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Il Piave - VAS FVG Alto Livenza

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Novembre 2009 •<br />

INDUSTRIA BOTTI, TINI<br />

E BARILI (BARRIQUES)<br />

Viale Italia, 200 - 31015 CONEGLIANO<br />

Tel. 0438 366411 - www.garbellotto.com<br />

ANNO XXXVI n.9 novembre 2009 € 1,00 Fondato nel 1974 dal Comm. REDO CESCON Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB TV<br />

w w w . i l p i a v e . i t il tuo quotidiano on line<br />

Magistratura inopportuna<br />

La condanna a Gentilini è solo l’ultimo atto<br />

Roberto Momo<br />

Che l’Italia sia anche il Paese delle<br />

contraddizioni e dei voltagabbana<br />

in tutti i settori della società,<br />

credo sia noto un po’ a tutti. Mi viene in<br />

mente, per ricordare un esempio, che nei<br />

due conflitti mondiali non siamo riusciti a<br />

concludere la storia con lo stesso partner<br />

iniziale. <strong>Il</strong> che la dice lunga sulla nostra<br />

credibilità.<br />

Però siamo anche il Paese dell’ingegno,<br />

della creatività, della fantasia. E siamo<br />

anche un Paese che sa offrire ospitalità a<br />

chi arriva. Specialmente il Veneto ha da<br />

sempre dimostrato accoglienza verso lo<br />

straniero che varca i nostri confini per integrarsi<br />

nel lavoro e nella vita sociale. Già<br />

gli antichi romani dicevano “eamus ad bonum<br />

venetum”, andiamo dal buon veneto.<br />

E se vogliamo scendere nel particolare,<br />

la provincia di Treviso ha uno dei più alti<br />

tassi di immigrazione a fronte di uno dei<br />

più alti tassi di buona integrazione. Direte<br />

“questo qui ha scoperto l’acqua calda”.<br />

Ma è per questo che non riesco a capacitarmi<br />

di fronte ad una sentenza a dir poco<br />

vergognosa come quella emessa da un<br />

magistrato della Repubblica Italiana nei<br />

confronti del pro sindaco di Treviso Giancarlo<br />

Gentilini, reo di aver proferito da un<br />

palco durante un comizio di fine autunno,<br />

frasi ritenute “razziste” nei confronti dello<br />

straniero. Credo che la sola “colpa” di<br />

Gentilini sia volere da sempre ordine, disciplina<br />

e rispetto delle leggi. Qualcuno gli<br />

dà del fascista! Se a credere in certi valori<br />

si viene etichettati come fascisti, allora lo<br />

sono anch’io. E lo saremo in molti. E lo<br />

sarò sempre finchè una parte della magistratura<br />

unita a quella sinistra che facendo<br />

leva sul buonismo vorrebbe continuare a<br />

spalancare le porte a tutti i disperati del<br />

mondo magari dando anche il benestare<br />

per la costruzione di moschee o altri luoghi<br />

di culto.<br />

Permettete che mi indigni di tutto questo.<br />

Consola il fatto che Giancarlo Gentilini ha<br />

dalla sua il popolo. Lo dimostrano le molteplici<br />

volte in cui è stato eletto. Lo Sceriffo<br />

passerà alla storia. Lo stesso non si<br />

potrà dire tra qualche anno di quel giudice<br />

quando nessuno si ricorderà più di lui.<br />

Al di sopra del<br />

“Popolo Sovrano”<br />

Adriano Gionco<br />

Piaccia o non piaccia, Berlusconi ci<br />

ha salvato nel 1994 dagli….ex…<br />

nuovi… catto…comunisti, come<br />

De Gasperi ci salvò dai comunisti Doc del<br />

1948.<br />

segue a pag. 2<br />

Intervista al Presidente<br />

della Provincia di Treviso Leonardo Muraro<br />

<strong>Il</strong> ruolo delle Province è fondamentale<br />

come presidio democratico<br />

Presidente, finalmente<br />

è operativa<br />

la nuova sede. Un<br />

grande passo per la Provincia.<br />

Come giudica quest’opera?<br />

<strong>Il</strong> Sant’Artemio è la casa dei<br />

trevigiani. Abbiamo restituito<br />

alla comunità trevigiana una<br />

struttura storica, inserita in<br />

un parco urbano di 67 ettari,<br />

con la volontà che divenga<br />

anche luogo di aggregazione e<br />

socializzazione a disposizione<br />

di tutto il territorio. La nuova<br />

sede della Provincia di Treviso<br />

è una vera e propria cittadella<br />

dei servizi, immersa nel verde,<br />

dov’è possibile trovare tutti gli<br />

uffici raggruppati in un’unica<br />

struttura.<br />

Quali sono gli obiettivi<br />

Lingua veneta nelle scuole<br />

A fAVORE CONTRO<br />

Anche l’Unesco<br />

ci dà ragione<br />

sui dialetti<br />

La questione delle lingue madri parte da una<br />

semplice constatazione: nei nostri territori<br />

queste esistono e, seppur non riconosciute<br />

ufficialmente, hanno il requisito ufficiale di tutte le<br />

lingue vive, ovvero parlanti che le usano abitualmente,<br />

nella vita quotidiana, in famiglia, negli affari,<br />

e nella vita politica. Sono certo che non esista<br />

una sola vicenda del mio Veneto che non sia stata<br />

raccontata in dialetto, non credo invece di poter<br />

dire il contrario.<br />

Alessandro Biz<br />

portati a termine da quando<br />

è Presidente?<br />

Questa amministrazione ha<br />

realizzato e promosso progetti<br />

strategici per il territorio e<br />

sostegno del suo sviluppo in<br />

diversi settori, naturalmente<br />

in base alle deleghe di nostra<br />

appartenenza. Soprattutto in<br />

questi ultimi anni, grazie alla<br />

stretta sinergia con gli altri<br />

segue a pag. 3 segue a pag. 3<br />

soggetti istituzionali e privati<br />

del territorio abbiamo portato<br />

a termine azioni e interventi<br />

anche per far fronte il periodo<br />

congiunturale. Inoltre, ricordo<br />

il trasferimento degli uffici della<br />

Provincia nella nuova sede<br />

del Sant’Artemio e la conseguente<br />

razionalizzazione della<br />

struttura, ma anche le diverse<br />

opere pubbliche ultimate in<br />

tutto il territorio (non dimentichiamo<br />

le scuole). Sto seguendo<br />

inoltre il progetto di fusione<br />

del trasporto pubblico locale,<br />

che permetterà di fare economia<br />

di scala.<br />

C’è qualcosa che avrebbe<br />

voluto realizzare ma non è<br />

stato possibile?<br />

Dialetto in classe?<br />

più svantaggi<br />

che vantaggi<br />

Luca Zaia Carlo Callegari<br />

segue a pag. 2<br />

Come mezzo per caratterizzare ciascuna Regione,<br />

c’è chi propone di usare nelle scuole il<br />

dialetto. Se ciò accadesse, succederebbe che i<br />

ragazzini sarebbero svantaggiati rispetto a quelli educati<br />

in famiglie che saggiamente usano la nazionale<br />

come lingua madre.<br />

Ecco il perché. <strong>Il</strong> dialetto non solo possiede una<br />

letteratura quasi inesistente, ma essendo per sua<br />

natura prevalentemente parlato, tra popolani, ha un<br />

vocabolario limitato. Infatti non viene usato in ar-<br />

Frequenze<br />

90.60 Conegliano<br />

96.30 Vittorio<br />

Vi racconto la mia<br />

storia con la<br />

giustizia canaglia<br />

Gianluca Versace<br />

Cari lettori del “<strong>Piave</strong>”,<br />

lo dirò senza cincischiare. La giustizia<br />

in Italia è stata abrogata. Chi è stato?<br />

Facile rispondere. La classe politica. Giudici<br />

e magistrati. Avvocati. Questo è il podio. Se la<br />

vostra esistenza è stata rovinata – come la mia<br />

– da questo mostro - che come Rosmunda bevve<br />

avidamente “dal teschio di tuo padre!”-, ingurgita<br />

il nostro stesso sangue sadicamente dai nostro<br />

teschi, sapete con chi prendervela.<br />

Se vi resta un’oncia di forza, una stilla di energia,<br />

un coriandolo di speranza: fatelo. Non arrendetevi.<br />

Un uomo non è mai finito, finché non abbassa<br />

le braccia in segno di resa.<br />

Sì, è pieno attorno a noi – se solo vogliamo guardare,<br />

se non ci voltiamo dall’altra parte - di vite<br />

distrutte, fagocitate, calpestate, triturate, gasate<br />

(da gas, come i nazisti facevano con gli ebrei),<br />

saponificate (idem) da questi insopportabili collitorti,<br />

da questi luridi nasi cisposi che governano<br />

a modo loro questa baracca immonda e ignobile,<br />

che osano chiamare “giustizia”. Hanno la faccia<br />

come il culo. Ma come osano? Come si permettono<br />

di unire al danno la beffa, per il cittadino<br />

che incappa nella tagliola?<br />

<strong>Il</strong> vero e unico vilipendio, caro Colle Più <strong>Alto</strong><br />

della Repubblica, è quello dei povericristi cancellati<br />

dalla faccia della Terra, uccisi dall’assenza<br />

di giustizia. Perché in un Paese dove non c’è<br />

più vita per il diritto, non esiste diritto alla vita.<br />

segue in ultima pagina<br />

Economia.<br />

Un modo per<br />

superare la crisi<br />

Oreste Steccanella<br />

Lo “SCEC” crea benefici diretti al consumatore<br />

e indiretti al produttore, nell’ordine<br />

del 10-20% ed è una valida alternativa<br />

all’attuale moneta: di conseguenza aiuta a superare<br />

i momenti di crisi!<br />

segue a pag. 3<br />

IL PIAVE MORMORA<br />

LA POLITICA DEL GOSSIP<br />

Dove finiremo di questo passo?<br />

Siamo alla politica reale<br />

oppure al reality della politica?<br />

COSTRUZIONI<br />

INNOVATIVE<br />

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2<br />

primo piano<br />

DALLA PRIMA<br />

INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI<br />

TREVISO<br />

<strong>Il</strong> ruolo delle Province è fondamentale<br />

come presidio democratico<br />

(...)<br />

Stiamo riuscendo comun-<br />

que a portar avanti gli impegni<br />

presi, nel campo delle opere<br />

pubbliche, della viabilità e non<br />

solo. <strong>Il</strong> periodo storico non ci<br />

sta agevolando: la crisi congiunturale<br />

ci ha portato a prendere<br />

provvedimenti improvvisi<br />

per far fronte alle numerose<br />

richieste e necessità della<br />

gente. Inoltre, il Patto di<br />

Stabilità ci ha messo davanti<br />

a grossi vincoli che hanno<br />

rallentato le realizzazioni in<br />

cantiere.<br />

In molti definiscono le<br />

province un ente inutile da<br />

abolire.<br />

Sia il suo predecessore<br />

Luca Zaia sia Lei, con<br />

il vostro impegno, con il<br />

proficuo operato, avete<br />

ampiamente dimostrato il<br />

contrario.<br />

Perché è importante mantenere<br />

le Province?<br />

<strong>Il</strong> ruolo delle Province è fondamentale<br />

come presidio democratico<br />

di un’area vasta come<br />

è il territorio provinciale: non<br />

a caso la comunità si organizza<br />

a livello provinciale in<br />

DALLA PRIMA<br />

Al di sopra del<br />

“Popolo Sovrano”<br />

(...) Due tempi diversi e due<br />

uomini diversissimi, che hanno<br />

salvato l’Italia da coloro che<br />

non hanno mai avuto avversari<br />

politici, ma solo “nemici” da<br />

uccidere politicamente e non<br />

solo, con tutte le azioni e gli<br />

strumenti a disposizione, leciti<br />

e illeciti, come insegna ampiamente<br />

la storia (per chi sa leggerla)<br />

Lo stesso vale per gli avvenimenti<br />

attuali ampiamente<br />

interpretabili per chi ha l’equilibrio<br />

e il buon senso di valutarli<br />

intelligentemente.<br />

<strong>Il</strong> primo Presidente era un “Santo”<br />

il secondo; no!<br />

Ma non è detto che a governare<br />

debbano essere sempre: “ i Santi<br />

o i Poeti o i navigatori ecc…”<br />

anzi quasi mai, ma uomini più<br />

o meno normali, dalle attitudini,<br />

caratteristiche e volontà tali<br />

da poter essere messe oltre che<br />

al servizio di se stessi, anche al<br />

servizio della comunità.<br />

Chi ha talenti da spendere, li<br />

impieghi. O si deve essere unti<br />

da un …di sinistra per essere<br />

abilitati alla bisogna?<br />

Sempre la storia ci insegna<br />

l’esatto opposto.<br />

A proposito del tanto vituperato<br />

e “non costituzionale”!?! “Lodo<br />

Fondato nel 1974<br />

dal Comm. Redo Cescon (1929 - 2007)<br />

Reg. Tribunale Treviso n.412<br />

Iscritto all’USPI<br />

tutti i suoi aspetti (economico,<br />

sindacale, politico, religioso,<br />

associativo…). Quindi, il livello<br />

di governo dell’area vasta<br />

assume un’importanza strategica:<br />

le funzioni fondamentali<br />

delle Province debbono esser<br />

essenzialmente quelle di piani-<br />

Le Province reciteranno<br />

un ruolo da protagonista<br />

nell’applicazione<br />

del federalismo<br />

ficazione e coordinamento dello<br />

sviluppo economico locale oltre<br />

che quelle di sussidiarietà<br />

a supporto dei Comuni. Una<br />

pianificazione complessiva che<br />

comprenda e finalizzi organicamente<br />

ed in modo coerente oltre<br />

che le politiche del lavoro, della<br />

formazione e programmazione<br />

scolastica, ovviamente, la pianificazione<br />

territoriale di area<br />

vasta.<br />

Piuttosto, questi enti provinciali<br />

devono essere riformati. Oggi<br />

esistono un’infinità di altri Enti<br />

sovra comunali ad ampio rag-<br />

Alfano” già “Lodo Schifani” di<br />

cui tanto si parla, ci si dimentica<br />

che “l’immunità parlamentare”<br />

in vigore fino a non molti<br />

or sono era “Costituzionale”!?!<br />

E fu ampiamente usata senza<br />

ritegno proprio dai comunisti<br />

alla fine degli ‘40 e ’50 per far<br />

transitare e parcheggiare vari<br />

“Onorevoli” che di onorevole<br />

avevano ben poco a spartire con<br />

la giustizia. Ci si dimentica anche,<br />

e questo vale in particolare,<br />

per la “ Democristiana” Provincia<br />

di Treviso, che negli anni<br />

‘70 proprio i comunisti applicarono<br />

scientemente la famosa:<br />

“Strategia della Pontebbana” la<br />

quale consisteva nel mettere in<br />

crisi tutte le Amministrazioni<br />

Comunali e non solo, attraverso<br />

la denuncia di tutti i Sindaci e<br />

anche Amministratori di Enti,<br />

naturalmente “Democristiani”<br />

delle Città e dei Paesi su di essa<br />

“Statale Pontebbana” allineati.<br />

Denunce pretestuose e spesso<br />

infondate passate in mano a…<br />

di colore o extra Parlamentari, o<br />

altro, come allora si usava dire.<br />

Ciò produsse un notevole colpo<br />

alla credibilità di un “nemico”<br />

quale la DC, passando quindi<br />

sopra cinicamente alle crisi di<br />

Direttore<br />

Responsabile<br />

Alessandro Biz<br />

Supervisione<br />

giornalistica<br />

Gianluca Versace<br />

Alessandro Biz<br />

Andrea Catra<br />

Fabio Celant<br />

gio che assolvono a funzioni<br />

che potrebbero essere tranquillamente<br />

svolte dalle Province,<br />

con risparmio di risorse economiche.<br />

Che rapporto c’è con le vicine<br />

province, soprattutto<br />

Venezia e Belluno? Si<br />

possono instaurare sinergie?<br />

Io ho sempre sostenuto che<br />

si possa, anzi si debba lavorare<br />

di concerto con tutte<br />

le Province del Veneto, per<br />

realizzare progetti a lunga<br />

scadenza in favore del territorio.<br />

Non a caso recentemente<br />

ho siglato con le vicine Belluno<br />

e Venezia un documento contenente<br />

azioni strategiche da portar<br />

avanti congiuntamente. Si<br />

tratta di alcuni risoluzioni nelle<br />

attività di comune interesse,<br />

per la migliore e più efficiente<br />

gestione del territorio e dei servizi<br />

al cittadino. Urbanistica,<br />

viabilità, ambiente e turismo:<br />

questi gli ambiti d’intervento. <strong>Il</strong><br />

proposito è quello di ragionare<br />

intermini di area vasta, visti gli<br />

interessi che ci uniscono negli<br />

ambiti della pianificazione ter-<br />

galantuomini, crisi personali e<br />

famigliari nelle quali trascinarono<br />

i malcapitati Sindaci, costretti<br />

per legge alle dimissioni<br />

ed esposti con manifestazioni<br />

organizzate, al pubblico ludibrio.Sindaci,<br />

poi tutti assolti o<br />

derubricati dai reati attribuiti<br />

“posso fare nomi e cognomi”<br />

uomini difesi pubblicamente<br />

da un grande, coraggioso e<br />

indimenticato Deputato DC<br />

trevigiano, che ebbi l’onore di<br />

conoscere bene e il privilegio di<br />

essergli amico.<br />

Molti di questi Sindaci sono<br />

stati poi rieletti, con buona pace<br />

dei comunisti.Pertanto l’immunità<br />

temporanea all’incarico,<br />

ovvero la tutela di certe cariche<br />

pubbliche dalle insidie politiche<br />

che poco hanno a che vedere<br />

con la Giustizia, non capisco<br />

perché debba suonare scandalo.<br />

La sospensione dei processi non<br />

è annullamento dell’uguaglianza<br />

di tutti di fronte alla Legge.<br />

E allora perché tanto “casino”<br />

Quando di tale disposizione se<br />

ne è usato e se ne usa ancora nel<br />

mondo sotto varie forme?<br />

La vera giustizia, deve essere<br />

veramente vera. O no?<br />

Adriano Gionco<br />

Giovanni Cescon<br />

Graziano Mattiuzzi<br />

Direzione<br />

Roberto Momo<br />

Mattia Perencin<br />

Davide Pessot<br />

Valentino Venturelli<br />

Fabiano Zucco<br />

ritoriale, della viabilità e del<br />

turismo e non solo. Treviso,<br />

Venezia e Belluno poi hanno un<br />

minimo comun denominatore: il<br />

<strong>Piave</strong>, il fiume sacro alla Patria<br />

che lega i nostri territorio. E<br />

anche al <strong>Piave</strong> guarda il protocollo<br />

firmato.<br />

Recentemente è stato eletto<br />

presidente dell’URPV<br />

(Unione regionale<br />

delle province venete)<br />

<strong>Il</strong> mio ruolo è quello di<br />

garantire la rappresentatività<br />

delle Province in<br />

Veneto, ma anche e soprattutto<br />

a livello nazionale.<br />

Le Province sono<br />

un punto di riferimento per i<br />

cittadini, enti sulla cui utilità<br />

non devono esserci dubbi. La<br />

volontà è quella di essere un<br />

interlocutore forte nei confron-<br />

Redazione<br />

via Mazzini 64<br />

rec. corrisp. C.P. 180<br />

31015 Conegliano (TV)<br />

Tel. 0438 1791484 - 349 4081615<br />

Fax 0438 6945889<br />

e-mail: redazione.ilpiave@libero.it<br />

ti del Governo, nell’ottica del<br />

riordino dello Stato voluta dai<br />

Ministri Maroni e Calderoli,<br />

per fare in modo che le Province<br />

recitino un ruolo da protagonista<br />

nell’applicazione del<br />

federalismo.<br />

Tempo fa ha parlato dell’inno<br />

del <strong>Piave</strong>? Cosa rappresenta<br />

per il nostro territo-<br />

Sant’Artemio è la casa<br />

dei trevigiani.<br />

Abbiamo ridato alla comunità<br />

una struttura storica,<br />

inserita in un parco urbano<br />

rio?<br />

<strong>Il</strong> <strong>Piave</strong> è il fiume sacro della<br />

nostra terra, è la striscia d’acqua<br />

che divide in due la Marca<br />

Trevigiana. È il fiume dove mi-<br />

Edito da<br />

Ass. Culturale <strong>Il</strong> <strong>Piave</strong><br />

via Friuli - S. Vendemiano TV<br />

Stampa<br />

Centro Stampa Editoriale<br />

Grisignano di Zocco (VI)<br />

• Novembre 2009<br />

gliaia di giovani da tutta Europa,<br />

ma soprattutto veneti, sono<br />

morti durante il Primo Conflitto<br />

Mondiale, molti dei quali senza<br />

neppure sapere per quale motivo<br />

stessero combattendo. Insomma,<br />

è il fiume che raccoglie<br />

la memoria storica del nostro<br />

territorio e della nostra gente.<br />

Un testo che parla di libertà.<br />

E se è vero che un inno ha una<br />

funzione simbolica ed è<br />

efficace se esprime un<br />

sentire comune, cioè il<br />

sentire di una comunità,<br />

allora non è sbagliato<br />

pensare alla “Canzone<br />

del <strong>Piave</strong>” anche come<br />

inno della Provincia di<br />

Treviso, perché ci riconosciamo<br />

come gente del <strong>Piave</strong><br />

non come dato genetico, ma<br />

morale, che unisce la memoria<br />

dei trevigiani.<br />

Alessandro Biz<br />

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Italia € 12,00 - Sostenitore € 50,00<br />

Estero € 100,00<br />

I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti<br />

vengono utilizzati esclusivamente per<br />

l’invio della pubblicazione e non vengono<br />

ceduti a terzi per alcun motivo.


