i quaderni de la voce dell'anac 10 - Associazione Nazionale ...

pASSANO gLI ANNI E RIESpLODE
LA pASSIONE gIOVANILE
Due atleti, due appassionati di remi e regate che non
mollano mai: Ivan e Luca ancora in linea tra i master
oggi appassionati allenatori
Per questo numero, Ferruccio Calegari,
che da sempre collabora con la rivista
dell’ANAC, e che lunedì 1° aprile festeggerà
i suoi 80 anni (auguri Ferruccio!) ha scelto
di proporre ai suoi lettori un pezzo su
due allenatori, entrambi soci della nostra
Associazione, che recentemente hanno
iniziato il loro percorso tecnico sulle acque
dell’Idroscalo: Ivan Corti e Luca Ghezzi, ai
quali vanno gli auguri di un buon lavoro.
Lo sportivo d’oggi, persona attiva ed
impegnata nel proprio lavoro, ma attenta
anche al dopo lavoro, non sempre è il
campione di punta di una specialità, ma
costituisce quel piccolo ingranaggio che
col suo impegno fa muovere la grande
macchina del mondo sportivo. Una macchina non
troppo grande nelle piccole località ma con molte
succursali nelle metropoli, dove la sera, dopo il lavoro,
trovi gli strumenti opportuni per scaricare la tensione di
una intensa giornata prima di tornare a casa.
A Milano, specie con iniziative sotto la bandiera con
un importante marchio, si sono sviluppate numerose
palestre, eccellenti nelle strutture e nell’assistenza. A
molti però questo impegno racchiuso tra le linde pareti
di un salone dove si apprendono i rudimenti della cultura
fisica va stretto ed ecco la ricerca di quelle iniziative che
possono darti uno sbocco pratico a tanto impegno.
Ad esempio nel canottaggio.
E nell’immediata periferia della grande Milano ti ritrovi
all’Idroscalo, tempio del grande canottaggio sin dagli
anni trenta, dove fioriscono numerosi circoli sportivi
dedicati allo sport dell’acqua, tra cui eccelle per la
qualità delle proposte l’Idroscalo Club.
Una sera qualunque di questo strano mese di marzo ti
ritrovi nelle vicinanze di quello che alcuni pomposamente
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chiamano il “mare di Milano”, un mare dalle rive poco
frequentate oggi, ma sulle quali tra pochi mesi ci sarà
tanta ressa. Ed intanto è regno felice di canottieri e
canoisti, ma tra loro anche molti di quei personaggi
che verso sera vanno a farsi una buona sgroppata
ristoratrice per il fisico e per la mente correndo lungo
l’anello pedonale che circonda il grande bacino.
E’ una serata brumosa, un po’ di persone marciano
o corrono lungo le rive, dalle cuffie che qualcuno
indossa sfuggono delle leggere note di qualche musica
che aiuta nell’impegno. Sull’acqua in lontananza un
interessante quadro: numerose barche con giovani
canottieri avanzano a buon ritmo. Senti dei richiami,
delle raccomandazioni, ma non vedi alcun motoscafo
con un allenatore a bordo, pur se nell’aria ti arriva forte e
chiara la voce del tecnico che richiama i ragazzi.
A riva, al pontile, lo sbarco ed ultimo da uno skiff scenda
uno che ragazzo non è più: il tecnico, anche lui ai remi,
è Luca Ghezzi, campione dai nobili lombi remieri che
è venuto a portare la sua esperienza e la sua capacità
sulle acque del grande bacino sportivo milanese. E
vicino a lui un altro personaggio altrettanto interessante,
e importante, che nei giorni precedenti era apparso
nelle cronache sportive remiere, Ivan Corti, attivissimo
mentore del canottaggio lombardo, che in molte
occasioni riesce a mettere assieme dei validi “otto”
master che furoreggiano sulle acque nazionali ed anche
internazionali.
Due storie in parte diverse, una passione comune
alimentata dal grande amore per il canottaggio che li
ha portati dopo varie esperienze all’impatto col nuovo
impegno all’Idroscalo, con la casacca di Idroscalo Club.
Origine per entrambi ai remi alla Canottieri Tritium, il
grande sodalizio remiero ideato dalla vulcanica passione
di Padre Testa, un sacerdote missionario del verbo
divino e di quello remiero, che prima aveva messo in
barca anche i ragazzi bolognesi al Collegio San Giovanni