, al di sopra del livello di guardia. In Europai “disgraziati” sono quattrocentocinquanta milioni.È o non è il caso di dire: ora un po’ di SILENZIO?G. Cris.E.mail: giornale@enpam.itFax: 06.48.29.42.60 - 06.48.29.47.93


RUMOREsegue da pag. 710Tutti in campo contro il RUMOREParla il professor Vittorio PierroUn altro studio nord-europeocondotto in Svezia nel 2004 hasegnalato un’incidenza di ipoacusiada rumore nel 17,1% inuna popolazione di 1258 studentiin età compresa fra i 13 e 19anni.Pertanto il pericolo di un progressivodeterioramento della funzioneuditiva fin dalla giovane etànon deve essere sottovalutato inquanto i soggetti con ipoacusiagiovanile da rumore sono a maggiorrischio di precoce evoluzioneverso la sordità grave, con tuttele implicazioni sociali ed assicurativeche ne derivano.Quali sono gli esamiclinici e gli accertamentinel neonato?Nel neonato edanche nella primainfanzia, mancando la collaborazioneconsapevole, si possonoeseguire soltanto test audiometriciobiettivi - reattometria,potenziali evocati uditivi, emissioniotoacustiche - che sono in gradodi rilevare soltanto l’esistenzadi danni gravi, sia in termini diestensione a molte frequenze uditivesia in termini di intensità.Gli elementi di maggiore disturboper l’udito dei bambini?I pericoli sono in agguato ovunque.In ambiente domestico l’esposizionediretta e prolungata ad elettrodomesticirumorosi - aspirapolvere,televisore, ecc. - in strada lapasseggiata soprattutto in carrozzinao passeggino in luoghi trafficati,vicino a cantieri stradali, al parcogiochi per esposizione agli sparidi armi giocattolo, in metropolitana,in autobus e così via.Quale casistica si registra?Gli studi pubblicati in letteraturariguardano soprattutto i traumiacustici provocati dall’impiego diarmi giocattolo e fuochi artificiali,ove l’incidenza di danno acusticopermanente raggiunge livellielevati (30-50%).Come capire l’insorgenza delproblema?Dipende dall’età. Nella prima infanziaè molto difficile, in quantoil danno uditivo, se lieve, puònon determinare effetti comportamentalirilevabili o specifici. Nellaseconda infanzia si può sospettarese il bambino riferisce acufenio ipoacusia. Nella pre-adolescenzaed adolescenza l’unico limitepuò essere la tendenza delragazzo a sottovalutare o nascondereil problema per timore diproibizioni nella vita sociale di relazione- frequenza di discoteche,feste, ecc..Prevenzione: in che consiste?Non esistono strategie comportamentalida manuale, ma valgonole regole del comune buon senso.Il rumore che disturba un adulto,ad esempio il volume eccessivo diascolto della tv o della musica,danneggia l’adulto masoprattutto il bambino che inconsapevolmenteadotta uncomportamento sbagliato. Il ragazzoche spara un colpo di pistola giocattolovicino all’orecchio del fratellinopuò produrre un danno chesarà evitabile fornendo in famigliauna adeguata e persuasiva informazionesui danni da rumore.Sarebbe auspicabile che l’argomentofosse affrontato nellamaniera corretta a scuola, educandoe responsabilizzando lenuove generazioni su un pericoloocculto che minaccia il loropresente ed il loro futuro dianziani candidati al rischio disordità precoce.Si augura, inoltre, che anche le autoritàistituzionali competenti possanoprendere provvedimenti adeguatidi controllo al crescente inquinamentoacustico. ■


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12PREVIDENZA-INRisolta positivamente la vertenza aperta a giugno tra Inpdap ed EnpamTutela previdenziale Enpamper gli ex convenzionatitransitati a rapporto d’impiegoL’Inpdap ha emanato una circolare che afferma definitivamente lacompetenza della nostra Fondazione nei riguardidi questi iscritti. Una serie di disposizioni e istruzionidi Ernesto Del Sordo (*)ERRATA CORRIGEPer un errore tipografico, l’articolo su temi previdenzialia pag. 10 del n°. 9/2005 ha riportato un titolonon esatto. Il titolo ”Ricongiunzione contributiva:MEGLIO NON RIPENSARCI” è divenuto “Ricongiunzionecontributiva è meglio non pensarci”. Insomma,è sparito il “RI”. È chiaro, comunque, chenon si voleva sconsigliare l’effettuazione dell’operazionedi ricongiunzione, che è quasi sempre vantaggiosa,ma soltanto invitare gli interessati A SCE-GLIERE BENE I TEMPI DELLA DOMANDA, per evitareconseguenze indesiderate.Nuoveistruzioniper applicarele normeNel numero 8 del Giornaledella Previdenza avevamogià tranquillizzato imedici ex convenzionati transitatialla dipendenza che attendevanocon una certapreoccupazione le decisionidell’Inpdap sulladestinazione dei lorocontributi.Con circolare n° 47 del17 ottobre u.s. l’Istitutoprevidenziale deipubblici dipendenti, inottemperanza alle indicazionidel ministero delLavoro e delle Politiche Sociali cheaveva a suo tempo condiviso leargomentazioni esposte dall’Enpam,ha affermato la competenzadella Fondazione ad assicurarela tutela previdenziale degliiscritti già convenzionati e transitatia rapporto d’impiego.Di seguito viene pubblicato il testodella circolare Inpdap a firmadel Direttore Generale dell’Istituto,Dott. Luigi Marchione.D. Lgs. n.254 del 28 luglio2000. Instaurazione del rapportodi impiego con i medicigià addetti alleattività di guardiamedica e diemergenza territoriale,con imedici della medicinadei servizie con gli specialistiambulatoriali.Con la circolare n.25 del 22 giugno2005 questo Istituto, nelrappresentare le problematicheconnesse alla tutela previdenzialeda riconoscere al personalesanitario riguardato dal decretolegislativo 28 luglio 2000n.254, ha fornito indicazioni inmerito al versamento dei contributipensionistici.In relazione a quanto precisato,sciolta la riserva esplicitata nellapredetta circolare relativa all’acquisizionedel parere da parte delministero del Lavoro e delle PoliticheSociali e d’intesa con l’EnteNazionale di Previdenza e di Assistenzadei Medici (Enpam), siforniscono nuove istruzioni in meritoall’applicazione delle normeche disciplinano il rapporto assicurativoin questione. Si precisache il personale sanitario di cuitrattasi è costituito dai medici addettiai servizi di guardia medicae di emergenza territoriale, daimedici della medicina dei servizie dagli specialisti ambulatoriali,che operano in regime di convenzionecon il Servizio sanitario nazionale,i quali transitano a rapportod’impiego con le Aziendesanitarie locali.Detto personale, cheVariecategoriedi mediciinteressateabbia esercitato lafacoltà di opzioneprevista dall’articolo6 del già citato decretolegislativo254/2000, modificativoed integrativodell’articolo 8 del decretolegislativo 19giugno 1999 n.229, ha diritto almantenimento della posizione assicurativagià costituita pressol’Enpam.Le amministrazioni sanitarie interessate,tenute, quindi, al versamentodei contributi inerenti iltrattamento di quiescenza allostesso Enpam esclusivamente peril personale optante, ai sensi dellerichiamate disposizioni, devonoprocedere alle regolarizzazioniper contributi eventualmenteversati a questo Istituto.Permane, tuttavia, l’obbligo, peril medesimo personale optante,al versamento all’Inpdap dellacontribuzione relativa al trattamentodi fine servizio o di finerapporto (cfr. secondo le vigentinormative) e per il versamentodello 0,35 per il Fondo Credito.Per quanto attiene il trasferimentodei contributi, si forniscono leseguenti istruzioni operative.


13Gli adempimenti finanziari verrannocurati direttamente daglienti previdenziali interessati, condiretto trasferimento del coacervocontributivo dall'Inpdap all'Enpama seguito delle comunicazionidel datore di lavoro come sottospecificate.Gli Enti datori di lavoro, per ognidipendente interessato, avrannocura di comunicare agli Uffici ProvincialiInpdap, competenti perterritorio, le informazioni relativealla posizione assicurativa da trasferire(già modello 103/S), conla specifica indicazione delle retribuzionie dei relativi contributipensionistici versati, distinti peranno, corredati da una dichiarazionedell'avvenuto versamentocontributivo.Dovranno, inoltre, fornire le generalitàcomplete del personaleinteressato al trasferimento, il codicefiscale e la data da cui devedecorrere la cancellazione dellaposizione pensionistica Inpdap.Una volta in possesso delle comunicazioni,gli Uffici provincialiInpdap provvederanno a verificareche quanto dichiarato dall'Entesia in linea con le risultanzecontabili in atti.Gli Uffici provinciali invierannoall'Ufficio III della Direzione Centraledelle Entrate - Inpdap (Faxn. 06/51018806) il totale, distintoper Ente, da rimborsare all'Enpamavendo cura di trasmetterecontestualmente copia delladocumentazione inviata dagli Enti(retribuzione e contributi versatiper gli interessati distinti peranno e dichiarazione di avvenutoversamento da parte degli interessati).L’Ufficio III, in possesso delle comunicazioni,provvederà al trasferimentodell'intero importo,mediante separati bonifici distintiper Azienda di appartenenzadei soggetti interessati, sul c/c n.03300 presso la Banca Popolaredi Milano, agenzia n.326 diRoma, ABI 05584, CAB 03215,CIN N, a favore dell'Enpam concausale: Sanitari transitati a rapportodi impiego. ■(*) Vice DirettoreGenerale EnpamUNICEF PER I BAMBINILa direttrice esecutiva dell’Unicef, Ann Veneman, durante la presentazionedella campagna “Uniti per i bambini, uniti contro l’Aids”, ha lanciato l’allarme:l’Aids contagia nel mondo, ogni minuto, un bambino e, sempre a causadell’Aids, ogni minuto, purtroppo, muore un bambino. L’agenzia Onu per l’infanziaUnicef precisa inoltre che, nel 2010, ci potrebbero essere oltre 18 milionidi bambini orfani a causa dell’Aids, soprattutto nell’Africa subsahariana.La campagna presentata dalla Veneman ha, quindi, come primo obiettivoquello di porre rimedio a questa insostenibile situazione. Le zone più critiche?Africa, Europa orientale ed Asia centrale.FARMACI GENERICI:DIMINUISCE IL CONSUMOSecondo alcuni dati presentati dall’Aifa nel corso di un importante convegno organizzatodalla rivista “Economia e politica del farmaco”, si è verificata una leggeradiminuzione nel consumo di farmaci generici. Il dato in questione preoccupail direttore dell’Ufficio informazioni farmaci dell’Aifa, A. Addis, che spiega:”Negli ultimi due anni la crescita dei consumi è stata rilevante ma ora si è, di fatto,fermata […] Infatti nei primi sette mesi del 2005 rispetto ai primi sette mesidel 2004 c’è stata una leggera, ma significativa, flessione dei consumi”.GLI ITALIANI A TAVOLACome si comporta l’italiano a tavola? Lo spiega il rapporto “Gli italiani a tavola”redatto da Format per La Repubblica-Salute e Somedia. Il documento,presentato a Roma durante il convegno Alimentazione e Salute, si avvale diuna serie di dati che mostrano come l’italiano medio, durante i pasti, si comportiin maniera adeguata, sempre all’insegna del bon-ton. Analizziamoli, allora,questi dati: di solito l’italiano consuma tre pasti giornalieri (67,3%) emangia spesso a casa (85,6%), si lava le mani prima di sedersi a tavola (93,4%),spegne la tv (42,7%), non risponde al telefono (27,1%) e non si alza da tavolaprima che tutti i commensali abbiano terminato ( 73%). Mangia ognigiorno pane (77,7%), pasta (70,2%), verdure (65%) e frutta (77%). Non amai cibi pronti e la cucina di altri Paesi. Per il 20,5% degli italiani “stare a tavola”risulta essere il momento più bello della giornata anche se a pranzo e cenasono dedicati in media tra i dieci e i quaranta minuti.PSORIASI E CURENotizie... in brevedi Marco VestriL’Associazione per la difesa degli psoriaci ( Adipso ) denuncia le enormi difficoltàdi reperimento dei nuovi farmaci a disposizione dei pazienti. Mara Maccarone,presidente dell’Adipso, non ha dubbi: “Attualmente in Italia esistono nuovifarmaci che offrono forti speranze ai malati gravi di psoriasi […] Il problema èperò che per poter accedere a queste innovative terapie bisogna rientrare nelprogetto di ricerca definito Psocare, ancora sconosciuto a molte regioni italiane”.La psoriasi, malattia cronica, colpisce circa 2,5 milioni di italiani e, fra questi,almeno 400.000 in forme gravi (artriti psorisiache). Il problema è urgente eva affrontato alla radice in tempi brevi: farmaci subito e a disposizione di tutti.NOTIZIE


14IN-ATTIVITÀLavorare stanca,ma rende feliciNon si è mai troppo vecchi per mettere a disposizionedi chi soffre la propria esperienza umana e professionale.Lo dimostrano l’impegno di due dei tanti medici senzaetà che tramite l’Enpam hanno trovato nuovi stimolilavorando con i detenuti o con i bambini Romdi Giorgio Bartolomucci (*)Quel medico che pensache andando in pensionesarà finalmente liberodalla scocciatura del lavoropotrebbe doversi ricredere moltopresto della sua convinzione.Purtroppo non si tratta diun semplice luogo comune, maè quanto ci fanno sapere quotidianamentemolti colleghi attraversolettere e testimonianzedirette. Secondo la loroesperienza, infatti, la nostra èuna economia fondata sul lavoroe, spesso, lo stesso valoredi uomo viene misurato attraversoil suo ruolo professionalenell’ambito della società. Unvalore che è considerato certamentealto per il sanitario chesvolge la sua attività in corsia,in ambulatorio o nella liberaprofessione, ma che cala precipitosamentecon l’uscita dallaschiera degli occupati. A ritenereche questo sia un fattoche capita frequentemente ancheai medici più bravi, è certamenteil dottor Ennio Barrea,un collega di 72 anni, andatoin pensione nel 1999 e oggi impegnatonel nostro progetto“Medici senza età”. La sua storiaè un esempio di ciò che puòcapitare a chi tiene lontana dase l’idea del pensionamento enon si organizza in tempo. Ildott. Barrea è nato a Milano nel1934 e, dopo essersilaureato e specializzatoin oculisticaall’università di Parma,si è trasferito aRoma diventandoaiuto ospedalierodell’ospedale S. Camilloe poi dirigentedel servizio oculisticodell’IRCCSLazzaro Spallanzani.Negli ultimi annidi attività il suointeresse si è concentratosulla patologiae chirurgiaoculare nei pazientidi AIDS, un campotanto complessoquanto difficilmenteproponibile fuori di unastruttura ospedaliera. È successocosì che quando la suaAzienda Sanitaria lo ha convocatoper discutere i termini delfine rapporto, si è ritrovato perla prima volta a casa, costrettoa rivedere le sue priorità e adamministrare tanto di quel tempolibero come non ne avevamai avuto. Forse troppo per unuomo abituato a passare inospedale gran parte della propriagiornata. Per questo motivo,dopo sei anni di riposo forzatoha preso al volo l’opportunitàche gli è stata offerta dall’associazioneEmergency, chea Roma sta attuando un progettodi collaborazione con ilministero di Grazia e Giustiziae si è rivolta all’Enpam per averei nomi di medici interessati aoperare volontariamente nellarealizzazione di uno screeningsulla diffusione di patologie infettivegravi, quali la TBC, all’internodel Nuovo Complessopenitenziario di Rebibbia. Duevolte alla settimana, Barrea, cheè un uomo distinto con i capellicompletamente bianchi, percorrela Tiburtina e arriva ai portonidel più grande carcere dellaCapitale, dove i guardiani comincianoa conoscerlo e lo salutanocon simpatia. Supera icontrolli e poi sotto lo sguardodei detenuti che svolgono lavoriall’esterno, percorre i viali e i


corridoi che lo conducono versol’infermeria, dove trova adattenderlo un camice immacolatoche, metaforicamente, loriconsegna al mondo dei mediciprofessionalmente utili e attivi.La sua giornata si alternafra incontri di formazione e diprevenzione, e numerose visiteai detenuti. Barrea parla volentierie con entusiasmo di questanuova avventura che lo hariportato in prima linea, a direttocontatto con persone chehanno bisogno della sua umanitàed esperienza, e confessache “dopo una certa emozionevissuta nei primi giorni e lacomprensibile preoccupazionemostrata da mia moglie rispettoal mio incarico in un ambientecosì diverso e ricco di problemi,oggi sto vivendo un momentomolto positivo, facilitatodalla collaborazione del personaledi custodia e sanitario,ma anche da parte dei detenutistessi che, contrariamente aquanto potevo attendermi, collaboranoin modo fattivo e sicomportano con una inattesaeducazione. Anche professionalmentesono molto soddisfatto,nel corso dello screening abbiamogià individuato diversi15casi di TBC e di retinopatie HIVcorrelate. Tutto ciò è molto stimolante,come uomo e comemedico, e spero che quandoquesto progetto avrà termineci sarà un’altra associazione chemi darà l’opportunità di continuarea fare quello che più mipiace nella vita: il medico”. Daqueste parole traspare una gioiadi vivere, ma soprattutto dilavorare, che può anche sorprenderemolti, ma non la dottoressaAnna Maria Nardini, ancorgiovane collega milanese,specialista in pediatriae neuropsichiatria, daqualche tempo in pensionee da oltre un anno occupatacome “medicosenza età” nel progettoROM dell’associazione divolontariato Medici delMondo. “Sono stata costrettaalla pensione, quasisbattuta fuori, e senzavoler esagerare per la noiastavo quasi impazzendo.Non avevo né unostudio né pazienti privaticosì quando, tramite l’Enpamsono stata contattatadall’associazione direttadal dott. Buglioli, primarioradiologo del Fatebenefratellidi Milano, sonoentrata in contatto conun progetto sanitario moltobello, rivolto ai nomadiche vivono in condizionispesso disastrose alla periferiadi Milano. Ora, un paio divolte la settimana visito in unaspecie di ambulatorio, che lasettimana scorsa è rimasto chiusoperché completamente invasodai topi, ma tutto ciò miserve tanto, specie dal punto divista morale. Credo che sianomolti i colleghi che si trovanonella mia stessa situazione mache non sanno a chi rivolgersi:per me è stato un regalo enorme,come un’ancora di salvataggio,così ho dato la disponibilitàanche per collaborare conaltre associazioni che potrebberoaver bisogno di me”. E inverità, sono veramente tante leassociazioni di volontariato italianeche sono entrate in contattocon la nostra banca datidi “medici senza età”, oltre 90,e molte di loro ospitano già diversidei 500 professionisti inpensione che si sono iscritti alnostro progetto. Purtroppo nonsempre siamo riusciti a crearequel ponte che costituisce il primopasso per l’operatività pienasul territorio. Spesso mancavanole specialità richieste,altre volte l’impegno era troppogravoso e non soddisfacibileda colleghi che, val bene ricordarlo,saranno anche “medicisenza età” ma hanno lostesso un certo numero di annie di lavoro sulle spalle. Ciònonostante, siamo soddisfattidei risultati raggiunti finora, epensiamo che questo progettonon debba fermarsi ma trovareun ulteriore rilancio con laraccolta di altre adesioni da partedi nuovi colleghi e con l’aumentodelle richieste da partedelle associazioni di volontariato.Perché in un momento dicrisi sociale ed economica comequella che il nostro paesesta vivendo ci sarà sempre postoper un medico volontario ingrado di portare non solo curema anche quel pizzico di ascoltoe umanità di cui, sfortunatamente,sempre più personehanno bisogno. ■(*) Responsabile del progettoMedici senza età - EnpamIN-ATTIVITÀ


16L’INTERVISTACome cambiala guerra al tumoreA Parigi oltre 10mila esperti all’ECCO, il congresso europeo dioncologia, lanciano un appello: “Contro il cancro al seno,prevenzione e screening rimangono le vere armi vincenti”di Andrea SermontiParla Francesco Cognetti, Direttore Scientificodell’Istituto Regina Elena di RomaIprogressi della ricerca scientificasono sempre più evidentie sofisticati, ma lamammografia rappresenta ancoraun esame fondamentaleper scoprire il tumore ai primissimistadi. Purtroppo nel nostroPaese non più del 60% di donnesi sottopone a questo esame,con alcune Regioni in cuiqueste percentuali sono ancorapiù basse, intorno al 40%.Dobbiamo quindi fare di più –soprattutto i medici – impegnandosimaggiormente perconvincere le donne dell’utilitàdi questo esame, mentre leIstituzioni devono promuovereprogrammi educazionali. “Alleanzacontro il Cancro”, il networkche riunisce gli Istituti nazionalicontro il tumore in Italiaha già deciso di promuovereuna serie di iniziative a favoredegli screening. Mammografiaal primo posto, quindi,ma anche stili di vita adeguati:“Ormai – si è detto al congressoECCO di Parigi - è provatoche consumare un’alimentazionericca di frutta e verdurae praticare regolarmenteadeguata attività fisica possonoprevenire l’insorgere di questotumore”. Eppure, restandopiù sul piano generale, attualmentesiamo incapaci di classificarei singoli tumori in manierapiù dettagliata e aderentealle loro caratteristiche biologiche.“In altre parole – ci diceil prof. Francesco Cognetti,direttore scientifico dell’IstitutoRegina Elena di Roma –quelli che noi etichettiamo cometumore della mammella (otumore del colon, tumore delpolmone, ecc.) sono in realtàdecine di malattie diverse, concomportamenti biologici differentie che, probabilmente, necessitanoproprio di interventiterapeutici differenti.Convincerele donnedell’utilitàdi sottoporsiagli esamiProfessor Cognetti, siamoancora così indietro?Nonostante la medicina molecolarestia facendo passi da gigante,oggi continuiamo a classificarele neoplasie sulla basedi criteri morfologici che nontengono conto, se non in minimaparte, delle alterazioni genetichee molecolari che lehanno causate. La vera rivoluzionedel futuro sarà rappresentataquindi dalla possibilitàconcreta di conoscere il profilogenetico e molecolare diogni singolo tumore. Una rivoluzionesia dal punto di vistadiagnostico che prognostico eterapeutico.Saranno possibili previsionipiù accurate e affidabili sullosviluppo della malattia?Non solo, probabilmente anchenuove strategie di trattamento.Alla luce di questa nuova visionedell’oncologia, la ricerca sista indirizzando verso lo studiodi strumenti che consentano diidentificare, e in molti casi dicolpire in maniera selettiva especifica, le molecole (fattori dicrescita, recettori, enzimi, ecc.)responsabili della crescita e delladiffusione incontrollata dellecellule tumorali all’interno dell’organismo,della loro capacitàdi sopravvivere alla chemioterapiae alla radioterapia e distimolare la produzione di nuovivasi sanguigni.E i nuovi farmaci biologici?Stiamo già ottenendo i primirisultati in questa direzione,con i cosiddetti anticorpi monoclonalio target therapy. Molecolecome il cetuximab, il gefitinibe l’erlotinib possono infattirallentare la crescita tumorale,rendere le cellule tumoralipiù sensibili ai trattamenti tradizionalie, in alcuni casi, addiritturaprevenire lo sviluppodella malattia nelle persone piùa rischio. Contro il tumore dellamammella l’anticorpo direttocontro la proteina HER2 (trastuzumab),approvato per l’utilizzonel cancro della mammellametastatico che dimostraelevata espressione di tale pro-


teina, evidenzia vantaggi cliniciimportanti.La strategia vincente, quindiè rappresentata dall’utilizzodegli anticorpi monoclonaliassociati alla chemioterapiatradizionale?Le cosiddette terapie targetizzaterappresentano la nuovafrontiera della lotta contro il cancro.Paradossalmente però la loroefficacia in monoterapia spessorisulta inferiore a quella risultantedalla combinazione con‘farmaci tradizionali’. La combinazionedi trastuzumab con lachemioterapia tradizionale adesempio, è in grado di aumentaresensibilmente l’efficacia antitumorale.Uno studio internazionaledi combinazione trastuzumab-docetaxelcon coordinamentoIRE ha dimostrato un aumentosensibile di tutti i parametri:percentuale di risposta,durata della risposta, tempo diprogressione mediano e sopravvivenzamediana. Gli studi in corsosu questa molecola sono numerosi,alcuni anche in Italia. Adesempio l’Istituto Regina Elenasta coordinando, con il Dipartimentodi Oncologia ed EndocrinologiaMolecolare della ‘FedericoII di Napoli, lo studio Taxit-216. Si tratta di uno dei 3 maggioristudi di terapia adiuvantedel carcinoma mammario operabileimpiegando il docetaxel.17Uno studio che vede coinvolte1000 donne e del quale a Parigisono stati presentati i primissimie ottimi dati sulla tossicità”Professore, cosa c’è nel futuroprossimo della guerra dellamedicina per sconfiggereil tumore?Stiamo correndo verso terapiesempre più specifiche e ritagliatesul paziente. L’oncologo delfuturo prima di intraprendereun percorso di cura, traccerà unidentikit del paziente sulla basedelle caratteristiche del tumoree di quelle del malato.Perché analizzare il patrimoniogenetico della persona colpitada tumore è fondamentale, nonsolo in fase terapeutica ma anchea monte. Non dimentichiamoinfatti che nonostante i notevoliprogressi ottenuti nellacura dei tumori, la prevenzionee la diagnosi precoce restanoancora gli strumenti antitumorepiù efficaci. Ripeto: in questocampo noi medici dobbiamoimpegnarci maggiormenteper convincere le donne dell’utilitàdella mammografia. ■Gli ultimi dati sul tumore al senoSecondo le ultime stime dell’International Agency for Researchon Cancer (IARC) di Lione, il più autorevole osservatoriosui tumori, i nuovi casi di tumore al seno registrati nelmondo nel 2002 sono stati 1.151.298. L’Italia con 36.634 personecolpite è al quarto posto in Europa, dopo Germania (55.689), Francia(41.957) e Inghilterra (40.928 nuovi casi). Nel nostro Paese questamalattia è la prima causa di morte nelle donne nella fasciad’età tra i 35 e i 44 anni e in molte zone rappresenta un quarto circadi tutti i tumori di cui soffrono le donne. Negli ultimi anni si èosservata una diminuzione della mortalità. Nel Meridione e nelleIsole l’incidenza della malattia è tuttora relativamente bassarispetto alla media dei paesi industrializzati, mentre aumenta progressivamentesalendo al Nord. I motivi di questa distribuzionegeografica non sono completamente noti anche se, verosimilmente,sono correlati sia alle abitudini riproduttive (al nord le donnefanno meno figli) che all’alimentazione e all’industrializzazione.Sempre dai dati IARC del 2002, sono stati complessivamenteregistrati nel mondo più 410.712 decessi. In Italia sono morte 11.345donne contro le 17.994 della Germania, le 13.303 dell’Inghilterrae le 11.643 della Francia. (S.S.)L’INTERVISTACarcinoma mammario: breve storia della terapiaNegli ultimi sei-sette anni in tutti i Paesi Occidentali, Italia compresa, si sta assistendo ad un sensibilecalo di mortalità per tumore della mammella, pur in presenza di un continuo aumento dell’incidenza.Ma il dato più interessante è che questo calo di mortalità si osserva finalmente anchenelle donne giovani, per le quali lo screening e la diagnosi precoce è meno efficace che nelledonne in post-menopausa. Nel nostro Paese, negli ultimi 5 anni, la mortalità per cancro della mammellanelle donne al di sotto dei 49 anni è diminuita addirittura dell’11,2%: un risultato mai raggiuntonella storia della medicina in un periodo così breve e per una malattia letale. Questo progresso è dovutoal fatto che la ricerca clinica ha messo a disposizione farmaci estremamente efficaci, ma soprattuttograzie agli screening. I controlli periodici, ed in particolare l’avvento della mammografia,hanno migliorato sensibilmente i tassi di sopravvivenza. Se il tumore è diagnosticato quando è sottoil centimetro, infatti, le probabilità di guarigione raggiungono il 95%; se i linfonodi ascellari sono negativi,la percentuale si attesta all’85%. Una diagnosi tardiva resta il peggiore nemico delle donne: sela massa tumorale supera i 5 cm ed ha intaccato i linfonodi, il tasso di sopravvivenza scende sotto il40%, al 25% se sono stati intaccati più di 3 linfonodi. (S.S.)