3<br />

Novembre 2009 • primo piano<br />

DALLA PRIMA<br />

ECONOMIA<br />

Un modo per superare la crisi<br />

(...) L’idea principe è nata dalla<br />

filosofia economica ed etica<br />

di solidarietà di Papa PIO X il<br />

quale, nell’Enciclica profetizzò:<br />

“Nel nostro tempo è ormai<br />

evidente che ricchezza e immenso<br />

potere sono concentrati<br />

nelle mani di pochi uomini!”<br />

Egli dettò gli ideali economici<br />

dell’industria ad esempio della<br />

Marzotto dal circuito del denaro<br />

dell’azienda, allo spaccio aziendale<br />

e alimentare, alle colonie<br />

marine e montane ecc. Dettò i<br />

principi per il salvataggio delle<br />

aziende in crisi (bisogna fare<br />

una nuova fontana accanto all’antica<br />

sorgente) e con la sua<br />

esemplare semplicità si contrappose<br />

alla sciocca vanità dei<br />

vari maghi e fattucchieri della<br />

finanza. Un esempio lo troviamo<br />

nelle risposte al nipote<br />

in procinto di prender moglie:<br />

“Che sia sana, che te piasa, che<br />

la tasa e che stia in casa!”<br />

L’idea di creare il circuito dello<br />

SCEC è nata da un profondo<br />

bisogno dell’uomo di esprimere<br />

DALLA PRIMA<br />

A fAVORE<br />

Anche l’Unesco ci dà ragione sui dialetti<br />

(...) Le raccomandazioni dell’Unesco<br />

sulla necessità di diffondere<br />

le lingue locali, contenute<br />

nella decisione approvata<br />

durante la Quarta Sessione del<br />

Comitato Intergovernativo della<br />

Convenzione dell’Unesco<br />

per il Patrimonio immateriale<br />

dell’Umanità, svoltasi di recente<br />

ad Abu Dabhi, danno ragione<br />

alla battaglia che la Lega Nord<br />

di Umberto Bossi conduce da<br />

mesi, una battaglia di civiltà,<br />

non di retroguardia.<br />

Stupisce, o forse no, leggere sul<br />

Corriere della sera l’irridente<br />

articolo di Paolo Di Stefano.<br />

La tesi di fondo, di una parte<br />

considerevole della nostra intellighenzia,<br />

così chiaramente<br />

espressa da Di Stefano, è che si<br />

tratterebbe di un inutile spreco<br />

di denaro perché le culture locali<br />

meriterebbero di essere lasciate<br />

al loro destino in nome di<br />

una sorta di lezione darwiniana.<br />

Questo varrebbe, ovviamente<br />

anche per le lingue dei territori.<br />

Noi non siamo d’accordo.<br />

L’esistenza di una lingua migliore,<br />

più giusta, o più opportuna<br />

è per noi un dogma inutile e<br />

dannoso. Nella Genesi c’è scritto<br />

che Dio fece le cose e diede<br />

però all’uomo il compito di dare<br />

ad esse un nome. Ogni volta<br />

che una comunità territoriale<br />

ha dato un nome a un luogo, un<br />

oggetto o un animale è come se<br />

partecipasse nuovamente alla<br />

sua creazione. Le lingue sono,<br />

quindi, inevitabilmente degli<br />

universi conoscitivi, delle lenti<br />

attraverso le quali vedere e<br />

comprendere il mondo. Perché<br />

dovremmo privarci anche di<br />

uno solo di questi formidabili<br />

strumenti? Noi vogliamo difen-<br />

la propria solidarietà nella pacifica<br />

convivenza con i propri<br />

simili, ricavando contemporaneamente<br />

dei benefici diretti ed<br />

indiretti per per se stessi e per<br />

l’intera umanità!<br />

L’iniziativa è nata da un gruppo<br />

di imprenditori, commercianti,<br />

professionisti, privati che<br />

si sono resi conto che lasciare<br />

l’esclusività della gestione del<br />

denaro alle banche crea grave<br />

e irreparabile pregiudizio alla<br />

comunità! Le banche, assistite<br />

dai maghi della finanza, molto<br />

spesso sottraggono scelleratamente<br />

i risparmi dal territorio<br />

per indirizzarli agli effimeri<br />

mercati internazionali.<br />

Per sopperire a queste malefatte<br />

è sorta un’Associazione all’interno<br />

della quale avvengono<br />

scambi cartacei rappresentati<br />

appunto dagli SCEC che circolano<br />

parallelamente ed integrano<br />

il pagamento con la moneta<br />

ufficiale (Euro). Ad esempio<br />

se il bene vale 100 Euro, potrà<br />

essere acquistato con 80 Euro e<br />

dere e promuovere tutto questo,<br />

usufruendo di tutte le opportunità<br />

che le moderne agenzie<br />

educative possono offrirci.<br />

La Lega è contro le escort culturali,<br />

perché l’italiano non deve<br />

essere una lingua di lusso per<br />

elite e caste. Gli zelanti e cruscanti<br />

censori che vogliono imbrogliare<br />

il popolo fin dai tempi<br />

dei Savoia ci devono spiegare<br />

se per loro l’Unesco, oggi, è ancora<br />

buona o se anche i barbari<br />

dell’Onu tentano di distruggere<br />

a spadate il loro mondo perfetto.<br />

A dispetto di quanto dicono non<br />

solo l’Unesco ma anche alcuni<br />

dei nostri migliori scrittori,<br />

come Alberto Arbasino sul Corriere<br />

poco tempo fa, c’è ancora<br />

certa intellighenzia tutta italiota<br />

che preferisce berciare sulla<br />

differenza tra lingua e dialetto<br />

e sottocultura, perché il dialetto<br />

non fa comodo alla sua battaglia<br />

partigiana del momento.<br />

Mi chiedo cosa sarebbe stato<br />

di Carlo Emilio Gadda e di Per<br />

Paolo Pasolini se al tempo ci<br />

si fosse chiusi in qualche torre<br />

eburnea a ragionare di micronazionalismi,<br />

ancorandosi a<br />

quella cosa morta che è la lingua<br />

standard, invece di dare<br />

ascolto alle voci della strada e<br />

del popolo. Guardando queste<br />

logge della cultura ci vediamo<br />

riflesso il vuoto autoreferenziale<br />

di tutti i baronati universitari<br />

e politici. Spiace poi riscontrare<br />

in alcuni interventi a favore delle<br />

omologazioni culturali, come<br />

in quest’ultimo di Di Stefano,<br />

anche alcune venature che in<br />

altri ambiti gli stessi autori definirebbero<br />

xenofobe.<br />

Luca Zaia<br />

con un buono di 20 “Scec” che<br />

viene dato gratuitamente dall’Associazione.<br />

Le massaie che sono le vere ed<br />

autentiche regine dell’economia<br />

e che ora hanno abbandonato<br />

il caro prezzo del pesce e<br />

della carne per sostituirlo con<br />

le uova, potranno così contare<br />

di una disponibilità maggiore:<br />

Sicchè un pensionato che gestisce<br />

1.000 Euro al mese è come<br />

ne disponesse 1.200 (nell’ipotesi<br />

che le ditte di riferimento abbiano<br />

concordato con l’associazione<br />

il 20 %) poichè il dentista,<br />

il commercialista, il macellaio,<br />

l’estetista ecc. ecc. convenzionati<br />

nell’associazione dovranno<br />

accettare gli SCEC così come<br />

era stato convenuto nella convenzione<br />

associativa!<br />

L’associazione, benedetta ed<br />

auspicata da un noto Vescovo<br />

del Sud Italia, viene “battezzata”<br />

come un mezzo di repressione<br />

alla mafia in quanto lo SCEC<br />

è negoziabile solo nel circuito<br />

associativo...!!!<br />

LINGUA VENETA NELLE SCUOLE<br />

DALLA PRIMA<br />

CONTRO<br />

Dialetto in classe? Più svantaggi che vantaggi<br />

(...) ti tecnici, scientifici, filosofici,<br />

ecc., ma prevalentemente<br />

nella poesia o nelle barzellette.<br />

Parlando di cose un po’ fuori<br />

dell’usuale, ci si intende benissimo<br />

anche con gesti, oppure<br />

con un giro di parole al posto<br />

di una. Anche perché nel parlato<br />

non esiste il problema dello<br />

spazio nella pagina, importante<br />

e anche costoso della scrittura,<br />

specialmente quando si usava<br />

pergamena o papiro. Come<br />

ogni tipo di comportamento,<br />

anche la lingua usata è cultura<br />

che viene acquisita assai facilmente<br />

e con nessuno sforzo<br />

nei primissimi anni di vita,<br />

Cosi, il mondo della solidarietà<br />

sta prendendo il volo verso<br />

mete più interessanti e parallelamente<br />

sta nascendo l’iniziativa<br />

del Gruppo del Gas Solidale,<br />

il Gruppo di Acquisto dei<br />

Terreni, il Gruppo di Sapore del<br />

Cuore, il Progetto sull’Agricoltura,<br />

le scuole Materne, il tutto<br />

in un clima pacifico e di fraterna<br />

e leale convivenza al di fuori<br />

– almeno per il momento - del<br />

maledetto profitto e dell’avidità<br />

incontenibile del denaro che<br />

serpeggia in ogni luogo ed in<br />

ogni iniziativa. <strong>Il</strong> prolificarsi di<br />

tale attività di solidarietà, arriva<br />

proprio ora, in un momento di<br />

incertezza economica perchè<br />

l’Italia non determina ma su-<br />

fino all’età massima di dodici<br />

anni. Avanzando con l’età si<br />

apprende sempre meno e con<br />

sempre maggiore difficoltà.<br />

<strong>Il</strong> bambino, in apposito ambiente<br />

dai sei ai trentasei mesi<br />

di età, può essere messo nella<br />

condizione di scoprire da solo<br />

senza fatica e usare in modo<br />

corretto, lettura e scrittura.<br />

Nello stesso tempo può apprendere<br />

vocaboli che nel dialetto<br />

non esistono. In tal modo<br />

il fanciullo sarà in possesso<br />

di una ricchezza di vocaboli e<br />

sarà avvantaggiato nella vita,<br />

nello scritto e nel parlare.<br />

<strong>Il</strong> dialetto veneto, anche se usa-<br />

bisce le conseguenze dai paesi<br />

economicamente più forti. Infatti<br />

si ipotizza che la ripresa<br />

dell’economia sia legata al destino<br />

del dollaro. E’ storicamente<br />

risaputo che le economie dominanti<br />

sono quelle in grado di<br />

imporre la propria valuta come<br />

moneta di riserva per il resto del<br />

mondo. Una economia forte ha<br />

una valuta forte. E’ il caso degli<br />

Stati Uniti negli anni Novanta<br />

con il Dollaro, della Gran Bretagna,<br />

anni addietro con la Sterlina.<br />

Noi Italiani siamo i maggior<br />

ottimisti e allora anche i maggior<br />

pessimisti, però abbiamo il<br />

pregio di essere reattivi.<br />

Lo dimostra la quantità delle<br />

nuove partite IVA che hanno<br />

to in un territorio che si estende<br />

dalla Slovenia al lago di Garda<br />

e dal Trentino al fiume Po, in<br />

epoca di radio, televisione e<br />

telefonini, è sempre piccolo.<br />

Inoltre, a causa di radio, televisione,<br />

telefono non è più quello<br />

dolce e armonioso di una volta.<br />

L’ho capito quando, anni fa, in<br />

un albergo a Lourdes, ho parlato<br />

con una cameriera, figlia di<br />

emigrati di Montebelluna, da<br />

tempo in Francia. Se si fosse<br />

ancora in tempo, si potrebbe<br />

compilare un vocabolario<br />

Veneto – Italiano (e viceversa)<br />

e incidere CD per l’esatta pronuncia,<br />

ad uso di studiosi fu-<br />

segnato un aumento di 28.000<br />

di cui 5.000 per la sola Lombardia.La<br />

locomotiva Italia avanza<br />

anche se sbuffa e si inizia ora<br />

ad intravedere una luce alla fine<br />

del tunnel! Lo SCEC contribuirà<br />

in modo determinante allo<br />

sviluppo anche se l’area del low<br />

cost riguardante i consulenti e<br />

professionisti in genere, dovrà<br />

ridimensionarsi, così come la<br />

borghesia quella vera, pura, autentica,<br />

dovrà contribuire con<br />

più determinazione ai bisogni<br />

sociali dello Stato e l’operaio<br />

dovrà concepire il lavoro come<br />

bisogno dell’uomo e non come<br />

una maledizione di Dio!<br />

Oreste Steccanella<br />

steccor@libero.it<br />

turi. Per distinguersi da altre<br />

Regioni, il Veneto dovrebbe<br />

usare altri aspetti della cultura,<br />

come è scritto in modo facile,<br />

nel mio libro “LA GRANDE<br />

TRUFFA”.<br />

Già che sono in argomento di<br />

dialetto, continuo. La lingua<br />

italiana, come tutti sanno, è il<br />

dialetto toscano usato da Dante,<br />

Petrarca, Boccaccio, per ricordare<br />

i maggiori. Per usarlo<br />

nello scritto fu facile per essi<br />

trovare le parole mancanti nel<br />

dialetto, toscanizzando il latino,<br />

come lo fu per lo Spagnolo,<br />

il Portoghese e il Francese.<br />

Carlo Callegari


4 mondo<br />

Argentina. IV Rassegna del<br />

Cinema Veneto a Mar del Plata<br />

I<br />

film prescelti per la IV edizione<br />

del Cinema Veneto a<br />

Mar del Plata, “capitale” turistica<br />

dell’Argentina, e proiettati<br />

nel prestigioso Teatro Colon<br />

dal 28 settembre al 1 ottobre<br />

scorso, hanno fatto il pieno di<br />

spettatori al di là di ogni attesa.<br />

I marplatensi hanno mostrato<br />

di gradire la selezione proposta<br />

che comprendeva tre film girati<br />

nel Veneto in tempi diversi, anche<br />

se non recenti (le prime due<br />

pellicole),Venezia , la luna e tu<br />

(1958) e La moglie del prete<br />

(1971) di Dino Risi nonchè la<br />

terza di genere diverso e taglio<br />

molto attuale, Antonio, guerriero<br />

di Dio (2006) di Antonello<br />

Bellucco e Sandro Checca. Particolarmente<br />

applaudito a scena<br />

aperta il film “La moglie del<br />

prete”, il cui tema, il celibato<br />

del sacerdote cattolico, rimane<br />

di attualità anche in Argentina .<br />

<strong>Il</strong> successo di pubblico ha sottolineato<br />

il gradimento verso il<br />

genere classico commedia-all’italiana<br />

di cui è stato fine maestro<br />

ed interprete il compianto<br />

regista Dino Risi, piuttosto che<br />

verso film italiani di maggiore<br />

impegno sociale come Vajont e<br />

Porzius che erano stati proiettati<br />

alla rassegna del 2008. <strong>Il</strong><br />

terzo film sulla vita di San Antonio<br />

ha avuto pure un’ottima<br />

accoglienza per il ritmo ed il<br />

taglio moderno del racconto.<br />

Sicuramente la rassegna, patrocinata<br />

dalla Regione Veneto e<br />

portata avanti dall’Accademia<br />

di Scienze e Spettacolo di Rovigo,<br />

avrà un futuro roseo tant’è<br />

che da più parti qui a Mar<br />

del Plata ci si augura che il cinema<br />

italiano sia più presente<br />

nel mercato cinematografico<br />

argentino.<br />

Pierpaolo De Nardi<br />

Corrispondente per<br />

<strong>Il</strong> <strong>Piave</strong> a Mar del Plata<br />

Immigrazione: dall’Australia<br />

abbiamo molto da imparare<br />

Fatti inquietanti che coinvolgono<br />

la comunità<br />

islamica, ci invitano a<br />

riflettere sul rapporto tra immigrazione<br />

e integrazione: l’aggressione<br />

subita dall’On. Santanchè<br />

mentre protestava contro<br />

l’uso del “burqua”, per difendere<br />

la libertà e dignità delle<br />

donne; gli omicidi di Sanaa<br />

Dafani e di Hina, colpevoli di<br />

voler vivere all’occidentale; la<br />

pretesa di rimuovere i crocifissi<br />

dai luoghi pubblici e la pratica<br />

di usi e costumi che un Paese<br />

civile non può tollerare (il “burqua”,<br />

la poligamia, l’infibulazione,<br />

lo Stato teocratico); le<br />

moschee spesso trasformate in<br />

centri eversivi dove<br />

si predica l’odio<br />

religioso, si progettano<br />

attentati e si<br />

sostiene il terrorismo,<br />

il recente attentato<br />

alla caserma<br />

“Santa Barbara”<br />

di Milano. Giorno<br />

dopo giorno la loro<br />

arroganza cresce.<br />

Integrazione, significa<br />

per un immigrato:<br />

comunicare con<br />

la lingua del paese<br />

che lo ha accolto, osservare le<br />

leggi e i costumi del medesimo<br />

anche, se questo contrasta con i<br />

propri valori. Gli immigrati che<br />

non vogliono o non possono integrarsi,<br />

devono andarsene, nessuno<br />

gli obbliga a rimanere e non<br />

abbiamo il dovere di ospitarli.<br />

Peter Howard Costello, è stato<br />

vice-presidente del Partito Liberale<br />

australiano e Ministro<br />

del Tesoro dal 1996 al 2007.<br />

Le sue dichiarazioni sull’immigrazione,<br />

dovrebbero indurci<br />

a riflettere sulle soluzioni da<br />

adottare verso, un’immigrazione<br />

ostile nei comportamenti e<br />

incompatibile nei valori. Parole<br />

meritevoli di attenzione, perché<br />

pronunciate da un figlio di<br />

immigrati e ministro di una nazione<br />

multirazziale come l’Australia.<br />

Parole sensate, diverse<br />

dalla “melassa buonista” che<br />

cola dai banchi della sinistra<br />

e dalla sacrestie del Vaticano.<br />

<br />

Giorgio Da Gai<br />

Iniziata dagli israeliani, realizzata<br />

e attualmente gestita<br />

dagli italiani, Sharm<br />

el-Sheikh diventerà entro pochi<br />

anni la “seconda casa” dei<br />

russi.<br />

Ho trascorso due settimane<br />

nella cittadina egiziana e, tra<br />

bagni di sole e d’acqua del<br />

Mar Rosso, ho trovato il tempo<br />

di scambiare qualche parola<br />

con simpatici tassisti o con<br />

venditori ambulanti di papiri.<br />

Sono stato colpito nell’apprendere<br />

che la maggior parte degli<br />

esercenti egiziani non abita a<br />

Sharm el-Sheikh; la cittadina<br />

è composta principalmente da<br />

villaggi turistici ed hotels. Gli<br />

egiziani che lavorano presso<br />

questi ultimi vengono dai<br />

paesi esterni e percepiscono<br />

all’incirca tra i 50 ed i 100<br />

euro mensili per mansioni che<br />

vanno dal giardiniere al cameriere;<br />

i più remunerati sono i<br />

receptionist ed i capisettore<br />

con stipendi che vanno dai 100<br />

ai 500 euro mensili. Molti decidono<br />

di mettersi in proprio<br />

organizzando piacevoli escursioni<br />

per i turisti con cammelli<br />

e moto (a parità d’offerta costano<br />

circa la metà rispetto a<br />

quelle proposte dagli operatori<br />

turistici), altri vendendo cimeli,<br />

statuine, tappeti e papiri.<br />

I venditori, spesso assillanti<br />

nell’invitare il turista nel proprio<br />

negozio, non espongono<br />

i prezzi perchè esso è frutto<br />

della contrattazione; l’obiettivo<br />

è il giusto prezzo concordato,<br />

perciò è bene essere molto<br />

oculati nell’acquisto se non<br />

si vuole spendere 20 euro per<br />

una sfinge in finto basalto.<br />

Chi percorre l’arteria principale<br />

di Naahama Bay per la prima<br />

volta sicuramente impiegherà<br />

un’ora per percorrere cento<br />

metri; tassisti, pr delle discoteche,<br />

“buttadentro” dei locali<br />

e venditori vari vi impediranno<br />

di annoiarvi in una località<br />

dove l’invito all’acquisto è imperante.<br />

Quando il venditore<br />

capisce che le vostre intenzioni<br />

non sono votate all’acquisto<br />

ma alla semplice curiosità vi<br />

proporrà dell’hashish; merce<br />

molto diffusa importata prevalentemente<br />

dal Marocco, dalla<br />

Palestina e dalla Giordania.<br />

La vendita di hashish sembra<br />

accomunare molti tassisti,<br />

giardinieri, camerieri e negozianti;<br />

un vero business in una<br />

località frequentata da giovani<br />

in cerca di divertimento. <strong>Il</strong><br />

turista preparato sa che non<br />

conviene mai pagare in euro a<br />

Sharm el-Sheikh, ai prezzi di<br />

listino, talvolta, occorre som-<br />

• Novembre 2009<br />

Sharm el-Sheikh tra le righe<br />

mare una percentuale del 10-<br />

20% per servizio o per tasse<br />

statali. Gli egiziani che lavorano<br />

in Sharm el Sheikh e che<br />

vivono in perenne contatto con<br />

i turisti si stanno adoperando<br />

nello studio del russo; se in un<br />

primo momento la cittadina<br />

era a prevalente concentrazione<br />

turistica italiana, la tendenza<br />

attuale mira ad una clientela<br />

proveniente dalla Russia e dai<br />

paesi ad essa limitrofi.<br />

Gli accordi di pace di Camp<br />

David che assegnarono la penisola<br />

del Sinai all’Egitto hanno<br />

costituito un importantissima<br />

occasione per l’economia<br />

della terra dei faraoni, colta<br />

efficacemente sia dal Governo<br />

del Cairo sia dai pionieri italiani<br />

che hanno saputo realizzare<br />

in un’area prevalentemente<br />

deserta un’oasi turisticamente<br />

fiorente.<br />

Se non vedete l’ora di fare un<br />

bagno nelle acque del Mar<br />

Rosso tra gli splendidi pesci<br />

colorati che abitano la barriera<br />

corallina, diffidate del mare<br />

piatto, significa che la corrente<br />

è molto forte e credetemi, se<br />

non siete nuotatori eccezionali,<br />

vi verranno a prendere con<br />

il salvagente.<br />

federico Maccadanza<br />

Industria Cementi Giovanni Rossi spa<br />

Stabilimento di Pederobba<br />

Via S. Giacomo, 18 - Pederobba/TV<br />

Tel. 0423 6941 - fax 0423 694281<br />

e-mail: stab.pederobba@cementirossi.it


5<br />

Novembre 2009 • cultura<br />

LA RUBRICA DELL’ARTE<br />

Quello che colpisce delle<br />

opere di Giliana è la<br />

tensione vibrante della<br />

sua sperimentazione che si nota<br />

nel gioco tra l’allusività del<br />

vero e la liricità di un’apparenza<br />

sfuggente. L’artista si lascia<br />

trasportare dal proprio istinto,<br />

guarda soprattutto all’effetto<br />

cromatico delle incrostazioni<br />

e degli strati di colore, elaborando<br />

una contemplazione che<br />

ha la forza di riconoscimento.<br />

Lo si può notare osservando<br />

il sapiente uso che ne fa della<br />

materia .La tecnica innovativa<br />

trapela un’infinità di texture<br />

, ruota attorno al concetto di<br />

fluidità: gestisce, plasma questa<br />

sostanza dandole forma.<br />

Le forme ultime si ispirano alla<br />

natura e il simbolo dominante è<br />

l’albero, il liquido dunque come<br />

linfa vitale.<br />

La società ha intriso e danneggiato<br />

la natura e Giliana si<br />

fa portavoce del problema rappresentando<br />

delle figure rugose,<br />

frastagliate con colori cupi,<br />

che hanno bisogno di emergere,<br />

affrontando il problema dell’ecologia<br />

e della salvaguardia<br />

del nostro ambiente. L’uomo e<br />

la natura dovrebbero essere in<br />

connessione, in simbiosi tra loro<br />

ma questo rapporto è da ricostruire.<br />

In alcune opere si riesce<br />

ad intravedere qualche spiraglio<br />

tra i rami, con colori più rosei,<br />

un avvicinamento a una realtà<br />

più vantaggiosa per un domani<br />

più pulito e sereno. Né risulta<br />

un’immaginosa armonia pittorica,<br />

la vernice magmatica che<br />

si deposita nel supporto rivela<br />

potenzialità interpretative, dove<br />

è possibile leggere una sorta di<br />

scrittura emergente dal buio.<br />

L’ANGOLO<br />

DELLA POESIA<br />

Notte a Paestum<br />

Un serpente di luce<br />

avvolge il silenzio<br />

della notte,<br />

nelle sue spire<br />

riposano le barche<br />

in rada.<br />

L’acqua<br />

si dipinge di colori<br />

e veglia solitaria<br />

la luna,<br />

mentre le stelle<br />

maturano il tempo.<br />

Ombre delicate<br />

accarezzano gli anfratti<br />

di pietra<br />

nei templi lontani,<br />

e le colonne al tocco<br />

si distendono lievi<br />

or lunghe or brevi<br />

nell’eterno sonno.<br />

Gli Dei racchiusi<br />

mormorano piano<br />

le antiche storie<br />

del pensiero umano.<br />

Solitario parte il primo pescatore,<br />

dondola dolcemente il “Bucanier”<br />

s’ode il suono del Canel<br />

Adriano Gionco<br />

a cura di Mara Campaner<br />

La fluidità e le forme<br />

di Giliana Mason<br />

La pienezza visiva ritorna anche<br />

nei suoi ritratti dove le composizioni<br />

annunciano la complessità<br />

psicologica di un’artista<br />

capace di districarsi nella profondità<br />

dell’introspezione delle<br />

figure che vuole rappresentare.<br />

Queste immagini sono dense di<br />

significato, in quanto costruite<br />

per definire un’interiorità che<br />

trapela dal gioco degli sguardi e<br />

delle linee espressive del volto.<br />

Lasciando degli sfondi per metà<br />

bianchi e per metà incrostati<br />

riesce a creare un margine di<br />

mistero, un sospetto di ritegno<br />

a rivelare la natura più nascosta<br />

dei soggetti ritratti. I suoi ritratti<br />

sono contemporanei e vuole<br />

ricercare dei valori spirituali<br />

della bellezza dove Giliana si<br />

sente libera e generosa nella sua<br />

ricerca.<br />

L’artista procede sempre con<br />

una certa carica creativa, segnica<br />

e naturalmente materica,<br />

lasciando così libero sfogo alle<br />

sue emozioni. Nell’opera “New<br />

York”riesce a sovrapporre delle<br />

Nell’ignoto del tempo<br />

Un soffio<br />

ciclonico<br />

un buio<br />

in pieno giorno,<br />

come nell’atroce<br />

momento<br />

del Calvario,<br />

attanaglia<br />

spauriti<br />

sentimenti<br />

religiosi<br />

nell’ignoto<br />

del tempo.<br />

E mi sgomenta<br />

la nascita<br />

improvvisa<br />

di un abbandono<br />

a tristi giorni,<br />

ad attimi<br />

ormai fugati,<br />

che ora<br />

saprei consumare.<br />

E non mi sovviene<br />

rigata macina<br />

maciullante,<br />

una poltiglia<br />

di buio e di cuore:<br />

la macina<br />

dei sentimenti<br />

falsi e bugiardi,<br />

per fiorire<br />

dell’Amore.<br />

Licio Gelli<br />

situazioni, lasciando un largo<br />

spazio alla natura con increspature<br />

create con la velina (chiave<br />

di volta per arrivare alla materia)<br />

e sopra una piccola fascia<br />

della città che si innalza con i<br />

suoi palazzi. In questa composizione<br />

dove dominano i colori<br />

caldi è ancora presente quella<br />

inquietudine vista nelle opere<br />

con l’albero.<br />

Si possono ammirare le opere di<br />

Giliana e le installazioni di notevole<br />

carica attrattiva, presso<br />

il suo studio e spazio espositivo<br />

MASON’s ART a Pianzano<br />

di Godega S.U. dove pure la<br />

vetrata è usata come spazio d’<br />

espressione.<br />

La Mason’ s Art è anche uno<br />

spazio che l’artista mette a disposizione<br />

per tutti coloro che<br />

vorrebbero esporre le proprie<br />

creazioni. Per informazioni<br />

contattate Giliana allo 347 79<br />

22 707 o su http://blog.libero.<br />

it/mason<br />

Mara Campaner<br />

LA CORRISPONDENZA<br />

DEL DR. ROSPONI<br />

Libri in Cantina: un successo che<br />

parla di qualità e voglia di cultura<br />

Si è appena conclusa la<br />

settima edizione di Libri<br />

in Cantina, la mostra<br />

nazionale della piccola e media<br />

editoria che si è tenuta a Susegana<br />

il 2, 3, 4 ottobre nello<br />

splendido scenario del Castello<br />

di San Salvatore e della Cantina<br />

Collalto. Un successo di pubblico<br />

e di critica. Durante tutto il<br />

weekend, ed in particolare nella<br />

giornata di domenica, l’affluenza<br />

è stata notevole e l’interesse<br />

è stato vivo per tutti gli appuntamenti<br />

della ricca programmazione,<br />

segno che la rassegna è<br />

riuscita ad incontrare il gusto<br />

delle più varie tipologie di lettori<br />

e visitatori.<br />

«I fatti in certi casi parlano da<br />

soli – commenta il Sindaco di<br />

Susegana Gianni Montesel – E<br />

questa edizione è stata una delle<br />

più soddisfacenti non solo in<br />

termini di partecipazione ma<br />

soprattutto perché ha messo in<br />

luce un rafforzamento della manifestazione,<br />

che ha raggiunto<br />

un notevole livello di maturità e<br />

un giusto equilibrio tra l’offerta<br />

e la domanda nel particolare<br />

settore dell’editoria indipendente».<br />

“IL CACCIATORE”<br />

Mio cugino, che fa<br />

l’alpino, in Afganistan<br />

guadagnava<br />

4002 € il mese cosicché s’è<br />

fatto l’appartamento ed una<br />

“grossa” Fiat ma di II mano.<br />

Suo nonno fece invece l’alpino<br />

in Yugoslavia, nel 1942,<br />

e rischiò la “foiba”. Riusci a<br />

scappare, ma tuttavia ebbe i<br />

“pedocchi”. Quei “pedocchi”<br />

(=pidocchi) che ancora infestano<br />

le testoline dei nostri<br />

cari bimbetti in certe “squole”<br />

“alimentari”, ma senz’altro<br />

assai meno pericolosi dell’incombente<br />

influenza dei maiali<br />

“AH1N1v”, che farà strage se<br />

non ci si disinfetta subito e presto<br />

“mani&gola” col “raboso<br />

del <strong>Piave</strong>” che sia però appena<br />

munto dalle botti e che ancora<br />

“bolla” (fermenti!). In caneva<br />

non bolle invece il vino di<br />

“Jojo&company”, dacchè per<br />

uccidere le “farfalline”, le “cicaline”,<br />

i “ragnetti” – tutti però<br />

con il diritto di vita e di vivere<br />

come “noi” pretendiamo per<br />

“noi”! – hanno “invelenato” il<br />

vigneto, usando persino i mezzi<br />

aerei, come se questi “tesserini”<br />

–che ci rubano si qualche<br />

grappolo, qualche fiore e fanno<br />

anche la cacca sulle foglie<br />

– fossero dei “talebani”!<br />

Ma il vino non è necessario<br />

alla vita, come non è necessaria<br />

la birra, ma l’acqua si che<br />

è necessaria alla vita, perciò<br />

fate voi! Mia sorella, essendo<br />

“racchia, bassa e grassa, - tuttavia<br />

studiata all’università di<br />

Svizzera- non ha mai potuto<br />

esibirsi in televisione neppure<br />

“nuda” a notte fonda! Ha ripiegato<br />

perciò e malamente sul<br />

Liceo a far di “greco&latino”<br />

con un salario precario di<br />

1000€ il mese. “Fortuna” volle<br />

però, che essa trentenne, maritasse<br />

un collega sessantenne,<br />

da 1350€ il mese o giù di li,<br />

«Le migliaia di persone che si<br />

sono divise tra gli espositori,<br />

gli incontri con gli autori, le<br />

mostre, i laboratori e che hanno<br />

dimostrato un interesse reale<br />

all’offerta proposta fanno davvero<br />

ben sperare sulla vitalità<br />

culturale del nostro territorio<br />

– aggiunge l’Assessore alla cultura<br />

Vincenza Scarpa – Sono<br />

un segno positivo di come una<br />

ma ahimè con la dentiera già<br />

rotta, la puzza ai piedi e la<br />

pressione alta al pari però d’un<br />

giovane giornalista, che di €<br />

ne raccatta scarsi 1500/3000<br />

l’anno!, giacchè non lavora<br />

nella televisione “giusta”!<br />

Non ho invidia degli Alpini,<br />

nè dei Bersaglieri, dacchè io<br />

fui sergente aviatore, e ciò vi<br />

basti! Oggi mi spaccio per ufficiale<br />

dei “loro”, che non fu<br />

però mai facendomi difetto<br />

la laurea d’ingegnere, mentre<br />

un ingegnere-cresciuto e fatto<br />

a Bologna!- non divenne mai<br />

pilota facendogli invece difetto<br />

al vista. Esso perciò ripiegò<br />

a far scuola dai contadini, che<br />

però non vogliono digerire la<br />

sua matematica da geometra!<br />

Che sia, oltre che orbo, anche<br />

scemo? Non so quando<br />

si semini il grano, del resto è<br />

ignoranza comune a milioni<br />

di miei connazionali, tuttavia<br />

mi arrangiai già dagli anni<br />

’80 a fare il badante di notte<br />

a moribondi, o a vecchi pieni<br />

di “caca” e “piss”. Domandavo<br />

20mila l’ora, ma e tuttavia<br />

presi per il collo, moglie, figli<br />

e nuore del futuro morto me<br />

ne sganciavano, e addirittura<br />

con la morte nel cuore “par i<br />

schei”!, solo 10 mila! Di loro<br />

non ebbi mai pietà, giacche e<br />

per lo più essi erano in stragrande<br />

maggioranza degli<br />

egoisti evasori! “Animali”<br />

mai estinti, come non lo sono<br />

gli “animali da caneva”, che<br />

se ne fregano delle tonnellate<br />

di pesticidi buttate sull’uva,<br />

salvo poi sviluppare “malattie<br />

da tomba”. Conoscevo un<br />

“becher” (in dialetto toscano:<br />

macellaio!) con tre macchine,<br />

due orologi d’oro al polso, una<br />

crociera all’anno con la “famigliola”,<br />

tuttavia nelle case popolari<br />

dacchè povero! Scoprivo<br />

con senso di vomito, che il<br />

manifestazione culturale libera<br />

e non inserita all’interno di circuiti<br />

precostituiti contribuisca<br />

ad alimentare l’indipendenza<br />

intellettuale».<br />

<strong>Il</strong> Direttore artistico Roberto Da<br />

Re Giustiniani sottolinea l’importanza<br />

dell’incontro con il<br />

poeta Andrea Zanzotto, accompagnato<br />

dall’amico giornalista<br />

Marzio Breda, che si è rivelato<br />

dottor “tonsilla”, pur essendo<br />

solo un assistente d’ospedale,<br />

conduceva vita da “capitano<br />

d’industria” e per soprammercato<br />

andava in Canada a sparare<br />

all’alce. Insomma scoprivo,<br />

conoscevo…cosicché da cacciatore<br />

di passere, divenni cacciatore<br />

d’ “uomini”, cacciatore<br />

di “taglie” come negli Stati<br />

Uniti, insomma cacciatore di<br />

egoisti evasori. <strong>Il</strong> mio mestiere<br />

non è sparare, ma raccogliere<br />

in anticipo sui tempi le notizie<br />

dai vicini invidiosi del presunto<br />

evasore. “Tutto” ti dicono,<br />

e specialmente a “gratis” , e se<br />

occorre, rovistano pure in tua<br />

vece il cassonetto dell’immondizia<br />

quale prova del tenore di<br />

vita. Dai rifiuti d’un professore<br />

hanno ad esempio tratto<br />

qualche scatoletta sottomarca<br />

di tonno e birre solo in offerta<br />

“speciale”, mentre da quellio<br />

d’un carrozziere sono scaturite<br />

invece bottiglie non del tutto<br />

scolate di vino francese, abbondanti<br />

resti di trota del “Meschio”,<br />

scorze di “ossocollo”<br />

vecchio di due anni, coni vari<br />

di gelato ed un “gatto nero”<br />

morto (strumento di lavoro?).<br />

Come vedete c’è tanto da fare,<br />

ma hanno voluto fermarmi in<br />

nome e per nome della legge<br />

sulla “privacy”, con la minaccia<br />

che mi sarei fatto diversi<br />

anni di galera! Impaurito mi<br />

sono arreso, ho bruciato tutte<br />

le informative sui ladroni<br />

e sono ritornato a cacciare le<br />

passere, che è più salute!<br />

Ho inoltre smesso l’indagine<br />

sulle pecore morte e buttate<br />

nei fossi di Città, in barba al<br />

fetore e al morbo, che possono<br />

trasmettere. Amen e così sia!<br />

Lagnanze d’un<br />

“coniglione” etilista,<br />

raccolte per Voi<br />

dal vostro<br />

dr. felix f. Rosponi.<br />

un momento di profonda riflessione<br />

culturale, in riferimento<br />

anche a “In questo progresso<br />

scorsoio”, il volume che riporta<br />

le conversazioni tra il poeta<br />

ed il giornalista e tratta alcuni<br />

temi chiave del nostro presente,<br />

quando è più che mai necessario<br />

riscoprire il passato per sondare<br />

il futuro e tutelare il paesaggio.<br />

Domenica sera, in chiusura dell’evento,<br />

subito dopo Zanzotto<br />

il protagonista è stato l’attore e<br />

scrittore Moni Ovadia, che ha<br />

rapito il pubblico conducendo<br />

un intervento “fiume” di vera e<br />

propria responsabilità civile.<br />

La mostra della piccola e media<br />

editoria ha chiuso i battenti con<br />

un bilancio del tutto positivo,<br />

ma Libri in cantina continua<br />

anche durante il corso dell’anno<br />

grazie all’iniziativa “Un libro<br />

in Cantina”, ormai diventata<br />

un appuntamento abituale: in<br />

un clima di convivialità alcune<br />

aziende vitivinicole di Susegana<br />

ospitano la presentazione di<br />

un libro coniugando il piacere<br />

della lettura a quello di un<br />

brindisi ed una degustazione in<br />

compagnia.<br />

Giulia Spagnol


6 treviso<br />

direttore: dott. Valentino Venturelli tel. 328 2858971<br />

INNAUGURATA LA NUOVA SEDE DELLA PROVINCIA<br />

Nuovo corso per <strong>Il</strong> <strong>Piave</strong>,<br />

acquisita la testata,<br />

nel segno della continuità<br />

<strong>Il</strong> <strong>Piave</strong> si rinnova. <strong>Il</strong> periodico<br />

fondato a Conegliano<br />

da Redo Cescon nel 1974<br />

oggi ha un nuovo assetto proprietario.<br />

Cescon è mancato<br />

nel febbraio del 2007 ma i suoi<br />

collaboratori hanno garantito la<br />

continuità.<br />

<strong>Il</strong> direttore che ne ha raccolto<br />

il testimone è Alessandro Biz,<br />

presente da una quindicina<br />

d’anni fin da giovanissimo nelle<br />

fila della redazione.<br />

Dopo la scomparsa del fonda-<br />

tore la proprietà della testata<br />

era andata ai fratelli Giovanni<br />

e Antonio mentre il ruolo editoriale<br />

è passato e rimane alla<br />

associazione culturale <strong>Il</strong> <strong>Piave</strong>.<br />

Per dare continuità alla storica<br />

testata <strong>Il</strong> <strong>Piave</strong> una cordata ha<br />

deciso di rilevarla.<br />

Ne fanno parte il sig. Giovanni<br />

Cescon fratello del fondatore<br />

in rappresentaza della sua famiglia,<br />

il direttore Alessandro<br />

Biz, il responsabile di redazione<br />

Roberto Momo, gli imprendito-<br />

ri Diotisalvi Perin e Gianluca<br />

Panto, la commercialista Cinzia<br />

Perin, il dottore commercialista<br />

Armando Sech, il giornalista<br />

dott. Fabiano Zucco, Raffaella<br />

Piovesana e Angelo Gaggiotti.<br />

Una squadra collaudata che da<br />

anni fa parte della redazione.<br />

Persone motivate e capaci cha<br />

sapranno dare nuovo smalto<br />

al giornale, rinnovandolo nel<br />

solco della continuità e del prestigio<br />

conseguito in 35 anni di<br />

attività.<br />

<strong>Il</strong> Veneto ogni giorno si scopre<br />

ricco di persone che<br />

amano dedicarsi alle arti.<br />

Sarà l’ambiente, il clima, la tradizione,<br />

la sensibilità che abbiamo<br />

dentro dalla quale vengono<br />

l’amore per il bello, che costa<br />

sacrifici, impegno, rinunce,<br />

però procura piccole gioie e<br />

soddisfazioni e, col tempo, la<br />

possibilità di elevarsi dalle miserie<br />

umane.<br />

Tra questi domenica 26 settembre,<br />

ho conosciuto Egidio Campardo.<br />

In un angolo del suo giardino<br />

c’è uno spazio, dove illuminati<br />

dalla luce del sole, appaiono<br />

vicino ad alcuni blocchi di marmo<br />

bianco, alcune statue: “ La<br />

maternità, la Famiglia, il Volto<br />

e molte altre.<br />

C’è il sacro e il profano, il classico<br />

e il moderno, in tutte ho notato<br />

la classicità, il piacere delle<br />

cose belle, per l’opera compiuta<br />

che spinge un artista a lavorare,<br />

finire, rifinire fino a raggiungere<br />

la piena soddisfazione dell’animo,<br />

quella che ci permette di<br />

accarezzare il risultato con gli<br />

occhi, passare delicatamente la<br />

mano e sentire un’emozione.<br />

Lo stile non si compera, è frutto<br />

di studio, idea, disegno e una<br />

mattina uno si alza ed inizia<br />

dal blocco di marmo bianco di<br />

Carrara a lavorare con sicurezza<br />

e continuità, immerso in quel<br />

bisogno e volontà di realizzare<br />

un’opera.<br />

In Egidio Campardo si nota uno<br />

stile che per certi segni assomiglia<br />

al Canova, a Michelangelo,<br />

a Fidia ed è la volontà di perfezione<br />

che si manifesta anche<br />

nei soggetti astratti. Egli lavora<br />

con il marmo, il ferro battuto, il<br />

gesso, il bronzo, il legno.<br />

Altri titoli delle opere: <strong>Il</strong> Redentore,<br />

Dialogo, Chimera, Entità,<br />

L’uomo simbolo, Lottare ed<br />

esistere, La Famiglia, Donna<br />

al mare, Nudo… e si ritrovano<br />

• Novembre 2009<br />

<strong>Il</strong> Sant’Artemio rivive per i Trevigiani<br />

La cittadella del Sant’Artemio nasce con l’obiettivo di raggruppare<br />

gli uffici provinciali e per facilitare l’accesso ai<br />

servizi. Un complesso a servizio della gente con strutture di<br />

interesse e spazi per i cittadini (volume di progetto 128.489 m3 con<br />

18.150 m2 di parcheggi pubblico da oltre 530 posti) a pochi passi<br />

dal Parco della Storga area di interesse e tutela ambientale con la<br />

risorgiva più grande d’Europa, che si estende su 67 ettari (che sommati<br />

all’ambito della nuova sede fanno 78 ettari).<br />

Si tratta di un restauro conservativo, un recupero storico, architettonico<br />

e ambientale, progettato nelle linee di indirizzo dell’architetto<br />

Follina, appoggiato e condiviso dalla Sovrintendenza. Le strutture<br />

già esistenti sono state recuperate rispettando i vincoli architettonici<br />

e storici; passerelle in acciaio e vetro sospese al primo livello fuori<br />

terra sono state realizzate per fare da collegamento tra i vari settori<br />

dell’Ente. <strong>Il</strong> Sant’Artemio comprenderà in totale 21 blocchi, tra edifici<br />

originari e costruzioni più recenti come un grande auditorium,<br />

una chiesa dedicata a San Giovanni di Dio, una mensa-ristorante,<br />

un bar, e si prefigge nel futuro di realizzare, ristrutturando gli edifici<br />

non interessati dall’intervento, anche un museo della storia della<br />

psichiatria, un ostello, un ristorante ed un teatro. Oltre agli uffici<br />

che ospiteranno circa 700 addetti, è previsto un Nido per i figli dei<br />

dipendenti e aperto al pubblico, con una capacità di accesso da parte<br />

dell’utenza esterna di circa 20 unità. <strong>Il</strong> recupero ha tenuto conto<br />

delle caratteristiche ambientali del luogo, sono stati mantenuti e<br />

medicati gli alberi storici e si è proceduto a piantumare oltre 800<br />

piante, nonché migliaia di arbusti, rispettando le specie autoctone,<br />

nel pieno rispetto dell’area dello Storga, nel cui parco si snodano<br />

circa 17 km di percorsi naturalistici.<br />

L’AVVOCATO<br />

RISPONDE<br />

Avv. Barbara Lenisa<br />

Conegliano<br />

Adozione internazionale<br />

Si al rimborso delle spese sostenute per l’espletamento delle<br />

procedure di adozione internazionale a favore dei soggetti che<br />

hanno concluso l’adozione nell’anno 2008 (3.165 coppie, secondo<br />

i dati ufficiali) e più precisamente, che hanno adottato<br />

“uno o più minori stranieri per i quali sia stato autorizzato l’ingresso<br />

e la residenza permanente in Italia nel periodo compreso<br />

tra il 1 gennaio e il 31 dicembre dell’anno 2008”. Le istanze possono essere presentate dai genitori<br />

adottivi residenti sul territorio nazionale e con reddito complessivo fino a 70 mila euro e devono<br />

essere inviate a mezzo lettera raccomandata a/r utilizzando apposito modulo precompilato allegato<br />

al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17 luglio 2009, unitamente alla documentazione<br />

richiesta, direttamente alla Commissione per le adozioni internazionali entro il 31/12/2009.<br />

