Relazione Finale del processo partecipativo 'Il padule che vorremmo'
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<strong>Relazione</strong> finale<br />
SOGGETTO PROMOTORE:<br />
COMUNE DI PONTE BUGGIANESE<br />
Progetto realizzato con il sostegno <strong>del</strong>la Legge regionale 69/2007<br />
- Decreto n. 51 <strong>del</strong> 30 aprile 2009
SINTESI DEL PROCESSO PARTECIPATIVO<br />
2<br />
IL PADULE CHE VORREMMO<br />
Il <strong>processo</strong> di partecipazione denominato “Il Padule <strong>che</strong> vorremmo” avviato dal<br />
Comune di Ponte Buggianese con il sostegno <strong>del</strong>l’Autorità regionale <strong>del</strong>la<br />
partecipazione <strong>del</strong>la Regione Toscana (in base alla legge regionale 69/2007) ha<br />
l’obiettivo di discutere insieme ai cittadini tre temi connessi alla vita e alla gestione <strong>del</strong><br />
Padule di Fucecchio:<br />
1. la localizzazione di un depuratore <strong>del</strong>le acque reflue a servizio <strong>del</strong>l’intera Val di<br />
Nievole;<br />
2. la regolamentazione <strong>del</strong>la gestione idrica <strong>del</strong> Padule;<br />
3. lo sviluppo futuro <strong>del</strong> Padule.<br />
Il percorso <strong>partecipativo</strong> si è aperto il 14 ottobre 2009 con un’assemblea pubblica di<br />
presentazione <strong>del</strong> <strong>processo</strong> e si è concluso il 27 febbraio con l’ultimo incontro pubblico<br />
di discussione con i cittadini di Ponte Buggianese. Il <strong>processo</strong> è stato diviso in tre fasi:<br />
1. fase di analisi e studio - luglio/settembre 2009;<br />
2. fase di concertazione e mediazione degli interessi per la definizione <strong>del</strong> sito per<br />
la realizzazione <strong>del</strong>l’impianto di depurazione - settembre/dicembre 2009;<br />
3. fase di definizione degli accordi per la regolazione <strong>del</strong> regime idrico <strong>del</strong> Padule<br />
e prima definizione <strong>del</strong>le linee guida per lo sviluppo <strong>del</strong> Padule di Fucecchio –<br />
gennaio/febbraio 2010.<br />
La definizione dei temi da trattare nelle varie fasi <strong>del</strong> <strong>processo</strong> è avvenuta con il<br />
consenso e la collaborazione degli attori locali <strong>che</strong> hanno preso parte al percorso<br />
<strong>partecipativo</strong> e sotto il controllo <strong>del</strong> Comitato di garanzia (si veda più avanti).<br />
Sintesi <strong>del</strong> <strong>processo</strong> – articolazione degli incontri.<br />
Nel corso <strong>del</strong>la prima parte <strong>del</strong> <strong>processo</strong> <strong>partecipativo</strong> (settembre/dicembre 2009) sono<br />
stati organizzati quattro incontri dedicati alla discussione dei tre temi oggetto <strong>del</strong><br />
<strong>processo</strong> (gli incontri si sono tenuti di sabato nelle settimane comprese tra il 24 ottobre<br />
e il 14 novembre). Dopo il primo incontro, nel quale i partecipanti hanno lavorato ad<br />
una prima analisi di tutte le temati<strong>che</strong> proposte dal percorso di partecipazione, si è<br />
deciso di concentrare la discussione prevalentemente sulla definizione dei criteri e<br />
<strong>del</strong>le raccomandazioni per la localizzazione <strong>del</strong> depuratore, affidando ad una seconda<br />
fase realizzata tra i mesi di gennaio e febbraio 2010, l’approfondimento <strong>del</strong>le questioni<br />
legate alla gestione idrica e allo sviluppo futuro <strong>del</strong> Padule. Per accogliere le richieste<br />
dei partecipanti ed avere un percorso più articolato sono state aggiunte due nuove date<br />
(il 14 e il 24 novembre), rispetto a quanto inizialmente previsto, ed è stata posticipata<br />
la conclusione <strong>del</strong>la prima parte <strong>del</strong> <strong>processo</strong> prevedendo due differenti presentazioni:<br />
• 28 novembre 2009 – presentazione pubblica dei risultati <strong>del</strong>la prima parte <strong>del</strong><br />
<strong>processo</strong> <strong>partecipativo</strong> contenuti nella relazione <strong>del</strong> Garante <strong>del</strong>la<br />
comunicazione e presentazione dei possibili siti idonei alla localizzazione<br />
<strong>del</strong>l’impianto di depurazione;<br />
• 2 dicembre 2009 – relazione da parte <strong>del</strong>l’Amministrazione comunale (Sindaco<br />
<strong>del</strong> Comune di Ponte Buggianese) in cui si motivano le scelte<br />
<strong>del</strong>l’amministrazione in risposta alle raccomandazioni presentate dal Garante<br />
<strong>del</strong>la comunicazione e si individua il sito per la realizzazione <strong>del</strong>l’impianto di<br />
depurazione.
3<br />
IL PADULE CHE VORREMMO<br />
Il 16 dicembre 2009, il Consiglio comunale di Ponte Buggianese ha approvato a<br />
maggioranza la localizzazione <strong>del</strong>l’impianto di depurazione (Strada <strong>del</strong> Piaggione).<br />
Nelle prime settimane di gennaio (13 gennaio 2010) ha preso avvio la seconda fase <strong>del</strong><br />
<strong>processo</strong> decisionale, quella <strong>che</strong> ha avuto per oggetto la definizione <strong>del</strong> regime idrico<br />
<strong>del</strong> Padule e la prima definizione <strong>del</strong>le linee di sviluppo <strong>del</strong>l’area. Per affrontare questa<br />
seconda fase <strong>del</strong> <strong>processo</strong> è stato allargato il Comitato di garanzia alla partecipazione<br />
di un numero più consistente di associazioni locali e si sono avviate le attività per la<br />
selezione (casuale) di cinque cittadini da invitare ai lavori <strong>del</strong> Comitato.<br />
Nei mesi di gennaio e febbraio 2010 sono stati realizzati altri 6 incontri di lavoro con<br />
gli attori locali per la discussione di tre temi:<br />
1. la costituzione <strong>del</strong>l’osservatorio di garanzia e monitoraggio per la<br />
progettazione e realizzazione <strong>del</strong>l’impianto di depurazione;<br />
2. la definizione <strong>del</strong>le regole per la gestione <strong>del</strong>le risorse idri<strong>che</strong> <strong>del</strong> Padule (e la<br />
presentazione e discussione dei progetti di riqualificazione idraulica promossi<br />
dal Consorzio di bonifica <strong>del</strong> Padule di Fucecchio );<br />
3. lo sviluppo <strong>del</strong> Padule.<br />
Il 27 febbraio si è svolto l’ultimo incontro <strong>del</strong> <strong>processo</strong> <strong>partecipativo</strong> con la giornata di<br />
lavoro sullo sviluppo <strong>del</strong> Padule <strong>che</strong> ha visto la partecipazione <strong>del</strong>la Regione Toscana,<br />
<strong>del</strong>la Provincia di Pistoia, di alcune associazioni di categoria, <strong>del</strong>le associazioni locali e<br />
dei cittadini di Ponte Buggianese.<br />
Il <strong>processo</strong> si è chiuso con la presentazione dei contenuti <strong>del</strong>la relazione <strong>del</strong> Garante<br />
<strong>del</strong>la comunicazione <strong>che</strong> prevede:<br />
- la definitiva localizzazione <strong>del</strong>l’impianto di depurazione;<br />
- le principali regole relative alla regimazione idrica <strong>del</strong> Padule <strong>che</strong> saranno poi<br />
formalizzate in un successivo protocollo a cura <strong>del</strong>la Provincia di Pistoia;<br />
- le regole per la costituzione e il funzionamento <strong>del</strong> Comitato di garanzia e<br />
<strong>del</strong>l’Osservatorio di garanzia per la progettazione e realizzazione <strong>del</strong>l’opera;<br />
- le principali indicazioni sullo sviluppo futuro <strong>del</strong> Padule – <strong>che</strong> verranno riprese<br />
da uno specifico progetto <strong>che</strong> sarà avviato dalla Provincia di Pistoia <strong>che</strong><br />
coinvolgerà gli altri comuni rivieraschi.
