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GP SINGA PORE<br />

Sebastian Vettel torna a vincere<br />

dopo un digiuno di cinque mesi,<br />

ma il ferrarista compie<br />

l’ennesimo miracolo e rimane leader<br />

grazie anche al ritiro di Hamilton<br />

ALONSO<br />

n. 197<br />

24 settembre<br />

2012<br />

F3nom3no<br />

È VALSECCHI<br />

IL CAMPIONE<br />

DELLA GP2


2<br />

Registrazione al tribunale Civile di Bologna<br />

con il numero 4/06 del 30/04/2003<br />

Direttore responsabile:<br />

Massimo Costa<br />

(info@italiaracing.net)<br />

Redazione:<br />

Stefano Semeraro<br />

Marco Minghetti<br />

Collaborano:<br />

Carlo Baffi<br />

Antonio Caruccio<br />

Marco Cortesi<br />

Valerio Faccini<br />

Alfredo Filippone<br />

Dario Lucchese<br />

Claudio Pilia<br />

Guido Rancati<br />

Dario Sala<br />

Produzione:<br />

Marco Marelli<br />

Fotografie:<br />

Photo4<br />

Actualfoto<br />

Studio Mazzi<br />

Photo Pellegrini<br />

MorAle<br />

Realizzazione:<br />

Inpagina srl<br />

Via Giambologna, 2<br />

40138 Bologna<br />

Tel. 051 6013841<br />

Fax 051 5880321<br />

info@inpagina-bo.it


4<br />

GP2<br />

IL FATTO<br />

Foto Pellegrini<br />

Il neo campione italiano ha tutte le<br />

qualità necessarie per poter accedere<br />

nel mondiale, ma aprirne la porta non<br />

sarà facile. Analizziamo quale potrà<br />

essere il futuro di Davide e quali sono<br />

i mali del motorsport tricolore che<br />

non riesce a dare un adeguato<br />

supporto ai propri migliori esponenti<br />

VALSECCHI<br />

MERITA LA<br />

F.1, MA…


6<br />

GP2<br />

GARE A SINGAPORE<br />

Massimo Costa<br />

Prima fu Giorgio Pantano, campione nel<br />

2008. Poi, Luca Filippi, vice campione nel<br />

2011. Adesso è il turno di Davide Valsecchi,<br />

campionissimo 2012. Tre italiani che hanno<br />

fatto bene, benissimo, in GP2. Ma due di<br />

questi, Pantano e Filippi, non hanno trovato<br />

le condizioni, come avrebbero meritato,<br />

per salire in F.1, anche solo nel ruolo di tester<br />

nel mondiale. Contro di loro aveva giocato<br />

l’età e il fatto che erano giunti nelle zone alte<br />

della classifica troppo tardi, dopo una duratura<br />

permanenza nel campionato. Purtroppo<br />

Valsecchi si ritrova nelle stesse condizioni<br />

di Giorgio e Luca. Ora, non è per fare le<br />

cassandre, ma per il lombardo della Dams il<br />

percorso si farà molto complicato. Davide<br />

non appartiene a nessun programma Junior<br />

dei team F.1, si è sempre gestito la carriera<br />

in proprio, con il budget della famiglia che,<br />

buon per lui, gli ha permesso di affrontare<br />

un lungo percorso nel motorsport, senza<br />

intoppi o bocciature. Entrato nella GP2 nel<br />

2008 dopo due anni nella World Series<br />

Renault, Valsecchi ha raggiunto questa sta-<br />

gione la maturità e forse anche il team giusto<br />

per lanciarsi all’inseguimento della corona<br />

di campione. E ci è riuscito perfettamente.<br />

Guidando meglio degli altri, gestendo<br />

saggiamente le gomme gara dopo gara. Lo<br />

ha detto Jean-Paul Driot, team principal<br />

della Dams che lo ha accompagnato al trionfo:<br />

“Davide merita la F.1 per come sa interpretare<br />

le corse, per la sua velocità”. Ma la<br />

domanda è: chi lo appoggerà? Con Driot, nel<br />

2011 ha vinto il campionato di GP2 Romain<br />

Grosjean e per lui si è mosso un colosso francese<br />

come la Total per portarlo alla Lotus.<br />

C’è forse in Italia qualche azienda similare<br />

in grado di farsi carico delle spese necessarie<br />

per inserire un pilota, anzi, il campione<br />

della GP2, in un buon team di F.1? Temiamo<br />

che la risposta sia negativa. Gli uomini<br />

CSAI, dal presidente Sticchi Damiani a<br />

Minardi, parlano di impegno nell’allevare i<br />

giovani piloti, di selezioni tra i kartisti di cui<br />

vedremo i frutti tra qualche anno, ma non è<br />

quello il problema. I frutti ci sono anche oggi<br />

e c’erano anche ieri. La Federazione deve<br />

coinvolgere grandi aziende nazionali, altrimenti<br />

è inutile costruire dei piloti se poi non<br />


È festa grande al team Dams<br />

per il titolo di Valsecchi<br />

7


GP2<br />

GARE A SINGAPORE<br />

vi sono i finanziamenti per accompagnarli<br />

nella carriera. A meno che non si scelgano<br />

solo ragazzi estremamente ricchi di famiglia.<br />

La CSAI con quel suo progettino e la sua<br />

nota inazione, brucia e ha bruciato intere<br />

generazioni di piloti che mai hanno avuto<br />

nulla dalla Federazione. Filippi appunto,<br />

Valsecchi magari, per poi proseguire con i<br />

vari Mirko Bortolotti, Davide Rigon, Daniel<br />

Zampieri, Fabio Onidi, Fabrizio Crestani,<br />

Sergio Campana, Vittorio Ghirelli, Kevin<br />

Ceccon, Giovanni Venturini, Edoardo Mortara,<br />

Marco Bonanomi e tanti altri che ora<br />

non ci vengono in mente, tutti piloti che o<br />

sono finiti nel dimenticatoio, o sono stati<br />

prematuramente bocciati da programmi<br />

junior o stanno tuttora correndo e si stanno<br />

1 – La pessima gara 1 di Filippi<br />

2 – L’accortezza di Chilton<br />

3 – La gestione di gara 1 di Valsecchi<br />

4 – L’inconsistenza di Razia<br />

5 – Gutierrez terzo in campionato<br />

8<br />

domandando come fare per proseguire nelle<br />

categorie importanti riservate alle formule.<br />

Mentre altri (Mortara e BonanomI) hanno<br />

trovato nella tedesca Audi uno sbocco,<br />

solo grazie alla loro intraprendenza e capacità.<br />

Pensate, un costruttore tedesco che ha<br />

apprezzato i giovani Mortara e Bonanomi.<br />

Cambierà qualcosa per Valsecchi? Qualcuno<br />

si darà da fare per portarlo dove merita,<br />

in F.1? Oppure dovremo registrare l’ennesimo<br />

fallimento del movimento italiano nel<br />

motorsport? Un movimento, si badi bene,<br />

che ha l’eccellenza mondiale per quanto<br />

riguarda la costruzione di vetture da corsa<br />

con Ferrari e Dallara, ma che si è dimenticato<br />

di aprire la strada verso la F.1 ai propri<br />

piloti.


L’arrivo vittorioso di Chilton<br />

La partenza di gara 2<br />

L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1<br />

SABATO 22 SETTEMBRE 2012<br />

1 - Max Chilton - Carlin - 28 giri 1.01'48"095<br />

2 - Esteban Gutierrez - Lotus - 1"363<br />

3 - Fabio Leimer - Racing Engineering - 4"894<br />

4 - Davide Valsecchi - Dams - 5"945<br />

5 - Luiz Razia - Arden - 6"295<br />

6 - Felipe Nasr - Dams - 8"798<br />

7 - Marcus Ericsson - iSport - 14"229<br />

8 - Giedo Van der Garde - Caterham - 15"147<br />

9 - Rio Haryanto - Carlin - 48"855<br />

10 - Nathanael Berthon - Racing Engineering - 49"445<br />

11 - Julian Leal - Trident - 51"466<br />

12 - Nigel Melker - Ocean - 52"099<br />

13 - Stefano Coletti - Rapax - 52"839<br />

14 - Stephane Richelmi - Trident - 1'04"038<br />

15 - Jake Rosenzweig - Addax - 1'04"314<br />

16 - Sergio Canamasas - Lazarus - 1'04"378<br />

17 - Ricardo Teixeira - Rapax - 1'05"013<br />

Giro più veloce: Luca Filippi 2'03"657<br />

Ritirati<br />

0 giri - Rene Binder<br />

0 giri - Victor Guerin<br />

5° giro - Simon Trummer<br />

7° giro - Rodolfo Gonzalez<br />

9° giro - Johnny Cecotto<br />

19° giro - Jolyon Palmer<br />

23° giro - James Calado<br />

24° giro - Fabio Onidi<br />

24° giro - Luca Filippi<br />

L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2<br />

DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012<br />

1 - Giedo Van der Garde - Caterham - 21 giri 46'36"606<br />

2 - Marcus Ericsson - iSport - 1"719<br />

3 - Fabio Leimer - Racing Engineering - 5"684<br />

4 - Luiz Razia - Arden - 7"393<br />

5 - Davide Valsecchi - Dams - 7"942<br />

6 - Esteban Gutierrez - Lotus - 8"562<br />

7 - Felipe Nasr - Dams - 8"718<br />

8 - Stefano Coletti - Rapax - 15"394<br />

9 - Johnny Cecotto - Addax - 18"981<br />

10 - James Calado - Lotus - 21"964<br />

11 - Rio Haryanto - Carlin - 29"223<br />

12 - Nigel Melker - Ocean - 38"159<br />

13 - Victor Guerin - Ocean - 42"593<br />

14 - Simon Trummer - Arden - 43"366<br />

15 - Nathanel Berthon - Racing Engineering - 44"482<br />

16 - Julian Leal - Trident - 49"242<br />

17 - Jake Rosenzweig - Addax - 50"553<br />

18 - Rodolfo Gonzalez - Caterham - 1'02"226<br />

19 - Max Chilton - Carlin - 1'06"565<br />

20 - Fabio Onidi - Coloni - 1'07"175<br />

21 - Ricardo Teixeira - Rapax - 1'07"228<br />

Giro più veloce: Stefano Coletti 2'03"184<br />

Ritirati<br />

2° giro - Jolyon Palmer<br />

8° giro - Rene Binder<br />

14° giro - Sergio Canamasas<br />

19° giro - Stephane Richelmi<br />

Il campionato finale<br />

1.Valsecchi 247; 2.Razia 222; 3.Gutierrez 176; 4.Chilton 169; 5.Calado, Van der Garde<br />