Imposta di circolazione degli autoveicoli<br />

L’onere economico del predetto tributo ricade su chi, in base al regime di circolazione dei veicoli<br />

è l’effettivo proprietario nel periodo di tempo al quale il debito si riferisce e che questi pertanto è<br />

tenuto a rimborsare di quanto pagato a tale titolo dall’amministrazione finanziaria, colui il quale<br />

risulti essere ancora proprietario del veicolo al Pra per l’omessa annotazione del trasferimento.<br />

Trasformazione del tetto in terrazza<br />

La trasformazione del tetto in terrazza praticabile, con leggera sopraelevazione del livello di quota<br />

del fabbricato, non costituisce, sic et simpliciter, un turbamento nell’esercizio della servitù di<br />

veduta esercitata dal proprietario del fondo limitrofo a meno che lo stesso non provi in concreto<br />

che l’innalzamento verificatosi o l’uso improprio o abnorme del nuovo terrazzo integrino turbativa<br />

dell’esercizio del proprio diritto di veduta.<br />

Chi desidera può inviare i propri quesiti alla redazione<br />

all’indirizzo e-mail: redazione.ilpiave@libero.it<br />

ARTISTI VENETI<br />

Le più rilevanti iniziative<br />

dell’ultimo mese<br />

- Proposta del Presidente della<br />

Provincia di una società unica<br />

per i rifiuti della Marca.<br />

- La Provincia si propone come<br />

coordinatrice sul territorio del<br />

piano casa.<br />

-Approvazione della variante<br />

alla strada provinciale 86 che<br />

collega la A 27, la provinciale<br />

103 e la statale 51 di Alemagna.<br />

– Palazzo dei Trecento, convegno<br />

internazionale del Progetto<br />

Q-Ageing.<br />

-Presa di posizione del Presidente<br />

Muraro contro la collocazione<br />

in Provincia degli inceneritori.<br />

24-10-09- Inaugurazione della<br />

nuova sede della Provincia<br />

all’ex Ospedale di S.Artemio.<br />

Valentino Venturelli<br />

Egidio Campardo,<br />

l’arte nel marmo bianco di carrara<br />

Barbara Girotto<br />

Artista pittrice internazionale,<br />

giovane talento<br />

con al suo attivo<br />

numerose mostre in Italia ed<br />

all’estero, si dedica alla pittura<br />

fin dall’infanzia.<br />

Ha fatto della sua vita una ricerca<br />

artistica continua, sperimentando<br />

tecniche evolutive ed<br />

innovative, suscitando l’interesse<br />

del collezionismo internazionale.<br />

Infatti, osservando le sue<br />

opere, non si può non rimanere<br />

coinvolti dalla forza espressiva<br />

e coinvolgente che emanano.<br />

Spesso dipingendo volti che<br />

manifestano (con tecnica non<br />

indifferente) i profondi stati<br />

d’animo della “personalità”<br />

femminile e le relative emozioni<br />

toccando alcune “corde”<br />

che solo un animo sensibile e<br />

raffinato e profondo può coglie-<br />

re. L’operazione di trasformare<br />

la materia in un “ESSERE”<br />

che comunica delle emozioni<br />

(l’Opera) può sembrare cosa<br />

semplice ma appartiene alla<br />

sfera dei grandi Maestri.<br />

Prova ne è che ponendosi davanti<br />

ad una sua opera si è coinvolti<br />

in un modo così profondo<br />

quasi ad avere un colloquio con<br />

l’immagine rappresentata.<br />

Osservando l’immagine se ne<br />

può percepire il pensiero e la<br />

carica emozionale di grande<br />

intensità. Questo è fare Arte e<br />

Comunicazione.<br />

franco Corrocher<br />

ESPOSIZIONI PRINCIPALI<br />

Galleria d’arte “Officine Artistiche”<br />

Treviso 2007/2008<br />

“ Galleria della Torre”Bassano del<br />

Grappa (VI) 2008<br />

dalla Provincia<br />

in diverse città italiane, presso<br />

collezionisti privati e alcune all’estero.<br />

<strong>Il</strong> marmo bianco di Carrara è<br />

quello che lo appassiona di più,<br />

perché la rifrazione della luce,<br />

permette di osservare con intensità,<br />

valutare, apprezzare, amare<br />

di più la figura e la forma.<br />

Guglielmo Ciardi che di arte se<br />

ne intendeva, diceva: “lavorar<br />

col vero davanti…”, con la luce<br />

della natura che ogni giorno<br />

l’Essere Superiore ci elargisce,<br />

perché i colori che danno vita<br />

alle cose che ci circondano, penetrano<br />

nel cuore e nell’anima e<br />

superano i secoli.<br />

Alberto fratantaro<br />

Egidio Campardo vive ed<br />

opera a San Fior (Treviso)<br />

Via Borgo Campardi, 34<br />

Tel.0438 – 76083<br />

www.campardo.egidio.it<br />

“Castello dei Da Peraga”Vigonza<br />

(PD) 2008<br />

“Villa Pisani”Strà (VE) 2008<br />

“Villa Orsini”Scorzè (VE) 2008<br />

“Art Gallery Gianfranco Meggiato”<br />

Positano (NA) 2008/2009<br />

“Maura Wasescha” St.Moritz<br />

(Svizzera) 2008/2009<br />

“Art Gallery Gianfranco Meggiato<br />

e Maura Wasescha” St.Morits<br />

(Svizzera) 2008/2009<br />

“Zarina”Kiew Ucraina Russia<br />

2009<br />

“Art Gallery Gianfranco Meggiato”<br />

Positano (NA) 2009<br />

Studio: BARBARA GIROTTO<br />

Via Accademia 5 , 31015 Conegliano<br />

( TV ) Telefono: 0438 370483


VENEZIA 2020: OPPORTUNITA’ EPOCALE PER IL VENETO<br />

Già pronto il Master Plan<br />

per le Olimipiadi:<br />

ora bisogna battere la concorrenza<br />

Venezia. Unità di intenti<br />

sotto la guida del campanile<br />

di San Marco :<br />

Venezia e il Veneto quale meta<br />

per le Olimpiadi del 2020. Non<br />

è certo utopia, e questo lo sanno<br />

bene gli ideatori che da più di<br />

un anno ci hanno lavorato sopra.<br />

E sono Massimo Cacciari,<br />

Giancarlo Galan, Franco Manzato<br />

e il presidente di Confindustria<br />

Veneto, Andrea Tomat.<br />

Nel giorno della proclamazione<br />

di Rio de Janeiro quale sede per<br />

la competizione del 2016, ecco<br />

l’annuncio congiunto.<br />

Ciò che è seguito è stata<br />

la candidatura di Roma,<br />

pronta a non farsi soffiare<br />

la leadership di capitale,<br />

centro e simbolo del Bel Paese.<br />

Le proclamazioni politiche,<br />

giunte sia da maggioranza che<br />

opposizione, hanno ovviamente<br />

disegnato una linea di confine<br />

netta, basata sulle origini personali<br />

dei rappresentanti intervenuti.<br />

Inutile svelare cosa auspicano<br />

i Ministri Sacconi, Zaia<br />

e Brunetta, così com’è inutile<br />

indicare cosa delinea il Sindaco<br />

della Capitale Alemanno,<br />

volenteroso di bissare i giochi<br />

di “Roma 1960”. Ognuno tira<br />

l’acqua al proprio mulino.<br />

Ma facendo alcuni calcoli, il<br />

Veneto è il motore economico<br />

dell’Italia e la cornice veneziana,<br />

che gode di fama universale,<br />

unita alle peculiarità dell’intera<br />

regione, potrebbe essere la<br />

chiave decisiva per battere la<br />

concorrenza romana e non solo.<br />

comunicazione promozionale<br />

Orazhiòn pàr i òmeni<br />

Signôr, tièn distànte le nòstre fèmene<br />

da zhèrte botèghe. Fa-ghe pasàr la vòja<br />

de conpràr ròbe, che intànt nò ghe ocòre<br />

e che pò nò ghe stà gnànca tànt bèn.<br />

Tègne-le lontàn dà zhèrte tentazhiòn,<br />

parchè lòre nò le sà cuèl che le fà.<br />

Orazhiòn pàr le fèmene<br />

Signôr che Te pòl fàr tùt cuànt!<br />

Jùta i nòstri òmeni a nò ocjàr àltre fèmene<br />

e a nò paragonàr noàntre de contìnuo cò lòre.<br />

Tièn-li ànca fòra dà-e ostarìe e da cheàltre ocasiòn<br />

de spolveràr màssa schèi pàr ilusiòn da gnènt.<br />

E me racomànde: nò stà pò gnànca a scusàrli tànt,<br />

parché lòri i sà bèn cuèl che i fà.<br />

Nerio de Carlo<br />

Come che i sviseri podaria farghela pagar a l’Italia<br />

Sta crixi economica globale<br />

la xe drio ver dele ripercusion<br />

disgustoxe rento<br />

l’Europa. la Svisera la xe drio subir<br />

un tratamento e dele presioni<br />

inacetabili, e la zente europea la<br />

ga el dover de difender sta çima<br />

de strutura sociale çivile contro le<br />

vergognoxe intension de alcuni<br />

governi canaja.Come co la peste,<br />

i pi deboli i xe destinà a morir e i<br />

pì forti i ga probabilità de farghela.<br />

Co sta recesion anomala, paexi<br />

co on governo ineficente, come<br />

l’Italia, i xe drio vedarsela co na<br />

bancarota iminente. Invese paexi<br />

co un sistema politego respnsabile,<br />

come la Svisera, i xe boni de<br />

darghe on pilastro par darghe stabilità<br />

a l’economia.<br />

In teoria, sti momenti de dificoltà<br />

i dovaria urtar par na riforma politega<br />

par no stato ineficente come<br />

l’Italia. El stato talian el ga acumulà<br />

el pexo debito nasional d’Europa<br />

(120% del Pil pa’l 2010), e a<br />

xe drio sevitar creser de bon paso<br />

co un de i pezo deficit (6% del Pil<br />

pa’l 2010) del continente. Roma<br />

la inpone una dele presion fiscali<br />

Prime stime parlano di una base<br />

di almeno 2,5 miliardi per il budget<br />

olimpico, a cui si devono<br />

aggiungere poi i fondi per le<br />

infrastrutture. Rio de Janeiro si<br />

è aggiudicata l’edizione 2016<br />

con un piano da 9,5 miliardi<br />

(2 miliardi solo per la manifestazione).<br />

Londra 2012, che ha<br />

dovuto fare i conti con la crisi<br />

e la stretta creditizia, è arrivata<br />

a pianificare spese per complessivi<br />

12 miliardi. L’assegnazione<br />

dei giochi potrebbe tuttavia<br />

permettere al triangolo Venezia<br />

Padova Treviso di accelerare i<br />

progetti di riqualificazione e rilancio<br />

che ormai da troppi anni<br />

riempiono le agende delle istituzioni.<br />

“Venezia 2020- commenta Galan-<br />

potrebbe rappresentare un<br />

progetto strategico per lo sviluppo<br />

infrastrutturale dell’intera<br />

regione, che potrebbe cogliere<br />

pì pexanti de Europa, e in scanbio<br />

la da un servisio publico mediocre<br />

che lasa i citadini sognar de eser<br />

residenti nela visina Svisera.<br />

Invese de risponder a sta recente<br />

crixi co riforme politeghe (magari<br />

anca ciapando da exenpio dal sistema<br />

svisero), l’Italia la ga ciapà<br />

na poxision deplorevole verso la<br />

Svisera. la vol disperatamente<br />

ciuciar chel tanto de risorse finansiarie<br />

che se pol, par postiçipar el<br />

pì posibile la bancarota nasional.<br />

El Partito Nasional Veneto (PNV)<br />

el ga de xà condanà el governo<br />

talian par la so indiferensa riguardo<br />

i atachi inacetabili del leader<br />

libico verso la sovranità svisera.<br />

El PNV deso el dixaprova del tuto<br />

la recente agresion finansiaria de<br />

l’Italia contro la Svisera. Includer<br />

la Svisera in te na lista nera de<br />

paexi, dai cuali se ga da rinpatriar<br />

i depoxiti bancari par regolarixarli,<br />

a xe na roba ridicola. Sto ki xe<br />

un vergognoxo ataco contro el<br />

sistema finansiario de un viçin de<br />

caxa, e no pol eser perdonà. No<br />

se pol scuxar propi parché pararia<br />

na vendeta personal del primo<br />

una grande occasione per esprimere<br />

il grande potenziale delle<br />

sue eccellenze in ogni campo”.<br />

C’è da dire che vi è la necessità<br />

di far nascere dal nulla tutte<br />

quelle strutture adibite allo<br />

svolgimento della competizione<br />

internazionale per eccellenza:<br />

da questo punto di vista bisogna<br />

però anche ammettere che il<br />

Veneto gode di una complessità<br />

strategica dal punto di vista ambientale<br />

tale da poter assicurare<br />

lo svolgimento di tutte le competizioni,<br />

assicurando l’apporto<br />

natural- paesaggistico.<br />

“Gli imprenditori veneti – dichiara<br />

Andrea Tomat- hanno da<br />

tempo messo l’accento sull’esigenza<br />

di rilanciare gli investimenti<br />

e i progetti infrastrutturali<br />

per garantire la competitività<br />

delle imprese del territorio e<br />

facilitarne l’uscita dalla crisi ”.<br />

L’iter prevede la consegna del-<br />

le candidature a metà del 2011,<br />

mentre l’individuazione della<br />

sede dei Giochi 2020 è prevista<br />

per il 2013. E Manzato, uno degli<br />

artefici principali della candidatura,<br />

spiega: “ Siamo nella<br />

condizione di arrivare a proporre<br />

una strategia seria, che ovviamente<br />

richiede delle specifiche<br />

risposte pubbliche.<br />

Sarà una proposta incentrata<br />

sul rispetto dell’ambiente attraverso<br />

l’utilizzo di tecnologie<br />

non impattanti. Nell’individuazione<br />

delle aree, per Venezia si<br />

parla del piano di espansione<br />

di Tessera e dell’intero entroterra,<br />

tenendo conto che nella<br />

formulazione della proposta il<br />

regolamento Cio prevede che<br />

i giochi debbano svolgersi nel<br />

raggio di 70-80 Km. Sarà quindi<br />

coinvolto tutto il Veneto”.<br />

<strong>Il</strong> Master plan, già redatto da<br />

Save, prevede investimenti fino<br />

a 300 milioni : dal punto di vista<br />

infrastrutturale si parla di “ Alta<br />

velocità, Romea Commerciale<br />

e Sistema ferroviario metropolitano”,<br />

senza dimenticare gli<br />

ampliamenti degli aeroporti di<br />

Venezia, Treviso e Verona.<br />

Ci aspetta una regata d’altri<br />

tempi, con il Bucintoro in testa:<br />

a remare questa volta vi devono<br />

contribuire tutti, per portare<br />

sotto il campanile della Serenissima<br />

una maestosa competizione<br />

degna del fascino universale<br />

che tutto il mondo riconosce a<br />

Venezia e alla Regione Veneto.<br />

ministro talian. La so conpagnia<br />

Mediaset, che coinçidensa, la xe<br />

drio eser investigà par riciclagio<br />

de schei dai magistrà sviseri.<br />

Alora la Svisera la vol vendicarse.<br />

Diverse idee le va da limitar i camion<br />

taliani, fin a introdur na tasa<br />

del 5% sul capitale che vol nar<br />

fora dai confini. Tute ste sanzioni<br />

proposte, dala pì modesta ala<br />

pì irasional, le xe dele brute idee.<br />

Risponder co dele sanzioni economiche<br />

a xe un metodo che pol<br />

funsionar contro altre democrasie.<br />

I citadini taliani i sente el pexo<br />

de ste sanzioni, i fa presion sui<br />

politici taliani par stuar sta situasion,<br />

e i politici taliani i ghe mola<br />

de conportarse come ditatori nord<br />

africani. Ricordemose inveçe che<br />

l’Italia la xe na democrasia par<br />

modo de dir. Ste sanzioni le finise<br />

par far del mal sia ai citadini<br />

sviseri che taliani, i cuali no i ga<br />

el potere par far presion ai boss<br />

de partito. In particolar, el boss<br />

dei boss a xe za drio protexer i<br />

so interesi personali, e sanzionar<br />

el trafico de camion ghe fa al masimo<br />

un fià de gatèle a lu e i so<br />

Alessio Conforti<br />

bravi parlamentari.<br />

la Svisera la ga bixogno de tor na<br />

poxision pì lungimirante. No la pol<br />

mia permeterse de ver no stato<br />

Nord african tacà al so confine<br />

meridional. Un viçin che ga ncora<br />

aspirasioni de na Grande Italia co<br />

rento i cantoni dela Svisera meridionale.<br />

Sto chi a xe un paexe co<br />

na strutura publica malà che roba<br />

el benesere dei so çitadini, divorà<br />

da industria mafioxa estexa xo<br />

par la penixola.<br />

la Svisera la ga bixogno de viçini<br />

pì come ela. la ga bixogno de<br />

eser çircondà da altri paexi picenini<br />

e eficenti, come che xe stà<br />

par secoli prima dela creasion dei<br />

grandi stati nasionali. Ricordemose<br />

che cuando el Regno d’Italia<br />

xe stà creà da Napoleon, el ditator<br />

francexe el ga cavà el canton<br />

svisero dela Valtelina par tacarlo<br />

al so novo stato puoto.<br />

A xe ora che i çitadini sviseri i<br />

ripensa la so neutralità, e che i<br />

taca tociar nte la politega dei so<br />

viçini. la zente svisera la ga da<br />

suportar movimenti politici foresti<br />

che i mira a deventar na società<br />

come la loro. le inprexe svisere le<br />

dovaria finansiar partiti politici che<br />

se dà da far ativamente verso un<br />

percorso legal e internasional par<br />

un novo ecuilibrio geopolitego.<br />

Tuti i sviseri i dovaria sostener inisiative<br />

come Veneti al 1000x1000<br />

(www.1000x1000.org). Naltri veneti<br />

gavemo bixogno del vostro<br />

aiuto cusi par poder canbiar el<br />

nostro poro sistema politego. A<br />

se vergognemo de far parte de<br />

un paexe che xe cusì ostile al<br />

modelo svisero. Come stato indipendente,<br />

a jerimo par secoli dei<br />

viçini amiçi dei sviseri. Gavevino<br />

dei sistemi simili baxà su na politega<br />

decentralizà e el rispeto dele<br />

libartà çivili.<br />

Gavemo ancora un forte senso<br />

çivico de responsabilità, e ve preghemo<br />

de darne na man prima<br />

che el coroto sistema talian ne<br />

canbia del tuto.<br />

Svisera, dane na man a eser<br />

dei viçini pì educà. Dona a<br />

www.1000x1000.org<br />

filipo Dal Lago<br />

Partito Nasional Veneto (PNV)<br />

www.pnveneto.org


8<br />

veneto<br />

Addio mago del nuoto<br />

Alberto Castagnetti era il<br />

nuoto italiano e il vuoto<br />

che ci ha lasciato la sua<br />

improvvisa morte,lo scorso 12<br />

ottobre, nessun altro riuscirà a<br />

riempirlo.<br />

Veronese, con un passato da<br />

nuotatore, Olimpiadi di Monaco<br />

del ’72 e campionati del<br />

mondo di Belgrado, giunge alla<br />

guida della nazionale azzurra<br />

nel 1987. Lamberti, Fioravanti,<br />

Brembilla, Rosolino, Magnini<br />

e la Pellegrini sono solo alcuni<br />

dei grandi campioni che Alberto<br />

ha allenato. Grazie alla sua<br />

conduzione, la Nazionale Italiana<br />

ha vinto 4 ori, 2 argenti<br />

e 7 bronzi olimpici. Un’escalation<br />

culminata ai Giochi di<br />

Pechino col primo, storico oro<br />

olimpico femminile di Federica<br />

Pellegrini. Sotto la sua guida<br />

il doppio titolo mondiale di<br />

Filippo Magnini nei 100 stile, i<br />

record mondiali della Pellegrini<br />

nei 200 e 400 stile e ancora il<br />

primo oro europeo donne a Budapest<br />

2006 nei 400 misti con<br />

Alessia Filippi. Oltre a questo<br />

Si dice spesso che i giovani<br />

non hanno più fiducia<br />

nella politica e nelle<br />

istituzioni. Si dice che non ci<br />

sono più gli ideali, quelli forti<br />

e radicati, che hanno accompagnato<br />

le generazioni precedenti.<br />

Si dice. Eppure se ci guardiamo<br />

intorno, nelle nostre amministrazioni<br />

comunali, provinciali<br />

e di circoscrizione scopriamo<br />

che i giovani attivi in politica<br />

non sono un’esigua minoranza.<br />

Anzi.<br />

C’è chi, come Alberto Bozza,<br />

a soli 32 anni ricopre già due<br />

importanti cariche: Presidente<br />

della Seconda Circoscrizione e<br />

Consigliere Provinciale- non-<br />

Redazione di Vicenza - direttore dott Matteo Venturini<br />

e-mail: venturiniace2@libero.it - tel. 349 7850527<br />

Ciclismo. Marostica<br />

festeggia la campionessa Tatiana<br />

E’ Tatiana Guderzo, la ragazza che alla sola<br />

età di 25 anni, riesce a portare a casa, a<br />

Marostica, il titolo mondiale in linea di<br />

ciclismo.<br />

Naturalmente la cittadina l’ha accolta come<br />

un’eroina. Nel 2004 si classificò seconda al Campionato<br />

del mondo di ciclismo su strada di Verona<br />

a soli 20 anni, quando ancora correva nella<br />

categoria amatoriale. Passò professionista l’anno<br />

successivo nella Top Girls Fassa Bortolo. Successivamente<br />

entra nella AA-Drink Cycling Team<br />

nel 2007, per poi migrare nella Gauss RDZ Ormu<br />

nel 2008.<br />

Nel 2005 e nel 2008 è diventata Campionessa nazionale<br />

a cronometro.<br />

Nell’agosto del 2008, ha partecipato ai Giochi<br />

della XXIX Olimpiade di Pechino, dove ottenne<br />

la medaglia di bronzo nella gara in linea.<br />

<strong>Il</strong> 26 settembre 2009 diventa per l’appunto Campionessa<br />

del mondo in linea a Mendrisio.<br />

Una ragazza piena di vitalità e di voglia di crescere.<br />

Una città, Marostica, che può vantare una grande<br />

campionessa, una ragazza di nome Tatiana!<br />

Matteo Venturini<br />

Redazione di Verona - Direttore dott Federico Maccadanza - Tel 349 8345014<br />

le 60 medaglie internazionali.<br />

E gli ultimi successi di Roma<br />

che avevano incoronato Federica<br />

Pellegrini e Alessia Filippi<br />

regine incontrastate delle piscine.<br />

Poi l’intervento al cuore, l’8<br />

settembre scorso, un’operazione<br />

riuscita ma che, nel recupero,<br />

ha provocato problemi a Castagnetti,<br />

che si mostrava sempre<br />

più impaziente di riprendere gli<br />

allenamenti con i suoi ragazzi<br />

ma anche sofferente per la ferita<br />

che non si rimarginava. Fino al<br />

tragico e inaspettato epilogo.<br />

Grazie al suo intuito è nato il<br />

centro federale di Verona, la<br />

sua Verona. Da lì sono passati<br />

tanti giovani atleti, plasmati con<br />

maestria da Castagnetti fino a<br />

divenire campioni di fama internazionale.<br />

Intuiva il loro talento<br />

e faceva di tutto per farlo<br />

emergere. Lo si vedeva a bordo<br />

vasca, con il sorriso sornione,<br />

le battute, pungenti e ironiche,<br />

e l’immancabile cronometro in<br />

mano. Appariva burbero, severo<br />

ma era un leone con il cuore<br />

d’oro e lo si capiva quando,<br />

davanti a un successo dei suoi,<br />

scappava per nascondere l’emozione.<br />

Michela Danzi<br />

I giovani e la politica,<br />

un esempio veronese<br />

ché Capogruppo del PdL in<br />

consiglio Provinciale. Bozza,<br />

laureato in Giurisprudenza, ha<br />

alle spalle 10 anni di militanza<br />

politica nelle file di Forza Italia<br />

prima e PdL poi.<br />

Eletto per la prima volta nel 2002,<br />

nella 2^ Circoscrizione,con 200<br />

voti, si ripresenta 5 anni dopo e<br />

raddoppia i consensi. Alle ultime<br />

provinciali è stato il consigliere<br />

più votato in città, con<br />

3200 preferenze.<br />

Gli abbiamo chiesto il motivo<br />

di tanta popolarità e lui ci ha<br />

spiegato che “la politica è contatto<br />

diretto con i cittadini, andare<br />

incontro alle loro esigenze,<br />

ascoltare i loro bisogni, aiutarli<br />

ove possibile” e in 7 anni di vita<br />

in Circoscrizione la sua quotidianità<br />

è stata scandita da questo<br />

motto.<br />

Bozza è solo uno dei tanti personaggi<br />

che vanno a formare un<br />

panorama politico veronese, ma<br />

anche nazionale, ricco di giovani<br />

attivi e impegnati.<br />

Giovani che non hanno perso<br />

i loro ideali ma li difendono e<br />

cercano di portarli avanti ogni<br />

giorno. Non di sole veline è fatta<br />

l’Italia. Ma anche di ragazzi<br />

valorosi, seri e determinati.<br />

Forse, a volte, bisognerebbe<br />

parlare anche di loro.<br />

Michela Danzi<br />

La Chiesa di San Rocco,<br />

patrono e guaritore degli<br />

appestati, fu eretta a Belluno<br />

tra il 1559 ed il 1561, in<br />

seguito a voto popolare, in una<br />

città ancora segnata dall’epidemia<br />

di peste del 1530.<br />

Aperta al culto nel 1561 la<br />

Chiesa fu dapprima affidata<br />

alla confraternita di San Rocco<br />

e poi ai padri Cappuccini<br />

che trasformarono in convento<br />

i locali adiacenti. Alla fine del<br />

1700 le truppe Napoleoniche<br />

trasformarono l’edificio in magazzino,<br />

fino al 1804, anno in<br />

cui fu riaperto al culto. Sotto<br />

la dominazione degli Austriaci<br />

l’ex convento fu trasformato<br />

in carcere per i patrioti italiani.<br />

Negli anni successivi il 1855<br />

ospitò gli orfani dell’epidemia<br />

di colera e grazie alla generosità<br />

della contessa Agosti la Chiesa<br />

venne restaurata e molte opere<br />

d’arte recuperate. <strong>Il</strong> terremoto<br />

del 1873 danneggiò la Chiesa<br />

come molti altri edifici di Belluno<br />

e solo dopo i restauri del<br />

1876 la Chiesa ritrovò il suo<br />

splendore e la sua funzione.<br />

L’ingresso della Chiesa appare<br />

con discrezione a chi passeggia<br />

sotto i portici di Belluno, ma già<br />

all’esterno appare la ricchezza<br />

delle opere d’arte che essa contiene.<br />

Gli affreschi ai lati del<br />

portone accompagnano il visitatore<br />

all’interno e qui, da sinistra<br />

verso destra, si susseguono<br />

tele dal valore storico incommensurabile,<br />

che trasportano<br />

l’osservatore a cavalcare i secoli<br />

attraversati dall’edificio. La<br />

statua di San Rocco, originale<br />

del 1600, campeggia accanto al<br />

tabernacolo in cirmolo, un complesso<br />

scultoreo che trascende<br />

la semplice opera dello scultore.<br />

Fino al grande crocefisso<br />

• Novembre 2009<br />

Redazione di Feltre e Trentino A.A. - Direttore dott. Fabiano Zucco - Tel 330 611530<br />

