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P.O.F. 2010/2011 linee guida - Liceo Scientifico

P.O.F. 2010/2011 linee guida - Liceo Scientifico

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LICEO SCIENTIFICO “G. GALILEI” MACERATA - PIANO OFFERTA FORMATIVA - LINEE GUIDA<br />

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P.O.F. <strong>2010</strong>/<strong>2011</strong> <strong>linee</strong> <strong>guida</strong>


LICEO SCIENTIFICO “G. GALILEI” MACERATA - PIANO OFFERTA FORMATIVA - LINEE GUIDA<br />

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I DATI DELLA SCUOLA<br />

DENOMINAZIONE: <strong>Liceo</strong> <strong>Scientifico</strong> “Galileo Galilei”<br />

ORDINE E GRADO DI SCUOLA: Scuola Secondaria Superiore di II grado<br />

INDIRIZZO: Via A. Manzoni, 95 - 62100 - Macerata (MC)<br />

TELEFONO (centralino): 0733 237155 - FAX : 0733 237234<br />

E-MAIL : mcps02000n@istruzione.it ; liceoscientificomc@libero.it<br />

SITO WEB : www.scientificomc.it (responsabile: prof. Stefano della Ceca)<br />

CODICE MECCANOGRAFICO: MCPS02000N<br />

SEZIONE STACCATA : Via V. Gramsci, 39 – 62100 - Macerata (MC)<br />

TELEFONO/FAX : 0733/233897<br />

Piano dell’0fferta Formativa<br />

Che cos'è il P.O.F. ?<br />

Il P.O.F. – Piano dell'Offerta Formativa – previsto dal vigente regolamento dell’autonomia scolastica,<br />

è il documento fondamentale che definisce l'identità complessiva di una scuola, che dice cosa<br />

la scuola è – e cosa vuole essere. Nel P.O.F. sono contenute le <strong>linee</strong> programmatiche generali<br />

del servizio offerto dall’Istituto e sul quale si fonda l’impegno educativo-didattico della comunità<br />

scolastica.<br />

A chi e a cosa serve il P.O.F. ?<br />

Il P.O.F. serve a coloro che nella scuola lavorano (Dirigente, insegnanti, personale amministrativo,<br />

tecnico e ausiliario) per definire le <strong>linee</strong>-<strong>guida</strong> della loro azione. È, per così dire, la bussola che<br />

orienta il loro lavoro nella quotidianità.<br />

Il P.O.F. serve anche agli utenti (famiglie, studenti) che si devono iscrivere a una scuola per capire<br />

cosa sia quella scuola, come operi, quali finalità e obiettivi si proponga: in questo modo è possibile<br />

scegliere la scuola più confacente alle caratteristiche dello studente e agli obiettivi di crescita<br />

culturale e umana che si prefigge di raggiungere<br />

Il P.O.F. è, quindi, un documento di:<br />

Mediazione tra le prescrizioni a livello nazionale, le risorse della scuola e la realtà locale;<br />

Programmazione delle scelte culturali, formative e didattiche, nel quadro delle finalità del<br />

sistema scolastico nazionale;<br />

Progettazione di attività curricolari ed extra-curricolari con progetti che mirino ad ampliare ed<br />

arricchire l’offerta formativa aprendo la comunità scolastica all’utenza ed agli enti locali;<br />

Identità dell’istituto che definisce il quadro delle scelte e delle finalità di politica scolastica;<br />

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Riferimento che regola la vita interna dell’istituto ed organizza le proprie risorse di organici,<br />

attrezzature e spazi;<br />

Impegno di cui l’istituto si fa carico nei riguardi del personale, dell’utenza e del territorio.<br />

Il P.O.F.: uno strumento dinamico<br />

Il P.O.F. non è un documento statico, definito una volta per tutte: cresce e si modifica con il variare<br />

delle esigenze di chi nella scuola studia e lavora; la scuola cambia nel corso degli anni, e con essa<br />

cambia il P.O.F. Il testo, elaborato e approvato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d'Istituto,<br />

viene perciò rinnovato ogni anno per accogliere suggerimenti e innovazioni. Il POF definisce le <strong>linee</strong><br />

<strong>guida</strong>, i valori di riferimento, il progetto con gli strumenti, le risorse e le modalità dell’attuazione, ma<br />

è anche un protocollo di sperimentazione e, come tale, soggetto a rettifiche e aperto all’innovazione.<br />

Il <strong>Liceo</strong> <strong>Scientifico</strong> “Galileo Galilei” di Macerata<br />

L’identità culturale<br />

Il <strong>Liceo</strong> costituisce una Comunità Scolastica che si propone, attraverso le discipline, di<br />

formare ed educare la persona, in ambito collettivo, promuovendo l’acquisizione di una<br />

razionalità complessa e favorendo una capacità relazionale basata sul rispetto e la fiducia,<br />

secondo i principi democratici della Costituzione Repubblicana.<br />

Il Consiglio di Istituto ha il compito di favorire, con le forme ed i mezzi consentiti, l’attuazione<br />

concreta del diritto costituzionale allo studio, inteso come rimozione di tutti gli ostacoli di<br />

carattere economico, sociale, culturale e ambientale.<br />

Il Collegio dei Docenti adotta tutte le strategie metodologiche utili a rendere efficace<br />

l’azione didattica specie nei confronti degli studenti in difficoltà.<br />

Tuttavia, il rifiuto della emarginazione sociale non deve comunque tramutarsi in uno scadimento<br />

della formazione dei giovani: l’impegno deve essere attivo, proficuo e costante. Nessun<br />

automatismo può assicurare la prosecuzione degli studi, ma attraverso la pratica di una didattica<br />

incentrata sul discente si promuove il raggiungimento dell’autonomia personale come capacità di<br />

progettare il proprio futuro e di auto-orientarsi.<br />

È compito della società nelle sue componenti principali preparare i giovani alla vita adulta; la<br />

scuola svolge tale ruolo secondo modalità che le sono proprie, ossia attraverso non solo la<br />

trasmissione di cultura e di saperi disciplinari sistematicamente organizzati ma anche<br />

consentendo l’acquisizione di competenze. L’uso delle discipline al fine educativo, riveste grande<br />

validità sia in ambito civile sia intellettuale.<br />

Per quanto riguarda il primo ambito (civile), il fatto che l’insegnamento scolastico sia legato a<br />

saperi disciplinari garantisce la funzione educatrice della scuola. II <strong>Liceo</strong> intende formare uno<br />

studente che è anche un cittadino consapevole dei propri diritti-doveri e delle proprie tradizioni<br />

culturali, in grado di interagire con gli altri (uguali o diversi) sulla base del riconoscimento della<br />

pluralità delle culture e della problematicità delle situazioni, che guarda con occhio storico-critico e<br />

analitico-scientifico. (educazione alla cittadinanza).<br />

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In questa ottica, la funzione educatrice della scuola può essere definita come un contratto in<br />

