Manuale di Istruzioni - Auriga
Manuale di Istruzioni - Auriga
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1<br />
<strong>Manuale</strong> <strong>di</strong> <strong>Istruzioni</strong><br />
AstroMaster 70EQ<br />
<strong>Auriga</strong> SpA - Via M.F. Quintiliano, 30 - 20138 Milano - tel. +39 02 5097780 - Fax +39 02 5097324<br />
http://www.auriga.it - e-mail: auriga@auriga.it
Leggete con calma e con attenzione questo manuale prima <strong>di</strong> iniziare il vostro<br />
viaggio <strong>di</strong> esplorazione attraverso l’Universo.<br />
Potrebbe essere necessario effettuare qualche osservazione per acquistare familiarità<br />
con il vostro AstroMaster 70EQ, perciò vi consigliamo <strong>di</strong> tenere a portata <strong>di</strong> mano<br />
questo manuale fino a quando avrete acquisito la completa conoscenza delle funzioni<br />
del vostro telescopio.<br />
Il manuale fornisce informazioni dettagliate relative a ciascuna delle operazioni<br />
eseguibili con il telescopio, oltre a fornire informazioni <strong>di</strong> riferimento e consigli utili<br />
per rendere le vostre osservazioni le più semplici e piacevoli possibile.<br />
Consigliamo <strong>di</strong> contattare il gruppo astrofili più vicino, per intraprendere<br />
osservazioni del cielo <strong>di</strong> gruppo o per seguire brevi corsi <strong>di</strong> astronomia pratica;<br />
l’organo ufficiale che coor<strong>di</strong>na tutti i gruppi astrofili è l’Unione Astrofili Italiani<br />
(www.uai.it).<br />
Consigliamo, per pianificare le osservazioni ed in<strong>di</strong>viduare le costellazioni ed i<br />
pianeti <strong>di</strong> usare il software astronomico in dotazione TheSky; oppure potrete reperire<br />
una cartina stellare o un atlante celeste. (Celestron Sky Map – CE93722)<br />
Per mantenersi sempre aggiornati o per avere informazioni utili su il cielo del mese e<br />
sui telescopi, può essere <strong>di</strong> grande aiuto leggere le informazioni riportate sulle riviste<br />
mensili reperibili in e<strong>di</strong>cola <strong>di</strong> cultura Astronomica e Spaziale :<br />
• Nuovo Orione www.orione.it – info@orione.it<br />
• LeStelle www.lestelle-astronomia.it - redazione@lestelle-astronomia.it<br />
• Coelum www.coelum.com – info@coelum.com<br />
• l’Astronomia www.lastronomia.it – redazione@lastronomia.it<br />
Il vostro telescopio AstroMaster 70EQ è stato progettato per darvi anni <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>vertimento e <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazioni. Tuttavia, ci sono alcune cose da prendere in<br />
considerazione prima <strong>di</strong> usare il vostro telescopio e che assicureranno la vostra<br />
sicurezza e proteggeranno la vostra attrezzatura.<br />
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Prima <strong>di</strong> iniziare<br />
Leggete con attenzione le istruzioni prima <strong>di</strong> iniziare. Montate li telescopio con la<br />
luce del giorno. Scegliete una superficie ampia per appoggiare tutte le parti che<br />
toglierete dalla scatola del telescopio.<br />
MONTAGGIO DEL TREPPIEDE<br />
Regolazione delle gambe del treppiede<br />
1. Allentare lentamente il morsetto e lasciare uscire la parte inferiore <strong>di</strong> ognuna delle gambe del<br />
treppiede. Stringere il morsetto per mantenere le gambe in posizione.<br />
2. Allargare le gambe del treppiede e metterlo in posizione eretta.<br />
3. Regolare l’altezza delle tre gambe finché la testa del treppiede non sarà perfettamente in orizzontale.<br />
È possibile che le gambe del treppiede non siano alla stessa altezza quando il supporto si trova in<br />
posizione orizzontale. Ricor<strong>di</strong>amo che per una maggiore stabilità dello strumento, allungare le<br />
gambe al minimo necessario (circa 15-20cm).<br />
4. Sistemare il vassoio per gli accessori sull’apposita staffa, ruotate come riportato in figura al blocco.<br />
ASSEMBLAGGIO DEL TELESCOPIO<br />
COME ATTACCARE IL SUPPORTO AL TREPPIEDE<br />
1. Posizionare il gruppo montatura sul treppiede.<br />
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2. Spingere la manopola che si trova sotto la testa del treppiede verso l’alto e ruotare in senso antiorario<br />
per fissare il supporto al treppiede.<br />
INSTALLAZIONE BARRA CONTRAPPESI E FLESSIBILI<br />
1. Avvitare la barra contrappesi nel foro sulla montatura (in<strong>di</strong>cato in figura) .<br />
2. Fate scorrere i contrappesi a metà della barra. Tenete il contrappeso e stringete la vite <strong>di</strong> blocco del<br />
contrappeso per fissarlo in posizione.<br />
3. Inserite la parte cava delle manopole flessibili sulle estremità delle viti senza fine <strong>di</strong> AR e DEC. Fissate le due<br />
manopole flessibili usando le apposite viti.<br />
Manopola<br />
flessibile<br />
Scanalatura vite<br />
senza fine<br />
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Manopola in DEC<br />
Manopola in AR<br />
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FISSARE TUBO OTTICO SULLA MONTATURA<br />
Girare la testa in DEC fino a rendere la scanalatura parallela al suolo (come in figura), inserire la barra a<br />
coda <strong>di</strong> ron<strong>di</strong>ne (arancione) nella scanalatura e bloccare le manopole.<br />
MONTAGGIO DEL DIAGONALE E OCULARE<br />
Allentate le viti all'estremità del focheggiatore, Inserite il <strong>di</strong>agonale nel foro posteriore del focheggiatore e<br />
stringete le viti per bloccarlo in posizione. Allentate le viti presenti sul <strong>di</strong>agonale ed inserite l'oculare<br />
desiderato nel <strong>di</strong>agonale e bloccatelo stringendo le viti.<br />
Il <strong>di</strong>agonale a 90° permette <strong>di</strong> raddrizzare l’immagine ed usare AstroMaster 70 anche come strumento<br />
terrestre o in uso astronomico rende l’osservazione più comoda degli oggetti astronomici molto alti<br />
sull’orizzonte.<br />
Cercatore<br />
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Oculare<br />
Diagonale<br />
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IL BILANCIAMENTO DEL TELESCOPIO<br />
Il telescopio deve essere bilanciato prima <strong>di</strong> ogni osservazione. Il bilanciamento riduce lo stress della<br />
montatura, riduce al minimo la tendenza a vibrare del telescopio e facilita l'uso dei coman<strong>di</strong> micrometrici.<br />
Il telescopio deve essere bilanciato dopo avere montato tutti gli accessori che si intendono usare. Per<br />
bilanciare il vostro telescopio, accertatevi che il treppiede sia appoggiato su una superficie stabile.<br />
Bilanciamento in Ascensione Retta :<br />
• Aprite le manopole <strong>di</strong> blocco degli assi <strong>di</strong> Ascensione Retta e Declinazione. Ruotate il telescopio fino a<br />
portare il tubo e la barra dei contrappesi in posizione orizzontale (ve<strong>di</strong> figura), paralleli al terreno con il<br />
tubo del telescopio su un lato della montatura.<br />
• Serrate la leva <strong>di</strong> blocco dell'asse <strong>di</strong> Declinazione.<br />
• Muovete il contrappeso lungo la barra fino a quando il telescopio risulterà bilanciato, restando fermo<br />
quando viene lasciato libero.<br />
• Stringete la vite per fissare il contrappeso nella nuova posizione.<br />
Bilanciamento in Declinazione :<br />
Bilanciamento in AR Bilanciamento in DEC<br />
• Aprite le manopole <strong>di</strong> blocco dell'asse <strong>di</strong> AR.<br />
• Ruotate il telescopio fino a portare la barra dei contrappesi in posizione orizzontale (ve<strong>di</strong> figura)<br />
Allentate la leva dell’asse <strong>di</strong> Declinazione e ruotate il tubo portandolo in posizione orizzontale.<br />