4<br />
IL PADULE CHE VORREMMO<br />
1. DESCRIZIONE DEL PROCESSO<br />
PARTECIPATIVO<br />
1.1 Titolo <strong>del</strong> progetto: Il Padule <strong>che</strong> vorremmo – Processo partecipato per<br />
decidere insieme il futuro <strong>del</strong> Padule di Fucecchio<br />
1.2 Richiedente <strong>del</strong> sostegno regionale:<br />
Comune di Ponte Buggianese<br />
1.3 Referente amministrativo <strong>del</strong> progetto: Adriana Cappelli – Responsabile<br />
Settore Servizi Direzionali e Amministrativi <strong>del</strong> Comune di Ponte Buggianese<br />
– Piazza <strong>del</strong> Santuario – 51019 – tel 0572/932122<br />
email: segreteria@comune.ponte-buggianese.pt.it<br />
1.4 Oggetto <strong>del</strong> <strong>processo</strong> <strong>partecipativo</strong>: il progetto si pone l’obiettivo di<br />
definire in modo condiviso:<br />
- le indicazioni generali per la valorizzazione <strong>del</strong> Padule di Fucecchio<br />
cercando di superare le conflittualità esistenti circa i progetti di<br />
sviluppo <strong>del</strong>l’area;<br />
- le regole di regimazione idrica <strong>del</strong> Padule (in particolare per quel <strong>che</strong><br />
concerne la quantità di acqua immessa nel cratere palustre e la<br />
stagionalità <strong>del</strong>l’allagamento di alcune aree);<br />
- la localizzazione definitiva <strong>del</strong> nuovo impianto di depurazione.<br />
1.5 Fasi in cui si articola il progetto: il <strong>processo</strong> è stato suddiviso in quattro<br />
fasi.<br />
Fase 1. Progettazione <strong>del</strong> <strong>processo</strong> decisionale – indagine sul campo:<br />
realizzazione di una serie d’interviste in profondità a testimoni privilegiati<br />
qualificati (23 interviste rivolte a tecnici, referenti amministrativi e politici<br />
<strong>del</strong> progetto; rappresentanti di associazioni e gruppi locali);<br />
realizzazione di interviste strutturate ad un gruppo di cittadini (369<br />
interviste) incontrati casualmente nei luoghi di incontro e aggregazione<br />
nel Comune di Ponte Buggianese;<br />
formazione <strong>del</strong> Comitato di garanzia con il compito di supervisionare<br />
l’intero <strong>processo</strong> <strong>partecipativo</strong>. La composizione <strong>del</strong> Comitato è variata nel<br />
corso <strong>del</strong> <strong>processo</strong>. La prima fase <strong>del</strong> lavoro è stata monitorata da un<br />
Comitato di garanzia composto da:<br />
- Pier Luigi Galligani - Sindaco <strong>del</strong> Comune di Ponte Buggianese;<br />
- Federica Pagni – Consigliere d’opposizione presso il Consiglio comunale<br />
di Ponte Buggianese in rappresentanza di tutte le forze politi<strong>che</strong><br />
d’opposizione;<br />
- Franco Gallori – tecnico <strong>del</strong>l’assessorato all’ambiente <strong>del</strong>la Regione<br />
Toscana;<br />
- Rino Fragai – Assessore all’ambiente <strong>del</strong>la Provincia di Pistoia;
5<br />
IL PADULE CHE VORREMMO<br />
- Antonio Marrucci – Presidente <strong>del</strong>la Autorità di Bacino (ATO 2) Basso<br />
Valdarno;<br />
- Claudio Coppi – Direttore <strong>del</strong>l’Agenzia regionale per la protezione<br />
ambientale <strong>del</strong>la Toscana (Arpat);<br />
- Manuele Bellonzi – Difensore Civico dei Comuni associati <strong>del</strong>la Val di<br />
Nievole;<br />
- Gherda Maestripieri – Comitato Pratogrande;<br />
- Patrizio Zipoli – Associazione Proprietari <strong>del</strong> Padule di Fucecchio, area<br />
pistoiese.<br />
Il Comitato di garanzia è presieduto da Massimo Morisi – Garante <strong>del</strong>la<br />
comunicazione per il governo <strong>del</strong> territorio nella Regione Toscana e per la<br />
formazione degli atti di governo <strong>del</strong> territorio <strong>del</strong> Comune di Ponte<br />
Buggianese, conseguenti alle scelte localizzative <strong>del</strong> depuratore.<br />
Nel corso <strong>del</strong> <strong>processo</strong>, an<strong>che</strong> su sollecitazione <strong>del</strong>l’Autorità regionale per la<br />
partecipazione, il Comitato di garanzia è stato allargato alla partecipazione di<br />
ulteriori cittadini e membri di associazioni. I nuovi membri <strong>del</strong> Comitato sono:<br />
- Marco Boldrini – rappresentante congiunto per Wwf, Legambiente e<br />
Italia Nostra;<br />
- Luigi Turini - Centro di ricerca e documentazione <strong>del</strong> Padule;<br />
- Fabrizio Guerrisi - Associazione Volpoca;<br />
- Angiolo Lubrani - Federcaccia provinciale di Pistoia;<br />
- Franco Fambrini e Caterina Turchi - Consorzio di Bonifica Padule <strong>del</strong><br />
Fucecchio;<br />
- Roberto Mazzac<strong>che</strong>ri – Ekoclub;<br />
- Domenico Cecchi - Federcaccia di Ponte Buggianese;<br />
- Alvaro Cecchi - Federcaccia di Anchione;<br />
- Mario Giuliani – cittadino;<br />
- Paolo Pellegrini - Associazione dei proprietari di Firenze “Il Padule”;<br />
- Renzo Morganti - cittadino.<br />
Insieme alle candidature volontarie, il Comitato, su proposta <strong>del</strong> Garante <strong>del</strong>la<br />
Comunicazione, ha deciso di invitare ai lavori <strong>del</strong> Comitato altri 5 cittadini<br />
estratti a sorte dalle liste anagrafi<strong>che</strong> <strong>del</strong> Comune. La decisione di allargare<br />
ulteriormente la composizione <strong>del</strong> Comitato è motivata dalla volontà di portare<br />
all’interno <strong>del</strong> Comitato an<strong>che</strong> la voce dei cittadini non organizzati. Al termine<br />
<strong>del</strong> lavoro di ricerca (<strong>che</strong> sarà illustrato nei prossimi paragrafi) sono stati<br />
selezionati cinque residenti (3 uomini e 2 donne) nel comune di Ponte<br />
Buggianese: 1) Monica Panelli, 2) Elisa Coppi, 3) Galeazzo Amaranti, 4) Luca<br />
Carmignani, 5) Ruggero Allori.<br />
Il Comitato di garanzia, non si è sciolto al termine <strong>del</strong> <strong>processo</strong> partecipato ma<br />
proseguirà i propri lavori per l’intera fase di progettazione, realizzazione e<br />
collaudo <strong>del</strong>l’opera (la descrizione dei compiti <strong>del</strong> Comitato di garanzia e<br />
<strong>del</strong>l’Osservatorio ad esso collegato sarà illustrato nei punti successivi).<br />
Fase 2. Informazione e comunicazione al pubblico:<br />
a. realizzazione <strong>del</strong>l’identità grafica <strong>del</strong> progetto;
6<br />
IL PADULE CHE VORREMMO<br />
b. costruzione di un documento informativo d’illustrazione <strong>del</strong>l’intero<br />
<strong>processo</strong> <strong>partecipativo</strong>;<br />
c. preparazione di materiali di comunicazione tradizionali (cartoline invito<br />
ad eventi, manifesti, locandine, ecc);<br />
d. produzione e stampa dei materiali per la discussione nei gruppi di lavoro;<br />
e. attivazione di un sito web dedicato al <strong>processo</strong>;<br />
f. attività di ufficio stampa.<br />
Fase 3. Partecipazione:<br />
Organizzazione e gestione di quattordici incontri pubblici, uno di lancio <strong>del</strong><br />
progetto e tredici incontri di lavoro e discussione dei temi oggetto <strong>del</strong> <strong>processo</strong><br />
decisionale. Il lavoro con i cittadini è stato organizzato in cinque giornate di<br />
lavoro (9.30 - 16.30) dove i partecipanti hanno discusso suddivisi in 4 gruppi<br />
di lavoro composti da 7-12 persone l’uno. La conduzione dei gruppi è stata<br />
finalizzata ad avviare una discussione articolata riguardo le temati<strong>che</strong> legate<br />
allo sviluppo e alle visioni al futuro <strong>del</strong> Padule, alla regolazione <strong>del</strong>la gestione<br />
idrica, alla localizzazione <strong>del</strong> depuratore di Ponte Buggianese. Le diverse<br />
giornate di lavoro erano aperte da momenti plenari di presentazione degli<br />
argomenti di discussione. Le presentazioni tecni<strong>che</strong> hanno riguardato i diversi<br />
