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Siamo tutti di-versi

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si contrappone alla prosa in quanto ragione e immaginazione,<br />

oggettività e creatività non sono sfere separate<br />

nell’uomo, ma costituiscono un’unità inscin<strong>di</strong>bile che è<br />

peculiare del nostro essere uomini. Nell’uomo il pensiero<br />

e l’emozione, il razionale e l’irrazionale, la percezione<br />

e la sensazione, il logico e l’illogico, non sono due mo<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> essere opposti ma coesistenti ed ognuno non è mai<br />

allo stato puro.<br />

Da queste brevi considerazioni emerge la necessità <strong>di</strong><br />

“dare voce” alla poesia nella scuola, al pari della prosa,<br />

conferendole l’opportuna importanza nel processo <strong>di</strong><br />

educazione-istruzione, <strong>di</strong> acculturamento e appren<strong>di</strong>mento.<br />

Per tanti anni la poesia è stata trascurata nei processi<br />

formativi, considerata quasi simbolo <strong>di</strong> un mondo antiquato<br />

e vetusto da rigettare in favore <strong>di</strong> contenuti più<br />

attuali e <strong>di</strong> strumenti strettamente legati ad un mondo<br />

profondamente tecnologizzato.<br />

La poesia nella scuola può anche rappresentare una<br />

possibile e valida risposta all’utilizzo in<strong>di</strong>scriminato<br />

della TV, <strong>di</strong> Internet, dei videogiochi, utilizzo che ha<br />

prodotto conseguenze non in<strong>di</strong>fferenti nei bambini e<br />

nei soggetti in età evolutiva.<br />

L’utilizzo improprio della TV ha portato principalmente<br />

a una tendenza all’imitazione, a un aumento della<br />

tensione, dell’ansia, dell’irritabilità, a <strong>di</strong>fficoltà nell’appren<strong>di</strong>mento<br />

del linguaggio, ad un’alterazione nella<br />

prospettiva degli avvenimenti con un’influenza negativa<br />

anche sull’appren<strong>di</strong>mento scolastico con una riduzione<br />

della capacità <strong>di</strong> memorizzare, concettualizzare,<br />

giu<strong>di</strong>care criticamente, concentrarsi a lungo e un’atrofizzazione<br />

della fantasia e dell’in<strong>di</strong>vidualità <strong>di</strong> pensiero.<br />

Per quanto riguarda la rete telematica, le conseguenze<br />

<strong>di</strong> un uso improprio <strong>di</strong> questo mezzo possono essere<br />

la <strong>di</strong>pendenza, l’allontanamento dal reale, il contatto<br />

con realtà rischiose. Il computer non è solo strumento<br />

<strong>di</strong> gioco e <strong>di</strong> lavoro ma è anche <strong>di</strong>ventato “teatro <strong>di</strong><br />

esperienza sociale”, un teatro senza palcoscenico, dai<br />

confini invisibili e fluttuanti, in perpetua costruzione e<br />

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