L’Ass. Bellunesi nel Mondo<br />

si incontra con il Vescovo<br />

di Belluno-Feltre<br />

Sabato 17 u.s. il nuovo<br />

esecutivo dell’Associazione<br />

si è incontrato con<br />

il Vescovo di Belluno-Feltre<br />

mons. Giuseppe Andrich.<br />

<strong>Il</strong> presidente Gioachino Bratti,<br />

dopo aver ricordato lo stretto<br />

legame che da sempre unisce<br />

la Diocesi al mondo dell’emigrazione<br />

bellunese e all’ABM<br />

stessa che annovera tra i suoi<br />

fondatori nel 1966 la Diocesi<br />

stessa, ispirata dall’allora vescovo<br />

Gioacchino Muccin, ha<br />

Belluno, la chiesa di SanRocco<br />

La traduzione<br />

dialettale di una<br />

pièce teatrale<br />

famosa non è un’operazione<br />

del tutto nuova.<br />

<strong>Il</strong> progetto promosso<br />

dall’Assessorato alla<br />

Cultura e all’Identità<br />

Veneta della Provincia<br />

di Padova, di cui l’Accademia<br />

del Teatro in<br />

Lingua Veneta è magistralmente<br />

interprete<br />

comprende tre appuntamenti<br />

autunnali.La<br />

prima tappa inizia il 1°<br />

di ottobre con la presentazione<br />

del volume,<br />

edito dalla trevigiana<br />

Elzeviro, e la trasposizione in<br />

veneto della celebre commedia<br />

shakespeariana, opera del prof.<br />

Piermario Vescovo dell’Università<br />

di Venezia, con la prefazione<br />

del noto anglista prof.<br />

Masolino D’Amico, docente<br />

all’Università di Roma e critico<br />

teatrale de “La Stampa”, il tutto<br />

supportato, da un originale corredo<br />

di immagini e racconti legati<br />

alle città di Padova e Verona,<br />

fra le quali si snoda l’azione.<br />

Una riduzione del testo è stata<br />

poi messa in scena per la regia<br />

presentato l’attuale situazione<br />

dell’Associazione nella sua<br />

struttura e nelle sue principali<br />

attività. Sono seguiti gli interventi<br />

dei singoli consiglieri,<br />

ognuno dei quali ha recato testimonianze<br />

di vita, di lavoro e<br />

di servizio nel mondo dell’emigrazione.<br />

E’ stato anche auspicato<br />

che il Vescovo, ripetendo<br />

quanto fecero i suoi predecessori<br />

in passato, possa tra non<br />

molto recarsi in visita ad alcune<br />

nostre comunità all’estero.<br />

di Eleonora Fuser nell’ambito<br />

dell’iniziativa “Shakespeare in<br />

villa” a cura dell’Accademia del<br />

Teatro in Lingua Veneta in collaborazione<br />

con l’Associazione<br />

Amici del Castrum di Serravalle,<br />

con il debutto sabato 3 ottobre<br />

al Castello di San Pelagio<br />

di Due Carrare e ultima data,<br />

sabato 24 ottobre presso Villa<br />

Baglioni, municipio di Massanzago.<br />

L’Assessore Comacchio<br />

sostiene che “il principale valore<br />

aggiunto, sta nell’aver saputo<br />

convogliare una molteplicità<br />

di soggetti e contributi. Oltre a<br />

Mons. Andrich, nell’accogliere<br />

questo invito, ha fatto presente<br />

come nella mobilità attuale<br />

la Chiesa veda un modello di<br />

vita dell’uomo, rivolto sempre<br />

a nuovi orizzonti e a nuove<br />

aperture, ha espresso gratitudine<br />

per il nostro lavoro, ha infine<br />

sottolineato come non sia senza<br />

significato che negli incontri<br />

di emigranti ed ex emigranti il<br />

momento religioso continui ad<br />

avere un grande rilievo.<br />

fZ<br />

Redazione di Belluno - Direttore dott. Giacomo Gerlin - Tel 366 6056697<br />

scolpito nel 1991, ultimo anello<br />

di una lunga catena di fede che<br />

ha visto testimone questa Chiesa<br />

nella sua città. Oggi la Chiesa<br />

è avvolta dalle impalcature e<br />

dai veli di un restauro iniziato<br />

per necessità statiche e non solo<br />

estetiche. L’edificio infatti necessita<br />

di una manutenzione ed<br />

una cura che si riserva ad edifici<br />

storici di grande pregio. Solo<br />

grazie alla generosità dei privati<br />

don Carlo Onorini, ottuagenario<br />

rettore della Chiesa, è riuscito<br />

ad avviare i lavori.<br />

Ma come sempre accade in questi<br />

casi di restauro conservativo,<br />

il preventivo è solo la metà della<br />

fine lavori. L’assenza di fondi<br />

obbligherà, per la prosecuzione<br />

dei lavori, ad un nuovo interpello<br />

alla buona volontà e generosità<br />

di chi vorrà farsi avanti.<br />

Redazione di Padova - Direttore dott. Alberto Franceschi - Tel 333 2893662<br />

Giacomo Gerlin<br />

La bisbetica domata<br />

in lingua veneta<br />

quelli già nominati – dal mondo<br />

letterario, editoriale, teatrale e<br />

delle arti – il progetto ha ottenuto<br />

il sostegno della Regione del<br />

Veneto e il patrocinio dell’Istituto<br />

Ville Venete, oltre alla collaborazione<br />

delle Amministrazioni<br />

Comunali di Due Carrare<br />

e Massanzago e alla generosa<br />

ospitalità della Direzione del<br />

Museo dell’Aria di San Pelagio”.<br />

Ringraziamo l’Assessore<br />

alla Cultura e Identità Veneta,<br />

Leandro Comacchio per la cortese<br />

disponibilità.<br />

Claudia Carraro


Centro di Guida Sicura TZ Tel. 0438.912498 info@centrodiguidasicura.it - www.centrodiguidasicura.it<br />

