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Giulia Ligabue - ETRURIA design

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Chicago, aprile 2007. In occasione di<br />

Coverings, principale fiera americana dedicata<br />

a pavimenti e rivestimenti ceramici, dall’incontro<br />

con l’architetto Michael P. Johnson emerge<br />

l’importanza del confronto con colleghi di<br />

nazionalità e formazione diverse sui principali<br />

temi dell’architettura, per addivenire ad un<br />

miglioramento della stessa. Nello specifico<br />

“cosa fare come architetti e formatori per risollevare<br />

nella coscienza collettiva il ruolo oggi<br />

spesso sottovalutato dell’architettura e dell’arte?<br />

Quale messaggio dovremmo cercare di<br />

promuovere e veicolare?”<br />

parte ignorata. Naturalmente, l'AIA compie qualche debole<br />

sforzo per promuovere la progettazione architettonica<br />

di qualità (ad es. tramite l'organizzazione di concorsi, l'attribuzione<br />

di medaglie d'oro, ecc.), ma non prevede alcuna<br />

forma di reprimenda in caso di lavori scadenti. In altre<br />

parole, l'appartenenza all'associazione ha ben poco a che<br />

vedere con le prestazioni o produzioni dei membri (il che,<br />

naturalmente, solleva seri interrogativi sul reale valore di<br />

tale appartenenza). Tutto questo non deve sorprendere,<br />

considerato che la maggior parte degli architetti si preoccupa<br />

più delle commesse che della produzione di buona<br />

architettura, quel tipo di architettura iconica destinata a<br />

durare. Troppo pochi considerano ancora l'architettura<br />

una forma d'arte. Ma, come dicevo, le responsabilità sono<br />

da ricercare anche altrove. Un ruolo importante va riconosciuto<br />

anche agli utenti che, seppure non sempre in veste<br />

di potenziali committenti, sono comunque tutti direttamente<br />

condizionati dagli edifici in cui vivono, lavorano e<br />

vedono quotidianamente. Mi pare che siamo diventati<br />

una società priva di cultura, troppo spesso pronta a far<br />

proprio il vecchio adagio I know what I like, and I like what<br />

I know (conosco ciò che mi piace e mi piace ciò che<br />

conosco). La cattiva architettura viene tollerata semplicemente<br />

perché chi la tollera non conosce niente di meglio.<br />

Se la nostra società domandasse architettura (al posto<br />

degli edifici di cui ci accontentiamo oggi), i professionisti<br />

sarebbero obbligati a fornirla (proprio come la richiesta di<br />

architettura verde da parte dei consumatori sta facendo<br />

pressione sulla professione). Se invece i consumatori<br />

rimangono nella loro beata ignoranza, la professione è<br />

poco incentivata a cambiare (come avviene da anni con<br />

l'edilizia ecosostenibile). La soluzione (ammesso che ne<br />

esista una) a questo triste problema passa dunque per<br />

l'istruzione. Senza un radicale miglioramento del nostro<br />

sistema educativo, tanto per gli architetti quanto per gli<br />

utenti, il problema non può che peggiorare.<br />

AA: La città storica aveva stabilito un rapporto di consuetudine<br />

tra l’architettura aulica e l’edilizia normale, la quale<br />

presentava naturalmente un abbassamento di tono, ma<br />

sempre all’interno di uno stesso sistema di valori estetici.<br />

Il passaggio dall’edilizia popolare alla grande architettura<br />

risultava sfumato in una integrazione che il Novecento non<br />

ha ancora raggiunto. I cento anni che sono trascorsi dalle<br />

avanguardie ad oggi non sono sufficienti perchè si riformi<br />

sul territorio quella serie di sfumature che permettano alla<br />

grande architettura di convivere con una edilizia media.<br />

La scarsa considerazione dell’architettura dipende dal<br />

ruolo della cultura generalizzata, non dagli architetti:<br />

sono i consumatori/utenti che non sono interessati al<br />

costruito “esterno” al proprio privato, l’architettura intesa<br />

come oggetto urbano non interessa più di tanto.<br />

In Italia l’architettura non è uno dei valori importanti, al cittadino<br />

medio non interessa molto l’esterno della propria<br />

casa, è invece molto più attento all’interno, ai suoi mobi-<br />

Chicago, April 2007. The meeting with architect<br />

Michael P. Johnson at Coverings, the major<br />

American fair dedicated to ceramic floor and<br />

wall tiles, emphasised the importance of a<br />

comparison and shared experiences with colleagues<br />

from other countries with different<br />

backgrounds on the main themes of architecture,<br />

for the improvement of the same. More specifically<br />

“what can we do as architects and educators<br />

to reinstate the often underrated role of<br />

architecture and art in this day and age, in the<br />

collective conscience? What message must we<br />

try to promote and convey?”<br />

li, in cui si riconosce direttamente ed infatti il <strong>design</strong> è uno<br />

