NOVEMBRE 2005 - Parrocchia San Nicolò vescovo - Zanica
NOVEMBRE 2005 - Parrocchia San Nicolò vescovo - Zanica
NOVEMBRE 2005 - Parrocchia San Nicolò vescovo - Zanica
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La voce<br />
Notiziario della comunità<br />
parrocchiale di <strong>Zanica</strong><br />
<strong>NOVEMBRE</strong> <strong>2005</strong>
LA VOCE<br />
Notiziario della comunità parrocchiale di <strong>Zanica</strong><br />
Anno 3 - N° 6 - Novembre <strong>2005</strong><br />
Direttore responsabile Silvano Ghilardi<br />
Direttore di redazione Luca Gattoni<br />
Redazione<br />
SOMMARIO<br />
Scelte. . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 3<br />
Camminando<br />
s’apre cammino . . . . . . . . . . . pag. 4<br />
Il cammino di Avvento . . . . . pag. 5<br />
La comunità cristiana<br />
«scuola» di preghiera. . . . . . . pag. 7<br />
Fino all’ultimo soffio di vita . pag. 9<br />
Calendario pastorale . . . . . . . pag. 11<br />
Al seguito di Gesù . . . . . . . . pag. 12<br />
“Tu-ghedar P.M.” . . . . . . . . . pag. 13<br />
E adesso tutti al lavoro! . . . . pag. 14<br />
Le cronache di Narnia . . . . . pag. 15<br />
Programma film . . . . . . . . . . pag. 16<br />
Comitato Kausaya . . . . . . . . pag. 17<br />
Non solo Olimpiadi . . . . . . . pag. 18<br />
Anagrafe . . . . . . . . . . . . . . . pag. 19<br />
Marco Bassi<br />
Veronica Casanova<br />
Fabrizio Colombelli<br />
Luca Gattoni<br />
Silvano Ghilardi<br />
Ennio Locatelli<br />
Giuseppe Rampinelli<br />
Pietro Scolari<br />
Valeria Ubbiali<br />
CICLOSTILATO IN PROPRIO<br />
http://www.parrocchiazanica.it<br />
notiziario@parrocchiazanica.it<br />
ORARI DELLE SANTE MESSE<br />
7.00 9.30 17.30 18.00 20.00<br />
Lunedì Scuola Mat. <strong>Parrocchia</strong> <strong>Parrocchia</strong><br />
Martedì <strong>Parrocchia</strong> Capannelle <strong>Parrocchia</strong><br />
Mercoledì Scuola Mat. Capannelle <strong>Parrocchia</strong><br />
Giovedì <strong>Parrocchia</strong> Capannelle Oratorio<br />
Venerdì enerdì Scuola Mat. <strong>Parrocchia</strong> <strong>Parrocchia</strong><br />
Sabato <strong>Parrocchia</strong><br />
DOMENICA DOMENICA<br />
E FESTIVI<br />
In parrocchia Ore 18.00 - 7.00 - 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00<br />
Alle Capannelle Ore 18.30 - 10.00<br />
Al Padergnone Ore 9.00<br />
NUMERI TELEFONICI UTILI<br />
Don Silvano - Casa <strong>Parrocchia</strong>le 035.671.029<br />
Don Luca - Abitazione 035.670.040<br />
Don Pietro - Abitazione 035.675.063<br />
Reverende Suore - Scuola Materna 035.671.107<br />
Segreteria - Bar Oratorio 035.670.558<br />
2 La Voce - Novembre <strong>2005</strong>
L’adolescenza è un periodo di<br />
grandi sogni e grandi aspettative<br />
riferite al futuro, ma anche un periodo<br />
di scelte non facili a cui si è<br />
sottoposti. All’età di 13/14 anni<br />
una delle cose che si richiede ad<br />
un/a adolescente è di scegliere il<br />
proprio futuro scolastico. È una<br />
scelta semplice? No, non lo è.<br />
Non lo è perché c’è una vastità<br />
enorme di istituti scolastici, scuole<br />
diverse, scuole apparentemente simili<br />
ma con vari indirizzi affini con<br />
determinate qualità piuttosto che<br />
altre, materie classiche affiancate<br />
da materie sconosciute con nomi<br />
affascinanti che possono trarre in<br />
inganno. Un’immensità di prospettive<br />
per un ragazzo alla sua<br />
prima vera scelta di vita, e che,<br />
forse, non ha ancora ben chiaro<br />
realmente il suo futuro o, se ce l’ha,<br />
non è ancora a conoscenza del<br />
mondo lavorativo, delle difficoltà<br />
che dovrà incontrare per rendere<br />
reali le sue aspettative, della società<br />
in cui vive.<br />
Già la società. La società che<br />
non facilita la scelta scolastica prima<br />
e quella lavorativa poi. Perché?<br />
Perché stiamo vivendo in un periodo<br />
definito dai sociologi “Crisi<br />
strutturale”, una crisi in cui sono<br />
cadute determinate certezze.<br />
Non abbiamo mai saputo, e mai<br />
sapremo, cosa ci riserva il futuro,<br />
però negli anni passati si aveva più<br />
chiarezza, più distinzione dei settori<br />
del lavoro e quindi della scuola.<br />
Fino a poco più di una decina<br />
di anni fa, sembrava logico che avvenisse<br />
quel che ci si aspettava e si<br />
sognava: chi si laureava mirava, e<br />
quasi sempre otteneva, un ruolo di<br />
prestigio e di potere; chi studiava,<br />
per esempio, ragioneria era quasi<br />
sempre sicuro di ottenere poi un<br />
lavoro in banca o in qualche<br />
azienda, un impiego comunque<br />
inerente agli studi ai quali si era<br />
dedicato per cinque anni.<br />
Nel passato c’erano delle sicu-<br />
rezze, non possiamo negarlo. Non<br />
dettate da leggi matematiche<br />
quello è vero: un margine di insicurezza<br />
c’era, ma era minimo rispetto<br />
ad oggi. Eppure quelle certezze<br />
– in proporzione maggiori rispetto<br />
alle insicurezze – erano dettate<br />
della società. Forse un tempo,<br />
era più semplice far affidamento<br />
sulla realtà che ci circondava, sulle<br />
garanzie che venivano offerte…<br />
Ora queste garanzie non esistono<br />
più.<br />
Come muoversi allora? Forse<br />
semplicemente integrando i due<br />
aspetti e avendo uno sguardo molto<br />
più ampio e più consapevole,<br />
nonché più critico. Essere in grado<br />
di sintetizzare i nostri interessi, i<br />
nostri sogni, i nostri desideri con le<br />
richieste del mercato che cambiano<br />
in continuazione. Essere consapevoli<br />
che per realizzare il proprio<br />
progetto di vita si potrebbe intraprendere<br />
uno scontro sociale, cioè<br />
rendersi conto che non sarà facile<br />
realizzare i propri sogni e che questo<br />
desiderio si scontrerà con diverse<br />
dimensioni sociali e innumerevoli<br />
ostacoli da superare se davvero<br />
si vuole raggiungere l’obiettivo<br />
prefissato.<br />
Si deve essere quindi in grado<br />
di avere uno sguardo a lungo raggio<br />
analizzando quindi non solo le<br />
attuali richieste, bensì poter quanto<br />
meno considerare quelle che<br />
potrebbero esserci in futuro, così<br />
da poter intraprendere sin dall’adolescenza<br />
un cammino scolastico<br />
in grado poi di svilupparsi nel<br />
tempo e di avere uno sbocco appropriato<br />
(e sognato) in campo lavorativo.<br />
Non è da escludere inoltre,<br />
un possibile parziale ritorno al<br />
passato in quei settori in cui la tecnologia<br />
non ha saputo sostituire<br />
l’uomo e che potrebbe dunque ritornare<br />
a fiorire col passare del<br />
tempo.<br />
Valeria Ubbiali<br />
EDITORIALE<br />
Scelte...<br />
La Voce - Novembre <strong>2005</strong> 3
Camminando<br />
s’apre<br />
cammino<br />
Fratelli e sorelle carissimi,<br />
la prima parte del nostro anno<br />
pastorale è stata molto intensa.<br />
Certo si è faticato, ma c’è la<br />
gioia del cammino; il desiderio di<br />
seguire il Signore ha motivato i<br />
nostri passi; la presenza dei fratelli<br />
è stata di conforto e di incitamento.<br />
Le due serate di riflessione (la<br />
tavola rotonda sul giorno del Signore<br />
e l’assemblea parrocchiale sul programma<br />
pastorale dell’anno) sono<br />