• Lasciate libero il tubo del telescopio e determinate in quale <strong>di</strong>rezione tende a cadere. Fate scorrere la<br />
barra avanti o in<strong>di</strong>etro, rispetto alla montatura, fino a bilanciarlo.<br />
Quando il telescopio non tenderà più a ruotare dalla posizione orizzontale <strong>di</strong> partenza, serrate la barra<br />
arancione e la leva <strong>di</strong> blocco dell’asse <strong>di</strong> Declinazione.<br />
COME USARE IL CERCATORE A PUNTO ROSSO<br />
Lo Star Pointer è il mezzo più rapido e facile per puntare il vostro telescopio esattamente verso l’oggetto<br />
celeste desiderato. E’ come avere un puntatore laser che voi potete puntare <strong>di</strong>rettamente verso il cielo<br />
notturno. Lo Star Pointer è un <strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong> puntamento ad ingran<strong>di</strong>mento zero che fa uso <strong>di</strong> una lastrina <strong>di</strong><br />
vetro trattato con sovrapposta l’immagine <strong>di</strong> un punto luminoso <strong>di</strong> colore rosso ben visibile sullo sfondo del<br />
cielo stellato. Tenendo aperti entrambi gli occhi mentre guardate all’interno dello Star Pointer, muovete il<br />
telescopio fino a quando il punto rosso generato dallo Star Pointer verrà sovrapposto all’oggetto visibile<br />
dall’altro occhio. Il punto rosso viene generato per mezzo <strong>di</strong> un LED (<strong>di</strong>odo luminoso); non si tratta <strong>di</strong> un<br />
laser e non danneggerà la lastrina <strong>di</strong> vetro o il vostro occhio. Il LED è alimentato tramite una batteria a<br />
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lunga durata 3-volt al Litio (#CR1620) . A fine <strong>di</strong> ogni seduta osservativa spegnete tramite l’apposito interruttore il<br />
cercatore.<br />
Vano<br />
Batterie<br />
Interruttore<br />
Verificate prima che il vostro cercatore sia ben allineato al telescopio, ciò che state puntando con il cercatore<br />
a punto rosso sarà ben centrato al centro del campo dell’oculare. Puntate il telescopio a bassi ingran<strong>di</strong>menti<br />
(45x) in <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> un campanile o un lampione lontano. Centrate il soggetto nel campo dell’oculare, girate<br />
le due manopole <strong>di</strong> regolazione del cercatore finché il punto rosso non sia perfettamente sovrapposto<br />
all’oggetto.<br />
STAZIONAMENTO POLARE E REGOLAZIONE IN LATITUDINE<br />
Durante le osservazioni astronomiche aumentando gli ingran<strong>di</strong>menti aumenta anche la velocità percepita <strong>di</strong><br />
rotazione della Terra, tutti gli astri sorgono ad EST, culminano a SUD e tramontano ad OVEST. Per<br />
consentire al vostro telescopio <strong>di</strong> inseguire correttamente il moto apparente dei corpi celesti dovete allineare<br />
la vostra montatura <strong>di</strong>rigendo il suo asse <strong>di</strong> Ascensione Retta verso il Polo Celeste Nord (o Sud, se vi trovate<br />
in una località a sud dell'equatore). L'Italia si trova nell'Emisfero Nord e quin<strong>di</strong> sarà possibile puntare la<br />
montatura in <strong>di</strong>rezione della Stella Polare, che è molto vicina al Polo Celeste Nord, l’unico punto<br />
“virtualmente” immobile nel cielo. Se effettuate osservazioni occasionali, è sufficiente puntare<br />
grossolanamente l'asse <strong>di</strong> Ascensione Retta della montatura verso Nord, inclinandolo ad un angolo uguale<br />
alla vostra latitu<strong>di</strong>ne locale, il cui valore è ricavabile con una cartina geografica. Prima <strong>di</strong> iniziare ad eseguire<br />
l'allineamento polare della montatura, accertatevi che la base della montatura sia livellata (parallela al<br />
terreno) e che il cercatore sia ben allineato con il telescopio.<br />
Trovate il valore della vostra latitu<strong>di</strong>ne locale su una cartina stradale o su una mappa geografica. Guardate<br />
sul fianco destro della vostra montatura e vedrete una scala<br />
graduata da 0 a 90 gra<strong>di</strong>. Sbloccate lo snodo della montatura<br />
ruotando la leva <strong>di</strong> blocco in senso antiorario. Sul retro della<br />
montatura troverete una grossa vite che spinge su una leva<br />
interna, consentendo <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare l'inclinazione della<br />
montatura. Ruotate questa vite fino a portare l'in<strong>di</strong>ce della<br />
scala della latitu<strong>di</strong>ne a coincidere con il valore della vostra<br />
latitu<strong>di</strong>ne locale (ad esempio: Milano e Torino 45 gra<strong>di</strong>, Roma<br />
42 gra<strong>di</strong>, Napoli 40 gra<strong>di</strong>, Palermo 38 gra<strong>di</strong>).<br />
Localizzazione della Stella Polare<br />
La Stella Polare si trova ad una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> meno <strong>di</strong> 1 grado dal<br />
Polo Celeste Nord. Siccome la sua posizione non coincide<br />
esattamente con quella del Polo Celeste, la Stella Polare<br />
sembra tracciare un piccolo cerchio attorno al Polo durante la<br />
rotazione della Terra. La Stella Polare è spostata rispetto al<br />
Polo Celeste verso la costellazione <strong>di</strong> Cassiopea e dalla parte<br />
opposta a dove si trova la parte terminale del "timone"<br />
dell'Orsa Maggiore.<br />
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Nota: Ricordate che, nel corso della notte e con il cambio delle stagioni, le costellazioni ruotano attorno al<br />
Polo Celeste, e quin<strong>di</strong> la loro posizione sarà spesso <strong>di</strong>fferente rispetto alla mappa visibile in figura.<br />
Procedura per l'allineamento polare della montatura<br />
• Allentate la manopola dell'asse <strong>di</strong> Declinazione e ruotate il tubo del telescopio fino a quando l'in<strong>di</strong>ce del<br />
cerchio graduato <strong>di</strong> Declinazione non si troverà in corrispondenza del valore <strong>di</strong> 90°. Bloccate l'asse <strong>di</strong><br />
Declinazione.<br />
• Allentate la manopola che blocca la rotazione orizzontale della montatura - che si trova alla base della<br />
montatura, in cima al treppiede - e ruotate la montatura orizzontalmente fino a quando l'asse <strong>di</strong><br />
Ascensione Retta non punti in <strong>di</strong>rezione della Stella Polare.<br />
• Guardate nel cercatore e centrate la Stella Polare sul reticolo regolando finemente la posizione<br />
orizzontale e verticale (usando la vite <strong>di</strong> regolazione micrometrica dell'altezza).<br />
Dopo avere ottenuto un buon allineamento polare, stringete la manopola <strong>di</strong> blocco del movimento<br />
orizzontale. Centrato l’astro dovrete girare solo la manopola in AR per inseguire il lento movimento <strong>di</strong><br />
rotazione della Terra.<br />
In<strong>di</strong>ce Latitu<strong>di</strong>ne<br />
Vite <strong>di</strong> regolazione<br />
altezza Asse <strong>di</strong><br />
Ascensione Retta<br />
Direzione Nord<br />
Stella Polare<br />
Scala Latitu<strong>di</strong>ne<br />
Leva Blocco Inclinazione<br />
Asse <strong>di</strong> Ascensione Retta<br />
sbloccare<br />
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MESSA A FUOCO<br />
Girare lentamente la manopola della messa a fuoco, in una <strong>di</strong>rezione o nell’altra finché l’immagine<br />
nell’oculare non risulti nitida. Consigliamo <strong>di</strong> puntare un soggetto terrestre lontano durante il giorno ed<br />
usare un ingran<strong>di</strong>mento basso (45x) per iniziare ad impratichirsi, è molto utile provare a cambiare l’oculare<br />
per ottenere un ingran<strong>di</strong>mento più alto (90x). La Luna o una Stella luminosa sono soggetti astronomici, per<br />
