ARiminUm - Emilia Romagna Turismo
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Maria Assunta e del duomo intitolato a San Leo, capolavori in stile<br />
romanico che la memoria locale vuole costruiti sulle rovine dei templi<br />
della dea Fonta, citata in un’iscrizione romana, e di Giove Feretrio. A<br />
suggerire questa intrigante teoria è il reimpiego nelle strutture medievali<br />
di materiali di epoca romana. Alternate ai pilastri si riconoscono colonne<br />
in granito e marmo cipollino sormontate, e in qualche caso anche<br />
sostenute, da capitelli corinzi di età imperiale. All’esterno, testimonia<br />
l’eredità dell’antico un bassorilievo con scena di banchetto, che doveva<br />
appartenere ad un monumento funerario. Più rare le testimonianze dei<br />
primi secoli del cristianesimo: nella pieve un pulvino di VI secolo con<br />
scolpita la croce, inserito sopra un capitello corinzio; nella cripta del<br />
duomo il coperchio del sarcofago in cui si vuole fosse stato sepolto<br />
San Leo. Il coperchio, a forma di tetto è datato al IV secolo, mentre<br />
almeno al V secolo risalirebbe l’iscrizione che la tradizione attribuisce<br />
al santo stesso. Nella severa espressività dello stile romanico, brani di<br />
epoche diverse compongono un’armonia che nasce dalla disomogeneità,<br />
in un rapporto di reciproca valorizzazione: l’eredità dell’antico nobilita<br />
e offre solide fondamenta agli edifici medievali che, a loro volta, fanno<br />
rivivere con la dignità di strutture portanti quelli che oramai erano resti<br />
smembrati, interpretando la continuità fra età classica e medioevo.<br />
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