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Relazione Finanziaria Annuale 2010 - Fiat

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<strong>Relazione</strong> finanziaRia<br />

annuale<br />

Al 31 dicEmbRE <strong>2010</strong><br />

105° Esercizio


ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI<br />

I Signori Azionisti titolari di azioni ordinarie sono convocati in assemblea ordinaria presso il Centro Congressi<br />

Lingotto in Torino, via Nizza n. 280, per le ore 11 del 30 marzo 2011 in unica convocazione per deliberare<br />

sul seguente<br />

Ordine del giorno<br />

1. Proposta di approvazione del Bilancio al 31 dicembre <strong>2010</strong> e di destinazione dell’utile di esercizio;<br />

2. Autorizzazione all’acquisto e alla disponibilità di azioni proprie;<br />

3. Conferimento dell’incarico di revisione legale dei conti.<br />

Partecipazione e rappresentanza in Assemblea<br />

Sono legittimati ad intervenire all’assemblea coloro che risulteranno titolari di diritto di voto al termine della<br />

giornata contabile del 21 marzo 2011 e per i quali sia pervenuta alla Società la relativa comunicazione<br />

effettuata dall’intermediario abilitato. Coloro che risulteranno titolari delle azioni solo successivamente al 21<br />

marzo 2011 non avranno il diritto di partecipare e di votare in assemblea.<br />

Ogni legittimato ad intervenire potrà farsi rappresentare in assemblea ai sensi di legge mediante delega<br />

scritta con facoltà di utilizzare a tal fine il modulo di delega disponibile sul sito internet della Società<br />

(www.fiatspa.com sezione Investor Relations, Info per gli azionisti, Assemblee).<br />

La Società ha designato, ai sensi dell’art. 135-undecies del TUF, il Rappresentante comune degli Azionisti<br />

di risparmio dott. Aldo Milanese quale rappresentante a cui i titolari di diritto di voto potranno conferire,<br />

entro il 28 marzo 2011, una delega con istruzioni di voto su tutte o alcune delle proposte all’ordine del<br />

giorno. La delega al suddetto rappresentante deve essere conferita con le modalità e mediante lo specifico<br />

modulo di delega disponibili tramite il sito internet della Società all’indirizzo sopra indicato, dove sono<br />

anche riportate le modalità che gli interessati potranno utilizzare per notificare alla Società (all’indirizzo<br />

deleghefiat@pecserviziotitoli.it) le deleghe in via elettronica. La delega non ha effetto con riguardo alle<br />

proposte per le quali non siano state conferite istruzioni di voto.<br />

Altri diritti degli Azionisti<br />

Gli Azionisti possono porre domande sulle materie all’ordine del giorno anche prima dell’assemblea con<br />

modalità e nei termini riportati nel sito internet della Società.<br />

Gli Azionisti che, anche congiuntamente, rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale,<br />

possono chiedere, entro 10 giorni dalla pubblicazione del presente avviso, l’integrazione delle materie da<br />

trattare indicando nella domanda gli ulteriori argomenti proposti.<br />

Modalità e termini per l’esercizio di tale diritto sono riportati nel sito internet della Società.<br />

Documentazione<br />

La documentazione relativa agli argomenti ed alle proposte all’ordine del giorno e la relazione annuale sulla<br />

corporate governance sono a disposizione del pubblico presso la sede sociale, Borsa Italiana S.p.A. e nel<br />

sito internet della Società www.fiatspa.com.


2<br />

INDIcE<br />

indice<br />

4<br />

6<br />

9<br />

10<br />

11<br />

12<br />

16<br />

20<br />

22<br />

25<br />

26<br />

29<br />

32<br />

41<br />

42<br />

47<br />

56<br />

64<br />

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93<br />

96<br />

97<br />

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99<br />

106<br />

108<br />

110<br />

112<br />

116<br />

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118<br />

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122<br />

129<br />

132<br />

135<br />

Organi di Amministrazione e Controllo<br />

Lettera del Presidente e dell’Amministratore Delegato<br />

Il Gruppo in sintesi<br />

Il <strong>2010</strong> in sintesi<br />

La struttura dei due Gruppi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> – I marchi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial – I marchi<br />

I due gruppi nel mondo<br />

Operare con responsabilità<br />

<strong>Relazione</strong> sulla gestione<br />

Highlights<br />

Azionisti<br />

I fatti salienti del <strong>2010</strong><br />

Dati economici e patrimoniali per Settore di Attività<br />

Principali rischi e incertezze cui <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

e il Gruppo <strong>Fiat</strong> post scissione sono esposti<br />

Ricerca e innovazione<br />

Risorse umane<br />

Analisi della situazione economico-finanziaria del Gruppo<br />

Corporate Governance<br />

Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari<br />

Rapporti infragruppo e con parti correlate<br />

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio<br />

ed evoluzione prevedibile della gestione<br />

Andamento della gestione nei Settori delle continuing operation<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

Maserati<br />

Ferrari<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain<br />

Componenti<br />

Prodotti Metallurgici<br />

Mezzi e Sistemi di Produzione<br />

Andamento della gestione nei Settori delle discontinued operation<br />

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni<br />

Veicoli Industriali<br />

FPT Industrial<br />

Situazione economico-finanziaria della <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Proposta di approvazione del Bilancio e di destinazione dell’utile<br />

di esercizio <strong>2010</strong>


137<br />

138<br />

139<br />

140<br />

142<br />

143<br />

144<br />

145<br />

146<br />

147<br />

269<br />

298<br />

299<br />

301<br />

302<br />

302<br />

303<br />

304<br />

305<br />

306<br />

307<br />

308<br />

309<br />

370<br />

371<br />

373<br />

379<br />

389<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> – Bilancio consolidato al 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

Conto economico consolidato<br />

Conto economico complessivo consolidato<br />

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata<br />

Rendiconto finanziario consolidato<br />

Variazioni del Patrimonio netto consolidato<br />

Conto economico consolidato ai sensi della Delibera<br />

Consob n. 15519 del 27 luglio 2006<br />

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata ai sensi<br />

della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006<br />

Rendiconto finanziario consolidato ai sensi della Delibera<br />

Consob n. 15519 del 27 luglio 2006<br />

Nota integrativa al Bilancio consolidato<br />

Appendice I - Le imprese di <strong>Fiat</strong> al 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

Appendice II - Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies<br />

del Regolamento Emittenti Consob<br />

Attestazione del Bilancio consolidato<br />

ai sensi dell’art. 154-bis del D. Lgs. 58/98<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A. – Bilancio d’esercizio al 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

Conto economico<br />

Conto economico complessivo<br />

Situzione patrimoniale-finanziaria<br />

Rendiconto finanziario<br />

Variazioni del Patrimonio netto<br />

Conto economico ai sensi della Delibera Consob<br />

n. 15519 del 27 luglio 2006<br />

Situazione patrimoniale-finanziaria ai sensi della Delibera Consob<br />

n. 15519 del 27 luglio 2006<br />

Rendiconto finanziario ai sensi della Delibera Consob<br />

n. 15519 del 27 luglio 2006<br />

Nota integrativa al Bilancio d’esercizio<br />

Appendice - Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies<br />

del Regolamento Emittenti Consob<br />

Attestazione del Bilancio d’esercizio<br />

ai sensi dell’art. 154-bis del D. Lgs. 58/98<br />

Relazioni della Società di Revisione<br />

Relazioni del Collegio Sindacale<br />

Relazioni e Proposte sugli argomenti all’ordine del giorno<br />

3


4<br />

OrGANI DI<br />

AMMINISTrAZIONE<br />

E cONTrOLLO<br />

ORGAni di AMMiniSTRAZiOne<br />

e cOnTROLLO<br />

cONSIGLIO DI AMMINISTrAZIONE<br />

Presidente<br />

John Elkann (1) (*)<br />

Amministratore Delegato<br />

Sergio Marchionne<br />

Consiglieri<br />

Andrea Agnelli<br />

Carlo Barel di Sant’Albano<br />

Roland Berger (3)<br />

Tiberto Brandolini d’Adda<br />

René Carron<br />

Luca Cordero di Montezemolo (**)<br />

Luca Garavoglia (1) (3)<br />

Gian Maria Gros-Pietro (1) (2)<br />

Virgilio Marrone<br />

Vittorio Mincato (2)<br />

Pasquale Pistorio<br />

Ratan Tata<br />

Mario Zibetti (2) (3)<br />

Segretario del Consiglio<br />

Franzo Grande Stevens<br />

cOLLEGIO SINDAcALE<br />

Sindaci Effettivi<br />

Riccardo Perotta – Presidente<br />

Giuseppe Camosci<br />

Piero Locatelli<br />

Sindaci Supplenti<br />

Lucio Pasquini<br />

Fabrizio Mosca<br />

Stefano Orlando<br />

SOcIETÀ DI rEVISIONE<br />

Deloitte & Touche S.p.A.<br />

(*) Nominato Presidente in data 21 aprile <strong>2010</strong><br />

(**) Ha lasciato la Presidenza in data 21 aprile<br />

<strong>2010</strong> conservando la carica di Consigliere<br />

(1) Componente del Comitato Nomine,<br />

Corporate Governance e Sostenibilità<br />

(2) Componente del Comitato Controllo Interno<br />

(3) Componente del Comitato Remunerazioni


6<br />

LETTErA<br />

DEL PrESIDENTE<br />

E DELL’AMMINI-<br />

STrATOrE<br />

DELEGATO<br />

LeTTeRA deL PReSidenTe<br />

e deLL’AMMiniSTRATORe deLeGATO<br />

Signori Azionisti,<br />

il <strong>2010</strong> ha avuto un inizio difficile, con i problemi e le incertezze dell’anno precedente ancora evidenti e senza segnali di significativo recupero dalla crisi per molti dei nostri mercati di<br />

riferimento.<br />

Le prospettive sono migliorate progressivamente nel corso dell’anno; diverse aree geografiche in cui operiamo hanno mostrato un recupero consistente, anche se, in gran parte, con<br />

performance ben al di sotto dei livelli pre-crisi.<br />

Le condizioni di mercato sono migliorate per tutti i nostri business ad eccezione dell’Automobile, le cui performance sono state influenzate dal venir meno, in molti Paesi europei, degli<br />

eco-incentivi che nel 2009 avevano sostenuto la domanda, specialmente nei segmenti delle auto più piccole.<br />

In questo contesto così disomogeneo, la <strong>Fiat</strong> ha reagito in modo efficace e con prontezza. Abbiamo continuato a tenere i costi sotto stretto controllo con misure rigorose, sfruttando<br />

altresì la ripresa economica fin dai primi segnali.<br />

Tutto ciò è stato possibile grazie alla dimensione internazionale delle nostre attività industriali e commerciali, che ci ha permesso di minimizzare le inefficienze in alcune aree, realizzando<br />

al contempo performance ottimali in altre. Questa, in sostanza, è la vera forza della nostra azienda oggi.<br />

Un approccio globale e aperto, che non si lascia frenare dalle difficoltà ma che risponde con determinazione alle sfide e riesce a trarre vantaggio dalle opportunità che si presentano.<br />

Grazie a tutto ciò abbiamo chiuso il <strong>2010</strong> con risultati decisamente superiori rispetto agli obiettivi che ci eravamo posti ad inizio anno.<br />

I ricavi sono aumentati di oltre il 12% a 56 miliardi di euro, l’utile della gestione ordinaria è raddoppiato a 2,2 miliardi di euro e il risultato netto è tornato positivo, pari a 600 milioni di euro.<br />

La generazione di cassa è stata forte; l’indebitamento netto industriale si è attestato a 2,4 miliardi di euro, in riduzione di 2 miliardi rispetto all’esercizio precedente, grazie alla positiva<br />

performance operativa di tutti i business e ad una rigorosa disciplina nella gestione del capitale di funzionamento. La liquidità è stata rafforzata a quasi 16 miliardi di euro.<br />

Questi traguardi sono il frutto degli sforzi, della volontà e della dedizione delle persone della <strong>Fiat</strong>, che si sono impegnate con efficacia per contenere gli impatti della crisi e hanno saputo<br />

cogliere tutte le opportunità offerte dalla successiva ripresa.<br />

Desideriamo ringraziare tutte le donne e gli uomini della <strong>Fiat</strong> nel mondo, per l’apporto professionale e personale che stanno dedicando per far crescere questa azienda e renderla più forte.<br />

Questi risultati sono stati raggiunti in un anno contrassegnato anche da una decisione storica, che ha cambiato per sempre il profilo della <strong>Fiat</strong>: la scissione del Gruppo, efficace dal 1°<br />

gennaio del 2011, in due entità distinte, <strong>Fiat</strong> e <strong>Fiat</strong> Industrial.<br />

Continuare a tenere insieme attività che hanno radici storiche comuni ma che, a seguito dell’evoluzione dei mercati nel corso del tempo, condividono ormai ben poche caratteristiche<br />

economiche e industriali, è un concetto superato. Mantenendo l’assetto attuale, si sarebbe corso il rischio di limitare il potenziale di crescita di questi business.<br />

Di fronte alle enormi e repentine trasformazioni in atto nel mercato, non potevamo più permetterci il lusso di guardare alle nostre attività riducendo la prospettiva ai confini storici.<br />

Le sfide di oggi sono di gran lunga più grandi e complesse e richiedevano una soluzione strategica, con il passaggio ad un nuovo modello in grado di assicurare indipendenza ai<br />

business.<br />

Sotto il profilo industriale e finanziario, questa è la soluzione che garantisce ad ogni attività il maggiore potenziale di sviluppo.<br />

Questa decisione risponde ad un imperativo di crescita, di autonomia ed efficienza.<br />

<strong>Fiat</strong> e <strong>Fiat</strong> Industrial hanno ora una significativa libertà di azione, incluso il potenziale per cogliere le opportunità di stringere alleanze, essendo svincolate dal peso delle limitazioni<br />

strategiche dovute alla coesistenza di attività diverse fra loro.<br />

Oggi ciascun gruppo può focalizzarsi sul proprio core business, con obiettivi che non solo sono ben definiti e chiaramente comprensibili dal mercato, ma permettono anche alle due<br />

organizzazioni di confrontarsi e sviluppare le rispettive strategie in termini puramente competitivi, avendo come riferimento un insieme di concorrenti ben identificato.<br />

Entrambi hanno un profilo operativo definito, che consentirà loro di dimostrare appieno il proprio valore intrinseco che, nell’ambito di un conglomerato, rischiava di rimanere in parte<br />

inespresso.<br />

Questa è un’operazione impegnativa e ambiziosa, che ha aperto la porta ad un nuovo futuro, un futuro diverso e migliore per i nostri business.<br />

Prima di impegnarci in questa operazione, abbiamo considerato anche uno degli aspetti più sensibili della scissione, ovvero l’idea che la <strong>Fiat</strong> avrebbe perso la propria identità come<br />

Gruppo – un gruppo che è esistito e ha operato come un tutt’uno per più di un secolo.<br />

Ma la verità è che l’identità di un’azienda non sta in una ragione sociale.<br />

Sta nelle persone che ne sono parte, in un preciso momento e con precisi obiettivi.<br />

Il modo migliore per comprendere il valore di questa scissione è considerare le opportunità di crescita personale che offre alla nostra gente.<br />

Nel corso della sua storia, la <strong>Fiat</strong> ha sviluppato risorse umane di altissimo livello, non solo per le competenze professionali e tecniche, ma soprattutto per lo spirito competitivo e la<br />

forza della leadership.<br />

Queste qualità, che sono state totalmente preservate con la scissione, sono inestimabili per lo sviluppo di un’azienda e sono la migliore garanzia per il futuro di <strong>Fiat</strong> e di <strong>Fiat</strong> Industrial.<br />

La scissione ha potuto concretizzarsi anche grazie ad un importante progetto, avviato nel 2009, ma che ha iniziato ad assumere visibilità nel corso del <strong>2010</strong>. Abbiamo, infatti, compiuto<br />

significativi progressi nella partnership con Chrysler, che ha dato alla <strong>Fiat</strong> la possibilità di diventare un produttore di auto con una gamma completa, di estendere la propria presenza<br />

geografica e raggiungere la massa critica necessaria ad ottenere le economie di scala per farne un costruttore a livello globale in grado di durare.<br />

Sul lato industriale, il processo di condivisione delle tecnologie di piattaforme e motori sta procedendo in modo spedito. Sul fronte commerciale, abbiamo avviato la riorganizzazione


e l’integrazione delle reti di vendita. In primo luogo, stiamo procedendo all’integrazione delle reti commerciali dei marchi Chrysler e Lancia in Europa. Inoltre, abbiamo presentato al<br />

Salone Internazionale di Los Angeles la <strong>Fiat</strong> 500, che ha segnato il ritorno del marchio sul mercato nordamericano dopo 27 anni di assenza.<br />

All’inizio del 2011, la nostra partecipazione in Chrysler è passata dal 20% al 25%, in seguito al verificarsi del primo dei tre “Performance Events”, che nel complesso porteranno la<br />

quota di partecipazione di <strong>Fiat</strong> nel Gruppo Chrysler al 35%.<br />

Ma al di là degli aspetti tecnici e finanziari, uno dei risultati di maggior valore di questa alleanza si sta realizzando a livello culturale.<br />

<strong>Fiat</strong> e Chrysler stanno dando vita a un’integrazione basata sul rispetto reciproco e sull’umiltà, che muove da basi paritarie e dalla volontà di imparare l’uno dall’altro.<br />

Quello che esiste oggi è uno straordinario gruppo di persone che lavorano fianco a fianco, che si ascoltano e si confrontano, che stanno ampliando i loro orizzonti.<br />

Sono due culture che si uniscono.<br />

Questa è la vera forza della nostra partnership. E crediamo sia anche il suo elemento più prezioso, il cui valore è racchiuso nell’incredibile potenziale umano sviluppato per le nostre<br />

aziende e per la crescita delle nostre persone.<br />

Per quanto riguarda gli obiettivi a breve e medio termine, abbiamo pianificato un dettagliato percorso di sviluppo per <strong>Fiat</strong> e per <strong>Fiat</strong> Industrial, che è stato presentato alla comunità<br />

finanziaria internazionale il 21 aprile <strong>2010</strong>.<br />

I target finanziari riflettono la nostra aspirazione a conseguire una forte crescita dei ricavi, accompagnata anche da un robusto aumento della redditività.<br />

Ci aspettiamo che la <strong>Fiat</strong> post-scissione raggiunga quest’anno un fatturato di 37 miliardi di euro e che aumenti fino a 64 miliardi di euro entro il 2014.<br />

Il progressivo incremento del risultato della gestione ordinaria e dei margini rispecchia il nostro impegno a eliminare gli handicap che hanno pesato sul nostro business in Europa, ad<br />

ottimizzare le sinergie e a trasformare l’azienda in un concorrente best in class.<br />

Per <strong>Fiat</strong> Industrial, il piano fissa obiettivi di ricavi a circa 22 miliardi di euro nel 2011 e quasi 30 miliardi di euro nel 2014, con un tasso medio annuo di crescita dell’8%.<br />

Anche l’utile della gestione ordinaria aumenterà in modo significativo, con un target di 3,3 miliardi di euro nel 2014.<br />

Per supportare la crescita dei due gruppi e lo sviluppo dei nuovi prodotti, abbiamo previsto di investire, nell’arco del piano, circa 30 miliardi di euro, di cui quasi due miliardi all’anno<br />

nelle attività di ricerca.<br />

Per il business dell’auto, in particolare, cui è destinata la componente più significativa degli investimenti, il piano quinquennale di rinnovo della gamma prevede il lancio di 34 nuovi<br />

modelli, ai quali si aggiungono 17 aggiornamenti di prodotto.<br />

Nel <strong>2010</strong>, a causa delle deboli condizioni del mercato, la scelta strategica è stata quella di limitare la presentazione di nuovi prodotti, che sono stati riposizionati a partire dalla seconda<br />

metà del 2011.<br />

Nel complesso, il nostro piano rappresenta un significativo impegno ad investire per ampliare l’offerta e migliorare la nostra posizione competitiva in Europa.<br />

Nel lavorare per conseguire questi obiettivi, tutte le nostre scelte saranno dirette a coniugare le necessità di efficienza industriale con il senso di responsabilità sociale che ci ha guidati<br />

finora e che fa parte del DNA della <strong>Fiat</strong>.<br />

Abbiamo dimostrato questo tipo di impegno nei confronti dell’Italia, presentando un progetto che mira allo stesso tempo a rendere la nostra base produttiva più competitiva e a<br />

garantire prospettive più sicure alle nostre persone.<br />

Lo stiamo dimostrando nel resto del mondo, perseguendo un percorso di crescita che muove dai medesimi valori su cui abbiamo rifondato la <strong>Fiat</strong>: l’integrità, la trasparenza e un<br />

approccio responsabile nella gestione del business.<br />

Questo valori sono stati riconosciuti e apprezzati a livello internazionale.<br />

Siamo una delle poche aziende del settore auto che nel <strong>2010</strong> è stata inserita nel prestigioso indice Dow Jones Sustainability, che include solo le aziende giudicate leader nella sostenibilità.<br />

È un obiettivo che consideriamo importante non soltanto per l’immagine che dà, ma perché è una prova concreta che c’è un’etica dietro i nostri risultati.<br />

Questi valori hanno fatto della <strong>Fiat</strong> un’azienda solida, dove l’impegno e il senso del dovere caratterizzano sempre il nostro lavoro.<br />

Questi principi forti sono saldamente radicati nella nostra organizzazione e sono parte integrante della nostra leadership, perché ci appartengono come persone, prima ancora che<br />

come manager.<br />

Ci lasciamo il <strong>2010</strong> alle spalle con la sensazione di aver realizzato qualcosa di concreto.<br />

La scissione del gruppo e il rafforzamento dell’alleanza con Chrysler hanno cambiato la <strong>Fiat</strong> in modo indelebile e irreversibile.<br />

Abbiamo sviluppato questi business insieme per più di cento anni, fino a quando il fatto di stare uniti è diventato più che altro una rassicurante abitudine.<br />

Abbiamo deciso di dare un taglio netto a questa tradizione per creare così le condizioni necessarie alla successiva fase di sviluppo dei nostri business.<br />

<strong>Fiat</strong> e <strong>Fiat</strong> Industrial iniziano nel 2011 il loro nuovo cammino, con rinnovata consapevolezza della loro missione e del percorso da seguire. Solide sotto il profilo finanziario e con<br />

un’elevata dotazione tecnologica e industriale, stanno avviando un progetto esplorativo di respiro internazionale, ognuna in modo autonomo, portando le rispettive competenze ed<br />

esperienze, con il preciso obiettivo di diventare operatori dinamici e competitivi a livello globale.<br />

Desideriamo ringraziare i nostri azionisti per essere stati con pazienza al nostro fianco in questo percorso e per rimanere con noi, come stakeholder di <strong>Fiat</strong> e <strong>Fiat</strong> Industrial, nella<br />

prossima fase del nostro sviluppo.<br />

18 febbraio 2011<br />

/f/ John Elkann /f/ Sergio Marchionne<br />

IL PRESIDENTE L’AMMINISTRATORE DELEGATO<br />

John Elkann Sergio Marchionne<br />

7


iL GRUPPO in SinTeSi<br />

10<br />

11<br />

12<br />

16<br />

20<br />

Il <strong>2010</strong> in sintesi<br />

La struttura dei due Gruppi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> - I marchi<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial - I marchi<br />

I due Gruppi nel mondo<br />

22<br />

Operare con responsabilità


10<br />

IL GruPPO<br />

IN SINTESI<br />

IL <strong>2010</strong><br />

IN SINTESI<br />

iL <strong>2010</strong> in SinTeSi<br />

rISuLTATI DELL’ESErcIZIO <strong>2010</strong> (miliardi di euro)<br />

<strong>2010</strong><br />

2009<br />

2008<br />

<strong>2010</strong><br />

Ricavi:<br />

Utile della gestione ordinaria:<br />

Utile Netto:<br />

Indebitamento netto industriale (**) :<br />

Liquidità:<br />

50.102<br />

56.258<br />

59.564 (*)<br />

0 10.000 20.000 30.000 40.000 50.000 60.000 0 1.000 2.000 3.000<br />

4.000<br />

(*) A seguito dell’adozione nel 2009 dell’emendamento allo IAS 16 i ricavi netti<br />

dell’esercizio 2008 sono stati incrementati per 184 milioni di euro<br />

2009<br />

2008<br />

2.442<br />

4.418<br />

5.949<br />

Ricavi (in milioni di euro)<br />

Indebitamento (in milioni di euro)<br />

14.932<br />

15.898<br />

17.954<br />

0 2.500 5.000 7.500 10.000 12.500 15.000 17.500<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Attività Industriali<br />

20.000<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

ante Scissione<br />

(*) Al netto delle elisioni tra i due gruppi<br />

(**) La ripartizione dell’Indebitamento netto industriale al 31 dicembre <strong>2010</strong> tra il Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione e il Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial riflette l’ammontare attribuibile ai due gruppi su base autonoma.<br />

La liquidazione dei crediti e debiti finanziari infragruppo in essere al 31 dicembre <strong>2010</strong> tra il Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione e il Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial è avvenuta nel mese di gennaio 2011. Qualora tale<br />

operazione fosse intervenuta entro la fine del <strong>2010</strong> avrebbe determinato un aumento delle disponibilità liquide del Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione (e di riflesso una riduzione di quelle del Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

Industrial) senza alcun effetto sul sopra indicato Indebitamento netto industriale dei due Gruppi al 31 dicembre <strong>2010</strong>.<br />

<strong>2010</strong><br />

2009<br />

2008<br />

<strong>2010</strong><br />

2009<br />

2008<br />

-1.000<br />

56,3 (*)<br />

2,2<br />

0,6<br />

2,4<br />

15,9<br />

2.204<br />

1.058<br />

-500<br />

0<br />

3.362<br />

500<br />

35,9<br />

1,1<br />

0,2<br />

0,5<br />

12,2<br />

1.000<br />

1.500<br />

21,3<br />

1,1<br />

0,4<br />

1,9<br />

3,7<br />

Utile della gestione ordinaria (in milioni di euro)<br />

Utile/(Perdita) dell’esercizio (in milioni di euro)<br />

(848)<br />

600<br />

1.721<br />

2.000


IL GruPPO<br />

IN SINTESI<br />

LA STRUTTURA dei dUe GRUPPi<br />

LA STruTTurA<br />

DEI DuE GruPPI<br />

11


12<br />

IL GruPPO<br />

IN SINTESI<br />

GruPPO FIAT -<br />

I MArchI<br />

GRUPPO FiAT - i MARchi<br />

La missione di business della <strong>Fiat</strong> è tutta concentrata nel settore automobilistico. Il gruppo industriale, che ha dimensioni<br />

globali, progetta, costruisce e commercializza automobili di grande diffusione con i brand <strong>Fiat</strong>, Lancia, Alfa Romeo, <strong>Fiat</strong><br />

Professional e vetture d’élite con i marchi Ferrari e Maserati. Opera, inoltre, nella componentistica attraverso Magneti<br />

Marelli, Teksid e <strong>Fiat</strong> Powertrain e nel business dei sistemi di produzione con Comau. Le sue competenze industriali, il<br />

posizionamento commerciale e i programmi di sviluppo ne fanno un’azienda solida e competitiva.<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> dopo la Scissione svolge attività industriali e di servizi finanziari nel settore automotive attraverso società<br />

localizzate in circa 40 paesi e intrattiene rapporti commerciali con clienti in circa 140 paesi. Le attività del Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

sono suddivise per business, in particolare:


AuTOMOBILI<br />

<strong>Fiat</strong><br />

Pratiche, versatili e brillanti. Adatte a un cliente sempre più attento alle tematiche ambientali e alle novità tecnologiche. Sono<br />

le vetture <strong>Fiat</strong>, un marchio che da sempre propone modelli dotati di soluzioni tecniche utili e accessibili, senza mai rinunciare a<br />

un design “Made in Italy”. A queste caratteristiche negli ultimi anni il brand ha aggiunto una particolare attenzione all’ambiente.<br />

Proprio in tema di ecologia, il costante impegno nella ricerca di proposte concrete, disponibili subito, è confermato dal fatto che<br />

da più di tre anni <strong>Fiat</strong> è leader per le più basse emissioni di CO 2 tra i marchi automobilistici più venduti in Europa (fonte: JATO<br />

Dynamics).<br />

Alfa Romeo<br />

Sportività, tecnologia, comfort ed eleganza, per un design unico dalla personalità unica. Tutto questo è Alfa Romeo, marchio<br />

storico dell’industria automobilistica italiana, che proprio nel <strong>2010</strong> ha celebrato un secolo di successi. Nel suo DNA ci sono valori<br />

distintivi in cui si sono riconosciute generazioni di clienti appassionati d’automobili: l’agilità, il temperamento, lo stile. Valore,<br />

quest’ultimo, che scaturisce dalla capacità di coniugare il fascino delle proporzioni con una tecnica all’avanguardia capace di<br />

offrire prestazioni eccellenti in potenza, bassi consumi e compatibilità ecologica.<br />

Lancia<br />

Classe, esclusività e un inconfondibile stile italiano: questo è Lancia. Da più di cent’anni il marchio propone modelli caratterizzati<br />

da un’eleganza da “indossare” nella vita di ogni giorno come la compatta Ypsilon, la city limousine Musa e la Delta, che<br />

sintetizza il fascino dello stile e un temperamento audace e innovatore.<br />

Abarth<br />

Rilanciato nel 2007, il marchio Abarth è oggi sinonimo di grinta ed emozione sportiva. Sotto il segno dello Scorpione sono nate,<br />

con lo spirito di un tempo, vetture modernissime ispirate al mondo racing, che sono veri e propri concentrati di tecnologia e<br />

prestazioni. Si tratta di auto come l’Abarth Punto Evo, la 500C e la serie limitata Abarth 695 Tributo Ferrari, commercializzate<br />

nel <strong>2010</strong>; oltre che di kit di trasformazione e di versioni esclusive per gli amanti dell’automobilismo sportivo.<br />

<strong>Fiat</strong> Professional<br />

Quello tra <strong>Fiat</strong> Professional e i suoi clienti è un rapporto di partnership tra professionisti. Il marchio dei veicoli commerciali<br />

leggeri di <strong>Fiat</strong> Group Automobiles nasce con la missione di affiancare le imprese grandi e piccole nella crescita del loro<br />

business. Chi cerca produttività, facilità d’uso e bassi consumi trova nella competenza e nella capacità innovativa di <strong>Fiat</strong><br />

Professional un vero punto di riferimento, un alleato per l’impresa di oggi nell’affrontare le sfide del mercato.<br />

Maserati<br />

I modelli Maserati: vetture uniche per fascino, eleganza, tecnologia d’avanguardia. Come la Quattroporte, berlina dallo stile<br />

inconfondibile, sintesi ideale tra lusso e sportività, o la GranTurismo, prima coupé moderna a due porte e quattro posti, che<br />

coniuga potenza ed eleganza, un design avveniristico e un’insospettata praticità. O come la GranCabrio, prima cabriolet a<br />

quattro posti della storia del Tridente. Un’eccellenza, quella di Maserati, spesso derivata dall’esperienza delle competizioni in<br />

pista. La Casa modenese, infatti, porta in sé una grande tradizione sportiva che continua ancora oggi: con la MC12, vincitrice<br />

di 14 titoli dal suo debutto nel Campionato FIA GT nel 2004, ma anche, dal <strong>2010</strong>, con la nuova GranTurismo MC Trofeo,<br />

protagonista del nuovo trofeo monomarca.<br />

13


14<br />

IL GruPPO<br />

IN SINTESI<br />

GruPPO FIAT -<br />

I MArchI<br />

Ferrari<br />

La storia dell’azienda comincia ufficialmente nel 1947, quando dallo storico portone di via Abetone Inferiore 4 a Maranello<br />

esce la prima vettura, la 125 S, una biposto destinata alla vittoria nel GP di Roma del 1947 e che presto sarebbe diventata una<br />

raffinata granturismo da strada. Da allora l’Azienda ha percorso un lungo cammino, ma la missione è rimasta la stessa: costruire<br />

vetture sportive uniche, destinate a rappresentare, in pista come sulle strade, l’automobile italiana d’alta scuola. Simbolo di<br />

eccellenza e di sportività, Ferrari non ha bisogno di presentazioni. Il suo biglietto da visita sono i titoli conquistati in Formula 1:<br />

16 nella categoria Costruttori e 15 in quella Piloti. Oltre che, ovviamente, i modelli Gran Turismo: automobili uniche nel design,<br />

nella tecnologia e nel lusso che in tutto il mondo rappresentano il più prestigioso “Made in Italy”.<br />

cOMPONENTI E SISTEMI DI PrODuZIONE<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain è il settore di <strong>Fiat</strong> specializzato e dedicato alla ricerca, sviluppo, produzione e vendita di motori e cambi. La società<br />

è una delle realtà più significative nel settore dei motopropulsori a livello mondiale. <strong>Fiat</strong> Powertrain sviluppa, produce e vende motori<br />

con un range di potenza da 60 a 235 Cv e cambi con una coppia da 143 a 400 Nm per applicazioni su vetture e veicoli commerciali<br />

leggeri. Il know-how interno all’azienda per quanto riguarda la ricerca e lo sviluppo e la grande competenza nei processi di<br />

ingegnerizzazione e produzione consentono eccellenti soluzioni e innovazioni nel campo dei motopropulsori.<br />

Magneti Marelli<br />

È un’azienda internazionale leader nella progettazione e produzione di sistemi e componenti ad alta tecnologia per autoveicoli:<br />

dall’illuminazione ai dispositivi di controllo del motore, dall’elettronica alle sospensioni e ammortizzatori, dai sistemi di scarico<br />

ai componenti per l’After Market e il Motorsport. Attraverso un processo di innovazione continua, Magneti Marelli punta a<br />

valorizzare il proprio know-how e le competenze elettroniche trasversali del Gruppo per sviluppare sistemi intelligenti e soluzioni<br />

che contribuiscano all’evoluzione della mobilità secondo criteri di sostenibilità ambientale, sicurezza e qualità della vita all’interno<br />

dei veicoli. Per questo l’azienda ha partecipato da protagonista all’enorme sviluppo tecnologico che ha interessato, negli ultimi<br />

anni, il settore automotive.<br />

Teksid<br />

È oggi il gruppo di fonderie di ghisa grigia e ghisa sferoidale più grande al mondo. Un’azienda attenta a regolare continuamente<br />

la qualità della produzione sulle richieste sempre più precise dell’industria automotive mondiale. Teksid produce basamenti, teste<br />

cilindri, componenti per motori, particolari per trasmissioni, cambi e sospensioni. Inoltre Teksid Aluminum è leader mondiale<br />

nella tecnologia produttiva di teste cilindri e componenti per motori in alluminio. Tra le caratteristiche vincenti di Teksid: 80 anni<br />

di esperienza, alta automazione, un continuo aggiornamento della tecnologia per aumentare gli standard qualitativi e una stretta<br />

integrazione con lo sviluppo dei prodotti dei clienti, tra i quali ci sono anche i più importanti costruttori del mondo di automobili,<br />

camion, trattori e motori diesel.<br />

Comau<br />

È il settore del Gruppo che realizza “le macchine per costruire le macchine”: robot di saldatura e assemblaggio scocche, sistemi<br />

di lavorazione e montaggio meccanico. Al cliente Comau consegna impianti “chiavi in mano”, di cui esegue progettazione,<br />

realizzazione, installazione, avvio produttivo e successivamente anche la manutenzione. Con 40 anni di esperienza nel campo<br />

dell’automazione industriale, Comau è leader nella ricerca di tecnologia innovativa per un continuo miglioramento dei processi.<br />

I costanti investimenti in ricerca e sviluppo hanno consentito all’azienda di porsi sul mercato internazionale con soluzioni<br />

ingegneristiche complete anche in settori diversi da quello autoveicolistico tra cui l’aerospaziale, il petrolchimico, il settore<br />

dell’acciaio e quello delle fonderie. Comau, attraverso le soluzioni Ecomau, supporta i clienti nell’applicazione di tecnologie<br />

produttive per il risparmio energetico, operando sia su impianti esistenti sia sulla fornitura di impianti nuovi.


16<br />

IL GruPPO<br />

IN SINTESI<br />

GruPPO FIAT<br />

INDuSTrIAL -<br />

I MArchI<br />

GRUPPO FiAT indUSTRiAL - i MARchi<br />

La sua grande base industriale, l’ampia gamma di prodotti e la presenza geografica a livello mondiale fanno di <strong>Fiat</strong><br />

Industrial un leader globale nel campo dei capital goods. Il Gruppo, costituitosi in seguito alla scissione di <strong>Fiat</strong> S.p.A.,<br />

opera attraverso aziende che, nei rispettivi settori, sono player internazionali di grande rilievo: Iveco, CNH-Case New<br />

Holland e FPT Industrial. Questi tre settori progettano, costruiscono e commercializzano veicoli industriali, autobus,<br />

veicoli speciali (Iveco), trattori, macchine agricole e per le costruzioni (CNH) oltre ai relativi motori e trasmissioni e a motori<br />

per applicazioni marine (FPT Industrial).<br />

<strong>Fiat</strong> Industrial svolge attività industriali e di servizi finanziari attraverso società localizzate in 45 paesi e intrattiene rapporti<br />

commerciali con clienti in circa 190 paesi. Le attività sono suddivise per settori, in particolare:


MAcchINE PEr L’AGrIcOLTurA E LE cOSTruZIONI (cNh – case New holland)<br />

È un’azienda nata dall’esperienza di marchi che in Europa e negli Stati Uniti hanno fatto la storia della meccanizzazione agricola<br />

e dello sviluppo delle macchine per le costruzioni. Per questo CNH può offrire ai suoi clienti il meglio della tecnologia oggi<br />

disponibile in questi due comparti. Sono le macchine per l’agricoltura di New Holland Agriculture e di Case IH alle quali si<br />

aggiungono, nel mercato europeo, quelle della Steyr, nonchè le macchine per le costruzioni di New Holland Construction e di<br />

Case Construction Equipment, alle quali si sommano i prodotti offerti sul mercato americano dalla Kobelco.<br />

CNH assicura alla clientela non solo prodotti di alta qualità, flessibili nella capacità di adattarsi alle singole esigenze e capaci di<br />

garantire il massimo rendimento di lavoro, ma anche un’adeguata assistenza (CNH Parts & Service) e soluzioni di finanziamento<br />

all’acquisto adattate al profilo del cliente (CNH Capital). In particolare:<br />

Case IH Agriculture<br />

Il marchio Case IH Agriculture e il suo simbolo di colore rosso incarnano una tradizione di leadership nell’ambito agricolo. È<br />

sinonimo di prestazioni imbattibili in ogni tipo di lavorazione, bassi costi d’esercizio e grande affidabilità.<br />

Nella gamma di trattori, presse e mietitrebbiatrici che l’azienda offre c’è l’eredità di grandi produttori e grandi marchi nel campo<br />

dell’agricoltura, tra cui Case International Harvester e David Brown, per citarne solo alcuni. Ognuno ha avuto un ruolo importante<br />

nella storia e nell’evoluzione di Case IH.<br />

Oggi Case IH è riconosciuta essere un’azienda globale che fornisce macchine potenti, affidabili e produttive concentrando la sua<br />

attenzione sulle grandi aziende cerealicole e può vantare un’organizzazione fatta di persone che operano direttamente nei campi<br />

e sono impegnate a fornire servizi professionali per una gestione ottimale dell’impresa agricola nel suo complesso.<br />

New Holland Agriculture<br />

Dal 1895 New Holland è impegnata a fornire soluzioni che migliorano l’efficienza e la produttività agricola tramite tecnologie<br />

accessibili. Nel 2006 viene lanciata la strategia Clean Energy Leader per la promozione attiva dei carburanti rinnovabili,<br />

dei sistemi per la riduzione delle emissioni e della tecnologia agricola sostenibile. New Holland offre ai produttori di cereali<br />

commerciali, agli allevatori, ai contoterzisti e ai professionisti della viticoltura e della manutenzione del verde la più vasta scelta<br />

di trattori, macchine da raccolta e movimentatori: più di 80 linee di prodotto e oltre 300 modelli, tutti di semplice utilizzo. New<br />

Holland completa l’offerta di macchine agricole più ampia al mondo con un efficiente supporto nel campo dell’assistenza e<br />

dei ricambi e con una gamma di servizi finanziari su misura, creati da uno specialista dell’agricoltura. Una rete mondiale di<br />

concessionari disponibili e professionali assicura sempre un’assistenza completa e una consulenza esperta, stagione dopo<br />

stagione. Vicina ai clienti in tutti i campi, New Holland è il partner affidabile di ogni agricoltore.<br />

Steyr<br />

Da oltre sessant’anni, Steyr è leader di mercato in Austria nella produzione di trattori. Il marchio, bianco e rosso, è stato creato<br />

nel 1967 in occasione del lancio della serie Plus ed è oggi sinonimo di elevata qualità e affidabilità dei mezzi. Steyr realizza trattori<br />

che si collocano nel cosiddetto segmento “premium”, in cui l’azienda può vantare in Austria un’importante quota di mercato.<br />

Steyr esporta, infatti, il 60% della propria produzione: le principali aree di sbocco sono la Germania, la Svizzera, la Francia,<br />

l’Italia, il Benelux, i paesi Scandinavi, l’Europa del Sud e dell’Est.<br />

Nella sede produttiva di St. Valentin in Austria, in cui sono stati fatti recentemente significativi investimenti, vengono realizzati<br />

ben 19 modelli di trattori: in particolare, la Steyr Kompakt, 9000 MT, le gamme Profi e CVT, come anche i prodotti destinati<br />

all’utilizzo municipale e forestale, testimoniano la capacità dell’azienda di dare risposte rapide alle richieste di un mercato in<br />

continua evoluzione.<br />

17


18<br />

IL GruPPO<br />

IN SINTESI<br />

GruPPO FIAT<br />

INDuSTrIAL -<br />

I MArchI<br />

New Holland Construction<br />

New Holland Construction è un protagonista assoluto e globale nel mercato del movimento terra. I colori nero e giallo<br />

racchiudono il meglio dell’esperienza di <strong>Fiat</strong> Kobelco, Kobelco, O&K, New Holland e <strong>Fiat</strong> Allis. Dall’unione di queste singole<br />

forze e singoli successi, è nato un marchio che racchiude un ricco patrimonio di conoscenze e che si pone nel mercato<br />

del movimento terra come un pioniere nello sviluppo di soluzioni tecnologiche avanzate e sofisticate.<br />

Oltre a offrire una gamma completa di prodotti, New Holland Construction ha concentrato risorse e investimenti per<br />

mettere a punto una rete capillare di concessionari che opera secondo la seguente filosofia: ascoltare il cliente, farsi carico<br />

dei suoi problemi e trovare una soluzione in maniera tempestiva.<br />

Case Construction<br />

Fin dall’inizio della sua attività a Racine, Wisconsin (USA), più di 160 anni fa, il marchio Case Construction si è guadagnato la<br />

reputazione di produttore leader di una gamma completa di soluzioni tecnologicamente avanzate nel comparto delle macchine<br />

per le costruzioni.<br />

Con più di 90 modelli che portano il nome e i colori Case, l’azienda può vantare nel suo portafoglio una soluzione per ogni<br />

applicazione. Macchine come i mini escavatori, le terne, gli escavatori cingolati e gommati, i caricatori gommati e gli skid steer<br />

loader sono state progettate per affrontare condizioni climatiche estreme o aree a rischio.<br />

Inoltre da più di un secolo Case si è guadagnata un’invidiabile reputazione quale fornitore delle forze armate e di varie<br />

organizzazioni in tutto il mondo, impegnate in attività differenti come lo sminamento del territorio o la ricostruzione delle comunità<br />

devastate da calamità naturali.<br />

Kobelco<br />

Kobelco produce e commercializza la linea completa di escavatori della gamma compatta, media e alta con peso da 1,9 a 88<br />

ton. Particolare attenzione viene dedicata da Kobelco alla potenza e precisione delle macchine e ogni escavatore Kobelco è<br />

progettato e prodotto per superare le aspettative della clientela. Con oltre 250 centri di distribuzione dislocati in Nord America,<br />

gli escavatori Kobelco sono supportati da una rete di concessionari capaci, nonché da venditori esperti.<br />

VEIcOLI INDuSTrIALI (Iveco)<br />

Una gamma di veicoli industriali leggeri, medi e pesanti per trasportare e distribuire merci, garantendo la redditività del cliente e<br />

minimizzando l’impatto ambientale (Iveco). Autobus cittadini e granturismo destinati a trasportare passeggeri, per le loro attività<br />

quotidiane o per turismo, rispettando al massimo l’ambiente (Iveco Irisbus). Mezzi per cava o cantiere capaci di movimentare<br />

materiali pesanti con un’affidabilità assoluta su qualunque terreno (Iveco Astra). Veicoli speciali in grado di intervenire per un<br />

soccorso tempestivo ed efficace contro gli incendi (Iveco Magirus), nelle missioni di protezione civile e di peace-keeping (Iveco<br />

Defence Vehicles). Ai suoi clienti Iveco assicura anche un’assistenza post-vendita di prim’ordine in tutto il mondo e mette a<br />

disposizione, con Iveco Capital, avanzati servizi finanziari per supportare acquisti, leasing e noleggi. Il Gruppo opera attraverso<br />

i seguenti marchi:


Iveco<br />

Iveco è uno dei protagonisti mondiali del trasporto su gomma. Progetta, costruisce e commercializza un’articolata gamma di<br />

veicoli industriali leggeri, medi e pesanti, sia per il trasporto stradale sia per impieghi off-road. L’offerta di prodotto è integrata<br />

da una serie di servizi post vendita, finanziari e relativi ai veicoli usati.<br />

L’Azienda persegue fin dalla sua nascita l’impegno per una mobilità sicura, ecologica ed efficiente. È l’unico costruttore a offrire<br />

motorizzazioni ecologiche sia diesel, sia a metano per tutte le missioni e in tutte le gamme. Iveco è stato il primo full-liner di<br />

veicoli industriali a investire in modo importante sul metano, sviluppando motori con componenti specifici e una messa a punto<br />

ottimizzata per il CNG (Compressed Natural Gas). Dai veicoli di gamma leggera (EcoDaily) a quelli medi (Eurocargo) fino ai<br />

pesanti (Stralis), tutti i prodotti sono proposti con motorizzazioni EEV (Enhanced Environmentally-friendly Vehicle), lo standard<br />

europeo più severo attualmente in vigore in termini di emissioni.<br />

Iveco Irisbus<br />

Iveco Irisbus è uno dei principali costruttori europei nel settore del trasporto persone e sta progressivamente espandendo le<br />

proprie attività su scala mondiale, commercializzando i suoi prodotti in oltre 40 Paesi. Un risultato ottenuto grazie ai continui<br />

investimenti in ricerca e sviluppo e alle tecnologie eccellenti applicate ai processi produttivi. Iveco Irisbus offre una gamma<br />

completa di mezzi per il trasporto persone: autobus urbani ed interurbani di linea, da turismo e granturismo e minibus. Il<br />

tratto distintivo che fa di Iveco Irisbus una società di punta nel suo settore è la sperimentazione, condotta da anni in stretta<br />

collaborazione con gli operatori del trasporto pubblico, su nuovi combustibili e su nuove concezioni dei veicoli con particolare<br />

attenzione all’impatto ambientale, al comfort dei passeggeri e ai costi di esercizio.<br />

Iveco Astra<br />

Ovunque Astra è sinonimo di forza, di resistenza e di versatilità. Né le piste africane, né le condizioni desertiche più difficili<br />

possono fermare i suoi veicoli che, lavorando con sicurezza e alta produttività, confermano il successo della tecnologia italiana<br />

in tutto il mondo. La società, fondata nel 1946, appartiene al settore Iveco dal 1986. Ha sulle spalle più di 60 anni di esperienza<br />

nella progettazione e realizzazione di veicoli destinati a impieghi gravosi, in condizioni climatiche estreme. Astra costruisce mezzi<br />

in grado di entrare nelle cave e nelle miniere più impervie e di movimentare grandi quantità di materiali pesanti, come roccia o<br />

fango. La gamma produttiva comprende veicoli cava-cantiere, dumper rigidi e articolati e veicoli speciali. L’azienda, inoltre, è<br />

fortemente impegnata, sul fronte dei prodotti, a ridurre le emissioni dei veicoli e, su quello produttivo, ad ottimizzare l’utilizzo e<br />

la raccolta selettiva dei rifiuti in modo da favorire il massimo recupero e riciclo possibile.<br />

Iveco Magirus<br />

Da 140 anni Magirus costruisce i mezzi per affrontare le emergenze più gravi: incendi, inondazioni, sismi o esplosioni. La<br />

storia di Magirus inizia nel 1864, quando Conrad Magirus, comandante dei vigili del fuoco di Ulm, fonda l’azienda e inventa<br />

la prima scala antincendio della storia. Oggi l’azienda, che ha riscosso molti successi e riconoscimenti da parte del mercato,<br />

è una delle realtà globali più importanti nel settore dei mezzi antincendio e di soccorso. Iveco Magirus è presente su tutto il<br />

territorio mondiale e collabora attivamente con i vigili del fuoco: dalla Siberia all’Africa, dalla Cina al Giappone. E proprio da<br />

questo stretto rapporto con chi opera in prima linea nei momenti di emergenza nascono le soluzioni tecnologiche migliori<br />

e più affidabili.<br />

cOMPONENTI<br />

FPT Industrial<br />

FPT Industrial è il settore dedicato alla progettazione, produzione e vendita di motopropulsori per applicazioni veicolari<br />

industriali, on-highway e off-highway, nonché di motori per applicazioni marine e “Power Generation”.<br />

Una gamma di prodotti estremamente ampia (5 famiglie di motori con una potenza da 50 a 870 Cv e cambi con coppia<br />

massima da 300 a 400 Nm) e un grande focus sulle attività in ricerca e sviluppo rendono FPT Industrial uno dei principali<br />

protagonisti a livello mondiale nel settore dei motopropulsori per uso industriale.<br />

19


20<br />

IL GruPPO<br />

IN SINTESI<br />

I DuE GruPPI<br />

NEL MONDO<br />

i dUe GRUPPi neL MOndO<br />

Fin dalle origini, lo sviluppo di tutte le attività è stato contrassegnato da una spiccata propensione verso i mercati<br />

internazionali. Questa costante attenzione si è tradotta in una rilevante presenza in tutto il mondo.<br />

Avere una visione globale e agire a livello locale: con questa filosofia i due Gruppi sono pronti per affrontare le nuove sfide,<br />

cercando di cogliere il meglio da ogni mercato e di essere veloci nel soddisfare le esigenze di tutti i loro milioni di clienti.


ITALIA<br />

RICAVI PER AREA DI DESTINAzIONE<br />

DIPENDENTI<br />

STABILIMENTI<br />

CENTRI DI RICERCA E SVILUPPO<br />

MERCOSUR<br />

RICAVI PER AREA DI DESTINAzIONE<br />

DIPENDENTI<br />

STABILIMENTI<br />

CENTRI DI RICERCA E SVILUPPO<br />

27,3%<br />

45,8%<br />

44<br />

30<br />

27,9%<br />

28,7%<br />

18<br />

5<br />

11,7%<br />

29,2%<br />

16<br />

13<br />

17,3%<br />

12,8%<br />

8<br />

4<br />

EUROPA<br />

RICAVI PER AREA DI DESTINAzIONE<br />

DIPENDENTI<br />

STABILIMENTI<br />

CENTRI DI RICERCA E SVILUPPO<br />

RESTO DEL MONDO<br />

RICAVI PER AREA DI DESTINAzIONE<br />

DIPENDENTI<br />

STABILIMENTI<br />

CENTRI DI RICERCA E SVILUPPO<br />

33,0%<br />

17,9%<br />

29<br />

13<br />

8,7%<br />

6,4%<br />

16<br />

7<br />

32,1%<br />

36,2%<br />

25<br />

21<br />

14,5%<br />

6,1%<br />

8<br />

4<br />

NORD AMERICA<br />

RICAVI PER AREA DI DESTINAzIONE<br />

DIPENDENTI<br />

STABILIMENTI<br />

CENTRI DI RICERCA E SVILUPPO<br />

3,1%<br />

1,2%<br />

6<br />

3<br />

24,4%<br />

15,7%<br />

11<br />

13<br />

21


22<br />

IL GruPPO<br />

IN SINTESI<br />

OPErArE cON<br />

rESPONSABILITÀ<br />

OPeRARe cOn ReSPOnSABiLiTà<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> è da tempo impegnato a promuovere uno sviluppo sempre più sostenibile, forte della convinzione che<br />

la crescita ha valore solo se responsabile. L’integrazione della dimensione sociale e quella ambientale nella strategia<br />

dell’azienda è ormai diventata il modo di <strong>Fiat</strong> di fare impresa che guida le scelte di ogni giorno.<br />

© ANDREA BORGARELLO<br />

Non si tratta di una sensibilità sporadica, ma di un approccio di gestione sempre più radicato in azienda,<br />

che vede fortemente coinvolto il top management. Il Group Executive Council (GEC) - organismo decisionale<br />

guidato dall’Amministratore Delegato del Gruppo e composto dagli Amministratori Delegati dei settori operativi<br />

e da alcuni capi funzione - definisce l’approccio strategico, approva le Linee Guida e il Piano di Sostenibilità ed<br />

è costantemente informato delle performance ambientali e sociali del Gruppo. Inoltre, all’interno del Consiglio<br />

di Amministrazione il Comitato Nomine, Corporate Governance e Sostenibilità valuta le proposte inerenti gli<br />

indirizzi strategici in tema di sostenibilità ed esamina il Bilancio di Sostenibilità.<br />

L’impegno del Gruppo <strong>Fiat</strong> a supporto di uno sviluppo economico in sintonia con l’ambiente e la società è<br />

stato riconosciuto anche da parte di importanti società di rating di sostenibilità e organizzazioni internazionali.<br />

Nel <strong>2010</strong>, per il secondo anno consecutivo <strong>Fiat</strong> S.p.A. è stata confermata nel Dow Jones Sustainability World<br />

e nel Dow Jones Sustainability Europe, i più prestigiosi indici borsistici ai quali accedono solo le società con le<br />

migliori performance nelle dimensioni economica, ambientale e sociale. <strong>Fiat</strong> ha ottenuto un punteggio di 93/100<br />

rispetto a una media di 70/100 delle aziende del settore “Automobiles” analizzate da SAM, società specializzata<br />

negli investimenti di sostenibilità.<br />

Altre società europee specializzate in SRI (Socially Responsible Investing) hanno valutato positivamente le<br />

performance di <strong>Fiat</strong>, che è stata riconosciuta come l’azienda leader nel settore “Automobiles” da Sustainalytics<br />

e ha ottenuto lo status di “Prime” da Oekom Research.<br />

Inoltre, in seguito alla partecipazione all’indagine promossa dal Carbon Disclosure Project, il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha<br />

ottenuto il più alto punteggio (tra le aziende del settore “Automobiles” all’interno delle 500 più grandi società al<br />

mondo per capitalizzazione) per il livello di disclosure sulle tematiche legate al climate change e una valutazione<br />

di “B” (in una scala compresa tra D-peggiore e A-migliore) per le iniziative messe in atto per la mitigazione del<br />

cambiamento climatico.<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong>, infine, si è aggiudicato il terzo posto per la comunicazione on-line sulla responsabilità sociale<br />

nell’ambito del CSR Online Awards <strong>2010</strong>, riconoscimento istituito da Lundquist (società specializzata nella<br />

comunicazione istituzionale sul web).


Questi riconoscimenti rappresentano un importante successo, ma non sono considerati un punto d’arrivo: <strong>Fiat</strong><br />

si impegna, infatti, a mantenere elevati gli standard e a migliorare costantemente le proprie performance su più<br />

fronti: quello dell’ambiente e della mobilità sostenibile, quello dell’attenzione alle persone sia dentro sia fuori<br />

dall’azienda, quello di una condotta improntata all’etica e alla trasparenza.<br />

Relativamente alla mobilità sostenibile, ad esempio, <strong>Fiat</strong> Automobiles dopo tre anni di leadership, nella<br />

rilevazione di Jato Dynamics di settembre <strong>2010</strong>, si è confermato il brand con le più basse emissioni medie di<br />

CO della propria flotta rispetto ai marchi automobilistici più venduti in Europa.<br />

2<br />

Per minimizzare la propria impronta ambientale il Gruppo ha ulteriormente sviluppato il piano di azione definito<br />

nel 2009, inizialmente finalizzato all’abbattimento dei consumi energetici e delle emissioni di CO , con nuovi<br />

2<br />

sfidanti obiettivi per la riduzione dei consumi di acqua, della generazione di rifiuti e delle principali emissioni<br />

ambientali nocive entro il 2014.<br />

In campo sociale, il Gruppo ha continuato a gestire con responsabilità e trasparenza l’impatto del difficile<br />

quadro economico sui lavoratori e ha proseguito nel processo di valorizzazione delle persone e delle loro<br />

potenzialità. È anche proseguito l’impegno nella promozione della salute e sicurezza sul luogo di lavoro con<br />

attività e formazione mirate.<br />

È continuato inoltre l’impegno a favore delle comunità locali che, soprattutto in Brasile, ha portato significativi<br />

risultati nel sostegno allo sviluppo sociale ed economico.<br />

Una descrizione più puntuale di tutte le iniziative in ambito ambientale e sociale è presentata nel Bilancio<br />

di Sostenibilità del Gruppo <strong>Fiat</strong>, consultabile anche in modalità interattiva nel sito dedicato alla sostenibilità.<br />

Lo stato di avanzamento dei progetti e i nuovi obiettivi per un costante miglioramento delle performance di<br />

sostenibilità sono evidenziati in particolare nel Piano di Sostenibilità.<br />

23


ReLAZiOne SULLA GeSTiOne<br />

26 Highlights<br />

29 Azionisti<br />

32 I fatti salienti del <strong>2010</strong><br />

41 Dati economici e patrimoniali per Settore di Attività<br />

42 Principali rischi e incertezze cui <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

e il Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione sono esposti<br />

47 Ricerca e innovazione<br />

56 Risorse umane<br />

64 Analisi della situazione economico-finanziaria del Gruppo<br />

88 Corporate Governance<br />

93 Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari<br />

96 Rapporti infragruppo e con parti correlate<br />

97 Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio<br />

ed evoluzione prevedibile della gestione<br />

98 Andamento della gestione nei Settori delle Continuing Operation<br />

99 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

106 Maserati<br />

108 Ferrari<br />

110 <strong>Fiat</strong> Powertrain<br />

112 Componenti<br />

116 Prodotti Metallurgici<br />

117 Mezzi e Sistemi di Produzione<br />

118 Andamento della gestione nei Settori delle Discontinued Operation<br />

119 Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni<br />

122 Veicoli Industriali<br />

129 FPT industrial<br />

132 Situazione economico-finanziaria della <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

135<br />

Proposta di approvazione del Bilancio e di destinazione<br />

dell’utile di esercizio <strong>2010</strong>


26<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

hIGhLIGhTS<br />

hiGhLiGhTS<br />

DATI rELATIVI AL GruPPO FIAT ANTE ScISSIONE<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009 2008 2007<br />

Ricavi netti 56.258 50.102 59.564(*) 58.529<br />

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 2.204 1.058 3.362 3.233<br />

Utile/(perdita) operativa 2.009 359 2.972 3.152<br />

Utile/(perdita) prima delle imposte 1.282 (367) 2.187 2.773<br />

Utile/(perdita) dell’esercizio 600 (848) 1.721 2.054<br />

Attribuibile a:<br />

Soci della controllante 520 (838) 1.612 1.953<br />

Interessenze di pertinenza di terzi 80 (10) 109 101<br />

Risultato base per azione ordinaria (in euro) (1) 0,410 (0,677) 1,290 1,537<br />

Risultato base per azione privilegiata (in euro) (1) 0,410 (0,677) 1,290 1,537<br />

Risultato base per azione risparmio (in euro) (1) 0,565 (0,677) 1,445 1,692<br />

Risultato diluito per azione ordinaria (in euro) (1) 0,409 (0,677) 1,285 1,526<br />

Risultato diluito per azione privilegiata (in euro) (1) 0,409 (0,677) 1,285 1,526<br />

Risultato diluito per azione risparmio (in euro) (1) 0,564 (0,677) 1,440 1,681<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 3.718 3.386 4.979(*) 3.985<br />

di cui: Costi di sviluppo capitalizzati 1.282 1.046 1.216 932<br />

Spesa in Ricerca e Sviluppo (2) 1.936 1.692 1.986 1.741<br />

Totale Attivo 73.442 67.235 61.772 60.136<br />

(Indebitamento)/Disponibilità nette (14.932) (15.898) (17.954) (10.423)<br />

di cui: (Indebitamento)/Disponibilità nette delle Attività Industriali (2.442) (4.418) (5.949) 355<br />

Totale Patrimonio netto 12.461 11.115 11.101 11.279<br />

Patrimonio netto attribuibile ai Soci della controllante 11.544 10.301 10.354 10.606<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) 199.924 190.014 198.348 185.227<br />

(*) A seguito dell’adozione nel 2009 dell’emendamento allo IAS 16 i ricavi netti dell’esercizio 2008 sono stati incrementati per 184 milioni di euro mentre gli investimenti in immobilizzazioni materiali e<br />

immateriali sono diminuiti di 284 milioni di euro.<br />

(1) Per ulteriori informazioni circa la determinazione del Risultato per azione base e diluito, si rinvia alla Nota 13 della Nota integrativa.<br />

(2) Include i costi per Ricerca e Sviluppo capitalizzati e quelli imputati direttamente al conto economico dell’esercizio.


DATI rELATIVI ALLE Continuing E DisContinueD operation<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Continuing Discontinued Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Operation Operation<br />

Ricavi netti 35.880 21.342 32.684 17.968<br />

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 1.112 1.092 736 322<br />

Utile/(perdita) operativa 992 1.017 378 (19)<br />

Utile/(perdita) prima delle imposte 706 576 103 (470)<br />

Utile/(perdita) dell’esercizio 222 378 (345) (503)<br />

Attribuibile a:<br />

Soci della controllante 179 341 (374) (464)<br />

Interessenze di pertinenza di terzi 43 37 29 (39)<br />

Risultato base per azione ordinaria (in euro) (1) 0,130 0,273 (0,302) (0,375)<br />

Risultato base per azione privilegiata (in euro) (1) 0,217 0,273 (0,302) (0,375)<br />

Risultato base per azione risparmio (in euro) (1) 0,239 0,319 (0,302) (0,375)<br />

Risultato diluito per azione ordinaria (in euro) (1) 0,130 0,272 (0,302) (0,375)<br />

Risultato diluito per azione privilegiata (in euro) (1) 0,217 0,272 (0,302) (0,375)<br />

Risultato diluito per azione risparmio (in euro) (1) 0,238 0,318 (0,302) (0,375)<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 2.864 854 2.684 702<br />

di cui: Costi di sviluppo capitalizzati 886 396 748 298<br />

Spesa in Ricerca e Sviluppo (2) 1.284 652 1.154 538<br />

(Indebitamento)/ Disponibilità nette delle Attività Industriali (542) (1.900) (3.103) (1.315)<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) 137.801 62.123 128.771 61.243<br />

(1) Per ulteriori informazioni circa la determinazione del Risultato per azione base e diluito, si rinvia alla Nota 13 della Nota integrativa.<br />

(2) Include i costi per Ricerca e Sviluppo capitalizzati e quelli imputati direttamente al conto economico dell’esercizio.<br />

27


28<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

hIGhLIGhTS<br />

DATI PEr ArEA GEOGrAFIcA<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> ante Scissione<br />

Centri di<br />

Ricavi per<br />

area di destinazione<br />

Numero di Società Dipendenti Stabilimenti Ricerca e Sviluppo (in milioni di euro)<br />

<strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009<br />

Italia 133 140 81.353 80.434 60 64 43 48 11.907 12.744<br />

Europa esclusa Italia 267 265 47.080 45.826 54 57 34 33 18.626 17.668<br />

Nord America 70 74 11.423 11.157 17 16 16 15 6.302 5.021<br />

Mercosur 35 33 47.471 42.397 26 27 9 10 13.228 9.798<br />

Altre aree 111 109 12.597 10.200 24 24 11 11 6.195 4.871<br />

TOTALE 616 621 199.924 190.014 181 188 113 117 56.258 50.102<br />

Continuing Operation Ricavi per<br />

Centri di area di destinazione<br />

Numero di Società Dipendenti Stabilimenti Ricerca e Sviluppo (in milioni di euro)<br />

<strong>2010</strong> <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009<br />

Italia 112 63.214 61.758 44 48 30 33 9.782 10.747<br />

Europa esclusa Italia 147 24.616 22.940 29 32 13 13 11.857 11.056<br />

Nord America 21 1.690 1.410 6 5 3 3 1.105 800<br />

Mercosur 27 39.498 35.915 18 19 5 5 10.027 7.736<br />

Altre aree 71 8.783 6.748 16 16 7 7 3.109 2.345<br />

TOTALE 378 137.801 128.771 113 120 58 61 35.880 32.684<br />

Discontinued Operation Ricavi per<br />

Centri di area di destinazione<br />

Numero di Società Dipendenti Stabilimenti Ricerca e Sviluppo (in milioni di euro)<br />

<strong>2010</strong> <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009<br />

Italia 21 18.139 18.676 16 16 13 15 2.491 2.250<br />

Europa esclusa Italia 120 22.464 22.886 25 25 21 20 6.871 6.687<br />

Nord America 49 9.733 9.747 11 11 13 12 5.200 4.226<br />

Mercosur 8 7.973 6.482 8 8 4 5 3.684 2.274<br />

Altre aree 40 3.814 3.452 8 8 4 4 3.096 2.531<br />

TOTALE 238 62.123 61.243 68 68 55 56 21.342 17.968


AZiOniSTi<br />

LA cOMuNIcAZIONE FINANZIArIA<br />

<strong>Fiat</strong> persegue costantemente l’obiettivo di accrescere la fiducia dei suoi clienti e investitori attraverso una gestione trasparente e responsabile delle sue<br />

attività, incrementando, così, il valore dell’impresa su base sostenibile.<br />

<strong>Fiat</strong> mantiene un dialogo costante con i suoi Azionisti, Investitori e Analisti attraverso un’attiva politica di comunicazione svolta dalla funzione Investor<br />

Relations che garantisce un contatto informativo continuo della Società con i mercati finanziari con l’obiettivo di mantenere e migliorare la fiducia degli<br />

investitori e il loro livello di comprensione dei fenomeni aziendali.<br />

Nel corso dell’anno il team di Investor Relations svolge la propria attività tramite rapporti costanti con il mercato finanziario e organizza, inoltre, incontri formali<br />

(a mezzo conference call o presentazioni dal vivo) sia in occasione della pubblicazione trimestrale dei risultati sia di eventi che richiedano comunicazione<br />

diretta al mercato, avvalendosi anche del sito Internet (www.fiatspa.com) per diffondere contemporaneamente al pubblico quanto viene presentato e<br />

discusso in tali occasioni. <strong>Fiat</strong> propone altresì partecipazioni a conferenze di settore o incontri e “non-deal roadshow” che interessano le principali piazze<br />

finanziarie per garantire una relazione diretta con il top management.<br />

Il più importante evento del <strong>2010</strong> - il <strong>Fiat</strong> Investor Day - si è tenuto a Torino presso il Lingotto dove il 21 aprile il l’Amministratore Delegato e i responsabili<br />

di tutti i business hanno esposto a un’ampia platea di analisti e investitori presenti in sala o partecipanti tramite webcast il piano strategico per il periodo<br />

<strong>2010</strong>-2014.<br />

Le attività di Investor Relations si sono particolarmente intensificate nella seconda parte dell’anno, periodo in cui il top management ha svolto due importanti<br />

“non-deal roadshow” che hanno interessato le piazze finanziarie europee di Milano e Londra e nordamericane di New York e Boston, per dare maggiori<br />

opportunità di approfondimento sull’andamento gestionale e sulle strategie dei propri business per il prossimo quinquennio, nonché illustrare i contenuti<br />

dell’operazione di Scissione parziale proporzionale di <strong>Fiat</strong> S.p.A. che ha dato origine, a partire dal 1° gennaio 2011, alla separazione del business dei Capital<br />

Goods con conseguente creazione di due Gruppi autonomi: <strong>Fiat</strong> e <strong>Fiat</strong> Industrial.<br />

Alla sezione Investor Relations del sito istituzionale www.fiatspa.com, che all’inizio dell’anno corrente è stato oggetto di profonda revisione grafica e<br />

di significativi aggiornamenti di contenuto e approfondimenti, sono disponibili i dati economico-finanziari, le presentazioni istituzionali e le pubblicazioni<br />

periodiche, i comunicati ufficiali e gli aggiornamenti in tempo reale sul titolo.<br />

Per gli azionisti sono inoltre disponibili i seguenti contatti:<br />

Per gli azionisti:<br />

Numero verde per l’Italia: 800-804027<br />

E-mail: serviziotitoli@fiatspa.com<br />

investor.relations@fiatspa.com<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

Per i titolari di ADR:<br />

Numero verde per USA e Canada: 800 749 1873<br />

Fuori Usa e Canada: +1 (718) 921 8137<br />

Website: www.adr.db.com<br />

AZIONISTI<br />

29


30<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

AZIONISTI<br />

ANDAMENTO DEL TITOLO FIAT RISPETTO ALL’INDICE FTSE ITALIA ALL SHARE E ALL’EUROSTOXX DALL’INIzIO DEL 2009 (1/1/09=100)<br />

E QUANTITÀ TRATTATE MENSILMENTE (milioni di azioni ordinarie)<br />

350<br />

250<br />

300<br />

250<br />

200<br />

150<br />

100<br />

50<br />

gen-<br />

09<br />

feb-<br />

09<br />

mar-<br />

09<br />

Dopo la crisi e le incertezze nel mercato dello scorso anno, il <strong>2010</strong> è stato un buon anno per i mercati azionari, ma con forti distinguo al loro interno. Molto<br />

bene gli Stati Uniti (Dow Jones circa +11%): nonostante i vari problemi di bilancio pubblico e sostenibilità del sistema finanziario, le grandi società americane<br />

sono tornate a consuntivare buoni profitti. Buona performance anche in Asia e in generale nei paesi emergenti, nonostante andamenti in controtendenza per<br />

alcune piazze asiatiche (Shanghai -14%, Tokyo -3%). Dei tre grandi blocchi, quindi, il peggiore è ancora una volta l’Europa, frenata sia dai timori sulla tenuta<br />

dei titoli pubblici di alcuni paesi periferici, sia da una ripresa più lenta che altrove. Anche in Europa però ci sono forti differenze: Francoforte ha guadagnato<br />

circa il 16%, mentre cali a doppia cifra sono stati registrati sia dal FTSE Italia (performance negativa di circa 13%) sia dalla borsa di Madrid (circa -17%), con<br />

Parigi che ha segnato una discesa più contenuta (circa -3%). In questo contesto il titolo <strong>Fiat</strong> ha concluso l’anno in crescita del 50,5% rispetto alla chiusura<br />

del 2009, registrando una performance migliore rispetto all’indice europeo di riferimento DJ Eurostoxx Automotive (+42,8%).<br />

MAGGIOrI AZIONISTI<br />

apr-<br />

09<br />

mag-<br />

09<br />

Il numero di azioni ordinarie è di 1.092.247.485. I detentori di azioni ordinarie<br />

in misura superiore al 2% alla data odierna risultano essere:<br />

NuMErO AZIONI OrDINArIE: 1.092.247.485<br />

Exor S.p.A. (*) 30,5%<br />

Capital Research & Management Company 5,2%<br />

BlackRock Investment Management (UK) Limited 3,1%<br />

Griffin John (tramite i fondi Blue Ridge Capital) 2,4%<br />

FMR LLC 2,2%<br />

Altri Investitori Istituzionali UE 20,6%<br />

Altri Investitori Istituzionali extra UE 8,0%<br />

Altri azionisti 24,5%<br />

(*) Oltre al 3,5% di azioni proprie detenute da <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

PrINcIPALI DATI PEr AZIONE<br />

giu-<br />

09<br />

lug-<br />

09<br />

ago-<br />

09<br />

set-<br />

09<br />

(in euro) <strong>2010</strong> 2009 2008 2007<br />

Risultato base per azione<br />

ordinaria e privilegiata 0,410 (0,677) 1,290 1,537<br />

Risultato base per azione di risparmio 0,565 (0,677) 1,445 1,692<br />

Risultato diluito per azione<br />

ordinaria e privilegiata 0,409 (0,677) 1,285 1,526<br />

Risultato diluito per azione di risparmio 0,564 (0,677) 1,440 1,681<br />

ott-<br />

09<br />

nov-<br />

09<br />

dic-<br />

09<br />

gen-<br />

10<br />

feb-<br />

10<br />

mar-<br />

10<br />

FMR LLC<br />

2,2%<br />

apr-<br />

10<br />

Griffin John<br />

(tramite i fondi<br />

Blue Ridge Capital)<br />

2,4%<br />

BlackRock Investment<br />

Management (UK)<br />

Limited<br />

3,1%<br />

mag-<br />

10<br />

giu-<br />

10<br />

Altri Investitori<br />

Istituzionali UE<br />

20,6%<br />

lug-<br />

10<br />

ago-<br />

10<br />

Capital Research<br />

& Management Co.<br />

5,2%<br />

set-<br />

10<br />

ott-<br />

10<br />

nov-<br />

10<br />

Altri Investitori<br />

Istituzionali extra UE<br />

8,0%<br />

dic-<br />

10<br />

200<br />

150<br />

100<br />

50<br />

in milioni di azioni<br />

FIAT<br />

DJ<br />

EUROSTOXX<br />

AUTOMOTIVE<br />

FTSE ITALIA<br />

ALL SHARE<br />

Altri azionisti<br />

24,5%<br />

Exor S.p.A.<br />

30,5%


PrEZZO DI rIFErIMENTO (*) PEr AZIONE AL:<br />

(in euro) 30.12.10 31.12.09 31.12.08 28.12.07 29.12.06<br />

Azioni Ordinarie 15,430 10,250 4,590 17,695 14,468<br />

Azioni Privilegiate 11,170 6,000 2,440 14,640 12,119<br />

Azioni di Risparmio 11,090 6,295 3,035 14,655 13,880<br />

(Fonte Reuters)<br />

(*) Pari al prezzo di asta di chiusura.<br />

QuOTAZIONI MENSILI MINIME E MASSIME NEL <strong>2010</strong><br />

(in euro)<br />

FIAT ORDINARIE<br />

18<br />

16<br />

14<br />

12<br />

10<br />

8<br />

6<br />

4<br />

FIAT RISPARMIO<br />

14<br />

12<br />

10<br />

8<br />

6<br />

4<br />

2<br />

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12<br />

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12<br />

FIAT PRIVILEGIATE<br />

14<br />

12<br />

10<br />

8<br />

6<br />

4<br />

2<br />

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12<br />

31


32<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

I FATTI SALIENTI<br />

DEL <strong>2010</strong><br />

i FATTi SALienTi deL <strong>2010</strong><br />

GENNAIO<br />

Commercializzato il nuovo <strong>Fiat</strong> Doblò (vettura e Cargo),<br />

vero e proprio “family space” che può contare su<br />

contenuti di sicurezza, economia e rispetto dell’ambiente<br />

al top della sua categoria. Il marchio, inoltre, ha<br />

commercializzato la Bravo Model Year, arricchita nello<br />

stile e nei contenuti.<br />

FEBBrAIO<br />

SAM, società specializzata negli investimenti di<br />

sostenibilità che analizza le 2.500 maggiori società<br />

quotate per valutarne l’ammissione agli indici Dow Jones<br />

Sustainability, premia <strong>Fiat</strong> S.p.A. con i riconoscimenti<br />

Sector Mover e Gold Class. <strong>Fiat</strong> è stata infatti la società<br />

che nel 2009 ha migliorato maggiormente la performance di sostenibilità all’interno<br />

del settore “Automobiles” (SAM Sector Mover) e si è distanziata dal leader per una<br />

variazione inferiore al 5% (SAM Gold Class).<br />

MArZO<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. e Chrysler Group<br />

LLC fanno un ulteriore passo avanti nel processo di<br />

integrazione delle rispettive attività di distribuzione in<br />

Europa: a partire da aprile <strong>2010</strong> FGA svolgerà attività<br />

commerciali di supporto alla vendita e all’assistenza di prodotti dei marchi Chrysler,<br />

Jeep ® e Dodge in diversi paesi europei.<br />

GENNAIO<br />

In Francia assegnato dal prestigioso settimanale L’Argus de l’Automobile il<br />

titolo di “Utilitarie de l’Année <strong>2010</strong>” all’EcoDaily.<br />

La Società Americana di Ingegneria del Settore Agricolo e Biologico - Asabe<br />

ha assegnato sette dei suoi prestigiosi premi per l’innovazione AE50 a New<br />

Holland Agriculture e tre a Case IH.<br />

Ampliata la gamma di trattori Farmall con i modelli delle serie Farmall ® A.<br />

FEBBrAIO<br />

I marchi di CNH annunciano le strategie per raggiungere i livelli di<br />

emissioni previsti dagli standard Tier 4.<br />

Al Salone internazionale delle macchine per l’agricoltura di Saragozza<br />

(FIMA), assegnati a New Holland Agriculture sei premi per l’innovazione.<br />

A Chicago assegnati due prestigiosi riconoscimenti “GOOD DESIGN”.<br />

Inaugurato il deposito ricambi di Portland al servizio di più di 140 dealer<br />

dei marchi New Holland, Case IH e Case Construction dell’area nordovest<br />

degli Stati Uniti.<br />

MArZO<br />

Facendo seguito all’accordo preliminare formalizzato a ottobre 2009, CNH<br />

e OJSC KAMAz hanno finalizzato l’accordo di joint venture per produrre<br />

macchine agricole e per le costruzioni nella Federazione Russa.


Presentato al Ministero per lo Sviluppo Economico e alle Organizzazioni<br />

Sindacali la prima iniziativa del “Piano” annunciato il 22 dicembre 2009 a<br />

Palazzo Chigi per il rinnovamento della struttura produttiva automobilistica<br />

in Italia e il suo adeguamento alle esigenze future. Nell’ambito del previsto<br />

programma di investimenti sarà realizzato un radicale intervento di<br />

ristrutturazione dello stabilimento Giambattista Vico di Pomigliano d’Arco per<br />

predisporre gli impianti alla produzione della futura Panda, di cui è prevista<br />

l’uscita sul mercato nel secondo semestre del 2011.<br />

Alla rassegna svizzera, <strong>Fiat</strong> ha presentato un Doblò Natural Power equipaggiato<br />

con motore 1.4 16v T-JET a benzina e metano, che conferma l’indiscussa<br />

leadership di <strong>Fiat</strong> nel campo dei veicoli di primo impianto con questo tipo di<br />

alimentazione.<br />

Per Lancia, a Ginevra, ha esordito una Delta serie speciale, con alcune novità<br />

estetiche e di prodotto, e l’edizione limitata Ypsilon “ELLE”.<br />

Al Salone di Ginevra, la Maserati ha presentato la Quattroporte Sport GTS<br />

Awards Edition, tiratura limitata, creata per celebrare gli innumerevoli premi che<br />

il modello ha ricevuto in questi anni dalle più prestigiose riviste internazionali.<br />

A Ginevra, Ferrari ha presentato la HY-Kers, una granturismo ibrida che sfrutta<br />

in chiave ecologica la tecnologia derivata dalla Formula 1. Sempre a Ginevra si<br />

è avuto il debutto della Ferrari California con Start&Stop.<br />

Per il terzo anno consecutivo la società JATO ha assegnato a <strong>Fiat</strong> Automobiles<br />

il primato europeo nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Infatti,<br />

tra i dieci marchi automobilistici più venduti in Europa, il brand <strong>Fiat</strong> è risultato<br />

quello che ha fatto registrare il valore medio più basso di emissioni di CO 2 sulle<br />

vetture vendute nel 2009: 127,8 g/km.<br />

Aperto il complesso industriale CNH di Sorocaba in Brasile.<br />

Lanciata in Africa, India, Sud-est asiatico e Cina la nuova macchina per la<br />

raccolta della canna da zucchero Austoft 4000.<br />

La rivista Construction Equipment ha nominato le terne New Holland<br />

Construction B Series tra i migliori 100 prodotti del 2009.<br />

MArZO<br />

Presentato al Salone di Ginevra il nuovo bicilindrico Twin-<br />

Air da 85 Cv che impiega il rivoluzionario sistema MultiAir<br />

abbinato ad una fluidodinamica specifica per ottenere<br />

il massimo rendimento dalla combustione. Sempre a<br />

Ginevra, FPT ha presentato il cambio “Alfa TCT” (Twin<br />

Clutch Technology), destinato all’Alfa Romeo MiTo. L’innovativa trasmissione<br />

incorpora ben 23 brevetti.<br />

MArZO<br />

Debutta in anteprima mondiale al Salone Internazionale<br />

dell’Automobile di Ginevra l’Alfa Romeo Giulietta.<br />

MArZO<br />

In grande evidenza a Ginevra la Abarth Punto Evo dotata<br />

dell’innovativo motore MultiAir 1.4 16v da 165 Cv, e<br />

l’Abarth 500C, prima convertibile della nuova era del<br />

marchio.<br />

33


34 rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

I FATTI SALIENTI<br />

DEL <strong>2010</strong><br />

APrILE<br />

Il 21 aprile il Consiglio di Amministrazione della <strong>Fiat</strong> ha<br />

nominato John Elkann presidente della società. Luca<br />

Cordero di Montezemolo, presidente uscente, mantiene<br />

le cariche di consigliere di amministrazione della <strong>Fiat</strong> e di<br />

presidente della Ferrari.<br />

APrILE<br />

Al Salone di Pechino, presentata la Ferrari 599 GTO, la<br />

vettura stradale dalle prestazioni più elevate mai costruita<br />

a Maranello.<br />

Le riviste Construction Equipment e Rental Equipment Register premiano<br />

Case Construction per l’impianto di sterzo con joystick di cui sono dotate le<br />

pale gommate della serie E. La rivista Better Roads ha nominato l’apripista<br />

cingolato Case 650L tra i migliori 20 prodotti lanciati nel 2009.<br />

APrILE<br />

Il 21 aprile si è svolto a Torino il <strong>Fiat</strong> Investor Day, durante il quale<br />

l’Amministratore Delegato di <strong>Fiat</strong> Sergio Marchionne e componenti del<br />

Group Executive Council hanno presentato alla comunità finanziaria il Piano<br />

Strategico per il periodo <strong>2010</strong>–2014.<br />

Fitch Ratings ha confermato il rating di <strong>Fiat</strong> a “BB+” con outlook negativo,<br />

Moody’s Investor Service ha confermato il rating di <strong>Fiat</strong> a “Ba1” con outlook<br />

negativo e quello di CNH Global N.V. a “Ba3” con outlook stabile, Standard<br />

& Poor’s Ratings Services ha posto il rating del debito a lungo termine di <strong>Fiat</strong><br />

“BB+” in CreditWatch con implicazioni negative. Il rating a lungo termine di CNH<br />

Global NV (BB+) è stato posto sotto osservazione con implicazioni ancora in<br />

sviluppo, lasciando aperta la possibilità di una revisione al rialzo o al ribasso.<br />

Al Bauma di Monaco di Baviera, Iveco ha presentato la propria ampia gamma<br />

di veicoli per il settore delle costruzioni, con il debutto sulla scena internazionale<br />

dell’Astra HHD8, un veicolo con PTT di 50 tonnellate e grande capacità di<br />

carico, adatto a tutti i terreni, anche i più impervi.<br />

Lanciato, con l’inaugurazione della prima Truck Station ad Hannover, un nuovo<br />

ampio programma dedicato al mondo del trasporto pesante internazionale.<br />

Le Truck Station sono “one-stop” service-point capaci di rispondere a tutte le<br />

esigenze dell’autotrasportatore in una sola fermata.<br />

In occasione della Fiera internazionale di Monaco (Bauma), New Holland ha<br />

lanciato i primi tre modelli della nuova gamma di escavatori gommati WE150,<br />

WE170 e WE190 ed il nuovo mini escavatore cingolato E10SR, il più piccolo<br />

del suo segmento.<br />

MAGGIO<br />

Nell’ambito del processo di integrazione delle attività di distribuzione di <strong>Fiat</strong><br />

Group Automobiles e del gruppo Chrysler in Europa, le due aziende hanno<br />

avviato la riorganizzazione e l’integrazione delle reti di vendita dei prodotti a<br />

marchio Chrysler e Lancia.<br />

L’integrazione permetterà di dar vita ad una nuova rete di distribuzione con più di<br />

1.000 punti vendita in Europa entro il 2014, ai quali verrà affidato un nuovo mandato.


Il 28 maggio si è tenuta a Torino la riunione con il Sindacato sul futuro dello<br />

stabilimento Giambattista Vico di Pomigliano d’Arco. Presenti i rappresentanti<br />

di tutti i sindacati, ad eccezione della FIOM, che aveva dichiarato la sua<br />

impossibilità a partecipare e per la quale è stato definito un incontro in data<br />

successiva.<br />

Raggiunti due importanti traguardi produttivi: i cinque milioni di auto prodotte<br />

nello stabilimento italiano di Melfi, dall’apertura nel 1993 ad oggi, e le 500 mila<br />

<strong>Fiat</strong> 500 costruite in Polonia a Tychy in appena 31 mesi dal lancio commerciale.<br />

In Brasile, in occasione dell’Agrishow, Case IH ha lanciato le mietitrebbiatrici<br />

8120, 7120, 2799 e 2688 della serie Axial-Flow, il trattore Magnum 335 e il<br />

Maxxum con l’assale allargato.<br />

GIuGNO<br />

Inaugurato nel distretto industriale automobilistico di Jiading (Shanghai)<br />

il nuovo stabilimento della joint venture fra Magneti Marelli e la Shanghai<br />

Automobile Gear Works (SAGW). La joint venture, siglata nel gennaio 2009,<br />

denominata SMMP (SAIC Magneti Marelli Powertrain Co. Ltd.) è dedicata alla<br />

produzione di componenti idraulici per il cambio robotizzato Freechoice (o<br />

AMT, Automated Manual Transmission) di Magneti Marelli.<br />

In occasione della giornata nazionale dell’innovazione, con una cerimonia<br />

svoltasi alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana, è stato<br />

consegnato a Iveco il “Premio dei Premi”.<br />

Hanno fatto il loro esordio l’Eurocargo ibrido, veicolo della gamma media<br />

equipaggiato con un sistema di propulsione diesel-elettrico parallelo e, nel<br />

settore del trasporto collettivo di persone, il nuovo autobus Citelis ibrido con<br />

motore diesel-elettrico seriale.<br />

Case Construction ha celebrato la 250.000ma minipala gommata compatta<br />

prodotta.<br />

La rivista Diesel Progress ha assegnato a Case Construction il premio<br />

“Excellence in Equipment Engineering” nella sua categoria alla terna 590 Super<br />

M+ Series 3.<br />

GIuGNO<br />

Festeggiato il secolo di vita con quattro giorni di<br />

manifestazioni che hanno coinvolto il Comune di Milano,<br />

Fiera Milano, l’Autodromo di Monza e il Museo dell’Alfa<br />

Romeo. Per l’occasione sono arrivate tremila auto<br />

storiche da 45 Paesi.<br />

GIuGNO<br />

Protagonista dell’Interschutz di Hannover, salone<br />

dedicato alle soluzioni anti-incendio, dove ha presentato<br />

un’inedita scala di 60 metri e il nuovo Dragon 2, veicolo<br />

ad altissime prestazioni specializzato per i soccorsi di<br />

emergenza negli aeroporti.<br />

GIuGNO<br />

Il nuovo motore 1.4 MultiAir turbo si aggiudica il<br />

riconoscimento “Best New Engine <strong>2010</strong>”, una delle<br />

categorie del prestigioso premio “Engine of the Year”,<br />

assegnato da una giuria internazionale composta da 65<br />

giornalisti specializzati di 32 Paesi.<br />

35


36 rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

I FATTI SALIENTI<br />

DEL <strong>2010</strong><br />

LuGLIO<br />

Presentata la <strong>Fiat</strong> 500 e la <strong>Fiat</strong> 500C, equipaggiate con<br />

il nuovo motore bicilindrico da 85 Cv TwinAir realizzato<br />

per FGA da FPT Powertrain Technologies; il propulsore<br />

garantisce riduzioni delle emissioni di anidride carbonica<br />

fino al 30 per cento nei confronti degli altri motori, a parità<br />

di prestazioni.<br />

AGOSTO<br />

Case IH ha lanciato in Nord America la nuova generazione<br />

di trattori più potenti e dai consumi più contenuti Steiger ®<br />

e MAGNUM, con una nuova gamma di modelli della<br />

serie Puma 130-160 dotati di trasmissione variabile<br />

continua (CVT). Tutti i modelli sono dotati di motori<br />

conformi agli standard Tier 4A in tema di emissioni.<br />

SETTEMBrE<br />

Per il secondo anno consecutivo <strong>Fiat</strong> S.p.A. viene<br />

riconosciuta leader di sostenibilità ed è confermata negli<br />

indici Dow Jones Sustainability (DJSI) World e Dow<br />

Jones Sustainability Europe con un punteggio di 93/100<br />

rispetto a una media di 70/100 delle aziende del settore<br />

“Automobiles” analizzate da SAM, società specializzata<br />

negli investimenti di sostenibilità.<br />

LuGLIO<br />

Si è tenuto a Torino un incontro tra la <strong>Fiat</strong> e le Organizzazioni Sindacali<br />

CISL- FIM, UIL - UILM e FISMIC, al termine del quale si è convenuto di dare<br />

attuazione all’accordo raggiunto con le Organizzazioni Sindacali FIM, UILM,<br />

FISMIC e UGL per la produzione della futura Panda a Pomigliano d’Arco.<br />

Il Consiglio di Amministrazione di <strong>Fiat</strong> ha approvato la Scissione dei business<br />

Veicoli Industriali, Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni e relativi motori<br />

e trasmissioni già annunciata il 21 aprile in occasione della presentazione del<br />

piano strategico <strong>2010</strong>-2014.<br />

Moody’s Investors Service ha messo il rating di <strong>Fiat</strong> S.p.A. (Ba1/NP) sotto<br />

osservazione per possibile downgrade.<br />

Commercializzata la gamma 2011 di <strong>Fiat</strong> Panda, che offre ora due motori<br />

omologati Euro 5: il diesel 1.3 MultiJet 16v da 75 Cv con DPF di serie e il<br />

benzina 1.2 8v da 69 Cv.<br />

Commercializzata la serie speciale numerata e limitata Abarth 695 Tributo<br />

Ferrari, la 500 stradale più veloce di sempre.<br />

Arricchita la gamma di <strong>Fiat</strong> Scudo con un nuovo propulsore top di gamma: il<br />

2.0 MultiJet da 165 Cv, che è già conforme ai futuri standard Euro 5. Rinnovato<br />

anche il Fiorino con l’introduzione del Model Year 2011.<br />

AGOSTO<br />

Iniziata dal Vietnam la commercializzazione sui mercati di esportazione del<br />

Genlyon, veicolo stradale di gamma pesante costruito dalla joint venture tra<br />

Iveco e SAIC.<br />

SETTEMBrE<br />

L’Assemblea degli Azionisti di <strong>Fiat</strong> S.p.A., riunitasi in sede ordinaria e<br />

straordinaria, ha approvato il Progetto di Scissione parziale proporzionale di<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A. a favore di <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. e le deliberazioni connesse.


Presentato il <strong>Fiat</strong> Qubo model year 2011, con numerosi miglioramenti, e la<br />

serie speciale Blackjack della 500. Al Salone Internazionale di Parigi presentata<br />

la “500millesima”, show-car nata per celebrare le 500 mila unità del modello<br />

prodotte e la Panda GPL equipaggiata con il motore 1.2 da 69 Cv a doppia<br />

alimentazione (benzina e GPL).<br />

A Parigi presentata l’edizione limitata Ypsilon “ELLE” a doppia alimentazione<br />

(GPL e benzina). Accanto a questa nuova Ypsilon era esposta la Musa “5th<br />

Avenue”, versione che si distingue per l’eleganza dell’allestimento.<br />

Alla rassegna francese, Alfa Romeo ha presentato due nuove versioni della<br />

Giulietta: una equipaggiata con il propulsore turbodiesel 2.0 JTDM da 140<br />

Cv, che fa registrare emissioni e consumi particolarmente ridotti, e l’altra con<br />

motore a benzina 1.4 MultiAir da 170 Cv, dotata dell’innovativa trasmissione<br />

“Alfa TCT” (doppia frizione a secco), che sarà commercializzata nei primi mesi<br />

del 2011.<br />

Al Salone di Parigi presentata la GranTurismo MC Stradale: l’auto più veloce<br />

(300 km/h), leggera e potente della gamma del Tridente, che beneficia<br />

dell’esperienza acquisita da Maserati attraverso i programmi sportivi.<br />

A Parigi presentata la Ferrari SA Aperta, serie speciale prodotta in tiratura<br />

limitatissima di 80 esemplari, già tutti venduti.<br />

Al Salone Motoristico Internazionale di Hannover, una giuria composta da<br />

giornalisti specializzati in rappresentanza di 24 Paesi ha assegnato al <strong>Fiat</strong><br />

Nuovo Doblò Cargo il titolo di “International Van of the Year 2011”.<br />

Lanciate in Nord America 4 nuove terne della serie N.<br />

Prodotto il 150.000mo trattore nello stabilimento indiano. Annunciato inoltre<br />

che la produzione verrà raddoppiata nei prossimi due anni.<br />

Lanciati i nuovi trattori T7, T8 e T9 equipaggiati di motori “Selective Catalytic<br />

Reduction” (SCR) conformi agli standard Tier 4A e la nuova vendemmiatrice<br />

Braud 9000L. New Holland ha inoltre annunciato che utilizzerà solamente la<br />

tecnologia SCR per ottemperare ai limiti imposti dai nuovi standard Tier 4B in<br />

vigore a partire dal 2014.<br />

SETTEMBrE<br />

Il marchio <strong>Fiat</strong> si è confermato, per i primi sei mesi del<br />

<strong>2010</strong>, il brand più “ecologico” d’Europa: tra i dieci marchi<br />

più venduti, infatti, è quello che ha registrato il valore<br />

medio più basso di emissioni di CO 2 sulle vetture vendute:<br />

123,5 g/km. Il primato è stato riconosciuto dalla società<br />

JATO, leader mondiale per la consulenza e la ricerca nel<br />

campo automotive.<br />

SETTEMBrE<br />

Presentato al Salone di Hannover l’EcoStralis, un<br />

veicolo che è stato ottimizzato nella motorizzazione,<br />

nell’aerodinamica e nelle dotazioni elettroniche per farne<br />

il prodotto più efficiente e sostenibile per l’ambiente della<br />

categoria dei pesanti. Nel corso della rassegna tedesca,<br />

è stato consegnato ad un importante operatore logistico<br />

a livello internazionale un EcoDaily Electric, primo di una<br />

fornitura di 10 veicoli.<br />

SETTEMBrE<br />

“Indipendenza Energetica dell’Azienda Agricola e trattore<br />

NH2”: New Holland annuncia la nascita della prima<br />

azienda pilota, dopo che ad agosto ha debuttato in Nord<br />

America il trattore NH2 alimentato ad idrogeno.<br />

37


38 rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

I FATTI SALIENTI<br />

DEL <strong>2010</strong><br />

OTTOBrE<br />

Assegnato a FPT il prestigioso premio internazionale<br />

“Technobest <strong>2010</strong>”, per l’innovativo motore bicilindrico<br />

TwinAir.<br />

NOVEMBrE<br />

New Holland si aggiudica al salone internazione EIMA<br />

il “Golden Tractor for Design 2011” per il T7.210 Auto<br />

Command.<br />

NOVEMBrE<br />

La Giulietta ha ottenuto il premio ”Auto Europa 2011”<br />

assegnato dall’Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive<br />

(UIGA) tra oltre quaranta finaliste.<br />

OTTOBrE<br />

Nell’ambito della terza edizione del CSR Online Awards Italy <strong>2010</strong>, il Gruppo<br />

<strong>Fiat</strong> si è aggiudicato il terzo posto con un punteggio di 73,5/100 per la<br />

comunicazione online sulla responsabilità sociale, migliorando, rispetto<br />

al 2009, il proprio risultato di ben 19 punti scalando la classifica di cinque<br />

posizioni.<br />

Presentato in Brasile il Vertis, nuovo veicolo di gamma media, sviluppato<br />

dall’ingegneria Iveco brasiliana su una piattaforma della joint venture Iveco in<br />

Cina e integrato con tecnologie d’avanguardia europee.<br />

NOVEMBrE<br />

Standard & Poor’s Rating Services ha assegnato a <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. il<br />

rating preliminare di lungo termine “BB+” con outlook negativo.<br />

Inaugurato un nuovo impianto industriale in Russia dedicato alla produzione di<br />

proiettori e fanali per automobili. Il nuovo sito produttivo sorge presso la città<br />

di Ryazan, 200 km a sud-est di Mosca, al centro di un’area strategica per<br />

l’ambito automotive.<br />

New Holland celebra i 50 anni della sua raccogli-trincia-caricatrice semovente.<br />

La trincia caricatrice FR 9000 è dotata del sistema IntelliFill al quale viene<br />

assegnato, in Italia, all’Esposizione Internazionale delle Macchine Agricole<br />

(EIMA), il premio per l’innovazione ed in Russia, all’Agrosalon show <strong>2010</strong>, la<br />

“Gold Medal”.<br />

In un incontro presso l’Unione Industriale di Torino l’Amministratore Delegato<br />

della <strong>Fiat</strong> ha presentato alle Organizzazioni Sindacali il piano predisposto per<br />

il rilancio produttivo dello Stabilimento di Mirafiori, che prevede la creazione di<br />

una joint venture tra Chrysler e <strong>Fiat</strong> per portare a Torino una nuova piattaforma<br />

dagli Stati Uniti, che servirà per produrre automobili e SUV di classe superiore<br />

per i marchi Jeep ® e Alfa Romeo.<br />

Concluse le trattative e firmato un accordo di fornitura ad Opel (a partire da<br />

dicembre 2011) di veicoli basati sulla stessa piattaforma dei modelli <strong>Fiat</strong> Doblò.<br />

I veicoli saranno prodotti nello stabilimento Tofas a Bursa in Turchia e venduti<br />

da concessionari Vauxhall e Opel in Europa e in altri mercati al di fuori dell’area<br />

NAFTA a partire da gennaio 2012.


<strong>Fiat</strong> ritorna sul mercato nordamericano presentando al Salone Internazionale<br />

dell’Auto di Los Angeles la piccola 500, prodotta in Messico con il nuovissimo<br />

motore MultiAir da 1,4 litri, l’innovativo sistema di comunicazione viva-voce<br />

Blue&Me e sette airbag di serie.<br />

In occasione della 44a edizione del premio della rivista brasiliana Auto Esporte,<br />

la “Novo Uno” è stata eletta “Carro do ano 2011” da una giuria composta da<br />

13 giornalisti specializzati appartenenti ai maggiori stati del Brasile.<br />

DIcEMBrE<br />

I rappresentanti dell’Azienda e dei sindacati FIM, UILM, FISMIC e UGL hanno<br />

firmato l’intesa per il rilancio produttivo dello stabilimento di Mirafiori. L’accordo,<br />

sottoposto a referendum nel gennaio 2011, ha ottenuto l’approvazione della<br />

maggioranza dei lavoratori.<br />

Lanciata in Europa una nuova gamma di quattro terne della Serie T<br />

Construction King.<br />

Celebrati i 60 anni di presenza in Brasile.<br />

Posata la prima pietra di un nuovo stabilimento di <strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

a Pernambuco in Brasile. Saranno investiti complessivamente 3 miliardi di<br />

reais per raggiungere nel 2014 la capacità produttiva iniziale di 200 mila veicoli<br />

l’anno.<br />

<strong>Fiat</strong> Industrial ha ottenuto da un gruppo di primarie banche un finanziamento<br />

di 4,2 miliardi di euro, che sarà utilizzato per le generali esigenze aziendali<br />

e per i fabbisogni legati al capitale di funzionamento, incluso il rimborso da<br />

parte di <strong>Fiat</strong> Industrial, successivamente alla data di efficacia della Scissione,<br />

dei finanziamenti infragruppo concessi da <strong>Fiat</strong> sino alla data di efficacia della<br />

Scissione stessa.<br />

Stipulato l’atto di Scissione <strong>Fiat</strong> S.p.A. a favore di <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A., previo<br />

ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte di Borsa Italiana S.p.A. e<br />

Consob. L’atto ha avuto effetto il 1° gennaio 2011 e a partire dal 3 gennaio<br />

hanno avuto inizio le negoziazioni sul MTA delle azioni ordinarie, privilegiate e<br />

di risparmio di <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

DIcEMBrE<br />

Presentata la 458 Challenge, berlinetta derivata dalla 458<br />

Italia che sarà utilizzata dalla Ferrari per dare vita al suo<br />

trofeo monomarca.<br />

DIcEMBrE<br />

La giuria del SIMA, che si terrà a Parigi nel febbraio<br />

2011, ha preannunciato l’assegnazione di due premi<br />

per l’innovazione a Case IH per una nuova soluzione<br />

automatica di sincronizzazione Vehicle-to-Vehicle<br />

(veicolo a veicolo) e la prima trasmissione variabile<br />

continua PTO per i trattori, mentre a New Holland<br />

Agriculture verrà assegnata la medaglia d’argento per<br />

l’innovazione per il sistema Crop ID.<br />

39


40<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

DATI EcONOMIcI<br />

E PATrIMONIALI<br />

PEr SETTOrE<br />

DI ATTIVITÀ


dATi ecOnOMici e PATRiMOniALi<br />

PeR SeTTORe di ATTiViTà<br />

Utile/(perdita)<br />

della gestione Utile/(perdita) Totale<br />

Ricavi netti ordinaria operativa Attività operative<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles 27.860 26.293 607 470 515 217 17.027 16.157<br />

Maserati 586 448 24 11 24 11 382 368<br />

Ferrari 1.919 1.778 303 238 302 245 1.667 1.608<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain 4.211 3.372 140 104 172 77 3.419 3.234<br />

Componenti (Magneti Marelli) 5.402 4.528 98 25 73 (40) 3.395 3.258<br />

Prodotti Metallurgici (Teksid) 776 578 17 (12) 17 (14) 581 517<br />

Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) 1.023 728 (6) (28) (6) (32) 697 567<br />

Altre Attività ed Elisioni (5.897) (5.041) (71) (72) (105) (86) (399) n.d.<br />

TOTALE CONTINUING OPERATION 35.880 32.684 1.112 736 992 378 26.769 n.d.<br />

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH) 11.906 10.107 755 337 754 251 19.268 18.346<br />

Veicoli Industriali (Iveco) 8.307 7.183 270 105 240 (90) 6.977 7.214<br />

FPT Industrial 2.415 1.580 65 (131) 29 (191) 1.744 1.743<br />

Altre Attività ed Elisioni (1.286) (902) 2 11 (6) 11 (404) n.d.<br />

TOTALE DISCONTINUED OPERATION 21.342 17.968 1.092 322 1.017 (19) 27.585 n.d.<br />

Elisioni (964) (550) - - - - n.d. (985)<br />

TOTALE GRUPPO FIAT 56.258 50.102 2.204 1.058 2.009 359 n.d. 52.027<br />

Spesa in<br />

Totale Ricerca e Dipendenti<br />

Passività operative Investimenti (1) Sviluppo (2) (numero)<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles 14.796 13.520 1.652 1.495 722 669 57.611 54.038<br />

Maserati 350 317 104 65 62 33 696 723<br />

Ferrari 1.141 1.022 239 290 148 156 2.721 2.835<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain 1.826 1.783 385 401 80 55 12.453 11.408<br />

Componenti (Magneti Marelli) 2.045 1.954 383 356 292 245 34.269 31.628<br />

Prodotti Metallurgici (Teksid) 293 261 31 33 2 2 7.275 6.194<br />

Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) 513 406 24 13 12 10 12.216 11.708<br />

Altre Attività ed Elisioni 2.287 n.d. 46 31 (34) (16) 10.560 10.237<br />

TOTALE CONTINUING OPERATION 23.251 n.d. 2.864 2.684 1.284 1.154 137.801 128.771<br />

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH) 15.376 14.049 446 330 346 283 28.831 28.466<br />

Veicoli Industriali (Iveco) 5.902 5.942 273 217 214 169 25.583 24.917<br />

FPT Industrial 1.198 938 152 159 92 86 7.707 7.858<br />

Altre Attività ed Elisioni (3.352) n.d. 1 2 - - 2 2<br />

TOTALE DISCONTINUED OPERATION 19.124 n.d. 872 708 652 538 62.123 61.243<br />

Elisioni n.d. (994) (18) (6) - - - -<br />

TOTALE GRUPPO FIAT n.d. 39.198 3.718 3.386 1.936 1.692 199.924 190.014<br />

(1) Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo).<br />

(2) Include i costi per Ricerca e Sviluppo capitalizzati e quelli imputati direttamente al conto economico dell’esercizio.<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

DATI<br />

EcONOMIcI<br />

E PATrIMONIALI<br />

PEr SETTOrE<br />

DI ATTIVITÀ<br />

41


42<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

PrINcIPALI<br />

rISchI<br />

E INcErTEZZE<br />

cuI FIAT S.P.A.<br />

E IL GruPPO FIAT<br />

POST ScISSIONE<br />

SONO ESPOSTI<br />

PRinciPALi RiSchi e inceRTeZZe<br />

cUi FiAT S.P.A. e iL GRUPPO FiAT<br />

POST SciSSiOne SOnO eSPOSTi<br />

Si evidenziano qui di seguito i fattori di rischio o incertezze che possono condizionare in misura significativa l’attività<br />

del Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione. Rischi addizionali ed eventi incerti, attualmente non prevedibili o che si ritengono al<br />

momento improbabili, potrebbero parimenti influenzare l’attività, le condizioni economiche e finanziarie e le prospettive<br />

di <strong>Fiat</strong> S.p.A. e del Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione.<br />

rISchI cONNESSI ALLE cONDIZIONI GENErALI DELL’EcONOMIA<br />

La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata da vari fattori che compongono il<br />

quadro macro-economico - inclusi l’incremento o il decremento del prodotto nazionale lordo, il livello di fiducia<br />

dei consumatori e delle imprese, l’andamento dei tassi di interesse per il credito al consumo, il costo delle<br />

materie prime, il tasso di disoccupazione - nei vari paesi in cui il Gruppo opera.<br />

Ad esempio, nel 2008 e nella prima parte del 2009 si è verificata una fase di recessione economica globale<br />

che ha negativamente influenzato i risultati operativi del Gruppo. Per effetto della debolezza della situazione<br />

economica, la domanda per la maggior parte dei prodotti del Gruppo ha segnato una significativa contrazione.<br />

Nel <strong>2010</strong>, in Europa la domanda ha risentito, altresì, limitatamente al business delle automobili, del venir<br />

meno delle importanti misure precedentemente poste in essere dai principali governi e autorità monetarie. In<br />

generale, il Gruppo <strong>Fiat</strong> opera principalmente in settori storicamente soggetti ad elevata ciclicità, che tendono<br />

a riflettere il generale andamento dell’economia, in taluni casi anche ampliandone la portata. A causa delle<br />

difficoltà nel prevedere la dimensione e la durata dei cicli economici, non si può fornire alcuna assicurazione<br />

circa gli andamenti futuri della domanda, o dell’offerta, dei prodotti venduti dal Gruppo nei mercati in cui il<br />

Gruppo stesso opera.<br />

Inoltre, alcune importanti economie risultano ancora affette da recessione o hanno sperimentato in periodi<br />

recenti tassi di crescita bassi o stagnazione economica. Queste ultime o nuove condizioni di recessione in<br />

mercati che ne siano appena usciti, possono alla fine influenzare lo sviluppo industriale di molti business,<br />

inclusi quelli del Gruppo. Non può esservi certezza che i provvedimenti adottati dai governi e dalle autorità<br />

monetarie avranno successo nel ristabilire, su basi sostenibili, le condizioni necessarie alla ripresa della crescita<br />

economica. Per questi motivi, permane l’incertezza delle previsioni sull’andamento dell’economia globale,<br />

come anche è possibile che le economie di alcune nazioni possano incorrere in periodi di crescita lenta o di<br />

recessione.<br />

In aggiunta, anche in assenza di una crescita economica lenta o di recessione, altre circostanze economiche –<br />

come l’incremento dei prezzi dell’energia, fluttuazioni dei prezzi delle materie prime o una riduzione della spesa<br />

in infrastrutture – potrebbero avere conseguenze negative sui mercati in cui opera il Gruppo e potrebbero<br />

avere, unitamente ai fattori citati in precedenza, un impatto significativo sulle prospettive di business del<br />

Gruppo, sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.


ISchI cONNESSI AL FABBISOGNO DI MEZZI FINANZIArI<br />

Il futuro andamento del Gruppo dipenderà, tra l’altro, dalla sua capacità di far fronte ai fabbisogni derivanti dai<br />

debiti in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi derivanti dalla gestione operativa, la liquidità<br />

disponibile, il rinnovo o il rifinanziamento dei prestiti bancari e l’eventuale ricorso al mercato dei capitali o<br />

ad altre fonti di finanziamento. Per quanto il Gruppo abbia posto in essere misure volte ad assicurare che<br />

siano mantenuti livelli adeguati di capitale circolante e di liquidità, eventuali contrazioni nei volumi di vendita<br />

potrebbero avere un impatto negativo sulla capacità delle attività operative del Gruppo di generare cassa. Il<br />

Gruppo potrebbe pertanto trovarsi nelle condizioni di dover reperire ulteriori finanziamenti e rifinanziamenti del<br />

debito esistente, anche in presenza di condizioni di mercato non favorevoli, con una generale riduzione delle<br />

fonti di finanziamento disponibili e costi più elevati. Eventuali difficoltà nel reperire tali finanziamenti potrebbero<br />

determinare un impatto negativo sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici<br />

e/o sulla sua situazione finanziaria.<br />

rISchI cONNESSI AL rATING<br />

La possibilità di accesso al mercato dei capitali, il finanziamento e i costi ad esso connessi dipendono, tra<br />

l’altro, dal merito di credito assegnato al Gruppo. A seguito delle riduzioni del merito di credito operate dalle<br />

agenzie di rating nel corso del primo trimestre del 2009, l’attuale rating di <strong>Fiat</strong> S.p.A. è inferiore all’Investment<br />

Grade, in particolare: Ba1 con outlook negativo (Moody’s Investors Service Inc.), BB+ con outlook negativo<br />

(Standard & Poor’s Rating Services) e BB+ con outlook negativo (Fitch Ratings Ltd.).<br />

Il 23 aprile <strong>2010</strong>, in seguito all’annuncio del Progetto di Scissione, Standard & Poor’s ha posto il rating di <strong>Fiat</strong><br />

S.p.A. in “CreditWatch” con implicazioni negative. Il “Credit Watch” è stato confermato in data 1°ottobre <strong>2010</strong><br />

ed è in corso di definizione da parte dell’agenzia. Il 21 luglio <strong>2010</strong> Moody’s Investors Service ha messo il rating<br />

di <strong>Fiat</strong> S.p.A. sotto osservazione per possibile downgrade; la revisione è stata conclusa il 9 febbraio 2011 con<br />

la conferma del rating Ba1 con outlook negativo. Fitch Ratings Ltd, invece, ha confermato in data 22 aprile<br />

<strong>2010</strong> il suo giudizio di merito sul debito a lungo termine (BB+ con outlook negativo).<br />

Eventuali ulteriori riduzioni del merito di credito da parte delle agenzie di rating potrebbero limitare la possibilità<br />

di accesso al mercato dei capitali e incrementare il costo della raccolta con conseguenti effetti negativi sulla<br />

situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo.<br />

rISchI cONNESSI ALLA FLuTTuAZIONE DEI TASSI DI cAMBIO E D’INTErESSE E rISchIO DI crEDITO<br />

Il Gruppo, che opera su più mercati a livello mondiale, è naturalmente esposto a rischi di mercato connessi alle<br />

fluttuazioni dei tassi di cambio e di interesse. L’esposizione ai rischi di cambio è collegata principalmente alla<br />

diversa distribuzione geografica delle sue attività produttive e commerciali, che lo porta ad avere flussi esportativi<br />

denominati in valute diverse da quelle dell’area di produzione.<br />

Il Gruppo utilizza varie forme di finanziamento finalizzate alla copertura dei fabbisogni delle proprie attività<br />

industriali e di finanziamento della clientela finale e della rete di vendita. Peraltro, anche la liquidità delle Attività<br />

Industriali è essenzialmente impiegata in strumenti finanziari a breve o a tasso variabile. Le società di Servizi<br />

Finanziari perseguono una politica di matching, volta a favorire la compensazione degli impatti delle variazioni<br />

dei tassi di interesse sugli attivi finanziati e sui debiti. Ciononostante, variazioni nei livelli dei tassi d’interesse<br />

possono comportare incrementi o riduzioni nei ricavi, nel costo dei finanziamenti o nei margini.<br />

Coerentemente con le proprie politiche di gestione del rischio, il Gruppo cerca di fare fronte ai rischi relativi alle<br />

oscillazioni dei tassi di cambio e dei tassi di interesse attraverso il ricorso a strumenti finanziari di copertura.<br />

Nonostante tali operazioni di copertura finanziaria, repentine fluttuazioni dei tassi di cambio e di interesse<br />

potrebbero avere un impatto negativo sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati<br />

economici e/o sulla sua situazione finanziaria.<br />

43


44<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

PrINcIPALI<br />

rISchI<br />

E INcErTEZZE<br />

cuI FIAT S.P.A.<br />

E IL GruPPO FIAT<br />

POST ScISSIONE<br />

SONO ESPOSTI<br />

Le Attività di Servizi Finanziari del Gruppo comportano anche rischi relativi all’insolvenza dei concessionari e dei<br />

clienti finali ed alle difficoltà delle economie in cui queste attività vengono svolte, rischi che il Gruppo cerca di<br />

minimizzare attraverso politiche di selezione del merito di credito dei suoi clienti e concessionari.<br />

rISchI cONNESSI ALLA POLITIcA DI ALLEANZE INDuSTrIALI MIrATE<br />

Il Gruppo in passato ha intrapreso, e potrà intraprendere in futuro, importanti operazioni societarie come<br />

fusioni, acquisizioni, joint venture e ristrutturazioni, il cui successo è difficilmente prevedibile. In particolare,<br />

nonostante il Gruppo <strong>Fiat</strong> detenga oggi una quota del 25% in Chrysler Group LLC e firmato accordi al fine<br />

di creare un’alleanza strategica globale, non ci sono certezze circa il fatto che tale alleanza possa operare<br />

secondo le modalità previste o produrre i benefici attesi.<br />

Non ci sono certezze circa il fatto che il Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione sia in grado di realizzare sinergie, riduzioni<br />

di costi, ampliamento dell’offerta di prodotti o altri benefici attesi dall’alleanza strategica con Chrysler Group<br />

LLC o da qualunque altra operazione.<br />

L’insuccesso di una qualunque alleanza strategica significativa, joint venture o operazione simile potrebbe<br />

determinare un impatto negativo sulle prospettive di business del Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione, nonché sui suoi<br />

risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.<br />

rISchI cONNESSI AI rAPPOrTI cON I DIPENDENTI ED I FOrNITOrI<br />

In diversi paesi in cui il Gruppo opera, i dipendenti del Gruppo sono protetti da varie leggi e/o contratti collettivi<br />

di lavoro che garantiscono loro, tramite rappresentanze locali e nazionali, il diritto di essere consultati riguardo<br />

a specifiche questioni, ivi inclusi il ridimensionamento o la chiusura di reparti e la riduzione dell’organico.<br />

Tali leggi e/o contratti collettivi di lavoro applicabili al Gruppo potrebbero influire sulla flessibilità del Gruppo<br />

stesso nel ridefinire e/o riposizionare strategicamente le proprie attività. La capacità del Gruppo di operare<br />

eventuali riduzioni di personale o altre misure di interruzione, anche temporanea, del rapporto di lavoro è<br />

condizionata da autorizzazioni governative e dal consenso dei sindacati. Le proteste sindacali da parte dei<br />

lavoratori dipendenti potrebbero avere effetti negativi sul business dell’azienda.<br />

Inoltre, il Gruppo acquista materie prime e componenti da un ampio numero di fornitori e dipende dai servizi<br />

e dai prodotti fornitigli da altre aziende esterne al Gruppo. Alcune di tali imprese sono anche altamente<br />

sindacalizzate. Una stretta collaborazione tra il produttore ed i fornitori è usuale nei settori in cui il Gruppo<br />

opera e, se da un lato può portare benefici economici in termini di riduzione dei costi, dall’altro fa sì che il<br />

Gruppo debba fare affidamento su detti fornitori con la conseguente possibilità che difficoltà dei fornitori (siano<br />

esse originate da fattori esogeni o endogeni), anche di natura finanziaria, possano ripercuotersi in maniera<br />

significativamente negativa sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e/o<br />

sulla sua situazione finanziaria.<br />

rISchI cONNESSI AL MANAGEMENT<br />

Il successo del Gruppo dipende in larga parte dall’abilità dei propri amministratori esecutivi e degli altri<br />

componenti del management di gestire efficacemente il Gruppo e le singole aree di business. La perdita<br />

delle prestazioni di un amministratore esecutivo, senior manager o altre risorse chiave senza un’adeguata<br />

sostituzione, nonché l’incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbe pertanto avere<br />

effetti negativi sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui risultati economici e/o sulla sua situazione<br />

finanziaria.


ISchI cONNESSI ALL’ALTA cOMPETITIVITÀ NEI SETTOrI IN cuI IL GruPPO OPErA<br />

Sostanzialmente tutti i ricavi del Gruppo sono generati nell’industria automobilistica, che è altamente<br />

concorrenziale e comprende il settore della produzione e distribuzione di automobili nonché dei relativi<br />

componenti e sistemi di produzione. Il Gruppo concorre in Europa ed America Latina con altri gruppi di rilievo<br />

internazionale nella produzione e distribuzione di automobili e nella fornitura dei relativi componenti. Tali mercati<br />

sono altamente concorrenziali in termini di qualità dei prodotti, di innovazione, di condizioni economiche, di<br />

risparmio dei consumi, di affidabilità e sicurezza, di assistenza ai clienti e di servizi finanziari offerti.<br />

Nel corso degli ultimi anni, la competitività – in particolare in termini di prezzo – è aumentata significativamente<br />

nel settore in cui il Gruppo opera. Inoltre, anche a causa della recente contrazione della domanda di veicoli,<br />

la capacità produttiva mondiale nell’industria dell’auto supera abbondantemente la domanda. Questa<br />

sovraccapacità produttiva, combinata ad un’elevata concorrenza ed alle deboli condizioni delle maggiori<br />

economie mondiali, potrebbe aumentare la tensione sui prezzi dei veicoli.<br />

Qualora il Gruppo non fosse in grado di fronteggiare efficacemente il contesto esterno di riferimento, si<br />

potrebbe determinare un impatto negativo sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati<br />

economici e/o sulla sua situazione finanziaria.<br />

rISchI cONNESSI ALLA cONcENTrAZIONE DELLE ATTIVITÀ DEL GruPPO FIAT POST ScISSIONE NEL<br />

SETTOrE DELLE AuTOMOBILI E DEI rELATIVI cOMPONENTI<br />

Per effetto della Scissione, <strong>Fiat</strong> S.p.A. ha assegnato a <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. le partecipazioni in società attive<br />

nei settori delle Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni, dei Veicoli Industriali e dei motori e trasmissioni<br />

“Industrial & Marine” di FPT Powertrain Technologies. Conseguentemente <strong>Fiat</strong> S.p.A. ha mantenuto come<br />

principali attività quelle relative ai business delle Automobili e dei relativi componenti e sistemi di produzione,<br />

che includono <strong>Fiat</strong> Group Automobiles, Ferrari, Maserati, Magneti Marelli, Teksid e Comau, nonché il business<br />

dei motori e trasmissioni “Passenger & Commercial Vehicles” di FPT Powertrain Technologies. Rispetto alla<br />

connotazione che ha avuto il Gruppo <strong>Fiat</strong> fino al 31 dicembre <strong>2010</strong>, i risultati economici futuri del Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

post Scissione rifletteranno, pertanto, il solo andamento economico di tali attività.<br />

Nel business delle Automobili le vendite al cliente finale sono cicliche e variano in funzione delle condizioni<br />

generali dell’economia, della propensione al consumo del cliente finale, della capacità dei clienti di ottenere<br />

finanziamenti e dell’eventuale messa a disposizione di misure di sostegno da parte dei governi locali. Inoltre,<br />

il settore è soggetto ad un costante rinnovo della gamma di modelli attraverso nuovi lanci sul mercato. Un<br />

andamento sfavorevole del business delle Automobili potrebbe incidere in maniera significativamente negativa<br />

sulle prospettive di business del Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua<br />

situazione finanziaria.<br />

rISchI rELATIVI ALLE VENDITE SuI MErcATI INTErNAZIONALI E ALL’ESPOSIZIONE A cONDIZIONI<br />

LOcALI MuTEVOLI<br />

Una parte significativa delle attività produttive e delle vendite del Gruppo hanno luogo al di fuori dell’Italia ed<br />

il Gruppo si attende che una parte crescente dei propri ricavi verrà generata da vendite in paesi al di fuori<br />

dell’Italia e, più in generale, al di fuori dell’Unione Europea. Il Gruppo è esposto ai rischi inerenti l’operare su<br />

scala globale, inclusi quelli relativi:<br />

all’esposizione a condizioni economiche e politiche locali;<br />

all’attuazione di politiche restrittive delle importazioni e/o esportazioni;<br />

alla sottoposizione a molteplici regimi fiscali, in particolare in tema di transfer pricing e di applicazione di<br />

ritenute o altre imposte su rimesse e altri pagamenti a favore di, o da parte di, società controllate;<br />

45


46 rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

PrINcIPALI<br />

rISchI<br />

E INcErTEZZE<br />

cuI FIAT S.P.A.<br />

E IL GruPPO FIAT<br />

POST ScISSIONE<br />

SONO ESPOSTI<br />

all’introduzione di politiche limitative o restrittive degli investimenti stranieri e/o del commercio, nonché<br />

politiche di controllo dei tassi di cambio e relative restrizioni al rimpatrio dei capitali; e/o<br />

all’introduzione di leggi o regolamenti più restrittivi.<br />

Il verificarsi di sviluppi sfavorevoli in tali aree (che potrebbero anche essere differenti a seconda dei<br />

paesi in cui il Gruppo opera) potrebbe incidere in maniera significativamente negativa sulle prospettive di<br />

business del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.<br />

rISchI cONNESSI ALLA POLITIcA AMBIENTALE ED AGLI INTErVENTI GOVErNATIVI IN GENErE<br />

I prodotti e le attività del Gruppo sono soggetti a molteplici norme e regolamenti (locali, nazionali e<br />

sovranazionali) in materia ambientale, e tale regolamentazione è oggetto di revisione in senso restrittivo in<br />

molti ambiti geografici in cui il Gruppo opera (ciò avviene in particolare nell’Unione Europea). Tale normativa<br />

riguarda, tra l’altro, sia i prodotti, con la previsione di norme sempre più severe in materia di emissione di gas<br />

inquinanti nell’atmosfera, riduzione dei consumi di combustibili e sicurezza, sia gli stabilimenti, interessati<br />

dalla normativa in materia di emissioni in atmosfera, smaltimento dei rifiuti, smaltimento delle acque e divieto<br />

di contaminazione dei terreni. Per adeguarsi a tali norme e regolamenti, il Gruppo impiega ingenti risorse e<br />

prevede di dover continuare a sostenere costi elevati in futuro.<br />

Inoltre, gli interventi dei Governi diretti a stimolare la domanda dei consumatori per i prodotti del Gruppo,<br />

sotto forma di cambiamenti di regimi fiscali o di concessione di incentivi per l’acquisto di nuovi veicoli,<br />

possono condizionare in maniera significativa, sia a livello temporale che quantitativo, i ricavi del Gruppo. Tali<br />

interventi governativi non sono prevedibili (né in termini di dimensioni né di durata) e vanno al di là della sfera<br />

di competenza del Gruppo; ogni mutamento sfavorevole nell’indirizzo degli interventi governativi potrebbe<br />

incidere in maniera significativamente negativa sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi<br />

risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.<br />

rISchI cONNESSI ALLA cAPAcITÀ DI OFFrIrE PrODOTTI INNOVATIVI<br />

Il successo delle attività del Gruppo dipenderà dalla capacità di mantenere o incrementare le quote sui mercati<br />

in cui attualmente opera e/o di espandersi in nuovi mercati attraverso prodotti innovativi e di elevato standard<br />

qualitativo che garantiscano adeguati livelli di redditività. In particolare, qualora il Gruppo non fosse in grado<br />

di sviluppare e offrire prodotti innovativi e competitivi rispetto a quelli dei principali concorrenti in termini, tra<br />

l’altro, di prezzo, qualità, funzionalità, o qualora vi fossero dei ritardi nell’uscita sul mercato di modelli strategici<br />

per il business del Gruppo, le quote di mercato del Gruppo potrebbero ridursi con un impatto negativo sulle<br />

prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e/o sulla sua situazione finanziaria.<br />

rISchI LEGATI ALLA PrESENZA DEL GruPPO IN MErcATI EMErGENTI<br />

Il Gruppo opera in diversi paesi emergenti, sia direttamente (come in Brasile e Argentina), sia tramite joint<br />

venture ed altri accordi di cooperazione (come in Turchia, India, Cina e Russia). L’esposizione del Gruppo<br />

all’andamento di questi paesi è aumentata nel recente passato, come anche il numero e l’importanza di<br />

queste joint venture e accordi di cooperazione. Il verificarsi di sviluppi politici o economici sfavorevoli in tali<br />

aree, ivi incluse crisi economiche o instabilità politica, hanno inciso e potrebbero incidere in futuro in maniera<br />

significativamente negativa sulle prospettive di business del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e/o<br />

sulla sua situazione finanziaria.


RiceRcA e innOVAZiOne<br />

Con l’intento di promuovere su più fronti la mobilità sostenibile, il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha organizzato le sue attività di<br />

ricerca e di innovazione attraverso le strutture del Centro Ricerche <strong>Fiat</strong> (C.R.F.) e di Elasis.<br />

Nell’ambito dell’operazione di Scissione di <strong>Fiat</strong> S.p.A., il C.R.F. ha mantenuto la sua collocazione nel perimetro<br />

del Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione. Per garantire continuità nel supporto a <strong>Fiat</strong> Industrial sono stati trasferiti alcuni<br />

ricercatori impegnati su progetti specifici e sono stati stipulati contratti di servizio per il contributo alle attività<br />

di ricerca e sviluppo dei settori.<br />

Elasis, essendo già coordinata in modo funzionale dai settori sulle attività di progettazione avanzata e<br />

sviluppo, ha recentemente trasferito le proprie funzioni tecniche agli stessi. La società mantiene la gestione<br />

del comprensorio di Pomigliano che continuerà a ospitare le risorse e i laboratori ceduti ai settori.<br />

Le attività di sviluppo sono svolte prevalentemente nell’ambito dei settori.<br />

Nel <strong>2010</strong> le spese complessive in Ricerca e Sviluppo1 sono ammontate a circa 1,9 miliardi di euro, pari al 3,5%<br />

circa dei ricavi netti delle Attività Industriali. A questa attività sono dedicate, complessivamente, circa 14.200<br />

persone, distribuite in 113 centri.<br />

cENTrO rIcErchE FIAT (c.r.F.)<br />

Profilo<br />

Il Centro Ricerche <strong>Fiat</strong> inizia la propria attività nel 1978 come polo di riferimento per l’innovazione e la ricerca e<br />

sviluppo del Gruppo <strong>Fiat</strong>. Oggi è un centro di eccellenza riconosciuto a livello internazionale, la cui missione è<br />

l’utilizzo dell’innovazione come leva strategica nei business del Gruppo <strong>Fiat</strong> e la valorizzazione dei risultati delle<br />

proprie attività attraverso la promozione, lo sviluppo ed il trasferimento di contenuti innovativi in grado di dare<br />

distintività e competitività al prodotto.<br />

Il C.R.F. opera nella sede principale di Orbassano (TO) alla quale nel corso degli anni si sono aggiunte le unità<br />

locali di Valenzano (BA), Trento, Foggia, mentre dal 2002 controlla a Udine il Centro Ricerche Plast-Optica<br />

(CRP), focalizzato sulle ricerche avanzate nei settori dell’ottica e della plastica per sistemi di illuminazione.<br />

Nel <strong>2010</strong> è stato creato l’ente Group Materials Labs, con laboratori a Torino, Venaria Reale e Bologna.<br />

Inoltre, è stata costituita, a seguito della fusione per incorporazione della Società CSST S.p.A. in C.R.F.,<br />

l’unità organizzativa Centro Studi sui Sistemi di Trasporto che opera a Orbassano (TO) e a Pomigliano D’Arco<br />

(NA). Con un organico di 949 dipendenti, il C.R.F. dispone di un vasto insieme di competenze tecniche,<br />

cui si affiancano una serie di laboratori all’avanguardia per la sperimentazione di sistemi powertrain, per la<br />

compatibilità elettromagnetica, l’analisi sperimentale di rumore e vibrazioni, la simulazione di guida, lo sviluppo<br />

di nuovi materiali e processi produttivi, l’optoelettronica e le microtecnologie.<br />

Nel corso degli anni il Centro Ricerche <strong>Fiat</strong> ha raggiunto risultati altamente significativi, come testimoniano<br />

le 35 nuove domande di brevetto depositate nel <strong>2010</strong>, che portano a circa 3.200 il numero totale di brevetti<br />

(1) Include i costi per Ricerca e Sviluppo capitalizzati e quelli imputati direttamente al conto economico dell’esercizio.<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

rIcErcA E<br />

INNOVAZIONE<br />

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48<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

rIcErcA E<br />

INNOVAZIONE<br />

registrati, a cui si aggiungono circa 450 domande pendenti. A livello internazionale, i progetti approvati nel<br />

<strong>2010</strong> sono stati 41 che hanno portato a un totale di 114 nel settimo Programma Quadro 2007-2013. Il forte<br />

impegno nella ricerca europea, unito alle riconosciute competenze sistemiche e alla diffusa presenza sul<br />

territorio, hanno consentito la partecipazione a numerose PPP (Public Private Partnership) nate per focalizzare<br />

la ricerca pubblica e privata su tematiche di interesse comune e su applicazioni industriali, sia a livello nazionale<br />

che europeo (Green Car Initiative, Factories of the Future). Il C.R.F. ha inoltre sviluppato un network globale<br />

di oltre 160 università e centri di ricerca e oltre 1.500 partner industriali in tutto il mondo in grado di rafforzare<br />

ulteriormente le strategie globali di innovazione, implementare specifiche attività operative a livello locale,<br />

assicurare la creazione di competenze ed un monitoraggio continuo mirati alla competitività ed allo sviluppo<br />

in settori quali il veicolo ed i suoi componenti, l’energia, la mobilità ecologica e sicura, la telematica, i nuovi<br />

materiali e le relative tecnologie, la meccatronica, l’ottica, nonché le attività di innovazione su motopropulsori,<br />

sistemi di propulsione alternativi e cambi che vengono condotte dall’area “Powertrain Research & Technology”.<br />

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito internet www.crf.it.<br />

Focus<br />

Particolarmente attivo nel campo della ricerca per la mobilità, il Centro Ricerche <strong>Fiat</strong> adotta un approccio<br />

sistemico volto a studiare soluzioni innovative a tutto tondo: la strategia vincente è quella di essere flessibili<br />

nell’utilizzare al meglio le risorse disponibili per una mobilità che sia “sostenibile” dal punto di vista sociale,<br />

ambientale ed economico. Non esiste infatti un’unica soluzione, ma un costante impegno per ottimizzare<br />

veicoli e motori, sia attraverso la ricerca di soluzioni che rendano sempre più efficienti i motopropulsori<br />

convenzionali (nel <strong>2010</strong> sono stati lanciati sul mercato il TwinAir e il cambio a doppia frizione Twin Clutch) e che<br />

utilizzino trazioni e combustibili alternativi, per aumentare l’efficienza energetica, per trovare nuovi materiali,<br />

per incrementare le percentuali di riciclo a fine vita. Particolarmente rilevanti in ottica prodotto sono le soluzioni<br />

innovative legate ai sistemi di climatizzazione che, da una parte, permettono la riduzione dei consumi e,<br />

dall’altra, puntano a limitare anche l’effetto serra diretto (emissioni di refrigerante). A queste si aggiungono tutti<br />

gli studi sui sistemi ausiliari e in generale sui sistemi di recupero e gestione dell’energia del veicolo (elettrica,<br />

termica ed idraulica) volti ad aumentare l’efficienza e a contribuire al raggiungimento di nuovi standard di<br />

risparmio energetico. Iveco Glider, il concept realizzato nel <strong>2010</strong> da Iveco in collaborazione con il C.R.F. può<br />

essere considerato una sintesi della ricerca di nuove soluzioni per la mobilità sostenibile, in quanto integra tutti<br />

gli aspetti relativi all’efficienza energetica, all’aerodinamica, all’ergonomia, all’infomobilità e al comfort.<br />

Similarmente a quanto studiato per il prodotto, anche sul fronte del processo produttivo l’obiettivo è di<br />

ideare, costruire o riadattare un sistema, un processo o un edificio industriale sulla base di criteri di risparmio<br />

energetico e di utilizzo di tecnologie a ridotto impatto ambientale, secondo un modello di Eco-fabbrica.<br />

Le attività del Centro Ricerche <strong>Fiat</strong> sono focalizzate sulle seguenti aree tecnologiche.<br />

Ricerca e Tecnologia per motori e cambi<br />

Il principale obiettivo è lo sviluppo e l’applicazione di tecnologie innovative per il miglioramento delle prestazioni<br />

del motopropulsore, la riduzione delle emissioni del motore e del veicolo e del consumo di carburante. Tra i<br />

principali risultati ottenuti nel <strong>2010</strong> si segnalano:<br />

Tecnologie di post trattamento per motori diesel Euro 6. A partire dal 2014 entreranno in vigore in<br />

Europa dei nuovi e più severi limiti di emissioni per le autovetture denominati Euro 6. Fino ad oggi, nella gran<br />

parte dei motori diesel, gli ossidi di azoto (NOx) sono abbattuti direttamente in fase di combustione e la<br />

principale tecnologia utilizzata è l’EGR (Exhaust Gas Ricirculation). Per il futuro, nei veicoli di segmento medio<br />

– basso, qualora sia necessario l’utilizzo di NOx aftertreatment, si è scelta la tecnologia del “NOx Storage<br />

Catalyst” (NSC). Si tratta di un particolare tipo di catalizzatore che durante il normale funzionamento del<br />

motore intrappola gli NOx e quando ha saturato la sua capacità di stoccaggio, si rigenera in pochi secondi<br />

rilasciando gli NOx e riducendoli in N 2 . Questa soluzione, che ha richiesto durante il <strong>2010</strong> un attento lavoro di<br />

messa a punto e calibrazione, ha il duplice vantaggio di non avere impatti sulla configurazione dello scarico<br />

e di avere costi particolarmente contenuti.


Tecnologia MultiAir ® di seconda generazione per motori a benzina. Nel <strong>2010</strong> è stata avviata la<br />

produzione del motore bicilindrico TwinAir, che prevede sin dall’inizio l’adozione della tecnologia MultiAir ® .<br />

Per i futuri motori a benzina, nell’ambito della seconda generazione del MultiAir ® sono state individuate<br />

diverse linee strategiche, tra cui: introduzione di nuove modalità di attuazioni valvola e nuove strategie di<br />

controllo della combustione nell’ottica di ridurre ulteriormente consumi ed emissioni; integrazione del MultiAir ®<br />

con l’iniezione diretta di benzina al fine di migliorare la risposta del motore nei transitori e, quindi, i consumi.<br />

Inoltre si prevedono l’implementazione di nuovi e moderni strumenti software per la calibrazione dei motori<br />

MultiAir ® allo scopo di ridurre i tempi di sviluppo e lo sviluppo di tecnologie avanzate di sovralimentazione che<br />

si integrino col MultiAir ® massimizzandone le sinergie.<br />

Motore Heavy Duty Cursor 8 alimentato a bioetanolo puro. Nell’ultimo decennio in Brasile il<br />

mercato dell’autotrazione con bioetanolo si è enormemente espanso per il mercato “passenger car”, ma<br />

recentemente l’interesse si è esteso anche alle applicazioni industriali e off road, in quanto il bioetanolo<br />

prodotto in Brasile dalla canna da zucchero soddisfa tutti i requisiti per essere considerato un combustibile<br />

realmente alternativo (conveniente, prodotto da fonti alternative al petrolio e rinnovabili, non in competizione<br />

con la catena alimentare, facilmente reperibile, ecc). Una delle applicazioni più promettenti è il “mieti canna<br />

da zucchero”, un veicolo off road che richiede elevate prestazioni motore. Al fine di soddisfare tali richieste,<br />

partendo dal consolidato motore Cursor 8 ad accensione comandata alimentato a metano, dal C.R.F. sono<br />

state realizzate le modifiche al sistema di alimentazione e al rapporto di compressione per adattarlo all’utilizzo<br />

di bioetanolo realizzando una versione prototipale in grado di erogare 243 kW. Il sistema è attualmente in fase<br />

di allestimento su veicolo per effettuare un reale “field test” al fine di avviare un piano di industrializzazione del<br />

prodotto che porterà a una riduzione del 50% dell’impatto “Well to Wheel” e a una riduzione maggiore del<br />

70% dei costi di esercizio rispetto al gasolio, il combustibile convenzionale.<br />

Cambio Twin Clutch su Alfa Romeo MiTo. ll cambio a doppia frizione è costituito da due cambi disposti<br />

in parallelo, uno per le marce pari e uno per le marce dispari, ognuno dotato della propria frizione. L’elemento<br />

distintivo è che la manovra di cambio marcia si svolge senza interruzione della coppia in uscita dal cambio,<br />

garantendo una trazione continua alle ruote. Questa caratteristica rende il cambio a doppia frizione molto più<br />

confortevole e prestazionale rispetto a un cambio manuale robotizzato (AMT) ed equivalente, o migliore di<br />

un cambio automatico convenzionale con convertitore di coppia (AT). La tecnologia Twin Clutch sviluppata<br />

dal Gruppo <strong>Fiat</strong> negli ultimi anni è basata sulla tecnologia delle frizioni “dry” ovvero a secco che garantiscono<br />

le migliori prestazioni in termini di consumo di combustibile del veicolo. Il cambio C635 Twin Clutch è stato<br />

introdotto la prima volta nel <strong>2010</strong> sulla vettura Alfa Romeo MiTo TCT, abbinato al motore Fire 1,4 litri MultiAir<br />

TC da 135 Cv e al sistema Start&Stop. Grazie a questi accorgimenti il valore di emissioni CO 2 omologato della<br />

MiTo TCT è di 126 g/km, valore ben al di sotto di quello della versione con cambio manuale e irraggiungibile<br />

con un cambio automatico convenzionale.<br />

Ulteriori sviluppi delle miscele metano/idrogeno. L’iniziativa “corridoio verde”, promossa dall’Autostrada<br />

del Brennero (A22), è finalizzata allo studio della diffusione di combustibili da fonti rinnovabili nel tratto<br />

autostradale di 650 km compreso tra Monaco di Baviera e Modena. La tecnologia dell’idrometano (miscele<br />

metano/idrogeno) risulta molto interessante per il cliente A22 perché abilita lo sviluppo dell’investimento<br />

nell’infrastruttura per l’idrogeno. L’idrogeno utilizzato per la miscela sarà prodotto dal surplus energetico di<br />

una centrale idroelettrica presente lungo la tratta autostradale. Nel corso del <strong>2010</strong>, in stretta collaborazione<br />

con FPT Research & Technologies, Iveco e Officine Brennero, la sede di Trento del C.R.F. ha coordinato con<br />

successo gli obiettivi pianificati a progetto, tra i quali l’adeguamento dei componenti di normale produzione<br />

del sistema di stoccaggio e alimentazione della miscela di gas, la messa a punto e calibrazione del motore per<br />

l’impiego delle miscele metano/idrogeno. Presso la sede di Trento è stata inoltre sviluppata un’applicazione<br />

info-telematica basata su piattaforma Blue&Me TM che consente la tracciabilità del posizionamento del veicolo<br />

tramite GPS e la raccolta dei dati della centralina motore. Tale sistema consente inoltre, tramite la registrazione<br />

della tipologia di miscela metano/idrogeno rifornita alla stazione di servizio, la stima dell’autonomia residua e<br />

del beneficio in termini di riduzione di emissioni di CO 2 . Il prototipo Iveco Daily idrometano, a seguito di una<br />

fase di omologazione e di sperimentazione a Trento, verrà consegnato al cliente A22 nel 2011.<br />

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50<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

rIcErcA E<br />

INNOVAZIONE<br />

Tecnologia Avanzata per la Mobilità e la Sicurezza<br />

L’obiettivo principale è quello di garantire al Gruppo <strong>Fiat</strong> le competenze tecnologiche relative ai sistemi secondari,<br />

all’elettronica, alla telematica, ai sistemi di sicurezza preventiva necessarie per migliorare la mobilità in termini di<br />

sicurezza, eco-compatibilità e fruibilità del veicolo. Alcuni dei principali risultati ottenuti nel <strong>2010</strong> sono:<br />

Sistemi cooperativi di sicurezza preventiva. Una mobilità sicura, efficiente ed eco-sostenibile è una<br />

priorità per tutti i cittadini europei. La cooperazione completa tra veicoli e con l’infrastruttura permetterebbe di<br />

raggiungere i massimi risultati possibili, potendo avere un’informazione completa sulla posizione e dinamica<br />

dei veicoli, nonché le intenzioni dei guidatori. Pertanto la Commissione Europea ha deciso di co-finanziare<br />

grandi progetti di ricerca e sviluppo, quali SAFESPOT – di cui il C.R.F. è stato coordinatore – CVIS<br />

e PRE-DRIVE C2X, per comprendere come le tecnologie di comunicazione wireless Vehicle to Vehicle e<br />

Vehicle to Infrastructure possano migliorare la sicurezza e l’efficienza della mobilità del futuro. Nel <strong>2010</strong> i<br />

progetti hanno presentato i loro risultati: gli elementi fondamentali della mobilità cooperativa sono adesso<br />

disponibili e le principali applicazioni sono state sviluppate a livello dimostrativo. Il prossimo passo sarà<br />

eseguire sperimentazioni su vasta scala nei diversi stati membri per stabilire l’interoperabilità delle soluzioni e<br />

per continuare le attività di standardizzazione. In particolare, in occasione del Cooperative Mobility Showcase<br />

<strong>2010</strong> di Amsterdam, il C.R.F. in SAFESPOT ha illustrato gli esiti delle sperimentazioni su strada delle soluzioni<br />

tecnologiche adottate e in CVIS ha mostrato la realizzazione di una piattaforma aperta e flessibile con più di<br />

25 applicazioni per l’efficienza del traffico e la sicurezza stradale. Per il progetto PRE-DRIVE C2X, presentato<br />

invece in settembre a Ulm, il Centro Ricerche <strong>Fiat</strong>, con i suoi due veicoli dimostratori, ha mostrato un insieme<br />

di applicazioni basate sulla comunicazione veicolare in condizioni reali di traffico. I risultati di quest’ultimo<br />

progetto saranno la base di partenza del progetto integrato DRIVE C2X, il cui obiettivo principale è validare<br />

le applicazioni di mobilità basata su sistemi cooperativi attraverso test su strada svolti in diversi siti di prova<br />

in Europa.<br />

Driver Attention Support e Driver Style Evaluation. Nel campo dei veicoli commerciali il comportamento<br />

del conducente è fondamentale per la sicurezza e la riduzione dei consumi. Questo sistema valuta, grazie<br />

ad una telecamera che rileva come il guidatore sta mantenendo la corsia di marcia, il grado di distrazione e<br />

di affaticamento/sonnolenza del guidatore stesso. In funzione della particolare situazione rilevata opportuni<br />

avvisi vengono attivati per allertare il guidatore ed indurlo ad una maggiore attenzione oppure a fermarsi per<br />

riposare. Dal punto di vista della riduzione dell’impatto ambientale dei veicoli, lo stile di guida è uno degli<br />

elementi che contribuiscono in modo sostanziale a determinare i consumi. In particolare, i test effettuati su<br />

veicoli commerciali pesanti hanno dimostrato che uno stile di guida inappropriato può portare a un incremento<br />

dei consumi tra il 10% e il 15%, in funzione della tipologia di missione percorsa. Questa considerazione,<br />

abbinata all’analisi di alcuni dati forniti da sistemi già esistenti sul mercato, tra cui <strong>Fiat</strong> eco:Drive, ha portato<br />

nel <strong>2010</strong> alla creazione di un gruppo di lavoro congiunto C.R.F. e Iveco che ha progettato e sviluppato un<br />

sistema di Professional Driving Style Evaluation in ottica riduzione consumi. Questo sistema è costituito da<br />

un dispositivo on-board che acquisisce i dati in tempo reale dalla rete CAN, la rete locale che collega tra loro<br />

i dispositivi intelligenti del veicolo, e dal sistema GPS, li analizza, li trasmette a un centro remoto e fornisce al<br />

guidatore diversi indicatori di qualità di guida. Al dispositivo a bordo veicolo si affianca un sistema off-board<br />

che a partire dai dati ricevuti alimenta un “technical database” che elabora le informazioni mediante algoritmi<br />

dedicati alla valutazione dello stile di guida, della missione, delle performance e delle anomalie veicolo.<br />

La fase di sviluppo proseguirà anche nel 2011 con il completamento e la messa a punto di alcuni moduli<br />

di calcolo, il progetto di integrazione del sistema nell’architettura veicolare di produzione, lo sviluppo e la<br />

delibera del sistema, per la quale sono previsti test estensivi con clienti finali.<br />

Sistemi ausiliari a basso impatto ambientale. Durante il <strong>2010</strong> il Centro Ricerche <strong>Fiat</strong> ha continuato la<br />

sperimentazione su sistemi di climatizzazione e sistemi ausiliari innovativi che riducono al minimo l’impatto<br />

in termini energetici ed ecologici, aumentando al contempo l’efficienza. Per rispondere alla necessità di<br />

garantire il comfort in abitacolo anche quando il motore termico è spento (Start&Stop) o addirittura non


è presente (trazioni ibride ed elettriche), il C.R.F. ha messo a punto un innovativo impianto alimentato<br />

con compressore elettrico e dotato della funzione pompa di calore. Il sistema, sviluppato su un veicolo<br />

Iveco Daily, sfrutta una valvola ad inversione di ciclo che permette di scambiare le funzioni di evaporatore<br />

e condensatore consentendo la produzione di caldo e freddo in abitacolo con un unico scambiatore.<br />

Punto di forza è indubbiamente la gestione Energy – Saving del compressore che può essere comandato<br />

in maniera indipendente dall’avanzamento del veicolo. L’attività proseguirà anche nei prossimi anni con<br />

l’obiettivo di replicare il sistema su di un veicolo a trazione ibrida e di portare avanti la messa a punto dello<br />

stesso. La nuova direttiva MAC emessa dall’Unione Europea vieta, a partire dai nuovi modelli prodotti dal 1°<br />

gennaio 2011, l’utilizzo del refrigerante R134a nella climatizzazione automobilistica. Si è scelto di utilizzare<br />

il refrigerante HFO-1234yf che ha reso necessario un lavoro di adeguamento di tutto il sistema. Il fluido<br />

HFO-1234yf, infatti, ha proprietà diverse rispetto al gas R134a, in particolare, ha una minore capacità<br />

refrigerante che rende quindi necessaria un’attività di ottimizzazione degli impianti di climatizzazione e<br />

ha un’elevata infiammabilità, che ha reso indispensabile rivedere i componenti e valutare le ricadute sugli<br />

ambienti di lavoro e sui sistemi di carica.<br />

Veicoli, materiali e processi avanzati<br />

L’obiettivo è quello del miglioramento della sostenibilità ambientale dei veicoli e della loro fabbricazione<br />

attraverso lo sviluppo di soluzioni di prodotto e di processo economicamente sostenibili, obiettivo condiviso<br />

a livello europeo nella PPP Green Cars Initiative, alla quale il C.R.F. partecipa attivamente in veste di membro<br />

dell’Industrial Advisory Group.<br />

Tra i principali risultati ottenuti nel <strong>2010</strong> si possono citare:<br />

Iveco Glider. Questo concept, presentato da Iveco al Motor Show IAA <strong>2010</strong> di Hannover, è il frutto di un<br />

percorso creativo ispirato dalla natura e nato dalla collaborazione tra Iveco e il Centro Ricerche <strong>Fiat</strong>: una<br />

nuova idea di veicolo ad elevata produttività e minimo impatto ambientale. Lo sviluppo del progetto si è<br />

concentrato su due filoni principali: la gestione dell’energia e la qualità della vita a bordo. Dal punto di vista<br />

dell’efficienza energetica, i ricercatori hanno messo a punto un sistema Kinetic Energy Recovery System<br />

(KERS) che consente di recuperare e utilizzare l’energia cinetica che verrebbe dissipata sotto forma di<br />

calore durante le frenate, nonché un sistema termodinamico basato su un ciclo Rankine, che recupera<br />

l’energia termica del motore che altrimenti si disperderebbe nei gas di scarico e attraverso i radiatori. Inoltre,<br />

per generare a bordo energia rinnovabile, il Glider utilizza pannelli fotovoltaici ad alta efficienza e ad alta<br />

formabilità, che occupano una superficie di circa 2 metri quadrati sul tetto della cabina e possono produrre<br />

fino a 2 kW. Infine, l’energia elettrica in eccesso, non utilizzata dai sistemi ausiliari, è immagazzinata in un<br />

accumulatore ad alta energia specifica (Auxiliary Energy Unit) e può essere utilizzata come fonte di energia<br />

quando il veicolo è in fase di stazionamento. Anche gli studi aerodinamici per ridurre sensibilmente il Cx, i<br />

nuovi sistemi di gestione dell’energia di bordo, l’adozione di scambiatori di calore e l’adozione di pneumatici<br />

a bassa resistenza al rotolamento hanno consentito una drastica riduzione di consumi ed emissioni. Dal<br />

punto di vista della qualità della vita a bordo veicolo si è cercato di sviluppare gli interni attorno al guidatore,<br />

concentrando nella cabina dell’Iveco Glider tutte le soluzioni all’avanguardia in termini di ergonomia,<br />

infomobilità, illuminazione, climatizzazione e gestione degli spazi.<br />

Materiali eco-compatibili e riciclati. Nel <strong>2010</strong> il C.R.F. ha continuato e ulteriormente rafforzato il proprio<br />

impegno su argomenti riguardanti l’impatto ambientale e la CO 2 emessa su componenti plastici per interni.<br />

Sono state avviate prove con compound a matrice biopolimerica e da riciclo fine vita con rinforzi di fibre<br />

naturali a opportuna dimensione e morfologia (micronizzate): questo allo scopo di aumentare le caratteristiche<br />

strutturali e nel contempo migliorare l’aspetto estetico.<br />

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52<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

rIcErcA E<br />

INNOVAZIONE<br />

Inoltre è proseguita l’attività di monitoraggio e di implementazione della percentuale di materiale riciclato<br />

utilizzato nelle vetture, focalizzata soprattutto su applicazioni non estetiche come gli insonorizzanti. Nel<br />

<strong>2010</strong> sono continuate anche le analisi sugli impatti per il mondo automotive delle normative ambientali<br />

“generaliste” e complesse quali il Classification Labelling & Packaging (CLP) ed il Registration Evaluation<br />

Authorisation Chemicals (REACH), in particolare per quest’ultima sono state svolte indagini sulla presenza<br />

di sostanze critiche dette SVHC, (Substances Very High Concern) che nei prossimi anni potrebbero subire<br />

restrizioni all’uso; per tutti gli usi delle SVHC nelle vetture sono in corso le prove su prodotti sostitutivi. Infine<br />

sono state eseguite analisi Life Cycle Assessment (LCA) per valutare gli impatti ambientali del nuovo fluido<br />

refrigerante HFO-1234yf in tutto il suo ciclo di vita, confrontandolo con l’R134a e con la CO 2 , e di processi<br />

di fosfatazione alternativi all’attuale a base di nano composti a base di sali di zirconio.<br />

Processi produttivi ad elevata efficienza energetica. Durante il <strong>2010</strong> il C.R.F. ha proseguito le attività<br />

del progetto “Green Factories”. In particolare, durante il corso dell’anno sono state svolte numerose attività,<br />

volte al miglioramento dell’efficienza energetica dei processi produttivi. I progetti più rilevanti sono stati<br />

condotti presso gli stabilimenti <strong>Fiat</strong> Group Automobiles di Cassino e di Mirafiori e le attività hanno riguardato<br />

lo sviluppo sistemi di recupero di energia cinetica per robot industriali e la validazione delle condizioni di<br />

maggiore illuminazione con un minore consumo di energia nelle installazioni pilota di sistemi di illuminazione<br />

ad alta efficienza. L’azione di miglioramento dei processi esistenti è proseguita con la definizione di una<br />

metodologia orientata alla riduzione dei consumi energetici nel campo delle lavorazioni meccaniche. La<br />

tematica è stata anche affrontata nel progetto FlexMech, attraverso lo sviluppo di attuatori innovativi a<br />

basso consumo energetico ed ingombro ridotto da integrare nelle macchine utensili. Inoltre, in relazione ai<br />

temi degli edifici industriali a basso impatto energetico, sono iniziate le attività di sviluppo di metodologie<br />

e strumenti orientati alla classificazione energetica degli stabilimenti, che consentiranno di attribuire agli<br />

edifici una classe di consumo, evidenziando la loro efficienza anche sotto questo profilo. Con riferimento alla<br />

sostenibilità ambientale ed economica dei sistemi produttivi, il C.R.F. è stato coinvolto nell’Industrial Advisory<br />

Group dell’iniziativa europea Factories of the Future, giocando il ruolo di Team Leader per lo sviluppo delle<br />

multi-annual roadmap riguardanti il tema del “Sustainable Manufacturing”, ritenuto strategico e prioritario per<br />

la competitività del manufacturing.<br />

Micro e nanotecnologie per la fabbrica. In ambito di sicurezza dei siti produttivi, il decreto legislativo<br />

81/2008 sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ha introdotto per la prima volta in Italia l’obbligo da<br />

parte del datore di lavoro di valutare i rischi derivati dall’esposizione alle radiazioni ottiche artificiali (ROA). Il<br />

C.R.F., forte di un’esperienza decennale del gruppo di New Materials Scouting nella caratterizzazione ottica<br />

di display e di nuove sorgenti luminose, è stata la prima azienda ad iniziare i rilievi delle ROA a fine 2008<br />

nello stabilimento FGA di Mirafiori e oggi è leader nella caratterizzazione di tali radiazioni, avendo effettuato<br />

i rilievi in più di 15 stabilimenti del Gruppo <strong>Fiat</strong> in Italia. L’attività è stata fondamentale per adempiere agli<br />

obblighi di legge per la valutazione del rischio, ma soprattutto ha contribuito in maniera determinante a<br />

ridurre sensibilmente il rischio di esposizione dei lavoratori alle sorgenti potenzialmente pericolose presenti<br />

in stabilimento e a migliorare la qualità del lavoro.<br />

ELASIS<br />

Nata nel 1988, su iniziativa del Gruppo <strong>Fiat</strong>, Elasis è una società consortile per azioni, che si distingue fra le<br />

principali compagini di ricerca private in Europa. Leader nell’advanced engineering, si propone come risorsa<br />

di sviluppo per il potenziale umano e tecnologico dell’Italia e del Mediterraneo.<br />

Il core business dell’azienda è relativo ad attività di ricerca, sviluppo e sperimentazione di prodotti e processi<br />

finalizzati alle aree di appartenenza delle società consorziate. Elasis opera quindi al servizio dell’innovazione<br />

dei settori: automobile, veicoli industriali, macchine movimento terra, macchine agricole, motopropulsori,<br />

componentistica e tecnologie di produzione.


Partendo dalla ricerca industriale, Elasis sviluppa tutte le fasi dell’ingegneria di prodotto e di processo: dagli<br />

studi di fattibilità tecnico-economica, alla progettazione, all’industrializzazione, all’analisi dell’impatto dei<br />

sistemi finiti sull’ambiente e sul territorio.<br />

Per Elasis lavorano in modo diretto circa 1.200 ricercatori e tecnici, con una età media di poco superiore ai 35<br />

anni, in tre sedi dislocate: Elasis R&D (Pomigliano d’Arco - NA), Elasis P&PD (Orbassano - TO), Elasis – Centro<br />

di Lecce.<br />

Nel corso del <strong>2010</strong> Elasis ha proseguito nell’impegno strategico di allungare la catena del valore del sistema<br />

ricerca/innovazione e nello sviluppo sul territorio. Nell’ambito di questa attività ha partecipato a consorzi con<br />

Università e Istituti privati sui temi della ricerca e della formazione di base, continuando nelle tradizionali attività<br />

di studio del sistema mobilità e del suo impatto ambientale. Ha, inoltre, favorito l’integrazione delle competenze<br />

presenti nel sistema territoriale delle piccole e medie imprese promuovendo l’aggregazione verso progetti di<br />

ampio respiro, in collaborazione con l’Unione degli Industriali di Napoli, Confindustria Campania e le Camere<br />

di Commercio del Mezzogiorno.<br />

Elasis, in particolare, svolge un ruolo di primo piano per la competitività del settore industriale della Regione<br />

Campania. In quanto polo di eccellenza tecnologica, essa si pone come volano di sviluppo per l’intera<br />

Regione, promuovendo progetti di ricerca mirati e iniziative industriali che vedono il coinvolgimento di altri<br />

partner presenti sul territorio. In tal modo Elasis sostiene e diffonde la cultura dell’innovazione e al tempo<br />

stesso determina un incremento del livello economico e sociale locale.<br />

A testimonianza delle competenze raggiunte, Elasis nel <strong>2010</strong>, insieme al Centro Ricerche <strong>Fiat</strong>, ha ottenuto il<br />

“Premio Nazionale per l’Innovazione”, riconoscimento assegnato dal Ministero per la Pubblica Amministrazione<br />

e l’Innovazione, istituito dalla Presidenza del Consiglio su mandato del Presidente della Repubblica, il cui<br />

obiettivo è quello di valorizzare e sostenere le migliori capacità innovative e creative di aziende, università,<br />

amministrazioni, enti o singoli ideatori, al fine di favorire la crescita della cultura dell’innovazione nel Paese.<br />

Come indicato in precedenza, Elasis ha di recente trasferito le proprie funzioni tecniche ai settori che già ne<br />

coordinavano in modo funzionale le attività di progettazione avanzata e sviluppo mantenendo la gestione del<br />

comprensorio di Pomigliano che continuerà ad ospitare le risorse e i laboratori ceduti ai settori.<br />

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito internet www.elasis.it.<br />

I risultati più significativi e le attività principali del <strong>2010</strong> sono stati:<br />

Metodologie innovative di prodotto e processo. Elasis ha proseguito con la definizione di nuove<br />

metodologie per lo sviluppo del prodotto/processo per i settori del Gruppo <strong>Fiat</strong>, finalizzate alla riduzione del<br />

“time to market” e alla qualità del prodotto finale.<br />

Nel corso dell’anno, Elasis ha lavorato per migliorare il realismo dei modelli virtuali relativi agli esterni e<br />

interni delle nuove vetture. In particolare sono state realizzate attività di simulazione realistica giochi e profili<br />

(plancia e pannelli porta) per nuova Lancia Ypsilon e nuova <strong>Fiat</strong> Panda. Per gli stessi modelli è stata eseguita<br />

un’analisi virtuale “Squeak and Rattle” (scricchiolii e battiti).<br />

Per quanto riguarda le metodologie di manufacturing, nel <strong>2010</strong> è proseguito il progetto a finanziamento<br />

pubblico di “logistica integrata” relativo all’ergonomia di processo. Tale progetto, svolto in collaborazione con<br />

lo stabilimento FGA di Cassino, l’Università di Cassino ed il C.R.F., ha condotto allo sviluppo di metodologie<br />

innovative per l’analisi ergonomica del posto di lavoro, con interessanti applicazioni di strumenti di “motion<br />

capture” presso gli stabilimenti di produzione. Sono state inoltre eseguite attività di simulazione di flussi<br />

logistici ed applicazioni di “Augmented Reality”, finalizzate alla gestione integrata delle problematiche inerenti<br />

le linee di produzione, il loro approvvigionamento e le postazioni di lavoro. Infine si è lavorato allo sviluppo e al<br />

consolidamento di nuove metodologie di analisi virtuale inerenti la simulazione dei processi di fabbricazione<br />

(simulazioni del processo di graffatura, previsione a calcolo delle difettosità estetiche da stampaggio,<br />

simulazione della fase di raffreddamento nel processo di “injection molding”).<br />

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rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

rIcErcA E<br />

INNOVAZIONE<br />

Attività di ricerca sul veicolo. Elasis nel corso del <strong>2010</strong> è stata impegnata nei progetti della nuova Lancia<br />

Ypsilon, della nuova <strong>Fiat</strong> Panda e, in ambito Ferrari, delle vetture 599 GTO e 458 Spider.<br />

In collaborazione con FGA, Elasis ha proseguito lo sviluppo della nuova Lancia Ypsilon: il contributo di Elasis<br />

è consistito nello sviluppo della scocca, delle finizioni, dei sistemi elettrici ed elettronici, dei sistemi motore<br />

e delle prestazioni della vettura. Grazie all’impiego intensivo delle più avanzate tecniche di simulazione a<br />

calcolo e privilegiando le verifiche virtuali rispetto a quelle su prototipi fisici è stato possibile deliberare il<br />

progetto in tempi rapidi. La vettura sarà industrializzata presso lo stabilimento di Tychy (<strong>Fiat</strong> Auto Poland).<br />

Nell’ambito dello sviluppo della nuova <strong>Fiat</strong> Panda, Elasis è stata impegnata in tutte le fasi di progettazione<br />

della vettura oltrechè nella sperimentazione virtuale e fisica. Parallelamente Elasis ha curato l’attività di body<br />

integration, di packaging e le verifiche di progetto in termini di sicurezza, funzionalità, affidabilità, montabilità,<br />

assistibilità, estetica, costi.<br />

Per Ferrari, Elasis ha ultimato le attività per lo sviluppo del modello 599 GTO. In particolare, Elasis è stata<br />

coinvolta nelle attività di modifica di scocca e finizioni, sviluppando soluzioni per alleggerire la vettura sia con<br />

materiali innovativi (carbonio, compositi) che con ottimizzazione spessori, e supportando il Team Ferrari fino<br />

all’avvio produttivo.<br />

Inoltre Elasis è stata impegnata anche nello sviluppo della Ferrari 458 Spider. Oltre alla progettazione della<br />

scocca, delle finizioni interne ed esterne, Elasis ha svolto le attività di distinta base, calcoli strutturali, packaging,<br />

e validazioni virtuali. Tali attività hanno portato alla realizzazione dei primi prototipi e successivamente al<br />

rilascio delle matematiche per la delibera degli attrezzamenti definitivi.<br />

Da segnalare, infine, per Maserati la partecipazione allo sviluppo dei due modelli la M156 (nuova Quattroporte)<br />

e la M157 (nuovo modello di segmento E).<br />

Nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo relative alla sicurezza stradale, Elasis, insieme a FGA (Centro<br />

Sicurezza), ha proseguito le attività del progetto Europeo CASPER (Child Advanced Safety Project<br />

for European Roads) per il miglioramento dei sistemi di ritenuta bambini, attraverso lo sviluppo e la<br />

sperimentazione di nuovi dispositivi innovativi.<br />

Sistemi di controllo elettronici. Sono proseguite le attività di sviluppo e aggiornamento delle Metodologie<br />

ECAx per la progettazione e la simulazione di schemi elettrici e cablaggi per il Gruppo <strong>Fiat</strong> e Chrysler. Il nuovo<br />

flusso di disegnazione degli schemi elettrici è stato utilizzato per la prima volta per progettare gli impianti<br />

elettrici della futura <strong>Fiat</strong> Panda, dei nuovi veicoli della piattaforma L0 e della Maserati Granturismo FL. È stata<br />

eseguita la delibera virtuale dell’impianto elettrico della futura Panda. Gli strumenti commerciali scelti per la<br />

progettazione sono stati adeguati al nuovo flusso di disegnazione e simulazione dell’impianto elettrico.<br />

Per CNH, nell’ambito del progetto di ricerca “Metodologie model based per lo sviluppo del Software<br />

dei sistemi embedded per macchine agricole”, Elasis ha sviluppato il software delle centraline delle due<br />

macchine agricole Large Square Baler K42 e Round Baler K49, e contribuito allo sviluppo del software per<br />

la nuova centralina universale UCM per i trattori. L’attività è stata eseguita secondo la metodologia Model<br />

Based, precedentemente sviluppata in ambito automotive, e ha condotto ai test funzionali e di regressione<br />

in laboratorio sui simulatori HIL (Hardware In the Loop) del trattore e dei baler. La centralina UCM equipaggia<br />

trattori con lanci commerciali da fine <strong>2010</strong>.


Motori e cambi. Le attività di engineering, nell’ambito dei progetti di sviluppo di FPT Powertrain<br />

Technologies sono state caratterizzate da progetti di grande rilievo, come ad esempio i motori TwinAir<br />

e MultiAir, nonché il cambio C635 TCT (doppia frizione a secco).<br />

In particolare, nel corso del <strong>2010</strong> è terminata la fase di sviluppo e applicazione della versione Turbo<br />

85 Cv del motore TwinAir sulla <strong>Fiat</strong> 500 commercializzata a partire da ottobre; è proseguita l’attività di<br />

applicazione ai modelli del segmento B/C del motore Fire MultiAir, infine, l’attività relativa ai cambi, si è<br />

focalizzata sulla validazione ed applicazione del C635 TCT commercializzato sulla vettura Alfa MiTo con<br />

motore Fire MultiAir 135 Cv, mentre è proseguito lo sviluppo dell’applicazione sulla vettura Giulietta sia<br />

in versione benzina sia diesel.<br />

ICT per lo sviluppo del prodotto/processo. Nel <strong>2010</strong> Elasis ha consolidato la propria capacità nella<br />

simulazione virtuale del prodotto e del processo produttivo attraverso un utilizzo spinto delle tecnologie,<br />

metodologie e strumenti ICT per la modellazione del prodotto, della fabbrica e delle prestazioni del veicolo.<br />

Elasis ha fornito nel corso dell’anno un contributo significativo alle iniziative legate al Virtual Product<br />

Development di CNH, FPT Powertrain Technologies ed Iveco, in particolare nell’analisi dei processi e nella<br />

standardizzazione delle soluzioni ICT, in ottica di innovazione e competitività del business.<br />

A dimostrazione di ciò, in ambito Technical Training sono state sviluppate metodologie basate sul Digital<br />

Mock-Up ottenendo un miglior trasferimento di informazioni alla rete assistenziale con incremento di<br />

competenza ed efficienza.<br />

Infine, per garantire una forte interattività con gli ambienti virtuali, Elasis ha proseguito l’attività di ricerca<br />

sull’applicazione della visualizzazione avanzata e dell’integrazione dei dispositivi hardware basati su sistemi<br />

ottici e inerziali. L’utilizzo di questi strumenti è fondamentale per garantire la massima efficacia nelle attività<br />

di Innovazione e Ricerca per quanto riguarda l’analisi ergonomica relativa sia alle posture di guida sia quelle<br />

di fabbrica.<br />

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rELAZIONE<br />

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GESTIONE<br />

rISOrSE<br />

uMANE<br />

RiSORSe UMAne<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> i dipendenti del Gruppo erano 199.924, in aumento di 9.910 unità rispetto ai 190.014 di<br />

fine 2009. La variazione è stata originata in parte dall’incremento dell’occupazione, derivante dal saldo positivo<br />

tra le assunzioni effettuate nell’anno (circa 23.400) e le uscite registrate nello stesso periodo (circa 18.400).<br />

Tale incremento ha riguardato prevalentemente gli operai in America Latina ed è principalmente dovuto<br />

all’aumento dei volumi produttivi nell’area. Le variazioni del perimetro del Gruppo, che hanno comportato un<br />

aumento netto di organico pari a circa 4.900 unità, comprendono l’insourcing di attività di material handling in<br />

Italia, il consolidamento integrale della società <strong>Fiat</strong>-GM Powertrain Polska Sp. z.o.o. in seguito all’acquisizione<br />

del 50% appartenente al partner e l’avvio delle attività della società <strong>Fiat</strong> Automobiles Serbia Doo Kragujevac,<br />

parzialmente compensati da un contenuto saldo negativo di perimetro risultante dalla cessione, in Francia,<br />

del sito di Angoulême della società Automotive Lighting Rear Lamps France S.a.s. di Magneti Marelli, dalla<br />

cessazione, in Italia, dell’affitto del ramo d’azienda dello stabilimento di Colonnella (Teramo) da parte di ITCA<br />

Produzione S.p.A. (FGA) e da operazioni di cessioni ed insourcing attuate da parte della linea di business<br />

Service di Comau in Brasile.<br />

EVOLuZIONE DELL’ASSETTO OrGANIZZATIVO E MANAGErIALE<br />

Nel corso del <strong>2010</strong>, gli sviluppi dell’alleanza con Chrysler, la creazione del Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial (operativo<br />

dal 1° gennaio 2011) e lo sviluppo del business a livello internazionale hanno determinato un’evoluzione<br />

dell’organizzazione che, tuttavia, non è cambiata nella sua struttura e che rimane basata sul duplice presidio<br />

da un lato sul business (settori e brand), dall’altro sui principali processi aziendali.<br />

Il sistema informativo lanciato nel 2009 é stato progressivamente esteso alle società estere del Gruppo in<br />

parallelo all’evoluzione dell’organizzazione di <strong>Fiat</strong> Services dedicata all’amministrazione del personale,<br />

consentendo di integrare in un’unica base dati a livello mondiale le anagrafiche delle persone e delle<br />

organizzazioni e di uniformare le modalità di gestione dei processi di gestione delle Risorse Umane.<br />

La presenza di ruoli di primo livello per il coordinamento dei processi aziendali ha determinato alcune modifiche<br />

organizzative nei settori finalizzate a realizzare sinergie sui costi e sugli investimenti e a sviluppare metodologie<br />

e competenze quali, ad esempio, il World Class Manufacturing, che introduce nelle fabbriche nuovi elementi<br />

per il miglioramento della produttività e della qualità.<br />

Il processo di Performance and Leadership Management, applicato ormai da anni in azienda alla popolazione<br />

dei dirigenti e dei professional, si è riconfermato basilare per tutte le scelte di gestione delle risorse umane,<br />

così come lo strumento del Talent Review, che consente di individuare precocemente le persone di maggior<br />

valore e di indirizzarne lo sviluppo professionale.<br />

La formazione<br />

L’investimento in formazione a supporto delle attività del Gruppo e dello sviluppo professionale delle persone<br />

è stato di circa 64,5 milioni di euro, con oltre 3 milioni di ore di formazione erogata. In particolare, le attività di<br />

formazione a distanza “web based” hanno riguardato 14.609 utenti fruitori per un totale di 31.055 ore erogate.


