TuttoBallo20 Gennaio Febbraio 2023 EnjoyArt 32
Cari amici lettori, Tuttoballo vi dà il benvenuto nel 2023; è un benvenuto che riguarda non solo le attività quotidiane e non, che caratterizzeranno questo nuovo anno, ma è un benvenuto che la nostra Rivista augura, spalancando le porte della sua casa, fatta di pagine che, come sempre, vi racconteranno notizie, storie, vite, eventi belli ed interessanti da condividere e vivere insieme! Naturalmente, come vedrete, in prima linea vi racconteremo tutte le novità, riguardanti l’Arte (cinema, danza, libri e molto altro), che il nuovo anno ci regalerà, ma anche attualità, benessere, viaggi, cucina, e tutto ciò che vorrete condividere insieme a noi. Non sappiamo se i prossimi giorni o mesi ci riservano un clima freddoloso…nel caso, una bella tisana, divano, completo relax e…lettura di Tuttoballo!!!!
Cari amici lettori, Tuttoballo vi dà il benvenuto nel 2023; è un benvenuto che riguarda non solo le attività quotidiane e non, che caratterizzeranno questo nuovo anno, ma è un benvenuto che la nostra Rivista augura, spalancando le porte della sua casa, fatta di pagine che, come sempre, vi racconteranno notizie, storie, vite, eventi belli ed interessanti da condividere e vivere insieme!
Naturalmente, come vedrete, in prima linea vi racconteremo tutte le novità, riguardanti l’Arte (cinema, danza, libri e molto altro), che il nuovo anno ci regalerà, ma anche attualità, benessere, viaggi, cucina, e tutto ciò che vorrete condividere insieme a noi.
Non sappiamo se i prossimi giorni o mesi ci riservano un clima freddoloso…nel caso, una bella tisana, divano, completo relax e…lettura di Tuttoballo!!!!
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G e n n a i o - F e b b r a i o 2 0 2 3 32
Roberto Bolle
© F R E E P R E S S O N L I N E - v i e t a t a l a r i p r o d u z i o n e D I R E T T A D A F A B R I Z I O S I L V E S T R I - S E G R E T E R I A D I R E D A Z I O N E P I N A D E L L E S I T E - T U T T O B A L L O 2 0 @ G M A I L . C O M - e d i z i o n e " S t e f a n o F r a n c i a E n j o y A r y "
TuttoBallo - Gennaio-Febbraio 2023 - n. 32
Copertina: Roberto Bolle - "Danza con Me" Rai1
contro copertina Malika Ayane - Musical "Cats"
Editore "Stefano Francia" EnjoyArt
Direttore - Fabrizio Silvestri
Vice direttore - Eugenia Galimi
Segretaria di redazione - Pina delle Site
Redazione - Marina Fabriani Querzè
COLLABORATORI: Maria Luisa Bossone, Antonio Desiderio, Francesco
Fileccia, David Bilancia, Giovanni Fenu, Mauri Menga, Sandro Mallamaci,
Walter Garibaldi, David Iori, Giovanni Battista Gangemi Guerrera, Lara Gatto,
Lucia Martinelli, Patrizia Mior, Ivan Cribiú, Danilo Pentivolpe, Alessia
Pentivolpe, Carlo De Palma, Rita Martinelli, Assia Karaguiozova, Federico
Vassile, Elza De Paola, Giovanna Delle Site, Jupiter, Francesca Meucci,
Alberto Ventimiglia.
Fotografi: Luca Di Bartolo, Monica Irma Ricci, Elena Ghini, Cosimo Mirco
Magliocca Photographe Paris, Luca Valletta, Raul Duran, DsPhopto, Raul,
Alessio Buccafusca, Alessandro Canestrelli, Alessandro Risuleo. Altre foto
pubblicate sono state concesse da uffici stampa e/o scaricate dalle pagine
social dei protagonisti.
Le immagini e le fotografie qui presentate, nel rispetto del diritto d’autore,
vengono riprodotte per finalità di critica e discussione ai sensi degli artt. 65
comma 2 e 70 comma 1bis della Lg. 633/1941.
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É vietata la redistribuzione e la pubblicazione dei contenuti e immagini non autorizzata espressamente dal
direttore. I collaboratori cedono all'editore i loro elaborati a titolo gratuito.
Testata giornalistica non registrata di proprietà: ©ASS: Stefano Francia EnjoyArt
per contattare la redazione Tuttoballo20@gmail.com
Contro Copertina
Cari amici lettori, Tuttoballo vi dà il benvenuto nel 2023; è un
benvenuto che riguarda non solo le attività quotidiane e non, che
caratterizzeranno questo nuovo anno, ma è un benvenuto che la
nostra Rivista augura, spalancando le porte della sua casa, fatta di
pagine che, come sempre, vi racconteranno notizie, storie, vite,
eventi belli ed interessanti da condividere e vivere insieme!
Naturalmente, come vedrete, in prima linea vi racconteremo
tutte le novità, riguardanti l’Arte (cinema, danza, libri e molto
altro), che il nuovo anno ci regalerà, ma anche attualità,
benessere, viaggi, cucina, e tutto ciò che vorrete condividere
insieme a noi.
Non sappiamo se i prossimi giorni o mesi ci riservano un clima
freddoloso…nel caso, una bella tisana, divano, completo relax
e…lettura di Tuttoballo!!!!
Ora però non vogliamo dirvi di più; come sempre, tante
sorprese che toccherà a voi scoprire e allora… viaaa !!!!
scaricate Tuttoballo, leggetelo, gustatelo e…novità: scriveteci,
scriveteci scriveteci, per complimentarvi, condividere, dare la
vostra opinione, proporre nuove idee oppure, perché no, dare
consigli su come migliorarci! Vi aspettiamo numerosi e
ricordate sempre il nostro motto: Tuttoballo, la Rivista che ti
informa e che ti tiene in forma!”
Buona lettura a tutti, e buon inizio di nuove avventure in questo
2023!
© F R E E P R E S S O N L I N E r i p r o d u z i o n e r i s e r v a t a - D I R E T T A D A F A B R I Z I O S I L V E S T R I - S E G R E T E R I A D I R E D A Z I O N E P I N A D E L L E S I T E - T U T T O B A L L O 2 0 @ G M A I L . C O M - e d i z i o n e " S t e f a n o F r a n c i a E n j o y A r t "
www.stefanofrancia.com
www.tuttoballo20.com
18 giugno 2023
Categorie:
Miglior Ballerino
Miglior Ballerina
Miglior Coppia
Miglior Maestro
Miglior Spettacolo Classico
Miglior Musical
Miglior TV DanceShow,
Miglior Coreografo
Miglior Dance Movie
Premio alla Carriera
ph Monica Irma Ricci
modella Camilla Mancuso
Grafica: Sara Galentino
Premio Speciale alle Arti
www.stefanofrancia.com
www.tuttoballo20.com
le candidature devono essere presentate
entro il 18 maggio 2023 a:
ass.stefanofrancia@gmail.com
whatsapp + 39 335 435168
STEFANO FRANCIA ENJOYART - POMODORO STUDIO ALWAYS
presentano
la collana musicale
EnjoyArt
DISPONIBILE SU TUTTI I DIGITAL DOWNLOAD
HTTPS://SHARE.AMUSE.IO/VJCNW-F5RMZ4
L’ANNO CHE VERRÀ NELL’ARTE.
GLI EVENTI DA SEGUIRE NEL 2023
Editoriale del direttore
Fabrizio Silvestri
L’anno si è aperto con la Danza in tv
grazie a Roberto Bolle, ma anche
con film e spettacoli interessanti. Il
menù dell’arte da vedere è ricco più
di quanto possiate immaginare.
Inizio con presentarvi il cinema del
2023, sulla carta sembra piuttosto
appetitoso, e voglio essere fiducioso
che i film in cartellone riconfermino
una buona presenza di pubblico
nelle sale come era prima del Covid
19. Le proposte sul grande schermo
vanno da La Sirenetta afroamericana
che tanto ha fatto clamore, ad un
altro capitolo della saga di Indiana
Jones, l’Oppenheimer di Nolan, un
nuovo Spider-man e una nuova
Mission Impossible, Nanni Moretti,
Matteo Garrone e Martin Scorsese.
Le prime uscite riguardano Damien
Chazelle con Babylon (oltre tre ore,
oramai must di durata media negli
ultimi mesi del 2022) nelle sale
italiane il 19 gennaio. Quinto film
dell’autore di La la land, Chazelle ci
aveva lasciato con Ryan Gosling
lanciato in orbita con First Man e ora
ci riporta dopo quattro anni tra feste
scatenate e il delirio corrotto e
arrapato di una Hollywood anni venti
che sta per essere travolta
dall’avvento del sonoro. Nel cast ci
sono Brad Pitt e Margot Robbie, ma
anche Tobey Maguire a quanto pare
irriconoscibile e un nuovo talento
messicano, Diego Calva. Febbraio
2023 sarà la rampa di lancio di molti
film visti in Concorso all’ultimo
Festival di Venezia: Gli spiriti
dell’isola di Martin McDonagh, Tar di
Todd Field con Cate Blanchett, The
whale di Darren Aronofsky con
Brendan Frasier. Tre grossi titoli che
bene o male finiranno tra le
nomination dell’Oscar e che quindi
finiranno tutti insieme in vetrina a
ridosso dell’assegnazione delle
statuette. A marzo faranno capolino
in sala sia John Wick numero 4,
sempre con Keanu Reeves e uno
stuolo di atleti delle arti marziali da
fare spavento (Donnie Yen, Hiroyuki
Sanada, Scott Adkins); sia il sequel
di Shazam (Shazam! Furia degli dei),
sempre con protagonist Zachari Levi.
Anche se in Italia c’è molta curiosità
per l’uscita del nuovo film diretto da
Sydney Sibilia dopo l’approdo a
Netfix con L'isola delle rose, e con il
borsone degli incassi aperto verso
l’esperienza fulminante di Smetto
quando voglio. S’intitolerà Mixed by
Erry, mostrerà la storia di un ladruncolo
re del mixtape nella Napoli anni ottanta
e vedrà un cast di volti non noti con la
presenza di un ritrovato Fabrizio Gifuni.
Bisogna attendere il 1 giugno per
l’uscita di Spider man – Across the
spider verse o il 12 per vedere tornare a
galoppare Tom Cruise in Mission:
Impossible – Dead reckoning parte 1, il
20 luglio il giorno dell’uscita di
Oppenheimer, la nuova magniloquente
fatica di Christopher Nolan. Sperando
che Tenet sia finito nel cassetto dei
ricordi pandemici, Nolan si è tuffato nel
biopic del celebre fisico J. Robert
Oppenheimer, direttore del laboratorio e
capo del Manhattan Project che poi
portò alla creazione della bomba
atomica nel 1945. Quattro i mesi di set,
un’esplosione il più possibile realistica
(niente computer grafica, per dire) del
primo test atomico al mondo – Trinity,
16 luglio 1945 – nel New Mexico,
Oppenheimer è stato girato in 65mm
con un cast mostruoso: Cillian Murphy
veleggia protagonista attorniato da
Robert Downey Jr, Emily Blunt, Matt
Damon, Rami Malek, Florence Pugh,
Kenneth Branagh, Matthew Modine e
Johs Hartnett. Dovrebbero esserci
diversi numeri da musical e tante falci e
martello nel prossimo film di Nanni
Moretti, il sol dell'avvenire. Solita partita
di giro tra gli attori per non incontrare
sorprese (poi il rischio è che lo stesso
effetto capiti al pubblico…), ovvero
Margherita Buy e Silvio Orlando con
l’aggiunta di Mathieu Amalric e Barbora
Bobulova, de Il sol dell’avvenire si sa
solo che a livello di temi ci sono cinema
e circo, e che la storia è ambientata
negli anni cinquanta. Risulta ancora in
post produzione , il nuovo film di Matteo
Garrone Io Capitano, folgorato sulla via
dei migranti. Finalmente nel 2023
arriverà l’alba, per il nuovo film di
Saverio Costanzo sembra pronto già
prima dell’estate. Titolo che sulla carta
pare molto interessante con
protagonista Lily James, giovane
comparsa in un peplum hollywoodiano
girato a Cinecittà negli anni cinquanta
con tanto di nottata incandescente
passata con la star del film che sta
girando.
Due sono gli evergreen che attendiamo
con piacere nel 2023. Il primo è Indiana
Jones numero 5. Il ritorno di Harrison
Ford e dell’archeologo con frusta e
pistola ideato da Spielberg&Co. Si
intitola Indiana Jones and the dial of
destiny. Ford vigilerà assieme ad
Antonio Banderas che Mads Mikkelsen
non esageri in fatto di razzi ultrasonici e
dominio del mondo al passo dell’oca.
Killer of the flower moon di Martin
Scorsese sarà una specie di western
ambientato negli anni venti orientato
sull’investigazione dell’uccisione di
diversi membri della tribù pellerossa
degli Osage in Oklahoma. Sappiamo
anche che è la sesta collaborazione tra
Scorsese e Leonardo DiCaprio e
nientemeno che la decima tra Scorsese
e Robert De Niro. Ancora mistero sulle
date d’uscita, ma il 2023 sarà l’anno
suo.
Per il teatro segnaliamo 10 spettacoli.
Processo Galileo - Scritta da Angela
Dematté e Fabrizio Sinisi, diretta da
Andrea De Rosa e Carmelo Rifici con
Luca Lazzareschi e Milvia Marigliano
protagonisti, la storia del padre della
scienza moderna diventa la lente per
indagare la nostra contemporaneità.
Con tre storie in tre diversi momenti:
passato, presente, futuro. Da gennaio in
tournée. La Valigia - Come si fa a capire
i pensieri di un emigrante alla vigilia di
una partenza? Giuseppe Battiston è il
protagonista, la piece è tratta dal libro
Chemodan di Sergei Dovlatov (ed.
Sellerio). Regia di Paola Rota. Da
gennaio. Tre Modi Per Non Morire.
Baudelaire, Dante, I Greci - Toni Servillo
torna a teatro e attraverso tre testi di
Giuseppe Montesano affronta il
momento in cui alcuni grandi poeti
hanno messo in pratica l'arte di non
morire e cercare la vita. Da gennaio. La
Leggenda Del Santo Bevitore - Quindici
anni dopo la prima versione con Piero
Mazzarella, Andrée Ruth Shammah
riallestisce lo spettacolo tratto dal
romanzo postumo di Joseph Roth (ed.
Adelphi). A incarnare l'inesorabile
parabola del clochard Andreas Kartak
oggi è Carlo Cecchi. Uno Sguardo Dal
Ponte - "Una grande storia, raccontata
come un film, ma a teatro". Così
Massimo Popolizio affronta l'opera di
Arthur Miller ambientata tra gli immigrati
italiani di Brooklyn e ispirata a un tragico
fatto di cronaca.
Con lui, Valentina Sperlì, Raffaele
Esposito, Michele Nani, Gaja Mascia. Da
febbraio. Perfetti Sconosciuti - Grande
successo al botteghino, due David di
Donatello e tre Nastri d'argento vinti,
oltre al Guinness dei primati per il più alto
numero di remake nella storia del
cinema: è con l'adattamento del suo più
fortunato film che Paolo Genovese
debutta alla regia teatrale. In scena, la
cena tra amici in cui si decide di mettere i
cellulari sulla tavola. Da febbraio.
Racconti Disumani - Alessandro
Gassmann affronta Franz Kafka tra una
scimmia-conferenziere e un roditorearchitetto,
dirigendo Giorgio Pasotti in
uno spettacolo di metamorfosi tratto dai
racconti Una relazione accademica e La
tana. Due storie di animali, che mettono
a nudo quel bisogno di costruirsi il riparo
perfetto dal mondo esterno. Da marzo.
Romeo E Giulietta - Prima regia per il
Piccolo di Mario Martone che sceglie
Romeo e Giulietta, la tragedia degli
amanti veronesi che Shakespeare
ambientò "in un mondo in cui - dice il
regista - lo scontro domina senza
ragione, in cui il senso stesso
dell'esistenza sembra essere nello
scontro". Da marzo. Sei Personaggi In
Cerca D'autore - Dopo Il piacere
dell'onestà, Valerio Binasco torna a Luigi
Pirandello, scegliendo il dramma che,
forse più qualunque altro, racconta i
binomi che sono alla base del Teatro:
l'incontro-scontro tra parole e regia e tra
interpretazione e esistenza reale. Da
aprile. Agosto A Osage County -
Premiata con il Pulitzer nel 2008 e oggi
considerata una delle storie più
sarcastiche e impietose sulle
disfunzionalità della famiglia, la
commedia di Tracy Letts arriva in
palcoscenico diretta e interpretata da
Filippo Dini, con Giuliana De Sio nel
ruolo che sul grande schermo fu di Meryl
Streep.
Sul tappeto danza sono molte le
segnalazioni. Alcune le trovate in queste
numero, altre sui vari siti dedicati alla
danza. Come direttore vi invito a vedere
tutti gli spettacoli di Danza, programmando
una gita a Venezia per la Biennale Danza
2023, oppure a Roma per RomaEuropa
Festival o a Milano per uno spettacolo al
Teatro la Scala di Milano o a Firenze per
la nuova edizione di DIF.
Come obiettivi e buoni propositi dell’anno
scrivete sui vostri diari di andare più
spesso al teatro, al cinema, alle mostre…
Insieme possiamo sostenere l’arte in goni
sua forma…. Buon Anno.
Se ti appassiona la danza,
Se riesci ad immaginarti sul gradino più alto del podio;
Se riesci a sentire gli applausi e riesci a riconoscere il tuo nome tra le urla della folla;
Se dalla prima nota senti in ogni fibra del tuo corpo l’adrenalina scorrere verso le tue gambe;
Se il tuo cuore e quello del tuo/a partner battono all’unisono sulla pista da ballo,
Allora… Sei un ballerino!
Ma se vuoi diventare un campione, ti serve Top Dance Alliance!
Fidati di noi… Siamo, Giordano Vanone & Katia Antonelli, coppia di vita e di ballo.
Abbiamo iniziato a ballare nel 1985 in Italia, quando il ballo era considerato un’attività da balera
con pochi sbocchi professionali.
Nel corso degli anni, abbiamo studiato con i migliori maestri al mondo, con i quali abbiamo
perfezionato la nostra tecnica, creato il nostro stile fondendo tecnica, emozione e personalità.
Vincitori per tre anni consecutivi del campionato italiano di danze Standard.
Una volta raggiunti gli alti livelli della danza sportiva sia in Italia che all’estero abbiamo sentito
l’esigenza di metterci alla prova in un progetto più ambizioso, la Formazione.
