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ICF N° 2 Aprile/Maggio 2020

ICF - Rivista dell'Industria Chimica e Farmaceutica è la rivista di Interprogetti che, oltre ad offrire un quadro esaustivo sullo stato dell'arte dei due settori di riferimento, rappresenta uno strumento di lavoro qualificato, attraverso una presentazione completa dell'innovazione tecnologica ad essi dedicata.

ICF - Rivista dell'Industria Chimica e Farmaceutica è la rivista di Interprogetti che, oltre ad offrire un quadro esaustivo sullo stato dell'arte dei due settori di riferimento, rappresenta uno strumento di lavoro qualificato, attraverso una presentazione completa dell'innovazione tecnologica ad essi dedicata.

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Construction<br />

Via Selvanesco, 75 - 20142 Milano<br />

tel. +39 02.27.43.931 - fax +39 02.27.43.93.20<br />

info@csv-ls.com www.csv-ls.com


INDUSTRIA FARMACEUTICA<br />

Innovazione tecnologica per i<br />

settori pharma e nutrizionale<br />

EMERGENZA COVID-19<br />

Ripensare le metodologie di<br />

lavoro per creare opportunità<br />

RIVISTA<br />

DELL’<br />

PACKAGING<br />

Impianti di confezionamento<br />

per cosmesi<br />

POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POSTALE<br />

70% - LO/MI - COSTO COPIA €10,00<br />

Sommario<br />

RIVISTA<br />

DELL’ INDUSTRIA<br />

CHIMICA E<br />

FARMACEUTICA<br />

icf<br />

ANNOXI NUMERO2 APRILE/MAGGIO<strong>2020</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

icf<br />

INDUSTRIA<br />

CHIMICA E<br />

FARMACEUTICA<br />

4Editoriale<br />

Le tracce che ci porteremo<br />

dentro<br />

6Storia di copertina<br />

Da oltre 90 anni nel segno<br />

del miglioramento continuo<br />

10<br />

Attualità<br />

L’industria farmaceutica<br />

al tempo del virus<br />

22<br />

Ricerca<br />

24<br />

Industria chimica<br />

“L’industria italiana<br />

è all’altezza di questa sfida”<br />

12<br />

Attualità<br />

“La chimica<br />

si è rivelata<br />

fondamentale in<br />

tante applicazioni<br />

legate all’emergenza,<br />

come quelle relative<br />

alla produzione<br />

di dispositivi medici<br />

e di sicurezza”.<br />

Giulio Cocco,<br />

Amministratore<br />

Delegato di Arkema<br />

Italia, pagina 25.<br />

Sommario<br />

20<br />

Appuntamenti<br />

28<br />

Industria farmaceutica<br />

Innovazione tecnologica<br />

per il settore farmaceutico<br />

e nutrizionale<br />

2 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Sommario<br />

APR/MAG <strong>2020</strong> NUMERO 2<br />

32<br />

Macchine<br />

Soluzioni su misura<br />

e compatte per la ricerca e la<br />

produzione farmaceutica<br />

41<br />

Componenti<br />

42<br />

Software<br />

Terapie digitali: quando<br />

il farmaco è un software<br />

49<br />

Automazione/Strumentazione<br />

50<br />

Strumentazione<br />

Una posizione di forza<br />

in tempi difficili<br />

58<br />

Approfondimenti<br />

Le molteplici proprietà<br />

del CBD da Canapa<br />

36<br />

Componenti<br />

Ripensare le metodologie<br />

di lavoro per creare nuove<br />

opportunità<br />

46<br />

Strumentazione<br />

Un fornitore strategico<br />

per l’industria del pharma<br />

52<br />

Packaging<br />

Impianti di confezionamento<br />

cosmetici: in Asia<br />

la domanda maggiore<br />

64<br />

Elenco inserzionisti<br />

Colophon<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2020</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 3


Editoriale<br />

Le tracce che ci<br />

porteremo dentro<br />

sanitaria che stiamo vivendo,<br />

e soprattutto le fasi più acute che<br />

speriamo di avere alle spalle, lasceranno<br />

tracce indelebili nella nostra memoria,<br />

nel nostro modo di stare insieme e<br />

di lavorare. Come spesso accade in un<br />

L’emergenza<br />

dibattito fortemente polarizzato come<br />

quello degli ultimi anni, sulle conseguenze psicologiche<br />

e comportamentali della pandemia molti<br />

opinionisti si sono in realtà schierati su due sponde<br />

contrapposte: quelli secondo cui niente sarà come<br />

prima e i sostenitori del “torneremo esattamente<br />

come eravamo”. Ma in mezzo a questi due slogan inconciliabili,<br />

nei prossimi mesi crediamo ci sarà spazio<br />

per riflessioni più approfondite. Per capire cosa<br />

resterà di questo periodo occorrerà d’altronde attendere,<br />

occorrerà la distanza emotiva e mentale che<br />

solo il tempo potrà dare. Possiamo però supporre già<br />

fin d’ora che un evento di tale portata avrà effetti<br />

enormi non solo, come è ovvio, sull’economia, ma<br />

anche sulla nostra psiche e capacità di adattamento<br />

alla realtà. Lo stato di incertezza e di confusione di<br />

questi mesi ha acuito la consapevolezza che quanto<br />

le generazioni precedenti hanno costruito e conquistato<br />

– tra beni materiali, servizi alla persona, diritti<br />

costituzionali – non può essere dato per scontato<br />

o acquisito per sempre. La pandemia ha dato uno<br />

scossone ulteriore e forse decisivo, dopo quello della<br />

crisi finanziaria del 2009, alle presunte granitiche<br />

certezze di una società occidentale che per molto<br />

tempo ha creduto di essere immune agli<br />

sconvolgimenti del mondo e padrona assoluta<br />

del destino. Il violento uragano del<br />

virus ha lacerato un velo facendoci scorgere<br />

delle verità in più su ciò che siamo. E<br />

se qualcosa stiamo imparando, ciò riguarda<br />

l’urgenza di una politica che non<br />

guardi solo alla prossima elezione,<br />

ma che sia capace di proiettarci<br />

nel futuro, di individuare e puntare<br />

sulle priorità come istruzione,<br />

ricerca, lavoro, sfoltimento della<br />

giungla burocratica e maggior coordinamento<br />

nella catena di comando. Per quanto<br />

riguarda invece il tessuto produttivo, abbiamo potuto<br />

rilevare in questi complicatissimi mesi che a<br />

resistere meglio all’impatto con il Covid-19 sono<br />

state finora le aziende più organizzate e dalle solide<br />

fondamenta, con una strategia di lungo respiro e<br />

non solo schiacciata sul quotidiano, che negli ultimi<br />

anni hanno investito in digitalizzazione, logistica,<br />

cultura della sicurezza, sostenibilità, tecnologia, efficienza.<br />

In questi momenti di grande difficoltà è<br />

emersa la condizione sana e competitiva di molte<br />

industrie che operano in Italia, così come il desiderio<br />

di tanti lavoratori e imprenditori di non mollare.<br />

E questo ci rende più fiduciosi in una orgogliosa<br />

rinascita del nostro Paese.<br />

l<br />

di Alessandro Bignami<br />

4 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Storia di copertina<br />

Le pompe per vuoto<br />

ad anello di liquido della serie<br />

TRH-TRVX-TRMX<br />

Da oltre 90 anni nel segno<br />

del miglioramento continuo<br />

Pompetravaini affronta la fase di emergenza portando<br />

avanti i suoi valori fondanti e puntando<br />

sulla sua presenza internazionale, consapevole<br />

che le nuove sfide si giocheranno su scala globale.<br />

di Alessandro Bignami<br />

coronavirus non<br />

ha spostato gli obiettivi e i<br />

valori che ispirano da oltre 90<br />

anni Pompetravaini. L’azienda<br />

protagonista nella costru-<br />

L’emergenza<br />

zione di pompe per vuoto, centrifughe,<br />

multistadio e autoadescanti non<br />

ha mai smesso di portare avanti il suo<br />

modo di lavorare, basato sul miglioramento<br />

continuo dei prodotti e dei processi<br />

aziendali. Un approccio che le ha<br />

Costantino consentito di affermarsi in diversi settori,<br />

molti dei quali appartenenti alle<br />

Serpagli,<br />

Direttore filiere essenziali rimaste aperte anche<br />

Commerciale di nelle settimane di lockdown dell’Italia.<br />

Pompetravaini Numerose sono state le richieste rice-<br />

Il reparto di produzione impegnato<br />

per le filiere essenziali ha lavorato a<br />

pieno regime?<br />

Nella settimana centrale di aprile la<br />

produzione ha marciato al 50% del ritvute<br />

a marzo e ad aprile dall’azienda<br />

di Castano Primo (MI) per continuare a<br />

produrre e a consegnare soluzioni destinate<br />

alle macchine per la sterilizzazione<br />

negli ospedali, oltre che per le<br />

filiere farmaceutica e alimentare. Mancavano<br />

pochi giorni all’inizio della fase<br />

2, quando abbiamo incontrato in videochiamata<br />

Costantino Serpagli, Direttore<br />

Commerciale di Pompetravaini.<br />

Qual è stato l’impatto dell’epidemia<br />

sulla vostra attività?<br />

Fortunatamente finora non abbiamo<br />

avuto nessun caso di Covid-19 fra i<br />

nostri operatori e le nostre famiglie.<br />

Durante il lockdown, abbiamo lavorato<br />

per i numerosi clienti che operano<br />

all’interno delle filiere essenziali. Ci<br />

sono arrivate richieste scritte da parte<br />

di circa 140 aziende che avevano bisogno<br />

delle nostre soluzioni. Così abbiamo<br />

comunicato la riapertura del reparto<br />

produttivo al Prefetto, mantenendo<br />

regole ferree per la sicurezza: dalla dotazione<br />

dei DPI, come le mascherine,<br />

al distanziamento. Le altre aree dell’azienda<br />

– come gli uffici commerciale,<br />

amministrativo e tecnico – hanno cominciato<br />

a lavorare in smart working<br />

dalla prima metà di marzo.<br />

6 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Storia di copertina<br />

mo normale, nella terza settimana al<br />

70%, verso fine mese eravamo già quasi<br />

tornati al 100%. Le due settimane<br />

di rallentamento ci sono servite a valutare<br />

attentamente gli interventi necessari<br />

per tornare a lavorare a pieno<br />

ritmo, in totale sicurezza.<br />

Avete avuto modo, quindi, di preparare<br />

la fase 2…<br />

Credo che ci sia bisogno di un approccio<br />

molto pratico. Occorre lasciare lavorare<br />

le aziende che sono in grado di rispettare<br />

i criteri di sicurezza. Non si può<br />

stare per sempre chiusi in casa. Un’economia<br />

dissestata può procurare problemi<br />

sociali e sanitari non meno gravi di<br />

quelli innescati dall’epidemia.<br />

Il nuovo sito: piacevole da consultare<br />

e ricco di documentazione tecnica<br />

All’inizio di marzo, Pompetravaini ha lanciato<br />

il suo nuovo sito web: www.pompetravaini.com.<br />

Il sito ha una nuova grafica<br />

e sfrutta le moderne piattaforme<br />

web che sono in grado di utilizzare al<br />

massimo tutto lo stato dell’arte di questa<br />

tecnologia. Il sito, ottimizzato per tablet<br />

e smartphone, punta molto sulla UI (User<br />

Interface) e XP (User experience) per<br />

rendere l’utilizzo immediato e piacevole.<br />

I principali contenuti riguardano la presentazione<br />

dell’azienda, del suo network<br />

mondiale e dei prodotti, articolati in oltre<br />

300 modelli. È accessibile inoltre l’archivio<br />

con tutta la documentazione tecnica<br />

disponibile.<br />

Come è cambiato in questo periodo<br />

il rapporto con i clienti?<br />

Il mese di marzo è stato un mese quasi<br />

nella norma, sia per il flusso dei rapporti<br />

commerciali sia per quello degli<br />

ordini raccolti. Il rallentamento si è<br />

fatto sentire maggiormente ad aprile,<br />

ma siamo riusciti comunque a mantenere<br />

il contatto con i clienti, anche<br />

attraverso il network dei distributori<br />

esteri. Abbiamo gestito alcune spedizioni<br />

oltreconfine, sempre previa informazione<br />

al Prefetto, per consegnare<br />

pompe destinate alle filiere di emergenza.<br />

Credo che in questa fase storica<br />

sia più che mai necessario che i diversi<br />

paesi dialoghino e si aiutino a vicenda.<br />

Attraverso le vostre sedi all’estero<br />

avete potuto osservare anche le problematiche<br />

prodotte dal virus nel tessuto<br />

economico di altri paesi, almeno<br />

nell’ambito dei settori che seguite?<br />

Negli Stati Uniti, dove si trova una filiale<br />

con 35 operatori, abbiamo giocato<br />

d’anticipo applicando gli stessi protocolli<br />

di sicurezza adottati nella sede<br />

italiana, che ha dovuto fronteggiare<br />

l’emergenza molto prima. Quando anche<br />

oltreoceano si è esteso il contagio,<br />

la sede americana era già pronta con<br />

smart working, sanificazioni e distanziamento,<br />

senza registrare intoppi nel<br />

processo lavorativo.<br />

Da questa esperienza state imparando<br />

qualcosa per il futuro?<br />

È una domanda che mi sono posto anche<br />

io e su cui ho riflettuto: onestamente<br />

non penso che nei prossimi mesi<br />

cambieremo il nostro modo di lavorare.<br />

Anche in questa emergenza non<br />

abbiamo fatto altro che portare avan-<br />

I Gruppi<br />

Vuoto di<br />

Pompetravaini<br />

personalizzati<br />

per i clienti<br />

icf 7


Storia di copertina<br />

Le pompe<br />

centrifughe<br />

serie TCH-<br />

TCA-TCT<br />

Pompa PL-<br />

41-B del 1978,<br />

che un cliente di<br />

Pompetravaini<br />

ha sostituito<br />

recentemente,<br />

dopo 42 anni<br />

di lavoro<br />

ti i valori che ci portiamo dentro da 90<br />

anni: correttezza, onestà, impegno, voglia<br />

di dare il meglio. È vero, abbiamo<br />

potenziato lo smart working. Ma anche<br />

l’utilizzo delle piattaforme digitali non<br />

è una novità per noi, abituati a comunicare<br />

continuamente con le tante sedi<br />

di Pompetravaini nel mondo. Mi ricordo<br />

che già 8 anni fa tenni un webinar<br />

su Skype coinvolgendo le filiali europee.<br />

Certo, ora l’utilizzo di questo strumento<br />

è diventato più intenso e strategico.<br />

Per esempio la nostra unità di crisi<br />

si riunisce ogni giorno alle 17 su Skype<br />

per analizzare la situazione.<br />

Avete formato un’unità di crisi per<br />

l’emergenza?<br />

No, era già stata istituita tempo fa, secondo<br />

disposizioni di legge. È composta<br />

dal gruppo di dirigenti, a cui si aggiungono<br />

due miei collaboratori. Abbiamo<br />

organizzato una squadra d’emergenza,<br />

che si occupa di formazione per<br />

la sicurezza e in particolare per quella<br />

del personale in viaggio. Ogni dipendente<br />

che si trova all’estero per Pompetravaini<br />

è in costante contatto con<br />

la squadra: nel caso insorgano problemi<br />

di qualsiasi genere, da quello estremo<br />

di una rivolta locale a quello più banale<br />

della perdita del passaporto, scatta<br />

un preciso piano di sicurezza.<br />

È cresciuta la richiesta da parte dei<br />

settori essenziali?<br />

Abbiamo lavorato molto per il settore<br />

farmaceutico e per le macchine dedicate<br />

alla sterilizzazione negli ospedali.<br />

Un comparto, quest’ultimo, che in Italia<br />

conta diverse eccellenze. Si tratta di<br />

macchine che alternano cicli di pressione<br />

a cicli di vuoto e in cui, quindi, le<br />

nostre pompe per vuoto trovano un’applicazione<br />

fondamentale. Ma continuiamo<br />

a essere molto presenti anche nei<br />

settori alimentare e delle materie plastiche.<br />

I confini fra le diverse filiere sono<br />

piuttosto labili: le aziende chimiche,<br />

farmaceutiche o legate al packaging sono<br />

spesso strettamente collegate.<br />

L’industria italiana riuscirà a risollevarsi?<br />

Dall’eccesso di informazioni, a volte<br />

scorrette, a cui siamo sottoposti,<br />

emerge almeno una cosa chiara: si<br />

tratta di un problema mondiale, quindi<br />

tutti i paesi sono chiamati a risollevarsi.<br />

Per l’Italia non sono pessimista.<br />

Nel secolo scorso il Paese è uscito<br />

da due guerre pesantissime, non sarà<br />

questa epidemia a fermarlo. Certamente<br />

ci saranno molti problemi da affrontare,<br />

ma anche prima non mancavano.<br />

Ne verremo fuori. Dobbiamo tener presente<br />

però, come dicevo, che la sfida<br />

è internazionale. L’impatto economico<br />

sarà enorme. Si parla di una perdita<br />

compresa tra il 10 e il 15% del Pil mondiale.<br />

Sarà fondamentale disinnescare<br />

il ciclo distruttivo secondo il quale<br />

si abbassano i consumi, le aziende<br />

producono meno, licenziano, e si riduce<br />

così la disponibilità economica delle<br />

persone, deprimendo ulteriormente<br />

i consumi. Bisognerà far di tutto per<br />

evitare questa involuzione. Serviranno<br />

un’alleanza fra le nazioni a livello<br />

mondiale e tanta liquidità da iniettare<br />

nel mercato. Se si manterranno in vita<br />

la domanda e la classe media, si potrà<br />

superare le conseguenze della crisi<br />

in pochi anni.<br />

State lavorando a qualche nuovo progetto<br />

o prodotto in funzione della ripartenza?<br />

Pompetravaini non si ferma mai, soprattutto<br />

sul fronte dell’ottimizzazione<br />

8 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


“Un esempio che non dimenticherò”<br />

Alla fine dell’intervista, prima di salutarci, Costantino Serpagli ci<br />

fa un grande dono, ricordando Francesco Goi, socio cofondatore<br />

di Interprogetti Editori e Direttore Responsabile della rivista<br />

<strong>ICF</strong> fino alla sua scomparsa, nel luglio del 2019: “È stato un<br />

uomo di enorme spessore culturale, onesto, corretto. Mi porto<br />

dentro alcune sue espressioni, che mi hanno arricchito e che<br />

mi accompagneranno. Ci vedevamo poco nel corso dell’anno,<br />

ma ogni volta era un piacere, un’occasione per scambiare idee.<br />

È stato ed è tuttora un esempio che non dimenticherò mai”.<br />

e dello sviluppo di prodotti e pompe innovative,<br />

secondo la pratica del miglioramento<br />

continuo. Più che sul lancio di<br />

singole soluzioni, siamo continuamente<br />

concentrati sul rinnovamento di tutta<br />

la gamma. Disponendo di centri di<br />

lavorazione meccanica all’avanguardia,<br />

e avendo cominciato l’industry 4.0 più<br />

di 15 anni fa, è fondamentale adeguare<br />

la progettazione delle pompe per trarre<br />

il massimo beneficio dalle lavorazioni<br />

più precise che queste macchine garan-<br />

tiscono in modo continuativo. Sul nostro<br />

sito web è possibile trovare tutti gli<br />

aggiornamenti tecnici in tempo reale.<br />

Per i clienti è un vantaggio notevole, in<br />

quanto possono utilizzare la stessa documentazione<br />

tecnica a nostra disposizione<br />

senza perdere tempo con telefonate<br />

o email. Abbiamo in programma<br />

inoltre grandi lavori di manutenzione<br />

e ammodernamento dello stabilimento<br />

di Castano Primo. Ci interessa, in sintesi,<br />

rafforzare ogni giorno ciò che ci<br />

ha consentito di affermarci sul mercato:<br />

un prodotto di prima qualità realizzato<br />

e consegnato in tempi molto competitivi,<br />

a cui si lega un eccellente servizio<br />

post-vendita. Che dura nel tempo:<br />

pensi che ci capita di ricevere richieste<br />

di ricambi per pompe installate 20 anni<br />

fa che i clienti non intendono assolutamente<br />

dismettere. E recentemente abbiamo<br />

diffuso sui social network la notizia<br />

di un’azienda che ha cambiato una<br />

nostra pompa dopo più di 40 anni. l<br />

La sede di<br />

Travaini Pumps<br />

Usa, in Virginia<br />

Esperti<br />

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Magnesia<br />

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Attualità<br />

L’industria farmaceutica<br />

in Italia al tempo del virus<br />

I dati di Farmindustria<br />

mostrano un settore<br />

in continua crescita<br />

e il nuovo Coronavirus<br />

evidenzia l’impegno<br />

delle imprese del<br />

farmaco attraverso lo<br />

studio di nuovi vaccini,<br />

anti virali e donazioni<br />

di farmaci.<br />

di Eva De Vecchis<br />

farmaceutica “non<br />

è predatrice del sistema ma<br />

imprenditrice”, afferma Maurizio<br />

de Cicco, vicepresidente<br />

di Farmindustria, oltre che L’industria<br />

presidente e amministratore delegato<br />

di Roche Spa. In un clima come quello<br />

attuale dove il Coronavirus ha stravolto<br />

la nostra vita, è molto importante<br />

rimanere convinti del ruolo giocato<br />

dall’industria farmaceutica che “favorisce<br />

e mette al centro della propria<br />

missione aziendale la cura e la salute<br />

dei pazienti”, per trovare il prima<br />

possibile delle soluzioni concrete. Il<br />

settore del pharma, infatti, continua<br />

a rappresentare un punto di forza per<br />

il nostro paese, soprattutto in termini<br />

di manifattura, export e investimenti<br />

nelle sperimentazioni cliniche.<br />

Abbiamo parlato con Maurizio de Cicco<br />

all’inizio dell’emergenza coronavirus<br />

in Italia.<br />

Dottor de Cicco, non possiamo che<br />

iniziare dall’emergenza sanitaria<br />

che ha colpito l’Italia. Cosa stanno<br />

facendo le aziende farmaceutiche<br />

per combattere il coronavirus? Può<br />

l’industria del settore contribuire a<br />

sconfiggere l’epidemia?<br />

Nel corso del World Economic Forum a<br />

Davos il problema del virus stava sorgendo<br />

in Cina, già allora ci fu l’impegno<br />

da parte delle imprese del farmaco nel<br />

cercare soluzioni terapeutiche ed evitare<br />

l’espandersi del contagio. Oggi ci<br />

sono già dei farmaci antivirali in sperimentazione<br />

e tante altre aziende stanno<br />

studiando i vaccini. L’attesa è molta<br />

anche da parte di coloro che meno<br />

erano disposti a credere nell’industria,<br />

mentre adesso si capisce quanto<br />

sia importante il suo ruolo nell’ambito<br />

della ricerca. Ci sono dei progetti di<br />

ricerca tra la Commissione Europea e<br />

l’industria farmaceutica: la Commissione<br />

fornirà 45 milioni di euro che si aggiungono<br />

ai 45 milioni del settore farmaceutico<br />

per un totale di 90 milioni di<br />

euro destinati a progetti di ricerca volti<br />

a sviluppare sia le cure che gli strumenti<br />

diagnostici, per eliminare il prima possibile<br />

il Covid-19. Oltre a questo, c’è<br />

tutta una serie di attività delle singole<br />

aziende che si stanno focalizzando ciascuna<br />

nel proprio settore di competenza:<br />

alcune nell’ambito dei vaccini, altre<br />

negli anti virali e altre che stanno sperimentando<br />

dei nuovi farmaci. Una no-<br />

10 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Attualità<br />

vità importante è il sostegno dato alla<br />

Cina, che trova un riflesso in tanti altri<br />

paesi. Molte aziende hanno supportato<br />

la Croce Rossa, altre hanno donato farmaci<br />

al governo cinese, ciascuna casa<br />

madre è intervenuta a modo suo e tutto<br />

questo fa parte della missione dell’azienda<br />

farmaceutica. Tutti noi mettiamo<br />

al centro della missione aziendale la<br />

cura e la salute dei pazienti: siamo imprenditori<br />

e non predatori del sistema<br />

e solamente lavorando insieme al resto<br />

del Paese si potranno trovare delle soluzioni<br />

concrete. Siamo parte di queste<br />

soluzioni in un momento difficilissimo<br />

che si sta vivendo e che passa anche attraverso<br />

il contributo e il supporto del<br />

nostro settore.<br />

Come si è chiuso il 2019 per l’industria<br />

rappresentata dalla vostra associazione?<br />

Oggi l’Italia ha una leadership in Europa<br />

per produzione farmaceutica, insieme<br />

alla Germania: nel 2019 il valore<br />

della produzione farmaceutica supererà<br />

i 33 miliardi di euro, grazie alla crescita<br />

significativa dell’export (+26%).<br />

Risultati raggiunti grazie agli investimenti<br />

in produzione e R&S, questi ultimi<br />

aumentati del 35% tra il 2013 e il<br />

2018, rispetto a una media europea del<br />

+20%. Altro fattore importante – considerando<br />

che l’industria farmaceutica<br />

è un settore innovativo e l’innovazione<br />

passa attraverso la ricerca – è sta-<br />

to l’investimento nelle sperimentazioni<br />

cliniche, aumentate del 20% nel 2018.<br />

Per quanto riguarda la manifattura deteniamo<br />

appunto un primato, insieme<br />

alla Germania: la produzione che ha superato<br />

la spesa farmaceutica totale, che<br />

arriva ai 30 miliardi. Questo è un dato<br />

importante che evidenzia come il settore<br />

farmaceutico sia uno dei motori<br />

dell’economia italiana, sia in termini di<br />

export sia come importante hub produttivo<br />

d’Europa. Ecco perché è necessaria<br />

la massima attenzione, con un quadro<br />

di governance stabile che ci consenta<br />

di essere competitivi da un lato,<br />

ma dall’altro anche attrattivi per le<br />

multinazionali che investono in Italia.<br />

Abbiamo la necessità di continuare ad<br />

essere un paese dove le multinazionali<br />

mettono risorse.<br />

Cosa consente al nostro pharma di<br />

essere in controtendenza rispetto ad<br />

altri settori industriali in difficoltà?<br />

Su cosa investono le industrie del<br />

farmaceutico?<br />

La fortissima propensione all’export è<br />

sicuramente un punto molto importante,<br />

non a caso l’85% della produzione<br />

del settore farmaceutico prende la via<br />

dell’estero e questo ci aiuta a fare la differenza<br />

rispetto agli altri comparti. Altro<br />

dato importante è quello della qualità<br />

e della produttività delle persone e<br />

delle risorse umane: il 90% sono laureate<br />

e diplomate. Proprio sulle persone<br />

abbiamo investito negli ultimi anni: lo<br />

dimostra l’incremento del 10% dell’occupazione<br />

negli ultimi 5 anni, il più alto<br />

tra tutti i settori in Italia. Inoltre, vale<br />

anche la pena di evidenziare che all’interno<br />

dell’industria farmaceutica vi è un<br />

contributo bilanciato di aziende a capitale<br />

italiano e a capitale internazionale:<br />

in termini di fatturato, investimenti,<br />

occupazione ed export le aziende a<br />

capitale italiano pesano il 41%, quelle<br />

a capitale internazionale il 59%. In<br />

questo senso la cosa interessante è che<br />

noi, fino ad oggi, siamo stati in grado<br />

di far capire alle case madri che era importante<br />

continuare ad investire in Italia<br />

nonostante tutte le difficoltà. Siamo<br />

un hub mondiale per la produzione<br />

di vaccini (basti pensare alle aziende a<br />

capitale inglese). Tra i grandi paesi europei,<br />

in Italia c’è la maggiore rappresentanza<br />

sia di capitale statunitense sia<br />

di capitale tedesco e siamo secondi per<br />

quello delle imprese francesi, svizzere e<br />

giapponesi. Poi c’è tutta la parte dell’indotto<br />

che, insieme all’industria farmaceutica,<br />

crea lavoro per più di 145 mila<br />

addetti. Devo dire che il Sistema Sanitario<br />

Nazionale è davvero un fiore all’occhiello<br />

del Paese. Al tempo stesso abbiamo<br />

un sistema che tenta di crescere<br />

tra pubblico e privato.<br />

Quanto l’industria farmaceutica si interessa<br />

di digitalizzazione e 4.0?<br />

Essendo il settore sulla frontiera<br />

dell’innovazione, credo che l’impegno<br />

messo nella digitalizzazione sia molto<br />

importante. Da un lato cerchiamo<br />

di far evolvere i ruoli all’interno delle<br />

aziende, di fornire nuove competenze<br />

e di dare un aggiornamento; dall’altro<br />

però si apre la necessità di portare<br />

avanti nuove sfide professionali<br />

che interagiscono anche con quelle<br />

già presenti. Oggi molte aziende hanno<br />

un team dedicato alle “Advanced<br />

Analytics”, per cercare di affrontare le<br />

sfide legate all’intelligenza artificiale,<br />

il “cyber security expert”, persone che<br />

si occupano del marketing digitale. In<br />

molti modi cerchiamo di portare innovazione<br />

all’interno dell’azienda, anche<br />

attraverso alcuni esperti (chiamiamo<br />

spesso anche professori universitari)<br />

che possano suggerirci le risorse migliori<br />

nell’applicare l’intelligenza artificiale<br />

sulla ricerca clinica. E la ricerca<br />

di nuove competenze è fatta anche in<br />

collaborazione con Università all'avanguardia<br />

come ad esempio il Politecnico<br />

di Milano o di Genova o comunque<br />

strutture universitarie che sviluppano<br />

i manager del futuro digitale. l<br />

Maurizio<br />

de Cicco,<br />

vicepresidente<br />

di Farmindustria,<br />

presidente e<br />

amministratore<br />

delegato<br />

di Roche Spa<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2020</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 11