base al quale ognuno riceverà in relazione a quanto ha dato. Le discipline sono quindi lo<br />

strumento che rende possibile un rapporto di giustizia tra lo studente, che si abituerà a ricevere se<br />

ha dato, e il docente, tenuto a valorizzare il lavoro e l’impegno dello studente. La giustizia,<br />

l’imparzialità e l’equità sono infatti prerequisiti fondamentali della professione docente,<br />

assolutamente necessari per suscitare la fiducia e il rispetto nei giovani, sentimenti peraltro<br />

essenziali alla vita comune degli uomini adulti, se caratterizzata dalla reciprocità e dalla<br />

collaborazione.<br />

Per quanto attiene al secondo ambito (intellettuale), la conoscenza delle discipline, opera<br />

collettiva storicamente sedimentata, rappresenta uno strumento prezioso per la crescita in senso<br />

umano e civile del giovane ed è quindi comune ad ogni tipo di scuola secondaria. In un <strong>Liceo</strong>,<br />

perciò, le discipline insegnate con criteri formativi e scientificamente trattate, sono finalizzate<br />

allo sviluppo intellettuale dello studente ossia all’acquisizione di rigore metodologico, precisione<br />

teorica, ricchezza linguistica ed espressiva, capacità critica e di problematizzazione.<br />

L’opera di precisazione degli ambiti disciplinari va peraltro affiancata dalla riflessione e dal<br />

confronto interdisciplinare. Infatti è oggi importante, come <strong>Liceo</strong>, lavorare anche per produrre nel<br />

giovane modalità di pensiero complesso, capace non solo di distinguere ma anche di porre in<br />

relazione il diverso.<br />

La scelta culturale specifica del <strong>Liceo</strong> si prefigge di far convivere la precisione teorica con l’apertura<br />

culturale e umana per una duplice finalità. In primo luogo si mira alla valorizzazione del passato<br />

attraverso la tutela per tutto ciò che di alto profilo culturale è stato prodotto e che costituisce la<br />

nostra identità collettiva. In secondo luogo, ma sullo stesso piano, si ricerca l’innovazione e la<br />

modernità con la produzione di una razionalità flessibile e non schematica, capace di cogliere la<br />

problematicità di una realtà complessa.<br />

Il progetto formativo<br />

L'oggetto dell'intervento formativo generale è la crescita dello studente in tutte le sue<br />

dimensioni: cognitiva, operativa, relazionale.<br />

Questo significa e comporta porre lo studente al centro dell'attività didattica<br />

come singola persona, ma anche come parte di una comunità solidale,<br />

come studente, ma anche come "ragazzo", che richiede attenzione agli aspetti emotivi e<br />

non solo cognitivi della soggettività<br />

Porre lo studente al centro dell'attività didattica significa dunque:<br />

Attenzione allo studente come soggetto in formazione<br />

Lo studente deve essere reso responsabile del proprio progetto formativo:<br />

• deve essere coinvolto nelle scelte didattiche e messo in grado di discuterle e verificarle<br />

nella classe, e di condividerne gli obiettivi, in modo da sviluppare abilità metacognitive, cioè<br />

essere capace di riflettere<br />

• sul perché si studiano certe cose,<br />

• su come si procede per assumere conoscenze<br />

• sul come si promuovono capacità di controllare il proprio percorso di apprendimento<br />

• deve partecipare attivamente e con continuità ad una vita scolastica che offre variegate<br />

situazioni di apprendimento, realizzate attraverso forme di didattica<br />

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• negoziata,<br />

• collaborativa,<br />

• attenta alla diversità dei modi e dei tempi dell'apprendimento personale,<br />

• attenta a favorire l'acquisizione di un sapere che, partendo dalle discipline, ne superi<br />

la separatezza,<br />

• in grado di dare allo studente la capacità di "saper fare" di fronte a problemi complessi<br />

(didattica del processo),<br />

• capace di considerare l'errore come una fase della spirale dell'apprendimento,<br />

• capace di indurre lo studente ad orientarsi sulla propria vocazione.<br />

Attenzione congiunta ad aspetti cognitivi e emotivi dell'apprendimento<br />

• lo studente deve "stare bene a scuola": lo stare bene a scuola dipende:<br />

• dalla vita esterna dello studente e dal clima che si respira dentro l'istituto<br />

• il clima positivo non si crea soltanto se si favorisce la socializzazione tra gli alunni, ma<br />

soprattutto se si favoriscono<br />

• la motivazione<br />

• la consapevolezza del processo cognitivo<br />

• la soddisfazione dell'apprendere<br />

• la consapevolezza che l'apprendimento non può che essere solidale: non si apprende<br />

da soli in modo competitivo, ma attraverso l'apporto del lavoro collettivo di compagni e<br />

docenti<br />

• lo studio non è un'attività istintivamente scelta da tutti gli studenti, ma ne vanno giustificati,<br />

attraverso la motivazione, gli aspetti di fatica e di sforzo<br />

• una buona motivazione allo studio si sviluppa<br />

• quando lo studente è portato a scoprire la relazione tra i bisogni della propria<br />

personalità e la cultura scolastica<br />

• quando si sta bene insieme, con insegnanti e compagni, di classe e della scuola, a fare<br />

un lavoro creativo e complesso<br />

Il progetto di insegnamento liceale<br />

Il <strong>Liceo</strong> scientifico “G. Galilei“ ha come motivo conduttore e primario del POF l’OBIETTIVO<br />

QUALITÀ in termini di:<br />

• “imparare a imparare”: necessità di una conoscenza che si trasformi in controllo del<br />

cambiamento e in consapevolezza dei metodi e delle tecniche utilizzate. Non sono tanto<br />

importanti le informazioni che si danno, anche se queste ci devono essere, ma come viene<br />

formata la mente, come si impara ad organizzare le conoscenze acquisite.“Imparare a<br />

imparare” non è una formula retorica né nuova, è, o dovrebbe essere, l’obiettivo fondamentale<br />

della formazione scolastica in una società che richiede duttilità o flessibilità di mente;<br />

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• motivazione: il <strong>Liceo</strong> si propone di rendere più solide le motivazioni allo studio degli<br />

studenti, valorizzando le conoscenze e le competenze acquisite alla scuola media<br />

(continuità), utilizzando nella didattica le nuove tecnologie, favorendo attività che aprano la<br />

scuola al mondo esterno, creando la consapevolezza di essere parte di un gruppo e,<br />

soprattutto, mostrando disponibilità a comprendere le problematiche dell’adolescenza.<br />

Orientamento e riorientamento<br />

• duttilità: il <strong>Liceo</strong> intende formare uno studente capace di adattare la sua intelligenza e la<br />

sua azione a situazioni nuove (di studio, di lavoro, di esperienza), dotato di un patrimonio<br />

indispensabile di nozioni e conoscenze, ma soprattutto della capacità di utilizzare le proprie<br />

competenze per acquisire nuove competenze e nuovi contenuti.<br />

• adeguamento a standard internazionali: incremento ore lingua inglese. Certificazioni<br />

riconosciute in ambito europeo. (CAE, FIRST, PET per l’inglese, A2 e B1 ZD per il tedesco,<br />

