Previdenza
IL GIORNALE DELLA dei Medici e degli Odontoiatri ... - Enpam
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ENPAMFondato da Eolo Parodiwww.enpam.it<strong>Previdenza</strong>Anno XVI - n° 4-2011IL GIORNALE DELLAdei Medici e degli OdontoiatriPARODITutti unitie ATTENTI2ADEPPUno sguardoal futuroPREVIDENZAAccesso ai documentiamministrativiCOMUNICAZIONEProgramma informaticoper i medici56165XMILLEPer aiutare i colleghiin difficoltà(la tua card a pag. 1)1Il meraviglioso palazzo della Rinascente di Milano a due passi dal Duomo. L'edificio è statoacquistato dall'Enpam. Si tratta – come segnaliamo alle pagine 3 e 4 – di un investimentoeccezionale che si aggiunge ad altre importanti iniziative prese dal Consiglio di Amministrazioneper potenziare, con acquisti di alto prestigio, il patrimonio della nostra FondazioneDCOER0953periodicoOmologatoPoste Italiane SpA - Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004, n. 46) art. 1, comma 1 - CNS/AC-Roma
www. .itun futurodi certezze.Per mantenere il tuo standard di vita dopo aver cessato l’attività lavorativa avrai necessitàdel 75/80% dell’attuale reddito professionale. FondoSanità è la risposta alle tue esigenze diintegrazione previdenziale.Sei giovane?sfrutta la capitalizzazione!Sono proprio i colleghi più giovani che possono avere i maggiori vantaggidalla previdenza integrativa, per due motivi: l’andamento dei mercati finanziarie la capitalizzazione. E’ dimostrato storicamente e concretamente cheinvestendo in obbligazioni ed azioni ci saranno in un arco di tempo mediolungorisultati positivi e che sono stati gli investimenti azionari a renderemaggiormente. La capitalizzazione è quella enorme leva che moltiplicai nostri denari tanto più quanto più a lungo possono maturare i guadagni.Facciamo un esempio: il Dr. Bianchi, giovane collega di 26 anni, decide diinvestire subito 1.000 euro all’anno per un piano pensionistico, mentre il suoamico Dr. Rossi ritiene più opportuno aspettare qualche tempo. Dopo 13anni il Dr.Bianchi, che ha già investito 13.000 euro, decide di interrompere iversamenti, mentre il collega Dr.Rossi, a 39 anni, inizia a versare allo stessofondo pensione 1.000 euro all’anno e continua per 26 anni (fino al 65° anno dietà) per un totale di 26.000 euro. Per effetto della capitalizzazione, ipotizzandoun rendimento medio del 5%, il capitale al momento della pensione sarà di69.102 euro per il Dr. Bianchi e, pur avendo versato il doppio, solo di 53.499euro per il Dr. Rossi. La conclusione è logica e semplice: si deve partirepresto, subito, anche con risorse limitate, per avere il massimo dei vantaggi.Come pagare MENO TASSEI benefici fiscali per chi aderisce a FondoSanità sono consistenti: iversamenti infatti sono oneri deducibili in capo all’iscritto per un importoannuale complessivamente non superiore a 5.164,57 euro.Per i familiari a carico i versamenti sono deducibili dal reddito IRPEFdel “capofamiglia”, sempre nel limite complessivo di 5.164,57 euro; ladeducibilità fiscale, peraltro, è indipendente dalla detrazione di impostaIRPEF del 19% per le Polizze Vita eventualmente stipulate dall’iscrittoprima del 1° gennaio 2001. Inoltre la tassazione della rendita vitaliziadel 15% è ridotta dello 0,30 per ogni anno eccedente il 15° anno dipartecipazione fino ad arrivare al 9%.TOTALI VERSAMENTI TOTALE ANNI CAPITALE A 65 ANNIDr.Bianchi Euro 13.000 13 Euro 69.102Dr. Rossi Euro 26.000 26 Euro 53.499Per aderire:A) Scaricare dal sito internet www.fondosanita.it la SCHEDA DIADESIONE e il MODULO DI BONIFICO.B) Spedire la SCHEDA DI ADESIONE compilata unitamente allacopia del BONIFICO EFFETTUATO alla Segreteria di FondoSanità,P.zza della Repubblica, 68 - 00185 Roma.PER INFORMAZIONI:Tel. 06 48294333 Sig.ra DANIELA BRIENZATel. 06 48294337 Sig. ra PAOLA CINTIOFax 06/48294284 - E-mail: segreteria@fondosanita.itwww.fondosanita.itChiSiamo: FondoSanità, approvato dalla COVIP il 26 luglio 2007, è una associazione senza fini di lucro il cui unico obiettivo è quello di offrireun valido strumento di previdenza complementare agli esercenti le professioni sanitarie. Nasce dalla trasformazione del preesistente FondoDentistiche, costituito nel 1996, ha già assicurato la previdenza integrativa agli odontoiatri italiani dall’aprile 1999, risultando il primo fondo pensione chiusodestinato ai lavoratori autonomi. Possono già aderire a Fondosanità tutti i medici e gli odontoiatri iscritti all’ENPAM, gli infermieri iscritti all’ENPAPI , ifarmacisti iscritti all’ENPAF e gli iscritti alla Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI (infermieri professionali, assistenti sanitari e vigilatrici d’infanzia),nonché i soggetti fiscalmente a carico degli aderenti.
Numero 4/2011SOMMARIO<strong>Previdenza</strong>IL GIORNALE DELLAdei Medici e degli Odontoiatriin questo numero2 Tutti uniti e ATTENTI3-4 Acquistato il palazzo della Rinascente di Milano5 Adepp, uno sguardo al futuro6-11 Accesso ai documenti amministrativi12 Dipendenti pubblici: le collaborazioni13 Crisi e pensioni14-15 A proposito di FondoSanità16-17 Sistema informatico Enpam18 Anagrafe delle posizioni attive19-20 Assistenza, interpello della Fondazione21 Progetto giovani22-23 L’intervista/1: la fisiatria24-25 L’intervista/2: anemia e tubo digerente26-27 L’intervista/3: emofiliaTessera del 5XMILLE da consegnareal commercialista per aiutare i colleghi in dificoltàF O N D A ZI O N EE.N.P.A.M. 28 Anche neonatali displasiche29 Parliamo di… stato vegetativo30-31 Vita degli Ordini32-35 Congressi, convegni, corsi36 Sindrome di Penelope37 Federspev38-39 Ricordi di un medico condotto40-41 Unità d’Italia e medici eroi42-43 Catastrofe, paura del nostro tempo44-45 In attenzione: giovani soli46 Generazioni a confronto47 150 anni di Sanità italiana48 Accadde a… Maggio49 Medici e sport: il rugby50-53 Recensioni libri54-55 Il tempio votivo di Duno56 Arte, Tamara de Lempicka57 Mostre ed esposizioni58 La musica di Luigi Tenco59 Cinema: il produttore60-61 Lettere al Presidente62 Filatelia63 L’avvocato64 Parliamo di noi4 - 20111
LA FINESTRA ENPAM DELPresidenteUniti ed ATTENTIdi Eolo ParodiViviamo tempi difficili,ma ancor più pericolosiperché la globalizzazionesta investendosia i momenti delle scelteche il momento delle risposte.Il futuro previdenziale è lamadre di tutte le battagliee su di esso dobbiamo concentraretutte le nostreenergie.Ogni medico o odontoiatradi qualsiasi età e di qualsiasiimpegno lavorativo,spesso per la prima volta,pensa con ansia al propriofuturo.Dovremo chiarire, aprire undialogo, valutare diverse situazionidei nostri iscritti edin tal senso non solo svilupparele nostre strategie politichee previdenziali, ma adoperarciper creare una culturaed una conoscenza a largoraggio.Certamente viviamo un periododi particolare fragili-tà su tutti i fronti, dalla politicaal sociale.Insieme a tutte le altre Casse,ci rendiamo conto di essereosservati con particolareattenzione da parte dichi gestisce il potere economico.Certo, i nostri “soldi” fannogola ed è per questo chedobbiamo difendere il nostrocapitale contro qualsiasitipo di aggressione. E’difesa anche quella di debellarel’iniqua doppia tassazione,contro la qualedobbiamo batterci strenuamentee con grandeconvinzione.Sostengo, e mi auguro dinon essere monotono, chequesta è l’ora di porre particolareattenzione a quelloche accade intorno a noi.Lancio un deciso appellonella speranza che si continuia sedere intorno ai tavoliper continuare ad analizzarecon scrupolosità lemolte cose che ci unisconoe le poche che potrebberodividerci. Ci sarà molto dafare e ci vorrà, quindi, unavolontà ferrea. Non dobbiamostrumentalizzare ipartiti proprio per non esserestrumentalizzati da loro;siamo pronti a condivideree ad essere coinvolti suigrandi temi della salute, dellaprofessione e della previdenza.Se siamo uniti potremmopermetterci il lussodi non fare sconti a nessuno.Ancora una volta toccaa noi tutti vivere intensa-mente la vita di professionistie di cittadini. Perciò:ATTENZIONE.Scrivo questa nota alla vigiliadella settimana pasqualeauspicando, nel farvigli auguri più sinceri, chela situazione politica e socialesi rassereni permettendocidi continuare a lavorareper l’avvenire di tuttii colleghi.Vi abbraccio con particolareaffetto. •24 - 2011
PREVIDENZAÈ dell’Enpam il palazzodella Rinascente di MilanoAlberto Oliveti: “Credo che l’acquisto sia un buon affare.Con la redditività degli investimenti si dovranno pagare pensionie assistenza. L’acquisizione segue una logica di diversificazionedel rischio che in questo caso è estremamente basso”Lo storico palazzo dellaRinascente di Milanoè diventato patrimoniodei medici e dei dentistiitaliani. L’immobile diPiazza Duomo è stato infattiacquistato dal FondoIppocrate, interamente diproprietà della FondazioneEnpam, per 472 milionidi euro. La Cassa pensionisticaha così messo alsicuro nel mattone unaquota importante dei contributiprevidenziali ricevutidai propri iscritti. Peroccupare i locali la Rinascenteversa attualmenteun affitto di 22,25 milionidi euro annui che, d’ora inpoi, contribuiranno a pagarele pensioni dei medicie degli odontoiatri.Dalle vetrine del piano terra,le scale mobili accompagnanoi clienti nell’esplorazionedi undici piani diversiDalle vetrine del piano terra,dopo un ingresso traprofumi, gioielli e orologi,le scale mobili accompagnanoi clienti nell’esplorazionedi undici piani diversi.I settori vanno dallecollezioni moda e intimoper uomo, donna e bambino,agli accessori e le calzature,fino ad arrivare allecollezioni per la casa. Ilsettimo piano è quello dellaterrazza, che ospita bare ristoranti dalla vista mozzafiatosulle guglie delDuomo. Meritano una visitaanche i piani estremi,come l’ultimo, con un negoziodi parrucchiere, el’interrato, con il suo modernodesign supermarketdedicato agli arredi ma ancheall’elettronica, alla libreriae agli articoli daviaggio. Un apposito collegamentoconduce poi aun secondo stabile, con ingressonella storica viaSanta Radegonda, dedicatoai giovani e allo sport.Agli spazi commerciali siaggiungono parcheggi, magazzinie uffici.In totale, il complesso hauna superficie di circa 50mila metri quadrati. Eccoperché, oltre a rappresentarel’unico esempio in Italiadi grande magazzinodedicato al lusso, l’immobilecostituisce il puntovendita più importante dellacatena Rinascente. Nel2010 l’hanno visitato 10milioni di persone, che vihanno fatto spese per 220milioni di euro. Cifre, queste,che hanno fatto guadagnarealla Rinascente diMilano il primato di negoziocon il maggior fatturatoin Italia.La storia - Siamo alla finedell‘800 quando i fratelliLuigi e Ferdinando Bocconi- della famiglia da cuiprende il nome la famosauniversità privata milanese- aprirono in via SantaRadegonda il primo negozioitaliano in cui eranovenduti abiti pre-confezionati.L’attività fu rilevata(segue a pag. 4)4 - 20113
PREVIDENZAIl settimo piano è quello della terrazzache ospita bar e ristoranticon vista mozzafiatodelle guglie del Duomo(segue da pag. 3)dal Senatore RomualdoBorletti nel 1917 e ribattezzata“La Rinascente” suispirazione di GabrieleD’Annunzio. Durante la secondaguerra mondialel’edificio che si affacciavasu Piazza Duomo vienebombardato. Tuttavia nel1950, ricostruito secondoil progetto dell’architettoFerdinando Reggioni e dell’ingegnerAldo Molteni, ilgrande magazzino riapre ibattenti pronto per cavalcaregli anni del miracoloitaliano. Sarà poi l’architettoAldo Cibic a firmareil restyling esterno del2006, parte di un rilevanteprogetto di ristrutturazione(su cui il conduttore hainvestito 40 milioni di euro)che ha reso la strutturae il format di vendita dellaRinascente paragonabili aquelli dei maggiori departmentstore europei, comele catene britanniche Harrodse Selfdriges.L’acquisto - Negli ultimi annil’immobile è stato oggettodelle attenzioni e dellemire di numerosi investitoriitaliani e stranieri. Allafine il Fondo Ippocratedell’Enpam ha battuto diverseofferte concorrentipur riuscendo a ottenere ilprezzo migliore. In un’intervista,Daniel Buaron,l’amministratore delegatodi First Atlantic Real EstateSGR (la società che gestisceil fondo immobiliaredei medici e dei dentisti) haspiegato di aver vinto sultempo. Erano mesi che lasua società studiava l’immobileda vicino e l’Enpam,a differenza di altri potenzialicompratori, aveva ilcapitale pronto da investire.Così, dice Buaron, “abbiamopresentato una bindingoffer (un’offerta vincolante,ndr) , con depositocauzionale immediatamentedisponibile. Nei mesidella trattativa avevamogià ottenuto l’ok a procedereda parte del comitatoconsultivo del fondo e delconsiglio d’amministrazione.Inoltre avevamo dallanostra l’aver realizzato unasorta di pre due-diligencesull’immobile, dunque neavevamo una conoscenzaapprofondita. Abbiamo anchedichiarato chiaramenteal proprietario che in casodi rifiuto dell’offerta esuccessiva asta, ci saremmoritirati. Il venditore non havoluto correre il rischio diALCUNE CIFREperdere un’offerta vantaggiosadi per sé, corredata dicauzione e non condizionataad un finanziamentobancario”.Il prezzo finale è stato di472 milioni di euro, un importoin linea, e in alcunicasi anche inferiore, ad altreofferte ricevute dal venditoreprima che il FondoIppocrate si aggiudicassel’esclusività della trattativa.Tra queste offerte, la stampaeconomica ne aveva peresempio citata una che ammontavaa 480 milioni dieuro, ben 8 milioni in più.C’è un’altra ragione che hafavorito il fondo immobiliaredei medici e i dentistinelle trattative: il fatto di essersidetto interessato acomprare non solo l’edificiodella Rinascente di Milanoma anche la futura sededi Roma, in via del Tritone.Dopo la firma del rogito,il Fondo Ippocrate haconfermato l’interesse adacquisire prossimamenteanche questo secondo immobile.472 milioni di euro: il prezzo pagato50 mila metri quadrati: la superficie2023: la scadenza del contratto d’affitto22,25 milioni di euro: il canone annuo11 piani dedicati allo shoppingL’investimento - Il palazzodi Piazza Duomo ha unrendimento, da subito, del4,7%. La percentuale, calcolatain base all’affitto pagatodalla Rinascente, è inlinea con il mercato italianodei titoli di Stato. Inoltre,a differenza di un investimentoin BTP classici,che hanno rendimenti fissi,il canone di affitto aumenteràcon l’inflazione. Ancheil valore dell’immobile, unicoin Italia per dimensionee prestigio della localizzazione,è sicuramente destinatoa difendere nel tempoil proprio livello. “Credoche l’acquisto in termini diinvestimento immobiliaredi lungo termine sia statoun buon affare per i medicie per i dentisti ai quali,con la redditività degli investimenti,si dovranno pagarepensioni e assistenza”,ha dichiarato il vice-presidentevicario dell’EnpamAlberto Oliveti.Oltre ai ricavi derivanti dall’affitto,da un immobileche possiede caratteristichedi unicità e pregio come laRinascente di Milano è attendibileanche un extrarendimentoprovenientedalla rivalutazione del benee che sarà monetizzabileal momento dell’eventualevendita. Inoltre si trattadi un’operazione che segueuna logica di diversificazionedel rischio, per evitareche i soldi delle pensionidei medici e degliodontoiatri siano collocatiin maniera sbilanciata trapochi comparti. In particolare,la storia, la localizzazionee il pregio del palazzo,insieme alle caratteristichedel conduttore chel’ha in affitto, rendono ilprofilo di rischio di quest’investimentoestremamentebasso. •G. D.44 - 2011
PREVIDENZAdi Giampiero Malagnino (*)Adepp, uno sguardoal futuroIl 16 marzo si è tenuto ilconvegno organizzato dall’ADEPP:il primo convegnovoluto da tutte le casseprevidenziali dei professionistiitaliani in cui ci si è confrontaticon il governo e conil “mondo” esterno ma contiguoalle Casse stesse.La delusione per il mancatointervento del ministro dell’Economiae Finanze, GiulioTremonti, è stata parzialmenteattutita dall’interventodel ministro del Welfare,Maurizio Sacconi, che ancorauna volta ha dimostrato lasua comprensione dei problemidella previdenza privata.Un intervento, il suo,che ha affrontato i temi piùscottanti sul tappeto ed ha“aperto” a soluzioni condivisetutti quelli non affrontati.Ha insistito a lungo sultema del “welfare dei professionisti”,sollecitando leCasse a trovare soluzioni aivari temi: dall’assistenza sanitariaalla “non autosufficienza”,dalla momentaneaimpossibilità a produrre redditoper motivi di salute all’inserimentodei giovani professionistinel mondo del lavoro.Tema, questo del “welfaremix” che ha trovato lasala (gremita! bella dimostrazionedi interesse e compattezzasull’argomento previdenzialeda parte di tuttele professioni) attenta, mache ha ricevuto come immediatarisposta da parte delpresidente Camporese, interessatoal tema, la necessitàdi trovare risorse adeguateper affrontare in maniera efficacel’argomento, tanto daproporre una “fiscalità discopo”, abbassando dal12,5% all’11,5% la tassazionedelle rendite finanziariea carico delle Casse (tassazioneche la previdenza disecondo pilastro ha già ottenuto),dando per scontatal’impossibilità momentaneadell’abolizione della doppiatassazione. Ed io stesso horicordato nella tavola rotondache la “mission” delleCasse, il motivo per cui ricevonoversamenti obbligatorida parte degli iscritti, è diassicurare le pensioni e chese si vuole (ed io lo ritengogiusto) affidare alle Casse anchela soluzione di questiproblemi, affrancandone loStato che, come dice Sacconi,deve essere sempre piùleggero, bisogna che si trovinorisorse supplementari:non si può, con gli stessi soldi,pagare le risorse e contemporaneamenteassicurareil “Welfare mix”.Il ministro ha poi affrontatoi temi che più direttamenteinteressano le Casse: l’autonomia,la sostenibilità dei bilanci,l’adeguatezza dellepensioni, la trasparenza el’efficacia degli investimentie i controlli da parte del suoministero. Su questi argomentiha assicurato la piùampia disponibilità a risolverei problemi che mano amano si vengono a porre, assicurandoda parte sua, deisuoi collaboratori e dei dirigentiministeriali la più ampiadisponibilità. Cosa cheabbiamo potuto verificare inquesti primi sette mesi di attivitàdell’ADEPP (le deliberedegli Enti che giacevanoda anni nei cassetti dei ministeri,più di 60, sono state velocemente“lavorate”; l’operazionePoseidone, con laquale l’INPS chiedeva ai pensionaticon attività liberoprofessionale che non avevanoversato la relativa aliquotaprevidenziale alla Cassaprofessionale competentedi versare il 27% alla sua“gestione separata”, è statafermata fino a che non si troviuna soluzione rispettosadell’autonomia delle Casse eche salvi il pregresso; e moltealtre questioni generali odelle singole Casse alle qualiè stata trovata soluzione).Rimane, a mio parere, dopol’intervento del ministro unpunto oscuro (che l’assenzadi Tremonti non aiuta a chiarire):l’interesse con il qualei ministeri vigilanti (Welfaree MEF) stanno guardandoalla vita delle Casse è dovutoalla necessità di garantirela pensione alle giovani e giovanissimegenerazioni, allapreoccupazione derivata dallacrisi economica che rendepiù difficile la “governante”degli investimenti, al problemaposto dalla necessitàdi avere stabilità dei bilancia 30 anni (finora era a 15!),dalla necessità per alcuneCasse, specie quelle del 103o quelle che hanno adottatoil sistema contributivo (AlbertoOliveti non si stanca diripetere, giustamente, chenon ci costringeranno adadottare questo sistema previdenziale)dell’adeguatezzadelle pensioni che erogherannoo, più maliziosamente,al tesoretto (47 miliardi)che i professionisti italianihanno messo da parte per leloro pensioni? O, semplicemente,i 2 miliardi che, tuttigli anni, le Casse hanno comeattivo di bilancio e cheinvestono? Siamo disposti a“dare una mano” al PaeseItalia, ricordando sempre chei nostri attivi di bilancio inrealtà sono debiti previdenziali:soldi che dovremo restituireei nostri iscritti quandoandranno in pensione;soldi che possiamo anche investired’intesa con i piani deigoverni, ma che debbono dareun reddito! Su questo ilconfronto non è ancora allaluce del sole: e questo ci preoccupa.Molto interessante l’interventodel professor Montiche, alla luce della sua esperienzaeuropea e come presidentedella Bocconi, ha invitatoi professionisti italiania riflettere sulla maniera diintendere la propria professione,alla luce della liberacircolazione e delle nuovefrontiere che questa apre. •(*) Vice presidente Enpam,vice presidente vicario Adepp4 - 20115
PREVIDENZAApprovato il Regolamentodi accesso ai documenti amministratividi Giovanni Vezza (*)Nel vigente Statutodella FondazioneENPAM all’art. 25,comma 2, è prevista, in osservanzadel principio dell’eserciziodell’autonomiaamministrativa e in ottemperanzaai principi stabilitidalla legge 7 agosto1990, n. 241, la creazionedi un regolamento relativoalla modalità di eserciziodel diritto degli iscritti all’accessodei documenti enotizie di loro interesse.Tale diritto, sancito dallacitata Legge 241/90, e precisatodal relativo regolamentoattuativo emanatocon D.P.R. 184/2006, èesercitabile nei confrontidi tutti i soggetti pubblicie di tutti quei soggetti privaticoinvolti in attività dipubblico interesse, limitatamentea tale attività.È proprio in virtù di taliprincipi normativi che lanostra Fondazione, in anticiporispetto agli altri entiprevidenziali, i quali risultaabbiano in corsoesclusivamente attività preparatorie,ha predispostoun “Regolamento per la disciplinadelle modalità diesercizio del diritto di accessoai documenti amministrativi”approvato dalConsiglio di Amministrazionedell’Enpam con Deliberan. 11/2011, nella sedutadel 25 febbraio 2011.Il Regolamento, entrato invigore il 28 marzo scorso,rappresenta un’ulterioredimostrazione del un precipuoe costante impegnodella Fondazione al miglioramentodel rapportocon i propri iscritti e pensionati.Non potendo contare suelaborati di Enti della medesimanatura, i necessaristrumenti di confronto, utiliai fini dell’elaborazionedella predetta normativaregolamentare, effettuataa cura del Servizio StudiPrevidenziali e Documentazionedella Fondazione,sono stati i Regolamenti diaccesso predisposti daiprincipali Enti previdenzialipubblici, quali l’Inpse l’Inpdap.E’ tuttavia evidente che lanormativa Inps ed Inpdapnon poteva non risentirepesantemente della naturapubblicistica di tali Istitutiprevidenziali; nella stesuradel testo Enpam si èquindi posta una particolarecura nel sottolineare ilcarattere privatistico dellaFondazione, tenendo contoaltresì delle pronuncedella giurisprudenza prevalentein materia.In tal senso, si evidenzia lapronuncia del Consiglio diStato, Sezione VI, n.5569/2007 che recita: “Nelcaso di un soggetto privato(quale appunto la FondazioneENPAM) gli atti didiritto privato dallo stessoposti in essere sono ostensibilisolo se sul piano oggettivoconcernono, in mododiretto o strumentale,l’attività di gestione di interessicollettivi”. Importanteanche l’affermazionesecondo cui “anche se il dirittodi accesso è volto adassicurare il buon andamentoe l’imparzialità dell’attivitàamministrativa,rimane fermo che l’accessoè consentito solo a coloroai quali gli atti stessi,direttamente o indirettamente,si rivolgono e chese ne possono eventualmenteavvalere per la tuteladi una posizione soggettivala quale non puòidentificarsi con il genericoed indistinto interessedi ogni cittadino al buonandamento dell’attività”(Così il Consiglio di Stato,Sezione VI, n. 555/2006).Il “ Regolamento di accesso”elaborato dall’ENPAMsi ispira a due principi fondamentali:il diritto degliiscritti alla trasparenza edall’informazione coordinatoal principio del buon andamentoe dell’imparzialitàdell’ attività amministrativa.Entrando nel dettaglio, loschema del Regolamentosi compone di due Capi edi 13 articoli.Il Capo I ha carattere introduttivo.Nei primi 5 articolivengono specificatele finalità del Regolamentostesso, nonché le fontinormative di riferimento,l’oggetto e il contenuto deldiritto di accesso, i soggettilegittimati all’accesso e glieventuali controinteressa-64 - 2011
PREVIDENZAti; dall’art. 6 all’art. 10 siprocede invece ad una descrizionenel dettaglio dellosvolgimento del procedimentodi accesso.Il Capo II si occupa dielencare i casi in cui puòessere disposto un differimentodell’accesso o la totaleesclusione da tale diritto,in relazione all’esigenzadi salvaguardare ilsegreto professionale ovveroin tutela della riservatezza.Quanti in concreto desideranoaccedere agli atti dell’Enpam,possono (comedel resto è avvenuto finoad oggi) presentarsi pressoi Servizi competenti emanifestare anche oralmentela loro richiesta.Nella maggior parte dei casiessa verrà soddisfattaimmediatamente; ove invecel’atto richiesto nonpossa essere prodotto informalmente(in ragionedella particolare natura deldocumento, ovvero in presenzadi controinteressati,di dubbi sulla legittimazione,ecc.) sarà necessariopresentare una domandaformale. In questo caso,potrà essere utilizzatoil modulo appositamentepredisposto e pubblicato inqueste pagine, visualizzabilee scaricabile anche dalsito della Fondazione.Trasparenza ed attenzioneai propri iscritti: nel Regolamentodi accesso, sonoqueste le parole d’ordinedella Fondazione trasformateancora una volta inconcreta realtà.(*) Dirigente del ServizioStudi Previdenzialie DocumentazioneRegolamento per la disciplina delle modalità di eserciziodel diritto di accesso ai documenti amministrativiCapo IArt. 1 - FinalitàArt. 2 - Principi ed ambitodi applicazioneArt. 3 - Oggetto del dirittodi accessoArt. 4 - Soggetti LegittimatiArt. 5 - ControinteressatiArt. 6 - Accesso informaleArt. 7 - Richiesta di accessoArt. 8 - Procedimento diaccessoArt. 9 - Accoglimento dell’istanzaArt.10- Modalità di accessoCapo IIArt. 11- Ipotesi di differimentodel dirittodi accessoArt. 12- Esclusione dal dirittodi accessoArt. 13- Entrata in vigoreCapo IArt . 1Finalità1. Il presente Regolamentoviene redatto in attuazionedell’art. 25, comma2 dello Statuto della FondazioneEnpam, deliberatodal Comitato Direttivoil 29 luglio 1999 e approvatoil 21 febbraio 2000con decreto interministerialedel Ministro del Lavoroe della <strong>Previdenza</strong> Sociale,di concerto con il Ministrodel Tesoro, del Bilancioe della Programmazione.2. Il Regolamento medesimodisciplina, in conformitàa quanto stabilito dallaLegge 7 agosto 1990, n.241, e successive modificazionied integrazioni, edal D.P.R. 12 aprile 2006,n. 184, le modalità di eserciziodel diritto di accessoai documenti amministrativipresso la FondazioneENPAM, e definisce le ipotesidi differimento e diesclusione dell’accesso allorchéi documenti riguardinoi beni e gli interessiindicati dall’art. 24 della L.241/90.Art. 2Principi ed ambitodi applicazione1. La Fondazione, in quantosoggetto di diritto privatoesercente un’attivitàdi pubblico interesse disciplinatadal diritto nazionalee comunitario, garantiscela piena attuazionedel diritto degli iscrittidi accedere ai documentied agli atti amministrativinel rispetto del principio ditrasparenza, purché questistessi abbiano un interessediretto, concreto ed attuale,ai sensi dell’art. 22,lettera d) della legge241/90, corrispondente aduna situazione giuridicamentetutelata e collegataal documento od atto rispettoal quale è richiestol’accesso.2. L’Enpam considera il dirittodi accesso agli atti amministrativiquale espressionedel proprio impegnoad informare in modochiaro e trasparente tutti isoggetti portatori di interessimeritevoli di tutela,in relazione alla propria situazioneed al proprio andamentoeconomico e gestionale,senza favorire alcungruppo d’interesse osingolo individuo, così comeprevisto al punto 2 delCodice Etico della Fondazione,approvato dal Consigliodi Amministrazionenella seduta del 18 gennaio2008.3. Il diritto di accesso èvolto ad assicurare il buonandamento e l’imparzialitàdell’attività amministrativa.L’accesso è tuttaviaconsentito esclusivamentea coloro ai quali gli attistessi, direttamente o indirettamente,si rivolgono eche se ne possono eventualmenteavvalere per latutela di una posizione soggettiva,non identificabilecon il generico ed indistintointeresse di ogni cittadinoalla corretta gestioneamministrativa.Art. 3Oggetto del dirittodi accesso1. Il diritto di accesso è ildiritto degli interessati diprendere visione e diestrarre copia di documentiamministrativi, cosìcome definiti dall’art. 22,comma 1, lettera d), della4 - 20117
PREVIDENZALegge 7 agosto 1990, n.241.2. Per “documento amministrativo”si intende, comeindicato nella sopracitatanorma, “ogni rappresentazionegrafica, fotocinematografica,elettromagneticao di qualunque altraspecie del contenuto diatti, anche interni o non relativiad uno specifico procedimento,detenuti da unapubblica amministrazionee concernenti attività dipubblico interesse, indipendentementedalla naturapubblicistica o privatisticadella loro disciplinasostanziale.” Da tale definizionesono escluse le informazioniin possesso diuna pubblica amministrazioneche non abbiano formadi documento amministrativo,salvo quanto previstodal d.lgs. 196/2003in materia di accesso a datipersonali da parte dellapersona cui i dati si riferiscono,e gli atti preparatoriall’emanazione di attinormativi, amministrativigenerali, di pianificazionee di programmazione.3. Non possono formareoggetto del diritto di accessodocumenti non più onon ancora esistenti pressol’ufficio competente perl’esame della richiesta.4. Il diritto di accesso si intende,comunque, realizzatocon la pubblicazione dialcuni documenti di interessediffuso nel Giornaledella <strong>Previdenza</strong> e sul portaledella Fondazione EN-PAM o altra forma adeguatadi pubblicità, compresequelle attuabili mediantestrumenti informatici,elettronici o telematici.5. La Fondazione Enpamnon è in alcun caso tenutaad elaborare dati in propriopossesso al fine disoddisfare le richieste diaccesso.Art. 4Soggetti Legittimati1. La richiesta di accessoai predetti atti amministrativipuò essere presentatada tutti i soggetti privati,compresi quelli portatoridi interessi pubblicie diffusi, che abbiano uninteresse diretto, concretoe attuale, corrispondentead una situazione giuridicamentetutelata e collegataal documento al quale èchiesto l’accesso.2. La richiesta può esserealtresì presentata da pubblicheamministrazioni cheabbiano uno specifico interesseper lo svolgimentodelle funzioni ad esse attribuite.L’acquisizione didocumenti amministrativida parte di soggetti pubblicisi informa al principiodella leale collaborazioneistituzionale.3. La richiesta di accessoda parte di una pubblicaamministrazione deve esserepresentata dal responsabiledel procedimentoamministrativo ocomunque dal titolare dell’ufficioprocedente.4. Qualora la richiesta diaccesso venga presentatadal legale rappresentante odal mandatario del soggettoavente titolo all’accesso,il richiedente è tenuto adindicare la fonte o il provvedimentoattributivo delpotere di rappresentanza.Art. 5Controinteressati1. Qualora dall’esame delcontenuto del documentoo di quelli ad esso connessiemerga l’esistenza disoggetti, individuati o facilmenteindividuabili inbase alla natura del documentorichiesto, che dall’eserciziodell’accesso vedrebberocompromesso ilproprio diritto alla riservatezza,se ne dà comunicazioneagli stessi mediantel’invio di copia della richiestatramite raccomandatacon avviso di ricevimentoovvero, qualora talemodalità consenta l’effettivaidentificazione deldestinatario, per via telematica.2. I controinteressati, entrodieci giorni dalla ricezionedella comunicazionepossono presentare motivataopposizione alla richiestadi accesso. Decorsotale termine e accertatala ricezione della comunicazione,il Servizio di competenzaprovvede sulla richiesta.3. La valutazione effettuatain merito alle argomentazioniaddotte nell’opposizionedovrà essere sinteticamenteillustrata nell’attodeterminativo adottatoa conclusione del procedimentostesso.Art. 6Accesso informale1. Qualora in base alla naturadel documento non risultil’esistenza di controinteressati,l’accesso,mediante visione od estrazionedi copia, può essereesercitato in via informalea seguito di domanda, propostaanche oralmente. Larichiesta di accesso deve esserein ogni caso motivatain ordine alla situazionegiuridica che si intende tutelareattraverso l’accessospecificando l’interesse correlatoalla richiesta in relazioneal documento oggettodella stessa.2. La richiesta, esaminataimmediatamente e senzaformalità da parte del Serviziocompetente a formarel’atto conclusivo delprocedimento o a detenerlostabilmente, è accoltamediante indicazione dellapubblicazione contenentele notizie, esibizionedel documento, estrazionedi copie ovvero altra modalitàidonea.3. Dell’avvenuta esibizionedel documento ovveroestrazione di copia vieneconservata apposita annotazioneagli atti del Servizioche ha dato riscontroalla richiesta.4. Qualora non sia possibilel’accoglimento immediatodella richiesta presentatain via informale,ovvero sorgano dubbi sul-84 - 2011