temi oggetto <strong>del</strong> <strong>processo</strong> partecipato (funzionamento <strong>del</strong>l’impianto di<br />
depurazione, situazione <strong>del</strong>la depurazione nella Val di Nievole, previsioni di<br />
sviluppo contenute nei diversi strumenti urbanistici e di programmazione ecc).<br />
Gli incontri di lavoro si sono chiusi con momenti di condivisione dei principali<br />
temi discussi nell’arco <strong>del</strong>la giornata e con la distribuzione di un instant report<br />
con i risultati <strong>del</strong>la giornata.<br />
Il calendario degli incontri<br />
14 ottobre 2009 – incontro pubblico di lancio <strong>del</strong> progetto;<br />
24 ottobre 2009 – prima giornata di lavoro con i cittadini;<br />
31 ottobre 2009 – seconda giornata di lavoro con i cittadini;<br />
7 novembre 2009 – terza giornata di lavoro con i cittadini;<br />
14 novembre 2009 – quarta giornata di lavoro con i cittadini;<br />
24 novembre 2009 – incontro con i tecnici sul tema <strong>del</strong>la<br />
localizzazione <strong>del</strong>l’impianto di depurazione;<br />
28 novembre 2009 – incontro pubblico di presentazione <strong>del</strong>le<br />
“raccomandazioni” <strong>del</strong> Garante <strong>del</strong>la comunicazione;<br />
2 dicembre 2009 – incontro pubblico di presentazione <strong>del</strong>le scelte<br />
<strong>del</strong>l’Amministrazione comunale e indicazione <strong>del</strong> sito per la<br />
localizzazione <strong>del</strong>l’impianto di depurazione;<br />
13 gennaio 2010 – incontro <strong>del</strong> Comitato di garanzia e successivo<br />
incontro pubblico per la definizione <strong>del</strong> calendario <strong>del</strong>le attività<br />
relative alla seconda fase <strong>del</strong> <strong>processo</strong> <strong>partecipativo</strong>;<br />
27 gennaio 2010 – incontro <strong>del</strong> Comitato di garanzia e successivo<br />
incontro pubblico relativo alla creazione <strong>del</strong>l’osservatorio di garanzia<br />
per la progettazione e la realizzazione <strong>del</strong>l’impianto di depurazione;<br />
3 febbraio 2010 – incontro <strong>del</strong> Comitato di garanzia e successivo<br />
incontro pubblico relativo alla creazione <strong>del</strong>l’osservatorio di garanzia;<br />
10 febbraio 2010 – incontro <strong>del</strong> Comitato di Garanzia aperto al<br />
pubblico per discutere il sistema di regimazione idrica <strong>del</strong> Padule;
7<br />
IL PADULE CHE VORREMMO<br />
27 febbraio 2010 – incontro di lavoro con i cittadini per discutere <strong>del</strong><br />
futuro <strong>del</strong> Padule di Fucecchio.<br />
Fase 4 Restituzione dei risultati:<br />
I risultati <strong>del</strong> <strong>processo</strong> sono stati resi pubblici rispetto diverse modalità e<br />
comunque tutti gli incontri sono stati restituiti in forma scritta e pubblicati sul<br />
sito internet <strong>del</strong> progetto. In particolare sono stati restituiti (ed è possibile<br />
reperirne copia sul sito internet):<br />
- gli incontri <strong>del</strong> Comitato di garanzia;<br />
- gli incontri di lavoro con i cittadini;<br />
- gli incontri pubblici di presentazione <strong>del</strong> progetto e di restituzione degli<br />
esiti, an<strong>che</strong> attraverso materiale audio/video.<br />
Il progetto ha previsto inoltre la redazione di rapporto di sintesi <strong>del</strong>le attività<br />
svolte e dei risultati raggiunti dal <strong>processo</strong> <strong>partecipativo</strong> da parte <strong>del</strong><br />
Presidente <strong>del</strong> Comitato di garanzia e Garante <strong>del</strong>la comunicazione (Massimo<br />
Morisi)..<br />
Tale rapporto, una volta validato per i profili di completezza e imparzialità<br />
<strong>del</strong>la sua formulazione, è stato inserito sul sito web dedicato al percorso<br />
www.il<strong>padule</strong><strong>che</strong>vorremmo.it.<br />
Il Garante <strong>del</strong>la Comunicazione, terminate le due fasi <strong>del</strong> <strong>processo</strong>, ha<br />
trasmesso formalmente alle amministrazioni competenti (Comune di Ponte<br />
Buggianese, Provincia di Pistoia, Regione Toscana) il rapporto finale<br />
contenente le raccomandazioni per la realizzazione <strong>del</strong> progetto..<br />
1.6 Tempi e durata <strong>del</strong> <strong>processo</strong> <strong>partecipativo</strong>: le prime fasi di indagine sono<br />
iniziate nel luglio <strong>del</strong> 2009 e il <strong>processo</strong> <strong>partecipativo</strong> si è concluso il 27<br />
febbraio 2010. Il <strong>processo</strong> è stato suddiviso, con il consenso degli attori locali,<br />
in tre fasi: la prima fase (lug/sett 2009) di analisi e studio; la seconda fase<br />
(sett/dic 2009) finalizzata alla localizzazione <strong>del</strong> depuratore; la terza fase<br />
(gen./feb 2010) finalizzata a completare il lavoro per la definizione <strong>del</strong><br />
regolamento sulla gestione idrica <strong>del</strong> Padule, la costituzione <strong>del</strong>l’Osservatorio<br />
di garanzia per il monitoraggio e il controllo <strong>del</strong>la progettazione e<br />
realizzazione <strong>del</strong> depuratore e per definire le principali linee di sviluppo <strong>del</strong><br />
Padule di Fucecchio (partendo dalle osservazioni e le proposte dei cittadini).<br />
1.7 Cronogramma (GANTT) dei tempi effettivi<br />
Fase Lug. Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb.<br />
1. preparazione<br />
2. informazione e<br />
comunicazione<br />
3. partecipazione<br />
4. restituzione<br />
Pausa estiva mese<br />
di agosto
8<br />
IL PADULE CHE VORREMMO<br />
1.8 Come s’inserisce lo specifico <strong>processo</strong> nelle politi<strong>che</strong> e nelle modalità<br />
d’azione <strong>del</strong> proponente, sia rispetto al passato <strong>che</strong> al futuro<br />
Si premette <strong>che</strong> con l’attivazione <strong>del</strong> progetto di partecipazione democratica<br />
l’Amministrazione comunale ha sospeso l’iter inerente l’argomento sottoposto<br />
a confronto con i cittadini. Il <strong>processo</strong> <strong>partecipativo</strong> ha costituito un elemento<br />
centrale nelle politi<strong>che</strong> di coinvolgimento dei cittadini stessi nelle scelte<br />
<strong>del</strong>l’Amministrazione comunale. Le modalità di azione <strong>del</strong> Comune sulla<br />
tematica ambientale legata al Padule dovrà svilupparsi tenendo<br />
responsabilmente conto di quanto emerso dal percorso <strong>partecipativo</strong>; esso<br />
costituisce la base di successive azioni partecipative <strong>che</strong> accompagneranno gli<br />
interventi da mettere in campo. Il confronto democratico nel rispetto <strong>del</strong>le idee<br />
e <strong>del</strong>le posizioni è, infatti, alla base <strong>del</strong>l’attività <strong>del</strong>l’Amministrazione; la<br />
ricerca e l’applicazione di nuove forme di partecipazione an<strong>che</strong> per il futuro<br />
sarà centrale nell’azione amministrativa.<br />
2. IL CONTESTO IN CUI SI È SVOLTO<br />
IL PROCESSO PARTECIPATIVO<br />
2.1 Elementi significativi per comprendere il contesto e le problematicità<br />
Il comune di Ponte Buggianese ha una popolazione residente pari a 8.739<br />
abitanti (dati ISTAT al 31 dicembre 2008). Il contesto locale non presenta<br />
particolari situazioni di disagio sociale o territoriale. Oggetto <strong>del</strong> contendere<br />
dal 2003 ad oggi è la definizione degli aspetti operativi legati alla realizzazione<br />
di un impianto di depurazione a servizio <strong>del</strong>l’area umida protetta denominata<br />
Padule di Fucecchio e più in generale funzionale alla riorganizzazione <strong>del</strong><br />
sistema di depurazione civile <strong>del</strong> Comune e <strong>del</strong>la Val di Nievole nel suo<br />
