La Spada che canta

«Agostino, che la maggioranza degli uomini definisce santo, è
entrato in conflitto con Pelagio, o meglio è stato il contrario. Pelagio
ha incrociato le corna con Agostino.»
«E allora? Qual è il problema con questo sant'Agostino?»
«Pelagio pensa che sia un ipocrita e un bugiardo.»
Feci un fischio. «Te lo ha detto lui?»
«Lo ha detto a tutto il mondo!»
«Perché? Per quale ragione?» Mio malgrado, anche se non
sapevo niente di questo Pelagio, mi sentii costernato
dall'affermazione di Pico. «Se, come dici, tutti pensano che Agostino
sia un sant'uomo, il tuo Pelagio corre realmente il rischio di essere
preso per un matto o per un piantagrane.»
Avevamo ormai quasi completato il circuito dell'accampamento
e vidi il grande stendardo di Pico comparire di nuovo alla nostra
vista. Pico stava ancora parlando molto seriamente. «Proprio così»
disse. «Ma la faccenda è molto più grave. Agostino è un campione
nella teoria della grazia divina. È un uomo di Dio. Un vescovo. Ma
in gioventù era un famoso donnaiolo.»
«Un donnaiolo? Davvero?» Trovavo il fatto strano, ma non
sorprendente. «È sempre stato un prete?»
Pico scosse la testa. «No. Non credo. In ogni caso, usava dire una
preghiera per la quale divenne noto. Pregava che Dio gli desse la
grazia di trovare la castità... ma non subito!»
Risi, ma Pico proseguì coprendo la mia risata. «Agostino crede
che l'uomo sia incapace di trovare od ottenere redenzione senza
l'aiuto divino. Crede che gli uomini siano nati dannati, nel peccato
mortale. Solo il battesimo lava via quel peccato e solo la grazia
divina può rendere l'uomo capace di stare lontano dal peccato.
Crede che tutta la vita sia una tentazione e che l'uomo dovrebbe
passare la vita in preghiera, abbandonandosi alla pietà di Dio, in
modo che Egli gli conceda la sua grazia.»