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Novembre 2009 •<br />
INDUSTRIA BOTTI, TINI<br />
E BARILI (BARRIQUES)<br />
Viale Italia, 200 - 31015 CONEGLIANO<br />
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ANNO XXXVI n.9 novembre 2009 € 1,00 Fondato nel 1974 dal Comm. REDO CESCON Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abb. Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB TV<br />
w w w . i l p i a v e . i t il tuo quotidiano on line<br />
Magistratura inopportuna<br />
La condanna a Gentilini è solo l’ultimo atto<br />
Roberto Momo<br />
Che l’Italia sia anche il Paese delle<br />
contraddizioni e dei voltagabbana<br />
in tutti i settori della società,<br />
credo sia noto un po’ a tutti. Mi viene in<br />
mente, per ricordare un esempio, che nei<br />
due conflitti mondiali non siamo riusciti a<br />
concludere la storia con lo stesso partner<br />
iniziale. <strong>Il</strong> che la dice lunga sulla nostra<br />
credibilità.<br />
Però siamo anche il Paese dell’ingegno,<br />
della creatività, della fantasia. E siamo<br />
anche un Paese che sa offrire ospitalità a<br />
chi arriva. Specialmente il Veneto ha da<br />
sempre dimostrato accoglienza verso lo<br />
straniero che varca i nostri confini per integrarsi<br />
nel lavoro e nella vita sociale. Già<br />
gli antichi romani dicevano “eamus ad bonum<br />
venetum”, andiamo dal buon veneto.<br />
E se vogliamo scendere nel particolare,<br />
la provincia di Treviso ha uno dei più alti<br />
tassi di immigrazione a fronte di uno dei<br />
più alti tassi di buona integrazione. Direte<br />
“questo qui ha scoperto l’acqua calda”.<br />
Ma è per questo che non riesco a capacitarmi<br />
di fronte ad una sentenza a dir poco<br />
vergognosa come quella emessa da un<br />
magistrato della Repubblica Italiana nei<br />
confronti del pro sindaco di Treviso Giancarlo<br />
Gentilini, reo di aver proferito da un<br />
palco durante un comizio di fine autunno,<br />
frasi ritenute “razziste” nei confronti dello<br />
straniero. Credo che la sola “colpa” di<br />
Gentilini sia volere da sempre ordine, disciplina<br />
e rispetto delle leggi. Qualcuno gli<br />
dà del fascista! Se a credere in certi valori<br />
si viene etichettati come fascisti, allora lo<br />
sono anch’io. E lo saremo in molti. E lo<br />
sarò sempre finchè una parte della magistratura<br />
unita a quella sinistra che facendo<br />
leva sul buonismo vorrebbe continuare a<br />
spalancare le porte a tutti i disperati del<br />
mondo magari dando anche il benestare<br />
per la costruzione di moschee o altri luoghi<br />
di culto.<br />
Permettete che mi indigni di tutto questo.<br />
Consola il fatto che Giancarlo Gentilini ha<br />
dalla sua il popolo. Lo dimostrano le molteplici<br />
volte in cui è stato eletto. Lo Sceriffo<br />
passerà alla storia. Lo stesso non si<br />
potrà dire tra qualche anno di quel giudice<br />
quando nessuno si ricorderà più di lui.<br />
Al di sopra del<br />
“Popolo Sovrano”<br />
Adriano Gionco<br />
Piaccia o non piaccia, Berlusconi ci<br />
ha salvato nel 1994 dagli….ex…<br />
nuovi… catto…comunisti, come<br />
De Gasperi ci salvò dai comunisti Doc del<br />
1948.<br />
segue a pag. 2<br />
Intervista al Presidente<br />
della Provincia di Treviso Leonardo Muraro<br />
<strong>Il</strong> ruolo delle Province è fondamentale<br />
come presidio democratico<br />
Presidente, finalmente<br />
è operativa<br />
la nuova sede. Un<br />
grande passo per la Provincia.<br />
Come giudica quest’opera?<br />
<strong>Il</strong> Sant’Artemio è la casa dei<br />
trevigiani. Abbiamo restituito<br />
alla comunità trevigiana una<br />
struttura storica, inserita in<br />
un parco urbano di 67 ettari,<br />
con la volontà che divenga<br />
anche luogo di aggregazione e<br />
socializzazione a disposizione<br />
di tutto il territorio. La nuova<br />
sede della Provincia di Treviso<br />
è una vera e propria cittadella<br />
dei servizi, immersa nel verde,<br />
dov’è possibile trovare tutti gli<br />
uffici raggruppati in un’unica<br />
struttura.<br />
Quali sono gli obiettivi<br />
Lingua veneta nelle scuole<br />
A fAVORE CONTRO<br />
Anche l’Unesco<br />
ci dà ragione<br />
sui dialetti<br />
La questione delle lingue madri parte da una<br />
semplice constatazione: nei nostri territori<br />
queste esistono e, seppur non riconosciute<br />
ufficialmente, hanno il requisito ufficiale di tutte le<br />
lingue vive, ovvero parlanti che le usano abitualmente,<br />
nella vita quotidiana, in famiglia, negli affari,<br />
e nella vita politica. Sono certo che non esista<br />
una sola vicenda del mio Veneto che non sia stata<br />
raccontata in dialetto, non credo invece di poter<br />
dire il contrario.<br />
Alessandro Biz<br />
portati a termine da quando<br />
è Presidente?<br />
Questa amministrazione ha<br />
realizzato e promosso progetti<br />
strategici per il territorio e<br />
sostegno del suo sviluppo in<br />
diversi settori, naturalmente<br />
in base alle deleghe di nostra<br />
appartenenza. Soprattutto in<br />
questi ultimi anni, grazie alla<br />
stretta sinergia con gli altri<br />
segue a pag. 3 segue a pag. 3<br />
soggetti istituzionali e privati<br />
del territorio abbiamo portato<br />
a termine azioni e interventi<br />
anche per far fronte il periodo<br />
congiunturale. Inoltre, ricordo<br />
il trasferimento degli uffici della<br />
Provincia nella nuova sede<br />
del Sant’Artemio e la conseguente<br />
razionalizzazione della<br />
struttura, ma anche le diverse<br />
opere pubbliche ultimate in<br />
tutto il territorio (non dimentichiamo<br />
le scuole). Sto seguendo<br />
inoltre il progetto di fusione<br />
del trasporto pubblico locale,<br />
che permetterà di fare economia<br />
di scala.<br />
C’è qualcosa che avrebbe<br />
voluto realizzare ma non è<br />
stato possibile?<br />
Dialetto in classe?<br />
più svantaggi<br />
che vantaggi<br />
Luca Zaia Carlo Callegari<br />
segue a pag. 2<br />
Come mezzo per caratterizzare ciascuna Regione,<br />
c’è chi propone di usare nelle scuole il<br />
dialetto. Se ciò accadesse, succederebbe che i<br />
ragazzini sarebbero svantaggiati rispetto a quelli educati<br />
in famiglie che saggiamente usano la nazionale<br />
come lingua madre.<br />
Ecco il perché. <strong>Il</strong> dialetto non solo possiede una<br />
letteratura quasi inesistente, ma essendo per sua<br />
natura prevalentemente parlato, tra popolani, ha un<br />
vocabolario limitato. Infatti non viene usato in ar-<br />
Frequenze<br />
90.60 Conegliano<br />
96.30 Vittorio<br />
Vi racconto la mia<br />
storia con la<br />
giustizia canaglia<br />
Gianluca Versace<br />
Cari lettori del “<strong>Piave</strong>”,<br />
lo dirò senza cincischiare. La giustizia<br />
in Italia è stata abrogata. Chi è stato?<br />
Facile rispondere. La classe politica. Giudici<br />
e magistrati. Avvocati. Questo è il podio. Se la<br />
vostra esistenza è stata rovinata – come la mia<br />
– da questo mostro - che come Rosmunda bevve<br />
avidamente “dal teschio di tuo padre!”-, ingurgita<br />
il nostro stesso sangue sadicamente dai nostro<br />
teschi, sapete con chi prendervela.<br />
Se vi resta un’oncia di forza, una stilla di energia,<br />
un coriandolo di speranza: fatelo. Non arrendetevi.<br />
Un uomo non è mai finito, finché non abbassa<br />
le braccia in segno di resa.<br />
Sì, è pieno attorno a noi – se solo vogliamo guardare,<br />
se non ci voltiamo dall’altra parte - di vite<br />
distrutte, fagocitate, calpestate, triturate, gasate<br />
(da gas, come i nazisti facevano con gli ebrei),<br />
saponificate (idem) da questi insopportabili collitorti,<br />
da questi luridi nasi cisposi che governano<br />
a modo loro questa baracca immonda e ignobile,<br />
che osano chiamare “giustizia”. Hanno la faccia<br />
come il culo. Ma come osano? Come si permettono<br />
di unire al danno la beffa, per il cittadino<br />
che incappa nella tagliola?<br />
<strong>Il</strong> vero e unico vilipendio, caro Colle Più <strong>Alto</strong><br />
della Repubblica, è quello dei povericristi cancellati<br />
dalla faccia della Terra, uccisi dall’assenza<br />
di giustizia. Perché in un Paese dove non c’è<br />
più vita per il diritto, non esiste diritto alla vita.<br />
segue in ultima pagina<br />
Economia.<br />
Un modo per<br />
superare la crisi<br />
Oreste Steccanella<br />
Lo “SCEC” crea benefici diretti al consumatore<br />
e indiretti al produttore, nell’ordine<br />
del 10-20% ed è una valida alternativa<br />
all’attuale moneta: di conseguenza aiuta a superare<br />
i momenti di crisi!<br />
segue a pag. 3<br />
IL PIAVE MORMORA<br />
LA POLITICA DEL GOSSIP<br />
Dove finiremo di questo passo?<br />
Siamo alla politica reale<br />
oppure al reality della politica?<br />
COSTRUZIONI<br />
INNOVATIVE<br />
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2<br />
primo piano<br />
DALLA PRIMA<br />
INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI<br />
TREVISO<br />
<strong>Il</strong> ruolo delle Province è fondamentale<br />
come presidio democratico<br />
(...)<br />
Stiamo riuscendo comun-<br />
que a portar avanti gli impegni<br />
presi, nel campo delle opere<br />
pubbliche, della viabilità e non<br />
solo. <strong>Il</strong> periodo storico non ci<br />
sta agevolando: la crisi congiunturale<br />
ci ha portato a prendere<br />
provvedimenti improvvisi<br />
per far fronte alle numerose<br />
richieste e necessità della<br />
gente. Inoltre, il Patto di<br />
Stabilità ci ha messo davanti<br />
a grossi vincoli che hanno<br />
rallentato le realizzazioni in<br />
cantiere.<br />
In molti definiscono le<br />
province un ente inutile da<br />
abolire.<br />
Sia il suo predecessore<br />
Luca Zaia sia Lei, con<br />
il vostro impegno, con il<br />
proficuo operato, avete<br />
ampiamente dimostrato il<br />
contrario.<br />
Perché è importante mantenere<br />
le Province?<br />
<strong>Il</strong> ruolo delle Province è fondamentale<br />
come presidio democratico<br />
di un’area vasta come<br />
è il territorio provinciale: non<br />
a caso la comunità si organizza<br />
a livello provinciale in<br />
DALLA PRIMA<br />
Al di sopra del<br />
“Popolo Sovrano”<br />
(...) Due tempi diversi e due<br />
uomini diversissimi, che hanno<br />
salvato l’Italia da coloro che<br />
non hanno mai avuto avversari<br />
politici, ma solo “nemici” da<br />
uccidere politicamente e non<br />
solo, con tutte le azioni e gli<br />
strumenti a disposizione, leciti<br />
e illeciti, come insegna ampiamente<br />
la storia (per chi sa leggerla)<br />
Lo stesso vale per gli avvenimenti<br />
attuali ampiamente<br />
interpretabili per chi ha l’equilibrio<br />
e il buon senso di valutarli<br />
intelligentemente.<br />
<strong>Il</strong> primo Presidente era un “Santo”<br />
il secondo; no!<br />
Ma non è detto che a governare<br />
debbano essere sempre: “ i Santi<br />
o i Poeti o i navigatori ecc…”<br />
anzi quasi mai, ma uomini più<br />
o meno normali, dalle attitudini,<br />
caratteristiche e volontà tali<br />
da poter essere messe oltre che<br />
al servizio di se stessi, anche al<br />
servizio della comunità.<br />
Chi ha talenti da spendere, li<br />
impieghi. O si deve essere unti<br />
da un …di sinistra per essere<br />
abilitati alla bisogna?<br />
Sempre la storia ci insegna<br />
l’esatto opposto.<br />
A proposito del tanto vituperato<br />
e “non costituzionale”!?! “Lodo<br />
Fondato nel 1974<br />
dal Comm. Redo Cescon (1929 - 2007)<br />
Reg. Tribunale Treviso n.412<br />
Iscritto all’USPI<br />
tutti i suoi aspetti (economico,<br />
sindacale, politico, religioso,<br />
associativo…). Quindi, il livello<br />
di governo dell’area vasta<br />
assume un’importanza strategica:<br />
le funzioni fondamentali<br />
delle Province debbono esser<br />
essenzialmente quelle di piani-<br />
Le Province reciteranno<br />
un ruolo da protagonista<br />
nell’applicazione<br />
del federalismo<br />
ficazione e coordinamento dello<br />
sviluppo economico locale oltre<br />
che quelle di sussidiarietà<br />
a supporto dei Comuni. Una<br />
pianificazione complessiva che<br />
comprenda e finalizzi organicamente<br />
ed in modo coerente oltre<br />
che le politiche del lavoro, della<br />
formazione e programmazione<br />
scolastica, ovviamente, la pianificazione<br />
territoriale di area<br />
vasta.<br />
Piuttosto, questi enti provinciali<br />
devono essere riformati. Oggi<br />
esistono un’infinità di altri Enti<br />
sovra comunali ad ampio rag-<br />
Alfano” già “Lodo Schifani” di<br />
cui tanto si parla, ci si dimentica<br />
che “l’immunità parlamentare”<br />
in vigore fino a non molti<br />
or sono era “Costituzionale”!?!<br />
E fu ampiamente usata senza<br />
ritegno proprio dai comunisti<br />
alla fine degli ‘40 e ’50 per far<br />
transitare e parcheggiare vari<br />
“Onorevoli” che di onorevole<br />
avevano ben poco a spartire con<br />
la giustizia. Ci si dimentica anche,<br />
e questo vale in particolare,<br />
per la “ Democristiana” Provincia<br />
di Treviso, che negli anni<br />
‘70 proprio i comunisti applicarono<br />
scientemente la famosa:<br />
“Strategia della Pontebbana” la<br />
quale consisteva nel mettere in<br />
crisi tutte le Amministrazioni<br />
Comunali e non solo, attraverso<br />
la denuncia di tutti i Sindaci e<br />
anche Amministratori di Enti,<br />
naturalmente “Democristiani”<br />
delle Città e dei Paesi su di essa<br />
“Statale Pontebbana” allineati.<br />
Denunce pretestuose e spesso<br />
infondate passate in mano a…<br />
di colore o extra Parlamentari, o<br />
altro, come allora si usava dire.<br />
Ciò produsse un notevole colpo<br />
alla credibilità di un “nemico”<br />
quale la DC, passando quindi<br />
sopra cinicamente alle crisi di<br />
Direttore<br />
Responsabile<br />
Alessandro Biz<br />
Supervisione<br />
giornalistica<br />
Gianluca Versace<br />
Alessandro Biz<br />
Andrea Catra<br />
Fabio Celant<br />
gio che assolvono a funzioni<br />
che potrebbero essere tranquillamente<br />
svolte dalle Province,<br />
con risparmio di risorse economiche.<br />
Che rapporto c’è con le vicine<br />
province, soprattutto<br />
Venezia e Belluno? Si<br />
possono instaurare sinergie?<br />
Io ho sempre sostenuto che<br />
si possa, anzi si debba lavorare<br />
di concerto con tutte<br />
le Province del Veneto, per<br />
realizzare progetti a lunga<br />
scadenza in favore del territorio.<br />
Non a caso recentemente<br />
ho siglato con le vicine Belluno<br />
e Venezia un documento contenente<br />
azioni strategiche da portar<br />
avanti congiuntamente. Si<br />
tratta di alcuni risoluzioni nelle<br />
attività di comune interesse,<br />
per la migliore e più efficiente<br />
gestione del territorio e dei servizi<br />
al cittadino. Urbanistica,<br />
viabilità, ambiente e turismo:<br />
questi gli ambiti d’intervento. <strong>Il</strong><br />
proposito è quello di ragionare<br />
intermini di area vasta, visti gli<br />
interessi che ci uniscono negli<br />
ambiti della pianificazione ter-<br />
galantuomini, crisi personali e<br />
famigliari nelle quali trascinarono<br />
i malcapitati Sindaci, costretti<br />
per legge alle dimissioni<br />
ed esposti con manifestazioni<br />
organizzate, al pubblico ludibrio.Sindaci,<br />
poi tutti assolti o<br />
derubricati dai reati attribuiti<br />
“posso fare nomi e cognomi”<br />
uomini difesi pubblicamente<br />
da un grande, coraggioso e<br />
indimenticato Deputato DC<br />
trevigiano, che ebbi l’onore di<br />
conoscere bene e il privilegio di<br />
essergli amico.<br />
Molti di questi Sindaci sono<br />
stati poi rieletti, con buona pace<br />
dei comunisti.Pertanto l’immunità<br />
temporanea all’incarico,<br />
ovvero la tutela di certe cariche<br />
pubbliche dalle insidie politiche<br />
che poco hanno a che vedere<br />
con la Giustizia, non capisco<br />
perché debba suonare scandalo.<br />
La sospensione dei processi non<br />
è annullamento dell’uguaglianza<br />
di tutti di fronte alla Legge.<br />
E allora perché tanto “casino”<br />
Quando di tale disposizione se<br />
ne è usato e se ne usa ancora nel<br />
mondo sotto varie forme?<br />
La vera giustizia, deve essere<br />
veramente vera. O no?<br />
Adriano Gionco<br />
Giovanni Cescon<br />
Graziano Mattiuzzi<br />
Direzione<br />
Roberto Momo<br />
Mattia Perencin<br />
Davide Pessot<br />
Valentino Venturelli<br />
Fabiano Zucco<br />
ritoriale, della viabilità e del<br />
turismo e non solo. Treviso,<br />
Venezia e Belluno poi hanno un<br />
minimo comun denominatore: il<br />
<strong>Piave</strong>, il fiume sacro alla Patria<br />
che lega i nostri territorio. E<br />
anche al <strong>Piave</strong> guarda il protocollo<br />
firmato.<br />
Recentemente è stato eletto<br />
presidente dell’URPV<br />
(Unione regionale<br />
delle province venete)<br />
<strong>Il</strong> mio ruolo è quello di<br />
garantire la rappresentatività<br />
delle Province in<br />
Veneto, ma anche e soprattutto<br />
a livello nazionale.<br />
Le Province sono<br />
un punto di riferimento per i<br />
cittadini, enti sulla cui utilità<br />
non devono esserci dubbi. La<br />
volontà è quella di essere un<br />
interlocutore forte nei confron-<br />
Redazione<br />
via Mazzini 64<br />
rec. corrisp. C.P. 180<br />
31015 Conegliano (TV)<br />
Tel. 0438 1791484 - 349 4081615<br />
Fax 0438 6945889<br />
e-mail: redazione.ilpiave@libero.it<br />
ti del Governo, nell’ottica del<br />
riordino dello Stato voluta dai<br />
Ministri Maroni e Calderoli,<br />
per fare in modo che le Province<br />
recitino un ruolo da protagonista<br />
nell’applicazione del<br />
federalismo.<br />
Tempo fa ha parlato dell’inno<br />
del <strong>Piave</strong>? Cosa rappresenta<br />
per il nostro territo-<br />
Sant’Artemio è la casa<br />
dei trevigiani.<br />
Abbiamo ridato alla comunità<br />
una struttura storica,<br />
inserita in un parco urbano<br />
rio?<br />
<strong>Il</strong> <strong>Piave</strong> è il fiume sacro della<br />
nostra terra, è la striscia d’acqua<br />
che divide in due la Marca<br />
Trevigiana. È il fiume dove mi-<br />
Edito da<br />
Ass. Culturale <strong>Il</strong> <strong>Piave</strong><br />
via Friuli - S. Vendemiano TV<br />
Stampa<br />
Centro Stampa Editoriale<br />
Grisignano di Zocco (VI)<br />
• Novembre 2009<br />
gliaia di giovani da tutta Europa,<br />
ma soprattutto veneti, sono<br />
morti durante il Primo Conflitto<br />
Mondiale, molti dei quali senza<br />
neppure sapere per quale motivo<br />
stessero combattendo. Insomma,<br />
è il fiume che raccoglie<br />
la memoria storica del nostro<br />
territorio e della nostra gente.<br />
Un testo che parla di libertà.<br />
E se è vero che un inno ha una<br />
funzione simbolica ed è<br />
efficace se esprime un<br />
sentire comune, cioè il<br />
sentire di una comunità,<br />
allora non è sbagliato<br />
pensare alla “Canzone<br />
del <strong>Piave</strong>” anche come<br />
inno della Provincia di<br />
Treviso, perché ci riconosciamo<br />
come gente del <strong>Piave</strong><br />
non come dato genetico, ma<br />
morale, che unisce la memoria<br />
dei trevigiani.<br />
Alessandro Biz<br />
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vengono utilizzati esclusivamente per<br />
l’invio della pubblicazione e non vengono<br />
ceduti a terzi per alcun motivo.
3<br />
Novembre 2009 • primo piano<br />
DALLA PRIMA<br />
ECONOMIA<br />
Un modo per superare la crisi<br />
(...) L’idea principe è nata dalla<br />
filosofia economica ed etica<br />
di solidarietà di Papa PIO X il<br />
quale, nell’Enciclica profetizzò:<br />
“Nel nostro tempo è ormai<br />
evidente che ricchezza e immenso<br />
potere sono concentrati<br />
nelle mani di pochi uomini!”<br />
Egli dettò gli ideali economici<br />
dell’industria ad esempio della<br />
Marzotto dal circuito del denaro<br />
dell’azienda, allo spaccio aziendale<br />
e alimentare, alle colonie<br />
marine e montane ecc. Dettò i<br />
principi per il salvataggio delle<br />
aziende in crisi (bisogna fare<br />
una nuova fontana accanto all’antica<br />
sorgente) e con la sua<br />
esemplare semplicità si contrappose<br />
alla sciocca vanità dei<br />
vari maghi e fattucchieri della<br />
finanza. Un esempio lo troviamo<br />
nelle risposte al nipote<br />
in procinto di prender moglie:<br />
“Che sia sana, che te piasa, che<br />
la tasa e che stia in casa!”<br />
L’idea di creare il circuito dello<br />
SCEC è nata da un profondo<br />
bisogno dell’uomo di esprimere<br />
DALLA PRIMA<br />
A fAVORE<br />
Anche l’Unesco ci dà ragione sui dialetti<br />
(...) Le raccomandazioni dell’Unesco<br />
sulla necessità di diffondere<br />
le lingue locali, contenute<br />
nella decisione approvata<br />
durante la Quarta Sessione del<br />
Comitato Intergovernativo della<br />
Convenzione dell’Unesco<br />
per il Patrimonio immateriale<br />
dell’Umanità, svoltasi di recente<br />
ad Abu Dabhi, danno ragione<br />
alla battaglia che la Lega Nord<br />
di Umberto Bossi conduce da<br />
mesi, una battaglia di civiltà,<br />
non di retroguardia.<br />
Stupisce, o forse no, leggere sul<br />
Corriere della sera l’irridente<br />
articolo di Paolo Di Stefano.<br />
La tesi di fondo, di una parte<br />
considerevole della nostra intellighenzia,<br />
così chiaramente<br />
espressa da Di Stefano, è che si<br />
tratterebbe di un inutile spreco<br />
di denaro perché le culture locali<br />
meriterebbero di essere lasciate<br />
al loro destino in nome di<br />
una sorta di lezione darwiniana.<br />
Questo varrebbe, ovviamente<br />
anche per le lingue dei territori.<br />
Noi non siamo d’accordo.<br />
L’esistenza di una lingua migliore,<br />
più giusta, o più opportuna<br />
è per noi un dogma inutile e<br />
dannoso. Nella Genesi c’è scritto<br />
che Dio fece le cose e diede<br />
però all’uomo il compito di dare<br />
ad esse un nome. Ogni volta<br />
che una comunità territoriale<br />
ha dato un nome a un luogo, un<br />
oggetto o un animale è come se<br />
partecipasse nuovamente alla<br />
sua creazione. Le lingue sono,<br />
quindi, inevitabilmente degli<br />
universi conoscitivi, delle lenti<br />
attraverso le quali vedere e<br />
comprendere il mondo. Perché<br />
dovremmo privarci anche di<br />
uno solo di questi formidabili<br />
strumenti? Noi vogliamo difen-<br />
la propria solidarietà nella pacifica<br />
convivenza con i propri<br />
simili, ricavando contemporaneamente<br />
dei benefici diretti ed<br />
indiretti per per se stessi e per<br />
l’intera umanità!<br />
L’iniziativa è nata da un gruppo<br />
di imprenditori, commercianti,<br />
professionisti, privati che<br />
si sono resi conto che lasciare<br />
l’esclusività della gestione del<br />
denaro alle banche crea grave<br />
e irreparabile pregiudizio alla<br />
comunità! Le banche, assistite<br />
dai maghi della finanza, molto<br />
spesso sottraggono scelleratamente<br />
i risparmi dal territorio<br />
per indirizzarli agli effimeri<br />
mercati internazionali.<br />
Per sopperire a queste malefatte<br />
è sorta un’Associazione all’interno<br />
della quale avvengono<br />
scambi cartacei rappresentati<br />
appunto dagli SCEC che circolano<br />
parallelamente ed integrano<br />
il pagamento con la moneta<br />
ufficiale (Euro). Ad esempio<br />
se il bene vale 100 Euro, potrà<br />
essere acquistato con 80 Euro e<br />
dere e promuovere tutto questo,<br />
usufruendo di tutte le opportunità<br />
che le moderne agenzie<br />
educative possono offrirci.<br />
La Lega è contro le escort culturali,<br />
perché l’italiano non deve<br />
essere una lingua di lusso per<br />
elite e caste. Gli zelanti e cruscanti<br />
censori che vogliono imbrogliare<br />
il popolo fin dai tempi<br />
dei Savoia ci devono spiegare<br />
se per loro l’Unesco, oggi, è ancora<br />
buona o se anche i barbari<br />
dell’Onu tentano di distruggere<br />
a spadate il loro mondo perfetto.<br />
A dispetto di quanto dicono non<br />
solo l’Unesco ma anche alcuni<br />
dei nostri migliori scrittori,<br />
come Alberto Arbasino sul Corriere<br />
poco tempo fa, c’è ancora<br />
certa intellighenzia tutta italiota<br />
che preferisce berciare sulla<br />
differenza tra lingua e dialetto<br />
e sottocultura, perché il dialetto<br />
non fa comodo alla sua battaglia<br />
partigiana del momento.<br />
Mi chiedo cosa sarebbe stato<br />
di Carlo Emilio Gadda e di Per<br />
Paolo Pasolini se al tempo ci<br />
si fosse chiusi in qualche torre<br />
eburnea a ragionare di micronazionalismi,<br />
ancorandosi a<br />
quella cosa morta che è la lingua<br />
standard, invece di dare<br />
ascolto alle voci della strada e<br />
del popolo. Guardando queste<br />
logge della cultura ci vediamo<br />
riflesso il vuoto autoreferenziale<br />
di tutti i baronati universitari<br />
e politici. Spiace poi riscontrare<br />
in alcuni interventi a favore delle<br />
omologazioni culturali, come<br />
in quest’ultimo di Di Stefano,<br />
anche alcune venature che in<br />
altri ambiti gli stessi autori definirebbero<br />
xenofobe.<br />
Luca Zaia<br />
con un buono di 20 “Scec” che<br />
viene dato gratuitamente dall’Associazione.<br />
Le massaie che sono le vere ed<br />
autentiche regine dell’economia<br />
e che ora hanno abbandonato<br />
il caro prezzo del pesce e<br />
della carne per sostituirlo con<br />
le uova, potranno così contare<br />
di una disponibilità maggiore:<br />
Sicchè un pensionato che gestisce<br />
1.000 Euro al mese è come<br />
ne disponesse 1.200 (nell’ipotesi<br />
che le ditte di riferimento abbiano<br />
concordato con l’associazione<br />
il 20 %) poichè il dentista,<br />
il commercialista, il macellaio,<br />
l’estetista ecc. ecc. convenzionati<br />
nell’associazione dovranno<br />
accettare gli SCEC così come<br />
era stato convenuto nella convenzione<br />
associativa!<br />
L’associazione, benedetta ed<br />
auspicata da un noto Vescovo<br />
del Sud Italia, viene “battezzata”<br />
come un mezzo di repressione<br />
alla mafia in quanto lo SCEC<br />
è negoziabile solo nel circuito<br />
associativo...!!!<br />
LINGUA VENETA NELLE SCUOLE<br />
DALLA PRIMA<br />
CONTRO<br />
Dialetto in classe? Più svantaggi che vantaggi<br />
(...) ti tecnici, scientifici, filosofici,<br />
ecc., ma prevalentemente<br />
nella poesia o nelle barzellette.<br />
Parlando di cose un po’ fuori<br />
dell’usuale, ci si intende benissimo<br />
anche con gesti, oppure<br />
con un giro di parole al posto<br />
di una. Anche perché nel parlato<br />
non esiste il problema dello<br />
spazio nella pagina, importante<br />
e anche costoso della scrittura,<br />
specialmente quando si usava<br />
pergamena o papiro. Come<br />
ogni tipo di comportamento,<br />
anche la lingua usata è cultura<br />
che viene acquisita assai facilmente<br />
e con nessuno sforzo<br />
nei primissimi anni di vita,<br />
Cosi, il mondo della solidarietà<br />
sta prendendo il volo verso<br />
mete più interessanti e parallelamente<br />
sta nascendo l’iniziativa<br />
del Gruppo del Gas Solidale,<br />
il Gruppo di Acquisto dei<br />
Terreni, il Gruppo di Sapore del<br />
Cuore, il Progetto sull’Agricoltura,<br />
le scuole Materne, il tutto<br />
in un clima pacifico e di fraterna<br />
e leale convivenza al di fuori<br />
– almeno per il momento - del<br />
maledetto profitto e dell’avidità<br />
incontenibile del denaro che<br />
serpeggia in ogni luogo ed in<br />
ogni iniziativa. <strong>Il</strong> prolificarsi di<br />
tale attività di solidarietà, arriva<br />
proprio ora, in un momento di<br />
incertezza economica perchè<br />
l’Italia non determina ma su-<br />
fino all’età massima di dodici<br />
anni. Avanzando con l’età si<br />
apprende sempre meno e con<br />
sempre maggiore difficoltà.<br />
<strong>Il</strong> bambino, in apposito ambiente<br />
dai sei ai trentasei mesi<br />
di età, può essere messo nella<br />
condizione di scoprire da solo<br />
senza fatica e usare in modo<br />
corretto, lettura e scrittura.<br />
Nello stesso tempo può apprendere<br />
vocaboli che nel dialetto<br />
non esistono. In tal modo<br />
il fanciullo sarà in possesso<br />
di una ricchezza di vocaboli e<br />
sarà avvantaggiato nella vita,<br />
nello scritto e nel parlare.<br />
<strong>Il</strong> dialetto veneto, anche se usa-<br />
bisce le conseguenze dai paesi<br />
economicamente più forti. Infatti<br />
si ipotizza che la ripresa<br />
dell’economia sia legata al destino<br />
del dollaro. E’ storicamente<br />
risaputo che le economie dominanti<br />
sono quelle in grado di<br />
imporre la propria valuta come<br />
moneta di riserva per il resto del<br />
mondo. Una economia forte ha<br />
una valuta forte. E’ il caso degli<br />
Stati Uniti negli anni Novanta<br />
con il Dollaro, della Gran Bretagna,<br />
anni addietro con la Sterlina.<br />
Noi Italiani siamo i maggior<br />
ottimisti e allora anche i maggior<br />
pessimisti, però abbiamo il<br />
pregio di essere reattivi.<br />
Lo dimostra la quantità delle<br />
nuove partite IVA che hanno<br />
to in un territorio che si estende<br />
dalla Slovenia al lago di Garda<br />
e dal Trentino al fiume Po, in<br />
epoca di radio, televisione e<br />
telefonini, è sempre piccolo.<br />
Inoltre, a causa di radio, televisione,<br />
telefono non è più quello<br />
dolce e armonioso di una volta.<br />
L’ho capito quando, anni fa, in<br />
un albergo a Lourdes, ho parlato<br />
con una cameriera, figlia di<br />
emigrati di Montebelluna, da<br />
tempo in Francia. Se si fosse<br />
ancora in tempo, si potrebbe<br />
compilare un vocabolario<br />
Veneto – Italiano (e viceversa)<br />
e incidere CD per l’esatta pronuncia,<br />
ad uso di studiosi fu-<br />
segnato un aumento di 28.000<br />
di cui 5.000 per la sola Lombardia.La<br />
locomotiva Italia avanza<br />
anche se sbuffa e si inizia ora<br />
ad intravedere una luce alla fine<br />
del tunnel! Lo SCEC contribuirà<br />
in modo determinante allo<br />
sviluppo anche se l’area del low<br />
cost riguardante i consulenti e<br />
professionisti in genere, dovrà<br />
ridimensionarsi, così come la<br />
borghesia quella vera, pura, autentica,<br />
dovrà contribuire con<br />
più determinazione ai bisogni<br />
sociali dello Stato e l’operaio<br />
dovrà concepire il lavoro come<br />
bisogno dell’uomo e non come<br />
una maledizione di Dio!<br />
Oreste Steccanella<br />
steccor@libero.it<br />
turi. Per distinguersi da altre<br />
Regioni, il Veneto dovrebbe<br />
usare altri aspetti della cultura,<br />
come è scritto in modo facile,<br />
nel mio libro “LA GRANDE<br />
TRUFFA”.<br />
Già che sono in argomento di<br />
dialetto, continuo. La lingua<br />
