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sciare last frontier - Blade Runner Adventures

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FREERIDE<br />

<strong>last</strong> <strong>frontier</strong><br />

Venite con noi nel profondo nord del British Columbia:<br />

scoprirete anche voi il paradiso della powder, vivrete una settimana<br />

indimenticabile fatta di chilometri e chilometri di discese in un oceano<br />

di neve e di natura incontaminata vasto il doppio della Val d’Aosta<br />

98 SCIARE<br />

heliski<br />

L’<br />

di A LESSANDRO B ERNASCONI<br />

ultima <strong>frontier</strong>a: un nome più azzeccato era difsta zona, e subito le fortunate guide che hanno saggiato per<br />

ficile trovarlo, ma il suo reale significato lo si prime questo territorio hanno capito di trovarsi in un luogo<br />

può cogliere solo una volta arrivati. Ma di cosa speciale: le Skeena Mountains infatti sono un susseguirsi<br />

stiamo parlando? Di una delle aree più remote di cime maestose che offrono un terreno sciistico di incre-<br />

del mondo dove decidere di andare a <strong>sciare</strong>, o meglio a hedibile varietà, paesaggi mozzafiato, e anche grandi foreste,<br />

li<strong>sciare</strong>! Siamo in Canada, nel profondo nord del British da sfruttare quando la visibilità sui ghiacciai non è perfet-<br />

Columbia, a due passi dall’Alaska nella Bell Irving River ta. Per molti helisciatori, tra l’altro, <strong>sciare</strong> tra gli alberi è<br />

Valley, terra di giganteschi orsi Grizzly. Ghiacciai maesto- un’esperienza a volte ancora più esaltante che farlo in tersi,<br />

catene montuose sterminate e perennemente imbiancareno aperto, e c’è chi cerca, tra le varie destinazioni delte,<br />

fiumi impetuosi e laghi cristallini. Un vero paradiso inl’heliski, proprio quelle con maggiori possibilità di <strong>sciare</strong><br />

contaminato, un tempo meta di pionieri e cercatori d’oro, all’interno della foresta. La neve qui è sempre intatta e non<br />

da queste parti l’unico sfregio della civiltà è rappresentato condizionata dal vento, si conserva quindi polverosa mol-<br />

dalla solitaria strada che collega il Canada all’Alaska i cui to più a lungo che sul ghiacciaio. Io adoro <strong>sciare</strong> tra gli al-<br />

unici frequentatori sono i mostruosi trucks che trasportano beri, e le foreste canadesi sono uno spettacolo di per sé, ma<br />

legna o minerali. E su quest’unica strada alla metà degli la vera goduria qui a Last Frontier la provo quando con l’e-<br />

anni Settanta è stato costruito il Bell II lodge, un tempo solicottero sorvolo questo spazio infinito di cime e ghiacciai<br />

lo un’area di servizio e ristoro per i camionisti in transito inondati dal sole e le infinite possibilità di discesa nella ne-<br />

da e verso i territori dello Yukon (vi ricordate della pepita ve vergine. Ma facciamo un passo indietro: prima di tut-<br />

di zio Paperone?) e l’Alaska. Recentemente è stato ristrutto chiediamoci perché qualcuno dovrebbe affrontare un<br />

turato e sono stati costruiti alcuni meravigliosi chalet di le- viaggio così lungo per andare a <strong>sciare</strong> (è la cosa che mi dogno<br />

per ospitare coloro che, come noi, desiderano spingersi mandano più spesso). A coloro che me lo chiedono non ho<br />

ai confini del globo alla ricerca di luoghi incontaminati do- una risposta efficace ed immediata da dare: solo un consive<br />

<strong>sciare</strong> in libertà. Era il 1996, quando iniziarono le esploglio, non andateci! Perché una volta provato, non vorrete<br />

razioni aeree per verificare le opportunità sciistiche di que- più <strong>sciare</strong> da nessun’altra parte! È un orgasmo di sensa-<br />

una settimana in canada<br />

«La vera goduria qui a Last Frontier la provo quando con l’elicottero<br />

sorvolo questo spazio infinito e le infinite possibilità di discesa nella neve vergine»<br />

