Magazine Avventista - Speciale 2021 - Visione FSRT
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SPECIALE FSRT VISIONE 2019-2023
UNA CHIESA VICINA,
SOSTENIBILE E VIVA
UN MESSAGGIO DI LIBERTÀ,
GUARIGIONE E SPERANZA
EDIZIONE SPECIALE - GENNAIO 2021 N°ISSN 2571-6859
HS
Numero speciale della
rivista della Federazione
Avventista della Svizzera
romanda e del Ticino
(FSRT)
EDIZIONE SPECIALE
GENNAIO 2021
Rivista gratuita
Stampata in Germania
N° ISSN 2571-6859
La responsabilità degli articoli
firmati e pubblicati su Magazine
Avventista è dei singoli autori.
© FSRT - Tutti i diritti sono riservati
in tutti i paesi.
4
PAROLA AL PRESIDENTE
Abbiamo 20 anni per “salvare” il mondo
6 VALORI FSRT
Quando Dio fa diversamente…
10 VALORI FSRT
Essenzialmente semplice!
13 VISIONE FSRT
2020 - 2023
14 DICHIARAZIONE DI VISIONE FSRT
21 MISSIONE FSRT - 2020-2023
La locanda del buon samaritano
24 MISSIONE FSRT - 2020-2023
Gestire la locanda di Dio
26 DICHIARAZIONE DI MISSIONE FSRT
Cosa faremo? A cosa serviamo?
27 MISSIONE FSRT
Sviluppare e rafforzare una rete
32 MISSIONE FSRT
Organigramma della FSRT
35 DIPARTIMENTI & MINISTERI FSRT
Le finanze della locanda
36 LA TESORERIA
La FSRT in numeri
39 DIPARTIMENTI & MINISTERI FSRT
Il ministero della preghiera
41 DIPARTIMENTI & MINISTERI FSRT
Libreria Vita e Salute
INDICE
PAROLA AL PRESIDENTE
ABBIAMO 20 ANNI PER
CAMBIARE « SALVARE »
IL MONDO
Cari fratelli e care sorelle, è con profonda gioia che
condividiamo con voi questa rivista “Magazine Avventista”,
speciale visione, della Federazione delle Chiese avventiste
della Svizzera romanda e del Ticino.
In un momento di profonda crisi, la
nostra società si è svegliata stordita,
scossa e anche ferita da questi mesi di
quarantena legati alla pandemia e a
questa profonda crisi umanitaria.
Il mondo intero si è fermato!
La Chiesa si è fermata!
Una pausa forzata nella corsa di quella
che è la nostra vita, come un invito a
fermarsi e a porsi le domande giuste
per chi potrà vedere in questa crisi:
- Un segno dei tempi che lascia il posto
a un tempo di segni.
- Un risveglio che ci fa uscire dallo
stordimento e dall'intorpidimento delle
nostre coscienze anestetizzate.
- Un invito alla conversione, un richiamo
del Padre a tornare a casa!
Da molto tempo risuona il campanello
d’allarme, sull’esempio della regista
Hélène Médigue, che già nel 2018
aveva intitolato il suo film:
“Abbiamo 20 anni per cambiare il
mondo”.
Nel film, denunciava, Come già fatto da
numerosi, una crisi globale e l’urgenza
di portare soluzioni locali, sostenibili ed
etiche centrate sull’uomo.
In questo nuovo anno, la nostra
preghiera è quella di chiedere a Dio di
aiutare la sua Chiesa a prendere posizione
in questo dibattito, arrivando a
soluzioni concrete, locali, sostenibili
4
e centrate su Cristo, sulla croce, sulla
sua risurrezione e sul suo prossimo
ritorno, perché, in realtà:
“Abbiamo 20 anni per cambiare salvare
il mondo”.
In questo nuovo anno, la nostra preghiera
è che la Chiesa di Cristo sia:
- Questo invito a dire al mondo, con
gioia e fede, che Gesù Cristo ha portato
il peso delle nostre colpe e che da
oggi:
“GESÙ SALVA,
GESÙ RITORNA PRESTO,
NON ABBIATE PAURA!”
- Questi segni luminosi in un’epoca di
“fame” del mondo, per illuminare tutti
coloro che hanno sete della grazia e
della giustizia di Dio!
- Questo risveglio per scuotere l’umanità,
risuscitare i “morti” che si ignorano
l’un l’altro!
OLIVIER RIGAUD
Presidente FSRT e Caporedattore
5
VALORI FSRT
Quando Dio fa
diversamente…
“Il poco è troppo “, dice il proverbio.
La filosofia del minimalismo comincia a diffondersi
nei media e, più concretamente,
nella vita delle persone. Se c’è una figura
biblica che ha vissuto questa apocalisse,
credo che sia Gedeone,
il giudice che ha liberato
Israele dai Madianiti (cfr.
Giudici 6).
Il modo in cui la sua
chiamata prima e la
sua missione poi si
sono svolte, ci rivela alcune
linee guida del piano
di Dio per il suo popolo.
Innanzitutto, la sua chiamata,
riflette la scelta voluta da Dio di servirsi di
un uomo inaspettato (cfr. Giudici 6:11-16).
- “Il signore è con te “, dichiara l’angelo
del Signore a colui il cui popolo è dominato,
schiacciato dal nemico (v. 12).
- “Uomo forte e valoroso”, continua,
mentre Gedeone è nascosto in uno
strettoio (luogo di estrazione di succhi e
oli) per trebbiare il grano (v. 12).
- “Va’ con questa tua forza”, gli dice,
mentre lui si considera insignificante,
incapace, perché è il più piccolo dei piccoli,
l’ultimo degli ultimi (v. 15).
Eppure, quel giorno, Dio scelse un uomo
che apparentemente non possedeva nessuna
delle caratteristiche di un uomo
di guerra o di un leader carismatico.
Gedeone non sembra
avere né le virtù, né le prerogative,
né lo status di
uomo di alto rango.
Al contrario, Dio cerca un
uomo semplice, umile,
consapevole dei propri
limiti e disposto a lasciarsi
andare. Durante il reclutamento
dei soldati (cfr. Giudici
7:2-7), gli eventi si svolgeranno ancora
una volta in modo molto inaspettato.
Dai 32.000 volontari iniziali, la truppa verrà
ridotta a 10.000 uomini. Il suono degli stivali
di un esercito così grande avrebbe rapidamente
avvertito il nemico che qualcosa
stava per succedere. Dio non desidera
un esercito grande o appariscente.