italiana, come tutti sanno, è il<br />
dialetto toscano usato da Dante,<br />
Petrarca, Boccaccio, per ricordare<br />
i maggiori. Per usarlo<br />
nello scritto fu facile per essi<br />
trovare le parole mancanti nel<br />
dialetto, toscanizzando il latino,<br />
come lo fu per lo Spagnolo,<br />
il Portoghese e il Francese.<br />
Carlo Callegari
4 mondo<br />
Argentina. IV Rassegna del<br />
Cinema Veneto a Mar del Plata<br />
I<br />
film prescelti per la IV edizione<br />
del Cinema Veneto a<br />
Mar del Plata, “capitale” turistica<br />
dell’Argentina, e proiettati<br />
nel prestigioso Teatro Colon<br />
dal 28 settembre al 1 ottobre<br />
scorso, hanno fatto il pieno di<br />
spettatori al di là di ogni attesa.<br />
I marplatensi hanno mostrato<br />
di gradire la selezione proposta<br />
che comprendeva tre film girati<br />
nel Veneto in tempi diversi, anche<br />
se non recenti (le prime due<br />
pellicole),Venezia , la luna e tu<br />
(1958) e La moglie del prete<br />
(1971) di Dino Risi nonchè la<br />
terza di genere diverso e taglio<br />
molto attuale, Antonio, guerriero<br />
di Dio (2006) di Antonello<br />
Bellucco e Sandro Checca. Particolarmente<br />
applaudito a scena<br />
aperta il film “La moglie del<br />
prete”, il cui tema, il celibato<br />
del sacerdote cattolico, rimane<br />
di attualità anche in Argentina .<br />
<strong>Il</strong> successo di pubblico ha sottolineato<br />
il gradimento verso il<br />
genere classico commedia-all’italiana<br />
di cui è stato fine maestro<br />
ed interprete il compianto<br />
regista Dino Risi, piuttosto che<br />
verso film italiani di maggiore<br />
impegno sociale come Vajont e<br />
Porzius che erano stati proiettati<br />
alla rassegna del 2008. <strong>Il</strong><br />
terzo film sulla vita di San Antonio<br />
ha avuto pure un’ottima<br />
accoglienza per il ritmo ed il<br />
taglio moderno del racconto.<br />
Sicuramente la rassegna, patrocinata<br />
dalla Regione Veneto e<br />
portata avanti dall’Accademia<br />
di Scienze e Spettacolo di Rovigo,<br />
avrà un futuro roseo tant’è<br />
che da più parti qui a Mar<br />
del Plata ci si augura che il cinema<br />
italiano sia più presente<br />
nel mercato cinematografico<br />
argentino.<br />
Pierpaolo De Nardi<br />
Corrispondente per<br />
<strong>Il</strong> <strong>Piave</strong> a Mar del Plata<br />
Immigrazione: dall’Australia<br />
abbiamo molto da imparare<br />
Fatti inquietanti che coinvolgono<br />
la comunità<br />
islamica, ci invitano a<br />
riflettere sul rapporto tra immigrazione<br />
e integrazione: l’aggressione<br />
subita dall’On. Santanchè<br />
mentre protestava contro<br />
l’uso del “burqua”, per difendere<br />
la libertà e dignità delle<br />
donne; gli omicidi di Sanaa<br />
Dafani e di Hina, colpevoli di<br />
voler vivere all’occidentale; la<br />
pretesa di rimuovere i crocifissi<br />
dai luoghi pubblici e la pratica<br />
di usi e costumi che un Paese<br />
civile non può tollerare (il “burqua”,<br />
la poligamia, l’infibulazione,<br />
lo Stato teocratico); le<br />
moschee spesso trasformate in<br />
centri eversivi dove<br />
si predica l’odio<br />
religioso, si progettano<br />
attentati e si<br />
sostiene il terrorismo,<br />
il recente attentato<br />
alla caserma<br />
“Santa Barbara”<br />
di Milano. Giorno<br />
dopo giorno la loro<br />
arroganza cresce.<br />
Integrazione, significa<br />
per un immigrato:<br />
comunicare con<br />
la lingua del paese<br />
che lo ha accolto, osservare le<br />
leggi e i costumi del medesimo<br />
anche, se questo contrasta con i<br />
propri valori. Gli immigrati che<br />
non vogliono o non possono integrarsi,<br />
devono andarsene, nessuno<br />
gli obbliga a rimanere e non<br />
abbiamo il dovere di ospitarli.<br />
Peter Howard Costello, è stato<br />
vice-presidente del Partito Liberale<br />
australiano e Ministro<br />
del Tesoro dal 1996 al 2007.<br />
Le sue dichiarazioni sull’immigrazione,<br />
dovrebbero indurci<br />
a riflettere sulle soluzioni da<br />
adottare verso, un’immigrazione<br />
ostile nei comportamenti e<br />
incompatibile nei valori. Parole<br />
meritevoli di attenzione, perché<br />
pronunciate da un figlio di<br />
immigrati e ministro di una nazione<br />
multirazziale come l’Australia.<br />
Parole sensate, diverse<br />
dalla “melassa buonista” che<br />
cola dai banchi della sinistra<br />
e dalla sacrestie del Vaticano.<br />
<br />
Giorgio Da Gai<br />
Iniziata dagli israeliani, realizzata<br />
e attualmente gestita<br />
dagli italiani, Sharm<br />
el-Sheikh diventerà entro pochi<br />
anni la “seconda casa” dei<br />
russi.<br />
Ho trascorso due settimane<br />
nella cittadina egiziana e, tra<br />
bagni di sole e d’acqua del<br />
Mar Rosso, ho trovato il tempo<br />
di scambiare qualche parola<br />
con simpatici tassisti o con<br />
venditori ambulanti di papiri.<br />
Sono stato colpito nell’apprendere<br />
che la maggior parte degli<br />
esercenti egiziani non abita a<br />
Sharm el-Sheikh; la cittadina<br />
è composta principalmente da<br />
villaggi turistici ed hotels. Gli<br />
egiziani che lavorano presso<br />
questi ultimi vengono dai<br />
paesi esterni e percepiscono<br />
all’incirca tra i 50 ed i 100<br />
euro mensili per mansioni che<br />
vanno dal giardiniere al cameriere;<br />
i più remunerati sono i<br />
receptionist ed i capisettore<br />
con stipendi che vanno dai 100<br />
ai 500 euro mensili. Molti decidono<br />
di mettersi in proprio<br />
organizzando piacevoli escursioni<br />
per i turisti con cammelli<br />
e moto (a parità d’offerta costano<br />
circa la metà rispetto a<br />
quelle proposte dagli operatori<br />
turistici), altri vendendo cimeli,<br />
statuine, tappeti e papiri.<br />
I venditori, spesso assillanti<br />
nell’invitare il turista nel proprio<br />
negozio, non espongono<br />
i prezzi perchè esso è frutto<br />
della contrattazione; l’obiettivo<br />
è il giusto prezzo concordato,<br />
perciò è bene essere molto<br />
oculati nell’acquisto se non<br />
si vuole spendere 20 euro per<br />
una sfinge in finto basalto.<br />
Chi percorre l’arteria principale<br />
di Naahama Bay per la prima<br />
volta sicuramente impiegherà<br />
un’ora per percorrere cento<br />
metri; tassisti, pr delle discoteche,<br />
“buttadentro” dei locali<br />
e venditori vari vi impediranno<br />
di annoiarvi in una località<br />
dove l’invito all’acquisto è imperante.<br />
Quando il venditore<br />
capisce che le vostre intenzioni<br />
non sono votate all’acquisto<br />
ma alla semplice curiosità vi<br />
proporrà dell’hashish; merce<br />
molto diffusa importata prevalentemente<br />
dal Marocco, dalla<br />
Palestina e dalla Giordania.<br />
La vendita di hashish sembra<br />
accomunare molti tassisti,<br />
giardinieri, camerieri e negozianti;<br />
un vero business in una<br />
località frequentata da giovani<br />
in cerca di divertimento. <strong>Il</strong><br />
turista preparato sa che non<br />
conviene mai pagare in euro a<br />
Sharm el-Sheikh, ai prezzi di<br />
listino, talvolta, occorre som-<br />
• Novembre 2009<br />
Sharm el-Sheikh tra le righe<br />
mare una percentuale del 10-<br />
20% per servizio o per tasse<br />
statali. Gli egiziani che lavorano<br />
in Sharm el Sheikh e che<br />
vivono in perenne contatto con<br />
i turisti si stanno adoperando<br />
nello studio del russo; se in un<br />
primo momento la cittadina<br />
era a prevalente concentrazione<br />
turistica italiana, la tendenza<br />
attuale mira ad una clientela<br />
proveniente dalla Russia e dai<br />
paesi ad essa limitrofi.<br />
Gli accordi di pace di Camp<br />
David che assegnarono la penisola<br />
del Sinai all’Egitto hanno<br />
costituito un importantissima<br />
occasione per l’economia<br />
della terra dei faraoni, colta<br />
efficacemente sia dal Governo<br />
del Cairo sia dai pionieri italiani<br />
che hanno saputo realizzare<br />
in un’area prevalentemente<br />
deserta un’oasi turisticamente<br />
fiorente.<br />
Se non vedete l’ora di fare un<br />
bagno nelle acque del Mar<br />
Rosso tra gli splendidi pesci<br />
colorati che abitano la barriera<br />
corallina, diffidate del mare<br />
piatto, significa che la corrente<br />
è molto forte e credetemi, se<br />
non siete nuotatori eccezionali,<br />
vi verranno a prendere con<br />
il salvagente.<br />
federico Maccadanza<br />
Industria Cementi Giovanni Rossi spa<br />
Stabilimento di Pederobba<br />
Via S. Giacomo, 18 - Pederobba/TV<br />
Tel. 0423 6941 - fax 0423 694281<br />
e-mail: stab.pederobba@cementirossi.it
5<br />
Novembre 2009 • cultura<br />
LA RUBRICA DELL’ARTE<br />
Quello che colpisce delle<br />
opere di Giliana è la<br />
tensione vibrante della<br />
sua sperimentazione che si nota<br />
nel gioco tra l’allusività del<br />
vero e la liricità di un’apparenza<br />
sfuggente. L’artista si lascia<br />
trasportare dal proprio istinto,<br />
guarda soprattutto all’effetto<br />
cromatico delle incrostazioni<br />
e degli strati di colore, elaborando<br />
una contemplazione che<br />
ha la forza di riconoscimento.<br />
Lo si può notare osservando<br />
il sapiente uso che ne fa della<br />
materia .La tecnica innovativa<br />
trapela un’infinità di texture<br />
, ruota attorno al concetto di<br />
fluidità: gestisce, plasma questa<br />
sostanza dandole forma.<br />
Le forme ultime si ispirano alla<br />
natura e il simbolo dominante è<br />
l’albero, il liquido dunque come<br />
linfa vitale.<br />
La società ha intriso e danneggiato<br />
la natura e Giliana si<br />
fa portavoce del problema rappresentando<br />
delle figure rugose,<br />
frastagliate con colori cupi,<br />
che hanno bisogno di emergere,<br />
affrontando il problema dell’ecologia<br />
e della salvaguardia<br />
del nostro ambiente. L’uomo e<br />
la natura dovrebbero essere in<br />
connessione, in simbiosi tra loro<br />
ma questo rapporto è da ricostruire.<br />
In alcune opere si riesce<br />
ad intravedere qualche spiraglio<br />
tra i rami, con colori più rosei,<br />
un avvicinamento a una realtà<br />
più vantaggiosa per un domani<br />
più pulito e sereno. Né risulta<br />
un’immaginosa armonia pittorica,<br />
la vernice magmatica che<br />
si deposita nel supporto rivela<br />
potenzialità interpretative, dove<br />
è possibile leggere una sorta di<br />
scrittura emergente dal buio.<br />
L’ANGOLO<br />
DELLA POESIA<br />
Notte a Paestum<br />
Un serpente di luce<br />
avvolge il silenzio<br />
della notte,<br />
nelle sue spire<br />
riposano le barche<br />
in rada.<br />
L’acqua<br />
si dipinge di colori<br />
e veglia solitaria<br />
la luna,<br />
mentre le stelle<br />
maturano il tempo.<br />
Ombre delicate<br />
accarezzano gli anfratti<br />
di pietra<br />
nei templi lontani,<br />
e le colonne al tocco<br />
si distendono lievi<br />
or lunghe or brevi<br />
nell’eterno sonno.<br />
Gli Dei racchiusi<br />
mormorano piano<br />
le antiche storie<br />
del pensiero umano.<br />
Solitario parte il primo pescatore,<br />
dondola dolcemente il “Bucanier”<br />
s’ode il suono del Canel<br />
Adriano Gionco<br />
a cura di Mara Campaner<br />
La fluidità e le forme<br />
di Giliana Mason<br />
La pienezza visiva ritorna anche<br />
nei suoi ritratti dove le composizioni<br />
annunciano la complessità<br />
psicologica di un’artista<br />
capace di districarsi nella profondità<br />
dell’introspezione delle<br />
figure che vuole rappresentare.<br />
Queste immagini sono dense di<br />
significato, in quanto costruite<br />
per definire un’interiorità che<br />
trapela dal gioco degli sguardi e<br />
delle linee espressive del volto.<br />
Lasciando degli sfondi per metà<br />
bianchi e per metà incrostati<br />
riesce a creare un margine di<br />
mistero, un sospetto di ritegno<br />
a rivelare la natura più nascosta<br />
dei soggetti ritratti. I suoi ritratti<br />
sono contemporanei e vuole<br />
ricercare dei valori spirituali<br />
della bellezza dove Giliana si<br />
sente libera e generosa nella sua<br />
ricerca.<br />
L’artista procede sempre con<br />
una certa carica creativa, segnica<br />
e naturalmente materica,<br />
lasciando così libero sfogo alle<br />
sue emozioni. Nell’opera “New<br />
York”riesce a sovrapporre delle<br />
Nell’ignoto del tempo<br />
Un soffio<br />
ciclonico<br />
un buio<br />
in pieno giorno,<br />
come nell’atroce<br />
momento<br />
del Calvario,<br />
attanaglia<br />
spauriti<br />
sentimenti<br />
religiosi<br />
nell’ignoto<br />
del tempo.<br />
E mi sgomenta<br />
la nascita<br />
improvvisa<br />
di un abbandono<br />
a tristi giorni,<br />
ad attimi<br />
ormai fugati,<br />
che ora<br />
saprei consumare.<br />
E non mi sovviene<br />
rigata macina<br />
maciullante,<br />
una poltiglia<br />
di buio e di cuore:<br />
la macina<br />
dei sentimenti<br />
falsi e bugiardi,<br />
per fiorire<br />
dell’Amore.<br />
Licio Gelli<br />
situazioni, lasciando un largo<br />
spazio alla natura con increspature<br />
create con la velina (chiave<br />
di volta per arrivare alla materia)<br />
e sopra una piccola fascia<br />
della città che si innalza con i<br />
suoi palazzi. In questa composizione<br />
dove dominano i colori<br />
caldi è ancora presente quella<br />
inquietudine vista nelle opere<br />
con l’albero.<br />
Si possono ammirare le opere di<br />
Giliana e le installazioni di notevole<br />
carica attrattiva, presso<br />
il suo studio e spazio espositivo<br />
MASON’s ART a Pianzano<br />
di Godega S.U. dove pure la<br />
vetrata è usata come spazio d’<br />
espressione.<br />
La Mason’ s Art è anche uno<br />
spazio che l’artista mette a disposizione<br />
per tutti coloro che<br />
vorrebbero esporre le proprie<br />
creazioni. Per informazioni<br />
contattate Giliana allo 347 79<br />
22 707 o su http://blog.libero.<br />
it/mason<br />
Mara Campaner<br />
LA CORRISPONDENZA<br />
DEL DR. ROSPONI<br />
Libri in Cantina: un successo che<br />
parla di qualità e voglia di cultura<br />
Si è appena conclusa la<br />
settima edizione di Libri<br />
in Cantina, la mostra<br />
nazionale della piccola e media<br />
editoria che si è tenuta a Susegana<br />
il 2, 3, 4 ottobre nello<br />
splendido scenario del Castello<br />
di San Salvatore e della Cantina<br />
Collalto. Un successo di pubblico<br />
e di critica. Durante tutto il<br />
weekend, ed in particolare nella<br />
giornata di domenica, l’affluenza<br />
è stata notevole e l’interesse<br />
è stato vivo per tutti gli appuntamenti<br />
della ricca programmazione,<br />
segno che la rassegna è<br />
riuscita ad incontrare il gusto<br />
delle più varie tipologie di lettori<br />
e visitatori.<br />
«I fatti in certi casi parlano da<br />
soli – commenta il Sindaco di<br />
Susegana Gianni Montesel – E<br />
questa edizione è stata una delle<br />
più soddisfacenti non solo in<br />
termini di partecipazione ma<br />
soprattutto perché ha messo in<br />
luce un rafforzamento della manifestazione,<br />
che ha raggiunto<br />
un notevole livello di maturità e<br />
un giusto equilibrio tra l’offerta<br />
e la domanda nel particolare<br />
settore dell’editoria indipendente».<br />
“IL CACCIATORE”<br />
Mio cugino, che fa<br />
l’alpino, in Afganistan<br />
guadagnava<br />
4002 € il mese cosicché s’è<br />
fatto l’appartamento ed una<br />
“grossa” Fiat ma di II mano.<br />
Suo nonno fece invece l’alpino<br />
in Yugoslavia, nel 1942,<br />
e rischiò la “foiba”. Riusci a<br />
scappare, ma tuttavia ebbe i<br />
“pedocchi”. Quei “pedocchi”<br />
(=pidocchi) che ancora infestano<br />
le testoline dei nostri<br />
cari bimbetti in certe “squole”<br />
“alimentari”, ma senz’altro<br />
assai meno pericolosi dell’incombente<br />
influenza dei maiali<br />
“AH1N1v”, che farà strage se<br />
non ci si disinfetta subito e presto<br />
“mani&gola” col “raboso<br />
del <strong>Piave</strong>” che sia però appena<br />
munto dalle botti e che ancora<br />
“bolla” (fermenti!). In caneva<br />
non bolle invece il vino di<br />
“Jojo&company”, dacchè per<br />
uccidere le “farfalline”, le “cicaline”,<br />
i “ragnetti” – tutti però<br />
con il diritto di vita e di vivere<br />
come “noi” pretendiamo per<br />
“noi”! – hanno “invelenato” il<br />
vigneto, usando persino i mezzi<br />
aerei, come se questi “tesserini”<br />
–che ci rubano si qualche<br />
grappolo, qualche fiore e fanno<br />
anche la cacca sulle foglie<br />
– fossero dei “talebani”!<br />
Ma il vino non è necessario<br />
alla vita, come non è necessaria<br />
la birra, ma l’acqua si che<br />
è necessaria alla vita, perciò<br />
fate voi! Mia sorella, essendo<br />
“racchia, bassa e grassa, - tuttavia<br />
studiata all’università di<br />
Svizzera- non ha mai potuto<br />
esibirsi in televisione neppure<br />
“nuda” a notte fonda! Ha ripiegato<br />
perciò e malamente sul<br />
Liceo a far di “greco&latino”<br />
con un salario precario di<br />
1000€ il mese. “Fortuna” volle<br />
però, che essa trentenne, maritasse<br />
un collega sessantenne,<br />
da 1350€ il mese o giù di li,<br />
«Le migliaia di persone che si<br />
sono divise tra gli espositori,<br />
gli incontri con gli autori, le<br />
mostre, i laboratori e che hanno<br />
dimostrato un interesse reale<br />
all’offerta proposta fanno davvero<br />
ben sperare sulla vitalità<br />
culturale del nostro territorio<br />
– aggiunge l’Assessore alla cultura<br />
Vincenza Scarpa – Sono<br />
un segno positivo di come una<br />
ma ahimè con la dentiera già<br />
rotta, la puzza ai piedi e la<br />
pressione alta al pari però d’un<br />
giovane giornalista, che di €<br />
ne raccatta scarsi 1500/3000<br />
l’anno!, giacchè non lavora<br />
nella televisione “giusta”!<br />
Non ho invidia degli Alpini,<br />
nè dei Bersaglieri, dacchè io<br />
fui sergente aviatore, e ciò vi<br />
basti! Oggi mi spaccio per ufficiale<br />
dei “loro”, che non fu<br />
però mai facendomi difetto<br />
la laurea d’ingegnere, mentre<br />
un ingegnere-cresciuto e fatto<br />
a Bologna!- non divenne mai<br />
pilota facendogli invece difetto<br />
al vista. Esso perciò ripiegò<br />
a far scuola dai contadini, che<br />
però non vogliono digerire la<br />
sua matematica da geometra!<br />
Che sia, oltre che orbo, anche<br />
scemo? Non so quando<br />
si semini il grano, del resto è<br />
ignoranza comune a milioni<br />
di miei connazionali, tuttavia<br />
mi arrangiai già dagli anni<br />
’80 a fare il badante di notte<br />
a moribondi, o a vecchi pieni<br />
di “caca” e “piss”. Domandavo<br />
20mila l’ora, ma e tuttavia<br />
presi per il collo, moglie, figli<br />
e nuore del futuro morto me<br />
ne sganciavano, e addirittura<br />
con la morte nel cuore “par i<br />
schei”!, solo 10 mila! Di loro<br />
non ebbi mai pietà, giacche e<br />
per lo più essi erano in stragrande<br />
maggioranza degli<br />
egoisti evasori! “Animali”<br />
mai estinti, come non lo sono<br />
gli “animali da caneva”, che<br />
se ne fregano delle tonnellate<br />
di pesticidi buttate sull’uva,<br />
salvo poi sviluppare “malattie<br />
da tomba”. Conoscevo un<br />
“becher” (in dialetto toscano:<br />
macellaio!) con tre macchine,<br />
due orologi d’oro al polso, una<br />
crociera all’anno con la “famigliola”,<br />
tuttavia nelle case popolari<br />
dacchè povero! Scoprivo<br />
con senso di vomito, che il<br />
manifestazione culturale libera<br />
e non inserita all’interno di circuiti<br />
precostituiti contribuisca<br />
ad alimentare l’indipendenza<br />
intellettuale».<br />
<strong>Il</strong> Direttore artistico Roberto Da<br />
Re Giustiniani sottolinea l’importanza<br />
dell’incontro con il<br />
poeta Andrea Zanzotto, accompagnato<br />
dall’amico giornalista<br />
Marzio Breda, che si è rivelato<br />
dottor “tonsilla”, pur essendo<br />
solo un assistente d’ospedale,<br />
conduceva vita da “capitano<br />
d’industria” e per soprammercato<br />
andava in Canada a sparare<br />
all’alce. Insomma scoprivo,<br />
conoscevo…cosicché da cacciatore<br />
di passere, divenni cacciatore<br />
d’ “uomini”, cacciatore<br />
di “taglie” come negli Stati<br />
Uniti, insomma cacciatore di<br />
egoisti evasori. <strong>Il</strong> mio mestiere<br />
non è sparare, ma raccogliere<br />
in anticipo sui tempi le notizie<br />
dai vicini invidiosi del presunto<br />
evasore. “Tutto” ti dicono,<br />
e specialmente a “gratis” , e se<br />
occorre, rovistano pure in tua<br />
vece il cassonetto dell’immondizia<br />
quale prova del tenore di<br />
vita. Dai rifiuti d’un professore<br />
hanno ad esempio tratto<br />
qualche scatoletta sottomarca<br />
di tonno e birre solo in offerta<br />
“speciale”, mentre da quellio<br />
d’un carrozziere sono scaturite<br />
invece bottiglie non del tutto<br />
scolate di vino francese, abbondanti<br />
resti di trota del “Meschio”,<br />
scorze di “ossocollo”<br />
vecchio di due anni, coni vari<br />
di gelato ed un “gatto nero”<br />
morto (strumento di lavoro?).<br />
Come vedete c’è tanto da fare,<br />
ma hanno voluto fermarmi in<br />
nome e per nome della legge<br />
sulla “privacy”, con la minaccia<br />
che mi sarei fatto diversi<br />
anni di galera! Impaurito mi<br />
sono arreso, ho bruciato tutte<br />
le informative sui ladroni<br />
e sono ritornato a cacciare le<br />
passere, che è più salute!<br />
Ho inoltre smesso l’indagine<br />
sulle pecore morte e buttate<br />
nei fossi di Città, in barba al<br />
fetore e al morbo, che possono<br />
trasmettere. Amen e così sia!<br />
Lagnanze d’un<br />
“coniglione” etilista,<br />
raccolte per Voi<br />
dal vostro<br />
dr. felix f. Rosponi.<br />
un momento di profonda riflessione<br />
culturale, in riferimento<br />
anche a “In questo progresso<br />
scorsoio”, il volume che riporta<br />
le conversazioni tra il poeta<br />
ed il giornalista e tratta alcuni<br />
temi chiave del nostro presente,<br />
quando è più che mai necessario<br />
riscoprire il passato per sondare<br />
il futuro e tutelare il paesaggio.<br />
Domenica sera, in chiusura dell’evento,<br />
subito dopo Zanzotto<br />
il protagonista è stato l’attore e<br />
scrittore Moni Ovadia, che ha<br />
rapito il pubblico conducendo<br />
un intervento “fiume” di vera e<br />
propria responsabilità civile.<br />
La mostra della piccola e media<br />
editoria ha chiuso i battenti con<br />
un bilancio del tutto positivo,<br />
ma Libri in cantina continua<br />
anche durante il corso dell’anno<br />
grazie all’iniziativa “Un libro<br />
in Cantina”, ormai diventata<br />
un appuntamento abituale: in<br />
un clima di convivialità alcune<br />
aziende vitivinicole di Susegana<br />
ospitano la presentazione di<br />
un libro coniugando il piacere<br />
della lettura a quello di un<br />
brindisi ed una degustazione in<br />
compagnia.<br />
Giulia Spagnol
6 treviso<br />
direttore: dott. Valentino Venturelli tel. 328 2858971<br />
INNAUGURATA LA NUOVA SEDE DELLA PROVINCIA<br />
Nuovo corso per <strong>Il</strong> <strong>Piave</strong>,<br />
acquisita la testata,<br />
nel segno della continuità<br />
<strong>Il</strong> <strong>Piave</strong> si rinnova. <strong>Il</strong> periodico<br />
fondato a Conegliano<br />
da Redo Cescon nel 1974<br />
oggi ha un nuovo assetto proprietario.<br />
Cescon è mancato<br />
nel febbraio del 2007 ma i suoi<br />
collaboratori hanno garantito la<br />
continuità.<br />
<strong>Il</strong> direttore che ne ha raccolto<br />
il testimone è Alessandro Biz,<br />
presente da una quindicina<br />
d’anni fin da giovanissimo nelle<br />
fila della redazione.<br />
Dopo la scomparsa del fonda-<br />
tore la proprietà della testata<br />
era andata ai fratelli Giovanni<br />
e Antonio mentre il ruolo editoriale<br />
è passato e rimane alla<br />
associazione culturale <strong>Il</strong> <strong>Piave</strong>.<br />
Per dare continuità alla storica<br />
testata <strong>Il</strong> <strong>Piave</strong> una cordata ha<br />
deciso di rilevarla.<br />
Ne fanno parte il sig. Giovanni<br />
Cescon fratello del fondatore<br />
in rappresentaza della sua famiglia,<br />
il direttore Alessandro<br />
Biz, il responsabile di redazione<br />
Roberto Momo, gli imprendito-<br />
ri Diotisalvi Perin e Gianluca<br />
Panto, la commercialista Cinzia<br />
Perin, il dottore commercialista<br />
Armando Sech, il giornalista<br />
dott. Fabiano Zucco, Raffaella<br />
Piovesana e Angelo Gaggiotti.<br />
Una squadra collaudata che da<br />
anni fa parte della redazione.<br />
Persone motivate e capaci cha<br />
sapranno dare nuovo smalto<br />
al giornale, rinnovandolo nel<br />
solco della continuità e del prestigio<br />
conseguito in 35 anni di<br />
attività.<br />
<strong>Il</strong> Veneto ogni giorno si scopre<br />
ricco di persone che<br />
amano dedicarsi alle arti.<br />
Sarà l’ambiente, il clima, la tradizione,<br />
la sensibilità che abbiamo<br />
dentro dalla quale vengono<br />
l’amore per il bello, che costa<br />
sacrifici, impegno, rinunce,<br />
però procura piccole gioie e<br />
soddisfazioni e, col tempo, la<br />
possibilità di elevarsi dalle miserie<br />
umane.<br />
Tra questi domenica 26 settembre,<br />
ho conosciuto Egidio Campardo.<br />
In un angolo del suo giardino<br />
c’è uno spazio, dove illuminati<br />
dalla luce del sole, appaiono<br />
vicino ad alcuni blocchi di marmo<br />
bianco, alcune statue: “ La<br />
maternità, la Famiglia, il Volto<br />
e molte altre.<br />
C’è il sacro e il profano, il classico<br />
e il moderno, in tutte ho notato<br />
la classicità, il piacere delle<br />
cose belle, per l’opera compiuta<br />
che spinge un artista a lavorare,<br />
finire, rifinire fino a raggiungere<br />
la piena soddisfazione dell’animo,<br />
quella che ci permette di<br />
accarezzare il risultato con gli<br />
occhi, passare delicatamente la<br />
mano e sentire un’emozione.<br />
Lo stile non si compera, è frutto<br />
di studio, idea, disegno e una<br />
mattina uno si alza ed inizia<br />
dal blocco di marmo bianco di<br />
Carrara a lavorare con sicurezza<br />
e continuità, immerso in quel<br />
bisogno e volontà di realizzare<br />
un’opera.<br />
In Egidio Campardo si nota uno<br />
stile che per certi segni assomiglia<br />
al Canova, a Michelangelo,<br />
a Fidia ed è la volontà di perfezione<br />
che si manifesta anche<br />
nei soggetti astratti. Egli lavora<br />
con il marmo, il ferro battuto, il<br />
gesso, il bronzo, il legno.<br />
Altri titoli delle opere: <strong>Il</strong> Redentore,<br />
Dialogo, Chimera, Entità,<br />
L’uomo simbolo, Lottare ed<br />
esistere, La Famiglia, Donna<br />
al mare, Nudo… e si ritrovano<br />
• Novembre 2009<br />
<strong>Il</strong> Sant’Artemio rivive per i Trevigiani<br />
La cittadella del Sant’Artemio nasce con l’obiettivo di raggruppare<br />
gli uffici provinciali e per facilitare l’accesso ai<br />
servizi. Un complesso a servizio della gente con strutture di<br />
interesse e spazi per i cittadini (volume di progetto 128.489 m3 con<br />
18.150 m2 di parcheggi pubblico da oltre 530 posti) a pochi passi<br />
dal Parco della Storga area di interesse e tutela ambientale con la<br />
risorgiva più grande d’Europa, che si estende su 67 ettari (che sommati<br />
all’ambito della nuova sede fanno 78 ettari).<br />
Si tratta di un restauro conservativo, un recupero storico, architettonico<br />
e ambientale, progettato nelle linee di indirizzo dell’architetto<br />
Follina, appoggiato e condiviso dalla Sovrintendenza. Le strutture<br />
già esistenti sono state recuperate rispettando i vincoli architettonici<br />
e storici; passerelle in acciaio e vetro sospese al primo livello fuori<br />
terra sono state realizzate per fare da collegamento tra i vari settori<br />
dell’Ente. <strong>Il</strong> Sant’Artemio comprenderà in totale 21 blocchi, tra edifici<br />
originari e costruzioni più recenti come un grande auditorium,<br />
una chiesa dedicata a San Giovanni di Dio, una mensa-ristorante,<br />
un bar, e si prefigge nel futuro di realizzare, ristrutturando gli edifici<br />
non interessati dall’intervento, anche un museo della storia della<br />
psichiatria, un ostello, un ristorante ed un teatro. Oltre agli uffici<br />
che ospiteranno circa 700 addetti, è previsto un Nido per i figli dei<br />
dipendenti e aperto al pubblico, con una capacità di accesso da parte<br />
dell’utenza esterna di circa 20 unità. <strong>Il</strong> recupero ha tenuto conto<br />
delle caratteristiche ambientali del luogo, sono stati mantenuti e<br />
medicati gli alberi storici e si è proceduto a piantumare oltre 800<br />
piante, nonché migliaia di arbusti, rispettando le specie autoctone,<br />
nel pieno rispetto dell’area dello Storga, nel cui parco si snodano<br />
circa 17 km di percorsi naturalistici.<br />
L’AVVOCATO<br />
RISPONDE<br />
Avv. Barbara Lenisa<br />
Conegliano<br />
Adozione internazionale<br />
Si al rimborso delle spese sostenute per l’espletamento delle<br />
procedure di adozione internazionale a favore dei soggetti che<br />
hanno concluso l’adozione nell’anno 2008 (3.165 coppie, secondo<br />
i dati ufficiali) e più precisamente, che hanno adottato<br />
“uno o più minori stranieri per i quali sia stato autorizzato l’ingresso<br />
e la residenza permanente in Italia nel periodo compreso<br />
tra il 1 gennaio e il 31 dicembre dell’anno 2008”. Le istanze possono essere presentate dai genitori<br />
adottivi residenti sul territorio nazionale e con reddito complessivo fino a 70 mila euro e devono<br />
essere inviate a mezzo lettera raccomandata a/r utilizzando apposito modulo precompilato allegato<br />
al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17 luglio 2009, unitamente alla documentazione<br />
richiesta, direttamente alla Commissione per le adozioni internazionali entro il 31/12/2009.<br />
Imposta di circolazione degli autoveicoli<br />
L’onere economico del predetto tributo ricade su chi, in base al regime di circolazione dei veicoli<br />
è l’effettivo proprietario nel periodo di tempo al quale il debito si riferisce e che questi pertanto è<br />
tenuto a rimborsare di quanto pagato a tale titolo dall’amministrazione finanziaria, colui il quale<br />
risulti essere ancora proprietario del veicolo al Pra per l’omessa annotazione del trasferimento.<br />
Trasformazione del tetto in terrazza<br />
La trasformazione del tetto in terrazza praticabile, con leggera sopraelevazione del livello di quota<br />
del fabbricato, non costituisce, sic et simpliciter, un turbamento nell’esercizio della servitù di<br />
veduta esercitata dal proprietario del fondo limitrofo a meno che lo stesso non provi in concreto<br />
che l’innalzamento verificatosi o l’uso improprio o abnorme del nuovo terrazzo integrino turbativa<br />
dell’esercizio del proprio diritto di veduta.<br />