state interessanti, ma certo la partecipazione<br />
è stata molto al di sotto<br />
delle possibilità della nostra comunità.<br />
Sia coloro che fan parte di<br />
diversi gruppi di impegno e servizio,<br />
sia coloro che partecipano costantemente<br />
alla messa domenicale<br />
fan fatica a riconoscere l’urgenza<br />
e l’utilità di questi appuntamenti<br />
comunitari.<br />
Gli esercizi spirituali. La proposta<br />
del mattino ha visto una<br />
partecipazione numerosa e costante;<br />
il tempo a disposizione (dopo la<br />
messa) non è stato molto; vista la<br />
disponibilità delle persone si può<br />
osare qualcosa di più. La partecipazione<br />
dei ragazzi è stata molto<br />
più limitata; occorrerà trovare una<br />
maniera più incisiva per invitare e<br />
coinvolgere, anche valorizzando la<br />
presenza di alcuni genitori. La proposta<br />
serale più ampia ha visto<br />
una presenza lodevole e costane di<br />
persone motivate (il tempo si è<br />
proprio impegnato a creare difficoltà<br />
con acquazzoni intensi!), anche<br />
se meno numerosa dello scorso<br />
anno. Certo non si può dare per<br />
scontata nessuna iniziativa, quelle<br />
spirituali soprattutto: occorre informare,<br />
invitare e motivare con<br />
pazienza e con calore.<br />
È iniziata la catechesi per i ragazzi,<br />
gli adolescenti e i giovani.<br />
Ringraziamo coloro che si sono resi<br />
disponibili come catechisti; certo<br />
siamo ancora al di sotto delle<br />
necessità. Avremmo voluto fare<br />
gruppi più contenuti (una dozzina<br />
di ragazzi per gruppo); è un obiettivo<br />
ancora da perseguire. Sono<br />
iniziati anche gli incontri con i genitori,<br />
quest’anno anche con coloro<br />
che hanno i bambini in seconda<br />
elementare. La catechesi e gli incontri<br />
non sono la tassa da pagare<br />
per accedere ai sacramenti; il desiderio<br />
è solo quello di aiutarci nel<br />
delicato e impegnativo compito di<br />
educare alla fede e alla vita.<br />
È importante anche iniziare<br />
presto il cammino di catechesi (se<br />
non ci sono impedimenti): la buona<br />
abitudine alla preghiera quotidiana,<br />
alla messa domenicale e all’incontro<br />
di fede con gli amici<br />
non si imparano a scuola o a catechismo…<br />
nascono dall’attenzione<br />
concreta e costante che le famiglie<br />
riservano a questi appuntamenti.<br />
Un aiuto ai piccoli (prima e secon-<br />
da elementare) per “entrare” nella<br />
celebrazione eucaristica domenicale<br />
è stato sperimentato per tre<br />
domeniche e verrà ripreso a febbraio:<br />
grazie a don Luca e ai catechisti<br />
che l’hanno reso bello, a misura<br />
dei nostri ragazzi.<br />
Buona la celebrazione della<br />
Giornata Missionaria mondiale:<br />
la presenza di sr. Maria Teresa<br />
Traina ci ha molto sollecitati; generose<br />
sono state le offerte a sostegno<br />
delle missioni, sia quelle domenicali,<br />
sia quelle portate dai ragazzi<br />
con i loro salvadanai. Lodevole<br />
l’impegno del gruppo missionario<br />
con la mostra, il banco vendita,<br />
la preghiera. E a coronamento<br />
il bellissimo pomeriggio all’oratorio<br />
per la castagnata e i giochi:<br />
una presenza davvero impressionante<br />
di bambini e di famiglie.<br />
Il Consiglio Pastorale ha iniziato<br />
a lavorare sulle schede in<br />
preparazione al Sinodo diocesano.<br />
Una riflessione davvero preziosa<br />
che continuerà nelle prossime riunioni<br />
e grazie anche ad alcuni<br />
gruppi di lavoro allargati: il desiderio<br />
è quello di rendere partecipe la<br />
comunità di quanto emerge da<br />
questi incontri, per raccogliere ulteriori<br />
riflessioni e crescere insieme.<br />
Infine le giornate dei <strong>San</strong>ti e<br />
dei Defunti. Una bella presenza<br />
alla processione al cimitero il 1 novembre<br />
e grande partecipazione<br />
alla messa al cimitero il 2 pomeriggio.<br />
Mi pare davvero al di sotto<br />
delle nostre possibilità la partecipazione<br />
alla messa serale, preziosa<br />
opportunità per quanti di giorno<br />
sono lontani per lavoro o studio.<br />
Potremmo fare qualcosa di più per<br />
la settimana dei Defunti, ma se i<br />
ragazzi e gli adulti fanno così fatica<br />
a dedicare un momento di preghiera<br />
per i loro cari, mi trovo in<br />
difficoltà. Qualche suggerimento<br />
l’ho ricevuto: ne accetto volentieri<br />
ancora!<br />
4 La Voce - Novembre <strong>2005</strong>
Inizia il nuovo anno liturgico<br />
Con la domenica di Cristo Re<br />
dell’Universo (20 novembre) siamo<br />
giunti alla conclusione dell’anno<br />
liturgico. Si è concluso per me<br />
il terzo anno a <strong>Zanica</strong>. Come passa<br />
veloce il tempo… eppure da quanto<br />
tempo ormai siamo insieme! Lo<br />
dico non perché si sono fatte tante<br />
cose o perché mi pesi lo stare qui.<br />
Tutt’altro. Semplicemente è la<br />
constatazione che mi risulta la cosa<br />
più normale di questo mondo<br />
sentirmi e pensarmi a <strong>Zanica</strong>. Sentire<br />
questa comunità come la mia<br />
casa. Pensavo di poter vivere un<br />
mese “normale”, di far visita agli<br />
ammalati, di riprendere con calma<br />
alcune riflessioni per la nostra parrocchia.<br />
L’avere il papà per tanti<br />
giorni in ospedale non mi ha aiutato<br />
e dispiace di non poter garantire<br />
tutto il tempo necessario alla<br />
comunità.<br />
Ma il cammino di tutti è fatto<br />
di questi imprevisti. E allora forza,<br />
ripartiamo contenti per il nuovo<br />
anno pastorale.<br />
Comincia l’Avvento che ci<br />
prepara alla grande festa del Natale<br />
di Gesù, nostro salvatore.<br />
1. La prima domenica di Avvento<br />
(27 novembre) segnaleremo<br />
il passaggio del nuovo anno con la<br />
consegna alla comunità del vangelo<br />
di Marco, che farà da guida<br />
principale durante questo anno liturgico.<br />
Nella celebrazione domenicale<br />
i vangeli di questo anno saranno<br />
in gran parte tratti proprio<br />
da questo vangelo, il più breve dei<br />
quattro.<br />
Ad ogni ragazzo e ragazza che<br />
partecipa alla catechesi parrocchiale<br />
sarà consegnato il sussidio<br />
per la preghiera in famiglia durante<br />
il tempo di Avvento e di Natale.<br />
Il sussidio sarà disponibile anche<br />
in chiesa per tutte le persone che<br />
vorranno unirsi a questa cammino<br />
comunitario verso il Natale. Dopo<br />
Natale, nella domenica del Battesimo<br />
di Gesù (8 gennaio) consegneremo<br />
ai ragazzi il Vangelo di<br />
Marco, con una semplice traccia<br />
per la preghiera serale in famiglia e<br />
la lettura continua, quotidiana,<br />
del vangelo.<br />
2. Continueremo a prepararci<br />
all’incontro domenicale con il Signore<br />
mediante la lectio divina del<br />
venerdì: alle 17 in chiesa parrocchiale<br />
e alle 20.30 nella cappella<br />
dell’oratorio. Non si tratta di fare<br />
una “lezione” di catechesi, ma di<br />
una lettura orante della Parola di<br />
Dio. Ci si aiuta ad ascoltare il Signore,<br />
a capire meglio la sua parola<br />
per noi e a intuire le vie per essergli<br />
fedeli; si dà inizio ad un dialogo<br />
con lui, fatto di parole, di fede<br />
e soprattutto, speriamo, di vita vissuta.<br />