SCIARE 99


FREERIDE<br />

Tutto per noi<br />

Alessandro Bernasconi , Stefano Spinoglio e Robert Brackenhofer (impegnato sul ripido della foto di apertura) davanti all’elicottero<br />

che hanno avuto a loro completa disposizione per poter scattare foto esclusive: un privilegio rarissimo! A destra: il rider è Stefano Spinoglio<br />

zioni, è l’essenza stessa dello sci, e per chi ama questo<br />

sport e la montagna, fare heliski in un posto come Last Frontier,<br />

è l’esperienza di una vita, l’apoteosi di tutte le più belle<br />

sensazioni che avete provato nel praticare questo sport.<br />

Vale assolutamente la pena di fare uno sforzo, sia economico<br />

che fisico, per raggiungere un posto come questo,<br />

ma nessuna descrizione scritta o nessuna foto scattata, potrà<br />

mai rendere giustizia a luoghi come questi o alle sensazioni<br />

che essi regalano. È un esperienza mistica, dove ci si<br />

riappropria di spazi dimenticati da dedicare a se stessi, alla<br />

simbiosi con la natura, in luoghi dove la natura è sovrana<br />

assoluta e si concede in tutta la sua magnificenza. A questo<br />

punto ci si chiede: come fare ad andare? L’organizzazione<br />

del viaggio, al contrario di quanto si possa pensare,<br />

è molto semplice: ci si affida in toto all’esperienza dell’operatore,<br />

anche in questo caso parliamo di Sergio Camolese<br />

e la sua <strong>Blade</strong> <strong>Runner</strong> <strong>Adventures</strong>, uno specialista dell’heliski<br />

che propone pacchetti tutto compreso per le migliori<br />

destinazioni in tutto il mondo. Last Frontier, come la<br />

maggior parte delle altre compagnie di heliski, fornisce anche<br />

l’equipaggiamento necessario per lo sci fuoripista, in<br />

particolare gli sci «fat» per galleggiare più facilmente nella<br />

«powder» canadese e conservare energie preziose, oltre<br />

naturalmente agli A.R.V.A (Apparecchio di Ricerca Vittime<br />

di una Valanga), da indossare durante la giornata per<br />

100 SCIARE<br />

ovvie ragioni di sicurezza. È dunque sufficiente portarsi i<br />

propri scarponi e il normale abbigliamento. Per raggiungere<br />

Last Frontier si vola verso Vancouver, la splendida città<br />

capitale del British Columbia, si sosta per una notte in albergo,<br />

e la mattina seguente, se il tempo lo permette, si effettua<br />

un altro volo privato alla volta di Bob Quinn Lake.<br />

Una pista di ghiaia tra le montagne è lì ad attenderci per<br />

l’atterraggio e il classico autobus dei film americani è pronto<br />

a prenderci in consegna per portarci alla destinazione finale.<br />

In caso di maltempo invece, il trasferimento avviene<br />

in pullman direttamente da Smithers. Tutto qui, niente di<br />

più facile! Dal momento del vostro arrivo in Canada sarete<br />

presi in consegna dal personale della compagnia e non<br />

dovrete preoccuparvi d’altro che di divertirvi. Davvero, a<br />

volte è più complicato andare a fare un week-end tra code<br />

in macchina, code per comprare gli ski-pass e soprattutto<br />

code agli impianti, che non andare in Canada….Una volta<br />

a destinazione troverete a vostra disposizione uno splendido<br />

chalet di legno (che qui certamente non manca) con<br />

camino e terrazza, dove rilassarvi in attesa del briefing sull’utilizzo<br />

dell’ A.R.V.A. e dell’elicottero sia che siate alla<br />

prima esperienza, sia che voi abbiate già volato. Gli elicotteri<br />

utilizzati sono degli splendidiA-Star b2 e Bell 407,<br />

capaci di volare e posarsi sulle vette delle montagne con la<br />

leggiadrìa di libellule, sicuri ed affidabili anche in caso di<br />

una settimana in canada<br />

«Una volta provato non vorrete più <strong>sciare</strong> da nessun’altra parte.<br />

È un orgasmo di sensazioni, è l’essenza dello sci, è l’esperienza di una vita»<br />