provare le tecniche <strong>di</strong> osservazione; se scorgete i dettagli niti<strong>di</strong> sulla superficie lunare l’immagine è ben a<br />
fuoco. Solitamente è necessario rimettere a fuoco l’immagine dopo un certo tempo a causa <strong>di</strong> piccole<br />
variazioni dovute a cambi <strong>di</strong> temperatura, allentamenti etc... Questo accade solitamente con telescopi con un<br />
rapporto focale piccolo specialmente se non hanno ancora raggiunto l’equilibrio termico. È quasi sempre<br />
necessario rimettere a fuoco ogni volta che si cambia un oculare o se si inserisce o rimuove una lente<br />
Barlow.<br />
Immagine Fuori<br />
Fuoco<br />
La scelta dell’oculare più appropriato<br />
Calcolo degli ingran<strong>di</strong>menti<br />
Immagine a Fuoco<br />
L’ingran<strong>di</strong>mento fornito da un telescopio è determinato dalla lunghezza focale dell’oculare che viene usato<br />
con esso. Per determinare l’ingran<strong>di</strong>mento del vostro telescopio, <strong>di</strong>videte la sua lunghezza focale per la<br />
lunghezza focale dell’oculare che volete usare. Per esempio, un oculare da 10mm <strong>di</strong> lunghezza focale fornirà<br />
un ingran<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> 90X con un telescopio da 900mm <strong>di</strong> lunghezza focale.<br />
Lunghezza Focale del telescopio 900mm<br />
Ingran<strong>di</strong>mento = ---------------------------------------- = ------------- = 90X<br />
Lunghezza Focale dell’oculare 10mm<br />
Quando state osservando un oggetto celeste, state osservando attraverso una colonna d’aria che giunge fino<br />
ai limiti dello spazio esterno, ed è raro che quella colonna stia ferma. Allo stesso modo, quando fate<br />
osservazioni terrestri state probabilmente osservando attraverso onde <strong>di</strong> calore che si irra<strong>di</strong>ano dal suolo,<br />
dalle case, dai palazzi, ecc. Il vostro telescopio potrebbe essere in grado <strong>di</strong> fornire ingran<strong>di</strong>menti molto alti,<br />
ma quello che limita la sua capacità <strong>di</strong> ingran<strong>di</strong>re è, molto spesso, la turbolenza delle masse d’aria che si<br />
trovano tra il telescopio e il soggetto che volete osservare. Una buona regola da tenere presente è che il<br />
massimo ingran<strong>di</strong>mento utilizzabile è circa 2,4 volte il <strong>di</strong>ametro del telescopio in millimetri (es. 70mm ≈<br />
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170x), ma solo in ottime con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> calma atmosferica. Solitamente l’ingran<strong>di</strong>mento massimo “utile” è il<br />
<strong>di</strong>metro in millimetri per 1,4 (es. 70mm ≈ 100x).<br />
Consigliamo per l’osservazione <strong>di</strong> oggetti deboli e molto estesi come le galassie, nebulose o comete <strong>di</strong><br />
utilizzare sempre ingran<strong>di</strong>menti molto bassi (35x-50x).<br />
Per l’osservazione <strong>di</strong> Luna, pianeti o stelle doppie usate l’oculare con la focale più corta (ingran<strong>di</strong>menti :<br />
100-150x).<br />
INGRANDIMENTI AstroMaster 70EQ<br />
Ingran<strong>di</strong>mento Dotazione Basso 45x oculare da 20mm<br />
Ingran<strong>di</strong>mento Dotazione Alto 90x oculare da 10mm<br />
Ingran<strong>di</strong>mento min Utile 22.5x (oculare da 40mm campo 1,9°) CE93325 Celestron Omni 40mm<br />
Ingran<strong>di</strong>mento MAX Utile (in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> cielo ottimo) 150x (oculare da 6mm) AOPL06<br />
Calcolo del campo visivo<br />
La <strong>di</strong>mensione del campo visivo inquadrato dal vostro telescopio si chiama campo reale ed è determinato<br />
dallo schema ottico dell’oculare. Ogni oculare ha una caratteristica, chiamata il campo apparente, che viene<br />
<strong>di</strong>chiarata dal costruttore. Il campo visivo viene misurato in gra<strong>di</strong> e/o in minuti d’arco (un grado è composto<br />
da 60 minuti d’arco). Il campo reale fornito da un telescopio viene calcolato <strong>di</strong>videndo il campo apparente<br />
dell’oculare per l’ingran<strong>di</strong>mento che avete calcolato in precedenza. Usando l’esempio precedente, se il<br />
vostro oculare da 10mm ha un campo apparente <strong>di</strong> 45 gra<strong>di</strong>, allora il campo reale della combinazione sarà <strong>di</strong><br />
0,5 gra<strong>di</strong>.<br />
Campo apparente 45°<br />
Campo reale = ---------------------- = ------ = 0,5°<br />
Ingran<strong>di</strong>mento 90x<br />
Per dare un riferimento, la Luna ha un <strong>di</strong>ametro apparente <strong>di</strong> circa 0.5° o 30 minuti d’arco, e perciò questa<br />
combinazione è ottimale per osservare la Luna per intero con un po’ <strong>di</strong> spazio attorno. Ricordate che un<br />
ingran<strong>di</strong>mento troppo elevato e un campo apparente troppo piccolo rendono molto <strong>di</strong>fficile il puntamento<br />
degli oggetti. In generale è meglio iniziare ad un ingran<strong>di</strong>mento più basso e con un campo più ampio per poi<br />
aumentare gli ingran<strong>di</strong>menti quando avete trovato quello che volete osservare in dettaglio. Prima trovate la<br />
Luna e poi osservate le ombre proiettate dai crateri!<br />
L’orientamento dell’immagine<br />
L'immagine del vostro telescopio apparirà sempre rovesciata (Immagine Telescopica), inserendo<br />
<strong>di</strong>rettamente l’oculare. Per utilizzare il telescopio anche come cannocchiale terrestre, occorre usare il<br />
raddrizzatore d’immagine a 90° in dotazione.<br />
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USO DEI CERCHI GRADUATI<br />
Il metodo più rapido per trovare un oggetto consiste nell’imparare a riconoscere le costellazioni e nell’usare<br />
il cercatore, ma se l’oggetto è troppo debole potreste voler usare i cerchi graduati <strong>di</strong> puntamento che sono<br />
incorporati sulla vostra montatura equatoriale. I cerchi graduati consentono <strong>di</strong> localizzare gli oggetti celesti<br />
conoscendo le loro coor<strong>di</strong>nate: Ascensione Retta (AR) – Declinazione (Dec); ricavate ad esempio<br />
consultando un atlante celeste o il software TheSky. Prima <strong>di</strong> usare i cerchi graduati per puntare gli oggetti<br />
dovrete allineare con precisione il vostro telescopio con il polo celeste e dovrete calibrare il cerchio graduato<br />
<strong>di</strong> Ascensione Retta.<br />
Come leggere il cerchio graduato <strong>di</strong> Ascensione Retta<br />
Il cerchio graduato <strong>di</strong> Ascensione Retta della<br />
montatura EQ è <strong>di</strong>viso in ore, da 0 a 24, con<br />
<strong>di</strong>visioni interme<strong>di</strong>e che rappresentano<br />
incrementi <strong>di</strong> 10 minuti. La numerazione incisa<br />
sulla parte superiore del cerchio graduato è<br />
dautilizzata per l’emisfero Nord, mentre quella<br />
incisa sulla parte inferiore del cerchio va<br />
utilizzata solo per l’emisfero Sud.<br />
Impostazione (calibrazione) del cerchio<br />
graduato <strong>di</strong> Ascensione Retta<br />
Per impostare il vostro cerchio graduato <strong>di</strong><br />
Ascensione Retta dovrete trovare una stella <strong>di</strong><br />
cui conoscete le coor<strong>di</strong>nate. Ad esempio, nel<br />
cielo estivo potreste scegliere la brillante stella<br />
Vega, <strong>di</strong> magnitu<strong>di</strong>ne 0.0, che si trova nella<br />
costellazione della Lyra. Consultando un atlante<br />
Manopola blocco<br />
asse <strong>di</strong> Ascensione<br />
Retta<br />
Polo Celeste<br />
Nord<br />
Disco in AR<br />
Cerchio<br />
graduato <strong>di</strong><br />
Declinazione<br />
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Cerchio<br />
Graduato <strong>di</strong><br />
Ascensione<br />