complesso. Nel corso degli anni gli enti locali <strong>del</strong> territorio hanno organizzato<br />
dei momenti d’informazione e di comunicazione con il pubblico ma non sono<br />
riusciti a trovare un accordo con i portatori di interesse locale sulla<br />
localizzazione <strong>del</strong>l’impianto. Altro tema conflittuale <strong>che</strong> divide gli interressi<br />
locali riguarda la regimazione idrica <strong>del</strong> Padule, ossia la quantità di acqua <strong>che</strong><br />
dovrà essere immessa nel Padule (a seguito <strong>del</strong>la realizzazione <strong>del</strong>l’impianto) e<br />
la sua destinazione (in quale porzione <strong>del</strong> cratere l’acqua sarà indirizzata e in<br />
quale periodo <strong>del</strong>l’anno).<br />
3. IL PROCESSO PARTECIPATIVO<br />
3.1 Partecipanti (per fasi)<br />
3.1.1 Chi e quanti<br />
Il <strong>processo</strong> coinvolge gli attori <strong>che</strong> prima <strong>del</strong> suo avvio e durante il suo<br />
svolgimento hanno alimentato il dibattito sulla realizzazione <strong>del</strong> depuratore e<br />
più in generale sullo sviluppo <strong>del</strong> Padule, ed hanno manifestato interessi alle
9<br />
IL PADULE CHE VORREMMO<br />
diverse poste in gioco. Tuttavia è stata realizzata una fase preliminare di<br />
ascolto <strong>che</strong> ha coinvolto circa 400 persone:<br />
23 interviste in profondità a testimoni privilegiati;<br />
369 interviste a cittadini incontrati casualmente nei luoghi di aggregazione<br />
<strong>del</strong> comune di Ponte Buggianese. I cittadini intervistati nel corso <strong>del</strong>le<br />
“giornate in piazza” sono stati avvicinati casualmente facendo attenzione a<br />
comporre un campione rappresentativo per età e genere.<br />
Alla serata di lancio <strong>del</strong> progetto e di presentazione <strong>del</strong> <strong>processo</strong> <strong>partecipativo</strong><br />
hanno preso parte 105 persone ed erano presenti come relatori:<br />
- Pier Luigi Galligani – Sindaco <strong>del</strong> Comune di Ponte Buggianese;<br />
- Agostino Fragai – Assessore regionale alla partecipazione;<br />
- Paolo Matina - responsabile <strong>del</strong>l'area di coordinamento "Tutela <strong>del</strong>l'acqua<br />
e <strong>del</strong> territorio", <strong>del</strong>l’Assessorato all’ambiente <strong>del</strong>la Regione Toscana;<br />
- Rino Fragai - Assessore all’ambiente <strong>del</strong>la Provincia di Pistoia.<br />
Hanno partecipato all’incontro, senza però intervenire, altri quattro membri <strong>del</strong><br />
Comitato di garanzia: Franco Gallori – tecnico Regione Toscana; Federica<br />
Pagni - Comune di Ponte Buggianese – esponente <strong>del</strong>l’opposizione in<br />
Consiglio comunale; Antonio Marrucci - Autorità di Bacino (ATO 2) Basso<br />
Valdarno; Manuele Bellonzi - Difensore Civico dei comuni <strong>del</strong>la Val di<br />
Nievole.<br />
Ha moderato la serata, Massimo Morisi – Garante <strong>del</strong>la comunicazione e<br />
Presidente <strong>del</strong> Comitato di garanzia.<br />
Ai tavoli di lavoro si sono iscritte complessivamente 83 persone <strong>che</strong> hanno<br />
partecipato ad uno o più incontri: tra i cittadini intervenuti 32 erano<br />
appartenenti ad associazioni locali interessate al tema.<br />
3.1.2 Come sono stati selezionati<br />
Gli attori intervistati nella fase d’indagine ascolto sono stati individuati<br />
attraverso una prima ricognizione <strong>del</strong>la rassegna stampa; sono stati inoltre<br />
contattati tutti coloro <strong>che</strong> avevano assunto posizioni pubbli<strong>che</strong> sull’argomento.<br />
La mappa degli attori strategici è poi stata integrata con i tecnici e i<br />
responsabili politici <strong>del</strong> progetto e da alcuni interlocutori segnalati dagli stessi<br />
intervistati (metodo a “palla di neve”). I cittadini contattati nella giornate di<br />
outreach e <strong>che</strong> avevano lasciato il proprio numero di telefono sono stati<br />
ricontattati nell’imminenza <strong>del</strong> percorso per sollecitare la loro partecipazione.<br />
Per quanto riguarda i gruppi di lavoro non è stato adottato alcun criterio di<br />
selezione ed è stata invitata a prendere parte al <strong>processo</strong> l’intera popolazione di<br />
Ponte Buggianese (gli strumenti di comunicazione e le modalità di<br />
informazione saranno illustrati nei paragrafi successivi). I tavoli sono stati<br />
organizzati in modo da avere una composizione eterogenea tra cittadini<br />
associati e non associati.
10<br />
IL PADULE CHE VORREMMO<br />
La selezione dei componenti <strong>del</strong> Comitato di garanzia, <strong>che</strong> ha supervisionato le<br />
diverse fasi <strong>del</strong> <strong>processo</strong> <strong>partecipativo</strong>, è avvenuta attraverso tre differenti<br />
criteri:<br />
a) attraverso il criterio <strong>del</strong>la rappresentanza - <strong>che</strong> ha portato a selezionare i<br />
soggetti istituzionali e tecnici <strong>che</strong> avevano competenze in merito e i<br />
rappresentanti <strong>del</strong>le associazioni indicati dagli stessi soggetti locali.<br />
Quando il Comitato di garanzia è stato allargato i criteri <strong>che</strong> hanno guidato alla<br />
selezione dei candidati sono stati:<br />
b) l’autocandidatura dei rappresentanti <strong>del</strong>le associazioni locali (associazioni<br />
ambientaliste, venatorie e culturali ricreative);<br />
c) la selezione casuale attraverso estrazione dalle liste anagrafi<strong>che</strong> di cinque<br />
cittadini. I servizi anagrafici hanno fornito 300 nominativi di cittadini<br />
residenti presso il comune di Ponte Buggianese. Questi sono stati raggiunti<br />
da una prima lettera <strong>del</strong> Sindaco <strong>che</strong> illustrava brevemente il progetto e li<br />
invitava a prendere parte ai lavori. Alle lettere sono seguiti dei contatti<br />
telefonici <strong>che</strong> hanno portato all’individuazione di cinque cittadini (3<br />
uomini e 2 donne). La selezione casuale ha condotto ad individuare un<br />
numero di soggetti superiore a quello <strong>che</strong> sì era preventivano tanto <strong>che</strong> è<br />
stato possibile costituire <strong>del</strong>le liste di “riserve” <strong>che</strong> consentiranno di<br />
prevedere una partecipazione dei cittadini a “rotazione”.<br />
3.1.3 Quanto sono rappresentativi <strong>del</strong>la comunità<br />
I soggetti coinvolti hanno consentito di far emergere i diversi punti di vista, i<br />
problemi, le opportunità e gli interessi <strong>che</strong> gravitano intorno al tema oggetto<br />
<strong>del</strong> <strong>processo</strong> partecipato. Si ritiene pertanto <strong>che</strong> i soggetti coinvolti abbiano<br />
consentito di giungere ad una “rappresentatività” <strong>del</strong>le posizioni in campo e<br />
abbiano consentito di individuare i nodi progettuali da dipanare per giungere<br />
ad una progettazione degli interventi condivisa e di isolare i temi conflittuali da<br />
trattare.<br />
3.1.4 Inclusione, in particolare di minoranze, soggetti deboli o<br />
svantaggiati, compresi i diversamente abili, nonché gruppi sociali o<br />
culturali diversi<br />
Il <strong>processo</strong> è stato progettato e gestito in modo tale da consentire all’intera<br />
collettività di prendervi parte. Per quanto riguarda la partecipazione di genere<br />
si è cercato, soprattutto nella fase d’indagine, di coinvolgere in modo paritario<br />
uomini e donne e dare una larga diffusione <strong>del</strong>le iniziative in modo <strong>che</strong> an<strong>che</strong><br />
associazioni e gruppi “minori” fossero informati <strong>del</strong>le varie iniziative.<br />
3.1.5. La partecipazione paritaria di genere<br />
La partecipazione di genitori con figli piccoli ai gruppi di lavoro è stata<br />
agevolata grazie all’attivazione di un servizio baby sitter in occasione <strong>del</strong>le<br />