160; 7.Leimer 152; 8.Ericsson 124; 9.Cecotto 104; 10.Nasr 95.<br />

9


10<br />

GP SINGAPORE<br />

FERRARI<br />

ALONSO<br />

E LA SLITTA


ROSSA<br />

11


12<br />

GP SINGAPORE<br />

FERRARI<br />

Stefano Semeraro<br />

E’ la vecchia storia della slitta e dei cani. La muta<br />

che insegue è più veloce e molto minacciosa, ma<br />

ogni volta che si fa sotto, il guidatore della slitta getta<br />

un po’ di carne e i cani si fermano a mangiarla.<br />

Quando hanno finito, l’inseguimento riprende. Fernando<br />

Alonso è bravissimo a guidare la sua slitta<br />

rossa, in questa stagione sta inanellando un miracolo<br />

dopo l’altro, e la sua bravura da “F3nom3no”<br />

(così gli hanno scritto a Singapore sulla lavagnetta<br />

dai box) la si vede soprattutto quando non vince.<br />

Anche nella prima tappa della trasferta in estremo<br />

Oriente Nando ha fatto tutto il possibile, ha estratto<br />

quello che poteva dalla Rossa, e ha buttato un po’<br />

di cibo agli inseguitori che, apparentemente colti<br />

dalla jella del secondo posto (chi si trova secondo<br />

in classifica dopo il ferrarista inevitabilmente paga<br />

dazio), non sono riusciti a guadagnare granchè. A<br />

Monza il secondo era Vettel, e la sua Red Bull si fermò<br />

fulminata dall’alternatore; questa volta il diretto<br />

avversario era Hamilton, bloccato dal cambio<br />

andato in tilt quando ormai era sicuro della vittoria.<br />

Solo Sebastian ha rosicato 10 punti ad Alonso<br />

ed è tornato secondo (occhio!) a -29, gli altri tre<br />

principali avversari hanno segnato il passo. Si chiama<br />

campare (anche) sulle disgrazie altrui ed è utilissimo<br />

per vincere i titoli. Ma per quanto può campare,<br />

Alonso, contando su una dieta simile, oltre<br />

che sul proprio smembramento fisico? A Singapore<br />

ha perso 3 litri di sudore e per riuscire a stare<br />

attaccato ai migliori, con una Ferrari decisamente<br />

affidabile ma ancora inferiore nelle prestazioni, in<br />

fatto di stress deve pagare ogni volta un conto salatissimo.<br />

Dopo la partenza un po’ titubante anche<br />

stavolta Fernando è stato bravo a gestire gomme e<br />

vettura, ad alzare il ritmo prima del secondo pitstop<br />

per stringere su Maldonado. Ma senza le uscite<br />

di Pastor e di Hamilton, senza le due safety-car<br />

che hanno concesso una tregua alle sue stanche<br />

Pirelli quando rientrare ai box avrebbe significato<br />

rinunciare al podio, la situazione sarebbe stata<br />

decisamente meno allegra.<br />

A Spa, dopo il botto innescato da Grosjean aveva<br />

profetizzato che anche agli altri sarebbe capitato di<br />

�<br />

fermarsi, il conto aperto con la fortuna può però<br />

estinguersi da un momento all’altro. «Non si fermeranno<br />

sempre – ha ammesso Fernando dopo il<br />

traguardo, stravolto dalla fatica e comprensibilmente<br />

preoccupato per la non esaltante performance<br />

della F2012 – Noi abbiamo sofferto per tutto il<br />

weekend. Bisogna trovare delle soluzioni per fare<br />

un ulteriore passo in avanti. Non è pensabile prendere<br />

un secondo dai migliori in qualifica, qui a Singapore<br />

io sono partito 5° e Felipe 13°. Ci aspettavamo<br />

di meglio».<br />

La verità è che alcune degli sviluppi portati a Singapore,<br />

ad esempio una nuova ala, non si sono<br />

dimostrati utili, tanto che non sono neppure stati<br />

impiegati in gara. La Rossa continua a dimostrarsi<br />

solidissima, ma se McLaren e Red Bull dovessero<br />

improvvisamente risolvere i lori problemi di affidabilità,<br />

la slitta targata Maranello rischierebbe di farsi<br />

raggiungere. E magari superare: una beffa. E’<br />

vero che il rifugio – cioè la fine della stagione – si<br />

avvicina, ma la la carne da buttare a bordo è quasi<br />

finita. Servono nuove provviste. «Il podio ottenuto<br />

qui a Singapore, in queste condizioni, è stato un<br />

buon risultato e se si considera il lavoro che abbiamo<br />

fatto meritiamo di stare in testa alla classifica,<br />

anche se le prestazioni non sono da n.1. Fisicamente<br />

questa è stata la gara più dura della stagione. A<br />

Suzuka porteremo altri sviluppi, in Corea e ad Abu<br />

Dhabi ci aspettano due circuiti poco favorevoli, ma<br />

sono sicuro che la Ferrari reagirà». Per abituarsi al<br />

caldo di Singapore Alonso ogni sera si faceva di corsa<br />

10 chilometri lungo la pista, ma ora tocca anche<br />

agli ingegneri dare un po’ più di energia alla vettura.<br />

«In settimana analizzeremo tutto e vedremo di<br />

ricominciare a sviluppare la macchina come a inizio<br />

estate – ha ammesso Stefano Domenicali - Serve<br />

più carico aerodinamico, ma per trovarlo non<br />

dobbiamo farci prendere dalla frenesia. Meglio<br />

poche novità che funzionano che tante inutili. Alonso?<br />

Se gli daremo una macchina veloce tornerà a<br />

vincere, altrimenti sarà dura rimanere in testa al<br />

campionato». La muta degli inseguitori, sempre<br />

affamata e anche un po’ arrabbiata, ha già ricominciato<br />

a correre e a ringhiare.<br />

Il mondiale<br />

Alonso 194<br />

Vettel 165<br />

Raikkonen 149<br />

Hamilton 142<br />

Webber 132<br />

Button 119


14<br />

GP SINGAPORE<br />

RED BULL<br />

VETTEL<br />

IN PISTA<br />

Dal ritiro di Monza al successo in notturna che rilancia<br />

nel campionato l’iridato in carica che ora è secondo a 29 punti da Alonso.<br />

Un divario colmabile considerando che ci sono ancora 6 GP<br />

da disputare per un totale massimo di 150 punti a disposizione<br />

si rimette


16<br />

GP SINGAPORE<br />

RED BULL<br />

“Dobbiamo capitalizzare questa vittoria, ma dobbiamo<br />

migliorare ancora già da Suzuka. La McLaren resta la macchina<br />

migliore e quella più veloce, ma la Ferrari è affidabile ovunque<br />

”<br />

SEBASTIAN VETTEL


Massimo Costa<br />

Dalla rabbia di Monza alla gioia di<br />

Singapore. E’ un mondiale che regala<br />

emozioni contrastanti. Una domenica<br />

sembra tutto finito, che il mondo<br />

congiuri contro di te, poi quella dopo sei<br />

sul gradino più alto del podio come non ti<br />

capitava da mesi e ti ritrovi secondo nella<br />

classifica del campionato neanche troppo<br />

lontano dal leader Fernando Alonso.<br />

Pazzesco davvero. Sebastian Vettel<br />

quest’anno ne sta vivendo di tutti i colori.<br />

Penalità, ritiri, accuse al sistema, ai<br />

doppiati, alla Magneti Marelli. Un<br />

campionato snervante, la consapevolezza<br />

che il missile terra-aria che aveva guidato<br />

nel 2010 e 2011 oggi è una bombetta che<br />

ogni tanto si inceppa. Vettel a Singapore<br />

ha ritrovato la vittoria anche se non nella<br />

maniera che più gradisce, ovvero<br />

partendo in testa al via e rimanendovi<br />

fino al termine. Questa volta il primo<br />

posto è stato un regalo arrivato dalla<br />

McLaren e da Lewis Hamilton perché<br />

difficilmente, come aveva dimostrato la<br />

qualifica, Vettel avrebbe seriamente<br />

potuto impensierire il rivale britannico.<br />

Ma tant’è, ieri a me, oggi a te, avrà<br />

pensato il campione del mondo: “La<br />

soddisfazione è doppia perché questa è la<br />

gara più impegnativa dell’intera<br />

stagione”, ha detto sudatissimo Vettel a<br />

fine GP, “questa è una corsa killer, lunga<br />

e faticosa, ma mi sono divertito molto.<br />

Tutto ha funzionato bene questa volta e<br />

anche se non eravamo i più veloci<br />

abbiamo vinto”. La corsa per Vettel si è<br />

messa subito bene perché dalla seconda<br />

fila ha superato alla prima curva Pastor<br />

Maldonado: “Sono riuscito a passare la<br />

Williams e così mi sono messo alla caccia<br />

di Hamilton. Però, le gomme si sono<br />

deteriorate prima del previsto e sono<br />

dovuto rientrare ai box molto presto. Per<br />

fortuna mi sono inserito bene nel gruppo<br />

di testa e con le gomme fresche ho<br />

recuperato”. Ma Hamilton pareva<br />

comunque imprendibile benché lo avesse<br />

a portata di… occhio: “Sinceramente mi<br />

ero accorto, due giri prima del suo ritiro,<br />

che stava perdendo olio, quando si è<br />

fermato ho approfittato dell’occasione.<br />

Ma penso che non sarebbe stato così<br />

impossibile provare a vincere anche con<br />

Lewis in pista”, ammette con una vena<br />

forse eccessiva di ottimismo. Adesso è a<br />

meno 29 punti da Alonso: “Dobbiamo<br />

capitalizzare questa vittoria, ma<br />

dobbiamo migliorare ancora già da<br />

Suzuka. La McLaren resta la macchina<br />

migliore e quella più veloce, ma la Ferrari<br />

è affidabile ovunque”. Siamo già a fine<br />

settembre, ma il campionato è ancora<br />

lunghissimo con sei gare da disputare e<br />

dunque un massimo di 150 punti a<br />

disposizione. Cosa saranno mai 29<br />

lunghezze…<br />

17


18<br />

GP SINGAPORE<br />

MCLAREN<br />

HAMILTON<br />

DEVE RIPARTIR<br />

DA 0


E<br />

19


20<br />

GP SINGAPORE<br />

MCLAREN


Stefano Semeraro<br />

Pole da sogno, gara tutta in testa. Fino<br />

al 25° giro. Poi - puff! – il cambio della<br />

McLaren si è volatilizzato in una nuvoletta<br />

di fumo puzzolente di olio e Lewis<br />

Hamilton è rimasto lì, a spingere sui<br />

comandi come un ragazzino sul videogame<br />

che non funziona più, con il<br />

display che gli mostrava beffardo le sue<br />

chance di vittoria: 0. Un’ingiustizia,<br />

diciamola tutta. Se c’era qualcuno che<br />

meritava la vittoria, domenica scorsa,<br />

era lui. Ma le corse sono così, e come<br />

Lewis ha ammesso citando uno dei suoi<br />

idoli, dopo essersene tornato ai box con<br />

la rabbia nascosta dal casco, “il valore<br />

delle persone si giudica nei momenti<br />

difficili, non quando tutto va bene”.<br />

Augh. Però, adesso per Hamilton si fa<br />

davvero dura. Negli ultimi sette GP è<br />

stato l’ultimo a vincere due volte, a Singapore<br />

aveva una grossa chance di<br />

ridurre il gap da Alonso e fargli sentire<br />

il fiato sul collo, invece eccolo precipitato<br />

a 52 punti di distacco, in pratica a<br />

2 GP di distanza. Il titolo sta diventando<br />

una chimera e se correre per il<br />

secondo o il terzo posto non piace a nessuno,<br />

per piloti come Lewis è una beffa,<br />

una maledizione. Un inferno. Aggiungeteci<br />

che da settimane, mesi ormai è<br />

anche a bagnomaria con la McLaren,<br />

incerto se rinnovare o no con la scuderia<br />

del cuore o farsi definitivamente<br />

tentare dalla avances della Mercedes, e<br />

avrete il quadro dello scontento sempre<br />

più intenso di Lewis.<br />

Possibile, starà iniziando a pensare,<br />

che uno come me in tutta la carriera riesca<br />

a vincere “solo “ un titolo mondiale?<br />

L’unico iride che ha in bacheca a Stevenage<br />

è quello del 2008, e ora che<br />

anche per questa stagione le chance iniziano<br />

a ridursi drasticamente, Hamilton<br />

deve essere in preda al furore. Nella<br />

seconda parte del Mondiale fino ad<br />

ora ha sì vinto due GP; ma è anche l’unico<br />

che per quattro volte è andato del tutto<br />

in bianco, 0 punti al traguardo, e nelle<br />

ultime sette prove del mondiale ha<br />

portato a casa 54 punti, la metà di Alonso.<br />

Che pure corre con una macchina<br />

oggi decisamente meno performante<br />

della sua. «Perdere così ti spezza il cuore<br />

– ha ammesso Lewis – Ma non voglio<br />

mollare. Già due o tre giri prima che il<br />

cambio si fermasse avevo capito che<br />

c’erano dei problemi, ma dal box mi<br />

avevano risposto che tutto era ok. Invece<br />

ho perso la terza marcia, poi il cambio<br />

è andato in folle e addio, non c’è stato<br />

più nulla da fare. Io ero tranquillo,<br />

controllavo Vettel, pazienza, si vede che<br />

era destino. Se Sebastian e Fernando<br />

continuano a finire le gare e io no sarà<br />

durissima, ma io continuerò a lottare.<br />

Restano ancora sei gare, devo vincerle<br />

tutte». Ammirevole atteggiamento,<br />

segno (forse) di una maturità faticosamente<br />

raggiunta a 27 anni. Per aggiungere<br />

una citazione a quella di Martin<br />

Luther King dell’inizio, si potrebbe dire<br />

che quello che vali non si vede da come<br />

vinci, ma da come ti rialzi dopo essere<br />

stato abbattuto (Vince Lombardi, grande<br />

allenatore di football<br />

americano).Ma le belle citazioni riempiono<br />

la bocca per un minuto, le delusioni<br />

rischiano di allagarti il cuore per<br />

sempre. Per scongiurarle occorre agire<br />

in fretta. Dopo Singapore è previsto un<br />

incontro fra Lewis e i vertici McLaren,<br />

in ballo ci sarà un contratto da firmare<br />

o da rifiutare. La McLaren è la scuderia<br />

che ha vinto più GP negli ultimi anni,<br />

ma Hamilton forse si sente tradito da<br />

una vettura che al momento è sì la più<br />

veloce del lotto, ma che non abbastanza<br />

affidabile per nutrire i suoi sogni di<br />

vittoria. Una parte di lui crede, o si illude,<br />

di poter ottenere di più alla Mercedes.<br />

“Prima dell’estate Lewis era deciso<br />

a lasciare la McLaren – ha dichiarato<br />

Bernie Ecclestone – Poi è tornato a vincere<br />

e forse qualcosa è cambiato, ma<br />

non lo so. Anzi, non credo che a questo<br />

punto neppure Lewis sappia bene cosa<br />

fare”.<br />

Di sicuro vuole vincere. Ma non essere<br />

padrone del proprio destino, per uno<br />

come lui, è davvero un inferno.<br />

“Perdere così ti spezza il cuore. Già due o tre giri prima<br />

che il cambio si fermasse avevo capito che c’erano<br />

dei problemi, ma dal box mi avevano risposto che tutto era ok.<br />

Invece ho perso la terza marcia, poi il cambio è andato in folle<br />

e addio, non c’è stato più nulla da fare<br />

LEWIS HAMILTON<br />

”<br />

21


22<br />

GP SINGAPORE<br />

FORCE INDIA<br />

LA GARA<br />

Di Resta ha conquistato il quarto posto al termine<br />

di una grande prestazione. Nel mirino di McLaren<br />

e Mercedes per sostituire eventualmente Schumacher<br />

o Hamilton, lo scozzese ha risposto presente<br />

mostrando a tutti le proprie qualità


DELLA VITA<br />

Massimo Costa<br />

Nel giorno in cui Michael Schumacher ha combinato un patatrac, facendo venire molti dubbi per<br />

quanto riguarda la possibile riconferma per il 2013 a qualcuno dei piani alti di Stoccarda (nonostante<br />

la complessiva buona annata del sette volte iridato), ecco che uno dei candidati a sostituire<br />

proprio il campione tedesco alla Mercedes si è inventato la gara della vita. Paul Di Resta è nel<br />

mirino di Ross Brawn da diverso tempo, ma è anche nella lista della McLaren nel caso Lewis<br />

Hamilton decida di lasciare Woking per Brackley. Di Resta è insomma alla finestra, sta vivendo<br />

un periodo positivo perché veramente potrebbe accadere qualcosa che cambierà per sempre la<br />

sua carriera. Intanto, lo scozzese cugino di Dario Franchitti (pluricampione Indycar) fa il possibile<br />

con quel che ha, ovvero la valida Force India-Mercedes. Se pensiamo che questo ragazzo,<br />

capace di piazzarsi quarto a Singapore e di impensierire Fernando Alonso fino al traguardo, solo<br />

tre anni orsono se la giocava nel DTM con la Mercedes… Di Resta, che pure vinse una F.3 europea<br />

estremamente competitiva mettendo in riga Sebastian Vettel, ha vissuto il miglior GP della<br />

sua ancora breve vita in F.1, appena 33 partecipazioni. Sesto in qualifica, Di Resta è rimasto<br />

costantemente aggrappato alle prime posizioni, il team ha giocato una valida strategia ed ecco<br />

quello che diventa il suo miglior piazzamento ed un risultato di notevole importanza per la Force<br />

India che nella classifica costruttori è settima con 75 punti, stacca sensibilmente la Williams<br />

(54 punti) e tiene accesa la speranza del duello con la Sauber, a quota 101.<br />

23


24<br />

GP SINGAPORE<br />

IL FATTO<br />

SCHUMI CHE<br />

COMBINI?<br />

Stefano Semeraro<br />

Bravissimi ragazzi, di quelli che non hanno mai le mani sporche<br />

di marmellata e i riccioli sempre a posto - è vero - non lo sono mai<br />

stati. Soprattutto Schumi, che di mondiali vinti, o tentati di vincere<br />

a sportellate ne sa qualcosa. A Singapore, Michael e Mark Webber<br />

dopo i tanti malestri combinati da giovani rampanti come<br />

Romain Grosjean e Pastor Maldonado devono esseri detti: e noi<br />

chi siamo? E così eccoli lì: una botta a Jean-Eric Vergne, un sorpasso<br />

corsaro a Kamui Kobayashi e via, tanto per farsi rispettare.<br />

Ok, si scherza, non è andata proprio così, ma resta il fatto che i cattivi<br />

ragazzi di Singapore, un GP dove se ne sono viste di tutti i colori,<br />

sono loro. Penalizzati e scontenti. Il tedesco sconterà la pena<br />

con 10 posti sulla griglia di Suzuka, mentre l’australiano, con i 20<br />

secondi di sanzione inflittigli dagli steward nel dopo gara, ha già<br />

perso il punticino che aveva strappato a Singapore, scalando dal<br />

10° all’11° posto. Il caso-Webber in fondo non è nulla di grave, un<br />

caso classico di frustrazione di un pilota di alte, ma stagionate,<br />

ambizioni che si vede passare davanti l’ennesimo anno buco. Vettel<br />

è sempre lì che lotta per il campionato, Webber anche nel 2012<br />

ha perso il sentiero per il vertice. Forse per l’ultima volta.<br />

Il caso-Schumi invece, è più preoccupante. Già a Spa aveva tagliato<br />

la strada a Vettel da vero pirata della pista, senza la minima trac-<br />

cia di pentimento. Stavolta ha rischiato di combinare un guaio davvero<br />

grosso. Lui sostiene che si è trattato di un guasto meccanico.<br />

“Ho provato a frenare davvero forte, ma la macchina non ha risposto<br />

come doveva, non c’è stato nulla da fare”, ha detto con il faccino<br />

da Pierino impunito che sfodera nei momenti critici, ma i commissari,<br />

esaminate anche le tracce di frenatona, non gli hanno creduto.<br />

Vergne, un po’ per sportività un po’ per rispetto dell’anziano<br />

campione, ha glissato elegantemente, dicendo che non c’era<br />

motivo di arrabbiarsi anche perché Schumi stavolta almeno si è<br />

scusato. Ma il dubbio che Schumacher rischi di andare davvero<br />

fuori giri, in questo suo ultimo scampolo di carriera, rimane. Sono<br />

anche i problemi dell’età: sotto le luci artificiali di Singapore, lui<br />

che nella sua prima carriera non aveva mai corso di notte e che inizia<br />

ad avere un’età da controllo oculistico, probabilmente soffre un<br />

po’. Se volete aggiungerci un po’ di malizia sappiate poi che Schumi<br />

oltre sbagliare clamorosamente traiettoria e tempi di frenata in<br />

pista ha anche fatto una gaffe assentandosi durante il minuto di<br />

silenzio tributato da tutto il Circus alla memoria di Syd Watkins.<br />

“Scusatemi – ha detto poi – ero ancora alla toilette”. I problemi<br />

dell’età, si diceva. Bisogna capirlo. Almeno in pista, però, i commissari<br />

fanno bene a non scusarlo. E lo farà anche la Mercedes che<br />

sta pensando se rinnovargli o no il contratto? O puntare tutto su<br />

Lewis Hamilton?


26<br />

GP SINGAPORE<br />

MARUSSIA<br />

Glock ha portato la MR01 al dodicesimo<br />

posto come mai era accaduto prima<br />

nei tre anni di vita del team.<br />

Cambio di tendenza? Non proprio,<br />

difficilmente verranno raggiunte le<br />

prestazioni della Toro Rosso, ma intanto<br />

il team con capitali russi sale alla decima<br />

posizione nella classifica costruttori<br />

MAI


COSÌ IN ALTO<br />

Massimo Costa<br />

La Marussia sfiora la zona punti. Detta così può sembrare<br />

uno scherzo di qualche buon tempone, ma è la<br />

verità. Timo Glock a Singapore si è piazzato dodicesimo<br />

a 1 giro dal vincitore, piazzamento mai ottenuto<br />

dal team di John Booth in tre stagioni di F.1, ma<br />

l’odore della top ten era comunque molto forte. L’andamento<br />

della gara ha aiutato la Marussia a scalare<br />

le posizioni per via degli incidenti che hanno visto<br />

protagonisti alcuni dei piloti inseriti nei top team,<br />

ma sul tracciato cittadino asiatico Glock e Charles<br />

Pic hanno venduto cara la pelle mettendo in difficoltà<br />

le Caterham sin dalle prove libere. Che difatti, in<br />

gara sono finite dietro come le HRT, che questa volta<br />

le MR01 le hanno viste solo scritte sulle classifiche.<br />

Il piazzamento di Glock proietta la Marussia,<br />

benché senza punti, al decimo posto della classifica<br />

generale, un gradino mai calpestato prima. E dire<br />

che proprio Glock aveva rischiato di rovinare tutto<br />

urtando il muro alla curva 19: “Pensavo che la mia<br />

corse fosse finita, invece raggiunti i box i meccanici<br />

hanno notato che tutto era a posto ed ho proseguito<br />

cambiando anche il mio stile di guida su questo circuito.<br />

L’ingresso della safety-car mi ha aiutato, ero<br />

veloce quanto Kovalainen. Ora dobbiamo mantenere<br />

il decimo posto in classifca, negli ultimi quattro<br />

mesi abbiamo lavorato forte per colmare il gap dalla<br />

Caterham”. Segnali di rinascita? Difficile dirlo, il<br />

budget è sempre minimo, gli sviluppi lenti e minimi.<br />

A Singapore è scattato qualcosa soprattutto nelle<br />

prestazioni dei piloti. Pure Charles Pic è stato molto<br />

rapido anche se ha dovuto fare uno stint di ben<br />

34 giri causa safety-car e subìre una penalità di 20”<br />

che lo ha portato da quindicesimo a sedicesimo, proprio<br />

dietro Kovalainen.<br />

Timo Glock 12°<br />

Charles Pic 16°<br />

27


28<br />

GP SINGAPORE<br />

VERSO IL 2013<br />

Venuta a mancare la tappa<br />

di Valencia, diventano<br />

appena sette su venti gli<br />

appuntamenti nel vecchio<br />

continente. Salgono a due<br />

le gare previste in USA,<br />

Austin già presente questa<br />

stagione, e la grande<br />

novità del New Jersey<br />

L’EUROPA SI R


Massimo Costa<br />

Manca l’Africa, per il resto ci sono tutti i continenti. L’America<br />

triplica nel nord e rimane stabile nel sud con il Brasile<br />

(manca però, a dirla tutta, una tappa nel centro, magari in<br />

Messico), l’Europa perde pezzi, l’Oceania ha il proprio tradizionale<br />

appuntamento di Melbourne e una volta si andava<br />

ad Adelaide, l’Asia ha la sua sfilza di appuntamenti, il<br />

Medio Oriente non si tocca neanche davanti alle rivolte. Il<br />

calendario 2013 è stato stilato. Un campionato veramente<br />

globale, bello, appassionante, che esporta il suo prodotto nel<br />

migliore dei modi. Gli Stati Uniti, alla prova del nove tra<br />

poche settimane con Austin, raddoppieranno con il circuito<br />

cittadino nel New Jersey, sempre che ce la facciano per davvero.<br />

Ecco così che gli USA, mercato che per la F.1 era stato<br />

dichiarato dallo stesso Bernie Ecclestone inaccessibile neanche<br />

tanto tempo fa, ora si allarga prepotentemente. Dispiace<br />

vedere invece che l’Europa si restringe sempre più. Segno<br />

dei tempi, i circuiti non trovano i soldi, come i Governi, dunque<br />

si va dove circola il denaro benché in USA non è che se<br />

la passino benissimo. Dopo la perdita di Valencia sono solo<br />

sette gli appuntamenti nel vecchio continente, che è poi quello<br />

dove la F.1 pulsa maggiormente, dove si trovano le sedi di<br />

tutti i dodici team, dove vi sono i principali media che se ne<br />

occupano. Poco importa, tanto la gente le gare le segue in TV<br />

e che siano a 20 km dal divano o dall’altra parte del mondo<br />

non fa differenza. Lo spettacolo gira lo stesso, non per niente<br />

lo chiamano Circus.<br />

�<br />

ESTRINGE<br />

Il calendario 2013<br />

17 marzo - Melbourne<br />

24 marzo - Sepang<br />

14 aprile - Shanghai<br />

21 aprile - Al Sakhir<br />

12 maggio - Spagna<br />

26 maggio - Montecarlo<br />

9 giugno - Montreal<br />

16 giugno - New Jersey<br />

30 giugno - Silverstone<br />

21 luglio - Nurburgring<br />

28 luglio - Budapest<br />

1 settembre - Spa<br />

8 settembre - Monza<br />

22 settembre - Singapore<br />

6 ottobre - Suzuka<br />

13 ottobre - Yeongam<br />

27 ottobre - New Delhi<br />

3 novembre - Abu Dhabi<br />

17 novembre - Austin<br />

27 novembre - San Paolo<br />

29


30<br />

GP SINGAPORE<br />

IL PAGELLONE<br />

LOTUS<br />

SOTTO TONO<br />

9 Lewis Hamilton<br />

Una qualifica straordinaria, una condotta di gara impeccabile per 23<br />

giri, ovvero fino a quando il cambio non ha fatto più il suo lavoro.<br />

8 Sebastian Vettel<br />

Battuto da Hamilton in qualifica, probabilmente stava per essere sconfitto<br />

anche in gara. Vettel ha ottimizzato , bravo a balzare subito secondo<br />

al via e a mettere pressione ad Hamilton. Ed è arrivato quel successo<br />

che gli mancava dal Bahrain.<br />

8 Paul Di Resta<br />

Un garone, degno finale di un weekend da vero protagonista che lo ha<br />

visto piazzarsi quarto. La Force India questa volta si è confermata rapida<br />

anche in gara, non solo nelle libere o nella qualifica. E Di Resta è<br />

stato il degno interprete lanciando un chiaro messaggio a McLaren e<br />

Mercedes.<br />

8 Pastor Maldonado<br />

Una qualifica da ricordare, col secondo tempo assoluto nel Q3. In gara<br />

ha sbagliato leggermente la prima curva, ma teneva bene il quarto<br />

posto. Il team lo ha chiamato per uno strano pit-stop montandogli le<br />

super soft nel momento sbagliato, poi il ritiro per guasto al cambio.<br />

Bravo a non combinare disastri al via, che tutti, diciamo la verità, ci<br />

aspettavamo…<br />

7,5 Jenson Button<br />

Capitalizza al meglio e ottiene un bel secondo posto che gli ridà morale<br />

dopo il ritiro di Monza. Continua il suo buon momento che prosegue<br />

dal riavvio del mondiale dopo la pausa estiva. Ma in qualifica<br />

Hamilton lo ha surclassato.<br />

7,5 Fernando Alonso<br />

Non ha la miglior macchina del lotto, a Singapore è chiaramente inferiore<br />

a McLaren e Red Bull. In qualifica fatica, ma in gara Alonso ci<br />

ha messo del suo come sempre e poi con un po’ di fortuna si è preso<br />

il podio.


