La Spada che canta

molto lentamente. E soltanto dopo che ho dato di stomaco. Devo
vomitare tutta quella solitudine, quell'isolamento, ogni singola
volta.»
Pico spinse il suo cavallo più vicino al mio e mi guardò, e io lo
vidi preoccupato. «Sei veramente cristiano, zio Varro?»
Lo fissai sbattendo le palpebre, colto di sorpresa dalla domanda
inaspettata e dal rafforzativo. «Che cosa ha a che fare con tutto
questo?»
«Molto, zio.» Mi fece un sorriso. «Potrei cominciare a farti una
predica, dicendoti che un uomo non è mai solo se Dio è nel suo
cuore. Ma non è quello che intendevo dire. Volevo solo sapere se sei
veramente cristiano.»
Scrollai le spalle, sentendomi lievemente imbarazzato per
l'improvvisa intimità dell'argomento. «Suppongo di esserlo.» La mia
risposta fu piuttosto cupa, quasi il principio di un rimprovero. «Non
lo siamo tutti? Sono stato battezzato prima di avere il tempo di
pensarci. Sono cresciuto cristiano. Ho prestato giuramento nelle
legioni sulla croce di Cristo. Perché me lo chiedi?»
Pico insistette, la sua voce era quasi prepotente. «Credi in Dio?
Credi che Egli esista?»
«Certo che ci credo... almeno penso.» Adesso ero davvero
perplesso. «Dove vuoi arrivare? Tu non credi in Dio?»
Si sfregò la faccia: era l'immagine stessa del dubbio, immagine
che avrebbe anche potuto essere comica, se non fossi stato costretto
ad ammirare la sua grandiosa prestanza e l'impressione che dava
nella sua magnifica uniforme, e non vidi niente di strano nel fatto
che un simile uomo, così grande e grosso e incredibilmente capace,
si struggesse sul problema dell'esistenza di Dio.
«A volte penso di sì,» disse. «A volte è facile. Ma poi ci sono
momenti in cui penso di non credere. Se Dio fosse quello che i preti
ci hanno detto, allora questo mondo sarebbe un posto migliore per