conservazione degli alimenti.pdf - Scuolamediatravagliato.bs.it
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PERCHE' UN ALIMENTO SI DETERIORA?<br />
Un alimento fresco, in condizioni normali, cambia abbastanza rapidamente le sue caratteristiche organolettiche<br />
(sapore, colore, odore): in altre parole si deteriora,diventa cattivo. I responsabili di queste trasformazioni sono alcuni<br />
microrganismi che vivono all'interno <strong>degli</strong> <strong>alimenti</strong> e altri che arrivano dall'ambiente esterno attraverso l'aria. Essi si<br />
moltiplicano se l'ambiente è favorevole (temperatura m<strong>it</strong>e, acqua e aria a sufficienza). Per conservare gli <strong>alimenti</strong><br />
bisogna distruggere questi microrganismi oppure rallentarne l'attiv<strong>it</strong>à creando un ambiente sfavorevole.<br />
PER MEZZO DEL<br />
FREDDO<br />
METODI FISICI METODI CHIMICI<br />
PER MEZZO DEL<br />
CALORE<br />
PER RIMOZIONE<br />
DELL'ACQUA<br />
NATURALI ARTIFICIALI<br />
Refrigerazione frigorifero pastorizzazione essiccamento sale conservanti<br />
Congelamento<br />
surgelazione<br />
}freezer<br />
sterilizzazione liofilizzazione zucchero addensanti<br />
affumicamento concentrazione aceto antiossidanti<br />
olio aromatizzanti<br />
alcool dolcificanti
Chi è l'inventore del frigorifero?<br />
A che epoca risale l'invenzione del frigorifero?<br />
Come si faceva a conservare i cibi, al freddo, prima dell'invenzione del frigorifero?<br />
In che epoca il frigorifero è diventato un elettrodomestico alla portata di tutti?<br />
Chi ha inventato il freezer?<br />
Quando è stato inventato il freezer?<br />
Quando sono comparsi i primi prodotti surgelati?<br />
Durante il periodo ottocentesco vi sono state importanti rivoluzioni nel campo dell’alimentazione, in<br />
particolare, fu molto importante “la conquista del freddo”, ovvero l’invenzione della macchina<br />
frigorifera, avvenuta e brevettata nel 1851 dall’americano John Gorrie e successivamente<br />
perfezionata dal tedesco Windhausen, dall’ inglese Reece e dal francese Tellier. A quest’ultimo si<br />
deve anche la realizzazione del primo impianto frigorifero su un piroscafo, le frigorifique, che nel<br />
1876 trasportò in Francia un carico di carne precedentemente macellata in Argentina, dopo un<br />
viaggio di 105 giorni. La tecnica venne poi applicata ai<br />
vagoni ferroviari, come nel caso del treno intercontinentale<br />
che partiva dalla California. Sul piano alimentare tutto ciò<br />
significa il superamento delle tecniche tradizionali di<br />
<strong>conservazione</strong> (per salagione, per essiccazione, ecc.) la<br />
cui comune caratteristica era quella di alterare le qual<strong>it</strong>à<br />
nutrizionali e organolettiche <strong>degli</strong> <strong>alimenti</strong>. Con la<br />
conquista del freddo invece i prodotti si riuscivano a<br />
trasportare e mantenere per lunghi periodi mantenendo caratteristiche simili<br />
a quelle originali. Lo sviluppo dei commerci in tutto il mondo oltre a garantire<br />
maggiori quant<strong>it</strong>à di derrate alimentari portò a quel fenomeno chiamato da molti storici “delocalizzazione” dei gusti<br />
alimentari: mentre fino ai secoli precedenti la gente si nutriva quasi esclusivamente di <strong>alimenti</strong> prodotti nella zona in<br />
cui vivevano, grazie alla “conquista del freddo” alle persone fu possibile accedere a cibi esotici, prodotti a migliaia di<br />
chilometri di distanza. Oltre ai prodotti consumati, anche il gusto cominciò a “delocalizzarsi” dando origine a quel<br />
processo di globalizzazione alimentare che culminò con la fine del XX secolo.