Poi Dio ridurrà ulteriormente questo numero
a 300, scegliendo gli uomini più motivati
e disposti ad accontentarsi del minimo
(prendere l’acqua con la mano, senza
fermarsi).
6
7
È quindi con questo piccolo esercito, ridotto
al minimo indispensabile, che Gedeone attaccherà
i madianiti. Le possibilità di successo
sembrano molto scarse, viste le forze in gioco.
Eppure, agli occhi di Dio, la quantità e la visibilità
non sembrano essere valori essenziali.
Sceglie di agire con discrezione, con il minimo
delle risorse possibili, senza giochi di prestigio
e senza una grande esposizione.
Al contrario, Dio cerca uomini semplici, disponibili,
dediti alla loro missione, pronti ad
abbandonare la propria comodità e senza cercare
la notorietà.
Infine, dopo alcuni brevi preparativi, l’attacco
avviene poco prima di mezzanotte (cfr. Giudici
7:16-22). Contro ogni pronostico (ancora una
volta!), Gedeone equipaggia i suoi 300 uomini
con fiaccole e trombe!
Nessuna arma convenzionale, adatta a seminare
la desolazione nel campo nemico. Solo il
suono e la luce per rompere il silenzio e il buio
della notte. Dio rifiuta gli strumenti offensivi, gli
attacchi mirati a ferire o uccidere, la violenza. È
con altri mezzi, a priori inadeguati, che si realizzerà
la missione e il piano divino.
Dio cerca di rivelare la Sua luce, di far sentire la
Sua parola e di offrire al Suo popolo un’esperienza
di liberazione e di pace.
Questi episodi della vita di Gedeone evidenziano
i principi fondamentali sui quali vogliamo
sviluppare la nostra Federazione e le nostre
chiese.
1° Puntiamo alla semplicità e all’umiltà.
2° Permettiamo a Dio di aprire porte e opportunità,
anche quando ci sembrano
impossibili.
3° Accettiamo la chiamata di Dio a servire
ovunque ce lo chieda, anche se non ci
sembra logico, adeguato o anche se non
ce la sentiamo di farlo. Noi “camminiamo
per fede e non per visione” (2 Cor
5:7).
4° Cerchiamo la disponibilità, il senso del
servizio e della consacrazione, e rifiutiamo
il senso di superiorità e la ricerca
della quantità.
5° Scegliamo la pace e la dolcezza, e rifiutiamo
la violenza, l’aggressione, le azioni
offensive che creano rifiuto e sofferenza.
6° Usiamo le risorse e le capacità che Dio
ci dà per rivelare (luce) e annunciare
(trombe) il Vangelo di Gesù Cristo.
Nelle pagine seguenti, vi presentiamo i valori e
la visione della nostra Federazione.
Tuttavia, nessuna di queste idee ha senso se
tutti noi, uomini e donne di Dio, non siamo
pronti ad alzarci, accendere le fiaccole e suonare
le trombe.
Desideriamo invitarvi a prendere parte attiva
alla missione. Le vostre idee, le vostre capacità,
le vostre risorse, i vostri progetti sono la base
della nostra Chiesa.
Accogliamo tutte le vostre proposte con gioia e
gratitudine. Non esitate a mandarcele
(secretaire@adventiste.ch).
Raphaël Grin
8
10
VALORI FSRT
Essenzialmente semplice!
La nostra visione è ispirata
da questa necessità impellente
di tornare all’essenza
della nostra fede, ai valori
della semplicità incarnati
nel Vangelo di Cristo.
Essere semplici non significa essere semplicistici.
Al contrario, la semplicità ci permette di
andare all’essenziale e non permette falsi
pretesti o doppi giochi.
La semplicità incoraggia l’autenticità ed
evita la superficialità.
La semplicità invita alla bellezza, non essendo
in grado di imbrogliare o di nascondersi
dietro degli artefatti. Apprezza il fatto di
vestire con umiltà, per dire con modestia
ciò che sono e ciò che non sono.
La semplicità richiede quindi una personalità
forte, con valori spirituali e morali
profondi e autentici, uno spirito senza
complicazioni ma con discernimento, uno
spirito illuminato ma che apprezza le cose
semplici della vita attraverso un atteggiamento
modesto, gioioso e amorevole.
Non è quindi così semplice essere semplici!
Semplifichiamo le cose!
Tornare all’essenziale implica necessariamente
tornare a una maggiore semplicità e
autenticità nel nostro modo di “fare chiesa” e
di “essere chiesa”, così come nel nostro rapporto
con Dio, con gli altri o con noi stessi.
Significa pensare e vivere la Chiesa intorno a
sei valori:
• Una Chiesa umile e modesta, che ha rinunciato
alla sua ricerca di onnipotenza,
a farsi un nome e a ricevere onori.
• Una Chiesa povera che ha scelto di spogliarsi
e di donarsi per arricchire chi non
ha, chi non è.
• Una Chiesa servizievole che trova piacere
nell’atteggiamento modesto e umile di un
servitore (doulos - schiavo). La sua unica
pretesa? Servire come Cristo ha servito.
• Una Chiesa amorevole e libera, che
incarna questo amore di Dio illuminato
dal Maestro della Legge, Gesù Cristo, e
manifestato nei cuori dallo Spirito Santo.
• Una Chiesa familiare, di dimensioni
umane, che promuove relazioni autentiche,
sane e profonde, intrise di solidarietà
e condivisione.
• Una Chiesa sabatica che ha capito che
il cuore della missione non è fare, ma
essere UNO in Gesù Cristo. La Chiesa
sabatica lavora durante la settimana in
vari piccoli gruppi e missioni creative e si
riposa il sabato, celebrando il Cristo.
11
La nostra natura resiste al cammino di povertà e umiltà, cercando onore e
gloria: “sarete come Dio” (Genesi 3:5). Ma Cristo ci ha mostrato la strada da
seguire, Dio che si fa è fatto uomo e ha servito i più poveri.
- Chi oserà diventare l’ultimo per servire il proprio fratello?
- Chi sceglierà di servire piuttosto che di essere servito?
La nostra volontà come team della Federazione è quella di seguire la
strada di Cristo servitore e leader, dove la vera ricchezza risiede nella
povertà e la vera potenza nella debolezza, perché:
“Quando sono debole, allora sono forte” (2 Cor 12:10).
