Materiale figure retoriche - IIS "Olivetti" Ivrea
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LEZIONI EZIONI ONLINE ONLINE ONLINE – A CURA PROF PROF. PROF<br />
MIGLIACCIO IGLIACCIO<br />
<strong>IIS</strong> OLIVETTI BIENNIO ITALIANO<br />
MATERIALE FIGURE RETORICHE<br />
Antitesi: indica la contrapposizione di due concetti o di due pensieri (esempio: due volte nella<br />
polvere \ due volte sull’altar. Manzoni)<br />
Asindeto: sequenza di diversi aggettivi uniti dalla virgola. Asindeto aperto:<br />
“a”,”b”,”c”,”d”,”e”,”f”,”g” Asindeto chiuso: “a”.”b”.”c”.”d”.”e”.”f “ e “g”<br />
Allitterazione: ripetizione di suoni e/o di sillabe: (e fa fuggire le fiere e li pastori(Dante)- e di me<br />
medesimo mi vergogno)<br />
Assonanza: le parole finali dei versi hanno dopo l’accento tonico le vocali uguali ma le consonanti<br />
differenti: ( io non sono come loro \ in perpetuo volo \ la vita la sfioro- Cardarelli)<br />
Analogia: similitudine senza il come “i tuoi occhi saranno una vana parola, un grido taciuto:<br />
Pavese)<br />
Bisticcio: pizza pazza a pezzi- ragazzi pizzi pazzi e male avvezzi<br />
Consonanza: le parole finali dei versi hanno dopo l’accento tonico le consonanti uguali ma l vocali<br />
diverse ( batte alla tua finestra e dice il VENTO\ per monti e per mari ho viaggiato TANTO)<br />
Enumerazione: accostamento di una serie di termini della stessa categoria (fior, frondi, herbe,<br />
mbre, antri, onde, avri soavi)<br />
Ellissi: consiste nell'omissione, all'interno di una frase, di uno o più termini che sia possibile<br />
sottintendere. È frequente nei proverbi e nelle sentenze (A nemico che fugge, ponti d'oro). "Giunta<br />
in Medio Oriente la delegazione diplomatica" = [È] giunta in Medio Oriente la delegazione<br />
diplomatica.<br />
Iperbole: esagerazione “ti mando mille baci” (Catullo)<br />
Ejambement o Inarcatura: frase iniziata in un verso che si conclude in quello successivo.<br />
Metonimia: esprime un rapporto di qualità<br />
Causa per effetto: morì per duello<br />
Effetto per causa: vivere col sudor della fronte<br />
Contenente per contenuto: bere un bicchiere<br />
Contenuto per contenente: gli ho inviato un sms<br />
Astratto per concreto: sfuggì alla polizia<br />
Concreto per astratto: sei un tuono<br />
Strumento per chi lo adopera: è un’ottima penna<br />
L’epoca per le persone che vi appartengono : il Novecento<br />
L’autore per l’opera: un Botticelli<br />
Il nome di una persona per le qualità che la contraddistinguono: è un Woytila<br />
Ripetizione: viene subito subito<br />
Sineddoche: esprime un rapporto di quantità.<br />
la parte per il tutto: un asso del pedale<br />
il tutto per la parte: un cappotto di visone<br />
il singolare per il plurale: sensibilità dell’uomo
il plurale per il singolare: sensibilità degli uomini<br />
Sincope: caduta di una sillaba all’interno di parola<br />
Allitterazione<br />
di balzo in balzo, e d'una in altra via/aspra, solinga, inospita e selvaggia. Ariosto<br />
(VIII, XIX, 3-4)<br />
Anafora<br />
Altri in mar lo perde, altri in onori,<br />
altri in cercar, scorrendo il mar, richezze;<br />
altri ne le speranze de' signori,<br />
altri dietro alle magiche sciocchezze;<br />
altri in gemme, altri in opre di pittori,<br />
et altri in altro che più d'altro aprezze. (XXXIV, LXXXV, 1-6) Ariosto<br />
Antonomasia<br />
Sospirando piangea, tal ch'un ruscello/parean le guancie, e 'l petto un Mongibello. (I, XL, 7-8)<br />
Ariosto<br />
Antitesi<br />
