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La Dottrina della Trinita - Restoration Fellowship

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diversa dal Padre, Gesu’ non e’ Dio. Egli e’ l’ agente di Dio, pienamente autorizzato, l’ ideale Re<br />

d’ Israele per cui l’ Antico Testamento bramava. Gesu’ esprime perfettamente il carattere di suo<br />

Padre e trasmette il Suo messaggio del Regno (Luca 4:43). Quindi si puo dire che “la pienezza di<br />

Dio dimora in Gesu’” (Col. 2:9)(2) Ma questo non vuol dire che egli stesso sia Dio.<br />

Il Gesu’ pienamente umano di Giovanni non e’ soltanto il Gesu’ presentato dalla Scrittura<br />

universalmente riconosciuta, ma e’ un modello da imitare ancor piu’ attraente di alcune versioni<br />

tradizionali di Gesu’. Uno che e’ veramente Dio (in maschera?) sembrerebbe cosi’ tanto al di<br />

sopra di noi che non avremmo neanche la piu’ piccola possibilita’ di vivere come egli visse. Ma<br />

il Gesu’ di Giovanni, benche’ straordinario, eccezionale, singolare per virtu’ <strong>della</strong> spirito che e’<br />

stato a lui dato “senza misura” (Giov. 3:34), non mantiene le sue distanze con i suoi discepoli,<br />

come se loro non fossero capaci di fare quello che egli fece. Egli continuamente promise loro che<br />

cosi’ come egli fu mandato nel mondo, essi saranno “mandati nel mondo” ad eseguire lavori<br />

grandi anzi piu’ grandi di lui (Giov. 17:18; 14:12). E “cosi’come” egli e’ uno con il Padre, cosi’ i<br />

discepoli saranno (Giov. 17:11, 21). Cosi’ come egli fu mandato ad annunziare il Regno di Dio<br />

(Luca 4:43), cosi’ saranno loro.<br />

L’ obiettivo di questo libro, quindi, e’ stato quello di proporre modi di credere piu’<br />

accuratamente a quello che Gesu credeva di Dio e di se stesso e cosi’ facendo conformare le<br />

nostre dottrine con la sua. “Colui che dimora nella dottrina [di Cristo] ha il Padre ed il Figlio” (2<br />

Giov. 9). Ogni parola pronunciata dal Messia e’ preziosa, perche le parole che egli parla portono<br />

in se “spirito e vita ’ (Giov. 6:63). Esse sono in fatti le uniche parole che ci possono guidare<br />

verso la “vita nell’ Eta’ Futura,” vita nel Regno di Dio. Giovanni non differisce nel suo<br />

intendimento dai Sinottici perche’ omette frequentemete l’ uso del Regno come “vita eterna”<br />

propiamente reso secondo il suo significato Ebraico, “vita nell’ Eta’ Futura.” Il vocabolario di<br />

Giovanni, nella sua descrizione sia dell’ identita’ di Gesu che del suo messaggio, bisogna<br />

tradurlo dall’ “Ebraico” originale cosi che un ritratto di Gesu’ non verniciato, semplice puo<br />

essere recuperato da sotto tanti deformanti strati di tradizione che l’ oscura. Ed e’ con questo in<br />

mente che noi chiediamo con insistenza una riconsiderazione di alcuni dei modi post- biblici di<br />

capire Giovanni che ostacola una intelligente lettura <strong>della</strong> Bibbia ed ostruisce la fede in Gesu’ ed<br />

ubbidienza a quello che egli credeva ed insegnava.<br />

Il recupero <strong>della</strong> fede in Gesu come Messia dissipera’ la nebbia di confusione che ha<br />

avviluppato il Vangelo come era stato proclamato da Gesu’. Al momento, tanto dell’<br />

evangelismo contemporaneo procede come se non si fosse parlato di Vangelo fino a dopo la<br />

morte di Gesu'. Uno sguardo ai Sinottici rivela che questo non e’ vero. Gesu’ ha annunziato il<br />

Vangelo del Regno molto prima di ogni referenza alla sua morte e resurrezione.(3) E’ fallace<br />

fondare un sistema teologico su certi testi dell’ epistole di Paolo senza tenere prima conto <strong>della</strong><br />

Bibbia Ebraica ed dei racconti Sinottici del Vangelo cosi’ come e’ uscito dalle labra di Gesu.<br />

<strong>La</strong> perdita di un chiaro intendimento di chi Gesu’ e’, ha causato una trincerata tradizione<br />

teologica, che Gesu’ in qualche modo mal sopportava il titolo di “Messia” e che il Nuovo<br />

Testamento fa’ grandi sforzi per sostituire il Messianesimo con categorie piu’ affini ai convertiti<br />

Gentili. <strong>La</strong> dottrina <strong>della</strong> <strong>Trinita</strong>’ e’ una sfortunata deviazione che rimpiazza il punto centrale<br />

biblico del Messia e del suo futuro Regno con questioni di metafisiche e “relazioni” entro la<br />

Divinita’. I Cristiani da lungo tempo hanno guardato nella direzzione sbagliata: indietro verso la<br />

discesa dai cieli del cosi’ chiamato “Figlio eterno,” invece che avanti verso l’ arrivo del Messia<br />

nella gloria del suo Regno.<br />

Non e’ piu’ sufficente reclamare valida la semplice equazione “Gesu = Dio” come riflessione<br />

valida del Nuovo Testamento. Gesu’ non e’ mai stato chiamato ho theos.(4) E’ del tutto<br />

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