Chi desidera può inviare i propri quesiti alla redazione<br />
all’indirizzo e-mail: redazione.ilpiave@libero.it<br />
ARTISTI VENETI<br />
Le più rilevanti iniziative<br />
dell’ultimo mese<br />
- Proposta del Presidente della<br />
Provincia di una società unica<br />
per i rifiuti della Marca.<br />
- La Provincia si propone come<br />
coordinatrice sul territorio del<br />
piano casa.<br />
-Approvazione della variante<br />
alla strada provinciale 86 che<br />
collega la A 27, la provinciale<br />
103 e la statale 51 di Alemagna.<br />
– Palazzo dei Trecento, convegno<br />
internazionale del Progetto<br />
Q-Ageing.<br />
-Presa di posizione del Presidente<br />
Muraro contro la collocazione<br />
in Provincia degli inceneritori.<br />
24-10-09- Inaugurazione della<br />
nuova sede della Provincia<br />
all’ex Ospedale di S.Artemio.<br />
Valentino Venturelli<br />
Egidio Campardo,<br />
l’arte nel marmo bianco di carrara<br />
Barbara Girotto<br />
Artista pittrice internazionale,<br />
giovane talento<br />
con al suo attivo<br />
numerose mostre in Italia ed<br />
all’estero, si dedica alla pittura<br />
fin dall’infanzia.<br />
Ha fatto della sua vita una ricerca<br />
artistica continua, sperimentando<br />
tecniche evolutive ed<br />
innovative, suscitando l’interesse<br />
del collezionismo internazionale.<br />
Infatti, osservando le sue<br />
opere, non si può non rimanere<br />
coinvolti dalla forza espressiva<br />
e coinvolgente che emanano.<br />
Spesso dipingendo volti che<br />
manifestano (con tecnica non<br />
indifferente) i profondi stati<br />
d’animo della “personalità”<br />
femminile e le relative emozioni<br />
toccando alcune “corde”<br />
che solo un animo sensibile e<br />
raffinato e profondo può coglie-<br />
re. L’operazione di trasformare<br />
la materia in un “ESSERE”<br />
che comunica delle emozioni<br />
(l’Opera) può sembrare cosa<br />
semplice ma appartiene alla<br />
sfera dei grandi Maestri.<br />
Prova ne è che ponendosi davanti<br />
ad una sua opera si è coinvolti<br />
in un modo così profondo<br />
quasi ad avere un colloquio con<br />
l’immagine rappresentata.<br />
Osservando l’immagine se ne<br />
può percepire il pensiero e la<br />
carica emozionale di grande<br />
intensità. Questo è fare Arte e<br />
Comunicazione.<br />
franco Corrocher<br />
ESPOSIZIONI PRINCIPALI<br />
Galleria d’arte “Officine Artistiche”<br />
Treviso 2007/2008<br />
“ Galleria della Torre”Bassano del<br />
Grappa (VI) 2008<br />
dalla Provincia<br />
in diverse città italiane, presso<br />
collezionisti privati e alcune all’estero.<br />
<strong>Il</strong> marmo bianco di Carrara è<br />
quello che lo appassiona di più,<br />
perché la rifrazione della luce,<br />
permette di osservare con intensità,<br />
valutare, apprezzare, amare<br />
di più la figura e la forma.<br />
Guglielmo Ciardi che di arte se<br />
ne intendeva, diceva: “lavorar<br />
col vero davanti…”, con la luce<br />
della natura che ogni giorno<br />
l’Essere Superiore ci elargisce,<br />
perché i colori che danno vita<br />
alle cose che ci circondano, penetrano<br />
nel cuore e nell’anima e<br />
superano i secoli.<br />
Alberto fratantaro<br />
Egidio Campardo vive ed<br />
opera a San Fior (Treviso)<br />
Via Borgo Campardi, 34<br />
Tel.0438 – 76083<br />
www.campardo.egidio.it<br />
“Castello dei Da Peraga”Vigonza<br />
(PD) 2008<br />
“Villa Pisani”Strà (VE) 2008<br />
“Villa Orsini”Scorzè (VE) 2008<br />
“Art Gallery Gianfranco Meggiato”<br />
Positano (NA) 2008/2009<br />
“Maura Wasescha” St.Moritz<br />
(Svizzera) 2008/2009<br />
“Art Gallery Gianfranco Meggiato<br />
e Maura Wasescha” St.Morits<br />
(Svizzera) 2008/2009<br />
“Zarina”Kiew Ucraina Russia<br />
2009<br />
“Art Gallery Gianfranco Meggiato”<br />
Positano (NA) 2009<br />
Studio: BARBARA GIROTTO<br />
Via Accademia 5 , 31015 Conegliano<br />
( TV ) Telefono: 0438 370483
VENEZIA 2020: OPPORTUNITA’ EPOCALE PER IL VENETO<br />
Già pronto il Master Plan<br />
per le Olimipiadi:<br />
ora bisogna battere la concorrenza<br />
Venezia. Unità di intenti<br />
sotto la guida del campanile<br />
di San Marco :<br />
Venezia e il Veneto quale meta<br />
per le Olimpiadi del 2020. Non<br />
è certo utopia, e questo lo sanno<br />
bene gli ideatori che da più di<br />
un anno ci hanno lavorato sopra.<br />
E sono Massimo Cacciari,<br />
Giancarlo Galan, Franco Manzato<br />
e il presidente di Confindustria<br />
Veneto, Andrea Tomat.<br />
Nel giorno della proclamazione<br />
di Rio de Janeiro quale sede per<br />
la competizione del 2016, ecco<br />
l’annuncio congiunto.<br />
Ciò che è seguito è stata<br />
la candidatura di Roma,<br />
pronta a non farsi soffiare<br />
la leadership di capitale,<br />
centro e simbolo del Bel Paese.<br />
Le proclamazioni politiche,<br />
giunte sia da maggioranza che<br />
opposizione, hanno ovviamente<br />
disegnato una linea di confine<br />
netta, basata sulle origini personali<br />
dei rappresentanti intervenuti.<br />
Inutile svelare cosa auspicano<br />
i Ministri Sacconi, Zaia<br />
e Brunetta, così com’è inutile<br />
indicare cosa delinea il Sindaco<br />
della Capitale Alemanno,<br />
volenteroso di bissare i giochi<br />
di “Roma 1960”. Ognuno tira<br />
l’acqua al proprio mulino.<br />
Ma facendo alcuni calcoli, il<br />
Veneto è il motore economico<br />
dell’Italia e la cornice veneziana,<br />
che gode di fama universale,<br />
unita alle peculiarità dell’intera<br />
regione, potrebbe essere la<br />
chiave decisiva per battere la<br />
concorrenza romana e non solo.<br />
comunicazione promozionale<br />
Orazhiòn pàr i òmeni<br />
Signôr, tièn distànte le nòstre fèmene<br />
da zhèrte botèghe. Fa-ghe pasàr la vòja<br />
de conpràr ròbe, che intànt nò ghe ocòre<br />
e che pò nò ghe stà gnànca tànt bèn.<br />
Tègne-le lontàn dà zhèrte tentazhiòn,<br />
parchè lòre nò le sà cuèl che le fà.<br />
Orazhiòn pàr le fèmene<br />
Signôr che Te pòl fàr tùt cuànt!<br />
Jùta i nòstri òmeni a nò ocjàr àltre fèmene<br />
e a nò paragonàr noàntre de contìnuo cò lòre.<br />
Tièn-li ànca fòra dà-e ostarìe e da cheàltre ocasiòn<br />
de spolveràr màssa schèi pàr ilusiòn da gnènt.<br />
E me racomànde: nò stà pò gnànca a scusàrli tànt,<br />
parché lòri i sà bèn cuèl che i fà.<br />
Nerio de Carlo<br />
Come che i sviseri podaria farghela pagar a l’Italia<br />
Sta crixi economica globale<br />
la xe drio ver dele ripercusion<br />
disgustoxe rento<br />
l’Europa. la Svisera la xe drio subir<br />
un tratamento e dele presioni<br />
inacetabili, e la zente europea la<br />
ga el dover de difender sta çima<br />
de strutura sociale çivile contro le<br />
vergognoxe intension de alcuni<br />
governi canaja.Come co la peste,<br />
i pi deboli i xe destinà a morir e i<br />
pì forti i ga probabilità de farghela.<br />
Co sta recesion anomala, paexi<br />
co on governo ineficente, come<br />
l’Italia, i xe drio vedarsela co na<br />
bancarota iminente. Invese paexi<br />
co un sistema politego respnsabile,<br />
come la Svisera, i xe boni de<br />
darghe on pilastro par darghe stabilità<br />
a l’economia.<br />
In teoria, sti momenti de dificoltà<br />
i dovaria urtar par na riforma politega<br />
par no stato ineficente come<br />
l’Italia. El stato talian el ga acumulà<br />
el pexo debito nasional d’Europa<br />
(120% del Pil pa’l 2010), e a<br />
xe drio sevitar creser de bon paso<br />
co un de i pezo deficit (6% del Pil<br />
pa’l 2010) del continente. Roma<br />
la inpone una dele presion fiscali<br />
Prime stime parlano di una base<br />
di almeno 2,5 miliardi per il budget<br />
olimpico, a cui si devono<br />
aggiungere poi i fondi per le<br />
infrastrutture. Rio de Janeiro si<br />
è aggiudicata l’edizione 2016<br />
con un piano da 9,5 miliardi<br />
(2 miliardi solo per la manifestazione).<br />
Londra 2012, che ha<br />
dovuto fare i conti con la crisi<br />
e la stretta creditizia, è arrivata<br />
a pianificare spese per complessivi<br />
12 miliardi. L’assegnazione<br />
dei giochi potrebbe tuttavia<br />
permettere al triangolo Venezia<br />
Padova Treviso di accelerare i<br />
progetti di riqualificazione e rilancio<br />
che ormai da troppi anni<br />
riempiono le agende delle istituzioni.<br />
“Venezia 2020- commenta Galan-<br />
potrebbe rappresentare un<br />
progetto strategico per lo sviluppo<br />
infrastrutturale dell’intera<br />
regione, che potrebbe cogliere<br />
pì pexanti de Europa, e in scanbio<br />
la da un servisio publico mediocre<br />
che lasa i citadini sognar de eser<br />
residenti nela visina Svisera.<br />
Invese de risponder a sta recente<br />
crixi co riforme politeghe (magari<br />
anca ciapando da exenpio dal sistema<br />
svisero), l’Italia la ga ciapà<br />
na poxision deplorevole verso la<br />
Svisera. la vol disperatamente<br />
ciuciar chel tanto de risorse finansiarie<br />
che se pol, par postiçipar el<br />
pì posibile la bancarota nasional.<br />
El Partito Nasional Veneto (PNV)<br />
el ga de xà condanà el governo<br />
talian par la so indiferensa riguardo<br />
i atachi inacetabili del leader<br />
libico verso la sovranità svisera.<br />
El PNV deso el dixaprova del tuto<br />
la recente agresion finansiaria de<br />
l’Italia contro la Svisera. Includer<br />
la Svisera in te na lista nera de<br />
paexi, dai cuali se ga da rinpatriar<br />
i depoxiti bancari par regolarixarli,<br />
a xe na roba ridicola. Sto ki xe<br />
un vergognoxo ataco contro el<br />
sistema finansiario de un viçin de<br />
caxa, e no pol eser perdonà. No<br />
se pol scuxar propi parché pararia<br />
na vendeta personal del primo<br />
una grande occasione per esprimere<br />
il grande potenziale delle<br />
sue eccellenze in ogni campo”.<br />
C’è da dire che vi è la necessità<br />
di far nascere dal nulla tutte<br />
quelle strutture adibite allo<br />
svolgimento della competizione<br />
internazionale per eccellenza:<br />
da questo punto di vista bisogna<br />
però anche ammettere che il<br />
Veneto gode di una complessità<br />
strategica dal punto di vista ambientale<br />
tale da poter assicurare<br />
lo svolgimento di tutte le competizioni,<br />
assicurando l’apporto<br />
natural- paesaggistico.<br />
“Gli imprenditori veneti – dichiara<br />
Andrea Tomat- hanno da<br />
tempo messo l’accento sull’esigenza<br />
di rilanciare gli investimenti<br />
e i progetti infrastrutturali<br />
per garantire la competitività<br />
delle imprese del territorio e<br />
facilitarne l’uscita dalla crisi ”.<br />
L’iter prevede la consegna del-<br />
le candidature a metà del 2011,<br />
mentre l’individuazione della<br />
sede dei Giochi 2020 è prevista<br />
per il 2013. E Manzato, uno degli<br />
artefici principali della candidatura,<br />
spiega: “ Siamo nella<br />
condizione di arrivare a proporre<br />
una strategia seria, che ovviamente<br />
richiede delle specifiche<br />
risposte pubbliche.<br />
Sarà una proposta incentrata<br />
sul rispetto dell’ambiente attraverso<br />
l’utilizzo di tecnologie<br />
non impattanti. Nell’individuazione<br />
delle aree, per Venezia si<br />
parla del piano di espansione<br />
di Tessera e dell’intero entroterra,<br />
tenendo conto che nella<br />
formulazione della proposta il<br />
regolamento Cio prevede che<br />
i giochi debbano svolgersi nel<br />
raggio di 70-80 Km. Sarà quindi<br />
coinvolto tutto il Veneto”.<br />
<strong>Il</strong> Master plan, già redatto da<br />
Save, prevede investimenti fino<br />
a 300 milioni : dal punto di vista<br />
infrastrutturale si parla di “ Alta<br />
velocità, Romea Commerciale<br />
e Sistema ferroviario metropolitano”,<br />
senza dimenticare gli<br />
ampliamenti degli aeroporti di<br />
Venezia, Treviso e Verona.<br />
Ci aspetta una regata d’altri<br />
tempi, con il Bucintoro in testa:<br />
a remare questa volta vi devono<br />
contribuire tutti, per portare<br />
sotto il campanile della Serenissima<br />
una maestosa competizione<br />
degna del fascino universale<br />
che tutto il mondo riconosce a<br />
Venezia e alla Regione Veneto.<br />
ministro talian. La so conpagnia<br />
Mediaset, che coinçidensa, la xe<br />
drio eser investigà par riciclagio<br />
de schei dai magistrà sviseri.<br />
Alora la Svisera la vol vendicarse.<br />
Diverse idee le va da limitar i camion<br />
taliani, fin a introdur na tasa<br />
del 5% sul capitale che vol nar<br />
fora dai confini. Tute ste sanzioni<br />
proposte, dala pì modesta ala<br />
pì irasional, le xe dele brute idee.<br />
Risponder co dele sanzioni economiche<br />
a xe un metodo che pol<br />
funsionar contro altre democrasie.<br />
I citadini taliani i sente el pexo<br />
de ste sanzioni, i fa presion sui<br />
politici taliani par stuar sta situasion,<br />
e i politici taliani i ghe mola<br />
de conportarse come ditatori nord<br />
africani. Ricordemose inveçe che<br />
l’Italia la xe na democrasia par<br />
modo de dir. Ste sanzioni le finise<br />
par far del mal sia ai citadini<br />
sviseri che taliani, i cuali no i ga<br />
el potere par far presion ai boss<br />
de partito. In particolar, el boss<br />
dei boss a xe za drio protexer i<br />
so interesi personali, e sanzionar<br />
el trafico de camion ghe fa al masimo<br />
un fià de gatèle a lu e i so<br />
Alessio Conforti<br />
bravi parlamentari.<br />
la Svisera la ga bixogno de tor na<br />
poxision pì lungimirante. No la pol<br />
mia permeterse de ver no stato<br />
Nord african tacà al so confine<br />
meridional. Un viçin che ga ncora<br />
aspirasioni de na Grande Italia co<br />
rento i cantoni dela Svisera meridionale.<br />
Sto chi a xe un paexe co<br />
na strutura publica malà che roba<br />
el benesere dei so çitadini, divorà<br />
da industria mafioxa estexa xo<br />
par la penixola.<br />
la Svisera la ga bixogno de viçini<br />
pì come ela. la ga bixogno de<br />
eser çircondà da altri paexi picenini<br />
e eficenti, come che xe stà<br />
par secoli prima dela creasion dei<br />
grandi stati nasionali. Ricordemose<br />
che cuando el Regno d’Italia<br />
xe stà creà da Napoleon, el ditator<br />
francexe el ga cavà el canton<br />
svisero dela Valtelina par tacarlo<br />
al so novo stato puoto.<br />
A xe ora che i çitadini sviseri i<br />
ripensa la so neutralità, e che i<br />
taca tociar nte la politega dei so<br />
viçini. la zente svisera la ga da<br />
suportar movimenti politici foresti<br />
che i mira a deventar na società<br />
come la loro. le inprexe svisere le<br />
dovaria finansiar partiti politici che<br />
se dà da far ativamente verso un<br />
percorso legal e internasional par<br />
un novo ecuilibrio geopolitego.<br />
Tuti i sviseri i dovaria sostener inisiative<br />
come Veneti al 1000x1000<br />
(www.1000x1000.org). Naltri veneti<br />
gavemo bixogno del vostro<br />
aiuto cusi par poder canbiar el<br />
nostro poro sistema politego. A<br />
se vergognemo de far parte de<br />
un paexe che xe cusì ostile al<br />
modelo svisero. Come stato indipendente,<br />
a jerimo par secoli dei<br />
viçini amiçi dei sviseri. Gavevino<br />
dei sistemi simili baxà su na politega<br />
decentralizà e el rispeto dele<br />
libartà çivili.<br />
Gavemo ancora un forte senso<br />
çivico de responsabilità, e ve preghemo<br />
de darne na man prima<br />
che el coroto sistema talian ne<br />
canbia del tuto.<br />
Svisera, dane na man a eser<br />
dei viçini pì educà. Dona a<br />
www.1000x1000.org<br />
filipo Dal Lago<br />
Partito Nasional Veneto (PNV)<br />
www.pnveneto.org
8<br />
veneto<br />
Addio mago del nuoto<br />
Alberto Castagnetti era il<br />
nuoto italiano e il vuoto<br />
che ci ha lasciato la sua<br />
improvvisa morte,lo scorso 12<br />
ottobre, nessun altro riuscirà a<br />
riempirlo.<br />
Veronese, con un passato da<br />
nuotatore, Olimpiadi di Monaco<br />
del ’72 e campionati del<br />
mondo di Belgrado, giunge alla<br />
guida della nazionale azzurra<br />
nel 1987. Lamberti, Fioravanti,<br />
Brembilla, Rosolino, Magnini<br />
e la Pellegrini sono solo alcuni<br />
dei grandi campioni che Alberto<br />
ha allenato. Grazie alla sua<br />
conduzione, la Nazionale Italiana<br />
ha vinto 4 ori, 2 argenti<br />
e 7 bronzi olimpici. Un’escalation<br />
culminata ai Giochi di<br />
Pechino col primo, storico oro<br />
olimpico femminile di Federica<br />
Pellegrini. Sotto la sua guida<br />
il doppio titolo mondiale di<br />
Filippo Magnini nei 100 stile, i<br />
record mondiali della Pellegrini<br />
nei 200 e 400 stile e ancora il<br />
primo oro europeo donne a Budapest<br />
2006 nei 400 misti con<br />
Alessia Filippi. Oltre a questo<br />
Si dice spesso che i giovani<br />
non hanno più fiducia<br />
nella politica e nelle<br />
istituzioni. Si dice che non ci<br />
sono più gli ideali, quelli forti<br />
e radicati, che hanno accompagnato<br />
le generazioni precedenti.<br />
Si dice. Eppure se ci guardiamo<br />
intorno, nelle nostre amministrazioni<br />
comunali, provinciali<br />
e di circoscrizione scopriamo<br />
che i giovani attivi in politica<br />
non sono un’esigua minoranza.<br />
Anzi.<br />
C’è chi, come Alberto Bozza,<br />
a soli 32 anni ricopre già due<br />
importanti cariche: Presidente<br />
della Seconda Circoscrizione e<br />
Consigliere Provinciale- non-<br />
Redazione di Vicenza - direttore dott Matteo Venturini<br />
e-mail: venturiniace2@libero.it - tel. 349 7850527<br />
Ciclismo. Marostica<br />
festeggia la campionessa Tatiana<br />
E’ Tatiana Guderzo, la ragazza che alla sola<br />
età di 25 anni, riesce a portare a casa, a<br />
Marostica, il titolo mondiale in linea di<br />
ciclismo.<br />
Naturalmente la cittadina l’ha accolta come<br />
un’eroina. Nel 2004 si classificò seconda al Campionato<br />
del mondo di ciclismo su strada di Verona<br />
a soli 20 anni, quando ancora correva nella<br />
categoria amatoriale. Passò professionista l’anno<br />
successivo nella Top Girls Fassa Bortolo. Successivamente<br />
entra nella AA-Drink Cycling Team<br />
nel 2007, per poi migrare nella Gauss RDZ Ormu<br />
nel 2008.<br />
Nel 2005 e nel 2008 è diventata Campionessa nazionale<br />
a cronometro.<br />
Nell’agosto del 2008, ha partecipato ai Giochi<br />
della XXIX Olimpiade di Pechino, dove ottenne<br />
la medaglia di bronzo nella gara in linea.<br />
<strong>Il</strong> 26 settembre 2009 diventa per l’appunto Campionessa<br />
del mondo in linea a Mendrisio.<br />
Una ragazza piena di vitalità e di voglia di crescere.<br />
Una città, Marostica, che può vantare una grande<br />
campionessa, una ragazza di nome Tatiana!<br />
Matteo Venturini<br />
Redazione di Verona - Direttore dott Federico Maccadanza - Tel 349 8345014<br />
le 60 medaglie internazionali.<br />
E gli ultimi successi di Roma<br />
che avevano incoronato Federica<br />
Pellegrini e Alessia Filippi<br />
regine incontrastate delle piscine.<br />
Poi l’intervento al cuore, l’8<br />
settembre scorso, un’operazione<br />
riuscita ma che, nel recupero,<br />
ha provocato problemi a Castagnetti,<br />
che si mostrava sempre<br />
più impaziente di riprendere gli<br />
allenamenti con i suoi ragazzi<br />
ma anche sofferente per la ferita<br />
che non si rimarginava. Fino al<br />
tragico e inaspettato epilogo.<br />
Grazie al suo intuito è nato il<br />
centro federale di Verona, la<br />
sua Verona. Da lì sono passati<br />
tanti giovani atleti, plasmati con<br />
maestria da Castagnetti fino a<br />
divenire campioni di fama internazionale.<br />
Intuiva il loro talento<br />
e faceva di tutto per farlo<br />
emergere. Lo si vedeva a bordo<br />
vasca, con il sorriso sornione,<br />
le battute, pungenti e ironiche,<br />
e l’immancabile cronometro in<br />
mano. Appariva burbero, severo<br />
ma era un leone con il cuore<br />
d’oro e lo si capiva quando,<br />
davanti a un successo dei suoi,<br />
scappava per nascondere l’emozione.<br />
Michela Danzi<br />
I giovani e la politica,<br />
un esempio veronese<br />
ché Capogruppo del PdL in<br />
consiglio Provinciale. Bozza,<br />
laureato in Giurisprudenza, ha<br />
alle spalle 10 anni di militanza<br />
politica nelle file di Forza Italia<br />
prima e PdL poi.<br />
Eletto per la prima volta nel 2002,<br />
nella 2^ Circoscrizione,con 200<br />
voti, si ripresenta 5 anni dopo e<br />
raddoppia i consensi. Alle ultime<br />
provinciali è stato il consigliere<br />
più votato in città, con<br />
3200 preferenze.<br />
Gli abbiamo chiesto il motivo<br />
di tanta popolarità e lui ci ha<br />
spiegato che “la politica è contatto<br />
diretto con i cittadini, andare<br />
incontro alle loro esigenze,<br />
ascoltare i loro bisogni, aiutarli<br />
ove possibile” e in 7 anni di vita<br />
in Circoscrizione la sua quotidianità<br />
è stata scandita da questo<br />
motto.<br />
Bozza è solo uno dei tanti personaggi<br />
che vanno a formare un<br />
panorama politico veronese, ma<br />
anche nazionale, ricco di giovani<br />
attivi e impegnati.<br />
Giovani che non hanno perso<br />
i loro ideali ma li difendono e<br />
cercano di portarli avanti ogni<br />
giorno. Non di sole veline è fatta<br />
l’Italia. Ma anche di ragazzi<br />
valorosi, seri e determinati.<br />
Forse, a volte, bisognerebbe<br />
parlare anche di loro.<br />
Michela Danzi<br />
La Chiesa di San Rocco,<br />
patrono e guaritore degli<br />
appestati, fu eretta a Belluno<br />
tra il 1559 ed il 1561, in<br />
seguito a voto popolare, in una<br />
città ancora segnata dall’epidemia<br />
di peste del 1530.<br />
Aperta al culto nel 1561 la<br />
Chiesa fu dapprima affidata<br />
alla confraternita di San Rocco<br />
e poi ai padri Cappuccini<br />
che trasformarono in convento<br />
i locali adiacenti. Alla fine del<br />
1700 le truppe Napoleoniche<br />
trasformarono l’edificio in magazzino,<br />
fino al 1804, anno in<br />
cui fu riaperto al culto. Sotto<br />
la dominazione degli Austriaci<br />
l’ex convento fu trasformato<br />
in carcere per i patrioti italiani.<br />
Negli anni successivi il 1855<br />
ospitò gli orfani dell’epidemia<br />
di colera e grazie alla generosità<br />
della contessa Agosti la Chiesa<br />
venne restaurata e molte opere<br />
d’arte recuperate. <strong>Il</strong> terremoto<br />
del 1873 danneggiò la Chiesa<br />
come molti altri edifici di Belluno<br />
e solo dopo i restauri del<br />
1876 la Chiesa ritrovò il suo<br />
splendore e la sua funzione.<br />
L’ingresso della Chiesa appare<br />
con discrezione a chi passeggia<br />
sotto i portici di Belluno, ma già<br />
all’esterno appare la ricchezza<br />
delle opere d’arte che essa contiene.<br />
Gli affreschi ai lati del<br />
portone accompagnano il visitatore<br />
all’interno e qui, da sinistra<br />
verso destra, si susseguono<br />
tele dal valore storico incommensurabile,<br />
che trasportano<br />
l’osservatore a cavalcare i secoli<br />
attraversati dall’edificio. La<br />
statua di San Rocco, originale<br />
del 1600, campeggia accanto al<br />
tabernacolo in cirmolo, un complesso<br />
scultoreo che trascende<br />
la semplice opera dello scultore.<br />
Fino al grande crocefisso<br />
• Novembre 2009<br />
Redazione di Feltre e Trentino A.A. - Direttore dott. Fabiano Zucco - Tel 330 611530<br />
L’Ass. Bellunesi nel Mondo<br />
si incontra con il Vescovo<br />
di Belluno-Feltre<br />
Sabato 17 u.s. il nuovo<br />
esecutivo dell’Associazione<br />
si è incontrato con<br />
il Vescovo di Belluno-Feltre<br />
mons. Giuseppe Andrich.<br />
<strong>Il</strong> presidente Gioachino Bratti,<br />
dopo aver ricordato lo stretto<br />
legame che da sempre unisce<br />
la Diocesi al mondo dell’emigrazione<br />
bellunese e all’ABM<br />
stessa che annovera tra i suoi<br />
fondatori nel 1966 la Diocesi<br />
stessa, ispirata dall’allora vescovo<br />
Gioacchino Muccin, ha<br />
Belluno, la chiesa di SanRocco<br />
La traduzione<br />
dialettale di una<br />
pièce teatrale<br />
famosa non è un’operazione<br />
del tutto nuova.<br />
<strong>Il</strong> progetto promosso<br />
dall’Assessorato alla<br />
Cultura e all’Identità<br />
Veneta della Provincia<br />
di Padova, di cui l’Accademia<br />
del Teatro in<br />
Lingua Veneta è magistralmente<br />
interprete<br />
comprende tre appuntamenti<br />
autunnali.La<br />
prima tappa inizia il 1°<br />
di ottobre con la presentazione<br />
del volume,<br />
edito dalla trevigiana<br />
Elzeviro, e la trasposizione in<br />
veneto della celebre commedia<br />
shakespeariana, opera del prof.<br />
Piermario Vescovo dell’Università<br />
di Venezia, con la prefazione<br />
del noto anglista prof.<br />
Masolino D’Amico, docente<br />
all’Università di Roma e critico<br />
teatrale de “La Stampa”, il tutto<br />
supportato, da un originale corredo<br />
di immagini e racconti legati<br />
alle città di Padova e Verona,<br />
fra le quali si snoda l’azione.<br />
Una riduzione del testo è stata<br />
poi messa in scena per la regia<br />
presentato l’attuale situazione<br />
dell’Associazione nella sua<br />
struttura e nelle sue principali<br />
attività. Sono seguiti gli interventi<br />
dei singoli consiglieri,<br />
ognuno dei quali ha recato testimonianze<br />
di vita, di lavoro e<br />
di servizio nel mondo dell’emigrazione.<br />
E’ stato anche auspicato<br />
che il Vescovo, ripetendo<br />
quanto fecero i suoi predecessori<br />
in passato, possa tra non<br />
molto recarsi in visita ad alcune<br />
nostre comunità all’estero.<br />
di Eleonora Fuser nell’ambito<br />
dell’iniziativa “Shakespeare in<br />
villa” a cura dell’Accademia del<br />
Teatro in Lingua Veneta in collaborazione<br />
con l’Associazione<br />
Amici del Castrum di Serravalle,<br />
con il debutto sabato 3 ottobre<br />
al Castello di San Pelagio<br />
di Due Carrare e ultima data,<br />
sabato 24 ottobre presso Villa<br />
Baglioni, municipio di Massanzago.<br />
L’Assessore Comacchio<br />
sostiene che “il principale valore<br />
aggiunto, sta nell’aver saputo<br />
convogliare una molteplicità<br />
di soggetti e contributi. Oltre a<br />
Mons. Andrich, nell’accogliere<br />
questo invito, ha fatto presente<br />
come nella mobilità attuale<br />
la Chiesa veda un modello di<br />
vita dell’uomo, rivolto sempre<br />
a nuovi orizzonti e a nuove<br />
aperture, ha espresso gratitudine<br />
per il nostro lavoro, ha infine<br />
sottolineato come non sia senza<br />
significato che negli incontri<br />
di emigranti ed ex emigranti il<br />
momento religioso continui ad<br />
avere un grande rilievo.<br />
fZ<br />
Redazione di Belluno - Direttore dott. Giacomo Gerlin - Tel 366 6056697<br />
scolpito nel 1991, ultimo anello<br />
di una lunga catena di fede che<br />
ha visto testimone questa Chiesa<br />
nella sua città. Oggi la Chiesa<br />
è avvolta dalle impalcature e<br />
dai veli di un restauro iniziato<br />
per necessità statiche e non solo<br />
estetiche. L’edificio infatti necessita<br />
di una manutenzione ed<br />
una cura che si riserva ad edifici<br />
storici di grande pregio. Solo<br />
grazie alla generosità dei privati<br />
don Carlo Onorini, ottuagenario<br />
rettore della Chiesa, è riuscito<br />
ad avviare i lavori.<br />
Ma come sempre accade in questi<br />
casi di restauro conservativo,<br />
il preventivo è solo la metà della<br />
fine lavori. L’assenza di fondi<br />
obbligherà, per la prosecuzione<br />
dei lavori, ad un nuovo interpello<br />
alla buona volontà e generosità<br />
di chi vorrà farsi avanti.<br />
Redazione di Padova - Direttore dott. Alberto Franceschi - Tel 333 2893662<br />
Giacomo Gerlin<br />
La bisbetica domata<br />
in lingua veneta<br />
quelli già nominati – dal mondo<br />
letterario, editoriale, teatrale e<br />
delle arti – il progetto ha ottenuto<br />
il sostegno della Regione del<br />
Veneto e il patrocinio dell’Istituto<br />
Ville Venete, oltre alla collaborazione<br />
delle Amministrazioni<br />
Comunali di Due Carrare<br />
e Massanzago e alla generosa<br />
ospitalità della Direzione del<br />
Museo dell’Aria di San Pelagio”.<br />
Ringraziamo l’Assessore<br />
alla Cultura e Identità Veneta,<br />
Leandro Comacchio per la cortese<br />
disponibilità.<br />
Claudia Carraro
Centro di Guida Sicura TZ Tel. 0438.912498 info@centrodiguidasicura.it - www.centrodiguidasicura.it<br />
SAPEVI CHE...<br />
A Vittorio Veneto esiste un centro di guida sicura nel<br />
quale saggiare e migliorare le tue capacità di guida?<br />
Da grande faro’ il pilota!<br />
Spesso vediamo girare per le città camion<br />
di scuderie e carrelli con macchine<br />
da corsa, macchine che alle volte<br />
abbiamo visto solo in televisione e che solo<br />
pochi fortunati possono guidare. Sicuramente<br />
molti di voi vorrebbero assaggiare l’emozione<br />
di salire a bordo di questi bolidi e pro-<br />
vare a partecipare ad una gara.<br />
Se vi state chiedendo come diventare pilota,<br />
navigatore e quale tipologia di competizione<br />
è la più adatta per iniziare, in queste righe<br />
vi spiegherò cosa e<br />
come bisogna fare.<br />
Per prima cosa vi<br />
dovete chiedere<br />
dove volete correre,<br />
qual è il vostro budget<br />
di spesa e dovete<br />
capire quale ruolo<br />
volete ricoprire nell’equipaggio.<br />
Per chi è alle prime<br />
armi e vuole cimentarsi<br />
in questa attività<br />
come pilota l’ideale sono le gare in pista.<br />
Questa tipologia di competizione, chiamata<br />
Formula Challenge, è molto vantaggiosa sia<br />
per l’aspetto economico, che per quello del<br />
divertimento, perché si mescola l’adrenalina<br />
della velocità con la semplicità dei percorsi<br />
da affrontare. Le macchine inoltre, non sono<br />
molto potenti e si posso noleggiare delle<br />
Peugeot<br />
1 0 6<br />
g r u p p o<br />
N a circa<br />
800<br />
euro a<br />
g a r a .<br />
I costi<br />
d ’ i s c r i -<br />
z i o n e<br />
v a r i a n o<br />
dai 50<br />
ai 100<br />
euro e il rischio di fare incidenti è molto limitato<br />
grazie anche alle grandi vie di fuga.<br />
Per chi invece ama la velocità ed un po’<br />
di tecnica nella guida può provare a fare<br />
le gare di Velocità in salita. Queste<br />
sono gare che si svolgono su strade<br />
comunemente aperte al pubblico, in<br />
salita e prive di vie di fuga. In queste<br />
manifestazioni possono partecipare<br />
sia macchine da rally che prototipi.<br />
L’iscrizione in questo caso si aggira<br />
sui 300 euro e il costo per il noleggio<br />
della macchina si alza notevolmente<br />
anche per far fronte alla possibilità di<br />
incidenti.<br />
Per ultimo ho lasciato i famosissimi<br />
Rally, pieni di spettacolo, tecnica e a sua volta<br />
carichi di difficoltà. In questo tipo di gara,<br />
oltre al tipo di macchina, a fare la differenza<br />
è l’affiatamento tra pilota e navigatore.<br />
Per chi non lo sapesse, il navigatore è quel-<br />
