L'Ispettore e la Società L'Ispettore e la Società - Aniv

più servizi per restare al passo con i
tempi.
Da allora, però, la situazione è molto
cambiata.
Oggi le imprese non si lamentano
più come un tempo, ma chiedono
alla politica, strade, fiere, aeroporti
e vogliono essere accompagnate a
commercializzare nel mondo.
Oggi ci si lamenta per la concorrenza
sleale dei cinesi, ci si lamenta
dell’istituto del commercio con
l’estero che non funziona come
dovrebbe, si vuole sapere cosa
fanno le banche e le università per il
territorio.
Perfino l’Europa non suscita
entusiasmi.
Fatto nuovo, però, è che i disagi di
un tempo, come il conflitto latente
tra eccesso di regole e vitalismo delle
economie territoriali, che devono
competere a livello mondiale, non
appaiono più come una prerogativa
del Nord ma si estendono a tutto il
paese.
In questo scenario, che evidenzia
soprattutto la necessità di una
“politica” che adotta una strategia di
accompagnamento concreto verso un
paese moderno, verso l’Europa, verso
il mondo, si pone anche il problema
della vigilanza.
L’Ispettore e la Società 5
Oggi sono cambiate fortemente le
forme della produzione.
Si lavora e si produce in sistemi
territoriali sempre più diffusi e meno
concentrati.
Si lavora in tanti posti diversi e in
modi differenti.
La parola chiave non è più il lavoro,
ma i lavori al plurale.
Più e meglio sapremo leggere i grandi
cambiamenti in atto, più e meglio
sapremo fare vigilanza.
Ecco, quindi, l’importanza di questi
nostri momenti di studio.
Servono momenti aggregativi per
parlare del lavoro nero, che a tutti
pare interessare, tant’è che esistono
un sacco di dibattiti in cui una
pluralità di figure istituzionali si
dilettano a dissertarne amabilmente,
ma dove quasi mai si sente la voce di
coloro che, in concreto, questa lotta
conducono.
Servono momenti aggregativi
per denunciare che la risposta
organizzativa delle pubbliche
amministrazioni non è al passo
con i tempi e stenta a rispondere
adeguatamente a queste sfide.
Oggi è quotidianamente possibile, per
un ispettore, incontrare appalti illeciti,
fenomeni interpositori irregolari o
truffaldini che non si combattono
più con i soliti sistemi ispettivi ma
che possono essere affrontati solo da
gruppi di specialisti, attrezzati con
scientifici sistemi investigativi di
intelligence.
Servono momenti aggregativi per
parlare di infortuni sul lavoro per il
rilievo che questo dramma ha assunto
nel corso dell’anno, in coerenza con
la gravità dei costi umani e sociali ad
esso connessi.
Ecco perché, quest’anno, la nostra
Associazione proseguendo nella
sua politica di approfondimento dei
temi fondamentali che riguardano
le attività di vigilanza delle varie P.
A. ha organizzato, anziché il solito
convegno tematico, uno specifico
Forum sulle attività di vigilanza
con degli obiettivi diversi, però, per
ognuna delle tre giornate dei lavori.
La prima giornata dei lavori intende
promuovere un’analisi delle attività
di vigilanza alla luce dei principi
guida della nostra costituzione ed in
particolare del fondamentale art. 1.
In esso si sancisce che il lavoro
è qualcosa di immanente,
consustanziale alla stessa identità
nazionale: il lavoro non solo come
valore fondativo ma anche come
“diritto”, senza dimenticare il
sottolavoro, (i 28.000 collaboratori