SAPEVI CHE...<br />

A Vittorio Veneto esiste un centro di guida sicura nel<br />

quale saggiare e migliorare le tue capacità di guida?<br />

Da grande faro’ il pilota!<br />

Spesso vediamo girare per le città camion<br />

di scuderie e carrelli con macchine<br />

da corsa, macchine che alle volte<br />

abbiamo visto solo in televisione e che solo<br />

pochi fortunati possono guidare. Sicuramente<br />

molti di voi vorrebbero assaggiare l’emozione<br />

di salire a bordo di questi bolidi e pro-<br />

vare a partecipare ad una gara.<br />

Se vi state chiedendo come diventare pilota,<br />

navigatore e quale tipologia di competizione<br />

è la più adatta per iniziare, in queste righe<br />

vi spiegherò cosa e<br />

come bisogna fare.<br />

Per prima cosa vi<br />

dovete chiedere<br />

dove volete correre,<br />

qual è il vostro budget<br />

di spesa e dovete<br />

capire quale ruolo<br />

volete ricoprire nell’equipaggio.<br />

Per chi è alle prime<br />

armi e vuole cimentarsi<br />

in questa attività<br />

come pilota l’ideale sono le gare in pista.<br />

Questa tipologia di competizione, chiamata<br />

Formula Challenge, è molto vantaggiosa sia<br />

per l’aspetto economico, che per quello del<br />

divertimento, perché si mescola l’adrenalina<br />

della velocità con la semplicità dei percorsi<br />

da affrontare. Le macchine inoltre, non sono<br />

molto potenti e si posso noleggiare delle<br />

Peugeot<br />

1 0 6<br />

g r u p p o<br />

N a circa<br />

800<br />

euro a<br />

g a r a .<br />

I costi<br />

d ’ i s c r i -<br />

z i o n e<br />

v a r i a n o<br />

dai 50<br />

ai 100<br />

euro e il rischio di fare incidenti è molto limitato<br />

grazie anche alle grandi vie di fuga.<br />

Per chi invece ama la velocità ed un po’<br />

di tecnica nella guida può provare a fare<br />

le gare di Velocità in salita. Queste<br />

sono gare che si svolgono su strade<br />

comunemente aperte al pubblico, in<br />

salita e prive di vie di fuga. In queste<br />

manifestazioni possono partecipare<br />

sia macchine da rally che prototipi.<br />

L’iscrizione in questo caso si aggira<br />

sui 300 euro e il costo per il noleggio<br />

della macchina si alza notevolmente<br />

anche per far fronte alla possibilità di<br />

incidenti.<br />

Per ultimo ho lasciato i famosissimi<br />

Rally, pieni di spettacolo, tecnica e a sua volta<br />

carichi di difficoltà. In questo tipo di gara,<br />

oltre al tipo di macchina, a fare la differenza<br />

è l’affiatamento tra pilota e navigatore.<br />

Per chi non lo sapesse, il navigatore è quel-<br />

la persona seduta al posto del passeggero,<br />

che aiuta il pilota nella guida suggerendo le<br />

curve e i pericoli con anticipo, quindi per chi<br />

non se la sente di guidare, può sempre “navigare”<br />

il conduttore della macchina e provare<br />

comunque forti emozioni. Le indicazioni che<br />

vengono date al pilota sono molteplici e le<br />

più utili sono le distanze, il tipo di curva<br />

e la sua ampiezza. Per esempio 100 S3<br />

50 !!S2xD4: rettilineo, curva a sinistra<br />

media, rettilineo, attenzione curva<br />

a sinistra stretta seguita da curva<br />

destra lunga.<br />

Nei rally possono partecipare vetture<br />

gruppo N, A, K, super 1600 e<br />

WRC.<br />

Nel dettaglio:<br />

Gruppo N: sono le vetture derivanti<br />

strettamente dalla produzione di serie,<br />

con l’aggiunta dei dispositivi di<br />

sicurezza quali Roll Bar, impianto di<br />

estinzione, poche altre varianti sull’assetto<br />

e al motore;<br />

Gruppo A: sono le vetture preparate sia<br />

nell’assetto, nella trasmissione e nel motore,<br />

ma con una regolamentazione abbastanza<br />

severa<br />

alla quale attenersi;<br />

Gruppo K: (dette Kit)<br />

sono vetture per le<br />

quali sono stati elaborati<br />

dei Kit per la<br />

preparazione, spesso<br />

molto più performanti<br />

delle gruppo A;<br />

Super 1600: sono<br />

vetture nate per ridurre<br />

i costi rispetto<br />

a WRC e Kit. Hanno<br />

una preparazione simile alle Kit ma una cilindrata<br />

fissa di 1600cc (a differenza delle<br />

Kit che possono essere 1400, 1600,<br />

2000);<br />

WRC: significa WORLD RALLY CAR:<br />

auto realizzate appositamente per correre<br />

nel campionato mondiale Rally.I<br />

Rally,a differenza delle altre tipologie,<br />

si svolgono su più prove speciali e la<br />

collaborazione con il navigatore è di<br />

fondamentale importanza.Cruccio dei<br />

navigatori sono i trasferimenti, tragitti<br />

che la macchina deve fare da una prova<br />

all’altra, regolamentato da un percorso<br />

prefissato da effettuare entro un determinato<br />

intervallo di tempo. Se l’equipaggio si<br />

presenta all’inizio di una prova speciale in<br />

anticipo o in ritardo rispetto la previsione,<br />

verrà punito con dei secondi di penalità in<br />

proporzione al ritardo.I costi per partecipare<br />

ad un rally sono elevati, sia nell’iscrizione che<br />

nel noleggio di una vettura e mediamente si<br />

aggirano sui 3000 euro per un Peugeot 106<br />

gruppo N. Decisamente troppo onerosa per<br />

chi inizia e non ha sponsor.<br />

Bisogna precisare<br />

però, che in<br />

tutti gli eventi a<br />

carattere motoristico,<br />

la sicurezza<br />

dell’equipaggio<br />

viene prima di<br />

tutto e quindi è<br />

obbligatorio l’acquisto<br />

di abbigliamento<br />

adeguato.<br />

Ogni partecipante<br />

deve essere dotato di tuta da corsa con sottotuta,<br />

guanti (navigatore escluso), scarpe,<br />

casco con sottocasco e collare di Hans (che<br />

protegge il collo durante gli impatti) completamente<br />

ignifughi. Capite quindi che c’è un<br />

ulteriore spesa molto vicina ai 2000 euro.<br />

Immagino che ora vi stiate chiedendo come<br />

si fa per prendere la licenza di pilota o navigatore<br />

e io sono qui per spiegarvelo.<br />

Innanzitutto dovete sapere che ci sono diversi<br />

tipo di licenze a seconda del tipo di mezzo<br />

che volete guidare. Nel caso specifico delle<br />

gare sopra indicate la licenza corretta è la<br />

C nazionale.<br />

Per poter acquisire questo brevetto è obbli-<br />

gatorio partecipare ad un corso di poche ore<br />

presso un’agenzia ACI/CSAI dove vengono<br />

spiegati i regolamenti e insegnate le nozioni<br />

base. Al termine del corso, e superato l’esame<br />

di abilitazione, possiamo iniziare l’iter<br />

per l’abilitazione. Per prima cosa bisogna<br />

effettuare la vaccinazione antitetanica ed un<br />

elettroencefalogramma, poi ci si deve recare<br />

presso un centro di medicina sportiva che<br />

rilascerà l’idoneità fisica alla pratica sportiva<br />

automobilistica. Fatto tutto ciò ci si può presentare<br />

presso l’ACI di zona con la patente<br />

di guida, l’abilitazione da parte del medico,<br />

il bollettino postale del versamento di circa<br />

170 euro<br />

e fare la<br />

richiesta<br />

della lic<br />

e n z a .<br />

Vi verrà<br />

c o n s e -<br />

g n a t a<br />

quindi la<br />

licenza C<br />

nazionale<br />

che vi permette di partecipare a tutti gli<br />

eventi sportivi in Italia limitatamente però alla<br />

cilindrata. Per chi è interessato a fare il pilota<br />

deve richiedere la licenza di concorrente/<br />

conduttore, mentre chi vuole fare il navigatore<br />

può richiedere solo la licenza conduttore<br />

che costa leggermente meno. La differenza<br />

tra concorrente/conduttore e conduttore<br />

è importantissima, infatti il conduttore non<br />

può guidare se un concorrente non lo iscrive<br />

ad un evento. Ecco perché molti piloti hanno<br />

la “doppia” licenza.<br />

Detto tutto questo spero che questa mini<br />

guida sia stata di aiuto e spero di vedervi<br />

sempre più numerosi a bordo delle prove<br />

speciali.<br />

Roberto Balbinot<br />

inserto a • Novembre 2009<br />

I mecenati del 3000<br />

Quante volte ci è capitato di sentire<br />

frasi come ”Nessuno fa niente<br />

per niente” o “Chissà cosa c’è sotto”………<br />

Le persone che lavorano disinteressatamente<br />

sembrano essere assai rare,<br />

quelle che ci sono magari lavorano tra<br />

tante difficoltà, sguardi perplessi e non<br />

riempiono di certo le pagine dei giornali.<br />

Insomma far del bene non fa share.<br />

Offrire prestazioni sulla base delle proprie<br />

competenze per perseguire un ideale,<br />

perché si crede in determinati valori,<br />

è un gesto da mecenati che ci riporta<br />

indietro al tempo di Lorenzo De’ Medici<br />

che accoglieva alla sua corte gli artisti<br />

e provvedeva al loro sostentamento perché<br />

potessero esercitare i loro talenti<br />

nel campo delle arti. Parliamo di medioevo.<br />

Unico nel suo genere Claudio Zamuner,<br />

presidente della società TRC.<br />

Giovane carabiniere in Pian Cavallo era<br />

stato assegnato al controllo in una gara<br />

di rally. Ha vissuto in quel giorno una bella<br />

esperienza di baracconata in compagnia<br />

che lo ha portato poco a poco ad<br />

osservare e vivere le emozioni dentro a<br />

questo sport.<br />

La TRC è una squadra corse con la S<br />

maiuscola: competenza e serietà sono<br />

le prime performance richieste. Poi la<br />

forza dello scambio inteso come aiuto<br />

reciproco tra i piloti della scuderia formati<br />

da istruttori, “molto bravi”, che forniscono<br />

le abilità di base per poter guida-<br />

re un’auto da competizione. I costi sono<br />

accessibili a tutti.<br />

<strong>Il</strong> motto di Zamuner è crescere e puntare<br />

sui giovani offrendo loro la possibilità<br />

di sperimentare le proprie abilità in un<br />

Campionato Challenge dedicato, con la<br />

messa a disposizione di 8 macchine.<br />

E che dire del progetto realizzato in collaborazione<br />

con l’Istituto CNOS-FAT Don<br />

Bosco di San Donà di <strong>Piave</strong>?<br />

Fantastica opportunità per i ragazzi di<br />

assaggio del mondo del lavoro e per i<br />

docenti di meccanica, Brisotto Alberto,<br />

e laboratorio e tecnologia, Frattolin Fabrizio,<br />

che hanno apprezzato la qualità<br />

degli interventi degli esperti portati dalla<br />

TRC nella scuola.<br />

<strong>Il</strong> progetto, spalmato nell’arco di un anno<br />

scolastico, ha coinvolto i migliori studenti<br />

del quadrimestre che, partendo da un<br />

motore e supportati da tecnici esperti<br />

preparatori del cambio della TRC, sporcandosi<br />

le mani, hanno costruito radicalmente<br />

una macchina. Che hanno poi<br />

provato in Pista alle Cave!<br />

Non è un percorso solo per maggiorenni<br />

ma è pensato per giovani dai 16 anni autorizzati<br />

dai genitori con apposito modulo<br />

sottoscritto presso un ufficiale comunale<br />

preposto del Comune di residenza.<br />

L’organizzazione, che fa capo al Centro<br />

di Guida Sicura alle Cave, intende promuovere<br />

l’iniziativa presso le scuole di<br />

Vittorio Veneto sempre supportati dalla<br />

disponibilità e dall’entusiasmo del signor<br />

Zamuner.<br />

Tiziana Botteon


Trofeo Italiano Formula Driver Pista<br />

5° appuntamento. <strong>Il</strong> briefing<br />

Domenica 6 settembre si è<br />

tenuta la 5° edizione del<br />

Trofeo Pista nella tappa<br />

di Vittorio Veneto alle Cave. All’evento<br />

hanno partecipato vetture<br />

di 12 categorie diverse nel<br />

seguente ordine: S , Challenge<br />

, S Cup , A, B, C, D2, D4, E,<br />

Predator, Sport e Lady, principalmente<br />

delle associazioni sportive<br />

T.R.C Racing e MichaelRacing.<br />

Alle 9 del mattino, tutti i box erano<br />

già allestiti e si dava inizio alle<br />

ultime fasi di controllo e manutenzione<br />

delle vetture per l’inizio<br />

della gara , prevista verso le ore<br />

10.30.<br />

I team dovevano completare l’iscrizio-<br />

ne entro le 9.30, per ritirare il passaporto<br />

tecnico ed effettuare, prima<br />

dell’inizio delle prove, o al termine del-<br />

la giornata, la<br />

pesatura delle<br />

vetture , situata<br />

all’interno<br />

del circuito<br />

nella prossimità<br />

del gommone<br />

della marca<br />

trevigiana.<br />

Alle 9.45<br />

come da programma<br />

si è<br />

tenuto il briefing<br />

con la direzione<br />

gara,<br />

e alle 10.10 il<br />

briefing con i piloti.<br />

In quest’ultimo sono state illustrate<br />

dal direttore di gara l’ordine di<br />

partenza delle varie classi , le<br />

principali regole di pista come<br />

le penalità in caso di abbattimento<br />

dei birilli nella chicane,<br />

le bandiere di gara, il divieto<br />

di usare termocoperte, ed è<br />

stato ricordato di usare degli<br />

scarichi a norma (per l’inquinamento<br />

acustico).<br />

Dopo il briefing e alcuni giri di<br />

ricognizione in pista, per verificare<br />

che tutte le norme di<br />

sicurezza fossero rispettate, si<br />

è dato il via alla competizione.<br />

Massimiliano Brizi<br />

A contatto con il pilota…….<br />

La gara ha visto la partecipazione<br />

di molte categorie di auto da<br />

corsa, tra cui un modello particolare<br />

molto simile ad una Formula 2.<br />

Si tratta di un’auto a ruote scoperte,<br />

Ricordo e impegno.Un incontro con i flamax<br />

In occasione della<br />

gara di formula<br />

driver organizzata<br />

presso il centro<br />

“Alle Cave”di Vittorio<br />

Veneto, domenica<br />

6 settembre 2009,<br />

mi ritrovo a girare<br />

tra gli stand dei<br />

vari partecipanti, un<br />

po’ignorante di tutto<br />

quel fermento. Tra i<br />

colori sgargianti delle<br />

monoposto e i profumi<br />

di motori e barbecue,<br />

la mia attenzione viene catturata<br />

da una signora seduta sola<br />

sotto un gazebo, con gli occhiali da<br />

sole, che fuma una sigaretta. Mi<br />

avvicino incuriosita per cercare di<br />

capire se non sia pesante passare<br />

le domeniche così anziché, che so,<br />

andare al mare magari! Molto gentilmente<br />

mi spiega che suo marito<br />

non è un pilota, ma che fanno parte<br />

di un team, nato per ricordare<br />

un amico, Flavio, morto dopo aver<br />

partecipato a una gara come queste.<br />

Me lo spiega con serietà, ma<br />

serenità allo stesso tempo. Non me<br />

la sento di chiedere altro, e<br />

mi allontano. La signora però<br />

mi segue per presentarmi il<br />

marito, una persona affabile<br />

e sorridente che mi spiega<br />

come loro facciano parte del<br />

team Flamax, un’appendice<br />

dei Predator’s. <strong>Il</strong> team Flamax,<br />

mi dice, è un’associazione,<br />

altrimenti conosciuta<br />

come “il sogno di Flavio”, che<br />

raccoglie soldi dagli stessi piloti<br />

per far correre dei ragazzi.<br />

Ne sono stati scelti 5, mi<br />

dice, sulla base delle schede<br />

da loro presentate, per farli correre<br />

in pista, di questi ne hanno poi<br />

selezionati 4 con cui sono rimasti<br />

legati per 2 anni. I giovani ammessi,<br />

sono giovani senza esperienza,<br />

che per il momento non fanno gare<br />

perché sono ancora un po’ immatu-<br />

Scelto per voi: tornanti che passione!!!<br />

L’estate se ne è andata portandosi<br />

dietro giornate afose<br />

e soleggiate ideali per una<br />

gita in moto, anche l’auto va bene,<br />

fuori porta. E le strade collinari<br />

delle prealpi trevigiane sembrano<br />

essere fatte apposta per chi ama<br />

girovagare in motocicletta. Ma se<br />

volete incontrare appassionati da<br />

tutta Europa dovete affrontare le<br />

curve delle montagne più belle del<br />

mondo: le Dolomiti. Non c’è passo<br />

dolomitico che accolga negli spiazzi<br />

decine e decine di centauri con<br />

le loro creative motociclette! Sono<br />

uno spettacolo nello spettacolo di<br />

cieli blu e rocce maestose!<br />

Se siete moto muniti o automuniti<br />

e amanti della montagna, vi consigliamo<br />

una escursione tutta curve<br />

che potete fare in giornata, magari<br />

dandovi appuntamento per un cappuccino,<br />

brioche e i necessari accordi<br />

prima della partenza, in Pista<br />

alle Cave ultimo baluardo pianeggiante<br />

prima della scalata.<br />

costituita da una monoscocca in tralicci<br />

tubolari di ferro e acciaio che non<br />

superano i 410kg. La particolarità<br />

di queste auto è il fatto che montino<br />

propulsori non solo convenzionali, ma<br />

IL PERCORSO:<br />

Pista alle Cave-Vittorio Veneto,<br />

Longarone, Val di Zoldo , Forni di<br />

Zoldo, Passo Cibiana (1530m),<br />

Selva di Cadore, Cortina, Passo<br />

Falzarego(SR 48), Zoldo <strong>Alto</strong>, Passo<br />

Giau(2236m), Selva di Cadore,<br />

Passo Staulanza (1773 m), Zoldo,<br />

Longarone, Vittorio Veneto.<br />

Arrivati al passo Staulanza fatevi<br />

una pausa. Un ampio parcheggio<br />

ospiterà la vostra moto o l’auto. Voi<br />

potete ammirare il panorama mozzafiato<br />

del Civetta. Per i più atletici,<br />

ma è adatto a tutti, vi aspetta il Parco<br />

Avventura. In località Forcella di<br />

Cibiana, 32 percorsi attrezzati per<br />

bambini, ragazzi, adulti permettono<br />

di spostarsi da un albero all’altro in<br />

tutta sicurezza con attraversamenti<br />

sempre diversi, carrucole, ponti<br />

tibetani, cavi, reti. Vengono forniti:<br />

imbragatura con doppia longe di<br />

assicurazione, carrucola, casco,<br />

guanti e un briefing iniziale per avviare<br />

all’utilizzo dei dispositivi di si-<br />

molto spesso provenienti dalle<br />

moto. La cilindrata può andare<br />

dai 600cc ai 1.300cc e raggiungere<br />

i 160cv: una potenza<br />

notevole considerato il peso dell’auto!<br />

In pista ho avuto la possibilità di<br />

incontrare uno dei team più di<br />

successo di questa categoria:<br />

l’LTS RACING TEAM. L’LTS rt è<br />

gestita dal pilota Tinaburri Alessandro,<br />

in collaborazione col fratello<br />

Emiliano, Franco Repetti e<br />

Omar Corradini.<br />

La sede si<br />

trova a Vicobarone<br />

di Ziano,<br />

provincia<br />

di Piacenza,<br />

ma da qui si<br />

spostano in<br />

tutta Italia<br />

per seguire<br />

puntualmente<br />

tutte le tappe<br />

del campionato<br />

italiano<br />

“pista” cat.<br />

“E”, nella<br />

quale l’LTS è<br />

in cima alla<br />

classifica.<br />

Come mi raccontavaAlessandro,questo<br />

è il loro<br />

primo anno in<br />

campionato e<br />

ciò nonostante,<br />

il team ha<br />

saputo farsi valere dimostrando<br />

professionalità e competitività fin<br />

dall’inizio. In 10 gare hanno già<br />

conquistato 7 primi posti e 3 secondi<br />

posti, piazzando la squadra<br />

come prima della sua categoria.<br />

Non male per un team appena<br />

nato e senza esperienze precedenti.<br />

Alessandro guida una Formula<br />

Predator’s 1000 gialla, che<br />

monta un motore Suzuky GSXR<br />

1000 capace di sprigionare 155<br />

curezza.<br />

Da visitare anche<br />

Cibiana,<br />

il paese che<br />

dipinge la sua<br />

storia. Le pitture<br />

sui muri<br />

delle case narrano<br />

la storia<br />

della casa su<br />

cui è stato dipinto.<br />

Meta di<br />

turisti, i murales<br />

sono 55,<br />

un’autentica<br />

iniziativa artistica<br />

inserita<br />

con l’architettura<br />

rustica,<br />

quasi si trattasse<br />

di finestre<br />

dipinte.<br />

A Cortina, sulla strada del ritorno,<br />

direzione Falzarego, vi consigliamo<br />

una deviazione interessante.<br />

In località Gilardon, girate a de-<br />

cv per soli 400kg e di offrire<br />

emozioni che poche monoposto<br />

artigianali possono offrire.<br />

Ma cos’è una Predator? La Predator<br />

è un’auto che ha rivoluzionato<br />

il mondo delle monoposto.<br />

Se prima un giovane appassionato<br />

di gare avesse voluto inserirsi<br />

nel mondo dei motori, avrebbe<br />

dovuto spendere fior di quattrini<br />

e cercare diversi sponsor per<br />

potersi permettere un’auto che<br />

fosse competitiva e sicura. Ma<br />

dal 2003 è arrivata nel mercato<br />

questa nuova monoposto capace<br />

di competere con i rivali senza<br />

grosse difficoltà grazie alla sua<br />

potenza accompagnata da un<br />

peso piuttosto contenuto.<br />

Come afferma Alessandro: “E’<br />

una formula molto economica<br />

che può far avvicinare i giovani<br />

alle gare. In più, non necessitano<br />

di molta manutenzione e ti permettono<br />

di partecipare a gare in<br />

kartodromi, in pista e a gare di<br />

ri. Con un sorriso mi dice: “Questo<br />

era il sogno di Flavio”. Mi fa capire<br />

come in questo mondo occor-<br />

rano soldi e come sia importante<br />

e realizzante aiutare i ragazzi che<br />

stra verso Lago Ghedina, circa<br />

6 kilometri. <strong>Il</strong> ristorante sul lago<br />

è molto romantico ed esclusivo.<br />

Se volete fare colpo, prenotate<br />

un pranzo in riva al lago al nr<br />

salita…”. <strong>Il</strong> prezzo di una Predator<br />

si aggira fra i 10.000 e i<br />

20.000 €, in base alle esigenze<br />

aerodinamiche e di propulsore, o<br />

addirittura meno se si cerca nel<br />

mercato dell’usato.<br />

Decisamente meno costosa di<br />

molte altre monoposto o di auto<br />

artigianali!<br />

Alessandro nella pista Alle Cave<br />

è riuscito ad aggiudicarsi un altro<br />

primo posto. Dopo una prima<br />

manche sofferta a causa dell’asfalto<br />

troppo scivoloso, grazie<br />

alla scelta<br />

giusta delle<br />

gomme è<br />

arrivato ad<br />

aggiudicarsi<br />

il gradino più<br />

alto del podio<br />

e addirittura<br />

a segnare il<br />

record di pista<br />

della giornata,segnando<br />

il tempo di<br />

2 minuti, 29<br />

secondi e 60<br />

c e n t e s i m i .<br />

Racconta inoltre<br />

che, pur<br />

partecipando<br />

per il primo<br />

anno al campionatoitaliano<br />

“pista”, è<br />

riuscito a essere<br />

in testa<br />

alla classifica<br />

piloti. Un bel successo che, continua<br />

Alessandro: “Se vinceremo<br />

il campionato quest’anno, il prossimo<br />

anno faremo tutto il trofeo<br />

“pista”e il campionato italiano<br />

driver”. Le condizioni ci sono per<br />

poter concludere il primo anno<br />

con una gran vittoria. Non possiamo<br />

che augurargli un in bocca<br />

al lupo e un augurio per i campionati<br />

del prossimo anno!<br />

Andrea Casagrande<br />

sognano di correre in pista. Mi trasmettono<br />

entusiasmo, caparbietà<br />

e voglia di fare. Mi rendo conto di<br />

avere a che fare non<br />

solo con un gruppo<br />

molto importante della<br />

e per la formula<br />

driver, ma soprattutto<br />

mi accorgo come i<br />

motori non siano solo<br />

velocità, divertimento<br />

e competizione, ma<br />

ricordo e impegno.<br />

Eventi come questo,<br />

organizzati al centro<br />

“Alle Cave” permettono<br />

alle persone di<br />

stare insieme, di ricordare<br />

e aiuta loro<br />

a realizzare progetti<br />

importanti.<br />

Elena Da Dalt<br />

0436860876/3388608870. In<br />

caso di sole, deliziosa spiaggetta<br />

per l’ultima abbronzatura naturale<br />

prima dell’inverno!<br />

Tiziana Botteon


inserzione promozionale<br />

Novembre 2009 I<br />

Onorevole forcolin, ci apprestiamo<br />

a vivere un autunno<br />

che in molti chiamano<br />

“caldo”. Qual è il clima<br />

che realmente<br />

si respira a<br />

Montecitorio?<br />

<strong>Il</strong> Governo ha<br />

dimostrato e sta<br />

dimostrando da<br />

un anno e mezzo<br />

a questa parte di<br />

saper affrontare<br />

con la giusta responsabilità<br />

ed il<br />

giusto peso i provvedimentinecessari<br />

a tamponare<br />

e ridare vigore<br />

ad una economia<br />

minata dalla crisi<br />

mondiale che ci<br />

sta attraversando. Credo che i dati dimostrino<br />

che in Europa siamo il paese<br />

che meglio sta reagendo a questo delicato<br />

periodo. Gli obiettivi sono chiari<br />

e la Lega Nord è più che mai convinta<br />

che solo attraverso misure a sostegno<br />

delle piccole e medie imprese si possa<br />

uscire dalla crisi, quelle piccole e medie<br />

imprese che attraverso i loro lavo-<br />

ratori stanno tenendo in piedi il tessuto<br />

sociale dei nostri territori e delle nostre<br />

famiglie. I diversi provvedimenti<br />

in attuazione hanno l’obiettivo di dare<br />

ossigeno ad imprese e famiglie con<br />

contributi ed agevolazioni toccando<br />

ogni tasto utile per alleggerire la grande<br />

difficoltà in cui ci troviamo. Se a<br />

questi aggiungiamo l’iter per la realizzazione<br />

del Federalismo fiscale, madre<br />

di tutte le riforme, non possiamo che<br />

guardare con positività ed ottimismo<br />

il grande lavoro del nostro Ministro<br />

Calderoli che ci porterà finalmente a<br />

tenere a casa nostra le risorse prodotte<br />

e ad ottenere quei risultati e quei servizi<br />

sul territorio che per troppo tempo<br />

abbiamo dovuto elemosinare allo Stato<br />

centrale, ma che di fatto ci appartenevano<br />

di diritto in quanto frutto della<br />

nostra terra e del nostro lavoro.<br />

A seguito degli attacchi mediatici<br />

e giudiziari subiti dal Premier,<br />

qual’ è la posizione della Lega in<br />

merito?<br />

Abbiamo potuto notare con piacere<br />

che gli attacchi mediatici si stanno trasformando<br />

in un vero e proprio boomerang<br />

per chi li ha lanciati. <strong>Il</strong> Governo<br />

non ha arretrato di un solo millimetro<br />

l’azione programmatica e gli italiani<br />

speciale MUSILE DI PIAVE<br />

Intervista all’Onorevole Forcolin<br />

“La Lega è per le regole e le regole vanno rispettate”<br />

hanno dimostrato ancora una volta<br />

la loro intelligenza nel capire che non<br />

sono le vicende giudiziarie private del<br />

Premier a rovinare i loro sonni o ancor<br />

più il gossip<br />

sulla vita<br />

privata del<br />

Presidente<br />

del Consiglio<br />

bensì<br />

i problemi<br />

di ogni<br />

g i o r n o :<br />

della busta<br />

paga, della<br />

pensione,<br />

dell’affitto<br />

da pagare,<br />

delle bollette<br />

che<br />

scadono e<br />

dei figli che<br />

vanno a scuola. Su questo ci chiedono<br />

un confronto ed un impegno forte<br />

e su questi temi vogliamo lavorare per<br />

il bene del paese. Chi cerca di far cadere<br />

un Governo in un momento cosi<br />

difficile, unito ad una situazione che va<br />

monitorata giorno per giorno, non può<br />

che essere un folle dal quale non solo<br />

diffidare ma anche prendere le distan-<br />

ze. Noi non ci sottraiamo all’importante<br />

compito che ci hanno affidato gli<br />

elettori e a tutte le aspettative riposte<br />

stiamo rispondendo con i fatti. Sicurezza,<br />

ordine pubblico, reati in forte<br />

calo, riforma costituzionale, sono solo<br />

alcuni pezzi di un programma che si<br />

sta compiendo e di una scommessa che<br />

vogliamo vincere per il nostro territorio<br />

e per le nostre famiglie.<br />

E’ da poco stato approvato lo<br />

scudo fiscale, cosa porterà in<br />

concreto e in questo senso a<br />

che punto è la lotta all’evasione<br />

fiscale?<br />

Abbiamo votato a favore dello scudo<br />

fiscale perché crediamo che in un momento<br />

difficile come quello che stiamo<br />

attraversando ci fosse bisogno di un<br />

ulteriore sforzo per ridare ossigeno<br />

alla nostra economia e per rimettere<br />

in moto gli investimenti, la produzione<br />

e l’occupazione nel nostro paese. Riportare<br />

in Italia centinaia di miliardi<br />

di euro non è poca cosa e se il prezzo<br />

pagato per questo rientro legittimo può<br />

essere criticato, non può essere criticata<br />

la manovra e gli effetti che questa<br />

produrrà sulla nostra economia. Tra<br />

l’altro chi oggi è contrario allo scudo<br />

fiscale dovrebbe chiedersi il perché di<br />

un malfunzionamento della macchina<br />

pubblica che ha prodotto simili trasferimenti<br />

di denaro all’estero e magari<br />

su questo concetto qualche responsabilità<br />

la può di certo trovare. Io mi<br />

chiedo, in questo momento difficile,<br />

se sia meglio lasciare fuori all’estero<br />

questi denari e farli gestire dai soliti<br />

pochi noti o invece sia più conveniente<br />

riportarli in Italia e far lavorare così<br />

le nostre imprese, i nostri lavoratori,<br />

facendo ripartire l’economia secondo<br />

le richieste e le aspettative di tutti? Io<br />

credo che tutto sia migliorabile e tutto<br />

sia perfettibile, ma bisogna anche avere<br />

la forza delle proprie responsabilità<br />

e in questo noi siamo per il “fare” e<br />

non solo per il “dire”.<br />

Spostiamoci ora in Veneto, dove<br />

tra pochi mesi si eleggerà la nuova<br />

giunta e il consiglio Regionale.<br />

Quale sarà la filosofia della<br />

Lega al di là della scelta che faranno<br />

Bossi e Berlusconi?<br />

La primavera per il Veneto sarà una<br />

primavera importante e la scadenza<br />

elettorale ormai alle porte dovrà dirci<br />

chi sarà il nuovo Governatore della<br />

regione. Credo che Bossi e Berlusconi<br />

sapranno trovare la giusta linea<br />

per garantire un Governo prima di<br />

tutto forte, poi stabile e duraturo com’è<br />

giusto che sia nei confronti degli<br />

elettori, per dar modo al programma<br />

di essere sviluppato in tempi brevi. E’<br />

altrettanto legittimo da parte nostra<br />

richiedere come Lega Nord il Governo<br />

della Regione Veneto, motivazione<br />

dettata in primo luogo da uno spirito<br />

di alternanza e successivamente per<br />

non fare del Governatore un vero e<br />

proprio “mestiere”, una professione.<br />

Crediamo che 20 anni siano troppi<br />

per chi ha già dato tanto alla politica<br />

veneta e sia ora di passare la mano.<br />

Noi siamo pronti ed abbiamo i cavalli<br />

vincenti, preparati e sui quali l’elettore<br />

ha già potuto verificarne l’operatività<br />

e l’efficienza amministrativa.<br />

Ha partecipato attivamente al recente<br />

incontro fatto a Ca’ Corner<br />

tra il Ministro dell’Interno Maroni<br />

e il Presidente della Provincia di<br />

Venezia Zaccariotto: quali sono<br />

gli scenari che si apriranno e<br />

come verrà gestita la sicurezza<br />

in Provincia?<br />

Abbiamo partecipato a Ca’Corner ad<br />

un importante appuntamento con il<br />

Ministro Maroni, la Presidente della<br />

Provincia di Venezia ed il Prefetto, sul<br />

quale sono stati messi in campo tutta<br />

una serie di problemi, ma anche di soluzioni<br />

attuabili per il coordinamento<br />

del nostro territorio. <strong>Il</strong> Ministro ha<br />

dimostrato grande sensibilità e disponibilità<br />

sui temi trattati ed il prossimo<br />

4 dicembre sarà ancora in laguna per<br />

siglare il patto per la sicurezza nella<br />

Provincia di Venezia. Nel frattempo<br />

abbiamo organizzato una serie di incontri,<br />

anche con il Prefetto, per meglio<br />

organizzare iniziative a tutela della<br />

sicurezza pubblica e del territorio<br />

portate avanti dagli enti locali, il primo<br />

dei quali si è tenuto lunedì 26 alla<br />

presenza del Prefetto, del Questore, e<br />

dei Comandanti Provinciali dei Carabinieri,<br />

Polizia, Guardia di Finanza e<br />

Vigili del Fuoco, di tutti i Sindaci del<br />

Sandonatese e con argomenti importantissimi<br />

quali la zonizzazione della<br />

polizia locale prevista dalla Regione<br />

Veneto al fine di trovare delle soluzioni<br />

e far partire al più presto il nuovo<br />

distretto. In questo senso si è parlato<br />

inoltre di videosorveglianza e di vigilanza<br />

privata notturna, e del nuovo<br />

pacchetto sicurezza e l’istituzione delle<br />

ormai famose “ronde”, sulle quali<br />

non vogliamo assolutamente tirarci<br />

indietro.<br />

In un periodo di grande difficoltà<br />

economica, quali sono le iniziative<br />

della Lega in favore dei commercianti<br />

del nostro territorio?<br />

La lega Nord è sempre vicina alle nostre<br />

imprese. Con un mio importante<br />

emendamento, la Lega Nord ha fatto<br />

passare all’interno del decreto legge<br />

cosiddetto “anticrisi” una norma riassunta<br />

nell’art. 11-bis del provvedimento<br />

che impone a tutte le attività ambulanti<br />

di presentare il documento unico<br />

di regolarità contributiva, chiamato in<br />

gergo DURC.<br />

Questa norma consentirà<br />

ai Comuni<br />

di verificare,entro il<br />

31 Gennaio di ogni<br />

anno, se le attività<br />

ambulanti presenti<br />

nel proprio territorio<br />

siano o meno in regola<br />

con i versamenti<br />

delle imposte, dell’Inps<br />

e dell’ Inail.<br />

Crediamo di aver<br />

senz’altro fatto<br />

un‘azione importante<br />

per tutelare chi<br />

esercita questa attività<br />

con dedizione e<br />

rispetto delle regole,<br />

in un momento difficile dove molti<br />

ambulanti oltre a dover sopportare<br />

il momento di crisi, si devono anche<br />

guardare da una concorrenza sleale<br />

legata a prodotti che arrivano da mercati<br />

mondiali diversi e a prezzi del tutto<br />

anomali.<br />

Se a questo aggiungiamo il fatto che<br />

dal punto di vista tributario, fiscale<br />

e previdenziale nulla era stato<br />

fatto per contrastare ed equiparare<br />

questa “invasione”, possiamo<br />

ritenerci soddisfatti del lavoro svolto in<br />

Parlamento, perché porterà maggior<br />

eguaglianza e maggior rigore nell’esercizio<br />

di un’ attività importante come<br />

quella degli ambulanti.<br />

Ora il compito spetta ai Comuni<br />

con la revoca immediata<br />

delle autorizzazioni a tutte quelle attività<br />

che non produrranno nei termini il<br />

documento richiesto (DURC). E non ci<br />

si venga a dire che la Lega è razzista o<br />

poco sensibile a chi si insedia nei nostri<br />

mercati: no assolutamente, la Lega è<br />

per le regole e le regole vanno rispettate.


II<br />

Patto Sicurezza nel territorio:<br />

nuovi scenari con la Provincia di Venezia.<br />

Si apre il tavolo tecnico tra Provincia, Prefettura, comandi ed Enti Locali.<br />

<strong>Il</strong> patto sulla sicurezza,<br />

presentato a Venezia lo<br />

scorso 7 Ottobre dal Ministro<br />

dell’Interno Maroni,<br />

dal Presidente della Provincia<br />

Zaccariotto e dal Prefetto<br />

di Venezia Lepri Gallerano,<br />

individuerà le priorità di<br />

città e Provincia, andando a<br />

coordinare gli interventi delle<br />

forze dell’ordine. Presenti<br />

al tavolo anche l’Onorevole<br />

Gianluca Forcolin e l’Onorevole<br />

Corrado Callegari.<br />

Durante l’incontro con la<br />

stampa è stato comunicato<br />

che il patto verrà siglato il 4 Dicembre a<br />

Venezia, in occasione della Festa Nazionale<br />

dei Vigili del Fuoco.<br />

L’obiettivo è quello di affrontare i temi<br />

della sicurezza urbana, del controllo del<br />

territorio e del contrasto all’attività predatoria,<br />

temi per i quali l’attività leghista<br />

è da sempre all’avanguardia. “Venezia e<br />

speciale MUSILE DI PIAVE<br />

Musile di <strong>Piave</strong><br />

Alle forze dell’ordine<br />

si aggiungono i “Rangers”<br />

I<br />

“Rangers d’Italia”, presenti<br />

in tutte le regioni italiane,<br />

sono un organo a disposizione<br />

delle forze dell’ordine,<br />

della Protezione civile e delle<br />

amministrazioni pubbliche dei<br />

territori provinciali. E’ un ente<br />

naturalistico basato prevalentemente<br />

sul volontariato, nato a<br />

Padova nel 1977 ad iniziativa<br />

di un gruppo di benemeriti ed<br />

appassionati della natura. In<br />

seguito, nell’anno 1982, ha ottenuto<br />

la personalità giuridica.<br />

Gli scopi fondamentalmente<br />

perseguiti da questo gruppo<br />

di sicurezza sono finalizzati a<br />

proteggere la natura, i luoghi<br />

di interesse naturale, l’ambiente<br />

e gli animali, divulgando e<br />

propagandando i concetti di<br />

conservazione della natura e di<br />

protezione degli animali. Ovviamente<br />

avranno la fondamentale<br />

funzione di sensibilizzare<br />

la pubblica amministrazione ad<br />

ogni livello, compresi i cittadini,<br />

al fine di migliorare e salvaguardare<br />

l’ambiente. La decisione<br />

di poterli adottare anche a<br />

tutta la Provincia – commenta Maroni-<br />

devono tutelare alcune specificità come la<br />

terraferma, la laguna, il mare, le aree turistiche<br />

e le aree industriali. Nell’ambito<br />

della competenza della Regione vogliamo<br />

definire questo piano specifico sulla sicurezza<br />

tenendo presente diverse tipologie<br />

di reati commessi, delle richieste che vengono<br />

fatte in tema di presidio e di uomini<br />

Musile è stata presa dal Sindaco<br />

Forcolin, che ha commentato :<br />

“<strong>Il</strong> corpo di volontari potrebbe<br />

operare in stretto contatto con<br />

le forze dell’ordine e si occuperebbe<br />

della vigilanza in paese.<br />

La proposta di utilizzazione<br />

verrà inoltrata a tutti i sindaci<br />

del Veneto e questo darebbe un<br />

monito forte sulla percezione<br />

della sicurezza, in quanto l’Ente,<br />

riconosciuto da un Decreto<br />

del Presidente della Repubblica,<br />

è caratterizzato da divisa<br />

verde militare con distintivo e<br />

pistola d’ordinanza. Potrebbero<br />

delle forze dell’ordine. Dal 2010 saranno<br />

pronti i presidi mirati per le emergenze<br />

in Provincia di Venezia”. <strong>Il</strong> “patto sulla<br />

sicurezza” seguirà quanto stato fatto per<br />

il Lago di Garda e dal primo Gennaio<br />

infatti saranno il Viminale e Ca’ Corner<br />

a decidere dove organizzare i presidi sul<br />

territorio, dove organizzare e potenziare<br />

gli ausili, tenendo conto dei reati commessi<br />

e con la finalità di assicurare la<br />

massima copertura territoriale. <strong>Il</strong> tutto<br />

avrà la funzionalità di aggredire la cosiddetta<br />

“criminalità predatoria” e si articolerà<br />

attraverso il presidio del territorio<br />

da parte delle forze dell’ordine, coinvolgendo<br />

da una<br />

parte la Regione<br />

e gli<br />

Enti Locali,<br />

ma lasciando<br />

dall’altra al<br />

la definizione<br />

finale degli<br />

interventi.<br />

entrare in azione con interventi<br />

di sorveglianza del territorio<br />

in orari critici ed in località a<br />

rischio, su indicazione della Polizia<br />

Locale. Tutto ciò sarà un<br />

plus rispetto a quanto stabilito<br />

dai recenti dispositivi in materia<br />

di sicurezza, nei quali sono<br />

ovviamente comprese le ronde,<br />

che a breve saranno finalmente<br />

operative”. Lo studio di questa<br />

importante bozza di convenzione<br />

è sul tavolo del Sindaco<br />

per un vaglio più approfondito<br />

e condiviso con la maggioranza<br />

PdL a Musile.<br />

Questione Moschee:<br />

dalla Lega un netto no!<br />

On. Gibelli :“Fermiamo<br />

il proselitismo e attenzione<br />

alla questione<br />

moschee. Se non c’è accordo<br />

tra Stato e Islam si vada ad un<br />

Referendum Popolare”.<br />

L’attentato alla caserma di Milano,<br />

per vie legate alla sola<br />

buona sorte, ha evitato una<br />

vera e propria strage. E’ per<br />

questo che c’è la necessità di<br />

aprire un dibattito sulla questione<br />

religiosa, come sostiene<br />

l’Onorevole Andrea Gibelli.<br />

“La minaccia islamica non si<br />

è dimensionata e l’esempio<br />

visto a Milano dimostra che<br />

l’attenzione deve essere alta.<br />

<strong>Il</strong> dibattito sulla realizzazione<br />

delle moschee deve partire da<br />

un presupposto che noi sempre<br />

invitiamo a non sottovalutare :<br />

la moschea non è un luogo per<br />

pregare e chi ne chiede la costruzione<br />

non lo fa per permettere<br />

ai propri fedeli di pregare.<br />

La libertà di culto esiste e a<br />

maggior ragione per l’Islam<br />

che non ha bisogno di luoghi<br />

dedicati alla preghiera.<br />

Chi ci chiede la costruzione<br />

di moschee lo fa solo come<br />

atto politico, come volontà<br />

di occupazione di uno spazio<br />

fisico, di un territorio da conquistare.<br />

E ciò è dimostrato<br />

dalle tante intercettazioni che<br />

indicano come all’interno delle<br />

moschee avvenga un forte<br />

proselitismo che alimenta quel<br />

clima che fa nascere questi<br />

episodi da rigettare sul piano<br />

culturale, al di là degli aspetti<br />

di sicurezza. Forte attenzione e<br />

avanti non solo con le misure<br />

adottate dal Ministro Maroni<br />

ma anche dove c’è la necessità<br />

di aprire un dibattito su come<br />

sia realmente da intendere la<br />

parola moschea. Da qui parte<br />

anche la nostra proposta di regolamentare<br />

gli edifici di culto,<br />

perché bisogna introdurre<br />

per prima cosa un elemento<br />

di verità, dal momento che la<br />

moschea non è solo un luogo<br />

in cui si fa preghiera ma anzi<br />

un sito dove si fa soprattutto<br />

politica. In secondo luogo bisogna<br />

stabilire un rapporto di<br />

reciprocità, perché in occidente<br />

siamo tutti ingenuamente<br />

generosi quando nei paesi del<br />

News<br />

Coordinamento Sindaci Veneti<br />

La segreteria nazionale<br />

del Veneto ha fortemente<br />

voluto un coordinamento<br />

dei Sindaci veneti della Lega per<br />

far si che le direttive politicoamministrative<br />

del movimento<br />

fossero univoche e dirette a tutti<br />

gli amministratori Lega della<br />

Regione Veneto. Ogni Provincia<br />

ha per questo nominato<br />

un proprio coordinatore e per<br />

Anci Veneto<br />

Si è svolta il 30 settembre scorso<br />

ad Este l’assemblea Anci Veneto<br />

per eleggere il nuovo Presidente,<br />

il direttivo e l’assemblea<br />

dei Sindaci proposti. In quella<br />

sede Gianluca Forcolin è stato<br />

eletto in capo al nuovo direttivo<br />

Anci Veneto e capogruppo per i<br />

la Provincia di Venezia è stato<br />

designato l’Onorevole Gianluca<br />

Forcolin, che commenta: “ E’ un<br />

compito importante che mi vede,<br />

assieme ad altri sei rappresentanti<br />

provinciali,<br />

agire in prima linea<br />

perla politica<br />

della Lega Nord a<br />

livello regionale. E’<br />

inoltre uno stimolo<br />

Sindaci Lega. “Una<br />

nomina – commenta<br />

l’onorevole- che<br />

mi riempie di orgoglio<br />

in quanto farà<br />

si che la Lega partecipi attivamente<br />

a questo organo importante<br />

che funge anche da termo-<br />

Novembre 2009<br />

Nord Africa, da dove poi vengono<br />

gran parte degli immigrati<br />

nel nostro Paese, non c’è<br />

nessun elemento di reciprocità<br />

e tolleranza. Bisogna poi stabilire<br />

tutte quelle regole legate<br />

alla libertà religiosa e all’ urbanizzazione<br />

legata dei luoghi di<br />

culto : in merito il legislatore<br />

in origine intendeva le concessioni<br />

che in realtà si sottoscrivono<br />

con lo Stato secondo<br />

le regole della Costituzione.<br />

L’Islam è 50 anni che non sottoscrive<br />

intese con lo Stato. Ne<br />

deriva che ogni pratica che riguarda<br />

gli edifici fisici, e quindi<br />

non la libertà religiosa in sé,<br />

deve essere regolata da un atto<br />

che si abbina a questa mancata<br />

firma. Ciò dimostra l’incomunicabilità<br />

culturale con l’Islam<br />

e se moschea dovrà essere,<br />

essa passerà da una sentenza<br />

prettamente popolare, cioè da<br />

un Referendum: qualora lo<br />

Stato e la comunità islamica<br />

non trovassero un accordo, la<br />

sovranità dovrà tornare al popolo,<br />

che si pronuncerà sulla<br />

volontà o meno di costruire<br />

questi luoghi religiosi”.<br />

maggiore in qualità di Sindaco,<br />

per promuovere in termini<br />

di maggior efficienza l’attività<br />

del mio Comune. Oggi la Lega<br />

vanta più di 120 sindaci ed un<br />

gran numero di Assessori<br />

e Consiglieri Comunali :<br />

questo strumento di coordinamento<br />

darà a tutti un<br />

ottimo supporto politco<br />

- amministrativo”.<br />

metro della situazione<br />

nelle varie amministrazioni<br />

comunali e quale<br />

monito per il governo<br />

centrale sulle linee proposte<br />

e sulle difficoltà che si<br />

dovessero riscontrare a livello<br />

di Enti Locali”.


Novembre 2009 III<br />

Immigrazione: ecco i fatti concreti<br />

Calo del 90% degli sbarchi rispetto al 2008<br />

Accordo con la Libia: funziona perfettamente. I numeri: dal 1 Maggio al 31 Agosto<br />

del 2008 erano sbarcate in Italia oltre 15 mila persone partite dalla Libia.<br />

Nello stesso periodo di quest’anno siamo fermi a 1400, con un calo del 90%.<br />

<strong>Il</strong> crollo degli sbarchi è coinciso con l’avvio dei contestati respingimenti e dei pattugliamenti<br />

con le tre motovedette cedute dall’Italia alla Libia.<br />

Non vengono adottate “politiche strumentali” ma secondo le regole<br />

della Commissione Europea<br />

<strong>Il</strong> problema risulta esserci soprattutto per i clandestini che arrivano via terra, privilegiando<br />

la rotta balcanica. Per arrestare questo flusso il Viminale sostiene che è utile<br />

accelerare la liberalizzazione dei visti per i viaggi negli Stati dell’Unione Europea.<br />

Adottando questa strategia si giungerà ad una svolta importante, perché il sistema dei<br />

visti, con l’efficace controllo degli ingressi, è un mezzo<br />

per contrastare l’immigrazione illegale.<br />

TRATTATO DI PRUM:<br />

SEMPLIfICATA LA LOTTA<br />

AL TERRORISMO E AL-<br />

L’IMMIGRAZIONE.<br />

Lo scorso 24 Giugno, il Senato<br />

della Repubblica ha approvato<br />

definitivamente il Trattato di<br />

Prum, che tende a migliorare la<br />

cooperazione nel contrasto<br />

al terrorismo, alla<br />

criminalità organizzata,<br />

e all’immigrazione illegale<br />

tra Italia, Belgio,<br />

Germania, Spagna,<br />

Francia, Lussemburgo,<br />

Olanda e Austria.<br />

Ciò prevede :<br />

- Istituzione di una banca<br />

dati nazionale del<br />

Dna, che raccoglierà il<br />

Dna di condannati, imputati<br />

e indagati, consentendo<br />

di identificare<br />

in modo più rapido chi<br />

delinque. La banca sarà collegata<br />

alla rete delle banche dati<br />

degli altri Paesi Europei;<br />

- Imposizione da parte dell’Autorità<br />

Giudiziaria del prelievo<br />

forzoso del Dna, anche di persone<br />

non indagate, se necessario<br />

per le indagini;<br />

- Presenza di guardie armate in<br />

borghese sugli aerei;<br />

Lotta ferrea all’evasione fiscale<br />

Fisco piu’ leggero con sanzioni piu’ pesanti<br />

LA SCELTA DI GOVERNO.<br />

“Lavorare sulla qualità dell’attività<br />

di controllo, mirata a prevenire<br />

ed educare piuttosto che<br />

reprimere”<br />

Nei primi otto mesi dell’anno<br />

gli accertamenti del Fisco hanno<br />

permesso di recuperare 2,8 miliardi<br />

di euro, quasi un miliardo<br />

in più rispetto al 2008, con un<br />

incremento del 47% (Dati resi<br />

noti dal direttore dell’Agenzia<br />

delle Entrate)<br />

Accertamenti : sono stati 173<br />

mila (+ 7%) con una maggiore<br />

speciale MUSILE DI PIAVE<br />

- La possibilità da parte delle<br />

forze di Polizia di poter concludere<br />

le proprie indagini nel<br />

territorio dei Paesi aderenti al<br />

trattato senza chiedere particolari<br />

autorizzazioni.<br />

LA CLANDESTINITA’<br />

E’REATO.<br />

Si facilita l’effettiva espulsione<br />

del clandestino, dal momento<br />

che secondo la normativa europea<br />

sui rimpatri, l’espulsione<br />

con accompagnamento nel<br />

paese d’origine è possibile solo<br />

se vi è condanna per un reato.<br />

L’immigrato irregolare sarà punito<br />

con un’ammenda da 5.000<br />

a 10.000 €.Coloro i quali favori-<br />

imposta accertata pari a 10 miliardi<br />

(+72%).<br />

Le verifiche nei confronti di soggetti<br />

con credito Iva segnalano<br />

un aumento degli accertamenti<br />

del 26% : tra minor credito e<br />

maggiore Iva a debito accertata,<br />

lo scostamento a favore del Fisco<br />

è di due miliardi.<br />

ALLEANZA CON GLI ENTI<br />

LOCALI.<br />

Strategia mirata a singoli settori<br />

economici e territori dove le irregolarità<br />

sono più diffuse.<br />

Un primo screening coinvolge<br />

ranno l’immigrazione andranno<br />

incontro a 15 anni di carcere. E’<br />

prevista l’espulsione anche per i<br />

cittadini comunitari che non abbiano<br />

reddito o delinquono. Chi<br />

trasgredisce l’ordine di espulsione<br />

è punito con la reclusione<br />

da uno a quattro anni.<br />

DIRITTO D’ASILO.<br />

Nel 2009 il Governo<br />

ha aumentato<br />

da 21 a 29<br />

milioni di euro<br />

il fondo nazionale<br />

per i diritti<br />

d’asilo.<br />

STOP AI<br />

CPT, ECCO<br />

I CENTRI DI<br />

IDENTIfICA-<br />

ZIONE ED<br />

ESPULSIONE.<br />

Vecchi “centri<br />

di permanenza temporanea”<br />

(Cpt) sono ora diventati “centri<br />

di identificazione ed espulsione”.<br />

Per la realizzazione di<br />

questi centri nelle regioni che<br />

attualmente ne sono prive, sono<br />

stati stanziati 3 milioni di euro<br />

per il 2008 e 37,5 milioni negli<br />

anni 2009 e 2010. L’obiettivo è<br />

avere un centro in ogni regione,<br />

le imprese con volume di affari<br />

superiore ai 300 milioni di euro,<br />

poi i controlli saranno allargati<br />

ai grandi contribuenti (oltre 100<br />

milioni): si raggiungerà così<br />

entro il 2011 una platea dalla<br />

quale dipende il 60% del gettito<br />

tributario.<br />

La stretta sulle controllate estere<br />

e l’inversione dell’onere della<br />

prova per chi detiene capitali<br />

oltre i confini fanno il resto.<br />

SOLUZIONE, LO SCUDO<br />

fISCALE.<br />

Un decisivo tassello di questa<br />

strategia è costituito dallo scudo<br />

con un totale di 4.000 posti disponibili.<br />

SEI MESI DI TEMPO PER<br />

IDENTIfICARE ED ESPEL-<br />

LERE I CLANDESTINI.<br />

La permanenza degli immigrati<br />

clandestini nei centri di identificazione<br />

ed espulsione è stata<br />

triplicata(da due a sei mesi) per<br />

permettere di accertare la loro<br />

identità e organizzare il loro<br />

rimpatrio. Per coloro i quali<br />

dichiareranno falsa identità, il<br />

massimo della pena sarà da tre<br />

a sei anni.<br />

PER RESTARE IN ITALIA<br />

I CITTADINI COMUNITA-<br />

RI DEVONO AVERE UN<br />

REDDITO.<br />

Tutti i cittadini comunitari per<br />

rimanere nel nostro Paese devono<br />

dimostrare di avere un<br />

reddito e risorse economiche<br />

sufficienti, oltre all’iscrizione<br />

all’anagrafe entro 10 giorni dall’ingresso.<br />

L’espulsione risulta<br />

obbligatoria in caso di mancata<br />

iscrizione o richiesta della carta<br />

di soggiorno.<br />

PERMESSO DI SOGGIOR-<br />

NO SE SAI L’ITALIANO.<br />

Per avere il permesso di soggiorno<br />

vi è l’obbligatorietà di<br />

superare un test di conoscenza<br />

della lingua italiana e pagare<br />

una quota tra 80 e 200 euro. La<br />

tassa per la cittadinanza è di 200<br />

euro.<br />

RESTRIZIONI PER I<br />

RICONGIUNGIMENTI fA-<br />

MILIARI.<br />

Al fine di evitare ricongiungimenti<br />

familiari “di comodo”,<br />

per il coniuge è richiesta l’età<br />

minima di diciotto anni e che<br />

non sia separato legalmente.<br />

Per i figli maggiorenni si richiede<br />

che la impossibilità di provvedere<br />

alle proprie esigenze di<br />

vita dipenda da una condizione<br />

di invalidità totale. Si prevede<br />

fiscale: chi non aderirà resterà<br />

senza paracadute, poiché dopo<br />

il 15 aprile 2010 i capitali detenuti<br />

all’estero e non denunciati<br />

verranno considerati frutto di<br />

evasione fiscale, con pesantissime<br />

sanzioni. Si sta costituendo<br />

a Milano una task-force “antiparadisi<br />

fiscali”, con il compito<br />

di acquisire informazioni utili<br />

all’individuazione dei fenomeni<br />

più rilevanti di evasione ed<br />

elusione internazionale. Con la<br />

Svizzera proseguono le trattative:<br />

alcune stime indicano in<br />

300 miliardi i capitali italiani<br />

che hanno trovato rifugio dal<br />

la possibilità del ricorso all’esame<br />

del Dna per l’accertamento<br />

del rapporto di parentela, quando<br />

manchi la documentazione o<br />

sussistano fondati dubbi sulla<br />

sua autenticità.<br />

STOP ALLE NOZZE DI<br />

COMODO.<br />

Lo straniero che sposa un cittadino<br />

italiano acquisirò la<br />

cittadinanza italiana non più<br />

automaticamente ma solo se<br />

risiederà nel nostro Paese per<br />

almeno due anni o dopo tre anni<br />

dalla data del matrimonio se risiederà<br />

all’estero.<br />

REGOLARIZZAZIONE PER<br />

BADANTI E COLf.<br />

Per non penalizzare migliaia di<br />

famiglie a seguito dell’introduzione<br />

del reato di immigrazione<br />

La nostra proposta<br />

Manette a chi<br />

gira in burqa!<br />

OBIETTIVO:<br />

Modificare la legge Reale del 1975 in materia di “tutela<br />

dell’ordine pubblico e identificabilità della persona”<br />

La legge Reale, datata<br />

1975, prevede il divieto<br />

di utilizzare “senza<br />

un giustificato motivo” indumenti<br />

che impediscano il riconoscimento<br />

della persona.<br />

Tra gli oggetti<br />

che<br />

non possono<br />

essere<br />

utilizzati in<br />

quanto impedenti<br />

la<br />

riconoscibilità,<br />

vi è da<br />

aggiungere<br />

“tutti gli<br />

indumenti<br />

indossati in ragione della propria<br />

affiliazione religiosa”.<br />

Fisco. Da questo<br />

Paese la regolarizzazione<br />

potrà<br />

avvenire solo con<br />

rimpatrio dei beni<br />

sottratti, soggetti<br />

a tassazione del<br />

5%.<br />

EffETTO SCUDO.<br />

La massa di soldi pronta a rientrare<br />

in Italia è di 100 miliardi,<br />

mentre l’aliquota di rientro è<br />

raddoppiata, dal 2,5 al 5%.<br />

E’ prevista l’estinzione dei reati<br />

tributari e contabili, ma non<br />

delle eventuali iniziative per<br />

clandestina, i datori di lavoro<br />

italiani o stranieri potranno regolarizzare<br />

fino a 2 badanti e 1<br />

colf italiane o extracomunitarie.<br />

CARCERE E CONfISCA A<br />

CHI AffITTA AI CLANDE-<br />

STINI.<br />

è previsto il carcere fino a tre<br />

anni per chi lucra sullo straniero<br />

senza permesso di soggiorno,<br />

affidandogli casa o altro immobile.<br />

Con la condanna scatta<br />

anche la confisca del bene. Dalla<br />

sua entrata in vigore a fine<br />

maggio 2009 sono state 793 le<br />

persone denunciate per questo<br />

reato : 533 nel 2008 e 263 nel<br />

2009. <strong>Il</strong> decremento del dato è<br />

da ricondurre all’efficacia che<br />

la norma ha sviluppato in termini<br />

di deterrenza.<br />

“Tra la tutela della libertà<br />

religiosa e la tutela della sicurezza,<br />

per noi la priorità è<br />

sempre la sicurezza”(Carolina<br />

Lussana).<br />

Le sanzioni per i<br />

trasgressori: possibilità<br />

dell’arresto in<br />

flagranza, condanna<br />

fino a due anni di arresto<br />

e ammenda da<br />

mille a duemila euro.<br />

Tutti devono essere<br />

riconoscibili nei<br />

luoghi pubblici, nel<br />

rispetto della legge<br />

e nella tutela della sicurezza<br />

generale.<br />

altri crimini<br />

Lo Stato recupera almeno 5 miliardi<br />

subito (poi sanate le cifre<br />

rientrate, i contribuenti pagheranno<br />

da qui in avanti le tasse)<br />

Se qualche malavitoso volesse<br />

restare al riparo dalla giustizia,<br />

si guarderà molto bene dall’utilizzare<br />

il rientro dei capitali, dichiarandosi<br />

al fisco.