Non è mai troppo tardi per lasciare la nostra volontà di onnipotenza,
permettendo che Dio ci dica:
« La mia grazia ti basta
perché la mia potenza si dimostra
perfetta nella debolezza »
(2 Cor 12.9)
Olivier Rigaud
12
VISIONE FSRT
2020-2023
Ogni visione deve rispondere a una chiamata
interiore che fa eco a chi siamo e a ciò che vogliamo
realizzare in futuro. Alcuni ne parlano come di un
risveglio spirituale, dove ci sentiamo in armonia
tra l’essere e il fare, creando una forma di unità
interiore e di realizzazione.
La visione è quindi la fonte da cui nasceranno
all’interno del team la motivazione, l’entusiasmo, la
direzione, il desiderio di eccellenza e la perseveranza
nell’andare avanti.
È anche la fonte di tutti i piani organizzativi,
della strategia, degli obiettivi e delle azioni . La
visione deve anche essere in grado di evocare
cambiamenti di modelli, certi paradigmi verso i
quali l’organizzazione dovrà evolvere e affermare
determinati valori essenziali.
1
Vogt, J. (1994) Demystifying the mission statement. Nonprofit World, 12 (1), p.29-32
13
DICHIARAZIONE DI VISIONE FSRT
« Una chiesa vicina, sostenibile e
viva, che porta un messaggio di
libertà, guarigione e speranza »
Vicina,
per una casa chiesa, una chiesa di quartiere, per gruppi di
giovani, per famiglie integrate nel tessuto sociale locale.
Una chiesa di dimensioni familiari, a misura d’uomo, che
permette legami profondi, solidali e autentici.
Sostenibile,
per una chiesa modulare e realizzabile a lungo termine attraverso
i suoi principi di vita, la sua fede, la sua testimonianza
e il suo impegno per la qualità al servizio del prossimo.
Viva,
per una chiesa attraente, nutrita da una vita interiore ricca e
feconda in Cristo e animata dall’azione vivificante e potente
dello Spirito Santo riversata nei cuori.
14
La nostra società odierna, soprattutto in questi tempi di crisi,
ha preso coscienza dell’urgenza e dell’importanza della
necessità di reti di distribuzione locale, di prodotti di qualità
e di un’economia sostenibile ed etica.
• E se la Chiesa di Cristo diventasse quella rete di distribuzione
locale di qualità, al servizio degli altri, per condividere il pane
della vita con coloro che li circondano che hanno fame di giustizia
e di pace?
La Chiesa, come piccoli giardini locali, dove coltivare i frutti
dello Spirito e dove la vita in abbondanza, che è frutto della
giustizia, dell’amore e della pace di Cristo, viene condivisa
attraverso circuiti brevi e ravvicinati.
• Non è forse questo il senso e lo scopo della Chiesa in quanto
comunità liturgica, di celebrazione e di adorazione del nostro
Creatore, Lui, la fonte della vita?
15
integrante della vita ai tempi di Cristo.
Queste piccole strutture hanno permesso
di vivere un’esperienza religiosa
semplice e autentica, essendo:
• Un luogo accogliente
Il giardino dell’Eden
Fin dalla creazione del mondo, Dio
ha pensato all’umanità in mezzo al
giardino dell’Eden abitato da famiglie
umane. La famiglia è questa terra che
crea le nostre delizie (Eden), purché
venga coltivata e custodita nella pace
di Dio (cfr. Genesi 2). Il quinto comandamento
esprime questo sacro
legame con la famiglia, con le nostre
radici terrene e celesti (cfr. Esodo 20).
La famiglia è essenziale!
La mia chiesa,
la mia famiglia
La Chiesa deve svilupparsi come una
famiglia, quello spazio vitale dove “fratelli”
e “sorelle”, amici insomma, costruiscono
relazioni profonde, vere e
gioiose. Infatti, i primi cristiani si riunivano
con gioia nelle case che fungevano
da luoghi di preghiera e di testimonianza
(cfr. Romani 16:5; 1 Corinzi
16:19; Filemone 1:2; Colossesi 4:15).
La famiglia è un luogo di ospitalità, un
rifugio. La sua piccola struttura permette
un’accoglienza personalizzata,
individuale e attenta alle esigenze.
• Una cellula identitaria
ed educativa
La famiglia è una matrice di appartenenza.
Apparteniamo a una famiglia
da cui proveniamo biologicamente
e/o spiritualmente. Si tratta di uno
spazio identitario attorno al quale
ognuno può affezionarsi, identificarsi,
esistere, trovare il proprio posto,
svilupparsi in totale sicurezza e lasciare
per “affezionarsi” altrove.
• Uno spazio fraterno e conviviale
Famiglia equivale a incontri calorosi,
riunioni memorabili per i pasti, con
ricordi pieni di gioia e felicità. Una
chiesa familiare permette ai cristiani,
a seconda delle sue dimensioni, di
stabilire legami più profondi, relazioni
più autentiche e fraterne.
Inoltre, nella Bibbia, la parola casa (oikos)
viene tradotta come “famiglia”; la
vita religiosa era quindi in realtà parte
16
• Un gruppo di solidarietà
e condivisione
La famiglia è una piccola comunità
unita da vincoli d’amore
dove tutto è vissuto insieme e
condiviso (tempo, denaro, talenti,
ecc.). In una chiesa familiare
c’è l’ascolto, l’attenzione, la
preghiera, l’aiuto reciproco, la
condivisione di preoccupazioni,
l’incoraggiamento. La famiglia
è stata concepita per essere
il primo luogo di solidarietà
ed equità, “un’associazione”
sociale, educativa, spirituale,
sportiva, umanitaria, sanitaria,
ecc., dove vivere la solidarietà
e la condivisione “secondo il bisogno
di ciascuno” (cfr. Atti 2).
La Chiesa è sicuramente la famiglia
adottiva in una società
segnata dalla rottura del modello
familiare, che non crede
più in questo modello, ma che
al contrario ne soffre.
La Chiesa è questo giardino
dell’Eden dal momento in cui
l’albero della vita rimane al
centro del giardino divino, ricordandoci
che al centro della
famiglia umana deve esserci
la dolce presenza del Creatore,
fonte di vita feconda e arricchente.
- Sviluppare comunità di fede
sempre più semplici, flessibili,
adattabili e creative, che siano in
grado di affrontare al meglio le
varie crisi che colpiscono e continueranno
a colpire la nostra società.
Nonostante la sfida sia grande,
questa visione ci incoraggia a
vivere un cristianesimo aperto,
generoso, creativo e fruttuoso,
per mezzo della grazia del nostro
Signore Gesù Cristo.
Olivier Rigaud
Così, oggi, si pone
ancora la domanda:
Quale Chiesa
sogni per il futuro?