DELPH1 E DELPH2 per il francese.) E.C.D.L.( Patente europea computer)<br />

• sostanziale equilibrio formativo delle varie sezioni del <strong>Liceo</strong>: Il <strong>Liceo</strong> intende equilibrare<br />

quanto più possibile il monte ore settimanale di lezioni delle varie sezioni per garantire a tutti<br />

una preparazione conclusiva caratterizzata dalla capacità di integrazione delle discipline<br />

dell’area scientifica e di quelle dell’area umanistica.<br />

Il progetto didattico<br />

Sulla base dei principi sopra esposti il Collegio Docenti individua i seguenti obiettivi verso cui<br />

orientare il progetto formativo:<br />

1. Fornire gli strumenti culturali per interpretare realtà complesse.<br />

2. Educare alla legalità.<br />

3. Potenziare sinergie tra le componenti scolastiche: docenti, studenti e famiglie.<br />

4. Aprirsi alla prospettiva europea, favorendo gli scambi, il confronto culturale e didattico,<br />

gemellaggi o partnership con scuole di altri Paesi europei ed extraeuropei e viaggi di istruzione e<br />

di studio all’estero.<br />

5. Educare promuovendo la partecipazione attiva alla vita della scuola. Sviluppare una coscienza<br />

ecologica, sulla base anche di solide conoscenze scientifiche, del rispetto per le risorse<br />

naturalistiche ed umane da difendere, stimolando in quest’ottica un “progetto giovani” che tenda<br />

a promuovere il protagonismo dei giovani nello sviluppo dei valori umani, naturali e sociali, eviti e<br />

prevenga le forme di devianza e di malessere.<br />

6. Incoraggiare l’attività sportiva degli alunni nelle sue varie manifestazioni.<br />

7. Partecipare ai problemi della società in cui l’allievo è inserito promuovendo rapporti programmati<br />

con gli enti locali ed il mondo della cultura e del lavoro, in un reciproco scambio di contributi e di<br />

esperienze.<br />

8. Favorire l’orientamento e la conoscenza delle professioni avvalendosi anche di rapporti col<br />

mondo universitario e del lavoro.<br />

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9. Promuovere la ricerca, la sperimentazione didattica, l’aggiornamento dei metodi e dei contenuti<br />

culturali che costituiscono un impegno costante di tutti i docenti, da assolvere sia in forma<br />

collegiale sia individuale. In tale prospettiva, ogni classe è una comunità di lavoro e di ricerca<br />

individuale e collettiva degli alunni <strong>guida</strong>ti dagli insegnanti, nel pieno rispetto della personalità di<br />

ciascuno.<br />

L’attività didattica<br />

La scuola ricerca il coinvolgimento attivo degli studenti con il dialogo ed attraverso:<br />

il contratto formativo<br />

l’esplicitazione dei percorsi<br />

la chiarezza nella comunicazione<br />

la trasparenza nelle procedure<br />

L’attività didattica adotta modalità diverse (lezione frontale, lezione dialogata, lavoro in piccoli<br />

gruppi, lavoro per gruppi di livello, lavoro per gruppo di pari, laboratorio) a seconda delle esigenze<br />

della classe e o della struttura concettuale del contenuto da far apprendere.<br />

Basata sulla programmazione per obiettivi essa prevede anche il lavoro per unità didattiche e la<br />

sperimentazione della didattica modulare in alcune discipline, con l’obiettivo di ricercare momenti o<br />

percorsi di flessibilità per rispondere alle problematiche relative all’obbligo formativo e/o alla sempre<br />

più disomogenea preparazione iniziale.<br />

IL CONTRATTO FORMATIVO:<br />

cosa chiediamo e in cosa ci impegniamo<br />

L’impegno, la trasparenza e la chiarezza sono obiettivi comuni a docenti e studenti: le due parti<br />

stabiliscono quindi comportamenti e impegni a cui dichiarano di attenersi.<br />

Agli studenti il Collegio Docenti chiede, quindi, di impegnarsi a rispettare le regole, a dare<br />

disponibilità, ascolto, partecipazione attiva e a comportarsi in modo corretto e leale.<br />

I docenti condividono nel loro operare le seguenti modalità operative:<br />

1. È compito dell’insegnante sollecitare attraverso i più diversi strumenti didattici l’interesse e la<br />

partecipazione attiva degli studenti alla lezione, verificando sempre l’attenzione e la<br />

comprensione degli argomenti.<br />

2. Le prove di controllo (scritte ed orali) misurano il livello raggiunto in relazione agli obiettivi<br />

cognitivi e formativi con modalità atte a rendere il più possibile oggettiva l’espressione del<br />

giudizio. Diversificate in relazione alla particolare funzione, le prove sono relative al lavoro<br />

svolto, adeguatamente preparate, rispondenti all’obiettivo da valutare. Le verifiche devono<br />

essere adeguate agli argomenti svolti e frequenti nel caso di studenti in difficoltà.<br />

L’assegnazione di prove scritte deve essere comunicata con ragionevole anticipo, indicandone<br />

chiaramente gli obiettivi disciplinari e i criteri di valutazione, con particolare riguardo a quelli<br />

per la definizione della sufficienza. La restituzione deve avvenire al massimo entro 15 giorni,<br />

eccetto casi eccezionali e comunque con congruo anticipo rispetto all’accertamento<br />

successivo. Di norma non è possibile programmare più di una prova scritta al giorno. Deve<br />

essere concessa agli studenti la possibilità di fotocopiare la verifica corretta dall’insegnante nel<br />

corso della mattinata in cui è avvenuta la restituzione. Del risultato delle prove orali lo studente<br />

viene informato immediatamente ma su sua esplicita richiesta.<br />

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3. Le valutazioni delle verifiche devono essere sempre giustificate dall’insegnante in base ai<br />

criteri stabiliti dai gruppi di materia. La correzione è finalizzata all’apprendimento e pertanto<br />

agli studenti vanno indicate dal Consiglio di Classe le modalità per superare le loro carenze.<br />

4. Ogni Consiglio di Classe delle classi quinte si impegna a progettare, all’inizio dell’anno, uno o<br />

più percorsi di carattere multidisciplinare; se è possibile, tali progetti verranno avviati anche<br />

nelle classi precedenti del triennio.<br />

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LA VALUTAZIONE<br />

L’attività di valutazione del profitto scolastico viene svolta dagli insegnanti a livello individuale e nei<br />

consigli di classe.<br />

La valutazione fondata sullo strumento della misurazione non si esaurisce in essa; deve essere<br />

proattiva, capace di aiutare ogni alunno a conoscere le proprie capacità e i propri limiti. Essa mette<br />

a fuoco da un lato la situazione educativa dello studente con funzione di informazione ed<br />

orientamento cercando di far acquisire, ai fini dell’autonomia personale, la capacità di autovalutarsi.<br />