Formare nuove generazioni di danzatori, donando loro sia la tecnica per potersi affermare in
competizione, sia gli strumenti per poter sviluppare la propria personalità.
Ad oggi abbiamo formato campioni in tutto il mondo, in ogni categoria: Juveniles, Junior, Youth,
Amatori e professionisti. Ad ognuno di loro è stato riservato un percorso unico, personalizzato e cucito
addosso alla propria personalità proprio come un abito di alta sartoria, e con ogni singola coppia
abbiamo lavorato in empatia per poter comprendere il loro mondo.
Lavorare con ognuno di loro è stato un viaggio pazzesco. Un viaggio fatto di emozioni, fatica, successo.
Tutti, in pista raccontiamo la nostra storia usando il linguaggio del corpo.
AI nostri allievi, abbiamo insegnato ad essere sempre sé stessi, fuori e dentro la pista, incoraggiandoli
a far emergere le loro personalità, rendendoli unici, determinati, ambiziosi, gentili, eleganti e forti.
Oggi siamo “travolti” dall’omologazione; ognuno, per sentirsi parte di un gruppo tende a somigliare
alla “massa”, perdendo, così, la propria, individualità e, sacrificando a volte le proprie qualità con
inevitabili impatti negativi sulla propria autostima.
Ognuno di noi è speciale e unico.
Ognuno di noi è inimitabile.
Ognuno di noi ha sempre qualcosa da raccontare.
E noi, per comunicare questa unicità, dobbiamo conoscere e usare al meglio il linguaggio del corpo.
E noi insegniamo a comunicare con la danza.
Questa è la nostra forza, questa è la forza di Top Dance Alliance!
Il flashmob dell’inclusione
di Eugenia Galimi
vice direttrice
Il messaggio della cultura dell’inclusione, a cui la nostra Associazione dedica da sempre grande
importanza, passa, anche quest'anno, attraverso il ballo.
L’ appuntamento del Flash mob di Special Olympics è ormai diventato, anno dopo anno, un evento
“fisso” che chiama a raccolta atleti, associazioni, scuole di ogni ordine e grado e i loro team di tutta
Italia.
Il gruppo di ballerini dell’A.s.d. Pretty Woman ha aderito, anche quest’anno, alla manifestazione -
svoltasi nella bellissima Piazza Duomo di Reggio Calabria - per celebrare la giornata internazionale
delle persone con disabilità e, sulle note di “Dove si balla” di Dargen D’Amico, ha eseguito la
coreografia del ballerino Vito Coppola diretti dalla Maestra Eugenia Galimi. Si ringrazia il Dj Stefano
Ripepi, per la preziosa collaborazione.
Il video finale, che sarà visibile sui canali social di Special Olympics, unirà tutti in un unico
momento di divertimento e condivisione.
Sandro Mallamaci
La festa che trasforma il mondo
La festa che trasforma il mondo, quella che si sente e che si vede, che si tocca o si guarda soltanto, la festa
di chi non ha problemi e di chi soffre, di chi ha garantito il futuro e di chi invece lo sogna, quella dei positivi
e quella dei depressi, di chi è garantito e di chi deve lottare per sopravvivere, di quelli dello shopping e degli
altri sotto le bombe, di chi gioisce per un nuovo arrivo e di chi piange per aver perso la persona più
importante.
È Natale!
Per un mese si guarda tutto con occhi diversi.
Una dose di antidepressivo che ci illude di essere in un mondo migliore.
Si illuminano le città e ci si sforza di essere tutti più buoni.
Ci si lava la coscienza facendo la carità a quelli che non si vuole neanche vedere durante il resto dell’anno.
Il Natale di chi va a messa perché è tradizione e di chi non ci va perché fa freddo e circola ancora il Covid,
di chi si batte il petto in chiesa e di chi prega nel silenzio della sua anima.
La festa di chi razzola male tutto l’anno e predica bene con la pancia piena, di chi è libero di trascorrerlo
con chi ama e di chi è costretto a scontare una pena dietro le sbarre.
È festa per chi sprizza salute da tutti i pori e per chi soffre e non ha molta aspettativa di vita, per chi scappa
dalla miseria e per chi non l’ha mai conosciuta.
Comunque sia, che lo si voglia o no, anche quest’anno abbiamo festeggiato Natale e ognuno l'ha vissuto a
suo modo.
Sarà che il tempo passa e si vede il mondo con più realismo, guardandosi alle spalle e ricordando i tempi
della spensieratezza e dell’ingenuità.
Sarà che la vita ci ha cambiato, ci ha fatto crescere, e ci ha costretto ad aprire gli occhi sulla realtà.
Ogni anno che passa si addobba l’albero per esorcizzare la vecchiaia, per tornare per qualche momento
bambini, nascondendo sotto il tappeto tutta la sporcizia che ci circonda e prendendo una boccata di
ossigeno per smaltire le scorie accumulate respirando dolori e rabbia.
È sempre più difficile credere ai buoni propositi ed illudersi che gli egoisti di ieri possano cambiarsi in
migliori di domani. La storia ce lo ha insegnato.
Ma questa festa ci serve. Dobbiamo trasformarci. È necessaria per alleggerirci e ricaricarci per affrontare
un altro anno con la speranza che è sempre l’ultima a morire, augurandoci che il futuro possa essere, un
giorno non molto lontano, migliore del passato, e che, soprattutto, Dio ci dia la possibilità di poterlo vedere
prima che sia troppo tardi. Buon 2023...
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MARIA CONSIGLIA IZZO
A chi ti ispiri? Chi sono i tuoi mentori?
Non mi ispiro a qualcuno in particolare, preferisco
essere me stessa. Mi piacciono molto París Hilton e le
sorelle Kardashian.
Non ha ancora 18 anni, è già autrice di un libro, vanta
collaborazioni con importanti brand legati al mondo del
lusso e ha un profilo Instagram seguito da più di 600000
persone.
Dèsiree Manfredi è una giovane studentessa romana
che è stata purtroppo vittima di episodi di bullismo che
ha deciso di denunciare attraverso i suoi profili social e
tramite la pubblicazione di un libro: “Una vita da
influencer” (InFuga Edizioni). Archiviati questi spiacevoli
episodi, oggi si dedica soprattutto allo studio, al lavoro e
al confronto con i suoi follower su diverse tematiche.
Facciamo un excursus delle tue diverse doti, qualità
e passioni. Partendo proprio dai tuoi studi e dal tuo
lavoro sui social: cosa ti piace condividere?
Mi piace condividere scatti di moda, passione che ho
trasformato in lavoro. Infatti collaboro con diversi marchi
legati al mondo del lusso. Ultimamente sul mio profilo
sto parlando della mia passione per le macchine
sportive e commentando la Formula 1, altra disciplina
che mi appassiona molto.
Come è "esploso" il tuo profilo?
Il mio profilo è esploso qualche anno fa, quando ho
cominciato a portare la mia vita e a condividere la mia
esperienza inerente il bullismo.
Come ti distingui dagli altri influencer?
Sui social sono molto seguita e molte ragazze,
soprattutto dopo la pubblicazione del mio libro, si
ritrovano in me. Sicuramente mi distinguo per il fatto che
non ho bisogno di mostrare il mio corpo per incassare
più like e commenti, mi metto in discussione con i miei
difetti fisici… Ad esempio, sto mostrando ai miei follower
come sto cambiando grazie all’allenamento fisico e a
un’attenta alimentazione.
La violenza è divenuta una moda? I dati sul beauty
cyberbullismo sono inquietanti... Tu, spinta da
esperienze personali, ne parli nel tuo libro "Una vita
da influencer"...
Questo libro è per me una sorta di riscatto. Non ho
ceduto al ricatto della sofferenza, ho reagito. Ho
raccontato ciò che mi stava accadendo sui social,
tenendo sempre fisso avanti a me l’obiettivo: superare
quel momento! Scrivere questo libro è stato per me
come infliggere un colpo di grazia a tutto quello che di
brutto mi era accaduto.
Come hai "allenato" la fiducia in te stessa?
Sicuramente con l’aiuto dei miei genitori, ai quali ho
subito raccontano quello che mi è successo.
Mangia. Dimagrisci. Smetti di mangiare così tanto.
Come si cambiano i paradigmi sbagliati che
costringono le donne ad essere come le vuole la
società?
Partiamo dal presupposto che con i filtri che oggi giorno
si usano sui vari social vediamo alcune ragazze perfette
e vogliamo somigliare a loro, ma la cosa che ignoriamo
è che molte donne non sono realmente come si
mostrano sui social… Cerchiamo la perfezione, ma non
capiamo che siamo perfette così come siamo. La cosa
più brutta sono i giudizi altrui, che ci portano ad odiare il
nostro corpo, ad odiare noi stesse. L’unico modo per
cambiare i paradigmi è mostrarsi al naturale, così come
siamo.
Dèsiree su instagram e Dèsiree nella vita. Ci vuoi
raccontare qualcosa di inedito?
Sicuramente continuerò ad essere presente su
Instagram, affinando magari i miei contenuti. Dopo il
diploma, continuerò a studiare all’università: vorrei
intraprendere un percorso di studi inerente il
management del lusso.
Come crei contenuti?
Li personalizzo in base alle tematiche su cui intendo
confrontarmi con i miei follower, dunque sono molto
diversi tra loro dato che passo dalla moda alla mia
passione per l’equitazione, dalla Formula 1 a tematiche
a sfondo sociale. Sono curiosa, seguo tanti argomenti,
amo essere sempre aggiornata.
Riccardo Stellini: dalla passerella alla penna
“Subisco un limitante brain – shaming”
MARIA CONSIGLIA IZZO
Riccardo Stellini, modello, artista e scrittore
di origini toscane, racconta di come è
riuscito a conciliare il suo lavoro nel campo
della moda con la sua passione per l'arte e
la parola. Il suo primo libro di poesie,
"Pensieri", ha riscosso un gran successo di
vendite nonostante sia stato pubblicato
durante il periodo pandemico. Ciò
nonostante Riccardo è vittima di un
limitante "brain shaming"...
Quando la “moda” fa poesia ?
Mai. Per come la vedo io la moda può
essere un inizio, poiché essa va verso
l'esterno, la poesia verso l'interno. La moda
è studiata per essere acquistata, è il
risultato di un pensiero unico. La poesia,
invece, è il risultato del tuo unico pensiero.
La moda é comunitaria, la poesia quasi
sempre solitaria. Perciò non credo ci siano
poesie alla moda, anche se ci sono poesie
che ispirano la ricerca artistica, e quindi
anche la moda.
La Sua prima volta davanti a un foglio
bianco? Che emozioni ricorda?
Purtroppo l'era dei fogli bianchi è finita,
almeno per me. Quando scrivo, il più delle
volte in modo fugace, scrivo su qualsiasi
cosa mi capita: biglietti del treno, cellulare,
libri... Catturo al volo l'emozione,cosi al volo
che quando devo rielaborarla non riesco a
comprendere neanche cosa ho scritto... Poi
con la giusta concentrazione e il tempo
qualcosa accade...
Cos’è per Lei la poesia?
Ricerca e scoperta. Niente come la poesia
riesce a scendere cosi rapidamente nel mio
inconscio, a stanare a suon di virgole i miei
segreti. Se dovessi delineare la Sua
poetica con tre tematiche per Lei
irrinunciabili, direbbe… Non seguo delle
tematiche, tuttavia mi ritrovo in tre
caratteristiche: ritmo, estetica della parole,
minimalismo.
Chi sono i Suoi maestri?
Paradossalmente nessun poeta, a parte
Vincenzo Cardarelli, che con la sua poesia
“Gabbiani” scosse la mia coscienza: in quei
versi mi riconobbi cosi tanto che mi diede la
spinta di scrivere i miei primi versi. Oltre lui
devo molto a Osho, a Italo Svevo e al mio
professore di psicologia e letteratura,
Giovanni Roti, con il quale ho fatto e
continuerò a fare una lunga e profonda,
oltre che poetica, analisi freudiana alla
scoperta del mio inconscio.
La poesia può curare la solitudine? Non
siamo mai stati soli come nel periodo
della pandemia…
Non in modo univoco, la poesia è fatta da e
per chi la capisce, “M'illumino d'immenso“
può non voler dir nulla per molte persone.
Crede possibile, un giorno, la creazione
di poesia che superi il modello imposto
dalla stampa?
Stiamo inesorabilmente“scivolando come
gocce su lastre di marmo trainati dal tempo
a cui non importa”: il Metaverso è vicino e
cose fino a poco tempo fa impensabili.
Perciò si!È possibile immaginarsi una
poesia che superi il modello imposto.
Tuttavia ciò potrebbe non apportare
benefici alla qualità della poesia.
Come prevede il futuro per la poesia:
una riscoperta anche da parte delle più
giovani generazioni? La poesia andrà di
“moda”?
La poesia non è mai andata di moda, e
questo l'ha sempre resa elitaria e
affascinate, anche se sta iniziando ad
avere un riscontro più ampio tramite l'uso
dei social, visto che adesso gli “scritti” non
si tengono più chiusi in un cassetto ma si
pubblicano sul web; ciò nonostante la cosa
potrebbe non essere positiva, perché c'è
differenza tra una poesia e un pensiero
gretto, abbozzato e superficiale. Questo
porterà a confondere le cose: il senso della
misura salverebbe il mondo! D'altro canto
la poesia funziona da ponte, è un braccio
teso verso le necessità che non si vedono,
ma che si sentono, e le giovani
generazioni, in cui vorrei inserirmi,vivono e
vivranno sempre più la sofferenza di un
sistema sociale errato, fallimentare e
basato sulle sole capacità produttive;
questo potrebbe portare ad un desiderio di
scoperta, di cultura, di rivoluzione e, quindi,
anche di poesia.
Che cosa ha imparato durante la Sua
carriera di modello?
Principalmente ho imparato che il set è un
ecosistema: cosi come nella vita, rispettare
la parte creativa dell'altro non è semplice
perché non ci sono confini ben visibili; ho
imparato ad esprimermi con il silenzio delle
azioni, perché quando ci sono 30 persone
non puoi comunicare a tutti urlando come
allo stadio. Il set e molto gerarchico, per
fortuna il modello è in una buona posizione!
Come mai i modelli italiani famosi oggi
sono pochi?
Mi trova impreparato, le faccio un esempio
per capire meglio il perché: ho giocato per
18 anni a pallanuoto (serie C, serie B, serie
A); ogni giorno della mia vita andavo in
piscina, ma quando i miei compagni di
squadra mi chiedevano chi fosse
l'allenatore della nazionale, io indossavo
l'accappatoio e mi rifugiavo negli spogliatoi.
Tuttavia la pallanuoto è stato un mio amore
grandissimo.
Il digitale ha cambiato questo lavoro
così come ha influenzato la letteratura?
Il digitale ha semplificato la comunicazione
sia in ambito letterario che nel mondo della
moda, e questo è un bene, ma ha
semplificato anche i contenuti di tale
comunicazione: “poiché tutti possono
provare, molti possono riuscire“. Sia chiaro:
la fioritura di qualsiasi essere è sempre un
evento positivo, se si accetta di
standardizzare il livello della
professionalità, poiché per natura non tutti
possono “fiorire“ ; ci tengo a sottolineare
che questo non è un pensiero anti
democratico, ma un sano e profondo senso
della misura, oggi andato perduto, per
mancanza di consapevolezza. Ovviamente,
queste sono dinamiche che accadono più
facilmente a livelli intermedi, mentre a livelli
altissimi, il digitale non ha possibilità di
influenzare alcunché, se non, come già
detto, nella comunicazione.
Che connessione c’è tra poesia e moda?
Non posso parlare a 360 gradi perché le
sfaccettature sono moltissime e per onestà
non me la sentirei. Però posso raccontare
la mia connessione, anzi “disconnesione”:
non è facile essere un modello senza
scontrarsi con i luoghi comuni di questo
lavoro, si parte dal “ bello ma non balla “,
passando al “ bello ma stupido “ fino ad
arrivare al “tutto muscoli e niente
cervello"...
Se le donne meravigliosamente in carne
subiscono il famigerato Body-shaming, io
subisco il limitante Brain-shaming.
Tuttavia io non sono la tela da dipingere,
ma colui che dipinge la tela.
Maria Consiglia Izzo
Stefania Lay: “Per diventare artista non basta il talento, ci
vuole una grande consapevolezza di ciò che è la musica!”
Reduce dal successo del concerto in doppia data (il 14 e il 15 dicembre) che si è svolto presso il teatro Troisi di Napoli,
Stefania Lay, la primadonna del panorama musicale partenopeo, racconta la sua musica ai lettori della nostra rivista…
Che cosa è la musica per te?
La musica per me è vita. Sono nata nella musica, il mio papà era un musicista. Non trascorro giorno senza ascoltarla e
senza cantare. Mi dà serenità e tranquillità, persino nelle giornate no.
Ti sei mai chiesto perché la gente ti segue così numerosa?
Forse perché cerco di trasmettere le mie esperienze, i miei sentimenti, di lasciare qualcosa alle persone come me... La
gente questo l’ha capito e mi segue.
Quanto è importante l’amore nelle tue canzoni?
Tanto. Senza l’amore non si riuscirebbe a cantare. Deve esserci un sentimento, e senza sentimento non si trasmettono le
emozioni.
Che valore aggiunto danno i duetti alla tua musica?
I duetti sono importanti, danno un’emozione in più di quanto una singola persona può dare.
Desideri dare, attraverso queste collaborazioni, nuova ragione di essere ad una realtà musicale così autoctona
come quella neomelodica?
Vorrei farmi promotrice di un “nuovo neomelodico”, che non ha paura di sperimentare e contaminarsi con altri generi, e
che si apre a nuove storie e narrazioni… Meno conservatore insomma!
Come spieghi il fatto che oggi sono tutti neomelodici? Nascono cantanti appartenenti al genere come funghi…
Che ben venga! Fino a poco tempo fa la musica neomelodica era descritta in senso dispregiativo, oggi è seguita e – a
quanto pare – ambita. Attenzione però: c’è chi si scopre cantante da un momento all’altro e chi lo diventa facendo sacrifici
Per diventare artista non basta il talento, ci vuole una grande consapevolezza di ciò che è la musica. Poi, se si ha la
fortuna di avere successo lo si deve saper gestire e tenerlo in vita.
ANIMULA - DARIA MANICHETTI
“Animula vagula, blandula,
Hospes comesque corporis
Quae nunc abibis in loca
Pallidula, rigida, nudula,
Nec, ut soles,dabis iocos…”
P. AELIUS HADRIANUS, IMP.
Cicatrici bianche su di un pavimento scuro misurano le distanze da
percorrere, indicano le direzioni, tracciano un destino già scritto e
forse già percorso. Oggetti cavi sono come uteri pronti a crescere
nuovi semi, o contenitori predisposti ad accogliere frutti ormai
maturi, nel ciclo continuo delle esistenze.