Penna in mano!
Non esitate a scriverci e
a condividere con noi la
vostra visione della Chiesa
da costruire insieme!
president@adventiste.ch
La sfida è quindi importante:
- Ristabilire gruppi e famiglie sane,
amorevoli ed equilibrate,
17
“Un messaggio di libertà,
guarigione e speranza in Cristo”
“Possiamo aiutarvi a comprendere la Bibbia, per trovare
la libertà, la guarigione e la speranza in Gesù” ²
Questa breve frase, presentata ufficialmente
come il motto della Chiesa
Avventista a livello mondiale, Sottolinei
l’impegno della nostra Chiesa
nei confronti della società che ci circonda.
Annuncia con poche parole ciò che
ogni abitante del nostro pianeta può
trovare nelle nostre comunità e con il
nostro aiuto: la possibilità di colmare
ciò che manca nella nostra vita presente
e ciò che Gesù può offrire per
l’oggi e il domani.
Percepisco questa frase come un
riassunto dei racconti biblici e della
mia storia.
Leggere le storie della Bibbia dovrebbe
portarci a scoprire questi 3 elementi:
libertà, guarigione e speranza.
Vivere la nostra storia, personale e
comunitaria come chiesa, dovrebbe
permetterci di sperimentare questi
3 valori, nella nostra vita quotidiana,
nei nostri eventi, nelle nostre relazioni,
ma anche nei nostri ostacoli, nelle
nostre incomprensioni, nei nostri incidenti,
nei nostri errori o nei nostri
conflitti.
2
Visualizza l'articolo pubblicato su adventist.news, 4 dicembre 2018 : "Seventh-day Adventist Church
adopts new brand promise".
18
La libertà è nella natura stessa di Dio.
È assolutamente essenziale per poter,
insieme a Dio, vivere veramente
ciò che Dio è nella sua stessa essenza:
amore (cfr. 1 Gv 4:8).
Rappresenta uno dei
valori centrali di Dio
e dell’uomo, un
bisogno fondamentale
di responsabilità
e di
autonomia.
Tutta la storia della
Bibbia lo dimostra:
è la libertà a
essere al centro della
creazione e della vita.
• l’uomo e la donna ricevono la
libertà e il potere di donare la vita
(cfr. Genesi 1:27).
• con il sabato, Dio ci libera dalla
pressione di “fare”, per lasciarci “essere”,
per riposare (cfr. Genesi 2:1-3).
• l'uomo sperimenta la sua libertà
scegliendo come chiamare gli animali
(Genesi 2:19).
• la presenza dell’albero della conoscenza
del bene e del male rende l’essere
umano libero di fare le proprie
scelte e di assumersene la responsabilità
(cfr. Genesi 2:16-17).
Paolo, in Galati 5:13-14, ci mette di
fronte alla nostra responsabilità relativa
a questa libertà :
“Perché, fratelli, voi siete stati chiamati
a libertà; soltanto non fate della libertà
un’occasione per vivere secondo
la carne, ma per mezzo dell’amore
servite gli uni agli altri; poiché
tutta la legge è adempiuta
in quest’unica parola:
Ama il tuo prossimo
come te stesso”.
Tuttavia l’uomo,
attratto dalle
sottili menzogne
di Satana, cade
e perde questa
libertà. D’ora in
poi, la guarigione
diventa necessaria.
Questa permette di riparare
la situazione nella
quale ci troviamo: separati da
Dio, in preda a 2 malattie profonde
che colpiscono la nostra umanità:
- Genesi 3:7-8: la colpa e la vergogna
provate da Adamo ed Eva, che rivelano
vulnerabilità, fragilità, senso di
fallimento. Questo senso di colpa ci
schiaccia e ci travolge, diventando un
peso da portare.
La guarigione dalla colpa è data
dall’accettazione del perdono offerto
in Gesù Cristo sulla croce, annunciato
fin dal momento della caduta prima e
dai riti nel santuario poi.
- Genesi 3:8-9: la paura e l’angoscia
che ci paralizzano e ci impediscono di
andare avanti, di vivere. Insieme alla
paura arriva la minaccia e con la minaccia
arriva la violenza.
19
Per questo Dio ripete più volte: “Non
temere” (ad Abramo in Genesi 15:1;
Isaia 41:10, ecc.). (Espressione che
si trova 68 volte nella versione della
Bibbia della Nuova Riveduta).
La guarigione della paura si ottiene
confidando in Dio, attraverso la Sua
presenza al nostro fianco “sino alla
fine del mondo” (Matteo 28:20), con
le promesse del Suo Regno (cfr. Giovanni
14:1-6) e con il Suo immenso
amore (cfr. Romani 8:35-39).
Infine, questa guarigione ci offre la
speranza in Gesù. Questo è l’obiettivo
di tutta la storia della salvezza
riportata nei racconti biblici.
La speranza cristiana poggia su
Cristo e sul suo annuncio del Regno
di Dio che si avvicina. Gesù predicava
a coloro che erano prigionieri del
male, incatenati dalla malattia, in attesa
della liberazione e della guarigione:
i poveri, i prigionieri, i malati
(cfr. Lc 4:18-19).
La risurrezione dei morti alla vita eterna
sarà la realizzazione concreta di
questa speranza (cfr. 1 Cor 15:54-57).
Vivere nella speranza equivale a vivere
in comunione con Cristo, che
ci porta a essere uno con Gesù, sia
nelle prove del tempo presente, sia
nella gloria e nella gioia a venire (cfr.
Romani 8:17-18).
Sì, siamo il popolo della speranza,
chiamato a essere una luce nella
notte, una fonte d’acqua nel deserto,
un pane nella carestia, un fuoco in
pieno inverno.
La nostra visione, la nostra ragion
d’essere, come credenti, cristiani,
avventisti del settimo giorno, non
si ferma a 3 parole, per quanto essenziali
possano essere. La nostra
missione è infatti quella di incarnare
questi valori e viverli quotidianamente,
per essere autentici e credibili
testimoni del nostro Salvatore e
Signore Gesù Cristo.
Raphaël Grin
20
MISSIONE FSRT – 2020-2023
La locanda del buon samaritano
(Luca 10.25-37)
“Un dottore della legge si alzò per
metterlo alla prova, dicendo: Maestro,
che devo fare per ereditare la vita
eterna? Gesù gli disse: Nella legge
che cosa sta scritto? Come leggi? Egli
rispose: Ama il Signore Dio tuo con
tutto il tuo cuore, con tutta l’anima
tua, con tutta la forza tua, con tutta
la mente tua, e il tuo prossimo come
te stesso. Gesù gli disse: Hai risposto
esattamente; fa’ questo, e vivrai. Ma
egli, volendo giustificarsi, disse a
Gesù: E chi è il mio prossimo?”.