SCIARE 101


RANDY LINCKS/TLH HELISKIING, BC<br />

Telegraph Cr.<br />

ALASKA<br />

FREERIDE una settimana in canada<br />

KARL WEATHERLEY/BELL II LODGE STEELHEAD FISHING, BC<br />

Watson Lake<br />

Cassiar<br />

37<br />

Dease Lake<br />

Iskut<br />

Dawson Creek<br />

Stewart<br />

Meziadin Jct.<br />

37 Moricetown<br />

Chetwynd<br />

97<br />

Kitwanga<br />

Terrace<br />

16<br />

Kitimat<br />

Smithers<br />

McLeod Lake<br />

Burns Lake 97<br />

Houston<br />

Vanderhoof 16<br />

Prince<br />

Rupert<br />

Cassiar Hwy.<br />

37<br />

Bell ll Lodge<br />

YUKON<br />

B.C.<br />

Prince George<br />

16<br />

Yellowhead Hwy.<br />

97<br />

CLARKE ACTION PHOTOGRAPHY/BELL II LODGE STEELHEAD FISHING, BC<br />

Kamloops<br />

Vancouver 1<br />

Che natura!<br />

Gli chalet di legno a disposizione degli ospiti-clienti di Last Frontier, la pesca nel<br />

fiume Yukon e «una preda» record. Sotto: una cartina che precisa la posizione del<br />

lodge nella regione del British Columbia al confine con l’Alaska. Nella pagina a fianco:<br />

il salto di Alessandro Bernasconi che ha meritato la copertina di questo Sciare<br />