Un ventilatore sempre acceso indica che il tempo si è fermato. Un
battito e un respiro regolari rivelano che qualcosa di meccanico
ancora è in funzione. Bagliori restituiscono ombre.
Una figura composta e contenuta, ben truccata, filo di perle al
collo, come una statuetta di cera, si aggira esposta in questo
luogo, quasi fosse sotto osservazione ma contemporaneamente
invisibile. Visibile forse solo a chi la vuol vedere. Attraversa e
anima questo luogo incolore, arduo e spoglio, quasi a compiere un
silenzioso, magico e misterioso rituale. Tra il corpo e l’anima.
“Piccola anima smarrita e soave,
compagna e ospite del corpo,
ora t’appresti a scendere in luoghi
incolori, ardui e spogli,
ove non avrai più gli svaghi consueti…”
Imperatore P. AE. Adriano
[Foto di Enrico Maria Bertani]
Animula (2016)
di e con Daria Menichetti
disegno luci Luca Poncetta
esecuzione sonora e C
onsulenza artistica Francesco Manenti
foley Michele Zanni
L’anima più vera del teatro, mostrata attraverso le immagini di
una scena, catturate da un vero e proprio “poeta della
fotografia”: Mirco Magliocca . “Teatro in vetrina” è la mostra
fotografica esposta nella galleria del Teatro Curci di Barletta,
paese natale del fotografo. Un’esposizione davvero originale e
particolare che unisce i più grandi teatri d’Italia e d’Europa,
grazie agli scatti di scena, del maestro Cosimo Mirco
Magliocca.
Il Sindaco Cosimo Cannito mi ha messo a disposizione un
luogo prestigioso, la galleria del Teatro Curci di Barletta, per
valorizzare l’arte del concittadino valorizzandone l’arte e la
bravura. A presentare la mostra l’attrice barlettana Mariella
Parlato. L’assessore alla cultura Cilli Oronzo ha ricordato
l’importanza di puntare sulla cultura e l’arte per promuovere un
territorio. Le foto di Mirco Magliocca che vi presentiamo in
questo numero, sono una parte della mostra “Teatro in Vetrina”,
una mostra che speriamo presto Mirco porti in giro per l’Italia…
Mirco Magliocca ha commentato così il successo di questa
esposizione: “Essere apprezzati come artista nel proprio paese
di nascita, ha un sapore diverso rispetto a tutti gli altri successi.
Sono onorato che il pubblico abbia apprezzato il mio lavoro, e
che personalità come Francesco Gorgoglione, professore di
scenografia all'Università di Bari e direttore tecnico del teatro
Curci, abbia visto nelle mie foto la bellezza e l'anima del Teatro.
Ringrazio anche i giornalisti il Sig. G. Dimiccoli della Gazzetta
del Mezzogiorno e Antonella Filannino di Amica9tv, che hanno
sempre seguito il mio lavoro con molta passione… sono pronto
e emozionato di continuare a donare il meglio di me stesso fin
che Dio vuole”.
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IL MUSICAL CATS
ARTISTI-GATTI INCANTANO IL PUBBLICO
Sale la febbre di “Cats”: ad oggi 34.470 mila
biglietti venduti e 15 sold out consecutivi dal
debutto del 7 Dicembre per il nuovo spettacolo di
Massimo Romeo Piparo, con Malika Ayane e un
grande cast di artisti-gatti, in scena per tutte le
festività natalizie
E' una passione che cresce, un'energia potente e
luminosa quella sprigionata sul palco del Teatro
Sistina dagli "artisti-felini" di "Cats", la nuova
grande produzione firmata Massimo Romeo
Piparo, con musiche di Sir Andrew Lloyd Webber
e testi del Premio Nobel Thomas Stearns Eliot,
che dal debutto il 7 dicembre scorso ha già fatto
registrare numeri strabilianti. Sono infatti 34.470 i
biglietti venduti, 15 i sold out consecutivi con
22.500 spettatori nelle prime due settimane di
repliche dello spettacolo, che si avvia a essere
uno dei più grandi successi delle ultime stagioni.
Un'accoglienza straordinaria quella riservata dal
pubblico a questo titolo storico, che, a 40 anni dal
debutto a Broadway (1982), viene ambientato per
la prima volta a Roma, in una ipotetica e
futuristica “discarica” di opere d’arte e di reperti
archeologici, con il Colosseo sullo sfondo.
Applauditissimi sulla scena la grande voce di
Malika Ayane, nel ruolo di Grizabella, la gattaglamour
che interpreta l’intramontabile e
struggente “Memory”, e il cast di 27 artisti,
sottoposti con trucco e costumi a una vera e
propria metamorfosi, sorprendentemente
realistica, che li rende autentici 'gatti umanizzati'.
Con loro ogni sera le magiche note suonate
dall'Orchestra dal vivo diretta dal Maestro
Emanuele Friello. Firma le coreografie Billy
Mitchell, coreografo emergente del West End
londinese, attuale coreografo associato delle
ultime produzioni di A.L. Webber, da School of
Rock a Cinderella. Perfetto per spettatori di tutte
le età, grazie alla sua storia di amicizia e poesia,
le spettacolari scenografie (firmate da Teresa
Caruso) e il giusto mix tra musica e danza, ma
anche illusionismo e magia, il Musical resterà in
scena fino al 22 gennaio, .
Massimo Romeo Piparo
Produttore Regista
ph. Monica Irma Ricci
CLAUDIO E PAOLO LADISA
ph. Monica Irma Ricci
Claudio e Paolo Ladisa sono ballerini, acrobati,
coreografi, art directors e insegnanti con
esperienza artistica internazionale: il loro
linguaggio artistico e innovativo, caratterizzato
dalla contaminazione di diverse espressioni
artistiche li ha portati collaborare con grandi registi
e maestri nel mondo del cinema (ZOOLANDER 2
con Ben Stiller), del teatro, della televisione,
lavorando in musical, commedie, opere, concerti,
video clip, sfilate di moda, eventi, galà e festival.
Hanno collaborato con grandi compagnie come il
Cirque du Soleil e La fura dels bauls.
Collaborano con marchi, brand, aziende nazionali
e internazionali nell 'entertaintement e nel turismo.
Sono inoltre direttori artistici e formatori nazionali
della Next Generation Academy, Accademia di
formazione che ha l’obiettivo di formare artisti e
insegnanti.
ph. Monica Irma Ricci
registi- coregrafi- artisti: Claudio e Paolo Ladisa
ph. Monica Irma Ricci
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Claudio e Paolo Ladisa sono artisti versatili, affrontano ogni progetto con totale entusiasmo e
dedizione perché, come raccontano
Attualmente, Claudio e Paolo sono delegati nazionali nella formazione, collaborano attivamente,
in qualità di direttori artistici e formatori, con la NEXT GENERATION ACADEMY,
accademia di formazione per artisti e insegnanti.
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Claudio e Paolo sono ballerini acrobati, ma anche insegnanti e coreografi, nonché direttori
artistici e art directors, sempre pronti a realizzare le performance più spettacolari sia in
qualità di artisti che di creatori, nel mondo del cinema, del teatro, della televisione,
dell'intrattenimento e del turismo in grandi eventi, sfilate di moda, videoclip, show
televisivi, opere teatrali, musical. Nel corso della loro carriera hanno lavorato con registi e
maestri rinomati e con grandi compagnie di fama internazionale come "La fura dels bauls" e
il "Cirque du Soleil".
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modella Camilla Mancuso
Grafica: Sara Galentino
STEFANO FRANCIA ENJOYART - POMODORO STUDIO ALWAYS
presentano
la collana musicale
EnjoyArt
DISPONIBILE SU TUTTI I DIGITAL DOWNLOAD
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18 giugno 2023
Categorie:
Miglior Ballerino
Miglior Ballerina
Miglior Coppia
Miglior Maestro
Miglior Spettacolo Classico
Miglior Musical
Miglior TV DanceShow,
Miglior Coreografo
Miglior Dance Movie
Premio alla Carriera
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modella Camilla Mancuso
Grafica: Sara Galentino
Premio Speciale alle Arti
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le candidature devono essere presentate
entro il 18 maggio 2023 a:
ass.stefanofrancia@gmail.com
whatsapp + 39 335 435168
Maria Grazietti
IL PRIMO AMORE NON SI SCORDA MAI!
…AL NURAGHE PISCU
Luca Di Bartolo
Sono passate solamente 3 settimane da quando assieme a Maria Grazietti,
giovane danzatrice di Cagliari, siamo stati al meraviglioso Nuraghe Piscu, il
primo nuraghe che visitai arrivato in Sardegna.
Per la terza volta splendido scenario per un momento creativo (gli altri due
sono già apparsi su TuttoBallo nei numeri scorsi).
L’occasione è quella di un workshop di fotografia di danza, diciamo andato
quasi deserto (non essendo workshop di nudo…..), ma alla fine ho deciso
comunque di non perdere l’occasione, io, un partecipante e Maria. Credo di
poter affermare senza ombra di dubbio di aver fatto bene.
Maria nasce a nel 2004, frequenta la scuola di Roberto Magnabosco e
Benedetta Bucceri e poi quella di Anna Kukurba, sempre a Cagliari, nel
2016 si trasferisce poi ad Vienna per proseguire gli studi presso la Wiener
Staatsoper Balletakademie dove si diploma nel 2022.
Dunque la sua storia di danzatrice inizia ora e mi auguro tanto trovi la sua
strada, a malincuore dico, fuori dal nostro paese.
Ma intanto ho avuto l’occasione di fotografe con lei per due volte.
Nel mondo della danza si dice ‘dotata’ quando una danzatrice è già di suo
fisicamente predisposta, ma come ben sappiamo questo è solo l’inizio,
come per un blocco di marmo prima di essere scolpito; così mi viene da
pensare a Michelangelo ed alla storia delle sue ricerche del blocco di
marmo perfetto per le sue opere, ma non divaghiamo via!!
Una giornata soleggiata e ventosa, ci ha accolto al tramonto con una luce
splendida.
Una volta calata ci sono trattenuti all’intero della ‘torre’ del nuraghe, con
due faretti semplici semplici, giocando con un pavimento di battuto di
cemento (sicuramente molto duro), senza dubbio poco adatto alle caviglie
di una danzatrice.
La morale è che sarei davvero felice di realizzare un lavoro di video danza
con lei in futuro!
Theo Piu
Ph Luca di Bartolo
ASSIA KARAGUIOZOVA
MOSTRA A VERONA
Piero Dorazio
Mostra, in due sezioni, da non perdere.
Presso: Galleria dello Scudo e Galleria d’Arte
Moderna Achille Forti, Musei Civici di Verona
galleriadelloscudo.com
gam.comune.verona.it
museicivici.comune.verona.it
ASSIA KARAGUIOZOVA
L’artista Marya Kazoun porta con il suo presepe un
messaggio di rinascita: un’installazione delicata,
ma intensa, perfettamente integrata con lo spazio
della Sala Bianca, presso il Palazzo Pitti.
Le locuste di vetro sono state realizzate da
Berengo Studio.
www.uffizi.it
LA FONDAZIONE QUERINI STAMPALIA
PRESENTA GRAZIANO ARICI
ASSIA KARAGUIOZOVA
A Venezia, le immagini dirette di Graziano Arici
arrivano allo spettatore senza mezzi termini.
querinistampalia.org
ARTE GRAFICA E CINEMA
SOGGETTIVA GALLERY A MILANO
ASSIA KARAGUIOZOVA
Ironia e grande
tecnica illustrativa,
in una selezione
acuta, fatta con la
passione del
collezionismo.
Un mondo cinematografico dentro ogni
immagine.
A S S I A K A R A G U I O Z O V A
PAC:
IL GIAPPONE A MILANO
Al PAC - Padiglione d’Arte Contemporanea a Milano: una
mostra molto intensa: tra pittura, installazioni, luci, carta,
acqua, suoni.
Nella sala ‘In Vitro’ - silenzio di riflessione, con i rumori di
sfondo, pervenenti dalla sala a fianco.
pacmilano.it
Assia Karaguiozova
PETER PAN A VENEZIA
FONDATION VALMONT
PALAZZO BONVICINI
Rivisitazione sintetica in digitale, tra essenza ed
esuberanza, nel contesto dell’antico Palazzo Bonvicini
(dai pavimenti di mosaici meravigliosi): Peter Pan
nella ricerca della sua ombra e l’isola incantata.
Assia Karaguiozova
Un viaggio nell’arte, attraverso le
connessioni tra le varie forme
d’espressione dell’arte - come fonte
d’ispirazione per chi scrive.
ASSIA KARAGUIOZOVA
Assia Karaguiozova
VAN GOGH A ROMA
PALAZZO BONAPARTE
ARTHEMISIA
Fino al 26 Marzo 2023
I Capolavori del Kröller-Müller Museum
40 opere tra disegni e dipinti
Catalogo SKIRA
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ROBIN HOOD, 1973
DISNEY STUDIO ARTIST
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GUAZZO, PENNARELLO E INCHIOSTRO SU
CARTA
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LA SPADA NELLA ROCCIA, 1963
DISNEY STUDIO ARTIST
CONCEPT ART
INCHIOSTRO E PASTELLO SU CARTA
© DISNEY
L’ARTE DI RACCONTARE STORIE SENZA TEMPO
ASSIA KARAGUIOZOVA
Mostra prodotta e promossa da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE, a cura di Walt Disney Animation
Research Library, in collaborazione con Federico Fiecconi, storico e critico del fumetto e del cinema
di animazione. Fino al 2 Aprile 2023 a Palazzo Ducale Genova.
ASSIA KARAGUIOZOVA
FROZEN 2 – IL SEGRETO DI ARENDELLE, 2019
GRISELDA SASTRAWINATA-LEMAY
CONCEPT ART
DISEGNO DIGITALE SU CARTA
© DISNEY
CENERENTOLA, 1950
MARY BLAIR
CONCEPT ART
GUAZZO SU CARTA
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ph Monica Irma Ricci
modella Camilla Mancuso
Grafica: Sara Galentino
RAFFAELE PAGANINI
SHINE - PINK FLOYD MOON
Sulle note dei Pink Floyd legend Paganini danza
le coreografie di Micha van Hoecke
con la Compagnia Daniele Cipriani
Danzatore per passione
Organizzatore per amore
Come ti sei avvicinato alla danza?
Sono stato invitato da un amico a vedere una lezione di
danza, tenuta dal Maestro Dimo Wrubel solista del
teatro Musicale di Sofia, e sono stato rapito
dall’eleganza dei ballerini, appena entrato dentro la
scuola di danza è stato come entrare in un'altra
dimensione, sentivo di essere entrato in una favola. Mi
sono subito innamorato di quel mondo.
I tuoi genitori come vedevano questo approccio?
All’inizio non molto bene, soprattutto per mio padre,
giocavo a calcio nella sua squadra e cambiare per
diventare ballerino per lui è stato traumatico, vi lascio
immaginare commenti e reazioni. Mia mamma mi
appoggiava di nascosto. Il tempo però mi ha fatto un
grande regalo, perché dopo anni di studio e soprattutto
quando sono andato all’estero in accademia, mio padre
è diventato il mio più grande sostenitore, era fiero di
me.
Le tue esperienze professionali
le mie esperienze sono circoscritte a spettacoli fatti
prima con la scuola di danza poi come ospite in
spettacoli durante il mio studio al Ballet Akademy di
Zurigo. Un incidente e la rottura del crociato, purtroppo
mi porta a decidere di smettere come danzatore e
dedicarmi prima come insegnante, di seguito mi dedico
all’organizzazione di eventi.
Sei uno dei maggiori organizzatori del Sud Italia.
Quale responsabilità senti?
Sono un organizzatore come tanti altri, spero di fare
bene il mio lavoro, per me organizzare un concorso, o
una vetrina coreografica o degli stage, significa
impegnarmi per fare avere un riscontro professionale a
chi partecipa, per gli studenti cerco di trovare e
assegnare borse di studio che abbiano un valore
formativo, per i ballerini mi spendo per trovare lavoro in
compagnie o semplicemente spettacoli a progetto
(l’importante fare esperienza di palco ed essere
retribuiti). Ai direttori delle scuole di danza e gli artisti
ospiti dico sempre che i miei eventi, sono appuntamenti
per incontrarsi, confrontarsi e collaborare, Lo scambio
artistico per me è essenziale. Un artista ospite è ricco
di preziose informazioni che possono arricchire i
partecipanti dei miei eventi, dagli studenti ai coreografi
ai direttori delle scuole.
Un progetto del passato e uno del presente a cui
sei molto legato...
Uno dei miei primi progetti è stato Danza nel
Mediterraneo nel 1996, avrei piacere riprenderlo e
svilupparlo con grande energia, anche se da 15 anni
porto avanti NonSoloDanza che raccoglie circa 2000
presenze per ogni edizione, e dopo 2 anni di fermo
riprenderò 1 e 2 aprile 2023.
Il prossimo progetto a cui stai lavorando?
L’evento in lavorazione è il “Premio delle Eccellenze
della Danza” diretto da Antonio Desiderio . E’ un
evento dedicato non solo alle Star della danza ma alla
Danza stessa.
Inizierà il 27 gennaio con una vetrina coreografica e lo
spettacolo “Le quattro Stagioni” coreografie di Jvan
Bottaro. Il 28 gennaio si svolgerà il concorso di danza
dove solo i primi classificati andranno in finale il
giorno successivo e dove verranno scelti uno o più
ballerini che vinceranno il volo per Miami per andare a
Ballare al prestigioso Festival internazionale di Miami
diretto da Eriberto Jimenez. Giorno 29 gennaio si
conclude l’evento con ll Gran Galà del “Premio delle
Eccellenze della danza” che vedrà premiati grandi
personaggi e primi ballerini.
Progetti futuri?
Un evento molto ambizioso, ci sto lavorando con
grandi professionisti del settore, apriamo
l’organizzazione oltre oceano. Ancora in fase di
progettazione, ma già con delle mete precise.
Cosa rappresenta per te la danza?
La mia seconda famiglia. Tutte le volte che una
ballerina/o piccola o grande che sia, raggiunge un
obiettivo, sono felice come se fossero miei figli, mi
commuovo e quando posso intervengo per aiutarli a
realizzare il loro sogno. Ogni volta che leggo che
anche altri eventi o spettacoli vanno bene, mi
congratulo perché vuol dire che la danza ha vinto.
Noi abbiamo bisogno di grande visibilità e volevo
invitare, suggerire, a tutte le scuole italiane, dalle più
piccole alle più grandi che la prima formazione per un
allievo è quella di indirizzarli a frequentare
assiduamente il teatro. Vedere spettacoli, studiare la
danza non si fa solo in sala.