PREVIDENZAla legittimazione del richiedente,sulla sua identità,sui suoi poteri rappresentativi,sulla sussistenzadell’interesse specifico econcreto sulla base delle informazionie documentazionifornite, sull’accessibilitàdel documento ovveroqualora i documentirichiesti coinvolgano posizionisoggettive di terzi, ilrichiedente è invitato apresentare istanza formale.5. L’invito alla presentazionedi richiesta formale,redatto dal Dirigente delServizio competente, deveessere contestualmenteconsegnato al soggetto cheesercita l’accesso, il qualene controfirma una copia,ovvero trasmesso per viapostale.6. Il richiedente può semprepresentare richiestaformale dettagliatamentemotivata, con le modalitàdi cui al successivo art. 7,anche al di fuori dei casiindicati al precedente comma4.Art. 7Richiesta di accesso1. Qualora non sia possibilel’accoglimento immediatodella richiesta in viainformale, risultando l’esistenzadi controinteressati,ovvero sorgano dubbisulla legittimazione del richiedente,sulla sua identità,sui suoi poteri rappresentativi,sulla sussistenzadell’interesse diretto, concretoe attuale alla luce delleinformazioni fornite edella documentazione inpossesso, sull’accessibilitàdel documento o sull’esistenzadi controinteressati,il diritto di accesso siesercita in via formale.2. Ai fini dell’ammissibilitàdell’istanza di accessoformale, il richiedente dovràindicare in un’appositadomanda in carta semplicei seguenti elementi:a) la propria identità, tramitel’esibizione di un documentodi riconoscimentoin corso di validità, ovveromediante allegazionedi copia di un documentodi riconoscimento firmato.Il soggetto che agisca inrappresentanza dell’interessato,inoltre, dovrà esibireo allegare copia dellaprocura unitamente ad unacopia fotostatica , sottoscrittadall’interessato, diun documento di riconoscimentodello stesso. Sel’accesso è richiesto da unapersona giuridica, l’istanzadovrà essere avanzatadalla persona fisica legittimatain base ai rispettivistatuti e regolamenti;b) gli estremi del documentoovvero i dati checonsentano di individuareil documento amministrativoal quale chiede di accedere;c) la motivazione della richiestaspecificando e, oveoccorra, comprovando l’interessediretto, concreto eattuale, corrispondente aduna situazione giuridicamentetutelata, che giustificala richiesta e il collegamentotra tale situazionee il documento al qualesi chiede di accedere.3. Una singola istanza puòriguardare anche più documenti;in ogni caso anchele istanze congiuntedebbono essere formulatein modo da consentire unachiara identificazione deidocumenti in relazione aiquali si chiede l’accesso.4. La richiesta di accessopuò essere presentata inuno dei seguenti modi:a) per via postale all’indirizzodella Fondazione EN-PAM in Roma. Ai fini delladeterminazione della datadi ricezione della richiesta,fa fede la data risultantedall’avviso di ricevimentoo, in mancanza,quella del protocollo di arrivopresso l’Ente;b) mediante telefax. Per leistanze trasmesse via faxnelle giornate non lavorative,il termine iniziale decorredal giorno feriale successivo;c) personalmente pressol’Ufficio Accoglienza dellaFondazione ENPAM in Roma.In caso di presentazionedell’istanza direttamenteagli uffici, verrà rilasciataapposita ricevuta.5. I termini per la conclusionedel procedimento diaccesso ai documenti amministrativisono stabiliti intrenta giorni ai sensi dell’art.25, comma 4, dellalegge n. 241 del 1990, cosìcome modificato dall’art.17 della legge 15 del 2005,decorrenti dalla presentazionedella richiesta al Serviziocompetente o dalladata in cui la domanda siacomunque pervenuta all’ufficiocompetente. Trascorsotale termine la domandadi accesso deve intendersirespinta, ai sensidell’art. 25 della legge n.241 del 1990 e successivemodificazioni.Art. 8Procedimento di accesso1. L’istanza di accesso formaleè esaminata procedendo,preliminarmente, all’accertamentodelle condizionidi ammissibilità e deirequisiti di legittimazionedel richiedente.2. Qualora l’istanza sia irregolareo incompleta, ilDirigente del Servizio interessatone dà comunicazioneal richiedente entro diecigiorni dalla sua presentazione,mediante raccomandatacon avviso di ricevimentoo altro mezzoidoneo ad accertarne la ricezione.In questo caso, iltermine di cui al successivocomma decorre dalla datadi presentazione dellanuova istanza.3. Il procedimento di accessodeve concludersi neltermine di trenta giorni, decorrentidalla data di presentazionedella domanda,trascorso il quale viene assuntoil relativo provvedimento,dandone tempestivacomunicazione all’interessato.Decorso inutilmenteil predetto termine4 - 20119
PREVIDENZAla richiesta si intende respinta.4. L’istruttoria del procedimentoformale di accesso èdi pertinenza del Dirigentedel Servizio competente aformare l’atto ovvero a detenerlostabilmente, o altrodipendente della medesimaunità organica da questi designato.5. L’eventuale provvedimentodi diniego di accessoè disposto solo in ipotesidi mancata identificazione,carenza di legittimazione,carenza di interesse delrichiedente e nelle ipotesipreviste al Capo II del presenteRegolamento.6. Laddove ciò sia possibile,il Dirigente del Serviziointeressato limita l’accessoa quelle parti del documentoche siano legittimamenteaccessibili. In tal caso, sullacopia rilasciata all’interessatoil Dirigente medesimoprovvede a segnalare le intervenuteomissioni.7. Il diniego e la limitazioneall’accesso devono esseremotivati e comunicatiper iscritto all’interessatoentro trenta giorni dalla richiesta.Art. 9Accoglimento dell’istanza1. L’atto di accoglimentodella richiesta di accessodeve riportare l’indicazionedel luogo e delle modalitàper prendere visione deldocumento o estrarne copia,assegnando un congruotermine, di norma non inferiorea quindici giorni,per l’effettivo esercizio deldiritto.2. La risposta dell’ufficiocompetente per l’esame dell’istanzadi visura documentaledeve essere comunicataagli interessati nelpiù breve tempo possibilee comunque entro il terminedi 30 giorni, stabilito aisensi dell’art. 25 della L.241/90.3. L’accoglimento della richiestadi accesso a un documentocomporta anchela facoltà di accesso agli altridocumenti nello stessorichiamati e appartenenti almedesimo procedimento,fatto salvo il caso che peressi sussistano cause di differimentoo esclusione disciplinatedal capo II delpresente regolamento o dadisposizioni normative esalvo diversa determinazioneassunta a seguito dellededuzioni di eventualicontrointeressati.4. Per ragioni particolari,atte a garantire il buon andamentodell’azione amministrativa,è data facoltà alDirigente del Servizio dicompetenza di consentirel’accesso secondo modalitàdiversa da quella richiestadall’interessato.Art. 10Modalità di accesso1. La visura dei documentiamministrativi può avereluogo a partire dalla datadella comunicazione all’interessatodell’accoglimentodella richiesta di accesso.2. L’accesso ai documentipuò essere autorizzato anchein forma parziale, qualoraalcune parti di essi contenganoinformazioni la cuiapprensione sia in grado diledere beni ed interessi diterzi, come previsto dall’art.24 della L. 241/90.3. L’esame dei documenti,previo accertamento dellacorrispondenza delle generalitàanagrafiche del richiedentel’accesso, o suodelegato, con quelle delsoggetto fisicamente presentatosipresso gli Ufficidell’Ente per darvi corso,nonché con l’eventuale accompagnamentodi altrapersona, di cui vanno specificatele generalità in calcealla richiesta di accesso,avviene in orario di ufficioalla presenza, ove necessario,di personale addetto.L’interessato può prendereappunti e trascrivere intutto o in parte i documentipresi in visione. Iltempo concesso per la consultazioneè adeguato allanatura ed alla complessitàdel documento.4. E’ vietato asportare i documentidal luogo in cui sonodati in visione, tracciaresegni su di essi ovvero alterarliin qualsiasi modo.5. Il rilascio di copie è subordinato,ai sensi dell’art.25, comma 1, della citatalegge 241/90, al rimborsodei relativi costi, nell’ammontareche sarà determinatodalla Fondazione ecomunicato all’interessatoall’atto dell’accesso. Nelcaso in cui l’interessatochieda l’autenticazione dellecopie, andrà altresì corrispostal’imposta di bollo.6. Trascorsi 90 giorni dallacomunicazione al richiedentedell’accettazionedella richiesta senza chequesti, pur autorizzato, abbiapreso visione del documento,per ottenere l’accessoal documento dovràessere presentata una nuovarichiesta. Tale termineè raddoppiato per i residentiall’estero.Capo IIArt. 11Ipotesi di differimentodel diritto di accesso1. Il differimento dell’accessoè disposto, ove siasufficiente ad assicurareuna temporanea tutela degliinteressi di cui all’art.24, comma 6, della legge241/90 o per salvaguardarespecifiche esigenze dell’Ente,in relazione a documentila cui conoscenzapossa compromettere ilbuon andamento dell’azioneamministrativa opossa comportare pregiudizioo violazione degli interessitutelati.2. L’accesso è altresì differitonei casi in cui l’amministrazioneche ha formatoil documento ne abbia asua volta differito la visioneo l’estrazione di copia.3. Il differimento deve esseremotivato e l’atto chedispone il differimento nedeve indicare la durata.4. Qualora ricorra l’esi-104 - 2011
PREVIDENZAgenza di differire l’accessoper le ragioni di cui ai precedenticommi, o di escluderlo,ai sensi del successivoarticolo, l’accesso puòessere consentito limitatamentealle parti dei documentirichiesti, la cui visionenon comporti pregiudizioo violazione degliinteressi tutelati.5. Si intendono ricompresifra i documenti di cui alcomma 1 del presente articoloi seguenti documenti:a) per la tutela della riservatezzadelle persone fisicheinteressate, i verbali divisite ispettive, le informativee i rapporti redatti nell’ambitodi attività di vigilanzae controllo, qualoratali documenti contenganoelementi utili all’attivazionedi azioni di responsabilitàamministrativa, civile,contabile o penale. L’accessoa tali documenti è differitofino all’adozione dell’attodi avvio del procedimentodi responsabilità;b) per il buon andamentodell’azione amministrativa,i documenti inerenti all’attivitàistruttoria sui ricorsipresentati agli OrganiCollegiali della Fondazione.L’accesso a tali documentiè differito fino all’adozionedella relativa deliberae sempre se non inclusinei casi di esclusioneregolati dall’art. 12 del presenteRegolamento.Art. 12Esclusione dal dirittodi accesso1. In relazione all’esigenzadi salvaguardare il segretoprofessionale, in ottemperanzaa quanto previsto inmateria dall’art. 24 dellacitata legge 241/90, sonosottratti all’accesso i seguentidocumenti:– i documenti rientranti neicasi di divieto di divulgazioneespressamente previstidalla legge;– i documenti relativi aiprocedimenti tributari peri quali restano ferme leparticolari norme che li regolano;– i documenti amministrativicontenenti informazionidi carattere psico-attitudinalerelativi a terzi;– i pareri, perizie, stime evalutazioni effettuate da dipendentidell’Ente o daprofessionisti esterni ad essoche agiscono in base arapporti di collaborazioneprofessionale;– atti legali e documentazionicontenute nei fascicolirelativi ad attività dicontenzioso, di precontenziosoe consulenza.2. A tutela della riservatezza,sono sottratti all’accesso:– processi verbali relativialle sedute del Consiglio diAmministrazione e del ComitatoEsecutivo dellaFondazione, qualora nonriguardino in modo direttol’attività di gestione diinteressi collettivi;– deliberazioni degli OrganiCollegiali nei casi incui l’accesso possa recaredanno all’Ente o a terzi;deliberazioni e atti che riguardinola vita privata ola riservatezza di personefisiche, o afferenti alla sferadi persone giuridiche,gruppi, imprese o associazioninon divulgabili in ragionedel segreto epistolare,sanitario, professionale,finanziario, industrialee commerciale;– atti e documenti relativia procedure di acquisizionedi beni e servizi e perappalti di opere e lavori nelcorso dell’espletamentodelle procedure stesse;– documenti attinenti lostato del personale, gliaspetti disciplinari e retributivi,nonché atti contenentidati sensibili o giudiziarirelativi ai dipendenti.3. Non sono ammissibiliistanze di accesso preordinatead un controllo generalizzatodell’attività dellaFondazione Enpam.4. Non è ammesso l’accessoagli atti preparatori nelcorso della formazione degliatti regolamentari, amministrativigenerali, dipianificazione e programmazione.5. E’ assolutamente vietatoriprodurre, diffondere outilizzare a fini commercialidi lucro, le informazioniottenute mediantel’esercizio del diritto di accessodi cui al presente regolamentoa pena di denunciaalle Autorità competenti.Art. 13Entrata in vigore1. Il presente Regolamentoè pubblicato nel Giornaledella <strong>Previdenza</strong> edito dallaFondazione ENPAM e sulsito Internet della stessa alseguente indirizzo web:www.enpam.it.2. Lo stesso entra in vigoreil trentesimo giorno successivoa quello della suaapprovazione.(Il modulo per la richiestadi accesso ai documenti amministrativiè pubblicato sulsito Internet www.enpam.it)Lavoratrice madre medicoÈ uscita l'ultima edizionedel cd-rom“Lavoratrice madremedico” (aggiornataal 31 marzo2011) curata dalpresidente Eolo Parodie dal professorMarco Perelli Ercolini,contenente gliaggiornamenti interpretativiin materia.I medici potranno richiederne gratuitamente unacopia alla direzione generale dell'Enpam al numerodi telefono 06 48294 226 e all'indirizzo e-mailc.sebastiani@enpam.it.4 - 201111
PREVIDENZADipendenti pubblici,collaborazioni con… placetdi Claudio TestuzzaIdipendenti delle pubblicheamministrazioni, efra questi rientrano anchei dirigenti medici delservizio sanitario, non possonosvolgere, in generale,incarichi non compresi neicompiti e doveri d’ufficio.La possibilità di attivareforme di collaborazione odaltro deve essere data daprevisioni o discipline dileggi e da altre fonti normative,ovvero che sianoespressamente autorizzate.Infatti il pubblico dipendentenon può svolgereattività o assumere incarichiaffidatigli sia daun’altra pubblica amministrazionesia da soggettiprivati senza aver ottenutoun placet apposito dall’entedi appartenenza.Inoltre, questi incarichi devonoessere tali da escluderecasi di incompatibilitàsia di diritto che di fatto,nell’interesse del buonoandamento della pubblicaamministrazione.Tutta la materia è stata regolamentatadal testo unicodel pubblico impiego, ildecreto legislativo n. 165del 30 marzo 2001, ed inparticolare dal suo articolo53.Lo stesso articolo 53, tuttavia,ha subito delle modifiche,finalizzate al contenimentodel ricorso all’affidamentodi incarichiai dipendenti delle pubblicheamministrazioni, adopera del Dl 112 del 25giugno 2008 e successivamentedal decreto legislativon. 150 del 27 ottobre2009. L’articolo 16-bis, introdottorecentemente, haprevisto, inoltre, che il dipartimentodella Funzionepubblica, tramite l’ispettoratoper la funzione pubblica,può disporre verifichedel rispetto della normativarelativa, appunto,all’affidamento degli incarichinella pubblica amministrazione.Lo stesso Dl112/2008 ha imposto allepubbliche amministrazionidi comunicare ogni anno,i compensi percepitidai propri dipendenti ancheper incarichi relativi acompiti e doveri d’ufficio.La Funzione pubblicapuò disporre verifichedel rispetto della normativarelativa all’affidamentodegli incarichinella pubblica amministrazioneL’autorizzazione, comeprevisto dall’articolo 53,comma 7 del Dlgs n.165/2001, è necessaria pereventuali incarichi retribuiti.La stessa autorizzazionedovrà essere richiestaall’ente del dipendentee l’istanza dovrà essereinoltrata dai soggetti pubbliciovvero privati che intendonoconferire l’incarico.In verità il comma 10dello stesso articolo consentirebbeche la richiestain questione possa essereinoltrata dallo stesso dipendenteinteressato.L’autorizzazione, una voltadecorso il termine perprovvedere, si intenderàaccordata solamente nelcaso in cui essa sia stata richiestaper incarichi chefossero conferiti da altreamministrazioni pubbliche.In tutte le altre circostanzela decorrenza deltermine senza risposta, daparte dall’amministrazione,vuol dire esattamenteil contrario: l’autorizzazioneè da considerare definitivamentenegata.Vi sono attività o incarichi,precisamente individuatidalla legge, che pur essendoretribuiti, possono esseresvolti dal pubblico dipendentesenza la necessità,da parte sua, di ottenerel’autorizzazione dell’amministrazionedatoredi lavoro.Queste eccezioni sono indicatedal comma 6 dellostesso articolo del decretolegislativo n. 165. L’elencocomprende la collaborazionea giornali, riviste, enciclopediee simili. E’ ancheprevista l’utilizzazioneeconomica, da parte dell’autoreo inventore di operedell’ingegno e di invenzioniindustriali. Inoltre sonoconsentite la partecipazionea convegni e seminari,gli incarichi per i qualiè corrisposto solamente ilrimborso delle spese documentate,gli incarichi perlo svolgimento dei quali ildipendente è posto fuoriruolo, gli incarichi conferitidalle organizzazioni sindacaliai dipendenti distaccatipresso le stesse o inaspettativa non retribuita.Infine è anche consentital’attività di formazione direttaai dipendenti dellastessa amministrazionepubblica. A questa lista siaggiungono gli incarichigratuiti, visto che, ai finidella necessaria autorizzazione,il legislatore ha intesoconsiderare i soli incarichiper i quali, anche seoccasionali, sia comunqueprevisto, sotto qualsiasi forma,un compenso.Una regolamentazione piùdettagliata, relativa agli incarichinon soggetti ad autorizzazione,potrebbe derivareda atti regolamentariinterni dello stesso ente,specie per quelli gratuiti,che potrebbero far sorgerecontrasti con il buon andamentodella pubblicaamministrazione ovveroarrecare pregiudizio al prestigiodell’amministrazionedatrice di lavoro. •124 - 2011
PREVIDENZAIl nostro sistema previdenzialepubblico, introdottonel 1996, assiemea quello che altriPaesi europei hanno ancheadottato, ha posto la crescitadel Pil (il prodotto internolordo) al centro delladeterminazione dellepensioni, sostituendo, inmodo graduale, la formulacontributiva alla precedenteformula retributiva.La differenza di metodo dicalcolo fra le due concezioniè particolarmente evidente.La prima determinala pensione in funzione deicontributi versati e del tassodi crescita del Pil, intesocome rendimento da applicareogni anno ai contributiversati, e all’età delpensionamento. In pratica,tenendo conto dell’aspettativadi vita, ciascuno ricevel’equivalente di ciòche ha versato. La formuladi calcolo retributivapredetermina, invece, unrendimento del 2 per centoper anno di lavoro (nelcaso dei medici dipendentiin passato dagli ospedalied adesso dal Ssn e finoal 1995 il tasso potevagiungere anche al 3/4 percento per anno) e ne applicail prodotto in parteall’ultima retribuzione(Quota A della pensione)ovvero alla media delle retribuzionidegli ultimi diecianni (Quota B). I contributi,venivano, e soloper alcuni e per qualcheanno, verranno ancora, indicizzatinon solo all’inflazionee alla produttività,ma anche, ed è questa lacondizione più favorevole,alle dinamiche salariali individuali.Con ciò premiando,da un canto le categoriepiù ricche, ma anchecoloro che tendevanoa migliorare, nel tempo, lapropria condizione professionalee quindi economica.Ma con un rovesciodella medaglia, in quantola più generosa garanzianon trovava un’adeguatacopertura, specie nel pubblicoimpiego, soprattuttoper l’incremento del numerodei pensionati a frontedel decremento del numerodi lavoratori attivi. Ilnuovo metodo contributivocerca di riequilibrare irapporti fra generazioni siapure al prezzo di esporre igiovani al rischio dell’andamentodemografico edeconomico. La riforma del1995 era basata sulla pre-Metodo contributivoche cerca di riequilibrarei rapporti fra generazionipur esponendo i giovani al rischiodell’andamento demograficoed economicoLa crisi pesasulle pensionivisione di crescita del 2 / 3per cento annuo, in lineacon quella degli anni precedenti,e quindi un discretorendimento per icontributi versati. Ma negliultimi 15 anni la crescitaè stata molto bassa eaddirittura negativa nel2008 e 2009. La recessioneha, quindi, avuto un effettonegativo sul meccanismodi rivalutazione dei“montanti” (la sommatoriadei versamenti contributividi ciascun lavoratore) ilcui tasso di capitalizzazioneè determinato propriodalla variazione del Pil, equindi sul valore delle futurepensioni che potrannoraggiungere anche un dieciper cento in meno diquanto previsto in passato.I dipendenti dovranno cosìprendere coscienza delmetodo contributivo in uncontesto assai penalizzante.Come accadrebbe ad unrisparmiatore che, al terminedi un periodo prolungatodi bassi tassi di interesse,si accorgesse delmagro frutto del proprio librettodi risparmio.La simulazione di questarealtà futura è stata realizzatadal servizio statisticoattuariale dell’Inpdap,l’istituto previdenziale deidipendenti pubblici, a cuifanno capo anche i sanitaridipendenti dal Ssn. Perrecuperare la condizioneoriginaria sarebbe necessarioche il Pil possa crescere,in termini reali, cioèsfrontato dall’inflazione, dialmeno del 2/4 per centol’anno nel prossimo quadriennio.Poiché questaprevisione è particolarmenteazzardata, l’esercizioattuariale dell’Inpdap apparecome la riprova dellanecessità, ormai ineluttabile,di far crescere il livellodi adesione, dei dipendentipubblici, ai Fondi di previdenzaintegrativa.Se nel settore privato, conpiù di cinque milioni diiscritti ai Fondi, nel 2010,si è arrivati a circa il 23percento del totale dei lavoratori,nel pubblico impiegonon si supera il 4 percento. Ma visto il trattamentofiscale sfavorevolerispetto al settore privato,appare poco probabile unincremento delle adesionispecie in un momento discarsa fiducia sulle prospettivedei mercati finanziarial cui rendimento è legatala rendita del cosiddettosecondo pilastro. Altropossibile intervento disostegno si potrebbe, certorealizzare, inserendonuove garanzie pubbliche,ma bisognerebbe ben valutareil possibile sbilanciamentonei rapporti frale generazioni, a danno deigiovani appesantiti daicontributi a beneficio deiloro padri.Se si vogliono sostenerepensioni più generose peril futuro, bisognerà rendereil lavoro delle giovanigenerazioni meno marginalee precario di quantooggi non sia. •C. Test4 - 201113
PREVIDENZAFondoSanità, formazioneinformazione… ed altrodi Claudio Capra (*)dei quarantaDelegati dell’Assembleadi Fondo L’insediamentoSanità, eletti nello scorso dicembredagli aderenti alFondo, si è svolto a Roma,venerdì 4 marzo, presso lasede della Fondazione Enpam.Nella stessa giornatasi è tenuto un seminario formativosulla previdenza.Nel corso dell’evento è stataconsegnata una targa diringraziamento a RenatoNaldini, già Vice PresidenteNazionale Andi, per ilgrande ed appassionatocontributo alla nascita edalla crescita di Fondo Dentistiprima e FondoSanitàpoi. Era invece, purtroppoassente per problemi di saluteil dott. Carlo Scifo, ancheegli grande sostenitoredel Fondo di previdenzacomplementare. È statoinoltre festeggiato MarcantonioNardini, il piùgiovane iscritto al fondo(soli cinque mesi!) figlio diMassimo, delegato di FondoSanitàe attivo promotoreda sempre, che ora hafatto al figlio il grande elungimirante regalo di costruirgli,con eccezionaletempestività, una pensionepiù adeguata e di certo unfuturo più sereno.All’inizio del seminario abbiamoricevuto il graditosaluto del Presidente Enpam,il prof. Eolo Parodi,che oltre ad augurare unproficuo lavoro, ha sottolineatocome FondoSanitàrappresenti un importantepilastro per il futuro dellaprevidenza dei medici e degliodontoiatri, un fiore all’occhiellodell’Ente. Hainoltre rappresentato anchel’importanza della destinazionedel 5 per mille all’Enpam,da utilizzare perimplementare sempre piùle prestazioni assistenzialierogate dalla Fondazione.Il seminario ha poi avutouna prima parte di presentazionedella previdenzaobbligatoria, con il puntualeintervento di ErnestoDel Sordo, Vice DirettoreGenerale di Enpam e Direttoredi Fondo Sanitàche, partendo dal precettocostituzionale dell’art. 38,ha delineato l’assetto del sistemapensionistico italiano.Si è, quindi, soffermatosul carattere frammentariodella normativa previdenzialedegli anni settanta,sull’eccessiva generositàe su talune sperequazionied anomalie delsistema che, al mutare dellacomposizione per etàdella popolazione, hannonel tempo determinato unaabnorme crescita della spesapensionistica. Ha poi illustratonel dettaglio le lineedelle riforme degli anninovanta, sottolineandol’importanza della pensionecomplementare nell’attualeassetto normativo delsistema previdenziale.Il Vice Presidente vicariodell’Enpam, Alberto Oliveti,ha con grande efficaciaribadito che è necessariauna adeguata conoscenzadella previdenza perpoter fare delle scelte razionalie consapevoli conintegrazioni tempestiveche, comunque, devono rifletterele reali esigenze diogni collega. Il nostro futuroin questo campo ècondizionato dall’ eserciziodell’ attività medica che stacambiando radicalmente,dall’ aumento dell’ aspettativadi vita (tre mesi ognianno), dalla fase di recessionedelle economie mondialie dalla “volatilità” legislativa.Ha infine sottolineatola grave incongruenzadel regime fiscale cui èassoggettato il patrimoniodelle Casse che non è consideratouna capitalizzazioneobbligata per poterpagare le future pensioni,ma tassato come quello diuna qualunque impresaspeculativa, con un costoper l’Enpam di molti milionidi euro all’anno.Gian Piero Malagnino, cheoltre ad essere Vice PresidenteEnpam ricopre anchel’importante carica di VicePresidente dell’ADEPP(che rappresenta tutte leCasse di previdenza privatizzate),ha illustrato i problemiattuali che interessanotutte le Casse e la battagliache l’Adepp sta conducendoper riaffermarnel’autonomia delle Casse inquesto momento politicodi grande incertezza. Lalegge di stabilità del maggio2010 risulta un frenoanche alla attività quotidianadegli Enti per le con-144 - 2011
PREVIDENZAtraddizioni che i Ministerivigilanti danno all’ interpretazionedi alcuni articoli:se quello del Lavoroha un atteggiamento costruttivo,non altrettanto sipuò dire per quello dell’Economia.Si lavora comunqueper creare un modellounico per tutte le Casse,è stato costituito unCentro Studi Adepp perelaborare i dati comuni edè stato organizzato un importanteconvegno sul presentee sul futuro della previdenzaprivata, al qualehanno partecipato eminentipersonalità e studiosi,che si è tenuto a Roma il16 marzo.Claudio Testuzza, primarioemerito, già dirigenteInpdap ed ora giornalistaper Il Sole 24 Ore, ha parlatodella situazione previdenzialedei medici dipendentipubblici. La CPS(Cassa Pensione Sanitari)che era molto florida, con14 miliardi di lire e 40.000di patrimonio immobiliare,è stata poi accorpatanell’Inpdap, che ha usatole cospicue riserve accumulateper ripianare i debitidella più ampia categoriadei dipendenti pubblici.Ha, quindi, rappresentatoche negli ultimi sedicianni sono state fatteotto “riforme” che hannointeressato le categorie assicurateall’Inpdap e che““Eolo Parodi ha sottolineatocome FondoSanitàrappresenti un pilastro per il futurodella previdenza di medici e odontoiatriancora altre modifiche sirenderanno necessarie: icambiamenti sono statisempre più penalizzanti emeno redditizi ed hannocontribuito a generare unasituazione di grande incertezzae precarietà. Si èquindi concretizzata la necessitàdi integrare la previdenzadi base con quellacomplementare; in tale otticaFondoSanità può rappresentareun importanteriferimento.Fabrizio Marino, dellaBM&C, ha spiegato che laprevidenza integrativa inItalia è nata tenendo contodelle positive realtà dei paesipiù avanzati in campoprevidenziale, ma anchesulla base delle loro esperienzenegative, per cui lanormativa italiana è sicuramentepiù avanzata e megliotutela gli iscritti essendoi Fondi integrativi sottopostia innumerevoli edincrociati controlli. Inoltreha rimarcato, con chiare edesaustive tabelle numeriche,come sia convenienteversare prima possibile edin modo continuativo persfruttare il meccanismo dellacapitalizzazione, oltreche i considerevoli vantaggifiscali. In certe condizioniè facile ottenere, a paritàdi versamento, in circa35 anni di contribuzione, ilraddoppio del capitale.Ha preso poi la parola LuigiDaleffe, Presidente diFondoSanità, che ha illustratole caratteristiche, lefinalità ed il ruolo dei Fondipensione nel sistema previdenzialeitaliano. Ha,quindi, presentato un dettagliatorapporto sui costiche gravano sugli iscritti incaso di adesione a polizzeassicurative, PIP, fondi pensioneaperti e chiusi.Dai dati è emersa l’assolutaconvenienza di aderire aifondi negoziali e segnatamentea FondoSanità che,in confronto ai Fondi aperti,già meno costosi di polizzeassicurative e PIP, garantisceun risparmio, ovveroun maggior guadagno,del 15/20 per cento su unorizzonte temporale di 35-40 anni che si traduce inuna maggiore capitalizzazionedi circa 50.000 euro.Si è quindi passato, dopoun breve intervento di NicolaLorito, componentedel Collegio dei Sindaci diFondoSanità, che ha illustratoil regime dei controllicui sono sottoposti i fondipensione, ad una fase piùsquisitamente tecnica delseminario con le relazionidel gestore amministrativo,della banca depositaria, dellaconsulenza e delle gestionifinanziarie di Fondo-Sanità.Dania Pussini di Previnetha illustrato i numerosi edelicati compiti del gestoreamministrativo; Luisa Maniscalcoe Gabriele Baronchellihanno presentatoBNP Paribas ed hanno spiegatole attività che la bancadepositaria pone in esserein stretto collegamento conPrevinet, i gestori finanziarie la società di controllo digestione.E’, quindi, intervenuto FabrizioMarino della BM&Cche ha illustrato le funzionidi audit interno che la societàsvolge per FondoSanitànonché le azioni di controlloquotidiano che la stessapone in essere sull’operatodi tutte le componentioperative del Fondo.Carlo Chiarella, collaboratoredel Prof. Stefano Gatti,consulente finanziario diFondo Sanità, ha con grandeefficacia analizzato glistrumenti finanziari utilizzabilisecondo il D.lgs. n.703. Si è soffermato quindisull’utilità della gestionemulti comparto, ha spiegatoil concetto di benchmarked infine ha illustrato lastrategia di politica “attiva”scelta dal Fondo.Hanno poi avuto spazio anchei gestori finanziari che,nelle persone di Carlo Cavazzoniper Ina-Generali,di Sebastiano Costa perSchroders, di Federico Garofaloper Pioneer e di MarcoAvonto per Eurizon hannobrevemente svolto unapresentazione delle rispettivesocietà di gestione soffermandosi,quindi, sulle politichedi investimento deisingoli comparti.Con la presentazione del sitodel Fondo, di recente reingegnerizzato, ed in particolaredell’area riservata aiDelegati si è concluso il seminarioche ha “formato”,“entusiasmato” ma anche“prostrato” i presenti per laspecificità e la quantità delletematiche affrontate. •(*) SegretarioFondoSanità4 - 201115