di desire arse, et agghiacciò di fede Ariosto<br />
(XIII, XX, 8) Ariosto<br />
Asindeto<br />
Spesso in conviti, e sempre stanno in feste,/in giostre, in lotte, in scene, in bagno, in danza:<br />
(VII, XXXI, 5-6) Ariosto<br />
Chiasmo<br />
piastra incantata et incantata maglia. Ariosto<br />
Climax<br />
Urta, apre, caccia, atterra, taglia e fende<br />
qualunque lo 'mpedisce o gli contrasta.<br />
(XVIII, LVII, 1-2) Ariosto<br />
Eufemismo<br />
Angelica a Medor la prima rosa/coglier lasciò, non ancor tocca inante:<br />
(XIX, XXXIII, 1-2)<br />
Iperbole<br />
Ondeggiò il sangue per campagna, e corse<br />
come un gran fiume, e dilagò le strade.<br />
(XVIII, CLXII, 3-4)<br />
Litote<br />
I cavallier, di giostra ambi maestri,<br />
che le lance avean grosse come travi,<br />
tali qual fur nei lor ceppi silvestri,<br />
si dieron colpi non troppo soavi. Ariosto<br />
(XXXI, LXIX, 1-4)<br />
Metafora<br />
E acciò che meglio il vero io ti denudi,<br />
perché costor volessero far scempio<br />
degli anni verdi miei contra ragione,<br />
(V, VI, 5-7) Ariosto<br />
Metonimia<br />
Volgonsi tutti gli altri a quella banda
ond'era uscito il calamo omicida.<br />
(XIX, IX, 1-2) AriostoOssimoro<br />
- Pensier (dicea) che 'l cor m'aggiacci et ardi,<br />
e causi il duol che sempre il rode e lima,...<br />
(I, XLI, 1-2) Ariosto<br />
Paronomasia<br />
Dovunque drizza Miche angel l'ale,<br />
fuggon le nubi, e torna il ciel sereno,<br />
(XIV, LXXVIII, 1-2) Ariosto<br />
Perifrasi<br />
E già venia chi de la luce è donno<br />
le stelle a tor del ciel, di terra l'ombra;<br />
(XVIII, CLXXXVIII, 3-4)<br />
Personificazione<br />
Lo smemorato Oblio sta su la porta:<br />
non lascia entrar, né riconosce alcuno;<br />
non ascolta imbasciata, né riporta;<br />
e parimente tien cacciato ognuno.<br />
Il Silenzio va intorno, e fa la scorta:<br />
ha le scarpe di feltro, e 'l mantel bruno;<br />
et a quanti n'incontra, di lontano,<br />
che non debban venir, cenna con mano.<br />
(XIV, XCIV) Ariosto<br />
Polisindeto<br />
Avea in ogni sua parte un laccio teso,<br />
o parli o rida o canti o passo muova:<br />
(VII, XVI, 1-2) Ariosto<br />
RipetizioneAltri fiumi, altri laghi, altre campagne<br />
sono là su, che non son qui tra noi;<br />
altri piani, altre valli, altre montagne,<br />
c'han le cittadi, hanno i castelli suoi,<br />
(XXXIV, LXXII, 1-4) Ariosto<br />
SineddocheNon fu sì santo né benigno Augusto<br />
come la tuba di Virgilio suona.<br />
(XXXV, XXVI, 1-2) Ariosto<br />
SinestesiaNon vi ster molto, ch'un lamento amaro<br />
l'orecchie d'ogni parte lor feriva;<br />
(XXIII, XLIV, 5-6)<br />
Ma il primo lustro a pena era varcato<br />
dal dì ch'ella spogliossi il mortal velo,<br />
(IV, XLIV, 1-2) Ariosto<br />
TASSO<br />
Metonimia<br />
Canto l'armi pietose e 'l capitano<br />
che 'l gran sepolcro liberò di Cristo:<br />
(I, I, 1-2)<br />
Ossimoro
vien feroce e leggiadro il giovenetto,<br />
(III, XVII, 2)<br />
Paronomasia<br />
Parte e porta un desio d'eterna ed alma<br />
(V, LII, 1)<br />
Perifrasi<br />
a i lavori d'Aracne, a l'ago, a i fusi<br />
(II, XXXIX, 3)<br />
Personificazione<br />
l'alba lieta rideva, e pareva ch'ella<br />
tutti i raggi del sole avesse intorno:<br />
(XX, V, 5-6)<br />
PASCOLI<br />
Allitterazione<br />
gli assidui bisbigli perduti<br />
nel sibilo assiduo dei fusi;<br />
(La Poesia, 14-15)<br />
O monte, che regni tra il fumo<br />
del nembo, e tra il lume degli astri,<br />
tu nutri nei poggi il profumo<br />