18IN PRIMO PIANOIn funzione del possibile arrivo di una pandemia influenzale, l’OMS ha sviluppatoda tempo il Global Influenza Preparedness Plan, che definisce gli stadi diuna pandemia, il ruolo dell’Organizzazione e fornisce raccomandazioni aglistati membri in relazione alle misure da adottare prima e durante una pandemia.Secondo quel piano, noi ci troveremmo oggi nella fase prepandemica, diallerta e precisamente nella fase 3 in cui si verificano infezioni umane con unnuovo sottotipo, ma non esiste un passaggio da uomo ad uomo. Nella fase 4 siprevede il verificarsi di piccoli cluster (raggruppamento di casi nella stessafamiglia o comunità) con limitata trasmissione da uomo ad uomo, ma con unadiffusione molto localizzata il che suggerirebbe che il virus non si adatta ancorabene agli esseri umani. Nella fase 5 si verificheranno cluster più ampi il cheporterà a pensare che il virus incominci ad adattarsi agli umani, senza essereancora pienamente trasmissibile. Nella fase 6 si entrerà invece nel periodopandemico in cui vi sarà una trasmissione durevole nell’intera popolazioneRischio pandemia aviaria:Tutti i Paesi devono mobilitarsi e decidere azioni urgenti per prepararsi ad affrontareil pericolo. L’obiettivo è quello di contenere e ritardare la diffusione del contagiodi Walter Pasini (*)In vista della minaccia di unapandemia, l’OMS raccomandache tutti i Paesi assumanoazioni urgenti per prepararsiad una pandemia. Perassisterli in questo impegnol’OMS sta sviluppando un modelloper stabilire le priorità daassumere.Nella fase prepandemica - incui ci troviamo - gli obiettivisono:- ridurre le opportunità perun’infezione umana;- rafforzare il sistema di sorveglianzaattiva.Il rischio che un virus pandemicopossa emergere dipendedalle opportunità per l’esposizioneumana. Queste opportunitàpersisteranno nella misurain cui il virus H5N1 continueràa circolare negli animali.I controlli della malattia neivolatili rappresenta dunque laprincipale maniera per ridurrele opportunità di infezioneumana e ridurre così le opportunitàche emerga un viruspandemico. Le speranze che ilvirus possa essere rapidamenteeliminato dal pollame nonsi sono concretizzate e la situazionesembra evolvere nella direzioneopposta con il coinvolgimentodi un sempre maggiornumero di Paesi. Il virus nellasua forma altamente patogenaè endemico in un grandenumero di Paesi asiatici ed i fattoriresponsabili di una così lungapersistenza non sono statidel tutto chiariti. Si sa che leoche domestiche sono in gradodi secernere grandi quantitàdi virus senza mostrare i segnidella malattia. A dispettodi queste difficoltà il controllodella malattia nel pollame rimaneun obiettivo concretoche comporta significativi cambiamentinei sistemi di allevamentointensivo e, per quantoriguarda l’Europa, nella rapidasegnalazione e diagnosi di ognicapo infetto per prevenire lacircolazione del virus nei piccolie grandi allevamenti. L’influenzaaviaria può valicare lefrontiere e coinvolgere altri Paesiattraverso il commercio internazionaledi pollame vivo egli uccelli migratori che possonotrasportare il virus per lunghedistanze e diffondere l’infezionenei volatili dei Paesi daloro raggiunti.Nei Paesi asiatici dove persistel’epidemia di influenza aviaria,i sistemi di sorveglianza epidemiologicae l’efficienza dei serviziveterinari e di laboratoriosono carenti. Pochi dei Paesicolpiti dispongono di personalee di risorse necessarie perstudiare i casi umani e soprattuttoper individuare e studiarei raggruppamenti di casi inun ristretto contesto familiareo sociale, segnale di allarme di


una possibile trasmissione interumana.Sul piano dell’infezione umanarisulta particolarmente importantel’individuazione diogni cluster per monitorare lapossibile evoluzione di una epidemia.Analogamente, anchel’informazione sul decorso clinicodei casi è di grande importanzapoiché ci si aspetta chela migliorata trasmissibilità delvirus coincida con un abbassamentodel tasso di mortalità.Di assoluta importanza sonoanche gli studi sui virus H5N1isolati nei pazienti colpiti per19stesso sarà di 4-6 mesi. Questotempo di per sé rappresenta unimportante fattore limitante nelcontenimento della diffusionedel contagio. È molto probabileche l’epidemia scoppi in Asia,ma il tempo necessario per raggiungereEuropa e gli altri continentinon sarà di certo lungoconsiderando la mobilità internazionalee la densità del trafficoaereo. Non sarà facile pertantocoprire la popolazionemondiale con scorte adeguatedi vaccino specifico, specienei Paesi in via di sviluppo,densamente popolati e caren-IN PRIMO PIANOla strategia dell’OMSaprire la strada al lavoro versoun vaccino efficace.Procedendo negli stadi, semprerelativi alla fase pre-pandemical’obiettivo primario saràquello di contenere o ritardarela diffusione del contagio.Un ruolo determinante a questoscopo dovrà esser svolto dalvaccino specifico e dai farmaciantivirali. I due farmaci appartenential gruppo degli inibitoridelle neuraminidasi - l’oseltamivire lo zanamivir - possonoridurre la severità e la duratadell’influenza se assunti entro48 ore dall’inizio dei sintomi.Per quanto riguarda l’Italia,il governo si è mosso bene prenotandol’acquisto di 36 milionidi dosi di vaccino e di unaquantità adeguata di farmaciantivirali. Il problema - se mai -sarà delle aziende produttricirelativamente alla loro capacitàdi fornire a livello nazionalee soprattutto mondiale quantitàdi vaccini e farmaci in gradodi fronteggiare la diffusionedel virus pandemico. La produzionedei farmaci antiviraliè stata fino ad adesso estremamentelimitata considerandola limitata richiesta del mercato.Analogamente le aziendeproduttrici di vaccino dovrebberoampliare gli impiantidi produzione per adeguarli allarichiesta.La produzione del vaccino scatteràallorché l’OMS dichiareràufficialmente iniziata la pandemiaed indicherà le caratteristichedel virus contro cui preparareil vaccino. Si prevede chei tempi di produzione delloti di strutture sanitarie. L’Italiada questo punto di vista godedi una situazione di privilegioessendo uno dei pochi Paesiche produce il vaccino (Chiron,Siena).Poiché la quantità di vaccini risulteràinadeguata all’inizio dellapandemia, i farmaci antiviraliassumeranno un ruolo chiaveper ridurre la morbilità, mortalità,ma la capacità delleaziende a produrne ad alte dosie il costo dei farmaci rappresenterannodi certo un problemanon da poco.Quando la pandemia scoppieràgli Stati dovranno fronteggiareun’emergenza di difficilegestione.(*) Direttore Centro OMSMedicina del Turismo


20IN-RICERCAINFLUENZA POLLI: SONO SICURE UOVA CRUDE O COTTENessun rischio per i cittadini europei nel consumo di uova, anche crude. ‘’Ha fatto beneil Commissario Europeo alla salute nel ribadire questo assunto. Le abitudini alimentari deicittadini europei, infatti - sottolinea Walter Pasini del Centro Collaboratore dell’Oms perla medicina del turismo - non devono cambiare in funzione del rischio influenza aviaria’’.Insomma, l’esperto ribadisce che ‘’uova cotte o crude possono essere consumate senzarischio, così come la carne di pollo’’.Al momento, ricorda Pasini, la maggior parte dei casi in Vietnam, Indonesia, Thailandia èavvenuto nelle aree rurali o periurbane, dove il pollame si muove liberamente, ‘’entrandoanche all’interno delle stesse abitazioni, e condivide gli stessi spazi dove giocano i bambini’’.Poiché gli uccelli espellono grandi quantità di virus nelle loro feci, prosegue l’esperto,sono molte le possibilità di contatto con le deiezioni del pollame o con ambiente contaminatodal virus. ‘’Inoltre poiché il bilancio di molte famiglie dipende dal pollame, in tantivendono o consumano volatili infetti - prosegue - e non segnalano alle autorità sanitarie la malattia del pollameper farlo poi eliminare, perché non sono sicuri di ricevere un indennizzo da parte dello Stato’’.Ma le norme di sicurezza alimentare relative all’igiene e sicurezza non devono essere ricordate solo in caso di allarmicome l’influenza aviaria. ‘’Devono essere sempre seguite - raccomanda Pasini - in funzione della riduzione delle malattiea trasmissione alimentare (escherichia coli, salmonellosi, campylobacter, rotavirus), che costituiscono un realeproblema sanitario anche nei Paesi occidentali’’. Tra le misure ricordate dall’esperto, per garantire la sicurezza a tavolaanche in casa:1) separare la carne cruda da quella cotta o dai cibi pronti. Non deve essere usato lo stesso tagliere o lo stesso coltelloper preparare la carne cruda e i cibi cotti o quelli pronti da mangiare;2) non preparare cibi crudi o cotti senza lavarsi le mani prima dell’una o dell’altra operazione;3) non rimettere la carne cotta nello stesso piatto dove si trovava prima di essere cucinata;4) lavare il guscio delle uova in modo appropriato prima di manipolarle per la cottura, e lavarsi le mani subitodopo.


NUOVA STRATEGIA CONTRO IL COLESTEROLOConstatato che, nonostante la loro efficacia, gli attuali farmaci ipocolesterolemizzanti non sempreriescono a ridurre il colesterolo ai livelli di sicurezza desiderati, è stata recentemente messaa punto una nuova strategia - cosiddetta di “double inhibition” - che, per l’appunto, prevededue punti di attacco: da un lato inibizione della sintesi di colesterolo da parte delle celluleepatiche, dall’altra inibizione del riassorbimento selettivo di colesterolo da parte del duodeno.Questo duplice effetto viene attuato dall’associazione di due molecole già di largo uso in terapia, associazioneche in ampie serie di soggetti ipercolesterolemici resistenti al trattamento con un solo farmaco, si èmostrata in grado di ridurre i valori di colesterolo sino al 52%, e in alcuni casi sino al 61%. Ed è da notareche secondo le statistiche mondiali, a ogni 10% di riduzione dei valori della colesterolemia corrisponde generalmenteuna riduzione del 10% delle complicazioni cardiovascolari. Per di più, la terapia con doppia inibizionesembra comportare un minor numero di effetti collaterali indesiderati.Ovviamente, alla base del trattamento resta sempre valida la necessità di una limitazione dell’apporto alimentaredi grassi e di un’adeguata attività fisica.21IN-RICERCASTAMINALI CONTRO L’INFARTOStaminali anti-infarto sperimentate con successo su otto pazienti all’ospedale Le Molinette diTorino. Cardiologi ed ematologi del nosocomio hanno utilizzato, ‘’per la prima volta in Italia etra le prime volte al mondo’’, annuncia una nota dell’azienda, ‘’una nuova e rivoluzionaria tecnica’’che permette di convogliare le cellule ‘madri’ del midollo osseo verso il luogo della lesione.Sostituendo così il tessuto danneggiato con tessuto nuovo e funzionante, e ridando ossigenoal cuore colpito dall’infarto acuto. Un evento killer che nella penisola uccide ogni anno circa 70 milapersone.


22IN-BIBLIOTECAI libri dell’Inailsi leggono su InternetGli strumenti di informazione dell’Istituto sono pubblicati sulsito insieme ai corsi di formazione e ai prodotti audio-visividi Carlo CiocciAttualmente l’Istitutonazionale assicurazionecontro gli infortunisul lavoro (Inail) non ha una bibliotecastrutturata in senso tradizionale,in quanto chiusa perlavori di restauro.Sono inveceattivi un’emerotecaed un serviziodi informazioneonline sulsito dell’Istituto- www.inail.it -dove si trovanotutte le pubbli-Una rivistasugli infortunicon versioneon-linecazioni editedall’Inail. La maggior parte diquesti testi sono fruibili gratuitamente“scaricandoli” da Internet.In particolare,quest’attivitàincontral’interesse deimedici per il fattoche l’Inail èistituzionalmenteorientato adargomenti comela Medicina,la prevenzioneed i rischi professionali.“Tragli strumenti informativi– comericorda AlbertoPadula,dirigente dell’Ufficioeditoriae pubblicazioni– l’Inail stampauna rivista quadrimestralesugliinfortuni, integratada servizi di informazioneonline a rilascio settimanale.Con questi strumenti di comunicazionecerchiamo di esseresempre aggiornati per offrirea quanti necessitano dei datiin nostro possesso,e fra questici sono i medici,un’informazioneprecisa e puntualesu una moledi documentazionevasta e dinamica”.Quandopoi gli utenti,dopo aver raccoltoil materiale utile al proprio lavoro,necessitano di contattarel’Inail per approfondire specificiargomenti potranno relazionarsicon i vari uffici competenti,tra i quali la Direzione centralesulla prevenzione e la Sovrintendenzamedica.L’intera struttura Inail dedita allaComunicazione è suddivisanell’Ufficio editoria, dove transitatutto quanto viene pubblicatodall’Istituto e l’Area comunicazionemultimediale attraversola quale viene gestito il sitoInternet. “Oltre al sito – sottolineail dirigente dell’Ufficioeditoria – abbiamo la gestionedelle “newsletter”, all’internodelle quali sono veicolate ancheinformazioni a caratteremedico. È opportuno ricordareanche tutti i prodotti audiovisividove il tema della prevenzioneè ampiamente trattato”.Particolarmente interessante èla possibilità di poter “scaricare”dal sito Inail i Corsi di formazioneper i medici curati daimedici dell’Istutito. “Con i corsidi formazione – chiarisce AlbertoPadula – l’Inail ha intesoporsi come fonte di informazionee formazione,ben al dilà dell’origina-Programmifuturiaffidatiall’informaticario esclusivoruolo di assicurazionecontrogli infortuni”.Un altro prodottodi comunicazioneInailè il Rapportoannuale sull’andamento degliinfortuni in Italia, contenenteun ampio numero di dati utilianche per svolgere un lavoro dicomparazione con gli altri Paesieuropei sull’andamento infortunistico.Successivamente alla pubblicazionedel Rapporto, le variesedi regionali Inail produconoa loro volta un Rapporto specificoper il territorio di competenza.“Nel futuro dei nostri strumentidi informazione – conclude AlbertoPadula – c’è la ristrutturazionedel sito Internet, per renderloancor più fruibile da partedegli utenti. In questo modo,confermiamo che il nostro sforzoè quello di sviluppare tutti icanali informatici di cui attualmentesi dispone, per rendereun servizio sempre migliore ainostri utenti. Tra i quali, ricordiamolo,c’è un notevole numerodi medici”. ■


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24FAMIGLIA-INNorme di tutelaper la paternitàParliamo di congedi parentali e di una serie di provvedimenti che gli interessatidebbono conoscere per far valere i loro diritti dopo aver espletato i doveridi Marco Perelli Ercolini (*)Per la nascita o l’adozione di un bambinoPermessigiornalierinel primoanno di vitaPer la nascita o l’adozione diun bambino anche al padrespettano i congedi parentali.Ne riassumiamo sinteticamentei punti essenziali.Astensione obbligatoriaIl padre può assentarsi dal lavoroper il periodo di astensione obbligatoriasuccessivo al parto in casodi morte o di grave infermità dellamadre, in caso di abbandono o diaffidamento esclusivo. Spetta unaindennità economica (80% dellevoci della retribuzione, salvo miglioritrattamenti contemplati dal contrattodi lavoro).Il periodo è utile ai fini dell’anzianitàdi servizio, per le ferie eper la tredicesima ed è totalmentecoperto ai fini previdenziali epensionistici.Astensione facoltativaIl padre contemporaneamente o inalternativa alla madre (anche sequesta non ha un rapporto di lavoroin dipendenza) entro il compimentodell’ottavo anno di vita delbambino può assentarsi fino a unmassimo di sei mesi (sette se usufruisceper un periodo superiore aitre mesi) purché con le assenze dellamadre non vengano superaticomplessivamente i 10 mesi (11 seusufruisce del mese aggiuntivo).L’indennità economica scende al30% sino al terzo anno di vita (salvotrattamenti più favorevoli previstidal contratto di lavoro) e per unperiodo massimo, comprensivo delleeventuali assenze della madre,di sei mesi; nulla spetta dopo i treanni, fatta eccezione i casi in cui ilreddito individuale dell’interessatosia inferiore a 2,5 volte l’importodel trattamento minimo di pensioneInps.È utile ai fini pensionistici e per l’anzianitàdi servizio, ma non è utile aifini delle ferie e della tredicesima.Permessi giornalieriAl padre spettano i permessi giornalierinel primo anno di vita delbambino (entro il primo anno dall’ingressonella nuova famiglia incaso di adozione) per decesso ograve infortunio della madre, rinunciada parte della madre lavoratricedipendente, nel caso in cuila madre non sia lavoratrice dipendente.I permessi sono commisurati in dueore al giorno se l’orario di lavoro èpari o superiore a sei ore, in casocontrario è pari a un’ora.In caso di parto plurimo, poiché ladurata dei permessi è raddoppiata,il padre può utilizzare le ore aggiuntivedei permessi usufruiti dallamadre.Sono totalmente retribuiti e utili aifini pensionistici e previdenziali, dell’anzianitàdi servizio, per le ferie eper la tredicesima.Assenze per le malattie delbambinoIl padre, in alternativa alla madre,può assentarsi in caso di malattiadel figlio senza limiti temporali finoal terzo anno di vita del bambino;oltre il terzo anno sino al compimentodell’ottavo anno può assentarsi,in alternativa alla madre,sino a un massimo di cinque giorniper anno.Queste assenze non danno dirittoalle ferie e alla tredicesima e anessun trattamento economico;sono, invece, utili ai fini dell’anzianitàe danno diritto alla coperturafigurativa pensionistica se ilbambino non ha ancora compiutoi tre anni.Divieto di licenziamentoIl padre al termine dei periodi diastensione dal lavoro per congedodi paternità ha diritto al rientro nellostesso posto di lavoro che occupavaal momento della richiesta dicongedo (salvo espressa rinuncia)e di permanervi sino al compimentodi un anno di età del bambino.Esenzione dal lavoro notturnoIl padre di un figlio di età inferioreai tre anni può chiedere l’esenzionedal lavoro notturno in alternativaalla madre. Il lavoro notturnonon deve essere obbligatoriamenteprestato anche dal padre che sial’unico genitore affidatario di un figlioconvivente di età inferiore aidodici anni oppure che abbia a caricoun figlio disabile. ■(*) Consigliere diamministrazione Enpam


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26SALUTE IN DIVISA“Chi è pazzo può chiederedi essere esoneratodalle missioni,ma chi chiede di essere esoneratodalle missioni non è pazzo”.Era il “tormentone” di “Comma22”, famoso film dei primi anniSettanta sulla guerra in Vietnam.Le missioni erano ovviamentequelle nella giungla vietnamita,fitta di pericoli, trappole e agguati.Ma la simulazione della pazziacome trucco per imboscarsi o addiritturaper essere congedato eramolto, molto più vecchia dellaguerra del Vietnam. Già durantela Grande Guerra, in Italia, i medicimilitari avevano messo a puntouna serie di tecniche e di veree proprie indagini psicologicheper smascherare i soldati che assumevanoparticolari atteggiamentio determinate espressioniper farsi credere folli. Molti venivanopuniti, se non addirittura fucilati.Ma erano anche numerosicoloro che, come estremo rimedioper sottrarsi agli orrori e ai pericolidella trincea, ricorrevano araccapriccianti forme di autolesionismo.Tanto numerosi, anzi,che l’articolo 174 del Codice Penaledell’Esercito prevedeva unacondanna da 5 a 10 anni di reclusioneper colui che, sotto le armi,“mediante volontaria mutilazioneo indisposizione maliziosamenteprocuratasi, riesca a diventareincapace di proseguire nelservizio militare”. Non erano rarii casi di chi si tagliava un ditodella mano o si feriva al piede perevitare di vestire la divisa. Alcunisi iniettavano sotto la pelle deipiedi olio di vaselina, petrolio oessenza di trementina procurandositremende ustioni e zoppicandoper tutta la vita.Diversi erano invece i casi di nevrosi,una malattia che propriocon la Grande Guerra aveva fattola sua comparsa clamorosa einquietante, con soldati impazziti,smemorati, incapaci di riconosceregli altri e a loro volta irriconoscibili.Queste nevrosi, secondola maggior parte degli specialisti,riguardavano e riguardanonon il carattere del soldato, ma ilcarattere della nuova guerra modernae industrializzata. UnaSanità militare:di medici ad altaSono molte negli anni le trasformazioni, nonall’ospedale romano del Celio. La situazione nellead una sempre più stretta collaborazionedi Ezio PaseroStrutture moderne ed efficientiTecnichedi vere e proprieindaginipsicologicheguerra che appare innanzi tuttocome piena esaltazione del poteredelle macchine, che operanoindipendentemente dalla volontàdei singoli e la sovrastano. E difronte a queste macchine, la resistenzae il rifiuto, quando nonhanno altre strade, trovanoespressione nella follia e nella malattia.Causate dunque da un nuovomodo di combattere guerre eguerriglie, le nevrosi e le patologiementali hanno richiesto attenzionie risorse sempre maggiorida parte dei servizi medici dellenostre Forze Armate. Un esempiotragico è stato quello dei giornisuccessivi all’attentato del 12novembre di due anni fa a Nassiriya,nel quale persero la vita 12carabinieri, 5 soldati e 2 civili. Ilgiorno stesso, l’Arma aveva inviatoin Iraq un capitano donna laureatain psicologia, Barbara Vitale,che faceva parte di uno staffdi sei specialisti che si occupanodi “psicologia dell’emergenza”.Il suo compito, quello di aiutare imilitari più scossi a superare la“sindrome da stress post-traumatico”,oltre che valutare se qualcunonon era troppo sotto shockper continuare la missione e nonera quindi il caso di farlo rientrareanzitempo in Italia.Molte altre e assai più profondesono comunque le trasformazioniche la Sanità militare ha subitoin questi decenni, dai tempidella Prima guerra mondiale.Questione di numeri, innanzi tutto:basti dire che nel 1914, quandosi prevedeva che la guerra sarebbestata di movimento e, nonsi immaginava l’estrema stabilitàdelle linee del fronte che avrebbecaratterizzato il conflitto, l’esercitoaveva predisposto circa 800medici. Nel 1918 si arrivò inveceal numero di circa 17 mila, grazieallo sforzo di adattamento tecnicoe all’impiego di personale civilee di studenti. Oggi, in periododi pace, nel solo Esercito i mediciin servizio permanente sonopiù di mille. Anche il carattere genericodelle conoscenze che inizialmentecaratterizzava la figuradel medico (contemporaneamentechirurgo, oculista, dentista,batteriologo, eccetera) si eramodificato durante il conflitto,col verificarsi del fenomeno delle“specializzazioni”, che nella Sanitàmilitare moderna si sono poiulteriormente ampliate e affinatecon particolare riguardo a dueaspetti, e cioè la medicina preventivae la chirurgia d’urgenza.