Nel corso del <strong>2010</strong>, l’organizzazione Human Resources per la gestione della formazione del Gruppo è stata<br />

rivista allo scopo di snellire il modello di funzionamento, garantendo sinergie e univocità di approccio. In ogni<br />

settore é stato creato il ruolo del Training Manager per garantire, da un lato, risposte formative specifiche a<br />

specifici bisogni e dall’altro, la corretta applicazione di linee guida di Gruppo in ciascun settore. L’unità <strong>Fiat</strong><br />

Sepin, che ha continuato a operare verso tutti i settori, ha garantito il supporto su tutte le attività trasversali<br />

di Gruppo, dalla rendicontazione fondi, alle lingue, alle campagne corporate on-line fino alla formazione delle<br />

famiglie professionali trasversali.<br />

Premi e Borse di studio<br />

Anche nel <strong>2010</strong> si è svolta l’iniziativa “Premi e Borse di studio <strong>Fiat</strong>”, riservata ai figli dei dipendenti in servizio<br />

presso le società italiane ed estere del Gruppo.<br />

Complessivamente, nel <strong>2010</strong>, sono stati consegnati 600 riconoscimenti (168 i premi in Italia) per un totale di<br />

circa 1,1 milioni di euro, non solo in Italia, ma anche in Francia, Spagna, Polonia, Belgio, Inghilterra, Brasile,<br />

Cina e Nord America, Paesi in cui è più consistente la presenza del Gruppo.<br />

rELAZIONI INDuSTrIALI<br />

Nel corso del <strong>2010</strong> è proseguito il dialogo con le Organizzazioni Sindacali e le rappresentanze dei lavoratori<br />

a livello aziendale, con l’obiettivo di cercare soluzioni condivise per gestire le conseguenze sui lavoratori delle<br />

misure adottate per rispondere alla situazione di mercato che, per quanto in generale abbia evidenziato<br />

un progressivo miglioramento rispetto all’anno precedente, in Europa è stata ancora critica. Le fermate<br />

produttive, attuate facendo ricorso agli ammortizzatori sociali, ove disponibili, o ai trattamenti definiti in base<br />

alla contrattazione collettiva o alle politiche aziendali, sono state complessivamente inferiori a quelle del 2009,<br />

come pure le operazioni di ristrutturazione e riorganizzazione di attività. Le esigenze di aumento dei volumi<br />

produttivi, determinate dal miglioramento della situazione di alcuni mercati, sono state affrontate per lo più con<br />

il ricorso al lavoro straordinario e con un incremento dell’occupazione che ha riguardato principalmente i Paesi<br />

dell’America Latina.<br />

Intensa è stata anche la negoziazione collettiva ai vari livelli, che ha consentito di raggiungere con le<br />

Organizzazioni Sindacali importanti accordi per la definizione delle condizioni salariali e normative nei vari Paesi<br />

in cui operano le aziende del Gruppo.<br />

Dialogo sociale<br />

A livello europeo la situazione del Gruppo <strong>Fiat</strong>, con particolare riferimento alle operazioni con impatto<br />

transnazionale, come previsto dalla Direttiva Europea 2009/38/CE, è stata oggetto di informazione e<br />

consultazione nell’ambito del Comitato Aziendale Europeo (CAE) del Gruppo <strong>Fiat</strong>, organismo di rappresentanza<br />

dei lavoratori delle aziende del Gruppo nei paesi dell’Unione Europea, costituito nel 1997 e composto di 30<br />

rappresentanti ripartiti per paese in funzione della distribuzione occupazionale del Gruppo in Europa. Il 22<br />

aprile, giorno immediatamente successivo all’Investor day durante il quale è stato presentato alla comunità<br />

degli investitori il Piano Strategico del Gruppo <strong>Fiat</strong> dal <strong>2010</strong> al 2014, si è svolta una riunione straordinaria<br />

del Comitato Aziendale Europeo nel corso della quale l’Azienda ha fornito un’approfondita illustrazione dei<br />

piani strategici dei vari settori del Gruppo, oltre che una spiegazione delle logiche sottostanti l’operazione di<br />

Scissione annunciata nel corso dell’Investor day. Il piano presentato ha permesso di evidenziare la linea di<br />

prospettiva strategica con cui il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha inteso affrontare la ripresa. Nello stesso contesto sono anche<br />

state fornite dettagliate e concrete informazioni circa la strategia di Gruppo ed è stata data l’opportunità<br />

di un proficuo scambio di opinioni. La riunione plenaria annuale si è tenuta il 10 dicembre a Torino ed è<br />

stata prevalentemente dedicata ad aggiornamenti e approfondimenti sull’imminente operazione di scissione<br />

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rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

rISOrSE<br />

uMANE<br />

parziale proporzionale di <strong>Fiat</strong> S.p.A. a favore di <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A., oltre che all’intesa raggiunta il 28 ottobre<br />

<strong>2010</strong> per la revisione dell’accordo CAE di Gruppo in vigore al fine di apportare le modifiche e gli adeguamenti<br />

necessari in relazione a tale operazione societaria. L’intesa, siglata da FIM, FIOM, UILM - anche in nome e per<br />

conto della Federazione Europea dei Metalmeccanici (FEM) e delle Organizzazioni Sindacali a questa affiliate -<br />

e FISMIC a cui hanno aderito A.N.Q.U.I., in nome e per conto della Fédération européenne de l’encadrement<br />

de la métallurgie (FEDEM), e SNI <strong>Fiat</strong> France, prevede che, dal momento di efficacia della Scissione, sia<br />

<strong>Fiat</strong> sia <strong>Fiat</strong> Industrial abbiano ciascuno un proprio CAE, composto, rispettivamente, di 20 e 18 componenti<br />

e regolamentato da uno specifico accordo derivante da quello del Gruppo <strong>Fiat</strong> del 1996. Nel corso della<br />

riunione plenaria annuale, tuttavia, la rappresentante della FEM, anche a nome dei componenti del CAE, ha<br />

sostenuto l’invalidità dell’intesa e, in particolare, della parte relativa al CAE di <strong>Fiat</strong> Industrial, asserendo che<br />

le Organizzazioni Sindacali italiane non avevano ricevuto alcun mandato a concludere l’accordo. L’azienda,<br />

nel rimarcare la sorpresa per una tale sconcertante comunicazione, ha dichiarato di considerare pienamente<br />

valida l’intesa, avendo negoziato in buona fede con chi riteneva fosse legittimato a farlo, ha chiesto alla FEM di<br />

formalizzare le posizioni espresse tenendo conto delle conseguenze delle decisioni assunte e si è riservata di<br />

fare le opportune valutazioni, se del caso con i propri legali, una volta ricevute formali comunicazioni, che, ad<br />

oggi, non sono ancora pervenute. In contrasto con quanto richiesto dall’azienda, nel corso della prima metà<br />

del mese di febbraio 2011 sono invece state inviate a <strong>Fiat</strong> Industrial, da parte di rappresentanti dei lavoratori di<br />

due Società estere del Gruppo, richieste per avviare le negoziazioni per la costituzione di un CAE.<br />

In Italia è proseguito il confronto con le Organizzazioni Sindacali sia a livello nazionale sia territoriale,<br />

principalmente in relazione alle modalità per gestire il basso livello dei volumi e le conseguenti dissaturazioni<br />

produttive. Fondamentale per l’impostazione del dialogo sociale su basi prospettiche è stato l’incontro<br />

dell’Amministratore Delegato del Gruppo con numerosi rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali Italiane<br />

al termine dell’Investor Day del 21 aprile. Con riferimento al Piano Strategico per il periodo <strong>2010</strong>-2014 è<br />

stato ribadito che il presupposto per la sua implementazione e, quindi, per l’avvio dei relativi investimenti era<br />

la piena condivisione e disponibilità alla realizzazione delle condizioni indispensabili per la riuscita del Piano,<br />

compreso quanto necessario per assicurare la governabilità degli stabilimenti. Tra i vari incontri tenuti per<br />

approfondimenti sul Piano, in relazione all’Italia si ricorda quello del 28 luglio <strong>2010</strong> a Torino, convocato, con<br />

la finalità di un confronto sulle linee di sviluppo industriale e sui conseguenti livelli occupazionali di FGA, dal<br />

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali d’intesa con il Presidente della Regione Piemonte, alla presenza<br />

di tutte le Organizzazioni Sindacali confederali e di categoria. Nel corso dell’incontro l’Amministratore Delegato<br />

del Gruppo, nel riaffermare i contenuti e gli obiettivi del Piano, ha confermato la necessità, prima del suo avvio,<br />

di avere la sicurezza, nell’ambito di specifici accordi sindacali, del normale funzionamento degli impianti e<br />

della possibilità di rispondere al mercato nei tempi e con le modalità richieste dalle regole della competizione<br />

internazionale.<br />

Il primo stabilimento interessato da trattative, nell’ambito del Piano, è stato il G.B. Vico di Pomigliano, per il quale<br />

la discussione ha riguardato le modalità di attuazione del progetto di produzione della futura Panda (progetto<br />

già anticipato nel corso dell’incontro del 22 dicembre 2009 a Palazzo Chigi da parte dell’Amministratore<br />

Delegato del Gruppo) e per creare le condizioni operative necessarie per l’avvio dell’investimento da 700<br />

milioni di euro, superando alcune “anomalie” locali che, se mantenute, avrebbero potuto compromettere il<br />

risultato finale. A seguito di una complessa ed articolata trattativa, durata circa 3 mesi, il 15 giugno <strong>2010</strong><br />

è stato raggiunto un accordo con FIM, UILM, FISMIC e UGL Metalmeccanici, approvato il 22 giugno con<br />

referendum dal 63,3% dei lavoratori. L’accordo, che ha avuto grande risonanza mediatica, è stato oggetto di<br />

dibattiti e contestazioni a livello locale e nazionale ed è stato variamente interpretato da numerosi osservatori<br />

che, in molti casi, a fini propagandistici gli hanno attribuito valenze ben al di là dei suoi contenuti. Il 29 dicembre<br />

<strong>2010</strong> si è raggiunta con FIM, UILM, FISMIC e UGL Metalmeccanici, nazionali e della Provincia di Napoli, e con<br />

l’Associazione Capi e Quadri <strong>Fiat</strong> un’intesa, in attuazione dell’accordo del 15 giugno, sul Contratto Collettivo<br />

specifico di Lavoro di primo livello da applicare, a partire dal 1° gennaio 2011, alla Società Fabbrica Italia<br />

Pomigliano che, non aderendo al sistema confindustriale, non ne applica la relativa contrattualistica.


Con riferimento allo stabilimento Mirafiori Plant vi sono stati approfondimenti, oltre che nell’incontro con le<br />

istituzioni e il sindacato del 28 luglio, anche nel corso degli incontri del 29 luglio e del 5 ottobre tra l’azienda e<br />

i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali. Le trattative per la definizione delle condizioni e delle modalità<br />

operative necessarie per l’avvio del piano hanno avuto inizio il 26 novembre, durante un incontro che si è<br />

tenuto presso l’Unione Industriale di Torino. All’incontro è intervenuto l’Amministratore Delegato del Gruppo<br />

presentando il piano predisposto per il rilancio dello stabilimento, che prevede, a fronte di un investimento<br />

superiore al miliardo di euro, la produzione, su una nuova piattaforma proveniente dagli Stati Uniti, di SUV di<br />

classe superiore per i marchi Jeep e Alfa Romeo, con volumi stimati tra 250.000 e 280.000 unità annue, che<br />

®<br />

permettono di saturare gli attuali addetti e aprono anche la strada ad una possibile crescita occupazionale. Le<br />

trattative sono proseguite nei giorni successivi, ma si sono interrotte il 3 dicembre, quando l’azienda ha preso<br />

atto che non sussistevano le condizioni complessive per raggiungere un’intesa per il rilancio dello stabilimento<br />

di Mirafiori. Ripreso il negoziato a seguito di richieste da parte della maggioranza delle Organizzazioni<br />

Sindacali, il 23 dicembre presso l’Unione Industriale di Torino è stato raggiunto con FIM, UILM, FISMIC e UGL<br />

Metalmeccanici, Nazionali e della Provincia di Torino, e con l’Associazione Capi e Quadri <strong>Fiat</strong> un accordo che<br />

prevede regolamentazioni specifiche al fine di assicurare allo stabilimento il necessario livello di competitività,<br />

in termini di utilizzo impianti, flessibilità e produttività, oltre che di governabilità. L’accordo, la cui operatività era<br />

subordinata all’approvazione da parte della maggioranza dei lavoratori, ha ottenuto il consenso del 54% dei<br />

dipendenti dello stabilimento nel corso di un referendum che si è tenuto il 13 e 14 gennaio 2011.<br />

La comunicazione della cessazione della produzione automobilistica presso lo stabilimento di Termini Imerese<br />

nel 2011 era stata effettuata già nell’incontro del Gruppo <strong>Fiat</strong> con il Governo, le Istituzioni territoriali e le<br />

Organizzazioni Sindacali, tenutosi a Palazzo Chigi il 18 giugno 2009, e confermata nell’incontro, sempre a<br />

Palazzo Chigi, del 22 dicembre 2009, nell’ambito della presentazione del Piano Italia <strong>2010</strong>-2011. Non essendo<br />

state identificate alternative industriali per il sito, il Gruppo aveva dato la disponibilità a collaborare con le parti<br />

sociali sostenendo eventuali proposte di riconversione della Regione Siciliana, delle altre Istituzioni o di gruppi<br />

privati. Il 29 gennaio <strong>2010</strong>, presso il Ministero dello Sviluppo Economico ha visto l’avvio il “tavolo tecnico” -<br />

composto da Governo, Regione Siciliana, Sindacati, Confindustria Sicilia e <strong>Fiat</strong> - per affrontare il tema del<br />

mantenimento di una presenza industriale a Termini Imerese. Nell’anno si sono tenuti vari incontri durante<br />

i quali è stato fornito un costante aggiornamento da parte di Invitalia (advisor del Ministero dello Sviluppo<br />

Economico con l’incarico di predisporre un piano di sviluppo volto a individuare prospettive produttive ed<br />

occupazionali nell’area) circa i soggetti interessati ad avviare iniziative di riqualificazione del polo industriale<br />

di Termini Imerese e circa i piani preliminari di impresa presentati dagli stessi. In particolare nel corso della<br />

riunione del 21 dicembre presso il Ministero dello Sviluppo Economico, sono state illustrate varie iniziative<br />

potenzialmente attuabili in parallelo che, sulla base delle valutazioni del Ministero, prospettano occupazione per<br />

circa 3.300 persone rispetto ai circa 1.600 dipendenti del Gruppo <strong>Fiat</strong> nell’area, e paiono conseguentemente<br />

idonee ad evitare impatti sociali sul territorio. Il Gruppo <strong>Fiat</strong>, in tale sede, ha riconfermato la posizione già<br />

espressa in precedenti occasioni circa la disponibilità di mettere a disposizione l’area di Termini Imerese alle<br />

iniziative che subentreranno, a condizione che sia data priorità all’occupazione dei lavoratori del Gruppo.<br />

Presso il Ministero dello Sviluppo Economico è proseguita l’attività del Gruppo di lavoro costituito nel 2009,<br />

d’intesa con la Regione Emilia Romagna, con l’obiettivo di individuare soluzioni industriali per il sito di Imola<br />

della CNH Italia S.p.A. minimizzando gli impatti sociali conseguenti alla cessazione delle attività produttive.<br />

Dall’annuncio del piano di razionalizzazione produttiva in Italia del comparto Macchine per le Costruzioni di<br />

CNH, circa 230 dipendenti dello stabilimento di Imola sono stati riallocati presso altri stabilimenti del Gruppo<br />

o hanno trovato soluzioni esterne, mentre i rimanenti 220 beneficeranno del trattamento di cassa integrazione<br />

in deroga sino al 30 aprile 2011.<br />

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uMANE<br />

Gestione delle esigenze produttive<br />

Nel <strong>2010</strong> lo scenario di business ha mostrato miglioramenti, in particolare per il settore dei beni durevoli che,<br />

nell’anno precedente, era stato toccato da una crisi estremamente profonda caratterizzata da un crollo della<br />

domanda. Il miglioramento è stato molto contenuto per il settore dell’automobile, scontando, in Europa, la<br />

discesa dei volumi legata all’eliminazione degli eco-incentivi che, nel 2009, avevano sostenuto la domanda.<br />

In Italia, per gestire le esigenze produttive, le società del Gruppo hanno fatto un forte ricorso alla Cassa<br />

Integrazione Guadagni, seppure si evidenzi una riduzione di circa il 20% rispetto all’anno precedente a parità<br />

di perimetro, con riduzioni più elevate della media per tutti i settori ad eccezione di FGA, che registra una<br />

flessione trascurabile, e Magneti Marelli, che consuntiva un modesto incremento. Per FGA, in particolare, vi è<br />

stato un aumento del ricorso alla Cassa Integrazione negli stabilimenti dedicati alla produzione di automobili e<br />

una forte diminuzione presso lo stabilimento di Sevel, dovuto ad un rilevante incremento dei volumi produttivi<br />

dei veicoli commerciali. Nell’anno, presso 13 stabilimenti del Gruppo, che occupano circa 9.350 lavoratori,<br />

essendo stato raggiunto il limite massimo previsto per la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (52 settimane<br />

in un biennio mobile), è stata attivata la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per crisi aziendale per<br />

evento improvviso e imprevisto per ulteriori 12 mesi. Inoltre per alcuni degli stabilimenti dove, nel 2009, si<br />

era fatto ricorso a questo strumento, perdurando la necessità di sospensioni dell’attività lavorativa e non<br />

sussistendo le condizioni per fare ricorso ad altri ammortizzatori sociali, si sono dovute attivare le procedure<br />

per il riconoscimento della Cassa Integrazione Guadagni in deroga, strumento di sostegno al reddito previsto<br />

dalla legislazione di emergenza in tema di ammortizzatori sociali; a fine dicembre erano circa 7.500 i lavoratori<br />

interessati da tale trattamento, in 8 stabilimenti dei settori FGA, Magneti Marelli e CNH.<br />

Nonostante la situazione, ancora critica, è stato possibile trasformare più di 750 contratti a termine e più di<br />

200 contratti di apprendistato in contratti di lavoro a tempo indeterminato.<br />

All’estero, è stato necessario, anche nel <strong>2010</strong>, ricorrere a fermate produttive; l’utilizzo di “Chômage partiel”<br />

in Francia, “Expediente de Regulacion de Empleo“ in Spagna e “Kurzarbeit” in Germania è tuttavia diminuito<br />

di circa il 40% rispetto all’anno precedente. Sospensioni delle attività produttive, attuate con diverse modalità,<br />

hanno riguardato gli stabilimenti di alcuni settori anche in altri Paesi, incluso Polonia, Belgio, Gran Bretagna e<br />

Stati Uniti.<br />

In Brasile, mentre nel primo semestre, in relazione all’aumento dei volumi produttivi, si è fatto ricorso a<br />

prestazioni di lavoro straordinario, all’aumento delle turnazioni e si è registrato un notevole incremento degli<br />

organici, nella seconda parte dell’anno il tasso di crescita dell’occupazione è rallentato.<br />

In Polonia, per <strong>Fiat</strong> Group Automobiles nel primo semestre è stato ancora necessario ricorrere al lavoro<br />

straordinario; nell’ultima parte dell’anno, tuttavia, si sono registrati cali nei volumi produttivi, con impatto<br />

anche sulle società fornitrici del Gruppo, che hanno comportato il ricorso a qualche giornata di sospensione<br />

dell’attività produttiva.<br />

Nel <strong>2010</strong> sono state effettuate operazioni di ristrutturazione e riorganizzazione di attività che hanno riguardato<br />

in Italia tutti i principali settori. Con vari accordi sindacali sono stati attivati piani di riduzione organici, da<br />

attuare tra il <strong>2010</strong> e il 2011, che riguardano circa 1.500 lavoratori che possono raggiungere i requisiti per il<br />

trattamento di pensione nel periodo di durata della mobilità (3 anni al Nord Italia e 4 al Sud). Nel corso del <strong>2010</strong><br />

i lavoratori che hanno lasciato l’azienda, nell’ambito degli accordi raggiunti nell’anno e nel 2009, sono stati<br />

rispettivamente circa 1.000 e circa 400.<br />

In Spagna per lo stabilimento di Barcellona della società Componentes Mecanicos S.A. (COMESA) è stata<br />

annunciata la cessazione delle attività, ormai non più economicamente sostenibili in relazione sia alla profonda<br />

crisi che ha colpito il settore dei veicoli industriali, per cui Comesa produceva componenti, sia alla decisione<br />

del partner (zF Truck Driveline Business) di recedere dalla società realizzando le proprie produzioni presso<br />

altri suoi stabilimenti. Il 27 dicembre è stato approvato, dalla maggioranza assoluta dei lavoratori, l’accordo


elativo alla chiusura dello stabilimento e alle modalità per la gestione delle eccedenze (circa 270 unità) siglato<br />

dall’azienda con il sindacato. Sempre in Spagna, Iveco ha raggiunto un accordo sindacale che prevede, per<br />

il suo stabilimento di Valladolid, una riduzione degli organici di almeno 56 unità. Analogo accordo è stato<br />

stipulato per lo stabilimento di Barcellona per il quale la riduzione degli organici prevista è di almeno 42 unità.<br />

Le riduzioni di organico, che hanno riguardato in totale 116 unità, sono state raggiunte attraverso l’uscita<br />

di dipendenti in possesso dei requisiti per il pre-pensionamento, di quelli con minor anzianità aziendale con<br />

contestuale patto di riassunzione (“relevo”) per sostituzione del personale pre-pensionato, nonché attraverso<br />

uscite volontarie.<br />

Negli Stati Uniti CNH, in linea con le previsioni di un accordo concluso con il sindacato UAW, ha avviato un<br />

piano di uscite volontarie incentivate per i dipendenti interessati al pensionamento, iniziativa cui hanno aderito,<br />

nel corso dell’anno, 58 lavoratori.<br />

Negli altri Paesi non sono state avviate nel <strong>2010</strong> significative operazioni di ristrutturazione e riorganizzazione.<br />

World Class Manufacturing (WCM)<br />

Alla fine del <strong>2010</strong> il programma World Class Manufacturing era applicato in 130 stabilimenti (rispetto ai 114<br />

di fine 2009), con la copertura del 95% del costo di trasformazione di tutte le realtà produttive del Gruppo nel<br />

mondo. Il numero dei progetti proposti dagli stabilimenti è cresciuto dai 22.000 consuntivati al 31 dicembre<br />

2009 a 38.000, con un aumento della qualità degli stessi rilevabile attraverso l’incremento del “saving medio”<br />

per progetto. Il numero di audit sostenute dagli stabilimenti è aumentato di circa il 20% rispetto al 2009. Nel<br />

<strong>2010</strong> sono stati premiati, a seguito di specifiche audit esterne, 9 stabilimenti nel mondo di cui 6 con il livello<br />

bronzo e 3 con il livello argento.<br />

Sono 200 gli stabilimenti di fornitori che, al 31 dicembre <strong>2010</strong>, applicavano il programma WCM.<br />

Inoltre, nell’anno, è stata data diffusione al programma WCM presso gli stabilimenti Chrysler. In quest’ambito:<br />

il team centrale ha fornito un supporto specifico in attività di training, quantificabile in 3.200 giornate/uomo;<br />

sono stati realizzati 8.500 progetti.<br />

Contrattazione collettiva<br />

Gli accordi in materia salariale conclusi nel corso del <strong>2010</strong> hanno previsto aumenti retributivi o “una tantum” di<br />

importo tale da mantenere il potere d’acquisto dei lavoratori, essendo allineati o lievemente superiori all’aumento<br />

del costo della vita registrato nel periodo.<br />

In Italia sono stati applicati gli aumenti previsti dal vigente Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i<br />

dipendenti delle aziende metalmeccaniche, dirigenti esclusi, che riguarda circa il 97% dei lavoratori del Gruppo<br />

in Italia e si è dato corso agli adeguamenti previsti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dirigenti di<br />

aziende industriali rinnovato nel novembre del 2009. Nell’ambito della contrattazione aziendale, che riguarda<br />

la quasi totalità dei dipendenti delle aziende metalmeccaniche del Gruppo, il 14 luglio <strong>2010</strong> è stato firmato,<br />

con FIM, FIOM, UILM, FISMIC e UGL Metalmeccanici, un verbale di incontro per confermare, per l’anno in<br />

corso e per il 2011, il pagamento delle quote mensili del Premio di Risultato per la parte riferita agli indicatori<br />

derivanti da precedenti accordi (in totale 1.343,03 euro lordi annui per i lavoratori inquadrati dalla prima alla<br />

quarta categoria), non sussistendo, in relazione ai risultati economici del Gruppo del 2009, le condizioni per<br />

riconoscere quote aggiuntive di premio. Di conseguenza, il Premio di Risultato è stato inferiore di circa 600<br />

euro rispetto al valore medio erogato nel 2009. Nel mese di dicembre, in base a quanto previsto dall’accordo<br />

di Premio di Risultato del luglio 2009 per i lavoratori degli stabilimenti che nell’ambito del programma World<br />

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Class Manufacturing avessero raggiunto il livello argento, è stata erogata una ”una tantum” di 200 euro lordi ai<br />

lavoratori della FMA di Pratola Serra.<br />

All’estero, tra le principali negoziazioni collettive svoltesi a livello aziendale nel corso del <strong>2010</strong>, si ricordano<br />

le trattative annuali in Francia, che hanno comportato incrementi salariali tra l’1 % e l’1,5% a seconda delle<br />

società.<br />

In Germania si è svolta la negoziazione collettiva a livello di “land” per il rinnovo del contratto del settore<br />

metalmeccanico, applicato nella maggior parte delle aziende del Gruppo. Gli accordi prevedono la prosecuzione<br />

della validità degli attuali livelli retributivi fino al 31 marzo 2011. Per il periodo compreso tra maggio <strong>2010</strong> e<br />

marzo 2011 è stato definito il pagamento di una “una tantum” di 320 euro lordi, da effettuare in due tranches di<br />

pari importo nei mesi di maggio e dicembre <strong>2010</strong>. A partire dal 1° aprile 2011 l’aumento salariale da applicare<br />

sarà del 2,7%.<br />

In Polonia la contrattazione salariale aziendale, che nel corso del 2009 non aveva comportato aumenti strutturali,<br />

ha definito il riconoscimento di incrementi medi intorno ai 300 PLN mensili lordi e previsto, ad eccezione di<br />

qualche realtà, l’erogazione di importi “una tantum”, mediamente intorno ai 1.500 PLN lordi, da corrispondersi<br />

in due o più tranches direttamente collegate alla realizzazione dei piani produttivi aziendali; nella maggioranza<br />

delle aziende del Gruppo non si è, tuttavia, potuto dare corso al pagamento di tutte le tranches, a causa del<br />

peggioramento delle condizioni di mercato e dei conseguenti impatti sui programmi di produzione.<br />

In Brasile la maggior parte delle aziende del Gruppo ha applicato accordi collettivi stipulati fra le Associazioni<br />

locali dei datori di lavoro della categoria (per esempio la FIEMG per le aziende dell’area di Belo Horizonte,<br />

Betim e Contagem). Altre, invece, hanno stipulato contratti aziendali su livelli analoghi di aumento salariale.<br />

Complessivamente gli incrementi retributivi collettivi sono stati superiori all’inflazione, in relazione allo sviluppo<br />

dell’economia, ma comunque in linea con la crescita retributiva registrata nel sistema industriale locale. Sono<br />

stati, inoltre, corrisposti premi annuali di entità variabile in funzione dei risultati aziendali.<br />

Si segnala infine che in Serbia, presso lo stabilimento di Kragujevac di <strong>Fiat</strong> Automobiles Serbia Doo, è stato<br />

raggiunto, con il sindacato rappresentativo in azienda, un accordo relativo al contratto collettivo di lavoro, con<br />

contenuti sia normativi che economici, applicabile ai circa 1.100 lavoratori del sito.<br />

La conflittualità in Italia è stata più elevata di quella registrata nel 2009. Gli scioperi di maggior rilievo sono<br />

stati quelli indetti, nei primi mesi dell’anno, da varie Organizzazioni Sindacali contro il Piano per l’Italia <strong>2010</strong>-<br />

2011, presentato nel dicembre 2009, quelli contro l’accordo siglato il 15 giugno <strong>2010</strong> per il rilancio dello<br />

stabilimento G.B. Vico di Pomigliano indetti dalla FIOM, organizzazione sindacale non firmataria dello stesso, e<br />

quelli relativi alla mancata erogazione di quote aggiuntive di premio di risultato. Sono state anche attuate azioni<br />

di microconflittualità locale in relazione all’organizzazione del lavoro (turni, straordinario e carichi di lavoro).<br />

I conflitti collettivi negli altri Paesi, anche per quest’anno, sono stati di scarsa rilevanza. Si segnalano tuttavia<br />

gli scioperi generali proclamati in Francia tra giugno e ottobre contro la riforma governativa delle pensioni,<br />

cui hanno partecipato anche lavoratori delle aziende del Gruppo, seppure con tassi di adesione oscillanti in<br />

maniera significativa tra le varie realtà, e lo sciopero generale di fine settembre in Spagna contro la manovra del<br />

Governo (riguardante anche l’innalzamento dell’età pensionabile e la riforma della legislazione del lavoro) per<br />

il quale è stata registrata una considerevole adesione da parte dei dipendenti delle varie aziende del Gruppo.


64<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANALISI DELLA<br />

SITuAZIONE<br />

EcONOMIcO-<br />

FINANZIArIA<br />

DEL GruPPO<br />

AnALiSi deLLA SiTUAZiOne<br />

ecOnOMicO-FinAnZiARiA deL GRUPPO<br />

PREMESSA<br />

Scissione di <strong>Fiat</strong> a favore di <strong>Fiat</strong> Industrial<br />

Nel corso del <strong>2010</strong> il Gruppo ha avviato e concluso il progetto strategico di separazione delle attività relative alle Macchine per l’Agricoltura e<br />

le Costruzioni (settore CNH), ai Veicoli Industriali (Iveco) e alla parte “Industrial & Marine” del settore FPT Powertrain Technologies (di seguito<br />

settore FPT Industrial) dalle attività relative ai business delle Automobili e dei relativi Componenti e Sistemi di Produzione, che includono i<br />

settori <strong>Fiat</strong> Group Automobiles, Maserati, Ferrari, Magneti Marelli, Teksid, Comau, nonché la linea di business motori e trasmissioni “Passenger<br />

& Commercial Vehicles” di FPT Powertrain Technologies (di seguito settore <strong>Fiat</strong> Powertrain).<br />

La separazione di tali business è stata attuata mediante la scissione parziale proporzionale di <strong>Fiat</strong> S.p.A. a favore di <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. (di<br />

seguito la “Scissione”) e ha portato alla costituzione, a partire dal 1° gennaio 2011, del nuovo Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial (in cui sono confluiti i<br />

settori CNH, Iveco e FPT Industrial); a partire dalla stessa data il Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione include i settori <strong>Fiat</strong> Group Automobiles, Maserati,<br />

Ferrari, <strong>Fiat</strong> Powertrain, Magneti Marelli, Teksid e Comau. Il 3 gennaio 2011 sono state avviate le negoziazioni delle azioni <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana S.p.A.<br />

Le principali fasi che hanno portato al completamento della Scissione sono riepilogate in apposito capitolo della Nota integrativa al presente<br />

bilancio consolidato, cui si rinvia.<br />

Il presente bilancio consolidato al 31 dicembre <strong>2010</strong> si riferisce al Gruppo <strong>Fiat</strong> ante Scissione (di seguito anche Gruppo <strong>Fiat</strong>), in quanto<br />

tale operazione ha avuto efficacia 1° gennaio 2011. Peraltro, dal momento che l’operazione di Scissione è divenuta altamente probabile in<br />

dicembre (al momento dell’ottenimento delle sopra citate autorizzazioni), ai sensi dell’IFRS 5 – Attività destinate alla vendita e Discontinued<br />

Operation l’insieme dei business confluiti nel nuovo Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial si qualifica per il Gruppo <strong>Fiat</strong> come “Discontinued Operation” e in<br />

quanto tale è stato rappresentato nel presente bilancio. Tale rappresentazione ha comportato quanto segue:<br />

Per il <strong>2010</strong> e, a fini comparativi, per il 2009, le voci di costo e di ricavo relative alle Discontinued Operation sono state classificate nella voce Utile/(perdita)<br />

delle Discontinued Operation del conto economico.<br />

Le attività correnti e non correnti relative alle Discontinued Operation sono state riclassificate, a dicembre <strong>2010</strong>, nella voce Attività destinate alla vendita e<br />

Discontinued Operation della situazione patrimoniale-finanziaria.<br />

Le passività (escluso il patrimonio netto) relative alle Discontinued Operation sono state riclassificate, a dicembre <strong>2010</strong>, nella voce Passività destinate alla<br />

vendita e Discontinued Operation della situazione patrimoniale-finanziaria.<br />

Per il <strong>2010</strong> e, a fini comparativi, per il 2009, tutti i flussi di cassa relativi alle Discontinued Operation sono stati rappresentati in apposite voci relative alle<br />

operazioni dell’esercizio, alle attività di investimento e alle attività di finanziamento del rendiconto finanziario.<br />

In altri termini, il bilancio consolidato del Gruppo <strong>Fiat</strong> così redatto comporta il consolidamento integrale sia delle controllate destinate a permanere nel<br />

perimetro del Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione (cosiddette “Continuing Operation”), sia delle controllate confluite nel perimetro del Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial<br />

(le Discontinued Operation), dandone peraltro separata evidenza.<br />

In apposito capitolo della presente Nota integrativa, cui si rinvia, viene fornito il dettaglio analitico del contenuto delle voci relative alle Discontinued Operation<br />

così come presentate nel conto economico, nella situazione patrimoniale-finanziaria e nel rendiconto finanziario consolidati.


Per completezza di informativa, si precisa infine che l’operazione di Scissione si configura come un’operazione di “business combination involving entities<br />

or businesses under common control” e, in quanto tale, è esclusa dall’ambito di applicazione dell’IFRS 3 e dell’IFRIC 17. Ne consegue che il bilancio<br />

consolidato di <strong>Fiat</strong> S.p.A. post Scissione e il bilancio consolidato di <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. nel 2011 saranno predisposti applicando il principio della continuità<br />

dei valori, che darà luogo alla rilevazione nella situazione patrimoniale-finanziaria di apertura di valori uguali a quelli risultanti dal bilancio del Gruppo <strong>Fiat</strong> ante<br />

Scissione.<br />

Principali variazioni di area di consolidamento intervenute nel corso del <strong>2010</strong><br />

In data 1° febbraio <strong>2010</strong> si è conclusa la cessione della controllata del settore <strong>Fiat</strong> Group Automobiles Targa Rent S.r.l., già classificata tra le attività<br />

destinate alla vendita al 31 dicembre 2009.<br />

In data 30 giugno <strong>2010</strong> il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha acquisito il residuo 50% della partecipazione nella joint venture <strong>Fiat</strong> Powertrain Polska Sp. z.o.o. (già <strong>Fiat</strong>-GM<br />

Powertrain Polska), ottenendone il controllo totalitario, e ha consolidato integralmente il 50% acquisito con effetto 1° gennaio <strong>2010</strong>.<br />

SITUAzIONE ECONOMICO-FINANzIARIA DEL GRUPPO<br />

Andamento economico del Gruppo<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

Continuing Discontinued ante Continuing Discontinued ante<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Scissione Operation Operation Scissione<br />

Ricavi netti 35.880 21.342 56.258 32.684 17.968 50.102<br />

Costo del venduto 30.718 17.979 47.738 28.252 15.549 43.261<br />

Spese generali, amministrative e di vendita 2.956 1.793 4.742 2.673 1.636 4.296<br />

Costi di ricerca e sviluppo 1.013 418 1.431 1.010 388 1.398<br />

Altri proventi (oneri) (81) (60) (143) (13) (73) (89)<br />

UTILE/(PERDITA) DELLA GESTIONE ORDINARIA 1.112 1.092 2.204 736 322 1.058<br />

Plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioni 12 3 15 3 1 4<br />

Oneri di ristrutturazione 118 58 176 168 144 312<br />

Altri proventi (oneri) atipici (14) (20) (34) (193) (198) (391)<br />

UTILE/(PERDITA) OPERATIVA 992 1.017 2.009 378 (19) 359<br />

Proventi (oneri) finanziari (400) (505) (905) (352) (401) (753)<br />

Risultato partecipazioni: 114 64 178 77 (50) 27<br />

Risultato netto delle società valutate con il metodo del patrimonio netto 120 70 190 65 (47) 18<br />

Altri proventi ed oneri derivanti dalla gestione di partecipazioni (6) (6) (12) 12 (3) 9<br />

UTILE/(PERDITA) PRIMA DELLE IMPOSTE 706 576 1.282 103 (470) (367)<br />

Imposte 484 198 682 448 33 481<br />

UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO 222 378 600 (345) (503) (848)<br />

UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO ATTRIbUIbILE A:<br />

Soci della controllante 179 341 520 (374) (464) (838)<br />

Interessenze di pertinenza di terzi 43 37 80 29 (39) (10)<br />

Nell’analisi che segue i ricavi netti e il risultato della gestione ordinaria sono commentati con riguardo ai singoli business/settori; i restanti dati sono riferiti al<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> con evidenza dei valori riferibili alle Continuing Operation (<strong>Fiat</strong> post Scissione) e alle Discontinued Operation (<strong>Fiat</strong> Industrial).<br />

65


66<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANALISI DELLA<br />

SITuAZIONE<br />

EcONOMIcO-<br />

FINANZIArIA<br />

DEL GruPPO<br />

Ricavi netti<br />

I Ricavi netti del Gruppo <strong>Fiat</strong> nel <strong>2010</strong> sono stati pari a 56.258 milioni di euro, in crescita del 12,3% rispetto ai livelli del 2009, quando le condizioni generali<br />

di mercato erano particolarmente deboli. Le Continuing Operation hanno registrato ricavi pari a 35.880 milioni di euro (+9,8%). Il business delle Automobili<br />

ha rilevato ricavi per 30.130 milioni di euro (+6,3%): i maggiori volumi di vendita dei veicoli commerciali leggeri, di Maserati e di Ferrari, nonché il positivo<br />

impatto dei cambi hanno più che compensato il calo, registrato da <strong>Fiat</strong> Group Automobiles, nelle vendite di autovetture, conseguente al venir meno degli<br />

eco-incentivi nei principali mercati europei. Il business dei Componenti e Sistemi di Produzione ha conseguito una crescita dei ricavi del 23,6% a 10.865<br />

milioni di euro grazie alla maggiore domanda. Le Discontinued Operation hanno registrato ricavi di 21.342 milioni di euro, in aumento del 18,8% rispetto al<br />

2009, con significativi recuperi dei volumi in tutti i business.<br />

Ricavi per business<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009 Var. %<br />

Automobili (<strong>Fiat</strong> Group Automobiles, Maserati, Ferrari) 30.130 28.351 6,3<br />

Componenti e Sistemi di Produzione (<strong>Fiat</strong> Powertrain (1) , Magneti Marelli, Teksid, Comau) 10.865 8.789 23,6<br />

Altre Attività (Editoria, Holdings e Diverse) 1.159 1.047 10,7<br />

Elisioni (6.274) (5.503) -<br />

Totale Continuing Operation 35.880 32.684 9,8<br />

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH-Case New Holland) 11.906 10.107 17,8<br />

Veicoli Industriali (Iveco) 8.307 7.183 15,6<br />

FPT Industrial (1) 2.415 1.580 52,8<br />

Elisioni e Altre minori (1.286) (902) -<br />

Totale Discontinued Operation 21.342 17.968 18,8<br />

Elisioni tra Continuing e Discontinued Operation (964) (550) -<br />

Totale Gruppo <strong>Fiat</strong> 56.258 50.102 12,3<br />

(1) <strong>Fiat</strong> Powertrain e FPT Industrial includono rispettivamente le attività della linea di business “Passenger & Commercial Vehicles” e quelle della linea “Industrial & Marine” del precedente settore FPT<br />

Powertrain Technologies.<br />

In dettaglio l’andamento dei ricavi netti per business/settore si presenta come segue:<br />

Continuing Operation<br />

Automobili<br />

Nel <strong>2010</strong> il business delle Automobili, con ricavi di 30.130 milioni di euro, ha registrato un incremento del 6,3% nei confronti dell’anno precedente.<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009 Var. %<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles 27.860 26.293 6,0<br />

Maserati 586 448 30,8<br />

Ferrari 1.919 1.778 7,9<br />

Elisioni (235) (168) -<br />

Totale 30.130 28.351 6,3<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles (FGA) ha conseguito ricavi per 27.860 milioni di euro, in crescita del 6% rispetto al 2009 (+0,5% a cambi costanti). L’effetto<br />

della contrazione dei volumi delle vetture (-8,2%) è stato compensato dal consistente incremento delle vendite di veicoli commerciali leggeri (+27,1%).<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles ha consegnato complessivamente 2.081.800 automobili e veicoli commerciali leggeri, con un calo del 3,2% rispetto al 2009.


Per le sole autovetture, <strong>Fiat</strong> Group Automobiles ha consegnato 1.691.400 unità, con una flessione dell’8,2% rispetto al 2009. In Europa le consegne,<br />

pari a 963.000 unità, sono diminuite del 15,1%, anche per effetto delle misure adottate per mantenere lo stock dei dealer ad un livello adeguato alla<br />

situazione di mercato. Le consegne in Italia (-16,3%) e Germania (-53,2%) sono state pesantemente condizionate dalla forte riduzione della domanda nei<br />

segmenti delle vetture più piccole e con motorizzazioni a metano e GPL, in seguito al venir meno degli eco-incentivi. In diminuzione anche le consegne in<br />

Gran Bretagna (-17,5%), mentre sono rimaste stabili in Francia (+0,9%) e aumentate in Spagna (+48,3%), dove, però, le consegne del 2009 erano state<br />

particolarmente basse. Sono da segnalare gli ottimi risultati ottenuti nei mercati europei minori.<br />

In Europa, in un mercato delle autovetture in calo del 4,9% rispetto all’anno precedente, <strong>Fiat</strong> Group Automobiles ha chiuso il <strong>2010</strong> con una quota del<br />

7,5% (in calo di 1,1 punti percentuali rispetto al 2009). In Italia la quota si è attestata al 30,1% con una riduzione di 2,7 punti percentuali; escludendo<br />

l’effetto attribuibile alla decisa riduzione (complessivamente pari al 25%) del mercato dei veicoli alimentati a metano e GPL, dove FGA ha una posizione di<br />

assoluta leadership, la quota del settore sarebbe stabile rispetto al 2009. In Germania la quota del 3,0% (-1,7 punti percentuali) è stata condizionata dalla<br />

significativa riduzione (superiore al 40%) dei segmenti di mercato di maggior presenza di FGA. Cali più contenuti si sono registrati nelle quote in Francia<br />

(-0,3 punti percentuali al 4,0%) e Gran Bretagna (-0,5 punti percentuali al 3,0%). In crescita, invece, la quota in Spagna (+0,5 punti percentuali al 3,0%).<br />

Per quanto riguarda i veicoli commerciali leggeri, le consegne hanno raggiunto le 390.400 unità, con un incremento del 27,1% rispetto al 2009. In Europa,<br />

in un mercato in recupero, le consegne sono state pari a 183.300 unità (+19,7% rispetto al 2009). La quota di <strong>Fiat</strong> Professional nei veicoli commerciali<br />

leggeri in Italia si è posizionata al 44,0%, in crescita di circa 3 punti percentuali rispetto al 2009, in Europa la quota è stata del 12,8% (stabile rispetto al<br />

2009).<br />

In Brasile, <strong>Fiat</strong> Group Automobiles ha continuato a mantenere la propria leadership in entrambi i comparti (vetture e veicoli commerciali leggeri). Le<br />

consegne complessive, pari a 761.400 unità, sono aumentate dell’1,6%; in un mercato in crescita del 10,6% la quota si è attestata al 22,8% (-1,7 punti<br />

percentuali).<br />

Maserati nel <strong>2010</strong> ha realizzato ricavi pari a 586 milioni di euro, con un incremento del 30,8% rispetto al 2009, attribuibile principalmente all’ottima<br />

performance della nuova vettura GranCabrio. Nell’anno sono state consegnate alla rete 5.675 unità, con un aumento del 26,4% che ha interessato la<br />

maggior parte dei 59 Paesi in cui Maserati opera.<br />

Nel <strong>2010</strong> Ferrari ha realizzato ricavi per 1.919 milioni di euro, in crescita del 7,9% rispetto al 2009 principalmente grazie ai maggiori volumi di vendita, trainati<br />

dalle nuove vetture 458 Italia e 599 GTO, alla conferma del successo della Ferrari California e al positivo contributo del programma “personalizzazioni”.<br />

Nell’anno sono state consegnate alla rete di vendita 6.573 vetture (+5,4% rispetto al 2009).<br />

Componenti e Sistemi di Produzione<br />

I ricavi dei Componenti e Sistemi di Produzione, pari a 10.865 milioni di euro, sono aumentati del 23,6%, principalmente per la crescita dei volumi che<br />

ha riguardato tutti i settori.<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009 Var. %<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain 4.211 3.372 24,9<br />

Componenti (Magneti Marelli) 5.402 4.528 19,3<br />

Prodotti Metallurgici (Teksid) 776 578 34,3<br />

Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) 1.023 728 40,5<br />

Elisioni (547) (417) -<br />

Totale 10.865 8.789 23,6<br />

Nel <strong>2010</strong> i ricavi di <strong>Fiat</strong> Powertrain (attività “Passenger & Commercial Vehicles” del precedente settore FPT Powertrain Technologies) sono stati pari a<br />

4.211 milioni di euro, in crescita del 24,9% rispetto al 2009. Tali dati includono l’effetto del consolidamento integrale della società <strong>Fiat</strong> Powertrain Polska<br />

Sp. z.o.o. (già <strong>Fiat</strong>-GM Powertrain Polska), in seguito all’acquisizione nell’anno del 50% appartenente al partner. A condizioni omogenee, l’aumento dei<br />

ricavi si attesta all’11,1%. L’87% delle vendite è destinato a società del Gruppo <strong>Fiat</strong> (90% a condizioni di perimetro omogenee, era il 92% nel 2009), la<br />

parte restante è costituita principalmente da vendite di motori diesel a terzi. Complessivamente nell’anno sono stati venduti 2.347.000 motori (+2,5% a<br />

parità di perimetro) e 2.233.000 cambi (+1,1%).<br />

67


68<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANALISI DELLA<br />

SITuAZIONE<br />

EcONOMIcO-<br />

FINANZIArIA<br />

DEL GruPPO<br />

Magneti Marelli ha registrato nel <strong>2010</strong> ricavi per 5.402 milioni di euro, in aumento del 19,3% rispetto al 2009. In Europa i ricavi sono aumentati beneficiando<br />

dell’andamento dei veicoli leggeri e della ripresa del mercato delle vetture di segmento medio-alto, che era stato colpito in modo particolarmente duro<br />

nell’anno 2009. In Italia e Polonia i ricavi hanno invece risentito del calo del mercato delle vetture dei segmenti A e B conseguente alla cessazione degli<br />

eco-incentivi governativi. Da segnalare le buone performance del settore in Cina e in Brasile e la netta ripresa nell’area Nafta, dove la crescita dei volumi<br />

è trainata dai nuovi prodotti lanciati.<br />

Tutte le linee di business hanno registrato un aumento dei volumi produttivi. In particolare, il business Lighting ha evidenziato un’importante crescita legata<br />

alla ripresa del mercato di riferimento in Europa e all’incremento delle vendite nei mercati asiatici e nell’area Nafta. Il business Ammortizzatori ha realizzato<br />

una buona ripresa, con un incremento dei volumi concentrato principalmente in Brasile e Stati Uniti. Sono aumentate le vendite di sistemi elettronici in<br />

Cina e Brasile; la performance in questi Paesi è stata trainante anche per il business Controllo Motore.<br />

Nel <strong>2010</strong> Teksid ha conseguito ricavi per 776 milioni di euro, in aumento del 34,3% principalmente grazie ai maggiori volumi di vendita rispetto all’anno<br />

precedente, quando l’andamento del settore aveva risentito pesantemente della crisi dei mercati. La business unit Ghisa ha registrato una crescita dei volumi<br />

del 21,8%, realizzata in particolare nelle vendite destinate ai veicoli pesanti; l’andamento è stato positivo nelle aree Mercosur, Nafta, nonché in Europa. I volumi<br />

della business unit Alluminio sono aumentati del 15,3%.<br />

Comau nel <strong>2010</strong> ha realizzato ricavi per 1.023 milioni di euro, con un aumento del 40,5% rispetto al 2009. L’incremento è attribuibile prevalentemente alle<br />

attività in Cina, America Latina e in Nord America.<br />

Altre Attività<br />

Le Altre Attività includono il contributo delle società di <strong>Fiat</strong> che operano nel comparto editoriale, di quelle che erogano servizi, nonché delle holding di<br />

partecipazioni. Nel <strong>2010</strong> le Altre Attività hanno registrato complessivamente ricavi per 1.159 milioni di euro, in crescita del 10,7% rispetto al 2009.<br />

Discontinued Operation<br />

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni<br />

I ricavi di CNH – Case New Holland nel <strong>2010</strong> sono stati pari a 11.906 milioni di euro, con una crescita del 17,8% rispetto al 2009 (+12% in dollari) legata<br />

al miglioramento della domanda di macchine per l’agricoltura e per le costruzioni in Nord e Sud America e nei mercati del Resto del Mondo. I ricavi del<br />

comparto delle macchine per l’agricoltura sono aumentati del 14% (+8% in dollari) grazie alle solide condizioni di mercato in Nord e Sud America, che<br />

hanno beneficato della crescita dei prezzi delle commodity agricole e del buon andamento dei raccolti. In Europa le condizioni di mercato sono state più<br />

difficili, principalmente per gli scarsi raccolti in certi Paesi e le ristrettezze del credito. Nel <strong>2010</strong> i ricavi del comparto delle macchine per le costruzioni sono<br />

saliti del 46% (+39% in dollari) per effetto della crescita consistente della domanda in America Latina e in Asia, nonché delle migliori condizioni in Nord<br />

America, correlate alla sostituzione di flotte obsolete.<br />

Nel <strong>2010</strong> a livello mondiale le vendite finali di macchine per l’agricoltura sono aumentate dell’8% rispetto al 2009, con incrementi in tutte le aree geografiche<br />

eccetto l’Europa Occidentale. La domanda globale di trattori e di mietitrebbiatrici è salita rispettivamente dell’8% e del 2%. Nell’anno la quota di mercato<br />

di CNH per i trattori a livello globale è rimasta perlopiù in linea con l’anno precedente, mantenendo la posizione in Europa Occidentale, nonostante il calo<br />

del mercato, e con un leggero calo in Nord America per i trattori con potenza inferiore ai 40 Cv e di medie dimensioni, in attesa del lancio dei nuovi e più<br />

competitivi modelli. CNH ha migliorato la quota nel mercato delle mietitrebbiatrici a livello globale grazie alla buona performance nelle aree del Resto del<br />

Mondo.<br />

Nel <strong>2010</strong> il mercato mondiale delle macchine per le costruzioni è aumentato del 47% rispetto ai bassi livelli del 2009. Il mercato delle macchine leggere è<br />

salito del 35% e quello delle macchine pesanti del 59%. Nell’anno la quota globale di CNH si è mantenuta stabile, in presenza di una domanda in crescita<br />

in tutti i segmenti e aree geografiche, ad eccezione dell’America Latina, dove la quota è diminuita per vincoli nella capacità produttiva locale di CNH sia per<br />

le macchine leggere sia per quelle pesanti. I piani di ampliamento della capacità produttiva sono iniziati in due stabilimenti per consentire l’allineamento alla<br />

futura crescita del mercato e raggiungere gli obiettivi di produzione locale.<br />

Veicoli Industriali<br />

Nel <strong>2010</strong> Iveco ha registrato ricavi per 8.307 milioni di euro, con un incremento del 15,6% rispetto all’anno precedente principalmente per effetto della<br />

crescita dei volumi di vendita che riflette la ripresa del mercato, che comunque in Europa Occidentale è rimasto su livelli modesti.


Le consegne complessive di veicoli sono state 129.630, in aumento del 24,8% rispetto al 2009. Questa crescita ha riguardato tutti i segmenti e più<br />

precisamente: veicoli leggeri +25,3%, medi +51,3% e pesanti +27,6%. Da rilevare, però, che l’anno <strong>2010</strong> ha presentato un livello delle consegne ancora<br />

significativamente contenuto rispetto ai livelli pre-crisi. In Europa Occidentale sono stati consegnati 78.326 veicoli (+17,3%), con incrementi in Francia<br />

(+22,3%), Germania (+31,9%), Spagna (+40,8%) e Gran Bretagna (+36,9%). Stabili le consegne di veicoli in Italia (-0,1%). L’andamento delle consegne è<br />

stato positivo in Europa Orientale (+41,6%) e ha registrato una significativa crescita in America Latina (+52,4%).<br />

Nel <strong>2010</strong> la quota di mercato di Iveco in Europa Occidentale si è attestata al 13,2% (-0,4 punti percentuali rispetto al 2009). La quota di Iveco nei veicoli<br />

leggeri è sostanzialmente invariata (-0,1 punti percentuali) e risulta influenzata dall’andamento negativo in Gran Bretagna (-1,4 punti percentuali), a fronte<br />

dell’aumento in Spagna e in Germania (rispettivamente +1,7 e +1,4 punti percentuali). La quota nei veicoli medi è diminuita di 0,4 punti percentuali,<br />

nonostante i miglioramenti in Spagna (+11,6 punti percentuali), Francia (+1,0 punti percentuali) e Germania (+1,1 punti percentuali). Nel segmento dei<br />

veicoli pesanti la quota di mercato è calata di 0,9 punti percentuali rispetto al 2009: le performance negative in Spagna (-8,1 punti percentuali) e Germania<br />

(-1,3 punti percentuali) sono state parzialmente compensate dalla crescita della quota nel mercato italiano (+2,1 punti percentuali).<br />

FPT Industrial<br />

I ricavi di FPT Industrial (attività “Industrial & Marine” del precedente settore FPT Powertrain Technologies) nel <strong>2010</strong>, pari a 2.415 milioni di euro, sono<br />

aumentati del 52,8% rispetto al 2009 grazie alla forte crescita dei volumi. I ricavi verso clienti esterni al Gruppo <strong>Fiat</strong> e verso joint venture sono stati pari al<br />

32,3% (32,6% nel 2009). I motori venduti sono stati 423.000 (+58,1%), destinati principalmente a Iveco (per il 34%), CNH (per il 23%) e Sevel, joint venture<br />

di <strong>Fiat</strong> Group Automobiles per la produzione di veicoli commerciali leggeri, (per il 25%). Sono stati, inoltre, consegnati 66.000 cambi (+25,0%) e 139.000<br />

ponti e assali (+32,1%).<br />

Utile/(perdita) della gestione ordinaria<br />

Nel <strong>2010</strong> l’utile della gestione ordinaria registrato dal Gruppo <strong>Fiat</strong> è stato di 2.204 milioni di euro (1.058 milioni di euro nel 2009). Le Continuing<br />

Operation hanno realizzato un utile di 1.112 milioni di euro (margine sui ricavi del 3,1%) rispetto ai 736 milioni di euro del 2009 (margine sui ricavi del 2,3%).<br />

L’utile della gestione ordinaria delle Discontinued Operation è stato di 1.092 milioni di euro (margine sui ricavi del 5,1%), in aumento rispetto ai 322 milioni<br />

di euro del 2009 (margine dell’1,8%). Nel complesso i miglioramenti sono stati determinati dai maggiori volumi, fatta eccezione per le vetture di FGA, dal<br />

miglior mix prodotto e dalla costante attenzione al contenimento dei costi e alle efficienze industriali.<br />

Utile/(perdita) della gestione ordinaria per business<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009 Variaz.<br />

Automobili (<strong>Fiat</strong> Group Automobiles, Maserati, Ferrari) 934 719 215<br />

Componenti e Sistemi di Produzione (<strong>Fiat</strong> Powertrain (1) , Magneti Marelli, Teksid, Comau) 249 89 160<br />

Altre Attività (Editoria, Holdings e Diverse) ed Elisioni (71) (72) 1<br />

Totale Continuing Operation 1.112 736 376<br />

Margine della gestione ordinaria (%) 3,1 2,3<br />

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH-Case New Holland) 755 337 418<br />

Veicoli Industriali (Iveco) 270 105 165<br />

FPT Industrial (1) 65 (131) 196<br />

Elisioni e Altre minori 2 11 -9<br />

Totale Discontinued Operation 1.092 322 770<br />

Margine della gestione ordinaria (%) 5,1 1,8<br />

Totale Gruppo <strong>Fiat</strong> 2.204 1.058 1.146<br />

Margine della gestione ordinaria (%) 3,9 2,1<br />

(1) <strong>Fiat</strong> Powertrain e FPT Industrial includono rispettivamente le attività della linea di business “Passenger & Commercial Vehicles” e quelle della linea “Industrial & Marine” del precedente settore FPT<br />

Powertrain Technologies.<br />

69


70<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANALISI DELLA<br />

SITuAZIONE<br />

EcONOMIcO-<br />

FINANZIArIA<br />

DEL GruPPO<br />

In dettaglio l’andamento del risultato della gestione ordinaria per business/settore si presenta come segue:<br />

Continuing Operation<br />

Automobili<br />

Il business delle Automobili ha registrato nel <strong>2010</strong> un utile della gestione ordinaria di 934 milioni di euro, in aumento di 215 milioni di euro nei confronti dei<br />

719 milioni di euro del 2009. Tutti i settori hanno contribuito al miglioramento.<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009 Variaz.<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles 607 470 137<br />

Maserati 24 11 13<br />

Ferrari 303 238 65<br />

Totale 934 719 215<br />

Margine della gestione ordinaria (%) 3,1 2,5<br />

Nel <strong>2010</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles ha riportato un utile della gestione ordinaria di 607 milioni di euro (margine sui ricavi pari al 2,2%) a fronte dei 470<br />

milioni di euro del 2009 (margine sui ricavi pari all’1,8%). La crescita del risultato è attribuibile ad un miglior mix prodotto/mercati, legato alla performance<br />

dei veicoli commerciali leggeri e del business in Brasile, nonché ai continui miglioramenti derivanti dal programma World Class Manufacturing e dalle<br />

efficienze sugli acquisti.<br />

Nel <strong>2010</strong> l’utile della gestione ordinaria di Maserati è stato di 24 milioni di euro (4,1% dei ricavi). Il netto miglioramento rispetto all’utile di 11 milioni di euro<br />

(2,5% dei ricavi) registrato nel 2009 è stato realizzato grazie all’incremento dei volumi ed alla continua ottimizzazione dei costi di gestione.<br />

Ferrari ha chiuso il <strong>2010</strong> con un utile della gestione ordinaria di 303 milioni di euro (15,8% dei ricavi), a fronte dell’utile di 238 milioni di euro del 2009 (13,4%<br />

dei ricavi). La crescita è riconducibile oltre che ai maggiori volumi di vendita, all’ottimo andamento del programma “personalizzazioni” e alle efficienze<br />

realizzate.<br />

Componenti e Sistemi di Produzione<br />

Nel <strong>2010</strong> i Componenti e Sistemi di Produzione hanno quasi triplicato l’utile della gestione ordinaria a 249 milioni di euro (margine sui ricavi del 2,3%), con una<br />

crescita di 160 milioni di euro rispetto al 2009 determinata principalmente da maggiori volumi e miglior mix prodotto.<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009 Variaz.<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain 140 104 36<br />

Componenti (Magneti Marelli) 98 25 73<br />

Prodotti Metallurgici (Teksid) 17 (12) 29<br />

Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) (6) (28) 22<br />

Totale 249 89 160<br />

Margine della gestione ordinaria (%) 2,3 1,0<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain ha chiuso il <strong>2010</strong> con un utile della gestione ordinaria di 140 milioni di euro, a fronte dei 104 milioni di euro del 2009. Il miglioramento è dovuto<br />

principalmente al miglior mix di vendita e alle ulteriori efficienze nelle aree acquisti e manufacturing.<br />

Magneti Marelli ha registrato nel <strong>2010</strong> un utile della gestione ordinaria di 98 milioni di euro rispetto all’utile di 25 milioni di euro del 2009. I benefici<br />

derivanti dai maggiori volumi, uniti alle azioni di contenimento dei costi e alle performance industriali, hanno consentito di ottenere il miglioramento. Il<br />

settore ha dovuto, però, fronteggiare l’impatto sfavorevole sul processo di approvvigionamento determinato dall’eccesso di domanda nel mercato dei<br />

componenti elettronici.<br />

Teksid ha chiuso l’anno con un utile della gestione ordinaria di 17 milioni di euro, a fronte della perdita di 12 milioni di euro registrata nel 2009, grazie<br />

all’effetto favorevole della crescita dei volumi.


Nell’anno <strong>2010</strong> Comau ha ridotto la perdita della gestione ordinaria a 6 milioni di euro, a fronte della perdita di 28 milioni di euro del 2009, grazie<br />

all’incremento del livello di attività e ad azioni di contenimento dei costi.<br />

Altre Attività<br />

Nel <strong>2010</strong> le Altre Attività, incluso l’impatto di elisioni e rettifiche di consolidamento, hanno registrato una perdita della gestione ordinaria pari a 71 milioni<br />

di euro; nell’anno 2009 la perdita era stata di 72 milioni di euro.<br />

Discontinued Operation<br />

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni<br />

CNH – Case New Holland ha chiuso il <strong>2010</strong> con un utile della gestione ordinaria di 755 milioni di euro (margine sui ricavi del 6,3%), in crescita di 418<br />

milioni di euro rispetto ai 337 milioni di euro (3,3% dei ricavi) del 2009, quando le performance avevano risentito pesantemente delle difficili condizioni di<br />

mercato nel comparto delle macchine per le costruzioni. Il miglioramento è da attribuire ai maggiori volumi, al maggiore utilizzo della capacità produttiva in<br />

Nord e Sud America, al favorevole spostamento del mix prodotto su trattori e mietitrebbiatrici ad alta potenza, nonché ai migliori prezzi e alla diminuzione<br />

dei costi industriali derivante dalle azioni di ristrutturazione dell’anno precedente. Questa performance positiva è stata mitigata dal permanere di bassi livelli<br />

di domanda di macchine agricole in Europa Occidentale, dalla crescita dei costi delle materie prime e di quelli per il lancio di nuovi prodotti, principalmente<br />

nel comparto delle macchine per le costruzioni durante l’ultimo trimestre.<br />

Veicoli Industriali<br />

Nel <strong>2010</strong> Iveco ha realizzato un utile della gestione ordinaria di 270 milioni di euro (105 milioni di euro nel 2009) con un margine sui ricavi del 3,3% (1,5%<br />

nel 2009). Il miglioramento è riconducibile principalmente ai maggiori volumi di vendita ed alle efficienze produttive.<br />

FPT Industrial<br />

FPT Industrial ha chiuso il <strong>2010</strong> con un utile della gestione ordinaria di 65 milioni di euro. Il miglioramento rispetto alla perdita di 131 milioni di euro del<br />

2009 è da attribuire principalmente alla forte crescita dei volumi di vendita.<br />

Utile/(perdita) operativa<br />

Nel <strong>2010</strong> il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha registrato un Utile operativo di 2.009 milioni di euro (359 milioni di euro nel 2009), che include oneri atipici netti per 195 milioni<br />

di euro (699 milioni di euro nel 2009), principalmente dovuti a costi di ristrutturazione (176 milioni di euro), ivi incluse le relative svalutazioni di attività. L’utile<br />

operativo delle Continuing Operation è stato pari a 992 milioni di euro (378 milioni di euro nel 2009): l’aumento riflette la crescita del risultato della gestione<br />

ordinaria (+376 milioni di euro) e i minori oneri atipici netti (oneri di 120 milioni di euro nel <strong>2010</strong> rispetto a 358 milioni di euro nel 2009). L’utile operativo delle<br />

Discontinued Operation è stato di 1.017 milioni di euro: il miglioramento nei confronti della perdita di 19 milioni di euro del 2009 è dovuto all’aumento del<br />

risultato della gestione ordinaria (+770 milioni di euro) e alla riduzione degli oneri atipici netti (oneri di 75 milioni di euro nel <strong>2010</strong> rispetto a 341 milioni di<br />

euro nel 2009).<br />

La voce Plusvalenze nette da cessione di partecipazioni del Gruppo <strong>Fiat</strong> è pari a 15 milioni di euro (4 milioni di euro nel 2009), attribuibili per 12<br />

milioni di euro alle Continuing Operation (3 milioni di euro nel 2009) che includono per 10 milioni di euro gli effetti contabili derivanti dall’acquisizione del<br />

50% residuo nella partecipata <strong>Fiat</strong>-GM Powertrain Polska. Per le Discontinued Operation la voce è pari a 3 milioni di euro (un milione di euro nel 2009) e<br />

include principalmente la plusvalenza derivante dalla cessione della joint venture LBX Company LLC da parte del settore Macchine per l’Agricoltura e le<br />

Costruzioni.<br />

Gli Oneri di ristrutturazione del Gruppo <strong>Fiat</strong> nel <strong>2010</strong> ammontano a 176 milioni di euro (312 milioni di euro nel 2009). Gli oneri di ristrutturazione delle<br />

Continuing Operation, pari a 118 milioni di euro hanno riguardato perlopiù <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (90 milioni di euro) e Magneti Marelli (26 milioni di euro);<br />

nell’anno precedente erano pari a 168 milioni di euro, rilevati principalmente da Magneti Marelli (62 milioni di euro), <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (54 milioni di<br />

euro) e <strong>Fiat</strong> Powertrain (21 milioni di euro). Gli oneri di ristrutturazione delle Discontinued Operation, pari a 58 milioni di euro, sono stati rilevati principalmente<br />

da FPT Industrial (33 milioni di euro) e Iveco (19 milioni di euro); nel 2009 ammontavano a 144 milioni di euro, riferibili principalmente a CNH – Case New<br />

Holland (87 milioni di euro), FPT Industrial (35 milioni di euro) e Iveco (22 milioni di euro).<br />

71


72<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANALISI DELLA<br />

SITuAZIONE<br />

EcONOMIcO-<br />

FINANZIArIA<br />

DEL GruPPO<br />

Gli Altri proventi (oneri) atipici del Gruppo <strong>Fiat</strong> nel <strong>2010</strong> presentano un saldo negativo di 34 milioni di euro (391 milioni di euro nel 2009), riferibile<br />

per 14 milioni di euro alle Continuing Operation; nel 2009 la voce era negativa per 193 milioni di euro e includeva gli effetti della svalutazione di alcuni<br />

investimenti in piattaforme e architetture del business delle Automobili conseguente al riallineamento strategico con il business di Chrysler Group LLC, gli<br />

oneri accessori all’acquisizione della partecipazione in Chrysler Group LLC, nonché altri oneri non ricorrenti e accantonamenti per svalutazioni di attività<br />

rilevati quale conseguenza della crisi economica globale. Gli altri proventi (oneri) atipici delle Discontinued Operation presentano un saldo negativo per 20<br />

milioni di euro (198 milioni di euro nel 2009, prevalentemente riferibili a Iveco per oneri non ricorrenti e accantonamenti per svalutazioni di attività rilevati<br />

quale conseguenza della crisi economica globale).<br />

In sintesi l’analisi per settore delle componenti che hanno determinato il risultato operativo si presenta come segue:<br />

Utile/(perdita) Plus/(minus) da<br />

della gestione cessione Oneri di Altri proventi Utile/(perdita)<br />

ordinaria partecipazioni ristrutturazione (oneri) atipici operativa<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles 607 470 - - 90 54 (2) (199) 515 217<br />

Maserati 24 11 - - - - - - 24 11<br />

Ferrari 303 238 - 2 - - (1) 5 302 245<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain 140 104 10 - (3) 21 19 (6) 172 77<br />

Componenti (Magneti Marelli) 98 25 1 (3) 26 62 - - 73 (40)<br />

Prodotti Metallurgici (Teksid) 17 (12) - - - 4 - 2 17 (14)<br />

Mezzi e Sistemi di Prod. (Comau) (6) (28) - 1 - 5 - - (6) (32)<br />

Altre Attività ed Elisioni (71) (72) 1 3 5 22 (30) 5 (105) (86)<br />

Totale delle Continuing Operation 1.112 736 12 3 118 168 (14) (193) 992 378<br />

Macchine per l’Agricoltura<br />

e le Costruzioni (CNH) 755 337 4 1 5 87 - - 754 251<br />

Veicoli Industriali (Iveco) 270 105 - - 19 22 (11) (173) 240 (90)<br />

FPT Industrial 65 (131) - - 33 35 (3) (25) 29 (191)<br />

Elisioni e Altre minori 2 11 (1) - 1 - (6) - (6) 11<br />

Totale delle Discontinued Operation 1.092 322 3 1 58 144 (20) (198) 1.017 (19)<br />

Totale Gruppo <strong>Fiat</strong> 2.204 1.058 15 4 176 312 (34) (391) 2.009 359


Utile/(perdita) dell’esercizio<br />

Nel <strong>2010</strong> gli Oneri finanziari netti del Gruppo <strong>Fiat</strong> sono stati pari a 905 milioni di euro (753 milioni di euro nel 2009), con un aumento principalmente<br />

dovuto al costo del mantenimento di più elevati livelli di liquidità. Le Continuing Operation hanno registrato oneri finanziari netti per 400 milioni di euro<br />

(352 milioni di euro nel 2009), che includono l’effetto positivo di 111 milioni di euro rilevato nella valutazione a valori di mercato di due equity swap<br />

correlati a piani di stock option (proventi per 117 milioni di euro nel 2009). Gli oneri finanziari netti delle Discontinued Operation sono stati pari a 505<br />

milioni di euro (401 milioni di euro nel 2009).<br />

Il Risultato partecipazioni del Gruppo <strong>Fiat</strong> nel <strong>2010</strong> è stato positivo per 178 milioni di euro, rispetto ai 27 milioni di euro del 2009, grazie al<br />

miglioramento del risultato delle joint venture. Il risultato riferibile alle Continuing Operation è stato positivo per 114 milioni di euro (77 milioni di euro<br />

nel 2009); quello relativo alle Discontinued Operation è stato positivo per 64 milioni di euro (negativo per 50 milioni di euro nel 2009).<br />

Nel <strong>2010</strong> il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha registrato un Utile prima delle imposte di 1.282 milioni di euro (perdita di 367 milioni di euro nell’anno precedente),<br />

relativo alle Continuing Operation per 706 milioni di euro (utile di 103 milioni di euro nel 2009); tale valore ha beneficiato del miglioramento del<br />

risultato operativo (+614 milioni di euro) e del risultato delle partecipazioni (+37 milioni di euro), in parte compensato da maggiori oneri finanziari netti<br />

per 48 milioni di euro. Le Discontinued Operation hanno chiuso il <strong>2010</strong> con un utile prima delle imposte di 576 milioni di euro, a fronte della perdita<br />

di 470 milioni di euro del 2009. La crescita riflette il miglioramento del risultato operativo (+1.036 milioni di euro) e del risultato delle partecipazioni<br />

(+114 milioni di euro), in parte compensato da maggiori oneri finanziari netti per 104 milioni di euro.<br />

Le Imposte del Gruppo <strong>Fiat</strong> sono state pari a 682 milioni di euro (481 milioni di euro nel 2009), di cui 90 milioni di euro per IRAP (99 milioni di euro<br />

nel 2009) e 8 milioni di euro per imposte relative ad esercizi precedenti (24 milioni di euro nel 2009); per la parte restante sono riferibili ai risultati<br />

imponibili di società operanti all’estero. Le imposte relative alle Continuing Operation ammontano a 484 milioni di euro (448 milioni di euro nel 2009);<br />

quelle relative alle Discontinued Operation sono state pari a 198 milioni di euro (33 milioni di euro nel 2009).<br />

L’Utile del Gruppo <strong>Fiat</strong> nel <strong>2010</strong> è stato di 600 milioni di euro (perdita di 848 milioni di euro nel 2009), di cui 222 milioni di euro relativi alle Continuing<br />

Operation (perdita di 345 milioni di euro nel 2009) e 378 milioni di euro relativi alle Discontinued Operation (perdita di 503 milioni di euro nel 2009).<br />

L’Utile attribuibile ai Soci della controllante nel <strong>2010</strong> è stato di 520 milioni di euro (perdita di 838 milioni di euro nel 2009), di cui 179 milioni di<br />

euro relativi alle Continuing Operation (perdita di 374 milioni di euro nel 2009) e 341 milioni di euro relativi alle Discontinued Operation (perdita di<br />

464 milioni di euro nel 2009).<br />

73


74<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANALISI DELLA<br />

SITuAZIONE<br />

EcONOMIcO-<br />

FINANZIArIA<br />

DEL GruPPO<br />

Rendiconto finanziario<br />

Il rendiconto finanziario consolidato è riportato successivamente in forma completa nei Prospetti contabili consolidati; qui di seguito viene fornita una<br />

versione sintetica che include i flussi sia delle Continuing Operation, sia quelli delle Discontinued Operation. Il commento si riferisce ai flussi generati dalle<br />

Continuing Operation, mentre, relativamente ai flussi di cassa delle Discontinued Operation, vengono fornite alcune indicazioni.<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009 (*)<br />

A) DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO RIPORTATI IN bILANCIO 12.226 3.683<br />

Disponibilità e mezzi equivalenti inclusi tra le Attività destinate alla vendita - -<br />

b) DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO 12.226 3.683<br />

C) DISPONIbILITà GENERATE (ASSORbITE) DALLE OPERAZIONI DELL’ESERCIZIO 6.110 4.601<br />

D) DISPONIbILITà GENERATE (ASSORbITE) DALLE ATTIVITà DI INVESTIMENTO (3.953) (2.559)<br />

E) DISPONIbILITà GENERATE (ASSORbITE) DALLE ATTIVITà DI FINANZIAMENTO 911 6.281<br />

Differenze cambi di conversione 359 220<br />

F) VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI 3.427 8.543<br />

G) DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI A FINE ESERCIZIO 15.653 12.226<br />

di cui: Disponibilità e mezzi equivalenti inclusi tra le Attività destinate alla vendita - -<br />

H) DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI A FINE ESERCIZIO RIPORTATI IN bILANCIO 15.653 12.226<br />

(*) Ai sensi dell’IFRS 5 i dati 2009 sono stati riclassificati.<br />

Nel <strong>2010</strong> le operazioni dell’esercizio hanno generato disponibilità per circa 6,1 miliardi di euro, dei quali 2,5 miliardi di euro relativi alle Discontinued<br />

Operation.<br />

La liquidità generata dalle operazioni d’esercizio delle Continuing Operation (pari a circa 3,6 miliardi di euro) deriva, per circa 2,6 miliardi di euro, dal flusso<br />

reddituale (risultato netto più ammortamenti e dividendi, variazione dei fondi, delle poste relative alla gestione delle vendite con buy-back e da operazioni<br />

di leasing operativo, al netto delle Plusvalenze/minusvalenze e altre poste non monetarie), e per circa un miliardo di euro dalla diminuzione del capitale di<br />

funzionamento (calcolato a parità di area di consolidamento e di cambi).<br />

Relativamente alle Discontinued Operation, al flusso reddituale, positivo per circa 1,5 miliardi di euro, si è aggiunta la liquidità derivante dalla diminuzione<br />

del capitale di funzionamento, pari a circa un miliardo di euro.<br />

Le attività di investimento hanno assorbito liquidità per circa 4 miliardi di euro. Al netto della liquidità complessivamente assorbita dalle Discontinued<br />

Operation, pari a circa 0,5 miliardi di euro, le attività di investimento delle Continuing Operation hanno assorbito circa 3,5 miliardi di euro per:<br />

Investimenti in attività materiali e immateriali (inclusi costi di sviluppo capitalizzati per 886 milioni di euro) che sono stati pari a 2.864 milioni di euro.<br />

Investimenti in partecipazioni (283 milioni di euro) che si riferiscono, essenzialmente, alla capitalizzazione della joint venture cinese a controllo congiunto<br />

GAC <strong>Fiat</strong> Automobiles Co. Ltd, di quella paritetica <strong>Fiat</strong> India Automobiles Private Limited, all’acquisizione del 50% della <strong>Fiat</strong>-GM Powertrain Polska,<br />

all’acquisizione del 100% della società TCA - Tecnologia em Componentes Automotivos SA (Stato di Pernambuco, Brasile), all’esercizio della call option<br />

da parte di <strong>Fiat</strong> sul 5% del capitale di Ferrari, a fronte della quale è stato iscritto un debito finanziario di pari importo.<br />

Incassi derivanti dalla vendita di attività non correnti per 57 milioni di euro e che si riferiscono principalmente alla cessione di attività materiali e immateriali.<br />

Un incremento dei crediti dalle attività di finanziamento (pari a 594 milioni di euro) dovuto alle società di Servizi Finanziari extraeuropee di FGA.<br />

La liquidità assorbita dalle attività di investimento delle Discontinued Operation è pari a circa 0,5 miliardi di euro, e deriva principalmente dal saldo negativo<br />

tra gli investimenti (circa 0,9 miliardi di euro, inclusi quelli in partecipazioni) e la diminuzione dei crediti da attività di finanziamento (circa 0,4 miliardi di euro).<br />

Le attività di finanziamento hanno generato risorse per circa 0,9 miliardi di euro. Le Continuing Operation hanno assorbito circa 1,2 miliardi di euro: il<br />

rimborso alla scadenza di un prestito obbligazionario da un miliardo di euro ed il pagamento di dividendi per 239 milioni di euro sono stati solo in parte<br />

compensati dalla liquidità derivante da nuovi finanziamenti.


Le attività di finanziamento delle Discontinued Operation hanno generato liquidità per circa 2,1 miliardi di euro, per effetto del prestito obbligazionario da 1,5<br />

miliardi di dollari emesso da Case New Holland Inc., dei maggiori debiti per anticipazioni su cessioni di crediti e dell’incremento netto degli altri finanziamenti,<br />

in parte compensati dal rimborso anticipato, da parte di CNH, di un prestito obbligazionario da 500 milioni di dollari (scadenza originaria 1° marzo 2014).<br />

Situazione patrimoniale del Gruppo <strong>Fiat</strong> ante Scissione al 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> il Totale Attivo è pari a 73.442 milioni di euro, in crescita di 6.207 milioni di euro rispetto ai 67.235 milioni di euro di inizio esercizio.<br />

A fine esercizio le Attività non correnti sono pari a 27.331 milioni di euro, in crescita di 1.847 milioni di euro rispetto a quelle di inizio esercizio. L’incremento<br />

è attribuibile per circa 0,9 miliardi di euro all’effetto della variazione dei cambi di conversione, riferito principalmente agli Immobili, impianti e macchinari<br />

(circa 400 milioni di euro) e alle Attività Immateriali (circa 260 milioni di euro, per lo più relativi al Goodwill di CNH). La quota residua dell’incremento è quasi<br />

totalmente attribuibile al saldo positivo tra investimenti e ammortamenti, alle maggiori imposte differite attive e alla crescita delle Partecipazioni e altre attività<br />

finanziarie.<br />

Le Attività correnti ammontano a 46.032 milioni di euro. L’aumento di 4.363 milioni di euro è dovuto per circa 2 miliardi di euro all’effetto della variazione<br />

dei cambi conversione, mentre, per la parte residua, è principalmente attribuibile all’aumento delle disponibilità e mezzi equivalenti.<br />

In conseguenza dell’operazione di Scissione, a fine esercizio sono state riclassificate come Discontinued Operation attività per complessivi 34.786 milioni<br />

di euro e passività per 29.920 milioni di euro.<br />

Il Capitale di funzionamento, escluse le partite correlate alle vendite di veicoli con patto di riacquisto (buy-back) e alle rimanenze di quelli rivenienti da<br />

contratti di leasing operativo, è negativo per 3.391 milioni di euro, in diminuzione di 1.727 milioni di euro rispetto a quello di inizio esercizio.<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Gruppo Gruppo Variazione<br />

<strong>Fiat</strong> <strong>Fiat</strong> Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

Continuing Discontinued Ante Ante ante<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Scissione Scissione Scissione<br />

Rimanenze nette 3.806 3.739 7.545 7.887 -342<br />

Crediti commerciali 2.259 1.791 4.050 3.649 401<br />

Debiti commerciali (9.345) (3.906) (13.251) (12.295) -956<br />

Crediti/(Debiti) per imposte correnti, Altre Attività/(Passività) correnti (a) (1.386) (349) (1.735) (905) -830<br />

Capitale di funzionamento (4.666) 1.275 (3.391) (1.664) -1.727<br />

(a) Le Altre Passività correnti, incluse nel saldo tra Crediti/(Debiti) per imposte correnti e Altre Attività/(Passività) correnti, sono esposte al netto dei debiti verso i clienti corrispondenti al prezzo di<br />

riacquisto a fine contratto, unitamente al valore dei canoni anticipati dai clienti stessi per veicoli ceduti con buy-back, pari, all’inizio del contratto, alla differenza tra il prezzo di cessione e quello di<br />

riacquisto, da ripartirsi lungo la durata contrattuale.<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> i crediti commerciali, gli altri crediti e i crediti da attività di finanziamento, con scadenza successiva a tale data, ceduti a titolo definitivo<br />

nel rispetto dei requisiti previsti dallo IAS 39 e pertanto stornati dall’attivo di bilancio, ammontano a 4.624 milioni di euro (4.611 milioni di euro al 31<br />

dicembre 2009). Tale importo include crediti, principalmente verso la rete di vendita, ceduti a società di Servizi Finanziari a controllo congiunto (gruppo FGA<br />

Capital) per 2.376 milioni di euro (2.530 milioni di euro al 31 dicembre 2009) e a società di Servizi Finanziari collegate (Iveco Finance Holdings Limited) per<br />

409 milioni di euro (440 milioni di euro al 31 dicembre 2009).<br />

Nel <strong>2010</strong>, il capitale di funzionamento netto, calcolato a parità di area di consolidamento e di cambi, ha registrato una diminuzione di circa 2 miliardi di euro,<br />

per effetto di una crescita dei debiti commerciali, principalmente di CNH e Iveco, in relazione ai più elevati volumi di attività, di un ulteriore contenimento<br />

delle scorte e dell’incremento del saldo debitorio della voce Crediti/(Debiti) per imposte correnti e Altre Attività/(Passività) correnti, principalmente per<br />

l’accertamento delle imposte correnti e per l’incasso dei crediti verso l’erario derivanti dagli eco-incentivi. Queste componenti sono state solo in parte<br />

compensate dai maggiori crediti commerciali.<br />

75


76<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANALISI DELLA<br />

SITuAZIONE<br />

EcONOMIcO-<br />

FINANZIArIA<br />

DEL GruPPO<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> l’Indebitamento netto consolidato è pari a 14.932 milioni di euro, in diminuzione di 966 milioni di euro rispetto ai 15.898 milioni di<br />

euro di inizio esercizio. Escludendo l’effetto della variazione dei cambi di conversione l’indebitamento netto è diminuito di 1.790 milioni di euro: nel corso<br />

del <strong>2010</strong> il flusso positivo delle operazioni d’esercizio ha più che compensato i fabbisogni per le attività di investimento (principalmente gli investimenti di<br />

periodo e l’incremento del portafoglio delle società di Servizi Finanziari) e per il pagamento dei dividendi.<br />

La ripartizione dell’indebitamento netto industriale tra Continuing Operation e Discontinued Operation, che tiene già conto degli effetti derivanti dalla<br />

Scissione avvenuta il 1° gennaio 2011, è di 2.753 milioni di euro e di 12.179 milioni di euro rispettivamente.<br />

Al 31.12.<strong>2010</strong> Al 31.12.2009<br />

Gruppo Gruppo<br />

<strong>Fiat</strong> <strong>Fiat</strong><br />

Continuing Discontinued Ante Ante<br />

(in milioni di euro) Operation (*) Operation (*) Scissione Scissione<br />

Debiti finanziari (20.804) (18.695) (31.008) (28.527)<br />

Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti (533) (8.321) (8.854) (7.086)<br />

Altri debiti finanziari (17.406) (4.748) (22.154) (21.441)<br />

Debiti finanziari delle Discontinued Operation verso le Continuing Operation - (5.626) -<br />

Debiti finanziari delle Continuing Operation verso le Discontinued Operation (2.865) - -<br />

Crediti finanziari correnti verso società di Servizi Finanziari a controllo congiunto (1) 12 - 12 14<br />

Crediti finanziari delle Discontinued Operation verso le Continuing Operation - 2.865 -<br />

Crediti finanziari delle Continuing Operation verso le Discontinued Operation 5.626 - -<br />

Debiti finanziari al netto dell’intersegment e dei crediti finanziari correnti verso<br />

società di Servizi Finanziari a controllo congiunto (15.166) (15.830) (30.996) (28.513)<br />

Altre attività (passività) finanziarie (2) 261 (59) 202 172<br />

Liquidità 12.152 3.710 15.862 12.443<br />

Titoli correnti 185 24 209 217<br />

Disponibilità e mezzi equivalenti 11.967 3.686 15.653 12.226<br />

Indebitamento netto (2.753) (12.179) (14.932) (15.898)<br />

Attività Industriali (542) (1.900) (2.442) (4.418)<br />

Servizi Finanziari (2.211) (10.279) (12.490) (11.480)<br />

(*) Gli importi tengono conto degli effetti derivanti dalla Scissione avvenuta il 1° gennaio 2011.<br />

(1) Include i crediti finanziari correnti verso la joint venture FGA Capital.<br />

(2) Include il fair value positivo e negativo degli strumenti finanziari derivati.<br />

Nel corso del <strong>2010</strong> i Debiti finanziari del Gruppo <strong>Fiat</strong> ante Scissione sono cresciuti di 2.481 milioni di euro (circa 1,1 miliardi di euro se si esclude<br />

la variazione dei cambi di conversione), riferibili principalmente ai maggiori debiti per anticipazioni su cessioni di crediti.<br />

Alla fine di giugno <strong>2010</strong>, Case New Holland Inc. ha completato il collocamento di un prestito obbligazionario pari a 1,5 miliardi di dollari, con<br />

scadenza 2017, ad un prezzo pari al 99,32% del valore nominale e cedola fissa del 7,875%.<br />

Nel mese di febbraio <strong>2010</strong> è stato rimborsato un prestito obbligazionario da 1 miliardo di euro giunto a scadenza, mentre nel mese di luglio CNH ha<br />

rimborsato in anticipo un prestito obbligazionario da 500 milioni di dollari (scadenza originaria 1° marzo 2014).<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong>, la Liquidità (disponibilità, mezzi equivalenti e titoli correnti) è pari a 15,9 miliardi di euro, in aumento di 3,5 miliardi di euro<br />

rispetto ai 12,4 miliardi di euro di inizio esercizio.<br />

Le Disponibilità e mezzi equivalenti includono 694 milioni di euro (530 milioni di euro a fine 2009) di disponibilità a utilizzo predefinito, destinate<br />

principalmente al servizio del debito delle strutture di securitization, rappresentato tra i Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti.


Attività Industriali e di Servizi Finanziari: andamento nell’esercizio <strong>2010</strong><br />

Nei seguenti prospetti di analisi del conto economico, della situazione patrimoniale e dei flussi finanziari, sono fornite informazioni in merito alla contribuzione<br />

ai valori consolidati delle Attività Industriali e dei Servizi Finanziari. Questi ultimi includono, per le Continuing Operation, le società che svolgono le attività di<br />

finanziamento a terzi, leasing e noleggio di <strong>Fiat</strong> Group Automobiles e Ferrari, e, per le Discontinued Operation, quelle facenti capo ai settori CNH – Case<br />

New Holland e Iveco.<br />

Si ricorda che le attività di Servizi Finanziari delle Continuing e Discontinued Operation includono rispettivamente, la valutazione secondo il metodo del<br />

patrimonio netto del gruppo FGA Capital, joint venture tra <strong>Fiat</strong> Group Automobiles e Crédit Agricole, e di Iveco Finance Holdings Limited, joint venture tra<br />

Iveco e Barclays.<br />

Principali criteri applicati<br />

La segmentazione tra Attività Industriali e Servizi Finanziari è stata ottenuta elaborando specifici sub-consolidati, in funzione dell’attività caratteristica svolta<br />

da ciascuna società del Gruppo.<br />

Le partecipazioni detenute da società appartenenti ad un segmento in società incluse in un altro segmento sono state valutate secondo il metodo del<br />

patrimonio netto. Nel conto economico, per non inficiare il risultato netto che qui si vuole rappresentare, l’effetto di tale valutazione è stato evidenziato in<br />

un’apposita linea Risultato partecipazioni intersegment.<br />

Le Holding di partecipazioni (<strong>Fiat</strong> S.p.A., <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. per le Continuing Operation, <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. e <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. per le<br />

Discontinued Operation) sono state classificate tra le Attività Industriali.<br />

Nel sub-consolidato delle Attività Industriali sono state incluse anche le società che svolgono attività di tesoreria centralizzata, ovvero che provvedono al<br />

reperimento delle risorse finanziarie sul mercato e al finanziamento delle società del Gruppo, senza peraltro svolgere attività di finanziamento a terzi.<br />

Andamento economico per Attività<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> ante Scissione <strong>2010</strong> 2009<br />

Attività Servizi Attività Servizi<br />

(in milioni di euro) Consolidato Industriali Finanziari Consolidato Industriali Finanziari<br />

Ricavi netti 56.258 54.969 1.649 50.102 48.917 1.467<br />

Costo del venduto 47.738 46.798 1.300 43.261 42.404 1.139<br />

Spese generali, amministrative e di vendita 4.742 4.572 170 4.296 4.133 163<br />

Costi di ricerca e sviluppo 1.431 1.431 - 1.398 1.398 -<br />

Altri proventi (oneri) (143) (152) 9 (89) (92) 3<br />

UTILE/(PERDITA) DELLA GESTIONE ORDINARIA 2.204 2.016 188 1.058 890 168<br />

Plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioni 15 15 - 4 4 -<br />

Oneri di ristrutturazione 176 176 - 312 310 2<br />

Altri proventi (oneri) atipici (34) (34) - (391) (412) 21<br />

UTILE/(PERDITA) OPERATIVA 2.009 1.821 188 359 172 187<br />

Proventi (oneri) finanziari (905) (905) - (753) (753) -<br />

Risultato partecipazioni (*) 178 117 61 27 (6) 33<br />

UTILE/(PERDITA) PRIMA DELLE IMPOSTE 1.282 1.033 249 (367) (587) 220<br />

Imposte 682 610 72 481 435 46<br />

UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO 600 423 177 (848) (1.022) 174<br />

Risultato partecipazioni intersegment - 177 5 - 174 (16)<br />

UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO 600 600 182 (848) (848) 158<br />

(*) Include i proventi da partecipazioni e le svalutazioni/rivalutazioni per allineamento partecipazioni non intersegment valutate secondo il metodo del patrimonio netto.<br />

77


78<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANALISI DELLA<br />

SITuAZIONE<br />

EcONOMIcO-<br />

FINANZIArIA<br />

DEL GruPPO<br />

Continuing Operation (Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione) <strong>2010</strong> 2009 (**)<br />

Attività Servizi Attività Servizi<br />

(in milioni di euro) Consolidato Industriali Finanziari Consolidato Industriali Finanziari<br />

Ricavi netti 35.880 35.676 270 32.684 32.531 190<br />

Costo del venduto 30.718 30.604 180 28.252 28.168 121<br />

Spese generali, amministrative e di vendita 2.956 2.922 34 2.673 2.643 30<br />

Costi di ricerca e sviluppo 1.013 1.013 - 1.010 1.010 -<br />

Altri proventi (oneri) (81) (90) 9 (13) (15) 2<br />

UTILE/(PERDITA) DELLA GESTIONE ORDINARIA 1.112 1.047 65 736 695 41<br />

Plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioni 12 12 - 3 3 -<br />

Oneri di ristrutturazione 118 118 - 168 169 (1)<br />

Altri proventi (oneri) atipici (14) (14) - (193) (214) 21<br />

UTILE/(PERDITA) OPERATIVA 992 927 65 378 315 63<br />

Proventi (oneri) finanziari (400) (400) - (352) (352) -<br />

Risultato partecipazioni (*) 114 41 73 77 25 52<br />

UTILE/(PERDITA) PRIMA DELLE IMPOSTE 706 568 138 103 (12) 115<br />

Imposte 484 460 24 448 439 9<br />

UTILE/(PERDITA) DELLE CONTINUING OPERATION 222 108 114 (345) (451) 106<br />

Risultato partecipazioni intersegment - 114 - - 106 -<br />

UTILE/(PERDITA) DELLE CONTINUING OPERATION 222 222 114 (345) (345) 106<br />

Discontinued Operation (Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial) <strong>2010</strong> 2009 (**)<br />

Attività Servizi Attività Servizi<br />

(in milioni di euro) Consolidato Industriali Finanziari Consolidato Industriali Finanziari<br />

Ricavi netti 21.342 20.235 1.379 17.968 16.916 1.280<br />

Costo del venduto 17.979 17.131 1.120 15.549 14.756 1.021<br />

Spese generali, amministrative e di vendita 1.793 1.657 136 1.636 1.503 133<br />

Costi di ricerca e sviluppo 418 418 - 388 388 -<br />

Altri proventi (oneri) (60) (60) - (73) (74) 1<br />

UTILE/(PERDITA) DELLA GESTIONE ORDINARIA 1.092 969 123 322 195 127<br />

Plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioni 3 3 - 1 1 -<br />

Oneri di ristrutturazione 58 58 - 144 141 3<br />

Altri proventi (oneri) atipici (20) (20) - (198) (198) -<br />

UTILE/(PERDITA) OPERATIVA 1.017 894 123 (19) (143) 124<br />

Proventi (oneri) finanziari (505) (505) - (401) (401) -<br />

Risultato partecipazioni (*) 64 76 (12) (50) (31) (19)<br />

UTILE/(PERDITA) PRIMA DELLE IMPOSTE 576 465 111 (470) (575) 105<br />

Imposte 198 150 48 33 (4) 37<br />

UTILE/(PERDITA) DELLE DISCONTINUED OPERATION 378 315 63 (503) (571) 68<br />

Risultato partecipazioni intersegment - 63 5 - 68 (16)<br />

UTILE/(PERDITA) DELLE DISCONTINUED OPERATION 378 378 68 (503) (503) 52<br />

(*) Include i proventi da partecipazioni e le svalutazioni/rivalutazioni per allineamento partecipazioni non intersegment valutate secondo il metodo del patrimonio netto.<br />

(**) Ai sensi dell’IFRS 5 i dati 2009 sono stati riclassificati.


Attività Industriali<br />

Nel <strong>2010</strong> i Ricavi netti delle Attività Industriali del Gruppo <strong>Fiat</strong> sono stati pari a circa 55 miliardi di euro, in crescita del 12,4% rispetto all’anno precedente,<br />

caratterizzato da condizioni di mercato particolarmente deboli.<br />

Le Attività Industriali di <strong>Fiat</strong> post Scissione hanno realizzato ricavi pari a 35,7 miliardi di euro in aumento del 9,7% rispetto al 2009. In crescita i ricavi sia<br />

del business delle Automobili (+6,1%) dove il favorevole andamento dei cambi e il buon andamento delle vendite di veicoli commerciali leggeri ha più che<br />

compensato il calo registrato da FGA nelle vendite di autovetture in Europa, sia dei Componenti e dei Sistemi di Produzione (+23,6%), grazie alla maggiore<br />

domanda.<br />

Le Attività Industriali di <strong>Fiat</strong> Industrial hanno beneficiato appieno dei significativi recuperi dei volumi in tutti i business: i ricavi sono stati pari a 20,2 miliardi di euro,<br />

in crescita del 19,6%. In particolare per CNH l’incremento è stato pari al 19,1% (+13,3% in dollari), per Iveco è stato pari al 15,9%, mentre per FPT Industrial<br />

è stato pari al 52,8%.<br />

L’Utile della gestione ordinaria delle Attività Industriali del Gruppo <strong>Fiat</strong> è stato pari a 2.016 milioni di euro, in miglioramento di 1.126 milioni di euro rispetto<br />

agli 890 milioni di euro del 2009.<br />

L’utile della gestione ordinaria di <strong>Fiat</strong> post Scissione è migliorato di 352 milioni di euro, attestandosi a 1.047 milioni di euro, mentre quello di <strong>Fiat</strong> Industrial è<br />

stato pari a 969 milioni di euro (+774 milioni di euro rispetto al 2009).<br />

Il generale miglioramento è attribuibile ai maggiori volumi (con la sola eccezione delle vetture di FGA), al miglior mix prodotto e alla costante attenzione al<br />

contenimento dei costi e alle efficienze industriali.<br />

Le Attività Industriali del Gruppo <strong>Fiat</strong> hanno rilevato nel <strong>2010</strong> un Utile operativo di 1.821 milioni di euro, rispetto ai 172 milioni di euro del 2009. La differenza<br />

è attribuibile al maggior utile della gestione ordinaria (+ 1.126 milioni di euro) ed ai minori oneri atipici netti per 523 milioni di euro.<br />

<strong>Fiat</strong> post Scissione ha realizzato un Utile operativo pari a 927 milioni di euro (+612 milioni di euro, dei quali 352 milioni di euro grazie al maggior utile della<br />

gestione ordinaria) mentre <strong>Fiat</strong> Industrial è passata dalla perdita operativa di 143 milioni di euro del 2009 ad un utile operativo pari a 894 milioni di euro nel<br />

<strong>2010</strong>, principalmente per la crescita dell’utile della gestione ordinaria.<br />

Servizi Finanziari<br />

Nel <strong>2010</strong> i Servizi Finanziari del Gruppo <strong>Fiat</strong> hanno realizzato Ricavi netti per complessivi 1.649 milioni di euro, in crescita del 12,4% rispetto a quelli del<br />

2009.<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009 Var. %<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles 242 168 44,0<br />

Ferrari 28 22 27,3<br />

Totale delle Continuing Operation 270 190 42,1<br />

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH – Case New Holland) 1.220 1.129 8,1<br />

Veicoli Industriali (Iveco) 159 151 5,3<br />

Totale delle Discontinued Operation 1.379 1.280 7,7<br />

Elisioni - (3) -<br />

Totale Gruppo <strong>Fiat</strong> 1.649 1.467 12,4<br />

I ricavi dei Servizi Finanziari di <strong>Fiat</strong> post Scissione sono aumentati del 42,1% attestandosi a 270 milioni di euro; l’incremento è principalmente attribuibile ai<br />

Servizi Finanziari di FGA, i cui ricavi, pari a 242 milioni di euro, sono cresciuti del 44% rispetto ai 168 milioni di euro del 2009 (+38% a parità di perimetro e<br />

a cambi costanti), principalmente per effetto della crescita dei livelli di attività nei paesi extraeuropei.<br />

I Servizi Finanziari di <strong>Fiat</strong> Industrial hanno realizzato ricavi netti pari a 1.379 milioni di euro (+ 7,7% rispetto al 2009); in particolare:<br />

il settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni ha registrato nel <strong>2010</strong> ricavi per 1.220 milioni di euro, in crescita dell’8,1% (+2,7% se espressi in dollari)<br />

rispetto al 2009 per effetto della crescita del portafoglio conseguente ai maggiori volumi di vendita nel comparto delle macchine agricole e in quello delle<br />

macchine per le costruzioni, cui si è aggiunto il positivo effetto della variazione dei cambi di conversione.<br />

Iveco ha realizzato ricavi netti per 159 milioni di euro, in crescita del 5,3% rispetto ai 151 milioni di euro del 2009. Tale incremento è dovuto principalmente ai<br />

maggiori ricavi sull’attività di re-marketing di veicoli usati.<br />

79


80<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANALISI DELLA<br />

SITuAZIONE<br />

EcONOMIcO-<br />

FINANZIArIA<br />

DEL GruPPO<br />

L’Utile della gestione ordinaria dei Servizi Finanziari del Gruppo <strong>Fiat</strong> nel <strong>2010</strong> è stato pari a 188 milioni di euro, in miglioramento di 20 milioni di euro<br />

rispetto al 2009.<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009 Variaz.<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles 56 35 21<br />

Ferrari 9 6 3<br />

Totale delle Continuing Operation 65 41 24<br />

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH – Case New Holland) 155 153 2<br />

Veicoli Industriali (Iveco) (32) (26) -6<br />

Totale delle Discontinued Operation 123 127 -4<br />

Totale Gruppo <strong>Fiat</strong> 188 168 20<br />

I Servizi Finanziari di <strong>Fiat</strong> post Scissione hanno registrato un utile della gestione ordinaria di 65 milioni di euro rispetto ai 41 milioni di euro del 2009. Il<br />

miglioramento è quasi totalmente attribuibile a <strong>Fiat</strong> Group Automobiles, il cui risultato, pari a 56 milioni di euro, è cresciuto di 21 milioni di euro rispetto al<br />

2009 (+14 milioni di euro a parità di perimetro e a cambi costanti), grazie principalmente ai maggiori volumi di finanziamento e ai maggiori margini finanziari<br />

di tutte le società.<br />

Nel <strong>2010</strong> i Servizi Finanziari di <strong>Fiat</strong> Industrial hanno realizzato un utile della gestione ordinaria pari a 123 milioni di euro, sostanzialmente allineato (-4 milioni<br />

di euro) a quello del 2009. In particolare:<br />

il risultato della gestione ordinaria di CNH - Case New Holland è stato positivo per 155 milioni di euro, in linea con quello del 2009 pari a 153 milioni di euro.<br />

Nel corso del <strong>2010</strong> i maggiori accantonamenti per rischi sul portafoglio sono stati più che compensati dai maggiori margini finanziari e dal contenimento delle<br />

spese generali ed amministrative. Queste ultime sono state mantenute a livello di quelle 2009, nonostante la crescita dei volumi di attività.<br />

Il risultato della gestione ordinaria dei Servizi Finanziari di Iveco nel <strong>2010</strong> è negativo per 32 milioni di euro rispetto a quello negativo per 26 milioni di euro<br />

del 2009. Il peggioramento è attribuibile sia alla generale contrazione dei volumi gestiti, sia ai maggiori accantonamenti per rischi sul portafoglio. Entrambi i<br />

fenomeni hanno riguardato i Paesi dell’Est Europa ed il business del noleggio a medio e lungo termine in Spagna.


Situazione patrimoniale-finanziaria per Attività<br />

Al 31.12.<strong>2010</strong> Al 31.12.2009<br />

Attività Servizi Attività Servizi<br />

(in milioni di euro) Consolidato Industriali Finanziari Consolidato Industriali Finanziari<br />

Attività immateriali 4.350 4.345 5 7.199 7.103 96<br />

Immobili, impianti e macchinari 9.601 9.598 3 12.945 12.939 6<br />

Partecipazioni e altre attività finanziarie 1.653 2.086 733 2.159 3.968 944<br />

Beni concessi in leasing operativo - - - 457 7 450<br />

Attività per piani a benefici definiti 20 19 1 144 140 4<br />

Imposte anticipate 1.678 1.617 61 2.580 2.433 147<br />

Totale Attività non correnti 17.302 17.665 803 25.484 26.590 1.647<br />

Rimanenze nette 4.443 4.438 5 8.748 8.614 134<br />

Crediti commerciali 2.259 2.255 5 3.649 3.590 121<br />

Crediti da attività di finanziamento 2.866 1.719 2.949 12.695 5.506 13.368<br />

Crediti finanziari verso Discontinued Operation 5.626 5.621 5 - - -<br />

Crediti per imposte correnti 353 351 6 674 650 24<br />

Altre attività correnti 1.528 1.514 21 2.778 2.514 296<br />

Attività finanziarie correnti: 735 697 39 899 827 76<br />

Partecipazioni correnti 34 34 - 46 46 -<br />

Titoli correnti 185 147 38 217 164 53<br />

Altre attività finanziarie 516 516 1 636 617 23<br />

Disponibilità e mezzi equivalenti 11.967 11.705 262 12.226 10.819 1.407<br />

Totale Attività correnti 29.777 28.300 3.292 41.669 32.520 15.426<br />

Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation 34.854 (1) 24.423 (1) 14.539 82 79 10<br />

Elisione dei crediti e debiti finanziari verso Discontinued Operation (8.491) (8.483) (8) - - -<br />

TOTALE ATTIVO 73.442 61.905 18.626 67.235 59.189 17.083<br />

Totale Attivo al netto delle operazioni di cessione di crediti 64.588 61.520 10.152 60.149 58.725 10.428<br />

Patrimonio netto 12.461 12.461 2.733 11.115 11.115 2.756<br />

Fondi rischi e oneri: 4.924 4.857 67 8.432 8.333 99<br />

Benefici ai dipendenti 1.704 1.700 4 3.447 3.431 16<br />

Altri fondi 3.220 3.157 63 4.985 4.902 83<br />

Debiti finanziari: 20.804 19.843 2.763 28.527 20.898 13.812<br />

Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti 533 280 258 7.086 464 6.655<br />

Debiti finanziari verso Discontinued Operation 2.865 2.862 3 - - -<br />

Altri debiti finanziari 17.406 16.701 2.502 21.441 20.434 7.157<br />

Altre passività finanziarie 255 254 2 464 420 48<br />

Debiti commerciali 9.345 9.332 17 12.295 12.253 108<br />

Debiti per imposte correnti 181 170 18 377 347 32<br />

Imposte differite passive 135 130 5 152 148 4<br />

Altre passività correnti 3.908 3.855 56 5.865 5.675 216<br />

Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation 29.920 19.486 12.973 8 - 8<br />

Elisione dei crediti e debiti finanziari verso Discontinued Operation (8.491) (8.483) (8) - - -<br />

TOTALE PASSIVO 73.442 61.905 18.626 67.235 59.189 17.083<br />

Totale Passivo al netto delle operazioni di cessione di crediti 64.588 61.520 10.152 60.149 58.725 10.428<br />

(1) Di cui 68 milioni di euro relativi alle Attività destinate alla vendita delle Continuing Operation.<br />

81


82<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANALISI DELLA<br />

SITuAZIONE<br />

EcONOMIcO-<br />

FINANZIArIA<br />

DEL GruPPO<br />

Attività e passività destinate alla vendita e Discontinued Operation per Attività<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> la voce è così composta:<br />

Totale Attività Servizi<br />

(in milioni di euro) Discontinued Operation Industriali Finanziari<br />

Attività immateriali 3.567 3.466 101<br />

Immobili, impianti e macchinari 3.856 3.852 4<br />

Partecipazioni e altre attività finanziarie 737 2.076 227<br />

Beni concessi in leasing operativo 492 22 470<br />

Attività per piani a benefici definiti 166 161 5<br />

Imposte anticipate 1.211 1.115 96<br />

Totale Attività non correnti 10.029 10.692 903<br />

Rimanenze nette 3.898 3.801 97<br />

Crediti commerciali 1.791 1.763 113<br />

Crediti da attività di finanziamento 10.908 1.841 11.501<br />

Crediti finanziari verso Continuing Operation 2.865 2.541 324<br />

Crediti per imposte correnti 552 414 140<br />

Altre attività correnti 934 724 231<br />

Attività finanziarie correnti: 112 70 42<br />

Partecipazioni correnti - - -<br />

Titoli correnti 24 - 24<br />

Altre attività finanziarie 88 70 18<br />

Disponibilità e mezzi equivalenti 3.686 2.500 1.186<br />

Totale Attività correnti 24.746 13.654 13.634<br />

Attività destinate alla vendita 11 9 2<br />

TOTALE ATTIVITà DESTINATE ALLA VENDITA E DISCONTINUED OPERATION 34.786 24.355 14.539<br />

Fondi rischi e oneri: 4.275 4.241 34<br />

Benefici ai dipendenti 2.017 2.001 16<br />

Altri fondi 2.258 2.240 18<br />

Debiti finanziari: 18.695 8.659 12.470<br />

Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti 8.321 105 8.216<br />

Debiti finanziari verso Continuing Operation 5.626 4.291 1.335<br />

Altri debiti finanziari 4.748 4.263 2.919<br />

Altre passività finanziarie 147 126 21<br />

Debiti commerciali 3.906 3.890 102<br />

Debiti per imposte correnti 503 371 132<br />

Imposte differite passive 52 48 4<br />

Altre passività correnti 2.342 2.151 210<br />

TOTALE PASSIVITà DESTINATE ALLA VENDITA E DISCONTINUED OPERATION 29.920 19.486 12.973


Indebitamento netto per Attività al 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> ante Scissione<br />

Attività Servizi<br />

(in milioni di euro) Consolidato Industriali Finanziari<br />

Debiti finanziari: (31.008) (21.678) (15.233)<br />

Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti (8.854) (385) (8.474)<br />

Altri debiti finanziari (22.154) (21.293) (6.759)<br />

Crediti finanziari correnti verso società di Servizi Finanziari a controllo congiunto (a) 12 12 -<br />

Crediti finanziari intersegment - 4.666 1.237<br />

Debiti finanziari al netto dell’intersegment e dei crediti finanziari correnti verso<br />

società di Servizi Finanziari a controllo congiunto (30.996) (17.000) (13.996)<br />

Altre attività finanziarie (b) 604 586 19<br />

Altre passività finanziarie (b) (402) (380) (23)<br />

Titoli correnti 209 147 62<br />

Disponibilità e mezzi equivalenti 15.653 14.205 1.448<br />

Indebitamento netto del Gruppo <strong>Fiat</strong> ante Scissione (14.932) (2.442) (12.490)<br />

Continuing Operation (Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione)<br />

Attività Servizi<br />

(in milioni di euro) Consolidato Industriali Finanziari<br />

Debiti finanziari: (20.804) (19.843) (2.763)<br />

Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti (533) (280) (258)<br />

Debiti finanziari verso le Discontinued Operation (2.865) (2.862) (3)<br />

Altri debiti finanziari (17.406) (16.701) (2.502)<br />

Crediti finanziari verso le Discontinued Operation 5.626 5.621 5<br />

Crediti finanziari correnti verso società di Servizi Finanziari a controllo congiunto (a) 12 12 -<br />

Crediti finanziari intersegment - 1.554 248<br />

Debiti finanziari al netto dell’intersegment e dei crediti finanziari correnti verso<br />

società di Servizi Finanziari a controllo congiunto (15.166) (12.656) (2.510)<br />

Altre attività finanziarie (b) 516 516 1<br />

Altre passività finanziarie (b) (255) (254) (2)<br />

Titoli correnti 185 147 38<br />

Disponibilità e mezzi equivalenti 11.967 11.705 262<br />

Indebitamento netto delle Continuing Operation (2.753) (542) (2.211)<br />

(a) Include i crediti finanziari correnti verso la joint venture FGA Capital.<br />

(b) Include il fair value degli strumenti finanziari derivati.<br />

83


84<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANALISI DELLA<br />

SITuAZIONE<br />

EcONOMIcO-<br />

FINANZIArIA<br />

DEL GruPPO<br />

Discontinued Operation (Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial)<br />

Attività Servizi<br />

(in milioni di euro) Consolidato Industriali Finanziari<br />

Debiti finanziari: (18.695) (8.659) (12.470)<br />

Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti (8.321) (105) (8.216)<br />

Debiti finanziari verso le Continuing Operation (5.626) (4.291) (1.335)<br />

Altri debiti finanziari (4.748) (4.263) (2.919)<br />

Crediti finanziari verso le Continuing Operation 2.865 2.541 324<br />

Crediti finanziari intersegment - 1.774 660<br />

Debiti finanziari al netto dell’intersegment e dei crediti finanziari correnti (15.830) (4.344) (11.486)<br />

Altre attività finanziarie (*) 88 70 18<br />

Altre passività finanziarie (*) (147) (126) (21)<br />

Titoli correnti 24 - 24<br />

Disponibilità e mezzi equivalenti 3.686 2.500 1.186<br />

Indebitamento netto delle Discontinued Operation (12.179) (1.900) (10.279)<br />

(*) Include il fair value degli strumenti finanziari derivati.<br />

Gli schemi dell’indebitamento netto per Attività delle Continuing e delle Discontinued Operation sopra esposti evidenziano i debiti (inclusi nella voce Debiti<br />

finanziari) e i crediti finanziari tra il gruppo delle Continuing Operation e il gruppo delle Discontinued Operation. Tali rapporti, in quanto infragruppo, sono<br />

stati elisi nella predisposizione dello schema dell’indebitamento netto totale del Gruppo <strong>Fiat</strong> ante Scissione.<br />

Tenuto conto dell’operatività posta in essere dalla tesoreria centralizzata, i Debiti finanziari delle Attività Industriali includono, tra gli altri, i fondi raccolti dalla<br />

tesoreria stessa e trasferiti alle società di servizi finanziari a supporto della loro attività (rappresentati nella voce Crediti finanziari intersegment).<br />

I Crediti finanziari intersegment delle società di servizi finanziari rappresentano, invece, finanziamenti o anticipazioni a favore di società industriali a fronte di<br />

operazioni di cessione di crediti dalle società industriali alle società finanziarie, poste in essere con transazioni che non rispettano i requisiti stabiliti dallo IAS<br />

39 per il riconoscimento della cessione stessa, nonché eventuali temporanee disponibilità liquide depositate sulla tesoreria centralizzata.<br />

A fine esercizio, le Disponibilità e mezzi equivalenti del Gruppo <strong>Fiat</strong> ante Scissione includono 694 milioni di euro (530 milioni di euro a fine 2009) di<br />

disponibilità a utilizzo predefinito, riferiti principalmente alle società di Servizi Finanziari e destinati al servizio del debito delle strutture di securitization<br />

(rappresentato tra i Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti).


Prospetto delle variazioni dell’Indebitamento netto delle Attività Industriali<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Gruppo Gruppo<br />

<strong>Fiat</strong> ante Continuing Discontinued <strong>Fiat</strong> ante Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Scissione Operation Operation Scissione Operation Operation<br />

(Indebitamento netto)/Disponibilità nette delle Attività Industriali a inizio esercizio (4.418) (3.103) (1.315) (5.949) (4.668) (1.281)<br />

Effetti della Scissione sulla ripartizione dell’indebitamento - 2.521 (2.521) - - -<br />

(Indebitamento netto)/Disponibilità nette post effetti<br />

della Scissione delle Attività Industriali a inizio esercizio (4.418) (582) (3.836) (5.949) (4.668) (1.281)<br />

Utile/(perdita) dell’esercizio 600 222 378 (848) (345) (503)<br />

Ammortamenti (al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo) 2.846 2.184 662 2.667 2.034 633<br />

Variazione dei fondi per rischi e oneri e altre variazioni 552 201 351 118 150 (32)<br />

Disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni dell’esercizio<br />

esclusa la variazione del capitale di funzionamento 3.998 2.607 1.391 1.937 1.839 98<br />

Variazione del capitale di funzionamento 1.886 893 993 2.564 1.676 888<br />

Disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni dell’esercizio 5.884 3.500 2.384 4.501 3.515 986<br />

Investimenti in immobili, impianti e macchinari e attività immateriali<br />

(al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo) (3.712) (2.859) (871) (3.382) (2.682) (706)<br />

Disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni dell’esercizio al netto degli investimenti 2.172 641 1.513 1.119 833 280<br />

Variazione area di consolidamento e altre variazioni (76) (172) 114 525 492 39<br />

Cash flow industriale netto 2.096 469 1.627 1.644 1.325 319<br />

Aumenti di capitale e dividendi (238) (545) 307 (20) 235 (255)<br />

Differenze cambi di conversione 118 116 2 (93) 5 (98)<br />

Variazione dell’indebitamento netto delle Attività Industriali 1.976 40 1.936 1.531 1.565 (34)<br />

(Indebitamento netto)/Disponibilità nette delle Attività Industriali a fine esercizio (2.442) (542) (1.900) (4.418) (3.103) (1.315)<br />

Nel corso del <strong>2010</strong> l’Indebitamento netto industriale del Gruppo <strong>Fiat</strong> ante Scissione è diminuito di 1.976 milioni di euro, attestandosi a 2.442 milioni di<br />

euro.<br />

Le operazioni dell’esercizio hanno generato liquidità per circa 5,9 miliardi di euro, dei quali circa 4 miliardi di euro derivanti dal flusso reddituale (risultato<br />

netto più ammortamenti e variazione dei fondi per rischi e oneri e altre variazioni), e circa 1,9 miliardi di euro derivanti dalla diminuzione del capitale di<br />

funzionamento attribuibile principalmente alla riduzione degli stock ed alla crescita dei debiti commerciali a seguito dei maggiori volumi di attività. Queste<br />

componenti positive hanno più che compensato i fabbisogni per investimenti (pari a 3.712 milioni di euro) e i dividendi pagati.<br />

L’indebitamento netto industriale delle Continuing Operation, al netto del trasferimento di debito conseguente alla Scissione, è diminuito nel corso<br />

dell’esercizio di 40 milioni di euro, attestandosi a 542 milioni di euro. La liquidità generata dalle operazioni dell’esercizio pari a 3,5 miliardi di euro, derivante<br />

per 2,6 miliardi di euro dal flusso reddituale e per 0,9 miliardi di euro dalla diminuzione del capitale di funzionamento, ha più che compensato i fabbisogni<br />

per investimenti (2,9 miliardi di euro), per gli aumenti di capitale a favore delle Discontinued Operation e per il pagamento di dividendi.<br />

Nel corso del <strong>2010</strong> l’indebitamento netto delle attività industriali delle Discontinued Operation, al netto del trasferimento di debito conseguente alla<br />

Scissione, è diminuito di 1,9 miliardi di euro principalmente per effetto delle disponibilità generate dalle operazioni dell’esercizio (pari a circa 2,4 miliardi di<br />

euro), cui si sono aggiunti gli aumenti di capitale ricevuti (al netto dei dividenti pagati) per 0,3 miliardi di euro, solo in parte compensate dai fabbisogni per<br />

gli investimenti dell’esercizio (pari a circa 0,9 miliardi di euro).<br />

Per completezza di informativa, e in continuità con il precedente esercizio, di seguito viene fornito e commentato il Rendiconto finanziario per Attività<br />

(Industriali e Servizi Finanziari) relativo al Gruppo <strong>Fiat</strong> ante Scissione.<br />

85


86<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANALISI DELLA<br />

SITuAZIONE<br />

EcONOMIcO-<br />

FINANZIArIA<br />

DEL GruPPO<br />

Rendiconto finanziario del Gruppo <strong>Fiat</strong> ante Scissione per Attività<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Attività Servizi Attività Servizi<br />

(in milioni di euro) Consolidato Industriali Finanziari Consolidato Industriali Finanziari<br />

A) DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO RIPORTATI IN bILANCIO 12.226 10.819 1.407 3.683 2.604 1.079<br />

Disponibilità e mezzi equivalenti inclusi tra le Attività destinate alla vendita - - - - - -<br />

b) DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO 12.226 10.819 1.407 3.683 2.604 1.079<br />

C) DISPONIbILITà GENERATE (ASSORbITE) DALLE OPERAZIONI DELL’ESERCIZIO:<br />

Utile/(perdita) dell’esercizio 600 600 182 (848) (848) 158<br />

Ammortamenti (al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo) 2.851 2.846 5 2.673 2.667 6<br />

(Plusvalenze)/minusvalenze da cessione di attività non correnti e altre poste non monetarie (a) 266 (130) 214 343 8 177<br />

Dividendi incassati 94 419 5 53 183 15<br />

Variazione fondi rischi e oneri 405 413 (8) 96 171 (75)<br />

Variazione delle imposte differite (169) (172) 3 (179) (188) 9<br />

Variazione delle poste da operazioni di buy-back (b) 44 36 8 (58) (59) 1<br />

Variazione delle poste da operazioni di leasing operativo (c) 26 (14) 40 (41) 3 (44)<br />

Variazione del capitale di funzionamento 1.993 1.886 107 2.562 2.564 (2)<br />

TOTALE 6.110 5.884 556 4.601 4.501 245<br />

D) DISPONIbILITà GENERATE (ASSORbITE) DALLE ATTIVITà DI INVESTIMENTO:<br />

Investimenti in:<br />

Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali<br />

(al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo) (3.718) (3.712) (6) (3.386) (3.382) (4)<br />

Partecipazioni (288) (365) - (105) (105) -<br />

Realizzo della vendita di attività non correnti (al netto dei veicoli ceduti in buy-back) 88 87 1 108 105 3<br />

Variazione netta dei crediti da attività di finanziamento (259) (5) (254) 882 39 843<br />

Variazione dei titoli correnti 42 43 (1) (27) (30) 3<br />

Altre variazioni 182 1.580 (1.398) (31) 1.395 (1.426)<br />

TOTALE (3.953) (2.372) (1.658) (2.559) (1.978) (581)<br />

E) DISPONIbILITà GENERATE (ASSORbITE) DALLE ATTIVITà DI FINANZIAMENTO:<br />

Variazione netta dei debiti finanziari e altre attività/passività finanziarie 1.149 (103) 1.252 6.295 5.602 693<br />

Aumenti di capitale 1 1 77 13 13 -<br />

Distribuzione dividendi (239) (239) (330) (27) (33) (139)<br />

TOTALE 911 (341) 999 6.281 5.582 554<br />

Differenze cambi di conversione 359 215 144 220 110 110<br />

F) VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI 3.427 3.386 41 8.543 8.215 328<br />

G) DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI A FINE ESERCIZIO 15.653 14.205 1.448 12.226 10.819 1.407<br />

Di cui: Disponibilità e mezzi equivalenti inclusi tra le Attività destinate alla vendita - - - - - -<br />

H) DISPONIbILITà E MEZZI EqUIVALENTI A FINE ESERCIZIO RIPORTATI IN bILANCIO 15.653 14.205 1.448 12.226 10.819 1.407<br />

(a) Tale voce include lo storno del risultato positivo per 107 milioni di euro (negativo per 117 milioni di euro nel 2009) relativo alla valutazione a fair value degli equity swap su azioni <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

(b) I flussi generati dalle cessioni di veicoli con patto di riacquisto (contratti di buy-back) dei due periodi, al netto degli importi già inclusi nel risultato economico, sono rappresentati tra le operazioni<br />

dell’esercizio in un’unica voce che include la variazione del capitale di funzionamento, nonché gli investimenti e gli ammortamenti.<br />

(c) I flussi di cassa generati dalle operazioni di leasing operativo sono rappresentati in un’unica voce che include gli investimenti, gli ammortamenti, le svalutazioni e le variazioni delle rimanenze.


Attività Industriali<br />

Nel <strong>2010</strong> le Attività Industriali hanno generato disponibilità e mezzi equivalenti per complessivi 3.386 milioni di euro; in particolare:<br />

Le operazioni di esercizio hanno generato 5.884 milioni di euro per effetto dell’autofinanziamento (risultato netto più ammortamenti), che, al netto delle<br />

Plusvalenze/minusvalenze e altre poste non monetarie, della variazione dei fondi, delle imposte differite, delle poste relative alla gestione delle vendite<br />

con buy-back o dei beni dati in leasing operativo e dei dividendi incassati, ha generato risorse per 3.998 milioni di euro, e della diminuzione del capitale di<br />

funzionamento che, a parità di area di consolidamento e di cambi, è stata pari a 1.886 milioni di euro.<br />

Le attività di investimento hanno assorbito complessivamente 2.372 milioni di euro principalmente per gli investimenti in attività materiali, immateriali e<br />

partecipazioni (4.077 milioni di euro), solo in parte compensati dalla diminuzione dei finanziamenti erogati alle società di Servizi Finanziari del Gruppo da<br />

parte delle società di tesoreria (inclusi tra le Altre variazioni).<br />

Le attività di finanziamento hanno assorbito disponibilità per 341 milioni di euro, principalmente come conseguenza dell’esborso di 239 milioni di euro<br />

per il pagamento dei dividendi.<br />

Servizi Finanziari<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> le disponibilità e mezzi equivalenti dei Servizi Finanziari erano pari a 1.448 milioni di euro, sostanzialmente allineate (+41 milioni di<br />

euro) con quelle di inizio esercizio.<br />

La variazione delle disponibilità monetarie deriva da:<br />

operazioni d’esercizio, che hanno generato liquidità per 556 milioni di euro, principalmente per effetto dell’autofinanziamento;<br />

attività di investimento (inclusive della variazione dei crediti/debiti finanziari verso le società industriali del Gruppo), che hanno assorbito liquidità per<br />

1.658 milioni di euro, principalmente per effetto dei minori finanziamenti ricevuti dalle società di tesoreria (inclusi tra le Altre variazioni);<br />

attività di finanziamento, che hanno generato complessivamente 999 milioni di euro: i nuovi finanziamenti e gli aumenti di capitale ricevuti sono stati solo<br />

in parte compensati dai dividendi pagati alle società industriali.<br />

87


88<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

cOrPOrATE<br />

GOVErNANcE<br />

cORPORATe GOVeRnAnce<br />

PrEMESSA<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> aderisce e si conforma al Codice di Autodisciplina delle società quotate italiane edito nel marzo 2006, con le integrazioni e gli adeguamenti<br />

conseguenti alle caratteristiche del Gruppo.<br />

In ottemperanza agli obblighi normativi viene annualmente redatta la “<strong>Relazione</strong> sulla Corporate Governance” che contiene una descrizione generale<br />

del sistema di governo societario adottato dal Gruppo e riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull’adesione al Codice di Autodisciplina, ivi incluse<br />

le principali pratiche di governance applicate e le caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa<br />

finanziaria. La suddetta <strong>Relazione</strong>, consultabile sul sito internet www.fiatspa.com, sezione Corporate Governance, si compone di quattro sezioni: la prima<br />

contiene una descrizione della struttura di governance; la seconda evidenzia le informazioni sugli assetti proprietari; la terza analizza l’attuazione delle<br />

previsioni del Codice, descrive le principali caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa<br />

finanziaria e le principali pratiche di governance applicate; la quarta, oltre a tabelle sintetiche ed ai documenti di Corporate Governance del Gruppo <strong>Fiat</strong>,<br />

contiene un prospetto nel quale le informazioni relative alle modalità di attuazione sono organizzate ed integrate in funzione dei contenuti di ciascun principio<br />

e criterio applicativo del Codice. Di seguito vengono sintetizzati gli aspetti rilevanti ai fini della presente <strong>Relazione</strong> sulla gestione.<br />

Il Codice di Autodisciplina è consultabile sul sito di Borsa Italiana S.p.A. www.borsaitaliana.it.<br />

ATTIVITÀ DI DIrEZIONE E cOOrDINAMENTO<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A. non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di società o enti e definisce in piena autonomia i propri indirizzi strategici<br />

generali ed operativi. Ai sensi dell’art. 2497-bis del codice civile le società italiane controllate direttamente ed indirettamente, salvo casi particolari, hanno<br />

individuato <strong>Fiat</strong> S.p.A. quale soggetto che esercita l’attività di direzione e coordinamento. Tale attività consiste nell’indicazione degli indirizzi strategici<br />

generali ed operativi di Gruppo e si concretizza nella definizione ed adeguamento del sistema di controllo interno e del modello di governance e degli assetti<br />

societari, nell’emanazione di un Codice di Condotta adottato a livello di Gruppo e nell’elaborazione delle politiche generali di gestione delle risorse umane e<br />

finanziarie, di approvvigionamento dei fattori produttivi e di marketing e comunicazione. Inoltre il coordinamento di Gruppo prevede la gestione accentrata,<br />

tramite società dedicate, dei servizi di tesoreria, societari ed amministrativi e di internal audit.<br />

Quanto sopra consente alle società controllate, che rimangono pienamente depositarie della propria autonomia gestionale ed operativa, di realizzare<br />

economie di scala avvalendosi di professionalità e prestazioni specialistiche con crescenti livelli qualitativi e di concentrare le proprie risorse nella gestione<br />

del core business.<br />

cONSIGLIO DI AMMINISTrAZIONE<br />

Il Consiglio di Amministrazione è formato, secondo la previsione statutaria, da un numero di componenti variabile da un minimo di nove ad un massimo di<br />

quindici. L’Assemblea degli azionisti del 27 marzo 2009 ha determinato in quindici il numero dei componenti il Consiglio il cui mandato termina alla data<br />

dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio dell’esercizio 2011. Lo Statuto (articolo 11) prevede la nomina del Consiglio di Amministrazione<br />

attraverso il voto di lista al fine di consentire agli azionisti di minoranza l’elezione di un amministratore. La quota minima di partecipazione al capitale<br />

richiesta per la presentazione di liste di candidati è pari a quanto stabilito da Consob con riferimento alla capitalizzazione della Società nell’ultimo trimestre<br />

dell’esercizio di scadenza del mandato. Ciascuna lista deve indicare almeno un candidato in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dalla legge,<br />

nonché di quelli previsti dal codice di comportamento in materia di governo societario al quale la società ha dichiarato di aderire.<br />

Il meccanismo del voto di lista per la nomina del Consiglio di Amministrazione è stato applicato per la prima volta in sede di assemblea del 27 marzo 2009.<br />

In tale occasione la Società ha invitato gli azionisti che, da soli o insieme ad altri, rappresentassero almeno l’1% delle azioni ordinarie – percentuale stabilita<br />

da Consob con riguardo alla capitalizzazione di <strong>Fiat</strong> nell’ultimo trimestre 2008 – a depositare presso la sede almeno 15 giorni prima dell’assemblea, liste di


candidati in possesso dei requisiti normativamente e statutariamente richiesti. L’azionista EXOR S.p.A., titolare del 30,45% delle azioni ordinarie, è risultato<br />

l’unico azionista a depositare una lista di candidati che, conseguentemente, sono stati integralmente eletti.<br />

Lo Statuto (articolo 16) attribuisce, in via disgiunta, la rappresentanza della Società agli amministratori che rivestono cariche sociali e stabilisce (articolo 12)<br />

che il Vice Presidente, ove nominato, assuma le funzioni del Presidente in caso di assenza o impedimento dello stesso. In applicazione del dettato statutario<br />

il Consiglio di Amministrazione ha, come in passato, adottato un modello di delega che prevede il conferimento al Presidente e all’Amministratore Delegato<br />

di ampi poteri operativi. Conseguentemente essi possono, disgiuntamente, compiere tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione che rientrino<br />

nell’oggetto sociale e che non siano riservati per legge o diversamente delegati o avocati dal Consiglio stesso. Nei fatti il Presidente esercita nell’ambito<br />

delle attività del Consiglio di Amministrazione un ruolo di coordinamento e di indirizzo strategico, mentre all’Amministratore Delegato è demandata la<br />

gestione esecutiva del Gruppo. Da un punto di vista operativo, l’Amministratore Delegato si avvale del Group Executive Council (GEC), organismo<br />

decisionale guidato dall’Amministratore Delegato stesso e costituito dai responsabili dei settori operativi e da alcuni capi funzione.<br />

La Società, in conformità a quanto previsto dal regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo <strong>2010</strong> ha adottato, con entrata in vigore il 1° gennaio 2011,<br />

le “Procedure per operazioni con parti correlate” (le “Procedure”) volte ad assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle<br />

operazioni con parti correlate, individuate ai sensi del principio contabile internazionale IAS 24.<br />

Le Procedure definiscono le operazioni di “maggiore rilevanza” che devono essere preventivamente approvate dal Consiglio con il parere motivato e vincolante<br />

del Comitato per le operazioni con parti correlate - identificato nel Comitato Controllo Interno, fatta eccezione per le deliberazioni in materia di remunerazioni<br />

per le quali la competenza è stata attribuita al Comitato Remunerazioni - e comportano la messa a disposizione del pubblico di un documento informativo.<br />

Le altre operazioni, a meno che non rientrino nella categoria residuale delle operazioni di importo esiguo - operazioni di importo inferiore a 200.000 euro e,<br />

limitatamente a quelle poste in essere con soggetti giuridici il cui fatturato annuo consolidato superi i 200 milioni di euro, operazioni di importo inferiore a<br />

10 milioni di euro - sono definite “di minore rilevanza” e possono essere attuate previo parere motivato e non vincolante del suddetto comitato.<br />

Le Procedure individuano, inoltre, i casi di esenzione dall’applicazione delle Procedure, includendovi in particolare le operazioni ordinarie concluse a<br />

condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, le operazioni con o tra controllate e quelle con società collegate, a condizione che nelle stesse non<br />

vi siano interessi significativi di altre parti correlate della Società, e le operazioni di importo esiguo.<br />

L’attuazione e la diffusione delle Procedure tra le società del Gruppo è affidata ai Dirigenti Preposti alla redazione dei documenti contabili e societari, i quali<br />

ne garantiscono inoltre il coordinamento con le procedure amministrative previste dall’art. 154 bis del D.Lgs 58/98.<br />

Restano, altresì, in vigore, per la parte relativa alle operazioni significative, le “Linee guida sulle operazioni significative e con parti correlate”, che<br />

conseguentemente divengono “Linee guida sulle operazioni significative”, attraverso le quali sono riservate al preventivo esame ed approvazione del<br />

Consiglio le operazioni aventi un significativo rilievo economico, patrimoniale e finanziario.<br />

Sono quindi sottratte alla delega conferita agli amministratori esecutivi le decisioni che concernono le operazioni significative, intendendosi per tali quelle<br />

che, di per sé, sottopongano la Società alla necessità di comunicazione al mercato secondo le specifiche prescrizioni delle autorità di vigilanza.<br />

Quando venga a presentarsi la necessità per la Società di dar corso ad operazioni significative, gli organi delegati devono mettere a disposizione del<br />

Consiglio di Amministrazione con ragionevole anticipo un quadro riassuntivo delle analisi condotte in termini di coerenza strategica, di fattibilità economica<br />

e di atteso ritorno per la Società.<br />

Ai sensi dell’art.12 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione, previo parere del Collegio Sindacale, nomina il dirigente preposto alla redazione dei<br />

documenti contabili societari attribuendo le relative funzioni anche a più soggetti purché congiuntamente e con responsabilità solidale; può essere<br />

nominato chi abbia maturato una pluriennale esperienza in materia amministrativa e finanziaria in società di rilevanti dimensioni. In attuazione di tale<br />

disposizione statutaria, il Consiglio ha nominato i responsabili delle funzioni Group Control e Treasury and Financial Services congiuntamente quali dirigenti<br />

preposti alla redazione dei documenti contabili societari, attribuendo i relativi poteri.<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> il Consiglio si compone di tre amministratori esecutivi e dodici amministratori non esecutivi, ossia non titolari di deleghe o funzioni<br />

direttive nella Società o nel Gruppo, di cui otto, ovvero la maggioranza, con la qualifica di indipendenti in base ai requisiti indicati dall’Assemblea del 27<br />

marzo 2009, già in precedenza adottati. Come normativamente e statutariamente richiesto, due amministratori (Gian Maria Gros-Pietro e Mario zibetti)<br />

sono inoltre in possesso dei requisiti di indipendenza ai sensi del D.Lgs 58/98.<br />

Sono amministratori esecutivi il Presidente e l’Amministratore Delegato. Gli stessi ricoprono cariche esecutive anche in società controllate, in particolare<br />

John Elkann è Presidente di Itedi S.p.A. e Sergio Marchionne, oltre a ricoprire la carica di Presidente delle principali società controllate, è Amministratore<br />

89


90<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

cOrPOrATE<br />

GOVErNANcE<br />

Delegato di <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. La qualifica di amministratore esecutivo è riconosciuta anche all’Amministratore Luca Cordero di Montezemolo<br />

in virtù della carica, dallo stesso ricoperta, di Presidente in Ferrari S.p.A.<br />

Un’adeguata presenza di amministratori indipendenti costituisce elemento essenziale per proteggere gli interessi degli azionisti, in particolare degli<br />

azionisti di minoranza, e dei terzi. Con tale obiettivo il Consiglio di Amministrazione, ritenendo interesse prioritario della Società il dotarsi di sistemi di<br />

garanzia e protezione di grado elevato per i casi di potenziale conflitto di interessi, ha proposto all’Assemblea degli azionisti, in occasione delle nomine<br />

del 27 marzo 2009, di nominare, in aggiunta ai due amministratori indipendenti richiesti dalla normativa, un congruo numero di componenti del Consiglio di<br />

Amministrazione aventi caratteristiche di indipendenza unitamente ai selettivi criteri con i quali accertarle, già adottati in occasione delle nomine precedenti.<br />

I requisiti di indipendenza degli amministratori vengono accertati annualmente e riguardano l’inesistenza o la non rilevanza, estesa all’ultimo triennio, di<br />

relazioni economiche, di partecipazione o di altra natura, intrattenute direttamente, indirettamente o per conto di terzi, con la Società, i suoi amministratori<br />

esecutivi e dirigenti con responsabilità strategiche, le sue controllanti o controllate o con soggetti comunque correlati alla Società. L’esito di tali accertamenti<br />

viene riportato nella <strong>Relazione</strong> sulla Corporate Governance.<br />

Il Consiglio nella riunione del 21 ottobre <strong>2010</strong> ha accertato la sussistenza in capo agli amministratori Roland Berger, René Carron, Luca Garavoglia, Gian<br />

Maria Gros-Pietro, Vittorio Mincato, Pasquale Pistorio, Ratan Tata e Mario zibetti dei requisiti di indipendenza citati.<br />

Alcuni degli attuali amministratori ricoprono cariche in altre società quotate o di interesse rilevante. Escludendo le menzionate cariche ricoperte dagli<br />

amministratori esecutivi all’interno del Gruppo <strong>Fiat</strong>, le più significative sono le seguenti:<br />

Andrea Agnelli: Presidente Juventus FC S.p.A, Socio Accomandatario Giovanni Agnelli & C. S.a.p.A., Consigliere EXOR S.p.A. e Vita Società Editoriale<br />

S.p.A.;<br />

Carlo Barel di Sant’Albano: Presidente Cushman & Wakefield, Consigliere EXOR S.p.A., Juventus FC S.p.A., EXOR S.A. e Vision Investment Management<br />

Ltd;<br />

Roland Berger: Co-Chairman Italy 1 Investment S.A., Vice Presidente Wilhelm von Finck AG, Consigliere Telecom Italia S.p.A. e RCS Mediagroup S.p.A.,<br />

Presidente del Supervisory Board di Prime Office AG, 3W Power Holdings S.A. e WMP EuroCom AG, Membro del Supervisory Board di Schuler AG,<br />

Fresenius SE e Loyalty Partner Holdings S.A.;<br />

Tiberto Brandolini D’Adda: Presidente Sequana S.A. e EXOR S.A., Socio Accomandatario Giovanni Agnelli & C. S.a.p.A., Vice Presidente EXOR S.p.A.,<br />

Consigliere SGS S.A., Vittoria Assicurazioni S.p.A. e Vision Investment Management Ltd;<br />

René Carron: Consigliere GDF-Suez S.A. e Vice Presidente IPEMED (Institut de Prospective Economique du Monde Méditerranéen);<br />

Luca Cordero di Montezemolo: Presidente NTV - Nuovo Trasporto Viaggiatori S.p.A., Consigliere Poltrona Frau S.p.A., Tod’s S.p.A., Pinault Printemps<br />

Redoute S.A., Membro dell’International Advisory Board di Citigroup Inc.;<br />

John Elkann: Presidente e Socio Accomandatario Giovanni Agnelli & C. S.a.p.A., Presidente e Amministratore Delegato EXOR S.p.A., Consigliere <strong>Fiat</strong><br />

Industrial S.p.A., RCS Mediagroup S.p.A., Gruppo Banca Leonardo S.p.A. e The Economist Group;<br />

Luca Garavoglia: Presidente Davide Campari Milano S.p.A.;<br />

Gian Maria Gros-Pietro: Presidente Credito Piemontese S.p.A., Consigliere Edison S.p.A., Credito Valtellinese S.p.A., Caltagirone S.p.A. ed Italy 1<br />

Investment S.A.;<br />

Sergio Marchionne: Chief Executive Officer Chrysler Group LLC, Presidente CNH Global N.V., <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A., Iveco S.p.A., SGS S.A., Consigliere<br />

EXOR S.p.A. e Philip Morris International Inc.;<br />

Virgilio Marrone: Consigliere Old Town S.A.;<br />

Vittorio Mincato: Consigliere Parmalat S.p.A. e Techno Holding S.p.A., Vice Presidente Nordest Merchant S.p.A., Presidente della Casa Editrice Neri<br />

Pozza S.p.A.;<br />

Pasquale Pistorio: Presidente Onorario S.T. Microelectronics N.V., Consigliere Atos Origin S.A. e Brembo S.p.A.;


Ratan Tata: Presidente The Indian Hotels Company Ltd, Consigliere Alcoa Inc., Antrix Corporation Ltd e JaguarLandRover Ltd (UK). Ricopre inoltre la<br />

carica di Presidente nelle principali società del Gruppo Tata;<br />

Mario zibetti: Consigliere Ersel Sim S.p.A.<br />

cOMITATI ISTITuITI DAL cONSIGLIO<br />

Il Consiglio ha istituito il Comitato Controllo Interno, il Comitato Nomine e Corporate Governance, a cui nel corso del 2009 sono state attribuite competenze<br />

in tema di sostenibilità e di cui è stata modificata la denominazione in Comitato Nomine, Corporate Governance e Sostenibilità, con l’incarico, tra l’altro, di<br />

selezionare e proporre le candidature alla carica di amministratore, e il Comitato Remunerazioni, con compiti consultivi in materia di retribuzione.<br />

SISTEMA DI cONTrOLLO INTErNO<br />

Il Consiglio ha formulato, aggiornando quanto stabilito nel 1999 ed anche al fine di recepire le modifiche introdotte nel Codice di Autodisciplina, le “Linee<br />

di indirizzo per il Sistema di Controllo Interno”, entrate in vigore il 1° gennaio 2003. Parti essenziali del Sistema di Controllo Interno sono il Codice di<br />

Condotta, che nel 2002 aveva sostituito il Codice Etico ed è stato rivisitato nel <strong>2010</strong>, e il Modello Organizzativo, adottato dal Consiglio di Amministrazione<br />

in attuazione della normativa afferente la “Disciplina della responsabilità amministrativa degli enti” ai sensi del D. Lgs n. 231/2001 e successive modifiche. Il<br />

Codice di Condotta esprime i principi di deontologia aziendale che <strong>Fiat</strong> riconosce come propri e sui quali richiama l’osservanza da parte di amministratori,<br />

sindaci, dipendenti, consulenti e partner.<br />

Il Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs 231/01 (Modello) di <strong>Fiat</strong> S.p.A. e “Le Linee Guida per l’adozione e l’aggiornamento del<br />

Modello presso le Società italiane del Gruppo” (Linee Guida) sono aggiornati alle ultime previsioni normative - Legge 23 luglio 2009 n. 99, Legge 15 luglio<br />

2009 n. 94 e Legge 3 agosto 2009 n. 116 - che hanno introdotto nel D.Lgs 231/01 le fattispecie di reati presupposto in tema di violazione del diritto<br />

d’autore, di delitti di criminalità organizzata, falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento, delitti<br />

contro l’industria e il commercio, induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’Autorità Giudiziaria.<br />

In particolare, la sezione del Modello di <strong>Fiat</strong> S.p.A. e delle Linee Guida relativa ai reati di omicidio colposo, lesioni personali colpose gravi o gravissime,<br />

commessi in violazione di norme di sicurezza e antinfortunistiche è stata integrata ed aggiornata alle previsioni del D.Lgs 81/08 (Testo Unico Sicurezza sul<br />

lavoro), così come modificato dal D.Lgs 106/2009.<br />

L’Organismo di Vigilanza, di tipo collegiale, é composto dal Preposto al Sistema di Controllo Interno, dal Senior Counsel e da un professionista esterno,<br />

è dotato di un proprio Regolamento Interno ed opera in base ad uno specifico Programma di Vigilanza. Si riunisce almeno trimestralmente e riferisce al<br />

Consiglio di Amministrazione, anche per il tramite del Comitato Controllo Interno, ed al Collegio Sindacale.<br />

In applicazione del Modello Organizzativo, del Codice di Condotta e delle previsioni del Sarbanes Oxley Act, cui la società era assoggettata in forza della<br />

quotazione presso il NYSE, in tema di “whistleblowing” la Procedura per la gestione delle denunce, adottata dal 1° gennaio 2005, disciplina la gestione<br />

di denunce e reclami provenienti da soggetti interni o esterni alla Società e relativi a situazioni di sospetta o presunta violazione dell’etica di comportamento,<br />

frodi in ambito del patrimonio aziendale e/o di bilancio, comportamenti vessatori nei riguardi di dipendenti o terze parti, reclami relativi alla contabilità, ai<br />

controlli contabili interni e alla revisione legale dei conti.<br />

La Procedura per il conferimento di incarichi a società di revisione disciplina il conferimento di incarichi da parte di <strong>Fiat</strong> S.p.A. e sue controllate<br />

ai revisori di Gruppo ed alle società e studi professionali che intrattengono con gli stessi rapporti a carattere continuativo (cosiddetto “network”) al fine di<br />

salvaguardare il requisito di indipendenza delle società di revisione.<br />

<strong>Fiat</strong> ha definito un sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria basato sul modello di<br />

riferimento “COSO Report”, secondo il quale “il sistema di controllo interno può essere definito come un insieme di meccanismi, procedure e strumenti<br />

volti ad assicurare il conseguimento degli obiettivi aziendali”. In relazione al processo di informativa finanziaria, tali obiettivi possono essere identificati<br />

nell’attendibilità, accuratezza, affidabilità e tempestività dell’informativa stessa. L’attività di gestione dei rischi costituisce parte integrante del sistema di<br />

controllo interno. La valutazione periodica del sistema di controllo interno sul processo di informativa finanziaria è finalizzata ad accertare che i componenti<br />

del COSO Framework (ambiente di controllo, valutazione del rischio, attività di controllo, informazioni e comunicazione, monitoraggio) funzionino<br />

congiuntamente per conseguire i suddetti obiettivi. Come già ricordato le principali caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in<br />

relazione all’informativa finanziaria sono dettagliate nella <strong>Relazione</strong> sulla Corporate Governance.<br />

91


92<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

cOrPOrATE<br />

GOVErNANcE<br />

La divulgazione all’esterno di documenti ed informazioni di carattere economico-finanziario, anche attraverso internet, continua ad avvenire nel rispetto dei<br />

principi sanciti nei “Controlli e Procedure relativi alla Divulgazione dell’Informativa esterna” (Disclosure Controls & Procedures) adottati in passato<br />

in conformità alla normativa statunitense al momento vigente.<br />

Con riferimento alle “condizioni per la quotazione di azioni di società controllanti società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all’Unione<br />

Europea” di cui agli articoli 36 e 39 del Regolamento Mercati, la Società e le sue controllate, come anche dettagliato nella <strong>Relazione</strong> sulla Corporate<br />

Governance, dispongono di sistemi amministrativo-contabili che consentono la messa a disposizione del pubblico delle situazioni contabili predisposte ai<br />

fini della redazione del bilancio consolidato dalle società che ricadono nell’ambito di tale normativa e sono idonei a far pervenire regolarmente alla direzione<br />

e al revisore della Capogruppo i dati necessari per la redazione del bilancio consolidato stesso. <strong>Fiat</strong> dispone, inoltre, di un efficace flusso informativo verso<br />

il revisore centrale, nonché di informazioni in via continuativa in merito alla composizione degli organi sociali delle società controllate con evidenza delle<br />

cariche ricoperte e provvede alla raccolta sistematica e centralizzata, nonché al regolare aggiornamento, dei documenti formali relativi allo statuto ed al<br />

conferimento dei poteri agli organi sociali. Sussistono quindi le condizioni di cui al citato articolo 36, lettere a), b) e c) del Regolamento Mercati emanato<br />

da Consob.<br />

Nel corso dell’esercizio non sono state effettuate acquisizioni di società con sede in Paesi non appartenenti all’Unione Europea che, autonomamente<br />

considerate, rivestano significativa rilevanza ai fini della normativa in esame.<br />

cOLLEGIO SINDAcALE<br />

Ai sensi dell’art. 17 dello Statuto, il Collegio Sindacale è composto da tre sindaci effettivi e tre supplenti che devono possedere tutti il requisito dell’iscrizione<br />

al Registro dei Revisori Contabili ed aver esercitato l’attività di revisione legale dei conti (già controllo contabile) per un periodo non inferiore a tre anni. Inoltre<br />

possono assumere altri incarichi di amministrazione e controllo nei limiti stabiliti dalla normativa.<br />

Il medesimo articolo dello Statuto garantisce alle minoranze opportunamente organizzate il diritto di nominare un sindaco effettivo, cui è attribuita<br />

la presidenza del Collegio, ed un sindaco supplente così come previsto dal Testo Unico della Finanza. La quota minima di partecipazione richiesta<br />

per la presentazione di liste di candidati è statutariamente stabilita in una percentuale non inferiore a quella determinata dalla disciplina vigente per la<br />

presentazione di liste di candidati per l’elezione del Consiglio di Amministrazione della Società. Lo Statuto stabilisce, inoltre, che le liste, corredate della<br />

documentazione normativamente e statutariamente prevista, devono essere depositate presso la sede della società, almeno venticinque giorni prima della<br />

data dell’assemblea, mentre le certificazioni attestanti la suddetta quota di partecipazione devono essere prodotte, se non disponibili nel giorno in cui le<br />

liste sono depositate, almeno ventuno giorni prima della data dell’assemblea. La nomina del Collegio Sindacale, deliberata dall’Assemblea degli azionisti<br />

del 27 marzo 2009, è avvenuta attraverso il meccanismo del voto di lista.<br />

Attualmente il Collegio Sindacale è composto da Riccardo Perotta, Presidente, Giuseppe Camosci e Piero Locatelli, sindaci effettivi, Lucio Pasquini,<br />

Fabrizio Mosca e Stefano Orlando sindaci supplenti. In particolare i sindaci effettivi Giuseppe Camosci e Piero Locatelli sono stati tratti dalla lista presentata<br />

dall’azionista di maggioranza EXOR S.p.A., mentre Riccardo Perotta, cui è attribuita la Presidenza del Collegio, è stato tratto dalla lista di minoranza che<br />

in assemblea ha ottenuto il maggior numero di voti. La percentuale minima di partecipazione per la presentazione di liste di candidati era pari all’1% delle<br />

azioni ordinarie, come stabilito da Consob in funzione della capitalizzazione media di <strong>Fiat</strong> nell’ultimo trimestre dell’esercizio 2008. Detta percentuale, in<br />

ottemperanza agli obblighi di legge, è stata quindi ridotta allo 0,5% consentendo ad azionisti congiuntamente titolari dello 0,97% delle azioni ordinarie (il cui<br />

elenco completo è riportato nella <strong>Relazione</strong> sulla Corporate Governance) di presentare una lista di minoranza. Le ulteriori informazioni fornite in assemblea<br />

sui candidati e le liste presentate sono tuttora consultabili sul sito www.fiatspa.com sezione Investor Relations.<br />

Il mandato dell’attuale Collegio Sindacale scade alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio di esercizio 2011. Di seguito si riportano<br />

le più significative cariche ricoperte dai componenti il Collegio Sindacale; una informativa completa in merito è allegata, in conformità alla normativa vigente,<br />

alla <strong>Relazione</strong> del Collegio Sindacale al Bilancio <strong>2010</strong>. Riccardo Perotta ricopre la carica di Presidente del Collegio Sindacale di Coface Assicurazioni<br />

S.p.A., Coface Factoring Italia S.p.A., Hyundai Motor Company Italy S.r.l., Jeckerson S.p.A., Meccano S.p.A., Metroweb S.p.A. e Value Partners S.p.A.,<br />

di Sindaco Effettivo in Mediolanum S.p.A. e Prada S.p.A. e Amministratore in Intesa Sanpaolo Private Banking S.p.A.; Giuseppe Camosci ricopre la carica<br />

di Presidente del Collegio Sindacale di Samsung Electronics Italia S.p.A. e Magneti Marelli S.p.A. e di Sindaco Effettivo in Trussardi S.p.A., Finos S.p.A.,<br />

Fortis Lease S.p.A. e BNP Paribas Lease Group S.p.A.; Piero Locatelli ricopre la carica di Sindaco Effettivo di Giovanni Agnelli & C. S.a.p.A. e Simon<br />

Fiduciaria S.p.A.


ELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

PiAni di incenTiVAZiOne BASATi<br />

SU STRUMenTi FinAnZiARi<br />

PIANI DI<br />

INcENTIVAZIONE<br />

BASATI Su<br />

STruMENTI<br />

FINANZIArI<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A. ha varato Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari che, nel tempo, hanno complessivamente interessato oltre 900 persone delle<br />

società del Gruppo, italiane ed estere, aventi un ruolo di significativo impatto per le attività e la leadership esercitate.<br />

Attualmente sono in essere piani di incentivazione, deliberati da <strong>Fiat</strong> S.p.A. tra il 2004 ed il <strong>2010</strong>, che consentono in alcuni casi di acquistare a prezzi<br />

predeterminati (“stock option”), in altri di ricevere gratuitamente (“stock grant”) azioni <strong>Fiat</strong> ordinarie. Tali piani, in seguito alla Scissione parziale proporzionale<br />

di <strong>Fiat</strong> S.p.A. in favore di <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A., sono stati modificati per consentire agli strumenti di incentivazione di continuare a raggiungere le finalità per<br />

cui gli stessi sono stati adottati anche nel contesto della Scissione. In virtù di tali modifiche i legittimati ad esercitare i diritti di stock option ed a beneficiare<br />

dei diritti di stock grant riceveranno, quindi, fermo restando il pagamento dello strike price prestabilito da ciascun piano ovvero il rispetto della condizione di<br />

assegnazione gratuita, una azione ordinaria <strong>Fiat</strong> ed una azione ordinaria <strong>Fiat</strong> Industrial per ogni diritto di stock option o stock grant posseduto.<br />

Inoltre, la società controllata CNH Global N.V. ha in essere piani di stock option e/o stock grant sulle proprie azioni ordinarie, mentre a fine <strong>2010</strong> è decaduto,<br />

non esercitato, il piano di stock option che Ferrari S.p.A. aveva attribuito al proprio Presidente, Avv. Luca Cordero di Montezemolo. Altre società controllate<br />

hanno approvato, precedentemente all’assunzione del controllo da parte del Gruppo, piani di pagamento basati su strumenti finanziari regolati per cassa<br />

definiti Stock Appreciation Right (SAR).<br />

Di seguito si descrivono le caratteristiche principali dei Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari emessi da <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

L’adozione di tali piani consente di rafforzare il coinvolgimento delle persone che occupano posizioni chiave nel perseguimento degli obiettivi di andamento<br />

gestionale della Società e del Gruppo, correlando nel lungo periodo una incentivazione economica al valore dell’Azienda per gli azionisti. Il coinvolgimento<br />

viene ulteriormente accresciuto nel caso in cui, come generalmente avvenuto a partire dal 2004, la maturazione dei diritti sia subordinata al raggiungimento<br />

di specifici obiettivi di redditività nel periodo di riferimento.<br />

Nel contempo l’orientamento delle attività del management, perseguito attraverso l’assegnazione di strumenti rappresentativi del valore della Società,<br />

contribuisce ad allineare gli interessi del management con gli interessi degli azionisti ed a promuovere l’identificazione del management nel Gruppo con<br />

significativi effetti in termini di fidelizzazione.<br />

Per l’individuazione degli assegnatari si è considerato, in base a criteri oggettivi, l’impatto di ciascun ruolo sugli obiettivi di business, mentre per la<br />

determinazione del numero dei diritti da assegnare si è fatto riferimento alla leadership individuale.<br />

I piani di stock option varati da <strong>Fiat</strong> S.p.A. conferiscono ai beneficiari il diritto di acquistare un’azione <strong>Fiat</strong> ordinaria per ogni opzione esercitata ad un prezzo<br />

prefissato (strike price). Come precedentemente ricordato, con le modifiche conseguenti alla Scissione il diritto ha ora per oggetto l’acquisto di un’azione<br />

<strong>Fiat</strong> ordinaria e di un’azione <strong>Fiat</strong> Industrial ordinaria.<br />

Tali diritti sono esercitabili per un periodo temporale individuato tra la data contrattualmente stabilita (vesting date) e la data di scadenza del piano nell’ambito<br />

del quale le opzioni sono state assegnate (expiry date).<br />

Relativamente a tutti i piani di stock option lo strike price è stato determinato sulla base delle quotazioni medie di Borsa nel mese precedente la loro<br />

attribuzione, e può variare in funzione di operazioni sul capitale della Società mediante utilizzo del fattore di rettifica AIAF. Il prezzo deve essere corrisposto<br />

in contanti all’atto dell’acquisizione delle azioni.<br />

In data 26 luglio 2004 il Consiglio di Amministrazione aveva concesso al Dr. Marchionne, quale componente del compenso variabile per la carica di<br />

Amministratore Delegato, opzioni per l’acquisto di n. 10.670.000 azioni ordinarie <strong>Fiat</strong> S.p.A. al prezzo di 6,583 euro per azione, esercitabili dal 1° giugno<br />

2008 al 1° gennaio 2011. In ognuno dei primi tre anni seguenti la data di assegnazione il Dr. Marchionne aveva maturato il diritto di acquistare, dal 1° giugno<br />

2008, una quota annua massima di n. 2.370.000 azioni. A partire dal 1° giugno 2008 egli aveva diritto di esercitare, con effetto a tale data, la parte residuale<br />

93


94<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

PIANI DI<br />

INcENTIVAZIONE<br />

BASATI Su<br />

STruMENTI<br />

FINANZIArI<br />

delle opzioni spettanti, pari a n. 3.560.000 azioni, avendo raggiunto i prestabiliti obiettivi di redditività nel periodo di riferimento. Tuttavia l’Assemblea degli<br />

azionisti del 27 marzo 2009 ha approvato l’adozione di alcune modifiche proposte dal Consiglio di Amministrazione, il quale ha ritenuto interesse prioritario<br />

per il Gruppo ripristinare e prolungare la capacità di fidelizzazione del piano tenuto conto delle nuove condizioni dell’economia reale e dei mercati finanziari,<br />

nonché del momento particolarmente delicato per il settore automobilistico a livello mondiale. In particolare è stato introdotto un nuovo periodo di vesting,<br />

unicamente in funzione della permanenza in carica, che ha reso le opzioni non esercitabili sino al 31 dicembre <strong>2010</strong>, e l’estensione del periodo di esercizio<br />

che terminerà il 1° gennaio 2016, restando invariate tutte le altre condizioni.<br />

In data 3 novembre 2006, il Consiglio di Amministrazione di <strong>Fiat</strong> S.p.A. aveva deliberato (subordinatamente alla successiva approvazione da parte<br />

dell’Assemblea degli azionisti, occorsa il 5 aprile 2007) un piano di stock option, della durata di otto anni, che conferiva ad alcuni dirigenti del Gruppo e<br />

all’Amministratore Delegato di <strong>Fiat</strong> S.p.A. il diritto di acquistare un determinato numero di azioni ordinarie <strong>Fiat</strong> S.p.A. al prezzo prefissato di 13,37 euro<br />

per azione. In particolare le n. 10.000.000 di opzioni attribuite ai dipendenti e le n. 5.000.000 di opzioni attribuite al Dr. Marchionne avevano un periodo di<br />

maturazione di quattro anni, in quote paritetiche annuali, subordinato al raggiungimento di prestabiliti obiettivi di redditività (Non Market Conditions “NMC”)<br />

nel periodo di riferimento ed erano esercitabili a partire dall’approvazione del bilancio relativo all’esercizio <strong>2010</strong>. Le residue n. 5.000.000 di opzioni attribuite<br />

all’Amministratore Delegato di <strong>Fiat</strong> S.p.A., anch’esse soggette ad un periodo di maturazione quadriennale in quote paritetiche annuali, sono esercitabili<br />

a partire da novembre <strong>2010</strong>. L’esercizio delle opzioni era inoltre subordinato a specifici vincoli temporali di durata del rapporto di lavoro o del mandato. Il<br />

Consiglio aveva inoltre esercitato la delega ex art. 2443 del codice civile per l’aumento di capitale, al servizio del piano di incentivazione, riservato a dipendenti<br />

della Società e/o di società controllate nel limite dell’1% del capitale sociale ovvero di massimi euro 50.000.000 (euro 35.000.000 dopo la Scissione)<br />

mediante emissione di massime n. 10.000.000 di azioni ordinarie da nominali euro 5 (euro 3,5 dopo la Scissione) cadauna, corrispondenti allo 0,78% del<br />

capitale sociale e allo 0,92% del capitale ordinario, al prezzo suddetto di 13,37 euro. Tale aumento di capitale avrà esecuzione subordinatamente al verificarsi<br />

delle condizioni del Piano.<br />

Sulla base delle modifiche ai piani di stock option introdotte a seguito della Scissione, le condizioni di maturazione previste da ciascun piano di stock<br />

option, sia ove siano subordinate alla sussistenza del rapporto di lavoro o di collaborazione con il Gruppo <strong>Fiat</strong>, sia ove siano legate al raggiungimento di<br />

predeterminati obiettivi di performance, hanno esaurito il loro periodo temporale di riferimento il 31 dicembre <strong>2010</strong>. Con particolare riferimento alle opzioni<br />

assegnate nell’ambito Piano di stock option 2006 e subordinate al raggiungimento di prestabiliti obiettivi di redditività, si precisa che è maturata solo la prima<br />

tranche di diritti (ovvero il 25%), in quanto non sono stati raggiunti gli obiettivi di redditività relativi al triennio 2008-<strong>2010</strong> originariamente previsti nel 2006. Il<br />

restante 75% è pertanto non maturato.<br />

In data 26 febbraio 2008 il Consiglio di Amministrazione di <strong>Fiat</strong> S.p.A. aveva deliberato un piano di incentivazione, approvato dall’Assemblea degli azionisti<br />

del 31 marzo 2008, che prevedeva la facoltà di procedere ad assegnazioni periodiche entro il <strong>2010</strong> di un massimo complessivo di 4 milioni di strumenti<br />

finanziari, in forma di stock option e/o stock appreciation right. Il piano era rivolto a talenti manageriali assunti o promossi successivamente all’attribuzione<br />

del piano di stock option del 3 novembre 2006 o che fossero comunque meritevoli di riconoscimenti aggiuntivi e riprendeva le caratteristiche di detto piano<br />

in termini di obiettivi di redditività, periodo di maturazione e di esercizio. In data 23 luglio 2008 il Consiglio di Amministrazione, in attuazione del suddetto<br />

piano, aveva deciso l’attribuzione di n. 1.418.500 strumenti finanziari in forma di stock option al prezzo di esercizio di euro 10,24. Tale piano non è maturato<br />

in quanto non sono stati raggiunti gli obiettivi di redditività relativi al triennio 2008-<strong>2010</strong> originariamente previsti.<br />

In data 23 febbraio 2009 il Consiglio di Amministrazione di <strong>Fiat</strong> S.p.A. aveva deliberato un piano di incentivazione, successivamente approvato dall’Assemblea<br />

degli azionisti del 27 marzo 2009, fondato sull’attribuzione di diritti che, subordinatamente al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance (Non<br />

Market Conditions “NMC”) per l’anno 2009 e <strong>2010</strong> e al perdurare di rapporti professionali con il Gruppo, consentiva all’Amministratore Delegato di <strong>Fiat</strong><br />

S.p.A. di ricevere gratuitamente azioni ordinarie <strong>Fiat</strong> S.p.A. per un ammontare complessivo di 2 milioni di azioni. La maturazione dei diritti era prevista in<br />

un’unica tranche con l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del Bilancio consolidato del Gruppo per l’esercizio <strong>2010</strong> ed il numero delle<br />

azioni assegnato era definito pari al 25% dei diritti assegnati nel caso di raggiungimento degli obiettivi 2009 e pari al 100% dei diritti assegnati nel caso di<br />

raggiungimento degli obiettivi <strong>2010</strong>. I prestabiliti obiettivi di redditività del Gruppo relativamente all’esercizio 2009 sono stati raggiunti. L’Assemblea degli<br />

Azionisti del 26 marzo <strong>2010</strong>, su proposta del Consiglio di Amministrazione, ha introdotto nel Piano una componente di pura fidelizzazione pari a complessivi<br />

2 milioni di diritti addizionali, la cui maturazione è unicamente subordinata al perdurare dei rapporti professionali con il Gruppo sino alla data di approvazione<br />

del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2011. Inoltre, la durata del Piano originario è stata estesa fino all’approvazione del bilancio 2011 con ridefinizione di<br />

obiettivi per gli esercizi <strong>2010</strong> e 2011; in data 18 febbraio 2011 il Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Comitato Remunerazioni, ha accertato la<br />

maturazione di 375.000 diritti a seguito del raggiungimento degli obiettivi gestionali assegnati e, alla luce delle operazioni straordinarie avvenute nel corso<br />

dell’esercizio, ha altresì deliberato di subordinare al perdurare dei rapporti professionali con il Gruppo sino alla fine del 2011 anche la residua quota di diritti<br />

subordinata ad obiettivi di performance del 2011. Come precedentemente citato, dopo la Scissione il piano di stock grant comporta l’assegnazione gratuita


di una azione ordinaria <strong>Fiat</strong> ed una azione ordinaria <strong>Fiat</strong> Industrial per ogni diritto di stock grant posseduto, fermo restando il rispetto della condizione di<br />

assegnazione gratuita.<br />

Il Piano di stock grant sarà servito con azioni proprie acquisite sul mercato, senza procedere a nuove emissioni.<br />

Ampia informativa in merito a tutti i Piani è inoltre riportata nella Nota integrativa al Bilancio consolidato e nella Nota integrativa al Bilancio d’esercizio.<br />

PArTEcIPAZIONI DEI cOMPONENTI DEGLI OrGANI DI AMMINISTrAZIONE E cONTrOLLO, DEI DIrETTOrI GENErALI E DEI DIrIGENTI cON<br />

rESPONSABILITÀ STrATEGIchE (ArT. 79 rEGOLAMENTO cONSOB DELIBErA N° 11971 DEL 14.5.1999)<br />

Variazione<br />

Numero Numero Numero n. azioni per Numero<br />

azioni azioni azioni Dirigenti azioni<br />

possedute al acquistate vendute entrati/ possedute al<br />

Cognome e nome Società Partecipata 31.12.2009 nel <strong>2010</strong> nel <strong>2010</strong> (usciti) 31.12.<strong>2010</strong><br />

Marchionne Sergio <strong>Fiat</strong> ordinarie 240.000 - - - 240.000<br />

Cordero di Montezemolo Luca <strong>Fiat</strong> ordinarie 127.172 - - - 127.172<br />

Gros-Pietro Gian Maria <strong>Fiat</strong> ordinarie 3.300 - - - 3.300<br />

Dirigenti con responsabilità strategiche <strong>Fiat</strong> ordinarie 103.974 - - (10.685) 93.289<br />

<strong>Fiat</strong> privilegiate - - - - -<br />

<strong>Fiat</strong> risparmio 618 - - (618) -<br />

CNH ordinarie 7.464 - - - 7.464<br />

95


96<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

rAPPOrTI<br />

INFrAGruPPO<br />

E cON PArTI<br />

cOrrELATE<br />

RAPPORTi inFRAGRUPPO<br />

e cOn PARTi cORReLATe<br />

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né<br />

come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato,<br />

tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati.<br />

Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate rispettivamente<br />

nella Nota 34 del Bilancio consolidato e nella Nota 30 del Bilancio d’esercizio.<br />

**********<br />

Nell’ambito delle attività previste dal D.Lgs. 196/03, denominato “Codice in materia di protezione dei dati personali”, sono state attuate attività utili a<br />

valutare il sistema di protezione delle informazioni nelle società del Gruppo assoggettate a tale normativa, anche con lo svolgimento di specifici audit. Tali<br />

attività hanno evidenziato una sostanziale adeguatezza agli adempimenti richiesti dalla normativa in materia di protezione dei dati personali gestiti da tali<br />

società, inclusa la redazione del Documento Programmatico sulla Sicurezza.


ELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

FATTI DI rILIEVO<br />

INTErVENuTI<br />

DOPO LA chIuSurA<br />

DELL’ESErcIZIO<br />

ED EVOLuZIONE<br />

PrEVEDIBILE<br />

DELLA GESTIONE<br />

FATTi di RiLieVO inTeRVenUTi<br />

dOPO LA chiUSURA deLL’eSeRciZiO<br />

ed eVOLUZiOne PReVediBiLe<br />

deLLA GeSTiOne<br />

FATTI DI rILIEVO INTErVENuTI DOPO LA chIuSurA DELL’ESErcIZIO<br />

Il 10 gennaio <strong>Fiat</strong> ha aumentato la propria quota di partecipazione in Chrysler Group LLC, che è passata dal 20 al 25% in seguito al verificarsi del primo<br />

dei tre “Performance Events” (ottenimento delle autorizzazioni regolamentari per un motore basato sulla famiglia FIRE di <strong>Fiat</strong> da produrre negli Stati Uniti<br />

e impegno ad iniziare questa produzione) come previsto nell‘accordo relativo all’alleanza.<br />

Il 9 febbraio Moody’s Investors Service ha concluso la revisione del rating di <strong>Fiat</strong> S.p.A., che era stato posto sotto osservazione per possibile downgrade<br />

lo scorso 21 luglio <strong>2010</strong>. Il rating del debito a lungo termine di <strong>Fiat</strong> S.p.A. è stato confermato a “Ba1”. Il rating a breve termine è confermato a “Not-Prime”.<br />

L’outlook è negativo.<br />

L’11 febbraio, <strong>Fiat</strong> Powertrain e Penske Corporation hanno raggiunto un accordo in base al quale <strong>Fiat</strong> Powertrain rileverà la quota del 50% che Penske<br />

Corporation detiene nella VM Motori S.p.A. (VM). L’accordo è ancora soggetto alle consuete approvazioni da parte delle competenti autorità antitrust.<br />

VM con sede a Cento (FE), società con una consolidata tradizione, è specializzata nella produzione di motori diesel di propria progettazione. A seguito<br />

dell’accordo, VM Motori sarà sotto il controllo congiunto di <strong>Fiat</strong> Powertrain e GM (che ha acquisito la sua quota del 50% nella società nel settembre 2007).<br />

Il 15 febbraio, nel corso di un incontro presso l’Unione Industriale di Torino, <strong>Fiat</strong> ha presentato alle Organizzazioni Sindacali il piano per la ripresa dell’attività<br />

ed il rilancio delle Officine Automobilistiche di Grugliasco (ex Carrozzeria Bertone) da diversi anni completamente inattive. Al centro dell’iniziativa un<br />

investimento di circa 500 milioni di euro per l’industrializzazione - a partire dal secondo semestre 2011 - di una nuova Maserati del segmento E destinata<br />

alla commercializzazione nei mercati internazionali. L’inizio della produzione è previsto per dicembre 2012.<br />

EVOLuZIONE PrEVEDIBILE DELLA GESTIONE<br />

Il Piano 2011-14 e gli obiettivi finanziari che sono stati indicati nella presentazione ai mercati finanziari nell’aprile <strong>2010</strong> sono confermati.<br />

In particolare, i target per il Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione per il 2011 sono i seguenti:<br />

ricavi pari a circa 37 miliardi di euro;<br />

utile della gestione ordinaria tra 0,9 e 1,2 miliardi di euro;<br />

utile netto pari a circa 0,3 miliardi di euro;<br />

indebitamento netto industriale tra 1,5 e 1,8 miliardi di euro;<br />

investimenti tra 4 e 4,5 miliardi di euro.<br />

È prevista una crescita sostanziale dei programmi di investimento nei confronti dei livelli anomali e particolarmente bassi del <strong>2010</strong>, con il ripristino di un livello<br />

di investimenti normalizzato per tutti i settori.<br />

Lavorando per il conseguimento degli obiettivi, <strong>Fiat</strong> continuerà a implementare la strategia di alleanze mirate, al fine di ottimizzare gli impegni di capitale e<br />

ridurre i rischi.<br />

97


98<br />

AndAMenTO deLLA GeSTiOne<br />

nei SeTTORi deLLe<br />

CONTINUING OPERATION


FiAT GROUP AUTOMOBiLeS<br />

<strong>Fiat</strong>, Abarth, Alfa Romeo, Lancia e <strong>Fiat</strong> Professional<br />

DATI SIGNIFIcATIVI<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Ricavi netti 27.860 26.293<br />

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 607 470<br />

Utile/(perdita) operativa (*) 515 217<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 1.652 1.495<br />

di cui Costi di sviluppo capitalizzati 529 446<br />

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (**) 722 669<br />

Autovetture e veicoli commerciali leggeri consegnati (numero) 2.081.800 2.150.700<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) 57.611 54.038<br />

(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.<br />

(**) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />

ANDAMENTO cOMMErcIALE<br />

In Europa (Unione Europea a 27 Paesi più EFTA) il mercato delle autovetture si è attestato a circa 13,8<br />

milioni di unità, in calo del 4,9% rispetto all’anno precedente. Il <strong>2010</strong> è stato caratterizzato da una prima fase<br />

ancora influenzata dai programmi di incentivi governativi e, a partire dal secondo trimestre, da una consistente<br />

riduzione delle immatricolazioni (-11% circa nel secondo semestre rispetto all’analogo periodo del 2009).<br />

In Germania, primo Paese ad esaurire l’effetto degli incentivi, la domanda è diminuita del 23,4% rispetto al<br />

2009; in Italia la riduzione si è attestata al 9,2%, con un calo significativo (-22,7%) nel secondo semestre. Una<br />

diminuzione più contenuta è stata registrata in Francia (-2,2%), dove gli incentivi sono stati progressivamente<br />

ridotti nel corso del <strong>2010</strong>. Una crescita modesta si è verificata in Gran Bretagna (+1,8%) e Spagna (+3,1%).<br />

In Brasile, la domanda di autovetture è aumentata (+6,9%) rispetto al 2009, nonostante la cessazione degli<br />

incentivi, avvenuta nella prima parte dell’anno.<br />

Nel <strong>2010</strong> la quota di mercato di FGA in Europa è stata condizionata dalla decisione di riposizionare la tempistica<br />

dei lanci di nuovi prodotti nella seconda metà del 2011, in considerazione della contrazione della domanda a<br />

suo tempo prevista per la seconda metà del <strong>2010</strong> e la prima metà del 2011.<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles ha chiuso il <strong>2010</strong> con una quota in Europa del 7,5% (in calo di 1,1 punti percentuali<br />

rispetto al 2009). In Italia la quota si è attestata al 30,1% con una riduzione di 2,7 punti percentuali; escludendo<br />

l’effetto attribuibile alla decisa riduzione (complessivamente pari al 25%) del mercato dei veicoli alimentati<br />

a metano e GPL, dove FGA ha una posizione di assoluta leadership, la quota del settore sarebbe stabile<br />

rispetto al 2009. In Germania la quota del 3,0% (-1,7 punti percentuali) è stata condizionata dalla significativa<br />

riduzione (superiore al 40%) dei segmenti di mercato di maggior presenza di FGA. Cali più contenuti si sono<br />

registrati nelle quote in Francia (-0,3 punti percentuali al 4,0%) e Gran Bretagna (-0,5 punti percentuali al<br />

3,0%). In crescita, invece, la quota in Spagna (+0,5 punti percentuali al 3,0%). Con riferimento agli altri mercati<br />

europei, è da segnalare la performance nel mercato olandese, dove FGA, grazie ai bassi livelli di emissioni della<br />

propria gamma, ha registrato una crescita del 44% nelle immatricolazioni e un aumento della quota di 0,8 punti<br />

percentuali al 6,4%, beneficiando degli incentivi integralmente basati sui parametri di emissione di CO 2 .<br />

99


100<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANDAMENTO<br />

DELLA GESTIONE<br />

NEI SETTOrI<br />

DELLE<br />

Continuing<br />

operation<br />

ll brand <strong>Fiat</strong> ha registrato in Europa una quota del 6,0% (in calo di un punto percentuale rispetto al 2009). <strong>Fiat</strong><br />

Panda e <strong>Fiat</strong> 500 hanno, peraltro, mantenuto le prime due posizioni nel segmento A; in particolare, <strong>Fiat</strong> 500 ha<br />

ulteriormente incrementato la propria quota di mercato (+2,5 punti percentuali) nel segmento di riferimento. In<br />

Europa la quota del marchio Lancia si è attestata allo 0,7% (-0,1 punti percentuali), mentre Alfa Romeo, con<br />

una quota dello 0,8%, ha registrato immatricolazioni stabili in un mercato in contrazione, grazie al contributo<br />

del modello Giulietta nella seconda parte dell’anno.<br />

Il mercato dei veicoli commerciali leggeri in Europa è aumentato del 9,2%, registrando un parziale recupero<br />

rispetto ai livelli estremamente bassi del 2009, con crescite in tutti i principali mercati: Francia (+10,7%), Italia<br />

(+6,2%), Germania (+14,0%), Gran Bretagna (+18,7%) e Spagna (+9,5%). Di particolare rilievo l’incremento<br />

della domanda di veicoli commerciali leggeri in Brasile (+29,5% rispetto al 2009), in coerenza con l’andamento<br />

economico del Paese.<br />

La quota di <strong>Fiat</strong> Professional nei veicoli commerciali leggeri in Italia si è posizionata al 44,0%, in crescita di circa<br />

3 punti percentuali rispetto al 2009. L’incremento della quota è attribuibile alla completezza della gamma. Il<br />

successo del Fiorino alimentato a metano nella prima parte dell’anno, la piena commercializzazione del Nuovo<br />

Doblò, “Van of the Year 2011”, e le eccellenti performance del Ducato hanno permesso l’affermazione anche<br />

in Europa, dove la quota è stata del 12,8% (stabile verso il 2009), mantenendo il brand a livelli di eccellenza.<br />

Mercato Autovetture<br />

(in migliaia di unità) <strong>2010</strong> 2009 Var. %<br />

Francia 2.251,7 2.302,4 -2,2<br />

Germania 2.916,3 3.807,2 -23,4<br />

Gran Bretagna 2.030,8 1.995,0 1,8<br />

Italia 1.960,3 2.159,5 -9,2<br />

Spagna 982,0 952,8 3,1<br />

Polonia 333,5 320,3 4,1<br />

Europa (UE a 27+EFTA) 13.785,7 14.499,1 -4,9<br />

Brasile 2.695,4 2.520,2 6,9<br />

Andamento Commerciale<br />

Vendite Autovetture e Veicoli Commerciali Leggeri<br />

(in migliaia di unità) <strong>2010</strong> 2009 Var. %<br />

Francia 120,9 114,8 5,3<br />

Germania 107,8 179,5 -39,9<br />

Gran Bretagna 66,4 75,1 -11,5<br />

Italia 625,6 721,9 -13,3<br />

Spagna 37,3 25,2 48,1<br />

Polonia 34,7 42,4 -18,3<br />

Resto d’Europa 172,8 145,6 18,7<br />

Europa (UE a 27+EFTA) 1.165,5 1.304,5 -10,7<br />

Brasile 761,4 749,5 1,6<br />

Resto del Mondo 154,9 96,7 60,3<br />

Totale Vendite 2.081,8 2.150,7 -3,2<br />

Società collegate 140,5 126,9 10,6<br />

Totale generale 2.222,3 2.277,6 -2,4


Nel corso del <strong>2010</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles ha consegnato complessivamente 2.081.800 automobili e veicoli<br />

commerciali leggeri, con un calo del 3,2% rispetto al 2009. In Europa le consegne totali si sono attestate a<br />

1.165.500 unità (-10,7%).<br />

Per le sole autovetture, <strong>Fiat</strong> Group Automobiles ha consegnato 1.691.400 unità, con una flessione dell’8,2%<br />

rispetto al 2009. In Europa le consegne, pari a 963.000 unità, sono diminuite del 15,1%, anche per effetto<br />

delle misure adottate per mantenere lo stock dei dealer ad un livello adeguato alla situazione di mercato. Le<br />

consegne in Italia (-16,3%) e Germania (-53,2%) sono state pesantemente condizionate dalla forte riduzione<br />

della domanda nei segmenti delle vetture più piccole e con motorizzazioni a metano e GPL, in seguito al venir<br />

meno degli eco-incentivi. In diminuzione anche le consegne in Gran Bretagna (-17,5%), mentre sono rimaste<br />

stabili in Francia (+0,9%) e sono aumentate in Spagna (+48,3%), dove, però, le consegne del 2009 erano state<br />

particolarmente basse. Tra i mercati minori sono da segnalare gli ottimi risultati ottenuti in Olanda (+59,3%),<br />

Belgio (+40,9%), Portogallo (+35,1%) e Danimarca (+78,7%).<br />

Le consegne del <strong>2010</strong> includono circa 13.500 unità di prodotti Chrysler, Jeep e Dodge. L’avvio dell’attività di<br />

®<br />

distribuzione di questi marchi attraverso la rete commerciale europea di FGA, progressivamente implementato<br />

durante l’anno, è ormai completato.<br />

Per quanto riguarda i veicoli commerciali leggeri, le consegne hanno raggiunto le 390.400 unità, con un<br />

incremento del 27,1% rispetto al 2009. In Europa, in un mercato in recupero, le consegne sono state pari a<br />

183.300 unità (+19,7% rispetto al 2009). La crescita registrata è a due cifre su tutti i maggiori mercati: Italia<br />

(+14,5%), Francia (+21,7%), Germania (+24,9%), Gran Bretagna (+66,1%) e Spagna (+46,9%).<br />

Al di fuori dell’Unione Europea, nel corso del <strong>2010</strong>, <strong>Fiat</strong> Group Automobiles ha intensificato le attività nei mercati<br />

di presenza consolidata quali il Brasile, l’Argentina e la Turchia, perseguendo nel contempo iniziative di sviluppo<br />

in altri mercati emergenti insieme a partner locali.<br />

In Brasile <strong>Fiat</strong> Group Automobiles ha continuato a mantenere la propria leadership in entrambi i comparti (vetture<br />

e veicoli commerciali leggeri). Le consegne complessive, pari a 761.400 unità, sono aumentate dell’1,6%; in<br />

un mercato in crescita del 10,6% la quota si è attestata al 22,8% (-1,7 punti percentuali). Tra le performance<br />

di FGA si segnala il rilevante successo conseguito dalla “Novo Uno” (110.000 unità consegnate dal lancio -<br />

avvenuto nel secondo trimestre - a fine <strong>2010</strong>); nei veicoli commerciali leggeri lo Strada si è confermato il modello<br />

più venduto nel mercato brasiliano, mentre, nel mese di dicembre, il Ducato ha conquistato la leadership nel<br />

suo segmento di riferimento.<br />

In Argentina, il mercato complessivo è aumentato del 28,8% (27% per le autovetture, 36% per i veicoli<br />

commerciali leggeri); FGA ha incrementato la propria quota di 0,3 punti percentuali al 10,4%. Le consegne<br />

complessive sul mercato interno hanno raggiunto le 69.100 unità, in crescita del 44% rispetto al 2009.<br />

Il mercato turco (vetture e veicoli commerciali leggeri) ha presentato nel <strong>2010</strong> un incremento significativo<br />

rispetto all’anno precedente (+36,6%). FGA, attraverso Tofas (joint venture locale cui <strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles partecipa al 37,9%), ha operato pressoché in linea con il mercato, portando la propria<br />

quota al 14,6% dal 15,3% del 2009. In particolare, a fronte di una perdita di quota nel segmento dei<br />

veicoli commerciali leggeri, la quota nel mercato autovetture è migliorata di circa un punto attestandosi<br />

al 9,1%.<br />

ALLEANZE STrATEGIchE<br />

A fine novembre <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. ha siglato un accordo con Opel per la fornitura di veicoli<br />

commerciali derivati dal modello <strong>Fiat</strong> Doblò. I veicoli saranno prodotti nello stabilimento di Tofas a Bursa in<br />

Turchia, per essere commercializzati, a partire dal gennaio 2012, dai concessionari Vauxhall ed Opel sia in<br />

Europa sia in altri mercati al di fuori dell’area Nafta. In termini di volumi, il progetto prevede una fornitura totale<br />

che supererà le 250.000 unità nel ciclo di vita del modello.<br />

101


102<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANDAMENTO<br />

DELLA GESTIONE<br />

NEI SETTOrI<br />

DELLE<br />

Continuing<br />

operation<br />

<strong>Fiat</strong> e Chrysler Group LLC hanno continuato il processo di integrazione e di collaborazione in tutte le aree<br />

di business, come previsto dagli accordi nati con l’alleanza strategica globale firmata nel 2009. In merito<br />

alla distribuzione di veicoli e parti di ricambio in Europa, a partire da aprile <strong>2010</strong>, FGA ha avviato le attività<br />

commerciali di supporto alla vendita e all’assistenza di prodotti dei marchi Chrysler, Jeep e Dodge in diversi<br />

®<br />

Paesi e da maggio le due aziende hanno iniziato la riorganizzazione e l’integrazione delle reti di vendita dei<br />

prodotti a marchio Chrysler e Lancia e la contestuale integrazione nel perimetro <strong>Fiat</strong> delle affiliazioni europee del<br />

gruppo Chrysler. Analogamente è stata lanciata l’attività preparatoria che porterà, nel 2011, ad integrare anche<br />

la gestione degli importatori. Sono proseguite altresì le attività volte a consentire a Chrysler Group l’accesso alla<br />

rete di distribuzione di <strong>Fiat</strong> in America Latina.<br />

Infine in Serbia, dove il settore opera con la controllata <strong>Fiat</strong> Automobiles Serbia Doo Kragujevac (detenuta<br />

per il 66,7% da <strong>Fiat</strong> Group Automobiles e per il 33,3% dalla Repubblica Serba) sono iniziate le opere di<br />

ristrutturazione e rinnovamento dello stabilimento ex zastava nel quale verrà installata la produzione del nuovo<br />

modello che sostituirà Multipla ed Idea. Inoltre sono stati definiti gli incentivi governativi per il parco fornitori che<br />

verrà allocato nei pressi dello stabilimento.<br />

INNOVAZIONE E PrODOTTI<br />

Nel <strong>2010</strong> <strong>Fiat</strong> Group Automobiles è stata molto attiva nel processo di arricchimento e aggiornamento dei propri<br />

modelli con soluzioni tecnologiche particolarmente innovative. Per quanto riguarda il lancio di nuovi prodotti<br />

in Europa, in considerazione dell’evoluzione attesa per la domanda, la tempistica è stata riposizionata nella<br />

seconda metà del 2011, con l’importante eccezione dell’introduzione della Giulietta nella gamma Alfa Romeo.<br />

Nel <strong>2010</strong> sono stati introdotti importanti rinnovamenti di prodotto per il marchio <strong>Fiat</strong>, a cominciare dalla 500 e<br />

dalla 500C, equipaggiate con il nuovo motore bicilindrico TwinAir di 85 Cv, realizzato per FGA da <strong>Fiat</strong> Powertrain,<br />

che garantisce riduzioni delle emissioni di anidride carbonica fino al 30 per cento a parità di prestazioni. È stata<br />

inoltre presentata la <strong>Fiat</strong> 500C by Diesel, versione cabriolet del modello nato dalla collaborazione tra <strong>Fiat</strong><br />

e il noto marchio di abbigliamento e lifestyle. Si ricorda infine l’originale “500millesima”, show-car nata per<br />

celebrare le 500 mila unità del modello prodotte in Polonia a Tychy in soli 31 mesi (dal lancio commerciale fino<br />

a maggio <strong>2010</strong>).<br />

Tra gli altri prodotti lanciati nel <strong>2010</strong> sono da ricordare il Doblò Natural Power equipaggiato con motore 1.4<br />

16v T-JET a benzina e metano, il <strong>Fiat</strong> Qubo Model Year 2011 con numerosi miglioramenti e le nuove versioni di<br />

<strong>Fiat</strong> Bravo equipaggiate con il 1.4 MultiAir Turbo da 140 Cv Euro 5 e con il sistema Start&Stop di serie. <strong>Fiat</strong> ha<br />

inoltre allargato l’offerta di <strong>Fiat</strong> Panda presentando la Panda Anniversary, serie speciale destinata a celebrare i<br />

trent’anni del modello, la gamma 2011 del modello, che offre due motori omologati Euro 5: il diesel 1.3 MultiJet<br />

16v da 75 Cv con DPF di serie e il benzina 1.2 8v da 69 Cv, e la Panda GPL equipaggiata con il motore 1.2<br />

da 69 Cv a doppia alimentazione (benzina/GPL). A novembre infine sono poi state presentate anche le nuove<br />

versioni di Punto “MyLife”: una 1.4 da 77 Cv e una 1.2 da 69 Cv entrambe equipaggiate con il propulsore a<br />

benzina Euro 5 con sistema Start&Stop di serie.<br />

Particolarmente rilevante il lancio in Brasile della “Novo Uno”; presentata a maggio in quattro versioni, ha raggiunto<br />

in pochi mesi importanti livelli di vendita e si è aggiudicata tutti i premi della stampa specializzata, diventando la<br />

grande vincitrice dell’anno con numerosi riconoscimenti tra cui il prestigioso titolo di “Carro do Ano 2011”.<br />

Sempre per quanto riguarda <strong>Fiat</strong> è da ricordare che il <strong>2010</strong> è stato l’anno del ritorno sul mercato nordamericano<br />

proprio con la piccola 500, che ha debuttato al Salone di Los Angeles dove è stata accolta entusiasticamente<br />

da un pubblico che ne ha acquistato 500 esemplari in due ore.<br />

Nel marzo <strong>2010</strong>, per il terzo anno consecutivo, la società JATO, leader mondiale per la consulenza e la ricerca<br />

nel campo automotive, ha assegnato al marchio <strong>Fiat</strong> il primato europeo nella riduzione delle emissioni di<br />

anidride carbonica. Infatti, tra i dieci marchi automobilistici più venduti in Europa, il brand <strong>Fiat</strong> è risultato quello<br />

che ha fatto registrare il valore medio più basso di emissioni di CO sulle vetture vendute nel 2009: 127,8 g/km.<br />

2


Nei primi sei mesi del <strong>2010</strong> il marchio <strong>Fiat</strong> si è nuovamente confermato il brand più ecologico d’Europa<br />

abbassando ulteriormente il valore medio di emissioni di CO sulle vetture vendute a 123,5 g/km. A questi<br />

2<br />

importanti risultati si devono aggiungere altri due record registrati nelle classifiche per modelli e gruppi: con<br />

116,0 g/km di CO , <strong>Fiat</strong> 500 è il modello con minori emissioni di anidride carbonica tra le 20 vetture più vendute.<br />

2<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles ha continuato ad essere prima anche nella classifica per gruppi.<br />

Per il marchio dello Scorpione le novità del <strong>2010</strong> sono state la Abarth Punto Evo dotata di motore MultiAir<br />

da 165 Cv e l’Abarth 500C, prima convertibile della nuova era del brand. L’attività sportiva di Abarth è stata<br />

premiata dalla conquista del Campionato Europeo Rally <strong>2010</strong>.<br />

Per il marchio Alfa Romeo il <strong>2010</strong> è stato l’anno della Giulietta, presentata in anteprima mondiale al Salone<br />

di Ginevra. La vettura è stata progressivamente commercializzata in tutti i principali mercati a partire da<br />

maggio. Alfa Romeo Giulietta, l’auto nata nel centesimo anniversario del marchio, propone performance e<br />

tecnologia ai massimi livelli: dai motori, che rappresentano lo stato dell’arte in termini di tecnica, prestazioni e<br />

rispetto dell’ambiente, alla nuova architettura “Compact” con i suoi sofisticati schemi di sospensioni, lo sterzo<br />

attivo “dual pinion”, i materiali di pregio utilizzati e le avanzate tecnologie produttive. A settembre sono state<br />

poi presentate due nuove versioni della Giulietta: una equipaggiata con il propulsore turbodiesel 2.0 JTDM<br />

da 140 Cv, che fa registrare emissioni e consumi particolarmente ridotti e l’altra con motore a benzina 1.4<br />

MultiAir da 170 Cv, dotata dell’innovativa trasmissione automatica “Alfa TCT” (doppia frizione a secco di ultima<br />

generazione), in commercializzazione nei primi mesi del 2011. Da Euro NCAP la Giulietta ha ricevuto le cinque<br />

stelle per la sicurezza con un punteggio di 87/100, mentre l’Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive (UIGA) le<br />

ha assegnato il premio ”Auto Europa 2011”.<br />

Tra le novità adottate nell’anno da Alfa Romeo occorre ricordare la MiTo equipaggiata con il cambio “Alfa<br />

TCT” e la nuova versione “Blackline”, nonché la gamma 2011 della 159, rinnovata nello stile degli interni e<br />

arricchita con nuovi pacchetti di optional. In giugno il marchio ha festeggiato il secolo di vita con quattro giorni di<br />

manifestazioni che hanno coinvolto il Comune di Milano, Fiera Milano, l’Autodromo di Monza e il Museo dell’Alfa<br />

Romeo. Per l’occasione sono arrivate tremila auto storiche da 45 Paesi.<br />

In attesa delle importanti novità che saranno lanciate quest’anno, nel <strong>2010</strong> Lancia ha svolto un’attività di<br />

arricchimento del prodotto esistente con la presentazione della Delta serie speciale “Hard Black” con alcune<br />

novità estetiche e di prodotto, della Delta equipaggiata con un brillante Turbo MultiAir Euro 5 e lo Start&Stop<br />

di serie, dell’edizione limitata Ypsilon “ELLE” a doppia alimentazione benzina/GPL e della Musa “5th Avenue”,<br />

versione che si distingue per l’eleganza dell’allestimento.<br />

Per quanto riguarda i prodotti di <strong>Fiat</strong> Professional, è stato completato il lancio del Nuovo Doblò Cargo<br />

in Europa e nei paesi extraeuropei ed è stata arricchita la gamma con le versioni 1.4 Turbo da 120 Cv<br />

Natural Power e 1.6 da 90 Cv con cambio robotizzato MTA. Il modello, in occasione del Salone Motoristico<br />

Internazionale di Hannover di settembre, è stato eletto “International Van of the Year 2011” da una giuria<br />

composta da giornalisti specializzati in rappresentanza di 24 Paesi. Da ricordare, inoltre, l’arricchimento della<br />

gamma di <strong>Fiat</strong> Scudo con un nuovo propulsore top di gamma (2.0 MultiJet da 165 Cv) già conforme agli<br />

standard Euro 5 e il rinnovamento del Fiorino con l’introduzione del Model Year 2011.<br />

Il <strong>2010</strong> è stato un anno importante per gli aspetti legati all’ambiente, come dimostra l’introduzione di una nuova<br />

versione del software eco:Drive dedicata alle vetture Natural Power con doppia alimentazione benzina/metano,<br />

che consente attraverso la porta USB del sistema Blue&Me di quantificare i vantaggi ambientali ed economici<br />

legati all’utilizzo del metano. Si ricorda, inoltre, l’attività di sviluppo, all’interno dell’alleanza con il gruppo Chrysler,<br />

del progetto <strong>Fiat</strong> 500 EV: dopo il debutto in anteprima mondiale al Salone Internazionale dell’Auto di Detroit a<br />

inizio <strong>2010</strong>, il prototipo è stato esposto in dicembre, anche al Motor Show di Bologna, all’interno del padiglione<br />

riservato ai veicoli elettrici. La vettura a emissioni zero sarà lanciata negli Stati Uniti a fine 2012.<br />

Nel <strong>2010</strong> l’impegno nelle attività di sviluppo e innovazione è stato focalizzato al mantenimento ed evoluzione<br />

della posizione di leadership in relazione al “time to market”, attraverso metodologie e strumenti di simulazione<br />

103


104<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANDAMENTO<br />

DELLA GESTIONE<br />

NEI SETTOrI<br />

DELLE<br />

Continuing<br />

operation<br />

numerica e loro applicazione ai modelli in sviluppo. In particolare sono state svolte importanti iniziative di<br />

incremento del know how sugli aspetti di ergonomia e NVH (Noise Vibration Harshness) al fine di conquistare<br />

posizioni di leadership anche su queste prestazioni, accanto a quelle già riconosciute per la sicurezza passiva<br />

e le emissioni di CO . Si ricordano, inoltre, il continuo e puntuale presidio della standardizzazione di sistemi e<br />

2<br />

componenti del veicolo, in ottica di riduzione costi, miglioramento qualità e contenimento della complessità<br />

tecnica del prodotto, l’introduzione sul prodotto (Alfa Romeo Giulietta) di sistemi per la sicurezza attiva di<br />

ultima generazione e di un nuovo set-up di sensori e logiche di gestione del climatizzatore che migliora il<br />

riconoscimento dello stato dell’abitacolo.<br />

Di rilievo le attività per la condivisione di alcune architetture veicolo con il gruppo Chrysler (condivisione avviata<br />

con le parti che costituiscono la base meccanica dei veicoli, come autotelaio e sospensioni, e con alcuni<br />

componenti, fra cui anche i sedili e la dotazione infotelematica di bordo) che è proseguita nel corso dell’anno<br />

estendendo la cooperazione anche ai sistemi e componenti minori.<br />

SErVIZI<br />

Nel corso dell’esercizio <strong>2010</strong> sono state implementate azioni per migliorare la capacità di rispondere al cliente<br />

e aiutare la rete di vendita e di assistenza ad avere successo ed è stata perfezionata la misurazione della<br />

soddisfazione del cliente.<br />

Per la manutenzione e riparazione il Technical Service ha intrapreso, nel <strong>2010</strong>, un progetto di revisione<br />

completa degli standard e dei processi assistenziali rivedendo ed aggiornando in particolare procedure, ruoli,<br />

competenze, strumenti con l’obiettivo del continuo miglioramento dell’“esperienza del cliente” attraverso un<br />

servizio tecnico competente, efficace ed aggiornato. I servizi di Supporto Prodotto ai dealer e alle officine<br />

autorizzate sono stati migliorati e ampliati, estendendoli anche a nuovi mercati extraeuropei. La manualistica<br />

tecnica è stata migliorata attraverso nuovi contenuti e caratteristiche, in particolare sono stati resi disponibili per<br />

l’utente nuovi libretti Uso e Manutenzione su supporto elettronico permettendo così una maggiore fruibilità dei<br />

contenuti. Sono stati aggiornati ed integrati i sistemi informatici a supporto dell’officina.<br />

Per quanto riguarda gli interventi legati alle garanzie, in Europa è continuata l’applicazione del modello di<br />

gestione in partnership con società terze leader nel settore, e sono stati pienamente raggiunti gli attesi benefici<br />

in termini di riduzione dei costi.<br />

Il Customer Service Centre di Arese è uno degli strumenti più importanti per le relazioni con i clienti. Eroga<br />

servizi ai clienti finali, potenziali e ai dipendenti coprendo 20 mercati europei. Nel corso del <strong>2010</strong> il numero dei<br />

contatti gestiti dal Centre è aumentato del 29% rispetto all’anno precedente.<br />

Il Customer Mobility Support interviene in uno dei momenti di maggior stress per il cliente, quando l’auto<br />

è indisponibile, perché ferma in officina o su strada, con l’obiettivo di salvaguardare l’esigenza di mobilità<br />

del cliente attraverso un pronto ed efficace supporto. Nel <strong>2010</strong> è stato avviato un nuovo programma con<br />

l’obiettivo di garantire le esigenze di mobilità dei clienti attraverso la rete ufficiale dei dealer; tali azioni hanno<br />

comportato l’aumento della soddisfazione del cliente del 7%. Un analogo programma è stato sviluppato per i<br />

dealer di proprietà al fine di garantire l’eccellenza del servizio assistenziale ed il miglioramento della redditività,<br />

raggiungendo risultati ragguardevoli in Italia.<br />

Tramite il Customer Service Centre l’attività di Customer Relation, ossia la gestione di reclami e richieste<br />

di informazioni da parte del cliente finale, ha visto migliorare i propri indici di performance. In particolare i<br />

risultati sono stati ottenuti attraverso un maggior coinvolgimento delle concessionarie, con l’ausilio di strumenti<br />

informativi e processi di gestione integrati con la struttura centrale, attraverso l’introduzione di nuove modalità<br />

di comunicazione e di erogazione del servizio (strumenti “mobile-based” con il Progetto <strong>Fiat</strong> Ciao Mobile).<br />

Anche l’attività di Customer Relation è stata coinvolta nel <strong>2010</strong> nel processo di integrazione con Chrysler,<br />

ponendo le basi per l’allineamento delle logiche di gestione anche per i marchi Chrysler, Jeep ® e Dodge.


<strong>Fiat</strong> Group Automobiles offre servizi finanziari in Europa, America Latina e in Cina.<br />

In Europa l’attività è gestita da FGA Capital, la joint venture a controllo congiunto con il gruppo Crédit Agricole<br />

(valutata con il metodo del patrimonio netto).<br />

FGA Capital opera a supporto delle vendite di <strong>Fiat</strong> Group Automobiles nei comparti dei finanziamenti alle reti di<br />

vendita, ai clienti finali e del noleggio a medio e lungo termine. La collaborazione con il partner Crédit Agricole<br />

si è dimostrata efficace anche nel corso del <strong>2010</strong>, in linea con le aspettative e con le esigenze commerciali del<br />

settore. Nel <strong>2010</strong> il supporto finanziario al settore ha riguardato anche la rete di distribuzione ed i clienti finali di<br />

Chrysler in Europa.<br />

Il volume dei finanziamenti alle reti di vendita del settore nel <strong>2010</strong> è risultato di 16.676 milioni di euro (16.963<br />

milioni di euro nel 2009). Per quanto riguarda l’attività di finanziamento retail, nel <strong>2010</strong> sono stati finanziati<br />

427.429 veicoli, equivalenti ad un volume di 5.670 milioni di euro, conseguendo una penetrazione sulle vendite<br />

dei marchi di FGA del 25,8% (nel 2009, rispettivamente 513.591 veicoli, 5.921 milioni di euro di valore finanziato<br />

e 29,3% di penetrazione sulle vendite dei marchi FGA).<br />

Per quanto riguarda l’attività di renting a medio e lungo termine nel <strong>2010</strong> sono stati noleggiati 40.447 veicoli,<br />

per un valore finanziato di 493 milioni di euro, conseguendo una quota di penetrazione del 2,9% sulle vendite<br />

dei marchi di <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (nel 2009, rispettivamente 57.586 veicoli noleggiati, 793 milioni di euro di<br />

valore finanziato e una quota di penetrazione sulle vendite dei marchi FGA del 3,9%).<br />

In America Latina ed in Cina, le attività di servizi finanziari sono rispettivamente realizzate dal Banco Fidis in<br />

Brasile, dalla <strong>Fiat</strong> Credito Compania Financiera in Argentina e dalla <strong>Fiat</strong> Automotive Finance in Cina; queste<br />

società finanziarie sono controllate dalla Fidis S.p.A. Si segnala in particolare il forte sviluppo delle attività di<br />

finanziamento del Banco Fidis in Brasile. Nel <strong>2010</strong> il supporto finanziario al settore ha riguardato anche la rete<br />

di distribuzione ed i clienti finali di Chrysler in Cina, Argentina e Brasile.<br />

Fidis S.p.A., società totalmente controllata da <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A., gestisce in Italia un proprio<br />

portafoglio di attività di factoring e di emissione garanzie; nel corso del <strong>2010</strong> si è ulteriormente disimpegnata<br />

dall’attività di factoring fornitori, riducendo il volume di questi crediti a 271 milioni di euro (430 milioni di euro<br />

nel 2009).<br />

Nell’ambito del noleggio a breve termine l’intera partecipazione nella Targa Rent S.r.l. è stata ceduta a terzi il<br />

1° febbraio <strong>2010</strong>.<br />

105


106<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANDAMENTO<br />

DELLA GESTIONE<br />

NEI SETTOrI<br />

DELLE<br />

Continuing<br />

operation<br />

MASeRATi<br />

DATI SIGNIFIcATIVI<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Ricavi netti 586 448<br />

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 24 11<br />

Utile/(perdita) operativa (*) 24 11<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 104 65<br />

di cui Costi di sviluppo capitalizzati 60 31<br />

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (**) 62 33<br />

Autovetture consegnate (numero) 5.675 4.489<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero)<br />

(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.<br />

(**) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />

696 723<br />

ANDAMENTO DELLA GESTIONE<br />

Nonostante il persistere di una situazione economica e finanziaria ancora debole, Maserati nel <strong>2010</strong> ha<br />

sensibilmente migliorato le sue performance rispetto a quelle del 2009. Tutti i principali indicatori (numero di<br />

auto consegnate, ricavi e utili) hanno registrato un netto miglioramento rispetto all’anno precedente.<br />

I ricavi del <strong>2010</strong> sono aumentati del 30,8% e l’utile della gestione ordinaria è più che raddoppiato passando<br />

dagli 11 milioni di euro realizzati nel 2009 ai 24 milioni di euro del <strong>2010</strong>.<br />

Il <strong>2010</strong> è stato caratterizzato dal successo del lancio commerciale della Maserati GranCabrio. Da marzo <strong>2010</strong>,<br />

primo mese di commercializzazione, sono state consegnate 1.964 unità. Bene anche la GranTurismo che, con<br />

2.259 unità, ha confermato essere la vettura di punta del Tridente. Con 1.452 unità consegnate, la celebrata,<br />

pluri-premiata Maserati Quattroporte ha continuato ad essere un caposaldo della gamma Maserati.<br />

In ambito sportivo il <strong>2010</strong> ha visto Maserati fare il proprio ritorno nel mondo dei campionati monomarca con<br />

la disputa della prima edizione del Trofeo Maserati. Il campionato realizzato con la GranTurismo MC Trofeo,<br />

versione da gara derivata dalla GranTurismo S, si è articolato su otto gare nei principali circuiti europei.<br />

Il <strong>2010</strong> è stato anche l’anno del doppio titolo mondiale, Piloti e Squadre, conquistati dalla Maserati, nel<br />

campionato FIA GT con la oramai leggendaria MC 12.<br />

Maserati ha consegnato alla rete 5.675 vetture realizzando un incremento del 26,4% rispetto alle 4.489<br />

unità consegnate nel 2009. L’incremento ha interessato la maggior parte dei 59 Paesi in cui Maserati opera.<br />

In particolare negli Stati Uniti, principale mercato di Maserati, l’incremento è stato del 45%. Ottimo anche<br />

l’andamento nel Regno Unito (+72%) e nel mercato cinese che, con un incremento del 128%, è diventato, dopo<br />

Stati Uniti, Italia e Regno Unito, il mercato più importante per la casa del Tridente.<br />

Si ricorda che nel <strong>2010</strong> il mercato di riferimento della gamma Maserati ha registrato un incremento globale del<br />

17%.<br />

A fine <strong>2010</strong> il portafoglio ordini di Maserati era di 743 unità.


INNOVAZIONE E PrODOTTI<br />

Il <strong>2010</strong> di Maserati si è aperto con la presentazione al mercato statunitense della Maserati GranCabrio al Salone<br />

dell’Automobile di Detroit.<br />

In marzo, al Salone di Ginevra, è stata presentata la Quattroporte Sport GTS Awards Edition, un modello inteso<br />

a celebrare gli innumerevoli riconoscimenti internazionali conseguiti dall’ammiraglia del Tridente dal momento<br />

del lancio.<br />

L’altra novità di prodotto del <strong>2010</strong> è stata la GranTurismo MC Stradale, la punta di diamante della produzione<br />

sportiva Maserati su strada, che ha fatto il proprio debutto mondiale al Salone dell’Automobile di Parigi e quello<br />

nazionale al Motor Show di Bologna. La GranTurismo MC Stradale è l’auto più veloce (300 km/h), leggera e<br />

potente della gamma del Tridente. Un coupé top di gamma che beneficia, in termini di handling e aerodinamica,<br />

dell’esperienza acquisita da Maserati attraverso i programmi sportivi.<br />

107


108<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANDAMENTO<br />

DELLA GESTIONE<br />

NEI SETTOrI<br />

DELLE<br />

Continuing<br />

operation<br />

FeRRARi<br />

DATI SIGNIFIcATIVI<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Ricavi netti 1.919 1.778<br />

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 303 238<br />

Utile/(perdita) operativa (*) 302 245<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 239 290<br />

di cui Costi di sviluppo capitalizzati 102 119<br />

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (**) 148 156<br />

Autovetture omologate consegnate alla rete (numero) 6.573 6.193<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero)<br />

(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.<br />

(**) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />

2.721 2.835<br />

ANDAMENTO DELLA GESTIONE<br />

Il <strong>2010</strong> per la Ferrari si chiude in forte crescita rispetto all’anno precedente. Pur non avendo subito in modo<br />

particolarmente pesante la crisi del 2009, Ferrari ha realizzato una crescita che ha permesso di superare in<br />

termini di vetture consegnate alla rete il record storico del 2008, raggiunto in condizioni di mercato decisamente<br />

migliori rispetto alle attuali. Molto buone anche le performance in termini economici: i ricavi sono aumentati del<br />

7,9% nei confronti del 2009, il margine sui ricavi è salito al 15,8%.<br />

Il successo economico è il risultato dei continui investimenti di prodotto che hanno visto la Ferrari protagonista<br />

con diversi modelli. Oltre alla costante affermazione della Ferrari California e al “ramp up” produttivo e<br />

commerciale della 458 Italia, il <strong>2010</strong> è stato caratterizzato dal lancio di due modelli in serie limitata: la 599 GTO,<br />

le cui consegne sono iniziate nel corso del’anno, e la Ferrari SA Aperta; entrambi hanno riportato un immediato<br />

successo presso la clientela.<br />

La Scuderia Ferrari è tornata ai vertici del campionato di Formula Uno arrivando a sfiorare il titolo mondiale piloti<br />

sfuggito solo all’ultima gara di un campionato molto combattuto. La Ferrari ha invece conquistato il campionato<br />

marche intercontinentale dell’American Les Mans Serie.<br />

Ferrari ha continuato a utilizzare la piattaforma internet come mezzo privilegiato per comunicare con i clienti e gli<br />

appassionati di tutto il mondo. Dopo la versione in lingua giapponese, lanciata in gennaio, da marzo <strong>2010</strong> il sito<br />

è disponibile in lingua cinese, permettendo di stabilire un contatto ancora più stretto con Paesi particolarmente<br />

rilevanti per il settore.<br />

È proseguito secondo i piani anche lo sviluppo dei Ferrari Store con l’apertura di nuovi punti vendita nel mondo.<br />

Di particolare rilievo le aperture di New York, nella centralissima Park Avenue, Johannesburg e Abu Dhabi, il<br />

più grande del mondo. A questi si è affiancato un nuovo concept di negozio, il Ferrari Pit Stop, aperto a Nola e<br />

interamente dedicato ai tifosi della Scuderia.<br />

Positivo il risultato dei prodotti in licenza, dove sono state confermate le collaborazioni con partner di rilievo<br />

e a novembre è stato inaugurato il Ferrari World Abu Dhabi. Un grande parco tematico, realizzato su licenza<br />

Ferrari, con attrazioni spettacolari che utilizzano le più avanzate tecnologie per raccontare la storia e trasmettere<br />

le emozioni uniche del marchio Ferrari.<br />

Il totale delle vendite al cliente finale è stato di 6.461 vetture omologate, in miglioramento del 3,4% rispetto<br />

al 2009 (+2,7% nei confronti del totale vendite del 2009, pari a 6.293 unità includendo anche le vetture non<br />

omologate - tipologia di vetture non presente nelle vendite del <strong>2010</strong>).


Tale risultato è dovuto principalmente alla ripresa del mercato americano e alle ottime performance dei mercati<br />

emergenti del comparto asiatico, in particolare della Cina, dove il successo della 458 Italia e della California<br />

hanno decretato un importante aumento della domanda.<br />

In Nord America, primo mercato per Ferrari in termini di volumi (26% del totale mondo), con 1.672 vetture<br />

vendute ai clienti finali (+14% rispetto al 2009), il settore ha registrato il ritorno delle vendite ai livelli pre-crisi,<br />

nonostante il contesto di mercato sia rimasto ancora inferiore a tali livelli. In Europa si sono registrate due<br />

tendenze: da un lato crescita delle vendite nei mercati dell’Europa dell’Est, dall’altro consolidamento dei volumi<br />

nell’Europa Occidentale; complessivamente sono state vendute 3.056 unità, in lieve contrazione rispetto al<br />

2009 (-1,4%). Nei mercati dell’Europa Occidentale il risultato migliore è quello registrato nel mercato italiano<br />

con 694 unità consegnate (+6%); in leggera contrazione invece Germania (-4% a 617 unità) e Gran Bretagna<br />

(-3% a 468 unità). Nei mercati dell’Europa Orientale si segnala, in particolare, l’aumento delle vendite di Ferrari<br />

in Russia (+82%) e in Romania (+5%).<br />

Nell’area Medio Oriente e Africa, Ferrari ha confermato i volumi del 2009 a conferma degli ottimi risultati raggiunti<br />

negli ultimi anni; il totale delle vetture consegnate a clienti finali è stato pari a 476 unità (+1%). Si è confermato<br />

il trend di crescita delle vendite nell’area Asia-Pacifico, dove sono state consegnate complessivamente 1.151<br />

vetture (+3% rispetto al 2009) grazie alle ottime performance in Cina, Australia e Singapore. Nell’importante<br />

mercato cinese le vendite hanno raggiunto le 256 unità segnando un incremento del 24%. Molto positivi anche<br />

i risultati a Hong Kong (+10% a 157 unità), in Australia (+19% a 137 unità), a Singapore (+150% a 50 unità) e in<br />

Corea del Sud (+44% a 46 unità). In Giappone, Ferrari ha mantenuto la leadership nel segmento di riferimento,<br />

con una quota di mercato pari al 47%, pur in presenza di una flessione del numero di vetture vendute (411<br />

unità, -18% rispetto al 2009) determinata dalle difficoltà economiche del Paese.<br />

Nell’anno <strong>2010</strong> le vetture omologate consegnate alla rete sono state pari a 6.573 in aumento del 6,1%<br />

rispetto all’anno precedente (+5,4% nei confronti del totale consegne del 2009, pari a 6.235 unità includendo<br />

anche le vetture non omologate).<br />

INNOVAZIONE E PrODOTTI<br />

In marzo, al Salone di Ginevra, Ferrari ha presentato la HY-Kers, una granturismo ibrida che sfrutta in chiave<br />

ecologica la tecnologia derivata dalla Formula 1. La vettura, spinta da due motori, uno elettrico e l’altro un<br />

tradizionale 12 cilindri a V, dimostra la capacità della Casa di abbinare il rispetto dell’ambiente al piacere di<br />

guida. Sempre a Ginevra si è avuto il debutto della Ferrari California con Start&Stop.<br />

In aprile, al Salone di Pechino, è stata presentata la Ferrari 599 GTO, la vettura stradale dalle prestazioni più<br />

elevate mai costruita a Maranello. Derivata dalla 599, è prodotta in una serie limitata di soli 599 esemplari che<br />

sono stati tutti ordinati ancor prima della presentazione al grande pubblico. È spinta da un 12 cilindri di sei litri,<br />

che eroga 670 cavalli, accelera da zero a cento in 3,35 secondi e può superare i 335 chilometri l’ora.<br />

A Shanghai, Ferrari è stata protagonista dell’Expo Internazionale dove milioni di visitatori hanno potuto ammirare<br />

il concept HY-Kers, la soluzione della Ferrari per vetture ibride.<br />

Al Salone di Parigi nello stand del Cavallino è stata presentata la Ferrari SA Aperta, serie speciale prodotta in<br />

tiratura limitatissima di 80 esemplari, tutti ordinati in brevissimo tempo. Ferrari ha voluto celebrare con questa<br />

vettura gli ottant’anni della storica carrozzeria Pininfarina. La SA Aperta è una vera e propria roadster con<br />

propulsore V12 anteriore. Con i suoi 670 Cv la SA Aperta interpreta lo spirito sportivo della 599, incorporando<br />

la tecnologia Ferrari più avanzata.<br />

Ferrari, tramite Ferrari Financial Services, offre ai propri clienti prodotti finanziari per l’acquisto delle proprie<br />

vetture in diversi Paesi europei (Germania, Regno Unito, Svizzera, Francia, Belgio, Austria, Italia) e negli Stati<br />

Uniti. A questi mercati, a partire dal maggio del <strong>2010</strong>, si è aggiunta anche l’Ungheria. La nuova linea di business<br />

Dealer Finance, che è stata lanciata nel dicembre del 2009, è utilizzata negli Stati Uniti e dalla rete europea nei<br />

seguenti paesi: Germania, Svizzera, Belgio e Regno Unito.<br />

109


110<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANDAMENTO<br />

DELLA GESTIONE<br />

NEI SETTOrI<br />

DELLE<br />

Continuing<br />

operation<br />

FiAT POweRTRAin<br />

DATI SIGNIFIcATIVI<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Ricavi netti 4.211 3.372<br />

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 140 104<br />

Utile/(perdita) operativa (*) 172 77<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 385 401<br />

di cui Costi di sviluppo capitalizzati 53 36<br />

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (**) 80 55<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) 12.453 11.408<br />

(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.<br />

(**) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />

ANDAMENTO cOMMErcIALE<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain opera nel campo dei motori e dei cambi per automobili e veicoli commerciali leggeri (corrisponde<br />

all’attività “Passenger & Commercial Vehicles” del precedente settore FPT Powertrain Technologies).<br />

Nel <strong>2010</strong> è stato acquisito il residuo 50% della partecipazione nella <strong>Fiat</strong> Powertrain Polska Sp. z.o.o. (già<br />

<strong>Fiat</strong>-GM Powertrain Polska), che è stata consolidata integralmente.<br />

L’andamento del settore è stato caratterizzato dallo stabilizzarsi dei volumi; il calo delle vendite determinato<br />

dalla conclusione degli eco-incentivi in alcuni importanti mercati automobilistici europei è stato, infatti,<br />

compensato dalla crescita dei mercati del Sud America.<br />

I ricavi di <strong>Fiat</strong> Powertrain, pari a 4.211 milioni di euro, sono aumentati del 24,9% rispetto al 2009 (+11,1% a<br />

condizioni omogenee). Le vendite verso clienti esterni al Gruppo <strong>Fiat</strong> e verso joint venture, nel <strong>2010</strong>, hanno<br />

rappresentato il 13% dei ricavi (10% a condizioni di perimetro omogenee, era l’8% dei ricavi nel 2009).<br />

Nel <strong>2010</strong> il settore ha venduto 2.347.000 motori, in aumento del 2,5% (a parità di perimetro) e 2.233.000<br />

cambi, con una crescita dell’1,1% rispetto all’anno precedente. I motori diesel venduti a terzi hanno<br />

rappresentato circa il 9% dei volumi di vendita complessivamente realizzati nell’esercizio (7% nel 2009).<br />

Ai primi di ottobre il settore si è aggiudicato il prestigioso premio internazionale “Technobest <strong>2010</strong>”, per<br />

l’innovativo motore bicilindrico TwinAir. Il riconoscimento è stato assegnato dalla giuria internazionale e<br />

indipendente di Autobest, composta da 15 giornalisti specializzati rappresentanti 14 paesi. II nuovo motore 1.4<br />

MultiAir Turbo si è aggiudicato il riconoscimento “Best New Engine <strong>2010</strong>“, una delle categorie del prestigioso<br />

premio “Engine of the Year”, assegnato da una giuria internazionale composta da 65 giornalisti specializzati<br />

di 32 Paesi. La tecnologia MultiAir è stata premiata anche oltreoceano, dove ha ricevuto il prestigioso<br />

riconoscimento “Best of What’s New” per le sue innovative caratteristiche, assegnatole dall’autorevole rivista<br />

statunitense Popular Science.<br />

INNOVAZIONE E PrODOTTI<br />

Nel corso del <strong>2010</strong> il settore ha continuato a sviluppare motopropulsori (motori più cambi) innovativi per<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles.


Nel campo dei motori a benzina di piccola cilindrata le attività di maggior rilievo hanno riguardato lo sviluppo<br />

della nuova famiglia di motori a due cilindri. Tale attività si è concretizzata con il lancio in produzione della prima<br />

applicazione del motore TwinAir nella versione sovralimentata da 85 Cv che impiega il rivoluzionario sistema<br />

MultiAir abbinato ad una fluidodinamica specifica per ottenere il massimo rendimento dalla combustione.<br />

Più piccolo e più leggero di un quattro cilindri di pari prestazioni, il nuovo motore assicura una consistente<br />

riduzione delle emissioni di CO . Il propulsore ha fatto il suo esordio applicato a <strong>Fiat</strong> 500 e <strong>Fiat</strong> 500C. Lo<br />

2<br />

sviluppo della famiglia dei motori TwinAir prosegue con l’applicazione della versione Turbo sulle altre vetture<br />

del segmento A e B di <strong>Fiat</strong> Group Automobiles.<br />

In parallelo è continuato lo sviluppo della versione aspirata sulla quale verrà introdotta per la prima volta la<br />

seconda generazione (MultiAir II) della tecnologia di comando elettroidraulico delle valvole. Nell’ambito della<br />

stessa famiglia TwinAir è in corso di sviluppo l’applicazione sovralimentata a metano. La tecnologia MultiAir II<br />

è in fase di implementazione anche sui motori Fire 16v e consentirà di ridurre ulteriormente le emissioni di CO2 senza penalizzare le prestazioni.<br />

Sulle famiglie dei motori TwinAir e Fire sono proseguite le attività finalizzate a ridurre ulteriormente i consumi e<br />

le emissioni per il raggiungimento dei nuovi limiti omologativi (Euro 5+ ed Euro 6).<br />

Per la famiglia Fire 8v, in America Latina, è iniziata la produzione delle nuove motorizzazioni Fire 1.0 Low<br />

Friction e 1.4 Evo2 Flexfuel.<br />

È stata completata l’applicazione della funzione Start&Stop su tutte le motorizzazioni Fire. Inoltre è stato<br />

introdotto il motore Fire 1.4 16v Turbo Bifuel (benzina/metano) con prima applicazione su Nuovo Doblò. Sono<br />

state eseguite le attività di sviluppo delle versioni Euro 5 GPL dei motori Fire 1.2 8v, 1.4 8v e 1.4 16v Aspirato<br />

e Turbo, con avvio produttivo nel 2011.<br />

A marzo è stato lanciato in produzione il secondo motore della famiglia B 1.8 Turbo a iniezione diretta da 235<br />

Cv per Alfa Romeo Giulietta e si è proseguito per la stessa famiglia di motori con l’ulteriore sviluppo del sistema<br />

di iniezione e combustione per raggiungere il limite di emissioni Euro 6.<br />

In ambito motori diesel per autovetture, nel <strong>2010</strong> <strong>Fiat</strong> Powertrain ha avviato la fornitura a <strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles di una nuova versione del motore 1.3 Small Diesel Engine da 85 Cv a bassissimo impatto<br />

ambientale. L’utilizzo di un nuovo turbocompressore ad alta efficienza, abbinato all’introduzione della funzione<br />

di “Injection Rate Shaping” con il sistema di iniezione MultiJet II, ha permesso di ottenere su Punto Evo<br />

emissioni di CO sul ciclo misto pari a 95 g/km.<br />

2<br />

Sempre nel campo dei motori diesel, è stato lanciato in produzione il nuovo motore della famiglia B 2.0 da<br />

140 Cv con tecnologia “Downspeeding”, sviluppato in ottica riduzione consumi e miglioramento ripresa ai<br />

bassi regimi per l’Alfa Romeo Giulietta. L’adozione di un turbocompressore ad alta efficienza e l’utilizzo di<br />

nuove tecnologie per la riduzione degli assorbimenti motore hanno permesso di ottenere una diminuzione del<br />

consumo sul ciclo misto pari al 4%.<br />

È inoltre proseguito lo sviluppo delle motorizzazioni della famiglia B 2.0 con sistema di iniezione MultiJet II, il<br />

cui avvio produttivo è previsto nei primi mesi del 2011 sui veicoli <strong>Fiat</strong> Freemont (nella versione da 170 Cv) e<br />

<strong>Fiat</strong> Ducato (nella versione da 115 Cv).<br />

Nel campo delle trasmissioni, tra gli sviluppi più significativi dell’anno <strong>2010</strong>, occupa senz’altro un posto di<br />

rilievo lo sviluppo dell’applicazione al modello Giulietta del cambio automatico con doppia frizione a secco<br />

C635 TCT (Twin Clutch Technology), che ha già trovato applicazione su Alfa MiTo e che nel 2011 sarà lanciato<br />

su Giulietta (1.4 MultiAir da 170 Cv e 2.0 MultiJet da 170 Cv) e su una vettura Chrysler.<br />

Da segnalare, tra le numerose applicazioni dei cambi automatizzati sviluppate nel <strong>2010</strong>, quella del cambio<br />

robotizzato C514 MTA alla <strong>Fiat</strong> 500 con motore TwinAir, che ha permesso di ridurre a 92 g/km il livello di<br />

emissioni di CO 2 : la migliore prestazione nella categoria dei veicoli del segmento A.<br />

111


112<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANDAMENTO<br />

DELLA GESTIONE<br />

NEI SETTOrI<br />

DELLE<br />

Continuing<br />

operation<br />

cOMPOnenTi<br />

Magneti Marelli<br />

DATI SIGNIFIcATIVI<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Ricavi netti 5.402 4.528<br />

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 98 25<br />

Utile/(perdita) operativa (*) 73 (40)<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 383 356<br />

di cui Costi di sviluppo capitalizzati 138 114<br />

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (**) 292 245<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero)<br />

(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.<br />

(**) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />

34.269 31.628<br />

ANDAMENTO DELLA GESTIONE<br />

Nel <strong>2010</strong> si è verificata una ripresa a livello mondiale dei volumi di produzione di vetture e veicoli commerciali<br />

leggeri. In Europa, in particolare, Magneti Marelli ha potuto contare sulla crescita della domanda di veicoli<br />

commerciali leggeri e sulla ripresa del mercato delle vetture di segmento medio-alto, che era stato colpito in<br />

modo particolarmente duro nel 2009. Per contro ha dovuto confrontarsi con il calo del mercato delle vetture<br />

dei segmenti A e B conseguente alla cessazione degli eco-incentivi.<br />

Per Magneti Marelli il <strong>2010</strong> si è chiuso con una significativa crescita dei ricavi (+19,3% rispetto al 2009).<br />

Nel <strong>2010</strong> il settore ha stipulato alcuni importanti accordi per lo sviluppo di prodotti innovativi nell’ambito della<br />

componentistica di riferimento.<br />

Magneti Marelli, in collaborazione con il gruppo Harman, fornirà la prossima generazione di sistemi infotainment<br />

ad un importante cliente tedesco. Il nuovo sistema combinerà la piattaforma aperta di Magneti Marelli con<br />

l’esperienza del partner nel settore audio e negli applicativi alto di gamma.<br />

Magneti Marelli e Accenture hanno firmato un accordo di collaborazione quinquennale per la progettazione<br />

e lo sviluppo delle attività legate all’infotainment a bordo veicolo, telematica e software integrati. Accenture<br />

contribuirà allo sviluppo e alla gestione delle soluzioni e servizi legati all’entertainment digitale e alla<br />

comunicazione.<br />

Magneti Marelli e l’azienda americana ElectroJet hanno sottoscritto un accordo di partnership mirato a produrre<br />

e commercializzare un sistema di controllo motore che consente di introdurre l’iniezione elettronica sui veicoli<br />

a due e tre ruote in modo semplice e a costi contenuti. L’accordo si rivolge al mercato asiatico delle due ruote,<br />

che rappresenta per il settore un’opportunità di business molto interessante.<br />

Per quanto riguarda lo sviluppo delle attività produttive, ai primi di giugno la joint venture fra Magneti Marelli e la<br />

Shanghai Automobile Gear Works ha inaugurato a Jiading (Shanghai) il nuovo stabilimento per la produzione di<br />

componenti idraulici per circa 300 mila cambi AMT (Freechoice TM ) di Magneti Marelli su base annua. Sono state<br />

avviate anche le produzioni nei nuovi stabilimenti, negli Stati Uniti per Ammortizzatori e in Russia per Lighting.


Si ricorda, infine, che in Brasile Magneti Marelli ha ricevuto un riconoscimento per il forte impegno nella categoria<br />

“Sostenibilità” per le significative performance nell’ambito della gestione dei rifiuti (riduzione delle quantità e<br />

incremento della percentuale di riciclo).<br />

Tutte le linee di business evidenziano una crescita rispetto all’anno precedente, di seguito si delineano gli<br />

aspetti salienti che hanno caratterizzato la gestione delle singole linee di business.<br />

LIGhTING<br />

Il fatturato del <strong>2010</strong> è stato pari a 1.586 milioni di euro, con una crescita di circa 30% rispetto all’anno<br />

precedente. L’incremento principale dei volumi di vendita è legato alla ripresa del mercato europeo nel<br />

segmento automotive medio-alto e ha riguardato in particolare le attività nell’area Germania-Repubblica Ceca.<br />

Da segnalare anche le buone performance nei mercati asiatici e nell’area Nafta.<br />

L’attività di innovazione si è sviluppata su due filoni: la riduzione del consumo energetico, con i progetti FINE-X<br />

(Future Integrated New Efficient Xenon) e Economic-light a basso raggio, e la flessibilità del design, con l’utilizzo<br />

delle applicazioni LED anche nei proiettori.<br />

Tra i numerosi lanci in produzione si segnalano i proiettori e fanali per Alfa Romeo Giulietta, oltre a<br />

nuove piattaforme per i clienti Audi e Mercedes con proiettori interamente equipaggiati con la nuova<br />

tecnologia LED. Le principali acquisizioni di ordini hanno riguardato: proiettori e fanali per modelli<br />

Peugeot, Mercedes, Volkswagen-Audi e per la nuova <strong>Fiat</strong> Panda; proiettori per BMW, Renault, Citroen<br />

e per Chrysler.<br />

cONTrOLLO MOTOrE<br />

Il fatturato del <strong>2010</strong>, pari a 967 milioni di euro, ha segnato un incremento del 14% rispetto al 2009, con una<br />

crescita concentrata in Brasile, Cina, India e Stati Uniti.<br />

L’innovazione si è concentrata sullo sviluppo di centraline di nuova generazione, di motori ibridi-elettrici e della<br />

nuova gamma prodotto della pompa ad iniezione diretta. Sono stati sviluppati la centralina della <strong>Fiat</strong> 500 per<br />

il mercato statunitense e corpi farfallati per sistemi GDI (Gasoline Direct Injection) per VolKswagen e per le<br />

moto BMW. Tra i lanci dell’anno si segnalano i corpi farfallati per i clienti Peugeot e Citroen in Slovacchia e i<br />

componenti idraulici Freechoice in Cina.<br />

Fra le principali acquisizioni di ordini si evidenziano i collettori aria e i corpi farfallati per Chrysler negli Stati Uniti,<br />

la pompa e il corpo farfallato GDI per PSA in Europa.<br />

SISTEMI SOSPENSIONI<br />

I ricavi dell’anno, pari a 583 milioni di euro, si sono incrementati dell’11% rispetto all’anno precedente. La<br />

variazione più consistente si è verificata in Italia in seguito, in particolare, all’aumento dei volumi di vendita dei<br />

veicoli commerciali leggeri prodotti dalla joint venture Sevel. In Polonia sono calate le vendite destinate alle<br />

vetture dei segmenti A e B, ma è rimasta stabile rispetto al 2009 la produzione per la <strong>Fiat</strong> 500. In Brasile si è<br />

confermato il trend positivo, grazie al buon andamento delle forniture a Fiasa.<br />

Le attività di innovazione si sono concentrate sullo sviluppo di soluzioni tecniche a peso ridotto in ottica di<br />

riduzione delle emissioni di CO . Si segnalano l’acquisizione della sospensione completa della nuova <strong>Fiat</strong> Panda<br />

2<br />

e quella anteriore della nuova Lancia Ypsilon.<br />

AMMOrTIZZATOrI<br />

I ricavi della linea di business per l’anno <strong>2010</strong> sono stati pari a 394 milioni di euro, con una crescita del 40%<br />

rispetto all’anno precedente, concentrata principalmente in Brasile e Stati Uniti.<br />

113


114<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANDAMENTO<br />

DELLA GESTIONE<br />

NEI SETTOrI<br />

DELLE<br />

Continuing<br />

operation<br />

I principali progetti innovativi riguardano l’ “Inertial Valve” (nuova valvola per ammortizzatori), il “Full Displacement<br />

Piston Valve” (ammortizzatori con pistone a disco, che favorisce l’adattamento a percorsi irregolari).<br />

Nel <strong>2010</strong> si segnalano i lanci in produzione degli ammortizzatori per “Novo Uno”, Punto, Siena e per modelli<br />

Volkswagen e General Motors in Brasile. I principali ordini acquisti hanno riguardato la nuova Palio e un nuovo<br />

modello Opel nel mercato brasiliano; nel mercato europeo si segnalano gli ordini per la nuova Panda e la futura<br />

Multipla di <strong>Fiat</strong>.<br />

SISTEMI ELETTrONIcI<br />

I ricavi complessivi del <strong>2010</strong> sono stati pari a 623 milioni di euro, in aumento del 24% rispetto all’anno<br />

precedente grazie, in particolare, alla crescita nei mercati cinese e brasiliano e all’avvio di nuovi prodotti in<br />

Slovacchia. I quadri di bordo hanno realizzato un incremento del fatturato (+16%), principalmente per gli<br />

effetti positivi delle vendite verso clienti terzi; la telematica registra un’importante crescita del fatturato (+31%)<br />

influenzata dall’aumento dei volumi verso <strong>Fiat</strong> e SAIC e dall’avvio produttivo dell’e-call per PSA; in aumento<br />

anche il fatturato dei prodotti abitacolo.<br />

Per quanto riguarda l’attività di innovazione, per i quadri di bordo sono stati sviluppati i quadri per la 500<br />

destinata al mercato americano, per la nuova Panda e per la “new small family” di Volkswagen. È inoltre stato<br />

sviluppato per PSA il primo quadro digitale su alti volumi di produzione. Per la linea di prodotto abitacolo sono<br />

stati sviluppati nuovi componenti per clienti <strong>Fiat</strong> (nuova Lancia Ypsilon, Ducato e Iveco Daily) e la centralina<br />

di controllo abitacolo per la nuova Palio in Brasile; nell’area telematica gli sviluppi si sono concentrati sul<br />

navigatore per il cliente BMW e sul modulo HFM (Hand Free Module) per il cliente Chrysler.<br />

Nel <strong>2010</strong> è stato lanciato in produzione per Alfa Romeo Giulietta un nuovo sistema di navigazione, che integra,<br />

in un unico dispositivo, navigatore a mappe, radioricevitore “dual tuner” e lettore Cd MP3 con possibile<br />

interfaccia con il sistema Blue&Me.<br />

Tra i principali ordini acquisiti nel <strong>2010</strong> si segnalano il quadro di bordo e la centralina di controllo abitacolo per<br />

la piattaforma C-evo Chrysler, il quadro digitale per la vettura elettrica di Renault, la radionavigazione per PSA<br />

e il nuovo sistema infotelematico per BMW.<br />

SISTEMI DI ScArIcO<br />

Nel <strong>2010</strong> sono stati registrati ricavi per 614 milioni di euro, in crescita del 13% rispetto all’anno precedente.<br />

Maggiori vendite sono state realizzate nel mercato dei veicoli leggeri in Spagna e nel mercato brasiliano; in calo,<br />

per contro, i volumi in Italia a causa della contrazione della domanda di autovetture.<br />

Per quanto riguarda l’innovazione, nel <strong>2010</strong> sono proseguite le attività sulla riduzione delle emissioni dei motori<br />

diesel, delle emissioni di CO e quelle relative alla definizione del suono sportivo.<br />

2<br />

Nel corso dell’anno è iniziata la produzione di sistemi di scarico per clienti terzi in Spagna, per Iveco Daily con<br />

motorizzazioni Euro 5 e dell’hot end per Alfa Romeo Giulietta in Italia.<br />

Tra i principali ordini acquisiti si evidenziano nuovi sistemi di scarico per motorizzazioni Euro 5 di un veicolo<br />

commerciale leggero Mercedes e il primo progetto per Chrysler.<br />

AFTEr MArkET<br />

I ricavi del <strong>2010</strong> sono stati pari a 287 milioni di euro, in crescita del 21% rispetto all’anno precedente. I principali<br />

incrementi sono legati all’area Mercosur e all’Italia.<br />

In crescita sia le macchine rotanti sia l’illuminazione, mentre le batterie, il cui mercato ha risentito di uno scenario<br />

alquanto competitivo, hanno segnato una diminuzione.


Tra gli eventi significativi si segnalano importanti accordi commerciali e di collaborazione con partner rilevanti nei<br />

comparti della manutenzione e assistenza, oltre a una partnership in Spagna con un importante marchio per la<br />

distribuzione in esclusiva di batterie attraverso la rete commerciale di Magneti Marelli.<br />

PLASTIc cOMPONENTS AND MODuLES<br />

I ricavi della linea di business, pari a 499 milioni di euro, sono aumentati del 6% rispetto all’anno precedente. La<br />

crescita è stata registrata principalmente in Italia, grazie ai maggiori volumi del veicolo Ducato e all’avvio della<br />

produzione per la Giulietta, e in Brasile per l’avvio del bocchettone in plastica per la ”Novo Uno”. Per contro,<br />

in Polonia il business ha risentito del calo delle vetture del segmento A e B, contenuto dal rafforzamento dello<br />

zloty.<br />

L’innovazione prodotto ha riguardato lo sviluppo e l’industrializzazione di una nuova applicazione sul serbatoio<br />

benzina in materiale plastico (polietilene), che permetterà di ridurre l’emissione nell’ambiente di idrocarburi<br />

e di contenere i limiti di emissioni evaporative in caso di aumento delle quantità di biocarburi impiegati. Tale<br />

tecnologia sarà applicata sulla nuova Lancia Ypsilon e sulla nuova Panda.<br />

115


116<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANDAMENTO<br />

DELLA GESTIONE<br />

NEI SETTOrI<br />

DELLE<br />

Continuing<br />

operation<br />

PROdOTTi MeTALLURGici<br />

Teksid<br />

DATI SIGNIFIcATIVI<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Ricavi netti 776 578<br />

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 17 (12)<br />

Utile/(perdita) operativa (*) 17 (14)<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 31 33<br />

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (**) 2 2<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero)<br />

(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.<br />

(**) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />

7.275 6.194<br />

ANDAMENTO DELLA GESTIONE<br />

Dopo la crisi economica internazionale, che ha condizionato l’andamento del 2009, l’anno <strong>2010</strong> ha registrato<br />

una discreta crescita della domanda, che comunque in alcune aree geografiche è rimasta inferiore agli anni<br />

antecedenti la crisi.<br />

I due grandi comparti di interesse per Teksid nel <strong>2010</strong> hanno registrato differenti incrementi a seconda dei<br />

mercati. Il mercato dei veicoli leggeri (auto e veicoli commerciali leggeri) ha segnato una ripresa produttiva a<br />

livello mondiale rispetto al 2009 con un incremento nell’area Nafta più accentuato rispetto a quello in Europa.<br />

Buono anche l’andamento produttivo in Brasile. Il mercato di riferimento dei veicoli pesanti ha presentato un<br />

forte aumento a livello mondiale che ha interessato tutte le aree, con un significativo incremento in Europa<br />

rispetto ai livelli molto bassi del 2009.<br />

Nel quadro economico sopra esposto il settore ha registrato un significativo miglioramento delle performance<br />

economiche e una crescita dei ricavi del 34,3%.<br />

Nel <strong>2010</strong> la business unit Ghisa ha registrato un aumento dei volumi del 21,8% rispetto al 2009 realizzato in<br />

particolare nel comparto dei veicoli pesanti. La crescita ha riguardato l’Europa (+18,1%), l’area Nafta (+47,2%),<br />

dove le vendite del settore sono concentrate nel comparto dei veicoli pesanti, e il Brasile (+19,9%). I ricavi della<br />

business unit hanno presentato un incremento del 35,9%, oltre all’impatto dei maggiori volumi, la crescita è<br />

legata anche al recupero sui prezzi di vendita delle maggiori quotazioni della materia prima.<br />

Nel comparto Ghisa Teksid opera anche in Cina tramite Hua Dong Teksid Automotive Foundry Co. Ltd., società<br />

a controllo congiunto con SAIC, valutata con il metodo del patrimonio netto. Nel <strong>2010</strong> la società ha registrato<br />

un decremento dei volumi di spedito del 9,1%, connesso alla diminuzione dei volumi di esportazione verso il<br />

mercato italiano.<br />

Nel <strong>2010</strong> la business unit Alluminio ha registrato un aumento dei volumi (+15,3%) e del fatturato (+26,5%):<br />

quest’ultima variazione è legata principalmente all’aumento dei volumi ed in parte alla componente costo delle<br />

materie prime nel prezzo di vendita.


MeZZi e SiSTeMi di PROdUZiOne<br />

Comau<br />

DATI SIGNIFIcATIVI<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Ricavi netti 1.023 728<br />

Utile/(perdita) della gestione ordinaria (6) (28)<br />

Utile/(perdita) operativa (*) (6) (32)<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 24 13<br />

di cui Costi di sviluppo capitalizzati 4 2<br />

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (**) 12 10<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) 12.216 11.708<br />

(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.<br />

(**) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />

ANDAMENTO DELLA GESTIONE<br />

Nel <strong>2010</strong> il mercato di riferimento del settore si è ripreso dalla crisi finanziaria e industriale che ha colpito tutti i<br />

Paesi a partire dalla seconda parte del 2008.<br />

Nei Paesi occidentali i costruttori di automobili hanno riavviato gli investimenti in vista dell’uscita di nuovi modelli<br />

nel 2011 e 2012.<br />

In particolare in Nord America, in seguito alla conclusione delle procedure concorsuali di Chrysler e General<br />

Motors nel 2009, le case produttrici hanno avviato una ridefinizione degli impianti e una ripresa di progetti,<br />

funzionale all’uscita di nuovi modelli.<br />

In Europa la ripresa si è concentrata soprattutto in Germania: anche in questo caso i nuovi progetti sono<br />

destinati unicamente all’uscita di nuovi modelli, mentre la capacità produttiva resta caratterizzata da un eccesso<br />

di produzione.<br />

In America Latina e Cina, dove la riduzione degli investimenti era stata più contenuta, è ripreso il trend di alta<br />

crescita che aveva caratterizzato gli anni passati. Si sono quindi intensificati gli investimenti e si è incrementata<br />

l’attività di Service in Brasile e Argentina.<br />

Nel <strong>2010</strong>, l’acquisizione di ordini per le attività a commessa, pari a 952 milioni di euro, è risultata superiore<br />

dell’80% rispetto al 2009.<br />

Complessivamente il 29% degli ordini delle attività a commessa è stato acquisito in Europa, il 29% in Nord<br />

America, mentre il restante 42% è stato acquisito in America Latina e Asia. La ripartizione degli ordini si presenta<br />

come segue: il 22% proviene da società del Gruppo <strong>Fiat</strong> e il 78% da altri costruttori. Al 31 dicembre <strong>2010</strong> il<br />

portafoglio ordini delle attività a commessa è pari a 629 milioni di euro, in aumento del 32% rispetto all’anno<br />

precedente.<br />

Il Service ha beneficiato di una crescita in Brasile e Argentina, dove i livelli di attività complessivamente si sono<br />

incrementati del 42%, seguendo il trend positivo di mercato, nonché grazie all’acquisizione di nuovi contratti in<br />

settori non automotive, quali petrolifero e chimico.<br />

117


AndAMenTO deLLA GeSTiOne<br />

nei SeTTORi deLLe<br />

DISCONTINUED OPERATION


MAcchine PeR L’AGRicOLTURA<br />

e Le cOSTRUZiOni<br />

CNH – Case New Holland<br />

DATI SIGNIFIcATIVI<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Ricavi netti 11.906 10.107<br />

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 755 337<br />

Utile/(perdita) operativa (*) 754 251<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (**) 446 330<br />

di cui Costi di sviluppo capitalizzati 200 151<br />

Spesa complessiva in Ricerca e Sviluppo (***) 346 283<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) 28.831 28.466<br />

(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.<br />

(**) Al netto dei veicoli dati in leasing operativo.<br />

(***) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />

ANDAMENTO cOMMErcIALE<br />

Nel <strong>2010</strong> a livello mondiale le vendite finali di macchine per l’agricoltura sono aumentate dell’8% rispetto al<br />

2009, con incrementi in tutte le aree geografiche eccetto l’Europa Occidentale, dove la domanda è rimasta al di<br />

sotto dei livelli storicamente normali. La domanda globale di trattori e di mietitrebbiatrici è salita rispettivamente<br />

dell’8% e del 2%. In Nord America le vendite di trattori sono cresciute del 5% e quelle di mietitrebbiatrici del<br />

9% grazie ai prezzi elevati delle commodity e alla solida redditività delle imprese agricole. In America Latina<br />

le vendite sono aumentate del 20% per i trattori e del 29% per le mietitrebbiatrici avendo beneficiato di un<br />

buon contesto economico e della stabilità nei programmi governativi di sostegno al settore agricolo. In Europa<br />

Occidentale il mercato è calato nell’anno con una riduzione del 9% per i trattori e del 29% per le mietitrebbiatrici;<br />

la domanda di trattori ha evidenziato segni di ripresa nel quarto trimestre <strong>2010</strong> con un aumento del 12%<br />

rispetto all’analogo periodo del 2009. I mercati del Resto del Mondo hanno presentato una crescita del 13%<br />

per i trattori e del 3% per le mietitrebbiatrici.<br />

Nell’anno la quota di mercato di CNH per i trattori a livello globale è rimasta perlopiù in linea con l’anno<br />

precedente mantenendo la posizione in Europa Occidentale, nonostante il calo del mercato, e con un leggero<br />

calo in Nord America per i trattori con potenza inferiore ai 40 Cv e di medie dimensioni, in attesa del lancio dei<br />

nuovi e più competitivi modelli. CNH ha migliorato la quota nel mercato delle mietitrebbiatrici a livello globale<br />

grazie alla buona performance nelle aree del Resto del Mondo.<br />

Nel <strong>2010</strong> il mercato mondiale delle macchine per le costruzioni è aumentato del 47% rispetto ai bassi<br />

livelli del 2009. Il mercato delle macchine leggere è salito del 35% e quello delle macchine pesanti del 59%.<br />

In Nord America la domanda è cresciuta del 20% per le macchine leggere e del 14% per quelle pesanti,<br />

prevalentemente per la sostituzione di flotte obsolete. In Europa Occidentale la domanda è aumentata in<br />

quanto il comparto ha iniziato a risalire dai bassi livelli dell’anno precedente, con le unità vendute in crescita<br />

del 23% per le macchine leggere e del 17% per le macchine pesanti. In America Latina la forte performance<br />

del mercato è stata determinata dalla crescita dell’attività nel campo delle infrastrutture. La domanda è salita<br />

119


120<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANDAMENTO<br />

DELLA GESTIONE<br />

NEI SETTOrI<br />

DELLE<br />

DisContinueD<br />

operation<br />

dell’89% per le macchine leggere e dell’86% per quelle pesanti. Le vendite nei mercati del Resto del Mondo<br />

sono salite del 50% per le macchine leggere e del 71% per le macchine pesanti, trainate dal permanere di una<br />

domanda robusta nell’area Asia-Pacifico, principalmente nel comparto delle macchine pesanti in Cina.<br />

Nell’anno la quota globale di CNH si è mantenuta stabile, in presenza di una domanda in crescita in tutti i<br />

segmenti e aree geografiche, ad eccezione dell’America Latina, dove la quota è diminuita per vincoli nella<br />

capacità produttiva locale di CNH sia per le macchine leggere sia per quelle pesanti. I piani di ampliamento della<br />

capacità produttiva sono iniziati in due stabilimenti per consentire l’allineamento alla futura crescita del mercato<br />

e raggiungere gli obiettivi di produzione locale.<br />

CNH e KAMAz hanno finalizzato l’accordo di joint venture per produrre macchine per l’agricoltura e le<br />

costruzioni nella Federazione Russa. L’intesa ha fatto seguito all’accordo preliminare formalizzato nell’ottobre<br />

2009. La joint venture paritetica CNH-KAMAz Industry avrà, a regime, una capacità produttiva annua di 4.000<br />

unità.<br />

INNOVAZIONE E PrODOTTI<br />

Case IH Agriculture ha lanciato in Nord America la nuova generazione di trattori Steiger ® e MAGNUMTM ,<br />

più potenti e dai consumi più contenuti e una nuova gamma di modelli Puma 130-160 dotati di trasmissione<br />

variabile continua (CVT). Tutti i modelli sono dotati di motori conformi agli standard Tier 4A/Stage IIIB in tema<br />

di emissioni. Negli Stati Uniti sono state introdotte le nuove serie di trattori Farmall A. In Brasile, Case IH ha<br />

lanciato nuove mietitrebbiatrici della serie Axial-Flow, il trattore Magnum 335 e il Maxxum con l’assale allargato.<br />

La nuova macchina Austoft 4000 per la raccolta della canna da zucchero è stata commercializzata in Africa,<br />

India, Sud-Est asiatico e Cina.<br />

New Holland Agriculture ha lanciato i nuovi trattori T7, T8 e T9 equipaggiati di motori “Selective Catalytic<br />

Reduction” (SCR) conformi agli standard Tier 4A/Stage IIIB e la nuova vendemmiatrice Braud 9000L. Il brand<br />

ha proposto anche i trattori Blue Power T7070 Auto Command e T7060 Power Command in Europa e Nord<br />

America. In Europa, è stato introdotto il T6000 Elite 6 cilindri da 116 a 140 Cv, trattore a basso rapporto<br />

peso/potenza, con motori a gestione elettronica e potenziati. In Nord America ha debuttato il trattore NH2TM alimentato ad idrogeno.<br />

Con il marchio Case Construction sono state lanciate in Nord America quattro nuove terne della serie N e in<br />

Europa una nuova gamma di quattro terne della Serie T Construction King. L’apripista cingolato 650L di Case<br />

Construction è stato inserito tra i “Top 20 Rollouts” dalla rivista americana Better Roads. Riviste specializzate<br />

del comparto hanno assegnato al brand il premio “Excellence in Equipment Engineering” nella sua categoria<br />

per la terna 590 Super M+ Series 3 e un premio per l’impianto di sterzo con joystick di cui sono dotate le pale<br />

gommate della serie E.<br />

New Holland Construction ha introdotto i primi modelli della nuova gamma di escavatori gommati WE150,<br />

WE170 e WE190 ed il nuovo mini escavatore cingolato E10SR, il più piccolo del suo segmento. La terna della<br />

Serie B di New Holland è stata riconosciuta come uno dei “Top 100 Products 2009” dalla rivista americana<br />

Construction Equipment Magazine.<br />

Anche nel comparto delle macchine per l’agricoltura i marchi di CNH hanno ricevuto nel <strong>2010</strong> numerosi<br />

riconoscimenti in tutto il mondo tra i quali spiccano i sette e tre premi AE50 assegnati, rispettivamente a New<br />

Holland Agriculture e Case IH per il forte impegno nell’innovazione, dalla Società Americana di Ingegneria del<br />

settore Agricolo e Biologico (ASABE). In Italia, all’Esposizione Internazionale delle Macchine Agricole (EIMA),<br />

New Holland si è aggiudicata il “Golden Tractor for Design 2011” per il T7.210 Auto Command TM e il premio per<br />

l’innovazione per la trincia caricatrice FR 9000, dotata del sistema IntelliFill TM , alla quale è stata assegnato anche<br />

la “Gold Medal” in Russia, all’Agrosalon Show <strong>2010</strong>. In Spagna, al Salone Internazionale delle Macchine per<br />

l’Agricoltura di Saragozza sono stati attribuiti a New Holland Agriculture sei premi per l’innovazione. A Chicago<br />

il brand ha ottenuto due prestigiosi riconoscimenti “GOOD DESIGN TM ”.


SErVIZI<br />

Il Customer Care di CNH opera tramite i Customer Service Center, presenti nelle principali aree geografiche,<br />

che rappresentano un importante punto di contatto tra i brand e i loro clienti. Nel <strong>2010</strong> i brand di CNH hanno<br />

puntato al rafforzamento dei servizi dedicati ai clienti in America Latina. In Brasile il Customer Care di CNH<br />

ha lanciato un nuovo servizio di numero verde per la gestione delle richieste di informazioni e delle lamentele,<br />

che è stato presentato in occasione dell’Expointer <strong>2010</strong>, una delle più importanti fiere brasiliane dedicate alle<br />

macchine per l’agricoltura.<br />

È proseguito in Europa e Nord America l’impegno di CNH dedicato al supporto della rete di vendita e all’assistenza<br />

ai clienti, con servizi specifici per ogni marchio, mirati al rafforzamento delle relazioni con i clienti e a garantire<br />

la massima velocità nell’assistenza per minimizzare i tempi di fermo macchina e massimizzare la produttività.<br />

Case IH Agriculture ha continuato a fornire ai clienti europei e nordamericani i servizi del suo programma “Max<br />

ServiceSM ”, offrendo, tra gli altri, il programma “5 Star Service”, che è stato pensato appositamente per dare<br />

agli acquirenti di nuovi modelli un canale preferenziale per contattare il brand.<br />

New Holland Agriculture, con il servizio “Top Service”, ha esteso l’assistenza in caso di guasti ai nuovi modelli<br />

di rotopresse, movimentatori telescopici e ai trattori T6000.<br />

Case Construction ha continuato ad operare con il suo programma “Customer Assistance” e New Holland<br />

Construction, in Europa, tramite il suo Customer Service, ha puntato sul programma “Lead Management” per<br />

raggiungere nuovi potenziali clienti.<br />

Il Technical Service di CNH ha continuato a focalizzarsi sul rafforzamento della capacità dei dealer di fornire un<br />

supporto tecnico di alta qualità ai clienti. I nuovi manuali elettronici per la riparazione (e-Tim - Technical Information<br />

Manual), diffusi nel corso del <strong>2010</strong> tra i dealer dei brand delle macchine per l’agricoltura in Nord America e<br />

in Europa, sono disponibili on line in modo da fornire ai tecnici del comparto tutte le informazioni relative alle<br />

riparazioni con un’interfaccia facilmente navigabile. Il sistema ha ottenuto un positivo ritorno dagli utilizzatori.<br />

Inoltre, nuovi sviluppi nella tecnologia della diagnostica hanno permesso l’espansione dell’Electronic Service<br />

Tool che include un sistema di registrazione dati che permette ai tecnici dei dealer una diagnosi più veloce dei<br />

problemi dei prodotti, riducendo i tempi di fermo macchina e i costi della riparazione.<br />

CNH offre servizi finanziari in Nord America, Europa, Brasile ed Australia attraverso l’offerta di un’ampia<br />

gamma di prodotti finanziari ai concessionari e alla clientela finale, contratti di leasing finanziario ed operativo,<br />

gestione di carte di credito, programmi di noleggio dei macchinari e prodotti assicurativi. Vengono offerti servizi<br />

finanziari sia per la linea di business Macchine Agricole sia per la linea di business Macchine per le Costruzioni.<br />

In Nord America l’attività è gestita da società interamente controllate, che supportano le vendite del settore<br />

offrendo finanziamenti alla rete di vendita, alla clientela finale e contratti di leasing operativo a medio e lungo<br />

termine. CNH Capital offre anche servizi finanziari per Maserati negli Stati Uniti.<br />

In Europa l’attività di finanziamento alla clientela finale è gestita principalmente da CNH Capital Europe S.a.S., joint<br />

venture con il gruppo BNP Paribas che opera in Italia, Francia, Germania, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Regno<br />

Unito e Austria (società di cui CNH detiene il 49,9%, valutata con il metodo del patrimonio netto). Inoltre sono<br />

in essere accordi di Vendor Program con partner bancari in Francia, Spagna, Portogallo, Danimarca e Polonia.<br />

L’attività di finanziamento alla rete di vendita e alla clientela finale (per la parte non gestita dalla joint venture con<br />

il gruppo BNP Paribas) viene gestita da società finanziarie captive.<br />

In Brasile, Banco CNH Capital S.A., società captive di servizi finanziari, offre finanziamenti sia alla rete di vendita<br />

sia alla clientela finale. In merito a quest’ultima tipologia di attività, la società principalmente intermedia i fondi<br />

erogati dal Banco Nacional de Desenvolvimento Economico e Social (BNDES), una società pubblica federale<br />

collegata al Ministero per lo Sviluppo, Industria e Commercio Estero Brasiliano. Sono, inoltre, in essere accordi<br />

di Vendor Program con partner bancari.<br />

In Australia, CNH offre servizi finanziari (sia alla rete di vendita sia alla clientela finale) attraverso una società<br />

captive di servizi finanziari.<br />

121


122<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANDAMENTO<br />

DELLA GESTIONE<br />

NEI SETTOrI<br />

DELLE<br />

DisContinueD<br />

operation<br />

VeicOLi indUSTRiALi<br />

Iveco<br />

DATI SIGNIFIcATIVI<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Ricavi netti 8.307 7.183<br />

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 270 105<br />

Utile/(perdita) operativa (*) 240 (90)<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (**) 273 217<br />

di cui Costi di sviluppo capitalizzati 138 84<br />

Spesa complessiva per Ricerca e Sviluppo (***) 214 169<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) 25.583 24.917<br />

(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.<br />

(**) Al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo.<br />

(***) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />

ANDAMENTO cOMMErcIALE<br />

Nel <strong>2010</strong> la domanda di veicoli industriali (con “Peso Totale a Terra” PTT≥3,5 tonnellate) nell’Europa<br />

Occidentale, pari a 528.757 unità, dopo la forte contrazione dell’anno precedente, ha registrato una crescita<br />

del 6,3% rispetto al 2009, determinata da una ripresa di quasi tutti i principali mercati: Spagna (+5,9%), Gran<br />

Bretagna (+9,2%), Francia (+5,2%), Germania (+15,7%), con l’eccezione dell’Italia (-3,2%).<br />

Il segmento dei veicoli leggeri (PTT compreso tra 3,5 e 6 tonnellate) è aumentato del 9,0% rispetto al 2009.<br />

Significativi incrementi sono stati registrati in Gran Bretagna (+14,9%), Germania (+11,1%), Francia (+10,3%),<br />

mentre in Italia si è verificato un calo del 2,3%.<br />

La domanda di veicoli medi (PTT compreso tra 6,1 e 15,9 tonnellate) è risultata ancora in contrazione dell’1,5%<br />

rispetto al 2009. I cali rilevati in Spagna (-8,9%), Gran Bretagna (-17,1%), Italia (-11,0%) e Francia (-15,0%) sono<br />

stati parzialmente compensati dalla positiva performance della Germania che ha registrato un incremento del<br />

18,4% rispetto all’anno precedente.<br />

Il segmento dei pesanti (PTT≥16 tonnellate) ha presentato nel <strong>2010</strong> un incremento del mercato (+3,5%)<br />

conseguente alla ripresa della domanda a partire dal secondo semestre dell’anno. Grazie a questa ripresa<br />

Spagna (+21,6%), Germania (+22,6%,) e Gran Bretagna (+5,0%) hanno chiuso l’anno in crescita rispetto al<br />

2009, mentre Italia (-3,6%) e Francia (-1,8%) sono rimaste ancora negative.<br />

Nel <strong>2010</strong> la domanda di veicoli industriali nell’Europa Orientale (PTT≥3,5 tonnellate) è stata di 55.749 unità, in<br />

aumento del 13,5% rispetto all’anno precedente. Ancora in contrazione il segmento dei veicoli leggeri (-1,9%)<br />

e dei veicoli medi (-0,6%), nonostante si siano registrati miglioramenti della domanda negli ultimi mesi dell’anno.<br />

Solo il mercato dei veicoli pesanti (PTT≥16 tonnellate) ha rilevato un’inversione di tendenza significativa con<br />

una crescita del 47,0% rispetto al 2009; in particolare si è manifestata una ripresa della domanda nei principali<br />

mercati: Polonia (+45,7%), Romania (+37,3%) e Repubblica Ceca (+37,6%).


La domanda di bus in Europa Occidentale, pari a 32.288 unità, è diminuita dell’8,9% rispetto al 2009, in<br />

conseguenza di un calo in tutti i segmenti di mercato: Citybus (-13,5%), Intercity e Coach (-6,0%) e Minibus e<br />

Truck Derived (-7,2%). La domanda di bus è calata in tutti i paesi dell’Europa Occidentale, eccetto in Italia, dove<br />

è cresciuta del 23,5% in ragione soprattutto di una domanda sostenuta di veicoli urbani.<br />

La quota di mercato di Iveco in Europa Occidentale (PTT≥3,5 tonnellate) si è attestata al 13,2% (-0,4 punti<br />

percentuali rispetto al 2009). La quota nei veicoli leggeri, pari al 13,9%, è rimasta sostanzialmente invariata<br />

(-0,1 punti percentuali), con miglioramenti in Spagna ed in Germania (rispettivamente +1,7 e +1,4 punti<br />

percentuali), a fronte del calo in Gran Bretagna (-1,4 punti percentuali). Nel mercato italiano la quota di Iveco è<br />

rimasta stabile (+0,2 punti percentuali).<br />

Nel segmento dei veicoli medi, la quota è in calo di 0,4 punti percentuali al 23,8% sostanzialmente per effetto<br />

di un mix mercato sfavorevole e nonostante i miglioramenti in Spagna (+11,6 punti percentuali) e in Germania<br />

(+1,1 punti percentuali).<br />

Nel segmento dei veicoli pesanti la quota di Iveco è stata pari all’8,4%, con un calo di 0,9 punti percentuali<br />

rispetto al 2009. Le performance negative in Spagna (-8,1 punti percentuali) e Germania (-1,3 punti percentuali)<br />

sono state parzialmente controbilanciate dalla crescita della quota di mercato in Italia (+2,1 punti percentuali).<br />

In Europa Orientale la quota di mercato di Iveco (PTT≥3,5 tonnellate) nel <strong>2010</strong> si è attestata al 13,0% (-2,2 punti<br />

percentuali rispetto al 2009), con cali nel segmento dei veicoli pesanti (-3,1 punti percentuali) e medi (-1,4<br />

punti percentuali), nel segmento dei veicoli leggeri, la quota è diminuita in misura più contenuta (-0,6 punti<br />

percentuali).<br />

La quota di mercato di Iveco Irisbus in Europa Occidentale, pari al 18,6% nel <strong>2010</strong>, è rimasta sostanzialmente<br />

stabile rispetto al 2009. Il calo nel segmento dei Minibus e Truck Derived è stato compensato da una crescita<br />

di quota nel segmento Citybus e da una tenuta della performance in quello degli Intercity e Coach.<br />

Mercato Veicoli Industriali (PTT><br />

−<br />

3,5 ton)<br />

(in migliaia di unità) <strong>2010</strong> 2009 Var. %<br />

Francia 104,3 99,1 5,2<br />

Germania 145,3 125,6 15,7<br />

Gran Bretagna 88,0 80,5 9,2<br />

Italia 61,3 63,4 -3,2<br />

Spagna 30,1 28,4 5,9<br />

Resto d’Europa Occidentale 99,8 100,4 -0,7<br />

Europa Occidentale 528,8 497,4 6,3<br />

Mercato Veicoli Industriali per prodotto (PTT><br />

−<br />

3,5 ton)<br />

(in migliaia di unità) <strong>2010</strong> 2009 Var. %<br />

Pesanti 154,7 149,5 3,5<br />

Medi 48,5 49,2 -1,5<br />

Leggeri 325,6 298,7 9,0<br />

Europa Occidentale 528,8 497,4 6,3<br />

123


124<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANDAMENTO<br />

DELLA GESTIONE<br />

NEI SETTOrI<br />

DELLE<br />

DisContinueD<br />

operation<br />

Nel <strong>2010</strong> Iveco ha consegnato complessivamente 129.630 veicoli, con un incremento del 24,8% rispetto<br />

all’anno precedente. Questa crescita ha riguardato tutti i segmenti e più precisamente: veicoli leggeri +25,3%,<br />

medi +51,3% e pesanti +27,6%. Da rilevare, però, che l’anno <strong>2010</strong> ha presentato un livello delle consegne<br />

ancora significativamente contenuto rispetto ai livelli pre-crisi. In Europa Occidentale sono stati consegnati<br />

78.326 veicoli (+17,3%), con incrementi nei seguenti mercati: Francia (+22,3%), Germania (+31,9%), Spagna<br />

(+40,8%) e Gran Bretagna (+36,9%). Stabili le consegne di veicoli in Italia (-0,1%). L’andamento delle consegne<br />

è stato positivo anche in Europa Orientale (+41,6%) e ha registrato una significativa crescita in America Latina<br />

(+52,4%).<br />

Per quanto riguarda i bus, Iveco ha consegnato complessivamente 6.780 unità, registrando un calo del 12,8%<br />

rispetto al 2009.<br />

In Cina, la Naveco, joint venture al 50% con il gruppo NAC (Nanjing Automotive Corporation – controllata dal<br />

gruppo SAIC), nel <strong>2010</strong> ha venduto 32.081 veicoli leggeri della gamma Power Daily (con una crescita del 28,1%<br />

rispetto all’anno precedente) e 66.566 veicoli medi della gamma Yuejin (con un aumento del 31,4% rispetto<br />

all’anno precedente).<br />

Nel <strong>2010</strong> la SAIC Iveco Hongyan Commercial Vehicles Co. Ltd., partecipata da Iveco al 33,5%, ha venduto<br />

30.509 veicoli industriali pesanti registrando una crescita del 55,7% rispetto all’anno precedente.<br />

Includendo anche i veicoli LSV (veicoli per applicazione agricola) il volume totale venduto dalle joint venture sale<br />

a 140.608 unità, da 106.695 nel 2009 (+31,8%).<br />

Andamento Commerciale<br />

Vendite Veicoli Industriali per Paese<br />

(in migliaia di unità) <strong>2010</strong> 2009 Var. %<br />

Francia 18,3 15,0 22,3<br />

Germania 14,7 11,1 31,9<br />

Gran Bretagna 5,1 3,7 36,9<br />

Italia 21,7 21,7 -0,1<br />

Spagna 7,4 5,3 40,8<br />

Resto d’Europa Occidentale 11,1 10,0 11,9<br />

Europa Occidentale 78,3 66,8 17,3<br />

Europa Orientale 11,5 8,1 41,6<br />

Resto del Mondo 39,8 29,0 37,3<br />

Totale Vendite 129,6 103,9 24,8<br />

Naveco 98,6 75,7 30,3<br />

SAIC Iveco Hongyan 30,5 19,6 55,7<br />

Totale generale 258,7 199,2 29,9<br />

Andamento Commerciale<br />

Vendite Veicoli Industriali per prodotto<br />

(in migliaia di unità) <strong>2010</strong> 2009 Var. %<br />

Pesanti 28,2 22,1 27,6<br />

Medi 18,1 12,0 51,3<br />

Leggeri 71,9 57,4 25,3<br />

Bus 6,8 7,8 -12,8<br />

Veicoli speciali (*) 4,6 4,6 -0,2<br />

Totale Vendite<br />

(*) Astra, Difesa, Veicoli Antincendio.<br />

129,6 103,9 24,8


Nel corso del <strong>2010</strong>, nonostante il protrarsi della grave crisi finanziaria globale, Iveco ha dimostrato di essere<br />

strutturalmente solida, facendo leva sull’ampiezza del proprio portafoglio prodotto per far fronte al persistere di<br />

una situazione di incertezza economica e per ottenere buone prestazioni sul piano dei risultati finanziari.<br />

Il settore ha infatti proseguito le sue attività di sviluppo prodotto e di miglioramento dei propri standard di<br />

servizio, anche con l’introduzione di cambiamenti nell’assetto delle reti distributive e di assistenza.<br />

Iveco ha rafforzato la propria presenza al di fuori dell’Europa con una progressiva politica di allargamento<br />

dell’offerta di prodotto e della presenza nei mercati africani e mediorientali, ma soprattutto con la propria<br />

strategia di globalizzazione che si è focalizzata sul consolidamento delle alleanze in Cina e sull’incremento del<br />

proprio livello di attività in America Latina.<br />

In Cina l’attività è stata dedicata all’ampliamento della gamma dei prodotti per crescere sul mercato interno e per<br />

l’esportazione sui mercati internazionali. L’America Latina invece è rapidamente diventata uno dei mercati più<br />

importanti per Iveco. In uno scenario di sostanziale crescita, in particolare in Brasile, Iveco ha infatti incontrato<br />

il favore dei clienti, migliorando le proprie quote di mercato e i propri volumi, grazie a un’offerta di prodotto già<br />

oggi allineata con quella europea, pianificando al contempo importanti completamenti della gamma con lo<br />

sviluppo di un nuovo veicolo di gamma media basato su una piattaforma cinese.<br />

INNOVAZIONE E PrODOTTI<br />

Innovazione e sostenibilità sono due concetti inscindibili per Iveco, che nel <strong>2010</strong> ha proseguito il percorso, già<br />

impostato negli esercizi precedenti, verso l’innovazione, sviluppando iniziative di prodotto e nuove metodologie,<br />

che costituiscono una parte importante del proprio contributo alla mobilità sostenibile.<br />

Il settore basa il proprio processo di innovazione su una serie ben strutturata di milestone, volte ad assecondare<br />

lo sviluppo del prodotto e dei metodi di progettazione e di produzione verso la soddisfazione del cliente e i<br />

bisogni della mobilità sostenibile. Il piano delle innovazioni tecnologiche di prodotto è organizzato nei seguenti<br />

quattro pilastri strategici: ambiente, sicurezza, produttività e prestazioni dei veicoli. L’innovazione nelle<br />

metodologie si snoda invece sulle seguenti aree strategiche: procedure di sviluppo prodotto, analisi virtuale,<br />

misurazione e verifica delle prestazioni, integrazione di processi e di prodotto.<br />

Nel corso del <strong>2010</strong> Iveco ha proseguito le attività di ricerca di soluzioni tecnologiche innovative per ampliare<br />

la propria gamma di veicoli ecologici e ad alta efficienza energetica. Oggi infatti il settore offre una gamma di<br />

prodotti eco-compatibili molto ampia e differenziata, in grado di rispondere adeguatamente alle specifiche<br />

esigenze del cliente in relazione alle diverse missioni. Consapevole del fatto che non esiste una, ed una sola,<br />

soluzione alle esigenze di sostenibilità del trasporto, Iveco ha proseguito a introdurre sul mercato prodotti ad<br />

alto contenuto di innovazione, in linea con gli obiettivi della mobilità sostenibile, ma con un approccio realistico<br />

e pragmatico.<br />

Iveco ha continuato lo sviluppo dell’offerta di veicoli con motorizzazione a gas naturale compresso (CNG), a<br />

cui da sempre attribuisce grande importanza. Oggi è l’unico costruttore nel mondo del trasporto commerciale<br />

e industriale a proporre la gamma più ampia di veicoli a basso impatto ambientale alimentati con questo<br />

carburante alternativo, che è già in grado di anticipare le più stringenti normative europee sulle emissioni.<br />

Nel corso dell’anno sono proseguiti, in collaborazione con importanti clienti internazionali, i test su strada<br />

di veicoli a trazione ibrida diesel-elettrica, un’altra tecnologia innovativa sulla quale Iveco ha investito e che<br />

rappresenta il miglior punto di equilibrio tra le esigenze del trasporto (capacità di carico e prestazioni) da un lato<br />

e il rispetto per l’ambiente dall’altro. Le prove sono state effettuate con il Daily, in versione van e minibus, e con<br />

l’Eurocargo per la gamma media, il primo veicolo europeo di questo tipo e di questa dimensione per le missioni<br />

urbane, di cui sono stati già venduti alcuni esemplari in Spagna. Nel trasporto collettivo di persone Iveco ha<br />

sviluppato la nuova versione dell’autobus urbano Citelis, da 12 e da 18 metri, con un sistema di trazione ibrido<br />

di nuova generazione. La tecnologia ibrida di Iveco consente risparmi di combustibile fino al 30% nel ciclo<br />

urbano, con la relativa riduzione delle emissioni di CO 2 , grazie a sofisticati sistemi di controllo e funzioni per<br />

l’ottimizzazione dei sistemi di propulsione.<br />

125


126<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANDAMENTO<br />

DELLA GESTIONE<br />

NEI SETTOrI<br />

DELLE<br />

DisContinueD<br />

operation<br />

La ricerca di Iveco sulle alimentazioni e le trazioni alternative è stata complementare alla continua evoluzione<br />

della gamma prodotto equipaggiata con motorizzazioni diesel, già tutte rispondenti ai severi limiti EEV, lo<br />

standard più severo attualmente in vigore in Europa relativamente alle emissioni inquinanti.<br />

Iveco supporta, inoltre, lo sviluppo di bio-combustibili di seconda generazione, i cosiddetti HVO (olio vegetale<br />

idrogenato) e BtL (bio-massa a liquido), sui quali ha realizzato nel corso del <strong>2010</strong> sperimentazioni e test.<br />

Nel <strong>2010</strong> è inoltre continuato l’ampliamento della gamma, con particolare attenzione al settore dei medi e dei<br />

pesanti, nello sforzo progressivo di migliorare continuamente la qualità tecnologica, prestazionale ed ambientale<br />

dell’offerta Iveco.<br />

Nel mese di aprile, all’importante manifestazione fieristica del Bauma di Monaco di Baviera, Iveco ha presentato<br />

la propria ampia gamma di veicoli per il settore delle costruzioni, con il debutto sulla scena internazionale<br />

dell’Astra HHD8, un veicolo con PTT di 50 tonnellate e grande capacità di carico, adatto a tutti i terreni, anche<br />

i più impervi.<br />

Nel comparto dei Veicoli Speciali, Iveco nel mese di giugno è stata invece protagonista dell’Interschutz di<br />

Hannover, Salone dedicato alle soluzioni anti-incendio, dove Iveco Magirus ha presentato un’inedita scala di<br />

60 metri e il nuovo Dragon 2, veicolo ad altissime prestazioni specializzato per i soccorsi di emergenza negli<br />

aeroporti.<br />

Nello stesso periodo è stato presentato il nuovo Eurocargo Ibrido, veicolo della gamma media equipaggiato con<br />

un sistema di propulsione diesel-elettrico parallelo, mentre al Salone “Transports Publics <strong>2010</strong>” di Parigi Iveco<br />

Irisbus ha presentato in anteprima mondiale il nuovo autobus Citelis ibrido con motore diesel-elettrico seriale.<br />

Nel mese di settembre, in occasione del Salone di Hannover, è stato presentato EcoStralis, l‘evoluzione del<br />

veicolo della gamma pesante stradale ottimizzato nella motorizzazione, nell’aerodinamica e nelle dotazioni<br />

elettroniche, per farne il prodotto più efficiente e ambientalmente sostenibile della categoria. Alla rassegna<br />

internazionale dedicata ai veicoli commerciali ed industriali era esposto anche l’Iveco Glider, un concept truck<br />

che interpreta il tema della produttività per il cliente nelle missioni a lunga percorrenza stradale, focalizzandosi<br />

su due caratteristiche principali: l’efficienza energetica e la vivibilità a bordo.<br />

Iveco, inoltre, sempre ad Hannover, ha presentato il proprio veicolo della gamma leggera, l’EcoDaily,<br />

equipaggiato con il sistema integrato di infotainment Blue&MeTM TomTom ® for Iveco, mentre un EcoDaily<br />

Electric, primo di una fornitura di 10 veicoli, è stato consegnato ad un importante operatore logistico a livello<br />

internazionale.<br />

In ottobre, in Brasile, è stato presentato il Vertis, nuovo veicolo di gamma media, sviluppato dall’ingegneria<br />

Iveco brasiliana su una piattaforma della joint-venture Iveco in Cina e integrato con tecnologie d’avanguardia<br />

europee, a completamento dell’offerta di prodotto dell’azienda per il mercato latinoamericano.<br />

Nell’anno è iniziata dal Vietnam la commercializzazione sui mercati di esportazione del Genlyon, veicolo stradale<br />

di gamma pesante costruito dalla joint venture tra Iveco e SAIC a Chongqing.<br />

Sul fronte dei premi, la rinnovata gamma Iveco ha ottenuto numerosi riconoscimenti anche nel <strong>2010</strong>. Tra<br />

i più significativi c’è il titolo di “Utilitarie de l’Année <strong>2010</strong>”, assegnato all’EcoDaily in Francia dal prestigioso<br />

settimanale L’Argus de l’Automobile. Si ricorda, poi, la segnalazione di “Recommended Vehicle for Green<br />

Logistics”, ottenuta in Cina dal Power Daily, il veicolo leggero prodotto dalla joint venture Naveco, premiato<br />

dalla rivista Green China Magazine e dalla China Green Logistics Development Promotion Alliance, per la<br />

grande potenza a fronte di basse emissioni e consumi ridotti.<br />

Infine, in occasione della giornata nazionale dell’innovazione, con una cerimonia svoltasi alla presenza del<br />

Presidente della Repubblica Italiana, è stato consegnato a Iveco il “Premio dei Premi”, un riconoscimento<br />

istituito allo scopo di valorizzare e sostenere in Italia le migliori capacità innovative e creative di aziende,<br />

università, amministrazioni, enti o singoli ideatori.


SErVIZI<br />

Nel <strong>2010</strong> Customer Service ha registrato andamenti differenziati: nel primo semestre, che si confrontava con un<br />

semestre del 2009 particolarmente debole, si sono palesati segnali di ripresa dell’attività di riparazione, dovuta<br />

ad un incremento nelle percorrenze dei veicoli, in quasi tutti i mercati ed aree geografiche, mentre nel secondo<br />

semestre tale tendenza alla ripresa si è andata consolidando in maniera molto meno omogenea, secondo<br />

l’andamento macroeconomico dei diversi paesi.<br />

Per quel che attiene alla logistica ricambi, contando anche su una rinnovata affidabilità dei fornitori, si è<br />

progressivamente garantita un’adeguata disponibilità ricambi riportando il servizio ai livelli pre-crisi.<br />

Il piano triennale di investimenti per rendere più flessibili infrastrutture e processi logistici sta proseguendo come<br />

pianificato. Nel <strong>2010</strong> è stato installato un nuovo impianto automatico che renderà più rapido ed affidabile il<br />

prelievo di ricambi presso il magazzino centrale di Torino.<br />

La presenza in Russia, attivata nel 2008, ha permesso al settore di sostenere immediatamente la ripresa del<br />

mercato.<br />

In collaborazione con le joint venture in Cina, sono stati attivati regolari flussi di ricambi per l’assistenza ai veicoli<br />

esportati da Iveco nel mondo. Nel corso del 2011 infrastrutture e processi saranno ulteriormente potenziati.<br />

Nell’ambito dell’Assistenza Tecnica il <strong>2010</strong> è stato l’anno della focalizzazione sul VOR Log, il nuovo processo<br />

per monitorare i veicoli in Assistenza in tutta la rete e minimizzare i tempi di fermo macchina dei veicoli. Il sistema<br />

è ora operativo sui mercati dell’Europa Occidentale. Tutta la rete primaria e gli enti di Customer Service sono<br />

direttamente coinvolti per garantire la massima focalizzazione e reattività nel supporto ai clienti. Customer<br />

Service ha, inoltre, lavorato allo sviluppo di un piano di miglioramento del livello del servizio erogato da tutta la<br />

rete Iveco, che opererà su differenti aspetti del processo di assistenza con l’obiettivo del miglioramento della<br />

percezione del cliente sulla Qualità di Iveco. Il piano è stato presentato e reso operativo sulla rete all’inizio del<br />

2011. Nel corso del <strong>2010</strong> sono state inoltre introdotte nuove funzionalità nel sistema OneCall di gestione delle<br />

chiamate di supporto della rete nel processo di assistenza, con l’obiettivo di miglioramento del servizio per la<br />

soddisfazione del cliente.<br />

Con l’inaugurazione in aprile della prima Truck Station ad Hannover, Iveco ha lanciato un nuovo ampio<br />

programma dedicato al mondo del trasporto pesante internazionale. Le Truck Station sono “one-stop servicepoint”<br />

capaci di rispondere a tutte le esigenze dell’autotrasportatore in una sola fermata, fornendo assistenza<br />

garantita 24 ore su 24, oltre che ai veicoli anche ai rimorchi.<br />

Iveco offre servizi finanziari in Europa e, attraverso le società all’interno del perimetro di <strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles, in America Latina, in Polonia ed in Cina.<br />

In Europa Occidentale l’attività viene gestita dal 2005 da Iveco Finance Holdings Limited (IFHL), joint venture<br />

con il gruppo Barclays, di cui Iveco detiene il 49% (società valutata con il metodo del patrimonio netto). La joint<br />

venture supporta le vendite del settore in Europa tramite il finanziamento delle reti di vendita e dei clienti finali in<br />

Francia, Germania, Italia e Regno Unito.<br />

In Spagna l’attività è gestita da Transolver Finance Establecimiento Financiero de Credito S.A., joint venture<br />

con il gruppo Santander, di cui Iveco detiene il 50% (società valutata con il metodo del patrimonio netto). La<br />

società offre finanziamenti sia alla rete di vendita sia ai clienti finali. Sempre in Spagna, Iveco offre inoltre servizi<br />

di noleggio a medio e lungo termine attraverso Transolver Service S.A., società interamente controllata dal<br />

settore e consolidata integralmente.<br />

In Svizzera, Austria e nell’Europa dell’Est l’attività è gestita da società di servizi finanziari captive consolidate<br />

integralmente.<br />

127


128<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANDAMENTO<br />

DELLA GESTIONE<br />

NEI SETTOrI<br />

DELLE<br />

DisContinueD<br />

operation<br />

L’attività del <strong>2010</strong> è stata influenzata da una leggera ripresa economica in Europa Occidentale nella seconda<br />

parte dell’anno e da segnali ancora incerti di ripresa nei Paesi dell’Europa dell’Est. La congiuntura economica<br />

ha avuto riflessi sia sul numero delle unità nuove finanziate sia sulla penetrazione di mercato.<br />

Considerando le società finanziarie controllate e consolidate con metodo integrale, il numero dei veicoli nuovi<br />

finanziati nel <strong>2010</strong> è cresciuto a 1.325 unità rispetto alle 1.118 unità del 2009 nonostante la penetrazione di<br />

mercato sia scesa al 27,7% (39,0% nel 2009). Il numero di veicoli totali finanziati nel <strong>2010</strong> è cresciuto a 3.072<br />

unità (2.776 unità nel 2009).<br />

Includendo anche l’attività di Iveco Finance Holdings Limited e della joint venture spagnola, il numero di veicoli<br />

nuovi finanziati dai Servizi Finanziari del settore è diminuito del 4% (13.871 unità nel <strong>2010</strong>, 14.458 unità nel<br />

2009), con una penetrazione di mercato scesa al 20,4% (22,4% nel 2009). Il numero di veicoli totali finanziati è<br />

invece aumentato del 2% (23.038 unità nel <strong>2010</strong>, 22.637 unità nel 2009) principalmente grazie ai veicoli usati.


FPT indUSTRiAL<br />

DATI SIGNIFIcATIVI<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Ricavi netti 2.415 1.580<br />

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 65 (131)<br />

Utile/(perdita) operativa (*) 29 (191)<br />

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali 152 159<br />

di cui Costi di sviluppo capitalizzati 58 63<br />

Spesa complessiva per Ricerca e Sviluppo (**) 92 86<br />

Dipendenti a fine esercizio (numero) 7.707 7.858<br />

(*) Include gli oneri di ristrutturazione e i proventi (oneri) atipici.<br />

(**) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.<br />

ANDAMENTO DELLA GESTIONE<br />

FPT Industrial include le attività powertrain per veicoli industriali, per applicazioni industriali nelle macchine<br />

per l’agricoltura e per le costruzioni e i motori marini (attività “Industrial & Marine” del precedente settore FPT<br />

Powertrain Technologies).<br />

L’andamento del settore ha beneficiato dalla ripresa dei volumi che, nel <strong>2010</strong>, ha caratterizzato i business dei<br />

veicoli industriali e delle macchine per l’agricoltura e le costruzioni.<br />

I ricavi realizzati nel corso del <strong>2010</strong> sono stati pari a 2.415 milioni di euro, in aumento del 52,8% rispetto<br />

all’esercizio precedente. Le vendite verso clienti esterni al Gruppo <strong>Fiat</strong> e verso joint venture, nel <strong>2010</strong>, hanno<br />

rappresentato il 32,3% dei ricavi (32,6% dei ricavi nel 2009).<br />

FPT Industrial ha venduto 423.000 unità, con un incremento del 58,1% rispetto al 2009. I motori sono stati<br />

consegnati principalmente a Iveco (per il 34%), a CNH (per il 23%) e a Sevel, la joint venture per la produzione<br />

di veicoli commerciali leggeri (per il 25%). Sono stati, inoltre, venduti 66.000 cambi (+25,0%) e 139.000 ponti<br />

e assali (+32,1%).<br />

INNOVAZIONE E PrODOTTI<br />

Il settore ha come obiettivo la progettazione e la costruzione di motori sia per applicazioni veicolari (On-Highway)<br />

sia per applicazioni industriali e agricole (Off-Highway).<br />

Nell’ambito dei motori diesel per applicazioni Light Commercial Vehicles, nel corso del <strong>2010</strong> è proseguito<br />

lo sviluppo della famiglia di motori F1 per adeguare i motori F1A e F1C alla normativa Euro 5 Light Duty. La<br />

nuova versione F1A Euro 5, destinata ai veicoli Iveco Daily e <strong>Fiat</strong> Ducato, adotta il sistema di iniezione MultiJet<br />

II e ha potenze fino a 150 Cv. È inoltre in sviluppo una variante con sistema Start&Stop. Il motore F1C Euro 5,<br />

con potenze fino a 205 Cv, equipaggerà anche un veicolo della Mitsubishi Fuso nell’ambito degli accordi tra il<br />

settore e Daimler-Fuso. Nell’ambito di questo accordo, nel corso del <strong>2010</strong>, è stata avviata la produzione delle<br />

varianti F1C per il mercato giapponese e per il mercato statunitense, variante, quest’ultima, che rispetta i severi<br />

limiti di emissioni EPA10 Heavy Duty.<br />

129


130<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

ANDAMENTO<br />

DELLA GESTIONE<br />

NEI SETTOrI<br />

DELLE<br />

DisContinueD<br />

operation<br />

Per applicazioni off-road è proseguito lo sviluppo del motore F5C con cilindrata 3,4 litri nelle varianti fino<br />

a 55 kW, per limiti di emissioni ECE Stage IIIB/EPA Tier 4B, e fino a 86 kW per limiti di emissioni ECE<br />

Stage IIIB/EPA Tier 4A. Il motore, che verrà lanciato nella seconda metà del 2011, adotterà il sistema iniezione<br />

Common Rail, sistema di ricircolo dei gas di scarico (EGR) e un sistema di post trattamento costituito da<br />

catalizzatore ossidante e filtro per particolato o catalizzatore per particolato a seconda delle potenze dei motori.<br />

Lo sviluppo è finalizzato alle applicazioni agricole e movimento terra per CNH e ad applicazioni nell’ambito<br />

dell’accordo con Perkins Engine Company Limited.<br />

Nell’ambito dei motori diesel per veicoli medi e pesanti nel <strong>2010</strong> è proseguito lo sviluppo dei motori NEF e<br />

Cursor con tecnologia in grado di soddisfare i futuri limiti di emissioni Euro 6. È stato completato lo sviluppo<br />

dei motori NEF 6,7 litri e Cursor 9, 10 e 13 per applicazioni off-road con impianto SCR (Selective Catalytic<br />

Reduction) per soddisfare i limiti Stage IIIB/Tier 4A per potenze superiori a 130 kW. Sono, inoltre, stati avviati<br />

gli sviluppi per adattare questi motori ai futuri limiti off-road Stage IV/Tier 4B.<br />

Sono in sviluppo le nuove versioni del motore Cursor 9, dotato di turbocompressore a geometria variabile per<br />

applicazioni off-road Tier 4A per CNH, e il nuovo motore Cursor 11 mirato a equipaggiare le flotte Truck che<br />

debutterà nell’ultimo trimestre del 2012 e sarà il primo motore della famiglia Cursor per applicazioni stradali ad<br />

adottare il Common Rail come sistema di iniezione.<br />

Sempre nel <strong>2010</strong> è stato sviluppato il nuovo motore Cursor 13 a doppio stadio di sovralimentazione con<br />

potenze di picco fino a 660 Cv per applicazioni agricole. Tale motore è equipaggiato con sistema Common<br />

Rail di nuova generazione con pressioni di iniezione fino a 2.200 bar e sistema SCR per l’abbattimento degli<br />

ossidi di azoto.<br />

Nel <strong>2010</strong> sono avvenuti gli avvii produttivi dei motori Cursor 9, 10, e 13 Tier 4A e dei NEF 6 cilindri Tier 4A SCR<br />

per applicazioni CNH ed infine dei NEF 6 cilindri Euro 5 per Tata Daewoo.<br />

Nell’ambito dei motori per applicazioni marine, nel <strong>2010</strong> è stata sviluppata l’evoluzione del motore C90 nella<br />

versione “pleasure” da 650 Cv, che è stata presentata al Salone di Genova a ottobre <strong>2010</strong>. L’avvio produttivo è<br />

previsto nel marzo 2011. Nel campo delle applicazioni marine sono da segnalare le vittorie conseguite nel <strong>2010</strong><br />

dall’imbarcazione RED FPT, equipaggiata con quattro motori turbodiesel FPT N67 da 600 Cv, che ha vinto la<br />

Coppa del Mondo U.I.M. Marathon e l’Harmsworth Trophy, il trofeo motonautico più antico del mondo, nonché<br />

la Cowes 100, gara di 100 miglia, e la Cowes – Torquay – Cowes di 178 miglia.


131


132<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

SITuAZIONE<br />

EcONOMIcO-<br />

FINANZIArIA<br />

DELLA FIAT S.P.A.<br />

SiTUAZiOne ecOnOMicO-FinAnZiARiA<br />

deLLA FiAT S.P.A.<br />

I prospetti di seguito esposti e commentati sono stati predisposti sulla base del bilancio d’esercizio al 31 dicembre <strong>2010</strong> a cui si fa rinvio, redatto nel rispetto<br />

dei Principi Contabili Internazionali (“IFRS”) emessi dall’International Accounting Standard Board (“IASB”) e omologati dall’Unione Europea, nonché ai<br />

provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005.<br />

ANDAMENTO EcONOMIcO<br />

Il Conto economico dell’esercizio <strong>2010</strong> della Capogruppo presenta un utile netto di 442 milioni di euro in aumento di 102 milioni di euro rispetto a quello<br />

dell’esercizio precedente.<br />

Il risultato è in sintesi così determinato:<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Risultato da partecipazioni 584 402<br />

Dividendi 428 1.260<br />

(Svalutazioni) ripristini di valore di partecipazioni 156 (858)<br />

Plusvalenze (minusvalenze) su cessioni - -<br />

Costi per il personale e di gestione al netto degli altri ricavi (83) (42)<br />

Proventi (oneri) finanziari (93) (14)<br />

UTILE/(PERDITA) ANTE IMPOSTE 408 346<br />

Imposte 34 (6)<br />

UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO 442 340<br />

Il Risultato da partecipazioni è positivo per 584 milioni di euro ed è determinato dai dividendi percepiti nel periodo e dal saldo dei ripristini di valore di<br />

partecipazioni al netto delle svalutazioni. Registra complessivamente un aumento di 182 milioni di euro rispetto a quello dell’esercizio precedente (402 milioni<br />

di euro nel 2009):<br />

i Dividendi sono stati pari a 428 milioni di euro, erogati dalle società controllate <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. (180 milioni di euro), Magneti Marelli S.p.A. (100 milioni di<br />

euro), <strong>Fiat</strong> Powertrain Technologies S.p.A. (80 milioni di euro), <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. (50 milioni di euro) e Business Solutions S.p.A. (18 milioni di euro).<br />

Nel 2009 i dividendi erano stati pari a 1.260 milioni di euro, distribuiti da <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. (700 milioni di euro) e Iveco S.p.A. (560 milioni di euro);<br />

il saldo (Svalutazioni) ripristini di valore di partecipazioni è positivo per 156 milioni di euro ed è determinato dalla rivalutazione per il parziale ripristino<br />

del valore della controllata <strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A. (già Iveco S.p.A.) per 260 milioni di euro, al netto della svalutazione delle partecipazioni in<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain Technologies S.p.A. (80 milioni di euro), Teksid Aluminum S.r.l. (11 milioni di euro), Comau S.p.A. (7 milioni di euro) e <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

(6 milioni di euro).<br />

Nel 2009 il saldo delle svalutazioni al netto dei ripristini di valore di partecipazioni era negativo per 858 milioni di euro originato dalla svalutazione delle<br />

partecipazioni in Iveco S.p.A. (560 milioni di euro), <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. (200 milioni di euro), Comau S.p.A. (51 milioni di euro), Teksid Aluminum<br />

S.r.l. (31 milioni di euro) e <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. (16 milioni di euro).<br />

I Costi per il personale e di gestione al netto degli altri ricavi sono stati pari a 83 milioni di euro contro 42 milioni di euro nel 2009.


In particolare:<br />

I Costi per il personale e di gestione, pari a 145 milioni di euro, registrano complessivamente un incremento di 28 milioni di euro rispetto all’esercizio<br />

precedente, principalmente per effetto di spese di natura non ricorrente (essenzialmente legate all’operazione di Scissione) e all’iscrizione di maggiori oneri<br />

figurativi per stock option. L’organico medio è stato nel <strong>2010</strong> di 144 dipendenti, contro una media di 152 dipendenti nel 2009.<br />

Gli Altri ricavi, pari a 62 milioni di euro (75 milioni di euro nel 2009), si riferiscono principalmente a prestazioni di servizi e di personale dirigenziale presso<br />

le principali società del Gruppo, nonché alla variazione di lavori in corso su ordinazione (contratti tra <strong>Fiat</strong> S.p.A. e Treno Alta Velocità – T.A.V. S.p.A., ora<br />

Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.), valutati in base alla percentuale di completamento rapportata al valore contrattuale delle opere. Rispetto all’esercizio<br />

precedente, il decremento di 13 milioni di euro è dovuto essenzialmente ai minori volumi sui contratti con T.A.V. S.p.A. conseguenti all’esaurirsi delle<br />

attività.<br />

Il saldo dei Proventi (oneri) finanziari è negativo ed ammonta a 93 milioni di euro determinato da oneri finanziari netti per 204 milioni di euro, dovuti<br />

essenzialmente agli interessi passivi generati dall’indebitamento, in parte bilanciati da proventi per 111 milioni di euro legati alla valutazione a valori di mercato<br />

di due equity swap su azioni ordinarie <strong>Fiat</strong> S.p.A. correlati ai piani di stock option. Nel 2009 il saldo tra proventi ed oneri finanziari era stato negativo per 14<br />

milioni di euro a seguito di oneri finanziari netti per 131 milioni di euro, in buona parte bilanciati da proventi per 117 milioni di euro per la valutazione dei citati<br />

equity swap. Complessivamente nel confronto con l’esercizio precedente i maggiori oneri di 79 milioni di euro sono attribuibili agli interessi passivi per il<br />

maggior indebitamento dovuto alle ricapitalizzazioni delle società controllate.<br />

Le Imposte sul reddito sono positive per 34 milioni di euro a seguito principalmente della remunerazione delle perdite fiscali apportate dalla <strong>Fiat</strong> S.p.A. al<br />

consolidato fiscale delle società italiane del Gruppo. Nel 2009 le imposte sul reddito ammontavano a 6 milioni di euro ed erano determinate dal conguaglio<br />

versato nell’anno relativo all’IRAP dell’esercizio precedente, al netto del rilascio di imposte differite accantonate negli esercizi precedenti.<br />

SITuAZIONE PATrIMONIALE<br />

La Situazione patrimoniale della Capogruppo può essere sintetizzata nella tabella che segue:<br />

(in milioni di euro) Al 31.12. <strong>2010</strong> Al 31.12.2009<br />

Attività non correnti 11.599 14.049<br />

di cui Partecipazioni 11.423 13.991<br />

Partecipazioni oggetto di Scissione 4.977 -<br />

Capitale d’esercizio (101) (235)<br />

TOTALE CAPITALE INVESTITO NETTO 16.475 13.814<br />

PATRIMONIO NETTO 12.704 12.487<br />

INDEbITAMENTO NETTO 3.771 1.327<br />

Le Attività non correnti sono costituite per la quasi totalità dalle partecipazioni di controllo nelle più importanti società del Gruppo.<br />

La diminuzione delle partecipazioni rispetto al 31 dicembre 2009, pari a 2.568 milioni di euro, è determinata dalla riclassifica per 4.977 milioni di euro alla<br />

voce che individua le partecipazioni oggetto di Scissione, al netto degli aumenti per 2.259 milioni di euro legati alle ricapitalizzazioni di società controllate<br />

ed alla costituzione e capitalizzazione delle partecipazioni oggetto di Scissione, nonché dal saldo tra ripristini di valore e svalutazioni delle partecipazioni,<br />

precedentemente illustrato.<br />

La voce Partecipazioni oggetto di Scissione ammonta a 4.977 milioni di euro e si riferisce al valore di carico delle partecipazioni trasferite con effetto<br />

dal 1° gennaio 2011 da <strong>Fiat</strong> S.p.A. a <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. a seguito della Scissione. In particolare si tratta delle partecipazioni in <strong>Fiat</strong> Netherlands Holdings<br />

N.V., in Iveco S.p.A., in FPT Industrial S.p.A. e in <strong>Fiat</strong> Industrial Finance S.p.A.<br />

Il Capitale d’esercizio presenta un saldo negativo complessivamente pari a 101 milioni di euro ed è costituito da crediti/debiti commerciali, altri crediti/<br />

debiti (tributari, verso personale dipendente, ecc.), da rimanenze per lavori in corso su ordinazione al netto degli acconti ricevuti, nonché da accantonamenti<br />

a fondi. La variazione in aumento di 134 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009 è dovuta essenzialmente all’aumento del saldo dei crediti/debiti verso<br />

società controllate per IRES consolidata, nonché all’aumento dei crediti verso l’Erario per l’IVA del Gruppo.<br />

133


134<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

SITuAZIONE<br />

EcONOMIcO-<br />

FINANZIArIA<br />

DELLA FIAT S.P.A.<br />

Il Patrimonio netto al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammonta a 12.704 milioni di euro e registra un incremento netto di 217 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009<br />

a seguito essenzialmente dell’utile dell’esercizio (442 milioni di euro), al netto della diminuzione legata alla distribuzione dei dividendi (237 milioni di euro).<br />

Per un’analisi più completa delle variazioni del patrimonio netto si rimanda all’apposito Prospetto riportato nelle pagine successive, nell’ambito del bilancio<br />

d’esercizio della Capogruppo <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> si evidenzia un Indebitamento netto pari a 3.771 milioni di euro, in aumento di 2.444 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009 per<br />

effetto essenzialmente delle ricapitalizzazioni delle società controllate, nonché per la costituzione e capitalizzazione delle partecipazioni oggetto di Scissione<br />

in precedenza indicate. La composizione dell’indebitamento netto è riportata nella tabella che segue:<br />

(in milioni di euro) Al 31.12. <strong>2010</strong> Al 31.12.2009<br />

Crediti finanziari correnti, disponibilità e mezzi equivalenti (312) (646)<br />

Debiti finanziari correnti 295 157<br />

Debiti finanziari non correnti 2.561 1.816<br />

Indebitamento netto oggetto di Scissione 1.227 -<br />

INDEbITAMENTO NETTO (DISPONIbILITà) 3.771 1.327<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> i crediti finanziari correnti comprendono il saldo attivo del conto corrente presso la controllata <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. nonché attività per<br />

115 milioni di euro, sempre verso la controllata <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A., rappresentate dal fair value dei citati equity swap su azioni ordinarie <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> i debiti finanziari correnti sono costituiti essenzialmente da un finanziamento a breve a tasso di mercato, ricevuto dalla controllata <strong>Fiat</strong><br />

Finance S.p.A., nonché dal debito di 122 milioni di euro conseguente all’esercizio dell’opzione call sul 5% del capitale della Ferrari S.p.A.<br />

I debiti finanziari non correnti sono costituiti per la quasi totalità da finanziamenti ricevuti a tassi di mercato nell’anno e negli anni passati dalla controllata <strong>Fiat</strong><br />

Finance S.p.A., con scadenze negli anni 2011-2013.<br />

L’indebitamento netto oggetto di Scissione è costituito da finanziamenti ricevuti nell’anno da <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. per 1.440 milioni di euro e scadenti nel 2011<br />

e 2012, al netto di crediti finanziari per 213 milioni di euro rappresentati da disponibilità di conto corrente presso la controllata <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A.<br />

Per un’analisi più completa dei flussi monetari si rimanda al Rendiconto finanziario riportato nelle pagine successive nell’ambito del bilancio d’esercizio della<br />

Capogruppo <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

rAccOrDO TrA rISuLTATO E PATrIMONIO NETTO DELLA cAPOGruPPO E GLI ANALOGhI VALOrI DEL GruPPO<br />

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 si riporta il prospetto di raccordo fra il risultato dell’esercizio <strong>2010</strong> ed il patrimonio netto al 31<br />

dicembre <strong>2010</strong> di Gruppo (Quota attribuibile al Gruppo) con gli analoghi valori della Capogruppo <strong>Fiat</strong> S.p.A.:<br />

Patrimonio Risultato Patrimonio Risultato<br />

netto netto netto netto<br />

(in milioni di euro) al 31.12.<strong>2010</strong> <strong>2010</strong> al 31.12.2009 2009<br />

bILANCIO D’ESERCIZIO DELLA FIAT S.P.A. 12.704 442 12.487 340<br />

Eliminazione dei valori delle partecipazioni consolidate e dei relativi dividendi<br />

nel bilancio della <strong>Fiat</strong> S.p.A. (16.384) (428) (13.969) (1.260)<br />

Eliminazione delle svalutazioni (al netto dei ripristini di valore) di partecipazioni<br />

consolidate operate da <strong>Fiat</strong> S.p.A. - (156) - 858<br />

Contabilizzazione del patrimonio netto e dei risultati conseguiti dalle imprese consolidate 16.995 667 13.568 (784)<br />

Rettifiche di consolidamento :<br />

Eliminazione della plusvalenza da cessione del marchio “FIAT” e altre rettifiche (880) - (880) -<br />

Eliminazione degli utili e delle perdite infragruppo inclusi nel magazzino e nelle immobilizzazioni,<br />

dei dividendi distribuiti tra le società controllate ed altre rettifiche (891) (5) (905) 8<br />

bILANCIO CONSOLIDATO DI GRUPPO (qUOTA ATTRIbUIbILE AL GRUPPO) 11.544 520 10.301 (838)


PROPOSTA di APPROVAZiOne<br />

deL BiLAnciO e di deSTinAZiOne<br />

deLL’UTiLe di eSeRciZiO <strong>2010</strong><br />

Signori Azionisti,<br />

nel sottoporre alla Vostra approvazione il Bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre <strong>2010</strong>, Vi proponiamo di destinare l’utile di esercizio di euro 441.959.509<br />

come segue:<br />

alla Riserva Legale euro 22.097.975;<br />

agli Azionisti un dividendo pari a:<br />

euro 0,09 a ciascuna azione ordinaria per complessivi 98,3 milioni di euro circa (94,8 milioni di euro escludendo le azioni proprie ad oggi detenute);<br />

euro 0,31 a ciascuna azione privilegiata per complessivi 32 milioni di euro circa;<br />

euro 0,31 a ciascuna azione di risparmio per complessivi 24,8 milioni di euro circa;<br />

a Utili portati a nuovo l’importo residuo, pari a circa 264,8 milioni di euro.<br />

Il dividendo sarà posto in pagamento a partire dal 21 aprile 2011, con stacco cedola il 18 aprile, e verrà corrisposto alle azioni che saranno in circolazione<br />

alla data di stacco cedola.<br />

18 febbraio 2011<br />

Per il Consiglio di Amministrazione<br />

/f/ John Elkann<br />

IL PrESIDENTE<br />

John Elkann<br />

rELAZIONE<br />

SuLLA<br />

GESTIONE<br />

PrOPOSTA DI<br />

APPrOVAZIONE<br />

DEL BILANcIO E<br />

DI DESTINAZIONE<br />

DELL’uTILE DI<br />

ESErcIZIO <strong>2010</strong><br />

135


GRUPPO FIAT<br />

BILANCIO CONSOLIDATO<br />

al 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

138 Conto economico consolidato<br />

139 Conto economico complessivo consolidato<br />

140 Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata<br />

142 Rendiconto finanziario consolidato<br />

143 Variazioni del Patrimonio netto consolidato<br />

144 Conto economico consolidato ai sensi della Delibera<br />

Consob n. 15519 del 27 luglio 2006<br />

145 Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata<br />

ai sensi della Delibera Consob n. 15519<br />

del 27 luglio 2006<br />

146 Rendiconto finanziario consolidato ai sensi della<br />

Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006<br />

147 Nota integrativa al Bilancio consolidato<br />

269 Appendice I – Le imprese di <strong>Fiat</strong><br />

298 Appendice II – Informazioni ai sensi dell’art.<br />

149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob<br />

299 Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi<br />

dell’art. 154-bis del D. Lgs. 58/98<br />

137


138 bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

conto<br />

economico<br />

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO(*)<br />

(in milioni di euro) Note <strong>2010</strong> 2009 (**)<br />

Ricavi netti (1) 35.880 32.684<br />

Costo del venduto (2) 30.718 28.252<br />

Spese generali, amministrative e di vendita (3) 2.956 2.673<br />

Costi di ricerca e sviluppo (4) 1.013 1.010<br />

Altri proventi (oneri) (5) (81) (13)<br />

UTILE/(PERDITA) DELLA GESTIONE ORDINARIA 1.112 736<br />

Plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioni (6) 12 3<br />

Oneri di ristrutturazione (7) 118 168<br />

Altri proventi (oneri) atipici (8) (14) (193)<br />

UTILE/(PERDITA) OPERATIVA 992 378<br />

Proventi (oneri) finanziari (9) (400) (352)<br />

Risultato partecipazioni: (10) 114 77<br />

Risultato netto delle società valutate con il metodo del patrimonio netto 120 65<br />

Altri proventi (oneri) derivanti dalla gestione di partecipazioni (6) 12<br />

UTILE/(PERDITA) PRIMA DELLE IMPOSTE 706 103<br />

Imposte (11) 484 448<br />

UTILE/(PERDITA) DELLE CONTINUING OPERATION 222 (345)<br />

Utile/(perdita) delle Discontinued Operation dopo le imposte (A) 378 (503)<br />

UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO 600 (848)<br />

UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO ATTRIBUIBILE A:<br />

Soci della controllante 520 (838)<br />

Interessenze di pertinenza di terzi 80 (10)<br />

UTILE/(PERDITA) DELLE CONTINUING OPERATION ATTRIBUIBILE A:<br />

Soci della controllante 179 (374)<br />

Interessenze di pertinenza di terzi 43 29<br />

(in euro)<br />

RISULTATO BASE PER AZIONE ORDINARIA E PRIVILEGIATA (13) 0,410 (0,677)<br />

RISULTATO BASE PER AZIONE DI RISPARMIO (13) 0,565 (0,677)<br />

RISULTATO DILUITO PER AZIONE ORDINARIA E PRIVILEGIATA (13) 0,409 (0,677)<br />

RISULTATO DILUITO PER AZIONE DI RISPARMIO (13) 0,564 (0,677)<br />

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto economico consolidato sono evidenziati nell’apposito schema di Conto economico<br />

riportato nelle pagine successive e sono ulteriormente descritti nella Nota 34.<br />

(**) Ai sensi dell’IFRS 5 i dati 2009 sono stati riclassificati.<br />

(A) Il dettaglio dell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation dopo le imposte è presentato nella sezione Attività e passività destinate alla vendita e Discontinued Operation.


ilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

conto<br />

economico<br />

comPlessiVo<br />

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO<br />

CONSOLIDATO<br />

(in milioni di euro) Note <strong>2010</strong> 2009<br />

UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO (A) 600 (848)<br />

Utili/(perdite) sugli strumenti di copertura di flussi finanziari (cash flow hedge) (23) 171 408<br />

Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la<br />

vendita (available-for-sale) (23) (3) 3<br />

Utili/(perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere (23) 769 509<br />

Quota di Altri utili/(perdite) delle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto (23) 100 (47)<br />

Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) (23) 3 (51)<br />

TOTALE ALTRI UTILI/(PERDITE) COMPLESSIVI, AL NETTO DELL’EFFETTO FISCALE (B) 1.040 822<br />

TOTALE UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVO (A)+(B) 1.640 (26)<br />

TOTALE UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVO ATTRIBUIBILE A:<br />

Soci della controllante 1.503 (34)<br />

Interessenze di pertinenza di terzi 137 8<br />

139


140<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

sitUaZione<br />

Patrimoniale-<br />

FinanZiaria<br />

SITUAZIONE PATRIMONIALE-<br />

FINANZIARIA CONSOLIDATA(*)<br />

(in milioni di euro) Note Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

ATTIVO<br />

Attività immateriali (14) 4.350 7.199<br />

Immobili, impianti e macchinari (15) 9.601 12.945<br />

Partecipazioni e altre attività finanziarie: (16) 1.653 2.159<br />

Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 1.465 1.884<br />

Altre partecipazioni e attività finanziarie 188 275<br />

Beni concessi in leasing operativo (17) - 457<br />

Attività per piani a benefici definiti 20 144<br />

Imposte anticipate (11) 1.678 2.580<br />

Totale Attività non correnti 17.302 25.484<br />

Rimanenze nette (18) 4.443 8.748<br />

Crediti commerciali (19) 2.259 3.649<br />

Crediti da attività di finanziamento (19) 2.866 12.695<br />

Crediti finanziari verso Discontinued Operation 5.626 -<br />

Crediti per imposte correnti (19) 353 674<br />

Altre attività correnti (19) 1.528 2.778<br />

Attività finanziarie correnti: 735 899<br />

Partecipazioni correnti 34 46<br />

Titoli correnti (20) 185 217<br />

Altre attività finanziarie (21) 516 636<br />

Disponibilità e mezzi equivalenti (22) 11.967 12.226<br />

Totale Attività correnti 29.777 41.669<br />

Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation (A) 34.854 82<br />

Elisione crediti e debiti finanziari verso Discontinued Operation (A) (8.491) -<br />

TOTALE ATTIVO 73.442 67.235<br />

Totale Attivo al netto delle operazioni di cessione di crediti 64.588 60.149<br />

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sulla Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata sono evidenziati nell’apposito schema della<br />

Situazione patrimoniale-finanziaria riportato nelle pagine successive e sono ulteriormente descritti nella Nota 34.<br />

(A) Il dettaglio delle Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation è presentato nella sezione Attività e passività destinate alla vendita e Discontinued Operation.


SITUAZIONE PATRIMONIALE-<br />

FINANZIARIA CONSOLIDATA<br />

(SEGUE)<br />

(in milioni di euro) Note Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

PASSIVO<br />

Patrimonio netto: (23) 12.461 11.115<br />

Capitale emesso e riserve attribuibili ai soci della controllante 11.544 10.301<br />

Interessenze di pertinenza di terzi 917 814<br />

Fondi rischi e oneri: 4.924 8.432<br />

Benefici ai dipendenti (24) 1.704 3.447<br />

Altri fondi (25) 3.220 4.985<br />

Debiti finanziari: (26) 20.804 28.527<br />

Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti 533 7.086<br />

Debiti finanziari verso Discontinued Operation 2.865 -<br />

Altri debiti finanziari 17.406 21.441<br />

Altre passività finanziarie (21) 255 464<br />

Debiti commerciali (27) 9.345 12.295<br />

Debiti per imposte correnti 181 377<br />

Imposte differite passive (11) 135 152<br />

Altre passività correnti (28) 3.908 5.865<br />

Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation (A) 29.920 8<br />

Elisione crediti e debiti finanziari verso Discontinued Operation (A) (8.491) -<br />

TOTALE PASSIVO 73.442 67.235<br />

Totale Passivo al netto delle operazioni di cessione di crediti 64.588 60.149<br />

(A) Il dettaglio delle Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation è presentato nella sezione Attività e passività destinate alla vendita e Discontinued Operation.<br />

141


142 bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

rendiconto<br />

FinanZiario<br />

RENDICONTO FINANZIARIO<br />

CONSOLIDATO(*)<br />

(in milioni di euro) Note <strong>2010</strong> 2009 (**)<br />

A) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO (22) 12.226 3.683<br />

B) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE OPERAZIONI DELL’ESERCIZIO:<br />

Utile/(perdita) delle Continuing Operation 222 (345)<br />

Ammortamenti 2.186 2.036<br />

(Plusvalenze) minusvalenze da cessione di:<br />

Attività materiali e immateriali (3) (17)<br />

Partecipazioni (12) (8)<br />

Altre poste non monetarie (36) 89 114<br />

Dividendi incassati 62 35<br />

Variazione fondi rischi e oneri 283 50<br />

Variazione delle imposte differite (199) (56)<br />

Variazione delle poste da operazioni di buy-back (36) 4 (23)<br />

Variazione del capitale di funzionamento 941 1.530<br />

Disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni dell’esercizio delle Discontinued Operation (A) 2.537 1.285<br />

TOTALE 6.110 4.601<br />

C) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO:<br />

Investimenti in:<br />

Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali (2.864) (2.684)<br />

Partecipazioni in imprese controllate consolidate (162) (3)<br />

Partecipazioni in altre imprese (121) (97)<br />

Realizzo della vendita di:<br />

Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali 46 77<br />

Partecipazioni in imprese controllate consolidate - 16<br />

Partecipazioni in altre imprese 11 3<br />

Variazione netta dei crediti da attività di finanziamento (594) (238)<br />

Variazione dei titoli correnti 24 (44)<br />

Altre variazioni 150 1<br />

Disponibilità generate (assorbite) dalle attività di investimento delle Discontinued Operation (A) (443) 410<br />

TOTALE (3.953) (2.559)<br />

D) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO:<br />

Prestiti obbligazionari emessi - 4.200<br />

Rimborso di prestiti obbligazionari (1.195) (168)<br />

Accensione di prestiti a medio termine 1.210 2.656<br />

Rimborso di prestiti a medio termine (1.016) (608)<br />

Variazione netta degli altri debiti finanziari e altre attività/passività finanziarie 66 (493)<br />

Aumenti di capitale 1 13<br />

Distribuzione dividendi (239) (27)<br />

Disponibilità generate (assorbite) dalle attività di finanziamento delle Discontinued Operation (A) 2.084 708<br />

TOTALE 911 6.281<br />

Differenze cambi di conversione 359 220<br />

E) VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITÀ MONETARIE 3.427 8.543<br />

F) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI A FINE ESERCIZIO (22) 15.653 12.226<br />

di cui: Disponibilità e mezzi equivalenti inclusi tra le Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation 3.686 -<br />

G) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI A FINE ESERCIZIO RIPORTATI IN BILANCIO (22) 11.967 12.226<br />

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto finanziario consolidato sono evidenziati nell’apposito schema di Rendiconto<br />

finanziario riportato nelle pagine successive.<br />

(**) Ai sensi dell’IFRS 5 i dati 2009 sono stati riclassificati.<br />

(A) Il dettaglio delle disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni dell’esercizio, dalle attività di investimento e dalle attività di finanziamento delle Discontinued Operation è presentato nella sezione<br />

Attività e passività destinate alla vendita e Discontinued Operation.


ilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO<br />

CONSOLIDATO<br />

VariaZioni<br />

del Patrimonio<br />

netto<br />

Quota di Altri<br />

utili/(perdite)<br />

di imprese<br />

Riserva valutate<br />

attività con il<br />

Riserva da finanziarie metodo del Interessenze<br />

Capitale Azioni Riserve Riserve cash flow Riserva da available patrimonio di pertinenza<br />

(in milioni di euro) sociale proprie di capitale di risultato hedge conversione for sale netto di terzi Totale<br />

AL 1° GENNAIO 2009 6.377 (657) 682 4.661 (568) (103) (1) (37) 747 11.101<br />

Variazioni del patrimonio netto<br />

nel 2009<br />

Aumenti di capitale - - - - - - - - 13 13<br />

Dividendi distribuiti - - - (25) - - - - (2) (27)<br />

Incremento riserva per pagamenti<br />

basati su azioni - - - (1) - - - - - (1)<br />

Totale Utile/(perdita) complessiva - - - (838) 349 496 3 (44) 8 (26)<br />

Altre variazioni - - - 7 - - - - 48 55<br />

AL 31 DICEMBRE 2009 6.377 (657) 682 3.804 (219) 393 2 (81) 814 11.115<br />

Variazioni del patrimonio netto<br />

nel <strong>2010</strong><br />

Aumenti di capitale - - - - - - - - 1 1<br />

Dividendi distribuiti - - - (237) - - - - (2) (239)<br />

Acquisti e vendite da/verso terzi<br />

di azioni delle controllate - - (81) - - - - - (38) (119)<br />

Incremento riserva per pagamenti<br />

basati su azioni - - - 17 - - - - - 17<br />

Totale Utile/(perdita) complessiva - - - 520 174 718 (4) 95 137 1.640<br />

Altre variazioni - - - 41 - - - - 5 46<br />

AL 31 DICEMBRE <strong>2010</strong> 6.377 (657) 601 4.145 (45) 1.111 (2) 14 917 12.461<br />

143


144 bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

conto<br />

economico<br />

ai sensi della<br />

delibera consob<br />

n. 15519 del 27<br />

lUglio 2006<br />

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO<br />

ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006<br />

<strong>2010</strong> 2009 (*)<br />

di cui Parti di cui Parti<br />

correlate correlate<br />

(in milioni di euro) Note Totale (Nota 34) Totale (Nota 34)<br />

Ricavi netti (1) 35.880 2.586 32.684 1.811<br />

Costo del venduto (2) 30.718 3.742 28.252 2.977<br />

Spese generali, amministrative e di vendita (3) 2.956 139 2.673 111<br />

Costi di ricerca e sviluppo (4) 1.013 8 1.010 -<br />

Altri proventi (oneri) (5) (81) 34 (13) 29<br />

UTILE/(PERDITA) DELLA GESTIONE ORDINARIA 1.112 736<br />

Plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioni (6) 12 - 3 -<br />

Oneri di ristrutturazione (7) 118 - 168 -<br />

Altri proventi (oneri) atipici (8) (14) - (193) -<br />

UTILE/(PERDITA) OPERATIVA 992 378<br />

Proventi (oneri) finanziari (9) (400) 188 (352) 205<br />

Risultato partecipazioni: (10) 114 118 77 74<br />

Risultato netto delle società valutate con il metodo del patrimonio netto 120 120 65 65<br />

Altri proventi (oneri) derivanti dalla gestione di partecipazioni (6) (2) 12 9<br />

UTILE/(PERDITA) PRIMA DELLE IMPOSTE 706 103<br />

Imposte (11) 484 448<br />

UTILE/(PERDITA) DELLE CONTINUING OPERATION 222 (345)<br />

Utile/(perdita) delle Discontinued Operation dopo le imposte (A) 378 (503)<br />

UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO 600 (848)<br />

UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO ATTRIBUIBILE A:<br />

Soci della controllante 520 (838)<br />

Interessenze di pertinenza di terzi 80 (10)<br />

UTILE/(PERDITA) DELLE CONTINUING OPERATION ATTRIBUIBILE A:<br />

Soci della controllante 179 (374)<br />

Interessenze di pertinenza di terzi 43 29<br />

(*) Ai sensi dell’IFRS 5 i dati 2009 sono stati riclassificati.<br />

(A) Il dettaglio dell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation dopo le imposte è presentato nella sezione Attività e passività destinate alla vendita e Discontinued Operation.


SITUAZIONE PATRIMONIALE-<br />

FINANZIARIA CONSOLIDATA<br />

ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

di cui Parti di cui Parti<br />

correlate correlate<br />

(in milioni di euro) Note Totale (Nota 34) Totale (Nota 34)<br />

ATTIVO<br />

Attività immateriali (14) 4.350 - 7.199 -<br />

Immobili, impianti e macchinari (15) 9.601 - 12.945 -<br />

Partecipazioni e altre attività finanziarie: (16) 1.653 1.557 2.159 1.979<br />

Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 1.465 1.465 1.884 1.884<br />

Altre partecipazioni e attività finanziarie 188 92 275 95<br />

Beni concessi in leasing operativo (17) - - 457 -<br />

Attività per piani a benefici definiti 20 - 144 -<br />

Imposte anticipate (11) 1.678 - 2.580 -<br />

Totale Attività non correnti 17.302 25.484<br />

Rimanenze nette (18) 4.443 28 8.748 10<br />

Crediti commerciali (19) 2.259 459 3.649 595<br />

Crediti da attività di finanziamento (19) 2.866 129 12.695 120<br />

Crediti finanziari verso Discontinued Operation 5.626 5.626 - -<br />

Crediti per imposte correnti (19) 353 - 674 -<br />

Altre attività correnti (19) 1.528 76 2.778 65<br />

Attività finanziarie correnti: 735 - 899 52<br />

Partecipazioni correnti 34 - 46 -<br />

Titoli correnti (20) 185 - 217 -<br />

Altre attività finanziarie (21) 516 - 636 52<br />

Disponibilità e mezzi equivalenti (22) 11.967 - 12.226 651<br />

Totale Attività correnti 29.777 41.669<br />

Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation (A) 34.854 65 82 59<br />

Elisione crediti e debiti finanziari verso Discontinued Operation (A) (8.491) - - -<br />

TOTALE ATTIVO 73.442 67.235<br />

PASSIVO<br />

Patrimonio netto: (23) 12.461 - 11.115 -<br />

Capitale emesso e riserve attribuibili ai soci della controllante 11.544 - 10.301 -<br />

Interessenze di pertinenza di terzi 917 - 814 -<br />

Fondi rischi e oneri: 4.924 47 8.432 80<br />

Benefici ai dipendenti (24) 1.704 21 3.447 30<br />

Altri fondi (25) 3.220 26 4.985 50<br />

Debiti finanziari: (26) 20.804 3.144 28.527 1.144<br />

Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti 533 101 7.086 486<br />

Debiti finanziari verso Discontinued Operation 2.865 2.865 - -<br />

Altri debiti finanziari 17.406 178 21.441 658<br />

Altre passività finanziarie (21) 255 - 464 49<br />

Debiti commerciali (27) 9.345 1.040 12.295 886<br />

Debiti per imposte correnti 181 - 377 -<br />

Imposte differite passive (11) 135 - 152 -<br />

Altre passività correnti (28) 3.908 87 5.865 181<br />

Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation (A) 29.920 - 8 1<br />

Elisione crediti e debiti finanziari verso Discontinued Operation (A) (8.491) - - -<br />

TOTALE PASSIVO 73.442 67.235<br />

(A) Il dettaglio delle Attività e delle Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation è presentato nella sezione Attività e passività destinate alla vendita e Discontinued Operation.<br />

sitUaZione<br />

Patrimoniale-<br />

FinanZiaria<br />

ai sensi della<br />

delibera consob<br />

n. 15519 del 27<br />

lUglio 2006<br />

145


146 bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

rendiconto<br />

FinanZiario<br />

ai sensi della<br />

delibera consob<br />

n. 15519 del 27<br />

lUglio 2006<br />

RENDICONTO FINANZIARIO<br />

CONSOLIDATO<br />

ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006<br />

<strong>2010</strong> 2009 (*)<br />

di cui Parti di cui Parti<br />

(in milioni di euro) Note Totale correlate Totale correlate<br />

A) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI ALL’INIZIO DEL PERIODO (22) 12.226 3.683<br />

B) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE OPERAZIONI DEL PERIODO:<br />

Utile/(perdita) delle Continuing Operation 222 - (345) -<br />

Ammortamenti 2.186 - 2.036 -<br />

(Plusvalenze) minusvalenze da cessione di:<br />

Attività materiali e immateriali (3) - (17) -<br />

Partecipazioni (12) - (8) -<br />

Altre poste non monetarie (36) 89 17 114 6<br />

Dividendi incassati 62 62 35 35<br />

Variazione fondi rischi e oneri 283 (9) 50 8<br />

Variazione delle imposte differite (199) - (56) -<br />

Variazione delle poste da operazioni di buy-back (36) 4 (9) (23) -<br />

Variazione del capitale di funzionamento 941 108 1.530 (172)<br />

Disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni del periodo delle Discontinued Operation (A) 2.537 - 1.285 -<br />

TOTALE 6.110 4.601<br />

C) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO:<br />

Investimenti in:<br />

Attività materiali e immateriali (2.864) - (2.684) -<br />

Partecipazioni in imprese controllate consolidate (162) - (3) -<br />

Partecipazioni in altre imprese (121) (107) (97) (56)<br />

Realizzo della vendita di:<br />

Attività materiali e immateriali 46 - 77 -<br />

Partecipazioni in imprese controllate consolidate - - 16 -<br />

Partecipazioni in altre imprese 11 - 3 -<br />

Variazione netta dei crediti da attività di finanziamento (594) 1 (238) (71)<br />

Variazione dei titoli correnti 24 - (44) -<br />

Altre variazioni 150 - 1 -<br />

Disponibilità generate (assorbite) dalle attività di investimento delle Discontinued Operation (A) (443) - 410 -<br />

TOTALE (3.953) (2.559)<br />

D) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO:<br />

Prestiti obbligazionari emessi - - 4.200 -<br />

Rimborso di prestiti obbligazionari (1.195) - (168) -<br />

Accensione di prestiti a medio termine 1.210 - 2.656 -<br />

Rimborso di prestiti a medio termine (1.016) - (608) -<br />

Variazione netta degli altri debiti finanziari e altre attività/passività finanziarie 66 (66) (493) 71<br />

Aumenti di capitale 1 - 13 -<br />

Distribuzione di dividendi (239) (67) (27) -<br />

Disponibilità generate (assorbite) dalle attività di finanziamento delle Discontinued Operation (A) 2.084 - 708 -<br />

TOTALE 911 6.281<br />

Differenze cambi di conversione 359 220<br />

E VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITÀ MONETARIE 3.427 8.543<br />

F DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI A FINE PERIODO (22) 15.653 12.226<br />

di cui: Disponibilità e mezzi equivalenti inclusi tra le Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation 3.686 - - -<br />

G DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI A FINE PERIODO RIPORTATI IN BILANCIO (22) 11.967 12.226<br />

(*) Ai sensi dell’IFRS 5 i dati 2009 sono stati riclassificati.<br />

(A) Il dettaglio delle disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni dell’esercizio, dalle attività di investimento e dalle attività di finanziamento delle Discontinued Operation è presentato nella sezione<br />

Attività e passività destinate alla vendita e Discontinued Operation.


NOTA INTEGRATIVA<br />

AL BILANCIO CONSOLIDATO<br />

attiVitÀ PrinciPali<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A. è un ente giuridico organizzato secondo l’ordinamento della Repubblica Italiana. <strong>Fiat</strong> S.p.A. e le sue società<br />

controllate (il “Gruppo”) operano in circa 50 paesi. Fino al 31 dicembre <strong>2010</strong> il Gruppo è stato impegnato principalmente nella<br />

produzione e nella vendita di automobili, macchine per l’agricoltura e per le costruzioni e veicoli industriali, nonché di altri prodotti<br />

e sistemi, principalmente motori, trasmissioni e componentistica per autoveicoli, prodotti metallurgici e sistemi di produzione.<br />

Inoltre, il Gruppo è da tempo coinvolto in alcuni altri settori di attività, inclusa l’editoria e l’informazione, che rappresentano una<br />

parte marginale delle attività del Gruppo. Dal 1° gennaio 2011, a seguito della scissione parziale proporzionale di <strong>Fiat</strong> S.p.A. in<br />

favore di <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. di seguito descritta, il Gruppo rimarrà impegnato solo nella produzione e vendita di automobili,<br />

di motori e trasmissioni e componentistica per automobili, di prodotti metallurgici e sistemi di produzione, nonché nell’editoria.<br />

La sede del Gruppo è a Torino, Italia.<br />

Il bilancio consolidato è presentato in Euro, che è la moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente.<br />

scissione di <strong>Fiat</strong> e DISCONTINUED OPERATION<br />

Nel corso del <strong>2010</strong> il Gruppo ha avviato e concluso il progetto strategico di separazione delle attività relative alle Macchine<br />

per l’Agricoltura e le Costruzioni (settore CNH), ai Veicoli Industriali (Iveco) e alla parte “Industrial & Marine” del settore FPT<br />

Powertrain Technologies (di seguito settore FPT Industrial) dalle attività relative ai business delle Automobili e dei relativi<br />

Componenti e Sistemi di Produzione, che includono i settori <strong>Fiat</strong> Group Automobiles, Maserati, Ferrari, Magneti Marelli, Teksid,<br />

Comau, nonché la linea di business motori e trasmissioni “Passenger & Commercial Vehicles” di FPT Powertrain Technologies<br />

(di seguito settore <strong>Fiat</strong> Powertrain).<br />

La separazione di tali business è stata attuata mediante la scissione parziale proporzionale di <strong>Fiat</strong> S.p.A. a favore di <strong>Fiat</strong><br />

Industrial S.p.A. (di seguito la “Scissione”) e ha portato alla costituzione, a partire dal 1° gennaio 2011, del nuovo gruppo <strong>Fiat</strong><br />

Industrial (in cui sono confluiti i settori CNH, Iveco e FPT Industrial); a partire dalla stessa data il gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione<br />

include i settori <strong>Fiat</strong> Group Automobiles, Maserati, Ferrari, <strong>Fiat</strong> Powertrain, Magneti Marelli, Teksid e Comau.<br />

Di seguito sono riepilogate le principali fasi che hanno portato al completamento della Scissione:<br />

In data 21 aprile <strong>2010</strong> <strong>Fiat</strong> S.p.A. ha annunciato l’intenzione di procedere alla Scissione.<br />

In data 21 luglio <strong>2010</strong> il Consiglio di Amministrazione di <strong>Fiat</strong> S.p.A. ha approvato la Scissione e ha redatto il Progetto<br />

di scissione: l’operazione consiste nell’assegnazione da parte di <strong>Fiat</strong> S.p.A. a favore di <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. (società di<br />

nuova costituzione) di parte del proprio patrimonio ed in particolare delle partecipazioni relative ai business delle Macchine<br />

per l’Agricoltura e le Costruzioni, dei Veicoli Industriali, dei motori “Industrial & Marine” e di una posizione debitoria netta<br />

nei confronti di <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. (società di tesoreria del Gruppo <strong>Fiat</strong>); con la Scissione è stata anche assegnata la<br />

partecipazione in <strong>Fiat</strong> Industrial Finance S.p.A., società costituita per svolgere attività di tesoreria centralizzata a favore del<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial. Il valore netto scindendo di tali elementi patrimoniali è pari a 3.750 milioni di euro al 30 giugno <strong>2010</strong><br />

(data di riferimento per la redazione del Progetto di Scissione).<br />

In data 16 settembre <strong>2010</strong> il Progetto di scissione è stato approvato dall’Assemblea straordinaria degli azionisti di <strong>Fiat</strong> S.p.A.,<br />

con approvazione subordinata all’ottenimento del provvedimento di Borsa Italiana di ammissione di tutte le categorie di azioni<br />

della Società Beneficiaria (<strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.) alla quotazione sul Mercato Telematico Azionario di Milano (“MTA”), e del<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

147


148<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

giudizio di equivalenza da parte di Consob ex art. 57, comma 1, lett. d) del Regolamento Consob n. 11971/1999, in relazione al<br />

documento informativo e sue successive integrazioni ai sensi del medesimo art. 57. Analogamente, in data 17 settembre <strong>2010</strong>,<br />

l’operazione è stata approvata dall’Assemblea straordinaria degli azionisti di <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

Con l’ottenimento, nel corso del mese di dicembre <strong>2010</strong>, delle autorizzazioni menzionate al punto precedente, in data 16<br />

dicembre <strong>2010</strong> è stato stipulato l’atto di scissione, avente efficacia giuridica 1° gennaio 2011.<br />

Per effetto della Scissione, il 1° gennaio 2011 il patrimonio netto di <strong>Fiat</strong> S.p.A. è diminuito di 3.750 milioni di euro (di cui<br />

1.913 milioni di euro relativi al capitale sociale) e contestualmente il patrimonio netto di <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. è aumentato<br />

di pari importo; tale importo corrisponde al valore netto scindendo sopra citato. Conseguentemente, agli azionisti <strong>Fiat</strong><br />

sono state assegnate, senza versamento di corrispettivo, azioni di <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. in pari numero e della medesima<br />

categoria di quelle di <strong>Fiat</strong> S.p.A. da ciascuno possedute. Dal 3 gennaio 2011 <strong>Fiat</strong> S.p.A. e <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. sono quotate<br />

separatamente presso l’MTA e operano in modo separato come società quotate indipendenti, con i rispettivi management<br />

e Consigli di Amministrazione.<br />

Il presente bilancio consolidato al 31 dicembre <strong>2010</strong> si riferisce al Gruppo <strong>Fiat</strong> ante Scissione (di seguito anche Gruppo <strong>Fiat</strong>), in<br />

quanto tale operazione ha avuto efficacia dal 1° gennaio 2011. Peraltro, dal momento che l’operazione di Scissione è divenuta<br />

altamente probabile in dicembre (al momento dell’ottenimento delle sopra citate autorizzazioni), ai sensi dell’IFRS 5 – Attività<br />

destinate alla vendita e Discontinued Operation l’insieme dei business confluiti nel nuovo gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial si qualifica per il<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> come “Discontinued Operation” e in quanto tale è stato rappresentato nel presente bilancio. Tale rappresentazione<br />

ha comportato quanto segue:<br />

Per il <strong>2010</strong> e, a fini comparativi, per il 2009, le voci di costo e di ricavo relative alle Discontinued Operation sono state<br />

classificate nella voce Utile/(perdita) delle Discontinued Operation del conto economico.<br />

Le attività correnti e non correnti relative alle Discontinued Operation sono state riclassificate, a dicembre <strong>2010</strong>, nella voce<br />

Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation della situazione patrimoniale-finanziaria.<br />

Le passività (escluso il patrimonio netto) relative alle Discontinued Operation sono state riclassificate, a dicembre <strong>2010</strong>, nella<br />

voce Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation della situazione patrimoniale-finanziaria.<br />

Per il <strong>2010</strong> e, a fini comparativi, per il 2009, tutti i flussi di cassa relativi alle Discontinued Operation sono stati rappresentati<br />

in apposite voci relative alle operazioni dell’esercizio, alle attività di investimento e alle attività di finanziamento del rendiconto<br />

finanziario.<br />

In altri termini, il bilancio consolidato del Gruppo <strong>Fiat</strong> così redatto comporta il consolidamento integrale sia delle controllate<br />

destinate a permanere nel perimetro del Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione (cosiddette “Continuing Operation”), sia delle controllate<br />

confluite nel perimetro del Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial (le Discontinued Operation), dandone peraltro separata evidenza.<br />

In apposito capitolo della presente Nota integrativa, cui si rinvia, viene fornito il dettaglio analitico del contenuto delle voci<br />

relative alle Discontinued Operation così come presentate nel conto economico, nella situazione patrimoniale-finanziaria e nel<br />

rendiconto finanziario consolidati. Inoltre, tenuto conto della rilevanza del perimetro rappresentato dalle Discontinued Operation,<br />

si è ritenuto opportuno fornire, nel contesto di ogni nota relativa al contenuto delle singole voci di bilancio, l’informativa richiesta<br />

dai principi contabili non solo con riferimento alle Continuing Operation, ma anche con riferimento alle Discontinued Operation.<br />

Per completezza di informativa, si precisa infine che l’operazione di Scissione si configura come un’operazione di “business<br />

combination involving entities or businesses under common control” e, in quanto tale, è esclusa dall’ambito di applicazione<br />

dell’IFRS 3 e dell’IFRIC 17. Ne consegue che il bilancio consolidato di <strong>Fiat</strong> S.p.A. post Scissione e il bilancio consolidato di<br />

<strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. nel 2011 saranno predisposti applicando il principio della continuità dei valori, che darà luogo alla rilevazione<br />

nella situazione patrimoniale-finanziaria di apertura di valori uguali a quelli risultanti dal bilancio del Gruppo <strong>Fiat</strong> ante Scissione.


