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La Dottrina della Trinita - Restoration Fellowship

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“Figlio di Dio”. Contrabbattendo l’ accusa di bestemmiatore, Gesu’ reclamo’ il Suo diritto ad<br />

una posizione unica come agente divino. Egli e’ il supremo esempio di un regnante umano<br />

investito di poteri divini. Egli espresse publicamente la propia posizione dichiarando:“Ho detto, ‘<br />

Io sono il Figlio di Dio’”<br />

(Giov. 10:36). Ma questo non fornisce alcun sostegno alla piu’ tarda asserzione che “Figlio di<br />

Dio” e’ equivalente a “Dio il Figlio.” Cosi’ la difesa di Gesu’ del suo stato contiene<br />

esplicitamente la proclamazione di non essere Dio Onnipotente. I <strong>Trinita</strong>ri normalmente passano<br />

Giovanni 10:34-36 sotto silenzio.<br />

L’ attesa del Messia nell’ Antico Testamento<br />

Gesu’ e’ stato completamente educato nelle Scritture Ebraiche e non avrebbe potuto avere<br />

pretese ad una posizione che avrebbe contraddetto i documenti divini ai quali egli costantemente<br />

si riferiva. Una profezia criticamente importante in Deut. 18:15, che Pietro e Stefano attribuivano<br />

a Gesu’ nel libro degli Atti (3:22; 7:37), descrive l’ atteso “Mose’ piu’ grande.” Il punto<br />

importante e’ che questo profeta sarebbe stato, come Mose’ disse, “un profeta come me tra i<br />

vostri fratelli.” Mose’ ed i suoi fratelli erano evidentemente completamente umani, tutti quanti<br />

membri delle tribu’ d’ Israele. Non si potrebbe dare un’ indicazione piu’ potente che Colui che<br />

era destinato ad adempire la profezia sarebbe stato sia umano che mortale. Mose’ sarebbe stato<br />

colpito nel sentire che il profeta “come me” era gia’ preesistente come Dio e che in realta’ non<br />

avrebbe avuto origine dalla famiglia umana. Inoltre, Dio acconsenti’, alla richiesta d’ Israele, che<br />

il Suo agente, e no Dio Stesso, avrebbe parlato loro.(13) Leggere il Vangelo di Giovanni come se<br />

Gesu’ dichiarasse di essere Dio sarebbe, per conseguenza, in diretto conflitto con questo<br />

importante testo Cristologico del Deuteronomio, come pure con la dichiarazione di Gesu’ stesso<br />

su chi Egli era. Inoltre, gli Apostoli proclamarono d’ aver trovato “colui del quale hanno scritto<br />

Mose’ nella Legge ed i profeti, Gesu’ di Nazaret” (Giov. 1:45). Quel Messia preannunciato non<br />

era Dio, ma il sommo portavoce umano di Dio. Chi dichiara, quindi, che Giovanni intendesse<br />

presentare Gesu’ come Dio getterebbe la propia testimonianza in una contaddizione disperata.<br />

Se la conoscenza di una Divinita’, formata da due o tre persone, fosse mai filtrata attraverso<br />

i secoli, e’ completamente sfuggita all’ attenzione del popolo Giudaico. Noi citiamo un’ altra<br />

volta le parole di un teologo contemporaneo Giudaico ortodosso, <strong>La</strong>pide:<br />

<strong>La</strong> confessione che Gesu’ riconobbe “come il piu’ importante di tutti I comandamenti,” e che e’<br />

pronunciata da tutti i figli d’ Israele, come ultima parola nell’ ora <strong>della</strong> morte, [era]:“Ascolta, o<br />

Israele! Il Signore nostro Dio e’ uno” (Deut. 6:4). Quello che lo “Shema Israel” ha significato per<br />

la vita intima e per la sopravvivenza del Giudaismo non puo essere capito facilmente da coloro<br />

che sono al di fuori. Per quanto ortodosso, liberale o progressivo si possa essere nella propia<br />

religiosita’, il credere nell’ unicita’ di Dio innalza la fede ad una posizione fondamentale di fronte<br />

la quale tutte le altre questioni si riducono ad una posizione secondaria. Qualsiasi cosa possa<br />

separare il Giudeo alla periferia dal Giudeo al centro, l’ unicita’ del Dio che hanno in comune<br />

assicura l’ unita’ <strong>della</strong> coscenza religiosa. (14)<br />

Salmo 110:1<br />

Benche i Giudei non trovassero niente di un preesistente, ed ancor meno d’ un eterno Figlio<br />

di Dio nell’ Antico Testamento, questo non ha impedito, numerosissimi studiosi contemporanei,<br />

<strong>della</strong> Bibbia di provare con disinvoltura la preesistenza di Gesu’, e quindi almeno una dualita’ in<br />

Dio, dal Salmo 110:1:“Il Signore disse al Mio Signore:‘ Siediti alla Mia destra, Io faro’ dei tuoi<br />

nemici uno sgabello per i tuoi piedi.’” Sia i Farisei che Gesu’ stesso hanno riconosciuto che il<br />

secondo signore di questo verso descriveva il Messia promesso. Gesu’ ha proposto questo testo<br />

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