Attualità<br />

Antares Vision e Vigilate lanciano un sistema di sicurezza per la fase 2<br />

Emidio Zorzella,<br />

CEO di Antares<br />

Vision<br />

Antares Vision, esperta in sistemi d’ispezione<br />

e visione per il controllo qualità,<br />

nelle soluzioni di tracciatura per<br />

l’anticontraffazione e il controllo della<br />

filiera, nella gestione intelligente dei<br />

dati, presenta TrackMyHealth. Ideato<br />

e sviluppato in collaborazione con Vigilate,<br />

società bresciana operante nei<br />

settori della sicurezza, specializzata<br />

nella realizzazione di prodotti tecnologici<br />

e software di analisi delle immagini,<br />

TrackMyHealth è un sistema<br />

di sicurezza integrato per la prevenzione<br />

e la protezione della salute delle<br />

persone.<br />

TrackMyHealth è una soluzione modulare,<br />

scalabile e integrabile con sistemi<br />

di sorveglianza e controllo già<br />

esistenti, per diverse tipologie di attività.<br />

Nasce per garantire la salute<br />

del cittadino e la protezione del business<br />

attraverso un controllo garantito<br />

e dimostrabile del rispetto dei criteri<br />

sicurezza, come il rilevamento della<br />

temperatura, della distanza sociale<br />

e dell’adozione dei dispositivi di protezione<br />

personale all’interno di vari<br />

spazi, grazie all’utilizzo di sistemi di<br />

visione intelligente e di algoritmi di<br />

intelligenza artificiale, progettati nel<br />

pieno rispetto delle norme GDPR.<br />

La multinazionale italiana, impegnata<br />

nell’ideazione di soluzioni hardware e<br />

software all’avanguardia per i settori<br />

industriali più esigenti, ha individuato<br />

gli strumenti più utili per aiutare<br />

a tornare a frequentare in sicurezza i<br />

luoghi adibiti alla socialità, al lavoro,<br />

al commercio, a tutte le attività che<br />

dovranno fare i conti con le difficoltà<br />

della ripresa.<br />

“Stiamo vivendo un periodo di profondi<br />

stravolgimenti che, inevitabilmente,<br />

hanno portato a un cambiamento<br />

del nostro modo di vivere e di<br />

intendere la socialità”, ha dichiarato<br />

Emidio Zorzella, CEO di Antares Vision.<br />

“Grazie alla collaborazione con Vigilate,<br />

abbiamo deciso di mettere le nostre<br />

competenze tecnologiche al servizio<br />

delle imprese e di tutti gli esercizi<br />

commerciali che stanno ripartendo<br />

nella fase 2. È con orgoglio che possiamo<br />

presentare TrackMyHealth, frutto<br />

della volontà di proseguire il nostro<br />

impegno sul tema della salute e<br />

della sicurezza di tutti i cittadini. Coniugando<br />

le nostre tre macro-aree di<br />

business, ovvero visione, tracciabilità<br />

e smart data management, abbiamo<br />

saputo mettere a punto una soluzione<br />

innovativa che intende essere<br />

non solo un valido supporto per il<br />

mantenimento di comportamenti sicuri,<br />

ma anche una sorta di garante<br />

della trasparenza e della fiducia nei<br />

confronti di tutti i cittadini”. La novità<br />

di questo sistema sono la modularità<br />

e l’integrabilità con eventuali piattaforme<br />

software e sistemi di vigilanza<br />

già esistenti, che permettono così<br />

alle imprese di configurarlo e adattarlo<br />

secondo le proprie necessità. In<br />

particolare, il portale si basa su PSIM<br />

(Physical Security Information Management)<br />

Xentinel®, una piattaforma<br />

plug&play di visione e gestione della<br />

sicurezza in grado di armonizzarsi<br />

con l’architettura hardware e software<br />

esistente, progettata per il controllo<br />

Cloud da remoto, il controllo on-site,<br />

la gestione di tutte le telecamere,<br />

degli allarmi e delle non conformità,<br />

con la possibilità di integrazione con<br />

altre app e altri device.<br />

Controllo automatico degli ingressi<br />

in azienda<br />

Pensato specificatamente per il controllo<br />

dell’ingresso del personale di<br />

aziende, banche, uffici pubblici, il<br />

portale di accesso v-PorTAL 20-01 è<br />

una soluzione professionale e compatta<br />

che garantisce un controllo automatico<br />

H24 delle strutture lavorative.<br />

Dotato anche di lettore badge e<br />

semaforo per la gestione automatica<br />

della fila esterna permette di controllare,<br />

certificare e documentare che il<br />

collaboratore, al momento dell’ingresso,<br />

sia dotato del dispositivo di protezione<br />

individuale e non presenti sintomi<br />

di febbre o temperatura anomala.<br />

Tutti i dati relativi all’ingresso – quali<br />

ora, data, numero del gate d’ingresso,<br />

la temperatura del soggetto in entrata,<br />

il numero di matricola, la fotografia<br />

termica, quella a colori, il filmato<br />

dell’evento d’ingresso – possono essere<br />

memorizzati localmente, oppure<br />

inviati a un software di supervisione<br />

PSIM per l’archiviazione. In ogni caso<br />

tutti i dati e le immagini sono gestiti<br />

in conformità alle norme GDPR.<br />

12 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


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• Adatto per pinze MPPM1606 e MPLM3240 e MPLF3270.<br />

• Classi di pulizia GMP A e B.<br />

• Cover realizzata in Silicone Silpuran®Wacker FDA 21<br />

CFR §177.2600.<br />

• Compatibile con procedura di pulizia con perossido di<br />

idrogeno (VHP-H2O2) e raggi ultravioletti UV.<br />

• Grado di protezione del sistema completo IP65.<br />

• Certificazione ISO14644-1 per camera bianca ISO 4.<br />

• Viti igieniche in acciaio inossidabile (Novonox).<br />

• Superficie trasparente che permette la lettura dei LED<br />

dei sensori interni o dei LED di stato dell’alimentazione.<br />

• Superfici dal design igienico che prevengono l’accumulo<br />

di batteri.<br />

• Semplice fissaggio delle dita di presa con sistema<br />

antirotazione.<br />

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Attualità<br />

Dallo Skillmatch Insubria<br />

opportunità inedite<br />

per il chimico-farmaceutico<br />

Il Progetto Interreg italo-svizzero<br />

Skillmatch Insubria prosegue<br />

le sue attività nonostante<br />

le restrizioni rese necessarie<br />

dalla diffusione del coronavirus.<br />

In particolare, per quanto<br />

riguarda uno dei settori oggetto<br />

dell’indagine, ossia il comparto<br />

farmaceutico, i problemi<br />

ingenerati dall’epidemia (difficoltà<br />

di approvvigionamento di<br />

materiale medicale e farmaceutico,<br />

carenze strutturali e infrastrutturali<br />

del servizio sanitario<br />

pubblico, insufficienza di<br />

personale medico e infermieristico)<br />

hanno evidenziato l’esigenza<br />

di accelerare processi di<br />

cambiamento già in atto nel sistema.<br />

Fin dal suo avvio, nel 2019, il<br />

Progetto Skillmatch Insubria<br />

affronta la problematica dei<br />

fabbisogni futuri di vari settori<br />

dell’economia transfrontaliera,<br />

interagendo con le imprese<br />

per individuare azioni che riducano<br />

le difficoltà di reperimento<br />

di nuove competenze. Ma la<br />

situazione determinata a livello<br />

internazionale dall’epidemia<br />

sta avendo un impatto importante<br />

sullo scenario investigato.<br />

“Nelle poche settimane<br />

dall’inizio della crisi notiamo<br />

come si stiano accelerando alcuni<br />

processi peraltro già in atto,<br />

come l’orientamento a produzioni<br />

più intelligenti, l’attenzione<br />

all’uso di materiali sostenibili,<br />

l’eliminazione di sprechi<br />

e l’integrazione di competenze<br />

tecnologiche e ingegneristiche<br />

delle imprese e delle organizzazioni<br />

presenti sul territorio”,<br />

ha dichiarato Gioacchino<br />

Garofoli, docente dell’Università<br />

dell’Insubria, che partecipa<br />

al Progetto Skillmatch. “Basti<br />

pensare alle grandi opportunità<br />

di integrare microelettronica<br />

e informatica con la medicina e<br />

l’assistenza in remoto, ma anche<br />

all’adozione di quelle stesse<br />

competenze per il lavoro e<br />

l’educazione a distanza”.<br />

Partner del Progetto sono l’Università<br />

Carlo Cattaneo LIUC (capofila),<br />

PTSCLAS e l’Università<br />

dell’Insubria, sul lato italiano;<br />

SUPSI (capofila) e Dipartimento<br />

dell’Educazione, della Cultura<br />

e dello Sport del Cantone Ticino,<br />

sul lato ticinese.<br />

RadiciGroup ha un nuovo<br />

distributore per la Germania<br />

RadiciGroup High Performance<br />

Polymers annuncia una riorganizzazione<br />

della sua rete di<br />

vendita in Germania: a partire<br />

dal 18 maggio <strong>2020</strong> B.Bigler<br />

AG è nominata distributore per<br />

il mercato nazionale di una vasta<br />

gamma di prodotti che comprende:<br />

RADILON®, HERAMID®,<br />

RADIFLAM®, RADISTRONG®,<br />

RADITER®, HERAFLEX®, TOR-<br />

ZEN® e RADITECK®.<br />

“Il nostro gruppo – afferma Rolf<br />

Behringer, direttore commerciale<br />

DACH di RadiciGroup High<br />

Performance Polymers – sta<br />

compiendo un ulteriore passo<br />

per rafforzare la sua presenza<br />

nel mercato tedesco, collaborando<br />

con un’azienda importante<br />

e affidabile come B.Bigler<br />

AG. Da molti anni lavoriamo<br />

con B.Bigler AG in Svizzera<br />

e ora siamo sicuri che, insieme<br />

al nostro team di vendita, saremo<br />

in grado di offrire il massimo<br />

livello di qualità e flessibilità<br />

ai nostri clienti tedeschi”.<br />

B.Bigler AG mette a disposizione<br />

la sua rete di vendita e il suo<br />

centro logistico di Weiterstadt,<br />

garantendo una consegna rapida<br />

ai clienti.<br />

“Siamo orgogliosi di estendere<br />

la nostra partnership con RadiciGroup<br />

al mercato tedesco – ha<br />

affermato Reto Frei, direttore<br />

vendite di B.Bigler AG – e non<br />

vediamo l’ora di avere la stessa<br />

collaborazione di successo con<br />

una crescita continua, come abbiamo<br />

fatto in Svizzera. Siamo<br />

già ben posizionati in Germania,<br />

attraverso la forza vendita<br />

locale e lo stoccaggio, questo<br />

sarà un vantaggio per tutti<br />

i clienti tedeschi, che sono in<br />

cerca di consegne veloci, dalle<br />

piccole quantità di 25 kg a pallet<br />

completi”.<br />

B.Bigler AG Zug (parte del gruppo<br />

Dolder) dal 1977 è una nota<br />

società di distribuzione di<br />

materie prime termoplastiche e<br />

masterbatch in Germania, Austria<br />

e Svizzera.<br />

Con oltre 3.100 dipendenti, un<br />

fatturato di 1.211 milioni di euro<br />

nel 2018 e un network di unità<br />

produttive e sedi commerciali<br />

dislocate tra Europa, Nord<br />

e Sud America e Asia, Radici-<br />

Group è oggi protagonista internazionale<br />

nella produzione<br />

di una vasta gamma di intermedi<br />

chimici, polimeri di poliammide,<br />

tecnopolimeri, fibre<br />

sintetiche e non tessuti.<br />

Prodotti realizzati grazie ad un<br />

know-how chimico d’eccellenza<br />

e all’integrazione verticale nella<br />

filiera della poliammide, sviluppati<br />

per impieghi nell’ambito di<br />

molteplici settori industriali tra<br />

cui: automotive, elettrico/elettronico,<br />

beni di consumo, abbigliamento,<br />

arredamento, edilizia,<br />

elettrodomestici,sport.<br />

C<br />

M<br />

Y<br />

CM<br />

MY<br />

CY<br />

CMY<br />

K<br />

14 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Valves and systems to control<br />

and dose powder and granule flow<br />

in Pharmaceutical and Chemical industry


Attualità<br />

Angelini Pharma rileva ThermaCare da GSK<br />

Angelini Pharma ha annunciato l’acquisizione da GSK<br />

dei diritti commerciali di ThermaCare® a livello globale,<br />

escluso il Nord America. L’accordo comprende anche<br />

il sito produttivo americano dedicato a ThermaCare<br />

ad Albany, Georgia.<br />

La terapia del calore è nota per contribuire ad alleviare<br />

il dolore muscolare, ridurre l’indolenzimento e sciogliere<br />

i muscoli tesi. A questo proposito, ThermaCare utilizza<br />

una tecnologia brevettata che produce calore reale<br />

per aiutare il corpo a ricostruire i tessuti danneggiati<br />

e accelerare la guarigione. I prodotti ThermaCare sono<br />

formulati per schiena & anca, collo, polso & spalla,<br />

ginocchio & gomito, muscoli multifunzionali e articolazioni.<br />

L’acquisizione permetterà ad Angelini Pharma<br />

di rafforzare il business Consumer Healthcare, consolidando<br />

la sua presenza a livello internazionale.<br />

“Oltre ai farmaci da prescrizione, Angelini Pharma è riconosciuta<br />

per aver costruito un business di successo<br />

nel settore dell’healthcare fornendo soluzioni di alta<br />

qualità ai nostri clienti”, ha dichiarato l’amministratore<br />

delegato di Angelini Pharma Pierluigi Antonelli. “Sono<br />

convinto che l’accordo ThermaCare rappresenterà un<br />

significativo motore di crescita per la nostra espansione<br />

internazionale”.<br />

“Thermacare è un key brand globale, siamo molto orgogliosi<br />

di aver vinto una competizione internazionale”,<br />

hanno dichiarato il presidente di Angelini Holding<br />

Francesco Angelini e i vicepresidenti Thea Paola Angelini<br />

e Sergio Marullo di Condojanni. “Thermacare è un<br />

prodotto di successo. Questa acquisizione testimonia<br />

la nostra volontà e vocazione a rafforzare il percorso di<br />

internazionalizzazione intrapreso dal Gruppo”.<br />

Graziano<br />

Seghezzi,<br />

managing<br />

partner di<br />

Sofinnova<br />

Partners<br />

Sofinnova Partners investe in Genespire<br />

Protagonista nel settore delle Scienze<br />

della Vita, Sofinnova Partners, con sedi<br />

a Parigi, Londra e Milano, ha annunciato<br />

un investimento in Genespire, società<br />

specializzata nello sviluppo di terapie<br />

avanzate destinate a pazienti con<br />

malattie genetiche. Si tratta della terza<br />

operazione del Fondo Sofinnova Telethon,<br />

che porta il totale degli investimenti<br />

effettuati in Italia da Sofinnova<br />

Partners a quota 25 milioni negli ultimi<br />

sei mesi. Il Fondo Sofinnova Telethon<br />

è il più grande fondo<br />

italiano dedicato alle<br />

biotecnologie, focalizzato<br />

a realizzare investimenti<br />

early stage in<br />

società italiane impegnate<br />

nella ricerca di<br />

cure per malattie genetiche<br />

rare.<br />

Genespire, con base a<br />

Milano, è fondata dal<br />

professor Luigi Naldini,<br />

rinomato pioniere<br />

della terapia genica e<br />

direttore dell’Istituto San Raffaele-Telethon<br />

per la Terapia Genica (SR-Tiget).<br />

Questo investimento del Fondo<br />

Sofinnova Telethon segue a pochi mesi<br />

le altre operazioni realizzate su progetti<br />

all’avanguardia tecnologica come<br />

quella su Epsilen Bio, che sta sviluppando<br />

una tecnologia per spegnere l’espressione<br />

di geni correlati a specifiche<br />

patologie senza modificare in modo<br />

irreversibile il DNA (un importante<br />

potenziale vantaggio sul fronte della<br />

sicurezza), e su Pincell, una società<br />

biotech in fase pre-clinica focalizzata<br />

su nuove terapie per malattie dermatologiche<br />

rare.<br />

Il Fondo Sofinnova Telethon, gestito<br />

da Sofinnova Partners, ha raccolto<br />

un totale di 108 milioni di euro,<br />

superando l’obiettivo iniziale, affermandosi<br />

così come il più grande fondo<br />

emerso da ITATech, una joint venture<br />

tra il Fondo Europeo per gli Investimenti<br />

(FEI) e la Cassa Depositi<br />

e Prestiti (CdP).<br />

Il team del Fondo Sofinnova Telethon<br />

è guidato da Lucia Faccio e Paola Pozzi,<br />

partner di Sofinnova Partners e professioniste<br />

esperte di trasferimento<br />

tecnologico. La sede di Milano ospita<br />

inoltre BiovelocITA, il primo acceleratore<br />

di biotecnologie d’Italia co-fondato<br />

nel 2015 da Sofinnova Partners e<br />

da Silvano Spinelli e Gabriella Camboni,<br />

due imprenditori “seriali”.<br />

Lucia Faccio ha al suo attivo più di<br />

vent’anni di esperienza nel settore come<br />

direttore della Ricerca e Sviluppo<br />

in Fondazione Telethon e come responsabile<br />

del Trasferimento Tecnologico al<br />

San Raffaele. Paola Pozzi, che è subentrata<br />

a Lucia alla guida dell’Ufficio di<br />

Trasferimento Tecnologico dell’Ospedale<br />

San Raffaele, ha 16 anni di esperienza<br />

nella gestione e sviluppo di un<br />

portafoglio di brevetti con alto potenziale<br />

di mercato e di nuove società con<br />

solidi asset di proprietà intellettuale.<br />

Il Fondo Sofinnova Telethon continuerà<br />

a investire esclusivamente in<br />

Italia, al fine di identificare, creare<br />

e sviluppare alcune delle migliori<br />

aziende nel campo delle malattie<br />

genetiche rare.<br />

16 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


PERFORMANCE:<br />

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PACKAGING<br />

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Attualità<br />

UCIMA: incarico europeo per Saverio Gamberini<br />

Saverio Gamberini, membro del Consiglio direttivo<br />

UCIMA (Unione Costruttori Italiani<br />

Macchine Automatiche per il Confezionamento<br />

e il Packaging) e direttore generale di MG2,<br />

è stato designato come nuovo presidente del<br />

CEN TC 146, il comitato tecnico europeo che<br />

si occupa della standardizzazione delle norme<br />

europee per la sicurezza delle macchine per<br />

packaging. Il nome di Gamberini è stato proposto<br />

dal Consiglio direttivo UCIMA e, durante<br />

la votazione di tutti gli altri Paesi membri,<br />

non ha incontrato voti contrari.<br />

La conferma all’Italia della presidenza del<br />

CENT TC 146 riconosce ulteriormente al mercato<br />

l’importante ruolo che il sistema italiano<br />

dei produttori di tecnologia per il confezionamento<br />

e l’imballaggio riveste a livello europeo<br />

e mondiale, nonché la grande attenzione delle<br />

imprese costruttrici italiane agli standard di<br />

sicurezza delle macchine.<br />

“Siamo orgogliosi e soddisfatti di vedere un<br />

nostro consigliere molto attento al tema della<br />

sicurezza ai vertici di un organismo così importante<br />

per il settore delle macchine per il<br />

confezionamento e l’imballaggio”, ha dichiarato<br />

Enrico Aureli, presidente UCIMA. “Siamo<br />

da sempre convinti, infatti, che la sicurezza<br />

sia un elemento imprescindibile per la qualità<br />

dei macchinari”.<br />

“È per me un onore rappresentare il sistema<br />

industriale del nostro Paese in questo comitato<br />

europeo”, ha dichiarato Saverio Gamberini.<br />

“La normativa sulla sicurezza riveste un ruolo<br />

fondamentale e la mia attenzione, nei confronti<br />

di tutti i Paesi, sarà massima”.<br />

Saverio Gamberini dal 2017 è direttore generale<br />

di MG2, azienda di famiglia con sede a Pianoro<br />

(Bologna) esperta nella progettazione,<br />

produzione e fornitura di macchinari per l’imballaggio<br />

nell’industria farmaceutica, cosmetica<br />

e alimentare. Dallo stesso anno siede nel<br />

Consiglio direttivo dell’associazione.<br />

BASF Italia: nuovo responsabile<br />

per la comunicazione strategica<br />

Il consiglio di Amministrazione di<br />

BASF Italia ha nominato Filippo<br />

Bertacchini a capo della funzione<br />

Communications & Government<br />

Relations del Gruppo BASF in Italia.<br />

Nel nuovo ruolo, Bertacchini<br />

riporta a Lorenzo Bottinelli, amministratore<br />

delegato e presidente<br />

di BASF Italia.<br />

Filippo Bertacchini guida un team<br />

di 6 persone e ricopre la responsabilità<br />

della corporate<br />

reputation di BA-<br />

SF in Italia coordinando<br />

la comunicazione<br />

strategica,<br />

comprese le media<br />

relations, la comunicazione<br />

di crisi,<br />

la presenza sui social<br />

media e le relazioni<br />

istituzionali.<br />

In BASF dal 2011,<br />

ha precedentemente<br />

ricoperto il ruolo<br />

Filippo Bertacchini<br />

di responsabile delle relazioni con<br />

il territorio, in particolare per gli<br />

stabilimenti del Gruppo localizzati<br />

a Pontecchio Marconi (BO) e Roma,<br />

curando con successo il dialogo<br />

con gli stakeholder locali e nazionali,<br />

contribuendo a mantenere<br />

saldo il rapporto di fiducia tra<br />

l’azienda, le diverse unità di business<br />

e i suoi principali interlocutori<br />

territoriali.<br />

Bertacchini ha 50 anni,<br />

ha conseguito un<br />

Master in Pubbliche<br />

Relazioni e Comunicazione<br />

d’Impresa presso<br />

la Business School<br />

dell’Associazione Piccola<br />

e Media Industria<br />

di Bologna. Si occupa<br />

di comunicazione da<br />

oltre 25 anni, prima<br />

in agenzie e poi presso<br />

aziende manifatturiere.<br />

Rockwell Automation perfeziona<br />

l’acquisizione di ASEM<br />

Rockwell Automation, Inc., esperta in soluzioni per l’automazione<br />

industriale e la trasformazione digitale, annuncia<br />

di aver perfezionato l’acquisizione di ASEM Spa, azienda<br />

italiana specializzata nella fornitura di tecnologie digitali<br />

per l’automazione.<br />

ASEM distribuisce una gamma completa di PC industriali<br />

(Industrial PC, IPC), hardware e software per interfacce uomo-macchina<br />

(Human-Machine Interface, HMI), tecnologie<br />

di accesso remoto e soluzioni gateway industriali per l’IoT.<br />

Questa acquisizione andrà a rafforzare ulteriormente il portafoglio<br />

di soluzioni software e hardware di controllo e visualizzazione<br />

di Rockwell Automation. ASEM è il fornitore ideale per<br />

quei costruttori di macchine europei che operano nel mercato<br />

nordamericano. Grazie all’elevato livello di configurabilità, funzionale<br />

alle specifiche esigenze d’informatizzazione dei clienti,<br />

i prodotti di ASEM permettono di accelerare il time to market,<br />

ridurre i costi di gestione, ottimizzare l’utilizzo delle risorse e<br />

migliorare la gestione del rischio d’impresa.<br />

18 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Le lastre Texlon sono composte di 100% PTFE puro,<br />