PrinciPi contabili signiFicatiVi<br />

Principi per la predisposizione del bilancio<br />

Il bilancio consolidato <strong>2010</strong> è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (“IFRS”) emessi dall’International<br />

Accounting Standards Board (“IASB”) e omologati dall’Unione Europea, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione<br />

dell’Art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (“IAS”) e tutte le<br />

interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”), precedentemente denominate<br />

Standing Interpretations Committee (“SIC”).<br />

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti<br />

finanziari, nonché sul presupposto della continuità aziendale. Il Gruppo, infatti, ha valutato che, pur in presenza di un contesto<br />

economico e finanziario ancora difficile, non sussistono significative incertezze (come definite dal paragrafo 25 del Principio<br />

IAS 1) sulla continuità aziendale, anche in virtù delle azioni già intraprese per adeguarsi ai mutati livelli di domanda, nonché della<br />

flessibilità industriale e finanziaria del Gruppo stesso.<br />

Schemi di bilancio<br />

Il Gruppo presenta il conto economico per funzione (altrimenti detto “a costo del venduto”), forma ritenuta più rappresentativa<br />

rispetto alla cosiddetta presentazione per natura di spesa. La forma scelta è, infatti, conforme alle modalità di reporting interno<br />

e di gestione del business ed è in linea con la prassi internazionale del settore automotoristico. Nel contesto di tale conto<br />

economico per funzione, prima dell’Utile/(perdita) operativa, è stato identificato in modo specifico l’Utile/(perdita) della gestione<br />

ordinaria, separatamente da quei proventi ed oneri derivanti da operazioni non ricorrenti nella gestione ordinaria del business,<br />

quali le Plusvalenze (minusvalenze) da cessione di partecipazioni, gli Oneri di ristrutturazione ed eventuali Altri proventi (oneri)<br />

definiti atipici, in quanto assimilabili ai precedenti: in tal modo si ritiene di consentire una migliore misurabilità dell’andamento<br />

effettivo della normale gestione operativa, fermo restando il fatto che si fornisce specifico dettaglio degli oneri e proventi rilevati<br />

nella gestione atipica. La definizione di atipico adottata dal Gruppo differisce pertanto da quella identificata dalla Comunicazione<br />

Consob del 28 luglio 2006, secondo cui sono operazioni atipiche e/o inusuali quelle operazioni che per significatività/rilevanza,<br />

natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica<br />

dell’accadimento (prossimità alla chiusura dell’esercizio) possono dare luogo a dubbi in ordine: alla correttezza/completezza<br />

dell’informazione in bilancio, al conflitto d’interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla tutela degli azionisti di<br />

minoranza.<br />

Con riferimento alle attività e passività presentate nella situazione patrimoniale-finanziaria è stata adottata una forma di<br />

presentazione mista della distinzione tra correnti e non correnti, secondo quanto consentito dallo IAS 1. In particolare, nel<br />

bilancio del Gruppo sono consolidate sia società che svolgono attività industriale, sia società che svolgono attività finanziaria.<br />

Il portafoglio delle società di servizi finanziari è incluso tra le attività correnti, in quanto verrà realizzato nel loro normale ciclo<br />

operativo. Le società di servizi finanziari, peraltro, provvedono solo in parte direttamente al reperimento delle risorse finanziarie<br />

sul mercato: alla restante parte provvede <strong>Fiat</strong> S.p.A. attraverso le società di tesoreria del Gruppo (incluse tra le società<br />

industriali), destinando le risorse finanziarie raccolte sia alle società industriali, sia alle società di servizi finanziari, a seconda<br />

delle loro necessità. Tale articolazione dell’attività finanziaria all’interno del Gruppo rende non rappresentativa la distinzione del<br />

debito finanziario tra corrente e non corrente nella situazione patrimoniale-finanziaria consolidata. Peraltro, adeguata informativa<br />

sulle scadenze delle passività è fornita nelle relative note.<br />

Il rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto.<br />

Si precisa, infine, che con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono<br />

stati inseriti specifici schemi supplementari di conto economico, situazione patrimoniale-finanziaria e rendiconto finanziario<br />

con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate, al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi<br />

di bilancio.<br />

149


150<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Principi di consolidamento<br />

Imprese controllate<br />

Trattasi di imprese in cui il Gruppo esercita il controllo, così come definito dallo IAS 27 – Bilancio consolidato e bilancio<br />

separato. Tale controllo esiste quando il Gruppo ha il potere, direttamente o indirettamente, di determinare le politiche<br />

finanziarie ed operative di un’impresa al fine di ottenere benefici dalle sue attività. I bilanci delle imprese controllate sono<br />

inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di<br />

esistere. La quota del capitale e delle riserve di pertinenza di terzi nelle controllate e la quota di pertinenza di terzi dell’utile<br />

o perdita d’esercizio delle controllate consolidate sono identificate separatamente nella situazione patrimoniale-finanziaria<br />

e nel conto economico consolidati. Le perdite di pertinenza di terzi che eccedono la quota di interessenza del capitale della<br />

partecipata, sono allocate al patrimonio netto di pertinenza di terzi. Le variazioni delle quote di possesso di controllate che<br />

non comportano acquisizione / perdita di controllo sono iscritte fra le variazioni di patrimonio netto.<br />

Non sono incluse nel bilancio consolidato le controllate inattive o che generano un volume d’affari non significativo. La loro<br />

influenza sul totale delle attività, delle passività, sulla posizione finanziaria e sull’Utile/(perdita) attribuibile ai soci della controllante<br />

non è rilevante.<br />

Imprese a controllo congiunto<br />

Trattasi di imprese sulle cui attività il Gruppo ha un controllo congiunto così come definito dallo IAS 31 – Partecipazioni in<br />

joint venture. Il bilancio consolidato include la quota di pertinenza del Gruppo dei risultati delle società a controllo congiunto,<br />

contabilizzata con il metodo del patrimonio netto, a partire dalla data in cui inizia il controllo congiunto fino al momento in cui lo<br />

stesso cessa di esistere.<br />

Imprese collegate<br />

Trattasi di imprese nelle quali il Gruppo esercita un’influenza notevole, ma non il controllo o il controllo congiunto, sulle politiche<br />

finanziarie ed operative, così come definita dallo IAS 28 – Partecipazioni in collegate. Il bilancio consolidato include la quota di<br />

pertinenza del Gruppo dei risultati delle collegate, contabilizzata con il metodo del patrimonio netto, a partire dalla data in cui<br />

inizia l’influenza notevole fino al momento in cui tale influenza notevole cessa di esistere. Qualora l’eventuale quota di pertinenza<br />

del Gruppo delle perdite della collegata ecceda il valore contabile della partecipazione in bilancio, si procede ad azzerare il valore<br />

della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite non è rilevata, ad eccezione e nella misura in cui il Gruppo abbia l’obbligo<br />

di risponderne.<br />

Partecipazioni in altre imprese<br />

Le partecipazioni in altre imprese costituenti attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al fair value, se<br />

determinabile, e gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni nel fair value sono imputati direttamente agli Altri utili/(perdite)<br />

complessivi fintantoché esse sono cedute o abbiano subito una perdita di valore; in quel momento, gli Altri utili/(perdite)<br />

complessivi precedentemente rilevati nel patrimonio netto sono imputati al conto economico del periodo.<br />

Le partecipazioni in altre imprese minori, per le quali non è disponibile il fair value, sono iscritte al costo eventualmente svalutato<br />

per perdite di valore.<br />

I dividendi ricevuti da tali imprese sono inclusi nella voce Altri proventi (oneri) derivanti dalla gestione di partecipazioni.<br />

Transazioni eliminate nel processo di consolidamento<br />

Nella preparazione del bilancio consolidato sono eliminati tutti i saldi e le operazioni significative tra società del Gruppo, così<br />

come gli utili e le perdite non realizzati su operazioni infragruppo. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni con<br />

imprese collegate o a controllo congiunto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo in quelle<br />

imprese.


Operazioni in valuta estera<br />

Le operazioni in valuta estera sono registrate al tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione. Le attività e le passività<br />

monetarie denominate in valuta estera alla data di riferimento del bilancio sono convertite al tasso di cambio in essere a quella<br />

data. Sono rilevate a conto economico le differenze cambio generate dall’estinzione di poste monetarie o dalla loro conversione<br />

a tassi differenti da quelli ai quali erano state convertite al momento della rilevazione iniziale nell’esercizio o in bilanci precedenti.<br />

Consolidamento di imprese estere<br />

Tutte le attività e le passività di imprese estere in moneta diversa dall’Euro che rientrano nell’area di consolidamento sono<br />

convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio. Proventi e costi sono convertiti al cambio<br />

medio dell’esercizio. Le differenze cambio di conversione risultanti dall’applicazione di questo metodo sono classificate come<br />

voce di patrimonio netto fino alla cessione della partecipazione. Nella preparazione del rendiconto finanziario consolidato sono<br />

stati utilizzati i tassi medi di cambio per convertire i flussi di cassa delle imprese controllate estere.<br />

L’avviamento e gli adeguamenti al fair value generati dall’acquisizione di un’impresa estera sono rilevati nella relativa valuta e<br />

sono convertiti utilizzando il tasso di cambio di fine periodo.<br />

I principali tassi di cambio utilizzati per la conversione in euro dei bilanci del <strong>2010</strong> e del 2009 delle società estere sono stati i<br />

seguenti:<br />

Medi <strong>2010</strong> Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Medi 2009 Al 31 dicembre 2009<br />

Dollaro USA 1,326 1,336 1,395 1,441<br />

Sterlina inglese 0,858 0,861 0,891 0,888<br />

Franco svizzero 1,380 1,250 1,510 1,484<br />

Zloty polacco 3,995 3,975 4,328 4,105<br />

Real brasiliano 2,331 2,218 2,767 2,511<br />

Peso argentino 5,183 5,303 5,201 5,473<br />

In sede di prima adozione degli IFRS, le differenze cumulative di conversione generate dal consolidamento di imprese estere al di<br />

fuori dell’area Euro sono state azzerate, come consentito dall’IFRS 1; le plusvalenze o le minusvalenze derivanti dalla successiva<br />

dismissione di tali imprese dovranno comprendere solo le differenze di conversione cumulate generatesi successivamente<br />

al 1° gennaio 2004.<br />

Aggregazioni aziendali<br />

Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo il metodo dell’acquisizione (acquisition method). Secondo tale metodo il<br />

corrispettivo trasferito in un’aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma dei fair value delle attività<br />

trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio del controllo<br />

dell’impresa acquisita. Gli oneri accessori alla transazione sono generalmente rilevati nel conto economico nel momento in cui<br />

sono sostenuti.<br />

Alla data di acquisizione, le attività identificabili acquisite e le passività assunte sono rilevate al fair value alla data di acquisizione;<br />

costituiscono un’eccezione le seguenti poste, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento:<br />

Imposte differite attive e passive;<br />

Attività e passività per benefici ai dipendenti;<br />

Passività o strumenti di capitale relativi a pagamenti basati su azioni dell’impresa acquisita o pagamenti basati su azioni relativi<br />

al Gruppo emessi in sostituzione di contratti dell’impresa acquisita;<br />

Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation.<br />

151


152<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

L’avviamento è determinato come l’eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell’aggregazione aziendale, del valore del<br />

patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell’eventuale partecipazione precedentemente detenuta<br />

nell’impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore<br />

delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore<br />

del patrimonio netto di pertinenza di interessenze di terzi e del fair value dell’eventuale partecipazione precedentemente<br />

detenuta nell’impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante<br />

dalla transazione conclusa.<br />

Le quote del patrimonio netto di interessenza di terzi, alla data di acquisizione, possono essere valutate al fair value oppure al<br />

pro-quota del valore delle attività nette riconosciute per l’impresa acquisita. La scelta del metodo di valutazione è effettuata<br />

transazione per transazione.<br />

Eventuali corrispettivi sottoposti a condizione previsti dal contratto di aggregazione aziendale sono valutati al fair value alla<br />

data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell’aggregazione aziendale ai fini della determinazione<br />

dell’avviamento. Eventuali variazioni successive di tale fair value, che sono qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di<br />

misurazione, sono incluse nell’avviamento in modo retrospettivo. Le variazioni di fair value qualificabili come rettifiche sorte<br />

nel periodo di misurazione sono quelle che derivano da maggiori informazioni su fatti e circostanze che esistevano alla data<br />

di acquisizione, ottenute durante il periodo di misurazione (che non può eccedere il periodo di un anno dall’aggregazione<br />

aziendale).<br />

Nel caso di aggregazioni aziendali avvenute per fasi, la partecipazione precedentemente detenuta dal Gruppo nell’impresa<br />

acquisita è rivalutata al fair value alla data di acquisizione del controllo e l’eventuale utile o perdita che ne consegue è rilevata<br />

nel conto economico. Eventuali valori derivanti dalla partecipazione precedentemente detenuta e rilevati negli Altri Utili o Perdite<br />

complessivi sono riclassificati nel conto economico come se la partecipazione fosse stata ceduta.<br />

Se i valori iniziali di un’aggregazione aziendale sono incompleti alla data di chiusura del bilancio in cui l’aggregazione aziendale<br />

è avvenuta, il Gruppo riporta nel proprio bilancio consolidato i valori provvisori degli elementi per cui non può essere conclusa<br />

la rilevazione. Tali valori provvisori sono rettificati nel periodo di misurazione per tenere conto delle nuove informazioni ottenute<br />

su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione che, se note, avrebbero avuto effetti sul valore delle attività e passività<br />

riconosciute a tale data.<br />

Le aggregazioni aziendali avvenute prima del 1° gennaio <strong>2010</strong> sono state rilevate secondo la precedente versione dell’IFRS 3.<br />

Attività immateriali<br />

Avviamento<br />

L’avviamento derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione, così come definito<br />

al precedente paragrafo Aggregazioni aziendali. L’avviamento non è ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più<br />

frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche<br />

per identificare eventuali riduzioni di valore. Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali<br />

perdite di valore accumulate.<br />

Al momento della cessione di una parte o dell’intera azienda precedentemente acquisita e dalla cui acquisizione era emerso un<br />

avviamento, nella determinazione della plusvalenza o della minusvalenza da cessione si tiene conto del corrispondente valore<br />

residuo dell’avviamento.<br />

In sede di prima adozione degli IFRS, il Gruppo ha scelto di non applicare l’IFRS 3 - Aggregazioni di imprese in modo retroattivo<br />

alle acquisizioni di aziende avvenute antecedentemente al 1° gennaio 2004; di conseguenza, l’avviamento generato su<br />

acquisizioni antecedenti la data di transizione agli IFRS è stato mantenuto al precedente valore determinato secondo i principi<br />

contabili italiani, previa verifica e rilevazione di eventuali perdite di valore.


Costi di sviluppo<br />

I costi di sviluppo su progetti per la produzione di veicoli (automobili, veicoli industriali, autobus, macchine per l’agricoltura<br />

e le costruzioni, relativi componenti e motori, sistemi di produzione) sono iscritti all’attivo solo se tutte le seguenti condizioni<br />

sono rispettate: i costi possono essere determinati in modo attendibile e la fattibilità tecnica del prodotto, i volumi e i prezzi<br />

attesi indicano che i costi sostenuti nella fase di sviluppo genereranno benefici economici futuri. I costi di sviluppo capitalizzati<br />

includono tutti i costi, diretti e indiretti, che possono essere attribuiti direttamente al processo di sviluppo.<br />

I costi di sviluppo capitalizzati sono ammortizzati in base ad un criterio sistematico, a partire dall’inizio della produzione lungo la<br />

vita stimata del prodotto, mediamente secondo i seguenti periodi:<br />

n. di anni<br />

Automobili 4 - 5<br />

Veicoli Industriali e Autobus 8<br />

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni 5<br />

Motori 8 - 10<br />

Componenti e Sistemi di Produzione 3 - 5<br />

Tutti gli altri costi di sviluppo sono rilevati a conto economico quando sostenuti.<br />

Attività immateriali a vita utile indefinita<br />

Le attività immateriali a vita utile indefinita consistono principalmente in marchi acquisiti che non hanno limitazioni in termini di<br />

vita utile dal punto di vista legale, contrattuale, economico e competitivo. Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono<br />

ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente o, più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un’indicazione che l’attività possa<br />

aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore.<br />

Altre attività immateriali<br />

Le altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte all’attivo, secondo quanto disposto dallo<br />

IAS 38 – Attività immateriali, quando è probabile che l’uso dell’attività genererà benefici economici futuri e quando il costo<br />

dell’attività può essere determinato in modo attendibile.<br />

Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata,<br />

se le stesse hanno una vita utile finita.<br />

Le altre attività immateriali rilevate a seguito dell’acquisizione di un’azienda sono iscritte separatamente dall’avviamento, se il<br />

loro fair value può essere determinato in modo attendibile.<br />

Immobili, impianti e macchinari<br />

Costo<br />

Gli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo di acquisto o di produzione e non sono rivalutati.<br />

I costi sostenuti successivamente all’acquisto dei beni ed il costo di sostituzione di alcune parti dei beni iscritti in questa<br />

categoria sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri insiti nel bene cui si riferiscono. Tutti gli altri costi<br />

sono rilevati a conto economico quando sostenuti. Quando il costo di sostituzione di alcune parti dei beni è capitalizzato, il<br />

valore residuo delle parti sostituite è imputato a conto economico.<br />

La voce Immobili, impianti e macchinari include anche il valore dei veicoli venduti con impegno di riacquisto iscritti secondo le<br />

modalità indicate nel paragrafo Riconoscimento dei ricavi, se relativi al Settore Veicoli Industriali.<br />

153


154<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti sul Gruppo tutti<br />

i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività del Gruppo al loro fair value o, se inferiore, al valore<br />

attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i<br />

debiti finanziari. I beni sono ammortizzati applicando il criterio e le aliquote sotto indicati.<br />

Le locazioni nelle quali il locatore mantiene sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà dei beni sono classificate<br />

come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico lungo la durata del contratto<br />

di leasing.<br />

Ammortamento<br />

L’ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata delle attività, come segue:<br />

Aliquote ammortamento<br />

Fabbricati 2,5% - 10%<br />

Impianti e macchinari 5% - 20%<br />

Attrezzature industriali e commerciali 15% - 25%<br />

Altri beni 10% - 33%<br />

I terreni non sono ammortizzati.<br />

Beni concessi in leasing operativo<br />

I Beni concessi in leasing operativo includono i veicoli concessi a clienti in locazione operativa dalle società di leasing del<br />

Gruppo. Sono valutati al costo e sono ammortizzati con aliquote dal 20% al 33%.<br />

Al termine del contratto di leasing, il Gruppo riclassifica i beni che sono destinati alla vendita tra le Rimanenze.<br />

Oneri finanziari<br />

Gli oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo<br />

per rendere l’attività pronta per l’uso o per la vendita (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari) sono capitalizzati<br />

ed ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni cui essi si riferiscono.<br />

Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell’esercizio nel quale sono sostenuti.<br />

Perdita di valore delle attività<br />

Il Gruppo verifica, almeno una volta all’anno, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali (inclusi i costi di<br />

sviluppo capitalizzati) e degli Immobili, impianti e macchinari, al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività<br />

possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore<br />

recuperabile. Un’attività immateriale con vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più<br />

frequentemente, ogniqualvolta vi sia un’indicazione che l’attività possa aver subito una perdita di valore.<br />

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo stima il valore recuperabile dell’unità<br />

generatrice di flussi di cassa cui il bene appartiene.<br />

Il valore recuperabile di un’attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d’uso. Per determinare il<br />

valore d’uso di un’attività il Gruppo calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle imposte, applicando un<br />

tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici<br />

dell’attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.


Quando, successivamente, una perdita su attività, diverse dall’avviamento, viene meno o si riduce, il valore contabile dell’attività<br />

o dell’unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il<br />

valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita<br />

di valore è iscritto immediatamente a conto economico.<br />

Strumenti finanziari<br />

Presentazione<br />

Gli strumenti finanziari detenuti dal Gruppo sono inclusi nelle voci di bilancio di seguito descritte.<br />

La voce Partecipazioni e altre attività finanziarie non correnti include le partecipazioni in imprese non consolidate e altre attività<br />

finanziarie non correnti (titoli detenuti con l’intento di mantenerli in portafoglio sino alla scadenza, crediti e finanziamenti non<br />

correnti e altre attività finanziarie non correnti disponibili per la vendita).<br />

Le attività finanziarie correnti, così come definite dallo IAS 39, includono i crediti commerciali, i crediti da attività di finanziamento<br />

(finanziamenti alla clientela finale – “retail”, finanziamenti ai dealer, leasing finanziari e altri finanziamenti correnti a terzi), titoli<br />

correnti e le altre attività finanziarie correnti (che includono il fair value positivo degli strumenti finanziari derivati), nonché le<br />

disponibilità e mezzi equivalenti.<br />

In particolare, la voce Disponibilità e mezzi equivalenti include i depositi bancari, quote di fondi di liquidità e altri titoli ad elevata<br />

negoziabilità che possono essere convertiti in cassa prontamente e che sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non<br />

significativo. I titoli correnti comprendono i titoli con scadenza a breve termine o titoli negoziabili che rappresentano investimenti<br />

temporanei di liquidità e che non rispettano i requisiti per essere classificati come mezzi equivalenti alle disponibilità; i titoli<br />

correnti comprendono sia titoli disponibili per la vendita, sia titoli detenuti per la negoziazione.<br />

Le passività finanziarie si riferiscono ai debiti finanziari, comprensivi dei debiti per anticipazioni su cessione di crediti, nonché<br />

alle altre passività finanziarie (che includono il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati), ai debiti commerciali e agli<br />

altri debiti.<br />

Valutazione<br />

Le partecipazioni in imprese non consolidate incluse tra le attività finanziarie non correnti sono contabilizzate secondo quanto<br />

descritto nel precedente paragrafo Principi di consolidamento.<br />

Le attività finanziarie non correnti diverse dalle partecipazioni, così come le attività finanziarie correnti e le passività finanziarie,<br />

sono contabilizzate secondo quanto stabilito dallo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione.<br />

Le attività finanziarie correnti e i titoli detenuti con l’intento di mantenerli sino alla scadenza sono contabilizzati sulla base della<br />

data di regolamento e, al momento della prima iscrizione in bilancio, sono valutati al costo di acquisizione, inclusivo dei costi<br />

accessori alla transazione.<br />

Successivamente alla prima rilevazione, gli strumenti finanziari disponibili per la vendita e quelli di negoziazione sono valutati<br />

al fair value. Qualora il prezzo di mercato non sia disponibile, il fair value degli strumenti finanziari disponibili per la vendita è<br />

misurato con le tecniche di valutazione più appropriate, quali ad esempio l’analisi dei flussi di cassa attualizzati, effettuata con<br />

le informazioni di mercato disponibili alla data di bilancio.<br />

Gli utili e le perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati direttamente negli Altri utili/(perdite) complessivi<br />

fino al momento in cui l’attività finanziaria è venduta o viene svalutata; nel momento in cui l’attività è venduta, gli utili o le perdite<br />

accumulate, incluse quelle precedentemente iscritte negli Altri utili/(perdite) complessivi, sono incluse nel conto economico del<br />

periodo; nel momento in cui l’attività è svalutata, le perdite accumulate sono incluse nel conto economico. Gli utili e le perdite<br />

generati dalle variazioni del fair value degli strumenti finanziari classificati come detenuti per la negoziazione sono rilevati nel<br />

conto economico del periodo.<br />

155


156<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

I finanziamenti e i crediti che il Gruppo non detiene a scopo di negoziazione (finanziamenti e crediti originati nel corso dell’attività<br />

caratteristica), i titoli detenuti con l’intento di mantenerli in portafoglio sino alla scadenza e tutte le attività finanziarie per le quali<br />

non sono disponibili quotazioni in un mercato attivo e il cui fair value non può essere determinato in modo attendibile, sono<br />

valutati, se hanno una scadenza prefissata, al costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell’interesse effettivo. Quando le<br />

attività finanziarie non hanno una scadenza prefissata, sono valutate al costo di acquisizione. I crediti con scadenza superiore<br />

ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato.<br />

Sono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare se esista evidenza oggettiva che un’attività finanziaria o che un<br />

gruppo di attività possa aver subito una riduzione di valore. Se esistono evidenze oggettive, la perdita di valore deve essere<br />

rilevata come costo nel conto economico del periodo.<br />

Ad eccezione degli strumenti finanziari derivati, le passività finanziarie sono esposte al costo ammortizzato utilizzando il metodo<br />

dell’interesse effettivo.<br />

Le attività e le passività finanziarie coperte da strumenti derivati sono valutate secondo le modalità stabilite per l’hedge<br />

accounting, applicabili al fair value hedge: gli utili e le perdite derivanti dalle successive valutazioni al fair value, dovute a variazioni<br />

dei relativi rischi coperti, sono rilevate a conto economico e sono compensate dalla porzione efficace della perdita o dell’utile<br />

derivante dalle successive valutazioni al fair value dello strumento di copertura.<br />

Strumenti finanziari derivati<br />

Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati con l’intento di copertura, al fine di ridurre il rischio di cambio, di tasso e di<br />

variazioni nei prezzi di mercato. Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati possono essere<br />

contabilizzati secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting solo quando, all’inizio della copertura, esiste la designazione<br />

formale e la documentazione della relazione di copertura stessa, si presume che la copertura sia altamente efficace, l’efficacia<br />

può essere attendibilmente misurata e la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è<br />

designata.<br />

Tutti gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, come stabilito dallo IAS 39.<br />

Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si applicano i seguenti<br />

trattamenti contabili:<br />

Fair value hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell’esposizione alle variazioni del<br />

fair value di un’attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto<br />

economico, l’utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a<br />

conto economico. L’utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale<br />

posta e sono rilevati a conto economico.<br />

Cash flow hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell’esposizione alla variabilità dei<br />

flussi di cassa futuri di un’attività o di una passività iscritta in bilancio o di un’operazione prevista altamente probabile e che<br />

potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato<br />

è rilevata negli Altri utili/(perdite) complessivi. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dagli Altri utili/(perdite) complessivi e<br />

contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui è rilevato il correlato effetto economico dell’operazione oggetto<br />

di copertura. L’utile o la perdita associati ad una copertura (o a parte di copertura) divenuta inefficace, sono iscritti a conto<br />

economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura sono chiusi, ma l’operazione<br />

oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti negli Altri utili/(perdite)<br />

complessivi, sono rilevati a conto economico in correlazione con la rilevazione degli effetti economici dell’operazione coperta.<br />

Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi negli<br />

Altri utili/(perdite) complessivi sono rilevati immediatamente a conto economico.


Hedge of a net investment – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura di un investimento netto in una<br />

gestione estera, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è rilevata negli Altri utili/(perdite)<br />

complessivi. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico alla dismissione<br />

dell’attività estera.<br />

Se l’hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento<br />

finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.<br />

Cessioni di crediti<br />

Il Gruppo cede una parte significativa dei propri crediti finanziari, commerciali e tributari attraverso programmi di cartolarizzazione<br />

(“securitisation”) od operazioni di factoring.<br />

Un’operazione di cartolarizzazione prevede la cessione di un portafoglio di crediti ad una società veicolo. Questa società veicolo<br />

finanzia l’acquisto dei crediti mediante l’emissione di titoli mobiliari da essi garantiti (asset-backed securities), ovvero titoli il cui<br />

rimborso e i cui flussi di interessi dipendono dai flussi finanziari generati dal portafoglio di crediti. Gli asset-backed securities si<br />

suddividono in classi a seconda del loro grado di privilegio (seniority) e del loro rating: le classi di grado più elevato (senior) sono<br />

collocate sul mercato e sono sottoscritte dagli investitori; le classi di grado inferiore (junior), il cui rimborso è subordinato a quello<br />

delle senior, sono normalmente sottoscritte dal cedente. Il grado di coinvolgimento residuo mantenuto dal cedente sui crediti<br />

ceduti è pertanto limitato al valore dei titoli junior sottoscritti. Secondo quanto stabilito dal SIC 12 – Consolidamento – Società<br />

a destinazione specifica (“SPE”) tutte le società veicolo sono incluse nell’area di consolidamento, in quanto la sottoscrizione di<br />

asset-backed securities junior da parte del cedente implica in sostanza il suo controllo sulla SPE.<br />

Inoltre, le operazioni di cessione di crediti possono essere pro-solvendo o pro-soluto; alcune cessioni pro-soluto includono<br />

clausole di pagamento differito (ad esempio, il pagamento da parte del factor di una parte minoritaria del prezzo di acquisto<br />

è subordinato al totale incasso dei crediti), richiedono una franchigia da parte del cedente o implicano il mantenimento di una<br />

significativa esposizione all’andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti. Questo tipo di operazioni non rispetta<br />

i requisiti richiesti dallo IAS 39 per l’eliminazione dal bilancio delle attività, dal momento che non sono stati sostanzialmente<br />

trasferiti i relativi rischi e benefici.<br />

Di conseguenza, tutti i crediti ceduti attraverso operazioni di cartolarizzazione e di factoring che non rispettano i requisiti<br />

per l’eliminazione stabiliti dallo IAS 39 rimangono iscritti nel bilancio del Gruppo, sebbene siano stati legalmente ceduti; una<br />

passività finanziaria di pari importo è contabilizzata nel bilancio consolidato come Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti.<br />

Gli utili e le perdite relativi alla cessione di tali attività sono rilevati solo quando le attività stesse sono rimosse dalla situazione<br />

patrimoniale-finanziaria del Gruppo.<br />

Rimanenze<br />

Le rimanenze di materie prime, semilavorati e prodotti finiti (ivi inclusi i beni concessi in leasing operativo e beni venduti con<br />

clausola di buy-back destinati alla vendita) sono valutate al minore tra il costo e il valore netto di realizzo, determinando il costo<br />

con il metodo del primo entrato – primo uscito (FIFO). La valutazione delle rimanenze di magazzino include i costi diretti dei<br />

materiali e del lavoro e i costi indiretti (variabili e fissi). Sono calcolati fondi svalutazione per materiali, prodotti finiti, pezzi di<br />

ricambio e altre forniture considerati obsoleti o a lenta rotazione, tenuto conto del loro utilizzo futuro atteso e del loro valore<br />

di realizzo. Il valore di realizzo rappresenta il prezzo stimato di vendita nel corso della normale gestione, al netto di tutti i costi<br />

stimati per il completamento del bene e dei costi di vendita e di distribuzione che si dovranno sostenere.<br />

I lavori su ordinazione sono valutati in base alla percentuale di completamento determinata sulla base del rapporto tra i costi<br />

di commessa sostenuti alla data di bilancio e la stima dei costi totali, e sono esposti al netto degli acconti fatturati ai clienti.<br />

Eventuali perdite su tali contratti sono rilevate a conto economico nella loro interezza nel momento in cui divengono note.<br />

157


158<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Attività e passività destinate alla vendita e Discontinued Operation<br />

Le Attività e Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation sono classificate come destinate alla vendita se il loro<br />

valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l’utilizzo continuativo. Tali<br />

condizioni sono considerate avverate nel momento in cui la vendita o la discontinuità del gruppo di attività in dismissione sono<br />

considerati altamente probabili e le attività e passività sono immediatamente disponibili per la vendita nelle condizioni in cui si<br />

trovano.<br />

Quando il Gruppo è coinvolto in un piano di dismissione che comporta la perdita di controllo di una partecipata, tutte le attività<br />

e passività di tale partecipata sono classificate come destinate alla vendita quando le condizioni sopra descritte sono avverate,<br />

anche nel caso in cui, dopo la dismissione, il Gruppo continui a detenere una partecipazione di minoranza nella controllata.<br />

Le attività destinate alla vendita sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.<br />

Benefici ai dipendenti<br />

Piani pensione<br />

I dipendenti del Gruppo beneficiano di piani pensionistici a benefici definiti e/o a contribuzione definita, a seconda delle<br />

condizioni e pratiche locali dei paesi in cui il Gruppo opera.<br />

L’obbligazione del Gruppo di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico<br />

sono determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit<br />

method). La porzione del valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali che eccede il maggiore tra il 10% del valore<br />

attuale dell’obbligazione a benefici definiti e il 10% del fair value delle attività a servizio del piano al termine del precedente<br />

esercizio è ammortizzata sulla rimanente vita lavorativa media dei dipendenti (“metodo del corridoio”). In sede di prima adozione<br />

degli IFRS, il Gruppo ha deciso di iscrivere tutti gli utili e le perdite attuariali cumulati esistenti al 1° gennaio 2004, pur avendo<br />

scelto di utilizzare il metodo del corridoio per gli utili e le perdite attuariali successivi.<br />

La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro iscritta nella situazione patrimoniale-finanziaria<br />

rappresenta il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti, rettificato da utili e perdite attuariali sospesi in applicazione del<br />

metodo del corridoio e da costi relativi a prestazioni di lavoro passate da rilevare negli esercizi futuri, diminuito del fair value<br />

delle attività a servizio del piano. Eventuali attività nette determinate applicando questo calcolo sono iscritte al minore tra il loro<br />

valore e la somma delle perdite attuariali nette non riconosciute, del costo relativo a prestazioni di lavoro passate da rilevare negli<br />

esercizi futuri, del valore attuale dei rimborsi disponibili e delle riduzioni delle contribuzioni future al piano.<br />

Nel caso di una modifica al piano che cambia i benefici derivanti da prestazioni di lavoro passate o nel caso di attribuzione di<br />

un nuovo piano relativamente a prestazioni di lavoro passate, i costi derivanti dalle prestazioni di lavoro passate sono rilevati nel<br />

conto economico a quote costanti lungo il periodo medio fino al momento in cui i benefici saranno acquisiti. Nel caso di una<br />

modifica al piano che riduce significativamente il numero dei dipendenti coinvolti nel piano o che modifica le clausole del piano<br />

in modo che una parte significativa dei servizi futuri spettanti ai dipendenti non maturerà più gli stessi benefici o ne maturerà in<br />

misura ridotta, l’utile o la perdita da riduzione è rilevata immediatamente nel conto economico.<br />

Tutti i costi e proventi derivanti dalla valutazione dei fondi per piani pensionistici sono rilevati nel conto economico per area<br />

funzionale di destinazione, ad eccezione della componente finanziaria relativa ai piani a benefici definiti non finanziati, che è<br />

inclusa tra gli Oneri finanziari.<br />

I costi relativi a piani a contribuzione definita sono rilevati a conto economico quando sostenuti.<br />

Piani successivi al rapporto di lavoro diversi da quelli pensionistici<br />

Il Gruppo riconosce alcuni benefici definiti successivi al rapporto di lavoro, costituiti per lo più da piani di assistenza sanitaria.<br />

Il metodo di contabilizzazione e la frequenza delle valutazioni di tali benefici sono simili a quelli utilizzati per i piani pensionistici.


Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) delle società italiane era considerato un piano a benefici<br />

definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (“Legge <strong>Finanziaria</strong> 2007”) e<br />

successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle<br />

società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote<br />

maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data<br />

esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.<br />

Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale<br />

Il Gruppo riconosce benefici addizionali ad alcuni membri dell’alta dirigenza e dipendenti attraverso piani di partecipazione al<br />

capitale (piani di stock option e assegnazione gratuita di azioni). Secondo quanto stabilito dall’IFRS 2 – Pagamenti basati su<br />

azioni, tali piani rappresentano una componente della retribuzione dei beneficiari; pertanto il costo è rappresentato dal fair value<br />

di tali strumenti alla data di assegnazione, ed è rilevato a conto economico a quote costanti lungo il periodo intercorrente tra<br />

la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita riconosciuta direttamente a patrimonio netto. Variazioni nel<br />

fair value successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale. Il Gruppo ha applicato le disposizioni<br />

transitorie previste dall’IFRS 2 e quindi ha applicato il principio a tutti i piani di stock option assegnati dopo il 7 novembre 2002 e<br />

non ancora maturati alla data di entrata in vigore dell’IFRS 2 (1° gennaio 2005). Informativa dettagliata è fornita anche in merito<br />

ai piani assegnati precedentemente a tale data.<br />

Fondi rischi ed oneri<br />

Il Gruppo rileva fondi rischi ed oneri quando ha un’obbligazione, legale o implicita, nei confronti di terzi, ed è probabile che si<br />

renderà necessario l’impiego di risorse del Gruppo per adempiere l’obbligazione e quando può essere effettuata una stima<br />

attendibile dell’ammontare dell’obbligazione stessa.<br />

Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.<br />

Azioni proprie<br />

Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle<br />

eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.<br />

Riconoscimento dei ricavi<br />

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che al Gruppo affluiranno dei benefici economici e il loro ammontare può<br />

essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono rappresentati al netto di sconti, abbuoni e resi, così come dei costi<br />

relativi a programmi di incentivazione delle vendite, accertati in base al costo storico, determinati paese per paese, e rilevati in<br />

diminuzione del margine nel periodo in cui sono rilevate le corrispondenti vendite. I programmi di incentivazione delle vendite<br />

del Gruppo includono la concessione di finanziamenti alla clientela finale a tassi significativamente inferiori a quelli di mercato. Il<br />

relativo costo è rilevato nel momento della vendita iniziale.<br />

I ricavi dalla vendita di beni sono rilevati quando i rischi ed i benefici connessi alla proprietà dei beni sono trasferiti all’acquirente,<br />

il prezzo di vendita è concordato o determinabile e se ne prevede l’incasso: tale momento corrisponde generalmente con la<br />

data in cui i veicoli sono messi a disposizione dei concessionari non appartenenti al Gruppo o con la data di consegna, nel<br />

caso di vendite dirette. Le vendite di nuovi veicoli con impegno di riacquisto non sono rilevate al momento della consegna, ma<br />

sono contabilizzate come leasing operativi quando è probabile che il veicolo sarà riacquistato. Più in dettaglio, i veicoli venduti<br />

con impegno di buy-back sono trattati come rimanenze di magazzino, se relativi a <strong>Fiat</strong> Group Automobiles (i contratti hanno<br />

normalmente un impegno di riacquisto di breve termine); sono iscritti tra gli Immobili, impianti e macchinari, se relativi al Settore<br />

Veicoli Industriali (i contratti hanno normalmente un impegno di riacquisto di lunga durata). La differenza tra il valore di carico<br />

(che corrisponde al costo di produzione) ed il valore stimato di rivendita (al netto dei costi di ricondizionamento) al termine del<br />

periodo di buy-back è ammortizzata a quote costanti lungo la durata del contratto. Il prezzo ricevuto sulla vendita iniziale è<br />

159


160<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

contabilizzato come un anticipo fra le passività. La differenza tra il prezzo della vendita iniziale e il prezzo di riacquisto è rilevata<br />

come canone di locazione in base ad un criterio a quote costanti lungo la durata della locazione operativa. I beni venduti con<br />

impegno di buy-back, inizialmente iscritti tra gli Immobili, impianti e macchinari, sono riclassificati tra le Rimanenze al termine del<br />

contratto quando sono destinati alla vendita. I corrispettivi derivanti dalla loro cessione a titolo definitivo sono rilevati tra i Ricavi.<br />

I ricavi da prestazioni di servizi e i ricavi da lavori su ordinazione sono rilevati con riferimento allo stato di avanzamento (metodo<br />

della percentuale di completamento).<br />

I ricavi includono anche i canoni di locazione e gli interessi attivi delle società di servizi finanziari.<br />

Costo del venduto<br />

Il Costo del venduto comprende il costo di produzione o di acquisto dei prodotti e delle merci che sono state vendute. Include<br />

tutti i costi di materiali, di lavorazione e le spese generali direttamente associati alla produzione. Questi comprendono gli<br />

ammortamenti di fabbricati, impianti e macchinari e di attività immateriali impiegati nella produzione e le svalutazioni delle<br />

rimanenze di magazzino. Il costo del venduto include anche i costi di trasporto e di assicurazione sostenuti per le consegne ai<br />

concessionari, nonché le commissioni di agenzia nei casi di vendite dirette.<br />

Il Costo del venduto include anche gli accantonamenti rilevati a copertura dei costi stimati di garanzia dei prodotti venduti al<br />

momento della vendita ai concessionari o al cliente finale. I ricavi sui contratti di vendita con estensione della garanzia e delle<br />

prestazioni per manutenzione sono rilevati lungo il periodo nel quale il servizio dovrà essere fornito.<br />

Nel Costo del venduto sono classificati i costi che sono direttamente attribuibili allo svolgimento delle attività di servizi finanziari<br />

e gli interessi passivi sul rifinanziamento di tali attività, inclusi gli accantonamenti a fondi rischi e le svalutazioni.<br />

Costi di ricerca e sviluppo<br />

Questa voce include i costi di ricerca, i costi di sviluppo non capitalizzabili, così come gli ammortamenti sui costi di sviluppo<br />

capitalizzati secondo quanto stabilito dallo IAS 38 (si veda la Nota 4 e la Nota 14).<br />

Contributi pubblici<br />

I contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la società rispetterà tutte le<br />

condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi sono rilevati a conto<br />

economico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati.<br />

Il trattamento contabile dei benefici derivanti da un finanziamento pubblico ottenuto ad un tasso agevolato è assimilato a quello<br />

dei contributi pubblici. Tale beneficio è determinato all’inizio del finanziamento come differenza tra il valore contabile iniziale del<br />

finanziamento (fair value più i costi direttamente attribuibili all’ottenimento del finanziamento) e quanto incassato ed è rilevato<br />

successivamente a conto economico in accordo con le regole previste per la rilevazione dei contributi pubblici.<br />

Imposte<br />

Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile del Gruppo. Le imposte sul reddito sono<br />

rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate negli Altri utili/(perdite)<br />

complessivi, nei cui casi l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente negli Altri utili/(perdite) complessivi. Gli accantonamenti per<br />

imposte che potrebbero generarsi dal trasferimento di utili non distribuiti delle società controllate sono effettuati solo dove vi sia<br />

la reale intenzione di trasferire tali utili. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili e sul capitale, sono<br />

incluse tra gli oneri operativi. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività.<br />

Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di un’attività o passività ed il valore<br />

contabile nel bilancio consolidato, ad eccezione dell’avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze derivanti da<br />

investimenti in società controllate per le quali non si prevede l’annullamento nel prevedibile futuro. Le imposte differite attive


sulle perdite fiscali e crediti di imposta non utilizzati riportabili a nuovo, nonché sulle differenze temporanee, sono riconosciute<br />

nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le<br />

attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima<br />

autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con<br />

le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi nei<br />

quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.<br />

Dividendi<br />

I dividendi pagabili dal Gruppo sono rappresentati come movimento di patrimonio netto nell’esercizio in cui sono approvati<br />

dall’Assemblea degli azionisti.<br />

Utile per azione<br />

L’utile base per azione è calcolato dividendo l’Utile/(perdita) attribuibile ai soci della controllante per la media ponderata<br />

delle azioni in circolazione durante l’esercizio. Ai fini del calcolo dell’utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in<br />

circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le azioni aventi potenziale effetto diluitivo.<br />

Uso di stime<br />

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e<br />

assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività<br />

potenziali alla data di bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull’esperienza e su altri fattori considerati rilevanti.<br />

I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente<br />

e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima<br />

se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull’esercizio<br />

corrente, sia su quelli futuri.<br />

In questo contesto si segnala che la situazione causata dalla profonda crisi economica e finanziaria iniziata nel 2008 ha<br />

comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l’andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza, per<br />

cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero<br />

richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci.<br />

Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono i fondi svalutazione crediti e svalutazione<br />

magazzino, le attività non correnti (attività immateriali e materiali), i valori residui dei beni concessi in leasing operativo o venduti<br />

con clausola di buy-back, i fondi pensione e altri benefici successivi al rapporto di lavoro, le imposte differite attive.<br />

Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dal management nel processo<br />

di applicazione dei principi contabili riguardo al futuro e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio<br />

consolidato o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività<br />

e passività nell’esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio.<br />

Fondo svalutazione dei crediti<br />

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite relative al portafoglio di crediti verso la clientela finale<br />

e verso la rete di vendita. La stima del fondo svalutazione crediti è basata sulle perdite attese da parte del Gruppo, determinate<br />

in funzione dell’esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, di tassi di chiusura dei dealer, delle perdite<br />

e degli incassi, dell’attento monitoraggio della qualità del credito e delle proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato.<br />

Il prolungamento e l’eventuale peggioramento dell’attuale situazione economica e finanziaria potrebbe comportare un ulteriore<br />

deterioramento delle condizioni finanziarie dei debitori del Gruppo rispetto al peggioramento già preso in considerazione nella<br />

quantificazione dei fondi iscritti in bilancio.<br />

161


162<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Fondo svalutazione magazzino<br />

Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte del Gruppo, determinate<br />

in funzione dell’esperienza passata e dell’andamento storico e atteso del mercato dei veicoli usati. Il peggioramento della<br />

situazione economica e finanziaria potrebbe comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni del mercato dell’usato<br />

rispetto al peggioramento già preso in considerazione nella quantificazione dei fondi iscritti in bilancio.<br />

Valore recuperabile delle attività non correnti (incluso l’avviamento)<br />

Le attività non correnti includono gli immobili, impianti e macchinari, le attività immateriali (incluso l’avviamento), le partecipazioni<br />

e le altre attività finanziarie. Il management rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed<br />

utilizzate e delle attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Tale attività è svolta<br />

utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall’utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo<br />

del valore attuale. Quando il valore contabile di un’attività non corrente ha subito una perdita di valore, il Gruppo rileva una<br />

svalutazione per il valore dell’eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l’uso o la vendita<br />

dello stesso, determinata con riferimento ai più recenti piani aziendali.<br />

Stante l’attuale situazione economico-finanziaria, vengono di seguito riportate le considerazioni che il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha effettuato<br />

in merito alle proprie prospettive:<br />

In tale contesto, ai fini della redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre <strong>2010</strong>, e più in particolare nell’effettuazione dei<br />

test di impairment di attività materiali e immateriali, i diversi settori del Gruppo hanno preso in considerazione gli andamenti<br />

attesi per il 2011 risultanti dal budget del Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione e del Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial, le cui assunzioni e risultanze<br />

sono coerenti con quanto dichiarato nel capitolo Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio ed evoluzione<br />

prevedibile della gestione. Inoltre, per gli anni successivi, hanno preso in considerazione le previsioni e i target inclusi nel<br />

Piano Strategico <strong>2010</strong>-2014 del Gruppo <strong>Fiat</strong>, presentato alla comunità finanziaria il 21 aprile <strong>2010</strong>. Sulla base di tali previsioni,<br />

non sono emerse necessità di impairment significativi.<br />

Inoltre, qualora si dovessero ulteriormente peggiorare le assunzioni alla base delle previsioni, si segnala quanto segue:<br />

Con riferimento alle attività materiali e a quelle immateriali a vita utile definita (essenzialmente costi di sviluppo) del<br />

Gruppo, le stesse si riferiscono a modelli/prodotti con un elevato contenuto tecnologico in linea con le ultime normative di<br />

carattere ambientale, che li rende pertanto competitivi nell’attuale contesto economico, specie nelle economie più mature,<br />

dove particolare attenzione viene posta all’eco-sostenibilità di tali tipologie di beni. Pertanto, seppur nell’immediato il<br />

mercato automotoristico sia tra i più colpiti dalla crisi, si ritiene altamente probabile che il ciclo di vita di tali prodotti possa<br />

prolungarsi, estendendosi nell’arco di tempo interessato da una ripresa economica più lenta, permettendo così al Gruppo<br />

di conseguire adeguati flussi reddituali per coprirne gli investimenti, seppur in un orizzonte temporale più ampio.<br />

Per quanto riguarda, invece, gli avviamenti capitalizzati, il 61% circa si riferisce ai business di CNH e il 27% circa a Ferrari.<br />

Con riferimento all’avviamento relativo ai business di CNH (pari a 1.794 milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong>), incluso tra le<br />

Discontinued Operation in quanto di pertinenza di business confluiti nel Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial, sono state sviluppate analisi<br />

articolate secondo diverse metodologie per verificarne la recuperabilità: le considerazioni sviluppate sono descritte nella<br />

Nota 14. Per quanto riguarda Ferrari, infine, l’esclusività del business, la sua redditività storica e le prospettive reddituali<br />

consentono di ritenerne il valore recuperabile, anche in presenza di difficili condizioni economiche e di mercato.<br />

Valore residuo dei beni concessi in leasing operativo attraverso un contratto di leasing o ceduti attraverso un contratto di buy-back<br />

Il Gruppo rileva i beni concessi in leasing operativo come attività materiali. Inoltre, la vendita di nuovi veicoli attraverso contratti<br />

di buy-back non è contabilizzata come una vendita al momento della consegna al cliente ma come un leasing operativo se è<br />

probabile che il veicolo sarà riacquistato. Il Gruppo rileva i ricavi derivanti da tali operazioni a quote costanti lungo la durata del<br />

contratto di leasing. Gli ammortamenti dei beni concessi in leasing operativo sono rilevati a quote costanti lungo la durata del<br />

contratto per il valore necessario a ridurre il costo dei beni fino al loro valore residuo al termine del contratto di leasing. La stima<br />

del valore residuo dei beni concessi in leasing è calcolata al momento della stipula del contratto sulla base dei dati di settore<br />

pubblicati e dell’esperienza.


L’effettiva realizzazione dei valori residui dipende dalla capacità futura del Gruppo di commercializzare i beni nel contesto di<br />

mercato di quel momento. Il Gruppo valuta continuamente se sono avvenuti fatti e circostanze che hanno un effetto sui valori<br />

residui stimati per tali beni. In particolare, nel corso del 2009 il Gruppo aveva rilevato svalutazioni addizionali, rispetto a quelle<br />

solitamente effettuate in base all’andamento storico dei valori residui, per tener conto del repentino deteriorarsi, negli ultimi<br />

mesi del 2008 e in tutto il 2009, del mercato dei veicoli usati. Nel corso del <strong>2010</strong> si è mantenuto un attento monitoraggio del<br />

mercato dei veicoli usati, al fine di determinare un corretto livello dei fondi svalutazione. Peraltro, se le condizioni di mercato<br />

peggiorassero ulteriormente, non si esclude che debbano essere effettuate ulteriori svalutazioni.<br />

Incentivi<br />

Al momento della vendita o al momento in cui gli incentivi sono annunciati ai dealer, se successivo, il Gruppo rileva a diretta<br />

riduzione dei ricavi la stima degli impatti degli incentivi concessi alla rete di vendita ed ai clienti. Vi sono diversi tipi di incentivi,<br />

variabili anche in funzione del momento in cui sono stati concessi. La determinazione degli incentivi richiede l’uso di stime<br />

basate su diversi fattori da parte del management.<br />

Garanzie prodotto<br />

Al momento della vendita del prodotto, il Gruppo accantona dei fondi relativi ai costi stimati per garanzia prodotto. Il management<br />

stabilisce il valore di tali fondi sulla base delle informazioni storiche circa la natura, frequenza e costo medio degli interventi di<br />

garanzia. Il Gruppo lavora per migliorare la qualità dei prodotti e minimizzare l’onere derivante dagli interventi in garanzia.<br />

Piani pensione e altri benefici successivi al rapporto di lavoro<br />

Le società del Gruppo partecipano a piani pensione e altri piani di assistenza sanitaria in diversi Stati. Il Gruppo ha i suoi<br />

principali piani a benefici definiti nel Regno Unito, in Germania e in Italia, nonché negli Stati Uniti, per quanto riguarda in modo<br />

particolare le Discontinued Operation facenti capo al Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial. Il management utilizza diverse assunzioni statistiche<br />

e fattori valutativi con l’obiettivo di anticipare gli eventi futuri per il calcolo degli oneri, delle passività e delle attività relative a<br />

tali piani. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, il rendimento atteso delle attività a servizio del piano, i tassi dei futuri<br />

incrementi retributivi, l’andamento dei costi per assistenza medica. Inoltre, anche gli attuari consulenti del Gruppo utilizzano<br />

fattori soggettivi, come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Con riferimento ai tassi di sconto, si precisa che<br />

nel corso del <strong>2010</strong> le curve dei tassi dei titoli corporate high quality non hanno presentato un’elevata volatilità (che si era invece<br />

manifestata nel corso del 2008). Non si esclude, peraltro, che futuri significativi cambiamenti nei rendimenti dei titoli corporate<br />

possano comportare effetti sulla passività e sugli utili/perdite attuariali non riconosciuti, tenuto peraltro anche conto di eventuali<br />

contestuali modifiche al rendimento delle attività a servizio dei piani, laddove esistenti.<br />

Realizzabilità delle attività per imposte anticipate<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong>, il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha attività per imposte anticipate e benefici fiscali teorici per perdite fiscali riportabili a nuovo<br />

per 7.767 milioni di euro di cui non riconosciute in bilancio per 2.855 milioni di euro (tali importi includono rispettivamente 2.555<br />

milioni di euro e 685 milioni di euro relativi alle Discontinued Operation). I corrispondenti valori al 31 dicembre 2009 erano pari<br />

a 7.784 milioni di euro e 3.307 milioni di euro, rispettivamente. Il management ha rilevato tali poste rettificative al fine di ridurre il<br />

valore delle imposte anticipate fino al valore per cui ne ritiene probabile il recupero. Nella determinazione delle poste rettificative<br />

sono stati presi in considerazione i risultati di budget e le previsioni per gli anni successivi coerenti con quelli utilizzati ai fini dei<br />

test di impairment e descritti nel precedente paragrafo relativo al valore recuperabile delle attività non correnti. Si ritiene, inoltre,<br />

che le poste rettificative stanziate siano congrue a coprire il rischio di un ulteriore peggioramento delle assunzioni insite in tali<br />

previsioni, tenuto conto del fatto che le imposte anticipate nette così stanziate si riferiscono a differenze temporanee/perdite<br />

fiscali che, in misura significativa, possono essere recuperate in un arco di tempo molto lungo, quindi compatibile con un<br />

contesto in cui l’uscita dalla situazione di crisi e la ripresa economica dovesse prolungarsi oltre l’orizzonte temporale implicito<br />

nelle previsioni sopra citate.<br />

163


164<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Passività potenziali<br />

Il Gruppo è soggetto a cause legali e fiscali riguardanti una vasta tipologia di problematiche che sono sottoposte alla giurisdizione<br />

di diversi stati. Stante le incertezze inerenti tali problematiche, è difficile predire con certezza l’esborso che deriverà da tali<br />

controversie. Le cause e i contenziosi contro il Gruppo spesso derivano da problematiche legali complesse e difficili, che sono<br />

soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascuna causa, la giurisdizione e le differenti<br />

leggi applicabili. Nel normale corso del business, il management si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia<br />

legale e fiscale. Il Gruppo accerta una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso<br />

finanziario e quando l’ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un<br />

esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l’ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.<br />

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal 1° gennaio <strong>2010</strong><br />

I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire<br />

dal 1° gennaio <strong>2010</strong>.<br />

IFRS 3 (2008) – Aggregazioni aziendali<br />

In accordo con le regole di transizione del principio, il Gruppo ha adottato l’IFRS 3 (rivisto nel 2008) – Aggregazioni aziendali,<br />

in modo prospettico, alle aggregazioni aziendali avvenute al o dopo il 1° gennaio <strong>2010</strong>. In particolare, la versione aggiornata<br />

dell’IFRS 3 ha introdotto importanti modifiche, di seguito descritte, che riguardano principalmente: la disciplina delle acquisizioni<br />

per fasi di società controllate; la facoltà di valutare al fair value eventuali interessenze di pertinenza di terzi acquisite in<br />

un’acquisizione parziale; l’imputazione a conto economico di tutti i costi connessi all’aggregazione aziendale e la rilevazione<br />

alla data di acquisizione dei corrispettivi sottoposti a condizione.<br />

Acquisizione per fasi di una controllata<br />

Nel caso di acquisizione per fasi di una società controllata, l’IFRS 3 (2008) stabilisce che si realizza un’aggregazione aziendale<br />

solo nel momento in cui è acquisito il controllo e che, in questo momento, tutte le attività nette identificabili della società<br />

acquisita devono essere valutate al fair value; le interessenze di pertinenza di terzi devono essere valutate sulla base del loro fair<br />

value oppure sulla base della quota proporzionale del fair value delle attività nette identificabili della società acquisita (metodo<br />

già consentito dalla precedente versione dell’IFRS 3).<br />

In un’acquisizione per fasi del controllo di una partecipata, la partecipazione precedentemente detenuta, sino a quel momento<br />

contabilizzata secondo quanto indicato dallo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione, oppure secondo lo<br />

IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate o secondo lo IAS 31 – Partecipazioni in joint ventures, deve essere trattata<br />

come se fosse stata venduta e riacquisita alla data in cui si acquisisce il controllo. Tale partecipazione deve pertanto essere<br />

valutata al suo fair value alla data di acquisizione e gli utili e le perdite conseguenti a tale valutazione devono essere rilevati nel<br />

conto economico. Inoltre, ogni valore precedentemente rilevato nel patrimonio netto come Altri utili e perdite complessive, che<br />

dovrebbe essere imputato a conto economico a seguito della cessione dell’attività cui si riferisce, deve essere riclassificato nel<br />

conto economico. L’avviamento o il provento derivanti dall’acquisizione del controllo di un’impresa controllata devono essere<br />

determinati come sommatoria tra il prezzo corrisposto per l’ottenimento del controllo, il valore delle interessenze di pertinenza di<br />

terzi (valutate secondo uno dei metodi consentiti dal principio), il fair value della partecipazione di minoranza precedentemente<br />

detenuta, al netto del fair value delle attività nette identificabili acquisite.<br />

Secondo la precedente versione del principio l’acquisizione del controllo per fasi era rilevata transazione per transazione,<br />

come una serie di acquisizioni separate che generavano complessivamente un avviamento determinato come la somma degli<br />

avviamenti generati dalle singole transazioni.<br />

Come descritto nel seguente capitolo Area di consolidamento, in data 30 giugno <strong>2010</strong> il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha acquisito il residuo<br />

50% della partecipazione nella joint venture <strong>Fiat</strong> GM Powertrain Polska (società inclusa nel Bilancio consolidato del Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

secondo il metodo proporzionale), ottenendone il controllo totalitario; tale transazione è stata rilevata come un’acquisizione per<br />

fasi di una controllata.


Oneri accessori alla transazione<br />

L’IFRS 3 (2008) prevede che gli oneri accessori alle operazioni di aggregazione aziendale siano rilevati a conto economico nel<br />

periodo in cui sono sostenuti. Secondo la precedente versione del principio tali oneri erano inclusi nella determinazione del<br />

costo di acquisizione delle attività nette della società acquisita. In relazione all’acquisizione del 50% residuo nella partecipata<br />

<strong>Fiat</strong> GM Powertrain Polska, nel <strong>2010</strong> l’applicazione di tale modifica ha comportato l’iscrizione a conto economico di costi<br />

accessori non significativi.<br />

Rilevazione dei corrispettivi sottoposti a condizione<br />

L’IFRS 3 (2008) prevede che i corrispettivi sottoposti a condizione siano considerati parte del prezzo di trasferimento delle<br />

attività nette acquisite e che siano valutati al fair value alla data di acquisizione. Analogamente, se il contratto di aggregazione<br />

prevede il diritto alla restituzione di alcune componenti del prezzo al verificarsi di alcune condizioni, tale diritto è classificato come<br />

attività dall’acquirente. Eventuali successive variazioni del fair value devono essere rilevate a rettifica del trattamento contabile<br />

originario solo se esse sono determinate da maggiori o migliori informazioni circa tale fair value e se si verificano entro 12 mesi<br />

dalla data di acquisizione; tutte le altre variazioni devono essere rilevate a conto economico.<br />

La precedente versione del principio prevedeva che i corrispettivi sottoposti a condizione fossero rilevati alla data di acquisizione<br />

solo se il loro pagamento era ritenuto probabile e il loro ammontare poteva essere determinato in modo attendibile. Ogni<br />

variazione successiva al valore di tali corrispettivi era inoltre sempre rilevata a rettifica del goodwill. In relazione all’acquisizione<br />

del 50% residuo nella partecipata <strong>Fiat</strong> GM Powertrain Polska, nel <strong>2010</strong> l’applicazione di tale modifica non ha comportato alcun<br />

effetto sulla situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo.<br />

Nell’esercizio, le sopra citate variazioni dei principi contabili derivanti dall’adozione dell’IFRS 3 (2008) hanno determinato i<br />

seguenti impatti contabili:<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong><br />

Conto economico<br />

Minusvalenza per adeguamento partecipazione pregressa al fair value (2)<br />

Riclassifica Altri utili (perdite) complessivi a conto economico (4)<br />

Incremento/(Riduzione) dell’utile(perdita) dell’esercizio a seguito dell’adozione del principio (6)<br />

Conto economico complessivo<br />

Incremento/(Riduzione) dell’utile(perdita) dell’esercizio a seguito dell’adozione del principio (6)<br />

Riclassifica Altri utili (perdite) complessivi a conto economico 4<br />

Incremento/(Riduzione) dell’utile(perdita) complessiva a seguito dell’adozione del principio (2)<br />

(in euro) <strong>2010</strong><br />

Risultato base e diluito per azione ordinaria<br />

Incremento/(decremento) del risultato base per azione ordinaria (0,005)<br />

Incremento/(decremento) del risultato diluito per azione ordinaria (0,005)<br />

IAS 27 (2008) - Bilancio consolidato e separato<br />

Le modifiche allo IAS 27 riguardano principalmente il trattamento contabile di transazioni o eventi che modificano le quote di<br />

interessenza in società controllate e l’attribuzione delle perdite della controllata alle interessenze di pertinenza di terzi. In accordo<br />

con le regole di transizione del principio, il Gruppo ha adottato tali modifiche allo IAS 27 in modo prospettico, rilevando effetti<br />

sul trattamento contabile di alcune acquisizioni e cessioni di quote di minoranza di società controllate.<br />

165


166<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Lo IAS 27 (2008) stabilisce che, una volta ottenuto il controllo di un’impresa, le transazioni in cui la controllante acquisisce o<br />

cede ulteriori quote di minoranza senza modificare il controllo esercitato sulla controllata sono delle transazioni con i soci e<br />

pertanto devono essere riconosciute a patrimonio netto. Ne consegue che il valore contabile della partecipazione di controllo<br />

e delle interessenze di pertinenza di terzi devono essere rettificati per riflettere la variazione di interessenza nella controllata e<br />

ogni differenza tra l’ammontare della rettifica apportata alle interessenze di pertinenza di terzi ed il fair value del prezzo pagato<br />

o ricevuto a fronte di tale transazione è rilevata direttamente nel patrimonio netto ed è attribuita ai soci della controllante. Non<br />

vi saranno rettifiche al valore dell’avviamento ed utili o perdite rilevati nel conto economico. Gli oneri accessori derivanti da tali<br />

operazioni devono, inoltre, essere iscritti a patrimonio netto in accordo con quanto richiesto dallo IAS 32 al paragrafo 35.<br />

In precedenza, in assenza di un Principio o di un’interpretazione specifica in materia, nel caso di acquisizione di quote di<br />

minoranza di imprese già controllate il Gruppo <strong>Fiat</strong> aveva adottato il cosiddetto “Parent entity extension method”, che prevedeva<br />

l’iscrizione della differenza tra il costo di acquisto ed i valori di carico delle attività e passività acquisite nella voce Avviamento. Nel<br />

caso di cessione di quote di interessenza di terzi senza perdita di controllo, invece, il Gruppo rilevava la differenza tra il valore di<br />

carico delle attività e passività cedute ed il prezzo di vendita nel conto economico.<br />

A seguito dell’adozione della modifica sopra descritta, nel <strong>2010</strong> il Gruppo ha rilevato una riduzione del patrimonio netto di 81<br />

milioni di euro a fronte dell’esercizio dell’opzione call sul 5% di Ferrari S.p.A., nonché di transazioni minori relative all’acquisizione<br />

e alla cessione di alcune quote di minoranza di controllate. L’adozione del principio non ha comportato effetti significativi sul<br />

Conto economico e sul Risultato base e diluito per azione.<br />

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni efficaci dal 1° gennaio <strong>2010</strong> e non rilevanti per il Gruppo<br />

I seguenti emendamenti, improvement ed interpretazioni, efficaci dal 1° gennaio <strong>2010</strong>, disciplinano fattispecie e casistiche non<br />

presenti all’interno del Gruppo alla data del presente bilancio, ma che potrebbero avere effetti contabili su transazioni o accordi<br />

futuri:<br />

Improvement 2008 all’IFRS 5 – Attività non correnti destinate alla vendita e attività operative cessate.<br />

Emendamenti allo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate e allo IAS 31 – Partecipazioni in joint ventures, conseguenti<br />

alle modifiche apportate allo IAS 27.<br />

Improvement agli IAS/IFRS (2009).<br />

Emendamento all’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni: pagamenti basati su azioni di Gruppo regolati per cassa.<br />

IFRIC 17 – Distribuzione di attività non liquide ai soci.<br />

IFRIC 18 – Trasferimento di attività dai clienti.<br />

Emendamento allo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione – Elementi qualificabili per la copertura.<br />

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo<br />

In data 8 ottobre 2009, lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 32 – Strumenti finanziari: presentazione: classificazione dei<br />

diritti emessi al fine di disciplinare la contabilizzazione dell’emissione di diritti (diritti, opzioni o warrant) denominati in valuta diversa<br />

da quella funzionale dell’emittente. In precedenza tali diritti erano contabilizzati come passività da strumenti finanziari derivati;<br />

l’emendamento invece richiede che, a determinate condizioni, tali diritti siano classificati a patrimonio netto a prescindere dalla<br />

valuta nella quale il prezzo di esercizio è denominato. L’emendamento in oggetto deve essere applicato dal 1° gennaio 2011<br />

in modo retrospettivo. Si ritiene che l’adozione dell’emendamento non comporterà effetti significativi sul bilancio del Gruppo.<br />

In data 4 novembre 2009 lo IASB ha emesso una versione rivista dello IAS 24 – Informativa di bilancio sulle parti correlate<br />

che semplifica il tipo di informazioni richieste nel caso di transazioni con parti correlate controllate dallo Stato e chiarisce la<br />

definizione di parti correlate. Il principio deve essere applicato dal 1° gennaio 2011. L’adozione di tale modifica non produrrà<br />

alcun effetto dal punto di vista della valutazione delle poste di bilancio.


In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti finanziari: lo stesso principio è poi stato<br />

emendato in data 28 ottobre <strong>2010</strong>. Il principio, applicabile dal 1° gennaio 2013, rappresenta la prima parte di un processo<br />

per fasi che ha lo scopo di sostituire interamente lo IAS 39 e introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione<br />

delle attività e passività finanziarie e per l’eliminazione (derecognition) dal bilancio delle attività finanziarie. In particolare, per<br />

le attività finanziarie il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e<br />

sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di determinarne il criterio di valutazione,<br />

sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Per le passività finanziarie, invece, la principale modifica avvenuta riguarda<br />

il trattamento contabile delle variazioni di fair value di una passività finanziaria designata come passività finanziaria valutata al<br />

fair value attraverso il conto economico, nel caso in cui queste siano dovute alla variazione del merito creditizio della passività<br />

stessa. Secondo il nuovo principio tali variazioni devono essere rilevate negli Altri utili e perdite complessive e non transiteranno<br />

più nel conto economico. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso<br />

il processo di omologazione necessario per l’applicazione del nuovo principio.<br />

In data 26 novembre 2009 lo IASB ha emesso un emendamento minore all’IFRIC 14 – Versamenti anticipati a fronte di una<br />

clausola di contribuzione minima dovuta, consentendo alle società che versano anticipatamente una contribuzione minima<br />

dovuta di riconoscerla come un’attività. L’emendamento deve essere applicato dal 1° gennaio 2011. Si ritiene che l’adozione<br />

dell’emendamento non comporterà effetti significativi sul bilancio del Gruppo.<br />

In data 26 novembre 2009 l’IFRIC ha emesso l’interpretazione IFRIC 19 – Estinzione di una passività attraverso emissione<br />

di strumenti di capitale, che fornisce le linee guida circa la rilevazione dell’estinzione di una passività finanziaria attraverso<br />

l’emissione di strumenti di capitale. L’interpretazione stabilisce che, se un’impresa rinegozia le condizioni di estinzione di una<br />

passività finanziaria ed il suo creditore accetta di estinguerla attraverso l’emissione di azioni dell’impresa, allora le azioni emesse<br />

dall’impresa diventano parte del prezzo pagato per l’estinzione della passività finanziaria e devono essere valutate al fair value;<br />

la differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta ed il valore iniziale degli strumenti di capitale emessi deve<br />

essere imputata a conto economico nel periodo. L’interpretazione deve essere applicata dal 1° gennaio 2011: Si ritiene che<br />

l’adozione dell’interpretazione non comporterà effetti significativi sul bilancio del Gruppo.<br />

In data 6 maggio <strong>2010</strong> lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (“Improvement”) che saranno applicabili<br />

dal 1° gennaio 2011; di seguito vengono citate quelle che comporteranno un cambiamento nella presentazione, riconoscimento<br />

e valutazione delle poste di bilancio, tralasciando invece quelle che determineranno solo variazioni terminologiche o cambiamenti<br />

editoriali con effetti minimi in termini contabili, o quelle che hanno effetto su principi o interpretazioni non applicabili dal<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong>:<br />

IFRS 3 (2008) – Aggregazioni aziendali: l’emendamento chiarisce che le componenti di interessenze di pertinenza di terzi<br />

che non danno diritto ai possessori a ricevere una quota proporzionale delle attività nette della controllata devono essere<br />

valutate al fair value o secondo quanto richiesto dai principi contabili applicabili. Quindi, per esempio, un piano di stock option<br />

concesso ai dipendenti deve essere valutato, in caso di aggregazione aziendale, in accordo con le regole dell’IFRS 2 e la<br />

quota di equity di uno strumento obbligazionario convertibile deve essere valutata in accordo con lo IAS 32. Inoltre, il Board<br />

ha approfondito il tema dei piani di pagamento basati su azioni che sono sostituiti nell’ambito di un’aggregazione aziendale,<br />

aggiungendo una guida specifica per chiarirne il trattamento contabile.<br />

IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative: la modifica enfatizza l’interazione tra le informazioni integrative di tipo<br />

qualitativo e quelle di tipo quantitativo richieste dal principio circa la natura e la portata dei rischi inerenti gli strumenti finanziari.<br />

Questo dovrebbe aiutare gli utilizzatori del bilancio a collegare le informazioni presentate e a costituire una descrizione<br />

generale circa la natura e la portata dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari. Inoltre, è stata eliminata la richiesta di<br />

informativa circa le attività finanziarie che sono scadute ma che sono state rinegoziate o svalutate e quella relativa al fair value<br />

dei collateral.<br />

IAS 1 – Presentazione del bilancio: con la modifica è richiesto che la riconciliazione delle variazioni di ogni componente di<br />

patrimonio netto sia presentata nelle note oppure negli schemi di bilancio.<br />

IAS 34 – Bilanci intermedi: attraverso alcuni esempi sono stati inseriti chiarimenti circa le informazioni aggiuntive che devono<br />

essere presentate nei Bilanci Intermedi.<br />

167


168<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Si ritiene che l’adozione di tali Improvement non comporterà effetti significativi sul bilancio del Gruppo.<br />

In data 7 ottobre <strong>2010</strong> lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti al principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni<br />

aggiuntive, applicabile per i periodi contabili che avranno inizio il o dopo il 1° luglio 2011. Gli emendamenti sono stati emessi<br />

con l’intento di migliorare la comprensione delle transazioni di trasferimento delle attività finanziarie, inclusa la comprensione<br />

dei possibili effetti derivanti da qualsiasi rischio rimasto in capo all’impresa che ha trasferito tali attività. Gli emendamenti inoltre<br />

richiedono maggiori informazioni nel caso in cui un ammontare sproporzionato di tali transazioni sia posto in essere alla fine di<br />

un periodo contabile. Alla data del presente Bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il<br />

processo di omologazione necessario per l’applicazione degli emendamenti.<br />

In data 20 dicembre <strong>2010</strong> lo IASB ha emesso un emendamento minore all’IFRS 1 – Prima adozione degli International Financial<br />

Reporting Standards (IFRS) per eliminare il riferimento alla data del 1° gennaio 2004 in esso contenuta e descritta come data<br />

di transizione agli IFRS e per fornire una guida sulla presentazione del bilancio in accordo con gli IFRS dopo un periodo di<br />

iperinflazione. Tali emendamenti saranno applicabili dal 1° luglio 2011. Alla data del presente bilancio gli organi competenti<br />

dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione degli emendamenti<br />

appena descritti.<br />

In data 20 dicembre <strong>2010</strong> lo IASB ha emesso un emendamento minore allo IAS 12 – Imposte sul reddito che richiede all’impresa<br />

di valutare le imposte differite derivanti da un’attività in funzione del modo in cui il valore contabile di tale attività sarà recuperato<br />

(attraverso l’uso continuativo oppure attraverso la vendita). Conseguentemente a tale emendamento il SIC-21 – Imposte sul<br />

reddito – Recuperabilità di un’attività non ammortizzabile rivalutata non sarà più applicabile. L’emendamento è applicabile dal<br />

1° gennaio 2012. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il<br />

processo di omologazione necessario per l’applicazione dell’emendamento emendamenti appena descritto.<br />

gestione dei riscHi<br />

Rischio di credito<br />

Il Gruppo presenta diverse concentrazioni del rischio di credito in funzione della natura delle attività svolte dai settori, nonché<br />

dai loro diversi mercati di riferimento, peraltro mitigata dal fatto che l’esposizione creditoria è suddivisa su un largo numero di<br />

controparti e clienti. Ciononostante, nel complesso, i crediti commerciali ed i crediti da attività di finanziamento, in particolare i<br />

crediti verso la rete di vendita e i crediti per attività di leasing finanziario, manifestano una concentrazione del rischio di credito<br />

nel mercato dell’Unione Europea per i settori <strong>Fiat</strong> Group Automobiles e Veicoli Industriali, nel mercato Nord Americano per il<br />

settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni nonché in America Latina per tutti i principali settori.<br />

Le attività finanziarie sono rilevate in bilancio al netto della svalutazione calcolata sulla base del rischio di inadempienza della<br />

controparte, determinata considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente e considerando i dati storici.<br />

Rischio di liquidità<br />

Il rischio di liquidità cui è soggetto il Gruppo può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività<br />

operative nella giusta tempistica.<br />

I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità delle società del Gruppo sono monitorati o gestiti centralmente sotto<br />

il controllo della Tesoreria di Gruppo, con l’obiettivo di garantire un’efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie.<br />

Nell’ambito delle proprie attività il Gruppo, inoltre, opera regolarmente al fine di realizzare operazioni di raccolta sui diversi<br />

mercati finanziari e con varie forme tecniche, con lo scopo di garantire un adeguato livello di liquidità sia attuale che prospettico.<br />

Il perdurare di una situazione congiunturale difficile in alcuni dei mercati in cui opera il Gruppo e le incertezze che periodicamente<br />

caratterizzano i mercati finanziari richiedono di porre particolare attenzione alla gestione del rischio liquidità. In tal senso azioni<br />

tese a generare risorse finanziarie con la gestione operativa e a mantenere un adeguato livello di liquidità disponibile sono un<br />

importante fattore per garantire la normale operatività e affrontare le sfide strategiche nei prossimi anni. Il Gruppo prevede,


quindi, di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi derivanti dalla<br />

gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o il rifinanziamento dei prestiti bancari e il ricorso al mercato obbligazionario<br />

e ad altre forme di provvista.<br />

Rischio di cambio e rischio di tasso di interesse<br />

Il Gruppo è soggetto al rischio di mercato derivante dalla fluttuazione dei cambi delle valute perché opera in un contesto<br />

internazionale in cui le transazioni sono condotte in diverse valute e tassi di interesse.<br />

L’esposizione al rischio di cambio del Gruppo deriva sia dalla distribuzione geografica delle diverse attività industriali del Gruppo<br />

rispetto alla distribuzione geografica dei mercati in cui vende i propri prodotti, sia dall’utilizzo di fonti esterne di finanziamento<br />

in valuta.<br />

L’esposizione al rischio di tasso di interesse deriva dalla necessità di finanziare le attività operative, sia industriali che finanziarie,<br />

oltre che di impiegare la liquidità disponibile. La variazione dei tassi di interesse di mercato può avere un impatto negativo o<br />

positivo sul risultato economico del Gruppo, influenzando indirettamente i costi e i rendimenti delle operazioni di finanziamento<br />

e di investimento.<br />

Il Gruppo valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di cambio e dei tassi di interesse e gestisce<br />

tali rischi attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari derivati, secondo quanto stabilito nelle proprie politiche di gestione dei rischi.<br />

Nell’ambito di tali politiche l’uso di strumenti finanziari derivati è riservato alla gestione dell’esposizione alle fluttuazioni dei cambi<br />

e dei tassi di interesse connessi con i flussi monetari futuri e con le poste patrimoniali attive e passive e non sono consentite<br />

attività di tipo speculativo.<br />

Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati designandoli a copertura del fair value principalmente per la gestione del:<br />

rischio di cambio su strumenti finanziari denominati in valuta estera;<br />

rischio di interesse su finanziamenti e debiti a tasso fisso.<br />

Gli strumenti utilizzati a tale scopo sono principalmente currency swap, forward contract, interest rate swap e strumenti finanziari<br />

combinati a copertura del rischio di cambio e di tasso di interesse.<br />

Il Gruppo utilizza gli strumenti finanziari derivati designandoli a copertura dei flussi di cassa con l’obiettivo di predeterminare:<br />

il tasso di cambio a cui le transazioni previste denominate in valuta saranno rilevate;<br />

l’interesse pagato sui finanziamenti, sia a copertura degli interessi fissi ricevuti sui prestiti (attività di finanziamento della<br />

clientela), sia per raggiungere un mix predefinito ottimale tra tassi variabili e tassi fissi nella struttura dei finanziamenti.<br />

L’esposizione al rischio di cambio su transazioni commerciali previste è coperta utilizzando currency swap, forward contract e<br />

currency option. L’esposizione al rischio di tasso di interesse è generalmente coperta mediante l’utilizzo di interest rate swap e,<br />

in limitati casi, di forward rate agreement.<br />

Le controparti di tali contratti sono primarie e differenziate istituzioni finanziarie.<br />

Le informazioni sul fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di bilancio sono riportate nella Nota 21.<br />

Ulteriori informazioni quantitative sui rischi finanziari a cui il Gruppo è soggetto sono riportate nella Nota 32.<br />

area di consolidamento<br />

Il bilancio consolidato del Gruppo <strong>Fiat</strong> al 31 dicembre <strong>2010</strong> include <strong>Fiat</strong> S.p.A. e 418 controllate consolidate, nelle quali<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A. detiene, direttamente o indirettamente, la maggioranza dei diritti di voto, sulle quali esercita il controllo o dalle quali<br />

è in grado di ottenere benefici in virtù del suo potere di governarne le politiche finanziarie ed operative. Il numero totale di<br />

controllate consolidate è aumentato di 1 unità rispetto all’esercizio precedente.<br />

169


170<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Sono state escluse dal consolidamento integrale 76 controllate minori che sono inattive o che generano un volume d’affari<br />

non significativo: la loro incidenza rispetto alle attività, passività, situazione finanziaria e redditività del Gruppo è irrilevante. In<br />

particolare, le controllate valutate al costo sono 50, i loro ricavi aggregati sono pari allo 0% dei ricavi complessivi (Continuing<br />

Operation e Discontinued Operation) del Gruppo <strong>Fiat</strong>, il loro patrimonio netto e totale attivo aggregati sono pari rispettivamente<br />

allo 0% e allo 0,21% dei corrispondenti valori del Gruppo.<br />

Le partecipazioni nelle imprese a controllo congiunto (65 società incluse le 27 imprese del gruppo FGA Capital) sono valutate<br />

secondo il metodo del patrimonio netto. I principali valori relativi alla quota del Gruppo in tale società sono i seguenti:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale<br />

Attività non correnti 2.008 357 2.365 2.339<br />

Attività correnti 8.744 748 9.492 9.567<br />

TOTALE ATTIVO 10.752 1.105 11.857 11.906<br />

Debiti finanziari 8.250 144 8.394 8.664<br />

Altre passività 1.096 567 1.663 1.695<br />

I principali valori economici aggregati relativi alle quote del Gruppo nelle imprese a controllo congiunto valutate secondo il<br />

metodo del patrimonio netto sono i seguenti:<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale<br />

Ricavi netti 4.422 1.256 5.678 4.447<br />

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 224 71 295 161<br />

Utile/(perdita) operativa 220 72 292 152<br />

Utile/(perdita) ante imposte 163 61 224 92<br />

Utile/(perdita) dell’esercizio 127 45 172 57<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong>, 18 imprese collegate sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto, mentre 29 collegate,<br />

complessivamente di minore importanza, sono valutate secondo il metodo del costo. I principali valori aggregati relativi alle<br />

quote del Gruppo nelle imprese collegate sono i seguenti:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale<br />

Totale attività 451 2.157 2.608 2.512<br />

Passività 312 1.877 2.189 2.125<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale<br />

Ricavi netti 246 572 818 539<br />

Utile/(perdita) dell’esercizio (1) 18 17 (42)


I precedenti dati relativi alle Continuing Operation non includono i principali valori IFRS della collegata Chrysler Group LLC<br />

(“Chrysler”), in quanto, data la rilevanza, si è deciso di fornirne separata indicazione, come di seguito indicato. Tali dati si<br />

riferiscono al primo esercizio del nuovo gruppo Chrysler (10 giugno – 31 dicembre 2009), nonché ai primi nove mesi del <strong>2010</strong>,<br />

dal momento che alla data di pubblicazione del presente bilancio non sono ancora disponibili i dati IFRS per esercizio chiuso<br />

al 31 dicembre <strong>2010</strong>.<br />

(in milioni di euro) Al 30 settembre <strong>2010</strong> (*) Al 31 dicembre 2009<br />

Totale attività 28.117 24.745<br />

Passività 28.621 25.155<br />

(*) Dati non assoggettati a revisione contabile<br />

(in milioni di euro) 01/01-30/09/<strong>2010</strong> (*) 10/06-31/12/2009<br />

Ricavi netti 23.713 12.231<br />

Utile/(perdita) dell’esercizio 13 (1.062)<br />

(*) Dati non assoggettati a revisione contabile<br />

I principali valori aggregati relativi alle quote del Gruppo nelle imprese collegate valutate secondo il metodo del costo sono i<br />

seguenti:<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale<br />

Totale attività 82 35 117 108<br />

Passività 68 23 91 78<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale<br />

Ricavi netti 58 28 86 73<br />

Utile/(perdita) dell’esercizio - 1 1 2<br />

In relazione all’area di consolidamento si segnala che:<br />

In data 1° febbraio <strong>2010</strong> si è conclusa la cessione della controllata del settore <strong>Fiat</strong> Group Automobiles Targa Rent S.r.l., già<br />

classificata tra le attività destinate alla vendita al 31 dicembre 2009.<br />

Nel corso del primo trimestre <strong>2010</strong> è stata costituita la joint venture paritetica GAC <strong>Fiat</strong> Automobiles Co. Ltd. per la produzione<br />

di motori e autovetture per il mercato cinese.<br />

Nel corso del secondo trimestre <strong>2010</strong> il settore CNH ha acquisito il 50% della LLC CNH – KAMAZ Industry, joint venture<br />

paritetica per la produzione di macchine per l’agricoltura e le costruzioni nella Federazione Russa.<br />

Nel corso del secondo trimestre <strong>2010</strong> è stata completata la cessione della partecipazione nella joint venture LBX Company<br />

LLC da parte del settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni.<br />

In data 30 giugno <strong>2010</strong> il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha acquisito il residuo 50% della partecipazione nella joint venture <strong>Fiat</strong> Powertrain<br />

Polska Sp. z.o.o. (già <strong>Fiat</strong> GM Powertrain Polska), ottenendone il controllo totalitario, e ha consolidato integralmente il 50%<br />

acquisito con effetto 1° gennaio <strong>2010</strong>.<br />

171


172<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Nel corso del <strong>2010</strong>, alcune controllate del settore Componenti, i cui valori di totale attivo e ricavi sono peraltro poco significativi<br />

per il Gruppo, sono state consolidate con il metodo integrale.<br />

Nel corso del terzo trimestre <strong>2010</strong> è stata esercitata l’opzione call sul 5% del capitale di Ferrari S.p.A. detenuto da Mubadala<br />

Development Company PJSC.<br />

Nel corso del quarto trimestre <strong>2010</strong> è stata acquisita dal settore <strong>Fiat</strong> Group Automobiles la società TCA Tecnologia en<br />

Componentes Automotivos SA nello stato brasiliano del Pernambuco valutata al costo.<br />

Nel corso del quarto trimestre <strong>2010</strong> sono state costituite dal settore Componenti la società Magneti Marelli d.o.o. Kragujevac<br />

e la società Plastic Components and Modules Fuel Tanks S.p.A., entrambe valutate al costo.<br />

attiVitÀ e PassiVitÀ destinate alla Vendita e DISCONTINUED OPERATION<br />

Nel presente Capitolo viene fornito il dettaglio analitico del contenuto delle voci relative alle Discontinued Operation così come<br />

presentate nel Conto economico, nella Situazione patrimoniale-finanziaria e nel Rendiconto finanziario consolidati.<br />

Da un punto di vista metodologico si precisa che, con riferimento alla rappresentazione delle Discontinued Operation prevista<br />

dall’IFRS 5, le stesse sono incluse nell’area di consolidamento del Gruppo <strong>Fiat</strong> al 31 dicembre <strong>2010</strong> e pertanto i saldi complessivi<br />

relativi all’intero Gruppo sono determinati operando le dovute elisioni delle transazioni economiche e finanziarie avvenute tra le<br />

Continuing e le Discontinued Operation. Più in dettaglio si è operato nel seguente modo:<br />

le singole voci di conto economico relative alle Continuing Operation e le singole voci di dettaglio dell’Utile/(perdita) netta<br />

delle Discontinued Operation riportate nel presente bilancio sono presentate senza tenere conto dell’elisione delle transazioni<br />

infragruppo avvenute tra le due Operation, mentre la voce Utile/(perdita) dell’esercizio comprende gli effetti complessivi<br />

dell’elisione di tali transazioni. Gli effetti delle elisioni sulle singole voci di conto economico sono presentati nelle note di<br />

commento;<br />

a livello patrimoniale-finanziario, il consolidamento delle Continuing e delle Discontinued Operation implica, così come<br />

descritto in precedenza, l’elisione delle transazioni infragruppo avvenute tra loro, in modo che gli ammontari iscritti alle<br />

Continuing Operation e alle Discontinued Operation rappresentino i saldi attivi e passivi risultanti da transazioni con soggetti<br />

esterni rispetto al Gruppo <strong>Fiat</strong> nel suo complesso. Ne consegue che tali saldi potrebbero, non essere rappresentativi della<br />

situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione e del Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial. Data la rilevanza in termini di<br />

valori coinvolti e della loro prevista evoluzione (tempestivo rimborso, dopo la Scissione, da parte del Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial di<br />

tutto l’indebitamento netto concesso dalla tesoreria centralizzata del Gruppo <strong>Fiat</strong>), si è ritenuto opportuno inserire all’attivo<br />

della situazione patrimoniale-finanziaria una voce che comprende i crediti finanziari delle Continuing Operation verso le<br />

Discontinued Operation e al passivo della situazione patrimoniale-finanziaria una voce che comprende i debiti finanziari delle<br />

Continuing Operation verso le Discontinued Operation; i corrispondenti rapporti di debito e credito finanziario relativi alle<br />

Discontinued Operation sono inclusi nelle voci Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation e Attività destinate<br />

alla vendita e Discontinued Operation, rispettivamente: tale modalità di rappresentazione consente di presentare i saldi<br />

patrimoniali delle Continuing Operation e quelli delle Discontinued Operation senza tenere conto dell’elisione dei rapporti<br />

di credito e debito finanziario infragruppo esistenti al 31 dicembre <strong>2010</strong>. Le dovute elisioni di tali rapporti, infine, sono state<br />

inserite in un’apposita riga aggiunta all’attivo e al passivo, in modo da presentare correttamente il totale attivo e totale passivo<br />

del Gruppo <strong>Fiat</strong> nel suo complesso;<br />

con riferimento al rendiconto finanziario, tutti i flussi di cassa relativi alle Discontinued Operation sono stati rappresentati in<br />

apposite voci relative alle operazioni dell’esercizio, alle attività di investimento e alle attività di finanziamento del Rendiconto<br />

finanziario. Tali voci si riferiscono ai soli flussi risultanti da transazioni con soggetti esterni al Gruppo <strong>Fiat</strong>. Ne consegue che i<br />

flussi relativi alle Continuing Operation e quelli relativi alle Discontinued Operation potrebbero non essere rappresentativi dei<br />

flussi finanziari del Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione e del Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial.


Utile/(perdita) delle Discontinued Operation dopo le imposte<br />

Il dettaglio dei valori economici riportati tra le Discontinued Operation è di seguito presentato:<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

di cui Parti di cui Parti<br />

correlate correlate<br />

(in milioni di euro) Note Totale (Nota 34) Totale (Nota 34)<br />

Ricavi netti (1) 21.342 1.205 17.968 837<br />

Costo del venduto (2) 17.979 686 15.549 439<br />

Spese generali, amministrative e di vendita (3) 1.793 162 1.636 180<br />

Costi di ricerca e sviluppo (4) 418 42 388 26<br />

Altri proventi (oneri) (5) (60) 1 (73) 2<br />

UTILE/(PERDITA) DELLA GESTIONE ORDINARIA 1.092 322<br />

Plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioni (6) 3 - 1 -<br />

Oneri di ristrutturazione (7) 58 - 144 -<br />

Altri proventi (oneri) atipici (8) (20) - (198) -<br />

UTILE/(PERDITA) OPERATIVA 1.017 (19)<br />

Proventi (oneri) finanziari (9) (505) (121) (401) (135)<br />

Risultato partecipazioni: (10) 64 64 (50) (50)<br />

Risultato netto delle società valutate con il metodo del patrimonio netto 70 70 (47) (47)<br />

Altri proventi (oneri) derivanti dalla gestione di partecipazioni (6) (6) (3) (3)<br />

UTILE/(PERDITA) PRIMA DELLE IMPOSTE 576 (470)<br />

Imposte (11) 198 33<br />

UTILE/(PERDITA) DELLE DISCONTINUED OPERATION DOPO LE IMPOSTE 378 (503)<br />

UTILE/(PERDITA) DELLE DISCONTINUED OPERATION ATTRIBUIBILE A:<br />

Soci della controllante 341 (464)<br />

Interessenze di pertinenza di terzi 37 (39)<br />

Il dettaglio delle principali grandezze economiche delle Discontinued Operation è riportato nelle Note di riferimento sopra<br />

indicate, cui si rinvia. Il dettaglio delle principali grandezze economiche per settore di attività è riportato alla Nota 30 Informativa<br />

per settore di attività.<br />

Attività e passività destinate alla vendita e Discontinued Operation<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> le voci sono così composte:<br />

(in milioni di euro) Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Discontinued Operation 34.786 -<br />

Attività destinate alla vendita del Gruppo <strong>Fiat</strong> in continuità 68 82<br />

Totale Attività destinate alla vendita e Discontinued Operation 34.854 82<br />

Discontinued Operation 29.920 -<br />

Passività destinate alla vendita del Gruppo <strong>Fiat</strong> in continuità - 8<br />

Totale Passività destinate alla vendita e Discontinued Operation 29.920 8<br />

173


174<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Le attività e passività incluse tra le Discontinued Operation al 31 dicembre <strong>2010</strong> sono le seguenti:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

Di cui Parti<br />

correlate<br />

(in milioni di euro) Note Totale (Nota 34)<br />

ATTIVO<br />

Attività immateriali (14) 3.567 -<br />

Immobili, impianti e macchinari (15) 3.856 -<br />

Partecipazioni e altre attività finanziarie: (16) 737 691<br />

Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 679 679<br />

Altre partecipazioni e attività finanziarie 58 12<br />

Beni concessi in leasing operativo (17) 492 -<br />

Attività per piani a benefici definiti 166 -<br />

Imposte anticipate (11) 1.211 -<br />

Totale Attività non correnti 10.029<br />

Rimanenze nette (18) 3.898 -<br />

Crediti commerciali (19) 1.791 163<br />

Crediti da attività di finanziamento (19) 10.908 -<br />

Crediti finanziari verso Continuing Operation 2.865 2.865<br />

Crediti per imposte correnti (19) 552 -<br />

Altre attività correnti (19) 934 -<br />

Attività finanziarie correnti: 112 -<br />

Partecipazioni correnti - -<br />

Titoli correnti (20) 24 -<br />

Altre attività finanziarie (21) 88 -<br />

Disponibilità e mezzi equivalenti (22) 3.686 -<br />

Totale Attività correnti 24.746<br />

Attività destinate alla vendita 11 -<br />

TOTALE ATTIVITÀ DELLE DISCONTINUED OPERATION 34.786<br />

PASSIVO<br />

Fondi rischi e oneri: 4.275 23<br />

Benefici ai dipendenti (24) 2.017 -<br />

Altri fondi (25) 2.258 23<br />

Debiti finanziari: (26) 18.695 5.900<br />

Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti 8.321 219<br />

Debiti finanziari verso Continuing Operation 5.626 5.626<br />

Altri debiti finanziari 4.748 55<br />

Altre passività finanziarie (21) 147 -<br />

Debiti commerciali (27) 3.906 89<br />

Debiti per imposte correnti 503 -<br />

Imposte differite passive (11) 52 -<br />

Altre passività correnti (28) 2.342 48<br />

Passività destinate alla vendita - -<br />

TOTALE PASSIVITÀ DELLE DISCONTINUED OPERATION 29.920<br />

Il dettaglio delle principali grandezze patrimoniali delle Discontinued Operation è riportato nelle Note di riferimento sopra indicate,<br />

cui si rinvia. Il dettaglio delle attività e passività per settore di attività è riportato alla Nota 30 Informativa per settore di attività.


Al 31 dicembre <strong>2010</strong>, le voci Attività e Passività destinate alla vendita includono alcuni immobili e fabbricati dei settori <strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles. La voce comprende, inoltre, i valori di una partecipazione in una società minore in Brasile che, alla data di acquisizione,<br />

è stata classificata come destinata alla vendita. Al 31 dicembre 2009, tali voci includevano, oltre a quanto descritto in precedenza,<br />

anche il valore di alcuni immobili e fabbricati dei settori Comau e Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni, nonché i valori di<br />

Targa Rent S.r.l., controllata minore del settore <strong>Fiat</strong> Group Automobiles ceduta nel corso del primo trimestre <strong>2010</strong>.<br />

Flussi finanziari delle Discontinued Operation<br />

Il dettaglio dei flussi finanziari relativi alle Discontinued Operation è di seguito presentato:<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE OPERAZIONI DELL’ESERCIZIO<br />

DELLE DISCONTINUED OPERATION<br />

Utile/(perdita) delle Discontinued Operation dopo le imposte 378 (503)<br />

Ammortamenti (al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo) 665 637<br />

(Plusvalenze) minusvalenze da cessione di attività non correnti e altre poste non monetarie 192 254<br />

Dividendi incassati 32 18<br />

Variazione fondi rischi e oneri 122 46<br />

Variazione delle imposte differite 30 (123)<br />

Variazione delle poste da operazioni di buy-back 40 (35)<br />

Variazione delle poste da operazioni di leasing operativo 26 (41)<br />

Variazione del capitale di funzionamento 1.052 1.032<br />

TOTALE 2.537 1.285<br />

DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO<br />

DELLE DISCONTINUED OPERATION<br />

Investimenti in:<br />

Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali (al netto dei veicoli ceduti in buy-back<br />

e dati in leasing operativo) (854) (702)<br />

Partecipazioni (5) (5)<br />

Realizzo della vendita di attività non correnti (al netto dei veicoli ceduti in buy-back) 31 12<br />

Variazione netta dei crediti da attività di finanziamento 335 1.120<br />

Variazione dei titoli correnti 18 17<br />

Altre variazioni 32 (32)<br />

TOTALE (443) 410<br />

DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO<br />

DELLE DISCONTINUED OPERATION<br />

Variazione netta dei debiti finanziari e altre attività/passività finanziarie 2.084 708<br />

TOTALE 2.084 708<br />

Come precedentemente precisato con riferimento ai saldi patrimoniali e ai flussi finanziari delle Discontinued Operation, i valori<br />

esposti nei precedenti schemi non sono del tutto rappresentativi della situazione patrimoniale-finanziaria e del rendiconto<br />

finanziario del Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial considerato separatamente. Pertanto, per completezza di informativa, vengono di seguito<br />

presentati gli schemi di situazione patrimoniale-finanziaria e di rendiconto finanziario del Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial cosiddetti “carved<br />

out” (ovvero rappresentativi del bilancio storico aggregato dei business confluiti nel Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial) come se non fosse<br />

stato parte del Gruppo <strong>Fiat</strong> sino al 31 dicembre <strong>2010</strong>: in altri termini, i valori inclusi in tali schemi non hanno subito elisioni dei<br />

rapporti derivanti da transazioni con le Continuing Operation del Gruppo <strong>Fiat</strong>. Per quanto riguarda il conto economico, invece,<br />

lo schema riportato nel precedente paragrafo Utile/(perdita) delle Discontinued Operation dopo le imposte è rappresentativo<br />

dell’andamento economico del Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial.<br />

175


176<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial – Situazione patrimoniale-finanziaria storica aggregata<br />

(in milioni di euro) Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

ATTIVO<br />

Attività immateriali 3.567 3.200<br />

Immobili, impianti e macchinari 3.856 3.846<br />

Partecipazioni e altre attività finanziarie 737 671<br />

Beni concessi in leasing operativo 492 457<br />

Attività per piani a benefici definiti 166 126<br />

Imposte anticipate 1.211 917<br />

Totale Attività non correnti 10.029 9.217<br />

Rimanenze nette 3.898 4.144<br />

Crediti commerciali 1.839 1.729<br />

Crediti da attività di finanziamento 10.908 10.605<br />

Crediti finanziari verso Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione 2.865 2.201<br />

Crediti per imposte correnti 618 315<br />

Altre attività correnti 955 946<br />

Attività finanziarie correnti: 112 190<br />

Titoli correnti 24 37<br />

Altre attività finanziarie 88 153<br />

Disponibilità e mezzi equivalenti 3.686 1.561<br />

Totale Attività correnti 24.881 21.691<br />

Attività destinate alla vendita 11 11<br />

TOTALE ATTIVO 34.921 30.919<br />

Totale Attivo al netto delle operazioni di cessione di crediti 26.600 24.401<br />

PASSIVO<br />

Patrimonio netto: 4.744 5.791<br />

Capitale emesso e riserve attribuibili ai soci della controllante 3.987 5.073<br />

Interessenze di pertinenza di terzi 757 718<br />

Fondi rischi e oneri: 4.275 3.958<br />

Benefici ai dipendenti 2.017 1.905<br />

Altri fondi 2.258 2.053<br />

Debiti finanziari: 18.695 15.008<br />

Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti 8.321 6.518<br />

Debiti finanziari verso Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione 5.626 4.948<br />

Altri debiti finanziari 4.748 3.542<br />

Altre passività finanziarie 147 227<br />

Debiti commerciali 4.077 3.220<br />

Debiti per imposte correnti 508 262<br />

Imposte differite passive 52 62<br />

Altre passività correnti 2.423 2.391<br />

Passività destinate alla vendita - -<br />

TOTALE PASSIVO 34.921 30.919<br />

Totale Passivo al netto delle operazioni di cessione di crediti 26.600 24.401


Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial – Rendiconto finanziario storico-aggregato<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

A) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO 1.561 1.090<br />

B) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE OPERAZIONI DELL’ESERCIZIO:<br />

Utile/(perdita) dell’esercizio 378 (503)<br />

Ammortamenti (al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo) 665 637<br />

(Plusvalenze) minusvalenze e altre poste non monetarie 192 254<br />

Dividendi incassati 32 18<br />

Variazione fondi rischi e oneri 122 46<br />

Variazione delle imposte differite 30 (123)<br />

Variazione delle poste da operazioni di buy-back 40 (35)<br />

Variazione delle poste da operazioni di leasing operativo 26 (41)<br />

Variazione del capitale di funzionamento 1.070 869<br />

TOTALE 2.555 1.122<br />

C) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO:<br />

Investimenti in:<br />

Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali (al netto dei veicoli ceduti<br />

in buy-back e dati in leasing operativo) (872) (708)<br />

Partecipazioni (27) (5)<br />

Realizzo della vendita di attività non correnti (al netto dei veicoli ceduti in buy-back e dati in leasing operativo) 42 12<br />

Variazione netta dei crediti da attività di finanziamento 335 1.120<br />

Variazione dei titoli correnti 18 17<br />

Altre variazioni 76 (32)<br />

TOTALE (428) 404<br />

D) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO:<br />

Prestiti obbligazionari emessi 1.132 717<br />

Rimborso di prestiti obbligazionari (377) (358)<br />

Accensione di prestiti a medio termine 832 522<br />

Rimborso di prestiti a medio termine (830) (749)<br />

Variazione netta degli altri debiti finanziari e altre attività/passività finanziarie 1.281 623<br />

Variazione dei debiti finanziari netti verso il Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione (3.221) (1.622)<br />

Aumenti di capitale 1.156 312<br />

Distribuzione dividendi (93) (561)<br />

TOTALE (120) (1.116)<br />

Differenze cambi di conversione 118 61<br />

E) VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITÀ MONETARIE 2.125 471<br />

F) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI A FINE ESERCIZIO 3.686 1.561<br />

177


178<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

contenUto e PrinciPali VariaZioni<br />

1. Ricavi netti<br />

La composizione dei Ricavi netti è la seguente:<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Continuing Discontinued Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Elisioni Totale Operation Operation Elisioni Totale<br />

Vendita di beni 32.752 19.728 (725) 51.755 29.981 16.288 (311) 45.958<br />

Prestazioni di servizi<br />

Interessi attivi verso la clientela e altri proventi finanziari<br />

2.163 486 (244) 2.405 2.223 502 (229) 2.496<br />

delle società di servizi finanziari 186 781 (17) 950 119 814 (15) 918<br />

Commesse 708 3 22 733 253 - 5 258<br />

Canoni su beni venduti con impegno di riacquisto (buy-back) 45 181 - 226 72 199 - 271<br />

Canoni su leasing operativi 1 149 - 150 19 148 - 167<br />

Altri 25 14 - 39 17 17 - 34<br />

Totale Ricavi netti 35.880 21.342 (964) 56.258 32.684 17.968 (550) 50.102<br />

2. Costo del venduto<br />

Il Costo del venduto include quanto segue:<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Continuing Discontinued Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Elisioni Totale Operation Operation Elisioni Totale<br />

Interessi passivi e altri oneri finanziari delle società di servizi finanziari 107 761 (5) 863 63 749 (8) 804<br />

Altri Costi del venduto 30.611 17.218 (954) 46.875 28.189 14.800 (532) 42.457<br />

Costo del venduto 30.718 17.979 (959) 47.738 28.252 15.549 (540) 43.261<br />

3. Spese generali, amministrative e di vendita<br />

Le spese di vendita incluse nell’Utile/(perdita) delle Continuing Operation nel <strong>2010</strong> sono state pari a 1.812 milioni di euro (1.666 milioni di euro nel 2009).<br />

Lo stesso valore incluso nell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation nel <strong>2010</strong> è stato pari a 897 milioni di euro (838 milioni di euro nel 2009). La voce<br />

comprende principalmente costi di marketing, di pubblicità e per personale commerciale.<br />

Le spese generali e amministrative incluse nell’Utile/(perdita) delle Continuing Operation nel <strong>2010</strong> per 1.144 milioni di euro (1.007 milioni di euro nel 2009)<br />

comprendono principalmente spese amministrative non attribuibili alle funzioni commerciali, produttive o di ricerca e sviluppo. Lo stesso valore incluso<br />

nell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation nel <strong>2010</strong> è stato pari a 896 milioni di euro (798 milioni di euro nel 2009).<br />

4. Costi di ricerca e sviluppo<br />

Nel <strong>2010</strong> i Costi di ricerca e sviluppo inclusi nell’Utile/(perdita) delle Continuing Operation, pari a 1.013 milioni di euro (1.010 milioni di euro nel 2009),<br />

comprendono tutte le spese di ricerca e sviluppo non capitalizzate per 398 milioni di euro (406 milioni di euro nel 2009), le svalutazioni di costi precedentemente<br />

capitalizzati per 39 milioni di euro (46 milioni di euro nel 2009), nonché l’ammortamento dei costi di sviluppo precedentemente capitalizzati per 576 milioni<br />

di euro (558 milioni di euro nel 2009). Nel corso del <strong>2010</strong> i business delle Continuing Operation hanno capitalizzato nuovi costi di sviluppo per 886 milioni di<br />

euro (748 milioni di euro nel 2009).<br />

Nel <strong>2010</strong> i Costi di ricerca e sviluppo inclusi nell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation, pari a 418 milioni di euro (388 milioni di euro nel 2009),<br />

comprendono tutte le spese di ricerca e sviluppo non capitalizzate per 256 milioni di euro (240 milioni di euro nel 2009), le svalutazioni di costi precedentemente<br />

capitalizzati per 3 milioni di euro (1 milione di euro nel 2009), nonché l’ammortamento dei costi di sviluppo precedentemente capitalizzati per 159 milioni di<br />

euro (147 milioni di euro nel 2009). Nel corso del <strong>2010</strong> i business delle Discontinued Operation hanno capitalizzato nuovi costi di sviluppo per 396 milioni di<br />

euro (298 milioni di euro nel 2009).


5. Altri proventi (oneri)<br />

La voce accoglie altri proventi derivanti dalla gestione ordinaria e non attribuibili ad attività di vendita di beni e prestazioni di servizi (quali royalties e proventi<br />

vari su licenze e know-how), al netto di oneri diversi di gestione non imputabili a specifiche aree funzionali, quali imposte e tasse indirette, accantonamenti<br />

a fondi rischi vari non attribuibili alle altre voci di Costo del venduto e Spese generali, amministrative e di vendita.<br />

Gli Altri proventi (oneri) inclusi nell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation comprendono nel <strong>2010</strong>, per il settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni,<br />

un provento di circa 30 milioni di euro conseguente a modifiche intervenute nei piani di assistenza sanitaria in Nord America.<br />

6. Plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioni<br />

Le plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioni incluse nell’Utile/(perdita) delle Continuing Operation, pari a 12 milioni di euro nel <strong>2010</strong> (3 milioni<br />

di euro nel 2009), includono per 10 milioni di euro gli effetti contabili derivanti dall’acquisizione del 50% residuo nella partecipata <strong>Fiat</strong> GM Powertrain Polska.<br />

Le plusvalenze (minusvalenze) da cessione partecipazioni incluse nell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation, pari a 3 milioni di euro nel <strong>2010</strong> (1 milione<br />

di euro nel 2009), includono principalmente la plusvalenza derivante dalla cessione della joint venture LBX Company LLC da parte del Settore Macchine per<br />

l’Agricoltura e le Costruzioni.<br />

7. Oneri di ristrutturazione<br />

Gli oneri di ristrutturazione inclusi nell’Utile/(perdita) delle Continuing Operation ammontano a 118 milioni di euro nel <strong>2010</strong> e sono per lo più relativi ai settori<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles (90 milioni di euro) e Componenti (26 milioni di euro). Nel 2009 gli oneri di ristrutturazione inclusi nell’Utile/(perdita) delle Continuing<br />

Operation ammontavano a 168 milioni di euro, per lo più relativi ai settori Magneti Marelli (62 milioni di euro), <strong>Fiat</strong> Powertrain (21 milioni di euro), <strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles (54 milioni di euro).<br />

Gli oneri di ristrutturazione inclusi nell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation ammontano a 58 milioni di euro nel <strong>2010</strong> e sono per lo più relativi ai<br />

settori: FPT Industrial (33 milioni di euro), Veicoli Industriali (19 milioni di euro) e Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (5 milioni di euro). Nel 2009 gli<br />

oneri di ristrutturazione inclusi nell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation ammontavano a 144 milioni di euro, per lo più relativi ai settori Macchine per<br />

l’Agricoltura e le Costruzioni (87 milioni di euro), FPT Industrial (35 milioni di euro), e Veicoli Industriali (22 milioni di euro).<br />

8. Altri proventi (oneri) atipici<br />

Gli Altri proventi (oneri) atipici inclusi nell’Utile/(perdita) delle Continuing Operation presentano un saldo negativo di 14 milioni di euro nel <strong>2010</strong>. Nel 2009, la<br />

stessa voce presentava un saldo negativo di 193 milioni di euro che includeva gli effetti della svalutazione di alcuni investimenti in piattaforme e architetture<br />

del business delle Automobili conseguente al riallineamento strategico con il business di Chrysler per 104 milioni di euro, gli oneri accessori all’acquisizione<br />

della partecipazione in Chrysler per 41 milioni di euro, nonché altri oneri non ricorrenti e accantonamenti per svalutazioni di attività rilevati dal Gruppo quale<br />

conseguenza della crisi economica globale.<br />

Gli Altri proventi (oneri) atipici inclusi nell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation presentano un saldo negativo di 20 milioni di euro nel <strong>2010</strong>. Nel 2009,<br />

la stessa voce presentava un saldo negativo di 198 milioni di euro, che includeva principalmente oneri non ricorrenti e accantonamenti per svalutazioni di<br />

attività rilevati dal Gruppo quale conseguenza della crisi economica globale riferibili al settore Iveco per 173 milioni di euro.<br />

9. Proventi (oneri) finanziari<br />

L’analisi dei Proventi (oneri) finanziari inclusi nell’Utile/(perdita) delle Continuing Operation nel <strong>2010</strong> è presentata per gli importi che comprendono, oltre<br />

alle specifiche linee di conto economico, anche i Proventi delle società di servizi finanziari inclusi nei Ricavi netti per 186 milioni di euro (119 milioni di euro<br />

nel 2009) e gli Interessi passivi e altri oneri finanziari delle società di servizi finanziari inclusi nel Costo del venduto per 107 milioni di euro (63 milioni di euro<br />

nel 2009). I Proventi (oneri) finanziari inclusi nell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation nel <strong>2010</strong> comprendono, oltre alle specifiche linee di conto<br />

economico, anche i Proventi delle società di servizi finanziari inclusi nei Ricavi netti per 781 milioni di euro (814 milioni di euro nel 2009) e gli Interessi passivi<br />

e altri oneri finanziari delle società di servizi finanziari inclusi nel Costo del venduto per 761 milioni di euro (749 milioni di euro nel 2009).<br />

179


180<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Per un collegamento con le specifiche linee di bilancio, queste sono riportate in calce alle tabelle.<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Continuing Discontinued Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Elisioni Totale Operation Operation Elisioni Totale<br />

Proventi finanziari:<br />

Interessi attivi e altri proventi finanziari 239 36 - 275 112 41 - 153<br />

Interessi attivi verso la clientela e altri proventi finanziari<br />

delle società di servizi finanziari 173 777 - 950 112 806 - 918<br />

Interessi attivi verso Continuing Operation - 45 (45) - - 35 (35) -<br />

Interessi attivi verso Discontinued Operation 272 - (272) - 306 - (306) -<br />

Utili da cessione titoli 10 - - 10 7 - - 7<br />

Totale Proventi finanziari 694 858 (317) 1.235 537 882 (341) 1.078<br />

di cui:<br />

Proventi finanziari escluse società di servizi finanziari (a) 508 77 (300) 285 418 68 (326) 160<br />

Interessi passivi e altri oneri finanziari:<br />

Interessi passivi e altri oneri 1.049 658 - 1.707 876 561 - 1.437<br />

Interessi passivi verso Continuing Operation - 260 (260) - - 299 (299) -<br />

Interessi passivi verso Discontinued Operation 45 - (45) - 35 - (35) -<br />

Svalutazioni di attività finanziarie 57 253 - 310 5 189 - 194<br />

Perdite da cessione titoli 12 - - 12 12 - - 12<br />

Oneri finanziari su benefici ai dipendenti 50 75 - 125 68 92 - 160<br />

Totale Interessi e altri oneri finanziari 1.213 1.246 (305) 2.154 996 1.141 (334) 1.803<br />

Proventi (oneri) netti su strumenti finanziari derivati<br />

e differenze cambio 198 (97) - 101 163 (77) - 86<br />

di cui:<br />

Interessi passivi e altri oneri finanziari, effetti su derivati<br />

e differenze cambio, escluse società di servizi finanziari (b) 908 582 (300) 1.190 770 469 (326) 913<br />

Saldo proventi (oneri) finanziari escluse società<br />

di servizi finanziari (a) – (b) (400) (505) - (905) (352) (401) - (753)<br />

Nel <strong>2010</strong>, gli oneri finanziari netti delle Continuing Operation, escluse le società di servizi finanziari, ammontano a 400 milioni di euro ed includono un provento<br />

finanziario netto, pari a 111 milioni di euro, derivante dagli equity swap su azioni <strong>Fiat</strong> correlati ad alcuni piani di stock option (per ulteriori dettagli si rinvia alla<br />

Nota 21). Nel 2009 gli oneri finanziari netti ammontavano a 352 milioni di euro ed includevano un provento finanziario netto derivante dagli equity swap su<br />

azioni <strong>Fiat</strong> pari a 117 milioni di euro. Nel <strong>2010</strong> gli oneri finanziari netti delle Discontinued Operation, escluse le società di servizi finanziari, ammontano a 505<br />

milioni di euro (401 milioni di euro nel 2009).<br />

La voce Interessi attivi e altri proventi finanziari è così analizzabile:<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Continuing Discontinued Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Operation Operation Totale<br />

Interessi attivi verso banche 125 9 134 47 15 62<br />

Interessi attivi da titoli 7 - 7 9 - 9<br />

Commissioni e provvigioni attive 1 - 1 1 - 1<br />

Interessi attivi diversi e altri proventi 106 27 133 55 26 81<br />

Totale Interessi attivi e altri proventi finanziari 239 36 275 112 41 153


La voce Interessi passivi e altri oneri è così analizzabile:<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Continuing Discontinued Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Operation Operation Totale<br />

Interessi passivi su prestiti obbligazionari 668 146 814 444 67 511<br />

Interessi passivi verso banche 126 179 305 170 153 323<br />

Interessi passivi da operazioni commerciali 3 4 7 3 1 4<br />

Commissioni e provvigioni passive 7 8 15 9 10 19<br />

Altri interessi passivi e oneri finanziari 245 321 566 250 330 580<br />

Totale Interessi passivi e altri oneri finanziari 1.049 658 1.707 876 561 1.437<br />

10. Risultato partecipazioni<br />

Il risultato partecipazioni incluso nell’Utile/(perdita) delle Continuing Operation, pari a 114 milioni di euro nel <strong>2010</strong> (77 milioni di euro nel 2009), comprende<br />

la quota di risultato netto delle società valutate con il metodo del patrimonio netto per 120 milioni di euro (65 milioni di euro nel 2009) e, per un ammontare<br />

negativo di 6 milioni di euro (positivo per 12 milioni di euro nel 2009), i ripristini di valore (rivalutazioni), le eventuali svalutazioni legate alla perdita di valore, gli<br />

accantonamenti a Fondo rischi su partecipazioni ed i proventi derivanti dall’incasso di dividendi. In particolare, la voce è riferita a (importi in milioni di euro):<br />

società del settore <strong>Fiat</strong> Group Automobiles 131 (96 nel 2009); altre società -17 (-19 nel 2009).<br />

Il risultato partecipazioni incluso nellUtile/(perdita) delle Discontinued Operation, positivo per 64 milioni di euro nel <strong>2010</strong> (negativo per 50 milioni di euro<br />

nel 2009), comprende la quota di risultato netto delle società valutate con il metodo del patrimonio netto per un ammontare positivo di 70 milioni di<br />

euro (negativo di 47 milioni di euro nel 2009) e, per un ammontare negativo di 6 milioni di euro (negativo di 3 milioni di euro nel 2009), i ripristini di valore<br />

(rivalutazioni), le eventuali svalutazioni legate alla perdita di valore, gli accantonamenti a Fondo rischi su partecipazioni ed i proventi derivanti dall’incasso di<br />

dividendi. In particolare, la voce è riferita a (importi in milioni di euro): società del settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni 75 (-26 nel 2009); società<br />

del settore Veicoli Industriali -11 (-24 nel 2009).<br />

11. Imposte<br />

Le imposte iscritte nel conto economico consolidato sono le seguenti:<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Continuing Discontinued Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro)<br />

Imposte correnti:<br />

Operation Operation Totale Operation Operation Totale<br />

IRAP 71 19 90 95 4 99<br />

Altre imposte 558 181 739 415 130 545<br />

Totale Imposte correnti 629 200 829 510 134 644<br />

Imposte differite di competenza del periodo:<br />

IRAP (21) - (21) (33) - (33)<br />

Altre imposte (127) (7) (134) (28) (126) (154)<br />

Totale Imposte differite (148) (7) (155) (61) (126) (187)<br />

Imposte relative ad esercizi precedenti 3 5 8 (1) 25 24<br />

Totale Imposte sul reddito 484 198 682 448 33 481<br />

Nel complesso, l’aumento delle imposte correnti e differite verificatosi nel <strong>2010</strong> rispetto al 2009 deriva principalmente dall’incremento dei risultati delle società<br />

estere ed è stato parzialmente compensato dall’iscrizione di imposte anticipate di carattere non ricorrente.<br />

Le imposte relative ad esercizi precedenti includono gli oneri derivanti da contenziosi con le Amministrazioni fiscali.<br />

Nel <strong>2010</strong> l’aliquota fiscale effettiva del Gruppo <strong>Fiat</strong> (IRAP corrente e differita esclusa) è stata pari al 48%. Nel 2009 l’aliquota fiscale effettiva non era stata<br />

rappresentativa perché a fronte di una perdita consolidata erano stati sostenuti oneri fiscali.<br />

181


182<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

La riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio consolidato e l’onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche vigenti in Italia,<br />

è la seguente:<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Imposte sul reddito teoriche 352 (101)<br />

Effetto fiscale differenze permanenti (8) 56<br />

Imposte relative ad esercizi precedenti 8 24<br />

Effetto derivante da aliquote fiscali estere diverse dalle aliquote fiscali teoriche italiane 121 45<br />

Effetto delle imposte differite attive non stanziate in esercizi precedenti (61) -<br />

Effetto delle imposte differite attive non stanziate ed eliminazione delle imposte anticipate 161 426<br />

Utilizzo perdite fiscali a fronte delle quali non erano state stanziate imposte differite attive (17) (64)<br />

Altre differenze 57 29<br />

Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) esclusa IRAP 613 415<br />

IRAP (corrente e differita) 69 66<br />

Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) 682 481<br />

Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio e l’onere fiscale teorico, non si tiene conto dell’IRAP in quanto,<br />

essendo questa un’imposta con una base imponibile diversa dall’utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio ed un altro. Pertanto<br />

le imposte teoriche sono state determinate applicando solo l’aliquota fiscale vigente in Italia (IRES pari al 27,5% nel <strong>2010</strong> e nel 2009) all’Utile/(perdita) prima<br />

delle imposte delle Continuing Operation e delle Discontinued Operation, che ammonta a 1.282 milioni di euro.<br />

Le differenze permanenti sopra indicate includono, tra le altre, l’effetto fiscale su redditi non imponibili per 140 milioni di euro nel <strong>2010</strong> (136 milioni di euro<br />

nel 2009) e su costi non deducibili per 132 milioni di euro nel <strong>2010</strong> (192 milioni di euro nel 2009).<br />

L’effetto complessivo sulla riconciliazione delle imposte differite attive nel <strong>2010</strong> è stato negativo per 83 milioni di euro a causa della mancata iscrizione delle<br />

imposte anticipate sulle differenze temporanee e perdite fiscali sorte nell’esercizio per 161 milioni di euro, in parte compensata dal riconoscimento di imposte<br />

anticipate precedentemente non iscritte per 61 milioni di euro e dall’utilizzo di perdite fiscali su cui nei precedenti esercizi non erano state iscritte imposte<br />

anticipate per 17 milioni di euro. Nel 2009 l’effetto era stato negativo per 362 milioni di euro.<br />

Le Altre differenze evidenziate nella riconciliazione includono ritenute non recuperabili per 89 milioni di euro (57 milioni di euro nel 2009).<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> il saldo delle imposte anticipate include il valore delle attività per imposte anticipate, al netto delle passività per imposte differite, ove<br />

compensabili, emerse in capo alle singole società consolidate. Il saldo netto tra le Attività per imposte anticipate e le Passività per imposte differite è così<br />

composto:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale<br />

Attività per imposte anticipate 1.678 1.211 2.889 2.580<br />

Passività per imposte differite (135) (52) (187) (152)<br />

Totale 1.543 1.159 2.702 2.428<br />

L’aumento di tali attività, come analiticamente indicato nel prospetto seguente, è dovuto:<br />

per 155 milioni di euro, all’iscrizione di imposte anticipate sulle differenze temporanee e sulle perdite fiscali sorte nell’esercizio al netto degli effetti derivanti<br />

dall’iscrizione/cancellazione di differite attive relative a precedenti esercizi;<br />

per 3 milioni di euro, all’effetto fiscale delle poste registrate direttamente nel patrimonio netto;<br />

per 116 milioni di euro, a differenze cambio di conversione positive, variazione area di consolidamento e altre variazioni.


Le Attività per imposte anticipate, al netto delle Passività per imposte differite, suddivise per singola tipologia, sono così analizzabili:<br />

Riconosciute Differenze Riclassificate<br />

Al 31 Iscritte a Variaz. cambio a Al 31<br />

dicembre a conto patrimonio area di e altre Discontinued dicembre<br />

(in milioni di euro) 2009 economico netto consol. variazioni Operation <strong>2010</strong><br />

Imposte anticipate a fronte di:<br />

Fondi rischi ed oneri tassati 1.783 138 - (1) 90 (501) 1.509<br />

Rimanenze 333 8 - - 6 (118) 229<br />

Fondi svalutazione crediti tassati 202 23 - 1 16 (154) 88<br />

Fondi per benefici a dipendenti 426 (49) - - 35 (379) 33<br />

Attività immateriali 458 184 - - - (238) 404<br />

Perdite di valore di attività finanziarie 159 9 - - 2 (13) 157<br />

Valutazione strumenti finanziari derivati 29 - 8 - 7 (27) 17<br />

Altre 500 (53) - 14 - (267) 194<br />

Totale Imposte anticipate 3.890 260 8 14 156 (1.697) 2.631<br />

Imposte differite passive a fronte di:<br />

Fondi ammortamenti anticipati (527) 22 - (6) (28) 273 (266)<br />

Plusvalenze a tassazione differita (2) (148) - - - - (150)<br />

Contributi in conto capitale (6) 2 - - - - (4)<br />

Fondi per benefici a dipendenti (22) - - - - 6 (16)<br />

Capitalizzazione costi di sviluppo (910) 28 - (3) (20) 197 (708)<br />

Altre (582) 30 (5) (13) (20) 235 (355)<br />

Totale Imposte differite passive (2.049) (66) (5) (22) (68) 711 (1.499)<br />

Beneficio fiscale teorico connesso a perdite riportabili a nuovo 3.894 (541) - 4 82 (858) 2.581<br />

Rettifiche di valore per attività la cui recuperabilità non è probabile (3.307) 502 - 15 (65) 685 (2.170)<br />

Totale Attività per imposte anticipate, al netto delle Passività<br />

per imposte differite 2.428 155 3 11 105 (1.159) 1.543<br />

Lo stanziamento delle Attività per imposte anticipate è stato effettuato per ogni società del Gruppo valutando criticamente l’esistenza dei presupposti di<br />

recuperabilità futura di tali attività sulla base dei piani strategici aggiornati, corredati dei relativi piani fiscali. Per tale ragione il totale dei benefici fiscali teorici<br />

futuri derivanti dalle differenze temporanee deducibili (2.631 milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong> e 3.890 milioni di euro al 31 dicembre 2009), nonché dalle<br />

perdite fiscali riportabili a nuovo (2.581 milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong> e 3.894 milioni di euro al 31 dicembre 2009), è stato ridotto per complessivi 2.170<br />

milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong> (ridotto per 3.307 milioni di euro al 31 dicembre 2009).<br />

In particolare, al 31 dicembre <strong>2010</strong> le Attività per imposte anticipate, al netto delle Passività per imposte differite, includono per le Continuing Operation<br />

l’ammontare di 1.012 milioni di euro e per le Discontinued Operation l’ammontare di 303 milioni di euro relativi al beneficio fiscale connesso a perdite fiscali<br />

riportabili a nuovo; l’analogo valore al 31 dicembre 2009 per il Gruppo <strong>Fiat</strong> nel suo complesso era di 1.259 milioni di euro al 31 dicembre 2009. Si precisa<br />

peraltro che al 31 dicembre <strong>2010</strong> non è stato contabilizzato in bilancio un ulteriore beneficio fiscale relativo a perdite per 1.569 milioni di euro con riferimento<br />

alle Continuing Operation e per 555 milioni di euro con riferimento alle Discontinued Operation; l’analogo valore al 31 dicembre 2009 per il Gruppo <strong>Fiat</strong> nel<br />

suo complesso era di 2.635 milioni di euro al 31 dicembre 2009.<br />

Non sono state iscritte imposte differite sulle riserve di utili non distribuiti delle controllate, dal momento che il Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione e il<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial saranno in grado di controllare le tempistiche di distribuzione di dette riserve ed è probabile che esse non verranno distribuite nel<br />

prevedibile futuro.<br />

183


184<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Il valore relativo alle Continuing Operation delle differenze temporanee (deducibili e imponibili) e delle perdite fiscali esistenti al 31 dicembre <strong>2010</strong> ed i relativi<br />

importi su cui non sono state rilevate attività per imposte anticipate, suddivisi per anno di scadenza, sono indicati di seguito:<br />

Anno di scadenza<br />

Totale al Illimitato/<br />

31 dicembre Oltre non<br />

(in milioni di euro)<br />

Differenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini delle imposte statali<br />

(IRES nel caso dell’Italia):<br />

<strong>2010</strong> 2011 2012 2013 2014 2014 prevedibile<br />

Differenze temporanee deducibili 8.521 1.726 1.144 1.203 1.109 3.339 -<br />

Differenze temporanee imponibili (4.785) (1.533) (637) (566) (412) (1.637) -<br />

Perdite fiscali<br />

Differenze temporanee e perdite fiscali su cui non sono state rilevate attività<br />

8.854 1.237 398 193 352 1.774 4.900<br />

per imposte anticipate (7.354) (839) (616) (281) (519) (2.074) (3.025)<br />

Differenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini delle imposte statali 5.236 591 289 549 530 1.402 1.875<br />

Differenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini delle imposte locali<br />

(IRAP nel caso dell’Italia):<br />

Differenze temporanee deducibili 5.574 1.228 652 622 587 2.485 -<br />

Differenze temporanee imponibili (3.687) (805) (616) (609) (364) (1.293) -<br />

Perdite fiscali 907 12 10 10 11 274 590<br />

Differenze temporanee e perdite fiscali su cui non sono state rilevate attività<br />

per imposte anticipate (1.012) (75) (8) 4 9 (343) (599)<br />

Differenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini delle imposte locali 1.782 360 38 27 243 1.123 (9)<br />

Il valore relativo alle Discontinued Operation delle differenze temporanee (deducibili e imponibili) e delle perdite fiscali esistenti al 31 dicembre <strong>2010</strong> ed i relativi<br />

importi su cui non sono state rilevate attività per imposte anticipate, suddivisi per anno di scadenza, sono indicati di seguito:<br />

Anno di scadenza<br />

Totale al Illimitato/<br />

31 dicembre Oltre non<br />

(in milioni di euro)<br />

Differenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini delle imposte statali<br />

(IRES nel caso dell’Italia):<br />

<strong>2010</strong> 2011 2012 2013 2014 2014 prevedibile<br />

Differenze temporanee deducibili 4.877 2.202 340 341 298 1.696 -<br />

Differenze temporanee imponibili (2.046) (130) (471) (481) (413) (551) -<br />

Perdite fiscali<br />

Differenze temporanee e perdite fiscali su cui non sono state rilevate attività<br />

3.008 11 15 20 25 488 2.449<br />

per imposte anticipate (2.336) (972) (30) (30) (23) (449) (832)<br />

Differenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini delle imposte statali 3.503 1.111 (146) (150) (113) 1.184 1.617<br />

Differenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini delle imposte locali<br />

(IRAP nel caso dell’Italia):<br />

Differenze temporanee deducibili 1.150 269 118 116 107 540 -<br />

Differenze temporanee imponibili (142) (20) (17) (17) (17) (71) -<br />

Perdite fiscali 135 - - - - - 135<br />

Differenze temporanee e perdite fiscali su cui non sono state rilevate attività<br />

per imposte anticipate (114) (11) (11) (11) (4) (65) (12)<br />

Differenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini delle imposte locali 1.029 238 90 88 86 404 123


12. Altre informazioni per natura<br />

Nel <strong>2010</strong> il conto economico include, nell’Utile/(perdita) delle Continuing Operation, 4.767 milioni di euro di costi per il personale (4.221 milioni di euro nel<br />

2009). Nell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation sono invece inclusi 2.867 milioni di euro di costi per il personale (2.589 milioni di euro nel 2009).<br />

La ripartizione del numero medio dei dipendenti per categoria è la seguente:<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Continuing Discontinued Continuing Discontinued<br />

(n°) Operation Operation Totale Operation Operation Totale<br />

Dirigenti 1.452 791 2.243 1.476 857 2.333<br />

Impiegati 38.537 19.505 58.042 37.808 19.997 57.805<br />

Operai 95.092 41.346 136.438 88.016 42.497 130.513<br />

Numero medio dipendenti 135.081 61.642 196.723 127.300 63.351 190.651<br />

13. Risultato per azione<br />

Come indicato alla successiva Nota 23, il capitale sociale di <strong>Fiat</strong> S.p.A. è rappresentato da tre diverse tipologie di azioni (ordinarie, privilegiate e di risparmio),<br />

cui spettano diversi diritti in sede di distribuzione degli utili. La quota di risultato attribuibile a ciascuna categoria di azioni è stata determinata sulla base<br />

dei rispettivi diritti a percepire dividendi. A tal fine, nel <strong>2010</strong> dall’Utile attribuibile ai soci della controllante è stato sottratto il valore dei dividendi privilegiati<br />

spettanti alle azioni di risparmio dichiarati per il periodo, pari a 0,31 euro per azione. Il valore così ottenuto è stato diviso per il numero medio di azioni in essere<br />

nell’esercizio. Nel 2009 la perdita attribuibile ai soci della controllante è stata attribuita in egual misura alle tre diverse categorie di azioni.<br />

Si segnala che il pagamento dei dividendi dichiarati di competenza del periodo sarà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea degli azionisti e pertanto<br />

non è stato rilevato come passività nel Bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre <strong>2010</strong>.<br />

La seguente tabella fornisce l’Utile/(perdita) attribuibile ai soci della controllante e l’Utile/(perdita) attribuibile alle tre diverse categorie di azioni, ed il numero<br />

medio delle azioni per i due esercizi presentati utilizzati nel calcolo del risultato base per azione del Gruppo.<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Azioni Azioni Azioni di Azioni Azioni Azioni di<br />

ordinarie privilegiate risparmio Totale ordinarie privilegiate risparmio Totale<br />

Utile/(perdita) dell’esercizio attribuibile ai soci<br />

della controllante milioni di euro 520 (838)<br />

Dividendi preferenziali dichiarati nel periodo<br />

Utile/(perdita) ripartibile in egual misura<br />

milioni di euro - 32 25 57 - - - -<br />

su tutte le categorie di azioni<br />

Utile/(perdita) attribuibile<br />

milioni di euro 433 10 20 463 (714) (70) (54) (838)<br />

alle diverse categorie di azioni milioni di euro 433 42 45 520 (714) (70) (54) (838)<br />

Numero medio di azioni in circolazione migliaia 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884<br />

Risultato base per azione euro 0,410 0,410 0,565 (0,677) (0,677) (0,677)<br />

185


186<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Le seguenti tabelle forniscono gli stessi dati utilizzati per il calcolo del risultato base per azione delle Continuing Operation e delle Discontinued Operation.<br />

Si precisa che tali valori sono stati calcolati tenendo conto dei rispettivi diritti spettanti in sede di distribuzione dei dividendi e stabiliti per le azioni <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

e <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. post-Scissione:<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Azioni Azioni Azioni di Azioni Azioni Azioni di<br />

ordinarie privilegiate risparmio Totale ordinarie privilegiate risparmio Totale<br />

Utile/(perdita) delle Continuing Operation<br />

attribuibile ai soci della controllante milioni di euro 179 (374)<br />

Dividendi preferenziali attribuibili nel periodo<br />

Utile/(perdita) ripartibile alle azioni<br />

milioni di euro - 23 17 40 - - - -<br />

ordinarie e di risparmio<br />

Utile/(perdita) ripartibile in egual misura<br />

milioni di euro 137 - 2 139 - - - -<br />

su tutte le categorie di azioni<br />

Utile/(perdita) attribuibile<br />

milioni di euro - - - - (319) (31) (24) (374)<br />

alle diverse categorie di azioni milioni di euro 137 23 19 179 (319) (31) (24) (374)<br />

Numero medio di azioni in circolazione<br />

Risultato base per azione<br />

migliaia 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884<br />

delle Continuing Operation euro 0,130 0,217 0,239 (0,302) (0,302) (0,302)<br />

Utile/(perdita) delle Discontinued Operation<br />

attribuibile ai soci della controllante milioni di euro 341 (464)<br />

Dividendi preferenziali attribuibili nel periodo milioni di euro - 10 8 18 - - - -<br />

Utile/(perdita) ripartibile in egual misura<br />

su tutte le categorie di azioni milioni di euro 287 18 18 323 (397) (38) (29) (464)<br />

Utile/(perdita) attribuibile<br />

alle diverse categorie di azioni milioni di euro 287 28 26 341 (397) (38) (29) (464)<br />

Numero medio di azioni in circolazione migliaia 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884<br />

Risultato base per azione<br />

delle Discontinued Operation euro 0,273 0,273 0,319 (0,375) (0,375) (0,375)<br />

Ai fini del calcolo dell’utile diluito per azione dei due esercizi il numero medio delle azioni ordinarie in circolazione è stato incrementato per considerare anche il<br />

numero medio delle azioni ordinarie “potenzialmente diluitive” che possono derivare dall’ipotetico esercizio di stock option o di altri diritti simili. Per l’esercizio<br />

2009 i piani di stock option e di stock grant concessi da <strong>Fiat</strong> S.p.A. non sono stati considerati ai fini del calcolo del risultato diluito per azione perché aventi<br />

effetti antidiluitivi. Per l’esercizio <strong>2010</strong>, nessun effetto diluitivo è stato considerato per i piani di stock option concessi da <strong>Fiat</strong> S.p.A. ad un prezzo di esercizio<br />

superiore a 10,25 euro per azione (prezzo medio delle azioni ordinarie <strong>Fiat</strong> nel corso del <strong>2010</strong>). Infine, in entrambi i periodi, non sono stati considerati gli<br />

effetti derivanti dal teorico esercizio dei piani di stock option concessi da società controllate del Gruppo su propri strumenti di capitale, perché anch’essi<br />

antidiluitivi o nulli.


I dati utilizzati per il calcolo dell’utile diluito per azione rispetto al Gruppo <strong>Fiat</strong> sono i seguenti:<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Azioni Azioni Azioni di Azioni Azioni Azioni di<br />

ordinarie privilegiate risparmio Totale ordinarie privilegiate risparmio Totale<br />

Utile/(perdita) dell’esercizio attribuibile<br />

alle diverse categorie di azioni milioni di euro 433 42 45 520 (714) (70) (54) (838)<br />

Numero medio di azioni in circolazione<br />

Numero medio di azioni servibili per piani<br />

migliaia 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884<br />

di stock option e stock grant<br />

Numero medio di azioni in circolazione<br />

migliaia 5.936 - - 5.936 - - - -<br />

ai fini del calcolo dell’utile diluito per azione migliaia 1.059.615 103.292 79.913 1.242.820 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884<br />

Risultato diluito per azione euro 0,409 0,409 0,564 (0,677) (0,677) (0,677)<br />

I dati utilizzati per il calcolo dell’utile diluito per azione per le Continuing Operation e per le Discontinued Operation sono i seguenti:<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Azioni Azioni Azioni di Azioni Azioni Azioni di<br />

ordinarie privilegiate risparmio Totale ordinarie privilegiate risparmio Totale<br />

Utile/(perdita) delle Continuing Operation<br />

attribuibile alle diverse categorie di azioni<br />

Utile/(perdita) delle Discontinued Operation<br />

milioni di euro 137 23 19 179 (319) (31) (24) (374)<br />

attribuibile alle diverse categorie di azioni milioni di euro 287 28 26 341 (397) (38) (29) (464)<br />

Numero medio di azioni in circolazione<br />

Numero medio di azioni servibili<br />

migliaia 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884<br />

per piani di stock option<br />

Numero medio di azioni in circolazione<br />

migliaia 5.936 - - 5.936 - - - -<br />

ai fini del calcolo dell’utile diluito per azione<br />

Risultato diluito delle Continuing Operation<br />

migliaia 1.059.615 103.292 79.913 1.242.820 1.053.679 103.292 79.913 1.236.884<br />

per azione<br />

Risultato diluito delle Discontinued Operation<br />

euro 0,130 0,217 0,238 (0,302) (0,302) (0,302)<br />

per azione euro 0,272 0,272 0,318 (0,375) (0,375) (0,375)<br />

14. Attività immateriali<br />

Nel corso del <strong>2010</strong> e del 2009 le variazioni nel costo originario delle Attività immateriali sono state le seguenti:<br />

Differenze Riclassifica<br />

Al 31 Variaz. cambio a Al 31<br />

dicembre Investi- Disinvesti- area e altre Discontinued dicembre<br />

(in milioni di euro) 2009 menti menti di consol. variazioni Operation <strong>2010</strong><br />

Avviamento 3.437 - - - 194 (2.359) 1.272<br />

Marchi e altre attività a vita utile indefinita 206 - - - 16 (219) 3<br />

Costi di sviluppo acquisiti esternamente 3.343 357 (20) - 18 (582) 3.116<br />

Costi di sviluppo prodotti internamente 4.504 925 (8) - 112 (2.026) 3.507<br />

Totale Costi di sviluppo 7.847 1.282 (28) - 130 (2.608) 6.623<br />

Brevetti, concessioni e licenze acquisite esternamente 1.276 78 (3) 2 27 (638) 742<br />

Altre attività immateriali acquisite esternamente 890 86 (48) 3 46 (423) 554<br />

Acconti e Attività immateriali in corso acquisite esternamente 31 12 - - (7) (7) 29<br />

Totale costo originario Attività immateriali 13.687 1.458 (79) 5 406 (6.254) 9.223<br />

187


188<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Differenze Riclassifica<br />

Al 31 Variaz. cambio ad Attività Al 31<br />

dicembre Investi- Disinvesti- area e altre destinate dicembre<br />

(in milioni di euro) 2008 menti menti di consol. variazioni alla vendita 2009<br />

Avviamento 3.489 - - - (52) - 3.437<br />

Marchi e altre attività a vita utile indefinita 213 - - - (7) - 206<br />

Costi di sviluppo acquisiti esternamente 2.990 307 (22) - 68 - 3.343<br />

Costi di sviluppo prodotti internamente 3.756 739 (40) - 49 - 4.504<br />

Totale Costi di sviluppo 6.746 1.046 (62) - 117 - 7.847<br />

Brevetti, concessioni e licenze acquisite esternamente 1.190 68 (11) (1) 33 (3) 1.276<br />

Altre attività immateriali acquisite esternamente 820 69 (13) (2) 16 - 890<br />

Acconti e Attività immateriali in corso acquisite esternamente 48 7 - - (24) - 31<br />

Totale costo originario Attività immateriali 12.506 1.190 (86) (3) 83 (3) 13.687<br />

Nel corso del <strong>2010</strong> e del 2009 le variazioni nei relativi fondi ammortamento e svalutazione sono state le seguenti:<br />

Differenze Riclassifica<br />

Al 31 Variaz. cambio a Al 31<br />

dicembre Ammor- Svaluta- Disinvesti- area di e altre Discontinued dicembre<br />

(in milioni di euro) 2009 tamenti zioni menti consol. variazioni Operation <strong>2010</strong><br />

Avviamento 661 - - - - 42 (511) 192<br />

Marchi e altre attività a vita utile indefinita 41 - - - - 4 (45) -<br />

Costi di sviluppo acquisiti esternamente 2.001 301 10 (19) - 5 (309) 1.989<br />

Costi di sviluppo prodotti internamente 2.253 434 32 (5) - 75 (1.064) 1.725<br />

Totale Costi di sviluppo 4.254 735 42 (24) - 80 (1.373) 3.714<br />

Brevetti, concessioni e licenze acquisite esternamente 917 118 - (3) 1 11 (459) 585<br />

Altre attività immateriali acquisite esternamente 595 86 6 (48) - 18 (299) 358<br />

Acconti e Attività immateriali in corso acquisite esternamente 20 - 4 - - - - 24<br />

Totale fondi ammortamento e svalutazione Attività immateriali 6.488 939 52 (75) 1 155 (2.687) 4.873<br />

Differenze Riclassifica<br />

Al 31 Variaz. cambio ad Attività Al 31<br />

dicembre Ammor- Svaluta- Disinvesti- area di e altre destinate dicembre<br />

(in milioni di euro) 2008 tamenti zioni menti consol. variazioni alla vendita 2009<br />

Avviamento 674 - - - - (13) - 661<br />

Marchi e altre attività a vita utile indefinita 43 - - - - (2) - 41<br />

Costi di sviluppo acquisiti esternamente 1.646 286 50 - - 19 - 2.001<br />

Costi di sviluppo prodotti internamente 1.771 419 64 (32) - 31 - 2.253<br />

Totale Costi di sviluppo 3.417 705 114 (32) - 50 - 4.254<br />

Brevetti, concessioni e licenze acquisite esternamente 801 126 - (7) (1) 1 (3) 917<br />

Altre attività immateriali acquisite esternamente 513 73 - (8) (2) 19 - 595<br />

Acconti e Attività immateriali in corso acquisite esternamente 10 - 10 - - - - 20<br />

Totale fondi ammortamento e svalutazione Attività immateriali 5.458 904 124 (47) (3) 55 (3) 6.488


Nel corso del <strong>2010</strong> e del 2009, le variazioni del Valore netto contabile delle Attività immateriali sono state le seguenti:<br />

Differenze Riclassifica<br />

Al 31 Variaz. cambio a Al 31<br />

dicembre Investi- Ammor- Svaluta- Disinvesti- area di e altre Discontinued dicembre<br />

(in milioni di euro) 2009 menti tamenti zioni menti consol. variazioni Operation <strong>2010</strong><br />

Avviamento 2.776 - - - - - 152 (1.848) 1.080<br />

Marchi e altre attività a vita utile indefinita 165 - - - - - 12 (174) 3<br />

Costi di sviluppo acquisiti esternamente 1.342 357 (301) (10) (1) - 13 (273) 1.127<br />

Costi di sviluppo prodotti internamente 2.251 925 (434) (32) (3) - 37 (962) 1.782<br />

Totale Costi di sviluppo 3.593 1.282 (735) (42) (4) - 50 (1.235) 2.909<br />

Brevetti, concessioni e licenze acquisite esternamente 359 78 (118) - - 1 16 (179) 157<br />

Altre attività immateriali acquisite esternamente 295 86 (86) (6) - 3 28 (124) 196<br />

Acconti e Attività immateriali in corso<br />

acquisite esternamente 11 12 - (4) - - (7) (7) 5<br />

Totale valore netto Attività immateriali 7.199 1.458 (939) (52) (4) 4 251 (3.567) 4.350<br />

Differenze Riclassifica<br />

Al 31 Variaz. cambio ad Attività Al 31<br />

dicembre Investi- Ammor- Svaluta- Disinvesti- area di e altre destinate dicembre<br />

(in milioni di euro) 2008 menti tamenti zioni menti consol. variazioni alla vendita 2009<br />

Avviamento 2.815 - - - - - (39) - 2.776<br />

Marchi e altre attività a vita utile indefinita 170 - - - - - (5) - 165<br />

Costi di sviluppo acquisiti esternamente 1.344 307 (286) (50) (22) - 49 - 1.342<br />

Costi di sviluppo prodotti internamente 1.985 739 (419) (64) (8) - 18 - 2.251<br />

Totale Costi di sviluppo 3.329 1.046 (705) (114) (30) - 67 - 3.593<br />

Brevetti, concessioni e licenze acquisite esternamente 389 68 (126) - (4) - 32 - 359<br />

Altre attività immateriali acquisite esternamente 307 69 (73) - (5) - (3) - 295<br />

Acconti e Attività immateriali in corso<br />

acquisite esternamente 38 7 - (10) - - (24) - 11<br />

Totale valore netto Attività immateriali 7.048 1.190 (904) (124) (39) - 28 - 7.199<br />

Nell’esercizio <strong>2010</strong> le Differenze cambio, positive per 258 milioni di euro, si riferiscono principalmente all’andamento del Dollaro USA e del Real Brasiliano<br />

rispetto all’euro. Nell’esercizio 2009 le Differenze cambio, positive per 27 milioni di euro, riflettevano principalmente la rivalutazione del Real Brasiliano rispetto<br />

all’Euro, parzialmente compensata dalla svalutazione del Dollaro Usa rispetto all’Euro.<br />

Le movimentazioni sopra riportate includono, per il <strong>2010</strong>, i seguenti valori:<br />

Continuing Operation Discontinued Operation<br />

(in milioni di euro) Investimenti Ammortamenti Svalutazioni Investimenti Ammortamenti Svalutazioni<br />

Costi di sviluppo 886 576 39 396 159 3<br />

Brevetti, concessioni e licenze acquisite esternamente 58 67 - 20 51 -<br />

Altre attività immateriali acquisite esternamente 60 50 6 26 36 -<br />

Acconti e Attività immateriali in corso acquisite esternamente 6 - 4 6 - -<br />

Totale 1.010 693 49 448 246 3<br />

189


190<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Avviamento, marchi e altre attività a vita utile indefinita<br />

L’avviamento è allocato alle cash-generating unit (“CGU”) identificate sulla base dei settori operativi del Gruppo. La seguente tabella evidenzia l’allocazione<br />

degli avviamenti per settore:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale<br />

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni - 1.794 1.794 1.662<br />

Ferrari 786 - 786 786<br />

Mezzi e Sistemi di Produzione 135 - 135 125<br />

Componenti 121 - 121 118<br />

Veicoli Industriali - 52 52 56<br />

Prodotti Metallurgici 18 - 18 18<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles 18 - 18 10<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain 2 - 2 1<br />

FPT Industrial - 2 2 -<br />

Totale valore netto Avviamento 1.080 1.848 2.928 2.776<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> i Marchi e le Altre attività a vita utile indefinita classificati tra le Discontinued Operation, attribuibili al settore Macchine per l’Agricoltura<br />

e le Costruzioni per 174 milioni di euro erano rappresentati da marchi e diritti simili acquisiti per i quali non esistono fattori legali, contrattuali, competitivi o<br />

economici che ne limitano la vita utile. Ai fini del test di impairment tali beni sono stati attribuiti alle rispettive cash-generating unit senza che emergessero<br />

necessità di svalutazione.<br />

Avviamenti classificati tra le Continuing Operation<br />

Per quanto riguarda gli avviamenti più significativi classificati tra le Continuing Operation, si riferiscono ai settori Ferrari e Mezzi e Sistemi di Produzione<br />

(rappresentativi dell’85% circa del valore complessivo degli avviamenti classificati tra le Continuing Operation).<br />

Il valore recuperabile delle cash-generating unit, cui i singoli avviamenti e attività immateriali a vita utile indefinita sono stati attribuiti, è verificato attraverso<br />

la determinazione del valore in uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa attesi utilizzando un tasso che riflette i rischi specifici delle singole cashgenerating<br />

unit alla data di valutazione. Nell’applicare tale metodo il management utilizza molte assunzioni, inclusa la stima dei futuri incrementi nelle vendite,<br />

del margine lordo, dei costi operativi, del tasso di crescita dei valori terminali, degli investimenti, delle variazioni nel capitale di funzionamento e del costo<br />

medio ponderato del capitale (tasso di sconto).<br />

In particolare, per il settore Ferrari la cash-generating unit considerata corrisponde al settore Ferrari nel suo complesso e per il settore Comau ai business<br />

System, Pico e Service. In tali settori il valore recuperabile delle cash-generating unit è verificato attraverso la determinazione del valore in uso, inteso come<br />

il valore attuale dei flussi stimati con riferimento ai flussi di cassa operativi che derivano dal piano strategico <strong>2010</strong>-2014 del settore, estrapolati per gli anni<br />

successivi sulla base di tassi di crescita di medio/lungo termine che variano in base all’articolazione e differenziazione delle attività e che si basano su<br />

previsioni di crescita del settore di appartenenza delle unità generatrici di cassa stesse. Tali flussi di cassa sono poi attualizzati utilizzando tassi di sconto che<br />

riflettono, invece, le correnti valutazioni di mercato del costo del denaro e tengono conto dei rischi specifici delle singole cash-generating unit.<br />

Il valore recuperabile delle cash-generating unit dei settori Ferrari e Comau e del relativo avviamento è il valore in uso determinato secondo le seguenti<br />

assunzioni:<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Tasso di Tasso Tasso di Tasso<br />

crescita di sconto crescita di sconto<br />

dei valori al lordo dei valori al lordo<br />

terminali delle imposte terminali delle imposte<br />

Ferrari 2% 8,3% 2% 10,4%<br />

Mezzi e Sistemi di Produzione 2% 9,0% 0% 9,0%<br />

Con riferimento all’avviamento del settore Ferrari, si precisa che il valore recuperabile della cash-generating unit è significativamente superiore al relativo<br />

valore contabile; inoltre, l’esclusività del business, la sua redditività storica e le prospettive reddituali consentono di ritenere il valore contabile sempre<br />

recuperabile, anche in presenza di condizioni economiche e di mercato difficili.


Con riferimento all’avviamento di Comau, principalmente allocato alla cash-generating unit Pico, le analisi di sensitività svolte non hanno fatto emergere<br />

situazioni di possibili impairment significativi.<br />

Anche per gli altri settori i risultati ottenuti e le analisi di sensitività effettuate hanno confermato l’assenza di perdite di valore significative.<br />

Avviamenti classificati tra le Discontinued Operation<br />

L’avviamento più significativo classificato tra le Discontinued Operation ammonta a 1.794 milioni di euro e si riferisce al settore Macchine per l’Agricoltura e<br />

le Costruzioni (rappresentativo del 97% del valore degli avviamenti classificati tra le Discontinued Operation) per cui le cash-generating unit considerate per<br />

la verifica della loro recuperabilità sono generalmente le linee di prodotto.<br />

Il valore recuperabile delle cash-generating unit, cui i singoli avviamenti e attività immateriali a vita utile indefinita sono stati attribuiti, è verificato attraverso<br />

la determinazione del valore in uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa attesi utilizzando un tasso che riflette i rischi specifici delle singole cashgenerating<br />

unit alla data di valutazione. Nell’applicare tale metodo il management utilizza molte assunzioni, inclusa la stima dei futuri incrementi nelle vendite,<br />

del margine lordo, dei costi operativi, del tasso di crescita dei valori terminali, degli investimenti, delle variazioni nel capitale di funzionamento e del costo<br />

medio ponderato del capitale (tasso di sconto). In particolare, dal 2006 al 2009, il settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni ha gestito il proprio<br />

business a livello di marchio: Case IH e New Holland per le macchine per l’agricoltura e Case e New Holland Construction per le macchine per le costruzioni,<br />

nonché i Servizi Finanziari. Nel <strong>2010</strong> il settore ha iniziato a gestire il proprio business a livello di Macchine per l’Agricoltura, Macchine per le Costruzioni<br />

e Servizi Finanziari. CNH ha quindi identificato tre cash-generating units secondo questa nuova struttura: Macchine per l’Agricoltura, Macchine per le<br />

Costruzioni e Servizi Finanziari. Le cash-generating unit cui è stato allocato l’avviamento sono riconducibili alle seguenti linee di prodotto:<br />

Valore dell’avviamento allocato<br />

(in milioni di euro) al 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

Macchine per l’Agricoltura 1.280<br />

Macchine per le Costruzioni 419<br />

Servizi Finanziari 95<br />

Totale 1.794<br />

<br />

Al fine di determinare il valore recuperabile di queste cash-generating unit, il settore ha utilizzato il metodo dell’attualizzazione dei flussi di cassa attesi e,<br />

quale ulteriore approccio, ha determinato il loro valore di mercato mediante l’utilizzo del metodo dei multipli di mercato. In particolare, il settore ha utilizzato il<br />

metodo dell’attualizzazione dei flussi di cassa attesi come approccio primario per la determinazione del valore in uso dei business Macchine per l’agricoltura<br />

e Macchine per le costruzioni e ha utilizzato il valore delle attività ottenuto attraverso il metodo dei multipli di mercato come approccio primario per la<br />

valutazione del fair value della business unit Servizi finanziari.<br />

I flussi di cassa attesi impiegati nel modello sono determinati durante i processi di budget e pianificazione del settore e rappresentano la miglior stima degli<br />

ammontari e delle tempistiche in cui i flussi di cassa futuri si manifesteranno sulla base del piano a lungo termine di CNH, che è aggiornato annualmente ed<br />

è rivisto dal senior management del settore. Tale piano include, tra gli altri, sia i benefici attesi dalle pianificate azioni di produzione e sviluppo prodotto, sia le<br />

aspettative circa i prezzi dei prodotti, quote di mercato e prezzi delle commodity, coerentemente con le assunzioni incluse nel Piano Strategico del Gruppo<br />

<strong>Fiat</strong> <strong>2010</strong>-2014. Il settore utilizza flussi di cassa attesi per un periodo di otto anni in quanto il management ritiene che questo periodo rifletta in genere i cicli<br />

di mercato sottostanti i propri business.<br />

I tassi di sconto utilizzati nell’attualizzazione dei flussi di cassa attesi rappresentano la stima del tasso di rendimento atteso di ogni cash-generating unit<br />

sul mercato. Al fine di selezionare un adeguato tasso di sconto da applicare ai redditi futuri, sono stati presi in considerazione sia i tassi di interesse a<br />

breve termine, sia la curva dei tassi di rendimento obbligazionari governativi e societari a lungo termine, così come la tipica struttura del capitale delle<br />

imprese operanti nel settore di attività. I tassi di sconto utilizzati per ogni cash-generating unit sono stati opportunamente incrementati per tenere conto<br />

dei rischi inerenti ai flussi di cassa futuri, nonché del livello di rischio percepito dai partecipanti al mercato. Sulla base delle considerazioni sopra esposte, al<br />

31 dicembre <strong>2010</strong> il settore ha utilizzato i seguenti tassi di sconto al lordo delle imposte:<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Business Macchine per l’agricoltura 17,0% 20,8% - 21,1%<br />

Business Macchine per le costruzioni 17,4% 19,2%<br />

191


192<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Nel modello di attualizzazione dei flussi di cassa futuri, alla fine del periodo di proiezione dei flussi di cassa è inserito un valore terminale per riflettere il<br />

valore residuo che ogni cash-generating unit dovrebbe generare. Il valore terminale rappresenta il valore attuale, all’ultimo anno della proiezione, di tutti i<br />

flussi di cassa successivi perpetuati. Il tasso di crescita del valore terminale è un parametro chiave nella determinazione del valore terminale stesso, perché<br />

rappresenta il tasso annuo di crescita di tutti i successivi flussi di cassa perpetuati. Nel <strong>2010</strong> e nel 2009 il tasso di crescita dei valori terminali utilizzato è pari<br />

all’1% nel business delle Macchine per l’agricoltura e quello utilizzato per il business Macchine per le costruzioni è pari al 2%.<br />

Per il calcolo del fair value della cash-generating unit Servizi Finanziari il metodo dei multipli di mercato è stato applicato con riferimento al totale attivo. Il<br />

settore CNH ha utilizzato tale metodologia di calcolo per la valutazione del fair value di tale cash-generating unit perché questa genera valore principalmente<br />

dalle attività che gestisce. Il metodo dei multipli di mercato determina il fair value sulla base dei prezzi e delle altre informazioni significative generate da<br />

transazioni di mercato che hanno coinvolto attività e passività identiche o comparabili. Secondo tale approccio vengono utilizzati i prezzi di mercato di gruppi<br />

le cui azioni sono trattate in mercati pubblici, in mercati aperti e liberi o in mercati non regolamentati. Anche se è ovvio che due gruppi non possano essere<br />

completamente comparabili, i gruppi selezionati come riferimento devono operare nella stessa o in una simile linea di business o devono essere soggetti agli<br />

stessi rischi finanziari e di business, e devono avere le stesse opportunità di crescita del business valutato.<br />

Si segnala, peraltro, che al fine di rafforzare i valori ottenuti con il metodo dell’attualizzazione dei flussi di cassa attesi, anche per le cash-generating unit dei<br />

business Macchine per l’agricoltura e Macchine per le costruzioni è stato calcolato il fair value mediante il metodo dei multipli di mercato con riferimento<br />

ai ricavi e all’EBITDA. Ancorché tale metodo non fornisca una stima dei flussi di cassa attesi, il settore ritiene che il confronto sia utile al fine di verificare<br />

l’allineamento al mercato dei multipli impliciti derivanti dall’approccio basato sull’attualizzazione dei flussi di cassa attesi. Il management del settore ha<br />

identificato le aziende di riferimento da utilizzare nel modello da una lista di tutte le società quotate operanti nelle linee di business di CNH. Le aziende<br />

comparabili sono state inoltre selezionate tenendo conto di tutti i fattori rilevanti, incluso l’essere soggette agli stessi rischi di business e finanziari.<br />

Il fair value delle tre cash-generating unit così determinato è risultato comunque significativamente superiore al valore contabile delle cash-generating unit<br />

stesse e al loro valore determinato secondo il metodo dell’attualizzazione dei flussi di cassa.<br />

Anche per il settore Veicoli Industriali i risultati ottenuti e le analisi di sensitività effettuate hanno confermato l’assenza di perdite di valore significative.<br />

È opportuno, infine, precisare che le stime ed i dati di piano cui sono applicati i parametri prima indicati sono determinati dal management del Gruppo sulla<br />

base dell’esperienza passata e delle attese circa gli sviluppi dei mercati in cui il Gruppo opera. Inoltre, la stima del valore recuperabile delle cash-generating<br />

unit richiede discrezionalità e uso di stime da parte del management. Il Gruppo non può assicurare che non si verifichi una perdita di valore degli avviamenti<br />

in periodi futuri. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un’ulteriore verifica dell’esistenza di perdite di valore saranno monitorate costantemente<br />

dal Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial.<br />

Costi di sviluppo<br />

L’ammortamento e la svalutazione dei costi di sviluppo capitalizzati sono inclusi nella voce Costi di ricerca e sviluppo del conto economico.<br />

Per la valutazione delle perdite di valore dei costi di sviluppo capitalizzati, il Gruppo attribuisce tali costi alle relative cash-generating unit e valuta la loro<br />

recuperabilità unitamente ai beni materiali correlati, determinandone il valore d’uso con il metodo dei flussi finanziari attualizzati.


15. Immobili, impianti e macchinari<br />

Nel corso del <strong>2010</strong> e del 2009, le variazioni nel costo originario degli Immobili, impianti e macchinari sono state le seguenti:<br />

Riclassifica<br />

Al 31 Variaz. a Al 31<br />

dicembre Investi- Disinvesti- area di Differenze Altre Discontinued dicembre<br />

(in milioni di euro) 2009 menti menti consol. cambio variazioni Operation <strong>2010</strong><br />

Terreni 612 2 (4) - 14 (42) (210) 372<br />

Fabbricati industriali di proprietà 5.307 99 (12) 14 161 186 (1.952) 3.803<br />

Fabbricati industriali in leasing finanziario 76 - (1) - - 1 (16) 60<br />

Totale Fabbricati industriali 5.383 99 (13) 14 161 187 (1.968) 3.863<br />

Impianti, macchinari e attrezzature industriali di proprietà 27.323 1.098 (551) 180 627 781 (5.720) 23.738<br />

Impianti, macchinari e attrezzature industriali in leasing finanziario 356 107 - - 1 17 (49) 432<br />

Totale Impianti, macchinari e attrezzature industriali 27.679 1.205 (551) 180 628 798 (5.769) 24.170<br />

Beni venduti con impegno di buy-back 1.218 344 (139) - 6 (262) (1.167) -<br />

Altri beni di proprietà 1.834 223 (194) 9 52 43 (683) 1.284<br />

Altri beni in leasing finanziario 14 1 (1) - - (5) (6) 3<br />

Totale Altri beni 1.848 224 (195) 9 52 38 (689) 1.287<br />

Acconti e Attività materiali in corso 1.393 730 (14) 7 50 (1.011) (194) 961<br />

Totale costo originario Immobili, impianti e macchinari 38.133 2.604 (916) 210 911 (292) (9.997) 30.653<br />

Riclassifica<br />

Al 31 Variaz. ad Attività Al 31<br />

dicembre Investi- Disinvesti- area di Differenze Altre destinate dicembre<br />

(in milioni di euro) 2008 menti menti consol. cambio variazioni alla vendita 2009<br />

Terreni 594 - - 5 9 4 - 612<br />

Fabbricati industriali di proprietà 4.897 146 (32) 19 146 131 - 5.307<br />

Fabbricati industriali in leasing finanziario 76 - (1) 8 - (7) - 76<br />

Totale Fabbricati industriali 4.973 146 (33) 27 146 124 - 5.383<br />

Impianti, macchinari e attrezzature industriali di proprietà 25.832 1.095 (676) 4 676 392 - 27.323<br />

Impianti, macchinari e attrezzature industriali in leasing finanziario 331 38 (1) (3) - (9) - 356<br />

Totale Impianti, macchinari e attrezzature industriali 26.163 1.133 (677) 1 676 383 - 27.679<br />

Beni venduti con impegno di buy-back 1.362 244 (154) - 12 (246) - 1.218<br />

Altri beni di proprietà 1.736 188 (169) - 43 36 - 1.834<br />

Altri beni in leasing finanziario 8 6 - - - - - 14<br />

Totale Altri beni 1.744 194 (169) - 43 36 - 1.848<br />

Acconti e Attività materiali in corso 1.266 723 (9) - 84 (671) - 1.393<br />

Totale costo originario Immobili, impianti e macchinari 36.102 2.440 (1.042) 33 970 (370) - 38.133<br />

193


194<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Nel corso del <strong>2010</strong> e del 2009, le variazioni nei relativi fondi ammortamento e svalutazioni sono state le seguenti:<br />

Riclassifica<br />

Al 31 Variaz. a Discon- Al 31<br />

dicembre Ammor- Svaluta- Disinvesti- area di Differenze Altre tinued dicembre<br />

(in milioni di euro) 2009 tamenti zioni menti consol. cambio variazioni Operation <strong>2010</strong><br />

Terreni 9 - 2 (2) - 1 (1) (2) 7<br />

Fabbricati industriali di proprietà 2.561 182 59 (9) 7 74 15 (1.053) 1.836<br />

Fabbricati industriali in leasing finanziario 17 2 - (1) - - 2 (7) 13<br />

Totale Fabbricati industriali 2.578 184 59 (10) 7 74 17 (1.060) 1.849<br />

Impianti, macchinari e attrezzature industriali di proprietà 20.813 1.548 73 (542) 92 400 (8) (4.226) 18.150<br />

Impianti, macchinari e attrezzature industriali in leasing finanziario 120 44 - - - 1 5 (13) 157<br />

Totale Impianti, macchinari e attrezzature industriali 20.933 1.592 73 (542) 92 401 (3) (4.239) 18.307<br />

Beni venduti con impegno di buy-back 308 131 26 (76) - 2 (95) (296) -<br />

Altri beni di proprietà 1.339 135 3 (99) (2) 32 1 (541) 868<br />

Altri beni in leasing finanziario 5 1 - - - - - (3) 3<br />

Totale Altri beni 1.344 136 3 (99) (2) 32 1 (544) 871<br />

Acconti e Attività materiali in corso 16 - 4 - - - (2) - 18<br />

Totale fondi ammortamento e svalutazioni<br />

Immobili, impianti e macchinari 25.188 2.043 167 (729) 97 510 (83) (6.141) 21.052<br />

Riclassifica<br />

Al 31 Variaz. ad Attività Al 31<br />

dicembre Ammor- Svaluta- Disinvesti- area di Differenze Altre destinate dicembre<br />

(in milioni di euro) 2008 tamenti zioni menti consol. cambio variazioni alla vendita 2009<br />

Terreni 6 - - - - 1 2 - 9<br />

Fabbricati industriali di proprietà 2.326 155 21 (22) (5) 75 11 - 2.561<br />

Fabbricati industriali in leasing finanziario 18 3 - (1) - - (3) - 17<br />

Totale Fabbricati industriali 2.344 158 21 (23) (5) 75 8 - 2.578<br />

Impianti, macchinari e attrezzature industriali di proprietà 19.565 1.443 126 (645) (10) 462 (128) - 20.813<br />

Impianti, macchinari e attrezzature industriali in leasing finanziario 83 42 - (1) (2) - (2) - 120<br />

Totale Impianti, macchinari e attrezzature industriali 19.648 1.485 126 (646) (12) 462 (130) - 20.933<br />

Beni venduti con impegno di buy-back 300 135 32 (81) - 4 (82) - 308<br />

Altri beni di proprietà 1.271 125 8 (79) (3) 27 (10) - 1.339<br />

Altri beni in leasing finanziario 4 1 - - - - - - 5<br />

Totale Altri beni 1.275 126 8 (79) (3) 27 (10) - 1.344<br />

Acconti e Attività materiali in corso 14 - 19 (2) - - (15) - 16<br />

Totale fondi ammortamento e svalutazioni<br />

Immobili, impianti e macchinari 23.587 1.904 206 (831) (20) 569 (227) - 25.188


Nel corso del <strong>2010</strong> e del 2009 le variazioni del valore netto contabile degli Immobili, impianti e macchinari sono state le seguenti:<br />

Riclassifica<br />

Al 31 Variaz. a Discon- Al 31<br />

dicembre Investi- Ammor- Svaluta- Disinve- area di Differenze Altre tinued dicembre<br />

(in milioni di euro) 2009 menti tamenti zioni stimenti consol. cambio variazioni Operation <strong>2010</strong><br />

Terreni 603 2 - (2) (2) - 13 (41) (208) 365<br />

Fabbricati industriali di proprietà 2.746 99 (182) (59) (3) 7 87 171 (899) 1.967<br />

Fabbricati industriali in leasing<br />

finanziario 59 - (2) - - - - (1) (9) 47<br />

Totale Fabbricati industriali 2.805 99 (184) (59) (3) 7 87 170 (908) 2.014<br />

Impianti, macchinari e attrezzature<br />

industriali di proprietà 6.510 1.098 (1.548) (73) (9) 88 227 789 (1.494) 5.588<br />

Impianti, macchinari e attrezzature<br />

industriali in leasing finanziario 236 107 (44) - - - - 12 (36) 275<br />

Totale Impianti, macchinari<br />

e attrezzature industriali 6.746 1.205 (1.592) (73) (9) 88 227 801 (1.530) 5.863<br />

Beni venduti con impegno di buy-back 910 344 (131) (26) (63) - 4 (167) (871) -<br />

Altri beni di proprietà 495 223 (135) (3) (95) 11 20 42 (142) 416<br />

Altri beni in leasing finanziario 9 1 (1) - (1) - - (5) (3) -<br />

Totale Altri beni 504 224 (136) (3) (96) 11 20 37 (145) 416<br />

Acconti e Attività materiali in corso 1.377 730 - (4) (14) 7 50 (1.009) (194) 943<br />

Totale valore netto Immobili,<br />

impianti e macchinari 12.945 2.604 (2.043) (167) (187) 113 401 (209) (3.856) 9.601<br />

195


196<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Riclassifica<br />

Al 31 Variaz. ad Attività Al 31<br />

dicembre Investi- Ammor- Svaluta- Disinve- area di Differenze Altre destinate dicembre<br />

(in milioni di euro) 2008 menti tamenti zioni stimenti consol. cambio variazioni alla vendita 2009<br />

Terreni 588 - - - - 5 8 2 - 603<br />

Fabbricati industriali di proprietà 2.571 146 (155) (21) (10) 24 71 120 - 2.746<br />

Fabbricati industriali in leasing<br />

finanziario 58 - (3) - - 8 - (4) - 59<br />

Totale Fabbricati industriali 2.629 146 (158) (21) (10) 32 71 116 - 2.805<br />

Impianti, macchinari e attrezzature<br />

industriali di proprietà 6.267 1.095 (1.443) (126) (31) 14 214 520 - 6.510<br />

Impianti, macchinari e attrezzature<br />

industriali in leasing finanziario 248 38 (42) - - (1) - (7) - 236<br />

Totale Impianti, macchinari<br />

e attrezzature industriali 6.515 1.133 (1.485) (126) (31) 13 214 513 - 6.746<br />

Beni venduti con impegno di buy-back 1.062 244 (135) (32) (73) - 8 (164) - 910<br />

Altri beni di proprietà 465 188 (125) (8) (90) 3 16 46 - 495<br />

Altri beni in leasing finanziario 4 6 (1) - - - - - - 9<br />

Totale Altri beni 469 194 (126) (8) (90) 3 16 46 - 504<br />

Acconti e Attività materiali in corso 1.252 723 - (19) (7) - 84 (656) - 1.377<br />

Totale valore netto Immobili,<br />

impianti e macchinari 12.515 2.440 (1.904) (206) (211) 53 401 (143) - 12.945<br />

Le movimentazioni sopra riportate includono, per il <strong>2010</strong>, i seguenti valori:<br />

Continuing Operation Discontinued Operation<br />

(in milioni di euro) Investimenti Ammortamenti Svalutazioni Investimenti Ammortamenti Svalutazioni<br />

Terreni 1 - 2 1 - -<br />

Fabbricati industriali 70 111 59 29 73 -<br />

Impianti, macchinari e attrezzature industriali 1.054 1.282 71 151 310 2<br />

Beni venduti con impegno di buy-back - - - 344 131 26<br />

Altri beni di proprietà 199 100 3 25 36 -<br />

Acconti e Attività materiali in corso 530 - 4 200 - -<br />

Totale 1.854 1.493 139 750 550 28<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> il Gruppo ha terreni e fabbricati gravati da garanzie reali a fronte di finanziamenti ottenuti per un importo corrispondente a 137 milioni<br />

di euro (135 milioni di euro al 31 dicembre 2009); ha, inoltre, impianti e macchinari per 318 milioni di euro (244 milioni di euro al 31 dicembre 2009) e altri<br />

beni per 10 milioni di euro (9 milioni di euro al 31 dicembre 2009), la cui titolarità è soggetta a restrizioni a fronte di finanziamenti ricevuti e di altri impegni; si<br />

tratta di cespiti di fornitori iscritti nel bilancio consolidato del Gruppo secondo quanto previsto dall’IFRIC 4, con contestuale iscrizione di un debito finanziario<br />

per leasing.


