scarica allegato - Paternoster

Quando pensammo al Don Anselmo, erano
i primi anni ottanta e la nostra azienda
compiva già sessant’anni di attività.
L’idea era quella di proporre un “Vulture” che
coniugasse territorio, tradizione, innovazione e,
non ultimo, un omaggio al nonno fondatore che,
all’epoca, compiva novant’anni.
Scegliemmo di interpretare quel frutto che, ancora
oggi, è patrimonio della nostra terra; uve aglianico
provenienti da vecchie vigne ad altissima densità
che, sino ad allora, pur vinificando sempre tutto
in purezza, concorrevano alla base dell’unico
rosso prodotto chiamato semplicemente,
Aglianico Paternoster.
Già la decisione di far arrivare le prime venti
barriques, turbò non poco “babbo Pino” che,
comunque messo alle strette, dovette accettare
ma, ci impose di acquistare quelle di un suo noto
compagno di scuola di Conegliano Veneto.
1985 ~ 2005
“Don Anselmo e i suoi vent’anni”
* * *
Il primo millesimo era targato 1985, per prudenza
mettemmo fuori soltanto 6.000 bottiglie e 50
magnum.
Non potevamo prevedere alcuna risposta, era la
prima bottiglia di Aglianico del Vulture con
packaging e prezzo importanti.
Fu subito un grande successo! Fiumi di articoli
della stampa di settore, italiana ed estera, le
guide, riconoscimenti e consensi ovunque ma,
soprattutto, l’apprezzamento di una numerosa
schiera di “wine lovers”.
Ancora oggi, è forte l’interesse e l’attesa ad ogni sua
nuova uscita. Ed è così che, di annata in annata, il
Don Anselmo diventa un “vino simbolo”, riferimento
dell’azienda, del territorio e non solo....
Elementi quali coerenza stilistica, austerità,
forte personalità uniti a lunghissima persistenza,
mineralità ed una straordinaria tenuta nel tempo,
lo rendono unico.
“Un rigoroso progetto artigiano costituito
da circa 15.000 bottiglie l’anno che
gelosamente preserviamo nel tempo”