Impaginato Pipistrello - Il giornale dei Grandi Eventi
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10 <strong>Il</strong> <strong>Pipistrello</strong> <strong>Il</strong><br />
dimenticherò<br />
mai l’o-<br />
«Non<br />
maggio con cui<br />
Strauss veniva accolto nei<br />
suoi concerti dal pubblico accalcato.<br />
Pareva assai commosso<br />
dal saluto, ma dopo un<br />
minuto si voltava verso i suoi<br />
devoti ed iniziava a suonare<br />
con una dolcezza del suono,<br />
una sensibilità ed una verve<br />
che ai presenti faceva l’effetto<br />
di un angelo alla testa di<br />
una normale orchestra di<br />
suonatori di violino». Così<br />
si espresse il diplomatico<br />
inglese Horace Rumbold<br />
a proposito di Johann<br />
Strauss jr.<br />
Nato a Vienna il 25 ottobre<br />
1825, Johann Strauss, figlio<br />
di quel musicista che portava<br />
il suo stesso nome e<br />
che ebbe il merito di far conoscere<br />
in tutto il mondo il<br />
valzer, si prefisse nella sua<br />
vita l’obiettivo di rendere<br />
ancor più celebre il famoso<br />
ballo viennese.<br />
In realtà, il padre avrebbe<br />
voluto che si dedicasse al<br />
commercio, tanto che una<br />
volta, trovandolo intento a<br />
suonare il violino, andò su<br />
tutte le furie. «Un giorno -<br />
raccontava lo stesso<br />
Strauss - ero in piedi allo specchio<br />
e sviolinavo, quando si<br />
aprì la porta ed entrò mio padre.<br />
“Ma come” urlò, “suoni<br />
il violino?” Non aveva la più<br />
pallida idea che avevo l’inten-<br />
zione di diventaremusicistaprofessionista…Mio<br />
padre non<br />
ne voleva<br />
proprio sapere<br />
<strong>dei</strong> miei<br />
progetti».<br />
<strong>Il</strong> difficile<br />
rapporto<br />
con il padreprovocò<br />
gravi<br />
nevrosi al<br />
musicista,<br />
il quale all’età<br />
di<br />
dieci anni<br />
rimase<br />
sconvolto<br />
nell’apprendere<br />
che il genitore<br />
aveva<br />
avuto un Johann Strauss jr.<br />
figlio da<br />
una modista,<br />
con la quale decise poi<br />
di andare a convivere.<br />
Questo evento, che segnò<br />
l’artista per tutta la vita,<br />
contribuì certamente a<br />
farlo diventare psicologicamente<br />
fragile e può<br />
spiegare alcune stranezze<br />
della sua vita. «Johann<br />
Strauss - raccontava un<br />
giornalista del tempo -<br />
conduceva una vita singolare.<br />
Molti la definivano in-<br />
sensata, eppure era emersa<br />
quasi come una necessità naturale<br />
del suo modo di fare e<br />
della situazione nella quale<br />
viveva. Dormiva fino alle<br />
due del pomeriggio… e si dice<br />
che a quell’ora non avesse<br />
ancora scritto alcuni pezzi<br />
che avrebbe dovuto eseguire<br />
la sera…». <strong>Il</strong> conflitto con il<br />
padre fa pensare anche che<br />
la vita del musicista fu soltanto<br />
in apparenza sempre<br />
lieta e spensierata, quale la<br />
descrisse il giornalista Friedrich<br />
Uhl: «…aveva ereditato<br />
il talento paterno, cui si era<br />
associato un altro genio: la<br />
gaiezza. Da essa il giovane<br />
Strauss si faceva guidare. Si<br />
sarebbe quasi potuto parlare di<br />
una divina spensieratezza».<br />
Fu soltanto grazie alla ma-<br />
dre Anna<br />
che l’artista<br />
riuscì a dedicarsi<br />
allo<br />
studio della<br />
musica nonostantel’opposizionepaterna.<br />
A solidiciannove<br />
anni<br />
formò una<br />
piccola orchestra<br />
che<br />
successivamente<br />
fuse<br />
con quella<br />
del padre<br />
dopo la<br />
morte di<br />
quest’ultimo<br />
e con la<br />
quale si<br />
recò nelle<br />
principali<br />
città francesi,<br />
tedesche,<br />
russe, inglesi<br />
e americane, ottenendo<br />
grandi successi. Negli anni<br />
Sessanta compose i migliori<br />