Retta<br />
Disco in DEC<br />
In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />
Ascensione<br />
Retta<br />
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celeste si legge che Vega ha ascensione retta <strong>di</strong> 18h 36m. Allentate i blocchi degli assi <strong>di</strong> Ascensione Retta e<br />
<strong>di</strong> Dec. della montatura e centrate Vega nel campo del telescopio ruotando il telescopio in Ascensione Retta<br />
e in Dec. Bloccate la montatura nella nuova posizione. Ora ruotate il cerchio graduato <strong>di</strong> Ascensione<br />
Retta fino a leggere circa 18h 36m. Ora siete pronti per usare i cerchi graduati per la ricerca degli oggetti nel<br />
cielo.<br />
Prima <strong>di</strong> ogni osservazione preparatevi un piccolo elenco delle coor<strong>di</strong>nate (AR/Dec) delle stelle più<br />
luminose, da utilizzare come riferimento per cercare gli oggetti più <strong>di</strong>fficili.<br />
La ricerca degli oggetti con i cerchi graduati<br />
Esempio: Come trovare la debole nebulosa planetaria M57, detta “Nebulosa Anello della Lyra”.<br />
Consultando un atlante celeste o il software TheSky,<br />
sappiamo che le coor<strong>di</strong>nate <strong>di</strong> questa nebulosa sono Dec.<br />
33° e Ascensione Retta 18h 52m. Ruotate il telescopio in<br />
Declinazione fino a leggere il valore <strong>di</strong> 33° sul cerchio <strong>di</strong><br />
Declinazione e ruotate il telescopio il Ascensione Retta<br />
fino a leggere il valore <strong>di</strong> 18h 52m sul vostro cerchio <strong>di</strong><br />
Ascensione Retta e guardate nel campo del telescopio<br />
usando un oculare a basso ingran<strong>di</strong>mento e largo campo:<br />
la nebulosa M57 dovrebbe trovarsi nel campo<br />
dell’oculare. Centrate M57 nel campo del telescopio<br />
usando i moti elettrici del telescopio.<br />
Se conoscete già abbastanza bene il cielo notturno, può<br />
essere conveniente cercare un oggetto usando solo la<br />
Declinazione. Potremmo trovare la Nebulosa Anello solo<br />
impostando il valore <strong>di</strong> 33° sul cerchio <strong>di</strong> Declinazione, e<br />
quin<strong>di</strong> spostando il telescopio in Ascensione Retta<br />
attraverso la costellazione della Lyra fino a veder apparire<br />
la nebulosa nel campo dell’oculare.<br />
I cerchi graduati vi porteranno nelle vicinanze dell'oggetto<br />
che volete osservare, ma non sono sufficientemente<br />
precisi per permettervi <strong>di</strong> portare l'oggetto al centro del<br />
campo dell'oculare. La precisione dei cerchi graduati<br />
<strong>di</strong>pende anche dalla precisione con cui avete allineato il<br />
telescopio sul polo celeste Nord.<br />
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L'osservazione del cielo<br />
Le con<strong>di</strong>zioni del Cielo<br />
Le con<strong>di</strong>zioni del cielo vengono solitamente definite tramite due caratteristiche atmosferiche, il “seeing” o<br />
tranquillità dell’aria, e la trasparenza, che è la <strong>di</strong>ffusione luminosa dovuta alla quantità <strong>di</strong> vapore acqueo e <strong>di</strong><br />
polveri sospese nell’aria. Quando osservate la Luna e i pianeti, se vi sembrerà <strong>di</strong> osservarli come attraverso<br />
l’acqua che scorre, probabilmente avete con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> “cattivo seeing” perché state osservando attraverso<br />
vari strati <strong>di</strong> aria in moto turbolento. In con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> “buon seeing” le stelle appaiono ferme, senza effetti <strong>di</strong><br />
scintillio, come quando le si osserva ad occhio nudo (senza telescopio). Di seguito è rappresentata la scala<br />
del seeing, dalla con<strong>di</strong>zione peggiore alla migliore (da sinistra a destra), osservando una stella con un<br />
ingran<strong>di</strong>mento me<strong>di</strong>o-alto valuterete la bontà del seeing; in con<strong>di</strong>zioni me<strong>di</strong>ocri sconsigliamo l’uso <strong>di</strong> alti<br />
ingran<strong>di</strong>menti.<br />
L’illuminazione del cielo<br />
L’illuminazione generale del cielo provocata dalla presenza<br />
della Luna, dalle aurore, dalla luminescenza naturale<br />
dell'atmosfera e dall'inquinamento luminoso artificiale ha<br />
gravi effetti sulla trasparenza del cielo. Anche se non creano<br />
problemi per l'osservazione delle stelle più luminose o dei<br />
pianeti, i cieli illuminati riducono il contrasto delle nebulose<br />
estese rendendo <strong>di</strong>fficile, se non impossibile, la loro<br />
osservazione. Per sfruttare al massimo il vostro tempo<br />
osservativo, limitate le osservazioni alle notti senza luna in<br />
luoghi non <strong>di</strong>sturbati dall'illuminazione artificiale. I filtri<br />
UHC/LPR possono essere usati in luoghi inquinati dalle luci<br />
artificiali per aumentare il contrasto tra il cielo e gli oggetti<br />
L’osservazione dei dettagli lunari o la superficie dei pianeti,<br />
risente molto del cattivo seeing. In serate ottimali potrete<br />
scorgere i dettagli più fini ed usare ingran<strong>di</strong>menti elevati con<br />
ottimi risultati. Durante le con<strong>di</strong>zioni peggiori, l’atmosfera non<br />
vi permetterà <strong>di</strong> scorgere molti dettagli, avrete problemi nel<br />
focheggiare l’immagine e ad alti ingran<strong>di</strong>menti l’immagine vi<br />
apparirà “impastata” e scura.<br />
L’immagine accanto rappresenta come si deteriora la visione<br />
dei crateri lunari in pessime con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> seeing.<br />
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del cielo profondo, perché questi filtri bloccano la luce indesiderata facendo invece passare selettivamente<br />
quella <strong>di</strong> alcuni tipi <strong>di</strong> oggetti celesti. In luoghi inquinati dalle luci artificiali (centri urbani o sub-urbani)<br />
potete, d’altro canto, decidere <strong>di</strong> osservare solo la Luna, i pianeti e le stelle (quando la Luna è assente). Le<br />
Stelle sono sud<strong>di</strong>vise per luminosità in “grandezze” o “magnitu<strong>di</strong>ni”, una scala decimale che assegna<br />
magnitu<strong>di</strong>ne –26 al Sole, -12,8 alla Luna piena, -1,58 a Sirio (la stella più luminosa), +2,1 alla Sella Polare e<br />
+6 alla stella più debole visibile ad occhio nudo (in con<strong>di</strong>zioni ideali).<br />
Per verificare se la vostra postazione osservativa è abbastanza scura esiste un metodo molto semplice: quello<br />
<strong>di</strong> verificare la magnitu<strong>di</strong>ne limite che siete in grado <strong>di</strong> percepire ad occhio nudo. Una magnitu<strong>di</strong>ne visuale<br />
pari a 5 può giu<strong>di</strong>carsi buona, fra 3 e 4 me<strong>di</strong>ocre, tra 2 ed 1 pessima (con<strong>di</strong>zione urbana me<strong>di</strong>a).<br />
Ricordatevi che la zona più scura del cielo è <strong>di</strong> solito quella nei pressi dello Zenith, ovvero la zona <strong>di</strong> cielo<br />
situata proprio sopra la vostra testa, per questo motivo le migliori osservazioni le otterrete proprio in quella<br />
fascia, che corrisponde al percorso più breve della luce attraverso l’atmosfera.<br />
Utilizzando le cartine riportate (la costellazione del Pegaso per la Primavera/Estate ed Orione per il periodo<br />
invernale) potete determinare la magnitu<strong>di</strong>ne limite.<br />
La scelta del momento migliore per osservare<br />
Le migliori con<strong>di</strong>zioni per l’osservazione astronomica sono quelle con l’atmosfera calma e con il cielo scuro<br />
e trasparente. Non è necessario che il cielo sia assolutamente sgombro da nubi. Spesso un cielo poco<br />
