GIOVANNI MARIO VERDIZZOTTI UN FAVOLISTA ITALIANO DEL ...

Francese originali e gustosi. Come non riconoscere in questi versi del
Loup devenu berger il travestimento del lupo che abbiamo testé citato?
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Il s’habille en Berger, endosse un hoqueton,
Fait sa houlette d’un bâton,
Sans oublier la Cornemuse
(La Fontaine 1966:98)
Manca è vero il fiasco, ma l’originalità del travestimento
caricaturale coronato, in un eccesso di perfezionismo, dalla
tradizionale zampogna pastorale deve molto all’originalità del suo
modello italiano.
Del Lupo, & le Pecore, non è l’unica favola del Veneziano ad aver
suggerito qualcosa a La Fontaine, la descrizione che fa dei piccoli del
gufo ne L’aigle et le hibou, la quale si ispira palesemente alla
corrispondente favola del Nostro sopra ricordata, non è senza
analogia con quella che ne dà il Verdizzotti;
[…] Mes petits sont mignons
Beaux, bien faits, et jolis sur tous leurs compagnons.
Vous les reconnaîtrez sans peine à cette marque.
(La Fontaine 1966:153)
Anche la favola 21, Del Topo giovane, la Gatta, e ‘l Galletto non è
passata inosservata a La Fontaine, il quale con alcune varianti – il
galletto diventa un tacchino e viene invertito l’ordine degli incontri
con i due animali – ripropone la stessa situazione. Ci sembra tuttavia
che il ritratto che Verdizzotti dà del gatto sia più tratteggiato sia dal
punto di vista della rappresentazione «pittorica» sia da quello della
caratterizzazione:
Veduto hò madre, mentre à spasso i andava
Due animali, l’uno è di colore
Simile al tuo nel pelo, ma distinto
Di varie macchie di color più oscuro:
Sembran di lucid’oro i suoi begli occhi,