naturalmente migliorabiliun “esercito”specializzazioneultima il servizio di Telemedicina collegatovarie Forze Armate. Gli obiettivi futuri puntanocon istituti e organizzazioni universitarie27Quanto alle strutture sanitarie perla cura e il trasporto dei feriti edei malati, l’organizzazione modernanon si discosta molto, concettualmente,da quella di quasiun secolo fa. Allora le struttureerano sostanzialmente divise intre livelli, oggi invece la Sanità militareitaliana è articolata su quattro,che corrispondono in qualchemodo a quelli della GrandeGuerra: posti di rianimazione intenda o su automezzi a ridossodelle linee di combattimento,ospedali da campo per la chirurgiad’urgenza, ospedali nelle retroviee strutture territoriali fisse(in sostanza, il Policlinico militareCelio di Roma). A essere cambiatein modo impressionante sonoproprio le strutture: le nuove tendesono pneumatiche, isolate, dotatedi riscaldamento e aria condizionatae possono ospitare anchedue sale operatorie completee laboratori di analisi, gli ospedalida campo sono modulari.Tutte queste strutture, inoltre,possono avvalersi di un efficienteservizio di Telemedicina collegatoal Celio, al quale possonoessere inviati esami, eco e radiografie.Altrettanto significativi sono statii cambiamenti nella Sanità Aereae in quella della Marina. Quest’ultimadisponeva di 9 naviospedale durante la Prima guerramondiale e di 18 durante la Seconda(nel corso della quale ben12 furono affondate dal nemico).Attualmente, l’organico del CorpoSanitario della Marina comprende239 Ufficiali in serviziopermanente di cui 217 medici,14 farmacisti, 16 odontoiatri, 6psicologi, 6 logistico-amministrativi,circa 20 Ufficiali di complementoo volontari in ferma prefissatae 576 Sottufficiali infermieri.Circa 300 sono anche gli ufficialimedici della Sanità militare dell’Aeronautica.A quest’ultima èaffidata tutta la parte medico legalerelativa al rilascio delle licenzedi volo anche civili e della selezioneper i piloti commerciali,oltre all’assistenza ai reparti di voloper la prevenzione e cura in casodi incidenti. I vecchi biplaniCaproni della Grande Guerrahanno lasciato il posto a elicotteriparticolarmente versatili comegli AB212 e i più grossi HH3F del15° Stormo e agli aerei Falcon 50e 900 del 31° Stormo, con i qualila Sanità aerea svolge, oltre alsoccorso aereo in maree in montagna, ancheil compito di trasportod’urgenza di organi. Laquantità e la qualità degliinterventi in tutti iteatri di guerra delmondo, perché tutti coloroche hanno unaspecializzazione idoneavengono impiegati nellemissioni all’estero, èimpressionante: tantoper citare un paio diesempi, la partecipazionealla missione AnticaBabilonia in Iraq, con2.600 prestazioni sanitariee 49 operazioni Medevac,cioè di evacuazione aeromedica,4.245 prestazioni in Albania,3.533 in Kosovo… E in Italia, nelcorso di un solo anno, 412 interventidi pronto soccorso, 1.054trasporti di pazienti gravi e 1719trasporti di organi per trapianti.Dal punto di vista della ricerca edella sperimentazione scientifica,il fiore all’occhiello rimane comunqueil Reparto di Medicina Aeronauticae Spaziale dell’aeroportodi Pratica di Mare. A questo fannocapo tra l’altro i tre ufficialimedici abilitati, unici in Europa,al controllo e alla selezione degliastronauti per le missioni spaziali,dopo aver partecipato in Russiaa un corso presso la Divisionemedica del Centro addestramentocosmonauti Yuri Gagarin. “Epotremmo fare ancora meglio”,sostiene il generale Manlio Carboni,capo della Sanità militareAeronautica, “se problemi di bilancionon ci impedissero di attuarequel processo di modernizzazionedelle apparecchiature checi consentirebbe un miglioramentosignificativo delle nostre potenzialità.Per esempio, ci sarebbedi grande utilità una centrifugaumana che oggi non possiamopermetterci, perché costa intornoai 35 milioni di euro. Comunque,avvalendoci di quellacollaborazione scientifica con istitutie organizzazioni universitarieche ha sempre contraddistinto lanostra attività, forse riusciremo araggiungere questo obiettivo infuturo”. ■SALUTE IN DIVISA


28IN-ATTENZIONEdi Ester MaragòL’appassionante esperienza di una ginecologa italianaAscoltalese vuoi curarleAntonietta Cilumbriello mette la sua professionalità adisposizione delle donne di Palestina, Nepal, Giordania eVenezuela affinché possano decidere autonomamente dellapropria salute. L’attività dell’Aidos sotto l’egida dell’OnuLa dottoressa Antonietta CilumbrielloCurare vuol dire anche saperascoltare l’altro. E levoci possono arrivare dalontano. Sono voci che tradizioniculturali e religiose, guerre,hanno spesso ridotto ad un sussurro.Voci che troppo frequentementeappartengono all’altrametà del cielo. La dottoressa AntoniettaCilumbriello le ha ascoltatee ha messo a disposizione lasua professione di ginecologa perconsentire alle donne di Palestina,Nepal, Giordania e Venezueladi poter decidere consapevolmentedella propria salute. E nonsolo. Un lavoro non facile soprattuttoquando si opera in Paesi dovela partita per l’autodeterminazionefemminile è in buona parteancora da giocare, e pregiudiziarcaici ne rallentano la conclusione.Antonietta Cilumbriello opera inqualità di esperta per l’Associazioneitaliana donne per lo sviluppo(Aidos), una Ong fondata nel1981 e divenuta focal point in Italiadell’Istituto dell’Onu di ricercae formazione per la promozionedelle donne (Instraw), e del Fondodelle Nazioni Unite per la popolazione(Unfpa). La salute e idiritti riproduttivi sono uno deimolti settori sui quali l’associazioneconcentra la propria attività.Una scelta mirata: le problematichelegate alla salute riproduttivarappresentano, infatti, la principalecriticità dell’universo femminile.Lo dicono con chiarezza i dati del“Rapporto sullo stato della popolazionenel mondo 2005” dell’Unfpa,la cui edizione italiana ècurata dall’Aidos: per 1,7 miliardidi donne nel mondo in età fertile,un quarto della popolazionemondiale, le cure inerenti alla saluteriproduttiva nei Paesi in viadi sviluppo sono spesso carenti,se non assenti. Un vuoto che sitraduce in mezzo milione di donnedecedute ogni anno per causelegate alla gravidanza e al parto.Sono invece ben 76 milioni legravidanze indesiderate per mancanzadi pianificazione. E le previsioniper il futuro sono cupe: neiprossimi 10 anni, 100 milioni dibambine si sposeranno, e considerandoche le complicazioni daparto sono assai più diffuse in madriadolescenti che in giovani donnedi 20 anni è facile dedurre acosa si andrà incontro.Di fronte a questa tragedia dimassa la dottoressa Cilumbrielloha deciso, sette anni fa, di mettersiin gioco. Si è “arruolata” nellefile dell’Aidos ed è partita peril fronte. La sua prima meta? Ilcampo profughi di Jabalia, a Gaza,in Palestina.“Abbiamo creato, in collaborazionecon la Red Crescent Society,un centro di salute per le donnedel posto. Un centro con unacaratteristica peculiare, come peraltrotutti quelli creati da Aidos:il personale è rigorosamente compostoda donne, dalla direttricealla psicologa, dall’avvocatessa allasignora delle pulizie. Come alsolito, il nostro primo compito eraquello di selezionare personaleesperto, peraltro scarsissimo acausa di una educazione professionalespesso insufficiente, e formareil team secondo i protocollidell’Onu su gravidanza, parto epuerperio” ha spiegato.Dipanare poi la matassa dei dirittie dei dogmi contrapposti, ossiail rispetto per la salute delladonna contro quello delle tradizioniculturali locali, è stato arduo.“Avere dei figli in queste realtàassume un significato politicospecifico: più la donna procrea,più mette a disposizione del popoloforze in grado di combattereil nemico, e più assume autoritàdi fronte alla comunità. Questocrea nelle donne uno stato diansia intollerabile, al punto cheanche le giovanissime, se a strettogiro di posta non rimangonoincinte, arrivano a chiedere trat-


29tamenti di fecondazione aggiuntivipur di raggiungere lo scopo”.È stato anche difficoltoso far capirealle operatrici che il loro knowhow non doveva essere consideratocome un’arma di superioritàculturale, ma doveva esseremesso a disposizione delle donneper aiutarle nel processo di autodeterminazione:“Non appenale operatrici del centro sono riuscitea mischiarsi con la gente, ea veicolare le conoscenze che esseper prime avevano fatte proprie,il centro è cresciuto. A distanzadi sette anni possiamo diredi aver ottenuto risultati enormi,a partire dal fatto che i centri,a dispetto della guerra, hannocontinuato ad operare e sonodivenuti un punto di riferimentoquotidiano per le donne”.Ma la più grande soddisfazioneè stata quella di aver creato il terrenoadatto a consentire alle donnedi condividere problematichescottanti (spesso derivanti da episodidi violenza di genere, magariall’interno del nucleo familiare),che vanno da un difficile rap-Una confermadi vita e unaconferma sulmodo di esseremedicoporto con la propria sessualità, allapersistenza di enuresi in etàavanzata; alle cause del disagio,concorre uno sfondo politico disperante,la sensazione costantedi vivere oppressi da un giogo.“Un processo graduale, che haportato anche a scardinare certitabù; per esempio, abbiamo“fattoleva sulle donne più anziane,investite di un ruolo di leadershipde facto, per comunicare alle giovaniche l’esplorazione vaginalenon avrebbe ucciso il bambinoche portavano in grembo, o chel’introduzione dello speculum nonè una violazione del corpo toutcourt.Innovativa quanto fonda-mentale, l’introduzione e la formazionedi un male counsellor,che spiegasse agli uomini i principie l’importanza della salutesessuale e riproduttiva e i dirittiumani delle donne” .La dottoressa Cilumbriello è tornataa Gaza più volte, e ha portatoavanti la sua opera anche inNepal ed in Giordania dove, incollaborazione con il ministerodella Sanità, sta per concludersiun progetto che assicurerà il completamentodel percorso di cura;un percorso di continuità, che, adesempio, inizia con la preparazioneal parto presso il centro e terminacon la nascita in struttureche hanno beneficiato della formazioneAidos. Un’esperienza divita e una conferma sul modo diessere medico: “Sono sempre stataconvinta che l’arte della curasi costruisca relazionandosi, ascoltando,accogliendo l’altro. Il lavorocon Aidos rende evidente chel’aspetto scientifico resta fondamentale,ma lo strumento terapeuticoda restituire nasce sempredall’ascolto dell’altro”. ■IN-ATTENZIONE


30IN-RICORDOA Duno in Valcuviaun tempio per il medicoUn luogo simbolico e unico nella penisola, di solidarietà,riflessione e memoria per quanti esercitano la professione medicadi Pier Maria Morresi (*)Duno è il più piccolo Comunedella Provincia diVarese a 525 metri sulmare nel cuore della Valcuvia e,dopo la sua riscoperta, nuovamentenel cuore dei medici. NelTempio di Duno, unica chiesa dedicataai medici in Europa e probabilmentenel mondo, domenica16 ottobre sono stati ricordatidue medici italiani scomparsi inservizio. La significativa iniziativa,promossa dall’Ordine dei Medicichirurghi e odontoiatri della provinciadi Varese, ha ricordato inparticolare, in prossimità di SanLuca, medico ed evangelista, duecoraggiosi colleghi: Lorenzo Bignaminideceduto a Milano l’8agosto 2003 e Maria Bonino,scomparsa a Luanda in Angola il24 marzo 2005.Alle 12, dopo la Messa ‘’pro vivisatque defunctis’’ all’interno delSacrario è stata benedetta la targain marmo con i nomi dei duecolleghi scomparsi. Con familiarie colleghi hanno partecipato EoloParodi, presidente Enpam; AttilioFontana, presidente del Consigliodella Regione Lombardia,Un momento della celebrazionepresidenti degli Ordini dei Medicidi Lombardia e Piemonte; l’assessoreprovinciale ai “servizi sociali”;sindaci, medici e consiglieriprovinciali. Ho fatto glionori di casa come presidentedell’Ordine MediciChirurghi e Odontoiatridella Provincia di Varese.L’occasione è stata propiziaper ricordare ai presentila storia del singolareTempio votivo dei Medicid’Italia, voluto da donCarlo Cambiano per 40anni vicario spirituale. Fuconsacrato il 25 agostodel 1938 da AlessandroMacchi, Vescovo di Como. Erastato costruito sulle linee architettonichedisegnate dall’architettoCesare Paleni di Bergamoed impreziosito prima dal grandeportale bronzeo e da mosaicie dipinti in gran parte operadi medici artisti, poi da una statuadi San Luca che Pio X avevadonato a don Luigi Guanella.Sui marmi, che ricoprono ormaipressoché totalmente le paretidel Tempio, ben presto siiniziarono a scolpire i nomi ditanti medici che erano morti esi erano sacrificati. Dapprimaquelli caduti per la Patria, inguerra, poi la serie si allungò neltempo ed il marmo prese ad accogliereanche i nomi dei sanitarimorti nell’esercizio della loroprofessione. Dopo un lungoperiodo di oblio nell’ultimotriennio la tradizione è stata ripresa.L’intenzione è di rivitalizzarequesto luogo che è sia unTempio che sottolinea il valorealto ‘’sacro‘’ dell’impegno delmedico, sia un luogo di memoriagrata per alcune figure diNumerosi i medici intervenutimedici particolarmente care. Unluogo quindi sia di gratitudineche di formazione delle coscienze,un luogo per medici ‘’navigati’’e magari con responsabilitàistituzionali importanti, maanche per i giovani laureati chesi stanno appena affacciandoall’esser medici. Una giornataquella di domenica 16 ottobre,che è stata anche, come sottolineatodal presidente Parodinella sua allocuzione, un’occasioneper riflettere sulla medicinae sulla professione chiamatacome non mai a confrontarsicon importanti sfide etiche.Una nuova sfida parte da Duno:con una azione sinergica diOrdine dei Medici, Facoltà diMedicina dell’Università dell’Insubria,Comune, Provincia, Regioneed altre Istituzioni, catalizzatadal presidente Parodi,l’edificio posto di fronte al Tempiopotrebbe diventare sede diun Centro di Studi sul Medico.Punto fisico di riferimento nellosviluppo della coscienza e nellacrescita morale alla quale ognimedico è chiamato. ■(*) Presidente dell’Ordinedei medici di Varese


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32STORIE DI MEDICIH. CrickNovecento parole con le quali JamesD. Watson e Francis H. Crick descrivevanola formazione “a doppia elica” del DNA,segnando l’avvento di una nuova rivoluzionariaera per la scienza. Una breve comunicazionedal lapidario titolo “A Structure ofDeoxyribose Nucleic Acid”, definita ben aragione “la Stele di Rosetta della biologia”.Novecento parole per passareCrick e Watson spedirono la loro scoperta del DNA alla rivista Nature il 2aprile 1953. Così cambiò la storia della biologia e un po’ quella dell’uomodi Luciano SterpelloneCome è noto, la famosa stele(un blocco di basalto neroreperito nel 1789 daisoldati di Napoleone in Egitto,datata 197 a.C. e recante iscrizioniin egizio geroglifico e demotico,e in greco) fornì a J.F.Champollion la chiave per decifrarel’antica lingua degli Egizi:allo stesso modo, la definizionedella conformazione a doppia elicadell’acido desossiribonucleicoha fornito agli scienziati la chiaveper comprendere su basi chimicheil “linguaggio” della suareplicazione e della trasmissionedei caratteri ereditari.Tutto era partito dalla scoperta fattapoco meno di un secolo primada un giovane fisiologo svizzero:nel nucleo (in pratica nella testa)degli spermatozoi di un salmoneche aveva catturato nel Reno pressoBasilea, J. F. Miescher riscontròuna sostanza cui diede il nome dinucleina. Era il 1869. La nucleinasi era poi rivelata una sostanza acida,e il suo nome era stato quindimutato in “acido nucleico”; in essoA. Kossel (poi premio Nobel1910) riscontrò la presenza di quattrobasi azotate: due purine (adeninae guanina) e due pirimidine(citosina e timina), rispettivamenteindicate con le iniziali A,G,C,T.Un altro passo in avanti fu compiutoda P.A. Levene, il quale osservònel 1910 che mentre gli acidinucleici dei vegetali contengonouno zucchero (ribosio), quellidegli animali contengono lostesso zucchero ma con un atomodi ossigeno in meno (desossi-ribosio):questo acido nucleicofu pertanto denominato acidoSi aprìuna nuovarivoluzionariaera scientificadesossiribonucleico o DNA (=DeoxyriboNucleic Acid). Altragrande intuizione di Levene fuche allo zucchero fosse legataun’altra sostanza, il fosforo, oltreche una base purinica o pirimidinica(l’insieme dei tre compostifosfato+zucchero+base fudetto nucleotide). Successivamentesi vide che il DNA è in realtàuna molecola lunga e sottile costituitada diverse migliaia di nucleotidie si ipotizzò che questifossero “legati tra loro a formareuna catena con le basi proiettatein fuori ad angolo retto”: unpo’ come i denti del pettine. Inquesta fase delle conoscenze cominciaronoa tradursi in “quasicertezze” i sospetti che il DNApotesse avere funzione di vettoredei caratteri ereditari.Nei primi anni 1950 James Watson-ventitré anni, americano, genetista,ex “ragazzo prodigio”-,vince una borsa di studio pressoil Centro di Cristallografia nel CavendishLaboratory di Cambridge(Inghilterra), ove incontra FrancisCrick, inglese, fisico, dodicianni più grande di lui. È l’incontrodeterminante: durante le lorocolazioni all’Eagle Pub, vicinoal Cavendish, discutono freneticamentesu quale può essere la“forma” della molecola del DNA,e se realmente questo è coinvoltonella trasmissione dei caratteriereditari (a quel tempo ancoranessuno l’ha dimostrato in modocerto).La prima dimostrazione in tal sensoviene data da una giovane ricercatrice,Elena Ottolenghi-Nightingale,che riesce a introdurrein cellule embrionali di topi al-


33bini DNA estratto da cellule adultedi topi neri: due settimane dopo,nei primi si verifica sintesi dimelanina, prova che il DNA hatrasportato quel “carattere”. Nellavoro pubblicato dalla Ottolenghinon compaiono però mai itermini “genetico” o “trasformazione”,per cui esso passapraticamente sotto silenzio.All’epoca, il grande chimico L.Pauling ha ipotizzato che il DNAD. Watsonma del DNA può essere moltopiù semplice di quella sin’alloraimmaginata: due filamenti (nonpiù tre!) di acido desossiribonucleicodisposti all’esterno e le basiall’interno (e non viceversa!).Frettolosamente tracciò a matitasul retro di un giornale unoschizzo: era una scala a chiocciolacon tanti pioli.Seguendo questo schema, i duericercatori osservarono che unaSTORIE DI MEDICIalla storia della medicinamostra struttura elicoidale, con igruppi di acido fosforico che formanola catena e con le basi chesi irradiano verso l’esterno. Maquesto modello male aderisce alpresupposto che le basi debbanoessere unite tra loro con legamidi idrogeno. Restano insolutiperciò, e si moltiplicano, altri problemi:la spina dorsale della molecoladi DNA è diritta o avvoltaa elica? È singola oppure doppiao tripla? E in quale modo le basisono attaccate alla spina dorsale:sul lato esterno come le setoledello spazzolino pulisci-bottiglieo -se l’elica è doppia o triplasonodisposte internamente oesternamente? E qual è la lorosuccessione?...È impossibile qui descrivere le infiniteesperienze condotte al riguardodai numerosi ricercatori:vale solo dire che tutti i modellicostruiti da Watson e Crick possedevanolo scheletro di zuccheroe fosfato che si avvolgeva intornoa un asse mediano con lebasi aggettanti ad angolo retto.Il loro modello migliore prevedevatre di queste catene. Ma nessunodi questi modelli reggevaalla spietata verifica degli esamidiffrattografici effettuati dal fisicoirlandese Maurice H. Wilkins(che si era affiancato nelle ricerche)e dalla sua preziosa collaboratriceRosalind Franklin.Watson e Crick vollero allora affrontareil problema sotto un’al-La doppia elicadel DNAtra angolatura: in quale modo ilDNA veicola la sua informazione,e perché ogni nuova cellula(risultante dalla divisione dellacellula madre) riceve una copiaperfetta del suo DNA? I due intuironoallora che è la sequenzadelle basi lungo il DNA l’elementoche controlla l’ordine in cui gliaminoacidi si allineano per formareproteine: donde la necessitàdi chiarire questa sequenzae la disposizione delle basi lungola catena del DNA.Una quantità enorme di ritagli dicartoncini colorati che i due ricercatoriusavano per costruire iloro modelli molecolari ingombravail tavolo e il pavimento dellastanza di lavoro. Finché ungiorno (era il 31 gennaio 1953),mentre si trovava sul treno chelo riportava a Cambridge, Watsonebbe l’idea folgorante: la forcoppiaadenina-timina, unita dadue legami di idrogeno, ha lastessa forma e le stesse dimensionimolecolari di una coppia citosina-guanina.Ergo, “…una baseadenina di una catena si legasempre con un ponte idrogenoad una base timina dell’altra catena;allo stesso modo la guaninasi appaia sempre con la citosina”.Di qui la constatazione che le duecatene della molecola sono complementaritra loro. Il corollariofu quasi automatico: distendendosi,ciascuna catena può comportarsicome stampo di una nuovacatena complementare, da unacellula, possono così formarsenedue perfettamente identiche.Appena due mesi dopo, l’enormemodello della struttura delDNA costruito a mano da Crick eWatson era definito: una doppiaelica di fili metallici nella quale lebasi erano rappresentate da lucididischetti policromi …Per questa scoperta, a Watson,Crick e Wilkins fu assegnato ilprestigioso Premio Nobel nel1962. Quel felice giorno, però,quasi nessuno si ricordava più diRosalind Franklin, che pure viaveva contribuito in modo determinante.Dopo avere appreso - a soli 37anni di essere affetta dal cancroavevavoluto continuare a lavoraresino alla morte intorno all’ambiziosoprogetto. ■