Tali importi sono così ripartiti tra le Continuing Operation e Discontinued Operation:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale<br />

Terreni e fabbricati gravati da garanzie reali a fronte di finanziamenti 128 9 137 135<br />

Impianti e macchinari la cui titolarità è soggetta a restrizioni 282 36 318 244<br />

Altri beni la cui titolarità è soggetta a restrizioni 7 3 10 9<br />

Totale 417 48 465 388<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> il Gruppo ha impegni contrattuali per l’acquisizione di immobili, impianti e macchinari per un importo di 858 milioni di euro (666 milioni<br />

di euro al 31 dicembre 2009). Tali impegni sono riferiti per 697 milioni di euro alle Continuing Operation e per 161 milioni di euro alle Discontinued Operation.<br />

Gli investimenti effettuati nel <strong>2010</strong> per 2.604 milioni di euro sono riferiti per 1.854 milioni di euro alle Continuing Operation (in particolare ai settori <strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles, <strong>Fiat</strong> Powertrain, Componenti e Ferrari) e per 750 milioni di euro alle Discontinued Operation (in particolare ai settori Veicoli Industriali e Macchine<br />

per l’Agricoltura e le Costruzioni).<br />

Nel <strong>2010</strong> il Gruppo ha rivisto il valore recuperabile di alcuni fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali al fine di considerare i piani di ristrutturazione<br />

definiti per alcuni business. Tali valutazioni hanno comportato l’iscrizione di svalutazioni per perdite di valore pari a 141 milioni di euro (174 milioni di euro nel<br />

2009). Tali svalutazioni sono riferibili per 139 milioni di euro alle Continuing Operation (in particolare ai settori <strong>Fiat</strong> Group Automobiles e Componenti). Di tali<br />

valori, 73 milioni di euro sono stati rilevati nell’Utile/(perdita) della gestione ordinaria e 66 milioni di euro nella voce Oneri di ristrutturazione. Le svalutazioni<br />

riferibili alle Discontinued Operation ammontano invece a 2 milioni di euro, sono state effettuate dal settore Iveco e sono state rilevate nell’Utile/(perdita)<br />

della gestione ordinaria. Si segnala, infine, con riferimento alle Discontinued Operation, che nel <strong>2010</strong> il settore Veicoli Industriali ha rilevato una svalutazione<br />

dei beni venduti con impegno di riacquisto per complessivi 26 milioni di euro, al fine di adeguarne il valore a quello di mercato; tale svalutazione è stata<br />

interamente inclusa nel Costo del venduto. Nel 2009 l’analoga svalutazione di 32 milioni di euro era stata inclusa nel Costo del Venduto per 24 milioni di euro<br />

e tra gli Altri proventi (oneri) atipici per 8 milioni di euro.<br />

Nel <strong>2010</strong> la colonna Altre variazioni comprende la riduzione della voce Acconti e Attività materiali in corso, che erano in essere alla fine dell’esercizio<br />

precedente, e che sono stati riclassificati alle rispettive poste al momento della relativa acquisizione e messa in uso. Per le Discontinued Operation la colonna<br />

include inoltre, per 167 milioni di euro (165 milioni di euro nel 2009), la riclassifica alla voce Rimanenze dei beni ceduti in buy-back che al termine del contratto<br />

sono destinati alla vendita.<br />

Nel <strong>2010</strong> il saldo della colonna Variazione area di consolidamento, positivo per 113 milioni di euro, riflette principalmente il consolidamento integrale della<br />

società <strong>Fiat</strong> Powertrain Polska Sp. z.o.o., inclusa tra le Continuing Operation. Nel 2009, il saldo della colonna Variazione area di consolidamento, positivo<br />

per 53 milioni di euro, rifletteva principalmente il consolidamento integrale della società <strong>Fiat</strong> Automobiles Serbia Doo Kragujevac.<br />

Nel <strong>2010</strong> le Differenze cambio, positive per 401 milioni di euro, riflettono principalmente la rivalutazione del Dollaro USA, del Real Brasiliano e dello Zloty<br />

Polacco rispetto all’Euro. Nel 2009 le Differenze cambio, positive per 401 milioni di euro, riflettevano principalmente la rivalutazione del Real brasiliano rispetto<br />

all’Euro, parzialmente compensata dalla svalutazione del Dollaro USA e del Peso Argentino rispetto all’Euro.<br />

197


198<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

16. Partecipazioni e altre attività finanziarie<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale<br />

Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 1.465 679 2.144 1.884<br />

Partecipazioni valutate al fair value con contropartita Altri utili/(perdite) complessivi 17 - 17 21<br />

Partecipazioni valutate al costo 62 12 74 76<br />

Totale Partecipazioni 1.544 691 2.235 1.981<br />

Crediti finanziari non correnti 62 46 108 138<br />

Altri titoli 47 - 47 40<br />

Totale Partecipazioni e altre attività finanziare 1.653 737 2.390 2.159<br />

Partecipazioni<br />

Le variazioni intervenute nel <strong>2010</strong> sono le seguenti:<br />

Disinvesti- Riclassifica<br />

Al 31 Acquisti e Variaz. menti a Discon- Al 31<br />

dicembre Rivalutazioni/ capitaliz- area di Differenze e altre tinued dicembre<br />

(in milioni di euro) 2009 (Svalutazioni) zazioni consol. cambio variazioni Operation <strong>2010</strong><br />

Partecipazioni in imprese controllate non consolidate 69 (6) 34 (5) 3 (11) (11) 73<br />

Partecipazioni in imprese a controllo congiunto 1.431 176 98 - 51 (95) (338) 1.323<br />

Partecipazioni in imprese collegate 441 11 - - 23 (12) (342) 121<br />

Partecipazioni in altre imprese 40 (5) - - - (8) - 27<br />

Totale Partecipazioni 1.981 176 132 (5) 77 (126) (691) 1.544<br />

Le variazioni intervenute nel 2009 erano state le seguenti:<br />

Al 31 Acquisti e Variaz.<br />

Disinvestimenti<br />

Al 31<br />

dicembre Rivalutazioni/ capitaliz- area di Differenze e altre dicembre<br />

(in milioni di euro) 2008 (Svalutazioni) zazioni consol. cambio variazioni 2009<br />

Partecipazioni in imprese controllate non consolidate 57 1 11 2 - (2) 69<br />

Partecipazioni in imprese a controllo congiunto 1.377 67 51 - (12) (52) 1.431<br />

Partecipazioni in imprese collegate 512 (46) 1 - (9) (17) 441<br />

Partecipazioni in altre imprese 38 (1) - - - 3 40<br />

Totale Partecipazioni 1.984 21 63 2 (21) (68) 1.981<br />

Le Rivalutazioni e le Svalutazioni comprendono la quota di competenza del risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto per<br />

120 milioni di euro nel <strong>2010</strong> (65 milioni di euro nel 2009) iscritti nell’Utile/(perdita) delle Continuing Operation e per 70 milioni di euro nel <strong>2010</strong> (-47 milioni di<br />

euro nel 2009) iscritti nell’Utile/(perdita) delle Discontinued Operation. Con riferimento alle imprese valutate al costo, nel <strong>2010</strong> e nel 2009 la colonna include<br />

anche le perdite di valore iscritte nel periodo.<br />

Nel <strong>2010</strong> la voce Variazione area di consolidamento, negativa per 5 milioni di euro, riflette il consolidamento integrale di alcune controllate minori. Nel 2009,<br />

tale voce rifletteva per 2 milioni di euro l’uscita dall’area di consolidamento di alcune controllate minori, poi valutate secondo il metodo del patrimonio netto.<br />

Nel <strong>2010</strong> la voce Acquisti e capitalizzazioni, pari a 132 milioni di euro (63 milioni di euro nel 2009), comprende per 34 milioni di euro (48 milioni di euro nel<br />

2009) la capitalizzazione della joint venture paritetica <strong>Fiat</strong> India Automobiles Private Limited e per 50 milioni di euro la capitalizzazione della joint venture<br />

paritetica GAC <strong>Fiat</strong> Automobiles Co. Ltd. La voce si riferisce, inoltre, alla capitalizzazione di altre società minori, entrambe incluse nelle Continuing Operation.


La voce Disinvestimenti ed altre variazioni, negativa per 126 milioni di euro, include la riduzione di 94 milioni di euro derivante dai dividendi distribuiti da<br />

società valutate con il metodo del patrimonio netto (di cui 26 milioni di euro ricevuti da FGA Capital); l’adeguamento al fair value di partecipazioni classificate<br />

come available-for-sale negativo per 4 milioni di euro, variazioni positive della riserva da cash flow hedge di Tofas Turk Otomobil Fabrikasi A.S. per 5 milioni<br />

di euro e di FGA Capital per 3 milioni di euro, ed altre variazioni minori negative per 36 milioni di euro.<br />

Nel 2009 la voce Disinvestimenti ed altre variazioni, negativa per 68 milioni di euro, includeva la riduzione di 53 milioni di euro derivante dai dividendi distribuiti<br />

da società valutate con il metodo del patrimonio netto; l’adeguamento al fair value di partecipazioni classificate come available-for-sale positivo per 3 milioni<br />

di euro ed altre variazioni minori negative per 18 milioni di euro.<br />

La voce Partecipazioni in imprese a controllo congiunto comprende le seguenti società:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

% di % di<br />

partecipazione (in milioni di euro) partecipazione (in milioni di euro)<br />

Continuing Operation<br />

FGA Capital S.p.A. 50,0 700 50,0 643<br />

Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S. 37,9 304 37,9 241<br />

Società Europea Veicoli Leggeri-Sevel S.p.A. 50,0 99 50,0 95<br />

Société Européenne de Véhicules Légers du Nord-Sevelnord Société Anonyme 50,0 95 50,0 105<br />

GAC <strong>Fiat</strong> Automobiles Co. Ltd. 50,0 50 - -<br />

<strong>Fiat</strong> India Automobiles Private Limited 50,0 42 50,0 21<br />

Naveco (Nanjing Iveco Motor Co.) Ltd. - - 50,0 137<br />

Turk Traktor Ve Ziraat Makineleri A.S. - - 37,5 49<br />

SAIC Iveco Commercial Vehicle Investment Company Limited - - 50,0 43<br />

New Holland HFT Japan Inc. - - 50,0 23<br />

LBX Company LLC - - 50,0 16<br />

CNH de Mexico SA de CV - - 50,0 16<br />

Transolver Finance Establecimiento Financiero de Credito S.A. - - 50,0 8<br />

Altre 33 34<br />

Totale Continuing Operation 1.323 1.431<br />

Discontinued Operation<br />

Naveco (Nanjing Iveco Motor Co.) Ltd. 50,0 150 - -<br />

Turk Traktor Ve Ziraat Makineleri A.S. 37,5 79 - -<br />

SAIC Iveco Commercial Vehicle Investment Company Limited 50,0 45 - -<br />

New Holland HFT Japan Inc. 50,0 33 - -<br />

CNH de Mexico SA de CV 50,0 21 - -<br />

Transolver Finance Establecimiento Financiero de Credito S.A. 50,0 5 - -<br />

Altre 5 - -<br />

Totale Discontinued Operation 338 -<br />

Totale Partecipazioni in imprese a controllo congiunto 1.661 1.431<br />

199


200<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Le Partecipazioni in imprese collegate sono le seguenti:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

% di % di<br />

partecipazione (in milioni di euro) partecipazione (in milioni di euro)<br />

Continuing Operation<br />

Rizzoli Corriere della Sera MediaGroup S.p.A. 10,1 101 10,1 108<br />

Iveco Finance Holdings Limited - - 49,0 127<br />

Kobelco Construction Machinery Co. Ltd. - - 20,0 88<br />

CNH Capital Europe S.a.S. - - 49,9 63<br />

Al-Ghazi Tractors Ltd. - - 43,2 17<br />

Altre 20 38<br />

Totale Continuing Operation 121 441<br />

Discontinued Operation<br />

Iveco Finance Holdings Limited 49,0 115 - -<br />

Kobelco Construction Machinery Co. Ltd. 20,0 124 - -<br />

CNH Capital Europe S.a.S. 49,9 66 - -<br />

Al-Ghazi Tractors Ltd. 43,2 22 - -<br />

Altre 15 -<br />

Totale Discontinued Operation 342 -<br />

Totale Partecipazioni in imprese collegate 463 441<br />

Con riferimento alla partecipazione nella Rizzoli Corriere della Sera MediaGroup S.p.A., si precisa che la stessa è una società quotata, <strong>Fiat</strong> è uno dei principali<br />

azionisti, è rappresentata nel Consiglio di Amministrazione e fa parte del patto di sindacato; la partecipazione è stata classificata quale società collegata. Ai<br />

fini della valutazione di tale partecipazione secondo il metodo del patrimonio netto è stata presa in considerazione l’ultima situazione contabile pubblicata,<br />

risultante dal resoconto intermedio di gestione al 30 settembre <strong>2010</strong>, in quanto la società pubblica il bilancio annuale successivamente alla pubblicazione<br />

del Bilancio consolidato del Gruppo <strong>Fiat</strong>.<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> il valore di borsa delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto quotate e collegate quotate è il seguente:<br />

(in milioni di euro) Valore di carico Valore di borsa<br />

Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S. 304 728<br />

Rizzoli Corriere della Sera MediaGroup S.p.A. 101 79<br />

Turk Traktor Ve Ziraat Makineleri A.S. 79 227<br />

Al-Ghazi Tractors Ltd. 22 37<br />

Totale Partecipazioni in imprese a controllo congiunto e collegate quotate 506 1.071<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong>, la voce Partecipazioni valutate al fair value con contropartita Altri utili/(perdite) complessivi include la partecipazione in Assicurazioni<br />

Generali S.p.A. per 3 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2009); la voce include inoltre la partecipazione in Fin. Priv. S.r.l. per 14 milioni di euro<br />

(18 milioni di euro al 31 dicembre 2009).<br />

Partecipazione in Chrysler<br />

La partecipazione iniziale detenuta nella Chrysler permane iscritta, al 31 dicembre <strong>2010</strong>, per un valore pari a zero, tra le imprese collegate valutate secondo<br />

il metodo del patrimonio netto. Si ricorda che, ai sensi dei paragrafi 29 e 30 dello IAS 28, il Gruppo <strong>Fiat</strong>, finché deterrà una partecipazione di collegamento<br />

nella Chrysler iscritta in bilancio per un valore pari a zero, non dovrà rilevare alcuna quota di perdite eventualmente consuntivate da tale collegata, in quanto<br />

non ha alcun obbligo di copertura delle stesse. Nel momento in cui, successivamente, la Chrysler realizzerà degli utili, il Gruppo <strong>Fiat</strong> potrà rilevarli solo per la<br />

parte eccedente la quota di perdite non rilevata nei precedenti esercizi.


In questo contesto, si precisa che nel corso del secondo trimestre <strong>2010</strong> Chrysler ha pubblicato il proprio bilancio consolidato per l’esercizio 10 giugno<br />

2009 (data di inizio delle attività di Chrysler) – 31 dicembre 2009, mentre nel corso del quarto trimestre <strong>2010</strong> è stata pubblicata la situazione economicopatrimoniale<br />

relativa ai primi nove mesi del <strong>2010</strong>; entrambi sono stati redatti secondo i principi contabili generalmente accettati negli Stati Uniti d’America<br />

(“US GAAP”). Le seguenti tabelle riconciliano i valori della perdita e del patrimonio netto, come pubblicati da Chrysler, ed i corrispondenti valori redatti<br />

secondo i principi contabili internazionali (“IFRS”), così come adottati dal Gruppo <strong>Fiat</strong>, per i periodi sopra citati:<br />

01/01- Al 30 settembre 10/06- Al 31 dicembre<br />

30/09/<strong>2010</strong> (*) <strong>2010</strong> (*) 31/12/2009 2009<br />

Utile/ Patrimonio Utile/ Patrimonio<br />

(in milioni di euro) (Perdita) netto (Perdita) netto<br />

Redatto secondo i principi contabili statunitensi (US GAAP)<br />

Partite in riconciliazione per diversa contabilizzazione di:<br />

(344) (2.816) (2.614) (2.936)<br />

Costi di sviluppo 358 495 132 133<br />

“VEBA Note” e “VEBA Trust’s Contribution” (22) 1.131 1.416 1.756<br />

Fondi pensione e altri benefici successivi al rapporto di lavoro - 662 - 634<br />

Altre minori 21 24 4 3<br />

Redatto secondo i principi contabili internazionali (IFRS)<br />

(*) Dati non assoggettati a revisione contabile.<br />

Le principali partite in riconciliazione si riferiscono a:<br />

13 (504) (1.062) (410)<br />

Costi di sviluppo: secondo gli US GAAP, tutti i costi di sviluppo sono imputati a conto economico quando sostenuti. Secondo gli IFRS, i costi di sviluppo<br />

relativi ai progetti di sviluppo dei veicoli sono capitalizzati come attività immateriali se possono essere valutati in modo attendibile e la fattibilità tecnica ed<br />

economica del progetto cui si riferiscono, i prezzi ed i volumi inerenti supportano il fatto che essi produrranno benefici economici futuri. I costi di sviluppo<br />

capitalizzati includono tutti i costi diretti ed indiretti attribuibili al processo di sviluppo sostenuti da Chrysler a partire dal 10 giugno 2009. Tali costi sono<br />

successivamente ammortizzati a quote costanti sulla base della durata del ciclo produttivo.<br />

“VEBA Note” e “VEBA Trust’s Contribution”: la voce in riconciliazione accoglie le differenze tra US GAAP e IFRS nella contabilizzazione della passività<br />

finanziaria (“VEBA Note”) in carico a Chrysler verso il fondo sanitario dei lavoratori del settore automobilistico americano (“VEBA Trust”) derivante dalla<br />

definizione (“settlement”) della situazione pregressa relativa a benefici successivi al rapporto di lavoro di alcuni pensionati della precedente Chrysler (“Old<br />

CarCo LLC”, ora in liquidazione). La voce accoglie anche la diversa valutazione dell’apporto al capitale di Chrysler effettuato dal VEBA Trust. Secondo gli<br />

US GAAP, il settlement dell’obbligazione per benefici successivi al rapporto di lavoro è stato rilevato in data 1° gennaio <strong>2010</strong>, in quanto tali principi non<br />

riconoscono settlement parziali. Secondo gli IFRS, in data 10 giugno 2009 erano già stati riconosciuti gli effetti contabili del settlement parziale in allora<br />

avvenuto. La posta in riconciliazione deriva dalle differenze di misurazione del fair value della VEBA Note e dell’apporto effettuato dal VEBA Trust alle<br />

diverse date di settlement in cui la misurazione è stata effettuata. Gli effetti sul patrimonio netto derivanti da una diversa contabilizzazione della VEBA Note<br />

sono destinati con il tempo a ridursi significativamente con contropartita il risultato del periodo.<br />

Fondi pensione e altri benefici successivi al rapporto di lavoro: secondo gli US GAAP gli utili e le perdite attuariali generati nella valutazione di piani<br />

successivi al rapporto di lavoro di breve termine, a fronte dei quali Chrysler ha un’obbligazione limitata, sono rilevati immediatamente. Per i piani la cui<br />

obbligazione non è limitata viene utilizzato il metodo del corridoio; peraltro, gli utili e le perdite attuariali non realizzati sono rilevati in una voce separata di<br />

patrimonio netto “Altre perdite complessive”. Anche in applicazione degli IFRS Chrysler utilizza il metodo del corridoio, ma gli utili e perdite attuariali non<br />

realizzati non sono riconosciuti in bilancio: pertanto, la partita in riconciliazione evidenzia lo storno dal patrimonio netto delle perdite attuariali nette non<br />

realizzate e la riduzione della passività corrispondente.<br />

Per completezza di informativa, si ricorda che in data 10 gennaio 2011, avendo raggiunto uno dei predeterminati obiettivi industriali e commerciali previsti<br />

negli accordi relativi all’alleanza strategica Chrysler – <strong>Fiat</strong> (cosiddetti “Performance Event”), <strong>Fiat</strong> ha ricevuto, senza alcun esborso finanziario, un’ulteriore<br />

quota di partecipazione del 5% in Chrysler, portando la sua partecipazione dal 20% al 25%. Per ulteriori approfondimenti sui diritti riguardati la partecipazione<br />

in Chrysler si veda la successiva Nota 29.<br />

Crediti finanziari non correnti<br />

Si segnala che al 31 dicembre <strong>2010</strong> i Crediti finanziari non correnti per l’importo di 40 milioni di euro (44 milioni di euro al 31 dicembre 2009) sono a garanzia<br />

di finanziamenti ottenuti e si riferiscono interamente alle Discontinued Operation.<br />

201


202<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

17. Beni concessi in leasing operativo<br />

La voce è interamente attribuibile alle Discontinued Operation: i settori Iveco e Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni, nel contesto dell’attività<br />

caratteristica delle società di servizi finanziari, concedono in leasing operativo beni per lo più di propria fabbricazione. Nel corso del <strong>2010</strong> e del 2009 la voce<br />

Beni concessi in leasing operativo ha presentato le seguenti variazioni:<br />

Disinvesti- Riclassifica<br />

Al 31 menti a Discon- Al 31<br />

dicembre Investi- Ammorta- Differenze e altre tinued dicembre<br />

(in milioni di euro) 2009 menti menti cambio variazioni Operation <strong>2010</strong><br />

Valore lordo 632 291 - 55 (304) (674) -<br />

Meno: Ammortamenti e svalutazioni (175) - (95) (13) 101 182 -<br />

Valore netto Beni concessi in leasing operativo 457 291 (95) 42 (203) (492) -<br />

Al 31 Disinvesti- Al 31<br />

dicembre Investi- Ammorta- Differenze menti e altre dicembre<br />

(in milioni di euro) 2008 menti menti cambio variazioni 2009<br />

Valore lordo 674 219 - 3 (264) 632<br />

Meno: Ammortamenti e svalutazioni (169) - (91) - 85 (175)<br />

Valore netto Beni concessi in leasing operativo 505 219 (91) 3 (179) 457<br />

Il valore degli incassi minimi previsti da contratti di leasing operativo non annullabili per le Discontinued Operation ammonta a 216 milioni di euro al<br />

31 dicembre <strong>2010</strong> (178 milioni di euro al 31 dicembre 2009) ed è ripartito secondo le seguenti scadenze:<br />

(in milioni di euro) Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Entro un anno 98 83<br />

Tra uno e cinque anni 116 94<br />

Oltre cinque anni 2 1<br />

Totale Valore minimo degli incassi previsti 216 178<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> le Discontinued Operation includono Beni concessi in leasing operativo per un ammontare di 4 milioni di euro a garanzia dei finanziamenti<br />

ottenuti.<br />

18. Rimanenze nette<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale<br />

Materie prime, semilavorati e prodotti finiti 4.308 3.886 8.194 8.669<br />

Ammontare lordo dovuto dai committenti per lavori di commessa 135 12 147 79<br />

Totale Rimanenze nette 4.443 3.898 8.341 8.748<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> e 2009 non vi erano rimanenze poste in pegno a garanzia di finanziamenti concessi né tra le Continuing Operation né tra le Discontinued<br />

Operation.<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> le Rimanenze complessive ammontano a 8.341 milioni di euro. Il valore dei veicoli ceduti con impegno di riacquisto (buy-back) dalle<br />

Continuing Operation (settore <strong>Fiat</strong> Group Automobiles) ammonta al 31 dicembre <strong>2010</strong> a 637 milioni di euro; il valore dei beni che cessano di essere locati<br />

in relazione a contratti di leasing operativo o che rientrano dal buy-back e che sono stati destinati alla vendita dalle Discontinued Operation (settori Veicoli<br />

Industriali e Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni) ammonta a 159 milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong>. Al netto di tali valori, complessivamente pari<br />

a 796 milioni di euro (861 milioni di euro al 31 dicembre 2009), ed escludendo la riclassifica delle Discontinued Operation, le Rimanenze hanno presentato<br />

nell’esercizio un decremento di 342 milioni di euro.<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> il saldo include rimanenze valutate al valore netto di realizzo (prezzo di vendita stimato meno i costi stimati di completamento e<br />

necessari per realizzare la vendita) per un importo di 2.698 milioni di euro (2.958 milioni di euro al 31 dicembre 2009). Tale valore è attribuibile alle Continuing<br />

Operation per 1.482 milioni di euro e alle Discontinued Operation per 1.216 milioni di euro.


Le svalutazioni delle rimanenze effettuate nel <strong>2010</strong> sono state pari a 489 milioni di euro (664 milioni di euro nel 2009). Tale ammontare è relativo alle<br />

Continuing Operation per 432 milioni di euro (549 milioni di euro nel 2009) e alle Discontinued Operation per 57 milioni di euro (115 milioni di euro nel 2009).<br />

I proventi riconosciuti nell’esercizio derivanti da ripristini di valore di beni venduti nel periodo non sono stati significativi.<br />

L’ammontare dovuto da clienti per contratti in corso di esecuzione si riferisce prevalentemente al settore Mezzi e Sistemi di Produzione ed è così analizzabile:<br />

(in milioni di euro) Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Ammontare aggregato dei costi sostenuti, degli utili rilevati, al netto delle perdite conseguite alla data 1.233 1.056<br />

Meno: Fatturazione ad avanzamento lavori (1.203) (1.058)<br />

Lavori su ordinazione, al netto degli anticipi 30 (2)<br />

Ammontare lordo dovuto dai committenti per lavori di commessa 135 79<br />

Meno: Ammontare lordo dovuto ai committenti per lavori di commessa incluso nelle Altre passività correnti (Nota 28) (105) (81)<br />

Lavori su ordinazione, al netto degli anticipi 30 (2)<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> e 2009 non risultano ammontari significativi per trattenute da clienti per lavori su ordinazione.<br />

19. Crediti e Altre attività correnti<br />

La composizione dei Crediti e delle Altre attività correnti è la seguente:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale<br />

Crediti commerciali 2.259 1.791 4.050 3.649<br />

Crediti da attività di finanziamento 2.866 10.908 13.774 12.695<br />

Crediti per imposte correnti<br />

Altre attività correnti:<br />

353 552 905 674<br />

Altri crediti correnti 1.410 776 2.186 2.529<br />

Ratei e risconti attivi 118 158 276 249<br />

Totale Altre attività correnti 1.528 934 2.462 2.778<br />

Totale Crediti e Altre attività correnti 7.006 14.185 21.191 19.796<br />

La ripartizione per scadenza dei Crediti correnti in essere al 31 dicembre <strong>2010</strong> è la seguente:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

tra uno oltre tra uno oltre<br />

entro e cinque cinque entro e cinque cinque<br />

(in milioni di euro) l’esercizio anni anni Totale l’esercizio anni anni Totale<br />

Continuing Operation<br />

Crediti commerciali 2.209 50 - 2.259 3.573 73 3 3.649<br />

Crediti da attività di finanziamento 2.080 764 22 2.866 8.002 4.428 265 12.695<br />

Crediti per imposte correnti 243 28 82 353 540 37 97 674<br />

Altri crediti correnti 1.200 197 13 1.410 1.480 991 58 2.529<br />

Totale 5.732 1.039 117 6.888 13.595 5.529 423 19.547<br />

Discontinued Operation<br />

Crediti commerciali 1.771 20 - 1.791 - - - -<br />

Crediti da attività di finanziamento 6.664 4.044 200 10.908 - - - -<br />

Crediti per imposte correnti 539 10 3 552 - - - -<br />

Altri crediti correnti 479 279 18 776 - - - -<br />

Totale 9.453 4.353 221 14.027 - - - -<br />

Totale Crediti correnti 15.185 5.392 338 20.915 13.595 5.529 423 19.547<br />

203


204<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> il totale dei Crediti correnti comprende per 8.089 milioni di euro (6.588 milioni di euro al 31 dicembre 2009), crediti ceduti e finanziati<br />

attraverso operazioni di cartolarizzazione e di factoring che non rispettano i requisiti per essere rimossi dal bilancio stabiliti dallo IAS 39. Tali crediti sono<br />

mantenuti in bilancio sebbene siano stati legalmente ceduti e trovano contropartita nella posta passiva della Situazione patrimoniale-finanziaria Debiti per<br />

anticipazioni su cessione di crediti (si veda Nota 26). Al 31 dicembre <strong>2010</strong> tali crediti si riferiscono per 533 milioni di euro alle Continuing Operation e per<br />

7.556 milioni di euro alle Discontinued Operation.<br />

Crediti commerciali<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> i Crediti commerciali ammontano complessivamente a 4.050 milioni di euro, di cui 2.259 milioni di euro relativi alle Continuing Operation<br />

e 1.791 milioni di euro relativi alle Discontinued Operation ed evidenziano complessivamente un incremento rispetto all’esercizio precedente di 401 milioni di<br />

euro; al netto degli effetti traslativi derivanti dai cambi di conversione, l’incremento, quasi interamente riferibile alle Continuing Operation, è stato di 245 milioni<br />

di euro, in particolare a causa dei maggiori volumi di attività del settore FGA in Brasile.<br />

I Crediti commerciali sono esposti al netto di fondi svalutazione per 465 milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong> (524 milioni di euro al 31 dicembre 2009), di cui<br />

290 milioni di euro attribuibili alle Continuing Operation e 175 milioni di euro attribuibili alle Discontinued Operation. Tali fondi, determinati sulla base di dati<br />

storici relativi alle perdite su crediti, hanno subito nel corso del <strong>2010</strong> la seguente movimentazione:<br />

Riclassifica<br />

Al 31 Utilizzi Variazione a Disconti- Al 31<br />

dicembre Accanto- e altre area nued dicembre<br />

(in milioni di euro) 2009 namenti variazioni di consol. Operation <strong>2010</strong><br />

Fondi svalutazione crediti commerciali 524 96 (162) 7 (175) 290<br />

Si ritiene che il valore contabile dei Crediti commerciali approssimi il loro fair value.<br />

Si segnala che al 31 dicembre <strong>2010</strong> Crediti commerciali classificati tra le Continuing Operation per l’importo di 8 milioni di euro sono a garanzia di<br />

finanziamenti ottenuti (14 milioni di euro al 31 dicembre 2009).<br />

Crediti da attività di finanziamento<br />

I Crediti da attività di finanziamento comprendono:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale<br />

Crediti per finanziamento alla clientela finale 731 6.219 6.950 6.239<br />

Crediti da attività di leasing finanziario 243 812 1.055 1.110<br />

Crediti verso le reti di vendita 1.724 3.857 5.581 5.108<br />

Crediti per finanziamento fornitori 48 - 48 102<br />

Crediti finanziari correnti verso società di servizi finanziari a controllo congiunto 12 - 12 14<br />

Crediti per finanziamenti a società a controllo congiunto, collegate e controllate non consolidate 49 - 49 55<br />

Altri 59 20 79 67<br />

Totale Crediti da attività di finanziamento 2.866 10.908 13.774 12.695<br />

Il totale dei Crediti da attività di finanziamento presenta un incremento rispetto all’esercizio precedente di 1.079 milioni di euro. Al netto dell’effetto<br />

incrementativo derivante dai cambi di conversione (principalmente in seguito al deprezzamento dell’Euro nei confronti del Dollaro USA, del Dollaro<br />

Australiano, del Dollaro Canadese e del Real Brasiliano) e delle svalutazioni apportate, la voce ha registrato un incremento di 259 milioni di euro. L’incremento<br />

attribuibile alle Continuing Operation è stato di 594 milioni di euro, essenzialmente per effetto della crescita dei volumi finanziati in Brasile, mentre i crediti<br />

delle Discontinued Operation sono diminuiti di 335 milioni di euro, anche in relazione al progressivo rientro dei finanziamenti erogati in Brasile e soggetti a<br />

moratoria (si veda in merito la Nota 32).<br />

La voce Crediti per finanziamenti a società finanziarie a controllo congiunto include i crediti finanziari correnti verso il gruppo FGA Capital.


I Crediti da attività di finanziamento sono esposti al netto dei relativi fondi svalutazione calcolati sulla base di specifici rischi di insolvenza. Al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong>, relativamente alle Continuing Operation, tali fondi ammontano a 102 milioni di euro (450 milioni di euro al 31 dicembre 2009) ed hanno subito la<br />

seguente movimentazione nel corso dell’esercizio:<br />

Riclassifica a<br />

Al Utilizzi e altre Discontinued Al<br />

(in milioni di euro) 31 dicembre 2009 Accantonamenti variazioni Operation 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

Fondi svalutazione su:<br />

Crediti per finanziamento alla clientela finale 230 192 (91) (310) 21<br />

Crediti da attività di leasing finanziario 80 22 1 (94) 9<br />

Crediti verso le reti di vendita 90 52 (27) (89) 26<br />

Crediti per finanziamento fornitori 4 - (2) - 2<br />

Altri 46 - (2) - 44<br />

Totale fondi svalutazione Crediti da attività di finanziamento 450 266 (121) (493) 102<br />

I Crediti da attività di leasing finanziario sono relativi prevalentemente alle Discontinued Operation e si riferiscono a beni concessi in leasing finanziario a<br />

clienti dai settori Veicoli Industriali e Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni. Il tasso di interesse implicito del leasing è solitamente fissato alla data<br />

dei contratti per tutta la durata del leasing ed è in linea con i tassi di mercato prevalenti. Al lordo del relativo fondo svalutazione, pari a 103 milioni di euro<br />

al 31 dicembre <strong>2010</strong> (80 milioni di euro al 31 dicembre 2009), tali crediti sono così analizzabili:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

tra uno oltre tra uno oltre<br />

entro e cinque cinque entro e cinque cinque<br />

(in milioni di euro) l’esercizio anni anni Totale l’esercizio anni anni Totale<br />

Crediti per pagamenti minimi futuri 540 674 100 1.314 560 731 76 1.367<br />

Meno: Utili finanziari non realizzati (54) (82) (20) (156) (61) (104) (12) (177)<br />

Valore attuale dei pagamenti minimi futuri 486 592 80 1.158 499 627 64 1.190<br />

Non vi sono canoni potenziali su leasing finanziario rilevati negli esercizi <strong>2010</strong> e 2009 e i valori residui non garantiti risultanti al 31 dicembre <strong>2010</strong> e 2009 non<br />

sono significativi.<br />

I Crediti verso le reti di vendita sorgono tipicamente a fronte di vendite di veicoli e sono per lo più gestiti nell’ambito di programmi di finanziamento alle reti<br />

quale componente tipica del portafoglio delle società di servizi finanziari. Tali crediti sono fruttiferi di interessi, ad eccezione di un primo limitato periodo di<br />

dilazione non onerosa. I termini contrattuali che disciplinano i rapporti con le reti di vendita variano da settore a settore e da paese a paese. Mediamente,<br />

peraltro, tali condizioni di incasso variano tra i 2 e 6 mesi.<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong>, il fair value dei Crediti da attività di finanziamento classificati tra le Continuing Operation ammonta a 2.869 milioni di euro, mentre il<br />

fair value dei Crediti da attività di finanziamento inclusi nelle Discontinued Operation ammonta a 11.090 milioni di euro. Al 31 dicembre 2009 il fair value<br />

complessivo dei Crediti da attività di finanziamento era pari a 12.876 milioni di euro. I valori esposti sono stati ottenuti attualizzando i flussi di cassa futuri con<br />

tassi di interesse riepilogati nella seguente tabella, rettificati, ove necessario, per tener conto di specifici rischi di insolvenza.<br />

(in %) EUR USD GBP CAD AUD BRL PLN<br />

Tasso di interesse a sei mesi 1,23 0,46 1,05 1,46 5,18 11,62 4,16<br />

Tasso di interesse a un anno 1,51 0,78 1,51 1,78 5,20 12,04 4,43<br />

Tasso di interesse a cinque anni 2,56 2,22 2,67 2,61 5,89 12,21 5,47<br />

205


206<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Altre attività correnti<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> le Altre attività correnti incluse tra le Continuing Operation sono composte principalmente da Altri crediti verso l’erario per IVA ed altri<br />

tributi per 765 milioni di euro, Crediti verso il personale per 44 milioni di euro e Ratei e risconti attivi per 118 milioni di euro, nonché da crediti verso l’Erario<br />

derivanti dagli eco-incentivi in Italia per 88 milioni di euro; tali crediti potranno essere recuperati in compensazione di futuri pagamenti dovuti all’Erario.<br />

Le Altre attività correnti incluse tra le Discontinued Operation al 31 dicembre <strong>2010</strong> sono composte principalmente da Altri crediti verso l’erario per IVA ed<br />

altri tributi per 474 milioni di euro, Crediti verso il personale per 22 milioni di euro e Ratei e risconti attivi per 158 milioni di euro.<br />

Al 31 dicembre 2009 le Altre attività correnti erano composte principalmente da Altri crediti verso l’erario per IVA ed altri tributi per 1.595 milioni di euro,<br />

Crediti verso il personale per 67 milioni di euro e Ratei e risconti attivi per 249 milioni di euro, nonché da crediti verso l’Erario derivanti dagli eco-incentivi in<br />

Italia per 593 milioni di euro.<br />

Si ritiene che il valore contabile delle Altre attività correnti approssimi il loro fair value.<br />

20. Titoli correnti<br />

La voce in oggetto include prevalentemente titoli a breve termine o negoziabili che rappresentano un investimento temporaneo di liquidità, ma non soddisfano<br />

tutti i requisiti per essere classificati nella voce Disponibilità e mezzi equivalenti. In particolare la voce comprende:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale<br />

Titoli correnti disponibili per la vendita 38 24 62 53<br />

Titoli per la negoziazione 147 - 147 164<br />

Totale Titoli correnti 185 24 209 217<br />

21. Altre attività finanziarie e Altre passività finanziarie<br />

Queste voci includono la valutazione, alla data di bilancio, del fair value degli strumenti finanziari derivati. In particolare:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Fair value Fair value<br />

Fair value positivo Fair value negativo positivo negativo<br />

Continuing Discontinued Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Operation Operation Totale Totale Totale<br />

Fair value hedge<br />

Rischio di interesse - Interest rate swap 226 9 235 (7) (11) (18) 244 (51)<br />

Rischio di tasso di interesse e di cambio - Combined interest<br />

rate and currency swap 15 - 15 - - - 59 -<br />

Totale Fair value hedge 241 9 250 (7) (11) (18) 303 (51)<br />

Cash flow hedge<br />

Rischio di cambio - Forward contract, Currency swap<br />

e Currency option 81 48 129 (109) (82) (191) 140 (177)<br />

Rischio di interesse - Interest rate swap 56 4 60 (78) (9) (87) 59 (101)<br />

Rischio di tasso di interesse e di cambio - Combined interest<br />

rate and currency swap 5 - 5 - - - 31 -<br />

Altri derivati 2 - 2 - - - 6 -<br />

Totale Cash flow hedge 144 52 196 (187) (91) (278) 236 (278)<br />

Derivati di negoziazione 131 27 158 (61) (45) (106) 97 (135)<br />

Altre attività/(passività) finanziarie 516 88 604 (255) (147) (402) 636 (464)


Il fair value degli strumenti finanziari derivati è calcolato considerando i parametri di mercato alla data di bilancio e utilizzando modelli di valutazione<br />

ampiamente diffusi in ambito finanziario. In particolare:<br />

il fair value di forward e currency swap è calcolato considerando il tasso di cambio ed i tassi di interesse nelle due valute alla data di bilancio;<br />

il fair value delle currency option è calcolato utilizzando modelli di valutazione quali Black-Scholes o modelli binomiali ed i parametri di mercato alla data<br />

di bilancio (in particolare: tassi di cambio, tassi di interesse e volatilità);<br />

il fair value degli interest rate swap e dei forward rate agreement è determinato utilizzando il metodo dell’attualizzazione dei flussi di cassa futuri;<br />

il fair value degli strumenti derivati a copertura del rischio di tasso di interesse e di cambio è calcolato utilizzando il tasso di cambio alla data di bilancio<br />

unitamente al metodo dell’attualizzazione dei flussi di cassa futuri;<br />

il fair value degli equity swap è determinato utilizzando le quotazioni di mercato alla data di bilancio;<br />

il fair value degli strumenti derivati a copertura del rischio di prezzo su commodity è determinato utilizzando il metodo dell’attualizzazione dei flussi di cassa<br />

futuri considerando i parametri di mercato alla data di bilancio (in particolare: prezzo a termine del sottostante e tassi di interesse).<br />

La variazione complessiva delle Altre attività finanziarie (da 636 milioni di euro al 31 dicembre 2009 a 604 milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong>) e delle Altre<br />

passività finanziarie (da 464 milioni di euro al 31 dicembre 2009 a 402 milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong>), è per lo più dovuta all’andamento dei tassi di<br />

cambio e di interesse del periodo, oltre che alla variazione del fair value (positiva per 107 milioni di euro) relativa agli equity swap su azioni ordinarie <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Essendo la voce composta principalmente da strumenti finanziari derivati di copertura, la variazione del loro valore trova compensazione con la variazione<br />

del sottostante coperto.<br />

La voce Derivati di negoziazione si riferisce sostanzialmente alle seguenti fattispecie:<br />

derivati (principalmente su cambi) stipulati a copertura di crediti/debiti soggetti a rischio di cambio e/o al rischio di tasso di interesse non designati<br />

formalmente in hedge accounting a livello di Gruppo;<br />

derivati su azioni <strong>Fiat</strong> (equity swap) descritti successivamente;<br />

derivato implicito in un’emissione obbligazionaria il cui rendimento è determinato in funzione dell’andamento del tasso di inflazione e relativo derivato di<br />

copertura, che trasforma l’esposizione a tasso variabile. Il valore complessivo del derivato implicito è compensato dal valore del derivato di copertura.<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> il valore nozionale degli strumenti finanziari derivati in essere è il seguente:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale<br />

Gestione del rischio di cambio 8.183 4.378 12.561 9.189<br />

Gestione del rischio di tasso di interesse 9.407 3.133 12.540 13.368<br />

Gestione del rischio di tasso di interesse e di cambio 1.005 - 1.005 933<br />

Altri derivati 230 2 232 244<br />

Totale nozionale 18.825 7.513 26.338 23.734<br />

Il valore nozionale degli Altri derivati al 31 dicembre <strong>2010</strong> include:<br />

Per 204 milioni di euro (204 milioni di euro al 31 dicembre 2009) il valore nozionale di due equity swap, rinnovati nel <strong>2010</strong> e scadenti nel 2011, stipulati<br />

per coprire il rischio di rialzo del titolo <strong>Fiat</strong> al di sopra del prezzo di esercizio delle stock option attribuite nel 2004 e nel 2006 all’Amministratore Delegato<br />

(si veda Nota 23). Al 31 dicembre <strong>2010</strong> tali equity swap presentavano un fair value complessivo positivo per 115 milioni di euro (positivo per 8 milioni<br />

di euro al 31 dicembre 2009). Secondo i principi contabili tali equity swap, ancorché stipulati con l’intento di copertura, non possono essere trattati in<br />

hedge accounting e pertanto sono definiti strumenti finanziari derivati di negoziazione. Si precisa che, dopo la Scissione, tali equity swap fanno riferimento<br />

all’andamento del valore di Borsa del paniere di titoli costituito dall’azione <strong>Fiat</strong> S.p.A. e dall’azione <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

Per 14 milioni di euro (14 milioni di euro al 31 dicembre 2009) il valore nozionale del derivato implicito in un’emissione obbligazionaria il cui rendimento è<br />

determinato in funzione dell’andamento del tasso di inflazione, nonché il valore nozionale del relativo derivato di copertura, che trasforma l’esposizione a<br />

tasso variabile.<br />

207


208<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Per 12 milioni di euro (23 milioni di euro al 31 dicembre 2009) riferiti alle Continuing Operation e per 2 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2009)<br />

riferiti alle Discontinued Operation, il valore nozionale di derivati collegati al prezzo di commodity a copertura di specifiche esposizioni derivanti da contratti<br />

di fornitura. Tali contratti prevedono un periodico aggiornamento dei prezzi in funzione degli andamenti della quotazione della materia prima di riferimento.<br />

La scadenza degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre <strong>2010</strong>, con riferimento al loro valore nozionale, è rappresentata nella tabella seguente:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

entro tra uno e oltre<br />

(in milioni di euro) l’esercizio cinque anni cinque anni Totale<br />

Continuing Operation<br />

Gestione del rischio di cambio 7.444 739 - 8.183<br />

Gestione del rischio di tasso di interesse 4.593 3.426 1.388 9.407<br />

Gestione del rischio di tasso di interesse e di cambio - - 1.005 1.005<br />

Altri derivati 216 - 14 230<br />

Totale Continuing Operation 12.253 4.165 2.407 18.825<br />

Discontinued Operation<br />

Gestione del rischio di cambio 4.241 137 - 4.378<br />

Gestione del rischio di tasso di interesse 834 1.664 635 3.133<br />

Altri derivati 2 - - 2<br />

Totale Discontinued Operation 5.077 1.801 635 7.513<br />

Totale nozionale 17.330 5.966 3.042 26.338<br />

Cash flow hedge<br />

Gli effetti rilevati a conto economico si riferiscono principalmente all’attività di gestione del rischio di cambio e, in misura minore, alle coperture relative<br />

all’indebitamento delle società finanziarie e delle tesorerie di Gruppo.<br />

Le politiche del Gruppo relative alla gestione del rischio di cambio prevedono di norma la copertura dei flussi commerciali futuri che avranno manifestazione<br />

contabile entro 12 mesi e degli ordini acquisiti (o commesse in corso) a prescindere dalla loro scadenza. Pertanto è ragionevole ritenere che il relativo effetto<br />

di copertura sospeso nella Riserva di cash flow hedge sarà rilevato a conto economico prevalentemente nell’esercizio successivo.<br />

I derivati su rischi di cambio e di tasso d’interesse trattati in cash flow hedge sono stati stipulati dalla tesoreria nord americana a copertura dell’emissione<br />

obbligazionaria in euro scadente nel 2017; gli effetti di copertura sospesi nella Riserva di cash flow hedge saranno rilevati a conto economico in modo<br />

coerente con le tempistiche di manifestazione dei flussi dell’obbligazione coperta.<br />

Se uno strumento finanziario è designato come copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa di un’attività o di una passività iscritta in bilancio o<br />

di un’operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento<br />

finanziario derivato è rilevata negli Altri utili/(perdite) complessivi. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dagli Altri utili/(perdite) complessivi e contabilizzati<br />

a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevato il correlato effetto economico dell’operazione oggetto di copertura. L’utile o la perdita associati<br />

ad una copertura o a quella parte della copertura diventata inefficace sono iscritti a conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o<br />

una relazione di copertura vengono chiusi, ma l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino a quel momento<br />

iscritti negli Altri utili/(perdite) complessivi, sono rilevati a conto economico nel momento in cui la relativa operazione si realizza. Se l’operazione oggetto di<br />

copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi negli Altri utili/(perdite) complessivi sono rilevati immediatamente a<br />

conto economico.


In relazione agli strumenti finanziari derivati posti in essere dalle Continuing Operation, nel corso dell’esercizio <strong>2010</strong> il Gruppo ha stornato dagli Altri utili/<br />

(perdite) complessivi e imputato a conto economico una quota di perdite precedentemente iscritte pari a 168 milioni di euro (perdite pari a 279 milioni di euro<br />

nel 2009) al netto dell’effetto fiscale. In relazione agli strumenti finanziari derivati posti in essere dalle Discontinued Operation, nel corso dell’esercizio <strong>2010</strong> il<br />

Gruppo ha stornato dagli Altri utili/(perdite) complessivi e imputato a conto economico una quota di perdite precedentemente iscritte pari a 93 milioni di euro<br />

(perdite pari a 31 milioni di euro nel 2009) al netto dell’effetto fiscale. Tali valori sono stati rilevati nelle seguenti linee di conto economico:<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Continuing Discontinued Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Operation Operation Totale<br />

Rischio di cambio:<br />

Incremento (Riduzione) dei Ricavi netti (64) (27) (91) (19) 4 (15)<br />

Riduzione (Incremento) del Costo del venduto (83) (29) (112) (328) (22) (350)<br />

Proventi (oneri) finanziari (19) (29) (48) 82 (11) 71<br />

Risultato partecipazioni (5) - (5) - - -<br />

Rischio di tasso di interesse<br />

Riduzione (Incremento) del Costo del venduto (8) (36) (44) (6) (10) (16)<br />

Risultato partecipazioni (7) - (7) 3 - 3<br />

Proventi (oneri) finanziari (5) - (5) (17) - (17)<br />

Rischio di prezzo sulle commodities<br />

Riduzione (Incremento) del Costo del venduto 5 - 5 (5) - (5)<br />

Imposte – proventi (oneri) 37 28 65 3 8 11<br />

Inefficacia - overhedge (19) - (19) 8 - 8<br />

Totale rilevato a conto economico (168) (93) (261) (279) (31) (310)<br />

L’inefficacia derivante dalle operazioni trattate in cash flow hedge negli esercizi <strong>2010</strong> e 2009 non è stata significativa.<br />

Nel corso dell’esercizio <strong>2010</strong> l’impatto economico complessivo relativo a coperture delle Continuing Operation che in seguito si sono rivelate eccedenti<br />

rispetto ai flussi futuri oggetto di copertura (overhedge) è stato negativo per 19 milioni di euro (positivo per 8 milioni di euro nel 2009); l’impatto è per lo più<br />

dovuto al venir meno di alcune esposizioni al rischio di tasso d’interesse. In relazione alle Discontinued Operation l’impatto economico complessivo relativo a<br />

coperture che in seguito si sono rivelate eccedenti rispetto ai flussi futuri oggetto di copertura (overhedge) negli esercizi <strong>2010</strong> e 2009 non è stato significativo.<br />

209


210<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Fair value hedge<br />

Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione di strumenti finanziari derivati su tassi e cambi (principalmente per la gestione del rischio di cambio) e su tassi<br />

(per la gestione del rischio di tasso d’interesse) rilevati secondo le regole del fair value hedge e gli utili e le perdite attribuibili ai relativi elementi coperti sono<br />

evidenziati nella seguente tabella:<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Continuing Discontinued Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Operation Operation Totale<br />

Rischio di cambio<br />

Utili (perdite) nette su strumenti finanziari (50) - (50) 22 - 22<br />

Variazione del fair value del sottostante 50 - 50 (22) - (22)<br />

Rischio di tasso di interesse<br />

Utili (perdite) nette su strumenti finanziari 15 11 26 (15) - (15)<br />

Variazione del fair value del sottostante (15) (11) (26) 17 - 17<br />

Utili (perdite) nette - - - 2 - 2<br />

L’inefficacia derivante dalle operazioni trattate in fair value hedge a fronte delle Continuing Operation nel <strong>2010</strong> non è stata significativa (positiva per 2 milioni<br />

di euro nel 2009); l’inefficacia derivante dalle operazioni trattate in fair value hedge a fronte delle Discontinued Operation negli esercizi <strong>2010</strong> e 2009 non è<br />

stata significativa.<br />

22. Disponibilità e mezzi equivalenti<br />

Le Disponibilità e mezzi equivalenti includono:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale<br />

Cassa, depositi bancari e postali 8.407 2.523 10.930 9.422<br />

Disponibilità ad utilizzo predefinito 10 684 694 530<br />

Titoli ad elevata liquidità 3.550 479 4.029 2.274<br />

Totale Disponibilità e mezzi equivalenti 11.967 3.686 15.653 12.226<br />

I valori esposti possono essere convertiti in cassa prontamente e sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo. Si ritiene che il valore<br />

di carico delle Disponibilità e mezzi equivalenti sia allineato al loro fair value alla data di bilancio.<br />

La voce Disponibilità ad utilizzo predefinito include principalmente disponibilità destinate al servizio del debito delle strutture di securitisation (debito incluso<br />

nella voce Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti).<br />

Il rischio di credito correlato alle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti è ritenuto non significativo perché si tratta principalmente di depositi frazionati su<br />

istituzioni bancarie nazionali ed internazionali.<br />

23. Patrimonio netto<br />

Il Patrimonio netto consolidato al 31 dicembre <strong>2010</strong> aumenta di 1.346 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009, principalmente per effetto dell’utile<br />

del periodo di 600 milioni di euro, dell’incremento della riserva da conversione derivante dalle variazioni dei cambi di conversione dei bilanci di controllate<br />

denominati in valute diverse dall’Euro per 862 milioni di euro, e per 182 milioni di euro dalla variazione della riserva da cash flow hedge, parzialmente<br />

compensato dall’effetto negativo dei dividendi distribuiti per 239 milioni di euro e dall’effetto di 122 milioni di euro derivante dall’esercizio dell’opzione call sul<br />

5% del capitale di Ferrari S.p.A. detenuto da Mubadala Development Company PJSC.


Capitale sociale<br />

Il Capitale sociale interamente versato di <strong>Fiat</strong> S.p.A. è così composto:<br />

(n. di azioni) Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Azioni ordinarie 1.092.247.485 1.092.247.485<br />

Azioni privilegiate 103.292.310 103.292.310<br />

Azioni di risparmio 79.912.800 79.912.800<br />

Totale azioni emesse 1.275.452.595 1.275.452.595<br />

Vengono di seguito descritte le caratteristiche del capitale sociale di <strong>Fiat</strong> S.p.A. sino al 31 dicembre <strong>2010</strong> (ultimo giorno prima della data di efficacia della<br />

Scissione): a seguito della Scissione, infatti, alcune di tali caratteristiche sono variate, come successivamente descritto nel successivo paragrafo Effetti della<br />

Scissione sul capitale sociale di <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Sino al 31 dicembre <strong>2010</strong> le azioni emesse avevano tutte valore nominale di 5 euro cadauna e prevedevano diversi diritti e privilegi a seconda delle categorie.<br />

Ogni azione attribuisce invece, anche dopo la Scissione, il diritto ad una parte proporzionale degli utili di cui sia deliberata la distribuzione e del patrimonio<br />

netto risultante dalla liquidazione, salvi i diritti stabiliti a favore delle azioni privilegiate e di risparmio, come di seguito descritto.<br />

Ogni azione ordinaria attribuisce il diritto di voto senza limitazione alcuna. Ogni azione privilegiata attribuisce il diritto di voto limitatamente alle materie di<br />

competenza dell’Assemblea straordinaria e quando si deve deliberare in merito al Regolamento dell’Assemblea. Le azioni di risparmio sono prive del diritto<br />

di voto.<br />

Sino alla data in cui sarà deliberata la distribuzione del risultato <strong>2010</strong>, gli utili netti risultanti dal bilancio annuale di <strong>Fiat</strong> S.p.A. devono essere così destinati:<br />

alla riserva legale il 5% fino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale;<br />

alle azioni di risparmio fino a concorrenza di euro 0,31 per azione;<br />

ad ulteriore accantonamento a riserva legale, alla riserva straordinaria e/o ad utili portati a nuovo eventuali assegnazioni deliberate dall’Assemblea;<br />

alle azioni privilegiate fino a concorrenza di euro 0,31 per azione;<br />

alle azioni ordinarie fino a concorrenza di euro 0,155 per azione;<br />

alle azioni di risparmio e ordinarie in egual misura un’ulteriore quota fino a concorrenza di euro 0,155 per azione;<br />

a ciascuna delle azioni ordinarie, privilegiate e di risparmio in egual misura, gli utili che residuano di cui l’Assemblea deliberi la distribuzione.<br />

Quando in un esercizio sia stato assegnato alle azioni di risparmio un dividendo inferiore a 0,31 euro, la differenza è computata in aumento del dividendo<br />

privilegiato loro spettante nei due esercizi successivi.<br />

In caso di esclusione dalle negoziazioni di borsa le azioni di risparmio, se al portatore, sono trasformate in azioni nominative ed hanno il diritto di percepire<br />

un dividendo maggiorato di 0,175 euro, anziché di 0,155 euro, rispetto al dividendo percepito dalle azioni ordinarie e privilegiate.<br />

In caso di esclusione dalle negoziazioni delle azioni ordinarie, la maggiorazione del dividendo spettante alle azioni di risparmio, rispetto al dividendo percepito<br />

dalle azioni ordinarie e privilegiate, è aumentata a 0,2 euro per azione.<br />

In caso di liquidazione, il patrimonio sociale è ripartito in ordine di priorità alle azioni di risparmio fino a concorrenza del loro valore nominale, alle azioni<br />

privilegiate fino a concorrenza del loro valore nominale, alle azioni ordinarie fino a concorrenza del loro valore nominale; l’eventuale residuo è ripartito in egual<br />

misura alle azioni delle tre categorie.<br />

211


212<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Effetti della Scissione sul capitale sociale di <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Per effetto della Scissione, in data 1° gennaio 2011 il capitale sociale di <strong>Fiat</strong> S.p.A. è stato ridotto di 1.913.178.892,5 euro a 4.464.084.082,5 euro. Tale<br />

riduzione è stata attuata attraverso la riduzione del valore nominale unitario delle azioni <strong>Fiat</strong> S.p.A. di tutte le categorie da 5 euro per azione a 3,5 euro<br />

per azione. Tale riduzione del valore nominale delle azioni <strong>Fiat</strong> S.p.A. è conseguenza dell’emissione senza corrispettivo di azioni della società beneficiaria<br />

(<strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.), il cui valore nominale è pari a 1,5 euro per azione, emesse in numero uguale a quello delle azioni di <strong>Fiat</strong> S.p.A. esistenti alla data della<br />

Scissione nel rapporto di 1 a 1 ed assegnate agli azionisti di <strong>Fiat</strong> S.p.A. Tali azioni hanno prerogative giuridiche identiche a quelle spettanti, rispettivamente,<br />

a ciascuna categoria di azioni di <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Per effetto della riduzione del valore nominale unitario delle azioni di tutte le categorie determinato dalla Scissione, gli importi relativi ai privilegi spettanti alle<br />

diverse categorie di azioni in sede di distribuzione dei dividendi sono stati proporzionalmente adeguati al fine di mantenere invariata l’attuale percentuale<br />

rispetto al valore nominale, rappresentativa del privilegio spettante a ciascuna categoria di azioni. In particolare, dal giorno successivo a quello in cui verrà<br />

deliberata la destinazione del risultato <strong>2010</strong>, gli utili netti risultanti dal bilancio annuale di <strong>Fiat</strong> S.p.A. saranno così destinati:<br />

alla riserva legale il 5% fino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale;<br />

alle azioni di risparmio fino a concorrenza di euro 0,217 per azione;<br />

ad ulteriore accantonamento a riserva legale, alla riserva straordinaria e/o ad utili portati a nuovo eventuali assegnazioni deliberate dall’Assemblea;<br />

alle azioni privilegiate fino a concorrenza di euro 0,217 per azione;<br />

alle azioni ordinarie fino a concorrenza di euro 0,1085 per azione;<br />

alle azioni di risparmio e ordinarie in egual misura un’ulteriore quota fino a concorrenza di euro 0,1085 per azione;<br />

a ciascuna delle azioni ordinarie, privilegiate e di risparmio in egual misura, gli utili che residuano di cui l’Assemblea deliberi la distribuzione.<br />

Quando in un esercizio sia stato assegnato alle azioni di risparmio un dividendo inferiore a 0,217 euro, la differenza è computata in aumento del dividendo<br />

privilegiato loro spettante nei due esercizi successivi.<br />

In caso di esclusione dalle negoziazioni di borsa le azioni di risparmio, se al portatore, sono trasformate in azioni nominative ed hanno il diritto di percepire<br />

un dividendo maggiorato di 0,1225 euro, anziché di 0,1085 euro, rispetto al dividendo percepito dalle azioni ordinarie e privilegiate.<br />

In caso di esclusione dalle negoziazioni delle azioni ordinarie, la maggiorazione del dividendo spettante alle azioni di risparmio, rispetto al dividendo percepito<br />

dalle azioni ordinarie e privilegiate, è aumentata a 0,140 euro per azione.<br />

In caso di liquidazione, il patrimonio sociale è ripartito in ordine di priorità alle azioni di risparmio fino a concorrenza del loro valore nominale, alle azioni<br />

privilegiate fino a concorrenza del loro valore nominale, alle azioni ordinarie fino a concorrenza del loro valore nominale; l’eventuale residuo è ripartito in egual<br />

misura alle azioni delle tre categorie.<br />

Policy e processi di gestione del capitale<br />

Riguardo al capitale sociale e alle riserve delle società per azioni la normativa italiana stabilisce che:<br />

Il capitale sociale della società non può avere valore inferiore a 120.000 euro.<br />

Ogni variazione dell’importo del capitale sociale deve essere deliberata dall’Assemblea, la quale può attribuire delega al Consiglio di Amministrazione, per<br />

un periodo massimo di cinque anni, ad aumentare il capitale fino ad un ammontare determinato; l’organo assembleare ha inoltre l’obbligo di adottare gli<br />

opportuni provvedimenti quando risulta che il capitale sociale è diminuito di oltre un terzo in conseguenza di perdite accertate, nonché di procedere alla<br />

riduzione del capitale sociale se entro l’esercizio successivo detta perdita non risulta diminuita a meno di un terzo. Se, per la perdita di oltre un terzo del<br />

capitale, questo si riduce al di sotto del minimo legale sopra citato, l’Assemblea deve deliberare sia la riduzione del capitale che il contemporaneo aumento<br />

del medesimo ad una cifra non inferiore al detto minimo, o la trasformazione della società.<br />

Come indicato in precedenza è lo statuto della società che determina la partecipazione agli utili spettanti a ciascuna categoria di azioni di <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

La riserva sovrapprezzo azioni viene costituita se la società emette azioni ad un prezzo superiore al loro valore nominale e non può essere distribuita fino<br />

a che la riserva legale non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale.


Per quanto riguarda le azioni proprie, la società non può acquistare azioni proprie se non nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti<br />

dall’ultimo bilancio regolarmente approvato. L’acquisto deve essere autorizzato dall’Assemblea e in nessun caso il valore nominale delle azioni acquistate<br />

può eccedere la quinta parte del capitale sociale.<br />

Con riferimento al capitale sociale si ricorda, inoltre, che Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 3 novembre 2006, aveva esercitato la delega<br />

ex art. 2443 del Codice Civile per l’aumento di capitale riservato a dipendenti della Società e/o di società controllate nel limite dell’1% del capitale sociale<br />

ovvero di massimi 50 milioni di euro mediante emissione di massime n. 10 milioni di azioni ordinarie da nominali 5 euro cadauna, corrispondenti allo 0,78%<br />

del capitale sociale e allo 0,92% del capitale ordinario, al prezzo di 13,37 euro per azione, al servizio del piano di stock option a dipendenti descritto nel<br />

successivo paragrafo. Tale aumento di capitale avrà esecuzione subordinatamente al verificarsi delle condizioni del piano. A seguito della Scissione e della<br />

corrispondente riduzione del valore nominale delle azioni <strong>Fiat</strong> S.p.A. da 5 a 3,5 euro per azione, il capitale sociale potrà aumentare per massimi 35 milioni<br />

di euro.<br />

Nel corso del <strong>2010</strong> il Gruppo ha ribadito la policy in base alla quale intende distribuire ai propri azionisti, su una base rolling su tre anni, un dividendo<br />

complessivo pari al 25% degli utili consolidati conseguiti con un pagamento annuo minimo di 150 milioni di euro. Completata l’operazione di Scissione, il<br />

27 gennaio 2011 il Gruppo ha dichiarato che per il 2011 stesso, anno di transizione, la politica dei dividendi è prevista invariata, con un pagamento atteso<br />

del 25% dell’utile consolidato 2011 sia per <strong>Fiat</strong> post Scissione, sia per <strong>Fiat</strong> Industrial, con un minimo di 50 milioni di euro per la prima e di 100 milioni di euro<br />

per la seconda; nel corso del 2011 i rispettivi Consigli di Amministrazione articoleranno una politica dei dividendi per gli anni successivi.<br />

Per il <strong>2010</strong>, il Consiglio di Amministrazione propone all’Assemblea degli azionisti il pagamento di un dividendo complessivo di 155,1 milioni di euro<br />

(151,6 milioni di euro escludendo le azioni proprie detenute dal Gruppo alla data di pubblicazione del presente bilancio consolidato). La proposta di<br />

distribuzione del dividendo è così articolata:<br />

0,09 euro per azione ordinaria;<br />

0,31 euro per azione privilegiata;<br />

0,31 euro per azione di risparmio.<br />

Gli obiettivi identificati dal Gruppo nella gestione del capitale sono la creazione di valore per la generalità degli azionisti, la salvaguardia della continuità<br />

aziendale ed il supporto allo sviluppo del Gruppo. Il Gruppo intende pertanto mantenere un adeguato livello di capitalizzazione, che permetta nel contempo<br />

di realizzare un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e di garantire l’economica accessibilità a fonti esterne di finanziamento, anche attraverso il<br />

conseguimento di un rating adeguato.<br />

Il Gruppo monitora costantemente l’evoluzione del livello di indebitamento in rapporto al patrimonio netto ed in particolare il livello di indebitamento netto e<br />

la generazione di cassa delle attività industriali.<br />

Al fine di raggiungere gli obiettivi sopra riportati il Gruppo persegue il costante miglioramento della redditività dei business nei quali opera. Inoltre, in linea<br />

generale può vendere parte delle proprie attività per ridurre l’ammontare dei debiti, mentre il Consiglio di Amministrazione può proporre all’Assemblea degli<br />

azionisti la riduzione o l’aumento del capitale sociale oppure, ove consentito dalla legge, la distribuzione di riserve. In tale contesto il Gruppo realizza anche<br />

acquisti di azioni proprie, sempre nei limiti autorizzati dall’Assemblea degli azionisti, seguendo le stesse logiche di creazione di valore, compatibilmente con<br />

gli obiettivi di equilibrio finanziario e di miglioramento del rating.<br />

Per capitale si intende sia il valore apportato dagli azionisti di <strong>Fiat</strong> S.p.A. (capitale sociale e riserva sovrapprezzo, al netto del valore delle azioni proprie,<br />

complessivamente pari a 7.261 milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong> - invariato rispetto al 31 dicembre 2009), sia il valore generato dal Gruppo in termini<br />

di risultati conseguiti dalla gestione (utili a nuovo ed altre riserve, complessivamente pari, al lordo del risultato dell’esercizio, a 3.287 milioni di euro al<br />

31 dicembre <strong>2010</strong> e 2.945 milioni di euro al 31 dicembre 2009, esclusi gli utili e perdite iscritti a patrimonio netto ed il patrimonio netto di terzi).<br />

*****<br />

213


214<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

La seguente tabella mostra la riconciliazione tra il numero delle azioni <strong>Fiat</strong> S.p.A. in circolazione al 31 dicembre 2008 ed il numero delle azioni in circolazione<br />

al 31 dicembre <strong>2010</strong>:<br />

(Acquisti)/ (Acquisti)/<br />

Al 31 Vendite Al 31 Vendite Al 31<br />

dicembre Aumento di azioni dicembre Aumento di azioni dicembre<br />

(numero di azioni in migliaia) 2008 di capitale proprie 2009 di capitale proprie <strong>2010</strong><br />

Azioni ordinarie emesse 1.092.247 - - 1.092.247 - - 1.092.247<br />

Meno: Azioni proprie (38.568) - - (38.568) - - (38.568)<br />

Azioni ordinarie in circolazione 1.053.679 - - 1.053.679 - - 1.053.679<br />

- -<br />

Azioni privilegiate emesse 103.292 - - 103.292 - - 103.292<br />

Meno: Azioni proprie - - - - - - -<br />

Azioni privilegiate in circolazione 103.292 - - 103.292 - - 103.292<br />

- -<br />

Azioni di risparmio emesse 79.913 - - 79.913 - - 79.913<br />

Meno: Azioni proprie - - - - - - -<br />

Azioni di risparmio in circolazione 79.913 - - 79.913 - - 79.913<br />

- -<br />

Totale Azioni emesse da <strong>Fiat</strong> S.p.A. 1.275.452 - - 1.275.452 - - 1.275.452<br />

Meno: Azioni proprie (38.568) - - (38.568) - - (38.568)<br />

Totale Azioni <strong>Fiat</strong> S.p.A. in circolazione 1.236.884 - - 1.236.884 - - 1.236.884<br />

Azioni proprie<br />

Le Azioni proprie sono costituite da n. 38.568.458 azioni ordinarie emesse da <strong>Fiat</strong> S.p.A. per un valore di 656,6 milioni di euro (invariato rispetto al 31<br />

dicembre 2009).<br />

Tali Azioni proprie erano state acquisite in base all’autorizzazione di acquisto di azioni proprie (il “Programma”) rinnovata dall’Assemblea degli azionisti del<br />

27 marzo 2009 e già concessa dalla stessa Assemblea del 31 marzo 2008. L’autorizzazione prevedeva l’acquisto di un numero massimo di azioni proprie,<br />

delle tre categorie, tale da non eccedere il limite del 10% del capitale sociale, ed un controvalore massimo di 1,8 miliardi di euro, comprensivo delle riserve<br />

già vincolate per 656,6 milioni di euro.<br />

Al fine di mantenere la necessaria flessibilità operativa su un adeguato orizzonte temporale, e tenuto conto che tale autorizzazione scadeva in data<br />

27 settembre <strong>2010</strong>, l’Assemblea del 26 marzo <strong>2010</strong> aveva rinnovato per un periodo di 18 mesi, l’autorizzazione all’acquisto ed alla disposizione di<br />

azioni proprie anche attraverso società controllate, revocando contestualmente, per la parte non ancora eseguita alla data, l’analoga delibera assunta in<br />

data 27 marzo 2009. L’autorizzazione riguardava un numero massimo di azioni delle tre categorie tale da non eccedere il 10% del capitale sociale ed il<br />

controvalore massimo di 1,8 miliardi di euro, tenuto conto delle azioni <strong>Fiat</strong> già detenute dalla Società per 656,6 milioni di euro.<br />

In data 16 settembre <strong>2010</strong> l’Assemblea Straordinaria di <strong>Fiat</strong> S.p.A. anche al fine di tenere conto della proposta di riduzione del valore nominale unitario delle<br />

azioni di <strong>Fiat</strong> S.p.A. da 5 euro per azione a 3,5 euro per azione conseguente alla Scissione, ha approvato la limitazione dell’autorizzazione all’acquisto di<br />

azioni proprie ad un controvalore massimo di 1,2 miliardi di euro, fermo restando il numero massimo di azioni, delle tre categorie, non eccedente il 10% del<br />

capitale sociale e quant’altro deliberato al riguardo dall’Assemblea degli azionisti del 26 marzo <strong>2010</strong>.<br />

Ribadendo che il programma di acquisto di azioni proprie è stato sospeso, il Consiglio di Amministrazione, tenuto conto che l’attuale autorizzazione scadrà<br />

il 26 settembre 2011, allo scopo di mantenere la necessaria flessibilità operativa su un adeguato orizzonte temporale proporrà all’Assemblea degli Azionisti il<br />

rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto, per la durata di diciotto mesi, di un numero massimo di azioni delle tre categorie tale da non eccedere il limite di legge<br />

sul capitale sociale ed il controvalore massimo di 1,2 miliardi di euro, comprensivo della riserva già vincolata a fronte delle azioni proprie in portafoglio, che<br />

dopo aver rilevato gli effetti della Scissione di seguito descritti, ammonta a 289 milioni di euro. La proposta, qualora approvata, non comporterà ovviamente<br />

alcun obbligo di acquisto.<br />

Al 18 febbraio 2011, le azioni ordinarie acquisite dall’inizio del Programma sono pari a n. 37,27 milioni, per un investimento complessivo di 665 milioni di euro.


Effetti della Scissione connessi al possesso di azioni proprie di <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

A seguito della Scissione, in data 1° gennaio 2011 sono state assegnate a <strong>Fiat</strong> S.p.A. n. 38.568.458 azioni ordinarie emesse da <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. e<br />

corrispondenti alle azioni proprie in portafoglio. La quota parte della voce di patrimonio netto Azioni Proprie attribuibile alle azioni di <strong>Fiat</strong> industrial S.p.A., pari<br />

a circa 368 milioni di euro, è quindi stata riclassificata all’attivo patrimoniale e valutata al fair value iniziale con contropartita sulle sole riserve di patrimonio<br />

netto, senza pertanto rilevare alcun effetto sul risultato dell’esercizio 2011.<br />

Come di seguito descritto con riferimento alle Modifiche dei piani di stock option e di stock grant conseguenti alla Scissione, di tali azioni <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

n. 23.021.250 sono destinate al servizio dei piani di stock option maturati e dei piani di stock grant.<br />

Riserve di capitale<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> le Riserve di capitale, pari a 601 milioni di euro, sono costituite dalla Riserva sovrapprezzo azioni, costituita dal sovrapprezzo pagato<br />

dai sottoscrittori dell’aumento del capitale sociale avvenuto in data 20 settembre 2005 in seguito all’estinzione del finanziamento Convertendo; l’ulteriore<br />

sovrapprezzo di 859 milioni di euro è iscritto nelle Riserve di risultato. La voce comprende inoltre, per un ammontare negativo di 81 milioni di euro, gli<br />

effetti delle transazioni di acquisto o vendita (senza perdita del controllo) di quote di interessenze di pertinenza di terzi in società controllate riconosciuti nel<br />

patrimonio netto a partire dal 1° gennaio <strong>2010</strong>, in accordo con quanto previsto dallo IAS 27.<br />

Effetti della Scissione sulle riserve di capitale di <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Per effetto della Scissione la Riserva sovrapprezzo azioni di <strong>Fiat</strong> S.p.A. si ridurrà di 462 milioni di euro e il suo valore sarà quindi pari a 220 milioni di euro.<br />

Riserve di risultato<br />

Le Riserve di risultato comprendono principalmente:<br />

la riserva legale di <strong>Fiat</strong> S.p.A. per un valore pari a 716 milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong> (700 milioni di euro al 31 dicembre 2009);<br />

gli utili a nuovo per complessivi 2.796 milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong> (utili a nuovo per 3.847 milioni di euro al 31 dicembre 2009);<br />

l’utile di pertinenza dei soci della controllante per 520 milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong> (perdita per 838 milioni di euro al 31 dicembre 2009);<br />

la riserva per pagamenti basati su azioni per complessivi 113 milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong> (95 milioni di euro al 31 dicembre 2009).<br />

Effetti della Scissione sulle riserve di risultato di <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Per effetto della Scissione la riserva legale di <strong>Fiat</strong> S.p.A. si ridurrà di 215 milioni di euro e il suo valore sarà quindi pari a 501 milioni di euro; gli Utili a nuovo di<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A., invece, si ridurranno di 1.160 milioni di euro.<br />

215


216<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Altri utili/(perdite) complessivi<br />

Il valore degli Altri utili/(perdite) complessivi è così composto:<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge generati nel periodo (143) 76<br />

Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge riclassificati a conto economico 314 332<br />

Utili/(perdite) su strumenti di copertura in una copertura di flussi finanziari (cash flow hedge) 171 408<br />

Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie available-for-sale generati nel periodo (3) 3<br />

Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie available-for-sale riclassificati a conto economico - -<br />

Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la vendita (available-for-sale) (3) 3<br />

Utili/(perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere generati nel periodo 770 510<br />

Utili/(perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere riclassificati a conto economico (1) (1)<br />

Utili/(perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere 769 509<br />

Altre componenti di conto economico complessivo delle imprese consolidate con il metodo<br />

del patrimonio netto generate nel periodo 87 (44)<br />

Altre componenti di conto economico complessivo delle imprese consolidate con il metodo<br />

del patrimonio netto riclassificate a conto economico 13 (3)<br />

Altre componenti di conto economico complessivo delle imprese consolidate con il metodo del patrimonio netto 100 (47)<br />

Effetto fiscale relativo alle Altre componenti di conto economico complessivo 3 (51)<br />

Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell’effetto fiscale 1.040 822<br />

L’effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) complessivi è così composto:<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

(Onere)/ (Onere)/<br />

Valore Beneficio Valore Valore Beneficio Valore<br />

(in milioni di euro) lordo fiscale Netto lordo fiscale Netto<br />

Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge 171 4 175 408 (51) 357<br />

Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie available for sale (3) (1) (4) 3 - 3<br />

Utili/(perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere 769 - 769 509 - 509<br />

Altre componenti di conto economico complessivo delle imprese consolidate<br />

con il metodo del patrimonio netto 100 - 100 (47) - (47)<br />

Totale Altri utili/(perdite) complessivi 1.037 3 1.040 873 (51) 822<br />

L’incremento delle perdite rilevate direttamente a riserva adeguamento a fair value attività finanziarie available-for-sale è dovuto al decremento del fair value<br />

delle attività a cui si riferisce.<br />

Gli Altri utili/(perdite) complessivi attribuibili alle Discontinued Operation al 31 dicembre <strong>2010</strong> è così composto:<br />

(in milioni di euro) Al 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

Riserva da cash flow hedge (25)<br />

Riserva da conversione 335<br />

Riserva da attività finanziarie available-for-sale -<br />

Quota di Altri utili/(perdite) di imprese valutate con il metodo del patrimonio netto 31<br />

Totale Altri utili/(perdite) complessivi attribuibili alle Discontinued Operation 341


Interessenze di pertinenza di terzi<br />

Le interessenze di pertinenza di terzi, pari a 917 milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong> (814 milioni di euro al 31 dicembre 2009), si riferiscono principalmente<br />

alle seguenti società consolidate con il metodo del consolidamento integrale:<br />

% di competenza di terzi<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Società italiane<br />

Ferrari S.p.A. 10,0 15,0<br />

Teksid S.p.A.<br />

Società estere<br />

15,2 15,2<br />

CNH Global N.V. 11,1 10,7<br />

Gli effetti delle variazioni delle percentuali di interessenza del Gruppo <strong>Fiat</strong> nelle sue controllate sul patrimonio netto del Gruppo sono di seguito riepilogate:<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Utile/(Perdita) del periodo 520 (838)<br />

Trasferimenti da (alle) interessenze di pertinenza di terzi.<br />

Esercizio dell’opzione call sul 5% di Ferrari S.p.A. (73) -<br />

Emissione di nuove azioni da parte di CNH Global N.V. (5) -<br />

Altre minori (3) -<br />

Trasferimenti netti da (alle) interessenze di pertinenza di terzi (81) -<br />

Totale Utile/(Perdita) del periodo e trasferimenti netti da (alle) interessenze di pertinenza di terzi 439 (838)<br />

Pagamenti basati su azioni<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> e al 31 dicembre 2009 il Gruppo ha in essere diversi piani di pagamento basati su azioni spettanti ai manager delle società del Gruppo<br />

o a membri del Consiglio di Amministrazione di <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Piani di Stock Option con sottostante azioni ordinarie <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

I piani emessi fino al 2002 dal Consiglio di Amministrazione di <strong>Fiat</strong> S.p.A. al 31 dicembre <strong>2010</strong> sono interamente decaduti. Tali piani avevano le seguenti<br />

caratteristiche contrattuali:<br />

Strike<br />

Data di price N° opzioni Percentuale<br />

Piano Soggetti assegnatari assegnazione Expiry date (euro) assegnate Vesting date conferimento<br />

Stock Option Maggio 2002 (decaduto) Ex Presidente C.d.A. 14 maggio 2002 1° gennaio <strong>2010</strong> 12,699 1.000.000 1° gennaio 2005 100%<br />

Stock Option Settembre 2002 (decaduto) Manager 12 settembre 2002 12 settembre <strong>2010</strong> 10,397 6.100.000 12 settembre 2003 25%<br />

12 settembre 2004 25%<br />

12 settembre 2005 25%<br />

12 settembre 2006 25%<br />

In data 26 luglio 2004 il Consiglio di Amministrazione aveva concesso al Dr. Marchionne, quale componente del compenso variabile per la carica di<br />

Amministratore Delegato, opzioni per l’acquisto di n. 10.670.000 azioni ordinarie <strong>Fiat</strong> S.p.A. al prezzo di 6,583 euro per azione, esercitabili dal 1° giugno<br />

2008 al 1° gennaio 2011. In ognuno dei primi tre anni seguenti la data di assegnazione il Dr. Marchionne aveva maturato il diritto di acquistare, dal 1° giugno<br />

2008, una quota annua massima di n. 2.370.000 azioni. A partire dal 1° giugno 2008 egli aveva diritto di esercitare, con effetto a tale data, la parte residuale<br />

delle opzioni spettanti, pari a n. 3.560.000 azioni, avendo raggiunto i prestabiliti obiettivi di redditività nel periodo di riferimento. L’Assemblea del 27 marzo<br />

2009, ritenendo interesse prioritario per il Gruppo modificare il suddetto piano al fine di ripristinarne la capacità di fidelizzazione, ha approvato l’introduzione di<br />

un nuovo periodo di vesting, unicamente in funzione della permanenza in carica, che ha reso le opzioni non esercitabili sino al 1° gennaio 2011, e l’estensione<br />

del periodo di esercizio che terminerà il 1° gennaio 2016, restando invariate tutte le altre condizioni.<br />

217


218<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> le caratteristiche del suddetto piano di stock option sono le seguenti:<br />

Strike<br />

Data di price N° opzioni Percentuale<br />

Piano Soggetti assegnatari modifica Expiry date (euro) assegnate Vesting date conferimento<br />

Stock Option Luglio 2004 (modificato) Amministratore Delegato 27 marzo 2009 1° gennaio 2016 6,583 10.670.000 31 dicembre <strong>2010</strong> 100%<br />

In data 3 novembre 2006, il Consiglio di Amministrazione di <strong>Fiat</strong> S.p.A. aveva deliberato (subordinatamente alla successiva approvazione da parte<br />

dell’Assemblea degli azionisti, occorsa il 5 aprile 2007) un piano di stock option, della durata di otto anni, che conferiva ad alcuni dirigenti del Gruppo e<br />

all’Amministratore Delegato di <strong>Fiat</strong> S.p.A. il diritto di acquistare un determinato numero di azioni ordinarie <strong>Fiat</strong> S.p.A. al prezzo prefissato di 13,37 euro<br />

per azione. In particolare le n. 10.000.000 di opzioni attribuite ai dipendenti e le n. 5.000.000 di opzioni attribuite al Dr. Marchionne avevano un periodo di<br />

maturazione di quattro anni, in quote paritetiche annuali, subordinato al raggiungimento di prestabiliti obiettivi di redditività (Non Market Conditions “NMC”)<br />

nel periodo di riferimento ed erano esercitabili a partire dall’approvazione del bilancio relativo all’esercizio <strong>2010</strong>. Le residue n. 5.000.000 di opzioni attribuite<br />

all’Amministratore Delegato di <strong>Fiat</strong> S.p.A., anch’esse soggette ad un periodo di maturazione quadriennale in quote paritetiche annuali, sono esercitabili a<br />

partire da novembre <strong>2010</strong>. L’esercizio delle opzioni è inoltre subordinato a specifici vincoli temporali di durata del rapporto di lavoro o del mandato.<br />

Le caratteristiche contrattuali del piano di stock option 2006 sono le seguenti:<br />

Strike price N° opzioni Percentuale<br />

Piano Soggetti assegnatari Expiry date (euro) assegnate Vesting date conferimento<br />

Stock Option Novembre 2006 Amministratore Delegato 3 novembre 2014 13,37 5.000.000 Novembre 2007 25%<br />

Novembre 2008 25%<br />

Novembre 2009 25%<br />

Novembre <strong>2010</strong> 25%<br />

Stock Option Novembre 2006 Amministratore Delegato 3 novembre 2014 13,37 5.000.000 1° Trimestre 2008 (*) 25%*NMC<br />

1° Trimestre 2009 (*) 25%*NMC<br />

1° Trimestre <strong>2010</strong> (*) 25%*NMC<br />

1° Trimestre 2011 (*) 25%*NMC<br />

Stock Option Novembre 2006 Manager 3 novembre 2014 13,37 10.000.000 1° Trimestre 2008 (*) 25%*NMC<br />

1° Trimestre 2009 (*) 25%*NMC<br />

1° Trimestre <strong>2010</strong> (*) 25%*NMC<br />

1° Trimestre 2011 (*) 25%*NMC<br />

(*) In occasione dell’approvazione del Bilancio consolidato dell’esercizio precedente, subordinatamente al perdurare dei rapporti professionali.<br />

Come più ampiamente descritto nel successivo paragrafo Modifiche dei piani di stock option e di stock grant conseguenti alla Scissione, le condizioni di<br />

maturazione previste da ciascun piano di stock option, sia ove siano subordinate alla sussistenza del rapporto di lavoro o di collaborazione con il Gruppo<br />

<strong>Fiat</strong>, sia ove siano legate al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance, hanno esaurito il loro periodo temporale di riferimento il 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong>. Con particolare riferimento alle opzioni assegnate nell’ambito del Piano di stock option 2006 e subordinate al raggiungimento di prestabiliti obiettivi di<br />

redditività, si precisa che è maturata solo la prima tranche di diritti (ovvero il 25%), in quanto non sono stati raggiunti gli obiettivi di redditività relativi al triennio<br />

2008-<strong>2010</strong> originariamente previsti nel 2006. Il restante 75% è pertanto non maturato.<br />

In data 26 febbraio 2008 il Consiglio di Amministrazione di <strong>Fiat</strong> S.p.A. aveva deliberato un piano di incentivazione, successivamente approvato dall’Assemblea<br />

degli azionisti del 31 marzo 2008, che prevedeva la facoltà di procedere ad assegnazioni periodiche entro il <strong>2010</strong> di un massimo complessivo di 4 milioni<br />

di strumenti finanziari, in forma di stock option e/o stock appreciation right. Lo scopo del piano era l’attrazione e la retention di dirigenti in ruoli chiave<br />

assunti o promossi successivamente all’attribuzione del piano di stock option del 3 novembre 2006 o che avrebbero assunto maggiori responsabilità<br />

dall’assegnazione del piano 2006 e riprendeva le caratteristiche di detto piano in termini di obiettivi di redditività, periodo di maturazione e di esercizio. In<br />

data 23 luglio 2008 il Consiglio di Amministrazione, in attuazione della prima parte del programma, aveva deciso l’attribuzione di n. 1.418.500 stock option<br />

al prezzo di esercizio di euro 10,24, con un periodo di maturazione di tre anni subordinato al raggiungimento di prestabiliti obiettivi di redditività (Non Market<br />

Conditions “NMC”) nel periodo di riferimento ed esercitabili a partire dall’approvazione del bilancio relativo all’esercizio <strong>2010</strong>. Per quanto riguarda il piano in<br />

esame, al 31 dicembre <strong>2010</strong>, non essendo stati raggiunti i sopra citati obiettivi di redditività, nessuno dei diritti concessi ai dipendenti è maturato.


Le caratteristiche contrattuali del piano di stock option 2008 erano le seguenti:<br />

Strike price N° opzioni Percentuale<br />

Piano Soggetti assegnatari Expiry date (euro) assegnate Vesting date conferimento<br />

Stock Option Luglio 2008 (non maturato) Manager 3 novembre 2014 10,24 1.418.500 1° Trimestre 2009 (*) 18%*NMC<br />

1° Trimestre <strong>2010</strong> (*) 41%*NMC<br />

1° Trimestre 2011 (*) 41%*NMC<br />

(*) In occasione dell’approvazione del Bilancio consolidato dell’esercizio precedente subordinatamente al perdurare dei rapporti professionali.<br />

In sintesi, i piani di stock option in essere al 31 dicembre <strong>2010</strong> presentano le seguenti caratteristiche:<br />

Pagamenti spettanti ai manager Pagamenti spettanti ai membri del C.d.A.<br />

Prezzo di Numero di opzioni Numero di opzioni Durata media Numero di opzioni Numero di opzioni Durata media<br />

esercizio in essere al in essere al residua contrattuale in essere al in essere al residua contrattuale<br />

(in euro) 31 dicembre <strong>2010</strong> 31 dicembre 2009 (in anni) 31 dicembre <strong>2010</strong> 31 dicembre 2009 (in anni)<br />

6,583 - - - 10.670.000 10.670.000 5,0<br />

10,24 - 956.530 - - - -<br />

10,397 - 845.000 - - - -<br />

12,699 - - - - 500.000 -<br />

13,370 2.101.250 6.536.875 3,8 6.250.000 8.750.000 3,8<br />

Totale 2.101.250 8.338.405 16.920.000 19.920.000<br />

La movimentazione nel corso dell’esercizio è stata la seguente:<br />

Pagamenti spettanti ai manager Pagamenti spettanti ai membri del C.d.A.<br />

Prezzo medio Prezzo medio<br />

Numero di opzioni di esercizio (in euro) Numero di opzioni di esercizio (in euro)<br />

In essere all’inizio dell’esercizio 8.338.405 12,71 19.920.000 9,72<br />

Attribuite - - - -<br />

Non maturate (5.447.155) 12,79 (2.500.000) 13,37<br />

Esercitate - - - -<br />

Decadute (790.000) 10,397 (500.000) 12,699<br />

In essere al 31 dicembre <strong>2010</strong> 2.101.250 13,37 16.920.000 9,09<br />

Esercitabili al 31 dicembre <strong>2010</strong> - - 5.000.000 13,37<br />

Esercitabili al 31 dicembre 2009 845.000 10,397 500.000 12,699<br />

Le opzioni non maturate nell’esercizio comprendono le opzioni non maturate relative a dipendenti che hanno lasciato il Gruppo, nonché le opzioni non<br />

maturate nel periodo per mancato raggiungimento di alcune non-market condition relativamente ai piani Novembre 2006 e Luglio 2008.<br />

A fronte dei piani di stock option in essere al 31 dicembre <strong>2010</strong> l’onere figurativo complessivamente rilevato nel conto economico dal Gruppo per il <strong>2010</strong> è<br />

stato pari a 4,9 milioni di euro (provento netto di 7 milioni di euro nel 2009 a fronte della rivisitazione della probabilità di maturazione dei piani).<br />

Assegnazione gratuita di azioni ordinarie <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

In data 23 febbraio 2009 il Consiglio di Amministrazione di <strong>Fiat</strong> S.p.A. aveva deliberato un piano di incentivazione, successivamente approvato dall’Assemblea<br />

degli azionisti del 27 marzo 2009, fondato sull’attribuzione di diritti che, subordinatamente al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance (Non<br />

Market Conditions “NMC”) per l’anno 2009 e <strong>2010</strong> e al perdurare di rapporti professionali con il Gruppo, consentiva all’Amministratore Delegato di <strong>Fiat</strong><br />

S.p.A. di ricevere gratuitamente azioni ordinarie <strong>Fiat</strong> S.p.A. per un ammontare complessivo di 2 milioni di azioni. La maturazione dei diritti era prevista in<br />

un’unica tranche con l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del Bilancio consolidato del Gruppo per l’esercizio <strong>2010</strong> ed il numero delle<br />

azioni assegnato era definito pari al 25% dei diritti assegnati nel caso di raggiungimento degli obiettivi 2009 e pari al 100% dei diritti assegnati nel caso di<br />

raggiungimento degli obiettivi <strong>2010</strong>. I prestabiliti obiettivi di redditività del Gruppo relativamente all’esercizio 2009 sono stati raggiunti.<br />

219


220<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

L’Assemblea degli Azionisti del 26 marzo <strong>2010</strong>, su proposta del Consiglio di Amministrazione ha introdotto nel Piano una componente di pura fidelizzazione<br />

pari a complessivi 2 milioni di diritti addizionali, la cui maturazione è unicamente subordinata al perdurare dei rapporti professionali con il Gruppo sino alla<br />

data di approvazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2011. Inoltre, la durata del Piano originario è stata estesa fino all’approvazione del bilancio<br />

2011 con ridefinizione di obiettivi per gli esercizi <strong>2010</strong> e 2011.<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> le caratteristiche contrattuali del piano di stock grant 2009 erano quindi le seguenti:<br />

Piano Soggetti assegnatari N° azioni Vesting date Percentuale conferimento<br />

Stock Grant 2009 (modificato) Amministratore Delegato 4.000.000 1° Trimestre <strong>2010</strong> (*) 500.000(**)<br />

1° Trimestre 2011 (*) 375.000*NMC(**)<br />

1° Trimestre 2012 (*) 1.125.000*NMC(**)<br />

1° Trimestre 2012 (*) 2.000.000(**)<br />

(*) In occasione dell’approvazione del Bilancio consolidato dell’esercizio precedente.<br />

(**) Subordinatamente alla permanenza in carica fino all’approvazione del bilancio 2011.<br />

In data 18 febbraio 2011 il Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Comitato Remunerazioni, ha accertato la maturazione di 375.000 diritti a<br />

seguito del raggiungimento degli obiettivi gestionali assegnati e, alla luce delle operazioni straordinarie avvenute nel corso dell’esercizio, ha altresì deliberato<br />

di subordinare al solo perdurare dei rapporti professionali con il Gruppo sino alla fine del 2011 anche la residua quota di diritti subordinata ad obiettivi di<br />

performance del 2011.<br />

Con riferimento a tale piano di incentivazione, come richiesto dall’IFRS 2 il Gruppo ha provveduto a calcolare il fair value incrementale complessivo della<br />

modifica del piano, pari a 19 milioni di euro. Tale fair value incrementale è rilevato a conto economico lungo il periodo di maturazione del piano unitamente<br />

al fair value alla data di assegnazione determinato nel 2009. Il fair value incrementale del Piano è stato determinato con riferimento ad un prezzo delle azioni<br />

ordinarie <strong>Fiat</strong> S.p.A. alla data di modifica (pari a 9,75 euro per azione). L’onere figurativo complessivamente rilevato a conto economico nell’esercizio <strong>2010</strong><br />

a fronte di tale piano è stato pertanto pari a 12,4 milioni di euro (6 milioni di euro nel 2009).<br />

Modifiche dei piani di stock option e di stock grant conseguenti alla Scissione<br />

Con riguardo ai piani di incentivazione sopra descritti, il Consiglio di Amministrazione, riunitosi in data 21 luglio <strong>2010</strong>, tenuto conto della proposta Scissione,<br />

ha confermato gli strumenti di incentivazione basati su strumenti finanziari in essere nel Gruppo, adottando, subordinatamente all’efficacia della Scissione<br />

ed in forza della delega di volta in volta attribuita allo stesso dall’Assemblea degli azionisti, gli opportuni adeguamenti per consentire agli strumenti di<br />

incentivazione di continuare a raggiungere le finalità per cui gli stessi sono stati adottati anche nel contesto della Scissione, evitando peraltro revisioni degli<br />

stessi che, anche se pienamente legittime, potessero apparire meno in linea con la volontà di allineare interessi del management a interessi della società e<br />

dei suoi azionisti.<br />

In particolare, il Consiglio, in applicazione delle regole previste dai rispettivi regolamenti di piano, ha deliberato di adeguare la tipologia di azioni sottostanti<br />

i diritti di stock option e di stock grant in stretta correlazione con il rapporto di assegnazione della Scissione e di consentire ai dipendenti che usciranno dal<br />

Gruppo della Società Scissa (<strong>Fiat</strong> S.p.A.) per entrare a far parte del Gruppo della Società Beneficiaria (<strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.) di non perdere i diritti acquisiti.<br />

I legittimati ad esercitare i diritti di stock option ed a beneficiare dei diritti di stock grant riceveranno, quindi, fermo restando il pagamento dello strike price<br />

prestabilito da ciascun piano ovvero il rispetto della condizione di assegnazione gratuita, una azione ordinaria <strong>Fiat</strong> ed una azione ordinaria <strong>Fiat</strong> Industrial per<br />

ogni diritto di stock option o stock grant posseduto.<br />

Con particolare riferimento ai piani di stock option, ha deliberato che le condizioni di maturazione previste da ciascun piano, sia ove fossero subordinate<br />

alla sussistenza del rapporto di lavoro o di collaborazione con il Gruppo, sia ove fossero legate al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance,<br />

esaurissero il loro periodo temporale di riferimento al 31 dicembre <strong>2010</strong>, e cioè in data anteriore alla data di effetto della Scissione.<br />

Analogamente, il piano di stock grant consentirà all’assegnatario di ricevere in assegnazione gratuita una azione ordinaria <strong>Fiat</strong> ed una azione ordinaria<br />

<strong>Fiat</strong> Industrial per ogni diritto posseduto, subordinatamente alla maturazione delle condizioni, originariamente previste, di permanenza in carica e/o di<br />

raggiungimento di specifici obiettivi di performance relativi agli esercizi <strong>2010</strong> e 2011, coerenti con il Piano Strategico <strong>2010</strong>-2014. Gli obiettivi di performance<br />

relativi all’esercizio 2011 saranno costituiti dalla quota parte relativa al Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione, come originariamente predeterminata in sede di<br />

elaborazione degli obiettivi complessivi relativi al Gruppo <strong>Fiat</strong> ante Scissione.


Tutti i piani di stock option e di stock grant, ad eccezione della parte destinata ai manager del Piano 2006 per la quale, come già ricordato, era stato<br />

deliberato un aumento di capitale, verranno soddisfatti mediante l’utilizzo delle azioni proprie in portafoglio a <strong>Fiat</strong> S.p.A. e delle azioni ordinarie <strong>Fiat</strong> Industrial<br />

che, per effetto della Scissione, sono state assegnate a <strong>Fiat</strong> S.p.A. senza pagamento di corrispettivo.<br />

Dal momento che i piani originari includevano la previsione secondo la quale, in presenza di operazioni straordinarie sul capitale di <strong>Fiat</strong> S.p.A., i piani stessi<br />

sarebbero stati conseguentemente modificati, non è necessario procedere alla determinazione di un fair value incrementale eventualmente derivante dalle<br />

modifiche sopra descritte.<br />

Piani di Stock Option con sottostante azioni ordinarie CNH Global N.V.<br />

La società CNH Global N.V., del settore CNH – Case New Holland, ha assegnato a propri membri del Consiglio di Amministrazione e a dipendenti alcuni<br />

piani di pagamento basati su azioni ordinarie, le cui caratteristiche sono riportate di seguito.<br />

CNH Global N.V. Outside Directors’ Compensation Plan (“CNH Directors’ Plan”)<br />

Tale piano è rivolto ai membri indipendenti del Consiglio di Amministrazione della società CNH Global N.V. e prevede il pagamento in denaro e/o in azioni<br />

e/o in opzioni su azioni ordinarie di CNH di:<br />

un onorario annuale di 100.000 USD;<br />

un onorario per la partecipazione all’Audit Commitee di 20.000 USD;<br />

un onorario per la partecipazione al Comitato Compensi e Corporate Governance di 15.000 USD;<br />

un onorario per la presidenza dell’Audit Commitee di 35.000 USD; e<br />

un onorario per la presidenza del Comitato Compensi e Corporate Governance di 25.000 USD.<br />

Al termine di ogni trimestre i membri indipendenti del Consiglio di Amministrazione scelgono la forma di pagamento per un ammontare pari a ¼ dei loro<br />

onorari. Se il consigliere sceglie di essere pagato in azioni ordinarie di CNH, riceve un numero di azioni ordinarie pari all’ammontare degli onorari che<br />

decide di convertire diviso per il fair market value delle azioni ordinarie di CNH Global N.V. Queste azioni ordinarie maturano immediatamente al momento<br />

dell’assegnazione, ma non possono essere rivendute per un periodo di sei mesi Se il consigliere sceglie di essere pagato in opzioni, riceverà un numero di<br />

opzioni corrispondente al valore degli onorari che questi ha scelto di convertire in azioni, moltiplicato per quattro e diviso per il fair market value di una azione<br />

ordinaria, determinato sulla base della media tra il prezzo massimo ed il prezzo minimo sulla Borsa di New York (NYSE) delle azioni ordinarie di CNH Global<br />

N.V. nell’ultimo giorno di negoziazione prima dell’inizio di ogni trimestre. Tali stock option maturano immediatamente dalla data di conferimento, ma le azioni<br />

acquistate esercitando l’opzione sopra descritta non possono essere vendute nei sei mesi successivi alla data di esercizio. Le stock option decadono dieci<br />

anni dopo la data di concessione o, se accade prima, sei mesi dopo la cessazione del mandato dell’amministratore. Il Consiglio di Amministrazione di CNH<br />

ha approvato, dietro suggerimento del Comitato Compensi e Corporate Governance, la proposta di emendamento al CNH Directors’ Plan che prevede<br />

che tutti i membri del Consiglio di Amministrazione abbiano il diritto di ricevere un compenso nell’ambito del CNH Director’s plan a condizione che non<br />

ricevano uno stipendio o altre forme di compenso per servizi lavorativi prestati nello stesso periodo a favore di CNH Global N.V. o del Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial.<br />

L’emendamento proposto è soggetto all’approvazione degli azionisti di CNH nella prossima assemblea ordinaria (che si terrà il 29 marzo 2011).<br />

Prima del 2007, CNH aveva inoltre concesso delle opzioni che maturavano dal terzo anniversario dalla data di concessione.<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> e 2009, vi erano rispettivamente n. 693.914 e n. 700.058 di azioni ordinarie, riservate per l’emissione a fronte del CNH Directors’ Plan.<br />

Nessun membro del Consiglio di Amministrazione riceve benefici al momento della cessazione del mandato.<br />

221


222<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Le caratteristiche delle stock option in essere nell’ambito del CNH Directors’ Plan al 31 dicembre <strong>2010</strong> e 2009 sono:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Durata media Durata media<br />

Numero residua Numero residua<br />

di opzioni contrattuale di opzioni contrattuale<br />

Prezzo di esercizio (in USD) in essere (in anni) in essere (in anni)<br />

10,22 – 16,00 - - 26.063 9,2<br />

16,01 – 26,00 29.076 6,7 30.612 7,2<br />

26,01 – 40,00 44.188 6,4 40.295 6,6<br />

40,01 – 56,00 11.162 7,1 11.162 8,1<br />

56,01 – 66,54 6.414 6,9 9.287 5,5<br />

Totale 90.840 117.419<br />

La movimentazione del CNH Directors’ Plan nel corso dell’esercizio è stata la seguente:<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Prezzo medio Prezzo medio<br />

Numero di esercizio Numero di esercizio<br />

di opzioni (in USD) di opzioni (in USD)<br />

In essere all’inizio dell’esercizio 117.419 27,54 92.508 31,01<br />

Concesse 12.904 26,73 29.661 15,51<br />

Non maturate - - - -<br />

Esercitate (36.610) 15,61 (4.000) 9,23<br />

Decadute (2.873) 59,17 (750) 77,05<br />

In essere alla fine dell’esercizio 90.840 31,24 117.419 27,54<br />

Esercitabili alla fine dell’esercizio 90.840 31,24 117.419 27,54<br />

CNH Equity Incentive Plan (“CNH EIP”)<br />

Tale piano prevede per i dipendenti di CNH Global N.V. e sue controllate diversi tipi di incentivazioni basate sul raggiungimento da parte del settore di specifici<br />

obiettivi di performance, in base ai risultati consuntivati e risultanti dal bilancio consolidato di CNH redatto secondo gli IFRS. Al 31 dicembre <strong>2010</strong> CNH ha<br />

riservato a tale piano n. 15.900.000 azioni (n. 15.900.000 azioni al 31 dicembre 2009). Il piano prevede incentivazioni sotto forma di stock option e di azioni,<br />

come di seguito descritto.<br />

Piani di stock option<br />

Prima del 2006 erano stati emessi alcuni piani di stock option che maturavano su un arco temporale di quattro anni dalla data di assegnazione e con scadenza<br />

dopo dieci anni dall’assegnazione. Inoltre, erano state emesse delle stock option che maturavano anticipatamente subordinatamente al raggiungimento di<br />

determinati criteri di performance; tuttavia tali criteri di performance non sono stati raggiunti. La maturazione di queste opzioni avveniva dopo il settimo anno<br />

dalla concessione. Tutte le opzioni concesse prima del 2006 hanno una durata contrattuale di dieci anni.<br />

Eccetto per il caso di seguito descritto, il prezzo di esercizio di tutte le opzioni assegnate tramite il CNH EIP è uguale o maggiore al fair market value delle<br />

azioni ordinarie di CNH Global N.V. alle rispettive date di concessione. Nel corso del 2009 e del 2001, CNH ha assegnato stock option con prezzo di<br />

esercizio inferiore alla quotazione di mercato delle proprie azioni ordinarie alla data di concessione. Il prezzo di esercizio di tali piani era comunque stato<br />

stabilito sulla base della media ufficiale dei prezzi delle azioni ordinarie di CNH quale risultante dalla Borsa di New York (NYSE) in un periodo di trenta giorni<br />

precedenti la data di assegnazione.<br />

A partire dal 2006 sono stati emessi piani che prevedono stock option basate sulle performance, azioni attribuite in base alle performance e incentivi per<br />

cassa. Nell’ambito di tali piani, nel mese di aprile <strong>2010</strong> CNH ha assegnato circa 1,5 milioni di stock option basate sulle performance (per specifici livelli di<br />

target). Un terzo di tali opzioni sono maturate a seguito dell’approvazione dei risultati <strong>2010</strong> del settore da parte del Consiglio di Amministrazione di CNH<br />

tenutosi nel mese di febbraio 2011. Le restanti opzioni matureranno con lo stesso criterio negli anni successivi. Poiché i risultati del <strong>2010</strong> di CNH hanno<br />

superato i target fissati, si prevede che matureranno 2,9 milioni di opzioni. Le opzioni concesse nel <strong>2010</strong> nell’ambito del CNH EIP scadono dopo cinque<br />

anni dal periodo di maturazione iniziale.


Le caratteristiche dei piani in essere secondo il CNH EIP al 31 dicembre <strong>2010</strong> sono le seguenti:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Durata media<br />

Numero ponderata residua Prezzo medio Numero Prezzo medio<br />

di opzioni contrattuale di esercizio di opzioni di esercizio<br />

Prezzo di esercizio (in USD) in essere (in anni) (in USD) in essere (in USD)<br />

13,58 – 19,99 1.536.464 4,0 13,66 2.243.243 13,70<br />

20,00 – 29,99 53.333 1,2 21,20 186.760 21,20<br />

30,00 – 39,99 3.734.654 4,4 33,00 1.256.178 37,21<br />

40,00 – 68,85 464.520 2,9 49,33 646.654 52,80<br />

Totale 5.788.971 4.332.835<br />

La movimentazione nel corso dell’esercizio è stata la seguente:<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Prezzo medio Prezzo medio<br />

Numero di esercizio Numero di esercizio<br />

di opzioni (in USD) di opzioni (in USD)<br />

In essere all’inizio dell’esercizio 4.332.835 26,67 2.718.109 40,82<br />

Concesse 2.888.625 31,69 4.144.800 13,58<br />

Non maturate (324.494) 31,91 (2.404.528) 18,06<br />

Esercitate (992.535) 20,69 (8.136) 18,65<br />

Decadute (115.460) 68,85 (117.410) 68,85<br />

In essere alla fine dell’esercizio 5.788.971 29,07 4.332.835 26,67<br />

Esercitabili alla fine dell’esercizio 1.431.524 36,40 1.488.840 37,81<br />

Assegnazioni di azioni basate su criteri di performance<br />

Nell’ambito del piano CNH EIP possono essere assegnate a determinati manager e dipendenti in posizioni chiave anche azioni collegate ad obiettivi di<br />

performance. In tale caso CNH stabilisce la durata e le condizioni di performance di ogni piano. Queste azioni maturano sulla base del raggiungimento di<br />

specifici criteri di performance.<br />

Nel mese di Settembre <strong>2010</strong>, nell’ambito del CNH EIP, CNH ha attribuito circa 2 milioni di azioni basate su criteri di performance non ancora maturate. Tali<br />

azioni matureranno in 3 quote paritetiche al raggiungimento di determinati obiettivi su base cumulata nel terzo, quarto e quinto anno di piano aventi termine<br />

rispettivamente il 31 dicembre 2012, 2013 e 2014. Il fair value unitario di tali azioni è pari USD 34,74 per azione.<br />

Dal 2006 al 2009 CNH aveva concesso delle azioni basate sulla performance nell’ambito del Top Performance Plan (“TPP”) la cui maturazione dipendeva dal<br />

raggiungimento di determinati specifici obiettivi entro il <strong>2010</strong>. Nel 2006 e nel 2007 CNH aveva rilevato costi a fronte del piano TPP, determinati assumendo<br />

il conseguimento di specifici obiettivi di performance nel 2009. Nel 2008, il settore non ha raggiunto tali obiettivi e conseguentemente a tale variazione di<br />

stima, CNH ha proventizzato oneri figurativi per pagamenti basati su azioni per 7 milioni di euro (11 milioni di USD). Gli obiettivi del 2009 e del <strong>2010</strong> non sono<br />

stati raggiunti e conseguentemente tali piani sono decaduti. Nel 2009 e nel <strong>2010</strong> CNH non ha rilevato alcun onere figurativo per pagamenti basati su azioni<br />

in relazione al piano TPP.<br />

223


224<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

La movimentazione del piano di assegnazione di azioni secondo il CNH EIP è stata la seguente:<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Fair value medio Fair value medio<br />

ponderato ponderato<br />

alla data di alla data di<br />

Numero assegnazione Numero assegnazione<br />

di azioni (in USD) di azioni (in USD)<br />

Azioni non ancora maturate all’inizio dell’esercizio 1.349.000 31,22 1.870.500 31,28<br />

Concesse 2.027.000 34,74 25.000 11,83<br />

Non maturate (1.359.000) 31,25 (546.500) 30,52<br />

Maturate - - - -<br />

Azioni non ancora maturate alla fine dell’esercizio 2.017.000 34,74 1.349.000 31,22<br />

Assegnazioni di azioni vincolate<br />

Nel mese di settembre <strong>2010</strong>, nell’ambito del piano CNH EIP, CNH ha assegnato n. 302.000 azioni vincolate ad alcuni dipendenti che ricoprivano un ruolo<br />

chiave in azienda. Tali azioni matureranno in tre anni fino al 30 settembre 2013 in quote paritetiche. Il fair value unitario di tale piano è pari a USD 34,74.<br />

La movimentazione del piano in esame durante l’esercizio è stata la seguente:<br />

<strong>2010</strong><br />

Fair value medio<br />

ponderato alla data<br />

Numero di azioni di assegnazione (in USD)<br />

Azioni non ancora maturate all’inizio dell’esercizio - -<br />

Concesse 326.000 34,56<br />

Non maturate (2.000) 34,74<br />

Maturate (8.000) 32.35<br />

Azioni non ancora maturate alla fine dell’esercizio 316.000 34.62<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> vi erano n. 4.992.271 azioni ordinarie di CNH Global N.V. (n. 8.332.115 azioni ordinarie di CNH Global N.V. al 31 dicembre 2009)<br />

disponibili per l’emissione nell’ambito del programma CNH EIP.<br />

Il settore CNH - Case New Holland valuta le proprie stock option con metodologia Black-Scholes. Le assunzioni medie utilizzate nel modello sono state le<br />

seguenti:<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Directors’ Equity Directors’ Equity<br />

Plan Incentive Plan Plan Incentive Plan<br />

Vita delle opzioni (anni) 5,00 3,73 5,00 3,73<br />

Volatilità azioni CNH Global N.V. (%) 66,9 74,1 62,9 70,6<br />

Dividendi attesi (%) 0,6 0,5 0,8 0,7<br />

Tasso di interesse risk-free (%) 2,0 1,9 2,2 1,6<br />

Sulla base di tale modello, il fair value medio unitario delle stock option concesse da CNH negli esercizi <strong>2010</strong> e 2009 è il seguente:<br />

(in USD) <strong>2010</strong> 2009<br />

Directors’ Plan 14,60 8,03<br />

EIP 16,10 9,03<br />

Il costo complessivamente rilevato a conto economico nell’esercizio <strong>2010</strong> per pagamenti basati su azioni relativamente ai piani con sottostante azioni CNH<br />

Global N.V. è pari a 26 milioni di euro (10 milioni di euro nel 2009).


Piani di Stock Option con sottostante azioni ordinarie Ferrari S.p.A.<br />

I piani di stock option in esame conferivano a dipendenti di Ferrari S.p.A. da un lato, e al Presidente e allora Amministratore Delegato della società dall’altro,<br />

il diritto di sottoscrivere rispettivamente n. 207.200 e n. 184.000 azioni Ferrari S.p.A. al prezzo di 175 euro per azione. L’esercitabilità delle opzioni, possibile<br />

anche parzialmente e sino al 31 dicembre <strong>2010</strong>, era in parte subordinata all’avvenuta quotazione in borsa della società. Non essendo state rispettate le<br />

condizioni di maturazione dei piani, i diritti concessi non sono maturati.<br />

Pagamenti basati su azioni regolati per cassa<br />

Alcune società dell’ex joint venture con General Motors avevano approvato, negli esercizi 2001, 2002, 2003 e 2004, quattro piani di pagamento basati<br />

su azioni regolati per cassa definiti stock appreciation right (SAR). Attraverso tali strumenti, alcuni dipendenti del Gruppo avevano il diritto di ricevere un<br />

pagamento in contanti pari all’incremento di valore tra il prezzo di assegnazione ed il prezzo dell’azione ordinaria <strong>Fiat</strong> S.p.A. alla data di esercizio. I piani 2001<br />

e 2002 sono ormai decaduti. In accordo con quanto stabilito dall’IFRS 2, il Gruppo rileva la passività derivante da tali diritti al fair value ad ogni data di bilancio<br />

e ad ogni data di regolamento imputando le variazioni del fair value direttamente a conto economico. La passività complessivamente rilevata al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong> con riferimento ai n. 70.644 diritti in essere a tale data è pari a 0,7 milioni di euro (0,5 milioni di euro al 31 dicembre 2009). Si segnala inoltre che alla<br />

data di pubblicazione del presente documento, anche a seguito del sopraggiungere della scadenza del piano 2003, n. 30.192 diritti residui al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong> non sono più in essere. Si precisa infine che, a seguito della Scissione, dal 1° gennaio 2011 i residui stock appreciation rights si sono trasformati nel<br />

diritto di ricevere un pagamento in contanti pari all’incremento di valore tra il prezzo di assegnazione e la somma dei prezzi dell’azione ordinaria <strong>Fiat</strong> S.p.A<br />

e <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

24. Fondi per benefici ai dipendenti<br />

Le società del Gruppo garantiscono benefici successivi al rapporto di lavoro per i propri dipendenti attivi e non più attivi sia direttamente, sia contribuendo<br />

a fondi esterni al Gruppo. La modalità secondo cui questi benefici sono garantiti varia a seconda delle condizioni legali, fiscali ed economiche di ogni Stato<br />

in cui il Gruppo opera. I benefici solitamente sono basati sulla remunerazione e sugli anni di servizio dei dipendenti.<br />

Le società del Gruppo garantiscono benefici successivi al rapporto di lavoro tramite piani a contribuzione definita e/o piani a benefici definiti. Nel caso di piani<br />

a contribuzione definita, il Gruppo versa dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di un obbligo di legge o contrattuale, oppure su base<br />

volontaria. Con il pagamento dei contributi il Gruppo adempie a tutti i suoi obblighi. Il costo di competenza del periodo matura sulla base del servizio reso dal<br />

dipendente ed è rilevato per destinazione nelle voci Costo del venduto, Spese generali, amministrative e di vendita e Costi di ricerca e sviluppo. Nell’esercizio<br />

<strong>2010</strong> il costo incluso nell’Utile/(perdita) delle Continuing Operation ammonta a 937 milioni di euro (984 milioni di euro nel 2009) ed il costo incluso nell’Utile/<br />

(perdita) delle Discontinued Operation ammonta a 443 milioni di euro (396 milioni di euro nel 2009).<br />

I piani a benefici definiti possono essere non finanziati (unfunded) o possono essere interamente o parzialmente finanziati (funded) dai contributi versati<br />

dall’impresa, e talvolta dai suoi dipendenti, ad una società o fondo, giuridicamente distinto dall’impresa che eroga i benefici ai dipendenti. Tali piani<br />

prevedono generalmente l’erogazione di benefici successivamente al rapporto di lavoro e sono stati classificati dal Gruppo in funzione del beneficio che<br />

intendono garantire in: Trattamento di fine rapporto, Piani pensione, Piani di assistenza sanitaria e Altri.<br />

Trattamento di fine rapporto<br />

La voce Trattamento di fine rapporto riflette l’obbligazione residua in capo al Gruppo relativa all’indennità riconosciuta in Italia ai dipendenti fino al 31<br />

dicembre 2006 per le società con più di 50 dipendenti, accantonata nel corso della vita lavorativa per le altre, e liquidata al momento dell’uscita del<br />

dipendente. In presenza di specifiche condizioni, può essere parzialmente anticipata al dipendente nel corso della vita lavorativa. Trattasi di piano a benefici<br />

definiti unfunded.<br />

Piani pensione<br />

La voce Piani pensione comprende principalmente le obbligazioni delle società del Gruppo operanti negli Stati Uniti (per lo più relative al settore CNH - Case<br />

New Holland) e nel Regno Unito verso alcuni dipendenti ed ex dipendenti del Gruppo. Tali piani pensione prevedono, generalmente, il versamento dei<br />

contributi ad un fondo separato (trust) che amministra in modo indipendente le attività a servizio del piano. La strategia di contribuzione del Gruppo prevede<br />

generalmente l’ammontare necessario a soddisfare i requisiti minimi (funding requirement) previsti dalla legge e dai regolamenti dei singoli paesi. A titolo<br />

prudenziale il Gruppo effettua anche delle contribuzioni discrezionali aggiuntive rispetto ai minimi richiesti. Nel caso in cui i fondi siano overfunded, presentino<br />

in altre parole un surplus rispetto ai requisiti richiesti dalla legge, le società del Gruppo interessate potrebbero essere autorizzate a non contribuire al piano<br />

fino a quando tale condizione è mantenuta.<br />

225


226<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

La strategia di investimento delle attività a servizio del piano dipende dalle caratteristiche del piano e dalla scadenza delle obbligazioni; tipicamente i piani<br />

pensione con scadenza a lungo termine sono finanziati mediante investimenti per lo più in titoli azionari per i quali è attesa una crescita a lungo termine che<br />

ecceda l’inflazione; quelli aventi scadenza nel medio-breve termine sono finanziati mediante investimenti in titoli a reddito fisso meno volatili.<br />

Nel Regno Unito il Gruppo partecipa, tra gli altri, ad un piano pensione finanziato da diverse società del Gruppo denominato “<strong>Fiat</strong> Group Pension Scheme”.<br />

Sulla base di tale piano pensione le società aderenti devono versare dei contributi a favore dei propri dipendenti in forza (“attivi”), pensionati (“retirees”) e di<br />

coloro che hanno lasciato il Gruppo e che non sono ancora andati in pensione (“deferred”).<br />

Piani di assistenza sanitaria<br />

La voce Piani per assistenza sanitaria comprende il valore dei benefici, quali spese mediche ed assicurazioni sulla vita, concessi alla maggior parte dei<br />

dipendenti statunitensi e canadesi del Gruppo (per lo più relativi al settore CNH). Tali piani di assistenza coprono generalmente i dipendenti pensionati dopo<br />

i 55 anni di età e che abbiano maturato almeno 10 anni di servizio. I dipendenti americani e canadesi del settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni<br />

assunti dopo il 1° gennaio 2001 e dopo il 1° gennaio 2002, rispettivamente, non hanno diritto a benefici inerenti alle spese mediche o ad assicurazioni sulla<br />

vita. Sino al 31 dicembre 2006 tali piani sono stati unfunded; a partire dal 2007 il Gruppo ha iniziato a contribuire, su base volontaria, in un fondo separato<br />

ed amministrato in modo indipendente creato per finanziare i piani di assistenza sanitaria in Nord America.<br />

Altri<br />

La voce Altri comprende benefici quali il premio di fedeltà, che matura al raggiungimento di una determinata anzianità aziendale ed è liquidato generalmente<br />

all’uscita dall’azienda; per le realtà francesi si segnala l’istituto ”Indemnité de départ à la retraite”, assimilabile al trattamento di fine rapporto italiano. Tali<br />

piani sono unfunded.<br />

Il dettaglio dei Fondi per benefici a dipendenti iscritti in bilancio al 31 dicembre <strong>2010</strong> e 2009 è il seguente:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale<br />

Benefici successivi al rapporto di lavoro:<br />

Trattamento di fine rapporto 846 208 1.054 1.086<br />

Piani pensione 128 475 603 611<br />

Piani di assistenza sanitaria 2 859 861 844<br />

Altri 113 131 244 242<br />

Totale Benefici successivi al rapporto di lavoro 1.089 1.673 2.762 2.783<br />

Altri fondi per i dipendenti 491 285 776 504<br />

Altri benefici a lungo termine 124 59 183 160<br />

Totale Fondi per benefici ai dipendenti 1.704 2.017 3.721 3.447<br />

Attività per piani a benefici definiti 8 166 174 132<br />

Totale Attività per piani a benefici definiti 8 166 174 132<br />

La voce Altri fondi per i dipendenti rileva la miglior stima alla data di bilancio dei benefici a breve termine dovuti entro dodici mesi dalla prestazione del servizio<br />

da parte del dipendente.<br />

La voce Altri benefici a lungo termine rileva l’obbligazione per quei benefici la cui erogazione avviene, durante il rapporto lavorativo, generalmente al<br />

raggiungimento di una determinata anzianità aziendale o al verificarsi di uno specifico evento e riflette la probabilità che il beneficio sia erogato e la durata<br />

per cui tale pagamento sarà effettuato.


La movimentazione degli Altri fondi per i dipendenti e degli Altri benefici a lungo termine nel corso del <strong>2010</strong> e del 2009 è stata la seguente:<br />

Variaz. area Riclassifica a<br />

Al 31 dicembre di consol. e Discontinued Al 31 dicembre<br />

(in milioni di euro) 2009 Accantonamenti Utilizzi altre variazioni Operation <strong>2010</strong><br />

Altri fondi per i dipendenti 504 542 (269) (1) (285) 491<br />

Altri benefici a lungo termine 160 32 (15) 6 (59) 124<br />

Totale 664 574 (284) 5 (344) 615<br />

Variaz. area<br />

Al 31 dicembre di consol. e Al 31 dicembre<br />

(in milioni di euro) 2008 Accantonamenti Utilizzi altre variazioni 2009<br />

Altri fondi per i dipendenti 329 363 (152) (36) 504<br />

Altri benefici a lungo termine 169 11 (20) - 160<br />

Totale 498 374 (172) (36) 664<br />

I Benefici successivi al rapporto di lavoro e gli Altri benefici a lungo termine sono calcolati sulla base delle seguenti assunzioni:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Stati Regno Stati Regno<br />

(in %) Italia Uniti Unito Altri Italia Uniti Unito Altri<br />

Tasso di sconto 4,2 5,2 5,2 4,5 5,02 5,5 5,75 5,5<br />

Tasso tendenziale di crescita dei salari 3,26 n/a 3,5 2,2 4,02 n/a 3,5 3<br />

Tasso di inflazione 2 n/a 3,5 2,1 2,00 n/a 3,5 2<br />

Tasso tendenziale medio ponderato iniziale dei costi<br />

di assistenza medica n/a 8 n/a n/a n/a 9 n/a n/a<br />

Tasso tendenziale medio ponderato finale dei costi<br />

di assistenza medica n/a 5 n/a n/a n/a 5 n/a n/a<br />

Tassi di rendimento attesi delle attività n/a 8 7 n/a n/a 8 7 n/a<br />

I tassi di sconto sono utilizzati nella valutazione dell’obbligazione e della componente finanziaria dell’onere netto corrente. Il Gruppo ha selezionato tali tassi<br />

sulla base delle curve di rendimento di titoli a reddito fisso di elevata qualità alla data di valutazione dei piani.<br />

Il tasso tendenziale medio di crescita dei costi di assistenza medica rappresenta l’incremento previsto dei costi di assistenza medica. Tale tasso è determinato<br />

dal settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni sulla base dell’esperienza specifica del settore, di consultazioni con attuari ed esperti e di vari trend,<br />

incluse le proiezioni dell’inflazione specifica nel settore dell’assistenza sanitaria derivanti dallo United States Department of Health and Human Services Healt<br />

Care Financing Administration. Il tasso iniziale utilizzato rappresenta un trend di breve periodo basato sull’esperienza recente e sulle prevalenti condizioni di<br />

mercato. Il tasso finale utilizzato è un’assunzione di lungo periodo che tiene conto dell’inflazione nei costi di assistenza sanitaria sulla base dell’andamento<br />

generale dell’inflazione, dell’inflazione incrementale medica, delle tecnologie, dei nuovi farmaci, dell’incremento della spesa pubblica, di variazioni negli utilizzi,<br />

dell’età media della popolazione e del diverso mix dei servizi medici.<br />

I tassi di rendimento attesi delle attività riflettono le stime del management sull’andamento dei tassi medi a lungo termine su fondi investiti al fine di<br />

ottemperare alle obbligazioni future per benefici a dipendenti. Il rendimento atteso tiene conto delle stime dell’inflazione, del tasso di rendimento di titoli a<br />

reddito fisso e azionari, nonché della ripartizione delle attività e delle strategie di investimento, delle commissioni nei casi in cui tali attività siano gestite e dei<br />

costi di gestione. L’andamento e la correlazione dei rendimenti, le stime sugli andamenti futuri e altri rilevanti fattori finanziari sono analizzati per verificarne<br />

la ragionevolezza e la coerenza.<br />

227


228<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

I valori esposti in bilancio per il Trattamento di fine rapporto ed i Piani pensione al 31 dicembre <strong>2010</strong> e 2009 sono rappresentati nella seguente tabella:<br />

Trattamento di fine rapporto Piani pensione<br />

Al 31 Al 31<br />

dicembre dicembre<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> 2009 Al 31 dicembre <strong>2010</strong> 2009<br />

Continuing Discontinued Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale Operation Operation Totale Totale<br />

Valore attuale dei piani finanziati - - - - 419 1.752 2.171 1.876<br />

Fair value delle attività - - - - (327) (1.720) (2.047) (1.796)<br />

- - - - 92 32 124 80<br />

Valore attuale dei piani non finanziati 811 198 1.009 1.001 103 633 736 692<br />

Utili (perdite) attuariali non rilevati 35 10 45 85 (75) (359) (434) (299)<br />

Costo relativo alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevato - - - - - - - -<br />

Attività non rilevate - - - - - 3 3 6<br />

Passività netta 846 208 1.054 1.086 120 309 429 479<br />

Valore contabile a fine esercizio:<br />

Passività 846 208 1.054 1.086 128 475 603 611<br />

Attività - - - - (8) (166) (174) (132)<br />

Passività netta 846 208 1.054 1.086 120 309 429 479<br />

I valori esposti in bilancio per i Piani di assistenza sanitaria e gli Altri benefici successivi al rapporto di lavoro al 31 dicembre <strong>2010</strong> e 2009 sono rappresentati<br />

nella seguente tabella:<br />

Piani di assistenza sanitaria Altri<br />

Al 31 Al 31<br />

dicembre dicembre<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> 2009 Al 31 dicembre <strong>2010</strong> 2009<br />

Continuing Discontinued Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale Operation Operation Totale Totale<br />

Valore attuale dei piani finanziati - 815 815 754 - - - -<br />

Fair value delle attività - (56) (56) (46) - - - -<br />

- 759 759 708 - - - -<br />

Valore attuale dei piani non finanziati 1 43 44 40 127 151 278 258<br />

Utili (perdite) attuariali non rilevati 1 49 50 86 (11) (6) (17) (5)<br />

Costo relativo alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevato - 8 8 10 (3) (14) (17) (11)<br />

Attività non rilevate - - - - - - - -<br />

Passività netta 2 859 861 844 113 131 244 242<br />

Valore contabile a fine esercizio:<br />

Passività 2 859 861 844 113 131 244 242<br />

Attività - - - - - - - -<br />

Passività netta 2 859 861 844 113 131 244 242


Gli ammontari complessivamente rilevati a conto economico nel <strong>2010</strong> per i piani a benefici definiti sono i seguenti:<br />

Trattamento Piani di<br />

di fine rapporto Piani pensione assistenza sanitaria Altri<br />

Continuing Discontinued Continuing Discontinued Continuing Discontinued Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Operation Operation Operation Operation Operation Operation<br />

Costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti - - 10 17 - 7 7 8<br />

Oneri finanziari 26 6 25 120 - 44 5 6<br />

Rendimento atteso delle attività a servizio del piano - - (20) (115) - (4) - -<br />

Perdite (utili) attuariali nette rilevate - - 3 27 - (2) 1 (1)<br />

Costo relativo alle prestazioni di lavoro passate - - - 3 - (41) - 1<br />

Rettifica paragrafo 58 - - - - - - - -<br />

Perdite (utili) su riduzioni ed estinzioni - - - - - - - (4)<br />

Altri oneri (proventi) - - (2) 1 - - - -<br />

Totale Oneri (proventi) 26 6 16 53 - 4 13 10<br />

Rendimento effettivo delle attività a servizio del piano n/a n/a 22 150 n/a 6 n/a n/a<br />

La movimentazione del valore attuale dell’obbligazione per benefici successivi al rapporto di lavoro è la seguente:<br />

Trattamento Piani di<br />

di fine rapporto Piani pensione assistenza sanitaria Altri<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009<br />

Valore attuale dell’obbligazione all’inizio dell’esercizio 1.001 1.062 2.568 2.267 794 848 258 288<br />

Costo relativo a prestazioni correnti - - 27 23 7 6 15 13<br />

Oneri finanziari 32 55 145 142 44 52 11 14<br />

Contributi versati dai dipendenti - - 3 4 4 3 - -<br />

Perdite (utili) attuariali generate 45 (17) 181 255 43 (36) 13 (2)<br />

Differenze cambio - - 128 36 64 (23) 1 -<br />

Benefici liquidati (113) (102) (171) (161) (59) (51) (32) (31)<br />

Costo relativo alle prestazioni di lavoro passate - - 3 - (38) (10) 7 (19)<br />

Variazione area di consolidamento 44 (2) 21 - - - 4 (1)<br />

Perdite (utili) su riduzioni - - - 4 - 4 4 (2)<br />

Perdite (utili) su estinzioni - - - (2) - - (2) -<br />

Altre variazioni - 5 2 - - 1 (1) (2)<br />

Riclassifica a Discontinued Operation (198) - (2.385) - (858) - (151) -<br />

Valore attuale dell’obbligazione alla fine dell’esercizio 811 1.001 522 2.568 1 794 127 258<br />

Nel corso dell’esercizio <strong>2010</strong> le modifiche ai piani di assistenza sanitaria presentate sia nella movimentazione dell’obbligazione, sia nella composizione del<br />

costo per piani a benefici definiti, hanno riguardato principalmente i piani di assistenza sanitaria in Nord America per il settore Macchine per l’Agricoltura e<br />

le Costruzioni.<br />

229


230<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Le variazioni del fair value delle attività a servizio dei Piani pensione sono evidenziate nella seguente tabella:<br />

Piani pensione Piani di assistenza sanitaria<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009<br />

Fair value delle attività all’inizio dell’esercizio 1.796 1.554 46 39<br />

Rendimento atteso delle attività a servizio del piano 135 113 4 3<br />

Utili (perdite) attuariali generate 37 122 2 6<br />

Differenze cambio 108 40 4 (2)<br />

Contributi versati dalla società 102 113 55 48<br />

Contributi versati dai partecipanti al piano 3 4 4 3<br />

Benefici liquidati (158) (148) (59) (51)<br />

Variazione area di consolidamento 20 - - -<br />

Utili (perdite) su estinzioni - (2) - -<br />

Altre variazioni 4 - - -<br />

Riclassifica a Discontinued Operation (1.720) - (56) -<br />

Fair value delle attività alla fine dell’esercizio 327 1.796 - 46<br />

Come descritto in precedenza, dall’esercizio 2007 il Gruppo, ed in particolare le società del settore CNH - Case New Holland, hanno iniziato a contribuire su<br />

base volontaria a un fondo separato ed amministrato in modo indipendente, creato per finanziare i piani di assistenza sanitaria in Nord America.<br />

Le attività a servizio dei piani per benefici successivi al rapporto di lavoro e piani di assistenza sanitaria sono costituite principalmente da titoli azionari quotati<br />

e da titoli a reddito fisso; le attività a servizio del piano non includono azioni proprie di <strong>Fiat</strong> S.p.A. né immobili occupati o utilizzati dal Gruppo. In particolare<br />

tali attività sono così costituite:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Continuing Discontinued<br />

Operation Operation Totale Totale<br />

Strumenti di capitale emessi da terzi 44% 40% 40% 37%<br />

Strumenti di debito emessi da terzi 38% 49% 47% 50%<br />

Immobili occupati da terzi 1% 1% 1% 1%<br />

Altre attività 17% 10% 12% 12%<br />

I tassi tendenziali utilizzati nella stima dei costi per assistenza sanitaria hanno un significativo effetto sugli importi riconosciuti nell’Utile/(perdita) delle<br />

Discontinued Operation dell’esercizio <strong>2010</strong>. La variazione di un punto percentuale di tali tassi avrebbe i seguenti effetti:<br />

Incremento di Decremento di<br />

(in milioni di euro) un punto percentuale un punto percentuale<br />

Effetto sul costo relativo a prestazioni correnti e sugli oneri finanziari 5 4<br />

Effetto sull’obbligazione per benefici successivi al rapporto di lavoro 78 66


Il valore attuale delle obbligazioni per piani a benefici definiti, il fair value delle attività a servizio dei piani e lo stato dei fondi nell’esercizio corrente e nei quattro<br />

precedenti è di seguito riepilogato:<br />

Al 31 Al 31 Al 31 Al 31<br />

dicembre dicembre dicembre dicembre<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> 2009 2008 2007 2006<br />

Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro)<br />

Valore attuale dell’obbligazione:<br />

Operation Operation Totale Totale Totale Totale Totale<br />

Trattamento di fine rapporto di lavoro 811 198 1.009 1.001 1.062 1.133 1.362<br />

Piani pensione 522 2.385 2.907 2.568 2.267 2.730 3.107<br />

Piani di assistenza sanitaria 1 858 859 794 848 817 1.109<br />

Altri 127 151 278 258 288 279 278<br />

Fair value delle attività:<br />

Piani pensione 327 1.720 2.047 1.796 1.554 2.036 2.176<br />

Piani di assistenza sanitaria - 56 56 46 39 47 -<br />

Surplus (deficit) del piano:<br />

Trattamento di fine rapporto di lavoro (811) (198) (1.009) (1.001) (1.062) (1.133) (1.362)<br />

Piani pensione (195) (665) (860) (772) (713) (694) (931)<br />

Piani di assistenza sanitaria (1) (802) (803) (748) (809) (770) (1.109)<br />

Altri (127) (151) (278) (258) (288) (279) (278)<br />

La miglior stima circa la contribuzione attesa ai piani pensione e piani di assistenza sanitaria per l’esercizio 2011 è pari a:<br />

2011<br />

(in milioni di euro) Continuing Operation Discontinued Operation Totale<br />

Piani pensione 4 85 89<br />

Piani di assistenza sanitaria - 60 60<br />

Totale contribuzione attesa 4 145 149<br />

25. Altri fondi rischi ed oneri<br />

La movimentazione e la composizione degli Altri fondi per rischi ed oneri è la seguente:<br />

Riclassifica<br />

Al 31 a Discon- Al 31<br />

dicembre Accantona- Proventiz- Altre tinued dicembre<br />

(in milioni di euro) 2009 menti Utilizzi zazioni variazioni Operation <strong>2010</strong><br />

Fondo per garanzia ed assistenza tecnica 1.479 1.316 (1.100) (107) 84 (702) 970<br />

Fondi per ristrutturazioni in corso 359 115 (171) (12) 4 (93) 202<br />

Fondi rischi su partecipazioni 50 - - - (1) (23) 26<br />

Altri 3.097 3.718 (3.253) (208) 108 (1.440) 2.022<br />

Totale Altri fondi per rischi ed oneri 4.985 5.149 (4.524) (327) 195 (2.258) 3.220<br />

L’effetto derivante dall’attualizzazione di tali fondi rischi ed oneri è interamente incluso nell’Utile/(perdita) delle Continuing Operation ed è pari a 28 milioni di<br />

euro nel <strong>2010</strong>; tale valore è compreso nelle Altre variazioni unitamente all’effetto cambi di conversione, positivo per 186 milioni di euro.<br />

231


232<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

La voce Fondo per garanzia ed assistenza tecnica comprende la miglior stima degli impegni che il Gruppo ha assunto per contratto, per legge o per<br />

consuetudine, relativamente agli oneri connessi alla garanzia dei propri prodotti per un certo periodo decorrente dalla loro vendita al cliente finale. Tale stima<br />

è calcolata con riferimento all’esperienza del Gruppo ed agli specifici contenuti contrattuali. La voce include anche la miglior stima effettuata dal management<br />

circa gli oneri che saranno sostenuti in relazione a difettosità dei prodotti che possono tradursi in campagne generalizzate di richiamo dei veicoli. Tale fondo<br />

rischi è stimato attraverso una valutazione dell’incidenza storica, caso per caso, delle difettosità riscontrate e dei resi di prodotti.<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong>, i Fondi per ristrutturazioni in corso inclusi tra le Continuing Operation comprendono il valore di benefici dovuti ai dipendenti per la<br />

cessazione del rapporto di lavoro in seguito a piani di ristrutturazione (termination benefit) per 162 milioni di euro, costi relativi alle razionalizzazioni produttive<br />

ed altri costi per rispettivi 27 milioni di euro e 13 milioni di euro. Tali fondi sono relativi a programmi di ristrutturazione aziendale dei seguenti settori (in milioni<br />

di euro): <strong>Fiat</strong> Group Automobiles 88, Componenti 48, <strong>Fiat</strong> Powertrain 17, Mezzi e Sistemi di Produzione 10, Prodotti Metallurgici 7, altri settori 32.<br />

I Fondi per ristrutturazioni in corso inclusi tra le Discontinued Operation comprendono al 31 dicembre <strong>2010</strong> il valore di benefici dovuti ai dipendenti per la<br />

cessazione del rapporto di lavoro in seguito a piani di ristrutturazione (termination benefit) per 43 milioni di euro e costi relativi alle razionalizzazioni produttive<br />

ed altri costi per rispettivi 1 milione di euro e 49 milioni di euro. Tali fondi sono relativi a programmi di ristrutturazione aziendale dei settori FPT Industrial per<br />

53 milioni di euro, Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni per 24 milioni di euro e Veicoli Industriali per 16 milioni di euro.<br />

I Fondi per ristrutturazioni in corso al 31 dicembre 2009 comprendevano il valore di benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro in<br />

seguito a piani di ristrutturazione (termination benefit) per 294 milioni di euro, costi relativi alle razionalizzazioni produttive ed altri costi per rispettivi 32 milioni<br />

di euro e 33 milioni di euro. Tali fondi erano relativi a programmi di ristrutturazione aziendale dei seguenti settori (in milioni di euro): <strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

101, Componenti 73, Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni 50, FPT Powertrain Technologies 63, Veicoli Industriali 17, Mezzi e Sistemi di Produzione<br />

15, Prodotti Metallurgici 9, altri settori 31.<br />

I Fondi per altri rischi ed oneri rappresentano gli accantonamenti che le singole società hanno effettuato principalmente per rischi contrattuali, commerciali<br />

e contenzioso. Il dettaglio di tali fondi è il seguente:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale<br />

Incentivi alle vendite 378 637 1.015 829<br />

Procedimenti legali ed altre vertenze 535 252 787 743<br />

Rischi commerciali 277 431 708 677<br />

Rischi ambientali 33 38 71 71<br />

Indennizzi contrattuali 60 - 60 53<br />

Altri fondi per rischi ed oneri 739 82 821 724<br />

Totale Fondi per altri rischi ed oneri 2.022 1.440 3.462 3.097


In particolare, tali fondi si riferiscono a:<br />

Incentivi alle vendite – Tale fondo si riferisce ad incentivi alle vendite riconosciuti su base contrattuale alle reti di vendita del Gruppo, principalmente a fronte<br />

di accordi con i concessionari circa il raggiungimento di determinati livelli di vendite nel corso dell’anno. Tale fondo è stimato sulla base delle informazioni<br />

disponibili circa le vendite effettuate dai concessionari stessi nel corso dell’anno. Tale fondo include, inoltre, incentivi alle vendite quali sconti annunciati<br />

dal Gruppo e praticati dai concessionari al cliente finale, per i quali spetta un rimborso ai concessionari stessi. Il Gruppo contabilizza tale fondo quando è<br />

probabile che l’incentivo sarà riconosciuto e lo stock è ceduto alla rete di vendita. Il Gruppo stima tale fondo sulla base dell’utilizzo atteso degli sconti in<br />

relazione al volume di veicoli venduti ai concessionari.<br />

Procedimenti legali ed altre vertenze - Tale fondo rappresenta la miglior stima da parte del management delle passività che devono essere contabilizzate<br />

con riferimento a:<br />

Procedimenti legali sorti nel corso dell’ordinaria attività operativa nei confronti di rivenditori, clienti, fornitori o autorità pubbliche (ad esempio vertenze<br />

contrattuali o su brevetti).<br />

Procedimenti legali relativi a contenziosi con dipendenti o ex dipendenti.<br />

Procedimenti legali che vedono coinvolte autorità fiscali o tributarie.<br />

Nessuno dei fondi sopra menzionati è individualmente significativo. Ciascuna società del Gruppo contabilizza un fondo rischi legali, qualora sia ritenuto<br />

probabile che i procedimenti avranno come esito un esborso. Nel determinare la miglior stima della passività potenziale, ciascuna società valuta i<br />

procedimenti legali caso per caso per stimare le probabili perdite che generalmente derivano da eventi simili a quello che dà origine alla passività. La loro<br />

stima prende in considerazione, in quanto applicabile, l’opinione di consulenti legali ed altri esperti, l’esperienza pregressa della società e di altri soggetti in<br />

situazioni simili, nonché l’intenzione della società stessa di intraprendere ulteriori azioni in ciascun procedimento. Il fondo presente nel Bilancio consolidato<br />

del Gruppo è la somma di tali stanziamenti individuali effettuati da ciascuna società del Gruppo.<br />

Rischi commerciali - Tale fondo include l’ammontare delle obbligazioni derivanti dalla vendita di prodotti e servizi, quali ad esempio contratti di<br />

manutenzione. Il relativo accantonamento viene contabilizzato nel momento in cui gli oneri attesi per il completamento del servizio sulla base di tali accordi<br />

contrattuali eccedono i ricavi che ci si aspetta di realizzare.<br />

Fondo rischi ambientali - Tale fondo, basato sulle informazioni attualmente disponibili, rappresenta la miglior stima effettuata dal management delle<br />

probabili obbligazioni del Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione e del Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial in materia ambientale. Gli ammontari inclusi nella stima comprendono<br />

gli oneri diretti da sostenere in caso di insorgenza di problematiche ambientali in stabilimenti e siti produttivi detenuti attualmente o in passato. Tale fondo<br />

include anche costi relativi a vertenze di natura ambientale.<br />

Indennizzi contrattuali - Tale fondo si riferisce a indennizzi contrattuali dovuti dal Gruppo in relazione a cessioni di attività effettuate nel <strong>2010</strong> e negli esercizi<br />

precedenti. Tali passività, tutte relative alle Continuing Operation, derivano principalmente da obblighi di indennizzi relativi a passività potenziali esistenti<br />

al momento della vendita, nonché da obblighi di indennizzi in caso di violazioni delle dichiarazioni e garanzie riconosciute nei contratti e, in determinate<br />

circostanze, di problematiche ambientali o fiscali. Tali fondi sono stati determinati stimando l’ammontare degli esborsi attesi, tenendo in considerazione i<br />

livelli di probabilità connessi al verificarsi dell’evento.<br />

233


234<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

26. Debiti finanziari<br />

La ripartizione per scadenza è la seguente:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

tra uno oltre tra uno oltre<br />

entro e cinque cinque entro e cinque cinque<br />

(in milioni di euro) l’esercizio anni anni Totale l’esercizio anni anni Totale<br />

Continuing Operation<br />

Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti 498 29 6 533 4.536 2.535 15 7.086<br />

Obbligazioni 2.728 5.200 1.091 9.019 1.451 7.189 2.757 11.397<br />

Prestiti bancari 3.430 3.068 159 6.657 3.531 4.553 310 8.394<br />

Debiti rappresentati da titoli 172 75 - 247 229 155 - 384<br />

Altri 1.001 228 254 1.483 864 137 265 1.266<br />

Totale Altri debiti finanziari 7.331 8.571 1.504 17.406 6.075 12.034 3.332 21.441<br />

Totale Continuing Operation 7.829 8.600 1.510 17.939 10.611 14.569 3.347 28.527<br />

Discontinued Operation<br />

Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti 4.777 3.515 29 8.321 - - - -<br />

Obbligazioni - 735 1.318 2.053 - - - -<br />

Prestiti bancari 1.391 910 67 2.368 - - - -<br />

Debiti rappresentati da titoli 45 72 - 117 - - - -<br />

Altri 134 30 46 210 - - - -<br />

Totale Altri debiti finanziari 1.570 1.747 1.431 4.748 - - - -<br />

Totale Discontinued Operation 6.347 5.262 1.460 13.069 - - - -<br />

Totale Debiti finanziari 14.176 13.862 2.970 31.008 10.611 14.569 3.347 28.527<br />

La voce Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti rappresenta l’importo delle anticipazioni ricevute a fronte dei crediti ceduti attraverso operazioni<br />

di cartolarizzazione e di factoring che non rispettano i requisiti per essere rimossi dal bilancio stabiliti dallo IAS 39 ed esposti all’attivo della situazione<br />

patrimoniale-finanziaria nella voce Crediti da attività di finanziamento (Nota 19).<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> la voce Debiti finanziari ha presentato un incremento di 2.481 milioni di euro. Al netto della variazione dei cambi di conversione, che ha<br />

comportato un incremento del debito per circa 1,4 miliardi di euro, e delle variazioni d’area di consolidamento, l’incremento è stato di 994 milioni di euro. I<br />

debiti delle Continuing Operation si sono ridotti di 1.086 milioni di euro, principalmente a seguito del rimborso dei prestiti obbligazionari in scadenza, mentre<br />

i debiti delle Discontinued Operation si sono incrementati di 2.080 milioni di euro, in conseguenza dell’emissione obbligazionaria di Case New Holland Inc.<br />

(per 1,5 miliardi di USD) e dell’incremento dei debiti per anticipazione su cessioni di crediti, al netto del prestito obbligazionario da 500 milioni di dollari<br />

rimborsato anticipatamente.<br />

I debiti per anticipazioni su cessioni di crediti sono aumentati di 1.213 milioni di euro, al netto degli effetti dei cambi di conversione. Tale aumento è quasi<br />

interamente riferibile alle Discontinued Operation e riflette, tra l’altro, le migliorate condizioni di accessibilità al mercato delle securitization.<br />

L’incremento degli Altri debiti finanziari include, tra l’altro, l’iscrizione del debito di 122 milioni di euro conseguente all’esercizio dell’opzione call sul 5 % del<br />

capitale di Ferrari.


Le principali emissioni obbligazionarie in essere incluse al 31 dicembre <strong>2010</strong> tra le Continuing Operation sono le seguenti:<br />

Valore Importo<br />

nominale in in essere<br />

circolazione (in milioni<br />

Valuta (in milioni) Cedola Scadenza di euro)<br />

Global Medium Term Notes:<br />

<strong>Fiat</strong> Finance and Trade Ltd S.A. (1) EUR 1.300 6,750% 25-mag-11 1.300<br />

<strong>Fiat</strong> Finance and Trade Ltd S.A. (1) EUR 123 (2) (2) 123<br />

<strong>Fiat</strong> Finance and Trade Ltd S.A. (3) EUR 1.000 5,625% 15-nov-11 1.000<br />

<strong>Fiat</strong> Finance and Trade Ltd S.A. (3) EUR 1.250 9,000% 30-lug-12 1.250<br />

<strong>Fiat</strong> Finance and Trade Ltd S.A. (3) EUR 200 5,750% 18-dic-12 200<br />

<strong>Fiat</strong> Finance and Trade Ltd S.A. (3) EUR 1.250 7,625% 15-set-14 1.250<br />

<strong>Fiat</strong> Finance and Trade Ltd S.A. (3) EUR 1.500 6,875% 13-feb-15 1.500<br />

<strong>Fiat</strong> Finance North America Inc. (3) EUR 1.000 5,625% 12-giu-17 1.000<br />

Altre (4) 33<br />

Totale Global Medium Term Notes<br />

Altre obbligazioni:<br />

7.656<br />

<strong>Fiat</strong> Finance and Trade Ltd S.A. (3) EUR 1.000 6,625% 15-feb-13 1.000<br />

Totale Altre obbligazioni 1.000<br />

Effetto delle coperture e valutazione al costo ammortizzato 363<br />

Totale Obbligazioni 9.019<br />

(1) Obbligazioni quotate sul Mercato Obbligazionario Telematico della Borsa Italiana (EuroMot) e sulla Borsa del Lussemburgo.<br />

(2) Obbligazione “<strong>Fiat</strong> Step-Up Amortizing 2001-2011” con rimborso alla pari in 5 quote annuali costanti pari cadauna al 20% del totale emesso (617 milioni di euro) esigibile a partire dal 6° anno (7<br />

novembre 2007) mediante riduzione di un quinto del valore nominale di ciascun titolo in circolazione. L’ultima quota sarà rimborsata il 7 novembre 2011. L’obbligazione paga una cedola pari a:<br />

4,40% al primo anno (7/11/2002), 4,60% al secondo anno (7/11/2003), 4,80% al terzo anno (7/11/2004), 5,00% al quarto anno (7/11/2005), 5,20% al quinto anno (7/11/2006), 5,40% al sesto<br />

anno (7/11/2007), 5,90% al settimo anno (7/11/2008), 6,40% all’ottavo anno (7/11/2009), 6,90% al nono anno (7/11/<strong>2010</strong>), 7,40% al decimo anno (7/11/2011).<br />

(3) Obbligazioni quotate presso la Borsa irlandese.<br />

(4) Obbligazioni con ammontare in essere uguale o inferiore a 50 milioni di euro di controvalore.<br />

La variazione nel corso dell’esercizio <strong>2010</strong> nei prestiti obbligazionari inclusi nelle Continuing Operation (riduzione di 1.195 milioni di euro, al netto dei cambi<br />

di conversione) è essenzialmente dovuta a:<br />

rimborso a scadenza di un prestito obbligazionario di nominali 1.000 milioni di euro, emesso da <strong>Fiat</strong> Finance and Trade Ltd S.A. nel 2000 a valere sul<br />

programma di Global Medium Term Notes;<br />

rimborso a scadenza della quarta quota annuale costante dell’obbligazione “<strong>Fiat</strong> Step-up amortizing” (emessa nell’ambito del programma Global Medium<br />

Term Notes) per circa 123 milioni di euro;<br />

rimborso a scadenza di altre obbligazioni per circa 71 milioni di euro.<br />

Le Obbligazioni emesse dal Gruppo incluse nelle Continuing Operation sono regolate da termini e condizioni diverse a seconda delle seguenti tipologie:<br />

Programma di Global Medium Term Notes (GMTN): sono emesse sotto un programma da 15 miliardi di euro di ammontare massimo, utilizzato per circa<br />

7,7 miliardi di euro e garantito da <strong>Fiat</strong> S.p.A. Al programma partecipa, tra gli altri, in qualità di emittente, <strong>Fiat</strong> Finance & Trade Ltd. S.A. con un ammontare<br />

in essere di 6,7 miliardi di euro e <strong>Fiat</strong> Finance North America Inc. con un’obbligazione di un miliardo di euro.<br />

Altre Obbligazioni: prestito obbligazionario <strong>Fiat</strong> Finance & Trade Ltd. S.A. di un miliardo di euro, emesso alla pari nel 2006, con cedola fissa del 6,625% e<br />

scadenza 15 febbraio 2013.<br />

235


236<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Le principali emissioni obbligazionarie in essere incluse al 31 dicembre <strong>2010</strong> tra le Discontinued Operation sono le seguenti:<br />

Valore Importo<br />

nominale in in essere<br />

circolazione (in milioni<br />

Valuta (in milioni) Cedola Scadenza di euro)<br />

Case New Holland Inc. USD 1.000 7,750% 01-set-13 748<br />

CNH America LLC USD 254 7,250% 15-gen-16 190<br />

Case New Holland Inc. USD 1.500 7,875% 01-dic-17 1.123<br />

Totale 2.061<br />

Effetto delle coperture e valutazione al costo ammortizzato (8)<br />

Totale Obbligazioni 2.053<br />

La variazione nel corso dell’esercizio <strong>2010</strong> nei prestiti obbligazionari inclusi nelle Discontinued Operation (incremento di 754 milioni di euro, al netto dei cambi<br />

di conversione) è essenzialmente dovuta a:<br />

emissione da Case New Holland Inc. di un prestito obbligazionario di nominali 1.500 milioni di USD, con scadenza 2017, ad un prezzo pari al 99,32% del<br />

suo valore nominale e cedola fissa del 7,875%;<br />

rimborso anticipato, da parte di Case New Holland Inc., di un prestito obbligazionario di nominali 500 milioni di USD, con scadenza originaria 2014.<br />

Le Obbligazioni emesse dal Gruppo incluse tra le Discontinued Operation sono regolate da termini e condizioni diverse a seconda delle varie tipologie;<br />

si tratta in particolare, oltre al sopramenzionato prestito obbligazionario di Case New Holland Inc. emesso nel corso del <strong>2010</strong>, delle seguenti emissioni:<br />

prestito obbligazionario Case New Holland Inc. di un miliardo di dollari USA, con scadenza nel 2013, ad un prezzo pari al 97,062% del suo valore nominale<br />

e con una cedola fissa del 7,75% pagabile semestralmente;<br />

obbligazioni emesse da CNH America LLC per un ammontare complessivo in essere di 254 milioni di dollari USA e scadenza 2016.<br />

Con riferimento alle principali obbligazioni sopra menzionate incluse tra le Continuing Operation, i prospetti informativi, gli Offering Circular o un estratto degli<br />

stessi, sono disponibili sul sito internet www.fiatspa.com nella sezione “Investor relations – Pubblicazioni finanziarie”, mentre, con riferimento alle principali<br />

obbligazioni sopra menzionate, incluse tra le Discontinued Operation, i prospetti informativi, gli Offering Circular o un estratto degli stessi, sono disponibili sul<br />

sito internet www.fiatindustrial.com nella sezione “Investor relations – Pubblicazioni finanziarie”. Trattasi di documenti non assoggettati a revisione contabile.<br />

La maggior parte delle obbligazioni emesse dal Gruppo contengono impegni dell’emittente e in alcuni casi di <strong>Fiat</strong> nella sua qualità di garante (covenant) tipici<br />

della prassi internazionale per emissioni obbligazionarie di questo tipo da parte di emittenti dello stesso settore industriale in cui opera il Gruppo, quali in<br />

particolare (i) clausole di cosiddetto negative pledge, che impongono di estendere alle obbligazioni stesse, con pari grado, eventuali garanzie reali presenti o<br />

future costituite sui beni dell’emittente e/o di <strong>Fiat</strong>, in relazione ad altre obbligazioni e altri titoli di credito, (ii) clausole di cosiddetto pari passu, in base alle quali<br />

non potranno essere assunte obbligazioni che siano senior rispetto alle obbligazioni emesse, (iii) obblighi di informazione periodica, (iv) per alcune emissioni<br />

obbligazionarie, clausole di cosiddetto cross default, che comportano l’immediata esigibilità delle obbligazioni al verificarsi di certi inadempimenti in relazione<br />

ad altri strumenti finanziari emessi dal Gruppo e (v) altre clausole generalmente presenti in emissioni di questo tipo.<br />

Il Gruppo intende rimborsare in contanti a scadenza le obbligazioni emesse, utilizzando le risorse liquide disponibili. Si precisa che le società del Gruppo<br />

potrebbero di volta in volta procedere al riacquisto di obbligazioni emesse dal Gruppo sul mercato anche ai fini del loro annullamento. Tali riacquisti, se<br />

effettuati, dipenderanno dalle condizioni di mercato, dalla situazione finanziaria del Gruppo e da altri fattori che possano influenzare tali decisioni.<br />

Le linee di credito committed con scadenza oltre 12 mesi a disposizione delle Continuing Operation sono pari a circa 1,9 miliardi di euro e risultano al<br />

31 dicembre <strong>2010</strong> interamente utilizzate.<br />

Con riferimento alle Discontinued Operation si segnala che, al fine di dotare il nuovo Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial di adeguate risorse finanziarie, sono state<br />

finalizzate nel corso dell’esercizio nuove linee di credito committed sindacate per complessivi 4,2 miliardi di euro. Tali linee si sono rese disponibili alle<br />

tesorerie del Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial a partire dal mese di gennaio 2011, una volta divenuta efficace la Scissione.


Si tratta in particolare di:<br />

una linea di credito “revolving” per complessivi 2 miliardi di euro, della durata di tre anni;<br />

un finanziamento di complessivi 2,2 miliardi di euro, della durata di un anno (prorogabile per un ulteriore anno a discrezione di <strong>Fiat</strong> Industrial), destinato ad<br />

essere ripagato in relazione a nuove emissioni obbligazionarie.<br />

Sempre a beneficio delle tesorerie del Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial, sono state trasferite linee di credito bancarie bilaterali (precedentemente nella disponibilità delle<br />

tesorerie del Gruppo <strong>Fiat</strong>) per oltre un miliardo di euro.<br />

La struttura dei Debiti finanziari per tasso di interesse annuo e valuta di indebitamento al 31 dicembre <strong>2010</strong> è la seguente:<br />

Tasso di interesse<br />

inferiore tra 5% tra 7,5% tra 10% oltre<br />

(in milioni di euro) al 5% e 7,5% e 10% e 12,5% 12,5% Totale<br />

Continuing Operation<br />

Euro 5.682 6.002 2.500 - - 14.184<br />

Real brasiliano 690 196 250 1.160 148 2.444<br />

Dollaro USA 391 131 - - - 522<br />

Dollaro canadese 332 - - - - 332<br />

Renminbi cinese 143 40 - - - 183<br />

Zloty polacco 139 1 12 - - 152<br />

Sterlina inglese 63 - - - - 63<br />

Peso argentino - - - 5 30 35<br />

Altre 20 - - 1 3 24<br />

Totale Continuing Operation 7.460 6.370 2.762 1.166 181 17.939<br />

Discontinued Operation<br />

Euro 1.855 24 3 - - 1.882<br />

Dollaro USA 4.891 408 1.871 5 - 7.175<br />

Real brasiliano 193 723 176 683 3 1.778<br />

Dollaro canadese 1.127 - - - - 1.127<br />

Dollaro australiano 22 803 - - - 825<br />

Renminbi cinese 13 86 - - - 99<br />

Zloty polacco - 57 - - - 57<br />

Peso argentino - - - 18 16 34<br />

Sterlina inglese 2 - - - - 2<br />

Altre 79 - 1 10 - 90<br />

Totale Discontinued Operation 8.182 2.101 2.051 716 19 13.069<br />

Totale Debiti finanziari 15.642 8.471 4.813 1.882 200 31.008<br />

L’indebitamento a tassi nominali superiori al 12,5% è riferito prevalentemente alle società operanti in Argentina e Brasile.<br />

Per informazioni sulla gestione del rischio di tasso di interesse e di cambio sui finanziamenti si rinvia al precedente capitolo Gestione dei rischi ed alla Nota 32.<br />

Il fair value dei Debiti finanziari in essere inclusi tra le Continuing Operation al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammonta a circa 18.391 milioni di euro; il fair value dei<br />

Debiti finanziari in essere inclusi tra le Discontinued Operation al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammonta a circa 13.197 milioni di euro. Al 31 dicembre 2009 il fair<br />

value dei Debiti finanziari in essere era pari a circa 28.844 milioni di euro. Tali valori sono stati calcolati utilizzando le quotazioni di mercato, ove disponibili,<br />

o attualizzando i flussi di cassa futuri, ed utilizzando i tassi di interesse indicati nella Nota 19, opportunamente rettificati per tener conto del corrente merito<br />

creditizio del Gruppo.<br />

237


238<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> il Gruppo aveva in essere alcuni contratti di leasing finanziario relativamente a fabbricati industriali, impianti e macchinari il cui valore<br />

netto contabile, pari a complessivi 322 milioni di euro, è stato incluso nella voce Immobili, impianti e macchinari (Nota 15) tra le Continuing Operation.<br />

Con riferimento alle Discontinued Operation, al 31 dicembre <strong>2010</strong> il Gruppo aveva in essere alcuni contratti di leasing finanziario relativamente a fabbricati<br />

industriali, impianti e macchinari il cui valore netto contabile, pari a complessivi 48 milioni di euro era incluso nella voce Immobili, impianti e macchinari.<br />

Al 31 dicembre 2009 il Gruppo <strong>Fiat</strong> nel suo complesso aveva in essere alcuni contratti di leasing finanziario relativamente a fabbricati industriali, impianti e<br />

macchinari il cui valore netto contabile, pari a complessivi 304 milioni di euro, era incluso nella voce Immobili, impianti e macchinari.<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong>, i debiti per leasing finanziario, compresi nella voce Altri debiti finanziari delle Continuing Operation e delle Discontinued Operation,<br />

ammontano rispettivamente a 286 milioni di euro e a 45 milioni di euro, e sono così composti:<br />

Continuing Operation Discontinued Operation<br />

tra uno oltre tra uno oltre<br />

entro e cinque cinque entro e cinque cinque<br />

(in milioni di euro) l’esercizio anni anni Totale l’esercizio anni anni Totale<br />

Pagamenti minimi dovuti per contratti di leasing finanziario 48 113 129 290 8 19 20 47<br />

Quota di interesse (1) (3) - (4) (1) (1) - (2)<br />

Valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per leasing finanziario 47 110 129 286 7 18 20 45<br />

I debiti per leasing finanziario, compresi nella voce Altri debiti finanziari, al 31 dicembre 2009 ammontavano a 268 milioni di euro ed erano così composti:<br />

Al 31 dicembre 2009<br />

tra uno oltre<br />

entro e cinque cinque<br />

(in milioni di euro) l’esercizio anni anni Totale<br />

Pagamenti minimi dovuti per contratti di leasing finanziario 47 105 119 271<br />

Quota di interesse (1) (2) - (3)<br />

Valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per leasing finanziario 46 103 119 268<br />

Come indicato nella Nota 15, i debiti per beni presi in leasing finanziario includono, anche, cespiti di fornitori iscritti nel Bilancio consolidato del Gruppo<br />

secondo quanto previsto dall’IFRIC 4.<br />

Si segnala, infine, che i debiti finanziari assistiti da garanzie reali inclusi tra le Continuing Operation ammontano al 31 dicembre <strong>2010</strong> a 324 milioni di euro, di<br />

cui 286 milioni di euro relativi ai sopracitati debiti per beni presi in leasing finanziario. Con riferimento alle Discontinued Operation, i debiti finanziari assistiti da<br />

garanzie reali ammontano al 31 dicembre <strong>2010</strong> a 88 milioni di euro, di cui 45 milioni di euro relativi ai sopracitati debiti per beni presi in leasing finanziario. Al<br />

31 dicembre 2009 i debiti finanziari assistiti da garanzie reali ammontavano a complessivi 358 milioni di euro, di cui 268 milioni di euro relativi ai sopracitati<br />

debiti per beni presi in leasing finanziario. Complessivamente, il valore di carico delle attività gravate da garanzie reali a fronte di finanziamenti ricevuti è pari<br />

a 517 milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong> (446 milioni di euro al 31 dicembre 2009), di cui 425 milioni di euro riferibili alle Continuing Operation e 92 milioni di<br />

euro alle Discontinued Operation. Si ricorda, inoltre, che le attività del Gruppo includono crediti correnti e disponibilità liquide ad utilizzo predefinito destinati<br />

al servizio di Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti che sono classificati al 31 dicembre <strong>2010</strong> tra le Continuing Operation per un ammontare di 533<br />

milioni di euro e tra le Discontinued Operation per un ammontare di 8.321 milioni di euro. Il corrispondente valore di Debiti per anticipazioni su cessioni di<br />

crediti al 31 dicembre 2009 era pari a 7.086 milioni di euro.


Posizione finanziaria netta<br />

Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005<br />

“Raccomandazioni per l’attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi”, si segnala che la Posizione finanziaria<br />

netta del Gruppo è la seguente:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Continuing Discontinued<br />

Operation Operation Gruppo <strong>Fiat</strong> ante Scissione<br />

Di cui parti Di cui parti<br />

(in milioni di euro) Totale correlate Totale correlate<br />

A. Disponibilità e mezzi equivalenti 11.967 3.686 15.653 - 12.226 651<br />

B. Titoli correnti (titoli detenuti per la negoziazione) 185 24 209 - 217 -<br />

C. Liquidità (C) = (A+B) 12.152 3.710 15.862 - 12.443 651<br />

D. Crediti da attività di finanziamento (crediti finanziari correnti) 2.866 10.908 13.774 129 12.695 120<br />

di cui verso società di servizi finanziari a controllo congiunto 12 - 12 12 14 14<br />

E. Crediti finanziari verso Discontinued/Continuing Operation 5.626 2.865 - - - -<br />

F. Altre attività finanziarie 516 88 604 - 636 52<br />

G. Indebitamento finanziario 20.804 18.695 31.008 553 28.527 1.144<br />

H. Altre passività finanziarie 255 147 402 - 464 49<br />

I. Posizione finanziaria netta (I) = (C+D+E+F-G-H) 101 (1.271) (1.170) (424) (3.217) (370)<br />

Si ricorda che la voce Crediti da attività di finanziamento include l’intero portafoglio delle società di servizi finanziari, classificato tra le attività correnti in quanto<br />

verrà realizzato nel loro normale ciclo operativo.<br />

La Posizione finanziaria netta indicata nella tabella sopra riportata si riconcilia con l’Indebitamento netto consolidato presentato in <strong>Relazione</strong> sulla gestione<br />

nel seguente modo:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale<br />

Indebitamento netto consolidato presentato in <strong>Relazione</strong> sulla gestione (2.753) (12.179) (14.932) (15.898)<br />

Meno: Crediti finanziari correnti, esclusi quelli verso società di servizi finanziari<br />

a controllo congiunto, pari a 12 milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

(pari a 14 milioni di euro al 31 dicembre 2009) 2.854 10.908 13.762 12.681<br />

Posizione finanziaria netta 101 (1.271) (1.170) (3.217)<br />

Per ulteriori dettagli circa la composizione delle voci presenti nella tabella, si rinvia alle Note 19, 20, 21 e 22, nonché alle informazioni fornite nella presente<br />

Nota.<br />

239


240<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

27. Debiti commerciali<br />

I Debiti commerciali sono così analizzati per scadenza:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

tra uno oltre tra uno oltre<br />

entro e cinque cinque entro e cinque cinque<br />

(in milioni di euro) l’esercizio anni anni Totale l’esercizio anni anni Totale<br />

Debiti commerciali inclusi tra le Continuing Operation 9.338 6 1 9.345 12.281 13 1 12.295<br />

Debiti commerciali inclusi tra le Discontinued Operation 3.901 4 1 3.906 - - - -<br />

Debiti commerciali 13.239 10 2 13.251 12.281 13 1 12.295<br />

Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali alla data di bilancio approssimi il loro fair value.<br />

28. Altre passività correnti<br />

Le Altre passività correnti sono così composte:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale<br />

Acconti buy-back 822 1.010 1.832 1.885<br />

Debiti verso l’erario 1.063 309 1.372 1.082<br />

Ratei e risconti passivi 806 340 1.146 1.078<br />

Debiti verso il personale 269 190 459 468<br />

Debiti verso istituti di previdenza 280 159 439 423<br />

Ammontare lordo dovuto ai committenti per lavori di commessa (Nota 18) 105 - 105 81<br />

Altre 563 334 897 848<br />

Totale Altre passività correnti 3.908 2.342 6.250 5.865<br />

L’analisi per scadenza delle Altre passività correnti, esclusi i Ratei e risconti passivi, è la seguente:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

tra uno oltre tra uno oltre<br />

entro e cinque cinque entro e cinque cinque<br />

(in milioni di euro) l’esercizio anni anni Totale l’esercizio anni anni Totale<br />

Altre passività correnti, esclusi Ratei e Risconti passivi,<br />

incluse tra le Continuing Operation 2.544 545 13 3.102 3.859 891 37 4.787<br />

Altre passività correnti, esclusi Ratei e Risconti passivi,<br />

incluse tra le Discontinued Operation 1.361 618 23 2.002 - - - -<br />

Altre passività correnti, esclusi Ratei e Risconti passivi 3.905 1.163 36 5.104 3.859 891 37 4.787<br />

Gli Acconti buy-back si riferiscono ai contratti di vendita con patto di riacquisto stipulati dal Gruppo nel corso dell’esercizio o in essere alla data di bilancio;<br />

con riferimento alle Continuing Operation il valore di 822 milioni di euro è relativo a beni iscritti tra le Rimanenze; con riferimento alle Discontinued Operation<br />

il valore di 1.010 milioni di euro è relativo a beni iscritti tra gli Immobili, impianti e macchinari. La voce Acconti buy-back comprende:<br />

al momento iniziale il prezzo ricevuto sulla vendita del bene rilevato come un anticipo fra le passività;<br />

successivamente, poiché la differenza tra il prezzo di vendita iniziale e il prezzo di riacquisto è rilevata a conto economico come canone di locazione in<br />

base ad un criterio a quote costanti lungo la durata della locazione operativa, la quota residua pari al prezzo di riacquisto e il residuo dei canoni non ancora<br />

rilevati a conto economico.<br />

Si ritiene che il valore contabile delle Altre passività correnti approssimi il loro fair value.