Kimi Raikkonen<br />

31


32<br />

GP SINGAPORE<br />

IL PAGELLONE


Sergio Perez<br />

7,5 Timo Glock<br />

Che qualcosa di strano stesse per accadere lo si era capito nelle libere<br />

quando la Marussia stava davanti alla Caterham. Glock ha interpretato<br />

benissimo questo tracciato e in gara, nonostante una botta contro le<br />

protezioni, ha conquistato il miglior piazzamento in tre anni della<br />

Marussia, il 12°.<br />

7 Daniel Ricciardo<br />

Gara gagliarda, non si è mai arreso, ha combattuto duramente anche<br />

con avversari dalla macchina superiore ed ha ingabbiato Webber negli<br />

ultimi giri conquistando un bel nono posto.<br />

7 Nico Rosberg<br />

Una prova dignitosa, quinto al traguardo, che gli ha permesso di vedere<br />

la luce dopo alcune gare contraddittorie.<br />

7 Kimi Raikkonen<br />

La Lotus non c’era proprio o… non c’era Kimi? In qualifica sicuramente<br />

il finlandese non ha trovato il passo giusto che ha invece recuperato<br />

in gara salvando il terzo posto nel mondiale con un positivo sesto posto<br />

davanti a Grosjean.<br />

7 Romain Grosjean<br />

Positivo in qualifica, anche se non nelle primissime posizioni (a conferma<br />

che la Lotus non era in forma a Singapore) in gara ha finito per<br />

chiudere settimo dietro il compagno Raikkonen.<br />

7 Jean-Eric Vergne<br />

La zona punti non era utopia, viaggiava sui tempi di Ricciardo, ma ci<br />

ha pensato Schumacher a mettere fine alla sua bella corsa.<br />

6,5 Charles Pic<br />

Come Glock ha spinto forte per tutto il weekend, ma ha pagato qualcosina<br />

rispetto al più esperto compagno.<br />

6,5 Felipe Massa<br />

Poteva essere un voto più alto, ma la pessima qualifica è completamente<br />

insufficiente. Si riscatta in gara, dove come un Calimero fora ancora<br />

una volta per colpa di altri, nel caso specifico Petrov. Però non si<br />

arrende come altre volte e recupera a suon di sorpassi, non senza rischi<br />

come capitato con Senna.<br />

6 Sergio Perez<br />

Un punticino arrivato per la penalità a Webber, ma il messicano ha avuto<br />

a che fare con una cronica mancanza di velocità della sua Sauber.<br />

5,5 Nico Hulkenberg<br />

Una qualifica inferiore a quella del compagno, suo tallone di Achille<br />

quest’anno, in gara si è trovato a combattere a centro gruppo, poi un<br />

contatto con Kobayashi nel finale ha precluso ogni chance di entrare<br />

in zona punti.<br />

33


34<br />

GP SINGAPORE<br />

IL PAGELLONE<br />

5 Heikki Kovalainen<br />

Ci aspettavamo di vederlo a ridosso delle Toro Rosso invece ha combattuto<br />

con le Marussia. Kovalainen ha sofferto non poco lo scorso<br />

weekend e il suo proverbiale “in più” questa volta è rimasto soffocato<br />

da una Caterham abulica.<br />

5 Bruno Senna<br />

Quando il tuo compagno fa il secondo tempo e tu sbatti… beh c’è poco<br />

da aggiungere. In gara, è risalito con grinta, ma ha ancora urtato i<br />

muri, poi ha rischiato grosso stringendo eccessivamente Massa con-<br />

tro il rail. Alla fine si è ritirato. Di certo questa gara non avrà contribuito<br />

a rafforzare il suo status all’interno della Williams per il 2013.<br />

5 Kamui Kobayashi<br />

Un’altra gara difficile per il giapponese, scivolato nelle ultime posizioni<br />

fin dal via, poi costretto a soffrire come il compagno Perez con una<br />

Sauber sotto tono fino al contatto con Hulkenberg.<br />

5 Pedro De La Rosa<br />

Una gara difficile, la Marussia ha preso il volo e per lo spagnolo non<br />

c’era alcun obiettivo da raggiungere se non il traguardo.


4 Michael Schumacher<br />

In qualifica si era messo dietro ancora una volta Rosberg, ma nel Q2<br />

perché nel Q3 le Mercedes non hanno girato, in gara puntava alla zona<br />

punti poi quel pacchiano errore con Vergne.<br />

4 Mark Webber<br />

Ancora un GP insufficiente, fuori dalla zona punti mentre il suo compagno<br />

vince. Fuori dalla zona punti guidando una Red Bull. Che dobbiamo<br />

aggiungere?<br />

Jean-Eric Vergne<br />

4 Narain Karthikeyan<br />

Doveva soltanto concludere il GP invece ha picchiato.<br />

3 Vitaly Petrov<br />

Cosa pensava di fare in quella staccata da impiccato al 1° giro lo saprà<br />

soltanto lui, fatto sta che ha forato la gomma a Massa rovinando la sua<br />

gara e quella del brasiliano. Poi, poco e nulla.<br />

35


GP SINGAPORE<br />

LE CLASSIFICHE<br />

L'ORDINE DI ARRIVO<br />

DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012<br />

1 - Sebastian Vettel (Red Bull RB8-Renault) - 59 giri 2.00'26"144<br />

2 - Jenson Button (McLaren MP4/27-Mercedes) - 8"959<br />

3 - Fernando Alonso (Ferrari F2012) - 15"227<br />

4 - Paul Di Resta (Force India VJM05-Mercedes) - 19"063<br />

5 - Nico Rosberg (Mercedes MGP W03) - 34"759<br />

6 - Kimi Raikkonen (Lotus E20-Renault) - 35"759<br />

7 - Romain Grosjean (Lotus E20-Renault) - 36"698<br />

8 - Felipe Massa (Ferrari F2012) - 42"829<br />

9 - Daniel Ricciardo (Toro Rosso STR7-Ferrari) - 45"820<br />

10 - Sergio Perez (Sauber C31-Ferrari) - 50"619<br />

11 - Mark Webber (Red Bull RB8-Renault) - 1'07"175 **<br />

12 - Timo Glock (Marussia MR01-Cosworth) - 1 giro<br />

13 - Kamui Kobayashi (Sauber C31-Ferrari) - 1 giro<br />

14 - Nico Hulkenberg (Force India VJM05-Mercedes) - 1 giro<br />

15 - Heikki Kovalainen (Caterham CT01-Renault) - 1 giro<br />

16 - Charles Pic (Marussia MR01-Cosworth) - 1 giro<br />

17 - Pedro De La Rosa (HRT F112-Cosworth) - 1 giro<br />

18 - Bruno Senna (Williams FW34-Renault) - 2 giri<br />

19 - Vitaly Petrov (Caterham CT01-Renault) - 2 giri<br />

Giro più veloce: Nico Hulkenberg 1'51"033<br />

* Penalizzato di 20"<br />

Ritirati<br />

25° giro - Lewis Hamilton<br />

33° giro - Narain Karthikeyan<br />

41° giro - Pastor Maldonado<br />

41° giro - Michael Schumacher<br />

41° giro - Jean Eric Vergne<br />

IL RIEPILOGO DELLA STAGIONE 2012<br />

Australia 18/03/2012 Jenson Button (McLaren-Mercedes) 58 giri in 1.34’09”565<br />

Malesia 25/03/2012 Fernando Alonso (Ferrari) 56 giri in 2.44'51"812<br />

Cina 15/04/2012 Nico Rosberg (Mercedes) 56 giri in 1.36'26"929<br />

Bahrain 22/04/2012 Sebastian Vettel (Red Bull-Renault) 57 giri in 1.35'10"990<br />

Spagna 13/05/2012 Pastor Maldonado (Williams-Renault) 66 giri in 1.39'09"145<br />

Monaco 27/05/2012 Mark Webber (Red Bull-Renault) 78 giri in 1.46'06"557<br />

Canada 10/06/2012 Lewis Hamilton (McLaren-Mercedes) 70 giri in 1.32'29"586<br />

Europa 24/06/2012 Fernando Alonso (Ferrari) 58 giri in 1.44'16"449<br />

Gran Bretagna 8/07/2012 Mark Webber (Red Bull-Renault) 52 giri in 1.25'11"288<br />

Germania 22/07/2012 Fernando Alonso (Ferrari) 67 giri in 1.31'05"862<br />

Ungheria 29/07/2012 Lewis Hamilton (McLaren-Mercedes) 69 giri in 1.41'05"503<br />

Belgio 02/09/2012 Jenson Button (McLaren-Mercedes) 44 giri in 1.29'08"530<br />

Italia 09/09/2012 Lewis Hamilton (McLaren-Mercedes) 53 giri in 1.19'41"221<br />

Singapore 23/09/2012 Sebastian Vettel (Red Bull-Renault) 59 giri in 2.00'26"144<br />

36


CLASSIFICA PILOTI<br />

1 Fernando Alonso Ferrari 194<br />

2 Sebastian Vettel RBR-Renault 165<br />

3 Kimi Raikkonen Lotus-Renault 149<br />

4 Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 142<br />

5 Mark Webber RBR-Renault 132<br />

6 Jenson Button McLaren-Mercedes 119<br />

7 Nico Rosberg Mercedes 93<br />

8 Romain Grosjean Lotus-Renault 82<br />

9 Sergio Perez Sauber-Ferrari 66<br />

10 Felipe Massa Ferrari 51<br />

11 Paul di Resta Force India-Mercedes 44<br />

12 Michael Schumacher Mercedes 43<br />

13 Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari 35<br />

14 Nico Hulkenberg Force India-Mercedes 31<br />

15 Pastor Maldonado Williams-Renault 29<br />

16 Bruno Senna Williams-Renault 25<br />

17 Jean-Eric Vergne Toro Rosso-Ferrari 8<br />

18 Daniel Ricciardo Toro Rosso-Ferrari 4<br />

19 Timo Glock Marussia-Cosworth 0<br />

20 Heikki Kovalainen Caterham-Renault 0<br />

21 Vitaly Petrov Caterham-Renault 0<br />

22 Jerome D’Ambrosio Lotus-Renault 0<br />

23 Charles Pic Marussia-Cosworth 0<br />

24 Narain Karthikeyan HRT-Cosworth 0<br />

25 Pedro De La Rosa HRT-Cosworth 0<br />

CLASSIFICA COSTRUTTORI<br />

1 Red Bull Racing-Renault 297<br />

2 McLaren-Mercedes 261<br />

3 Ferrari 245<br />

4 Lotus-Renault 231<br />

5 Mercedes 136<br />

6 Sauber-Ferrari 101<br />

7 Force India-Mercedes 75<br />

8 Williams-Renault 54<br />

9 Toro Rosso-Ferrari 14<br />

10 Marussia-Cosworth 0<br />

11 Caterham-Renault 0<br />

12 HRT-Cosworth 0


Il graffio di Baffi


40<br />

INDYCAR<br />

STORIE USA<br />

LA FAVOLA<br />

DI ANDRETTI<br />

La squadra dell’ex pilota Michael è tornata al successo<br />

nel campionato battendo i colossi Ganassi e Penske.<br />

Scopriamo come è avvenuta la rinascita<br />

anno dopo anno grazie all’indigeno Hunter-Reay


42<br />

INDYCAR<br />

STORIE USA<br />

Marco Cortesi<br />

Quanto tempo. E' il 2007 e Dario Franchitti<br />

ha appena conquistato il suo primo titolo<br />

nell'IndyCar Series. Lo scozzese ha fatto<br />

man bassa, vincendo anche la 500 Miglia,<br />

nonostante le intemperanze di un irruento<br />

Marco Andretti, che l'ha messo fuori a<br />

Sonoma. Il giovane rampollo di Michael e<br />

Mario Andretti aveva vinto la sua prima<br />

corsa l'anno prima e rimane un talento su<br />

cui poter scommettere. Ancora, Tony<br />

Kanaan, una sicurezza, spera di bissare<br />

presto il titolo conquistato qualche stagione<br />

prima. Dopo un anno nel segno di Sam<br />

Hornish, Andretti è tornato al top dopo la<br />

partenza di Dan Wheldon. Certo, la star<br />

della squadra è senza dubbio Danica<br />

Patrick, che nonostante alcuni risultati non<br />

entusiasmanti e degli atteggiamenti arroganti,<br />

è diventata un fenomeno mediatico<br />

di primo piano. Molta acqua passa sotto i<br />

ponti. Dalle stagioni 2008 e 2009 arrivano


solo 3 vittorie. Franchitti è approdato da<br />

Ganassi, ha rivinto tutto, ha scelto la<br />

NASCAR, è tornato e ha rivinto tutto di<br />

nuovo. Tony Kanaan, appiedato causa la<br />

mancanza di sponsor, è stato costretto a<br />

diventare il manager di sé stesso e a trovare<br />

una nuova sistemazione. Marco è entrato<br />

in un vortice dal quale sembra non poter<br />

uscire mentre Danica Patrick, che dopo la<br />

prima e unica vittoria di Motegi si è trovata<br />

in crisi sui tanti stradali dell'IndyCar unificata,<br />

pensa solo al suo nuovo futuro in<br />

NASCAR. Michael Andretti si trova schiacciato<br />

da un dominio dei team Penske e<br />

Ganassi che dura da quel lontanissimo<br />

2007, e deve riorganizzarsi. Rileva le quote<br />

dei suoi soci, Kim Green e Kevin Savoree,<br />

e affronta un 2010 che porta qualche<br />

speranza per il futuro, con una vittoria del<br />

neo-arrivato Ryan Hunter Reay.<br />

Nel 2011, i successi sono tre: con i motori<br />

Chevrolet ed un nuovo regolamento che<br />

metterà tutti alla pari si può puntare al tito-<br />

lo, ma occorre risolvere il vero nodo della<br />

questione: trovare un leader. La scelta sembra<br />

scontata: buttarsi sull'unico pilota che<br />

può ricollegare la squadra al suo passato<br />

vincente. Colui che anni prima aveva dominato,<br />

che del nuovo pacchetto tecnico ha<br />

curato lo sviluppo, e che è da poco tornato<br />

re della 500 Miglia. Un grande campione<br />

ed un grande uomo: Wheldon. Soprattutto,<br />

l'uomo giusto, la mossa vincente. Titoli di<br />

testa, ricomincia lo spettacolo. Peccato<br />

però che l'acqua sotto quel ponte scorra<br />

dannatamente in fretta. In un battito di<br />

ciglia e l'inglese se ne va, per sempre,<br />

lasciando tutti in stato di shock. Nonostante<br />

tutto il lavoro e tutti i preparativi,<br />

Andretti si trova punto e a capo. E' strano<br />

che sia nato così il trionfo di Ryan Hunter-<br />

Reay. Il pilota texano, che era arrivato grazie<br />

all'aiuto dell'IndyCar nel tentativo di<br />

riportare gloria Stati Uniti, vede uno spazio<br />

e sa che può essere il suo. Continua a<br />

non far parlare. Continua a non fare proclami.<br />

Passa quasi inosservato. Dopo essere<br />

partito alla pari e tramortisce a colpi di<br />

risultati prima i suoi compagni, poi il temibilissimo<br />

Will Power, utilizzando le stesse<br />

armi che avevano reso Franchitti il numero<br />

uno in quella stagione, e in molte a venire.<br />

E nonostante le sirene di Roger Penske,<br />

Hunter-Reay è pronto a restare dov'è. La<br />

storia non cambia, è solo questione di cicli.<br />

43


44<br />

AUTO GP<br />

GARE A SONOMA<br />

SPAVALDO<br />

SIROTKIN<br />

Nella prova conclusiva del 2012, il russo del team Euronova<br />

ha offerto una grande prova di guida nelle due corse.<br />

Varhaug si è laureato vice campione, Quaife-Hobbs<br />

è stato eliminato da Pizzonia nella prima corsa


La guida di Sirotkin ha fatto la differenza<br />

45


46<br />

AUTO GP<br />

GARE A SONOMA<br />

Dario Sala<br />

Con la gara di Sonoma in California, l'Auto GP 2012 ha<br />

mandato agli archivi un'altra stagione. Adrian Quaife-<br />

Hobbs succede a Kevin Ceccon e, nonostante le ultime<br />

quattro prove non siano state all'altezza del valore mostrato<br />

durante la stagione, il campione ha meritato la corona.<br />

Sulla costa ovest degli Stati Uniti a brillare sono stati altri.<br />

Primo fra tutti quel Pal Varhaug che ha meritatamente<br />

conquistato il secondo posto in campionato. E' stato lui<br />

l'unico a tenere viva la serie e l'unico a mettersi di traverso<br />

allo strapotere di Quaife-Hobbs e della Super Nova. Ci<br />

ha provato almeno, perchè in fin dei conti il compito non<br />

lo ha svolto sempre al meglio. Al norvegese è mancata la<br />

costanza e questo gli è costato caro. Così come in alcune<br />

gare gli è mancato quello spunto da campione. Basti pensare<br />

che l'unica vittoria in gara 1 l'ha ottenuta proprio nell'ultimo<br />

fine settimana. Un dato che forse non andrebbe<br />

molto pubblicizzato da Varhaug... Sia come sia, fra gli<br />

oppositori di Quaife-Hobbs è stato il migliore e questo<br />

bisogna riconoscerglielo. La vittoria di gara 1 è assolutamente<br />

meritata visto che non è certo colpa sua se Antonio<br />

Pizzonia è volato sopra all'inglese eliminandolo e auto eliminandosi.<br />

Una brutta botta al morale di Quaife-Hobbs<br />

che voleva a tutti i costi chiudere vincendo per mettere il<br />

suo sigillo al campionato, e una brutta botta fisica per il<br />

brasiliano il quale ha rimediato un taglio al polso che ha<br />

richiesto punti di sutura. L'inglese ha potuto poi rifarsi in<br />

parte nella gara della domenica dove ha ottenuto un<br />

secondo posto di forza partendo dalle retrovie.<br />

Sulla sua strada ha infatti trovato l'altra grande rivelazione<br />

del campionato, ovvero Sergey Sirotkin che ha vinto in<br />

maniera decisa, quasi sfrontata. Vederlo danzare su quei<br />

saliscendi è stato davvero uno spettacolo. Sul talento del<br />

russo si è già detto tanto. Vincenzo Sospiri sa di avere in<br />

mano un diamante grezzo e sa come tagliarlo per farlo brillare.<br />

Oggi Sergey è un ragazzo veloce, velocissimo, ma<br />

ancora incompleto. Manca ancora un po' dal punto di vista<br />

tecnico e sul fronte della costanza. La sensazione però, è<br />

di trovarsi davvero davanti ad un ragazzo che farà parlare<br />

molto di sé. Il futuro è dalla sua parte e probabilmente<br />

Sirotkin, per talento, è assieme a Daniil Kvyat il più forte<br />

pilota russo sulla scena del motorsport.<br />

Sonoma e la California hanno poi messo in luce Sergio<br />

Campana e Antonio Spavone. Due piloti che per motivi<br />

diversi non hanno ottenuto i risultati voluti. Negli USA<br />

hanno invece portato a termine delle belle gare culminate<br />

con il podio per Campana e con il quarto posto per Spavone.<br />

Risultati assolutamente meritati e fa piacere che<br />

altri piloti italiani sappiano mettersi in mostra.<br />

Campana ha trovato il podio


Il debutto<br />

di Pippa Mann, sopra.<br />

A sinistra, il momento<br />

in cui Pizzonia taglia la curva<br />

e poi piomberà<br />

su Quaife-Hobbs<br />

al comando<br />

47


48<br />

AUTO GP<br />

GARE A SONOMA<br />

LA MONOPOSTO 2013<br />

È LA CHIAVE DEL FUTURO<br />

L'Auto GP dunque chiude una stagione molto buona sotto molti punti di vista.<br />

La serie con le sue peculiarità propedeutiche ha convinto. La macchina è<br />

potente e divertente da guidare. Il campionato impone la doppia mescole delle<br />

gomme e abitua ad una sorta di kers grazie al push to pass. Ha tutto quello<br />

che serve ad una categoria al top e, rispetto alle altre, ha l'enorme pregio di<br />

costare pochissimo. E proprio mantenendo inalterate queste preziose caratteristiche,<br />

la serie di Enzo Coloni, si prepara a voltare pagina. Il futuro è già<br />

qui che chiama. La “nuova” macchina è una realtà e con questa il Lupo di Tuoro<br />

si prepara alle nuove sfide. Con la nuova veste aerodinamica si prevede un<br />

miglioramento che porterà la Lola a girare vicina alla GP2 o alla World Series<br />

Renault. Questo significa che l'Auto GP potrà preparare al meglio i piloti per<br />

la categoria considerata da tutti come l'unico accesso alla F.1. Sarebbe un peccato<br />

allora perdere un'occasione simile.