La ghiacciaia è sia un ambiente in cui veniva prodotto e/o immagazzinato il ghiaccio prima<br />
dell'invenzione del frigorifero negli anni venti del Novecento, sia quel conten<strong>it</strong>ore a forma di<br />
parallelepipedo che, in amb<strong>it</strong>o prevalentemente domestico, assolveva alla funzione che in<br />
segu<strong>it</strong>o avrebbe assunto il frigorifero. Il termine viene talora utilizzato impropriamente come<br />
sinonimo di congelatore o freezer.<br />
Prima dell'invenzione del frigorifero, le persone conservavano gli <strong>alimenti</strong> mettendoli a<br />
contatto con ghiaccio e neve che acquistavano in strada dal vend<strong>it</strong>ore ambulante.<br />
Nel 1928 C. Birdseye sviluppò, negli Stati Un<strong>it</strong>i, il primo sistema industriale di surgelamento a contatto, il quale<br />
permetteva di ridurre drasticamente i tempi di lavorazione. La tecnica si sviluppò velocemente e fu sub<strong>it</strong>o chiaro che<br />
più veloce era il congelamento dei cibi migliore risultava la qual<strong>it</strong>à del cibo all'atto del suo utilizzo, anche molto tempo<br />
dopo il processo di surgelazione (fino a sei mesi dopo).
Come nascono i surgelati<br />
La loro storia è vecchia di oltre mezzo secolo.<br />
Potrebbe cominciare con “C’era una volta…” Un cacciatore di pelli nel Labrador, durante<br />
l’inverno si accorse che il pesce da lui appena pescato si congelava immediatamente alla<br />
temperatura polare e si manteneva inalterato anche per lunghi periodi di tempo.<br />
Al momento in cui veniva consumato quel pesce non aveva niente di diverso, come sapore,<br />
come consistenza di carne, da uno appena pescato.<br />
Certo quel cacciatore non immaginava che la sua scoperta avrebbe portato una rivoluzione nel mondo gastronomico.<br />
Rivoluzione pacifica, ben inteso, ed anche piuttosto lenta.<br />
Ci vollero molti anni infatti prima che qualcuno (e questi naturalmente furono gli Americani) si interessasse alla<br />
scoperta del cacciatore biologo e facesse i primi esperimenti di surgelamento dei cibi.<br />
Furono i dirigenti di una grande compagnia ferroviaria che compresero quanto fosse più pratico e rapido il sistema di<br />
far “prefabbricare e surgelare” i pranzi da servire ai viaggiatori, scongelandoli poi, solo poco tempo prima dei pasti,<br />
nel vagone ristorante.<br />
Da allora si sono fatti grandi progressi anche nel surgelamento dei cibi cotti.<br />
Ormai ci sono grandi industrie specializzate per il surgelamento in massa di determinati cibi, con attrezzature che ne<br />
consentono una perfetta <strong>conservazione</strong> e danno la garanzia che il prodotto arrivi al consumatore perfettamente<br />
“intatto”.<br />
Qui da noi i surgelati sono comparsi timidamente da circa tre decenni: dapprima ci sono state molte indecisioni da<br />
parte delle donne che osservavano t<strong>it</strong>ubanti quei cibi trasformati in mattonelle di ghiaccio, senza decidersi di<br />
acquistarli.<br />
Poi superate le prime incertezze iniziali, il successo dei surgelati è sempre aumentato e oggi si può dire che siano<br />
defin<strong>it</strong>ivamente affermati.<br />
Ormai nei grandi supermercati ed anche nei piccoli negozi, la vista del banco dei surgelati è diventata familiare:<br />
gigantesche sogliole atlantiche, pesci di tutti i tipi, interi o a tranci, selvaggina, tacchini, polli, frutti di mare, verdure di<br />
ogni genere e perfino frutta sono i prodotti che noi vediamo con maggiore frequenza.<br />
Per non parlare poi dei cibi già cotti che si presentano in speciali involucri di alluminio e basta passarli per pochi<br />
minuti nel forno caldo per trovarli già pronti da consumare.