Un abbraccio a tutti.
Les Étoiles:
il cosmo in danza
Il Direttore Artistico Daniele Cipriani:
“Questo gala internazionale ha una
missione speciale, con una novità: due
programmi diversi e la possibilità di fare
la “Maratona Les Étoiles”Appuntamento
Auditorium Parco della Musica Roma
(Sala S. Cecilia) 28-29 gennaio 2023
Il cast di Les Étoiles si arricchisce, il
programma raddoppia e una mostra
fotografica a Roma celebra le edizioni
precedenti del gala immortalando i
“virtuosismi in volo e sulle punte” che
sono da sempre il suo leitmotiv. Il conto
alla rovescia per la prossima edizione di
Les Étoiles, la 12° del gala internazionale
di danza è in atto da mesi. In programma
alla Sala Santa Cecilia, Auditorium Parco
della Musica Roma, il 28 gennaio (ore
21.00 programma A) e il 29 gennaio (ore
16.30 programma A, ore 21.00
programma B) 2023, i biglietti hanno
cominciato ad andare letteralmente a ruba
quando si sono spente le luci in sala dopo
l’ultima edizione romana lo scorso
gennaio. Questo fa la differenza tra un
gala di danza qualsiasi – l’ennesimo gala,
il solito gala – e un gala ‘cult’ come,
appunto, Les Étoiles.Ma c’è un altro
motivo, molto più importante, che fa di
Les Étoiles un gala speciale.
“La bellezza salverà il mondo”, ribadisce
il Direttore Artistico di Les Étoiles Daniele
Cipriani: “Non lo dico per ripetere un
“meme”, come è d’uso in questa epoca di
taglia e incolla. La verità è che questo è
un momento della storia particolarmente
preoccupante: si combatte una guerra che
ci tocca da vicino e incombe sul mondo un
pericolo sinistro. Si può fare affidamento
solo sull’intelligenza del cuore ed in
questo senso mi ritrovo pienamente nelle
parole di Dostoevskij. Non è
un’affermazione puramente estetica se
consideriamo che gli artisti traducono la
giustizia e la moralità del cosmo in
immagini, suoni, e chiaramente danza. Ho
sempre creduto che, in questo senso, Les
Étoiles abbia una missione speciale: è un
gala in cui si esibiscono grandissimi
ballerini, certo, eppure non è solo
“glamour” con nomi di richiamo: è un
concentrato di bellezza che
implicitamente inneggia alla bellezza più
alta di un’ ideale fratellanza, a
prescindere da nazionalità, credenze, o
stile di vita.”
Marianela Nuñez, William Bracewell,
Marcelino Sambé, Anna Rose O’Sullivan
(The Royal Ballet, London);Polina
Semionova (Staatsballett Berlin, già
American Ballet Theatre); Sergio Bernal
(già Ballet Nacional De España); Maia
Makhateli, Giorgi Potskhishvili (Het
Nationale Ballet, Amsterdam), Paul
Marque, Valentine Colasante (Opéra
National De Paris); Matteo Miccini
(Stuttgart Ballet) si aggiungono ora
quelli di due stelle provenienti dal
prestigioso Hamburg Ballet John
Neumeier: Alessandro Frola e Madoka
Sugai. A questi nomi si aggiungerà poi
quello dell’étoile ‘a sorpresa’ che verrà
svelato alla vigilia della prima.
Per le due recite di domenica 29
gennaio sono previsti programmi diversi;
da qui la possibilità di fare la “Maratona
Les Étoiles” e acquistare un biglietto per
entrambi gli spettacoli, usufruendo di
uno sconto del 20% sul biglietto serale.
Entrambi i programmi domenicali (come
anche quello di sabato 28) prevedono
brani dal repertorio tradizionale e non
mancheranno di certo gli entusiasmanti
passi a due da Il Lago dei Cigni, Don
Chisciotte o Il Corsaro; ci saranno però
anche brani di sofisticata modernità,
firmati da coreografi sulla cresta
dell’onda oggi. Tra questi troviamo
Carbon Life di Wayne mcgregor
(O’Sullivan/Sambé), Voices di David
Dawson (Semionova), due brani di John
Neumeier, Spring and Fall e Shall We
Dance? (Frola/Sugai), Äffi di Marco
Goecke (Miccini) e Orgía, brano di
danza classica spagnola, in prima
mondiale a Les Étoiles (Bernal). Molti i
lavori che vengono presentati in prima
nazionale.
I FOTOGRAFI E LES ÉTOILES - Presso il Margutta Veggy Food & Art a Roma (Via
Margutta 118) la mostra Attimo, sei bello! in esposizione, sino al 21 marzo 2023, una
scelta di scatti d’autore a firma di fotografi italiani e stranieri che nel corso delle
precedenti edizioni di Les Étoiles hanno immortalato alcune delle sue meravigliose
stelle, prima fra tutte Svetlana Zakharova.
18 giugno 2023
Categorie:
Miglior Ballerino
Miglior Ballerina
Miglior Coppia
Miglior Maestro
Miglior Spettacolo Classico
Miglior Musical
Miglior TV DanceShow,
Miglior Coreografo
Miglior Dance Movie
Premio alla Carriera
ph Monica Irma Ricci
modella Camilla Mancuso
Grafica: Sara Galentino
Premio Speciale alle Arti
www.stefanofrancia.com
www.tuttoballo20.com
le candidature devono essere presentate
entro il 18 maggio 2023 a:
ass.stefanofrancia@gmail.com
whatsapp + 39 335 435168
Successo tersicoreo su Rai1
con la sesta edizione di "Danza con me
Assia Karaguiozova - Fabrizio SIlvestri
Il primo dell’anno torna, come di consueto, in prima serata su Rai 1, Roberto Bolle, l’étoile internazionale, incanta con maestria il
pubblico televisivo, questa volta in compagnia degli attori Luca Zingaretti e Cristiana Capotondi. Tra le novità di questa sesta
edizione un pubblico speciale, composto da giovani allievi delle scuole di danza di tutta Italia che il 4 settembre hanno
partecipato alla celebre lezione all’aperto, in Piazza Duomo a Milano superando il record da Guinness dei primati con oltre 1600
allievi.
La serata si apre con la grinta di Eminem, per scivolare con disinvoltura nell’andamento vario di uno spettacolo gradevole, che
coinvolge nella danza con l’Étoile celebrità ed allievi. Tra le coreografie, quella di Wayne McGregor, direttore artistico dell’ultima
edizione della Biennale Danza (La Biennale di Venezia). Al grande dance show televisivo hanno partecipato ballerini e artisti
internazionali di altissimo livello mondiale, quali: Fumi Kaneko, Principal Dancer del Royal Ballet di Londra, allieve
dell’Accademia della Scala di Milano, Melissa Hamilton, Prima Solista del Royal Ballet di Londra, Maria Eichwald, già Prima
Ballerina dello Stuttgart Ballet, Marianela Núñez, Prima Ballerina del Royal Ballet, Yasmine Naghdi, Prima Ballerina del Royal
Ballet, Casia Vengoechea e Toon Lobach, Virna Toppi, Prima Ballerina del Teatro alla Scala di Milano, Nicoletta Manni, Prima
Ballerina della Scala, La compagnia di danza, Les Ballets Trockadero de Monte Carlo, gli attori Claudia Gerini, Edoardo Leo.
Bellissimo omaggio quello che Virginia Raffaelia e Roberto Bolle hanno dedicato a Monica Vitti, interpretando «I Crauti»,
canzone resa famosa negli anni '70 dalla grande attrice.
Per il sesto anno consecutivo, Roberto Bolle, conquista il pubblico portando l’arte tersicorea in prima serata. Danza con Me
rafforza il concetto di divulgazione e promozione dell’arte sulla tv di Stato, utilizzando le più innovative tecnologie. Il programma
di Roberto Bolle, con la regia di Fabrizio Gattuso Alaimo è stato il più visto della tv il 1 gennaio 2023 in prime time (17,9%),
battendo la concorrenza di Canale 5 con Concerto per la Pace – 30 anni di Natale in Vaticano (12,3%).
Luca Zingaretti
Cristiana Capotondi
Roberto Bolle
XHESMINA
ZAVALINA
PH MONICA IRMA RICCI - WWW.MONICAIRMARICCI.COM - WWW.ISTAGRAM.COM/I.R.M.A19/
DANCER XHESMINA ZAVALINA - WWW.ISTAGRAM.COM/XHESMINA_ZAVALINA_/
MUA: MAURI MENGA WWW.ISTAGRAM.COM/MAURIMENGA/
Xhesmina Zavalina, 19 anni.
Xhesmina vive in Italia dall’età di 5 anni quando si è
trasferita dall’Albania insieme alla sua famiglia,
studia Danza da quando era piccola e da 8 anni
studia Danza alla Scuola di Danza del Teatro
dell’Opera di Roma .
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ALBERTO SPADOLINI
PITTORE E DANZATORE
Mario Spadellini, Atelier “A. Spadolini”
Dal Teatro degli Indipendenti al Salon des Indépendants. Anton Giulio Bragaglia inaugura il teatro sperimentale
degli indipendenti nei sotterranei di via degli avignonesi a Roma nell’aprile 1922 con una mostra dedicata all’artista
futurista Umberto Boccioni. Per rendere l’ambiente più accogliente vengono acquistati centinaia di metri di juta
decorata a tempo di record da Balla, Depero e Prampolini. Fra i giovanissimi frequentatori degli indipendenti si fa
notare Alberto Spadolini (ancona 1907 – Parigi 1972), aiuto-scenografo e pittore, allievo di Giorgio de Chirico
(Pierre Barlatier “Les Lettres Françaises”, 1948). A seguito della chiusura del teatro, voluta alla fine degli anni
’20 da Benito Mussolini, Spadolini emigra in Francia e, grazie alle lettere di presentazione di Gabriele D’Annunzio,
entra nell’atelier dello scenografo Paul Colin. Spadò, come era soprannominato dagli amici, non smetterà mai di
dipingere, neppure durante la sua ventennale carriera di danzatore e coreografo internazionale. Egli espone le sue
opere al «Salon de la Piste à l’Ecran » con Georges Rouault e Van Dongen (l’art vivant, 1938); al « Club de France
» con Jean Cocteau e André Derain (Paris-Midi, 17 maggio 1941); al « Salon d’Hiver » del Palais de Tokyo
(Vedettes, novembre 1941). Nel corso di un’intervista il granduca Alex Wolfson, fratello di Vladimir Wolfson
(collega dell’agente segreto britannico Ian Fleming), rivela che Spadolini ha fatto parte della resistenza antinazista
con il compito di trasportare codici cifrati nascosti nelle intercapedini dei suoi dipinti. Nel dopoguerra l’eclettico
artista espone le sue opere a Parigi, Stoccolma, Malmo, Copenaghen, Saigon, Lussemburgo, Bruxelles, Roma
...Alla metà degli anni ’60 spadò apre un atelier a Riccione dove crea alcuni dei suoi capolavori. Inoltre “… ha dato
vita alla nuova atmosfera del night al Grand Hotel di Rimini, leone di questa riviera” (l’opinione, 1966). Nel 1972
egli espone per l’ultima volta le sue tele al Salon des Indépendants di parigi, il cui motto è “nessuna giuria,
nessuna ricompensa”. Fin dal 1884 il Salon è il luogo privilegiato dagli artisti che rivendicano una indipendenza
nella loro espressione artistica come Georges Braque, Paul Cézanne, Henri Matisse, Vincent Van Gogh ... Alla
morte di Alberto Spadolini, avvenuta il 17 dicembre 1972, la famiglia è avvisata con tre giorni di ritardo e nel
frattempo il suo appartamento al n. 78 degli Champs Elysées viene saccheggiato di documenti, fotografie e dipinti.
La sua vita è stata ricostruita grazie al ritrovamento di una parte del suo archivio in una soffitta; all’individuazione
di una quarantina di immagini fotografiche dei suoi dipinti presso il centro Pompidou di Parigi; alla digitalizzazione
operata dalla Bibliothèque Nationale de France (gallica). Nel 2005 l’istituto statale d’arte “Federico Fellini” di
Riccione ha allestito nel castello degli Agolanti la rassegna “Alberto Spadolini. Il cinema, la danza, la musica, la
pittura nella Parigi degli anni ’30”, manifestazione patrocinata dall’ambasciata di Francia e dall’ambasciata di
Svezia. Nell’autunno 2022, in occasione del cinquantesimo anniversario della scomparsa dell’artista, la rivista Mirà
edita in lingua francese ed inglese dal “Nouveau Musée National de monaco” ha consacrato a Spadolini l’articolo
“une vie Dédiée à l’Art, à l’Amour et à l’Espionnage” di angelo chiaretti e Marco Travaglini. Sono stati inoltre aperti
al pubblico gli atelier “Alberto Spadolini” di Riccione e di Bologna, dove è possibile consultare documenti, assistere
alla proiezione di filmati d’epoca, ammirare i dipinti ispirati alla danza, al paesaggio e all’ermetismo apprezzati da
Max Jacob e Jean Cocteau.
Enrico Rovelli, 78 anni, storico manager e imprenditore musicale, fondatore di importanti club e figura chiave
dell’iniziale percorso artistico di grandi cantautori come Vasco Rossi e Pino Daniele, esordisce come artista
con la sua prima mostra personale, “Mille Volti”; dal 13 al 27 gennaio, infatti, alla Galleria D’arte Cael di
Milano (via Carlo Tenca, 11) saranno esposti circa 20 tra dipinti, sculture e bassorilievi realizzati a partire dal
2011. È stato lo storico promoter di Vasco Rossi, per il quale ha curato oltre 500 concerti, compreso il primo
live allo stadio di San Siro (1990). Con le sue società si è occupato anche di Pino Daniele, Patty Pravo,
Antonello Venditti, Adriano Celentano, Renato Zero, Claudio Baglioni, Marco Masini, Fabio Concato, Fabrizio
Moro, Anna Oxa e tanti altri.
È noto in quanto fondatore di Radio Music 100, poi diventata Radio DeeJay, fondatore e gestore di locali quali
La Carta Vetrata di Bollate (dove suonarono e si formarono molti gruppi tra i quali spicca la PFM) e, a Milano,
di Rolling Stone, City Square (diventato poi Propaganda) e Alcatraz (affermatisi velocemente come punti di
riferimento della vita notturna milanese), nonché organizzatore in Italia di numerosissimi concerti di artisti
internazionali del calibro di Bruce Springsteen, Bob Dylan, Queen, The Police, The Clash, U2, Frank Zappa,
David Bowie e tantissimi altri.
La passione per l’arte accompagna Enrico Rovelli sin da bambino. Si diploma ai corsi serali della Scuola
Superiore d’Arte al Castello Sforzesco di Milano mentre durante il giorno frequenta la Scenografia Sormani.
Presso il laboratorio dell’architetto Scarpini conosce il pittore Milani che gli insegna a lavorare l’oro zecchino e
argento in foglia oro su vetro che rimarranno una costante della sua produzione. Nel tempo Rovelli abbandona
il vetro e comincia a lavorare su diversi tipi di supporti, in particolare su grandi tele che costruisce
personalmente. Colpito dall’opera dell’artista Alberto Burri inizia a sentire la necessità di creare quadri in cui
risulta evidente la volontà di mostrare la funzione espressiva della materia utilizzando acrilico, olio e nitro con
tela iuta e fil di ferro. Da qui in avanti la sua propensione alla sperimentazione diventa un punto saldo della
sua produzione in cui scale di grigi, bianco, nero e, talvolta, il rosso con gli immancabili oro e argento creano
suggestive tele astratte composte da strisce, linee e superfici di colore che diventano riliev
Questa attività viene interrotta quando l’impegno in campo musicale diventa a tutti gli effetti la sua
occupazione principale anche se continua a curare personalmente le grafiche dei manifesti e alcune
scenografie dei concerti di cui si occupa.
Dal 2011 Rovelli sente di nuovo il bisogno di trasmettere il suo sentire attraverso la pittura. I primi due quadri
che dipinge sono dedicati al figlio scomparso qualche tempo prima.
Lo studio e l’utilizzo scrupoloso di materiali vecchi e nuovi testimoniano che Rovelli continua la sua ricerca di
una dimensione concreta, corporea e tangibile dell’opera attraverso un lungo processo di creazione.
All’acrilico, all’olio e al nitro si aggiunge anche l’utilizzo massiccio delle resine e vernici Awl Grip.
Nei quadri, spesso di grandi dimensioni, troviamo anche legni, cortecce, tele di sacco, carte incollate e
stratificate, spessori: linee e aree di colore, colate di resine e sottili tracciati grafici simili ad
elettrocardiogrammi (che per Enrico sono un omaggio al padre la cui calligrafia era simile a questa sorta di
grafismo) sono un tratto distintivo della produzione di questi anni.
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Mauro Vaccai
La Metamorfosi
dello Spirito
Mauro Vaccai è uno scultore italiano contemporaneo. Nasce nel 1954 a Piteccio (Pistoia), il paese, dove tra un viaggio e
l’altro tuttora vive e lavora, come scultore, nella sua casa-studio. Dopo il diploma di geometra, spinto dagli amici, s’iscrive
alla facoltà di Scienze Forestali a Firenze, senza però conseguire la laurea perché distratto dalla sua vera passione, l'arte.
Durante il periodo universitario, più che studiare sui libri, lui disegna, dipingere e scolpisce. Racconta che ha sempre fatto
ciò che sentiva di fare e di cose diverse ne ha fatte tante. Finiti gli anni da militare, lavora autonomamente nel mondo della
moda e riesce ad aprire qualche negozio in Giappone fino a quando nel 1990 è costretto a interrompere i suoi affari a
causa della Guerra del Golfo. Torna a casa e inizia così la sua carriera da “spaccapietre”, come lui stesso si definisce,
all'età di circa 35 anni; indirizzato dall'amico Gianni Borsari (cultore d'arte), espone le sue opere in alcune gallerie
modenesi, tra cui la Galleria Modena Art. Da allora non ha più smesso di spaccare pietre ed oggi le sue opere sono
ovunque nel mondo, da New York a Mosca, da Parigi a Guangzhou. Nel 2017, una sua scultura in marmo (di ben otto
quintali) destinata al porto di Lampedusa, commissionata dalla Marina Militare italiana per omaggiare l’impegno dell’isola
nell’accoglienza dei migranti, è stata benedetta personalmente da Papa Francesco, in Vaticano.