Gesù darà al dottore della legge con
cui dialoga la possibilità di trovare
la verità della risposta a questa sua
domanda attraverso una parabola,
quella del buon samaritano. In questa
storia estremamente conosciuta,
comprensibile anche ai bambini, troviamo
diversi personaggi: un uomo,
alcuni briganti, un sacerdote, un Levita,
un Samaritano e un oste.
I banditi camminano in gruppo:
vedono l’uomo, lo individuano, lo
picchiano e lo derubano. Abbandonano
la vittima in fin di vita. Per loro,
quell’uomo era una preda sul loro
cammino: una volta spogliato, viene
abbandonato.
21
I religiosi (dottore della legge e Levita)
camminano da soli; non sono
briganti sul sentiero che li conduce
da Gerusalemme a Gerico. Vedono
l’uomo in fin di vita, ma entrambi passano
oltre. L’uomo, la vittima, fonte di
contagio e per questo e per questo
non se ne prendono cura.
Anche il samaritano cammina da
solo. Vede lo stato in cui si trova la
vittima e ne rimane commosso. Si occupa
della vittima, se ne prende cura,
la porta in un luogo sicuro, in una
locanda. L’uomo è una vittima a cui il
samaritano si avvicina per prendersi
cura di lui e riportarlo in vita.
Il sacerdote e il levita sono certamente
zelanti servitori del loro Dio
nel tempio di Gerusalemme. Sono
puri, secondo quella che è la loro
comprensione della legge. Ma se non
sono ciechi, sono sordi all’angoscia di
chi, diverso da loro ma pur sempre
umano, si trova sul loro cammino.
- Ma a cosa porta questo sistema di
purezza, che conduce all’esclusione
non permettendo l’espressione
universale della compassione?
Torniamo a Gerusalemme, torniamo
al tempio, con Gesù stesso (cfr. Luca
19:45):
“Poi, entrato nel tempio, cominciò a
scacciare i venditori, dicendo loro: Sta
scritto: La mia casa sarà una casa di
preghiera, ma voi ne avete fatto un
covo di ladri”.
Avete letto bene: i briganti sono nel
tempio. E i briganti in gruppo diventeranno
persino assassini: “Ma i capi
dei sacerdoti e gli scribi e i notabili
del popolo cercavano di farlo morire”
(Luca 19:47).
Lontano dallo spirito della grotta dei
briganti, nel cuore o sulla strada del
pericolo, c’è una locanda. Una locanda,
con un oste. Prendersi cura degli
altri è il suo lavoro: alloggiare, nutrire,
curare l’accoglienza.
E' a conduzione familiare, un posto
sulla strada accogliente, aperto a tutti
i viaggiatori. E' fisso ed è un posto
dove si può trovare del pane.
- Non andremmo in un rifugio simile?
- Non porteremmo lì i feriti della
vita, quelli che troviamo lungo il
nostro cammino?
22
questo caso, non equivale forse a
ungere Gesù stesso (cfr. Mt 25:31-
45), testimoniando così, attraverso
questo gesto, che Gesù è il suo unto
e quindi il suo Messia, il suo Cristo, il
suo Re?
- Allora, cosa devi fare tu, legalista,
che hai imperato la legge divina
e del tempio, per ereditare la vita
eterna?
- Non vorremmo essere noi stessi
portati lì a volte?
E in questa storia, è il samaritano che
paga. Senza che nessuno gli chieda
nulla. E tornerà anche a pagare le
spese extra. Sogniamo una chiesa
fatta di case come questa, con samaritani
attenti e generosi come lui.
Diventando il prossimo dell’uomo
ferito, per guarirlo con olio e vino, il
samaritano fa quasi un’unzione. Così
facendo, trasmette che l’uomo ferito
appartiene al regno del suo amore,
della sua compassione (la presenza
di Dio all’uomo ferito) adempiendo
così la legge della vita.
Dopo questa unzione, la vittima dei
briganti viene portata nella locanda,
dove potrà beneficiare di una protezione
speciale da parte dell’oste.
Ungere questo ferito lasciato in fin
di vita, il più piccolo dei presenti, in
Sapersi avvicinare, per comparazione,
ai feriti che sono sulla strada, senza
distinzioni (ebrei, greci, samaritani,
uomini, donne, puri, impuri, ecc.),
per prenderti cura di loro e condurli
in quel luogo sicuro che è questa
locanda, dove possono guarire dalle
loro ferite e riprendere il corso della
propria vita, in piena libertà.
Donare parte dei propri beni affinché
questa locanda possa continuare ad
accogliere, con le sue proprie capacità;
e tornare per donare ancora, se
necessario, affinché la missione affidata
all’oste possa continuare.
E forse mi direte: e noi allora? E io?
“Va’, e fa’ anche tu la stessa cosa”, dice
Gesù.
Il nostro ordine di missione, in breve,
ci dice che se rispondiamo a questa
chiamata, erediteremo la vita eterna.
Olivier Boulat
23
MISSION FSRT
Gestire la locanda di Dio
24
La Chiesa come la progettiamo è come
una locanda, questo luogo di accoglienza,
questa terra di rifugio, questa
terra di ospitalità che siamo chiamati a
mantenere viva per prenderci cura del
nostro prossimo che si ferma ai margini
del cammino della vita.
L’organizzazione avventista è una struttura
federale in cui abbiamo deciso di
condividere ciò che abbiamo al fine
di mantenere vivi questi luoghi di accoglienza
e di cura che sono le nostre
chiese. È così che abbiamo potuto sviluppare
tutta una rete di “supporto”,
grazie ai doni e alla generosità di tutti i
“buoni samaritani” e ai feriti guariti che
si sono mostrati riconoscenti. Doni che
assicurano la continuazione di questi
luoghi di vita, di guarigione e di speranza.
Se la grazia e la compassione hanno
animato il cuore del buon samaritano,
saranno messe in atto anche diverse risorse
per provvedere ai bisogni del suo
prossimo ferito:
- Risorse umane : il buon samaritano
si mette a disposizione del prossimo
e gli dedica il suo tempo e le sue energie.
Accetta di modificare la propria
agenda, i propri appuntamenti professionali
o gli imperativi familiari per
prestare soccorso al prossimo. Dona
il suo tempo, si ritaglia del tempo per
l’altro.