Con il nuovo anno mi piacerebbe<br />
soffermarmi di più sulla prima<br />
lettura, dopo che in questi tre<br />
anni ci siamo concentrati sui brani<br />
del vangelo.<br />
3. L’attenzione che guida il nostro<br />
cammino quest’anno - lo ricordate<br />
- è espressa dallo slogan:<br />
“Senza domenica non possiamo vivere”<br />
- vivere la grazia del giorno del<br />
Signore.<br />
Le quattro domeniche di avvento<br />
ci preparano all’incontro<br />
con Gesù nel Natale; ciascuna ci<br />
offre una indicazione preziosa:<br />
1 a domenica: Vegliate perché<br />
Egli viene<br />
2 a domenica: Preparatevi perché<br />
Egli viene<br />
3 a domenica: È il Cristo colui<br />
che viene<br />
4 a domenica: Egli viene per<br />
mezzo di Maria.<br />
Vivere la domenica è un modo<br />
concreto per accogliere i suggerimenti<br />
di questo avvento; ogni domenica<br />
ci aiuta a vegliare – a prepararci<br />
rinnovando la nostra vita –<br />
Il cammino<br />
di Avvento<br />
Il libretto per la preghiera in famiglia<br />
durante il tempo di Avvento<br />
La Voce - Novembre <strong>2005</strong> 5
a diventare noi stessi strumenti<br />
della sua presenza benefica nel<br />
mondo.<br />
Ogni venerdì mattina gli adolescenti<br />
(ore 6,40), i ragazzi delle<br />
medie (ore 7.30) e quelli delle elementari<br />
(ore 8) inizieranno insieme<br />
la giornata con la preghiera,<br />
per esprimere al Signore il proprio<br />
desiderio di accoglierlo con gioia e<br />
disponibilità.<br />
4. Il 6 dicembre celebreremo la<br />
festa solenne del nostro patrono,<br />
<strong>San</strong> <strong>Nicolò</strong>. La messe delle ore<br />
10.30 vedrà la presenza dei sacerdoti<br />
che hanno svolto il loro servi-<br />
«Un germoglio spunterà»<br />
(Isaia 11,1)<br />
«Quando il rigore dell’inverno è passato<br />
e si comincia ad avvertire l’aria di un tempo diverso,<br />
è una scoperta sempre lieta quella di chi,<br />
camminando per la sua strada,<br />
magari anche distrattamente,<br />
nota d’un tratto che il solito albero<br />
presenta qualcosa di nuovo:<br />
arriva la primavera ed ecco nascono i germogli,<br />
spuntano dei polloni, crescono dei virgulti.<br />
L’attesa del Natale è l’attesa<br />
che avvenga qualcosa di simile,<br />
per la nostra vita,<br />
le relazioni in cui siamo inseriti,<br />
la nostra comunità,<br />
la nostra società.<br />
Questo è d’altronde il genere di attesa<br />
al quale ci stimola la parola profetica:<br />
“un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,<br />
un virgulto germoglierà dalle sue radici” (Is 11,1)».<br />
zio a <strong>Zanica</strong>. Speravamo di poter<br />
avere con noi anche il nostro <strong>vescovo</strong>,<br />
mons. Roberto Amadei, per<br />
festeggiare con lui anche la prima<br />
parte dei lavori di restauro della<br />
nostra chiesa. La sua agenda purtroppo<br />
è satura di impegni. Allora<br />
ha già bloccato per noi la mattinata<br />
del 6 dicembre 2006. Chissà,<br />
forse avrà la possibilità di vedere la<br />
nostra chiesa resa bella e luminosa<br />
anche nella navata centrale.<br />
Buon cammino.<br />
don Silvano<br />
PERCORSO PER FIDANZATI IN PREPARAZIONE<br />
AL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO<br />
A gennaio inizia il Percorso per Fidanzati che si preparano al<br />
Matrimonio. Sabato 14 e domenica 15 sono dedicati alle iscrizioni<br />
e sabato 21 alle ore 20.30 ci sarà il primo appuntamento.<br />
Per informazioni e per le iscrizioni accordarsi con il parroco<br />
(anche per telefono).<br />
6 La Voce - Novembre <strong>2005</strong>
Tra il fariseo e il pubblicano<br />
della parabola la differenza dunque<br />
la fa l’umiltà.<br />
Ma chi è in grado di riconoscere<br />
e valutare la differenza tra le<br />
due preghiere, tra i due cuori che<br />
pregano nel tempio? Solo Dio, lui<br />
che non si ferma all’apparenza, ma<br />
guarda al cuore.<br />
L’umiltà è l’atteggiamento “giusto”<br />
davanti a Dio (la Bibbia parla<br />
anche di “timore del Signore”).<br />
Ma evitiamo fraintendimenti:<br />
l’umiltà non è l’abito rituale della<br />
preghiera, non è la formula di cortesia<br />
della preghiera. Dio guarda al<br />
cuore, non all’apparenza. Non c’è<br />
posto per una umiltà di facciata,<br />
apparente. È un atteggiamento<br />
profondo del cuore, che Dio sa riconoscere<br />
e che si esprime nell’intera<br />
vita di una persona, non solo<br />
nelle formule della preghiera.<br />
Colui che vede se stesso e gli altri<br />
a partire da Dio, vive e si rapporta<br />
a tutti in maniera sensibilmente<br />
nuova. Per questo Gesù<br />
può dire: “imparate da me che sono<br />
mite e umile di cuore” (Mt<br />
11,29). Guardate alla mia vita e<br />
capirete cosa vuol dire essere umili.<br />
Imparate da me e il Padre apprezzerà<br />
il vostro cuore di figli.<br />
Gesù non ci insegna una tecnica<br />
di preghiera, ma un modo di vivere,<br />
di stare cioè davanti a Dio e<br />
al prossimo, che costituisce la forza<br />
e la verità della preghiera.<br />
Si può dunque imparare l’umiltà?<br />
Da quanto abbiamo meditato<br />
sul salmo 50 e sulla parabola del<br />
pubblicano e del fariseo appare<br />
evidente la centralità della gratitudine.<br />
Apparentemente i due testi<br />
sono in contrasto: il salmo 50<br />
sottolinea la qualità “morale” dell’orante;<br />
la parabola invece esalta<br />
colui che “moralmente” appare<br />
decisamente inadeguato. Chi offre<br />
il “sacrificio della lode” è colui che<br />
si vede al centro di un amore gratuito<br />
e premuroso e perseverante,<br />
per cui comprende se stesso e accoglie<br />
la vita ogni giorno e innanzitutto<br />
come dono. Un atteggiamento<br />
di gratitudine non solo<br />
post-factum, che potrebbe anche<br />
solo definirsi “buona educazione”,<br />
ma previo e preveniente. “Signore,<br />
io sono peccatore, infedele e idolatra…<br />
ma tu sei misericordia incontenibile;<br />
da te non può che venire<br />
interesse vero, buono per me.<br />
Abbi pietà di me, Signore”. Riconosco<br />
che Dio liberamente, gratuitamente,<br />
incondizionatamente<br />
si interessa a me e vuole il mio bene…<br />
e questa è la roccia su cui appoggio<br />
la mia debolezza.<br />
Si tratta di apprendere, di esercitarsi,<br />
di familiarizzare con quella<br />
che il card. Martini chiama confessio<br />
laudis, indicandola come primo<br />
momento dell’esame di coscienza,<br />
che prepara alla celebrazione della<br />
Penitenza. Essa abilita a quella<br />
quotidiana “revisione di vita” che<br />
è rilettura della propria giornata<br />
per cogliervi la presenza, l’opera e<br />
l’appello del Signore, la qualità del<br />
nostro corrispondervi per rinnovare<br />
con fiducia la nostra scelta di<br />
seguirlo, di affidarci a lui. Una revisione<br />
nella luce, nella docilità allo<br />
Spirito di Dio.<br />
Alle mani del Padre non si abbandona<br />
la propria vita solo dopo<br />
che ha consumate le proprie energie,<br />
ma la si affida “al centro…<br />
nella forza… nella vita”. Si mette<br />
nelle mani della sua scandalosa<br />
misericordia i nostri pensieri, le<br />
nostre scelte, le energie che da lui<br />
abbiamo ricevuto.<br />