Per questo ogni processo valutativo si esplica in tre momenti:<br />

Euristico (ricerca, più ampia possibile, di tutti i segnali su cui fondare la valutazione successiva)<br />

Ermeneutico (dal ventaglio delle informazioni si interpretano condotte)<br />

Critico – Valutativo (espressione del giudizio in base ai parametri di riferimento)<br />

L’attività di verifica/valutazione del profitto scolastico viene svolta dagli insegnanti a livello<br />

individuale e nei consigli di classe. I criteri di valutazione del profitto, del comportamento di lavoro e<br />

del comportamento sociale di ogni singolo allievo sono stati definiti dal Collegio docenti.<br />

Nella valutazione si terrà conto:<br />

della situazione di partenza;<br />

della puntualità di esecuzione e consegna degli elaborati;<br />

del conseguimento degli obiettivi cognitivi quali:<br />

o conoscenza raggiunta e dimostrata attraverso le verifiche orali e scritte;<br />

o competenze tecniche ed espressive (riguarda sia le verifiche orali sia scritte);<br />

o capacità di analisi e sintesi.<br />

delle capacità ideative, della creatività, innovatività, capacità propositiva;<br />

della perseveranza, dell’autocontrollo, del grado di integrazione.<br />

Nella valutazione finale si terrà conto anche dei comportamenti relazionali quali:<br />

impegno (superficiale e discontinuo, adeguato e costante, autonomo e costruttivo);<br />

partecipazione alle attività scolastiche (marginale, propositiva, costruttiva, trainante);<br />

frequenza (scarsa, discontinua, regolare, assidua);<br />

comportamento generale (inaccettabile, poco responsabile, corretto, responsabile);<br />

rispetto delle persone, dell’ambiente e delle cose;<br />

Questi elementi potranno valere ai fini della classificazione di fine quadrimestre (o di metà<br />

quadrimestre) dal momento in cui, nel Patto Formativo, sia spiegato come verranno utilizzati e ai fini<br />

dell’assegnazione del voto di condotta.<br />

Nel caso di un’assenza ad una verifica scritta programmata l’allievo usufruirà di occasioni di<br />

recupero. Se al termine del quadrimestre mancheranno comunque prove scritte significative ai<br />

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LIVELLI<br />

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fini valutativi, si verificherà nella media un abbassamento percentuale proporzionale al numero<br />

di compiti non svolti;<br />

Nel caso in cui l’allievo non si presenti ad un’interrogazione programmata, si potrà decidere<br />

nella media una penalità, salvo giustificati e comprovati motivi o un tempestivo recupero<br />

dell’interrogazione;<br />

Nel caso in cui l’allievo si presenti sprovvisto di materiale (testi, compiti a casa) ci sarà<br />

annotazione sul registro e, se il numero degli episodi riscontrati sarà elevato, se ne terrà conto<br />

nella valutazione finale.<br />

L’elaborazione finale dei voti terrà conto dell’andamento durante l’anno scolastico, per cui i voti<br />

crescenti potranno aver peso nella valutazione positiva dell’allievo, il contrario potrà avvenire per i<br />

voti decrescenti.<br />

Si precisa che i graduali progressi rilevati anche attraverso prove semplificate, pur non comportando<br />

in modo assoluto il raggiungimento della sufficienza, possono, in sede di scrutinio finale, essere<br />

valutate positivamente. Al contrario l’abbandono dello studio, anche di una sola disciplina,<br />