la persona seduta al posto del passeggero,<br />
che aiuta il pilota nella guida suggerendo le<br />
curve e i pericoli con anticipo, quindi per chi<br />
non se la sente di guidare, può sempre “navigare”<br />
il conduttore della macchina e provare<br />
comunque forti emozioni. Le indicazioni che<br />
vengono date al pilota sono molteplici e le<br />
più utili sono le distanze, il tipo di curva<br />
e la sua ampiezza. Per esempio 100 S3<br />
50 !!S2xD4: rettilineo, curva a sinistra<br />
media, rettilineo, attenzione curva<br />
a sinistra stretta seguita da curva<br />
destra lunga.<br />
Nei rally possono partecipare vetture<br />
gruppo N, A, K, super 1600 e<br />
WRC.<br />
Nel dettaglio:<br />
Gruppo N: sono le vetture derivanti<br />
strettamente dalla produzione di serie,<br />
con l’aggiunta dei dispositivi di<br />
sicurezza quali Roll Bar, impianto di<br />
estinzione, poche altre varianti sull’assetto<br />
e al motore;<br />
Gruppo A: sono le vetture preparate sia<br />
nell’assetto, nella trasmissione e nel motore,<br />
ma con una regolamentazione abbastanza<br />
severa<br />
alla quale attenersi;<br />
Gruppo K: (dette Kit)<br />
sono vetture per le<br />
quali sono stati elaborati<br />
dei Kit per la<br />
preparazione, spesso<br />
molto più performanti<br />
delle gruppo A;<br />
Super 1600: sono<br />
vetture nate per ridurre<br />
i costi rispetto<br />
a WRC e Kit. Hanno<br />
una preparazione simile alle Kit ma una cilindrata<br />
fissa di 1600cc (a differenza delle<br />
Kit che possono essere 1400, 1600,<br />
2000);<br />
WRC: significa WORLD RALLY CAR:<br />
auto realizzate appositamente per correre<br />
nel campionato mondiale Rally.I<br />
Rally,a differenza delle altre tipologie,<br />
si svolgono su più prove speciali e la<br />
collaborazione con il navigatore è di<br />
fondamentale importanza.Cruccio dei<br />
navigatori sono i trasferimenti, tragitti<br />
che la macchina deve fare da una prova<br />
all’altra, regolamentato da un percorso<br />
prefissato da effettuare entro un determinato<br />
intervallo di tempo. Se l’equipaggio si<br />
presenta all’inizio di una prova speciale in<br />
anticipo o in ritardo rispetto la previsione,<br />
verrà punito con dei secondi di penalità in<br />
proporzione al ritardo.I costi per partecipare<br />
ad un rally sono elevati, sia nell’iscrizione che<br />
nel noleggio di una vettura e mediamente si<br />
aggirano sui 3000 euro per un Peugeot 106<br />
gruppo N. Decisamente troppo onerosa per<br />
chi inizia e non ha sponsor.<br />
Bisogna precisare<br />
però, che in<br />
tutti gli eventi a<br />
carattere motoristico,<br />
la sicurezza<br />
dell’equipaggio<br />
viene prima di<br />
tutto e quindi è<br />
obbligatorio l’acquisto<br />
di abbigliamento<br />
adeguato.<br />
Ogni partecipante<br />
deve essere dotato di tuta da corsa con sottotuta,<br />
guanti (navigatore escluso), scarpe,<br />
casco con sottocasco e collare di Hans (che<br />
protegge il collo durante gli impatti) completamente<br />
ignifughi. Capite quindi che c’è un<br />
ulteriore spesa molto vicina ai 2000 euro.<br />
Immagino che ora vi stiate chiedendo come<br />
si fa per prendere la licenza di pilota o navigatore<br />
e io sono qui per spiegarvelo.<br />
Innanzitutto dovete sapere che ci sono diversi<br />
tipo di licenze a seconda del tipo di mezzo<br />
che volete guidare. Nel caso specifico delle<br />
gare sopra indicate la licenza corretta è la<br />
C nazionale.<br />
Per poter acquisire questo brevetto è obbli-<br />
gatorio partecipare ad un corso di poche ore<br />
presso un’agenzia ACI/CSAI dove vengono<br />
spiegati i regolamenti e insegnate le nozioni<br />
base. Al termine del corso, e superato l’esame<br />
di abilitazione, possiamo iniziare l’iter<br />
per l’abilitazione. Per prima cosa bisogna<br />
effettuare la vaccinazione antitetanica ed un<br />
elettroencefalogramma, poi ci si deve recare<br />
presso un centro di medicina sportiva che<br />
rilascerà l’idoneità fisica alla pratica sportiva<br />
automobilistica. Fatto tutto ciò ci si può presentare<br />
presso l’ACI di zona con la patente<br />
di guida, l’abilitazione da parte del medico,<br />
il bollettino postale del versamento di circa<br />
170 euro<br />
e fare la<br />
richiesta<br />
della lic<br />
e n z a .<br />
Vi verrà<br />
c o n s e -<br />
g n a t a<br />
quindi la<br />
licenza C<br />
nazionale<br />
che vi permette di partecipare a tutti gli<br />
eventi sportivi in Italia limitatamente però alla<br />
cilindrata. Per chi è interessato a fare il pilota<br />
deve richiedere la licenza di concorrente/<br />
conduttore, mentre chi vuole fare il navigatore<br />
può richiedere solo la licenza conduttore<br />
che costa leggermente meno. La differenza<br />
tra concorrente/conduttore e conduttore<br />
è importantissima, infatti il conduttore non<br />
può guidare se un concorrente non lo iscrive<br />
ad un evento. Ecco perché molti piloti hanno<br />
la “doppia” licenza.<br />
Detto tutto questo spero che questa mini<br />
guida sia stata di aiuto e spero di vedervi<br />
sempre più numerosi a bordo delle prove<br />
speciali.<br />
Roberto Balbinot<br />
inserto a • Novembre 2009<br />
I mecenati del 3000<br />
Quante volte ci è capitato di sentire<br />
frasi come ”Nessuno fa niente<br />
per niente” o “Chissà cosa c’è sotto”………<br />
Le persone che lavorano disinteressatamente<br />
sembrano essere assai rare,<br />
quelle che ci sono magari lavorano tra<br />
tante difficoltà, sguardi perplessi e non<br />
riempiono di certo le pagine dei giornali.<br />
Insomma far del bene non fa share.<br />
Offrire prestazioni sulla base delle proprie<br />
competenze per perseguire un ideale,<br />
perché si crede in determinati valori,<br />
è un gesto da mecenati che ci riporta<br />
indietro al tempo di Lorenzo De’ Medici<br />
che accoglieva alla sua corte gli artisti<br />
e provvedeva al loro sostentamento perché<br />
potessero esercitare i loro talenti<br />
nel campo delle arti. Parliamo di medioevo.<br />
Unico nel suo genere Claudio Zamuner,<br />
presidente della società TRC.<br />
Giovane carabiniere in Pian Cavallo era<br />
stato assegnato al controllo in una gara<br />
di rally. Ha vissuto in quel giorno una bella<br />
esperienza di baracconata in compagnia<br />
che lo ha portato poco a poco ad<br />
osservare e vivere le emozioni dentro a<br />
questo sport.<br />
La TRC è una squadra corse con la S<br />
maiuscola: competenza e serietà sono<br />
le prime performance richieste. Poi la<br />
forza dello scambio inteso come aiuto<br />
reciproco tra i piloti della scuderia formati<br />
da istruttori, “molto bravi”, che forniscono<br />
le abilità di base per poter guida-<br />
re un’auto da competizione. I costi sono<br />
accessibili a tutti.<br />
<strong>Il</strong> motto di Zamuner è crescere e puntare<br />
sui giovani offrendo loro la possibilità<br />
di sperimentare le proprie abilità in un<br />
Campionato Challenge dedicato, con la<br />
messa a disposizione di 8 macchine.<br />
E che dire del progetto realizzato in collaborazione<br />
con l’Istituto CNOS-FAT Don<br />
Bosco di San Donà di <strong>Piave</strong>?<br />
Fantastica opportunità per i ragazzi di<br />
assaggio del mondo del lavoro e per i<br />
docenti di meccanica, Brisotto Alberto,<br />
e laboratorio e tecnologia, Frattolin Fabrizio,<br />
che hanno apprezzato la qualità<br />
degli interventi degli esperti portati dalla<br />
TRC nella scuola.<br />
<strong>Il</strong> progetto, spalmato nell’arco di un anno<br />
scolastico, ha coinvolto i migliori studenti<br />
del quadrimestre che, partendo da un<br />
motore e supportati da tecnici esperti<br />
preparatori del cambio della TRC, sporcandosi<br />
le mani, hanno costruito radicalmente<br />
una macchina. Che hanno poi<br />
provato in Pista alle Cave!<br />
Non è un percorso solo per maggiorenni<br />
ma è pensato per giovani dai 16 anni autorizzati<br />
dai genitori con apposito modulo<br />
sottoscritto presso un ufficiale comunale<br />
preposto del Comune di residenza.<br />
L’organizzazione, che fa capo al Centro<br />
di Guida Sicura alle Cave, intende promuovere<br />
l’iniziativa presso le scuole di<br />
Vittorio Veneto sempre supportati dalla<br />
disponibilità e dall’entusiasmo del signor<br />
Zamuner.<br />
Tiziana Botteon
Trofeo Italiano Formula Driver Pista<br />
5° appuntamento. <strong>Il</strong> briefing<br />
Domenica 6 settembre si è<br />
tenuta la 5° edizione del<br />
Trofeo Pista nella tappa<br />
di Vittorio Veneto alle Cave. All’evento<br />
hanno partecipato vetture<br />
di 12 categorie diverse nel<br />
seguente ordine: S , Challenge<br />
, S Cup , A, B, C, D2, D4, E,<br />
Predator, Sport e Lady, principalmente<br />
delle associazioni sportive<br />
T.R.C Racing e MichaelRacing.<br />
Alle 9 del mattino, tutti i box erano<br />
già allestiti e si dava inizio alle<br />
ultime fasi di controllo e manutenzione<br />
delle vetture per l’inizio<br />
della gara , prevista verso le ore<br />
10.30.<br />
I team dovevano completare l’iscrizio-<br />
ne entro le 9.30, per ritirare il passaporto<br />
tecnico ed effettuare, prima<br />
dell’inizio delle prove, o al termine del-<br />
la giornata, la<br />
pesatura delle<br />
vetture , situata<br />
all’interno<br />
del circuito<br />
nella prossimità<br />
del gommone<br />
della marca<br />
trevigiana.<br />
Alle 9.45<br />
come da programma<br />
si è<br />
tenuto il briefing<br />
con la direzione<br />
gara,<br />
e alle 10.10 il<br />
briefing con i piloti.<br />
In quest’ultimo sono state illustrate<br />
dal direttore di gara l’ordine di<br />
partenza delle varie classi , le<br />
principali regole di pista come<br />
le penalità in caso di abbattimento<br />
dei birilli nella chicane,<br />
le bandiere di gara, il divieto<br />
di usare termocoperte, ed è<br />
stato ricordato di usare degli<br />
scarichi a norma (per l’inquinamento<br />
acustico).<br />
Dopo il briefing e alcuni giri di<br />
ricognizione in pista, per verificare<br />
che tutte le norme di<br />
sicurezza fossero rispettate, si<br />
è dato il via alla competizione.<br />
Massimiliano Brizi<br />
A contatto con il pilota…….<br />
La gara ha visto la partecipazione<br />
di molte categorie di auto da<br />
corsa, tra cui un modello particolare<br />
molto simile ad una Formula 2.<br />
Si tratta di un’auto a ruote scoperte,<br />
Ricordo e impegno.Un incontro con i flamax<br />
In occasione della<br />
gara di formula<br />
driver organizzata<br />
presso il centro<br />
“Alle Cave”di Vittorio<br />
Veneto, domenica<br />
6 settembre 2009,<br />
mi ritrovo a girare<br />
tra gli stand dei<br />
vari partecipanti, un<br />
po’ignorante di tutto<br />
quel fermento. Tra i<br />
colori sgargianti delle<br />
monoposto e i profumi<br />
di motori e barbecue,<br />
la mia attenzione viene catturata<br />
da una signora seduta sola<br />
sotto un gazebo, con gli occhiali da<br />
sole, che fuma una sigaretta. Mi<br />
avvicino incuriosita per cercare di<br />
capire se non sia pesante passare<br />
le domeniche così anziché, che so,<br />
andare al mare magari! Molto gentilmente<br />
mi spiega che suo marito<br />
non è un pilota, ma che fanno parte<br />
di un team, nato per ricordare<br />
un amico, Flavio, morto dopo aver<br />
partecipato a una gara come queste.<br />
Me lo spiega con serietà, ma<br />
serenità allo stesso tempo. Non me<br />
la sento di chiedere altro, e<br />
mi allontano. La signora però<br />
mi segue per presentarmi il<br />
marito, una persona affabile<br />
e sorridente che mi spiega<br />
come loro facciano parte del<br />
team Flamax, un’appendice<br />
dei Predator’s. <strong>Il</strong> team Flamax,<br />
mi dice, è un’associazione,<br />
altrimenti conosciuta<br />
come “il sogno di Flavio”, che<br />
raccoglie soldi dagli stessi piloti<br />
per far correre dei ragazzi.<br />
Ne sono stati scelti 5, mi<br />
dice, sulla base delle schede<br />
da loro presentate, per farli correre<br />
in pista, di questi ne hanno poi<br />
selezionati 4 con cui sono rimasti<br />
legati per 2 anni. I giovani ammessi,<br />
sono giovani senza esperienza,<br />
che per il momento non fanno gare<br />
perché sono ancora un po’ immatu-<br />
Scelto per voi: tornanti che passione!!!<br />
L’estate se ne è andata portandosi<br />
dietro giornate afose<br />
e soleggiate ideali per una<br />
gita in moto, anche l’auto va bene,<br />
fuori porta. E le strade collinari<br />
delle prealpi trevigiane sembrano<br />
essere fatte apposta per chi ama<br />
girovagare in motocicletta. Ma se<br />
volete incontrare appassionati da<br />
tutta Europa dovete affrontare le<br />
curve delle montagne più belle del<br />
mondo: le Dolomiti. Non c’è passo<br />
dolomitico che accolga negli spiazzi<br />
decine e decine di centauri con<br />
le loro creative motociclette! Sono<br />
uno spettacolo nello spettacolo di<br />
cieli blu e rocce maestose!<br />
Se siete moto muniti o automuniti<br />
e amanti della montagna, vi consigliamo<br />
una escursione tutta curve<br />
che potete fare in giornata, magari<br />
dandovi appuntamento per un cappuccino,<br />
brioche e i necessari accordi<br />
prima della partenza, in Pista<br />
alle Cave ultimo baluardo pianeggiante<br />
prima della scalata.<br />
costituita da una monoscocca in tralicci<br />
tubolari di ferro e acciaio che non<br />
superano i 410kg. La particolarità<br />
di queste auto è il fatto che montino<br />
propulsori non solo convenzionali, ma<br />
IL PERCORSO:<br />
Pista alle Cave-Vittorio Veneto,<br />
Longarone, Val di Zoldo , Forni di<br />
Zoldo, Passo Cibiana (1530m),<br />
Selva di Cadore, Cortina, Passo<br />
Falzarego(SR 48), Zoldo <strong>Alto</strong>, Passo<br />
Giau(2236m), Selva di Cadore,<br />
Passo Staulanza (1773 m), Zoldo,<br />
Longarone, Vittorio Veneto.<br />
Arrivati al passo Staulanza fatevi<br />
una pausa. Un ampio parcheggio<br />
ospiterà la vostra moto o l’auto. Voi<br />
potete ammirare il panorama mozzafiato<br />
del Civetta. Per i più atletici,<br />
ma è adatto a tutti, vi aspetta il Parco<br />
Avventura. In località Forcella di<br />
Cibiana, 32 percorsi attrezzati per<br />
bambini, ragazzi, adulti permettono<br />
di spostarsi da un albero all’altro in<br />
tutta sicurezza con attraversamenti<br />
sempre diversi, carrucole, ponti<br />
tibetani, cavi, reti. Vengono forniti:<br />
imbragatura con doppia longe di<br />
assicurazione, carrucola, casco,<br />
guanti e un briefing iniziale per avviare<br />
all’utilizzo dei dispositivi di si-<br />
molto spesso provenienti dalle<br />
moto. La cilindrata può andare<br />
dai 600cc ai 1.300cc e raggiungere<br />
i 160cv: una potenza<br />
notevole considerato il peso dell’auto!<br />
In pista ho avuto la possibilità di<br />
incontrare uno dei team più di<br />
successo di questa categoria:<br />
l’LTS RACING TEAM. L’LTS rt è<br />
gestita dal pilota Tinaburri Alessandro,<br />
in collaborazione col fratello<br />
Emiliano, Franco Repetti e<br />
Omar Corradini.<br />
La sede si<br />
trova a Vicobarone<br />
di Ziano,<br />
provincia<br />
di Piacenza,<br />
ma da qui si<br />
spostano in<br />
tutta Italia<br />
per seguire<br />
puntualmente<br />
tutte le tappe<br />
del campionato<br />
italiano<br />
“pista” cat.<br />
“E”, nella<br />
quale l’LTS è<br />
in cima alla<br />
classifica.<br />
Come mi raccontavaAlessandro,questo<br />
è il loro<br />
primo anno in<br />
campionato e<br />
ciò nonostante,<br />
il team ha<br />
saputo farsi valere dimostrando<br />
professionalità e competitività fin<br />
dall’inizio. In 10 gare hanno già<br />
conquistato 7 primi posti e 3 secondi<br />
posti, piazzando la squadra<br />
come prima della sua categoria.<br />
Non male per un team appena<br />
nato e senza esperienze precedenti.<br />
Alessandro guida una Formula<br />
Predator’s 1000 gialla, che<br />
monta un motore Suzuky GSXR<br />
1000 capace di sprigionare 155<br />
curezza.<br />
Da visitare anche<br />
Cibiana,<br />
il paese che<br />
dipinge la sua<br />
storia. Le pitture<br />
sui muri<br />
delle case narrano<br />
la storia<br />
della casa su<br />
cui è stato dipinto.<br />
Meta di<br />
turisti, i murales<br />
sono 55,<br />
un’autentica<br />
iniziativa artistica<br />
inserita<br />
con l’architettura<br />
rustica,<br />
quasi si trattasse<br />
di finestre<br />
dipinte.<br />
A Cortina, sulla strada del ritorno,<br />
direzione Falzarego, vi consigliamo<br />
una deviazione interessante.<br />
In località Gilardon, girate a de-<br />
cv per soli 400kg e di offrire<br />
emozioni che poche monoposto<br />
artigianali possono offrire.<br />
Ma cos’è una Predator? La Predator<br />
è un’auto che ha rivoluzionato<br />
il mondo delle monoposto.<br />
Se prima un giovane appassionato<br />
di gare avesse voluto inserirsi<br />
nel mondo dei motori, avrebbe<br />
dovuto spendere fior di quattrini<br />
e cercare diversi sponsor per<br />
potersi permettere un’auto che<br />
fosse competitiva e sicura. Ma<br />
dal 2003 è arrivata nel mercato<br />
questa nuova monoposto capace<br />
di competere con i rivali senza<br />
grosse difficoltà grazie alla sua<br />
potenza accompagnata da un<br />
peso piuttosto contenuto.<br />
Come afferma Alessandro: “E’<br />
una formula molto economica<br />
che può far avvicinare i giovani<br />
alle gare. In più, non necessitano<br />
di molta manutenzione e ti permettono<br />
di partecipare a gare in<br />
kartodromi, in pista e a gare di<br />
ri. Con un sorriso mi dice: “Questo<br />
era il sogno di Flavio”. Mi fa capire<br />
come in questo mondo occor-<br />
rano soldi e come sia importante<br />
e realizzante aiutare i ragazzi che<br />
stra verso Lago Ghedina, circa<br />
6 kilometri. <strong>Il</strong> ristorante sul lago<br />
è molto romantico ed esclusivo.<br />
Se volete fare colpo, prenotate<br />
un pranzo in riva al lago al nr<br />
salita…”. <strong>Il</strong> prezzo di una Predator<br />
si aggira fra i 10.000 e i<br />
20.000 €, in base alle esigenze<br />
aerodinamiche e di propulsore, o<br />
addirittura meno se si cerca nel<br />
mercato dell’usato.<br />
Decisamente meno costosa di<br />
molte altre monoposto o di auto<br />
artigianali!<br />
Alessandro nella pista Alle Cave<br />
è riuscito ad aggiudicarsi un altro<br />
primo posto. Dopo una prima<br />
manche sofferta a causa dell’asfalto<br />
troppo scivoloso, grazie<br />
alla scelta<br />
giusta delle<br />
gomme è<br />
arrivato ad<br />
aggiudicarsi<br />
il gradino più<br />
alto del podio<br />
e addirittura<br />
a segnare il<br />
record di pista<br />
della giornata,segnando<br />
il tempo di<br />
2 minuti, 29<br />
secondi e 60<br />
c e n t e s i m i .<br />
Racconta inoltre<br />
che, pur<br />
partecipando<br />
per il primo<br />
anno al campionatoitaliano<br />
“pista”, è<br />
riuscito a essere<br />
in testa<br />
alla classifica<br />
piloti. Un bel successo che, continua<br />
Alessandro: “Se vinceremo<br />
il campionato quest’anno, il prossimo<br />
anno faremo tutto il trofeo<br />
“pista”e il campionato italiano<br />
driver”. Le condizioni ci sono per<br />
poter concludere il primo anno<br />
con una gran vittoria. Non possiamo<br />
che augurargli un in bocca<br />
al lupo e un augurio per i campionati<br />
del prossimo anno!<br />
Andrea Casagrande<br />
sognano di correre in pista. Mi trasmettono<br />
entusiasmo, caparbietà<br />
e voglia di fare. Mi rendo conto di<br />
avere a che fare non<br />
solo con un gruppo<br />
molto importante della<br />
e per la formula<br />
driver, ma soprattutto<br />
mi accorgo come i<br />
motori non siano solo<br />
velocità, divertimento<br />
e competizione, ma<br />
ricordo e impegno.<br />
Eventi come questo,<br />
organizzati al centro<br />
“Alle Cave” permettono<br />
alle persone di<br />
stare insieme, di ricordare<br />
e aiuta loro<br />
a realizzare progetti<br />
importanti.<br />
Elena Da Dalt<br />
0436860876/3388608870. In<br />
caso di sole, deliziosa spiaggetta<br />
per l’ultima abbronzatura naturale<br />
prima dell’inverno!<br />
Tiziana Botteon
inserzione promozionale<br />
Novembre 2009 I<br />
Onorevole forcolin, ci apprestiamo<br />
a vivere un autunno<br />
che in molti chiamano<br />
“caldo”. Qual è il clima<br />
che realmente<br />
si respira a<br />
Montecitorio?<br />
<strong>Il</strong> Governo ha<br />
dimostrato e sta<br />
dimostrando da<br />
un anno e mezzo<br />
a questa parte di<br />
saper affrontare<br />
con la giusta responsabilità<br />
ed il<br />
giusto peso i provvedimentinecessari<br />
a tamponare<br />
e ridare vigore<br />
ad una economia<br />
minata dalla crisi<br />
mondiale che ci<br />
sta attraversando. Credo che i dati dimostrino<br />
che in Europa siamo il paese<br />
che meglio sta reagendo a questo delicato<br />
periodo. Gli obiettivi sono chiari<br />
e la Lega Nord è più che mai convinta<br />
che solo attraverso misure a sostegno<br />
delle piccole e medie imprese si possa<br />
uscire dalla crisi, quelle piccole e medie<br />
imprese che attraverso i loro lavo-<br />
ratori stanno tenendo in piedi il tessuto<br />
sociale dei nostri territori e delle nostre<br />
famiglie. I diversi provvedimenti<br />
in attuazione hanno l’obiettivo di dare<br />
ossigeno ad imprese e famiglie con<br />
contributi ed agevolazioni toccando<br />
ogni tasto utile per alleggerire la grande<br />
difficoltà in cui ci troviamo. Se a<br />
questi aggiungiamo l’iter per la realizzazione<br />
del Federalismo fiscale, madre<br />
di tutte le riforme, non possiamo che<br />
guardare con positività ed ottimismo<br />
il grande lavoro del nostro Ministro<br />
Calderoli che ci porterà finalmente a<br />
tenere a casa nostra le risorse prodotte<br />
e ad ottenere quei risultati e quei servizi<br />
sul territorio che per troppo tempo<br />
abbiamo dovuto elemosinare allo Stato<br />
centrale, ma che di fatto ci appartenevano<br />
di diritto in quanto frutto della<br />
nostra terra e del nostro lavoro.<br />
A seguito degli attacchi mediatici<br />
e giudiziari subiti dal Premier,<br />
qual’ è la posizione della Lega in<br />
merito?<br />
Abbiamo potuto notare con piacere<br />
che gli attacchi mediatici si stanno trasformando<br />
in un vero e proprio boomerang<br />
per chi li ha lanciati. <strong>Il</strong> Governo<br />
non ha arretrato di un solo millimetro<br />
l’azione programmatica e gli italiani<br />
speciale MUSILE DI PIAVE<br />
Intervista all’Onorevole Forcolin<br />
“La Lega è per le regole e le regole vanno rispettate”<br />
hanno dimostrato ancora una volta<br />
la loro intelligenza nel capire che non<br />
sono le vicende giudiziarie private del<br />
Premier a rovinare i loro sonni o ancor<br />
più il gossip<br />
sulla vita<br />
privata del<br />
Presidente<br />
del Consiglio<br />
bensì<br />
i problemi<br />
di ogni<br />
g i o r n o :<br />
della busta<br />
paga, della<br />
pensione,<br />
dell’affitto<br />
da pagare,<br />
delle bollette<br />
che<br />
scadono e<br />
dei figli che<br />
vanno a scuola. Su questo ci chiedono<br />
un confronto ed un impegno forte<br />
e su questi temi vogliamo lavorare per<br />
il bene del paese. Chi cerca di far cadere<br />
un Governo in un momento cosi<br />
difficile, unito ad una situazione che va<br />
monitorata giorno per giorno, non può<br />
che essere un folle dal quale non solo<br />
diffidare ma anche prendere le distan-<br />
ze. Noi non ci sottraiamo all’importante<br />
compito che ci hanno affidato gli<br />
elettori e a tutte le aspettative riposte<br />
stiamo rispondendo con i fatti. Sicurezza,<br />
ordine pubblico, reati in forte<br />
calo, riforma costituzionale, sono solo<br />
alcuni pezzi di un programma che si<br />
sta compiendo e di una scommessa che<br />
vogliamo vincere per il nostro territorio<br />
e per le nostre famiglie.<br />
E’ da poco stato approvato lo<br />
scudo fiscale, cosa porterà in<br />
concreto e in questo senso a<br />
che punto è la lotta all’evasione<br />
fiscale?<br />
Abbiamo votato a favore dello scudo<br />
fiscale perché crediamo che in un momento<br />
difficile come quello che stiamo<br />
attraversando ci fosse bisogno di un<br />
ulteriore sforzo per ridare ossigeno<br />
alla nostra economia e per rimettere<br />
in moto gli investimenti, la produzione<br />
e l’occupazione nel nostro paese. Riportare<br />
in Italia centinaia di miliardi<br />
di euro non è poca cosa e se il prezzo<br />
pagato per questo rientro legittimo può<br />
essere criticato, non può essere criticata<br />
la manovra e gli effetti che questa<br />
produrrà sulla nostra economia. Tra<br />
l’altro chi oggi è contrario allo scudo<br />
fiscale dovrebbe chiedersi il perché di<br />
un malfunzionamento della macchina<br />
pubblica che ha prodotto simili trasferimenti<br />
di denaro all’estero e magari<br />
su questo concetto qualche responsabilità<br />
la può di certo trovare. Io mi<br />
chiedo, in questo momento difficile,<br />
se sia meglio lasciare fuori all’estero<br />
questi denari e farli gestire dai soliti<br />
pochi noti o invece sia più conveniente<br />
riportarli in Italia e far lavorare così<br />
le nostre imprese, i nostri lavoratori,<br />
facendo ripartire l’economia secondo<br />
le richieste e le aspettative di tutti? Io<br />
credo che tutto sia migliorabile e tutto<br />
sia perfettibile, ma bisogna anche avere<br />
la forza delle proprie responsabilità<br />
e in questo noi siamo per il “fare” e<br />
non solo per il “dire”.<br />
Spostiamoci ora in Veneto, dove<br />
tra pochi mesi si eleggerà la nuova<br />
giunta e il consiglio Regionale.<br />
Quale sarà la filosofia della<br />
Lega al di là della scelta che faranno<br />
Bossi e Berlusconi?<br />
La primavera per il Veneto sarà una<br />
primavera importante e la scadenza<br />
elettorale ormai alle porte dovrà dirci<br />
chi sarà il nuovo Governatore della<br />
regione. Credo che Bossi e Berlusconi<br />
sapranno trovare la giusta linea<br />
per garantire un Governo prima di<br />
tutto forte, poi stabile e duraturo com’è<br />
giusto che sia nei confronti degli<br />
elettori, per dar modo al programma<br />
di essere sviluppato in tempi brevi. E’<br />
altrettanto legittimo da parte nostra<br />
richiedere come Lega Nord il Governo<br />
della Regione Veneto, motivazione<br />
dettata in primo luogo da uno spirito<br />
di alternanza e successivamente per<br />
non fare del Governatore un vero e<br />
proprio “mestiere”, una professione.<br />
Crediamo che 20 anni siano troppi<br />
per chi ha già dato tanto alla politica<br />
veneta e sia ora di passare la mano.<br />
Noi siamo pronti ed abbiamo i cavalli<br />
vincenti, preparati e sui quali l’elettore<br />
ha già potuto verificarne l’operatività<br />
e l’efficienza amministrativa.<br />
Ha partecipato attivamente al recente<br />
incontro fatto a Ca’ Corner<br />
tra il Ministro dell’Interno Maroni<br />
e il Presidente della Provincia di<br />
Venezia Zaccariotto: quali sono<br />
gli scenari che si apriranno e<br />
come verrà gestita la sicurezza<br />
in Provincia?<br />
Abbiamo partecipato a Ca’Corner ad<br />
un importante appuntamento con il<br />
Ministro Maroni, la Presidente della<br />
Provincia di Venezia ed il Prefetto, sul<br />
quale sono stati messi in campo tutta<br />
una serie di problemi, ma anche di soluzioni<br />
attuabili per il coordinamento<br />
del nostro territorio. <strong>Il</strong> Ministro ha<br />
dimostrato grande sensibilità e disponibilità<br />
sui temi trattati ed il prossimo<br />
4 dicembre sarà ancora in laguna per<br />
siglare il patto per la sicurezza nella<br />
Provincia di Venezia. Nel frattempo<br />
abbiamo organizzato una serie di incontri,<br />
anche con il Prefetto, per meglio<br />
organizzare iniziative a tutela della<br />
sicurezza pubblica e del territorio<br />
portate avanti dagli enti locali, il primo<br />
dei quali si è tenuto lunedì 26 alla<br />
presenza del Prefetto, del Questore, e<br />
dei Comandanti Provinciali dei Carabinieri,<br />
Polizia, Guardia di Finanza e<br />
Vigili del Fuoco, di tutti i Sindaci del<br />
Sandonatese e con argomenti importantissimi<br />
quali la zonizzazione della<br />
polizia locale prevista dalla Regione<br />
Veneto al fine di trovare delle soluzioni<br />
e far partire al più presto il nuovo<br />
distretto. In questo senso si è parlato<br />
inoltre di videosorveglianza e di vigilanza<br />
privata notturna, e del nuovo<br />
pacchetto sicurezza e l’istituzione delle<br />
ormai famose “ronde”, sulle quali<br />
non vogliamo assolutamente tirarci<br />
indietro.<br />
In un periodo di grande difficoltà<br />
economica, quali sono le iniziative<br />
della Lega in favore dei commercianti<br />
del nostro territorio?<br />
La lega Nord è sempre vicina alle nostre<br />
imprese. Con un mio importante<br />
emendamento, la Lega Nord ha fatto<br />
passare all’interno del decreto legge<br />
cosiddetto “anticrisi” una norma riassunta<br />
nell’art. 11-bis del provvedimento<br />
che impone a tutte le attività ambulanti<br />
di presentare il documento unico<br />
di regolarità contributiva, chiamato in<br />
gergo DURC.<br />
Questa norma consentirà<br />
ai Comuni<br />
di verificare,entro il<br />
31 Gennaio di ogni<br />
anno, se le attività<br />
ambulanti presenti<br />
nel proprio territorio<br />
siano o meno in regola<br />
con i versamenti<br />
delle imposte, dell’Inps<br />
e dell’ Inail.<br />
Crediamo di aver<br />
senz’altro fatto<br />
un‘azione importante<br />
per tutelare chi<br />
esercita questa attività<br />
con dedizione e<br />
rispetto delle regole,<br />
in un momento difficile dove molti<br />
ambulanti oltre a dover sopportare<br />
il momento di crisi, si devono anche<br />
guardare da una concorrenza sleale<br />
legata a prodotti che arrivano da mercati<br />
mondiali diversi e a prezzi del tutto<br />
anomali.<br />
Se a questo aggiungiamo il fatto che<br />
dal punto di vista tributario, fiscale<br />
e previdenziale nulla era stato<br />
fatto per contrastare ed equiparare<br />
questa “invasione”, possiamo<br />
ritenerci soddisfatti del lavoro svolto in<br />
Parlamento, perché porterà maggior<br />
eguaglianza e maggior rigore nell’esercizio<br />
di un’ attività importante come<br />
quella degli ambulanti.<br />
Ora il compito spetta ai Comuni<br />
con la revoca immediata<br />
delle autorizzazioni a tutte quelle attività<br />
che non produrranno nei termini il<br />
documento richiesto (DURC). E non ci<br />
si venga a dire che la Lega è razzista o<br />
poco sensibile a chi si insedia nei nostri<br />
mercati: no assolutamente, la Lega è<br />
per le regole e le regole vanno rispettate.