varie iniziative ed organizzando gli incontri in giorni festivi (sabato).<br />
3.2 Metodi/tecni<strong>che</strong> impiegati (per fasi)<br />
3.2.1 Elenco degli eventi partecipativi (date effettive)
11<br />
IL PADULE CHE VORREMMO<br />
- Settembre/ottobre 2009: interviste in profondità a testimoni<br />
qualificati;<br />
- 23 e 25 settembre, 7, 8, 9 e 12 ottobre 2009: “giornate in piazza”<br />
– incontri/interviste con i cittadini;<br />
- 14 ottobre 2009: incontro pubblico di presentazione <strong>del</strong> <strong>processo</strong><br />
“Il Padule <strong>che</strong> vorremmo”<br />
- 24 ottobre 2009: tavoli di lavoro – discussione aperta su: il futuro<br />
<strong>del</strong> Padule di Fucecchio; la gestione idrica <strong>del</strong> Padule e la<br />
localizzazione <strong>del</strong> depuratore;<br />
- 31 ottobre 2009: tavoli di lavoro sul tema <strong>del</strong>la localizzazione <strong>del</strong><br />
depuratore;<br />
- 7 novembre 2009: tavoli di lavoro sul tema <strong>del</strong>la localizzazione<br />
<strong>del</strong> depuratore;<br />
- 14 novembre 2009: tavoli di lavoro sul tema <strong>del</strong>la localizzazione<br />
<strong>del</strong> depuratore;<br />
- 24 novembre 2009: incontro per la presentazione dei risultati <strong>del</strong>le<br />
localizzazioni secondo i criteri individuati;<br />
- 28 novembre 2009: incontro pubblico di presentazione risultati<br />
<strong>del</strong>la prima fase <strong>del</strong> <strong>processo</strong>;<br />
- 2 dicembre 2009: incontro pubblico sulle scelte<br />
<strong>del</strong>l’Amministrazione e motivazioni;<br />
- 13 gennaio 2010: incontro con i tecnici sulla gestione idrica <strong>del</strong><br />
Padule;<br />
- 27 gennaio 2010: allargamento <strong>del</strong> comitato di garanzia e<br />
discussione sull’osservatorio;<br />
- 3 febbraio 2010: incontro pubblico per la discussione <strong>del</strong><br />
disciplinare <strong>del</strong>l’osservatorio di garanzia;<br />
- 10 febbraio 2010: incontro pubblico sulla gestione idrica <strong>del</strong><br />
<strong>padule</strong>;<br />
- 27 febbraio 2010: tavoli di lavoro sul tema <strong>del</strong>lo sviluppo futuro<br />
<strong>del</strong> <strong>padule</strong>.<br />
3.2.2 Metodi, tecni<strong>che</strong> o approcci impiegati<br />
Il progetto d’intervento, vista la complessità <strong>del</strong>l’oggetto in discussione, <strong>del</strong>la<br />
sua intersettorialità e <strong>del</strong> conflitto già esistente sul tema, ha previsto<br />
l’attivazione di un registro <strong>partecipativo</strong> basato sull’organizzazione di<br />
occasioni di dibattito e confronto rivolte ad un’arena di portatori di interesse<br />
riconosciuti con un approccio ispirato alle metodologie <strong>del</strong> consensus building.<br />
Alla luce di questa scelta, è stata data particolare attenzione alla raccolta <strong>del</strong>le<br />
informazioni tecni<strong>che</strong> relative alle diverse opzioni percorribili per quel <strong>che</strong><br />
riguarda lo sviluppo <strong>del</strong>l’area, la gestione <strong>del</strong>l’allagamento <strong>del</strong> Padule, il<br />
funzionamento e la localizzazione <strong>del</strong>l’impianto di depurazione.<br />
In particolare è stato giudicato di primaria importanza il ruolo di alcuni<br />
stakeholders <strong>che</strong> sono stati coinvolti sin dall’inizio <strong>del</strong> <strong>processo</strong> ed hanno<br />
validato, tramite la creazione di un Comitato di garanzia e di controllo formato<br />
allo scopo, tutto il materiale informativo e tecnico prodotto (oltre <strong>che</strong> le<br />
diverse fasi <strong>del</strong> <strong>processo</strong>). Per creare un clima di fiducia è stato richiesto ai<br />
tecnici di rispondere alle domande dei partecipanti rispetto alle informazioni da<br />
essi presentate sia nel corso <strong>del</strong>le giornate di lavoro sia successivamente
12<br />
IL PADULE CHE VORREMMO<br />
tramite risposte scritte <strong>che</strong> sono state pubblicate sul web e distribuite in forma<br />
cartacea.<br />
Gli strumenti metodologici utilizzati nel corso <strong>del</strong> progetto sono:<br />
- interviste in profondità e somministrazione di questionari nella fase di<br />
indagine;<br />
- focus group e brainstorming nella fase di gestione dei gruppi di lavoro;<br />
- metodologia e strumenti di mediazione dei conflitti nella fase di<br />
definizione degli accordi.<br />
Il <strong>processo</strong> è stato accompagnato da azioni di comunicazioni e informazioni al<br />
pubblico descritti nei paragrafi precedenti.<br />
3.2.3 Congruità dei metodi impiegati con le finalità e l’oggetto <strong>del</strong><br />
progetto<br />
La fase di indagine,ha mostrato la presenza di almeno 3 temi conflittuali forti,<br />
<strong>che</strong> un unico evento <strong>partecipativo</strong> non avrebbe potuto affrontare in modo<br />
esaustivo. È stato così deciso di organizzare più giornate di lavoro, attraverso 5<br />
incontri di approfondimento, distribuiti lungo un arco temporale ristretto per<br />
consentire ai partecipanti di acquisire le informazioni, comprendere le<br />
questioni sul tappeto e formulare dei pareri e <strong>del</strong>le raccomandazioni<br />
consapevoli. Gli incontri di discussione ed approfondimento, sono stati<br />
integrati con incontri di lavoro <strong>del</strong> Comitato di garanzia (soprattutto nella<br />
seconda fase <strong>del</strong> <strong>processo</strong> <strong>partecipativo</strong>) allargata alla partecipazione <strong>del</strong><br />
pubblico (cinque incontri). I vincoli temporali posti dalla committenza<br />
(Comune di Ponte Buggianese e Regione Toscana), se da un lato, hanno<br />
consentito di concentrare il <strong>processo</strong> entro tempi certi, dall’altro hanno esposto<br />
il <strong>processo</strong> stesso a criti<strong>che</strong> da parte di alcuni gruppi locali <strong>che</strong> hanno giudicato<br />
troppo stretti i tempi <strong>del</strong> <strong>processo</strong> <strong>partecipativo</strong>. Il <strong>processo</strong>, seguito<br />
interamente dal Comitato di garanzia, è stato in grado di raggiungere, con gli<br />
strumenti adottati, tutti gli obiettivi <strong>che</strong> si era prefissato.<br />
3.2.4 Il clima degli incontri<br />
Vista la natura conflittuale <strong>del</strong> <strong>processo</strong>, il clima degli incontri è stato buono,<br />
an<strong>che</strong> se gli elementi di polemica e contrapposizione non sono mancati.<br />
Benché alcuni tra i partecipanti abbiano sottolineato in apertura <strong>del</strong> percorso<br />
<strong>che</strong> esso era “tardivo” rispetto ai tempi <strong>del</strong>le scelte compiute dalle<br />
amministrazioni, nel corso degli incontri il livello di fiducia è cresciuto e la<br />
convinzione <strong>che</strong> il percorso potesse essere utile a risolvere alcuni importanti<br />
temi conflittuali si è diffusa maggiormente. I partecipanti ai tavoli di lavoro,<br />
an<strong>che</strong> quelli contrari alla localizzazione <strong>del</strong> depuratore nel Comune di Ponte<br />
Buggianese, hanno portato un contributo costruttivo alla discussione e si sono<br />
sempre dimostrati aperti al dialogo e ad ascoltare le ragioni degli “altri”. In<br />
altre parole, il <strong>processo</strong> <strong>partecipativo</strong> ha potuto contare sulla disponibilità al<br />
dialogo dei principali attori e a consentito di trovare soluzioni mutualmente<br />
vantaggiose (soprattutto per quanto riguarda la regolamentazione <strong>del</strong> regime<br />
idrico <strong>del</strong> Padule e la costituzione <strong>del</strong>l’Osservatorio per il monitoraggio e il<br />
controllo <strong>del</strong>la progettazione e <strong>del</strong>la realizzazione <strong>del</strong>l’opera).