La poetica
Per Vaccai, la scultura è “una lotta con quel marmo inerte, che però va rispettato perché è più vecchio di noi. E dalla
sbozzatura alla rifinitura, l’intero processo di levigatura e lucidatura che trasforma un qualunque blocco di marmo in
un’opera d’arte, Mauro lo esegue a mano, con martello e scalpello, alla classica maniera che da sempre, dai tempi di
Michelangelo, si pratica per scolpire la preziosa “pietra splendente”. E proprio come Michelangelo, Mauro sceglie sempre
personalmente la materia grezza su cui lavorare: sceglie i suoi blocchi di marmo bianco nelle cave di Carrara, sulle Alpi
Apuane, universalmente note come riserva dei marmi più pregiati al mondo,
Lo scultore pistoiese mira dritto all’essenza della vita. La sua ricerca stilistica rispecchia un cammino interiore,
un’investigazione dello spirito per cercare riparo dalla frenesia della vita contemporanea. Le sue opere in marmo Statuario,
Calacatta e in onice indagano la parte più profonda dell’anima, quella pura e incontaminata dalle sovrastrutture sociali, per
tornare al vero senso dell’esistenza. Solo riappropriandoci della parte più profonda e spirituale potremmo orientarci nel
caos di un mondo sempre più convulso.
TuttoBallo
Mario Vaccari ha partecipato a numerose fiere e mostre, e le sue opere si trovano nei musei di tutto il mondo, da New
York (San Martino, Museo Garibaldi-Meucci, 2001) ad Asnières-sur-Oise, Francia (Unione, 2003), a Traun, Austria (Testa
di cavallo, 2006) e agli italiani Nonantola (Ingranaggi di luce, 2010) e Nap
Vaccai scolpisce la pietra, e oggi le sue creazioni si trovano in tutto il mondo. Completa l'intero processo a mano,
iniziando con la stesura e proseguendo con l'intaglio, lo scalpello e la lucidatura per trasformare un blocco di marmo in
un'opera d'arte. Ha usato il metodo convenzionale di martello e scalpello. La sua scelta di blocchi di marmo bianco
proviene dalle cave di Carrara nelle Alpi Apuane, rinomate per la produzione del marmo più costoso del mondo
Dark Dance
il ballo di Mercoledì Addams
virale sui social
La fine del 2022 ci ha regalato una nuova danza: Dance Dance Dance, video virale di Tik Tok lanciato dalla
serie Netflix Wednesday -Mercoledi Addams, interpretato da Jenna Ortega con la regia (non di tutti gli episodi)
di Tim Burton. La scena è ormai ben nota anche a chi non ha mai visto neanche un episodio della serie ed è
compresa nell’episodio quattro della prima stagione, per ora unica, di Mercoledì Addams. Il titolo è Woe, What
a Night e vede la protagonista prendere parte al ballo Rave’N. Il personaggio interpretato da Ortega scende in
pista, accompagnata da un brano decisamente non pop. Questa canzone ci porta indietro nel tempo, fino al
1980. Si tratta di Goo Goo Muck dei The Cramps, una hit punk di ormai più di 40 anni fa. Tutto sembrava pronto
per un nuovo caso “Running up that hill” di Kate Bush, tornato in classifica grazie a “Stranger Things 4”, (ndr
sempre serie tv Netflix) ma le cose sono andate in maniera leggermente diversa. Di certo il brano è stato
riscoperto da un pubblico più giovane, ma la canzone del ballo di Mercoledì Addams è per tutti “Dance dance
dance”, come viene cercata su Google, ovvero “Bloody Mary” di Lady Gaga. Ma la canzone sulla quale Jenna
Ortega – Mercoledì - balla non è la versione originale, bensì un remix accelerato. Il gioco scatenato sui social
ha attirato anche la stessa Lady Gaga, che incluse questa canzone nel suo secondo album, Born This Way, del
2011. La breve parte del testo presa e accelerata ha senso con la scena perché in questa la protagonista usa
particolarmente le mani. La coreografia che l’attrice ha studiato pare adattarsi al meglio alla parte in cui Gaga
canta: “I’ll dance, dance, dance. With my hands, hands, hands”. Il testo di Bloody Mary si concentra sulla figura
di Maria, che è al tempo stesso umana e divina. Nell’ottica del brano, si sfrutta questo dualismo per proporre
una lei che è sia star che vera donna. Si ipotizza come Gaga abbia voluto far riferimento a Maria la
sanguinaria, ovvero Maria I Tudor, cugina di Elisabetta I e sua rivale. Rappresentate della Chiesa, aveva lo
scopo di eliminare calvinisti e luterani. È così divenuta la perfetta immagine della killer ben celata sotto gli abiti
di una bigotta. Siete curiosi? Guardate Wednesday come la balla …
La Vita Bugiarda degli Adulti,
la serie Netflix
tratta dal libro
di Elena Ferrante
L’inizio del 2023 porta già una bella novità… Netflix ha lanciato
il 4 gennaio la tanto attesa serie “La Vita Bugiarda Degli
Adulti”, tratta dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante
pubblicato nel 2019. L’adattamento del romanzo di Elena
Ferrante è stato curato dalla stessa scrittrice e da Francesco
Piccolo e Laura Paolucci, già coinvolti nell’altra grande serie
TV tratta dai romanzi di Ferrante, L’Amica Geniale. Alla regia
dei 6 episodi c'è Edoardo De Angelis mentre, nel cast, figurano
l’esordiente Giordana Marengo insieme a Valeria Golino,
Alessandro Preziosi, Pina Turco e Azzurra Mennella. ll
romanzo, e quindi la serie di Netflix, fa un ritratto intenso e
singolare di Giovanna, 13enne residente nella Napoli degli anni
’90.
“Nessuno deve farsi i fatti suoi,
se una persona è nei guai.”
" N O S T A L G I A " : I L P A S S A T O I N C O N T R A I L P R E S E N T E N E L L A
C A N D I D A T U R A I T A L I A N A A L L ' O S C A R D I M A R I O M A R T O N E
A ottobre, Breaking Glass Pictures ha acquisito Nostalgia di Mario Martone, candidato italiano all'Oscar per il
miglior lungometraggio internazionale.
Il Film di Martone è stato in concorso a Cannes lo scorso maggio, e sarà proiettato al Palm Springs
International Film Festival. Il film distribuito dalla Breaking Glass uscirà nei cinema statunitensi il 20 gennaio
2023. Nostalgia è basato sul romanzo di Ermanno Rea e interpretato da Pierfrancesco Favino (Il traditore),
che ha ricevuto una nomination come miglior attore europeo ai recenti European Film Awards per la sua
interpretazione di Felice Lasco, un napoletano di mezza età che torna nella sua frenetica città natale dopo
aver vissuto in Egitto per 40 anni. Una volta tornato in città, Felice è coinvolto in una vita di questioni in
sospeso mentre la sua gioventù criminale lo raggiunge lentamente. Mario Martone ha diretto e cosceneggiato
il film che è stato anche ospite di festival a Zurigo, Rio de Janeiro e Stoccolma. Ha ottenuto
quattro Nastri d'Argento dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici come Miglior Regista,
Sceneggiatura, Attore e Attore non protagonista. Accanto a Favino, nel film ci sono Francesco Di Leva,
Tommaso Ragno, Aurora Quattrocchi e Sofia Essaidi.
Nella sua recensione, Todd McCarthy di Deadline ha scritto di Nostalgia: "ha il fantastico vantaggio di un
ambiente di vita reale densamente visualizzato e una mancanza di convenzioni cliché della vecchia scuola". I
produttori sono Luciano Stella, Roberto Sessa, Maria Carolina Terzi e Carlo Stella. I produttori esecutivi sono
Gennaro Fasolino e Chiara Grassi. Nostalgia è una produzione Picomedia, Mad Entertainment in
associazione con Medusa Film in coproduzione con Angelo Laudisa della Rosebud Entertainment Pictures di
Parigi. Impazienti, aspettiamo il 12 marzo per assistere alla consegna degli Oscar 2023.
GRAZIE RAGAZZI
Il nuvo film di Antonio Albanese diretto da Riccardo MIlani
Di fronte alla mancanza di offerte di lavoro, Antonio, attore appassionato ma spesso disoccupato, accetta un
lavoro offertogli da un vecchio amico e collega, assai più smaliziato di lui, come insegnante di un laboratorio
teatrale all’interno di un istituto penitenziario.
All’inizio titubante, scopre del talento nell’ improbabile compagnia di detenuti e questo riaccende in lui la
passione e la voglia di fare teatro, al punto da convincere la severa direttrice del carcere a valicare le mura
della prigione e mettere in scena la famosa commedia di Samuel Beckett “Aspettando Godot” su un vero
palcoscenico teatrale.
Giorno dopo giorno i detenuti si arrendono alla risolutezza di Antonio e si lasciano andare, scoprendo il potere
liberatorio dell’arte e la sua capacità di dare uno scopo e una speranza oltre l’attesa.
Così quando arriva il definitivo via libera, inizia un tour trionfale.
MAGIC MIKE 3
SALMA HAYEK SULLA LAP DANCE:
Salma Hayek è entrata nel cast di Magic Mike: The Last Dance, l'ultimo capitolo del franchise diretto da
Steven Soderbergh. Il film uscirà nelle sale nel 2023 ma, nel frattempo, sono già circolate le immagini del
trailer che mostrano Channing Tatum e la star di Frida protagonisti di alcune sequenze bollenti. In particolare,
una scena di lap dance ha messo a dura prova l'attrice, come ha confermato lei stessa a Entertainment
Tonight:"È molto impegnativa dal punto di vista fisico. Mamma mia. Aspettate solo di vederla. È davvero
complicata".
Salma Hayek ha sostituito Thandiwe Newton nel cast del film, con protagonista Channing Tatum nel ruolo di
Michael 'Magic Mike' Lane, personaggio interpretato sin dal primo film uscito nelle sale ormai dieci anni fa.
Tatum riprese il ruolo anche nel
primo sequel, Magic Mike XXL. Ma
quale ruolo interpreta Salma
Hayek? "Sono una donna forte" ha
dichiarato l'attrice rivolgendosi ad
Antonio Banderas "Sai com'era la
mia giornata in ufficio? Mi sedevo e
guardavo, tipo 12 uomini ballare
seminudi e fare piroette. E ho
potuto comandarli in giro".
Il cast del film è composto anche da
Ayub Khan Din, Jemelia George,
Juliette Motamed, Vicki Pepperdine
e Gavin Spokes. Il film uscirà nelle
sale il prossimo 10 febbraio. I primi
due film hanno ottenuto grande
successo e ora Soderbergh spera
di poter proseguire il successo
della saga anche con questo terzo
capitolo.
Nel frattempo Channing Tatum vi
farà sognare nel trailer di Magic
Mike: The Last Dance.
Nel terzo film della serie diretta da
Steven Soderbergh, Mike Lane di
Tatum viene lasciato come barista
in un bar della Florida dopo un
affare fallito. Contatta una ricca
socialite (Hayek) che lo porta a
Londra con un’offerta per dirigere
uno spettacolo di danza.
Laggiù qualcuno mi ama
docu-film sulla vita di Massimo Troisi
SCRITTO DA ANNA PAVIGNANO E MARIO MARTONE.
Il 19 febbraio 2023 in occasione del 70° anniversario della nascita dell’indimenticabile MASSIMO
TROISI uscirà nelle sale il docu-film omaggio al grande artista diretto da Mario Martone.
Tramite contenuti, documenti inediti e le testimonianze di colleghi e amici il docu-film mira a
raccontare la genialità e il mito di Massimo Troisi. LAGGIÙ QUALCUNO MI AMA è scritto da
Mario Martone e Anna Pavignano, compagna di vita e di lavoro di Troisi. Una produzione
INDIANA in associazione con VISION DISTRIBUTION e MEDUSA FILM.
Mario Martone racconta così la sua amicizia con Troisi:
Il film sarà distribuito in Italia da MEDUSA FILM / VISION DISTRIBUTION e nel mondo da
VISION DISTRIBUTION.
18 giugno 2023
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Miglior Ballerina
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entro il 18 maggio 2023 a:
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whatsapp + 39 335 435168
Roma
via Locri 42/44
M-Sangiovanni
Ingresso 10
Art Hub è una serata di arte condivisa in cui artisti emergenti ed affermati hanno campo libero nella loro
espressione artistica. Un polo in cui danza, arti visive, musica, esposizioni fotografiche ed artigianato
convivono in una unica location, quella del teatro Lo Spazio, accompagnate da Food and Beverage.
Il 17 Gennaio il primo degli appuntamenti mensili del 2023 organizzati da International Creative Hub con
esibizioni di Danza Contemporanea e Musical con coreografie tra gli altri di Francesco Italiani, Pablo
Girolami e Jhon De La Cruz; esposizioni Fotografiche di Monica Irma Ricci e Serena Rampon, proiezione
del Cortometraggio “R-Estate Dentro” di Davide Damato, Dj Set Heleni Dj, per il fatto a mano saranno
esposte creazioni sartoriali ed in pelle create da Rossella Dattoli e StudioDue Roma.
STEFANO FRANCIA ENJOYART - POMODORO STUDIO ALWAYS
presentano
la collana musicale
EnjoyArt
DISPONIBILE SU TUTTI I DIGITAL STORE
Amadeus è il conduttore e direttore artistico di Sanremo 2023, affiancato alla conduzione da Gianni Morandi
(tutte le sere), Chiara Ferragni e Francesca Fagnani . Quest’anno unica categoria, quella dei Big. Amadesu
insime ad una commissione artistica ha deciso di selezionare i Giovani da inserire tra i BIG di Sanremo 2023 a
fine 2022. i sei giovani hanno chiuso la lista dei cantanti sono: gIANMARIA - ex stella di X Factor del roster di
Emma che si è portato a casa il maggior numero di preferenze da parte della giuria -Shari, i Colla Zio, Sethu,
Will e Olly. Questi i nomi scelti dalla commissione artistica presieduta da Amadeus, Federica Lentini, Massimo
Martelli e Leonardo De Amicis, impegnati a riconoscere i talenti più puri e, secondo il loro giudizio, più
meritevoli per affrontare i 22 Big già selezionati dal direttore artistico direttamente al Teatro Ariston dal 7
all'11 febbraio.
I 28 cantanti e le canzoni in gara a Sanremo 2023
Giorgia - "Parole dette male"
Articolo 31 - "Un bel viaggio"
Elodie - "Due"
Colapesce Dimartino - "Splash"
Ariete - "Mare di guai"
Modà - "Lasciami"
Mara Sattei - "Duemilaminuti"
Leo Gassmann - "Terzo cuore"
I Cugini di Campagna - "Lettera 22"
Mr. Rain - "Supereroi"
Marco Mengoni - "Due vite"
Anna Oxa - "Sali (Canto dell'anima)"
Lazza - "Cenere"
Tananai - "Tango"
Paola & Chiara - "Furore"
LDA - "Se poi domani"
Madame - "Il bene nel male"
Gianluca Grignani - "Quando ti manca il fiato"
Rosa Chemical - "Made in Italy"
Coma_Cose - "L'addio"
Levante - "Vivo"
Ultimo - "Alba"
Shari - "Egoista"
Gianmaria - "Mostro"
Colla Zio - "Non mi va"
Sethu - "Cause perse"
Will - "Stupido"
Olly - "Polvere"
Amadesu e i sei giovani big
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MI RIALZO E POI VOLO
a u t o b i o g r a f i a d i D a v i d e S a p i e n z a
E' un racconto autobiografco, condiviso con la propria famiglia, rialzarsi e spiccare il volo per il futuro. In
questo volume l'autore Davide Sapienza, affronta con coraggio la propria vita, toccando temi come omofobia,
coming out, fede religiosa, unione civile, omogenitorialita' e diritti, smontando ogni pregiudizio e arrivando al
cuore delle persone; raccontando come l'arrivo dei figli abbia cambiato il corso della sua vita sentendo il peso
della mancanza dei diritti di una famiglia omogenitoriale.
Un percorso fatto di sofferenze, gioie, luci ed ombre. Un libro che vale la pena di leggere per capire e
comprendere. Per indagare cio' che oggi la realta' ci mette di fronte.
Esperienze di vita complesse, piu diffuse di quanto si pensi, che meritano attenzione e non superficialità, un
volume che alimenta la speranza di un mondo migliore, la dove non arriva la comprensione deve
necessariamente arrivare il rispetto verso tutti.
il libro e' uscito nel luglio del 2021
potete contattare l'autore per una copia
tramite email
sapienza80davide@gmail.com
oppure nella pagina facebook del libro
che si chiama " mi rialzo e poi volo"
DIECI TAZZE A COLAZIONE DI IRENE RENEI
RECENSIONE DI ROBERTA SGAMBATI.
PREZZO: € 16,90
PAGINE: 208
GENERE: NARRATIVA
EDITORE: ALTREVOCI EDIZIONI
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La lettura di questo libro mi è stata consigliata da una cara amica
che mi conosce bene e sapeva che la storia raccontata da Irene
Renei non solo mi sarebbe piaciuta tantissimo, ma mi avrebbe
anche tocccata nel profondo.
Dieci tazze a colazione è una storia autobiografica, Irene Renei ci
parla della sua esperienza come volontaria in una comunità che
accoglie ragazze e donne con vari problemi con i loro figli, ci
mostra un mondo che spesso ignoriamo o facciamo finta che non
esista e lo fa con una delicatezza unica, entrando nelle nostre vite
in punta di piedi, preparando il lettore raccontandogli prima
qualcosa di sé, per poi catapultarlo in una realtà che fa male, che
ferisce nel profondo e che non si può continuare a evitare per
sempre.
Irene Renei nel suo libro ci racconta la vita, non quella che se pur
imperfetta e non sempre facile ha comunque molti lati positivi, ci
parla di quella vita dove per alcuni diventa un successo riuscire
anche solo a sorridere, dove una gioia arriva da un semplicissimo
pacchetto di crackers...
Irene fa entrare il lettore nella sua vita, gli fa scoprire la sua
famiglia, si mette a nudo parlando di se stessa, mostrando che
anche la sua storia non è sempre stata rose e fiori e nello stesso
tempo con passo leggero entra nella vita di chi legge, si insinua
sotto pelle, lo prende per mano e gli apre il cuore, condivide i suoi
pensieri, le paure, le emozioni e soprattuto pagina dopo pagina gli
apre gli occhi e gli mostra dolore, lacrime, abusi, sofferenza, ma
anche amore e gioia..
Dieci tazze a colazione è un libro pieno di colori, ha momenti più
scuri, ma altri luminosi, perché il mondo non è o tutto bianco o tutto
nero, ha mille sfumature e nascoste in ognuna di esse vi sono
milioni di vite, storie diverse e questo libro ne racchiude tantissime.
Ogni pagina è poi impregnata di sentimenti ed emozioni fortissimi,
che travolgono il lettore.