- Risorse materiali : il buon samaritano
mette a disposizione il suo kit del
pronto soccorso, un po’ d’olio, un po’
di vino, e poi presta la sua cavalcatura,
per portare il ferito alla locanda.
- Risorse finanziarie : il buon samaritano
porta il suo prossimo alla
locanda, al sicuro, e continua a “prendersi
cura di lui”. Affida il suo prossimo
all’oste perché ha bisogno di aiuto. Gli
dà 2 denari, l’equivalente a circa l’8%
dello stipendio mensile del momento
(2 giorni di lavoro), per provvedere alle
necessità e alle spese della locanda.
Per il bene del suo prossimo, è pronto
a impegnarsi di più, se necessario:
“Prenditi cura di lui; e tutto ciò che
spenderai di più, te lo rimborserò al
mio ritorno”. E ritorna, non lo lascia
solo.
Questa è la nostra visione della missione
come team della Federazione,
dei dipartimenti e delle chiese: gestire
fedelmente, per merito della grazia
di Dio, le risorse umane, materiali
e finanziarie, al fine di sviluppare e
mantenere viva questa rete di piccole
locande locali, sostenibili e vive, al servizio
del prossimo.
Più che un’amministrazione...
Così, il nostro ruolo di amministratori
all’interno della Federazione è di:
1. Gestire le risorse umane e finanziarie
della Federazione secondo i
nostri valori spirituali e morali, il nostro
principio di solidarietà e la nostra
visione.
2. Aiutare e sostenere le chiese
locali a realizzare la propria visione,
accompagnando, formando e fornendo
i mezzi e le risorse necessarie per
le loro missioni.
3. Istituire una missione di Federazione
con una strategia, mezzi e risorse
per portare a compimento la visione
della Federazione di moltiplicare
le piccole chiese locali, sostenibili e
vive, sul nostro territorio della Svizzera
romanda e del Ticino.
Olivier Rigaud
25
DICHIARAZIONE DI MISSIONE FSRT
Cosa faremo?
A cosa serviamo?
La FSRT accompagna e sostiene
tutte le chiese nella propria
missione e nei progetti.
Incoraggia e forma per sviluppare
e rafforzare una rete di
gruppi vicini, sostenibili
e vivi in Cristo.
26
MISSIONE FSRT
Sviluppare e rafforzare una rete
Una rete federale
La Federazione delle Chiese avventiste
della Svizzera romanda e del Ticino è
una rete di chiese unite dalla stessa
fede e missione. Ogni chiesa avrebbe
potuto scegliere di funzionare da sola,
in maniera indipendente, ma la Chiesa
Avventista ha scelto un sistema federale,
di solidarietà e interdipendenza
e non un sistema congregazionalista
(ognun per sé).
Durante la quarantena abbiamo
visto come la condivisione di risorse
umane, finanziarie e tecniche ha permesso
a ogni chiesa, ad esempio, di
non sentirsi sola o nel bisogno, grazie
ai servizi e ai programmi di culto offerti
dalla Federazione per mezzo di
Espoir Médias.
Così, pur rispettando la realtà di ogni
chiesa e valorizzando i progetti locali,
la visione federale è importante perché
serve a:
- Unire il corpo, la famiglia, che rappresentiamo
come federazione
(non siamo soli - unità VS divisione),
- Federare le nostre risorse, unire i
nostri mezzi e le nostre capacità
per essere più forti insieme e più
rilevanti che da soli (ci sosteniamo
l’un l’altro - solidarietà VS indipendenza),
- Lavorare insieme e far convergere
le nostre azioni ed esperienze locali
verso la stessa direzione (camminiamo
insieme - Collettività VS
individualismo).
27
Una rete sociale
Più che una Federazione, è una
grande famiglia unita attorno al Cristo
risorto che siamo chiamati a incarnare
laddove ci troviamo.
Come una rete sociale non virtuale, vogliamo
sviluppare in futuro molte piccole
comunità di fede interconnesse
e integrate nel tessuto sociale di ogni
città e paesino della Svizzera romanda
e del Ticino al servizio di Dio e del
prossimo.
L’obiettivo è quello di incoraggiare,
collegare e riunire localmente uomini
e donne con interessi e gusti spirituali
in comune (spiritualità, salute, educazione,
aspetto sociale, sport, ecc.), che
vogliono condividere la propria fede in
Cristo e la propria passione in modo
creativo, autentico e adattato.
Un invito a riaccendere la fiamma della
fede e a osare essere quella piccola
luce che illumina, ognuno secondo la
propria luminosità e intensità.
Un movimento spirituale
Crediamo fermamente che Dio abbia
il potere di riaccendere in noi il fuoco
interiore, la fede audace, l’amore divino,
uscendo “con gioia” da una religione
“cupa”, idolatra, svuotata di ciò
che ne costituisce la forza e la vitalità.
Osiamo fare il passo della fede, della
preghiera, non adagiamoci sugli allori
e Dio farà il resto per aprire nuove
strade nei nostri cuori chiusi, semiaperti,
pronti...
La Chiesa è nata in risposta alle preghiere
di una comunità di fede, che,
sebbene disunita, impotente di fronte
alla morte del Maestro, ha saputo riscoprire
il Cristo risorto e vittorioso.
Sebbene divisi e persino smarriti, di
fronte alla presenza e al perdono di
Cristo, i primi cristiani credettero di
nuovo e si unirono attorno alla sua
promessa di inviare lo Spirito Santo
per rafforzarli: “Ma riceverete potenza
quando lo spirito Santo verrà su di voi,
e mi sarete testimoni” (At 1:8).
28
Hanno creduto
e hanno visto!
- Consideriamo, quindi, quei cristiani
che spontaneamente e liberamente si
riuniscono sotto l’impulso dello Spirito
Santo, creando piccole comunità di
fede al servizio del prossimo, condividendo
il pane di vita, lodando e pregando
il Signore e testimoniando la
grazia infinita di Dio.
- Pensate a tutti questi piccoli gruppi
diversi che incarnano una varietà
di missioni creative e innovative, secondo
le proprie doti e affinità, che si
sviluppano e si moltiplicano in varie
parti della Svizzera, come piccole luci.
È semplice!
È la nostra missione!
Come Federazione e come chiese, la
nostra missione è di lavorare insieme
a un simile movimento, essendo un
corpo unito e in preghiera.