Dicevamo, dunque, come nasce un surgelato: facciamo l’esempio con un pesce.<br />
Nell’Oceano Atlantico navigano grossi pescherecci attrezzati con speciali celle frigorifere a 40 gradi sotto zero, nelle<br />
quali il pesce viene buttato appena pescato (previa rapidissima pul<strong>it</strong>ura ed impacchettamento in speciali confezioni di<br />
plastica).<br />
La temperatura rigidissima blocca immediatamente le proprietà v<strong>it</strong>aminiche e nutr<strong>it</strong>ive del pesce, mantenendole<br />
inalterate fino al momento in cui, attraverso la lunga catena del freddo, il pesce arriverà sulla nostra tavola<br />
perfettamente fresco e sapor<strong>it</strong>o, come se fosse stato pescato da poche ore.<br />
Congelazione e surgelazione<br />
Congelazione<br />
I cibi vengono conservati ad una temperatura di circa -20°C.<br />
In questo modo,l'acqua contenuta nell'alimento si cristallizza lentamente, rompendo le<br />
membrane cellulari.<br />
Allo scongelamento il prodotto ha perso parte del suo valore nutr<strong>it</strong>ivo,come v<strong>it</strong>amine e sali<br />
minerali.<br />
Surgelazione<br />
La surgelazione consiste nel portare gli <strong>alimenti</strong>, nel minor tempo possibile, a una temperatura<br />
compresa tra i -30 e -50°C, cosi' da poter conservare l'alimento per un lungo periodo a -18°C.<br />
In questo modo, nell'alimento, si formano dei micro cristalli di ghiaccio che non danneggiano<br />
le membrane cellulari.<br />
Dopo lo scongelamento il prodotto surgelato presenta tutte le caratteristiche di quello fresco.
Clarence Birdseye<br />
Considerato il fondatore della moderna industria del cibo surgelato,<br />
si interessò alla <strong>conservazione</strong> del cibo per congelamento quando<br />
lavorava come naturalista per il governo statun<strong>it</strong>ense in Labrador,<br />
negli anni 1912-1915. Apprese dagli Inu<strong>it</strong> le tecniche di ice fishing<br />
(pescare il pesce da sotto ghiaccio molto spesso).<br />
A temperature ambiente di -40 °C, scoprì che il pesce congelava<br />
quasi immediatamente e, al momento dello scongelamento, risultava<br />
ancora molto fresco. Sapeva che i prodotti <strong>it</strong>tici congelati che si<br />
vendevano a New York erano di qual<strong>it</strong>à inferiore rispetto al pesce<br />
congelato del Labrador proprio perché erano adottate temperature<br />
operative più elevate.<br />
Nel 1922 Birdseye condusse esperimenti di surgelamento del pesce<br />
alla Clothel Refrigerating Company, e successivamente fondò la<br />
propria azienda, Birdseye Seafoods Inc., per surgelare filetti di<br />
merluzzo con aria raffreddata a -43 °C.
PASTORIZZAZIONE - STERILIZZAZIONE<br />
La pastorizzazione o pasteurizzazione è<br />
un processo di riscaldamento applicato ad alcuni <strong>alimenti</strong><br />
allo scopo di eliminare microrganismi non sporigeni<br />
patogeni o dannosi. 15-30 secondi alla temperatura di 70-<br />
80°C. Si applica a liquidi come latte, succhi di frutta, birra e<br />
vino.<br />
Diversamente dalla sterilizzazione, la pastorizzazione non<br />
ha lo scopo di uccidere tutti i microrganismi presenti nel<br />
cibo ma di ridurne il numero in modo che per un certo periodo di tempo non siano in grado di sviluppare effetti<br />
patogeni (malattie).<br />
Ideata intorno al 1860 dal chimico e biologo francese Louis Pasteur, la pastorizzazione viene infatti esegu<strong>it</strong>a a<br />
temperature troppo basse per dev<strong>it</strong>alizzare i microrganismi termofili e le spore.<br />
La sterilizzazione Si usa per <strong>alimenti</strong> solidi (frutta, verdura, carne e pesce). I cibi vengono inscatolati e<br />
portati alla temperatura di 120-150°C per 10-15 minuti; vengono distrutti tutti i microrganismi.