multi-direzionale con densità superiore.<br />

Facilita l’installazione in quanto le guarnizioni<br />

prodotte da lastre Texlon si adattano perfettamente<br />

alla rugosità, disuniformità e irregolarità comuni alle<br />

flange usate.<br />

In applicazioni con sollecitazioni dovute a cicli<br />

termici e forze esterne, le lastre Texlon permettono<br />

una maggiore resistenza alle fughe.<br />

Con le guarnizioni prodotte con lastre Texlon è<br />

possibile coprire una vasta gamma di flange in<br />

acciaio.<br />

Applicazioni<br />

Componenti: flange standard di grandi dimensioni,<br />

tubazioni, flange di apparecchiature, geometrie<br />

complesse.<br />

Tipi di flange: flange in acciaio e componenti ad alto<br />

grado di FRP.<br />

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Appuntamenti<br />

Il Green Deal europeo sbarca a Ecomondo<br />

Il “Green Deal”, la nuova politica<br />

economica europea della Commissione<br />

presieduta da Ursula von der<br />

Leyen, troverà piena accoglienza dal<br />

3 al 6 novembre prossimi alla Fiera di<br />

Rimini in occasione della 24ª edizione<br />

di Ecomondo, il salone internazionale<br />

leader per le tecnologie ambientali<br />

e della 14a Key Energy dedicata<br />

alle energie rinnovabili, smart cities<br />

ed efficienza energetica. Al ruolo<br />

di riferimento delle due fiere contribuiscono<br />

gli strumenti di alta conoscenza,<br />

in forma di seminari e convegni,<br />

messi a punto dal Comitato<br />

Scientifico di Ecomondo, guidato dal<br />

professor Fabio Fava, e da quello di<br />

Key Energy, coordinato dal professor<br />

Gianni Silvestrini, direttore scientifico<br />

del Kyoto Club.<br />

Intanto, Italian Exhibition Group annuncia<br />

per Ecomondo e Key Energy<br />

due determinanti novità, strutturali<br />

e contenutistiche, che schiuderanno<br />

alle aziende ulteriori livelli di business.<br />

A novembre le due fiere potranno<br />

infatti contare su un nuovo<br />

padiglione allestito per dare risposta<br />

ai clienti che aderiscono sempre<br />

più numerosi. Per loro uno spazio di<br />

9 mila metri quadri lordi aggiuntivi<br />

che sorgerà sul lato ovest del quartiere<br />

fieristico riminese. Il nuovo padiglione<br />

A8 sarà collegato direttamente<br />

con i padiglioni A7 e C7 e sarà<br />

realizzato con materiali a basso impatto<br />

ambientale.<br />

Ecomondo e Key Energy nell´edizione<br />

2019 avevano proposto una vetrina<br />

complessiva di oltre 1600 aziende,<br />

attirando 93 mila presenze professionali.<br />

Ecomondo <strong>2020</strong> si articolerà in quattro<br />

macrosettori espositivi: rifiuti e<br />

risorse; acqua (con il ciclo idrico integrato),<br />

bioeconomia circolare; bonifica<br />

e rischio idrogeologico.<br />

Tutti settori nei quali l´Italia segna<br />

già un primato: è il Paese europeo<br />

con il più alto indice di circolarità<br />

complessiva. Un ciclo virtuoso che<br />

vale per la nostra economia 88 miliardi<br />

di euro, con un valore aggiunto<br />

di 22 miliardi, e impiega complessivamente<br />

575 mila lavoratori.<br />

Dal <strong>2020</strong> in avanti, la sfida si allunga<br />

sul piano dell´abbattimento delle<br />

emissioni inquinanti predisposto<br />

dalla Commissione europea con<br />

l´ambizioso obiettivo di azzerarle nei<br />

prossimi 30 anni. Ecco che i temi<br />

su cui a Ecomondo <strong>2020</strong> si confronteranno<br />

esperti, manager pubblici e<br />

privati, ricercatori, società civile, associazionismo,<br />

saranno: il Green Public<br />

Procurement; l´Ecodesign e il<br />

mercato delle materie prime seconde;<br />

le infrastrutture adeguate alle innovazioni<br />

di sharing economy; il ruolo<br />

delle città e dei territori; le normative<br />

sul riciclo dei rifiuti; gli obiettivi<br />

di End of Waste; la tutela dei suoli e<br />

il loro ruolo essenziale per una completa<br />

bio-supply chain dei materiali.<br />

L’AGENDA<br />

mcTER Web Edition Cogenerazione<br />

23 giugno <strong>2020</strong><br />

www.mcter.com/webedition/Cogenerazione/<br />

SAVE Web Edition<br />

2 luglio <strong>2020</strong><br />

www.exposave.com/webedition/<br />

Automazione-industriale4.0<br />

mcT Web Edition Petrolchimico<br />

7 luglio <strong>2020</strong><br />

www.eiomfiere.it/mct/webedition/<br />

Petrolchimico<br />

IPB<br />

29-31 luglio <strong>2020</strong><br />

Shanghai, Cina<br />

www.ipbexpo.com<br />

Automation Instrumentation Summit<br />

16-17 settembre <strong>2020</strong><br />

Milano<br />

www.automationinstrumentationsummit.com/<br />

ICIF China<br />

16-18 settembre <strong>2020</strong><br />

Shanghai, Cina<br />

www.en.icif.cn<br />

SPS Italia<br />

28-30 settembre <strong>2020</strong><br />

Parma<br />

www.spsitalia.it<br />

Powtech<br />

Norimberga, Germania<br />

29 settembre - 1 ottobre <strong>2020</strong><br />

www.powtech.de<br />

CphI Milano<br />

13-15 ottobre <strong>2020</strong><br />

Milano<br />

www.cphi.com<br />

Analytica<br />

19-22 ottobre <strong>2020</strong><br />

Monaco di Baviera<br />

www.analytica.de<br />

MCM - Manutenzione Industriale<br />

21-22 ottobre <strong>2020</strong><br />

Verona<br />

www.mcmonline.it<br />

Ecomondo<br />

3-6 novembre <strong>2020</strong><br />

Rimini<br />

www.ecomondo.com<br />

mcT Petrolchimico<br />

26 novembre <strong>2020</strong><br />

Milano<br />

www.mctpetrolchimico.com<br />

Making cosmetics<br />

25-26 novembre<br />

Milano<br />

www.making-cosmetics.it<br />

Valve World Expo<br />

1-3 dicembre <strong>2020</strong><br />

Düsseldorf, Germania<br />

www.valveworldexpo.com<br />

Powtech India<br />

11-12 febbraio 2021<br />

Mumbay, India<br />

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20 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


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Ricerca<br />

Un supercomputer per la ricerca di farmaci e vaccini anti Covid-19<br />

Uno dei supercomputer più potenti d’Italia è<br />

a disposizione della ricerca scientifica pubblica<br />

e privata impegnata contro il coronavirus.<br />

Si tratta dell’infrastruttura CRESCO6,<br />

operativa presso il Centro Enea di Portici, vicino<br />

Napoli, in grado di effettuare fino a 1,4<br />

milioni di miliardi di operazioni matematiche<br />

al secondo. Per sottoporre una richiesta di<br />

risorse computazionali sui sistemi HPC Cresco<br />

occorre inviare una mail a crescoforcovid19@enea.it.<br />

“Crediamo che il supercomputer possa dare<br />

un contributo vitale per la ricerca di farmaci,<br />

vaccini e l’elaborazione di dati”, sottolinea il<br />

presidente dell’Enea Federico Testa. “Ad oggi<br />

è già a disposizione del team di ricercatori<br />

dell’Università di Firenze, coordinato dal professor<br />

Piero Procacci, che sta lavorando a un<br />

processo per bloccare alla radice il meccanismo<br />

di replicazione del Covid-19 e, quindi, lo<br />

sviluppo del virus”, aggiunge Testa.<br />

HPC CRESCO6 è la seconda infrastruttura di<br />

calcolo per ordine di importanza in ambito<br />

pubblico in Italia dopo quella di Cineca e sta<br />

svolgendo un ruolo chiave per testare l’efficacia<br />

dei composti sotto indagine, fornendo<br />

in poche ore una previsione affidabile della<br />

efficacia inibitoria di tali composti, basata su<br />

simulazioni a dettaglio atomistico effettuate<br />

su migliaia di processori in parallelo. In<br />

pochi giorni di test con il team del professor<br />

Procacci dell’Università di Firenze sono stati<br />

individuati almeno due composti con caratteristiche<br />

promettenti, uno dei quali disponibile<br />

commercialmente. Dopo questa prima<br />

fase di messa a punto strutturale dei composti<br />

ottenuti, HPC CRESCO6 verrà utilizzato<br />

per cercare di individuare la struttura molecolare<br />

ottimale per un possibile farmaco antivirale<br />

specifico per il Covid-19.<br />

Dal 2018, CRESCO6 figura nella prestigiosa<br />

TOP500, la classifica dei primi 500 supercomputer<br />

mondiali grazie al raddoppio della<br />

potenza arrivata a 1,4 milioni di miliardi di<br />

operazioni matematiche al secondo (1.4 PetaFlops).<br />

L’ingresso al 420° posto è stato annunciato<br />

al SuperComputing 2018 di Dallas,<br />

la principale conferenza nel campo del calcolo<br />

scientifico.<br />

Tra i campi di applicazione di CRESCO6: l’elaborazione<br />

di modelli previsionali su cambiamenti<br />

climatici e inquinamento dell’aria con<br />

dettaglio territoriale molto accurato; studio<br />

di nuovi materiali per la produzione di energia<br />

pulita; simulazioni per la gestione delle<br />

infrastrutture critiche; biotecnologie; chimica<br />

computazionale; fluidodinamica per il<br />

settore aerospaziale; sviluppo di codici per<br />

la fusione nucleare.<br />

Talassemia: il riposizionamento di un farmaco riduce le trasfusioni<br />

Uno studio pubblicato sul New England Journal<br />

of Medicine, che ha coinvolto 65 centri in<br />

15 diversi paesi nel mondo, illustra i risultati<br />

che hanno portato alla registrazione di un<br />

farmaco in grado di ridurre il fabbisogno trasfusionale<br />

nei pazienti affetti da talassemia.<br />

La ricerca è stata coordinata da Maria Domenica<br />

Cappellini del’Università di Milano.<br />

La talassemia è una patologia ereditaria, frequente<br />

in Italia, caratterizzata da una ridotta<br />

o addirittura assente produzione delle<br />

catene globiniche dell’emoglobina che nella<br />

forma severa, per la sopravvivenza, richiede<br />

una terapia con trasfusioni di sangue ogni<br />

2/3 settimane per tutta la vita. Si tratta<br />

quindi di una grave malattia che si complica<br />

anche per le comorbidità conseguenti alla<br />

terapia trasfusionale e che richiede in associazione<br />

alle trasfusioni una terapia che<br />

rimuova il ferro (terapia ferrochelante) accumulato<br />

con le trasfusioni stesse. Il trapianto<br />

di midollo potrebbe essere una terapia<br />

curativa ma purtroppo è perseguibile in<br />

un numero limitato di soggetti in quanto il<br />

donatore di midollo deve essere compatibile<br />

al 100% con il ricevente. La terapia genica<br />

è in fase di studio ma ancora i risultati<br />

sono preliminari e il costo della procedura<br />

ne potrà limitare l’utilizzo.<br />

Luspatercept è un farmaco inizialmente sperimentato<br />

per trattare l’osteoporosi che in<br />

realtà si è rivelato avere un effetto sulla formazione<br />

dei globuli rossi ed in particolare<br />

nella fase terminale della loro maturazione,<br />

e pertanto corregge l’anemia. Le varie forme<br />

di talassemia si caratterizzano proprio per<br />

avere una elevata quota di eritropoiesi inefficace<br />

dovuta allo sbilanciamento tra le globine<br />

che dovrebbero formare l’emoglobina.<br />

Negli studi di fase 1 e 2 i risultati e la sicurezza<br />

del farmaco hanno consentito di disegnare<br />

lo studio registrativo di fase 3 i cui risultati<br />

sono presentati nel lavoro.<br />

In sintesi si è visto analizzando una coorte<br />

di pazienti talassemici trattati con il farmaco<br />

rispetto ad una coorte trattata con<br />

placebo che più del 70% dei pazienti in<br />

terapia hanno ridotto del 33% ed il 40%<br />

hanno ridotto di oltre il 50% il fabbisogno<br />

trasfusionale nel periodo di osservazione<br />

di un anno. Alcuni pazienti nell’estensione<br />

dello studio hanno raggiunto l’indipendenza<br />

dalla trasfusione.<br />

Questo è il primo studio che introduce una<br />

terapia farmacologica in alternativa alle<br />

trasfusioni per la terapia delle sindromi<br />

talassemiche.<br />

22 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


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Industria chimica<br />

“L’industria italiana è<br />

all’altezza di questa sfida”<br />

Giulio Cocco, AD di Arkema Italia, guarda con ottimismo al futuro<br />

del tessuto economico e produttivo del Paese, provato dall’emergenza<br />

coronavirus: “Sappiamo trovare le soluzioni migliori anche nelle difficoltà.<br />

Le grandi opere edili potranno trainare la ripartenza”. E intanto il gruppo<br />

chimico punta a diventare leader nei materiali speciali.<br />

di Alessandro Bignami<br />

Giulio Cocco,<br />

Amministratore<br />

Delegato di<br />

Arkema Italia<br />

“Il nostro paese ha dato<br />

finora una grande<br />

prova di sé in questa<br />

emergenza, ben oltre<br />

quella che il resto del<br />

mondo si aspettava”. L’ingegner Giulio<br />

Cocco, Amministratore Delegato<br />

di Arkema Italia, dà un voto alto al<br />

sistema industriale italiano, “capace<br />

di reggere a un’onda d’urto improvvisa<br />

e impensabile”, e ai suoi stessi<br />

connazionali, “che hanno rispettato<br />

in modo encomiabile le rego-<br />

le per tutelare la propria sicurezza”.<br />

Una reazione positiva cui hanno contribuito<br />

anche i circa 600 dipendenti<br />

e i 7 stabilimenti della filiale italiana<br />

del gruppo chimico Arkema, designer<br />

globale di materiali e soluzioni<br />

innovative.<br />

Ingegner Cocco, che impatto ha<br />

avuto il lockdown sui vostri stabilimenti<br />

in Italia?<br />

Abbiamo continuato a produrre per<br />

le filiere essenziali e legate alla gestione<br />

dell’emergenza sanitaria. A<br />

marzo tutti gli stabilimenti hanno<br />

24 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Industria chimica<br />

lavorato a ritmi pressoché normali,<br />

ad eccezione di una riduzione di circa<br />

il 20% per il sito che realizza soluzioni<br />

ad acqua per il settore delle<br />

vernici nel decorativo e nel fai da<br />

te, che era stato bloccato durante<br />

il lockdown. Solo in questa struttura,<br />

abbiamo programmato una fermata<br />

di una decina di giorni. Le altre<br />

attività hanno marciato regolarmente,<br />

anche perché forniscono settori<br />

che hanno visto persino crescere la<br />

domanda con l’emergenza coronavirus.<br />

Penso alla produzione del Metil<br />

metacrilato, che viene utilizzato nella<br />

realizzazione delle lastre di plexiglass,<br />

oggi così fortemente richieste,<br />

ma anche a quella dei perossidi<br />

organici, che fungono da catalizzatori<br />

nella lavorazione dei componenti<br />

in polipropilene delle mascherine.<br />

La chimica si è rivelata fondamentale<br />

in tante applicazioni legate all’emergenza,<br />

come appunto quelle relative<br />

ai dispostivi medici e di sicurezza.<br />

Avete incontrato difficoltà nel reperire<br />

i DPI?<br />

Nella fase iniziale è stato determinante<br />

il supporto della casa madre<br />

francese, che ci ha dotato di mascherine<br />

e gel disinfettanti, quando sul<br />

mercato italiano non se ne trovavano<br />

facilmente. Il Gruppo ci ha tenuto<br />

aggiornati sulle misure prese nei<br />

paesi colpiti prima del nostro, come<br />

Cina e Corea del Sud. Sapevamo<br />

fin dall’inizio cosa era necessario fare<br />

per proteggersi. Abbiamo adottato<br />

procedure comuni in tutte le unità<br />

produttive della filiale e quando il<br />

lockdown è stato esteso a tutta Italia,<br />

il nostro personale era già pronto<br />

e in sicurezza.<br />

Qual era l’atmosfera in produzione<br />

durante la fase più difficile della<br />

crisi sanitaria?<br />

I nostri operatori hanno dimostrato<br />

un senso di responsabilità eccezio-<br />

nale e davvero encomiabile. Quella<br />

italiana è stata la filiale con il minor<br />

tasso di assenze sul lavoro, inferiore<br />

al 3% nei 2 mesi e mezzo del<br />

lockdown. Il sito di Anagni ha addirittura<br />

registrato il record di produzione.<br />

In generale, i cittadini italiani<br />

si sono comportati a mio avviso<br />

in modo esemplare. Nel vero senso<br />

della parola, dato che gli altri paesi<br />

europei ci hanno preso a modello.<br />

Molti non si aspettavano una reazione<br />

così forte e seria da parte dell’Italia.<br />

Quando ci sono situazioni difficili,<br />

siamo capaci di mantenere la<br />

calma e di trovare soluzioni, pur con<br />

meno risorse e strutture di altre nazioni.<br />

E il nostro sistema industriale<br />

si è dimostrato all’altezza della sfida.<br />

In questo periodo come è cambiato<br />

il rapporto con i clienti?<br />

Anzitutto si sono mostrati soddisfatti<br />

che avessimo garantito le forniture,<br />

senza contraccolpi. L’unico problema,<br />

a partire dalla metà di marzo,<br />

ha riguardato i collegamenti con<br />

l’Europa dell’Est, sia per l’importazione<br />

delle materie prime sia per<br />

l’esportazione dei prodotti.<br />

Gli scambi internazionali sono<br />

poi diventati più fluidi?<br />

Sì, dal punto di vista logistico<br />

l’operatività è tornata quasi<br />

alla normalità. Più che altro,<br />

rispetto a marzo e aprile, quando<br />

molti hanno cercato di rimpinguare<br />

le scorte in vista di eventuali ulteriori<br />

restrizioni, ora si avverte un lieve<br />

rallentamento degli ordini. Non sarà<br />

un maggio da record, ma certamente<br />

non possiamo lamentarci.<br />

Questa emergenza vi ha insegnato<br />

qualcosa per il futuro?<br />

Arkema Italia, essendo sottoposta alla<br />

direttiva Seveso, prevede già controlli<br />

severi e misure stringenti di sicurezza.<br />

Per noi quindi non cambierà<br />

molto, essendo abituati a rispettare<br />

procedure rigide. In generale, ritengo<br />

comunque che non si tornerà come<br />

prima e che una maggiore attenzione<br />

alla protezione individuale resterà<br />

anche dopo l’emergenza. Lo vedremo<br />

per esempio dal ripensamento<br />

degli spazi aziendali, dove si ridurranno<br />

open space e sale affollate, a<br />

favore di locali più protetti. Ci saranno<br />

meno riunioni e con pochi partecipanti.<br />

L’approccio alla sicurezza da<br />

parte delle persone in questi mesi è<br />

cambiato sensibilmente.<br />

La sede<br />

di Arkema Italia<br />

a Rho (MI)<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2020</strong>


Industria chimica<br />

Il Gruppo ha comunicato l’obiettivo<br />

di diventare il leader nei materiali<br />

speciali, tra cui soluzioni adesive,<br />

coating e prodotti avanzati.<br />

Come si rifletterà questa strategia<br />

sulla filiale italiana nel prossimo<br />

periodo?<br />

L’Italia resta un mercato interessante<br />

per il Gruppo Arkema, anche in vista<br />

di eventuali acquisizioni. L’ultima è<br />

avvenuta nel 2015, quando non erano<br />

molte le società internazionali disposte<br />

a investire in Italia. Il nostro<br />

è un gruppo che sta crescendo e che<br />

in molte occasioni ha mostrato coraggio,<br />

chiudendo acquisizioni con<br />

un valore fino a un quarto del proprio<br />

fatturato. Non posso che guardare<br />

con fiducia al futuro del Gruppo<br />

nel nostro paese. Certo, l’emergenza<br />

coronavirus ha smorzato gli slanci:<br />

i dati consolidati del primo trimestre<br />

sono stati lievemente inferiori<br />

a quelli dell’anno scorso. Sarà il<br />

secondo trimestre, in realtà, a dirci<br />

quale sia stato il reale impatto della<br />

crisi sanitaria sulla nostra attività.<br />

In ogni caso l’Italia, con le sue<br />

tante piccole e medie aziende avanzate<br />

che eccellono a livello internazionale,<br />

è un mercato attraente per<br />

l’espansione di Arkema, anche nel<br />

settore degli additivi e dei materiali<br />

speciali.<br />

L’Italia si risolleverà in tempi abbastanza<br />

brevi, almeno nei settori<br />

che seguite?<br />

Ritengo di sì. L’automotive dovrebbe<br />

ripartire. Sarà decisiva la ripresa<br />

del settore edile, che può rappresentare<br />

il vero volano per la rinascita<br />

economica del Paese. Anche perché<br />

l’edilizia è destinata a trainare<br />

molti altri comparti collegati, come<br />

una locomotiva a cui si agganciano<br />

più vagoni. Se si investirà nei<br />

grandi lavori pubblici, il Paese si rimetterà<br />

in moto. Sono ottimista. Il<br />

tessuto industriale italiano è sano e<br />

competitivo, nonostante le zavorre<br />

che lo appesantiscono, dalla burocrazia<br />

al costo dell’energia. Siamo<br />

stati investiti da un’onda improvvisa<br />

e abbiamo mostrato all’Europa e<br />

al mondo che cosa si doveva fare per<br />

non esserne travolti. Ci sono tante<br />

capacità manageriali, tanti talenti.<br />

Per non parlare del personale sanitario,<br />

che ha sostenuto turni massacranti<br />

e sacrificato molte vite per<br />

affrontare la pandemia. Sì, oggi sono<br />

ancora più orgoglioso di essere<br />

italiano.<br />

l<br />

26 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Industria farmaceutica<br />

Innovazione tecnologica<br />

per il settore farmaceutico<br />

e nutrizionale<br />

IBSA Italia si propone come<br />

partner per lo sviluppo<br />

di processi di innovazione<br />

in grado di offrire<br />

un servizio completo,<br />

dal concept all’assistenza<br />

scientifica e normativa,<br />

fino alla produzione su<br />

larga scala. Gli investimenti<br />

in R&D hanno permesso<br />

all’azienda di costruire<br />

un ampio portafoglio<br />

di farmaci, medical device<br />

e nutraceutici, per ben<br />

12 aree terapeutiche.<br />

Oggi, grazie alla sua consolidata<br />

esperienza internazionale,<br />

alla capacità industriale<br />

e alle tecnologie proprietarie,<br />

IBSA Italia si propone<br />

come partner per lo sviluppo di<br />

processi di innovazione in grado di offrire<br />

un servizio completo, che va dallo<br />

sviluppo del concept all’assistenza<br />

scientifica e normativa, fino natural-<br />

Operatore<br />

sulla linea<br />

di produzione<br />

delle capsule<br />

molli nello<br />

stabilimento<br />

di IBSA a Lodi<br />

mente alla produzione su larga scala<br />

per i mercati europei ed extra europei.<br />

Tutto è cominciato nel 1992, quando il<br />

Gruppo IBSA ha creato la sua filiale italiana<br />

stabilendo l’headquarter a Lodi,<br />

dove è nato anche il primo stabilimento.<br />

Negli anni l’azienda è cresciuta rapidamente:<br />

si sono aggiunte una sede<br />

a Roma e un sito produttivo a Cassina<br />

de’ Pecchi (MI). Oggi IBSA Italia è la<br />

principale filiale del Gruppo nel mondo,<br />

impiega oltre 500 persone e rappresenta<br />

una realtà economica, scientifica<br />

e industriale di primo piano del<br />

settore farmaceutico italiano.<br />

Quali sono i fattori chiave di questo<br />

successo? Passione per la scienza e<br />

per la tecnologia, vocazione all’innovazione<br />

e solido know-how tecnico sono<br />

le caratteristiche chiave dell’iden-<br />

28 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Industria farmaceutica<br />

tità di IBSA. Queste, insieme a importanti<br />

investimenti in ricerca e sviluppo,<br />

hanno permesso all’azienda di costruire<br />

nel tempo un ampio portafoglio<br />

di prodotti (farmaci, medical device e<br />

nutraceutici) in ben 12 aree terapeutiche:<br />

Cardiometabolica, Dermatologia,<br />

Dermoestetica, Endocrinologia, Medicina<br />

della riproduzione, Osteoarticolare,<br />

Dolore e infiammazione, Respiratoria,<br />

Urologia, Oftalmica, Otorinolaringoiatria,<br />

Consumer Health.<br />

La sede di IBSA<br />

Italia a Lodi<br />

Le tecnologie<br />

Come è normale che sia per un’azienda<br />

che opera in ambito farmaceutico,<br />

l’attività di ricerca e sviluppo è fondamentale<br />

per la crescita del business.<br />

In particolare in IBSA, il team R&D<br />

si focalizza sulla realizzazione di metodologie<br />

innovative nella somministrazione<br />

dei farmaci, attraverso l’utilizzo<br />

di tecnologie avanzate. È il prin-<br />

Il Gruppo IBSA<br />

Fondata a Lugano nel 1945, IBSA è<br />

un’azienda farmaceutica a capitale<br />

privato, che impiega oggi complessivamente<br />

2.000 persone, distribuite fra<br />

le diverse sedi, i siti produttivi e i suoi<br />

14 laboratori di Ricerca e Sviluppo.<br />

Negli anni, grazie ad uno straordinario<br />

e intenso programma di sviluppo, ha<br />

ampliato i propri asset aziendali e ha<br />

creato un portafoglio di prodotti unici<br />

e innovativi, basati sul miglioramento<br />

di tecnologie e molecole esistenti.<br />

Il Gruppo, che detiene 65 brevetti registrati,<br />

è attualmente il quarto maggiore<br />

operatore nell’area Fertilità e u-<br />

no dei leader mondiali nei prodotti a<br />

base di acido ialuronico.<br />

Grazie ad una consolidata strategia di<br />

espansione, IBSA commercializza oggi<br />

i suoi prodotti in oltre 80 paesi, conta<br />

13 filiali fra Europa, Cina e Stati U-<br />

niti, e si avvale in Francia di una partnership<br />

commerciale strategica con<br />

Laboratoires Genevrier.<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2020</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 29