costituisce presupposto per la non ammissione alla classe successiva.<br />

SCHEDA DI VALUTAZIONE<br />

A B C D<br />

Conoscenze Competenze Capacità Comportamentali<br />

1 Nessuna Nessuna Nessuna<br />

2<br />

3<br />

4<br />

Frammentarie e<br />

gravemente<br />

lacunose<br />

Incerte ed<br />

incomplete<br />

Complessivamente<br />

accettabile: ha<br />

ancora lacune, ma<br />

non estese e/o<br />

profonde<br />

Comunica in modo<br />

decisamente<br />

stentato ed<br />

improprio<br />

Comunica in modo<br />

non sempre<br />

coerente e proprio;<br />

ha difficoltà a<br />

cogliere i nessi logici<br />

e quindi ad<br />

analizzare temi,<br />

questioni e problemi<br />

Comunica in modo<br />

semplice ma<br />

corretto, coglie e<br />

chiarisce gli aspetti<br />

fondamentali<br />

Non sa individuare i<br />

concetti chiave e non<br />

sa chiarire gli aspetti<br />

significativi<br />

Applica le conoscenze<br />

minime senza<br />

commettere gravi errori<br />

ma talvolta con<br />

imprecisione<br />

Esegue semplici<br />

compiti senza errori<br />

sostanziali; affronta<br />

compiti più complessi<br />

se <strong>guida</strong>to<br />

Partecipazione: di<br />

disturbo<br />

Impegno: nullo<br />

Metodo: assenza di<br />

strategie<br />

Partecipazione:<br />

discontinua e<br />

superficiale<br />

Impegno: scarso<br />

Metodo: non sa<br />

individuare<br />

strategie di studio<br />

adeguate<br />

Partecipazione:<br />

dispersiva<br />

Impegno:<br />

discontinuo<br />

Metodo:<br />

riproduttivo e<br />

meccanico<br />

Partecipazione: da<br />

sollecitare<br />

Impegno:<br />

sufficiente<br />

Metodo:<br />

riproduttivo ma<br />

consapevole<br />

VOTO<br />

IN<br />

DECIMI<br />

VALUTAZIONI<br />

CORRISPONDENTI<br />

Giudizio Valutazione<br />

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1 ÷ 2<br />

3 ÷ 4<br />

5 I.<br />

G.I.<br />

6 S.<br />

NON ADEGUATO<br />

ADEGUATO


5<br />

6<br />

7<br />

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Conosce gli elementi<br />

essenziali,<br />

fondamentali<br />

Sostanzialmente<br />

complete<br />

Complete, con<br />

approfondimenti<br />

autonomi<br />

Comunica in modo<br />

adeguato, con<br />

lessico corretto<br />

Usa correttamente<br />

la lingua, con<br />

lessico appropriato<br />

e struttura<br />

organicamente il<br />

discorso. Sa<br />

individuare e<br />

collegare<br />

adeguatamente i<br />

nuclei portanti<br />

anche a livello<br />

interdisciplinare<br />

Comunica in modo<br />

appropriato ed<br />

articolato; è<br />

autonomo ed<br />

organizzato; collega<br />

conoscenze attinte<br />

da ambiti<br />

pluridisciplinari,<br />

analizza in modo<br />

critico e con rigore<br />

Esegue correttamente<br />

compiti semplici,<br />

affronta compiti<br />

complessi<br />

autonomamente<br />

Affronta compiti anche<br />

nuovi e complessi in<br />

modo corretto<br />

Affronta<br />

autonomamente anche<br />

compiti nuovi e<br />

complessi, applicando<br />

le conoscenze in modo<br />

corretto e creativo.<br />

Documenta il proprio<br />

lavoro, cerca soluzioni<br />

adeguate per situazioni<br />

nuove. Esprime giudizi<br />

e valutazioni; dimostra<br />

capacità progettuale e<br />

creativa<br />

Partecipazione:<br />

recettiva<br />

Impegno:<br />

soddisfacente<br />

Metodo:<br />

organizzato e<br />

costante<br />

Partecipazione:<br />

attiva<br />

Impegno: notevole<br />

Metodo:<br />

organizzato e<br />

autonomo<br />

Partecipazione:<br />

costruttiva<br />

Impegno: notevole<br />

Metodo:<br />

elaborativo e<br />

flessibile<br />

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7<br />

8<br />

9 ÷ 10<br />

COMPORTAMENTO INDICATORI DESCRIZIONE PRESTAZIONE<br />

LAVORO<br />

SOCIALE<br />

IMPEGNO<br />

ATTENZIONE<br />

ORGANIZZAZIONE<br />

RESPONSABILITÀ<br />

ADATTABILITÀ<br />

SENSO CRITICO<br />

FUNZIONI:<br />

PERCETTIVE<br />

DI CONTROLLO<br />

DI INTEGRAZIONE<br />

BUONO<br />

DISCRETO<br />

ACCETTABILE<br />

NON ADEGUATO<br />

BUONO<br />

DISCRETO<br />

ACCETTABILE<br />

NON ADEGUATO<br />

Positività in tutti gli indicatori<br />

B.<br />

O.<br />

Positivo in alcuni e sufficiente nei rimanenti<br />

DISCRETO<br />

BUONO<br />

Sufficienza nell’impegno e non ancora del tutto<br />

produttivo il lavoro/metodo<br />

Carente l’impegno e improduttivo il lavoro/metodo<br />

Positività in tutti gli indicatori<br />

Positivo in alcuni e sufficiente nei rimanenti


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Tipologie di interventi di recupero / sostegno<br />

A Recupero in itinere (in orario scolastico)<br />

B Lavoro domestico indirizzato dal docente<br />

C Sportello didattico di tipo tecnico (orientato ai contenuti)<br />

D Corsi di recupero interclasse in orario curriculare su moduli specifici<br />

IL SISTEMA DEI CREDITI<br />

Nel campo educativo, il riconoscimento di crediti è coerente con il contratto formativo che,<br />

recentemente adottato nella nostra scuola, ha anche trovato riscontro nello Statuto delle<br />

studentesse e degli studenti.<br />

Il credito è un attestato con cui si certifica che un soggetto ha conseguito specifiche conoscenze,<br />

competenze e capacità in ordine a determinati comportamenti. Tale credito è valutato sia in sede<br />

scolastica sia all’esterno.<br />

Si distinguono due tipi di crediti:<br />

o i crediti scolastici;<br />

o i crediti formativi.<br />

Per quanto riguarda il credito scolastico, il consiglio di classe, nello scrutinio finale di ciascuno degli<br />

ultimi tre anni della scuola secondaria superiore, attribuisce ad ogni alunno che sia ammesso alla<br />

classe successiva un apposito punteggio per l’andamento degli studi.<br />

Tale credito esprime la valutazione del grado di preparazione complessiva raggiunta dallo studente<br />

nell’anno scolastico con riguardo al profitto e considera anche l’assiduità della frequenza scolastica,<br />

l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo, alle attività complementari ed<br />

integrative realizzate dalla scuola.<br />

Il credito formativo attesta ogni qualificata esperienza, conseguita fuori dalla scuola e debitamente<br />

documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di<br />

Stato.<br />

Credito Scolastico<br />

PROFITTO<br />

PARTECIPAZIONE ALLA VITA SCOLASTICA<br />

ATTIVITA’ INTEGRATIVE<br />

CREDITO FORMATIVO<br />

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Requisiti per l’acquisizione dei crediti formativi<br />

Le certificazioni delle esperienze dovranno essere presentate al coordinatore della classe dal 16<br />

aprile al 15 maggio dell’anno di riferimento.<br />

Verranno prese in considerazione le certificazioni relative al periodo: 15 maggio dell’anno<br />

precedente ÷ 14 maggio anno in corso.<br />

Per le classi terze verranno accettate anche le certificazioni riguardanti attività svolte nei due anni<br />

precedenti.<br />

Non saranno considerate le attività che non abbiano durata almeno trimestrale o corsi di formazione<br />

inferiori a 36 ore o, se di durata oraria inferiore, almeno trimestrale.<br />

Fanno eccezione tutte le attività di durata temporale difforme da quanto stabilito, riconosciute dalle<br />

Università o da Enti culturali<br />

Per acquisire dei crediti formativi le esperienze dovranno possedere i seguenti quattro requisiti:<br />

Esperienza qualificata:<br />

l’esperienza deve essere chiaramente finalizzata alla formazione o comunque strutturata con una<br />

intenzionale valenza formativa.<br />

Esperienza debitamente documentata:<br />

o certificazione ufficiale di Ente, Associazione, Istituzione…, completa di descrizione<br />

dell’esperienza, della durata in numero di ore, dell’eventuale valutazione, l’esito di eventuali<br />

certificazioni;<br />

o regolarità fiscale, previdenziale … ;<br />

o convalida dell’Autorità diplomatica e consolare per i crediti acquisiti all’estero ove richiesta.<br />

Competenze coerenti:<br />

L’esperienza deve avere attinenza con i contenuti di una o più discipline che caratterizzano il corso<br />

di studi, con particolare riferimento a quelle tecnico-professionali e deve essere un fattore qualificato<br />

di arricchimento delle relative conoscenze, competenze e capacità.<br />

Convalida da parte del Consiglio di Classe.<br />

La condizione per l’acquisizione del credito è la convalida da parte del Consiglio di Classe, che<br />

avverrà sulla base dei punti precedenti, cioè:<br />

o la validità della tipologia di esperienza;<br />

o l’idoneità della certificazione, con particolare riguardo alla rilevanza qualitativa e quantitativa<br />

dell’esperienza certificata;<br />

o l’attinenza con una o più discipline, secondo una motivata valutazione dei rispettivi docenti,<br />

riportata a verbale.<br />

Attività comprese nel credito formativo:<br />

o attività didattico-culturali (coerenti con il corso di studio);<br />

o attività socio-assistenziali;<br />

o attività sportive;<br />

o alternanza scuola - lavoro<br />

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ELEMENTI COSTITUTIVI DEL CREDITO SCOLASTICO E CRITERI PER LA QUANTIFICAZIONE<br />

Profitto<br />

o media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale.<br />

Partecipazione all’attività didattica<br />

o frequenza assidua;<br />

o partecipazione al dialogo educativo;<br />

o partecipazione attiva e propositiva alle lezioni (interesse, impegno);<br />

o partecipazione attiva e propositiva alle iniziative progettuali extracurricolari.<br />