La liofilizzazione<br />
Il processo di liofilizzazione consente di conservare molti <strong>alimenti</strong> a temperatura ambiente anche per un lungo<br />
periodo di anni. Esso si basa sul principio per cui, togliendo la componente di acqua presente in ogni alimento , esso<br />
si conserva senza rischi di degenerazione o contaminazione da germi. L'acqua infatti viene eliminata completamente,<br />
impedendo ai germi, patogeni e non, di riprodursi e contaminare i cibi. La perd<strong>it</strong>a di acqua quasi totale (circa il 98%)<br />
non compromette le proprietà nutr<strong>it</strong>ive e i sapori dei cibi.<br />
Il processo di liofilizzazione prevede tre fasi:<br />
• la preparazione <strong>degli</strong> <strong>alimenti</strong>:<br />
La fase di preparazione varia ovviamente dal tipo di alimento e ha lo scopo di ottenere un cibo sminuzzato in<br />
piccole parti; per esempio, la frutta viene affettata e la carne o le verdure sono ridotte in piccoli cubetti.<br />
• La surgelazione:<br />
Quindi si effettua la surgelazione che porta il cibo a una temperatura compresa tra –30 °C e –40 °C.<br />
• la sublimazione:<br />
Il processo di estrazione dell'acqua avviene per sublimazione, ovvero l'acqua divenuta ghiaccio per la bassa<br />
temperatura passa direttamente dallo stato solido a quello aeriforme. Il vapore viene raccolto su una superficie<br />
a temperatura inferiore a quella del prodotto, una parete fredda chiamata condensatore.<br />
Quindi viene progressivamente ridotta la pressione all'interno dell'autoclave, in modo da raccogliere il vapore<br />
formatosi e allontanarlo dal prodotto liofilizzato. Al termine, la percentuale di acqua rimasta nel cibo deve<br />
essere inferiore del 2%. Quindi il prodotto liofilizzato è pronto per essere inscatolato e confezionato.<br />
La liofilizzazione richiede un processo industriale notevolmente sofisticato e ciò è un'ulteriore garanzia di controlli<br />
accurati e di alto standard igienico. Inoltre, poiché la sola eliminazione dell'acqua è una garanzia di <strong>conservazione</strong><br />
non è necessario aggiungere conservanti o add<strong>it</strong>ivi.
L' AFFUMICAMENTO<br />
L' alimento viene esposto all'azione combinata del calore e del fumo<br />
sprigionato dalla combustione incompleta di legni particolari, soprattutto<br />
faggio, quercia e castagno. Il fumo è composto da una fase gassosa,<br />
contenente molte sostanze volatili responsabili della <strong>conservazione</strong> e dell'<br />
aroma confer<strong>it</strong>o all'alimento; e da una fase solida contenente sostanze<br />
indesiderate come gli idrocarburi policiclici aromatici, riconosciuti<br />
cancerogeni. Più il trattamento è lento e a bassa temperatura, migliore è il<br />
risultato. Un buon affumicamento, quindi, può durare anche qualche<br />
giorno. Le leggi <strong>it</strong>aliane consentono l'utilizzo di aromatizzanti di<br />
affumicatura, che "simulano" l'affumicatura. Essi hanno il vantaggio di<br />
lim<strong>it</strong>are al minimo le quant<strong>it</strong>à di idrocarburi aromatici cancerogeni, anche<br />
se il risultato finale non è lo stesso dell'affumicatura naturale di qual<strong>it</strong>à.
L’essiccamento<br />
L’essiccamento è una tecnica di <strong>conservazione</strong> del cibo che consiste nell’eliminare i liquidi dagli <strong>alimenti</strong><br />
sottoponendoli a una fonte di calore.<br />
Infatti, è proprio l’acqua presente nei prodotti a causare lo sviluppo di muffe e batteri.<br />
In presenza di acqua, i microrganismi trovano l’ambiente ideale per moltiplicarsi. Senza acqua, le reazioni chimiche<br />
sono fortemente rallentate e le attiv<strong>it</strong>à <strong>degli</strong> enzimi sono assenti.<br />
Una volta essiccati, gli <strong>alimenti</strong> devono essere chiusi ermeticamente in conten<strong>it</strong>ori o involucri<br />
impermeabili, per ev<strong>it</strong>are che il cibo possa riassorbire l’acqua dall’aria.<br />
Questo procedimento è utilizzato sin dall’antich<strong>it</strong>à, esponendo gli <strong>alimenti</strong> al sole o all’aria (come<br />
nel caso dello stoccafisso).<br />
Oggi l'essiccazione può avvenire:<br />