Varhaug èil vice campione della serie<br />

Buon weekend per Spavone<br />

L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1<br />

SABATO 22 SETTEMBRE 2012<br />

1 - Pal Varhaug – Virtuosi – 21 giri 35'20”704<br />

2 – Daniel De Jong – Manor MP – 1”481<br />

3 – Sergey Sirotkin – Euronova – 3”062<br />

4 – Sergio Campana – Zele – 4”190<br />

5 – Giacomo Ricci – MLR71 – 12”875<br />

6 – Giancarlo Serenelli – Ombra – 24”124<br />

7 – Kotaru Sakurai – Euronova - 31”442<br />

8 – Antonio Spavone – Ombra – 48”695<br />

9 – Pippa Mann – Campos – 1'00”705<br />

10 – Michele La Rosa - 1'02”979<br />

Giro più veloce: Daniel De Jong 1'28”595<br />

Ritirati<br />

1° giro – Antonio Pizzonia<br />

1° giro– Adrian Quaife-Hobbs<br />

1° giro – Max Snegirev<br />

1° giro – Francesco Dracone<br />

8° giro – Giuseppe Cipriani<br />

L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2<br />

DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012<br />

1 - Sergey Sirotkin – Euronova - 21 giri 33'12”879<br />

2 – Adrian Quaife-Hobbs – Super Nova – 3”272<br />

3 – Sergio Campana – Zele – 18”615<br />

4 – Antonio Spavone – Ombra – 28”695<br />

5 – Pal Varhaug – Virtuosi – 30”731<br />

6 – Daniel De Jong – Manor MP – 31”322<br />

7 – Max Snegirev – Campos – 38”045<br />

8 – Pippa Mann – Campos – 1'12”764<br />

9 – Francesco Dracone – Virtuosi – 1'13”092<br />

10 – Michele La Rosa – MLR71 - 1'23”105<br />

Giro più veloce Daniel De Jong – 1'27”691<br />

Ritirati<br />

0 giri – Kotaro Sakurai<br />

7° giro – Giuseppe Cipriani<br />

8° giro – Giancarlo Serenelli<br />

11° giro – Antonio Pizzonia<br />

14° giro – Giacomo Ricci<br />

Il campionato finale<br />

1.Quaife-Hobbs 221; 2.Varhaug 183; 3.Sirtokin 175; 4.Van Der Drift 127; 5.De Jong 104;<br />

6.Campana 90; 7.Regalia 68; 8.Guerin 46; 9.Pizzonia 45; 10.Spavone 41; 11.Ricci 40;<br />

12.Serenelli e Snegirev 34; 14.Cipriani 18; 15.Pentus e Dracone 14; 17.Suzuki 12; 18.Cunha<br />

8; 19.Sakurai e Mann 5; 21.Fong e La Rosa 4; 22.Sistos 2<br />

1 – Varhaug vice campione<br />

2 – La sfrontatezza di Sirotkin<br />

3 – L’incidente tra Pizzonia e Quaife-Hobbs<br />

4 – Il podio di Campana<br />

5 – Il piazzamento di Spavone<br />

49


50<br />

F.3 EUROPEAN<br />

CARLOS SAINZ


“LOTTERÒ<br />

PER ESSERE<br />

VICE<br />

CAMPIONE”<br />

Il pilota spagnolo della Red Bull ha dovuto fare i<br />

conti con un motore Volkswagen non all’altezza<br />

della situazione rispetto ai Mercedes ed ora ha un<br />

unico obiettivo: battere Marciello per il secondo<br />

posto nella classifica finale dell’europeo<br />

51


52<br />

F.3 EUROPEAN<br />

CARLOS SAINZ<br />

Antonio Caruccio<br />

Carlos Sainz, protagonista lo scorso anno nella<br />

Eurocup di Formula Renault 2000, ha<br />

esordito quest’anno in Formula 3 con un<br />

doppio programma nella serie inglese e in<br />

quella continentale. Sempre sotto le insegne<br />

di Carlin a difendere i colori Red Bull, Carlos<br />

ha spesso lottato per il podio, ma forse si<br />

sarebbe aspettato qualche risultato in più.<br />

Tracciamo insieme a lui un bilancio dell’annata<br />

in corso.<br />

Come giudichi la tua stagione 2012?<br />

“Un anno difficile per noi. Eravamo partiti<br />

bene, con l’obiettivo di poter lottare al vertice,<br />

mettendo in conto che avrei dovuto fare<br />

molta esperienza dato che sono un rookie in<br />

Formula 3. Abbiamo avuto un po’ di sfortuna,<br />

e io ho commesso qualche errore da<br />

debuttante che ha pesato sulla nostra classifica,<br />

ma so che devo imparare molto e che<br />

questa esperienza sta accrescendo la mia formazione<br />

di pilota professionista”.<br />

Ad inizio anno probabilmente ti saresti<br />

aspettato di più. Cosa è andato storto?<br />

“I motori Volkswagen sicuramente non sono<br />

più il punto di riferimento della categoria<br />

come lo erano sino a due anni fa. La squadra<br />

inoltre è tornata nel campionato europeo<br />

dove aveva poca esperienza e abbiamo tutti<br />

dovuto recuperare un po’ . Volkswagen ha<br />

fermato lo sviluppo quest’anno, e parallelamente<br />

Mercedes ha messo in campo un ottimo<br />

motore. Va inoltre detto che forse Prema<br />

ha una macchina migliore e stiamo un po’<br />

soffrendo, ma sto imparando e devo migliorare<br />

la mia posizione nelle prossime gare”.<br />

Hai intrapreso un doppio programma<br />

F.3, europeo e inglese. In quale campionato<br />

ti trovi più a tuo agio?<br />

“Difficile da dire. Penso che per lottare per il<br />

titolo devo essere più costante e fare risultati.<br />

Avrei potuto terminare qualche gara in<br />

posizioni migliori, grazie anche all’aiuto di un<br />

pizzico di fortuna in più. Il livello è molto alto<br />

in entrambi i campionati, ma lottare con Prema<br />

è veramente difficile”.<br />

Come ti trovi a lavorare con il team<br />

Carlin?<br />

“Per me è stato un grande anno. Lavorare con<br />

loro mi piace, è una squadra con molta esperienza<br />

e questo è un bene per me che devo<br />

imparare. Siamo quattro piloti molto competitivi,<br />

tutti molti veloci da cui sto cercando di<br />

apprendere i segreti data la mia poca espe-<br />

rienza. Con l’ingegnere e i meccanici il rapporto<br />

è ottimale, sono molto professionali ed<br />

anche simpatici, cosa che aiuta ad avere un<br />

buon clima nella squadra”.<br />

Chi sono i tuoi avversari principali?<br />

“Nella serie inglese sicuramente i miei compagni<br />

di squadra. Nell’europeo dobbiamo<br />

fare i conti con tutti i piloti di Prema. Daniel<br />

Juncadella e Raffaele Marciello sono ad un<br />

livello superiore, sono molto veloci, ma dobbiamo<br />

cercare di raggiungerli”.<br />

Come è il tuo rapporto coi compagni di<br />

squadra?<br />

“Sono fortunato ad avere un buon rapporto<br />

con loro. Nel campionato inglese lavoriamo<br />

tutti insieme per raggiungere l’obiettivo finale<br />

per il team, e c’è tanto rispetto tra noi. Nell’europeo<br />

divido il box con William Buller che<br />

è un pilota esperto da cui posso imparare”.<br />

Farai i test di WSR a fine anno o punterai<br />

a ripetere F3?<br />

“Non è una scelta che dipende da me. Deciderà<br />

il Dott. Marko di Red Bull cosa farmi<br />

fare. Potrei fare un buon campionato nuovamente<br />

in Formula 3 lottando per il titolo, o<br />

un apprendistato in World Series Renault. Io<br />

sono pronto ad entrambe le prospettive,


dipenderà da cosa deciderà il mio management”.<br />

Che ambizioni hai per questo finale di<br />

stagione?<br />

“Adesso arrivano due piste che mi piacciono<br />

nel campionato europeo, dove proverò a fare<br />

del mio meglio. Sono purtroppo abbastanza<br />

distaccato dalla vetta, ma posso lottare per il<br />

secondo posto con Marciello. Tutto nel<br />

motorsport è molto variabile, guardate come<br />

si è conclusa a Monza la GP3 con delle sorprese<br />

che hanno rivoluzionato la classifica,<br />

speriamo sia lo stesso anche per noi”.<br />

Vivi ancora in Spagna o ti sei trasferito<br />

in Inghilterra?<br />

“Sono ancora in Spagna e sto cercando in<br />

questo periodo di prendere la patente di guida.<br />

Terminata la scuola sto iniziando a trascorrere<br />

molto tempo in Inghilterra per stare<br />

vicino alla squadra ed anche alla sede dalla<br />

Red Bull”.<br />

Come si svolge la tua giornata?<br />

“Mi sveglio alle 8.30, alle 9 vado in palestra<br />

per un’ora e mezza di cardio. Poi faccio colazione<br />

col team, torno ad allenarmi per una<br />

sessione di pesi in modo da sviluppare la<br />

coordinazione, la resistenza e preparare le<br />

braccia. Dopo vado a pranzo a casa e nel<br />

pomeriggio vado a nuotare un’oretta e poi<br />

passo un po’ di tempo coi miei amici e la mia<br />

famiglia”.<br />

53


54<br />

GP3<br />

KEVIN CECCON


IL MIGLIOR<br />

AZZURRO<br />

Benché reduce da una annata difficile con il team Ocean, il<br />

lombardo è risultato il miglior italiano della categoria salendo<br />

sul podio a Montecarlo. La mancanza di budget a inizio 2012<br />

gli ha impedito di proseguire in GP2 ripiegando all’ultimo<br />

momento sulla serie cadetta. E ora spera di trovare gli aiuti<br />

necessari per essere protagonista anche nel 2013<br />

55


56<br />

GP3<br />

KEVIN CECCON<br />

Antonio Caruccio<br />

Kevin Ceccon è il miglior pilota italiano<br />

emerso dal campionato GP3 2012. Il bergamasco<br />

ha concluso al nono posto della graduatoria<br />

generale conquistando 56 punti<br />

ed un podio, a Montecarlo. Le medaglie<br />

sarebbero state addirittura due se Kevin<br />

non fosse stato penalizzato ad Hockenheim<br />

per non aver sostituito gli pneumatici nel<br />

tempo regolamentare.<br />

Come giudichi la tua stagione 2012?<br />

“Dal punto di vista dei risultati non pienamente<br />

positiva. Va detto che ho ottenuto un<br />

podio a Monaco, bellissimo, che può valere<br />

una stagione, ma onestamente mi aspettavo<br />

un po’ di più. Ancora a Hockenheim<br />

ero sul podio, ma sono stato penalizzato.<br />

Ho imparato molto con Ocean dovendomi<br />

sobbarcare il lavoro della squadra per tutta<br />

la stagione nonostante fossi entrato a far<br />

parte dell’organico molto in ritardo”.<br />

Ad inizio anno sembravi orientato ad<br />

un programma GP2, ma hai ripiegato<br />

sulla GP3. Come mai?<br />

“Ovviamente per il budget. Avevamo degli<br />

accordi con degli sponsor che ci avevano<br />

assicurato un supporto adeguato per andare<br />

in GP2 dopo le buone prove del 2011. Poi<br />

tutto è svanito e ci siamo ritrovati senza la<br />

possibilità di fare né la GP2 né altro. Abbiamo<br />

poi trovato con Ocean un accordo per<br />

la GP3 che mi ha dato la chance di correre<br />

anche quest’anno”.<br />

Come è stato correre con una squadra<br />

debuttante nel campionato?<br />

“Ho svolto due sole giornate di test a Silverstone<br />

dove piovve e fece freddo. È stata<br />

un’avventura, tutto era nuovo, da scoprire<br />

e da inventare. Quest’anno c’erano addirittura<br />

meno prove libere dello scorso anno, è<br />

stato davvero difficile. Provavamo delle<br />

cose sperando che tutto andasse bene, ma<br />

non è sempre stato così”.<br />

Eri il punto di riferimento della squadra.<br />

Com’è stato gestire lo sviluppo<br />

della vettura senza il supporto dei<br />

tuoi compagni?<br />

“Jordà doveva concentrarsi sulla ricerca di<br />

una competitività con questa macchina,<br />

come anche Cregan che arrivava dal Turismo.<br />

A volte andavamo per esclusione.<br />

Avevamo una lista di cosa da provare, dalle<br />

più importanti alle meno utili. C’è poco<br />

tempo a disposizione e solo a Monza anche<br />

i miei compagni hanno provato delle soluzioni<br />

interessanti per lo sviluppo, dato che<br />

si sono prima concentrati sulla loro crescita<br />

individuale che non del team. Tante volte<br />

restano delle idee che non si possono<br />

sperimentare, magari anche buone, ma che<br />

rimangono solo sulla carta”.<br />

Nonostante queste difficoltà sei<br />

ugualmente risultato il miglior italiano<br />

in classifica…<br />

“Devo dire che è strano, perché c’era David<br />

Fumanelli con Arden, e onestamente non<br />

pensavo di poter competere con lui. David<br />

è un ottimo pilota e Arden è una delle<br />

migliori squadre che ci siano nel campionato.<br />

Sono però contento di questo risultato<br />

finale, mi ha incoronato come migliore<br />

italiano e mi fa molto piacere”.<br />

Che piani ci sono per questo inverno?<br />

“Questo inverno sarà molto lungo, come<br />

quello dello scorso anno… dove ho trovato<br />

la squadra poco prima dell’inizio del campionato.<br />

Non c’è nulla di sicuro, il budget<br />

sarà il grande problema del futuro, ma spero<br />

di poter trovare un accordo prima dell’inizio<br />

dei test”.<br />

Su cosa ti stai indirizzando?<br />

“Vorrei fare la GP2, ma è praticamente<br />

impossibile. Ripeterei la GP3 con un team<br />

di punta e con buona esperienza, o magari<br />

mi lancerei in una nuova avventura in<br />

World Series Renault. L’importante è avere<br />

una squadra competitiva con cui poter<br />

ambire ad un buon campionato”.<br />

Lo scorso anno provasti la Toro Rosso<br />

nei test di Abu Dhabi. Che possibilità<br />

ci sono di rivederti nuovamente<br />

nella massima Formula?<br />

“Per quest’anno la vedo difficile, non penso<br />

sia realizzabile, anche se ci spero fino<br />

all’ultimo. Ho imparato molto nei test dello<br />

scorso anno, molto più in mezza giornata<br />

con loro che in tre anni di corse. Anche<br />

solo per questo motivo vorrei poter avere<br />

ancora questa opportunità, ma non sarà<br />

facile”.


