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Tecniche di unione - Sei

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3 L’avvitatura<br />

3.3 Dispositivi ausiliari della bullonatura<br />

I collegamenti realizzati con bulloni sono soggetti ad allentarsi<br />

o ad<strong>di</strong>rittura a svitarsi per effetto <strong>di</strong> colpi o vibrazioni. Per<br />

evitare che ciò accada si ricorre ai seguenti <strong>di</strong>spositivi ausiliari:<br />

• rosetta <strong>di</strong> sicurezza [fig. 1]: è un anello metallico che viene<br />

interposto tra il dado e il pezzo e che, grazie alla sua elasticità,<br />

impe<strong>di</strong>sce lo strisciamento tra i filetti della vite e del<br />

dado; molto efficace è la rosetta Grower, il cui comportamento<br />

elastico è dovuto alla sua particolare conformazione.<br />

Esistono varie altre forme <strong>di</strong> rosetta elastica, ciascuna dotata<br />

<strong>di</strong> proprie caratteristiche: rosetta curvata, ondulata, con<br />

dentatura sovrapposta, dentata. È detta invece rondella piana<br />

l’anello metallico che per la sua planarità non ha funzioni<br />

<strong>di</strong> antisvitamento, ma semplicemente <strong>di</strong> livellare e aumentare<br />

la superficie <strong>di</strong> appoggio del dado e proteggere il<br />

pezzo durante il serraggio del dado.<br />

• controdado: consiste in un secondo dado interposto tra il<br />

pezzo e il dado [fig. 2]. È generalmente più basso del primo<br />

dado e, con la sua azione <strong>di</strong> serraggio, imprime un ulteriore<br />

sforzo sui filetti del primo dado impedendone lo svitamento;<br />

• coppiglia e spina: sono elementi <strong>di</strong> forma <strong>di</strong>versa, che vengono<br />

inseriti in un foro praticato nella vite del bullone; per evitarne<br />

lo sfilamento, le coppiglie vengono ripiegate sulla vite o<br />

rosetta<br />

Grower<br />

1 Vari tipi <strong>di</strong> rosette elastiche.<br />

2 Controdado.<br />

rosetta<br />

curvata<br />

controdado<br />

dado<br />

rosetta<br />

ondulata<br />

piastra d’arresto<br />

4 Piastra d’arresto.<br />

coppiglia<br />

rosetta con<br />

dentatura<br />

sovrapposta<br />

rosetta<br />

dentata<br />

dado<br />

a corona<br />

3 Coppiglia su dado a corona.<br />

<strong>Tecniche</strong> <strong>di</strong> <strong>unione</strong> 7<br />

su una faccia del dado, mentre le spine sfruttano l’attrito dovuto<br />

alla loro forma conica. Per migliorare ulteriormente la<br />

tenuta, i da<strong>di</strong> possono essere dentellati (da<strong>di</strong> a corona) [fig. 3];<br />

• piastra d’arresto: costituita da materiale duttile (rame, alluminio,<br />

acciaio dolce), è dotata <strong>di</strong> due linguette che, ad avvitamento<br />

avvenuto, vengono ripiegate, una sulla faccia del<br />

dado e l’altra sul bordo del pezzo [fig. 4]; le linguette impe<strong>di</strong>scono<br />

lo svitamento del dado.<br />

• da<strong>di</strong> autofrenanti con anello <strong>di</strong> poliammide: un anello in nylon<br />

posto nella parte superiore del dado, dopo la filettatura,<br />

elimina il rischio <strong>di</strong> svitamento senza necessità <strong>di</strong> utilizzare rosette<br />

elastiche e può anche avere la funzione <strong>di</strong> guarnizione.<br />

Attrezzi per la bullonatura<br />

SICURE ZZA<br />

PER SAPERNE DI PIÙ<br />

Il serraggio <strong>di</strong> elementi filettati (bulloni e viti) viene eseguito con<br />

particolari attrezzi manuali, quali chiavi a forchetta, a brugola, a pipa<br />

[fig. 5], a tubo o regolabili (chiavi inglese), pneumatici ed elettrici<br />

(avvitatori) adatti ai vari tipi <strong>di</strong> da<strong>di</strong>, alle varie teste <strong>di</strong> vite e alle <strong>di</strong>verse<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro. Di uso molto comune sono le chiavi <strong>di</strong>namometriche,<br />

<strong>di</strong>spositivi che consentono <strong>di</strong> conferire al serraggio l’intensità<br />

richiesta (coppia <strong>di</strong> serraggio). Il loro funzionamento si basa su un<br />

meccanismo in grado <strong>di</strong> scaricare lo sforzo impresso quando si raggiunge<br />

la coppia voluta. Possono essere utilizzate anche<br />

come semplici attrezzi <strong>di</strong> controllo.<br />

Esistono inoltre strumenti che rendono il serraggio<br />

più agevole e veloce: sono i cricchetti<br />

e gli avvitatori pneumatici che, corredati<br />

da inserti opportuni (chiavi), possono<br />

sostituire le chiavi tra<strong>di</strong>zionali.<br />

5 Chiave a pipa.<br />

AVVITATURA CON AVVITATORE PNEUMATICO<br />

ED ELETTRICO<br />

Attenzione a: urti, compressioni, rumore (avvitatore<br />

pneumatico), folgorazione (avvitatore elettrico).<br />

Norme generali<br />

• Verificare il buon funzionamento delle parti elettriche e<br />

pneumatiche e l’efficienza <strong>di</strong> adeguati <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> sicurezza.<br />

• Non intralciare i passaggi con i tubi o con i cavi <strong>di</strong> alimentazione.<br />

• Dopo l’uso scollegare l’avvitatore dall’impianto pneumatico<br />

o elettrico.<br />

• Segnalare tempestivamente malfunzionamenti.<br />

Indossare sempre: guanti, calzature <strong>di</strong> sicurezza, indumenti<br />

protettivi (tuta), otoprotettori (per l’avvitatore<br />

pneumatico).<br />

C. Amerio, R. De Ruvo, S. Simonetti, Elementi <strong>di</strong> tecnologia, © SEI 2011

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