ELABORAZIONE DATISistema informatico Enpam,perché si può e si deve cambiareFornire di software adeguati gli iscritti affinché possano in modoautonomo verificare la propria posizione previdenziale attualee compiere simulazioni di rendimenti pensionistici.L'istituzione di un servizio centrale presso la nostra Fondazionealla quale affidare il coordinamento dei servizidi Eliano Mariotti (*)Sono ormai alcuni anniche frequento gliuffici dell’Enpam inqualità di consigliere diamministrazione, e comese non fosse già abbastanzacomplessa questaattività, spesso sono statoincaricato da colleghi dellamia provincia e dellemia regione di “far fare iconti” per l’eventuale trattamentopensionistico o diandare a sentire pressol’apposito ufficio sullo statodi una particolare pratica.Come presidente diOrdine ho una naturalepredisposizione ad attivitàdi “service” e questaaggiunta non mi ha maipesato, ma mi sono resoconto del crescente malumoredegli iscritti ai nostriFondi causato dallelunghe attese per averedelle risposte alle loro esigenze.Certo sono benconscio che spesso l’allungamentodei tempi nonè imputabile all’Ente inquanto si devono raccoglieredati spesso mancantio depositati pressoaltre Casse, ma considerandoche viviamo in unera di informatizzazionemassiva, con sistemi chepossono elaborare ipotesie previsioni in tempo realee vedendo anche quantohanno realizzato colossiprevidenziali ben piùcomplessi (vedi INPS)non ritengo che il sistemaattuale si possa riteneresoddisfacente. Ma questasarebbe comunque unanecessità minore se nonesistesse una priorità ancoramaggiore: come pensosappiate, Alberto Olivetice lo ripete da parecchiotempo, l’obbligo diavere una riserva di liquiditàper 30 anni, la maggioreaspettativa di vita, ilrischio del calo dei rendimenti,costringeranno gliamministratori a una attenzioneparticolare, collocandola previdenza alcentro delle attività dell’Ente,e quindi ricollocandolaanche quale fulcrodel sistema informatico.Forse un esempio dicosa sto parlando ci puòaiutare; per quanto riguardagli iscritti (almenoquelli che sanno gestireun computer o ne hannola disponibilità) questi dovrannoessere forniti disoftware (programmi)adeguati a fornire in modoautonomo la posizioneprevidenziale attuale edessere in grado di compieresimulazioni di rendimentipensionistici allargandola piattaformainformatica anche a smartphonee tablet (abituandocosì le nuove generazionidi medici ad unaquasi autonomia). Per coloroche invece hanno incorso richieste più complessesi dovrà prevedereil tracciamento telematicodella pratica stessa, in164 - 2011
ELABORAZIONE DATINon dobbiamo mai dimenticareche la comunicazioneè il biglietto da visita dell’Ente“modo da conoscere anchein questo caso in temporeale lo stato di avanzamentodella pratica, l’ufficiopresso cui sia giacentee l’eventuale motivoche ne ritarda la definizione.Già questi provvedimentilibererebberorisorse umane ai call centere consentirebbero unminor carico di lavorocon più soddisfazione degliutenti; non dobbiamomai dimenticare che la comunicazioneè il bigliettoda visita dell’ente.Per quanto concerne la<strong>Previdenza</strong> immaginateche la Direzione e il Cdadell’Ente possano accederead un cruscotto con unaserie di pannelli nei qualisi possa esaminare, semprein tempo reale, la situazionedegli iscritti ai vari Fondidi gestione, la situazionedei versamenti dei contributi,sia delle Asl che volontari,i valori di rendimentodegli investimentimobiliari e immobiliari, leprevisioni di quiescenza, eche in tutti questi pannellifosse possibile avere delleproiezioni ipotetiche, maveritiere, al verificarsi dieventi imprevisti, ad esempiogobbe di uscite, cali direndimenti, ritardi di versamentidalle regioni, etc.Mi pare evidente che un sistemasimile, e guardateche non parlo di fantascienzaperché ne ho giàvisto un prototipo all’UfficioSviluppo, metterebbegli amministratori in gradodi prendere decisioni sudati reali e ricorrere il menopossibile all’aiuto diesperti esterni all’Ente (leggirisparmio di consulenze)darebbe la possibilitàdi risposte amministrativein tempi brevi. Personalmenteritengo che l’Enteabbia al suo interno risorseumane e capacità adeguateper affrontare uncambiamento, ma forse èpiù giusto parlare di unadeguamento ad esigenzesentite e richieste da piùparti. La possibile istituzionedi un servizio centraleche si potrebbe definiredi intelligence al qualeaffidare la centralità delcoordinamento dei serviziattuali sembrerebbe al momentol’ipotesi più percorribile.Tra l’altro la possibilità dicreare un gruppo di lavoroesperto nel coordinamentoe nella realizzazionedi progetti dedicati allaprevidenza potrebbe costituireuna conoscenza privilegiata(know how) daesportare ad altre Cassecon ritorno economico e diimmagine per l’Ente. •(*) Consiglieredi amministrazioneEnpam, presidentedell’Ordine dei medicie degli odontoiatridi Livorno4 - 201117
PREVIDENZA18di Vittorio Pulci (*)Anagrafe generaledelle posizioni attiveGrazie alla collaborazionedi tutti gli Entiprevidenziali italianiè in corso di costituzionel’Anagrafe generaledelle posizioni assicurativedegli iscritti alle formedi previdenza obbligatoria,denominata CasellarioCentrale delle PosizioniPrevidenziali Attive (Leggen° 243/2004).Tale Anagrafe consiste inun unico archivio informaticoche, per ciascun lavoratore,raccoglie i datirelativi alla contribuzioneobbligatoria e facoltativacorrisposta. Tale ambiziosoprogetto garantirà, pertanto,l’integrazione di tuttele informazioni sulle forzelavoro in Italia, attualmentedisperse in numerosiarchivi, gestiti da Entie Amministrazioni diverse.Il coordinamento di taleCasellario è stato attribuitoal Nucleo di Valutazionedella Spesa Previdenziale(NVSP), costituitopresso il Ministero del Lavoroe della <strong>Previdenza</strong>Sociale.Con il costante monito-“Archivio informatico che per ciascunlavoratore raccoglie i dati relativialla contribuzione obbligatoriae facoltativa corrisposta“4 - 2011raggio dei dati relativi alleposizioni contributive inessere, una volta a regime,il Casellario Centrale consentiràdi analizzare, a livellonazionale, l’andamentodei livelli occupazionalinei diversi ambitilavorativi (lavoro dipendente,collaborazioni, lavoroautonomo, attivitàprofessionali, etc.) e di verificareil corretto operatodei datori di lavoro, al finedi combattere l’evasionecontributiva.Ulteriore e fondamentaleobiettivo del Casellariocentrale è quello di garantirea tutti i soggetti in attivitàl’accesso ad unestratto conto contributivointegrato, cioè riepilogativodi tutti i contributi obbligatorifacenti capo alsingolo lavoratore, anchein caso di iscrizione dellostesso presso diversi Entiprevidenziali.Al fine di concretizzare taleprogetto, l’ENPAM –unitamente agli altri Entigestori di forme di previdenzaobbligatoria e conformementealle vigenti disposizioninormative – haprovveduto a trasmettereal Casellario centrale i datianagrafici e contributividi tutti i propri iscritti. Inparticolare:– sono stati inviati i dati relativia tutti i soggetti chehanno almeno un contributonella loro vita assicurativa,indipendentementedal periodo di riferimento;– non sono stati inviati i datiriferiti a soggetti deceduti,cancellati per i qualisi è proceduto alla restituzionedei contributio al loro trasferimento adaltro Ente, nonché i soggettipensionati;– per i pensionati la trasmissioneha riguardatosolo i versamenti contributivirelativi a periodisuccessivi al pensionamento.Contestualmente, la sinergiafra tutti gli Enti e leCasse di previdenza italianiha permesso di completareil lavoro di analisi e dielaborazione del modellodi Estratto Conto Integrato(ECI): un unico documentonel quale sarannoesposti, in ordine cronologico,i versamenti e i periodicontributivi maturatipresso i diversi Fondi ogestioni di previdenza obbligatoriacon i quali ilcontribuente è stato assicurato.Il modello di Estratto ContoIntegrato è stato predispostotenendo conto deidiversi tipi di estratto contogià in uso presso gli Entie le Casse previdenzialied è composto di due sezioni:– un primo quadro (QuadroA), contenente glielementi utili alla valutazionedell’anzianità contributivacomplessivamentematurata presso idiversi Fondi d’iscrizione,nonché i periodi dicontribuzione figurativariconosciuta;– un secondo quadro (QuadroB), in cui vengono riportatigli elementi prettamentecontabili, qualila contribuzione dovutae gli importi effettivamenteversati.In futuro sarà possibile visualizzaretale estratto contodirettamente on-line: laconsultazione avverrà invia telematica attraverso ilportale di Internet dellaFondazione, previa autenticazionepresso l’Area riservata.Durante una prima fasesperimentale, sulla basedelle indicazioni fornitedal Nucleo di Valutazionedella Spesa Previdenziale,l’accesso a tale servizio saràdisponibile solo per uncampione limitato di soggetti(circa 2.500 iscrittiall’ENPAM), scelti tra i titolaridi contribuzionepresso diversi Enti di previdenza.Agli iscritti prescelti saràtrasmessa una specificanota informativa volta adillustrare le finalità dell’operazionee a spiegarele modalità di accesso econsultazione del documento.Terminata la fase speri-
ASSISTENZAmentale, tutti gli iscritti registratial portale dellaFondazione potranno consultareon-line il proprioEstratto Conto Integrato,visualizzando oltre ai datirelativi ai Fondi gestitidall’ENPAM anche quelliriferiti a eventuali posizionicontributive presentipresso altri Enti di previdenza(INPS, INPDAP,etc.): per la prima volta leinformazioni contributiveriguardanti i periodi diiscrizione presso tutti gliEnti previdenziali sarannoconsultabili mediante lavisualizzazione di un unicodocumento. CiascunEnte previdenziale continueràad essere responsabilesolo dei propri daticontributivi. Pertanto, leeventuali richieste di chiarimentoin merito alle informazioniesposte nell’ECI,seguiteranno ad esseregestite esclusivamentedall’Ente previdenzialetitolare della relativa posizionecontributiva.È evidente che la realizzazionedi questa iniziativa,frutto dell’impegno congiuntodi tutti gli Enti diprevidenza italiani, oltre apermettere una più rapidaconsultazione delle informazionicontributive inerentipiù gestioni, garantiràla massima trasparenzain materia previdenziale,consentendo agli iscritti diassumere scelte più consapevolivolte a programmareper tempo il propriofuturo previdenziale. •(*) DirigenteServizio contributie attività ispettivaTerremoto in Abruzzo,interpello della FondazioneLe somme corrisposte alle vittime del sisma a titolo di risarcimentodei danni subiti non costituiscono reddito imponibile.La nota dello scorso febbraio della Direzione centrale normativadell’Agenzia delle entrate che ha accolto l’iniziativa dell’Entedi Stefano Margheritellie Nicolò Conte (*)La Fondazione Enpam,esercitando le propriefunzioni assistenziali infavore di iscritti e loro familiario superstiti, ha lafacoltà di erogare, tra glialtri, dei “contributi assistenzialistraordinari a favoredi residenti in comuniinteressati da calamitànaturali riconosciute conDecreti del Presidente delConsiglio dei Ministri, iquali abbiano riportatodanni a beni mobili ed immobiliin conseguenza dellecalamità medesime”(art. 6 del “Regolamentodelle Prestazioni Assistenzialidel Fondo di <strong>Previdenza</strong>Generale”).A seguito dei tragici eventiche hanno colpitol’Abruzzo, la Fondazioneha concretamente erogato(e continua tuttora ad erogare)le prestazioni assistenzialipreviste dal citatoarticolo 6.Al termine di un lavoro diapprofondimento in ordineal corretto trattamentofiscale da riservare ai contributiin oggetto, lavoroche è culminato con la presentazioneed il successivoaccoglimento di specificaistanza di Interpello ai sensidell’art 11, L. 27 luglio2000, n. 212 e D.M. 26aprile 2001 n. 209, la Fondazioneè giunta alla conclusioneche tali contributinon costituiscano redditoimponibile.Con l’istanza di interpellocitata la Cassa, impegnatanella tutela degli interessidei propri iscritti ed in particolarmodo dei medicie/o superstiti vittime delterremoto, ha richiesto all’Agenziadelle Entrate dipronunciarsi espressamentein merito alla non imponibilità(e conseguentenon assoggettamento a ritenuta)dei contributi erogatiai sensi dell’art. 6 del“Regolamento delle prestazioniassistenziali del“Le somme corrisposte a fronte di danninon potevano considerarsi fontedi reddito ma rivestivano naturameramente risarcitoria“Fondo di <strong>Previdenza</strong> Generale”.Ad avviso dell’Ente, inquesta specifica ipotesi lesomme corrisposte a frontedi danni a beni patrimonialie nei limiti dei dannistessi, non potevanoconsiderarsi una fonte direddito per i percipienti marivestivano una natura meramenterisarcitoria deidanni subiti, potendosi lemedesime somme configurarequali indennità erogatecon lo scopo primario diricostituire il patrimonio diun soggetto leso ovvero dirisarcirlo della perdita delpatrimonio con conseguenteesclusione da imposizioneai sensi dell’articolo6, comma 2, delTUIR, laddove si prevedeche solamente “...i proventiconseguiti in sostituzionedi redditi …e le indennitàconseguite, anchein forma assicurativa, a titolodi risarcimento di danniconsistenti nella perditadi redditi, costituisconoredditi della stessa categoriadi quelli sostituiti o perduti”;ciò non si verificavaper i contributi in oggetto,erogati non per remunera-(segue a pag. 20)4 - 201119
ASSISTENZA20(segue da pag. 19)re il medico per il mancato/minorreddito professionaleper effetto del terremotoche ne aveva ostacolatol’esercizio dell’attivitàlavorativa, bensì perrestituire al medico il suoimmobile ed i mobili in essocontenuti nello stato incui si trovavano prima deidanni provocati dal terremotostesso.Tale interpretazione eraconfortata da alcune decisionidella Corte Supremadi Cassazione (cfr. Cass. n.1905/2007, n. 3632/2006,n. 2119 e 18369/2005) secondola quale “costituisceprincipio generale in materiaquello secondo cui lesomme aventi natura risarcitoriadi danni emergentisono, ai sensi dell’art.6, comma 2, del citatoD.P.R. n. 917 del 1986,estranee al concetto di reddito”… “le somme percepitedal contribuente a titolorisarcitorio costituisconoreddito imponibilesolo nei limiti in cui abbianola funzione di reintegrareun danno concretatosinella mancata percezionedi redditi. L’applicazionein concreto delladisposizione di legge citatacomporta, quindi, che laquestione relativa alla imponibilitàdelle somme riscossedal lavoratore a titolorisarcitorio non possamai prescindere dall’accertamentoin ordinealla natura del pregiudizioche l’importo ricevuto hala funzione di indennizzare,dovendo in particolareil giudicante verificare sela dazione di tali sommetrovi o meno la sua causanella funzione di ripararela perdita di un reddito,potendo soltanto in caso dirisposta positiva - e sempreche non si tratti di danni dainvalidità permanente o damorte - affermarsi la tassazionedella relativa indennità”(cfr. Cass. n. 10972 del13/5/2009).“Il professionista potrà dedurre i costiper la ristrutturazione dell’immobilenella misura in cui la spesarisulti effettivamente “sostenuta”“4 - 2011Con nota del 23 febbraio2011, prot. 954-14452/2011, la Direzione CentraleNormativa dell’Agenzia delleEntrate ha sostanzialmenteaccolto l’interpello propostodalla Fondazione affermandoche: “Il pareredell’interpellante è condivisibile…le prestazionierogate dall’Ente Previdenzialeistante, per farfronte ai danni causati dalsisma all’abitazione o allostudio professionale degliiscritti, devono essere assoggettatea tassazione seinquadrabili in una categoriadi reddito. Attesa lanatura assistenziale deicontributi per la ricostruzionepost sisma, dettacondizione deve ritenersiesclusa in relazione aicontributi concessi ai professionistisia per la ricostruzionedell’abitazionesia per la ricostruzione dell’immobilestrumentale”.L’Agenzia ha precisato che“i contributi erogati (dall’Ente)per far fronte aidanni subiti dall’immobiledestinato ad uso professionalecomportano che ilprofessionista potrà dedurre– nella misura e secondole modalità previstedall’art. 54 del TUIR – icosti per la ristrutturazionedell’immobile strumentalinella misura in cui laspesa risulti effettivamente“sostenuta”, vale a direal netto dei contributipercepiti” (dalla Fondazione).L’esito dell’interpello comporteràeffetti positivi peri percipienti: le somme, inquanto non costituenti reddito,saranno integralmentecorrisposte all’avente dirittoe la Fondazione noneffettuerà alcuna ritenutafiscale. Coloro che hannopercepito tale tipologia disussidio nel corso del 2009avranno la possibilità, entroil 30/9/2011, di rettificarea proprio favore la dichiarazionedei redditi2009, laddove eventualmentegià presentata conl’inclusione degli anzidetticontributi. A coloro chehanno percepito tali sussididal gennaio 2010 al febbraio2011 verranno restituitele ritenute operate.A tutti gli interessati verràpersonalmente inviatauna comunicazione daparte dell’Ente. •(*) Dirigenti del ServizioAssistenza e del ServizioTributario della Fondazione
PROGETTO GIOVANIMedici, futuro in rosasi spera anche al verticea cura diGian Piero Ventura MazzucaProsegue la nostra rubricasulle nuove generazionidi medici eodontoiatri che, per la primavolta nella storia dell’Enpam,si affaccia anchenel mondo universitario.Ecco allora che, salutandola neo laureata Elisa Matarazzoche lascia l’incarico,ci preme subito fare un augurioa Marco Bonsano,neo eletto presidente delSegretariato italiano studentidi medicina (SISM),un’organizzazione presentein 36 Facoltà e distribuitasu tutto il territorio nazionaleche si occupa delletematiche sociali di interessemedico, dei processidi formazione di base dellostudente in medicina, degliordinamenti che regolanoquesti processi e dell'aggiornamentocontinuodello studente.Fa invece parte del nostrogruppo di Progetto GiovaniLaura Petri, che proponeuna breve relazione sulrapporto tra il futuro medicoe la presenza femminile:“Il futuro della professionemedica sarà semprepiù rosa. Sono 148.000oggi le donne medico in Italia,rappresentano il 37%degli iscritti agli Albi e il64% dei medici sotto i 35anni.Tante dunque le donne medicoe odontoiatre, che sidividono tra le varie specializzazioni.La Fnomceosi è riunita i primi di aprilea Firenze - presso l’AulaMagna dell’Università -nel Convegno “Leadershipin Sanità: interpretazioneal femminile, innovazioni,opportunità” proprio perdiscutere di questo cambiamentoin atto della Sanitàpubblica e offrire unmodello femminile di interpretazioneed organizzazionedelle funzioni dellaSanità.Nonostante questi numeri,si deve però sottolineareche nelle posizioni apicalila presenza femminile èesigua. Scarsa è l’attenzioneall’accesso di dirigentimedici donne all’internodel Sistema sanitario.Qualche numero: solo il13% della dirigenza medicadi strutture complesse èdonna; sale al 29% la percentualese ci si riferisce astrutture semplici; bassissimo,solo l’11%, la percentualefemminile di professoriordinari. E su 106Ordini dei medici solo 2hanno come presidenteuna donna: quelli delleprovincie di Gorizia e diFermo.Un rapporto del 2009 dellaCommissione europeasulla parità di genere nellascienza dice che le donnerappresentano il 33 percentodei ricercatori italiani,ma solo il 20 per centoraggiunge le posizioni dileadership. Centoquindicimilamedici, oggi compresinella fascia di età tra i 51e i 59 anni, il 38% dellapopolazione medica attiva,il 52% dei dottori arruolatinel servizio sanitario nazionale,entro il 2025. Sarannoprobabilmente ledonne che dovranno ricoprirei posti lasciati vuoti.Le donne hanno indubbiecapacità organizzative, gestisconoreti di relazioni,sanno comunicare, sono dasempre pilastro per la guidadella famiglia”.La Petri conclude: “Comeha sostenuto il presidentedella Fnomceo, AmedeoBianco, la progressiva femminilizzazionedella professionemedica dovrà trovareriscontro in una necessariarivisitazione deimodelli organizzativi delleattività sanitarie. Questoper rendere le specificheesigenze del ruolo socialedelle donne più coerenti allespecifiche esigenze dellaprofessione”.Se il futuro sarà quindi piùrosa, nel presente ricordiamoche attendiamosempre notizie e contributialla nostra e-mail:progettogiovani@enpam.it4 - 201121
L’INTERVISTA/1di Carlo CiocciValter Santilli è Professore Ordinarioin Medicina fisica e riabilitazionee Direttore della Scuoladi specializzazione pressol’Università di Roma “Sapienza”.Per la stessa Università è presidentedel Corso di laurea specialisticaper le professioni sanitariedella RiabilitazioneFisiatria, valore aggiuntonel percorso terapeuticoRiabilitazione: in questocampo sono statifatti passi decisamentein avanti. Che cosa significaoggi occuparsi diriabilitazione?Riabilitazione è un terminegenerico e va riempito dicontenuti. Prima di tuttodobbiamo ricordare che lanostra disciplina, la fisiatria,non è una disciplina d’organo,non siamo medici checurano solo cuore o fegato.Ma il fisiatra è uno specialistache cura la personanella sua totalità, quindi, oltregli aspetti sanitari, deveapprofondire le problematiche,sanitarie e sociali, cheinteragiscono su di una personaportatrice di disabilità.Ci occupiamo della disabilitàche è vista comeuna “riduzione” o la “mancanza”di una funzione. IlFisiatra è chiamato a rieducareil paziente, per reinserirlonelle attività, familiario lavorative, che devonoessere svolte, pur essendoportatore di un deficitmotorio, cognitivo o sensoriale.Occuparsi di una persona“nella sua totalità”: chiariamoulteriormente questoconcetto?Un paziente, ad esempio,con una paralisi dovuta adun ictus, viene colpito dallapatologia non solo dalpunto di vista strettamentemotorio, ma anche in altriambiti: nella vita di relazione,nella difficoltà neitrasferimenti, nelle problematichelegate alla vita affettiva,nel non poter guidareun’automobile. Dunqueè di nostro interessenon solo il problema biologico,clinico e sanitario dellaparalisi, ma anche tuttele aree che interagisconocon la vita del paziente.Così, nel rieducare alla deambulazioneun emiplegicomi dovrò sicuramentepreoccupare del recuperodel cammino, quindi conl’esercizio terapeutico, madovrò anche prescrivere deifarmaci, ove servissero, permigliorare il tono muscolaredell’arto paralizzato. Perultimo mi dovrò anche preoccuparedel fatto che il pazienteabita al quinto pianodi uno stabile senza ascensore.In questo caso il fisiatradovrà prescrivere degliausili come il montascala,ma anche consigliare il pazienteper le procedure utiliad attivare un ascensoreex novo. Quindi, in pocheparole, un’attività a 360gradi.Per quanto riguarda l’ambitolavorativo?Molti nostri pazienti sonogiovani che si imbattono inuna grave disabilità: devonoe possono essere reinseritinell’ambito di una normalevita sociale, anche perquanto riguarda il lavoro.Personalmente sono statoprimario di Unità spinale espesso ho incontrato pazientigiovani che sono incappatiin gravi incidentistradali. Ebbene posso assicurareche ci sono mielolesiche rientrano sul postodi lavoro, paraplegici checontinuano le attività chesvolgevano prima e altri acui bisogna dare delle speranzemodificandogli l’ambientecircostante per renderlocompatibile con lesopravvenute esigenze.Altro campo di interesseper la riabilitazione è quellodei post-comatosi, coloroche rimangono in comaper lunghi periodi e poipresentano capacità di risveglioper cui necessitanodella riabilitazione per esserereinseriti nei limiti delpossibile, nella società e avolte nelle attività lavorative.Per rispondere in generalealla domanda basterebbe ricordareSir Ludwig Guttmann,uno tra i primi riabilitatori,il quale in Inghilterradopo la seconda guerramondiale aprì i primi repartidi Unità spinale permielolesi. Ebbene questogrande personaggio disseche per l’individuo e per lasocietà è meglio reinserirein ambito lavorativo un pazientecon questo genere diproblemi che dargli unapensione di invalidità a vita,rendendolo in tal modopassivo per se stesso e perla società.Tra i vostri pazienti ci sonoanche bambini e giovanissimi?Sicuramente si, ci occupiamodai neonati con cere-224 - 2011
L’INTERVISTA/1bro-lesioni, ma anche di ragazzicon problemi menogravi come quelli affetti dascoliosi o cifosi. L’età evolutivaè di nostro grande interessesia per le gravi disabilitàche per le lievi. Bisognapuntare sui giovani esu programmi riabilitativianche di lunga gittata, perun efficace politica sanitariadi largo respiro.Un campo specifico di interventoè quello legato allareumatologia.Esiste un settore della riabilitazioneche si chiama“Economia articolare” chestudia proprio le strategieper risparmiare le articolazioniin fase di riabilitazione.Si tratta di un campodi grande interesse perchéaiuta il paziente a superarele gravi disabilitàreumatiche come quellepresenti nell’artrite reumatoide.Ci occupiamoinoltre di rachialgie. Non èun caso che alla “Sapienza”ho attivato un Masterinsieme al Prof. G. Brugnoni,di “Medicina manuale,metodiche posturalie tecniche infiltrative inRiabilitazione”, prevalentementefinalizzato al trattamentodel “mal di schiena”,anche con l’uso dellemanipolazioni vertebrali.Fisiatria come disciplinatrasversale?La Fisiatria, come vediamo,è una disciplina trasversaleed entra in contattoanche con altri ambitipatologici: recentementesi da molto spazio al fisiatranell’ambito dell’oncologiao per malati affettida gravi patologie car-“La Fisiatria è una disciplinatrasversale ed entra in contattoanche con altri ambiti patologici“diovascolari e pneumologiche.Ecco, allora, confermata,come dicevo, latrasversalità della Fisiatriache copre numerosi ambitidella Medicina come valoreaggiunto nel percorsoterapeutico.La vostra opera viene svoltain collaborazione con altrispecialisti?Le figure con le quali lavoriamosono il fisioterapista,il terapista occupazionale,il logopedista, il tecnico ortopedicoche confezionaprotesi e fornisce ausili, ilneuropsicologo che si occupadei disturbi cognitiviin seguito a patologia o lesionetraumatica al sistemanervoso centrale, il neuropsicomotricista dell’etàevolutiva. Il fisiatra insiemea questi colleghi, equando necessita insiemeallo specialista d’organo,confeziona il progetto riabilitativo.Lei, professor Santilli, ètra i medici che forse piùdi ogni altro si dedica allacomunicazione sanitaria.Sono infatti numerose lesue apparizioni in video.A cosa si deve questa attività?Solo con la Rai, dal ’95 adoggi, sono stato chiamatoper contributi scientifici piùdi trecento volte. “Unomattina”, “Geo & Geo”,“Elisir”, “Cominciamo bene”sono solo alcune trasmissioniche mi hannoospitato. Se un professionista,un medico, vienespesso chiamato in trasmissioneper parlare di determinatiargomenti è perchégli argomenti interessanouna ampia fetta dellapopolazione che normalmentesegue la televisione.In questo senso la Rai si èsempre dimostrata moltosensibile ai nostri temi; sepoi questi argomenti vengonocomunicati in modoefficace accade allora che ilmessaggio viene reso attraenteper gli ascoltatori. Nonè cosa da poco: a volte capitache alcuni medici vannodavanti alla telecameraparlando come se si trovasseroin un’assise congressuale,di fronte ai colleghi,invece il segreto è essereportatori di un messaggioche interessi una vastaplatea e che sia espostoin modo accessibile a tutti.Altro elemento da sottolineareè che possiamo modificareil linguaggio dellapopolazione che ci ascoltafacendo una buona comunicazione:valga l’esempiodel fatto che la parola “fisiatra”era un termine perlo più sconosciuto alla maggioranzadegli italiani nonpiù di venti anni fa. La Fisiatria,poi, era appannaggio,da un punto di vistacontenutistico, di pochieletti e piccoli ambiti sanitari,sia perché la disciplinanon si era diffusa a sufficienza,sia perché il fisiatraveniva spesso confusocon il fisioterapista. Probabilmentel’aver fatto oltretrecento trasmissioni in Rai,ripetendo chi è il fisiatra,diffondendo quali siano isuoi compiti, è servito peruna migliore comprensionedella fisiatria da partedella popolazione. •4 - 201123
L’INTERVISTA/2di Claudia FurlanettoRoberto de Franchis è dal 2004 professore ordinariodi Gastroenterologia presso la Facoltà di Medicinae Chirurgia dell’Università di Milano. Ha direttoper oltre 20 anni il servizio di Gastroenterologiaed Endoscopia digestiva del dipartimento di Scienzemediche dell’Università di Milano, presso l’OspedaleMaggiore Policlinico di Milano. Dal 2006 al 2010è stato direttore dell’Unità Operativa Complessadi Gastroenterologia 3 dell’IRCCS FondazioneCa’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.Dal 1 Novembre 2010 è direttore dell’Unità Operativadi Gastroenterologia dell’Ospedale Luigi SaccoAnemia e tubo digerente:emorragie del tratto intermedioLa sede del sanguinamento, localizzata nell’intestino tenue, siesplora con metodiche diagnostiche di secondo livello comel’enteroscopia con videocapsula e l’enteroscopia a doppio palloneall’endoscopiale conoscenzecir-“Grazieca le cause di emorragia digestivasono progrediteenor memente permettendol’iden tificazione chiara dell’originedel sanguinamento,sia che la lesione si trovinel tratto superiore sia chesi trovi nel tratto inferioredel tubo digerente. In tuttiquesti casi la diagnosi puòessere formulata con metodicheendoscopiche standard.Tuttavia, resta un 5per cento di emorragie digestivein cui gastroscopiae colonscopia risultano negative.Si tratta delle emorragiedel tratto intermedio,cioè quello compreso tra ilduodeno e l’ileo distale, primachiamate emorragie diorigine oscura” – spiega ilprofessor Roberto de Franchis,direttore dell’U.O. diGastroenterologia dell’OspedaleLuigi Sacco diMilano.Come si procede in questocaso?Quando l’emorragia si manifestacon anemia sideropenicasenza causa evidentesi procede prima con iltest del sangue occulto fecalee, se positivo, con la colonscopia.Se la gastroscopiae la colonscopia risultanonegative, si apre la stradaall’utilizzo di metodichedi secondo livello come l’enteroscopiacon videocapsulae successivamente l’enteroscopiaa doppio pallone.L’enteroscopia con videocapsulaserve non solo adidentificare la lesione ma anchela sua sede, elementofondamentale nell’impiegodell’enteroscopia a doppiopallone perché la localizzazionepermette di stabilirese l’esame deve essere praticatoper via rettale o pervia orale, visto che questotipo di metodica, pur consentendol’esplorazione dilunghi tratti, non semprepermette l’esplorazione ditutto l’intestino tenue in unasola seduta.Esistono controindicazioninell’impiego della videocapsula?Difficoltà nella deglutizionecausata da problemi di ordineneurologico; la gravidanza,in quanto non è possibi-Nel 5 per cento di emorragiedigestive la gastroscopiae la colonscopia risultano negativele stabilire se la radiofrequenzautilizzata per riceverel’immagine è pericolosaper il feto e in caso di sospettao accertata stenosi intestinale,poiché la capsulapotrebbe rimanere bloccata.In quest’ultimo caso stiamocomunque parlando di unacontroindicazione relativa:oggi grazie alle patency, capsulecomposte da materialesolubile, è possibile controllarela pervietà dei tratti intestinalie permettere successivamentela somministrazionedella videocapsulain tutta sicurezza.Ci sono stati casi di occlusioneintestinale?Sono rari. Il più delle voltela ritenzione della videocapsulaè del tutto asintomatica.In letteratura sono riportatisolo un paio di casi di occlusioneacuta che è stato necessariorisolvere con interventochirurgico. Oggi, comunque,la ritenzione dellacapsula può essere risoltacon l’impiego dell’enteroscopioa doppio pallone.Qual è la resa diagnosticadella videocapsula?Nel sanguinamento oscurola resa diagnostica è abbastanzaelevata, tra il 50 edil 70 per cento. Quindi unmiglioramento notevole rispettoalla metodiche alternativecome la scintigrafia,l’angiografia ed il clismadell’intestino tenue, lacui resa si aggirava intornoal 20 per cento.Come funziona l’enteroscopioa doppio pallone?L’apparecchio è costituitoda un endoscopio flessibileche si muove all’interno diun overtube, un tubo coassialepiù corto. Entrambi244 - 2011