II<br />
Patto Sicurezza nel territorio:<br />
nuovi scenari con la Provincia di Venezia.<br />
Si apre il tavolo tecnico tra Provincia, Prefettura, comandi ed Enti Locali.<br />
<strong>Il</strong> patto sulla sicurezza,<br />
presentato a Venezia lo<br />
scorso 7 Ottobre dal Ministro<br />
dell’Interno Maroni,<br />
dal Presidente della Provincia<br />
Zaccariotto e dal Prefetto<br />
di Venezia Lepri Gallerano,<br />
individuerà le priorità di<br />
città e Provincia, andando a<br />
coordinare gli interventi delle<br />
forze dell’ordine. Presenti<br />
al tavolo anche l’Onorevole<br />
Gianluca Forcolin e l’Onorevole<br />
Corrado Callegari.<br />
Durante l’incontro con la<br />
stampa è stato comunicato<br />
che il patto verrà siglato il 4 Dicembre a<br />
Venezia, in occasione della Festa Nazionale<br />
dei Vigili del Fuoco.<br />
L’obiettivo è quello di affrontare i temi<br />
della sicurezza urbana, del controllo del<br />
territorio e del contrasto all’attività predatoria,<br />
temi per i quali l’attività leghista<br />
è da sempre all’avanguardia. “Venezia e<br />
speciale MUSILE DI PIAVE<br />
Musile di <strong>Piave</strong><br />
Alle forze dell’ordine<br />
si aggiungono i “Rangers”<br />
I<br />
“Rangers d’Italia”, presenti<br />
in tutte le regioni italiane,<br />
sono un organo a disposizione<br />
delle forze dell’ordine,<br />
della Protezione civile e delle<br />
amministrazioni pubbliche dei<br />
territori provinciali. E’ un ente<br />
naturalistico basato prevalentemente<br />
sul volontariato, nato a<br />
Padova nel 1977 ad iniziativa<br />
di un gruppo di benemeriti ed<br />
appassionati della natura. In<br />
seguito, nell’anno 1982, ha ottenuto<br />
la personalità giuridica.<br />
Gli scopi fondamentalmente<br />
perseguiti da questo gruppo<br />
di sicurezza sono finalizzati a<br />
proteggere la natura, i luoghi<br />
di interesse naturale, l’ambiente<br />
e gli animali, divulgando e<br />
propagandando i concetti di<br />
conservazione della natura e di<br />
protezione degli animali. Ovviamente<br />
avranno la fondamentale<br />
funzione di sensibilizzare<br />
la pubblica amministrazione ad<br />
ogni livello, compresi i cittadini,<br />
al fine di migliorare e salvaguardare<br />
l’ambiente. La decisione<br />
di poterli adottare anche a<br />
tutta la Provincia – commenta Maroni-<br />
devono tutelare alcune specificità come la<br />
terraferma, la laguna, il mare, le aree turistiche<br />
e le aree industriali. Nell’ambito<br />
della competenza della Regione vogliamo<br />
definire questo piano specifico sulla sicurezza<br />
tenendo presente diverse tipologie<br />
di reati commessi, delle richieste che vengono<br />
fatte in tema di presidio e di uomini<br />
Musile è stata presa dal Sindaco<br />
Forcolin, che ha commentato :<br />
“<strong>Il</strong> corpo di volontari potrebbe<br />
operare in stretto contatto con<br />
le forze dell’ordine e si occuperebbe<br />
della vigilanza in paese.<br />
La proposta di utilizzazione<br />
verrà inoltrata a tutti i sindaci<br />
del Veneto e questo darebbe un<br />
monito forte sulla percezione<br />
della sicurezza, in quanto l’Ente,<br />
riconosciuto da un Decreto<br />
del Presidente della Repubblica,<br />
è caratterizzato da divisa<br />
verde militare con distintivo e<br />
pistola d’ordinanza. Potrebbero<br />
delle forze dell’ordine. Dal 2010 saranno<br />
pronti i presidi mirati per le emergenze<br />
in Provincia di Venezia”. <strong>Il</strong> “patto sulla<br />
sicurezza” seguirà quanto stato fatto per<br />
il Lago di Garda e dal primo Gennaio<br />
infatti saranno il Viminale e Ca’ Corner<br />
a decidere dove organizzare i presidi sul<br />
territorio, dove organizzare e potenziare<br />
gli ausili, tenendo conto dei reati commessi<br />
e con la finalità di assicurare la<br />
massima copertura territoriale. <strong>Il</strong> tutto<br />
avrà la funzionalità di aggredire la cosiddetta<br />
“criminalità predatoria” e si articolerà<br />
attraverso il presidio del territorio<br />
da parte delle forze dell’ordine, coinvolgendo<br />
da una<br />
parte la Regione<br />
e gli<br />
Enti Locali,<br />
ma lasciando<br />
dall’altra al<br />
la definizione<br />
finale degli<br />
interventi.<br />
entrare in azione con interventi<br />
di sorveglianza del territorio<br />
in orari critici ed in località a<br />
rischio, su indicazione della Polizia<br />
Locale. Tutto ciò sarà un<br />
plus rispetto a quanto stabilito<br />
dai recenti dispositivi in materia<br />
di sicurezza, nei quali sono<br />
ovviamente comprese le ronde,<br />
che a breve saranno finalmente<br />
operative”. Lo studio di questa<br />
importante bozza di convenzione<br />
è sul tavolo del Sindaco<br />
per un vaglio più approfondito<br />
e condiviso con la maggioranza<br />
PdL a Musile.<br />
Questione Moschee:<br />
dalla Lega un netto no!<br />
On. Gibelli :“Fermiamo<br />
il proselitismo e attenzione<br />
alla questione<br />
moschee. Se non c’è accordo<br />
tra Stato e Islam si vada ad un<br />
Referendum Popolare”.<br />
L’attentato alla caserma di Milano,<br />
per vie legate alla sola<br />
buona sorte, ha evitato una<br />
vera e propria strage. E’ per<br />
questo che c’è la necessità di<br />
aprire un dibattito sulla questione<br />
religiosa, come sostiene<br />
l’Onorevole Andrea Gibelli.<br />
“La minaccia islamica non si<br />
è dimensionata e l’esempio<br />
visto a Milano dimostra che<br />
l’attenzione deve essere alta.<br />
<strong>Il</strong> dibattito sulla realizzazione<br />
delle moschee deve partire da<br />
un presupposto che noi sempre<br />
invitiamo a non sottovalutare :<br />
la moschea non è un luogo per<br />
pregare e chi ne chiede la costruzione<br />
non lo fa per permettere<br />
ai propri fedeli di pregare.<br />
La libertà di culto esiste e a<br />
maggior ragione per l’Islam<br />
che non ha bisogno di luoghi<br />
dedicati alla preghiera.<br />
Chi ci chiede la costruzione<br />
di moschee lo fa solo come<br />
atto politico, come volontà<br />
di occupazione di uno spazio<br />
fisico, di un territorio da conquistare.<br />
E ciò è dimostrato<br />
dalle tante intercettazioni che<br />
indicano come all’interno delle<br />
moschee avvenga un forte<br />
proselitismo che alimenta quel<br />
clima che fa nascere questi<br />
episodi da rigettare sul piano<br />
culturale, al di là degli aspetti<br />
di sicurezza. Forte attenzione e<br />
avanti non solo con le misure<br />
adottate dal Ministro Maroni<br />
ma anche dove c’è la necessità<br />
di aprire un dibattito su come<br />
sia realmente da intendere la<br />
parola moschea. Da qui parte<br />
anche la nostra proposta di regolamentare<br />
gli edifici di culto,<br />
perché bisogna introdurre<br />
per prima cosa un elemento<br />
di verità, dal momento che la<br />
moschea non è solo un luogo<br />
in cui si fa preghiera ma anzi<br />
un sito dove si fa soprattutto<br />
politica. In secondo luogo bisogna<br />
stabilire un rapporto di<br />
reciprocità, perché in occidente<br />
siamo tutti ingenuamente<br />
generosi quando nei paesi del<br />
News<br />
Coordinamento Sindaci Veneti<br />
La segreteria nazionale<br />
del Veneto ha fortemente<br />
voluto un coordinamento<br />
dei Sindaci veneti della Lega per<br />
far si che le direttive politicoamministrative<br />
del movimento<br />
fossero univoche e dirette a tutti<br />
gli amministratori Lega della<br />
Regione Veneto. Ogni Provincia<br />
ha per questo nominato<br />
un proprio coordinatore e per<br />
Anci Veneto<br />
Si è svolta il 30 settembre scorso<br />
ad Este l’assemblea Anci Veneto<br />
per eleggere il nuovo Presidente,<br />
il direttivo e l’assemblea<br />
dei Sindaci proposti. In quella<br />
sede Gianluca Forcolin è stato<br />
eletto in capo al nuovo direttivo<br />
Anci Veneto e capogruppo per i<br />
la Provincia di Venezia è stato<br />
designato l’Onorevole Gianluca<br />
Forcolin, che commenta: “ E’ un<br />
compito importante che mi vede,<br />
assieme ad altri sei rappresentanti<br />
provinciali,<br />
agire in prima linea<br />
perla politica<br />
della Lega Nord a<br />
livello regionale. E’<br />
inoltre uno stimolo<br />
Sindaci Lega. “Una<br />
nomina – commenta<br />
l’onorevole- che<br />
mi riempie di orgoglio<br />
in quanto farà<br />
si che la Lega partecipi attivamente<br />
a questo organo importante<br />
che funge anche da termo-<br />
Novembre 2009<br />
Nord Africa, da dove poi vengono<br />
gran parte degli immigrati<br />
nel nostro Paese, non c’è<br />
nessun elemento di reciprocità<br />
e tolleranza. Bisogna poi stabilire<br />
tutte quelle regole legate<br />
alla libertà religiosa e all’ urbanizzazione<br />
legata dei luoghi di<br />
culto : in merito il legislatore<br />
in origine intendeva le concessioni<br />
che in realtà si sottoscrivono<br />
con lo Stato secondo<br />
le regole della Costituzione.<br />
L’Islam è 50 anni che non sottoscrive<br />
intese con lo Stato. Ne<br />
deriva che ogni pratica che riguarda<br />
gli edifici fisici, e quindi<br />
non la libertà religiosa in sé,<br />
deve essere regolata da un atto<br />
che si abbina a questa mancata<br />
firma. Ciò dimostra l’incomunicabilità<br />
culturale con l’Islam<br />
e se moschea dovrà essere,<br />
essa passerà da una sentenza<br />
prettamente popolare, cioè da<br />
un Referendum: qualora lo<br />
Stato e la comunità islamica<br />
non trovassero un accordo, la<br />
sovranità dovrà tornare al popolo,<br />
che si pronuncerà sulla<br />
volontà o meno di costruire<br />
questi luoghi religiosi”.<br />
maggiore in qualità di Sindaco,<br />
per promuovere in termini<br />
di maggior efficienza l’attività<br />
del mio Comune. Oggi la Lega<br />
vanta più di 120 sindaci ed un<br />
gran numero di Assessori<br />
e Consiglieri Comunali :<br />
questo strumento di coordinamento<br />
darà a tutti un<br />
ottimo supporto politco<br />
- amministrativo”.<br />
metro della situazione<br />
nelle varie amministrazioni<br />
comunali e quale<br />
monito per il governo<br />
centrale sulle linee proposte<br />
e sulle difficoltà che si<br />
dovessero riscontrare a livello<br />
di Enti Locali”.
Novembre 2009 III<br />
Immigrazione: ecco i fatti concreti<br />
Calo del 90% degli sbarchi rispetto al 2008<br />
Accordo con la Libia: funziona perfettamente. I numeri: dal 1 Maggio al 31 Agosto<br />
del 2008 erano sbarcate in Italia oltre 15 mila persone partite dalla Libia.<br />
Nello stesso periodo di quest’anno siamo fermi a 1400, con un calo del 90%.<br />
<strong>Il</strong> crollo degli sbarchi è coinciso con l’avvio dei contestati respingimenti e dei pattugliamenti<br />
con le tre motovedette cedute dall’Italia alla Libia.<br />
Non vengono adottate “politiche strumentali” ma secondo le regole<br />
della Commissione Europea<br />
<strong>Il</strong> problema risulta esserci soprattutto per i clandestini che arrivano via terra, privilegiando<br />
la rotta balcanica. Per arrestare questo flusso il Viminale sostiene che è utile<br />
accelerare la liberalizzazione dei visti per i viaggi negli Stati dell’Unione Europea.<br />
Adottando questa strategia si giungerà ad una svolta importante, perché il sistema dei<br />
visti, con l’efficace controllo degli ingressi, è un mezzo<br />
per contrastare l’immigrazione illegale.<br />
TRATTATO DI PRUM:<br />
SEMPLIfICATA LA LOTTA<br />
AL TERRORISMO E AL-<br />
L’IMMIGRAZIONE.<br />
Lo scorso 24 Giugno, il Senato<br />
della Repubblica ha approvato<br />
definitivamente il Trattato di<br />
Prum, che tende a migliorare la<br />
cooperazione nel contrasto<br />
al terrorismo, alla<br />
criminalità organizzata,<br />
e all’immigrazione illegale<br />
tra Italia, Belgio,<br />
Germania, Spagna,<br />
Francia, Lussemburgo,<br />
Olanda e Austria.<br />
Ciò prevede :<br />
- Istituzione di una banca<br />
dati nazionale del<br />
Dna, che raccoglierà il<br />
Dna di condannati, imputati<br />
e indagati, consentendo<br />
di identificare<br />
in modo più rapido chi<br />
delinque. La banca sarà collegata<br />
alla rete delle banche dati<br />
degli altri Paesi Europei;<br />
- Imposizione da parte dell’Autorità<br />
Giudiziaria del prelievo<br />
forzoso del Dna, anche di persone<br />
non indagate, se necessario<br />
per le indagini;<br />
- Presenza di guardie armate in<br />
borghese sugli aerei;<br />
Lotta ferrea all’evasione fiscale<br />
Fisco piu’ leggero con sanzioni piu’ pesanti<br />
LA SCELTA DI GOVERNO.<br />
“Lavorare sulla qualità dell’attività<br />
di controllo, mirata a prevenire<br />
ed educare piuttosto che<br />
reprimere”<br />
Nei primi otto mesi dell’anno<br />
gli accertamenti del Fisco hanno<br />
permesso di recuperare 2,8 miliardi<br />
di euro, quasi un miliardo<br />
in più rispetto al 2008, con un<br />
incremento del 47% (Dati resi<br />
noti dal direttore dell’Agenzia<br />
delle Entrate)<br />
Accertamenti : sono stati 173<br />
mila (+ 7%) con una maggiore<br />
speciale MUSILE DI PIAVE<br />
- La possibilità da parte delle<br />
forze di Polizia di poter concludere<br />
le proprie indagini nel<br />
territorio dei Paesi aderenti al<br />
trattato senza chiedere particolari<br />
autorizzazioni.<br />
LA CLANDESTINITA’<br />
E’REATO.<br />
Si facilita l’effettiva espulsione<br />
del clandestino, dal momento<br />
che secondo la normativa europea<br />
sui rimpatri, l’espulsione<br />
con accompagnamento nel<br />
paese d’origine è possibile solo<br />
se vi è condanna per un reato.<br />
L’immigrato irregolare sarà punito<br />
con un’ammenda da 5.000<br />
a 10.000 €.Coloro i quali favori-<br />
imposta accertata pari a 10 miliardi<br />
(+72%).<br />
Le verifiche nei confronti di soggetti<br />
con credito Iva segnalano<br />
un aumento degli accertamenti<br />
del 26% : tra minor credito e<br />
maggiore Iva a debito accertata,<br />
lo scostamento a favore del Fisco<br />
è di due miliardi.<br />
ALLEANZA CON GLI ENTI<br />
LOCALI.<br />
Strategia mirata a singoli settori<br />
economici e territori dove le irregolarità<br />
sono più diffuse.<br />
Un primo screening coinvolge<br />
ranno l’immigrazione andranno<br />
incontro a 15 anni di carcere. E’<br />
prevista l’espulsione anche per i<br />
cittadini comunitari che non abbiano<br />
reddito o delinquono. Chi<br />
trasgredisce l’ordine di espulsione<br />
è punito con la reclusione<br />
da uno a quattro anni.<br />
DIRITTO D’ASILO.<br />
Nel 2009 il Governo<br />
ha aumentato<br />
da 21 a 29<br />
milioni di euro<br />
il fondo nazionale<br />
per i diritti<br />
d’asilo.<br />
STOP AI<br />
CPT, ECCO<br />
I CENTRI DI<br />
IDENTIfICA-<br />
ZIONE ED<br />
ESPULSIONE.<br />
Vecchi “centri<br />
di permanenza temporanea”<br />
(Cpt) sono ora diventati “centri<br />
di identificazione ed espulsione”.<br />
Per la realizzazione di<br />
questi centri nelle regioni che<br />
attualmente ne sono prive, sono<br />
stati stanziati 3 milioni di euro<br />
per il 2008 e 37,5 milioni negli<br />
anni 2009 e 2010. L’obiettivo è<br />
avere un centro in ogni regione,<br />
le imprese con volume di affari<br />
superiore ai 300 milioni di euro,<br />
poi i controlli saranno allargati<br />
ai grandi contribuenti (oltre 100<br />
milioni): si raggiungerà così<br />
entro il 2011 una platea dalla<br />
quale dipende il 60% del gettito<br />
tributario.<br />
La stretta sulle controllate estere<br />
e l’inversione dell’onere della<br />
prova per chi detiene capitali<br />
oltre i confini fanno il resto.<br />
SOLUZIONE, LO SCUDO<br />
fISCALE.<br />
Un decisivo tassello di questa<br />
strategia è costituito dallo scudo<br />
con un totale di 4.000 posti disponibili.<br />
SEI MESI DI TEMPO PER<br />
IDENTIfICARE ED ESPEL-<br />
LERE I CLANDESTINI.<br />
La permanenza degli immigrati<br />
clandestini nei centri di identificazione<br />
ed espulsione è stata<br />
triplicata(da due a sei mesi) per<br />
permettere di accertare la loro<br />
identità e organizzare il loro<br />
rimpatrio. Per coloro i quali<br />
dichiareranno falsa identità, il<br />
massimo della pena sarà da tre<br />
a sei anni.<br />
PER RESTARE IN ITALIA<br />
I CITTADINI COMUNITA-<br />
RI DEVONO AVERE UN<br />
REDDITO.<br />
Tutti i cittadini comunitari per<br />
rimanere nel nostro Paese devono<br />
dimostrare di avere un<br />
reddito e risorse economiche<br />
sufficienti, oltre all’iscrizione<br />
all’anagrafe entro 10 giorni dall’ingresso.<br />
L’espulsione risulta<br />
obbligatoria in caso di mancata<br />
iscrizione o richiesta della carta<br />
di soggiorno.<br />
PERMESSO DI SOGGIOR-<br />
NO SE SAI L’ITALIANO.<br />
Per avere il permesso di soggiorno<br />
vi è l’obbligatorietà di<br />
superare un test di conoscenza<br />
della lingua italiana e pagare<br />
una quota tra 80 e 200 euro. La<br />
tassa per la cittadinanza è di 200<br />
euro.<br />
RESTRIZIONI PER I<br />
RICONGIUNGIMENTI fA-<br />
MILIARI.<br />
Al fine di evitare ricongiungimenti<br />
familiari “di comodo”,<br />
per il coniuge è richiesta l’età<br />
minima di diciotto anni e che<br />
non sia separato legalmente.<br />
Per i figli maggiorenni si richiede<br />
che la impossibilità di provvedere<br />
alle proprie esigenze di<br />
vita dipenda da una condizione<br />
di invalidità totale. Si prevede<br />
fiscale: chi non aderirà resterà<br />
senza paracadute, poiché dopo<br />
il 15 aprile 2010 i capitali detenuti<br />
all’estero e non denunciati<br />
verranno considerati frutto di<br />
evasione fiscale, con pesantissime<br />
sanzioni. Si sta costituendo<br />
a Milano una task-force “antiparadisi<br />
fiscali”, con il compito<br />
di acquisire informazioni utili<br />
all’individuazione dei fenomeni<br />
più rilevanti di evasione ed<br />
elusione internazionale. Con la<br />
Svizzera proseguono le trattative:<br />
alcune stime indicano in<br />
300 miliardi i capitali italiani<br />
che hanno trovato rifugio dal<br />
la possibilità del ricorso all’esame<br />
del Dna per l’accertamento<br />
del rapporto di parentela, quando<br />
manchi la documentazione o<br />
sussistano fondati dubbi sulla<br />
sua autenticità.<br />
STOP ALLE NOZZE DI<br />
COMODO.<br />
Lo straniero che sposa un cittadino<br />
italiano acquisirò la<br />
cittadinanza italiana non più<br />
automaticamente ma solo se<br />
risiederà nel nostro Paese per<br />
almeno due anni o dopo tre anni<br />
dalla data del matrimonio se risiederà<br />
all’estero.<br />
REGOLARIZZAZIONE PER<br />
BADANTI E COLf.<br />
Per non penalizzare migliaia di<br />
famiglie a seguito dell’introduzione<br />
del reato di immigrazione<br />
La nostra proposta<br />
Manette a chi<br />
gira in burqa!<br />
OBIETTIVO:<br />
Modificare la legge Reale del 1975 in materia di “tutela<br />
dell’ordine pubblico e identificabilità della persona”<br />
La legge Reale, datata<br />
1975, prevede il divieto<br />
di utilizzare “senza<br />
un giustificato motivo” indumenti<br />
che impediscano il riconoscimento<br />
della persona.<br />
Tra gli oggetti<br />
che<br />
non possono<br />
essere<br />
utilizzati in<br />
quanto impedenti<br />
la<br />
riconoscibilità,<br />
vi è da<br />
aggiungere<br />
“tutti gli<br />
indumenti<br />
indossati in ragione della propria<br />
affiliazione religiosa”.<br />
Fisco. Da questo<br />
Paese la regolarizzazione<br />
potrà<br />
avvenire solo con<br />
rimpatrio dei beni<br />
sottratti, soggetti<br />
a tassazione del<br />
5%.<br />
EffETTO SCUDO.<br />
La massa di soldi pronta a rientrare<br />
in Italia è di 100 miliardi,<br />
mentre l’aliquota di rientro è<br />
raddoppiata, dal 2,5 al 5%.<br />
E’ prevista l’estinzione dei reati<br />
tributari e contabili, ma non<br />
delle eventuali iniziative per<br />
clandestina, i datori di lavoro<br />
italiani o stranieri potranno regolarizzare<br />
fino a 2 badanti e 1<br />
colf italiane o extracomunitarie.<br />
CARCERE E CONfISCA A<br />
CHI AffITTA AI CLANDE-<br />
STINI.<br />
è previsto il carcere fino a tre<br />
anni per chi lucra sullo straniero<br />
senza permesso di soggiorno,<br />
affidandogli casa o altro immobile.<br />
Con la condanna scatta<br />
anche la confisca del bene. Dalla<br />
sua entrata in vigore a fine<br />
maggio 2009 sono state 793 le<br />
persone denunciate per questo<br />
reato : 533 nel 2008 e 263 nel<br />
2009. <strong>Il</strong> decremento del dato è<br />
da ricondurre all’efficacia che<br />
la norma ha sviluppato in termini<br />
di deterrenza.<br />
“Tra la tutela della libertà<br />
religiosa e la tutela della sicurezza,<br />
per noi la priorità è<br />
sempre la sicurezza”(Carolina<br />
Lussana).<br />
Le sanzioni per i<br />
trasgressori: possibilità<br />
dell’arresto in<br />
flagranza, condanna<br />
fino a due anni di arresto<br />
e ammenda da<br />
mille a duemila euro.<br />
Tutti devono essere<br />
riconoscibili nei<br />
luoghi pubblici, nel<br />
rispetto della legge<br />
e nella tutela della sicurezza<br />
generale.<br />
altri crimini<br />
Lo Stato recupera almeno 5 miliardi<br />
subito (poi sanate le cifre<br />
rientrate, i contribuenti pagheranno<br />
da qui in avanti le tasse)<br />
Se qualche malavitoso volesse<br />
restare al riparo dalla giustizia,<br />
si guarderà molto bene dall’utilizzare<br />
il rientro dei capitali, dichiarandosi<br />
al fisco.