34EMERGENZA-INdi Sara MeroIl territorio è stato diviso in sette zone di difesaPiano ospedaliero franceseper far fronte al terrorismoPrevista la localizzazione di nosocomi in base alle varie specializzazionie al rischio. Nel caso di qualsiasi “evento catastrofico”entra in azione il Servizio di assistenza medica d’urgenzaProceduredi soccorsod’urgenzada intraprendereL’azionedi frontea vittimenumeroseAnche la Francia, come ormainumerosi paesi delmondo, deve misurarsicon la minaccia terroristica. Nelquadro del Plan GouvernementalVigipirate (piano governativo divigilanza, prevenzione e protezionegenerali su tutto il territorio nazionale),i piani “BIOTOX” (rischiobiologico), “PIRATOX” (rischio chimico-tossico)e “PIRATOME” (rischionucleare e radioattivo) coinvolgonoprioritariamente il settoresanitario. Dal 3/5/2002 una circolareinterministeriale impone atutte le strutture sanitarie l’elaborazionedi un Plan Blanc (PianoBianco), per far fronte ad un improvvisoe massiccio afflusso di vittime.Il territorio della Francia metropolitana(Corsica inclusa) è statocosì diviso in sette “zone di difesa”,all’interno di ciascuna dellequali è stato identificato unospedale “di riferimento”[1]. Questosvolge un ruolo di coordinamentotecnico a livello, appunto,zonale ed è immediatamente allertatoin caso di situazione di crisiingestibile a livello di dipartimento[2].L’organizzazione dipartimentaleprevede inoltre la designazionedi ospedali individuati in basealle rispettive specializzazioni e alrischio considerato, così da costituireuna rete di competenzeomogenea e distribuita sul territorio.Elaborato a partire da questidiversi livelli di intervento, ogniPiano Bianco[3] deve essere periodicamenteattualizzato e, inogni caso, è annualmente riesaminato.Nella gestione della crisi provocatada un evento catastrofico (indipendentementedal caratteredoloso o accidentale di quest’ultimo),il primo attore a rendersioperativo è il Servizio di AssistenzaMedica d’Urgenza (SAMU) che,una volta verificata l’attendibilitàdell’allerta ricevuta, attiva il PlanRouge (Piano Rosso): questo si distinguedal Piano Bianco perchérelativo al trattamento delle vittimeesclusivamente in fase preospedaliera.Tale piano definiscel’insieme delle “procedure di soccorsod’urgenza da intraprendereallo scopo di porre rimedio alleripercussioni di un evento cheprovochi o possa provocare numerosevittime”[4]. L’intervento ècoordinato dal Direttore dei SoccorsiSanitari, che, in linea di massima,è il medico responsabile dellostesso SAMU. Il Plan Rouge miraessenzialmente all’identificazionedelle Urgenze Assolute, da trattareentro le sei ore) e delle UrgenzeRelative, il cui trattamentopuò essere differito) attraverso l’installazionedi un Presidio MedicoAvanzato, che somministra ancheUrgenzeassoluteda trattareentro 6 orele cure di pronto soccorso. In casodi catastrofe da rischio Nucleare,Radioattivo, Biologico o Chimico(NRBC), il Presidio MedicoAvanzato è affiancato da un’unitàmobile di decontaminazione.La zona di accoglienza delle personecoinvolte[5] e dei traumatizzatipsichici accertati compete invecealla Cellula d’Urgenza Medico-Psicologica,anch’essa attivatadal SAMU: la presenza di un medicovi è indispensabile per confermarela reale assenza di lesioniorganiche eventualmente trascuratea livello di Presidio MedicoAvanzato. Infine, il trasferimentodei pazienti negli ospedali avvienein funzione della patologiae delle disponibilità di accoglienzae di trattamento ospedalieri(computate dallo stesso SAMU infase di allerta conclamata) nellazona geografica coinvolta.Il Piano Bianco è dunque redattoin base all’attività svolta sul luogodella catastrofe. Poiché, tuttavia,una quota rilevante di vittime sireca in un qualunque ospedalesenza preventivo smistamento,ogni struttura ospedaliera (pubblica,privata o convenzionata) devepoter garantire un alto livellodi organizzazione e di coordinamentodelle sue diverse componenti:questo è precisamente ilcompito dell’Unità di Crisi, la cui


allerta si accompagna simultaneamenteall’attivazione del PianoBianco. In contatto costante conil SAMU, essa si compone deiprincipali responsabili dell’ospedalecui, a seconda della naturadella catastrofe, si aggiungonofigure specializzate nella gestionedel rischio in causa. Schematicamente,l’Unità di Crisi svolgele seguenti funzioni:• determina il codice di gravitàdel Piano Bianco in base all’eventocui si deve far fronte;• quantifica le disponibilità diospedalizzazione per ottimizzarela suddivisione dei pazienti neireparti e monitorarne tutti i movimenti;• identifica e distribuisce i mezziin funzione dei bisogni;• organizza l’accoglienza dellefamiglie, dei media e delle autorità;• garantisce la comunicazione internaed esterna.Una volta confermato lo stato diallerta, l’Unità di Crisi trasmette alpersonale presente in loco l’obbligodi non abbandonare l’ospedalee attiva simultaneamente le procedureprestabilite di richiamo delpersonale (messaggi preregistrati,chiamate “a catena”). I blocchioperatori sono liberati e i loro programmialleggeriti; il centro emotrasfusionaleè immediatamenteallertato. Tutta l’attività di elezioneè procrastinata. I pazienti il cuistato di salute lo permetta sonospostati nei reparti meno coinvoltidalla crisi oppure trasferiti ad altroospedale, così da evitare la paralisinel funzionamento abitualedell’ospedale, che deve essere salvaguardatoper l’attività ordinaria.35Il Pronto Soccorso[6] e tutto il DipartimentoEmergenza Accettazionesono le prime strutture interessate.Una volta separate le UrgenzeRelative dalle Urgenze Assolute,queste ultime sono ulteriormentesuddivise in:• urgenze estreme (pericolo di vitaimmediato);• urgenze primarie (pericolo di vitapotenziale).Ai fini dell’identificazione, è applicatoa tutte le urgenze un braccialettodi colore standardizzato.Un braccialettocolorato perriuscire aidentificarevittime epatologie“L’Unità di Crisi è informata dellagravità e dell’identità di ciascunadelle vittime e, in base alla patologiadominante e al numero dellevittime, può decidere di allertaresolo alcuni dei reparti dell’ospedale(“Piano Bianco settoriale”).Quanto all’accoglienza delle famiglie,oltre all’assistenza telefonica(linee potenziate e numero di telefonodedicato all’attivazione delPiano Bianco), dei locali sono messia disposizione dei familiari giuntiin ospedale, per evitare ogni intralcioalla rete dei soccorsi. In casiestremi, l’Unità di Crisi può sospenderele visite. Di qui la necessitàdi regolare la circolazione all’internoe nelle immediate vicinanzedell’ospedale. Poiché la leggefrancese impedisce alle forzedell’ordine l’accesso alla struttura,il Piano Bianco deve individuare,all’interno di essa, assi di circolazionea senso unico e aree di parcheggioriservate al personale, allefamiglie, ai media e alle autorità.In caso di catastrofe da rischioNRBC, tutti gli ospedali devonoprevedere un circuito di accessoprotetto od essere pronti a vietarel’entrata. Al fine di tutelare lastruttura ed il suo personale, unpercorso prestabilito dirige tuttele vittime verso un’unità di decontaminazioneposta davanti all’entratadell’ospedale. La vittima potràessere ricoverata solo dopo laverifica dell’avvenuta decontaminazione.[1] Eccezion fatta per le zone Ovest edEst, che ne contano due.[2] Il dipartimento francese è un’unitàterritoriale che, in Italia, corrisponderebbead un organismo intermediotra provincia e regione.[3] Il Piano Bianco è approvato dal collegiodeliberativo dell’ospedale suproposta del Direttore Generale.[4] Direction de l’hospitalisation et del’organisation des soins, Plan blancet gestion de crise. Guide d’aide àl’élaboration des schémas départementauxet des plans blancs des établissementsde santé, finito di stamparenell’aprile 2004, pagg. 26-27.[5] Per persona coinvolta si intendechiunque, trovandosi in prossimitàdel luogo della catastrofe, non riportilesioni organiche.[6] Anche se, in linea di principio, è previstoche l’accoglienza delle vittimesi svolga altrove. ■EMERGENZA-IN


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38LETTERATURASCIENTIFICAa cura diMaria RitaMontebelliARTERIE: ELISIRDI LUNGA VITADALLO STOMACOSi chiama GH-relina e ha tutta l’ariadi essere un importante alleato dellasalute delle nostre arterie. A dimostrarlo,con uno studio pubblicatoa novembre su Circulation, sonoCarmine Cardillo, dell’UniversitàCattolica del Sacro Cuore e ManfrediTesauro dell’Università Tor Vergatadi Roma. In particolare lo studioha rilevato che la somministrazioneper via endovenosa di GH-relinain individui affetti da sindromemetabolica sarebbe in grado di ripristinarela funzione endoteliale,ovvero la risposta vasodilatatoria inseguito ad infusione di acetilcolina.Questo effetto sarebbe mediato daun’aumentata biodisponibilità di ossidonitroso, un potente vasodilatatoreendogeno, visto che la sua inibizione(ottenuta mediante infusionedi L-NMMA) blocca la rispostavasodilatatoria all’acetilcolina, indottadalla GH-relina. La sindromemetabolica rappresenta una minacciasempre più grave per la salutenel mondo occidentale, in particolareper l’aumentato rischio di malattiecardiovascolari che questacomporta. Studi condotti in passatohanno dimostrato che questacondizione si associa ad un aumentatolivello di citochine infiammatoriecircolanti che a loro volta possonocontribuire alla disfunzione endoteliale,la primissima fase dellamalattia aterosclerotica. La GH-relinaè un ormone di recente individuazione,prodotto dallo stomacoe dotato di recettori sia a livello ipotalamicoe ipofisario (attraverso iquali provoca il rilascio di GH), chea livello del sistema cardiovascolaree dei linfociti circolanti. Questo ormonesarebbe dotato di potenti proprietàanti-infiammatorie, che siesplicano in particolare attraversol’inibizione di alcune citochine, qualiinterleuchina-1 beta, interleuchina-6e tumor necrosis factor-alfa;questo studio dimostra che i suoi livellisono ridotti nei pazienti con sindromemetabolica e disfunzione endotelialee che la sua somministrazioneè in grado di aumentare labiodisponibità di ossido nitroso equindi di ripristinare una normalefunzione endoteliale.(Circulation, novembre 2005)Datori di lavoro… SALVA-CORONARIEMolti studi hanno già dimostrato che lo stress lavorativo rappresenta un fattore di rischio per malattiecardiovascolari di primaria importanza. Da questo punto di vista lo studio di Mika Kivimäkie colleghi, del Finnish Institute of Occupational Health (Helsinki, Finlandia), pubblicatosu Archives of Internal Medicine, rappresenta un po’ la prova del nove. I ricercatorifinlandesi hanno dimostrato che un ambiente lavorativo sereno, corretto e“giusto” rappresenta, a lungo termine, addirittura un fattore protettivo per le coronarie.La constatazione nasce dall’esame dei dati relativi a 6442 uomini inglesi impiegatipresso 20 diversi uffici di Londra. Il “senso di giustizia” sul posto di lavoro èstato misurato in due periodi diversi (1985-1988 e 1989-1990) e rilevato sulla basedi un questionario compilato dai diretti interessati. A seconda del punteggio gli impiegatisono stati divisi in tre gruppi e lo stato di salute delle loro coronarie è stato monitoratonel periodo compreso tra il 1990 ed il 1999.Tra gli impiegati che percepivano come “equo” l’ambiente lavorativo il rischio di coronaropatieè risultato del 30% minore rispetto a quelli che lo percepivano come per nienteo mediamente improntato ad un senso di giustizia. E questo indipendentemente dallapresenza o meno dei fattori di rischio classici ma anche da altre variabili psicosociali lavorativequali lo stress sul posto di lavoro o il disequilibrio tra impegno lavorativo e ricompensa.Ma cos’è che fa percepire come “giusto” l’ambiente lavorativo? Secondogli esperti sono una serie di fattori tra i quali la sensazione che il superiore tiene in considerazioneil punto di vista del dipendente, condivide informazioni relative al decisionmakinge tratta le persone in maniera leale e aperta.(Kivimäki M, et al. Justice at Work and Reduced Risk of Coronary Heart DiseaseAmong Employees: The Whitehall II Study. Arch Intern Med 2005; 165:2245-51)


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43Il nostro giornale suInternet: è un boomdi domande e risposteMigliaia di medici “sfogliano” il nostro mensile sul sito dell’Ente.Cliccando su www.enpam.it si trovano i numeri pubblicati dal 2003ad oggi. L’inserimento delle News periodicamente aggiornate.Tornano le informazioni relative alle convenzioni alberghiereINFORMATICAIl numero di medici (sonocentinaia e centinaia) che sicollegano settimanalmentealle pagine web del “Giornaledella Previdenza dei Medici edegli Odontoiatri”, all’internodel sito Internet dell’Enpam,aumenta costantemente. E’una tendenza, questa, che trovauna naturale spiegazionenell’arricchimento delle informazionicontenute frutto di unnotevole lavoro redazionale.Attualmente, in queste pagineweb vengono inseriti tutti i numeripubblicati a partire dal2003. Facciamo un esempio:all’interno della voce “Archivionumeri precedenti” gli iscrittipotranno trovare i giornalicompleti del 2003, 2004 e2005. Cliccando comparirà ilnostro giornale: basterà stabilirequale numero si vuol visionaree le pagine comparirannoin tutta la loro interezza.Nonsolo, ma (per noi questo è unparticolare di grande importanza)tutti gli articoli potranno esserestampati per intero. Per civetteriasottolineiamo che nell’anno2003 il giornale eracomposto con una formulagrafica “vecchia” rispetto all’attuale,ma, a ben vederlo,pur sempre pieno di fascino.C’è di più: è stato realizzato ilbox “In primo piano” dovescorrono gli articoli di maggioreinteresse relativiall’ultimonumero in distribuzione.Sempretra le novitàhanno trovatoampio spazio leNotizie che sipossono leggeresotto la voce:“Per accederealle News”.È un’altra seriedi pagine webdove sono riportateulteriori notizie di particolareinteresse scientifico. Inutilesottolineare che sarà propriocliccando per curiosità che sipotranno trovare via via interessantiargomenti in continuaevoluzione temporale.Ancora una segnalazione: lepagine web del “Giornale dellaPrevidenza dei Medici e degliOdontoiatri” sono state dotatedella possibilità, semplicementecliccando su giornale@enpam.it,di scrivere unaemail alla redazione; in pocheparole si tratta di stabilire unnuovo articolato e, speriamo,simpatico dialogo tra noi e coloroche stimano il nostro giornale.Sul sito Enpam compare semprela lista degli alberghi italiani, diproprietà dell’Ente, disponibili afare sconti ai medici dietro l’esibizionedella tessera di iscrizioneall’Ordine.Il Giornale della Previdenza deiMedici e degli Odontoiatri è inseritonel più ampio sito Internetdell’Enpam, che offre lapossibilità di aprire numerosealtre pagine inerenti specificatamentele notizie previdenziali:in particolare basta cliccaresulla parola “contatti” per trovaretutti gli uffici di cui l’Entesi compone con i relativi riferimentitelefonici. ■C.C.


44RECENSIONILibri ricevutidi G. F. BarbalaceDIZIONARIO DEL SESSOE DELLA SESSUALITÁCon questo lavoro Luciano Sterpellone,come dice il sottotitolo dell’opera,riesce a spiegare “tutto quello cheavete sempre voluto sapere sul sessoe la sessualità e non avete mai osatochiedere”. In effetti gli argomenti trattatiin modo chiaro ed essenziale secondole interpretazioni più aggiornatee accettate, risulteranno di praticautilità tanto ai giovani quanto agli adulti.Questo dizionario assicura una precisarisposta a tutti quei quesiti chespesso ci si pone, con imbarazzo o conmolte incertezze, quali il funzionamentodell’apparato riproduttivo e le suedisfunzioni; gli aspetti psicologici edemotivi della sessualità e dell’innamoramento;le deviazioni sessuali; i varimodi di realizzare l’amplesso amoroso;le diverse patologie dell’apparatoriproduttivo, le malattie veneree e il lororischio di trasmissione; i metodi dicontraccezione; l’omosessualità e l’eterosessualità.Tutte le questioni sullasessualità, che risultano essere una delleproblematiche più discusse dei nostritempi e della nostra cultura, trovanoin questo lavoro un facile e immediatoaccesso grazie alla indovinatasoluzione adottata dall’autore di riportarle,con il criterio proprio dei dizionari,in stretto ordine alfabetico.Luciano SterpelloneDIZIONARIO DEL SESSOE DELLA SESSUALITÀNewton & Compton Editori, Romapp. 255, € 12,90.L’UOMO DI RISPETTOOrmai pensionato, Salvatore Cutaia,durante una visita all’isola natia, ha rilettouna raccolta di proverbi sicilianicompilata dalla sorella. Ispirato dallalogica di certi detti siciliani e dalla concettosamusicalità delle formulazioni,ne ha scelti undici per commentarlicon la narrazione di storielle di tipicaambientazione siciliana tratte dalla letteraturae dai ricordi della sua infanzia.In queste storie la morale è trattadalla mentalità e dal comportamentotipici degli uomini di rispetto, i cui sentimentie il cui agire vengono condizionatidal codice d’onore che sono tenutia rispettare. Un simile modo dipensare non è certamente il solo nellacultura del popolo siciliano, che havissuto l’avvicendarsi nei secoli di popolazionitanto diverse come i Cartaginesi,i Greci, i Romani, i Normanni,gli Arabi, gli Spagnoli, i Francesi, i quali,tutti, hanno lasciato segni tangibilinon solo nei costumi e nel linguaggio,ma anche nei cromosomi dei siciliani.Cutaia sa, però, che questa mentalitàrappresenta uno degli aspetti più caratteristicie noti della terra siciliana edegli la racconta con la semplicità e labonaria ironia del suo carattere affinatodall’esperienza professionale di chisi è abituato a trattare con i bambini.Salvatore CutaiaL’UOMO DI RISPETTOVia Piave 29/D Mestre (VE)pp. 48IN ATTESA DELLA NOTTESilloge poetica di Giovanni Scribanole cui liriche esprimono, in un vorticosogioco espressivo e in un eufonicouso delle parole, i sogni, le paure,le utopie, le immagini estatiche,gli intricati quesiti, i siderei orizzonti,le percezioni mutevoli, le voraginitenebrose in cui, irruente e speranzoso,di volta in volta il suo animosi imbatte.Con un grande turbinio di visioni esensazioni il poeta vuole dar contodella dolorosa esistenza dell’uomo,dell’impetuosità dei sentimenti, dellecontrastanti motivazioni del vivere,dell’insensata esuberanza dellagiovinezza. Un verseggiare, quello diScribano, niente affatto facile da decifrare,la cui chiave interpretativa puòessere risolta in un ricercato e concettosomezzo espressivo, prossimoad un eccitato, sofferto vaticinio cherichiede da parte del lettore un’attenzionepiù emotiva che razionale.Giovanni ScribanoIN ATTESA DELLA NOTTELibroitaliano, Caltanissettapp.56 € 10,00.SEMEIOTICA E METODOLOGIACHIRURGICAQuesto manuale di Mariano Cherubini,dedicato in particolare agli studentidi medicina che si inseriscono per laprima volta in corsia, è una raccolta dispunti da ampliare ricorrendo ancheai ponderosi testi letti e riletti nel corsodegli studi. L’essenziale esposizionedegli argomenti e la prevalenza dielencazioni sintetiche e di grafici, graziead una ragionata impostazione delleargomentazioni di semiologia e dimetodologia chirurgica, mirano a fornireuna guida sicura allo studente diquesta materia che gli faciliti una integrazioneteorica e pratica presso illetto dell’ammalato.È questa una guida che vuole indirizzaread un apprendimento non rigidoed esclusivo, ma capace di sviluppareuna forma mentis propensa ad adeguarsialla continua evoluzione delleindagini metodologiche, al perfezionarsidella strumentazione medica, all’aggiornarsidelle possibilità diagnostichee terapeutiche, nonché alla semprepiù sentita necessità di una maggiorecomprensione e considerazionedell’individualità del malato per assicurarglinon solamente la guarigione,ma anche un adeguato reinserimentonella famiglia e nella società.Mariano CherubiniSEMEIOTICA E METODOLOGIACHIRURGICAEdizioni Goliardiche, Triestepp. 154, € 28,00.


45WILD ONIONL’avventura americana di un medicoitaliano che, dopo averli conosciuti inuna più felice occasione di piacere, ritornanegli Stati Uniti per lavoro, permettea Enzo Marsili di presentare inquesto libro aspetti meno noti della vitadi quel paese. Il racconto si soffermanon sulle decantate possibilità disuccesso e di guadagno offerte agli individuiintraprendenti, ma, preferibilmente,su quelle meno conosciute, dell’impegnolavorativo incondizionato,delle pur umane invidie personali, deinon sempre amichevoli rapporti con icolleghi di lavoro, dell’essere consideratiin fondo diversi perché stranieri anchein quella nazione cosmopolita ericca dove, però, non mancano sacchedi povertà e degrado. Il confronto fral’organizzazione sanitaria americana equella italiana, da cui proviene il protagonistadella storia, porta Marsili aformulare giudizi severi sulla sanità delnostro paese. Questo non è però untedioso libro di critica dell’organizzazionesanitaria o del costume, è invecela narrazione assai efficace diun’esperienza che molti medici sognanodi fare, raccontata, certamente neilimiti di una storia personale che nonsarà mai uguale per altri professionisti,con uno stile piacevole e fluido e ravvivatada un intreccio di scappatelle eavventure sentimentali, da interessantirapporti interpersonali e da ben fattedescrizioni ambientali.Enzo MarsiliWILD ONIONGreco & Greco Editori, Milanopp. 263, € 11,50.GUILLAIN-BARRE SYNDROMEPATHOLOGICAL, CLINICAL ANDTHERAPEUTICAL ASPECTSSilvia Iannello ha pubblicato negli USA,in lingua inglese, un libro che tratta gliaspetti fisiopatologici, clinici e terapeuticidella sindrome di Guillain-Barre, notaanche come polineuropatia post-infettivao polineurite acuta idiopatica.Questa malattia, la cui patogenesi èancora sconosciuta, presenta un decorsoclinico severo con numerose gravicomplicanze e può essere recidiva.Le sue manifestazioni possono essereacute o croniche, a seconda della durata,e temporanee o permanenti, aseconda del grado di distruzione neuronale.Può colpire tanto le personeanziane, quanto i bambini e, seppurraramente, le donne in gravidanza. Iltesto, che riporta un’amplissima bibliografiasull’argomento, esamina dettagliatamentetutti gli aspetti di questasindrome: le possibili cause patogenee predisponenti, le sue varianti, la diagnosie la terapia. Fornisce tutte le piùaggiornate notizie per il neurologo el’internista, ma risulterà di grande vantaggioanche al medico di famiglia peril quale riunisce gli elementi e le opportuneinformazioni atte alla formazionedi una buona conoscenza di questasindrome. Il medico generico potràcosì acquisire la necessaria familiaritàcon la sintomatologia, base essenzialeper giungere alla formulazione diuna diagnosi quanto più corretta e precocee alla prescrizione di un’adeguataterapia.Silvia IannelloGUILLAIN-BARRE SYNDROMEPATHOLOGICAL,CLINICALAND THERAPEUTICAL ASPECTSNova Biomedical Books, New Yorkpp. 234GIÀ CHE SIETE QUIIn questo “diario di un medico di famiglia”,Franco Fanzaga racconta un annodella vita e della esperienza professionaledi un dottore, realizzando uninteressante quadro della varia umanitàprovinciale e delle burocratiche incombenzedel medico generico. Il medico,si sa, è quasi un confessore e lediverse vicende che si intrecciano conla attività del protagonista permettonoall’autore di raccontare con sensibilitàuna serie di casi umani e gli danno l’occasionedi tracciare una figura di medicoche, sebbene oberato dal lavoroe condizionato nella sua vita familiaredalle esigenze dei pazienti, supera ledifficoltà domestiche e i momenti di solitudinee di sconforto trovando il significatodella sua vita proprio nella soddisfazionedi sentirsi sempre utile pergli altri. Una narrazione coinvolgente,un racconto che dipinge, nelle figuredel dottore e dei pazienti, una parte,forse piccola ma significativa, di umanitàosservata dal privilegiato punto divista di cui può godere un medico, senzaperò la sufficienza saccente che spessosi riscontra tra le persone che si consideranosuperiori, ma con l’umorismo,l’ironia e, a volte, con il sarcasmo di chiha acquisito una profonda conoscenzadegli uomini e della vita.Franco FanzagaGIÀ CHE SIETE QUITodariana Editrice, Milanopp. 270, € 15,00LA VOCE DELLA COSCIENZA:L’ANGOSCIA COMEVIA ALLA TRASCENDENZAIspirata all’esistenzialismo di Heidegger,del quale adotta in parte la terminologia,questa ricerca di Lodovico E.Berra vuole proporre l’interconnessioneesistente tra l’angoscia, la coscienzae la trascendenza. Particolare attenzioneegli rivolge all’angoscia concepitacome entità a sé stante e pertantocon caratteristiche non necessariamentepatologiche, come tendea considerarla la psicologia, ma facendoin modo di riequilibrarne la visionesecondo un’interpretazione più filosofica.La ricerca viene condotta infattia livello psicologico-psichiatrico,filosofico e narrativo. Quest’ultimoaspetto è sviluppato dalla narrazionedi quattro storie presentate non comecasi patologici, ma come esperienzevissute che, nel quadro dell’indagine,servono a rafforzare le tesi proposte.Il fine di questo lavoro è tracciare unpercorso tramite il quale giungere aduna concezione maggiormente allargatadi questo stato mentale, intesocome potenziale campo della trascendenzache si risveglia grazie alle sensazioniproprie dell’angoscia e, nellostesso tempo, quello di proporre unnuovo modo di osservare questa condizionedell’animo che si dimostra capacedi condurci ad una diversa percezionedella realtà e di noi stessi.Lodovico E. BerraLA VOCE DELLA COSCIENZA: L’ANGOSCIACOME VIA ALLA TRASCENDENZAIl Segno dei Gabrielli EditoriNegarine di S. Pietro in Cariano (VR)pp. 116, € 10.00RECENSIONI


46VITA DEGLI ORDINIAnche questo mese pubblichiamo brani attinti dalle pagine dei bollettini degli Ordini. L’intento è quello di recuperarenotizie interessanti di carattere generale. Vorremmo diventare un trait-d’union per colleghi che operano in provincelontane tra di loro. Saremo orgogliosi se riuscissimo a facilitare questi “incontri ravvicinati”.Ascoli PicenoLe basi scientifiche della conoscenza medicaLa medicina è una scienza con carattere diversodalle altre; le sue conoscenze acquisite nonhanno carattere incontrovertibile come nel casodella fisica o della chimica. Questo accade perchégli uomini, cioè l’oggetto della medicina, sonotutti diversi tra loro e quello che vale per alcuni diessi o per la gran parte di essi può non valere pergli altri ed in particolare per il caso del singoloindividuo.Negli ultimi decenni sono state elaborate metodologiedi ricerca che, non solo sono state labase del progresso medico, ma offrono una baseal nostro operare molto più solida di quella dellaesperienza o degli insegnamenti dei nostri grandiMaestri. Queste metodologie sono però restate ingran parte nell’ambito degli addetti alla ricerca.Ci sono molti motivi perché anche il medico pratico,generico o specialista familiarizzi con esse.Il primo è la possibilità di valutare in modo criticole tante informazioni ed i tanti suggerimenti, nonsempre disinteressati che gli arrivano.Il secondo è dato dalla opportunità che anche ilmedico pratico partecipi alla formazione delleconoscenze; in alcuni casi come per la farmacovigilanza,si tratta di un obbligo.Il terzo è che il medico pratico dispone di unaampia casistica e della possibilità di seguirla pergran parte della vita; può dare così informazioniche non possono essere altrimenti ottenute.Campobasso“3° Torneo di calcio della sanità”Per il terzo anno consecutivo l’Ordine dei medici chirurghie degli odontoiatri della provincia di Campobassoha organizzato con successo, e non senzafatica, il torneo di calcio della sanità. Spiritodi aggregazione, voglia di conoscersi al di là dellesemplici occasioni formali, beneficenza, sonosolo alcuni degli obiettivi che ogni anno raggiungequesta manifestazione. Gli ostacoli sono sempretanti e questo anche per il numero semprecrescente di compagini che si iscrivono e che rendonoquindi più movimentate le giornate del torneoche si sono tenute durante lo scorso mesedi giugno. Alla fine tanta soddisfazione, premi,come è giusto che sia, per i vincitori, la squadradegli informatici, ma come è spirito di questa manifestazionepremi anche per altre squadre partecipanti.Per la parte benefica della manifestazioneva registrata la raccolta di circa 1000 euroda destinare alle iniziative che il dott. GiuseppeBerardi porta avanti da tempo in Africa, nel Malawi,nel caso specifico di quest’anno si è trattatodi un contributo che servirà al completamentodella sala operatoria ostetrica del Mtengo WanthengaHospital. Per la cronaca sportiva annotiamoal primo posto gli informatici, al secondo gliavvocati, al terzo gli architetti e gli ingegneri e alquarto posto i medici. Al prossimo anno.MessinaBorsa di studio Panarelloalla dott.ssa ParatoreSi è conclusa la cerimonia di consegna della borsadi studio intitolata alla memoria del dott. AlessandroPanarello conferita alla dott.ssa ParatoreSilvana, impegnata in un programma di ricercadi durata annuale sul tema: “La tutela della salutecon particolare riguardo alla salubrità dell’ambiente:profili costituzionali”. Alla dott.ssaParatore, nostra collaboratrice ed autrice degliarticoli sull’attività medico professionale dei prof.riCosimo, Franco e Bruno Galletti della clinica otorinolaringoiatricadi Messina, i migliori auguri.LivornoScadenza terminiSi ricorda che il 31 gennaio 2006 scadono i terminiper la presentazione delle domande riguardantil’inclusione nella graduatoria per: Medicidi medicina generale, Specialisti pediatri di liberascelta, Medici specialisti ambulatoriali. Comedi consueto le relative domande dovranno essereredatte su appositi moduli disponibili pressola Segreteria dell’Ordine e presso la Asl in prossimitàdella scadenza. Si ricorda che per i Medicispecialisti ambulatoriali le domande devonoessere inoltrate a mezzo raccomandata a/r o consegnatedirettamente al competente Ufficio delComitato zonale dell’Asl per il territorio in cui sivuole ottenere l’incarico. Per la provincia di Livornol’indirizzo a cui inoltrare le domande è:“Comitato Zonale Asl 6, Via di Monterotondo,49 - 57128 Livorno”.


