La Danza: Suoni in Movimento La Danza: Suoni in Movimento
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TRA I PIÚ ANTICHI BALLI ITALIANI<br />
11 11-IL 11<br />
IL TRESCONE<br />
TRESCONE<br />
TRESCONE<br />
«L’etimo ne rivela un’orig<strong>in</strong>e medievale (dall’antico germanico “thriskan” = battere, oggi “dresken” = trebbiare) e quello che<br />
doveva essere un tempo il motivo c<strong>in</strong>esico dom<strong>in</strong>ante, il percuotere i piedi sulla terra, atto ergonomico funzionale alla trebbiatura: le<br />
persone battevano con i piedi il grano sparso sull’aia per staccare i chicchi dalla paglia. Di qui probabilmente l’orig<strong>in</strong>e ergonomica<br />
del ballo. Ma la tresca del XIII e XIV sec. si presenta come un ballo vivace (Dante, Inf. XIV, 40-41), «È la tresca una maniera di<br />
ballare, la quale si fa di mani e di piedi» (Boccaccio, Il Commento..., II, 261), (Buti, Commento ovvero Lettura..., 14). Le fonti scritte<br />
non ci trasmettono però sufficienti <strong>in</strong>formazioni per comprendere le strutture ed i movimenti del ballo, dalla traslazione semantica<br />
che il “tresca” e “trescare” hanno avuto a partire dal XV sec. comprendiamo che doveva essere un ballo di evidente carattere erotico.<br />
Le prime <strong>in</strong>dicazioni a noi note del lemma “trescone” (come alterato dispregiativo di “tresca”) risalgono al secondo C<strong>in</strong>quecento.<br />
Ancora oggi la tresca e trescone si r<strong>in</strong>tracciano <strong>in</strong> aree d’<strong>in</strong>fluenza toscana (nella Toscana tutta, nell’Appenn<strong>in</strong>o tosco-emiliano, <strong>in</strong><br />
Romagna e nell’Umbria occidentale), ma tracce del nome trescone sono presenti <strong>in</strong> Sicilia (tarascuni), Basilicata (tarasconë),<br />
Corsica (tarascone) e Provenza (tarascon).Oggi il trescone cont<strong>in</strong>ua ad essere ballato <strong>in</strong> modo rituale e <strong>in</strong> casi molto rari solo <strong>in</strong><br />
Maremma. Qui più che altrove, il trescone è un ballo pantomimico ballato <strong>in</strong> coppia o <strong>in</strong> piccoli gruppi, nel quale si simula <strong>in</strong> forme<br />
scherzose l’amplesso. Il trescone non è un ballo “normale”, per qualsiasi momento o eseguibile da qualsiasi persona. Emerge solo <strong>in</strong><br />
particolari rituali (befanate, carnevali, feste private, veglie, ecc.) e <strong>in</strong> contesti <strong>in</strong> cui il gruppo sociale si trova <strong>in</strong> armonica e piacevole<br />
convivialità: il v<strong>in</strong>o, il cibo, l’allegria e la battuta salace sono <strong>in</strong>gredienti per un ballo simile, così come a ballarlo sono sempre i<br />
"tresconai", persone caratterialmente teatranti che <strong>in</strong>terpretano con serietà giocosa il ruolo fra ilarità e provocazione attiva dei<br />
presenti. In occasioni all’aperto il trescone è spesso ballato da soli uom<strong>in</strong>i, dei quali qualcuno può <strong>in</strong>terpretare anche un caricaturale<br />
ruolo femm<strong>in</strong>ile, con o senza travestimento improvvisato. [...]».<br />
[Testo tratto dal libretto del cd Trescone a veglia. Balli della maremma toscana (di G. M. Gala) della collana discografica "Ethnica",<br />
Ed. Taranta 2001, pp. 16-17.]<br />
Sull'Appenn<strong>in</strong>o mugellese la tresca viveva come ballo autonomo ma trasformato <strong>in</strong> una sorta di polka [ricerche di T. Biagi e G. M.<br />
Gala], mentre sul versante della Val del Savena (prov<strong>in</strong>cia di Bologna) la tresca veniva solitamente usata come appendice e chiusura<br />
i tutti i nalli saltati della zona [ricerche di S. Cammelli e P. Staro]. Anche <strong>in</strong> Veneto il Cornoldi attesta la presenza del trescone sotto<br />
forma di contraddanza, simile alle forme del saltarello romagnolo. Nell'Archivio di Documentazione Etnocoreutica dell'Associazione<br />
Culturale Taranta sono conservati diversi materiali video e fotografie con esecuzioni di tresconi toscani, umbri e romagnoli registrate<br />
<strong>in</strong> varie situazioni rituali e <strong>in</strong> vitro. Ancor più numerose sono le registrazioni sonore di brani musicali di tresconi depositate <strong>in</strong><br />
archivio.<br />
LA TRESCA<br />
Ballo autonomo di carattere vivace, nel corso del XX sec. nella montagna bolognese, sull'Appenn<strong>in</strong>o pistoiese e nell'alto Mugello<br />
veniva <strong>in</strong>serito a f<strong>in</strong>e dei balli "saltati" montanari o della mar<strong>in</strong>a come chiusura; nel primo caso come ballo generalmente <strong>in</strong> coppia e<br />
nel secondo sotto forma di essenziale quadriglia da parte del gruppo dei baller<strong>in</strong>i.<br />
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