Ceccon, Fumanelli,<br />

Piria e Spavone, questi<br />

i piloti italiani<br />

impegnati in GP3<br />

nel corso del 2012<br />

“La Federazione Italiana non può certamente foraggiare tutti i<br />

piloti, come è invece avvenuto in Francia. Tuttavia possono aiutarci<br />

fornendoci i giusti contatti, per entrare nelle filiere dei programmi giovani<br />

e verso i team di Formula 1. Spesso non arriva in alto solo chi ha i soldi,<br />

ma anche chi riesce a trovare i giusti aiuti e le giuste conoscenze<br />

”<br />

KEVIN CECCON<br />

Come vedi la situazione del motorsport<br />

in Italia?<br />

“La situazione in questo momento è un po’<br />

grigia. Servono tanti soldi per via della crisi<br />

che c’è nel nostro Paese e pochi piloti<br />

hanno la possibilità di sostenere la carriera<br />

con il budget della famiglia. D’altra parte<br />

non posso pretendere che un’azienda<br />

supporti me, dato che moltissime imprese<br />

stanno chiudendo e non gli si può chiedere<br />

di investire dei soldi in sponsorizzazioni a<br />

discapito del proprio benessere. Un altro<br />

punto da analizzare è l’ACI. La Federazione<br />

Italiana non può certamente foraggiare<br />

tutti i piloti, come è invece avvenuto in<br />

Francia. Tuttavia possono aiutarci fornendoci<br />

i giusti contatti, per entrare nelle filiere<br />

dei programmi giovani e verso i team di<br />

Formula 1. Spesso non arriva in alto solo<br />

chi ha i soldi, ma anche chi riesce a trovare<br />

i giusti aiuti e le giuste conoscenze”.<br />

57


58<br />

F.3 ITALIA<br />

RICCARDO AGOSTINI


UN NOME,<br />

UN DESTINO<br />

Il giovane padovano nonostante qualche disavventura conduce<br />

la serie cadetta al volante della Mygale del JD Motorsport<br />

davanti a piloti ben più esperti. A Monza, a metà ottobre,<br />

si deciderà il campionato. Intanto lui, il cui cognome fa venire<br />

in mente l’indimenticabile asso delle due ruote, sa già che<br />

guiderà una Ferrari come premio per essere il miglior rookie<br />

59


60<br />

F.3 ITALIA<br />

RICCARDO AGOSTINI<br />

Dario Lucchese<br />

Da zero a 100 in sole tre stagioni. Due<br />

anni di apprendistato nella F.Abarth,<br />

in cui nel 2011 si è confermato come il<br />

migliore pilota italiano della serie<br />

European. Quindi, nel 2012, l’esordio<br />

nella F.3 tricolore di cui Riccardo<br />

Agostini è il vero volto nuovo. Veloce<br />

nei test invernali, poi in continuo<br />

crescendo fino a conquistare, con un<br />

appuntamento d’anticipo, il titolo<br />

Rookie che equivale anche al testpremio<br />

con la Ferrari F.1 (a novembre<br />

il padovano sarà uno dei due piloti<br />

della categoria cadetta a provare la<br />

F10 ex Alonso-Massa sul circuito<br />

romano di Vallelunga). Tanti<br />

chilometri, ma sicuramente non<br />

troppi, quelli da lui completati lo<br />

scorso inverno. Quelli giusti per<br />

prendere comunque confidenza con la<br />

Mygale-Fpt della JD Motorsport, la<br />

squadra con cui aveva iniziato un<br />

rapporto di collaborazione fin<br />

dall’agosto dello scorso anno. Il team<br />

di Roberto Cavallari ha avuto il merito<br />

di cucirgli addosso una monoposto<br />

“riciclata” di due anni fa. Agostini ha<br />

ripagato chi gli ha voluto dare fiducia<br />

macinando record su record: più alto<br />

numero di vittorie (cinque in tutto,<br />

con quella ottenuta due settimane fa a<br />

Vallelunga), sei pole position e altri<br />

otto podi. Nessun ritiro. Sul circuito<br />

romano il sorpasso nei confronti di<br />

Brandon Maisano che lo ha portato a<br />

diventare il leader dell’Italian F.3<br />

Euroean Series, con due punti di<br />

vantaggio nei confronti del<br />

transalpino che corre con i colori della<br />

Ferrari Driver Academy. Secondo<br />

nella classifica del campionato<br />

italiano, ad una sola lughezza dal<br />

francese della Prema, con 18 punti di<br />

vantaggio su Eddie Cheever Junior.<br />

A Monza, a metà ottobre, il verdetto<br />

finale. Una scommessa Agostini già<br />

l’ha vinta. Perché è riuscito a mettere<br />

dietro in più occasioni due piloti che<br />

vantavano una stagione completa<br />

nella stessa serie tricolore.<br />

Sovvertendo ogni pronostico, incluso<br />

quello che dava per scontato lo<br />

strapotere della Dallara. Invece, team<br />

e pilota sono riusciti a sviluppare al<br />

meglio la monoposto della Casa di


Magny-Cours, sperimentando sempre<br />

nuove soluzioni. Inclusa quella di un<br />

set-up a passo lungo, all’origine della<br />

squalifica di Imola, dopo che Agostini<br />

aveva ottenuto il miglior tempo nel<br />

secondo turno di qualifiche e si era<br />

imposto poi in gara 1. Ma la mancata<br />

riomologazione della vettura da parte<br />

del Costruttore (per un errore<br />

interpretativo del regolamento) era<br />

costata al giovane veneto la stessa<br />

vittoria. Una squalifica, quindi, ed un<br />

appello che fa rimanere le due<br />

classifiche “sub iudice”, per l’episodio<br />

che in gara 2 al Mugello aveva visto<br />

Agostini protagonista di un contatto<br />

con il brasiliano Henrique Martins,<br />

per poi concludere secondo ed essere<br />

penalizzato dai commissari. Costante,<br />

�<br />

dunque, ma anche grintoso:<br />

caratteristica quest’ultima che è<br />

venuta fuori nel corso di questa<br />

stagione. Per Agostini, il quale ha<br />

compiuto 18 anni lo scorso 20 aprile e<br />

che in F.Abarth aveva ottenuto la<br />

prima affermazione proprio a Imola<br />

con la Prema, la strada adesso sembra<br />

essere tutta in discesa. E per il 2013 i<br />

suoi progetti sono orientati verso un<br />

campionato di levatura interna -<br />

zionale. Infine, una curiosità:<br />

Agostini, come si diceva, è padovano<br />

come il suo più famoso omonimo<br />

Patrese (che, coincidenza, è nato il 17<br />

aprile) ed il cognome è quello del<br />

famoso asso delle due ruote Giacomo.<br />

Che sia la giusta congiuntura per<br />

diventare campione?<br />

Il 2012<br />

di Ricky<br />

5 vittorie<br />

6 pole<br />

8 podi<br />

I top tre<br />

1 – Agostini 231<br />

2 – Maisano 229<br />

3 – Cheever 227<br />

61


62<br />

CHALLENGE RENAULT<br />

GARE A VALLELUNGA<br />

GILARDONI SCHIACC<br />

Il pilota del team GSK ha dominato il weekend laziale e si è laureato campione<br />

2012 con una prova di anticipo. Le speranze di Habulin sono crollate nella prima<br />

corsa per un incidente, bene i giovani del team Torinio, Capitanio e Paggi<br />

Massimo Costa<br />

Pole, vittorie, giri veloci. Kevin Gilardoni è stato uno<br />

schiacciasassi nel Challenge di F.Renault e a Vallelunga<br />

nessuno è riuscito a metterlo dietro sotto la<br />

bandiera a scacchi. Gilardoni si è laureato campione<br />

2012 della serie grazie a un ritmo insostenibile per<br />

gli avversari, tenuto per tutta la stagione. Merito<br />

anche al team GSK che ha saputo approntargli una<br />

Tatuus sempre all’altezza della situazione. Gilardoni,<br />

che si divide con la Eurocup Megane dove occupa<br />

brillantemente il terzo posto assoluto, ha centrato<br />

quello che era il suo obiettivo ad inizio stagione:<br />

vincere il Challenge per meritarsi qualche ulteriore<br />

chance nel mondo delle monoposto. Il rapporto con<br />

GSK è ottimo e chissà che non possa nascere una collaborazione<br />

anche per il 2013 nella F.Renault ALPS.<br />

Il principale avversario di Gilardoni, dopo la volontaria<br />

uscita di scena di Luca Defendi, è stato Kristijan<br />

Habulin, ma il pilota del team Kreator in gara 1<br />

è rimasto coinvolto in un incidente con Francesco<br />

Bracotti, alzando bandiera bianca. Sono così emersi<br />

i giovani piloti del team Torino, Dario Capitanio e<br />

Lorenzo Paggi che sono saliti sul podio nelle due gare.<br />

Positivo il rendimento di Giacomo Pollini e Mirko<br />

Barletta.<br />

1 – Il dominio di Gilardoni<br />

2 – Il gran lavoro di GSK<br />

3 – La crescita di Capitanio<br />

4 – L’incidente di Habulin in gara 1<br />

5 – I ritiri di Bracotti


IAVVERSARI<br />

Gilardoni guida il gruppo delle monoposto<br />

Sfortunato<br />

Bracotti<br />

L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1<br />

DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012<br />

1 - Kevin Gilardoni - GSK - 16 giri 25'52"763<br />

2 - Dario Capitanio - Torino - 14"376<br />

3 - Giacomo Pollini - Facondini - 15"009<br />

4 - Lorenzo Paggi - Torino - 17"763<br />

5 - Mirko Barletta - FTP - 27"964<br />

6 - Matteo Pollini - GSK - 38"232<br />

7 - Pietro Peccenini - TS - 37"005<br />

8 - Dario Orsini - GSK - 1 giro<br />

Giro più veloce: Kevin Gilardoni 1'36"224<br />

Ritirati<br />

0 giri - Kristijan Habulin<br />

0 giri - Francesco Bracotti<br />

10° giro - Matteo Cairoli<br />

13° giro - Daniele Cazzaniga<br />

L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2<br />

DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012<br />

1 - Kevin Gilardoni - GSK - 16 giri 26'05"721<br />

2 - Lorenzo Paggi - Torino - 9"306<br />

3 - Mirko Barletta - FTP - 13"009<br />

4 - Giacomo Pollini - Facondini - 14"050<br />

5 - Dario Orsini - GSK - 14"215<br />

6 - Dario Capitanio - Torino - 14"864<br />

7 - Kristijan Habulin - Kreator - 21"811<br />

8 - Matteo Pollini - GSK - 23"908<br />

9 - Pietro Peccenini - TS - 27"832<br />

10 - Daniele Cazzaniga - Viola - 27"909<br />

Giro più veloce: Kevin Gilardoni 1'36"594<br />

Ritirati<br />

2° giro - Matteo Cairoli<br />

2° giro - Francesco Bracotti<br />

Il campionato<br />

1.Gilardoni 206; 2.Habulin 127; 3.Orsini 99; 4.Defendi 93; 5.Capitanio 88; 6.Bracotti<br />

74; 7.Pollini 71; 8.Barletta 68; 9.Paggi 64; 10.Peccenini 39.<br />

Kristijan Habulin<br />

Dario Capitanio<br />

63


64<br />

RENAULT CLIO CUP<br />

GARE A VALLELUNGA<br />

COMINI SI<br />

PRENDE TUTTO<br />

Massimo Costa<br />

Stefano Comini quando sale su una vettura<br />

Renault non ha rivali. Nel 2011 ha vinto a<br />

mani basse l’europeo del Megane Trophy,<br />

quest’anno ha conquistato il titolo italiano<br />

della Clio Cup. Una vera macchina da guerra<br />

Comini, che a Vallelunga ha iscritto il proprio<br />

nome nell’albo d’oro della serie addirittura<br />

con una prova di anticipo sulla chiusura del<br />

campionato. Merito anche al team Composit<br />

che ha puntato su di lui e gli ha offerto un<br />

mezzo sempre competitivo e all’altezza della<br />

situazione. A Vallelunga, Comini si è imposto<br />

in gara 2 con facilità dopo che nella prima<br />

corsa, partito nelle retrovie per una<br />

penaità rimediata nella precedente prova di<br />

Spielberg (dalla pole a undicesimo), aveva<br />

concluso terzo al termine di una bella rimonta.<br />

Sul circuito laziale si è distinto il team<br />

GMC che ha trovato due perfetti interpreti in<br />

Guglielmo Pipolo e Nicola Rinaldi, autori di<br />

una indimenticabile doppietta nella prima<br />

corsa. GMC ha affrontato i colossi della Clio<br />

Cup, Composit e Rangoni, sullo stesso livello<br />

e questo è stato per loro l’ottimo risultato<br />

finale. In gara 2 di rilievo la prova di Lorenzo<br />

Nicoli e Federico Gioia, saliti sul podio.


Pipolo<br />

davanti a Rinaldi<br />

Comini<br />

precede Puccetti<br />

e Nicoli<br />

al tornantino<br />

Federico Gioia<br />

a podio<br />

in gara 2<br />

L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1<br />

DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012<br />

1 - Guglielmo Pipolo - GMC - 14 giri 26'48"307<br />

2 - Nicola Rinaldi - GMC - 0"223<br />

3 - Stefano Comini - Composit - 1"326<br />

4 - Ivan Pulic - Rangoni - 2"691<br />

5 - Michele Puccetti - Rangoni - 4"546<br />

6 - Lorenzo Nicoli - Rangoni - 10"145<br />

7 - Federico Gioia - Composit - 10"499<br />

8 - Roberto Gironacci - GMC - 11"128<br />

9 - Stefano Zanini - Composit - 11"870<br />

10 - Daniele Pasquali - Composit - 25"967<br />

11 - Luciano Gioia - Composit - 26"951<br />

12 - Massimo Ferraro - Melatini - 27"293<br />

13 - Simone Melatini - Melatini - 27"452<br />

14 - Enrico Dell'Onte - Composit - 29"664<br />

15 - Gianluca Giacomini - One - 31"437<br />

16 - Gabriel Prinoth - Pyro Target - 31"928<br />

Giro più veloce: Stefano Comini 1'53"462<br />

L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2<br />

DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012<br />

1 - Stefano Comini - Composit - 13 giri 25'00"330<br />

2 - Lorenzo Nicoli - Rangoni - 0"314<br />

3 - Federico Gioia - Composit - 8"298<br />

4 - Guglielmo Pipolo - GMC - 8"867<br />

5 - Michele Puccetti - Rangoni - 9"163<br />

6 - Ivan Pulic - Rangoni - 9"595<br />

7 - Nicola Rinaldi - GMC - 10"030<br />

8 - Stefano Zanini - Composit - 13"570<br />

9 - Luciano Gioia - Composit - 15"416<br />

10 - Daniele Pasquali - Composit - 18"045<br />

11 - Simone Melatini - Melatini - 22"116<br />

12 - Gianluca Giacomini - One - 27"558<br />

13 - Enrico Dell'Onte - Composit - 27"921<br />

14 - Gabriel Prinoth - Pyro Target - 57"784<br />

Il campionato<br />

1.Comini 175; 2.Pipolo 121; 3.F.Gioia 102; 4.Rinaldi 83; 5.Nicoli 82; 6.Pulic 62; 7.Balestrero,<br />

Marchetti 54; 9.Arcarese 43; 10.Murray 38.<br />

1 – Comini imbattibile<br />

2 – Composit torna al successo assoluto<br />

3 – La doppietta GMC in gara 1<br />

4 – Le belle gare di Pipolo<br />

5 – Nicoli e Gioia sul podio di gara 2<br />

65


66<br />

WTCC<br />

GARE A SONOMA<br />

PALLA<br />

AL CENTRO<br />

La trasferta americana ha riazzerato<br />

il campionato con Muller e Huff, che si sono<br />

spartiti le vittorie californiane, ora a pari punti<br />

nella classifica generale. Tutto da rifare per il<br />

francese che sperava di allungare sul compagno<br />

di squadra britannico. Invece…


68<br />

WTCC<br />

GARE A SONOMA<br />

Dario Sala<br />

ll WTCC è sbarcato in California. Ha spedito<br />

foto che più stereotipate non si può,<br />

quasi fosse un turista qualsiasi, ma ha<br />

dato spettacolo. La prima volta del mondiale<br />

Turismo negli Stati Uniti (Paese da<br />

sempre allergico al motorsport di derivazione<br />

europea) sembra essere andata<br />

bene. Il pubblico è intervenuto, (non troppo<br />

a dire il vero) e forse si è divertito a<br />

vedere queste gare corte, ma ricche di<br />

sportellate e spettacolo, come piace a loro.<br />

Per lo meno, queste sono le speranze degli<br />

organizzatori che in questa gara hanno<br />

investito tantissimo. Quanti e quali siano<br />

stati i ritorni lo si saprà a breve. Di sicuro,<br />

il mondiale è approdato su un circuito<br />

spettacolare, che ha esaltato le doti di guida<br />

e favorito lo spettacolo. I saliscendi di<br />

Sonoma si sono rivelati adatti alle vetture<br />

Turismo e i piloti non si sono tirati indietro.<br />

La sensazione è che i contenuti tecnici<br />

siano stati di primo ordine. Nulla da<br />

invidiare insomma alle goffe macchine<br />

della Nascar che in curva sono più lente di<br />

un tartaruga. Lo avranno capito gli americani<br />

che sono abituati a vivere il motorsport<br />

in maniera differente? Speriamo di<br />

si. Difficile dire se hanno realmente capito<br />

il peso che le gare di Sonoma hanno<br />

avuto nell'economia del mondiale. Sui<br />

saliscendi californiani, il campionato si è<br />

riaperto e così, dopo 18 gare, siamo zero a<br />

zero e palla al centro.<br />

Rob Huff infatti, ha raggiunto in testa<br />

Yvan Muller anche se l'alsaziano resta al<br />

comando per numero di vittorie. Un particolare<br />

questo che però conterà solo alla<br />

fine, ammesso che i due vi arrivino a pari<br />

punti. Yvan ha vinto in modo perentorio<br />

la prima gara allungando il suo vantaggio<br />

in classifica sull'inglese e avrebbe probabilmente<br />

fatto lo stesso anche nella seconda<br />

frazione, ma ha commesso un'ingenuità<br />

non degna del suo nome: ha speronato<br />

Franz Engstler spedendolo fuori pista. La<br />

direzione gara questa volta non ha avuto<br />

dubbi riconoscendo la responsabilità del<br />

pilota della Chevrolet che in passato era<br />

già stato perdonato forse troppe volte. La<br />

cosa si è tradotta in un drive-through che<br />

a Yvan è costato tantissimo. Zero punti in<br />

casella mentre Huff andava a prendersi la<br />

meritata vittoria. A questo punto chi è il<br />

favorito? Difficile dirlo. I due sono<br />

entrambi molto forti e la Chevrolet, una<br />

volta intascato il titolo costruttori li lascerà<br />

liberi fino alla fine. Per Huff è l'occasione<br />

della vita, per Yvan la possibilità di<br />

diventare uno dei più grandi in assoluto<br />

nel Turismo se è vero che il prossimo anno<br />

cambierà campionato. A Suzuka, fra un<br />

mesetto, si disputerà il primo atto di questa<br />

appassionante serie, sapendo che ogni<br />

passo falso potrà essere sportivamente<br />

fatale.<br />

In Giappone però, gli occhi saranno puntati<br />

sul debutto della Honda Civic messa<br />

in pista dalla Jas. Tiago Monteiro in California<br />

ha salutato la Seat ed ora si getterà<br />

anima e corpo nella nuova avventura. “Le<br />

gare sono i migliori test in assoluto – ha<br />

detto il Portoghese – perchè ti fanno capire<br />

realmente a che punto sei. E' questo lo<br />

spirito con cui debutteremo a Suzuka.<br />

Capire il nostro livello rispetto alla concorrenza”.<br />

Buone intenzioni ma è chiaro<br />

che davanti allo stato maggiore della Honda<br />

si vorrebbe fare bene se non addirittura<br />

stupire. Il Giappone avrà quindi tanti<br />

spunti di interesse: la lotta per il campionato<br />

e un nuovo corso del WTCC che si<br />

appresta a cambiare pelle ancora una volta.