IV<br />
La Lega nel territorio: “con voi e per voi”<br />
Regionali 2010 avanti per il nostro Veneto!<br />
Priorità e tematiche d’intervento:<br />
• Sicurezza: certezza della pena.<br />
• Lotta all’immigrazione clandestina: chi governa è responsabile<br />
dei cittadini.<br />
No a chi vuole immigrati per sfruttarli e carpirne il voto!<br />
• Federalismo Fiscale: meno tasse e più servizi.<br />
• Semplificazione Normativa: meno leggi e più chiare.<br />
• Trasparenza e meritocrazia: al Nord è tutto più caro.<br />
• Buste paga territoriali!<br />
• <strong>Il</strong> futuro è nell’Euroregione Padana!<br />
Allineare i salari al potere d’acquisto<br />
Secondo Bankitalia il costo della vita al Sud è in media<br />
più basso del 17% rispetto al Nord. Se aggiungiamo che<br />
nel Settentrione ogni cittadino riceve sotto forma di spesa<br />
pubblica 2.200 euro in meno rispetto a quanto paga di tasse,<br />
mentre nel Meridione mette in tasca 2.700 euro in più, è evidente<br />
che il salario uguale per tutti è quanto di più discriminante si<br />
sia prodotto negli ultimi anni.<br />
E se è vero che alla base della scarsa crescita del Mezzogiorno<br />
c’è soprattutto il peso eccessivo del costo del lavoro in rapporto<br />
alla produttività, i salari differenziati costituiscono un modo<br />
concreto per affrontare la questione.<br />
BUSTE PAGA TERRITORIALI VUOL DIRE STIPENDI<br />
ADEGUATI AL COSTO DELLA VITA AL NORD E PIU’OC-<br />
CASIONI DI LAVORO AL SUD.<br />
PER I BRACCIANTI AGRICOLI E’ GIA’COSI.<br />
“I braccianti agricoli – segnala il ministro dell’Agricoltura<br />
Zaia- , categoria rappresentativa con i suoi 365 mila occupati<br />
di cui 141 mila al Centro-Nord, hanno già un contratto quadro<br />
nazionale che poi prevede una contrattazione di secondo livello<br />
e chiusura su base provinciale, con una forbice che va da un<br />
minimo di 1.070 a un massimo di 1.570 euro di paga. Al nord la<br />
vita è più cara. Intervenire è un dovere”.<br />
A Musile eletto il nuovo segretario di sezione<br />
La nostra Sede a Musile di <strong>Piave</strong> è aperta a tutte le<br />
persone interessate e tutti i visitatori saranno i benvenuti.<br />
Orari di apertura: mercoledì 18,30/19,30 e sabato<br />
11,00/12,00<br />
Per informazioni: cell. 340-6595919<br />
LEGA NORD - LIGA VENETA<br />
via Marconi n. 61 (di fronte al distributore Agip)<br />
30024 Musile di <strong>Piave</strong> (VE)<br />
Telefono e fax 0421-332150<br />
Sito internet www.leganordmusile.it<br />
Consiglio Direttivo di Sezione:<br />
Segretario Sezione: Vittorino Maschietto<br />
Consiglieri: Evelyn Bavaresco, Gloria Lorenzon,<br />
Adriano Tegon, Riccardo Scomparin.<br />
speciale MUSILE DI PIAVE<br />
è con estremo piacere che ho accettato la nomina a Segretario<br />
della Sezione Comunale della Liga Veneta-Lega Nord di Musile di <strong>Piave</strong><br />
(VE).<br />
Ringrazio tutti i Militanti per la fiducia che mi hanno dimostrato in<br />
questi anni di lavoro comune, culminata in questa elezione. Voglio anche<br />
rivolgere un ringraziamento al Segretario uscente, l’amico Lorenzo Marton,<br />
per quanto ha fatto per la sezione di Musile.<br />
Conto di dare il massimo, unitamente al nuovo Consiglio Direttivo<br />
e con l’attiva partecipazione e collaborazione di tutti i Militanti e Sostenitori,<br />
al fine di accrescere il lavoro capillare già iniziato con i cittadini<br />
di Musile per far ben comprendere quali enormi potenzialità abbia un<br />
movimento “territoriale” come il nostro, nell’accrescimento della cultura<br />
locale, nel potenziamento della sicurezza ed in tutte le numerose attività<br />
sociali già avviate o in corso di elaborazione da parte dell’Amministrazione<br />
Comunale.<br />
I Cittadini di Musile hanno comunque già dimostrato la loro approvazione<br />
per le nostre proposte, infatti all’ultima consultazione elettorale la<br />
Lega è risultato il 1° partito di Musile e di questo ringraziamo ancora una<br />
volta gli accorti elettori.<br />
è di tutta evidenza che la strada da percorrere non è in salita:<br />
la presenza del nostro partito nell’Amministrazione Comunale con Consiglieri<br />
validi e attivi, gli Assessorati di riferimento (Sicurezza, Sociale<br />
ecc.) che stanno svolgendo un ottimo ed apprezzato lavoro ed un Sindaco<br />
leghista, l’On. Gianluca Forcolin, eletto alla Camera dei Deputati,<br />
sono tutti elementi che, uniti ad una elevatissima fiducia da parte della<br />
cittadinanza, concorrono a creare una rete capillare di elevata percezione<br />
delle problematiche collegate al territorio, permettendo quindi l’avvio di<br />
soluzioni valide e specifiche.<br />
è proprio questa vicinanza con tutti i cittadini che consente al nostro<br />
Movimento, formato da persone serie e motivate, di affrontare con cognizione<br />
di causa le richieste che pervengono dal territorio.<br />
Buon lavoro a tutti.<br />
Già tolte 36 mila norme inutili<br />
Nella legislatura italiana, insieme a decine di migliaia di<br />
doppioni e cose ormai superate che nessuno si è mai<br />
premurato di eliminare, sono presenti norme dimenticate<br />
che possono risultare importanti. Con l’attivazione di Normativa<br />
– banca dati delle leggi- le amministrazioni pubbliche e i<br />
cittadini avranno accesso a ogni informazione utile, risparmiando<br />
tempo e soldi. E’incredibile la quantità di provvedimenti che<br />
in 150 anni si sono accavallati a seconda dei problemi, delle fasi<br />
storiche, delle guerre, delle scoperte. Tutto poi restava, perché<br />
tutti dimenticavano di abrogarli quando non erano più attuabili.<br />
Ecco quindi ancora in vigore, per esempio, la tassa per la “bonifica<br />
dell’ Agro Romano”, datata 11 Dicembre 1878, come se lì ci<br />
fossero ancora le paludi! Siamo giunti per fortuna all’abolizione<br />
di 36 mila norme. Ogni singola norma, anche se non utilizzata o<br />
ritenuta superata, ma non abrogata, costa alla macchina statale<br />
circa 2.000 euro annui per il mantenimento in vigore (marchiatura<br />
e inserimento) Al di là dei risparmi elencati, se le 7 mila<br />
leggi cancellate nel 2008 hanno comportato lo stop a sprechi<br />
per 14 milioni di euro, con l’ultimo intervento arriviamo ad un<br />
taglio della spesa di gestione delle norme di 72 milioni di euro. E<br />
COSI’ SI RISPARMIA OLTRE 4 MILIARDI DI EURO<br />
Vittorino Maschietto<br />
Novembre 2009<br />
“E’ dalla riforma dello Stato in senso<br />
federale che<br />
dipendono<br />
la forza e la<br />
competitività<br />
della Regione!”<br />
U. Bossi<br />
Federalismo e Macroregioni<br />
Salari italiani sempre più giù. Nella classifica Ocse dei 30<br />
Paesi più industrializzati l’Italia crolla al 23esimo posto<br />
dietro Spagna e Grecia, seguita in Europa solo da Polonia<br />
e Portogallo. A parità di potere d’acquisto un lavoratore inglese<br />
senza familiari a carico guadagna quasi il doppio di noi. Tedeschi<br />
e francesi incassano rispettivamente il 43,1% e il 28,6% in<br />
più.<br />
<strong>Il</strong> tutto in un mercato ormai senza confini. Al Nord si concentra<br />
quasi il 55% del Pil e oltre il 70% delle esportazioni, ma siamo<br />
legati ad uno Stato che per i dipendenti spende il doppio dei<br />
Comuni e il triplo delle Regioni. In queste condizioni non c’è<br />
alternativa al federalismo. <strong>Il</strong> 90% della ricchezza deve restare<br />
dove viene prodotta. E urge in questo senso un assetto articolato<br />
su Euroregioni omogenee, con adeguati strumenti per competere.<br />
Questa sperequazione macroscopica che costringe le Regioni<br />
più produttive a battersi per un assetto federale dello Stato, con<br />
competenze e responsabilità fiscali estese a tutti i livelli amministrativi.<br />
L’evoluzione del diritto europeo riporta inoltre d’attualità<br />
l’intuizione di Gianfranco Miglio sulle macroregioni, rendendo<br />
possibile l’aggregazioni di Regioni in Euroregioni, con il<br />
riconoscimento dell’Unione Europea.
Giornalisti per caso<br />
Le manifestazioni e le attività<br />
che vengono realizzate<br />
in Pista alle Cave hanno<br />
una grande rilevanza sociale<br />
perché si pongono come obiettivo<br />
finale il formare utenti con-<br />
sapevoli, corretti e responsabili.<br />
Ciò richiede la pianificazione<br />
di strategie atte a pubblicizzare<br />
le manifestazioni poste in<br />
essere, documentarle e divulgarle<br />
per condividere, con un<br />
pubblico il più vasto possibile,<br />
la cultura della sicurezza stradale.<br />
Ma anche il divertimento<br />
per gli appassionati del variegato<br />
mondo dei motori.<br />
Nella primavera del 2009 si è<br />
costituito un gruppo di persone,<br />
giovani per lo più, che possiamo<br />
definire volontari dell’informazione,<br />
che hanno avviato<br />
la pubblicazione del primo numero<br />
di questo inserto.<br />
Honda esposta al<br />
Curano le edizioni del notiziario<br />
Alle Cave. Andrea, Elena, Francesca,<br />
Paolo, Marzio, Massimiliano,<br />
Riccardo, Roberto,<br />
sono giovani vittoriesi che dimostrano<br />
quanto la creativa<br />
partecipazione giovanile sia<br />
viva ed attiva nel nostro territorio<br />
sostenendone la spinta<br />
sociale e culturale.<br />
<strong>Il</strong> “comitato di redazione” vuole<br />
allargarsi e offre l’opportunità<br />
anche ad altri giovani, attratti<br />
dall’idea di condurre un’intervista,<br />
esprimere opinioni, realizzare<br />
un servizio fotografico,<br />
scrivere articoli. Le produzioni<br />
potranno poi essere pubblicate<br />
nell’inserto a cadenza mensile.<br />
Se vuoi far parte dei volontari<br />
dell’informazione, se ami il<br />
mondo dei motori, accetta la<br />
sfida, accendi la voglia ingrana<br />
la marcia e contattaci!<br />
Per informazioni:<br />
tel. 0438.912498<br />
mail:<br />
info@centrodiguidasicura.it<br />
BOLOGNA, 4 - 8 DICEMBRE 2009<br />
Presso Stand “ASSORACE”<br />
Piloti:<br />
Ivan Capelli<br />
Marco Coldani<br />
Gian Maria Gabbiani<br />
Prevista la loro presenza al Motor Show<br />
PADIGLIONE 25<br />
07 NOVEMBRE 2009<br />
Predator’s Formula Day con possibilità di provare<br />
l’esperienza di guida di una monoposto<br />
19 NOVEMBRE 2009<br />
Ferrari Club Prealpi Venete<br />
22 NOVEMBRE 2009<br />
Formula driver pista inverno<br />
Si ringraziano: Archivio TZ “ Alle Cave” Azienda<br />
Agricola Primus - Dema Pubblicità<br />
Coordinamento: Augusto De Ponti.<br />
HONDA CIVIC TYPER<br />
CAMPIONATO ENDURANCE TURISMO CITE ITALIANO<br />
II piloti, Ivan Capelli; Marco Coldani e Gian Maria Gabbiani che pur avendo due gare in meno, si sono piazzati<br />
a fine campionato in seconda posizione.<br />
Augusto De Ponti
di Ricchini Fabrizio & C.<br />
ESPONE PrODOttI AL<br />
BOLOGNA, 4 - 8 DICEMBRE 2009<br />
PADIGLIONE 32<br />
OFFERTA<br />
RICCHINI<br />
AUTORICAMBI<br />
ai lettori<br />
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ESCLUSIVISTA DI ZONA:<br />
ARMANDO FORNASIER<br />
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PONTE DELLA PRIULA (TV)<br />
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Augusto<br />
De Ponti<br />
CELL. 349.0761629 333.9422139
13<br />
Novembre 2009 • sport & tempo libero<br />
pordenone<br />
LE BANDIE, SPLENDORE TREVIGIANO<br />
Chi sta dietro il campionato<br />
mondiale di ciclocross?<br />
Intanto, c’è “Le Bandie”; un<br />
grande bacino lacustre tra<br />
Spresiano e Villorba, nato<br />
dalla fusione di diversi laghetti<br />
originati dalle cave di estrazione<br />
di pietrisco occorrente per la<br />
costruzione dell’autostrada Venezia-Treviso.<br />
In genere, siamo<br />
stati condizionati a pensare che<br />
le cave di materiale minerario<br />
occorrente per la costruzione<br />
di palazzi, strade e autostrade<br />
fossero una violenza o quasi<br />
sull’ambiente; i verdi e gli ecologisti<br />
sono stati sempre pronti a<br />
contestare cave e miniere per le<br />
necessità costruttive, salvo poi a<br />
utilizzare, senza alcun scrupolo<br />
etico, le nuove abitazioni e le<br />
strade ed autostrade. E’ vero che<br />
certe estrazioni selvagge hanno<br />
lasciato sconvolta l’armonia<br />
dell’ambiente naturale. Ma le<br />
idee lungimiranti, come quelle<br />
di Remo Mosole, hanno intuito<br />
in quelle cave diffuse nei terreni<br />
di “Le Bandie” non un danno,<br />
ma un vantaggio per l’uomo e<br />
l’ ambiente naturale . Questa<br />
idea nacque fin dal 1975, dopo<br />
la costituzione della “MOSOLE<br />
SPA”. Si provvide ad acquistare<br />
il terreno degli scavi per riqualificarlo.<br />
Poiché il titolare era un<br />
appassionato di ciclismo e da<br />
giovane aveva avuto l’orgoglio<br />
in Francia di tifare per Coppi e<br />
dimostrare come sono gli italiani,<br />
pensò a utilizzare i terreni riqualificati<br />
per ciclisti fuori strada;<br />
ma vide anche il canottaggio,<br />
il nuoto e altri sport praticabili<br />
nell’ambiente. Già nel 1979 era<br />
sorto un unico grande bacino circondato<br />
da una banchina circumlacuale.<br />
Per rendere possibile<br />
il ciclocross, fu opportunamente<br />
modellato il materiale accumulato<br />
sulle sponde del lago in una<br />
varietà di piccole colline molto<br />
“fantasiose” e impegnative.<br />
Offrivano tutte le possibilità di<br />
percorsi ciclistici veramente<br />
eccezionali. <strong>Il</strong> resto del sito, in<br />
parte ripianato a prato e in parte<br />
alberato, offre boschetti piacevoli<br />
per distensive passeggiate e<br />
soste per chi cerca aria e sole.<br />
Poi, anche le due barchesse di<br />
Ca’ Ballarin furono acquistate<br />
e salvate da degrado in base ad<br />
un restauro concertato con la Sovraintendenza<br />
di Venezia.<br />
Per questi interventi di restauro<br />
del complesso delle ville e<br />
del recupero valoriale di cave<br />
dimesse, la MOSOLE SPA ha<br />
ricevuto il riconoscimento europeo<br />
nell’ambito del “National<br />
Heritage”. L’idea più valida di<br />
Remo Mosole, che dovrebbe essere<br />
adottata nei tanti luoghi degradati<br />
da scavi, incuria e sfruttamento<br />
selvaggio, che poi lascia<br />
lo spazio solo alle sciagure (vedi<br />
Messina), è stata quella di investire<br />
per trasformare una serie<br />
di cave che oggi sarebbero solo<br />
laghetti abbandonati in un ampio<br />
paesaggio lacustre immerso<br />
nel verde e dotato di struttura<br />
alberghiera con annesse piscine<br />
coperte e da una piscina olimpica,<br />
ove si sono di recente svolti<br />
Campionati assoluti di nuoto;<br />
all’esterno, il complesso e fantasioso<br />
percorso per gare di ciclocross,<br />
ove è stata disputata la<br />
Coppa del Mondo della specialità<br />
nell’ottobre del 2009. Entro<br />
questo perimetro di sorprese c’è<br />
anche una struttura alberghiera e<br />
un centro benessere tailandese,<br />
che attirerà sempre più utenti bi-<br />
sognosi di recuperare la serenità<br />
e la forma fisica che la società<br />
attuale spesso compromette.<br />
Significativa di una umile e silenziosa<br />
laboriosità unita a forte<br />
tensione alla imprenditoriale è il<br />
modello di vita di Remo Mosole,<br />
che potrebbe essere al “top”<br />
dei modelli veneti: passare dal<br />
lavoro alla avventura imprenditoriale.<br />
Eccellenza imprenditoriale<br />
che ci auguriamo sia<br />
presa a modello per recuperare<br />
territori abbandonati e ricavarvi<br />
centri di benessere e spazi per lo<br />
sport per la più ampia comunità.<br />
Sembra che il suo motto sia: nulla<br />
é perduto, ma tutto è salvato<br />
e valorizzato quando c’è l’uomo<br />
che pensa più lontano di ciò che<br />
trova davanti ai suoi occhi.<br />
Familiarizzandoci sempre più<br />
col sig. Remo, è opportuno ricordare<br />
che fu insignito di medaglia<br />
d’oro al valore civile per<br />
aver salvato due persone ai tempi<br />
dell’alluvione del <strong>Piave</strong> del<br />
1966. Inoltre, ha ottenuto una<br />
laurea “honoris causa” per le sue<br />
pregevoli opere di ingegneria<br />
idraulica. Ma noi vorremmo che<br />
vi sia il più ampia imitazione in<br />
tutta l’Italia per l’ idea di recupero<br />
e riqualificazione dei territori<br />
che hanno subito lo sfruttamento<br />
per le necessità umane, ma che<br />
sempre possono essere rivalorizzati<br />
al bene delle comunità.<br />
Valentino Venturelli<br />
A Sacile torna<br />
Fotomercato<br />
Ulteriori novità al “Fotomercato Sacilese” per l’edizione Natalizia<br />
del 20 Dicembre. All’ormai collaudata mostra mercato<br />
del Palamicheletto si aggiungono degli incontri con<br />
la Fotografia d’Autore che si svolgeranno sabato e domenica nelle<br />
sale convegni dell’ HOTEL DUE LEONI: I seminari tratteranno<br />
vari argomenti tra i quali spiccano il “Foro Stenopeico”, tecnica dei<br />
primordi della fotografia, (nei tempi di massima tecnologia, si torna<br />
alle funzioni essenziali), tecniche di stampa alternative e stampa<br />
Fine Art. I seminari tenuti da Beppe Bolchi, noto fotografo e giornalista<br />
milanese, Nevio Precotto, sacilese da sempre specialista in<br />
stampa con tecniche alternative e Antonio Manta, fotografo toscano<br />
specialista in stampa fine-art. Informazioni e prenotazioni prenotazioni@fotomercato.com<br />
Alla Fazioli una<br />
stagione di concerti<br />
Mercoledì 18 11 2009 NIKOLAI DEMIDENKO<br />
Mercoledì 02 12 2009 LUIZ DE MOURA CASTRO<br />
Mercoledì 16 12 2009 PIETRO DE MARIA<br />
Mercoledì 10 02 2010 TRIO GRIEG<br />
I concerti hanno inizio alle ore 20.45 e sono sempre preceduti da brevi<br />
introduzioni ai programmi.<br />
E’ la prima volta che alla Fazioli Concert Hall viene proposta una<br />
Stagione “a tema”.<br />
presentazione ufficiale dello l’aereo di francesco Baracca
14<br />
marca trevigiana<br />
quartier del piave<br />
INTERVISTA A fRANCESCA MION CAPOGRUPPO “LISTA PER VALDOBBIADENE”<br />
<strong>Il</strong> mio contributo da opposizione<br />
per migliorare Valdobbiadene<br />
Francesca Mion è la leader<br />
di un gruppo di giovani e<br />
giovanissimi equamente<br />
ripartito (incredibile!) nei due<br />
sessi, che ha messo in piedi la<br />
lista esordiente “Per Valdobbiadene”,<br />
lista di opposizione che<br />
si è battuta con onore alle ultime<br />
elezioni comunali.<br />
Ci parli di francesca Mion.<br />
Sono nata a Valdobbiadene, ho<br />
studiato all’Università di Milano<br />
dove mi sono laureata in<br />
Economia delle Amministrazioni<br />
Pubbliche ed Istituti intenazionali,<br />
mentre all’Università<br />
Cattolica sempre di Milano ho<br />
conseguito il Master di II° livello<br />
in Economia delle Amministrazioni<br />
Pubbliche. All’ISPI ho<br />
conseguito invece un Master di<br />
Affari Internazionali.<br />
Lavoro come funzionaria nella<br />
Pubblica Amministrazione. Ho<br />
due sorelle, sono fidanzata e mi<br />
sposerò presto. <strong>Il</strong> mio segno zodiacale<br />
è il Sagittario.<br />
Come sono stati questi primi<br />
tre mesi da Consigliere<br />
Comunale?<br />
L’esperienza è positiva anche se<br />
è partita al rallentatore. Positivo<br />
anche il modo di condurre il<br />
Consiglio comunale.<br />
Qual’è la sua impostazione<br />
politico-culturale? Si con-<br />
sidera progressista, conservatrice<br />
o di centro?<br />
La lista che rappresento non<br />
ha collocazione nelle categorie<br />
tradizionali.<br />
Chi è “Valdobbiadene”?<br />
E’ un paese che ha tutto il mio<br />
amore. I suoi punti forti sono<br />
le persone, che<br />
hanno iniziativa<br />
e capacità. La<br />
realtà del vino le<br />
riassume.<br />
Le debolezze<br />
sono la paura di<br />
fare scelte coraggiose<br />
e la tentazione<br />
di adagiarsi<br />
in un presente<br />
di tranquillità.<br />
Che giudizio<br />
dà sul neo sindaco Zambon?<br />
L’impressione è che sia una<br />
personalità moderata e con<br />
senso costituzionale, quindi per<br />
ora il giudizio è buono anche<br />
se non può dirsi completo.<br />
A che punto è il Regolamento<br />
di Polizia Rurale?<br />
Sulla questione degli anticrittogamici<br />
sono ottimista. L’ambiente<br />
verrà sempre più protetto<br />
e salvaguardato.<br />
Ci dica le sue idee sulla<br />
politica generale del territorio.<br />
Lo scenario non è confortevole:<br />
ci sono aziende (anche cantine)<br />
che hanno chiuso. Ci sono persone<br />
che hanno difficoltà con<br />
il lavoro. <strong>Il</strong> settore enologico<br />
è arrivato tardi nel muovere i<br />
primi passi nel DOCG e oltre a<br />
essere una mono<br />
coltura è anche<br />
una... mono cultura.<br />
Va pensato anche<br />
lo sviluppo<br />
del terziario e<br />
di nuove attività<br />
economiche ad<br />
alto valore aggiunto<br />
per il territorio.<br />
Sarebbe<br />
ad esempio auspicabile<br />
un polo<br />
di ricerca in altre discipline.<br />
Non possiamo permetterci di<br />
pensare che il futuro dei nostri<br />
giovani possa essere assicurato<br />
solo dal settore viti vinicolo e<br />
dalla gestione della Casa di Riposo,<br />
nell’ambito della Nuova<br />
Cittadella Sanitaria.<br />
Occorre valorizzare i giovani e<br />
creare per loro nuove opportunità.<br />
Un giudizio sulla Lega<br />
Nord a Valdobbiadene<br />
Qui la Lega sta vivendo un<br />
momento di riflessione e di ri-<br />
costruzione. Mi auguro èhe<br />
l’empasse si sciolga al più presto<br />
per consentire ai gruppi di<br />
minoranza di lavorare assieme<br />
nell’interesse della nostra comunità,<br />
beneficiando di esperienze<br />
importanti come quella<br />
della consigliere Fuss .<br />
Edilizia a Valdobbiadene...<br />
Qualche elemento di edilizia<br />
popolare è stato creato. Si sono<br />
costituiti gruppi di investitori.<br />
<strong>Il</strong> problema è che di spazi per<br />
costruire ne sono rimasti pochi.<br />
C’è piuttosto la possibilità di<br />
ricostruire e di riammodernare<br />
il vecchio. Una novità già esistente<br />
è quella di costruire la<br />
casa da sé con incentivi e soluzioni<br />
tratte dalla bioedilizia.<br />
Un esempio mancato di questa<br />
nuova architettura è il progetto<br />
già iniziato della Cittadella<br />
della Salute che è nato vecchio<br />
e tiene poco conto dei soggetti<br />
anziani che andrà ad ospitare e<br />
del contesto ambientale in cui<br />
si inserisce. Si è persa un’occasione<br />
importante per Valdobbiadene.<br />
Non pensa che ci vorrebbe<br />
a Valdobbiadene un nuovo<br />
organo di informazione?<br />
Una radio sarebbe veramente<br />
una novità interesante.<br />
Enrico Lancellotti<br />
Festa Alpini al Bosco<br />
delle Penne Mozze<br />
Cison di Valmarino. Domenica<br />
6 settembre è stata celebrata<br />
la festa degli Alpini del Bosco<br />
delle Penne Mozze di Cison di<br />
Valmarino.<br />
Numerosi sono i partecipanti<br />
che ogni anno prendono parte<br />
a questo incontro con spirito<br />
E’ stata inaugurata domenica<br />
11 Ottobre 2009,<br />
la 65esima edizione della<br />
“FESTA DEI MARRONI”<br />
di Combai (TV), durata tutto il<br />
mese di Ottobre.<br />
Non solo Marroni ma anche<br />
un’esposizione d’arte degli<br />
artisiti Ivan Lardschneider (sculture<br />
in legno) e a Franco Anselmi<br />
(pittura contemporanea),il<br />
primo concorso fotografico,<br />
il Progetto per i bambini Esplorambiente,<br />
la marcia non<br />
competitiva tra i castagneti e la<br />
• Novembre 2009<br />
di amicizia e cordialità. Gli alpini<br />
sono sempre pronti a dare<br />
una mano, aiutare, soccorrere<br />
durante le calamità naturali le<br />
disgrazie di ogni Paese, meritando<br />
stima, riconoscenza e<br />
gratitudine.<br />
Alberto fratantaro<br />
A Combai la 65^<br />
Festa dei Marroni<br />
pedalata ecologica.<br />
Molto soddisfatta la Presidente<br />
della Pro Loco Maria Vittoria<br />
Moro e il Sindaco di Miane<br />
Angela Colmellere che nel suo<br />
discorso di innaugurazione ha<br />
sottolineato l’importanza della<br />
manifestazione.<br />
Si ricorda che, nel mese di novembre<br />
2009, il Marrone di<br />
Combai sarà ufficialmente un<br />
prodotto I.G.P. (Indicazione<br />
Geografica Protetta), secondo i<br />
parametri dell’Unione Europea.<br />
Mattia Perencin
Speciale<br />
INTERVISTA AL SINDACO DOTT. fABIO SfORZA<br />
Come sono passati<br />
questi primi tre mesi<br />
dalla sue elezione?<br />
In modo intenso e gratificante.<br />
La necessità di entrare subito<br />
nei meccanismi dell’amministrazione<br />
e di cominciare a dare<br />
immediatamente delle risposte<br />
ai bisogni dei cittadini hanno<br />
reso l’esperienza totalizzante.<br />
Se a questo si unisce la gratitudine<br />
delle persone anche solo<br />
per l’attenzione prestata, allora<br />
le difficoltà passano in secondo<br />
piano.<br />
Quali sono gli obbiettivi da<br />
qui a fine mandato?<br />
Ritengo prioritario fare in<br />
modo che i nostri figli vadano<br />
a scuola in locali accoglienti e<br />
sicuri per cui, patto di stabilità<br />
o meno, gli interventi sugli edifici<br />
scolastici sono stati decisi<br />
e finanziati. <strong>Il</strong> Palazzetto dello<br />
Sport è necessario per la vita<br />
associativa del nostro paese,<br />
sono quindi intervenuto in Provincia<br />
e Regione per accelerare<br />
l’iter progettuale e conseguentemente,<br />
l’affidamento dei lavori.<br />
L’ottima collaborazione offerta<br />
da entrambi gli enti fanno<br />
ritenere che potremo rispettare<br />
i tempi previsti per la sua realizzazione.<br />
Una terza priorità<br />
trova origine nella consapevolezza<br />
che le persone non hanno<br />
bisogno di grandi cose ma si<br />
scontrano quotidianamente con<br />
i marciapiedi rotti, la mancanza<br />
di piste ciclabili, le buche nelle<br />
strade: voglio fermamente dare<br />
risposta a queste esigenze e<br />
potranno rallentarci soltanto i<br />
limiti imposti dai futuri bilanci<br />
comunali.<br />
Si sente parlare spesso<br />
Pieve di Soligo<br />
“In primis lo sviluppo di Pieve e la qualità della vita”<br />
di patto di stabilità. Come<br />
vive Pieve di Soligo il rapporto<br />
con questo vincolo?<br />
<strong>Il</strong> patto di stabilità è una norma<br />
che, in sintesi, impone ogni<br />
anno di ridurre i pagamenti rispetto<br />
a quelli effettuati in esercizi<br />
precedenti. La norma non<br />
distingue tra chi ha sprecato e<br />
chi è stato virtuoso per cui, tanto<br />
più uno ha sperperato per il<br />
passato, tanto più oggi è avvantaggiato.<br />
<strong>Il</strong> Comune di Pieve,<br />
che da sempre è stato virtuoso,<br />
oggi dovrebbe sottostare a limiti<br />
molto più penalizzanti di comuni<br />
spreconi. Inoltre non c’è<br />
ingiustizia maggiore che trattare<br />
in modo uguale situazioni diverse:<br />
il nostro Comune riceve<br />
dallo stato 104 euro per abitante,<br />
come è possibile che abbia<br />
lo stesso “Patto di Stabilità” di<br />
chi ne riceve più di 1.000?<br />
Crede che possa esserci<br />
un federalismo fiscale a favore<br />
dei comuni?<br />
Non vedo alternative ad un serio<br />
federalismo fiscale. Se non<br />
vi si arriva la situazione diverrà<br />
drammatica ed insostenibile.<br />
Parliamo di lei. Quali esperienze<br />
ha maturato nella<br />
vita professionale? E<br />
come si è accostato alla<br />
politica?<br />
Mi sono laureato e sono diventato<br />
commercialista molto<br />
giovane ma il mio lavoro mi ha<br />
insegnato subito che la competenza,<br />
la correttezza, la determinazione<br />
e la lungimiranza<br />
sono fattori insostituibili in<br />
qualunque attività svolta, non<br />
solo quella professionale.<br />
La politica attiva è sempre stata<br />
estranea ai miei interessi fino<br />
a quando ho compreso che, se<br />
davvero si desidera contribuire<br />
al proprio futuro ed a quello dei<br />
propri figli, allora bisogna mettersi<br />
in gioco.<br />
Le due facce della medaglia<br />
dell’essere sindaco...<br />
Sento molto forte il peso della<br />
responsabilità che ho assunto<br />
nei confronti dei miei concittadini.<br />
Non è una cosa che scivoli<br />
dalle spalle o un interruttore<br />
che si possa chiudere, per cui<br />
questo impegno si ripercuote<br />
sulla mia attività professionale<br />