Ho pianto leggendo i racconti di queste ragazze ancora bambine
che all'improvviso si ritrovano donne e madri, che hanno subito
abusi e violenze, che vengono giudicate per il colore della pelle o
di quei bambini innocenti che non hanno chiesto di esser messi al
mondo e subiscono le scelte delle loro madri.
Irene Renei con il suo racconto abbatte i muri che la società
spesso innalza e ci impone, ci ricorda che casa è dove c'è il cuore,
che dall'amore possono nascere solo cose belle, che è vero che se
non si possono aiutare tutte le persone in difficoltà, ma anche poco
è sicuramente più di niente e che un poco da tutti diventa molto...
Una mano tesa troverà sempre qualcuno pronto ad aggrapparcisi e
che anche una salita diventa meno dura se a farla si è in
compagnia.
Dieci tazze a colazione è la storia di una donna e di una madre che
si rimette in gioco, che riscopre se stessa e che insieme alla sua
famiglia e all'immenso amore che hanno nel cuore riesce a donare
il sole anche in mezzo alla tempesta, un libro che regala speranza,
che son sicura vi svuoterà togliendovi il fiato e facendovi piangere,
ma che alla fine vi scalderà e vi innonenderà di amore e speranza.
Voglio concludere dicendo che ho trovato splendida la copertina di
questo libro, con quel vaso che ricorda l'arte giapponese del
kintsugi e che rappresenta il messaggio che vuole dare a tutti Irene
Renei: quando qualcosa si spezza o si rompe non è la fine, quelle
fratture vengono riempite con l'amore, le cicatrici diventano trame
preziose che ricordano il passato, ma anche la nuova vita... Anche
i soffioni nel vaso hanno un loro significato, infatti nel linguaggio
dei fiori simboleggiano la forza, la speranza e la fiducia, ma sono
anche il simbolo dell'infanzia spensierata e piena di gioia...
CHI ME L’HA FATTO FARE- STORIA DI UNA
DONNA QUALUNQUE, AUTRICE SONIA LIPPI
RECENSIONE DI EVA SPROCATTI
CARTACEO : € 14,00
PAGINE: 204
GENERE: NARRATIVA
EDITORE: ECHOS EDIZIONI
Cari Colorlettori, oggi vi parlo di un libro molto speciale per me. Ho
visto nascere questo romanzo e sono fiera di conoscere l'autrice
che è la nostra cara Sonia del blog Il Colore dei Libri.
La protagonista Tania ha molto in comune con l'autrice che si
espone con la sua storia ed il suo vissuto, si sottolinea anche in
copertina che è la storia di una donna qualunque , infatti
quante donne, mogli, fidanzate, madri, figlie, sorelle e amiche
subiscono violenze e non ce ne accorgiamo?
Spesso si convincono di meritarsi tali abusi perchè si sentono
inadatte o sbagliate... ma hanno solo trovato persone con dei
profondi disagi e con un narcisismo molto spiccato che glielo fa
credere.
Ed è proprio questo che vive la protagonista... prima gli abusi fisici
da cui riesce a scappare , per poi incappare in quelli più sottili e
psicologici. Tania è una sopravvissuta, scappa da un amore
violento per ritrovarsi in una storia sofferta , complicata e
insoddisfacente che le fa spesso chiedere : chi me l'ha fatto fare?
Nel momento in cui decide di dare un taglio netto alla relazione , e
rimettersi in gioco, si sente meglio .
Soffre ma allo stesso tempo ricomincia a sentirsi viva, ad
apprezzare di nuovo la solitudine. Inizieranno le sue scorrazzate
notturne per Roma in sella alla sua bici con le cuffiette nelle
orecchie. Durante queste sue gite incontrerà Lola , un'artista
eclettica e vintage, pian piano quella vecchia signora stramba le
entrerà nel cuore, deciderà di aiutarla a ricomporre la sua vita e
allo stesso tempo anche la sua vita sembra andare meglio.
Inutile dire che tifiamo per Tania anche se speriamo che si dia una
svegliata e che capisca che merita molto di meglio, si rimane
affascinati da Lola che deve avere avuto una vita molto
interessante ma che ha dato importanza alle cose sbagliate.
L'autrice entra in punta di piedi in varie tematiche per poi
approfondirli riuscendo a coinvolgere il lettore; lo stile di scrittura è
semplice e senza sbavature, direi che come esordio ha fatto il
botto con una storia vera e brutale raccontata con tatto senza
cadere nel vittimismo o nel melodrammatico .
Mostra le fragilità e leinsicurezze che si vivono, dimostra quanto si
può essere vulnerabili e facili prede dei manipolatori emotivi tante
volte senza rendersene conto.
Mai come adesso bisogna dar voce alle vittime, bisogna tutelare
chi è fragile e adottare delle precauzioni per tenere al sicuro le
persone che amiamo.
Tania è una di noi, Lola è una di noi, tutti siamo donne e uomini
qualunque ma possiamo fare la differenza.
Lo consiglio vivamente, promosso a pieni voti!
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ELZA DE PAOLA
Il mio grande desiderio di viaggiare mi ha consentito di vedere e ammirare molti posti bellissimi. Ho visitato
anche delle grotte; Senza nulla togliere alle altre grotte visitate precedentemente, posso affermare con
massima certezza che la più straordinaria di tutte è stata la Grotta degli orsi. Si trova nella regione Bihor,
località Chiscau, in Transilvania, Romania. A distanza di tempo, l ho visitata per due ben volte, l’ultima volta
recentemente; Ed è stato sempre qualcosa di nuovo da scoprire, il provare delle emozioni forti,
dell’incantesimo, e dello stupore per tutta la sua incredibile bellezza; Scoperta per caso, nel 1975 da un
minatore che svolgeva alcuni lavori tipici insieme ai suoi compagni, la Grotta degli orsi è stata sistemata ed in
seguito inserita nel circuito turistico della Romania, diventata una meta molto importante per I turisti di tutto il
mondo. Infatti, la grotta è ben mantenuta, ben illuminata e dispone di percorsi in cemento e delle balaustre di
protezione, tutto ben segnalato. Il nome, “La grotta degli orsi” proviene dal ritrovamento di numerose ossa di
orso trovate all’ interno della grotta. Un tempo era abitata dagli orsi giganti, preistorici, della specie” ursus
spealaues”. Per colpa di un terremoto che copri tutte le uscite un numero di circa 144 orsi rimasero
intrappolati nella grotta. Una volta entrati nella Grotta degli orsi si apre un mondo sottorraneo degli abissi che
riesce subito ad ammagliarti ed ‘incuriosirti con la sua unica bellezza. Si ha l'impressione di entare in un
mondo da favola, un mondo irreale. Personalmente per due ben volte che l ho visitata, mi sembrava di essere
in un immenso palazzo sotterraneo, composto da ampie galerie decorate meravigliosamente da migliaia di
formazioni di stalagmiti e stalactiti.
All’interno l’aria si presenta fredda e ricca di umidità, si consiglia di
indossare dei vestiti giusti. Man mano che si scopre la grotta, lo
sguardo viene messo in difficoltà.
Tutto è una meraviglia della natura sotterranea. Lo spazio ampio,
bellissimo, particolare e l’illuminazione adeguata rendono lo spazio
staroridnario.
Il percorsso dura circa 45 minuti ed è lungo circa un chilometro. Si
visita, La Galeria delle ossa, la galeria delle candelle - la più
spettacolare - la Galeria Emil Racovità - la più estesa - e l’ultima galeria
accessibile soltanto ai speologi professionisti.
All' uscita della Grotta degli orsi si trovano delle bancarelle che
vendono diversi souvenir, dei prodotti locali tipici, marmelatte, liquori,
grappa, oggetti lavorati in legno e diversi vestiti tradizionali.
Difficile descrivere a parole la magia e la straordinaria bellezza di
questa grotta, bisogna visitarla di persona e ammirarla in silenzio
religioso per comprendere la grandezza dell'universo...
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presentano
la collana musicale
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Realizzata dal Centro Nazionale di Produzione della Danza Orbita Spellbound, nasce finalmente a Roma la
prima stagione organica dedicata alla danza contemporanea: dal 10 gennaio al 17 maggio 2023 al Teatro
Palladium e al Teatro Biblioteca Quarticciolo, Orbita presenta le creazioni più significative dei grandi e
riconosciuti autori italiani come Virgilio Sieni, Abbondanza Bertoni, Roberto Castello, Michela Lucenti,
Michele Di Stefano e Mauro Astolfi al fianco di incursioni alla scoperta dei nuovi protagonisti della danza
contemporanea internazionale come Bassam Abou Diab dal Libano, Masoumeh Jalalieh dall’Iran, Michael
Getman da Israele e Caroline Shaw con Vanessa Goodman dal Canada, che presentano i loro lavori per la
prima volta in Italia e a Roma; ma anche il debutto nazionale del nuovo spettacolo dello spagnolo Marcos
Morau e il ritorno a Roma di Un poyo rojo, lo spettacolo “fenomeno” franco-argentino che dal 2008 ha
conquistato tutto il mondo. Venti spettacoli, di cui cinque in prima romana e quattro in prima nazionale, e
quattro focus autoriali, fra cui quello su Virgilio Sieni realizzato in collaborazione con Fondazione Musica
per Roma nell’ambito del festival Equilibrio, che si aggiunge a quelli su Compagnia Abbondanza Bertoni,
Bassam Abou Diab e su Poyo Rojo, il collettivo che ha dato il titolo al celebre spettacolo. A completare il
quadro, tre residenze artistiche e un film, oltre a una serie di incontri con gli autori prima e dopo la visione
degli spettacoli.
Diafanie. Materia e luce. Questo il titolo, evocativo e puntuale al tempo stesso, della stagione disegnata da
Valentina Marini – già direttrice generale di Spellbound Contemporary Ballet e direttrice artistica del
festival Fuori Programma – che cura l’intera programmazione di Orbita. Al centro di questa coesistenza di
materia e luce, il corpo in scena come materia attraversata da questioni geopolitiche, sociali, pulsioni
desideranti e ribelli. Materia da cui traspaiono, dunque, pungoli del nostro presente.
LUNA CENERE_SHOES ON_PH LUCA DEL PIA
SATIRI, FOTO DI VIRGILIO SIENI
BALLETTO CIVILE_NOTHING
ORBITA
DIAFANIE. MATERIA E LUCE
La stagione danza 2023
Dal 10 gennaio al 17 Maggio
TEATRO PALLDIUM
piazza Bartolomeo Romano, 8
TEATRO BIBLIOTECA QUARTICCIOLO
via Ostuni, 8
Info e prenotazioni
orbitapromozione@gmail.com
https://www.instagram.com/orbita_spellbound
https://www.facebook.com/orbitaspellbound
https://orbitaspellbound.com/stagione-danza-2023/
UNKNOWN WOMAN-SPELLBOUND25 @SARAMELITI
IL PROGRAMMA DELLA STAGIONE ORBITA 2023 DIAFANIE. MATERIA E LUCE.
La stagione si apre il 10 gennaio al Teatro Palladium con la prima romana di Nothing, rilettura dello
shakespeariano Re Lear, fra le ultime creazioni di Michela Lucenti con Balletto Civile, formazione che da
anni si distingue nel panorama nazionale e internazionale per la forte dimensione etica.
Le serate del 20, 21 e 22 gennaio inaugurano il primo focus autoriale, dedicato a Compagnia Abbondanza
Bertoni, fra le più prolifiche realtà artistiche italiane per le loro creazioni, per l’attività pedagogica e per il
forte impegno nella divulgazione dei linguaggi del teatrodanza: al Teatro Palladium presentano in prima
romana lo spettacolo Premio Ubu 2021 Doppelgänger, lavoro sul tema del doppio che vede sul palco
l’attore con disabilità Francesco Mastrocinque e il danzatore Filippo Porro, mentre al Teatro Biblioteca
Quarticciolo andrà in scena C’è vita su Venere, un solo sulla relazione fra il corpo femminile e il tempo.
Il 21 e 22 gennaio, nello stesso teatro, in programma Unknown woman e Trust, due pezzi firmati da Mauro
Astolfi/Spellbound Contemporary Ballet: il primo è una sorta di racconto della relazione artistica
ventennale fra il coreografo e la danzatrice Maria Cossu, il secondo è un duetto che nasce dal concetto di
fiducia reciproca, interpretato dalla stessa Cossu e da un’altra storica interprete della compagnia,
Giuliana Mele. Sempre il Teatro Biblioteca Quarticciolo ospita il secondo focus autoriale, dedicato al
coreografo libanese Bassam Abou Diab che, al termine di una residenza artistica, presenterà il 3 e 4
febbraio due coreografie: Pina My Love, un’indagine sui meccanismi di difesa messi in atto da un corpo
sottoposto a torture e prigionia, e Under the Flesh, che solleva la questione del corpo in un contesto di
guerra. Il focus si completa con la proiezione del film The Odor of the Elephants After the Rain del
franco-libanese Maqamat Omar Rajeh. Il terzo focus autoriale è dedicato a uno dei grandi maestri della
danza contemporanea italiana, Virgilio Sieni. Un focus ideato grazie alla collaborazione fra
Orbita/Spellbound e Fondazione Musica per Roma e che presenta il 9 febbraio in Auditorium Parco della
Musica “Ennio Morricone” nell’ambito del festival Equilibrio lo spettacolo L’avventura, con le musiche
eseguite dal vivo da Michele Rabbia mentre il giorno successivo 10 febbraio, al Teatro Palladium andrà in
scena l’ultima creazione del coreografo toscano, Satiri, con la musica eseguita dal vivo dalla violoncellista
e cantautrice irlandese Naomi Berrill.
Il 17 febbraio si torna al Teatro Biblioteca Quarticciolo per assistere alla prova aperta di Sfera, fra le
ultime creazioni del gruppo mk guidato dal Leone d’Argento alla Biennale di Venezia Michele Di Stefano,
in residenza nei 4 giorni precedenti.
L’ultimo focus autoriale di questa prima stagione di Orbita è dedicato a Poyo Rojo, il collettivo che ha
creato Un poyo rojo, lo spettacolo esplosivo che unisce comicità e commozione nato nel 2008 nella
periferia di Buenos Aires. Da allora, la coproduzione franco-argentina firmata da Alfonso Baron, Hermes
Gaido, Nicols Poggi e Luciano Rosso non ha mai smesso di incantare il pubblico di tutto il mondo, grazie
alle oltre 1400 repliche in più di 30 paesi con una media di 120 repliche l’anno. Lo spettacolo sarà in scena
al Teatro Palladium il 7 marzo mentre il giorno seguente 8 marzo, sempre al Palladium, il focus prosegue
con la prima romana di Dystopia, altra creazione di Poyo Rojo che ci trascinerà in un mondo dolciastro e
ansiogeno alla Truman Show.
Il 18 e 19 marzo al Teatro Palladium in programma due repliche di Shoes On dell’artista napoletana Luna
Cenere, associata al Centro Coreografico Korper, nuova promessa della danza contemporanea europea
mentre il 31 marzo imperdibile doppio appuntamento ancora una volta al Palladium con la prima
nazionale di Los Perros del coreografo spagnolo Marcos Morau, interpretato dal collettivo Led Silhouette,
una riflessione sui corpi fragili di fronte all’iper-digitalizzazione del mondo contemporaneo; e con If You
Were a Man di Mauro Astolfi/Spellbound Contemporary Ballet, uno studio per quatto corpi maschili su
una profonda riprogrammazione dell’ascolto.
Fra i padri della danza contemporanea italiana, più volte Premio Ubu, Roberto Castello arriva al Teatro
Palladium il 21 aprile per presentare uno dei suoi lavori più celebri, In Girum imus nocte et consumimur
igni, creazione del 2015 firmata insieme al collettivo ALDES che è uno “spettacolo peripatetico notturno” a
cavallo fra danza, teatro e cinema.
A maggio si torna al Teatro Biblioteca Quarticciolo per tre appuntamenti consecutivi: dopo la prova
aperta il 5 maggio di Lingua_da Claude Cahun di Alessandra Crsitiani al termine di una residenza
artistica, il 6 maggio sarà la volta della prima nazionale di B-Or Der della coreografa e artista
multidisciplinare iraniana Masoumeh Jalalieh, una performance che vuole riflettere sui concetti di
confine e di libertà. In prima nazionale è anche, il 7 maggio, Songs &Borders dell’israeliano Michael
Getman, un lavoro frutto della collaborazione internazionale fra diversi artisti e intellettuali di diversa
estrazione culturale e religiosa provenienti da Israele, Siria, Libano, Germania e Norvegia.
A chiusura di questa prima stagione, il 17 maggio al Teatro Palladium ospita la prima nazionale di
Graveyards and Gardens, performance installativa collaborativa ideata, creata ed eseguita dalla
compositrice canadese Caroline Shaw e dalla coreografa Vanessa Goodman che ha al centro una
riflessione sulla memoria come processo di ricostruzione dell’identità e del corpo.
CAROLINE SHAW_VANESSA GOODMAN_GRAVEYARDS AND GARDENS
DOMUS ARTIUM 2023
E R O M A D I V E N T A I L P A L C O S C E N I C O D E L L A G R A N D E M U S I C A
Per la seconda stagione di programmazione Domus Artium introduce una novità passando dalle dimore private a
spazi pubblici, palazzi delle Istituzioni, sedi museali e musicali di alto profilo.
Per gran parte location della Roma cinquecentesca di grande magniloquenza e iconicità che ospiteranno concerti e
serate con artisti di primissimo piano sul piano internazionale.
Sedi monumentali che sprigionano ancora più fascino grazie all'insolito connubio tra la maestosità, l'alto valore
artistico e l'emozione intima di performance di musica da camera firmate da alcuni dei più noti interpreti
internazionali, soliti esibirsi sui palcoscenici più importanti in giro per il mondo. Cinque serate di grande musica e
grande arte in una cornice di bellezza assoluta.
La rassegna, ideata da Barrett Wissman e impostasi da subito all'attenzione per lo straordinario livello qualitativo e
l'originalità nell'ospitare grandi solisti di fama internazionale fuori dai circuiti più consueti, nel nuovo cartellone ha
cinque grandi date tutte nella Capitale. Contesti d'eccezione come la Galleria Borghese, Palazzo Colonna, Casino
dell'Aurora di Villa Ludovisi Boncompagni, Palazzo della Cancelleria, ma anche l'Auditorium Parco della Musica.
Cornici che dopo la performance musicale diventano salotto di raffinata convivialità con artisti e pubblico insieme a
condividere una serata alla quale chef e vini d'eccellenza danno motivi di piacere in più.