Chi si può accorgere che siamo<br />
con l’atteggiamento giusto davanti<br />
a Dio, con gratitudine o con suffi-<br />
La comunità<br />
cristiana<br />
«scuola»<br />
di preghiera<br />
La preghiera<br />
gradita a Dio<br />
Parte terza<br />
La Voce - Novembre <strong>2005</strong> 7
cienza? Dio solo. Dunque tutto si<br />
gioca nel segreto? No. L’atteggiamento<br />
sbagliato del fariseo emerge<br />
dal suo confrontarsi con il pubblicano.<br />
Allora, positivamente, anche<br />
la gratitudine si riconosce e<br />
siimpara nel concreto rapportarsi<br />
con gli altri.<br />
L’umiltà si esprime e si rafforza<br />
quando io imparo a rapportarmi<br />
con gratitudine ai fratelli, quando<br />
il grazie non resta semplice formula<br />
di cortesia, ma diventa l’occhio<br />
luminoso, limpido con cui sto di<br />
fronte all’altro. Dire grazie è riconoscere<br />
che ciò che l’altro è, dice<br />
o fa non mi è dovuto, ma nasce<br />
dalla sua libertà, dalla sua volontà<br />
di bene. È riconoscere che quella<br />
parola, quel gesto che l’altro ha<br />
fatto è più grande di quanto appare,<br />
perché porta con sé qualcosa di<br />
lui.<br />
Anzi, colui che cresce nella<br />
gratitudine diventa uno che previene<br />
il dono dell’altro; guarda all’altro<br />
con occhio benevolo, come<br />
colui dal quale può venire il bene,<br />
la gratuità, la sorpresa.<br />
Una gratitudine che diventa attenzione,<br />
fiducia, ascolto, incoraggiamento.<br />
Pensate cosa significa<br />
porsi con questo atteggiamento di<br />
fronte a un adolescente, a un giovane…<br />
La preghiera non è fatta per<br />
piegare Dio alla nostra volontà,<br />
ma la nostra volontà alla sua. Ecco,<br />
quando la nostra preghiera è<br />
veramente giusta e gradita ai suoi<br />
occhi: quando nasce da un cuore<br />
che palpita del suo stesso amore.<br />
Il frutto di un atteggiamento<br />
profondo di gratitudine è la gioia.<br />
Può conoscere (è inevitabile) la<br />
croce, ma il suo frutto maturo è la<br />
gioia, spesso come primizia-promessa,<br />
e comunque come raccolto<br />
abbondante, come tesoro che nessuno<br />
può rapire.<br />
PER I REGALI NATALIZI<br />
don Silvano<br />
Un bel regalo di Natale può<br />
essere il nostro libro sulla chiesa<br />
parrocchiale di <strong>Zanica</strong> e sulle<br />
opere d'arte del 1500 e 1600 in<br />
essa contenute.<br />
L’opera, davvero notevole,<br />
presenta la storia della nostra<br />
parrocchiale e i dipinti del 1500<br />
e 1600 in essa racchiusi. La si<br />
può vedere e sfogliare in chiesa,<br />
ma può essere una presenza di<br />
pregio in ogni casa.<br />
La si può acquistare in sacrestia<br />
o in oratorio al prezzo di €<br />
35,00 (invece che € 50); può<br />
diventare veramente un apprezzato<br />
regalo!<br />
8 La Voce - Novembre <strong>2005</strong>
Roger Schutz, per tutti “Frère<br />
Roger”, una delle grandi figure della<br />
non violenza del XX secolo, nato<br />
il 12 maggio 1915, fondatore<br />
della Comunità di Taizè, infaticabile<br />
animatore dell’incontro ecumenico<br />
e della solidarietà con gli<br />
oppressi è stato ucciso la sera del<br />
16 agosto <strong>2005</strong> durante la preghiera<br />
della sera da una squilibrata che<br />
si è fatta breccia tra le migliaia di<br />
fedeli che vi assistevano.<br />
Tutto è iniziato in gran solitudine.<br />
Nel 1940, a 25 anni, frère Roger<br />
lasciava la sua nativa Svizzera<br />
per andare a vivere in Francia, il<br />
paese di sua madre. Per diversi anni<br />
aveva sofferto di tubercolosi<br />
polmonare, durante i quali aveva<br />
maturato in sé la chiamata a creare<br />
una comunità in cui la semplicità<br />
e la benevolenza del cuore potessero<br />
essere vissute come realtà<br />
essenziali del Vangelo.<br />
Quando cominciò la seconda<br />
guerra mondiale comprese che,<br />
come aveva fatto sua nonna nel<br />
precedente conflitto, doveva senza<br />
indugio aiutare le persone che<br />
attraversavano difficoltà maggiori;<br />
fu così che si stabilì nel piccolo villaggio<br />
di Taizè, in Borgogna, a<br />
qualche chilometro dalla linea di<br />
demarcazione che divideva in due<br />
la Francia. Accoglieva e nascondeva<br />
dei rifugiati (specialmente<br />
ebrei) i quali sapevano che fuggendo<br />
dalla zona occupata, potevano<br />
trovare rifugio nella sua casa.<br />
A Taizè, grazie ad un modico<br />
prestito, frère Roger acquistò una<br />
casa abbandonata con degli edifici<br />
adiacenti; propose ad una sorella,<br />
Genevieve, di venire ad aiutarlo<br />
nell’accoglienza. Le disponibilità<br />
economiche erano poche.<br />
Più tardi dei fratelli lo raggiunsero<br />
ed il giorno di pasqua del<br />
1949 i primi fratelli si impegnarono<br />
per tutta la vita nel celibato,<br />
nella vita comune e in una grande<br />
semplicità di vita.<br />
Sin dai primi tempi la principale<br />
preoccupazione di frère Roger è<br />
la ricerca dell’unità visibile dei cristiani.<br />
Da quel momento la vocazione<br />
di Taizé è delineata inequivocabilmente:<br />
vita liturgica, preghiera<br />
per l’unità e per la riconciliazione<br />
nella Chiesa. Significativa<br />
la scritta che accoglie ospiti e pellegrini:<br />
“Voi che giungete qui, riconciliatevi!<br />
Cattolici, protestanti, ortodossi,<br />
giovani e anziani, bianchi e neri!”.<br />
Nel silenzio di un lungo ritiro,<br />
nel corso dell’inverno del 1952-<br />
53, il fondatore della comunità<br />
scrisse la Regola di Taizè, che<br />
esprimeva per i suoi fratelli “l’essenziale<br />
che permette la vita comune”,<br />
modellata ad imitazione della<br />
Regola Francescana.<br />
“Un cuore semplice cerca di vivere<br />
il momento presente, cerca di accogliere<br />
ogni giorno come un oggi di<br />
Dio … si abbandona nella preghiera<br />
allo Spirito … traspare di serenità e<br />
contentezza … condivide con chi è<br />
nel bisogno … non pretende di capire<br />
tutto”.<br />
A partire dagli anni Cinquanta,<br />
alcuni fratelli andarono a vivere in<br />
luoghi disagiati per essere accanto<br />
a quelli che soffrivano, soprattutto<br />
nell’Europa dell’est, con la più<br />
grande discrezione, per non compromettere<br />
quelli che li sostenevano.<br />
Tra il 1962 e 1968 lo stesso frère<br />
Roger ha visitato la maggior<br />
parte dei paesi dell’Europa dell’est,<br />
a volte per degli incontri di giovani,<br />
autorizzati, ma molto sorvegliati,<br />
a volte per delle semplici visite<br />
(“sarò in silenzio con voi” diceva ai<br />
cristiani di quei paesi).<br />
La comunità di Taizè riunisce<br />
oggi un centinaio di fratelli, cattolici<br />
e di diverse origini evangeliche,<br />
da più di 25 nazioni. A partire<br />
dalla sua stessa esistenza la Comunità<br />
è un segno concreto di riconciliazione<br />
tra i cristiani divisi e tra<br />
popoli separati.<br />
UN SANTO<br />
AL MESE<br />
Fino all’ultimo<br />
soffio di vita<br />
Roger Schutz,<br />
il fondatore della<br />
comunità di Taizè<br />
La Voce - Novembre <strong>2005</strong> 9
I fratelli non accettano alcun<br />
dono né alcun regalo. Non accettano<br />
per loro stessi le loro eredità<br />
personali, ma ne fanno dono ai più<br />