essiccatoio a cilindri (il prodotto è posto a diretto contatto con una superficie radiante)<br />
essiccatoio a polverizzazione (il prodotto liquido viene atomizzato e spruzzato sulle pareti<br />
riscaldate dell’impianto determinandosi così la polverizzazione di esso)<br />
essiccatoio ad aria calda (il prodotto viene invest<strong>it</strong>o da correnti d’aria riscaldata in<br />
appos<strong>it</strong>e camere o tunnel)
CONSERVANTI CHIMICI ARTIFICIALI<br />
Gli add<strong>it</strong>ivi subiscono a livello europeo e internazionale un processo di valutazione della sicurezza prima di essere autorizzati per l'uso<br />
alimentare. In Europa la valutazione viene effettuata dall'Agenzia per la Sicurezza Alimentare (EFSA), e a livello internazionale dal<br />
Com<strong>it</strong>ato congiunto di esperti sugli add<strong>it</strong>ivi alimentari (JECFA - Joint Expert Comm<strong>it</strong>tee on Food Add<strong>it</strong>ives) dell'Organizzazione per<br />
l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) e dell'Organizzazione Mondiale della San<strong>it</strong>à (OMS).<br />
Gli add<strong>it</strong>ivi autorizzati a livello europeo sono contrassegnati da una sigla numerica preceduta dalla lettera E.<br />
• E100-E199 (coloranti)<br />
• E200-E299 (conservanti)<br />
• E300-E399 (antiossidanti e regolatori di acid<strong>it</strong>à)<br />
• E400-E499 (addensanti, stabilizzanti e emulsionanti)<br />
• E500-E599 (regolatori di acid<strong>it</strong>à e anti-agglomeranti)<br />
• E600-E699 (esaltatori di sapid<strong>it</strong>à)<br />
• E900-E999 (vari)<br />
• E1000-E1999<br />
.<br />
E110 E122<br />
L'azorubina o carmoisina (E122) è un colorante<br />
sintetico azoico, di colore rosso con sfumature<br />
bluastre. Questo colorante è proib<strong>it</strong>o in Austria,<br />
Norvegia e in Svezia. Le associazioni dei<br />
consumatori australiane hanno incluso l'azorubina<br />
nel gruppo di allergeni alimentari pericolosi per la<br />
salute, specie per le persone asmatiche e<br />
intolleranti all'aspirina (e ai farmaci antifebbrili e<br />
antinfiammatori).<br />
E 440<br />
La pectina cementifica lo<br />
spazio tra una cellula e l'altra,<br />
tenendole un<strong>it</strong>e e dando<br />
croccantezza a frutta o verdura
Conservazione sottolio<br />
E' uno dei metodi per conservare gli <strong>alimenti</strong> più diffusi sia a livello industriale che casalingo.<br />
Le conserve sottolio più comuni sono quelle di verdura e di pesce: l'alimento, una volta cotto o scottato, viene posto<br />
in adeguati recipienti e immerso nell'olio, che deve ricoprirlo perfettamente per creare un ambiente privo di<br />
ossigeno, impedendo in tal modo la proliferazione dei batteri.<br />
Il prodotto fin<strong>it</strong>o viene sottoposto a sterilizzazione oppure a pastorizzazione per garantirne una <strong>conservazione</strong><br />
maggiore. La <strong>conservazione</strong> sottolio provoca una perd<strong>it</strong>a delle sostanze nutr<strong>it</strong>ive, sopratutto a livello di v<strong>it</strong>amine.<br />
Inoltre, le caratteristiche organolettiche dei cibi sottolio sono molto diverse rispetto al prodotto fresco e, anche dopo<br />
essere stati sgocciolati dal liquido di <strong>conservazione</strong>, apportano molta energia (calorie) e anche il contenuto di sodio<br />
(sale) è piuttosto elevato.<br />
Il contenuto di grassi delle verdure sottolio (carciofini, funghi, ecc), di per sé modesto (circa 5 grammi in 100 grammi<br />
di prodotto), è pur sempre 10 volte superiore a quello della verdura fresca.<br />
Per quanto riguarda il pesce invece, se 100 grammi di tonno fresco contengono circa 8 grammi di grassi e 158<br />
calorie, la stessa quant<strong>it</strong>à di tonno sottolio fornisce 19 grammi di grassi e ben 258 calorie.
Salatura<br />
La salatura è un’antica tecnica di <strong>conservazione</strong> fondata sull’impiego del cloruro di sodio (sale) quale agente<br />
disidratante (assorbe l'acqua) allo scopo di inibire la cresc<strong>it</strong>a dei microrganismi. Il cloruro di sodio può essere<br />
impiegato sia in cristalli che in soluzione concentrata (salamoia).<br />
Tipici prodotti sottoposti a salatura sono: pancetta, prosciutto, pesce (merluzzo).