Industria farmaceutica<br />

Linea produttiva<br />

del film<br />

orodispersibile<br />

nello<br />

stabilimento<br />

di Cassina<br />

de’ Pecchi (MI)<br />

cipio dei farmaci nella forma migliore<br />

– come lo chiamano in IBSA – ovvero<br />

individuare soluzioni che rendano<br />

la somministrazione dei principi attivi<br />

di uso comune più facile, pratica ed<br />

efficace, favorendo così la compliance<br />

del paziente.<br />

Capsule molli, film orodispersibili, siringhe<br />

pre-riempite e cerotti medicati<br />

transdermici, pomate in BoV (Bag-on-<br />

Valve) sono solo alcuni degli strumenti<br />

sviluppati dal reparto R&D con l’obiettivo<br />

di mettere a disposizione degli<br />

operatori sanitari nuove soluzioni<br />

terapeutiche, efficaci e affidabili, che<br />

contribuiscano a migliorare realmente<br />

la qualità della vita dei pazienti.<br />

Prendiamo ora in esame alcune di queste<br />

tecnologie per conoscerle meglio<br />

e scoprirne le funzionalità e i vantaggi.<br />

Partiamo dalle capsule molli. IBSA<br />

è leader nella produzione di capsule<br />

molli ottenute tramite l’esclusiva tecnologia<br />

Softgel, che consente di incorporare<br />

una soluzione oleosa o una sospensione<br />

acquosa in una capsula di<br />

gelatina insapore e inodore. Questa<br />

tecnologia consente di somministrare<br />

in forma solida, una soluzione liquida<br />

a bassissime concentrazioni, garantendo<br />

la precisione del dosaggio. IB-<br />

SA ha portato un’ulteriore innovazione<br />

in questo ambito, in quanto è tra<br />

le poche aziende in grado di produrre<br />

capsule molli sia per il settore farmaceutico<br />

che per quello nutrizionale<br />

(integratori alimentari). Fra i vantaggi<br />

della capsula molle ricordiamo: alta<br />

precisione del dosaggio, maggiore biodisponibilità<br />

e stabilità, più rapido rilascio<br />

del principio attivo, già in solu-<br />

Gli stabilimenti<br />

Sito produttivo di Lodi<br />

Lo stabilimento produce iniettabili, sia in asepsi che con<br />

sterilizzazione terminale, in fiale tradizionali e in siringhe<br />

pre-riempite; preparazioni ad uso topico (creme, gel,<br />

soluzioni) in bombolette Bag-on-Valve; capsule molli<br />

(Softgels) per utilizzo farmaceutico e per uso nutrizionale.<br />

Le linee dello stabilimento, che producono circa<br />

23 milioni di pezzi, sono all’avanguardia dal punto di vista<br />

tecnologico e della sostenibilità ambientale grazie<br />

agli importanti investimenti effettuati negli anni. A Lodi,<br />

inoltre, è situato il Centro di Ricerca e Sviluppo italiano<br />

dedicato allo studio di dispositivi medici, iniettabili, nutraceutici<br />

e film orodispersibili. Le produzioni dello stabilimento<br />

lodigiano, sotto forma di prodotti finiti e di semilavorati,<br />

servono tutto il Gruppo IBSA in Europa, Stati<br />

Uniti, Russia, Egitto e Turchia.<br />

Sito produttivo di Cassina de’ Pecchi (MI)<br />

Tra le produzioni a maggior contenuto tecnologico e di<br />

innovazione realizzate in questo stabilimento ci sono i<br />

film orodispersibili (ODF). Grazie ad una tecnologia brevettata,<br />

IBSA è uno dei pochi player europei in grado di<br />

produrne sia per il settore farmaceutico sia per quello<br />

nutrizionale. Un secondo ambito di produzione ad ampio<br />

contenuto tecnologico e di innovazione, per cui il sito<br />

vanta un’esperienza ventennale, sono i cerotti medicati<br />

transdermici basati sulla tecnologia drug-inadhesive,<br />

che consente il rilascio controllato del farmaco. Le<br />

produzioni dello stabilimento di Cassina de’ Pecchi, che<br />

ammontano a 17 milioni di pezzi, servono sia il Gruppo<br />

IBSA che Aziende Multinazionali ed alimentano direttamente<br />

vari mercati, tra i quali, Paesi dell’Unione Europea,<br />

dell’area Medio-Oriente e Nord Africa e del Sud A-<br />

merica. Questo stabilimento è dotato di autorizzazione<br />

all’impiego di sostanze psicotrope e alla produzione di<br />

integratori alimentari.<br />

Entrambi i siti hanno certificazioni GMP, ISO 9001:2015,<br />

ISO 13485:2016.<br />

IBSA Farmaceutici Italia ha provveduto ad adeguarsi al<br />

Regolamento delegato 2016/161 UE che applica la direttiva<br />

2011/62/UE in materia di falsificazione dei medicinali.<br />

30 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Industria farmaceutica<br />

zione, e maggiore compliance, perché<br />

facili e pratiche da assumere.<br />

Sempre nel campo della somministrazione<br />

orale, IBSA ha sviluppato quella<br />

che può essere definita una nuova<br />

frontiera dell’innovazione farmaceutica<br />

con la tecnologia ODF. I film orodispersibili<br />

(ODF), disponibili in una varietà<br />

di polimeri, rappresentano infatti<br />

un nuovo concetto per la somministrazione<br />

orale di farmaci, sostanze<br />

nutraceutiche o integratori alimentari.<br />

Questa innovativa forma farmaceutica,<br />

che si presenta come una striscia<br />

ultrasottile (50-150 micron di spessore),<br />

si dissolve in bocca in pochi secondi,<br />

rendendo rapidamente disponibile<br />

i principi attivi per l’assorbimento<br />

da parte delle mucose orali o a li-<br />

Modello di<br />

assemblaggio<br />

delle capsule<br />

molli<br />

vello sistemico. La tecnologia ODF si è<br />

mostrata adatta all’utilizzo in pazienti<br />

di ogni età ed è stata recentemente<br />

applicata anche ad anti-infiammatori,<br />

analgesici e antistaminici. Dal 2019<br />

la produzione di film orodispersibili di<br />

IBSA comprende anche la produzione<br />

di nutraceutici, grazie alla realizzazione<br />

di un apposito reparto con impianti<br />

dedicati all’interno del proprio sito<br />

produttivo. Fra i vantaggi dell’ODF<br />

vanno evidenziati: dosaggio preciso e<br />

accurato, ottima biodisponibilità, migliore<br />

compliance del paziente, assunzione<br />

possibile senza acqua in qualunque<br />

luogo e momento.<br />

Per quanto riguarda invece le tecnologie<br />

per la somministrazione cutanea,<br />

IBSA produce cerotti medicati transdermici<br />

del tipo “drug-in-adhesive”,<br />

sia a strato singolo che multistrato,<br />

concepiti per agire a livello sia locale<br />

che sistemico, a seconda del sito di<br />

azione del principio attivo. Entrambe<br />

le tipologie sono protette da brevetto.<br />

Attualmente l’azienda produce e commercializza<br />

cerotti a base di vari principi<br />

attivi, come nitroglicerina e diclofenac,<br />

e ha sviluppato cerotti per<br />

la chemioterapia dermatologica. Oltre<br />

ad essere di facile utilizzo, il vantaggio<br />

principale di questi cerotti risiede<br />

nel fatto che consentono un graduale<br />

assorbimento del principio attivo, aumentando<br />

la tollerabilità e riducendo<br />

gli effetti collaterali.<br />

Infine, il sito produttivo di Lodi dispone<br />

di un impianto per la produzione di<br />

creme, gel e soluzioni acquose e di una<br />

linea per assemblare i dispositivi Bagon-Valve.<br />

Il sistema BoV consiste in<br />

una bomboletta di alluminio pressurizzata<br />

ad aria compressa che contiene<br />

un sacchetto di materiale polistrato<br />

(alluminio politene) su cui è montata<br />

una valvola erogatrice. Fra i vantaggi<br />

principali del dispositivo BoV c’è<br />

l’utilizzo di aria compressa come unico<br />

propellente, pertanto è igienica, pratica<br />

e all’occorrenza sterilizzabile; il prodotto<br />

è protetto al 100% dal contatto<br />

con l’ossigeno.<br />

l<br />

Da sinistra:<br />

linea produttiva<br />

dei cerotti<br />

transdermici<br />

a Cassina de’<br />

Pecchi;<br />

assemblaggio<br />

delle Bag-on-<br />

Valve nel sito<br />

produttivo<br />

di Lodi<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2020</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 31


Macchine<br />

Soluzioni su misura<br />

e compatte per la ricerca e<br />

la produzione farmaceutica<br />

Un punto di forza di Steriline è la profonda conoscenza sia dei processi<br />

farmaceutici che delle applicazioni robotiche da integrare all’interno degli<br />

stessi. Un esempio recente è la soluzione dal design compatto installata<br />

in Ferring Pharmaceuticals destinata allo sviluppo di nuovi farmaci.<br />

Un particolare della Robotic<br />

Washing Machine sviluppata<br />

da Steriline per Ferring<br />

Pharmaceuticals<br />

di Alessandro Bignami<br />

In un periodo di emergenza sanitaria<br />

senza precedenti, come<br />

quello che stiamo vivendo,<br />

l’industria farmaceutica rivela<br />

il suo ruolo cruciale e irrinunciabile.<br />

In questo senso l’Italia offre<br />

competenze riconosciute a livello<br />

internazionale, anche sotto il profilo<br />

delle tecnologie e della costruzione di<br />

macchine, sia per le grandi produzioni<br />

sia per la ricerca e sviluppo di nuovi<br />

farmaci. Steriline Srl, con sede a Como,<br />

opera in questo contesto di alta<br />

tecnologia, con la sua specializzazione<br />

nella produzione di linee complete<br />

per il riempimento sterile di farmaci<br />

iniettabili. Tra i suoi punti di forza,<br />

oltre alla flessibilità e alla capacità di<br />

mettere a punto soluzioni compatte e<br />

personalizzate, spesso autentici prototipi,<br />

ce n’è uno di cui poche aziende<br />

del settore dispongono: la profonda<br />

conoscenza sia dei processi farmaceutici<br />

sia delle applicazioni robotiche da<br />

abbinare agli stessi. Una serie di plus<br />

che spiega l’affermazione internazionale<br />

dell’azienda lombarda, coinvolta<br />

in progetti in molte parti del mondo.<br />

Uno di questi riguarda la partnership<br />

con Ferring Pharmaceuticals (divisione<br />

Ferring International PharmaScience<br />

Center (IPC) con sede a Copenaghen),<br />

di cui Steriline ha soddisfatto<br />

le richieste in ambito R&D sviluppando<br />

una Vial Capping & Decontamination<br />

Machine compatta per il processo<br />

di farmaci attivi liofilizzati e una Ro-<br />

Federico Fumagalli, Chief<br />

Commercial Officer di Steriline<br />

32 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Macchine<br />

botic Washing Machine compatta per<br />

flaconi e carpulle. Con Federico Fumagalli,<br />

Chief Commercial Officer di<br />

Steriline, ci siamo soffermati sul valore<br />

di questo progetto e sullo scenario<br />

attuale del settore. L’intervista è stata<br />

raccolta poco dopo metà marzo, in<br />

piena emergenza Covid-19 per l’Italia.<br />

Federico Fumagalli, come state reagendo<br />

all’emergenza sanitaria e come<br />

vi siete organizzati internamente?<br />

Fin dalla notizia del primo focolaio, a<br />

febbraio, prima ancora dei DPCM che<br />

hanno imposto restrizioni e misure<br />

di sicurezza, avevamo dotato i dipendenti<br />

di gel igienizzanti, disinfettanti,<br />

guanti monouso e sensibilizzato<br />

l’intera forza lavoro sull’importanza<br />

di un lavaggio frequente ed approfondito<br />

delle mani. Dall’inizio di marzo, i<br />

dipendenti negli uffici, inclusi i project<br />

manager e i responsabili delle vendite,<br />

lavorano in smart working. La sede è<br />

rimasta aperta soltanto per la produzione.<br />

Continuiamo a reperire mascherine<br />

e DPI da varie fonti, cercando di<br />

superare le note difficoltà di approvvigionamento.<br />

D’altronde abbiamo un<br />

impegno da mantenere e che ci rende<br />

molto orgogliosi in quanto fornitori<br />

essenziali della filiera dell’industria<br />

farmaceutica. Siamo intervenuti sul<br />

campo anche nel corso dell’emergenza,<br />

quando necessario a risolvere eventuali<br />

problemi tecnici urgenti in nostre<br />

installazioni presso clienti. A metà<br />

marzo per esempio un nostro operatore<br />

ha dovuto visitare un’azienda farmaceutica<br />

del Milanese che aveva bisogno<br />

di testare una nuova soluzione.<br />

Ci siamo mossi con tutta la documentazione<br />

che attestava la necessità<br />

dell’intervento, inclusa una richiesta<br />

firmata dall’amministratore delegato<br />

della società cliente. Le trasferte sono<br />

avvenute chiaramente solo quando<br />

essenziali: in questo periodo l’assistenza<br />

sta infatti funzionando al meglio<br />

anche da remoto.<br />

Come vede la situazione per il futuro,<br />

in particolare nel vostro settore?<br />

L’industria farmaceutica non si è fermata<br />

e mantiene il suo trend di crescita.<br />

Molte aziende si stanno concentrando<br />

sulla ricerca dei vaccini. I tempi sono<br />

lunghi, come sappiamo non inferiori a<br />

un anno. Pur tagliando le lungaggini<br />

burocratiche, gli studi clinici e la sperimentazione<br />

devono comunque rispettare<br />

i loro standard, che prevedono tipicamente<br />

test sugli animali e poi sull’uomo.<br />

Non avrebbe senso somministrare<br />

un vaccino che rischia di essere pericoloso<br />

come o più della malattia stessa<br />

che vuole sconfiggere. Ma una volta<br />

trovato un vaccino efficace e sicuro,<br />

si potrà avviare la produzione industriale<br />

con macchine per il riempimento<br />

ad altissima velocità, che i produttori<br />

di vaccini conoscono bene e che hanno<br />

già installato per i prodotti destinati<br />

a proteggere dalle normali influenze<br />

stagionali. Un altro filone di ricerca in<br />

fermento è quello che riguarda gli anticorpi<br />

monoclonali, la cui produzione ha<br />

caratteristiche molto diverse da quella<br />

dei vaccini: le macchine lavorano all’interno<br />

di isolatori a velocità inferiori, sono<br />

più complesse e costose. I tempi per<br />

avviare la linea di produzione di un nuovo<br />

farmaco di questo genere, includendo<br />

i vari protocolli di validazione, sono<br />

ancora più lunghi.<br />

Passando al tema della collaborazione<br />

con Ferring Pharmaceuticals, ci<br />

racconta come è nata e quali sono i<br />

suoi obiettivi?<br />

Ferring aveva bisogno di un partner<br />

tecnologico strutturato ma di dimensioni<br />

abbastanza contenute per garantire<br />

un approccio flessibile e la capacità<br />

di mettere a punto una soluzione ad<br />

hoc per le loro esigenze. Una capacità<br />

che spesso i grandi gruppi internazionali<br />

non sono in grado di fornire o solo<br />

a prezzi troppo elevati. A segnalarci<br />

a Ferring è stata la società di ingegneria<br />

Jacobs Engineering Milano, che<br />

ci conosce da molto tempo. Grazie alla<br />

struttura snella e flessibile, Steriline<br />

ha saputo elaborare in modo veloce<br />

una soluzione per il cliente soddisfacendo<br />

tutte le sue richieste. Si è creato<br />

quindi un rapporto stretto fin dalla<br />

progettazione, con un fitto scambio di<br />

disegni 3D e numerose riunioni faccia a<br />

faccia o da remoto. Uno dei requisiti su<br />

cui il confronto si è concentrato molto<br />

è stato quello delle dimensioni. Era essenziale<br />

creare infatti una lavatrice robotica<br />

molto compatta.<br />

Un altro punto di forza di Steriline, che<br />

è emerso in questo lavoro di squadra, è<br />

la possibilità di progettare al nostro interno<br />

non solo la meccanica, ma anche<br />

la robotica da abbinare alla stessa. Non<br />

dobbiamo rivolgerci all’esterno, infatti,<br />

per programmare il software dei ro-<br />

Vial Capping &<br />

Decontamination<br />

Machine<br />

compatta per<br />

il processo<br />

di farmaci attivi<br />

liofilizzati<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2020</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 33


Macchine<br />

La nuova sede<br />

di Steriline<br />

a Como<br />

bot, dato che controlliamo la maggioranza<br />

di ISS (Innovation Software Solutions),<br />

una società informatica specializzata<br />

in queste applicazioni. Ciò ha<br />

significato offrire un pacchetto completo<br />

e comprimere i tempi di programmazione<br />

dei robot, oggi la tecnologia ideale<br />

per i piccoli lotti di produzione legati<br />

alla ricerca e sviluppo di nuovi farmaci.<br />

Qui le velocità sono ben lontane<br />

dall’industria classica di processo e<br />

non superano i 1000-1500 pezzi/ora. Si<br />

tratta di un ambiente produttivo ottimale<br />

per toccare con mano i vantaggi<br />

che la flessibilità dei robot offre rispetto<br />

a qualsiasi sistema meccanico tradizionale.<br />

La richiesta di un design molto compatto<br />

ha comportato difficoltà in fase<br />

di progettazione?<br />

È stata una sfida alla nostra portata,<br />

proprio perché la produzione di macchine<br />

compatte è una caratteristica tipica<br />

e un fattore di successo di Steriline, fin<br />

dalla sua fondazione. Siamo noti per offrire<br />

le macchine più piccole del settore,<br />

a parità di prestazioni. Quando eravamo<br />

poco conosciuti, alcuni produttori<br />

pharma rimanevano piuttosto sbalorditi<br />

per il ridotto ingombro delle nostre<br />

macchine e ci chiedevano un po’ increduli<br />

se fossimo davvero in grado di raggiungere<br />

le performance che altri costruttori<br />

garantivano solo con macchine<br />

ben più grandi. Con le nostre capacità<br />

lato engineering e con l’esperienza<br />

diretta hanno capito che potevano affidarsi<br />

alle nostre tecnologie e molti non<br />

hanno più smesso di acquistare da noi.<br />

Il design “in miniatura” studiato per<br />

Ferring diventerà un modello ripetibile<br />

altrove o resterà un pezzo unico?<br />

È una versione personalizzata che non<br />

prevede una successiva industrializzazione.<br />

Però con la stessa Ferring stiamo<br />

considerando l’installazione di soluzioni<br />

simili in altri stabilimenti del Gruppo,<br />

sia in Europa che in Nord America,<br />

sempre per applicazioni in ambito ricerca<br />

e sviluppo.<br />

Avete in programma collaborazioni di<br />

questo tipo in altri segmenti farmaceutici?<br />

In linea con la scelta di un design<br />

Un monoblocco personalizzato per lo sviluppo di nuovi farmaci<br />

Steriline ha dato il via a una nuova promettente partnership<br />

con Ferring Pharmaceuticals, azienda leader della ricerca<br />

nell’ambito della medicina riproduttiva e della salute materna,<br />

con focus su aree terapeutiche come gastroenterologia,<br />

urologia, endocrinologia e ortopedia. Fondata nel 1950,<br />

Ferring Pharmaceuticals conta attualmente più di 6.500 dipendenti<br />

in tutto il mondo, filiali operative in 60 nazioni e<br />

prodotti distribuiti in 110 paesi. Grazie a numerosi centri di<br />

sviluppo e alla ricerca in collaborazione con istituti scientifici,<br />

società di biotecnologie e case farmaceutiche di tutto<br />

il mondo, una parte consistente degli investimenti dell’azienda<br />

si concentrano sulla realizzazione di nuovi farmaci.<br />

La partnership tra Steriline e Ferring International PharmaScience<br />

Center (IPC), Copenaghen, è iniziata a giugno<br />

2017, grazie anche all’assistenza tecnica di Jacobs Engineering<br />

Milano, allo scopo di soddisfare le richieste in ambito<br />

Ricerca & Sviluppo del cliente: una Vial Capping & Decontamination<br />

Machine compatta per il processamento di<br />

farmaci attivi liofilizzati e una External Washing Machine<br />

compatta per flaconi e carpulle.<br />

Rispetto ai competitor, la soluzione ideata e proposta da<br />

Steriline si è dimostrata molto flessibile e di piccole dimensioni:<br />

un monoblocco su misura costituito da una Vial<br />

Capping Machine (VCM50) e una External Decontamination<br />

Machine (EDM-C), con l’introduzione un sistema di<br />

trasferimento per portare i flaconi dalla liofilizzazione alla<br />

tappatura, oltre a una Robotic Washing Machine per flaconi<br />

e carpulle. Il design compatto di entrambe le macchine<br />

si è rivelato pienamente adeguato all’uso sotto cRABS<br />

e sono inoltre entrambe dotate di controllo della pressione<br />

direttamente dalla EDM-C. Un dialogo aperto e continuo<br />

ha permesso al team Steriline-Ferring-Jacobs di trovare<br />

ogni volta la soluzione migliore alle sfide che si sono<br />

presentate durante il progetto, come accaduto per esempio<br />

nel caso del processo di cambio del filtro PUSH/PU-<br />

SH: il team è riuscito a garantire un processo di cambio<br />

più sicuro all’interno della EDM-C nonostante gli stringenti<br />

limiti di spazio. “Abbiamo sperimentato una piena collaborazione<br />

tra le tre aziende, Steriline, Jacobs Engineering<br />

e Ferring IPC. Insieme abbiamo trovato il modo di sviluppare<br />

soluzioni tecniche soddisfacenti basate su funzionalità,<br />

flessibilità e sicurezza”, afferma Anders Magnusson,<br />

Senior Scientist & Project Manager, Pharmaceutical Development,<br />

Ferring IPC.<br />

Tuttavia, la criticità più sfidante di tutto il progetto è emersa<br />

quando le dimensioni della Standard Washing Machi-<br />

34 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Macchine<br />

compatto fatta per la macchina Ferring,<br />

abbiamo lavorato a una soluzione<br />

per un’altra azienda farmaceutica,<br />

in questo caso del Sud Italia, per un’<br />

applicazione relativa al riempimento<br />

di siringhe, sempre con un forte<br />

apporto della robotica e con la velocità<br />

tipica degli studi clinici, intorno<br />

ai mille pezzi/ora. Una macchina<br />

che definirei come “user friendly” e<br />

che ha goduto di una certa visibilità<br />

avendone portata una copia in diverse<br />

tra le principali fiere di settore<br />

in ambito italiano ed internazionale:<br />

l’interesse suscitato ci ha consentito<br />

poi di vendere in varie parti del<br />

mondo esemplari molto simili. Queste<br />

macchine, insieme alla stessa robotic<br />

washing machine per flaconi e<br />

carpulle installata in Ferring Pharmaceuticals,<br />

stanno mostrando al mercato<br />

uno dei principali plus di Steriline,<br />

cioè la capacità di coniugare<br />

le conoscenze dei processi produttivi<br />

dell’industria farmaceutica con quelle<br />

relative allo sviluppo dei software<br />

per i robot. Ci proponiamo così come<br />

player di riferimento nelle applicazioni<br />

robotiche destinate al settore farmaceutico<br />

sia in ambito R&D che produzione<br />

vera e propria.<br />

L’esigenza di maggiore compattezza<br />

delle macchine e di riduzione degli<br />

spazi produttivi è condivisa anche<br />

dagli stabilimenti farmaceutici<br />

più grandi?<br />

Sì, in primo luogo perché questi stabilimenti<br />

ospitano macchine che devono<br />

lavorare in zone sterili. Se le macchine<br />

sono compatte e di ingombro ridotto,<br />

è possibile semplificare la manutenzione<br />

delle clean room contenendo<br />

quindi i costi.<br />

I vostri mercati di riferimento sono<br />

internazionali. Riuscite a mantenere<br />

i contatti in questo periodo<br />

di emergenza globale?<br />

Con gli spostamenti praticamente<br />

annullati abbiamo utilizzato molto le<br />

tecnologie per i collegamenti in remoto,<br />

sia per i confronti tecnici che<br />

per le trattative economiche. Credo<br />

che la comodità, l’efficienza e la<br />

convenienza delle comunicazioni in<br />

via digitale verranno sfruttate dalle<br />

aziende anche al termine di questo<br />

periodo di distanziamento sociale. Il<br />

contatto umano resta comunque importante,<br />

soprattutto per approfondire<br />

le relazioni commerciali. Parlarsi<br />

di persona aumenta la qualità della<br />

comunicazione, concedendo spazio<br />

ad emozioni ed empatia, più difficili<br />

da trasmettere tramite schermi e auricolari.<br />

l<br />

La nuova sede<br />

R&D di Ferring<br />

Pharmaceuticals<br />

(Progetto<br />

Soundport)<br />

a Copenaghen:<br />

sarà inaugurata<br />

nel 2021<br />

ne (RA-V4) inizialmente proposta da Steriline si sono rivelate<br />

comunque superiori rispetto a quelle richieste dai lotti<br />

di produzione di Ferring. Ma Steriline non ha desistito e ha<br />

proposto un prototipo di macchina specificamente studiato<br />

come soluzione alternativa: la Robotic Washing Machine<br />

in miniatura (RL-1), capace di trattare flaconi e carpulle<br />

caricati da nest. Attraverso una comunicazione aperta e<br />

una costante consulenza al cliente, Steriline è stata quindi<br />

in grado di soddisfare le aspettative di Ferring circa flessibilità,<br />

prezzo e consegna del prodotto. Durante l’intero<br />

svolgimento del progetto ci sono senz’altro state alcune<br />

difficoltà, ma persino la riprogettazione della RL-1 è stata<br />

ultimata senza problemi. L’intera implementazione del<br />

progetto, dal meeting di kick-off alla conclusione del Site<br />

Acceptance Test (SAT), ha richiesto in tutto solo 18 mesi:<br />

una tempistica straordinaria considerati tutti i rischi legati<br />

ai processi di design, sviluppo e valutazione/validazione<br />

di prototipi di macchine tanto personalizzate e customizzate.<br />

“Sviluppare nuove macchine è un processo notoriamente<br />

complesso”, sostiene Helena Nicklasson, Vice<br />

President Global Product Development & Drug Delivery,<br />

Ferring IPC. “Nonostante questo, grazie alla collaborazione<br />

tra le tre aziende, la linea di produzione è pienamente<br />

in funzione e sono certa che contribuirà a migliorare l’efficienza<br />

nello sviluppo di nuovi farmaci”.<br />

Tutto ciò è stato reso possibile dall’assistenza capillare e<br />

dal servizio di training di Steriline che ha contribuito ancor<br />

più a dare prova di un sorprendente spirito di cooperazione<br />

tra i tre diversi team. “L’area R&D è molto impegnativa,<br />

poiché i clienti richiedono supporto soprattutto quando<br />

hanno nuovi farmaci da sviluppare”, dichiara Federico Fumagalli,<br />

Chief Commercial Officer di Steriline. “Per questo,<br />

generalmente lavoriamo personalizzando le nostre soluzioni<br />

standard oppure sviluppandone di nuove per andare<br />

incontro a esigenze specifiche. E questo è stato esattamente<br />

il caso di Ferring”.<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2020</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 35