13<br />
IL PADULE CHE VORREMMO<br />
3.2.5 Adattamento e flessibilità nella gestione degli eventi<br />
partecipativi<br />
Il <strong>processo</strong> è stato articolato in modo da tenere conto <strong>del</strong>le esigenze e <strong>del</strong>le<br />
perplessità espresse dagli attori locali. Come già accennato in precedenza si è<br />
deciso di estendere la fase d’interazione e partecipazione dei cittadini singoli e<br />
associati organizzando 5 giornate di lavoro (di cui una aggiunta dopo il<br />
secondo appuntamento a seguito <strong>del</strong>le criti<strong>che</strong> mosse dai partecipanti rispetto<br />
ai tempi ristretti <strong>del</strong> <strong>processo</strong> partecipato). Le giornate sono state strutturate<br />
secondo metodologie e strumenti finalizzate al consensus building. Inoltre, la<br />
fase di analisi e ascolto è stata integrata con un’attività d’indagine finalizzata a<br />
comprendere, in termini generali, le posizioni dei cittadini rispetto al grado di<br />
informazione su:<br />
- il progetto generale <strong>del</strong>la depurazione <strong>del</strong>le acque per la Val di<br />
Nievole e per l’intero comprensorio <strong>del</strong> cuoio;<br />
- la localizzazione <strong>del</strong> depuratore nel territorio di Ponte Buggianese;<br />
- l’utilizzo e lo sviluppo <strong>del</strong> Padule di Fucecchio;<br />
- il gradimento <strong>del</strong> <strong>processo</strong> <strong>partecipativo</strong> e la disponibilità a<br />
prendervi parte.<br />
Infine, il calendario degli incontri e i temi di discussione sono sempre stati<br />
definititi di concerto con gli attori locali presenti nel Comitato di garanzia e/o<br />
ai singoli incontri.<br />
3.2.6. Informazioni ricevute dai partecipanti sui temi <strong>del</strong> <strong>processo</strong> e<br />
sui suoi scopi; ascolto di opinioni di esperti e/o portatori d’interessi<br />
L’intero <strong>processo</strong> è stato strutturato e gestito per accogliere le richieste<br />
(quando motivate ed accettabili) dei partecipanti al <strong>processo</strong> stesso. Si è trattato<br />
in altre parole di un <strong>processo</strong> incrementale in continuo movimento. Come già<br />
accennato in precedenza le osservazioni e le criti<strong>che</strong> raccolte nella fase di<br />
ascolto e di interazione hanno determinato variazioni nella selezioni degli<br />
strumenti partecipativi. Per quanto riguarda i “saperi” e le informazioni da e<br />
verso i cittadini, queste sono state raccolte e gestite al fine di garantire una<br />
circolarità <strong>del</strong>l’informazione: dai cittadini verso i tecnici e viceversa.<br />
Avventura Urbana e Sociolab (società incaricate di gestire il <strong>processo</strong><br />
partecipato) hanno svolto (sotto la guida <strong>del</strong> Garante <strong>del</strong>la Comunicazione e<br />
Presidente <strong>del</strong> Comitato di garanzia) il ruolo di facilitazione <strong>del</strong> <strong>processo</strong>, di<br />
trasmissione <strong>del</strong>le informazioni, di ricerca di soluzioni alternative e di rapporto<br />
tra le diverse amministrazioni coinvolte nel progetto e i cittadini e le<br />
associazioni locali.<br />
In particolare i partecipanti hanno portato all’interno <strong>del</strong> <strong>processo</strong><br />
un’approfondita conoscenza <strong>del</strong> territorio, <strong>del</strong>le sue caratteristi<strong>che</strong> strutturali e<br />
ambientali, una visione di sviluppo <strong>del</strong> Padule eterogenea ma ricca di spunti di<br />
riflessioni interessanti ed utili al <strong>processo</strong>; una serie di preoccupazioni e paure<br />
<strong>che</strong>, se “prese sul serio” dai referenti politici e tecnici <strong>del</strong> progetto, potrebbero<br />
portare a realizzare un progetto migliore e maggiormente condiviso.<br />
Inoltre, come si accennava in precedenza, nel corso <strong>del</strong>l’incontro di apertura<br />
<strong>del</strong> progetto, molti cittadini hanno chiesto maggiori informazioni rispetto alle<br />
ragioni e alla caratteristi<strong>che</strong> generali <strong>del</strong> progetto di depurazione <strong>del</strong>le acque
14<br />
IL PADULE CHE VORREMMO<br />
<strong>del</strong> comprensorio <strong>del</strong> cuoio. Per rispondere a queste esigenze è stato stabilito<br />
<strong>che</strong> ogni giornata di lavoro sarebbe stata introdotta da una presentazione<br />
tecnica condotta da esperti e tecnici. Nel corso dei primi incontri sono stati<br />
coinvolti:<br />
- Pier Gino Megale membro <strong>del</strong>la Commissione di valutazione degli<br />
investimenti e di supporto alla programmazione e gestione degli<br />
interventi ambientali (Covis) e membro <strong>del</strong>la segreteria tecnica <strong>del</strong><br />
Ministero <strong>del</strong>l’Ambiente;<br />
- Franco Gallori – Dirigente settore risorse idri<strong>che</strong> <strong>del</strong>la Regione<br />
Toscana;<br />
- Renato Ferretti - Dirigente <strong>del</strong> Dipartimento pianificazione<br />
territoriale <strong>del</strong>la Provincia di Pistoia;<br />
- Silvia Masi – Dirigente Servizio agricoltura, patrimonio naturale<br />
ed ittiofaunistico, gestione aree protette <strong>del</strong>la Provincia di Pistoia;<br />
- Franco Fambrini – Direttore <strong>del</strong> Consorzio di Bonifica <strong>del</strong> Padule<br />
di Fucecchio;<br />
- Damasco Morelli – Direttore di Acque ingegneria;<br />
- Alessio Bartolini – Centro di ricerca, documentazione e<br />
promozione <strong>del</strong> Padule di Fucecchio.<br />
Hanno partecipato agli incontri ed hanno interloquito e risposto alle domande<br />
<strong>del</strong> pubblico: Claudio Coppi – Direttore Arpat Toscana; Ariberto Merendi –<br />
settore ambiente Provincia di Pistoia; Antonio Marrucci – Presidente <strong>del</strong>la<br />
Autorità di Bacino (ATO 2) Basso Valdarno; Rino Fragai Assessore alle<br />
politi<strong>che</strong> inerenti l’igiene <strong>del</strong> suolo e <strong>del</strong>l’ambiente, <strong>del</strong>la forestazione, <strong>del</strong>le<br />
fonti energeti<strong>che</strong>, <strong>del</strong>le aree protette, <strong>del</strong>la caccia e <strong>del</strong>la pesca; Paolo Matina,<br />
Dirigente Settore ambiente <strong>del</strong>la Regione Toscana.<br />
3.2.7 Inclusività degli eventi partecipativi (assicurare la parità di<br />
espressione di tutti i punti di vista e di eguaglianza di accesso alla<br />
discussione)<br />
L’accessibilità al dibattito è stata garantita:<br />
- da una diffusa campagna di comunicazione (di cui si renderà conto<br />
nei paragrafi successivi);<br />
- da una particolare cura nella predisposizione <strong>del</strong>le informazioni<br />
rese comprensibili an<strong>che</strong> ai non tecnici;<br />
- dalle modalità di conduzione dei tavoli di lavoro <strong>che</strong> hanno<br />
consentito a tutte le voci di esprimersi;<br />
- dalla pubblicazione di tutti i materiali tecnici e divulgativi sul sito<br />
internet <strong>del</strong> progetto (www.il<strong>padule</strong><strong>che</strong>vorremmo.it);<br />
- dalla distribuzione di instant report al termine di ciascun incontro<br />
di lavoro e <strong>del</strong>la loro pubblicazione sul sito internet;<br />
- dalla distribuzione in forma cartacea dei materiali caricati sul sito e<br />
<strong>del</strong>le risposte preparate dai tecnici sulla base dei quesiti posti dai<br />
partecipanti ai tavoli di lavoro.<br />
3.2.8. Neutralità e imparzialità <strong>del</strong> <strong>processo</strong>: le garanzie<br />
L’imparzialità e la neutralità <strong>del</strong> <strong>processo</strong> è stata assicurata dalle attività svolte<br />
dal Comitato di controllo e garanzia.