Partecipazione alla vita scolastica<br />

o partecipazione attiva e continuativa agli organi collegiali e/o a commissioni d’istituto;<br />

Attività integrative (v. D.P.R. n. 323/1998, art. 11 e relativa delibera del Collegio dei Docenti)<br />

o attività di orientamento<br />

o teatro<br />

o musica<br />

o fotografia<br />

o sport<br />

o altre attività artistico/espressive<br />

Credito scolastico (D.M. n. 99 del 16/12/2009)<br />

La quantificazione del credito scolastico avviene attribuendo un punteggio espresso in un numero<br />

intero che dipende dalla fascia di appartenenza di ogni singolo studente, come da tabella di seguito<br />

riportata, che vige per le classi terze e quarte.<br />

CREDITO SCOLASTICO (Candidati interni)<br />

Media dei voti Credito scolastico (Punti)<br />

I anno II anno III anno<br />

M = 6 3-4 3-4 4-5<br />

6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6<br />

7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7<br />

8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8<br />

9< M ≤ 10 7-8 7-8 8-9<br />

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da<br />

attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in<br />

considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al<br />

dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi.<br />

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Per le classi quinte del corrente anno scolastico (<strong>2010</strong>/<strong>2011</strong>) è in uso la precedente tabella ( D.M.<br />

n. 42 del 22/05/2007), ovvero:<br />

Media dei voti Credito scolastico (Punti)<br />

I anno II anno III anno<br />

M = 6 3-4 3-4 4-5<br />

6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6<br />

7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7<br />

8 < M ≤ 10 6-8 6-8 7-9<br />

Il Collegio Docenti (v. delibera) ritiene di assegnare il punteggio minimo della fascia di appartenenza<br />

qualora uno studente di una qualsiasi delle classi degli ultimi tre anni si trovi in almeno una delle<br />

seguenti condizioni:<br />

frequenza irregolare non motivata,<br />

ripetute assenze non motivate in occasione delle verifiche.<br />

Il Collegio dei Docenti decide all’unanimità di ripartire i punti delle diverse bande secondo una<br />

procedura oggettiva che assicuri equità di trattamento. Conseguentemente si assegna:<br />

− fino al massimo del 60% in relazione al profitto secondo quanto sintetizzato nelle tabelle sotto<br />

riportate, fatta eccezione per l’ultima banda alla quale si fa corrispondere il punteggio massimo<br />

in virtù della media estremamente positiva<br />

− il 20% per l’eventuale presenza di almeno uno dei tre elementi partecipazione all’attività<br />

didattica, partecipazione alla vita scolastica, attività integrative<br />

− il 20% di questo punto per l’eventuale acquisizione di un credito formativo.<br />

CLASSI TERZE E QUARTE<br />

BANDA MEDIA Punteggio<br />

6-7 6,01-6,33 4,2<br />

6,34-6,66 4,4<br />

6,67-7,00 4,6<br />

7-8 7,01-7,33 5,2<br />

7,34-7,66 5,4<br />

7,67-8,00 5,6<br />

8-9 8,01-8,33 6,2<br />

8,34-8,66 6,4<br />

8,67-9,00 6,6<br />

9-10 9,01-10,00 8<br />

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CRITERI PER L’ATTIBUZIONE DELLA LODE<br />

Il D.M. n. 99 del 16/12/2009 negli articoli 3 e 4 stabilisce quanto segue:<br />

- per l’anno scolastico <strong>2010</strong>/<strong>2011</strong> gli studenti devono:<br />

• conseguire il punteggio massimo di 100 punti senza fruire dell’integrazione prevista<br />

dalla legge 425 del 10/12/1997, art.3, comma 6<br />

• conseguire il credito scolastico massimo complessivo attribuibile senza fruire<br />

dell’integrazione prevista dalla legge 323 del 23/7/1998 art.11 comma 4<br />

• aver riportato negli scrutini finali relativi alla penultima e all’ultima classe solo voti<br />

uguali o superiori a 8/10, ivi compresa la valutazione del comportamento<br />

• conseguire all’unanimità il credito scolastico annuale relativo all’ultimo anno, nonché il<br />

punteggio previsto per ogni prova d’esame<br />

A partire dalla completa e piena applicazione del suddetto decreto ministeriale, prevista per l’anno<br />

scolastico <strong>2011</strong>/2012, per poter conseguire la lode gli studenti dovranno:<br />

• conseguire il punteggio massimo di 100 punti senza fruire dell’integrazione prevista<br />

dalla legge 425 del 10/12/1997, art.3, comma 6<br />

• conseguire il credito scolastico massimo complessivo attribuibile senza fruire<br />

dell’integrazione prevista dalla legge 323 del 23/7/1998 art.11 comma 4<br />

• aver riportato negli scrutini finali relativi alla terzultima, penultima e ultima classe<br />

solo voti uguali o superiori a 8/10, ivi compresa la valutazione del comportamento<br />

• conseguire all’unanimità il credito scolastico annuale relativo all’ultimo anno, nonché il<br />

punteggio previsto per ogni prova d’esame.<br />

CRITERI PER LA VALUTAZIONE FINALE, L’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA,<br />

L’AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO E LA SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO<br />

Le valutazioni di insufficienza dovranno emergere chiaramente dall’applicazione della griglia<br />

valutativa del P.O.F., inserita nei registri personali.<br />

Si possono verificare tre situazioni:<br />

CLASSI QUINTE<br />

BANDA MEDIA Punteggio<br />

6-7 6,01-6,33 5,2<br />

6,34-6,66 5,4<br />

6,67-7,00 5,6<br />

7-8 7,01-7,33 6,2<br />

7,34-7,66 6,4<br />

7,67-8,00 6,6<br />

8-10 8,01-8,20 7,2<br />

8,21-8,49 7,7<br />

8,50-8,70 8,2<br />

8,71-9,00 8,5<br />

> 9 9<br />

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1) gli alunni che presentano una o due insufficienze non gravi, (2 negatività) tali da non pregiudicare<br />

la possibilità di affrontare l’anno successivo, saranno promossi in presenza di almeno uno dei<br />

seguenti fattori:<br />

o progressi apprezzabili nel corso dell’anno nella maggior parte delle discipline;<br />

o positivo comportamento di lavoro;<br />

o assiduità della frequenza o della partecipazione all’attività didattica.<br />

2) per gli alunni che presentano insufficienze non gravi, ma diffuse in più di due discipline o<br />

insufficienze gravi in una o più discipline (da 3 a 7 negatività), il Consiglio di classe deciderà caso<br />

per caso la NON AMMISSIONE alla classe successiva ovvero la sospensione del giudizio in base ai<br />

seguenti criteri:<br />

o possibilità di raggiungere gli obiettivi minimi e di contenuto propri delle discipline interessate;<br />

o possibilità di seguire proficuamente il programma di studi nell’anno successivo;<br />

o progressi apprezzabili nel corso dell’anno;<br />

o positivo comportamento di lavoro;<br />

o assiduità della frequenza o della partecipazione all’attività didattica.<br />

3 ) Gli alunni che presentano più di sette negatività risulteranno non AMMESSI ALLA CLASSE<br />