USA<br />

1<br />

ALASKAN HWY.<br />

YUKON<br />

TERRITORY<br />

BRITISH 37<br />

COLUMBIA<br />

Cottonwood<br />

River<br />

Dease<br />

Lake<br />

Blue River<br />

French River<br />

37<br />

CASSIAR HIGHWAY<br />

ROAD CREEK<br />

River<br />

TELEPHGRAPH<br />

Tanzilla<br />

Stikine River<br />

Jade City<br />

Kinaskan<br />

Lake<br />

Tatogga<br />

Lake<br />

Iskut River<br />

Watson Lake<br />

Gnat Creek<br />

Stikine River<br />

Ealue Lake<br />

Eastman Creek<br />

Burrage Creek<br />

37<br />

Lower Post<br />

Good Hope Lake<br />

Dease Lake<br />

40 Miles Flats<br />

Tatogga<br />

Bob Quinn Lake<br />

Pass<br />

Bell ll<br />

Bell-Irving River<br />

ALASKA<br />

Bowser Lake<br />

Meziadin<br />

Bear<br />

Glacier Lake<br />

Stewart<br />

BRITISH<br />

COLUMBIA<br />

37<br />

la scheda<br />

Provate!<br />

■ Informazioni<br />

Last Frontier Heliskiing<br />

Head Office: P.O. Box 1118<br />

Vernon BCCanada V1T 6N4<br />

Telefono: (250) 558-7980<br />

Fax: (250) 558-7981<br />

E-mail: info@<strong>last</strong><strong>frontier</strong>heli.com<br />

Web site: www.<strong>last</strong><strong>frontier</strong>heli.com<br />

■ Tour Operator<br />

<strong>Blade</strong> <strong>Runner</strong> <strong>Adventures</strong><br />

(www.heliskiworld.com)<br />

Via Arduino, 20 - 10134 - Torino<br />

Tel. e fax: 0118113420<br />

E-mail:info@heliskiworld.com<br />

■ I nostri sponsor<br />

Salomon<br />

Salice<br />

Boeri<br />

Meziadin Junction<br />

CASSIAR HIGHWAY<br />

Nass River<br />

NASS FOREST SERVICE ROAD<br />

Cranberry Junction<br />

Berry River<br />

New Aiyansh<br />

37<br />

Kitwanga<br />

16<br />

YELLOWHEAD HWY.<br />

16<br />

condizioni meteo avverse (durante le quali comunque non<br />

si vola). Cosa fare prima di partire? Ho già avuto modo di<br />

spiegare che per affrontare una vacanza di heliski non bisogna<br />

essere dei campioni di sci o degli esperti del freeride:<br />

è sufficiente essere sciatori di medio/buon livello con<br />

una adeguata preparazione fisica. Sciare nella neve fresca<br />

tutto il giorno richiede una certa resistenza, quindi per<br />

apprezzare al meglio questa esperienza è preferibile avere<br />

nelle gambe qualche giornata di sci durante la stagione altrimenti<br />

l’acido lattico può frenare il vostro entusiasmo.<br />

A Last Frontier si inanellano discese di circa 800/1000 metri<br />

verticali per volta, con una media di 10 -12 discese al<br />

giorno, per un totale di circa 45.000 metri verticali sciati in<br />

una settimana. Ovviamente la quantità di discese e di metri<br />

verticali dipende sia dalle condizioni meteo che dall’abilità<br />

dei vari gruppi, ci sono discese anche di 1500 metri<br />

verticali e alcuni gruppi di sciatori riescono a totalizzare<br />

più di 60.000 metri verticali in una settimana, mentre altri<br />

si «fermano» ai 30.000 garantiti dalla compagnia. In ogni<br />

caso ognuno riesce a trovare la sua giusta dimensione ed il<br />

proprio ritmo all’interno dei vari gruppi. Last Frontier, rispetto<br />

ad altre compagnie di heliski canadesi ha un grosso<br />

vantaggio: i gruppi per ogni elicottero sono soltanto due:<br />

questo assicura da una parte un maggior numero di discese<br />

effettuabili durante la giornata, dall’altra una maggiore<br />

flessibilità negli spostamenti tra le varie aree e quindi terreni<br />

sempre vergini. Last Frontier è quindi una destinazione<br />

particolarmente adatta agli irriducibili dell’heliski, e a<br />

tutti coloro che desiderano approfittare al massimo delle<br />

possibilità offerte da questo tipo di vacanza. Chi come noi<br />

è alla ricerca della powder, a Last Frontier trova il suo paradiso:<br />

quest’area infatti è famosa per l’abbondanza di nevicate:<br />

si parla di una media annua di 20-30 metri all’anno<br />

a 1600 metri di altitudine (si, si avete capito bene, non è un<br />

errore di stampa), con una base consolidata media di 5-6<br />

metri. Attualmente sono state catalogate più di 600 discese<br />

ma il numero è in costante ascesa: il territorio è talmente<br />

vasto che spesso è possibile <strong>sciare</strong> dove mai nessuno prima<br />