Un corpo che mette tutte le sue risorse,
creatività, energia e motivazione nel
creare, sviluppare, sostenere, formare
e moltiplicare questi piccoli gruppi locali,
queste chiese relazionali, queste
“Simple Family Church”, queste comunità
originali, colori locali, al servizio
del prossimo.
Che questa visione della missione possa
trovare la strada del vostro cuore,
generare entusiasmo e risvegliare la
speranza di un nuovo futuro per la
Chiesa di Cristo nel nostro territorio.
Rivista “Magazine Avventista”
edizione speciale missione
a marzo 2021
La visione ci dice chi vogliamo essere
in futuro. La missione ci dice cosa,
cosa faremo per realizzare la visione.
Obiettivi e piani d’azione ci dicono come
raggiungeremo questo risultato.
Nel mese di marzo 2021, un’edizione
speciale della rivista “Magazine
Avventista” presenterà gli obiettivi
concreti e le azioni pratiche che saranno
intraprese per raggiungere la visione
FSRT.
29
espoir-radio.com
e in radio DAB+ per le regioni di Yverdon,
Ginevra e Neuchâtel
MISSIONE FSRT
Organigramma
della FSRT
Una squadra
al vostro servizio!
32
33
Potete rivedere gli obiettivi del mandato 2019-2023 su
youtu.be/gBS8Idv6H-4
34
DIPARTIMENTI & MINISTERI FSRT
Le finanze della locanda
La locanda del Signore ha alcuni
bisogni, al fine di provvedere alle spese
della sua missione di accoglienza e
di cura. Fortunatamente, in questa
storia, un finanziamento viene reso
possibile grazie alla generosità del
buon samaritano e al suo impegno
personale.
La Chiesa Avventista, attraverso
decime e offerte, ha formato un
sistema che assicura la continuità
dell’impegno in questi luoghi di
accoglienza, che si rivelano vitali,
sostenibili e dediti al servizio del
prossimo.
Un sistema ispirato alla parola di Dio e
basato sul principio della generosità,
della solidarietà e del dono di sé.
Ci sembra importante allontanarci da
ogni forma di manipolazione derivate
dalla paura e dal senso di colpa, e
da ogni tentazione di sottrarre un
sordido guadagno per raggiungere i
nostri scopi.
Il nostro Dio è grande, e deve essere
servito con dignità e libertà, gioia
e passione. Poiché Dio è grande e
degno, la nostra responsabilità come
amministratori di questi “ostelli” è di
gestire il denaro speso per il servizio
del tempio in modo chiaro e onesto.
Così, per amore della trasparenza
e della fiducia, ogni membro della
famiglia “FSRT” deve essere in grado
di sapere quanto riceve l’industria
dell’ospitalità e come queste donazioni
sono gestite nell’ambito della visione e
della missione delle nostre chiese.
Con l’aiuto della tesoriera e del suo
team, il consiglio amministrativo della
FSRT ha voluto darvi una panoramica
della situazione finanziaria e delle
sfide che stiamo affrontando.
Ci accontenteremo di quello che
abbiamo. Vogliamo liberarvi da un
peso: la decima non è oggetto di
salvezza!
Non restituitela perché avete
paura di non essere salvati!
Restituitela perché siete salvati
dalla grazia infinita di Dio!
35
LA TESORERIA
La FSRT in numeri…
Oltre all’impegno personale di tutti, la Federazione vive grazie alle vostre decime
e parte delle vostre offerte. Senza il vostro impegno e la vostra fedeltà,
niente sarebbe possibile. Desideriamo ringraziarvi di cuore per tutto ciò che
fate per la missione del nostro Signore.
Ci sembra anche importante essere completamente trasparenti con voi, per cui
vorremmo presentare alcune cifre chiave relative al 2019.
Dopo una diminuzione delle nostre decime nel 2017 e nel 2018, abbiamo registrato
un aumento del 2,81% nel 2019.
Nel 2020 abbiamo purtroppo registrato
una nuova diminuzione alla fine
di ottobre di 174.351 CHF, ovvero del
5,71%. Questa situazione è forse dovuta
agli eventi eccezionali che stiamo
vivendo con la chiusura delle chiese.
Tuttavia, ci sembra decisamente
preoccupante.
Nel corso del secondo trimestre del
2021, dopo la stesura dei bilanci del
2020, avremo l’opportunità di condividere
con voi la situazione finale del
2020.
FR. 3 905 388
TOTALE DECIME
FR. 3 942 458
FR. 3 800 419
FR. 3 780 131
3 950 000
FR. 3 886 447
3 650 000
2015 2016 2017 2018 2019
36
Cosa facciamo con le decime?
63%
FSRT
23%
E.U.D
di cui il 13%
per il fondo
pensione della
Divisione
10%
Unione
Svizzera
4%
Facoltà avventista
di teologia di Collonges
Come sono suddivise le spese totali
della Federazione?
3,97%
14,41%
Contributi trasferte (Campus +
LBVS + restituzione delle raccolte)
13% fondo pensione EUD
+ Forfait Le Flon
2,27%
Contributo affitto chiese
6,93%
Spese dipartimenti
3,45%
0,29%
3,14%
Spese generali
Quota di ammortamento
Spese amministrative
65,54% Salari e spese del personale
37
Tabella decime, spese e contributi
5 050 000,00
4 050 000,00
3 050 000,00
2 050 000,00
1 050 000,00
819 749,94
432 999,00
257 776,83
417 928,00
370 276,59
407 961,00
336 658,01
415 976,00
349 897,97
389 842,00
50 000,00
2015 2016 2017 2018 2019
Grazie agli ingenti stanziamenti effettuati
dalla Divisione e dall’Unione, siamo
riusciti a pareggiare i nostri bilanci
a eccezione del 2015. Ancora oggi,
senza l’aiuto dell’Unione e della Divisione,
saremmo ancora in deficit.
Per rispondere a questa situazione
finanziaria di assistenza, puntiamo
all’autonomia di bilancio della FSRT.
La sfida
Il nostro obiettivo è quello di riuscire
a bilanciare i budget della FSRT con
le decime ricevute, in modo che gli
stanziamenti effettuati dalla Divisione
e dall’Unione vengano utilizzati esclusivamente
per progetti di evangelizzazione.
Tenendo conto delle varie spese, circa
il 15% del totale delle decime sarebbe
necessario per bilanciare i conti.
Una sfida che tutti insieme possiamo
vincere.
Una sfida realistica se, entro la fine del
mandato, ognuno di noi sceglierà di
essere quelle piccole fonti che creano
grandi corsi.