Componenti<br />

Ripensare le metodologie<br />

di lavoro per creare nuove<br />

opportunità<br />

Grazie alla gestione<br />

strategica del magazzino e<br />

agli ampi spazi del nuovo<br />

stabilimento di Calcio,<br />

Fluortecno ha contenuto<br />

l’impatto sanitario ed<br />

economico dell’epidemia.<br />

E per il futuro punta<br />

sulla digitalizzazione e<br />

l’automazione dei processi<br />

logistici e commerciali.<br />

a cura di Alessandro Bignami<br />

Con le sue sedi a Brembate,<br />

Cividate al Piano e Calcio,<br />

nella Bergamasca, Fluortecno<br />

si è trovata improvvisamente<br />

vicina a uno degli epicentri<br />

dell’epidemia di coronavirus in<br />

Italia. Un’emergenza che ha inevitabilmente<br />

investito la normale attività<br />

lavorativa della società, che si<br />

è fermata due settimane per ripensare<br />

i processi produttivi, sanificare<br />

gli ambienti e creare le condizioni di<br />

massima sicurezza per i propri operatori.<br />

Protagonista nel settore delle<br />

guarnizioni industriali stampati e lavorati<br />

in PTFE, che hanno importanti<br />

applicazioni nell’industria farmaceutica,<br />

la società ha dunque resistito<br />

tenacemente in uno dei momenti più<br />

difficili della storia del proprio territorio.<br />

Flavio Guastallo, Responsabile<br />

Tecnico Commerciale di Fluortecno,<br />

ha condiviso con <strong>ICF</strong> alcune riflessioni<br />

sulla complessa situazione<br />

attuale, sulle misure adottate dall’azienda<br />

e sui prossimi progetti.<br />

Signor Guastallo, qual è stato l’impatto<br />

dell’epidemia sul vostro lavoro?<br />

Questa epidemia ha investito la normale<br />

programmazione, costringendo<br />

ad una serie di azioni concitate per<br />

terminare alcune fasi di lavorazione<br />

particolarmente critiche come la sinterizzazione<br />

e le successive cotture<br />

in forno dei nostri prodotti stampati<br />

e per consegnare in tempo forniture<br />

essenziali per le aziende del mondo<br />

pharma. L’impatto maggiore è risultato<br />

sulla logistica in entrata ed in<br />

uscita in quanto i principali vettori<br />

erano limitati dalla zona di Bergamo.<br />

36 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Con quali provvedimenti avete reagito<br />

all’emergenza e quali attività<br />

avete continuato a svolgere?<br />

Dopo una prima fase di smarrimento<br />

dovuta all’incombere dell’epidemia<br />

e a notizie quotidiane allarmanti,<br />

la direzione di Fluortecno ha deciso<br />

di sospendere le attività lavorative<br />

nelle sue sedi per 15 giorni<br />

in modo tale da poter riprogettare i<br />

propri processi produttivi e da permettere<br />

una completa sanificazione<br />

degli spazi lavorativi. Siamo riusciti<br />

a garantire ad ogni collaboratore<br />

un orario lavorativo pressoché invariato<br />

rispetto a prima, spalmando<br />

la giornata su due turni, garantendo<br />

anche le giuste distanze tra un<br />

operatore e l’altro. Inoltre abbiamo<br />

dotato ogni collaboratore di detergente<br />

igienizzante e di ogni altro<br />

DPI necessario alla ripresa in sicurezza<br />

delle attività. Grazie agli ampi<br />

e moderni spazi del nuovo sito<br />

produttivo di Calcio (BG), l’impatto<br />

dell’emergenza sulla nostra azienda<br />

è stato abbastanza contenuto. Come<br />

le anticipavo, le attività di produzione<br />

hanno proseguito a pieno regime<br />

per soddisfare la domanda dei nostri<br />

clienti del settore pharma, impiegati<br />

in prima linea in questa emergen-<br />

Un gadget di Fluortecno negli<br />

uffici di un cliente a New York.<br />

Il perfluoroelastomero Kaflon<br />

FFKM ha trovato applicazioni<br />

interessanti anche presso industrie<br />

farmaceutiche degli Stati Uniti<br />

za. Il settore logistico ha risentito<br />

dei ritardi dei vettori ma siamo comunque<br />

riusciti a garantire un buon<br />

livello di servizio.<br />

Come avete preparato la fase 2 e<br />

quali obiettivi avete per i prossimi<br />

mesi?<br />

Sicuramente bisognerà tratte spunto<br />

da questa situazione di emergenza<br />

per creare nuove opportunità e sviluppare<br />

nuove metodologie di lavoro;<br />

inoltre sarà necessario potenziare<br />

gli IDD e le infrastrutture digitali per<br />

mantenere il contatto con la clientela.<br />

Le produzioni storiche dovranno<br />

essere ripensate ed efficientate.<br />

State avendo difficoltà nel reperimento<br />

dei DPI?<br />

L’approvvigionamento dei DPI è un<br />

problema comune a tutte le aziende,<br />

in quanto le speculazioni in atto<br />

e le specifiche tecniche non certificate<br />

stanno creando confusione. Personalmente,<br />

credo che le associazioni<br />

di categoria potrebbero creare un<br />

consorzio di acquisto di questi DPI,<br />

autorizzato ed esente IVA, in modo<br />

tale da poterle distribuire in maniera<br />

equa ad ogni azienda presente sul<br />

territorio.<br />

Perfluoroelastomero<br />

di seconda generazione<br />

Componenti<br />

Nel biennio 2001-2002, la G.M.I. di Cividate<br />

al Piano, in provincia di Bergamo, ha<br />

guidato una ricerca che ha coinvolto alcune<br />

industrie chimiche ed il dipartimento di<br />

fisica-chimica dell’Università di Milano che<br />

ha dato come risultato il Kaflon72B, u-<br />

na mescola che unisce l’inerzia chimica del<br />

P.T.F.E. alla morbidezza ed elasticità della<br />

gomma. Successivamente, e fino a pochi<br />

mesi fa, sono state formulate altre mescole<br />

speciali con performance molto elevate<br />

come per esempio il Kaflon 760N NERO e<br />

620W WHITE FDA.<br />

Il Kaflon resiste inoltre a temperature d’esercizio<br />

fino a 321°C e all’aggressione chimica<br />

di acidi e basi forti quali l’acido nitrico,<br />

solforico, l’idrossido di sodio e di potassio,<br />

nonché a solventi, eteri ed esteri, a idrocarburi<br />

aromatici, a olii minerali e sintetici. Non<br />

ultimo, il Kaflon, rispetto agli altri perfluoroelastomeri<br />

attualmente in commercio, è disponibile<br />

a condizioni di servizio e di prezzo<br />

nettamente vantaggiose.<br />

Approvato FDA e 3A, il Kaflon costituisce<br />

l’alternativa ideale al FEP o al P.T.F.E. per<br />

applicazioni chimiche e farmaceutiche negli<br />

attacchi clampati e Kamlock: è prodotto<br />

orgogliosamente da Fluortecno nei propri<br />

stabilimenti bergamaschi.<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2020</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 37


Componenti<br />

Fluortecno<br />

è un’azienda<br />

di riferimento<br />

nel settore<br />

delle guarnizioni<br />

industriali<br />

stampati<br />

e lavorati<br />

in PTFE,<br />

che hanno<br />

importanti<br />

applicazioni<br />

nell’industria<br />

farmaceutica<br />

Come è cambiato il contatto con i<br />

clienti, a livello commerciale ma<br />

anche di assistenza tecnica?<br />

Le norme di distanziamento sociale<br />

imposte dal governo e da alcuni<br />

clienti che non permettono l’accesso<br />

nelle proprie aziende hanno portato<br />

per forza di cose ad un mutamento<br />

del rapporto con la clientela. L’assistenza<br />

tecnica ha dovuto così convertirsi<br />

e avviene tramite canali digitali<br />

come le videoconferenze; questa<br />

metodologia non è sicuramente<br />

efficace quanto una supervisione in<br />

loco, ma è necessario adeguarsi alle<br />

spettata avere a scorta prodotti finiti<br />

e semilavorati ci è stato di grandissimo<br />

aiuto, visti anche i ritardi accumulati<br />

dai principali fornitori di materie<br />

prime delle nostre business unit.<br />

Grazie al nostro magazzino logistico,<br />

strategicamente ubicato a pochi metri<br />

dal casello A4 di Capriate, siamo<br />

riusciti ad essere flessibili verso le richieste<br />

della clientela pharma e ad<br />

avere un Lead Time contenuto rispetto<br />

al contesto attuale. Indubbiamente<br />

questa esperienza lascerà un segno<br />

anche nelle pianificazioni strategiche<br />

del gruppo in quanto bisognerà sem-<br />

rebbe un grande “Piano Europa” per<br />

rivitalizzare l’Italia, stimolando l’economia<br />

attraverso la ricostruzione<br />

dei ponti obsoleti, di nuove ferrovie<br />

più sicure ed allineate ai bisogni<br />

odierni e di autostrade più moderne.<br />

L’ottica dovrebbe essere sostanzialmente<br />

quella di un welfare di lungo<br />

periodo.<br />

Avete soluzioni o progetti innovativi<br />

che pensate di spingere una<br />

volta superata l’emergenza?<br />

Cambierà l’orientamento al cliente ed<br />

alle relazioni con lo stesso; Fluortec-<br />

norme emanate dal governo. Potremmo<br />

interpretare questo mutamento<br />

nelle nostre abitudini come uno stimolo<br />

per sviluppare nuovi sistemi di<br />

assistenza al cliente, è indubbiamente<br />

una sfida per il futuro.<br />

C’è qualcosa che state imparando<br />

da questa drammatica esperienza<br />

e che potrà servire nel futuro<br />

dell’azienda?<br />

Credo che questa emergenza abbia<br />

sottolineato in maniera decisa l’importanza<br />

del magazzino, spesso visto<br />

dalle aziende di ogni dimensione come<br />

un costo da ridurre in ogni modo.<br />

In una situazione così grave e ina-<br />

pre più tener conto di possibili eventi<br />

di questo genere in futuro, soprattutto<br />

nelle fasi di previsione e di pianificazione<br />

operativa.<br />

Cosa pensa della situazione che<br />

sta vivendo l’Italia? Ritiene che<br />

il nostro paese, in particolare nei<br />

settori che seguite, avrà la capacità<br />

di risollevarsi in tempi relativamente<br />

brevi?<br />

Penso di sì, il Paese riuscirà a rialzarsi<br />

se, come nel secondo dopoguerra,<br />

le istituzioni e il tessuto sociale riusciranno<br />

ad interagire tra di loro per<br />

il bene comune, senza divisioni. Sulla<br />

falsariga del Piano Marshall servi-<br />

no auspica di riuscire a fidelizzare la<br />

propria clientela garantendo un più<br />

facile scambio di informazioni tecniche<br />

attraverso alcune nuove soluzioni<br />

basate sulle tecnologie emergenti.<br />

Inoltre stiamo sviluppando un progetto<br />

di integrazione informativa con<br />

i maggiori clienti del campo maintenance<br />

per poter automatizzare la<br />

spedizione dei pezzi ad alta rotazione<br />

senza passare ogni qual volta dal<br />

commerciale, contraendo così i tempi<br />

di consegna. La digitalizzazione e<br />

l’automazione dei processi logistici e<br />

commerciali saranno sicuramente nei<br />

prossimi anni degli elementi su cui<br />

focalizzare l’attenzione. l<br />

38 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


LA SICUREZZA NON<br />

CONOSCE PAUSE:<br />

LAMPADA ATEX A<br />

R. STAHL<br />

THE BRIGHT SIDE OF SAFETY. LED BY R. STAHL.<br />

Nelle aree ad alto rischio di esplosione, quando manca la corrente ogni secondo è importante.<br />

La nuova armatura illuminante di emergenza a LED 6009 passa al funzionamento a batteria in<br />

soli 0,5 secondi e illumina con la stessa intensità di una sorgente luminosa convenzionale, pur<br />

avendo consumi più contenuti. Con una durata di vita di 100.000 ore, la 6009 è anche estremamente<br />

economica: i test di controllo completamente automatici a intervalli settimanali riducono<br />

infatti gli interventi di manutenzione e i costi. <strong>Maggio</strong>ri informazioni e divertenti video sul<br />

prodotto sul sito r-stahl.com


Componenti<br />

Supporto telematico per la supervisione di impianti<br />

L’attuale situazione di emergenza sanitaria<br />

continua a richiedere un importante<br />

sforzo alle aziende, in termini di offerta e<br />

di gestione delle criticità, per continuare<br />

ad offrire servizi utili e immediati ai propri<br />

clienti e fornitori in ottemperanza alle<br />

normative vigenti.<br />

Auma amplia la propria offerta di servizi<br />

lanciando sul mercato Auma Service Live<br />

Video, il nuovo supporto telematico per<br />

supervisionare la funzionalità degli attuatori<br />

e garantire il funzionamento degli<br />

impianti anche da remoto.<br />

Auma Service, infatti, grazie ad un sistema<br />

di connessione diretto su notebook,<br />

smartphone o tablet, consente ad<br />

un esperto dell’azienda di verificare concretamente<br />

la problematica riscontrata<br />

nell’impianto, intraprendere tutte le azioni<br />

necessarie, tra cui un eventuale ordine<br />

dei pezzi di ricambio e assistere il cliente<br />

nella completa risoluzione del problema.<br />

In questo modo le criticità possono essere<br />

affrontate da remoto, evitando che il<br />

tecnico debba essere fisicamente presente<br />

sull’impianto.<br />

Inoltre, grazie al network di assistenza<br />

Auma, è possibile richiedere supporto in<br />

ogni parte del mondo, contattando l’assistenza<br />

clienti locale o tramite Auma Assistant<br />

App e Auma Cloud, la piattaforma<br />

interattiva che raccoglie e analizza i dati<br />

di tutti gli attuatori presenti in un impianto.<br />

La disponibilità di questi dati,<br />

integrata con una breve descrizione del<br />

problema rilevato nell’impianto, consente<br />

di ottimizzare i tempi dell’intervento,<br />

riducendo così l’inattività degli impianti.<br />

“In questo particolare momento, il nostro<br />

obiettivo è quello di continuare ad affiancare<br />

i nostri clienti anche nella risoluzione<br />

di eventuali problematiche riscontrate<br />

in impianto”, ha dichiarato Andrea Villa,<br />

Managing Director di Auma Italia. “È fondamentale<br />

salvaguardare la salute e la sicurezza<br />

di tutti, ed è per questo che Auma<br />

Service Live Video si sta rivelando uno<br />

strumento valido, innovativo ed efficace”.<br />

Un approfondimento sul nuovo supporto<br />

Auma è disponibile online.<br />

Monitoraggio in continuo di TOC, Ozono<br />

e verifica della Conducibilità in linea<br />

AMI Codes-II O 3<br />

Misura colorimetrica standard (DIN 38408-3), nessuna<br />

perdita di sensibilità anche in assenza prolungata di ozono.<br />

Verifica con standard secondari certificati.<br />

AMI LineTOC<br />

Calibrazione e System Suitability Test (SST) USP<br />

automatici. Verifica programmabile automatica<br />

(ASTM E2656-16). Manutenzione semplice e ridotta.<br />

AMI INSPECTOR<br />

Pharmacon<br />

AMI LineTOC<br />

AMI Codes-II O 3<br />

AMI INSPECTOR Pharmacon<br />

Sistema portatile certificato per la verifica della misura in linea di<br />

conducibilità; in accordo con USP , funzione di allarme per<br />

valori limite e password nominale (CFR 21 Parte 11).<br />

Swan Analitica Srl ∙ IT-16166 Genova<br />

www.swan.ch ∙ swan@swananalitica.it<br />

Farmaceutica


Software<br />

Terapie Digitali: quando<br />

il farmaco è un software<br />

* Founder &CEO<br />

di LifeBee - Digitalizing<br />

Life Sciences;<br />

Chair of Italy, European<br />

Leadership Team,<br />

Global Steering<br />

Committee SIG Pharma<br />

4.0 di ISPE<br />

di Teresa Minero*<br />

Quando sentiamo parlare<br />

di Terapie Digitali (Digital<br />

Therapeutics o DTx), ci immaginiamo<br />

un futuro nel<br />

quale le tecnologie utilizzate<br />

a supporto della salute dei pazienti<br />

fanno parte di un mondo visto, sinora,<br />

per lo più nei film di fantascienza.<br />

La realtà è che queste terapie fanno<br />

parte del nostro presente e vengono<br />

già utilizzate per prevenire e addirittura<br />

curare diverse patologie. Certo, non<br />

ancora quanto vorremmo, sia per le potenzialità<br />

di effettivo miglioramento<br />

della salute che per l’incredibile fruibilità,<br />

in un mondo nel quale ogni essere<br />

umano si avvia a possedere almeno<br />

un cellulare. E purtroppo non ancora<br />

in Italia, ma siamo certi che arriveranno<br />

e ci auguriamo presto.<br />

Le Terapie Digitali si distinguono da<br />

altri strumenti digitali a sostegno<br />

della salute, come le ormai diffuse<br />

Non sono semplici app<br />

per il benessere<br />

o dispositivi per il sostegno<br />

della salute. Le terapie<br />

digitali hanno l’obiettivo<br />

di integrare o in certi casi<br />

addirittura sostituire<br />

i tradizionali trattamenti<br />

farmacologici, attraverso<br />

software specializzati<br />

forniti direttamente<br />

a pazienti e medici.<br />

app per il benessere (sport, diete) e<br />

le applicazioni di telemedicina.<br />

La funzione primaria di una DTx è infatti<br />

integrare o addirittura sostituire<br />

le terapie tradizionali (i farmaci). La<br />

sua peculiarità è quella di poter essere<br />

validata clinicamente (tramite rigorosi<br />

studi clinici), di essere approvata<br />

dalle autorità regolatorie, di essere<br />

soggetta a valutazione HTA (Health<br />

Technology Assessment) e di essere<br />

prescrivibile. Ma è un software,<br />

fornito direttamente a pazienti e medici,<br />

tramite app per smartphone o<br />

applicazioni su tablet e computer.<br />

Il principio attivo<br />

A differenza dei farmaci tradizionali,<br />

non è un preparato chimico o biolo-<br />

42 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Software<br />

BlueStar, prima<br />

DTx autorizzata<br />

da FDA, aiuta<br />

ad abbassare<br />

i livelli<br />

di glucosio<br />

nel sangue<br />

nei pazienti<br />

affetti da<br />

diabete mellito<br />

gico, ma un software che implementa<br />

algoritmi più o meno complessi,<br />

li integra con della strumentazione o<br />

dei sensori (indossabili, biometrici o<br />

altro) e rende le informazioni fruibili<br />

su uno smartphone o su un tablet<br />

o pc al paziente e al medico curante,<br />

nel pieno rispetto della privacy e della<br />

sicurezza. Il team di progettazione<br />

è di conseguenza multidisciplinare e<br />

deve essere composto da professionisti<br />

di clinica, architetture software,<br />

cybersecurity, medici e infermieri,<br />

senza dimenticare i pazienti per le<br />

indispensabili informazioni derivanti<br />

dalle loro necessità di salute.<br />

Che forma hanno queste terapie<br />

Le forme che possiedono queste terapie<br />

sono svariate. Dimenticate compresse,<br />

fiale, sciroppi. Immaginate una<br />

app da usare con il vostro smartphone,<br />

un videogioco, un sistema di realtà virtuale,<br />

degli smart-glasses o un semplice<br />

display che grazie al collegamento<br />

con sensori vari, vi guidi nella migliore<br />

cura della vostra malattia.<br />

Arrivati a questo punto, ci occorre<br />

una definizione. Usiamo quella della<br />

Digital Therapeutics Alliance (DTA),<br />

la più autorevole associazione globale<br />

non profit di aziende, che si oc-<br />

cupa di Terapie Digitali dal 2017 e<br />

che definisce le DTx come terapie<br />

“che offrono interventi terapeutici<br />

basati sull’evidenza scientifica ai pazienti<br />

che sono guidati da programmi<br />

software di alta qualità per prevenire,<br />

gestire o trattare un ampio<br />

spettro di condizioni fisiche, mentali<br />

e comportamentali”.<br />

Quali patologie possono curare<br />

Le patologie curabili sono diverse e<br />

con differenti tipologie di intervento.<br />

Precisiamo che alcune di queste indicazioni<br />

sono già approvate dagli Enti<br />

Regolatori (FDA, MHRA) ed alcune sono<br />

in fase di sviluppo e approvazione,<br />

in diversi paesi ma non in Italia, e che<br />

lo scenario è in continua evoluzione.<br />

Tra le DTx approvate troviamo la cura<br />

di: diabete e problemi respiratori<br />

(di cui parleremo più avanti con due<br />

esempi pratici), depressione, dipendenza<br />

da droghe, obesità e disturbi<br />

dello spettro autistico. In fase di sviluppo,<br />

tra le tante: insonnia e ipertensione<br />

arteriosa.<br />

Lo spettro di applicazione delle DTx sta<br />

crescendo ogni giorno e ci aspettiamo<br />

di vedere una rete sempre più vasta di<br />

opzioni terapeutiche per stati patologici<br />

fisici, mentali e comportamentali.<br />

Sono rimborsabili?<br />

Quello del rimborso è un elemento importante<br />

che giocherà un ruolo fondamentale<br />

sulla crescita delle DTx e<br />

cioè la prescrivibilità da parte di medici<br />

appartenenti ai sistemi sanitari<br />

pubblici e la rimborsabilità da parte<br />

di enti o assicurazioni private. È un<br />

tema molto complesso, di rilevante<br />

impatto economico e di competenza<br />

regolatoria regionale e locale, ma certamente<br />

è importante ricordare che in<br />

alcuni paesi come USA, Germania e<br />

UK sono già oggi rimborsate dal pubblico<br />

e dal privato.<br />

Come funzionano<br />

Ma come funzionano le DTx? Perché<br />

sono effettivamente utili? In generale,<br />

aiutano a cambiare il comportamento<br />

del paziente per migliorare<br />

lo stato della propria malattia, tipicamente<br />

con collegamento a dispositivi<br />

esterni (misuratori di svariati<br />

parametri clinici, bilance, qualità<br />

dell’aria), grazie a una elaborazione<br />

intelligente e personalizzata<br />

dei dati raccolti, con indicazioni al<br />

paziente e al suo medico curante.<br />

Proviamo a vederlo con due semplici<br />

esempi, rispettivamente su diabete<br />

e asma.<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2020</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 43


Software<br />

Cura del diabete<br />

è il caso di BlueStar: aiuta ad abbassare<br />

i livelli di glucosio nel sangue<br />

nei pazienti affetti da diabete mellito.<br />

Tra l’altro, è la prima DTx autorizzata<br />

da FDA. Ad oggi è rimborsato da<br />

piani privati di assicurazione in uno<br />

stato USA. DTx Alliance riporta che<br />

negli USA i pazienti che la utilizzano<br />

hanno mostrato una diminuzione media<br />

di emoglobina glicata (un parametro<br />

che misura il glucosio nel sangue)<br />

di rilevante impatto clinico nei<br />

primi 3-6 mesi di utilizzo.<br />

I pazienti possono utilizzare l'app<br />

per smartphone o la versione web,<br />

che funziona sia on line che off line,<br />

per soddisfare il requisito "alwayson"<br />

imposto da FDA. Può collegarsi<br />

a dispositivi quali bilance, misuratori<br />

di pressione, misuratori di glicemia,<br />

smart watch.<br />

BlueStar guida i pazienti nei comportamenti<br />

quotidiani, specifici per<br />

la cura della malattia, con una serie<br />

di messaggi automatizzati e personalizzati.<br />

I messaggi si basano sui dati<br />

raccolti da BlueStar e sulle sue elaborazioni,<br />

sulla correlazione con i sintomi<br />

rilevati. Ai pazienti vengono quindi<br />

suggeriti comportamenti basati su<br />

parametri effettivi (di glicemia, peso,<br />

pressione ecc.) come modalità e<br />

orari di assunzione di farmaci, attività<br />

fisica, scelte alimentari adeguate.<br />

Il medico curante può accedere ai servizi<br />

BlueStar in linea, o tramite portali<br />

dedicati, per visionare le rilevazioni<br />

riservate del paziente, per un monitoraggio<br />

oggettivo, tempestivo ed<br />

aggiornato sul decorso della malattia,<br />

sull’efficacia della cura e su indicazioni<br />

per eventuali variazioni della stessa.<br />

Cura di asma e BPCO<br />

Il secondo esempio è il caso di Propeller:<br />

DTx, utilizzata da chi soffre<br />

di asma e BPCO (BroncoPneumopatia<br />

Cronica Ostruttiva, malattia polmonare<br />

cronica che provoca difficoltà<br />

respiratorie e che è la quarta causa<br />

di morte in USA e EU). È autorizzata<br />

da FDA ed è ad oggi rimborsata<br />

da due assicurazioni private in alcuni<br />

stati USA.<br />

Come riportato da DTx Alliance, Propeller<br />

ha dimostrato un aumento<br />

dell'aderenza ai farmaci del 58%, una<br />

riduzione del consumo di inalatori del<br />

79%, un aumento del controllo dell'asma<br />

del 63% e una riduzione di visite<br />

e ricoveri ospedalieri di oltre il 50%.<br />

Fermo restando l’obiettivo primario<br />

di sostenere il paziente nella cura,<br />

sono altresì evidenti i vantaggi economici<br />

e sistemici per tutti: per il<br />

paziente, per le assicurazioni e per<br />

il sistema sanitario.<br />

Con i propri sensori, Propeller rileva<br />

ogni utilizzo dell’inalatore, nonché la<br />

qualità dell’aria circostante. Elabora<br />

consuntivi sulla base di ogni “puff”<br />

(o inalazione) e crea statistiche significative<br />

(assunzioni, orari, frequenze,<br />

condizioni al contorno). Il report di<br />

Propeller fornisce indicazioni utili a<br />

44 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Software<br />

verificare l’aderenza alla cura, ovvero<br />

un confronto tra l’uso che il paziente<br />

fa dell’inalatore e le modalità<br />

prescritte dal medico. Fornisce inoltre<br />

indicazioni di tendenza d’uso e dota il<br />

medico di un feedback oggettivo per<br />

calibrare e perfezionare la cura in base<br />

all’effettiva evoluzione dello stato<br />

di salute del paziente.<br />

La trasmissione dei dati al medico<br />

curante è autonoma da parte di Propeller,<br />

resa possibile da una “scatoletta”<br />

inserita in una qualunque presa<br />

elettrica di casa, attiva grazie alla<br />

rete internet.<br />

Le garanzie al paziente<br />

Che garanzie si possono fornire al paziente<br />

quando “prende”, per meglio<br />

dire “usa”, un farmaco che è di fatto<br />

un software?<br />

Questo è un argomento che vediamo<br />

ancora troppo poco affrontato, forse<br />

sulle ali dell’entusiasmo dei risultati<br />

promettenti da parte delle DTx,<br />

ma è rilevante: il software è, mutatis<br />

mutandis, il principio attivo della<br />

Terapia Digitale. Dobbiamo perciò<br />

dare garanzie ed evidenza documentata<br />

che funzioni in modo affidabile,<br />

come condizione necessaria e preliminare<br />

ad ogni studio clinico, analisi,<br />

approvazione terapeutica e uso da<br />

parte dei pazienti.<br />

Ciò considerando anche tutti i rischi<br />

potenziali tipici di un software, tra i<br />

quali: mancanze in fase di concezione<br />

e progettazione, errori di realizzazione,<br />

inadeguata gestione del processo<br />

evolutivo nel tempo.<br />

Inoltre, avere un software su uno<br />

smartphone o su un tablet comporta<br />

ulteriori rischi tra cui, ad esempio: la<br />

diversità delle piattaforme (Android,<br />

Ios), la discrezionalità degli utenti<br />

nell’aggiornamento di sistemi operativi<br />

e App e, non ultimo, di pirateria<br />

digitale.<br />

Il mondo Life Sciences ha una cultura<br />

consolidata in questa direzione, sia<br />

nel farmaceutico che nella strumentazione<br />

medicale, dove il software è<br />

da tempo anche parte integrante del<br />

prodotto stesso.<br />

Esistono nel settore, ormai da decenni<br />

e sempre in continuo adeguamento,<br />

normative cogenti e standard che<br />

sono il riferimento per la corretta gestione<br />

del ciclo di vita dei software,<br />

quando questo abbia, direttamente<br />

o indirettamente, una possibile<br />

influenza sulla qualità del farmaco<br />

o del dispositivo medicale; si pensi,<br />

solo per fare degli esempi, all’automazione<br />

della produzione nel chimico<br />

farmaceutico, ai sistemi digitali<br />

di gestione dei laboratori e della logistica.<br />

Tutti sistemi che devono essere<br />

qualificati e convalidati secondo<br />

rigorose procedure ormai consolidate<br />

nel settore e costantemente ispezionate<br />

dagli Enti Regolatori.<br />

Un valido supporto agli operatori del<br />

settore viene dalle linee guida ISPE<br />

GAMP® che forniscono all’industria e<br />

ai suoi fornitori metodologie e pratiche<br />

per la progettazione, la documentazione,<br />

il testing e la manutenzione<br />

di tutti questi software che hanno<br />

un potenziale impatto sulla qualità<br />

dei farmaci o dei dispostivi medici,<br />

e in ultimo quindi sulla salute<br />

dei pazienti.<br />

E le DTx, come abbiamo visto, sono<br />

dei software che, di fatto, sono farmaci<br />

che curano l’uomo. Con un impatto<br />

rilevante sulla salute dei pazienti. l<br />

Le terapie<br />

digitali, come i<br />

farmaci, devono<br />

essere validati<br />

clinicamente<br />

tramite rigorosi<br />

studi clinici ed<br />

essere approvati<br />

dalle autorità<br />

regolatorie.<br />

Sono inoltre<br />

soggetti a<br />

valutazione<br />

HTA (Health<br />

Technology<br />

Assessment)<br />

e prescrivibili<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2020</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 45