di timi, di mente e mentastri.<br />
(, 27-30)<br />
Anafora<br />
suono di chiesa, suono di chiostro,<br />
suono di casa, suono di culla,<br />
suono di mamma, suono del nostro<br />
dolce e passato pianger di nulla.<br />
(Le ciaramelle, 21-24)<br />
E chi faceva nuove case ai nuovi,<br />
e chi per tempo rimetteva la roba,<br />
e chi dentro allevava i dolci figli,<br />
e chi portava i cari morti fuori.<br />
(Il ciocco, Canto I, 61-64)<br />
Climax<br />
Ascendente<br />
Con loro c'è il pittiere solo,<br />
ora in terra, ora sul ramo.<br />
Fa un salto, un frullo, un giro, un volo;
molleggia, più qui più lì:<br />
(Il compagno dei taglialegna, 13-16)<br />
Discendente<br />
Già il treno rallenta, trabalza,<br />
sta... Mia giovinezza, t'attendo!<br />
(Notte d'inverno, 29-30)<br />
Eufemismo<br />
ma nutri il lumino soletto<br />
che, dopo, ci brilli sul letto<br />
dell'ultima pace!<br />
(La canzone dell'ulivo, 64-66)<br />
Ossimoro<br />
Sì, solo; sì, sempre, dal canto<br />
del fuoco, dall'umile trono;<br />
(La nonna, 11-12)<br />
Paronomasia<br />
Nascondi le cose lontane,<br />
nascondile, involale al volo<br />
del cuore! [...]<br />
(Nebbia, 25-27)<br />
O che piangi, vite gentile,<br />
perché al vento stai nuda nata?<br />
(La vite, 13-14)<br />
Perifrasi<br />
Se t'odia colui che la trama<br />
distende negli alti solai,<br />
(La canzone della granata, 25-26)<br />
discendo laggiù tra le grame<br />
mie genti, nel mondo che tace,<br />
tra gli umili morti di fame<br />
che dormono in pace.<br />
(Il mendico, 95-98)<br />
Sineddoche<br />
Ch'io veda i due peschi, i due meli,<br />
soltanto,<br />
che danno i soavi lor mieli<br />
pel nero mio pane
(Nebbia, 16-19)<br />
c'era un lume, lassù, in ma' mai,<br />
un gran lume di fuoco e d'oro.<br />
(Il fringuello cieco, 3-4)<br />
Sinestesia<br />
noi s'è la buona umanità che ascolta<br />
l'esile strido, il subito richiamo,<br />
il dubbio della umanità sepolta:<br />
(Il ciocco, Canto II, 122-124)<br />
I poeti talvolta "forzano" l'uso standard della pronuncia per mezzo delle <strong>figure</strong> metriche:<br />
sinalefe: il suono vocalico finale di una parola si unisce al suono vocalico della parola<br />
successiva Es. Dol\ce e\chia\ra\ è\ la\ not\te e\ sen\za\ ven\to<br />
sineresi: si legano due suoni vocalici di uno iato all'interno di una parola come se fossero una<br />
sola sillaba Es. ed\ er\ra\ l'ar\mo\nia\ per\ que\sta\ val\le<br />
dialefe: si pronunciano in modo staccato il suono vocalico finale di una parola e quello iniziale<br />
della parola successivo Es. ve\di\ co\là\ un\ an\gel\ che\ si ap\pre\stra<br />
dieresi: si pronunciano in modo staccato i suoni vocalici di un dittongo, come se fossero due<br />
vocali distinte Es. For\se\ per\ché\ del\la\ fa\tal\ quï\e\te<br />
La dieresi è sempre segnalata con il segno grafico corrispondente.<br />
Molto spesso nello stesso verso si trovano più <strong>figure</strong> metriche.<br />
Si segnala che quasi sempre "io", "mio", "tuo", "suo" sono considerati un unico suono vocalico.<br />
Una particolarità del testo poetico che coinvolge il verso è l'ejambement o spezzatura.<br />
Consiste nello spezzare una unità logico-sintattica, cioè un sintagma o una espanzione, in fine<br />
di verso.Esempi:<br />
...su la tua pietra, o fratel mio, gemendo /il fior de' tuoi gentili anni caduto...<br />
"...sento gli avversi Numi, e le secrete/cure che al viver tuo furon tempesta...<br />
Il sintagma "le secrete cure" è collocato su due versi