29. Garanzie prestate, impegni ed altre passività potenziali<br />

Garanzie prestate<br />

Con riferimento alle Continuing Operation, al 31 dicembre <strong>2010</strong> il Gruppo ha prestato Garanzie su debiti o impegni di terzi o di imprese a controllo congiunto<br />

e collegate per 51 milioni di euro; i corrispondenti valori riferiti alle Discontinued Operation ammontano a 655 milioni di euro. Al 31 dicembre 2009 le Garanzie<br />

prestate dal Gruppo <strong>Fiat</strong> ammontavano a 593 milioni di euro.<br />

Altri impegni e diritti contrattuali rilevanti<br />

Il Gruppo ha importanti impegni e diritti derivanti da alcuni accordi contrattuali in essere, di seguito sintetizzati.<br />

Teksid<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A. è soggetta ad un contratto di put con Renault in riferimento alla partecipazione originaria del 33,5% in Teksid, ora 15,2%.<br />

In particolare Renault acquisisce titolo di esercitare un’opzione di vendita a <strong>Fiat</strong> delle proprie azioni, nei seguenti casi:<br />

in caso di inadempimenti nell’applicazione del protocollo di accordo e ammissione a procedura di amministrazione controllata o altra procedura di<br />

redressement;<br />

nel caso in cui la partecipazione di Renault in Teksid scenda al di sotto del 15% o Teksid decida di investire in modo strutturale al di fuori del settore<br />

fonderie;<br />

qualora <strong>Fiat</strong> fosse oggetto di acquisizione di controllo da parte di altro costruttore automobilistico.<br />

Il prezzo di esercizio dell’opzione è così stabilito:<br />

per la quota corrispondente all’originario 6,5% del capitale sociale di Teksid, il prezzo iniziale d’apporto maggiorato pro rata temporis;<br />

per la quota residua del capitale sociale di Teksid, il valore del pro-quota del patrimonio netto contabile alla data di esercizio.<br />

Chrysler<br />

In base agli accordi relativi all’alleanza strategica Chrysler - <strong>Fiat</strong>, <strong>Fiat</strong>, che al momento dell’entrata in vigore di tali accordi deteneva una partecipazione<br />

del 20% in Chrysler, aveva il diritto – condizionato al raggiungimento di tre diversi eventi (c.d. Performance Event) – a ricevere, senza il pagamento di<br />

corrispettivo, un’ulteriore partecipazione sino al 15% in Chrysler. Tali diritti sono valutati pari a zero nella Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata<br />

al 31 dicembre <strong>2010</strong>, in coerenza con la contabilizzazione dell’iniziale partecipazione del 20% in Chrysler.<br />

In particolare, il primo Performance Event si doveva verificare nel momento in cui Chrysler avesse ottenuto le autorizzazioni regolamentari per un motore<br />

basato sulla famiglia FIRE di <strong>Fiat</strong> da produrre negli Stati Uniti e si fosse impegnata ad iniziare questa produzione. Chrysler ha ricevuto le necessarie<br />

autorizzazioni regolamentari e ha raggiunto il primo Perfomance Event il 10 gennaio 2011, inviando al Dipartimento del tesoro USA una lettera in cui si<br />

impegnava irrevocabilmente ad iniziare la produzione commerciale del motore FIRE negli Stati Uniti. <strong>Fiat</strong> attualmente detiene il 25% di Chrysler Group LLC.<br />

Il secondo Performance Event si verificherà quando Chrysler avrà effettuato vendite complessive al di fuori dei Paesi NAFTA per almeno 1,5 miliardi di dollari<br />

e avrà sottoscritto almeno un accordo di distribuzione in Sud America di prodotti Chrysler. Infine, <strong>Fiat</strong> avrà il diritto di ricevere una terza tranche pari al 5%<br />

di Chrysler quando Chrysler avrà ricevuto le autorizzazioni regolamentari per un veicolo basato su una piattaforma <strong>Fiat</strong> o per la tecnologia di un veicolo con<br />

almeno 40 miglia per gallone e si sarà impegnata a produrre detto veicolo negli Stati Uniti.<br />

Oltre a questi diritti, per ogni Performance Event che non si sia verificato entro il gennaio 2013, <strong>Fiat</strong> può acquistare la relativa partecipazione del 5% per<br />

mezzo dell’esercizio di un “primary” diritto di call (la c.d. Alternative Call Option). <strong>Fiat</strong> ha poi un altro “primary” diritto di call (la c.d. Incremental Equity Call<br />

Option) per acquistare sino ad un ulteriore 16% del capitale di Chrysler, fermo restando che <strong>Fiat</strong> non potrà possedere più del 49,9% del capitale di Chrysler<br />

prima che sia effettuato il rimborso integrale dei finanziamenti concessi dal Dipartimento del Tesoro USA e dal Governo del Canada. <strong>Fiat</strong> può esercitare<br />

queste due opzioni call dal gennaio 2013 al giugno 2016. La Incremental Equity Call Option non può essere esercitata fino a quando la quota capitale dei<br />

due finanziamenti non sia scesa al di sotto di circa 4 miliardi di dollari. <strong>Fiat</strong> può esercitare la Alternative Call Option o la Incremental Equity Call Option prima<br />

del 1° gennaio 2013 se i finanziamenti del Dipartimento del Tesoro USA e del Governo del Canada sono stati rimborsati ed ogni altro impegno correlato<br />

adempiuto. <strong>Fiat</strong> detiene inoltre due “secondary” diritti di call per acquisire, ad un prezzo di esercizio determinato in modo coerente con quanto descritto nel<br />

seguito, una parte della partecipazione detenuta dal VEBA Trust e la totalità della partecipazione detenuta dal Dipartimento del Tesoro USA.<br />

241


242<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Il prezzo da corrispondere per l’esercizio di queste opzioni è determinato sulla base di un multiplo definito di mercato dell’EBITDA (la media dei multipli di<br />

altre aziende automobilistiche, non eccedente il multiplo <strong>Fiat</strong> in quel momento), applicato al “Modified EBITDA” pubblicato da Chrysler per i quattro trimestri<br />

più recenti, al netto dell’Indebitamento netto industriale. Nel caso in cui al momento dell’esercizio di queste opzioni call Chrysler sia una società quotata,<br />

tale prezzo sarà basato su una media del valore di borsa delle azioni ordinarie di Chrysler ponderata per i volumi. L’Incremental Equity Call Option è iscritta<br />

nella Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata sulla base di un fair value pari a zero, dal momento che il prezzo di esercizio non è prefissato, ma<br />

corrisponderà a valori di mercato dell’attività sottostante al momento dell’esercizio.<br />

Iveco Finance Holdings Limited<br />

Dal 2005 l’attività di Servizi Finanziari del settore Iveco in Europa Occidentale viene gestita da Iveco Finance Holdings Limited (IFHL), joint venture con il<br />

gruppo Barclays, di cui Iveco detiene il 49% e Barclays il 51%. La joint venture supporta le vendite del settore in Europa tramite il finanziamento delle reti di<br />

vendita e dei clienti finali in Francia, Germania, Italia e Regno Unito ed è finanziata da Barclays per un importo massimo di 3,5 miliardi di euro. Gli accordi<br />

relativi a questa joint venture contengono previsioni usuali per questo tipo di contratti in relazione alla gestione della società, impegni delle parti (covenants) e<br />

clausole di inadempimento (defaults). Ai sensi di accordi intervenuti nel <strong>2010</strong>, le parti hanno convenuto che questa joint venture terminerà il 31 maggio 2012.<br />

Come è usuale in contratti di questo genere, in tale data Iveco acquisterà e il gruppo Barclays cederà la partecipazione detenuta dal gruppo Barclays nella<br />

joint venture stessa, ad un prezzo determinato sulla base del patrimonio netto contabile. Inoltre Iveco dovrà fare sì che il finanziamento della joint venture,<br />

fornito da Barclays e in essere a quella data, sia ripagato (cosa che può avvenire facendo subentrare uno o più soggetti finanziatori o con altre modalità).<br />

Iveco sta considerando le sue opzioni strategiche in relazione a questa joint venture, opzioni che includono tra l’altro la selezione di nuovi partner.<br />

Cessioni di crediti<br />

Il Gruppo ha smobilizzato pro-soluto crediti ed effetti con scadenza successiva al 31 dicembre <strong>2010</strong> inclusi nelle Continuing Operation per 3.524 milioni di<br />

euro. Lo smobilizzo è relativo a crediti commerciali e altri crediti per 2.761 milioni di euro e a crediti finanziari per 763 milioni di euro. Tali importi includono<br />

crediti, principalmente verso la rete di vendita, ceduti a società di servizi finanziari a controllo congiunto (FGA Capital) per 2.376 milioni di euro.<br />

Con riferimento alle Discontinued Operation, Il Gruppo ha smobilizzato pro-soluto crediti ed effetti con scadenza successiva al 31 dicembre <strong>2010</strong> per<br />

1.100 milioni di euro Lo smobilizzo è relativo a crediti commerciali e altri crediti per 882 milioni di euro e a crediti finanziari per 218 milioni di euro. Tali importi<br />

includono crediti, principalmente verso la rete di vendita, ceduti a società di servizi finanziari collegate (Iveco Finance Holdings, controllata da Barclays) per<br />

390 milioni di euro.<br />

Con riferimento al 31 dicembre 2009, il Gruppo <strong>Fiat</strong> nel suo complesso aveva smobilizzato pro-soluto crediti ed effetti con scadenza successiva a tale data<br />

per 4.611 milioni di euro. Lo smobilizzo era relativo a crediti commerciali e altri crediti per 3.679 milioni di euro e a crediti finanziari per 932 milioni di euro. Tali<br />

importi includevano crediti, principalmente verso la rete di vendita, ceduti a società di servizi finanziari a controllo congiunto (FGA Capital) per 2.530 milioni<br />

di euro e ceduti a società di servizi finanziari collegate (Iveco Finance Holdings, controllata da Barclays) per 440 milioni di euro.<br />

Contratti di leasing operativo<br />

Il Gruppo ha stipulato contratti di leasing operativo per l’utilizzo di immobili e macchinari; tali contratti hanno una durata media rispettivamente di circa 10-20<br />

anni e 3-5 anni. Al 31 dicembre <strong>2010</strong> l’ammontare dei canoni ancora dovuti per contratti di leasing operativo non annullabili è il seguente:<br />

Continuing Operation Discontinued Operation<br />

tra uno oltre tra uno oltre<br />

entro e cinque cinque entro e cinque cinque<br />

(in milioni di euro) l’esercizio anni anni Totale l’esercizio anni anni Totale<br />

Futuri pagamenti minimi dovuti per leasing operativo 34 91 99 224 41 71 46 158<br />

Al 31 dicembre 2009 l’ammontare dei canoni ancora dovuti dal Gruppo <strong>Fiat</strong> per contratti di leasing operativo non annullabili era il seguente:<br />

Al 31 dicembre 2009<br />

tra uno oltre<br />

entro e cinque cinque<br />

(in milioni di euro) l’esercizio anni anni Totale<br />

Futuri pagamenti minimi dovuti per leasing operativo 77 171 154 402


Nel corso dell’esercizio <strong>2010</strong> il Gruppo ha rilevato costi per canoni di leasing per 48 milioni di euro inclusi tra gli Utili/(perdite) delle Continuing Operation e<br />

per 45 milioni di euro inclusi tra gli Utili/(perdite) delle Discontinued Operation. Nel corso del 2009 il Gruppo <strong>Fiat</strong> aveva rilevato costi per canoni di leasing<br />

pari a 107 milioni di euro.<br />

Passività potenziali<br />

Il Gruppo, operando a livello globale in diversi settori di attività, è esposto a numerosi rischi legali, in primo luogo nelle aree della responsabilità di prodotto,<br />

delle norme in materia di concorrenza e di ambiente e in materia fiscale. Gli esborsi relativi a procedimenti in essere o futuri non possono essere previsti con<br />

certezza. È possibile che gli esiti giudiziari possano determinare costi non coperti, o non totalmente coperti, da indennizzi assicurativi, aventi pertanto effetti<br />

sulla situazione finanziaria e sui risultati del Gruppo. Alla data del 31 dicembre <strong>2010</strong> il Gruppo ha stimato di avere passività potenziali relative alle Continuing<br />

Operation per circa 131 milioni di euro (circa 111 milioni di euro al 31 dicembre 2009), a fronte delle quali non ha stanziato fondi rischi ed oneri in quanto<br />

ritiene che non vi sia un esborso probabile di risorse. Inoltre, a fronte di tali passività potenziali sono state stimate attività potenziali e possibili indennizzi di<br />

circa 17 milioni di euro (20 milioni di euro al 31 dicembre 2009), anch’essi non accertati. Al 31 dicembre <strong>2010</strong>, infine, il Gruppo ha stimato di avere passività<br />

potenziali relative alle Discontinued Operation per circa 36 milioni di euro a fronte delle quali non ha stanziato fondi rischi ed oneri in quanto ritiene che non<br />

vi sia un esborso probabile di risorse.<br />

Laddove, invece, è probabile che sarà dovuto un esborso di risorse per adempiere a delle obbligazioni e tale importo sia stimabile in modo attendibile, il<br />

Gruppo ha effettuato specifici accantonamenti a fondi rischi ed oneri.<br />

Inoltre, nel contesto delle significative cessioni di business effettuate nei precedenti esercizi, il Gruppo ha garantito agli acquirenti, a fronte di passività da<br />

loro eventualmente contestate, indennizzi solitamente corrispondenti al massimo ad una percentuale del prezzo di acquisto. Tali passività, tutte relative alle<br />

Continuing Operation, si riferiscono principalmente a passività potenziali derivanti da eventuali violazioni di rappresentazioni e garanzie fornite nei contratti e,<br />

in certe circostanze, da problematiche ambientali e fiscali, solitamente per un periodo limitato di tempo. Al 31 dicembre <strong>2010</strong> le obbligazioni potenziali relative<br />

a tali indennizzi ammontano a circa 859 milioni di euro (circa 879 milioni di euro al 31 dicembre 2009). A fronte di tale ammontare, al 31 dicembre <strong>2010</strong> il<br />

Gruppo ha rilevato fondi per rischi ed oneri per 60 milioni di euro (52 milioni al 31 dicembre 2009) inclusi tra gli Altri fondi per rischi ed oneri. Il Gruppo, poi,<br />

ha garantito alcuni altri indennizzi senza un importo di potenziale pagamento massimo; non è pertanto possibile stimare un importo massimo dei potenziali<br />

pagamenti futuri che si potrebbe essere chiamati a pagare.<br />

Si ricorda inoltre che nel 2008 si è conclusa, con la sottoscrizione di due accordi transattivi con la SEC ed il Dipartimento di Giustizia (DOJ) statunitense,<br />

la questione relativa alla partecipazione di alcune società del Gruppo <strong>Fiat</strong>, settori CNH ed Iveco, al Programma “Oil for Food”. Il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha chiuso la<br />

vicenda con dette autorità sottoscrivendo nel 2008 un accordo transattivo che, relativamente al DOJ, obbliga il Gruppo (e, dopo la Scissione, il Gruppo<br />

<strong>Fiat</strong> Industrial) a continuare la cooperazione con lo stesso DOJ ed a mantenere un adeguato programma di prevenzione nelle materie oggetto del Foreign<br />

Corrupt Practices Act).<br />

A partire da gennaio 2011 Iveco è oggetto di un’investigazione condotta dalla Commissione Europea circa alcune pratiche di business dei principali<br />

costruttori di veicoli commerciali nell’Unione Europea, in relazione ad un possibile comportamento anti-competitivo. L’investigazione copre diversi Stati<br />

Membri dell’Unione Europea. Il Gruppo sta pienamente cooperando con la Commissione Europea e, dal momento che l’investigazione è in una fase molto<br />

preliminare, non è possibile valutare gli effetti che la stessa potrebbe avere sul Gruppo, se ci saranno.<br />

30. Informativa per settore di attività<br />

I settori operativi attraverso cui il Gruppo opera sono stati determinati sulla base della reportistica utilizzata dall’Amministratore Delegato del Gruppo per<br />

prendere le decisioni strategiche.<br />

È opportuno precisare che, a seguito dell’operazione precedentemente descritta, l’informativa relativa ai settori operativi viene illustrata per le Continuing<br />

Operation e, separatamente, per le Discontinued Operation, in modo da riflettere il nuovo assetto organizzativo del Gruppo. Si precisa, inoltre, che a seguito<br />

dell’inclusione tra le Discontinued Operation delle attività Industrial & Marine del settore FPT Powertrain Technologies, ai sensi dello IFRS 8 – Segmenti<br />

Operativi, a partire dal presente bilancio tale settore non è più presentato, ma sono rappresentati separatamente tra le Continuing Operation il settore <strong>Fiat</strong><br />

Powertrain (che include la linea di business Passengers & Commercial Vehicles), e tra le Discontinued Operation il settore FPT Industrial (che include la linea<br />

di business Industrial & Marine).<br />

La reportistica utilizzata ai fini della presente Nota è basata sui diversi prodotti e servizi forniti ed è prodotta utilizzando gli stessi principi contabili descritti in<br />

precedenza al paragrafo Principi per la predisposizione del bilancio.<br />

243


244<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

I settori operativi presentati tra le Continuing Operation del Gruppo generano i ricavi dalle proprie attività caratteristiche di produzione e vendita come segue:<br />

Il settore <strong>Fiat</strong> Group Automobiles genera i propri ricavi dalle attività di produzione e vendita di automobili e veicoli commerciali leggeri, nonché dalla<br />

prestazione di servizi finanziari correlati alla vendita di autovetture nei mercati extra-europei. I servizi finanziari nei mercati europei, invece, sono prestati<br />

tramite la joint venture paritetica FGA Capital costituita con il gruppo Crédit Agricole.<br />

Il settore Maserati genera i propri ricavi dall’attività di produzione e vendita di auto sportive di lusso con marchio Maserati.<br />

Il settore Ferrari genera i propri ricavi dall’attività di produzione e vendita di auto sportive di lusso con marchio Ferrari, dalla gestione sportiva della scuderia<br />

di Formula 1, nonché dalla prestazione di servizi finanziari connessi alla vendita di autoveicoli.<br />

Il settore <strong>Fiat</strong> Powertrain genera i propri ricavi dalle attività di produzione e vendita di motori e cambi per autovetture e del Centro Ricerche <strong>Fiat</strong>.<br />

Il settore Componenti (Magneti Marelli) genera i propri ricavi dalle attività di produzione e vendita di componenti per l’illuminazione, il controllo motore,<br />

le sospensioni e gli ammortizzatori, i sistemi elettronici, i sistemi di scarico, le operazioni nello stampaggio di componenti in plastica e nell’After Market.<br />

Il settore Prodotti Metallurgici (Teksid) genera i propri ricavi dalle attività di produzione e vendita di componenti per motori, cambi e trasmissioni<br />

e sospensioni in ghisa e teste cilindri in alluminio.<br />

Il settore Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) genera i propri ricavi dalle attività di progettazione e produzione di sistemi di automazione industriale<br />

e dei relativi prodotti per il settore automotive.<br />

I settori operativi inclusi tra le Discontinued Operation del Gruppo generano i ricavi dalle proprie attività caratteristiche di produzione e vendita come segue:<br />

Il settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH – Case New Holland) opera a livello internazionale nell’attività di progettazione, produzione,<br />

vendita di macchine per l’agricoltura e le costruzioni. Il settore fornisce inoltre servizi finanziari a supporto dei clienti finali e dei concessionari, sia<br />

direttamente, sia, in alcuni paesi europei, in joint ventures con il Gruppo BNP Paribas.<br />

Il settore Veicoli Industriali (Iveco) genera i propri ricavi dalle attività di produzione e commercializzazione, prevalentemente in Europa, di veicoli industriali,<br />

autobus e veicoli speciali. Il settore offre inoltre servizi finanziari ai propri clienti e dealer nei mercati dell’Europa dell’Est, mentre in Europa occidentale si<br />

avvale dell’attività di Iveco Finance Holdings Limited, posseduta al 51% dal gruppo Barclays e per il 49% da Iveco.<br />

Il settore FPT Industrial genera i propri ricavi dalle attività powertrain Industrial & Marine.<br />

Il Gruppo valuta l’andamento dei propri settori operativi sulla base dell’Utile/(perdita) della gestione ordinaria, dell’Utile/(perdita) operativa e del Risultato<br />

partecipazioni da essi conseguito.<br />

I Ricavi dei settori presentati sono quelli direttamente conseguiti o attribuibili al settore e derivanti dalla sua attività caratteristica; includono sia i ricavi derivanti<br />

da transazioni con i terzi, sia quelli derivanti da transazioni con altri settori, valutati a prezzi di mercato. Tali ricavi includono, per i settori operativi che svolgono<br />

servizi finanziari, anche gli interessi attivi e altri proventi di natura finanziaria derivanti da tali attività. I costi di settore sono gli oneri derivanti dall’attività<br />

operativa del settore sostenuti verso terzi e verso altri settori operativi o ad esso direttamente attribuibili. I costi sostenuti verso altri settori operativi sono<br />

valutati a prezzi di mercato. I costi di settore includono, per i settori operativi che svolgono servizi finanziari, anche gli interessi passivi ed altri oneri finanziari<br />

derivanti dallo svolgimento di tali attività.<br />

La misura economica del risultato conseguito da ogni settore operativo è l’Utile/(perdita) operativa, e all’interno di tale risultato è stato identificato in modo<br />

specifico l’Utile/(perdita) della gestione ordinaria, che separa dal risultato dei settori quei proventi ed oneri non ricorrenti nella gestione ordinaria del business,<br />

quali per esempio plusvalenze o minusvalenze da cessione di partecipazioni ed oneri di ristrutturazione. Nella gestione del Gruppo proventi ed oneri finanziari<br />

e imposte rimangono a carico dell’ente corporate perché esulano dalle attività operative e sono esposti nella colonna Poste non allocate e rettifiche.<br />

Tutte le componenti di reddito presentate sono valutate utilizzando gli stessi criteri contabili adottati per la redazione del Bilancio consolidato del Gruppo.


L’informativa economica per settore operativo nel <strong>2010</strong> e 2009 è la seguente:<br />

Altri Poste non<br />

<strong>Fiat</strong> Group <strong>Fiat</strong> Magneti settori allocate e Gruppo<br />

(in milioni di euro) Automobiles Maserati Ferrari Powertrain Marelli Teksid Comau operativi rettifiche FIAT<br />

<strong>2010</strong><br />

Ricavi di settore 27.860 586 1.919 4.211 5.402 776 1.023 1.159 (7.056) 35.880<br />

Ricavi netti da transazioni con altri settori operativi (238) (72) (65) (3.627) (2.079) (204) (280) (491) 7.056 -<br />

Ricavi netti terzi 27.622 514 1.854 584 3.323 572 743 668 - 35.880<br />

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 607 24 303 140 98 17 (6) (85) 14 1.112<br />

Utile/(perdita) della gestione atipica (92) - (1) 32 (25) - - (34) - (120)<br />

Utile/(perdita) operativa 515 24 302 172 73 17 (6) (119) 14 992<br />

Proventi (oneri) finanziari (400) (400)<br />

Quota di utili o (perdite) delle imprese valutate<br />

con il metodo del patrimonio netto 134 - - (11) (3) 1 - (3) 2 120<br />

Altro risultato di partecipazioni (3) - - - (2) - - (1) - (6)<br />

Risultato partecipazioni 131 - - (11) (5) 1 - (4) 2 114<br />

Utile/(perdita) prima delle imposte 706<br />

Imposte sul reddito 484 484<br />

Utile/(perdita) delle Continuing Operation 222<br />

Ammortamenti (1.197) (81) (251) (259) (293) (28) (13)<br />

Svalutazione dell’avviamento - - - - - - -<br />

Altre svalutazioni e altri costi di natura non monetaria (1.702) (40) (52) (83) (137) (17) (16)<br />

Ripristini di valore di attività immateriali e materiali - - - - - - -<br />

Altri Poste non<br />

<strong>Fiat</strong> Group <strong>Fiat</strong> Magneti settori allocate e Gruppo<br />

(in milioni di euro) Automobiles Maserati Ferrari Powertrain Marelli Teksid Comau operativi rettifiche FIAT<br />

2009<br />

Ricavi di settore 26.293 448 1.778 3.372 4.528 578 728 1.047 (6.088) 32.684<br />

Ricavi netti da transazioni con altri settori operativi (203) (48) (46) (3.077) (1.874) (173) (247) (420) 6.088 -<br />

Ricavi netti terzi 26.090 400 1.732 295 2.654 405 481 627 - 32.684<br />

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 470 11 238 104 25 (12) (28) (90) 18 736<br />

Utile/(perdita) della gestione atipica (253) - 7 (27) (65) (2) (4) (11) (3) (358)<br />

Utile/(perdita) operativa 217 11 245 77 (40) (14) (32) (101) 15 378<br />

Proventi (oneri) finanziari (352) (352)<br />

Quota di utili o (perdite) delle imprese valutate<br />

con il metodo del patrimonio netto 88 - - (24) (2) 3 1 (3) 2 65<br />

Altro risultato di partecipazioni 8 - - - (1) - - 5 - 12<br />

Risultato partecipazioni 96 - - (24) (3) 3 1 2 2 77<br />

Utile/(perdita) ante imposte 103<br />

Imposte sul reddito 448 448<br />

Utile/(perdita) delle Continuing Operation (345)<br />

Ammortamenti (1.224) (59) (194) (195) (263) (25) (15)<br />

Svalutazione dell’avviamento - - - - - - -<br />

Altre svalutazioni e altri costi di natura non monetaria (1.543) (36) (43) (87) (126) (26) (20)<br />

Ripristini di valore di attività immateriali e materiali - - - 6 2 - -<br />

245


246<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Nel <strong>2010</strong> e 2009, l’informativa economica per settore operativo relativamente alle Discontinued Operation, predisposta sulla base delle stesse regole<br />

applicate per i settori operativi delle Continuing Operation, è la seguente:<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Altri Poste non Altri Poste non<br />

FPT settori allocate e FPT settori allocate e<br />

(in milioni di euro) CNH Iveco Industrial operativi rettifiche Totale CNH Iveco Industrial operativi rettifiche Totale<br />

Ricavi di settore 11.906 8.307 2.415 394 (1.680) 21.342 10.107 7.183 1.580 211 (1.113) 17.968<br />

Ricavi netti da transazioni con altri settori operativi (12) (107) (1.561) - 1.680 - (22) (78) (1.034) 21 1.113 -<br />

Ricavi netti terzi 11.894 8.200 854 394 - 21.342 10.085 7.105 546 232 - 17.968<br />

Utile/(perdita) della gestione ordinaria 755 270 65 (2) 4 1.092 337 105 (131) 8 3 322<br />

Utile/(perdita) della gestione atipica (1) (30) (36) (6) (2) (75) (86) (195) (60) - - (341)<br />

Utile/(perdita) operativa 754 240 29 (8) 2 1.017 251 (90) (191) 8 3 (19)<br />

Proventi (oneri) finanziari<br />

Quota di utili o (perdite) delle imprese valutate<br />

(505) (505) (401) (401)<br />

con il metodo del patrimonio netto 75 (5) - - - 70 (26) (21) - - - (47)<br />

Altro risultato di partecipazioni - (6) - - - (6) - (3) - - - (3)<br />

Risultato partecipazioni 75 (11) - - - 64 (26) (24) - - - (50)<br />

Utile/(perdita) prima delle imposte 576 (470)<br />

Imposte sul reddito<br />

Utile/(perdita) dell’esercizio relativo<br />

198 198 33 33<br />

alle Discontinued Operation 378 (503)<br />

Ammortamenti (365) (382) (147) (325) (380) (157)<br />

Svalutazione dell’avviamento - - - - - -<br />

Altre svalutazioni e altri costi di natura non monetaria (2.466) (676) (99) (2.279) (618) (65)<br />

Ripristini di valore di attività immateriali e materiali - - - - - -<br />

Le Attività di settore sono quelle impiegate dal settore nello svolgimento della propria attività caratteristica o che possono essere ad esso allocate in modo<br />

ragionevole in funzione della sua attività caratteristica, incluso il valore delle partecipazioni in joint-venture e collegate. Le Passività di settore sono quelle che<br />

conseguono direttamente dallo svolgimento dell’attività caratteristica del settore o che sono ad esso allocate in modo ragionevole in funzione della sua attività<br />

caratteristica. Nella gestione del Gruppo le attività di tesoreria e fiscali sono svolte dall’ente corporate e non vengono attribuite ai settori perché esulano dalle<br />

attività operative: per questo motivo tali attività e passività non sono incluse nel valore delle attività e passività di settore, ma sono esposte nella colonna<br />

Poste non allocate e rettifiche. In particolare le attività di tesoreria includono i crediti delle attività di finanziamento, gli altri crediti non correnti, i titoli e le altre<br />

attività finanziarie, le disponibilità e mezzi equivalenti delle società industriali del Gruppo. Le passività di tesoreria, invece, includono i debiti finanziari e le altre<br />

passività finanziarie delle società industriali del Gruppo, al netto dei crediti finanziari correnti verso società finanziarie a controllo congiunto. Dal momento<br />

che l’utile/(perdita) di settore include gli Interessi attivi ed altri proventi finanziari e gli Interessi passivi ed altri oneri finanziari delle società di servizi finanziari,<br />

le Attività operative di settore dei settori <strong>Fiat</strong> Group Automobiles, Ferrari, CNH – Case New Holland e Iveco includono le attività finanziarie (in primo luogo<br />

il portafoglio) delle loro società di servizi finanziari; analogamente le Passività di tali settori includono l’indebitamento delle loro società di servizi finanziari.<br />

Pertanto l’indebitamento di Gruppo non allocato ai settori è rappresentativo dell’indebitamento delle sole attività industriali.


Le attività e passività di settore presentate sono valutate utilizzando gli stessi criteri contabili adottati per la redazione del Bilancio consolidato del Gruppo.<br />

Altri Poste non<br />

<strong>Fiat</strong> Group <strong>Fiat</strong> Magneti settori allocate e Gruppo<br />

(in milioni di euro) Automobiles Maserati Ferrari Powertrain Marelli Teksid Comau operativi rettifiche FIAT<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

Attività di settore 17.027 382 1.667 3.419 3.395 581 697 17.102 (17.501) 26.769<br />

Attività per imposte sul reddito 2.031 2.031<br />

Crediti da attività di finanziamento, Altri crediti e Titoli<br />

non correnti delle società industriali 273 273<br />

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, Titoli correnti<br />

e Altre attività finanziarie delle società industriali 12.380 12.380<br />

Totale Attività di tesoreria 12.653 12.653<br />

Totale Attività di Gruppo non allocate 14.684 14.684<br />

Totale Attività incluse nelle Discontinued Operation 31.989<br />

Totale Attività 73.442<br />

Le attività operative di settore includono:<br />

Partecipazioni in collegate e joint venture valutate secondo<br />

il metodo del patrimonio netto 1.248 - - 55 9 28 -<br />

Incrementi delle attività non correnti diverse da strumenti finanziari,<br />

imposte differite attive e attività per benefici ai dipendenti 1.764 104 239 444 399 36 24<br />

Passività di settore 14.796 350 1.141 1.826 2.045 293 513 1.162 1.125 23.251<br />

Passività per imposte sul reddito 514 514<br />

Passività di tesoreria 12.922 12.922<br />

Totale Passività di Gruppo non allocate 13.436 13.436<br />

Totale Passività incluse nelle Discontinued Operation 24.294<br />

Totale Passività 60.981<br />

247


248<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Altri Poste non<br />

<strong>Fiat</strong> Group <strong>Fiat</strong> Magneti FPT settori allocate e Gruppo<br />

(in milioni di euro) Automobiles Maserati Ferrari Powertrain Marelli Teksid Comau CNH Iveco Industrial operativi rettifiche FIAT<br />

Al 31 dicembre 2009<br />

Attività di settore 16.157 368 1.608 3.234 3.258 517 567 18.346 7.214 1.743 17.950 (18.935) 52.027<br />

Attività per imposte sul reddito 3.254 3.254<br />

Crediti da attività di finanziamento,<br />

Altri crediti e Titoli non correnti<br />

delle società industriali 340 340<br />

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti,<br />

Titoli correnti e Altre attività finanziarie<br />

delle società industriali 11.614 11.614<br />

Totale Attività di tesoreria 11.954 11.954<br />

Totale Attività di Gruppo non allocate 15.208 15.208<br />

Totale Attività 67.235<br />

Le attività operative di settore includono:<br />

Partecipazioni in collegate e joint venture<br />

valutate secondo il metodo<br />

del patrimonio netto 1.078 - - 41 9 25 - 284 324 11<br />

Incrementi delle attività non correnti<br />

diverse da strumenti finanziari,<br />

imposte differite attive e attività<br />

per benefici ai dipendenti 1.516 65 290 428 362 33 13 335 464 162<br />

Passività di settore 13.520 317 1.022 1.783 1.954 261 406 14.049 5.942 938 1.171 (2.165) 39.198<br />

Passività per imposte sul reddito 890 890<br />

Passività di tesoreria 16.032 16.032<br />

Totale Passività di Gruppo non allocate 16.922 16.922<br />

Totale Passività 56.120


Con riferimento alle Discontinued Operation, le attività e passività di settore presentate, determinate sulla base delle stesse regole utilizzate per i settori delle<br />

Continuing Operation, sono le seguenti:<br />

Altri Poste non<br />

FPT settori allocate e<br />

(in milioni di euro) CNH Iveco Industrial operativi rettifiche Totale<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

Attività di settore 19.268 6.977 1.744 5.855 (6.259) 27.585<br />

Attività per imposte sul reddito 1.763 1.763<br />

Crediti da attività di finanziamento, Altri crediti e Titoli non correnti delle società industriali 71 71<br />

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, Titoli correnti e Altre attività finanziarie<br />

delle società industriali 2.570 2.570<br />

Totale Attività di tesoreria 2.641 2.641<br />

Totale Attività di Gruppo non allocate 4.404 4.404<br />

Totale Attività incluse nelle Discontinued Operation 31.989<br />

Le attività operative di settore includono:<br />

Partecipazioni in collegate e joint venture valutate secondo il metodo del patrimonio netto 358 320 - -<br />

Incrementi delle attività non correnti diverse da strumenti finanziari, imposte differite attive<br />

e attività per benefici ai dipendenti 447 635 126 -<br />

Passività di settore 15.376 5.902 1.198 11 (3.363) 19.124<br />

Passività per imposte sul reddito 700<br />

Passività di tesoreria 4.470<br />

Totale Passività di Gruppo non allocate 5.170<br />

Totale Passività incluse nelle Discontinued Operation 24.294<br />

Si ricorda che i dati relativi ai settori confluiti, a partire dal 1° gennaio 2011 nel Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial, sono stati qui rappresentati come facenti ancora parte<br />

del Gruppo <strong>Fiat</strong>; questi dati non intendono descrivere le attività di tali settori per conto del nuovo Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial né rappresentare le attività del Gruppo<br />

come se la Scissione non fosse mai avvenuta.<br />

31. Informazioni per area geografica<br />

Il Gruppo ha sede legale in Italia. I ricavi da clienti terzi sono così ripartiti:<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Disconti- Disconti-<br />

Continuing nued Continuing nued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Elisioni Totale Operation Operation Elisioni Totale<br />

Italia 9.782 2.491 (366) 11.907 10.747 2.250 (253) 12.744<br />

Resto del Mondo 26.098 18.851 (598) 44.351 21.937 15.718 (297) 37.358<br />

Totale ricavi netti verso terzi 35.880 21.342 (964) 56.258 32.684 17.968 (550) 50.102<br />

249


250<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

I ricavi da clienti terzi conseguiti nel Resto del Mondo sono così ripartiti:<br />

<strong>2010</strong> 2009<br />

Disconti- Disconti-<br />

Continuing nued Continuing nued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Elisioni Totale Operation Operation Elisioni Totale<br />

Brasile 9.246 3.104 (454) 11.896 7.285 1.736 (196) 8.825<br />

Stati Uniti 1.057 4.359 (3) 5.413 762 3.816 (5) 4.573<br />

Francia 2.244 1.806 (32) 4.018 2.119 1.936 (25) 4.030<br />

Germania 2.739 1.190 (32) 3.897 2.977 1.173 (12) 4.138<br />

Regno Unito 1.261 602 (6) 1.857 1.236 575 (4) 1.807<br />

Spagna 1.021 697 (12) 1.706 711 643 (12) 1.342<br />

Turchia 1.247 199 - 1.446 902 97 - 999<br />

Polonia 1.057 307 (1) 1.363 1.284 284 (1) 1.567<br />

Cina 602 415 (4) 1.013 411 307 (4) 714<br />

Altri 5.624 6.172 (54) 11.742 4.250 5.151 (38) 9.363<br />

Totale ricavi netti verso terzi conseguiti nel Resto del Mondo 26.098 18.851 (598) 44.351 21.937 15.718 (297) 37.358<br />

Il valore complessivo delle Attività non correnti incluse tra le Continuing e Discontinued Operation (escluse le attività finanziarie, le imposte differite attive, le<br />

attività per benefici definiti e i diritti derivanti da contratti di assicurazione del Gruppo) localizzate in Italia ammonta a 11.272 milioni di euro al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong>; il corrispondente valore incluso nelle Discontinued Operation al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammonta a 1.782 milioni di euro. Al 31 dicembre 2009 il valore<br />

complessivo delle Attività non correnti (come sopra definite) localizzate in Italia ammontava a 11.419 milioni di euro. Il totale di tali Attività non correnti<br />

localizzate nel Resto del Mondo e incluse nelle Continuing Operation al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammonta a 6.005 milioni di euro, mentre quello incluso nelle<br />

Discontinued Operation ammonta a 6.824 milioni di euro; il corrispondente valore per il Gruppo <strong>Fiat</strong> nel suo complesso al 31 dicembre 2009 era pari a<br />

11.163 milioni di euro. Le attività non correnti localizzate nel Resto del Mondo sono così ripartite:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Continuing Discontinued<br />

(in milioni di euro) Operation Operation Totale Totale<br />

Stati Uniti 257 3.035 3.292 2.986<br />

Brasile 2.412 436 2.848 2.307<br />

Polonia 1.612 45 1.657 1.288<br />

Francia 331 619 950 918<br />

Germania 157 493 650 669<br />

Spagna 90 482 572 581<br />

Cina 180 304 484 383<br />

Altri 966 1.410 2.376 2.031<br />

Totale attività non correnti nel Resto del Mondo 6.005 6.824 12.829 11.163<br />

Si segnala, infine, che nel <strong>2010</strong> e nel 2009 non risultano ricavi realizzati verso un singolo cliente terzo per un valore superiore al 10% dei ricavi del Gruppo.<br />

32. Informazioni sui rischi finanziari<br />

Il Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alla sua operatività:<br />

rischio di credito, sia in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti e dealer, sia alle attività di finanziamento;<br />

rischio di liquidità, con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all’accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in<br />

generale;<br />

rischi di mercato (principalmente relativi ai tassi di cambio e di interesse), in quanto il Gruppo opera a livello internazionale in aree valutarie diverse e utilizza<br />

strumenti finanziari che generano interessi; il Gruppo è inoltre esposto alla variazione del prezzo di alcuni titoli azionari quotati.


Come descritto nel capitolo Gestione dei rischi, il Gruppo monitora costantemente i rischi finanziari a cui è esposto, in modo da valutarne anticipatamente<br />

i potenziali effetti negativi ed intraprendere le opportune azioni per mitigarli.<br />

La seguente sezione fornisce indicazioni qualitative e quantitative di riferimento sull’incidenza di tali rischi sul Gruppo.<br />

I dati quantitativi di seguito riportati non hanno valenza previsionale, in particolare le sensitivity analysis sui rischi di mercato non possono riflettere<br />

la complessità e le reazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.<br />

Rischio di credito<br />

La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo al 31 dicembre <strong>2010</strong> è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie<br />

rappresentate in bilancio, oltre che dal valore nominale delle garanzie prestate su debiti o impegni di terzi indicato nella Nota 29.<br />

Premesso che l’erogazione dei crediti ai dealer e alla clientela finale è oggetto di specifiche valutazioni attraverso articolati sistemi di scoring, generalmente<br />

il Gruppo ottiene delle garanzie finanziarie e non finanziarie a fronte del rischio connesso ai crediti concessi per forniture di automobili, veicoli industriali<br />

e macchine per l’agricoltura e le costruzioni. Tali garanzie sono ulteriormente rafforzate, ove possibile, con la riserva di proprietà sui veicoli oggetto di<br />

finanziamento alla rete di vendita e di leasing finanziario.<br />

Sono oggetto di svalutazione individuale le posizioni, se singolarmente significative, per le quali si rileva un’oggettiva condizione di inesigibilità parziale o<br />

totale. L’ammontare della svalutazione tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e della relativa data di incasso, degli oneri e spese di recupero futuri,<br />

nonché del fair value delle garanzie. A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono effettuate svalutazioni su base collettiva,<br />

tenuto conto dell’esperienza storica e di dati statistici.<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong>, i Crediti da attività di finanziamento inclusi tra le Continuing Operation, pari a 2.866 milioni di euro, includono 5 milioni di euro relativi<br />

a crediti oggetto di svalutazione individuale; sull’importo residuo gli scaduti inferiori a un mese risultano pari a 42 milioni di euro, mentre quelli scaduti da<br />

oltre un mese sono pari a 92 milioni di euro. I Crediti da attività di finanziamento inclusi tra le Discontinued Operation, pari a 10.908 milioni di euro, includono<br />

63 milioni di euro relativi a crediti oggetto di svalutazione individuale; sull’importo residuo gli scaduti inferiori a un mese risultano pari a 237 milioni di euro,<br />

mentre quelli scaduti da oltre un mese sono pari a 734 milioni di euro. Si ricorda che nel caso di finanziamenti che prevedono il pagamento rateale, la<br />

presenza di anche una sola rata scaduta comporta la classificazione dell’intero ammontare del credito tra gli importi scaduti. Al 31 dicembre 2009, i Crediti<br />

da attività di finanziamento del Gruppo <strong>Fiat</strong> nel suo complesso, pari a 12.695 milioni di euro, includevano 60 milioni di euro relativi a crediti oggetto di<br />

svalutazione individuale; sull’importo residuo gli scaduti inferiori a un mese risultavano pari a 426 milioni di euro, mentre quelli scaduti da oltre un mese erano<br />

pari a 918 milioni di euro.<br />

Sempre al 31 dicembre <strong>2010</strong> i Crediti commerciali e gli Altri crediti, inclusi tra le Continuing Operation per complessivi 3.669 milioni di euro, includono<br />

41 milioni di euro relativi a crediti oggetto di svalutazione individuale; sull’importo residuo l’ammontare scaduto da meno di un mese è pari a 164 milioni<br />

di euro, mentre quello scaduto da oltre un mese è pari a 341 milioni di euro. I Crediti commerciali e gli Altri crediti, inclusi tra le Discontinued Operation<br />

per complessivi 2.567 milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong>, includono 49 milioni relativi a crediti oggetto di svalutazione individuale; sull’importo residuo<br />

l’ammontare scaduto da meno di un mese è pari a 147 milioni di euro, mentre quello scaduto da oltre un mese è pari a 185 milioni di euro. Al 31 dicembre<br />

2009 i Crediti commerciali e gli Altri crediti del Gruppo <strong>Fiat</strong> nel suo complesso, pari a 6.178 milioni di euro, includevano 67 milioni di euro relativi a crediti<br />

oggetto di svalutazione individuale; sull’importo residuo l’ammontare scaduto da meno di un mese era pari a 280 milioni di euro, mentre quello scaduto da<br />

oltre un mese era pari a 568 milioni di euro.<br />

La riduzione del livello di scaduto relativo ai crediti da attività di finanziamento è in parte attribuibile al progressivo incasso dei finanziamenti agevolati<br />

concessi dal Banco CNH Capital S.A. a valere su programmi di sviluppo e di finanziamento agevolato all’agricoltura gestiti dal governo brasiliano attraverso<br />

il Banco Nacional de Desenvolvimento Economico e Social (“BNDES”). Si ricorda che tali crediti erano stati oggetto di moratorie generalizzate ripetutamente<br />

concesse dal Governo brasiliano tra il 2005 e il 2008, al fine di sostenere il settore agricolo in difficoltà. Esauritisi gli interventi normativi di riscadenziamento,<br />

la società ha messo in atto tutte le necessarie azioni per l’incasso delle rate in scadenza, adeguando nel contempo il livello degli accantonamenti a fronte<br />

del rischio di credito anche in relazione all’andamento dei ripagamenti dello scaduto. L’ammontare totale dei finanziamenti erogati da Banco CNH Capital<br />

in essere al 31 dicembre <strong>2010</strong> e che sono stati oggetto di riscadenziamento è pari a circa 1,2 miliardi di Real (circa 0,5 miliardi di euro), in riduzione di circa<br />

0,8 miliardi di Real rispetto al 31 dicembre 2009; il valore netto dei crediti del Banco CNH Capital verso la clientela che risultano scaduti è invece di 0,9 miliardi<br />

di Real (circa 0,4 miliardi di euro), in riduzione di 0,2 miliardi di Real rispetto al 31 dicembre 2009. Sebbene i continui riscadenziamenti del recente passato<br />

abbiano contribuito ad aumentare le incertezze sui tempi e modi di rimborso da parte della clientela, si ritiene che gli accantonamenti effettuati siano adeguati<br />

al rischio di credito residuo. Nel contempo il BNDES ha continuato a supportare finanziariamente la società e i programmi di finanziamento agevolato.<br />

251


252<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Rischio di liquidità<br />

Il rischio di liquidità si può manifestare con l’incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l’operatività del Gruppo.<br />

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di<br />

investimento, dall’altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.<br />

Come indicato nel capitolo Gestione dei rischi, il Gruppo ha adottato una serie di politiche e di processi volti a ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie,<br />

riducendo il rischio di liquidità:<br />

gestione centralizzata dei flussi di incasso e pagamento (sistemi di cash management), laddove risulti economico nel rispetto delle varie normative<br />

civilistiche, valutarie e fiscali dei paesi in cui il Gruppo è presente;<br />

mantenimento di un adeguato livello di liquidità disponibile;<br />

diversificazione degli strumenti di reperimento delle risorse finanziarie e presenza continuativa e attiva sul mercato dei capitali;<br />

ottenimento di linee di credito adeguate;<br />

monitoraggio delle condizioni prospettiche di liquidità, in relazione al processo di pianificazione aziendale.<br />

Le caratteristiche di scadenza delle passività e delle attività finanziarie del Gruppo sono riportate nelle Note 19 e 26 relative rispettivamente ai Crediti correnti<br />

e ai Debiti finanziari. Le caratteristiche di scadenza degli strumenti finanziari derivati sono riportate alla Nota 21.<br />

Il management ritiene che i fondi attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall’attività operativa e di finanziamento, consentiranno al Gruppo<br />

<strong>Fiat</strong> post Scissione e al Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial di soddisfare i propri fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di<br />

rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.<br />

Rischio di cambio<br />

Il Gruppo è esposto a rischi derivanti dalla variazione dei tassi di cambio, che possono influire sul suo risultato economico e sul valore del patrimonio netto.<br />

In particolare:<br />

Laddove le società del Gruppo sostengano costi denominati in valute diverse da quelle di denominazione dei rispettivi ricavi, la variazione dei tassi di<br />

cambio può influenzare l’Utile/(perdita) operativa di tali società. Nel <strong>2010</strong> l’ammontare complessivo dei flussi commerciali direttamente esposti al rischio<br />

di cambio è stato equivalente al 12% circa del fatturato derivante da Continuing Operation del Gruppo ed equivalente al 15% del fatturato derivante da<br />

Discontinued Operation.<br />

I principali rapporti di cambio cui le Continuing Operation sono esposte riguardano:<br />

EUR/USD, in relazione alle vendite in dollari effettuate dalle società italiane (in particolare Ferrari e Maserati) sul mercato nordamericano e su altri mercati<br />

in cui il dollaro sia valuta di riferimento per gli scambi commerciali;<br />

EUR/GBP, EUR/CHF in relazione alle vendite nel mercato britannico e svizzero;<br />

EUR/PLN, EUR/TRY relativamente ai costi sostenuti per le produzioni in Polonia e in Turchia per prodotti venduti in area Euro;<br />

USD/BRL e EUR/BRL, in relazione all’attività produttiva brasiliana e ai relativi flussi import/export;<br />

Complessivamente i flussi commerciali esposti a questi rapporti di cambio hanno costituito nel <strong>2010</strong> l’84% circa dell’esposizione al rischio di cambio da<br />

transazioni commerciali.<br />

I principali rapporti di cambio cui le Discontinued Operation sono esposte riguardano:<br />

EUR/USD, in relazione alle produzioni/acquisti del settore CNH – Case New Holland in area Euro e alle vendite in dollari effettuate da Iveco;<br />

EUR/GBP, essenzialmente in relazione alle vendite sul mercato UK di Iveco e agli acquisti in area Euro del settore CNH;<br />

USD/BRL e EUR/BRL, in relazione all’attività produttiva brasiliana e ai relativi flussi import/export;<br />

USD/AUD, principalmente in relazione alle vendite in Australia del settore CNH;<br />

USD/GBP, in riferimento alle produzioni/acquisti del settore CNH in UK.


Complessivamente i flussi commerciali esposti a questi rapporti di cambio hanno costituito nel <strong>2010</strong> il 69% circa dell’esposizione al rischio di cambio da<br />

transazioni commerciali.<br />

È politica del Gruppo coprire, tipicamente mediante utilizzo di strumenti finanziari derivati, una percentuale tra il 55% e l’85% dell’esposizione al rischio<br />

di cambio derivante da transazioni commerciali previste nell’orizzonte di 12 mesi (o anche successivi, ove sia valutato opportuno in relazione alle<br />

caratteristiche del business), nonché di coprire interamente le esposizioni derivanti da impegni contrattuali certi.<br />

Sempre in relazione alle attività commerciali, le società del Gruppo possono trovarsi a detenere crediti o debiti commerciali denominati in valute diverse<br />

da quella di conto dell’entità che li detiene. Inoltre, in casi limitati, in cui ci sia la convenienza economica o le condizioni di mercato locali lo richiedano,<br />

le società possono indebitarsi o impiegare fondi in valuta diversa da quella di conto. La variazione dei tassi di cambio può comportare la realizzazione o<br />

l’accertamento di differenze di cambio positive o negative. È politica del Gruppo coprire interamente, laddove possibile, le esposizioni derivanti da crediti,<br />

debiti e titoli denominati in valuta diversa da quella di conto della società detentrice.<br />

Alcune società controllate del Gruppo sono localizzate in Paesi non appartenenti all’Unione Monetaria Europea, in particolare Stati Uniti, Canada, Regno<br />

Unito, Svizzera, Repubblica Ceca, Brasile, Polonia, Turchia, India, Cina, Argentina e Sudafrica. Poiché la valuta di riferimento per il Gruppo è l’Euro, i conti<br />

economici di tali società vengono convertiti in Euro al cambio medio di periodo e, a parità di ricavi e di margini in valuta locale, variazioni dei tassi di cambio<br />

possono comportare effetti sul controvalore in Euro di ricavi, costi e risultati economici.<br />

Attività e passività delle società consolidate la cui valuta di conto è diversa dall’Euro possono assumere controvalori in Euro diversi a seconda<br />

dell’andamento dei tassi di cambio. Come previsto dai principi contabili adottati, gli effetti di tali variazioni sono rilevati direttamente negli Altri utili/(perdite)<br />

complessivi, nella voce Riserva da conversione (si veda Nota 23).<br />

Il Gruppo monitora le principali esposizioni al rischio di cambio da conversione; peraltro, alla data di bilancio non vi erano coperture in essere a fronte di tali<br />

esposizioni.<br />

Nel corso del <strong>2010</strong> la natura e la struttura delle esposizioni al rischio di cambio e le politiche di copertura seguite dal Gruppo non sono variate in modo<br />

sostanziale rispetto all’esercizio precedente.<br />

Sensitivity analysis<br />

La perdita potenziale di fair value degli strumenti finanziari derivati di gestione del rischio di cambio (currency swap/forward, currency option, interest rate and<br />

currency swap) al 31 dicembre <strong>2010</strong>, in conseguenza di un’ipotetica sfavorevole ed immediata variazione del 10% nei tassi di cambio delle principali valute<br />

estere nei confronti dell’Euro, sarebbe pari a circa 457 milioni di euro con riferimento alle Continuing Operation e pari a circa 157 milioni di euro in relazione<br />

alle Discontinued Operation. Al 31 dicembre 2009 la perdita potenziale di fair value degli strumenti finanziari derivati di gestione del rischio di cambio, in<br />

conseguenza di un’ipotetica sfavorevole ed immediata variazione del 10% nei tassi di cambio delle principali valute estere nei confronti dell’Euro, sarebbe<br />

stata pari a circa 544 milioni di euro con riferimento al Gruppo <strong>Fiat</strong> nel suo complesso.<br />

Non sono considerati nell’analisi crediti, debiti e flussi commerciali futuri a fronte dei quali sono state poste in essere le operazioni di copertura analizzate. Si<br />

ritiene ragionevole che la variazione dei tassi di cambio possa produrre un effetto economico opposto, di ammontare uguale o superiore, sulle transazioni<br />

sottostanti coperte.<br />

Rischio di tasso d’interesse<br />

Le società industriali e le tesorerie del Gruppo utilizzano risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiegano le liquidità disponibili in strumenti<br />

di mercato monetario e finanziario. Inoltre, le società del Gruppo effettuano su base ricorrente cessioni di crediti derivanti dalla loro attività commerciale.<br />

Variazioni nei livelli dei tassi d’interesse di mercato influenzano il costo e il rendimento delle varie forme di finanziamento, di impiego e di cessione di crediti,<br />

incidendo pertanto sul livello degli oneri finanziari netti del Gruppo.<br />

Le società di servizi finanziari erogano finanziamenti (principalmente alla clientela e ai dealer) attingendo a forme di indebitamento diretto o di asset-backed<br />

financing (ad esempio cartolarizzazione dei crediti). Laddove le caratteristiche di variabilità del tasso applicato ai finanziamenti erogati si differenzino rispetto<br />

alle caratteristiche di variabilità del costo della provvista, la variazione del livello corrente dei tassi di interesse può influenzare l’Utile/(perdita) operativa di tali<br />

società e del Gruppo nel suo insieme.<br />

Per fronteggiare questi rischi il Gruppo utilizza strumenti derivati in tassi, principalmente interest rate swap e forward rate agreement, con l’obiettivo di<br />

mitigare, a condizioni economicamente accettabili, la potenziale incidenza della variabilità dei tassi d’interesse sul risultato economico.<br />

253


254<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Sensitivity analysis<br />

Nel valutare i potenziali impatti derivanti dalla variazione dei tassi di interesse applicati vengono separatamente analizzati gli strumenti finanziari a tasso fisso<br />

(per i quali viene valutato l’impatto in termini di fair value) e quelli a tasso variabile (per i quali viene valutato l’impatto in termini di flussi di cassa).<br />

Gli strumenti finanziari a tasso fisso utilizzati dal Gruppo includono principalmente parte del portafoglio delle società di servizi finanziari (essenzialmente<br />

finanziamenti alla clientela e leasing finanziario) e parte dei debiti finanziari (inclusi finanziamenti agevolati e prestiti obbligazionari).<br />

Con riferimento alle Continuing Operation, la perdita potenziale nel fair value degli strumenti finanziari a tasso fisso (comprensiva dell’effetto degli strumenti<br />

derivati in tassi) in essere al 31 dicembre <strong>2010</strong>, risultante da un’ipotetica, istantanea e sfavorevole variazione del 10% del livello dei tassi di interesse di<br />

mercato, sarebbe pari a circa 49 milioni di euro. Con riferimento alle Discontinued Operation, la perdita potenziale nel fair value degli strumenti finanziari<br />

a tasso fisso (comprensiva dell’effetto degli strumenti derivati in tassi) in essere al 31 dicembre <strong>2010</strong>, risultante da un’ipotetica, istantanea e sfavorevole<br />

variazione del 10% del livello dei tassi di interesse di mercato, sarebbe pari a circa 22 milioni di euro. Con riferimento al Gruppo <strong>Fiat</strong> nel suo complesso, la<br />

perdita potenziale nel fair value degli strumenti finanziari a tasso fisso (comprensiva dell’effetto degli strumenti derivati in tassi) in essere al 31 dicembre 2009,<br />

risultante da un’ipotetica, istantanea e sfavorevole variazione del 10% del livello dei tassi di interesse di mercato, sarebbe stata pari a circa 70 milioni di euro.<br />

Gli strumenti finanziari a tasso variabile includono tipicamente le disponibilità liquide, i finanziamenti alle reti di vendita delle società di servizi finanziari e parte<br />

dei debiti finanziari. La sensitivity analysis considera anche gli effetti relativi alla cessione dei crediti, oltre all’effetto degli strumenti derivati di copertura.<br />

Con riferimento alle Continuing Operation, un’ipotetica, istantanea e sfavorevole variazione del 10% nel livello dei tassi di interesse a breve termine applicabili<br />

alle attività e passività finanziarie a tasso variabile, alle operazioni di cessione dei crediti e agli strumenti derivati in tassi in essere al 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

comporterebbe un maggiore onere netto ante imposte, su base annua, di circa 3 milioni di euro. Con riferimento alle Discontinued Operation, un’ipotetica,<br />

istantanea e sfavorevole variazione del 10% nel livello dei tassi di interesse a breve termine applicabili alle attività e passività finanziarie a tasso variabile, alle<br />

operazioni di cessione dei crediti e agli strumenti derivati in tassi in essere al 31 dicembre <strong>2010</strong> comporterebbe un maggiore onere netto ante imposte, su<br />

base annua, di circa 9 milioni di euro. Con riferimento al Gruppo <strong>Fiat</strong> nel suo complesso, un’ipotetica, istantanea e sfavorevole variazione del 10% nel livello<br />

dei tassi di interesse a breve termine applicabili alle attività e passività finanziarie a tasso variabile, alle operazioni di cessione dei crediti e agli strumenti derivati<br />

in tassi in essere al 31 dicembre 2009 avrebbe comportato un maggiore onere netto ante imposte, su base annua, di circa 11 milioni di euro.<br />

Tale analisi è basata sull’assunzione di una variazione generalizzata ed istantanea del 10% del livello dei tassi di interesse di riferimento, livello misurato su<br />

categorie omogenee. Una categoria omogenea è definita sulla base della valuta in cui le attività e passività finanziarie sono denominate.<br />

Altri rischi su strumenti finanziari derivati<br />

Come descritto nella Nota 21, il Gruppo detiene strumenti finanziari derivati, inclusi tra le Continuing Operation, il cui valore è collegato all’andamento del<br />

prezzo di titoli azionari quotati (essenzialmente equity swap su azioni <strong>Fiat</strong> e, dopo la Scissione, sul paniere costituito da un’azione <strong>Fiat</strong> S.p.A. e un’azione<br />

<strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.).<br />

Ancorché tali operazioni siano stipulate con finalità di copertura, i principi contabili non sempre ne permettono il trattamento in hedge accounting. Pertanto<br />

la variabilità dei valori sottostanti può incidere sui risultati economici del Gruppo.<br />

Inoltre il Gruppo ha stipulato derivati collegati al prezzo di commodity a copertura di specifiche esposizioni su contratti di fornitura.<br />

Sensitivity analysis<br />

In relazione alle Continuing Operation la perdita potenziale di fair value degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre <strong>2010</strong> collegati al prezzo del<br />

titolo <strong>Fiat</strong>, in conseguenza di un’ipotetica istantanea e sfavorevole variazione del 10% nei valori sottostanti, sarebbe pari a circa 32 milioni di euro (21 milioni<br />

di euro al 31 dicembre 2009). L’incremento rispetto all’esercizio precedente è da attribuirsi al diverso prezzo del titolo a fine esercizio (utilizzato come base<br />

per la simulazione).<br />

In relazione alle Continuing Operation, con riferimento ai derivati collegati al prezzo di commodity in essere al 31 dicembre <strong>2010</strong>, un’ipotetica istantanea e<br />

sfavorevole variazione del 10% nella quotazione della materia prima di riferimento produrrebbe una perdita potenziale di fair value pari a circa 1 milione di euro.<br />

In relazione alle Discontinued Operation, con riferimento ai derivati collegati al prezzo di commodity in essere al 31 dicembre <strong>2010</strong>, un’ipotetica istantanea<br />

e sfavorevole variazione del 10% nella quotazione della materia prima di riferimento produrrebbe una perdita potenziale di fair value non significativa. In<br />

relazione al Gruppo <strong>Fiat</strong> nel suo complesso, con riferimento ai derivati collegati al prezzo di commodity in essere al 31 dicembre 2009, un’ipotetica istantanea<br />

e sfavorevole variazione del 10% nella quotazione della materia prima di riferimento avrebbe prodotto una perdita potenziale di fair value pari a circa 3 milioni<br />

di euro.


33. Livelli gerarchici di valutazione del fair value<br />

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l’IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base<br />

di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:<br />

Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;<br />

Livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi)<br />

sul mercato;<br />

Livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili.<br />

La seguente tabella evidenzia le attività e passività incluse tra le Continuing Operation che sono valutate al fair value al 31 dicembre <strong>2010</strong>, per livello<br />

gerarchico di valutazione del fair value.<br />

(in milioni di euro) Nota Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale<br />

Attività valutate a fair value available for sale:<br />

Partecipazioni valutate al fair value con contropartita Altri utili/(perdite) complessivi (16) 17 - - 17<br />

Altri titoli non correnti (16) 27 - 12 39<br />

Titoli correnti disponibili per la vendita (20) 38 - - 38<br />

Attività finanziarie valutate a fair value held for trading:<br />

Partecipazioni correnti 34 - - 34<br />

Titoli correnti per la negoziazione (20) 147 - - 147<br />

Altre attività finanziarie (21) - 516 - 516<br />

Totale Attività 263 516 12 791<br />

Altre passività finanziarie (21) - (255) - (255)<br />

Totale Passività - (255) - (255)<br />

Nel corso dell’esercizio <strong>2010</strong> non vi sono stati trasferimenti dal Livello 1 al Livello 2 e viceversa.<br />

La seguente tabella evidenzia le variazioni intervenute, con riferimento alle Continuing Operation, nel Livello 3 nel corso del <strong>2010</strong>:<br />

Altri titoli<br />

(in milioni di euro) non correnti<br />

Saldo al 31 dicembre 2009 27<br />

(Utili) e perdite rilevati a conto economico -<br />

Incrementi/(Decrementi) (15)<br />

Saldo al 31 dicembre <strong>2010</strong> 12<br />

Nel corso dell’esercizio <strong>2010</strong> non vi sono stati trasferimenti dal Livello 3 ad altri livelli e viceversa.<br />

255


256<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

La seguente tabella evidenzia le attività e passività incluse tra le Discontinued Operation che sono valutate al fair value al 31 dicembre <strong>2010</strong>, per livello<br />

gerarchico di valutazione del fair value.<br />

(in milioni di euro) Nota Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale<br />

Attività valutate a fair value available for sale:<br />

Partecipazioni valutate al fair value con contropartita Altri utili/(perdite) complessivi (16) - - - -<br />

Altri titoli non correnti (16) 1 - - 1<br />

Titoli correnti disponibili per la vendita (20) 24 - - 24<br />

Attività finanziarie valutate a fair value held for trading:<br />

Partecipazioni correnti - - - -<br />

Titoli correnti per la negoziazione (20) - - - -<br />

Altre attività finanziarie (21) - 88 - 88<br />

Totale Attività 25 88 - 113<br />

Altre passività finanziarie (21) - (143) (4) (147)<br />

Totale Passività - (143) (4) (147)<br />

Nel corso dell’esercizio <strong>2010</strong> non vi sono stati trasferimenti dal Livello 1 al Livello 2 e viceversa.<br />

La seguente tabella evidenzia, con riferimento alle Discontinued Operation, le variazioni intervenute nel Livello 3 nel corso del <strong>2010</strong>:<br />

(in milioni di euro)<br />

Altre attività/<br />

(passività) finanziarie<br />

Saldo al 31 dicembre 2009 (18)<br />

(Utili) e perdite rilevati a conto economico 17<br />

Incrementi/(Decrementi) (3)<br />

Saldo al 31 dicembre <strong>2010</strong> (4)<br />

Nel corso dell’esercizio <strong>2010</strong> non vi sono stati trasferimenti dal Livello 3 ad altri livelli e viceversa.<br />

34. Rapporti con parti correlate<br />

Il Gruppo intrattiene rapporti con società controllate non consolidate, società a controllo congiunto ed imprese collegate ed altre parti correlate a condizioni<br />

di mercato ritenute normali nei rispettivi mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati. Nei paragrafi seguenti vengono<br />

descritti i sopracitati rapporti distinguendo quelli relativi alle Continuing Operation da quelli relativi alle Discontinued Operation.<br />

Continuing Operation<br />

Gli effetti sul conto economico consolidato del Gruppo per gli esercizi <strong>2010</strong> e 2009 con riferimento agli Utili/(perdite) delle Continuing Operation sono riportati<br />

di seguito:<br />

di cui: verso parti correlate<br />

Società Incidenza<br />

controllate Società a Totale % sulla<br />

Totale non controllo Imprese Discontinued Altre parti parti voce di<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> consolidate congiunto collegate Operation correlate correlate bilancio<br />

Ricavi netti 35.880 19 1.730 244 592 1 2.586 7,2%<br />

Costo del venduto 30.718 71 2.995 231 362 83 3.742 12,2%<br />

Spese generali, amministrative e di vendita 2.956 17 20 37 2 63 139 4,7%


di cui: verso parti correlate<br />

Società Incidenza<br />

controllate Società a Totale % sulla<br />

Totale non controllo Imprese Discontinued Altre parti parti voce di<br />

(in milioni di euro) 2009 consolidate congiunto collegate Operation correlate correlate bilancio<br />

Ricavi netti 32.684 16 1.327 86 381 1 1.811 5,5%<br />

Costo del venduto 28.252 31 2.669 7 205 65 2.977 10,5%<br />

Spese generali, amministrative e di vendita 2.673 19 24 15 3 50 111 4,2%<br />

Gli effetti sulla Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata al 31 dicembre <strong>2010</strong> e 2009, con riferimento alle Continuing Operation, sono riportati di seguito:<br />

di cui: verso parti correlate<br />

Società Incidenza<br />

Al 31 controllate Società a Totale % sulla<br />

dicembre non controllo Imprese Discontinued Altre parti parti voce di<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> consolidate congiunto collegate Operation correlate correlate bilancio<br />

Altre partecipazioni e Attività finanziarie non correnti 188 49 39 4 - - 92 48,9%<br />

Rimanenze nette 4.443 - 1 27 - - 28 0,6%<br />

Crediti commerciali correnti 2.259 35 325 98 1 - 459 20,3%<br />

Crediti da attività di finanziamento correnti 2.866 45 63 17 4 - 129 4,5%<br />

Crediti finanziari verso Discontinued Operation 5.626 - - - 5.626 - 5.626 100%<br />

Altre attività correnti 1.528 6 34 36 - - 76 5,0%<br />

Attività finanziarie correnti 735 - - - - - - -<br />

Disponibilità e mezzi equivalenti 11.967 - - - - - - -<br />

Debiti per anticipazioni su cessione di crediti 533 - 92 - 9 - 101 18,9%<br />

Altri debiti finanziari 17.406 32 146 - - - 178 1,0%<br />

Debiti finanziari verso Discontinued Operation 2.865 - - - 2.865 - 2.865 100%<br />

Altre passività finanziarie 255 - - - - - - -<br />

Debiti commerciali 9.345 20 798 190 - 32 1.040 11,1%<br />

Altre passività correnti 3.908 6 53 19 - 9 87 2,2%<br />

di cui: verso parti correlate<br />

Società Incidenza<br />

Al 31 controllate Società a Totale % sulla<br />

dicembre non controllo Imprese Altre parti parti voce di<br />

(in milioni di euro) 2009 consolidate congiunto collegate correlate correlate bilancio<br />

Altre partecipazioni e Attività finanziarie non correnti 275 39 39 17 - 95 34,5%<br />

Rimanenze nette 8.748 - - 10 - 10 0,1%<br />

Crediti commerciali correnti 3.649 33 469 93 - 595 16,3%<br />

Crediti da attività di finanziamento correnti 12.695 51 62 2 5 120 0,9%<br />

Altre attività correnti 2.778 6 36 1 22 65 2,3%<br />

Attività finanziarie correnti 899 - - - 52 52 5,8%<br />

Disponibilità e mezzi equivalenti 12.226 - - - 651 651 5,3%<br />

Debiti per anticipazioni su cessione di crediti 7.086 - 96 216 174 486 6,9%<br />

Altri debiti finanziari 21.441 40 209 38 371 658 3,1%<br />

Altre passività finanziarie 464 - - - 49 49 10,6%<br />

Debiti commerciali 12.295 25 793 39 29 886 7,2%<br />

Altre passività correnti 5.865 4 166 4 7 181 3,1%<br />

257


258<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Rapporti verso società a controllo congiunto<br />

Tali rapporti hanno avuto effetto principalmente sui ricavi, sul costo del venduto, sui crediti e debiti commerciali, sugli altri crediti e debiti, sui crediti da attività<br />

di finanziamento, sui debiti per anticipazioni da cessione di crediti e sugli altri debiti finanziari. Gli effetti derivanti dalle singole transazioni sulle voci di bilancio<br />

sono riepilogati nel seguito.<br />

Ricavi: trattasi principalmente di cessioni di autoveicoli e componenti, inclusi motori e cambi, mezzi e sistemi di produzione, nonché di prestazioni di servizi<br />

alle seguenti società:<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S., per cessione di autoveicoli 1.152 835<br />

Società Europea Veicoli Leggeri-Sevel S.p.A., per cessione motori e altri componenti, mezzi e sistemi di produzione 362 252<br />

FGA Capital, per cessione di autoveicoli 101 83<br />

<strong>Fiat</strong> India Automobiles Limited, per prestazioni di servizi, addebiti di spese di ricerca e vendita di materiali 73 113<br />

Société Européenne de Véhicules Légers du Nord-Sevelnord Société Anonyme,<br />

per cessione motori e altri componenti, mezzi e sistemi di produzione 32 30<br />

Altre 10 14<br />

Totale Ricavi verso società a controllo congiunto 1.730 1.327<br />

Costo del venduto: trattasi principalmente dei rapporti verso le seguenti società:<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Società Europea Veicoli Leggeri-Sevel S.p.A., per acquisto di autoveicoli 1.318 1.106<br />

Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S., per acquisto di autoveicoli 1.230 991<br />

Société Européenne de Véhicules Légers du Nord-Sevelnord Société Anonyme, per acquisto di autoveicoli 329 427<br />

FGA Capital, per oneri smobilizzo crediti e acquisto di autoveicoli 72 106<br />

<strong>Fiat</strong> India Automobiles Limited, per acquisto di motori 34 22<br />

Altre 12 17<br />

Totale Costo del venduto per acquisti da società a controllo congiunto 2.995 2.669<br />

Crediti commerciali: trattasi dei crediti conseguenti ai ricavi precedentemente descritti, nonché quelli relativi ai rapporti commerciali del Gruppo verso FGA<br />

Capital, per lo più derivanti da cessioni di veicoli concessi a sua volta da FGA Capital in leasing operativo o finanziario. In particolare:<br />

(in milioni di euro) Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

<strong>Fiat</strong> India Automobiles Limited 104 170<br />

FGA Capital 96 83<br />

Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S. 90 83<br />

Società Europea Veicoli Leggeri-Sevel S.p.A. 28 47<br />

Société Européenne de Véhicules Légers du Nord-Sevelnord Société Anonyme 1 2<br />

Altre 6 84<br />

Totale Crediti commerciali correnti verso società a controllo congiunto 325 469


Debiti commerciali: trattasi dei debiti conseguenti ai costi precedentemente descritti, nonché, quelli relativi ai rapporti commerciali del Gruppo verso<br />

FGA Capital In particolare:<br />

(in milioni di euro) Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Società Europea Veicoli Leggeri-Sevel S.p.A. 466 290<br />

Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S. 220 250<br />

FGA Capital 52 80<br />

Société Européenne de Véhicules Légers du Nord-Sevelnord Société Anonyme 51 113<br />

Altre 9 60<br />

Totale Debiti commerciali verso società a controllo congiunto 798 793<br />

Crediti da attività di finanziamento correnti: la voce, pari a 63 milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong> (62 milioni di euro al 31 dicembre 2009), comprende<br />

principalmente crediti delle società finanziarie del Gruppo verso società a controllo congiunto.<br />

Altre attività correnti: la voce, pari a 34 milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong> (36 milioni di euro al 31 dicembre 2009), comprende principalmente altri crediti<br />

verso FGA Capital per 26 milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong> (31 milioni di euro al 31 dicembre 2009).<br />

Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti: la voce, pari a 92 milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong> (96 milioni di euro al 31 dicembre 2009), si riferisce a<br />

debiti verso FGA Capital per crediti ceduti che non rispettano i requisiti dello IAS 39 per il riconoscimento della cessione.<br />

Altri debiti finanziari: tale voce, pari a 146 milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong> (209 milioni di euro al 31 dicembre 2009), include per 144 milioni di euro<br />

(96 milioni di euro al 31 dicembre 2009) altri debiti di natura finanziaria verso FGA Capital.<br />

Rapporti verso società collegate<br />

Tali rapporti hanno avuto effetto principalmente sui ricavi, sui crediti commerciali, sui debiti per anticipazioni da cessioni di crediti. Gli effetti derivanti dalle<br />

singole transazioni sulle voci di bilancio sono riepilogati nel seguito.<br />

Ricavi: trattasi principalmente di cessioni di autoveicoli e componenti, inclusi motori e cambi, mezzi e sistemi di produzione, nonché di prestazioni di servizi<br />

alle seguenti società:<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Chrysler, per cessione di componenti e mezzi e sistemi di produzione 195 31<br />

To-dis S.r.l. per cessione di prodotti editoriali e altre 49 55<br />

Totale Ricavi verso società collegate 244 86<br />

Costo del venduto: trattasi principalmente di acquisto di autoveicoli dalle seguenti società:<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Chrysler, per acquisto veicoli 226 -<br />

Altre 5 7<br />

Totale Costo del venduto verso società collegate 231 7<br />

259


260<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Crediti commerciali: la voce, pari a 98 milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong> (93 milioni di euro al 31 dicembre 2009), si riferisce a crediti conseguenti ai ricavi<br />

precedentemente descritti.<br />

Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti: al 31 dicembre 2009, la voce includeva debiti verso Iveco Finance Holdings Limited per crediti ceduti che<br />

non rispettavano i requisiti dello IAS 39 per il riconoscimento della cessione, classificati al 31 dicembre <strong>2010</strong> tra le Discontinued Operation.<br />

Debiti commerciali: la voce, pari a 190 milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong> (39 milioni di euro al 31 dicembre 2009), si riferisce al costo del venduto<br />

precedentemente descritto.<br />

Rapporti verso Discontinued Operation<br />

Tali rapporti riguardano operazioni effettuate tra le Continuing Operation e le società appartenenti alle Discontinued Operation, ed i rapporti attivi e passivi<br />

delle Continuing Operation verso le società non consolidate delle Discontinued Operation. Gli effetti derivanti dalle singole transazioni sulle voci di bilancio<br />

sono riepilogati nel seguito:<br />

Ricavi: trattasi principalmente di cessioni di componenti, inclusi basamenti per motori e di sistemi di produzione, nonché di prestazioni di servizi erogati<br />

dalle società del Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione al Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial relativi alle seguenti società:<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

FPT Industrial per cessione di basamenti di motori 65 -<br />

Società del settore Iveco, per cessione di componenti, sistemi di produzione e servizi professionali 395 270<br />

Società del settore CNH, per cessione di componenti, sistemi di produzione e servizi professionali 132 111<br />

Totale Ricavi verso società classificate tra le Discontinued Operation 592 381<br />

Costo del venduto: trattasi principalmente dei rapporti verso le seguenti società:<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Società del settore Iveco, per acquisto di veicoli commerciali leggeri 283 196<br />

Altre 79 9<br />

Totale Costo del venduto per acquisti da società classificate tra le Discontinued Operation 362 205<br />

Crediti finanziari verso Discontinued Operation: trattasi principalmente di finanziamenti erogati dalle società di tesoreria del Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione<br />

(<strong>Fiat</strong> Finance S.p.A., <strong>Fiat</strong> Finance and Trade Ltd Sa, <strong>Fiat</strong> Finance Canada Ltd e <strong>Fiat</strong> Finance North America Inc.) alle società confluite nel Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial.<br />

Debiti finanziari verso Discontinued Operation: trattasi principalmente di disponibilità liquide depositate dalle società confluite nel Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial<br />

sulle società di tesoreria del Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione.<br />

Rapporti verso altre parti correlate<br />

Il valore più significativo è relativo al Costo del venduto per 83 milioni di euro (65 milioni di euro nel 2009): include per 59 milioni di euro (41 milioni di euro<br />

nel 2009) l’acquisto di acciaio dal gruppo Corus, che fa parte del gruppo Tata. Nel <strong>2010</strong> la voce include per 19 milioni di euro (18 milioni di euro nel 2009)<br />

acquisti di materiali da Poltrona Frau S.p.A. (società quotata presso la Borsa Italiana), al cui capitale sociale partecipa indirettamente l’allora Presidente del<br />

Consiglio di Amministrazione di <strong>Fiat</strong> S.p.A. Luca Cordero di Montezemolo, per gli allestimenti di alta gamma e di lusso delle autovetture prodotte dal Gruppo.<br />

Le Spese generali, amministrative e di vendita includono i compensi per Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche.<br />

Per quanto riguarda la situazione patrimoniale, si segnala che al 31 dicembre 2009, tale voce includeva i depositi, i debiti finanziari e il fair value degli strumenti<br />

finanziari derivati con controparti società del gruppo bancario Crédit Agricole, non più considerato parte correlata per il <strong>2010</strong>.


Discontinued Operation<br />

Gli effetti sul conto economico consolidato del Gruppo per gli esercizi <strong>2010</strong> e 2009 sono riportati di seguito:<br />

di cui: verso parti correlate<br />

Società Incidenza<br />

controllate Società a Totale % sulla<br />

Totale non controllo Imprese Continuing Altre parti parti voce di<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> consolidate congiunto collegate Operation correlate correlate bilancio<br />

Ricavi netti 21.342 - 249 238 718 - 1.205 5,6%<br />

Costo del venduto 17.979 - 187 154 342 3 686 3,8%<br />

Spese generali, amministrative e di vendita 1.793 - - - 155 7 162 9,0%<br />

di cui: verso parti correlate<br />

Società Incidenza<br />

controllate Società a Totale % sulla<br />

Totale non controllo Imprese Continuing Altre parti parti voce di<br />

(in milioni di euro) 2009 consolidate congiunto collegate Operation correlate correlate bilancio<br />

Ricavi netti 17.968 - 191 202 444 - 837 4,7%<br />

Costo del venduto 15.549 - 156 118 162 3 439 2,8%<br />

Spese generali, amministrative e di vendita 1.636 - - - 167 13 180 11,0%<br />

Gli effetti sulla Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata al 31 dicembre <strong>2010</strong> sono riportati di seguito:<br />

di cui: verso parti correlate<br />

Società Incidenza<br />

Al controllate Società a Totale % sulla<br />

dicembre non controllo Imprese Continuing Altre parti parti voce di<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> consolidate congiunto collegate Operation correlate correlate bilancio<br />

Altre partecipazioni e Attività finanziarie non correnti 58 1 - 11 - - 12 20,7%<br />

Crediti commerciali correnti 1.791 3 78 63 19 - 163 9,1%<br />

Crediti da attività di finanziamento correnti 10.908 - - - - - - -<br />

Crediti finanziari verso Continuing Operation 2.865 - - - 2.865 - 2.865 100%<br />

Crediti per imposte correnti 552 - - - - - - -<br />

Attività finanziarie correnti 112 - - - - - - -<br />

Disponibilità e mezzi equivalenti 3.686 - - - - - - -<br />

Debiti per anticipazioni su cessione di crediti 8.321 - - 219 - - 219 2,6%<br />

Altri debiti finanziari 4.748 - 1 49 5 - 55 1,2%<br />

Debiti finanziari verso Continuing Operation 5.626 - - - 5.626 - 5.626 100%<br />

Altre passività finanziarie 147 - - - - - - -<br />

Debiti commerciali 3.906 1 38 39 10 1 89 2,3%<br />

Debiti per imposte correnti 503 - - - - - - -<br />

Altre passività correnti 2.342 - 48 - - - 48 2,0%<br />

261


262<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Rapporti verso società a controllo congiunto<br />

Tali rapporti hanno avuto effetto principalmente sui ricavi, sul costo del venduto, sui crediti e debiti commerciali. Gli effetti derivanti dalle singole transazioni<br />

sulle voci di bilancio sono riepilogati nel seguito.<br />

Ricavi: trattasi principalmente di cessioni di veicoli commerciali e di macchine agricole e per le costruzioni, nonché di prestazioni tecniche alle seguenti<br />

società:<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Iveco Oto Melara Società consortile, per cessione veicoli e mezzi speciali 123 97<br />

CNH de Mexico SA de CV, per cessione macchine agricole e per le costruzioni 46 36<br />

Turk Traktor Ve Ziraat Makineleri A.S., per cessione macchine agricole e per le costruzioni 26 19<br />

SAIC IVECO Commercial Vehicle Investment Company Limited per prestazioni tecniche 23 2<br />

New Holland HFT Japan Inc., per cessione macchine agricole e per le costruzioni 14 23<br />

Altre 17 14<br />

Totale Ricavi verso società a controllo congiunto 249 191<br />

Costo del venduto: trattasi principalmente dei rapporti verso le seguenti società:<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Turk Traktor Ve Ziraat Makineleri A.S., per acquisto macchine agricole 169 137<br />

Altre 18 19<br />

Totale Costo del venduto per acquisti da società a controllo congiunto 187 156<br />

Crediti commerciali: trattasi dei crediti conseguenti ai ricavi precedentemente descritti. In particolare:<br />

(in milioni di euro) Al 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

Iveco – Oto Melara Società consortile 52<br />

Altre 26<br />

Totale Crediti commerciali correnti verso società a controllo congiunto 78<br />

Debiti commerciali: trattasi dei debiti conseguenti ai costi precedentemente descritti. In particolare:<br />

(in milioni di euro) Al 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

Turk Traktor Ve Ziraat Makineleri A.S. 28<br />

Altre 10<br />

Totale Debiti commerciali verso società a controllo congiunto 38


Rapporti verso società collegate<br />

Tali rapporti hanno avuto effetto principalmente sui ricavi e, sui crediti commerciali, sui debiti per anticipazioni da cessioni di crediti e sugli altri debiti finanziari.<br />

Gli effetti derivanti dalle singole transazioni sulle voci di bilancio sono riepilogati nel seguito.<br />

Ricavi: trattasi principalmente di cessioni di veicoli industriali, nonché di prestazioni di servizi alle seguenti società:<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Iveco Finance Holdings Limited (controllata di Barclays), per cessione di veicoli industriali concessi dalla collegata in leasing 126 74<br />

Altre 112 128<br />

Totale Ricavi verso società collegate 238 202<br />

Crediti commerciali: la voce, pari a 63 milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong>, si riferisce a crediti conseguenti ai ricavi precedentemente descritti.<br />

Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti: la voce, pari a 219 milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong>, si riferisce a debiti verso Iveco Finance Holdings<br />

Limited per crediti ceduti che non rispettano i requisiti dello IAS 39 per il riconoscimento della cessione.<br />

Altri debiti finanziari: tale voce, pari a 49 milioni di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong>, comprende principalmente altri debiti di natura finanziaria con Iveco Finance<br />

Holdings Limited.<br />

Rapporti verso Continuing Operation<br />

Tali rapporti riguardano, le componenti positive e negative di reddito riconducibili ad operazioni effettuate tra le Discontinued Operation e le società<br />

appartenenti alle Continuing Operation, ed i rapporti attivi e passivi delle Discontinued Operation verso le società non consolidate delle Continuing Operation.<br />

Gli effetti derivanti dalle singole transazioni sulle voci di bilancio sono riepilogati nel seguito:<br />

Ricavi: trattasi principalmente di cessioni di veicoli commerciali leggeri prodotti da Iveco:<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles, per cessione di veicoli commerciali leggeri 699 408<br />

Altre 19 36<br />

Totale Ricavi verso gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione 718 444<br />

Costo del venduto: trattasi principalmente di acquisti di componenti inclusi basamenti per motori e di sistemi di produzione:<br />

(in milioni di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles per acquisto autoveicoli 143 23<br />

Teksid S.p.A., per acquisto di basamenti per motori 86 61<br />

Società del settore Componenti, per acquisto di componenti 46 25<br />

Altre 67 53<br />

Totale Costo del venduto gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione 342 162<br />

Crediti finanziari verso Continuing Operation: trattasi principalmente di disponibilità liquide depositate dalle società confluite nel Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial sulle<br />

società di tesoreria del Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione.<br />

Debiti finanziari verso Continuing Operation: trattasi principalmente di debiti finanziati delle società confluite nel Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial verso le società di<br />

tesoreria del Gruppo <strong>Fiat</strong> post Scissione (<strong>Fiat</strong> Finance S.p.A., <strong>Fiat</strong> Finance and Trade Ltd Sa, <strong>Fiat</strong> Finance Canada Ltd e <strong>Fiat</strong> Finance North America Inc.).<br />

263


264<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

Rapporti verso altre parti correlate<br />

Il valore più significativo è relativo alle Spese generali, amministrative e di vendita che includono spese per sponsorizzazioni per 7 milioni di euro nel <strong>2010</strong><br />

(13 milioni di euro nel 2009) relative alla seconda parte della stagione calcistica 2009-<strong>2010</strong>, in relazione al contratto siglato nel 2007 con Juventus Football<br />

Club S.p.A.<br />

Compensi ad Amministratori, Sindaci ed ai Dirigenti con responsabilità strategiche<br />

I compensi spettanti agli Amministratori e ai Sindaci della <strong>Fiat</strong> S.p.A. per lo svolgimento delle loro funzioni anche nelle altre imprese incluse nel consolidato<br />

sono i seguenti:<br />

(in migliaia di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Amministratori (a) 32.896 21.732<br />

Sindaci 260 206<br />

Totale Compensi 33.156 21.938<br />

(a) Tale importo include nel <strong>2010</strong> e 2009 il costo figurativo dei piani di stock option e di stock grant concessi all’Amministratore Delegato.<br />

Il valore complessivo del costo sostenuto nel <strong>2010</strong> per i compensi spettanti ai Dirigenti con responsabilità strategiche è pari a circa 25 milioni di euro. Tale<br />

onere complessivo include, tra gli altri, i seguenti importi:<br />

la contribuzione da parte del Gruppo a fondi di previdenza pubblici e aziendali a contribuzione definita per circa 1 milione di euro;<br />

il costo per un piano speciale a benefici definiti riconosciuto ad alcuni Dirigenti del Gruppo per 0,4 milioni di euro.<br />

35. Acquisizioni e cessioni di controllate<br />

Acquisizioni<br />

Nel corso del <strong>2010</strong>, il Gruppo ha acquisito il controllo delle seguenti imprese:<br />

Nel corso del secondo trimestre <strong>2010</strong> il Gruppo ha acquisito il residuo 50% della partecipazione nella joint venture <strong>Fiat</strong> Powertrain Polska Sp. z.o.o. (già<br />

<strong>Fiat</strong> GM Powertrain Polska), ottenendone il controllo totalitario, e ha consolidato integralmente la società con effetto 1° gennaio <strong>2010</strong>. L’operazione ha<br />

comportato l’iscrizione di un provento derivante dall’aggregazione per 10 milioni di euro. Il valore rilevato secondo gli IFRS delle attività e passività della<br />

società alla data di acquisizione e immediatamente dopo l’acquisizione erano i seguenti:<br />

Valore determinato secondo Valore contabilizzato<br />

gli IFRS alla data secondo gli IFRS<br />

(in milioni di euro) dell’acquisizione dopo l’acquisizione<br />

Attività non correnti 115 115<br />

Attività correnti 157 157<br />

Totale attivo 272 272<br />

Passività 100 100<br />

Passività potenziali - -


I corrispettivi dovuti a fronte di tale acquisizione, nonché i flussi finanziari conseguenti alla stessa, sono stati pari a:<br />

Totale cessioni partecipazioni<br />

(in milioni di euro) in imprese controllate consolidate<br />

Corrispettivi dovuti 128<br />

Corrispettivi dilazionati (93)<br />

Totale Corrispettivi pagati 35<br />

Flussi finanziari pagati:<br />

Corrispettivi pagati 35<br />

Disponibilità e mezzi equivalenti ricevuti (24)<br />

Totale Flussi finanziari pagati 11<br />

Nel corso del <strong>2010</strong>, alcune controllate del settore Componenti, i cui valori di totale attivo e ricavi sono peraltro poco significativi per il Gruppo, sono state<br />

consolidate con il metodo integrale.<br />

Nel corso del <strong>2010</strong> il Gruppo ha, inoltre, acquisito quote di minoranza di imprese già controllate, con i seguenti esborsi finanziari:<br />

(in milioni di euro) Quota acquisita dai soci di minoranza Esborso finanziario<br />

Ferrari S.p.A. a seguito di esercizio di call option 5% -<br />

New Holland Kobelko Construction Machinery S.p.A. 6,919% -<br />

BMI (Itedi) 30% 2<br />

Totale 2<br />

Si ricorda che nel corso del 2009 il Gruppo aveva acquisito il controllo delle seguenti imprese:<br />

Nel quarto trimestre 2009 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles aveva acquisito le attività e passività del gruppo Bertone; i valori delle attività e passività relativi a tale<br />

acquisizione erano stati considerati non significativi per il Gruppo.<br />

Nel quarto trimestre 2009 il settore <strong>Fiat</strong> Group Automobiles aveva acquisito il controllo totalitario di una società minore in Brasile, che era stata classificata<br />

come destinata alla vendita.<br />

Cessioni<br />

Nel corso del <strong>2010</strong>, il Gruppo ha concluso le seguenti cessioni:<br />

In data 1° febbraio <strong>2010</strong> si è conclusa la cessione della controllata del settore <strong>Fiat</strong> Group Automobiles Targa Rent S.r.l., già classificata tra le attività<br />

destinate alla vendita al 31 dicembre 2009.<br />

Il valore contabile delle attività nette cedute alla data della relativa cessione è riepilogato nella seguente tabella:<br />

Totale cessioni partecipazioni<br />

(in milioni di euro) in imprese controllate consolidate<br />

Attività non correnti -<br />

Disponibilità e mezzi equivalenti 4<br />

Altre attività correnti 3<br />

Totale attivo 7<br />

Debiti finanziari -<br />

Altre passività 6<br />

Totale passività 6<br />

265


266<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

I corrispettivi ricevuti a fronte di tale cessione, nonché i flussi finanziari conseguenti alle stesse, sono stati pari a:<br />

Totale cessioni partecipazioni<br />

(in milioni di euro) in imprese controllate consolidate<br />

Corrispettivi ricevuti:<br />

Corrispettivi spettanti 1<br />

Corrispettivi dilazionati netti -<br />

Totale Corrispettivi ricevuti 1<br />

Flussi finanziari incassati:<br />

Corrispettivi ricevuti 1<br />

Disponibilità e mezzi equivalenti ceduti (4)<br />

Totale Flussi finanziari incassati (3)<br />

Totale Flussi finanziari generati (3)<br />

Per completezza di informativa si ricorda che, nel corso del <strong>2010</strong>, i corrispettivi ricevuti a fronte delle cessioni delle altre partecipazioni, nonché i flussi<br />

finanziari conseguenti alle stesse, sono stati pari a:<br />

Totale cessioni partecipazioni<br />

in joint ventures,<br />

(in milioni di euro) collegate e altre imprese<br />

Corrispettivi ricevuti:<br />

Corrispettivi spettanti 36<br />

Corrispettivi dilazionati netti (3)<br />

Totale Corrispettivi ricevuti 33<br />

Totale Flussi finanziari incassati 33<br />

Si ricorda che nel corso dell’esercizio 2009, il Gruppo aveva concluso le seguenti cessioni:<br />

Erano state cedute alcune partecipazioni minori del settore Comau.<br />

Nell’ambito del processo di riorganizzazione del settore, erano state cedute alcune attività minori relative al settore Ferrari.<br />

In data 30 gennaio 2009 il settore Componenti aveva ceduto la partecipazione nella controllata Ergom France S.a.S.<br />

I corrispettivi ricevuti a fronte di tali cessioni di imprese controllate consolidate, nonché i flussi finanziari conseguenti alle stesse, erano stati pari a:<br />

Totale cessioni partecipazioni<br />

(in milioni di euro) in imprese controllate consolidate<br />

Corrispettivi ricevuti:<br />

Corrispettivi spettanti 25<br />

Corrispettivi dilazionati netti (4)<br />

Totale Corrispettivi ricevuti 21<br />

Flussi finanziari incassati:<br />

Corrispettivi ricevuti 21<br />

Disponibilità e mezzi equivalenti ceduti (5)<br />

Totale Flussi finanziari incassati 16<br />

Totale Flussi finanziari generati 16


36. Note esplicative al Rendiconto finanziario<br />

Il Rendiconto finanziario mostra gli impatti delle variazioni intervenute nella voce Disponibilità liquide e mezzi equivalenti nel corso dell’esercizio. In accordo<br />

con lo IAS 7 – Rendiconto finanziario, i flussi di cassa sono classificati tra attività operative, di investimento e di finanziamento. Gli effetti derivanti dalla<br />

variazione nei tassi di cambio sulle disponibilità e mezzi equivalenti sono indicati separatamente alla voce Differenze cambi di conversione.<br />

Le disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni del periodo derivano principalmente dalle attività primarie di produzione del Gruppo.<br />

I flussi di cassa generati dalle cessioni di veicoli con patto di riacquisto (contratti di buy-back), al netto degli importi già inclusi nell’Utile/(perdita) dell’esercizio,<br />

sono rappresentati tra le operazioni del periodo in un’unica voce che include la variazione del capitale di funzionamento, nonché gli investimenti, gli<br />

ammortamenti e le svalutazioni. Tale voce comprende inoltre le plusvalenze e minusvalenze derivanti dalla cessione di veicoli con patto di riacquisto prima<br />

del termine del contratto e per cui non è avvenuto il ripossesso del veicolo.<br />

La voce Altre poste non monetarie (89 milioni di euro nel <strong>2010</strong> e 114 milioni di euro nel 2009), in riferimento alle Continuing Operation, include lo storno delle<br />

svalutazioni delle attività per 134 milioni di euro (svalutazioni per 232 milioni di euro nel 2009). La voce include inoltre l’utile derivante dall’adeguamento al<br />

valore di mercato di due equity swap correlati ai piani di stock option su azioni <strong>Fiat</strong> per 107 milioni di euro (utile di 117 milioni di euro nel 2009) relativo alla<br />

valutazione a fair value degli equity swap su azioni <strong>Fiat</strong>. Con riferimento alle Discontinued Operation, la voce (Plusvalenze) minusvalenze da cessione di attività<br />

non correnti e altre poste non monetarie (192 milioni di euro nel <strong>2010</strong> e 254 milioni di euro nel 2009) include lo storno delle svalutazioni delle attività per<br />

194 milioni di euro (svalutazioni per 241 milioni di euro nel 2009).<br />

Complessivamente, nel <strong>2010</strong>, per il pagamento delle imposte sul reddito al netto dei rimborsi, sono stati impiegati flussi di cassa per 724 milioni di euro<br />

(445 milioni di euro nel 2009).<br />

Complessivamente, nel <strong>2010</strong>, sono stati pagati interessi passivi per 1.727 milioni di euro e sono stati incassati interessi attivi per 1.248 milioni di euro<br />

(nel 2009 erano stati pagati interessi passivi per 1.363 milioni di euro e incassati interessi attivi per 1.051 milioni di euro).<br />

Le disponibilità generate (assorbite) dalle attività di investimento rappresentano il modo in cui sono stati effettuati gli investimenti necessari al reperimento<br />

delle risorse necessarie a generare redditi e flussi di cassa futuri. Solo gli investimenti da cui scaturisce il riconoscimento di un’attività nella situazione<br />

patrimoniale-finanziaria sono classificati in tale voce del rendiconto.<br />

I corrispettivi pagati e ricevuti a fronte di operazioni di acquisizione e cessione di controllate sono presentati alla Nota 35.<br />

Infine, si ricorda che in data 10 giugno 2009 il Gruppo aveva acquisito, senza il pagamento di alcun corrispettivo in contanti, una partecipazione iniziale del<br />

20% nella Chrysler: tale transazione, pertanto, non era stata inclusa nel Rendiconto finanziario 2009, salvo gli effetti relativi al pagamento degli oneri accessori<br />

alla finalizzazione dell’operazione (consulenze legali, finanziarie ecc.).<br />

37. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, transazioni atipiche e/o inusuali<br />

Si precisa che nel corso del <strong>2010</strong> il Gruppo non ha posto in essere operazioni significative non ricorrenti, ovvero operazioni atipiche/inusuali ai sensi della<br />

Comunicazione Consob del 28 luglio 2006.<br />

267


268<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

nota<br />

integratiVa<br />

38. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio<br />

Il 10 gennaio <strong>Fiat</strong> ha aumentato la propria quota di partecipazione in Chrysler Group LLC, che è passata dal 20 al 25% in seguito al verificarsi del primo<br />

dei tre Performance Events (ottenimento delle autorizzazioni regolamentari per un motore basato sulla famiglia FIRE di <strong>Fiat</strong> da produrre negli Stati Uniti e<br />

impegno ad iniziare questa produzione) come previsto nell‘accordo relativo all’alleanza.<br />

Il 9 febbraio Moody’s Investors Service ha concluso la revisione del rating di <strong>Fiat</strong> S.p.A., che era stato posto sotto osservazione per possibile downgrade<br />

lo scorso 21 luglio <strong>2010</strong>. Il rating del debito a lungo termine di <strong>Fiat</strong> S.p.A. è stato confermato a “Ba1”. Il rating a breve termine è confermato a “Not-Prime”.<br />

L’outlook è negativo.<br />

L’11 febbraio, <strong>Fiat</strong> Powertrain, e Penske Corporation hanno raggiunto un accordo in base al quale <strong>Fiat</strong> Powertrain rileverà la quota del 50% che Penske<br />

Corporation detiene nella VM Motori S.p.A. (VM). L’accordo è ancora soggetto alle consuete approvazioni da parte delle competenti autorità antitrust.<br />

VM con sede a Cento (FE), società con una consolidata tradizione, è specializzata nella produzione di motori diesel di propria progettazione. A seguito<br />

dell’accordo, VM Motori sarà sotto il controllo congiunto di <strong>Fiat</strong> Powertrain e GM (che ha acquisito la sua quota del 50% nella società nel settembre 2007).<br />

Il 15 febbraio, nel corso di un incontro presso l’Unione Industriale di Torino <strong>Fiat</strong> ha presentato alle Organizzazioni Sindacali il piano per la ripresa dell’attività<br />

ed il rilancio delle Officine Automobilistiche di Grugliasco (ex Carrozzeria Bertone) da diversi anni completamente inattive. Al centro dell’iniziativa un<br />

investimento di circa 500 milioni di euro per l’industrializzazione - a partire dal secondo semestre 2011 - di una nuova Maserati del segmento E destinata<br />

alla commercializzazione nei mercati internazionali. L’inizio della produzione è previsto per dicembre 2012.<br />

18 febbraio 2011<br />

Per il Consiglio di Amministrazione<br />

/f/ John Elkann<br />

il Presidente<br />

John Elkann


APPENDICE I<br />

LE IMPRESE DI FIAT<br />

AL 31 DICEMBRE <strong>2010</strong><br />

Ai sensi della delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche (art. 126 del Regolamento) di seguito viene fornito l’elenco integrato<br />

delle imprese e delle partecipazioni rilevanti facenti capo a <strong>Fiat</strong> al 31 dicembre <strong>2010</strong>.<br />

Nell’elenco sono indicate le imprese suddivise per tipo di controllo, modalità di consolidamento, nonché secondo la loro attribuzione al perimetro delle<br />

Continuing e delle Discontinued Operation e la rappresentazione per settori di attività ai sensi dell’IFRS 8 - Segmenti operativi.<br />

Per ogni impresa vengono inoltre esposti: la ragione sociale, la sede legale, la relativa nazione di appartenenza e il capitale sociale nella valuta originaria.<br />

Sono inoltre indicate la quota percentuale consolidata di Gruppo e la quota percentuale di possesso detenuta da <strong>Fiat</strong> S.p.A. o da altre imprese controllate.<br />

In apposita colonna è anche indicata la percentuale di voto nell’assemblea ordinaria dei soci qualora diversa dalla percentuale di partecipazione sul capitale.<br />

269


270<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

aPPendice i<br />

le imPrese<br />

di <strong>Fiat</strong><br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

IMPRESA CONTROLLANTE<br />

Capogruppo<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A. Torino Italia 6.377.262.975 EUR -- -- -- --<br />

CONTINUING OPERATION<br />

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. Torino Italia 745.031.979 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> S.p.A. 100,000<br />

Abarth & C. S.p.A. Torino Italia 1.500.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

Alfa Romeo Automobiles S.p.A. Torino Italia 120.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

Alfa Romeo U.S.A. S.p.A. Torino Italia 120.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

Banco Fidis S.A. Betim Brasile 337.261.783 BRL 100,00 Fidis S.p.A.<br />

75,000<br />

<strong>Fiat</strong> Automoveis S.A. - FIASA 25,000<br />

Customer Services Centre S.r.l. Torino Italia 2.500.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

Easy Drive S.r.l. Torino Italia 10.400 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 99,000<br />

<strong>Fiat</strong> Center Italia S.p.A.<br />

1,000<br />

FGA Investimenti S.p.A.<br />

FGA Officine Automobilistiche<br />

Torino Italia 2.000.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

Grugliasco S.p.A. Torino Italia 500.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

FGA Versicherungsservice GmbH Heilbronn Germania 26.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles Germany AG 51,000<br />

<strong>Fiat</strong> Auto Argentina S.A.<br />

Rimaco S.A.<br />

49,000<br />

(business <strong>Fiat</strong> Group Automobiles) Buenos Aires Argentina<br />

476.464.366 ARS 100,00 <strong>Fiat</strong> Automoveis S.A. - FIASA 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Auto Poland S.A.<br />

<strong>Fiat</strong> Auto S.A. de Ahorro<br />

Bielsko-Biala Polonia 660.334.600 PLN 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

para Fines Determinados Buenos Aires Argentina<br />

109.535.149 ARS 100,00 <strong>Fiat</strong> Auto Argentina S.A.<br />

100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Auto Var S.r.l. Torino Italia 7.370.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Automobil Vertriebs GmbH Francoforte Germania 8.700.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles Germany AG 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Automobiles S.p.A.<br />

FIAT AUTOMOBILES SERBIA<br />

Torino Italia 120.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

DOO KRAGUJEVAC Kragujevac Serbia<br />

300.000.000 EUR 66,67 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 66,672<br />

<strong>Fiat</strong> Automotive Finance Co. Ltd.<br />

<strong>Fiat</strong> Automoveis S.A. - FIASA<br />

Shanghai Cina (Rep. Popolare) 500.000.000 CNY 100,00 Fidis S.p.A. 100,000<br />

(business <strong>Fiat</strong> Group Automobiles) Betim Brasile<br />

1.069.492.850 BRL 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Center (Suisse) S.A. Meyrin Svizzera 13.000.000 CHF 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles Switzerland S.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Center Italia S.p.A. Torino Italia 2.000.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> CR Spol. S.R.O. Praga Repubblica Ceca 1.000.000 CZK 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Credito Compania Financiera S.A. Buenos Aires Argentina 223.129.357 ARS 100,00 Fidis S.p.A. 100,000<br />

% di<br />

voto


IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)<br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

<strong>Fiat</strong> Finance Netherlands B.V. Amsterdam Paesi Bassi 690.000.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> France Trappes Francia 235.480.520 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Finance Netherlands B.V. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles Austria GmbH Vienna Austria 37.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Finance Netherlands B.V.<br />

FGA Investimenti S.p.A.<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles Belgium S.A. Auderghem Belgio 26.100.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Finance Netherlands B.V.<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles Switzerland S.A.<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

98,000<br />

2,000<br />

99,998<br />

0,002<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles Denmark A/S Glostrup Danimarca 55.000.000 DKK 100,00 <strong>Fiat</strong> Finance Netherlands B.V. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles Germany AG Francoforte Germania 82.650.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Finance Netherlands B.V. 99,000<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles Switzerland S.A. 1,000<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles Hellas S.A. Argyroupoli Grecia 62.033.499 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Finance Netherlands B.V. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles Ireland Ltd. Dublino Irlanda 5.078.952 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Finance Netherlands B.V. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles Japan K.K. Minatu-Ku. Tokyo Giappone 420.000.000 JPY 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles Maroc S.A. Casablanca Marocco 1.000.000 MAD 99,95 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 99,950<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles Netherlands B.V. Lijnden Paesi Bassi 5.672.250 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles Portugal, S.A.<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles South Africa<br />

Alges Portogallo 1.000.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Finance Netherlands B.V. 100,000<br />

(Proprietary) Ltd Johannesburg Rep. Sudafricana 640 ZAR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles Spain S.A. Alcalá De Henares Spagna 8.079.280 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Finance Netherlands B.V. 99,998<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles Switzerland S.A. 0,002<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles Sweden AB Kista Svezia 10.000.000 SEK 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles Switzerland S.A. Schlieren Svizzera 21.400.000 CHF 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles UK Ltd Slough Berkshire Regno Unito 44.600.000 GBP 100,00 <strong>Fiat</strong> Finance Netherlands B.V. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Magyarorszag Kereskedelmi KFT. Budapest Ungheria 150.000.000 HUF 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

FIAT NORTH AMERICA LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Professional S.p.A. Torino Italia 120.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Real Estate Germany GmbH Francoforte Germania 25.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Automobil Vertriebs GmbH 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> SR Spol. SR.O. Bratislava Slovacchia 33.194 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

Fidis S.p.A. Torino Italia 250.000.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

i-FAST Automotive Logistics S.r.l. Torino Italia 1.250.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

i-FAST Container Logistics S.p.A.<br />

International Metropolitan Automotive<br />

Torino Italia 2.500.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

Promotion (France) S.A. Trappes Francia 2.977.680 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> France 99,997<br />

Italian Automotive Center S.A. Auderghem Belgio 13.500.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles Belgium S.A. 99,988<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 0,012<br />

Italian Motor Village Ltd. Slough Berkshire Regno Unito 1.500.000 GBP 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles UK Ltd 100,000<br />

Italian Motor Village S.A. Alges Portogallo 50.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles Portugal, S.A. 100,000<br />

Italian Motor Village, S.L. Alcalá De Henares Spagna 1.454.420 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles Spain S.A. 100,000<br />

Lancia Automobiles S.p.A. Torino Italia 120.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

Mecaner S.A. Urdùliz Spagna 3.000.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

% di<br />

voto<br />

271


272<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

aPPendice i<br />

le imPrese<br />

di <strong>Fiat</strong><br />

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)<br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

Sata-Società Automobilistica<br />

Tecnologie Avanzate S.p.A. Melfi Italia 276.640.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

SCDR (Ireland) Limited Dublino Irlanda 70.000 EUR 100,00 Società di Commercializzazione<br />

e Distribuzione Ricambi S.p.A.<br />

in liquidazione 100,000<br />

SCDR (Switzerland) S.A. in liquidazione Schlieren Svizzera 100.000 CHF 100,00 Società di Commercializzazione<br />

e Distribuzione Ricambi S.p.A.<br />

in liquidazione 100,000<br />

SCDR Automotive Limited Slough Berkshire Regno Unito 50.000 GBP 100,00 Società di Commercializzazione<br />

e Distribuzione Ricambi S.p.A.<br />

Società di Commercializzazione e<br />

Distribuzione Ricambi S.p.A.<br />

in liquidazione 100,000<br />

in liquidazione Torino Italia 100.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

Maserati<br />

Maserati S.p.A. Modena Italia 40.000.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> S.p.A. 100,000<br />

Maserati (Suisse) S.A. Schlieren Svizzera 250.000 CHF 100,00 Maserati S.p.A. 100,000<br />

Maserati Deutschland GmbH Wiesbaden Germania 500.000 EUR 100,00 Maserati S.p.A. 100,000<br />

Maserati GB Limited Slough Berkshire Regno Unito 20.000 GBP 100,00 Maserati S.p.A. 100,000<br />

Maserati Japan KK Tokyo Giappone 18.000.000 JPY 100,00 Maserati S.p.A. 100,000<br />

Maserati North America Inc.<br />

Maserati West Europe<br />

Englewood Cliffs Stati Uniti 1.000 USD 100,00 Maserati S.p.A. 100,000<br />

societé par actions simplifiée Parigi Francia 37.000 EUR 100,00 Maserati S.p.A. 100,000<br />

Ferrari<br />

Ferrari S.p.A. Modena Italia 20.260.000 EUR (*) 90,00 <strong>Fiat</strong> S.p.A. 85,000<br />

410 Park Display Inc. New York Stati Uniti 100 USD 90,00 Ferrari N.America Inc. 100,000<br />

Ferrari Central / East Europe GmbH Wiesbaden Germania 1.000.000 EUR 90,00 Ferrari S.p.A. 100,000<br />

Ferrari Financial Services AG Monaco Germania 1.777.600 EUR 81,00 Ferrari Financial Services S.p.A. 100,000<br />

Ferrari Financial Services S.p.A. Modena Italia 5.100.000 EUR 81,00 Ferrari S.p.A. 90,000<br />

Ferrari Financial Services, Inc. Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 81,00 Ferrari Financial Services S.p.A. 100,000<br />

Ferrari GE.D. S.p.A. Modena Italia 11.570.000 EUR 90,00 Ferrari S.p.A. 100,000<br />

Ferrari Japan KK<br />

Ferrari Management Consulting<br />

Tokyo Giappone 160.050.000 JPY 90,00 Ferrari S.p.A. 100,000<br />

(Shanghai) CO., LTD<br />

Ferrari Maserati Cars International<br />

Shanghai Cina (Rep. Popolare) 2.100.000 USD 90,00 Ferrari S.p.A. 100,000<br />

Trading (Shanghai) Co. Ltd.<br />

Ferrari Maserati Cars Sales and<br />

Shanghai Cina (Rep. Popolare) 3.000.000 USD 53,10 Ferrari S.p.A. 59,000<br />

Services (Shanghai) CO., LTD Shanghai Cina (Rep. Popolare) 2.500.000 USD 90,00 Ferrari S.p.A. 100,000<br />

Ferrari N.America Inc. Englewood Cliffs Stati Uniti 200.000 USD 90,00 Ferrari S.p.A. 100,000<br />

(*) Tenuto conto dell’esercizio dell’opzione Call sul 5% del capitale di Ferrari S.p.A.<br />

% di<br />

voto


IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)<br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

Ferrari North Europe Limited Slough Berkshire Regno Unito 50.000 GBP 90,00 Ferrari S.p.A. 100,000<br />

Ferrari South West Europe S.A.R.L. Levallois-Perret Francia 172.000 EUR 90,00 Ferrari S.p.A. 100,000<br />

GSA-Gestions Sportives Automobiles S.A. Meyrin Svizzera 1.000.000 CHF 90,00 Ferrari S.p.A. 100,000<br />

Mugello Circuit S.p.A. Scarperia Italia 10.000.000 EUR 90,00 Ferrari S.p.A.<br />

Ferrari GE.D. S.p.A.<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain Technologies SpA<br />

<strong>Fiat</strong> Auto Argentina S.A.<br />

Torino Italia 525.000.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> S.p.A. 100,000<br />

(business <strong>Fiat</strong> Powertrain)<br />

<strong>Fiat</strong> Automoveis S.A. - FIASA<br />

Buenos Aires Argentina 476.464.366 ARS 100,00 <strong>Fiat</strong> Automoveis S.A. - FIASA 100,000<br />

(business <strong>Fiat</strong> Powertrain) Betim Brasile 1.069.492.850 BRL 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain Polska Sp. z o.o.<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain Technologies<br />

Bielsko-Biala Polonia 220.100.000 PLN 100,00 <strong>Fiat</strong> Powertrain Technologies SpA 100,000<br />

(Shanghai) R&D Co. Ltd.<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain Technologies<br />

Shanghai Cina (Rep. Popolare) 10.000.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Powertrain Technologies SpA 100,000<br />

Poland Sp. z o.o. Bielsko-Biala Polonia 100.000.000 PLN 100,00 <strong>Fiat</strong> Powertrain Technologies SpA 100,000<br />

FMA - Fabbrica Motori Automobilistici S.r.l.<br />

FPT Powertrain Technologies do Brasil -<br />

Pratola Serra Italia 150.000.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Powertrain Technologies SpA 100,000<br />

Industria e Comércio de Motores Ltda Campo Largo Brasile 197.792.500 BRL 100,00 <strong>Fiat</strong> Automoveis S.A. - FIASA 100,000<br />

Componenti<br />

Magneti Marelli S.p.A. Corbetta Italia 254.325.965 EUR 99,99 <strong>Fiat</strong> S.p.A. 99,990 100,000<br />

Automotive Lighting Brotterode GmbH Brotterode Germania 7.270.000 EUR 99,99 Automotive Lighting Reutlingen GmbH 100,000<br />

Automotive Lighting Italia S.p.A. Venaria Reale Italia 12.000.000 EUR 99,99 Automotive Lighting Reutlingen GmbH 100,000<br />

Automotive Lighting LLC Farmington Hills Stati Uniti 25.001.000 USD 99,99 Magneti Marelli Holding U.S.A. Inc. 100,000<br />

Automotive Lighting o.o.o. Rjiasan Russia 36.875.663 RUB 99,99 Automotive Lighting Reutlingen GmbH 100,000<br />

Automotive Lighting Polska Sp. z o.o.<br />

Automotive Lighting Rear Lamps<br />

Sosnowiec Polonia 83.500.000 PLN 99,99 Automotive Lighting Reutlingen GmbH 100,000<br />

France S.a.s.<br />

Automotive Lighting Rear Lamps<br />

Saint Julien du Sault Francia<br />

1.524.768 EUR 99,99 Automotive Lighting Italia S.p.A. 100,000<br />

Mexico S. de r.l. de C.V. El Marques Queretaro Messico 50.000 MXN 99,99 Magneti Marelli Holding U.S.A. Inc. 100,000<br />

Automotive Lighting Reutlingen GmbH Reutlingen Germania 1.330.000 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

Automotive Lighting S.R.O. Jihlava Repubblica Ceca 927.637.000 CZK 99,99 Automotive Lighting Reutlingen GmbH 100,000<br />

Automotive Lighting UK Limited Chadwell Heath Regno Unito 40.387.348 GBP 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

Ergom do Brasil Ltda Itauna Brasile 6.402.500 BRL 99,99 Plastic Components and Modules<br />

Automotive S.p.A. 100,000<br />

Ergom Soffiaggio S.r.l. Leno Italia 45.900 EUR 84,99 Plastic Components and Modules<br />

Automotive S.p.A. 85,000<br />

<strong>Fiat</strong> CIEI S.p.A. in liquidazione Corbetta Italia 220.211 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

90,000<br />

10,000<br />

% di<br />

voto<br />

273


274<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

aPPendice i<br />

le imPrese<br />

di <strong>Fiat</strong><br />

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)<br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

Industrial Yorka de Mexico S.A. de C.V. Città del Messico Messico 50.000 MXN 99,99 Automotive Lighting Rear Lamps<br />

Mexico S. de r.l. de C.V.<br />

Industrial Yorka de Tepotzotlan<br />

98,000<br />

S.A. de C.V.<br />

2,000<br />

Industrial Yorka de Tepotzotlan S.A. de C.V. Città del Messico Messico 50.000 MXN 99,99 Automotive Lighting Rear Lamps<br />

Mexico S. de r.l. de C.V.<br />

Industrial Yorka de Mexico<br />

99,000<br />

S.A. de C.V.<br />

1,000<br />

Industrias Magneti Marelli Mexico S.A. de C.V. Tepotzotlan Messico 50.000 MXN 99,99 Magneti Marelli Sistemas<br />

Electronicos Mexico S.A.<br />

Servicios Administrativos Corp.<br />

99,998<br />

IPASA S.A.<br />

0,002<br />

Industrie Plastica S.p.A. Grugliasco Italia 1.000.000 EUR 99,99 Plastic Components and Modules<br />

Automotive S.p.A.<br />

100,000<br />

Magneti Marelli After Market Parts and<br />

Services S.p.A. Corbetta Italia 7.000.000 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

Magneti Marelli Aftermarket GmbH Heilbronn Germania 100.000 EUR 99,99 Magneti Marelli After Market Parts<br />

and Services S.p.A.<br />

100,000<br />

Magneti Marelli Aftermarket S.a.s. Trappes Francia 782.208 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

Magneti Marelli Aftermarket SL Llinares del Valles Spagna 2.194.726 EUR 99,99 Magneti Marelli Iberica S.A. 100,000<br />

Magneti Marelli Aftermarket Sp. z o.o. Katowice Polonia 2.000.000 PLN 99,99 Magneti Marelli After Market Parts<br />

and Services S.p.A.<br />

100,000<br />

Magneti Marelli Argentina S.A. Buenos Aires Argentina 700.000 ARS 99,99 Magneti Marelli S.p.A.<br />

Magneti Marelli France S.a.s.<br />

Magneti Marelli Automotive<br />

Components (WUHU) Co. Ltd.<br />

Magneti Marelli Automotive Electronics<br />

Wuhu Cina (Rep. Popolare) 32.000.000 USD 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

(Guangzhou) Co. Limited Guangzhou Cina (Rep. Popolare) 16.100.000 USD 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

Magneti Marelli Cofap Autopecas Ltda San Paolo Brasile 7.554.539 BRL 99,99 Magneti Marelli After Market Parts<br />

Magneti Marelli Cofap Companhia<br />

and Services S.p.A. 100,000<br />

Fabricadora de Pecas Santo Andre Brasile 177.725.564 BRL 99,63 Magneti Marelli S.p.A. 99,643 99,966<br />

Magneti Marelli Conjuntos de Escape S.A. Buenos Aires Argentina 7.480.071 ARS 99,99 Magneti Marelli S.p.A.<br />

Magneti Marelli Argentina S.A.<br />

Magneti Marelli do Brasil<br />

Industria e Comercio SA Hortolandia Brasile 40.568.427 BRL 99,86 Magneti Marelli S.p.A. 99,872 99,990<br />

Magneti Marelli Espana S.A.<br />

Magneti Marelli Exhaust Systems<br />

Llinares del Valles Spagna 781.101 EUR 99,99 Magneti Marelli Iberica S.A. 100,000<br />

Polska Sp. z o.o. Sosnowiec Polonia 15.000.000 PLN 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

Magneti Marelli France S.a.s. Nanterre Francia 42.672.960 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A.<br />

Ufima S.A.S.<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

Magneti Marelli GmbH Russelsheim Germania 200.000 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

95,000<br />

5,000<br />

95,000<br />

5,000<br />

99,999<br />

0,001<br />

% di<br />

voto


IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)<br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

Magneti Marelli Hellas A.E. in liquidazione Atene Grecia 587.000 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

Magneti Marelli Holding U.S.A. Inc. Wixom Stati Uniti 10 USD 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

Magneti Marelli Iberica S.A. Santpedor Spagna 24.499.771 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

Magneti Marelli India Private Ltd Nuova Delhi India 20.000.000 INR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

Magneti Marelli Japan K.K. KohoKu-Ku-Yokohama Giappone 60.000.000 JPY 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

Magneti Marelli Motopropulsion France SAS Argentan Francia 884.058 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

Magneti Marelli North America Inc. Wilmington Stati Uniti 40.223.205 USD 99,63 Magneti Marelli Cofap Companhia<br />

Fabricadora de Pecas 100,000<br />

Magneti Marelli Powertrain<br />

(Shanghai) Co. Ltd.<br />

Magneti Marelli Powertrain India<br />

Shanghai Cina (Rep. Popolare) 17.500.000 USD 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

Private Limited Nuova Delhi India 450.000.000 INR 51,00 Magneti Marelli S.p.A. 51,000<br />

Magneti Marelli Powertrain Slovakia s.r.o. Bratislava Slovacchia 7.000.000 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

Magneti Marelli Powertrain U.S.A. LLC Sanford Stati Uniti 25.000.000 USD 99,99 Magneti Marelli Holding U.S.A. Inc. 100,000<br />

Magneti Marelli Racing Ltd in liquidazione Basildon Regno Unito 10.000 GBP 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

Magneti Marelli Repuestos S.A. Buenos Aires Argentina 2.012.000 ARS 99,99 Magneti Marelli After Market<br />

Parts and Services S.p.A.<br />

Magneti Marelli Cofap Autopecas Ltda<br />

Magneti Marelli Sistemas Automotivos<br />

Industria e Comercio Ltda Contagem Brasile<br />

Magneti Marelli Sistemas Electronicos<br />

Mexico S.A.<br />

206.834.874 BRL<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

99,99<br />

Magneti Marelli S.p.A.<br />

Automotive Lighting Reutlingen GmbH<br />

Tepotzotlan Messico 50.000 MXN 99,99 Magneti Marelli S.p.A.<br />

Servicios Administrativos Corp. IPASA S.A.<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

52,000<br />

48,000<br />

66,111<br />

33,889<br />

99,998<br />

0,002<br />

Magneti Marelli Slovakia s.r.o.<br />

Magneti Marelli South Africa<br />

Bratislava Slovacchia 30.006.639 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

(Proprietary) Limited<br />

Magneti Marelli Suspension Systems<br />

Johannesburg Rep. Sudafricana 1.950.000 ZAR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

Bielsko Sp. z.o.o.<br />

Magneti Marelli Suspension Systems<br />

Bielsko-Biala Polonia 70.050.000 PLN 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

Poland Sp. z o.o. in liquidazione Sosnowiec Polonia 4.310.000 PLN 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

Magneti Marelli Suspensions USA LLC<br />

Magneti Marelli Um Electronic Systems<br />

Farmington Hills Stati Uniti 1.300.000 USD 99,99 Magneti Marelli Holding U.S.A. Inc. 100,000<br />

Private Limited Nuova Delhi India 260.000.000 INR 51,00 Magneti Marelli S.p.A. 51,000<br />

Mako Elektrik Sanayi Ve Ticaret A.S. Osmangazi Bursa Turchia 16.500.000 TRY 96,65 Powertrain Mekanik Sanayi ve<br />

Ticaret Anonim Sirketi 96,665<br />

Malaysian Automotive Lighting SDN. BHD Bayan Lepas Malesia 6.000.000 MYR 79,99 Automotive Lighting Reutlingen GmbH 80,000<br />

Plastic Components and Modules<br />

Plastic Components and Modules<br />

Automotive S.p.A. Grugliasco Italia 10.000.000 EUR 99,99 Holding S.p.A. 100,000<br />

Plastic Components and Modules Holding S.p.A. Grugliasco Italia 10.000.000 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

Plastic Components and Modules<br />

Plastic Components and Modules<br />

Poland S.A. Sosnowiec Polonia 21.000.000 PLN 99,99 Automotive S.p.A. 100,000<br />

Plastic Components Fuel Systems Poland Sp. z o.o. Sosnowiec Polonia 29.281.500 PLN 99,99 Plastic Components and Modules Poland S.A. 100,000<br />

% di<br />

voto<br />

275


276<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

aPPendice i<br />

le imPrese<br />

di <strong>Fiat</strong><br />

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)<br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

Plastiform A.S. Bursa Turchia 715.000 TRY 99,99 Plastic Components and Modules<br />

Automotive S.p.A.<br />

Magneti Marelli S.p.A.<br />

Powertrain Mekanik Sanayi ve Ticaret<br />

Anonim Sirketi<br />

Servicios Administrativos<br />

Corp. IPASA S.A.<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

Bursa Turchia 50.000 TRY 99,99 Magneti Marelli S.p.A.<br />

Iveco Arac Sanayi VE Ticaret A.S.<br />

Mako Elektrik Sanayi Ve Ticaret A.S.<br />

Plastiform A.S.<br />

Sistemi Comandi Meccanici<br />

Otomotiv Sanayi Ve Ticaret A.S.<br />

Col. Chapultepec Messico 1.000 MXN 99,99 Magneti Marelli Sistemas<br />

Electronicos Mexico S.A.<br />

Industrias Magneti Marelli Mexico S.A. de C.V.<br />

97,000<br />

3,000<br />

99,800<br />

0,050<br />

0,050<br />

0,050<br />

Sistemi Sospensioni S.p.A. Corbetta Italia 37.622.179 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

SNIARICERCHE S.P.A. in liquidazione Pisticci Italia 880.000 EUR 99,99 Plastic Components and Modules<br />

Holding S.p.A.<br />

Plastic Components and Modules<br />

95,000<br />

Automotive S.p.A.<br />

5,000<br />

TEA S.r.l. Grugliasco Italia 516.000 EUR 99,99 Plastic Components and Modules<br />

Automotive S.p.A.<br />

Plastic Components and Modules<br />

95,000<br />

Tecnologia de Iluminacion<br />

Holding S.p.A.<br />

5,000<br />

Automotriz S.A. de C.V. Chihuahua Messico 50.000 MXN 99,99 Automotive Lighting LLC 100,000<br />

Ufima S.A.S. Nanterre Francia 44.940 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A.<br />

<strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A.<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

Prodotti Metallurgici<br />

Teksid S.p.A. Torino Italia 71.403.261 EUR 84,79 <strong>Fiat</strong> S.p.A. 84,791<br />

Compania Industrial Frontera S.A. de C.V. Frontera Messico 50.000 MXN 84,79 Teksid Hierro de Mexico S.A. de C.V. 100,000<br />

Fonderie du Poitou Fonte S.A.S. Ingrandes-sur-Vienne Francia 26.958.464 EUR 84,79 Teksid S.p.A. 100,000<br />

Funfrap-Fundicao Portuguesa S.A. Cacia Portogallo 13.697.550 EUR 70,89 Teksid S.p.A. 83,607<br />

Teksid Aluminum S.r.l. Carmagnola Italia 5.000.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> S.p.A. 100,000<br />

Teksid do Brasil Ltda<br />

Teksid Hierro De Mexico<br />

Betim Brasile 148.874.686 BRL 84,79 Teksid S.p.A. 100,000<br />

Arrendadora S.A. de C.V. Frontera Messico 497.690.000 MXN 84,79 Teksid S.p.A. 100,000<br />

Teksid Hierro de Mexico S.A. de C.V. Frontera Messico 418.874.300 MXN 84,79 Teksid S.p.A. 100,000<br />

Teksid Inc. Wilmington Stati Uniti 100.000 USD 84,79 Teksid S.p.A. 100,000<br />

Teksid Iron Poland Sp. z o.o. Skoczow Polonia 115.678.500 PLN 84,79 Teksid S.p.A. 100,000<br />

Mezzi e Sistemi di Produzione<br />

Comau S.p.A. Grugliasco Italia 48.013.959 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> S.p.A. 100,000<br />

0,050<br />

99,990<br />

0,010<br />

65,020<br />

34,980<br />

% di<br />

voto


IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)<br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

Autodie International, Inc. Grand Rapids Stati Uniti 1.000 USD 100,00 Comau Pico Holdings Corporation 100,000<br />

Comau (Shanghai) Engineering Co. Ltd. Shanghai Cina (Rep. Popolare) 5.000.000 USD 100,00 Comau S.p.A. 100,000<br />

Comau (Shanghai) International Trading Co. Ltd. Shanghai Cina (Rep. Popolare) 200.000 USD 100,00 Comau S.p.A. 100,000<br />

Comau Argentina S.A. Buenos Aires Argentina 500.000 ARS 100,00 Comau S.p.A.<br />

Comau do Brasil Industria<br />

55,280<br />

e Comercio Ltda.<br />

44,690<br />

<strong>Fiat</strong> Argentina S.A.<br />

0,030<br />

Comau Canada Inc. Windsor Canada 100 CAD 100,00 Comau Inc. 100,000<br />

Comau Deutschland GmbH Boblingen Germania 1.330.000 EUR 100,00 Comau S.p.A. 100,000<br />

Comau do Brasil Industria<br />

Comau S.p.A.<br />

99,999<br />

e Comercio Ltda. Betim Brasile<br />

29.312.653 BRL 100,00 <strong>Fiat</strong> do Brasil S.A.<br />

0,001<br />

Comau Estil Unl. Luton Regno Unito 107.665.056 USD 100,00 Comau S.p.A. 100,000<br />

Comau France S.A.S. Trappes Francia 6.000.000 EUR 100,00 Comau S.p.A. 100,000<br />

Comau Inc. Southfield Stati Uniti 21.457 USD 100,00 Comau Pico Holdings Corporation 100,000<br />

Comau India Private Limited Pune India 239.935.020 INR 100,00 Comau S.p.A.<br />

99,990<br />

Comau Deutschland GmbH<br />

0,010<br />

Comau Pico Holdings Corporation New York Stati Uniti 100 USD 100,00 Comau S.p.A. 100,000<br />

Comau Pico Iaisa S.de R.L. de C.V. Tepotzotlan Messico 3.000 MXN 100,00 Comau Pico Mexico S.de R.L. de C.V. 99,967<br />

Comau S.p.A.<br />

0,033<br />

Comau Pico Mexico S.de R.L. de C.V. Tepotzotlan Messico 3.000 MXN 100,00 Comau S.p.A.<br />

99,967<br />

Comau Deutschland GmbH<br />

0,033<br />

Comau Pico Pitex S.de R.L. C.V. Tepotzotlan Messico 3.000 MXN 100,00 Comau Pico Mexico S.de R.L. de C.V. 99,967<br />

Comau S.p.A.<br />

0,033<br />

Comau Pico Trebol S.de R.L. de C.V. Tepotzotlan Messico 3.000 MXN 100,00 Comau Pico Mexico S.de R.L. de C.V. 99,967<br />

Comau S.p.A.<br />

0,033<br />

Comau Poland Sp. z o.o. Bielsko-Biala Polonia 3.800.000 PLN 100,00 Comau S.p.A. 100,000<br />

Comau Resources, Inc. Southfield Stati Uniti 1.000 USD 100,00 Comau Pico Holdings Corporation 100,000<br />

Comau Romania S.R.L. Oradea Romania 10.315.170 RON 100,00 Comau S.p.A. 100,000<br />

Comau Russia OOO Mosca Russia 4.770.225 RUB 100,00 Comau S.p.A.<br />

99,000<br />

Comau Deutschland GmbH<br />

1,000<br />

Comau Service Systems S.L. Madrid Spagna 250.000 EUR 100,00 Comau S.p.A. 100,000<br />

Editoria e Comunicazione<br />

Itedi-Italiana Edizioni S.p.A. Torino Italia 5.980.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> S.p.A. 100,000<br />

BMI S.p.A. Genova Italia 124.820 EUR 88,00 Itedi-Italiana Edizioni S.p.A. 88,000<br />

Editrice La Stampa S.p.A. Torino Italia 4.160.000 EUR 100,00 Itedi-Italiana Edizioni S.p.A. 100,000<br />

La Stampa Europe SAS Trappes Francia 1.278.750 EUR 100,00 Itedi-Italiana Edizioni S.p.A. 100,000<br />

Nexta Srl Torino Italia 50.000 EUR 66,00 Itedi-Italiana Edizioni S.p.A. 66,000<br />

Publikompass S.p.A. Milano Italia 3.068.000 EUR 100,00 Itedi-Italiana Edizioni S.p.A. 100,000<br />

% di<br />

voto<br />

277


278<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

aPPendice i<br />

le imPrese<br />

di <strong>Fiat</strong><br />

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)<br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

Diverse e Holdings<br />

Business Solutions S.p.A. Torino Italia 4.791.396 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> S.p.A. 100,000<br />

C.R.F. Società Consortile per Azioni Orbassano Italia 45.000.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 75,000<br />

<strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A.<br />

20,000<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain Technologies SpA 5,000<br />

Centro Ricerche Plast-Optica S.p.A. Amaro Italia 1.033.000 EUR 75,50 C.R.F. Società Consortile per Azioni 51,000<br />

Automotive Lighting Italia S.p.A. 24,500<br />

Deposito Avogadro S.r.l. Torino Italia 100.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 100,000<br />

Elasis-Società Consortile per Azioni Pomigliano d’Arco Italia 20.000.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 70,567<br />

C.R.F. Società Consortile per Azioni 27,933<br />

<strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A.<br />

1,500<br />

<strong>Fiat</strong> Argentina S.A. Buenos Aires Argentina 5.292.117 ARS 100,00 <strong>Fiat</strong> Services S.p.A.<br />

90,961<br />

<strong>Fiat</strong> do Brasil S.A.<br />

SGR-Sociedad para la Gestion<br />

9,029<br />

de Riesgos S.A.<br />

0,009<br />

<strong>Fiat</strong> Auto Argentina S.A.<br />

0,001<br />

<strong>Fiat</strong> do Brasil S.A. Nova Lima Brasile 37.158.349 BRL 100,00 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A.<br />

99,998<br />

<strong>Fiat</strong> Services S.p.A.<br />

0,002<br />

<strong>Fiat</strong> Financas Brasil Ltda Nova Lima Brasile 2.469.701 BRL 100,00 <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A.<br />

99,994<br />

<strong>Fiat</strong> do Brasil S.A.<br />

0,006<br />

<strong>Fiat</strong> Finance and Trade Ltd S.A. Lussemburgo Lussemburgo 251.494.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A.<br />

99,993<br />

<strong>Fiat</strong> Finance Canada Ltd.<br />

0,007<br />

<strong>Fiat</strong> Finance Canada Ltd. Calgary Canada 10.099.885 CAD 100,00 <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Finance et Services S.A. Trappes Francia 3.700.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Services S.p.A. 99,997<br />

<strong>Fiat</strong> Finance North America Inc. Wilmington Stati Uniti 190.090.010 USD 100,00 <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A.<br />

60,526<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

39,474<br />

<strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. Torino Italia 224.440.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A. Torino Italia 369.500.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> GmbH<br />

<strong>Fiat</strong> Group Marketing & Corporate<br />

Ulm Germania 200.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Services S.p.A. 100,000<br />

Communication S.p.A. Torino Italia 100.000.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Group Purchasing France S.a.r.l. Trappes Francia 7.700 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Purchasing S.r.l. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Group Purchasing Poland Sp. z o.o. Bielsko-Biala Polonia 300.000 PLN 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Purchasing S.r.l. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Group Purchasing S.r.l. Torino Italia 600.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Iberica S.A.<br />

<strong>Fiat</strong> Information Technology,<br />

Madrid Spagna 2.797.054 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Services S.p.A. 100,000<br />

Excellence and Methods S.p.A. Torino Italia 500.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Services S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. Torino Italia 361.054.062 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

98,644<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 1,356<br />

<strong>Fiat</strong> Polska Sp. z o.o. Varsavia Polonia 25.500.000 PLN 100,00 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 100,000<br />

% di<br />

voto


IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)<br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

<strong>Fiat</strong> Services Belgium N.V. Zedelgem Belgio 62.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> U.K. Limited<br />

<strong>Fiat</strong> Services S.p.A.<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

<strong>Fiat</strong> Services Polska Sp. z o.o. Bielsko-Biala Polonia 3.600.000 PLN 100,00 <strong>Fiat</strong> Services S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Services S.p.A. Torino Italia 3.600.000 EUR 100,00 Business Solutions S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Servizi per l’Industria S.c.p.a. Torino Italia 1.652.669 EUR 99,36 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A.<br />

51,000<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 25,500<br />

Iveco S.p.A.<br />

6,000<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

5,000<br />

CNH Italia s.p.a.<br />

3,000<br />

Teksid S.p.A.<br />

2,000<br />

C.R.F. Società Consortile per Azioni 1,500<br />

Comau S.p.A.<br />

1,500<br />

Editrice La Stampa S.p.A.<br />

1,500<br />

<strong>Fiat</strong> Services S.p.A.<br />

1,500<br />

Magneti Marelli S.p.A.<br />

1,500<br />

<strong>Fiat</strong> Switzerland SA Paradiso Svizzera 1.100.000 CHF 100,00 <strong>Fiat</strong> S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> U.K. Limited Basildon Regno Unito 750.000 GBP 100,00 <strong>Fiat</strong> Services S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> U.S.A. Inc. New York Stati Uniti 16.830.000 USD 100,00 <strong>Fiat</strong> S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong>-Revisione Interna S.c.r.l. Torino Italia 300.000 EUR 98,38 <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

51,000<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 13,000<br />

CNH Global N.V.<br />

10,000<br />

Iveco S.p.A.<br />

6,000<br />

Comau S.p.A.<br />

2,000<br />

Ferrari S.p.A.<br />

2,000<br />

<strong>Fiat</strong> Group Purchasing S.r.l.<br />

2,000<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain Technologies SpA 2,000<br />

<strong>Fiat</strong> Services S.p.A.<br />

2,000<br />

Itedi-Italiana Edizioni S.p.A.<br />

2,000<br />

Magneti Marelli S.p.A.<br />

2,000<br />

Maserati S.p.A.<br />

2,000<br />

Teksid S.p.A.<br />

2,000<br />

<strong>Fiat</strong> Finance S.p.A.<br />

1,000<br />

<strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A.<br />

1,000<br />

Neptunia Assicurazioni Marittime S.A. Losanna Svizzera 10.000.000 CHF 100,00 Rimaco S.A. 100,000<br />

Rimaco S.A. Losanna Svizzera 350.000 CHF 100,00 <strong>Fiat</strong> S.p.A. 100,000<br />

Risk Management S.p.A. Torino Italia 120.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 100,000<br />

Sadi Polska-Agencja Celna Sp. z o.o. Bielsko-Biala Polonia 500.000 PLN 100,00 Servizi e Attività Doganali per<br />

Servizi e Attività Doganali per<br />

l’Industria S.p.A.<br />

100,000<br />

l’Industria S.p.A. Torino Italia 520.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Services S.p.A. 100,000<br />

99,960<br />

0,040<br />

% di<br />

voto<br />

279


280<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

aPPendice i<br />

le imPrese<br />

di <strong>Fiat</strong><br />

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)<br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

SIRIO - Sicurezza Industriale Società<br />

consortile per azioni Torino Italia 120.000 EUR 93,56<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

<strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A.<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A.<br />

Iveco S.p.A.<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain Technologies SpA<br />

Magneti Marelli S.p.A.<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Comau S.p.A.<br />

Ferrari S.p.A.<br />

Teksid S.p.A.<br />

Irisbus Italia S.p.A.<br />

<strong>Fiat</strong> Services S.p.A.<br />

Sistemi Sospensioni S.p.A.<br />

Teksid Aluminum S.r.l.<br />

C.R.F. Società Consortile per Azioni<br />

New Holland Kobelco Construction<br />

Machinery S.p.A.<br />

<strong>Fiat</strong> Servizi per l’Industria S.c.p.a.<br />

<strong>Fiat</strong> Finance S.p.A.<br />

Isvor <strong>Fiat</strong> Società consortile di sviluppo<br />

e addestramento industriale per Azioni<br />

Fidis S.p.A.<br />

Automotive Lighting Italia S.p.A.<br />

CNH Italia s.p.a.<br />

Editrice La Stampa S.p.A.<br />

Elasis-Società Consortile per Azioni<br />

FGA Officine Automobilistiche<br />

Grugliasco S.p.A.<br />

Astra Veicoli Industriali S.p.A.<br />

<strong>Fiat</strong> Group Marketing & Corporate<br />

Communication S.p.A.<br />

<strong>Fiat</strong> Group Purchasing S.r.l.<br />

Servizi e Attività Doganali per<br />

l’Industria S.p.A.<br />

<strong>Fiat</strong>-Revisione Interna S.c.r.l.<br />

<strong>Fiat</strong> Center Italia S.p.A.<br />

Abarth & C. S.p.A.<br />

Itedi-Italiana Edizioni S.p.A.<br />

Maserati S.p.A.<br />

Orione-Società Industriale per la<br />

Sicurezza e la Vigilanza Consortile<br />

per Azioni<br />

Risk Management S.p.A.<br />

Sisport <strong>Fiat</strong> S.p.A. - Società<br />

sportiva dilettantistica<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

57,724<br />

17,288<br />

4,644<br />

2,356<br />

1,863<br />

0,751<br />

0,729<br />

0,729<br />

0,664<br />

0,622<br />

0,593<br />

0,551<br />

0,540<br />

0,535<br />

0,535<br />

0,503<br />

0,449<br />

0,449<br />

0,325<br />

0,255<br />

0,237<br />

0,233<br />

0,233<br />

0,167<br />

0,103<br />

0,103<br />

0,103<br />

0,103<br />

0,061<br />

0,045<br />

0,039<br />

0,039<br />

0,039<br />

0,039<br />

0,039<br />

0,039<br />

% di<br />

voto


IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)<br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

Magneti Marelli After Market Parts<br />

and Services S.p.A.<br />

Easy Drive S.r.l.<br />

<strong>Fiat</strong> Auto Var S.r.l.<br />

<strong>Fiat</strong> Information Technology,<br />

Excellence and Methods S.p.A.<br />

Plastic Components and Modules<br />

Automotive S.p.A.<br />

TEA S.r.l.<br />

i-FAST Automotive Logistics S.r.l.<br />

i-FAST Container Logistics S.p.A.<br />

Sisport <strong>Fiat</strong> S.p.A. - Società<br />

sportiva dilettantistica Torino Italia 889.049 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 100,000<br />

IMPRESE A CONTROLLO CONGIUNTO VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

FGA CAPITAL S.p.A. Torino Italia 700.000.000 EUR 50,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 50,000<br />

FAL Fleet Services S.A.S. Trappes Francia 3.000.000 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000<br />

FC France S.A. Trappes Francia 11.360.000 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 99,999<br />

FGA Bank G.m.b.H. Vienna Austria 5.000.000 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A.<br />

50,000<br />

Fidis S.p.A.<br />

25,000<br />

FGA Bank Germany G.m.b.H. Heilbronn Germania 39.600.000 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000<br />

FGA CAPITAL BELGIUM S.A. Auderghem Belgio 3.718.500 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 99,999<br />

FGA Capital Danmark A/S Glostrup Danimarca 14.154.000 DKK 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000<br />

FGA CAPITAL HELLAS S.A. Argyroupoli Grecia 1.200.000 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000<br />

FGA CAPITAL IFIC SA Alges Portogallo 10.000.000 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000<br />

FGA CAPITAL IRELAND Public Limited Company Dublino Irlanda 132.562 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 99,994<br />

FGA Capital Netherlands B.V. Lijnden Paesi Bassi 3.085.800 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000<br />

FGA CAPITAL RE Limited Dublino Irlanda 1.000.000 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000<br />

FGA Capital Services Spain S.A. Alcalá De Henares Spagna 25.145.299 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000<br />

FGA Capital Spain E.F.C. S.A. Alcalá De Henares Spagna 26.671.557 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000<br />

FGA CAPITAL UK LTD. Slough Berkshire Regno Unito 50.250.000 GBP 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000<br />

FGA CONTRACTS UK LTD. Slough Berkshire Regno Unito 19.000.000 GBP 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Distribuidora Portugal S.A. Alges Portogallo 500.300 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000<br />

FGA INSURANCE HELLAS S.A. Argyroupoli Grecia 60.000 EUR 49,99 FGA CAPITAL HELLAS S.A. 99,975<br />

FGA Leasing GmbH Vienna Austria 40.000 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000<br />

FGA Leasing Polska Sp. z o.o. Varsavia Polonia 12.500.000 PLN 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000<br />

FGA WHOLESALE UK LTD. Slough Berkshire Regno Unito 20.500.000 GBP 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Bank Polska S.A. Varsavia Polonia 125.000.000 PLN 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000<br />

0,037<br />

0,022<br />

0,022<br />

0,022<br />

0,022<br />

0,022<br />

0,020<br />

0,020<br />

% di<br />

voto<br />

281


282<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

aPPendice i<br />

le imPrese<br />

di <strong>Fiat</strong><br />

IMPRESE A CONTROLLO CONGIUNTO VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (continua)<br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

Fidis Finance (Suisse) S.A. Schlieren Svizzera 24.100.000 CHF 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000<br />

Fidis Finance Polska Sp. z o.o. Varsavia Polonia 10.000.000 PLN 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000<br />

FL Auto Snc Trappes Francia 8.954.581 EUR 50,00 FC France S.A. 99,998<br />

FL Location SNC Trappes Francia 76.225 EUR 49,99 FC France S.A. 99,980<br />

Leasys S.p.A. Torino Italia 77.979.400 EUR 50,00 FGA CAPITAL S.p.A. 100,000<br />

FER MAS Oto Ticaret A.S.<br />

<strong>Fiat</strong> India Automobiles Limited<br />

Istanbul Turchia 5.500.000 TRY 37,64 Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S. 99,418<br />

(business <strong>Fiat</strong> Group Automobiles) Ranjangaon India 16.849.279.000 INR 50,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 50,000<br />

G.E.I.E. Gisevel Parigi Francia 15.200 EUR 50,00 <strong>Fiat</strong> France 50,000<br />

G.E.I.E.-Sevelind<br />

GAC FIAT Automobiles Co. Ltd.<br />

Parigi Francia 15.200 EUR 50,00 <strong>Fiat</strong> France 50,000<br />

(business <strong>Fiat</strong> Group Automobiles) Changsha Cina (Rep. Popolare) 900.000.000 CNY 50,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 50,000<br />

Koc <strong>Fiat</strong> Kredi Tuketici Finansmani A.S.<br />

MEKATRO Arastirma-Gelistirme ve<br />

Istanbul Turchia 30.000.000 TRY 37,86 Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S. 100,000<br />

Ticaret A.S.<br />

PLATFORM Arastirma Gelistirme<br />

Kocaeli Turchia<br />

150.000 TRY 36,72 Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S. 97,000<br />

Tasarim ve Ticaret A.S. Bursa Turchia<br />

1.000.000 TRY 37,48 Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S. 99,000<br />

Società Europea Veicoli Leggeri-Sevel S.p.A. Atessa<br />

Société Européenne de Véhicules Légers<br />

Italia 68.640.000 EUR 50,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 50,000<br />

du Nord-Sevelnord Société Anonyme Parigi Francia<br />

80.325.000 EUR 50,00 <strong>Fiat</strong> France<br />

50,000<br />

Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi Tofas A.S. Levent Turchia 500.000.000 TRY 37,86 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 37,856<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain<br />

<strong>Fiat</strong> India Automobiles Limited<br />

(business <strong>Fiat</strong> Powertrain)<br />

FIAT POWERTRAIN TECHNOLOGIES<br />

Ranjangaon India 16.849.279.000 INR 50,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 50,000<br />

SOLLERS Investment Company B.V. Amsterdam Paesi Bassi 1.000.000 EUR 50,00 <strong>Fiat</strong> Powertrain Technologies SpA 50,000<br />

FIAT POWERTRAIN TECHNOLOGIES<br />

SOLLERS Limited Liability Company<br />

GAC FIAT Automobiles Co. Ltd.<br />

(business <strong>Fiat</strong> Powertrain)<br />

Zavolzhje Russia 10.000 RUB 50,00<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

FIAT POWERTRAIN TECHNOLOGIES<br />

SOLLERS Investment Company B.V. 100,000<br />

Changsha Cina (Rep. Popolare) 900.000.000 CNY 50,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 50,000<br />

Componenti<br />

Endurance Magneti Marelli Shock<br />

Absorbers (India) Private Limited Pune India<br />

289.999.980 INR 50,00 Magneti Marelli S.p.A. 50,000<br />

Magneti Marelli Motherson Auto<br />

Magneti Marelli Motherson<br />

System Limited Nuova Delhi India 600.000.000 INR 49,99 India Holding B.V.<br />

63,333 100,000<br />

Magneti Marelli Motherson India<br />

Magneti Marelli S.p.A.<br />

18,330 0,000<br />

Holding B.V.<br />

Magneti Marelli SKH Exhaust Systems<br />

Amsterdam Paesi Bassi<br />

2.000.000 EUR 50,00 Magneti Marelli S.p.A.<br />

50,000<br />

Private Limited Nuova Delhi India 95.000.000 INR 50,00 Magneti Marelli S.p.A. 50,000<br />

% di<br />

voto


IMPRESE A CONTROLLO CONGIUNTO VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (continua)<br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

SAIC MAGNETI MARELLI Powertrain Co. Ltd Shanghai Cina (Rep. Popolare) 12.000.000 EUR 50,00 Magneti Marelli S.p.A. 50,000<br />

SKH Magneti Marelli Exhaust Systems<br />

Private Limited Nuova Delhi India 95.450.000 INR 46,62 Magneti Marelli S.p.A. 46,621 50,000<br />

tema.mobility Torino Italia 850.000 EUR 50,00 Magneti Marelli S.p.A. 50,000<br />

Prodotti Metallurgici<br />

Hua Dong Teksid Automotive Foundry Co. Ltd. Zhenjiang-Jangsu Cina (Rep. Popolare) 385.363.550 CNY 42,40 Teksid S.p.A. 50,000<br />

IMPRESE CONTROLLATE VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

Alfa Romeo Inc. Winter Garden Stati Uniti 3.000.000 USD 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

F.A. Austria Commerz GmbH Vienna Austria 37.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles Switzerland S.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Auto Egypt Industrial Company SAE Giza Egitto 50.000.000 EGP 80,40 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 80,400<br />

<strong>Fiat</strong> Auto Egypt S.A.E. Giza Egitto 5.000.000 EGP 79,60 <strong>Fiat</strong> Auto Egypt Industrial Company SAE 99,000<br />

Italcar SA Casablanca Marocco 28.000.000 MAD 99,94 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles Maroc S.A. 99,986<br />

Sirio Polska Sp. z o.o. Bielsko-Biala Polonia 1.350.000 PLN 100,00 <strong>Fiat</strong> Auto Poland S.A. 100,000<br />

Componenti<br />

Cofap Fabricadora de Pecas Ltda Santo Andre Brasile 75.720.716 BRL 68,26 Magneti Marelli do Brasil Industria<br />

e Comercio SA<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

Diverse e Holdings<br />

Fabbrica Italia Pomigliano S.p.A. Torino Italia 200.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 100,000<br />

Fast-Buyer S.p.A. Torino Italia 500.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> (China) Business Co., Ltd. Pechino Cina (Rep. Popolare) 3.000.000 USD 100,00 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 100,000<br />

Financière Pegaso France S.A. Trappes Francia 260.832 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A. 100,000<br />

Isvor <strong>Fiat</strong> Società consortile di sviluppo<br />

<strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A.<br />

54,000<br />

e addestramento industriale per Azioni Torino Italia 300.000 EUR 99,54 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 16,000<br />

<strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A. 12,000<br />

Comau S.p.A.<br />

3,000<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain Technologies SpA 3,000<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

3,000<br />

<strong>Fiat</strong> Services S.p.A.<br />

3,000<br />

Magneti Marelli S.p.A.<br />

3,000<br />

Teksid S.p.A.<br />

3,000<br />

Iveco Motors of China Limited in liquidazione Shanghai Cina (Rep. Popolare) 300.000 USD 100,00 <strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A. 100,000<br />

Iveco S.P.R.L. Kinshasa Congo<br />

1 CDF 100,00 <strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A. 99,992<br />

(Rep. Dem. Congo)<br />

Astra Veicoli Industriali S.p.A.<br />

0,008<br />

New Business 8 S.r.l. Torino Italia 50.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 100,000<br />

SGR-Sociedad para la Gestion de Riesgos S.A. Buenos Aires Argentina 150.000 ARS 99,96 Rimaco S.A. 99,960<br />

Sistemi Ambientali S.p.A. in liquidazione Rivoli Italia 9.544.080 EUR 99,79 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 99,785<br />

68,350<br />

% di<br />

voto<br />

283


284<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

aPPendice i<br />

le imPrese<br />

di <strong>Fiat</strong><br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

IMPRESE CONTROLLATE VALUTATE AL COSTO<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

(*) CMP Componentes e Modulos<br />

Plasticos Industria e Comercio Ltda. Contagem Brasile 4.375.687 BRL 100,00 <strong>Fiat</strong> Automoveis S.A. - FIASA 100,000<br />

CODEFIS Società consortile per azioni Torino Italia 120.000 EUR 68,44 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A.<br />

CNH Capital U.K. Ltd<br />

Iveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l.<br />

FAS FREE ZONE Ltd. Kragujevac Kragujevac Serbia 500 EUR 66,67 FIAT AUTOMOBILES SERBIA DOO<br />

KRAGUJEVAC<br />

<strong>Fiat</strong> Auto Espana Marketing Instituto<br />

Agrupacion de Interes Economico Alcalá De Henares Spagna 30.051 EUR 95,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles Spain S.A. 95,000<br />

<strong>Fiat</strong> Auto Marketing Institute (Portugal) ACE Alges Portogallo 15.000 EUR 80,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles Portugal, S.A. 80,000<br />

<strong>Fiat</strong> Automobiles Service Co. Ltd. Nanjing Cina (Rep. Popolare) 10.000.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Motor Sales Ltd Slough Berkshire Regno Unito 1.500.000 GBP 100,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles UK Ltd 100,000<br />

TCA - Tecnologia em Componentes<br />

Automotivos SA<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

51,000<br />

14,000<br />

5,000<br />

100,000<br />

Jaboatao do<br />

Guararapes Brasile 18.640.185 BRL 100,00 <strong>Fiat</strong> Automoveis S.A. - FIASA 100,000<br />

Ferrari<br />

Ferrari (Suisse) SA in liquidazione Nyon Svizzera 0 CHF 90,00 Ferrari S.p.A. 100,000<br />

Scuderia Ferrari Club S.c. a r.l. Maranello Italia 105.000 EUR 84,86 Ferrari S.p.A. 94,286<br />

Componenti<br />

Automotive Lighting Japan K.K.<br />

Magneti Marelli Automotive Components<br />

KohoKu-Ku-Yokohama Giappone 10.000.000 JPY 99,99 Automotive Lighting Reutlingen GmbH 100,000<br />

(India) Limited in liquidazione Pune India 125.000.000 INR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

Magneti Marelli Comandos Mecanicos<br />

Magneti Marelli Sistemas Automotivos<br />

Industria e Comercio Ltda Sete Lagoas Brasile 1.000 BRL 99,99 Industria e Comercio Ltda<br />

99,900<br />

Magneti Marelli d.o.o. Kragujevac,<br />

<strong>Fiat</strong> do Brasil S.A.<br />

0,100<br />

Kosovska 4 Kragujevac Serbia 500 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

Parco Scientifico e Tecnologico della<br />

Plastic Components and Modules<br />

Basilicata - S.p.A. in liquidazione Grugliasco Italia 120.000 EUR 99,99 Holding S.p.A. 100,000<br />

Plastic Components and Modules<br />

Plastic Components and Modules<br />

Fuel Tanks S.p.A.<br />

Sistemi Comandi Meccanici Otomotiv<br />

Grugliasco Italia 120.000 EUR 99,99 Automotive S.p.A. 100,000<br />

Sanayi Ve Ticaret A.S. Bursa Turchia 90.000 TRY 99,95 Magneti Marelli S.p.A. 99,956<br />

Sistemi Comandi Meccanici S.C.M. S.p.A. Corbetta Italia 1.800.000 EUR 99,99 Magneti Marelli S.p.A. 100,000<br />

(*) Attività destinata alla vendita.<br />

% di<br />

voto


IMPRESE CONTROLLATE VALUTATE AL COSTO (continua)<br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

Mezzi e Sistemi di Produzione<br />

Comau U.K. Limited Telford Regno Unito 2.500 GBP 100,00 Comau S.p.A. 100,000<br />

Consorzio Fermag in liquidazione Bareggio Italia 144.608 EUR 68,00 Comau S.p.A. 68,000<br />

Diverse e Holdings<br />

<strong>Fiat</strong> Common Investment Fund Limited Londra Regno Unito 2 GBP 100,00 <strong>Fiat</strong> U.K. Limited 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Gra.De EEIG Watford Regno Unito 0 GBP 97,29 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 46,000<br />

CNH Global N.V.<br />

23,000<br />

<strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 23,000<br />

Business Solutions S.p.A.<br />

2,000<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

2,000<br />

C.R.F. Società Consortile per Azioni 1,000<br />

Comau S.p.A.<br />

1,000<br />

Magneti Marelli S.p.A.<br />

1,000<br />

Teksid S.p.A.<br />

1,000<br />

<strong>Fiat</strong> Oriente S.A.E. in liquidazione<br />

<strong>Fiat</strong> Partecipazioni France Société<br />

Il Cairo Egitto 50.000 EGP 100,00 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 100,000<br />

par actions simplifiée Trappes Francia 37.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Partecipazioni India Private Limited Nuova Delhi India 28.605.400 INR 100,00 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A.<br />

99,825<br />

<strong>Fiat</strong> Group Purchasing S.r.l.<br />

0,175<br />

Fides Corretagens de Securos Ltda Nova Lima Brasile 365.525 BRL 100,00 Rimaco S.A. 99,998<br />

Isvor <strong>Fiat</strong> India Private Ltd. in liquidazione Nuova Delhi India 1.750.000 INR 99,54 Isvor <strong>Fiat</strong> Società consortile di sviluppo<br />

e addestramento industriale per Azioni 100,000<br />

New Business 27 S.r.l. Torino Italia 50.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 100,000<br />

New Business 28 S.r.l. Torino Italia 50.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 100,000<br />

New Business 29 S.r.l. Torino Italia 50.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 100,000<br />

New Business 30 S.r.l. Torino Italia 50.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 100,000<br />

New Business 31 S.r.l. Torino Italia 50.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 100,000<br />

New Business 32 S.r.l. Torino Italia 50.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 100,000<br />

OOO Sadi Rus Nizhniy Novgorod Russia 2.700.000 RUB 100,00 Sadi Polska-Agencja Celna Sp. z o.o. 90,000<br />

<strong>Fiat</strong> Services Polska Sp. z o.o. 10,000<br />

% di<br />

voto<br />

285


286<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

aPPendice i<br />

le imPrese<br />

di <strong>Fiat</strong><br />

IMPRESE CONTROLLATE VALUTATE AL COSTO (continua)<br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

Orione-Società Industriale per la Sicurezza<br />

e la Vigilanza Consortile per Azioni Torino Italia 120.000 EUR 98,82<br />

IMPRESE COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

<strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A.<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Editrice La Stampa S.p.A.<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A.<br />

CNH Italia s.p.a.<br />

Comau S.p.A.<br />

Ferrari S.p.A.<br />

<strong>Fiat</strong> Finance S.p.A.<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain Technologies SpA<br />

<strong>Fiat</strong> Services S.p.A.<br />

Iveco S.p.A.<br />

Magneti Marelli S.p.A.<br />

Sisport <strong>Fiat</strong> S.p.A. - Società<br />

sportiva dilettantistica<br />

Teksid S.p.A.<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

Chrysler Group LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 20,00 FIAT NORTH AMERICA LLC 20,000<br />

Utymat S.A. Santa Margarita<br />

I Els Monjos<br />

Spagna 4.644.453 EUR 37,50 FGA Investimenti S.p.A. 37,500<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain<br />

Haveco Automotive Transmission Co. Ltd. Zhajiang Cina (Rep. Popolare) 200.010.000 CNY 33,33 <strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A. 33,330<br />

Editoria e Comunicazione<br />

Società Editrice Mercantile - S.E.M. S.R.L. Genova Italia 3.000.000 EUR 40,00 Editrice La Stampa S.p.A. 40,000<br />

To-dis S.r.l. Torino Italia 510.000 EUR 45,00 Editrice La Stampa S.p.A. 45,000<br />

Diverse e Holdings<br />

Hangzhou IVECO Automobile<br />

Transmission Technology Co., Ltd. Hangzhou Cina (Rep. Popolare) 240.000.000 CNY 33,33 <strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A. 33,333<br />

Iveco-Motor Sich, Inc. Zaporozhye Ucraina 26.568.000 UAH 38,62 <strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A. 38,618<br />

Otoyol Sanayi A.S. in liquidazione Samandira-Kartal/Istanbul Turchia 52.674.386 TRY 27,00 <strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A. 27,000<br />

Rizzoli Corriere della Sera MediaGroup S.p.A. Milano Italia 762.019.050 EUR 10,09 <strong>Fiat</strong> S.p.A. 10,093 10,497<br />

77,822<br />

18,003<br />

0,439<br />

0,439<br />

0,220<br />

0,220<br />

0,220<br />

0,220<br />

0,220<br />

0,220<br />

0,220<br />

0,220<br />

0,220<br />

0,220<br />

% di<br />

voto


Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

IMPRESE COLLEGATE VALUTATE AL COSTO<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

Consorzio per la Reindustrializzazione<br />

Area di Arese S.r.l. in liquidazione Arese Italia 20.000 EUR 30,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 30,000<br />

Fidis Rent GmbH Francoforte Germania 50.000 EUR 49,00 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles Germany AG 49,000<br />

Turin Auto Private Ltd. in liquidazione Mumbai India 43.300.200 INR 50,00 FGA Investimenti S.p.A. 50,000<br />

Ferrari<br />

Iniziativa Fiorano S.r.l. Modena Italia 90.000 EUR 30,00 Ferrari S.p.A. 33,333<br />

Senator Software Gmbh Monaco Germania 25.565 EUR 39,69 Ferrari Financial Services AG 49,000<br />

Componenti<br />

Auto Componentistica Mezzogiorno -<br />

Plastic Components and Modules<br />

A.C.M. Melfi Società Consortile<br />

Automotive S.p.A.<br />

16,500<br />

a responsabilità limitata Torino Italia 40.000 EUR 24,25 Sistemi Sospensioni S.p.A.<br />

7,750<br />

Bari Servizi Industriali S.c.r.l. Modugno Italia 18.000 EUR 33,33 Magneti Marelli S.p.A. 33,333<br />

Flexider S.p.A. Torino Italia 4.080.000 EUR 25,00 Magneti Marelli S.p.A. 25,000<br />

Mars Seal Private Limited Mumbai India 400.000 INR 24,00 Magneti Marelli France S.a.s. 24,000<br />

Matay Otomotiv Yan Sanay Ve Ticaret A.S. Bursa Turchia 3.800.000 TRY 28,00 Magneti Marelli S.p.A. 28,000<br />

Editoria e Comunicazione<br />

Le Monde Europe S.A.S. Parigi Francia 5.024.274 EUR 48,44 La Stampa Europe SAS 48,443<br />

Le Monde Presse S.A.S. Parigi Francia 7.327.930 EUR 27,28 La Stampa Europe SAS 27,277<br />

Diverse e Holdings<br />

Ciosa S.p.A. in liquidazione Milano Italia 516 EUR 25,00 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 25,000<br />

Consorzio Parco Industriale di Chivasso Chivasso Italia 51.650 EUR 37,90 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A.<br />

Plastic Components and Modules<br />

27,000<br />

Automotive S.p.A.<br />

10,900<br />

Consorzio per lo Sviluppo delle Aziende<br />

CNH Italia s.p.a.<br />

10,672<br />

Fornitrici in liquidazione Torino Italia 241.961 EUR 30,83 <strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A. 10,672<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 10,672<br />

Consorzio Prode<br />

Consorzio Scuola Superiore per l’Alta Formazione<br />

Napoli Italia 51.644 EUR 20,00 Elasis-Società Consortile per Azioni 20,000<br />

Universitaria Federico II in liquidazione Napoli Italia 127.500 EUR 20,00 Elasis-Società Consortile per Azioni 20,000<br />

FMA-Consultoria e Negocios Ltda San Paolo Brasile 1 BRL 50,00 <strong>Fiat</strong> do Brasil S.A. 50,000<br />

Innovazione Automotive<br />

Lanciano Italia 115.000 EUR 24,35 <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 17,391<br />

e Metalmeccanica Scrl<br />

C.R.F. Società Consortile per Azioni 6,957<br />

L.U.C.I. SRL Amaro Italia 10.000 EUR 26,05 Centro Ricerche Plast-Optica S.p.A. 34,500<br />

% di<br />

voto<br />

287


288<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

aPPendice i<br />

le imPrese<br />

di <strong>Fiat</strong><br />

IMPRESE COLLEGATE VALUTATE AL COSTO (continua)<br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

Maxus MC2 S.p.A.<br />

MB Venture Capital Fund I Participating<br />

Torino Italia 219.756 EUR 20,00 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 20,000<br />

Company F N.V. Amsterdam Paesi Bassi 50.000 EUR 45,00 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 45,000<br />

Nuova Didactica S.c. a r.l. Modena Italia 112.200 EUR 25,63 Ferrari S.p.A.<br />

CNH Italia s.p.a.<br />

Tecnologie per il Calcolo Numerico-<br />

Centro Superiore di Formazione S.c. a r.l. Trento Italia 100.000 EUR 25,00 C.R.F. Società Consortile per Azioni 25,000<br />

Zastava-Kamioni D.O.O. Kragujevac Serbia 1.673.505.893 RSD 33,68 <strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A. 33,677<br />

Zetesis S.p.A. in liquidazione Milano Italia 283.150 EUR 40,00 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 40,000<br />

ALTRE IMPRESE VALUTATE AL COSTO<br />

Componenti<br />

Editori Riuniti S.p.A. in liquidazione Roma Italia 441.652 EUR 13,11 Plastic Components and Modules<br />

Holding S.p.A.<br />

Diverse e Holdings<br />

Centro di Eccellenza su Metodi e Sistemi<br />

per le Aziende Competitive Fisciano Italia 225.000 EUR 16,00 Elasis-Società Consortile per Azioni 16,000<br />

Consorzio Calef (Consorzio per la ricerca<br />

e lo sviluppo delle applicazioni industriali<br />

laser e del fascio elettronico) Rotondella Italia 83.445 EUR 10,53<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

Elasis-Società Consortile per Azioni<br />

C.R.F. Società Consortile per Azioni<br />

Consorzio Lingotto Torino Italia 9.612 EUR 16,90 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A.<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

Consorzio Spike Genova Italia 90.380 EUR 15,00 <strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A. 15,000<br />

Consorzio Technapoli Napoli Italia 1.626.855 EUR 11,11 Elasis-Società Consortile per Azioni 11,110<br />

Ercole Marelli & C. S.p.A. in liquidazione Milano Italia 9.633.000 EUR 13,00 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 13,000<br />

Expo 2000 - S.p.A. in liquidazione Torino Italia 2.205.930 EUR 18,95 <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 18,949<br />

Fin.Priv. S.r.l. Milano Italia 20.000 EUR 14,29 <strong>Fiat</strong> S.p.A. 14,285<br />

16,364<br />

12,273<br />

13,110<br />

5,319<br />

5,213<br />

11,500<br />

5,400<br />

% di<br />

voto


DISCONTINUED OPERATION<br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni<br />

CNH Global N.V. Amsterdam Paesi Bassi 536.824.395 EUR 88,86 <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 88,800<br />

CNH Global N.V.<br />

0,065<br />

Banco CNH Capital S.A. Curitiba Brasile 433.919.523 BRL 88,86 CNH Global N.V.<br />

98,761<br />

CNH Latin America Ltda.<br />

1,239<br />

Bli Group Inc. Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 88,86 CNH America LLC 100,000<br />

Blue Leaf I.P. Inc. Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 88,86 Bli Group Inc. 100,000<br />

Case Brazil Holdings Inc. Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 88,86 CNH America LLC 100,000<br />

Case Canada Receivables, Inc. Calgary Canada 1 CAD 88,86 CNH Capital America LLC 100,000<br />

Case Construction Machinery (Shanghai) Co., Ltd Shanghai Cina (Rep. Popolare) 5.000.000 USD 88,86 CNH Global N.V. 100,000<br />

Case Credit Holdings Limited Wilmington Stati Uniti 5 USD 88,86 CNH Capital America LLC 100,000<br />

Case Dealer Holding Company LLC Wilmington Stati Uniti 1 USD 88,86 CNH America LLC 100,000<br />

Case Equipment Holdings Limited Wilmington Stati Uniti 5 USD 88,86 CNH America LLC 100,000<br />

Case Equipment International Corporation Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 88,86 CNH America LLC 100,000<br />

Case Europe S.a.r.l. Le Plessis-Belleville Francia 7.622 EUR 88,86 CNH America LLC 100,000<br />

Case Harvesting Systems GmbH Berlino Germania 281.211 EUR 88,86 CNH America LLC 100,000<br />

CASE IH Machinery Trading (Shanghai) Co. Ltd. Shanghai Cina (Rep. Popolare) 2.250.000 USD 88,86 CNH America LLC 100,000<br />

Case India Limited Wilmington Stati Uniti 5 USD 88,86 CNH America LLC 100,000<br />

Case International Marketing Inc. Wilmington Stati Uniti 5 USD 88,86 CNH America LLC 100,000<br />

Case LBX Holdings Inc. Wilmington Stati Uniti 5 USD 88,86 CNH America LLC 100,000<br />

Case New Holland Inc. Wilmington Stati Uniti 5 USD 88,86 CNH Global N.V. 100,000<br />

Case New Holland Machinery (Harbin) Ltd. Harbin Cina (Rep. Popolare) 2.859.091 USD 88,86 CNH Asian Holding Limited N.V. 99,000<br />

CNH Europe Holding S.A.<br />

1,000<br />

Case United Kingdom Limited Basildon Regno Unito 3.763.618 GBP 88,86 CNH America LLC 100,000<br />

CNH Administradora de Serviços Ltda. Curitiba Brasile 100.000 BRL 88,86 Banco CNH Capital S.A.<br />

99,900<br />

CNH Latin America Ltda.<br />

0,100<br />

CNH America LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 88,86 Case New Holland Inc. 100,000<br />

CNH Argentina S.A. Buenos Aires Argentina 29.611.105 ARS 88,86 New Holland Holding (Argentina) S.A. 80,654<br />

CNH Latin America Ltda.<br />

19,346<br />

CNH Asian Holding Limited N.V. Zedelgem Belgio 34.594.401 EUR 88,86 CNH Global N.V. 100,000<br />

CNH Australia Pty Limited St. Marys Australia 306.785.439 AUD 88,86 CNH Global N.V. 100,000<br />

CNH Baumaschinen GmbH Berlino Germania 61.355.030 EUR 88,86 CNH Europe Holding S.A. 100,000<br />

CNH Belgium N.V. Zedelgem Belgio 27.268.300 EUR 88,86 CNH Europe Holding S.A. 100,000<br />

CNH Canada, Ltd. Toronto Canada 28.000.100 CAD 88,86 CNH Global N.V. 100,000<br />

CNH Capital America LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 88,86 CNH Capital LLC 100,000<br />

CNH Capital Australia Pty Limited St. Marys Australia 83.249.000 AUD 88,86 CNH Australia Pty Limited 100,000<br />

CNH Capital Benelux NV Zedelgem Belgio 61.500 EUR 88,86 CNH Global N.V.<br />

98,999<br />

CNH Capital U.K. Ltd<br />

1,001<br />

% di<br />

voto<br />

88,857<br />

0,000<br />

289


290<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

aPPendice i<br />

le imPrese<br />

di <strong>Fiat</strong><br />

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)<br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

CNH Capital Canada Insurance Agency Ltd. Calgary Canada 1 CAD 88,86 CNH Capital Canada Ltd. 100,000<br />

CNH Capital Canada Ltd. Calgary Canada 1 CAD 88,86 Case Credit Holdings Limited<br />

CNH Canada, Ltd.<br />

CNH Capital Equipment Loan<br />

and Lease Facility LLC Wilmington Stati Uniti 5.000 USD 88,86 CNH Capital America LLC 100,000<br />

CNH Capital Finance LLC Wilmington Stati Uniti 5.000 USD 88,86 Case Credit Holdings Limited 100,000<br />

CNH Capital Insurance Agency Inc. Wilmington Stati Uniti 5 USD 88,86 CNH Capital America LLC 100,000<br />

CNH Capital LLC<br />

CNH Capital Operating Lease<br />

Wilmington Stati Uniti 0 USD 88,86 CNH America LLC 100,000<br />

Equipment Receivables LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 88,86 CNH Capital America LLC 100,000<br />

CNH Capital Receivables LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 88,86 CNH Capital America LLC 100,000<br />

CNH Capital U.K. Ltd Basildon Regno Unito 10.000.001 GBP 88,86 CNH Capital Benelux NV 100,000<br />

CNH Componentes, S.A. de C.V. Queretaro Messico 135.634.842 MXN 88,86 CNH America LLC 100,000<br />

CNH Danmark A/S Hvidovre Danimarca 12.000.000 DKK 88,86 CNH Europe Holding S.A. 100,000<br />

CNH Deutschland GmbH Heilbronn Germania 18.457.650 EUR 88,86 CNH Baumaschinen GmbH<br />

CNH Europe Holding S.A.<br />

CNH Engine Corporation Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 88,86 CNH America LLC 100,000<br />

CNH Europe Holding S.A. Lussemburgo Lussemburgo 53.000.000 USD 88,86 CNH Global N.V. 100,000<br />

CNH Financial Services A/S Hvidovre Danimarca 500.000 DKK 88,86 CNH Global N.V. 100,000<br />

CNH Financial Services GmbH Heilbronn Germania 1.151.000 EUR 88,86 CNH Europe Holding S.A. 100,000<br />

CNH Financial Services S.A.S. Morigny-Champigny Francia 50.860.641 EUR 88,86 CNH Global N.V.<br />

98,888<br />

CNH Capital Benelux NV<br />

1,112<br />

CNH France S.A. Morigny-Champigny Francia 138.813.150 EUR 88,86 CNH Europe Holding S.A. 100,000<br />

CNH International S.A. Paradiso Svizzera 100.000 CHF 88,86 CNH Global N.V. 100,000<br />

CNH Italia s.p.a. Torino Italia 15.600.000 EUR 88,86 CNH Osterreich GmbH<br />

75,000<br />

CNH Global N.V.<br />

25,000<br />

CNH Latin America Ltda. Contagem Brasile 847.210.015 BRL 88,86 CNH Global N.V.<br />