di voi è mai sceso. Durante il nostro soggiorno, infatti,<br />

abbiamo avuto l’onore di effettuare un paio di «runs» inedite<br />

e quindi di «battezzarle» con un nome deciso dal gruppo.<br />

L’area in questione infatti è mostruosamente vasta, si<br />

parla di circa 9000 chilometri quadrati (a titolo di esempio<br />

ricordiamo che l’intera regione della Val D’Aosta ha una<br />

superficie di «soli» 3200 chilometri quadrati), quindi potete<br />

comprendere come le possibilità di esplorazione siano<br />

virtualmente illimitate. L’avventura a Last Frontier si<br />

condivide con persone provenienti da tutto il mondo, ovviamente<br />

gli americani sono avvantaggiati dalla vicinanza,<br />

ma sono molti gli europei che vengono fin qui, tedeschi,<br />

austriaci, svizzeri, inglesi e francesi, oltre naturalmente a<br />

qualche italiano anche se ancora in minoranza rispetto alle<br />

altre Nazioni. Fatico a capire le motivazioni di questa nostra<br />

blanda predisposizione ai viaggi: siamo un popolo di<br />

sciatori sempre più numerosi, ma forse ancora troppo casalinghi.<br />

Abbiamo l’enorme fortuna di avere le magnifiche<br />

Alpi a nostra disposizione ma vi assicuro che ciò che vi<br />

aspetta qui non ha eguali. La settimana che si passa a Last<br />

Frontier, cementa fortemente il rapporto fra i partecipanti,<br />

con i quali si condividono sciate indimenticabili e divertenti<br />

racconti a fine giornata tra una birra e l’altra. Il lodge<br />

è attrezzato per offrire ogni genere di comfort, dalle rilassanti<br />

Hot tub (vasche idromassaggio con acqua calda) all’aperto<br />

dove infilarsi a fine giornata per smaltire le tossine<br />

delle gambe, alla sauna e la sala fitness. Sono anche disponibili<br />

massaggi sportivi e rilassanti e altri svaghi per le


FREERIDE<br />

eventuali giornate di brutto tempo, quando occorre attendere<br />

l’arrivo del sole per decollare. Ping-pong, x-box e<br />

Playstation, biliardo e freccette, sono spesso utilizzati anche<br />

la sera, dopo cena, per concludere in bellezza la giornata.<br />

Io e Stefano, insieme come ogni anno per questa avventura,<br />

abbiamo conosciuto gente davvero particolare:<br />

uno degli ospiti era un veterano dell’heliski, Tim Firnstahl,<br />

un simpatico ristoratore di Seattle, patito di heliski da oltre<br />

20 anni, che ha anche scritto un divertente ed utile libro/manuale<br />

dell’heliski (che purtroppo si può trovare solo<br />

negli Stati Uniti, il titolo è «Heliing - the wolrd’s best<br />

Skiing»), per tutti coloro che si avvicinano a mondo e che<br />

desiderano informazioni, consigli, suggerimenti, e tecniche<br />

per meglio apprezzare questa esperienza, nonché una<br />

dettagliata mappa dei luoghi migliori dove andare e delle<br />

loro caratteristiche. Un’altra gradita sorpresa è stata incontrare<br />

il campione tedesco di telemark estremo, Robert<br />

Brackenhofer in visita al fratello che lavora come guida<br />

per Last Frontier. Pur tentando di mascherare il nostro ruolo<br />

di giornalisti-freeriders, la necessità di scattare foto per<br />

documentare la nostra esperienza ci ha inevitabilmente portati<br />

allo scoperto. Fotografare in montagna è un’operazione<br />

che richiede tempo e preparazione, incompatibile quindi<br />

con le esigenze del gruppo che pensa giustamente a <strong>sciare</strong><br />

il più possibile. Grazie alla disponibilità di Franz Fux, il<br />

manager delle operazioni, abbiamo dunque avuto la possibilità<br />

di avere un elicottero in esclusiva per una mezza<br />

giornata, con un equipaggio composto solamente da me,<br />

Stefano, Robert e suo fratello Michael (oltre naturalmente<br />

al pilota). Ciò ci ha permesso di accedere al terreno più «tosto»,<br />

assolutamente off-limits ai gruppi di heliski. Dopo le<br />

raccomandazioni di rito del manager (mettere insieme tre<br />

pazzi scriteriati e dar loro accesso illimitato a qualsiasi picco,<br />

salto, parete e quant’altro a disposizione senza alcun limite,<br />

può essere un cocktail pericolosissimo…) siamo corsi<br />

al nostro fiammante elicottero rosso prima che se ne pentisse.<br />

In pratica eravamo finalmente noi ad indicare al pilota<br />

dove volevamo essere «scaricati» e quale parete o salto<br />

effettuare: praticamente un sogno diventato realtà. Normalmente<br />

questo è possibile solo a pochissimi fortunati<br />

professionisti durante le riprese delle più importanti produzioni<br />

di film sul freeride e sci estremo: gente come Scot<br />

Schmidt o Jeremy Nobis. Un elicottero privato infatti ha un<br />

costo di circa 2000 dollari l’ora…. Purtroppo per noi dopo<br />

una settimana di condizioni fantastiche, la giornata a disposizione<br />

non presentava le migliori condizioni possibili,<br />

il manto nevoso si era ghiacciato a seguito in un imprevisto<br />

innalzamento della temperatura seguito da un repentino<br />

raffreddamento, eravamo già ad Aprile inoltrato, dunque<br />

abbiamo faticato più del dovuto a trovare zone dove la<br />

tenuta fosse accettabile in relazione alle pendenze che andavamo<br />

a cercare (anche oltre i 50°, per non sfigurare troppo<br />

con Nobis…) Ma non potevamo certo sprecare questa<br />

opportunità. Una volta individuato il posto il pilota si posizionava<br />

per permettere al fotografo di turno la migliore<br />

inquadratura, meglio di così! Avere un elicottero a disposizione,<br />

senza alcune limitazioni di accesso a qualsiasi tipo<br />

di discesa rappresenta il nirvana di ogni freerider. Ed è l’unica<br />

cosa al mondo che superi (per i soli fanatici ed esperti)<br />

l’esperienza di sci fuoripista che invece, chiunque abbia<br />

voglia, può fare a Last Frontier, a mio modo di vedere una<br />

delle migliori destinazioni di heliski al mondo. Dunque ragazzi,<br />

non continuate a sognare ad occhi aperti: questa volta<br />

andateci anche voi, non lo dimenticherete mai.<br />

Discese infinite<br />

Powder, powder e ancora powder: c’è da fare un’indigestione di discese in neve vergine, ma attenzione a non esagerare e a valutare<br />

bene le proprie risorse atletiche. Nella pagina a fianco: ancora Alex Bernasconi in azione<br />

104 SCIARE<br />

TLH HELISKIING, BC<br />

una settimana in canada<br />

«A Last Frontier si inanellano discese di circa 800/1000 metri<br />

di dislivello per volta, con una media di 10-12 discese al giorno»<br />

SCIARE 105

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