poveri. È con il loro lavoro che la<br />
comunità si guadagna di che vivere<br />
e che condivide con gli altri.<br />
Sono i giovani i principali interlocutori<br />
di frére Roger ed in essi,<br />
questo pastore protestante che<br />
ama molto la chiesa cattolica, ripone<br />
grande fiducia.<br />
Ogni settimana, da inizio primavera<br />
a tardo autunno, giovani<br />
di diversi continenti arrivano sulla<br />
collina di Taizè: cercano il significato<br />
delle loro vite, in comunione<br />
con molti altri. Ogni giorno dei<br />
fratelli della comunità propongono<br />
catechesi bibliche, seguite da<br />
momenti di riflessione, scambio e<br />
e partecipazione delle persone ai<br />
lavori pratici di comune utilità.<br />
Andando alle sorgenti della fiducia<br />
in Dio, tutti sono invitati a un<br />
pellegrinaggio interiore che li incoraggia<br />
a costruire rapporti di fiducia<br />
fra gli esseri umani.<br />
Per sostenere i giovani la Comunità<br />
anima un “pellegrinaggio di<br />
fiducia su terra”; ogni persona è invitata,<br />
dopo il soggiorno a Taizè, a<br />
vivere nella propria realtà quello<br />
I libri di frére Roger<br />
1958, L’oggi di Dio<br />
1965, Dinamica del provvisorio<br />
1968, Violenza dei pacifici<br />
1971, La tua festa non abbia fine<br />
1973, Lotta e contemplazione<br />
1976, Vivere l’insperato<br />
1979, Stupore di un amore<br />
1980 Le fonti di Taizè<br />
1982 I tuoi deserti fioriranno<br />
1985, Passione di una attesa<br />
1988, Il suo amore è un fuoco<br />
1995, In Te la pace del cuore<br />
2001, Dio non può che amare<br />
<strong>2005</strong>, Pressens. Tu un bonheur<br />
che ha scoperto, con una più grande<br />
consapevolezza della propria vita<br />
interiore così come dei legami<br />
con molti altri che sono coinvolti<br />
in una simile ricerca di ciò che realmente<br />
importa. I giovani lo<br />
ascoltano, sono attratti da quel<br />
frate, dalle sue parole, dall’esperienza<br />
di fede e di vita che propone.<br />
“…Ciò che mi interessa è un cristianesimo<br />
che permetta al tempo<br />
stesso un’esperienza spirituale profonda<br />
e di aprirsi al mondo in modo<br />
creativo, vita interiore e solidarietà<br />
umana; infatti più si diventa persone<br />
di preghiera, più si diventa persone di<br />
responsabilità. La preghiera non libera<br />
dagli obblighi di questo mondo. La<br />
preghiera non è una specie di droga<br />
per la domenica, ma ci impegna nel<br />
mistero del Padre…Questo ci chiama<br />
ad essere persone inventive, creatrici<br />
in ogni campo in cui operiamo”.<br />
Frère Roger continua nelle sue<br />
meditazioni. “Aprendo il Vangelo,<br />
ciascuno può dirsi: queste parole<br />
di Gesù sono state inviate da qualcuno<br />
che mi ama, cerco di comprenderne<br />
il senso e provo subito<br />
a mettere in pratica nella mia vita<br />
il poco che ne afferro… All’inizio<br />
non sono le vaste conoscenze che<br />
contano. Ma è attraverso il cuore,<br />
nelle profondità di sé stesso che<br />
l’essere umano comincia ad afferrare<br />
il Mistero della Fede…Ci addentriamo<br />
in essa avanzando per<br />
tappe. All’intimo della condizione<br />
umana rimane l’attesa di una presenza,<br />
il silenzioso desiderio di una<br />
comunione. Non lo dimentichiamo<br />
mai, questo semplice desiderio<br />
di Dio è già il principio della<br />
fede. … È come un sussulto ripreso<br />
mille volte lungo tutta l’esistenza<br />
e fino all’ultimo soffio.”<br />
Già… fino all’ultimo soffio di<br />
vita.<br />
Ennio Locatelli<br />
10 La Voce - Novembre <strong>2005</strong>
DICEMBRE <strong>2005</strong><br />
LITURGIA IMPEGNI PARROCCHIALI<br />
1 G Ore 20.30: Catechisti<br />
2 V Ore 16.00 e 20.30: Adorazione Eucaristica<br />
3 S <strong>San</strong> Francesco Saverio<br />
4 D II DOMENICA DI AVVENTO Ore 9.30: ACR: Festa del Ciao<br />
5 L Ore 15.00: Incontro adulti di Azione Cattolica<br />
Ore 20.30: Confraternita del SS. Sacramento<br />
6 M SAN NICOLA, VESCOVO <strong>San</strong>te Messe: ore 7.00; ore 10.30 messa solenne; ore 18<br />
7 M <strong>San</strong>t’Ambrogio<br />
8 G IMMACOLATA CONCEZIONE<br />
DELLA BEATA VERGINE MARIA<br />
Ore 9.30 Azione Cattolica - Giornata dell'impegno<br />
9 V Ore 17.00 e 20.30: Lectio divina<br />
10 S<br />
11 D III DOMENICA DI AVVENTO Ore 16.00: Incontro genitori e ragazzi seconda media<br />
12 L Ore 20.30: Redazione "La Voce"<br />
13 M <strong>San</strong>ta Lucia Ore 20.00: Ufficio comunitario<br />
Ore 20.45: Gruppo Missionario<br />
14 M <strong>San</strong> Giovanni della Croce<br />
15 G <strong>San</strong>ta Maria Crocifissa Ore 20.30: Catechisti<br />
16 V Ore 17.00 e 20.30: Lectio divina<br />
17 S Ore 14.30: Scuola Materna: Festa di Natale<br />
18 D IV DOMENICA DI AVVENTO Ore 14.00: Incontro ACR<br />
Ore 16.00: Incontro Gruppo Famiglie<br />
19 L<br />
20 M Dalle ore 15.00: Confessioni ragazzi<br />
21 M Ore 9.30 e 15.00: Celebrazione Penitenziale<br />
22 G Ore 20.30: Celebrazione Penitenziale<br />
23 V Ore 20.00: Celebrazione Penitenziale alle Capannelle<br />
24 S Ore 24.00: <strong>San</strong>ta Messa di mezzanotte<br />
25 D NATALE DEL SIGNORE S. Messe: ore 8.00; 9.30; 10.00 (Capannelle); 11.00; 18.00<br />
26 L SANTO STEFANO Ore 11.00: Battesimi<br />
27 M <strong>San</strong> Giovanni Evangelista<br />
28 M <strong>San</strong>ti Innocenti martiri<br />
29 G SANTA FAMIGLIA<br />
30 V<br />
31 S Ore 17.30: Vespri - Messa - Canto del “Te Deum”<br />
Da lunedì 28 novembre le messe feriali delle ore 7.00 saranno celebrate presso la cappella della Scuola dell'Infanzia.<br />
La Voce - Novembre <strong>2005</strong> 11
Al seguito<br />
di Gesù<br />
Il cammino di<br />
iniziazione cristiana<br />
per fanciulli e ragazzi<br />
A partire dal mese di ottobre, è<br />
ripreso nella nostra comunità il<br />
cammino ordinario di catechesi e<br />
iniziazione cristiana per i fanciulli<br />
e i ragazzi. Grazie alla generosità<br />
dei nostri catechisti, ai quali Domenica<br />
25 settembre è stato consegnato<br />
il “Mandato”, possiamo<br />
continuare ad accompagnare i nostri<br />
ragazzi all’incontro con Gesù.<br />
A loro il rinnovato ringraziamento<br />
per la disponibilità e l’impegno...<br />
nella speranza che qualcuno venga<br />
a “rinfoltire” le fila del nostro<br />
gruppo!<br />
Con i bambini di seconda elementare<br />
è incominciato il nuovo<br />
itinerario “sperimentale” di iniziazione<br />
cristiana, che li dovrebbe<br />
portare a ricevere i sacramenti<br />
della Confermazione e dell’Eucaristia<br />
nell’anno 2009. Ne stiamo<br />
parlando con i genitori di questi<br />
bambini, durante gli incontri domenicali,<br />
per accogliere inviti,<br />
suggerimenti, proposte, ed aiutare<br />
questi nostri ragazzi ad incontrare<br />
e ad amare il Signore Gesù: è questo<br />
il senso del cammino!<br />
Domenica 6, 13 e 20 novembre<br />
abbiamo dedicato un’attenzione<br />
particolare proprio ai bambini più<br />
I NOSTRI CATECHISTI<br />
piccoli, quelli di prima e seconda<br />
elementare: insieme con loro abbiamo<br />
celebrato la prima parte<br />
della messa nella Cappellina dell’oratorio,<br />
per raggiungere poi tutti<br />