nuvoloso offre con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> seeing eccellente. Se possibile, evitate <strong>di</strong> osservare subito dopo il tramonto,<br />
perché in quella situazione la Terra si sta ancora raffreddando, rendendo l'atmosfera turbolenta. Con<br />
l’avanzare della notte, non solo il seeing migliora, ma spesso <strong>di</strong>minuiscono anche l’inquinamento<br />
atmosferico e le luci artificiali. Spesso le ore migliori per osservare sono quelle che seguono la mezzanotte e<br />
quelle del primo mattino. Gli oggetti si osservano nelle migliori con<strong>di</strong>zioni quando passano in meri<strong>di</strong>ano, che<br />
è la linea immaginaria che attraversa il cielo passando per lo zenit, il polo nord e il polo sud. Questo è il<br />
punto in cui gli oggetti si trovano alla massima altezza sull’orizzonte. Osservandoli in quel momento si<br />
riducono gli effetti negativi dell’atmosfera. Quando si fanno osservazioni nelle vicinanze dell’orizzonte,<br />
osservate attraverso uno spesso strato <strong>di</strong> atmosfera con tutta la sua turbolenza e il suo carico <strong>di</strong> particelle <strong>di</strong><br />
polvere e <strong>di</strong> inquinamento luminoso.<br />
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L’adattamento termico del telescopio<br />
I telescopi hanno bisogno <strong>di</strong> almeno 20-30 minuti per raffreddarsi fino a raggiungere l’equilibrio termico con<br />
l’aria esterna. Può essere necessario un tempo ancora maggiore se c’è una grande <strong>di</strong>fferenza tra la<br />
temperatura iniziale del telescopio e quella dell’aria esterna. Un telescopio in equilibrio termico non subisce<br />
la <strong>di</strong>storsione delle immagini provocata dal movimento delle correnti d’aria calda all’interno del tubo ottico.<br />
Impiegate questo tempo d’attesa per effettuare l’allineamento polare della vostra montatura equatoriale.<br />
L’Adattamento dei vostri occhi al buio<br />
Prima <strong>di</strong> iniziare a osservare dovrete attendere almeno 30 minuti per fare in modo che i vostri occhi si<br />
adattino al buio. Durante questo periodo dovrete evitare <strong>di</strong> accendere luci <strong>di</strong> qualsiasi tipo salvo quelle <strong>di</strong><br />
colore rosso. Questa attesa consente alle vostre pupille <strong>di</strong> allargarsi fino a raggiungere il loro massimo<br />
<strong>di</strong>ametro e inoltre permette alle cellule della retina <strong>di</strong> sintetizzare un pigmento ottico che ne aumenta la<br />
sensibilità alle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> bassa illuminazione, e che viene rapidamente <strong>di</strong>strutto se gli occhi vengono<br />
esposti alla luce <strong>di</strong> forte intensità. Osservate con entrambi gli occhi aperti oppure coprendo l'occhio che non<br />
usate per evitare l’affaticamento dei muscoli facciali quando si osserva all’oculare. Provate a osservare gli<br />
oggetti deboli del cielo profondo con la coda dell’occhio; infatti il centro della retina è la parte meno<br />
sensibile ai bassi livelli <strong>di</strong> illuminazione, mentre la zona periferica è la più sensibile. Perciò, quando<br />
osservate un oggetto debole, non guardatelo <strong>di</strong>rettamente, ma leggermente <strong>di</strong> lato, e l’oggetto apparirà più<br />
luminoso.<br />
Per approfon<strong>di</strong>re le tematiche riguardo i telescopi consigliamo il testo:<br />
“Il libro dei telescopi” <strong>di</strong> W. Ferreri ed IlCastello.<br />
Osservazione del Cielo<br />
Quando il vostro telescopio è montato e messo a punto, siete pronti per le prime osservazioni. Questa sezione<br />
si occupa delle osservazioni visuali degli oggetti del sistema solare (luna, pianeti, sole) e degli oggetti del<br />
cielo profondo (Deep-Sky); inoltre si occupa delle circostanze che con<strong>di</strong>zionano la vostra capacità <strong>di</strong><br />
eseguire osservazioni.<br />
L'Osservazione della Luna<br />
Spesso, sarete tentati <strong>di</strong> osservare la Luna quando è Piena. In quel momento però la sua superficie viene<br />
illuminata frontalmente e la luce riflessa può risultare eccessiva. Oltre a questo, il contrasto dei suoi<br />
particolari sarà, in queste con<strong>di</strong>zioni, molto basso.<br />
I momenti migliori per osservare la Luna è quando essa si trova in fase parziale (nei perio<strong>di</strong> del primo e<br />
dell'ultimo quarto). Le lunghe ombre rivelano una grande quantità <strong>di</strong> dettagli sulla superficie lunare. Agli<br />
ingran<strong>di</strong>menti più bassi sarete in grado <strong>di</strong><br />
osservare l’intero <strong>di</strong>sco lunare inquadrato nel campo dell'oculare; il <strong>di</strong>ametro apparente della Luna è <strong>di</strong> circa<br />
0,5°, perciò consigliamo l’uso dell’oculare da 10mm. Se volete inquadrare solo una porzione del <strong>di</strong>sco<br />
lunare, passate ad ingran<strong>di</strong>menti maggiori.<br />
I CRATERI LUNARI<br />
Sono delle strutture che gli stu<strong>di</strong>osi amano classificare in tre tipi: i circhi, gli anfiteatri ed i microcrateri. I<br />
crateri si sono generati nel corso <strong>di</strong> milioni d’anni a causa dall’impatto <strong>di</strong> grosse meteoriti sulla superficie<br />
lunare; se la luna avesse posseduto un’atmosfera simile alla terra, queste grosse rocce, si sarebbe quasi<br />
totalmente sbriciolate durante il suo attraversamento. I circhi invece, hanno un <strong>di</strong>ametro che può variare tra i<br />
20km ed i 100km: sono contrad<strong>di</strong>stinti da una cinta massiccia e da pareti interne terrazzate. Gli anfiteatri<br />
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sono dei crateri giganti il cui <strong>di</strong>ametro può raggiungere anche i 300 km. Al loro interno potrete spesso<br />
osservare degli altri piccoli crateri, generati da impatti successivi.<br />
I MARI LUNARI<br />
A causa dei citati impatti meteorici, dalle enormi spaccature generate sulla superficie lunare è fuoriuscita<br />
della lava, che ha riempito ampie zone, creando delle ampie <strong>di</strong>stese <strong>di</strong> lava , ora soli<strong>di</strong>ficata, chiamate<br />
appunto mari.<br />
L'Osservazione dei Pianeti<br />
Rispetto a quella lunare, l’osservazione dei pianeti, seppur gratificante, vi sembrerà, all’inizio, molto più<br />
faticosa, a causa della minor <strong>di</strong>mensione angolare da essi sottesa.<br />
Inoltre i pianeti, se si eccettua Marte e Saturno, possiedono un basso contrasto superficiale, la turbolenza<br />
quin<strong>di</strong> rovinerà spesso l’osservazione <strong>di</strong> dettagli già flebili.<br />
La posizione dei pianeti varia <strong>di</strong> continuo, quin<strong>di</strong> non riuscirete a rintracciarli sugli atlanti stellari allo stesso<br />
modo delle costellazioni, potrete però avvalervi <strong>di</strong> appositi softwares per computer come HNSKY o TheSky<br />
e delle tabelle mensili, pubblicate su internet o sulle riviste <strong>di</strong> settore. (Nuovo Orione, Le Stelle, Coelum,<br />
l’Astronomia)<br />
L’osservazione ideale <strong>di</strong> un pianeta avviene quando la Terra si trova fra esso ed il Sole, ed il pianeta è alla<br />
minor <strong>di</strong>stanza dal nostro globo: questo periodo è chiamato “opposizione.” Quando ne avrete <strong>di</strong>stinto uno<br />
rispetto ad una stella, sarà un vero<br />
piacere, porre l’occhio al telescopio per notare come quel puntino luminoso ad occhio nudo sia in realtà un<br />
pianeta. Con un poco d’esperienza, imparerete, anche senza l’ausilio <strong>di</strong> mappe, a <strong>di</strong>stinguere una stella da un<br />