SUCCESSIVA<br />

4) L’ammissione dello studente candidato all’esame di stato conclusivo è subordinata al<br />

conseguimento di una valutazione almeno sufficiente in tutte le discipline.<br />

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI INTERVENTI DIDATTICI FINALIZZATI AL RECUPERO DEI<br />

DEBITI FORMATIVI<br />

Con D.M. 80 del 3 Ottobre 2007 il Ministro Fioroni è intervenuto nella gestione dei cosiddetti debiti<br />

formativi: prima di tale intervento legislativo questi potevano essere estinti anche nel corso dell’anno<br />

scolastico successivo a quello in cui si erano contratti, ovvero potevano non essere estinti e risultare<br />

penalizzanti per l’attribuzione del punteggio del credito scolastico. Dopo l’entrata in vigore del D.M.<br />

sopra ricordato i debiti devono essere invece obbligatoriamente estinti prima dell’inizio del nuovo<br />

anno scolastico, pena la non ammissione alla classe successiva. In sede degli scrutini finali di<br />

Giugno il consiglio di classe decide l’attribuzione di tali debiti e sospende il giudizio di promozione o<br />

non ammissione alla classe successiva in attesa della verifica dell’estinzione del debito.<br />

Per quanto concerne il recupero di tali debiti formativi (modalità, corsi, tempi) questi i punti salienti<br />

della normativa vigente:<br />

Art. 5<br />

Nei confronti degli studenti per i quali, al termine delle lezioni, è stato constatato il mancato<br />

conseguimento della sufficienza in una o più discipline, che non comporti tuttavia un immediato<br />

giudizio di non promozione, il Consiglio di classe procede al rinvio della formulazione del giudizio<br />

finale. La scuola comunica subito alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal consiglio di<br />

classe, indicando le specifiche carenze rilevate per ciascuno alunno dai docenti delle singole<br />

discipline e i voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali l’alunno<br />

non ha raggiunto la sufficienza. Contestualmente vengono comunicati gli interventi didattici<br />

finalizzati al recupero dei debiti formativi che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine<br />

dell’anno scolastico, le modalità e tempi delle relative verifiche.<br />

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Analogamente a quanto previsto dal precedente art. 2, se i genitori o coloro che ne esercitano la<br />

relativa potestà non ritengano di avvalersi delle iniziative di recupero organizzate dalle scuole,<br />

debbono comunicarlo alla scuola stessa, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle<br />

verifiche di cui al comma precedente.<br />

Art. 6<br />

A conclusione dei suddetti interventi didattici, di norma entro il 31 agosto dell’anno scolastico di<br />

riferimento, salvo particolari esigenze organizzative delle istituzioni scolastiche, e comunque non<br />

oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, il Consiglio di classe, in sede di<br />

integrazione dello scrutinio finale, procede alla verifica dei risultati conseguiti e alla formulazione del<br />

giudizio definitivo che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione dell’alunno alla frequenza<br />

della classe successiva.<br />

Art 7<br />

Nei confronti degli studenti valutati positivamente in sede di verifica finale al termine del terz’ultimo<br />

e penultimo anno di corso, il Consiglio di classe procede altresì all’attribuzione del punteggio di<br />

credito scolastico.<br />

Art. 8<br />

[…] A decorrere dall’anno scolastico 2008-2009, per gli studenti dell’ultimo anno di corso che nello<br />

scrutinio del primo trimestre o del primo quadrimestre presentino insufficienze in una o più<br />

discipline, il Consiglio di classe predispone iniziative di sostegno e relative verifiche, da svolgersi<br />

entro il termine delle lezioni, al fine di porre gli studenti predetti nella condizione di conseguire una<br />

valutazione complessivamente positiva in sede di scrutinio di ammissione all’esame di Stato.<br />

LE MATERIE<br />

Programmazione educativa e didattica<br />

La programmazione educativa e didattica si articola in tre passaggi fondamentali, dei quali il primo<br />

è rappresentato proprio dal POF, il secondo dalla programmazione di classe, nella quale vengono<br />

definiti gli obiettivi trasversali, il terzo passaggio è quello della programmazione disciplinare per<br />

ciascuna materia, nella quale vengono definiti contenuti, obiettivi, obiettivi minimi, metodologie e<br />

criteri valutativi specifici. La programmazione disciplinare rappresenta l’ultima definizione<br />

progettuale del percorso formativo e l’applicazione di quanto delineato nei passaggi precedenti. La<br />

programmazione disciplinare è illustrata dai docenti agli studenti ed è a disposizione delle famiglie<br />

presso la segreteria didattica e sul sito web della scuola.<br />

DISPOSIZIONI E NORME DI COMPORTAMENTO<br />

Le norme di comportamento sono definite nel Regolamento d’Istituto. Esse sono vincolanti per tutte<br />

le componenti della comunità scolastica. Il Regolamento è consultabile presso la segreteria didattica<br />

e sul sito web della scuola. Una copia, oltre che disponibile all’albo dell’Istituto,è consegnata in<br />

occasione delle periodiche riunioni del comitato degli eletti (rappresentanti alunni e genitori). Le<br />

disposizioni applicative ed integrative del Regolamento sono comunicate per iscritto o verbalmente<br />

agli studenti e, per loro tramite, alle famiglie.<br />

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LE ASSEMBLEE STUDENTESCHE D’ISTITUTO<br />

Per le assemblee che, a norma della C.M. n. 4733/A3 del 26/11/2003, non rientrano nelle giornate<br />

seminariali valgono le seguenti norme:<br />

le assemblee si tengono in orario non coincidente con quello delle lezioni<br />

il Comitato Studentesco elabora all’inizio dell’anno un calendario delle Assemblee da sottoporre<br />

all’approvazione del Dirigente Scolastico (o di un suo delegato) e suscettibile di modifiche,<br />

qualora circostanze impreviste lo richiedano. Prima di ogni assemblea, con congruo anticipo<br />

(almeno 10 giorni), il Comitato Studentesco presenta al Dirigente Scolastico (o al suo delegato)<br />

una richiesta formale, con l’indicazione della data e dell’ordine del giorno<br />

il Comitato Studentesco elegge un suo presidente e nomina i componenti di un suo servizio<br />

d’ordine, responsabili del corretto svolgimento delle riunioni e tenuti ad avvertire prontamente il<br />

Preside, o il collaboratore della presidenza addetto alla gestione studenti, in caso di violazione<br />

della sopra citata normativa ministeriale o del diritto penale. L’Assemblea di Istituto può tenersi<br />

in locali esterni alla scuola, sotto forma di manifestazione sportiva, incontro con esperti su<br />

tematiche di rilevante interesse, visione di film educativi con obbligo di successivo dibattito.<br />

