Scuola secondaria di primo grado - Narrativa
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delle quali erano raggiungibili soltanto dal mare. Un<br />
minuscolo arcipelago <strong>di</strong> isolotti punteggiava lo specchio<br />
azzurro del Tirreno che si allungava a per<strong>di</strong>ta<br />
d’occhio, fino a incontrarsi col cielo lungo la linea dell’orizzonte.<br />
Sullo sfondo scorrevano lente le sagome<br />
delle navi, in viaggio verso porti lontani.<br />
Eppure tutto questo non era nulla in confronto a<br />
ciò che Pillo e i suoi compagni potevano vedere dalla<br />
loro torre. Bastava entrare tra le sue pareti mezzo <strong>di</strong>roccate,<br />
per sentirsi sfiorati dal profumo avventuroso<br />
d’antichi misteri. Bastava affacciarsi un istante dalla<br />
piccola feritoia, perché <strong>di</strong> colpo, come per incanto, il<br />
paesaggio si popolasse <strong>di</strong> visioni fantastiche: velieri<br />
che solcavano le acque battendo la ban<strong>di</strong>era dei pirati,<br />
isole sconosciute, branchi <strong>di</strong> delfini che guizzavano<br />
veloci tra le onde come inafferrabili ombre d’argento,<br />
spruzzi altissimi <strong>di</strong> balene gigantesche, bizzarri mostri<br />
con ali e pinne, creature favolose capaci <strong>di</strong> assumere<br />
le sembianze più <strong>di</strong>verse…<br />
Generazioni e generazioni <strong>di</strong> ragazzi avevano sognato<br />
all’ombra <strong>di</strong> quella torre. Là si erano intraprese<br />
innumerevoli avventure, erano nate amicizie, sbocciati<br />
amori. Ma la torre non rivelava mai del tutto i suoi<br />
segreti. Metà li conosceva il Sole, l’altra metà la Luna.<br />
E per una storia che il vento raccontava fischiando tra<br />
le pietre, mille se le portava via in silenzio, e volava a<br />
nasconderle nel bosco.<br />
Si <strong>di</strong>ceva che la torre non sarebbe mai potuta cadere,<br />
che niente e nessuno avrebbe potuto abbatterla,<br />
perché le sue ra<strong>di</strong>ci erano i sogni. Ra<strong>di</strong>ci salde, che<br />
non affondavano nel terreno, ma nel cuore <strong>di</strong> chi l’amava.<br />
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