Walzer (ne scrisse<br />
circa 500, fra i quali il celeberrimo<br />
Sul bel Danubio<br />
blu) che fecero scrivere ad<br />
Uhl: «Si danzava in maniera<br />
diversa, si mettevano le ali<br />
ai piedi quando Johann<br />
Strauss invitava alle danze<br />
viennesi». Fu in questo periodo<br />
che conobbe e sposò<br />
la cantante Jetty Treffz<br />
(di sette anni più anziana):<br />
fu amore a prima vista e il<br />
27 agosto 1862 il matrimonio<br />
venne celebrato in<br />
gran segreto.<br />
Con la carica di Hofballdirektor<br />
(nella quale successe<br />
al padre) diresse i balli<br />
di Corte fino agli anni ’70<br />
Giornale <strong>dei</strong> <strong>Grandi</strong> <strong>Eventi</strong><br />
Johann Strauss jr.<br />
Una vita per il Valzer…sul bel Danubio blu<br />
Silhouette di J. Strauss jr. di Hans Schiliessmann<br />
Nel 1936 alcuni studiosi<br />
tedeschi<br />
scoprirono che<br />
Johann Michael Strauss,<br />
nonno di Strauss senior,<br />
era di origine ebraica. Nel<br />
registro matrimoniale<br />
della Cattedrale di Santo<br />
Stefano a Vienna risultava<br />
infatti che l’11 febbraio<br />
1762 era stato celebrato<br />
un matrimonio religioso<br />
fra Johann Michael<br />
Strauss e Rosalia Bu-<br />
Durante il Nazismo<br />
schin. Michael era figlio<br />
di Wolf e di Theresia entrambi<br />
ebrei. <strong>Il</strong> certificato<br />
matrimoniale lo definiva<br />
un “ebreo battezzato”.<br />
Nel più stretto riserbo,<br />
gli studiosi protagonisti<br />
della scottante scoperta<br />
furono convocati presso<br />
il comando della Gestapo.<br />
Non si poteva proibire<br />
la musica degli<br />
Strauss a Vienna. Fu allora<br />
imposto loro il silen-<br />
(incarico che lasciò poi ai<br />
fratelli Eduard e Joseph) e<br />
iniziò successivamente a<br />
scrivere operette (una<br />
quindicina circa), tra le<br />
quali la più famosa è certamente<br />
<strong>Il</strong> <strong>Pipistrello</strong> del<br />
1874. Dopo debutto applaudito<br />
ma modesto,<br />
questo titolo ottenne un<br />
successo mondiale che<br />
venne funestato dalla<br />
morte dell’amatissima<br />
moglie per un’apoplessia<br />
cerebrale. Incapace di una<br />
solitudine che lo tormentava,<br />
dopo soli sei mesi<br />
sposò la cantante Angelica<br />
Dittrich, poco più che<br />
ventenne, da cui divorziò<br />
nel 1887 per unirsi in matrimonio<br />
con Adèle Deutsch.<br />
Per sposarla fu costretto<br />
a prendere la cittadinanza<br />
della Sassonia,<br />
ciò che gli valse l’avversione<br />
dell’Austria ufficiale.<br />
Da quel momento, la<br />
Corte imperiale, l’aristocrazia<br />
e i rappresentanti<br />
dello Stato, lo esclusero dal<br />
loro ambiente, nonostante<br />
avesse ormai raggiunto<br />
una fama mondiale.<br />
<strong>Il</strong> giorno di Pentecoste del<br />
1899, dopo aver diretto<br />
l’overture de <strong>Il</strong> <strong>Pipistrello</strong>,<br />
uscendo accaldato dall’Hofoperntheater<br />
sul<br />
Ring, prese un brutto raffreddore,<br />
il quale degenerò<br />
nella polmonite che<br />
pose fine alla sua esistenza.<br />
“<strong>Il</strong> re del valzer” morì<br />
il 3 giugno 1899 e fu seppellito<br />
in una tomba d’onore<br />
dopo un grandioso<br />
funerale a cui assistettero<br />
migliaia di persone.<br />
Claudia Fagnano<br />
Gli Strauss purificati<br />
zio. Considerata la lontananza<br />
dell’ascendenza,<br />
venne quindi deciso di<br />
eliminare la pagina dal<br />
registro della Cattedrale<br />
di Santo Stefano (dove figurava<br />
l'atto matrimoniale<br />
di Johann Michael).<br />
<strong>Il</strong> registro fu fotografato<br />
e restituito alla chiesa<br />
senza la pagina. Gli<br />
Strauss erano stati purificati!<br />
R.Iov.