85,658<br />

Case Brazil Holdings Inc.<br />

Case Equipment International<br />

12,557<br />

Corporation<br />

1,785<br />

CNH Maquinaria Spain S.A. Coslada Spagna 21.000.000 EUR 88,86 CNH Europe Holding S.A. 99,999<br />

CNH Osterreich GmbH St. Valentin Austria 2.000.000 EUR 88,86 CNH Global N.V. 100,000<br />

CNH Polska Sp. z o.o. Plock Polonia 162.591.660 PLN 88,86 CNH Belgium N.V. 100,000<br />

CNH Portugal-Comercio de Tractores<br />

CNH Europe Holding S.A.<br />

99,980<br />

e Maquinas Agricolas Ltda Carnaxide Portogallo<br />

498.798 EUR 88,86 CNH Italia s.p.a.<br />

0,020<br />

CNH Receivables LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 88,86 CNH Capital America LLC 100,000<br />

CNH Reman LLC Wilmington Stati Uniti 4.000.000 USD 44,43 CNH America LLC 50,000<br />

CNH Services (Thailand) Limited Bangkok Thailandia 10.000.000 THB 88,86 CNH Services S.r.l. 99,997<br />

CNH Services S.r.l. Modena Italia 10.400 EUR 88,86 CNH Italia s.p.a. 100,000<br />

CNH Trade N.V. Amsterdam Paesi Bassi 50.000 EUR 88,86 CNH Global N.V. 100,000<br />

99,500<br />

0,500<br />

90,000<br />

10,000<br />

% di<br />

voto


IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)<br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

CNH U.K. Limited Basildon Regno Unito 91.262.275 GBP 88,86 CNH Osterreich GmbH 100,000<br />

CNH Wholesale Receivables LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 88,86 CNH Capital America LLC 100,000<br />

CNH-KAMAZ Commercial B.V. Amsterdam Paesi Bassi 18.000 EUR 88,86 CNH Global N.V. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong>allis North America LLC Wilmington Stati Uniti 32 USD 88,86 CNH America LLC 100,000<br />

Flagship Dealer Holding Company, LLC Wilmington Stati Uniti 1 USD 88,86 CNH America LLC 100,000<br />

Flexi-Coil (U.K.) Limited Basildon Regno Unito 3.291.776 GBP 88,86 CNH Canada, Ltd. 100,000<br />

HFI Holdings Inc. Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 88,86 CNH America LLC 100,000<br />

JV Uzcaseagroleasing LLC Tashkent Uzbekistan 0 USD 45,32 Case Credit Holdings Limited 51,000<br />

JV UzCaseMash LLC Tashkent Uzbekistan 0 USD 53,32 Case Equipment Holdings Limited 60,000<br />

JV UzCaseService LLC Tashkent Uzbekistan 0 USD 45,32 Case Equipment Holdings Limited 51,000<br />

JV UzCaseTractor LLC Tashkent Uzbekistan 0 USD 45,32 Case Equipment Holdings Limited 51,000<br />

Kobelco Construction Machinery<br />

America LLC<br />

Limited Liability Company<br />

Wilmington Stati Uniti 0 USD 57,76 New Holland Excavator Holdings LLC 65,000<br />

“CNH Parts and Service Operations” Mosca Russia 54.000.000 RUB 88,86 CNH Global N.V. 100,000<br />

MBA AG Bassersdorf Svizzera 4.000.000 CHF 88,86 CNH Global N.V. 100,000<br />

New Holland Credit Company, LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 88,86 CNH Capital LLC 100,000<br />

New Holland Excavator Holdings LLC Wilmington Stati Uniti 0 USD 88,86 CNH America LLC 100,000<br />

New Holland <strong>Fiat</strong> (India) Private Limited Mumbai India 12.485.547.400 INR 89,26 CNH Asian Holding Limited N.V.<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A.<br />

New Holland Holding (Argentina) S.A. Buenos Aires Argentina 23.555.415 ARS 88,86 CNH Latin America Ltda. 100,000<br />

New Holland Holding Limited<br />

New Holland Kobelco Construction<br />

Basildon Regno Unito 106.328.601 GBP 88,86 CNH Europe Holding S.A. 100,000<br />

Machinery S.p.A. San Mauro Torinese Italia 110.025.936 EUR 72,46 CNH Italia s.p.a. 81,544<br />

New Holland Ltd Basildon Regno Unito 1.000.000 GBP 88,86 CNH Global N.V. 100,000<br />

New Holland Tractor Ltd. N.V. Anversa Belgio 9.631.500 EUR 88,86 New Holland Holding Limited 100,000<br />

O & K - Hilfe GmbH Berlino Germania 25.565 EUR 88,86 CNH Baumaschinen GmbH 100,000<br />

Pryor Foundry Inc. Oklahoma City Stati Uniti 1.000 USD 88,86 CNH America LLC 100,000<br />

Receivables Credit II Corporation<br />

Shanghai New Holland Agricultural<br />

Calgary Canada 1 CAD 88,86 CNH Capital America LLC 100,000<br />

Machinery Corporation Limited Shanghai Cina (Rep. Popolare) 35.000.000 USD 53,32 CNH Asian Holding Limited N.V. 60,000<br />

Steyr Center Nord GmbH Ruckersdorf-Harmanns Austria 35.000 EUR 88,86 CNH Osterreich GmbH 100,000<br />

Veicoli Industriali<br />

Iveco S.p.A. Torino Italia 200.000.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> S.p.A. 100,000<br />

Afin Bohemia s.r.o. Praga Repubblica Ceca 1.000.000 CZK 100,00 Afin Leasing AG 100,000<br />

Afin Broker de Asigurare - Reasigurare S.r.l. Bucarest Romania 25.000 RON 100,00 Afin Leasing Ifn s.a. 100,000<br />

Afin Bulgaria EAD Sofia Bulgaria 200.000 BGN 100,00 Afin Leasing AG 100,000<br />

Afin Hungary Kereskedelmi KFT. Budapest Ungheria 24.000.000 HUF 100,00 Afin Leasing AG 100,000<br />

Afin Leasing AG Vienna Austria 1.500.000 EUR 100,00 Iveco International Trade Finance S.A. 100,000<br />

96,407<br />

3,593<br />

% di<br />

voto<br />

48,965<br />

51,035<br />

291


292<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

aPPendice i<br />

le imPrese<br />

di <strong>Fiat</strong><br />

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)<br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

Afin Leasing Ifn s.a. Bucarest Romania 77.163.680 RON 100,00 Afin Leasing AG<br />

Afin Bohemia s.r.o.<br />

Afin Bulgaria EAD<br />

Afin Hungary Kereskedelmi KFT.<br />

Afin Slovakia S.R.O.<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

Afin Slovakia S.R.O. Bratislava Slovacchia 39.833 EUR 100,00 Afin Leasing AG 100,000<br />

Afin Trade Bulgaria Eood<br />

Amce-Automotive Manufacturing<br />

Sofia Bulgaria 5.000 BGN 100,00 Afin Bulgaria EAD 100,000<br />

Co.Ethiopia Addis Abeba Etiopia 12.000.000 ETB 70,00 <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 70,000<br />

AS Afin Baltica Harjumaa Estonia 800.000 EEK 100,00 Afin Leasing AG 100,000<br />

Astra Veicoli Industriali S.p.A. Piacenza Italia 10.400.000 EUR 100,00 Iveco S.p.A. 100,000<br />

Effe Grundbesitz GmbH Ulm Germania 10.225.838 EUR 100,00 Iveco Investitions GmbH<br />

90,000<br />

<strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A. 10,000<br />

F. Pegaso S.A. Madrid Spagna 993.045 EUR 100,00 Iveco España S.L.<br />

99,996<br />

Iveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l. 0,004<br />

<strong>Fiat</strong> Industrial Finance France S.A. Trappes Francia 1.000.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 99,998<br />

Heuliez Bus S.A. Rorthais Francia 9.000.000 EUR 100,00 Société Charolaise de Participations S.A. 100,000<br />

IAV-Industrie-Anlagen-Verpachtung GmbH Ulm Germania 25.565 EUR 100,00 Iveco Investitions GmbH<br />

95,000<br />

<strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A. 5,000<br />

Ikarus Egyedi Autobusz GY Budapest Ungheria 46.280.000 HUF 89,09 Iveco España S.L. 89,088<br />

Industrial Vehicles Center Hainaut S.A. Charleroi Belgio 600.000 EUR 100,00 S.A. Iveco Belgium N.V.<br />

95,000<br />

Iveco Nederland B.V.<br />

5,000<br />

Irisbus (U.K.) Ltd Watford Regno Unito 200.000 GBP 100,00 Iveco España S.L. 100,000<br />

Irisbus Australia Pty. Ltd. Dandenong Australia 6.123.391 AUD 100,00 Iveco España S.L. 100,000<br />

Irisbus Benelux Ltd. Leudelange Lussemburgo 594.000 EUR 100,00 Iveco France<br />

99,983<br />

Société Charolaise de Participations S.A. 0,017<br />

Irisbus Deutschland GmbH Unterschliessheim Germania 3.800.000 EUR 100,00 Iveco España S.L. 100,000<br />

Irisbus Italia S.p.A. Torino Italia 4.500.000 EUR 100,00 Iveco España S.L. 100,000<br />

IVC Brabant N.V. S.A. Groot Belgio 800.000 EUR 100,00 S.A. Iveco Belgium N.V.<br />

75,000<br />

Iveco Nederland B.V.<br />

25,000<br />

Iveco (Schweiz) AG Kloten Svizzera 9.000.000 CHF 100,00 Iveco Nederland B.V. 100,000<br />

Iveco Arac Sanayi VE Ticaret A.S. Samandira-Kartal/Istanbul Turchia 12.879.000 TRY 100,00 <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 100,000<br />

Iveco Argentina S.A. Cordoba Argentina 130.237.793 ARS 100,00 Iveco España S.L.<br />

99,000<br />

Astra Veicoli Industriali S.p.A.<br />

1,000<br />

Iveco Austria GmbH Vienna Austria 6.178.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 100,000<br />

Iveco Bayern GmbH Norimberga Germania 742.000 EUR 100,00 Iveco Magirus AG 100,000<br />

Iveco Capital SA Paradiso Svizzera 14.000.000 CHF 100,00 Iveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l. 100,000<br />

Iveco Contract Services Limited Watford Regno Unito 17.000.000 GBP 100,00 Iveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l. 100,000<br />

Iveco Czech Republic A.S. Vysoke Myto Repubblica Ceca 1.065.559.000 CZK 97,98 Iveco France 97,978<br />

Iveco Danmark A/S Glostrup Danimarca 501.000 DKK 100,00 <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 100,000<br />

99,800<br />

0,050<br />

0,050<br />

0,050<br />

0,050<br />

% di<br />

voto


IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)<br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

Iveco España S.L.<br />

(business Veicoli Industriali) Madrid Spagna 121.612.116 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 100,000<br />

Iveco Est Sas Hauconcourt Francia 2.005.600 EUR 100,00 Iveco France 100,000<br />

Iveco France Vénissieux Francia 92.856.130 EUR 100,00 Iveco España S.L.<br />

<strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V.<br />

Iveco Holdings Limited Watford Regno Unito 47.000.000 GBP 100,00 <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 100,000<br />

Iveco Insurance Vostok LLC Mosca Russia 740.000 RUB 100,00 Afin Leasing AG 100,000<br />

Iveco International Trade Finance S.A. Paradiso Svizzera 30.800.000 CHF 100,00 Iveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l. 100,000<br />

Iveco Investitions GmbH Ulm Germania 2.556.459 EUR 100,00 Iveco Magirus AG<br />

99,020<br />

<strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A. 0,980<br />

Iveco L.V.I. S.a.s.<br />

Iveco Latin America Ltda<br />

Saint Priest Francia 503.250 EUR 100,00 Iveco France 100,000<br />

(business Veicoli Industriali)<br />

Iveco Limited<br />

Vila da Serra Brasile 334.720.744 BRL 100,00 Iveco España S.L. 100,000<br />

(business Veicoli Industriali) Watford Regno Unito 117.000.000 GBP 100,00 Iveco Holdings Limited 100,000<br />

Iveco Magirus AG<br />

<strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 88,340<br />

(business Veicoli Industriali) Ulm Germania 50.000.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A. 6,000<br />

Iveco S.p.A.<br />

5,660<br />

Iveco Magirus Brandschutztechnik GmbH Ulm Germania 6.493.407 EUR 100,00 Iveco Magirus Fire Fighting GmbH 99,764<br />

<strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A. 0,236<br />

Iveco Magirus Brandschutztechnik GmbH Kainbach Austria 1.271.775 EUR 95,00 Iveco Magirus Brandschutztechnik GmbH 95,000<br />

Iveco Magirus Brandschutztechnik Gorlitz GmbH Gürlitz Germania 511.292 EUR 88,00 Iveco Magirus Brandschutztechnik GmbH 88,000<br />

Iveco Magirus Fire Fighting GmbH Weisweil Germania 30.776.857 EUR 100,00 Iveco Magirus AG<br />

90,032<br />

Iveco Magirus Firefighting CAMIVA S.a.s.<br />

<strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A. 9,968<br />

(societè par actions simplifièe) Saint-Alban-Leysse Francia 1.870.169 EUR 100,00 Iveco Magirus Fire Fighting GmbH 100,000<br />

Iveco Nederland B.V. Andelst Paesi Bassi 4.537.802 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 100,000<br />

Iveco Nord Nutzfahrzeuge GmbH Hamburg Germania 1.611.500 EUR 100,00 Iveco Magirus AG 100,000<br />

Iveco Nord S.A. Trappes Francia 45.730 EUR 99,77 Iveco France 99,767<br />

Iveco Nord-Ost Nutzfahrzeuge GmbH Berlino Germania 2.120.000 EUR 100,00 Iveco Magirus AG 100,000<br />

Iveco Norge A.S. Voyenenga Norvegia 18.600.000 NOK 100,00 <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 100,000<br />

Iveco Otomotiv Ticaret A.S. Samandira-Kartal/Istanbul Turchia 15.060.046 TRY 100,00 <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 100,000<br />

Iveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l. Torino Italia 50.000.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 100,000<br />

Iveco Pension Trustee Ltd Watford Regno Unito 2 GBP 100,00 Iveco Holdings Limited<br />

50,000<br />

Iveco Limited<br />

50,000<br />

Iveco Poland Ltd. Varsavia Polonia 46.974.500 PLN 100,00 <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 100,000<br />

Iveco Portugal-Comercio de Veiculos<br />

<strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 99,997<br />

Industriais S.A. Vila Franca de Xira Portogallo 15.962.000 EUR 100,00 Astra Veicoli Industriali S.p.A.<br />

0,001<br />

Iveco Romania S.r.l. Bucarest Romania 17.500 RON 100,00 Afin Leasing AG 100,000<br />

Iveco Slovakia, s.r.o. Bratislava Slovacchia 6.639 EUR 97,98 Iveco Czech Republic A.S. 100,000<br />

50,326<br />

49,674<br />

% di<br />

voto<br />

293


294<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

aPPendice i<br />

le imPrese<br />

di <strong>Fiat</strong><br />

IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)<br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

Iveco South Africa (Pty) Ltd. Vorna Valley - Midrand Rep. Sudafricana 15.000.750 ZAR 100,00 <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 100,000<br />

Iveco Sud-West Nutzfahrzeuge GmbH<br />

Iveco Sweden A.B.<br />

Mannheim-Neckarau Germania 1.533.900 EUR 100,00 Iveco Magirus AG 100,000<br />

(business Veicoli Industriali) Arlov Svezia 600.000 SEK 100,00 <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 100,000<br />

Iveco Trucks Australia Limited Dandenong Australia 47.492.260 AUD 100,00 <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 100,000<br />

Iveco Ukraine LLC Kiev Ucraina 49.258.692 UAH 100,00 <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 100,000<br />

Iveco Venezuela C.A. La Victoria Venezuela 2.498.644 VEF 100,00 <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 100,000<br />

Iveco West Nutzfahrzeuge GmbH Düsseldorf Germania 3.017.000 EUR 100,00 Iveco Magirus AG 100,000<br />

Mediterranea de Camiones S.L. Valencia Spagna 48.080 EUR 100,00 Iveco España S.L.<br />

99,875<br />

<strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V.<br />

0,125<br />

Officine Brennero S.p.A. Trento Italia 2.833.830 EUR 100,00 Iveco S.p.A. 100,000<br />

OOO Afin Leasing Vostok LLC Mosca Russia 50.000.000 RUB 100,00 Afin Leasing AG 100,000<br />

OOO Iveco Russia Mosca Russia 868.545.000 RUB 100,00 <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 99,960<br />

Afin Leasing AG<br />

0,040<br />

S.A. Iveco Belgium N.V. Groot Belgio 6.000.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 99,983<br />

Iveco Nederland B.V.<br />

0,017<br />

Seddon Atkinson Vehicles Ltd Watford Regno Unito 41.700.000 GBP 100,00 Iveco Holdings Limited 100,000<br />

Société Charolaise de Participations S.A.<br />

Société de Diffusion de Vehicules<br />

Vénissieux Francia 2.370.000 EUR 100,00 Iveco España S.L. 100,000<br />

Industriels-SDVI S.A.S. Trappes Francia 7.022.400 EUR 100,00 Iveco France 100,000<br />

Transolver Service S.A. Madrid Spagna 610.000 EUR 100,00 Iveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l. 100,000<br />

Transolver Service S.p.A. Torino Italia 214.763 EUR 100,00 Iveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l. 100,000<br />

UAB Afin Baltica (Lithuania)<br />

Utilitaries & Véhicules Industriels<br />

Vilnius Lituania 138.500 LTL 100,00 Afin Leasing AG 100,000<br />

Franciliens-UVIF SAS La Garenne Francia 1.067.500 EUR 100,00 Iveco France 100,000<br />

Zona Franca Alari Sepauto S.A. Barcellona Spagna 520.560 EUR 51,87 Iveco España S.L. 51,867<br />

FPT Industrial<br />

FPT Industrial S.p.A. Torino Italia 100.000.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> S.p.A. 100,000<br />

2 H Energy S.A.S. Fécamp Francia 2.000.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Industrial Finance France S.A. 100,000<br />

Componentes Mecanicos S.A. Barcellona Spagna 37.405.038 EUR 100,00 Iveco España S.L. 100,000<br />

European Engine Alliance S.c.r.l. Torino Italia 32.044.797 EUR 96,29 FPT Industrial S.p.A.<br />

66,667<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain Technologies<br />

CNH Global N.V.<br />

33,333<br />

Management (Shanghai) Co. Ltd.<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain Technologies<br />

Shanghai Cina (Rep. Popolare) 2.000.000 USD 100,00 FPT Industrial S.p.A. 100,000<br />

of North America, Inc. Wilmington Stati Uniti 1 USD 100,00 FPT Industrial S.p.A. 100,000<br />

FPT - Powertrain Technologies France S.A. Garchizy Francia 73.444.960 EUR 100,00 Iveco France<br />

97,200<br />

Iveco España S.L.<br />

<strong>Fiat</strong> Industrial Finance France S.A. 2,800<br />

(business FPT Industrial) Madrid Spagna 121.612.116 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 100,000<br />

% di<br />

voto


IMPRESE CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO INTEGRALE (continua)<br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

Iveco Latin America Ltda<br />

(business FPT Industrial)<br />

Iveco Limited<br />

Vila da Serra Brasile 334.720.744 BRL 100,00 Iveco España S.L. 100,000<br />

(business FPT Industrial) Watford Regno Unito 117.000.000 GBP 100,00 Iveco Holdings Limited 100,000<br />

Iveco Magirus AG<br />

(business FPT Industrial) Ulm Germania 50.000.000 EUR 100,00<br />

<strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V.<br />

<strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A.<br />

Iveco S.p.A.<br />

Iveco Motorenforschung AG<br />

Iveco Sweden A.B.<br />

Arbon Svizzera 4.600.000 CHF 100,00 FPT Industrial S.p.A. 100,000<br />

(business FPT Industrial) Arlov Svezia 600.000 SEK 100,00 <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 100,000<br />

SAIC <strong>Fiat</strong> Powertrain Hongyan Co. Ltd. Chongqing Cina (Rep. Popolare) 580.000.000 CNY 60,00 FPT Industrial S.p.A.<br />

SAIC IVECO Commercial Vehicle<br />

30,000<br />

Investment Company Limited 60,000<br />

Diverse e Holdings<br />

<strong>Fiat</strong> Industrial Finance Europe S.A. Lussemburgo Lussemburgo 50.000.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Industrial Finance S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Industrial Finance North America Inc. Wilmington Stati Uniti 0 USD 100,00 <strong>Fiat</strong> Industrial Finance S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Industrial Finance S.p.A. Torino Italia 100.000.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. Torino Italia 120.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> S.p.A. 100,000<br />

<strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. Amsterdam Paesi Bassi 2.610.397.295 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> S.p.A. 100,000<br />

IMPRESE A CONTROLLO CONGIUNTO VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO<br />

Macchine per l'Agricoltura e le Costruzioni<br />

Case Mexico S.A. de C.V. San Pedro Messico 810.000 MXN 44,43 CNH de Mexico SA de CV 100,000<br />

Case Special Excavators N.V. Zedelgem Belgio 1.100.000 EUR 44,43 CNH Global N.V. 50,000<br />

CNH Comercial, SA de C.V. San Pedro Messico 160.050.000 MXN 44,43 CNH de Mexico SA de CV 100,000<br />

CNH de Mexico SA de CV San Pedro Messico 165.276.000 MXN 44,43 CNH Global N.V. 50,000<br />

CNH Industrial S.A. de C.V.<br />

CNH Servicios Comerciales, S.A.<br />

San Pedro Messico 200.050.000 MXN 44,43 CNH de Mexico SA de CV 100,000<br />

de C.V., SOFOM, E.N.R. San Pedro Messico 50.000.000 MXN 43,54 CNH Global N.V. 49,000<br />

CNH Servicios Corporativos S.A. de C.V. San Pedro Messico 375.000 MXN 44,43 CNH de Mexico SA de CV 99,999<br />

L&T-Case Equipment Private Limited Mumbai India 240.100.000 INR 44,43 CNH America LLC 50,000<br />

LLC CNH-KAMAZ Industry Naberezhnye Chenly Russia 60.081.800 RUB 44,43 CNH Global N.V. 50,000<br />

New Holland HFT Japan Inc. Sapporo Giappone 240.000.000 JPY 44,43 CNH Global N.V. 50,000<br />

Turk Traktor Ve Ziraat Makineleri A.S. Ankara Turchia 53.369.000 TRY 33,32 CNH Global N.V. 37,500<br />

Veicoli Industriali<br />

Iveco - Oto Melara Società consortile r.l. Roma Italia 40.000 EUR 50,00 Iveco S.p.A. 50,000<br />

Iveco Acentro S.p.A. Cagliari Italia 3.000.000 EUR 50,00 Iveco S.p.A. 50,000<br />

Naveco (Nanjing IVECO Motor Co.) Ltd. Nanjing Cina (Rep. Popolare) 2.527.000.000 CNY 50,00 Iveco S.p.A. 50,000<br />

88,340<br />

6,000<br />

5,660<br />

% di<br />

voto<br />

295


296<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

aPPendice i<br />

le imPrese<br />

di <strong>Fiat</strong><br />

IMPRESE A CONTROLLO CONGIUNTO VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (continua)<br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

SAIC IVECO Commercial Vehicle<br />

Investment Company Limited<br />

SAIC Iveco Hongyan Commercial<br />

Vehicles Co, Ltd. Chongqing Cina (Rep. Popolare) 500.000.000 CNY 33,50<br />

Shanghai Cina (Rep. Popolare) 160.000.000 USD 50,00 Iveco S.p.A. 50,000<br />

SAIC IVECO Commercial Vehicle<br />

Investment Company Limited 67,000<br />

Transolver Finance Establecimiento<br />

Financiero de Credito S.A. Madrid Spagna 9.814.931 EUR 50,00 <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 50,000<br />

IMPRESE CONTROLLATE VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO<br />

Macchine per l'Agricoltura e le Costruzioni<br />

CNH-KAMAZ Industrial B.V. Amsterdam Paesi Bassi 18.000 EUR 88,86 CNH Global N.V. 100,000<br />

Farmers New Holland Inc. Wilmington Stati Uniti 800.000 USD 88,86 CNH America LLC 100,000<br />

Jackson New Holland, Inc. Wilmington Stati Uniti 371.000 USD 83,83 CNH America LLC 94,340<br />

LLC CNH-KAMAZ Commerce Naberezhnye Chenly Russia 20.408 RUB 45,32 CNH Global N.V. 51,000<br />

Mid State New Holland, Inc. Wilmington Stati Uniti 400.000 USD 77,75 CNH America LLC 87,500<br />

Northside New Holland Inc. Wilmington Stati Uniti 250.000 USD 61,92 CNH America LLC 69,680<br />

Ridgeview New Holland Inc. Wilmington Stati Uniti 534.000 USD 55,88 CNH America LLC 62,884<br />

Sunrise Tractor & Equipment Inc. Wilmington Stati Uniti 691.000 USD 88,86 CNH America LLC 100,000<br />

Veicoli Industriali<br />

Iveco Colombia S.a.s. Santa Fe' de Bogota Colombia 7.596.249.000 COP 100,00 Iveco Venezuela C.A.<br />

Iveco Latin America Ltda<br />

IMPRESE CONTROLLATE VALUTATE AL COSTO<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

Macchine per l'Agricoltura e le Costruzioni<br />

Case Construction Equipment, Inc. Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 88,86 CNH America LLC 100,000<br />

Case IH Agricultural Equipment, Inc. Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 88,86 CNH America LLC 100,000<br />

Fermec North America Inc. Wilmington Stati Uniti 5 USD 88,86 CNH America LLC 100,000<br />

International Harvester Company Wilmington Stati Uniti 1.000 USD 88,86 CNH America LLC 100,000<br />

J.I. Case Company Limited Basildon Regno Unito 2 GBP 88,86 Case United Kingdom Limited 100,000<br />

New Holland Agricultural Equipment S.p.A. Torino Italia 120.000 EUR 88,86 CNH Italia s.p.a. 100,000<br />

New Holland Australia Pty Ltd St. Marys Australia 1 AUD 88,86 CNH Australia Pty Limited 100,000<br />

New Holland Construction Equipment S.p.A. Torino Italia 120.000 EUR 88,86 CNH Italia s.p.a. 100,000<br />

RosCaseMash Saratov Russia 0 RUB 33,99 Case Equipment Holdings Limited 38,250 51,000<br />

Veicoli Industriali<br />

Altra S.p.A. Genova Italia 516.400 EUR 100,00 Iveco S.p.A. 100,000<br />

Irisbus North America Limited Liability Company Las Vegas Stati Uniti 20.000 USD 100,00 Iveco France 100,000<br />

Iveco Finland OY Espoo Finlandia 100.000 EUR 100,00 <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 100,000<br />

99,990<br />

0,010<br />

% di<br />

voto


IMPRESE CONTROLLATE VALUTATE AL COSTO (continua)<br />

Ragione sociale Sede Legale Nazione Capitale sociale Valuta<br />

M.R. Fire Fighting International S.A. Brasov Romania 35.000.000 RON 75,88 Iveco Magirus Brandschutztechnik GmbH<br />

Iveco Magirus Brandschutztechnik<br />

Gorlitz GmbH<br />

Iveco Magirus Fire Fighting GmbH<br />

OOO "CABEKO" Nizhniy Novgorod Russia 270.625.000 RUB 100,00 Saveco Partecipazioni S.r.l.<br />

OOO “CABEKO”<br />

<strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A.<br />

74,000<br />

1,000<br />

1,000<br />

50,520<br />

49,000<br />

0,480<br />

Saveco Partecipazioni S.r.l. Torino Italia 1.682.028 EUR 100,00 Iveco S.p.A. 100,000<br />

IMPRESE COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO<br />

Macchine per l'Agricoltura e le Costruzioni<br />

Al-Ghazi Tractors Ltd Karachi Pakistan 214.682.226 PKR 38,36 CNH Global N.V. 43,169<br />

CNH Capital Europe S.a.S. Puteaux Francia 88.482.297 EUR 44,34 CNH Global N.V. 49,900<br />

Employers Health Initiatives LLC Wilmington Stati Uniti 790.000 USD 44,43 CNH America LLC 50,000<br />

Farm FZCO Jebel Ali Emirati Arabi Uniti 6.600.000 AED 25,58 CNH Italia s.p.a. 28,788<br />

Kobelco Construction Machinery Co. Ltd. Tokyo Giappone 16.000.000.000 JPY 17,77 CNH Global N.V. 20,000<br />

Veicoli Industriali<br />

GEIE V.IV.RE Boulogne Francia 0 EUR 50,00 Iveco S.p.A. 50,000<br />

Iveco Finance Holdings Limited Basingstoke Regno Unito 1.000 EUR 49,00 Iveco Partecipazioni Finanziarie S.r.l. 49,000<br />

IVECO-AMT Ltd.<br />

V.IVE.RE Gruppo Europeo<br />

Miass Russia 65.255.056 RUB 33,33 <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 33,330<br />

di Interesse Economico Torino Italia 0 EUR 50,00 Iveco S.p.A. 50,000<br />

IMPRESE COLLEGATE VALUTATE AL COSTO<br />

Macchine per l'Agricoltura e le Costruzioni<br />

Consorzio Nido Industria Vallesina Ancona Italia 53.903 EUR 34,41 CNH Italia s.p.a. 38,728<br />

Veicoli Industriali<br />

Sotra S.A. Abidjan Costa D`Avorio 3.000.000.000 XOF 39,80 Iveco France 39,800<br />

Trucks & Bus Company Tajoura Libia 96.000.000 LYD 25,00 Iveco España S.L. 25,000<br />

ALTRE IMPRESE VALUTATE AL COSTO<br />

Quota %<br />

consolidata<br />

di Gruppo Imprese partecipanti<br />

% di<br />

partecipazione<br />

sul capitale<br />

Macchine per l'Agricoltura e le Costruzioni<br />

Polagris S.A. Pikieliszki Lituania 1.133.400 LTL 9,82 CNH Polska Sp. z o.o. 11,054<br />

% di<br />

voto<br />

99,059<br />

0,000<br />

0,941<br />

297


298 bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

aPPendice ii<br />

inFormaZioni<br />

ai sensi dell’art.<br />

149-DUODECIES<br />

del regolamento<br />

emittenti consob<br />

APPENDICE II<br />

INFORMAZIONI AI SENSI DELL’ART. 149-DuoDecies<br />

DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB<br />

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell’esercizio <strong>2010</strong><br />

per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione e da entità appartenenti alla sua rete.<br />

Corrispettivi<br />

Soggetto di competenza<br />

(in migliaia di euro) che ha erogato il servizio Destinatario dell’esercizio <strong>2010</strong><br />

Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Capogruppo – <strong>Fiat</strong> S.p.A. 182<br />

Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate 5.344<br />

Rete Deloitte Società controllate (1) 15.874<br />

Servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A Capogruppo – <strong>Fiat</strong> S.p.A. (2) 339<br />

Deloitte & Touche S.p.A Società controllate (3) 1.014<br />

Rete Deloitte Società controllate (4) 100<br />

Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. Capogruppo – <strong>Fiat</strong> S.p.A. (5) 205<br />

Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate (6) 364<br />

Rete Deloitte Società controllate (7) 1.212<br />

Totale 24.634<br />

(1) Include la certificazione §404 Sarbanes Oxley Act della controllata CNH.<br />

(2) Sottoscrizione modelli Unico, IRAP, CNM-Consolidato fiscale e 770; comfort letters per operazione di scissione di <strong>Fiat</strong> SpA.<br />

(3) Sottoscrizione dei modelli Unico, IRAP, 770 e di rendiconti relativi all’ottenimento del credito di imposta e altri contributi per le attività di ricerca industriale; attestazioni connesse alla scissione e alla<br />

richiesta di ammissione alla quotazione delle azioni di <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A..<br />

(4) Attestazioni fiscali.<br />

(5) Studi e analisi in relazione al trattamento contabile di operazioni rilevanti e non ricorrenti, principalmente in relazione alla scissione di <strong>Fiat</strong> SpA.<br />

(6) In prevalenza verifica di rendiconti periodici su progetti finanziati e attività connesse alla scissione.<br />

(7) Attività connesse in prevalenza alle operazioni di securitization/cessione crediti effettuate da CNH e all’emissione di bond.


1. I sottoscritti Sergio Marchionne, in qualità di Amministratore Delegato, Alessandro Baldi e Camillo Rossotto, in qualità di Dirigenti preposti alla redazione<br />

dei documenti contabili societari della <strong>Fiat</strong> S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo<br />

24 febbraio 1998, n. 58:<br />

l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e<br />

l’effettiva applicazione<br />

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell’esercizio <strong>2010</strong>.<br />

2. La valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre <strong>2010</strong> si è basata su<br />

di un processo definito da <strong>Fiat</strong> in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations<br />

of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.<br />

3. Si attesta, inoltre, che:<br />

3.1 il bilancio consolidato:<br />

a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002<br />

del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;<br />

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;<br />

c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle<br />

imprese incluse nel consolidamento.<br />

3.2 La relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell’emittente e<br />

dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.<br />

18 febbraio 2011<br />

/f/ Alessandro Baldi<br />

/f/ Sergio Marchionne /f/ Camillo Rossotto<br />

l’amministratore delegato dirigenti PrePosti alla redaZione<br />

Sergio Marchionne dei docUmenti contabili societari<br />

Alessandro Baldi<br />

Camillo Rossotto<br />

bilancio<br />

consolidato<br />

al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong><br />

attestaZione<br />

del bilancio<br />

consolidato<br />

ai sensi<br />

dell’art. 154-BIS<br />

del d. lgs. 58/98<br />

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO<br />

AI SENSI DELL’ART. 154-Bis DEL D. LGS. 58/98<br />

299


FIAT S.P.A.<br />

BILANCIO D’ESERCIZIO<br />

al 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

302 Conto economico<br />

302 Conto economico complessivo<br />

303 Situazione patrimoniale-finanziaria<br />

304 Rendiconto finanziario<br />

305 Variazioni del Patrimonio netto<br />

306 Conto economico ai sensi della Delibera<br />

Consob n. 15519 del 27 luglio 2006<br />

307 Situazione patrimoniale-finanziaria ai sensi della Delibera<br />

Consob n. 15519 del 27 luglio 2006<br />

308 Rendiconto finanziario ai sensi della Delibera<br />

Consob n. 15519 del 27 luglio 2006<br />

309 Nota integrativa al Bilancio d’esercizio<br />

370 Appendice - Informazioni ai sensi<br />

dell’art. 149-duodecies del Regolamento<br />

Emittenti Consob<br />

371 Attestazione del Bilancio d’esercizio ai sensi<br />

dell’art. 154-bis del D. LGS. 58/98


302<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

conTo<br />

economIco<br />

conTo<br />

economIco<br />

comPleSSIVo<br />

CONTO ECONOMICO(*)<br />

(in euro) Note <strong>2010</strong> 2009<br />

Dividendi e altri proventi da partecipazioni (1) 428.723.556 1.259.831.240<br />

(Svalutazioni) ripristini di valore di partecipazioni (2) 155.700.000 (858.000.000)<br />

Plusvalenze (minusvalenze) su cessione partecipazioni (3) 5.748 -<br />

Altri ricavi di gestione (4) 61.762.491 75.431.036<br />

Costi per il personale (5) (43.384.892) (31.587.673)<br />

Altri costi di gestione (6) (101.590.587) (85.905.353)<br />

Proventi (oneri) finanziari (7) (93.034.966) (13.690.556)<br />

UTILE/(PERDITA) ANTE IMPOSTE 408.181.350 346.078.694<br />

Imposte (8) 33.778.159 (6.115.156)<br />

UTILE/(PERDITA) DELLE ATTIVITÀ IN CONTINUITÀ 441.959.509 339.963.538<br />

Utile/(perdita) delle attività discontinue - -<br />

UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO 441.959.509 339.963.538<br />

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto economico della <strong>Fiat</strong> S.p.A. sono evidenziati nell’apposito schema di Conto economico<br />

riportato nelle pagine successive e sono ulteriormente descritti, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota 30.<br />

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO<br />

(in migliaia di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO (A) 441.959 339.964<br />

Utili (perdite) iscritti direttamente a riserva adeguamenti a fair value (partecipazioni in altre imprese) (4.468) 3.071<br />

Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) - -<br />

TOTALE ALTRI UTILI/(PERDITE), AL NETTO DELL’EFFETTO FISCALE (B) (4.468) 3.071<br />

TOTALE UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVA (A)+(B) 437.491 343.035


SITUAZIONE PATRIMONIALE-<br />

FINANZIARIA(*)<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

SITUAzIone<br />

PATrImonIAle-<br />

FInAnzIArIA<br />

(in euro) Note Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

ATTIVO<br />

Attività non correnti<br />

Attività immateriali (9) 317.168 312.952<br />

Immobili, impianti e macchinari (10) 31.385.527 31.444.524<br />

Partecipazioni (11) 11.423.278.781 13.990.570.445<br />

Altre attività finanziarie (12) 143.946.821 26.887.235<br />

Altre attività non correnti (13) 147.228 203.339<br />

Imposte anticipate (8) - -<br />

Totale Attività non correnti 11.599.075.525 14.049.418.495<br />

ATTIVITÀ CORRENTI<br />

Rimanenze (26) - -<br />

Crediti commerciali (14) 8.078.126 60.015.344<br />

Crediti finanziari correnti (15) 311.525.962 646.074.366<br />

Altri crediti correnti (16) 350.553.632 198.923.165<br />

Disponibilità e mezzi equivalenti (17) 239.970 473.678<br />

Totale Attività correnti 670.397.690 905.486.553<br />

Attività oggetto di Scissione (18) 5.190.346.053 -<br />

TOTALE ATTIVO 17.459.819.268 14.954.905.048<br />

PASSIVO<br />

Patrimonio netto (19)<br />

Capitale sociale 6.377.262.975 6.377.262.975<br />

Riserva da soprapprezzo azioni 1.540.884.892 1.540.884.892<br />

Riserva legale 716.458.326 699.460.149<br />

Altre riserve e risultati a nuovo 4.284.447.608 4.185.828.196<br />

Azioni proprie (656.553.154) (656.553.154)<br />

Utile/(perdita) dell’esercizio 441.959.509 339.963.538<br />

Totale Patrimonio netto 12.704.460.156 12.486.846.596<br />

PASSIVITÀ NON CORRENTI<br />

Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi non correnti (20) 20.072.106 25.441.360<br />

Debiti finanziari non correnti (21) 2.561.442.000 1.816.781.700<br />

Altre passività non correnti (22) 13.560.651 14.351.219<br />

Imposte differite passive (8) 7.000.000 -<br />

Totale Passività non correnti 2.602.074.757 1.856.574.279<br />

Passività correnti<br />

Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi correnti (23) 9.273.701 8.464.485<br />

Debiti commerciali (24) 41.011.205 156.249.422<br />

Debiti finanziari correnti (25) 294.591.561 156.711.975<br />

Altri debiti (26) 368.407.888 290.058.291<br />

Totale Passività correnti 713.284.355 611.484.173<br />

Passività oggetto di Scissione (18) 1.440.000.000 -<br />

TOTALE PASSIVO 17.459.819.268 14.954.905.048<br />

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sulla Situazione patrimoniale-finanziaria della <strong>Fiat</strong> S.p.A. sono evidenziati nell’apposito schema<br />

di Situazione patrimoniale-finanziaria riportato nelle pagine successive e sono ulteriormente descritti, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota 30.<br />

303


304<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

rendIconTo<br />

FInAnzIArIo<br />

RENDICONTO FINANZIARIO(*)<br />

(in migliaia di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

A) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO 474 495<br />

B) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE OPERAZIONI DELL’ESERCIZIO:<br />

Utile/(perdita) dell’esercizio 441.959 339.964<br />

Ammortamenti 1.714 1.706<br />

Costi non monetari per stock option 17.241 4.659<br />

Svalutazioni (ripristini di valore) di partecipazioni (155.700) 858.000<br />

Adeguamento a fair value equity swap su azioni <strong>Fiat</strong> (107.070) (116.992)<br />

Minusvalenze (plusvalenze) da realizzo di partecipazioni e altre immobilizzazioni (33) -<br />

Variazione dei fondi per benefici ai dipendenti e altri fondi (4.559) 1.141<br />

Variazione delle imposte differite 7.000 (5.858)<br />

Variazione del capitale di funzionamento (137.315) 274.280<br />

TOTALE 63.237 1.356.900<br />

C) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ D’INVESTIMENTO:<br />

Investimenti in partecipazioni per:<br />

Costituzione e capitalizzazioni di società controllate (2.258.853) (406.467)<br />

Disinvestimenti di partecipazioni per:<br />

Realizzo dalla vendita 36 -<br />

Altri (investimenti) disinvestimenti al netto 3.706 (6.429)<br />

TOTALE (2.255.111) (412.896)<br />

D) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO:<br />

Variazione dei crediti finanziari correnti 197.418 (606.947)<br />

Accensione di debiti finanziari non correnti e altre variazioni 2.194.660 6.251<br />

Rimborso di debiti finanziari non correnti (400.000) -<br />

Variazione dei debiti finanziari correnti 436.681 (318.556)<br />

Aumenti di capitale - -<br />

Acquisti azioni proprie - -<br />

Vendite azioni proprie - -<br />

Distribuzione dividendi (237.119) (24.773)<br />

TOTALE 2.191.640 (944.025)<br />

E) VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI (234) (21)<br />

F) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DELL’ESERCIZIO 240 474<br />

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto finanziario della <strong>Fiat</strong> S.p.A. sono evidenziati nell’apposito schema di Rendiconto<br />

finanziario riportato nelle pagine successive.


FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO<br />

VArIAzIonI del<br />

PATrImonIo<br />

neTTo<br />

Utili<br />

Riserva (perdite)<br />

disponibile Riserva Utili iscritti<br />

Riserva da per acquisto per azioni (perdite) direttamente Riserva Altre Azioni Totale<br />

Capitale soprapprezzo Riserva azioni proprie in portati a a patrimonio per stock riserve proprie Risultato Patrimonio<br />

(in migliaia di euro) sociale azioni legale proprie portafoglio nuovo netto option (2) (1) netto netto<br />

Saldi al<br />

31 dicembre 2008<br />

Destinazione dell’utile<br />

dell’esercizio precedente:<br />

6.377.263 1.540.885 639.503 1.142.740 656.553 1.084.578 (631) 96.431 89.829 (656.553) 1.199.146 12.169.744<br />

a Riserva legale<br />

distribuzione dividendi<br />

59.957 (59.957) -<br />

agli azionisti (24.773) (24.773)<br />

a Utili portati nuovo per il residuo 1.114.416 (1.114.416) -<br />

Valutazione piani di stock option (1.159) (1.159)<br />

Totale Utile/(perdita) complessiva<br />

Saldi al<br />

3.071 339.964 343.035<br />

31 dicembre 2009<br />

Destinazione dell’utile<br />

dell’esercizio precedente:<br />

6.377.263 1.540.885 699.460 1.142.740 656.553 2.198.994 2.440 95.272 89.829 (656.553) 339.964 12.486.847<br />

a Riserva legale 16.998 (16.998) -<br />

distribuzione dividendi agli azionisti (237.119) (237.119)<br />

a Utili portati nuovo per il residuo<br />

Rinnovo ed adeguamento<br />

85.847 (85.847) -<br />

Riserva per acquisto azioni proprie (599.293) 599.293 -<br />

Valutazione piani di stock option 17.241 17.241<br />

Totale Utile/(perdita) complessiva<br />

Saldi al<br />

(4.468) 441.959 437.491<br />

31 dicembre <strong>2010</strong> 6.377.263 1.540.885 716.458 543.447 656.553 2.884.134 (2.028) 112.513 89.829 (656.553) 441.959 12.704.460<br />

(1) Le azioni proprie al 31 dicembre <strong>2010</strong> sono costituite da n. 38.568.458 azioni ordinarie per un valore nominale complessivo di 192.842 migliaia di euro (valori invariati al 31 dicembre 2009 e al 31<br />

dicembre 2008).<br />

(2) La categoria Altre riserve include la Riserva legge 413/1991, la Riserva straordinaria e la Riserva avanzo di scissione.<br />

305


306<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

conTo<br />

economIco<br />

AI SenSI dellA<br />

delIberA conSob<br />

n. 15519 del 27<br />

lUglIo 2006<br />

CONTO ECONOMICO<br />

ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006<br />

di cui di cui<br />

Parti correlate Parti correlate<br />

(in migliaia di euro) Note <strong>2010</strong> (Nota 30) 2009 (Nota 30)<br />

Dividendi e altri proventi da partecipazioni (1) 428.724 428.309 1.259.831 1.259.691<br />

(Svalutazioni) ripristini di valore di partecipazioni (2) 155.700 155.700 (858.000) (858.000)<br />

Plusvalenze (minusvalenze) su cessione partecipazioni (3) 6 6 - -<br />

Altri ricavi di gestione (4) 61.762 52.202 75.432 51.257<br />

Costi per il personale (5) (43.385) (21.549) (31.588) (18.397)<br />

Altri costi di gestione (6) (101.591) (58.042) (85.905) (47.285)<br />

Proventi (oneri) finanziari (7) (93.035) (93.773) (13.691) (5.885)<br />

UTILE/(PERDITA) ANTE IMPOSTE 408.181 346.079<br />

Imposte (8) 33.778 (6.115)<br />

UTILE/(PERDITA) DELLE ATTIVITÀ IN CONTINUITÀ 441.959 339.964<br />

Utile/(perdita) delle attività discontinue - -<br />

UTILE/(PERDITA) DELL’ESERCIZIO 441.959 339.964


SITUAZIONE PATRIMONIALE-<br />

FINANZIARIA<br />

ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

SITUAzIone<br />

PATrImonIAle -<br />

FInAnzIArIA<br />

AI SenSI dellA<br />

delIberA conSob<br />

n. 15519 del 27<br />

lUglIo 2006<br />

Al di cui Al di cui<br />

31 dicembre Parti correlate 31 dicembre Parti correlate<br />

(in migliaia di euro) Note <strong>2010</strong> (Nota 30) 2009 (Nota 30)<br />

ATTIVO<br />

Attività non correnti<br />

Attività immateriali (9) 317 313<br />

Immobili, impianti e macchinari (10) 31.386 31.445<br />

Partecipazioni (11) 11.423.279 11.406.271 13.990.570 13.969.094<br />

Altre attività finanziarie (12) 143.947 11.442 26.887 16.782<br />

Altre attività non correnti (13) 147 203<br />

Imposte anticipate (8) - -<br />

Totale Attività non correnti 11.599.076 14.049.418<br />

Attività correnti<br />

Rimanenze (26) - -<br />

Crediti commerciali (14) 8.078 342 60.015 7.152<br />

Crediti finanziari correnti (15) 311.526 311.526 646.074 646.074<br />

Altri crediti correnti (16) 350.554 240.546 198.923 121.910<br />

Disponibilità e mezzi equivalenti (17) 240 474<br />

Totale Attività correnti 670.398 905.486<br />

Attività oggetto di Scissione (18) 5.190.346 5.190.346 -<br />

TOTALE ATTIVO 17.459.820 14.954.904<br />

PASSIVO<br />

Patrimonio netto (19)<br />

Capitale sociale 6.377.263 6.377.263<br />

Riserva da soprapprezzo azioni 1.540.885 1.540.885<br />

Riserva legale 716.458 699.460<br />

Altre riserve e risultati a nuovo 4.284.448 4.185.828<br />

Azioni proprie (656.553) (656.553)<br />

Utile/(perdita) dell’esercizio 441.959 339.964<br />

Totale Patrimonio netto 12.704.460 12.486.847<br />

PASSIVITÀ NON CORRENTI<br />

Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi non correnti (20) 20.072 13.128 25.441 17.444<br />

Debiti finanziari non correnti (21) 2.561.442 2.561.442 1.816.782 1.816.782<br />

Altre passività non correnti (22) 13.561 14.351<br />

Imposte differite passive (8) 7.000 -<br />

TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 2.602.075 1.856.574<br />

Passività correnti<br />

Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi correnti (23) 9.274 - 8.464 5.664<br />

Debiti commerciali (24) 41.011 2.264 156.249 3.757<br />

Debiti finanziari correnti (25) 294.592 147.507 156.712 96.321<br />

Altri debiti (26) 368.408 351.500 290.058 260.806<br />

Totale Passività correnti 713.285 611.483<br />

Passività oggetto di Scissione (18) 1.440.000 1.440.000 -<br />

TOTALE PASSIVO 17.459.820 14.954.904<br />

307


308 rendIconTo<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

FInAnzIArIo<br />

AI SenSI dellA<br />

delIberA conSob<br />

n. 15519 del 27<br />

lUglIo 2006<br />

RENDICONTO FINANZIARIO<br />

ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006<br />

di cui di cui<br />

(in migliaia di euro) <strong>2010</strong> Parti correlate 2009 Parti correlate<br />

A) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO 474 495<br />

B) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE OPERAZIONI DELL’ESERCIZIO<br />

Utile/(perdita) dell’esercizio 441.959 339.964<br />

Ammortamenti 1.714 1.706<br />

Costi non monetari per stock option 17.241 17.241 4.659 6.385<br />

Svalutazioni (ripristini di valore) di partecipazioni (155.700) (155.700) 858.000 858.000<br />

Adeguamento a fair value equity swap su azioni <strong>Fiat</strong> (107.070) (107.070) (116.992) (116.992)<br />

Minusvalenze (plusvalenze) da realizzo di partecipazioni e altre immobilizzazioni (33) -<br />

Variazione dei fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi (4.559) (9.980) 1.141 6.260<br />

Variazione delle imposte differite 7.000 (5.858)<br />

Variazione del capitale di funzionamento (137.315) (22.610) 274.280 (34.356)<br />

TOTALE 63.237 1.356.900<br />

C) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ D’INVESTIMENTO:<br />

Investimenti in partecipazioni per:<br />

Costituzione e capitalizzazioni di società controllate (2.258.853) (2.258.853) (406.467) (406.467)<br />

Disinvestimenti di partecipazioni per:<br />

Realizzo dalla vendita 36 36 -<br />

Altri (investimenti) disinvestimenti al netto 3.706 (6.429)<br />

TOTALE (2.255.111) (412.896)<br />

D) DISPONIBILITÀ GENERATE (ASSORBITE) DALLE ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO:<br />

Variazione dei crediti finanziari correnti 197.418 197.418 (606.947) (606.947)<br />

Accensione di debiti finanziari non correnti e altre variazioni 2.194.660 2.194.660 6.251 6.251<br />

Rimborso di debiti finanziari non correnti (400.000) (400.000) -<br />

Variazione dei debiti finanziari correnti 436.681 472.386 (318.556) (64.790)<br />

Aumenti di capitale - -<br />

Acquisti azioni proprie - -<br />

Vendite azioni proprie - -<br />

Distribuzione dividendi (237.119) (66.935) (24.773)<br />

TOTALE 2.191.640 (944.025)<br />

E) VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI (234) (21)<br />

F) DISPONIBILITÀ E MEZZI EQUIVALENTI ALLA FINE DELL’ESERCIZIO 240 474


NOTA INTEGRATIVA<br />

AL BILANCIO D’ESERCIZIO<br />

InFormAzIonI SocIeTArIe<br />

La <strong>Fiat</strong> S.p.A. (la “società”) è un ente organizzato secondo l’ordinamento giuridico della Repubblica Italiana ed è la società<br />

Capogruppo che detiene direttamente o indirettamente tramite altre società sub-holding le quote di partecipazione al capitale<br />

nelle società a capo dei settori di attività in cui opera il Gruppo <strong>Fiat</strong>.<br />

La società ha sede in Torino, Italia.<br />

Il bilancio d’esercizio della <strong>Fiat</strong> S.p.A. è redatto in euro che è la moneta corrente nell’economia in cui opera la società.<br />

I prospetti di Conto economico e della Situazione patrimoniale-finanziaria sono presentati in unità di euro, mentre il prospetto<br />

del Conto economico complessivo, il Rendiconto finanziario, il prospetto delle Variazioni del Patrimonio netto e i valori riportati<br />

nella Nota integrativa sono presentati in migliaia di euro, salvo diversa indicazione.<br />

La <strong>Fiat</strong> S.p.A., in qualità di Capogruppo, ha inoltre predisposto il bilancio consolidato del Gruppo <strong>Fiat</strong> al 31 dicembre <strong>2010</strong>.<br />

Scissione della <strong>Fiat</strong> S.p.A. e presentazione delle Attività e Passività oggetto di Scissione<br />

A seguito dell’atto di scissione stipulato il 16 dicembre <strong>2010</strong>, in data 1° gennaio 2011 è divenuta efficace la scissione parziale<br />

proporzionale di <strong>Fiat</strong> S.p.A. a favore di <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. (la “Scissione”), così come deliberato dalle rispettive Assemblee<br />

degli azionisti tenutesi rispettivamente il 16 e il 17 settembre <strong>2010</strong>. Con la scissione <strong>Fiat</strong> S.p.A. ha trasferito a <strong>Fiat</strong> Industrial<br />

S.p.A. le partecipazioni nelle società che operano nei settori delle Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH), dei Veicoli<br />

Industriali (Iveco) e dei relativi motori e trasmissioni (FPT Industrial), oltre agli elementi patrimoniali individuati dal progetto di<br />

Scissione e più avanti descritti in dettaglio.<br />

Nel presente bilancio d’esercizio della società Capogruppo, in accordo con l’IFRS 5 – Attività destinate alla vendita e Discontinued<br />

Operation, le “Attività oggetto di Scissione” e le “Passività oggetto di Scissione” sono quindi classificate separatamente dalle<br />

altre attività e passività nella Situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre <strong>2010</strong>, in quanto costituente un “gruppo in<br />

dismissione”, riportando indicazioni di dettaglio in merito alla composizione di tali voci nella Nota integrativa (Nota 18).<br />

Per completezza di informativa, si ricorda che la Scissione si configura come un’operazione di “business combination involving<br />

entities or business under common control” e, in quanto tale, è esclusa dall’ambito di applicazione dell’IFRS 3 e dell’IFRIC 17.<br />

Ne consegue che il bilancio d’esercizio è stato predisposto applicando il principio della continuità dei valori. Si precisa peraltro<br />

che a livello di bilancio d’esercizio, data la natura di holding di partecipazioni di <strong>Fiat</strong> S.p.A., non si profila la fattispecie delle<br />

Discontinued Operation e pertanto la relativa voce di Conto economico è pari a zero.<br />

PrIncIPI conTAbIlI SIgnIFIcATIVI<br />

Principi per la predisposizione del bilancio<br />

Il bilancio d’esercizio <strong>2010</strong> rappresenta il bilancio separato della Capogruppo <strong>Fiat</strong> S.p.A. ed è stato predisposto nel rispetto dei<br />

Principi Contabili Internazionali (“IFRS”) emessi dall’International Accounting Standards Board (“IASB”) e omologati dall’Unione<br />

Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. Per IFRS si intendono anche<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

309


310<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

tutti i principi contabili internazionali rivisti (“IAS”), tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations<br />

Committee (“IFRIC”), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (“SIC”).<br />

In ottemperanza al Regolamento Europeo n. 1606 del 19 luglio 2002, a partire dal 2005, il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha adottato i Principi<br />

Contabili Internazionali (“IFRS”) emessi dall’International Accounting Standards Board (“IASB”) nella preparazione del bilancio<br />

consolidato. In base alla normativa nazionale attuativa del suddetto Regolamento, il bilancio d’esercizio della Capogruppo <strong>Fiat</strong><br />

S.p.A. è stato predisposto secondo i suddetti principi a decorrere dal 2006. L’informativa richiesta dall’IFRS 1 – Prima adozione<br />

degli IFRS, relativa agli effetti conseguenti alla transizione agli IFRS, era stata riportata nell’apposita Appendice al bilancio<br />

d’esercizio al 31 dicembre 2006, cui si rinvia.<br />

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti<br />

finanziari, nonché sul presupposto della continuità aziendale. Il Gruppo <strong>Fiat</strong>, infatti, ha valutato che, pur in presenza di un<br />

contesto economico e finanziario ancora difficile, non sussistono significative incertezze (come definite dal par. 25 del Principio<br />

IAS 1) sulla continuità aziendale, anche in virtù delle azioni intraprese per adeguarsi ai mutati livelli di domanda, nonché della<br />

flessibilità industriale e finanziaria del Gruppo stesso.<br />

Schemi di bilancio<br />

Per quanto riguarda gli schemi per la presentazione del bilancio d’esercizio, la <strong>Fiat</strong> S.p.A. ha adottato nella predisposizione del<br />

Conto economico uno schema di classificazione dei ricavi e dei costi per natura, in considerazione della specifica attività svolta.<br />

Si precisa, peraltro, che il Gruppo <strong>Fiat</strong> presenta il proprio Conto economico consolidato attraverso uno schema di classificazione<br />

per funzione, forma ritenuta più rappresentativa delle modalità di reporting interno e di gestione del business dei settori di attività,<br />

nonché in linea con la prassi internazionale dei Gruppi automotoristici. Per la predisposizione della Situazione patrimonialefinanziaria<br />

la <strong>Fiat</strong> S.p.A. ha adottato la distinzione “corrente e non corrente” quale metodo di rappresentazione delle attività<br />

e passività. Nella Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata del Gruppo <strong>Fiat</strong>, invece, è stata adottata una forma mista,<br />

secondo quanto previsto dallo IAS 1, indicando distintamente solo le attività correnti e non correnti. Tale scelta è dettata dal fatto<br />

che nel bilancio consolidato del Gruppo sono consolidate sia le società che svolgono attività di servizi finanziari, sia le società<br />

che svolgono attività industriale. Il portafoglio delle società di servizi finanziari è incluso, nella rappresentazione consolidata, tra<br />

le attività correnti, in quanto verrà realizzato nel loro normale ciclo operativo. Le società di servizi finanziari, peraltro, provvedono<br />

direttamente al reperimento delle risorse finanziarie sul mercato solo in parte: alla restante parte provvedono le società di<br />

tesoreria del Gruppo (incluse tra le società industriali), destinando le risorse finanziarie raccolte sia alle società industriali, sia alle<br />

società di servizi finanziari, in funzione delle loro necessità. Tale articolazione dell’attività finanziaria all’interno del Gruppo non<br />

ha riflessi sulla rappresentazione delle passività di <strong>Fiat</strong> S.p.A., ma rende non rappresentativa la distinzione del debito finanziario<br />

tra non corrente e corrente nella Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata.<br />

Il Rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto.<br />

Si precisa che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati<br />

inseriti specifici schemi supplementari di Conto economico, della Situazione patrimoniale-finanziaria e di Rendiconto finanziario<br />

con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di<br />

bilancio.<br />

Attività immateriali<br />

Le attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte all’attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 – Attività<br />

immateriali, quando è probabile che l’uso dell’attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell’attività può essere<br />

determinato in modo attendibile.<br />

Tali attività, se hanno vita utile finita, sono valutate al costo di acquisto o di produzione al netto dell’ammortamento a quote<br />

costanti lungo la loro vita utile stimata e di eventuali perdite di valore.


Immobili, impianti e macchinari<br />

Costo<br />

Gli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo di acquisto o di produzione al netto dell’ammortamento cumulato e di<br />

eventuali perdite di valore e non sono rivalutati.<br />

I costi sostenuti successivamente all’acquisto sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri insiti nel bene<br />

a cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono rilevati a conto economico quando sostenuti.<br />

I beni sono ammortizzati applicando il criterio e le aliquote sotto indicati.<br />

Le locazioni nelle quali il locatore non trasferisce sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà dei beni sono<br />

classificate come leasing operativi. I costi riferiti a leasing operativi sono rilevati linearmente a conto economico lungo la durata<br />

del contratto di leasing.<br />

Ammortamento<br />

L’ammortamento è calcolato in base ad un criterio a quote costanti sulla vita utile stimata delle attività, come segue:<br />

Aliquote di ammortamento<br />

Fabbricati 3%<br />

Impianti 10%<br />

Mobili 12%<br />

Dotazioni 20%<br />

Mezzi di trasporto 25%<br />

I terreni non sono ammortizzati.<br />

Perdita di valore delle attività<br />

La società verifica, almeno una volta all’anno, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali, materiali e delle<br />

partecipazioni in imprese controllate e collegate al fine di determinare se tali attività possano aver subito una perdita di valore.<br />

Se esiste una tale evidenza, il valore di carico dell’attività viene ridotto al relativo valore recuperabile.<br />

In relazione alle partecipazioni in società controllate e collegate, nel caso la partecipata abbia distribuito dividendi, sono anche<br />

considerati indicatori d’impairment i seguenti aspetti:<br />

il valore di libro della partecipazione nel bilancio d’esercizio eccede il valore contabile delle attività nette della partecipata<br />

(inclusive di eventuali goodwill associati) espresso nel bilancio consolidato;<br />

il dividendo eccede il totale degli utili complessivi (comprehensive income) della partecipata nel periodo al quale il dividendo<br />

si riferisce.<br />

Il valore recuperabile di un’attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore in uso.<br />

In particolare, nel valutare la sussistenza di eventuali perdite di valore delle partecipazioni in imprese controllate e collegate,<br />

trattandosi di partecipazioni per le quali non è determinabile un valore di mercato (“fair value less costs to sell”) attendibile, il<br />

valore recuperabile è stato definito nel valore in uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa stimati con riferimento ai<br />

risultati attesi dalle partecipate e al valore stimato di un’ipotetica cessione finale (“ultimate disposal”) in linea con il disposto dello<br />

IAS 28 (paragrafo 33).<br />

Quando, successivamente, la perdita di valore di un’attività viene meno o si riduce, il valore contabile dell’attività è incrementato<br />

sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata<br />

rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.<br />

311


312<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

Strumenti finanziari<br />

Rappresentazione<br />

Gli strumenti finanziari detenuti dalla società sono inclusi nelle voci di bilancio di seguito descritte:<br />

Attività non correnti: Partecipazioni, Altre attività finanziarie, Altre attività non correnti.<br />

Attività correnti: Crediti commerciali, Crediti finanziari correnti, Altri crediti correnti, Disponibilità e mezzi equivalenti.<br />

Passività non correnti: Debiti finanziari non correnti, Altre passività non correnti.<br />

Passività correnti: Debiti commerciali, Debiti finanziari correnti (comprensivi dei debiti per anticipazioni su cessione di crediti),<br />

Altri debiti.<br />

La voce Disponibilità e mezzi equivalenti include i depositi bancari, quote di fondi di liquidità e altri titoli ad elevata negoziabilità<br />

che possono essere convertiti in cassa prontamente e che sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo.<br />

Tra i Debiti finanziari non correnti è iscritto il valore della passività relativa ai contratti finanziari di garanzia. Con il termine contratti<br />

finanziari di garanzia si fa riferimento a contratti con cui la società si impegna ad effettuare specifici pagamenti alla controparte a<br />

titolo di rimborso per le perdite da questa sostenute a fronte dei mancati pagamenti da parte di uno specifico soggetto, dovuti in<br />

accordo con i termini previsti da un dato strumento di debito. Tra le Altre attività finanziarie non correnti è iscritto il valore attuale<br />

del relativo credito per eventuali commissioni ancora da ricevere.<br />

Valutazione<br />

Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono iscritte al costo rettificato in presenza di perdite di valore.<br />

La differenza positiva, emergente all’atto dell’acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti<br />

della partecipata di competenza della società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione.<br />

Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono sottoposte ogni anno, o se necessario più frequentemente, a verifica<br />

circa eventuali perdite di valore. Qualora esistano evidenze che tali partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa<br />

è rilevata nel conto economico come svalutazione. Nel caso l’eventuale quota di pertinenza della società delle perdite della<br />

partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la società abbia l’obbligo o l’intenzione di risponderne, si procede ad<br />

azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente,<br />

la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.<br />

Le partecipazioni in altre imprese, costituenti attività finanziarie non correnti e non destinate ad attività di trading (cosiddette<br />

partecipazioni “available for sale”), sono inizialmente rilevate al fair value. Successivamente, gli utili e le perdite derivanti dalle<br />

variazioni del fair value, derivanti dalla quotazione di mercato, sono imputati direttamente al patrimonio netto fintanto che non<br />

siano cedute o abbiano subito una perdita di valore; nel momento in cui l’attività è venduta, gli utili o le perdite complessivi<br />

precedentemente rilevati nel patrimonio netto sono imputati al conto economico del periodo. Nel momento in cui l’attività è<br />

svalutata, le perdite accumulate sono incluse nel Conto economico. Le partecipazioni in altre imprese minori per le quali non è<br />

disponibile una quotazione di mercato, sono iscritte al costo eventualmente svalutato per perdite di valore.<br />

Le Altre attività finanziarie, detenute con l’intento di essere mantenute fino a scadenza, sono contabilizzate sulla base della<br />

data di regolamento e, al momento della prima iscrizione in bilancio, sono valutate al costo di acquisizione (rappresentativo del fair<br />

value), inclusivo, ad eccezione delle attività detenute per la negoziazione, dei costi accessori alla transazione. Successivamente<br />

sono valutate al costo ammortizzato determinato con il metodo dell’interesse effettivo.<br />

Le Altre attività non correnti, i Crediti commerciali, i Crediti finanziari correnti e gli Altri crediti correnti, ad eccezione<br />

delle attività derivanti da strumenti finanziari derivati, e tutte le attività finanziarie per le quali non sono disponibili quotazioni in<br />

un mercato attivo e il cui fair value non può essere determinato in modo attendibile, sono valutati, se hanno una scadenza<br />

prefissata, al costo ammortizzato calcolato utilizzando il metodo dell’interesse effettivo. Quando le attività finanziarie non hanno<br />

una scadenza prefissata, sono valutate al costo. I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi<br />

inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato.


Vengono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare se esista evidenza oggettiva che le attività finanziarie prese<br />

singolarmente o nell’ambito di un gruppo di attività, possano aver subito una riduzione di valore. Se esistono tali evidenze, la<br />

perdita di valore è rilevata come costo nel conto economico del periodo.<br />

I Debiti finanziari non correnti, le Altre passività non correnti, i Debiti commerciali, i Debiti finanziari correnti e gli Altri<br />

debiti, sono iscritti, in sede di prima rilevazione in bilancio, al fair value (normalmente rappresentato dal costo dell’operazione<br />

che le origina), inclusivo dei costi accessori alla transazione.<br />

Successivamente, ad eccezione degli strumenti finanziari derivati e delle passività per contratti finanziari di garanzia, le passività<br />

finanziarie sono esposte al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell’interesse effettivo. Le passività finanziarie coperte da<br />

strumenti derivati sono valutate secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting, applicabili al fair value hedge: gli utili e le<br />

perdite derivanti dalle successive valutazioni al fair value, dovuti a variazioni dei tassi d’interesse, sono rilevati a conto economico<br />

e sono compensati dalla porzione efficace della perdita o dell’utile derivante dalle successive valutazioni al fair value dello<br />

strumento di copertura.<br />

Le passività per contratti finanziari di garanzia sono iscritte al maggior valore tra la stima della passività potenziale (determinata<br />

in accordo con lo IAS 37 – Accantonamenti, passività e attività potenziali) e l’ammontare inizialmente rilevato al netto di quanto<br />

eventualmente rilasciato nel tempo a conto economico.<br />

Strumenti finanziari derivati<br />

Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati con l’intento di copertura, al fine di ridurre rischi di cambio, di tasso e di variazioni<br />

nei prezzi di mercato.<br />

Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le<br />

modalità dell’hedge accounting solo quando, all’inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della<br />

relazione di copertura stessa, si presume che la copertura sia altamente efficace, l’efficacia può essere attendibilmente misurata<br />

e la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata.<br />

Tutti gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, come stabilito dallo IAS 39.<br />

Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si applicano i seguenti<br />

trattamenti contabili:<br />

Fair value hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell’esposizione alle variazioni del<br />

fair value di una attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto<br />

economico, l’utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a<br />

conto economico. L’utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale<br />

posta e vengono rilevati a conto economico.<br />

Cash flow hedge – Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell’esposizione alla variabilità dei<br />

flussi di cassa futuri di un’attività o di una passività iscritta in bilancio o di un’operazione prevista altamente probabile e che<br />

potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è<br />

rilevata nel patrimonio netto. L’utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico<br />

nello stesso periodo in cui viene rilevata l’operazione oggetto di copertura. L’utile o la perdita associati ad una copertura (o<br />

a parte di copertura) divenuta inefficace, sono iscritti a conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o<br />

una relazione di copertura vengono chiusi, ma l’operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite<br />

cumulati, fino quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico in correlazione con la rilevazione<br />

degli effetti economici dell’operazione coperta. Se l’operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o<br />

le perdite non ancora realizzati e sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico. Se l’hedge<br />

accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario<br />

derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.<br />

313


314<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

Rimanenze<br />

Le rimanenze includono lavori in corso su ordinazione. In particolare i lavori in corso sono relativi all’esecuzione di contratti di<br />

lunga durata riferiti nella fattispecie ai contratti stipulati tra <strong>Fiat</strong> S.p.A. e Treno Alta Velocità – T.A.V. S.p.A. (dal 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

incorporata in Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.) nei quali <strong>Fiat</strong> S.p.A., quale general contractor, svolge direttamente l’attività di<br />

coordinamento, organizzazione e direzione lavori.<br />

I lavori in corso su ordinazione si riferiscono all’attività svolta direttamente e sono valutati in base alla percentuale di<br />

completamento rapportata al corrispettivo contrattuale, riconoscendo i margini in relazione all’attività svolta negli esercizi<br />

interessati. In particolare per la determinazione della percentuale di completamento si adotta il criterio del rapporto tra costi<br />

sostenuti e costi totali previsti per l’intera opera (c.d. metodologia “cost to cost”).<br />

Eventuali perdite attese sui contratti sono rilevate a conto economico nella loro interezza nel momento in cui divengono note e<br />

sono portate a diretta riduzione dei lavori in corso su ordinazione.<br />

Ai fini dell’esposizione in bilancio, gli acconti percepiti dai committenti a fronte di prestazioni effettuate vengono detratti dal<br />

valore delle rimanenze. Qualora il valore degli acconti ricevuti risulti superiore a quello delle rimanenze, la differenza è esposta<br />

come Acconti nell’ambito della voce Altri debiti.<br />

Cessione dei crediti<br />

I crediti ceduti a seguito di operazioni di factoring sono eliminati dall’attivo della Situazione patrimoniale-finanziaria se e solo se<br />

i rischi ed i benefici correlati alla loro titolarità sono stati sostanzialmente trasferiti al cessionario. I crediti ceduti pro-solvendo e<br />

i crediti ceduti pro-soluto che non soddisfano il suddetto requisito rimangono iscritti nel bilancio della società, sebbene siano<br />

stati legalmente ceduti; in tal caso una passività finanziaria di pari importo è iscritta nel passivo a fronte dell’anticipazione<br />

ricevuta.<br />

Attività destinate alla vendita<br />

Tali voci sono destinate ad includere le attività non correnti (o gruppi di attività in dismissione) il cui valore contabile sarà<br />

recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l’utilizzo continuativo. Le attività destinate alla vendita<br />

(o un gruppo in dismissione) sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.<br />

Benefici ai dipendenti<br />

Piani per benefici successivi al rapporto di lavoro<br />

I dipendenti della società beneficiano di piani pensionistici e di altra natura successivi al rapporto di lavoro. I piani pensionistici<br />

cui la società è chiamata a partecipare dalle leggi italiane sono del tipo a contribuzione definita, mentre altri piani per benefici<br />

successivi al rapporto di lavoro, cui la società partecipa generalmente in virtù di contratti collettivi di lavoro, sono del tipo a<br />

benefici definiti. I pagamenti relativi ai piani a contribuzione definita effettuati dalla società sono rilevati a conto economico come<br />

costo quando sostenuti. I piani a benefici definiti sono basati sulla vita lavorativa dei dipendenti e sulla remunerazione percepita<br />

dai dipendenti nel corso di un predeterminato periodo di servizio.<br />

Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina<br />

di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (“Legge <strong>Finanziaria</strong> 2007”) e successivi Decreti e<br />

Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno<br />

50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente<br />

al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso<br />

è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.


L’obbligazione della società di finanziare i fondi per piani a benefici definiti e il costo annuo rilevato a conto economico sono<br />

determinati sulla base di valutazioni attuariali utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit<br />

method). La porzione del valore netto cumulato degli utili e delle perdite attuariali che eccede il maggiore tra il 10% del valore<br />

attuale dell’obbligazione a benefici definiti e il 10% del fair value delle attività a servizio del piano al termine del precedente<br />

esercizio, è ammortizzata sulla rimanente vita lavorativa media dei dipendenti (“metodo del corridoio”); la porzione degli utili e<br />

perdite attuariali che non eccede tali limiti rimane sospesa.<br />

In sede di prima adozione degli IFRS, la società ha deciso di iscrivere tutti gli utili e le perdite attuariali cumulati esistenti al 1°<br />

gennaio 2004 (data di prima applicazione degli IFRS da parte del Gruppo <strong>Fiat</strong>), pur avendo scelto di utilizzare il metodo del<br />

corridoio per gli utili e le perdite attuariali successivi.<br />

Con riferimento ai piani a benefici definiti, i costi relativi all’incremento del valore attuale dell’obbligazione, derivanti dall’avvicinarsi<br />

del momento del pagamento dei benefici, sono inclusi tra gli oneri finanziari.<br />

La passività relativa ai benefici da riconoscere al termine del rapporto di lavoro iscritta nella Situazione patrimoniale-finanziaria<br />

a fronte di piani a benefici definiti, rappresenta il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti, rettificato da utili e perdite<br />

attuariali sospesi in applicazione del metodo del corridoio e da costi relativi a prestazioni di lavoro pregresse da rilevare negli<br />

esercizi futuri.<br />

Altri benefici a lungo termine<br />

Il trattamento contabile degli altri benefici a lungo termine è analogo a quello dei piani per benefici successivi al rapporto di lavoro<br />

ad eccezione del fatto che gli utili e perdite attuariali e i costi derivanti da prestazioni di lavoro pregresse sono riconosciuti a<br />

conto economico interamente nell’esercizio in cui si manifestano e ad essi non viene applicato il metodo del corridoio.<br />

Piani retributivi sotto forma di partecipazione al capitale<br />

La società riconosce benefici addizionali ad alcuni membri dell’alta dirigenza e dipendenti attraverso piani di partecipazione al<br />

capitale (piani di stock option e assegnazione gratuita di azioni). Secondo quanto stabilito dall’IFRS 2 – Pagamenti basati su<br />

azioni, tali piani rappresentano una componente della retribuzione dei beneficiari, pertanto il costo è rappresentato dal fair value<br />

di tali strumenti alla data di assegnazione, ed è rilevato a conto economico a quote costanti lungo il periodo intercorrente tra<br />

la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita rilevata direttamente a patrimonio netto. Variazioni nel fair<br />

value successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale. La società ha applicato le disposizioni<br />

transitorie previste dall’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni e quindi ha applicato il principio a tutti i piani di stock option<br />

assegnati dopo il 7 novembre 2002 e non ancora maturati alla data di entrata in vigore dell’IFRS 2 (1° gennaio 2005). Informativa<br />

dettagliata è fornita anche in merito ai piani assegnati precedentemente a tale data.<br />

La componente retributiva derivante da piani di stock option con sottostante azioni <strong>Fiat</strong> S.p.A. ma relativa a dipendenti di altre<br />

società del Gruppo, secondo quanto previsto dall’interpretazione IFRIC 11, viene rilevata come contribuzione in conto capitale<br />

a favore delle società controllate di cui i beneficiari dei piani di stock option sono dipendenti e conseguentemente registrata in<br />

aumento del relativo valore delle partecipazioni, con contropartita rilevata direttamente nel patrimonio netto.<br />

Fondi rischi ed oneri<br />

La società rileva fondi rischi ed oneri quando ha un’obbligazione, legale o implicita, a fronte di un evento passato, quando è<br />

probabile che si renderà necessario l’impiego di risorse per adempiere l’obbligazione e quando può essere effettuata una stima<br />

attendibile dell’ammontare dell’obbligazione stessa.<br />

Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.<br />

315


316<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

Azioni proprie<br />

Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie, i ricavi derivanti dalle<br />

cessioni e le altre eventuali variazioni successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.<br />

Dividendi percepiti<br />

I dividendi ricevuti dalle società partecipate sono riconosciuti a conto economico nel momento in cui è stabilito il diritto a<br />

riceverne il pagamento.<br />

Riconoscimento dei ricavi<br />

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che alla società affluiranno i benefici economici e il loro ammontare può essere<br />

determinato in modo attendibile. I ricavi sono rappresentati al netto di eventuali poste rettificative.<br />

I ricavi da prestazioni di servizi e i ricavi da lavori in corso su ordinazione sono rilevati con riferimento allo stato di avanzamento<br />

(metodo della percentuale di completamento) descritto per la voce Rimanenze.<br />

Proventi e oneri finanziari<br />

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell’esercizio nel quale sono sostenuti.<br />

Gli oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo<br />

per rendere l’attività pronta per l’uso o per la vendita (qualifying asset) sono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile della<br />

classe dei beni cui essi si riferiscono.<br />

Imposte<br />

L’onere per imposte sul reddito, di competenza dell’esercizio, è determinato in base alla normativa vigente. Le imposte sul<br />

reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a<br />

patrimonio netto, nei cui casi l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.<br />

Le imposte differite passive e le imposte anticipate sono determinate sulla base di tutte le differenze temporanee che emergono<br />

tra i valori dell’attivo e del passivo del bilancio ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini fiscali. Le imposte anticipate sulle perdite<br />

fiscali nonché sulle differenze temporanee sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito<br />

imponibile futuro a fronte del quale possono essere recuperate.<br />

Le attività e le passività fiscali, correnti e differite, sono compensate quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività<br />

e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le<br />

differenze temporanee saranno realizzate o estinte.<br />

A partire dall’esercizio 2004 e per un triennio, la <strong>Fiat</strong> S.p.A. e la quasi totalità delle sue controllate italiane hanno deciso di aderire<br />

al consolidato fiscale nazionale ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.). Tale opzione è<br />

stata rinnovata nel corso del 2007 e nuovamente nel corso del <strong>2010</strong>, in entrambi i rinnovi, per almeno la durata di un triennio.<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A. funge da società consolidante e determina un’unica base imponibile per il gruppo di società aderenti al consolidato<br />

fiscale nazionale, che beneficia in tal modo della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un’unica<br />

dichiarazione. Ciascuna società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla società consolidante il reddito fiscale<br />

(reddito imponibile o perdita fiscale). <strong>Fiat</strong> S.p.A. rileva un credito nei confronti delle società che apportano redditi imponibili, pari<br />

all’IRES da versare. Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali, <strong>Fiat</strong> S.p.A. iscrive un debito pari all’IRES<br />

sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello di gruppo.


Dividendi distribuiti<br />

I dividendi pagabili sono rappresentati come movimento di patrimonio netto nell’esercizio in cui sono approvati dall’Assemblea<br />

degli azionisti.<br />

Uso di stime<br />

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e<br />

assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività<br />

potenziali alla data del bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull’esperienza e su altri fattori considerati<br />

rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste<br />

periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflessi a conto economico nel periodo in cui avviene la<br />

revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia<br />

sull’esercizio corrente, sia su quelli futuri.<br />

In questo contesto si segnala che la situazione causata dalla recente crisi economica e finanziaria e dalle conseguenti difficoltà<br />

di molti Paesi, ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l’andamento futuro caratterizzate da significativa<br />

incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che<br />

quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle<br />

relative voci. La voce di bilancio principalmente interessata dall’utilizzo di stime è rappresentata dalle partecipazioni in imprese<br />

controllate e collegate incluse tra le attività non correnti, dove le stime sono utilizzate per determinare eventuali svalutazioni e<br />

ripristini di valore. Non presentano invece né particolari criticità, né assumono rilevanza, in relazione alla ridotta significatività<br />

relativa delle sottostanti voci di bilancio, le stime adottate per rilevare i margini dei lavori in corso su ordinazione, i benefici ai<br />

dipendenti, le imposte e gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri.<br />

Con riferimento alle partecipazioni in imprese controllate e collegate e in considerazione del peso relativo all’interno di questa<br />

voce, l’utilizzo di stime ha influito in particolare nella determinazione del valore di bilancio della controllata <strong>Fiat</strong> Group Automobiles<br />

S.p.A. (FGA). Il processo valutativo posto in atto nella redazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre <strong>2010</strong> è stato finalizzato<br />

alla stima di un “valore in uso” della partecipazione; le stime effettuate hanno preso in considerazione gli andamenti attesi per il<br />

2011, le cui assunzioni e risultanze sono coerenti con quanto dichiarato nel capitolo “Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura<br />

dell’esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione” della <strong>Relazione</strong> sulla gestione, nonché i dati del Piano strategico <strong>2010</strong>-<br />

2014 del Gruppo <strong>Fiat</strong> presentato alla comunità finanziaria il 21 aprile <strong>2010</strong>. Ai fini della valutazione, i relativi risultati annui sono<br />

stati presi in considerazione in misura ridotta, utilizzando percentuali di rettifica crescenti al trascorrere del tempo (e quindi in<br />

funzione della difficoltà di stima) a titolo prudenziale anche a fronte dell’incertezza che ancora permane sui tempi di ripristino di<br />

normali condizioni di mercato. Nella stima del valore di un’ipotetica cessione finale (“ultimate disposal”) non è stato considerato<br />

alcun tasso di crescita futura. L’attualizzazione è stata calcolata utilizzando un tasso del 14,5%, ritenuto prudenziale in relazione<br />

al settore e alle aree geografiche in cui la controllata opera. L’insieme delle stime e delle considerazioni effettuate ha fornito un<br />

ragionevole supporto alla decisione di non rilevare né una svalutazione, né un ripristino di valore per l’esercizio <strong>2010</strong>.<br />

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni efficaci dal 1° gennaio <strong>2010</strong> e non rilevanti per la società<br />

I seguenti emendamenti, improvement ed interpretazioni, efficaci dal 1° gennaio <strong>2010</strong>, disciplinano fattispecie e casistiche non<br />

presenti per la società alla data del presente bilancio, ma che potrebbero avere effetti contabili su transazioni o accordi futuri:<br />

IFRS 3 (2008) – Aggregazioni aziendali.<br />

IAS 27 (2008) – Bilancio consolidato e separato.<br />

Improvement 2009 all’IFRS 5 – Attività non correnti destinate alla vendita e attività operative cessate.<br />

Emendamenti allo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate e allo IAS 31 – Partecipazioni in joint ventures, conseguenti<br />

alle modifiche apportate allo IAS 27.<br />

317


318<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

Improvement agli IAS/IFRS (2009).<br />

Emendamento all’IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni: pagamenti basati su azioni di Gruppo regolati per cassa.<br />

IFRIC 17 – Distribuzione di attività non liquide ai soci.<br />

IFRIC 18 – Trasferimento di attività dai clienti.<br />

Emendamento allo IAS 39 – Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione – Elementi qualificabili per la copertura.<br />

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dalla società<br />

In data 8 ottobre 2009, lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 32 – Strumenti finanziari – Presentazione: Classificazione<br />

dei diritti emessi al fine di disciplinare la contabilizzazione dell’emissione di diritti (diritti, opzioni o warrant) denominati in<br />

valuta diversa da quella funzionale dell’emittente. In precedenza tali diritti erano contabilizzati come passività da strumenti<br />

finanziari derivati; l’emendamento invece richiede che, a determinate condizioni, tali diritti siano classificati a patrimonio netto a<br />

prescindere dalla valuta nella quale il prezzo di esercizio è denominato. L’emendamento in oggetto è applicabile dal 1° gennaio<br />

2011 in modo retrospettico. Si ritiene che l’adozione dell’emendamento non comporterà alcun effetto sul bilancio della società.<br />

In data 4 novembre 2009 lo IASB ha emesso una versione rivista dello IAS 24 – Informativa di bilancio sulle parti correlate<br />

che semplifica il tipo di informazioni richieste nel caso di transazioni con parti correlate controllate dallo Stato e chiarisce la<br />

definizione di parti correlate. Il principio è applicabile dal 1° gennaio 2011. L’adozione di tale modifica non produrrà alcun effetto<br />

dal punto di vista della valutazione delle poste di bilancio della società.<br />

In data 12 novembre 2009 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 9 – Strumenti finanziari: lo stesso principio è poi stato<br />

emendato in data 28 ottobre <strong>2010</strong>. Il principio, applicabile dal 1° gennaio 2013, rappresenta la prima parte di un processo<br />

per fasi che ha lo scopo di sostituire interamente lo IAS 39 e introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione<br />

delle attività e passività finanziarie e per l’eliminazione (derecognition) dal bilancio delle attività finanziarie. In particolare, per<br />

le attività finanziarie il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e<br />

sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di determinarne il criterio di valutazione,<br />

sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Per le passività finanziarie, invece, la principale modifica avvenuta riguarda<br />

il trattamento contabile delle variazioni di fair value di una passività finanziaria designata come passività finanziaria valutata al<br />

fair value attraverso il conto economico, nel caso in cui queste siano dovute alla variazione del merito creditizio della passività<br />

stessa. Secondo il nuovo principio tali variazioni devono essere rilevate negli Altri utili e perdite complessive e non transiteranno<br />

più nel conto economico. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso<br />

il processo di omologazione necessario per l’applicazione del nuovo principio.<br />

In data 26 novembre 2009 lo IASB ha emesso un emendamento minore all’IFRIC 14 – Versamenti anticipati a fronte di<br />

una clausola di contribuzione minima dovuta, consentendo alle società che versano anticipatamente una contribuzione<br />

minima dovuta di riconoscerla come un’attività. L’emendamento è applicabile dal 1° gennaio 2011. Si ritiene che l’adozione<br />

dell’emendamento non comporterà alcun effetto sul bilancio della società.<br />

In data 26 novembre 2009 l’IFRIC ha emesso l’interpretazione IFRIC 19 – Estinzione di una passività attraverso emissione<br />

di strumenti di capitale, che fornisce le linee guida circa la rilevazione dell’estinzione di una passività finanziaria attraverso<br />

l’emissione di strumenti di capitale. L’interpretazione stabilisce che, se un’impresa rinegozia le condizioni di estinzione di una<br />

passività finanziaria ed il suo creditore accetta di estinguerla attraverso l’emissione di azioni dell’impresa, allora le azioni emesse<br />

dalla società diventano parte del prezzo pagato per l’estinzione della passività finanziaria e devono essere valutate al fair value;<br />

la differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta ed il valore iniziale degli strumenti di capitale emessi deve<br />

essere imputata a conto economico nel periodo.<br />

L’interpretazione è applicabile dal 1° gennaio 2011. Si ritiene che l’adozione dell’interpretazione non comporterà effetti<br />

significativi sul bilancio della società.


In data 6 maggio <strong>2010</strong> lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (“improvement”) che saranno applicabili dal<br />

1° gennaio 2011; di seguito vengono citate quelle che potrebbero comportare un cambiamento nella presentazione,<br />

riconoscimento e valutazione delle poste di bilancio, tralasciando invece quelle che determineranno solo variazioni<br />

terminologiche o cambiamenti editoriali con effetti minimi in termini contabili, o quelle che hanno effetto su principi o<br />

interpretazioni non applicabili dalla società:<br />

IFRS 1 – Prima adozione degli IFRS: l’emendamento, ha chiarito che, se un’impresa deve valutare i propri assets al fair value<br />

a causa di un evento speciale quale un IPO o una privatizzazione in ottemperanza ad una legge locale, tale valore rivalutato<br />

può essere utilizzato anche nella redazione del bilancio IFRS anche se la società aveva già determinato un fair value delle<br />

attività e passività in bilancio alla data di transizione agli IFRS.<br />

IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni integrative: la modifica enfatizza l’interazione tra le informazioni integrative di tipo<br />

qualitativo e quelle di tipo quantitativo richieste nel principio circa la natura e la portata dei rischi inerenti gli strumenti finanziari.<br />

Questo dovrebbe aiutare gli utilizzatori del bilancio a collegare le informazioni presentate e a costituire una descrizione<br />

generale circa la natura e la portata dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari. Inoltre, è stata eliminata la richiesta di<br />

disclosure circa le attività finanziarie che sono scadute ma che sono state rinegoziate o svalutate e quella relativa al fair value<br />

dei collateral.<br />

Si ritiene che l’adozione di tali improvement non comporterà effetti significativi sul bilancio d’esercizio.<br />

In data 7 ottobre <strong>2010</strong> lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti al principio IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni<br />

aggiuntive, applicabile per i periodi contabili che avranno inizio il o dopo il 1° luglio 2011. Gli emendamenti sono stati emessi<br />

con l’intento di migliorare la comprensione delle transazioni di trasferimento delle attività finanziarie, inclusa la comprensione<br />

dei possibili effetti derivanti da qualsiasi rischio rimasto in capo all’impresa che ha trasferito tali attività. Gli emendamenti inoltre<br />

richiedono maggiori informazioni nel caso in cui un ammontare sproporzionato di tali transazioni sia posto in essere alla fine di<br />

un periodo contabile. Alla data del presente Bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora concluso il<br />

processo di omologazione necessario per l’applicazione degli emendamenti.<br />

In data 20 dicembre <strong>2010</strong> lo IASB ha emesso un emendamento minore allo IAS 12 – Imposte sul reddito che richiede all’impresa<br />

di valutare le imposte differite attive derivanti da un’attività in funzione del modo in cui il valore contabile di tale attività sarà<br />

recuperato (attraverso l’uso continuativo oppure attraverso la vendita). Conseguentemente a tale emendamento il SIC-21 –<br />

Imposte sul reddito – Recuperabilità di un’attività non ammortizzabile rivalutata non sarà più applicabile. L’emendamento è<br />

applicabile dal 1° gennaio 2012. Alla data del presente bilancio gli organi competenti dell’Unione Europea non hanno ancora<br />

concluso il processo di omologazione necessario per l’applicazione dell’emendamento appena descritto.<br />

geSTIone deI rIScHI<br />

I rischi cui è soggetta la <strong>Fiat</strong> S.p.A., direttamente o indirettamente tramite le sue controllate, sono gli stessi delle imprese di cui è<br />

Capogruppo. Oltre a quanto indicato nella Nota 28, si rimanda a quanto illustrato nella nota sulla Gestione dei Rischi contenuta<br />

nell’ambito della Nota integrativa al bilancio consolidato del Gruppo <strong>Fiat</strong>.<br />

319


320<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

conTenUTo e PrIncIPAlI VArIAzIonI<br />

1. Dividendi e altri proventi da partecipazioni<br />

I Dividendi e gli altri proventi da partecipazioni sono rappresentati da:<br />

(in migliaia di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Dividendi distribuiti da imprese controllate:<br />

<strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. 180.000 -<br />

Magneti Marelli S.p.A. 99.990 -<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain Technologies S.p.A. 80.000 -<br />

<strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 50.000 -<br />

Business Solutions S.p.A. 18.319 -<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. - 700.000<br />

Iveco S.p.A. (ora <strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A.) - 559.691<br />

Totale dividendi distribuiti da imprese controllate 428.309 1.259.691<br />

Dividendi distribuiti da altre imprese 415 140<br />

Totale Dividendi e altri proventi da partecipazioni 428.724 1.259.831<br />

Nel <strong>2010</strong> i Dividendi distribuiti da altre imprese si riferiscono a quelli ricevuti da Fin. Priv. S.r.l. (349 migliaia di euro) e da Assicurazioni Generali S.p.A. (66<br />

migliaia di euro). Nel 2009 erano relativi a dividendi ricevuti da Assicurazioni Generali S.p.A.<br />

2. (Svalutazioni) ripristini di valore di partecipazioni<br />

Le (Svalutazioni) ripristini di valore di partecipazioni sono rappresentati da:<br />

(in migliaia di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Svalutazioni:<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain Technologies S.p.A. (80.000) -<br />

Comau S.p.A. (7.100) (51.000)<br />

Teksid Aluminum S.r.l. (11.100) (31.000)<br />

<strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. (6.100) -<br />

<strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. - (16.000)<br />

Iveco S.p.A. (ora <strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A.) - (560.000)<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. - (200.000)<br />

Totale Svalutazioni (104.300) (858.000)<br />

Ripristini di valore:<br />

<strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A. (già Iveco S.p.A.) 260.000 -<br />

Totale Ripristini di valore 260.000 -<br />

Totale (Svalutazioni) ripristini di valore di partecipazioni 155.700 (858.000)<br />

La controllata Iveco S.p.A., come riportato in dettaglio alla Nota 11, nell’ambito delle operazioni propedeutiche alla Scissione, ha ceduto, con effetto dal<br />

1° dicembre <strong>2010</strong> e sulla base di una valutazione effettuata da un esperto indipendente, i propri complessi aziendali nel campo dei veicoli industriali e dei<br />

motori e trasmissioni “Industrial & Marine” a due società controllate da <strong>Fiat</strong> S.p.A. (Nuove Iniziative Finanziarie Cinque S.p.A, e Nuova Immobiliare Nove S.p.A.<br />

successivamente ridenominate rispettivamente Iveco S.p.A. e FPT Industrial S.p.A.) rientranti nel perimetro della Scissione stessa. Successivamente a tale<br />

operazione Iveco S.p.A. ha mutato denominazione in <strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A. Al 31 dicembre <strong>2010</strong> il valore della partecipazione, che lo scorso<br />

esercizio era stato ridotto per 560 milioni di euro, è stato allineato a quello del relativo patrimonio netto contabile alla stessa data, ritenuto rappresentativo<br />

del suo valore recuperabile, rilevando un ripristino di valore di 260 milioni di euro.


Le svalutazioni delle partecipazioni <strong>Fiat</strong> Powertrain Technologies S.p.A., Comau S.p.A. e Teksid Aluminum S.r.l. sono conseguenti sostanzialmente alle<br />

perdite e riduzioni patrimoniali riportate nell’esercizio dalle controllate e sono ritenute rappresentative dell’allineamento dei rispettivi valori di carico al loro<br />

stimato valore di recupero.<br />

La svalutazione di <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. (costituita nel <strong>2010</strong> per divenire la società beneficiaria della Scissione) riflette la copertura dei costi sostenuti dalla<br />

partecipata nell’esercizio <strong>2010</strong>, connessi essenzialmente alla sua costituzione e all’ammissione delle proprie azioni alla quotazione sul Mercato Telematico<br />

Azionario (MTA) gestito da Borsa Italiana S.p.A.<br />

Per la partecipazione <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A., le stime e le considerazioni effettuate in sede di redazione del presente bilancio, secondo quanto descritto<br />

nel capitolo “Uso di stime”, hanno fatto ritenere ragionevole non procedere né a svalutazioni, né a ripristini di valore: pertanto, il valore iscritto in bilancio al<br />

31 dicembre <strong>2010</strong> corrisponde a quello iscritto nel bilancio al 31 dicembre 2009, incrementato della capitalizzazione effettuata nel corso dell’esercizio. La<br />

partecipazione, che negli esercizi fino al 2005 era stata oggetto di svalutazioni non ancora interamente ripristinate, presenta pertanto un valore complessivo<br />

di possibili ripristini da effettuare nei futuri esercizi pari a 2.907 milioni di euro. Il valore di libro al 31 dicembre <strong>2010</strong> è pari a 5.524 milioni di euro.<br />

Per le restanti partecipazioni con un valore di libro di rilievo, in particolare quelle cui fanno capo gli altri principali Settori industriali del Gruppo, cioè <strong>Fiat</strong><br />

Netherlands Holding N.V. (che detiene il controllo di CNH Global N.V.), Magneti Marelli S.p.A. e Ferrari S.p.A., per le quali il valore di libro equivale al costo<br />

storico, non si sono ravvisate problematiche di impairment. Tale approccio vale anche in considerazione dei valori patrimoniali rilevati nel bilancio consolidato,<br />

che riflettono già le risultanze di adeguati processi di valutazione sulla recuperabilità degli asset.<br />

3. Plusvalenze (minusvalenze) su cessioni di partecipazioni<br />

Nel <strong>2010</strong> le Plusvalenze su cessione di partecipazioni ammontano a 6 migliaia di euro e si riferiscono alla cessione a <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. e a <strong>Fiat</strong><br />

Partecipazioni S.p.A. della quota dello 0,17% detenuta nella controllata Elasis–Società Consortile per Azioni.<br />

Nel 2009 non si erano registrate plusvalenze o minusvalenze su cessioni di partecipazioni.<br />

4. Altri ricavi di gestione<br />

Gli Altri ricavi di gestione sono rappresentati da:<br />

(in migliaia di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Ricavi delle prestazioni verso imprese del Gruppo 45.137 45.229<br />

Ricavi delle prestazioni verso Terzi - 182.049<br />

Variazione dei lavori in corso su ordinazione 5.456 (164.254)<br />

Altri ricavi e proventi verso imprese del Gruppo 6.986 6.028<br />

Altri ricavi e proventi verso Terzi 4.183 6.380<br />

Totale Altri ricavi di gestione 61.762 75.432<br />

I Ricavi delle prestazioni verso imprese del Gruppo si riferiscono a prestazioni di servizi ed a prestazioni di personale dirigenziale di <strong>Fiat</strong> S.p.A. svolte presso<br />

le principali società del Gruppo (vedasi Nota 30).<br />

Nel 2009 i Ricavi delle prestazioni verso Terzi erano rappresentati dai corrispettivi spettanti a <strong>Fiat</strong> S.p.A. per le attività direttamente svolte (direzione lavori,<br />

coordinamento, organizzazione) nell’ambito del contratto stipulato con Treno Alta Velocità – T.A.V. S.p.A. per la tratta Torino-Novara. La registrazione<br />

contabile tra i Ricavi era stata effettuata a seguito della chiusura contabile della tratta in concomitanza con il completamento delle ultime opere residue e<br />

degli espletamenti previsti dal contratto per l’accettazione conclusiva dell’opera da parte del committente (vedasi Nota 26).<br />

La Variazione dei lavori in corso su ordinazione rappresenta la quota di competenza dell’esercizio dei corrispettivi spettanti a <strong>Fiat</strong> S.p.A. per le attività<br />

direttamente svolte (direzione lavori, coordinamento, organizzazione) nell’ambito dei contratti stipulati con Treno Alta Velocità - T.A.V. S.p.A. (dal 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong> incorporata in Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.) ancora in corso alla fine dell’esercizio (tratta Firenze-Bologna e Novara-Milano). Il valore nel 2009 era al<br />

netto dei corrispettivi relativi alla tratta Torino-Novara, non più rilevati nei lavori in corso su ordinazione a fine esercizio in quanto ormai conseguiti e registrati<br />

nella voce Ricavi.<br />

321


322<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

Gli Altri ricavi e proventi verso imprese del Gruppo sono rappresentati principalmente da recuperi spese, affitti attivi su fabbricati di proprietà e da compensi<br />

versati da imprese per le cariche di amministratori svolte presso le stesse da personale legato alla <strong>Fiat</strong> S.p.A. da rapporti di lavoro dipendente o di<br />

collaborazione coordinata e continuativa.<br />

Gli Altri ricavi e proventi verso Terzi sono rappresentati da proventi di varia natura, recuperi spese e sopravvenienze attive.<br />

Complessivamente il decremento rispetto allo scorso esercizio negli Altri ricavi di gestione è dovuto ai minori volumi sui contratti con T.A.V. S.p.A. (ora Rete<br />

Ferroviaria Italiana S.p.A.) conseguenti all’esaurirsi delle attività.<br />

5. Costi per il personale<br />

I Costi per il personale in dettaglio si riferiscono a:<br />

(in migliaia di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Salari e stipendi 20.821 20.692<br />

Oneri per piani a contribuzione definita ed oneri sociali 7.968 7.921<br />

Accantonamento per trattamento di fine rapporto e altri piani a benefici definiti 389 389<br />

Componente retributiva derivante da piani di stock option - (3.494)<br />

Altri costi per il personale 14.207 6.080<br />

Totale Costi per il personale 43.385 31.588<br />

Il numero medio dei dipendenti è passato da n. 152 unità nel 2009 (66 dirigenti, 79 impiegati, 7 operai) a n. 144 unità nel <strong>2010</strong> (63 dirigenti, 74 impiegati, 7<br />

operai). Si fa presente che, come precedentemente descritto nella Nota 4, parte del personale dirigenziale (in media n. 10 dirigenti nel <strong>2010</strong> e n. 11 nel 2009)<br />

ha svolto la sua attività presso le principali società controllate del Gruppo, cui viene addebitato il relativo costo.<br />

Gli Oneri per piani a contribuzione definita rappresentano l’ammontare pagato dalla società agli enti assicurativi italiani (INPS) e ad altri istituti previdenziali<br />

ed assistenziali per piani a contribuzione definita su benefici successivi al rapporto di lavoro (piani pensione e piani di assistenza sanitari) concessi a tutte le<br />

categorie di dipendenti. A seguito delle modifiche introdotte dalla Legge n. 296/06, il trattamento di fine rapporto maturato dal 1° gennaio 2007 e versato<br />

ai fondi di previdenza complementare o al fondo di tesoreria istituito presso l’INPS, è considerato un onere per piani a contribuzione definita. Per contro gli<br />

adeguamenti del fondo trattamento di fine rapporto maturato anteriormente al 1°gennaio 2007 sono rilevati nell’ambito della voce “Accantonamento per<br />

trattamento di fine rapporto e altri piani a benefici definiti” (vedasi Nota 20).<br />

Gli Oneri sociali rappresentano l’ammontare pagato dalla società agli enti assicurativi ed assistenziali a fronte di benefici a breve termine concessi ai<br />

dipendenti, quali ad esempio per assistenza per malattia, infortunio e maternità obbligatoria.<br />

La componente retributiva derivante dai piani di stock option si riferisce ai piani con sottostante azioni <strong>Fiat</strong> S.p.A. ed è rappresentata dalla posta figurativa<br />

rilevata in contropartita ad un’apposita riserva di Patrimonio netto (vedasi Nota 19) relativamente ai manager dipendenti della <strong>Fiat</strong> S.p.A. Nel 2009, non<br />

essendo stati raggiunti gli obiettivi di performance relativi alle tranche dei piani Novembre 2006 e Luglio 2008 in maturazione per il periodo, erano state<br />

conseguentemente riviste le probabilità di maturazione anche delle tranche successive e pertanto a fine 2009 <strong>Fiat</strong> S.p.A. aveva proventizzato gli oneri<br />

figurativi relativi alle citate tranche, accertati nei precedenti esercizi. Anche nel <strong>2010</strong> nessun onere è maturato a tale titolo.<br />

Gli Altri costi per il personale si riferiscono essenzialmente ad accantonamenti al Fondo per premi a dipendenti per il raggiungimento degli obiettivi annuali<br />

nonché incentivazioni di fine rapporto ed assicurazioni.<br />

Nel <strong>2010</strong> i compensi spettanti ai dirigenti con responsabilità strategica sono pari a 21.549 migliaia di euro (di cui 10.121 migliaia di euro riaddebitati alle<br />

società presso le quali hanno svolto l’attività). L’onere complessivo include i seguenti importi:<br />

il trattamento di fine rapporto maturato nell’anno per 986 migliaia di euro;<br />

la contribuzione da parte della società a fondi di previdenza pubblici e aziendali a contribuzione definita ed oneri sociali per 4.582 migliaia di euro;<br />

il costo per un piano speciale a benefici definiti per 384 migliaia di euro (inclusivo della componente rilevata negli oneri finanziari).


6. Altri costi di gestione<br />

Gli Altri costi di gestione si riferiscono a:<br />

(in migliaia di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Spese per servizi ricevuti da imprese del Gruppo 22.810 25.352<br />

Spese per servizi ricevuti da Terzi 48.298 39.592<br />

Componente retributiva derivante da piani di stock option e stock grant 17.241 8.154<br />

Costi per godimento beni di terzi 3.254 3.685<br />

Acquisto di beni 688 734<br />

Ammortamenti immobili, impianti e macchinari 1.674 1.644<br />

Ammortamento attività immateriali 40 62<br />

Oneri diversi di gestione 7.586 6.682<br />

Totale Altri costi di gestione 101.591 85.905<br />

Le Spese per servizi forniti da imprese del Gruppo derivano principalmente da prestazioni di assistenza e consulenza in campo amministrativo e finanziario,<br />

prestazioni per relazioni esterne, gestione del personale ed altre, servizi di sorveglianza ed attività di “Internal Auditing” (vedasi Nota 30).<br />

Le Spese per servizi ricevuti da Terzi includono principalmente prestazioni per studi e attività professionali in campo legale, amministrativo, finanziario,<br />

nonché servizi nel campo dei sistemi informatici ed in campo tecnico (TAV). L’incremento rispetto allo scorso esercizio riflette anche i costi delle attività<br />

connesse alla Scissione, pari a circa 8 milioni di euro.<br />

I compensi agli Amministratori e ai Sindaci della <strong>Fiat</strong> S.p.A., ammontano per il <strong>2010</strong> rispettivamente a 6.554 migliaia di euro e a 230 migliaia di euro. I<br />

compensi agli Amministratori riguardano sia i compensi deliberati dall’Assemblea che le remunerazioni stabilite dal Consiglio di Amministrazione per gli<br />

Amministratori investiti di particolari incarichi.<br />

La componente retributiva derivante dai piani di stock option e stock grant è rappresentata dall’onere figurativo rilevato in contropartita ad un’apposita riserva<br />

di Patrimonio netto relativamente ai piani assegnati all’Amministratore Delegato (vedasi Nota 19).<br />

Gli Oneri diversi di gestione includono contributi e quote associative, imposte indirette e tasse (ICI, IVA non detraibile, ecc.), nonché minusvalenze e<br />

sopravvenienze passive ed altri oneri minori.<br />

7. Proventi (oneri) finanziari<br />

I Proventi (oneri) finanziari sono rappresentati da:<br />

(in migliaia di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Proventi finanziari 31.210 14.190<br />

Oneri finanziari (234.830) (144.873)<br />

Proventi (oneri) netti su strumenti finanziari derivati 110.585 116.992<br />

Totale Proventi (oneri) finanziari (93.035) (13.691)<br />

323


324<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

I Proventi finanziari sono rappresentati da:<br />

(in migliaia di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Proventi finanziari verso imprese del Gruppo:<br />

Interessi attivi su c/c <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. 22.938 3.427<br />

Commissioni su fidejussioni e garanzie personali 5.255 5.440<br />

Altri proventi finanziari 52 63<br />

Totale Proventi finanziari verso imprese del Gruppo 28.245 8.930<br />

Proventi finanziari verso Terzi:<br />

Interessi attivi su depositi bancari ed altri 6 9<br />

Interessi attivi su crediti verso l’erario 2.963 5.134<br />

Totale Proventi finanziari verso Terzi 2.969 5.143<br />

Utili (perdite) su cambi (4) 117<br />

Totale Proventi finanziari 31.210 14.190<br />

Gli Oneri finanziari sono rappresentati da:<br />

(in migliaia di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Oneri finanziari verso imprese del Gruppo:<br />

Interessi passivi su c/c <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. - 598<br />

Interessi passivi su finanziamenti <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. 224.955 124.590<br />

Commissioni e altri oneri verso <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 5.808 6.255<br />

Commissioni e altri oneri verso <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. 79 7<br />

Commissioni e altri oneri verso Fidis S.p.A. 1.642 91<br />

Interessi passivi e oneri finanziari verso altre imprese del Gruppo 119 266<br />

Totale Oneri finanziari verso imprese del Gruppo 232.603 131.807<br />

Oneri finanziari verso Terzi:<br />

Interessi passivi ed oneri per cessione crediti 847 8.778<br />

Oneri finanziari su benefici ai dipendenti 517 1.084<br />

Altri interessi passivi e oneri finanziari verso Terzi 863 3.204<br />

Totale Oneri finanziari verso Terzi 2.227 13.066<br />

Totale Oneri finanziari 234.830 144.873<br />

I Proventi (oneri) netti su strumenti finanziari derivati sono rappresentati da un provento di 110.585 migliaia di euro (nel 2009 era stato di 116.992 migliaia di<br />

euro) e rappresentano essenzialmente l’utile derivante dalla variazione del fair value di due Equity Swap scadenti nel 2011 (a seguito di proroghe avvenute<br />

nell’esercizio) per coprire il rischio di rialzo del titolo <strong>Fiat</strong> al di sopra del prezzo di esercizio delle stock option assegnate nel 2004 e nel 2006 all’Amministratore<br />

Delegato (vedasi Nota 19). Al 31 dicembre <strong>2010</strong> il valore nozionale di tali Equity Swap, misurato sulla base del prezzo strike contrattuale, è pari a 203.941<br />

migliaia di euro. Secondo i principi contabili, tali Equity Swap, ancorché stipulati con l’intento di copertura, non possono essere trattati in hedge accounting<br />

e pertanto vengono definiti strumenti finanziari derivati di negoziazione. Si precisa che, dopo la Scissione, tali Equity Swap fanno riferimento all’andamento<br />

del valore di Borsa del paniere di titoli costituito dall’azione <strong>Fiat</strong> S.p.A. e dall’azione <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.


8. Imposte<br />

Le imposte iscritte a conto economico nel periodo sono così dettagliate:<br />

(in migliaia di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Imposte correnti:<br />

IRES (39.619) -<br />

IRAP - -<br />

Totale imposte correnti (39.619) -<br />

Imposte differite di competenza del periodo:<br />

IRAP 7.000 (5.858)<br />

Totale imposte differite di competenza del periodo 7.000 (5.858)<br />

Imposte relative ad esercizi precedenti (1.159) 11.973<br />

Totale Imposte (33.778) 6.115<br />

Le imposte correnti per IRES nel <strong>2010</strong> sono costituite dal provento di 39.619 migliaia di euro, conseguente alla remunerazione delle perdite fiscali apportate<br />

dalla <strong>Fiat</strong> S.p.A. al consolidato fiscale nazionale.<br />

Le imposte differite per IRAP si riferiscono ai margini dei lavori in corso (contratti con T.A.V. S.p.A. ora Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.) soggetti a tassazione<br />

in momenti diversi rispetto alla loro rilevazione contabile.<br />

Le imposte relative ad esercizi precedenti nel <strong>2010</strong> rappresentano un provento di 1.159 migliaia di euro e derivano dal conguaglio relativo al consolidato<br />

fiscale nazionale dell’esercizio precedente. Nel 2009 ammontavano a 11.973 migliaia di euro e si riferivano per la quasi totalità al conguaglio versato per<br />

l’IRAP dell’esercizio precedente.<br />

La riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio e l’onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche vigenti in Italia, è la<br />

seguente:<br />

(in migliaia di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Imposte sul reddito teoriche 112.250 95.172<br />

Effetto fiscale differenze permanenti (148.589) (90.928)<br />

Imposte relative ad esercizi precedenti (1.159) (2)<br />

Perdite esercizi precedenti utilizzate (3.280) (4.244)<br />

Imposte sul reddito iscritte in bilancio, esclusa IRAP (correnti e differite) (40.778) (2)<br />

IRAP (corrente e differita) 7.000 6.117<br />

Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) (33.778) 6.115<br />

Le imposte teoriche sono state determinate applicando l’aliquota fiscale IRES (27,5% nel <strong>2010</strong> e nel 2009) al risultato ante imposte. Ai fini di una migliore<br />

comprensione della riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio e l’onere fiscale teorico, non si tiene conto dell’IRAP perché, essendo questa<br />

un’imposta calcolata su una base imponibile diversa dall’utile ante imposte, genererebbe effetti distorsivi tra un esercizio e l’altro.<br />

Le differenze permanenti sopra indicate includono, tra le altre, l’effetto fiscale su redditi non imponibili per 183.506 migliaia di euro nel <strong>2010</strong> (329.236 migliaia<br />

di euro nel 2009) e su costi non deducibili per 34.917 migliaia di euro nel <strong>2010</strong> (238.308 migliaia di euro nel 2009). In particolare, nel <strong>2010</strong> l’effetto fiscale su<br />

redditi non imponibili deriva principalmente dai dividendi per 112.004 migliaia di euro (329.131 migliaia di euro nel 2009) e dalle rivalutazioni di partecipazioni<br />

per 71.500 migliaia di euro. Nel <strong>2010</strong> i costi non deducibili contengono essenzialmente le svalutazioni di partecipazioni il cui effetto fiscale è pari a 28.682<br />

migliaia di euro (235.950 migliaia di euro nel 2009).<br />

325


326<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

Complessivamente le passività per imposte differite, al netto delle attività per imposte anticipate, sono così analizzabili:<br />

Al Iscritte a Riconosciute Al<br />

31 dicembre conto a patrimonio 31 dicembre<br />

(in migliaia di euro) 2009 economico netto <strong>2010</strong><br />

Imposte anticipate a fronte di:<br />

Fondi rischi ed oneri tassati e altre differenze minori 8.300 (515) - 7.785<br />

Totale imposte anticipate 8.300 (515) - 7.785<br />

Imposte differite passive a fronte di:<br />

Valorizzazione a ricavo dei lavori in corso su ordinazione - (47.010) - (47.010)<br />

Altre (422) 37 - (385)<br />

Totale imposte differite passive (422) (46.973) - (47.395)<br />

Beneficio fiscale teorico connesso a perdite riportabili a nuovo 378.397 (318.555) - 59.842<br />

Rettifiche di valore per attività la cui recuperabilità non è probabile (386.275) 359.043 - (27.232)<br />

Totale passività per imposte differite, al netto delle attività per imposte anticipate - (7.000) - (7.000)<br />

La determinazione delle attività per imposte anticipate è stata effettuata valutando criticamente l’esistenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali<br />

attività sulla base dei piani strategici aggiornati, corredati dei relativi piani fiscali. Per tale ragione il totale dei benefici fiscali teorici futuri derivanti dalle differenze<br />

temporanee deducibili 7.785 migliaia di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong> (8.300 migliaia di euro al 31 dicembre 2009), nonché dalle perdite fiscali riportabili a nuovo<br />

59.842 migliaia di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong> (378.397 migliaia di euro al 31 dicembre 2009), è stato ridotto per complessivi 27.232 migliaia di euro al 31<br />

dicembre <strong>2010</strong> (386.275 migliaia di euro al 31 dicembre 2009).<br />

Il valore complessivo delle differenze temporanee (deducibili e imponibili) e delle perdite fiscali esistenti al 31 dicembre <strong>2010</strong> ed i relativi importi su cui non<br />

sono state rilevate attività per imposte anticipate, suddivisi per anno di scadenza, sono indicati di seguito:<br />

Anno di scadenza<br />

Totale al<br />

31 dicembre<br />

(in migliaia di euro)<br />

Differenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini IRES:<br />

<strong>2010</strong> 2011 2012 2013 2014 Oltre 2014<br />

Differenze temporanee deducibili 28.270 21.433 687 687 687 4.776<br />

Differenze temporanee imponibili (146.852) (145.451) - - - (1.401)<br />

Perdite fiscali 217.606 151.667 48.708 - 5.205 12.026<br />

Differenze temporanee e perdite fiscali su cui non sono state<br />

rilevate attività per imposte anticipate (99.024) (27.649) (49.395) (687) (5.892) (15.401)<br />

Differenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini delle imposte statali<br />

Differenze temporanee rilevanti ai fini IRAP:<br />

- - - - - -<br />

Differenze temporanee deducibili 222 222 - - - -<br />

Differenze temporanee imponibili (145.451) (145.451) - - - -<br />

Differenze temporanee e perdite fiscali rilevanti ai fini delle imposte locali (145.229) (145.229) - - - -


9. Attività immateriali<br />

Le Attività immateriali sono state interamente acquisite all’esterno e non vi sono attività immateriali a vita utile indefinita.<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammontano a 317 migliaia di euro e presentano in sintesi la seguente movimentazione:<br />

Al (Decrementi) e Al<br />

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2009 Incrementi Ammortamenti Altre variazioni 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

Costo storico 573 44 - (105) 512<br />

Fondo ammortamento (260) - (40) 105 (195)<br />

Valore netto contabile 313 44 (40) - 317<br />

Le Attività immateriali sono rappresentate essenzialmente da costi per migliorie su beni di terzi. L’ammortamento è stato determinato sulla base della durata<br />

dei contratti di locazione (4 e 12 anni).<br />

Gli ammortamenti delle Attività immateriali sono inclusi a conto economico nella voce Altri costi di gestione (Nota 6).<br />

Nel corso del 2009 le variazioni delle Attività immateriali erano state le seguenti:<br />

Al (Decrementi) e Al<br />

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2008 Incrementi Ammortamenti Altre variazioni 31 dicembre 2009<br />

Costo storico 628 - - (55) 573<br />

Fondo ammortamento (253) - (62) 55 (260)<br />

Valore netto contabile 375 - (62) - 313<br />

10. Immobili, impianti e macchinari<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammontano a 31.386 migliaia di euro e presentano in sintesi la seguente movimentazione:<br />

Al (Decrementi) e Al<br />

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2009 Incrementi Ammortamenti Altre variazioni 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

Terreni e fabbricati<br />

Costo storico 46.082 - - - 46.082<br />

Fondo ammortamento (16.877) - (1.352) - (18.229)<br />

Valore netto contabile 29.205 - (1.352) - 27.853<br />

Impianti e macchinari<br />

Costo storico 10.135 340 - - 10.475<br />

Fondo ammortamento (10.021) - (84) - (10.105)<br />

Valore netto contabile 114 340 (84) - 370<br />

Altre attività materiali<br />

Costo storico 4.775 589 - (199) 5.165<br />

Fondo ammortamento (2.649) - (238) 199 (2.688)<br />

Valore netto contabile 2.126 589 (238) - 2.477<br />

Immobilizz. materiali in corso ed acconti - 687 - - 687<br />

Totale Immobili, impianti e macchinari<br />

Costo storico 60.992 1.616 - (199) 62.408<br />

Fondo ammortamento (29.547) - (1.674) 199 (31.022)<br />

Valore netto contabile 31.445 1.616 (1.674) - 31.386<br />

327


328<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

La voce Terreni e fabbricati include terreni per un valore di 610 migliaia di euro (invariato rispetto all’esercizio precedente), mentre i fabbricati sono<br />

essenzialmente costituiti dall’immobile per uffici della sede di Torino - Via Nizza 250.<br />

La voce Impianti e macchinari si riferisce per la quasi totalità ad impianti generali relativi agli immobili.<br />

Le Altre attività materiali sono rappresentate da autovetture, mobili d’ufficio e dotazioni.<br />

La voce Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti si riferisce alle spese registrate nel <strong>2010</strong> per la ristrutturazione dell’immobile del “Centro Storico <strong>Fiat</strong>”<br />

di Torino – Via Chiabrera 20.<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> non vi sono impegni contrattuali per l’acquisizione di immobili, impianti e macchinari o per immobilizzazioni in corso, di importo<br />

significativo.<br />

Non vi sono immobili gravati da garanzie reali o il cui utilizzo sia soggetto a restrizioni.<br />

Gli ammortamenti delle attività materiali sono inclusi a conto economico nella voce Altri costi di gestione (Nota 6).<br />

Nel corso del 2009 le variazioni degli Immobili, impianti e macchinari erano state le seguenti:<br />

Al (Decrementi) e Al<br />

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2008 Incrementi Ammortamenti Altre variazioni 31 dicembre 2009<br />

Terreni e fabbricati<br />

Costo storico 46.082 - - - 46.082<br />

Fondo ammortamento (15.524) - (1.353) - (16.877)<br />

Valore netto contabile 30.558 - (1.353) - 29.205<br />

Impianti e macchinari<br />

Costo storico 10.135 - - - 10.135<br />

Fondo ammortamento (9.899) - (122) - (10.021)<br />

Valore netto contabile 236 - (122) - 114<br />

Altre attività materiali<br />

Costo storico 4.731 78 - (34) 4.775<br />

Fondo ammortamento (2.501) - (169) 21 (2.649)<br />

Valore netto contabile 2.230 78 (169) (13) 2.126<br />

Totale Immobili, impianti e macchinari<br />

Costo storico 60.948 78 - (34) 60.992<br />

Fondo ammortamento (27.924) - (1.644) 21 (29.547)<br />

Valore netto contabile 33.024 78 (1.644) (13) 31.445<br />

11. Partecipazioni<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammontano a 11.423.279 migliaia di euro e presentano in sintesi la seguente movimentazione:<br />

(Svalutazioni)/ Riclassifica<br />

ripristini di valore ad Attività<br />

Al e Adeguamento oggetto Al<br />

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2009 Incrementi (Decrementi) al fair value di Scissione 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

Partecipazioni in imprese controllate 13.837.309 2.258.853 (30) 155.700 (4.977.346) 11.274.486<br />

Partecipazioni in imprese collegate 131.785 - - - - 131.785<br />

Partecipazioni in altre imprese 21.476 - - (4.468) - 17.008<br />

Totale Partecipazioni 13.990.570 2.258.853 (30) 151.232 (4.977.346) 11.423.279


Il dettaglio delle partecipazioni in imprese controllate e delle loro variazioni è riportato nella tabella seguente:<br />

(Svalutazioni)/ Riclassifica ad<br />

% di Al ripristini Attività oggetto Al<br />

(in migliaia di euro) possesso 31 dicembre 2009 Incrementi (Decrementi) di valore di Scissione 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 100,00 4.474.081 1.050.000 5.524.081<br />

Costo storico 7.381.081 1.050.000 8.431.081<br />

Fondo svalutazione (2.907.000) (2.907.000)<br />

Ferrari S.p.A. 85,00 1.055.204 1.055.204<br />

Costo storico 1.055.204 1.055.204<br />

Fondo svalutazione - -<br />

Maserati S.p.A. 100,00 103.798 103.798<br />

Costo storico 103.798 103.798<br />

Fondo svalutazione - -<br />

<strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 100,00 3.827.346 750.000 (4.577.346) -<br />

Costo storico 3.827.346 750.000 (4.577.346) -<br />

Fondo svalutazione - -<br />

<strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A. (già Iveco S.p.A.) 100,00 1.573.632 260.000 1.833.632<br />

Costo storico 2.133.632 2.133.632<br />

Fondo svalutazione (560.000) 260.000 (300.000)<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain Technologies S.p.A. 100,00 648.912 (80.000) 568.912<br />

Costo storico 648.912 648.912<br />

Fondo svalutazione - (80.000) (80.000)<br />

Magneti Marelli S.p.A. 99,99 611.854 611.854<br />

Costo storico 611.854 611.854<br />

Fondo svalutazione - -<br />

Teksid S.p.A. 84,79 76.084 76.084<br />

Costo storico 129.070 129.070<br />

Fondo svalutazione (52.986) (52.986)<br />

Teksid Aluminum S.r.l. 100,00 37.292 12.500 (11.100) 38.692<br />

Costo storico 68.292 12.500 80.792<br />

Fondo svalutazione (31.000) (11.100) (42.100)<br />

Comau S.p.A. 100,00 92.050 40.000 (7.100) 124.950<br />

Costo storico 582.781 40.000 622.781<br />

Fondo svalutazione (490.731) (7.100) (497.831)<br />

<strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 98,64 934.452 934.452<br />

Costo storico 950.452 950.452<br />

Fondo svalutazione (16.000) (16.000)<br />

<strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. 100,00 222.263 222.263<br />

Costo storico 222.263 222.263<br />

Fondo svalutazione - -<br />

<strong>Fiat</strong> Finance North America Inc. 39,47 57.024 57.024<br />

Costo storico 58.585 58.585<br />

Fondo svalutazione (1.561) (1.561)<br />

Altre imprese controllate 123.317 406.353 (30) (6.100) (400.000) 123.540<br />

Costo storico 182.882 406.353 (30) (400.000) 189.205<br />

Fondo svalutazione (59.565) (6.100) (65.665)<br />

Totale Partecipazioni in imprese controllate 13.837.309 2.258.853 (30) 155.700 (4.977.346) 11.274.486<br />

Costo storico 17.956.152 2.258.853 (30) (4.977.346) 15.237.629<br />

Fondo svalutazione (4.118.843) 155.700 (3.963.143)<br />

329


330<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

In relazione alle variazioni avvenute nel corso dell’esercizio <strong>2010</strong> nelle partecipazioni in imprese controllate, si evidenzia quanto segue:<br />

al fine di rafforzare la struttura patrimoniale e finanziaria delle partecipate, sono stati effettuati versamenti in conto capitale rispettivamente per 1.050 milioni<br />

di euro a favore di <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A., per 750 milioni di euro a favore di <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V., per 40 milioni di euro a favore di Comau<br />

S.p.A. e per 12,5 milioni di euro a favore di Teksid Aluminum S.r.l.;<br />

nel quadro delle operazioni propedeutiche alla Scissione, si segnala la costituzione delle controllate <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. (con un capitale sociale di<br />

120.000 euro e successivi versamenti in conto capitale di 6,1 milioni di euro al fine di fornire alla stessa i mezzi necessari per far fronte ai costi di start-up)<br />

e <strong>Fiat</strong> Industrial Finance S.p.A. (con un capitale sociale di 100 milioni di euro), nonché l’acquisto da <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. e i successivi aumenti di<br />

capitale delle controllate Nuove Iniziative Finanziarie Cinque S.p.A. (che in seguito ha assunto la denominazione sociale di Iveco S.p.A.) per 200 milioni di<br />

euro e Nuova Immobiliare Nove S.p.A. (che in seguito ha assunto la denominazione sociale di FPT Industrial S.p.A.) per 100 milioni di euro. In particolare<br />

queste ultime due controllate sono state coinvolte nella riorganizzazione, preliminare alla Scissione, degli assetti societari delle attività industriali facenti<br />

capo alla precedente Iveco S.p.A. (ora <strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A.). Quest’ultima ha infatti ceduto, con effetto dal 1° dicembre <strong>2010</strong> e sulla base<br />

di una valutazione effettuata da un esperto indipendente, i propri complessi aziendali relativi ai business dei veicoli industriali e delle attività powertrain<br />

Industrial & Marine rispettivamente alla Nuove Iniziative Finanziarie Cinque S.p.A. e alla Nuova Immobiliare Nove S.p.A.;<br />

le partecipazioni destinate ad essere trasferite da <strong>Fiat</strong> S.p.A. a <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. a seguito della Scissione (<strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V., nuova Iveco<br />

S.p.A., FPT Industrial S.p.A. e <strong>Fiat</strong> Industrial Finance S.p.A.) il cui valore di carico complessivo ammonta a 4.977.346 migliaia di euro, nel corso del mese<br />

di dicembre sono state riclassificate alla voce “Attività oggetto di Scissione” (vedasi Nota 18);<br />

La voce (Svalutazioni) ripristini di valore include le svalutazioni e i ripristini derivanti dall’applicazione del metodo del costo, come precedentemente illustrato<br />

alla Nota 2 cui si rimanda.<br />

Il dettaglio delle partecipazioni in imprese collegate e delle loro variazioni è riportato nella tabella seguente:<br />

(Svalutazioni)/<br />

% di Al ripristini Al<br />

(in migliaia di euro) possesso 31 dicembre 2009 Incrementi (Decrementi) di valore 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

RCS MediaGroup S.p.A. 10,09 131.785 - - - 131.785<br />

Totale Partecipazioni in imprese collegate 131.785 - - - 131.785<br />

Il valore di libro della partecipazione nella società quotata RCS MediaGroup S.p.A. a fine esercizio è superiore rispetto alla quotazione di borsa alla stessa<br />

data per 53 milioni di euro (a fine 2009 era superiore per 34 milioni di euro), quotazione di borsa che peraltro continua ad essere al di sotto del valore<br />

contabile dei mezzi propri della società. Pertanto, tenendo anche conto della consistenza patrimoniale della partecipata, riflessa nel Bilancio consolidato del<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> con il metodo del patrimonio netto, ed in considerazione della rilevanza della quota posseduta e del suo posizionamento negli assetti azionari,<br />

per la quale una misurazione in base a valori borsistici (peraltro ancora influenzati dalla persistente debolezza dell’economia italiana) è poco significativa, si<br />

è ritenuto che il valore recuperabile della partecipazione non sia inferiore all’attuale valore di libro.<br />

Il dettaglio delle partecipazioni in altre imprese e delle loro variazioni è riportato nella tabella seguente:<br />

% di Al Adeguamento Al<br />

(in migliaia di euro) possesso 31 dicembre 2009 Incrementi (Decrementi) al fair value 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

Fin.Priv. S.r.l. 14,28 17.943 - - (3.603) 14.340<br />

Assicurazioni Generali S.p.A. 0,01 3.533 - - (865) 2.668<br />

Totale Partecipazioni in altre imprese 21.476 - - (4.468) 17.008<br />

Trattandosi di attività finanziarie non correnti e non destinate ad attività di trading, le partecipazioni in altre imprese sono iscritte al fair value che coincide,<br />

per le imprese quotate, con la quotazione di borsa alla data di bilancio. In analogia, anche la partecipazione in Fin.Priv. S.r.l. (holding il cui attivo è costituito<br />

quasi interamente da titoli azionari quotati) è stata valutata a fair value tenendo conto del valore di borsa del suo portafoglio. L’applicazione di tale metodo<br />

di valutazione ha comportato nell’esercizio <strong>2010</strong> l’iscrizione di un decremento di valore delle partecipazioni in altre imprese complessivamente pari a 4.468<br />

migliaia di euro con contropartita a patrimonio netto (vedasi Nota 19).


Si segnala che non vi sono partecipazioni in altre imprese comportanti l’assunzione di una responsabilità illimitata per le obbligazioni delle medesime<br />

(art. 2361, comma 2, C.C.).<br />

L’elenco completo delle partecipazioni con le ulteriori indicazioni richieste dalla Consob (comunicazione n°DEM/6064293 del 28 luglio 2006) è riportato in<br />

allegato.<br />

Infine, al 31 dicembre <strong>2010</strong> e 2009 non vi sono partecipazioni date a garanzia di passività finanziarie e passività potenziali.<br />

Nel corso del 2009 le variazioni delle Partecipazioni erano state le seguenti:<br />

(Svalutazioni)/<br />

ripristini di valore<br />

Al e Adeguamento Al<br />

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2008 Incrementi (Decrementi) al fair value 31 dicembre 2009<br />

Partecipazioni in imprese controllate 14.294.661 406.467 (5.819) (858.000) 13.837.309<br />

Partecipazioni in imprese collegate 131.785 - - - 131.785<br />

Partecipazioni in altre imprese 18.290 115 - 3.071 21.476<br />

Totale Partecipazioni 14.444.736 406.582 (5.819) (854.929) 13.990.570<br />

12. Altre attività finanziarie<br />

Il dettaglio delle Altre attività finanziarie è il seguente:<br />

Al Al<br />

(in migliaia di euro) 31 dicembre <strong>2010</strong> 31 dicembre 2009 Variazione<br />

Opzione acquisto azioni Ferrari S.p.A. - 10.032 (10.032)<br />

Attività finanziaria per esercizio opzione call su azioni Ferrari S.p.A. 132.431 - 132.431<br />

Crediti per commissioni su contratti di garanzia 11.442 16.782 (5.340)<br />

Titoli di credito 74 73 1<br />

Totale Altre attività finanziarie 143.947 26.887 117.060<br />

La voce “Opzione acquisto azioni Ferrari S.p.A.” accoglieva al 31 dicembre 2009 il valore del premio pagato nell’ottobre 2006 (pari a 10.032 migliaia di<br />

euro) per un’opzione call sul 5% del capitale di Ferrari S.p.A. detenuto dal fondo arabo Mubadala Development Company PJSC, con un prezzo di esercizio<br />

di 302,07 euro per azione, dedotti i dividendi eventualmente distribuiti e con scadenza al 31 luglio <strong>2010</strong>. Nel mese di luglio <strong>2010</strong>, <strong>Fiat</strong> S.p.A. ha esercitato<br />

l’opzione e pertanto, in attesa del perfezionamento della vendita con il trasferimento da parte del fondo delle azioni Ferrari S.p.A. ed il pagamento da parte<br />

di <strong>Fiat</strong> S.p.A. del corrispettivo pattuito, come conseguenza di tale esercizio è stato iscritto nella voce “Attività finanziaria per esercizio opzione call su azioni<br />

Ferrari S.p.A” il prezzo previsto dall’opzione stessa (pari a 122.399 migliaia di euro) – aumentato del valore del premio a suo tempo pagato - rilevando in<br />

contropartita un debito per il suo pagamento (vedasi Nota 25).<br />

I Crediti per commissioni su contratti di garanzia rappresentano il valore attuale delle commissioni da percepire negli esercizi futuri per garanzie prestate dalla<br />

società (principalmente per finanziamenti ottenuti da imprese del Gruppo).<br />

I Titoli di credito sono rappresentati da titoli di Stato quotati vincolati per erogazioni di borse di studio.<br />

La ripartizione delle Altre attività finanziarie per scadenza è la seguente:<br />

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Altre attività finanziarie<br />

entro l’esercizio 136.024 15.437<br />

tra uno e cinque anni 7.746 11.145<br />

oltre cinque anni 177 305<br />

Totale 143.947 26.887<br />

331


332<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

13. Altre attività non correnti<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammontano a 147 migliaia di euro con una variazione netta in diminuzione di 56 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009, e<br />

comprendono crediti verso erario e crediti verso dipendenti scadenti oltre i dodici mesi.<br />

14. Crediti commerciali<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammontano a 8.078 migliaia di euro con una variazione netta in diminuzione di 51.937 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009,<br />

e si riferiscono a:<br />

Al Al<br />

(in migliaia di euro) 31 dicembre <strong>2010</strong> 31 dicembre 2009 Variazione<br />

Crediti verso clienti Terzi<br />

Crediti 7.971 53.091 (45.120)<br />

Fondo svalutazione (156) (228) 72<br />

Totale crediti verso clienti Terzi 7.815 52.863 (45.048)<br />

Crediti commerciali verso imprese del Gruppo 263 7.152 (6.889)<br />

Totale Crediti commerciali 8.078 60.015 (51.937)<br />

I Crediti verso clienti Terzi si riferiscono principalmente a crediti nei confronti di T.A.V. S.p.A. (ora Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.) per stati avanzamento lavori,<br />

realizzati negli ultimi mesi dell’anno, relativi alle tratte ferroviarie ad alta velocità. Tali importi trovano corrispondenza nella voce Debiti commerciali, in relazione<br />

allo stato avanzamento lavori da liquidare ai consorzi CAV.E.T. e CAV.TO.MI. (vedasi Nota 24).<br />

I Crediti commerciali verso imprese del Gruppo comprendono accertamenti per conguagli su prestazioni da liquidare.<br />

Il fondo svalutazione è stato determinato sulla base della valutazione del rischio relativamente ad alcuni crediti minori verso terzi.<br />

Si ritiene che il valore contabile dei Crediti commerciali approssimi il loro fair value.<br />

Si segnala infine che i Crediti commerciali saranno esigibili entro l’esercizio successivo e non presentano saldi scaduti di ammontare significativo.<br />

15. Crediti finanziari correnti<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammontano a 311.526 migliaia di euro con una variazione netta in diminuzione di 334.548 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009,<br />

e sono rappresentati da crediti verso imprese del Gruppo dettagliati come segue:<br />

Al Al<br />

(in migliaia di euro) 31 dicembre <strong>2010</strong> 31 dicembre 2009 Variazione<br />

Conto corrente presso <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. 196.529 606.941 (410.412)<br />

Attività per strumenti finanziari derivati 114.997 39.127 75.870<br />

Altri crediti minori verso <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. - 6 (6)<br />

Totale Crediti finanziari correnti 311.526 646.074 (334.548)<br />

La voce Conto corrente presso <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. rappresenta il saldo attivo del conto corrente intrattenuto con <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. nell’ambito della gestione<br />

centralizzata della tesoreria del Gruppo. Il valore esposto al 31 dicembre <strong>2010</strong> è al netto della quota parte, pari a 213.000 migliaia di euro, riclassificata alla<br />

voce “Attività oggetto di Scissione” (vedasi Nota 18), destinata ad essere trasferita come Crediti finanziari da <strong>Fiat</strong> S.p.A. a <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. a seguito<br />

della Scissione.


Al 31 dicembre <strong>2010</strong> la voce Attività per strumenti finanziari derivati rappresenta il fair value dei due Equity Swap su azioni <strong>Fiat</strong>, stipulati dalla società <strong>Fiat</strong><br />

Finance S.p.A. su mandato <strong>Fiat</strong> S.p.A. con primarie istituzioni bancarie per coprire il rischio di rialzo del titolo al di sopra del prezzo di esercizio delle stock<br />

option assegnate nel 2004 e nel 2006 all’Amministratore Delegato, come già descritto nella precedente Nota 7 a cui si rimanda per le altre informazioni. Il<br />

fair value di tali Equity Swap è stato determinato utilizzando le quotazioni di mercato alla data di bilancio. Al 31 dicembre 2009 la voce, pari a 39.127 migliaia<br />

di euro, era riferita al fair value del primo dei due Equity Swap di cui sopra, mentre il secondo Equity Swap aveva un fair value negativo (vedasi Nota 25).<br />

Si ritiene che il valore contabile dei Crediti finanziari approssimi il loro fair value.<br />

16. Altri crediti correnti<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammontano a 350.554 migliaia di euro con una variazione netta in aumento di 151.631 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009,<br />

e sono vantati nei confronti di:<br />

Al Al<br />

(in migliaia di euro) 31 dicembre <strong>2010</strong> 31 dicembre 2009 Variazione<br />

Crediti verso imprese del Gruppo per IRES consolidata 240.192 120.755 119.437<br />

Altri crediti verso imprese del Gruppo 217 1.070 (853)<br />

Crediti verso l’erario per IVA 61.112 24.586 36.526<br />

Crediti verso l’erario per IRES 46.389 49.209 (2.820)<br />

Crediti verso l’erario per IRAP 647 1.163 (516)<br />

Altri minori 1.997 2.140 (143)<br />

Totale Altri crediti correnti 350.554 198.923 151.631<br />

I Crediti verso imprese del Gruppo per IRES consolidata sono relativi all’IRES calcolata sui redditi imponibili conferiti dalle società controllate italiane nel<br />

consolidato fiscale nazionale.<br />

Gli Altri crediti verso imprese del Gruppo comprendono partite varie da incassare.<br />

I Crediti verso l’erario per IVA si riferiscono essenzialmente al saldo dell’IVA a credito determinato nell’ambito della liquidazione IVA su base consolidata per<br />

le società controllate italiane partecipanti alla procedura, nonché a crediti IVA di periodi precedenti, chiesti a rimborso.<br />

I Crediti verso l’erario per IRES includono i crediti trasferiti a <strong>Fiat</strong> S.p.A. dalle società italiane che partecipano al consolidato fiscale nazionale nell’esercizio<br />

<strong>2010</strong> e negli esercizi precedenti. Al 31 dicembre <strong>2010</strong> i crediti chiesti a rimborso e ceduti a factor ammontavano a 25.702 migliaia di euro (25.214 migliaia<br />

di euro al 31 dicembre 2009) e sono mantenuti in bilancio, trovando contropartita nella posta del passivo Debiti verso società di factoring per anticipazioni<br />

su crediti (vedasi Nota 25), secondo quanto previsto dallo IAS 39.<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> non risultano iscritti interessi su crediti IVA chiesti a rimborso (come pure al 31 dicembre 2009), mentre gli interessi iscritti su crediti<br />

IRES (totalmente ceduti a factor) sono pari a 2.702 migliaia di euro (2.214 migliaia di euro al 31 dicembre 2009).<br />

Si ritiene che il valore contabile degli Altri crediti correnti approssimi il loro fair value.<br />

Si segnala che gli Altri crediti correnti saranno esigibili per la quasi totalità entro l’esercizio successivo.<br />

333


334<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

17. Disponibilità e mezzi equivalenti<br />

Le Disponibilità e mezzi equivalenti includono:<br />

Al Al<br />

(in migliaia di euro) 31 dicembre <strong>2010</strong> 31 dicembre 2009 Variazione<br />

Depositi bancari e postali 240 473 (233)<br />

Assegni, denaro e valori in cassa - 1 (1)<br />

Totale Disponibilità e mezzi equivalenti 240 474 (234)<br />

I valori esposti si riferiscono a saldi di conti correnti bancari in euro rimborsabili a vista. Si ritiene che il valore delle Disponibilità e mezzi equivalenti sia allineato<br />

al loro fair value alla data.<br />

Il rischio di credito correlato alle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti è da ritenersi limitato in quanto le controparti sono rappresentate da primarie<br />

istituzioni bancarie nazionali ed internazionali.<br />

18. Attività e Passività oggetto di Scissione<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> le voci Attività e Passività oggetto di Scissione includono le partecipazioni detenute da <strong>Fiat</strong> S.p.A. nonché gli altri elementi patrimoniali<br />

che a seguito della Scissione sono stati trasferiti a <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. con effetto dal 1° gennaio 2011, in particolare:<br />

(in migliaia di euro) % di possesso Al 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

Partecipazioni<br />

<strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. 100,00% 4.577.346<br />

Iveco S.p.A. (già Nuove Iniziative Finanziarie Cinque S.p.A.) 100,00% 200.000<br />

FPT Industrial S.p.A. (già Nuova Immobiliare Nove S.p.A.) 100,00% 100.000<br />

<strong>Fiat</strong> Industrial Finance S.p.A. 100,00% 100.000<br />

Totale Partecipazioni 4.977.346<br />

Crediti finanziari verso <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. 213.000<br />

Attività oggetto di Scissione 5.190.346<br />

Debiti finanziari verso <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. 1.440.000<br />

Passività oggetto di Scissione 1.440.000<br />

Totale valore netto scindendo 3.750.346<br />

La voce Crediti finanziari verso <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. rappresenta una quota parte del saldo attivo del Conto corrente intrattenuto da <strong>Fiat</strong> S.p.A. con <strong>Fiat</strong><br />

Finance S.p.A. nell’ambito della gestione centralizzata della tesoreria di Gruppo (vedasi Nota 15), mentre la voce Debiti finanziari verso <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. si<br />

riferisce a due finanziamenti in euro a tasso variabile ricevuti da <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. rispettivamente in data 26/05/<strong>2010</strong> per 1.050 milioni di euro (scadenza<br />

25/05/2012) e in data 26/07/<strong>2010</strong> per 390 milioni di euro (scadenza 31/01/2011).<br />

Il valore netto scindendo sopra indicato corrisponde all’effetto della Scissione sul Patrimonio netto, descritto alla successiva Nota 19.<br />

La Scissione è attuata in regime di continuità di valori, senza rilevare alcuna plusvalenza o minusvalenza, per cui i suddetti elementi sono stati trasferiti alla<br />

società beneficiaria <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. a valori di libro.<br />

19. Patrimonio netto<br />

Il Patrimonio netto al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammonta a 12.704.460 migliaia di euro, in aumento di 217.613 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009 a<br />

seguito principalmente del risultato netto positivo dell’esercizio pari a 441.959 migliaia di euro ed al netto della diminuzione legata alla distribuzione di<br />

dividendi per 237.119 migliaia di euro (0,17 euro a ciascuna azione ordinaria, 0,31 euro a ciascuna azione privilegiata e 0,325 euro a ciascuna azione di<br />

risparmio).


Capitale sociale<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> il Capitale sociale, interamente versato, ammonta a 6.377.263 migliaia di euro ed è così composto:<br />

(n° azioni) Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Azioni emesse interamente versate<br />

Azioni ordinarie 1.092.247.485 1.092.247.485<br />

Azioni privilegiate 103.292.310 103.292.310<br />

Azioni di risparmio 79.912.800 79.912.800<br />

Totale azioni emesse 1.275.452.595 1.275.452.595<br />

Vengono di seguito descritte le caratteristiche del Capitale sociale di <strong>Fiat</strong> S.p.A. sino al 31 dicembre <strong>2010</strong> (ultimo giorno prima della data di efficacia della<br />

Scissione di <strong>Fiat</strong> S.p.A. a favore di <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.): a seguito della Scissione, infatti, alcune di tale caratteristiche sono variate, come descritto nel<br />

successivo paragrafo “Effetti della Scissione sul Capitale sociale e sulle Riserve”.<br />

Sino al 31 dicembre <strong>2010</strong> le azioni emesse avevano tutte valore nominale di 5 euro cadauna e prevedevano diversi diritti e privilegi a seconda delle categorie.<br />

Ogni azione attribuisce il diritto ad una parte proporzionale degli utili di cui sia deliberata la distribuzione e del patrimonio netto risultante dalla liquidazione,<br />

salvi i diritti stabiliti a favore delle azioni privilegiate e di risparmio, come di seguito descritto.<br />

Ogni azione ordinaria attribuisce invece, il diritto di voto senza limitazione alcuna. Ogni azione privilegiata attribuisce il diritto di voto limitatamente alle materie<br />

di competenza dell’Assemblea straordinaria e quando si deve deliberare in merito al Regolamento dell’Assemblea. Le azioni di risparmio sono prive del<br />

diritto di voto.<br />

Sino alla data in cui sarà deliberata la distribuzione del risultato d’esercizio <strong>2010</strong>, gli utili netti risultanti dal bilancio annuale di <strong>Fiat</strong> S.p.A. devono essere così<br />

destinati:<br />

alla riserva legale il 5% fino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale;<br />

alle azioni di risparmio fino a concorrenza di euro 0,31 per azione;<br />

ad ulteriore accantonamento a riserva legale, alla riserva straordinaria e/o ad utili portati a nuovo eventuali assegnazioni deliberate dall’Assemblea;<br />

alle azioni privilegiate fino a concorrenza di euro 0,31 per azione;<br />

alle azioni ordinarie fino a concorrenza di euro 0,155 per azione;<br />

alle azioni di risparmio e ordinarie in egual misura una ulteriore quota fino a concorrenza di euro 0,155 per azione;<br />

a ciascuna delle azioni ordinarie, privilegiate e di risparmio in egual misura, gli utili che residuano di cui l’Assemblea deliberi la distribuzione.<br />

Quando in un esercizio sia stato assegnato alle azioni di risparmio un dividendo inferiore a 0,31 euro, la differenza è computata in aumento del dividendo<br />

privilegiato loro spettante nei due esercizi successivi.<br />

In caso di esclusione dalle negoziazioni di borsa le azioni di risparmio, se al portatore, sono trasformate in azioni nominative ed hanno il diritto di percepire<br />

un dividendo maggiorato di 0,175 euro, anziché di 0,155 euro, rispetto al dividendo percepito dalle azioni ordinarie e privilegiate.<br />

In caso di esclusione dalle negoziazioni delle azioni ordinarie, la maggiorazione del dividendo spettante alle azioni di risparmio, rispetto al dividendo percepito<br />

dalle azioni ordinarie e privilegiate, è aumentata a 0,2 euro per azione.<br />

In caso di liquidazione, il patrimonio sociale è ripartito, in ordine di priorità, alle azioni di risparmio fino a concorrenza del loro valore nominale, alle azioni<br />

privilegiate fino a concorrenza del loro valore nominale, alle azioni ordinarie fino a concorrenza del loro valore nominale; l’eventuale residuo è ripartito in egual<br />

misura alle azioni delle tre categorie.<br />

335


336<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

La seguente tabella mostra la riconciliazione tra il numero delle azioni in circolazione al 31 dicembre 2008 ed il numero delle azioni in circolazione al<br />

31 dicembre <strong>2010</strong>:<br />

(Acquisti)/ (Acquisti)/<br />

Al Vendite di Al Vendite di Al<br />

31 dicembre Aumento azioni 31 dicembre Aumento azioni 31 dicembre<br />

(numero di azioni in migliaia) 2008 di capitale proprie 2009 di capitale proprie <strong>2010</strong><br />

Azioni ordinarie emesse 1.092.247 - - 1.092.247 - - 1.092.247<br />

Meno: Azioni proprie (38.568) - - (38.568) - - (38.568)<br />

Azioni ordinarie in circolazione 1.053.679 - - 1.053.679 - - 1.053.679<br />

Azioni privilegiate emesse 103.292 - - 103.292 - - 103.292<br />

Meno: Azioni proprie - - - - - - -<br />

Azioni privilegiate in circolazione 103.292 - - 103.292 - - 103.292<br />

Azioni di risparmio emesse 79.913 - - 79.913 - - 79.913<br />

Meno: Azioni proprie - - - - - - -<br />

Azioni di risparmio in circolazione 79.913 - - 79.913 - - 79.913<br />

Totale Azioni emesse da <strong>Fiat</strong> S.p.A. 1.275.452 - - 1.275.452 - - 1.275.452<br />

Meno: Azioni proprie (38.568) - - (38.568) - - (38.568)<br />

Totale Azioni <strong>Fiat</strong> S.p.A. in circolazione 1.236.884 - - 1.236.884 - - 1.236.884<br />

Riguardo al capitale sociale e alle riserve delle società per azioni la normativa italiana stabilisce che:<br />

Il capitale sociale della società non può avere valore inferiore a 120.000 euro.<br />

Ogni variazione dell’importo del capitale sociale deve essere deliberata dall’Assemblea, la quale può attribuire delega al Consiglio, per un periodo<br />

massimo di cinque anni, ad aumentare il capitale fino ad un ammontare determinato; l’organo assembleare ha inoltre l’obbligo di adottare gli opportuni<br />

provvedimenti quando risulta che il capitale sociale è diminuito di oltre un terzo in conseguenza di perdite accertate, nonché di procedere alla riduzione<br />

del capitale sociale se entro l’esercizio successivo detta perdita non risulta diminuita a meno di un terzo. Se, per la perdita di oltre un terzo del capitale,<br />

questo si riduce al di sotto del minimo legale sopra citato, l’Assemblea deve deliberare sia la riduzione del capitale che il contemporaneo aumento del<br />

medesimo ad una cifra non inferiore al detto minimo, o la trasformazione della società.<br />

La partecipazione agli utili spettanti a ciascuna categoria di azioni di <strong>Fiat</strong> S.p.A. è determinata dallo statuto.<br />

La riserva soprapprezzo azioni viene costituita se la società emette azioni ad un prezzo superiore al loro valore nominale e non può essere distribuita fino<br />

a che la riserva legale non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale.<br />

Per quanto riguarda le azioni proprie, la società non può acquistare azioni proprie se non nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti<br />

dall’ultimo bilancio regolarmente approvato. L’acquisto deve essere autorizzato dall’Assemblea e in nessun caso il valore nominale delle azioni acquistate<br />

può eccedere la quinta parte del capitale sociale.<br />

Con riferimento al Capitale sociale si ricorda, inoltre, che il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 3 novembre 2006, ha esercitato la delega ex art.<br />

2443 del Codice Civile per l’aumento di capitale, riservato a dipendenti della società e/o di società controllate nel limite dell’1% del capitale sociale ovvero di<br />

massimi 50 milioni di euro mediante emissione di massime n. 10 milioni di azioni ordinarie da nominali euro 5 cadauna, corrispondenti allo 0,78% del capitale<br />

sociale e allo 0,92% del capitale ordinario, al prezzo di 13,37 euro per azione, al servizio del piano di stock option a dipendenti descritto nel successivo<br />

paragrafo. Tale aumento di capitale avrà esecuzione subordinatamente al verificarsi delle condizioni del piano.<br />

Nel corso del <strong>2010</strong> <strong>Fiat</strong> ha ribadito la policy in base alla quale intende distribuire ai propri azionisti, su una base rolling su tre anni, un dividendo complessivo<br />

pari al 25% degli utili consolidati conseguiti con un pagamento annuo minimo di 150 milioni di euro. Completata l’operazione di Scissione, il 27 gennaio 2011


<strong>Fiat</strong> ha dichiarato che per il 2011 stesso, anno di transizione, la politica dei dividendi è prevista invariata, con un pagamento atteso del 25% dell’utile<br />

consolidato 2011 sia per <strong>Fiat</strong> post Scissione, sia per <strong>Fiat</strong> Industrial, con un minimo di 50 milioni di euro per la prima e di 100 milioni di euro per la seconda;<br />

nel corso del 2011 i rispettivi Consigli di Amministrazione articoleranno una politica dei dividendi per gli anni successivi.<br />

Per il <strong>2010</strong>, il Consiglio di Amministrazione propone all’Assemblea degli azionisti il pagamento di un dividendo complessivo di 155,1 milioni di euro (151,6<br />

milioni di euro escludendo le azioni proprie detenute da <strong>Fiat</strong> S.p.A. alla data del presente bilancio d’esercizio). La proposta di distribuzione del dividendo è<br />

così articolata:<br />

0,09 euro per azione ordinaria;<br />

0,31 euro per azione privilegiata;<br />

0,31 euro per azione di risparmio.<br />

Gli obiettivi identificati da <strong>Fiat</strong> nella gestione del capitale sono la creazione di valore per la generalità degli azionisti, la salvaguardia della continuità aziendale<br />

ed il supporto allo sviluppo del Gruppo. <strong>Fiat</strong> intende pertanto mantenere un adeguato livello di capitalizzazione, che permetta nel contempo di realizzare un<br />

soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e di garantire l’economica accessibilità a fonti esterne di finanziamento, anche attraverso il conseguimento<br />

di un rating adeguato.<br />

<strong>Fiat</strong> monitora costantemente l’evoluzione del livello di indebitamento in rapporto al patrimonio netto ed in particolare il livello di indebitamento netto e la<br />

generazione di cassa delle attività industriali.<br />

Al fine di raggiungere gli obiettivi sopra riportati, <strong>Fiat</strong> persegue il costante miglioramento della redditività dei business nei quali opera. Inoltre, in linea generale,<br />

può vendere parte delle proprie attività per ridurre l’ammontare dei debiti mentre il Consiglio di Amministrazione può proporre all’Assemblea degli azionisti la<br />

riduzione o l’aumento del capitale sociale oppure, ove consentito dalla legge, la distribuzione di riserve. In tale contesto la <strong>Fiat</strong> S.p.A. realizza anche acquisti<br />

di azioni proprie, sempre nei limiti autorizzati dall’Assemblea degli azionisti, seguendo le stesse logiche di creazione di valore, compatibilmente con gli obiettivi<br />

di equilibrio finanziario e di miglioramento del rating.<br />

Per capitale si intende sia il valore apportato dagli azionisti (capitale sociale e riserva sovrapprezzo, al netto del valore delle azioni proprie, complessivamente<br />

pari a 7.261.595 migliaia di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong>, invariato rispetto al 31 dicembre 2009), sia il valore generato dalla <strong>Fiat</strong> S.p.A in termini di risultati<br />

conseguiti dalla gestione (utili a nuovo ed altre riserve, al lordo del risultato dell’esercizio, complessivamente pari a 5.444.893 migliaia di euro al 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong> e 5.222.812 migliaia di euro al 31 dicembre 2009, esclusi gli utili e perdite iscritti direttamente a Patrimonio netto).<br />

Riserva da soprapprezzo azioni<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammonta a 1.540.885 migliaia di euro e risulta invariata rispetto al 31 dicembre 2009.<br />

Riserva legale<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammonta a 716.458 migliaia di euro, con una variazione in aumento di 16.998 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009 a seguito<br />

della destinazione della quota dell’utile dell’esercizio precedente, come deliberato dall’Assemblea degli azionisti del 26 marzo <strong>2010</strong>.<br />

Riserva disponibile per acquisto azioni proprie<br />

Tale riserva è stata costituita mediante prelievo dalla riserva “Utili (perdite) a nuovo”, a seguito delle delibere dell’Assemblea degli azionisti che hanno<br />

autorizzato l’acquisto di azioni proprie. In particolare gli acquisti di azioni proprie sono stati eseguiti a valere su un programma (il “Programma”) autorizzato<br />

dall’Assemblea degli azionisti del 5 aprile 2007 e rinnovato dalle Assemblee degli azionisti del 31 marzo 2008 e del 27 marzo 2009, che prevedeva l’acquisto<br />

di azioni proprie sui mercati regolamentati secondo i seguenti termini:<br />

il Programma avrebbe avuto termine il 27 settembre <strong>2010</strong> o comunque al raggiungimento del controvalore massimo di 1,8 miliardi di euro, comprensivo<br />

delle azioni <strong>Fiat</strong> già detenute dalla società, o di un numero di azioni pari al 10% del capitale sociale;<br />

il prezzo massimo di acquisto non avrebbe potuto essere superiore del 10% al prezzo di riferimento rilevato in Borsa il giorno precedente all’acquisto<br />

effettuato;<br />

il numero massimo di azioni acquistate giornalmente non avrebbe potuto essere superiore al 20% del totale degli scambi giornalieri di ciascuna categoria.<br />

337


338<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

Ancorché il programma di acquisto azioni proprie sia stato sospeso, al fine di mantenere la necessaria flessibilità operativa su un adeguato orizzonte<br />

temporale, l’Assemblea del 26 marzo <strong>2010</strong> ha rinnovato l’autorizzazione all’acquisto ed alla disponibilità di azioni proprie anche attraverso società controllate,<br />

per il periodo di diciotto mesi, revocando contestualmente, per la parte non ancora eseguita alla data, l’analoga delibera assunta in data 27 marzo 2009.<br />

L’autorizzazione riguardava un numero massimo di azioni delle tre categorie tale da non eccedere il 10% del capitale sociale ed il controvalore massimo di<br />

1,8 miliardi di euro, tenuto conto delle azioni <strong>Fiat</strong> già detenute dalla società per 656,6 milioni di euro.<br />

In data 16 settembre <strong>2010</strong> l’Assemblea straordinaria degli azionisti di <strong>Fiat</strong> S.p.A. anche al fine di tenere conto della proposta di riduzione del valore nominale<br />

unitario delle azioni di <strong>Fiat</strong> S.p.A. da 5 euro per azione a 3,5 euro per azione conseguente alla Scissione, ha approvato la limitazione dell’autorizzazione<br />

all’acquisto di azioni proprie ad un controvalore massimo di 1,2 miliardi di euro, fermo restando il numero massimo di azioni, delle tre categorie, non<br />

eccedente il 10% del capitale sociale e quant’altro deliberato al riguardo dalla precedente Assemblea degli azionisti del 26 marzo <strong>2010</strong>.<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> la Riserva disponibile per acquisto azioni proprie ammonta a 543.447 migliaia di euro con una variazione in diminuzione di 599.293<br />

migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009 conseguente:<br />

alla delibera dall’Assemblea degli azionisti del 26 marzo <strong>2010</strong> che, come precedentemente ricordato, ha revocato per la parte non ancora eseguita alla<br />

data la precedente autorizzazione all’acquisto di azioni proprie e nel contempo ha rinnovato l’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, sempre per<br />

il controvalore massimo di 1,8 miliardi di euro comprensivo delle riserve già vincolate per 656,6 milioni di euro per azioni proprie in portafoglio alla data,<br />

riconfermando pertanto il valore della riserva disponibile per acquisto azioni proprie di 1.142.740 migliaia di euro, già in essere al 31 dicembre 2009 e<br />

rimasta invariata;<br />

alla delibera dell’Assemblea degli azionisti del 16 settembre <strong>2010</strong> che ha approvato la limitazione dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie al<br />

controvalore massimo di 1,2 miliardi di euro, con conseguente riduzione della riserva disponibile per acquisto azioni proprie per 599.293 migliaia di euro<br />

e contestuale trasferimento alla riserva “Utili (perdite) portati a nuovo”.<br />

Ribadendo che il programma di acquisto di azioni proprie è stato sospeso, il Consiglio di Amministrazione, tenuto conto che l’attuale autorizzazione scadrà<br />

il 26 settembre 2011, allo scopo di mantenere la necessaria flessibilità operativa su un adeguato orizzonte temporale proporrà all’Assemblea degli azionisti<br />

il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto, per la durata di diciotto mesi, di un numero massimo di azioni proprie delle tre categorie tale da non eccedere il<br />

limite di legge sul capitale sociale ed il controvalore massimo di 1,2 miliardi di euro, comprensivo della riserva già vincolata a fronte delle azioni proprie in<br />

portafoglio che, dopo aver rilevato gli effetti della Scissione di seguito descritti, ammonta ad oggi a 289 milioni di euro. La proposta, qualora approvata, non<br />

comporterà ovviamente alcun obbligo di acquisto.<br />

Al 18 febbraio 2011, le azioni ordinarie acquisite dall’inizio del Programma sono pari a 37,27 milioni, per un investimento complessivo di 665 milioni di euro.<br />

Riserva per azioni proprie in portafoglio<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammonta a 656.553 migliaia di euro e risulta invariata rispetto al 31 dicembre 2009.<br />

Tale riserva trae origine dai vincoli di legge (art. 2357 ter C.C.) e le sue variazioni sono la risultante degli incrementi per trasferimento dalla “Riserva disponibile<br />

per acquisto azioni proprie”, in relazione alle azioni proprie acquistate, al netto dei decrementi per le azioni proprie vendute.<br />

Utili (perdite) portati a nuovo<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> gli utili a nuovo ammontano a 2.884.134 migliaia di euro, con una variazione in aumento di 685.140 migliaia di euro rispetto al 31<br />

dicembre 2009 conseguente:<br />

alla destinazione del residuo dell’utile dell’esercizio precedente, per 85.847 migliaia di euro come utili portati a nuovo, come deliberato dall’Assemblea<br />

degli azionisti del 26 marzo <strong>2010</strong>, dopo la destinazione della quota alla Riserva legale e l’avvenuta distribuzione dei dividendi;<br />

al trasferimento dalla “Riserva disponibile per acquisto azioni proprie” per 599.293 migliaia di euro, a seguito della limitazione dell’importo dell’autorizzazione<br />

all’acquisto di azioni proprie, deliberata dall’Assemblea degli azionisti del 16 settembre <strong>2010</strong> precedentemente indicata.<br />

Utili (perdite) iscritti direttamente a patrimonio netto<br />

Tale riserva accoglie gli utili e le perdite iscritti direttamente a patrimonio netto ed in particolare quelli derivanti dall’adeguamento a fair value delle partecipazioni<br />

in altre imprese, così come descritto in precedenza (vedasi Nota 11).


