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N. 4 - Aprile 2002 - Parrocchia di Chiari

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PERLE E PERLINE... A CURA DI DON BENVENUTO● - Papà, quanto costa una candeletta?- Eh, figlio mio, tutto costa caro e i sol<strong>di</strong> scarseggianosempre più!...- Ma <strong>di</strong>mmi, papà, quanto costa?- Cinquanta, cento lire... secondo il peso e la misura.- E la luce elettrica, quanto costa?- Domandalo al contatore. È un vero <strong>di</strong>sastro. Ci va metàdello stipen<strong>di</strong>o, se basta!- E il sole quanto costa?- Ma ti sei messo in mente <strong>di</strong> stancarmi?La pazienza del papà sta per esaurirsi. Luigino ha già capitoe per non buscarsi uno schiaffo se ne sta zitto. Dopocena il silenzio dura ancora da ambo le parti. Giuntal’ora del riposo, quando Luigino un po’ timido si avvicinaal babbo per augurargli la buona notte e gli stampa unbacio sulla guancia, questi, tirando un sospirone, riprendea parlare:- Vuoi sapere quanto costa il sole. Domandalo un po’ aifrati, tu che bazzichi sempre per il convento, e poi fallosapere a me quanto costa!- Papà, <strong>di</strong>ce con aria <strong>di</strong> trionfo Luigino, io lo so, non hoalcun bisogno <strong>di</strong> chiedere ai frati. Volevo solo sapere selo sai anche tu.- Sentiamolo!- Le candelette costano... la luce elettrica costa... ma ilsole non costa un centesimo... È gratuito, senza fili e senzacontatore. Ve<strong>di</strong>, papà? Basta <strong>di</strong>re «grazie» al Signoreche l’ha creato per noi, e niente più.Il mattino seguente, appena alzato, il babbo spalancò lafinestra e vide tanto sole che gli venne spontaneo esclamare:«Grazie, Signore!».E. P. (Via Verità e Vita, 1961)● Una volta un saggio cinese invitò in casa sua un uomomolto istruito e molto superbo. Era superbo perché avevaimparato tutte le cose. Anzi, era convinto <strong>di</strong> saperetutto, proprio tutto. Il saggio cinese lo fece sedere accantoa sé e gli versò del the in una tazza, ma fingendo <strong>di</strong> essere<strong>di</strong>stratto seguitò a versare anche quando la tazza fupiena. E così molto the andò sul tappeto e anche sul vestitodel suo ospite. Costui fece le sue meraviglie e <strong>di</strong>sse:«Quando la tazza è piena non c’entra più nulla. È inutileversare ancora!»«Hai detto bene, rispose il saggio cinese. Sappi che anchequando una mente è superba è come una tazza piena.Non c’entra più nulla, nemmeno il più piccolo dei pensieri».● Una singolare testimonianza <strong>di</strong> ede.In una chiesa africana, durante la raccolta dei doniall’Offertorio, gli incaricati passavano con un largo vassoio<strong>di</strong> vimini, uno <strong>di</strong> quelli che servono per la raccoltadella manioca. Nell’ultima fila <strong>di</strong> banchi della chiesa eraseduto un ragazzino che osservava con aria pensosa il paniereche passava <strong>di</strong> fila in fila. Sospirò al pensiero <strong>di</strong> nonaver assolutamente niente da offrire al Signore. Improvvisamentevide nel suo cuore il dono più prezioso perGesù. Il paniere arrivò davanti a lui. Allora, in mezzo allostupore <strong>di</strong> tutti i fedeli, il ragazzino si sedette nel paniere.● In giro per l’Italia, la gente non mi ha mai chiesto <strong>di</strong>cambiare il bicameralismo in monocameralismo o <strong>di</strong> introdurreil presidenzialismo. Tutti invece mi chiedono:«Quando metterete persone serie e oneste ad amministrarci?».Queste sono le riforme che la gente mi chiede.Oscar Luigi Scalfaro● Nessuno ci costringe a seguire Gesù, ma se scegliamo <strong>di</strong>seguirlo non possiamo farlo a modo nostro, ma a modoSuo. Al modo <strong>di</strong> chi è nato in una stalla, <strong>di</strong> chi ha obbe<strong>di</strong>toeroicamente, <strong>di</strong> chi è morto nudo su una croce, <strong>di</strong> chinon aveva pietra su cui poggiare il capo, <strong>di</strong> chi si donavainteramente a tutti. Queste sono le nostre vere credenzialidavanti al mondo. Il mondo rifugge l’austerità esguazza nel «benessere», ma ammira, ascolta e rispettachi sa vivere valori più gran<strong>di</strong>. E si inchina ai santi ed agliuomini che - come Martin Luter King o Ghan<strong>di</strong> - si innalzanosulla me<strong>di</strong>a dei gaudenti.mons. Luigi Borzone● La nostra bambina <strong>di</strong> quattro anni conosceva il significatoreligioso del Natale, ma non le avevamo ancora spiegatoquello della Pasqua. Un Venerdì Santo, accese latelevisione e, invece del suo programma preferito, netrovò uno sulla crocifissione. Appena finì, corse da me emi <strong>di</strong>sse ansando: «Hai sentito che cosa è successo aGesù?».Carmel Davis● Anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampanoe cadono; ma quanti sperano nel Signore riacquistanoforza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi,camminano senza stancarsi.Is 40,30-31● Molte sono le cose straor<strong>di</strong>narie, ma nulla è più straor<strong>di</strong>nariodell’uomo.Seneca● Io ho l’impressione che tanta inquietu<strong>di</strong>ne e tanta sofferenzaabbiano origine dalla famiglia, perché la famigliacomincia ad essere meno unita, a non pregare unita, anon con<strong>di</strong>videre la felicità, a <strong>di</strong>sgregarsi.M. Teresa <strong>di</strong> Calcutta● Gesù ci aspetta sempre in silenzio. Ci ascolta nel silenzio:nel silenzio parla alle nostre anime. Nel silenzio ci èdato <strong>di</strong> poter ascoltare la sua voce.M. Teresa <strong>di</strong> CalcuttaAido Associazione Italiana Donatori OrganiGiovedì 11 aprile <strong>2002</strong>Assemblea annualepresso la sede <strong>di</strong> via G. B. Rota n. 27/core 20.00 in prima convocazioneore 20.30 in seconda convocazioneLa PresidenteMaria Teresa Raccagni7L’Angelo - <strong>Aprile</strong> <strong>2002</strong>

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