NOTE SPARSE SU ORLANDO FURIOSO E ARIOSTO ... - Virgilio
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<strong>NOTE</strong> <strong>SPARSE</strong> <strong>SU</strong> <strong>ORLANDO</strong> <strong>FURIOSO</strong> E <strong>ARIOSTO</strong><br />
Classe 3D - Steiner<br />
(…) si potrebbe collegare con la società dell'epoca, al fatto che i cavalieri<br />
non sono dei veri eroi, ma persone insicure, fragili, salite al potere grazie<br />
a delle persone influenti nella società (…)<br />
(…) per Ariosto la vita è una ricerca continua di felicità per trovare uno<br />
stato di quiete e di appagamento. La vita quindi è il frutto della casualità,<br />
dell'intrecciarsi di destini umani(…)<br />
Forse una lezione che si può trarre da questa storia è che non bisogna essere<br />
troppo sicuri di sé perché non si sa mai cosa ci aspetta (…)<br />
(…) Da quanto ho potuto capire la sua ragione lo porta a frequentare luoghi<br />
come la corte ma la sua morale ne potrebbe anche fare a meno.<br />
Nella Satira Ariosto si rivolge a un amico che pensa che il poeta non voglia<br />
partire a causa di una donna; lui invece semplicemente sta bene dov'è e non<br />
ama viaggiare.<br />
Intellettuale con una morale attuale poiché rispecchia mentalità e concetti<br />
che fanno parte del mondo della politica del giorno d'oggi.<br />
(…) A contrario di Ariosto, Tasso ha le idee più chiare sulla corte infatti<br />
non la vede come un'istituzione intrigante ma per lui la corte è un luogo<br />
dove il poeta può ampliare le sue conoscenze.<br />
Tasso vive in un periodo in cui le corti decadono poiché si sviluppa un<br />
movimento rivoluzionario contro l'ideologia della Chiesa cattolica sostenuto<br />
dai Protestanti<br />
(…) L'Ariosto ci mostra quanto siamo effimere le cose stesse in cui crediamo,<br />
in fondo noi diamo per vero ciò a cui crediamo, non pensando che forse è<br />
solo una nostra convinzione e ciò che vediamo è tutt'altra cosa!
Lo stesso castello non è altro che una parodia della tortuosità della mente<br />
umana, piena di stanze, oggetti che ricordano la memoria, ma soprattutto le<br />
cose segrete che uno tiene dentro di se, come un tesoro nascosto, qui<br />
prendono forma rendendoli schiavi delle loro stesse idee; viene da pensare<br />
a tutte quelle persone chiuse nei loro preconcetti, convinte di essere nel<br />
giusto e che agiscono di conseguenza come se fossero anch'esse in un<br />
castello incantato, seguendo poi chissà quale sogno!<br />
E quando il sogno si infrange, cade nella follia pura!<br />
(…) Secondo me il poema non è concentrato su un solo eroe ma è dedicato<br />
all'insieme di fatti e relazioni che si intrecciano a differenza degli altri<br />
poemi epici.