pianeta, poiché l’immagine planetaria è priva <strong>di</strong> scintillio, perché brillano <strong>di</strong> luce riflessa.<br />
Cosa si vede sui Pianeti<br />
MERCURIO : Durante le con<strong>di</strong>zioni migliori, appare sempre <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni angolari molto piccole, perciò<br />
sono necessari 200 ingran<strong>di</strong>menti per poter scorgere la forma e le fasi. Consigliamo l’osservazione durante il<br />
crepuscolo,<br />
VENERE : E’ il pianeta più luminoso del sistema solare, tanto da essere percepibile al telescopio anche in<br />
pieno giorno. Per percepire delle tenue ombreggiature sulla superficie occorrono almeno 150 ingran<strong>di</strong>menti,<br />
in più è consigliabile un filtro blu per risaltare l’atmosfera.<br />
MARTE : Durante le opposizioni più favorevoli si possono percepire l’acceso colore rossastro e la presenza<br />
delle calotte polari. L’uso <strong>di</strong> almeno 200 ingran<strong>di</strong>menti, durante le serate più favorevoli, permetterà <strong>di</strong><br />
scorgere i dettagli più importanti (Syrtis Major, Sinus Meri<strong>di</strong>ani, Sinus Sabaeus e Mare Acidalium). Un filtro<br />
rosso aumenterà la visibilità delle zone scure del pianete, invece un filtro blu mostrerà le zone chiare.<br />
GIOVE : E’ il pianeta gigante del nostro sistema solare; a 40 ingran<strong>di</strong>menti si percepisce l’appiattimento del<br />
<strong>di</strong>sco e la danza dei satelliti galileiani, che spesso proiettano la loro ombra sull’atmosfera gioviana. Con<br />
ingran<strong>di</strong>menti superiori ai 150x si possono ammirare i dettagli delle bande equatoriali e l’evolversi della<br />
Grande Macchia Rossa (GMR).<br />
SATURNO : Il pianeta con gli anelli; già a 120 ingran<strong>di</strong>menti si scorge un solco scuro sull’anello (la<br />
<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> Cassini) e almeno tre satelliti, tra questi il più grande Titano. Ingran<strong>di</strong>menti più elevati, in buone<br />
con<strong>di</strong>zioni permetteranno <strong>di</strong> osservare i tenui dettagli dell’atmosfera e l’ombra del pianeta su gli anelli.<br />
URANO e NETTUNO : Anche ad alti ingran<strong>di</strong>menti saranno percepiti come delle deboli stelle colorate.<br />
Consigli per l'osservazione dei pianeti<br />
Le con<strong>di</strong>zioni dell’atmosfera terreste sono, <strong>di</strong> solito, il fattore che limita la nostra capacità <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguere i<br />
dettagli planetari. Perciò, evitate <strong>di</strong> osservare i pianeti quando essi si trovano bassi sull’orizzonte o quando si<br />
trovano <strong>di</strong>rettamente al <strong>di</strong> sopra <strong>di</strong> una fonte <strong>di</strong> calore, come un camino o una strada asfaltata che rilascia<br />
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il calore. Per esaltare il contrasto dei dettagli visibili sulle superfici planetarie, provate ad usare il filtro<br />
Celestron Contrast Booster per oculari da 31,8mm (CE94121); pianificate l’osservazione dei pianeti per<br />
agevolare il riconoscimento in cielo tramite le cartine stellari mensili riportate sulle riviste o generate con i<br />
software astronomici reperibili su internet.<br />
Consigliamo i siti Web : http://pianeti.uai.it/ (sezione pianeti – Unione Astrofili Italiani) oppure<br />
http://pds.jpl.nasa.gov/ (The Planetary Data System)<br />
L’Osservazione degli oggetti del Cielo Profondo<br />
Gli oggetti del profondo cielo sono semplicemente quegli oggetti che si trovano fuori dai confini del nostro<br />
sistema solare. Essi comprendono gli ammassi stellari, le nebulose planetarie, le nebulose <strong>di</strong>ffuse, le stelle<br />
doppie e le altre galassie a <strong>di</strong> fuori della nostra Galassia, la Via Lattea. Molti oggetti del Profondo Cielo sono<br />
angolarmente piuttosto estesi. Di conseguenza, per osservarli dovrete utilizzare solo ingran<strong>di</strong>menti bassi o<br />
me<strong>di</strong>. Visualmente, essi sono troppo poco luminosi per mostrare il loro reale colore, e <strong>di</strong> conseguenza essi<br />
saranno visibili in bianco e nero. Inoltre, a causa della loro bassa luminosità superficiale, essi dovrebbero<br />
venire osservati da località dotate <strong>di</strong> un cielo molto scuro. L'inquinamento luminoso tipico<br />
delle aree urbane sbia<strong>di</strong>sce la maggioranza delle nebulose rendendo <strong>di</strong>fficile - se non impossibile - la loro<br />
osservazione. L'uso <strong>di</strong> un filtro Celestron UHC/LPR CE94123 (filtri <strong>di</strong> riduzione dell'inquinamento<br />
luminoso) aiuta a ridurre la luminosità <strong>di</strong> fondo-cielo, aumentando il contrasto delle immagini. Il catalogo <strong>di</strong><br />
oggetti deep sky più popolare è il catalogo <strong>di</strong> Messier, risalente al 1780, che raccoglie 110 oggetti tutti ben<br />
osservabili con strumenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro superiore ai 100mm, sotto un cielo molto buio.<br />
Consigliamo il sito Web : http://astrolink.mclink.it/messier/Messier.html , per avere ulteriori informazioni su<br />
gli oggetti del catalogo <strong>di</strong> Messier; oppure il libro “Catalogo Messier” <strong>di</strong> E. Moltisanti.<br />
Per ulteriori informazioni sulle tecniche osservative degli oggetti Deep-Sky consultate il sito :<br />
www.gawh.net/ ricco <strong>di</strong> foto e <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> molti oggetti del cielo profondo.<br />
Cura e Manutenzione<br />
Pulizia delle ottiche<br />
Quando non usate il telescopio mettete sempre il tappo alle ottiche. Questo previene il deposito <strong>di</strong> polvere<br />
sulle lenti. Non tentate <strong>di</strong> pulire le lenti se non siete esperti.<br />
Pulite il cercatore o gli oculari solo con cartine ottiche. La pulizia degli elementi ottici deve essere eseguito<br />
da un tecnico esperto ogni due anni. Gli oculari devono essere maneggiati con cura, evitando <strong>di</strong> toccare le<br />
superfici ottiche con le <strong>di</strong>ta.<br />
Appannamento delle ottiche<br />
Se le lenti del telescopio si appannano durante un'osservazione, non tentate <strong>di</strong> asciugarle meccanicamente<br />
con panni, carta assorbente, ecc.; la rimozione del velo <strong>di</strong> condensa va invece effettuata con un soffio d'aria<br />
tiepida come quello prodotto da un asciugacapelli usato alla velocità più bassa. Al termine delle osservazioni,<br />
quando il telescopio viene riportato al chiuso, spesso si ricopre <strong>di</strong> un velo <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà. In questo caso è<br />
sufficiente lasciarlo asciugare naturalmente all'aria, senza applicare i tappi alle ottiche.<br />
Conservazione del telescopio<br />
Per conservare in modo ottimale il telescopio quando non lo usate, potete smontarlo e rimetterlo nella sua<br />
scatola <strong>di</strong> cartone originale. Evitate, se possibile, <strong>di</strong> riporre il telescopio in luoghi umi<strong>di</strong> come cantine,<br />
garage, ecc.<br />
Se invece desiderate lasciarlo sempre montato e pronto per le osservazioni, copritelo con un lenzuolo o con<br />
un sacco <strong>di</strong> plastica, per evitare il deposito della polvere sulle parti ottiche e meccaniche dello strumento.<br />
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APPENDICE A<br />
Metodo dello Star-Hopping<br />
Il medoto dello Star-Hopping (letteralmente “saltellare fra le stelle”) vi permetterà <strong>di</strong> cercare gli oggetti più<br />
elusivi, visibili solo al telescopio seguendo la posizione delle stelle visibili nel cercatore e/o nell’oculare a<br />