Strumentazione<br />

Un fornitore strategico<br />

per l’industria del pharma<br />

Per continuare a garantire la produzione durante<br />

l’emergenza coronavirus, le aziende farmaceutiche<br />

hanno aumentato la domanda di tarature rapide<br />

e di strumentazione di misura. Fasinternational si rivela<br />

un fornitore affidabile, preparato a rispondere alle esigenze<br />

con prontezza, flessibile, proiettato verso il futuro.<br />

Ce ne parla Alessandra Ferrari, Business Manager dell’azienda.<br />

di Eva De Vecchis<br />

Nella foto:<br />

Alessandra<br />

Ferrari,<br />

Business<br />

manager di<br />

Fasinternational<br />

Fasinternational dal 1977 fornisce<br />

prodotti e servizi idonei<br />

a garantire e implementare<br />

l’efficienza operativa dei<br />

processi produttivi nel settore<br />

Life Science. L’azienda offre una<br />

gamma completa di sistemi e strumenti<br />

di processo e di laboratorio<br />

per la misura e il monitoraggio di<br />

temperatura, umidità relativa, parametri<br />

HVAC e di soluzioni per la convalida<br />

dei processi termici. Recentemente<br />

l’azienda è entrata a far parte<br />

del Gruppo Ellab, società danese<br />

leader mondiale nel settore. Fasinternational<br />

dispone inoltre di un laboratorio<br />

di taratura LAT <strong>N°</strong>128 accreditato<br />

da Accredia e propone diversi<br />

servizi, tra cui il noleggio degli<br />

strumenti di misura.<br />

Le aziende del pharma trovano in<br />

Fasinternational un punto di riferimento<br />

per la fornitura di strumenti<br />

di alta precisione e il supporto per<br />

la risoluzione di problemi di misu-<br />

razione, taratura e validazione. Ne<br />

abbiamo parlato, a inizio aprile<br />

in piena emergenza coronavirus,<br />

con Alessandra Ferrari,<br />

Business manager di Fasinternational.<br />

Come è cambiata la richiesta<br />

delle aziende farmaceutiche<br />

che si trovano<br />

a fronteggiare le sfide poste<br />

dal coronavirus?<br />

Come sappiamo, la produzione<br />

di farmaci rientra certamente<br />

tra i settori essenziali per la<br />

vita e la salute delle persone. Ancor<br />

più durante l’emergenza coronavirus,<br />

le aziende farmaceutiche<br />

hanno dovuto continuare ad essere<br />

operative per soddisfare le esigenze<br />

di coloro che necessitano di<br />

cure: Fasinternational non fa mancare<br />

il proprio impegno costante<br />

volto a garantire una totale customer<br />

satisfaction.<br />

I nostri servizi di taratura assicurano<br />

il corretto funzionamento<br />

di strumenti di misura che per<br />

le aziende farmaceutiche sono di<br />

importanza primaria. È particolarmente<br />

cresciuta in questo periodo<br />

l’esigenza di strumentazione a noleggio,<br />

così come è aumentata la<br />

46 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Strumentazione<br />

richiesta di un servizio di taratura<br />

il più possibile rapido.<br />

Come avete gestito dal punto di<br />

vista organizzativo l’emergenza<br />

sanitaria?<br />

Anche la nostra realtà ha fatto i<br />

conti con una situazione delicata,<br />

che ha richiesto un approccio consapevole<br />

ma al contempo positivo.<br />

Con senso di responsabilità ci siamo<br />

adoperati per continuare ad essere<br />

pienamente operativi.<br />

Abbiamo messo in atto tutte le misure<br />

indicate dalle Autorità per lavorare<br />

in sicurezza: per quanto riguarda<br />

le attività d’ufficio abbiamo<br />

fatto il massimo ricorso allo<br />

smart working; in laboratorio abbiamo<br />

fornito al personale tutti i<br />

dpi necessari e introdotto turnazioni<br />

in modo da garantire tra i<br />

dipendenti la distanza di almeno<br />

un metro.<br />

Questa situazione ha qualcosa da<br />

insegnare per il futuro?<br />

Credo che lascerà la consapevolezza<br />

di doversi migliorare sempre, dando<br />

la possibilità di individuare con più<br />

attenzione i problemi a livello strutturale.<br />

Sono oggi in corso i lavori<br />

per la realizzazione di una nuova<br />

sede Fasinternational: si tratterà di<br />

una struttura grande circa tre volte<br />

gli spazi che occupiamo attualmen-<br />

L’azienda<br />

dispone<br />

di un laboratorio<br />

di taratura<br />

LAT <strong>N°</strong>128<br />

accreditato<br />

da Accredia<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2020</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 47


Strumentazione<br />

Un prodotto<br />

di Hanwell,<br />

società inglese<br />

produttrice<br />

di strumenti<br />

di monitoraggio<br />

di parametri<br />

ambientali<br />

recentemente<br />

acquisita<br />

da Ellab<br />

te, con un laboratorio che ci consentirebbe<br />

di lavorare a pieno regime<br />

evitando anche di dover alternare<br />

la presenza dei dipendenti sul<br />

luogo di lavoro.<br />

L’emergenza in corso ci ha mostrato<br />

ancor più chiaramente l’importanza<br />

delle infrastrutture tecnologiche<br />

e informatiche: siamo molto<br />

soddisfatti della perfetta riuscita<br />

delle ispezioni da remoto a cui<br />

siamo stati sottoposti da Accredia,<br />

l'Ente designato dal governo italiano<br />

ad attestare la competenza dei<br />

laboratori di taratura accreditati.<br />

Non abbiamo avuto segnalazioni di<br />

non conformità di alcun tipo, il che<br />

ci rende orgogliosi.<br />

Continueremo ad investire nelle<br />

attività di formazione e di comunicazione:<br />

di fronte a un fenomeno<br />

che stravolge i contatti interpersonali,<br />

è fondamentale per i<br />

brand intraprendere iniziative che<br />

sanciscano la vicinanza dell’azienda<br />

con i clienti.<br />

Nella nuova sede abbiamo previsto<br />

una sala meeting che sarà utilizzata<br />

anche per ospitare dei training:<br />

i corsi di aggiornamento saranno<br />

focalizzati non solo sugli strumenti<br />

che vendiamo, ma anche sui diversi<br />

temi tecnici che riguardano<br />

il nostro mondo: penso per esempio<br />

alle convalide e al monitoraggio<br />

degli ambienti. Questo porterà<br />

gli utenti ad approfondire le caratteristiche<br />

dei prodotti da noi forniti,<br />

ma anche a conoscere meglio<br />

la nostra realtà.<br />

Questa pandemia ha comportato<br />

l’annullamento di eventi<br />

e fiere che costituivano<br />

per noi appuntamenti<br />

fissi, tra cui il Simposio<br />

AFI; ci auguriamo<br />

comunque che<br />

venga confermato lo<br />

svolgimento della fiera CPhi ad ottobre,<br />

in modo da incontrare clienti<br />

che non possiamo vedere di persona<br />

nel corso di questi mesi.<br />

Quali novità possiamo aspettarci<br />

di trovare presso il vostro stand?<br />

Abbiamo delle novità in uscita che<br />

riguardano i processi di liofilizzazione:<br />

a tal proposito Ellab sta lanciando<br />

prototipi da sperimentare<br />

presso le aziende clienti.<br />

Si tratta di data logger<br />

molto piccoli e dotati di trasmissione<br />

wireless, che servono<br />

per seguire il profilo della<br />

temperatura durante il processo<br />

di liofilizzazione, con la possibilità<br />

di ottenere dati in tempo reale.<br />

Sono soluzioni fatte su misura<br />

per ogni cliente e si adatteranno<br />

perfettamente a qualsiasi formato.<br />

Questo avviene soprattutto<br />

perché nelle aziende farmaceuti-<br />

che, specialmente nei processi di<br />

liofilizzazione, il caricamento dei<br />

liostati avviene sempre di più in<br />

maniera automatica, senza l’intervento<br />

dell’operatore. Questa soluzione<br />

sarà pronta a giugno, quando<br />

verrà avviata la sperimentazione<br />

con alcuni clienti che hanno già<br />

mostrato interesse. Abbiamo inoltre<br />

messo a disposizione da poco<br />

Sterisense, uno strumento per<br />

eseguire elettronicamente il test di<br />

Bowie Dick, utile per verificare con<br />

facilità il corretto funzionamento<br />

dell’autoclave.<br />

Ulteriori novità di prodotto saranno<br />

frutto dell’acquisizione da parte di<br />

Ellab di Hanwell, una società inglese<br />

produttrice di strumenti di monitoraggio<br />

di parametri ambientali<br />

per la quale eravamo già distributori<br />

in Italia, e di un’azienda con 30<br />

dipendenti che offre servizi di convalida:<br />

questo a ulteriore dimostrazione<br />

che il Gruppo, anche in questo<br />

momento difficile, sta investendo<br />

molto sull’offerta dei servizi di<br />

convalida presso le aziende, sia in<br />

Europa sia negli Usa.<br />

l<br />

48 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Automazione/Strumentazione<br />

Encoder lineari assoluti in versione safety<br />

TTK50S e TTK70S sono le nuove<br />

varianti safety di una serie<br />

di sistemi di misura assoluti<br />

che ha conquistato il mercato<br />

grazie alla sua precisione,<br />

alla misurazione senza contatto<br />

e all’interfaccia Hiperface®.<br />

Ogni prodotto Sick della famiglia<br />

TTK è formato da due componenti:<br />

una testa di lettura e<br />

una banda magnetica.<br />

La testa di lettura, disponibile<br />

in taglia 50 e 70, permette<br />

una misurazione senza contatto<br />

e senza riferimento di corsa,<br />

nemmeno dopo una perdita di<br />

tensione o un restart del sistema.<br />

Infatti, la banda magnetica<br />

genera, oltre alla traccia incrementale,<br />

una traccia assoluta.<br />

La lunghezza di misura è determinata<br />

dalla banda magnetica,<br />

che arriva fino a 1.000 mm nel<br />

caso del TTK50/TTK50S e fino a<br />

4.000 mm nel caso del TTK70/<br />

TTK70S.<br />

L’housing di appena 50 o 70<br />

mm ne permette l’installazione<br />

in qualsiasi spazio, senza rinunciare<br />

ad alte perfomance:<br />

accuratezza di ±10 µm, ripetibilità<br />

inferiore ai 5 µm e velocità<br />

di lavoro fino a 10 m/s.<br />

Caratteristiche garantite persino<br />

in ambienti difficili, dal momento<br />

che l’elettronica è completamente<br />

chiusa nella testa<br />

di lettura.<br />

Le versioni TTK50S e TTK70S,<br />

infatti, possiedono certificazione<br />

SIL2 - PL d, una vera rarità<br />

per questa tipologia di encoder.<br />

Essendo senza contatto, questa<br />

tipologia di rilevamento riduce<br />

l’usura del sensore stesso e fa<br />

sì che il dispositivo non richieda<br />

frequenti interventi di manutenzione.<br />

Livellostato totalmente in AISI 316<br />

La serie Rapid Level è il tradizionale marchio di F.lli Giacomello.<br />

Da questa serie nel corso degli anni sono nati l’RL/A, un<br />

prodotto studiato per resistere ai liquidi più aggressivi e l’R-<br />

L/T, il livellostato per alte temperature a 1 o 2 punti di controllo,<br />

completamente in Aisi 316. L’azienda ha deciso di fondere<br />

le caratteristiche migliori di questi due prodotti per creare<br />

uno nuovo e ottimizzato, l’RL/AT. Il Rapid Level<br />

serie “AT” può essere impiegato in tutte le situazioni<br />

dove è necessario avere parti a contatto con<br />

il liquido totalmente in AISI 316. Si possono controllare<br />

fino a 2 punti di controllo distinti tra loro.<br />

Quando il galleggiante sale o scende, il magnete sito<br />

nella parte alta dell’asta va ad attivare o disattivare<br />

nel corpo 1 o 2 contatti Reed, avendo così<br />

la possibilità di inviare a distanza un segnale elettrico<br />

che potrà pilotare qualsiasi dispositivo ad esso<br />

collegato.<br />

Rispetto alle serie precedenti, la serie AT presenta<br />

alcune differenze: totalmente in AISI 316, anche il<br />

corpo e a richiesta la connessione elettrica; dimensioni<br />

più compatte e minor ingombri; possibilità di<br />

tubi di calma in condizioni di serbatoi in movimento<br />

o con agitatori.<br />

Queste differenze hanno portato diversi vantaggi:<br />

può essere utilizzato con liquidi sporchi; punti di<br />

controllo regolabili in qualsiasi momento da parte<br />

dell’utilizzatore; protezione IP65/IP68; parte elettrica<br />

totalmente separata dal liquido nel serbatoio.<br />

www.icotek-italia.it<br />

IMAS-CONNECT: Gommino adattatore per connettori Keystone<br />

Connettori Keystone facilmente integrati<br />

Utilizzando il gommino di tenuta AT-KS, ora è possibile integrare i connettori<br />

direttamente nel telaio di ingresso cavi icotek.<br />

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<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2020</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 49


Strumentazione<br />

Investimenti, creazione<br />

di nuovi posti di lavoro,<br />

progressi sul fronte<br />

della sostenibilità.<br />

In un contesto economico<br />

indebolito dall’epidemia<br />

di coronavirus,<br />

Endress+Hauser può contare<br />

sui solidi risultati del 2019,<br />

che hanno visto crescere<br />

ordini, fatturato e utili.<br />

Una posizione<br />

di forza in<br />

tempi difficili<br />

Endress+Hauser ha ottenuto risultati<br />

positivi in tutti i campi<br />

di attività, settori industriali e<br />

aree geografiche. Il Gruppo ha<br />

creato centinaia di nuovi posti<br />

di lavoro, investito somme record<br />

e fatto ulteriori passi avanti sul fronte<br />

della sostenibilità. Secondo il CEO Mathias<br />

Altendorf, in questo modo la società<br />

si trova in una posizione rafforzata<br />

di fronte alle difficili sfide imposte<br />

dall’epidemia di coronavirus.<br />

Una crescita ampia ed equilibrata<br />

“Il 2019 è stato un anno con numeri<br />

solidi per Endress+Hauser”, ha sottolineato<br />

Altendorf. “La crescita è stata<br />

ampia ed equilibrata”. L’azienda spe-<br />

cialista di tecnologie di automazione<br />

e strumentazione per applicazioni di<br />

processo e laboratorio ha aumentato<br />

il fatturato netto dell’8% a 2,652 miliardi<br />

euro, nonostante il debole andamento<br />

dell’economia. Durante l’annuale<br />

conferenza stampa sull’esercizio finanziario,<br />

in streaming da Basilea, il<br />

CEO ha spiegato che la crescita è stata<br />

trainata, piuttosto che da ordini su<br />

larga scala, dai progetti di piccola e<br />

media dimensione.<br />

Focus su innovazione e sostenibilità<br />

Secondo l’amministratore delegato,<br />

questo successo è legato anche allo<br />

spirito innovativo dell’azienda. Nel<br />

2019 Endress+Hauser ha depositato<br />

318 domande di brevetto e investito<br />

il 7,6% del fatturato in ricerca e sviluppo.<br />

Più di 1.100 persone lavorano a<br />

nuovi prodotti, soluzioni e servizi. Alla<br />

fine del 2019 Endress+Hauser contava<br />

14.328 dipendenti in tutto il mondo:<br />

in un anno sono stati creati 400 nuovi<br />

posti di lavoro.<br />

L’azienda ha fatto progressi anche sul<br />

fronte della sostenibilità. Nell’annuale<br />

audit di EcoVadis, Endress+Hauser ha<br />

ottenuto 72 punti, 4 in più del 2018,<br />

collocandosi nel primo 2% nel gruppo<br />

di confronto. Passando all’elettricità<br />

verde in produzione, il Gruppo è<br />

riuscito a ridurre le emissioni di CO 2<br />

di oltre un terzo. I nuovi edifici sono<br />

stati realizzati nel rispetto dei più al-<br />

50 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Strumentazione<br />

ti standard ambientali. Endress+Hauser<br />

sta ora costruendo un centro di formazione<br />

per clienti in Canada autosufficiente<br />

sotto il profilo energetico.<br />

USA ancora il mercato maggiore,<br />

mentre la Cina supera la Germania<br />

Nel 2019, l’Asia ha dato segnali di forte<br />

crescita. L’Europa è andata bene, il Sudamerica<br />

ha registrato un incremento<br />

significativo. Il Nordamerica è rimasto<br />

indietro rispetto alle aspettative, mentre<br />

l’attività in Africa e in Medio Oriente<br />

è calata. La Cina ha superato la Germania<br />

come volumi di vendite e resta<br />

dietro solo agli Stati Uniti, che continua<br />

a rappresentare il mercato più<br />

grande per Endress+Hauser. Secondo<br />

quanto riferito dal CFO Luc Schulteiss,<br />

le aziende del Gruppo sono riuscite a<br />

conquistare quote di mercato.<br />

Il mutato contesto di mercato si riflette<br />

nell’utile operativo (EBIT) di 343,4<br />

milioni di euro (+3,9%). L’utile prima<br />

delle imposte (EBT) è aumentato del<br />

9,9% a 346,9 milioni di euro. A ciò corrisponde<br />

un significativo miglioramento<br />

del risultato finanziario netto rispetto<br />

al 2018. Sebbene le coperture valutarie<br />

abbiano continuato a sostenere<br />

costi elevati, il positivo contesto borsistico<br />

ha consentito agli investimenti<br />

finanziari di generare solidi rendimenti<br />

nel 2019. Il rendimento del fatturato<br />

è salito di 0,2 punti al 13,1%.<br />

Forte ammortizzatore finanziario<br />

nonostante i maggiori investimenti<br />

L’utile netto è salito del 14,3% a 254,9<br />

milioni di euro. Questo riflette un’aliquota<br />

d’imposta effettiva inferiore del<br />

23,4%, dovuta agli effetti una tantum<br />

della riforma dell’imposta sulle società<br />

in Svizzera. La quota di capitale<br />

proprio ha raggiunto un eccezionale<br />

75,6%, con un incremento del 4,6%<br />

sul 2018. Questa evoluzione è stata influenzata<br />

anche dal trasferimento degli<br />

obblighi previdenziali tedeschi in<br />

un fondo separato.<br />

Nonostante gli investimenti internazionali<br />

per 231,1 milioni di euro, il<br />

Gruppo è praticamente esente da finanziamenti<br />

bancari. Negli ultimi cinque<br />

anni l’azienda ha investito più di<br />

840 milioni di euro in nuove strutture,<br />

impianti e macchinari. Il CFO Schulteiss<br />

ha fatto sapere che Endress+Hauser<br />

può godere di un cuscinetto di liquidità<br />

di circa 800 milioni di euro<br />

grazie a una prudente politica dei dividendi<br />

e ad anni di sforzi volti al miglioramento<br />

continuo. “Questo ci aiuterà<br />

a gestire bene l’attuale situazione<br />

economica”, ha aggiunto il CFO.<br />

La vicinanza digitale<br />

colma la distanza fisica<br />

Endress+Hauser ha iniziato il <strong>2020</strong> con<br />

una crescita nella raccolta ordini. In<br />

ogni caso, la pandemia di coronavirus<br />

rende decisamente più difficile raggiungere<br />

gli obiettivi iniziali. “Sebbene<br />

non siamo ancora in grado di prevedere<br />

gli impatti economici della crisi<br />

sanitaria, sia noi sia i nostri clienti ne<br />

avvertiremo gli effetti”, ha sottolineato<br />

il CEO Mathias Altendorf. Il Gruppo<br />

ha reagito tempestivamente alla diffusione<br />

del virus e ha usato tutti i mezzi<br />

a sua disposizione per proteggere la<br />

salute delle persone e continuare a offrire<br />

un supporto sicuro ai clienti.<br />

“Colmiamo il distanziamento fisico attraverso<br />

la vicinanza digitale ed emotiva”,<br />

ha commentato Matthias Altendorf.<br />

Il CEO ha condotto la digitalizzazione<br />

in Endress+Hauser per anni, nelle<br />

aree dei prodotti e dei servizi, così come<br />

nell’interazione con i clienti e nella<br />

collaborazione interna. Nei periodi<br />

di punta, fino a 10.000 addetti hanno<br />

continuato a lavorare da casa. I clienti<br />

possono utilizzare il sito web per richiedere<br />

strumenti o rintracciare ordini<br />

e un tool on line consente di offrire assistenza<br />

da remoto attraverso i video.<br />

Il Gruppo mira a salvaguardare<br />

l’occupazione<br />

“I nostri eroi sono coloro che ogni<br />

giorno lavorano in produzione, logistica<br />

e servizio di assistenza, e in condizioni<br />

difficili da casa o in ufficio”,<br />

ha aggiunto Altendorf. Grazie a un duro<br />

lavoro, l’azienda è riuscita con successo<br />

ad assicurare la disponibilità dei<br />

materiali, a mantenere intatta la catena<br />

logistica e assistere i clienti in<br />

ogni aspetto. “Gli impianti di produzione<br />

del Gruppo sono in funzione e<br />

Endress+Hauser continua a essere in<br />

grado di consegnare”. Pertanto il CEO<br />

ritiene che la società è più che mai preparata<br />

per i tempi difficili.<br />

“Abbiamo sempre gestito un’attività<br />

solida e come azienda siamo ben<br />

posizionati”, ha detto ancora Altendorf.<br />

Faremo tutto il possibile per salvaguardare<br />

i posti di lavoro e condurre<br />

Endress+Hauser oltre questa crisi. Di<br />

questo beneficeranno clienti, dipendenti<br />

e azionisti”. La famiglia di azionisti<br />

sostiene questa situazione e accetta<br />

un calo dei profitti, ha affermato<br />

il presidente del Consiglio di sorveglianza<br />

Klaus Endress: “Vogliamo avere<br />

il maggior numero di persone possibile<br />

a bordo quando il vento cambierà e<br />

le cose riprenderanno il loro corso”. l<br />

Da sinistra:<br />

Il presidente<br />

del Consiglio<br />

di sorveglianza<br />

Klaus Endress,<br />

il CEO Mathias<br />

Altendorf<br />

e il CFO Luc<br />

Schulteiss<br />

Per approfondimenti:<br />

www.it.endress.com<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2020</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 51


Packaging<br />

Foto Hyperdyte<br />

Impianti di confezionamento<br />

cosmetici: in Asia<br />

la domanda maggiore<br />

Il settore è cresciuto mediamente del 5,6% negli ultimi<br />

10 anni. Le tensioni fra Usa e Cina e l’effetto Covid-19 fanno<br />

però prevedere un rallentamento. L’industria cosmetica italiana<br />

continua a mostrare una notevole capacità competitiva.<br />

di Giuseppe Tamburini<br />

Il mercato mondiale degli impianti<br />

di imballaggio e confezionamento<br />

di prodotti cosmetici ha raggiunto<br />

nel 2019 il valore di 7,1<br />

miliardi di dollari, con un tasso di<br />

crescita del 5,6% medio annuo nell’arco<br />

dell’ultimo decennio (figura 1).<br />

Il dato è comprensivo degli impianti<br />

di imballaggio primario e secondario<br />

di prodotti per la cosmesi: secondo<br />

il Regolamento sui cosmetici nell’Unione<br />

Europea i prodotti cosmetici sono<br />

“qualsiasi sostanza o miscela destinata<br />

ad essere applicata sulle superfici<br />

esterne del corpo umano (epidermide,<br />

sistema pilifero e capelli, unghie, labbra,<br />

organi genitali esterni) oppure sui<br />

denti e sulle mucose della bocca allo<br />

scopo esclusivamente o prevalentemente<br />

di pulirli, profumarli, modificar-<br />

ne l’aspetto, proteggerli, mantenerli in<br />

buono stato o correggere gli odori corporei”.<br />

Anche nella maggior parte degli<br />

altri paesi la definizione legale di “prodotto<br />

cosmetico” è molto simile a quella<br />

adottata in Europa.<br />

Sono escluse tutte le composizioni che<br />

non si applichino sulla superficie del corpo<br />

umano o nel cavo orale (come filler<br />

per la riduzione delle unghie), o i composti<br />

che vengono applicati sulla super-<br />

52 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Packaging<br />

Foto Arek Socha<br />

Tabella 1 - Mercato mondiale degli impianti di packaging di prodotti per<br />

la cosmesi: anno 2019<br />

Tipo di impianto Milioni $<br />

Impianti di confezionamento primario 4.450<br />

Impianti di imballaggio secondario (1) 1.350<br />

Impianti di imballaggio terziario 300<br />

Servizi 1.000<br />

Totale 7.100<br />

(1)<br />

Compresi impianti di etichettatura e codifica<br />

Fonte: analisi incrociata industria cosmetica – produttori di impianti<br />

Figura 1 - Mercato mondiale degli impianti per imballaggio<br />

e confezionamento di prodotti cosmetici: 2009-2019<br />

IMA % (Incremento Medio Annuo percentuale) 2009-2019: + 5,6<br />

Fonte: analisi incrociata industria cosmetica - produttori di impianti<br />

ficie del corpo umano, ma con finalità<br />

differenti da quelle indicate dal Regolamento<br />

(come disinfettanti, repellenti<br />

per insetti, creme antiprurito ecc). Si<br />

precisa inoltre che il dato non è comprensivo<br />

degli impianti per il confezionamento<br />

di prodotti per la detergenza.<br />

Si tratta pertanto di una gamma molto<br />

ampia di prodotti che vanno da creme<br />

di bellezza, fondotinta, ciprie, oli,<br />

creme autoabbronzanti e prodotti solari,<br />

deodoranti, antitraspiranti, lozioni,<br />

creme, brillantine, sali, schiume, oli,<br />

gel, emulsioni, deodoranti, antitraspiranti,<br />

saponi di bellezza, rossetti, prodotti<br />

di trucco e strucco, ecc. Pertanto<br />

anche la tipologia degli impianti è molto<br />

diversificata.<br />

Gli impianti di imballaggio primario si<br />

riferiscono al packaging usato per confezionare<br />

il singolo prodotto pronto per<br />

la vendita; la sua funzione primaria è<br />

quella di contenimento e protezione del<br />

prodotto contenuto. Oltre a questa funzione<br />

primaria il packaging primario ha<br />

anche una funzione di tipo commerciale,<br />

in quanto identifica un’unità di vendita.<br />

L’imballaggio primario rappresenta<br />

la quota più consistente del mercato<br />

mondiale degli impianti di packaging<br />

di prodotti per la cosmesi (oltre il 60%,<br />

tabella 1).<br />

Gli impianti di packaging secondario<br />

servono per la formazione di un involucro<br />

esterno al contenitore primario; a<br />

sua volta il packaging secondario può<br />

contenere una singola unità di vendita,<br />

oppure raggruppare più unità di vendita.<br />

Il packaging secondario ha generalmente<br />

una funzione prevalentemente<br />

logistica, volta a facilitare la disposizione<br />

di una serie di contenitori all’interno<br />

dei punti vendita. Gli imballaggi<br />

secondari non vengono mai a contatto<br />

diretto col prodotto cosmetico finale.<br />

Esistono infine anche impianti di imballaggio<br />

cosiddetto terziario, per la<br />

formazione di scatole destinate al trasporto<br />

sicuro delle merci, progettate<br />

per proteggere l’integrità del contenuto<br />

in fase di trasporto; tali imballaggi<br />

hanno la funzione di facilitare la manipolazione<br />

e spedizione di singole unità<br />

di vendita o di imballi multipli.<br />

Una fase divenuta importante nel confezionamento<br />

dei cosmetici è anche l’etichettatura.<br />

Come i farmaci, gli alimenti<br />

e tutti i prodotti di largo consumo,<br />

anche i cosmetici devono essere sottoposti<br />

ad una serie di controlli dettati<br />

dalla Normativa. A questo proposito la<br />

Normativa attualmente vigente è il Regolamento<br />

1223/2009, relativa a produzione,<br />

confezionamento, distribuzione<br />

e vendita di cosmetici che, a partire<br />

dall’11 luglio 2013, ha sostituito la<br />

Legge Italiana 713/86.<br />

All’articolo 19 viene stabilito che i cosmetici<br />

possono essere immessi sul<br />

mercato soltanto se il contenitore riporta<br />

alcune indicazioni obbligatorie –<br />

quantità del prodotto contenuto, numero<br />

del lotto di fabbricazione, paese<br />

d’origine del prodotto, elenco degli ingredienti<br />

contenuti, precauzioni per l’utilizzo<br />

– che devono essere scritte in caratteri<br />

indelebili e in modo facilmente<br />

leggibile e visibile.<br />

La nuova normativa europea punta a<br />

tutelare al massimo il consumatore per<br />

quanto concerne la sicurezza del prodotto<br />

immesso sul mercato, ma ciò<br />

comporta un notevole aumento dei costi<br />

sia di produzione che di confezionamento;<br />

impianti e tecnologie di confezionamento<br />

più sofisticati, e quindi più<br />

costosi, che penalizzano in particolare<br />

le piccole e medie aziende.<br />

Va inoltre assumendo un ruolo sempre<br />

più importante la componente “servizio”,<br />

che comprende una serie di voci:<br />

• assistenza alla progettazione della linea<br />

di confezionamento fino all’installazione<br />

finale della medesima;<br />

• regolari interventi di manutenzione<br />

programmata preventiva con tecnici<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2020</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 53