47“Congressi, Convegni, Corsi”AVVISO PER I MEDICI E LE SEGRETERIE ORGANIZZATIVELe notizie inerenti congressi, convegni, corsi e manifestazioni scientifiche, devono essere rese notealla redazione del giornale dell’Enpam - oltre tre mesi prima dell’evento - tramite posta all’indirizzo Via Torino, 38 - 00184Roma; via e-mail all’indirizzo congressi@enpam.it; via fax ai numeri 06/48294260 - 06/48294793. Per esigenze tipografichee di spazio si invita a trasmettere testi sintetizzati in circa dieci righe. Si ribadisce che la pubblicazione degli avvisi è gratuita.


Congressi, Convegni, Corsi48Accademia Italiana di Medicine Tradizionali OMOIOSAgopuntura addominale20-21 gennaio 2006, Polo didattico, p.zza Oderico da Pordenone, 3 RomaCrediti ECM richiestiInformazioni: Accademia Italiana di Medicine Tradizionali OMOIOSvia Benedetto Musolino, 23 00153 RomaTel. 06-5816789 Fax 06-5818610e.mail: segreteria@omoios.itPosti disponibili: 40Hormones, nutrition and physical performance28-31 gennaio 2006, Unione Industriale Congress Center, Torino (Italy)Chairmen: G. Bona, E. Ghigo, M. SavageRichiesti crediti ECMScientific programme, abstract submission and general information: http://www.hormones.itInformation:Organizing Secretariat CCI – Centro Congressi Internazionale s.r.l., via Cervino, 6010155 Torino (Italy), Tel. + 39.011-2446911 Fax +39.011-2446900e.mail: mariuccia.enria@congressiefiere.com info@congressiefiere.comsito web: http://www.congressiefiere.comUniversità di PadovaChirurgia tiroidea e paratiroideaAnno Accademico 2005-200623-27 gennaio 2006, PadovaDirettore: prof.ssa Maria Rosa PelizzoSettimana chirurgica, full immersion, partecipazione attiva in sala operatoria.Accreditamento ECM in corsoScadenza domande: 30 dicembre 2005InformazioniPatologia Speciale ChirurgicaSegreteria 6° piano Policlinicovia Giustiniani, 2 35128 PadovaTel./Fax 049-8212250sito web: www.unipd.it/corsi_perfezionamentoe.mail: mariarosa.pelizzo@unipd.itUniversità di Roma “La Sapienza”Ortognatodonzia clinica multidisciplinareAnno Accademico 2005-2006Sede: Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche, ex Istituto di Clinica Odontoiatricaviale Regina Elena, 287/A RomaLa domanda di iscrizione e la relativa documentazione devono essere consegnate entro e non oltreil 20 dicembre, nella sede della Segreteria del Master Ortognatondozia Clinica Multidisciplinare.Moduli:1. Modulo di Scienze Biologiche propedeutiche;2. Modulo di Scienze Mediche propedeutiche;3. Modulo di Scienze Cliniche Ortognatodontiche;4. Modulo di Scienze Cliniche Odonostomatologiche;5. Modulo di Scienze Chirurgiche.Informazioni: Segreteria del MasterOrtognatodonzia Clinica MultidisciplinarePresso la UOC di OrtodognatodonziaUniversità di Roma “La Sapienza”Tel. 06-44231311 Fax 06-44230811viale Regina Elena, 287/A 00161 Romae.mail: ersilia.barbato@uniroma1.itMaster biennale in medicina tradizionale cineseSclerosi multipla15-16-17 dicembre, Sala Congressi Hotel Le Meridien, viale Lungomare Murri, 13 RiminiDocente: dott. Liu DongInformazioni:dott. Michele Lo Cascio, dott. Giovanni Libertocell. 338-8585489 328-1832332 e.mail: linggui@libero.it


49Università AmbrosianaAdolescentologia clinica21 gennaio 2006, v.le Romagna, 51 MilanoCrediti ECM richiestiInformazioni: Coordinamento Generale della Didattica Università AmbrosianaTel. +39 02 2666880 Fax +39 02 2361226e.mail: coorddidattica@unambro.it sito web: www.unambro.itIstituto per le Scienze Psicologiche e la Psicoterapia Sistematica - CESADPsicoterapia professionale sistematica,psicopatologia fenomenologica e analisi dialetticaAnno Accademico 2005-2006Data di inizio del corso: 20 febbraio 2006Sede del corso: v. A. M. Maragliano, 5/8 GenovaCorso di specializzazione quadriennaleDirettore didattico: dott. G. Giacomo GiacominiLegalmente riconosciuto dal Ministero dell'Università (MIUR)Termine di scadenza per l'iscrizione al corso: 31 gennaio 2006Informazioni: Segreteria Tel./Fax 010-580903 e.mail: g_giacomini@libero.itBioterapie nei disturbi psichici minori16 gennaio 2006, RomaRelatore: dott. Ermanno PaolelliLe Medicine non convenzionali nel trattamento dei più comuni disagi emotivi minori: ansia, insonnia,depressione reattiva, fobie, nevrosi, somatizzazioni, disturbi del carattere e del comportamentoalimentare.In fase di accreditamento ECMInformazioni: Società Italiana di Psichiatria OlisticaTel. 051-44.10.20. cell. 333-38.57.130 e.mail: info.sipol@libero.itCongressi, Convegni, Corsi


III Congresso NazionaleCardiopneumo AIMEF 200626 – 28 gennaio 2006, Hotel Sheraton Nicolaus, Bari1st International Conference on Cardiovascularand Respiratory Disease in Family MedicineInformazioni:Segreteria ScientificaAIMEFdott. Vincenzo Contursi, e.mail: contursi@aimef.orgdott. Antonio Infantino, e.mail: infantino@aimef.orgSegreteria OrganizzativaACMESI – ECOM s.r.l.viale Papa Pio XII, 4/e 70124 BariTel. 080-5645592 Fax 080-5045452sito web: www.acmesi.netSocietà Italiana di Medicina Subacquea ed IperbaricaL’orecchio in immersione21 gennaio 2006, Sala Auditorium Regione Emilia-Romagna, BolognaPresidente: prof. P. LaudadioArgomenti: Apparato uditivo ed immersione subacquea: stato dell’arte; Tecniche di immersione emedicina a confronto; Sessione poster “coma si insegna a compensare”.È in corso la richiesta di accreditamento ECM per Medici, Logopedisti e TecniciInformazioni:Segreteria Scientificadott. E. Nasole, dott. F. Di Donato, dott. P. P. CavazzutiSegreteria OrganizzativaACX Corporate s.r.l.Strada Rovereta, 42 47891 Rovereta (RSM)Tel. 0549-941469 Fax 0549-973633e.mail: congressi@acxcorporate.sm sito web: www.acxcorporate.sm51Medicina e chirurgia estetica24-25-26 febbraio 2006, Centro Congressi Centergross, BolognaLingue ufficiali: italiano, ingleseInformazioni:Segreteria ScientificaS.I.E.S. Società Italiana di Medicina e Chirurgia Esteticavia Baracca, 2 50127 FirenzeTel. +39.055.362.397 Fax +39.055.364.526e.mail: informazioni@sies.net sito web: www.sies.netSegreteria OrganizzativaScuola di Medicina e Chirurgia ad Indirizzo Estetico C.P.M.A.VALET s.r.l.via dei Fornaciai, 29/b 40129 BolognaTel. 051-6388334 Fax 051-326840e.mail. info@valet.it sito web: www.valet.itL’evento sarà sottoposto alla Commissione Nazionale per l’Educazione Continua in Medicina per l’attribuzione dei creditiformativi ECM.Thesis 2005 percorsi interattivi e formativi pediatrici15-17 dicembre, New Europe Hotel, NapoliPresidente del convegno: Rosario Di ToroCoordinatore scientifico: Angelo F. CapristoECM: Il congresso ha ottenuto l’attribuzione, presso il ministero della Salute, di 13 crediti di Educazione Continua inMedicina per la professione medicaInformazioni:Segreteria ScientificaAngelo F. Capristo, Carlo Capristo, Fabio Decimo, Nunzia Maiello, Michele Miraglia del Giudice, Roberto SassiDipartimento di Pediatriavia L. De Crecchio, 8 80138 NapoliTel. 081-5665468-70 Fax 081-5665467Segreteria OrganizzativaiDea Congressvia della Farnesina, 224Tel. 06-36381573 Fax 06-36307682e.mail: info@ideacpa.com sito web: www.ideacpa.comCongressi, Convegni, Corsi


Congressi, Convegni, Corsi52IRCCS Istituto G. GasliniDown’s syndrome: making screening safer27 gennaio 2006, GenovaDocenti e moderatori: S. Canini, P. De Biasio, G. Melioli, M. T. Mennuti,U. Nicolini, P. L. Venturini, N. J. WaldLo scopo del corso è quello di aggiornare i partecipanti sulle prestazioni, vantaggi e limiti dei vari tipidi screening prenatali per aneuploidie attualmente disponibili e sulla possibilità di combinaremarcatori ecografici e biochimici. In particolare, verranno messi in risalto gli aspetti organizzativi e dicontrollo di qualità dei programmi di screening, e le più recenti innovazioni volte a ridurre il numerodi procedure diagnostiche invasive.Informazioni:Segreteria OrganizzativaScuola Internazionale di Scienze Pediatriche, IRCCS Istituto G. Gaslini, 16147 GenovaTel. +39 010 5636554 Fax +39 010 3776590 sito web: http://www.sispge.comScuola di Specializzazione in Gastroenterologia dell'Università di BolognaPazienti con MRGE atipica: linee guida e valutazioni10 febbraio 2006, presso Padiglione 5 "Nuove Patologie"Policlinico S. Orsola-Malpighi - BolognaAccreditamento ECM in corso, partecipazione gratuita.Informazioni:Segreteria OrganizzativaProgetto Meeting, via De' Mattuiani, 4 40124 BolognaTel. 051-585792 Fax 051-3396122 e.mail: info@progettomeeting.itSocietà Italiana di Chirurgia ColorettaleTrattamento del cancro del retto14 gennaio 2006, Aula Magna E. O. Galliera, via Mura delle Cappuccine, GenovaCoordinatori: dott. Antonio Amato, dott. Gianandrea BindaEvento accreditato ECMInformazioni:Segreteria OrganizzativaUfficio Formazione E. O. Gallierac.so Mentana, 10 16128 Genovae.mail: segreteria.formazione@galliera.itTel. 010-563 2044/4049/4046 Fax 010-5634038Informazioni:Segreteria SICCRdott.ssa Marina Fiorinocell. 338-2813863 e.mail: marinafiorino@libero.itSocietà Medica Italiana di Psicoterapia ed IpnosiPsicoterapia ed ipnosi medica 1° livelloPrimo seminario: 11-12 marzo 2006Secondo seminario: 25-26 marzoTerzo seminario: 8-9 aprileSede: Hotel Passetto, via Thaon de Revel, 1 AnconaInformazioni:S.M.I.P.I.Società Medica Italiana di Psicoterapia ed Ipnosi, via Porrettana, 46640033 Casalecchio di Reno (BO)Tel. 051-573046 Fax 051-932309 sito web: www.smipi.it e.mail: inedita@tin.itTecnica manipolatoria tendinea metodo moneyron18-19 febbraio 200611-12 marzo20-21 maggioSede: Studio medico CESTEM, via Dora,17 RomaIl corso prevede l’accreditamento ECM, richiesto sia per i medici che per i fisioterapisti.Informazioni:Segreteria OrganizzativaTel. 06-84242835cell. 349-2852980


Accademia Italiana di Medicine Tradizionali OMOIOSAgopuntura27 gennaio 2006, via Benedetto Musolino, 23 RomaDocenti del Master Universitario di II° livello in Agopuntura Clinicadella Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università degli studi di Roma “Tor Vergata”Corso quadriennaleAl Terzo anno, si consegue il diploma per l'iscrizione sul registro agopuntori degli ordini dei mediciAl Quarto anno, si consegue l'attestato italiano di agopuntura F.I.S.A.Attività clinica ambulatoriale: 120 oreInformazioni: Accademia Italiana di Medicine Tradizionali OMOIOSTel. 06-5816789 Fax 06-5818610 e.mail: segreteria@omoios.it sito web: www.omoios.it53Istituto di Igiene dell’Università Cattolica del Sacro CuorePoliclinico Universitario “Agostino Gemelli”Anno Accademico 2005-2006Programmazione, organizzazione e gestioneaziende-servizi sanitariCoordinatore: prof. G. DamianiClinical gorvernance: significato, metodologie e strumentiCoordinatore: dott. A. G. de BelvisIscrizioni entro il 6 febbraio 2006Informazioni: Segreteria Organizzativa sig.ra Simona SerafiniServizio Formazione Permanente UCSC Roma Tel. 06-30154297 e.mail: sserafini@rm.unicatt.itLa partecipazione ad un corso di perfezionamento esonera dall’acquisizione di crediti formativi ECM per l’anno in corso.Tromboembolismo venoso17 dicembre, Laboratorio Analisi dott.sse Reale e Latorre, via F. Santamaria snc, Ginosa (TA)Per l’acquisizione dei crediti formativi, è previsto ilsuperamento di un esame finale.La domanda di iscrizione deve pervenire entro il10 dicembre.Informazioni: Segreteria OrganizzativaUfficio Stampa Aziend@artePubbliche relazioni, via Ricciardi, 12 Ginosa (TA)cell. 333-8785980 328-8749314Fax 099-8862339e.mail: info@aziendarte.comsito web: www.aziendarte.comAssociazione “Domus Auxilii”Programmazioneneurolinguistica 1°-2° livello17-18 dicembre I livello, accreditamento ECMin corsoI temi del corso: La programmazioneneurolinguistica (P.N.L.); La creazione del Rapport;La calibrazione; La percezione della realtà esterna;Il metamodello linguistico.13-14 gennaio 2005 II livello, crediti ECM: 14Sede: Associazione “Domus Auxilii”, via GiuseppeArimondi, 3 RomaI temi del corso: Il reframing; Formulazione degliobiettivi; Le posizioni percettive; Il metaprogramma;I livelli logici di Robert Dilts: le credenze,i valori, l’identità.Informazioni: Segreteria OrganizzativaEta Beta s.r.l. Tel./Fax 06-37353875/76cell. 392-5828709 339-1749694e.mail: eta.beta01_@libero .ite.mail: domusauxilii@fastwebnet.it▲▼▲▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▲▼▲▼▲▼▲▼▲▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▼▲▼Congressi, Convegni, Corsi


Congressi, Convegni, Corsi54Fondazione ArielL’arto superiore nella paralisi cerebrale infantile16-18 marzo, Fondazione Ariel Auditorium Istituto Clinico Humanitasvia Manzoni, 5 Rozzano (MI)Direttore del corso: Nicola PortinaroCrediti ECM: Questo corso ha richiesto alla Commissione Nazionale per l’Educazione Continua inMedicina l’attribuzione di crediti formativi ed è attualmente in fase di valutazioneComitato Scientifico: J. Davids, A. Ferrari, A. Ovi, F. Pelillo, N. PortinaroInformazioni:Segreteria OrganizzativaLuisa Mondorio Fondazione ArielIstituto Clinico Humanitasvia Manzoni, 56 Rozzano (MI)Tel. 02-82242315 Fax 02-82242395e.mail: fondazione.ariel@humanitas.itSegreteria ScientificaDaria Piazzi cell. 347-6603135 e.mail: dariapiazzi@computerforever.comAnsia nel paziente affetto da schizofrenia21 gennaio 2006, Aula Baldacci Clinica Psichiatrica Università di Cagliari, CagliariResponsabile scientifico del corso: dott. Giovanni CostaÈ stata richiesta l’assegnazione dei crediti formativi ECMInformazioni: Segreteria Scientifica del Consiglio direttivo SIRPvia Zanfarino, Sassari Tel. 079-2062215 e.mail: gvcosta@tiscali.itUniversità di SienaMedicina esteticaAnno Accademico 2005-200627 febbraio 2006Durata del Master: 16 mesiModuli didattici: 10Crediti formativi: 60Il termine per la presentazione della domanda di iscrizione è previsto per il 20 febbraioInformazioni:S. C. Chirurgia Plastica dell’Università degli Studi di SienaPoliclinico Le Scotte, viale Bracci, 53100 SienaTel./Fax 0577-585158 e.mail: daniello@unisi.it sito web: www.unisi.it/postlaurea/master.htmPlasticità del sistema nervoso e paralisi cerebrale infantile10-11 febbraio 2006, Hotel Astoria, Reggio-EmiliaDirettore del corso: Adriano FerrariCrediti ECM: Questo corso ha richiesto alla Commissione Nazionale per l’Educazione Continua in Medicina l’attribuzionedi crediti formativi ed è attualmente in fase di valutazioneInformazioni:Segreteria OrganizzativaAll Mobility Reggio-EmiliaTel. 0522-941078 cell. 338-8271872e.mail: allmobility@libero.itSegreteria ScientificaDaria Piazzi cell. 347-6603135e.mail: dariapiazzi@computerforever.comElettrocardiografia in area di emergenza16-18 febbraio 2006, CEFPAS, Cittadella S. Elia, via G. Mulè, 1 CaltanissettaAritmologia in area di emergenza16-18 marzo 2006, CEFPAS, Cittadella S. Elia, via G. Mulè, 1 CaltanissettaDirettore del corso: dott. Aulo Di GrandeAccreditamento ECM in corsoInformazioni:Zerotre organizzazione convegni & eventiSegreteria Organizzativavia L. Moncada, 6 93100 CaltanissettaTel./Fax 0934-552538 cell. 320-4655911e.mail: staff@zerotre-adv.it


Università Politecnica delle MarcheMaster Universitario on-line di I livelloMaster Internazionale in nutrizione e dietetica applicataMaster Universitario on-line di II livelloMaster Internazionale in nutrizione e dieteticaGli iscritti sono esonerati dall’obbligo ECMInformazioni:Tel. +39 071 2204160/673 Fax +39 071 2204398e.mail: univpm@funiber.org siti web: www.funiber.org/univpm www.univpm.it55Università AmbrosianaCounselling medico con l’adolescente21 gennaio 2006, v.le Romagna, 51 MilanoCrediti ECM richiestiInformazioni:Coordinamento Generale della DidatticaUniversità AmbrosianaTel. +39 02 2666880 Fax +39 02 2361226e.mail: coorddidattica@unambro.it sito web: www.unambro.itSocietà Italiana di Medicina e Chirurgica EsteticaAngiologia e Flebologia21 gennaio 2006, Divisione Didattica VALET, BolognaCoordinatore scientifico: dott. Attilio CavezziIl Modulo comprende:• Insufficienza venosa (propedeutico a scleroterapia)• Scleroterapia delle varici ed esame ecocolordoppler• Ecocolordoppler di prima formazione• La mousse sclerosante• Scleroterapia ecoguidataDurata: il modulo ha una durata di 136 ore di lezioneECM: la frequenza del modulo prevede il riconoscimento di n° 97 creditiInformazioni: Segreteria OrganizzativaVALET s.r.l., via dei Fornaciai 29/b 40129 BolognaTel. 051-6388334 Fax 051-326840 e.mail: info@valet.it sito web: www.valet.itClassificazione cinematica nelle diplegie infantili13 dicembre, Hotel Astoria, Reggio-EmiliaDirettore del corso: Adriano FerrariCrediti ECM: Questo corso ha richiesto alla Commissione Nazionale per l’Educazione Continua in Medicina l’attribuzionedi crediti formativi ed è attualmente in fase di valutazione.Segreteria OrganizzativaAll Mobility - Reggio EmiliaTel. 0522-941078 cell. 338-8271872e.mail: allmobility@libero.itSegreteria ScientificaDaria Piazzi cell. 347-6603135e.mail: dariapiazzi@computerforever.comMalattia di alzheimer e altre demenze18 febbraio 2006, RomaSede: Associazione “Domus Auxilii, via Giuseppe Arimondi, 3Crediti ECM: 6L’evento formativo è riservato a n. 30 MediciI temi del corso: Malattia di Alzheimer; Demenze non Alzheimer; Gestione del paziente; Trattamenti farmacologici e nonfarmacologici; Casi cliniciInformazioni: Segreteria OrganizzativaEta Beta s.r.l.Tel./Fax 06-37353875/76 cell. 392-5828709 339-1749694 e.mail: eta.beta01_@libero.it domusauxilii@fastwebnet.itCongressi, Convegni, Corsi


56Congressi, Convegni, CorsiCongresso Internazionale ANDI PiemonteProtocolli clinici supportati dall’evidenza scientifica20-21 gennaio 2006, Museo dell’Automobile, TorinoECM: Educazione Continua in MedicinaRelatori: prof. M. Simion, dott. G. Cardaropoli,prof. W. V. Giannobile, prof. R. Mericske-Stern,prof. C. Marinello, prof. A. Cerutti, dott. P. A. AcquavivaInformazioni:Segreteria Scientifica: dott. B. Borasio, dott. G. Di Bartolomeo, dott. V. Bobba, dott. D. CardaropoliSegreteria Organizzativa: TIMELINE s.n.c., c.so G. Ferraris, 135 10128 TorinoTel. 011-5096129 Fax 011-5804495 e.mail: andisegreteria@timeline.to.itI.R.M.S.O. – F.I.A.M.O.Omeopatia e odontoiatria14-15 gennaio 2006, Aula Facoltà Valdese, via Pietro Cossa, 42 RomaResponsabile: dott. Pietro FedericoI.R.M.S.O. è Membro del forum permanente per le medicine non convenzionalidell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di RomaRichiesti crediti ECMInformazioni:Segreteria Organizzativa I.R.M.S.O., via Paolo Emilio, 32 RomaTel. 06-3242843 (ra) Fax 06-3611963 e.mail: omeopatia@iol.it sito web: www.irmso.itScuola di Specializzazione in Gastroenterologia dell’Università di BolognaEpatite C: l’infezione, la malattia, la terapia27 gennaio 2006, Padiglione “Nuove Patologie” Policlinico S. Orsola-Malpighi,via Massarenti, 9 BolognaAccreditamento ECM in corsoInformazioni:Segreteria OrganizzativaProgetto Meeting, via De' Mattuiani 440124 BolognaTel. 051-585792 Fax 051-3396122e.mail: info@progettomeeting.itUniversità di Roma “Tor Vergata”Dinamometria muscolareisoinerziale28 gennaio 2006, Villa Mondragone,Monte Porzio Catone RomaPresidente: prof. Ignazio CarusoIl convegno è aperto a Medici, Laureati in ScienzeMotorie e FisioterapistiRichiesto accreditamento ECMInformazioni: Segreteria Scientificadott.ssa E. Padua Tel. 06-72592225Segreteria OrganizzativaStudio Archetipo s.r.l.Tel.06-6553432Fax 06-6553458e.mail: studioarchetipo@studioarchetipo.ithttp//: www.convegnodinamometriatorvergata.itNeoplasie dell’età senile27 gennaio 2006, Policlinico San MarcoUnità operativa di Chirurgia oncologicac.so Europa, 7 Zingonia (BG)Direttore: dott. Fabio CusumanoEvento in fase di accreditamento ECMInformazioni:Segreteria Scientificadott. Tommaso SavioTel./Fax 035-886323 e.mail: chirurgia2@yahoo.it▼▲▼▲▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▼▲▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▲▼▲▼▲▼▲▼▲▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲▼▼▲▼


