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"I Robinson italiani" di Emilio Salgari - Altervista

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I quattro <strong>Robinson</strong>, quantunque fossero molto stanchi, non<br />

erano capaci <strong>di</strong> dormire con tutto quel fracasso. Di tratto in<br />

tratto uscivano per dare uno sguardo alla loro scialuppa,<br />

temendo che anche dentro il canale irrompessero le onde e la<br />

sfracellassero contro la spiaggia.<br />

Di frequente volgevano anche gli sguar<strong>di</strong> in <strong>di</strong>rezione dello<br />

scoglio solitario, credendo <strong>di</strong> veder apparire improvvisamente la<br />

giunca scorta al mattino, ma quella nave non si vedeva più.<br />

Verso sera, continuando a imperversare l'uragano, si<br />

cacciarono in fondo alla piccola caverna e accomodatisi alla<br />

meglio, cercarono <strong>di</strong> gustare un po' <strong>di</strong> sonno. I tuoni erano<br />

<strong>di</strong>ventati più ra<strong>di</strong>, ma il vento soffiava sempre con estrema<br />

violenza, contorcendo gli alberi delle vicine foreste.<br />

– Speriamo domani <strong>di</strong> ritornare alla nostra caverna – <strong>di</strong>sse<br />

Enrico. – Mi pare che sia trascorso un secolo e rivedrò con<br />

piacere Sciancatello.<br />

I suoi compagni non risposero. Russavano già come ghiri.<br />

Il loro sonno però non fu lungo, poiché non erano trascorse<br />

due ore, quando gli orecchi acuti del maltese furono colpiti da<br />

una detonazione che pareva provenisse dalla parte del mare.<br />

Non era lo scroscio d'un fulmine, né lo sfasciarsi d'una<br />

montagna d'acqua contro le scogliere, ma un cupo rombo che<br />

rassomigliava allo sparo d'un piccolo pezzo d'artiglieria o per lo<br />

meno d'una grossa spingarda.<br />

Sorpreso ed un po' inquieto s'alzò, lanciando sul mare<br />

burrascoso un lungo sguardo, ma non scorse che tenebre, fra le<br />

quali appena si <strong>di</strong>stinguevano le creste spumanti delle onde.<br />

– Che mi sia ingannato o che abbia sognato? – mormorò.<br />

Ascoltò alcuni minuti, ma non udendo ripetersi quella<br />

detonazione, tornò a coricarsi. Stava per richiudere gli occhi,<br />

quando udì un secondo sparo.<br />

Non si era ingannato: un cannone od una grossa spingarda<br />

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