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La Spada che canta

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fortunati... Guarda <strong>che</strong> è un'altra battuta!» Mi lanciò un sorriso<br />

incerto, non molto convinto.<br />

Eravamo a più di tre miglia dalla villa, vicino alla catena di<br />

basse colline <strong>che</strong> celava uno dei miei luoghi favoriti, dove mi<br />

piaceva stare solo, o con Luceia.<br />

«Gira a sinistra, da quella parte.» Feci un cenno col mento e Pico<br />

sollecitò con garbo il suo grande cavallo, spingendolo verso il lato<br />

sinistro della collina, senza far domande. Arrivammo alla vetta e<br />

cavalcammo lungo la cresta fino a trovare una conca alberata <strong>che</strong> dal<br />

basso era invisibile.<br />

«<strong>La</strong>scia <strong>che</strong> ti guidi. Sono già stato qui.» Spinsi Germanico in<br />

mezzo ai cespugli, seguendo un sentiero <strong>che</strong> lui conosceva bene<br />

quanto me. Avanzando, i cespugli diventavano più alti e più folti<br />

intorno a noi, sfiorandoci mentre scendevamo lungo il sentiero <strong>che</strong><br />

serpeggiava verso il punto centrale della sommità della collina. Pico<br />

era dietro di me; Germanico girò a destra e improvvisamente ci<br />

trovammo in una valle <strong>che</strong> era un piccolo gioiello, un anfiteatro<br />

naturale, circondato su tre lati da rocce e sul quarto dalla fitta<br />

vegetazione <strong>che</strong> avevamo attraversato. L'intero luogo era largo<br />

meno di cinquanta passi in ogni direzione. Diritto di fronte al<br />

sentiero dal quale eravamo scesi c'era uno stagno profondo,<br />

alimentato da una silenziosa cascata <strong>che</strong> scivolava dalla rupe<br />

soprastante lungo rocce muschiose, e cadeva libera per gli ultimi tre<br />

piedi, frangendosi infine su una larga sporgenza di roccia. <strong>La</strong> luce<br />

del sole creava degli arcobaleni tra gli spruzzi. Alla nostra destra un<br />

banco di torba muschiosa aveva l'aspetto invitante di un divano<br />

imbottito.<br />

«Come hai fatto a trovare questo posto, zio Varro?»<br />

«Per caso. Ti piace?»<br />

«Mi è sempre piaciuto. Era mio prima.» Sorrise apertamente,<br />

vedendomi restare a bocca aperta, costernato. «Sono cresciuto qui.<br />

Ho avuto qui la mia prima ragazza, proprio su quel banco

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