gli altri partecipanti alle messa<br />
delle 9.30, nel momento della presentazione<br />
dei doni all’altare. Ci<br />
sembra di poter dire che i bambini<br />
abbiano accolto con entusiasmo<br />
questa interessante proposta!<br />
Nelle prossime settimane continueranno<br />
gli incontri domenicali<br />
per genitori e ragazzi:<br />
* domenica 27/11 alle 9.15 per<br />
i genitori e i ragazzi di terza elementare;<br />
* la stessa domenica, ma alle<br />
16.00, per i genitori e i ragazzi di<br />
seconda elementare:<br />
* infine Domenica 11/12, alle<br />
ore 16.00, sarà la volta dei genitori<br />
e ragazzi di seconda media;<br />
* l’incontro di Domenica<br />
18/12, per i genitori e ragazzi di<br />
quarta elementare, è stato rimandato<br />
a data da destinarsi, a causa<br />
degli impegni di numerosi ragazzi.<br />
don Luca<br />
Prima elementare Arianna Morlacchi, Lara Gazzera<br />
Seconda elementare Michela e Roberto Brioni, Loredana Perego,<br />
Suor Francesca<br />
Terza elementare Lidovina Colombelli, Giusy Bonacina, Luisa<br />
Ferri, Beatrice Castelli, Veronica Prussiani, Lina e<br />
Alice Sarga, Lisa Sirtoli, Silvia Vecchi<br />
Quarta elementare Mariarosa Gambirasio, Maria Passetti, Ferruccio<br />
Ceruti, Matteo Ravasio, Vilma Maffioletti,<br />
Luisa e Davide Zucchi, Margherita Cattaneo,<br />
<strong>San</strong>dra Gusmini<br />
Quinta elementare Sr. Donata, Sr. Francesca, Raffaella Rampinelli<br />
Prima media Gianni Ronzoni, Stefania Bottazzoli, Maria<br />
e Giancarlo Bonacina, Marialba Passera<br />
Seconda media Giusy Castelli, Stella Maoloni, Gianni Ronzoni,<br />
Stefania Bottazzoli<br />
Terza media Valeria Cattaneo, Monica Locatelli,<br />
Giuseppe Rampinelli<br />
12 La Voce - Novembre <strong>2005</strong>
TU-GHEDAR P.M. è un progetto<br />
di aggregazione pomeridiana,<br />
organizzato in collaborazione<br />
tra l’Oratorio parrocchiale, l’Istituto<br />
Comprensivo e l’Assessorato<br />
alla Cultura del Comune di <strong>Zanica</strong>.<br />
Il progetto, realizzato nell’ambito<br />
delle iniziative promosse dalla<br />
Legge 328/2000, si rivolge ai ragazzi<br />
delle Scuole Medie del nostro<br />
Comune.<br />
L’ORGANIZZAZIONE<br />
A partire dal 1 dicembre, per<br />
due pomeriggi la settimana, il<br />
martedì e il giovedì, dalle 14.30<br />
alle 17.30, i ragazzi saranno ospiti<br />
negli ambienti del nostro Oratorio<br />
<strong>San</strong> Giovanni Bosco.<br />
Nella prima parte del pomeriggio<br />
(14.30 - 16.00) potranno svolgere<br />
i compiti, studiare, essere aiutati,<br />
collaborare. Potranno poi fare<br />
merenda, stare insieme, partecipare<br />
a tornei di ogni tipo, navigare in<br />
internet, collaborare (16.00 -<br />
17.30). Per coloro che intendono<br />
partecipare, si richiede la presenza<br />
ad entrambi i momenti del pomeriggio.<br />
Ogni giorno accanto ai ragazzi<br />
saranno presenti un educatore<br />
professionale, ex insegnanti, alcuni<br />
studenti universitari, qualche<br />
adulto, e don Luca.<br />
Sarà fatto ogni sforzo possibile<br />
per garantire un contatto continuo<br />
tra l’Oratorio, le famiglie dei<br />
ragazzi e la Scuola. Per tale motivo<br />
i genitori verranno avvisati anche<br />
telefonicamente, nel caso il figlio<br />
non fosse presente in oratorio per<br />
l’orario fissato.<br />
COME ADERIRE?<br />
Ogni ragazzo può partecipare al<br />
progetto compilando il modulo di<br />
adesione, Il modulo è stato consegnato<br />
personalmente a scuola a<br />
ogni alunno, e va restituito all’insegnante<br />
coordinatore di classe.<br />
Non è previsto, almeno nelle<br />
intenzioni, un “numero chiuso”.<br />
Nel caso le adesioni dovessero essere<br />
troppo elevate, rispetto al numero<br />
dei volontari, sarà la Scuola<br />
a stabilire quali alunni dovranno<br />
avere la precedenza.<br />
UN SERVIZIO GRATUITO<br />
Essendo un progetto realizzato<br />
in collaborazione tra le diverse<br />
agenzie educative del territorio,<br />
TU-GHEDAR P.M. è un servizio<br />
offerto a titolo completamente<br />
gratuito.<br />
Alle famiglie dei ragazzi che<br />
partecipano al progetto sarà richiesta<br />
solo una quota di iscrizione<br />
di € 25, per sostenere le spese<br />
di organizzazione e di segreteria.<br />
Nell’ottica di una proposta di<br />
aggregazione, il servizio non viene<br />
pensato come una sorta di “recupero<br />
individualizzato” per i ragazzi,<br />
ma anzitutto come occasione per<br />
la propria crescita personale e in<br />
gruppo.<br />
La Voce - Novembre <strong>2005</strong> 13
E adesso...<br />
tutti al lavoro!<br />
Laboratori creativi<br />
per bambini e ragazzi<br />
Oltre alla proposta di “Tu-ghedar<br />
P.M.”, Domenica 27 novembre<br />
prenderà il via in oratorio<br />
un’altra bellissima proposta per<br />
tutti i bambini e i ragazzi: una volta<br />
al mese, la domenica dalle<br />
14.00 alle 16.00, un gruppo di<br />
mamme sarà presente in oratorio<br />
per organizzare alcuni fantastici<br />
“laboratori creativi”. Di che cosa<br />
si tratta? Impossibile dirvelo ora!<br />
Certo... perchè le nostre mamme<br />
geniali sono sempre al lavoro!<br />
Prima durante i laboratori al CRE,<br />
poi in queste settimane, durante le<br />
quali stanno preparando di nascosto<br />
(ssst! Non ditelo a nessuno!) i<br />
bellissimi regali per la manifestazione<br />
“Gruppi in piazza” di Domenica<br />
4 dicembre... Adesso con<br />
questa nuova, fantastica idea della<br />
domenica pomeriggio! Non resta<br />
altro che rinnovare l’invito a partecipare!<br />
E visto che le proposte sono<br />
davvero tante, pensiamo sia utile<br />
ricordarle tutte nel calendario qui<br />
a fianco...<br />
DOMENICA POMERIGGIO<br />
IN ORATORIO<br />
27/11 Laboratori creativi<br />
4/12 Festa del “Ciao” - ACR<br />
11/12 Laboratori creativi<br />
18/12 ACR - Gruppo famiglie<br />
08/01 ACR - Gruppo famiglie<br />
15/01 Laboratori creativi<br />
22/01 ACR<br />
29/01 Laboratori creativi<br />
05/02 ACR - Gruppo famiglie<br />
12/12 Laboratori creativi<br />
19/12 ACR<br />
26/12 Carnevale<br />
05/03 ACR - Gruppo famiglie<br />
12/03 Giochi per i ragazzi<br />
19/03 ACR<br />
26/03 Laboratori creativi<br />
02/04 ACR - Gruppo famiglie<br />
09/04 Giochi per i ragazzi<br />
16/04 <strong>San</strong>ta Pasqua!<br />
GRAZIE DALLA COSTA D’AVORIO!<br />
A tutte le persone che domenica 30 ottobre hanno collaborato per<br />
la realizzazione della Castagnata in oratorio! Grazie a chi ha cucinato<br />
castagne, frittelle, patatine, cotechini, piadine... Grazie agli adolescenti,<br />
che insieme con i catechisti hanno allestito i giochi per i bambini e i<br />
ragazzi... Grazie alle mamme del laboratorio di “trucco” ... Insomma:<br />
grazie a tutti quelli che hanno dato una mano!<br />
Anche il tempo ci ha davvero aiutato, regalandoci una splendida e<br />
calda giornata di sole, dopo diverse giornate di pioggia e di freddo.<br />
Il ricavato della Castagnata, circa 1.500 euro, è stato consegnato al<br />
gruppo missionario “Daniele Comboni”, incaricato di far giungere questo<br />
contributo a don Gianni Gambirasio e don Vittorio Consonni, per<br />
gestire “l’emergenza tifo” che in questi mesi sta duramente colpito la Costa<br />