Qualora l’Assemblea sia esterna, dovranno essere rispettate le seguenti regole:<br />

gli alunni non potranno allontanarsi dagli spazi o locali designati ed il servizio di ordine del<br />

Comitato Studentesco sarà tenuto ad esercitare una scrupolosa vigilanza in tale senso; coloro<br />

che contravverranno a questa norma subiranno le relative sanzioni disciplinari;<br />

le famiglie dovranno sottoscrivere un’autorizzazione che sollevi la scuola da ogni responsabilità<br />

in caso di incidenti o di problemi derivanti dalla non osservanza del regolamento da parte di uno<br />

o più studenti (ad esempio dall’uscita dalla sala cinematografica senza permesso);<br />

la segreteria provvederà ad approntare e far distribuire i relativi moduli almeno sei giorni prima<br />

dell’Assemblea;<br />

tale autorizzazione, tramite i rappresentanti di classe, verrà consegnata al docente-coordinatore<br />

almeno due giorni prima della data dell’Assemblea e sarà condizione irrinunciabile per<br />

parteciparvi;<br />

il docente-coordinatore, dopo aver segnalato nel registro di classe i nomi degli alunni<br />

inadempienti (e perciò esclusi dall’Assemblea, o comunque non considerati ufficialmente<br />

presenti, anche se si recassero nel locale o nello spazio in cui si svolge), trasmetterà i moduli<br />

firmati alla Segreteria, perché li conservi.<br />

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“Dietro ogni problema, c’è un’opportunità”<br />

RECUPERO E CENTRO DI AUTOAPPRENDIMENTO<br />

ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA E FINALITÀ<br />

Galileo Galilei<br />

Il progetto nasce dalla considerazione dell’elevato numero di studenti promossi con debito formativo<br />

e dall’esigenza di ottenere un effettivo recupero delle competenze degli alunni attraverso<br />

un’organizzazione che garantisca un controllo più attento. Gli interventi didattici ed educativi<br />

integrativi sono per altro previsti dall’O.M. n.313 del 9.11.94 dalla stessa individuati come uno degli<br />

strumenti attraverso i quali si realizza una programmazione flessibile delle attività didattiche, volta al<br />

superamento dei fenomeni di ripetenza, dispersione e, più in generale, di ogni altra forma di<br />

insuccesso scolastico.<br />

Centro di autoapprendimento / self access centre<br />

Premessa<br />

La crescente attenzione verso il ruolo del discente, che caratterizza la moderna didattica ,mette<br />

in stretta relazione il successo e l’insuccesso scolastici con la motivazione allo studio da<br />

una parte e con i differenti tempi e stili di apprendimento dall’altra, ponendo il docente di fronte<br />

a problemi cruciali:<br />

Inoltre<br />

• come venire incontro ai diversi stili cognitivi degli allievi?<br />

• come rispettare i diversi tempi di apprendimento di ciascuno di essi?<br />

• come favorire l’acquisizione di strategie cognitive e metacognitive appropriate?<br />

• l’autonomia nell’apprendimento si va rivelando sempre più come una delle competenze<br />

fondamentali da perseguire nei processi di formazione.<br />

• i sistemi di formazione autonoma a distanza andranno assumendo nei prossimi anni<br />

maggior importanza, anche in considerazione dello sviluppo dei sistemi multimediali e<br />

telematici<br />

Quindi favorire attività di autoapprendimento è una delle modalità attraverso cui è possibile<br />

destare e sostenere la motivazione, meglio adeguarsi ai tempi e rispettare gli stili<br />

d’apprendimento. Fra i tanti percorsi possibili verso una maggiore individualizzazione<br />

dell’apprendimento, il centro di autoapprendimento (Self Access) può costituire un’importante<br />

novità.<br />

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PROGETTO CENTRO SELF ACCESS<br />

Il progetto si propone di costruire uno spazio didattico multimediale con le caratteristiche di un un<br />

centro di studio in modalità autoapprendimento (self-access)<br />

Finalità:<br />

Allargare l'offerta formativa della scuola creando un'attività integrativa extracurriculare, da svolgersi<br />

durante tutto il corso dell'anno scolastico, che consenta sia il recupero delle competenze degli alunni<br />

in difficoltà sia il potenziamento degli alunni interessati a raggiungere risultati ottimali.<br />

In particolare:<br />

In rapporto agli studenti il progetto intende:<br />

offrire occasioni di recupero per l’acquisizione delle conoscenze<br />

offrire opportunità di approfondimento dei contenuti disciplinari<br />

stimolare momenti di autoapprendimento che abbiano nella classe non tanto il luogo fisico<br />

della realizzazione, quanto il luogo della progettazione e della verifica<br />

facilitare lo scambio di informazioni ed il confronto di esperienze, favorendo la valutazione e<br />

l’autovalutazione<br />

In rapporto ai docenti il progetto intende:<br />

consentire l’individuazione di percorsi di recupero e approfondimento per gli studenti, la cui<br />

efficacia sia verificabile<br />

consentire, a discrezione del docente e nell’ambito dell’orario curricolare, la scissione del<br />

gruppo classe in vari sottogruppi per attività di ricerca, di potenziamento delle abilità<br />

operative e di acquisizione delle conoscenze.<br />

Obiettivi:<br />

migliorare le abilità di gestione autonoma dei materiali di lavoro<br />

offrire una <strong>guida</strong> alla revisione dei contenuti didattici curricolari<br />

offrire una <strong>guida</strong> e uno stimolo all'approfondimento critico dei contenuti trattati in classe<br />

motivare ad uno studio responsabile ed autonomo<br />

Destinatari:<br />

Alunni di tutte le classi potranno accedere volontariamente al centro secondo la propria disponibilità<br />

di orario extra-curriculare. Gli alunni con debito formativo non colmato e quelli che nel corso<br />

dell’anno evidenzieranno difficoltà specifiche relative alla acquisizione di competenze nelle varie<br />

discipline, saranno sollecitati a utilizzare il centro di autoapprendimento.<br />

Modalità di accesso/uso:<br />

L'accesso all'ambiente del centro è autonomo e libero, così come la possibilità di utilizzo di<br />

qualsivoglia strumento o attrezzatura. Gli studenti avranno accesso al self access centre al termine<br />

del loro orario scolastico prenotandosi nei giorni precedenti.<br />

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LICEO SCIENTIFICO “G. GALILEI” MACERATA - PIANO OFFERTA FORMATIVA - LINEE GUIDA<br />

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ORGANIGRAMMA<br />

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LICEO SCIENTIFICO “G. GALILEI” MACERATA - PIANO OFFERTA FORMATIVA - LINEE GUIDA<br />

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Immagine di copertina:<br />

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“Vecchio Vecchio Vecchio” Vecchio logo ogo ogo <strong>Liceo</strong> <strong>Liceo</strong> <strong>Scientifico</strong><br />

Galileo Galileo di Macerata<br />

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