IV<br />

La Lega nel territorio: “con voi e per voi”<br />

Regionali 2010 avanti per il nostro Veneto!<br />

Priorità e tematiche d’intervento:<br />

• Sicurezza: certezza della pena.<br />

• Lotta all’immigrazione clandestina: chi governa è responsabile<br />

dei cittadini.<br />

No a chi vuole immigrati per sfruttarli e carpirne il voto!<br />

• Federalismo Fiscale: meno tasse e più servizi.<br />

• Semplificazione Normativa: meno leggi e più chiare.<br />

• Trasparenza e meritocrazia: al Nord è tutto più caro.<br />

• Buste paga territoriali!<br />

• <strong>Il</strong> futuro è nell’Euroregione Padana!<br />

Allineare i salari al potere d’acquisto<br />

Secondo Bankitalia il costo della vita al Sud è in media<br />

più basso del 17% rispetto al Nord. Se aggiungiamo che<br />

nel Settentrione ogni cittadino riceve sotto forma di spesa<br />

pubblica 2.200 euro in meno rispetto a quanto paga di tasse,<br />

mentre nel Meridione mette in tasca 2.700 euro in più, è evidente<br />

che il salario uguale per tutti è quanto di più discriminante si<br />

sia prodotto negli ultimi anni.<br />

E se è vero che alla base della scarsa crescita del Mezzogiorno<br />

c’è soprattutto il peso eccessivo del costo del lavoro in rapporto<br />

alla produttività, i salari differenziati costituiscono un modo<br />

concreto per affrontare la questione.<br />

BUSTE PAGA TERRITORIALI VUOL DIRE STIPENDI<br />

ADEGUATI AL COSTO DELLA VITA AL NORD E PIU’OC-<br />

CASIONI DI LAVORO AL SUD.<br />

PER I BRACCIANTI AGRICOLI E’ GIA’COSI.<br />

“I braccianti agricoli – segnala il ministro dell’Agricoltura<br />

Zaia- , categoria rappresentativa con i suoi 365 mila occupati<br />

di cui 141 mila al Centro-Nord, hanno già un contratto quadro<br />

nazionale che poi prevede una contrattazione di secondo livello<br />

e chiusura su base provinciale, con una forbice che va da un<br />

minimo di 1.070 a un massimo di 1.570 euro di paga. Al nord la<br />

vita è più cara. Intervenire è un dovere”.<br />

A Musile eletto il nuovo segretario di sezione<br />

La nostra Sede a Musile di <strong>Piave</strong> è aperta a tutte le<br />

persone interessate e tutti i visitatori saranno i benvenuti.<br />

Orari di apertura: mercoledì 18,30/19,30 e sabato<br />

11,00/12,00<br />

Per informazioni: cell. 340-6595919<br />

LEGA NORD - LIGA VENETA<br />

via Marconi n. 61 (di fronte al distributore Agip)<br />

30024 Musile di <strong>Piave</strong> (VE)<br />

Telefono e fax 0421-332150<br />

Sito internet www.leganordmusile.it<br />

Consiglio Direttivo di Sezione:<br />

Segretario Sezione: Vittorino Maschietto<br />

Consiglieri: Evelyn Bavaresco, Gloria Lorenzon,<br />

Adriano Tegon, Riccardo Scomparin.<br />

speciale MUSILE DI PIAVE<br />

è con estremo piacere che ho accettato la nomina a Segretario<br />

della Sezione Comunale della Liga Veneta-Lega Nord di Musile di <strong>Piave</strong><br />

(VE).<br />

Ringrazio tutti i Militanti per la fiducia che mi hanno dimostrato in<br />

questi anni di lavoro comune, culminata in questa elezione. Voglio anche<br />

rivolgere un ringraziamento al Segretario uscente, l’amico Lorenzo Marton,<br />

per quanto ha fatto per la sezione di Musile.<br />

Conto di dare il massimo, unitamente al nuovo Consiglio Direttivo<br />

e con l’attiva partecipazione e collaborazione di tutti i Militanti e Sostenitori,<br />

al fine di accrescere il lavoro capillare già iniziato con i cittadini<br />

di Musile per far ben comprendere quali enormi potenzialità abbia un<br />

movimento “territoriale” come il nostro, nell’accrescimento della cultura<br />

locale, nel potenziamento della sicurezza ed in tutte le numerose attività<br />

sociali già avviate o in corso di elaborazione da parte dell’Amministrazione<br />

Comunale.<br />

I Cittadini di Musile hanno comunque già dimostrato la loro approvazione<br />

per le nostre proposte, infatti all’ultima consultazione elettorale la<br />

Lega è risultato il 1° partito di Musile e di questo ringraziamo ancora una<br />

volta gli accorti elettori.<br />

è di tutta evidenza che la strada da percorrere non è in salita:<br />

la presenza del nostro partito nell’Amministrazione Comunale con Consiglieri<br />

validi e attivi, gli Assessorati di riferimento (Sicurezza, Sociale<br />

ecc.) che stanno svolgendo un ottimo ed apprezzato lavoro ed un Sindaco<br />

leghista, l’On. Gianluca Forcolin, eletto alla Camera dei Deputati,<br />

sono tutti elementi che, uniti ad una elevatissima fiducia da parte della<br />

cittadinanza, concorrono a creare una rete capillare di elevata percezione<br />

delle problematiche collegate al territorio, permettendo quindi l’avvio di<br />

soluzioni valide e specifiche.<br />

è proprio questa vicinanza con tutti i cittadini che consente al nostro<br />

Movimento, formato da persone serie e motivate, di affrontare con cognizione<br />

di causa le richieste che pervengono dal territorio.<br />

Buon lavoro a tutti.<br />

Già tolte 36 mila norme inutili<br />

Nella legislatura italiana, insieme a decine di migliaia di<br />

doppioni e cose ormai superate che nessuno si è mai<br />

premurato di eliminare, sono presenti norme dimenticate<br />

che possono risultare importanti. Con l’attivazione di Normativa<br />

– banca dati delle leggi- le amministrazioni pubbliche e i<br />

cittadini avranno accesso a ogni informazione utile, risparmiando<br />

tempo e soldi. E’incredibile la quantità di provvedimenti che<br />

in 150 anni si sono accavallati a seconda dei problemi, delle fasi<br />

storiche, delle guerre, delle scoperte. Tutto poi restava, perché<br />

tutti dimenticavano di abrogarli quando non erano più attuabili.<br />

Ecco quindi ancora in vigore, per esempio, la tassa per la “bonifica<br />

dell’ Agro Romano”, datata 11 Dicembre 1878, come se lì ci<br />

fossero ancora le paludi! Siamo giunti per fortuna all’abolizione<br />

di 36 mila norme. Ogni singola norma, anche se non utilizzata o<br />

ritenuta superata, ma non abrogata, costa alla macchina statale<br />

circa 2.000 euro annui per il mantenimento in vigore (marchiatura<br />

e inserimento) Al di là dei risparmi elencati, se le 7 mila<br />

leggi cancellate nel 2008 hanno comportato lo stop a sprechi<br />

per 14 milioni di euro, con l’ultimo intervento arriviamo ad un<br />

taglio della spesa di gestione delle norme di 72 milioni di euro. E<br />

COSI’ SI RISPARMIA OLTRE 4 MILIARDI DI EURO<br />

Vittorino Maschietto<br />

Novembre 2009<br />

“E’ dalla riforma dello Stato in senso<br />

federale che<br />

dipendono<br />

la forza e la<br />

competitività<br />

della Regione!”<br />

U. Bossi<br />

Federalismo e Macroregioni<br />

Salari italiani sempre più giù. Nella classifica Ocse dei 30<br />

Paesi più industrializzati l’Italia crolla al 23esimo posto<br />

dietro Spagna e Grecia, seguita in Europa solo da Polonia<br />

e Portogallo. A parità di potere d’acquisto un lavoratore inglese<br />

senza familiari a carico guadagna quasi il doppio di noi. Tedeschi<br />

e francesi incassano rispettivamente il 43,1% e il 28,6% in<br />

più.<br />

<strong>Il</strong> tutto in un mercato ormai senza confini. Al Nord si concentra<br />

quasi il 55% del Pil e oltre il 70% delle esportazioni, ma siamo<br />

legati ad uno Stato che per i dipendenti spende il doppio dei<br />

Comuni e il triplo delle Regioni. In queste condizioni non c’è<br />

alternativa al federalismo. <strong>Il</strong> 90% della ricchezza deve restare<br />

dove viene prodotta. E urge in questo senso un assetto articolato<br />

su Euroregioni omogenee, con adeguati strumenti per competere.<br />

Questa sperequazione macroscopica che costringe le Regioni<br />

più produttive a battersi per un assetto federale dello Stato, con<br />

competenze e responsabilità fiscali estese a tutti i livelli amministrativi.<br />

L’evoluzione del diritto europeo riporta inoltre d’attualità<br />

l’intuizione di Gianfranco Miglio sulle macroregioni, rendendo<br />

possibile l’aggregazioni di Regioni in Euroregioni, con il<br />

riconoscimento dell’Unione Europea.


Giornalisti per caso<br />

Le manifestazioni e le attività<br />

che vengono realizzate<br />

in Pista alle Cave hanno<br />

una grande rilevanza sociale<br />

perché si pongono come obiettivo<br />

finale il formare utenti con-<br />

sapevoli, corretti e responsabili.<br />

Ciò richiede la pianificazione<br />

di strategie atte a pubblicizzare<br />

le manifestazioni poste in<br />

essere, documentarle e divulgarle<br />

per condividere, con un<br />

pubblico il più vasto possibile,<br />

la cultura della sicurezza stradale.<br />

Ma anche il divertimento<br />

per gli appassionati del variegato<br />

mondo dei motori.<br />

Nella primavera del 2009 si è<br />

costituito un gruppo di persone,<br />

giovani per lo più, che possiamo<br />

definire volontari dell’informazione,<br />

che hanno avviato<br />

la pubblicazione del primo numero<br />

di questo inserto.<br />

Honda esposta al<br />

Curano le edizioni del notiziario<br />

Alle Cave. Andrea, Elena, Francesca,<br />

Paolo, Marzio, Massimiliano,<br />

Riccardo, Roberto,<br />

sono giovani vittoriesi che dimostrano<br />

quanto la creativa<br />

partecipazione giovanile sia<br />

viva ed attiva nel nostro territorio<br />

sostenendone la spinta<br />

sociale e culturale.<br />

<strong>Il</strong> “comitato di redazione” vuole<br />

allargarsi e offre l’opportunità<br />

anche ad altri giovani, attratti<br />

dall’idea di condurre un’intervista,<br />

esprimere opinioni, realizzare<br />

un servizio fotografico,<br />

scrivere articoli. Le produzioni<br />

potranno poi essere pubblicate<br />

nell’inserto a cadenza mensile.<br />

Se vuoi far parte dei volontari<br />

dell’informazione, se ami il<br />

mondo dei motori, accetta la<br />

sfida, accendi la voglia ingrana<br />

la marcia e contattaci!<br />

Per informazioni:<br />

tel. 0438.912498<br />

mail:<br />

info@centrodiguidasicura.it<br />

BOLOGNA, 4 - 8 DICEMBRE 2009<br />

Presso Stand “ASSORACE”<br />

Piloti:<br />

Ivan Capelli<br />

Marco Coldani<br />

Gian Maria Gabbiani<br />

Prevista la loro presenza al Motor Show<br />

PADIGLIONE 25<br />

07 NOVEMBRE 2009<br />

Predator’s Formula Day con possibilità di provare<br />

l’esperienza di guida di una monoposto<br />

19 NOVEMBRE 2009<br />

Ferrari Club Prealpi Venete<br />

22 NOVEMBRE 2009<br />

Formula driver pista inverno<br />

Si ringraziano: Archivio TZ “ Alle Cave” Azienda<br />

Agricola Primus - Dema Pubblicità<br />

Coordinamento: Augusto De Ponti.<br />

HONDA CIVIC TYPER<br />

CAMPIONATO ENDURANCE TURISMO CITE ITALIANO<br />

II piloti, Ivan Capelli; Marco Coldani e Gian Maria Gabbiani che pur avendo due gare in meno, si sono piazzati<br />

a fine campionato in seconda posizione.<br />

Augusto De Ponti


di Ricchini Fabrizio & C.<br />

ESPONE PrODOttI AL<br />

BOLOGNA, 4 - 8 DICEMBRE 2009<br />

PADIGLIONE 32<br />

OFFERTA<br />

RICCHINI<br />

AUTORICAMBI<br />

ai lettori<br />

Latta lt 20 10w40 rail base sint €82,00 SL/CF/A3/B3/B4<br />

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ARMANDO FORNASIER<br />

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PONTE DELLA PRIULA (TV)<br />

armandofornasier@libero.it<br />

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Augusto<br />

De Ponti<br />

CELL. 349.0761629 333.9422139


13<br />

Novembre 2009 • sport & tempo libero<br />

pordenone<br />

LE BANDIE, SPLENDORE TREVIGIANO<br />

Chi sta dietro il campionato<br />

mondiale di ciclocross?<br />

Intanto, c’è “Le Bandie”; un<br />

grande bacino lacustre tra<br />

Spresiano e Villorba, nato<br />

dalla fusione di diversi laghetti<br />

originati dalle cave di estrazione<br />

di pietrisco occorrente per la<br />

costruzione dell’autostrada Venezia-Treviso.<br />

In genere, siamo<br />

stati condizionati a pensare che<br />

le cave di materiale minerario<br />

occorrente per la costruzione<br />

di palazzi, strade e autostrade<br />

fossero una violenza o quasi<br />

sull’ambiente; i verdi e gli ecologisti<br />

sono stati sempre pronti a<br />

contestare cave e miniere per le<br />

necessità costruttive, salvo poi a<br />

utilizzare, senza alcun scrupolo<br />

etico, le nuove abitazioni e le<br />

strade ed autostrade. E’ vero che<br />

certe estrazioni selvagge hanno<br />

lasciato sconvolta l’armonia<br />

dell’ambiente naturale. Ma le<br />

idee lungimiranti, come quelle<br />

di Remo Mosole, hanno intuito<br />

in quelle cave diffuse nei terreni<br />

di “Le Bandie” non un danno,<br />

ma un vantaggio per l’uomo e<br />

l’ ambiente naturale . Questa<br />

idea nacque fin dal 1975, dopo<br />

la costituzione della “MOSOLE<br />

SPA”. Si provvide ad acquistare<br />

il terreno degli scavi per riqualificarlo.<br />

Poiché il titolare era un<br />

appassionato di ciclismo e da<br />

giovane aveva avuto l’orgoglio<br />

in Francia di tifare per Coppi e<br />

dimostrare come sono gli italiani,<br />

pensò a utilizzare i terreni riqualificati<br />

per ciclisti fuori strada;<br />

ma vide anche il canottaggio,<br />

il nuoto e altri sport praticabili<br />

nell’ambiente. Già nel 1979 era<br />

sorto un unico grande bacino circondato<br />

da una banchina circumlacuale.<br />

Per rendere possibile<br />

il ciclocross, fu opportunamente<br />

modellato il materiale accumulato<br />

sulle sponde del lago in una<br />

varietà di piccole colline molto<br />

“fantasiose” e impegnative.<br />

Offrivano tutte le possibilità di<br />

percorsi ciclistici veramente<br />

eccezionali. <strong>Il</strong> resto del sito, in<br />

parte ripianato a prato e in parte<br />

alberato, offre boschetti piacevoli<br />

per distensive passeggiate e<br />

soste per chi cerca aria e sole.<br />

Poi, anche le due barchesse di<br />

Ca’ Ballarin furono acquistate<br />

e salvate da degrado in base ad<br />

un restauro concertato con la Sovraintendenza<br />

di Venezia.<br />

Per questi interventi di restauro<br />

del complesso delle ville e<br />

del recupero valoriale di cave<br />

dimesse, la MOSOLE SPA ha<br />

ricevuto il riconoscimento europeo<br />

nell’ambito del “National<br />

Heritage”. L’idea più valida di<br />

Remo Mosole, che dovrebbe essere<br />

adottata nei tanti luoghi degradati<br />

da scavi, incuria e sfruttamento<br />

selvaggio, che poi lascia<br />

lo spazio solo alle sciagure (vedi<br />

Messina), è stata quella di investire<br />

per trasformare una serie<br />

di cave che oggi sarebbero solo<br />

laghetti abbandonati in un ampio<br />

paesaggio lacustre immerso<br />

nel verde e dotato di struttura<br />

alberghiera con annesse piscine<br />

coperte e da una piscina olimpica,<br />

ove si sono di recente svolti<br />

Campionati assoluti di nuoto;<br />

all’esterno, il complesso e fantasioso<br />

percorso per gare di ciclocross,<br />

ove è stata disputata la<br />

Coppa del Mondo della specialità<br />

nell’ottobre del 2009. Entro<br />

questo perimetro di sorprese c’è<br />

anche una struttura alberghiera e<br />

un centro benessere tailandese,<br />

che attirerà sempre più utenti bi-<br />

sognosi di recuperare la serenità<br />

e la forma fisica che la società<br />

attuale spesso compromette.<br />

Significativa di una umile e silenziosa<br />

laboriosità unita a forte<br />

tensione alla imprenditoriale è il<br />

modello di vita di Remo Mosole,<br />

che potrebbe essere al “top”<br />

dei modelli veneti: passare dal<br />

lavoro alla avventura imprenditoriale.<br />

Eccellenza imprenditoriale<br />

che ci auguriamo sia<br />

presa a modello per recuperare<br />

territori abbandonati e ricavarvi<br />

centri di benessere e spazi per lo<br />

sport per la più ampia comunità.<br />

Sembra che il suo motto sia: nulla<br />

é perduto, ma tutto è salvato<br />

e valorizzato quando c’è l’uomo<br />

che pensa più lontano di ciò che<br />

trova davanti ai suoi occhi.<br />

Familiarizzandoci sempre più<br />

col sig. Remo, è opportuno ricordare<br />

che fu insignito di medaglia<br />

d’oro al valore civile per<br />

aver salvato due persone ai tempi<br />

dell’alluvione del <strong>Piave</strong> del<br />

1966. Inoltre, ha ottenuto una<br />

laurea “honoris causa” per le sue<br />

pregevoli opere di ingegneria<br />

idraulica. Ma noi vorremmo che<br />

vi sia il più ampia imitazione in<br />

tutta l’Italia per l’ idea di recupero<br />

e riqualificazione dei territori<br />

che hanno subito lo sfruttamento<br />

per le necessità umane, ma che<br />

sempre possono essere rivalorizzati<br />

al bene delle comunità.<br />

Valentino Venturelli<br />

A Sacile torna<br />

Fotomercato<br />

Ulteriori novità al “Fotomercato Sacilese” per l’edizione Natalizia<br />

del 20 Dicembre. All’ormai collaudata mostra mercato<br />

del Palamicheletto si aggiungono degli incontri con<br />

la Fotografia d’Autore che si svolgeranno sabato e domenica nelle<br />

sale convegni dell’ HOTEL DUE LEONI: I seminari tratteranno<br />

vari argomenti tra i quali spiccano il “Foro Stenopeico”, tecnica dei<br />

primordi della fotografia, (nei tempi di massima tecnologia, si torna<br />

alle funzioni essenziali), tecniche di stampa alternative e stampa<br />

Fine Art. I seminari tenuti da Beppe Bolchi, noto fotografo e giornalista<br />

milanese, Nevio Precotto, sacilese da sempre specialista in<br />

stampa con tecniche alternative e Antonio Manta, fotografo toscano<br />

specialista in stampa fine-art. Informazioni e prenotazioni prenotazioni@fotomercato.com<br />