d’Avorio.<br />
Insieme all’importa somma raccolta durante questa bella giornata,<br />
sono orgoglioso di comunicare che nei salvadanai, distribuiti ai ragazzi<br />
durante il mese di ottobre, abbiamo trovato l’incredibile offerta di<br />
2.400 euro! È veramente il caso di dire che tutti si sono presi a cuore<br />
con grande generosità questa importante operazione di solidarietà.<br />
don Luca<br />
14 La Voce - Novembre <strong>2005</strong>
Tra i numerosi film in sala nel<br />
periodo di Natale, crediamo valga<br />
la pena segnalarne uno in particolare:<br />
Le Cronache di Narnia - Il leone,<br />
la strega e l’armadio, del regista<br />
neozelandese Andrew Adamson<br />
(Shrek 1 e 2).<br />
Il film è tratto dall’omonima serie<br />
di racconti dell’autore irlandese<br />
Clive Staples Lewis, nato a<br />
Belfast nel 1898 e amico di John<br />
Ronald Reuel Tolkien (l’autore de<br />
“Il Signore degli Anelli”). I due, insieme<br />
a Charles Williams e Gervase<br />
Matthews, diedero vita negli<br />
anni ‘50 al gruppo degli “Oxford<br />
Christians", cattolici e anglicani,<br />
sovente convertiti dopo un passato<br />
laico o agnostico, stretti attorno<br />
alla ricerca filologica e poetica e<br />
diffidenti nei confronti degli esiti<br />
dissacranti della Modernità.<br />
C. S. Lewis, fu "sorpreso" da<br />
una crisi religiosa che sarebbe divenuta<br />
il vero “tornante” della sua<br />
vita. Ne sarebbero nati alcuni libri<br />
straordinari di meditazione: da “Le<br />
lettere di Berlicche” fino a “Diario di<br />
un dolore” e “Sorpreso dalla gioia”.<br />
“Le cronache di Narnia” è una serie<br />
di romanzi per ragazzi scritti da<br />
questo geniale autore.<br />
Nelle Cronache di Narnia Lewis<br />
immaginava una realtà parallela<br />
alla nostra, nella quale quattro ragazzini<br />
londinesi, condotti nella<br />
casa di un eccentrico professore<br />
durante la Seconda guerra mondiale,<br />
riescono a penetrare grazie a<br />
un passaggio che si apre attraverso<br />
un magico armadio. È il mondo di<br />
Narnia (presumibilmente Lewis<br />
pensava al nome latino della città<br />
italiana di Narni, importante<br />
avamposto di Roma), dove gli animali<br />
possono parlare e sono guidati<br />
benevolmente dal leone Aslan<br />
(parola che in turco vuol dire proprio<br />
"leone"). Tuttavia essi scoprono<br />
presto che anche in quel mondo<br />
non tutte le cose sono perfette<br />
come parrebbe: la Terra è ridotta a<br />
un inverno perpetuo, ma privo del<br />
Natale, dalla strega bianca Jadis, e<br />
quanti non le obbediscono vengono<br />
pietrificati. I quattro ragazzi decidono<br />
allora di unirsi agli animali<br />
leali ad Aslan per vincere la maledizione<br />
della strega.<br />
Esperto e appassionato di letteratura<br />
medievale, Lewis mette in<br />
scena motivi canonici attinti dal<br />
suo bagaglio culturale e dagli archetipi<br />
del racconto fiabesco: la<br />
realtà bloccata dall’inverno perpetuo,<br />
i bambini, cioè gli innocenti<br />
(ma continuamente sottoposti a<br />
prove alle quali non sempre e non<br />
tutti sapranno resistere) cui è affidata<br />
la missione da compiere, gli<br />
animali come interpreti di ruoli<br />
morali. Dove altri narratori del<br />
passato (dai Grimm allo stesso<br />
amico-collega di Lewis, Tolkien)<br />
attingono dal patrimonio folklorico<br />
di ascendenza celto-germanica<br />
almeno quanto da quello cristiano,<br />
in Lewis il segno è più marcatamente<br />
tale.<br />
In Aslan si riconosce infatti la<br />
figura del Cristo, secondo quanto<br />
lo stesso scrittore spiegava nel suo<br />
epistolario: "Io non mi sono detto:<br />
rappresentiamo Gesù quale Egli è realmente<br />
nel nostro mondo come un<br />
Leone in Narnia; mi sono detto: supponiamo<br />
che ci sia una terra come<br />
Narnia e che il Figlio di Dio diventi<br />
in questa un Leone, come è diventato<br />
un Uomo nel nostro mondo, e quindi<br />
immaginiamo cosa succede". Non si<br />
deve però pensare alle Cronache di<br />
Narnia come a una sorta di catechesi<br />
per bambini. È essenzialmente<br />
un’opera di fantasy, pur con precisi<br />
e ricchi riferimenti all’immaginario<br />
simbolico cristiano.<br />
Se state facendo un pensiero su<br />
quale film andare a vedere a Natale,<br />
mi permetto di suggerire Le<br />
Cronache di Narnia: vale il prezzo<br />
del biglietto...<br />
don Luca<br />
Le cronache<br />
di Narnia<br />
Il mese di dicembre<br />
nel nostro Cinema<br />
La Voce - Novembre <strong>2005</strong> 15
PROGRAMMA PROGRAMMA<br />
FILM<br />
26 e 27 novembre OLIVER TWIST<br />
di Roman Polanski<br />
Oliver Twist, etichettato come elemento di disturbo dal<br />
direttore della casa lavoro in cui vive insieme ad altri<br />
ragazzini, viene offerto come apprendista a chiunque<br />
accetti di prenderlo con sé. Scampato al mestiere di<br />
spazzacamino, Oliver prima si ritrova a fare da apprendista<br />
per un impresario di pompe funebri, poi, dopo<br />
essere stato ingiustamente picchiato fugge a Londra,<br />
dove finisce per essere inglobato in una banda di piccoli<br />
scippatori gestita dal sinistro signor Fagin…<br />
Dal 2 dicembre CHICKEN LITTLE<br />
di Mark Dindal<br />
Un piccolo pollo di nome Chicken Little, provoca un diffuso<br />
panico quando scambia una ghianda per un pezzo<br />
di cielo. Cerca di ristabilire la sua reputazione, ma<br />
proprio quando le cose si stanno aggiustando, un pezzo<br />
di cielo gli cade realmente sulla testa! Chicken Little<br />
e la sua banda di amici svitati, cercano di salvare il<br />
mondo senza generare il panico nell'intera città. E<br />
Chicken Little si renderà conto che, quando si tratta di<br />
salvare il mondo, essere un piccolo pollo può rivelarsi<br />
una gran fortuna!<br />
Dal 17 Dicembre MR. & MRS. SMITH<br />
Di Doug Liman<br />
John e Jane Smith sono una normale coppia che vive<br />
in periferia, con un normale matrimonio senza vivacità.<br />
Ma ognuno dei due nasconde qualcosa all’altro: Mr. e<br />
Mrs. Smith sono in realtà due assassini incredibilmente<br />
efficienti, molto pagati, che lavorano per organizzazioni<br />
rivali. Quando vengono incaricati di assassinarsi a<br />
vicenda, Mr. e Mrs. Smith scoprono una nuova fonte di<br />
emozione nel loro matrimonio... Ed è qui che inizia il<br />
vero divertimento del film!<br />
Dal 23 Dicembre KING KONG<br />
Di Peter Jackson<br />
1930. Una troupe cinematografica capitanata da uno<br />
spericolato documentarista finisce per errore su<br />
un'isola ricoperta da una giungla impenetrabile, e l'unica<br />
donna della troupe, viene rapita dagli abitanti del<br />
luogo e offerta in sacrificio al gigantesco gorilla.<br />
16 La Voce - Novembre <strong>2005</strong>
Si rinnova anche per questo<br />
anno l’invito, da parte del nostro<br />
comitato, a sostenere il microprogetto<br />
di solidarietà internazionale<br />
a Kausaya, sulle Ande Boliviane,<br />
per sostenere lo sviluppo produttivo<br />
agricolo di quella comunità, per<br />
consentire sia l’autosufficienza alimentare<br />
sia di vivere con il ricavato<br />
dei loro prodotti. Ciò consiste<br />
nel fornire strumenti ed insegnare<br />