Figura 2 – Mercato mondiale degli impianti di packaging di prodotti per la<br />

cosmesi per tipologia di impianto (in %): anno 2019<br />

Tabella 2 - Mercato mondiale degli impianti di packaging<br />

di prodotti cosmetici: anno 2019<br />

Area geografica / paese Milioni $<br />

Nord America, di cui: 1.765<br />

. USA 1.630<br />

. Canada 135<br />

America Latina 640<br />

Europa Occidentale 1.285<br />

Europa dell’Est 170<br />

CSI, di cui: 260<br />

. Russia 220<br />

. altri paesi 40<br />

Asia - Pacifico 2.760<br />

Africa - Medio Oriente, di cui: 220<br />

. Turchia 80 (1)<br />

. Sud Africa 50<br />

. altri paesi 90<br />

Totale mondo 7.100<br />

(1)<br />

Stime del mercato potenziale<br />

Fonte: analisi incrociata industrie cosmetiche - produttori di impianti<br />

competenti della società fornitrice di<br />

impianti;<br />

• assistenza, anche con eventuali corsi<br />

di formazione, del personale tecnico<br />

della società cosmetica cliente;<br />

• test di controllo prima del ritiro della<br />

macchina (acceptance test);<br />

• coperture assicurative a opzione;<br />

• eventuali servizi di finanziamento del<br />

credito.<br />

Un’ampia e variegata gamma<br />

di tecnologie<br />

La tipologia di impianti di confezionamento<br />

è molto ampia e variegata: si riportano<br />

di seguito alcune delle tipologie<br />

di impianti più ricorrenti, senza la<br />

pretesa di voler essere esaustivi:<br />

• riempitrici: sono disponibili sul mercato<br />

macchine di riempimento progettate<br />

sia per volumi di grosse dimensioni,<br />

sia per piccole produzioni: queste<br />

ultime in particolare devono essere dotate<br />

di massima flessibilità. Per prodotti<br />

liquidi (come profumi liquidi) da immettere<br />

in flaconcini di vetro, anche<br />

il livello di riempimento nelle moderne<br />

macchine è facilmente regolabile e<br />

mantenuto costante per un determinato<br />

lotto di produzione, tramite un sistema<br />

di regolazione della pressione all’interno<br />

del serbatoio. Per prodotti a bassa<br />

e media viscosità (quali latte da corpo,<br />

shampoo, saponi liquidi, prodotti<br />

per igiene intima ecc) il processo di riempimento<br />

può essere effettuato tramite<br />

flussimetri (flow meters), tecnologia<br />

che offre una serie di vantaggi:<br />

elevata precisione di dosaggio, assenza<br />

di manutenzione e facilità di pulizia:<br />

il volume di riempimento viene regolato<br />

in automatico;<br />

• confezionatrici automatiche flow<br />

pack, per esempio per mascara e ombretti<br />

in buste usa e getta, per matite<br />

e rossetti in buste mono-uso;<br />

• sistemi di confezionamento con macchine<br />

stick - pack per creme e oli abbronzanti<br />

in bustine monodose;<br />

• soluzioni a film termoretraibile con<br />

macchine automatiche con chiusure<br />

aderenti con tunnel di termoretrazione<br />

air-flow mono o bicamera;<br />

• macchine per l’automazione dell’intero<br />

processo di imbottigliamento di<br />

flaconi;<br />

• sistemi elettronici in grado di applicare<br />

tappi a sezione cilindrica su lattine<br />

aerosol pre-riempite per varie tipologie<br />

di cosmetici: mousse per capelli,<br />

lacche spray, dry shampoo, testurizzanti,<br />

deodoranti spray, deodoranti antitraspiranti.<br />

Moderni sistemi di telecamere<br />

tra loro interfacciate consentono di rilevare,<br />

e nel caso correggere, l’orientamento<br />

delle bombolette e dei tappi in<br />

modo veloce ed ultra-preciso. Dato che<br />

i prodotti spray contengono gas propellente,<br />

le normative di sicurezza sono<br />

particolarmente stringenti; pertanto<br />

tutti i componenti della macchina confezionatrice<br />

che vengono a contatto col<br />

contenitore devono essere realizzati in<br />

materiale antistatico;<br />

• linee metal detector digitali per il<br />

controllo e l’ispezione dei prodotti confezionati;<br />

• incartonatrici, fardellatrici;<br />

• smistatrici automatiche di contenitori;<br />

• sistemi automatici di movimentazione;<br />

• altri vari.<br />

Asia e Nordamerica<br />

i principali mercati di destinazione<br />

Il mercato di maggiori dimensioni è<br />

quello asiatico (tabella 2), dato che è<br />

in quest’area geografica che si concentra<br />

la quota più consistente di produzione<br />

di cosmesi.<br />

Il Nord America è il secondo mercato<br />

dopo quello asiatico per dimensioni: tre<br />

dei top sei mondiali della cosmesi sono<br />

di casa madre statunitense, anche<br />

se, per essere il più vicino possibile ai<br />

propri clienti, tali società hanno creato<br />

centri di produzione e di ricerca in tutte<br />

le principali aree geografiche.<br />

In America Latina il mercato di maggiori<br />

dimensioni è quello brasiliano (tabella<br />

3): negli ultimi tre anni (2016-2019)<br />

54 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Figura 3 - Mercato mondiale degli impianti di packaging di prodotti cosmetici<br />

per area geografica (in %): anno 2019<br />

Tabella 3 - Mercato degli impianti di confezionamento e<br />

imballo di prodotti cosmetici in America Latina: anno 2019<br />

Paese Milioni $<br />

Brasile 285<br />

Messico 175<br />

Argentina 90<br />

Colombia 40<br />

Perù 25<br />

Altri paesi (1) 25<br />

Totale America Latina 640<br />

(1)<br />

Escluso Venezuela<br />

Fonte: analisi incrociata industrie cosmetiche – produttori di impianti<br />

Foto Dr. Mueller<br />

il mercato dell’impiantistica per cosmesi<br />

in Brasile si è andato riprendendo, in<br />

linea col mercato a valle della cosmesi,<br />

ma a tassi inferiori rispetto a quelli<br />

attesi, e anche per il futuro la ripresa<br />

sarà piuttosto lenta. I tre principali attori<br />

brasiliani della cosmesi – Natura &<br />

CO, Grupo Boticario e Unilever – competono<br />

tra loro con quote di mercato<br />

assai simili, puntando molto, oltre che<br />

sull’innovazione di prodotto, anche su<br />

confezioni innovative, e ciò è forse l’elemento<br />

più positivo nel determinare il<br />

futuro trend di investimenti in impiantistica<br />

in Brasile, dove il ciclo economico<br />

segna una ripresa stentata.<br />

Migliori le condizioni in Messico, secondo<br />

mercato latinoamericano, che<br />

sta reagendo meglio alla fase economica<br />

in atto, con Unilever del Mexico<br />

che fa da leader.<br />

In generale, in tutti gli altri paesi latinoamericani<br />

la situazione degli investimenti<br />

in impiantistica non offre spunti<br />

di particolare interesse.<br />

In Europa Occidentale i mercati di<br />

maggiori dimensioni sono il tedesco<br />

e il francese; seguono, con dimensioni<br />

leggermente inferiori, i mercati inglese<br />

e italiano: in questi quattro paesi<br />

si concentrano circa i due terzi della<br />

domanda di impiantistica dell’area europea<br />

occidentale.<br />

Nell’area CSI il mercato di maggiori dimensioni<br />

è quello russo: le industrie<br />

della cura dei capelli, della profumeria<br />

e dei prodotti per la cura del corpo realizzano,<br />

insieme, circa il 65% degli investimenti<br />

in impianti di confezionamento<br />

cosmetici del paese. Gli investimenti<br />

hanno registrato un trend di crescita<br />

sostenuto fino al 2017, per poi<br />

subire un sensibile rallentamento. Mentre<br />

in generale in tutti i paesi della CSI<br />

il trend di crescita è altalenante e, attualmente,<br />

piuttosto incerto, la situazione<br />

è decisamente migliore nei paesi<br />

dell’Est Europa appartenenti alla UE:<br />

in particolare Polonia, in crescita continua<br />

e sostanzialmente costante negli<br />

anni, Repubblica Ceca, Slovacchia,<br />

Ungheria (in quest’ultimo paese grazie<br />

soprattutto agli investimenti da parte<br />

delle multinazionali del settore, tra cui<br />

Unilever, P&G, Henkel).<br />

In Romania buona parte del mercato<br />

cosmetico è in mano a società estere,<br />

che per lo più importano; gli investimenti<br />

in impianti di confezionamento<br />

sono realizzati in prevalenza dai numerosi<br />

produttori locali, generalmente piccole<br />

e medie industrie, che non sempre<br />

riescono a competere con la concorrenza<br />

estera; ciò ovviamente penalizza gli<br />

investimenti in impiantistica.<br />

In Asia Pacifico globalmente la domanda<br />

di impianti di confezionamento di<br />

cosmetici nell’arco degli ultimi cinque<br />

anni ha registrato tassi di crescita media<br />

annua del 4-5%, ma con punte ben<br />

superiori alla media in alcuni paesi. Per<br />

esempio in Cina, maggior mercato asiatico<br />

(tabella 4) e secondo al mondo dopo<br />

gli Usa, il trend di crescita degli investimenti<br />

in impiantistica è stato del<br />

10% medio annuo, trainato dal mercato<br />

a valle della cosmesi in generale, con<br />

punte anche superiori per gli impianti<br />

di confezionamento di prodotti per la<br />

cura della pelle (la cui quota sugli investimenti<br />

totali in impiantistica di confezionamento<br />

per prodotti cosmetici è<br />

passata dal 25% nel 2013 al 33% nel<br />

2019) e di confezionamento di make<br />

up, o per il settore di nicchia del confezionamento<br />

di prodotti per bambini.<br />

Sono operative in Cina poco meno di<br />

5.000 società cosmetiche che producono<br />

in prevalenza per la fascia di mercato<br />

medio-bassa, mentre i prodotti high<br />

quality (come l’alta profumeria) vengono<br />

per lo più importati. Recentemente<br />

anche diverse società cinesi tendono<br />

a innovare e diversificare con il lancio<br />

di nuovi formulati e nuove confezioni,<br />

e un numero sempre maggiore di esse<br />

punta su prodotti high quality, spesso<br />

tramite joint ventures e investimenti<br />

a compartecipazione con le multinazionali<br />

estere del settore, presenti già<br />

peraltro in diversi paesi asiatici con loro<br />

unità produttive. Si tratta quindi di<br />

ll mercato<br />

mondiale degli<br />

impianti di<br />

imballaggio e<br />

confezionamento<br />

primario<br />

e secondario<br />

di prodotti<br />

cosmetici<br />

ha raggiunto<br />

nel 2019 il valore<br />

di 7,1 miliardi<br />

di dollari<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2020</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 55


Packaging<br />

Figura 4 - Mercato degli impianti di confezionamento e imballo di prodotti<br />

cosmetici in America Latina (in %): anno 2019<br />

Tabella 4 - Mercato degli impianti di confezionamento e<br />

imballo di prodotti cosmetici in Asia - Pacifico: anno 2019<br />

Paese Milioni $<br />

Giappone 560<br />

Cina 1.141<br />

India 499<br />

Sud Corea 133<br />

Thailandia 46<br />

Indonesia 132<br />

Malaysia 46<br />

Taiwan 10<br />

Singapore 15<br />

Australia - Nuova Zelanda 122<br />

Filippine 56<br />

Totale Asia – Pacifico 2.760<br />

Fonte: analisi incrociata industrie cosmetiche – produttori di impianti<br />

Foto HPS<br />

un mercato la cui crescita è determinata<br />

otre che da un aumento generalizzato<br />

del consumo di prodotti cosmetici a<br />

valle, anche da una serie di altri fattori<br />

concomitanti che hanno contribuito<br />

a renderlo un mercato effervescente.<br />

Situazione non dissimile in termini di<br />

crescita per quanto riguarda il mercato<br />

indiano, dove il principale attore della<br />

cosmesi è la società Hindustan Unilever,<br />

con un portafoglio prodotti molto<br />

diversificato e in continua evoluzione<br />

in termini di prezzi, tipologia di prodotti<br />

e confezioni. Anche in India operano<br />

comunque numerose società sia nazionali<br />

che multinazionali con unità produttive<br />

e di confezionamento. Una tendenza<br />

generale del mercato indiano è<br />

verso confezioni di piccolo formato che<br />

fino a poco tempo fa venivano importate<br />

– in particolare dalla Corea: marchio<br />

Laneige – e che adesso vengono<br />

prodotte anche in India. C’è quindi una<br />

crescente domanda di impianti di confezionamento<br />

flessibili e adattabili anche<br />

a confezioni mini-sized.<br />

In Giappone il mercato registra tassi di<br />

crescita moderati: qui il fattore design e<br />

packaging ha un impatto molto significativo<br />

sul trend del mercato, anche per<br />

i prodotti di bassa cosmesi. Accanto ai<br />

colossi della cosmesi giapponesi (Shiseido,<br />

Kosé Corporation, Kao Corporation,<br />

Kanebo, Pola Orbis) si stanno affacciando<br />

sul mercato giapponese altre<br />

numerose start up, piccole e medie<br />

imprese, che comunque puntano ad<br />

investire molto su marketing e packaging,<br />

in linea coi gusti dei consumatori<br />

giapponesi particolarmente sofisticati.<br />

Un limite agli investimenti deriva comunque<br />

dal fatto che tradizionalmente<br />

il Giappone è un importatore di prodotti<br />

cosmetici, il che rappresenta in<br />

un certo senso un ostacolo per lo sviluppo<br />

dei produttori locali, in particolare<br />

le piccole-medie aziende. Il settore<br />

di gran lunga dominante è quello dei<br />

prodotti per la cura della pelle (circa il<br />

45% degli investimenti totali), seguito<br />

dai settori make-up e prodotti per la cura<br />

dei capelli, che insieme realizzano un<br />

atro 40% circa degli investimenti totali<br />

giapponesi in impiantistica.<br />

Nell’area mediorientale il mercato di<br />

maggiori dimensioni è quello turco,<br />

che, grazie ad una popolazione giovane<br />

e in aumento, offre ottime potenzialità<br />

di crescita futura, al di là dell’attuale<br />

situazione di difficoltà finanziaria<br />

(soprattutto in termini di accesso<br />

al credito) e geopolitica. Esistono però<br />

anche altri fattori che possono fungere<br />

da ostacolo alla crescita del mercato<br />

turco: un’importazione di cosmetici<br />

molto elevata (circa il 55-60% dei consumi<br />

locali), e un’eccessiva frammentazione<br />

dell’industria locale produttrice di<br />

cosmetici (circa 5.000 società) che dispongono<br />

di una bassa leva finanziaria.<br />

In Africa si distingue per opportunità<br />

di crescita il mercato sudafricano:<br />

operano in Sudafrica circa 250 società<br />

della cosmesi, che in molti casi sono<br />

sub-contractors delle multinazionali del<br />

settore (Unilever, Johnson & Johnson,<br />

P&Gì ecc) che hanno la quota più rilevante<br />

del mercato sudafricano. La dinamica<br />

degli investimenti in impiantistica<br />

negli ultimi anni è stata sostenuta<br />

soprattutto dalle società piccole e medio-piccole<br />

che hanno saputo conquistare<br />

quote di mercato con le private<br />

label. Ed è proprio su questa rete di società<br />

medio-piccole, ma altamente efficienti,<br />

che si basano le opportunità di<br />

crescita futura degli investimenti in impianti<br />

di confezionamento in SudAfrica.<br />

Un’industria anticiclica<br />

ma aumentano i fattori di rischio<br />

Nel delineare le prevedibili evoluzioni<br />

del mercato mondiale degli impianti<br />

di packaging di prodotti cosmetici<br />

va tenuta presente una serie di considerazioni:<br />

56 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Figura 5 - Mercato degli impianti di confezionamento e imballo di prodotti<br />

cosmetici in Asia - Pacifico suddiviso per paese (in %): anno 2019<br />

Packaging<br />

• innanzitutto la difficile congiuntura<br />

economica: per l’economia mondiale<br />

continuano a prevalere i rischi al ribasso.<br />

In Cina si sono concretizzate le<br />

prime conseguenze della diatriba commerciale<br />

con gli Usa, cui si è aggiunto<br />

ultimamente l’effetto “Covid 19”: l’evoluzione<br />

del commercio estero è poco<br />

incoraggiante e negli ultimi trimestri<br />

le stime di crescita del mercato cinese<br />

che fino a poco tempo fa registrava<br />

tassi da 2 a 3 volte il tasso di crescita<br />

medio mondiale si sono drasticamente<br />

abbassate;<br />

• l’industria cosmetica, per sua natura,<br />

è meno sensibile alle fluttuazioni del<br />

ciclo economico rispetto ad altre industrie,<br />

in particolare industrie cosmetiche<br />

di “eccellenza” quale l’industria cosmetica<br />

italiana che continua a mostrare<br />

una notevole capacità competitiva,<br />

nonostante un certo rallentamento del<br />

fatturato nella generale incertezza dei<br />

mercati; e ciò vale, in linea di massima,<br />

anche per altre industrie cosmetiche<br />

con un’esperienza consolidata alle<br />

spalle, quali l’industria francese o nord<br />

americana. In generale l’industria della<br />

cosmesi, in particolare l’alta cosmesi,<br />

presenta elevati livelli di margini unitari,<br />

ponendo la cosmesi al 2° posto dopo<br />

la farmaceutica in termini di marginalità;<br />

• si vanno sempre più sviluppando settori<br />

di mercato meno tradizionali: un<br />

crescente uso di profumi e deodoranti<br />

da parte della clientela maschile, ultimamente<br />

anche da parte dei giovani o<br />

degli sportivi;<br />

• un altro fattore di crescita del mercato<br />

è l’orientamento, da parte delle industrie<br />

produttrici di cosmetici, verso<br />

formulazioni innovative con crescente<br />

uso di ingredienti naturali e nuove confezioni<br />

che si adattino ai mutevoli trend<br />

del mercato;<br />

• il fenomeno delle acquisizioni se da<br />

un lato comporta una diminuzione del<br />

numero di clienti di impianti, dall’altro<br />

comporta però anche una compagine<br />

industriale più solida e più efficiente<br />

nell’adozione di strategie di marketing<br />

e negli investimenti in Ricerca &<br />

Sviluppo, e in impianti sia produttivi<br />

che di confezionamento e imballaggio.<br />

A questo proposito gioca un ruolo importante<br />

anche l’adozione di tecnologie<br />

sempre più avanzate di imballaggio<br />

e confezionamento (automazione, efficienza<br />

energetica, efficienza gestionale<br />

dell’impianto ecc);<br />

• un contributo alla sviluppo del mercato<br />

cosmetico deriva infine dallo sviluppo<br />

dei social network e delle vendite<br />

on-line, cresciute nel 2018 del 25%<br />

sul 2017 a livello mondiale. Si stima che<br />

entro il 2022 la penetrazione delle vendite<br />

on-line di prodotti cosmetici in Cina<br />

possa arrivare a circa il 31,5% delle<br />

vendite totali.<br />

Tabella 5 - Previsioni di sviluppo della domanda mondiale di<br />

impianti di packaging di prodotti cosmetici: 2019-2023 (1)<br />

Area geografica / paese Milioni $ IMA% (2)<br />

2019 2023<br />

Nord America 1.765 2.060 + 3,9<br />

Europa Occidentale 1.285 1.475 + 3,5<br />

Giappone 560 620 + 2,6<br />

Russia 220 250 + 3,2<br />

Brasile 285 340 + 4,5<br />

Messico 175 210 + 4,7<br />

India 499 680 + 8,5<br />

Cina 1.141 1.490 + 6,9<br />

Indonesia 132 165 + 5,7<br />

Resto Asia 428 510 + 4,5<br />

Turchia 80 100 + 5,7<br />

Resto mondo 530 640 + 4,8<br />

Totale mondo 7.100 8.540 + 4,7<br />

(1)<br />

Tutti i dati sono a $ costante 2019<br />

(2)<br />

IMA% :Incremento medio annuo percentuale 2019 – 2023<br />

Fonte: Consensus aziende cosmetiche – aziende produttrici di impianti<br />

Globalmente il mercato mondiale degli<br />

impianti di confezionamento per<br />

cosmesi è previsto crescere nei prossimi<br />

anni ad un tasso medio annuo del<br />

4,7%, leggermente inferiore a quello<br />

registrato nell’ultimo decennio, complice<br />

la congiuntura economica meno<br />

favorevole, per arrivare ad attestarsi a<br />

8,54 miliardi di dollari nel 2023. La crescita<br />

sarà meno marcata nel <strong>2020</strong>, per<br />

poi segnare una ripresa più decisa nel<br />

2021 e 2022.<br />

I paesi a maggior tasso di sviluppo<br />

continueranno ad essere quelli asiatici,<br />

in particolare India, Indonesia e Cina<br />

(tabella 5): il mercato cinese che,<br />

date le sue dimensioni, è determinante<br />

nella crescita mondiale, sarà probabilmente<br />

anche uno dei primi a riprendersi<br />

dall’attuale fase di semi-recessione.<br />

In generale poi anche negli altri paesi<br />

“emergenti” sussistono notevoli potenzialità<br />

di ripresa, se si considera il<br />

gap che ancora li separa dai paesi a economia<br />

industrializzata. Valgono a questo<br />

proposito alcuni dati di confronto<br />

sui consumi pro capite di prodotti cosmetici<br />

in alcuni paesi: consumo pro<br />

capite in Usa 53,3 dollari, in Giappone,<br />

54,2 dollari; in Svizzera 43,6; Cina 9,9;<br />

India: 4,8.<br />

l<br />

In Europa i<br />

mercati di<br />

maggiori<br />

dimensioni<br />

sono il tedesco<br />

e il francese;<br />

seguono, con<br />

dimensioni<br />

leggermente<br />

inferiori, i<br />

mercati inglese<br />

e italiano<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2020</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 57


Approfondimenti<br />

Le molteplici proprietà<br />

del CBD da Canapa<br />

Contenuto nella pianta della Canapa, il CBD è un principio attivo<br />

non psicoattivo che può svolgere diverse azioni farmacologiche come ridurre<br />

le infiammazioni, sopprimere le aritmie cardiache, diminuire l’ansia.<br />

È inoltre considerato un farmaco anti-ischemico.<br />

di Alessia Cuoco 1 , Diego Caccavo 1,2 , Gaetano Lamberti 1,3 , Anna Angela Barba 1,2<br />