Sopra,<br />

Norbert<br />

Michelisz,<br />

e a sinistra,<br />

Gabriele<br />

Tarquini,<br />

gli unici a<br />

salire sul<br />

podio<br />

assieme<br />

ai piloti<br />

Chevrolet<br />

L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1<br />

DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012<br />

1 – Yvan Muller – Chevrolet Cruze – RML – 13 giri 23'39”813<br />

2 – Robert Huff – Chevrolet Cruze – RML – 0”564<br />

3 – Norbert Michelisz – BMW 320 TC – Zengo – 5”444<br />

4 - Gabriele Tarquini – Seat Leon WTCC – Sunred – 8”847<br />

5 – Alex MacDowall – Chevrolet Cruze – Bamboo – 11”803<br />

6 – Tiago Monteiro – Seat Leon WTCC – Tuenti – 12”422<br />

7 – Franz Engstler – BMW 320 TC – Engstler – 15”707<br />

8 – Tom Coronel – BMW 320 TC – Roal – 16”341<br />

9 – Stefano D'Aste – BMW 320 TC – Wiechers – 17”304<br />

10 – Tom Boardman – Seat Leon WTCC – STR – 25”823<br />

11 – Mehdi Bennani – BMW 320 TC – Proteam – 30”314<br />

12 – Tom Chilton – Ford Focus S2000 – Arena – 34”388<br />

13 – Rob Holland – Chevrolet Cruze – Bamboo – 40”092<br />

14 – Darryl O'Young – Seat Leon WTCC – STR – 46”184<br />

15 – Charles Ng – BMW 320 TC – Engstler – 47”864<br />

16 – Pepe Oriola – Seat Leon WTCC – Tuenti – 3 giri<br />

17 – James Nash – Ford Focus S2000 – Arena – 4 giri<br />

18 – Alain Menu – Chevrolet Cruze – RML – 4 giri<br />

Giro più veloce Yvan Muller 1'48”088<br />

Ritirati<br />

0 giri – Aleksei Dudukalo<br />

1° giro – Alberto Cerqui<br />

8° giro – Fernando Monje<br />

L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2<br />

DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012<br />

1 - Rob Huff – Chevrolet Cruze – RML – 15 giri 29'19”776<br />

2 – Norbert Michelisz – BMW 320 TC – Zengo – 0”320<br />

3 – Gabriele Tarquini – Seat Leon WTCC – Sunred – 1”199<br />

4 – Alain Menu – Chevrolet Cruze – RML – 3”718<br />

5 – Tom Coronel – BMW 320 TC – Roal – 7”571<br />

6 – Tiago Monteiro – Seta Leon 1.6T – Tuenti – 8”207<br />

7 – Alex MacDowall – Chevrolet Cruze – Bamboo – 12”682<br />

8 – Tom Boardman – Seat Leon WTCC – STR – 13”847<br />

9 – Stefano D'Aste – BMW 320 TC – Wiechers – 14”220<br />

10 – Franz Engstler – BMW 320 TC – Engstler – 15”643<br />

11 – Pepe Oriola – Seat Leon WTCC – Tuenti – 18”811<br />

12 – Darryl O'Young – Seat Leon WTCC – STR – 21”656<br />

13 – Alberto Cerqui – BMW 320 TC – Roal – 21”997<br />

14 – Yvan Muller – Chevrolet Cruze – RML – 23”467<br />

15 – Tom Chilton – Ford Focus S2000 – Arena – 24”319<br />

16 – RoB Holland – Chevrolet Cruze – Bamboo – 25”184<br />

17 – James Nash – Ford Focus S2000 – Arena – 30”630<br />

18 – Aleksei Dudukalo – Seat Leon WTCC – Sunred - 41”557<br />

Giro più veloce: Yvan Muller 1'47”732<br />

Ritirati<br />

1° giro – Fernando Monje<br />

3° giro – Mehdi Bennani<br />

Il campionato<br />

1.Muller, Huff 315; 3.Menu 267; 4.Tarquini 193; 5.Coronel 164; 6.Michelisz 152; 7.Oriola<br />

107; 8.D’Aste 88; 9.Monteiro 63; 10.MacDowall 52.<br />

1 – Il bel circuito di Sonoma<br />

2 – L’errore di Muller in gara 2<br />

3 – Il rilancio di Huff<br />

4 – Muller e Huff primi a pari punti<br />

5 – A Suzuka arriva la Honda


70<br />

GT1 WORLD<br />

GARE AL NURBURGRING<br />

NEL SEGNO DI AF<br />

La squadra italiana ha svolto un lavoro perfetto sul circuito<br />

tedesco e grazie alla guida impeccabile di Salaquarda e Vilander<br />

ha colto un importante successo nella corsa finale del weekend.<br />

Basseng e Winkelhock i nuovi leader del campionato<br />

Claudio Pilia<br />

Splendida vittoria di Filip Salaquarda e Toni Vilander, al volante della Ferrari<br />

458 Italia nel FIA GT1 World Championship. Al Nurburgring, la coppia schierata<br />

da AF Corse ha vinto la Championship Race, la prima della stagione (la<br />

precedente vittoria era stata ottenuta nella Qualifying Race) al termine di una<br />

gara letteralmente dominata. Salaquarda-Vilander dopo essere stati i più veloci<br />

nel warm-up, coadiuvati da una strategia perfetta e dall’eccellente lavoro dei<br />

meccanici in occasione del pit-stop, hanno portato a termine una rimonta strepitosa<br />

dall’ottava piazzola di partenza, sino alla prima posizione sotto la bandiera<br />

a scacchi. Nel Qualifying Race, Salaquarda e Vilander avevano terminato<br />

la gara in ottava posizione, circostanza che li aveva posizionati in quarta fila<br />

per gara finale. Francesco Castellacci ed Enzo Ide, con l’altra Ferrari 458 della<br />

AF Corse, hanno concluso in settima posizione, dopo il decimo posto ottenuta<br />

nella gara di qualifica, conquistando altri punti buoni per muovere la classifica.<br />

Marc Basseng e Markus Winkelhock hanno comunque di che gioire, avendo<br />

conquistato la vetta della classifica di campionato per appena 1 punto sulla<br />

coppia Bartels-Buurman, fuori dal podio (in quarta piazza) e non più in cima<br />

al Mondiale. La coppia del team Munnich, al volante della Mercedes SLS AMG,<br />

ha preceduto i vincitori di gara-1, Stefan Rosina e Peter Kox, quest’ultimo impegnato<br />

– con buon rendimento - anche sul fronte della Blancpain Endurance<br />

Series, concomitante sulla pista tedesca.<br />

Basseng e Winkelhock<br />

nuovi leder del GT1


L'ottimo lavoro<br />

di AF Corse<br />

e di Salaquarda-Vilander<br />

si è concretizzato<br />

con la vittoria finale<br />

L'ORDINE DI ARRIVO<br />

DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012<br />

1 - Vilander/Salaquarda (Ferrari 458 Italia) - AF Corse - 31 giri<br />

2 - Basseng/Winkelhock (Mercedes SLS) - Munnich - 6"437<br />

3 - Rosina/Kox (Lamborghini Gallardo) - Reiter - 9"932<br />

4 - Buurman/Bartels (BMW Z4) - Vita4One - 19"071<br />

5 - Lauda/Mayr-Melnhof (BMW Z4) - Vita4One - 33"481<br />

6 - Ortelli/Vanthoor (Audi R8) - WRT - 51"272<br />

7 - Ide/Castellacci (Ferrari 458 Italia) - AF Corse - 1'20"846<br />

8 - Pastorelli/Jager (Mercedes SLS) - Munnich - 1 giro<br />

9 - Parisy/Halliday (Lamborghini Gallardo) - Reiter - 4 giri<br />

Ritirati<br />

23° giro - Makowiecki/Dusseldorp<br />

2° giro - Lariche/Groppi<br />

1° giro - Demoustier/Parente<br />

1° giro - Stippler/Jarvis<br />

Il campionato<br />

1.Basseng-Winkelhock 143 punti; 2.Bartels-Buurman 142; 3.Dusseldorp-Makowiecki<br />

111; 4.Ortelli-Vanthoor 104; 5.Jager-Pastorelli 91; 6.Vilander-Salaquarda 80.<br />

1 – La solidità di AF Corse<br />

2 – Il ritmo di Salaquarda-Vilander<br />

3 – Basseng-Winkelhock nuovi leader<br />

4 – Lamborghini sul podio<br />

5 – Makowiecki dalla pole ai ritiri<br />

71


72<br />

SUPERTROFEO LAMBORGHINI BLANCPAIN<br />

GARE AL NURBURGRING<br />

La partenza lanciata di gara 2<br />

con l'incidente tra Delhez e Tanca<br />

UN<br />

DI T


POKER<br />

ORI SCATENATI<br />

Nel tempio della velocità, il Nurburgring,<br />

il SuperTrofeo ha fatto scintille. Anche grazie<br />

a una griglia di ben 20 vetture. Record storico.<br />

Sul gradino più alto del podio della prima gara la coppia<br />

Delhez-Enjalbert, nella seconda la coppia Leimer-Piguet<br />

73


74<br />

SUPERTROFEO LAMBORGHINI BLANCPAIN<br />

GARE AL NURBURGRING<br />

Marco Marelli<br />

Il SuperTrofeo al Nurburgring ha fatto<br />

poker. Perché al SuperTrofeo quest’anno<br />

sono in tanti ad andare forte. Merito di<br />

quattro team e quattro auto, con piloti fuori<br />

classe. C’è la coppia Delhez/Enjalbert<br />

con il team Touring Auto di Milano. C’è il<br />

solista Zaugg del team Bonaldi di Bergamo.<br />

Ma ci sono pure Leimer e Piguet del<br />

team Autovitesse. E anche un altro solista:<br />

Amici, del team Imperiale.<br />

Quattro macchine che hanno dato spettacolo<br />

con staccate mozzafiato, trenini<br />

al…bacio e sorpassi dei bei tempi, sul genere<br />

Digione ’79 con l’indimenticabile lotta<br />

Arnoux-Villeneuve. In poche parole il<br />

poker servito al SuperTrofeo ha emozionato<br />

spettatori e addetti ai lavori sia nella<br />

gara 1 di sabato, sia in quella 2 di domenica<br />

mattina.<br />

In più la folta presenza di vetture, ben venti,<br />

ha fatto da splendida cornice a uno<br />

splendido week end che ha visto tra l’altro<br />

crescere il pilota bresciano Mane.<br />

Sul nuovo Ring la partita è iniziata sabato<br />

sera sotto un cielo terso e un tramonto da<br />

favola con, fin dai primi giri, tanti dischi<br />

incandescenti perché la lotta fin da subito<br />

ha imposto un ritmo più da qualifica che da<br />

gara. Sul traguardo transitano: Zaugg, Leimer<br />

e Amici. Dopo sei giri Zaugg aveva guadagnato<br />

tre secondi ma su Amici perché nel<br />

frattempo il pilota italiano aveva passato<br />

Leimer. Seguono Delhez e un incredibile<br />

Tanca che però finisce in testacoda. Delhez<br />

è il primo a fare il pit stop: prende il volante<br />

Enjalbert. Dopo due giri entrano anche<br />

Zaugg e Amici, insieme. All’uscita Zaugg ha<br />

problemi con il limitatore e e Amici ne<br />

approfitta così come Piguet e Enjalbert. La<br />

lotta si fa serrata tra Piguet e Enjalbert<br />

quando il diavolo ci mette lo zampino. Nella<br />

Mercedes Arena i due si trovano Jiri Perina<br />

tra le… ruote.<br />

Perina quasi tocca la vettura di Piguet,<br />

costringendo Enjalbert a uno scarto fuori<br />

pista. Ciò nonostante, Enjelbert recupera<br />

velocemente il terreno perso. Un improvviso<br />

rallentamento di Amici consente agli<br />

inseguitori di superarlo. Piguet ed Enjalbert<br />

si ritrovavano così a lottare per la vittoria e<br />

dopo un giro, Enjalbert infila Piguet. Non<br />

senza fatica. Nel frattempo, Zaugg risale e<br />

nelle ultimissime tornate supera Amici. Sotto<br />

la bandiera transitano: Enjalbert, Piguet,<br />

secondo che incamera punti pesanti per il<br />

campionato, e Zaugg.


Sopra, le prime fasi di gara 1:<br />

conduce Zaugg, secondo Amici,<br />

terzo Delhez.<br />

A sinistra, il podio finale<br />

con Delhez e Enjalbert<br />

che festeggiano la vittoria<br />

75


76<br />

SUPERTROFEO LAMBORGHINI BLANCPAIN<br />

GARE AL NURBURGRING<br />

La seconda gara si è svolta sotto un cielo<br />

grigio con temperatura non certo primaverile.<br />

Tant’è che la safety car prima di rientrare<br />

ha fatto ben due giri. Nel riscaldamento<br />

del primo giro Manè retrocede per<br />

problemi di pressione benzina, poi sembra<br />

che recuperi ma alla fine per lui la corsa è<br />

già finita. Nelle prime due file la tensione<br />

è al massimo e prima dell’ingresso sul rettilineo<br />

c’è un bel raggruppamento. Delhez<br />

ha un’incertezza. Ne approfittano Zaugg e<br />

Leimer. Ma dietro di loro succede l’inferno.<br />

L’incertezza infatti di Delhez porta<br />

Tanca vicino, troppo. I due si toccano e<br />

vanno a muro. Amici per evitarli deve<br />

andare lungo così perde preziose posizioni.<br />

Al terzo giro la safety car esce di scena<br />

ma ecco che Duncan Cameron va anche lui<br />

a muro. Di brutto. Per fortuna la LP560 è<br />

robusta e esce illeso. Al l’ottavo giro si apre<br />

la finestra per il pit stop.<br />

Leimer è il primo a rientrare. Amici, nel<br />

tentativo di recuperare il terreno perso<br />

all’inizio, rimane in pista il più possibile,<br />

facendo segnare il giro più veloce e risalendo<br />

sino al settimo posto. Zaugg si ferma al<br />

nono giro, imitato poco dopo da diverse<br />

vetture, tra cui quelle di Amici e Piancastelli.<br />

Alla fine dei pit stop primo è Zaugg,<br />

seguita da Piguet quindi Amici. Per quattro<br />

giri il duo di testa lotta selvaggiamente<br />

e il sud africano riesce a resistere a tutti gli<br />

attacchi nonostante abbia problemi di<br />

sterzo perché nella partenza anche lui ha<br />

subito un bel colpo. La lotta serrata permette<br />

ad Amici di avvicinarsi.<br />

Al 17esimo giro, Piguet affianca Zaugg<br />

sempre alla prima curva e riesce a superarlo.<br />

Anche Amici cerca di infilarsi nel varco<br />

aperto da Piguet, ma Zaugg chiude.<br />

Una volta in testa, Piguet guadagna un<br />

vantaggio sufficiente per andare a tagliare<br />

senza problemi la linea del traguardo per<br />

primo, mentre Zaugg riesce a contenere<br />

Amici così da assicurarsi il secondo posto.<br />

Louis Wagner, al volante della vettura del<br />

Lamborghini Dealer Team Germany ha<br />

vinto nella categoria AM alla sua seconda<br />

uscita in campionato, mentre Jens Dralle<br />

ha portato al traguardo la vettura VIP n.1<br />

in decima posizione. Il SuperTrofeo edizione<br />

2012 si concluderà il prossimo ottobre<br />

sul circuito di Navarra.<br />

Si pensa<br />

al 2013<br />

Nella prossima gara di<br />

Navarra dovrebbe debuttare<br />

la nuova vettura con<br />

importanti modifiche<br />

aerodinamiche che possono<br />

essere usate anche sulle auto<br />

attuali. Il prossimo anno oltre<br />

al campionato europeo e a<br />

quello asiatico che ha<br />

debuttato quest'anno, non è<br />

escluso che il SuperTrofeo si<br />

disputi anche negli USA.<br />

Fiori<br />

d'arancio<br />

"Siamo davvero orgogliosi di<br />

supportare il Lamborghini<br />

Blancpain Super Trofeo come<br />

sponsor tecnico” ha<br />

commentato Donald Smith,<br />

Responsabile per le<br />

Sponsorizzazioni Globali di<br />

Castrol. “Le supersportive<br />

Lamborghini si<br />

contraddistinguono per<br />

performance e tecnologia,<br />

quindi questa partnership si<br />

sposa alla perfezione con<br />

Castrol e la linea di prodotti<br />

Castrol EDGE”.<br />

Grazie a Pirelli e Blancpain<br />

Arrivato sabato notte, il direttore della comunicazione di Automobili<br />

Lamborghini, Raffaello Porro, la domenica era già in partenza,<br />

destinazione Chicago. Il motivo? La consegna al presidente Stephan<br />

Winkelmann del Leadership Award, premio già ricevuto anche da Sergio<br />

Marchionne. Nella sua fugace apparizione ha detto: " Vedere 20 vetture<br />

in griglia di partenza è una vera emozione. Ma è anche il risultato<br />

dell'impegno nostro e di quanto abbiamo creduto in questa iniziativa. E<br />

un grandissimo plauso va naturalmente anche a Pirelli e BlancPain".


Leimer e Piguet vincitori della seconda gara<br />

Rima<br />

baciata<br />

Mentre si festeggia sul podio, la<br />

vettura di Amici inizia a perdere<br />

liquido refrigerante, foto a sinistra.<br />

Richelieu, alias il numero 1 del team<br />

Bonaldi, Michele Brusa, si lascia<br />

andare: "Adesso è un radiatore,<br />

avesse fatto un altro giro sarebbe<br />

saltato il motore."<br />

L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1<br />

SABATO 22 SETTEMBRE 2012<br />

1. B.Delhez-D.Enjalbert (Touring Auto 2000) 23 giri in 51'15"882<br />

2. C.Leimer-J.Piguet (Autovitesse Garage R. Affolter) - 5"894<br />

3. A.Zaugg (Bonaldi Motorsport) - 11"497<br />

4. A.Amici (Autocarrozzeria Imperiale) - 27"162<br />

5. N.Piancastelli-D.Durante (Autocarrozzeria Imperiale) - 45”490<br />

6. A.Mame-M.Zanardini (Bonaldi Motorsport) - 1'06"416<br />

7. R.Tanca-L.Geraci (Autocarrozzeria Imperiale) - 1'10"190<br />

8. L.Jenny-H.Leimer(Autovitesse Garage R. Affolter) - 1’10”938<br />

9. M.Edmonds-C.Duncan (Automobili Lamborghini Racing Team UK) - 1'21"668<br />

10. J.Lhoste-P.Barou (Autovitesse Garage R. Affolter) - 1'28"237<br />

11. J.Urban-M.Urban (Heico-Gravity-Charouz-Team) - 1'47"171<br />

12. J.Dralle-M.Fasanetto (Automobili Lamborghini) - 2'01"274<br />

13. A.Barcak-R.Hordossy (Heico-Gravity-Charouz-Team) - 1 giro<br />

14. L.Gorini-R.Charawi (Bonaldi Motorsport) - 1 giro<br />

15. J.Perina (Heico-Gravity-Charouz-Team) - 1 giro<br />

16. J.Knoll (Heico-Gravity-Charouz-Team) - 1 giro<br />

17. L.Wagner (Lamborghini Dehler Team Germany) - 2 giri<br />

18. E.Stueckle (Lamborghini Dehler Team Germany) - 2 giri<br />

Non classificati<br />

P.Charouz-A.Varvaroussis (Heico-Gravity-Charouz-Team)<br />

M.Zucchi/A.Cola (Autocarrozzeria Imperiale)<br />

L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2<br />

DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012<br />

1. C.Leimer/J.Piguet (Autovitesse Garage R. Affolter) - 22 giri in 51'10"648<br />

2. A.Zaugg (Bonaldi Motorsport) - 1"671<br />

3. A.Amici (Autocarrozzeria Imperiale) - 1"867<br />

4. N.Piancastelli/D.Durante (Autocarrozzeria Imperiale) - 45”771<br />

5. L.Wagner (Lamborghini Dehler Team Germany) - 58"568<br />

6. J.Lhoste-P.Barou (Autovitesse Garage R. Affolter) - 59"522<br />

7. P.Charouz-A.Varvaroussis (Heico-Gravity-Charouz-Team) 59"880<br />

8. J.Knoll (Heico-Gravity-Charouz-Team) - 1'06"898<br />

9. E.Stueckle (Lamborghini Dehler Team Germany) - 1'47"377<br />

10. J.Dralle-M.Fasanetto (Automobili Lamborghini) - 1'49"267<br />

11. L.Jenny-H.Leimer(Autovitesse Garage R. Affolter) - 1 giro<br />

12. L.Gorini-R.Charawi (Bonaldi Motorsport) - 1 giro<br />

13. M.Zucchi-A.Cola (Autocarrozzeria Imperiale) - 1 giro<br />

14. J.Urban-M.Urban (Heico-Gravity-Charouz-Team) - 1 giro<br />

15. J.Perina (Heico-Gravity-Charouz-Team) - 1 giro<br />

16. A.Barcak-R.Hordossy (Heico-Gravity-Charouz-Team) - 2 giri<br />

Non classificati<br />

M.Edmonds-C.Duncan (Automobili Lamborghini Racing Team UK)<br />

A.Mame-M.Zanardini (Bonaldi Motorsport)<br />

B.Delhez-D.Enjalbert (Touring Auto 2000)<br />

R.Tanca-L.Geraci (Autocarrozzeria Imperiale)<br />

Team Cup<br />

1. Autovitesse Garage R. Affolter 110; 2. Autocarrozzeria Imperiale 106; 3. Touring<br />

Auto 2000 92; 4. Bonaldi Motorsport 83; 5. Heico-Gravity-Charouz-Team 59; 6.<br />