15<br />
IL PADULE CHE VORREMMO<br />
3.2.9. Performance: cosa ha funzionato e cosa meno<br />
Nel corso <strong>del</strong>la prima e <strong>del</strong>l’ultima giornata di lavoro è stato distribuito ai<br />
partecipanti un questionario di “valutazione” <strong>del</strong> <strong>processo</strong> <strong>che</strong> rende possibile<br />
dare <strong>del</strong>le indicazioni sulle performance sia mediante l’analisi dei due<br />
questionari sia attraverso una valutazione di tipo qualitativo, (i risultati dei due<br />
questionari sono allegati alla presente relazione).<br />
3.2.10 Il consulente esterno<br />
La gestione <strong>del</strong> <strong>processo</strong> è stata affidata al raggruppamento di imprese<br />
Avventura Urbana srl e Sociolab snc individuato – tramite gara d’appalto<br />
europea - dalla Regione Toscana per l’organizzazione dei servizi inerenti le<br />
attività di partecipazione ai sensi <strong>del</strong>la l.r. 69/07.<br />
3.3 Comunicazione e informazione<br />
3.3.1 Le attività di comunicazione rivolte alla comunità interessata,<br />
prima, durante e dopo il <strong>processo</strong>.<br />
La prima informazione agli stakeholders sul <strong>processo</strong> è avvenuta attraverso le<br />
interviste individuali. In seguito, la popolazione è stata informata tramite la<br />
diffusione di comunicati stampa, lettere a tutti i capofamiglia da parte <strong>del</strong><br />
Comune di Ponte Buggianese (3.500 lettere), relazioni illustrative (200 copie),<br />
manifesti (300 copie), cartoline invito (1500 copie). E’ stato poi attivato un sito<br />
internet dedicato al progetto <strong>che</strong> contiene tutte le informazioni tecni<strong>che</strong><br />
disponibili <strong>che</strong> sono state reperite e/o realizzate nel corso <strong>del</strong> <strong>processo</strong>. Ad<br />
oggi le visite al sito ammontano a 1.792 di cui 575 visitatori unici assoluti.<br />
Particolare cura è stata dedicata alle attività di outreach sul territorio tramite il<br />
contatto diretto con la popolazione avvenuto presso i circoli, i luoghi pubblici,<br />
le associazioni e le diverse realtà di aggregazione sociale. Attraverso<br />
quest’attività sono state informate <strong>del</strong> <strong>processo</strong> oltre 400 persone. Le<br />
informazioni tecni<strong>che</strong> necessarie sono state invece diffuse attraverso un<br />
articolato documento informativo distribuito all’incontro pubblico di lancio <strong>del</strong><br />
progetto e poi pubblicato sul sito internet. Le informazioni sugli esiti e sugli<br />
step progettuali e procedurali sono state invece comunicate, oltre <strong>che</strong> tramite le<br />
pagine web dedicate al progetto, per mezzo <strong>del</strong>la mailing list dei partecipanti.<br />
Ogni documento è stato inoltre stampato in più copie, e messo a disposizione<br />
<strong>del</strong> pubblico presso la segreteria <strong>del</strong> sindaco.<br />
3.4 Restituzione<br />
3.4.1. ‘Restituzione’ degli esiti degli eventi partecipativi ai<br />
partecipanti e/o alla comunità alla fine <strong>del</strong> <strong>processo</strong>.<br />
Tutti gli incontri pubblici sono stati registrati e/o restituiti per iscritto e il<br />
materiale prodotto è stato caricato sul sito web (www.il<strong>padule</strong><strong>che</strong>vorremmo.it).<br />
In particolare per ogni incontro è possibile scaricare:<br />
- gli estratti audio degli incontri;<br />
- i documenti tecnici ed istituzionali relativi agli incontri;
16<br />
IL PADULE CHE VORREMMO<br />
- i verbali di tutti gli incontri <strong>del</strong>la seconda fase;<br />
- gli istant report dei gruppi di lavoro;<br />
- un video di documentazione <strong>del</strong> percorso <strong>partecipativo</strong> prodotto al termine<br />
<strong>del</strong> percorso;<br />
- le relazioni finali <strong>del</strong> Garante <strong>del</strong>la comunicazione.<br />
3.5 Monitoraggio ex post<br />
3.5.1. Meccanismi o procedure di monitoraggio ex post <strong>che</strong><br />
coinvolgano i partecipanti in merito alla attuazione <strong>del</strong>le decisioni<br />
assunte.<br />
Oltre ad una mailing list per una costante informazione dei partecipanti an<strong>che</strong><br />
al termine <strong>del</strong> percorso, è stato formato, come richiesto da molti dei<br />
partecipanti, un osservatorio di garanzia per seguire le fasi di progettazione e<br />
realizzazione degli interventi.<br />
Inoltre, come stabilito nelle giornate di discussione <strong>del</strong>la seconda fase <strong>del</strong><br />
<strong>processo</strong> (gennaio – febbraio) il Comitato di garanzia, allargato a 26 membri di<br />
cui 5 cittadini estratti a sorte, è divenuto un Comitato stabile <strong>che</strong> monitorerà di<br />
concerto con l’Osservatorio tecnico (in via di costituzione) la progettazione e<br />
la costruzione <strong>del</strong> depuratore. L’Osservatorio tecnico, <strong>che</strong> avrà il compito di<br />
interloquire con il Comitato di garanzia, sarà composto da tre membri di<br />
elevata e qualificata professionalità nei settori di:<br />
- realizzazione e gestione di grandi impianti di depurazione e relative attività di<br />
progettazione e messa in opera;<br />
- inserimento paesaggistico ed ambientalizzazione di infrastrutture pubbli<strong>che</strong> in<br />
ambienti di elevato pregio ambientale;<br />
- valorizzazione di interventi di risanamento, riqualificazione e tutela<br />
ambientale per lo sviluppo sociale, economico e ambientale in zone ad elevato<br />
pregio ambientalistico.<br />
3.6 Difficoltà eventualmente insorte<br />
Il numero di cittadini “semplici” <strong>che</strong> hanno deciso di prendere parte al<br />
<strong>processo</strong> è stato meno consistente di quanto si sperasse. Allo scopo di invitare<br />
un maggior numero di cittadini a prendere parte alla discussione sono state<br />
realizzate telefonate d’invito a campione e più date di outreach con<br />
distribuzione di volantini. Inoltre, come già detto, per coinvolgere<br />
maggiormente nel <strong>processo</strong> le persone non direttamente toccate dal tema sono<br />
stati estratti a sorte 5 cittadini chiamati a prendere parte ai lavori <strong>del</strong> Comitato<br />
di Garanzia. Si ritiene <strong>che</strong> all’interno dei tavoli siano stati rappresentati tutti gli<br />
interessi <strong>che</strong> gravitano intorno al Padule di Fucecchio (interessi rappresentati<br />
dai cacciatori, dagli ambientalisti, dai proprietari terrieri, dai comitati e dalle<br />
associazioni). Si ha inoltre la sensazione <strong>che</strong> abbiano partecipato al <strong>processo</strong> i<br />
soggetti realmente interessati alle sorti <strong>del</strong> Padule.