e, soprattutto, sulla mia famiglia.<br />
<strong>Il</strong> fatto di avere mia moglie<br />
ed i miei figli che mi appoggiano<br />
e sopportano i necessari limiti<br />
al mio ruolo di marito e padre<br />
mi aiuta moltissimo. Anche<br />
i miei colleghi di Studio stanno<br />
egregiamente supplendo alle<br />
mie assenze. Questo mi consente<br />
di lavorare con serenità e di<br />
godere con pienezza delle gratificazioni<br />
che ottengo quotidianamente<br />
dalle persone che si<br />
rivolgono a me ed alle strutture<br />
del nostro Comune.<br />
Alessandro Biz<br />
<strong>Il</strong> nuovo Centro giovani<br />
Saranno terminati tra poco<br />
tempo i lavori del nuovo<br />
centro giovani presso la<br />
Casa delle Associazioni a Pieve<br />
di Soligo e consentiranno di<br />
ricavare nuovi spazi di aggregazione<br />
per i giovani, tra i quali<br />
un punto di accoglienza, un locale<br />
dedicato ai laboratori specifici<br />
come la realizzazione di<br />
cortometraggi e fotografie, uno<br />
per i colloqui individuali o seguiti<br />
dall’educatore nell’ambito<br />
di progetti formativi particolari.<br />
Sono stati inoltre individuati i<br />
locali per la predisposizione di<br />
una sala prove ed una sala registrazione,<br />
queste ultime con<br />
accesso separato per permettere<br />
di sfruttare al meglio i due<br />
comparti a seconda delle varie<br />
esigenze dei ragazzi.<br />
<strong>Il</strong> centro giovani si presenta<br />
quindi come una risorsa preziosa<br />
per le nuove generazioni,<br />
anche alla luce di ricerche effettuate<br />
negli scorsi anni svolte dai<br />
Servizi Sociali del Comune e<br />
co-finanziate dalla Regione Veneto<br />
(indagine Focus e indagine<br />
musicale) che hanno fatto emergere<br />
come i giovani chiedano<br />
spazi per il ritrovo e l’aggregazione<br />
dove poter discutere,<br />
progettare attività e laboratori.<br />
La nuova struttura sarà concepita<br />
come luogo dove i ragazzi<br />
saranno chiamati assieme alle<br />
istituzioni ad elaborare anche un<br />
sistema di regole per il suo utilizzo,<br />
per dare vita ad una fruizione<br />
consapevole degli spazi e<br />
ad una sorta di autogestione da<br />
parte dei giovani stessi.<br />
Sono poi una trentina le giovani<br />
band musicali del Quartier del<br />
<strong>Piave</strong> e Vallata che chiedono<br />
uno luogo dove poter fare musica<br />
ed esercitarsi in sicurezza<br />
senza arrecare disturbo. Sia il<br />
centro giovani sia la sala prove<br />
sono strutture che mancano<br />
e che rispondono ai bisogni dei<br />
giovani del territorio. <strong>Il</strong> progetto<br />
diventa quindi occasione costruttiva<br />
di autentica e concreta<br />
partecipazione anche al fine di<br />
condividere il sistema di regole<br />
che governerà le due strutture.<br />
Da un lato in un’ottica di sussidiarietà<br />
verticale, dall’altro per<br />
far vivere fin da subito e a pieno<br />
questi spazi a quelli che sono i<br />
primi principali destinatari.<br />
Mattia Perencin<br />
Novembre 2009 • 15
16 • Novembre 2009<br />
Speciale<br />
Lunedì 16 novembre il concerto<br />
lirico con protagonisti i<br />
vincitori del XXXIX Concorso<br />
Internazionale per Cantanti<br />
“Toti Dal Monte” inaugura la<br />
nuova stagione del Teatro Careni<br />
di Pieve di Soligo che, in collaborazione<br />
con il Comune di<br />
Pieve di Soligo, Asolo Musica,<br />
Arteven, e con il patrocinio dei<br />
Comuni del Quartier del <strong>Piave</strong> e<br />
della Vallata, presenta una bella<br />
rassegna di spettacoli di prosa,<br />
danza e musica.<br />
La grande musica tornerà quindi<br />
al Careni domenica 3 gennaio,<br />
per l’ormai irrinunciabile<br />
concerto di inizio anno con<br />
l’Orchestra Filarmonia Veneta<br />
diretta da Stefano Romani.<br />
<strong>Il</strong> cartellone della prosa annuncia<br />
tre spettacoli molto diversi<br />
tra loro: venerdì 27 novembre<br />
sul palcoscenico del Careni si<br />
esibiranno Zuzzurro e Gaspare,<br />
un duo di comici molto amato<br />
negli anni Ottanta che oggi<br />
Pieve di Soligo<br />
Teatro Careni, Stagione di Concerti,<br />
Danza, Prosa 2009-2010<br />
torna sulle scene con Scherzi,<br />
spettacolo formato dai quattro<br />
atti unici di Anton Cechov L’orso,<br />
Tragico controvoglia, <strong>Il</strong> tabacco<br />
fa male e La domanda di<br />
matrimonio.<br />
Mercoledì 13 gennaio, la Com-<br />
Concorso di idee<br />
per i loghi di<br />
Secondo il progetto dell’Amministrazione<br />
Comunale, Assessorato<br />
ai Servizi Sociali per le Politiche<br />
Giovanili del Comune di<br />
Pieve di Soligo è stata aperta la<br />
nuova sede del Centro Giovani<br />
presso la Casa delle Associazioni<br />
(Ex Cfp) dall’inizio del mese<br />
di settembre.<br />
C’è bisogno di un nome e di un<br />
logo.<br />
Per questo ci rivolgiamo a voi,<br />
per progettare un sistema visivo<br />
capace di dare identità al Centro<br />
Giovani di Pieve di Soligo, pensato<br />
quale luogo di socializzazione<br />
e di produzione artistica<br />
per ragazze e ragazzi dagli 11 ai<br />
30 anni di età.<br />
Per informazioni rivolgersi a:<br />
Amministrazione Comunale<br />
Ufficio Servizi Sociali - tel.<br />
0438985342, Centro Giovani<br />
tel. 0438985781<br />
pagnia Italiana Operette, con<br />
Umberto Scida, Elena D’Angelo<br />
e Armando Carini, presenta<br />
La vedova allegra di Franz<br />
Lehár, il capolavoro del genere,<br />
che andato in scena la prima<br />
volta a Vienna nel 1905.<br />
Martedì 9 marzo il sipario si<br />
aprirà su Tramonto di Renato<br />
Simoni.<br />
La commedia è ambientata in<br />
un paese del Veneto.<br />
Anche gli appassionati di danza<br />
potranno godere di tre spettacoli;<br />
venerdì 11 dicembre la compagnia<br />
Naturalis Labor porterà<br />
in scena La Catedral, uno spettacolo<br />
di danza e tango il cui<br />
titolo si rifà a una vecchissima<br />
milonga di Buenos Aires, luogo<br />
di ritrovo di appassionati bailadores.<br />
In febbraio sono previsti<br />
due spettacoli, venerdì 5 febbraio<br />
Ballades uno spettacolo<br />
dal ritmo serrato e coinvolgente<br />
messo in scena dalla compagnia<br />
Fabula Saltica, e, giovedì 25<br />
febbraio, Bolero- Serata d’Autore<br />
con il Balletto di Roma.<br />
ABBONAMENTI e BIGLIETTI:<br />
INFO: Tel. 0422 540480;<br />
0438 82841 – fax 0422 419637<br />
biglietteria@teatrispa.it<br />
www.teatrispa.it<br />
Centro Giovani e Comune <strong>Il</strong> Comune di Pieve di Soligo-assessorato alla pubblica<br />
istruzione e il Centro territoriale Permanente di Vittorio<br />
Veneto organizzano i Corsi di Informatica<br />
Edificio in Legno Eco-SEC<br />
Workstation partecipa<br />
alla costruzione in Abruzzo<br />
WORKSTATION SRL Via Bellucci, 1231010 FARRA DI SOLIGO (TV)<br />
Tel. 0438 842816 Fax 0438 842809 E info@w-station.com www.w-station.com<br />
Attivati i corsi<br />
di informatica<br />
PRIMO LIVELLO – per principianti (20 h)<br />
WORD (20 h)<br />
EXCEL (10h introduzione ad Excel)<br />
EXCEL (10h funzioni, tabelle pivot e grafici)<br />
INTERNET E POSTA ELETTRONICA (16 h)<br />
I corsi sono attivati in diverse fasce orarie, con frequenza<br />
bisettimanale, in base alla richiesta dell’utenza<br />
e al numero degli iscritti. <strong>Il</strong> laboratorio è dotato di 15<br />
postazioni.<br />
L’iscrizione, comprensiva di assicurazione, prevede il<br />
versamento anticipato (tramite bollettino postale) di:<br />
€ 60 (primo livello, word, excel)<br />
€ 50 (internet e posta elettronica)<br />
Workstation è impegnata in<br />
un progetto innovativo<br />
che si basa su principi<br />
molto semplici: un alto comfort<br />
abitativo e bassi consumi energetici,<br />
il tutto unito ad un nuovo modo di<br />
costruire che predilige materiali e<br />
tecniche innovative dove il legno<br />
ha una presenza dominante anche<br />
in correlazione con una produzione<br />
sostenibile e durevole nel tempo. A<br />
supporto di tutto questo l’azienda<br />
mette a disposizione l’esperienza<br />
dei propri tecnici per consulenze e<br />
assistenza nella fase progettuale (sia<br />
strutturale che impiantistica), nella<br />
scelta dei materiali, nella produzione<br />
dei componenti, e in un accurato<br />
assemblaggio in cantiere con tempi<br />
certi di consegna. La realizzazione<br />
può essere totale o chiavi in mano<br />
ma anche solo parziale a grezzo<br />
avanzato ovvero alla sola struttura<br />
in legno. L’azienda predilige la<br />
costruzione di edifici tramite<br />
pannelli di legno massiccio laminati<br />
uniti a strati incrociati conosciuti nel<br />
settore come X-lam. Questo robusto<br />
pannello oltre a presentare notevoli<br />
caratteristiche strutturali possiede<br />
anche una notevole resistenza al<br />
fuoco e un ottimo sostegno in caso<br />
di sisma, grazie anche all’elasticità<br />
che caratterizza la materia prima di<br />
cui è composto. Inoltre la struttura<br />
viene solitamente rinforzata con<br />
elementi in acciaio (collegamenti o<br />
elementi strutturali che integrano<br />
quelli in legno) e calcestruzzo<br />
(fondazioni e parte interrata). Gli<br />
edifici realizzati con il metodo Eco-<br />
SEC si prefiggono di raggiungere<br />
Careni Pieve, calcio<br />
sport d’eccellenza<br />
gruppo di atleti del vivaio dell’Eclisse CareniPievigina<br />
<strong>Il</strong> calcio a Pieve di Soligo è lo sport per eccellenza: E non può<br />
essere diversamente almeno fino a quando ci saranno al timone<br />
delle figure storiche come la famiglia De Faveri (Eclisse) e il<br />
presidente Adriano Casagrande, i quali con la loro presenza unita da<br />
una enorme dose di umanità, riescono a coinvolgere, anche grazie<br />
alla Scuola Calcio, ber 300 ragazzi che vanno dalla prima squadra<br />
a tutto il settore giovanile. Va detto inoltre che importanti risultati<br />
sono stati raggiunti nel corso dell’ultima annata sportiva dove un<br />
po’ tutte le formazioni nelle loro rispettive categorie, sono riuscite a<br />
mettersi in evidenza, merito anche dei rispettivi allenatori che, vale<br />
la pena ricordare, sono tutti istruttori qualificati.<br />
Infine per quanto concerne la stagione appena iniziata, sembra che<br />
tutte le formazioni siano partite con il piglio giusto come si suol<br />
dire, pertanto non ci resta che augurare loro un’altra annata ricca<br />
di soddisfazioni con la speranza e l’augurio di aggiudicarsi nuovamente<br />
il trofeo più bello, vale a dire la “Coppa disciplina” menzione<br />
che aspetta di diritto alla formazione più corretta sul rettangolo<br />
di gioco.<br />
Roberto Momo<br />
un adeguato isolamento termico<br />
(riferito a zona di costruzione) a<br />
cappotto consigliando solitamente<br />
l’utilizzo di materiali ecologici (fibra<br />
di legno, fibra di canapa, sughero,<br />
ecc.). Un occhio di riguardo viene<br />
tenuto all’isolamento acustico<br />
e alla tenuta d’aria utilizzando<br />
accorgimenti adeguati.L’isolamento<br />
viene completato con l’utilizzo di<br />
serramenti ad elevate prestazione<br />
termoisolanti.Sempre nell’ottica<br />
del risparmio e dell’efficienza<br />
Workstation predilige una<br />
progettazione attenta alle esigenze<br />
del cliente e massimizzando le<br />
caratteristiche dell’edificio in<br />
questione. Gli impianti istallati<br />
sono progettati per l’edificio ed<br />
i suoi fruitori e comprendono<br />
una vasta gamma di soluzioni<br />
per il mantenimento di un clima<br />
confortevole, un efficiente sistema<br />
elettrico e di distribuzione<br />
energetica. Dove la committenza<br />
lo richiede si progettano anche<br />
soluzioni con applicazione di<br />
sistemi per le energie alternative o<br />
sistemi domotici. Grazie a queste<br />
qualità costruttive, Workstatio Srl si<br />
è aggiudicata un lotto di costruzione<br />
nell’ambito del progetto MAP<br />
per l’Abruzzo, organizzato dalla<br />
protezione civile per la realizzazione<br />
di 150 Moduli Abitativi Provvisori<br />
messi a disposizione dei cittadini<br />
più colpiti nei comuni intorno<br />
all’Aquila. L’azienda pur non<br />
occupandosi solitamente della<br />
progettazione di case prefabbricate<br />
su misura ha accettato di buon<br />
grado la sfida proposta presentando<br />
ABBONATI A “IL PIAVE”<br />
12 numeri a soli 12 euro! (in Italia)<br />
Inviaci i tuoi dati e riceverai il giornale a casa<br />
Puoi inviare l’importo in redazione<br />
o fare un bonifico intestato ad<br />
Associazione Culturale <strong>Il</strong> <strong>Piave</strong><br />
iban: IT12 U089 0461 6300 1900 0003 895<br />
<strong>Il</strong> <strong>Piave</strong> - c.p. 180 - 31015 Conegliano (TV)<br />
e- mail: redazione. ilpiave@libero.it<br />
tel: 0438 1791484 fax 0438 6945889<br />
dei progetti abitativi adatti anche a<br />
medio-lunghe permanenze che si<br />
stanno realizzando in otto cantieri<br />
nei comuni Di Rocca di Cambio,<br />
Lucoli e Barete. Sabato 03/10/2009<br />
si sono conclusi i lavori della prima<br />
fase che segnano la costruzione<br />
di 75 moduli, la metà di quelli<br />
concordati e sorti nei paesi di Rocca<br />
di Cambio (AQ), Casamaina (AQ),<br />
Vado di Lucoli (AQ) e Barete (AQ).<br />
Le fasi costruttive hanno compreso<br />
il fissaggio degli ancoraggi e<br />
ancoranti metallici alle platee in<br />
cemento già realizzate dal comune,<br />
la posa delle parti portanti dei<br />
moduli trasportate già pronte in<br />
cantiere, le lavorazioni in copertura,<br />
impiantistica elettrica e idraulica e<br />
le rifiniture interne ed esterne. Le<br />
abitazioni realizzate per quanto<br />
monopiano sono comprensive di<br />
tutto, e in base ai nuclei familiari<br />
che andranno ad usufruirne sono<br />
stati progettati contesti abitativi da<br />
40, 50 e 70 m 2 . La forma compatta<br />
e sobria insieme all’isolamento sia<br />
interno che esterno garantiranno<br />
le minime dispersioni di calore, i<br />
sistemi elettrici ed idraulici sono<br />
all’altezza dei sistemi moderni, le<br />
rifiniture sia interne che esterne oltre<br />
che le parti in legno a vista danno la<br />
sensazione di trovarsi in una casa<br />
vera e propria, le platee in cemento<br />
armato, i solidi ancoraggi e le pareti<br />
e piloni portanti garantiscono la<br />
massima resistenza al sisma. E’<br />
stata realizzata nei tempi concordati<br />
l’idea che Workstation si è prefissa<br />
di portare a termine: Sicurezza,<br />
Efficienza e Comfort.
Novembre 2009 • conegliano<br />
17<br />
La nuova pista permanente per mountain bike<br />
<strong>Il</strong> quartiere dello sport di<br />
Campolongo si arricchirà<br />
presto di un altro spazio dedicato<br />
ad una nuova disciplina<br />
presente a Conegliano: le gare<br />
in mountain bike. L’area si sta<br />
sviluppando molto velocemente,<br />
attraverso la realizzazione<br />
di strutture consone allo svolgimento<br />
delle diverse attività<br />
agonistiche.<br />
Dopo essersi attivato per la realizzazione<br />
della Zoppas Arena,<br />
lo stadio di baseball e il campo<br />
di rugby, l’Assessore allo sport<br />
Loris Zava è ora impegnato nella<br />
realizzazione di un altro progetto<br />
ambizioso: la predisposizione<br />
di una pista permanente<br />
per mountain bike, sul bacino<br />
invaso nella zona industriale di<br />
Campidui a Campolongo.<br />
“L’area individuata sarà completamente<br />
dedicata all’utilizzo<br />
di biciclette del tipo mountain<br />
bike – spiega l’assessore – per<br />
l’insegnamento della disciplina<br />
ai più giovani e per l’allenamento<br />
e la pratica ad uso di agonisti<br />
e amatori. <strong>Il</strong> tutto si svolgerà in<br />
completa sicurezza, con l’intento<br />
di soddisfare le esigenze sia<br />
di chi, questo sport lo pratica<br />
con spirito competitivo, sia per<br />
chi è solo un puro divertimento.<br />
<strong>Il</strong> tutto sempre sotto la supervisione<br />
del personale incaricato<br />
alla sorveglianza dalla società<br />
sportiva utilizzatrice”.<br />
Sarà infatti la Conegliano Bike<br />
Team, nata nel 1996 nel territorio,<br />
ad occuparsi della gestio-<br />
ne delle piste, un gruppo unito<br />
dalla passione per la mountain<br />
bike, il quale ama definirsi così:<br />
“Una realtà sportiva, che dal<br />
ciclismo tradizionale mantiene<br />
il senso di rotazione delle pedivelle<br />
e poco più”. La società è<br />
cresciuta e si è consolidata nel<br />
tempo, imperniando ogni cosa<br />
sulla grande passione per la<br />
loro “fuori strada a due ruote”.<br />
Da qui la voglia di misurarsi<br />
e la partecipazione alle prime<br />
gare di granfondo e cross-country.<br />
La Conegliano Bike Team<br />
ha cambiato quindi nel corso<br />
del suo percorso il proprio approccio<br />
verso la disciplina: da<br />
un puro e mero divertimento,<br />
il loro è diventato con il tempo<br />
un vero e proprio “divertimento<br />
allenante”.<br />
è così che presto la Conegliano<br />
Bike Team avrà uno spazio adeguato,<br />
dove poter praticare lo<br />
sport durante tutto l’anno, dove<br />
incontrarsi e prepararsi alle<br />
gare. Un’installazione di un impianto<br />
luminoso con alcuni fari<br />
favorirà l’utilizzo delle piste<br />
anche nel periodo autunnale ed<br />
invernale. Tale intervento non<br />
solo faciliterà la società sportiva,<br />
ma andrà a beneficio anche<br />
della vivibilità della zona.<br />
“Saranno realizzati due percorsi<br />
– spiega l’assessore Loris Zava<br />
– uno individuato all’interno<br />
dell’attuale bacino di invaso,<br />
dove si snoderà il tragitto, con<br />
risalite sulle sponde ripide.<br />
Saranno poi inseriti ostacoli e<br />
pendenze artificiali, mediante<br />
strutture di ferro e legno, scavi e<br />
riporti di terreno per aumentare<br />
le difficoltà tecniche della strada<br />
stessa. Un secondo percorso<br />
invece sarà allestito solo per le<br />
manifestazioni e comprenderà<br />
una porzione del parcheggio<br />
esistente, per creare in occasione<br />
di competizioni, l’area<br />
di partenza ed arrivo. Qui sarà<br />
dunque necessario inserire passaggi<br />
removibili o cancellati, in<br />
modo da favorire un’entrata e<br />
un’uscita dal percorso”.<br />
La società sportiva che avrà<br />
le piste in gestione prospetta<br />
anche, in un prossimo futuro,<br />
di realizzare una zona servizi<br />
attrezzata per il lavaggio delle<br />
mountain bike e per l’assistenza<br />
meccanica. Nelle immediate<br />
vicinanze saranno disposti box<br />
ad uso spogliatoi, docce, toilette<br />
pubbliche per uomini e donne,<br />
un deposito materiali e attrezzature<br />
e sale ad uso conviviale, o<br />
per riunioni della società.<br />
L’obiettivo dell’intervento<br />
come ha sottolineato l’Assessore<br />
Loris Zava mira a creare<br />
un punto di incontro facilmente<br />
raggiungibile per i molti appassionati<br />
bikers del Comune di<br />
Conegliano e costruire inoltre<br />
una palestra a cielo aperto per i<br />
giovani, giovanissimi e tutti gli<br />
interessati, che desiderano avvicinarsi<br />
a questo sport, lontano<br />
dai pericoli del traffico automobilistico.<br />
Ylenia Dal Bianco<br />
24^ edizione<br />
Pittori in Campiello<br />
Dopo la mostra<br />
dei “Pittori<br />
in Contrada<br />
Granda”, si è svolta<br />
nel Settembre Coneglianese<br />
ricco di manifestazioni,<br />
la 24^<br />
Edizioni “Pittori in<br />
Campiello”.<br />
hanno partecipato una<br />
ventina di pittori, grafici,<br />
ceramisti portando<br />
opere che hanno<br />
suscitato molto interesse<br />
nei visitatori.<br />
Sono: Pino Stara, Bruno Bottega,<br />
Fiore Biasi, Ester Gasparutti,<br />
Anna Riva, Amalia Stecca,<br />
Lucia Antoniazzi, Monica Gobbato,<br />
Lilia maniero, Roberto<br />
Vettoretti, Sandro Chinellato,<br />
Renato Melato e Katy Caviola,<br />
Raffaele Susana, Renzo Gallon,<br />
Brunp Stival e Grava da Santa<br />
Lucia. Quest’anno la mostra è<br />
stata dedicata ai pittori defunti e<br />
in particolare a Olimpia Spilimbergo<br />
con una messa al duomo.<br />
GARBELLOTTO spa<br />
I-31015 CONEGLIANO (TV)<br />
Viale Italia, 200 Tel 0438 366411<br />
BOTTI E BARILI (BARRIQUES)<br />
per affinamento vini e liquori, di qualsiasi legname, capacità e formati<br />
Per l’anno prossimo che sarà il<br />
25° della Costituzione dei Pittori<br />
in Campiello, tutti si impegneranno<br />
al massimo, sperando<br />
di poter usufruire anche del<br />
Campiello Superiore.<br />
Alberto fratantaro<br />
LIBRI<br />
Quanto amara quella cioccolata<br />
di Angelo Bessega<br />
<strong>Il</strong> libro “Quanto amara quella<br />
cioccolata!” è ambientato nel<br />
secondo dopoguerra e ci introduce<br />
il problema dell’emigrazione<br />
per molti italiani.<br />
Antonio, con la sua famiglia, per<br />
sfuggire alle incertezze dell’Italia<br />
completamente distrutta dal conflitto,<br />
priva di risorse naturali e di<br />
derrate alimentari per sfamare la<br />
popolazione, emigra in Francia.<br />
L’Italia, con ben due milioni di disoccupati,<br />
vive in uno stato completo<br />
di miseria. L’allora governo<br />
De Gasperi si trovò ad affrontare<br />
questa drammatica situazione,<br />
vedendo nell’emigrazione l’unica<br />
soluzione per il problema demografico<br />
ed economico dell’Italia,<br />
tanto da incoraggiare la partenza<br />
di migliaia di lavoratori verso gli<br />
stati europei, in particolar modo in<br />
Francia proprio come la famiglia<br />
Franconi.<br />
Già all’inizio del libro ci viene<br />
presentata l’autorità paterna, percepita<br />
dai piccoli figli come una<br />
sopraffazione, in condizioni di<br />
disagio economico e sociale causato<br />
da un alcolismo che serve per<br />
superare i sacrifici.<br />
Percepiamo la condizione della<br />
donna, Eugenia, madre in questo<br />
caso, tragica, commovente. Essa<br />
ci lascia riflettere su quanto questo<br />
ruolo era allora complesso, si trovava<br />
in uno stato di sottomissione,<br />
non aveva importanza nel tessuto<br />
sociale e doveva accettare la superiorità<br />
dell’uomo e la cattiveria<br />
di quest’ultimo. La sofferenza di<br />
Eugenia è sopportata con un grande<br />
spirito cristiano, dettato da una<br />
vera Fede che nel romanzo compare<br />
come un vero pilastro della<br />
società di molti decenni addietro,<br />
rispetto ad oggi che molte volte<br />
viene oscurato dal benessere e dal<br />
consumismo della società. Questa<br />
sofferenza è percepita più da<br />
LEGNAMI E SEMILAVORATI:<br />
Rovere, Castagno, Faggio Nat Ev, Frassino, Ciliegio eur/amer<br />
Tiglio, Olivo, Acero, Ontano, Pero, Betulla, Acacia, Noce eur/amer<br />
Toulipier, Carpino, Pioppo, Noce boliviana, Cedro, Lenga.<br />
ELEMENTI PER SERRAMENTI<br />
PANNELLI IN CASTAGNO FINGER/JOINT 19 mm<br />
TRAVATURE IN CASTAGNO E ROVERE<br />
Antonio, fratello<br />
maggiore<br />
della piccola<br />
Marina; il<br />
protagonista<br />
vive con angoscia<br />
le proprie<br />
pene e quelle<br />
della madre,<br />
in un rapporto,<br />
nonostante la<br />
giovane età, di<br />
affetto e comprensione.<br />
<strong>Il</strong> racconto del<br />
protagonista si<br />
svolge fra paesaggi<br />
e personaggi<br />
di varia<br />
natura: ogni<br />
descrizione<br />
d e l l ’ a u t o r e<br />
porta a costituire un racconto a sé.<br />
La narrazione dei luoghi è puntuale,<br />
viva e ci porta nei luoghi narrati<br />
con nitidezza.<br />
Ogni momento viene radiografato<br />
dall’Autore, e ogni pensiero si<br />
staglia sullo sfondo di paesaggi,<br />
a volte tormentati, a volte festosi,<br />
piuttosto che tragici o sereni. Delinea<br />
in maniera completa lo stato<br />
sociale in cui si stagliano tutti i<br />
personaggi del racconto.<br />
Interessante è l’arrivo nel piccolo<br />
paesino del Parroco, perché influirà<br />
nel destino e nella vita del piccolo<br />
Antonio. Tra i due si instaurerà<br />
un rapporto forte e solido: in ogni<br />
momento di bisogno Antonio si<br />
recherà dal Parroco. Quest’ultimo<br />
nonostante la poca fede di Vittorio,<br />
il padre, visiterà più volte la casa e<br />
diventerà una figura emblematica<br />
anche per Eugenia, un amico con<br />
cui confidarsi nei momenti bui.<br />
Tutto il romanzo è pervaso di commozione,<br />
di ricordi e di sentimenti,<br />
come quanto descritto durante il<br />
soggiorno italiano dei bambini dai<br />
nonni a Sacile per la malattia del-<br />
la madre;<br />
i nonni,<br />
a p p u n t o ,<br />
dimostrano<br />
una grande<br />
affettività<br />
nei confronti<br />
dei<br />
b a m b i n i<br />
anche se in<br />
un contesto<br />
semplice.<br />
L’ingegno<br />
dei piccoli<br />
nel crearsi<br />
dei giochi<br />
divertenti<br />
ma ingenui<br />
e semplici.<br />
Quest’opera<br />
è un<br />
ritorno al<br />
passato, a una moralità più severa,<br />
a valori umani molto profondi<br />
e duraturi, nonostante le difficoltà,<br />
che oggi, per alcuni versi, sono andati<br />
perduti.<br />
La cioccolata è stata amara per<br />
il padre Vittorio che andava alla<br />
ricerca di una tranquillità economica:<br />
non trovandola si sfogava<br />
nel bere e in famiglia. E’ stata<br />
amara per la madre che ha dovuto<br />
assumersi ogni giorno il gravoso<br />
compito di madre e di moglie,<br />
cercando di mantenere legata<br />
alla famiglia. E’ stata amara per i<br />
bambini che desideravano vivere<br />
la loro infanzia in modo sereno e<br />
normale come tutti i bambini della<br />
loro età.<br />
Una lettura educativa per tutti sia<br />
per i ragazzi della scuola sia per<br />
gli adulti. <strong>Il</strong> libro ha avuto modo di<br />
essere presentato: alla Fiera del Libro<br />
di Torino e alla “Beijing Book<br />
Fair 2009” che di Pechino dal 3 al<br />
7 di settembre quale esempio di<br />
cultura e letteratura italiana.<br />
Mara Campaner<br />
Università degli anziani<br />
Mercoledì 9 dicembre ore 15.00<br />
Sala conferenza piazzale Zoppas<br />
Conferenza aperta al pubblico<br />
Relatore dott. Eugenio Morelli<br />
“Le premesse della rivoluzione culturale<br />
non violenta”<br />
PARCHETTI, LISTONI ED ASSITI<br />
DI LEGNI EUROPEI (i più sicuri)<br />
Rovere, Castagno, Frassino, Ciliegio, Olmo, Acero, Acacia, ecc.<br />
PREZZI IMBATTIBILI<br />
svendesi anche al minuto<br />
LEGNA DA BRUCIO<br />
secca e scorzi (ottimi prezzi)
Repubblica Serenissima nel nome di San Marco nosto Protettore<br />
CONOSCERE LA STORIA PER CAPIRE IL PRESENTE<br />
Rintocchi di pace<br />
dalle antiche campane di Lepanto<br />
Le flotte della Lega Santa a Lepanto e l’ardore di Padre Marco d’Aviano a<br />
Vienna fermarono le brame dell’espansionismo Ottomano.<br />
Se il 7 ottobre del 1571 le flotte<br />
cristiane riunite nella Lega Santa<br />
non avessero vinto la battaglia<br />
navale di Lepanto e se nel 1683<br />
un umile frate cappuccino di nome<br />
Marco d’Aviano non avesse fattivamente<br />
esortato gli smarriti austriaci a<br />
ricompattarsi e a respingere gli osmani<br />
dall’assedio di Vienna, il corso della<br />
storia sarebbe stato ben diverso.<br />
Una volta occupata Vienna, i musulmani<br />
di Mehmet da Van sarebbero vittoriosamente<br />
calati verso Roma quale<br />
loro principale obiettivo di conquista<br />
e di islamizzazione dell’Occidente.<br />
Verosimilmente, Vienna non sarebbe<br />
diventata la capitale culturale dell’umanità,<br />
della musica e del bel modo<br />
di vivere. <strong>Il</strong> suo arciduomo sarebbe<br />
diventato una moschea come avvenuto<br />
per Santa Sofia a Costantinopoli e<br />
la sua intera architettura avrebbe necessariamente<br />
subito l’influenza dello<br />
stile gotico-osmano.<br />
Ora, in questi tempi di globalizzazione<br />
economica e commerciale, di facilità<br />
di viaggi e di telecomunicazioni,<br />
di interscambi culturali, della convivenza<br />
di tante persone di religioni diverse<br />
e di reale voglia di fraternizzazione<br />
e di socializzazione tra i popoli,<br />
l’evocazione di quei due tragici eventi<br />
serve a diffondere la voglia di pace e<br />
di GLOBALIZZAZIONE POLITICA<br />
contro il continuo ripetersi di inutili<br />
guerre.<br />