57Iniziativa del dott. PaciOrdine: nuovasede a Ternidi Ernesto LuziFinalmente una nuova sede per L’Ordine dei MediciChirurghi ed Odontoiatri di Terni.L’inaugurazione è stata preceduta da un incontro nelcorso del quale hanno preso la parola le varie autoritàpresenti. A fare gli onori di casa il dott. AristidePaci, presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatridella Provincia di Terni, il quale ha sottolineatocome l’ubicazione della nuova sede in via Bramanteè stata voluta nelle vicinanze della Asl 4, ove sonoforniti al cittadino i vari servizi di base. Per quel cheriguarda la programmazione, ha detto il dott. Paci, ènecessario che questa individui le priorità e la destinazioned’uso delle risorse. In primo luogo pertanto ènecessaria una verifica degli obiettivi stabiliti con ilprecedente piano che si basava su alcune scelte importantie tra queste: garantire il diritto alla salute attraversola qualità e l’efficienza delle prestazioni; contenerel’attività ospedaliera con uso appropriato deiricoveri; esaltare l’efficienza nei servizi di emergenza;definire compiutamente il ruolo del distretto conun maggiore coinvolgimento del medico di medicinagenerale; promuovere la prevenzione; programmarele innovazioni tecnologiche; ed individuare i criteri diaccreditamento delle strutture private.È auspicabile ed essenziale uno stretto collegamentofunzionale tra Azienda ospedaliera, Distretto e medicidi medicina generale per realizzare un “continuumassistenziale”, che deve concretizzarsi attraversoun modello organizzativo da noi ripetutamenteprevisto, ma che non ha trovato accoglimento, di tipodipartimentale “transmurale”.Il Dipartimento quindi rappresenta il modello organizzativoper realizzare integrazione, coordinamento dellerisorse umane, strutturali e tecnologiche.Una considerazione indispensabile, ha aggiunto il dott.Paci è quella riguardante la scottante questione dellaresponsabilità professionale del medico anche allaluce dei recenti episodi riportati con grande risaltodalla stampa spesso affrettatamente, prima ancoradella conclusione dell’iter giudiziario.Un problema delicato è inoltre quello del rapporto trale due Aziende ospedaliere di Perugia e di terni chedevono avere “pari dignità” senza momenti di palesesperequazione.La trasformazione dell’Ospedale di Terni in Aziendaad alta specialità non significa certo assegnare unadiversa etichetta né tanto meno un avallo a spintecampanilistiche.Significa invece dare una concreta attuazione allapossibilità di assistenza didattica e ricerca al passocoi tempi.Iniziativa vicentinaPronto SoccorsoOncologicoIl Pronto soccorso oncologico è una realtà che hapreso vita grazie alla volontà dell’Associazione“LINFA contro il cancro-onlus” che ha sede aVicenza, ma offre sostegno a tutti gli utenti del territorionazionale.Dal lunedì al sabato, in orario d’ufficio, i volontari,oltre ad assolvere i compiti di prenotazione, sono adisposizione per accogliere il bisogno di chi chiamaallarmato, perché sospetta d’avere una lesionecancerosa.I volontari segnalano in tempi brevissimi (24-28 ore)il caso allo specialista più idoneo e, successivamente,il medico contatta il paziente o per concordareuna prima visita (gratuita), oppure per rassicurarloo indicargli il percorso migliore da intraprendere.La tempistica è certamente a favore del pazienteperché, lo preserva da ansie inutili, liste d’attesalunghissime perdendo tempo prezioso nel caso cifosse bisogno di un intervento chirurgico.Lo specialista accompagna il paziente lungo tutto ilpercorso diagnostico, terapeutico, riabilitativo e difollow-up, divenendo un punto di sostegno per ilpaziente che deve intraprendere il cammino dellamalattia.Comunicazione-informazione-professionalità sonoalcuni dei sigilli di garanzia del Pronto Soccorsooncologico.Il dott. Luca Rotunno, presidente della “LINFA” edideatore di questa iniziativa unica nel suo genere,in quanto sostenuta da una Associazione di volontariato,ricorda che il Pronto Soccorso ricopre leseguenti branche: urologia, ginecologia, senologia,dermatologia, chirurgia generale, patologia delcavo orale, oltre alla disponibilità di due psicologheed uno specialista in omeopatia, medicina alternativae problemi alimentari.Qualora l’Associazione non fosse aperta, è semprein funzione una segreteria telefonica.“È bene ricordare - continua il dott. Rotunno - chegrazie al Pronto Soccorso attivo dal maggio 2003,abbiamo assolto oltre 560 richieste, riscontrando 41casi di tumori (i più frequenti quelli senologici, dermatologici,prostatici, del cavo orale, ginecologici),e quasi quotidianamente riceviamo richieste d’aiutoin questo senso”.La prevenzione ricordiamo, è la principale arma peraffrontare il cancro.Il numero telefonico della LINFA è 0444-235321 Fax0444-528960 e.mail: luca.rotunno@virgilio.itLa LINFA è presente al sito www.linfaonline.itATTUALITÀ


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60SPORT/MEDICINAdi Enzo GalloUna specialità che merita grande attenzioneMedico sportivoil 12° in campoDeve – a volte in velocità – intervenire per assistere gli atletiprima, durante e dopo le gare, ma anche nella vita quotidianaPreveniremalattiee traumiSport e Medicina. Un connubioche va di pari passonell’evoluzione dell’atleta.È difficile trovare unaspecialità come quella sportivache coinvolga tutte le funzionidell’organismo. È un errore ritenereche il settore limiti prevalentementei suoi interventialla cardiologia, alla respirazioneo alla traumatologia. Ancheil sistema nervoso è a rischio edil sistema gastrointestinale devefunzionare come un orologio.Il medico sportivo deve essereun regolatore delle funzioniprimarie di ogni sportivo. Neparliamo col medico sociale delMessina Calcio dottor FilippoRicciardi. Dopo la laurea in Medicina,si è specializzato in ortopediae per la sua passioneper lo sport ha conseguito il diplomain Medicina dello Sport.Dottor Ricciardi, cosa implicaessere il medico ufficialedi una squadra di calcio?Il mio ruolo ha il compito di curare,ma anche di prevenire malattieo traumi. Infatti la sinergiacon l’allenatore, con il preparatoreatletico e il massaggiatoredeve essere totale, dato chenel calcio moderno e muscolarele patologie traumatiche devonoavere un trattamento adeguatoallo sforzo degli atleti,sottoposti continuamente ad allenamentidurissimi.Quale ruolo interpreta attualmentela Medicina delloSport?Essa sta assumendo semprepiù interesse sia in campo dilettantisticoche in quello professionistico.Innanzi tutto mediantela visita medica di base,si devono mettere in evidenzaeventuali affezioni organicheche controindichinol’attività. Invece per chi è idoneoallo sport, è necessariosottoporlo a test clinici e strumentali.Sorvegliare e curarevuol dire seguire costantementegli atleti, sia sui campi digioco, sia nella vita quotidiana(regolando l’alimentazionein primis) ed intervenire in casodi traumi o malattie.Nella sua lunga carriera di medicodello sport, ricorda casiparticolari in cui è intervenutoin modo diretto nel salvarela vita di un calciatore?Sì, in varie circostanze. Quella chericordo con più drammaticità avvennea Venezia, circa 13 anni facon l’allora giocatore del MessinaTiberio Ancora che dopo unviolento scontro di gioco perse isensi ed ebbe un arresto cardiaco.Lì con sangue freddo, riusciiattraverso un massaggio di primosoccorso a salvargli la vita facendogliripartire il cuore. Più recentel’incidente occorso a MimmoGiampà lo scorso anno.Così salvala vita aun calciatoreParliamo del caso di Giampà,che ha subìto un grave infortuniocon un taglio al quadricipitefemorale causato dall’impattocon un cartellonepubblicitario e che ha avutouna grossa risonanza a livellonazionale.L’infortunio che gli è capitato èstato un paradosso. Mai un calciatoreprofessionistico ha rischiatocosì grosso con la lacerazionedi due muscoli, il vastolaterale e la benderella ileotibialedella coscia. Il giocatore èstato sottoposto ad un delicatointervento chirurgico con lasuturazione della parte con oltre170 punti fra quelli internied esterni. Solo per fortuna iltaglio non ha reciso l’arteria femorale.Conl’aiuto del chirurgodel Policlinico universitario,il dottor Casablanca, siamo riuscitia far riprendere l’attivitàagonistica al calciatore in circa4 mesi, con un lavoro post traumadi fisioterapia, laser e magnetoterapia. ■


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62ECONOMIAUn boom economicodagli occhi a mandorlaIn Cina il PIL è cresciuto del 9,5% annuo in media negli ultimi 17anni. Nello stesso periodo in Eurolandia poco più dell’1,8%. Comesi spiega questo fenomeno che preoccupa i Paesi occidentalidi Simone GiovannelliGiovanni Paolo II il Grandel’aveva preannunciato:“L’Asia: ecco il nostro comunecompito per il terzo millennio”(tratto da “Alzatevi, andiamo!”).Come mai la “questionecinese” è emersa così prepotentementenegli ultimi anni?Forse perché il “dragone” si è risvegliatoe fa sentire il suo pesantefiato sul collo delle potenze internazionali,registrando tassi dicrescita sorprendenti, i più alti delmondo: il prodotto interno lordodel paese è cresciuto del 9,5% annuoin media negli ultimi diciassetteanni. Solo per rendersi contodell’eccezionalità di questo dato,nello stesso periodo, gli StatiUniti sono cresciuti del 3,15% inmedia all’anno, Eurolandia pocopiù dell’1,8% (fonte: Bloomberg).Il tasso di inflazione annuo, al 30settembre, è inferiore all’1%; il tassodi disoccupazione al4,2%. Con investimentistranieri diretti per oltre50 miliardi di dollari edin continua crescita, la Cinaoggi si colloca al primoposto a livello mondialecome polo d’attrazionedi investimenti.Segnali positivi arrivanoanche sul fronte del rating.Il 17 ottobre scorso,l’Agenzia specializzataFitch, ha alzato lo scorecreditizio della Repubblicapopolare cinese,portandolo da A- ad A.Come è possibile spiegarequesta arrembanteascesa di un paese checonta più di 1,3 miliardidi abitanti e che, a causa di decennidi dirigismo, sembrava destinataall’imperitura segregazione dalresto del mondo?Lo sviluppo del colosso cinese hainizio con la politica “delle riformee delle aperture” del 1979: da quelmomento, la Cina ha concorsonello scacchiere internazionaleesportando il modello del cosiddetto“socialismo di mercato”, ricevendoun ulteriore riconoscimentol’11 dicembre 2001, data di ingressonel WTO, l’OrganizzazioneMondiale del Commercio. A dettadegli esperti, la Cina diventa cosìun serbatoio inesauribile, il nuovomotore dell’economia mondiale,capace di duellare con gli StatiUniti in termini di crescita e di commerciointernazionaleÈ proprio nei delicati equilibri esistentitra la patria del meltin’pot,della società multirazziale per antonomasia,gli Stati Uniti, e il paesepiù abitato del mondo, la cuipopolazione cresce (sempre meno,a dire il vero) di otto milioni diunità all’anno, che si gioca la partitadello sviluppo del pianeta.I punti di forza della Cina stannonella elevata propensione al risparmioe nel basso costo della manodoperaindustriale. In più, lo yuan,la valuta cinese, è stato agganciatoal dollaro, con un rapporto dicambio fisso. Tradotto in soldoni,le merci cinesi possono beneficiare,da un lato, del minore costo diproduzione rispetto ai concorrentioccidentali, dall’altro, della stabilità“importata” della loro moneta.Come ha reagito il resto delmondo? Alzando barriere protezionistiche(tariffe e contingentamenti)ed esercitando al tempostesso forti pressioni affinché la Cinarivalutasse la propria moneta.E così è avvenuto, anche se in misurainferiore rispetto alle attese:il 21 luglio scorso la Banca centralecinese ha rivalutato lo yuan del2,1% (stime americane parlavanodi una sottovalutazione del 40%)e ha dichiarato il passaggio ad unsistema di cambio flessibile controllato,basato sulla domanda el’offerta di mercato e riferito ad unpaniere di valute.In un’economia globalizzataognuno fa ciò che sa fare meglio.La Cina produce tutto ciò che lasua tecnologia, sempre più avanzata,gli consente di produrre, abasso costo. La sfida che l’Occidentedovrà raccogliere sarà nelfar valere i suoi punti di forza:qualità e innovazione. Il “Madein Italy” deve rimanere un “copyright”e non qualcosa che siafacile imitare. ■


63A febbraio sarà presidente della FEDBernanke dopoGreenspanCapo economista della Casa Bianca ex componente della Banca Centralefedelissimo di Bush. Flessibilità e pragmatismo le sue idee guidaFINANZASarà Ben Bernanke il successoredi Alan Greenspan allaguida della Federal Reserve,la banca centrale Usa. La nominaè stata annunciata dal presidenteGeorge Bush e dovrà essereapprovata dal Senato Usa.Bernanke, 52 anni, ègià stato nel direttivoFed per quasi tre anniprima di diventare nelgiugno scorso capo deiconsiglieri economicidella Casa Bianca. Assicurauna linea di continuità,anche se è unconvinto sostenitoredell’utilità di fissare obiettivi numericiper l’inflazione. Greenspan,79 anni, lascerà la presidenza dellaBanca Centrale il 31 gennaio,dopo oltre 18 anni.“Cosa fare se Greenspan muoreall’improvviso? Dovremmo impagliarlo,mettergli un paio di occhialida sole e tenerlo dritto dietrola sua scrivania il più a lungopossibile”. La vecchia battuta delAutorevolezzasui mercatie garanziedi stabilitàsenatore John McCain è affiorataspesso nelle discussioni sulcambio della guardia alla FederalReserve. Sostituire un leader carismaticoche ha ottenuto grandirisultati è sempre difficilissimo.A Ben Bernanke, scelto dal presidenteBush perrimpiazzare Greenspanalla finedi un lunghissimoregno, vieneproposta un’impresaaddiritturaproibitiva: sostituireun insostituibile.Greenspan è l’icona vivente delcapitalismo globalizzato, il personaggioche è riuscito a pilotarel’economia americana e quellamondiale attraverso tempeste finanziarie,crisi energetiche e attacchiterroristici.L’eredità di gran lunga più difficileda raccogliere sarà tuttaviaquella dell’autorevolezza sui mercatie tra gli operatori economiciglobali. Su questastrada è stato aiutatoal momentodella sua nominadallo stesso Greenspanche ha sostenutoin un comunicato:”Benha superbe credenzialiaccademichee una crucialecomprensionedelle modalità difunzionamentodell’economia.Non ho alcundubbio che saràun vanto per lanazione come leaderdella Federal Reserve”. Anchese non è un suo fedelissimoe se è considerato meno flessibiledi Greenspan sull’inflazione,Bernanke è quello che più garantiscestabilità e una successionenella continuità.È un economistadal curriculum eccellente:Harvard,Massachusetts Instituteof Technology,Stanford,Princeton.Da qualche meseBernanke è presidentedel Councilof Economic Adviser; l’organismoche di fatto definisce la politicaeconomica del governo americano.Prima è stato per tre anni nelBoard of governors della Fed, ipotenti “governatori” che lavoranoa stretto contatto con il presidente.Tutto il resto della suacarriera è accademia pura: insegnamentoe ricerca. È lì che haelaborato le sue teorie, è lì che èdiventato un luminare della macroeconomia.L’erede di Greenspan è un fautoredei tagli delle tasse come Bush.Ma è anche un sostenitore deitetti contro l’inflazione: la sua strategiaè di fissarli in anticipo e digestire gli interventi sui tassi diconseguenza. Una strategia chelascia freddo Greenspan, più propensoa reagire agli eventi.La reazione del Congresso, chedovrà approvare la nomina di Bernanke,è stata positiva, comequella del presidente della Bce Jean- Claude Trichet.Wall Street ha reagito, il giornodella nomina, con un balzodell’1,7 per il Dow Jones. ■Tagliarele tassecome vuoleil Presidentedi Mauro Subrizi


64STORIA E ARTELa Scuola di SalernoLa leggenda (o forse la storia) vuole che i docenti fossero unebreo, un arabo, un greco e un latino che, sarà un caso?, sichiamava Salernus. Le lezioni terminarono nel 1811di Fabio AstolfiLa storia, che a tratti sifonde con la leggenda,vuole che a Salerno nascesseprima dell’anno Mille,una scuola medica fondata daquattro maestri: Helinus, di origineebraica, il greco Pontus,l’arabo Adela ed il latino Salernus.È quanto mai significativoche questi quattro personaggirappresentino le varie etnie eculture presenti nel sud Italiamedievale, nelle quali eranoconfluite inoltre tutte le conoscenzesia scientifiche che medichedel passato. A dimostrazionedel crescente entusiasmocreato intorno a questa nuovaistituzione è emblematico notarecome già agli inizi del X secolola moglie del re franceseCarlo III aveva a corte un medicosalernitano, mentre il vescovodi Verdun, Adalberone, si recòa Salerno nel 984 per riceveredelle cure, come fece ancheLa Scuola Medica Salernitana così come appare in una miniatura del Canone di Avicenna.L’immagine rappresenta la storia leggendaria di Roberto, duca di Normandia. Feritomortalmente da una freccia, fu salvato eroicamente dalla moglie che ne succhiò il velenousando la tecnica studiata e prescritta dai medici di Salerno.nel 1050 Desiderio, abate diMontecassino.Proprio la vicinanza con questoimportante polo religioso e culturale,l’abbazia di Montecassino,fondata da San Benedettoagli inizi del VI secolo e fin dasubito luogo adibito anche adassistenze per gli infermi, fu diulteriore impulso alla nascitadella Scuola salernitana di medicina.Ma lo spirito di questoluogo fu sempre caratterizzatoda un’evidente laicità, in nettocontrasto con le altre organizzazionidi tipo medico e assistenzialedi chiara matrice religiosa.Col tempo le caratteristiche dellaScuola salernitana, come l’insegnamentoe la formazioneprofessionale, diventeranno prerogativadelle Università. Questichiari elementi di modernità,insieme alla eterogeneità culturale,permisero anche l’aperturaad un corpo docente didonne, fino ad allora relegatealla cura e allo studio delle solepatologie femminili o al massimoutilizzate come infermiere.Ne è un chiaro esempio la figuradi Trotula, detta ancheTrocta, autrice di un trattato sulparto dal titolo De mulierumpassionibus ante, in et post partum,tenuto in considerazionee utilizzato fino al XVI secolo.Nel testo vengono descritte lefasi e il comportamento da teneredurante il parto, le cure peril neonato e la sua alimentazione,la cura del prolasso dell’uteroe dei polipi uterini. Sarà questoil primo testo di ostetriciascritto in Europa occidentale daun autore cristiano.


65Ma la storiografia “ufficiale”, oalmeno una corrente di questa,tende a suddividere la storia dellaScuola di Salerno in tre periodi,di cui il primo, dalle origini all’annoMille, è talvolta consideratoprecedente all’istituzione diuna vera e propria scuola. Perquesto talvolta si attribuisce lafondazione della Scuola medicadi Salerno al cartaginese Costantinol’Africano che, fuggito dallasua terra d’origine perché accusatodi magia, si stabilì tra il 1075ed il 1077 a Salerno, dove quindigià esisteva un polo attrattivoper studiosi, che qui si riunivanoper mettere a confronto le proprieconoscenze soprattutto incampo medico.Sarà grazie all’impulso di questopersonaggio che si avranno dellevere e proprie riforme nell’insegnamento;basti pensare chefino ad allora era disponibile comelibro d’anatomia l’Anatomiaporci Cophonis, l’anatomia delmaiale scritta da un certo Cofone,probabilmente desunta e rielaboratadal testo anatomico diGaleno.Alla venuta di Costantino l’Africanocorrisponde il momento dimassimo splendore della Scuolasalernitana, durato fino al 1300circa; fu lui, sembra, ad introdurrela medicina ippocratica e galenicaa Salerno, come anche le sueconoscenze desunte dalla culturaarabo-islamica, traducendomolti testi dall’arabo al latino. Aquesto periodo appartengono anchei primi provvedimenti legislativiche organizzeranno la stessaScuola: ad esempio nel 1140 il reRuggero di Sicilia promulgò undecreto per cui “chiunque da quelmomento desiderasse esercitarela medicina deve presentarsi ai nostriufficiali e giudici e sottoporsialla loro decisione. Chiunque saràstato così audace da trascurareciò sarà punito con la prigionee con la confisca dei beni”.Un secolo dopo, nel 1224, taleconcetto fu ribadito da FedericoII, che ordinò che nessuno avrebbepotuto esercitare la medicinasenza avere superato un esamepresso la facoltà di Salerno. Si stabilìinoltre che il candidato avrebbedovuto studiare la logica peralmeno tre anni, medicina a Salernoper cinque anni, e dopoesercitare l’apprendistato per unanno accanto ad un valente medico.Ma con la nascita delle prime vereUniversità, tra cui quella di Napoli,è segnato il destino dellaScuola medica di Salerno, che dalXIV secolo comincia il suo lentoma graduale declino, conclusosinel 1811, anno in cui la Scuolaviene soppressa. ■STORIA E ARTE


66MOSTREMostre ed esposizioni in Italia a cura di Anna Leyda CavalliNapoleone e il Piemonte. CapolavoriritrovatiALBA – fino al 27 febbraio 2006La mostra si propone di ripercorrerela sorte delle opere di alcuni dei piùsignificativi artisti piemontesi dei secoliXV e XVI, sottratte dalle loro sedioriginarie durante il periodo napoleonico.Fondazione Ferrerotelefono: 0173 295259Sogni. Visioni tra simbolismo francesee liberty italianoALESSANDRIAfino al 26 febbraio 2006Oggetto della mostra è il movimentoartistico che nacque in Francia allafine dell’Ottocento e che poi si diffusein tutta l’Europa influenzandovarie esperienze artistiche.Palazzo AsperiaUgo Sergi, “La Festa”, acrilico su telaJean Francois Millet. Sessanta capolavoridel Museum of Fine Artsdi BostonBRESCIA – fino al 19 marzo 2006Per la prima volta in Italia una rassegnaimportante che non ha precedentiper numero delle opere esposte,oltre sessanta, e per qualità dellestesse.Museo di Santa Giuliatelefono: 0438 21306www.lineadombra.itGauguin e Van Gogh. L’avventuradel colore nuovoBRESCIA – fino al 19 marzo 2006Mostra clamorosa per il panoramaespositivo italiano, con oltre centocinquantaopere tra disegni, dipinti equadri provenienti da musei e collezioniprivate di tutto il mondo.Museo di Santa Giuliatelefono: 0438 21306Tesori di Capodimonte. Dipinti, disegni,oggetti e porcellane dalMuseo di CapodimonteCREMONAfino al 5 febbraio 2006Capolavori assoluti della storia dell’artee opere di Andrea Mantegna,Giovan Battista Moroni, SofonisbaAnguissola, Antonio Campi, BernardinoCampi, Callisto Piazza.Museo civico Ala Ponzonetelefono: 0372 31222Corot. Natura, emozione, ricordoFERRARA – fino all’8 gennaio 2006Interessante mostra dedicata al celebrepittore francese che aderì conoriginalità ed autonomia alle correntiartistiche dominanti nell’Ottocentofino ad essere considerato unprecursore dell’impressionismo.Palazzo dei Diamantitelefono: 0532 244949-209988Cibi e sapori del mondo anticoFIRENZE – fino al 15 gennaio 2006La mostra illustra secondo un percorsocronologico che parte dall’Egittofaraonico gli usi conviviali degliantichi e le loro abitudini alimentari(i cibi, i condimenti e le bevande, imetodi usati per la conservazione ecottura).Museo archeologico nazionaletelefono: 055 23575www.firenzemusei.it/archeologicoArnolfo. Alle origini del RinascimentofiorentinoFIRENZE – fino al 21 aprile 2006A sette secoli dalla morte dello scultoree architetto toscano Arnolfodi Cambio, una grande mostra monograficane celebra l’opera, riunendoper la prima volta molte trale più importanti sculture ormaisparse nelle maggiori collezionipubbliche e private.Museo dell’Opera di Santa Mariadel Fioretelefono: 055 2302885Il Polittico della CervaraGENOVA – fino 7 gennaio 2006Ambizioso progetto che mira a riunire,cinquant’anni dopo la loro realizzazione,le sette tavole che componevanoil polittico dell’altare dellaChiesa di San Gerolamo dellaCervara, presso Santa MargheritaLigure.Museo Palazzo Biancotelefono: 010 5572013Seduzione ImperoGENOVA – fino al 5 maggio 2006La mostra si articola in due sezioni:una dedicata all’abbigliamentomaschile e femminile ed una dedicataai tessuti di arredamento stileneoclassico ed impero.Palazzo Spinolatelefono: 010 27053002467786Maestri della scultura in legnonel ducato degli SforzaMILANO – fino al 29 gennaio2006La mostra riunisce circa ottantaopere tra le più importanti dellascultura lignea realizzata in Lombardiatra il Quattrocento ed il Cinquecento.Castello Sforzesco – Sale viscontee- telefono: 02 88463703 (biglietteria)- www.milanocastello.it


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68VIAGGIISLANDA: l’isoladelle meraviglieTesto e fotodi Mauro SubriziPromontorio di DyrhòlaeySia che restiate affascinati dai fenomeni naturali come i ghiacciai,le cascate, i vulcani attivi, le distese di lava, le aurore borealidelle notti polari, sia che vi lasciate assorbire dalla vita culturaledella capitale Reykjavik, lascerete comunque l’Islanda, il piùremoto paese dell’Europa, con un profondo senso di nostalgia.Vent’anni fa questa grandeisola era la meta ideale dichi voleva immergersi inpaesaggi incontaminati e avventurarsiin impegnative escursioni a piedi.Oggi le attrattive non sono cambiate,e la sola differenza è che nelfrattempo l’Islanda è divenuta unadelle principali destinazioni turistiched’Europa. Gli spostamenti sonosemplici (almeno in estate), la ricezionealberghiera sta migliorandosia in quantità che in qualità edè possibile praticare molte attività,dal rafting sui fiumi glaciali al kayaknelle placide acque dei fiordi. Inestate si possono avvistare varie speciedi balene, nonché delfini e foche.Le scogliere della costa sonoun paradiso per gli appassionati dibirdwatching.L’Islanda inoltre è facile da raggiungeree pianificando il viaggio è possibilecontenere un poco i costi, chesono di solito molto elevati.In Islanda l’alta stagione turistica duradall’inizio di giugno alla fine diagosto. Quando le ultime nevi sisciolgono e la notte diventa giorno,l’industria del turismo lavora apieno ritmo: aprono gli alberghi e icampeggi ed è possibile organizzareattività all’aperto.I viaggi fuori stagione, ossia in inverno,stanno acquistando popolarità,specialmente nel periodo natalizio,quando l’Islanda, soprattuttola capitale, mostra il lato più festosodel suo carattere. Da fine settembrea maggio è possibile ammirarel’aurora boreale e praticare attivitàstagionali quali lo sci.REYKJAVIK. Come tutte le cittànordiche Reykjavik ha una apparenzasonnacchiosa, ma nascondeun’anima vivace. È piena di localigraziosi e piacevolmente arredati.Reykjavik è disposta lungo una piccolapenisola rivolta verso est. Lapittoresca città vecchia ed il portooccupano la costa settentrionale,mentre l’aeroporto dei voli nazionalisi trova sulla metà meridionaledella penisola. Nel corso degli anniReykjavik ha assorbito alcuni centricircostanti come Kòpavogur, Garòabaere Hafnarfjorour.