L’INTERVISTA/2presentano all’estremità deidispositivi insufflabili chevengono utilizzati per l’ancoraggiodello strumento inun determinato punto dell’intestino.Si utilizza perevitare le volute delle ansee consentire l’esplorazionecompleta del piccolo intestino.È una tecnica invasivae richiede molto tempo:l’esame può infatti durarefino a due ore.Con questo apparecchio èpossibile eseguire prelievibioptici, emostasi di lesionisanguinanti, polipectomie,dilatazioni pneumatiche distenosi e recupero di corpiestranei.A quanto ammontano i costidell’utilizzo della capsula?Sono state effettuate delleanalisi di costo/efficacia basateperò su modelli di previsione.Per quanto riguardale anemie di origineoscura bisogna però considerareche prima che si rendessedisponibile l’enteroscopiacon videocapsula, acausa dell’impossibilità diformulare la diagnosi, i pazientisostenevano dei per-corsi molto travagliati cheprevedevano trasfusioni ripetuteed anche il ricovero.Quindi in assenza di studiformali eseguiti sulla base didati reali e prendendo inconsiderazione le spese di ricovero,analisi, trasfusioniche prima si sostenevano siè giunti oggi alla conclusioneche la videocapsula è conveniente.Oltretutto in alcuneRegioni la capsula è statatariffata e questo ne facilital’utilizzo. Ovviamente ènecessario effettuare un controllo,come avviene qui inLombardia, per evitare chevenga impiegata in manierainappropriata.Ci sono novità nell’impiegodella videocapsula?La videocapsula per il colon,più grande di quella per l’intestinotenue e per l’esofago,presenta due videocamere,una per ogni estremità, chesono in grado di variare lavelocità di cattura delle immagini:si passa da un minimodi quattro ad un massimodi trentacinque immaginial secondo, permettendocosì una migliore osservazionedelle pareti interne delcolon. Questo tipo di videocapsulaè ancora in fase sperimentale:l’obiettivo è quellodi renderla alternativa allacolonscopia nello screeningdel cancro del colon. Ilproblema da superare è oggirappresentato dalla necessitàdi preparare l’intestinoin maniera analoga allacolonscopia, anzi aggiungendouna quantità maggioredi soluzione di lavaggioper velocizzare la progressionedella capsula attraversoil tratto gastrointestinalee garantire una perfetta puliziadel colon. Il problemadella maggiore complessitàdella preparazione non è ancorastato risolto e non èquindi ancora possibile unimpiego generalizzato.Tornando alla diagnosi dellalesione, tecniche comequella della enteroscopiapush non sono più impiegate?Si utilizza quando la lesioneè relativamente alta, cioèquando si presume di nondovere analizzare un trattotroppo esteso di intestino tenue.Con questo tipo di tecnicainfatti non si riesce adesplorare più di un metro didigiuno. Inoltre è mal tolleratadai pazienti, tanto da richiederea volte l’anestesia.E quella intraoperatoria?Viene impiegata quando lealtre tecniche non sono statesufficienti per una diagnosio nel caso in cui nonsi riesca a raggiungere la lesionecon l’enteroscopio adoppio pallone. È comunqueriservata a quei casi incui il rischio connesso al persisteredel sanguinamento èsuperiore al rischio operatorio:ricordo che stiamo parlandodi pazienti spesso anzianicon patologie concomitanti.Quali prospettive ci sonocon il miglioramento dellatecnologia?In primo luogo si sta investigandola possibilità di guidarela videocapsula dall’esternoattraverso l’utilizzodi campi magnetici. Inoltre,interessante è la prospettivadi poter impiegarela videocapsula nella coliteulcerosa al posto della colonscopia.In entrambi i casisiamo però ancora in fasesperimentale. •Ulcera dell’intestino tenue(malattia di Crohn) Tumore sanguinante Angiodisplasia4 - 201125
L’INTERVISTA/3Intervista con il prof. Pier Mannuccio Mannucci,Direttore Scientifico, Istituto di Ricovero e Cura aCarattere Scientifico Fondazione Cá GrandaOspedale Maggiore Policlinico e presidentedell’Associazione Italiana Centri Emofilia (AICE).Dopo la laurea in medicina e chirurgia è diventatoProfessore Associato di Semeiotica Medica,Università di Milano nel 1983. Da allora è statoDirigente dell’Unità Operativa di MedicinaInterna e del Centro Emofilia e Trombosi,Ospedale Policlinico, Milano e poi Professore diMedicina Interna sempre all’Università di Milano,Direttore del Dipartimento Assistenziale di Medicina Interna e SpecialitàMediche, Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore, Mangiagalli e Regina Elena efino all’anno scorso Direttore Dipartimento di Medicina Interna dell’Università diMilano. Dal 2009, dopo aver ricoperto numerosi incarichi editoriali soprattuttoall’estero, è Editor in chief dello European Journal of Internal Medicine. È statoPresidente della Società Italiana di Medicina Interna fino al 2006 e dal 2008è Membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’Istituto Nazionale dei Tumori, Milanodi Andrea SermontiEmofilia,Italia all’avanguardiaGli emofilici godonooggi di trattamentimolto efficaci chepermettono a queste personedi condurre una vitanormale e di essere membriattivi e produttivi della società.L’integrazione dei pazientiemofilici è oggi piùfacile, ma restano comunqueretaggi del passato dacancellare, come ad esempiol’apparente non idoneitàdell’emofilico alle attivitàsportive agonistiche.La profilassi con il fattoredi coagulazione mancante,che è attualmente raccomandataa tutti, bambini eadulti, è in effetti la chiavedi volta che consente ai pazientiemofilici di fare ancheattività impensabili finoa 30-40 anni fa, come adesempio le attività sportiveche tra l’altro costituisconouna difesa contro la complicanzapiù frequente dellamalattia, l’artropatia, perprevenire danni muscolarie articolari.Professore, quante personecolpisce questa malattia?Le persone affette da emofiliahanno un difetto congenitodi uno dei fattori dellacoagulazione – il fattoreVIII per l’emofilia A, il fattoreIX per l’emofilia B –che causa un rallentamentodella coagulazione delsangue e quindi una tendenzaalle emorragie siaesterne, in caso di tagli, feritee traumi, sia interne.L’emofilia è una malattia rara:nel mondo il numero totaledi persone con disordinidella coagulazione è paria circa 200.000, di cui oltre80.000 in Europa. InItalia si stimano circa 4.000persone affette da questamalattia – quasi esclusivamentemaschi – a cui bisognaaggiungere i pazienti affettida altre patologie dellacoagulazione, per un totaledi oltre 8.000 persone.Come si cura l’emofilia?Attualmente la terapia sibasa essenzialmente sull’infusionedel fattore dellacoagulazione carente che,nel caso dell’emofilia, vienesomministrato come fattoreplasmatico altamentepurificato o fattore ricombinante.Questo grazie all’ingegneriagenetica, chenegli ultimi anni ci ha datoun significativo contributoattraverso lo sviluppo diquesti prodotti ad alta tecnologia.In questo modo ildifetto viene transitoriamentecorretto ed i pazientipossono essere trattati oal bisogno, in occasione diepisodi emorragici, oppure,ancora meglio, somministrandoil fattore carentead intervalli regolari, in mododa prevenire il manifestarsidelle emorragie (profilassiregolare).Quali sono i problemi ancoraaperti per il pazienteemofilico?Gli emofilici godono ditrattamenti molto efficaci,a carico del Servizio SanitarioNazionale, che permettonoa queste personedi condurre una vita normaleed essere membri attivie produttivi della societàin cui vivono, praticandoanche delle attivitàimpensabili fino a 30-40anni fa. L’unico problemareale non ancora risoltoconsiste nel fatto che, incirca 1/3 di questi pazienti,quando si infonde il fattoremancante si sviluppanodegli anticorpi che noichiamiamo ‘inibitori’ perchéinibiscono l’attività deifattori che vengono infusi.Di conseguenza, questi pazientirispondono meno allaterapia, anche se in questocampo sono stati fattinotevoli progressi perchéesistono dei trattamenti chebypassano parzialmente ildifetto del fattore. In definitiva,permane ancora unacerta differenza nella qualitàdi vita tra il 70% dei264 - 2011
ARTERIOPATIA EMOFILICAPROGETTO HEAD US PER LA DIAGNOSI PRECOCEL’artropatia emofilica è la più comune manifestazione infiammatoria dell’emofilia.È causata da sanguinamenti ricorrenti a livello dell’articolazione, che provocanorapidamente ed inevitabilmente danni irreversibili. Nell’80% dei pazienticolpisce il sistema muscolo-scheletrico ed è in grado di compromettere gravementela capacità di movimento e la possibilità di svolgere una vita attiva. Perfavorire la diagnosi precoce e la prevenzione dell’artropatia emofilica, parte ilprogetto HEAD US – acronimo di Haemophilia Early Arthropathy Detectionwith Ultrasound – patrocinato dall’Associazione Italiana Centri Emofilia (AI-CE) e dalla Federazione delle Associazioni Emofilici (FEDEMO), volto a promuoverel’uso dell’ecografia come il necessario complemento della visita di checkupeffettuata dallo specialista. Il progetto HEAD US, che è partito ufficialmentein occasione della Giornata Mondiale dell’Emofilia del 17 aprile scorso, coinvolge18 Centri Emofilia. Ad ogni centro è stato donato uno strumento ecograficodi ultima generazione, se non già disponibile, e gli specialisti hanno partecipatoa training specifici per eseguire correttamente l’ecografia. A supporto dell’ematologo,inoltre, anche un sito web dedicato, che contiene materiale educazionale,un database di immagini ecografiche e un counselling online. I dati raccolticostituiranno la base del primo studio multicentrico italiano sulla prevenzionedell’artropatia emofilica attraverso la diagnosi precoce con l’ecografia.pazienti che non ha questianticorpi inibitori ed il restante30% che invece lisviluppa.Quanto è importante laprofilassi nei pazienti emofilici?La profilassi è divenuta lamodalità di trattamento diprima scelta delle personecon emofilia, soprattutto diquelle con le forme più gravidi emofilia A e B. Consistenella somministrazionecontinua e regolare dei fattoridella coagulazione, primadell’insorgenza delleemorragie. Nel caso dibambini di età superiore a6-8 anni, essi stessi ed i lorogenitori possono essereistruiti per l’autosomministrazionedomiciliare deifattori carenti, da eseguirsi2-3 volte a settimana. Neibambini, però, la profilassipotrebbe rappresentare unproblema a causa del difficileaccesso venoso, cosache si verifica molto più raramentenegli adulti, i quali,al contrario, solitamentehanno delle vene più visibili.Il trattamento profilatticoviene ormai raccomandatoa tutti e in Italiala quasi totalità dei bambiniè in profilassi.PER AVERE INFORMAZIONI SULL’EMOFILIAIN ITALIA E ALL’ESTEROL’INTERVISTA/3Come percepisce il pazientela malattia e la propriacondizione?Diciamo che i progressi neitrattamenti e nell’assistenzastanno dando risultatipositivi. Iniziando la profilassisin dai primi mesi divita, oggi i pazienti possonoarrivare all’età adultasenza mai manifestare unepisodio emorragico e senzapresentare quindi i danniche le emorragie possonoprovocare. In questosenso si instaura un rapportocon la malattia che èdiverso rispetto ad anni fa.I pazienti, ovviamente, vorrebberoguarire perché, anchese conducono una vitanormale, la loro è pursempre una condizione di“malati” con la consapevolezzadi doversi sottoporrecostantemente e pertutta la vita ad una cura,che se non seguita potrebbecompromettere seriamenteil loro stato di salute.Inoltre, vivono moltomale il fatto di essere affettida una malattia geneticache viene percepita comeuna tara. •IstituzioniIstituto Superiore di Sanità - Centro Nazionale Malattie Rare (www.iss.it/cnmr)Ministero della Salute (www.salute.gov)Agenzia Italiana del Farmaco - AIFA (www.agenziafarmaco.it)Salute-UE (ec.europa.eu/health eu/health_problems/rare_diseases/index_it.htm)European Medicine Agency – EMA (www.ema.europa.eu)Food and Drug Administration – FDA (www.fda.gov)National Heart, Lung and Blood Institute (www.nhlbi.nih.gov)Centers for Disease Control & Prevention(www.cdc.gov/ncbddd/hemophilia/facts.html)Associazioni e siti italianiFederazione delle Associazioni Emofilici Onlus (www.fedemo.it)Fondazione Paracelso (www.fondazioneparacelso.it)Telethon Italia (www.telethon.it)Associazione Italiana Centri Emofilia (AICE) (www.aiceonline.it)Superabile (www.superabile.it)Cittadinanzattiva (www.cittadinanzattiva.it/salute-home.html)4 - 201127
MEDICINALe anche neonatali displasiche,prevenzione e trattamentodi Pasquale Berardidi una tempestivaindagine strumentale,quale quella L’utilizzoecografica, praticabile giànelle primissime settimanedi vita, periodo ottimale perun recupero naturale dell’eventualedeficit dell’ancaneonatale, mi ha permesso,sulla scorta di ripetuti controlliretrospettivi, di vagliaree comprovare che ilbuon accudire l’infante èdecisivo per la creazioneprecoce di un appoggio congruodella testa femoralenell’acetabolo con conseguentegiusto reciproco modellamento.Nello specifico dei nati nelMolise sono stati esaminati1256 dei 2281 venuti allaluce nel 2009 e 1923 dei2359 nati nel 2010: i relatividati sono stati esportatiin files dal formato jpeged avi, archiviati in abilitatohard disc, custodito pressoil Poliambulatorio diCampobasso.Per ottenere una specifica,ottimale immagine anteroposterioree verticale dell’ancacon rapida determinazionedei parametri si sonoutilizzati software dedicatidel Logiq E9, dotato disonda lineare 9L.Tutte le anche neonatali daquelle border line (2A + -2A - )a quelle francamente malate(fig.1), sono state ricondottealla normalità senza l’utilizzodi cilici, quali mutandinecorazzate, divaricatoried altro, bensì accudendosin dalla nascita i neonatiin modo che presentinoanche flesse di almeno90°, abdotte di 45° circa elievemente intraruotate.Infatti, entrando nell’aspettoprettamente tecnico dellaricerca, si precisa che:• la flessione di almeno 90°,meglio se di 100°-110° (leginocchia siano un poco piùin alto del sedere), porta latesta del femore nell’acetabolo(fig. 2);• la abduzione di 45° stabilizzala testa del femore nell’acetabolo.Nella abduzionenon si devono superarei 50°, perché la pressioneassiale della testa femoralenell’acetabolo potrebbe pregiudicarela vascolarizzazionedella cartilagine jalinaacetabolare e del collofemorale;• la lieve intra-rotazione delfemore ne garantisce la stabilitàdella testa nell’acetabolo,in quanto l’azione diperno di quest’ultima controil margine acetabolarepostero-inferiore (ischio),allontanandola da quello supero-anteriore(ileo), la posizionanel punto di appoggiomigliore.Nello specifico la testa delfemore allocata nella profonditàdell’acetabolo, controil margine acetabolarepostero-inferiore (fig. 3):• scarica il tetto acetabolarein modo tale che quest’ultimo,anche se deformatonella componente cartilagineajalina, si possa modellarecongruamente sullatesta del femore;• favorisce il giusto restringimentodella capsula articolare,in modo tale che ilrapporto tra la testa del femoree l’acetabolo si rendastabilmente congruo.Si sottolinea che, a dispettodello stato di debolezzadei muscoli para-vertebrali,non ci sono controindicazioninel portare il neonatoin braccio in posizioneverticale sin dalla nascita,se tale posizione è ottenuta:• con il corpo (tronco) dell’infantea diretto contattocon quello del genitore, sostenutoda quest’ultimo conuna mano posta sotto il sederee protetto, corazzato,con l’altro arto superiore neldorso e nella testa;• con il portato ed il portatore,che tra di loro non presentanoneanche lo spazioper infilare una mano.Quanto esposto permetteràdi prevenire anche la coxartrosigiovanile e, quindi,le possibili protesizzazionid’anca in età adulta. •284 - 2011 Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3
PARLIAMO DI...di Andrea De TommasiStato vegetativo,la sfida del recuperoIsoggetti in stato vegetativoo di minima coscienzahanno bisogno di percorsiriabilitativi e assistenzialidi qualità. All’ospedaleSan Camillo-Forlanini diRoma è stato aperto un repartodedicato a loro, il primonel suo genere in Italiarealizzato in un Dea di II livello.La nuova Unità di cureresidenziali intensive(Ucri) è una struttura all’avanguardiache conta almomento dieci posti letto,a regime saranno trenta, eospita i primi otto pazienti.“Ma la lista d’attesa è lunga- spiega il direttore sanitarioSimonetta Massafra,che ha curato l’intero sviluppodel progetto - abbiamoricevuto numerose richiestedi ricovero dal Lazioe da altre Regioni, a testimonianzache c’eraun’esigenza forte da questopunto di vista”. All’internodell’Ucri un’équipe sanitariadi prim’ordine (medici,fisioterapisti, infermieri e unlogopedista) segue il soggettonella riabilitazionepost-trauma. Molto importanteè la presenza dei parenti,che forniscono un’assistenzacontinua e sono iprimi a rendersi conto deiprogressi. Per questo, mariti,mogli e genitori dei pazientipossono restare nelreparto anche la notte, instanze adibite ad ambienteresidenziale, e vengono formatiin vista del processo didomiciliazione. Massimacura, nel centro, è stata inoltreposta per gli arredi ed idettagli, in modo da garantireelevati standard qualitativied igienici. Per la personain stato vegetativo sitratta, dunque, di un percorsoclinico–assistenzialee umano completo, con lapossibilità di effettuare lenecessarie prestazioni specialistichee diagnostiche all’internodella stessa strutturain cui sono ricoverati.Accompagnandoci nellestanze di degenza, nell’incontroaffettuoso con i pazientie i familiari, la dottoressaMassafra non nascondela sua soddisfazioneper il livello di questo reparto,alla cui inaugurazioneè intervenuto il Presidentedella Repubblica Napolitano,oltre al ministrodella Salute Fazio e alla governatricedel Lazio Polverini.“E il Capo dello Stato,prima del suo arrivo, si è interessatoe ha voluto saperenei dettagli il funzionamentodella struttura - rivelail direttore generale delSan Camillo-Forlanini AldoMorrone, che passa poi adescrivere l’importanza diquesto polo sanitario -: “Lasua ricchezza sta nella grandesfida che una strutturapubblica affronta cimentandosicon il dramma dellavita al confine con lamorte. Mi riferisco ad unmodello di sanità che finalmentesi prenda cura di unapersona e non soltanto diuna malattia. Investire inquesto settore, con macchinarie l’impiego di personaleumano, significa lavoraresulla complessità chequesti casi presentano, masui quali, è bene ricordarlo,c’è il maggiore margine diintervento. È una necessitàdi ordine etico, oltre che assistenziale”.LA STRUTTURADEL REPARTOLe stanze di degenza sonomonitorate da telecamere acircuito chiuso controllatea distanza da una consollecentrale: questo sistemaconsente un monitoraggioh24 dei pazienti, che nonsono in grado di suonarecampanelli in caso d’emergenza.Ogni posto letto èdotato di televisore Lcd condispositivi multimediali,strumenti con cui i pazientipossono anche effettuare“videoterapia”, con proiezionidi filmati ed immaginiche rievocano momentied emozioni importanti dellaloro vita prima del coma.All’interno dell’Ucri è presenteanche una palestra perla riabilitazione neuromotoriae sono stati allestitispazi dedicati ai familiari:una sala notte, una cucinae un soggiorno. Il simbolodel reparto è una farfalla. •Un ambiente del nuovo reparto del San Camillo Forlanini4 - 201129
VITA DEGLI ORDINICataniaPresentato il volume del CentenarioIn occasione del Centenario èstato distribuito il volume “Delcentenario” edito da Maimoneche raccoglie scritti, testimonianze,foto ed articoli dedicatoalla storia dell’Ordine di Catania.Il volume contiene la presentazionedel presidente ErcoleCirino e rari documenti recuperati grazie al grande lavorodel personale degli uffici ordinistici ed è stato curatodal compianto Fortunato Fimognari che fino agliultimi giorni di vita ne eseguì con grande dedizione lastesura. Il file completo di tutto il materiale iconograficoè scaricabile sul sito Internet www.ordinemedct.it.GenovaModalità per il rilascio gratuitodella PECL’Ordine di Genova offre gratuitamenteagli iscritti una caselladi Posta Elettronica Certificata(PEC). Ecco la procedura per ottenerla:accedere al portalewww.arubapec.it; cliccare in altoa destra su convenzioni; inserireil codice convenzione (OMCEO-GE- 0015); nella paginasuccessiva inserire codice fiscale, cognome e nome (il sistemaverificherà che i dati inseriti corrispondano realmentead un iscritto all’Ordine); inserire i dati richiesti;la richiesta della casella pec viene salvata e vengono generatiin pdf i documenti necessari alla sottoscrizione delservizio pec. La casella sarà attivata solamente dopo la ricezionevia fax della documentazione sottoscritta allegandoil documento d’identità al fax 0575 862026.Ulteriori chiarimenti per la procedura ed attivazione potrannoessere richiesti all’indirizzo: ordmedge@omceoge.org.A tutti i colleghi che volessero ricevere“Genova Medica” solo per via telematica, rinunciandoalla copia cartacea, chiediamo di inviare un’e-mail a:pubblico@omceoge.org chiedendo la cancellazione delproprio nominativo dal file di spedizione e indicandol’esatto indirizzo e-mail a cui voler ricevere la rivista.Ricordiamo, inoltre, che la rivista viene regolarmentepubblicata on-line, dal 17 di ogni mese, sul sitowww.omceoge.org, dove è presente anche un archiviodei numeri precedenti di “Genova Medica”.PiacenzaCartella clinica al conviventedel defuntoIl Garante per la protezionedei dati personali ha stabilitoche il convivente di una personadefunta ha diritto di accederealla sua cartella clinicase intende fare chiarezza insede giudiziaria sull’operatodel personale medico dellastruttura sanitaria dove questa era in cura. L’autoritàha reso noto che il diritto del convivente a prendere visionedella cartella clinica del defunto, va rintracciatanell’art. 9, co. 3, del Codice della Privacy che riconoscetale diritto, riferito a dati personali concernentipersone decedute a “chi ha un interesse proprio, o agiscea tutela dell’interessato o per ragioni familiari meritevolidi protezione”.L’ambulatorio del medico di famiglia non è uno studioprivatoGli studi del medico di medicina generale, poiché sonodestinati allo svolgimento di un servizio pubblico,vanno considerati locali aperti al pubblico e di conseguenzasono sottoposti all’obbligo di eliminazione dellebarriere architettoniche.(Tar Sicilia – Palermo, sentenza n. 9199/2010)VeneziaÈ necessario comunicare il sospetto/quesitodiagnosticoLa richiesta di visita specialisticao di accertamenti diagnostici inalcuni casi viene formulatasenza comunicare il quesito o ilsospetto diagnostico. Se talecomportamento può trovare giustificazionein alcune situazioniparticolari, nella generalità dei casi è contrario allabuona pratica clinica ed al Codice deontologico (articolo59 “Il medico curante deve proporre il consultocon altro collega o la consulenza presso idonee strutturedi specifica qualificazione, ponendo gli adeguatiquesiti e fornendo la documentazione in suo possesso,qualora la complessità del caso clinico o l’interesse delmalato esigano il ricorso a specifiche competenze specialistichediagnostiche e/o terapeutiche” e articolo 62“Tra medico curante e medici operanti nelle strutture304 - 2011
VITA DEGLI ORDINIpubbliche e private, anche per assicurare la corretta informazioneal malato, deve sussistere, nel rispetto dell’autonomiae del diritto alla riservatezza, un rapportodi consultazione, di collaborazione e di informazionereciproca al fine di garantire coerenza e continuità diagnostico-terapeutica”).È altrettanto indice di correttezza deontologica e dibuona pratica clinica per tutti i medici riportare sulle richiestedi accertamenti la data di emissione del documento,il timbro personale del medico proponente confirma – se possibile leggibile – oltreché come raccomandatol’indicazione del sospetto/quesito diagnostico.MessinaOrdine dei Medici e sanità militareinsieme per il LibanoL’Ordine dei Medici di Messinasostiene il “Ponte per il Libano”.È iniziata la raccolta dei farmaciche saranno distribuiti dalpersonale della Brigata Aostache dal mese di maggio 2011parteciperà alla missione UNI-FIL in Libano. Grazie alla disponibilità di molti colleghimessinesi il dr. Alfonso Zizza (Capo del ServizioSanitario della Brigata Aosta) potrà disporre di unabuona quantità di farmaci da impiegare a favore dellapopolazione libanese nel corso della missione. Eventualiadesioni al progetto possono essere segnalate allaredazione che le comunicherà al personale incaricatoal ritiro dei farmaci (Segreteria di redazione tel.090/5726604 – fax 090/5729841).BresciaPermessi ZTL (zone a traffico limitato)La Giunta comunale di Brescia haapprovato la nuova disciplina riferitaai permessi ZTL. Si riporta, diseguito, uno stralcio della disciplinacon specifico riferimento aimedici. Si precisa che la sottostantedelibera si riferisce a tutti gli iscritti all’Ordineche ovviamente abbiano documentabile necessità di accessoal centro storico per motivi professionali e senzapasseggeri a bordo dell’automezzo. Gli organismi comunalidi controllo ove riscontrino inosservanza diquanto sopra esposto, comunicheranno i nominativi deitrasgressori all’ordine che inizierà nei loro confronti unprocedimento disciplinare.Vengono rilasciati, gratuitamente, ai medici iscritti all’Ordinedei medici chirurghi e odontoiatri di Bresciasu richiesta dello stesso Ordine. Abilitano al transito inZtl ed alla sosta gratuita per un tempo massimo di 45minuti, con specifica dell’orario di arrivo negli spazi(contrassegnati da segnaletica orizzontale di coloregiallo) riservati esclusivamente ai residenti ed autorizzatisu tutto il territorio cittadino. Tale abilitazione èvalida con esposizione del contrassegno con disco orario.I contrassegni hanno validità quinquennale e possonoessere utilizzati esclusivamente per le visitedomiciliari urgenti. Nel caso di accertato utilizzo delleagevolazioni nella sosta al di fuori dei casi di visite domiciliariurgenti, oltre all’applicazione delle sanzionipreviste dalla normativa si provvederà alla revoca delpermesso con segnalazione all’Ordine.Sul contrassegno possono essere indicati sino a tre numeridi targa. Le targhe devono essere riferite a veicolidi proprietà del richiedente o nella disponibilità documentatadello stesso (ad esempio veicolo familiare, incomodato, in leasing, per uso lavorativo, etc.). Il rilascioe rinnovo è a richiesta dell’Ordine dei medici.FirenzeCertificati di malattia per agenti diPoliziaLa Questura di Firenze ha chiestola collaborazione dell’Ordine deiMedici per informare i propriiscritti delle modalità per il rilasciodei certificati di malattia per i dipendentidella Polizia di Stato.Infatti il Ministero dell’Interno ha emanato una propriacircolare con la quale ricorda che, anche con l’entrata invigore della procedura telematica per i certificati di malattia,per i dipendenti della Polizia di Stato continua adessere necessario produrre il certificato cartaceo con indicazioneanche della diagnosi. Pertanto i medici che hannoin carico assistiti dipendenti della Polizia di Stato, sonopregati di continuare a rilasciare i certificati di malattiaper questi pazienti in forma cartacea. Nel caso in cuiil medico rilasci comunque il certificato in forma telematica,dovrà stamparne una copia da consegnare all’assistitoagente di Polizia, dal quale risulti anche la diagnosi,con firma autografa del medico.4 - 201131
CONGRESSI, CONVEGNI, CORSITEMPI E MODI PER LA PUBBLICAZIONELe notizie inerenti congressi, convegni, corsi e manifestazioni scientifiche, devono essere rese notealla redazione del giornale dell’Enpam - oltre tre mesi prima dell’evento - tramite posta all’indirizzoVia Torino, 38 - 00184 Roma; via e-mail all’indirizzo congressi@enpam.it; via fax ai numeri 06/48294260 - 06/48294793.Per esigenze tipografiche e di spazio si invita a trasmettere testi sintetizzati in circa dieci righe.Si ribadisce che la pubblicazione degli avvisi è gratuita.Società italiana di neonatologiaInfezioni neonatali - Presidente: Mauro StronatiInfettivologia neonatale - Presidente: Marcello LanariPavia, 19-20 maggio, Teatro FraschiniResponsabile scientifico: Mauro StronatiAlcuni argomenti: prevenzione delle sepsi precoci e tardive, delle infezioni fungine invasive, nuove strategie preventivee terapeutiche nella sepsi neonatale, nuovi interventi immunologici nella sepsi neonatale, lattoferrina e sepsi late-onset,nuovi patogeni multi resistentiDestinatari: medici, infermieri, ostetrici, ginecologiInformazioni: Segreteria Organizzativa: Biomedia srl, Via L. Temolo 4, 20126 Milano, tel. 02 45498282,fax 02 45498199, e-mail: convegni@biomedia.it, sito web: www.biomedia.netEcm: in fase di accreditamentoSocietà italiana di medicina psicosomaticaPregiudizio e terapiaParma, 19-22 maggio, centro congressi Camera di Commercio, Via Verdi 2Presidenti: prof. Giampaolo Lai, prof. Carlo Maggini, prof. Piero PariettiArgomenti: il Congresso vuole dedicare i propri lavori alle forme di terapia, analizzandole dal punto di vista delpregiudizio che su di esse viene esercitato, tanto da chi le somministra quanto da chi le riceve, sopravvalutandone osottovalutandone l’efficacia. Finalità del Congresso è sottolineare l’importanza dell’approccio psico somatico in cui lacomponente specifica e quella aspecifica delle terapie possono essere combinate in una corretta pratica professionaleInformazioni: Segreteria Scientifica dott. Antonino Minervino, e-mail: minerant@libero.it, sito web:www.simpitalia.comSegreteria Organizzativa: Tradevent International , Via Franco Sacchetti 78, 00137 Roma,tel. 06 87201514 / 87201490, fax 06 87201506, sito web: www.tradevent.it324 - 2011
