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Anch'io sono stato del ROSARIO VIVENTE!» Mi - Provincia San ...

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3 NOVEMBRE: FESTA DI S. MARTINO DE PORRES<br />

Fra Martino <strong>del</strong>la Carità<br />

TANTO grande era l’affetto che lo legava alla Madonna, che il suo volto<br />

si illuminava tutto, solo a pronunciare il suo nome. Portava sempre con<br />

sé la corona <strong>del</strong> Rosario; anzi ne aveva due: una grossa al collo, secondo<br />

l’uso <strong>del</strong>la sua <strong>Provincia</strong> domenicana, e un’altra alla cintura o tra le mani,<br />

non appena le aveva libere dal lavoro.<br />

MARTINO DE PORRES era nato a Lima nel 1579 dal castigliano Juan<br />

de Porres e dalla negra Anna Velasquez. A 15 anni chiese di entrare come<br />

fratello cooperatore nel convento <strong>del</strong> <strong>San</strong>to Rosario a Lima. In lui, la sensibilità<br />

<strong>del</strong>la razza negra si armonizzò a meraviglia con la capacità organizzativa<br />

e la intensa tradizione religiosa <strong>del</strong> popolo spagnolo.<br />

Da giovane apprese l’arte infermieristica, unita a un singolare intuito<br />

<strong>del</strong>le necessità dei fratelli malati o poveri. Compiuta la sua formazione<br />

religiosa, fra Martino avrebbe voluto partire missionario per il Giappone,<br />

per convertire quel popolo lontano dal vero Dio e versare il suo sangue<br />

per Cristo... Non poté farlo... allora l’obbedienza religiosa, accettata con<br />

gioia e fermezza, lo condusse a una singolare unione con Dio. La sua vita<br />

si costella di episodi belli come i fioretti di S. Francesco: brillano in lui<br />

la “piccola via <strong>del</strong>l’infanzia spirituale” diremmo oggi, unita a frequenti<br />

fenomeni mistici, come la bilocazione e le estasi.<br />

Avendo conosciuto che Gesù patì per noi e portò i nostri peccati sul<br />

suo corpo sul legno <strong>del</strong>la croce, fra Martino visse la sua vita come contraccambio<br />

di amore al Crocifisso, percorrendo con amore la medesima<br />

via <strong>del</strong>la croce. Quando contemplava le sofferenze di Gesù Crocifisso, non<br />

si tratteneva dal piangere assai diffusamente. Gesù Crocifisso egli lo trovava<br />

nell’augustissimo Sacramento <strong>del</strong>l’Eucaristia, che Maestro S. Tommaso<br />

d’Aquino definì, nella Summa, appunto «il Sacramento <strong>del</strong>la Passione <strong>del</strong> Signore<strong>»</strong><br />

(III, 73, 3, 3). Per questo, in tutto il tempo che poteva, standosene<br />

in un luogo appartato <strong>del</strong>la chiesa <strong>del</strong> suo convento, sostava per molte<br />

ore in adorazione dinanzi al Tabernacolo. Gesù Eucaristico, unico amore<br />

<strong>del</strong>la sua vita, fra Martino amava riceverlo assai spesso e santamente nella<br />

Comunione, seguita da lungo ringraziamento.<br />

Dal Sacramento <strong>del</strong>l’amore, egli alimentava la sua carità incontenibile<br />

verso il prossimo, a cominciare dai piccoli, i poveri, i malati. Amava gli<br />

2 Madonna <strong>del</strong> Rosario N. 6/2009

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