Automobili Lamborghini Racing Team UK 25; 7. Lamborghini Dehler Team Germany<br />

17; 8. G2 Racing 9.<br />

LA PROTAGONISTA<br />

Il Lamborghini Blancpain Super Trofeo 2012, con inizio ad Aprile, è basato sulla Lamborghini Super Trofeo, una<br />

versione alleggerita della Gallardo LP 560-4. La Super Trofeo è stata rivista nel telaio ed esprime una potenza di 419<br />

kW (570 CV) dal suo motore V10 a “Iniezione Diretta Stratificata”. La vettura utilizza la trazione integrale<br />

permanente Lamborghini, facendo del Super Trofeo l’unico monomarca a quattro ruote motrici del globo.<br />

77


78<br />

TROFEO MASERATI<br />

GARE A SONOMA<br />

KUPPENS<br />

A STELLE E<br />

Il belga vince anche negli Stati Uniti<br />

e ora va caccia dell’iride


STRISCE<br />

LA PAROLA<br />

A KUPPENS<br />

A CACCIA<br />

DEL MONDIALE<br />

“Questo è stato il mio weekend. Mi resta solo il rammarico per non essere arrivato al<br />

traguardo nella gara di sabato pomeriggio a causa della foratura. Questo circuito mi piace<br />

tantissimo e credo di averlo dimostrato, sono stato velocissimo come non mai. Anche<br />

l’ambiente e l’aria che si respira in questo circuito americano è splendida. Ora mi manca<br />

poco per vincere il titolo Mondiale, ma non sono abituato a fare calcoli e cerco di fare un<br />

passo alla volta. Ancora due gare in Cina e poi vedremo: vincerà il migliore”.<br />

79


80<br />

TROFEO MASERATI<br />

GARE A SONOMA<br />

La trasferta americana del Maserati Trofeo<br />

MC World Series è stata trionfale per<br />

Renaud Kuppens. Il belga del Konvex<br />

Motorsport torna dal Sonoma con due vittorie<br />

e due pole position. Resta il rammarico<br />

per la foratura nella prima gara che lo ha<br />

appiedato mentre era al comando e quindi<br />

il bottino poteva essere ben più ampio. Con<br />

questa doppietta Kuppens, dopo aver già<br />

messo le mani sul Trofeo Maserati Europa,<br />

ipoteca anche il titolo mondiale con un solo<br />

round da disputare, in novembre in Cina.<br />

Il belga ora comanda con 168 punti nella<br />

graduatoria assoluta, contro i 144 di Fascicolo/Sernagiotto<br />

e i 138 di Simoni/Ragazzi.<br />

Il venezuelano Alex Popow è stato il vincitore<br />

della prima gara. Al debutto con la<br />

Maserati GranTurismo MC Trofeo, Popow<br />

ha trovato il successo approfittando anche<br />

del ritiro di Kuppens, che fino a quel<br />

momento stava dominando la gara con<br />

quatto secondi di vantaggio. Una foratura<br />

ha escluso il belga dai giochi, dopo che aveva<br />

siglato anche la pole position. La gara è<br />

stata condizionata dalla safety car entrata<br />

alla dodicesima tornata per permettere i<br />

soccorsi a Owen Kratz e la rimozione del<br />

suo veicolo finito rovinosamente contro il<br />

muretto della curva sei dopo una foratura.<br />

Per lo statunitense fortunatamente nulla di<br />

grave. Con la gara congelata fino alla bandiera<br />

scacchi, hanno completato il podio<br />

Riccardo Ragazzi e Andrea Dromedari.<br />

Quarta posizione per un altro debuttante,<br />

il colombiano Felipe Merjech.<br />

In questi 30 minuti di gara sono usciti di<br />

scena anche altri protagonisti, come Cedric<br />

Sbirrazzuoli, appiedato per un problema<br />

alla vettura mentre era in terza posizione.<br />

Identica sorte per Fabio Venier, che ha<br />

visto sfumare il podio dopo qualche giro,<br />

uscendo di pista. Positivo il risultato dell’attore<br />

Patrick Dempsey che, scattato dalla<br />

decima posizione, è risalto fino al sesto<br />

posto finale. Patrick, divenuto famoso per<br />

il ruolo del dottor Shepherd nella serie televisia<br />

Grey’s Anatomy, dividerà la vettura<br />

con il compagno Greg Tracy, stuntman e<br />

pilota entrato nel Guinnes dei primati con<br />

il suo Hot Wheels Double Loop Dare agli X<br />

Games 2012.<br />

Gara 2 si è decisa nelle ultime tornate quando<br />

Sernagiotto ha provato ad infilare Kuppens<br />

nel tornantino prima del rettilineo di<br />

partenza, tamponandolo inevitabilmente.<br />

Dal contatto è stato Sernagiotto ad uscire<br />

per primo dalla curva, ma per evitare una<br />

squalifica si è poi lasciato sfilare cedendo la<br />

posizione guadagnata, consegnando di fatto<br />

la vittoria al belga. Alle loro spalle si è<br />

piazzato l’americano Johannes Van Overbeek<br />

davanti ad Alan Simoni. Nella prova<br />

endurance (la numero 3 del fine settimana),<br />

con pit-stop obbligatorio, Kuppens<br />

invece non ha avuto rivali e ha dominato<br />

infliggendo un distacco di 12”919 secondi<br />

sul venezuelano Popow, campione nordamericano<br />

dei Prototipi Le Mans Series<br />

2012. Ultimo gradino del podio allo Swiss<br />

Team di Dromedari e Pigoli, nonostante<br />

qualche sbavatura nelle ultime tornate e un<br />

contatto con Ragazzi in rettifilo. Questi 50<br />

minuti sono stati condizionati dall’entrata<br />

al primo giro della safety car, per permettere<br />

la rimozione dei veicoli di Tracy e Sbirrazzuoli<br />

andati in collisione alla prima curva.


Vittoria al debutto<br />

per il venezuelano Alex Popow<br />

A tenere alti i colori italiani<br />

ci hanno pensato ancora una volta<br />

Sernagiottto-Fascicolo<br />

L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1<br />

SABATO 22 SETTEMBRE 2012<br />

1. Alex Popow - 16 giri in 31’16”469 media 123,76 km/h<br />

2. Riccardo Ragazzi - 0”480<br />

3. Andrea Dromedari - 1”113<br />

4. Felipe Merjech - 3”213<br />

5. Mike Hedlund - 3”889<br />

6. Patrick Dempsey - 4”625<br />

7. Fabio Venier - 6”117<br />

8. Giustino Azcarate - 7”468<br />

9. Giuseppe Fascicolo - 7”812<br />

10. Per Nielsen - 1’36”571<br />

11. Henrik Hedman - 1’37”277<br />

12. Andreas Segler - 1’37”907<br />

13. Mads Rasmussen - 1’38”563<br />

14. Jonathan Becker - 1’39”453<br />

15. Damon Ockey - 1’40”229<br />

16. Richard Denny - 1’40”788<br />

17. Pierre Marie De Leener - 1’41”964<br />

18. Vafa Kordestani - 1 giro<br />

19. Owen Kratz - 5 giri<br />

20. Cédric Sbirrazzuoli - 8 giri<br />

L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2<br />

DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012<br />

1. Renaud Kuppens - 17 giri in 30’05”561 media 136,66 km/h<br />

2. Giorgio Sernagiotto - 0”665<br />

3. Johannes Van Overbeek - 7”003<br />

4. Alan Simoni - 9”062<br />

5. Max Pigoli - 11”901<br />

6. Alex Popow - 13”194<br />

7. Richard Denny - 29”756<br />

8. Felipe Merjec - 30”176<br />

9. Mathijs Bakker - 30”760<br />

10. Greg Tracy - 41”536<br />

11. Andrea Gardelli - 46”344<br />

12. Giustino Azcarate - 53”405<br />

13. Ryan Ockey - 59”748<br />

14. Andreas Segler - 1’09”909<br />

15. Henrik Hedman - 1’20”337<br />

16. Adrien De Leener - 1’20”828<br />

17. Jonathan Becker - 1’22”295<br />

18. Mads Rasmussen - 1’25”058<br />

19. Per Nielsen - 1’40”184<br />

20. Pierre Marie De Leener - 1’52”170<br />

21. Henri Richard - 1 giro<br />

L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 3<br />

DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012<br />

1. Renaud Kuppens - 25 giri in 50’25”728 media 119,93 km/h<br />

2. Alex Popow - 12”919<br />

3. Andrea Dromedari-Max Pigoli - 14”493<br />

4. Giuseppe Fascicolo-Giorgio Sernagiotto - 18”281<br />

5. Stefano Garelli-Mathijs Bakker - 35”498<br />

6. Fabio Venier-Andrea Gardelli - 47”724<br />

7. Richard Denny - 48”247<br />

8. Giustino Azcarate - 54”458<br />

9. Alan Simoni-Riccardo Ragazzi - 55”785<br />

10. Larbi Tadlaoui - 1’04”811<br />

11. Felipe Merjech - 1’06”148<br />

12. Mike Hedlund-Johannes Van Overbeek - 1’10”080<br />

13. Andreas Segler - 1’26”347<br />

14. Per Nielsen - 1’33”298<br />

15. Henrik Hedman - 1’44”201<br />

16. Pierre Marie De Leener - 1 giro<br />

17. Mads Rasmussen - 1 giro<br />

18. Damon Ockey-Ryan Ockey - 1 giro<br />

19. Vafa Kordestani-Henri Richard - 1 giro<br />

20. Jonathan Becker - 3 giri<br />

81


82<br />

NASCAR<br />

GARA A LOUDON<br />

Marco Cortesi<br />

HAMLIN<br />

MANDA<br />

UN SEGNALE<br />

Con la vittoria nel secondo round dei playoff NASCAR<br />

2012, Denny Hamlin ha dato un segnale forte. A Loudon,<br />

New Hampshire, il pilota di casa Toyota ha centrato<br />

il successo di prepotenza, reagendo sia ad una<br />

qualifica difficile che ad una stagione regolare che<br />

l'aveva visto spesso colpito dalla sfortuna. Partito<br />

trentaduesimo, Hamlin ha recuperato la vetta nel corso<br />

del 94° giro con un sorpasso su Kyle Busch e poi,<br />

approfittando di un problema al motore del compagno,<br />

ha allungato ogni volta che ha potuto: a fermarlo<br />

non è servita nemmeno una dubbia caution finale.<br />

Al secondo posto ha terminato - per la seconda volta<br />

consecutiva - Jimmie Johnson. Non efficace quanto<br />

Hamlin, il pentacampione ha comunque portato a<br />

casa il massimo risultato possibile in una giornata<br />

complicata dal punto di vista del set-up e può contare<br />

sulla leadership in campionato, anche se risicata.<br />

Se queste sono le sue gare-no…<br />

Terzo ha concluso invece il polesitter Jeff Gordon, che<br />

ha via via perso smalto col proseguire della gara nonostante<br />

i primi giri al top. La corsa è stata relativamente<br />

positiva per quasi tutti i piloti di classifica. Con un<br />

quarto posto di carattere, Clint Bowyer si è mantenuto<br />

nelle posizioni che contano, seguito da Kasey Kahne,<br />

Brad Keselowski e Tony Stewart. Più lontani invece<br />

i portacolori Ford su una pista non particolarmente<br />

favorevole all'ovale blu - Matt Kenseth è stato l'unico<br />

a portarsi nella top-15 - mentre Dale Earnhardt Jr<br />

si è trovato indietro da subito: dopo aver rischiato il<br />

doppiaggio, ha portato a casa la tredicesima piazza.<br />

Delusione per Kyle Busch, che sembrava essere in<br />

grado di giocarsi la vittoria. La sua Camry ha perso<br />

un cilindro. Il suo contributo è stato fondamentale<br />

per l'affermazione del compagno, aiutato, grazie alla<br />

scia, a liberarsi di dei detriti che ostruivano il radiatore.


L'ORDINE DI ARRIVO<br />

DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012<br />

1 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 300 giri<br />

2 - Jimmie Johnson (Chevrolet) - Hendrick - 300<br />

3 - Jeff Gordon (Chevrolet) - Hendrick - 300<br />

4 - Clint Bowyer (Toyota) - Waltrip - 300<br />

5 - Kasey Kahne (Chevrolet) - Hendrick - 300<br />

6 - Brad Keselowski (Dodge) - Penske - 300<br />

7 - Tony Stewart (Chevrolet) - Stewart/Haas - 300<br />

8 - Joey Logano (Toyota) - Gibbs - 300<br />

9 - Brian Vickers (Toyota) - Waltrip - 300<br />

10 - Ryan Newman (Chevrolet) - Stewart/Haas - 300<br />

11 - Kevin Harvick (Chevrolet) - Childress - 300<br />

12 - Paul Menard (Chevrolet) - Childress - 300<br />

13 - Dale Earnhardt Jr. (Chevrolet) - Hendrick - 300<br />

14 - Matt Kenseth (Ford) - Roush - 300<br />

15 - Jeff Burton (Chevrolet) - Childress - 300<br />

16 - Regan Smith (Chevrolet) - Furniture Row - 300<br />

17 - Martin Truex Jr. (Toyota) - Waltrip - 300<br />

18 - Greg Biffle (Ford) - Roush - 300<br />

19 - Carl Edwards (Ford) - Roush - 300<br />

20 - Bobby Labonte (Toyota) - JTG - 300<br />

21 - Sam Hornish (Dodge) - Penske - 300<br />

22 - Juan Montoya (Chevrolet) - Ganassi - 300<br />

23 - Aric Almirola (Ford) - Petty - 298<br />

24 - Marcos Ambrose (Ford) - Petty - 298<br />

25 - Kurt Busch (Chevrolet) - Phoenix - 298<br />

26 - Jamie McMurray (Chevrolet) - Ganassi - 297<br />

27 - Landon Cassill (Toyota) - BK - 297<br />

28 - Kyle Busch (Toyota) - Gibbs - 297<br />

29 - David Ragan (Ford) - Front Row - 296<br />

30 - David Reutimann (Chevrolet) - Waltrip - 295<br />

31 - Travis Kvapil (Toyota) - BK - 295<br />

32 - David Gilliland (Ford) - Front Row - 295<br />

33 - Mike Olsen (Ford) - FAS Lane - 288<br />

34 - Stephen Leicht (Chevrolet) - Childress - 151<br />

35 - David Stremme (Toyota) - Inception - 145<br />

36 - Casey Mears (Ford) - Germain - 100<br />

37 - Michael McDowell (Ford) - Parsons - 97<br />

38 - Scott Speed (Ford) - Leavine - 88<br />

39 - Joe Nemechek (Toyota) - Nemco - 78<br />

40 - Tony Raines (Chevrolet) - Baldwin - 68<br />

41 - J.J. Yeley (Toyota) - Robinson - 29<br />

42 - Reed Sorenson (Chevrolet) - Turn One - 21<br />

43 - Kelly Bires (Toyota) - Nemco - 20<br />

Il campionato<br />

1. Johnson 2096; 2. Keselowski 2095; 3. Hamlin 2089; 4. Stewart 2086; 5. Kahne,<br />

Bowyer 2081.<br />

Sopra, pit stop sulla Toyota di Kyle Busch,<br />

prima del proiblema al motore.<br />

A sinistra, il polesitter Jeff Gordon guid il gruppo<br />

83


84<br />

PRODUZIONE<br />

ANTEPRIMA SALONE DI PARIGI


Apre il prossimo sabato<br />

il salone dell’automobile di Parigi.<br />

Una rassegna piena di novità come mai<br />

nel passato che durerà fino al 14 ottobre<br />

IL FESTIVAL<br />

DI PARIGI<br />

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86<br />

PRODUZIONE<br />

ANTEPRIMA SALONE DI PARIGI<br />

Marco Marelli<br />

Auguste e Louis Lumière ne sarebbero fieri. Perché il salone di Parigi del<br />

2012 è un vero festival. Quello che va in scena questa settimana a Porte<br />

de Versailles è qualcosa davvero di incredibile. Tra attori protagonisti e<br />

comparse ce ne davvero per tutti i gusti come mai si è visto. Ci sono<br />

autentici miti come la Golf e la Range Rover molto più atletici e prestanti<br />