69Il centro della città è diviso indue parti da Laekjargata. Aovest ci sono le antiche piazzedi Austurvollur e Ingòlfstorgnonché Austurstraeti, una viacon locali, ristoranti e negozi.All’estremità di Laekjargataverso il porto si trova il terminaldegli autobus urbani. L’aeroportodei voli interni e il terminaldegli autobus a lungapercorrenza (BSI) si trovano asud - est del centro. Mentrel’aeroporto internazionale sitrova a Keflavic, a 50 Km didistanza (un autobus specialelo collega con il centro dellacittà).Sul lato occidentale di Laekjargata,Austurstraeti cambia nome, primaBankasraeti e poi Laugavegur. Quest’ultimaè la principale via delloshopping, colma di negozi di abbigliamento,bar e ristoranti. PercorrendoLaugavegur verso est si raggiungeSnorrabraut, che separa lacittà vecchia dalla parte nuova diReykjavik.Il primo itinerario dalla capitale si dirigeverso la cittadina di Borgarnes,al fondo di un fiordo. La strada scorretra terra e mare costeggiandofiordi per 118 km. Il territorio èaspro e arido. Si prosegue versonord lungo la King Road, la statale447. Si lascia per un po’ la costa frastagliata;il paesaggio alterna disteseverdi e deserte a fattorie che allevanocavalli. Ci si può fermare intutte le fattorie del percorso e noleggiarecavalli, per una passeggiatadi qualche ora. Si prosegue trapiccole praterie e rocce laviche, zonedi deserto totale e plaghe sassosea perdita d’occhio. La meta èBlonduòs, sul mare, ancora più anord. Il fiordo dietro Blonduòs è loSkagafjordur, scenario di una sagache ha due nomi: l’uomo dell’esilioo la saga di Grettir. Il percorsotra Blonduòs e Akureyri, la secondacittà islandese e la più settentrionale, copre 145 km. Lungo la stradasi incontrano molte 4x4 congrandi ruote e lo chassis rialzato:sono fuoristrada attrezzate per iguadi dei torrenti e le piste dei desertipietrosi dell’interno. Akureyriè una piccola città in cui non mancanulla, neppure i noleggiatori diacquascooter per scorrazzare lungoil fiordo che costeggia l’abitato.Akureyri è una tappa obbligata inuna delle zone più interessanti d’Islanda,Myvatn, cioè, in lingua locale,il lago di My. Lo specchio d’acquaappare dopo un percorso di100km circa da Akureyri, tutto giocatoin un paesaggio solitario, tradistese di sabbia lavica e coni vulcanicispenti di ogni dimensione.Nel lago è possibile pescare, bastapagare per il permesso.Dopo aver visitato il Myvtan si puòdunque ritornare a Reykjavik ripercorrendoil medesimo tragitto (nonne esistono di alternativi).Dalla capitale è d’obbligo spingersinella zona dei geyser. L’area deigeyser si trova a 150 km dalla capitalee non lontano da Gullfoss, laLaguna glaciale JokulsarlonMezzanotte a Reykjavikfamosa cascata di Gull, dimoradi tròll come vuole la solitasaga. La spianata in cui igeyser sono attivi è vasta, costellatadi polle d’acqua caldaa da rigagnoli sulfurei ebollenti. Bisogna badare benedove si mettono i piediperché il terreno è incandescente.Dei molti geyser attivifino a venti anni fa soloquello battezzato Strukkurancor oggi puntualmente,ogni venti minuti, emette lasua impressionante colonnad’acqua caldissima. Il suo vicinosi esibisce sempre più raramente.Sulla via del ritorno a Reykjavik, aHveragerdi, si vadano a visitare leserre riscaldate con l’acqua caldageotermica per ammirare verdura,frutta, fiori sbocciati grazie alla stranezzageologica di questo paese,nato da infaticabili vulcani che nonvogliono saperne di spegnersi deltutto.Blaa Lonid vuol dire laguna blu: nonsi trova ai tropici ma a mezz’orad’auto dalla capitale. È un laghettod’acqua calda naturale con accantouna centrale elettrica che lasfrutta per illuminare e riscaldare leabitazioni a tariffe molto basse. ABlaa Lonid si sta a mollo volentieriper ore, le sue piccole onde sonocalde e lattiginose grazie all’alto contenutodi minerali. Anche qui, sottoil Circolo Polare artico, si nuotain acque tiepide ed accoglienti. Soloche intorno non ci sono palmizie spiagge bianche, ma vulcani,ghiacciai e deserti di roccia. ■VIAGGI


IL PROIETTOREdi MariclaTagliaferriIl cast di E.R.Mediciin prima lineaAspetta che siano seduti. Nonessere evasiva. Non usareeufemismi. Offri un fazzoletto.Guardali negli occhi. Stabilisciun contatto. E poi di’ semplicemente“mi dispiace”.Questi i consigli ad un medico chedeve dare ai pazienti la notizia di unamalattia a probabile esito infausto. Èla tv a darli, durante una puntata di“E.R. Medici in prima linea”. Sembraun paradosso. Invece succede spessoche sia la “fiction” a illustrare problematichelegate al rapporto medico-paziente,meglio di un corposotrattato. Succede così spesso, anzi,che da tre anni un gruppo di medicioncologi tiene corsi di aggiornamentoe lezioni “pubbliche” a partire dalcinema. Uno di questi incontri si è tenutoa Roma, a fine ottobre. Si intitolava“Il cinema nei valori della vita”.Sotto l’alto patronato del Presidentedella Repubblica, salutato dalsindaco di Roma Walter Veltroni, coordinatoda Andrea Vianello (conduttoredi “Mi Manda RaiTre”), è statoorganizzato dall’Accademia Nazionaledi Medicina, l’associazione che70Cinema e valori della vita:i corsi organizzati dall’Accademia Nazionale di MedicinaCURARE L’ANIMAOLTRE LA MALATTIAAccompagnare il paziente nel doloroso percorsoche va dalla diagnosi all’esito infausto, per costruireun rapporto che è parte fondamentale dell’assistenzamedica. Il grande schermo in primo pianopromuove attività di aggiornamentoe promozione. L’occasione è stata ildecennale della Fondazione FedericoCalabresi, una delle figure di riferimentodell’oncologia italiana, chene prosegue l’opera sotto la guida diCristina Calabresi, sua vedova.Sono intervenuti il professor DinoAmadori, presidente dellacommissione scientificadella Fondazione, ilprofessor Aldo Pagni dellaFederazione ItalianaMedici di Famiglia, il professorPaolo Pronzato delSant’Andrea di La Spezia,il professor Riccardo Tortapsico-oncologo dell’Università diTorino, la professoressa Cora Sternbergche dagli Usa si è trasferita in Italia, alSan Camillo-Forlanini di Roma ed èstata allieva di Calabresi e il professorGiorgio Mustacchi del centro oncologicodell’università di Trieste.L’idea di utilizzare il cinema è venutaa quest’ultimo, cinefilo impenitente:“Ho selezionato una trentina di pellicolescegliendo le sequenze più funzionalied abbiamo creato un Cd-romComunicarela malattia:“come dirlo”e “quantodirne”che utilizziamo in corsi itineranti dipreparazione professionale”. Attraversogli “spezzoni” i medici presentihanno seguito il percorso della personamalata dalla diagnosi all’esitoinfausto, la tempesta psicologica chesi scatena in chi si sente improvvisamenteaggredito, ma anche in chideve prendersi cura di lui, il medicoe i familiari. Partendo da “Guardami”,il film che Davide Ferrario dedicòalla vita di Moana Pozzi, si è passatoin rassegna il “come dirlo” e“quanto dirne”, esaminando il diversoatteggiamento del paziente, oggimolto più informato di ieri, con tuttoquel che comporta nel rapportocol curante.“Un medico, un uomo”, in cui WilliamHurt, medico egli stesso, scopredi avere un cancro e scopre contemporaneamentequantopoco umani siano i suoicolleghi, è stato pretestoper parlare di come vadanomodificate le struttureospedaliere, ma ancheuna certa cultura, per tenereconto di quel cambiamentoradicale dell’esistenzache è “avere un cancro”. Con“Voglia di tenerezza”, che si portò acasa qualche Oscar grazie all’interpretazionedi Shirley McLaine, JackNicholson e Debra Winger, si è parlatodi famiglia. E di quel gioco delleparti in cui tutti sanno ma fanno fintadi non sapere, mentre invece sarebbeforse meglio giocare sulla consapevolezza,per vincere l’angoscia.Il malato terminale Michael Keaton,protagonista di “My life”, ha postoil problema di una fine dignitosa, daconsumare in strutture confortevolie con un’adeguata terapia del dolore.Un importante filo rosso ha legatotutti gli interventi: bisogna tornarea curare il malato e non la malattia,perché come afferma PatchAdams “la cura del male può fallire,ma curando l’uomo qualcosa costruiremocomunque”. ■


71A Parigi la vita ritorna “en rose”PARIGI: LA RISCOSSA DELLAtesto e foto di Piero BottaliAl pari della canzone italiana,quella francese ha unasua connotazione e personalitàprecisa, pur se origini diverse.La prima è stata fin dagli inizi,nella metà dell'800, espressione delsentimento popolare, carta d'identitàdella mentalità della gente comunerispecchiandone gli umori,l'evolversi dei costumi e registrandogli andamenti del gusto e delpensiero. La canzone francese hamatrice completamente diversa: pocoo nulla legata all'umore popolare,è sempre stata un genere d'autoreriferito ad una cerchia di intellettuali.Poeti, filosofi, letterati nescrivevano i testi - che spesso eranopoesie: basti pensare a JacquesBrel e George Brassens - messi poisul pentagramma da fini musicisti.Sebbene profondamente amata,anche in Francia come in Italia, lacanzone tradizionale si è praticamenteestinta. Ma a Parigi gruppispontanei di cittadini e musicistihanno detto basta all'andazzo eprovocatoriamente si danno appuntamentoin giorni e luoghi stabilitiper suonare e cantare all'aperto levecchie, care, dolci chansons, quelledi Edith Piaf, Charles Trenet, Barbara,Juliette Gréco; quelle della rivegauche, con la chitarra, il bassoe la fisarmonica che canta con “vocenaturale e tremolo crescente”meglio conosciuta come musette,che è un pò il carattere distintivodella canzone francese d'autore.Questi simpatici musicisti-cantantisi spostano secondo l'umore e il tipodi musica: i “poeti” si incontranodi pomeriggio sotto i portici dell'elegantePlace des Vosges; quellipiù “sfacciati” e che vogliono anchebuttarsi sul ballo si danno appuntamentoogni tarda mattinatadi bel tempo sul marciapiede diCHANSONForse non ve ne eravate accorti ma la grande canzonefrancese si è estinta. Nessuno suona più EdithPiaf, Yves Montand, Gilbert Bécaud. Perfino delrecentemente scomparso Charles Trenet, indimenticabileautore di La mer, si sono perse ormai letracce musicali. Come da noi in Italia con Mina,insomma. Ma a Parigi, davvero, qualcosa si muoveMusica tradizionale francese sotto i portici di Place des Vosgesfronte al fianco della chiesa di SaintGermain des près e gli ultra-tradizionalistisi trovano a mezzogiornodi domenica davanti alla facciata instile gotico fiammeggiante dellachiesetta di Saint Médard, dove ilsagrato si scioglie nella coda del pittorescomercato di via Mouffetard.Sono una quindicina più un fisarmonicista,tutti sulla sessantina, ecantano allegri e accorati, ispirati econsapevoli. "Vede, m'sieur - mispiega una bella signora mettendomiin mano lo spartito di “Les feuillesmortes” - noi siamo la rispostaa quella roba orribile che fa solobum-bum: la discomusic, il rap,l'hip hop, il rave ed altre conneries.Che fine ha fatto la nostrabella chanson così romantica esuggestiva? Ormai a Parigi non sisente più, a meno di andare nell'unicaguinguette rimasta". In argot,il dialetto parigino, la guinguetteè un locale appartato e nostalgicodove si ascolta musica frizzantee struggente degli anni passati, siballa e si beve vin brûlé o pernodallungato con acqua. L'ultima sopravvissuta- scrivetevi l'indirizzo -si chiama Chez Louisette. Va cercatacon pazienza nei meandri delMercato delle Pulci, settore Vernaison,avenue Michelet 130, apertail sabato e la domenica. Come entrate,madame Louisette vi scruta evi soppesa. Poi sale sul piccolo palcoe canta - sembra solo per voi -Que reste-t-il de nôtre amour?, FrouFrou, La vie en rose, La mer... ■MUSICA


72ERBEPianta tossica, pochi lo sannoIl dott. Fabio Firenzuoli, direttore dell’UO Centrodi Medicina Naturale dell’Ospedale S. Giuseppedi Empoli ci ha scritto una lettera allarmataper la pubblicazione nel numero 9 del nostrogiornale di una notizia relativa al Camedrio unapianta ad “altissimo rischio” per nulla curativa.Il dottor Firenzuoli , tra l’altro, scrive:“... Il Camedrio è pianta proibita dal Ministerodella Salute, sotto tutte le forme, erboristiche efarmaceutiche, perché epatotossico (responsabiledi epatiti acute e fulminanti). Regolamentatodal Ministero con Decreto 30 maggio 2003Divieto d’uso della pianta Teucrium Chamaedris,pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.185 dell’11-8-2003.Il fatto peraltro è noto in letteratura da oltre 10anni:Larrey D et al. Hepatitis after germander (Teucriumchamaedrys) administration: another instanceof herbal medicine hepatotoxicity. AnnIntern Med. 1992 Jul 15;117(2):129-32.Perez Alvarez J et al. Acute hepatitis due to ingestionof Teucrium chamaedrys infusions. GastroenterolHepatol. 2001 May;24(5):240-3.Kpuzi SA et al. Hepatotoxicity of germander(Teucrium chamaedrys L.) and one of its constituentneoclerodane diterpenes teucrin A in themouse. Chem Res Toxicol. 1994 Nov-Dec;7(6):850-6.Firenzuoli F. FITOTERAPIA, Masson ed., Milano,2002. pagg. 84-85.Firenzuoli. F., Gori L, Neri D. Fitoterapia clinica:opportunità e problematiche. Ann Ist Super Sanità2005;41(1):27-33Farmacovigilanza News. N° 12/13 2005. pag. 12AIFA - Ministero della Salute.Il dottor Firenzuoli conclude: “Vista da un latola serietà del Giornale e la sua importante tiratura,dall’altro la facile reperibilità della piantache cresce spontanea anche nel nostro Paese,sono con la presente a chiedere una urgente ecompleta rettifica all’articolo suddetto onde evitaregravi effetti negativi.Certo dell’attenzione e a disposizione per ognieventuale necessità”.Fabio FirenzuoliDir. UO Centro di Medicina NaturaleOspedale S. Giuseppe – EmpoliCentro di Riferimento regionale per la FitoterapiaPresidente Associazione Nazionale Medici FitoterapeutiDir. Scuola di Fitoterapia clinicaPrendo atto, con inevitabile rammarico, della giustezzadella presa di posizione scientifica del dott.Fabio Firenzuoli, del resto conosciuto come unotra i maggiori studiosi nel campo della Fitoterapia.La decisione del Ministero della Salute circa il Camedrio,che risale a due anni fa, mi era completamentesfuggita. Le mie fonti sono “L’Enciclopediadelle piante medicinali – George D. PamplonaRoger – edizioni De Agostini 1999”; “Centopiante medicinali – May Rombi – edizioni Romart1993”; “Piante medicinali e velenose della floraitaliana – a cura del dott. Severino Viola – edizioniMaestretti 1965”.Capita, purtroppo, specie nel campo delle piantee delle erbe, di dover fronteggiare cambiamentidi indirizzo terapeutico e chi, come me,studia con passione ed esperienza questi temine è perfettamente al corrente. Pertanto, ringrazioil Dott. Fabio Firenzuoli per l’opportuna precisazioneche mi spinge ad ampliare gli aggiornamenti.Carolina Bosco MastromarinoAnche su Internet, sul sito dell’Associazionenazionale medici fitoterapeuti, è riportato l’allarmedel Dottor Firenzuoli il quale, sotto il titolo“IL CAMEDRIO, PIANTA EPATOTOSSICA”illustra che una sua recente “Indagine sulla disponibilitàdel Camedrio (Teucrium chamaedrysL.), pianta tossica, in farmacia ed erboristeria”,condotta in 41 farmacie e 22 erboristerie, hasorprendentemente dimostrato come sia facileacquistare, anche senza ricetta medica, unapianta che lo stesso Ministero della Sanità hadichiarato tossica con decreto del 1996.L’indagine ha accertato che soltanto in 2 farmaciee 2 erboristerie (6,3%) il Camedrio è conosciutocome tossico, mentre negli altri 59casi (93,7%) non è conosciuto come tale, e diquesti: 6 (9,5%) sanno che è stato ritirato dalcommercio per motivi imprecisati; 14 (22,2%)non lo conoscono proprio e neppure lo cercano;13 (20,7%), di cui 5 farmacie e 8 erboristerie,hanno invece il Camedrio disponibile, elo vendono subito o dopo preparazione o suordinazione, anche senza ricetta medica (in erbao estratti) e senza alcuna avvertenza all’acquirente;gli altri 26 (41,3%) accettano comunquela richiesta, lo cercano, ma non lo trovanodisponibile.Questi dati confermano:1. Scarsa conoscenza dei rischi di tossicità deicosiddetti “prodotti naturali”2. Libera vendita del Camedrio nonostante ilDecreto ministeriale e l’ampia letteratura inmerito3. Necessità di informare sulla possibilità di casidi epatite da uso di tisane o preparazionia base di Camedrio o altre piante epatotossiche,assunte per automedicazione . ■


73Mai dire “hofinito in giardino”FIORIdi Diana GeraldiniIn una recente intervista rilasciataad una televisioneuna grande esperta inglesedi piante e fiori ha detto: “Chetristezza mi viene quando sentodire da qualcuno: ‘finalmenteho finito di fare il mio giardino’.Questo perché la realizzazionedi un giardino è senzafine e non la si può paragonarealla costruzione di una casache con la copertura del tettoè da considerarsi terminata. Ilgiardino, invece, deve essere incontinua evoluzione, ha bisognodi perfezionamenti, di innovazioni,di arricchimenti. Solocosì sarà sempre pronto adoffrirci inedite meraviglie”. Parolesante, che acquistano ancorapiù significato in questoperiodo, quando la maggiorparte della gente abbandonala cura di giardini e terrazzi, comese l’inverno impedisse disviluppare nuove idee sia perquanto riguarda il presente, siaper il futuro.Nulla ci vieta, nella stagionefredda, di rimodellare con nuovepiante zone che sono statetrascurate in passato o allequali desideriamo dare un nuovolook. Nessun periodo è miglioredi questo per piantare glialberi; le piante, infatti, sonoin gran parte in letargo e quindinel trapianto non accusanosofferenze. E non è detto chegli alberi sempreverdi non sianomaggiormente ornamentaliin pieno inverno. Avete maivisto i rami spogli di una piantaadornarsi con merletti dighiaccio o di brina? È qualcosache trasforma il nostro giardinoin un luogo incantato.Un discorso a parte meritano ifiori. Non è detto che in questoperiodo le aiole debbanocadere nell’oblio e apparire comeincolte zone dimenticate.Se parliamo di piantine fioritepossiamo scegliere fra vari gioiellidell’inverno. Le pansee oviole del pensiero sono consideratele reginette del freddo;con le loro innumerevoli tonalitàrallegreranno terrazzi egiardini offrendo una fioriturache durerà fino all’iniziodella primavera. E che dire deiciclamini che non solo dannofiori splendidi, ma con il fogliamedi un bel verde scurotrasformano le aiole in morbidicuscini? Anche molti cespuglifioriscono in inverno. Unoche diffonde nell’aria un profumointenso è il calicanto invernale(Chimonanthus praecox).Ha una crescita compattae fiorisce, suirami spogli, concampanelle giallemacchiate all’internodi porpora.Una leggenda cineseracconta chei fiori del calicantosono stelle cadutedal cielo perconsolare un uccellinoche avevaceduto il suo nidoad un compagnoferito; per questonei dipinti la piantaè rappresentatacon un passerotra i rami. Altrettantoresistente algelo è l’hamamelis;fiorisce abbondantementeper tutta la stagionefredda e i suoi fiori, chesembrano ragnetti gialli, hannoun profumo insolito: ricordaquello di pulito che emettevanoi bucati di un tempo,appena stesi. Un altro cespuglioche si sviluppa più in larghezzache in altezza è il viburnofragrans. Produce mazzettidi fiori che appaiono rosaquando sono ancora in boccioe poi diventano bianchi quandosi aprono completamente.È difficile non accorgerci in ungiardino della presenza dellalonicera fragrantissima datol’intenso profumo dei numerosifiorellini bianchi che copronoi suoi rami.Come si vede, il giardino anched’inverno può darci grandisoddisfazioni e ci consentedi frequentarlo, specialmentenelle cristalline giornate di tramontanaallontanando quellatristezza di cui parlava la signorainglese. ■


74ACCADDE A...Sugar RayRobinsonNon dimentico mai una faccia, ma nel tuo caso faròDicembreun’eccezione.Groucho Marx, grande attore statunitenseDicembreTutankhamon11 dicembre 1936Edoardo VIII abdica al trono in favoredi Giorgio VI. Il motivo del gestoè il matrimonio del re inglese con ladivorziata Wallis Simpson.11 dicembre 1937L’Italia esce dalla Società delle Nazioni.22 dicembre 1947La nuova Costituzione italiana vieneapprovata. Entrerà in vigore il 1° gennaiodel ’48.19 dicembre 1947Il pugile Sugar Ray Robinsonconquista a Detroitil titolo di campionedel mondo dei pesiwelter battendo ChuckTaylor.10 dicembre 1955È lo svedese HugoTheorell ad ottenere ilNobel per la Medicinaper i suoi lavori suglienzimi che trasportanol’ossigeno.15 dicembre 1959Il Nobel per la letteratura va a SalvatoreQuasimodo.15 dicembre 1965Walt Disney, il creatore di Topolino etanti altri personaggi che hanno fattola gioia di intere generazioni dibambini, muore in California all’etàdi 65 anni.31 dicembre 1972Si chiude al British Museumdi Londra la mostrasul tesoro di Tutankhamon.La hanno visitata1,6 milioni di visitatori.10 dicembre 1976Due ricercatori americani,Baruch S. Blumberg eDaniel C. Gajdusek ricevonoil Nobel per la Medicina per lalotta contro l’epatite B ed il morbodi Parkinson.4 dicembre 1977La nazionale italiana di tennis è battutaa Sidney per 3 a 1 dagli australiani,che si aggiudicano così la CoppaDavis.10 dicembre 1979Allan M. Cormack e Godfrey N.Hounsfield sono premi Nobel per laMedicina. Il loro lavoro consentì losviluppo della tomografia assialecomputerizzata.24 dicembre 1979Nella Guyana francese viene lanciatonello spazio con successo il razzovettore Ariane.e le sue storieWalt Disney2 dicembre 1982Negli Stati Uniti vieneimpiantato in un uomoun cuore interamenteartificiale. Il paziente èBarney Clark, operatopresso l’Università delloUtah.5 dicembre 1986In Italia il ministro dellaSanità Donat-Cattindà il via a nuove misure per la lottaall’Aids.21 dicembre 1987Dopo 326 giorni trascorsi nello spaziol’astronauta russo Jurij Romanenkofa rientro sulla Terra.1 dicembre 1988Benazir Bhutto diviene capo del governopachistano. È la prima voltache una donna accede a tale caricain un paese islamico.9 dicembre 1990In Polonia Lech Walesa, leader di Solidarnosc,viene eletto presidente.11 dicembre 1991A Maastricht si decide la fondazionedell’Unione Europea. L’UnioneMonetaria dovrà essere istituita entroil 1999.21 dicembre 1991Vede la luce la Comunità degli StatiIndipendenti (CSI): si scioglie così definitivamentel’Unione delle repubblichesocialiste sovietiche (URSS).3 dicembre 1967Primo trapianto di cuore riuscito: ilcardiochirurgo che lo porta a termineè Christian Barnard.25 dicembre 1997Muore Giorgio Strehler, grande regista,maestro di recitazione e fondatorea Milano del “Piccolo Teatro”.