grande campo.<br />
Per iniziare sarà <strong>di</strong> grande aiuto una mappa stellare ed una torcia rossa, consigliamo la mappa stellare<br />
Celestron o il software TheSky Celestron, che vi permetterà <strong>di</strong> stampare la zona <strong>di</strong> cielo <strong>di</strong> vostro interesse e<br />
segnare il percorso fra le stelle <strong>di</strong> riferimento. In<strong>di</strong>viduate ad occhio nudo la stella più luminosa vicina<br />
all’oggetto che state cercando. Un ottimo esempio per iniziare è la famosa nebulosa ad anello M57 nella<br />
costellazione estiva della Lyra, la stella Vega è un buon punto <strong>di</strong> partenza per cercare la piccola nebulosa.<br />
Usando il campo dell’oculare a grande campo e bassi ingran<strong>di</strong>menti; spostatevi lungo un percorso<br />
immaginario, “saltellando <strong>di</strong> stella in stella”. Molte mappe stellari riportano la scala in gra<strong>di</strong> ed alcuni<br />
software <strong>di</strong> simulazione della volta celeste permettono <strong>di</strong> <strong>di</strong>segnare anche i cerchi <strong>di</strong> riferimento in gra<strong>di</strong>.<br />
Tornando al nostro esempio, in una notte particolarmente buia, vedrete senza nessuna <strong>di</strong>fficoltà le due stelle<br />
a sud della Lyra (Sheliak e Sulafat) a metà “strada” fra queste due stelle si trova la nebulosa M57.<br />
Consigliamo <strong>di</strong> usare un oculare a grande campo e basso ingran<strong>di</strong>mento (ad esempio un Celestron Omni da<br />
40mm o da 32mm <strong>di</strong> focale) che vi permetterà <strong>di</strong> coprire un campo superiore ad un 1° e dalla stella Sheliak<br />
spostatevi fino a M57, seguendo le deboli stelle riportate sulla mappa.<br />
Percorso da<br />
seguire<br />
Stella da identificare<br />
ad occhio nudo<br />
Campo<br />
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Un secondo esempio primaverile/estivo, per meglio comprendere la tecnica dello Star-Hopping è l’ammasso<br />
<strong>di</strong> stelle M13 nella costellazione dell’Ercole, identificando il quadrilatero <strong>di</strong> stelle non sarà <strong>di</strong>fficile arrivare<br />
da η Hercules fino a M13.<br />
Questo metodo è sicuramente la tecnica migliore per cercare gli oggetti celesti <strong>di</strong>fficilmente visibili ad<br />
occhio nudo e può essere usata anche con i comuni binocoli per rintracciare gli oggetti più semplici e<br />
popolari. Sotto i cieli urbani, particolarmente “inquinati” dall’illuminazione pubblica, il metodo dello Star-<br />
Hopping permette <strong>di</strong> identificare anche gli astri normalmente visibili sotto i cieli più bui, ma che si perdono<br />
nel fondo cielo chiaro delle gran<strong>di</strong> città.<br />
Potrete cercare fra le stelle il pianeta Urano e Nettuno, gli asteroi<strong>di</strong> Ceres e Vesta o tutte le comete<br />
solitamente poco appariscenti.<br />
Percorsi da<br />
seguire<br />
Stella da identificare<br />
ad occhio nudo<br />
Campo 0.5°<br />
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Premessa<br />
Appen<strong>di</strong>ce B<br />
Celestron TheSKY Mini-guida all’utilizzo<br />
Insieme a questo manuale, troverete un CD-Rom contenente la versione originale del famoso planetario<br />
“The Sky”. Questo software presenta così tante funzioni che se dovessimo elencarle tutte, saremo costretti a<br />
scrivere un altro manuale ancor più grande <strong>di</strong> quello creato. Per questo motivo ci limiteremo a citare solo le<br />
funzioni essenziali.<br />
1) Impostazione del luogo d’osservazione<br />
Dopo aver avviato il programma, la prima cosa che dovete fare sarà impostare il planetario in base alla vostra<br />
posizione osservativa, per far questo dovrete selezionare nel menù in alto il pulsante “DATA” scegliendo dal<br />
menù a ten<strong>di</strong>na l’impostazione “SITE INFORMATION”.<br />
Si aprirà una piccola finestra, dove saranno <strong>di</strong>sponibili centinaia <strong>di</strong> località americane. Per inserire le più<br />
importanti città mon<strong>di</strong>ali fra cui quelle italiane, dovrete premere il tasto “OPEN” e cliccare per due volte<br />
con il tasto sinistro del mouse su “CITIES OUTSIDES USA LOCATION” infine vi basterà scegliere, dal<br />
lungo menù, il capoluogo della vostra città.<br />
Ora è il momento <strong>di</strong> impostare l’orario, attraverso il pulsante “DATE and TIME” che troverete a destra del<br />
comando “LOCATION”<br />
Accedendo alla nuova finestra vi consigliamo <strong>di</strong> lasciare il segno <strong>di</strong> spunta su “USE COMPUTER’S<br />
CLOCK”, in questo modo il planetario utilizzerà automaticamente le impostazioni orarie del vostro personal<br />
computer.<br />
In caso contrario dovrete <strong>di</strong>gitare manualmente il tempo della vostra località osservativa.<br />
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2) Osservare le fasi lunari<br />
Per usufruire <strong>di</strong> questa utile funzione dovrete semplicemente premere su “TOOLS” e poi su “MOON<br />
PHASE CALENDAR”. The Sky vi mostrerà il calendario lunare del mese in corso, inoltre, premendo sui<br />
tasti “PREVIOUS “ e “NEXT” potrete esaminare, le fasi lunari dei mesi precedenti e <strong>di</strong> quelli successivi.<br />
Premendo sul tasto “PRINT” sarà possibile, se sul vostro computer è installata una stampante, stampare il<br />
calendario cartaceo del mese richiesto.<br />
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3) La ricerca degli oggetti celesti<br />
The Sky, concede in maniera rapida ed efficace <strong>di</strong> cercare uno dei tantissimi oggetti celesti presenti nel suo<br />
database. Premete il tasto F della vostra tastiera per accedervi rapidamente, oppure scegliente nel menù in<br />
alto, “EDIT” premendo infine il tasto “FIND”. In questo modo si aprirà una finestra, dalla quale sarà<br />
possibile scegliere decine d’oggetti, fra pianeti, oggetti Messier, stelle, costellazioni, asterismi etc.<br />
Premendo sul pulsante “FIND” sarà visualizzata un’altra piccola finestra con i dati dell’oggetto.<br />
Per centrare, come nell’esempio, la Galassia d’Andromeda dovrete premere il piccolo pulsante “CENTER”<br />
che abbiamo cerchiato <strong>di</strong> rosso nella figura seguente.<br />
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Attenzione! Premendo in qualsiasi momento su un oggetto celeste con il tasto sinistro del mouse si aprirà<br />
automaticamente la finestra “OBJECT INFORMATION”.<br />
Attraverso il tasto destro del mouse, sarà invece possibile utilizzare innumerevoli funzioni quali lo zoom, le<br />
preferenze, le esclusioni, ecc. ecc.<br />
4) Visione notturna<br />
Nel corso del manuale, avete appreso che la luce rossa non compromette la <strong>di</strong>latazione pupillare.<br />
Premendo sul pulsante “VIEW” scegliendo “NIGHT VISION MODE” tutti i pannelli <strong>di</strong> controllo del<br />
comando si coloreranno rapidamente <strong>di</strong> una vantaggiosa colorazione rossa.<br />
Sarà quin<strong>di</strong> possibile impiegare il software The Sky anche durante le sessioni osservative.<br />
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5) Stampare le mappe stellari<br />
Se non possedete un computer portatile, troverete molto utile la funzione “CHART VIEW” che permette <strong>di</strong><br />
creare delle mappe stellari, stamparle e portarle con voi durante le osservazioni telescopiche.<br />
Per prima cosa dovrete attivare nel menù a ten<strong>di</strong>na, accessibile dopo aver selezionato il tasto “VIEW” la<br />
citata impostazione “CHART VIEW” infine, dopo aver generato la zona <strong>di</strong> cielo a voi più congeniale, vi<br />