CONGRESSI, CONVEGNI, CORSIAssociazione italiana ulcere cutaneeUlcera cutaneaMogliano Veneto (Tv), 20-21 maggio, Move Hotel, Via Bonfandini 1Presidenti: prof. R. Attolini, prof. B. Farina, prof. E. Giraldi, prof. G. PapaAlcuni argomenti: implicazioni psicologiche dell’ulcera cutanea, medicazioni e nuove tecnologie, formazione e ricerca,ulcera neoplastica, novità nell’utilizzo delle medicazioni avanzateInformazioni: Segreteria Organizzativa Globe events management, Centro congressi internazionale, Via Assietta 14,10128 Torino, tel. 011 2446915/26, fax 011 2446950, e-mail: e.baccalaro@congressiefiere.com,elena.mercuri@congressiefiere.comEcm: richiesti crediti ecm al ministero della SaluteBenessere, bellezza, armonia, uno stile di vitaRoma, 10 giugno, facoltà di Medicina e Chirurgia (Policlinico Tor Vergata)Direttori: prof. N. Visalli, prof. R. PulcriObiettivi: il tema di questo Convegno si inserisce nel contesto di integrazione e confronto dell’agopuntura clinica conle altre metodiche complementari nell’ambito della clinica dei diversi apparati umani, con l’obiettivo di offrire almedico risorse da affiancare ai propri strumenti terapeuticiArgomenti: confronto-incontro tra medicina estetica e: omeopatia, medicina, agopuntura e m.t.c., fitoterapiaInformazioni: Segreteria Scientifica tel. 06 5816789, e-mail: segreteria@omoios.itEcm: richisti crediti ecmEndocrinologia e metabolismo dell’età evolutivaMilano, 12-14 maggio, Centro Congressi San RaffaelePresidente: prof. G. ChiumelloAlcuni argomenti: epidemiologia del diabete e delle sue complicanze in età evolutiva; pubertà, quando intervenire:pubertà precoce; tiroide autoimmune e poliendocrinopatie; ruolo della vitamina D; rachitismo; adolescentologia;ginecologia; trattamento con gh; obesitàInformazioni: Segreteria Scientifica dott. M. P. Guarneri, dott. F. Meschi, dott. G. Russo, dott. G. WeberSegreteria Organizzativa: Sig.ra Raffaella Vinci, tel. 02 26432623, fax 02 26433627, e-mail: vinci.raffaella@hsr.itSegreteria congressuale: DueCi Promotion srl, R. Tallarico, tel. 051 4841310, fax 051 247165,e-mail: rtallarico@duecipromotion.comEcm: evento ecm per medico chirurgo specializzato in pediatria, endocrinologia, malattie metaboliche e diabetologiaAssociazione scientifica didattica e aggiornamento in cardiologiaEcodoppler vascolare arterioso per cardiologi, internisti e diabetologiRoma, 21 maggioDirezione didattica: dott. Luciano Arcari, dott. Roberto GagliardiObiettivo: Corso limitato a 18 iscritti, dedicato a specialisti in cardiologia, medicina interna, diabetologia e geriatriasull’uso dell’ecodoppler nelle malattie vascolari che rappresentano oltre il 50% delle cause di mortalità e morbilità.Ad una breve introduzione teorica sulle modalità di esecuzione degli esami nei vari distretti arteriosi, seguiràuna ampia sessione pratica con le proiezioni di esami eseguiti in diretta e l’esecuzione di ecodoppler vascolari arteriosida parte dei discenti divisi in gruppiInformazioni: Associazione ASDAC, e-mail: asdac@fastwebnet.it, cell 336 786955Ecm: riconosciuti 9 crediti ecmRelazione mente-corpo: tra medicina e psicologiaRoma, 21 e 27 maggio, aula della Scuola Medica Ospedaliera, Via Borgo S. Spirito 3Docenti: d.ssa Adriana Roncella, d.ssa Oretta Di CarloArgomenti: questo percorso didattico vuole offrire alcune evidenze scientifiche che ci aiutino a comprenderela relazione mente-corpo, sia come dato oggettivo, che come fatto esperienziale. Si rivolge a tutti gli operatori sanitariinteressati ad apprendere le basi per un percorso di conoscenza olistica della persona, finalizzato ad una progressivaresponsabilizzazione ed abilità nella gestione del proprio equilibro psicofisico e del proprio benessere globale. È un validostrumento da affiancare alla propria attività professionale in campo medico, psicologico, pedagogico e sociosanitarioInformazioni: Segreteria della Scuola Medica Ospedaliera, Borgo S. Spirito 3, 00193 Roma,tel. 06 68802626, 68352411, fax 06 68806712, e-mail: segreteria@smorrl.it, sito web: www.smorrl.itEcm: in fase di accreditamento4 - 201133
CONGRESSI, CONVEGNI, CORSIWeb 2.0, social media e InternetMilano, istituto Mario Negri30 maggio 2011 - Corso introduttivo sull’impiego di PubMed31 maggio 2011 - Corso avanzato sull’impiego di PubMed e metodi di valutazione della ricerca biomedica7 giugno 2011 - Internet per l’aggiornamento del medico e dell’operatore sanitario8 giugno 2011 - Il web 2.0 per l’aggiornamento del medico e dell’operatore sanitario9 giugno 2011 - Facebook, Twitter, YouTube e i nuovi social media per l’aggiornamento del medico e dell’operatoresanitarioInformazioni: Segreteria Scientifica e Organizzativa dott. Eugenio Santoro, Laboratorio di Informatica Medica,Dipartimento di Epidemiologia, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Via Giuseppe La Masa 19,20156 Milano, tel. 02 39014562, 349 7210730, fax 02 33200231, e-mail: eugenio.santoro@marionegri.itEcm: richiesti crediti ecmDe minimis curat praetorPisa, 20-21 maggioPresidenti: dott. Giovanni Cannavò, prof. Duarte Nuno Vieira, dott. Francesco IppolitoAlcuni argomenti: micropermanenti in Italia: confronto sulla realtà attuale, presentazione lavoro gruppo medicolegale-clinico: tabelle delle micropermanenti proposte dalla mg, presentazione lavoro gruppo medico legalegiuridico,responsabilità civile auto in EuropaInformazioni: Segreteria Organizzativa Impronte srl, via Alamanni 30, 56010 Ghezzano (Pi)tel. 050 8756840, fax 050 8756849, e-mail: info@improntesrl.it, sito web: www.improntesrl.itEcm: richiesti crediti ecm e crediti formativi per avvocatiPatrocinato dalla Fondazione EnpamPercorsi terapeutici virtuosiBari, 12-13 maggio, Palace Hotel, Via Francesco Lombardi 13Presidente: prof. M. PasconeComitato di presidenza: prof. G. Guarnera, dott. L. Marasco, dott. G. MaggioAlcuni argomenti: percorso della gestione del paziente fragile, novità in tema di wound care, percorso dell’ulceravascolare: dalla diagnosi al trattamento, ulcera da pressione: management in Rsa e sul territorio, tecnichedi chirurgia ricostruttiva nelle lesioni cutanee complesseInformazioni: Segreteria Organizzativa Via Assietta 14, 10128 Torino, tel. 011 2446926-25, fax 011 2446950,e-mail: elena.mercuri@congressiefiere.com, manuela.massocco@congressiefiere.comEcm: richiesti crediti ecm al ministero della SaluteNuovi metodi e tecnologie in medicinaTerni, 4-5 giugno, Best Western Garden Hotel, Viale Bramante 4Argomenti: laserterapia biologica endovena, semeiotica biofisica, laser agopuntura high-tech, pnei, campi magnetici,disintossicazione da metalli pesanti, medicina delle basse dosi, terapia di monolateralizzazione, ossigeno-ozonoterapia, terapia fotodinamica sistemica, odontoiatria naturaleRelatori: d.ssa Tania Rivkina, dott. Francesco Raggi, dott. Giuseppe Vallesi, dott. Mario Siniscalchi, dott. GerardoRossi, d.ssa Mirella Santamato, dott. Volfango Perotti, dott. Edoardo Rossi, dott. Michael Weber, prof. FrancoCanestrari, prof. Emiliano Clementini, dott. Gabriele Tabaracci, d.ssa Simonetta Marucci, dott. Massimo RinaldiInformazioni: Segreteria Scientifica dott. Raggi Francesco, cell 328 5743276 e-mail: raggimail@virgilio.itSegreteria organizzativa: Agenzia 5M Terni, tel. 0744 407840, fax 0744 448506, e-mail: agenzia5m@virgilio.it,sito web: www.medicalfuture.it, e-mail: info@medicalfuture.itTopics in gastroenterologia ed epatologiaPiacenza, 27-28 maggio, Park Hotel Strada Val Nure 7Informazioni: Progetto Meeting, Via De’ Mattuiani 4, 40124 Bologna, tel. 051 585792, fax 051 3396122,e-mail: info@progettomeeting.itEcm: accreditamento ecm previsto per i medici344 - 2011
CONGRESSI, CONVEGNI, CORSI150 anni di sanità italianaRoma, 31 maggio, aula magna Cnr, Piazzale Aldo MoroReferente scientifico: dott. Walter PasiniI 150 anni di Unità d’Italia sono un’occasione irripetibile per riappropriarsi del nostro passato e rafforzare la nostraidentità nazionale. Una lettura della storia dello Stato italiano ci può venir data dai cambiamenti avvenutinello stato di salute della popolazione, dall’evoluzione delle conoscenze medico-scientifiche e dalle forme di assistenzasanitaria erogate dal 1861 ad oggi. Il programma scientifico del convegno prevede interventi su: storia dell’igienepubblica in italia, pandemie di colera in Italia, malaria: storia di un’eradicazione, i 100 anni della storia dell’ordinenazionale dei medici, le vaccinazioni in Italia: dal vaiolo all’hpvInformazioni: l’iscrizione va inviata al seguente indirizzo e-mail: travelmed@rimini.com,sito web: www.150annidisanitaitaliana.itEcm: sono stati richiesti i crediti ecmCongresso nazionale associazione scientifica interdisciplinareaggiornamento medicoRiccione, 13-15 maggio, Hotel AtlanticDirettore: prof. Francesco Vittorio CostaPrincipali argomenti: ipertensione arteriosa, statine e dislipidemie, novità in tema di antiaggregazione eanticoagulazione, bpco, osteoporosi, terapia delle coronaropatie, morbo di parkinson, farmacoeconomiaInformazioni: Segreteria Scientifica Asiam, e-mail: fvcosta@libero.itSegreteria Organizzativa: Nico srl, Sig.ra Cinzia Pruneti, tel. 055 8797796, 055 8777875,e-mail: cinzia.pruneti@nicocongressi.itSocietà medica italiana di psicoterapia ed ipnosiPsicoterapia e ipnosi clinicaCattolica (Rn), 28 maggio, Hotel Kursaal, Piazza I Maggio 2Comitato Scientifico: dott. Riccardo Arone di Bertolino, d.ssa Redina Gega, dott. Maurizio Massarini, d.ssa ElisabettaZauliObiettivi: la scuola intende fornire una preparazione professionale formativa e culturale completa sulle principaliteorie e sulle più efficaci prassi psicoterapeuticheAlcuni argomenti: la nostra psicoterapia, ipnosi e rinascita.. quando è l’anima a guidare, test dell’albero e occlusioneritratti del sé, comunicare col malato di alzheimerInformazioni: Segreteria organizzativa S.m.i.p.i., Via Porrettana 466, 40033 Casalecchio di Reno (Bo),tel. 051 573046, fax 051 932309, e-mail: inedita@tin.itMedico competente dopo il d.lgs 106/2009Firenze, 25 maggio, Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Largo Palagi 1Alcuni argomenti: medico del lavoro consulente globale per lavoratori e imprese nel programma SimlII 2011-2014,nuovo profilo di competenze e responsabilità per il medico alla luce del d.lgs 106/09, competenza e vigilanzanella valutazione del rischio, posizione Stato/RegioniInformazioni: Segreteria Organizzativa Meneghini&Associati, Viale Trento 56, 36100 Vicenza,tel. 0444 578840, fax 0444 320321, e-mail: meeting@meneghinieassociati.itMedicina dell’adolescenzaFerrara, 28 maggio, 11 giugno, 24 settembre, 8 ottobreDirettore: dott. Vincenzo De SanctisObiettivi: scopo del Corso è quello di fornire ai partecipanti conoscenze generali, normative, legali e tappe da seguireper un corretto approccio diagnostico-terapeutico alle problematiche di frequente osservazione durante l’adolescenza.Per favorire l’interattività il Corso è diretto ad un gruppo ristretto di medici, pediatri e personale infermieristicoInformazioni: Segreteria Scientifica dott. A. Marsciani, dott. L. Reggiani, dott. G. Timoncini, dott. A. ZucchiniSegreteria Organizzativa Sig.ra Luana Tisci, Ospedale Privato Accreditato Quisisana, Viale Cavour 128,44121 Ferrara, tel. 0532 207622, fax 0532 202646, e-mail: tiscil@quisisanafe.comEcm: richiesti crediti ecm4 - 201135
NOTIZIESindrome di Penelope,dopo i 75 ne soffre una su 5Infelici come Penelope,che si struggeva nellanostalgia e nella tristezza,aspettano qualcosa chenon arriverà mai. Oggi ildolore e l'attesa solitariache hanno accompagnatola moglie dell'eroe grecoUlisse sono il vivere quotidianodi oltre 700 mila italianecon oltre 75 anni, affettedalla sindrome cheprende il nome proprio dall'eroinaraccontata daOmero: donne rimastespesso vedove, sole, malatedi nostalgia del tempopassato, che non guarisconomai dal loro dolore fisicoperché lo alimentanocon il malessere psicologico.La sindrome di Peneloperiguarda ormai una donnaultrasettantacinquennesu cinque, secondo uno studiodell'università di Messina,presentato durante ilCongresso nazionale dell'Associazioneitaliana dipsicogeriatria (Aip). I datidiscussi dimostrano ancheche queste nonne', se ricoverateper una patologiaacuta, poi preferiscono restarein ospedale piuttostoche tornare alla solitudinedella loro casa. Inoltre, soffronospesso di ipertensionee sono particolarmentefragili, quindi ad alto rischiodi fratture, e disabilità,immobilità."Si tratta di donne malatedi attesa di affetti e legami,come la vera Penelope -La dott.ssa Maria CorgnaPsiconeuroendocrinoimmunologia(Pnei),un nuovo paradigmae una nuova epistemologiaspiega Marco Trabucchi,presidente Aip - Un'attesache si prolunga nel tempoe che sanno inconsciamentesarà senza fine". La ricercaha coinvolto 100 anzianicon più di 75 anni, dimessidall'ospedale dopoun ricovero per una patologiaacuta; tutti sono stativalutati per misurarne ilgrado di depressione, lapresenza di dolore e il livellodi fragilità. "In unapaziente di sesso femminilesu cinque sono stati rilevatii segni della sindromedi Penelope, ovvero depressionee dolore. La prevalenzadella depressionenelle anziane era attorno al70%, mentre fra gli uominisi attestava a circa il40%. Anche il dolore è risultatopiù frequente nelledonne (65%) rispetto agliuomini (56%). Si trattaspesso di un dolore intenso,che interferisce con leattività quotidiane e peggioraanche la vita di relazioneed emotiva delle pazienti.•A proposito di Pneiche studia la connessionetra i sistemi endocrino,nervoso, immunitario e vedela malattia come “blocco”della comunicazionetra di essi e la psiche. E’ ormaisempre più chiaro cheemozioni, comportamenti,alimenti, farmaci, attivitàfisica e ambiente interferisconocon l’espressione genica.È assolutamente evidenteche un concetto modernodi terapia deve includerei farmaci, ma ancherivolgere un occhio at-La terapia deve rivolgere un occhioattento al cibo, all’attività fisicae alla sfera psico emotiva del pazientetento al cibo, all’attività fisicae alla sfera psico emotivadel paziente. Dopo 15anni di ricerca e di insegnamentodella Pnei perun totale di oltre 4000 oredi attività didattica frontale,la dottoressa Maria Corgna(www.mariacorgna.it)ha messo a punto un metodoche costituisce la declinazionein chiave clinicadel paradigma PNEI ovverouna metodologia tantopreventiva quanto terapeuticadi “ottimizzazione”del network PNEI che poggiasu quattro pilastri fondamentali:psiche, nutrizione,esercizio ed iter terapeuticointegrato (metodoPNEI4U). •364 - 2011
FEDERSPEVGenitori, i miglioriammortizzatori socialidi Marco Perelli ErcoliniIn una riunione sul futuroprevidenziale mi hacolpito l’affermazione diun giovane laureato che datre anni affronta concorsi ecolloqui, ma è ancora disoccupato:“Dottore saquale è in Italia il miglioreammortizzatore sociale nelladisoccupazione giovanile?Sono i genitori! Ci hannofatto studiare, ci mantengonoanche ora che dopogli studi siamo eterni disoccupati,ci comprano ilmotorino o l’auto e ci stannomolte volte anche pagandoil riscatto della laureao qualche fondo pensione…altroche cassa integrazione!”.Dunque gli anziani non sonoparassiti, non rapinanole pensioni dei giovani.I nonni col loro volontariatocontribuiscono per 18,3miliardi l’anno ossia perl’1,2% del Pil alla ricchezzadel Paese Italia. Ma c’èdi più: dopo una vita lavorativaper il bene del Paese,ora con le tasse delle loropensioni contribuiscono ancoranei gettiti fiscali italianicome emerge da alcuneelaborazioni effettuate daNicola Quirino, docente difinanza pubblica all’Accademiadella Guardia di Finanzae alla Luiss, nel 1993con un peso del 19,7% chenel 2007 è salito al 26,8%.Dunque gli anziani, i pensionatisono una categoriadi tutto rispetto e forse sarebbeora di smettere di etichettarlicome coloro cherapinano il futuro previdenzialedei figli, che inveceper parecchi anni dopogli studi nell’attesa di un sospiratolavoro continuanoa mantenere.Chiediamo piuttosto che finefanno i contributi previdenzialiversati anno dopoanno nelle Casse di previdenza:quanto costano questielefantiaci apparati, qualile distorsioni in spese nonpertinenti alla previdenza?Ridiamo dignità ai veri pensionatiche hanno fatto tantisacrifici durante tutta lavita lavorativa e che anchedopo continuano in silenzioa essere degli ammortizzatorisociali e un validoaiuto nella gestione della famiglia.E anche quando la loropensione nel tempo si assottigliae diviene, da debitodi valore a semplice debitodi valuta quasi insufficienteai bisogni della quotidianità,non si sottraggonodal volontariato o dall’aiutoeconomico ai figlidando una mano coi propririsparmi per l’acquisto dellacasa.Sia dato dunque un post lavorativodignitoso agli anzianie ai giovani sia garantitala possibilità al lavoro,dando loro coscienza dellanecessità alla creazione diuna pensione, evitandovuoti contributivi per il lavoroin nero che, se apparentementepuò essere piùappetitoso nell’immediato,è però un danno nel futuroprevidenziale.Ci sia, pertanto, un impegnopolitico-amministrativoa mantenere nel tempole pensioni, quali retribuzionedifferita e a fronte dicontribuzione a valore corrente,allo stesso potere diacquisto con una perequazioneannuale in base all’effettivasvalutazione intercorsa,magari con unadefiscalizzazione graduatasecondo fasce di età quandomaggiori sono anche leesigenze di vita, tra l’altroin carenza di strutture socialie, inoltre, ci sia una veravolontà ad abolire l’iniquomeccanismo del tagliodella pensione di reversibilitàagganciata ora al redditodel coniuge superstite,chiaro balzello a scopo dicassa che va ad incidere pesantementein un momentodelicato della vita: quandola pensione è l’unicafonte di reddito di una coppiadi anziani non è immaginabileche la scomparsadel titolare ne provochiquasi il dimezzamento. E’una vera ulteriore tassa, latassa sulla vedovanza. •Info FEDER.S.P.EV.(Federazione nazionalesanitari pensionati e vedove)tel. 06.3221087, 06.3208812,fax 06.3224383,tel. ufficio stampa:347.6843236e-mail federspev@tiscalinet.itwww.federspev.it.4 - 201137
IN PASSATOMedico di famiglia e condotto:che cosa è cambiato?Il dottor Ugo Tenchini ricorda attraverso la sua esperienzala figura del medico condotto, un medico che“doveva saper fare tutto”di Matteo Di Paolo AntonioDottor Tenchini ci raccontiqualche episodiosignificativo dellasua esperienza di medicocondotto.La prima condotta che hovinto mi ha spedito in unasperduta valle del brescianodove non c’erano stradee per raggiungere qualsiasidestinazione ci si dovevaspostare a piedi. Avevoa disposizione un vecchiomulo per i percorsipiù lunghi e le zone piùimpervie dove tenevo unambulatorio, ma solo ingiornate prestabilite.Quando invece c’eranodelle urgenze usavo unmulo più giovane e veloceper arrivare rapidamente,si fa per dire, a destinazione.Noi medici condottiavevamo anche una “indennitàdi cavalcatura” perpagare il proprietario deglianimali.Ci trovavamo quotidianamentead affrontare situazioniparticolari per cuiavevamo sulle nostre spallela quasi totale responsabilitàdella sanità, soprattuttoper gestire problemiurgenti. Quando unmedico condotto nuovoarrivava in paese la primacosa che gli chiedevanoera se sapeva cavare i dentie fare l’ostetrico. Una voltale donne non potevanoandare a partorire in ospedaleperché sarebbe costatotroppo e non c’era nessunaassicurazione che pagasseil ricovero ospedalieronon urgente, cioè non arischio di vita per la madreo per il feto. Quindi bisognavacercare di far partorirela gestante il più possibilea casa anche perchénon c’erano mezzi di trasportoo le strade erano accidentateo gli ospedali, rari,distanti decine di chilometri.E arrangiarsi.Il lavoro medico inoltre nonpoteva avvalersi di una tecnologiastrumentale comequella odierna: gli unicistrumenti a disposizioneerano quello radiologico,che non tutti in periferiapotevano permettersi, el’elettrocardiografo.Le capitava di svolgerecompiti non contemplatidal contratto di condotta?Il medico condotto dovevasaper fare di tutto.Ma non bastava: capitavadi venir chiamato anche afare il veterinario se qualchecontadino aveva bisognodi aiuto per far partorireuna mucca: in quei casisi cercava di utilizzare ilbuon senso o le analogiecomparate.Una volta invece ho trovatouna intera famiglia infettatadalla salmonella dopoche aveva mangiato deiconigli morti pochi giorniprima. Ospedale? Sei matto,con quel che costa. Corroin città con la mia Vespa(50 Km.)per contattareuno specialistica che misuggerisse come dovevocomportarmi. Non c’era iltelefonino allora e anche iltelefono pubblico non eradiretto.Appunto: com’era il rapportocon i colleghi specialisti?Guardi, allora gli specialistierano molto rari. I pediatria Brescia erano pochie si portava loro il bambinoparticolarmente graveche non si riusciva a guarirea casa. Era un grandeconforto trovare uno specialistadisponibile perchéci insegnava, con la suaconsulenza, ciò che non potevamopiù imparare, unavolta dispersi sul territorio.“Arte più misera, arte piùrotta, non c’è del medicoche va in condotta”: sonodue versi in rima baciatadel medico-poeta venetoArnaldo Fusinato.Secondo lei descrivonobene la figura del medicocondotto?Si, la descrivono bene perchéfatiche, solitudine eresponsabilità unica eranola quotidianità di chi,iscritto a Medicina convintodi raggiungere il piaceredella conoscenza deisegreti dell’uomo, si ritrovapoi a riparare, quandopossibile e senza sussiditecnologici, solo tanto doloree sconforto.Alla luce della sua esperienzacome si potrebbeoggi migliorare la figuradel medico di famiglia?Oggi i medici di famigliapotrebbero migliorare seimparassero a riascoltare iproblemi dei loro pazienti.Ma questi hanno fretta, voglionole risposte prontedalle macchine più sofisticateche solo gli specialistisanno usare e interpretare,384 - 2011
IN PASSATOvogliono lo specialista, voglionol’Ospedale.Il medico condotto missionarioè superato, il medicodi famiglia smistatore nonserve più. È finita un’erache curava umanamente,ne è cominciata un’altrache cura meccanicamente.Tra poco comparirà unastirpe geneticamente modificatao forse ricompariràl’uomo delle caverne.Il medico condotto oggi èstato sostituito dal medicodi Famiglia, che cosa ècambiato?Il medico condotto era alledipendenze del Comunee doveva garantire l’assistenzaai poveri. I concorsiper andare in condottaerano organizzati attraversoil Medico Provinciale echi li superava si garantivauno stipendio come dipendentecomunale, minimocome quello degli impiegatidi primo livello. Oltrea garantire l’assistenza aipoveri il medico condottopoteva prescrivere i farmacinecessari che il Comuneerogava gratuitamentee, in quanto incaricatodelle funzioni di UfficialeSanitario provvedevaa fare le vaccinazioni obbligatorie,e si doveva occuparedi tutto ciò che riguardaval’igiene pubblica,l’acquedotto, le fognature,controllare la diffusionedelle malattie infettive e facevaparte della Commissioneigienico-edilizia comunalecome membro obbligatorio.Il medico condotto lavorava365 giorni all’anno,compresi i festivi, e nonpoteva allontanarsi dallacondotta per più di due oreal giorno, sempre col permessodel Sindaco. Questoera dovuto al fatto che alloranon esistevano moltepossibilità di comunicazionee di trasporto e dunquela presenza del medicosul territorio, specie neipiccoli paesi di montagna,di campagna o nelle isole,rappresentava un riferimentodi pronto soccorsoinsostituibile. Una grossacritica a questi vincoli èche il medico, non potendosiallontanare dal territorio,non aveva la possibilitàdi aggiornarsi in temporeale sulle rapide conquistedella medicina, atutto vantaggio dei suoi assistiti.Il cosiddetto “medico di famiglia”,che è nato in seguito,interessava coloroche non volevano fare concorsiper condotte inizialmentedisagiate e preferivanofermarsi nelle città onei grossi paesi dove l’assistenzasanitaria veniva retribuitadai sistemi cosiddettimutualistici: si trattavadi Enti che si convenzionavanocon alcuni mediciperché svolgessero solole funzioni di diagnosi eterapia, con esclusione dellefunzioni sanitarie pubbliche.A questo punto – dottorTenchini – è nata una sortadi concorrenza tra ledue figure?In effetti i medici della mutuanon vedevano di buonocchio i medici condottianche perché questi ultimiavevano ottenuto, per arrotondareil magro stipendiocomunale, di poteresercitare la medicina convenzionatacon gli Entimutualistici. Si era creatodunque una specie di diversotrattamento tra ilmedico di medicina generalecon funzioni di condottoe il medico di medicinagenerale con funzioniesclusivamente di diagnosie cura. La figura del primoaveva tuttavia dei vincolinon più accettabili allaluce delle conquiste sindacaliin materia di lavoroche i medici di famigliaavevano pian piano raggiunto.Contemporaneamente l’incrementodei mezzi di comunicazionee di trasportoha permesso di annullarei tempi morti delle prestazionisanitarie, mentregli interventi igienici diprevenzione, sempre piùdilatati, hanno reclamatofigure professionali specifiche.La Spedalità infinesi è ipertrofizzata e si èaperta a tutte le richiesteche il SSN ha fin troppo generosamentefinanziato. Aquesto punto il medico condottonon serviva più.È così scomparsa una figurache giganteggiava nel panoramasanitario territoriale,non tanto perché sapevafare un po’ di tutto: lamedicina interna, la piccolachirurgia, la grossa ostetricia,la dentistica, la pediatria,l’igiene pubblica,tutti argomenti d’esame alconcorso per condotto, masoprattutto perché era solocon se stesso e col malatodi fronte, specie se acuto.Doveva risolvere problemia volte gravissimi da solo,solo con la sua esperienzae solo con la sua coscienza,anche se allora la rivalsa suun risultato infelice era menoricercata di oggi. •4 - 201139
MEDICI ILLUSTRICamici bianchi… alla rivoluzioneIn occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia ricordiamo alcune eroichee tragiche vicende che videro i medici come protagonisti dei primi moti insurrezionalidi Luciano SterpelloneNel 1848 l’Italia è pocomeno di unasemplice entità geograficasuddivisa in tanti statie staterelli, abitata da unpopolo in gran parte succubedel giogo straniero, abituatoalle vessazione e al carcere,a mormorare più chead agire. I contestatori più“fortunati” (cioè gli amnistiatio coloro che sono riuscitia sottrarsi all’arresto ealle condanne) si sono autoesiliatiall’estero o nellepiù ospitali terre del Piemonte,della Liguria o dellaSardegna, mantenendotuttavia sempre vivo l’idealedel Risorgimento e dellalibertà.In realtà il Risorgimento ècominciato almeno mezzosecolo prima, dando già daallora (ma poi con le cospirazionie le rivolte del 1814,del ’21 e del ’31) il propriocontributo di eroi e di martiri.Sino ad esplodere nellostorico “Quarantotto”, l’annodelle barricate e dellebattaglie, che pone l’Italiasulla ribalta internazionale,e che vede il ritorno di Garibaldidall’America e diMazzini dall’esilio.Pur essendo sostenuta dal“popolo”, l’idea risorgimentalefu inizialmentepromossa dalla classe degliintellettuali, della qualei medici erano parte di primopiano: già nel 1775 gliPaolo Mascagni. Disegno del Focosi, inciso da Luigi Rados(Courtesy of the National Library of Medicine)archivi di polizia del Meridionene schedavano un altonumero come “liberali”o “cospiratori”.In Italia, lo spirito “insurrezionale”e delle riformesuscitato dalla Rivoluzionefrancese aveva trovato unterreno fertile per la particolaresituazione politicogeograficae le vicende delleconquiste napoleoniche,presto concretizzandosinella prima vera strutturaorganizzata di opposizionee di protesta, la Carboneria:questa era sorta agliinizi dell’Ottocento traendoil proprio simbolismo erituale dall’organizzazionedei carbonai (boscaioli,preparatori e venditori dicarbone al dettaglio).Dopo il Congresso di Vienna(1815) aveva poi assuntoun carattere patriotticoe apertamente anti-austriaco.Era organizzata gerarchicamentein baracche,vendite, vendite madri e al-te vendite, e gli iniziati(buoni cugini, apprendisti)conoscevano solo gli immediatisuperiori; la costituivanodue “logge” principali,una politica che si occupavadella protesta pacifica,l’altra militare destinataalle azioni di guerriglia.L’affiliazione era consacratada vari giuramenti, cheprevedevano gravi pene pergli spergiuri. Già dai primimoti del ’20 e ’21, chi incappavanelle maglie dellapolizia veniva sottoposto aipiù brutali e interminabiliinterrogatori per minare leresistenze dell’imputato efargli confessare il nome deicongiurati. Alcuni non riuscivanoa resistere: e nonfurono pochi i patrioti chesubirono pesanti condanneper essere stati denunciatidai compagni.In Italia la Carboneria miseinizialmente solide radicinel Meridione, specie inchiave antiborbonica, estendendosipoi attraverso leMarche e la Romagna alloStato Pontificio. Al Nord fuinvece indirizzata verso unprogramma democratico erepubblicano, mentre inPiemonte la variante dei federatila portò verso il costituzionalismoliberale, poievoluta nella visione piùampia di un’azione comunetendente alla creazionedi una Nazione unita.Tra le centinaia di medici,404 - 2011
MEDICI ILLUSTRIdi farmacisti e di studentiche già nei primi moti rivoluzionarisvolsero un ruolodeterminante nelle gloriosevicende del Risorgimento èpossibile in questa sede ricordarnesoltanto alcuni.Ad esempio, Giovanni Rasori,nato a Parma nel1766, che già da studenteha mostrato un tale ingegnoda essere inviato per tre annia spese del Governo astudiare Chirurgia a Firenze.Costretto a riparare inFrancia nel periodo dellevittorie austro-russe, soggiorneràpoi a lungo in Inghilterra,seguendo le lezionidi Chirurgia del celebreJohn Hunter. A trent’anni ènominato professore di Patologiaall’Università di Pavia,e due anni dopo rettoredella stessa Università.Sarà fautore (ma in un secondotempo anche critico)della famosa ma ormai obsoletateoria degli stimoli econtrostimoli enunciatadall’inglese Brown (“brownismo”).Con il ritorno di NapoleoneIII, Rasori ricopre importantiincarichi in campomedico e governativo, chegli vengono poi revocati dopola caduta dell’Impero.Fortemente contrario alladominazione austriaca, siarruola volontario nell’esercitoCisalpino e, dopola battaglia di Marengo (14giugno 1800), viene inviatoa Genova per organizzaree coordinare le operazionisanitarie intrapreseper debellare l’epidemia dicolera insorta nel prolungatoassedio da parte delletruppe austriache e dellamarina inglese. La sua atti-vità nel nome dell’idea risorgimentalecontinua dopola Restaurazione, quandoprende parte alla cosiddetta“Congiura militarebresciano-milanese” controil governo austriaco; i congiuratisi riuniscono clandestinamentenella sua casa,ma uno di loro (un certoSaint-Agnan) è una spiae fa scoprire la congiura. Il26 novembre 1814 Rasoriviene arrestato e sconteràuna condanna di tre anni etre mesi.Un altro medico-patriota èPaolo Mascagni, divenutoil più giovane professorenella moderna storia degliAtenei italiani, autore delfamoso Trattato sui vasi linfatici(nel quale - contro lenozioni del tempo - dimostracon bellissime tavoleiconografiche l’origine distintadel sistema vascolareda quello linfatico), nonchéper le sue ricerche in ginecologiae sui soffioni boraciferidella Toscana. A Siena,durante una rivolta direazionari, viene gravementeferito e poi arrestatoinsieme a Francesco Antonmarchi(che tra alcunianni sarà il medico di NapoleoneBonaparte a Sant’Elena).Rimase in carcereper otto mesi, fino al ritornodi Napoleone dall’Egitto.Ma il “martirologio” dei medicidel Napoletano che hannocontribuito all’Indipendenzaitaliana era già iniziatoanni prima, esattamenteil 18 ottobre 1794 con la salitaal patibolo di un giovanedi ventiquattro anni -Vincenzo Galiani - studentedi Medicina a Napoli:scoperto come rivoluzionario,tenta la fuga verso ilnord, ma a Civitavecchiaviene arrestato e condannatoall’impiccagione. Il suocorpo penderà dalla forcaRiunione di Carbonari in una “vendita”insieme a quello di altri duepatrioti. Cinque anni doposarà il suo professore universitarioDomenico Cirilloa fare la stessa fine. Attivopatriota, scienziato, professoredi Botanica e di Patologiamedica all’Universitàdi Napoli, fu anche presidentedella Commissionelegislativa nella RepubblicaPartenopea (1799). Quandofu arrestato dopo il ritornodei Borboni, tentò disalvarsi chiedendo la graziaa Lady Hamilton, mogliedel ministro britannico aNapoli, facendo leva sul fattodi aver a suo tempo curatol’ammiraglio Nelson:ma, visto che la sua letteranon aveva sortito alcun effetto,assunse per ripicca unatteggiamento arroganteche urtò ulteriormente il ministro.Fu così impiccatonel 1799, a sessant’anni,proprio per espresso ordinedi Nelson. •4 - 201141