75“La Sanità è un bene preziosofatto di centinaia di migliaiadi uomini e di donne dedicati emotivati, di tante imprese pubblichee private che vi investono, ditanti sogni e speranze troppo spessodelusi”.Queste parole si leggono, tra l’altro,nella presentazione di una pubblicazionedi 31 pagine, opera scrittada Mario Falconi segretario nazionaledella FIMMG, Presidente dell’Ordinedi Roma e nostro vice presidentevicario e dal giornalista CesareFassari direttore di numerosetestate medico scientifiche e di politicasanitaria. I due autori hanno titolatola loro fatica: “Caino e Abele”,quasi a voler mettere ancorauna volta sul piatto della bilancia ilrapporto medico/paziente che è diventato,via via, sempre più complesso.“Sia per l’evoluzione del cit-Medico e pazienteUn saggio di Falconi e Fassari con illustrazioni diBoni alla ricerca di una pax non impossibiletadino - si legge - rispetto ai temidella tutela della salute (più bisogni,più informazione ma anche piùaspettative spesso esagerate) sia perle difficoltà del medico di reinventarsiun nuovo approccio con il pazientecapace di coniugare professionalitàe competenza con umanitàe capacità di dialogo. È ormai evidentequanto sia importante recuperareun rapporto dinamico, trasparentee professionale di mutuorispetto tra i soggetti”. Falconi e Fassari,impavidi, procedono sul terrenominato della nostra salute. Affrontano,brevemente ma con incisivitànon comune, i temi più controversi:la burocrazia, i moti dellapolitica e la buona politica, il trionfodella incomunicabilità, il consensoinformato e la partecipazione,l’attenzione all’etica e alla persona.Con una signorile nonchalance, cheperò lascia il segno, affondano “bisturi”e penna sul “buon uso del farmaco”,sulle nuove guerre tra ricchie poveri e sul federalismo che consideranorischioso perché lo vorrebbero“intelligente in grado di salvaguardarei grandi diritti universali delcittadino a partire dall’equità, dall’uguaglianzae dalla solidarietà chenon devono essere incrinati”.La pubblicazione “picchia” anchesu temi tormentati quali l’incapacitàdi investire in sanità, e la difficilesituazione ospedaliera, per concluderecon una rapida panoramica supubblico e privato. Sembra, a leggere,questa succinta pubblicazione,che si tratti della trascrizione diuna lunga e moderna telefonata conil lettore, moderna perché su un“fantastico” display compaiono, paginadopo pagina, i disegni del nostroPaolo Boni, questa volta meno“indiscreto” rispetto alle vignetteche mensilmente pubblichiamo, masempre incisivo ed elegante.Caino e Abele questa volta potrebberoandare d’accordo … ■G. Cris.IN-EDITORIA


76LETTEREAL PRESIDENTELAVORAREALL’ESTEROCaro Presidente,nel marzo 2003 ho presentato domanda di ricongiunzionepresso l’Enpam di un periodo di due anni di attivitàsvolta precedente alla laurea, in qualità di lavoratoredipendente, nella Repubblica Federale Tedesca.Nel giugno scorso ho dovuto rinunciare, per il fattoche i contributi versati in Germania non possonoessere trasferiti in Italia. Questa è la conclusionedell’INPS e accettata dall’Enpam.Se avessi svolto l’attività in Italia ai sensi della Legge45/90 la domanda sarebbe stata accolta ottenendoun’unica posizione contributiva utile ai fini della pensionedi anzianità, due anni in più.Se l’Italia applica i Regolamenti Comunitari che prevedonola possibilità di utilizzare i contributi versati intutti i Paesi dell’Unione Europea, l’INPS riconosce iperiodi di attività svolta in questi Paesi ad esempiocon la totalizzazione, senza che sia necessario il trasferimentodei contributi da un Paese all’altro,l’Enpam non è in contrasto con le leggi italiane edeuropee?A questo punto ti chiedo in qualità di Presidentedell’Enpam ed ex Parlamentare europeo:quale forma (riscatto, totalizzazione, contribuzionevolontaria, ecc.) posso utilizzare per maturare il dirittodi pensione di anzianità nel 2011 (62 anni di etàanagrafica, 31 anni di contribuzione lavorativa, 6 annidi riscatto di laurea e 1 di servizio militare) anno in cuiposso vantare 38 anni di contribuzione e non 40 perchého lavorato in Germania?Penso che tu possa chiarire meglio la mia situazione.Cordiali saluti.(lettera firmata)Caro Collega,la vigente normativa comunitaria in materia di sicurezzasociale (Regolamenti CEE 1408/71 e 574/72) non prevedela possibilità di ricongiungere presso una Cassa di previdenzai contributi versati a seguito di attività lavorativesvolte in altri Stati membri. La suddetta normativa applica,infatti, esclusivamente l’istituto della totalizzazione, inbase al quale, ai periodi di assicurazione compiuti sotto lalegislazione di uno Stato membro della U.E. si aggiungonoi periodi di assicurazione compiuti sotto la legislazione diogni altro Stato membro, nella misura in cui è necessarioricorrervi per l’acquisizione, il mantenimento o il recuperodel diritto alle prestazioni.Peraltro, i contributi versati presso ciascun Ente di previdenzati garantiranno l’erogazione di un trattamento previdenzialepro-quota, commisurato all’ammontare della contribuzionematurata presso le singole Gestioni.Ti ricordo, inoltre, che per i Sanitari che non abbiano compiutoil 65° anno di età, le condizioni necessarie per ottenereil trattamento definitivo a carico del Fondo dei medicidi medicina generale sono, a norma del vigente Regolamento:- la cessazione totale dell’attività a rapporto professionalecon le Istituzioni del S.S.N.;- il raggiungimento di un’anzianità contributiva di almeno35 anni;- il possesso da almeno 30 anni del diploma di Laurea in medicinae chirurgia;- il compimento del 58° anno di età.Tenendo conto del riscatto degli anni di laurea e consideratoche compirai 58 anni nel marzo del 2009, potrai goderedel trattamento pensionistico dal mese di ottobre 2009,in quanto, con l’introduzione delle cosiddette “finestre diuscita” (art. 59, commi 6-7-8-20 della Legge 27 dicembre1997, n. 449), l’accesso alla prestazione di anzianità vienedifferito rispetto al momento in cui si conseguono i requisitirichiesti.Cordialità.Eolo ParodiFORSE MICONFONDOCaro Presidente,sono pensionato Enpam, ti chiedo consiglio su comecomportarmi sulla ritenuta IRPEF sia da partedell’Enpam sia da parte dell’INPS di cui sono titolare dipensione.All’età di 86 anni, vi chiedo aiuto per sistemare anchela questione degli assegni familiari per mia moglieinvalida al 75 per cento. Gradirei che il “mio” Enteavesse l’incombenza di detrarre l’IRPEF anche per lapensione INPS.Forse mi confondo, consigliami tu.Ti ringrazio infinitamente, in attesa di un corteseriscontro.(lettera firmata)Caro Collega,la vigente normativa fiscale prevede che le prestazioni pensionistiche,erogate da parte di più Enti previdenziali, sianoassoggettate alla ritenuta fiscale determinata dall’INPS,in qualità di gestore del Casellario pensionistico.La circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 57 del 22 dicembre2003 ha specificato che l’imposta da applicare sullepensioni corrisposte a pensionati titolari di trattamenti previdenzialicorrisposti da diversi Enti previdenziali venga ripartitain proporzione alla entità delle varie prestazioni.


Pertanto l’INPS, nella sua qualità di gestore del Casellariopensionistico, comunica a ciascun Ente previdenziale l’entitàdelle ritenute IRPEF che devono essere operate sulleprestazioni pensionistiche erogate ai pensionati beneficiaridi trattamenti pensionistici corrisposti da diversi Enti Previdenzialie le deduzioni fiscali applicate, in proporzione, sultrattamento corrisposto dalla Gestione alla quale rivolgedetta comunicazione.Per quanto concerne la tua posizione si evidenzia che l’INPSha comunicato che la ritenuta IRPEF, al netto delle deduzioniper familiari a carico e per redditi da pensione, checomplessivamente deve essere effettuata sulle prestazionia te corrisposte nel 2005 dall’Enpam, è pari ad euro2.615,74 (ossia euro 217,98 mensili).Inoltre, nella predetta comunicazione, l’INPS ha specificatoche, ai fini della determinazione della imposta da tratteneresulle tue pensioni a carico di questa Fondazione, sonostate considerate deduzioni fiscali per familiari a caricodi importo pari ad euro 985,14 (pari ad euro 82,09 mensili) ededuzioni per reddito da pensione di importo pari ad euro562,64 (pari ad euro 46,88 mensili).Si precisa che le detrazioni di imposta consistono in importidi ammontare predeterminato che si sottraggono all’impostateoricamente dovuta, le deduzioni, invece, sono importiche riducono l’imponibile da assoggettare all’imposta.La vigente normativa fiscale avendo introdotto le deduzionifiscali per oneri familiari, non prevede più l’applicazionedi detrazioni fiscali per i familiari a carico.I miei più cordiali saluti.E.P.NEL 2008 POSSO“CHIUDERE”?Caro Presidente,svolgo l’attività di medico di medicina generale convenzionatadal 1978.Per motivi personali ho l’intenzione di porre terminealla mia attività lavorativa nell’agosto 2008.In quell’anno avrò infatti i seguenti requisiti:- 30 anni di laurea;- 36 anni di contribuzione;- 56 anni di età.Con le attuali norme per poter andare in pensionecompirò i cinquantotto anni di età nel mese di febbraio2010.È da molto tempo che sul nostro Giornale dellaPrevidenza vengono pubblicati numerosi articoli in cuisi fa cenno ad un prossimo ed inevitabile cambiamentodelle attuali norme pensionistiche riguardanti l’anzianità.Si ipotizza infatti un innalzamento dei contributi (cosagiustissima!) ma anche, purtroppo, dell’età.Infatti dopo tanti anni di lavoro quando ci si avvicinaal raggiungimento della meta si rischia un notevolerinvio.Caro Presidente, non vi è cosa peggiore della incertezzaspecialmente quando molti di noi avevano programmatoun cambiamento radicale del proprio lavoro edella vita. Sapere quindi di quanti anni si dovrà ancorarinviare la pensione è importante. Se non sbaglio77l’Enpam ha delegato allo Studio Treu i termini dellariforma ma io credo che tu, puoi sbilanciarti anticipandoqualche ipotesi in cantiere. In poche parole si passeràdagli attuali 58 anni a 59 anni oppure a 60 anni…o ancora di più? E tutto ciò da quando incomincerà?Spero comunque che le scelte siano in sintonia con labase e soprattutto non penalizzanti.In attesa di una tua risposta voglio suggerirti di prenderein considerazione di cambiare lo statuto e permettereanche a noi medici di base di poter riscattarele eventuali specializzazioni come attualmente è possibileper i medici ambulatoriali.Questa operazione porterebbe denaro fresco nellecasse dell’Ente e permetterebbe a noi medici un doppiovantaggio: maggiore pensione accompagnata allapossibilità di anticipare l’età pensionabile sfruttando lanorma dei quaranta anni di contribuzione a prescinderedall’età.Con affetto ti invio i miei cordiali saluti ed auguri dibuon lavoro.(lettera firmata)Caro Collega,innanzitutto ti rassicuro: nel prossimo futuro non si prevedonomodifiche sostanziali dei requisiti di accesso per iltrattamento di anzianità, come è stato più volte divulgatodai nostri organi di informazione.Questa è stata una importante vittoria della categoria, perchénella prima stesura l’inasprimento dei requisiti per ilpensionamento di anzianità previsto dalla Legge 243/2004riguardava anche gli iscritti alle Casse di previdenza dei liberiprofessionisti; l’accesso alla pensione di anzianità dal2008 non sarebbe più stato possibile a 58 anni di età e 35anni di anzianità contributiva.Ti comunico, pertanto, che potrai cessare, qualora lo desideri,l’attività in convenzione nell’agosto 2008. Ti informo,però, che la pensione avrà decorrenza dall’ottobre 2010,data di apertura della “finestra” prevista dalla Legge449/1997. L’importo della prestazione è quantificabile in circaeuro 2.160,00 mensili lordi.Tieni presente che, proseguendo l’attività professionale inconvenzione fino al 30.9.2010, eviteresti soluzione di continuitàtra retribuzione e pensione. L’ammontare mensile lordodella prestazione pensionistica, in tal caso, sarebbe paria circa euro 2.440,00.Il tuo suggerimento di rendere riscattabile la specializzazioneanche per i medici generici che non svolgono attivitàdi pediatra, è già stato sottoposto alla competente Commissioneconsiliare per i Regolamenti di previdenza.La Commissione, tuttavia, non ha aderito a tale propostaper non creare sperequazioni nella categoria, in quanto tuttii medici dipendenti, e pertanto anche quelli a rapportod’impiego, possono riscattare ai fini previdenziali solo il titolodi studio strettamente necessario per l’esercizio dellaprofessione.Nulla vieta, però, che questo argomento, ove sollecitato daun certo numero di iscritti, possa essere successivamenteriesaminato dalla Commissione di recente costituzione.Mi è gradita l’occasione per porgere i più cordiali saluti.E.P.LETTERE AL PRESIDENTE


78L’AVVOCATOL’AZIONE RISARCITORIAIN SEDE CIVILE E PENALEa cura dell’Avv. Pasquale Dui (*)Articolo 75 Codice procedura penaleComma 1: L’azione civile proposta davanti al giudice civile può essere trasferitanel processo penale fino a quando in sede civile non sia stata pronunciata sentenza dimerito anche non passata in giudicato. L’esercizio di tale facoltà comporta rinuncia agliatti del giudizio; il giudice penale provvede anche sulle spese del procedimento civile.Comma 2: L’azione civile prosegue in sede civile se non è trasferita nel processopenale o è stata iniziata quando non è più ammessa la costituzione di parte civile.Comma 3: Se l’azione è proposta in sede civile nei confronti dell’imputato dopola costituzione di parte civile nel processo penale o dopo la sentenza penale di primogrado, il processo civile è sospeso fino alla pronuncia della sentenzapenale non più soggetta a impugnazione, salve le eccezioni previste dalla legge.Terminata l’analisi della responsabilità delmedico in sede civile e delle singole vocidi danno risarcibile, può essere interessanteaffrontare l’argomento della costituzione diparte civile nel processo penale, dal punto di vistadella persona lesa dal reato.Questa azione consente di incardinare la causacivile in quella penale, offrendo al danneggiatola possibilità di soddisfare, già in questa sede, lapretesa di risarcimento; altrimenti l’offeso – stantela sospensione del procedimento civile in pendenzadi quello penale - dovrebbe attendere laconclusione della causa penale, prima di ottenereil ristorno dei danni subiti.La richiesta di risarcimento del danno propostain sede civile può essere trasferita in sede penaledall’attore, ossia da chi ha intentato la causa,così come disposto dall’art. 75 cod. proc. pen.,fintanto che nel giudizio civile non sia stata pronunciatasentenza di primo grado o di appello,anche se non definitiva e nel giudizio penale nonsiano scaduti i termini per la costituzione di partecivile – vale a dire il Presidente del collegiogiudicante non abbia ancora proceduto a verificarela regolare costituzione in giudizio delleparti. Le ragioni di tutto questo risiedono da unlato, nella necessità di impedire che la decisionedel giudice penale possa essere influenzatadalla determinazione del giudice civile; dall’altro,che vi siano pronunce contraddittorie sullastessa domanda, oltre a esigenze di economiaprocessuale.La costituzione di parte civile consente lo spostamentonel processo penale dell’azione propostain sede civile, solo quando vi sia effettivacoincidenza dei soggetti e delle azioni; al contrario,qualora non vi sia perfetta corrispondenzadi entrambi i requisiti, ciascuna delle azioniproseguirà nella sua sede.Il danneggiato che avrà trasferito la sua pretesain sede penale, nel costituirsi parte civile non potràavvantaggiarsi dell’attività già esperita nelprocedimento civile; infatti, i verbali di prove assuntein tale giudizio non potranno entrare inquello penale, poiché questi possono essere acquisitisoltanto, ove il giudizio sia stato definitocon sentenza passata in giudicato, ossia quandosi siano esauriti i tre gradi di giudizio.Infine, il giudice penale, ai sensi del già citatoarticolo 75, I comma, cod. proc. pen. provvederàanche sulle spese del giudizio civile, sempreche si giunga ad una pronuncia favorevole perla parte civile; ciò, naturalmente, vale anche nelcaso l’imputato abbia scelto di definire il processocon un patteggiamento. ■(*) del Foro di Milano▼▲▼▲▼▲▼▲ ▼▲▼▲▼▲▼▲ ▼▲▼▲▼▲▼▲▼▲pubblicità


79qua elàSpulciandoBuvia - Ugandadi Franziska StenoUn uomo è stato sorpreso con una testa umanainfilata in un sacchetto di carta. La poliziaUgandese lo ha fermato quasi per caso a Bunia,una città al confine tra Kenya e Uganda. Le forzedell’ordine ritengono che l’uomo fosse deditoda tempo a questo tipo di contrabbando, precisandoche una testa di morto in Africa può valerefino a 10mila (?). I poliziotti non si sono preoccupatidi spiegare di quale valuta stessero parlando.Diecimila scellini keniani valgono, infatti,circa 1200 euro mentre se, al contrario, lamoneta in questione fosse quella Ugandese, ipotesimolto più probabile, la somma sarebbe dipoco superiore ai 5 euro. In tutta l’Africa subsahariana,e non solo, i resti umani sono moltoricercati dai medici tradizionali e dagli stregoniperché ritenuti estremamente utili per curaremalattie e allontanare la sfortuna. Secondo alcuniqueste pratiche sarebbero d’uso comunetra gli emigranti anche in Europa.Non è, com’alcun crede, morte il peggio.Michelangelo - dalle “Rime”ssMilano - ItaliaGiuseppe era evaso dalla panchina, dove un giudicecon un provvedimento surreale lo avevaconfinato alla reperibilità nelle ore notturne. Ilmotivo di questa evasione era semplice e destinatoa essere naturalmente reiterato: doveva farepipì. E visto che la sua dimora all’aria aperta,poco distante dal dormitorio comunale, non èequipaggiata per le necessità fisiologiche, nientedi più semplice che allontanarsi dagli sguardidi macchine e passanti. Sfortuna ha volutoche proprio in quell’istante è passata la pattugliadel commissariato, nel turno di controllo deisorvegliati. Tanto è bastato perché scattasse lacaccia all’uomo, finita, però, dietro ai cespugli.Giuseppe, in quanto evaso dal suo domicilio,anche se si tratta di una panchina sotto un gazeboe vicino a un’aiuola, è stato arrestato “pernon aver ottemperato agli obblighi di sorveglianzaspeciale”, con successivo trasferimento al carcereSan Vittore. Il giorno dopo, il giudice ha convalidatol’arresto e deciso la sua scarcerazione.Giuseppe può ritornare a casa, alla panchina ovviamente.Nulla, neppure un giudizio giusto, è più intelligentedi una sospensione del giudizio.Henry Million de Montherlant - Servizio inutilesDartmouthInghilterraUna vedova di Dartmouth, un paesino a sud dell’Inghilterra,ha rimosso il busto in marmo cheaveva fatto scolpire sulla tomba di suo marito ese lo è portato a casa per evitare che venisse sequestrato.La donna non era stata in grado disborsare la seconda rata dei pagamenti alle Pompefunebri Nelson Monument del Sussex. “So chesto sbagliando” ha detto la vedova “ma non possopermettere che lo portino via”.I creditori hanno miglior memoria dei debitori.Benjamin Franklin - Il modo di diventare ricchisShanghai - CinaIl tribunale di Shanghai ha rifiutato la domanda diannullamento di un contratto di acquisto di unavilletta nella campagna cinese. Il nuovo proprietarioaveva cercato di disfarsi della casa dopo aversaputo che il precedente inquilino era stato sbranatoda un orso entrato nella villetta di notte.Gli animali sono amici così simpatici: nonfanno domande, non muovono critiche.George Eliot - Scene di vita clericalesNuova Delhi - IndiaLa commissione nazionale per i diritti umani indianaha liberato da un manicomio del nord delpaese un internato rivelatosi completamente sano.L’uomo era stato mandato lì più di 50 annifa. I dirigenti dell’ospedale hanno detto di esseremolto dispiaciuti per l’accaduto.Si nasce tutti pazzi. Alcuni lo restano.Samuel Beckett - Aspettando GodotDONNE E UOMINI


80L’assassinio del dott. FortugnoUn altro medicovittima della violenzaAffettuoso messaggio del nostroPresidente alla vedova anche lei medicoUn altro medico è caduto sul campo. Franco Fortugno 54 anni,vice Presidente del Consiglio regionale della Calabria, èstato ucciso con cinque colpi di pistola a Locri domenica 16ottobre. L’Enpam partecipa al dolore della famiglia. Il PresidenteParodi ha scritto alla Vedova, anche lei medico, l’affettuosa letterache pubblichiamo.Gentile Signora Maria Grazia,scrivo come Presidente della Fondazione Enpam ma anche come collega,e per questo, anche in considerazione della mia storia personalee della mia età, concedimi di darti del Tu e di rivolgermi a Te comea una delle mie figlie.Nella vita ho vissuto tanti momenti difficili, dal campo di concentramentoalla guerra, alla perdita di persone a me care. Ho conosciutoil dolore più profondo e mi sono posto quesiti cui non ho trovato immediatarisposta. Lo stesso sentimento mi ha colpito, insieme a unprofondo sconcerto, alla notizia dell’efferata e vile uccisione di Tuomarito Franco Fortugno, un collega che avevo avuto modo di apprezzarecome professionista preparato e come uomo mite ed onesto.Anche in questo caso mi sono interrogato sul perché, in manieraassurda ed inaccettabile, a pagare siano quasi sempre gli uominiche hanno messo la propria vita al servizio della società con una sceltaprofessionale e politica coraggiosa, dalla parte dei più deboli.Oggi tutti gridiamo che la nostra Società non può non indignarsi, ribellarsie costringere lo Stato a difendere, proteggere i suoi uominimigliori, ma abbiamo fatto realmente tutto il possibile per contribuirea rendere questa stessa Società migliore e più sicura? Non è certosolo in occasioni come queste che dovremmo interrogarci sul nostroimpegno nella professione, nell’associazionismo, nella politica,ma quotidianamente, ogni volta che i nostri occhi s’incrociano conquelli di un malato, di una madre preoccupata o di un adolescenteconfuso da ciò che gli sta succedendo intorno.Per loro il Tuo Franco cercava soluzioni e speranze, in una realtà storicamentedifficile, mettendo in evidenza la sintesi di una profondasensibilità ed umanità verso gli altri, che ieri lo facevano amare da chilo conosceva e che oggi tutti gli riconoscono.Cara Maria Grazia, come medico, sai che la vita è solo un momentodel nostro più grande destino, come madre senti che questo è ilgiorno in cui Anna e Giuseppe hanno ancor più bisogno di sentirtivicina. Spero che la Fede ti sostenga nel portare avanti entrambi questistraordinari compiti, con lo stesso entusiasmo e la dedizione checaratterizzava l’azione del Tuo Franco.Ti giunga il nostro abbraccio affettuoso nel ricordo perenne di unmarito, di un padre, di un collega che lascia tanti rimpianti, ma anchela traccia indelebile di una vita vissuta all’insegna dei grandi valoridella lealtà, dell’amicizia e della fraterna solidarietà.Non esitare a contattarmi ogniqualvolta potrei esserTi di aiuto.Con stima.Eolo ParodiRegistrazione Tribunale di Roma n. 348/99 del 23 luglio1999IL GIORNALE DELLA PREVIDENZADEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRIPERIODICO INFORMATIVO DELLA FONDAZIONE ENPAMDirettore: EOLO PARODIDirettore responsabile: GIULIANO CRISALLIRedazione: Via Torino, 38 - 00184 Romagiornale@enpam.itEditore: Fondazione ENPAMFoto: Archivio ENPAMStampa: Grafica Editoriale Printing srlVia Enrico Mattei, 106 - 40138 BolognaTel. 051 536530 - Fax 051 536528email: venditalia@grafprint.it“L’autore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibilecomunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezzedelle fonti delle immagini riprodotte nel presente numero”.Concessionaria PubblicitàS.P.E. Società Pubblicità Editoriale spaViale Milanofiori str.3 - PAL.B/10 - 20090 Assago (MI)Tel. 02 575771 - Fax 02/57577364Via Enrico Mattei, 106 - 40138 BolognaTel. 051 6033900 - Fax 051 6033907In collaborazione con:CONTRACTA srlVia Simone d’Orsenigo, 21 - 20135 MilanoTel. 02 55 195 259 - Fax 02 55 017 411MENSILE - ANNO VII - N. 10 DEL 18/11/2005COPIE 415milaIL GIORNALE DELLA PREVIDENZADEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRIVia Torino, 38 - 00184 RomaPROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTOCarlo CiocciTel. 06 48294814 - Fax 06 48294793email: c.ciocci@enpam.itOTTIMIZZAZIONEClaudia Furlanetto: Tel. 06 48294534email: c.furlanetto@enpam.itSCIENZA E SOCIETÀAndrea Sermontiemail: studio.sermonti@email.itSEGRETERIA DI REDAZIONEPaola Boldreghini: Tel. 06 48294258 - Fax 06 48294260email: giornale@enpam.itSEGRETERIA CONGRESSI,CONVEGNI E CORSIAlessia Benussi: Tel. 06 48294887 - Fax 06 48294260/793email: congressi@enpam.itARCHIVIO E DOCUMENTAZIONEAngela Maragno: tel. 06 48294890email: archivio.giornale@enpam.it

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