basterà premere sull’icona raffigurante la stampante situata sotto il menù principale, oppure premere su<br />
“FILE” e poi su “PRINT” per avviare la fase <strong>di</strong> stampa<br />
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Attenzione! Il metodo più semplice per “navigare” fra le costellazioni è quello <strong>di</strong> utilizzare i i tasti<br />
<strong>di</strong>rezionali. Alla loro destra, come rappresentato nella figura seguente, è anche <strong>di</strong>sponibile una comoda<br />
funzione “zoom” che vi permetterà <strong>di</strong> ingran<strong>di</strong>re o <strong>di</strong>minuire a piacere la zona <strong>di</strong> cielo prestabilita.<br />
6) Visione tri<strong>di</strong>mensionale del sistema solare<br />
E’ possibile premendo su “VIEW “accedere all’opzione “3D SOLAR SYSTEM VIEW”, che consente <strong>di</strong><br />
osservare in modalità tri<strong>di</strong>mensionale la posizione “in tempo reale” dei pianeti del nostro sistema solare.<br />
7) Simulazione temporale<br />
Attraverso il comando “Time Skip” il cui menù e posto sotto la zona dei principali coman<strong>di</strong>, è inoltre<br />
possibile simulare la posizione delle Costellazioni, al variare del tempo. Le opzioni <strong>di</strong> scelta predefinite<br />
sono pari ad un secondo, un minuto, un’ora, il tramonto e l’alba. Attraverso dei comuni tasti “play and stop”,<br />
sarà possibile avviare la simulazione, fermarla, tornare in<strong>di</strong>etro oppure scorrere velocemente le ore ed i<br />
giorni, osservando gli spostamenti stellari in tempo reale.<br />
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Potrete stu<strong>di</strong>are le altre innumerevoli funzioni accedendo alla funzione “HELP TOPICS” <strong>di</strong>sponibile dopo<br />
aver selezionato nel menù in alto il pulsante “HELP” . Molto utile anche la funzione “TIP OF THE DAY”<br />
che giorno per giorno v’insegnerà come utilizzare al meglio questo affidabile planetario.<br />
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APPENDICE C<br />
Fotografia Astronomica<br />
Introduzione<br />
Il telescopio AstroMaster 70EQ può eseguire fotografie astronomiche in <strong>di</strong>verse modalità; usando la webcam<br />
astronomica si possono riprendere i dettagli dei pianeti, i crateri lunari o le macchie solari (usando il filtro<br />
solare CE94226). Utilizzando le fotocamere <strong>di</strong>gitali compatte è possibile riprendere i principali dettagli<br />
lunari, accostando la macchina ad un oculare a lunga focale (es. 20mm) impostando lo zoom al minimo ed<br />
utilizzando l’adattatore universale cod. VX3919.<br />
VX3919<br />
Fotografare i Pianeti con la Web-Cam (cod. CE93712)<br />
La soluzione più semplice per fotografare i dettagli dei pianeti, i<br />
crateri lunari, l’evoluzione delle macchie solari (solo usando il filtro<br />
in CE94226) o le stelle doppie più luminose è collegare la web-cam<br />
NexImage della Celestron <strong>di</strong>rettamente al telescopio, senza oculare.<br />
Il sensore VGA 640x480 pixel (3,6x2,7mm) applicato ad un<br />
telescopio da 1000mm <strong>di</strong> lunghezza focale, copre un campo <strong>di</strong> Cielo<br />
<strong>di</strong> circa 0,25° (metà del <strong>di</strong>ametro della Luna piena), che equivale ad<br />
un ingran<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> circa 225x, che si può raddoppiare usando una<br />
lente <strong>di</strong> Barlow 2x (consigliamo cod.CE93327).<br />
Iniziate inquadrando e centrando ad alti ingran<strong>di</strong>menti l’astro da<br />
fotografare, consigliamo come primo soggetto da riprendere un<br />
cratere lunare per maturare esperienza. Mettete a fuoco il soggetto<br />
vedendo l’immagine sul PC, attendete che le vibrazioni si smorzino<br />
ed iniziate la ripresa, inseguendo<br />
lentamente l’astro girando la<br />
manopola in AR.<br />
La web-cam NexImage ha in dotazione un software “Registax”, che non<br />
esegue un singolo scatto del soggetto, ma bensì un filmato in formato AVI,<br />
che successivamente viene elaborato e “me<strong>di</strong>ato” ottenendo l’immagine<br />
finale come somma <strong>di</strong> molti frame.<br />
Questa procedura “seleziona” i frame meno inquinati dal cattivo seeing,<br />
sommandoli, ottenendo così un<br />
immagine molto incisa e ricca <strong>di</strong> dettagli.<br />
Per approfon<strong>di</strong>re consigliamo il libro : “Astronomia con la webcam” <strong>di</strong> A. Carbognani<br />
o il sito :www.celestron.com/neximage/<br />
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CERTIFICATO DI GARANZIA AURIGA<br />
1) L'utente del presente certificato <strong>di</strong> garanzia è titolare dei <strong>di</strong>ritti previsti dal<br />
paragrafo 1-bis del capo I del titolo III del libro IV del co<strong>di</strong>ce civile (D.L. n.24 del<br />
2/02/2002)<br />
2) La garanzia dei prodotti <strong>Auriga</strong> ha decorrenza dalla data <strong>di</strong> acquisto e sarà valida<br />
solo se verrà compilata in tutte le sue parti ed allegata allo scontrino o ricevuta fiscale<br />
(documento <strong>di</strong> acquisto sod<strong>di</strong>sfacente per <strong>Auriga</strong> S.p.A.)<br />
3) La garanzia copre il prodotto contro <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> fabbricazione e comprende il costo del<br />
materiale sostituito e della manodopera.<br />
4) La garanzia non copre eventuali danni provocati al prodotto né <strong>di</strong>fetti o guasti che<br />
insorgono a causa <strong>di</strong> una errata installazione, uso improprio e/o deterioramenti dovuti<br />
a normale usura.<br />
5) LA GARANZIA NON HA VALIDITA’ NEI SEGUENTI CASI:<br />
- Riparazione effettuata da personale non autorizzato da AURIGA.<br />
- Eventi naturali<br />
- Interventi invasivi o manomissione <strong>di</strong> parti interne e/o esterne<br />
- Errore <strong>di</strong> alimentazione elettrica<br />
- Maltrattamento dell’apparecchio e non osservanza delle istruzioni<br />
- Incompletezza del certificato <strong>di</strong> garanzia<br />
6) DURATA DELLA GARANZIA: 24 mesi<br />
CONDIZIONI PER L'ASSISTENZA TECNICA<br />
L'assistenza tecnica viene svolta esclusivamente presso la nostra Sede <strong>di</strong> Milano.<br />
Tutti i resi dovranno pervenirci previa nostra autorizzazione tramite numero <strong>di</strong><br />
“Rientro Merce in Assistenza” - RMA (da richiedere al Servizio Clienti tel. 02/5097780<br />
– auriga@auriga.it) e con regolare documento <strong>di</strong> trasporto; suddetto numero deve<br />
essere ben visibile sull’esterno del pacco. E’ OBBLIGATORIO unire alla spe<strong>di</strong>zione il<br />
certificato <strong>di</strong> garanzia e la descrizione dettagliata del <strong>di</strong>fetto riscontrato. Per prodotti<br />
sprovvisti <strong>di</strong> garanzia debitamente compilata e <strong>di</strong> scontrino fiscale le spese <strong>di</strong><br />
riparazione e spe<strong>di</strong>zione sono sempre a carico del cliente.<br />
<strong>Auriga</strong> si impegnerà nel riparare o sostituire il prodotto coperto da questa garanzia entro 30 giorni<br />
lavorativi dal ricevimento del prodotto. Nel caso in cui la riparazione o la sostituzione dovesse<br />
richiedere più <strong>di</strong> 30 giorni lavorativi, <strong>Auriga</strong> avvertirà il cliente. <strong>Auriga</strong> si riserva il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong><br />
sostituire il prodotto fuori produzione/<strong>di</strong>stribuzione, con un nuovo prodotto <strong>di</strong> caratteristiche e<br />
funzionalità paragonabili.<br />
MARCA: ___________________________________MODELLO: ______________________________<br />
DATA <strong>di</strong> ACQUISTO : ________________________<br />
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