SOCIETÀInondazioni a Dhaka, BangladeshCatastrofe, evento naturaleo mancanza del senso del limite?Come gedie di questa portata anche una dimensione positiva?Da sempre gli eventi naturali lasciano l’uomo attonito.Tutte le spiegazioni scientifiche nella maggior partedelle persone – per quanto esaurienti – non riescono achetare la profonda inquietudine, positiva o negativa chesia, che ci pervade nel momento in cui la natura si manifesta.Stupore o orrore, meraviglia o terrore, la naturaè capace di scuotere sentimenti, forme di immaginazionee capacità argomentative. L’illuminista Voltaire rivisitòla sua idea di progresso dopo il terremoto che distrusseLisbona nel ’700. La maggior parte degli esseri umani difronte al vivere della natura ricorrono a spiegazioni divine.A volte rendono divine le stesse forze della natura. Sipotrebbe dire che spesso la paura di un male ci porta aun male peggiore.Ma che cos’è la paura? Sostanzialmente un’emozione. Adifferenza degli animali, per l’uomo la paura riveste un valoreambivalente, oscilla tra istinto ed elaborazione culturalee si colloca nel cuore della nostra vita psichica divenendoun determinante fattore di crescita o d’involuzione.Ogni epoca ha le sue paure. Nel Medioevo c’era la pauradella peste nera verso cui la gente si sentiva completamentedi Antonio Gullici comporteremmo se rimanessimo coinvolti in una catastrofe? Che rapportopuò instaurare l’uomo con un evento in grado di cancellare in poche ore tuttele forme di vita, anni di lavoro e ambienti familiari? È possibile individuare in tra-esposta, priva di difese. Oggi invece abbiamo paure diverse:la bomba atomica, il terrorismo, le armi batteriologiche.Ecco, tutto quello che sfugge al nostro controllo generapaura ed alcune paure sono più diffuse di altre proprioper la sensazione di non poterle controllarle. E proprioperché non si riesce a controllarle le paure si rimuovono.Vengono riposte nel “cestino” del nostro cervello.Chi ricorda più Kyrill? E cosa è Katrina? La memoria è lafacoltà che più dimentica, forse proprio perché è prepostaa ricordare. Il tragico terremoto che ha colpito la Campanianel 1980 viene sempre e solo ricordato per la ricostruzionee la corruzione che l’ha caratterizzata. La memoriadella catastrofe, il ricordo delle vittime e della sofferenzadei sopravvissuti, la distruzione di interi paesi con la lorostoria e la loro cultura, tutto questo viene oscurato. Lo siè visto anche quando l’Italia è stata colpita da un nuovoterremoto, quello dell’Aquila. In quel momento si è ricordatal’Irpinia solo per scongiurare una politica di ricostruzioneinefficiente e corrotta. A costo di essere iperschematicie, dunque, di ridurre in briciole la complessità deltema, cerchiamo di elencare i nodi di questo filo rosso. Ilprimo è che le catastrofi ambientali, ovvero i drastici cam-424 - 2011
SOCIETÀLa volontà di forzare “il sistema natura”per ottenere una decisione favorevoleè tanto più deflagrantequanto è più alto il rischio accettatobiamenti che in poco tempo modificano l’ambiente, traducendosiin tragedie per molti individui e specie, ma anchein opportunità per molti altri individui e specie, esistono.Non sono una mera costruzione sociale. Tuttaviamolto spesso le catastrofi ambientali – o, almeno, gli effettidelle catastrofi ambientali – non sono del tutto “naturali”.Ovvero non sono indipendenti dalla presenza dell’uomo edai suoi comportamenti. Un esempio sono i grandi terremoti.Se fanno tremare la sabbia del deserto sono “eventinaturali”, non “catastrofi”. Gli effetti sull’uomo e anchesulle altre specie viventi sono pressoché nulli. Al contrario,se un terremoto piuttosto intenso interessa una cittàpuò produrre una catastrofe tale da provocare non solodanni tangibili, ma anche ribaltamenti cognitivi: capovolgimentidi Weltbild, di visioni del mondo, come quella appenaricordata di Voltaire. Le catastrofi esistono da sempre.E intorno alle catastrofi esiste da sempre un “immaginario”.Un modo di raccontarle e di raccontarsele. Questenarrazioni cambiano nel tempo. Anche perché nel tempocambia la natura delle catastrofi e anche la conoscenzascientifica intorno agli eventi catastrofici.Questa conoscenza ci induce, sempre più, a cercare di prevenireil rischio. Tanto che, secondo alcuni, viviamo nell’eradel rischio (della prevenzione del rischio). Ma l’organizzazionedegli sforzi di prevenzione del rischio presupponescelte e azioni. Ovvero una politica. E dunque un eserciziodel potere. E tuttavia è anche vero il contrario; il potereutilizza la catastrofe per rafforzarsi.Di fronte all’esperienza delle catastrofi dell’uomo nel XXsecolo e, in certo modo come risposta ad esse, la filosofaHannah Arendt sottolinea che “l’uomo possiede evidentementeun meraviglioso e misterioso talento di fare miracoli”,cioè è capace di agire, di prendere iniziative, di darluogo a un nuovo inizio. La spinta esistenziale dell’esperienza– qui sta l’ambivalenza di principio dei rischi globali– crea involontariamente, spesso anche inavvertitamentee senza che questa opportunità venga colta, l’occasione(o la sventura) di un possibile nuovo inizio, che nongiustifica falsi sentimentalismi. Come si può e si deve vivereall’ombra dei rischi globali? Come si può condurreun’esistenza quando le vecchie certezze svaniscono o si rivelanomenzogne? Ma che cos’è una catastrofe? In matematicasi ha una catastrofe in un sistema quando, al variarecon continuità delle condizioni esterne, si ha un cambiamentonon continuo del sistema. La teoria delle catastrofi,elaborata da René Thorn all’inizio degli anni Settanta,si basa sullo studio delle singolarità di alcune funzioni.In particolare la teoria delle catastrofi ha trovato grandeapplicazione in geografia economica urbana e regionale.In questo ambito si intende per catastrofe una modificazionerepentina indotta, nell’evoluzione di un sistematerritoriale, dall’andamento discreto (in termini statistici,ovvero discontinuo) di una o più variabili. E ciò determinail passaggio del sistema da uno stato all’altro di “stabilitàstrutturale”. La materia è complessa e quindi rimandiamoil lettore interessato a questa scienza a consultare laletteratura finora prodotta su questo argomento.Prima si è detto della paura. Ciò che dobbiamo aggiungere,però, è che se ci sono tante forme di paura, ci sono altrettanteforme di coraggio. Per esempio nella storia anticavi è una differenza tra il coraggio fisico di Achille e quellorazionale di Ulisse. Quest’ultimo, quando si trova nella grottadi Polifemo, sopporta che il ciclope mangi alcuni dei suoicompagni, senza però lasciarsi prendere dal panico, perchéegli ha una sua strategia. Ed ecco forse scoperta la dimensionepositiva che può essere individuata nel verificarsi dieventi naturali catastrofici. Una razionalità che si nutre dellapianta madre che è l’umiltà e che è consapevole dei proprilimiti e delle sue possibilità. La volontà di forzare “il sistemanatura” per ottenere una decisione favorevole è tantopiù deflagrante quanto è più alto il rischio accettato, laconseguenza è una modifica del sistema. Non è questa lavera catastrofe? Per fortuna, oggi, affianco alle domande disempre quando succedono eventi calamitosi – “Dove è finitoDio?” – esiste una “macchina” che come a Sendai, dopolo tsunami, il terremoto e le radiazioni della vicina centraleatomica, ha visto l’attivarsi di tutta l’operatività che silega all’esperienza – per esempio – della “medicina delle catastrofi”,che vede l’integrazione tra le istituzioni dei soccorsi,ossia la condizione per giungere ad una sinergia operativafinalizzata ad un obiettivo comune e che fa proprial’estensione del concetto di vittima nella sua globalità. Ossiache non si occupi soltanto di morti e feriti, ma di tutticoloro che sono stati colpiti negli affetti e nella psiche. Lanuova concezione del disaster management (“gestione deidisastri”) comprende non solo il soccorso e la gestione dell’emergenza,ma anche la formazione della comunità locale,affinché possieda strumenti e metodologie per la propriaprotezione. Fin qui si va per la strada giusta. L’unica pistache ancora sembra balbettante nel trovare una sua direzionenella mente dei molti è l’idea che a sottrarci il potere rispettoagli eventi cosiddetti catastrofici, non è la forza sempreviva della natura, a cui dobbiamo rispetto se vogliamoevitare lutti e distruzioni, ma ciò che già i greci avevano benindividuato: la hybris. Chissà se gli ultimi sconvolgimentiinsegneranno all’umanità il “senso del limite”? •4 - 201143
IN ATTENZIONEK.Giovani soli alla ricerca di una veritàdi Lina Vita Losaccoha da poco compiuto diciotto anni ma nel raccontare di sé si esprime con la stanchezzadi una “madre di famiglia”. Faceva ancora le medie quando doveva intervenireper mediare fra i genitori continuamente in conflitto ed occuparsi con-temporaneamente della casa, dello studio e deisuoi problemi di inadeguatezza nel gruppo dei pari: “Siaalle medie che al liceo ogni mattina mi prendeva l’ansiaperché mi toccava affrontare i miei compagni e i loro commentisu di me, eppure mia madre era convinta che nonavessi problemi solo perché a scuola avevo una media alta.Da sempre è convinta che io sia una persona forte esicura […]. Quando torno a casa la mia stanza è sottosopraperché mia madre ha l’abitudine di rovistare neimiei cassetti, le piace usare i miei trucchi, indossare lemie magliette o i miei orecchini perché le danno sicurezza– dice –. Purtroppo nessuno si accorge della mia insicurezza,nemmeno lei!”.Anche G., sedici anni, è stanca e piena di rabbia perchésente la responsabilità di dover proteggere sua madre per“paura che si cacci nei guai”. Mentre E. deve alternarel’alleanza tra suo padre e sua madre che gli fanno pressioneper avere l’esclusiva della sua complicità: “Sembranodue ragazzini […] tra l’altro a me dispiace vederemia madre angosciata per i continui tradimenti di mio padreche poi la tratta come una isterica […]. Sì, questa situazionemi crea confusione e mi sento sola, come del restoè sempre stato”.Genitori che vogliono essere amici dei loro figli e figli che,scippati della loro vita adolescenziale, sono costretti adassumere precocemente il ruolo di adulto responsabile eprotettivo nei confronti dei propri genitori inclini ad unatteggiamento adolescenziale piuttosto che intenti ad offrirloro sicurezza e stabilità affettiva. Una inversione diruoli che riguarda le sempre più numerose famiglie deinostri tempi in cui giovani e giovanissimi si ritrovano ancorauna volta soli, nonostante esperti psicologi forniscanocontinue indicazioni su come diventare valide guideper i nostri figli.In mancanza di rapporti significativi pregnanti di cura e dicomprensione o di quella conflittualità che da sempre hacaratterizzato il rapporto genitori-figli, ai numerosi giovanidell’ultima generazione tocca confrontarsi, nella miglioredelle ipotesi, con genitori traboccanti di permissivismo odi modernità o a volte eccessivamente protettivi. In entrambii casi i ragazzi si ritrovano in famiglie all’internodelle quali le questioni, oggetto di discussione tra generazioni,riguardano il modo di vestirsi, le attività da scegliereper il tempo libero, l’elargizione di paghette settimana-Genitori che vogliono essere amicidei loro figli e figli che sono costrettiad assumere precocementeil ruolo di adulto responsabile444 - 2011
IN ATTENZIONEI valori o le questioni morali e politicheche in passato animavanoil conflitto generazionale finisconocol diventare cose d’altri tempili o di laute somme di denaro da investire nell’acquisto degliemblemi di status symbol universalmente condivisi.E intanto i valori di fondo o le questioni morali e politicheche in passato animavano il conflitto generazionale(oltretutto necessario all’adolescente per stimolare il bisognodi individualismo e la capacità di diventare adultocorredato di propri valori e risorse) finiscono col diventarecose d’altri tempi.Il risultato? Solitudine, confusione, smarrimento cui èdifficile sottrarsi dal momento che riguarda la società tutta.E tra i ragazzi aumenta il senso di inadeguatezza e lacrisi dei valori con forme di disagio a vari livelli, nel campodel lavoro e nello studio o nelle relazioni sociali e neirapporti con l’altro sesso come ben ci indicano le svariateinterviste e indagini sui giovanissimi consumatori diviagra, sui bulli e cyber bulli e adolescenti con comportamentia rischio.Pensiamo alla crisi lavorativa che ha colpito gli italiani:le maggiori ripercussioni riguardano i giovani oltre chele donne. Secondo il rapporto Istat “Noi Italia”, circa il21,2 per cento dei giovani italiani tra i 15 e i 30 anni oltrea non avere un’attività professionale, non è nemmenoiscritta ad un percorso di formazione. Giovani chenon lavorano, non studiano, non si formano: sono i neet,not in education, employment or training, il cui percorsoadolescenziale è diventato “un processo in itinere,un percorso dilatato nel tempo”(1), più che fase di passaggiodall’età infantile a quella adulta.Un quadro piuttosto completo sull’entità del problemaadolescenziale ci viene fornito dal rapporto Eurispes-Te -lefono Azzurro 2010(2) che ha intervistato circa 3100studenti tra i 7 e i 19 anni. Dall’indagine emerge che i ragazzisi percepiscono inadeguati e soli e ad essi i genitoririspondono inondando i loro spazi fisici e mentali conbeni materiali, soprattutto prodotti tecnologici di ultimagenerazione (cellulare, consolle per videogiochi, ecc.), aprescindere dalle possibilità economiche a disposizione.È inevitabile che la socializzazione dei figli o gli interventidi supporto e rassicurazione vengano affidati al Web: nel90 per cento dei casi i ragazzi tra i 12 e i 19 anni passanodiverse ore su Internet e nell’84 per cento hanno unprofilo su Facebook. Tra i bambini dai 7 agli 11 anni ilricorso a Facebook riguarda il 42 per cento, ma Internetè usato dal 60 per cento soprattutto per guardare filmatisu YouTube. La paghetta settimanale poi è una prerogativadi 4 ragazzi su 5 e in alcuni casi gli stessi ragazzila considerano persino eccessiva (27,9 per cento): addiritturail 14,2 per cento dei bambini tra 7 e 11 anni riceveoltre 50 euro settimanali. Ma la maggiore preoccupazionedegli adolescenti (e anche dei bambini) riguarda lacapacità di conformarsi alle aspettative degli altri; in particolaresi teme di deludere i genitori (56,6 per cento) ogli amici (52,4 per cento ) o di fare brutte figure. Cosìche per colmare il senso di inadeguatezza e conformarsiad una immagine estetica approvata socialmente il 5,3 percento degli adolescenti tra i 12 e i 19 anni è disposto a ricorreanche ad un intervento di chirurgia estetica. L’angosciacostante che pervade i ragazzi è di non riuscire acorrispondere ai modelli di una immagine di sé vincenteche rispetti i canoni della bellezza o della forza fisica (semaschio) o di non poter raggiungere un livello di soddisfazionepersonale sempre più elevato. In un tale marasmaanche la relazione sessuale, anziché essere vissuta comeun’opportunità per sperimentarsi in un nuovo tipo diconfronto con l’altro/a a livello affettivo-emotivo e quindiarricchire il percorso di conoscenza di sé, per molti adolescentiè un modo per mettere alla prova le proprie capacitàseduttive, l’arte della conquista, l’abilità nel saperstupire e non deludere o di essere accettati e apprezzati.Il tutto finalizzato a rafforzare il proprio sé ma in funzionedelle aspettative altrui e secondo canoni e stereotipiprescritti, e a ricordarlo ci pensano i martellanti programmitelevisivi aventi come protagonisti-cavie i giovani “il cuipovero erotismo è veicolato da apparati muscolari o vestitimicroscopici, trucchi da viado, tacchi da passeggiatricidi strade provinciali”(3). E poiché la paura di un insuccessonella sfera sessuale è sempre in agguato, è frequenteanche tra i giovanissimi il ricorso a surrogati ingrado di garantire o potenziare le prestazioni sessuali. Nona caso si parla frequentemente di generazione dopata che,per il bisogno di sensazioni forti e di rassicurazioni, inconsapevolmentemette a rischio la propria vita.Una generazione estremamente vulnerabile dunque conuna identità/non identità priva di valori acquisiti e interiorizzati,con una profonda depersonalizzazione che nonpuò diventare adulta se c’è il vuoto sociale. “Per costruireun’identità matura, senza blocchi o confusioni di ruolo,l’adolescente deve avere dei veri interlocutori, capacidi ascoltarlo, ma capaci anche di esprimere dei valori, attraversoi loro effettivi comportamenti, più che con esortazioniretoriche”.(4) •(1) Petrone L, Troiano M. Adolescenza e disagio, come superare il problema. Roma: Editori Riuniti, 2001(2) Eurispes, Telefono Azzurro. Indagine conoscitiva sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia. 2010(3) Crepet P. Sfamiglia. Torino: edizioni Einaudi, 2009(4) Palmonari A. Gli adolescenti. Bologna: il Mulino, 20014 - 201145
SOCIETÀGiovani e anziani,generazioni a confrontodi Maurizio Zomparelli (*)Igiovani di oggi sono diversida quelli di ieri odel passato? E gli anzianicosa rappresentano edove si collocano nel tessutosociale di oggi?Come cambia la nostra società.Lo strappo generazionaleè evidente, palesementedocumentato daimodelli che rappresentanol’espressione del moduscon cui si sta evolvendo neicostumi, la crescita dellanostra società.Giovani che vivono la loroesistenza in compartimentistagni, ermeticamenteprotetti dalle contaminazionidei loro avi, degliadulti, dalle loro sembianze,perché il bello è esseregiovani, il modello è quellodel corpo, della felicitàe spregiudicatezza, ove tuttoè ammesso e giustificabile,ove si può o si deveosare, per combattere l’immortalità,ove il tempo nonesiste e la storia ed il passatosono solo ricordi, rimembranzearchitettonichedi pensieri malinconicie retrò da abbandonaree non da seguire.Anziani sempre più isolatinella vita, emarginati econdannati ad una fineprecoce e sconsolata, perchéostacoli naturali all’evoluzioneed alla crescita.È questa la soluzioneper migliorare? Bisognanon tener conto del passatoper crescere velocemente,per evolversi e migliorarsi?Dissacrare quello che è statoe che invece ancora è: èquesta la soluzione? E’questo il modello da seguire?Attenzione ragazzi!,si scherza con il fuoco, esisteil rischio di smarrirsi,di annientarsi dietro futilimodelli, dietro l’oblio delfaceto, dietro le falene omeglio le musa del nulla,esiste il rischio reale dicreare archetipi senza sensodi un modello societariosenza contenuti che potrebberorappresentare ilbaratro per un futuro di sanae reciproca convivenza.Un esempio viene dal recentepassato, quando appuntopassavamo moltodel nostro tempo ad ascoltarei nostri nonni, che ciraccontavano le loro esperienzedi vita, le loro preoccupazioni,i loro drammi,ma soprattutto le cosebelle, amplificate dai ricordied immaginate o romanzate,insomma un modellorealistico misto all’immaginazioneche citranquillizzava e ci davaforza e fiducia nell’affrontarele crisi della nostracrescita e maturazione.Oggi l’isolamento dei giovaniha provocato unostrappo nel tessuto dellanostra società, uno strapponella comunicazione,nella comprensione, nellacrescita e nella storia stessadell’umanità, tale dapreoccupare noi osservatorie studiosi del comportamentoumano e delle suedevianze.Il richiamo a chi assemblai nostri giovani nel tentativodi isolarli dai loro genitori,dai loro nonni, dallaloro storia familiare e consegnarlial mondo delle vanitàe leggi di merchaisingè chiaro e sintetizzato daquesto articolo. Stiamofabbricando degli esseriumani senz’anima, senzastoria e non esiste futurosenza storia; attenti massmedia e pubblicitari, attentieconomisti del pensiero,tutto questo ci si potràrivolgere contro perchéla posta in palio è il futuronon solo dei singoli ma diintere generazioni che verrannoe che non saprannocosa fare e dove andare,realizzando uno smarrimentocollettivo.La voglia e la speranza dicreare un rapporto costruttivo,basato sul rispettoed il richiamo deivalori che rendono civile laconvivenza è chiaro e giustificato,stiamo qui ancheper questo ed il monito anon perdere l’occasioneper ribaltare il presente,confidando nello spiritodei giovani e nelle loro ideeè forte e chiaro, sta a noiperpetuarlo ed essere convintiche la porta è sempreaperta e non preclusa. •(*) Docente della Scuoladi specializzazione italianain psicoterapia Smipi464 - 2011
IL PUNTO SU…150 anni di sanità italianaanni di Unità d’Italia sono un’occasione irripetibile per una lettura della storia delPaese attraverso i cambiamenti avvenuti nello stato di salute della popolazione, l’evoluzionedelle conoscenze scientifiche e tecnologiche e le forme di assistenza sanitaria ero-Disinfestazione di una zona malaricadi Walter PasiniI150 gate dal 1861 ad oggi. L’esempio più importanteè la vaccinazione che consentì di eliminare nel nostro Paeseil vaiolo, la poliomielite, il tetano e la difterite.L’Italia post-unitaria era prevalentemente agricola caratterizzata,soprattutto nelle campagne, dalla povertà. Il tassodi mortalità infantile era elevato e la durata della vitamedia non superava per uomini e donne i 35/40 anni. Lapellagra era la malattia più di ogni altra associata alla povertà:si manifestava con dermatite, diarrea e demenza. Ilprimo congresso pellagrologico, mirante a confrontare conoscenzee dati, si svolse a Padova nell’aprile 1899.Nella seconda metà dell’Ottocento e per buona parte delNovecento uno dei maggiori problemi sanitari era rappresentatodalla malaria che affliggeva prevalentementele popolazioni del centro e del sud Italia, isole comprese.Fino alla scoperta dell’agente eziologico, avvenuta daparte di Alfonse Laveran nel 1878 (il plasmodium), lamalattia era attribuita a miasmi, emanazioni ammorbantisprigionate dalle acque stagnanti dei terreni paludosi (mal’aria).Tanti gli illustri scienziati nel campo della malariologia:Camillo Golgi, Angelo Celli, Giovan BattistaGrassi, Ettore Marchiafava, Amico Bignami, GiuseppeBastianelli, Alberto Missiroli. La “scuola romana” fu ilpunto di riferimento per oltre un secolo per gli studiosidella materia. Tappe fondamentali della lotta alla malariafurono la scoperta da parte di Giovan Battista Grassidella trasmissione dell’infezione attraverso la zanzaraAnophele, la distribuzione del chinino di stato negli spaccidi Sali e tabacchi come misura di terapia e profilassi,le bonifiche dell’Agro Romano e dell’Agro Pontino avvenutenel Ventennio fascista e la disinfestazione conDDT intrapresa nell’immediato dopoguerra grazie agliaiuti americani.La tubercolosi era, insieme alla malaria, il principale problemadi sanità pubblica. Nel quinquennio 1887-91 sumille morti, 78 erano dovuti a tubercolosi, nel quinquennio1907-12 le morti per tubercolosi salirono a 81.La presa di coscienza della dimensione sociale della malattiaportò il clinico Achille De Giovanni dell’Universitàdi Padova a fondare nel 1898 la Lega nazionale controla tubercolosi.L’Ottocento fu poi il periodo delle pandemie di colera. Lasua diffusione fu favorita dall’industrializzazione e dall’urbanizzazioneper la concentrazione della popolazionein città sprovviste di sistemi fognari efficienti e per l’assunzionedi acqua contaminata.Per la prima legge in materia di sanità pubblica l’Italiadovette aspettare la Legge Crispi Pagliani del 1888. Mediciilluminati ebbero il merito di stimolare i politici perdare al Paese una legislazione volta a tutelare i cittadinidalle malattie legate alla povertà, agli ambienti malsanie alle cattive condizioni igienicosanitarie. Alcuni di essisi impegnarono direttamente in politica come GiovanniLanza, Luigi Carlo Farini, Luigi Pagliani, Agostino Bertani,Paolo Mantegazza, Giulio Bizzozzero, Guido Baccellie Angelo Celli.La scoperta degli agenti eziologici, di metodi diagnostici,di terapie specifiche e la realizzazione di strutture e operemigliorative delle condizioni igienico ambientali del paeseportarono, a metà Novecento, ad un significativo calodelle malattie infettive. Contemporaneamente ebbero sempremaggior rilevanza epidemiologica malattie degenerativecome il cancro e malattie cardiovascolari.Sul piano legislativo, dopo la II Guerra mondiale, i passipiù importanti furono compiuti attraverso la istituzionedel ministero della Sanità nel 1958 e con la legge istitutivadel Servizio sanitario nazionale nel 1978, legge conla quale si è garantita l’assistenza sanitaria a tutti i cittadiniitaliani. •4 - 201147
ACCADDE A...10 MAGGIO 1934A Parigi viene fondata daLion Feuchtwanger, RomainRolland e HeinrichMann la Biblioteca tedescadella libertà. Vi sono conservatele opere che in Germaniavengono messe all’indice.6 MAGGIO 1937A Lakehurst negli StatiUniti, l’Hindenburg, il dirigibiletedesco, esplodementre si trova in fase diatterraggio. 36 personeperdono la vita.Maggioe le sue storie...A proposito di Newton… il famosofisico stava sotto un albero, quando glicadde una mela sul capo… Dunque, simise a pensare: come mai la mela cadein giù invece che in su? (Certo, per farequeste grandi scoperte, oltre che grangeni bisogna essere anche un po’ scemi.Come può venire in mente a qualcunoche una cosa possa cadere in su?)Achille Campanile, La cura dell’uva10 MAGGIO 1968Sciopero generale di solidarietàcon gli studenti organizzatoin Francia daisindacati. Si registrerannotumulti in tutto il Paese.12 MAGGIO 1974Calcio: la Lazio si laureacampione di Italia.4 MAGGIO 1980Crisi in Iugoslavia a seguitodella morte di Tito. IlPaese si avvia alla disgregazionedella federazione.14 MAGGIO 1989Il peronista Carlos Menemvince le elezioni presidenzialiin Argentina.14 MAGGIO 1948David Ben Gurion proclamaa Tel Aviv lo Stato indipendentedi Israele.4 MAGGIO 1953Il premio Pultizer vienevinto da Ernest Hemingwayper l’opera “Il vecchioe il mare”.CarlosMenem22 MAGGIO 1939Italia e Germania stipulanoil patto d’Acciaio.23 MAGGIO 1992Cade vittima di un attentatomafioso il giudice GiovanniFalcone.30 MAGGIO 1940Il pilota americano WilburShaw, su Maserati, vinceper la terza volta le 500 migliadi Indianapolis.David BenGurionErnest Hemingway3 MAGGIO 1960Ad Amsterdam viene apertaal pubblico la casa diAnna Frank vittima del nazismo.Anna FrankGiovanniFalcone9 MAGGIO 1994Nelson Mandela è il primopresidente di colore del Sudafrica.1 MAGGIO 1997Tony Blair vince in GranBretagna le elezioni con iLaburisti dopo diciotto annidi governo conservatore.Wilbur Shaw“CORREZIONE”Alberto Cova vinse i 10milametri nel 1983 nel corso deicampionati del mondo di atleticache si tennero quell’annoad Helsinki dal 7 al 14 agosto.484 - 2011
MEDICI E SPORTdi Andrea MeconcelliLa grande forzadella palla ovaleParliamo di rugby? Èuno sport affascinanteche, solo apparentementesi basa sulla forzafisica. Ci vogliono, oltre allapredisposizione, una volontàferrea e tanto spiritodi adattamento. Ne trattiamobrevemente in questoarticolo, per ricordare e ricordarciche molti medicilo hanno praticato e quelligiovani oggi scendono semprepiù numerosi in campo.Per comprendere l’importanzadi questa disciplinabasterà ricordare che alcentro di tutto c’è una palla.Però ovale.“La Commissione MedicaFederale, ente della Federazioneitaliana Rugby, sioccupa di dettare le lineeguida che vanno dal primosoccorso durante la gara atutta la diagnostica, compresoil recupero funzionalee il recupero dei traumi,alla nutrizione. Fanno partedella commissione unaserie di specialisti: un medicolegale, un neurochirurgo,un internista, un reumatologoe un fisiatra. Tuttefigure che, di volta in volta,possono essere chiamatein causa qualora si presentasserodei casi particolarimagari sull’iter diagnosticoo terapeutico”. Conqueste parole Vincenzo Ieracitano– presidente dellaCommissione medica federalerugby – spiega i compitidell’organismo che sioccupa della salute dei tantiatleti che praticano questosport. “E’ uno sport duro– continua Ieracitano -di combattimento; l’unicosport dove è concesso l’attaccoal portatore di pallone.Di conseguenza è un’attivitàalla quale bisogna esserepreparati. Nel rugby cisono regole ben precise: èuno sport in cui innanzituttoci deve essere il rispettodell’avversario proprioperché è facile far malee farsi male.Il rugby è una disciplina dicontatto e di situazione. Èsport di contatto perché ilconfronto fisico tra i giocatoriè una costante del gioco;è sport di situazioneperché nella sua evoluzionesta diventando semprepiù importante la capacitàdi comprendere il contestomomentaneo in cui ogni fasedella partita si sviluppaconcretamente.Venendo alla storia di questosport va ricordato cheil football era praticato inmolti college inglesi cheadottavano regolamenti differenti:era differente la formadel pallone ed il numerodi giocatori attivi in campo,così come il modo dimaneggiare o calciare. Regolamentiil cui sviluppotecnico ha coinvolto un discretonumero di praticantipresso i college di Rugby(Regno Unito), Cambridge,Eton (Inghilterra), Winchester(Hampshire), Shrewsbury,London Borough ofHarrow e distretto Blackheathdi Londra nonché Christchurchin Nuova Zelanda.Sembra che il primo arinnovare il regolamento,anche se non tutti concordanosulla vicenda, sia statolo studente WilliamWebb Ellis, nel 1823, in occasionedi una partita di footballnel campo da giocodella Rugby School. Il 26gennaio 1871 i rappresentantidelle varie scuole inglesisi riunirono nel ristorantePall Mall di Londra eunificarono il regolamentofondando la Rugby FootballUnion. Attualmente, intale luogo, è ancora visibileun’iscrizione su pietrache ricorda il ristorante e lafondazione dell'associazionesportiva. Il rugby a 15fece parte dei giochi olimpicidal 1900 al 1924 e ilrugby a 7 già in programmanei World Games faràil suo esordio ai GiochiOlimpici del 2016. Il primocampionato italiano fu disputatonel 1929. Successivamentefurono costituitele organizzazioni di rugbya 13 e rugby a 7.La Nazionale italiana è impegnataannualmente neltorneo del Sei Nazioni, chela vede di fronte alle miglioricompagini nazionalieuropee: Francia, Galles,Inghilterra, Irlanda e Scozia.Fin dalla sua prima edizione(1987) l’Italia è semprestata presente alla Coppadel Mondo di rugby. •4 - 201149
