GIOVANNI MARIO VERDIZZOTTI UN FAVOLISTA ITALIANO DEL ...

More documents

Recommendations

Info

possit pro uniuscujusque arbitrio... Venetiis, apud Aldum (Manuzio), 1505 3 . Tra le edizioni in volgare ricorderemo quella curata dall’umanista e tipografo napoletano Francesco del Tuppo, La vita dell' Esopo e le favole del medesimo volgarizzate da Francisco del Tuppo, Napoli, 1485: si tratta delle favole di Gualtiero Anglico, vescovo di Palermo, corredate da una traduzione in prosa italiana, da riflessioni morali e da aneddoti o fatti storici significativi, comprobanti la verità morale contenuta in ogni singola favola. Non dimenticheremo neppure il volgarizzamento trecentesco di Accio Zucco da Sommacampagna delle favole esopiche del medesimo Gualtiero Anglico, consistente in altrettanti «sonetti materiali» e «morali», stampato più volte alla fine del Quattrocento insieme all’originale testo latino 4 . Una nota a parte merita la raccolta di Gabriele Faerno, intitolata Fabulæ centum ex antiquis auctoribus delectæ, apparsa a Roma nel 1563 5 , ossia sette anni prima di quella del Nostro. Essa riunisce una selezione di favole di Fedro, Aviano, Barbrius – o Gabrius come si diceva allora – Poggio Bracciolini adattate in eleganti versi latini. Quest’opera servirà infatti come modello alla raccolta di Verizzotti, non solo per quanto riguarda il numero delle favole o i soggetti, ma anche per quanto concerne la varietà metrica. Non si tratta di mera supposizione da parte nostra, ma quanto abbiamo testé accennato, possiamo ricavare dalla lettera indirizzata ai lettori dall’editore veneziano Giordano Ziletti, la quale segue quella dedicatoria dell’autore al conte Giulio Capra, in cui, dopo un piccolo saggio introduttivo sulla natura e la fortuna della favola e sulla sua funzione educatrice, vengono espressi gli elogi dell’illustre dedicatario. Nella lettera dello Ziletti leggiamo: 3 Vedansi pure le favole latine di Lorenzo Valla e di Lorenzo Bevilacqua (Abstemius). 4 Nostre edizioni di riferimento: Aesopi fabulas interpretatio per rhythmos in libellum Zucharinum inscriptum contexta, Verona, 1479; Esopo con la vita sua historiale vulgare & latino, Milano, 1497. 5 Nostra edizione di riferimento: Fabulæ centum ex antiquis auctoribus delectæ et a Gabriele Faerno Cremonensi carminibus explicatæ, Romæ, Vincentius Luchinus. 51
52 [...] questa [raccolta] contiene in se il fiore (per cosi dire) delle piu belle & sententiose favole, che da tutto il corpo di quelle, che da gli antichi, & da i moderni autori sieno state fatte fin à questo tempo [...] M. Gio. Mario Verdizoti scorrendo tutto il volume di quelle che il dottiss. Faerno lasciò scritte in varie maniere di versi Latini, ne ha levato solamente quelle, che hanno in se piu gratia, e dissimilitudine tra loro di moralità; & ha lasciato di raccorre nel suo volume quelle, che parevano di moralità conformi ad alcune altre, benche fossero trattate sotto diversa forma di figura; & quelle anchora, che niuno fine di moralità in se contengono, come sarebbe quella degli Asini, & di Giove, & certe altre simili. Cosi egli ha fatto elettione di queste cento [...] (Verdizotti 1570:n.p.) Apprendiamo altresì che le illustrazioni che precedono ogni singola favola sono opera dello stesso Verzizzotti, il quale oltre ad essere letterato era pure artista, essendo stato discepolo dell’illustre Tiziano: […] egli di ciò da me ricercato & pregato, si è contentato di ornarle delle figure à loro pertinenti disegnate nel legno di sua propria mano, essendosi egli dilettato fin da fanciullo per suo diporto di disegnare senza farne professione. Di modo che quelli, che questo libro leggeranno, havranno da un medesimo autore la poesia e la pittura [...] (ibidem) Si tratta quindi di una selezione che prevede l’utilizzo di un terzo solamente delle cento favole del Faerno: il rimanente, come dice il titolo stesso «Dei piu illustri antichi, & moderni autori Greci e Latini», è tratto dal patrimonio favolistico sia antico sia medievale cui accennavamo sopra. Tra le favole non versificate dal Faerno e utilizzate invece dal Verdizzotti troviamo infatti i rifacimenti di alcuni celebri apologhi di Aviano come Del Sole, & Borea (18) o Del gambero, & suo figliuolo (24), di Esopo, tra cui Dell’aquila, & della volpe (1) e Del corvo, & li pavoni (76), di Barbrius, Dell’aquila, & la saetta, di Fedro, conosciuto ancora soltanto attraverso il Romulus, Del cervo (13) e infine di una facezia di Poggio Bracciolini, presente in molte raccolte esopiche del Quattrocento, sia latine, sia volgari, Della volpe, & del gallo. In alcuni casi, quantunque le favole di
Page 1: 50 BRUNO DONDERI GIOVANNI MARIO VER
Page 5 and 6: Nella favola che apre la raccolta,
Page 7 and 8: eve considerazione: «Quare procul
Page 9 and 10: 58 L’ingiuria che la cagna le fac
Page 11 and 12: 60 Il segno fu , che quei che di va
Page 13 and 14: Francese originali e gustosi. Come
Page 15 and 16: allusioni contenute nell’epistola

GIOVANNI MARIO VERDIZZOTTI UN FAVOLISTA ITALIANO DEL ...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

Delete template?

Save as template?