Grazie ancora per il vostro sostegno,
senza il quale nessuna visione e missione
sarebbe possibile.
Nathalie Wagnon
38
DIPARTIMENTI & MINISTERI FSRT
Il ministero della preghiera
Da quando ho imparato a parlare, la
preghiera ha una grande importanza
nella mia vita. Sono stati i miei genitori
a insegnarmi a mettere il mio cuore
(compresi i vuoti e le paure) nelle mani
del Dio Onnipotente.
La mia prima preghiera (avevo 2-3
anni) è stata una breve frase che pronunciavo
ogni sera, credendo intensamente
a ogni parola. Questa preghiera
ha profondamente segnato la
mia vita! Crescendo, non avevo dubbi
che Dio fosse vivo per me: avevo sperimentato
la sua presenza.
Oggi siamo chiamati a sperimentare
questa medesima esperienza della
presenza di Dio in noi. Una presenza
dolce e amorevole che riempie i bisogni
più profondi della nostra anima
e che, quando verrà il momento, ci
muoverà all’azione con forza. La Sua
forza.
Pregare vuol dire osare un incontro
pieno di fiducia, aprire il nostro essere
alla Parola di Dio e all’azione del suo
Spirito, senza resistenza o sfiducia.
Una cosa è andare ai confini della terra
e servire il Signore, un’altra, molto
più grande e impegnativa, è l’evangelizzazione
del nostro essere più profondo,
lasciando che lo Spirito Santo
sondi i segreti del nostro cuore e i
nostri desideri più profondi.
Questo nuovo ministero non è, quindi,
da considerarsi come un nuovo dipartimento
della FSRT, ma piuttosto come
una luce che si diffonde. La luce di Dio
che ci penetra, illumina i nostri angoli
oscuri, ci libera, ci guarisce e ci attira
alla sua presenza.
39
La nostra visione è innanzitutto riconoscere
che non possiamo farlo con
le nostre forze, ma che solo Dio è in
grado di liberarci dalle nostre paure,
guarire le nostre ferite e riempire il
nostro vuoto.
Vogliamo dar vita a un movimento
in cui ognuno possa sperimentare
questo processo di fiducia e di abbandono
a Dio, da soli prima e in compagnia
poi, pregando gli uni per gli altri.
La chiesa è nata ed è stata concepita
in risposta alle ferventi preghiere
di un’assemblea di 120 discepoli che
hanno creduto intensamente nella
promessa di Cristo: “Ma riceverete potenza
quando lo Spirito Santo verrà su
di voi, e mi sarete testimoni” (At 1:8).
Pregare da Pasqua a Pentecoste è un
lungo periodo di 40 giorni, ma non
abbastanza per scoraggiare questi
credenti.
Abbiamo
cominciato a
pregare per e con
i nostri pastori, i
nostri dirigenti,
per i fratelli e le
sorelle di Chiesa.
Non esitate a mettervi
in contatto per pregare,
parlare, chiedere, suggerire,
donare...
Questo ministero è
vissuto e attuato per
mezzo della fede…
priere@adventiste.ch
“Tutti questi perseveravano concordi
nella preghiera” (Atti 1:14).
Il frutto di questa intensa perseveranza
è stata una nuova Chiesa nata dallo
Spirito Santo, che ha aperto la strada
a una nuova era spirituale per tutta
l’umanità.
Elisabeth Ricci
40
DIPARTIMENTI & MINISTERI FSRT
Libreria Vita e Salute
Oggi, indipendentemente dal Covid,
gestire una libreria cristiana è una
vera sfida! Le motivazioni sono diverse:
la forte concorrenza di Internet
(grazie Amazon!), le persone che
leggono meno a vantaggio dello zapping
sui social network e su Internet
e forse anche un cristianesimo in declino
nei nostri paesi rendono difficile
resistere a livello finanziario.
La libreria Vita e Salute è un servizio
della Federazione della Svizzera romanda
e del Ticino per i suoi membri.
Cerchiamo di offrire una vasta gamma
di libri cristiani (edizioni avventiste
ma non solo), libri sulla salute o
sul rapporto di aiuto, CD, DVD, giochi
e anche vari prodotti creati da artigiani
locali (immagini, tazze, tutine per
neonati, ecc.).
Anche gli abbonamenti ai lezionari
della Scuola del Sabato (ora disponibili
in diverse lingue) e a varie riviste
(Revue Adventistes, Priorités) costituiscono
una parte importante della
vita della libreria.
Infatti, anche se la SdS è disponibile
su Internet, a molti piace ancora
avere i lezionari in formato cartaceo.
Ma anche qui, ogni anno, il numero di
abbonamenti diminuisce, soprattutto
per i bambini.
41
La libreria Vita e Salute
fa ora parte della rete di librerie
cristiane della Svizzera romanda
e io faccio parte del comitato. Di
conseguenza, le nostre edizioni Vita
e Salute, Safeliz e IADPA (Divisione
Interamericana) sono disponibili in
numerosi negozi! I libri di meditazione
dell’IADPA e le Bibbie di Safeliz sono
particolarmente apprezzati.
Anche se non abbiamo un negozio
“vero e proprio”, potete sempre venire
a scegliere i libri “dal vivo” il lunedì,
martedì e giovedì a Renens. Otterrete
un servizio che Internet non sarà mai
in grado di offrirvi! Ma dobbiamo
ammettere che il nostro sito web ci
permette di avere nuovi clienti su base
regolare.
Ma lo sapevate che siamo una “vera” libreria e che avete
la possibilità di ordinarci qualsiasi libro, perfino gli spartiti musicali? (Un
professore ci ordina tutti gli spartiti dei suoi allievi!)
Sapevate che potete trovare tutti i nostri articoli sulla nostra pagina web?
www.vie-sante.ch
Sapevate che spediamo anche in tutta Europa?
Quindi.... non esitate a utilizzare i nostri servizi.
Troverete libri di qualità per tutti i gusti, tutti i budget e tutte le occasioni!
La libreria Vita e Salute è aperta il
lunedì, martedì e giovedì dalle 8.30 alle 16.00
Altrimenti, potete contattarci al numero
021 632 50 32
o via e-mail:
librairie@vie-sante.ch
Yolande Grezet
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43
Sostenete la
vostra libreria
Locale
Cristiana
Solidale
-10% per tutti gli ordini
con più di 10 libri Locale
Disponibile
Su ordinazione
Tutti i libri che vi interessano,
veramente tutti!
021 632 50 32 Lunedì, martedì e giovedì
librairie@vie-sante.ch www.vie-sante.ch