62 OCCHIPINTIIndagine clinicaVengono omessi i risultati relativi a tutti iquestionari compilati (N. == 306) in quantogli stessi non sono del tutto pertinenti agliscopi del presente lavoro.La tabella 1 riporta i dati relativi al numerodi soggetti esaminati, all'età ed anzianitàmedia di operatore telefonico, alla prevalenzadi alterazioni cervicali, dorsali e lombosacraliper sei sottogruppi di età e sesso emersiesaminando 213 questionari relativi ai solisoggetti col almeno 5 anni di anzianità dilavoro specifico e senza significative pregresseesposizioni lavorative a condizioni di rischioper il rachide.Nel merito dei risultati emersi, al di làdelle notevoli frequenze percentuali di alterazioniche sono state registrate, preme quisottolineare la relativa omogeneità, nei diversigruppi di età, dell'anzianità media di lavorocome operatore telefonico, testimoniata anchedalle modeste deviazioni standard registrateper tali parametri ed inoltre la relativa« anomì1ia'» delle frequenze di malattianelle classi di età più elevate che sono risultate,pur cospicue, tendenzialmente inferioria quelle delle classi di età più giovani, inparticolare nel gruppo maschile.La tabella 2 riporta i dati relativi al numerodi casi ed alla prevalenza percentualedi spondiloartropatie di primo, secondo, eterzo grado, cervicali, dorsali e lombosacralirispettivamente nel campione di <strong>operatori</strong> telefonici(sesso maschile: età 36-45 anni:N. = 48) e nel corrispondente gruppo dicontrollo (sesso maschile: età 36-45 anni:N. = 50). La tabella permette di evidenziarele alte prevalenze registrate nel gruppoO.T. rispetto ai controlli per tutti e tre isegmenti di rachide considerati.La tabella 3 consente poi di meglio precisarela portata delle differenze emerse. L'analisimediante )c' evidenzia che la differenzafra le prevalenze nei due gruppi è assaifortemente significativa (p < 0,01) nel casodei distretti cervicale e dorsale e fortementesignificativa nel caso del tratto lombosacrale(p < 0,01).Il rapporto tra tassi, il cui limite inferiore èin ogni caso superiore ad 1, è pari a 1,95per il tratto cervicale, 2,54 per il trattodorsale, 1,79 per il tratto lombosacrale.Stante la già verificata affidabilità dei risultatiottenuti mediante questionario rispetto aquelli tratti dall'intero esame clinico adottato,è stato, in seconda istanza, operato unconfronto fra i dati di prevalenza di alterazionedel rachide ottenuti tramite questionarionella presente indagine con quelli ottenutiin gruppi di controllo appaiati per etàanagrafica e sesso, esaminati con l'intera visitamedica.Il confronto ha riguardato i soli gruppi disesso maschile non essendo disponibili adeguatigruppi di controllo femminili.Nella tabella 4 il confronto è stato attuatosecondo i medesimi criteri di cui alla precedentetabella 3.Ne sono emersi in particolare X' significativie rapporti tra tassi molto elevati perla classe di età 26-35; i rapporti tra tassie la significatività dei x 2 , con la parzialeeccezione del tratto dorsale, sono ancora rilevantiper la classe 36-45 anni.Nell'ultima classe di età si è, al contrario,rilevato significativo unicamente il rapportotra tassi ed il x' relativo al tratto dorsale,mentre per gli altri due tratti la prevalenzadi patologia è assimilabile negli <strong>operatori</strong> telefonicia quella dei controlli.Da ultimo, con la tabella 5, si è intesosintetizzare il confronto tra <strong>operatori</strong> telefoniciunivocamente esposti e controlli calcolandoil rapporto standardizzato di malattia(RSM) per i tre segmenti di rachide, utilizzandoil procedimento della standardizzazioneindiretta per l'età che tiene conto pertantodella diversa composizione per età dei duegruppi maschili a confronto.1 risultati emersi dall'esame di questa tabellasono univoci essendo gli RSM costantementesuperiori a 100 nonché fortementesignificativi sul piano statistico.
LAVORO Al VDT E ALTERAZIONI DEL RACHIDE 63TABELLA 1 - Composizione numerica, età ed anzianità di lavoro media, prevalenza di alterazioni cervicali,dorsali e lombosacrali in sei sottogruppi (stratificati per sesso ed età) di O.T. esaminati tramite un questio -nario mirato. Sono stati considerati solo i casi univocamente esposti (v. testo) (n = 213).Gruppo(sesso eclasse d'età)NumerosoggettiEtàmedia(anni)Anzianitàmedia(anni)Alterazionicervicali(elo)AlterazionidorsaliAlterazionilombariMMaschi 26-35 23 32,4 8,5 77 26 43Femmine 26-35 30 32,8 10,0 76 47 64Maschi 36-45 80 39,1 11,6 64 21 51Femmine 36-45 18 40,4 10,5 76 61 82Maschi 46-55 48 51,5 11,4 57 21 48Femmine 46-55 14 52,1 11,5 86 29 83* In tutti i gruppi la deviazione standard di questo parametro è risultata compresa fra 2,3 e 3,1.TABELLA 2 - Numero di casi e prevalenza percentuale di spondiloartropatia cervicale, dorsale e lomba -sacrale di 1, 11 e III grado nel campione di O.T, (sesso maschile; età 36-45; n = 48) e in un gruppo dicontrollo (sesso maschile,. età 36-45; n = 50).I GradoOperatori Contel ef o n i c i t r o lliIl GradoOperatori ContelefonicitrolliII I GradoOperatori ContelefonicitrolliTotale patologiciOperatori Con_telefonici trolliSpondiloartropatia 10 4 17 8 3 4 30 16-ervicale (20.8%) (8,0%) (35,4%) (16,0%) (6,2%) (8,0 G /'b) (62,5'%) (32,0%)Spondiloartropatia 9 4 il 5 2 o 22 9dorsale (18,7%) (8,0%) (22,9%) (10,0%) (4,2%) (0%) (45,8%) (10,0%)Spondiloartropatia 12 4 12 5 o 5 24 14lombosacrale (25,0%) (8,0%) (25,0%) (10,0%) (0%) (10,0%) (50,0%) (28,0%)TABELLA 3 - Studio dei rapporti fra spondiloartropatie cervicali, dorsali e lombari nel campione di O.T. enel gruppo di controllo: Chi quadrato con correzione di Yates (X2), relativo livello di significatività, rapportofra lassi (RT) e relativo intervallo di confidenza al 95%.Operatori Controlli X2 Livello RT (intervallo ditelefonici significatività confidenza al 95%)Spondiloartropatia cervicale 62% 32% 7,96 p < 0,001 1,95 (1,23 - 3,11)Spondiloartropatia dorsale 45% 18% 7,53 p < 0,001 2,54 (1,31 - 4,96)Spondiloartropatia lombosacrale 50% 28% 4,77 p < 0,01 1,79 (1,02 - 3,13)