Alla Fazioli una<br />

stagione di concerti<br />

Mercoledì 18 11 2009 NIKOLAI DEMIDENKO<br />

Mercoledì 02 12 2009 LUIZ DE MOURA CASTRO<br />

Mercoledì 16 12 2009 PIETRO DE MARIA<br />

Mercoledì 10 02 2010 TRIO GRIEG<br />

I concerti hanno inizio alle ore 20.45 e sono sempre preceduti da brevi<br />

introduzioni ai programmi.<br />

E’ la prima volta che alla Fazioli Concert Hall viene proposta una<br />

Stagione “a tema”.<br />

presentazione ufficiale dello l’aereo di francesco Baracca


14<br />

marca trevigiana<br />

quartier del piave<br />

INTERVISTA A fRANCESCA MION CAPOGRUPPO “LISTA PER VALDOBBIADENE”<br />

<strong>Il</strong> mio contributo da opposizione<br />

per migliorare Valdobbiadene<br />

Francesca Mion è la leader<br />

di un gruppo di giovani e<br />

giovanissimi equamente<br />

ripartito (incredibile!) nei due<br />

sessi, che ha messo in piedi la<br />

lista esordiente “Per Valdobbiadene”,<br />

lista di opposizione che<br />

si è battuta con onore alle ultime<br />

elezioni comunali.<br />

Ci parli di francesca Mion.<br />

Sono nata a Valdobbiadene, ho<br />

studiato all’Università di Milano<br />

dove mi sono laureata in<br />

Economia delle Amministrazioni<br />

Pubbliche ed Istituti intenazionali,<br />

mentre all’Università<br />

Cattolica sempre di Milano ho<br />

conseguito il Master di II° livello<br />

in Economia delle Amministrazioni<br />

Pubbliche. All’ISPI ho<br />

conseguito invece un Master di<br />

Affari Internazionali.<br />

Lavoro come funzionaria nella<br />

Pubblica Amministrazione. Ho<br />

due sorelle, sono fidanzata e mi<br />

sposerò presto. <strong>Il</strong> mio segno zodiacale<br />

è il Sagittario.<br />

Come sono stati questi primi<br />

tre mesi da Consigliere<br />

Comunale?<br />

L’esperienza è positiva anche se<br />

è partita al rallentatore. Positivo<br />

anche il modo di condurre il<br />

Consiglio comunale.<br />

Qual’è la sua impostazione<br />

politico-culturale? Si con-<br />

sidera progressista, conservatrice<br />

o di centro?<br />

La lista che rappresento non<br />

ha collocazione nelle categorie<br />

tradizionali.<br />

Chi è “Valdobbiadene”?<br />

E’ un paese che ha tutto il mio<br />

amore. I suoi punti forti sono<br />

le persone, che<br />

hanno iniziativa<br />

e capacità. La<br />

realtà del vino le<br />

riassume.<br />

Le debolezze<br />

sono la paura di<br />

fare scelte coraggiose<br />

e la tentazione<br />

di adagiarsi<br />

in un presente<br />

di tranquillità.<br />

Che giudizio<br />

dà sul neo sindaco Zambon?<br />

L’impressione è che sia una<br />

personalità moderata e con<br />

senso costituzionale, quindi per<br />

ora il giudizio è buono anche<br />

se non può dirsi completo.<br />

A che punto è il Regolamento<br />

di Polizia Rurale?<br />

Sulla questione degli anticrittogamici<br />

sono ottimista. L’ambiente<br />

verrà sempre più protetto<br />

e salvaguardato.<br />

Ci dica le sue idee sulla<br />

politica generale del territorio.<br />

Lo scenario non è confortevole:<br />

ci sono aziende (anche cantine)<br />

che hanno chiuso. Ci sono persone<br />

che hanno difficoltà con<br />

il lavoro. <strong>Il</strong> settore enologico<br />

è arrivato tardi nel muovere i<br />

primi passi nel DOCG e oltre a<br />

essere una mono<br />

coltura è anche<br />

una... mono cultura.<br />

Va pensato anche<br />

lo sviluppo<br />

del terziario e<br />

di nuove attività<br />

economiche ad<br />

alto valore aggiunto<br />

per il territorio.<br />

Sarebbe<br />

ad esempio auspicabile<br />

un polo<br />

di ricerca in altre discipline.<br />

Non possiamo permetterci di<br />

pensare che il futuro dei nostri<br />

giovani possa essere assicurato<br />

solo dal settore viti vinicolo e<br />

dalla gestione della Casa di Riposo,<br />

nell’ambito della Nuova<br />

Cittadella Sanitaria.<br />

Occorre valorizzare i giovani e<br />

creare per loro nuove opportunità.<br />

Un giudizio sulla Lega<br />

Nord a Valdobbiadene<br />

Qui la Lega sta vivendo un<br />

momento di riflessione e di ri-<br />

costruzione. Mi auguro èhe<br />

l’empasse si sciolga al più presto<br />

per consentire ai gruppi di<br />

minoranza di lavorare assieme<br />

nell’interesse della nostra comunità,<br />

beneficiando di esperienze<br />

importanti come quella<br />

della consigliere Fuss .<br />

Edilizia a Valdobbiadene...<br />

Qualche elemento di edilizia<br />

popolare è stato creato. Si sono<br />

costituiti gruppi di investitori.<br />

<strong>Il</strong> problema è che di spazi per<br />

costruire ne sono rimasti pochi.<br />

C’è piuttosto la possibilità di<br />

ricostruire e di riammodernare<br />

il vecchio. Una novità già esistente<br />

è quella di costruire la<br />

casa da sé con incentivi e soluzioni<br />

tratte dalla bioedilizia.<br />

Un esempio mancato di questa<br />

nuova architettura è il progetto<br />

già iniziato della Cittadella<br />

della Salute che è nato vecchio<br />

e tiene poco conto dei soggetti<br />

anziani che andrà ad ospitare e<br />

del contesto ambientale in cui<br />

si inserisce. Si è persa un’occasione<br />

importante per Valdobbiadene.<br />

Non pensa che ci vorrebbe<br />

a Valdobbiadene un nuovo<br />

organo di informazione?<br />

Una radio sarebbe veramente<br />

una novità interesante.<br />

Enrico Lancellotti<br />

Festa Alpini al Bosco<br />

delle Penne Mozze<br />

Cison di Valmarino. Domenica<br />

6 settembre è stata celebrata<br />

la festa degli Alpini del Bosco<br />

delle Penne Mozze di Cison di<br />

Valmarino.<br />

Numerosi sono i partecipanti<br />

che ogni anno prendono parte<br />

a questo incontro con spirito<br />

E’ stata inaugurata domenica<br />

11 Ottobre 2009,<br />

la 65esima edizione della<br />

“FESTA DEI MARRONI”<br />

di Combai (TV), durata tutto il<br />

mese di Ottobre.<br />

Non solo Marroni ma anche<br />

un’esposizione d’arte degli<br />

artisiti Ivan Lardschneider (sculture<br />

in legno) e a Franco Anselmi<br />

(pittura contemporanea),il<br />

primo concorso fotografico,<br />

il Progetto per i bambini Esplorambiente,<br />

la marcia non<br />

competitiva tra i castagneti e la<br />

• Novembre 2009<br />

di amicizia e cordialità. Gli alpini<br />

sono sempre pronti a dare<br />

una mano, aiutare, soccorrere<br />

durante le calamità naturali le<br />

disgrazie di ogni Paese, meritando<br />

stima, riconoscenza e<br />

gratitudine.<br />

Alberto fratantaro<br />

A Combai la 65^<br />

Festa dei Marroni<br />

pedalata ecologica.<br />

Molto soddisfatta la Presidente<br />

della Pro Loco Maria Vittoria<br />

Moro e il Sindaco di Miane<br />

Angela Colmellere che nel suo<br />

discorso di innaugurazione ha<br />

sottolineato l’importanza della<br />

manifestazione.<br />

Si ricorda che, nel mese di novembre<br />

2009, il Marrone di<br />

Combai sarà ufficialmente un<br />

prodotto I.G.P. (Indicazione<br />

Geografica Protetta), secondo i<br />

parametri dell’Unione Europea.<br />

Mattia Perencin


Speciale<br />

INTERVISTA AL SINDACO DOTT. fABIO SfORZA<br />

Come sono passati<br />

questi primi tre mesi<br />

dalla sue elezione?<br />

In modo intenso e gratificante.<br />

La necessità di entrare subito<br />

nei meccanismi dell’amministrazione<br />

e di cominciare a dare<br />

immediatamente delle risposte<br />

ai bisogni dei cittadini hanno<br />

reso l’esperienza totalizzante.<br />

Se a questo si unisce la gratitudine<br />

delle persone anche solo<br />

per l’attenzione prestata, allora<br />

le difficoltà passano in secondo<br />

piano.<br />

Quali sono gli obbiettivi da<br />

qui a fine mandato?<br />

Ritengo prioritario fare in<br />

modo che i nostri figli vadano<br />

a scuola in locali accoglienti e<br />

sicuri per cui, patto di stabilità<br />

o meno, gli interventi sugli edifici<br />

scolastici sono stati decisi<br />

e finanziati. <strong>Il</strong> Palazzetto dello<br />

Sport è necessario per la vita<br />

associativa del nostro paese,<br />

sono quindi intervenuto in Provincia<br />

e Regione per accelerare<br />

l’iter progettuale e conseguentemente,<br />

l’affidamento dei lavori.<br />

L’ottima collaborazione offerta<br />

da entrambi gli enti fanno<br />

ritenere che potremo rispettare<br />

i tempi previsti per la sua realizzazione.<br />

Una terza priorità<br />

trova origine nella consapevolezza<br />

che le persone non hanno<br />

bisogno di grandi cose ma si<br />

scontrano quotidianamente con<br />

i marciapiedi rotti, la mancanza<br />

di piste ciclabili, le buche nelle<br />

strade: voglio fermamente dare<br />

risposta a queste esigenze e<br />

potranno rallentarci soltanto i<br />

limiti imposti dai futuri bilanci<br />

comunali.<br />

Si sente parlare spesso<br />

Pieve di Soligo<br />

“In primis lo sviluppo di Pieve e la qualità della vita”<br />

di patto di stabilità. Come<br />

vive Pieve di Soligo il rapporto<br />

con questo vincolo?<br />

<strong>Il</strong> patto di stabilità è una norma<br />

che, in sintesi, impone ogni<br />

anno di ridurre i pagamenti rispetto<br />

a quelli effettuati in esercizi<br />

precedenti. La norma non<br />

distingue tra chi ha sprecato e<br />

chi è stato virtuoso per cui, tanto<br />

più uno ha sperperato per il<br />

passato, tanto più oggi è avvantaggiato.<br />

<strong>Il</strong> Comune di Pieve,<br />

che da sempre è stato virtuoso,<br />

oggi dovrebbe sottostare a limiti<br />

molto più penalizzanti di comuni<br />

spreconi. Inoltre non c’è<br />

ingiustizia maggiore che trattare<br />

in modo uguale situazioni diverse:<br />

il nostro Comune riceve<br />

dallo stato 104 euro per abitante,<br />

come è possibile che abbia<br />

lo stesso “Patto di Stabilità” di<br />

chi ne riceve più di 1.000?<br />

Crede che possa esserci<br />

un federalismo fiscale a favore<br />

dei comuni?<br />

Non vedo alternative ad un serio<br />

federalismo fiscale. Se non<br />

vi si arriva la situazione diverrà<br />

drammatica ed insostenibile.<br />

Parliamo di lei. Quali esperienze<br />

ha maturato nella<br />

vita professionale? E<br />

come si è accostato alla<br />

politica?<br />

Mi sono laureato e sono diventato<br />

commercialista molto<br />

giovane ma il mio lavoro mi ha<br />

insegnato subito che la competenza,<br />

la correttezza, la determinazione<br />

e la lungimiranza<br />

sono fattori insostituibili in<br />

qualunque attività svolta, non<br />

solo quella professionale.<br />

La politica attiva è sempre stata<br />

estranea ai miei interessi fino<br />

a quando ho compreso che, se<br />

davvero si desidera contribuire<br />

al proprio futuro ed a quello dei<br />

propri figli, allora bisogna mettersi<br />

in gioco.<br />

Le due facce della medaglia<br />

dell’essere sindaco...<br />

Sento molto forte il peso della<br />

responsabilità che ho assunto<br />

nei confronti dei miei concittadini.<br />

Non è una cosa che scivoli<br />

dalle spalle o un interruttore<br />

che si possa chiudere, per cui<br />

questo impegno si ripercuote<br />

sulla mia attività professionale<br />

e, soprattutto, sulla mia famiglia.<br />

<strong>Il</strong> fatto di avere mia moglie<br />

ed i miei figli che mi appoggiano<br />

e sopportano i necessari limiti<br />

al mio ruolo di marito e padre<br />

mi aiuta moltissimo. Anche<br />

i miei colleghi di Studio stanno<br />

egregiamente supplendo alle<br />

mie assenze. Questo mi consente<br />

di lavorare con serenità e di<br />

godere con pienezza delle gratificazioni<br />

che ottengo quotidianamente<br />

dalle persone che si<br />

rivolgono a me ed alle strutture<br />

del nostro Comune.<br />

Alessandro Biz<br />

<strong>Il</strong> nuovo Centro giovani<br />

Saranno terminati tra poco<br />

tempo i lavori del nuovo<br />

centro giovani presso la<br />

Casa delle Associazioni a Pieve<br />

di Soligo e consentiranno di<br />

ricavare nuovi spazi di aggregazione<br />

per i giovani, tra i quali<br />

un punto di accoglienza, un locale<br />

dedicato ai laboratori specifici<br />

come la realizzazione di<br />

cortometraggi e fotografie, uno<br />

per i colloqui individuali o seguiti<br />

dall’educatore nell’ambito<br />

di progetti formativi particolari.<br />

Sono stati inoltre individuati i<br />

locali per la predisposizione di<br />

una sala prove ed una sala registrazione,<br />

queste ultime con<br />

accesso separato per permettere<br />

di sfruttare al meglio i due<br />

comparti a seconda delle varie<br />

esigenze dei ragazzi.<br />

<strong>Il</strong> centro giovani si presenta<br />

quindi come una risorsa preziosa<br />

per le nuove generazioni,<br />

anche alla luce di ricerche effettuate<br />

negli scorsi anni svolte dai<br />

Servizi Sociali del Comune e<br />

co-finanziate dalla Regione Veneto<br />

(indagine Focus e indagine<br />

musicale) che hanno fatto emergere<br />

come i giovani chiedano<br />

spazi per il ritrovo e l’aggregazione<br />

dove poter discutere,<br />

progettare attività e laboratori.<br />

La nuova struttura sarà concepita<br />

come luogo dove i ragazzi<br />

saranno chiamati assieme alle<br />

istituzioni ad elaborare anche un<br />

sistema di regole per il suo utilizzo,<br />

per dare vita ad una fruizione<br />

consapevole degli spazi e<br />

ad una sorta di autogestione da<br />

parte dei giovani stessi.<br />

Sono poi una trentina le giovani<br />

band musicali del Quartier del<br />

<strong>Piave</strong> e Vallata che chiedono<br />

uno luogo dove poter fare musica<br />

ed esercitarsi in sicurezza<br />

senza arrecare disturbo. Sia il<br />

centro giovani sia la sala prove<br />

sono strutture che mancano<br />

e che rispondono ai bisogni dei<br />

giovani del territorio. <strong>Il</strong> progetto<br />

diventa quindi occasione costruttiva<br />

di autentica e concreta<br />

partecipazione anche al fine di<br />

condividere il sistema di regole<br />

che governerà le due strutture.<br />

Da un lato in un’ottica di sussidiarietà<br />

verticale, dall’altro per<br />

far vivere fin da subito e a pieno<br />

questi spazi a quelli che sono i<br />

primi principali destinatari.<br />

Mattia Perencin<br />

Novembre 2009 • 15


16 • Novembre 2009<br />

Speciale<br />

Lunedì 16 novembre il concerto<br />

lirico con protagonisti i<br />

vincitori del XXXIX Concorso<br />

Internazionale per Cantanti<br />

“Toti Dal Monte” inaugura la<br />

nuova stagione del Teatro Careni<br />

di Pieve di Soligo che, in collaborazione<br />

con il Comune di<br />

Pieve di Soligo, Asolo Musica,<br />

Arteven, e con il patrocinio dei<br />

Comuni del Quartier del <strong>Piave</strong> e<br />

della Vallata, presenta una bella<br />

rassegna di spettacoli di prosa,<br />

danza e musica.<br />

La grande musica tornerà quindi<br />

al Careni domenica 3 gennaio,<br />

per l’ormai irrinunciabile<br />

concerto di inizio anno con<br />

l’Orchestra Filarmonia Veneta<br />

diretta da Stefano Romani.<br />

<strong>Il</strong> cartellone della prosa annuncia<br />

tre spettacoli molto diversi<br />

tra loro: venerdì 27 novembre<br />

sul palcoscenico del Careni si<br />

esibiranno Zuzzurro e Gaspare,<br />

un duo di comici molto amato<br />

negli anni Ottanta che oggi<br />

Pieve di Soligo<br />

Teatro Careni, Stagione di Concerti,<br />

Danza, Prosa 2009-2010<br />

torna sulle scene con Scherzi,<br />

spettacolo formato dai quattro<br />

atti unici di Anton Cechov L’orso,<br />

Tragico controvoglia, <strong>Il</strong> tabacco<br />

fa male e La domanda di<br />

matrimonio.<br />

Mercoledì 13 gennaio, la Com-<br />

Concorso di idee<br />

per i loghi di<br />

Secondo il progetto dell’Amministrazione<br />

Comunale, Assessorato<br />

ai Servizi Sociali per le Politiche<br />

Giovanili del Comune di<br />

Pieve di Soligo è stata aperta la<br />

nuova sede del Centro Giovani<br />

presso la Casa delle Associazioni<br />

(Ex Cfp) dall’inizio del mese<br />

di settembre.<br />

C’è bisogno di un nome e di un<br />

logo.<br />

Per questo ci rivolgiamo a voi,<br />

per progettare un sistema visivo<br />

capace di dare identità al Centro<br />

Giovani di Pieve di Soligo, pensato<br />

quale luogo di socializzazione<br />

e di produzione artistica<br />

per ragazze e ragazzi dagli 11 ai<br />

30 anni di età.<br />

Per informazioni rivolgersi a:<br />

Amministrazione Comunale<br />

Ufficio Servizi Sociali - tel.<br />

0438985342, Centro Giovani<br />

tel. 0438985781<br />

pagnia Italiana Operette, con<br />

Umberto Scida, Elena D’Angelo<br />

e Armando Carini, presenta<br />

La vedova allegra di Franz<br />

Lehár, il capolavoro del genere,<br />

che andato in scena la prima<br />

volta a Vienna nel 1905.<br />

Martedì 9 marzo il sipario si<br />

aprirà su Tramonto di Renato<br />

Simoni.<br />

La commedia è ambientata in<br />

un paese del Veneto.<br />

Anche gli appassionati di danza<br />

potranno godere di tre spettacoli;<br />

venerdì 11 dicembre la compagnia<br />

Naturalis Labor porterà<br />

in scena La Catedral, uno spettacolo<br />

di danza e tango il cui<br />

titolo si rifà a una vecchissima<br />

milonga di Buenos Aires, luogo<br />

di ritrovo di appassionati bailadores.<br />

In febbraio sono previsti<br />

due spettacoli, venerdì 5 febbraio<br />

Ballades uno spettacolo<br />

dal ritmo serrato e coinvolgente<br />

messo in scena dalla compagnia<br />

Fabula Saltica, e, giovedì 25<br />

febbraio, Bolero- Serata d’Autore<br />

con il Balletto di Roma.<br />

ABBONAMENTI e BIGLIETTI:<br />

INFO: Tel. 0422 540480;<br />

0438 82841 – fax 0422 419637<br />

biglietteria@teatrispa.it<br />

www.teatrispa.it<br />

Centro Giovani e Comune <strong>Il</strong> Comune di Pieve di Soligo-assessorato alla pubblica<br />

istruzione e il Centro territoriale Permanente di Vittorio<br />

Veneto organizzano i Corsi di Informatica<br />

Edificio in Legno Eco-SEC<br />

Workstation partecipa<br />

alla costruzione in Abruzzo<br />

WORKSTATION SRL Via Bellucci, 1231010 FARRA DI SOLIGO (TV)<br />

Tel. 0438 842816 Fax 0438 842809 E info@w-station.com www.w-station.com<br />

Attivati i corsi<br />

di informatica<br />

PRIMO LIVELLO – per principianti (20 h)<br />

WORD (20 h)<br />

EXCEL (10h introduzione ad Excel)<br />

EXCEL (10h funzioni, tabelle pivot e grafici)<br />

INTERNET E POSTA ELETTRONICA (16 h)<br />

I corsi sono attivati in diverse fasce orarie, con frequenza<br />

bisettimanale, in base alla richiesta dell’utenza<br />

e al numero degli iscritti. <strong>Il</strong> laboratorio è dotato di 15<br />

postazioni.<br />

L’iscrizione, comprensiva di assicurazione, prevede il<br />

versamento anticipato (tramite bollettino postale) di:<br />

€ 60 (primo livello, word, excel)<br />

€ 50 (internet e posta elettronica)<br />

Workstation è impegnata in<br />

un progetto innovativo<br />

che si basa su principi<br />

molto semplici: un alto comfort<br />

abitativo e bassi consumi energetici,<br />

il tutto unito ad un nuovo modo di<br />

costruire che predilige materiali e<br />

tecniche innovative dove il legno<br />

ha una presenza dominante anche<br />

in correlazione con una produzione<br />

sostenibile e durevole nel tempo. A<br />

supporto di tutto questo l’azienda<br />

mette a disposizione l’esperienza<br />

dei propri tecnici per consulenze e<br />

assistenza nella fase progettuale (sia<br />

strutturale che impiantistica), nella<br />

scelta dei materiali, nella produzione<br />

dei componenti, e in un accurato<br />

assemblaggio in cantiere con tempi<br />

certi di consegna. La realizzazione<br />

può essere totale o chiavi in mano<br />

ma anche solo parziale a grezzo<br />

avanzato ovvero alla sola struttura<br />

in legno. L’azienda predilige la<br />

costruzione di edifici tramite<br />

pannelli di legno massiccio laminati<br />

uniti a strati incrociati conosciuti nel<br />

settore come X-lam. Questo robusto<br />

pannello oltre a presentare notevoli<br />

caratteristiche strutturali possiede<br />

anche una notevole resistenza al<br />

fuoco e un ottimo sostegno in caso<br />

di sisma, grazie anche all’elasticità<br />

che caratterizza la materia prima di<br />

cui è composto. Inoltre la struttura<br />

viene solitamente rinforzata con<br />

elementi in acciaio (collegamenti o<br />

elementi strutturali che integrano<br />

quelli in legno) e calcestruzzo<br />

(fondazioni e parte interrata). Gli<br />

edifici realizzati con il metodo Eco-<br />

SEC si prefiggono di raggiungere<br />

Careni Pieve, calcio<br />

sport d’eccellenza<br />

gruppo di atleti del vivaio dell’Eclisse CareniPievigina<br />

<strong>Il</strong> calcio a Pieve di Soligo è lo sport per eccellenza: E non può<br />

essere diversamente almeno fino a quando ci saranno al timone<br />

delle figure storiche come la famiglia De Faveri (Eclisse) e il<br />

presidente Adriano Casagrande, i quali con la loro presenza unita da<br />

una enorme dose di umanità, riescono a coinvolgere, anche grazie<br />

alla Scuola Calcio, ber 300 ragazzi che vanno dalla prima squadra<br />

a tutto il settore giovanile. Va detto inoltre che importanti risultati<br />

sono stati raggiunti nel corso dell’ultima annata sportiva dove un<br />

po’ tutte le formazioni nelle loro rispettive categorie, sono riuscite a<br />

mettersi in evidenza, merito anche dei rispettivi allenatori che, vale<br />

la pena ricordare, sono tutti istruttori qualificati.<br />

Infine per quanto concerne la stagione appena iniziata, sembra che<br />

tutte le formazioni siano partite con il piglio giusto come si suol<br />

dire, pertanto non ci resta che augurare loro un’altra annata ricca<br />

di soddisfazioni con la speranza e l’augurio di aggiudicarsi nuovamente<br />

il trofeo più bello, vale a dire la “Coppa disciplina” menzione<br />

che aspetta di diritto alla formazione più corretta sul rettangolo<br />

di gioco.<br />

Roberto Momo<br />

un adeguato isolamento termico<br />

(riferito a zona di costruzione) a<br />

cappotto consigliando solitamente<br />

l’utilizzo di materiali ecologici (fibra<br />

di legno, fibra di canapa, sughero,<br />

ecc.). Un occhio di riguardo viene<br />

tenuto all’isolamento acustico<br />

e alla tenuta d’aria utilizzando<br />

accorgimenti adeguati.L’isolamento<br />

viene completato con l’utilizzo di<br />

serramenti ad elevate prestazione<br />

termoisolanti.Sempre nell’ottica<br />

del risparmio e dell’efficienza<br />

Workstation predilige una<br />

progettazione attenta alle esigenze<br />

del cliente e massimizzando le<br />

caratteristiche dell’edificio in<br />

questione. Gli impianti istallati<br />

sono progettati per l’edificio ed<br />

i suoi fruitori e comprendono<br />

una vasta gamma di soluzioni<br />

per il mantenimento di un clima<br />

confortevole, un efficiente sistema<br />

elettrico e di distribuzione<br />

energetica. Dove la committenza<br />

lo richiede si progettano anche<br />

soluzioni con applicazione di<br />

sistemi per le energie alternative o<br />

sistemi domotici. Grazie a queste<br />

qualità costruttive, Workstatio Srl si<br />

è aggiudicata un lotto di costruzione<br />

nell’ambito del progetto MAP<br />

per l’Abruzzo, organizzato dalla<br />

protezione civile per la realizzazione<br />

di 150 Moduli Abitativi Provvisori<br />

messi a disposizione dei cittadini<br />

più colpiti nei comuni intorno<br />

all’Aquila. L’azienda pur non<br />

occupandosi solitamente della<br />

progettazione di case prefabbricate<br />

su misura ha accettato di buon<br />

grado la sfida proposta presentando<br />

ABBONATI A “IL PIAVE”<br />

12 numeri a soli 12 euro! (in Italia)<br />

Inviaci i tuoi dati e riceverai il giornale a casa<br />

Puoi inviare l’importo in redazione<br />

o fare un bonifico intestato ad<br />

Associazione Culturale <strong>Il</strong> <strong>Piave</strong><br />

iban: IT12 U089 0461 6300 1900 0003 895<br />

<strong>Il</strong> <strong>Piave</strong> - c.p. 180 - 31015 Conegliano (TV)<br />

e- mail: redazione. ilpiave@libero.it<br />

tel: 0438 1791484 fax 0438 6945889<br />

dei progetti abitativi adatti anche a<br />

medio-lunghe permanenze che si<br />

stanno realizzando in otto cantieri<br />

nei comuni Di Rocca di Cambio,<br />

Lucoli e Barete. Sabato 03/10/2009<br />

si sono conclusi i lavori della prima<br />

fase che segnano la costruzione<br />

di 75 moduli, la metà di quelli<br />

concordati e sorti nei paesi di Rocca<br />

di Cambio (AQ), Casamaina (AQ),<br />

Vado di Lucoli (AQ) e Barete (AQ).<br />

Le fasi costruttive hanno compreso<br />

il fissaggio degli ancoraggi e<br />

ancoranti metallici alle platee in<br />

cemento già realizzate dal comune,<br />

la posa delle parti portanti dei<br />

moduli trasportate già pronte in<br />

cantiere, le lavorazioni in copertura,<br />

impiantistica elettrica e idraulica e<br />

le rifiniture interne ed esterne. Le<br />

abitazioni realizzate per quanto<br />

monopiano sono comprensive di<br />

tutto, e in base ai nuclei familiari<br />

che andranno ad usufruirne sono<br />

stati progettati contesti abitativi da<br />

40, 50 e 70 m 2 . La forma compatta<br />

e sobria insieme all’isolamento sia<br />

interno che esterno garantiranno<br />

le minime dispersioni di calore, i<br />

sistemi elettrici ed idraulici sono<br />

all’altezza dei sistemi moderni, le<br />

rifiniture sia interne che esterne oltre<br />

che le parti in legno a vista danno la<br />

sensazione di trovarsi in una casa<br />

vera e propria, le platee in cemento<br />

armato, i solidi ancoraggi e le pareti<br />

e piloni portanti garantiscono la<br />

massima resistenza al sisma. E’<br />

stata realizzata nei tempi concordati<br />

l’idea che Workstation si è prefissa<br />

di portare a termine: Sicurezza,<br />

Efficienza e Comfort.


Novembre 2009 • conegliano<br />

17<br />

La nuova pista permanente per mountain bike<br />

<strong>Il</strong> quartiere dello sport di<br />

Campolongo si arricchirà<br />

presto di un altro spazio dedicato<br />

ad una nuova disciplina<br />

presente a Conegliano: le gare<br />

in mountain bike. L’area si sta<br />

sviluppando molto velocemente,<br />

attraverso la realizzazione<br />

di strutture consone allo svolgimento<br />

delle diverse attività<br />

agonistiche.<br />

Dopo essersi attivato per la realizzazione<br />

della Zoppas Arena,<br />

lo stadio di baseball e il campo<br />

di rugby, l’Assessore allo sport<br />

Loris Zava è ora impegnato nella<br />

realizzazione di un altro progetto<br />

ambizioso: la predisposizione<br />

di una pista permanente<br />

per mountain bike, sul bacino<br />

invaso nella zona industriale di<br />

Campidui a Campolongo.<br />

“L’area individuata sarà completamente<br />

dedicata all’utilizzo<br />

di biciclette del tipo mountain<br />

bike – spiega l’assessore – per<br />

l’insegnamento della disciplina<br />

ai più giovani e per l’allenamento<br />

e la pratica ad uso di agonisti<br />

e amatori. <strong>Il</strong> tutto si svolgerà in<br />

completa sicurezza, con l’intento<br />

di soddisfare le esigenze sia<br />

di chi, questo sport lo pratica<br />

con spirito competitivo, sia per<br />

chi è solo un puro divertimento.<br />

<strong>Il</strong> tutto sempre sotto la supervisione<br />

del personale incaricato<br />

alla sorveglianza dalla società<br />

sportiva utilizzatrice”.<br />

Sarà infatti la Conegliano Bike<br />

Team, nata nel 1996 nel territorio,<br />

ad occuparsi della gestio-<br />

ne delle piste, un gruppo unito<br />

dalla passione per la mountain<br />

bike, il quale ama definirsi così:<br />

“Una realtà sportiva, che dal<br />

ciclismo tradizionale mantiene<br />

il senso di rotazione delle pedivelle<br />

e poco più”. La società è<br />

cresciuta e si è consolidata nel<br />

tempo, imperniando ogni cosa<br />

sulla grande passione per la<br />

loro “fuori strada a due ruote”.<br />

Da qui la voglia di misurarsi<br />

e la partecipazione alle prime<br />

gare di granfondo e cross-country.<br />

La Conegliano Bike Team<br />

ha cambiato quindi nel corso<br />

del suo percorso il proprio approccio<br />

verso la disciplina: da<br />

un puro e mero divertimento,<br />

il loro è diventato con il tempo<br />

un vero e proprio “divertimento<br />

allenante”.<br />

è così che presto la Conegliano<br />

Bike Team avrà uno spazio adeguato,<br />

dove poter praticare lo<br />

sport durante tutto l’anno, dove<br />

incontrarsi e prepararsi alle<br />

gare. Un’installazione di un impianto<br />

luminoso con alcuni fari<br />

favorirà l’utilizzo delle piste<br />

anche nel periodo autunnale ed<br />

invernale. Tale intervento non<br />

solo faciliterà la società sportiva,<br />

ma andrà a beneficio anche<br />

della vivibilità della zona.<br />

“Saranno realizzati due percorsi<br />

– spiega l’assessore Loris Zava<br />

– uno individuato all’interno<br />

dell’attuale bacino di invaso,<br />

dove si snoderà il tragitto, con<br />

risalite sulle sponde ripide.<br />

Saranno poi inseriti ostacoli e<br />

pendenze artificiali, mediante<br />

strutture di ferro e legno, scavi e<br />

riporti di terreno per aumentare<br />

le difficoltà tecniche della strada<br />

stessa. Un secondo percorso<br />

invece sarà allestito solo per le<br />

manifestazioni e comprenderà<br />

una porzione del parcheggio<br />

esistente, per creare in occasione<br />

di competizioni, l’area<br />

di partenza ed arrivo. Qui sarà<br />

dunque necessario inserire passaggi<br />

removibili o cancellati, in<br />

modo da favorire un’entrata e<br />

un’uscita dal percorso”.<br />

La società sportiva che avrà<br />

le piste in gestione prospetta<br />

anche, in un prossimo futuro,<br />

di realizzare una zona servizi<br />

attrezzata per il lavaggio delle<br />

mountain bike e per l’assistenza<br />

meccanica. Nelle immediate<br />

vicinanze saranno disposti box<br />

ad uso spogliatoi, docce, toilette<br />

pubbliche per uomini e donne,<br />

un deposito materiali e attrezzature<br />

e sale ad uso conviviale, o<br />

per riunioni della società.<br />

L’obiettivo dell’intervento<br />

come ha sottolineato l’Assessore<br />

Loris Zava mira a creare<br />

un punto di incontro facilmente<br />

raggiungibile per i molti appassionati<br />

bikers del Comune di<br />

Conegliano e costruire inoltre<br />

una palestra a cielo aperto per i<br />

giovani, giovanissimi e tutti gli<br />

interessati, che desiderano avvicinarsi<br />

a questo sport, lontano<br />

dai pericoli del traffico automobilistico.<br />

Ylenia Dal Bianco<br />

24^ edizione<br />

Pittori in Campiello<br />

Dopo la mostra<br />

dei “Pittori<br />

in Contrada<br />

Granda”, si è svolta<br />

nel Settembre Coneglianese<br />

ricco di manifestazioni,<br />

la 24^<br />

Edizioni “Pittori in<br />

Campiello”.<br />

hanno partecipato una<br />

ventina di pittori, grafici,<br />

ceramisti portando<br />

opere che hanno<br />

suscitato molto interesse<br />

nei visitatori.<br />

Sono: Pino Stara, Bruno Bottega,<br />

Fiore Biasi, Ester Gasparutti,<br />

Anna Riva, Amalia Stecca,<br />

Lucia Antoniazzi, Monica Gobbato,<br />

Lilia maniero, Roberto<br />

Vettoretti, Sandro Chinellato,<br />

Renato Melato e Katy Caviola,<br />

Raffaele Susana, Renzo Gallon,<br />

Brunp Stival e Grava da Santa<br />

Lucia. Quest’anno la mostra è<br />

stata dedicata ai pittori defunti e<br />

in particolare a Olimpia Spilimbergo<br />

con una messa al duomo.<br />

GARBELLOTTO spa<br />

I-31015 CONEGLIANO (TV)<br />

Viale Italia, 200 Tel 0438 366411<br />

BOTTI E BARILI (BARRIQUES)<br />

per affinamento vini e liquori, di qualsiasi legname, capacità e formati<br />

Per l’anno prossimo che sarà il<br />

25° della Costituzione dei Pittori<br />

in Campiello, tutti si impegneranno<br />

al massimo, sperando<br />

di poter usufruire anche del<br />

Campiello Superiore.<br />

Alberto fratantaro<br />

LIBRI<br />

Quanto amara quella cioccolata<br />

di Angelo Bessega<br />

<strong>Il</strong> libro “Quanto amara quella<br />

cioccolata!” è ambientato nel<br />

secondo dopoguerra e ci introduce<br />

il problema dell’emigrazione<br />

per molti italiani.<br />

Antonio, con la sua famiglia, per<br />

sfuggire alle incertezze dell’Italia<br />

completamente distrutta dal conflitto,<br />

priva di risorse naturali e di<br />

derrate alimentari per sfamare la<br />

popolazione, emigra in Francia.<br />

L’Italia, con ben due milioni di disoccupati,<br />

vive in uno stato completo<br />

di miseria. L’allora governo<br />

De Gasperi si trovò ad affrontare<br />

questa drammatica situazione,<br />

vedendo nell’emigrazione l’unica<br />

soluzione per il problema demografico<br />

ed economico dell’Italia,<br />

tanto da incoraggiare la partenza<br />

di migliaia di lavoratori verso gli<br />

stati europei, in particolar modo in<br />

Francia proprio come la famiglia<br />

Franconi.<br />

Già all’inizio del libro ci viene<br />

presentata l’autorità paterna, percepita<br />

dai piccoli figli come una<br />

sopraffazione, in condizioni di<br />

disagio economico e sociale causato<br />

da un alcolismo che serve per<br />

superare i sacrifici.<br />

Percepiamo la condizione della<br />

donna, Eugenia, madre in questo<br />

caso, tragica, commovente. Essa<br />

ci lascia riflettere su quanto questo<br />

ruolo era allora complesso, si trovava<br />

in uno stato di sottomissione,<br />

non aveva importanza nel tessuto<br />

sociale e doveva accettare la superiorità<br />

dell’uomo e la cattiveria<br />

di quest’ultimo. La sofferenza di<br />

Eugenia è sopportata con un grande<br />

spirito cristiano, dettato da una<br />

vera Fede che nel romanzo compare<br />

come un vero pilastro della<br />

società di molti decenni addietro,<br />

rispetto ad oggi che molte volte<br />

viene oscurato dal benessere e dal<br />

consumismo della società. Questa<br />

sofferenza è percepita più da<br />

LEGNAMI E SEMILAVORATI:<br />

Rovere, Castagno, Faggio Nat Ev, Frassino, Ciliegio eur/amer<br />

Tiglio, Olivo, Acero, Ontano, Pero, Betulla, Acacia, Noce eur/amer<br />

Toulipier, Carpino, Pioppo, Noce boliviana, Cedro, Lenga.<br />

ELEMENTI PER SERRAMENTI<br />

PANNELLI IN CASTAGNO FINGER/JOINT 19 mm<br />

TRAVATURE IN CASTAGNO E ROVERE<br />

Antonio, fratello<br />

maggiore<br />

della piccola<br />

Marina; il<br />

protagonista<br />

vive con angoscia<br />

le proprie<br />

pene e quelle<br />

della madre,<br />

in un rapporto,<br />

nonostante la<br />

giovane età, di<br />

affetto e comprensione.<br />

<strong>Il</strong> racconto del<br />

protagonista si<br />

svolge fra paesaggi<br />

e personaggi<br />

di varia<br />

natura: ogni<br />

descrizione<br />

d e l l ’ a u t o r e<br />

porta a costituire un racconto a sé.<br />

La narrazione dei luoghi è puntuale,<br />

viva e ci porta nei luoghi narrati<br />

con nitidezza.<br />

Ogni momento viene radiografato<br />

dall’Autore, e ogni pensiero si<br />

staglia sullo sfondo di paesaggi,<br />

a volte tormentati, a volte festosi,<br />

piuttosto che tragici o sereni. Delinea<br />

in maniera completa lo stato<br />

sociale in cui si stagliano tutti i<br />

personaggi del racconto.<br />

Interessante è l’arrivo nel piccolo<br />

paesino del Parroco, perché influirà<br />

nel destino e nella vita del piccolo<br />

Antonio. Tra i due si instaurerà<br />

un rapporto forte e solido: in ogni<br />

momento di bisogno Antonio si<br />

recherà dal Parroco. Quest’ultimo<br />

nonostante la poca fede di Vittorio,<br />

il padre, visiterà più volte la casa e<br />

diventerà una figura emblematica<br />

anche per Eugenia, un amico con<br />

cui confidarsi nei momenti bui.<br />

Tutto il romanzo è pervaso di commozione,<br />

di ricordi e di sentimenti,<br />

come quanto descritto durante il<br />

soggiorno italiano dei bambini dai<br />

nonni a Sacile per la malattia del-<br />

la madre;<br />

i nonni,<br />

a p p u n t o ,<br />

dimostrano<br />

una grande<br />

affettività<br />

nei confronti<br />

dei<br />

b a m b i n i<br />

anche se in<br />

un contesto<br />

semplice.<br />

L’ingegno<br />

dei piccoli<br />

nel crearsi<br />

dei giochi<br />

divertenti<br />

ma ingenui<br />

e semplici.<br />

Quest’opera<br />

è un<br />

ritorno al<br />

passato, a una moralità più severa,<br />

a valori umani molto profondi<br />

e duraturi, nonostante le difficoltà,<br />

che oggi, per alcuni versi, sono andati<br />

perduti.<br />

La cioccolata è stata amara per<br />

il padre Vittorio che andava alla<br />

ricerca di una tranquillità economica:<br />

non trovandola si sfogava<br />

nel bere e in famiglia. E’ stata<br />

amara per la madre che ha dovuto<br />

assumersi ogni giorno il gravoso<br />

compito di madre e di moglie,<br />

cercando di mantenere legata<br />

alla famiglia. E’ stata amara per i<br />

bambini che desideravano vivere<br />

la loro infanzia in modo sereno e<br />

normale come tutti i bambini della<br />

loro età.<br />

Una lettura educativa per tutti sia<br />

per i ragazzi della scuola sia per<br />

gli adulti. <strong>Il</strong> libro ha avuto modo di<br />

essere presentato: alla Fiera del Libro<br />

di Torino e alla “Beijing Book<br />

Fair 2009” che di Pechino dal 3 al<br />

7 di settembre quale esempio di<br />

cultura e letteratura italiana.<br />

Mara Campaner<br />

Università degli anziani<br />

Mercoledì 9 dicembre ore 15.00<br />

Sala conferenza piazzale Zoppas<br />

Conferenza aperta al pubblico<br />

Relatore dott. Eugenio Morelli<br />

“Le premesse della rivoluzione culturale<br />

non violenta”<br />

PARCHETTI, LISTONI ED ASSITI<br />

DI LEGNI EUROPEI (i più sicuri)<br />

Rovere, Castagno, Frassino, Ciliegio, Olmo, Acero, Acacia, ecc.<br />

PREZZI IMBATTIBILI<br />

svendesi anche al minuto<br />

LEGNA DA BRUCIO<br />

secca e scorzi (ottimi prezzi)