RECENSIONILibri ricevutidi G. F. BarbalaceLe cime e le valliNel prezioso trattatello sulla medicina, scrittoper chi svolge, o si prepara a svolgere questaattività, Vito Cagli fa ricorso alla sua cinquantennaleesperienza per armonizzare gliaspetti etici della professione con quelli scientificie tecnologici che sembrano acquistaresempre maggiore importanza. Trattando delleradici della medicina, della linfa che la vivificae della formazione umana e culturaledei medici, l’autore motiva le ragioni per le quali il medicodeve veramente amare il suo lavoro per farlo con adeguatezzae soddisfazione. Le argomentazioni, gli spunti, i suggerimentipresentati nel testo mirano ad affinare la sensibilitàdel medico proponendogli di vedere l’uomo primadel paziente, la sofferenza prima della malattia, la speranzadi guarigione prima della cura e, cosa veramente importante,di “essere” più che “fare” il medico.Vito Cagli“Le cime e le valli”Armando Editore, Roma - pp. 173, euro 15,00Condotta professionale medicae responsabilità penaleIl medico, nello svolgimento della sua attività professionale,corre sempre il rischio di trovarsicoinvolto in una questione processuale.Un evento, questo, per il quale non è quasimai preparato, poiché nelle facoltà diMedicina è sempre scarsa la frequenza aicorsi di Diritto sanitario. Con questo volumeGaetano Siscaro, magistrato di Cassazioneesperto di Diritto sanitario, offreal medico in attività un utile contributoper colmare le sue lacune giuridico-sanitariee gli fornisce, in forma chiara edesaustiva, uno strumento operativo che lo metterà in gradodi conoscere i margini normativi e operativi della suaattività nel rapporto comunicativo e terapeutico con il paziente.Indicando poi i diversi profili di colpa e di reatocui un sanitario può andare incontro, riassume i critericon cui è organizzato un processo.Gaetano Siscaro“Condotta professionale medica e responsabilità penale”C.E.S.I., Roma - pp. 245, euro 30,00Il dolore intimo vulvare e perinealeQuando un dolore cronico si presenta senzaalcun segno evidente può essere scambiatoper una malattia psicosomatica perchériesce ad influire negativamente sullapsiche e, quindi, sul comportamento dell’individuo.Se poi il dolore proviene dalleparti intime, oggetto di remore culturali edi comprensibili silenzi perché deputate ancheal piacere, l’aspetto psicologico del male si accentua. Conquesto lavoro Ezio Vincenti propone un nuovo metodo dicontrollo del dolore intimo non tumorale delle donne, utilizzandoinizialmente un’inibizione analgesica di alcune strutturenervose periferiche in precise zone anatomiche per giungeregradualmente ad insegnare al cervello come rielaborarei messaggi prima percepiti come dolore. La parte scientificadi questo trattato è alleggerita e resa più accessibile danumerose testimonianze di donne accomunate da questo tipodi sofferenza spesso superata definitivamente.Ezio Vincenti“Il dolore intimo vulvare e perineale”Piccin Nuova Libraria, Padova - pp. 276, euro 30,00InvettiveLe poesie di Giuseppe Ronzoni affrontano,in forma epigrammatica, gli argomenti socialie politici che i giornalisti sui quotidiani,e l’uomo della strada al bar, sul treno o in famigliaaffrontano quotidianamente. Quegliscritti, però, e quelle chiacchierate hanno lavita breve di un giorno. Queste invettive invece,proprio per la loro veste poetica, possonoaspirare a durare a lungo. Il libro è divisoin due parti introdotte, l’una dalla frase “affondare vogliola scure” e l’altra “scoccare voglio rabbiose frecce”.Colpiti dalla scure dell’autore sono numerosi personaggipolitici, tra i quali Berlusconi, Casini, Fini, Bossi, Mastella,Bertinotti, Bush figlio, la RAI, il sistema carcerario, l’adozionee l’educazione dei fanciulli. I suoi dardi colpisconol’immigrazione, la Chiesa, l’editoria, i servizi pubblici, lecoppie di fatto, i privilegi dei parlamentari. E il lettore, presoda una piacevole lettura, è costretto a meditare.Giuseppe Ronzoni“Invettive”Sallustiana editrice - pp. 168, euro 8,00504 - 2011
Emozioni in movimentoIl testo scritto da Osvaldo Sponzillie da Enza Carifi sul LavaggioEmozionale REM avvicina la fisiopatologiacinese alla medicina e allapsicologia occidentali. Questa praticautilizza il respiro circolare consapevole,il toccamento dei puntiemozionali e, come le altre disciplineolistiche, afferma che non è il corpoad essere ammalato, ma l’uomonella sua completezza psicofisica. Ilsintomo è l’interruzione dell’armonicofluire della vita. Cinque sono le emozioni fondamentali,considerate i motori della vita, sulle quali agiscequesta terapia: la rabbia, la gioia, la vergogna, la tristezzae la paura. Su di esse si agisce con la meditazione perdissolverne i blocchi energetici.L’aspetto interessante di questa pratica è la visione modernadella meditazione da praticarsi non come mera attivitàcontemplativa, ma anche agendo nella vita attivafra la gente.O. Sponzilli, E. Carifi“Emozioni in movimento”Edizioni Mediterranee, Roma - pp. 204, euro 14,00L’ECG in Medicina dello SportIl manuale realizzato da Paolo Zeppilliper i cardiologi e i medici dellosport condensa, in un testo concisoe di facile consultazione, la riccaesperienza dell’autore e i risultatidelle più aggiornate ricerche che descrivonoa livello molecolare l’originedei segnali elettrici, normali epatologici, da sottoporre alla interpretazionespecialistica.L’elettrocardiogramma, primo fra imolti esami strumentali attualmente disponibili, resta lostrumento principe per indagare e diagnosticare le patologiecardiache. Sulla base delle esperienze favorite dallaSIC Sport acquisite visitando gli atleti in gara e in allenamento,oggi si può affermare che con l’ECG si possonoottenere criteri interpretativi più specifici e completidell’attività elettrica del cuore. Per l’individuazione precocedelle patologie a rischio nella la Medicina dello Sportil manuale dà anche il giusto rilievo all’ECG a riposo.Paolo Zeppilli“L’ECG in Medicina dello Sport”Casa Editrice Scientifica Internazionale, Romapp. 100, euro 24,00In breveRECENSIONIClaudio GiorlandinoA CAVALLO DELLA LUNAIniziando dalle vicende belliche della guerra d’Africa vissutedal padre, il romanzo, in cui la voce narrante dell’autoreinterviene ora dal di fuori, ora entrando in prima personanella storia, è arricchito da molte interessanti digressionidi carattere fantastico, paesaggistico e filosofico e dauna ricerca sul senso della vita e della morte, nella qualel’umana facoltà di pensiero è percepita come un aspettodella divinità.Tullio Pironti Editore, Napoli - pp. 190, euro 15,00Orazio SudanoL’OSPEDALE G. VASQUEZ DI SOLARINOAccurata ricerca che fa conoscere l’origine della famigliaVasquez di Solarino, le vicende della fondazione dell’ospedale,iniziato nel 1926, e le successive utilizzazioni del nosocomiocome convalescenziario per bimbi tubercolotici,come sede di un corpo di antiparacadutisti, poi come ospedaleda campo britannico e, infine, come ricovero per anzianie centro di servizi sociali.ESSEDI Artigrafiche, Solarino (SR) - pp. 63Velibor BaljozovicLA PAZIENTE DI MOGADISCIOBreve raccolta di annotazioni, quasi un diario, di un ginecologoserbo venuto in Italia in cerca di lavoro dopo esserefuggito dallo sfacelo del suo paese. Senza una strettasuccessione cronologica, egli riporta le sue impressioni sulleprime difficoltà incontrate, sulla società e la politica delnostro paese e sul fatto che, agli occhi di uno straniero, aRoma i miracoli accadono spesso.Editore Fileks, Leskovac (RS) - pp. 150LA PAROLA ALLE PAZIENTILa Fondazione Federico Calabresi pubblica in queste paginegli emozionanti scritti di otto pazienti affette da tumoreal seno che testimoniano come l’iniziale sconforto emotivocausato da un male tanto sconvolgente, grazie ai successidella medicina, possa oggi tramutarsi in fiduciosa speranzae in una nuova fase della vita più ricca di partecipazionee consapevolezza.Fondazione Federico Calabresi, Roma - pp. 71Autori variIL GIARDINO DELLE MUSECon l’intento di approfondire la conoscenza di artisti, poetie uomini di pensiero contemporanei, il volume presenta unaaccurata raccolta ad alto livello di saggi, racconti, immaginifotografiche e poesie. I testi, in lingua italiana, francesee polacca, sono accomunati da una tematica poetica digrande respiro: Acqua, Vento, Fuoco.Schena Editore, Fasano (BR)4 - 201151
IN EDITORIAStalking. Conoscerlo e difendersiDory d’Anzeo e Ciro Iannone hanno lavoratosu un materiale vivo, su storie vere (quattro,con il tentativo di inquadrarle in un ordineal tempo stesso giuridico e psicologico)e sulla realtà delle individuali conseguenze.Un libro che, tra i tanti pregi, ha pure quellodi suggerire, con molta proprietà e tatto, comeaffrontare il risultato di ciò che si è subìtoo che potenzialmente si potrebbe subire.Lo stalking è l’anticamera raggelante dellostupro: non si minimizzi e non si abbia pauradelle parole. In fondo, è proprio questo aspetto di veritàche ha guidato il progetto e la mano degli autori.Dory d’Anzeo, Ciro Iannone“Stalking. Conoscerlo e difendersi”Edizioni Helicon, Arezzo – pp. 64, euro 10,00L’arte salutare a Liparinella prima metà dell’OttocentoUna sintesi ragionata delle pubblicazioni del dottorFerdinando Rodriguez, che costituisce un’importantedocumentazione storica sullo stato dell’artedelle conoscenze mediche e sulla praticadella medicina nelle Eolie nel XIX secolo. Daisuoi scritti ricaviamo che Lipari non fu risparmiatadalle principali malattie dell’epoca (tubercolosi,scabbia, colera, polmonite, ecc.), cheanche qui era nota l’importanza dell’anatomiapatologica e si praticava già l’autopsia clinica.Grazie a questo studio possiamo affermare che la medicinapraticata sull’isola al tempo era abbastanza aggiornata,ben lungi dall’isolamento culturale che ci si potrebbeaspettare nel contesto in cui operava.Gaetano Barresi“L’arte salutare a Lipari nella prima metà dell’Ottocento”Edizioni Centro studi, Lipari – pp. 80, euro 12,00Principi di terapia endocrina e metabolicaLa finalità del libro è fornire un testo di terapia per lemalattie endocrine e metaboliche e rappresentail frutto dell’esperienza dell’Autore e dei suoicollaboratori. La terapia endocrina è indicatanon solo nelle malattie endocrine e metaboliche,che rappresentano la seconda causa di consultazionedel medico, ma anche in quelle sistemichee nei tumori endocrino dipendenti. Ilprincipio che ha guidato l’Autore è stato nonsolo quello di trattare la malattia ma soprattuttodi come curare il paziente. Il testo fornisce almedico le informazioni necessarie per una cura,o almeno un trattamento terapeutico, dei pazienti en-docrinopatici ed è rivolto non solo agli endocrinologi maanche ai medici generalisti e agli studenti di medicina.Fabrizio Monaco“Principi di terapia endocrina e metabolica”Società editrice universo, Roma – pp. 779L’energia del sassoLe radici di un uomo, ovunque eglivada, presto o tardi reclamano a granvoce la propria terra. Le radici conservanola memoria di un uomo, perquanto egli voglia dimenticare, e loriportano alla sua essenza, nella gioiae nel dolore. Anche quando nientesembra aver senso, quando si è incapacidi leggere il proprio vissuto oimmaginare un qualsiasi futuro, l’iofrazionato e smarrito ritrova nelle proprie radici la suaunità. Protagonista di questo romanzo dolce e struggentecome una romanza antica e vigorosa è solo apparentementeun uomo: le vere protagoniste sono le donne dellasua vita, fragili e granitiche al contempo, fonti di costanteispirazione, materne e generose, silenziose e laboriosepresenze che tessono la trama della storia e diun destino.PierGiorgio Magnanini“L’energia del sasso”Albatros Il Filo, Roma – pp. 296, euro 17,00“Dio quanto ti amo”La sensibilità e la spiritualità profondedel professor Michele Piccionedanno vita a pagine intense e sofferte,in cui l’autore riesce a dar voce aquello che passò nella testa dell’uomoGiuda nella notte più difficile dellasua vita, quella che portò all’arrestodi Gesù di Nazareth e alla sua Passione.E a quella dello stesso traditore,a detta di Piccione: Giuda fu libero veramente di scegliere?Non era forse necessario che egli tradisse perchéil disegno divino si compisse? Ciò che ne nasce è unaprofonda riflessione sui temi del libero arbitrio e dellagrazia, sicuramente centrali nell’esperienza cristiana, oltreche un ritratto dolcemente umano sia di Giuda chedi Gesù, stretti nell’amore profondo e reciproco, ma anchenella sofferenza, il primo, e nella consapevolezza delCalvario, il secondo. In quelle ore che segnarono il destinonon solo di un uomo, ma dell’umanità intera.Michele Piccione“Dio quanto ti amo”Albatros Il Filo, Roma – pp. 76, euro 12,90524 - 2011
IN EDITORIASentimenti fragili e identità nascosteLe solitudini interiori e le conseguenti sofferenzenascoste creano sempre più, nellerelazioni umane, “sentimenti fragili” e“identità mascherate” con il continuo bisognodi “apparire” e “fingere” rifugiandosiin un protettivo e rassicurante conformismo.Sulla scia della loro esperienzaclinica, gli autori tracciano un camminoideale per la felicità raccontando una seriedi storie di vita apparentemente comiche, espressione ditanti rapporti affettivi, e approfondiscono le componentibiologiche influenti sul comportamento umano, delineandocosì le tappe di un lavoro clinico che permetta adogni coppia di riscrivere il proprio romanzo.Angelo Peluso, Sara Mariorenzi“Sentimenti fragili e identità nascoste”Effatà editrice, Cantalupa (TO) – pp. 176, euro 12,00Ricordi del medico condottoQuesto libro vuole essere il ricordo, l’elogioe il compianto del medico condotto.Quel medico era paragonabile ad un capitanodi ventura perché avevano entrambiun capitolato di impegni che dava il nomeal contratto e, quasi sempre, veniva da fuori.Oggi ci si è dimenticati di un medicocosì e non è neppure più concepibile a causadello sviluppo tecnologico e dell’espandersidelle conoscenze, ma è rimastain molti anziani e vecchi, che quel medico hanno conosciuto,la nostalgia di quel “solum refugium”. Soprattuttoa costoro sono destinati questi raccontini e riflessioninati quando l’autore era medico condotto.Sandro Piscaglia“Ricordi del medico condotto”Pazzini editore, Villa Verucchio (RN) – pp. 132, euro 9,90Il merlo della buganvilleaLa sventurata storia d’amore di Laura e Alfredo,ispirata ad un fatto realmente accadutoin un piccolo paese etneo durante laGrande guerra e narrata sullo sfondo particolareggiatodei primi del Novecento, èinserita in un vivace affresco della vita sociale,degli usi e dei costumi dell’epoca. Ilprofilo psicologico del dramma, innestatosull’influenza che il sentimento esercita dasempre nell’animo umano, attualizza e rende universaleil racconto, coinvolgendo il lettore e trasportandolonel fascino di un tempo passato in cui però i palpiti delcuore sono gli stessi di sempre. Il romanzo è corredatoda immagini dell’epoca tra cui molte delle lettere autentichedella corrispondenza epistolare che lo ha ispirato.Ignazio La Spina“Il merlo della buganvillea”Gruppo editoriale Acireale, Roma – pp. 160, euro 15,00Il paziente con diabete ed epatopatia cronicaLa contemporanea presenza in uno stesso pazientedi diabete mellito ed epatopatie croniche,benché piuttosto frequente, non ha avutonella letteratura scientifica la stessa attenzionerispetto ad altre associazioni. Il libro analizzail ruolo patogenetico dell’insulino-resistenza, irapporti tra obesità, sindrome metabolica edepatopatie e l’associazione tra infezione da virusdell’epatite e diabete, fornendo ampia documentazionesull’importanza che deve essere posta daparte del medico nel ricercare precocemente i possibilisegni di una complicanza metabolica nel paziente epatopaticoo viceversa un possibile danno epatico nel pazientediabetico. L’approccio pratico rende il libro particolarmenteutile a chi deve affrontare le quotidiane problematichedi inquadramento di pazienti polipatologici.Alessandro Grasso“Il paziente con diabete ed epatopatia cronica”SEEd, Torino – pp. 128, euro 22,00Educazione alla saluteDalla consapevolezza della distanza tra l’educazionecorrente e le leggi profonde della natura,alle quali il nostro corpo e la nostra psichesono comunque sottoposti, nasce l’impegnodegli autori nella sensibilizzazione, formazionee orientamento verso stili di vita piùsani ed ecocompatibili, soprattutto delle nuovegenerazioni. Quella proposta è una pedagogiaalternativa, il cui scopo si può ridurre all’acquisizionedel criterio organismico in prassi costante, nellapropria vita individuale e sociale. Questo libro vuole essereuno strumento pratico per aiutare i diversi attori delprocesso educativo a realizzare una sinergia operativa,indispensabile per rimuovere il disagio e la patologia epromuovere la salute ed il benessere dei ragazzi di oggi.Oretta Di Carlo“Educazione alla salute”Aracne editrice, Roma – pp. 288, euro 22,00Sul numero 2 del nostro Giornale, nella rubrica “In editoria”, abbiamopubblicato la recensione del volume “L’anestesia e la rianimazione”di Jean-Jacques Lehot. Precisiamo che l’edizione italiana- con traduzione ed adattamento italiano della dottoressaCristina Beverini e della dottoressa Silvana Fiorani - è a cura dellaI.S.R.A. – Italian Scientific Research Association di Roma.4 - 201153
EROIOpere d’arte in onoredei medici caduti in serviziodi Paola Stefanuccicannoni austriaci ed in essafurono fuse, per volontà deidecorati, anche le medaglieconferite agli ufficiali mediciperiti in battaglia o sopravvissutialla GrandeGuerra, nonché le vere nuzialidelle loro mogli. Lascultura è visibile anche dall’esternodella caserma Redi,cui soprassiede il generaleSantoro, attraverso l’imponentecancellata in ferrobattuto disegnata dal Mazzucotelli:articolata in settesezioni in ciascuna delle qualile aste scandiscono 24 spanoil proprio lavoro in condizioniestreme, armati diabnegazione e sprezzo delpericolo. Una scelta così nobileimplica altresì la rinunciaalla prospettiva di unacarriera in ambiti ben piùremunerativi.Ma quanti sono i dottori italianicon le stellette in missionedi pace?A risponderci è il generaleAntonio Santoro, ispettoreDIFESAN, di stanza nellastorica Caserma F. Redi diFirenze: “Attualmente, considerandolo scenario globalesono presenti all’esteronon meno di 70 - 80 unitàper turno”. Al Generaleabbiamo chiesto se sonostati dislocati medici militarianche per i civili ed egli,con l’ardore partenopeo checontraddistingue il suoDNA, ha affermato così:“In tutte le missioni di paceall’estero i medici militarisono i medici di tutti. In Libanonel 1982 e ’83 destòammirato stupore tra quellepopolazioni martoriatel’universale disponibilità deicolleghi, disponibilità oltretuttogratuita”. Ciononostante,dopo l’abolizione delservizio di leva l’organicodei medici militari è stato(notevolmente) ridimensionato.“Ahimè! Mille tabellati (inrealtà erano 1100 per unaserie di fattori) sono stati ridottia circa 700, proprioquanti erano al tempo dell’Unitàd’Italia, una contrazioneraggiunta, di fatto, condiversi accorgimenti tecniciche hanno portato ad unagenerosa e qualificata immissionedi ex specialisti militarinelle strutture del Serviziosanitario nazionale edelle Università. Potrei citarealmeno quindici primarie sette professori universitaridi ruolo, già medicimilitari in servizio permanente,ma ritengo chesiano molti di più: annoveriamopersino uno primarioradiologo negli USA al LoyolaHospital di Chicago”.Accade spesso che si dimentichiil sacrificio e la faticadel medico, il cui ruolo,certo, merita un revival dalleamnesie del mondo contemporaneo.“La sublime missione” delmedico militare ha ispiratonon soltanto poeti ed artisti,ma anche un suggestivofrancobollo emesso nel 1934dalle Poste Italiane in occasionedel Centenario delleprime Medaglie italiane alvalore militare. Tra i pochimonumenti dedicati ai medicicaduti per la patria è dasegnalarsi quello dello scultoreArrigo Minerbi, artistatanto raffinato da conquistarel’ammirazione del Vate.Eretto a Firenze nel 1924nel Chiostro del Maglio, unantico convento del XIV secoloappartenuto alle Suoredomenicane e poi adibito acaserma alla nascita delloStato italiano. L’opera furealizzata con il bronzo deiFrancobollo emesso dalle Poste Italianein occasione del Centenariodelle Medaglie al valore militareIn camice bianco e in uniformegrigioverde. Al serviziodell’umanità e dellaNazione. La “sanità in divisa”rappresenta, ancora oggi,nel Terzo millennio unsettore vitale della strutturamilitare, tanto esteso e incessanteè l’impegno delleForze Armate nella gestionedelle innumerevoli crisiinternazionali. Tutte le operazionidi peace–keeping sonocontraddistinte (ovvio)da una spiccata componentesanitaria, strumentale alsoccorso e all’assistenza anchedelle popolazioni colpiteda eventi bellici o calamitànaturali. L’intento filantropicoche, di solito, caratterizzatali interventi deveconfrontarsi (inevitabile)con un tasso elevato di rischio:si opera in realtà socialidove odio, violenza,paura, disperazione, povertàsi combinano in un mixesplosivo che sovente deflagracon ferocia drammatica.A ciò si aggiungano le imprevedibili,ubique e dirompentiazioni terroristiche.Chiunque scelga di fareil medico (o il farmacistao il veterinario) militare, lofa con lucida e piena consapevolezza.Perizia, diligenza,prudenza e… coraggio.Nelle trincee umanitarie isoldati di Ippocrate, chiamatia tutelare la salute e ladignità della persona, la sicurezzae la legalità, svolgo-544 - 2011Sacrario dei medici defunti
EROIrio per i medici caduti inguerra, ma non solo. Il singolareSantuario fu edificatonel 1937 grazie alla fervidatenacia di un religioso delluogo, Don Carlo Cambiano,che in esso investì tuttala sua energia e tutti i suoirisparmi fino all’ultimo centesimo,indebitandosi pesantemente.Eppure nonmancarono gli sponsor, citatida una targa commemorativa:tra i sostenitori piùmunifici la Farmaceutici Italia-Montecatiniche partecipòcon la somma di 200 milalire. La Chiesa, rigorosamenteclassica, è firmata dall’architettobergamasco CesarePaleni. L’interno è riccodi dipinti e sculture, tutteeseguite da coloro chepraticavano l’arte di Esculapio:spiccano, tra le altreimmagini, quelle dei 4 Santievangelisti dipinti dal dottorEnrico Less, autore, tral’altro, di un famoso SanLuca che si trova nellaChiesa di San Marco a Milano.L’altorilievo bronzeosituato nella Zona del Silenzio,intitolato L’Offerta,è opera del dottor CesareScandola, mentre la porticinadel Tabernacolo, il bustodi don Cambiano e ilportale del Tempio sonocreazioni del medico condottoEnrico Magrini. Ai latidell’altare maggiore ardonodue lampade perenni,una per i medici defunti el’altra per i medici viventi.Attiguo al Santuario è il Sacrario,inaugurato 61 annifa: sulle lapidi marmoree sonoincisi i nomi dei luminarima anche quelli di mediciumili e sconosciuti. Inquesto mistico spazio è custoditauna raccolta di cimelidegli scomparsi. Ognizi; legati dalla fune ininterrotta,simbolo del dovere, ornatadalle spine, simbolo delsacrificio, e dal vischio, piantasacra ad Igea: la cancellatarappresenta la “dolorosafatica” del medico che nonconosce tregua. In questoedificio, carico di memoriee suggestioni, si sono formateintere generazioni diufficiali medici, farmacisti,odontoiatri e di sottoufficiali:infatti, qui è stata ospitataper oltre un secolo, dal1883 al 1998, la Scuola diSanità militare, come è ricordatoda una lapide in pietraserena posta accanto aquella celebrativa del Centenario.Una profonda venerazioneper i medici si respira anchea Duno: nel minuscolo centrodella Val Cuvia sorge ilTempio votivo dei medicid’Italia con l’annesso Sacraannoil 18 ottobre, giornodi San Luca, viene celebratala messa in loro suffragio.Non di rado durante le funzioniliturgiche risuonano lenote dell’organo, dono diVincenzo Mascioni, titolaredella più apprezzata fabbricaorganaria italiana. Metadi pellegrinaggi fino aglianni Sessanta, il Tempio diDuno sembrava caduto nell’obliofino al punto di nonessere visitato nemmeno dacoloro cui era stato dedicato.Dopo decenni di solitudineil Tempio è sembratofinalmente rianimarsi grazieanche alla lungimiranteistituzione del Centro per lostudio e la promozione delleprofessioni mediche cheesprime una nuova fioriturasulle antiche radici. Sipuò ricordare con commozione?O, addirittura commuoverci?•Duno - Chiesa dei medici d’ItaliaDuno - Interno del Tempio4 - 201155
ARTETamara de Lempicka, icona della modernitàAl Complesso del Vittoriano, fino al 10 luglio, la mostra dedicata all’eccentrica artista polacca.L’esposizione, dal taglio inedito, ricostruisce interamente il suo percorso figurativodi Riccardo Cencigiudicata negli atteggiamenti,l’artista incarna unideale di bellezza che la accomunaalle dive dell’epoca,quali Marlene Dietricho Greta Garbo; la sua disinvoltaed ambigua condottasessuale, la “virilità”dei suoi comportamenti nefanno un simbolo di emancipazionein una realtà percorsadai primi vagiti delfemminismo. A questa affascinantee controversa figurail Complesso del Vittorianodedica una mostra(a cura di Gioia Mori, finoal 10 luglio 2011) dal taglioinedito, capace di restituireper intero l’immagine diun’artista davvero cosmopolita,presentando adesempio un’opera considerataperduta (il Portrait deMadame P.), offrendoal visitatorespunti di riflessionesu eventiignoti della sua carriera,quali la frequentazionecon ilfuturista EnricoPrampolini, sino adora sconosciuta(ben nota è al contrariola vicendadell’incontro conD’Annunzio), evidenziandoinfineaspetti poco frequentatidella suaproduzione (leopere di argomentoreligioso o quellededicate agliumili). Ciò che colpisce nelmondo pittorico della Lempickaè la capacità di creareimmagini che divengonovere e proprie icone del gustomoderno.Il suo stile, caratterizzatoda un cerebralismo che costruiscel’immagine conscultorea perfezione, animatoda un cromatismo ristretto,coniuga le istanzedella tradizione (riconosciutoè l’influsso di Ingres)con le suggestioni provenientidall’attualità (gli insegnamentidi Denis e Lhote,il cubismo, il futurismo),in un’alchimia spiccatamenteoriginale. Grandeè il legame con l’arte delnostro paese. Ancora bambina,nel 1907, la piccolaTamara finge addiritturaSi respira l’aria dei salottiaristocratici europeinella pittura diTamara de Lempicka, quellestesse atmosfere care alcinema di von Stroheim,popolato da figure elegantissimee crudeli della nobiltàdecaduta, portate acompiere azioni assolutamenteimmorali per sopravvivereagli stravolgimentidella storia. In seguitoalla rivoluzione d’Ottobreun’intera generazione èspinta verso l’esilio, come lascrittrice Irène Némirovsky,costretta ad un pellegrinaggiosenza fine che la portaa fuggire da una Mosca infiamme, per trovare poi lamorte in un campo di sterminionazista, o come NinaBerberova, anch’ella obbligataa rifugiarsi in Francia,destinazione comune a tantiemigrati senza patria. Tamarade Lempicka, natacon tutta probabilità a Varsavianel 1898, giunta a SanPietroburgo nel 1914, condividequesto destino erraticoma, grazie alla forza diun carattere ferreo, riesce apiegarlo alla propria volontà.Spinta dal culto per lanobiltà e la ricchezza, animatada un indubbio talentopittorico, la Lempicka divienein breve una delledonne più sofisticate, elegantied ammirate di Parigi.Anticonformista e spreunamalattia alla gola perseguire la nonna in unviaggio che la condurrà aFirenze, Venezia e Roma;ma è certo il secondo soggiornoitaliano del 1925 alasciare un segno indelebilesulla sua pittura, quell’aspirazioneverso la perfezionee l’algida raffinatezzadi chiara ascendenzamanierista. È questo il momentopiù affascinante dellasua arte, quello nel qualenascono le opere piùconvincenti, come il Portraitdu grand-duc GabrielCostantinovic, dall’espressionenobile e vagamentesprezzante, o La belle Raphaëla,nella quale l’immaginedella prostituta incontrataal Bois de Boulognediviene simbolo diineffabile voluttà.Il trasferimento negliStati Uniti segnainvece il progressivoimpoverirsi dellasua vena creativa,modellata sustereotipi figurativiormai logori estanchi.Quando la mortela coglie, nel 1980,la Lempicka viveormai come unavecchia diva, immersanel culto diun passato, gli “annéesfolles” trascorsia Parigi, delquale è stata grandeinterprete. •564 - 2011Tamara de Lempicka, “La sciarpa blu”,1930, Olio su tavola, 56,5 x 48 cm
L’OTTOCENTO ELEGANTE.ARTE IN ITALIA NEL SEGNODI FORTUNYROVIGO – fino al 12 giugno 2011Mostra gioiosa e vitale che ritrae i ricevimenti,i balli e la vita dei salotti à lapage nell’Italia a cavallo tra gli ultimidue secoli.Palazzo Roverellatelefono: 0425 460093www.palazzoroverella.comHENRI MATISSE.LA SEDUZIONEDI MICHELANGELOBRESCIA – fino al 12 giugno 2011Matisse ha dedicato anni della sua vitaallo studio della scultura michelangiolesca.L’esposizione vuole sottolinearequanto sia stato profondo il legame intercorsotra il pittore francese e il genioitaliano del Cinquecento.Museo di Santa Giuliatelefono: 030 2400640www.bresciamusei.comPICASSO, MIRÒ,DALÌ. GIOVANIE ARRABBIATI:LA NASCITADELLA MODERNITÀFIRENZE – fino al 17 luglio2011Oltre sessanta opere dellaproduzione giovanile di Picasso,Mirò e Dalì e oltrecento schizzi picassiani.Palazzo Strozzitelefono: 055 2469600055 2645155IMPRESSIONISTI.CAPOLAVORIDELLA COLLEZIONECLARKMILANOfino al 19 giugno 2011Settantatré stupendi dipintiappartenenti alla famosacollezione americana delMOSTREed esposizioni in ItaliaClark Institute che comprende opere diRenoir, Monet, Degas, Manet, Morisote Pissarro.Palazzo Realetelefono: 199500200www.impressionistimilano.itLA RIVOLUZIONEDELLO SGUARDO.CAPOLAVORI IMPRESSIONISTIE POST-IMPRESSIONISTIDEL MUSÉE D’ORSAYROVERETO (TN)fino al 24 luglio 2011In mostra settantacinque capolavori impressionistidel museo parigino, chiusoper restauro fino all’autunno prossimo,e per la prima volta in assoluto arriva“L’origine del mondo” di Courbet, la telapiù scabrosa della storia dell’arte.MartRoveretotelefono: 800397760a cura di Anna Leyda CavalliINCANTI E SCOPERTE.L’ORIENTE NELLA PITTURADELL’OTTOCENTO ITALIANOBARLETTA – fino al 5 giugno 2011Un centinaio di selezionatissime opereraccontano l’Oriente nella pittura dell’Ottocentoitaliano nella più approfonditaesposizione mai allestita sul tema.Palazzo MarraPinacoteca Giuseppe De Nittistelefono: 0883 538372www.comune.barletta.ba.itLO STUPORE NELLOSGUARDO. LA FORTUNADI ROUSSEAU IN ITALIADA SOFFICI E CARRÀA BREVEGLIERIMILANO – fino al 1° giugno 2011Per la prima volta un’esposizione analizzeràorganicamente l’influsso che ilpittore francese ha esercitato in Italia neglianni Dieci del Novecentosu artisti come Soffici,Carrà, Rosai, Garbari, Morandie, negli anni Venti eTrenta, su Donghi, Usellini,Birolli, Tomea, Breveglierie altri.Fondazione Stellinetelefono: 02 45462411www.stelline.itDANTE GABRIELROSSETTI - EDWARDBURNE-JONES.IL MITODELL’ITALIANELL’INGHILTERRAVITTORIANAROMAfino al 12 giugno 2011Grande mostra dedicata alrapporto di fascino fra l’arteinglese del secondo Ottocentoe la cultura artisticaitaliana.Galleria Nazionaled’Arte Modernatelefono: 06 322981Claude Monet, “Oche nel ruscello”, 1874, olio su tela, 73,7 x 60 cm4 - 201157
MUSICATenco, se la musica si prende la vitaPuò remo 1967). Di sé diceva: “Io sono uno che sorridedi rado, ma in giro ce ne sono già tanti che ridono sempre...”.Ecco, Tenco si poneva come misura degli altri, oggilo definiremmo un egocentrico, ma togliendo a questoattributo il significato negativo. Perché: “Luigi era un bravoragazzo, pulito, moralmente onesto, sensibile e chiuso.L’ho seguito per anni sia come persona che come artistaa Genova ma anche a Milano e a Roma, quando ci veniva”.A raccontarci questi fatti di prima mano è una personache Tenco lo conosceva molto bene, Giuliano Crisalli,anche lui genovese, a quel tempo redattore del “SecoloXIX” ed oggi direttore del “Giornale della <strong>Previdenza</strong>”:“Erano i primi anni ’50 e a Genova si era formato unaspecie di sodalizio di musicisti, poeti, compositori, sognatori,parolieri, cantautori quando questa parola nonera ancora stata inventata. Ci vedevamo al bar-latteria Igea,in via Cecchi: qui poco a pocosono arrivati alcuni dei nomiche hanno fatto la musicadell’ultimo cinquantennio,Bruno Lauzi, Ruggero Coppola,Sergio Endrigo, GuidoTenze, Umberto Bindi, GinoPaoli, i fidanzatini Giorgio Gabere Ombretta Colli, GianfrancoReverberi tutti calamitatidal poeta anarchico RiccardoMannerini. Mi vedevanoun po’ come il loro fratellomaggiore, non tanto perl’età, quanto perché essendogiornalista, girando di notteper lavoro, ai loro occhi sembravopersonaggio misterioso,quasi mitico...”. Frequentecompagno di vagabondagginotturni era Luigi Tenco, cheproprio in un night composeMi sono innamorato di te, unadelle sue più belle canzoni. Pochisanno che il delicato compositoregenovese era appassionatodel rude baseball e chedi Piero Bottaliuna canzone, che è quasi una poesia, descrivere pienamente un compositore? Se larisposta è affermativa allora la struggente Un giorno dopo l’altro rappresenta il ritrattomorale, artistico e forse anche fisico di Luigi Tenco (Cassine, Liguria 1938 - San-come quasi tutti i ragazzi del suo tempo aveva creato uncomplessino jazz nel quale suonava il sax, Marcello Minerbiil piano, Bruno Lauzi il banjo e Ruggero Coppola labatteria. Adesso, in via Cecchi, stanno allestendo una lapidea ricordo di quei tempi esaltanti con i nomi di tutti ipartecipanti. Dopo vari apprendistati nell’ambito musicale,il primo lavoro di Tenco come cantautore (lui si definivacompositore) nacque nel 1959 con un 45 giri EPcon Enzo Jannacci e Gianfranco Reverberi, con quattrobrani, Mai, Giurami tu, Mi chiedi solo amore, Senza parole,pubblicato sotto il titolo di Tenco. Nel 1961 il primo45 da solista, I miei giorni perduti, e nel 1962 il primo 33giri con successi quali Angela, Cara maestra (censuratadalla Rai, sorte seguita l’anno dopo con Io sì e Una bravaragazza). Qualche esperienza cinematografica di pocasoddisfazione, il servizio militare, poi nel 1965 il contrattocon la Rca Italiana e la nebbiosaUn giorno dopo l’altro,che diventa la sigla dello sceneggiato‘Il commissario Maigret’con Gino Cervi; Lontano,lontano, Uno di questi giorniti sposerò, E se ci diranno,Ognuno è libero. A Roma conoscela cantante calabro-franceseDalida, instaurando unarelazione breve ma intensa. Saràlei a convincerlo a partecipareal festival di Sanremo nel1967 con Ciao amore ciao.“Me la fece pre-ascoltare nellasua Jaguar quando venne daRoma - ricorda Crisalli - ‘Sonoquasi sicuro che vincerà’, midisse. Io gliela distrussi. Affettuosamente.Proprio come unfratello maggiore”. Il branonon fu apprezzato e arrivò aldodicesimo posto. Ciò fu troppoper il fragile Tenco che, inun momento di sconforto, inuna camera d’albergo, il 27gennaio 1967 si tolse la vita. •Luigi Tenco584 - 2011