che in passato; debuttano nuove figure che già sono famose come vecchie<br />

star, la Opel Adam e la Mini Paceman; si svelano comparse che non<br />

faranno fatica ad imporsi come la Mercedes CLS Shotting Brake e la DS3<br />

cabrio. Affermare che è un kolossal non è quindi una eresia. Soprattutto<br />

se si considera anche l’evoluzione delle vetture che diventano per la<br />

maggior parte dei casi più leggere (incredibile quanto ha perso la Range),<br />

più intelligenti (sulla nuova Fiesta si dialoga), più intriganti (la 2008<br />

con le sue innumerevoli personalità) e sempre meno assetate. La prossima<br />

settimana il resoconto completo dell’intero festival con approfondimenti<br />

(a partire dalla BMW che sposa la trazione anteriore) e secchi<br />

giudizi sulle novità.<br />

OPEL ADAM


MINI PACEMAN<br />

VOLKSWAGEN GOLF<br />

Info utili<br />

Il salone di Parigi si tiene<br />

a Porte de Versailles.<br />

Il biglietto per un adulto<br />

costa 13 euro;<br />

7 euro per chi ha una età<br />

compresa tra i 10 e i 18 anni.<br />

Il salone apre al pubblico<br />

sabato 29 settembre<br />

e chiude domenica 14 ottobre.<br />

L'orario è dalle 10 del mattino<br />

alle 20 di sera (22 nel week end).<br />

L'ingresso è a Porte de Versailles<br />

dove c'è pure la stazione della<br />

metropolitana M12.<br />

Per arrivare dall'aeroporto<br />

Charles de Gaulle<br />

si impiegani circa 90 minuti<br />

RANGE ROVER<br />

87


88<br />

PRODUZIONE<br />

McLAREN P1<br />

KASINÒ<br />

Per ora è uno studio. Si chiama P1 e tanti scommettono<br />

su di lei come regina delle top car del decennio a venire.<br />

Prefigura soluzioni che si vedranno sulla futura exotic car<br />

della Casa inglese attesa per il prossimo anno.<br />

La potenza vicina alla soglia dei 1000 cavalli.<br />

Come la Bugatti. Ma rispetto a questa…


McLAREN<br />

Marco Marelli<br />

Al salone di Parigi c’è una debuttante. La<br />

McLaren Automotive. Per la prima volta<br />

infatti la factory inglese è presente a una salone<br />

internazionale dell’automobile. E questa<br />

sua prima presenza non passa inosservata<br />

perché la regina dello stand è la P1. Una concept<br />

car da cui deriverà l’exotic car che vuole<br />

essere la migliore auto da guidare al mondo<br />

sia in pista sia in strada. Automobile super<br />

esclusiva, McLaren Automotive di questa sua<br />

top car ne vuole produrre 500. A Parigi la P1<br />

viene presentata come esercizio di stile perché<br />

la versione definitiva si vedrà solo il prossimo<br />

anno come la rivale della Ferrari, l’erede<br />

della mitica Enzo. Più corta di una Porsche<br />

911, la P1 nelle intenzioni del management<br />

non sarà la vettura più veloce sul mercato,<br />

primato della Bugatti, ma quella più<br />

divertente ed eccitante con le migliori prestazioni.<br />

Per raggiungere questo obiettivo la cellula<br />

riprende quella della MP4 in carbonio<br />

opportunamente rivista mentre l’aerodinamica<br />

prevede un downforce importante grazie<br />

anche ad alettoni e flap attivi. Il peso com-<br />

plessivo dovrebbe attestarsi sotto i 1300 kg.<br />

Per contenere il peso, in Mclaren Automotive<br />

stanno sviluppando delle superfici acriliche<br />

per sostituire i vetri che dovrebbero<br />

garantire un notevole risparmio. Ron Dennis<br />

ha detto che questa vettura racchiuderà tutte<br />

le esperienze accumulate in 50 anni di corse.<br />

Interessante sarà quindi vedere se la versione<br />

che andrà in produzione avrà effetto<br />

suolo, ali pronunciate tipo F1 dei bei tempi,<br />

controlli di trazione spinti… tutte quelle soluzioni<br />

che hanno fatto la storia delle automobili<br />

con un numero dipinto sulla carrozzeria.<br />

89


90<br />

PRODUZIONE<br />

PORSCHE CAYENNE V8 4.2<br />

DIESEL MA QU


Raddoppia l’offerta: oltre al sei cilindri si potrà avere anche<br />

con l’otto. Le prestazioni diventano davvero interessanti<br />

Marco Marelli<br />

Quando è uscita la prima Cayenna diesel molti hanno<br />

storto il naso: una Porsche a gasolio! Ora la storia si<br />

potrebbe ripetere ma il condizionale è d’obbligo. Perché<br />

la Casa di Stoccarda sulla Cayenne monterà il V8<br />

4.2 da 382 cavalli. Un motore straordinario che permette<br />

di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 5,7 secondi.<br />

In vendita dal prossimo gennaio a 80.253 euro, la<br />

Cayenne diesel V8 sarà molto aggressiva grazie anche<br />

alla coppia di 850 Nm. La scelta del V8 e non del V6<br />

biturbo si spiega con la maggiore coppia ma anche con<br />

la volontà di differenziare maggiormente i prodotti<br />

Audi e Porsche. Il V8 diesel ricordiamo essere il migliore<br />

diesel super potente oggi sul mercato. Figlio di un<br />

progetto recente ha due turbocompressori e un sistema<br />

common rail di ultima generazione.<br />

ESTA VOLTA SUPER<br />

91


92<br />

PRODUZIONE<br />

AUDI A3 SPORTBACK<br />

NEL SEG<br />

DEL TRE<br />

Dopo la tre porte, ecco la cinque.<br />

La gamma A3 si rinnova alla velocità della luce e arriverà anche<br />

per la prima volta con alimentazione a metano. E sempre al salone<br />

di Parigi questa settimana debutta pure la S3


NO<br />

Marco Marelli<br />

Come tradizione la nuova generazione si<br />

migliora ma non si stravolge radicalmente.<br />

Anche perché formula vincente non si cambia.<br />

Dopo la tre porte ecco quindi la cinque, la<br />

Sportback della gamma A3.<br />

Con due sportelli in più si guadagna in praticità.<br />

Lunga 431 centimetri, 6 in più della tre porte,<br />

la nuova Sportback ha un passo maggiore<br />

di 3 centimetri che ha permesso di far<br />

guadagnare spazio per passeggeri e bagagli.<br />

In particolare il bagagliaio ha guada-<br />

gnato rispetto alla serie precedente 10 litri<br />

con configurazione abitacolo a cinque<br />

posti, da 370 a 380; ben 120 litri quando si<br />

abbatte il divano posteriore, da 1100 a 1220<br />

litri.<br />

Pulita nelle forme, più leggera grazie alla<br />

nuova piattaforma che prevede l’impiego di<br />

due differenti sospensioni in base alla<br />

potenza dei motori (assale torcente o multilink)<br />

come sulla Golf, la nuova A3 Sportback<br />

arriverà con una gamma motori molto<br />

articolata.<br />

Entrando nel dettaglio dei motori, ci sarà<br />

l’1.6 diesel, il 2.0 diesel con potenze da 150<br />

a 184 cavalli, l’1.2 FSI benzina da 105 caval-<br />

li, l’1,4 sempre benzina da 122 o 140 cavalli,<br />

l’1.8 da 180 cavalli. Successivamente<br />

sono attese anche le versioni ibride pulg in<br />

e quella a metano, una vera novità. Molto<br />

interessanti sono i due diesel 2 litri completamente<br />

rivisti. Il 2.0 TDi da 150 cavalli<br />

permette una velocità massima di 213<br />

km/h e un tempo da 0 a 100 km/h di 8,4<br />

secondi, il 2.0 TDI 184 cavalli una punta<br />

massima di 232 km/h e un tempo di 7,4<br />

secondi per lo 0-100. E cosa da non sottovalutare<br />

la più potente consuma meno: 4,3<br />

litri ogni 100 chilometri con 4,6.<br />

I prezzi partiranno da 23.900 euro per la<br />

1.4<br />

Nel 2013<br />

quella<br />

a metano<br />

L’Audi A3 Sportback TCNG sarà<br />

equipaggiata con propulsore 1.4 TFSI<br />

da 110 CV e 200 Nm. L'autonomia<br />

con il solo gas metano sarà pari a<br />

400 km (780 km totali, benzina<br />

compresa); la velocità massima di<br />

190 km/h. Interessanti i serbatoi<br />

realizzati in poliammide, fibra di<br />

carbonio e fibra di vetro per un peso<br />

complessivo di 16 kg, il 70 % in meno<br />

di quelli tradizionali in acciaio.<br />

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94<br />

PRODUZIONE<br />

AUDI S3 SPORTBACK<br />

PER CHI AMA I MUSCOLI<br />

Trecento cavalli, trecento ottanta newton<br />

metri di coppia. Questi i valori del nuovo<br />

quattro cilindri turbo della nuova S3. Un<br />

motore davvero speciale che con il vecchio<br />

condivide solo la cilindrata: 1984 cc.<br />

Testa rivista completamente, parti mobili<br />

ripensate, questo quattro cilindri con turbo<br />

che soffia fino a 1,2 bar, pesa anche meno<br />

del precedente, ben 5 kg (148 contro 153).<br />

Oltre al valvelif sullo scarico, all’altissimo<br />

rapporto di compressione per un turbo<br />

(9.3:1), questo quattro cilindri promette un<br />

sound incredibile grazie a un attuatore di<br />

suono elettromeccanico.<br />

La nuova S3 sarà disponibile con cambio<br />

manuale a sei rapporti o dsg, entrambi con<br />

scatola in magnesio. La velocità massima<br />

della nuova S3 è stata limitata a 250 km/h.<br />

Da 0 a 100 km/h bastano ora 5,1 secondi. Il<br />

prezzo? In Germania parte da 38.900 euro.<br />

Il consumo medio è di 6,9 litri ogni 100 chilometri,<br />

risultato incredibile per un’auto a<br />

benzina da 300 cavalli e con trazione integrale.


96<br />

PRODUZIONE<br />

TOYOTA VERSO<br />

NON È SOLO<br />

UN CAMBIO<br />

DI FACCIATA


Restyling per la monovolume giapponese assemblata in Turchia. Frontale più<br />

aggressivo, luci diurne a led, miglioramenti all’abitacolo, ha più di 450 novità<br />

Marco Marelli<br />

La 7 posti di Toyota si rinnova. E migliora<br />

tanto grazie a innumerevoli modifiche<br />

fuori, dentro e sotto. I tratti della carrozzeria<br />

sono stati ripensati per darle più<br />

carattere; i materiali dell’interno sono<br />

stati cambiati per offrire più qualità; la<br />

dotazione è stata arricchita con schermo<br />

da 6,1 pollici con navigazione evoluta e<br />

comandi vocali nonché connessione a<br />

internet; il reparto sospensivo è stato<br />

oggetto di rinforzi agli attacchi; lo sterzo<br />

elettrico ha una diversa taratura: il tutto<br />

per dare soddisfazione all’occhio e al tatto<br />

ma anche al piacere di guida.Sotto il<br />

corto cofano novità anche per i motori. Il<br />

diesel 126 cavalli ha emissioni più contenute<br />

e la capacità di traino è salita a 1500<br />

kg; il 2.2 da 177 cavalli che sostituisce il<br />

2,2 litri da 150 cavalli ha ora cambio<br />

manuale o automatico a sei rapporti. Per<br />

quanto riguarda i motori a benzina ci<br />

sono l’1.6 da 132 cavalli e l’1.8 da 147 con<br />

sistema Valvematic che migliore a distribuzione<br />

della coppia.<br />

La Toyota Verso ricordiamo che è nata nel<br />

2009 e in occasione di questo restyling a<br />

distanza di tre anni diventa ancora più<br />

interessante anche perché questo monovolume<br />

ha nella funzionalità interna molti<br />

assi come il sistema EasyFlat che consente<br />

in un attimo di ripiegare a filo pavimento<br />

i sedili per ottenere un volume di<br />

carico davvero importante: fino a 1645<br />

litri se si viaggia in due.<br />

97


98<br />

I CALENDARI 2012<br />

DOMENICA PER DOMENICA<br />

15 luglio<br />

Moto GP al Mugello<br />

F.Nippon al Fuji<br />

Renault 3.5 a Mosca<br />

Eurocup Renault 2.0 a Mosca<br />

Megane a Mosca<br />

Le Mans Series a Donington<br />

GT Open a Brands Hatch<br />

F.2 a Brands Hatch<br />

European F.3 Open a Brands Hatch<br />

Adac F.Masters al Nurburgring<br />

F.3 tedesca a Spa<br />

Superstars a Spa<br />

Nascar a Loudon<br />

IRCup Pirelli Rally – Casentino<br />

22 luglio<br />

F.1 a Hockenheim<br />

GP2 a Hockenheim<br />

GP3 a Hockenheim<br />

IRC in Romania<br />

Indycar a Edmonton<br />

Indy Lights a Edmonton<br />

Auto GP a Curitiba<br />

WTCC a Curitiba<br />

Challenge Renault a Misano<br />

F.Monza a Misano<br />

Clio Cup a Misano<br />

ECC a Misano<br />

Coppa Italia a Misano<br />

Turismo Serie a Misano<br />

GT Open a Le Castellet<br />

F.2 a Le Castellet<br />

European F.3 Open a Le Castellet<br />

ALMS a Mosport<br />

CITE a Magione<br />

Prototipi Italia a Magione<br />

29 luglio<br />

F.1 a Budapest<br />

GP2 a Budapest<br />

GP3 a Budapest<br />

Moto GP a Laguna Seca<br />

Super GT a Sugo<br />

F.3 Euro Series a Spa<br />

F.3 inglese a Spa<br />

2000 Light a Misano<br />

Blancpain GT Endurance a Spa<br />

Grand Am a Indianapolis<br />

Nascar a Indianapolis<br />

5 agosto<br />

Mondiale Rally in Finlandia<br />

Indycar a Lexington<br />

Indy Lights a Trois Rivieres<br />

F.Nippon a Motegi<br />

F.3 inglese a Snetterton<br />

F.3 Italia a Spielberg<br />

F.Abarth a Spielberg<br />

GT Italia a Spielberg<br />

F.3 tedesca ad Assen<br />

ALMS a Lexington<br />

Nascar a Pocono<br />

12 agosto<br />

F.3 tedesca a Spielberg<br />

Adac F.Masters a Spielberg<br />

BTCC a Snetterton<br />

Grand Am a Watkins Glen<br />

Nascar a Watkins Glen<br />

19 agosto<br />

GT World allo Slovakiaring<br />

Moto GP a Indianapolis<br />

Indycar a Qingdao<br />

Super GT a Suzuka<br />

F.3 Euro Series al Nurburgring<br />

DTM al Nurburgring<br />

Grand Am a Montreal<br />

ALMS a Elkhart Lake<br />

Nascar a Michigan<br />

26 agosto<br />

Moto GP a Brno<br />

Mondiale Rally in Germania<br />

Indycar a Sonoma<br />

Nascar a Bristol<br />

Renault 3.5 a Silverstone<br />

World Endurance a Silverstone<br />

F.3 Euro Series a Zandvoort<br />

DTM a Zandvoort<br />

GT World a Pechino<br />

BTCC a Knockhill<br />

IRCup Pirelli – Valli Cuneesi<br />

2 settembre<br />

F.1 a Spa<br />

GP2 a Spa<br />

GP2 a Spa<br />

IRC in Repubblica Ceca<br />

Indycar a Baltimora<br />

Indy Lights a Baltimora<br />

GT World a Mosca<br />

F.Renault ALPS a Spielberg<br />

Challenge Renault a Spielberg<br />

Clio Cup a Spielberg<br />

F.3 Italia a Imola<br />

F.Abarth a Imola<br />

GT Italia a Imola<br />

F.3 tedesca al Lausitzring<br />

Adac F.Masters al Lausitzring<br />

ALMS a Baltimora<br />

Nascar ad Atlanta<br />

Trofeo Asfalto Rally – Friuli<br />

9 settembre<br />

F.1 a Monza<br />

GP2 a Monza<br />

GP3 a Monza<br />

F.3 inglese a Silverstone<br />

GT Open a Budapest<br />

F.2 a Budapest<br />

European F.3 Open a Budapest<br />

Grand Am a Laguna Seca<br />

Super GT al Fuji<br />

Nascar a Richmond<br />

Coppa Italia al Mugello<br />

16 settembre<br />

Moto GP a Misano<br />

Mondiale Rally in Gran Bretagna<br />

IRC in Ucraina<br />

Indycar a Fontana<br />

Indy Lights a Fontana<br />

Nascar a Chicago<br />

Renault 3.5 a Budapest<br />

Eurocup Renault 2.0 a Budapest<br />

Megane a Budapest<br />

DTM a Oschersleben<br />

F.3 Italia a Vallelunga<br />

F.Abarth a Vallelunga<br />

Prototipi Italia a Vallelunga<br />

F.3 tedesca al Nurburgring<br />

Adac F.Masters al Nurburgring<br />

World Endurance a San Paolo<br />

ALMS ad Alton<br />

Italiano Rally – S.Martino di Castrozza


23 settembre<br />

F.1 a Singapore<br />

GP2 a Singapore<br />

F.Nippon a Sugo<br />

Auto GP a Sonoma<br />

GT World al Nurburgring<br />

WTCC a Sonoma<br />

Nascar a Loudon<br />

Blancpain GT Endurance al Nurburgring<br />

Challenge Renault a Vallelunga<br />

Clio Cup a Vallelunga<br />

Coppa Italia a Vallelunga<br />

Turismo Serie a Vallelunga<br />

GT Italia al Mugello<br />

CITE al Mugello<br />

BTCC a Rockingham<br />

Trofeo Asfalto Rally – Appennino Reggiano<br />

30 settembre<br />

Moto GP a Alcaniz<br />

Renault 3.5 a Le Castellet<br />

Eurocup Renault 2.0 a Le Castellet<br />

Megane a Le Castellet<br />

GT Open a Monza<br />

F.2 a Monza<br />

European F.3 Open a Monza<br />

F.Monza a Monza<br />

Prototipi Italia a Monza<br />

2000 Light a Monza<br />

F.3 Euro Series a Valencia<br />

DTM a Valencia<br />

F.3 inglese a Donington<br />

World Endurance ad Al Sakhir<br />

Grand Am a Lime Rock<br />

Nascar a Dover<br />

IRC in Bulgaria<br />

IRCup Pirelli – Bassano<br />

7 ottobre<br />

F.1 a Suzuka<br />

Mondiale Rally in Francia<br />

GT3 European a Zandvoort<br />

F.Renault ALPS al Mugello<br />

Challenge Renault al Mugello<br />

Clio Cup al Mugello<br />

Turismo Serie al Mugello<br />

Superstars a Vallelunga<br />

BTCC a Silverstone<br />

Nascar a Talladega<br />

Adac F.Masters a Hockenheim<br />

14 ottobre<br />

F.1 a Yeongam<br />

Moto GP a Motegi<br />

World Endurance al Fuji<br />

Super GT ad Autopolis<br />

Nascar a Charlotte<br />

Prototipi Italia ad Adria<br />

2000 Light ad Adria<br />

IRC a Sanremo<br />

Italiano Rally a Sanremo<br />

21 ottobre<br />

Moto GP a Sepang<br />

Mondiale Rally in Italia<br />

Renault 3.5 a Barcellona<br />

Eurocup Renault 2.0 a Barcellona<br />

F.Renault ALPS a Barcellona<br />

Megane a Barcellona<br />

F.3 Euro Series a Hockenheim<br />

DTM a Hockenheim<br />

F.3 Italia a Monza<br />

F.Abarth a Monza<br />

GT Italia a Monza<br />

CITE a Monza<br />

WTCC a Suzuka<br />

BTCC a Brands Hatch<br />

ALMS a Braselton<br />

Nascar a Kansas<br />

28 ottobre<br />

F.1 a New Delhi<br />

Moto GP a Phillip Island<br />

Superstars a Pergusa<br />

Super GT a Motegi<br />

Nascar a Martinsville<br />

Italiano Rally Costa Smeralda<br />

4 novembre<br />

F.1 ad Abu Dhabi<br />

F.Nippon a Suzuka<br />

IRC a Cipro<br />

Le Mans Series a Portimao<br />

GT Open a Barcellona<br />

European F.3 Open a Barcellona<br />

WTCC a Shanghai<br />

Nascar a Fort Worth<br />

11 novembre<br />

Mondiale Rally in Spagna<br />

Moto GP a Valencia<br />

World Endurance in Cina<br />

F.Nippon al Fuji<br />

Super GT al Fuji<br />

F.Monza a Varano<br />

Nascar a Phoenix<br />

18 novembre<br />

F.1 ad Austin<br />

WTCC a Macao<br />

F.3 Internazionale a Macao<br />

Nascar a Homestead<br />

Trofeo Asfalto Rally - Como<br />

25 novembre<br />

F.1 a San Paolo<br />

Superstars a Sentul<br />

ECC a Vallelunga<br />

2 dicembre<br />

GT World a New Delhi<br />

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