a passare dall’agricoltura arcaica<br />
dell’aratro a quella più attuale del<br />
trattore.<br />
In questo nostro progetto possiamo<br />
contare in particolare sulle<br />
offerte libere e sull’amicizia e il sostegno<br />
degli artisti del coro del<br />
Teatro alla Scala di Milano, che<br />
anche quest’anno hanno voluto<br />
garantire la loro presenza, partecipando<br />
al concerto di Giovedì 8 dicembre,<br />
presso il cinema teatro<br />
della nostra parrocchia.<br />
L’esperienza degli anni precedenti<br />
ci dice che, anche in questa<br />
occasione, avremo la possibilità di<br />
assistere a una serata di grande livello<br />
musicale, accompagnata dal<br />
desiderio di contribuire a un’importante<br />
opera di solidarietà. Per<br />
questo motivo desideriamo invitare<br />
tutti i nostri concittadini di <strong>Zanica</strong><br />
a intervenire numerosi a questa<br />
serata. L’ingresso in teatro è naturalmente<br />
gratuito.<br />
Il comitato Kausaya<br />
CONCERTO BENEFICO DI ARTISTI<br />
DEL CORO DEL TEATRO ALLA SCALA - MILANO<br />
GIOVEDÌ 8 DICEMBRE - ORE 21.00<br />
CINEMA TEATRO “NUOVO” - ZANICA (BG)<br />
Rodolfo Gemio Fernandez - Silvio Scarpolini<br />
Massimiliano Italiani - Antonio Murgo - Luca di Gioia<br />
Andrea Semeraro - Giorgio Tiboni - <strong>San</strong>dro Costa<br />
Al pianoforte: Maestro Jader Costa<br />
Con la partecipazione straordinaria del chitarrista<br />
Giulio Tampalini, vincitore del concorso “Andres Segovia”<br />
di Granada (Spagna)<br />
e con il gradito ritorno dei “Comici Armonici”<br />
Le offerte, libere, sosterranno il progetto di sviluppo della<br />
comunità agricola di Kausaya - Bolivia<br />
Con la collaborazione della <strong>Parrocchia</strong> di <strong>Zanica</strong><br />
“Bolivia<br />
en nuestros<br />
corazones”<br />
Concerto benefico<br />
per sostenere il<br />
“Progetto Kausaya”<br />
La Voce - Novembre <strong>2005</strong> 17
Non solo<br />
Olimpiadi...<br />
Educazione allo sport<br />
e società sportive<br />
Ogni volta che si avvicina<br />
un’Olimpiade (ed ormai ci siamo, e<br />
per giunta a casa nostra! Il 9 febbraio<br />
2006 prenderanno il via le Olimpiadi<br />
Invernali a Torino), i media si<br />
occupano dell’evento citando anche<br />
una serie di luoghi comuni,<br />
che hanno poi un impatto con lo<br />
sport di base. Credo che i due più<br />
importanti fra questi siano legati al<br />
fatto che “l’importante non è vincere,<br />
ma partecipare” e che “lo sport è<br />
bello perché educa ai valori olimpici”:<br />
impegno, fair-play, rispetto delle<br />
regole.<br />
Alcuni interrogativi si potrebbero<br />
porre a riguardo... È vero che<br />
il modello dello sport educativo è<br />
rappresentato dalla kermesse olimpica?<br />
Da un lato ci sono le varie discipline,<br />
il cui impegno e la cui<br />
partecipazione sono frutto di grande<br />
passione e professionalità, e ci<br />
sono gli atleti, prima di tutto uomini<br />
e donne con le loro storie, i<br />
loro infortuni, entusiasmi e delusioni;<br />
dall’altro gli sponsor, i miliardi,<br />
i contratti pubblicitari (ma<br />
con essi anche la possibilità di dare<br />
occupazione, costruire infrastrutture<br />
ed opere viarie che restino<br />
e creino indotto per la città sede<br />
ospitante e tutta la regione…<br />
Pechino 2008 sarà in questo senso<br />
una sfida interessante.<br />
Educare allo sport ed attraverso<br />
lo sport è facile, matematico,<br />
scontato? Basta insegnare ai ragazzi<br />
a schiacciare una palla o a correre<br />
dietro un pallone perché essi ne<br />
ricavino automaticamente importanti<br />
“lezioni di vita”? Ed ancora,<br />
quali sono queste lezioni di vita?<br />
Ovvero, gli obiettivi che gli educatori-allenatori<br />
si devono porre oggi,<br />
quali sono?<br />
L’unica verità è che educare<br />
con lo sport non è facile, e nemmeno<br />
scontato, e che per fare dello<br />
sport una realtà realmente edu-<br />
cativa occorre anzitutto che chi lo<br />
propone ed insegni abbia degli<br />
obiettivi e sia preparato.<br />
Altrimenti il rischio, oggi molto<br />
evidente, è che la pratica sportiva<br />
o tende al professionismo ed alla<br />
vittoria (con le conseguenze etiche<br />
che ne possono derivare: incidenti<br />
in campo, e sugli spalti, zuffe,<br />
fino al fantasma del doping),<br />
oppure finisce etichettata come<br />
riempitivo del tempo libero, fine a<br />
se stessa, status-symbol e prodotto<br />
di consumo, inglobata nelle offerte<br />
delle palestre e dei fitness-club.<br />
Credo che oggi i ragazzi che si<br />
apprestano ad intraprendere uno<br />
sport (ma anche le loro famiglie ed<br />
il territorio) abbiano bisogno del<br />
sostegno di società sportive votate<br />
ad essere “comunità educanti”.<br />
Queste devono caratterizzarsi<br />
per il fatto di nascere dal basso,<br />
dalle spinte aggreganti provenienti<br />
dal territorio, ed essere formate da<br />
persone che condividono gli stessi<br />
valori ed interessi, ciascuna con<br />
un proprio compito ed un proprio<br />
ruolo (dai consiglieri, agli allenatori,<br />
ai magazzinieri, alle famiglie<br />
ed i loro piccoli e grandi atleti).<br />
Così si produce il rispetto dell’altro<br />
e della legalità, il senso di<br />
responsabilità e di lealtà, la cooperazione,<br />
il “mettersi in gioco” che<br />
porta ad un miglioramento continuo.<br />
Credo che questi valori siano<br />
da perpetuarsi anche nei rapporti<br />
con le altre associazioni del territorio,<br />
in modo da formare un tessuto<br />
sociale che vinca la partita<br />
più importante: quella del dialogo,<br />
della solidarietà e della cittadinanza<br />
attiva. Che questo sia un augurio<br />
anche per le società sportive<br />
presenti sul territorio di <strong>Zanica</strong>.<br />
Veronica Casanova<br />
18 La Voce - Novembre <strong>2005</strong>
ANAGRAFE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE<br />
BATTESIMI<br />
BATTESIMI<br />
Il 16 ottobre <strong>2005</strong> sono stati battezzati: Lorenzo Cortinovis<br />
Cristian Rota Nodari<br />
Paolo Oldrati<br />
Simone Antonio Colombo<br />
Il 20 novembre <strong>2005</strong> sono stati battezzati: Samuele Colleoni<br />
Fabio e Angelo Tosetti<br />
Gabriele Giovanni Lampis<br />
Chiara Sichich<br />
Ilaria Sterrantino<br />
Tommaso Grandin<br />
Date previste per i prossimi battesimi:<br />
26 dicembre (ore 11.00); 8 gennaio (ore 9.30); 5 febbraio (ore 12.00); 19 febbraio (ore 16.00)<br />
MATRIMONI<br />
MATRIMONI<br />
Il giorno 15 ottobre <strong>2005</strong> Francesco Serziale con Grazia Raniolo<br />
DEFUNTI<br />
In neretto: gli sposi residenti nella nostra parrocchia.<br />
Nella nostra comunità si sono avuti i seguenti lutti:<br />
Il giorno 29 settembre <strong>2005</strong> Tiziano Rota<br />
Il giorno 3 ottobre <strong>2005</strong> Giulia Robetti ved. Sciortino<br />
Il giorno 12 novembre <strong>2005</strong> <strong>San</strong>ta Margherita (Rita) Ubbiali<br />
in Cortinovis<br />
Il giorno 11 novembre <strong>2005</strong> abbiamo celebrato le esequie di Angelo Spreafico, non residente<br />
nella nostra parrocchia.<br />
La Voce - Novembre <strong>2005</strong> 19