La Dottrina della Trinita - Restoration Fellowship
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esprimersi in un Figlio quando Gesu’ fu concepito.” (prg. con Ebrei 1:1, 2). Essi non hanno<br />
ascritto al ‘logos’ un’ ipostasi o individualita’ separate. (10) E’ interessante che Tertulliano (c.<br />
155-230) traduca ‘logos’ con sermo, “parola”. E poi egli nota che “e’ una semplice consuetudine<br />
<strong>della</strong> nostra gente dire [di Giovanni1:1] che la parola di rivelazione fosse con Dio.” Egli da parte<br />
sua insiste che ‘logos’ dovrebbe essere inteso come “qualunque cosa tu pensi “e “parola” come<br />
“qualunque cosa tu percepisci.” Riferendosi ad un tempo prima <strong>della</strong> creazione, egli aggiunge<br />
che “benche’ Dio non avesse ancora mandato la Sua Parola, Egli l’ aveva con ed in ragione<br />
dentro di Lui.” (11) E’ chiaro che la “parola” non fosse ancora intesa come il Figlio eternamente<br />
preesistente, come nella piu’ tarda ortodossia.<br />
Green ammette che la dottrina <strong>della</strong> <strong>Trinita</strong>’ (non la <strong>Trinita</strong>’ formulata piu’ tardi) di Paolo di<br />
Samosata era “tanto biblica quanto quella di Origen, ed era basata su una ben fondata e molto<br />
diffusa Tradizione <strong>della</strong> Chiesa.”(12) Ed egli continua con questa eccezionale asserzione che:<br />
Non si puo enfatizzare abbastanza il fatto che la tradizione Antiochena non sapeva alcun che del<br />
termine Figlio come applicabile ad un preesistente Logos, in qualunche senso usato. Con la parola<br />
“Figlio” essi hanno sempre inteso il Cristo <strong>della</strong> storia…Loofs osserva che il trasferimento <strong>della</strong><br />
concezione da Figlio ad un preesistente Logos per opera dei teologi Alessandrini e’ stato il piu’<br />
importante fattore nell’istituzione del carattere pluralistico <strong>della</strong> dottrina Cristiana. (13)<br />
Il parlare di Gesu’come il preesistente Figlio di Dio, e’ stato l’ espediente fatale che ha<br />
rimosso il Salvatore dalla categoria d’ essere umano ed ha iniziato una serie di spaventose<br />
dispute sul Cristo. Quando il principio di Gesu’ ha cessato di essere alla sua concezione,<br />
speculazioni sono cresciute in disordinata confusione, la Divinita’ divenne pericolante e Gesu’<br />
cesso’ d’ essere l’ “uomo Messia” profetizzato dalla Bibbia Ebraica. Una ricostruzione che limita<br />
il termine “Figlio “a Gesu’ come il Cristo umano, sembra abbia una salda base nella storia <strong>della</strong><br />
chiesa primordiale, e nella Bibbia stessa. E’ incoraggiante trovare che William Temple abbia un’<br />
intendimento piu’ autentica sulla natura <strong>della</strong> preesistenza nel Vangelo di Giovanni: “L’<br />
identificazione Giovannina di Cristo con il ‘logos’ originariamente significava, negli scritti dell’<br />
evangelista, ‘ voi credete in un unico ‘concetto fondamentale ’ dell’ universo, ma non conoscete<br />
il suo carattere, noi lo conosciamo; e’ stato fatto carne nella persona di Gesu’ di Nazareth’”(14)<br />
Il compianto famoso scolaro <strong>della</strong> Bibbia, F.F. Bruce, sembra intrattenga una veduta <strong>della</strong><br />
preesistenza che da’ adito alla domanda, se in Giovanni 1:1 il Figlio era preesistente. Egli dice:<br />
“Sulla quesione <strong>della</strong> preesistenza, si puo’ almeno accettare la preesistenza <strong>della</strong> parola eterna o<br />
dell’ eterna sapienza di Dio, che ha preso sembianze umane in Gesu’. Ma non e’ troppo chiaro se<br />
alcun scrittore del Nuovo Testamento abbia mai creduto in una cosciente separata esistenza di<br />
una ‘seconda Persona Divina’ prima del Suo concepimento.” (15)<br />
<strong>La</strong> franca deduzione di Bruce e’ molto rivelante. Se nessun scrittore del Nuovo Testamento<br />
ha mai creduto che il Figlio di Dio fosse una preesistente seconda persona divina, e’ bene<br />
concludere che nessun scrittore del Nuovo Testamento abbia mai creduto nella <strong>Trinita</strong>’.<br />
Fotino ed i Fotiniani<br />
L’ obiezione sulla preesistenza di Gesu’ emerge un’ altra volta con il vescovo del quarto<br />
secolo Fotino di Sirmium. Il suo intendimento di Gesu’ era probabilmente identico a quello di<br />
Paolo di Samosata. Fotino manteneva che Gesu’ divenne Figlio alla Sua soprannaturale<br />
concezione. Diversi concili lo condannarono perche’ sosteneva che il Figlio esistesse prima di<br />
Maria soltanto nella prescenza e nel proposito di Dio. Lo storico <strong>della</strong> chiesa, Sozomen,<br />
descriveva un Fotino che credeva che “C’ era soltanto un Dio Onnipotente, attraverso la Cui<br />
parola tutte le cose vennero in esistenza.” Inoltre Fotino non avrebbe ammesso che “la<br />
generazione ed esistenza del Figlio fossero da prima di tutte l’ eta’; al contrario egli asseriva che<br />
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