A quell’epoca, la cristianità dell’Europa<br />
era minacciata. Bisognava difendersi.<br />
La logica era quella delle prove<br />
di forza e non quella dei trattati. Così<br />
nel 1571 al largo di Lepanto, una cittadina<br />
del golfo di Corinto, una flotta<br />
coordinata da Papa Pio V° e composta<br />
di 402 navi con 74 mila marinai al<br />
comando del giovane Don Giovanni<br />
d’Austria, coadiuvato da Sebastiano<br />
Venier e da Marcantonio Colonna affronta<br />
i pericolosi turchi.<br />
La flotta nemica, comandata da Alì<br />
Pascià era composta da 554 navi con<br />
88 mila uomini a bordo. Dopo cinque<br />
ore di cruenta battaglia, celebrata da<br />
alcuni spaventosi dipinti e anche dalle<br />
forti poesie di Attilio Carminati e di<br />
Giacomo Bernasconi. I cristiani della<br />
lega Santa sono vittoriosi. I Turchi<br />
fuggono. Molte navi dell’una e del-<br />
Battaglia di Lepanto 1571 Sebastiano Venier<br />
Campane poste dietro all’altare<br />
l’altra parte vengono affondate. I morti<br />
sono circa 37 mila. 29 mila Turchi e<br />
8 mila cristiani dei quali 4856 veneziani.<br />
I feriti sono in tutto 18 mila. <strong>Il</strong> mare<br />
si tinge di rosso.E’un’autentica strage.<br />
Un eccidio paragonabile a quelli che<br />
sono istantaneamente possibili con lo<br />
scoppio di quelle bombe atomiche che<br />
si dovrebbero eliminare.<br />
<strong>Il</strong> 18 ottobre appena giunta a Venezia<br />
via mare la notizia di quella vittoria, le<br />
tre campane della chiesa di San Nicolò<br />
del Lido suonarono a festa.<br />
A seguito del crollo del campanile, le<br />
tre citate campane di Lepanto, subirono<br />
danni. Mute da tanti anni, sono accantonate<br />
dietro l’altare e per il nuovo campanile<br />
ne furono fuse delle altre.<br />
Perché i ritocchi di quei cimeli storici<br />
possano diventare messaggi di pace nel<br />
ricordo di tanto orrore, con il permesso<br />
del parroco Iannotta e della Soprinten-<br />
denza, un comitato di cittadini si sta<br />
adoperando per sistemarle bene in vista<br />
di un sostegno. A fini di pacate riflessioni,<br />
e proprio perché non si ripetano,<br />
in un apposito fascicolo sarà obiettivamente<br />
descritto il contesto storico di<br />
quei clamorosi eventi.<br />
Detto comitato, del quale faccio Parte<br />
unitamente all’Associazione dei Cavalieri<br />
di San Marco, al Club Unesco,<br />
a Carlo Schiavon, a Bepi Telaroli, a<br />
Luciano Girotto, a Lidia Zappella, a<br />
Francesco Crosera a Francesco Toffolo<br />
a Carlo Scopinich, a Luciano Cucco ed<br />
ai Consoli di Finlandia, di Cipro e del<br />
Lesotho, si occuperà anche delle necessarie<br />
celebrazioni improntate anche al<br />
rilancio della marineria veneziana.<br />
L’Imprenditore Diotisalvi Perin, noto<br />
ricercatore storico, e valorizzatore dei<br />
musei della Grande Guerra Presidente<br />
del Museo del <strong>Piave</strong> “Vincenzo Colognese”,<br />
nonché editore di alcuni volumi<br />
storici pubblicati assieme del Comitato<br />
Imprenditori Veneti “<strong>Piave</strong> 2000”ha<br />
fornito la maggior parte del materiale<br />
necessario e segue i lavori.<br />
Concettualmente, le vicende di Leopanto<br />
si coniugano con quelle veramente<br />
miracolose di Marco d’Aviano.<br />
Un umile frate cappuccino, nato ad<br />
Aviano e studiò nel Veneto a Conegliano,<br />
Oderzo Chioggia, Venezia, Padova,<br />
Vicenza ecc…predicatore interinante<br />
in Europa, che Vienna ha onorato dedicandogli<br />
un monumento e una strada<br />
e inumando le sue spoglie nella Chiesa<br />
dei Cappuccini per il riposo eterno accanto<br />
ai grandi personaggi dell’Austria<br />
imperiale.<br />
Da alcuni anni il Cappuccino Padre Marco<br />
d’Aviano è definito Beato. Nei pressi<br />
del Ponte della Priula c’è una strada che<br />
Vienna 20/10/09. Immagini ricevute da Lidia Zappella. In ordine da sinistra: Ingresso viale; maestoso monumento davanti alla chiesa dei Capuccini; e<br />
Altare della chiesa dei Capucini con la Tomba di Padre Marco D’Aviano. Da visitare la Cripta Imperiale (144 fra cui la principessa Sissi).<br />
Da destra il Vicario Iannotta don Giancarlo (apre le<br />
porte della chiessa di San Nicolò per ricevere il legname<br />
che sarà utilizzato nel realizzare il basamento delle<br />
tre campane) Diotisalvi Perin; Giuseppe Telaroli e<br />
Carlo Schiavon.<br />
porta il suo nome. Non sarebbe male<br />
che almeno i più importanti siti del suo<br />
percorso di predicatore gli dedicassero<br />
degli elementi artistici di ricordo<br />
a similitudine di quanto si ammira ai<br />
bastioni di San Marco a Treviso. Alcuni<br />
libri come quello Mezzaluna E<br />
Croce Marco d’Aviano e la Salvezza<br />
d’Europa e il film “Una battaglia per<br />
Vienna” del viennese Erich Feigl. Per<br />
maggiore valorizzazione dei suoi meriti<br />
etici e spirituali, Renzo Martinelli,<br />
il famoso regista di “Porzius”, Vajont<br />
e del recente “Barbarossa”sembra abbia<br />
iniziato a girare un film collossal<br />
sull’affascinante storia dell’ammirevole<br />
taumaturgo - diplomatico – eroe<br />
padre Marco d’Aviano che in Austria<br />
è venerato come un SANTO:<br />
Cap. ferruccio falconi<br />
Ringrazio di cuore tutti coloro che si<br />
fanno parte attiva nelle iniziative per<br />
far conoscere la nostra millenaria<br />
storia di cristiani con la Serenissima<br />
Repubblica di San Marco.<br />
All’Amico regista Renzo Martinelli,che<br />
ci ha richiesto (aderendo) circa 10<br />
anni fa di sponsorizzare il film Vajont,<br />
ne è seguito uno scambio culturale<br />
per avergli trasmesso sulla frana della<br />
diga il libro (da noi tradotto) del<br />
viennese Erich Feigl Mezzaluna e<br />
Croce Marco d’Aviano e la Salvezza<br />
d’Europa. Confidiamo che Martinelli<br />
mantenga le tante promesse di realizzare<br />
un colossal sul Santo Salvatore<br />
d’Europa Padre Marco d’Aviano.<br />
Speriamo non si arrivi alle calende<br />
greche a causa di film di propaganda.<br />
Per il momento consigliamo degli<br />
straordinari filmati sulla storia del<br />
Cappuccino (in Austria considerato<br />
Santo da 326 anni) del regista E. Feigl<br />
UNA BATTAGLIA PER VIENNA,<br />
digitando su yoUTUBE: MARCo<br />
D’AVIANO e vedere tutti i film che<br />
portano la firma museo del piave.<br />
Diotisalvi Perin
interventi & rubriche<br />
19<br />
Novembre 2009 •<br />
redazione.ilpiave@libero.it<br />
COMITATO IMPRENDITORI VENETI “PIAVE 2000”<br />
Casella postale N.1<br />
31010 PONTE DELLA PRIULA (TV)<br />
Alla cortese att. del Ministro dell’Ambiente, Ministro dell’Interno, Presidente Regione del Veneto e Carabinieri N.O.E.<br />
Ponte della Priula, 07-10-2009<br />
Giornata che ricorda il 438° ann. della vittoria della Serenissima Rep. a Lepanto il 7-10-1571.<br />
E-mail e Fax: ESPOSTO per segnalare il pericolo alluvione in caso di piene del fiume PIAVE.<br />
In riferimento a notizie stampa, si apprende del via libera alle casse di espansione nel medio e basso <strong>Piave</strong><br />
da parte del Consiglio dei Ministri.<br />
Chiedo alle vostre Spettabili Autorità di riflettere con urgenza su quanto è stato deciso, in quanto il progetto<br />
dei Governi di sinistra è stato da tutti contestato e bocciato precedentemente quindi improponibile, perché<br />
fa perdere tempo prezioso e, se realizzato, causerebbe alluvioni e disastri anche peggiori a quelli accaduti<br />
anche recentemente in varie regioni italiane; bastano alcune CONSIDERAZIONI: il fiume <strong>Piave</strong> è a carattere<br />
torrentizio, quindi ha avuto una funzione naturale per millenni scaricando la sua forza nel letto delle<br />
valli montane defluendo nella pianura, uscendo nella stretta gola tra i colli di Colfosco e Nervesa dove la<br />
Serenissima fin dal 1509 (celebre architetto Fra Giovanni Giocondo) realizzò alcune solide arginature e<br />
speroni in croda.<br />
Nella storia si sono susseguite piene storiche ogni 30/50 anni, il 4-11-1966 di 5.500 mc. sec. l’acqua era a<br />
filo argini ed alcuni si sono rotti a tratti da Nervesa a Salgareda; non c’è argine che tenga, anzi basta una<br />
piena anche di circa il 50% del ‘66 per avere problemi, in quanto dal 1966 la situazione OGGI è molto<br />
peggiorata a causa della mancata: manutenzione del letto del fiume, pulizia di piante infestanti fuorilegge,<br />
rettifica ed asporto ghiaie, rinforzo argini e mancata regimentazione delle acque, come previsto dalla<br />
commissione interministeriale DE MARCHI e Convegno a Villa Fianchetti nel 1982 dove tutte le autorità<br />
convenute “gridavano” di far presto per procedere a realizzare opere di laminazione in difesa dei rivieraschi<br />
e di Venezia, per scongiurare la disastrosa alluvione del 4-11-66. Da allora nulla è stato fatto!<br />
Come è possibile realizzare delle casse di espansione a valle di Ponte della Priula a Ponte di <strong>Piave</strong> se nel<br />
‘66 l’acqua era a filo degli argini e in altre zone gli ha scardinati! L’acqua non è comprimibile, quindi in<br />
queste zone sassose permeabili non è possibile alzare le arginature cementificandole, in quanto l’acqua<br />
trafilerebbe sotto gli argini creando dei fontanazzi incontrollabili.<br />
In base a dati delle piccole piene susseguitesi negli ultimi 10 anni ca. di circa 1500/1800 mc. sec., abbiamo<br />
visto che il livello dell’acqua raggiungeva un livello preoccupante tanto che mancava poco a superare l’argine<br />
a Ponte di <strong>Piave</strong>, quindi non ci vuole un esperto per capire che l’acqua non defluisce. E’ chiaro che il<br />
letto del fiume è ostruito da materiali che impediscono il normale deflusso delle acque in caso di piene.<br />
<strong>Il</strong> letto del fiume fino agli anni ‘70 poteva scaricare da Ponte di <strong>Piave</strong> al mare circa 3.000 mc. sec. e a monte<br />
circa 5.000, quindi è evidente che bisogna intervenire con estrema urgenza per rettificare il letto del fiume<br />
e rinforzare gli argini rovinati per riportare il fiume nella situazione degli anni ‘60.<br />
In via urgente progettare dei serbatoi di laminazione a monte da Falzè di <strong>Piave</strong> a Belluno (come quelli<br />
realizzati in Friuli per salvare Motta di <strong>Livenza</strong>) in modo di trattenere per alcuni giorni una possibile piena<br />
che superi i 3.000 mc. sec., dopodiché aprire le paratie per il deflusso.<br />
Esempio: se arrivasse una piena come nel 1966 di 5.500 mc. sec. per la sicurezza dei rivieraschi si devono<br />
trattenere a monte della gola di Falzè di <strong>Piave</strong> 2.500 mc sec. sempre che da Ponte di <strong>Piave</strong> al mare si effettui<br />
la manutenzione e si possano scaricare i 3.000 mc. sec.<br />
Questi dati sono anche riportati in diversi libri di stimati tecnici di ingegneria idraulica e non ci venga detto<br />
che per fare la manutenzione con la rettifica del fiume servano fondi, perché con gli introiti della vendita<br />
delle ghiaie si autofinanzia la riparazione e rinforzo degli argini e speroni.<br />
Fin dagli anni ‘80 ci siamo battuti con le autorità per la sicurezza dei rivieraschi e nel 1994 siamo riusciti,<br />
con un intervento da noi sollecitato: il Ministro Maroni sollecitava il Prefetto di Treviso di creare un gruppo<br />
di lavoro (VISTA L’alluvione in Piemonte) per far partire 27 punti di intervento da Nervesa della Battaglia<br />
a Zenson, ma solo una decina circa sono stati eseguiti con un incasso di circa L. 15.000.000.000, poi il<br />
Governo cadde e, pur avendo la collaborazione e il cambio di 5 Prefetti (che erano a capo del gruppo di<br />
lavoro voluto dal Min. Maroni), in circa 6 anni poco a poco i lavori si assottigliarono.<br />
Riteniamo, dagli studi pubblicati sui nostri libri - autore il M.d.L. Ing. Alfredo Dal Secco - confermata l’importanza<br />
del lavoro svolto (libri, report, studi,ricerche, piante geografiche storiche ecc. depositate presso la<br />
Biblioteca del <strong>Piave</strong> di San Polo di <strong>Piave</strong>) avendo ricevuto i complimenti da luminari idraulici, poiché si<br />
evidenzia che la situazione idraulica del Fiume <strong>Piave</strong> è fuorilegge, sia per il male ambientale dalla presenza<br />
di una boscaglia di piante anche di grosso fusto pericolose per distruggere i ponti, in quanto vengono estirpate<br />
dai vortici in caso di piena e si parano sulle pile dei ponti creando un effetto diga, sia per l’accumulo<br />
di ghiaie derivato dalle brentane e …..(segue parte ris.)<br />
Se nel nostro territorio arrivasse una piena come il 4-11-1966 avrebbe effetti catastrofici, perché il letto del<br />
fiume non è in grado di scaricare come la portata del 1966, quindi la furia dell’acqua scardinerebbe l’arginatura<br />
sinistra da Colfosco - Ponte della Priula al mare; ricordiamo che nel ‘66 l’esercito aveva minato l’argine<br />
(per farlo saltare) di questi paesi per salvare Treviso qualora nella notte continuasse lo scardinamento<br />
dell’argine di Nervesa d. B. poi il livello calò salvando la complessa situazione di pericolo di alluvionare<br />
fino a Conegliano Veneto, Oderzo e al mare.<br />
Si prega di intervenire tempestivamente per allontanare il pericolo di morte e distruzione (in caso di piene)<br />
che porterebbe in caso di piene storiche (a causa del fiume in balia di se stesso) alcuni metri di acqua, fango<br />
e inquinamento nelle città e nei paesi rivieraschi in destra e sinistra <strong>Piave</strong>.<br />
In attesa di risposta, distinti saluti. <strong>Il</strong> Presidente<br />
Diotisalvi Perin<br />
P.s.: Preghiamo vedere i filmati per i problemi di male ambientale<br />
e non con ricerche storiche ecc.. nel WEB youtube digitando:<br />
pericolocaveborgomalanotte o museodelpiavevincenzocolognese<br />
Alluvione del 4 novembre 1966<br />
Le acque hanno rotto e scardinato in più<br />
punti gli argini da Nervesa Della Battaglia<br />
a Ponte di <strong>Piave</strong>, Zenson, Salgareda<br />
ecc.., causando la morte di diverse persone<br />
e ingentissimi danni in vasti territori<br />
rimasti allagati per diverso tempo.<br />
Pensate se sucedesse prossimamente<br />
nel tanto decantato Nord Est, con attività<br />
ad alta tecnologia che verrebbero alluvionate<br />
e sommerse da alcuni metri di<br />
acqua, fango ed inquinamento.<br />
in collaborazione con il<br />
MUSEO DEL PIAVE “VINCENZO<br />
COLOGNESE” Caorera di Vas (BL)<br />
Zenson di <strong>Piave</strong><br />
IL DIRETTORE RISPONDE<br />
Politici a luci rosse<br />
Egregio direttore<br />
In tempi di incontri a luci rosse,<br />
dove la Camera è meno<br />
frequentata di certe camere…<br />
l’ultimo scandalo con protagonista<br />
il presidente della regione<br />
Lazio, ha lasciato il segno.<br />
Beh, fra l’accoppiarsi con una donna e il partecipare a dei coca party con dei transessuali forse<br />
qualche differenza c’è. Non a caso Marrazzo ha ritenuto subito, di sua spontanea volontà, di dimettersi.<br />
Ma al di la di qualsiasi considerazione di natura sessuale, la questione è la seguente: la<br />
vita privata di un personaggio pubblico deve essere privata o di dominio pubblico? Ed è giusto che<br />
la vita privata possa interferire in quella pubblica fino a rovinare la carriera di un uomo. In teoria<br />
no. Almeno così abbiamo sempre inteso fino a ieri. Ma in questi ultimi tempi sta cambiando. I casi<br />
Berlusconi, Boffo, Marrazzo, pur nella loro diversità, sono gli esempi più eclatanti. E se cambiare<br />
la società che alimenta il mondo mediatico è difficile, se non impossibile, allora è necessario<br />
interpretare il cambiamento. Ai politici non resta che prendere atto che la privacy non esiste più,<br />
che viviamo – piaccia o no - in un grande reality. Se sei un personaggio pubblico devi vivere la<br />
tua vita privata comode se fosse pubblica. Pena la morte, politica e morale. Queste sono le nuove<br />
regole del gioco.<br />
Alessandro Biz<br />
fUORI E DENTRO IL BANALE QUOTIDIANO<br />
E se oggi fosse l’ultimo giorno?<br />
Ogni giorno siamo presi<br />
da ciò che dobbiamo,<br />
vogliamo e possiamo<br />
fare. Questo almeno per la<br />
maggior parte delle persone che<br />
al mattino iniziano una nuo-<br />
va giornata. L’eventualità che<br />
proprio oggi potrebbe essere<br />
l’ultimo giorno della nostra esistenza<br />
potrebbe cambiare la nostra<br />
mentalità. Diversi modi di<br />
reagire. Rinnegare la nostra esi-<br />
stenza, staccarcene oppure fare<br />
le solite cose fino alla fine per<br />
l’impossibilità di comprendere<br />
ciò che sta per accaderci.<br />
Eugenio Morelli<br />
In un mondo così, impariamo dai lupi<br />
che sanno aiutarsi e fare branco<br />
Che strano paese è l’Italia<br />
spesso accadono cose<br />
che hanno qualche cosa<br />
di irreale, incredibilmente assurde<br />
che sembrano uscite da<br />
qualche testa di legno o peggio<br />
ancora da qualche mente perversa.<br />
Possono cambiare i governi<br />
(credo siano una sessantina<br />
dal ’48 ad oggi), ma la musica<br />
non cambia a dettare le regole è<br />
sempre e solo il dio denaro e se<br />
ti trovi per assurdo tagliato fuori,<br />
sei fregato, non conti nulla,,<br />
sei emarginato.<br />
Se poi per un qualsiasi motivo<br />
dovessi perdere il posto di lavoro,<br />
puoi bussare a tutte le porte,<br />
alle Istituzioni, ma troverai solo<br />
ed esclusivamente promesse ed<br />
illusioni.<br />
Non hai qualche santo in paradiso<br />
o non sei amico di qualche<br />
“potente”? Peggio per te .<br />
Politicanti da strapazzo che magari<br />
illudono i giovani durante i<br />
convegni o nei circoli, ma che<br />
in concreto nulla fanno per loro,<br />
per aiutarli nelle politiche sociali<br />
o quant’altro.<br />
Istituzioni dotate di completa<br />
cecità e di demenzialità nei confronti<br />
di persone, e sono molte,<br />
come chi scrive il quale a causa<br />
di un infortunio con conseguente<br />
invalidità, si vede umiliato<br />
ogni qual volta tende di bussare<br />
a qualche porta.<br />
Marrazzo ha scelto di dimettersi<br />
mentre Berlusconi è ancora<br />
al proprio posto. Perché?.<br />
C’è forse qualche differenza<br />
di…sesso?<br />
Giovanni Neri<br />
e-mail<br />
Mentre agli extracomunitari,<br />
per il solo fatto di prolificare figli,<br />
vengono dati più aiuti.<br />
Conosco ragazzi caduti per i<br />
più validi motivi nel tunnel della<br />
droga, ma lasciati all’angolo<br />
perché tanto sono un peso per<br />
la società:” che si arrangino, per<br />
loro non c’è posto”.<br />
E noi cittadini continuiamo ad<br />
andare a votare ed ogni volta ci<br />
illudiamo, con la penna, di cambiare<br />
le cose, ma loro( i politici)<br />
fanno come il” gattopardo” di<br />
Tommasi di Lampedusa ovvero<br />
cambiare tutto perché nulla<br />
cambi. Devo anche dire che è<br />
anche un po’ colpa nostra, perché<br />
alle volte non siamo uniti<br />
e solidali tra di noi invece bi-<br />
sognerebbe imparare dai lupi<br />
i quali per difendere il proprio<br />
territorio si alleano tra loro e<br />
scelgono un capo che li possa<br />
difendere da eventuali sgradite<br />
intenzioni,.<br />
Ecco se anche noi facessimo<br />
come queste straordinarie bestie,<br />
potremo forse un giorno<br />
cambiare questo povero e disgraziato<br />
Paese pieno di risorse<br />
con gente nuova pulita che possa<br />
rispondere del proprio operato<br />
e non più come la maggior<br />
parte dei governanti che quotidianamente<br />
mettono in crisi il<br />
sistema illudendo i poveri cittadini<br />
con menzogne e falsità .<br />
vivi e lascia vivere!<br />
Richard Vanderhoeven
SANT’ARTEMIO<br />
RIVIVE<br />
PER I TREVIGIANI <strong>Il</strong> Parco<br />
del Sant’Artemio<br />
è aperto<br />
alla cittadinanza<br />
tutti i sabati<br />
e le domeniche.<br />
DALLA PRIMA<br />
Vi racconto la mia storia con la giustizia canaglia<br />
(...) Un vilipendio mai perseguito.<br />
Un delitto senza colpevoli.<br />
Un linciaggio legalizzato. V-er-g-o-g--n-a.<br />
Questo siamo diventati, negli<br />
anni, inesorabilmente: una<br />
Nazione infetta,<br />
incivile, barbarica,<br />
sudicia, immorale. E<br />
perché? Per giustizia<br />
denegata. Per fame<br />
di giustizia: ricordate,<br />
non ci può essere<br />
pace senza giustizia.<br />
Né senza verità.<br />
E infatti queste sventurate<br />
creature private<br />
dalla giustizia<br />
vagano come anime<br />
in pena, in questo<br />
inferno di disperati<br />
percossi ogni giorno<br />
nei nostri tribunali. Presi a<br />
getti di merda metaforica, ma<br />
più puzzolente di quella gettata<br />
dagli allevatori inviperiti a Vancimuglio.<br />
Scusate se uso un linguaggio<br />
forse più diretto del solito, ma<br />
come pietà l’è morta, è defunta<br />
anche la mia voglia e capacità<br />
di sublimare, di smussare, di attenuare<br />
i toni.<br />
E confesserò qui, come mi capita<br />
di fare, per l’aria di libertà e<br />
rispetto che soffia da queste colonne,<br />
una cosa che non ho mai<br />
scritto. Mai. Per pudore, forse.<br />
Per vergogna, pure. Per rabbia,<br />
certo.<br />
Anche la mia vita è stata lesionata<br />
dalla mala giustizia. E il<br />
bello è che la chiamano “civile”.<br />
Che impagabile presa per le<br />
natiche.<br />
Nel lontano 1997 dirigevo una<br />
emittente televisiva con sede a<br />
Limena. L’editore – A.C. – lo<br />
conoscevo da anni. Era stato<br />
amico di mio zio, già sindaco di<br />
Monfalcone e dirigente democristiano.<br />
Gli doveva qualcosa,<br />
anzi molto. E così, quando ce<br />
Anche la mia vita<br />
è stata<br />
lesionata dalla<br />
mala giustizia.<br />
E il bello è che<br />
la chiamano “civile”.<br />
ne fu bisogno, si sdebitò con la<br />
mia famiglia. Offrendomi quel<br />
posto. Capo della redazione in<br />
un’emittente ultraregionale, in<br />
cui l’informazione era pari a<br />
zero virgola. Solo che per legge,<br />
l’editore doveva farla. Con me,<br />
prese due piccioni con una fava:<br />
ringraziare i parenti, ingaggiare<br />
chi (chiedo scusa, sono umile<br />
ma non modesto) impresse<br />
dignità, prestigio e visibilità a<br />
quella emittente improbabile e<br />
squinternata, una sorta di variopinto<br />
suk virtuale con maghi,<br />
astrologi, paragnoste e figli di<br />
paragnoste, ciarlatani, fattucchiere,<br />
trans versione chiaroveggenti,<br />
venditori di mobili<br />
più o meno rubati da qualche<br />
parte etc. etc. Una compagnia<br />
di giro in grado di fare apparire<br />
Vanna Marchi, Stefania Nobile<br />
e Do Nascimento come un trio<br />
di chierichetti.<br />
Lavorai duro. I risultati arrivarono.<br />
E infine, la pugnalata. Che non<br />
mi aspettavo, che non meritavo.<br />
A.C. reagì a un momento di<br />
difficoltà vendendo<br />
le frequenze a un<br />
editore lombardo.<br />
E a uno nordestino.<br />
Quindi, la tv<br />
non esisteva più.<br />
Ma io continuavo<br />
ad andare al lavoro.<br />
Registravo e<br />
trasmettevo “a circuito<br />
chiuso”. Poi,<br />
un giorno mi impedirono<br />
fisicamente<br />
di entrare. Qualche<br />
giorno dopo mi arrivano<br />
per posta…le<br />
mie dimissioni. Mai date. Non<br />
capite? Spiego. Carta, penna e<br />
calamaio e giù falsificazione<br />
della mia firma.<br />
Ripeto: anno 1997. Mi affido a<br />
una nota avvocatessa del lavoro<br />
e inizio la causa.<br />
1997…1998…1999…2000…2<br />
001…2002…2003…2004…20<br />
05…2006.<br />
Fanno nove. Nove anni di causa.<br />
Di lavoro! Dovrebbe essere<br />
“motorizzata”. I miei zebedei<br />
sono motorizzati, altroché.<br />
E’ impossibile sintetizzare l’intera<br />
mia Via Crucis al Tribunale<br />
di Padova. Credo che siano<br />
cambiati sei o sette giudici.<br />
Almeno quattro sono donne<br />
che restano incinte. Altri due,<br />
maschi, vengono trasferiti. Un<br />
altro non mi ricordo più cosa<br />
caspita certifica nero-su-bianco<br />
per sfilarsi. In un anno si fa una<br />
sola udienza! A ogni cambio di<br />
giudice, si ricomincia tutto da<br />
capo, come nel gioco dell’oca.<br />
Mi pare di impazzire. Mi ripeto,<br />
come un folle ubriaco: ma si<br />
trattava solo di stabilire che la<br />
mia firma è falsa! Che ci vuole?<br />
Ogni volta che perdo una<br />
mattinata per una udienza che<br />
viene “rinviata a nuovo ruolo”<br />
mi dico: l’occasione fa l’uomo<br />
assassino. Mi viene da sbattere<br />
la testa contro il muro. Prudono<br />
le mani: non resta che la giustizia<br />
fai-da-te.<br />
E quando ormai ho perduto<br />
ogni speranza, ecco il gancio<br />
che viene giù dal cielo: la causa<br />
approda – caso o segno del<br />
destino - sul tavolo di G.C.,<br />
noto giudice del lavoro.<br />
Uomo di sinistra,<br />
esponente di Magi-<br />
stratura democratica,<br />
mi conosce da tempo:<br />
è stato più volte mio<br />
ospite in tv. A parlare<br />
di giustizia in crisi.<br />
Non credo ai miei occhi,<br />
quando lo vedo<br />
sorridermi bonario,<br />
comprensivo e dirmi “Dottor<br />
Versace, tra qualche giorno avrà<br />
la sentenza”. Osserva attonito<br />
la data d’inizio-causa. Poi mi<br />
tende la mano e sussurra, come<br />
per non farsi sentire da nessun<br />
altro: “E le chiedo scusa a nome<br />
dei miei colleghi, se non l’hanno<br />
fatto”. No, caro giudice, non<br />
l’hanno fatto.<br />
Passano pochi giorni.<br />
E’ stato di parola.<br />
Ho vinto la causa. <strong>Il</strong> giudice del<br />
lavoro mi ha dato ragione e ha<br />
condannato A.C. a risarcirmi<br />
una cifra enorme.<br />
Che non vedrò mai. Perché una<br />
giustizia che arriva in ritardo, è<br />
come se non arrivasse mai. E<br />
infatti A.C., il delinquentone,<br />
si è dato. E i soldi saranno in<br />
Svizzera o da qualche altra parte<br />
tranne che nelle mie tasche.<br />
Certo, c’è la legge Pinto con<br />
l’indennizzo per la durata eccessiva<br />
dei processi, ma sono<br />
briciole.<br />
Nemmeno il tfr mi ha versato,<br />
il puzzone. Difeso da questa<br />
giustizia su misura per quelli<br />
come lui, per gli avvocati che<br />
si vendono i clienti e le cause,<br />
tanto nessuno potrà fare niente,<br />
per gli avvocati infedeli che si<br />
mettono d’accordo sottobanco<br />
con la controparte per non<br />
Una giustizia<br />
che arriva in ritardo,<br />
è come se<br />
non arrivasse mai.<br />
fare finire mai la vertenza, per<br />
i giudici corrivi e acquiescenti<br />
con questi avvocati, per i giudici<br />
che non fanno il loro dovere,<br />
per quelli corrotti e per quelli (e<br />
quelle) che si imboscano e usano<br />
le casse dello Stato come una<br />
mangiatoia personale. E perfetta<br />
per il leccaculismo degli uni<br />
agli altri.<br />
Avete ragione? Siete persone<br />
oneste? Allora mettetevela via,<br />
per questa giustizia siete perdenti.<br />
Lei stima solo i lestofanti,<br />
che si fanno sonore risate di<br />
scherno per voi, poveri illusi<br />
che ancora ci credete, come i<br />
Per informazioni:<br />
Provincia di Treviso<br />
URP: 0422 656000<br />
www.provincia.treviso.it<br />
bambini a Babbo Natale.<br />
Questo è diventata la nostra In-<br />
Giustizia, un disservizio che<br />
soffoca la povera Italia. Ho<br />
deciso, organizzo un convegno<br />
sulla “Disfunzione della giustizia<br />
quale causa dell’aumento di<br />
8 gradi delle temperature minime”.<br />
Ma, dice, “in Italia c’è la democrazia”.<br />
Certo, cari tiranni, sicuro<br />
che c’è, la “vostra” democrazia:<br />
ginnastica dell’obbedienza,<br />
a 90 gradi e guai ad agitarsi ché<br />
godete di più.<br />
Mi fate schifo, mi fate vomitare,<br />
cari componenti dell’apparato.<br />
Sono finito dentro una guerra e<br />
i segni di una guerra si portano<br />
dentro per sempre. E<br />
ricordate bene: il male<br />
chiama altro male. E<br />
infatti “<strong>Il</strong> male è uguale<br />
per tutti” dovrebbero<br />
scrivere, nei tribunali.<br />
Per tutti, tranne<br />
loro, questi licantropi<br />
in toga.<br />
Due lupi e un agnello<br />
che mettono ai voti<br />
che cosa mangiare stasera, ecco<br />
cosa succede a un cittadino che<br />
chieda grazia e trovi “questa”<br />
giustizia.<br />
Indovinate chi sono i lupi.<br />
Gianluca Versace<br />
Giornalista televisivo