ZUCCHERO<br />
Il saccarosio, comunemente chiamato zucchero, fa parte della categoria dei conservanti naturali, come il sale, l’olio,<br />
l’aceto e l’alcool.<br />
in particolar modo lo zucchero agisce con lo stesso meccanismo del cloruro di sodio: penetra nei tessuti e, catturando<br />
l’acqua, disidrata l’alimento creando un hab<strong>it</strong>at non idoneo alla cresc<strong>it</strong>a di alcuni batteri. E’ lo stesso principio per cui<br />
in casa abbiamo l’ab<strong>it</strong>udine di inserire qualche chicco di riso nelle saliere o una zolletta di zucchero nel recipiente<br />
dove conserviamo i formaggi. Si abbassa il tasso di umid<strong>it</strong>à e si previene la formazione di muffe.<br />
La formazione di alcuni microorganismi, però, non è inib<strong>it</strong>a: per questo motivo all’uso di zucchero si associano altri<br />
metodi di <strong>conservazione</strong> come la sterilizzazione.<br />
La <strong>conservazione</strong> con uso di zucchero si applica nella produzione di marmellate, confetture, gelatine o cand<strong>it</strong>i.
PERCORSO AMBIENTE...<br />
La scelta dei conten<strong>it</strong>ori. Se da un lato il conten<strong>it</strong>ore è un nostro alleato perché protegge il prodotto dell'attacco<br />
<strong>degli</strong> agenti esterni, dell'altro, proprio per le sue caratteristiche di resistenza, può diventare un “nemico” quando non<br />
serve più.<br />
Infatti viene gettato nella spazzatura, andando così ad ingrossare la già enorme quant<strong>it</strong>à di rifiuti solidi urbani (RSU)<br />
che non sappiamo più dove collocare.<br />
La raccolta differenziata dei rifiuti è un modo per contribuire alla soluzione del problema; il consumatore smaltisce i<br />
propri rifiuti in modo diversificato, portando negli appos<strong>it</strong>i conten<strong>it</strong>ori, lattine, la carta e il cartone, la plastica, il vetro<br />
ecc.<br />
Questi materiali subiscono poi un processo di riciclaggio e possono essere riutilizzati ev<strong>it</strong>ando sprechi di risorse e<br />
inquinamento ambientale.<br />
Un altro modo per arginare il problema è quello di scegliere i prodotti non solo in base alle indicazioni dell'etichetta,<br />
ma anche in funzione del conten<strong>it</strong>ore.<br />
Scegliere pensando a quanto un conten<strong>it</strong>ore può inquinare l'ambiente non è poi impossibile.<br />
Possiamo, per esempio, acquistare la frutta direttamente al banco, riponendola nell'appos<strong>it</strong>o sacchetto, piuttosto che<br />
nelle vaschette di plastica, più ingombranti e non riciclabili.<br />
Occorre più attenzione, ma ciò che si può ottenere con una maggiore sensibil<strong>it</strong>à ai problemi legati all'inquinamento<br />
ambientale è un vantaggio, un dovere e un dir<strong>it</strong>to per l'intera collettiv<strong>it</strong>à.
Possibili domande della verifica:<br />
Dove si trovano i microrganismi?<br />
Con quali procedimenti si può bloccare la sviluppo dei microrganismi?<br />
Chi fa parte dei metodi fisici?<br />
In cosa consiste l'essiccazione?<br />
Chi fa parte dei metodi chimici?<br />
In cosa consiste la salagione?<br />
Chi fa parte dei metodi chimici naturali?<br />
In cosa consiste l'affumicamento?<br />
Come funziona il sottolio?<br />
Come funziona la refrigerazione?<br />
A che temperatura i cibi vengono conservati nel freezer?<br />
Per quanto tempo dura la pastorizzazione?<br />
A che temperatura avviene la pastorizzazione?<br />
Quali cibi possono essere pastorizzati?<br />
Quali <strong>alimenti</strong> vengono conservati sottaceto?<br />
A che temperatura avviene la sterilizzazione?<br />
Che differenza c'è tra congelazione e surgelazione?<br />
In cosa consiste la liofilizzazione?<br />
In cosa consiste la catena del freddo?<br />
Cosa sono le caratteristiche organolettiche?<br />
Gli <strong>alimenti</strong> sciroppati come si conservano?<br />
Chi è l'inventore del frigorifero?<br />
A che epoca risale l'invenzione del frigorifero?<br />
Come si faceva a conservare i cibi, al freddo, prima dell'invenzione del frigorifero?<br />
In che epoca il frigorifero è diventato un elettrodomestico alla portata di tutti?<br />
Chi ha inventato il freezer?<br />
Quando è stato inventato il freezer?<br />
Quando sono comparsi i primi prodotti surgelati?<br />
Cosa indica la E segu<strong>it</strong>a da un numero?<br />
Quli gruppi di conservanti chimici(E...) conosci)