“MIL PROIETTORE“L’impronta” del produttoredi Maricla Tagliaferriamma, da grande voglio fare il produttore”. “Bravo, piccino. Ma che mestiereè?”. Già. Cosa fa esattamente un produttore cinematografico, figura moltofavoleggiata e parecchio enigmatica? Lo chiediamo a Riccardo Tozzi, fon-datore e presidente della Cattleya, che dal 1997 producecose come “Io non ho paura” di Salvatores o “RomanzoCriminale”, sia il film che la fortunatissima serietv, blockbuster tipo “Benvenuti al sud” e fenomeni culturalicome “Tre metri sopra il cielo”, per citare solo qualchetitolo. Attuale presidente della sezione produttori dell’Anica,l’Associazione delle industrie cinematograficheitaliane che molto probabilmente presiederà dal prossimosettembre, è nel settore dal 1975, prima nella Sacis, dovecurava le vendite estere e le coproduzioni Rai, poi comeresponsabile della fiction di Mediaset.Dunque: cosa fa esattamente un produttore?Cosa fa ora, intende dire. Perché nel tempo le sue funzionisono cambiate. Schematizzando un po’, nell’epoca d’oroche va dagli anni ’40 ai ’60 era un mestiere facile, si sfornavanofilm di tutti i generi, da Visconti a Ciccio e Franco,contando su una sorta di monopolio del cinema rispettoad altre forme di intrattenimento, su un pubblicoche andava in sala, qualunque cosa si proiettasse. Poi, cresciutii redditi, è cresciuta la possibilitàdi concedersi teatri, concertie altro. È arrivata la concorrenzadella tv e i film dovevanoavere un’attrattiva in più, distinguersidal piccolo schermo. Ècominciato un periodo un po’buio, in cui invece di inventareun altro modo di fare cinema, s’èchiesto l’aiuto di stato, s’è smessodi rischiare in proprio. A partele solite eccezioni, il produttoresi limitava a fare domanda difondi al Ministero o, più spesso,a battere cassa presso la nascentetv commerciale. Il prodotto neha risentito e il pubblico s’è disaffezionato.Oggi invece il nostro cinema vaa gonfie vele. Lo scorso anno haconquistato un 33 per cento delmercato e in questi primi mesisiamo già oltre il 50. Cos’è cambiato?Il produttore è diventato simile all’editore o allo stilista:punta ad un’impronta personale e a uno staff di talenti riconoscibile.Il rapporto con gli autori è diventato più pariteticoe collaborativo. Anzi spesso è il produttore chepropone il progetto, chiama sceneggiatori e registi che ritienegiusti e con loro lo perfeziona.E dal punto di vista imprenditoriale?Oggi siamo generalmente in grado di finanziarci interamente.A patto di saper seguire correttamente la catenadel profitto, che fra pay per view, dvd, tv e altre nuovetecnologie, s’è fatta molto più complessa. Un bel balzo,se penso che per il mio primo film da solo mi beccai un’ulcera.Addirittura.Era “Jane Eyre” di Franco Zeffirelli. Avevo scelto CharlotteGainsbourg come protagonista, ma non piaceva aldistributore americano, che contribuiva con 5 miliardi albudget totale di 15. Cominciammo comunque le ripresee ogni giorno lo stesso incubo: come farò? Per fortuna ametà lavorazione l’americano siconvinse.Da “Non ti muovere” a “Quandola notte”, fino ai prossimi“A.C.A.B.” di Carlo Bonini e“Educazione siberiana” di NicolaiLilin, lei sembra prediligere ifilm tratti da libri.La mia formazione, dopo l’economia,è letteraria e mi piaccionole storie forti, il racconto. Unabella sceneggiatura è importante,ma se sbagli la storia, ti giochil’osso del collo.Come si sceglie una storia?Con l’intuito e il gusto personale.L’intelligenza c’entra poco, nonpuoi mai prevedere davvero comeandrà un film. Ti devi anche buttare.Uno dei film che amo di piùè “El Alamein”: sapevo che nonavrebbe avuto successo, ma ancoraadesso penso fosse bellissimo. •Riccardo Tozzi4 - 201159
LETTERE AL PRESIDENTEQUANDO POTRÒ ANDAREIN PENSIONE?Egregio Presidente,sono un medico di medicina generale laureatonel ’77 e iscritto all’Ordine dei medicidue anni dopo. Ho avuto la convenzione con i discioltiEnti mutualistici nel ’79 come medico condotto e sono tuttoraconvenzionato con il SSN. Ho svolto anche la mansionedi Ufficiale sanitario per un consorzio di Comuniversando contributi all’Inadel fino al 1987. Per questi contributiho richiesto la ricongiunzione; ricongiunzione chemi è stato detto essere onerosa, ma di cui non so ancoranulla. Ho richiesto a suo tempo (nel 1990) di riscattare glianni di laurea ma non ne feci nulla perché in quel periodola deducibilità fiscale era stata ridotta al 19%. Ho versatonel dicembre 2009 un anticipo per il riscatto dell’annodi servizio militare.Vorrei sapere quando potrò andare in pensione e a quantoammonterà la mia pensione quando avrò maturato i 35anni di anzianità contributiva.Con molti ringraziamenti.(lettera firmata)Caro Collega,preliminarmente devo precisarti che la definizione dellatua domanda di riscatto del periodo di servizio svolto perassolvere agli obblighi di leva è vincolata alla evasionedella istanza di ricongiunzione, come stabilito dalle vigentinorme regolamentari. Con domanda del 14 luglio 2004,infatti, hai inteso accentrare la tua posizione contributivapresso questa Fondazione, chiedendo, ai sensi della leggen. 45/1990, il trasferimento presso il Fondo Medici diMedicina Generale dei periodi assicurativi attualmente ingiacenza presso l’I.N.P.D.A.P..Nel merito, ti informo che gli Uffici hanno provveduto asollecitare nuovamente il suddetto Ente pubblico ad inviarei tabulati contenenti i dati contabili necessari al completamentodella procedura. Successivamente, riceveraiuna lettera di proposta in cui, oltre all’eventuale onere dasostenere, ti saranno dettagliatamente illustrati i beneficipensionistici connessi con l’effettuazione della ricongiunzione.Qualora dovessi giudicare non convenienti lecondizioni rappresentate, hai facoltà di non dare alcun seguitoal procedimento.Solo successivamente gli Uffici saranno in grado di procedereal conteggio del contributo di riscatto inerente ilperiodo di servizio militare, relativamente al quale riceveraiuna ulteriore lettera di proposta che sarai libero diaccettare o lasciar decadere.Ti ricordo, inoltre, che per quanto concerne la domandadi riscatto degli anni del corso di laurea, da te presentatail 25 marzo 1991, risultano incassate le prime due rateper un importo pari ad euro 1.823,56.Al riguardo, ti informo che in caso di interruzione dei pagamentirateali, le somme corrisposte a tale titolo vengonoconvertite in anzianità contributiva utile al conseguimentodel trattamento di quiescenza, nella fattispeciepari a circa 18 mesi.Per quanto riguarda, invece, la stima della misura del futurotrattamento pensionistico, ti comunico che in assenzadei dati contabili relativi alla ricongiunzione, gli Ufficinon sono in grado di approssimare la data del raggiungimentodei 35 anni di anzianità contributiva necessarial collocamento a riposo.A titolo meramente informativo, ti comunico che supponendocostante la contribuzione presso il Fondo Medicidi Medicina Generale fino al compimento del 65° annodi età, la rendita pensionistica che percepiresti in caso dicessazione dell’attività professionale svolta in convenzionecon gli Istituti del S.S.N. al raggiungimento del suddettorequisito anagrafico, è quantificabile in circa euro3.600,00 lordi mensili. Nel caso decidessi di convertirein capitale il 15% della pensione maturata, come consentitodalle vigenti norme regolamentari, ti verrebbe erogatauna indennità pari a circa euro 79.000,00 al lordo delleritenute fiscali, congiunta ad una rendita pensionisticamensile ammontante a circa euro 3.000,00 lordi.Nel merito, ti preciso che tali importi sono stati determinatiutilizzando la media contributiva riferita all’ultimo quinquenniodi attività professionale, gli stessi non comprendonoovviamente eventuali maggiorazioni derivantidalla accettazione delle proposte di ricongiunzione e riscattoche ti verranno formulate.Devo precisarti, da ultimo, che a fronte di eventuali modifichedella normativa previdenziale di riferimento le proiezionisopra rappresentate potrebbero subire variazioni.La presente informativa non deve pertanto ritenersi comunqueimpegnativa per la Fondazione.L’occasione è gradita per salutarti cordialmente.Eolo Parodi604 - 2011
LETTERE AL PRESIDENTECHE COSA FAREPER “MIGLIORARE”IL FUTURO?Caro Presidente,desideravo ricevere alcuneinformazioni riguardo la miaposizione pensionistica, conparticolare riguardo all’anzianitàcontributiva, essendoio odontoiatra, con inizioversamenti dal 1995. Horiscattato gli anni del corsodi laurea ed ho alcuni versamentia partire dal 1989al Fondo specialisti.Come viene effettuato ilcomputo, cosa è opportunofare per ottimizzare il futurorendimento a fronte deiprecedenti vuoti legislativi?Nel ringraziarti per la gentileattenzione ti invio cordialisaluti.(lettera firmata)Caro Collega,sulla posizione in esserepresso il Fondo di <strong>Previdenza</strong>Generale sono accreditatii contributi obbligatoridovuti annualmente allaQuota A, emessi a mezzodi ruoli esattoriali, nonchéquelli affluenti alla Quota B,che versi in ragione dell’eserciziodella libera professione.Risulta, altresì, perfezionato,presso la Quota B, il riscattodel periodo degli studiuniversitari, per un totaledi 11 anni.Il Fondo in parola, che nonprevede l’erogazione di prestazionidi anzianità, ti garantiràuna pensione di vecchiaiaa partire dal compimentodel 65° anno di età.È stata effettuata una stimache ha determinato, per laQuota A, un rateo mensilelordo di circa euro 350,00.Per quanto riguarda la QuotaB, invece, è stato proiettatoall’età del collocamentoa riposo l’ultimo versamentomemorizzato, con le vigentialiquote di contribuzionedel 12,50% e dell’ulteriore1%. Ne è scaturito un rateodi circa euro 2.200,00 lordimensili.Ti faccio presente che, pereffetto di eventuali modifichedella normativa di riferimento,le ipotesi rappresentatepotrebbero subirevariazioni.In merito, poi, al quesito circala possibilità di implementareil montante contributivodella tua posizioneprevidenziale, ti invito aconsiderare la possibilità diaccedere al riscatto di allineamento,sempre pressoil Fondo di <strong>Previdenza</strong> Generale- Quota B.L’istituto di specie consentedi allineare gli anni di attivitànei quali la contribuzione risultiinferiore all’importo delcontributo più elevato fraquelli versati nei tre anni copertida contribuzione antecedentila presentazione delladomanda. L’operazione, insintesi, consentirebbe di incrementarela base retributivada considerare per il calcolodella pensione e ti assicurerebbe,quindi, un maggiorimporto in erogazione.Se interessato, puoi presentarela domanda di specie,reperibile presso l’Ordineprovinciale ovvero sul sitowww.enpam.it. A seguire,la Fondazione ti farà pervenirela proposta, non vincolante,inerente oneri dasostenere e relative modalitàdi versamento.Ti confermo, infine, che risultanoaccreditati a tuo nomecontributi presso il Fondodegli Specialisti Ambulatoriali,per un totale di euro8.033,08.Tali versamenti, effettuati,con periodi di interruzione,tra il 1989 ed il 2001, ti consentirannodi ottenere unulteriore trattamento diquiescenza, sempre a 65anni.Ti saluto cordialmente.E. P.QUALE SARÀ IL MIOTRATTAMENTOPENSIONISTICO?Carissimo Presidente,laureato e iscritto all’Ordinenel ’75, ho lavorato dapprimaper pochissimi annicome medico convenzionatoe poi come assistente pediatradel 1981 al 1986presso una Usl. Dal 1986svolgo esclusivamente attivitàlibero-professionale.Ho in atto il pagamento ratealedel riscatto degli annicorrispondenti alla laurea,alla specialità, e al serviziomilitare per un totale di oltre49mila euro. Ho operatonel 2007 la ricongiunzioneal Fondo generale QuotaA dei contributi pregressiversati all’Inpdap e ai Fondispeciali, con un trasferimentodi fondi che, sulla basedei miei calcoli, superavadi oltre 14mila euro la riservamatematica relativa all’incrementodi pensioneconcessomi. In quell’occasione(ottobre 2007) avendonel frattempo presentatodomanda di riscatto di allineamento,ho chiesto chequella somma relativa allaricongiunzione che eccedevala riserva matematica nonandasse per me perduta, mavenisse utilizzata nell’ambitodell’operazione di riscattodi allineamento.Mi rivolgo pertanto a te e allatua ben nota cortesia e disponibilitàper sapere qualepotrà essere il mio trattamentopensionistico all’etàdi 65 anni, anche nell’ipotesidi dover nuovamentechiedere un riscatto di allineamentoper maturare unapensione che consenta di viveredignitosamente.(lettera firmata)Caro Collega,preliminarmente devo precisartiche la gestione in parolaeroga esclusivamentepensioni di vecchiaia; pertanto,per poter fruire dellarendita dovrai attendere ilcompimento del 65° annodi età.Ciò premesso, ti informoche proiettando fino al raggiungimentodel suddettorequisito anagrafico, l’ultimocontributo accreditatopresso la “Quota B” delFondo, l’ammontare deltrattamento pensionisticoche percepiresti è quantificabilein circa euro 1.500,00lordi mensili.Per quanto riguarda la“Quota A”, invece, la renditapensionistica che ti verràriconosciuta dopo il compimentodel 65° anno dietà, che include il beneficioeconomico derivante dallaricongiunzione alla quale haigià aderito, è stimabile incirca euro 430,00 lordi mensili.Nel merito, devo precisartiche a fronte di eventualimodifiche della normativaprevidenziale di riferimento,gli importi indicati potrebberosubire variazioni. Lapresente informativa non devepertanto ritenersi comunqueimpegnativa per la Fondazione.L’occasione è gradita per salutarticordialmente.E. P.4 - 201161
FILATELIAFrancobolli dello spazioin ricordo di Gagarina cura diGian Piero Ventura Mazzuca (*)Tra le serie tematichepiù seguite in ambitofilatelico troviamo dicerto quella spaziale, ovverosu tutto ciò che riguardasatelliti, astronavi,missioni e voli dell’uomonello spazio.Storicamente possiamo ricordarecome, in partenza,sia stata l’Unione Sovieticaad essere in pole position.Infatti il primo esserevivente nello spazio fula gloriosa cagnolina Laikaa bordo dello Sputnik,mentre il primo uomo ful’ufficiale Jurij Gagarin che,a bordo della nave spazialeVostok 1 (Oriente 1), feceil primo volo orbitale attornoalla Terra. La missionesi concluse in uncampo vicino alla città diTakhtarova dove atterrò sudi un seggiolino catapultabileattaccato ad un paracadute,dopo aver abbandonatola capsula che gliaveva permesso di attraversaresano e salvo l’atmosfera.Era il 12 aprile1961. Una gloria che peròdurò poco dato che, il valorosoastronauta, morì solosette anni dopo la suagrande impresa, a bordo diun piccolo caccia schiantatosial suolo poco primadi essere in procinto dipartire per una nuova missionespaziale. Lasciandocosì allo storico volo effettuatol’importante primato,ma anche il fatto di essererimasto il suo unicoviaggio in orbita.In realtà esiste anche unaparticolare teoria leggermentediversa ovvero che,prima di quella di Gagarin,missione conclusasi indiscutibilmentecon un successo,ci siano stati altritentativi da parte della vecchiaURSS. I due fratelliitaliani Judica Cordiglia,appassionati di telecomunicazionidi cui Achille(medico specializzato incardiologia ed in medicinaaeronautica e spaziale) eGiovanni Battista (documentaristae perito fonicopresso il tribunale di Torino),raccontano infatti diaver raccolto numerose registrazioniaudio moltosuggestive che ipotizzanopossano essere relative amissioni umane effettuateprima del celebre volo.Operazioni terminate peròin modo tragico, con laperdita dell’equipaggioequindi mai annunciatepubblicamentedaisovietici di allora.Le registrazionidi cui dichiaranodi esserein possessocontengono infatti quelliche potrebbero essere gliultimi respiri degli astronautiansimanti e i loro appelliangosciati prima dellamorte, e dovrebbero risalireal novembre del1960. I due sono autori didiversi libri ma la tesi, naturalmente,è sempre statasmentita, dall’UnioneSovietica prima e dallaRussia poi.Tornando invece alla storiaufficiale riscontriamocome, dopo solo un mese,gli statunitensi vollero risponderealla sfida tramitela missione dell’astronautaAlan Bartlett Shepard.Questi compì un volosuborbitale a bordo dellacapsula di classe Mercurydenominata Freedom7, raggiungendo la velocitàdi 8.262 km/h e l’altezzadi 185 km, diventandocosì a sua volta il primoastronauta americano a esserelanciato nello spazio.Sia l’Italia che San Marino,così come molti altriPaesi, hanno deciso di rendereomaggio a questi pionieried al 50° anniversariodelle loro gesta. PosteItaliane ha emesso un solovalore da € 0,75 su JurijGagarin con dietro l’astronave,mentre la Repubblicadel Titano ne proponedue: nel primo francobolloda € 0.50 viene raffiguratoil sovietico sullosfondo della bandiera dell’URSS,nel secondo da €2.40 Alan Shepard sullosfondo della bandieraamericana.Par conditio… spaziale!(*) gp.ventura@enpam.it624 - 2011
L’AVVOCATOA curadell’avv. Pasquale Dui (*)Nell'ambito dell'eserciziodell'attività medicasi distinguono duetipologie di responsabilità,quella di natura contrattuale,ex art. 1218 c.c., che presupponel'esistenza di un rapportodi natura obbligatoriaavente ad oggetto la prestazionemedica e quella c.d.aquiliana, ex art. 2043 c.c derivanteda una condotta chesostanzi un atto illecito.Dalla relazione ministerialedi accompagnamento del disegnodi legge del codice civileemerge che al fine di evitarerichieste risarcitorie daparte del paziente e, allostesso tempo, per indurre ilsanitario ad una maggiore riflessionesulle conseguenzedei propri atti, si operò, tramitel'art. 2236 c.c. una limitazionedi responsabilità- qualora la prestazione delmedico riguardasse la soluzionedi problemi di particolarecomplessità - ai solicasi di dolo e colpa grave.Si ritiene, quindi, essere inpresenza di una ipotesi riconducibilead una prestazionedi particolare complessità,quando attraversouna valutazione del casoconcreto siano ravvisabilicondizioni tali da renderloResponsabilità del medicoe/o della struttura sanitariadi speciale difficoltà. La difficoltà,va tenuto presenteche, non può essere valutatauna tantum ma occorretenere a mente sia il bagagliodi conoscenze del singolomedico sia le condizioniche hanno caratterizzatol'intervento.Nelle obbligazioni di mezziè il paziente che deve provareil comportamento nondiligente del sanitario e laesistenza del nesso causaletra la condotta di questi el'evento lesivo.Il medico, da parte sua, deveprovare che non ha agitocon colpa e che l'evento dannosoè stato cagionato dalsopravvenire di cause imprevedibilie, comunque, alui non imputabili.L'intervento medico di tiporoutinario non può portarealla creazione di una ipotesidi responsabilità oggettiva,ex art. 2050 c.c. perché altrimentisi passerebbe dauna obbligazione di mezziad una obbligazione di risultati.Per quanto attiene alla responsabilitàa carico dellastruttura sanitaria, un primoorientamento giurisprudenzialereputava l'accettazionedel paziente nell'ospedale, aifini del ricovero oppure diuna visita ambulatoriale,comportare la conclusionedi un contratto d'opera professionaletra il paziente el'ente ospedaliero, il qualeassume a proprio carico, neiconfronti del malato l'obbligazionedi compiere l'attivitàdiagnostica e la conseguenteattività terapeutica inrelazione alla specifica situazionepatologica del pazientepreso in cura.La giurisprudenza opera,inoltre, una distinzione a secondache la struttura sanitariasia pubblica o privata:di conseguenza la responsabilitàper fatto illecitoopera sul soggetto che gestisceil nosocomio, sia essoa regime pubblico o privato.In tale ipotesi le normerichiamate per suffragareil criterio di imputazionesono, rispettivamente,l'art. 28 della Costituzionee l'art. 2049 c.c.Tale principio che conducealla estensione della responsabilitàdi tipo civile, ex art.2049 c.c., opera in presenzadi qualsiasi rapporto dinatura subordinata ad eccezionedel caso in cui il datoredi lavoro sia un ente pubblico;infatti, in costanza diun rapporto di pubblico impiegonon può più parlarsidi responsabilità indirettama diretta, in virtù del principiodi immedesimazioneorganica che opera tra l'enteed i suoi dipendenti.In presenza di tale rapportodi immedesimazione organicascatta, ex art. 28 dellaCostituzione un concorso diresponsabilità tra i dipendentie l'ente pubblico.Per un altro orientamento laresponsabilità dell'ente ospedaliero,gestore di un servi-zio pubblico sanitario, e delmedico suo dipendente peri danni subiti da un privatoa causa della non diligenteesecuzione della prestazionemedica, inserendosi nell'ambitodel rapporto giuridicopubblico (o privato) tral'ente gestore ed il privatoche ha richiesto ed usufruitodel servizio, ha naturacontrattuale di tipo professionale.Dubbi in merito alfondamento di tale tesi sonostati espressi nel corso deglianni, in particolare per quantoconcerne il richiamo all'art.28 della Costituzioneche non sarebbe esaustivodel problema relativo alla naturadella responsabilità delmedico dipendente.Resta da citare un recenteorientamento dottrinale secondoil quale nei confrontidel medico, dipendente ospedaliero,si configurerebbepur sempre una responsabilitàcontrattuale nascente da"un'obbligazione senza prestazioneai confini tra contrattoe torto", in quanto poichésicuramente sul medicogravano gli obblighi di curaimpostigli dall'arte che professa,il vincolo con il pazienteesiste, nonostante nondia adito ad un obbligo diprestazione, e la violazionedi esso si configura come culpain non facendo, la qualedà origine a responsabilitàcontrattuale. •(*) Avvocato del Forodi Milano, professoreall’Universitàdi Milano – Bicocca4 - 201163
Organi CollegialiCONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEProf. Eolo G. PARODI (Presidente)Dott. Alberto OLIVETI (Vice Presidente Vicario)Dott. Giovanni P. MALAGNINO (Vice Presidente)CONSIGLIERI: Dott. Eliano MARIOTTI • Dott. Alessandro INNOCENTIDott. Arcangelo LACAGNINA • Dott. Antonio D’AVANZO • Dott. LuigiGALVANO • Dott. Giacomo MILILLO • Dott. Francesco LOSURDODott. Salvatore Giuseppe ALTOMARE • Dott.ssa Anna Maria CALCAGNIDott. Malek MEDIATI • Dott. Stefano FALCINELLI • Dott. Roberto LALADott. Angelo CASTALDO • Dott. Giuseppe RENZO • Dott.ssa FrancescaBASILICO • Dott. Giovanni DE SIMONE • Dott. Giuseppe FIGLINIDott. Francesco BUONINCONTI • Prof. Salvatore SCIACCHITANODott. Emmanuele MASSAGLI • Dott. Pasquale PRACELLACOMITATO ESECUTIVOProf. Eolo G. PARODI (Presidente)Dott. Alberto OLIVETI (Vice Presidente Vicario)Dott. Giovanni P. MALAGNINO (Vice Presidente)CONSIGLIERI: Dott. Eliano MARIOTTI • Dott. Alessandro INNOCENTIDott. Arcangelo LACAGNINA • Dott. Giacomo MILILLODott. Roberto LALACOLLEGIO SINDACALEDott. Ugo Venanzio GASPARI (Presidente)Dott.ssa Adriana BONANNI (Presidente supplente)Sindaci: Dott.ssa Laura BELMONTE • Dott. Francesco NOCE • Dott. LuigiPEPE • Dott. Mario ALFANI • Dott.ssa Anna Maria PAGLIONEDott. Marco GIONCADA • Dott. Giovanni SCARRONE • Dott. GiuseppeVARRINAGabriella Emiliani Pescetelliva in pensioneIl 31 marzo scorso si è svolta, presso la sede dellaFondazione Enpam, la festa di pensionamento diGabriella Emiliani Pescetelli, dipendente dell’Ente estorica sindacalista CGIL. Una storia che inizia nel1974 e che si è intrecciata con quella della nostraFondazione per 37 anni; un lungo periodo che ha vistoanche il passaggio delle Casse dei professionistida pubbliche a privatizzate. Anni di cambiamenti esfide, sempre in prima linea nelle battaglie per i dirittidei lavoratori, prima all’interno, come rappresentantedei dipendenti e, poi, dal 2000, come CoordinatoreNazionale CGIL per gli Enti previdenzialiprivatizzati.A festeggiarla tantissimi colleghi, rappresentanti dialtre sigle sindacali, amici e anche rappresentanti dell’AmministrazioneEnpam, quest’ultimi a testimonianzadi una collaborazione e di una stima cresciutanegli anni, nonostante, a volte, le circostanze difficili,come i confronti al tavolo delle trattative.Un saluto, questo, sicuri che continuerà la sua instancabileopera sindacale, tra i lavoratori, ancorauna volta in prima fila per i diritti di tutti.Registrazione Tribunale di Roma n. 348/99 del 23 luglio1999IL GIORNALE DELLA PREVIDENZADEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRIPERIODICO INFORMATIVO DELLA FONDAZIONE ENPAMEditore: Fondazione ENPAMDIREZIONE E REDAZIONEVia Torino, 38 - 00184 Romagiornale@enpam.itDirettore: EOLO PARODIDirettore responsabile: GIULIANO CRISALLIPROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTO REDAZIONALECarlo Ciocciemail: c.ciocci@enpam.itCULTURAClaudia Furlanettoemail: c.furlanetto@enpam.itCONGRESSI, CONVEGNI E CORSIARCHIVIO E DOCUMENTAZIONEAndrea Meconcelli: Tel. 06 48294513Fax 06 48294260/793email: congressi@enpam.itSCIENZA E SOCIETÀAndrea Sermontiemail: andrea.sermonti@gmail.comSEGRETERIA DI REDAZIONEPaola Boldreghini: Tel. 06 48294258 - Fax 06 48294260email: giornale@enpam.itFoto: Archivio ENPAM - THINKSTOCKMENSILE - ANNO XVI - N. 4DEL 21/04/2011Di questo numero sonostate tirate 431.370 copieL’autore è a disposizione degli aventi diritto con i qualinon è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissionio inesattezze delle fonti delle immagini riprodotte nel presente numeroStampa: COPTIP Industrie Grafiche41100 Modena (MO) - v. Gran Bretagna, 50tel: 059 312500 - fax: 059 312252email: centralino@coptip.it
Servizio Accoglienza Telefonica06.4829.4829 - 06.4829.4444 (fax) - e-mail: sat@enpam.itServizio di consulenza telefonica. Rispondiamo a quesiti su <strong>Previdenza</strong>,Polizza sanitaria, Servizi integrativi, Patrimonio...NOTIZIE FLASHQuota A – riscossione contributo 2011Nel mese di aprile Equitalia Esatri S.p.A. di Milano haavviato l’attività di notifica degli avvisi di pagamento. Icontributi possono essere versati in 4 rate con scadenza30 aprile, 30 giugno, 30 settembre, 30 novembre, oin unica soluzione entro il termine previsto per la primarata di aprile.In caso di smarrimento o mancato ricevimento del bollettinodeve essere inoltrata ad Equitalia Esatri S.p.A.,tramite fax al numero 02.6416.6617 o all’indirizzo e-mail taxtel@equitaliaetr.it, un’apposita richiesta completadi nome, cognome, codice fiscale, indirizzo, recapitotelefonico, accompagnata da copia di un valido documentodi identità.Anche quest’anno gli utenti registrati nell’area riservatawww.enpam.it potranno reperire direttamente un duplicatodei bollettini RAV. In questo caso il pagamentopotrà essere effettuato presso gli Istituti di Credito oppurecon carta di credito mediante il servizio TAXTEL:– via telefono al n. 800.191.191– via internet al sito www.taxtel.it.Iscritti nati nel 1946 - Anche gli iscritti nati nel 1946che compiono 65 anni nel corso dell’anno 2011 possonoeffettuare il pagamento in unica soluzione o in 4 rate.Il pagamento è dovuto fino al mese di compimentodel 65° anno ed è calcolato sui mesi effettivi.Domiciliazione bancaria – RIDPer aderire al servizio è sufficiente:– compilare il modulo RID allegato ai bollettini RAV etrasmetterlo ad Equitalia Esatri S.p.A., entro e non oltreil 31 maggio, tramite fax al numero 02.6414.1061;– compilare il modulo elettronico disponibile sul sitowww.taxtel.it (alla voce ADESIONI RID);– comunicare i dati richiesti nel modulo RID ad EquitaliaEsatri al numero 800.178.090 o da telefono cellulareal numero 02.6416.1703.Attenzione:– il modulo RID non deve essere presentato alla propriabanca bensì trasmesso direttamente ad Equitalia EsatriS.p.A.;– l’iscritto che aderirà al servizio di domiciliazione bancarianon dovrà pagare alcuna rata, compresa quella conscadenza 30 aprile. I contributi saranno automaticamenteaddebitati in conto corrente alla scadenza delle ratepreviste o in unica soluzione;– per il servizio offerto, la commissione richiesta è di euro2,07 per ogni addebito;– a coloro che hanno aderito al servizio di domiciliazionebancaria nel 2010, Equitalia Esatri S.p.A. invierà, intempo utile per gli adempimenti fiscali, un riepilogo annualedei versamenti effettuati;– gli utenti registrati presso il portale www.enpam.it,accedendo all’Area riservata, potranno reperire direttamenteun duplicato della certificazione dei pagamenti effettuatimediante RID;– le eventuali variazioni successive alla trasmissione riguardantiil codice Iban dovranno essere segnalate a EquitaliaEsatri S.p.A. – Ufficio RID a mezzo fax al n.02.6416.6619 oppure alla casella rid@equitaliaesatri.it,indicando il codice fiscale dell’intestatario dell’avviso.Duplicato CUDPer ricevere il duplicato del CUD all’indirizzo di residenzarisultante negli archivi dell’Enpam è sufficienteuna semplice richiesta telefonica al numero 06.4829.4829.Per ricevere il duplicato CUD ad un indirizzo diversoda quello risultante negli archivi dell’Enpam come luogodi residenza, ovvero per riceverlo a mezzo fax, occorreallegare alla richiesta copia di un valido documentodi identità del pensionato. L’istanza deve essere inoltrataal Servizio Prestazioni del Fondo Generale, anchetramite fax al numero 06.48.294.923, completa di datianagrafici, indirizzo e recapito telefonico.Attenzione! Qualora la richiesta non fosse presentata daipensionati ma da loro incaricati, è necessario allegare all’istanzala delega sottoscritta e copie dei documenti diidentità di delegante e delegato, indicando il numero difax o l’indirizzo di posta elettronica per la ricezione.Stampa automatica del duplicato CUD e modulo detrazionid’imposta 2011 – La stampa automatica del CUDè consentita a tutti i pensionati Enpam registrati all’Areariservata del sito www.enpam.it, utilizzando nome utentee password.Unitamente al modello CUD è stato trasmesso, soltantoai pensionati che già lo scorso anno fruivano di detrazioniper familiari a carico, il modulo per rinnovare larichiesta di applicazione delle predette detrazioni ancheper il corrente anno 2011. Tale modulo deve essere compilatoin stampatello, sottoscritto e restituito, entro il terminedel 31 maggio 2011, utilizzando l’apposita bustaindirizzata a Fondazione E.N.P.A.M., Casella postale n.2475, Ag. RM 158, via Marsala n. 39, 00185 Roma.In assenza di riscontro, l’Ente si vedrà costretto a revocared’ufficio le detrazioni per carichi di famiglia senzaulteriore preavviso.Ufficio accoglienza e relazioni con il pubblicoVia Torino 100 - RomaOrari di ricevimento:dal lunedì al giovedì ore 9.00-13.00 / 14,30-17.00venerdì ore 9.00 / 13.00