Al 31 dicembre <strong>2010</strong> tale riserva è negativa ed ammonta a 2.028 migliaia di euro con una variazione in diminuzione di 4.468 migliaia di euro rispetto al 31<br />

dicembre 2009 per adeguamento a fair value a tale data delle partecipazioni in Fin. Priv. S.r.l. e in Assicurazioni Generali S.p.A.<br />

Riserva per stock option<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammonta a 112.513 migliaia di euro, con una variazione in aumento di 17.241 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009, in<br />

contropartita all’onere rilevato a conto economico nel <strong>2010</strong> per i piani di stock option e stock grant con sottostante azioni <strong>Fiat</strong> S.p.A. relativi all’Amministratore<br />

Delegato (vedasi Nota 6).<br />

Altre riserve<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammontano a 89.829 migliaia di euro e risultano invariate rispetto al 31 dicembre 2009. In particolare sono rappresentate da:<br />

Riserva legge 413/1991: ammonta a 22.591 migliaia di euro e corrisponde al valore della rivalutazione obbligatoria degli immobili (al netto della relativa<br />

imposta sostitutiva) effettuata in base alla legge n. 413 del 30 dicembre 1991, accreditato a specifica riserva ai sensi della citata legge.<br />

Riserva straordinaria: ammonta a 28.044 migliaia di euro e corrisponde al valore determinato dall’Assemblea degli azionisti dell’11 maggio 2004.<br />

Riserva avanzo da scissione: ammonta a 39.194 migliaia di euro ed accoglie l’avanzo emergente dall’operazione di Scissione parziale della controllata<br />

<strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. a favore della controllante <strong>Fiat</strong> S.p.A., avvenuta in data 29 dicembre 2008.<br />

Effetti della Scissione sul Capitale sociale e sulle Riserve<br />

Per effetto della Scissione, dal 1° gennaio 2011 il patrimonio netto della società scissa <strong>Fiat</strong> S.p.A. è proporzionalmente ridotto per l’importo di 3.750.346<br />

migliaia di euro, mediante imputazione del relativo ammontare per 1.913.179 migliaia di euro a decremento del Capitale sociale e per 1.837.167 migliaia di<br />

euro a decremento delle riserve. In particolare:<br />

il Capitale sociale si riduce a 4.464.084 migliaia di euro, con una variazione in diminuzione di 1.913.179 migliaia di euro;<br />

la Riserva legale si riduce a 501.521 migliaia di euro, con una variazione in diminuzione di 214.937 migliaia di euro;<br />

la Riserva da soprapprezzo si riduce a 1.078.619 migliaia di euro, con una variazione in diminuzione di 462.266 migliaia di euro;<br />

la Riserva Utili (perdite) portati a nuovo si riduce a 1.724.170 migliaia di euro, con una variazione in diminuzione di 1.159.964 migliaia di euro.<br />

La riduzione del Capitale sociale determinata dalla Scissione non comporta l’annullamento di azioni della società scissa <strong>Fiat</strong> S.p.A., bensì la riduzione del<br />

valore nominale unitario delle azioni di tutte le categorie da 5 euro a 3,5 euro.<br />

La riduzione di 1,5 euro del valore nominale unitario delle azioni della società scissa <strong>Fiat</strong> S.p.A. (corrispondente alla proporzionale riduzione patrimoniale<br />

oggetto di assegnazione), è conseguenza dell’emissione senza corrispettivo nel rapporto di 1 a 1 delle nuove azioni della società beneficiaria <strong>Fiat</strong> Industrial<br />

S.p.A., le quali hanno valore nominale unitario pari a 1,5 euro con prerogative giuridiche identiche a quelle spettanti, rispettivamente, a ciascuna categoria<br />

di azioni della società scissa <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

I privilegi spettanti alle diverse categorie di azioni della società scissa <strong>Fiat</strong> S.p.A. in sede di destinazione dell’utile di esercizio risultano proporzionalmente<br />

assegnati anche alle corrispondenti categorie di azioni della società beneficiaria <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A., al fine di mantenere invariate le priorità e la misura<br />

percentuale rispetto al valore nominale.<br />

A seguito delle modifiche statutarie, dal giorno successivo a quello in cui verrà deliberata la destinazione del risultato d’esercizio <strong>2010</strong>, rispetto a quanto<br />

precedentemente illustrato, gli utili netti risultanti dal bilancio annuale di <strong>Fiat</strong> S.p.A., saranno così destinati:<br />

alla riserva legale il 5% fino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale;<br />

alle azioni di risparmio fino a concorrenza di euro 0,217 per azione;<br />

ad ulteriore accantonamento a riserva legale, alla riserva straordinaria e/o ad utili portati a nuovo eventuali assegnazioni deliberate dall’Assemblea;<br />

alle azioni privilegiate fino a concorrenza di euro 0,217 per azione;<br />

339


340<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

alle azioni ordinarie fino a concorrenza di euro 0,1085 per azione;<br />

alle azioni di risparmio e ordinarie in egual misura una ulteriore quota fino a concorrenza di euro 0,1085 per azione;<br />

a ciascuna delle azioni ordinarie, privilegiate e di risparmio in egual misura, gli utili che residuano di cui l’Assemblea deliberi la distribuzione.<br />

Quando in un esercizio sia stato assegnato alle azioni di risparmio un dividendo inferiore a 0,217 euro, la differenza verrà computata in aumento del dividendo<br />

privilegiato loro spettante nei due esercizi successivi.<br />

In caso di esclusione dalle negoziazioni di borsa le azioni di risparmio, se al portatore, sono trasformate in azioni nominative ed hanno il diritto di percepire<br />

un dividendo maggiorato di 0,1225 euro, anziché di 0,1085 euro, rispetto al dividendo percepito dalle azioni ordinarie e privilegiate.<br />

In caso di esclusione dalle negoziazioni delle azioni ordinarie, la maggiorazione del dividendo spettante alle azioni di risparmio, rispetto al dividendo percepito<br />

dalle azioni ordinarie e privilegiate, è aumentata a 0,140 euro per azione.<br />

Infine, con riferimento al Capitale sociale ed alle deliberazioni assunte dal Consiglio di Amministrazione in data 3 novembre 2006, precedentemente ricordate,<br />

in tema di aumento riservato a dipendenti della società e/o di società controllate sulla base del relativo piano di incentivazione, a seguito della Scissione il<br />

Capitale sociale potrà aumentare per massimi 35 milioni di euro mediante emissione di massime n.10 milioni di azioni ordinarie da nominali euro 3,5 cadauna.<br />

Azioni proprie<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> il valore contabile ammonta a 656.553 migliaia di euro e si riferisce a n. 38.568.458 azioni ordinarie (costo unitario medio di 17,023<br />

euro) pari al 3,02% del capitale sociale, per un valore nominale complessivo di 192.842 migliaia di euro. I valori risultano invariati rispetto al 31 dicembre<br />

2009 non essendo avvenuti acquisti o vendite di azioni proprie nel corso del <strong>2010</strong>.<br />

Con riferimento alle variazioni intervenute nell’anno precedente, si ricorda anche nel corso del 2009 non erano avvenuti acquisti o vendite di azioni proprie.<br />

A seguito della Scissione, in data 1° gennaio 2011 sono state assegnate a <strong>Fiat</strong> S.p.A. n. 38.568.458 azioni ordinarie emesse da <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. e<br />

corrispondenti alle azioni proprie in portafoglio. La quota parte della voce di patrimono netto “Azioni proprie” attribuibile alle azioni <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A., pari<br />

a circa 368 milioni di euro, sarà quindi riclassificata all’attivo patrimoniale e valutata a fair value iniziale, con contropartita sulle sole riserve di patrimonio netto,<br />

senza rilevare quindi alcun effetto sul risultato dell’esercizio 2011. Come ulteriore conseguenza la Riserva per azioni proprie in portafoglio sarà ridotta per<br />

circa 368 milioni di euro con pari incremento della riserva “Utili (perdite) portati a nuovo”. Come di seguito descritto con riferimento alle Modifiche dei piani di<br />

stock option e di stock grant conseguenti alla Scissione, di tali azioni <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. n. 23.021.250 sono destinate al servizio dei piani di stock option<br />

maturati e dei piani di stock grant.<br />

Pagamenti basati su azioni<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> e al 31 dicembre 2009 <strong>Fiat</strong> S.p.A. ha in essere diversi piani di pagamento basati su azioni spettanti ai manager delle società del Gruppo<br />

e all’Amministratore Delegato di <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Piani di Stock Option con sottostante azioni ordinarie <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

I piani emessi fino al 2002 dal Consiglio di Amministrazione di <strong>Fiat</strong> S.p.A. al 31 dicembre <strong>2010</strong> sono interamente decaduti. Tali piani avevano le seguenti<br />

caratteristiche contrattuali:<br />

Soggetti Data di Strike price N° opzioni Percentuale<br />

Piano assegnatari assegnazione Expiry date (euro) assegnate Vesting date conferimento<br />

Stock Option Ex Presidente C.d.A. 14 maggio 2002 1° gennaio <strong>2010</strong> 12,699 1.000.000 1° gennaio 2005 100%<br />

Maggio 2002 (decaduto)<br />

Stock Option Manager 12 settembre 2002 12 settembre <strong>2010</strong> 10,397 6.100.000 12 settembre 2003 25%<br />

Settembre 2002 (decaduto) 12 settembre 2004 25%<br />

12 settembre 2005 25%<br />

12 settembre 2006 25%


In data 26 luglio 2004 il Consiglio di Amministrazione aveva concesso al Dr. Marchionne, quale componente del compenso variabile per la carica di<br />

Amministratore Delegato, opzioni per l’acquisto di n. 10.670.000 azioni ordinarie <strong>Fiat</strong> S.p.A. al prezzo di 6,583 euro per azione, esercitabili dal 1° giugno<br />

2008 al 1° gennaio 2011. In ognuno dei primi tre anni seguenti la data di assegnazione il Dr. Marchionne aveva maturato il diritto di acquistare, dal 1° giugno<br />

2008, una quota annua massima di n. 2.370.000 azioni. A partire dal 1° giugno 2008 egli aveva diritto di esercitare, con effetto a tale data, la parte residuale<br />

delle opzioni spettanti, pari a n. 3.560.000 azioni, avendo raggiunto i prestabiliti obiettivi di redditività nel periodo di riferimento. L’Assemblea del 27 marzo<br />

2009, ritenendo interesse prioritario per il Gruppo modificare il suddetto piano al fine di ripristinarne la capacità di fidelizzazione, ha approvato l’introduzione<br />

di nuovo periodo di vesting, unicamente in funzione della permanenza in carica, che ha reso le opzioni non esercitabili sino al 1° gennaio 2011, e l’estensione<br />

del periodo di esercizio che terminerà il 1° gennaio 2016, restando invariate tutte le altre condizioni.<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> le caratteristiche del suddetto piano di stock option sono le seguenti:<br />

Soggetti Data di Strike price N° opzioni Percentuale<br />

Piano assegnatari modifica Expiry date (euro) assegnate Vesting date conferimento<br />

Stock Option Amministratore 27 marzo 2009 1° gennaio 2016 6,583 10.670.000 31 dicembre <strong>2010</strong> 100%<br />

Luglio 2004 (modificato) Delegato<br />

In data 3 novembre 2006, il Consiglio di Amministrazione di <strong>Fiat</strong> S.p.A. aveva deliberato (subordinatamente alla successiva approvazione da parte<br />

dell’Assemblea degli azionisti, occorsa il 5 aprile 2007) un piano di stock option, della durata di otto anni, che conferiva ad alcuni dirigenti del Gruppo e<br />

all’Amministratore Delegato di <strong>Fiat</strong> S.p.A. il diritto di acquistare un determinato numero di azioni ordinarie <strong>Fiat</strong> S.p.A. al prezzo prefissato di 13,37 euro<br />

per azione. In particolare le n. 10.000.000 di opzioni attribuite ai dipendenti e le n. 5.000.000 di opzioni attribuite al Dr. Marchionne avevano un periodo di<br />

maturazione di quattro anni, in quote paritetiche annuali, subordinato al raggiungimento di prestabiliti obiettivi di redditività (Non Market Conditions “NMC”)<br />

nel periodo di riferimento ed erano esercitabili a partire dall’approvazione del bilancio relativo all’esercizio <strong>2010</strong>. Le residue n. 5.000.000 di opzioni attribuite<br />

all’Amministratore Delegato di <strong>Fiat</strong> S.p.A., anch’esse soggette ad un periodo di maturazione quadriennale in quote paritetiche annuali, sono esercitabili a<br />

partire da novembre <strong>2010</strong>. L’esercizio delle opzioni è inoltre subordinato a specifici vincoli temporali di durata del rapporto di lavoro o del mandato.<br />

Le caratteristiche contrattuali del piano di stock option 2006 sono le seguenti:<br />

Soggetti Strike price N° opzioni Percentuale<br />

Piano assegnatari Expiry date (euro) assegnate Vesting date conferimento<br />

Stock Option Amministratore Delegato 3 novembre 2014 13,37 5.000.000 Novembre 2007 25%<br />

Novembre 2006 Novembre 2008 25%<br />

Novembre 2009 25%<br />

Novembre <strong>2010</strong> 25%<br />

Stock Option Amministratore Delegato 3 novembre 2014 13,37 5.000.000 1° Trimestre 2008 (*) 25%*NMC<br />

Novembre 2006 1° Trimestre 2009 (*) 25%*NMC<br />

1° Trimestre <strong>2010</strong> (*) 25%*NMC<br />

1° Trimestre 2011 (*) 25%*NMC<br />

Stock Option Manager 3 novembre 2014 13,37 10.000.000 1° Trimestre 2008 (*) 25%*NMC<br />

Novembre 2006 1° Trimestre 2009 (*) 25%*NMC<br />

1° Trimestre <strong>2010</strong> (*) 25%*NMC<br />

1° Trimestre 2011 (*) 25%*NMC<br />

(*) In occasione dell’approvazione del Bilancio consolidato dell’esercizio precedente, subordinatamente al perdurare dei rapporti professionali.<br />

Come più ampiamente descritto nel successivo paragrafo Modifiche dei piani di stock option e di stock grant conseguenti alla Scissione, le condizioni di<br />

maturazione previste da ciascun piano di stock option, sia ove siano subordinate alla sussistenza del rapporto di lavoro o di collaborazione con il Gruppo<br />

<strong>Fiat</strong>, sia ove siano legate al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance, hanno esaurito il loro periodo temporale di riferimento il 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong>. Con particolare riferimento alle opzioni assegnate nell’ambito Piano di stock option 2006 e subordinate al raggiungimento di prestabiliti obiettivi di<br />

redditività, si precisa che è maturata solo la prima tranche di diritti (ovvero il 25%), in quanto non sono stati raggiunti gli obiettivi di redditività relativi al triennio<br />

2008-<strong>2010</strong> originariamente previsti nel 2006. Il restante 75% è pertanto non maturato.<br />

341


342<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

In data 26 febbraio 2008 il Consiglio di Amministrazione di <strong>Fiat</strong> S.p.A. aveva deliberato un piano di incentivazione, successivamente approvato dall’Assemblea<br />

degli azionisti del 31 marzo 2008, che prevedeva la facoltà di procedere ad assegnazioni periodiche entro il <strong>2010</strong> di un massimo complessivo di 4 milioni<br />

di strumenti finanziari, in forma di stock option e/o stock appreciation right. Lo scopo del piano era l’attrazione e la retention di dirigenti in ruoli chiave<br />

assunti o promossi successivamente all’attribuzione del piano di stock option del 3 novembre 2006 o che avrebbero assunto maggiori responsabilità<br />

dall’assegnazione del piano 2006 e riprendeva le caratteristiche di detto piano in termini di obiettivi di redditività, periodo di maturazione e di esercizio. In<br />

data 23 luglio 2008 il Consiglio di Amministrazione, in attuazione della prima parte del programma, aveva deciso l’attribuzione di n. 1.418.500 stock option<br />

al prezzo di esercizio di euro 10,24, con un periodo di maturazione di tre anni subordinato al raggiungimento di prestabiliti obiettivi di redditività (Non Market<br />

Conditions “NMC”) nel periodo di riferimento ed esercitabili a partire dall’approvazione del bilancio relativo all’esercizio <strong>2010</strong>. Per quanto riguarda il piano in<br />

esame, al 31 dicembre <strong>2010</strong>, non essendo stati raggiunti i sopra citati obiettivi di redditività, nessuno dei diritti concessi ai dipendenti è maturato.<br />

Le caratteristiche contrattuali del piano di stock option 2008 erano le seguenti:<br />

Soggetti Strike price N° opzioni Percentuale<br />

Piano assegnatari Expiry date (euro) assegnate Vesting date conferimento<br />

Stock Option Manager 3 novembre 2014 10,24 1.418.500 1° Trimestre 2009 (*) 18%*NMC<br />

Luglio 2008 1° Trimestre <strong>2010</strong> (*) 41%*NMC<br />

(non maturato) 1° Trimestre 2011 (*) 41%*NMC<br />

(*) In occasione dell’approvazione del Bilancio consolidato dell’esercizio precedente subordinatamente al perdurare dei rapporti professionali.<br />

In sintesi, i piani di stock option in essere al 31 dicembre <strong>2010</strong> presentano le seguenti caratteristiche:<br />

Pagamenti spettanti ai manager Pagamenti spettanti ai membri del C.d.A.<br />

Prezzo Numero di opzioni Numero di opzioni Durata media Numero di opzioni Numero di opzioni Durata media<br />

di esercizio in essere al in essere al residua contrattuale in essere al in essere al residua contrattuale<br />

(in euro) 31 dicembre <strong>2010</strong> 31 dicembre 2009 (in anni) 31 dicembre <strong>2010</strong> 31 dicembre 2009 (in anni)<br />

6,583 - - - 10.670.000 10.670.000 5,0<br />

10,24 - 956.530 - - - -<br />

10,397 - 845.000 - - - -<br />

12,699 - - - - 500.000 -<br />

13,370 2.101.250 6.536.875 3,8 6.250.000 8.750.000 3,8<br />

Totale 2.101.250 8.338.405 16.920.000 19.920.000<br />

La movimentazione nel corso dell’esercizio è stata la seguente:<br />

Pagamenti spettanti ai manager Pagamenti spettanti ai membri del C.d.A.<br />

Prezzo medio Prezzo medio<br />

di esercizio di esercizio<br />

Numero di opzioni (in euro) Numero di opzioni (in euro)<br />

In essere all’inizio dell’esercizio 8.338.405 12,71 19.920.000 9,72<br />

Attribuite - -<br />

Non maturate (5.447.155) 12,79 (2.500.000) 13,37<br />

Esercitate - -<br />

Decadute (790.000) 10,397 (500.000) 12,699<br />

In essere al 31 dicembre <strong>2010</strong> 2.101.250 13,37 16.920.000 9,09<br />

Esercitabili al 31 dicembre <strong>2010</strong> - - 5.000.000 13,37<br />

Esercitabili al 31 dicembre 2009 845.000 10,397 500.000 12,699<br />

Le opzioni non maturate nell’esercizio comprendono le opzioni non maturate relative a dipendenti che hanno lasciato il Gruppo, nonché le opzioni non<br />

maturate nel periodo per mancato raggiungimento di alcune non-market condition relativamente ai piani Novembre 2006 e Luglio 2008.


Assegnazione gratuita di azioni ordinarie <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

In data 23 febbraio 2009 il Consiglio di Amministrazione di <strong>Fiat</strong> S.p.A. aveva deliberato un piano di incentivazione, successivamente approvato dall’Assemblea<br />

degli azionisti del 27 marzo 2009, fondato sull’attribuzione di diritti che, subordinatamente al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance (Non<br />

Market Conditions “NMC”) per l’anno 2009 e <strong>2010</strong> e al perdurare di rapporti professionali con il Gruppo, consentiva all’Amministratore Delegato di <strong>Fiat</strong><br />

S.p.A. di ricevere gratuitamente azioni ordinarie <strong>Fiat</strong> S.p.A. per un ammontare complessivo di 2 milioni di azioni. La maturazione dei diritti era prevista in<br />

un’unica tranche con l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del bilancio consolidato del Gruppo per l’esercizio <strong>2010</strong> ed il numero delle<br />

azioni assegnato era definito pari al 25% dei diritti assegnati nel caso di raggiungimento degli obiettivi 2009 e pari al 100% dei diritti assegnati nel caso di<br />

raggiungimento degli obiettivi <strong>2010</strong>. I prestabiliti obiettivi di redditività del Gruppo relativamente all’esercizio 2009 sono stati raggiunti.<br />

L’Assemblea degli Azionisti del 26 marzo <strong>2010</strong>, su proposta del Consiglio di Amministrazione ha introdotto nel Piano una componente di pura fidelizzazione<br />

pari a complessivi 2 milioni di diritti addizionali, la cui maturazione è unicamente subordinata al perdurare dei rapporti professionali con il Gruppo sino alla<br />

data di approvazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2011. Inoltre, la durata del Piano originario è stata estesa fino all’approvazione del bilancio<br />

2011 con ridefinizione di obiettivi per gli esercizi <strong>2010</strong> e 2011.<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> le caratteristiche contrattuali del piano di stock grant 2009 erano quindi le seguenti:<br />

Soggetti Percentuale<br />

Piano assegnatari N° azioni Vesting date conferimento<br />

Stock Grant 2009 (modificato) Amministratore Delegato 4.000.000 1° Trimestre <strong>2010</strong> (*) 500.000(**)<br />

1° Trimestre 2011 (*) 375.000*NMC(**)<br />

1° Trimestre 2012 (*) 1.125.000*NMC(**)<br />

1° Trimestre 2012 (*) 2.000.000(**)<br />

(*) In occasione dell’approvazione del Bilancio consolidato dell’esercizio precedente.<br />

(**) Subordinatamente alla permanenza in carica fino all’approvazione del bilancio 2011.<br />

In data 18 febbraio 2011 il Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Comitato Remunerazioni, ha accertato la maturazione di 375.000 diritti a<br />

seguito del raggiungimento degli obiettivi gestionali assegnati e, alla luce delle operazioni straordinarie avvenute nel corso dell’esercizio, ha altresì deliberato<br />

di subordinare al solo perdurare dei rapporti professionali con il Gruppo sino alla fine del 2011 anche la residua quota di diritti subordinata ad obiettivi di<br />

performance del 2011.<br />

Con riferimento a tale piano di incentivazione, come richiesto dall’IFRS 2 il Gruppo ha provveduto a calcolare il fair value incrementale complessivo della<br />

modifica del piano, pari a 19 milioni di euro. Tale fair value incrementale è rilevato a conto economico lungo il periodo di maturazione del piano unitamente<br />

al fair value alla data di assegnazione determinato nel 2009. Il fair value incrementale del Piano è stato determinato con riferimento ad un prezzo delle azioni<br />

ordinarie <strong>Fiat</strong> S.p.A. alla data di modifica (pari a 9,75 euro per azione).<br />

Modifiche dei piani di stock option e di stock grant conseguenti alla Scissione<br />

Con riguardo ai piani di incentivazione sopra descritti, il Consiglio di Amministrazione, riunitosi in data 21 luglio <strong>2010</strong>, tenuto conto della proposta Scissione,<br />

ha confermato gli strumenti di incentivazione basati su strumenti finanziari in essere nel Gruppo, adottando, subordinatamente all’efficacia della Scissione<br />

ed in forza della delega di volta in volta attribuita allo stesso dall’Assemblea degli azionisti, gli opportuni adeguamenti per consentire agli strumenti di<br />

incentivazione di continuare a raggiungere le finalità per cui gli stessi sono stati adottati anche nel contesto della Scissione, evitando peraltro revisioni degli<br />

stessi che, anche se pienamente legittime, potessero apparire meno in linea con la volontà di allineare interessi del management a interessi della società e<br />

dei suoi azionisti.<br />

In particolare, il Consiglio, in applicazione delle regole previste dai rispettivi regolamenti di piano, ha deliberato di adeguare la tipologia di azioni sottostanti<br />

i diritti di stock option e di stock grant in stretta correlazione con il rapporto di assegnazione della Scissione e di consentire ai dipendenti che usciranno dal<br />

Gruppo della Società Scissa (<strong>Fiat</strong> S.p.A.) per entrare a far parte del Gruppo della Società Beneficiaria (<strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.) di non perdere i diritti acquisiti.<br />

I legittimati ad esercitare i diritti di stock option ed a beneficiare dei diritti di stock grant riceveranno, quindi, fermo restando il pagamento dello strike price<br />

prestabilito da ciascun piano ovvero il rispetto della condizione di assegnazione gratuita, una azione ordinaria <strong>Fiat</strong> ed una azione ordinaria <strong>Fiat</strong> Industrial per<br />

ogni diritto di stock option o stock grant posseduto.<br />

343


344<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

Con particolare riferimento ai piani di stock option, ha deliberato che le condizioni di maturazione previste da ciascun piano, sia ove fossero subordinate<br />

alla sussistenza del rapporto di lavoro o di collaborazione con il Gruppo, sia ove fossero legate al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance,<br />

esaurissero il loro periodo temporale di riferimento al 31 dicembre <strong>2010</strong>, e cioè in data anteriore alla data di effetto della Scissione.<br />

Analogamente, il piano di stock grant consentirà agli assegnatari di ricevere in assegnazione gratuita una azione ordinaria <strong>Fiat</strong> ed una azione ordinaria<br />

<strong>Fiat</strong> Industrial per ogni diritto posseduto, subordinatamente alla maturazione delle condizioni, originariamente previste, di permanenza in carica e/o di<br />

raggiungimento di specifici obiettivi di performance relativi agli esercizi <strong>2010</strong> e 2011, coerenti con il Piano Strategico <strong>2010</strong>-2014. Gli obiettivi di performance<br />

relativi all’esercizio 2011 saranno costituiti dalla quota parte relativa al Gruppo della Società Scissa (<strong>Fiat</strong> S.p.A.), come originariamente predeterminata in<br />

sede di elaborazione degli obiettivi complessivi relativi al Gruppo <strong>Fiat</strong> ante Scissione.<br />

Tutti i piani di stock option e di stock grant, ad eccezione della parte destinata ai manager del Piano 2006 per la quale, come già ricordato, era stato<br />

deliberato un aumento di capitale, verranno soddisfatti mediante l’utilizzo delle azioni proprie in portafoglio a <strong>Fiat</strong> S.p.A. e delle azioni ordinarie <strong>Fiat</strong> Industrial<br />

S.p.A. che, per effetto della Scissione, sono state assegnate a <strong>Fiat</strong> S.p.A. senza pagamento di corrispettivo.<br />

Dal momento che i piani originari includevano la previsione secondo la quale, in presenza di operazioni straordinarie sul capitale di <strong>Fiat</strong> S.p.A., i piani stessi<br />

sarebbero stati conseguentemente modificati, non è necessario procedere alla determinazione di un fair value incrementale eventualmente derivante dalle<br />

modifiche sopra descritte.<br />

A completamento del commento delle voci che compongono il Patrimonio netto si specifica quanto segue:<br />

Disponibilità delle principali poste del Patrimonio netto<br />

Al Possibilità di Quota<br />

(in migliaia di euro) 31 dicembre <strong>2010</strong> utilizzazione disponibile<br />

Capitale sociale 6.377.263 -<br />

Riserve:<br />

Riserva da soprapprezzo azioni 1.540.885 A, B, C (*) 1.540.885<br />

Riserva legale 716.458 B -<br />

Riserva disponibile per acquisto azioni proprie 543.447 A, B, C 543.447<br />

Riserva per azioni proprie in portafoglio 656.553 - -<br />

Utili portati a nuovo 2.884.134 A, B, C 2.884.134<br />

Riserva legge 413/1991 22.591 A, B, C 22.591<br />

Riserva straordinaria 28.044 A, B, C 28.044<br />

Riserva avanzo di scissione 39.194 A, B, C 39.194<br />

Legenda:<br />

A: per aumento di capitale<br />

B: per copertura perdite<br />

C: per distribuzione ai soci<br />

(*) Interamente disponibile per aumento di capitale e copertura perdite. Per gli altri utilizzi è necessario previamente adeguare (anche tramite trasferimento dalla stessa riserva soprapprezzo) la riserva<br />

legale al 20% del Capitale sociale. Al 31 dicembre <strong>2010</strong> tale adeguamento sarebbe pari a 558.995 migliaia di euro.


20. Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi non correnti<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammontano a 20.072 migliaia di euro, con una variazione netta in diminuzione di 5.369 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009,<br />

e sono rappresentati da:<br />

Al Al<br />

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2009 Accantonamenti Utilizzi Altre variazioni 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

Fondi per benefici ai dipendenti e assimilati 24.196 1.623 (5.217) (1.551) 19.051<br />

Altri fondi non correnti 1.245 - (224) - 1.021<br />

Totale Fondi per benefici ai<br />

dipendenti ed altri fondi non correnti 25.441 1.623 (5.441) (1.551) 20.072<br />

Fondi per benefici ai dipendenti e assimilati<br />

La società garantisce benefici successivi al rapporto di lavoro per i propri dipendenti sia direttamente, sia contribuendo a fondi esterni.<br />

I benefici solitamente sono basati sulla remunerazione e gli anni di servizio dei dipendenti. Le obbligazioni si riferiscono sia ai dipendenti attivi, sia a quelli<br />

non più attivi.<br />

La società garantisce benefici successivi al rapporto di lavoro tramite piani a contribuzione definita e/o piani a benefici definiti.<br />

Nel caso di piani a contribuzione definita, la società versa dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di un obbligo di legge o contrattuale,<br />

oppure su base volontaria. Con il pagamento dei contributi la società adempie a tutti i suoi obblighi. I debiti per contributi da versare alla data del bilancio<br />

sono inclusi nella voce Altri debiti (vedasi Nota 26); il costo di competenza del periodo matura sulla base del servizio reso dal dipendente ed è rilevato nella<br />

voce Costi per il personale (vedasi Nota 5).<br />

Nel caso di piani a benefici definiti (Benefici successivi al rapporto di lavoro), la passività viene determinata su base attuariale con il metodo della “proiezione<br />

unitaria del credito”. Gli utili e le perdite attuariali determinati nel calcolo di tali poste sono rilevati utilizzando il metodo del corridoio.<br />

Infine, la società riconosce ai propri dipendenti anche altri benefici differiti durante il rapporto di lavoro (Altri benefici a lungo termine) la cui erogazione avviene<br />

generalmente al raggiungimento di una determinata anzianità aziendale. In questo caso il valore dell’obbligazione rilevata in bilancio riflette la probabilità che il<br />

pagamento venga erogato e la durata per cui tale pagamento sarà effettuato. Il valore di tali fondi è calcolato su base attuariale con il metodo della “proiezione<br />

unitaria del credito”. Si ricorda che agli utili e perdite attuariali rilevati in funzione di tali benefici non è applicata la regola del corridoio.<br />

La movimentazione dei Fondi per benefici ai dipendenti iscritti in bilancio al 31 dicembre <strong>2010</strong> è la seguente:<br />

Al Altre Al<br />

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2009 Accantonamenti Utilizzi variazioni 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

Benefici successivi al rapporto di lavoro:<br />

Trattamento di fine rapporto 6.988 182 (1.183) (409) 5.578<br />

Altri 16.304 1.245 (3.927) (1.109) 12.513<br />

Totale benefici successivi al rapporto di lavoro 23.292 1.427 (5.110) (1.518) 18.091<br />

Altri benefici a lungo termine 904 196 (107) (33) 960<br />

Totale Fondi per benefici ai dipendenti e assimilati 24.196 1.623 (5.217) (1.551) 19.051<br />

345


346<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

I Benefici successivi al rapporto di lavoro e gli Altri benefici a lungo termine sono calcolati sulla base delle seguenti ipotesi attuariali:<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Tasso di sconto 3,83% 4,62%<br />

Tasso tendenziale di crescita dei salari 2,06% 4,31%<br />

Tasso di inflazione 2,00% 2,00%<br />

Età massima di collocamento a riposo Anni: 60 (F) - 65 (M) Anni: 60 (F) - 65 (M)<br />

Tavole di mortalità SI02 SI02<br />

Percentuale media annua di uscita del personale 9,34% 9,58%<br />

In sintesi i Fondi per benefici ai dipendenti e assimilati sono relativi ai seguenti istituti:<br />

Trattamento di fine rapporto<br />

La voce Trattamento di fine rapporto riflette l’indennità prevista dalla legislazione italiana (modificata dalla Legge n. 296/06) maturata dai dipendenti fino al<br />

31 dicembre 2006 e che verrà liquidata al momento dell’uscita del dipendente. In presenza di specifiche condizioni, può essere parzialmente anticipata al<br />

dipendente nel corso della vita lavorativa. Trattasi di un piano a benefici definiti non finanziato, considerando i benefici quasi interamente maturati, con la<br />

sola eccezione della rivalutazione.<br />

Altri<br />

La voce Altri comprende principalmente benefici per indennità di fine rapporto maturati a favore di dipendenti, ex-dipendenti nonché dell’Amministratore<br />

Delegato, a seguito di accordi integrativi aziendali o individuali. Tali piani sono non finanziati.<br />

Altri benefici a lungo termine<br />

Riguardano principalmente benefici la cui erogazione avviene al raggiungimento di una determinata anzianità aziendale.<br />

Per quanto riguarda i Benefici successivi al rapporto di lavoro i valori esposti in bilancio al 31 dicembre <strong>2010</strong> e 2009 sono rappresentati nella seguente<br />

tabella:<br />

Trattamento di fine rapporto Altri Totale<br />

Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 Al 31<br />

dicembre dicembre dicembre dicembre dicembre dicembre<br />

(in migliaia di euro)<br />

Valore attuale dell’obbligazione per piani<br />

<strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009<br />

a benefici definiti non finanziati 4.993 6.280 11.736 17.486 16.729 23.766<br />

Utili (perdite) attuariali non rilevati 585 708 777 (1.182) 1.362 (474)<br />

Passività netta rilevata 5.578 6.988 12.513 16.304 18.091 23.292<br />

Gli ammontari complessivamente rilevati a conto economico per Benefici successivi al rapporto di lavoro sono i seguenti:<br />

Trattamento di fine rapporto Altri Totale<br />

(in migliaia di euro) <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009<br />

Costo del lavoro<br />

Costo relativo alle<br />

prestazioni di lavoro correnti - - 919 1.084 919 1.084<br />

(Utili) perdite attuariali netti<br />

rilevati nel periodo (9) - - 88 (9) 88<br />

Totale costo del lavoro (9) - 919 1.172 910 1.172<br />

Oneri finanziari 191 341 326 743 517 1.084<br />

Totale oneri (proventi) per benefici<br />

successivi al rapporto di lavoro 182 341 1.245 1.915 1.427 2.256


Le componenti “Costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti” e “(Utili) perdite attuariali netti rilevati nel periodo” sono iscritte a conto economico nella voce<br />

Costi per il personale (vedasi Nota 5) per la parte relativa ai dipendenti e nella voce Altri costi di gestione (vedasi Nota 6) per la parte relativa all’Amministratore<br />

Delegato.<br />

Gli “Oneri finanziari” sono rilevati nel conto economico nella voce Proventi (oneri) finanziari (vedasi Nota 7).<br />

La movimentazione del valore attuale dell’obbligazione per Benefici successivi al rapporto di lavoro è la seguente:<br />

Trattamento di fine rapporto Altri Totale<br />

(in migliaia di euro) <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009<br />

Valore attuale dell’obbligazione all’inizio dell’esercizio 6.280 6.334 17.486 18.679 23.766 25.013<br />

Costo relativo a prestazioni correnti - - 919 1.084 919 1.084<br />

Oneri finanziari 191 341 326 743 517 1.084<br />

Perdite (utili) attuariali generati nell’anno 957 397 (1.890) (834) (933) (437)<br />

Benefici liquidati (2.456) (1.059) (5.132) (2.230) (7.588) (3.289)<br />

Altre variazioni 21 267 27 44 48 311<br />

Valore attuale dell’obbligazione<br />

alla fine dell’esercizio 4.993 6.280 11.736 17.486 16.729 23.766<br />

Il valore attuale delle obbligazioni per piani a benefici definiti nell’esercizio corrente e nei tre precedenti è di seguito riepilogato:<br />

Al Al Al Al<br />

(in migliaia di euro) 31 dicembre <strong>2010</strong> 31 dicembre 2009 31 dicembre 2008 31 dicembre 2007<br />

Valore attuale dell’obbligazione alla fine dell’esercizio:<br />

Trattamento di fine rapporto 4.993 6.280 6.334 6.280<br />

Altri 11.736 17.486 18.679 11.851<br />

Totale 16.729 23.766 25.013 18.131<br />

L’effetto derivante dalle differenze tra le precedenti stime attuariali e le stime correnti per l’esercizio corrente e quello precedente è di seguito riepilogato:<br />

(in migliaia di euro) <strong>2010</strong> 2009<br />

Perdite (utili) attuariali generati dall’esperienza:<br />

Trattamento di fine rapporto 806 323<br />

Altri (612) (1.459)<br />

Totale perdite (utili) attuariali generati dall’esperienza sul valore<br />

attuale dell’obbligazione 194 (1.136)<br />

Altri fondi non correnti<br />

Ammontano a 1.021 migliaia di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong> (1.245 migliaia di euro al 31 dicembre 2009) e si riferiscono principalmente agli oneri futuri previsti<br />

a seguito delle uscite di dipendenti avvenute negli esercizi precedenti per il programma di mobilità lunga.<br />

Nel corso del 2009 le variazioni dei Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi non correnti erano state le seguenti:<br />

Al Al<br />

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2008 Accantonamenti Utilizzi Altre variazioni 31 dicembre 2009<br />

Fondi per benefici ai dipendenti e assimilati 25.163 2.256 (2.459) (764) 24.196<br />

Altri fondi non correnti 1.255 - (10) - 1.245<br />

Totale Fondi per benefici ai<br />

dipendenti ed altri fondi non correnti 26.418 2.256 (2.469) (764) 25.441<br />

347


348<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

21. Debiti finanziari non correnti<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammontano a 2.561.442 migliaia di euro, con una variazione in aumento di 744.660 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009, e<br />

sono rappresentati da:<br />

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009 Variazione<br />

Debiti finanziari verso imprese del Gruppo 2.550.000 1.800.000 750.000<br />

Contratti finanziari di garanzia 11.442 16.782 (5.340)<br />

Totale Debiti finanziari non correnti 2.561.442 1.816.782 744.660<br />

I Debiti finanziari verso imprese del Gruppo si riferiscono ai finanziamenti in euro ricevuti da <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. con scadenze oltre i dodici mesi. Su tali<br />

finanziamenti maturano interessi compresi tra il 6,81% e il 7,18%. Il valore esposto al 31 dicembre <strong>2010</strong> è al netto dei debiti finanziari non correnti, pari a<br />

1.050.000 migliaia di euro, riclassificati alla voce “Passività oggetto di Scissione” (vedasi Nota 18), destinati ad essere trasferiti da <strong>Fiat</strong> S.p.A. a <strong>Fiat</strong> Industrial<br />

S.p.A. a seguito della Scissione.<br />

Per quanto riguarda le variazioni avvenute nel corso del <strong>2010</strong> si segnala il rimborso di un finanziamento di 400 milioni di euro a tasso fisso 6,35%, erogato il<br />

24/05/2006 (scadenza 24/02/<strong>2010</strong>), nonché l’accensione di due nuovi finanziamenti a tasso variabile rispettivamente in data 05/03/<strong>2010</strong> per 400 milioni di<br />

euro (scadenza 05/03/2012) ed in data 23/06/<strong>2010</strong> per 750 milioni di euro (scadenza 22/06/2012).<br />

La ripartizione dei finanziamenti ricevuti per scadenze è la seguente:<br />

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

Scadenza 2011 400.000<br />

Scadenza 2012 1.150.000<br />

Scadenza 2013 1.000.000<br />

Totale Debiti finanziari verso imprese del Gruppo 2.550.000<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> il fair value di tali finanziamenti ammonta a 2,7 miliardi di euro. Il fair value è stato calcolato considerando i tassi di mercato<br />

opportunamente rettificati per tener conto degli spread creditizi del Gruppo <strong>Fiat</strong> alla data di bilancio.<br />

La voce Contratti finanziari di garanzia rileva il fair value delle passività contratte a fronte delle garanzie emesse. Avendo valutato le eventuali situazioni di<br />

rischiosità a fronte delle quali dover iscrivere fondi per passività potenziali e tenuto conto del fatto che la voce è riferita essenzialmente a garanzie emesse<br />

a favore di finanziamenti ottenuti da imprese del Gruppo, si ritiene che il valore attuale delle commissioni da percepire rilevato nell’ambito delle Altre attività<br />

finanziarie (vedasi Nota 12) rappresenti la miglior stima del fair value delle garanzie erogate.<br />

La ripartizione di tale voce per scadenza è la seguente:<br />

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Contratti finanziari di garanzia<br />

entro l’esercizio 3.593 5.344<br />

tra uno e cinque anni 7.746 11.145<br />

oltre cinque anni 103 293<br />

Totale 11.442 16.782


22. Altre passività non correnti<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammontano a 13.561 migliaia di euro, con una variazione netta in diminuzione di 790 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009.<br />

La composizione delle Altre passività non correnti è la seguente:<br />

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009 Variazione<br />

Debiti non correnti per indennità di fine rapporto da liquidare:<br />

verso ex Amministratore Delegato 4.385 4.690 (305)<br />

verso personale dipendente uscito 9.176 9.661 (485)<br />

Totale Altre passività non correnti 13.561 14.351 (790)<br />

I Debiti non correnti per indennità di fine rapporto da liquidare si riferiscono al valore attuale dei debiti, relativi a benefici successivi al rapporto di lavoro (vedasi<br />

Nota 20) spettanti ad un ex Amministratore Delegato ed a personale dirigenziale uscito.<br />

La ripartizione delle Altre passività non correnti per scadenza è la seguente:<br />

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009<br />

Altre passività non correnti<br />

entro l’esercizio 819 791<br />

tra uno e cinque anni 4.550 4.394<br />

oltre cinque anni 8.192 9.166<br />

Totale 13.561 14.351<br />

23. Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi correnti<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammontano a 9.274 migliaia di euro, con una variazione netta in aumento di 810 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009, e sono<br />

rappresentati da:<br />

Al Utilizzi e Altre Al<br />

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2009 Accantonamenti variazioni 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

Fondo per premi ai dipendenti 8.464 8.919 (8.109) 9.274<br />

Totale Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi correnti 8.464 8.919 (8.109) 9.274<br />

Il Fondo per premi a dipendenti accoglie principalmente la miglior stima dell’onere per componenti retributive variabili maturate al 31 dicembre <strong>2010</strong>.<br />

Nel corso del 2009 le variazioni dei Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi correnti erano state le seguenti:<br />

Al Utilizzi e Altre Al<br />

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2008 Accantonamenti variazioni 31 dicembre 2009<br />

Fondo per premi ai dipendenti 6.346 8.254 (6.136) 8.464<br />

Totale Fondi per benefici ai dipendenti ed altri fondi correnti 6.346 8.254 (6.136) 8.464<br />

349


350<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

24. Debiti commerciali<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammontano a 41.011 migliaia di euro, con una variazione netta in diminuzione di 115.238 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009,<br />

e sono dovuti nei confronti di:<br />

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009 Variazione<br />

Debiti commerciali verso Terzi 38.913 152.657 (113.744)<br />

Debiti verso imprese del Gruppo per forniture e servizi 2.098 3.592 (1.494)<br />

Totale Debiti commerciali 41.011 156.249 (115.238)<br />

I Debiti commerciali verso Terzi si riferiscono prevalentemente a debiti verso i consorzi CAV.E.T. e CAV.TO.MI. per gli stati avanzamento lavori realizzati negli<br />

ultimi mesi dell’anno (vedasi Nota 14).<br />

Si segnala che i Debiti commerciali sono pagabili entro l’esercizio successivo e si ritiene che il loro valore contabile alla data di bilancio approssimi il loro fair<br />

value.<br />

25. Debiti finanziari correnti<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammontano a 294.592 migliaia di euro, con una variazione netta in aumento di 137.880 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009.<br />

Si riferiscono a:<br />

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009 Variazione<br />

Debiti finanziari verso imprese del Gruppo:<br />

Finanziamenti da <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. 100.000 - 100.000<br />

Passività per strumenti finanziari derivati - 31.200 (31.200)<br />

Ratei passivi per interessi maturati 47.507 65.121 (17.614)<br />

Totale Debiti finanziari verso imprese del Gruppo 147.507 96.321 51.186<br />

Debiti finanziari verso Terzi:<br />

Debito per esercizio opzione acquisto quota Ferrari S.p.A. 122.399 - 122.399<br />

Debiti verso società di factoring per anticipazioni su crediti 24.686 57.889 (33.203)<br />

Altri debiti verso società di factoring - 2.502 (2.502)<br />

Totale Debiti finanziari verso Terzi 147.085 60.391 86.694<br />

Totale Debiti finanziari correnti 294.592 156.712 137.880<br />

La voce Finanziamenti da <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. si riferisce ad un finanziamento in euro a tasso fisso di mercato, ricevuto nel mese di dicembre <strong>2010</strong> con<br />

scadenza inferiore a dodici mesi. Al 31 dicembre <strong>2010</strong>, i debiti finanziari correnti destinati ad essere trasferiti da <strong>Fiat</strong> S.p.A. a <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. a seguito<br />

della Scissione, per un ammontare di 390.000 migliaia di euro, sono stati riclassificati alla voce “Passività oggetto di Scissione” (vedasi Nota 18).<br />

Al 31 dicembre 2009 la voce Passività per strumenti finanziari derivati, pari a 31.200 migliaia di euro, era riferita al fair value del secondo dei due Equity Swap<br />

su azioni <strong>Fiat</strong>, che risultando negativo era pertanto stato rilevato come passività.<br />

La voce Debito per esercizio opzione acquisto quota Ferrari S.p.A. accoglie il debito iscritto a seguito dell’avvenuto esercizio dell’opzione call sul 5% del<br />

capitale di Ferrari S.p.A. detenuto dal fondo arabo Mubadala Development Company PJSC. Il valore rappresenta il prezzo previsto dall’opzione per il<br />

trasferimento della quota (vedasi Nota 12).<br />

La voce Debiti verso società di factoring per anticipazioni su crediti si riferisce a debiti per anticipazioni ottenute a fronte di cessioni di crediti verso erario per<br />

IRES (vedasi Nota 16). Al 31 dicembre 2009 la voce si riferiva anche ad anticipazioni ottenute a fronte di cessioni di crediti verso erario per IVA e verso T.A.V.<br />

S.p.A. per stati avanzamento lavori sulla tratta Novara-Milano.<br />

I Debiti finanziari correnti sono denominati in euro. Si ritiene che il valore contabile dei Debiti finanziari correnti approssimi il loro fair value.


26. Altri debiti<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammontano a 368.408 migliaia di euro, con una variazione netta in aumento di 78.350 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009,<br />

e si riferiscono a:<br />

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009 Variazione<br />

Acconti 2.009 5.865 (3.856)<br />

Altri debiti:<br />

Debiti verso imprese del Gruppo:<br />

IVA consolidata 131.408 124.348 7.060<br />

IRES consolidata 211.576 133.806 77.770<br />

Altri debiti verso imprese del Gruppo 104 - 104<br />

Totale Debiti verso imprese del Gruppo 343.088 258.154 84.934<br />

Debiti verso istituti di previdenza sociale 1.837 1.803 34<br />

Debiti correnti verso il personale, Amministratori e Sindaci 13.038 5.629 7.409<br />

Debiti verso azionisti Toro Assicurazioni S.p.A., Magneti Marelli S.p.A.<br />

e Comau S.p.A. per OPA 642 860 (218)<br />

Azionisti per dividendi da incassare 330 290 40<br />

Creditori diversi 295 1.871 (1.576)<br />

Totale Altri debiti 359.230 268.607 90.623<br />

Debiti verso erario:<br />

Debiti per IVA 2.388 13.034 (10.646)<br />

Ritenute lavoro dipendente e autonomo 4.245 2.022 2.223<br />

Altri minori 432 433 (1)<br />

Totale Debiti verso erario 7.065 15.489 (8.424)<br />

Ratei e risconti passivi 104 97 7<br />

Totale Altri debiti 368.408 290.058 78.350<br />

Acconti<br />

Tale voce rappresenta il saldo tra il valore delle rimanenze e gli acconti ed anticipazioni ricevuti dal committente (Treno Alta Velocità – T.A.V. S.p.A., dal 31<br />

dicembre <strong>2010</strong> incorporata in Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.) per lavori in corso su ordinazione come segue:<br />

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009 Variazione<br />

Lavori in corso su ordinazione 242.709 237.254 5.455<br />

Meno: Saldo acconti per stato avanzamento lavori 244.479 242.370 2.109<br />

Totale ammontare lordo dovuto al committente 1.770 5.116 (3.346)<br />

Saldo anticipazioni 239 749 (510)<br />

Totale Acconti 2.009 5.865 (3.856)<br />

La voce si riferisce ai contratti relativi al progetto Alta Velocità stipulati da <strong>Fiat</strong> S.p.A. con Treno Alta Velocità – T.A.V. S.p.A. (a sua volta incaricata da F.S.<br />

S.p.A.) per la progettazione esecutiva e la realizzazione di due tratte ferroviarie ad alta velocità (Bologna-Firenze e Torino-Milano, quest’ultima suddivisa in<br />

due subtratte: Torino-Novara e Novara-Milano). Al 31 dicembre <strong>2010</strong> gli importi contrattuali (comprensivi di varianti, adeguamenti monetari ed altri importi<br />

riconosciuti) erano pari a 5.190 milioni di euro per la tratta Bologna-Firenze ed a 2.278 milioni di euro per la subtratta Novara-Milano. Si ricorda che l’importo<br />

contrattuale della subtratta Torino-Novara (ultimata e contabilmente chiusa a fine 2009) era stato di 4.669 milioni di euro.<br />

351


352<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

Nell’ambito di tale progetto <strong>Fiat</strong> S.p.A., quale general contractor, ha affidato la progettazione ed esecuzione delle opere ai consorzi CAV.E.T. e CAV.TO.MI.,<br />

mantenendo a suo carico le attività di coordinamento, organizzazione e direzione lavori. Pertanto i lavori in corso su ordinazione si riferiscono al corrispettivo<br />

spettante a <strong>Fiat</strong> S.p.A., come percentuale riconosciuta sugli importi contrattuali (circa 3,5%) per le attività direttamente svolte. Il pagamento dell’opera è<br />

attuato tramite acconti corrisposti dal committente T.A.V. S.p.A. a <strong>Fiat</strong> S.p.A. a fronte degli stati avanzamento lavori o in conto anticipo e da quest’ultima<br />

riconosciuti simmetricamente ai consorzi CAV.E.T. e CAV.TO.MI. al netto della percentuale di competenza contrattualmente riconosciuta.<br />

Il dettaglio dei valori per tratta è il seguente:<br />

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009 Variazione<br />

Lavori in corso su ordinazione 242.709 237.254 5.455<br />

Tratta Firenze-Bologna 161.110 159.355 1.755<br />

Tratta Novara-Milano 81.599 77.899 3.700<br />

Meno: Saldo acconti per stato avanzamento lavori 244.479 242.370 2.109<br />

Tratta Firenze-Bologna 161.829 160.580 1.249<br />

Tratta Novara-Milano 82.650 81.790 860<br />

Ammontare lordo dovuto al committente 1.770 5.116 (3.346)<br />

Tratta Firenze-Bologna 719 1.225 (506)<br />

Tratta Novara-Milano 1.051 3.891 (2.840)<br />

I lavori in corso sono valutati in base alla percentuale di completamento rapportata al prezzo di vendita, che nella fattispecie è data dal corrispettivo<br />

contrattualmente riconosciuto per le attività direttamente svolte da <strong>Fiat</strong> S.p.A. I costi sostenuti a fronte dei corrispettivi registrati come lavori in corso<br />

ammontano complessivamente a 97.258 migliaia di euro al 31 dicembre <strong>2010</strong> (95.589 migliaia di euro al 31 dicembre 2009). Le variazioni dei lavori in corso<br />

su ordinazione sono classificate a conto economico nell’ambito della voce Altri ricavi di gestione (vedasi Nota 4). Al momento della chiusura contrattuale<br />

delle tratte, i ricavi finali per le attività di diretta competenza sono riconosciuti a conto economico nella voce Altri ricavi di gestione al netto della variazione<br />

negativa delle scorte. Contestualmente avviene la chiusura contabile delle rimanenze e delle somme classificate come acconti.<br />

Al riguardo, si ricorda che a fine 2009, con la firma del Certificato di Collaudo Finale Secondario riferito all’ultimazione delle opere residue della tratta Torino-<br />

Novara (il Certificato di Collaudo Finale Principale, relativo ad opere per circa il 94% del valore della tratta era già stato firmato nel 2006), considerato come<br />

l’atto contrattuale conclusivo, è stata registrata la chiusura contabile della tratta.<br />

ll Saldo acconti per stato avanzamento lavori risulta come segue:<br />

Saldo acconti per stato<br />

Acconti ricevuti da clienti Acconti versati a fornitori avanzamento lavori<br />

Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 Al 31<br />

dicembre dicembre dicembre dicembre dicembre dicembre<br />

(in migliaia di euro) <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009<br />

Tratta Firenze-Bologna 5.177.313 5.086.961 5.015.484 4.926.381 161.829 160.580<br />

Tratta Novara-Milano 2.268.473 2.245.905 2.185.823 2.164.115 82.650 81.790<br />

Acconti per stato avanzamento lavori 7.445.786 7.332.866 7.201.307 7.090.496 244.479 242.370


Le anticipazioni riguardano le somme versate dal committente T.A.V. S.p.A. all’apertura dei contratti in conto anticipo e recuperate mediante l’avanzamento<br />

lavori. Il saldo risulta come segue:<br />

Anticipi ricevuti da clienti Anticipi versati a fornitori Saldo anticipazioni<br />

Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 Al 31 Al 31<br />

dicembre dicembre dicembre dicembre dicembre dicembre<br />

(in migliaia di euro) <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009<br />

Tratta Firenze-Bologna 993 2.184 955 2.101 38 83<br />

Tratta Novara-Milano 7.914 19.630 7.713 18.964 201 666<br />

Anticipazioni 8.907 21.814 8.668 21.065 239 749<br />

A fronte degli acconti contrattuali ricevuti, della buona esecuzione dei lavori e dello svincolo delle ritenute a garanzia effettuate sugli stati avanzamento lavori,<br />

al 31 dicembre <strong>2010</strong> risultano rilasciate da parte <strong>Fiat</strong> S.p.A. a favore di T.A.V. S.p.A. fideiussioni bancarie/assicurative per complessivi 907 milioni di euro. Ai<br />

sensi degli accordi assunti con gli indicati consorzi e con gli istituti emittenti dette garanzie, 875 milioni di euro rappresentano un rischio diretto a carico dei<br />

consorzi stessi, senza alcun rapporto di solidarietà con <strong>Fiat</strong> S.p.A. verso le banche/compagnie assicuratrici emittenti.<br />

Più in dettaglio, le garanzie rilasciate da <strong>Fiat</strong> S.p.A. a T.A.V. S.p.A. sono relative per 498 milioni di euro alla tratta Bologna-Firenze, per 398 milioni di euro<br />

alla subtratta Novara-Milano e per 11 milioni di euro alla subtratta Torino-Novara (garanzie biennali rilasciate sulle ultime opere oggetto di collaudo nel 2009).<br />

In relazione a quanto sopra, le obbligazioni di manleva assunte direttamente dal consorzio CAV.E.T. ammontano a 481 milioni di euro, mentre per il consorzio<br />

CAV.TO.MI. le stesse sono pari a 383 milioni di euro per la subtratta Novara-Milano ed a 11 milioni di euro per la subtratta Torino-Novara.<br />

Si ricorda che lo svincolo di tali fideiussioni è generalmente legato alla formalizzazione dei collaudi (Certificati di Collaudo Finali) previsti dagli accordi<br />

contrattuali per l’approvazione delle opere da parte del committente, salvo specifiche pattuizioni sul tema.<br />

Infine, per quanto riguarda le tratte ancora in essere a fine esercizio (Bologna-Firenze e Novara-Milano), si ricorda che nel corso del 2009 è avvenuta<br />

la consegna formale delle opere alla T.A.V. S.p.A., nonché l’apertura delle linee Alta Velocità all’esercizio commerciale, previo parere tecnico rilasciato<br />

dalla Commissione di collaudo. Tuttavia poiché al 31 dicembre <strong>2010</strong>, come già al 31 dicembre 2009, erano ancora in corso le attività per ultimare opere<br />

accessorie e di finitura, nonché gli espletamenti previsti dagli accordi contrattuali per l’approvazione formale delle opere (Certificati di Collaudo Finali Principali<br />

e/o Secondari) e per lo svincolo delle garanzie da parte del committente, non sono state quindi ancora registrate le chiusure contabili delle tratte.<br />

Altri debiti e Debiti verso erario<br />

Si commentano di seguito le principali voci.<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> i debiti verso imprese del Gruppo per IVA consolidata, pari a 131.408 migliaia di euro (124.348 migliaia di euro al 31 dicembre 2009),<br />

si riferiscono ai saldi dell’IVA a credito delle società controllate italiane trasferiti a <strong>Fiat</strong> S.p.A. nell’ambito della procedura IVA consolidata.<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> i debiti verso imprese del Gruppo per IRES consolidata, pari a 211.576 migliaia di euro (133.806 migliaia di euro al 31 dicembre 2009),<br />

sono relativi alla remunerazione per le perdite fiscali conferite dalle società controllate italiane nel consolidato fiscale nazionale per l’esercizio <strong>2010</strong> e per<br />

crediti IRES delle società controllate italiane trasferiti a <strong>Fiat</strong> S.p.A. nell’ambito delle procedure del consolidato fiscale nazionale per l’esercizio <strong>2010</strong>, nonché<br />

debiti residui da liquidare relativi al consolidato fiscale nazionale dell’esercizio precedente.<br />

Si segnala infine che gli Altri debiti e i Debiti verso erario sono pagabili entro l’esercizio successivo e si ritiene che il loro valore contabile approssimi il loro<br />

fair value.<br />

353


354<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

27. Garanzie prestate, impegni ed altre passività potenziali<br />

Garanzie prestate<br />

In dettaglio le garanzie prestate si articolano come segue:<br />

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009 Variazione<br />

Garanzie prestate<br />

Fidejussioni<br />

nell’interesse di imprese del Gruppo 251.666 218.598 33.068<br />

nell’interesse di Terzi 1.134 1.530 (396)<br />

Totale Fidejussioni 252.800 220.128 32.672<br />

Altre garanzie personali<br />

nell’interesse di imprese del Gruppo 14.878.826 15.888.414 (1.009.588)<br />

nell’interesse di Terzi - 2.780 (2.780)<br />

Totale Altre garanzie personali 14.878.826 15.891.194 (1.012.368)<br />

Totale Garanzie prestate 15.131.626 16.111.322 (979.696)<br />

Fidejussioni<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammontano a 252.800 migliaia di euro, con una variazione in aumento di 32.672 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2009.<br />

Riguardano prevalentemente garanzie nell’interesse di imprese del Gruppo a fronte dell’emissione di Billets de Trésorerie (<strong>Fiat</strong> Finance and Trade Ltd S.A.<br />

61.444 migliaia di euro), per finanziamenti a medio/lungo termine concessi da banche (5.967 migliaia di euro) ed a fronte del pagamento di affitti di immobili<br />

(184.255 migliaia di euro). Le fidejussioni nell’interesse di Terzi riguardano i residui Buoni Fruttiferi Sava non ancora presentati all’incasso.<br />

Altre garanzie personali<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> ammontano a 14.878.826 migliaia di euro, con una variazione in diminuzione di 1.012.368 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre<br />

2009, principalmente dovuta alle garanzie sui prestiti obbligazionari rimborsati nell’anno.<br />

Si riferiscono per la totalità a garanzie prestate nell’interesse di imprese del Gruppo, in particolare:<br />

per 1.322.192 migliaia di euro per finanziamenti (Banco CNH Capital S.A. 766.560 migliaia di euro, <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. 400.000 migliaia di euro, <strong>Fiat</strong><br />

Finance and Trade Ltd S.A. 110.000 migliaia di euro, <strong>Fiat</strong> Automoveis S.A. - FIASA 45.620 migliaia di euro, Magneti Marelli Controle Motor Ltda. 12<br />

migliaia di euro);<br />

per 8.941.876 migliaia di euro per l’emissione di prestiti obbligazionari (<strong>Fiat</strong> Finance and Trade Ltd S.A. 7.908.300 migliaia di euro, <strong>Fiat</strong> Finance North<br />

America Inc. 1.033.576 migliaia di euro);<br />

per 3.305.987 migliaia di euro per linee di credito (<strong>Fiat</strong> Finance and Trade Ltd S.A. 2.000.000 migliaia di euro, <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. 713.657 migliaia di euro,<br />

CNH Global N.V. 300.000 migliaia di euro, <strong>Fiat</strong> Finance Canada Ltd. 131.362 migliaia di euro, <strong>Fiat</strong> Finance North America Inc. 110.988 migliaia di euro,<br />

Financiera Pegaso S.A. 49.980 migliaia di euro);<br />

per 1.307.059 migliaia di euro per crediti IVA nell’ambito del consolidato di Gruppo, come previsto dal D.M. 13.12.1979 e successive modificazioni,<br />

nonché per altre garanzie per 1.712 migliaia di euro.<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> non risultano in essere garanzie personali prestate nell’interesse di Terzi (estinta nel <strong>2010</strong> la garanzia prestata nell’interesse della joint<br />

venture Hua Dong Teksid Automotive Foundry Co. Ltd., pari a 2.780 migliaia di euro al 31 dicembre 2009).<br />

Con riferimento alle garanzie in essere al 31 dicembre <strong>2010</strong> e prestate nell’interesse di società che a seguito della Scissione sono confluite nel gruppo <strong>Fiat</strong><br />

Industrial, pari a circa 1.320 milioni di euro, alla data di redazione del presente bilancio risultano estinte per circa 553 milioni di euro a seguito dell’avvenuto<br />

rimborso dei finanziamenti correlati o del trasferimento della garanzia a carico di <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. e contestuale svincolo della garanzia di <strong>Fiat</strong> S.p.A. Per<br />

quanto riguarda le garanzie ad oggi non ancora estinte, è stato ottenuto l’accordo dei creditori al trasferimento dell’obbligazione in capo a <strong>Fiat</strong> Industrial<br />

S.p.A. di cui è in corso la formalizzazione.


Si segnala inoltre che:<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A. nel 2005 aveva prestato garanzie per linee di credito in valuta locale, pari all’attuale controvalore di circa 58 milioni di euro, concesse da<br />

Citibank a favore delle controllate indiane: New Holland <strong>Fiat</strong> (India) Private Ltd. e Comau India Private Limited. Al 31 dicembre <strong>2010</strong> (come già al 31<br />

dicembre 2009) tali linee di credito non risultavano utilizzate;<br />

nel corso del 2005, in relazione all’incasso anticipato da parte di <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. del saldo del corrispettivo della vendita delle attività del settore<br />

aviazione, <strong>Fiat</strong> S.p.A. ha assunto obbligazione solidale con <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. nei confronti dell’acquirente Avio Holding S.p.A., nel caso in cui la<br />

stessa <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. non adempia ad obblighi di indennizzo (o a seguito di condanna in sede arbitrale o in caso di accordo transattivo) derivanti<br />

dal contratto di cessione sottoscritto nel 2003 con la venditrice. Analogamente si ricorda che in occasione della cessione del controllo delle attività<br />

ferroviarie, <strong>Fiat</strong> S.p.A. ha assunto obbligazioni di garanzia nei confronti dell’acquirente Alstom N.V. per eventuali inadempimenti della società venditrice di<br />

tali attività (ora <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A.) agli obblighi di indennizzo derivanti dal contratto di cessione.<br />

Impegni<br />

Nel corso del <strong>2010</strong> non si rilevano accordi o contratti sottoscritti da <strong>Fiat</strong> S.p.A. che abbiano comportato l’assunzione di nuovi impegni di rilievo. Rispetto<br />

al 31 dicembre 2009 si registra l’esaurirsi della quota residua (pari a 5.575 migliaia di euro) dell’impegno assunto da <strong>Fiat</strong> S.p.A. a seguito del contratto di<br />

sponsorizzazione siglato nel maggio 2007 con Juventus Football Club S.p.A. in nome e per conto proprio e delle sue società controllate, per le tre stagioni<br />

calcistiche 2007-2008, 2008-2009 e 2009-<strong>2010</strong>. Si ricorda che dalla stagione calcistica 2008-2009 gli oneri del contratto di sponsorizzazione sono stati<br />

sostenuti dalla controllata CNH Global N.V.<br />

Teksid<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A. è soggetta ad un contratto di put con Renault (in riferimento alla partecipazione originaria del 33,5% in Teksid, ora 15,2%).<br />

In particolare Renault acquisisce titolo di esercitare un’opzione di vendita a <strong>Fiat</strong> S.p.A. delle proprie azioni, nei seguenti casi:<br />

in caso di inadempimenti nell’applicazione del protocollo di accordo e ammissione a procedura di amministrazione controllata o altra procedura di<br />

“redressement”;<br />

nel caso in cui la partecipazione di Renault in Teksid scenda al di sotto del 15% o Teksid decida di investire in modo strutturale al di fuori del settore<br />

fonderie;<br />

qualora <strong>Fiat</strong> fosse oggetto di acquisizione di controllo da parte di altro costruttore automobilistico.<br />

Il prezzo di esercizio dell’opzione è così stabilito:<br />

per la quota corrispondente all’originario 6,5% del capitale sociale di Teksid, il prezzo iniziale d’apporto maggiorato pro rata temporis;<br />

per la quota residua del capitale sociale di Teksid, il valore del pro-quota del patrimonio netto contabile alla data di esercizio.<br />

Passività potenziali<br />

Nel contesto delle significative cessioni di business effettuate nei precedenti esercizi, la <strong>Fiat</strong> S.p.A. direttamente o indirettamente tramite le proprie controllate<br />

ha garantito agli acquirenti, a fronte di passività da loro eventualmente contestate, indennizzi solitamente corrispondenti al massimo ad una percentuale<br />

del prezzo di acquisto. Tali passività si riferiscono principalmente a passività potenziali derivanti da eventuali violazioni di rappresentazioni e garanzie fornite<br />

nei contratti e, in certe circostanze, da problematiche ambientali e fiscali, solitamente per un periodo limitato di tempo. Al 31 dicembre <strong>2010</strong> le obbligazioni<br />

potenziali relative a tali indennizzi ammontano a circa 799 milioni di euro (circa 827 milioni di euro al 31 dicembre 2009) al netto dei fondi rischi ed oneri<br />

stanziati in capo alle singole società. Sono inoltre stati garantiti alcuni altri indennizzi senza un importo di potenziale pagamento massimo; non è pertanto<br />

possibile stimare un importo massimo dei potenziali pagamenti futuri che si potrebbe essere chiamati a pagare.<br />

Sono inoltre pendenti a carico di <strong>Fiat</strong> S.p.A. alcune richieste di risarcimento danni. Tenuto conto delle cause tuttora in corso e delle specifiche condizioni dei<br />

procedimenti, non è possibile prevederne ragionevolmente l’esito e quindi valutare la probabilità di oneri a carico della società.<br />

355


356<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

28. Informazioni sui rischi finanziari<br />

La misurazione e la gestione delle esposizioni ai rischi finanziari della <strong>Fiat</strong> S.p.A. sono coerenti con quanto definito dalle policy di Gruppo.<br />

In particolare vengono di seguito rappresentate le principali categorie di rischio cui la società è esposta.<br />

Rischio di credito<br />

La massima esposizione teorica al rischio di credito per <strong>Fiat</strong> S.p.A. al 31 dicembre <strong>2010</strong> è rappresentata dal valore contabile delle attività finanziarie<br />

rappresentate in bilancio, oltre che dal valore nominale delle garanzie prestate indicate nella Nota 27.<br />

I crediti in essere a fine esercizio sono essenzialmente nei confronti di società del Gruppo, dell’erario e della T.A.V. S.p.A. Con riguardo a quest’ultima si<br />

segnala che il rischio di credito è limitato al margine percepito da <strong>Fiat</strong> S.p.A. (circa 3,5%), in quanto i pagamenti dovuti ai consorzi sono condizionati agli<br />

effettivi incassi percepiti da T.A.V. S.p.A.<br />

Le garanzie rilasciate sono essenzialmente nell’interesse di società del Gruppo.<br />

Non sono presenti saldi scaduti di importo significativo.<br />

Rischio di liquidità<br />

Il rischio di liquidità si può manifestare con l’incapacità di reperire, a condizioni economiche, le risorse finanziarie necessarie per l’operatività.<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A. è inclusa nel sistema di gestione centralizzata della tesoreria del Gruppo, pertanto i rischi di liquidità cui è soggetta sono strettamente correlati a<br />

quelli che incidono sul Gruppo nel suo insieme.<br />

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di<br />

investimento, dall’altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.<br />

Il Gruppo ha adottato una serie di politiche e di processi volti a ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità:<br />

gestione centralizzata dei flussi di incasso e pagamento (sistemi di cash management), laddove risulti economico nel rispetto delle varie normative<br />

civilistiche, valutarie e fiscali dei paesi in cui il Gruppo è presente;<br />

mantenimento di un adeguato livello di liquidità disponibile;<br />

diversificazione degli strumenti di reperimento delle risorse finanziarie e presenza continuativa e attiva sul mercato dei capitali;<br />

ottenimento di linee di credito adeguate;<br />

monitoraggio delle condizioni prospettiche di liquidità, in relazione al processo di pianificazione aziendale.<br />

Il management ritiene che i fondi attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall’attività operativa e di finanziamento, consentiranno al Gruppo<br />

di soddisfare i suoi fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.<br />

Rischio di cambio<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong> in <strong>Fiat</strong> S.p.A. non risultano in essere significative posizioni di credito o di debito, né strumenti finanziari derivati esposti al rischio di<br />

cambio.<br />

Rischio di tasso d’interesse<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A. copre i propri fabbisogni finanziari attraverso il sistema di gestione centralizzata della tesoreria del Gruppo.<br />

In particolare:<br />

i Debiti finanziari non correnti sono costituiti da finanziamenti a tasso fisso ricevuti dalla <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. (come riportato nella Nota 21). La variazione<br />

del fair value di tali debiti risultante da un’ipotetica, istantanea e sfavorevole variazione del 10% del livello dei tassi di interesse di mercato, sarebbe pari a<br />

circa 8 milioni di euro (8 milioni di euro anche al 31 dicembre 2009);


i Crediti finanziari correnti sono principalmente costituiti da depositi in conto corrente presso la controllata <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. (come riportato nella Nota 15),<br />

mentre i Debiti finanziari correnti sono costituiti principalmente da finanziamenti e debiti verso <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. e da debiti per anticipazioni su cessione<br />

di crediti con controparti bancarie (come riportati nella Nota 25). Inoltre i Debiti finanziari non correnti ricevuti dalla <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. (come riportato nella<br />

Nota 21) includono anche alcuni finanziamenti a tasso variabile. Il costo di tali posizioni risente dell’andamento dei tassi di interesse a breve termine. In<br />

relazione alle operazioni a breve termine o a tasso variabile, un’ipotetica, istantanea e sfavorevole variazione del 10% del livello dei tassi di interesse a breve<br />

comporterebbe maggiori oneri finanziari netti ante imposte, su base annua, pari a circa un milione di euro (al 31 dicembre 2009 l’effetto era di misura non<br />

significativa).<br />

Altri rischi su strumenti finanziari derivati<br />

Come descritto nella Nota 7 la <strong>Fiat</strong> S.p.A. detiene alcuni strumenti finanziari derivati il cui valore è collegato all’andamento del prezzo di titoli azionari quotati<br />

(Equity Swap su azioni <strong>Fiat</strong>). Ancorché tali operazioni siano stipulate con finalità di copertura, i principi contabili non sempre ne permettono il trattamento in<br />

hedge accounting. Pertanto la variabilità dei valori sottostanti può incidere sui risultati economici della società.<br />

La perdita potenziale di fair value degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre <strong>2010</strong>, collegati all’andamento del prezzo di titoli azionari quotati, in<br />

conseguenza di un’ipotetica istantanea e sfavorevole variazione del 10% nei valori sottostanti, sarebbe pari a circa 32 milioni di euro (21 milioni di euro al 31<br />

dicembre 2009). La variazione in aumento rispetto all’esercizio precedente è da attribuirsi al diverso prezzo del titolo utilizzato come base per la simulazione.<br />

29. Livelli gerarchici di valutazione del fair value<br />

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella Situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l’IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di<br />

una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:<br />

Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;<br />

Livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul<br />

mercato;<br />

Livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili.<br />

La seguente tabella evidenzia le attività e passività della società che sono valutate al fair value al 31 dicembre <strong>2010</strong>, per livello gerarchico di valutazione del<br />

fair value:<br />

(in migliaia di euro) Nota Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale<br />

Attività valutate a fair value:<br />

Partecipazioni in altre imprese (available for sale)<br />

valutate a fair value con contropartita a patrimonio netto (11) 2.668 14.340 - 17.008<br />

Attività finanziarie correnti per strumenti finanziari derivati (15) - 114.997 - 114.997<br />

Totale Attività 2.668 129.337 - 132.005<br />

Totale Passività - - - -<br />

Nel <strong>2010</strong> non ci sono stati trasferimenti dal Livello 1 al Livello 2 e viceversa.<br />

30. Rapporti infragruppo e con parti correlate<br />

Per la <strong>Fiat</strong> S.p.A. i rapporti infragruppo e con parti correlate sono in massima parte rappresentati da operazioni poste in essere con imprese direttamente e<br />

indirettamente controllate, regolate a condizioni di mercato ritenute normali nei rispettivi mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e<br />

dei servizi prestati.<br />

357


358<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

L’impatto di tali operazioni sulle singole voci del bilancio <strong>2010</strong> e 2009, peraltro già evidenziato negli appositi schemi supplementari di Conto economico e di<br />

Situazione patrimoniale-finanziaria, oltre che nel commento a ciascuna voce, è riepilogato nelle seguenti tabelle:<br />

Proventi<br />

Altri ricavi Costi per Altri costi (oneri)<br />

Controparte di gestione il personale di gestione finanziari<br />

(in migliaia di euro) <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009 <strong>2010</strong> 2009<br />

Abarth & C. S.p.A. 429 200 - - 1 - - -<br />

Banco CNH Capital S.A. - - - - - - 400 409<br />

CNH Global N.V. - - - - - - 125 190<br />

CNH Italia S.p.A. 1.051 712 - - 54 844 7 17<br />

Comau S.p.A. 1.432 1.323 - - - 91 - -<br />

C.R.F. S.c.p.A. 504 476 - - - - - -<br />

Elasis S.c.p.A. 498 471 - - - - (5) (7)<br />

Ferrari S.p.A. 2.149 3.342 - - 4 54 11 (7)<br />

<strong>Fiat</strong> Argentina S.A. - - - - 121 121 - -<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. 21.251 20.059 - - 240 1.324 98 119<br />

<strong>Fiat</strong> Automoveis S.A. - FIASA - - - - - - 385 522<br />

<strong>Fiat</strong> Finance Canada Ltd. - - - - - - 87 258<br />

<strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. 829 847 - - 2.195 2.144 (188.225) (121.472)<br />

<strong>Fiat</strong> Finance and Trade Ltd S.A. - - - - - - 3.161 2.869<br />

<strong>Fiat</strong> France - - - - 11 20 - -<br />

<strong>Fiat</strong> Services S.p.A. 951 645 - - 1.420 1.396 (5) (7)<br />

<strong>Fiat</strong> Group Marketing & Corporate Comm. S.p.A. 536 692 - - 4.989 4.457 (5) 99<br />

<strong>Fiat</strong> Group Purchasing S.r.l. 2.618 1.986 - - 9 10 (5) (7)<br />

<strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. 155 262 - - 2.523 1.667 1 7<br />

<strong>Fiat</strong> Polska S.p. z.o.o. 254 257 - - 5 4 - -<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain Technologies S.p.A. 4.617 3.276 - - 8 141 (5) 34<br />

<strong>Fiat</strong>-Revisione Interna S.c.r.l. 110 214 - - 4.189 3.181 (5) (7)<br />

<strong>Fiat</strong> Servizi per l’Industria S.c.p.A. 31 396 - - 1.441 2.084 (5) (7)<br />

FGA Capital S.p.A. - 344 - - 53 55 4 4<br />

Fidis S.p.A. 427 404 - - - - (1.647) (98)<br />

<strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. - - - - - - 91.358 110.800<br />

<strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A. 7.267 8.085 - - 150 866 54 58<br />

Leasys S.p.A. - - - - 1.770 2.018 - -<br />

<strong>Fiat</strong> I.T.E.M. S.p.A. - - - - 2.810 3.355 (5) (7)<br />

Maserati S.p.A. 699 500 - - - - 14 17<br />

Magneti Marelli S.p.A. 4.616 4.772 - - - 229 - (6)<br />

Maxus MC2 S.p.A. - 190 - - - - - -<br />

Orione S.c.p.A. - - - - 3.506 3.535 (5) (7)<br />

Risk Management S.p.A. 637 620 - - - 31 (3) (7)<br />

<strong>Fiat</strong> Group International S.A. - - - - 138 307 - -<br />

Sirio S.c.p.A. 58 60 - - 1.218 1.230 - (7)<br />

Teksid S.p.A. 974 1.051 - - - - 1 (5)<br />

<strong>Fiat</strong> Finance North America Inc. - - - - - - 333 322<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles Belgium S.A. - - - - 139 127 - -<br />

Altre imprese del Gruppo 30 73 - - 205 188 108 41<br />

Totale imprese del Gruppo 52.123 51.257 - - 27.199 29.479 (93.773) (5.885)<br />

Altre parti correlate 79 - 21.549 18.397 30.843 17.806 - -<br />

Totale imprese del Gruppo e altre parti Correlate 52.202 51.257 21.549 18.397 58.042 47.285 (93.773) (5.885)<br />

Totale voce di bilancio 61.762 75.432 43.385 31.588 101.591 85.905 (93.035) (13.691)<br />

Incidenza % sulla voce di bilancio 85% 68% 50% 35% 57% 55% 100% 43%


Oltre all’impatto sulle voci di Conto economico dei rapporti infragruppo e con parti correlate riportato nella tabella precedente, si ricorda la plusvalenza su<br />

cessione di partecipazioni di 6 migliaia di euro riferita alla cessione a <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A ed a <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. della quota di minoranza<br />

detenuta in Elasis – Società Consortile per Azioni, precedentemente descritta alla Nota 3.<br />

Al 31 dicembre <strong>2010</strong><br />

Fondi Debiti<br />

Altre Crediti Altri dipendenti finanz. Fondi Debiti<br />

Controparte attività Crediti finanziari crediti non non dipendenti Debiti finanz. Altri<br />

(in migliaia di euro) finanz. comm.li correnti correnti correnti correnti correnti comm.li correnti Debiti<br />

CNH Italia S.p.A. - - - 7 - - - - - 104<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. - 56 - - - - - 151 - -<br />

<strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. - - 311.526 88 - 2.550.000 - - 147.507 39<br />

<strong>Fiat</strong> Group Marketing & C.C. S.p.A. - - - - - - - 783 - -<br />

<strong>Fiat</strong>-Revisione Interna S.c.r.l. - - - 180 - - - - - -<br />

<strong>Fiat</strong> Servizi per l’Industria S.c.p.A. - - - - - - - 145 - -<br />

<strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. - - - - - - - 121 - -<br />

Leasys S.p.A. - - - 49 - - - 164 - -<br />

Sirio S.c.p.A. - - - - - - - 537 - -<br />

Altre imprese del Gruppo - 207 - 30 - - - 197 - 65<br />

Consolidato fiscale IRES - - - 240.192 - - - - - 211.576<br />

Consolidato IVA - - - - - - - - - 131.408<br />

Contratti finanziari di garanzia 11.442 - - - - 11.442 - - - -<br />

Totale imprese del Gruppo 11.442 263 311.526 240.546 - 2.561.442 - 2.098 147.507 343.192<br />

Altre parti correlate - 79 - - 13.128 - - 166 - 8.308<br />

Totale imprese del Gruppo e<br />

altre parti correlate 11.442 342 311.526 240.546 13.128 2.561.442 - 2.264 147.507 351.500<br />

Totale voce di bilancio 143.947 8.078 311.526 350.554 20.072 2.561.442 9.274 41.011 294.592 368.408<br />

Incidenza % sulla voce di bilancio 8% 4% 100% 69% 65% 100% 0% 6% 50% 95%<br />

359


360<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

Al 31 dicembre 2009<br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

Fondi Debiti<br />

Altre Crediti Altri dipendenti finanz. Fondo Debiti<br />

Controparte attività Crediti finanziari crediti non non dipendenti Debiti finanz. Altri<br />

(in migliaia di euro) finanz. comm.li correnti correnti correnti correnti correnti comm.li correnti Debiti<br />

CNH Italia S.p.A. - 868 - - - - - - - -<br />

Comau S.p.A. - 132 - - - - - - - -<br />

C.R.F. S.c.p.A. - 142 - - - - - - - -<br />

Elasis S.c.p.A. - 88 - - - - - - - -<br />

Ferrari S.p.A. - 582 - - - - - - - -<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. - 1.703 - - - - - 71 - -<br />

<strong>Fiat</strong> Finance Canada Ltd. - 221 - - - - - - - -<br />

<strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. - - 606.941 - - 1.800.000 - - 64.614 -<br />

<strong>Fiat</strong> Group Marketing & Corp.C. S.p.A. - - - - - - - 1.862 - -<br />

<strong>Fiat</strong> Group International S.A. - - - - - - - 29 - -<br />

<strong>Fiat</strong> Group Purchasing S.p.A.. - 616 - - - - - 2 - -<br />

<strong>Fiat</strong> Item S.p.A. - - - - - - - 173 - -<br />

<strong>Fiat</strong> Polska S.p. z.o.o. - 63 - - - - - - - -<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain Technologies S.p.A. - 366 - - - - - - - -<br />

<strong>Fiat</strong>-Revisione Interna S.c.r.l. - 130 - 1.070 - - - - - -<br />

<strong>Fiat</strong> Servizi per l’Industria S.c.p.A. - - - - - - - 716 - -<br />

<strong>Fiat</strong> Services S.p.A. - 69 - - - - - 16 - -<br />

<strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. - - 39.133 - - - - - 31.707 -<br />

Iveco S.p.A. (ora <strong>Fiat</strong> Gestione<br />

Partecipazioni S.p.A.) - 625 - - - - - 117 - -<br />

Leasys S.p.A. - - - 63 - - - 89 - -<br />

Magneti Marelli S.p.A. - 984 - - - - - - - -<br />

Orione S.c.p.A. - - - - - - - 363 - -<br />

Risk Management S.p.A. - 117 - - - - - - - -<br />

Sirio S.c.p.A. - - - - - - - 118 - -<br />

Teksid S.p.A. - 143 - - - - - - - -<br />

Altre imprese del Gruppo - 303 - 22 - - - 36 - -<br />

Consolidato fiscale IRES - - - 120.755 - - - - - 133.806<br />

Consolidato IVA - - - - - - - - - 124.348<br />

Contratti finanziari di garanzia 16.782 - - - - 16.782 - - - -<br />

Totale imprese del Gruppo 16.782 7.152 646.074 121.910 - 1.816.782 - 3.592 96.321 258.154<br />

Altre parti correlate - - - - 17.444 - 5.664 165 - 2.652<br />

Totale imprese del Gruppo<br />

e altre parti correlate 16.782 7.152 646.074 121.910 17.444 1.816.782 5.664 3.757 96.321 260.806<br />

Totale voce di bilancio 26.887 60.015 646.074 198.923 25.441 1.816.782 8.464 156.249 156.712 290.058<br />

Incidenza % sulla voce di bilancio 62% 12% 100% 61% 69% 100% 67% 2% 61% 90%<br />

Nelle tabelle di cui sopra non sono state esposte per controparte le partite derivanti dal consolidato fiscale nazionale (vedasi Nota 16 e Nota 26) e dalla<br />

procedura della liquidazione dell’IVA su base consolidata (vedasi Nota 26), in quanto non rappresentativi di effettivi interscambi ma originati unicamente<br />

dalle procedure finanziarie previste dalla legislazione fiscale nazionale per regolare i rapporti delle società italiane del Gruppo con l’erario. Analogamente non<br />

sono stati dettagliati per controparte, poiché non ritenuti significativi, i saldi (di pari importo all’attivo e al passivo) relativi alla valutazione dei contratti finanziari<br />

di garanzia (vedasi Nota 12 e Nota 21) in quanto rappresentativi solo del valore attualizzato di stime sulle commissioni da percepire nei prossimi esercizi.


I rapporti più significativi intrattenuti nell’esercizio tra la <strong>Fiat</strong> S.p.A. e le imprese del Gruppo, di cui le precedenti tabelle ne sintetizzano i saldi, hanno riguardato:<br />

effettuazione di prestazioni di servizi nonché di prestazioni di personale dirigenziale della <strong>Fiat</strong> S.p.A. presso le principali imprese del Gruppo (<strong>Fiat</strong> Group<br />

Automobiles S.p.A., <strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A. già Iveco S.p.A., Magneti Marelli S.p.A., Ferrari S.p.A., <strong>Fiat</strong> Powertrain Technologies S.p.A., <strong>Fiat</strong><br />

Group Purchasing S.r.l., Teksid S.p.A., Comau S.p.A. ed altre minori);<br />

locazione dei fabbricati di proprietà o di locali attrezzati ad uso uffici (<strong>Fiat</strong> Finance S.p.A., <strong>Fiat</strong> Group Marketing & Corporate Communication S.p.A., <strong>Fiat</strong><br />

Partecipazioni S.p.A. e altre minori) nonché recuperi di compensi per cariche di amministratori e recuperi di spese;<br />

concessione di fidejussioni e di altre garanzie personali (vedasi Nota 27) per emissioni di prestiti obbligazionari e Billets de Trésorerie (<strong>Fiat</strong> Finance and<br />

Trade Ltd S.A. e <strong>Fiat</strong> Finance North America Inc.), per finanziamenti e linee di credito concesse da banche (<strong>Fiat</strong> Finance and Trade Ltd S.A., <strong>Fiat</strong> Finance<br />

S.p.A., Banco CNH Capital S.A., CNH Global N.V., <strong>Fiat</strong> Finance Canada Ltd., <strong>Fiat</strong> Finance North America Inc., <strong>Fiat</strong> Automoveis S.A.- FIASA ed altre<br />

controllate minori), per il pagamento di affitti di immobili (<strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. e sue controllate) nonché verso l’erario per crediti IVA di società<br />

del Gruppo;<br />

gestione conti correnti, ottenimento di finanziamenti passivi a breve e lungo termine, nonché assistenza e consulenza in campo finanziario (<strong>Fiat</strong><br />

Finance S.p.A.);<br />

gestione di strumenti finanziari derivati (<strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. e <strong>Fiat</strong> Finance S.p.A.);<br />

acquisto di servizi di assistenza e consulenza in materia amministrativa, fiscale, societaria e per sistemi informatici correlati (<strong>Fiat</strong> Services S.p.A. e <strong>Fiat</strong><br />

I.T.E.M. S.p.A.), prestazioni per relazioni esterne (<strong>Fiat</strong> Group Marketing & Corporate Communication S.p.A.), gestione del personale e altre (<strong>Fiat</strong> Servizi per<br />

l’Industria S.c.p.A.), servizi di sorveglianza (Orione S.c.p.A e Sirio S.c.p.A.), servizi di ispettorato e “internal audit” (<strong>Fiat</strong> Revisione Interna S.c.r.l.), noleggi<br />

autoveicoli (Leasys S.p.A.), servizi di manutenzione e per locali attrezzati uso ufficio (<strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A.).<br />

Nel corso dell’esercizio <strong>2010</strong> i rapporti infragruppo hanno riguardato inoltre la gestione delle partecipazioni in imprese controllate, che nel corso dell’esercizio<br />

ha comportato gli effetti economici, patrimoniali e finanziari già precedentemente indicati e commentati, in particolare:<br />

l’incasso dei dividendi distribuiti dalle società partecipate (vedasi Nota 1);<br />

la cessione a <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. ed a <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. della quota di minoranza detenuta in Elasis – Società Consortile per Azioni,<br />

nel quadro di un riassetto delle quote nelle società consortili per la ricerca del Gruppo (vedasi Nota 3);<br />

i versamenti in conto capitale a favore di <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. per 1.050 milioni di euro, di <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. per 750 milioni di euro,<br />

di Comau S.p.A. per 40 milioni di euro e di Teksid Aluminum S.r.l. per 12,5 milioni di euro, al fine di rafforzare la struttura patrimoniale e finanziaria delle<br />

partecipate (vedasi Nota 11);<br />

l’acquisto da <strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. e gli aumenti di capitale delle controllate Nuove Iniziative Finanziarie Cinque S.p.A. (in seguito denominata Iveco<br />

S.p.A.) per 200 milioni di euro e Nuova Immobiliare Nove S.p.A. (in seguito denominata FPT Industrial S.p.A.) per 100 milioni di euro nonché la costituzione<br />

delle controllate <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. (costituita con un capitale sociale di 120.000 euro ed in seguito oggetto di versamenti a copertura dei costi di start-up<br />

per 6,1 milioni di euro) e <strong>Fiat</strong> Industrial Finance S.p.A. con un capitale di 100 milioni di euro, nel quadro delle operazione funzionali alla Scissione parziale<br />

proporzionale di <strong>Fiat</strong> S.p.A. a favore di <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. (vedasi Nota 11);<br />

la costituzione della controllata <strong>Fiat</strong> Switzerland S.A. propedeutica alla successiva riorganizzazione societaria delle attività locali.<br />

Nel corso dell’esercizio <strong>2010</strong> i rapporti con parti correlate, così come definite dallo IAS 24, non rappresentate da società controllate dirette e indirette, sono<br />

state indicate nell’ambito delle precedenti tabelle nella voce “Altre parti correlate”. In dettaglio tali rapporti hanno riguardato essenzialmente:<br />

prestazioni professionali per consulenze e per l’attività di segretariato del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati svolte dall’avvocato Franzo Grande<br />

Stevens a favore della <strong>Fiat</strong> S.p.A. per 1.000 migliaia di euro;<br />

compensi spettanti agli Amministratori ed ai Sindaci della <strong>Fiat</strong> S.p.A. nonché la componente retributiva derivante dai piani di stock option e stock grant<br />

con sottostante azioni <strong>Fiat</strong> S.p.A. relativa all’Amministratore Delegato;<br />

compensi spettanti ai dirigenti con responsabilità strategiche della <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

361


362<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

31. Posizione finanziaria netta<br />

Secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 ed in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005<br />

“Raccomandazioni per l’attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi”, si segnala che la posizione finanziaria<br />

netta della <strong>Fiat</strong> S.p.A. al 31 dicembre <strong>2010</strong> è la seguente:<br />

(in migliaia di euro) Al 31 dicembre <strong>2010</strong> Al 31 dicembre 2009 Variazione<br />

Disponibilità e mezzi equivalenti 240 474 (234)<br />

Crediti finanziari correnti: 311.526 646.074 (334.548)<br />

verso imprese del Gruppo 311.526 646.074 (334.548)<br />

verso Terzi - - -<br />

Debiti finanziari non correnti: (2.561.442) (1.816.782) (744.660)<br />

verso imprese del Gruppo (2.561.442) (1.816.782) (744.660)<br />

verso Terzi - - -<br />

Debiti finanziari correnti: (294.592) (156.712) (137.880)<br />

verso imprese del Gruppo (147.507) (96.321) (51.186)<br />

verso Terzi (147.085) (60.391) (86.694)<br />

Posizione finanziaria netta (2.544.268) (1.326.946) (1.217.322)<br />

verso imprese del Gruppo (2.397.423) (1.267.029) (1.130.394)<br />

verso Terzi (146.845) (59.917) (86.928)<br />

Posizione finanziaria netta oggetto di Scissione (1.227.000) - (1.227.000)<br />

verso imprese del Gruppo (1.227.000) - (1.227.000)<br />

verso Terzi - - -<br />

Posizione finanziaria netta complessiva (3.771.268) (1.326.946) (2.444.322)<br />

verso imprese del Gruppo (3.624.423) (1.267.029) (2.357.394)<br />

verso Terzi (146.845) (59.917) (86.928)<br />

32. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti, transazioni atipiche e/o inusuali<br />

Si precisa che nel corso del <strong>2010</strong> la <strong>Fiat</strong> S.p.A. non ha posto in essere operazioni significative non ricorrenti, ovvero operazioni atipiche/inusuali ai sensi della<br />

Comunicazione Consob del 28 luglio 2006.<br />

33. Eventi successivi<br />

Con effetto 1° gennaio 2011 ha avuto efficacia la Scissione con trasferimento a favore della società beneficiaria <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. delle partecipazioni<br />

e degli altri elementi patrimoniali precedentemente indicati alla Nota 18, nonché con la registrazione degli effetti sul Capitale sociale e sulle Riserve<br />

della <strong>Fiat</strong> S.p.A. precedentemente descritti alla Nota 19. Per effetto della Scissione, agli azionisti <strong>Fiat</strong> S.p.A. sono state assegnate, senza versamento<br />

di corrispettivo, azioni della società beneficiaria <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. in pari numero e della medesima categoria di quelle possedute al momento della<br />

Scissione. L’assegnazione è avvenuta, quindi, in ragione di un’azione ordinaria o privilegiata o di risparmio di <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. per ogni azione <strong>Fiat</strong><br />

S.p.A. della medesima categoria posseduta. In tale contesto <strong>Fiat</strong> S.p.A. ha ricevuto n. 38.568.458 azioni ordinarie <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. in corrispondenza<br />

delle azioni <strong>Fiat</strong> S.p.A. in portafoglio, come indicato alla Nota 19. In data 3 gennaio 2011 ha avuto avvio la negoziazione sul Mercato Telematico Azionario<br />

delle azioni <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

Il 10 gennaio 2011 il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha aumentato la propria quota di partecipazione in Chrysler, che è passata dal 20% al 25% in seguito al verificarsi del<br />

primo dei tre “Performance Event” (ottenimento delle autorizzazioni regolamentari per un motore basato sulla famiglia FIRE di <strong>Fiat</strong> da produrre negli Stati<br />

Uniti e impegno ad iniziare questa produzione) come previsto nell’accordo relativo all’alleanza.<br />

Il 9 febbraio Moody’s Investor Service ha concluso la revisione del rating di <strong>Fiat</strong> S.p.A., che era stato posto sotto osservazione per possibile downgrade lo<br />

scorso 21 luglio <strong>2010</strong>. Il rating del debito a lungo termine di <strong>Fiat</strong> S.p.A. è stato confermato a “Ba1”. Il rating a breve termine è confermato a “Not-Prime”.<br />

L’outlook è negativo.


Elenco delle partecipazioni con le informazioni integrative richieste dalla Consob (comunicazione n° DEM/6064293 del 28 luglio 2006)<br />

Imprese controllate<br />

Capitale<br />

Risultato<br />

ultimo esercizio Patrimonio netto Valore contabile<br />

Denominazione e sede sociale<br />

<strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. – Torino<br />

(euro) (*) (euro) (*) (euro) (*) % di possesso Numero azioni (euro)<br />

Al 31.12.09 745.031.979 (134.673.153) 856.206.538 100,00 745.031.979 4.474.081.024<br />

versamento in conto capitale 1.050.000.000<br />

Al 31.12.10<br />

Ferrari S.p.A – Modena<br />

745.031.979 369.666.285 2.275.872.823 100,00 745.031.979 5.524.081.024<br />

Al 31.12.09 20.260.000 104.640.221 530.422.655 85,00 6.888.400 1.055.203.823<br />

Al 31.12.10<br />

Maserati S.p.A. – Modena<br />

20.260.000 157.928.154 688.350.809 85,00 6.888.400 1.055.203.823<br />

Al 31.12.09 40.000.000 (24.319.603) 67.836.712 100,00 40.000.000 103.798.379<br />

Al 31.12.10<br />

<strong>Fiat</strong> Gestione Partecipazioni S.p.A. – Torino<br />

(già Iveco S.p.A)<br />

40.000.000 (7.742.674) 60.094.039 100,00 40.000.000 103.798.379<br />

Al 31.12.09 369.500.000 (254.007.877) 457.348.864 100,00 369.500.000 1.573.631.676<br />

ripristino di valore 260.000.000<br />

Al 31.12.10<br />

<strong>Fiat</strong> Powertrain Technologies S.p.A. – Torino<br />

369.500.000 1.365.468.716 1.822.817.580 100,00 369.500.000 1.833.631.676<br />

Al 31.12.09 525.000.000 4.684.546 918.601.714 100,00 750.000.000 648.912.584<br />

svalutazione (80.000.000)<br />

Al 31.12.10<br />

Magneti Marelli S.p.A. – Corbetta<br />

525.000.000 (48.781.405) 789.820.309 100,00 750.000.000 568.912.584<br />

Al 31.12.09<br />

Azioni ordinarie<br />

254.325.965 (134.715.249) 455.050.583 99,99 254.301.607 611.854.217<br />

Al 31.12.09 100,00 250.500.601 602.696.271<br />

Al 31.12.10<br />

Azioni privilegiate<br />

100,00 250.500.601 602.696.271<br />

Al 31.12.09 99,36 3.801.006 9.157.946<br />

Al 31.12.10 99,36 3.801.006 9.157.946<br />

Al 31.12.10<br />

Teksid S.p.A. – Torino<br />

254.325.965 32.732.151 387.782.736 99,99 254.301.607 611.854.217<br />

Al 31.12.09 71.403.261 4.328.864 145.321.833 84,79 60.543.388 76.083.758<br />

Al 31.12.10<br />

Teksid Aluminum S.r.l. – Carmagnola<br />

71.403.261 1.885.946 147.207.779 84,79 60.543.388 76.083.758<br />

Al 31.12.09 5.000.000 (31.077.630) 8.758.374 100,00 37.292.021<br />

versamento in conto capitale 12.500.000<br />

svalutazione (11.100.000)<br />

Al 31.12.10 5.000.000 (11.050.549) 10.207.825 100,00 38.692.021<br />

(*) Dati desunti dai bilanci d’esercizio delle società controllate.<br />

% di possesso<br />

Per le società controllate è stata indicata anche la % di partecipazione indiretta al capitale ordinario<br />

363


364<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

Elenco delle partecipazioni (segue)<br />

Capitale<br />

Risultato<br />

ultimo esercizio Patrimonio netto Valore contabile<br />

Denominazione e sede sociale<br />

Comau S.p.A. – Grugliasco<br />

(euro) (*) (euro) (*) (euro) (*) % di possesso Numero azioni (euro)<br />

Al 31.12.09 48.013.959 (45.770.610) 80.369.600 100,00 48.013.959 92.050.496<br />

versamento in conto capitale 40.000.000<br />

svalutazione (7.100.000)<br />

Al 31.12.10<br />

<strong>Fiat</strong> Partecipazioni S.p.A. – Torino<br />

48.013.959 (22.963.957) 97.405.643 100,00 48.013.959 124.950.496<br />

Al 31.12.09 356.158.302 (15.908.554) 934.162.949 100,00 356.158.302 934.451.675<br />

Al 31.12.10<br />

<strong>Fiat</strong> Finance S.p.A. – Torino<br />

361.054.062 (27.721.564) 919.387.476 98,64<br />

+1,36 ind.<br />

356.158.302 934.451.675<br />

Al 31.12.09 224.440.000 5.395.194 433.754.480 100,00 224.440.000 222.262.897<br />

Al 31.12.10<br />

Business Solutions S.p.A. – Torino<br />

224.440.000 17.292.422 271.046.902 100,00 224.440.000 222.262.897<br />

Al 31.12.09 4.791.396 4.947.508 24.068.845 100,00 4.791.396 36.405.062<br />

Al 31.12.10<br />

Itedi – Italiana Edizioni S.p.A. – Torino<br />

4.791.396 8.069.470 13.820.394 100,00 4.791.396 36.405.062<br />

Al 31.12.09 5.980.000 (1.586.503) 26.173.189 100,00 5.980.000 25.899.105<br />

Al 31.12.10<br />

<strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. – Torino<br />

5.980.000 (15.571.825) 10.601.365 100,00 5.980.000 25.899.105<br />

sottoscrizione capitale sociale 120.000<br />

versamenti in conto capitale 6.159.333<br />

svalutazione (6.100.000)<br />

Al 31.12.10<br />

<strong>Fiat</strong> Switzerland S.A. – Paradiso (Svizzera)<br />

120.000 (6.159.333) 120.000 100,00 80.000 179.333<br />

sottoscrizione capitale sociale 100,00 100 74.211<br />

Fr.sv. 100.000<br />

scissione parziale FGI – <strong>Fiat</strong> Group International S.A<br />

a favore di <strong>Fiat</strong> Switzerland S.A. 1.247.799<br />

Fr.sv. 1.000.000 1.000<br />

Al 31.12.10 879.718 (1.127.562) 8.124.074 100,00 1.100 1.322.010<br />

Fr.sv. 1.100.000 (1.409.903) 10.158.342<br />

Rimaco S.A. – Losanna (Svizzera)<br />

fusione FGI – <strong>Fiat</strong> Group International S.A<br />

in Rimaco S.A.<br />

Fr.sv.<br />

100,00 32.197.079<br />

Al 31.12.10 279.910 29.762.761 226.165.144 100,00 350 32.197.079<br />

Fr.sv.<br />

<strong>Fiat</strong> Finance North America Inc. – Wilmington<br />

(Stati Uniti)<br />

350.000 37.215.356 282.796.896<br />

Al 31.12.09 131.951.971 1.690.769 142.480.500 39,47 150 57.023.858<br />

USD 190.090.010 2.435.722 205.257.409<br />

Al 31.12.10 142.261.645 884.825 146.431.648 39,47 150 57.023.858<br />

USD 190.090.010 1.182.303 195.661.968 +60,53 ind.<br />

(*) Dati desunti dai bilanci d’esercizio delle società controllate.<br />

% di possesso<br />

Per le società controllate è stata indicata anche la % di partecipazione indiretta al capitale ordinario


Elenco delle partecipazioni (segue)<br />

Capitale<br />

Risultato<br />

ultimo esercizio Patrimonio netto Valore contabile<br />

Denominazione e sede sociale<br />

<strong>Fiat</strong> U.S.A. Inc. – New York (Stati Uniti)<br />

(euro) (*) (euro) (*) (euro) (*) % di possesso Numero azioni (euro)<br />

Al 31.12.09 11.682.632 (24.869) 23.843.010 100,00 1.000 27.257.726<br />

USD 16.830.000 (35.827) 34.348.240<br />

Al 31.12.10 12.595.420 (25.650) 25.680.263 100,00 1.000 27.257.726<br />

USD<br />

Isvor <strong>Fiat</strong> Società consortile di sviluppo<br />

e addestramento Industriale per Azioni – Torino<br />

16.830.000 (34.273) 34.313.967<br />

Al 31.12.09 300.000 756.266 1.784.642 3,00 9.000 -<br />

Al 31.12.10<br />

<strong>Fiat</strong>-Revisione Interna S.c.r.l. – Torino<br />

300.000 (342.692) 1.441.947 3,00<br />

+97,00 ind.<br />

9.000 -<br />

Al 31.12.09 300.000 13.464 633.536 51,00 153.000 v.n. 186.980<br />

Al 31.12.10<br />

<strong>Fiat</strong> Servizi per l’Industria S.c.p.A. – Torino<br />

300.000 19.512 653.048 51,00<br />

+49,00 ind.<br />

153.000 v.n. 186.980<br />

Al 31.12.09 1.652.669 342.456 3.521.606 5,00 82.633 70.720<br />

Al 31.12.10<br />

Orione S.c.p.A.-Società Industriale per la<br />

1.652.669 346.234 3.950.785 5,00<br />

+95,00 ind.<br />

82.633 70.720<br />

Sicurezza e la Vigilanza Consortile per Azioni – Torino<br />

Al 31.12.09 120.000 130.713 556.825 18,00 21.603 21.107<br />

Al 31.12.10<br />

SIRIO - Sicurezza Industriale Società<br />

consortile per Azioni – Torino<br />

120.000 148.809 705.634 18,00<br />

+80,90 ind.<br />

21.603 21.107<br />

Al 31.12.09 120.000 349.717 2.105.175 0,75 901 764<br />

Al 31.12.10 120.000 1.902.695 4.007.870 0,75<br />

+93,16 ind<br />

901 764<br />

Totale imprese controllate 11.274.486.294<br />

(*) Dati desunti dai bilanci d’esercizio delle società controllate.<br />

% di possesso<br />

Per le società controllate è stata indicata anche la % di partecipazione indiretta al capitale ordinario<br />

365


366<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

Elenco delle partecipazioni con le informazioni integrative richieste dalla Consob<br />

(comunicazione n° DEM/6064293 del 28 luglio 2006)<br />

Imprese controllate oggetto di Scissione<br />

Capitale<br />

Risultato<br />

ultimo esercizio Patrimonio netto Valore contabile<br />

Denominazione e sede sociale (euro) (*) (euro) (*) (euro) (*) % di possesso Numero azioni (euro)<br />

<strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. – Amsterdam (Paesi Bassi)<br />

Al 31.12.09 2.610.397.295 (117.636.617) 3.938.171.301 100,00 94.923.538 3.827.346.053<br />

versamento in conto capitale 750.000.000<br />

Al 31.12.10<br />

Iveco S.p.A. – Torino<br />

(già Nuove Iniziative Finanziarie Cinque S.p.A.)<br />

2.610.397.295 374.041.969 5.522.622.699 100,00 94.923.538 4.577.346.053<br />

acquisto e aumento capitale sociale 200.000.000 200.000.000<br />

Al 31.12.10<br />

FPT Industrial S.p.A. – Torino<br />

(già Nuova Immobiliare Nove S.p.A)<br />

200.000.000 (34.810.710) 165.197.064 100,00 200.000.000 200.000.000<br />

acquisto e aumento capitale sociale 100.000.000 100.000.000<br />

Al 31.12.10<br />

<strong>Fiat</strong> Industrial Finance S.p.A. – Torino<br />

100.000.000 (18.177.149) 81.831.951 100,00 100.000.000 100.000.000<br />

sottoscrizione capitale sociale 100.000.000 100.000.000<br />

Al 31.12.10 100.000.000 62.305 100.062.305 100,00 100.000.000 100.000.000<br />

Totale imprese controllate oggetto di Scissione 4.977.346.053<br />

(*) Dati desunti dai bilanci d’esercizio delle società controllate.<br />

Imprese collegate<br />

Capitale<br />

Risultato<br />

ultimo esercizio Patrimonio netto Valore contabile<br />

Denominazione e sede sociale<br />

RCS Mediagroup S.p.A. – Milano<br />

(euro) (*) (euro) (*) (euro) (*) % di possesso Numero azioni (euro)<br />

Al 31.12.09 762.019.050 79.343.926 1.265.643.760 10,09 76.907.627 131.785.440<br />

Al 31.12.10 762.019.050 (36.118.684) 1.231.214.144 10,09 76.907.627 131.785.440<br />

Totale imprese collegate 131.785.440<br />

(*) Dati desunti dai bilanci d’esercizio rispettivamente al 31 dicembre 2008 e al 31 dicembre 2009.<br />

Altre imprese<br />

Denominazione e sede sociale<br />

Assicurazioni Generali S.p.A. – Trieste<br />

% di possesso Numero azioni<br />

Valore contabile<br />

(euro)<br />

Al 31.12.09 0,01 187.710 3.532.702<br />

adeguamento al fair value (865.343)<br />

Al 31.12.10<br />

Fin.Priv. S.r.l. – Milano<br />

0,01 187.710 2.667.359<br />

Al 31.12.09 14,29 17.943.247<br />

adeguamento al fair value (3.603.838)<br />

Al 31.12.10<br />

Consorzio Lingotto – Torino<br />

14,29 14.339.409<br />

Al 31.12.09 5,40 279<br />

Al 31.12.10 5,40 279<br />

Totale altre imprese 17.007.047


comPenSI corrISPoSTI AglI AmmInISTrATorI, AI SIndAcI, AI dIreTTorI generAlI ed AI dIrIgenTI con reSPonSAbIlITÀ<br />

STrATegIcHe (mIglIAIA dI eUro) (ArT. 78 reg. conSob n.11971/99)<br />

Periodo Scad. Emolumenti Benefici non Bonus e Altri<br />

Nome e cognome Carica ricoperta nel <strong>2010</strong> di carica carica (*) per la carica monetari (**) altri incentivi compensi Totale<br />

John Elkann Presidente 21/04-31/12/<strong>2010</strong> 2012 550,0 39,0 589,0<br />

Vice Presidente 1/01-21/04/<strong>2010</strong> 1)<br />

Sergio Marchionne Amministratore Delegato 1/01-31/12/<strong>2010</strong> 2012 3.050,0 423,3 3.473,3<br />

2)<br />

Andrea Agnelli Amministratore 1/01-31/12/<strong>2010</strong> 2012 65,0 65,0<br />

Carlo Barel Amministratore 1/01-31/12/<strong>2010</strong> 2012 65,0 65,0<br />

di Sant’Albano 3)<br />

Roland Berger Amministratore 1/01-31/12/<strong>2010</strong> 2012 68,0 68,0<br />

Tiberto Brandolini d’Adda Amministratore 1/01-31/12/<strong>2010</strong> 2012 65,0 65,0<br />

René Carron Amministratore 1/01-31/12/<strong>2010</strong> 2012 62,0 62,0<br />

Luca Cordero Amministratore 21/04-31/12/<strong>2010</strong> 2012 211,0 10,0 1.033,0 7.459,0 8.713,0<br />

di Montezemolo Presidente 1/01-21/04/<strong>2010</strong> 4) 5) 6)<br />

Luca Garavoglia Amministratore 1/01-31/12/<strong>2010</strong> 2012 71,0 71,0<br />

Gian Maria Gros Pietro Amministratore 1/01-31/12/<strong>2010</strong> 2012 95,0 95,0<br />

Virgilio Marrone Amministratore 1/01-31/12/<strong>2010</strong> 2012 65,0 65,0<br />

Vittorio Mincato Amministratore 1/01-31/12/<strong>2010</strong> 2012 92,0 92,0<br />

Pasquale Pistorio Amministratore 1/01-31/12/<strong>2010</strong> 2012 65,0 65,0<br />

Ratan Tata Amministratore 1/01-31/12/<strong>2010</strong> 2012 59,0 59,0<br />

Mario Zibetti Amministratore 1/01-31/12/<strong>2010</strong> 2012 95,0 95,0<br />

Riccardo Perotta Presidente del Collegio 1/01-31/12/<strong>2010</strong> 2012 100,0 100,0<br />

Sindacale<br />

Giuseppe Camosci Sindaco 1/01-31/12/<strong>2010</strong> 2012 65,0 30,0 95,0<br />

7)<br />

Piero Locatelli Sindaco 1/01-31/12/<strong>2010</strong> 2012 65,0 65,0<br />

Dirigenti con responsabilità strategiche (***) 116,0 558,0 17.417,0 18.091,0<br />

8) 9) 10) 11)<br />

(*) Anno in cui si tiene l’assemblea di approvazione del bilancio in occasione della quale scade il mandato.<br />

(**) Sono costituiti dall’eventuale utilizzo di mezzi di trasporto a titolo personale.<br />

(***) Include 16 dirigenti in carica al 31 dicembre <strong>2010</strong> e 2 dirigenti usciti nel corso dell’anno<br />

1) Il compenso annuo lordo per la carica di Presidente è di 500.000 euro.<br />

2) Compenso annuo lordo per la carica ricoperta nella società controllata <strong>Fiat</strong> Switzerland SA. Tale importo non comprende il compenso per la carica ricoperta in <strong>Fiat</strong> Group Automobiles S.p.A. (500<br />

migliaia di euro) in quanto non percepito e riversato a <strong>Fiat</strong> S.p.A. Si precisa infine che l’Amministratore Delegato ha il diritto a percepire, in caso di interruzione del rapporto di collaborazione, un<br />

capitale rateizzato in venti anni, pari al massimo, dopo dieci anni, a cinque volte l’emolumento annuale fisso; il relativo accantonamento operato da <strong>Fiat</strong> S.p.A. nel <strong>2010</strong> é stato pari a 842,9 migliaia<br />

di euro.<br />

3) Compenso riversato a Exor S.p.A.<br />

4) Include, per il periodo 1/01/<strong>2010</strong>-21/04/<strong>2010</strong>, la relativa quota del compenso annuo lordo per la carica di Presidente di <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

5) Compenso straordinario una tantum per l’opera prestata come Presidente di <strong>Fiat</strong> S.p.A. nel periodo 2004/<strong>2010</strong>.<br />

6) Compenso per la carica ricoperta nella società Ferrari S.p.A., comprensivo della parte variabile. Si precisa infine che l’Avv. Montezemolo, quale Presidente di Ferrari S.p.A., ha il diritto a percepire,<br />

in caso di interruzione del rapporto di collaborazione, un capitale rateizzato in venti anni, pari al massimo, dopo dieci anni, a cinque volte l’emolumento annuale fisso; il relativo accantonamento<br />

operato da Ferrari nel <strong>2010</strong> è stato pari a 966,7 migliaia di euro.<br />

7) Compensi per la carica di Presidente del Collegio Sindacale di Magneti Marelli S.p.A.<br />

8) Include i fringe benefits.<br />

9) È indicata la parte variabile dei compensi.<br />

10) Include le retribuzioni da lavoro dipendente, le somme corrisposte a seguito di risoluzione del rapporto di lavoro pari a 6.683 migliaia di euro ed i compensi non riversati per cariche ricoperte in<br />

società controllate.<br />

11) Non include i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro.<br />

367


368<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

noTA<br />

InTegrATIVA<br />

STocK oPTIon ATTrIbUITe Ad AmmInISTrATorI e dIreTTorI generAlI e dIrIgenTI con reSPonSAbIlITÀ STrATegIcHe<br />

(ArT. 78 regolAmenTo conSob n. 11971/99)<br />

Opzioni detenute Opzioni assegnate Opzioni esercitate<br />

Opzioni<br />

scadute<br />

nell’eser- Opzioni detenute<br />

Beneficiario all’inizio dell’esercizio nel corso dell’esercizio nel corso dell’esercizio cizio alla fine dell’esercizio<br />

Carica Prezzo<br />

ricoperta Prezzo Periodo di Prezzo Periodo di Prezzo medio Prezzo Periodo di<br />

Nome e alla data di Numero medio di esercizio Numero medio di esercizio Numero medio di di mercato Numero Numero medio di esercizio<br />

Cognome<br />

Stock option<br />

su azioni <strong>Fiat</strong> (*)<br />

attribuzione opzioni esercizio (mm/aa)<br />

01/05opzioni<br />

esercizio (mm/aa) opzioni esercizio all’esercizio opzioni opzioni esercizio (mm/aa)<br />

Paolo Fresco Presidente 500.000 12,699 01/10 (500.000) (6) - -<br />

Sergio Amm. 11/10- 11/10-<br />

Marchionne<br />

Dirigenti con<br />

Delegato 19.420.000 9,640 11/16 (1)(2) (2.500.000) (6) 16.920.000 9,09 11/16<br />

responsabilità 05/06- 02/11strategiche<br />

Stock option<br />

su azioni Ferrari<br />

2.105.000 13,278 11/14 (3) (1.468.750) (6) 636.250 13,37 11/14<br />

Luca Cordero 10/04di<br />

Montezemolo<br />

Stock option<br />

su azioni CNH (5)<br />

Dirigenti con<br />

responsabilità<br />

- 80.000 175 12/10 (4) (80.000) (6) - -<br />

strategiche - 149.939 23,481 01/15 111.250 31,076 02/16 (7) 40.046 15,776 33,000 - 221.143 28,697 02/16<br />

(*) Per ulteriori informazioni, si rinvia alla Nota 19 del Bilancio di <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

(1) Le opzioni concesse nel 2004 sono per 1/3 esercitabili solo al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance, che sono stati raggiunti nel 2008, rendendo l’intero piano 2004 di<br />

10.670.000 stock option maturato completamente nel 2008. A marzo 2009, l’Assemblea degli azionisti ha approvato l’estensione del periodo di esercizio, facendolo iniziare il 1° gennaio 2011 e<br />

terminare il 1° gennaio 2016.<br />

(2) Le opzioni concesse nel 2006 erano per metà (5.000.000) esercitabili solo al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance; è maturata solo la prima tranche (cioè il 25%) di questi diritti.<br />

Il periodo di esercizio inizia con l’approvazione del bilancio <strong>2010</strong> e termina nel novembre 2014.<br />

(3) Le opzioni sono in parte esercitabili solo al raggiungimento di predeterminati obiettivi di performance. Con riferimento alla porzione subordinata a tali obiettivi, è maturata solo la prima tranche (cioè<br />

il 25%) di questi diritti. Il periodo di esercizio inizia con l’approvazione del bilancio <strong>2010</strong> e termina nel novembre 2014.<br />

(4) Opzioni esercitabili subordinatamente alla quotazione in Borsa delle azioni Ferrari S.p.A.<br />

(5) Prezzi espressi in dollari USA.<br />

(6) Le opzioni scadute nell’esercizio comprendono sia opzioni scadute sia opzioni non maturate nel corso dell’esercizio.<br />

(7) Le opzioni assegnate nel corso dell’esercizio riflettono anche assegnazioni pregresse relative a nuovi Dirigenti con responsabilità strategiche.


STOCK GRANT ATTRIBUITI AD AMMINISTRATORI E DIRETTORI GENERALI E DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE<br />

(ART. 78 REGOLAMENTO CONSOB N. 11971/99)<br />

Stock grant<br />

Stock grant detenuti Stock grant assegnati scaduti Stock grant detenuti<br />

Beneficiario all’inizio dell’esercizio nel corso dell’esercizio nell’esercizio alla fine dell’esercizio<br />

Carica ricoperta Periodo di Periodo di Periodo di<br />

Nome e alla data di Numero di esercizio Numero di esercizio Numero di Numero di esercizio<br />

Cognome attribuzione stock grant (mm/aa) stock grant (mm/aa) stock grant stock grant (mm/aa)<br />

Stock grant<br />

su azioni <strong>Fiat</strong> (*)<br />

Sergio Amm.<br />

Marchionne<br />

Stock grant<br />

su azioni CNH<br />

Dirigenti con<br />

responsabilità<br />

Delegato 2.000.000 02/11 2.000.000 02/12 4.000.000 (1) 01/12<br />

strategiche - 100.000 01/11 100.000 01/15 (2) 100.000 100.000 01/15<br />

(*) Per ulteriori informazioni, si rinvia alla Nota 19 del Bilancio di <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

(1) A seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 18 febbraio 2011, tutti i diritti sono condizionati al solo perdurare dei rapporti professionali con il Gruppo fino alla fine del 2011. Per<br />

ulteriori informazioni si rinvia alla Nota 19 del Bilancio di <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

(2) Consiste in un Piano condizionato al raggiungimento di obiettivi di redditività con assegnazione finale delle azioni all’approvazione del bilancio 2014. È possibile l’assegnazione parziale delle azioni<br />

in via anticipata in seguito al conseguimento degli obiettivi di redditività 2012 e 2013.<br />

18 febbraio 2011<br />

Per il Consiglio di Amministrazione<br />

/f/ John Elkann<br />

Il PreSIdenTe<br />

John Elkann<br />

369


370<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

APPendIce -<br />

InFormAzIonI AI<br />

SenSI dell’ArT.<br />

149-duodecies del<br />

regolAmenTo<br />

emITTenTI conSob<br />

APPENDICE - INFORMAZIONI AI SENSI<br />

DELL’ART. 149-duodecies DEL<br />

REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB<br />

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell’esercizio <strong>2010</strong><br />

per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione. Non vi sono servizi resi da entità appartenenti alla sua rete.<br />

(in migliaia di euro) Soggetto che ha erogato il servizio Corrispettivi di competenza dell’esercizio <strong>2010</strong><br />

Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. 182<br />

Servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A. (1) 339<br />

Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. (2) 205<br />

Totale 726<br />

(1) Esami dei prospetti consolidati pro-forma di <strong>Fiat</strong> S.p.A. e sue controllate inclusi nel Documento Informativo predisposto ai sensi del Regolamento Emittenti, revisione contabile limitata del bilancio<br />

separato semestrale della <strong>Fiat</strong> S.p.A. e revisione contabile limitata di prospetti contabili consolidati intermedi al 30 settembre <strong>2010</strong> di <strong>Fiat</strong> S.p.A. e sue controllate finalizzati all’informativa richiesta<br />

per la Scissione. Sottoscrizione delle dichiarazioni fiscali (modelli: Unico, IRAP, CNM-Consolidato fiscale e 770).<br />

(2) Studi e analisi in relazione al trattamento contabile di operazioni rilevanti e non ricorrenti, principalmente in relazione alla Scissione di <strong>Fiat</strong> S.p.A. Verifiche documentali relative a iniziative industriali.


ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D’ESERCIZIO<br />

AI SENSI DELL’ART. 154-Bis DEL D. LGS. 58/98<br />

1. I sottoscritti Sergio Marchionne, in qualità di Amministratore Delegato, Alessandro Baldi e Camillo Rossotto, in qualità di Dirigenti preposti alla redazione<br />

dei documenti contabili societari della <strong>Fiat</strong> S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo<br />

24 febbraio 1998, n. 58:<br />

l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e<br />

l’effettiva applicazione<br />

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d’esercizio nel corso dell’esercizio <strong>2010</strong>.<br />

2. La valutazione dell’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre <strong>2010</strong> si è basata su<br />

di un processo definito da <strong>Fiat</strong> in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of<br />

the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.<br />

3. Si attesta, inoltre, che:<br />

3.1 il bilancio d’esercizio:<br />

a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002<br />

del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;<br />

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;<br />

c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’emittente.<br />

3.2 La relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell’emittente,<br />

unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.<br />

18 febbraio 2011<br />

FIAT S.P.A.<br />

bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo<br />

Al 31 dIcembre<br />

<strong>2010</strong><br />

/f/ Alessandro Baldi<br />

/f/ Sergio Marchionne /f/ Camillo Rossotto<br />

l’AmmInISTrATore delegATo dIrIgenTI PrePoSTI AllA redAzIone<br />

Sergio Marchionne deI docUmenTI conTAbIlI SocIeTArI<br />

Alessandro Baldi<br />

Camillo Rossotto<br />

ATTeSTAzIone<br />

del bIlAncIo<br />

d’eSercIzIo AI<br />

SenSI dell’ArT.<br />

154-Bis del<br />

d. lgS. 58/98<br />

371


RELAZIONI DELLA SOCIETà<br />

DI REVISIONE<br />

373


374 relAzIonI<br />

dellA SocIeTÀ<br />

dI reVISIone<br />

RELAZIONE DELLA SOCIETà DI REVISIONE SUL<br />

BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DEGLI ARTT.<br />

14 E 16 DEL D.LGS. 27.1.<strong>2010</strong>, N. 39<br />

Agli Azionisti della FIAT S.p.A.<br />

1. Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato, costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal conto<br />

economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e<br />

dalla relativa nota integrativa, della <strong>Fiat</strong> S.p.A. e sue controllate (“Gruppo <strong>Fiat</strong>”) chiuso al 31 dicembre <strong>2010</strong>. La responsabilità<br />

della redazione del bilancio consolidato in conformità agli International Financial Reporting Standards (“IFRS”) adottati dall’Unione<br />

Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005, compete agli Amministratori della <strong>Fiat</strong><br />

S.p.A. È nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio consolidato e basato sulla revisione contabile.<br />

2. Il nostro esame è stato condotto secondo i principi e i criteri per la revisione contabile raccomandati dalla CONSOB. In<br />

conformità ai predetti principi e criteri, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per<br />

accertare se il bilancio consolidato sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di<br />

revisione comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni<br />

contenuti nel bilancio consolidato, nonché la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della<br />

ragionevolezza delle stime effettuate dagli Amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per<br />

l’espressione del nostro giudizio professionale.<br />

Il bilancio consolidato presenta ai fini comparativi i dati dell’esercizio precedente. Come illustrato nella nota integrativa, per<br />

effetto della scissione parziale proporzionale di <strong>Fiat</strong> S.p.A. deliberata dall’Assemblea degli azionisti del 16 settembre <strong>2010</strong>, nella<br />

redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre <strong>2010</strong> sono state applicate le disposizioni contenute nell’IFRS 5 – “Attività<br />

destinate alla vendita e Discontinued Operation”; di conseguenza, gli Amministratori hanno riesposto i dati comparativi di conto<br />

economico, rendiconto finanziario e nota integrativa relativi all’esercizio precedente, rispetto ai dati precedentemente presentati<br />

e da noi assoggettati a revisione contabile, sui quali abbiamo emesso la relazione di revisione in data 18 febbraio <strong>2010</strong>. Le<br />

modalità di rideterminazione dei dati comparativi e la relativa informativa presentata nella nota integrativa sono state da noi<br />

esaminate ai fini dell’espressione del giudizio sul bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre <strong>2010</strong>.<br />

3. A nostro giudizio, il bilancio consolidato del Gruppo <strong>Fiat</strong> al 31 dicembre <strong>2010</strong> è conforme agli International Financial Reporting<br />

Standards adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs n. 38/2005; esso<br />

pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato<br />

economico ed i flussi di cassa del Gruppo <strong>Fiat</strong> per l’esercizio chiuso a tale data.


4. La responsabilità della redazione della relazione sulla gestione e della relazione sulla Corporate Governance in conformità a<br />

quanto previsto dalle norme di legge e dai regolamenti compete agli Amministratori della <strong>Fiat</strong> S.p.A. È di nostra competenza<br />

l’espressione del giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e delle informazioni di cui al comma 1, lettere c), d), f),<br />

l), m) e al comma 2, lettera b) dell’art. 123-bis del D.Lgs. 58/98, presentate nella relazione sulla Corporate Governance, con il<br />

bilancio consolidato, come richiesto dalla legge. A tal fine, abbiamo svolto le procedure indicate dal principio di revisione 001<br />

emanato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e raccomandato dalla CONSOB. A nostro<br />

giudizio la relazione sulla gestione e le informazioni di cui al comma 1, lettere c), d), f), l), m) e al comma 2, lettera b) dell’art.<br />

123-bis del D.Lgs. 58/98 presentate nella relazione sulla Corporate Governance sono coerenti con il bilancio consolidato del<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> al 31 dicembre <strong>2010</strong>.<br />

deloITTe & ToUcHe S.p.A.<br />

/f/ Colin Johnston<br />

Socio<br />

Colin Johnston<br />

Torino, 21 febbraio 2011<br />

375


376 relAzIonI<br />

dellA SocIeTÀ<br />

dI reVISIone<br />

RELAZIONE DELLA SOCIETà DI REVISIONE SUL<br />

BILANCIO D’ESERCIZIO AI SENSI DEGLI ARTT. 14<br />

E 16 DEL D.LGS. 27.1.<strong>2010</strong>, N. 39<br />

Agli Azionisti della FIAT S.p.A.<br />

1. Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d’esercizio, costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal conto<br />

economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario<br />

e dalla relativa nota integrativa, della <strong>Fiat</strong> S.p.A. chiuso al 31 dicembre <strong>2010</strong>. La responsabilità della redazione del bilancio in<br />

conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in<br />

attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005, compete agli Amministratori della <strong>Fiat</strong> S.p.A. È nostra la responsabilità del giudizio<br />

professionale espresso sul bilancio e basato sulla revisione contabile.<br />

2. Il nostro esame è stato condotto secondo i principi e i criteri per la revisione contabile raccomandati dalla CONSOB. In<br />

conformità ai predetti principi e criteri, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per<br />

accertare se il bilancio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di revisione<br />

comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti<br />

nel bilancio, nonché la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle<br />

stime effettuate dagli Amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressione del nostro<br />

giudizio professionale.<br />

Per il giudizio relativo al bilancio d’esercizio precedente, i cui dati sono presentati ai fini comparativi, si fa riferimento alla relazione<br />

da noi emessa in data 18 febbraio <strong>2010</strong>.<br />

3. A nostro giudizio, il bilancio d’esercizio della <strong>Fiat</strong> S.p.A. al 31 dicembre <strong>2010</strong> è conforme agli International Financial Reporting<br />

Standards adottati dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs n. 38/2005; esso<br />

pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato<br />

economico ed i flussi di cassa della <strong>Fiat</strong> S.p.A. per l’esercizio chiuso a tale data.


4. La responsabilità della redazione della relazione sulla gestione e della relazione sulla Corporate Governance in conformità a<br />

quanto previsto dalle norme di legge e dai regolamenti compete agli Amministratori della <strong>Fiat</strong> S.p.A. È di nostra competenza<br />

l’espressione del giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e delle informazioni di cui al comma 1, lettere c), d), f),<br />

l), m) e al comma 2, lettera b) dell’art. 123-bis del D.Lgs. 58/98, presentate nella relazione sulla Corporate Governance, con il<br />

bilancio, come richiesto dalla legge. A tal fine, abbiamo svolto le procedure indicate dal principio di revisione 001 emanato dal<br />

Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e raccomandato dalla CONSOB. A nostro giudizio la<br />

relazione sulla gestione e le informazioni di cui al comma 1, lettere c), d), f), l), m) e al comma 2, lettera b) dell’art. 123-bis del<br />

D.Lgs. 58/98 presentate nella relazione sulla Corporate Governance sono coerenti con il bilancio d’esercizio della <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

al 31 dicembre <strong>2010</strong>.<br />

deloITTe & ToUcHe S.p.A.<br />

/f/ Colin Johnston<br />

Socio<br />

Colin Johnston<br />

Torino, 21 febbraio 2011<br />

377


RELAZIONI DEL COLLEGIO SINDACALE<br />

379


380 relAzIonI<br />

del collegIo<br />

SIndAcAle<br />

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE<br />

SUL BILANCIO CONSOLIDATO<br />

Signori Azionisti,<br />

il bilancio consolidato di <strong>Fiat</strong> S.p.A. dell’esercizio <strong>2010</strong>, che viene messo a Vostra disposizione, presenta un utile netto di 600<br />

milioni di Euro, di cui 80 milioni di Euro di pertinenza di terzi. Esso ci è stato comunicato nei termini di legge, unitamente alla<br />

relazione sulla gestione, e risulta redatto secondo gli International Financial Reporting Standard (IFRS) adottati dall’Unione<br />

Europea ed i provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 D.Lgs. n. 38/2005.<br />

I controlli effettuati da Deloitte & Touche S.p.A., incaricata della revisione, hanno condotto ad affermare che:<br />

“Il bilancio consolidato del Gruppo <strong>Fiat</strong> al 31 dicembre <strong>2010</strong> è conforme agli International Financial Reporting Stardard adottati<br />

dall’Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 D.Lgs. n. 38/2005; esso pertanto è redatto con<br />

chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi di<br />

cassa del Gruppo <strong>Fiat</strong> per l’esercizio chiuso a tale data”.<br />

Nella succitata relazione viene anche precisato che:<br />

“A nostro giudizio la relazione sulla gestione e le informazioni di cui al comma 1, lettere c), d), f), l), m) e al comma 2, lettera b)<br />

dell’art. 123-bis del D.Lgs. 58/98 presentate nella relazione sulla Corporate Governance sono coerenti con il bilancio consolidato<br />

del Gruppo <strong>Fiat</strong> al 31 dicembre <strong>2010</strong>”.<br />

A tali risultanze ed informazioni e così al bilancio consolidato, salvo quanto più avanti specificato, non si è esteso il controllo del<br />

Collegio Sindacale, in conformità con quanto disposto dall’art. 41 n. 3 D.Lgs. 9.4.1991, n. 127.<br />

La determinazione dell’area di consolidamento, la scelta dei principi di consolidamento delle partecipazioni e le procedure a<br />

tale fine adottate rispondono alle prescrizioni degli IFRS, anche per quanto attiene all’operazione di scissione rappresentata<br />

secondo quanto previsto dall’IFRS 5 in tema di discontinued operation. La struttura del bilancio consolidato è quindi da ritenersi<br />

tecnicamente corretta e, nell’insieme, conforme alla specifica normativa.<br />

La relazione sulla gestione illustra in modo adeguato la situazione economica, patrimoniale e finanziaria, l’andamento della<br />

gestione nel corso del <strong>2010</strong> e l’evoluzione dopo la chiusura dell’esercizio dell’insieme delle imprese oggetto di consolidamento.<br />

L’esame al quale l’abbiamo sottoposta ne ha evidenziato la congruenza con il bilancio consolidato.<br />

Torino, 21 febbraio 2011<br />

I SIndAcI<br />

Riccardo Perotta /f/ Riccardo Perotta<br />

Giuseppe Camosci /f/ Giuseppe Camosci<br />

Piero Locatelli /f/ Piero Locatelli


RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE<br />

ALL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI<br />

Signori Azionisti,<br />

l’art. 153 del D.Lgs. 24.2.1998, n. 58 prevede l’obbligo per il Collegio Sindacale di riferire all’assemblea, convocata per<br />

l’approvazione del bilancio di esercizio, sull’attività di vigilanza svolta, sulle omissioni e sui fatti censurabili eventualmente rilevati,<br />

nonché la facoltà di fare proposte in ordine al bilancio, alla sua approvazione ed alle materie di propria competenza.<br />

A tale disposizione normativa adempiamo con la presente relazione, anche nel rispetto dell’art. 2429, comma 2, del codice<br />

civile.<br />

Nel decorso esercizio abbiamo osservato i doveri di cui all’art. 149 D.Lgs. 24.2.1998, n. 58, il che ci consente di riferirVi circa<br />

gli argomenti che seguono.<br />

Segnaliamo in particolare che, per una maggiore chiarezza di esposizione, abbiamo ritenuto di formulare tre diversi paragrafi,<br />

dei quali il primo riferito all’attività di vigilanza in senso generale, il secondo alle attività svolte in riferimento alla operazione di<br />

scissione attuata dalla Società nel corso del <strong>2010</strong> ed infine il terzo paragrafo relativo alle verifiche poste in essere a seguito delle<br />

“denunce” pervenute al Collegio e dal denunziante qualificate come “ex art. 2408 del codice civile”.<br />

Attività di vigilanza<br />

Abbiamo assistito alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, nel corso delle quali gli Amministratori ci hanno informati<br />

sull’attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale oggetto di delibera e poste in essere<br />

dalla società e/o dalle sue controllate.<br />

Al riguardo, abbiamo accertato e ci siamo assicurati che le suddette operazioni fossero conformi alla legge ed allo statuto sociale,<br />

non fossero in contrasto con le delibere assunte dall’assemblea e fossero improntate a principi di corretta amministrazione.<br />

La struttura organizzativa della società appare adeguata alle dimensioni della stessa. Ciò ha consentito, ricorrendo anche ad<br />

incontri con i responsabili delle funzioni aziendali e con i rappresentanti della società di revisione, una esauriente raccolta di<br />

informazioni circa il rispetto dei principi di diligente e corretta condotta amministrativa.<br />

Il sistema di controllo interno, in costante aggiornamento, è strutturato anche a livello di gruppo, sia in <strong>Fiat</strong> S.p.A. che nelle sue<br />

controllate.<br />

Abbiamo valutato e vigilato sull’adeguatezza del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile nonché<br />

sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione mediante: i) l’esame della relazione del Preposto<br />

al Controllo Interno sul sistema di Controllo Interno di <strong>Fiat</strong>; ii) l’esame dei rapporti dell’Internal Audit, nonché l’informativa sugli<br />

esiti dell’attività di monitoraggio sull’attuazione delle azioni correttive individuate a seguito dell’attività di audit; iii) l’ottenimento<br />

di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni; iv) l’esame dei documenti aziendali e dei risultati del lavoro svolto<br />

dalla società di revisione; v) i rapporti con gli organi di controllo delle società controllate ai sensi dei commi 1 e 2 dell’art. 151<br />

del D.Lgs. 58/98; vi) la partecipazione ai lavori del Comitato per il Controllo Interno, costituito nell’ambito del Consiglio di<br />

Amministrazione della Società e formato da tre membri indipendenti del Consiglio stesso. La partecipazione al Comitato per<br />

il Controllo Interno ha, peraltro, consentito al Collegio di coordinare con le attività del Comitato stesso lo svolgimento delle<br />

proprie funzioni di Comitato per il Controllo Interno e la revisione contabile, assunte in forza dell’art. 19 del D.Lgs n. 39/<strong>2010</strong> e<br />

procedere, in particolare, a vigilare:<br />

381


382 relAzIonI<br />

del collegIo<br />

SIndAcAle<br />

sul processo relativo all’informativa finanziaria;<br />

sull’efficacia dei sistemi di controllo interno, di revisione interna e di gestione del rischio;<br />

sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati;<br />

sugli aspetti relativi all’indipendenza della società di revisione, con particolare riferimento ai servizi da quest’ultima prestati<br />

all’ente revisionato, diversi dalla revisione contabile. Al riguardo si sottolinea che in data 2 febbraio u.s. abbiamo ricevuto<br />

comunicazione da Deloitte & Touche S.p.A. – con la quale abbiamo tenuto un frequente scambio di informazioni – che <strong>Fiat</strong><br />

S.p.A. le ha conferito, in aggiunta alla revisione del bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato, alla revisione contabile<br />

limitata della relazione semestrale consolidata e procedure di verifica concordate per l’esame delle relazioni trimestrali, i<br />

seguenti altri incarichi retribuiti, come sotto indicato:<br />

Studi ed analisi del trattamento contabile, con riferimento al bilancio d’esercizio di <strong>Fiat</strong> S.p.A. e al bilancio consolidato del<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> al 31 dicembre <strong>2010</strong>, di operazioni rilevanti e non ricorrenti connesse alla scissione parziale proporzionale di<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A. in favore di <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A., con onorari di Euro 170.000.<br />

Esame dei prospetti consolidati pro-forma di <strong>Fiat</strong> S.p.A. e sue controllate (“Gruppo <strong>Fiat</strong> Post Scissione”) e di <strong>Fiat</strong> Industrial<br />

S.p.A. e sue controllate (“Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial”) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2009, inclusi nel Documento<br />

Informativo predisposto da <strong>Fiat</strong> S.p.A. ai sensi dell’art. 70 del Regolamento Emittenti, con un onorario di Euro 180.000.<br />

Esame dei prospetti consolidati pro-forma di <strong>Fiat</strong> S.p.A. e sue controllate (“Gruppo <strong>Fiat</strong> Post Scissione”) per l’esercizio<br />

chiuso al 31 dicembre 2009 e per il semestre chiuso al 30 giugno <strong>2010</strong> inclusi nel Documento Informativo predisposto ai<br />

sensi dell’art. 57 del Regolamento Emittenti, con un onorario di Euro 65.000.<br />

Onorari relativi alla revisione contabile limitata dei prospetti contabili consolidati intermedi di <strong>Fiat</strong> S.p.A. e sue controllate<br />

(“Gruppo <strong>Fiat</strong>”) per il periodo di nove mesi chiuso al 30 settembre <strong>2010</strong>, con un onorario di Euro 80.000.<br />

Procedure concordate di verifica e di riscontro documentale relative a diverse iniziative industriali, con onorari complessivi<br />

di Euro 35.000.<br />

Revisione contabile limitata a titolo volontario del bilancio separato semestrale di <strong>Fiat</strong> S.p.A. al 30 giugno <strong>2010</strong>, con un<br />

onorario di Euro 9.000.<br />

Sottoscrizione delle dichiarazioni fiscali (Modelli: Unico, IRAP, CNM-Consolidato fiscale e 770) con un onorario di Euro 5.000.<br />

Si dà inoltre atto che Deloitte & Touche S.p.A. ha presentato in data 21 febbraio 2011 la relazione di cui al terzo comma<br />

dell’art. 19 D.Lgs. n. 39/<strong>2010</strong>, segnalando che non sono emerse questioni fondamentali in sede di revisione né carenze<br />

significative nel sistema di controllo interno con riferimento al processo di informativa finanziaria.<br />

Dall’attività svolta, il Collegio esprime una valutazione di adeguatezza del sistema di Controllo Interno di <strong>Fiat</strong> nel suo complesso<br />

e dà atto, nella veste di Comitato per il Controllo Interno e la revisione contabile, che non sussistono rilievi da segnalare<br />

all’Assemblea.<br />

Del pari appaiono adeguate le disposizioni impartite da <strong>Fiat</strong> S.p.A. alle società controllate, ai sensi dell’art. 114, comma 2,<br />

D.Lgs. 24.2.1998, n. 58.<br />

Con riferimento alla disposizione di cui all’art. 36 del Regolamento Mercati, emanato da Consob, relativa alle società controllate<br />

di per sé rilevanti costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all’U.E., segnaliamo che – alla data del 31 dicembre<br />

<strong>2010</strong> – le società cui si applica tale disposizione sono incluse tra le imprese rilevanti ai fini del sistema <strong>Fiat</strong> di controllo<br />

sull’informativa finanziaria rispetto al quale non sono state segnalate carenze.


Il Consiglio di Amministrazione ci ha trasmesso, nei termini di legge, la relazione sull’andamento della gestione nel primo<br />

semestre dell’esercizio, rendendola pubblica con le modalità prescritte da Consob ed ha provveduto, secondo legge, per<br />

quanto concerne le relazioni sull’andamento trimestrale. Con riferimento alle comunicazioni Consob, per quanto di nostra<br />

competenza, possiamo attestare che:<br />

le informazioni fornite dagli Amministratori nella relazione sulla gestione sono da ritenersi esaurienti e complete;<br />

in ossequio al Testo Unico sulla Finanza (D.Lgs. n. 58/98), siamo stati costantemente informati per quanto di nostra<br />

competenza;<br />

le verifiche periodiche ed i controlli cui abbiamo sottoposto la società non hanno evidenziato operazioni atipiche e/o inusuali,<br />

con terzi, parti correlate o infragruppo, così come definite dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006;<br />

per quanto riguarda le operazioni infragruppo, gli Amministratori, in Nota integrativa, evidenziano ed illustrano l’esistenza<br />

di numerosi rapporti di interscambio di beni e servizi tra la Vostra società e le società del gruppo di appartenenza, nonché<br />

con parti correlate, precisando che gli stessi sono stati regolati a condizioni di mercato ritenute normali nei rispettivi mercati<br />

di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati. Al riguardo segnaliamo che il Consiglio di<br />

Amministrazione, in data 21 ottobre <strong>2010</strong>, ha adottato, sentito il parere favorevole del Comitato di Controllo Interno, le linee<br />

guida relative alla redazione delle “Procedure per operazioni con parti correlate”, ai sensi dell’art. 4 del Regolamento adottato<br />

da Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo <strong>2010</strong>, come successivamente modificato ed integrato. Le procedure,<br />

conformi al Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo <strong>2010</strong> ed alla Comunicazione Consob del 24 settembre <strong>2010</strong>, si<br />

applicano a far data dal 1° gennaio 2011 e sono pubblicate sul sito internet di <strong>Fiat</strong> S.p.A. www.fiatspa.com;<br />

dai colloqui e dagli incontri avuti con i Sindaci delle principali controllate non sono emersi aspetti da segnalare;<br />

abbiamo preso visione ed ottenuto informazioni sulle attività di carattere organizzativo e procedurale poste in essere ai sensi<br />

e per gli effetti del D.Lgs. 231/2001 e successive integrazioni, sulla responsabilità amministrativa degli Enti per i reati previsti<br />

da tali normative. Dalla relazione dell’Organismo di Vigilanza sulle attività svolte nel corso dell’esercizio <strong>2010</strong> e dagli incontri<br />

dell’Organismo stesso con il Collegio Sindacale non sono emerse criticità significative, che debbano essere segnalate nella<br />

presente relazione;<br />

non sono emerse criticità di rilievo nel corso delle riunioni tenutesi con i revisori ai sensi dell’art. 150 D.Lgs. 24.02.1998, n. 58;<br />

la relazione della società di revisione, rilasciata in data 21 febbraio 2011, non contiene rilievi o richiami di informativa, né<br />

connesse osservazioni o proposte;<br />

in ossequio all’art. 149, comma n. 1, lett. c) bis del D.Lgs. 24.2.1998, n. 58 diamo atto che gli Amministratori nella loro<br />

relazione sulla Corporate Governance precisano che:<br />

“Il Gruppo <strong>Fiat</strong> aderisce e si conforma al Codice di Autodisciplina delle società quotate italiane edito nel marzo 2006, con le<br />

integrazioni e gli adeguamenti conseguenti alle caratteristiche del Gruppo”. L’adesione alla normativa prevista dal Codice<br />

suddetto è stata da noi concretamente riscontrata ed ha formato oggetto, nei suoi vari aspetti, della relazione sulla Corporate<br />

Governance che il Consiglio di Amministrazione pone a Vostra disposizione, alla quale facciamo rinvio per una Vostra più<br />

adeguata e completa informativa al riguardo.<br />

Il Collegio Sindacale ha verificato l’attività svolta ai fini della gara per l’incarico di revisione contabile del bilancio per il novennio<br />

2012-2020 di <strong>Fiat</strong> S.p.A. In particolare, sono state illustrate al Collegio le fasi formali di Richieste di Offerta inviate alle società<br />

Ernst&Young, KPMG e PricewaterhouseCoopers, oltre che i contenuti degli incontri con i Rappresentanti delle Società di<br />

Revisione per l’illustrazione della richiesta di offerta, per fornire le necessarie delucidazioni e per la disamina degli elementi<br />

necessari alla formulazione della proposta da parte delle società sopra citate.<br />

383


384 relAzIonI<br />

del collegIo<br />

SIndAcAle<br />

Il Collegio ha, quindi, incontrato i rappresentanti delle società di Revisione partecipanti alla gara per l’assegnazione dell’incarico<br />

di revisione del Gruppo <strong>Fiat</strong> per il novennio 2012-2020, i quali hanno presentato, ciascuno separatamente, le modalità di lavoro<br />

nonché le metodologie che avrebbero inteso adottare in caso di assegnazione del citato incarico.<br />

A conclusione delle attività sopra citate, il Collegio Sindacale ha formulato la Proposta motivata per il conferimento dell’incarico<br />

a società di revisione per il novennio 2012 – 2020, che vi verrà illustrata separatamente nel corso della presente assemblea e<br />

che è stata in precedenza presentata al Comitato di Controllo Interno ed al Consiglio di Amministrazione.<br />

Operazione di scissione<br />

In relazione all’operazione di scissione di <strong>Fiat</strong> S.p.A. a favore di <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. il Collegio Sindacale ha ricevuto, in data 23<br />

giugno <strong>2010</strong>, un primo aggiornamento sull’avanzamento delle attività relative all’operazione stessa da parte del Management<br />

della Società.<br />

In particolare è stata descritta in dettaglio l’operazione tramite la quale <strong>Fiat</strong> S.p.A. (“<strong>Fiat</strong>”) intendeva procedere ad una scissione<br />

parziale proporzionale con assegnazione di parte del proprio patrimonio ad una società interamente controllata di nuova<br />

costituzione (“<strong>Fiat</strong> Industrial”) e che la scissione aveva ad oggetto le partecipazioni in <strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V. (“FNH”),<br />

Nuove Iniziative Finanziarie Cinque S.p.A. (ora Iveco S.p.A.), Nuova Immobiliare Nove S.p.A. (ora FPT Industrial S.p.A.) e <strong>Fiat</strong><br />

Industrial Finance S.p.A., nonché una quota dell’indebitamento finanziario netto. È stato anche illustrato come, anteriormente<br />

alla delibera consiliare di approvazione del progetto di scissione, è stata effettuata una riorganizzazione delle partecipazioni dei<br />

comparti aziendali IVECO e FPT-ramo “Industrial & Marine”. Inoltre, trattandosi di scissione proporzionale, <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

avrebbe avuto una struttura di azionariato sostanzialmente identica a quella attuale di <strong>Fiat</strong> e agli azionisti di <strong>Fiat</strong> sarebbero state<br />

assegnate, senza versamento di corrispettivo, azioni di <strong>Fiat</strong> Industrial in misura proporzionale e della medesima categoria di<br />

quelle possedute al momento della scissione.<br />

È stato, quindi, sottolineato lo scopo preminentemente industriale dell’operazione, nonché evidenziato come la stipula<br />

dell’atto di scissione sia stata subordinata all’ammissione a quotazione delle azioni di <strong>Fiat</strong> Industrial ed al rilascio dei necessari<br />

provvedimenti autorizzativi. L’efficacia dell’operazione stessa sarebbe decorsa dall’1 gennaio 2011.<br />

Nel corso degli incontri, è stata, poi, oggetto di presentazione la prevista riorganizzazione del Settore Iveco, intesa a separare le<br />

attività “veicoli industriali” da quelle “powertrain” e a fornire alla nuova entità un’adeguata struttura finanziaria, in funzione anche<br />

dei flussi di cassa previsti.<br />

Il Collegio è stato altresì informato in merito alla prevista riorganizzazione delle attività di tesoreria post scissione, avente come<br />

obiettivo generale quello della separazione delle funzioni operative di Tesoreria in due società dotate di autonomia gestionale<br />

al servizio dei Gruppi <strong>Fiat</strong> e <strong>Fiat</strong> Industrial, in una logica di gestione centralizzata della funzione Finanza nell’ambito di ciascun<br />

Gruppo. Quanto sopra, garantendo, comunque alle due strutture, pur nella necessaria separatezza, l’integrazione delle attuali<br />

Procedure, i livelli raggiunti di sicurezza operativa e l’elevata automazione e connettività verso il sistema bancario e le varie legal<br />

entities di Gruppo.<br />

Sono stati, inoltre, illustrati al Collegio gli aspetti giuridici e le relative tempistiche concernenti l’operazione di scissione, in<br />

particolare in merito al trattamento delle azioni ordinarie, privilegiate e di risparmio così da non dar luogo ad alcun pregiudizio,<br />

né diretto né indiretto, per gli azionisti.<br />

Sono stati anche illustrati al Collegio Sindacale gli impatti contabili derivanti dall’operazione sul bilancio consolidato del Gruppo<br />

<strong>Fiat</strong> e sul bilancio d’esercizio di <strong>Fiat</strong> S.p.A. redatti secondo gli standard internazionali (IFRS), con particolare riguardo alla<br />

contabilizzazione dell’operazione come una “business combination under common control” e quindi in continuità di valori. Inoltre<br />

il Collegio è stato informato che nel bilancio consolidato <strong>2010</strong> del Gruppo <strong>Fiat</strong> i valori relativi al perimetro del futuro Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

Industrial sarebbero stati esposti in un’unica riga come “discontinued operation”, ma dettagliati nella nota integrativa e che, per<br />

completezza di informativa nella relazione sulla gestione, sarebbero stati inseriti anche i dati consolidati dell’intero Gruppo <strong>Fiat</strong>,<br />

senza evidenza di discontinued operation.


Nel secondo semestre del <strong>2010</strong>, il Collegio Sindacale ha ricevuto periodici aggiornamenti in relazione alle attività formali legate<br />

alla futura quotazione del nuovo Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial ed alle attività di finanziamento dello stesso in via indipendente rispetto<br />

a <strong>Fiat</strong> S.p.A., nonché in merito al deposito presso Borsa Italiana e Consob della documentazione per la richiesta di ammissione<br />

a quotazione, tra cui il Piano Industriale del Gruppo <strong>Fiat</strong> Industrial, ed infine in relazione alla sponsorship da parte degli Istituti di<br />

Credito ed al trasferimento delle linee di credito.<br />

Il Collegio ha, quindi, preso atto dell’emissione da parte di Borsa Italiana del provvedimento di ammissione a quotazione delle<br />

azioni di <strong>Fiat</strong> Industrial e del ricevimento del giudizio di equivalenza da parte di Consob e della conclusione, quindi, positiva<br />

dell’operazione di scissione di <strong>Fiat</strong> S.p.A. e della quotazione di <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A.<br />

Denunce ex art. 2408 c.c.<br />

Occorre necessariamente fare capo ai verbali dell’assemblea degli azionisti del 26 marzo <strong>2010</strong> e del 16 settembre <strong>2010</strong>, ai quali<br />

integralmente si rinvia per evidenti ragioni di brevità.<br />

In data 24 marzo <strong>2010</strong>, l’azionista Bava ha presentato una denuncia ai sensi dell’art. 2408 c.c. per fatti dallo stesso ritenuti<br />

censurabili, denuncia ricevuta dal Collegio il 25 marzo. Tali fatti si riferivano:<br />

alla supposta ambiguità e contraddittorietà del comunicato stampa emesso da <strong>Fiat</strong> il 24 marzo in relazione alle notizie apparse<br />

sul quotidiano La Repubblica circa l’ipotesi di spin-off del settore auto e il piano esuberi di personale. Tale comunicato<br />

sarebbe ambiguo e contraddittorio in quanto chiude affermando che qualsiasi anticipazione giornalistica è prematura e priva<br />

di ogni fondamento e, a parere dell’azionista Bava, una notizia è o prematura o priva di ogni fondamento;<br />

ad una supposta violazione del principio di prudenza dovuta alla proposta di distribuzione di dividendo sottoposta all’esame<br />

dell’assemblea del 26 marzo <strong>2010</strong>. In particolare la distribuzione verrebbe operata con fondi prelevati dalle distribuzioni<br />

di dividendo che le controllate <strong>Fiat</strong> Group Automobiles e Iveco hanno effettuato nei confronti di <strong>Fiat</strong>, provocando una<br />

svalutazione di 760 milioni di euro.<br />

A tali affermazioni hanno fatto seguito le citazioni di diversi stralci tratti dal bilancio al 31/12/2009 ed in particolare dal capitolo<br />

relativo ai principali rischi e incertezze cui <strong>Fiat</strong> S.p.A. e il Gruppo sono esposti.<br />

Nel corso dell’assemblea del 26 marzo <strong>2010</strong>, l’azionista Bava ha affermato che “riconosce che la liquidità è cresciuta a dismisura<br />

e vorrebbe capire a cosa serve anche perché ultimamente la Società sta pagando tassi di interesse che vanno dal 6,87% al 9%,<br />

contro una redditività di capitale intorno al 2%;<br />

considera che tanta liquidità ha un costo e che non è possibile prescindere dalla posizione finanziaria netta ed includere i crediti<br />

da attività di finanziamento che sono crediti commerciali;<br />

fa una denuncia ai sensi dell’articolo 2408 del codice civile per provocare una riflessione su quanto detto e preannuncia che<br />

segnalerà la situazione anche all’organo competente per monitorare tale situazione”.<br />

Nel corso dell’assemblea del 16 settembre <strong>2010</strong>, il Collegio ha informato l’assemblea che l’azionista Bava e l’azionista Zola<br />

hanno entrambi presentato in data 14 settembre <strong>2010</strong> distinte denunce ai sensi dell’art. 2408 c.c. per fatti dagli stessi ritenuti<br />

censurabili.<br />

In particolare:<br />

l’azionista Bava ha ritenuto censurabile il fatto di essersi visto negare l’indirizzo e-mail del Presidente di <strong>Fiat</strong> S.p.A., al quale<br />

intendeva inviare le domande per l’assemblea odierna;<br />

l’azionista Zola ha ritenuto «singolare, inusuale ed illegittimo», da qualificarsi quindi come fatto censurabile la circostanza<br />

che l’avviso di convocazione dell’assemblea risultasse mancante di alcuni dati informativi tra cui la data e la firma nonché<br />

prevedesse un unico punto all’ordine del giorno.<br />

385


386 relAzIonI<br />

del collegIo<br />

SIndAcAle<br />

Ha ritenuto, inoltre, che l’assemblea avrebbe dovuto prevedere differenti orari di ingresso per gli azionisti ordinari e privilegiati<br />

al fine di evitare che azionisti detentori di diverse categorie di azioni siano costretti ad assistere a fasi assembleari nelle quali<br />

non possono intervenire né votare.<br />

Ha chiesto, inoltre, di motivare le ragioni per le quali non risultasse convocata una assemblea degli azionisti di risparmio.<br />

Da ultimo ha censurato la mancata esecuzione di una perizia a supporto dell’operazione sottoposta al vaglio degli azionisti.<br />

Nel corso dell’assemblea del 16 settembre <strong>2010</strong> l’azionista Bava ha sostenuto che non sia lecito unire l’assemblea ordinaria<br />

e straordinaria sostenendo, inoltre, che all’assemblea avrebbe dovuto farsi, ai sensi degli artt. 2506 e 2443 c.c., una stima<br />

giurata dei beni in natura e dei crediti.<br />

Il Collegio Sindacale ha attentamente riesaminato le citate segnalazioni, ha preso atto dell’intero svolgimento delle assemblee<br />

del 26 marzo <strong>2010</strong> e del 16 settembre <strong>2010</strong>, alle quali era, per altro, presente, e ritiene esaurienti le considerazioni svolte in<br />

proposito dal Suo Presidente, a nome del Collegio, attraverso una specifica comunicazione in materia, illustrata nel corso delle<br />

assemblee ai cui verbali integralmente si rinvia.<br />

In particolare, in relazione alla denuncia ex art. 2408 del codice civile presentata dall’azionista Bava, come in precedenza<br />

descritto, anche immediatamente prima dell’Assemblea degli azionisti tenutasi in data 26 marzo <strong>2010</strong>, con la quale veniva<br />

sostanzialmente richiesto al Collegio di procedere a verifiche aggiuntive sull’andamento della liquidità, denuncia ribadita anche<br />

nel corso dell’Assemblea del 16 settembre <strong>2010</strong>, si precisa quanto segue:<br />

nel merito il Collegio ha già espresso alcune considerazioni nel corso della citata Assemblea del 26 marzo <strong>2010</strong> che<br />

escludevano l’esistenza di un fatto censurabile;<br />

ciò nonostante, nell’ambito delle proprie attività di controllo, anche con l’ausilio della società di revisione, il Collegio ha svolto<br />

ulteriori approfondimenti su base trimestrale ed, infine, sulla situazione al 31 dicembre <strong>2010</strong>, senza ravvisare alcun fatto<br />

censurabile.<br />

In relazione alla denuncia ex art. 2408 c.c. presentata dall’azionista Bava, con la quale veniva chiesto quale fosse “il giro di affari<br />

dell’Avv. Anfora nei confronti di <strong>Fiat</strong>, visto che lo stesso patrocina la Società in una querela contro di lui, senza avere emesso<br />

parcella”, il Collegio, malgrado l’irritualità della “denuncia”, ha ritenuto di esaminarne i contenuti e conferma che il conferimento/<br />

svolgimento di un incarico professionale non integri la fattispecie di fatto censurabile. In ogni caso, relativamente alla causa<br />

penale cui fa riferimento l’Azionista Bava, il Collegio dà atto che ad oggi non risulta emessa alcuna parcella per assistenza legale<br />

nei confronti della Società.<br />

Non abbiamo conoscenza di altri fatti o esposti di cui dare menzione all’Assemblea.<br />

A conclusione della nostra relazione, diamo atto che la società ha provveduto, nel corso dell’esercizio, a verificare l’effettiva<br />

indipendenza degli amministratori indipendenti e confermiamo la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di<br />

accertamento ai sensi dell’art. 3.c.5. del codice di autodisciplina, mentre, per parte nostra, abbiamo verificato il permanere<br />

della nostra indipendenza come richiesto dall’art. 10.c.2. dello stesso codice di autodisciplina.<br />

Per quanto concerne il bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre <strong>2010</strong>, che presenta un utile di Euro 441.959.509, abbiamo<br />

verificato l’osservanza delle norme di legge regolanti la sua impostazione e formazione, mediante i controlli da noi esercitati, nei<br />

limiti della nostra competenza, di cui all’art. 149 D.Lgs. 24.02.1998, n. 58, tenuto conto delle informazioni forniteci dalla società<br />

di revisione.<br />

In particolare, abbiamo accertato che non sono state esercitate deroghe di cui all’art. 2423, quarto comma, del codice civile.


Nello svolgimento dell’attività di vigilanza sopra descritta, nel corso dell’esercizio <strong>2010</strong> il Collegio Sindacale si è riunito 12 volte,<br />

ha assistito alle 5 riunioni del Consiglio di Amministrazione nonché alle 9 riunioni del Comitato di Controllo Interno.<br />

Sulla base dell’attività di controllo svolta nel corso dell’esercizio, non rileviamo motivi ostativi all’approvazione del bilancio al 31<br />

dicembre <strong>2010</strong> e alle proposte di delibera formulate dal Consiglio di Amministrazione.<br />

Torino, 21 febbraio 2011<br />

I SINDACI<br />

Riccardo Perotta /f/ Riccardo Perotta<br />

Giuseppe Camosci /f/ Giuseppe Camosci<br />

Piero Locatelli /f/ Piero Locatelli<br />

Di seguito è fornito l’elenco degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dai membri del Collegio Sindacale in altre<br />

società al 31 dicembre <strong>2010</strong> (Allegato ex art. 144 quinquiesdecies Regolamento Emittenti) – tra parentesi è indicato il bilancio<br />

di esercizio con la cui approvazione termina il mandato.<br />

Riccardo Perotta: Presidente del Collegio Sindacale in Coface Assicurazioni S.p.A. (2011), Coface Factoring Italia S.p.A.<br />

(<strong>2010</strong>), Hyundai Motor Company Italy S.r.l. (<strong>2010</strong>), Jeckerson S.p.A. (<strong>2010</strong>), Meccano S.p.A. (2012), Metroweb S.p.A.<br />

(2011), Value Partners S.p.A. (2011), Sindaco Effettivo in Boing S.p.A. (<strong>2010</strong>), Mediolanum S.p.A. (<strong>2010</strong>), Prada S.p.A. (31<br />

gennaio 2012) e Amministratore in Intesa Sanpaolo Private Banking S.p.A. (2012).<br />

Giuseppe Camosci: Presidente del Collegio Sindacale in AEREA S.p.A. (<strong>2010</strong>), Magneti Marelli S.p.A. (2012), Immobiliare<br />

Elfin S.r.l. (2011), Samsung Electronics Italia S.p.A. (<strong>2010</strong>), ICAL S.p.A. (2012), Sindaco Effettivo in BNP Paribas Lease Group<br />

S.p.A. (2012), Finos S.p.A. – Gruppo Trussardi (2012), Locatrice Italiana S.p.A. (2012), Therabel Gienne Pharma S.p.A.<br />

(2011), Trussardi S.p.A. (2012), TRS - già Sosir S.p.A. - Gruppo Trussardi (2012), Fortis Lease S.p.A. (2012) e Amministratore<br />

in SAPIO S.r.l. (<strong>2010</strong>).<br />

Piero Locatelli: Sindaco Effettivo nella Giovanni Agnelli & C. S.a.p.a. (2011) e Simon Fiduciaria S.p.A. (<strong>2010</strong>).<br />

387


RELAZIONI E PROPOSTE SUGLI<br />

ARGOMENTI ALL’ORDINE DEL GIORNO<br />

389


390<br />

relAzIonI e<br />

ProPoSTe SUglI<br />

ArgomenTI<br />

All’ordIne<br />

del gIorno<br />

PROPOSTA DI APPROVAZIONE<br />

DEL BILANCIO E DI DESTINAZIONE<br />

DELL’UTILE DI ESERCIZIO <strong>2010</strong><br />

Signori Azionisti,<br />

nel sottoporre alla Vostra approvazione il Bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre <strong>2010</strong>, Vi proponiamo di destinare l’utile di<br />

esercizio di euro 441.959.509 come segue:<br />

alla Riserva Legale euro 22.097.975;<br />

agli Azionisti un dividendo pari a:<br />

euro 0,09 a ciascuna azione ordinaria per complessivi 98,3 milioni di euro circa (94,8 milioni di euro escludendo le azioni<br />

proprie ad oggi detenute);<br />

euro 0,31 a ciascuna azione privilegiata per complessivi 32 milioni di euro circa;<br />

euro 0,31 a ciascuna azione di risparmio per complessivi 24,8 milioni di euro circa;<br />

a Utili portati a nuovo l’importo residuo, pari a circa 264,8 milioni di euro.<br />

Il dividendo sarà posto in pagamento a partire dal 21 aprile 2011, con stacco cedola il 18 aprile, e verrà corrisposto alle azioni<br />

che saranno in circolazione alla data di stacco cedola.<br />

18 febbraio 2011<br />

Per il Consiglio di Amministrazione<br />

/f/ John Elkann<br />

IL PRESIDENTE<br />

John Elkann


PROPOSTA DI AUTORIZZAZIONE<br />

ALL’ACqUISTO ED ALLA DISPONIBILITà<br />

DI AZIONI PROPRIE<br />

Signori Azionisti,<br />

l’Assemblea del 26 marzo <strong>2010</strong> ha rinnovato l’autorizzazione, già concessa dall’Assemblea del 27 marzo 2009, per l’acquisto<br />

di un numero massimo di azioni proprie, delle tre categorie, tale da non eccedere il limite del 10% sul capitale sociale, ed un<br />

controvalore massimo di 1,8 miliardi di euro, comprensivo delle riserve già vincolate per 656,6 milioni di euro. Al fine di tener<br />

conto della riduzione del valore nominale unitario delle azioni derivante dalla Scissione della Società a favore di <strong>Fiat</strong> Industrial<br />

S.p.A., l’Assemblea del 16 settembre <strong>2010</strong> ha deliberato di limitare la suddetta autorizzazione ad un controvalore massimo di<br />

1,2 miliardi di euro, fermo restando il numero massimo di azioni, delle tre categorie, e quant’altro deliberato al riguardo dalla<br />

citata Assemblea del 26 marzo <strong>2010</strong>.<br />

Nel quadro di tale autorizzazione non sono state effettuate operazioni. Infatti gli acquisti più recenti - n. 5,73 milioni di azioni<br />

ordinarie, pari al 0,52% del capitale sociale, per un investimento di 61,2 milioni di euro - sono stati compiuti nel mese di giugno<br />

2008, in seguito il programma di acquisto è stato sospeso.<br />

Come noto, in data 1° gennaio 2011, in conseguenza della Scissione, sono state assegnate a <strong>Fiat</strong> S.p.A. n. 38.568.458 azioni<br />

ordinarie emesse da <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A. e corrispondenti al numero di azioni proprie ordinarie in portafoglio. La quota parte<br />

della voce di patrimonio netto “Azioni proprie” attribuibile alle azioni <strong>Fiat</strong> Industrial S.p.A., pari a circa 368 milioni di euro, viene<br />

quindi riclassificata all’attivo patrimoniale e valutata al fair value iniziale. Conseguentemente la “Riserva per azioni proprie in<br />

portafoglio” risulta ridotta di 368 milioni di euro con contestuale incremento della Riserva Utili portati a nuovo per pari importo.<br />

Al termine di tale operazione, che non comporterà alcun effetto sul risultato dell’esercizio 2011, la Riserva per azioni proprie in<br />

portafoglio risulta pari a 289 milioni di euro.<br />

Al fine di mantenere la necessaria flessibilità operativa su un adeguato orizzonte temporale e tenuto conto che l’attuale<br />

autorizzazione assembleare andrà in scadenza il prossimo 26 settembre 2011, Vi proponiamo di rinnovare l’autorizzazione<br />

all’acquisto di azioni proprie ed alla disposizione delle stesse, in entrambi i casi anche tramite società controllate, fissando i limiti<br />

e le modalità in funzione di quanto previsto dalle applicabili disposizioni del codice civile, dal combinato disposto dell’art. 132<br />

del D. Lgs 24 febbraio 1998 n. 58 e dell’art. 144 bis del Regolamento Emittenti e dalle altre norme vigenti in materia.<br />

Riteniamo che tale facoltà doti la Società di una utile opportunità strategica di investimento per ogni finalità consentita dalle<br />

vigenti disposizioni, inclusa la copertura dei piani di incentivazione.<br />

Vi proponiamo quindi di revocare la precedente delibera del 26 marzo <strong>2010</strong> e successive modifiche, per la parte non ancora<br />

eseguita alla data dell’Assemblea, e di autorizzare l’acquisto, per un periodo di diciotto mesi, di un numero massimo di azioni,<br />

delle tre categorie (del valore nominale unitario di 3,5 euro), tale da non eccedere il limite di legge sul capitale sociale, tenuto<br />

conto delle azioni <strong>Fiat</strong> già detenute dalla Società e di quelle in portafoglio delle società controllate. Alla data del 18 febbraio<br />

2011 <strong>Fiat</strong> S.p.A. detiene n. 38.568.458 azioni ordinarie, pari al 3,02% del capitale sociale, mentre le altre società del Gruppo<br />

non possiedono azioni <strong>Fiat</strong>.<br />

391


392<br />

relAzIonI e<br />

ProPoSTe SUglI<br />

ArgomenTI<br />

All’ordIne<br />

del gIorno<br />

I prezzi unitari massimo e minimo di acquisto saranno fissati in valori direttamente correlati alle quotazioni di mercato e quindi al<br />

prezzo di riferimento rilevato in Borsa nel giorno precedente quello dell’acquisto che si intende effettuare, con una possibilità di<br />

variazione in più o in meno del 10% rispettivamente per il prezzo massimo e per quello minimo.<br />

Intendiamo comunque mantenere riserve disponibili destinate agli acquisti per un importo complessivo massimo di 1,2 miliardi<br />

di euro, comprensivo delle riserve già vincolate (289 milioni di euro alla data del 18 febbraio 2011) a fronte delle azioni proprie<br />

in portafoglio.<br />

Le operazioni di acquisto saranno effettuate in una o più volte sui mercati regolamentati con le modalità stabilite da Borsa<br />

Italiana, al fine di rispettare la parità di trattamento degli azionisti, ma, qualora se ne presentasse l’opportunità, potrebbero<br />

essere effettuati anche tramite offerta pubblica di acquisto o di scambio o altre modalità consentite.<br />

Le azioni che saranno acquistate, per le quali Vi chiediamo anche l’autorizzazione a disporne, direttamente o tramite<br />

controllate, in una o più volte anche prima di aver esaurito gli acquisti, senza limiti o vincoli temporali e con le modalità meglio<br />

rispondenti all’interesse della società nel rispetto della normativa vigente (inclusa la cessione di diritti inerenti le azioni tra cui,<br />

a titolo esemplificativo, le operazioni di prestito titoli), potranno essere anche utilizzate al servizio dei piani di incentivazione<br />

attribuiti a dirigenti ed amministratori, nonché di eventuali ulteriori piani che in futuro potranno essere decisi dal Consiglio di<br />

Amministrazione e conseguentemente sottoposti all’approvazione dell’assemblea ordinaria, in tal caso ai prezzi determinati<br />

all’epoca dell’attribuzione.<br />

18 febbraio 2011<br />

Per il Consiglio di Amministrazione<br />

/f/ John Elkann<br />

IL PRESIDENTE<br />

John Elkann


CONFERIMENTO DELL’INCARICO DI<br />

REVISIONE LEGALE DEI CONTI<br />

Signori Azionisti,<br />

con il rilascio della relazione sul bilancio al 31 dicembre 2011 scade, senza possibilità di rinnovo ai sensi di legge, l’incarico di<br />

revisione conferito dall’Assemblea del 3 maggio 2006 alla Deloitte & Touche S.p.A.<br />

Il Consiglio sottopone all’approvazione dell’Assemblea la proposta motivata del Collegio Sindacale relativa al conferimento<br />

dell’incarico di revisione legale dei conti per il novennio 1° gennaio 2012 - 31 dicembre 2020, di seguito riportata:<br />

“PROPOSTA MOTIVATA DEL COLLEGIO SINDACALE DI FIAT SPA PER IL CONFERIMENTO DELL’INCARICO A SOCIETÀ DI<br />

REVISIONE PER IL NOVENNIO 2012 - 2020.<br />

Signori Azionisti,<br />

si rende necessario conferire l’incarico di revisione legale, ai sensi delle norme di cui ai decreti legislativi 58/1998 e 39/<strong>2010</strong>,<br />

essendo prossima la scadenza del mandato a suo tempo conferito alla società Deloitte & Touche S.p.A. per il periodo 2006 -<br />

2011.<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A. ha formulato a Reconta Ernst & Young S.p.A., a KPMG S.p.A. e a PricewaterhouseCoopers S.p.A. richiesta di offerta<br />

per il novennio 1° gennaio 2012 - 31 dicembre 2020 riferita alla stessa <strong>Fiat</strong> S.p.A. ed alle principali società controllate. Il revisore<br />

uscente della società, Deloitte & Touche S.p.A., ha fornito alle società chiamate all’offerta le informazioni di propria competenza.<br />

Le tre società interpellate, in possesso dei requisiti normativamente necessari, hanno inviato le proprie risposte.<br />

Aderendo alla successiva richiesta loro rivolta dalla Società, due sole partecipanti hanno ritenuto di procedere ad una<br />

integrazione della proposta, trasmettendo il così detto rilancio economico.<br />

Il Collegio, avvalendosi anche dell’assistenza delle competenti strutture di <strong>Fiat</strong> S.p.A., ha, quindi, svolto le attività ritenute<br />

necessarie per giungere a formulare la propria proposta, considerando, tra l’altro, che:<br />

ogni team di lavoro centrale prevede soggetti dai profili professionali che si ritengono obiettivamente adeguati;<br />

le ore stimate per il complesso delle attività da espletare sono ricomprese tra minime 1.130.750 e massime 1.144.002<br />

complessive nel novennio;<br />

tutte le offerte prevedono la riduzione, pur con diversa intensità, delle ore da impiegare negli esercizi successivi al primo, con<br />

conseguente contenimento dei costi;<br />

393


394<br />

conFerImenTo<br />

dell’IncArIco<br />

dI reVISIone<br />

legAle<br />

deI conTI<br />

gli onorari preventivati per l’esecuzione dei lavori variano da minimi euro 52.492.948,00 a massimi euro 82.653.518,00<br />

complessivi per il periodo;<br />

sono previste iniziative per evitare situazioni di compromissione dell’indipendenza.<br />

Sulla base della illustrazione dei principi, criteri, modalità e contenuti dell’attività di revisione e di verifica che le società partecipanti<br />

intendono adottare per lo svolgimento dell’incarico, il Collegio ritiene che sono state idoneamente illustrate l’adeguatezza e la<br />

completezza dei piani di revisione.<br />

In particolare, non vengono rilevati elementi a causa dei quali l’indipendenza, l’idoneità tecnica, l’organizzazione e l’esperienza<br />

delle partecipanti risultino non adeguate all’ampiezza e alla complessità dei compiti da attribuire. Quanto sopra trova indiretta<br />

conferma anche nel fatto che molte altre società italiane e estere - con azioni quotate in borsa, o meno - si avvalgono delle<br />

società sopra citate per analoghi incarichi.<br />

Considerata l’equivalenza sostanziale degli altri profili esaminati, seppure nella consapevolezza che la stessa non possa né<br />

debba costituire il principale fattore rispetto alle finalità del lavoro da svolgere, il Collegio ha giudicato di rilievo tenere anche<br />

conto dell’entità dei corrispettivi richiesti.<br />

Il Collegio formula, quindi, la proposta di affidare il conferendo incarico per il novennio 2012-2020 alla società Reconta Ernst &<br />

Young S.p.A.<br />

Al riguardo, ricorda che detta società ha previsto di impiegare nel periodo, relativamente a <strong>Fiat</strong> S.p.A. e alle società controllate,<br />

complessive 1.130.750 ore, di cui:<br />

quanto a <strong>Fiat</strong> S.p.A.:<br />

7.020 ore, per le attività di revisione legale del bilancio d’esercizio e consolidato, comprese le operazioni di controllo<br />

contabile infrannuali;<br />

5.460 ore, per le attività di revisione contabile limitata del bilancio semestrale abbreviato;<br />

quanto alle attività di competenza delle controllate:<br />

1.118.270 ore.<br />

Gli onorari richiesti ammontano complessivamente ad euro 52.492.948,00, di cui:<br />

quanto a <strong>Fiat</strong> S.p.A.:<br />

euro 356.592,00, per le attività di revisione legale del bilancio d’esercizio e consolidato, comprese le operazioni di controllo<br />

contabile infrannuali;<br />

euro 277.350,00, per le attività di revisione contabile limitata del bilancio semestrale abbreviato;<br />

quanto alle attività di competenza delle controllate:<br />

euro 51.859.006,00.


A ciò si aggiunge (i) il rimborso del contributo di vigilanza da corrispondere a Consob e (ii) il rimborso delle spese nel limite<br />

massimo del cinque per cento degli onorari. È previsto l’adeguamento annuale degli onorari e delle spese nella misura del<br />

settantacinque per cento della parte eccedente il cinque per cento della variazione dell’indice relativo al costo della vita, pari a<br />

quello del Paese a cui si riferisce la moneta indicata nel conferimento dell’incarico (l’indice ISTAT per l’Italia e altro equivalente<br />

per l’euro e le ulteriori valute locali), come formulato nella proposta d’offerta.<br />

Il collegio sindacale”<br />

Signori Azionisti,<br />

siete invitati ad approvare la proposta relativa al conferimento dell’incarico di revisione legale dei conti per il novennio 1° gennaio<br />

2012 - 31 dicembre 2020 secondo i termini e le modalità proposti dal Collegio Sindacale.<br />

18 febbraio 2011<br />

Per il Consiglio di Amministrazione<br />

/f/ John Elkann<br />

IL PRESIDENTE<br />

John Elkann<br />

395


CONTATTI<br />

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Questo documento è stampato su carta eco-sostenibile prodotta da Arjowiggins graphic:<br />

Cocoon Silk 150 gr per l’interno e 300 gr per la copertina.<br />

Cocoon Silk è una carta ultra bianca riciclata al 100% con certificazione EU Flower FR/011/003<br />

Usando cocoon Silk di Arjowiggins graphic invece di carte non riciclate<br />

l’impatto ambientale è stato così ridotto:<br />

3.987,3<br />

kg di rifiuti<br />

1.005<br />

kg di co 2<br />

7.179<br />

km di viaggi su strada<br />

116.640<br />

litri di acqua<br />

10.774<br />

kwh di energia<br />

6.480<br />

kg di legno<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> compensa le emissioni di gas serra associate ai consumi di carta relativi alla<br />

pubblicazione della <strong>Relazione</strong> <strong>Finanziaria</strong> <strong>Annuale</strong>, del Bilancio di Sostenibilità e della <strong>Relazione</strong> sulla<br />

Corporate Governance. Le emissioni sono pari a circa 17 tonnellate di CO 2 e verranno compensate<br />

attraverso l’acquisto di 17 crediti di emissione provenienti da un progetto di forestazione in Italia.


Illustrazioni e progetto creativo<br />

Atelier Roger Pfund, Communication visuelle S.A.<br />

Ginevra, Svizzera<br />

Progetto grafico<br />

In Adv + Sunday<br />

Torino, Italia<br />

Coordinamento editoriale<br />

Sunday<br />

Torino, Italia<br />

Stampa<br />

Stamperia Artistica Nazionale<br />

Trofarello (TO), Italia<br />

Stampato in Italia<br />

Marzo 2011


<strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Sede legale in Torino, Via Nizza, 250<br />

capitale Sociale versato euro 4.464.812.520<br />

Registro delle imprese Ufficio di Torino<br />

c.F. 00469580013

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