dei valori italiani, come la moda.<br />

Questa situazione non è uguale dovunque, ad esempio i<br />

paesi del nord Europa, la stessa Londra e quel luogo felice<br />

per l’architettura che è l’Olanda sono da sempre più<br />

maturi nell’attribuire importanza al costruito anche dell’edilizia<br />

corrente ed all’immagine della città.<br />

Il lavoro da fare quindi non è solo quello volto a migliorare<br />

la preparazione dei futuri architetti - che pur con le<br />

dovute differenze che possono essere rilevate all’interno<br />

di una naturale variabilità - nell’insieme appare sufficiente;<br />

il compito altrettanto importante è quello di creare sensibilità<br />

nella collettività, attraverso il coinvolgimento degli<br />

amministratori che la rappresentano.<br />

Si deve tener conto che i benefici che la buona architettura<br />

può indurre nella società sono legati alla capacità di<br />

conoscere, o almeno riconoscere, le qualità; solo una<br />

società molto matura è in grado di godere dei valori estetici<br />

della buona architettura, che anche nella storia è stata<br />

più una conseguenza che una causa della società evoluta.<br />

È da notare inoltre che nella società contemporanea molti<br />

oggetti architettonici arrivano in ogni città dall’esterno e<br />

questo può essere un dato positivo per aiutare la formazione<br />

del gusto e stimolare la capacità critica nei riguardi<br />

dell’architettura stessa. Contemporaneamente però<br />

appaiono aspetti molto complessi, infatti prima con<br />

l’International Style ed ora con la globalizzazione, le culture<br />

tendono ad assomigliare l’una a l’altra, abbandonando<br />

le radici profonde a cui appartengono, con conseguenze<br />

molto problematiche.<br />

Si sollecitano posizioni sul lavoro professionale: Oggi<br />

purtroppo sembra che molti architetti siano più interessati<br />

alle parcelle piuttosto che alla gioia di produrre<br />

un’icona durevole. La cattiva progettazione degli<br />

edifici non è il risultato di architetti incompetenti, è ciò<br />

che avviene quando l’obiettivo riduce per vantaggio<br />

economico i tempi necessari alla creazione artistica.<br />

AA: Il lavoro dell’architetto è una professione con i connessi<br />

aspetti etici, ma potrebbe essere utopistico o almeno<br />

romantico elevarlo fino al ruolo di missione.<br />

L’attività edificatoria è una attività collettiva, si basa su<br />

piani edilizi, su programmi economici e si svolge all’interno<br />

di realtà complesse in cui sono presenti componenti<br />

con ruoli diversi che devono necessariamente relazionarsi<br />

reciprocamente; tuttavia le componenti fondamentali<br />

possono essere ridotte a tre: la committenza, l’architetto<br />

e l’impresa. La committenza, che a propria volta può<br />

essere pubblica o privata, ha una rilevante importanza e<br />

può essere buona o cattiva. A Roma ad esempio anche<br />

la committenza privata fino alle Olimpiadi degli anni ’60 è<br />

stata buona, ha utilizzato architetti valenti come Monaco<br />

o Luccichenti, poi è decaduta. L’edilizia pubblica pur<br />

Michael P. Johnson<br />

Architectural Designer, è nato nel<br />

1938 a Milwaukee, Wisconsin<br />

USA.<br />

È docente presso The Frank<br />

Lloyd Wright School of<br />

Architecture a Scottsdale,<br />

Arizona USA e Spring Green,<br />

Wisconsin USA.<br />

È vincitore di numerosi premi e<br />

riconoscimenti in concorsi di<br />

progettazione.<br />

Ceramic Tiles of Italy Design<br />

Competition: Yoder-Doornbos<br />

Residence, 2001 - Wilkinson<br />

Office Building, 2005 - McCue<br />

Residence, 2005 (unico vincitore<br />

in più di una edizione del concorso)<br />

The Crescordia Award: Cave<br />

Creek Desert Awareness Park,<br />

1998 - Yoder-Doornbos<br />

Residence, 1999 - Silverman<br />

Residence, 2006<br />

Spectrum Awards: Wilkinson<br />

Office Building, 2005 - Silverman<br />

Residence, 2006<br />

The National Concrete Masonry<br />

Association Award: Zweig<br />

Residence, 2002<br />

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