1 Eng4Life srl, Spin off<br />

dell’Università degli<br />

Studi di Salerno<br />

2 Dipartimento<br />

di Farmacia<br />

dell’Università degli<br />

Studi di Salerno<br />

3 Dipartimento di<br />

Ingegneria Industriale<br />

dell’Università degli<br />

Studi di Salerno<br />

La Canapa è un genere di pianta<br />

angiosperme originaria dell’Asia<br />

centrale e appartenente alla<br />

famiglia delle Cannabaceae.<br />

La coltivazione della Canapa e<br />

l’utilizzo della stessa ha radici molto<br />

antiche. In un sito neolitico a Yuan-<br />

Shan (Taiwan) sono state ritrovate ceramiche<br />

con segni di corde di Canapa,<br />

insieme ad uno strumento utilizzato<br />

per lavorare la Canapa. Risalgono a<br />

quell’epoca i primi utilizzi della Canapa<br />

per fabbricare reti da pesca, corde,<br />

vestiti, carta e anche l’utilizzo dei semi<br />

di Canapa per scopi alimentari. Col<br />

tempo la coltivazione e i diversi utilizzi<br />

della pianta si sono diffusi in tutto<br />

il mondo. In Italia la coltivazione per<br />

scopi industriali della Canapa ha acquisito<br />

rilevanza nel XIV secolo: il momento<br />

d’oro di questa pianta in Italia<br />

è durato fino al 1900, anni in cui diminuì<br />

progressivamente la superficie<br />

coltivata della pianta fino a subire un<br />

duro colpo dall’applicazione della legge<br />

italiana sulle droghe n. 685/1975,<br />

che pose limiti alla coltivazione della<br />

pianta nel nostro paese. Tuttavia negli<br />

ultimi anni la Canapa in Italia, grazie<br />

anche all’attività di associazioni di categorie<br />

nate negli anni ’90, ha acquisito<br />

nuovamente importanza [1]. L’u-<br />

58 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Approfondimenti<br />

so della pianta in Italia però è soggetto<br />

a molte restrizioni, la coltivazione<br />

e la vendita sono sottoposte a continui<br />

aggiornamenti legislativi.<br />

Il quadro normativo<br />

Il delicato quadro normativo è legato<br />

alla presenza nella pianta di un principio<br />

attivo, il tetraidrocannabinolo<br />

(THC) che, oltre ad avere proprietà antidolorifiche<br />

(non a caso, l’utilizzo terapeutico<br />

è lecito), ha anche proprietà<br />

psicoattive. Tuttavia esistono alcune<br />

varietà della Canapa Sativa che contengono<br />

bassi livelli di THC permettendone<br />

quindi l’utilizzo legale. Queste<br />

varietà legali sono comunemente<br />

raggruppare dal termine “Cannabis Light”<br />

il cui utilizzo è regolato in Italia<br />

dalla legge n. 242 del 02.12.2016.<br />

La legge ha stabilito i limiti legali per<br />

gli operatori del settore. Secondo tale<br />

legge è possibile coltivare Canapa<br />

(Cannabis Sativa L.) utilizzando sementi<br />

registrate come legali dall’Unione<br />

Europea [2]: queste sementi sono<br />

caratterizzate da un contenuto massimo<br />

di THC pari allo 0,2%, con limite<br />

di tollerabilità fino allo 0,6% [3]. La<br />

legge n. 242/2016 sostiene e promuove<br />

la coltivazione e la filiera della Canapa<br />

quale coltura in grado di contribuire<br />

alla riduzione dell’impatto ambientale<br />

in agricoltura. Secondo tale<br />

legge, dalla Canapa legale è possibile<br />

ottenere: alimenti e cosmetici; semilavorati<br />

quali fibra, canapulo, polveri,<br />

oli o carburanti, per forniture alle<br />

industrie e alle attività artigianali<br />

di diversi settori, compreso quello<br />

energetico; materiale organico destinato<br />

ai lavori di bioingegneria o prodotti<br />

utili per la bioedilizia; materiale<br />

finalizzato alla fitodepurazione per la<br />

bonifica di siti inquinati. Forte ripercussione<br />

sul settore ha avuto la recente<br />

sentenza della Corte di Cassazione<br />

del 30 maggio 2019 in cui si dichiara<br />

che “la commercializzazione di Cannabis<br />

sativa L. e, in particolare, di fo-<br />

glie, inflorescenze, olio, resina, ottenuti<br />

dalla coltivazione della predetta<br />

varietà di canapa, non rientra nell’ambito<br />

di applicazione della legge n. 242<br />

del 2016 (...) le condotte di cessione,<br />

di vendita e, in genere, la commercializzazione<br />

al pubblico, a qualsiasi titolo,<br />

dei prodotti derivati dalla coltivazione<br />

della Cannabis sativa L., salvo<br />

che tali prodotti siano in concreto privi<br />

di efficacia drogante”. Tale sentenza<br />

ha generato una catena di reinterpretazioni<br />

ed azioni volte a definire il<br />

quadro normativo. In tale direzione si<br />

è mosso l’emendamento al Milleproroghe,<br />

sottoscritto da circa 30 deputati,<br />

con l’obiettivo di consentire la commercializzazione<br />

di prodotti e preparati<br />

contenenti cannabidiolo (CBD) (il<br />

cui contenuto di tetraidrocannabinolo<br />

(THC) non sia superiore allo 0,5%),<br />

per qualsiasi uso, derivanti da infiorescenze<br />

fresche ed essiccate nonché<br />

oli. Tale emendamento è stato però<br />

giudicato inammissibile al decreto<br />

Milleproroghe dalla Presidenza delle<br />

commissioni riunite Affari Costituzionali<br />

e Bilancio della Camera. Nonostante<br />

i vari tentativi di far chiarezza<br />

sull’argomento, ad oggi, persiste ancora<br />

un vuoto normativo che pone gli<br />

addetti del settore della Cannabis Light<br />

in Italia in un limbo di attesa di<br />

chiarimenti legislativi definitivi.<br />

Alessia Cuoco<br />

L’utilizzo nel settore farmaceutico<br />

I benefici e le proprietà terapeutiche<br />

associate alla Canapa fanno di questa<br />

pianta una candidata ideale per esser<br />

utilizzata anche in campo farmaceutico.<br />

È riconosciuto l’utilizzo di farmaci<br />

a base di Canapa con alti livelli di THC<br />

per la terapia del dolore o per diminuire<br />

il tremore e i movimenti involontari.<br />

Anche in Italia è possibile acquistare<br />

questi farmaci a base di Canapa con alti<br />

livelli di THC, previa ricetta del medico.<br />

Nella pianta di Canapa, oltre al THC, è<br />

presente anche il Cannabidiolo (CBD),<br />

un principio non psicoattivo responsabile<br />

di numerosi aspetti benefici. Nella<br />

pianta di Canapa sono stati identificati<br />

66 cannabinoidi, dove Tetraidrocan-<br />

Olio al CBD<br />

Si è laureata con lode nel 2014<br />

in Comunicazione d’Impresa<br />

e Comunicazione Pubblica<br />

presso l’Università degli Studi<br />

di Salerno. Vincitrice di una borsa di<br />

studio inizia la sua esperienza lavorativa<br />

presso il Centro di Ricerca Universitario<br />

del Dipartimento di Scienze Politiche,<br />

Sociali e della Comunicazione<br />

- Università degli Studi di Salerno. Nel<br />

2015 si trasferisce a Milano per collaborare<br />

con l’Istituto di Ricerca<br />

Nextplora srl e successivamente<br />

a Roma per continuare<br />

il suo percorso lavorativo nel<br />

settore delle ricerche di mercato<br />

attraverso la collaborazione<br />

con l’Istituto di Ricerca Format<br />

Research srl. Nel 2019 si trasferisce a<br />

Salerno per iniziare la collaborazione<br />

con lo spin-off universitario Eng4Life<br />

srl coordinando le attività di ricerche di<br />

mercato e della comunicazione legate<br />

ai progetti dello spin-off.<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2020</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 59


Approfondimenti<br />

in cui grazie all’impiego di microonde<br />

o ultrasuoni la lisi cellulare e quindi<br />

la fuoriuscita e solubilizzazione dei<br />

cannabinoidi viene accelerata [9]. Tali<br />

metodiche dalle enormi potenzialità<br />

hanno però bisogno di una attenta<br />

definizione dei parametri di processo,<br />

pena la ridotta resa estrattiva [10]. La<br />

tecnica di estrazione con CO 2<br />

supercritica,<br />

sebbene sia l’unica a garantire la<br />

produzione di determinati tipi di prodotti<br />

(cristalli di CBD ad elevata purezza)<br />

presenta rese estrattive minori<br />

della macerazione dinamica, lunghi<br />

tempi di processo e soprattutto richiede<br />

grossi investimenti iniziali.<br />

I prodotti<br />

finali venduti<br />

da aziende<br />

di diversi settori<br />

nabinolo (THC), Cannabidiolo (CBD) e<br />

Cannabigerolo (CBG) sono i principali<br />

responsabili degli effetti e benefici associati<br />

alla Canapa.<br />

In tutto il mondo sono nate aziende<br />

che producono e commerciano prodotti<br />

a base di CBD sotto forma di capsule,<br />

oli oppure unguenti. Il CBD è infatti<br />

particolarmente versatile e può essere<br />

impiegato per scopi officinali per ridurre<br />

le infiammazioni [4], sopprimere<br />

le aritmie cardiache [5], ridurre l’ansia<br />

[6]. Inoltre il CBD è considerato un farmaco<br />

anti-ischemico [7]. Gli effetti salutari<br />

della Cannabis sono anche di natura<br />

estetica. Sono in commercio unguenti<br />

e pomate a base di Cannabis che<br />

sono in grado di combattere l’acne. Il<br />

cannabidiolo è infatti un potente antinfiammatorio<br />

e la Canapa riesce ad<br />

avere un effetto inibitorio sulla sintesi<br />

lipidica, che è una delle cause della<br />

formazione delle impurità cutanee [8].<br />

I processi di estrazione<br />

Negli anni sono state sviluppate diverse<br />

tecniche estrattive adatte alla Canapa.<br />

Dopo aver provveduto alla raccolta<br />

delle infiorescenze femminili di<br />

Canapa, prima di procedere con il processo<br />

di estrazione, queste devono essere<br />

sottoposte ad essiccazione, macinazione<br />

e decarbossilazione. Successivamente<br />

la matrice vegetale di Canapa<br />

può essere sottoposta a diverse tecniche<br />

di estrazione dei cannabinoidi.<br />

I solventi più utilizzati per l’estrazione<br />

da laboratorio tradizionale dei cannabinoidi<br />

sono soluzioni di metanolo-cloroformio,<br />

anche se solventi più<br />

ecologici sono attualmente preferiti:<br />

metanolo, etanolo, acetonitrile-acqua<br />

e soluzioni idroalcoliche. Per le estrazioni<br />

industriali i solventi ad oggi più<br />

utilizzati sono l’etanolo, l’olio per uso<br />

alimentare (olio di oliva) e la CO 2<br />

supercritica.<br />

Le tecniche di estrazione,<br />

comuni a processi industriali e da laboratorio,<br />

vanno dalla macerazione dinamica<br />

ad estrazioni assistite da microonde<br />

o ultrasuoni a processi di estrazione<br />

con CO 2<br />

supercritica. La macerazione<br />

dinamica prevede l’immersione<br />

nel solvente (a temperature ambiente)<br />

delle infiorescenze, da cui estrarre<br />

i cannabinoidi, per almeno 45 minuti<br />

in contenitori agitati; si parla invece<br />

di infusione se lo stesso processo<br />

avviene a temperature maggiori (circa<br />

90°C solitamente usata per estrazioni<br />

in olio). Tali processi risultano ancora<br />

oggi essere quelli che presentano le<br />

maggiori rese estrattive a scapito però<br />

di lunghi tempi ed alti costi energetici.<br />

Per far fronte a questi svantaggi sono<br />

stati proposti nuovi metodi estrattivi<br />

I prodotti contenenti CBD<br />

diffusi in Italia<br />

Nel mercato italiano e internazionale<br />

molta importanza hanno assunto i prodotti<br />

a base di CBD. Tra i prodotti in<br />

commercio a base di CBD diffusi in Italia<br />

ci sono:<br />

• L’olio di Canapa ed olio al CBD: l’olio<br />

di Canapa diffuso è quello derivante<br />

dai semi della Canapa sativa, ottenuto<br />

con la spremitura a freddo dei<br />

semi della Canapa. L’olio al CBD è un<br />

olio con nullo o basso contenuto di<br />

THC, per cui sfrutta le sole proprietà<br />

del cannabidiolo (CBD) è ottenuto aggiungendo<br />

ad oli, come ad esempio l’olio<br />

di oliva o lo stesso olio di Canapa,<br />

60 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Approfondimenti<br />

il rimedio base CBD in concentrazioni<br />

comprese tra il 3 e il 30%.<br />

• Capsule a base di CBD: nelle capsule<br />

il principio attivo viene immagazzinato<br />

dentro un involucro che funge<br />

da veicolo per assunzioni orali, a seconda<br />

del tipo di involucro la capsula<br />

si scioglie, rilasciando il suo contenuto,<br />

o nello stomaco o nell’intestino. Le<br />

capsule contengono al proprio interno<br />

granulati, polveri o miscele oleose. Se<br />

il contenuto della capsula è liquido,<br />

si parla più comunemente di perle. La<br />

capsula è preferita da coloro che non<br />

trovano gradevole il sapore amaro della<br />

Canapa in bocca.<br />

• I cristalli di CBD. I cristalli sono<br />

estratti solitamente con l’ausilio dell’anidride<br />

carbonica supercritica raggiungendo<br />

una purezza del 99%. I cristalli<br />

di CBD possono essere consumati tramite<br />

la vaporizzazione, possono essere<br />

utilizzati anche in cucina nelle preparazioni<br />

dei dolci oppure consumati<br />

attraverso via sublinguale.<br />

• Gli unguenti e cosmetici a base di<br />

CBD sono indicati per le persone che<br />

soffrono di condizioni dolorose e/o<br />

croniche come l’artrite: si possono trovare<br />

sotto forma di unguenti, balsami<br />

o lozioni e vengono direttamente applicati<br />

nelle zone interessate per dare<br />

sollievo al dolore e ridurre le infiammazioni.<br />

Il CBD viene utilizzato anche in<br />

cosmetica per combattere l’acne.<br />

• E-liquid al CBD per le sigarette elettroniche:<br />

sono stati creati dei liquidi<br />

a base di CBD da inserire all’interno di<br />

una sigaretta elettronica. L’inalazione<br />

di vapori consente di assorbire velocemente<br />

i cannabinoidi, i cui effetti sono<br />

quasi istantanei: si potrà quasi immediatamente<br />

ottenere maggior rilassatezza<br />

e i sintomi legati al dolore vengono<br />

drasticamente ridotti.<br />

L’engineering per le life sciences<br />

Eng4Life srl è uno spin-off<br />

accademico che ha come<br />

obiettivo l’industrializzazione<br />

di soluzioni tecnologiche basate su<br />

metodiche ingegneristiche (Engineering) applicate<br />

a problemi delle Life Sciences (farmaceutici,<br />

nutraceutici e biomedici). Lo spin off è interessato<br />

a far sì che la migliore comprensione<br />

delle leggi della scienza e della tecnica generata<br />

dalle sue attività sia trasferita a settori industrialmente<br />

rilevanti. Microexativa è un progetto<br />

di ricerca finanziato dalla Regione Campania<br />

attraverso il Fondo il sociale europeo POR<br />

CAMPANIA FESR 2014/<strong>2020</strong> - bando “Innovazione<br />

e trasferimento tecnologico: sostegno alle<br />

imprese campane nella realizzazione di studi<br />

di fattibilità e progetti coerenti con la RIS3”.<br />

Partner del progetto, oltre che lo spin Eng4Life<br />

srl, sono la società consortile Mater (ente capofila)<br />

e l’Università degli Studi di Salerno. Per<br />

ulteriori informazioni: www.eng4life.it.<br />

Il mercato italiano<br />

Tra le attività del progetto regionale<br />

Microexativa è stata condotta un’indagine<br />

integrata che ha permesso di realizzare<br />

una fotografia del mercato italiano<br />

della Cannabis Light, la varietà di<br />

Canapa legalizzata dalla legge n. 242<br />

del 2016. La ricerca è stata svolta a cura<br />

dello spin-off universitario Eng4Life<br />

Srl. L’indagine è stata realizzata adoperando<br />

la metodologia Cawi (Computer<br />

assisted web interview), il periodo<br />

di rilevazione dell’indagine è stato dal<br />

5 agosto 2019 al 23 settembre 2019,<br />

periodo in cui le circa 1.500 imprese<br />

italiane del settore sono state contattate<br />

tramite posta elettronica certificata.<br />

Dall’indagine realizzata emerge<br />

che le imprese italiane, operanti nel<br />

settore della Cannabis Light, dichiarano<br />

che il loro core business nel 58%<br />

dei casi è il commercio al dettaglio; in<br />

particolare, di queste il 15% sono attive<br />

nel commercio online e l’85% nel<br />

commercio offline. Il 39% delle imprese<br />

si definisce coltivatore, mentre solo<br />

il 3% delle imprese del panorama imprenditoriale<br />

italiano si identifica come<br />

produttore/trasformatore. I prodotti<br />

principali proposti dai coltivatori<br />

della Cannabis Light sono le infiorescenze<br />

(90,5%), seguite dalle piante<br />

(27%) e dai semi (17,5%). Le infiorescenze<br />

sono il prodotto principe per i<br />

coltivatori, nel 2018 è stato il prodotto<br />

più venduto, responsabile di oltre<br />

il 75% del fatturato. Più variegata invece<br />

è l’offerta dei produttori/trasformatori.<br />

Tale offerta si concentra in misura<br />

maggiore nella produzione dell’olio<br />

a base di CBD, seguita dalla produzione<br />

di alimenti a base di Canapa e<br />

da olio di semi di Canapa. Poco diffuse<br />

invece sono le produzioni delle capsule<br />

al CBD e degli indumenti (realizzabili<br />

anche con altre tipologie di Canapa).<br />

Nello scenario produttivo solo il<br />

15,8% delle imprese ha registrato un<br />

brevetto. Le imprese che svolgono attività<br />

di commercio al dettaglio sono<br />

la fetta più consistente nel panorama<br />

italiano; la maggior parte di esse ha<br />

dichiarato di vendere i propri prodotti<br />

attraverso il canale di vendita offline.<br />

Il prodotto più venduto risulta,<br />

anche per questa tipologia di imprese,<br />

l’infiorescenza, seguita dai prodotti<br />

per fumatori ed e-liquid per le sigarette<br />

elettroniche. Il 17,3% delle imprese<br />

intervistate ha dichiarato di far<br />

parte di una catena di franchising, formula<br />

della vendita al dettaglio.<br />

In merito al fatturato, dalle autodichiarazioni<br />

fornite dalle imprese intervistate,<br />

emerge che l’intero indotto<br />

nel 2018 si è aggirato intorno ai<br />

147 milioni di euro. In particolare, il<br />

26% delle imprese intervistate ha superato<br />

i 100 mila euro di fatturato nel<br />

2018 [11]; le imprese del centro Italia<br />

sembrano essere quelle che hanno registrato<br />

complessivamente il fatturato<br />

più elevato nello stesso anno.<br />

Il mercato internazionale<br />

Il mercato internazionale del CBD comprende<br />

sia i prodotti derivanti dalla<br />

Cannabis definita Light (con basso<br />

<strong>Aprile</strong>/<strong>Maggio</strong> <strong>2020</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 61


Approfondimenti<br />

La diffusione<br />

delle imprese<br />

italiane<br />

del settore<br />

valore del THC) che i prodotti realizzati<br />

con le varietà di Cannabis definita<br />

terapeutica, quindi la varietà di pianta<br />

con alti livelli di THC, legale solo in<br />

alcuni Paesi del mondo. I fattori chiave<br />

che guidano la crescente domanda<br />

dei prodotti a base di CBD a livello globale<br />

è la promessa curativa del principio<br />

estratto dalla Canapa. Le vendite<br />

globali dei prodotti a base di cannabis<br />

(light e non) nel 2018 ha superato<br />

i 3 miliardi di dollari. La Cina ha guidato<br />

tutti i Paesi con circa 1,2 miliardi<br />

di dollari di vendite nel 2018, seguita<br />

dagli Stati Uniti (1 miliardo di dollari),<br />

dall'Europa (980 milioni) e dall'America<br />

meridionale e centrale (220 milioni).<br />

Con un tasso di crescita annuo del<br />

15% il mercato mondiale della Canapa<br />

è in parte trainato dal mercato del CBD<br />

negli Stati Uniti. Si prevede che il mercato<br />

legato al principio non psicoattivo,<br />

il CBD, si espanderà rapidamente e<br />

sarà il principale motore della crescita<br />

del settore globale. Entro il <strong>2020</strong>, il<br />

mercato globale dovrebbe raggiungere<br />

i 5,7 miliardi di dollari. La crescita<br />

globale prevista per il <strong>2020</strong> sarà guidata<br />

dalla Farm Bill 2018 negli Stati Uniti<br />

[12], dai produttori canadesi di Cannabis<br />

che entrano nel mercato internazionale<br />

della Canapa e dall'aumento<br />

del mercato del CBD nutraceutico.<br />

Tali forze convergenti promuoveranno<br />

la crescita del mercato della Canapa in<br />

Italia e nel mondo [13].<br />

Bibliografia<br />

1. Amaducci, S., Hemp production in<br />

Italy. Journal of Industrial hemp, 2005.<br />

10(1): p. 109-115.<br />

2. EU Plant variety database. Consultato<br />

il 07/11/2019]; Available from: http://ec.europa.eu/food/plant/plant_<br />

propagation_material/plant_variety_<br />

catalogues_databases/search//public/<br />

index.cfm?event=SearchVariety&ctl_<br />

type=A&species_id=240.<br />

3. LEGGE 2 dicembre 2016, n. 242 Consultato<br />

il 07/11/2019]; Available from:<br />

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/<br />

id/2016/12/30/16G00258/sg.<br />

4. Hayakawa, K., K. Mishima, and<br />

M. Fujiwara, Therapeutic potential<br />

of non-psychotropic cannabidiol in<br />

ischemic stroke. Pharmaceuticals,<br />

2010. 3(7): p. 2197-2212.<br />

5. Walsh, S.K., et al., Acute administration<br />

of cannabidiol in vivo suppresses<br />

ischaemia-induced cardiac arrhythmias<br />

and reduces infarct size when given at<br />

reperfusion. British journal of pharmacology,<br />

2010. 160(5): p. 1234-1242.<br />

6. Schier, A.R.d.M., et al., Cannabidiol,<br />

a Cannabis sativa constituent, as an<br />

anxiolytic drug. Revista Brasileira de<br />

Psiquiatria, 2012. 34: p. 104-110.<br />

7. Maroon, J., et al., Nutritional &<br />

Medical Applications for Cannabidiol:<br />

Hemp Health Benefits without THC.<br />

Anti-Aging Therapeutics Volume XVII,<br />

2015. 17.<br />

8. Oláh, A., et al., Differential effectiveness<br />

of selected non-psychotropic<br />

phytocannabinoids on human sebocyte<br />

functions implicates their introduction<br />

in dry/seborrhoeic skin and acne treatment.<br />

Experimental dermatology, 2016.<br />

25(9): p. 701-707.<br />

9. Fathordoobady, F., et al., Hemp (Cannabis<br />

Sativa L.) Extract: Anti-Microbial<br />

Properties, Methods of Extraction, and<br />

Potential Oral Delivery. Food Reviews<br />

International, 2019. 35(7): p. 664-684.<br />

10. De Vita, D., et al., Comparison of<br />

different methods for the extraction of<br />

cannabinoids from cannabis. Natural<br />

product research, 2019: p. 1-7.<br />

11. Cuoco, A., Mercato della Canapa<br />

in Italia, in Indagine di mercato dello<br />

spin-off Eng4Life 2019.<br />

12. Agricoltura USA: Trump firma il Farm<br />

Bill 2018. Consultato il 07/11/2019];<br />

Available from: https://www.ruminantia.it/agricoltura-usa-trump-firma-il-farm-bill-2018/.<br />

13. The Global State of Hemp, Executive<br />

Summery. The Hemp Business Journal<br />

Consultato il 07/11/2019]; Available<br />

from: https://cdn2.hubspot.net/<br />

hubfs/3324860/NFD-TheGlobalStateofHemp-ES.pdf.<br />

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i tecnologi alimentari, illustra le reali<br />

innovazioni, con i contributi dei massimi<br />

esperti dei diversi comparti del<br />

settore. Ingredienti macchine e attrezzature<br />

per ottenere l'eccellenza<br />

del prodotto alimentare.<br />

La Subfornitura, la rivista che presenta<br />

l'attuale realtà della lavorazione<br />

per conto terzi, i cui protagonisti<br />

hanno acquisito una maggiore specializzazione<br />

e collaborano con il<br />

committente per la messa a punto<br />

del prodotto finito.<br />

La Plastica Oggi e Domani rivista<br />

dedicata al settore materie plastiche<br />

che fornisce, un’informazione esaustiva<br />

sulle nuove tecnologie, i materiali<br />

e le applicazioni.<br />

icf<br />

RIVISTA<br />

DELL’ INDUSTRIA<br />

CHIMICA E<br />

FARMACEUTICA<br />

Italia: ❏ spedizione ordinaria 40,00 €<br />

❏ contrassegno 43,00 €<br />

Estero: ❏ spedizione ordinaria 58,50 €<br />

❏ spedizione prioritaria Europa 65,00 €<br />

❏ spedizione prioritaria Africa, America, Asia 92,00 €<br />

❏ spedizione prioritaria Oceania 140,00 €<br />

Italia: ❏ spedizione ordinaria 61,00 €<br />

❏ contrassegno 65,00 €<br />

Estero: ❏ spedizione ordinaria 89,50 €<br />

❏ spedizione prioritaria Europa 101,00 €<br />

❏ spedizione prioritaria Africa, America, Asia 125,00 €<br />

❏ spedizione prioritaria Oceania 140,00 €<br />

Italia: ❏ spedizione ordinaria 61,00 €<br />

❏ contrassegno 65,00 €<br />

Estero: ❏ spedizione ordinaria 89,50 €<br />

❏ spedizione prioritaria Europa 101,00 €<br />

❏ spedizione prioritaria Africa, America, Asia 125,00 €<br />

❏ spedizione prioritaria Oceania 140,00 €<br />

Indirizzo a cui vanno effettuate le spedizioni:<br />

Nome ..............................................................................................<br />

Cognome........................................................................................<br />

Ditta/ente ........................................................................................<br />

Via...................................................................................................<br />

Città ...............................................................................................<br />

Prov .................Cap ..........................Naz .......................................<br />

Tel. ..................................................................................................<br />

e-mail .............................................................................................<br />

Informativa a richiesta di consenso - d.lgs 196/2003. Ai sensi dell’art.11 della Legge 675/96<br />

ed in relazione all’informativa che avete fornito sui dati richiesti, si esprime il consenso al trattamento<br />

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❏<br />

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❏<br />

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❏<br />

❏<br />

Scadenza ..................................................................................<br />

Italia: ❏ spedizione ordinaria 45,00 €<br />

❏ contrassegno 48,00 €<br />

Estero: ❏ spedizione ordinaria 60,00 €<br />

❏ spedizione prioritaria Europa 70,00 €<br />

❏ spedizione prioritaria Africa, America, Asia 85,00 €<br />

❏ spedizione prioritaria Oceania 100,00 €<br />

n. carta<br />

Titolare carta .............................................................................<br />

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In questo numero<br />

abbiamo parlato di…<br />

In nero sono indicate le inserzioni pubblicitarie:<br />

ANGELINI PHARMA .................................................................. 16<br />

ANTARES VISION ..................................................................... 12<br />

ARKEMA ITALIA....................................................................... 24<br />

ASEM ..................................................................................... 18<br />

AUMA .................................................................................... 41<br />

B.BIGLER ................................................................................ 14<br />

BASF ITALIA ........................................................................... 18<br />

BRUNO WOLHFARTH.................................................................5<br />

CAMA GROUP .........................................................................17<br />

CO.RA. ...................................................................................15<br />

CSV LIFE SCIENCE .....................................................................1<br />

ECOMONDO ............................................................................. 20<br />

EFFEBI ...................................................................................39<br />

ENDRESS+HAUSER..................................................................50<br />

ENEA ..................................................................................... 22<br />

ENG4LIFE ............................................................................... 58<br />

F.LLI GIACOMELLO ................................................................... 49<br />

FARAVELLI .............................................................................23<br />

FARMINDUSTRIA ..................................................................... 10<br />

FASINTERNATIONAL ................................................................. 46<br />

FERRING PHARMACEUTICALS..................................................... 32<br />

FLUORTECNO ................................................................... 27, 36<br />

GENESPIRE ............................................................................. 16<br />

GIMATIC ................................................................................13<br />

IBSA ITALIA ........................................................................... 28<br />

ICOTEK ..................................................................................49<br />

INTERPROGETTI EDITORI .........................................................63<br />

ISPE ...................................................................................... 42<br />

LEHVOSS .................................................................................9<br />

LIFEBEE ................................................................................. 42<br />

MG2 ...................................................................................... 18<br />

OMAC ............................................................................ 2A COP.<br />

POMPETRAVAINI ........................................................ 1A COP., 6<br />

PRECISION FLUID CONTROLS .......................................... 3A COP.<br />

PVS ............................................................................... 4A COP.<br />

R. STAHL ...............................................................................40<br />

RADICIGROUP ......................................................................... 14<br />

ROCHE ITALIA ......................................................................... 10<br />

ROCKWELL AUTOMATION ........................................................... 18<br />

SAMSON ................................................................................21<br />

SICK ...................................................................................... 49<br />

SOFINNOVA PARTNERS .............................................................. 16<br />

STERILINE .............................................................................. 32<br />

SWAN ANALITICA ...................................................................41<br />

TEXPACK ................................................................................19<br />

THERMACARE .......................................................................... 16<br />

TM.I.P. ............................................................BATTENTE 1A COP.<br />

UCIMA ................................................................................... 18<br />

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO ........................................ 22<br />

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO ....................................... 58<br />

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA .................................. 14<br />

VIGILATE ................................................................................ 12<br />

RIVISTA<br />

DELL’ INDUSTRIA<br />

CHIMICA E<br />

FARMACEUTICA<br />

NUMERO2<br />

APR/MAG<strong>2020</strong><br />

icfANNOXI<br />

DIRETTORE RESPONSABILE: Simone Ghioldi<br />

REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com),<br />

Eva De Vecchis (e.devecchis@interprogettied.com)<br />

GRAFICA: Studio Grafico Page Vincenzo De Rosa, Simona Viapiana - www.studiopage.it<br />

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Anna Angela Barba, Diego Caccavo,<br />

Alessia Cuoco, Gaetano Lamberti, Teresa Minero, Giuseppe Tamburini<br />

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Registrazione Tribunale di Milano n. 259 in data 07/05/2010<br />

Direttore Responsabile: Simone Ghioldi<br />

Finito di stampare il 27/05/<strong>2020</strong> presso Aziende Grafiche Printing S.r.l.<br />

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completo ed aggiornato, rivolgendosi al titolare al suddetto indirizzo.<br />

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64 icf RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA

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