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Un cristiano esemplare,<br />
un grande italiano di<br />
Pompei, Altare Maggiore del Santuario.<br />
Spesso il Presidente Scalfaro vi si recava in forma<br />
privata per pregare ai piedi della Vergine Maria.<br />
L’ultimo saluto, ma la morte<br />
non ha l’ultima parola<br />
Autorità, care sorelle e cari fratelli,<br />
carissima Marianna,<br />
abbiamo ascoltato il Vangelo della morte di<br />
Gesù mentre diamo il nostro ultimo saluto al presidente<br />
Scalfaro. Lo salutiamo da qui, da questa<br />
Basilica divenuta per lui il luogo della Eucarestia<br />
domenicale. Lo rivedo tra i banchi partecipare con<br />
gioia alle celebrazioni assieme a tutta la gente con<br />
uno stile di fraterna semplicità che toccava il cuore<br />
dei partecipanti.<br />
Oggi vi entra per l’ultima volta e alla stessa ora<br />
- le tre del pomeriggio - di quando Gesù “consegnò<br />
il suo spirito” al Padre. Oggi non è, come sempre<br />
prima, tra i banchi; sta davanti a noi tutti o, meglio,<br />
davanti al Signore, con il suo corpo senza vita. Ho<br />
scelto questo brano evangelico perché solo la morte<br />
di Gesù può aprire uno spiraglio di luce sul buio<br />
della morte, quella che giungerà per ciascuno di noi<br />
e quella che oggi ci toglie questo amico caro.<br />
Per lui c’è poi una ragione in più, la presenza<br />
della Madre di Gesù, accanto al Figlio che muore.<br />
Credo che anche oggi, come allora, Maria stia<br />
qui, accanto a questo suo figlio, morto. L’amore,<br />
la vicinanza, l’affetto rendono il terribile momento<br />
della morte più sostenibile e il distacco meno amaro.<br />
Stando accanto a Gesù che muore, la morte non<br />
è l’ultima parola. E noi oggi ci stringiamo attorno<br />
al presidente, assieme a te cara Marianna, che gli<br />
✠ Vincenzo Paglia<br />
Vescovo di Terni-Narni-Amelia<br />
sei stata accanto per la tua intera vita e che hai avuto<br />
la consolazione di sorreggerlo tra le tue braccia<br />
proprio mentre, senza soffrire, è spirato dopo averti<br />
detto con tono affettuoso e rassicurante per te: “sto<br />
bene”. Era appena iniziata la domenica, il giorno<br />
della risurrezione di Gesù. La sua Messa, ieri, era<br />
quella del cielo.<br />
Innamorato di Maria<br />
Noi questa mattina, in questa santa celebrazione,<br />
vorremmo fare nostra preghiera le parole che<br />
Gesù rivolse dalla croce alla Madre: “Donna, ecco<br />
tuo figlio”, nella certezza che Maria accoglie tra le<br />
sue braccia questo suo figlio per presentarlo al Signore.<br />
La profonda pietà mariana che segnava la<br />
fede del Presidente non può non intenerire il cuore<br />
di questa Madre che lui non ha cessato di amare e<br />
per la quale ha continuato a tessere ovunque le lodi.<br />
Sì, il presidente, per l’intero corso della sua vita, ha<br />
sentito in profondità il bisogno di una presenza materna<br />
nella vita dei credenti, nella vita degli uomini,<br />
spesso indurita dalla violenza e dall’abbandono.<br />
Tutti abbiamo bisogno di una protezione materna,<br />
nessuno è così forte da poterne fare a meno.<br />
Testimone della fede,<br />
senza ideologismi<br />
Anche per questo Oscar Luigi Scalfaro è stato<br />
un grande cristiano, un credente con una religio-<br />
Così Mons. Vincenzo Paglia,<br />
che ha presieduto i funerali,<br />
ha definito il compianto Presidente<br />
emerito della Repubblica Italiana,<br />
scomparso il 30 gennaio 2012.<br />
Nella sua omelia, che pubblichiamo,<br />
il ritratto di un uomo dalla profonda<br />
fede e dalla umanità semplice,<br />
innamorato di Dio e dell’Italia.<br />
sità che lo legava alla tradizione profonda della<br />
pietà anche nel nostro Paese. Era una fede scevra<br />
da ideologismi; si nutriva della lettura delle Sante<br />
Scritture, partecipava con attenzione alla Santa Liturgia,<br />
non tralasciava mai la preghiera ed era fedele<br />
all’aiuto per i poveri, sino alla fine della sua vita,<br />
sino a questi ultimi giorni. Lo ricordo, ad esempio,<br />
inviare i suoi doni per il pranzo dei poveri a Natale<br />
che si tiene qui in Basilica. E non dimenticò mai il<br />
turbamento che ebbe nel vedere la condizione dei<br />
poveri a Calcutta quando volle partecipare ai fune-<br />
<strong>Il</strong> <strong>Rosario</strong> e la Nuova Pompei<br />
<strong>Il</strong> <strong>Rosario</strong> e la Nuova Pompei<br />
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Anno 128 - N. 3 - 2012 [103]