Repubblica Serenissima nel nome di San Marco nosto Protettore<br />

CONOSCERE LA STORIA PER CAPIRE IL PRESENTE<br />

Rintocchi di pace<br />

dalle antiche campane di Lepanto<br />

Le flotte della Lega Santa a Lepanto e l’ardore di Padre Marco d’Aviano a<br />

Vienna fermarono le brame dell’espansionismo Ottomano.<br />

Se il 7 ottobre del 1571 le flotte<br />

cristiane riunite nella Lega Santa<br />

non avessero vinto la battaglia<br />

navale di Lepanto e se nel 1683<br />

un umile frate cappuccino di nome<br />

Marco d’Aviano non avesse fattivamente<br />

esortato gli smarriti austriaci a<br />

ricompattarsi e a respingere gli osmani<br />

dall’assedio di Vienna, il corso della<br />

storia sarebbe stato ben diverso.<br />

Una volta occupata Vienna, i musulmani<br />

di Mehmet da Van sarebbero vittoriosamente<br />

calati verso Roma quale<br />

loro principale obiettivo di conquista<br />

e di islamizzazione dell’Occidente.<br />

Verosimilmente, Vienna non sarebbe<br />

diventata la capitale culturale dell’umanità,<br />

della musica e del bel modo<br />

di vivere. <strong>Il</strong> suo arciduomo sarebbe<br />

diventato una moschea come avvenuto<br />

per Santa Sofia a Costantinopoli e<br />

la sua intera architettura avrebbe necessariamente<br />

subito l’influenza dello<br />

stile gotico-osmano.<br />

Ora, in questi tempi di globalizzazione<br />

economica e commerciale, di facilità<br />

di viaggi e di telecomunicazioni,<br />

di interscambi culturali, della convivenza<br />

di tante persone di religioni diverse<br />

e di reale voglia di fraternizzazione<br />

e di socializzazione tra i popoli,<br />

l’evocazione di quei due tragici eventi<br />

serve a diffondere la voglia di pace e<br />

di GLOBALIZZAZIONE POLITICA<br />

contro il continuo ripetersi di inutili<br />

guerre.<br />

A quell’epoca, la cristianità dell’Europa<br />

era minacciata. Bisognava difendersi.<br />

La logica era quella delle prove<br />

di forza e non quella dei trattati. Così<br />

nel 1571 al largo di Lepanto, una cittadina<br />

del golfo di Corinto, una flotta<br />

coordinata da Papa Pio V° e composta<br />

di 402 navi con 74 mila marinai al<br />

comando del giovane Don Giovanni<br />

d’Austria, coadiuvato da Sebastiano<br />

Venier e da Marcantonio Colonna affronta<br />

i pericolosi turchi.<br />

La flotta nemica, comandata da Alì<br />

Pascià era composta da 554 navi con<br />

88 mila uomini a bordo. Dopo cinque<br />

ore di cruenta battaglia, celebrata da<br />

alcuni spaventosi dipinti e anche dalle<br />

forti poesie di Attilio Carminati e di<br />

Giacomo Bernasconi. I cristiani della<br />

lega Santa sono vittoriosi. I Turchi<br />

fuggono. Molte navi dell’una e del-<br />

Battaglia di Lepanto 1571 Sebastiano Venier<br />

Campane poste dietro all’altare<br />

l’altra parte vengono affondate. I morti<br />

sono circa 37 mila. 29 mila Turchi e<br />

8 mila cristiani dei quali 4856 veneziani.<br />

I feriti sono in tutto 18 mila. <strong>Il</strong> mare<br />

si tinge di rosso.E’un’autentica strage.<br />

Un eccidio paragonabile a quelli che<br />

sono istantaneamente possibili con lo<br />

scoppio di quelle bombe atomiche che<br />

si dovrebbero eliminare.<br />

<strong>Il</strong> 18 ottobre appena giunta a Venezia<br />

via mare la notizia di quella vittoria, le<br />

tre campane della chiesa di San Nicolò<br />

del Lido suonarono a festa.<br />

A seguito del crollo del campanile, le<br />

tre citate campane di Lepanto, subirono<br />

danni. Mute da tanti anni, sono accantonate<br />

dietro l’altare e per il nuovo campanile<br />

ne furono fuse delle altre.<br />

Perché i ritocchi di quei cimeli storici<br />

possano diventare messaggi di pace nel<br />

ricordo di tanto orrore, con il permesso<br />

del parroco Iannotta e della Soprinten-<br />

denza, un comitato di cittadini si sta<br />

adoperando per sistemarle bene in vista<br />

di un sostegno. A fini di pacate riflessioni,<br />

e proprio perché non si ripetano,<br />

in un apposito fascicolo sarà obiettivamente<br />

descritto il contesto storico di<br />

quei clamorosi eventi.<br />

Detto comitato, del quale faccio Parte<br />

unitamente all’Associazione dei Cavalieri<br />

di San Marco, al Club Unesco,<br />

a Carlo Schiavon, a Bepi Telaroli, a<br />

Luciano Girotto, a Lidia Zappella, a<br />

Francesco Crosera a Francesco Toffolo<br />

a Carlo Scopinich, a Luciano Cucco ed<br />

ai Consoli di Finlandia, di Cipro e del<br />

Lesotho, si occuperà anche delle necessarie<br />

celebrazioni improntate anche al<br />

rilancio della marineria veneziana.<br />

L’Imprenditore Diotisalvi Perin, noto<br />

ricercatore storico, e valorizzatore dei<br />

musei della Grande Guerra Presidente<br />

del Museo del <strong>Piave</strong> “Vincenzo Colognese”,<br />

nonché editore di alcuni volumi<br />

storici pubblicati assieme del Comitato<br />

Imprenditori Veneti “<strong>Piave</strong> 2000”ha<br />

fornito la maggior parte del materiale<br />

necessario e segue i lavori.<br />

Concettualmente, le vicende di Leopanto<br />

si coniugano con quelle veramente<br />

miracolose di Marco d’Aviano.<br />

Un umile frate cappuccino, nato ad<br />

Aviano e studiò nel Veneto a Conegliano,<br />

Oderzo Chioggia, Venezia, Padova,<br />

Vicenza ecc…predicatore interinante<br />

in Europa, che Vienna ha onorato dedicandogli<br />

un monumento e una strada<br />

e inumando le sue spoglie nella Chiesa<br />

dei Cappuccini per il riposo eterno accanto<br />

ai grandi personaggi dell’Austria<br />

imperiale.<br />

Da alcuni anni il Cappuccino Padre Marco<br />

d’Aviano è definito Beato. Nei pressi<br />

del Ponte della Priula c’è una strada che<br />

Vienna 20/10/09. Immagini ricevute da Lidia Zappella. In ordine da sinistra: Ingresso viale; maestoso monumento davanti alla chiesa dei Capuccini; e<br />

Altare della chiesa dei Capucini con la Tomba di Padre Marco D’Aviano. Da visitare la Cripta Imperiale (144 fra cui la principessa Sissi).<br />

Da destra il Vicario Iannotta don Giancarlo (apre le<br />

porte della chiessa di San Nicolò per ricevere il legname<br />

che sarà utilizzato nel realizzare il basamento delle<br />

tre campane) Diotisalvi Perin; Giuseppe Telaroli e<br />

Carlo Schiavon.<br />

porta il suo nome. Non sarebbe male<br />

che almeno i più importanti siti del suo<br />

percorso di predicatore gli dedicassero<br />

degli elementi artistici di ricordo<br />

a similitudine di quanto si ammira ai<br />

bastioni di San Marco a Treviso. Alcuni<br />

libri come quello Mezzaluna E<br />

Croce Marco d’Aviano e la Salvezza<br />

d’Europa e il film “Una battaglia per<br />

Vienna” del viennese Erich Feigl. Per<br />

maggiore valorizzazione dei suoi meriti<br />

etici e spirituali, Renzo Martinelli,<br />

il famoso regista di “Porzius”, Vajont<br />

e del recente “Barbarossa”sembra abbia<br />

iniziato a girare un film collossal<br />

sull’affascinante storia dell’ammirevole<br />

taumaturgo - diplomatico – eroe<br />

padre Marco d’Aviano che in Austria<br />

è venerato come un SANTO:<br />

Cap. ferruccio falconi<br />

Ringrazio di cuore tutti coloro che si<br />

fanno parte attiva nelle iniziative per<br />

far conoscere la nostra millenaria<br />

storia di cristiani con la Serenissima<br />

Repubblica di San Marco.<br />

All’Amico regista Renzo Martinelli,che<br />

ci ha richiesto (aderendo) circa 10<br />

anni fa di sponsorizzare il film Vajont,<br />

ne è seguito uno scambio culturale<br />

per avergli trasmesso sulla frana della<br />

diga il libro (da noi tradotto) del<br />

viennese Erich Feigl Mezzaluna e<br />

Croce Marco d’Aviano e la Salvezza<br />

d’Europa. Confidiamo che Martinelli<br />

mantenga le tante promesse di realizzare<br />

un colossal sul Santo Salvatore<br />

d’Europa Padre Marco d’Aviano.<br />

Speriamo non si arrivi alle calende<br />

greche a causa di film di propaganda.<br />

Per il momento consigliamo degli<br />

straordinari filmati sulla storia del<br />

Cappuccino (in Austria considerato<br />

Santo da 326 anni) del regista E. Feigl<br />

UNA BATTAGLIA PER VIENNA,<br />

digitando su yoUTUBE: MARCo<br />

D’AVIANO e vedere tutti i film che<br />

portano la firma museo del piave.<br />

Diotisalvi Perin


interventi & rubriche<br />

19<br />

Novembre 2009 •<br />

redazione.ilpiave@libero.it<br />

COMITATO IMPRENDITORI VENETI “PIAVE 2000”<br />

Casella postale N.1<br />

31010 PONTE DELLA PRIULA (TV)<br />

Alla cortese att. del Ministro dell’Ambiente, Ministro dell’Interno, Presidente Regione del Veneto e Carabinieri N.O.E.<br />

Ponte della Priula, 07-10-2009<br />

Giornata che ricorda il 438° ann. della vittoria della Serenissima Rep. a Lepanto il 7-10-1571.<br />

E-mail e Fax: ESPOSTO per segnalare il pericolo alluvione in caso di piene del fiume PIAVE.<br />

In riferimento a notizie stampa, si apprende del via libera alle casse di espansione nel medio e basso <strong>Piave</strong><br />

da parte del Consiglio dei Ministri.<br />

Chiedo alle vostre Spettabili Autorità di riflettere con urgenza su quanto è stato deciso, in quanto il progetto<br />

dei Governi di sinistra è stato da tutti contestato e bocciato precedentemente quindi improponibile, perché<br />

fa perdere tempo prezioso e, se realizzato, causerebbe alluvioni e disastri anche peggiori a quelli accaduti<br />

anche recentemente in varie regioni italiane; bastano alcune CONSIDERAZIONI: il fiume <strong>Piave</strong> è a carattere<br />

torrentizio, quindi ha avuto una funzione naturale per millenni scaricando la sua forza nel letto delle<br />

valli montane defluendo nella pianura, uscendo nella stretta gola tra i colli di Colfosco e Nervesa dove la<br />

Serenissima fin dal 1509 (celebre architetto Fra Giovanni Giocondo) realizzò alcune solide arginature e<br />

speroni in croda.<br />

Nella storia si sono susseguite piene storiche ogni 30/50 anni, il 4-11-1966 di 5.500 mc. sec. l’acqua era a<br />

filo argini ed alcuni si sono rotti a tratti da Nervesa a Salgareda; non c’è argine che tenga, anzi basta una<br />

piena anche di circa il 50% del ‘66 per avere problemi, in quanto dal 1966 la situazione OGGI è molto<br />

peggiorata a causa della mancata: manutenzione del letto del fiume, pulizia di piante infestanti fuorilegge,<br />

rettifica ed asporto ghiaie, rinforzo argini e mancata regimentazione delle acque, come previsto dalla<br />

commissione interministeriale DE MARCHI e Convegno a Villa Fianchetti nel 1982 dove tutte le autorità<br />

convenute “gridavano” di far presto per procedere a realizzare opere di laminazione in difesa dei rivieraschi<br />

e di Venezia, per scongiurare la disastrosa alluvione del 4-11-66. Da allora nulla è stato fatto!<br />

Come è possibile realizzare delle casse di espansione a valle di Ponte della Priula a Ponte di <strong>Piave</strong> se nel<br />

‘66 l’acqua era a filo degli argini e in altre zone gli ha scardinati! L’acqua non è comprimibile, quindi in<br />

queste zone sassose permeabili non è possibile alzare le arginature cementificandole, in quanto l’acqua<br />

trafilerebbe sotto gli argini creando dei fontanazzi incontrollabili.<br />

In base a dati delle piccole piene susseguitesi negli ultimi 10 anni ca. di circa 1500/1800 mc. sec., abbiamo<br />

visto che il livello dell’acqua raggiungeva un livello preoccupante tanto che mancava poco a superare l’argine<br />

a Ponte di <strong>Piave</strong>, quindi non ci vuole un esperto per capire che l’acqua non defluisce. E’ chiaro che il<br />

letto del fiume è ostruito da materiali che impediscono il normale deflusso delle acque in caso di piene.<br />

<strong>Il</strong> letto del fiume fino agli anni ‘70 poteva scaricare da Ponte di <strong>Piave</strong> al mare circa 3.000 mc. sec. e a monte<br />

circa 5.000, quindi è evidente che bisogna intervenire con estrema urgenza per rettificare il letto del fiume<br />

e rinforzare gli argini rovinati per riportare il fiume nella situazione degli anni ‘60.<br />

In via urgente progettare dei serbatoi di laminazione a monte da Falzè di <strong>Piave</strong> a Belluno (come quelli<br />

realizzati in Friuli per salvare Motta di <strong>Livenza</strong>) in modo di trattenere per alcuni giorni una possibile piena<br />

che superi i 3.000 mc. sec., dopodiché aprire le paratie per il deflusso.<br />

Esempio: se arrivasse una piena come nel 1966 di 5.500 mc. sec. per la sicurezza dei rivieraschi si devono<br />

trattenere a monte della gola di Falzè di <strong>Piave</strong> 2.500 mc sec. sempre che da Ponte di <strong>Piave</strong> al mare si effettui<br />

la manutenzione e si possano scaricare i 3.000 mc. sec.<br />

Questi dati sono anche riportati in diversi libri di stimati tecnici di ingegneria idraulica e non ci venga detto<br />

che per fare la manutenzione con la rettifica del fiume servano fondi, perché con gli introiti della vendita<br />

delle ghiaie si autofinanzia la riparazione e rinforzo degli argini e speroni.<br />

Fin dagli anni ‘80 ci siamo battuti con le autorità per la sicurezza dei rivieraschi e nel 1994 siamo riusciti,<br />

con un intervento da noi sollecitato: il Ministro Maroni sollecitava il Prefetto di Treviso di creare un gruppo<br />

di lavoro (VISTA L’alluvione in Piemonte) per far partire 27 punti di intervento da Nervesa della Battaglia<br />

a Zenson, ma solo una decina circa sono stati eseguiti con un incasso di circa L. 15.000.000.000, poi il<br />

Governo cadde e, pur avendo la collaborazione e il cambio di 5 Prefetti (che erano a capo del gruppo di<br />

lavoro voluto dal Min. Maroni), in circa 6 anni poco a poco i lavori si assottigliarono.<br />

Riteniamo, dagli studi pubblicati sui nostri libri - autore il M.d.L. Ing. Alfredo Dal Secco - confermata l’importanza<br />

del lavoro svolto (libri, report, studi,ricerche, piante geografiche storiche ecc. depositate presso la<br />

Biblioteca del <strong>Piave</strong> di San Polo di <strong>Piave</strong>) avendo ricevuto i complimenti da luminari idraulici, poiché si<br />

evidenzia che la situazione idraulica del Fiume <strong>Piave</strong> è fuorilegge, sia per il male ambientale dalla presenza<br />

di una boscaglia di piante anche di grosso fusto pericolose per distruggere i ponti, in quanto vengono estirpate<br />

dai vortici in caso di piena e si parano sulle pile dei ponti creando un effetto diga, sia per l’accumulo<br />

di ghiaie derivato dalle brentane e …..(segue parte ris.)<br />

Se nel nostro territorio arrivasse una piena come il 4-11-1966 avrebbe effetti catastrofici, perché il letto del<br />

fiume non è in grado di scaricare come la portata del 1966, quindi la furia dell’acqua scardinerebbe l’arginatura<br />

sinistra da Colfosco - Ponte della Priula al mare; ricordiamo che nel ‘66 l’esercito aveva minato l’argine<br />

(per farlo saltare) di questi paesi per salvare Treviso qualora nella notte continuasse lo scardinamento<br />

dell’argine di Nervesa d. B. poi il livello calò salvando la complessa situazione di pericolo di alluvionare<br />

fino a Conegliano Veneto, Oderzo e al mare.<br />

Si prega di intervenire tempestivamente per allontanare il pericolo di morte e distruzione (in caso di piene)<br />

che porterebbe in caso di piene storiche (a causa del fiume in balia di se stesso) alcuni metri di acqua, fango<br />

e inquinamento nelle città e nei paesi rivieraschi in destra e sinistra <strong>Piave</strong>.<br />

In attesa di risposta, distinti saluti. <strong>Il</strong> Presidente<br />

Diotisalvi Perin<br />

P.s.: Preghiamo vedere i filmati per i problemi di male ambientale<br />

e non con ricerche storiche ecc.. nel WEB youtube digitando:<br />

pericolocaveborgomalanotte o museodelpiavevincenzocolognese<br />

Alluvione del 4 novembre 1966<br />

Le acque hanno rotto e scardinato in più<br />

punti gli argini da Nervesa Della Battaglia<br />

a Ponte di <strong>Piave</strong>, Zenson, Salgareda<br />

ecc.., causando la morte di diverse persone<br />

e ingentissimi danni in vasti territori<br />

rimasti allagati per diverso tempo.<br />

Pensate se sucedesse prossimamente<br />

nel tanto decantato Nord Est, con attività<br />

ad alta tecnologia che verrebbero alluvionate<br />

e sommerse da alcuni metri di<br />

acqua, fango ed inquinamento.<br />

in collaborazione con il<br />

MUSEO DEL PIAVE “VINCENZO<br />

COLOGNESE” Caorera di Vas (BL)<br />

Zenson di <strong>Piave</strong><br />

IL DIRETTORE RISPONDE<br />

Politici a luci rosse<br />

Egregio direttore<br />

In tempi di incontri a luci rosse,<br />

dove la Camera è meno<br />

frequentata di certe camere…<br />

l’ultimo scandalo con protagonista<br />

il presidente della regione<br />

Lazio, ha lasciato il segno.<br />

Beh, fra l’accoppiarsi con una donna e il partecipare a dei coca party con dei transessuali forse<br />

qualche differenza c’è. Non a caso Marrazzo ha ritenuto subito, di sua spontanea volontà, di dimettersi.<br />

Ma al di la di qualsiasi considerazione di natura sessuale, la questione è la seguente: la<br />

vita privata di un personaggio pubblico deve essere privata o di dominio pubblico? Ed è giusto che<br />

la vita privata possa interferire in quella pubblica fino a rovinare la carriera di un uomo. In teoria<br />

no. Almeno così abbiamo sempre inteso fino a ieri. Ma in questi ultimi tempi sta cambiando. I casi<br />

Berlusconi, Boffo, Marrazzo, pur nella loro diversità, sono gli esempi più eclatanti. E se cambiare<br />

la società che alimenta il mondo mediatico è difficile, se non impossibile, allora è necessario<br />

interpretare il cambiamento. Ai politici non resta che prendere atto che la privacy non esiste più,<br />

che viviamo – piaccia o no - in un grande reality. Se sei un personaggio pubblico devi vivere la<br />

tua vita privata comode se fosse pubblica. Pena la morte, politica e morale. Queste sono le nuove<br />

regole del gioco.<br />

Alessandro Biz<br />

fUORI E DENTRO IL BANALE QUOTIDIANO<br />

E se oggi fosse l’ultimo giorno?<br />

Ogni giorno siamo presi<br />

da ciò che dobbiamo,<br />

vogliamo e possiamo<br />

fare. Questo almeno per la<br />

maggior parte delle persone che<br />

al mattino iniziano una nuo-<br />

va giornata. L’eventualità che<br />

proprio oggi potrebbe essere<br />

l’ultimo giorno della nostra esistenza<br />

potrebbe cambiare la nostra<br />

mentalità. Diversi modi di<br />

reagire. Rinnegare la nostra esi-<br />

stenza, staccarcene oppure fare<br />

le solite cose fino alla fine per<br />

l’impossibilità di comprendere<br />

ciò che sta per accaderci.<br />

Eugenio Morelli<br />

In un mondo così, impariamo dai lupi<br />

che sanno aiutarsi e fare branco<br />

Che strano paese è l’Italia<br />

spesso accadono cose<br />

che hanno qualche cosa<br />

di irreale, incredibilmente assurde<br />

che sembrano uscite da<br />

qualche testa di legno o peggio<br />

ancora da qualche mente perversa.<br />

Possono cambiare i governi<br />

(credo siano una sessantina<br />

dal ’48 ad oggi), ma la musica<br />

non cambia a dettare le regole è<br />

sempre e solo il dio denaro e se<br />

ti trovi per assurdo tagliato fuori,<br />

sei fregato, non conti nulla,,<br />

sei emarginato.<br />

Se poi per un qualsiasi motivo<br />

dovessi perdere il posto di lavoro,<br />

puoi bussare a tutte le porte,<br />

alle Istituzioni, ma troverai solo<br />

ed esclusivamente promesse ed<br />

illusioni.<br />

Non hai qualche santo in paradiso<br />

o non sei amico di qualche<br />

“potente”? Peggio per te .<br />

Politicanti da strapazzo che magari<br />

illudono i giovani durante i<br />

convegni o nei circoli, ma che<br />

in concreto nulla fanno per loro,<br />

per aiutarli nelle politiche sociali<br />

o quant’altro.<br />

Istituzioni dotate di completa<br />

cecità e di demenzialità nei confronti<br />

di persone, e sono molte,<br />

come chi scrive il quale a causa<br />

di un infortunio con conseguente<br />

invalidità, si vede umiliato<br />

ogni qual volta tende di bussare<br />

a qualche porta.<br />

Marrazzo ha scelto di dimettersi<br />

mentre Berlusconi è ancora<br />

al proprio posto. Perché?.<br />

C’è forse qualche differenza<br />

di…sesso?<br />

Giovanni Neri<br />

e-mail<br />

Mentre agli extracomunitari,<br />

per il solo fatto di prolificare figli,<br />

vengono dati più aiuti.<br />

Conosco ragazzi caduti per i<br />

più validi motivi nel tunnel della<br />

droga, ma lasciati all’angolo<br />

perché tanto sono un peso per<br />

la società:” che si arrangino, per<br />

loro non c’è posto”.<br />

E noi cittadini continuiamo ad<br />

andare a votare ed ogni volta ci<br />

illudiamo, con la penna, di cambiare<br />

le cose, ma loro( i politici)<br />

fanno come il” gattopardo” di<br />

Tommasi di Lampedusa ovvero<br />

cambiare tutto perché nulla<br />

cambi. Devo anche dire che è<br />

anche un po’ colpa nostra, perché<br />

alle volte non siamo uniti<br />

e solidali tra di noi invece bi-<br />

sognerebbe imparare dai lupi<br />

i quali per difendere il proprio<br />

territorio si alleano tra loro e<br />

scelgono un capo che li possa<br />

difendere da eventuali sgradite<br />

intenzioni,.<br />

Ecco se anche noi facessimo<br />

come queste straordinarie bestie,<br />

potremo forse un giorno<br />

cambiare questo povero e disgraziato<br />

Paese pieno di risorse<br />

con gente nuova pulita che possa<br />

rispondere del proprio operato<br />

e non più come la maggior<br />

parte dei governanti che quotidianamente<br />

mettono in crisi il<br />

sistema illudendo i poveri cittadini<br />

con menzogne e falsità .<br />

vivi e lascia vivere!<br />

Richard Vanderhoeven


SANT’ARTEMIO<br />

RIVIVE<br />

PER I TREVIGIANI <strong>Il</strong> Parco<br />

del Sant’Artemio<br />

è aperto<br />

alla cittadinanza<br />

tutti i sabati<br />

e le domeniche.<br />

DALLA PRIMA<br />

Vi racconto la mia storia con la giustizia canaglia<br />

(...) Un vilipendio mai perseguito.<br />

Un delitto senza colpevoli.<br />

Un linciaggio legalizzato. V-er-g-o-g--n-a.<br />

Questo siamo diventati, negli<br />

anni, inesorabilmente: una<br />

Nazione infetta,<br />

incivile, barbarica,<br />

sudicia, immorale. E<br />

perché? Per giustizia<br />

denegata. Per fame<br />

di giustizia: ricordate,<br />

non ci può essere<br />

pace senza giustizia.<br />

Né senza verità.<br />

E infatti queste sventurate<br />

creature private<br />

dalla giustizia<br />

vagano come anime<br />

in pena, in questo<br />

inferno di disperati<br />

percossi ogni giorno<br />

nei nostri tribunali. Presi a<br />

getti di merda metaforica, ma<br />

più puzzolente di quella gettata<br />

dagli allevatori inviperiti a Vancimuglio.<br />

Scusate se uso un linguaggio<br />

forse più diretto del solito, ma<br />

come pietà l’è morta, è defunta<br />

anche la mia voglia e capacità<br />

di sublimare, di smussare, di attenuare<br />

i toni.<br />

E confesserò qui, come mi capita<br />

di fare, per l’aria di libertà e<br />

rispetto che soffia da queste colonne,<br />

una cosa che non ho mai<br />

scritto. Mai. Per pudore, forse.<br />

Per vergogna, pure. Per rabbia,<br />

certo.<br />

Anche la mia vita è stata lesionata<br />

dalla mala giustizia. E il<br />

bello è che la chiamano “civile”.<br />

Che impagabile presa per le<br />

natiche.<br />

Nel lontano 1997 dirigevo una<br />

emittente televisiva con sede a<br />

Limena. L’editore – A.C. – lo<br />

conoscevo da anni. Era stato<br />

amico di mio zio, già sindaco di<br />

Monfalcone e dirigente democristiano.<br />

Gli doveva qualcosa,<br />

anzi molto. E così, quando ce<br />

Anche la mia vita<br />

è stata<br />

lesionata dalla<br />

mala giustizia.<br />

E il bello è che<br />

la chiamano “civile”.<br />

ne fu bisogno, si sdebitò con la<br />

mia famiglia. Offrendomi quel<br />

posto. Capo della redazione in<br />

un’emittente ultraregionale, in<br />

cui l’informazione era pari a<br />

zero virgola. Solo che per legge,<br />

l’editore doveva farla. Con me,<br />

prese due piccioni con una fava:<br />

ringraziare i parenti, ingaggiare<br />

chi (chiedo scusa, sono umile<br />

ma non modesto) impresse<br />

dignità, prestigio e visibilità a<br />

quella emittente improbabile e<br />

squinternata, una sorta di variopinto<br />

suk virtuale con maghi,<br />

astrologi, paragnoste e figli di<br />

paragnoste, ciarlatani, fattucchiere,<br />

trans versione chiaroveggenti,<br />

venditori di mobili<br />

più o meno rubati da qualche<br />

parte etc. etc. Una compagnia<br />

di giro in grado di fare apparire<br />

Vanna Marchi, Stefania Nobile<br />

e Do Nascimento come un trio<br />

di chierichetti.<br />

Lavorai duro. I risultati arrivarono.<br />

E infine, la pugnalata. Che non<br />

mi aspettavo, che non meritavo.<br />

A.C. reagì a un momento di<br />

difficoltà vendendo<br />

le frequenze a un<br />

editore lombardo.<br />

E a uno nordestino.<br />

Quindi, la tv<br />

non esisteva più.<br />

Ma io continuavo<br />

ad andare al lavoro.<br />

Registravo e<br />

trasmettevo “a circuito<br />

chiuso”. Poi,<br />

un giorno mi impedirono<br />

fisicamente<br />

di entrare. Qualche<br />

giorno dopo mi arrivano<br />

per posta…le<br />

mie dimissioni. Mai date. Non<br />

capite? Spiego. Carta, penna e<br />

calamaio e giù falsificazione<br />

della mia firma.<br />

Ripeto: anno 1997. Mi affido a<br />

una nota avvocatessa del lavoro<br />

e inizio la causa.<br />

1997…1998…1999…2000…2<br />

001…2002…2003…2004…20<br />

05…2006.<br />

Fanno nove. Nove anni di causa.<br />

Di lavoro! Dovrebbe essere<br />

“motorizzata”. I miei zebedei<br />

sono motorizzati, altroché.<br />

E’ impossibile sintetizzare l’intera<br />

mia Via Crucis al Tribunale<br />

di Padova. Credo che siano<br />

cambiati sei o sette giudici.<br />

Almeno quattro sono donne<br />

che restano incinte. Altri due,<br />

maschi, vengono trasferiti. Un<br />

altro non mi ricordo più cosa<br />

caspita certifica nero-su-bianco<br />

per sfilarsi. In un anno si fa una<br />

sola udienza! A ogni cambio di<br />

giudice, si ricomincia tutto da<br />

capo, come nel gioco dell’oca.<br />

Mi pare di impazzire. Mi ripeto,<br />

come un folle ubriaco: ma si<br />

trattava solo di stabilire che la<br />

mia firma è falsa! Che ci vuole?<br />

Ogni volta che perdo una<br />

mattinata per una udienza che<br />

viene “rinviata a nuovo ruolo”<br />

mi dico: l’occasione fa l’uomo<br />

assassino. Mi viene da sbattere<br />

la testa contro il muro. Prudono<br />

le mani: non resta che la giustizia<br />

fai-da-te.<br />

E quando ormai ho perduto<br />

ogni speranza, ecco il gancio<br />

che viene giù dal cielo: la causa<br />

approda – caso o segno del<br />

destino - sul tavolo di G.C.,<br />

noto giudice del lavoro.<br />

Uomo di sinistra,<br />

esponente di Magi-<br />

stratura democratica,<br />

mi conosce da tempo:<br />

è stato più volte mio<br />

ospite in tv. A parlare<br />

di giustizia in crisi.<br />

Non credo ai miei occhi,<br />

quando lo vedo<br />

sorridermi bonario,<br />

comprensivo e dirmi “Dottor<br />

Versace, tra qualche giorno avrà<br />

la sentenza”. Osserva attonito<br />

la data d’inizio-causa. Poi mi<br />

tende la mano e sussurra, come<br />

per non farsi sentire da nessun<br />

altro: “E le chiedo scusa a nome<br />

dei miei colleghi, se non l’hanno<br />

fatto”. No, caro giudice, non<br />

l’hanno fatto.<br />

Passano pochi giorni.<br />

E’ stato di parola.<br />

Ho vinto la causa. <strong>Il</strong> giudice del<br />

lavoro mi ha dato ragione e ha<br />

condannato A.C. a risarcirmi<br />

una cifra enorme.<br />

Che non vedrò mai. Perché una<br />

giustizia che arriva in ritardo, è<br />

come se non arrivasse mai. E<br />

infatti A.C., il delinquentone,<br />

si è dato. E i soldi saranno in<br />

Svizzera o da qualche altra parte<br />

tranne che nelle mie tasche.<br />

Certo, c’è la legge Pinto con<br />

l’indennizzo per la durata eccessiva<br />

dei processi, ma sono<br />

briciole.<br />

Nemmeno il tfr mi ha versato,<br />

il puzzone. Difeso da questa<br />

giustizia su misura per quelli<br />

come lui, per gli avvocati che<br />

si vendono i clienti e le cause,<br />

tanto nessuno potrà fare niente,<br />

per gli avvocati infedeli che si<br />

mettono d’accordo sottobanco<br />

con la controparte per non<br />

Una giustizia<br />

che arriva in ritardo,<br />

è come se<br />

non arrivasse mai.<br />

fare finire mai la vertenza, per<br />

i giudici corrivi e acquiescenti<br />

con questi avvocati, per i giudici<br />

che non fanno il loro dovere,<br />

per quelli corrotti e per quelli (e<br />

quelle) che si imboscano e usano<br />

le casse dello Stato come una<br />

mangiatoia personale. E perfetta<br />

per il leccaculismo degli uni<br />

agli altri.<br />

Avete ragione? Siete persone<br />

oneste? Allora mettetevela via,<br />

per questa giustizia siete perdenti.<br />

Lei stima solo i lestofanti,<br />

che si fanno sonore risate di<br />

scherno per voi, poveri illusi<br />

che ancora ci credete, come i<br />

Per informazioni:<br />

Provincia di Treviso<br />

URP: 0422 656000<br />

www.provincia.treviso.it<br />

bambini a Babbo Natale.<br />

Questo è diventata la nostra In-<br />

Giustizia, un disservizio che<br />

soffoca la povera Italia. Ho<br />

deciso, organizzo un convegno<br />

sulla “Disfunzione della giustizia<br />

quale causa dell’aumento di<br />

8 gradi delle temperature minime”.<br />

Ma, dice, “in Italia c’è la democrazia”.<br />

Certo, cari tiranni, sicuro<br />

che c’è, la “vostra” democrazia:<br />

ginnastica dell’obbedienza,<br />

a 90 gradi e guai ad agitarsi ché<br />

godete di più.<br />

Mi fate schifo, mi fate vomitare,<br />

cari componenti dell’apparato.<br />

Sono finito dentro una guerra e<br />

i segni di una guerra si portano<br />

dentro per sempre. E<br />

ricordate bene: il male<br />

chiama altro male. E<br />

infatti “<strong>Il</strong> male è uguale<br />

per tutti” dovrebbero<br />

scrivere, nei tribunali.<br />

Per tutti, tranne<br />

loro, questi licantropi<br />

in toga.<br />

Due lupi e un agnello<br />

che mettono ai voti<br />

che cosa mangiare stasera, ecco<br />

cosa succede a un cittadino che<br />

chieda grazia e trovi “questa”<br />

giustizia.<br />

Indovinate chi sono i lupi.<br />

Gianluca Versace<br />

Giornalista televisivo

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