Ulteriore novità di quest'anno, DOMUS ARTIUM apre infatti ad una delle più importanti realtà accademiche nel
mondo della grande musica con 3 appuntamenti a Imola nella splendida cornice della Rocca Sforzesca in
collaborazione con una delle Istituzioni musicali più autorevoli sulla scena internazionale, l'Accademia
Internazionale di Imola, Scuola di Alta Formazione Musicale, che quest'anno accademico, 22-23, annovera tra i
docenti anche Nina Kotova, direttore musicale di Domus Artium che più di tutti ha voluto creare con le masterclass
e i concerti ad Imola un'opportunità preziosa per i giovani studenti.
Il programma comincia il 27 gennaio a Palazzo della Cancelleria nell'Aula Magna con Nina Kotova e Josu de Solaun,
si replica il giorno dopo a Imola il 28. Il 20 febbraio per Angela Gheorghiu all’Auditorium Parco della Musica (Sala
Sinopoli). Icona della lirica dalla straordinaria presenza scenica, diva per antonomasia, impostasi all'attenzione
oltre che per il temperamento assai passionale e una forte presenza scenica, per una raffinata recitazione fatta di
fraseggi cesellati ed espressività. Ad accompagnarla il Maestro Gianluca Marcianò per la Fondazione Lerici Cultura
Ets in collaborazione con la quale Domus Artium organizza quella stessa sera un Gàla.
Il 14 marzo il talento prodigioso di Pinchas Zukerman e del suo trio trovano massima espressione nello scenario di
Palazzo Colonna. Suggestione altissima in particolare nel Trio op. 70, n. 1 di Beethoven, conosciuto come “Trio
degli spettri” quando l'atmosfera evocativa del secondo movimento non potrebbe trovare cornice più all'altezza.
Si replica con un concerto e una masterclass il giorno seguente a Imola.
Tra le grandi novità di quest'anno occupa un posto di rilievo la nuova collaborazione con la Galleria Borghese che
in un evento in primavera in via di definizione farà da cornice al fascino di Domus Artium.
Un programma complessivo non solo di
grande fascino quello della nuova stagione
di Domus Artium, ma che vede anche profili
di artisti originali come la nota pianista
canadese Hélène Mercier che si esibirà
insieme alle star del violino e del
violoncello, Renaud Capuçon e Kian
Soltani. Con loro anche il primo clarinetto
dell'Orchestra di Parigi dal 1981, Pascal
Moraguès. Il quartetto si cimenterà
nell'esecuzione di un programma
densissimo dedicato al Quatuor pour la fin
du temps, capolavoro mistico di Olivier
Messiaen scritto dal compositore durante la
prigionia in un campo tedesco nel 1941,
uno dei più alti esempi di musica
cameristica del XX secolo.
Mentre Midori, la grandissima musicista
giapponese avvolta in un alone di aura
misteriosa, sarà al Casino dell’Aurora di
Villa Boncompagni Ludovisi il 26 maggio
con un recital di musiche per violino solo di
Bach.
Ad aprire le porte sarà la Principessa
Boncompagni Ludovisi: "il desiderio di
promuovere e patrocinare l'arte e la cultura
donando l'uso della Villa per scopi benefici
è sempre stato uno dei valori fondamentali
della mia famiglia". Replica ad Imola in
masterclass il 27. La data al Casino
dell'Aurora, vero e proprio museo che
conserva al suo interno l'unico affresco di
Caravaggio al mondo, vedrà anche la
partecipazione di Vittorio Sgarbi in veste di
oratore con un'insolita lettura per
similitudini e contrasti tra Caravaggio e
Bach.
DOMUS ARTIUM ha uno degli aspetti di
unicità nella convivialità che caratterizza
ogni serata che si conclude con una cena
ed un'esperienza del gusto ogni volta
diverse e che vedono spesso protagonisti
chef affermati come nel caso di Antonio
Ziantoni, giovane chef stellato della
Capitale. Partner per l'offerta di vini
d'eccellenza cantine tra le più affermate
come nel caso di Antinori, Colle
Massari,Corte dei Papi.
DOMUS ARTIUM BARRETT WISSMAN, DIRETTORE ESECUTIVO PP
DOMUS ARTIUM ANGELA GHEORGHIU PRIMO PIANO
DOMUS ARTIUM HELENE MERCIER
DOMUS ARTIUM PINCHAS ZUKERMAN
DOMUS ARTIUM NINA KOTOVA
18 giugno 2023
Categorie:
Miglior Ballerino
Miglior Ballerina
Miglior Coppia
Miglior Maestro
Miglior Spettacolo Classico
Miglior Musical
Miglior TV DanceShow,
Miglior Coreografo
Miglior Dance Movie
Premio alla Carriera
ph Monica Irma Ricci
modella Camilla Mancuso
Grafica: Sara Galentino
Premio Speciale alle Arti
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le candidature devono essere presentate
entro il 18 maggio 2023 a:
ass.stefanofrancia@gmail.com
whatsapp + 39 335 435168
TuttoBallo
Musica 2023.
Elena Faggi
Bruangel
Dal 2 gennaio 2023 in rotazione radiofonica
“Dito Medio”, il nuovo singolo di Elena Faggi
estratto dal nuovo ep “Prevedibile”.
“Dito medio” è la quarta traccia dell’EP
“Prevedibile” di Elena Faggi. Parla di quella fase
dell’amore in cui provi a fidarti di una persona,
anche se temi che ti faccia soffrire. Non sai se
dare ascolto al cuore o alla mente, se dare peso
al passato o al presente. Alla fine, però, capisci
che è meglio lasciar andare una persona che
non ti ama come meriteresti, salutandola così
“con tanto di dito medio”. Spiega l'artista a
proposito del brano: “Per me Dito medio è una
canzone di crescita, sento di essere cresciuta e
maturata scrivendola e cantandola. Penso in più
che trasmetta un messaggio molto importante:
se non lasci andare la persona sbagliata, non
darai la possibilità a quella giusta di arrivare. La
cosa che più mi piace di questa canzone è la
sua eleganza, la classe con cui parla della
decisione importante e, talvolta dolorosa, di
lasciar andare una persona, per il proprio bene.”
Il videoclip di “Dito medio” è stato pubblicato su
YouTube il 22/02/2022, che, oltre ad essere una
data palindroma, era il giorno del ventesimo
compleanno di Elena. Questo video fa vedere le
emozioni e i pensieri che si hanno quando si
vive una relazione squilibrata, dove si dà tanto e
non si riceve, per questo era importante far
vedere la vicinanza degli amici nelle scene
finali, che aiutano a prendere la decisione più
giusta. Commenta l'artista “Per me ha
significato tanto inserire la scena finale dello
spegnimento delle candeline, perché
rappresenta “il diventare grande” di cui parlo
nella canzone, maturare e capire cos’è meglio
per sé stessi. È stato bellissimo, anche se un
po’ freddo hahahah, girare la maggior parte
delle scene a Cesenatico, soprattutto perché
con me c’erano i musicisti che hanno suonato
nella canzone, tra cui mio fratello Francesco,
che, oltre ad essere il pianista, è il producer del
pezzo. Infine, ci tengo a ringraziare il
videomaker Marco Trastu, che riesce sempre a
rendere le nostre idee realtà, e mio padre Fabio
Faggi, con il quale ho scritto la sceneggiatura.”
“Mama”, il nuovo singolo di Bruangel. Il brano,
scritto in collaborazione con Antonio Lancini si
ispira a “Sunny” di Bobby Hebb. Appartenente al
“Bruangel Rebirth Project” MAMA racconta il
piacere di un semplice tempo passato in
compagnia della propria mamma, ironizzando
un pochino sui ruoli che ad un certo punto della
vita fra genitori e figli si invertono.
“Una cena al giapponese? Non potevo non
parlare di quanto lo ama! - Dichiara Bruangel -
Come per tante altre mamme che cucinano
meticolosamente piatti eccellenti desiderando a
volte di evadere un pochino dai canonici fornelli,
nulla è più di un’uscita al giapponese!! E, come
dico nel testo mamma è divertente,
spumeggiante, una monella, più moderna di
me!” Il videoclip è stato realizzato da Luca
Coassin in collaborazione con il giovane telento
Nicholas Baitieri. “Abbiamo realizzato un
videoclip che si presenta come un viaggio nel
tempo e nei colori di unospazio impossibile ed
unico, con me e mia madre Irvana a bordo della
“Lancia Fulvia Sport 1300 Zagato del 1968”
colore rosso Palermo! - Dichiara Bruangel - La
meravigliosa collaborazione con Luca è in
essere da quattro anni, con ben sette videoclip
realizzati”.
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LA FREAKY QUEEN
Dopo il successo del singolo “Follow Me” con il rapper
canadese Tory Lanez, che in poche settimane ha
superato un milione di ascolti su Spotify, la Freaky
Queen SENHIT torna con il nuovo singolo “TRY TO
LOVE YOU” che sarà disponibile dalla notte di
Capodanno, 1° gennaio 2023, in radio e in digitale. Il
brano è prodotto da Thomas Stengaard, che già ha
collaborato con Senhit per “Adrenalina” (singolo
arrivato in finale all’Eurovision Song Contest 2021 per
San Marino e che ha superato 17 milioni di ascolti su
Spotify) e che ha lavorato con molte star eurovisive e
artisti come Alvaro Soler. “Try to Love You” è una
ballata in inglese, raffinata e dal sound internazionale.
«Ho sentito talmente tanto entusiasmo quando è uscita
la cover di “Jesus, Oh What a Wonderful Child!” che
non potevo aspettare oltre per condividere con voi
della nuova musica! Sto lavorando su questo brano da
mesi, insieme a persone straordinarie, e credo
rappresenti un punto di svolta per la mia carriera
artistica perché è un singolo per certi versi più maturo
con delle sonorità eleganti e una profonda intensità»
racconta Senhit. Il singolo sarà accompagnato da un
videoclip esclusivo, disponibile sempre dal 1° gennaio,
aprendo così il nuovo anno della poliedrica artista che
è già ricco di appuntamenti! Continuano infatti le
esibizioni della Freaky Queen nei più importanti
festival dedicati al mondo dell’Eurovision Song
Contest. Dopo la performance del 17 novembre al Het
Grote Songfestivalfeest di Amsterdam, a cui hanno
partecipato artisti eurovisivi come Conchita Wurst,
Jamala, Loreen e i Lordi, il prossimo appuntamento è il
13 gennaio a Londra alla Royal Vauxhall Tavern.
Senhit è stata chiamata a presentare il 16 giugno il
Gran Galà del Festival internazionale di Cori Lgbtq+
Various Voices (www.various-voices.it) che si terrà a
Bologna dal 14 al 18 giugno 2023 con il Patrocinio
della Regione Emilia Romagna. Per la prima volta in
assoluto dalla prima edizione del 1985, il Festival
approderà infatti in Italia. Ad oggi sono previsti in
arrivo più di 3500 coristi per 108 cori provenienti da 20
nazioni diverse tra cui tutta Europa e Stati Uniti.
Oltre a presentare la serata, Senhit sta preparando
una performance a sorpresa e si esibirà anche
durante la Cerimonia di chiusura del 17 giugno! Senhit
è stata confermata per il secondo anno come
presentatrice del talent show “Una Voce per San
Marino”, il concorso televisivo che sceglierà l’artista
che rappresenterà il Titano all’Eurovision Song
Contest 2023, organizzato da San Marino RTV, Media
Evolution e Segreteria di Stato Turismo. L’ultimo
brano di Senhit è “Jesus, Oh What a Wonderful
Child!”, cover della celebre canzone natalizia di
Mariah Carey, registrato a Verona insieme al
Sunshine Gospel Choir di Torino, diretto da Alex
Negro, insieme alla band di Senhit e a una vigorosa
sessione di fiati, con la direzione musicale di Placido
Salamone. Una canzone piena di speranza che
l’artista italo eritrea vuole condividere con i suoi fan
internazionali trasmettendo gioia e serenità.
Ricominciamo il nuovo anno con tante belle speranze, ci immergiamo nella
vita quotidiana con il pensiero fiabesco nelle menti, perché non si finisce
mai di essere bambini, giusto! Come una celebre frase de “Il Piccolo
principe” diceva: “Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di
essi se ne ricordano”, quindi vedere le cose con gli occhi dei più piccoli ci
fa vivere meglio ed essere spontanei.
Un viaggio da favola di cui vorrei rendervi partecipi è la visita alla regina
del Baltico dove la magia si fonde con la storia.
Aspetto da libro illustrato, Lubecca è una piccola città del nord della
Germania, con uno tra i più bei centri storici medievali d'Europa.
Ricostruita dopo i bombardamenti del 1942, è stata poi dichiarata
Patrimonio dell'Umanità UNESCO. La zona del porto si affaccia
direttamente sul Mar Baltico e la città è attraversata da diversi fiumi che le
conferiscono una particolare conformazione. Gemma preziosa che dal XII
secolo vanta più di 1000 edifici storici, a testimonianza del suo ruolo come
membro fondatore della potente Lega Anseatica, che le ha meritato il
soprannome di "Regina della Hanse". Alle spalle del suo simbolo, la
Holstentor, porta fortificata della città vecchia, la più famosa ed antica
porta della città, è situata in Holstentorplatz, all'ingresso della Città
Vecchia. Risale al lontano 1478 e ha sempre rappresentato il simbolo della
potenza e del prestigio cittadino. Formata da due torri circolari collegate
con un edificio in mattoni rossi, oggi è considerata il monumento simbolo di
Lubecca, nonché uno dei più importanti di tutta la Germania. Al suo interno
ospita un museo dedicato all'attività mercantile. Inoltre, le sue cilindriche
torri gemelle dal tetto a punta, unite da un frontone a gradoni, hanno
incantato Andy Warhol: la sua stampa è ora esposta nel Sankt Annen
Museum. Troverete strade fiancheggiate da case medievali appartenute ai
mercanti e da chiese con guglie che formano la cosiddetta "corona" di
Lubecca.
Perdersi nelle stradine di Lubecca è la materia di cui sono fatti i sogni di un
vero inguaribile viaggiatore. Non sai mai quando ti ritroverai in un cortile
acciottolato nascosto in mezzo ad adorabili case colorate, dove il tempo
sembra essersi fermato. Il centro storico di Lubecca ha più di mille case
antiche di valore artistico che sono sotto tutela e che conservano ancora
oggi tutto lo splendore di una volta. Una passeggiata tra i monumenti della
città vi porterà indietro di alcuni secoli. Particolarmente interessanti sono
gli edifici nello stile della Backsteingotik, l'architettura gotica a mattoni
rossi. Tra i luoghi di interesse architettonico e storico troviamo il
Puppenbrücke, il primo ponte in pietra che venne costruito nella città
anseatica di Lubecca. Il Duomo di Lubecca, il più antico monumento della
città, la sua costruzione risale infatti al 1173. Inoltre, i suoi campanili
gemelli, che misurano ben 114,67 m, sono fra i più alti d'Europa. I
Magazzini del Sale, si trovano sulla sponda del fiume, poco lontani dal
molo da dove partono le crociere della città e vicino all'Holstentor. Si tratta
di un'attrazione davvero imperdibile, sia di giorno che di notte: questi
antichi depositi di stoccaggio sono molto suggestivi al tramonto e alla sera,
quando le luci si riflettono sull'acqua. L’ospedale di Santo Spirito uno dei
più antichi in Europa. La Marienkirche, o Chiesa di Santa Maria, è
l'emblema della potenza e della prosperità di Lubecca. Costruita fra il 1250
e il 1350 sul punto più alto della Città Vecchia, anch'essa è Patrimonio
UNESCO. Al suo interno ospita numerosi organi monumentali ed è la terza
chiesa per dimensione della Germania. Alla nascita della Chiesa è legata
una leggenda, che ha a che fare con la statua di un simpatico diavoletto
situata su un lato. “Si narra che quando fu posta la prima pietra, il diavolo
pensò che si stesse costruendo un'osteria, così si diede da fare per aiutare
i muratori del cantiere.
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Quando però si accorse che l'edificio cresceva più del previsto, capì di essersi
sbagliato e andò su tutte le furie, tanto che con un enorme masso cominciò a
distruggere ciò che avevano costruito. Allora, un coraggioso ed astuto
capomastro propose al diavolo uno scambio: terminare la chiesa in cambio di
un'osteria nelle immediate vicinanze. Al diavolo l’idea piacque. La chiesa venne
terminata e a due passi da lì sorsero le celebri cantine del Ratsweinkeller, ancor
oggi frequentatissime dai buongustai. La casa dei Buddenbrook-Haus con il
museo dedicato a Thomas Mann. La piazza del mercato con il Palazzo
Comunale. Il Museumshafen (museo marittimo) con molte navi storiche. Oltre ai
luoghi di interesse storico e culturale, Lubecca offre anche bellezze
naturalistiche e divertimenti di tutti i tipi. Il Mar Baltico e le spiagge di
Travemünde si trovano difatti ad appena 15 minuti in auto dalla città, mentre il
centro storico, ricco di negozi e ristoranti, ospita regolarmente interessanti
eventi tra cui festival musicali e gastronomici. Non dimenticate di assaggiare i
famosi dolci di marzapane di Lubecca: molte pasticcerie della città li sfornano
ancora oggi con la ricetta originale. Non potrete dire di essere stati a Lubecca
senza aver assaggiato il famoso marzapane del Cafè Niederegger con alle
spalle più di 200 anni di storia, serve il puro marzapane (senza additivi) e una
miriade di prelibatezze al marzapane, tra cui crostate, torte, bevande, liquore e
cioccolatini. In questo locale potrete assaggiare la specialità più famosa di
Lubecca, ma anche visitare una sala espositiva in cui potrete sapere tutto sul
marzapane, come viene prodotto e la sua storia. Questo dolce a base di
mandorle e zucchero è nato in Oriente, ma ha una lunga tradizione a Lubecca.
Qui i pasticceri avevano sempre gli ingredienti a portata di mano, perché la città
era un importante centro commerciale. La Breite Straße attraversa da nord a sud
il centro della Città Vecchia. Questa strada pedonale lunga circa 450 metri è un
vero e proprio paradiso per chi va caccia di occasioni: troverai non solo boutique
di moda, gioiellerie, negozi di accessori e centri commerciali, ma anche
tantissimi bar e ristoranti dove fermarti una volta soddisfatta la tua voglia di
shopping.
Una città tutta da scoprire, un viaggio che si rispetti passa anche per la cucina
locale! Vista la vicinanza al mare, nei ristoranti della città non mancano ottimi
piatti di pesce, passando anche per le tradizionali ricette a base di carne e le
ottime birre. Ma non solo. Tra i prodotti tipici della città di Lubecca il principe
incontrastato come ho già detto prima è il marzapane riconosciuto come
prodotto agroalimentare tradizionale dall’Unione Europea. Ma la zona dove
sorge la città che va dal mare all’entroterra gli conferisce una molteplice varietà
di prodotti agroalimentari di gran livello, tra questi ci si può imbattere in: patti a
base di pesci del baltico, dove la fanno da padroni, arringhe, merluzzi e
crostacei, utilizzati nelle più svariate preparazioni. Il Birnen, Bohnen und Speck
uno spezzatino preparato con pere, fagiolini, patate e pancetta. L’anguilla
affumicata. La zuppa di bacche di sambuco. Il Labskaus, si tratta di un piatto a
base di manzo, patate e cipolle, a cui poi, in alcune varianti, vengono aggiunti
anche cetrioli, barbabietole e... aringhe. La carne viene fatta bollire e poi tritata
insieme a barbabietola, cipolle, patate lesse e aringa. Una volta impiattato, in
alcuni casi viene aggiunto anche un uovo sopra. Un piatto molto sostanzioso,
ma da provare! Il Rübenmus, si prepara con barbabietola, pancetta, patate e
carote. Durante la cottura vengono poi aggiunti altri ingredienti, come un po' di
burro, panna per dare morbidezza, sale, pepe, noce moscata e zucchero
aromatizzato per dargli una spinta in più. Viene servito come contorno a piatti di
carne, come la salsiccia, oppure come piatto unico insieme al pesce,
specialmente con aringhe. Il Rote Grütze uno dei dolci per eccellenza della città
di Lubecca, si tratta di un dolce dalla consistenza un po' gelatinosa, a base di
fecola di patate e frutti rossi.
Quindi come dei piccoli avventurieri golosi tuffiamoci nel mare della fantasia e
seguiamo le vie che portano a Lubecca tra un pezzo di marzapane e un bizzarro
diavoletto.
“Si ha l’età che si sente di avere.” Thomas Mann
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MERLUZZO ALLA MOSTARDA
1,5 KG DI MERLUZZO
500 GR DI PATATE
250 GR DI PISELLI
BURRO Q.B.
PER LE FOCCACCINE : 180 GR DI SPINACI COTTI, 2 UOVA, 200 ML DI LATTE, 15 GR DI
FARINA DI SEGALE, NOCE MOSCATA, SALE, BURRO Q.B.
PER LA SALSA: 50 GR DI BURRO, 1 CUCCHIAIO DI FARINA, 30 CL DI LATTE, 1
CUCCHIAIO DI SENAPE
PROCEDIMENTO
Asciugare il merluzzo. Preriscaldare il forno a 210° C. Mettere il merluzzo in una pirofila imburrata con la
pelle rivolta verso l’alto, coprire la pirofila con un foglio di alluminio e infornare per 20 minuti. A cottura
ultimata lasciare riposare per qualche minuto a forno spento.
Per la salsa: in una casseruola fondere il burro, togliere dal fuoco ed aggiungere senza smettere di
mescolare la farina ed il latte. Rimettere sul fuoco e fare addensare a fuoco dolce per 10 minuti, a cottura
ultimata aggiungere la senape incorporandola con una frusta. (tenere in caldo)
Per le focaccine: tritare gli spinaci precedentemente cotti al vapore o in padella. Montare gli albumi con un
pizzico di sale. Sbattere i tuorli con il latte , la farina, il sale, la noce moscata e il burro. Unire gli spinaci e gli
albumi montati facendo attenzione a non smontarli con un movimento dal basso verso l’alto, fino ad ottenere
un composto morbido e spumoso. A questo punto cuocere le focaccine come fossero delle crespelle su una
padella imburrata.
Pelare e lavare le patate, farle cuocere a vapore per 30 minuti con i piselli.
Quando abbiamo tutti gli ingredienti pronti possiamo impattare disponendo le focaccine sul fondo del piatto
ricoprire con le patate e piselli, adagiare il merluzzo porzionato e condire il tutto con la salsa alla senape.
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ARINGHE ALLA BISMACK
INGREDIENTI
6 FILETTI DI ARINGA
1 CIPOLLA
250 ML DI ACETO AROMATIZZATO
PER LA SALSA
150 GR DI YOGURT NATURALE
2 BARBABIETOLE COTTE
1 CUCCHIAIO DI SALSA DI RAFANO
2 CIPOLLOTTI PER GUARNIRE
PROCEDIMENTO
Stendere i filetti di aringa in una fondina dalla parte della pelle e coprire con la cipolla
affettata sottilmente. Cospargere di pepe e bagnare con l’aceto. Coprire la fondina con la
pellicola e fare marinare in frigorifero per 2 giorni.
Passato il tempo di marinatura, scolare ed asciugare le aringhe. Grattugiare la barbabietola
e mescolare con lo yogurt e la salsa al rafano.
Servire le aringhe con la salsa allo yogurt e cipollotto fresco affettato.
(a Lubecca vengono servite anche come pasto veloce in panini di farina di segale freschi)
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DISCHI DI MARZAPANE E MARMELLATA D’ARANCE
INGREDIENTI
PER IL MARZAPANE
50 GR DI MANDORLE TRITATE
100 GR DI FARINA 0
1 TUORLO D’UOVO
1 CUCCHIAIO DI SPEZIE PAN DI ZENZERO
1 CUCCHIAIO DI LIQUORE ALL’ARANCIA
75 GR DI BURRO
50 GR DI ZUCCHERO A VELO
PER IL RIPIENO: 50 G DI MARMELLATA DI ARANCIA
PER LA LACCATURA: 2 CUCCHIAI DI LIQUORE ALL’ARANCIA, LA
SPREMUTA DI UN ARANCIA FRESCA, ZUCCHERO A VELO Q.B.
PROCEDIMENTO
Mettere tutti gli ingredienti per l’impasto in una ciotola e amalgamare il tutto molto velocemente per ottenere un
impasto omogeneo (potete usare anche la planetaria con la foglia). Avvolgere l’impasto nella pellicola e fare
riposare in frigorifero per 6 ore.
Preriscaldare il forno a 160° C. Estrarre l’impasto dal frigorifero, lavorarlo per qualche secondo con le mani e
stendere con un mattarello ad uno spessore di 3 mm metà dell’impasto. Con l’ausilio di un coppapasta tagliare dei
dischi di circa 3 cm di diametro e disporli su una teglia foderata di carta forno.
Infornare e cuocere per 12 minuti. A fine cottura estrarli dal forno e farli raffreddare.
Spalmare la marmellata di arancia sui biscotti e fare riposare, nel mentre stendere il restante marzapane con dello
zucchero a velo per evitare che appiccichi al tavolo di lavoro sempre ad uno spessore di 3 mm, tagliare della
stessa misura dei biscotti. Sovrapporre i dischi di marzapane ai biscotti ricoperti di marmellata.
Preparare la laccatura: in una ciotola versare il liquore all’arancia e la spremuta, con una frusta lavorare la salsa
con lo zucchero a velo fino ad ottenere una consistenza cremosa.
Ricoprire i dolcetti con la laccatura all’arancia e fare riposare in frigorifero.
Servire quando si saranno rassodati.
Le collane musicali per la cura del copro, dell’anima e della mente. Prodotte
dall’associazione Stefano Francia EnjoyArt, Pomodoro Studio Edizioni
Musicale - Always Record e composte dalla compositrice americana Judie
Collins e dal maestro Ciro Vinci. Ultima produzione "Dillo Alla Danza 2002"
In arrivo "Dillo Alla Danza vol 3" pubblicazione dei musicisti che hanno partecipato alla
Giornata Mondiale della Danza del 30 Aprile a Terni. Con la copertina realizzata con
l'opera del vincitore della sezione visiva del concorso "Dillo Alla Danza", Pierangeli
Antonio, con il quadro "il mio paese", la compilation contiene 11 tracce che comprendono
8 inediti e 3 bonus track, musica d'ascolto e relaxing che spazia dal pop alle ballate rock,
alla new age.
01. Giulia Muti – Opera d’Arte
02. Neroelettrico – La Stanza Favola
03. Roberto Funaro – Come Se
04. Massimo Zanetti - The Old New York
05. Movie Brass Quintet - Clash on Mars
06. Lorenzo Sebastianelli - Carnevale Romano
07. Piera Mussardo - Swing Blues on a Winter Afternoon
08. INK- Bisogna Solo credersi
09. Julie Collins – Happy Feet – Bonus Track
10. Julie Collins – Sweethearts – Bonus Track
11. Ciro Vinci – Iris – Bonus Track
L'associazione Stefano Francia EnjoyArt, con la produzione discografica vuole offrire una
vetrina agli artisti emergenti e non, promuovendo la loro arte, pubblicando stili e generi
diversi. Il listino delle produzioni ALWAYS Pomodoro Studio Edizioni Musicali e Stefano
Francia EnjoyArt è disponibile su tutti i digital store (Spotify, Deezer, Amazon Music,
Apple Music… ) è comprende vari volumi, ognuno dei quali presentano i generi che
spaziano dal pop al rock, dalla Dance to Rhythm al Relaxing.
"Rhythm" è un progetto discografico creato dalla ALWAYS Pomodoro Studio e al quale
l'associazione Stefano Francia EnjoyArt ha aderito subito. Bernando Lafonte ideatore dei
progetti insieme all'artista americana Julie Collis, hanno studiato i ritmi di tutti i balli
proponendo tracce dedicate al Cha Cha Cha, Rumba, Bachata, ritmi che permettono ai
danzatori di esercitarsi e studiare attraverso i battiti della musica.
La musica e la danza aiutano a conoscersi meglio, sondando con cautela e tranquillità le
fragili pieghe del nostro corpo psichico. Secondo la Federazione Italiana Musicoterapia
(FEDIM) “le motivazioni che muovono le persone ad ascoltare o a produrre musica
nascono per lo più dalla necessità pressante di entrare in una dimensione mentale che
permetta il contatto con la propria sfera emotiva, dove è possibile la strutturazione di uno
spazio immateriale gestibile secondo le regole della propria fantasia”. Una serie di
concetti importanti che vanno ad avvalorare il nostro valore della musica: ascoltare
(oppure fare) della musica è una vera a propria attività artistica. Per questo abbiamo
deciso di divulgare anche la collana musicale "Relaxing", brani composti da esperti
esperti in musicoterapia: Julie Collins e Ciro Vinci. I due compositori con le loro
musiche accompagnano chiunque, ballerini e non, nell’attività di rilassamento quotidiano
e meditazione. I brani inclusi nei volumi sono composti a 432 Hz. L’accordo a 432 Hertz
(Hz) risuona con le frequenze fondamentali del vivente: battito cardiaco, replicazione del
DNA, sincronizzazione cerebrale, e con la Risonanza di Schumann e la geometria della
creazione. Le pubblicazioni discografiche prodotte dalla Always - pomodoro studio
edizioni musicali e Stefano Francia EnjoyArt sono state realizzate per divulgare suoni in
grado di influenzare tutte le cose con le quali vengono in contatto. L'esperienza musicale
può influenzare, infatti, molteplici ambiti, come le funzioni cognitive, le capacità motorie,
lo sviluppo emozionale, le abilità sociali e la qualità della vita.
Le varie produzioni psono scaricabili direttamente dai digital store.
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Trucchi per snellire il viso…
Mauri Menga
Make-up Artisti
Per ottenere un viso più magro, possiamo giocare con i chiaroscuri
in modo da creare diversi effetti. Se non siamo molto abituate a
truccarci, possiamo concentrarci unicamente sugli occhi.
Far sembrare il viso più magro, sottile e stilizzato è possibile grazie
ad alcuni consigli di make-up.
Non è necessario essere truccatori professionisti né passare troppo
tempo utilizzando pennelli o fard per sfoggiare un viso più magro,
assottigliare le guance o far sembrare più sottili tutti i lineamenti.
L’unica cosa di cui avete bisogno è un illuminante, una buona base
di trucco, fard, eyeliner ed un pennello per ottenere lineamenti
perfetti ! Pronte per prendere appunti?
Correttore epiteliale
Una base per il trucco che richiami il colore della nostra pelle,
correttore chiaro scuro.
Un fissatore o polvere traslucida, un illuminante.
La prima cosa da fare è applicare il correttore epiteliale sotto l'
occhio più scuro, aiutandoci con un pennello per stendere il prodotto
in modo uniforme; stendiamo e sfumiamo la base trucco naturale.
Se abbiamo un protettore solare, ancora meglio, ci si può aiutare
con un pennello apposito o con una spugnetta di lattice, in modo da
far aderire il tutto con i polpastrelli.
Adesso trattiamo le zone chiave con cui poter affinare il viso.
Applichiamo il correttore chiaro sotto l'occhio per illuminarlo , un
pennellino fondamentale; col correttore scuro andremo dalla fine
dell’ occhio, sotto lo zigomo, fino all’ attaccatura dei capelli
sfumandolo dal basso verso l'alto con aiuto dei polpastrelli,andando
in obliquo.
Un’altra linea andrà dalle tempie alla mandibola e un’ultima proprio
sotto il mento. Con l’aiuto delle dita, sfumiamo i bordi di questa
correttore scuro.
Infine, applichiamo il fissatore oppure, se lo preferiamo, la polvere
traslucida per fissare tutto il trucco.
Il fard è un altro punto forte per ottenere un viso più magro.
Scegliete sempre tonalità sul rosa o sull’arancione. Il segreto sta
nell’applicare il fard proprio al centro degli zigomi, creando una sorta
di triangolo capovolto.
Applichiamo questo tocco magico ed ideale: l’illuminante. Secondo
gli esperti di bellezza, se illuminiamo la parte superiore della fronte,
il centro del naso e la linea della mandibola, riusciamo ad ingannare
l’occhio sviando l’attenzione dalle zone più ampie.
Iniziate pettinando le sopracciglia con un pettine speciale e
pettinatele verso l’alto.
Con l’aiuto della matita per sopracciglia, tracciate una linea nella
direzione di crescita del pelo, per poi sfumare con il pennello
coprendo tutti gli spazi vuoti. Il risultato è fantastico!
Fare uso dell’eyeliner per disegnare quello sguardo felino tipico
dello stile pin up è ideale per far apparire più snello e più sottile il
nostro viso.
Come delineare gli occhi.
Iniziamo applicando un “primer” per eliminare le rughette o le
imperfezioni.
In seguito, faremo uso delle ombre dell’occhio in toni nude o beige.
Per delineare gli occhi, dovete solo tracciare una linea ben definita
sulle ciglia superiori. In seguito, faremo uso delle ombre dell’occhio
in toni nude o beige.
Per delineare gli occhi, dovete solo tracciare una linea ben definita
sulle ciglia superiori.
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Per ottenere un effetto più equilibrato, abbiamo
dato più importanza alla zona degli occhi e degli
zigomi; pertanto, non sarà adeguato un rossetto
dalle tonalità scure.
La cosa migliore è optare per una tonalità rosata,
beige oppure un semplice gloss. Conferisce un
tocco di delicata dolcezza e naturalezza.
I toni più scuri del contouring e questo sguardo
felino creano già un equilibrio particolare ed
impeccabile dandoci un aspetto attraente,
luminoso ed un viso molto più magro.
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Carnevale 2023
QUANDO INIZIA IL CARNEVALE 2023?
NELLA CHIESA CATTOLICA LA DOMENICA DI SETTUAGESIMA È CELEBRATA CIRCA SETTANTA GIORNI
PRIMA DELLA DOMENICA DI PASQUA E SEGNA L'INIZIO DEL COSIDETTO TEMPO DI SETTUAGESIMA (O
TEMPO DI CARNEVALE), UN PERIODO DI PREPARAZIONE ALLA QUARESIMA, IN CUI SI INIZIA L'ASTINENZA
DALLE CARNI NEI GIORNI FERIALI. PER IL 2023 PERTANTO L'INIZIO DEL CARNEVALE SARÀ IL 05/02/2023.
QUANDO FINISCE IL CARNEVALE 2023?
IL CARNEVALE TERMINA QUARANTA GIORNI PRIMA DELLA DOMENICA DI PASQUA CON IL MARTEDÌ
GRASSO. IL GIORNO SUCCESSIVO, CONOSCIUTO COME IL MERCOLEDÌ DELLE CENERI SEGNA L'INIZIO
DELLA QUARESIMA, UN PERIODO IN CUI I FEDELI SI ASTENGONO DAL MANGIARE CARNE NEI GIORNI
FERIALI. PER IL 2023 PERTANTO IL CARNEVALE FINISCE IL 21/02/2023.
Pensiero del mese
DI FRANCESCA MEUCCI - DIRETTRICE DI SOLOMENTE
https://www.solomente.it
Siete pronti ai festeggiamenti del Carnevale?
Una festa che coinvolge grandi e piccoli in
ogni parte d'Italia e del mondo con eventi di
ogni genere, legati al folklore e alle tradizioni
locali. Via agli scherzi e alle maschere, ai
coriandoli, ai colori e all'allegria, che mai
come in questo periodo storico è necessaria
e catartica.
Senza dubbio c'è un posto in particolare
dove va in scena quello che viene definito "il
più grande spettacolo del mondo": Rio de
Janeiro! I festeggiamenti iniziano il venerdì
per finire alle prime ore del Mercoledì delle
Ceneri, il periodo di carnevale è una grande
festa di gioia, pace e cameratismo. Dodici
scuole di samba si sfidano per il titolo di
campione del Carnevale allestendo un vero e
proprio show con musica, carri allegorici,
balli e costumi incredibili. Fino al 1984 le
esibizioni avevano luogo per le strade della
città, poi Oscar Niemeyer ha progettato Il
Sambodromo, uno stadio capace di ospitare
80.000 spettatori e oltre 30.000 partecipanti
che esibiscono il loro talento sulla pista. È
costituito da diverse strutture indipendenti,
note come settori, su entrambi i lati del viale
Marquês de Sapucaí. I tamburi risuonano
accompagnati dai cori degli spettatori che
ballano insieme ai partecipanti in un clima di
euforia e gioia sfrenata.
L'atmosfera è unica, contagiosa,
emozionante e il Carnevale diventa una festa
di condivisione assoluta.
Che la condivisione, la gioia, la musica, il
ballo, l'allegria e i colori possano
accompagnarci spesso, non solo a
Carnevale, perché non dobbiamo contare i
giorni ma fare in modo che i giorni contino!
https://www.solomente.it
32
Malika Ayane
è Grizabella nel musical Cats
© F R E E P R E S S O N L I N E - v i e t a t a l a r i p r o d u z i o n e D I R E T T A D A F A B R I Z I O S I L V E S T R I - S E G R E T E R I A D I R E D A Z I O N E P I N A D E L L E S I T E - T U T T O B A L L O 2 0 @ G M A I L . C O M - e d i z i o n e " S t e f a n o F r a n c i a E n j o y A r y "