3.7 Le risorse impiegate (input)<br />
3.7.1 Descrizione <strong>del</strong>le risorse impiegate<br />
17<br />
IL PADULE CHE VORREMMO<br />
3.7.1.1. risorse logisti<strong>che</strong> ed organizzative (le attrezzature, i locali o<br />
spazi, le tecnologie, le attività di registrazione audio/video)<br />
Il Comune si è fatto carico <strong>del</strong>la stampa <strong>del</strong> materiale informativo previsto dal<br />
progetto (manifesti e volantini), <strong>del</strong>le spese postali per l’invio di lettere<br />
d’invito alle famiglie residenti nel comune e ad alcuni soggetti strategici dei<br />
comuni contermini. L’Amministrazione comunale ha an<strong>che</strong> sostenuto i costi<br />
per i rinfreschi, i pranzi, l’affitto <strong>del</strong>le sedi degli incontri pubblici e parte <strong>del</strong>la<br />
tecnologia per il funzionamento degli incontri. Il progetto prevede, a cura <strong>del</strong><br />
raggruppamento d’impresa <strong>che</strong> gestisce il <strong>processo</strong> decisionale, riprese audio<br />
video degli interventi e reportage fotografici di alcuni momenti chiave <strong>del</strong><br />
<strong>processo</strong>.<br />
3.7.1.2. risorse umane (esperti coinvolti, unità di personale, volontari)<br />
Il progetto non prevede la presenza di volontari.<br />
Il gruppo di lavoro esterno all’amministrazione pubblica è formato dai<br />
professionisti:<br />
- staff di Avventura Urbana: Andrea Pillon, Chiara Pignaris,<br />
Rosaria Tartarico, Diego Decortes, Daniela Panariello, Marco<br />
Sodi, Pamela Zotta;<br />
- staff di Sociolab: – Barbara Imbergamo, Silvia Givone, Lorenza<br />
Soldani, Margherita Mugnai, Marco Vianello;<br />
- riprese audio video: Nicola Melloni e Francesco Sonnati;<br />
- sito internet: Ingrid Lamminpaa;<br />
- servizio di babysitter: Martina Scarpa.<br />
Risorse umane <strong>del</strong> Comune impegnate nel progetto:<br />
n. 1 Funzionario – Responsabile<br />
n. 1 Istruttore<br />
n. 1 Collaboratore Ufficio servizi direzionali ed amministrativi<br />
n. 1 Funzionario - Responsabile Settore LL.PP e Ambiente<br />
n. 1 Collaboratore Urbanistica<br />
n. 1 Istruttore URP.<br />
Allegati:<br />
a) relazione finale <strong>del</strong> Garante <strong>del</strong>la comunicazione <strong>del</strong>la Regione Toscana;<br />
b) materiale di comunicazione e informazione al pubblico;<br />
c) Dvd contenente filmato <strong>del</strong> <strong>processo</strong> e relazione finale <strong>del</strong> Garante <strong>del</strong>la<br />
comunicazione <strong>del</strong>la Regione Toscana
18<br />
IL PADULE CHE VORREMMO<br />
Tabella 1. S<strong>che</strong>ma riassuntivo dei costi preventivati ed effettivi<br />
sostenuti nel progetto (se possibile mantenere la tabella nella<br />
stessa pagina)<br />
Voci<br />
Consulenze<br />
esterne<br />
Facilitatori<br />
Associazioni<br />
---------<br />
Totale parziale<br />
Esperti<br />
Attrezzature<br />
Locali<br />
Foto,<br />
registrazione<br />
audio, video<br />
Costi per<br />
partecipanti<br />
Comunicazione,<br />
informazione<br />
(elencare azioni e<br />
relativi costi)<br />
------------<br />
Totale<br />
Altro<br />
(specificare)<br />
Altro<br />
(specificare)<br />
a) costo<br />
preventivato<br />
nella richiesta<br />
di sostegno<br />
b) costi<br />
effettivi a<br />
consuntivo<br />
Differenza<br />
costi effettivi/<br />
preventivati<br />
(b/a x 100) %<br />
€ 69.275,00 € 69.275,00 0 %<br />
€ 5.5.00,00*<br />
€ 2.900,00<br />
€ 2.106,50 **<br />
91,03 %<br />
€ 1.725,00 € 1.570,80 91,07 %<br />
€ 5.000,00 € 5.951,55 119,04 %<br />
Totale generale € 81.500,00 € 81.803,85 100,38 %<br />
* Per la messa a disposizione dei locali ove si sono tenute le assemblee e gruppi di<br />
lavoro la scuola ha richiesto un compenso molto ridotto rispetto alle previsioni.<br />
**Durante lo svolgimento <strong>del</strong> <strong>processo</strong> <strong>partecipativo</strong> si è reso necessario il noleggio<br />
di materiale audio, video e microfoni per riunioni ed assemblee per un importo di €<br />
2.106,50
19<br />
IL PADULE CHE VORREMMO<br />
Tabella 2. Sintesi <strong>del</strong>le risorse economi<strong>che</strong> coinvolte nel<br />
progetto<br />
(si prega di mantenere la tabella nella stessa pagina)<br />
+ a)<br />
Sostegno<br />
attribuito<br />
ex lr 69/07<br />
Risorse<br />
economi<strong>che</strong><br />
(dalla tabella<br />
1)<br />
b) Risorse<br />
proprie a<br />
consuntivo<br />
(richieste<br />
solo per enti<br />
locali) e %<br />
prevista<br />
€ 69.275,00 € 12.528,85<br />
15 %<br />
c) Totale<br />
costo<br />
effettivo<br />
<strong>del</strong><br />
progetto<br />
b/c x 100<br />
€ 81.803,85 15,40 %
Tabella 3. Costi e fatture (stampare in orizzontale su pagina a parte se necessario<br />
Voci Fornitore<br />
Consulenze<br />
esterne<br />
Locali<br />
Locali<br />
Foto,<br />
registrazione<br />
audio, video<br />
Società Avventura<br />
Urbana s.r.l - Torino<br />
e<br />
Sociolab s.n.c<br />
Istituto Comprensivo<br />
Don L. Milani di<br />
Ponte Buggianese<br />
Istituto Comprensivo<br />
Don L. Milani di<br />
Ponte Buggianese<br />
Ditta Margin System<br />
di Massa e Cozzile<br />
Prestazione/<br />
acquisto<br />
Affidamento servizi<br />
inerenti la<br />
progettazione e<br />
gestione <strong>del</strong> <strong>processo</strong><br />
<strong>partecipativo</strong><br />
Concessione uso locali<br />
scolastici<br />
Concessione uso locali<br />
scolastici<br />
Noleggio attrezzature<br />
per incontri di lavoro ed<br />
assemblee<br />
importo n. fattura Data n. prog.<br />
€ 20.782,50<br />
(1^ acconto)<br />
€ 27.710,00<br />
(2^ acconto)<br />
€20.782,50<br />
(Saldo)<br />
074/2009<br />
089/2009<br />
030/2010<br />
04/11/2009<br />
15/12/2009<br />
07/05/2010<br />
€ 300,00 Allegato mandato di pagamento 4<br />
€ 2.600,00<br />
€ 840,00<br />
€ 460,00<br />
Vedi allegati mandati di<br />
pagamento<br />
01/2.051<br />
01/505<br />
17/11/2009<br />
29/03/2010<br />
1<br />
2<br />
3<br />
5 - 6<br />
7<br />
8
Foto,<br />
registrazione<br />
audio, video<br />
Foto,<br />
registrazione<br />
audio, video<br />
Costi partecipanti<br />
Comunicazione e<br />
informazione<br />
Comunicazione e<br />
informazione<br />
Ditta Batosti s.a.s di<br />
Montecatini Terme<br />
Ditta Stenoservice di<br />
Ontani Cinzia di<br />
Pescia<br />
Ditta Sodexo sede in<br />
Poggibonsi<br />
Poste Italiane spa<br />
Tipografia ElleEmme<br />
di Pieve a Nievole<br />
Noleggio microfoni e<br />
relativa attrezzatura<br />
per incontri di lavoro<br />
Registrazione e<br />
trascrizione dibattiti C.C<br />
con ordine <strong>del</strong> giorno “Il<br />
Padule <strong>che</strong> Vorremmo”<br />
Pasti self service per<br />
partecipanti a gruppi di<br />
lavoro<br />
Spedizione n° 3500<br />
inviti partecipazione<br />
assemblea pubblica<br />
Fornitura locandine per<br />
pubblicizzazione<br />
incontri<br />
21<br />
IL PADULE CHE VORREMMO<br />
€ 180,00 197 16/11/2009 9<br />
€ 626,50<br />
€ 800,80<br />
€ 246,40<br />
€ 400,40<br />
€ 123,20<br />
€ 1.379,59<br />
42 (limitatamente alla data <strong>del</strong><br />
16/12/2009)<br />
1000000877<br />
1000000878<br />
1000000972<br />
1000000971<br />
mandati di pagamento<br />
fatt. 8009167620<br />
22/12/2009 10<br />
31/10/2009<br />
31/10/2009<br />
30/11/2009<br />
30/11/2009<br />
30/12/2009<br />
11<br />
12<br />
13<br />
14<br />
15 – 16 –<br />
17<br />
€ 312,00 713 31/10/2009 18
Comunicazione e<br />
informazione<br />
Comunicazione e<br />
informazione<br />
Comunicazione e<br />
informazione<br />
Comunicazione e<br />
informazione<br />
Margin System di<br />
Massa e Cozzile<br />
Tipografia ElleEmme<br />
di Pieve a Nievole<br />
Margin System di<br />
Massa e Cozzile<br />
Tipografia ElleEmme<br />
di Pieve a Nievole<br />
Poste Italiane spa<br />
Tipografia ElleEmme<br />
di Pieve a Nievole<br />
Legatoria Del Bino di<br />
Pieve a Nievole<br />
Tipografia Toscana<br />
Acquisto materiale<br />
vario<br />
Fornitura locandine per<br />
pubblicizzazione<br />
incontri<br />
Acquisti prodotti<br />
cancelleria<br />
stampa locandine per<br />
pubblicizzazione<br />
incontro<br />
Invio periodico a tutti i<br />
cittadini<br />
Stampa di brochure e<br />
locandine<br />
Rilegatura<br />
documentazione<br />
Predisposizione<br />
periodico dedicato al<br />
percorso <strong>partecipativo</strong> il<br />
Padule <strong>che</strong> Vorremmo<br />
22<br />
IL PADULE CHE VORREMMO<br />
€ 616,00 01/2.056 19/11/2009 19<br />
€ 120,00 788 30/11/2009 20<br />
€ 226,38<br />
€ 98,00<br />
€ 1049,58<br />
€ 500,00<br />
€ 450,00<br />
€ 1.200,00<br />
01/222<br />
98<br />
Allegato bollettino di<br />
pagamento<br />
173<br />
78<br />
1/563<br />
03/02/2010<br />
28/02/2010<br />
04/05/2010<br />
31/03/2010<br />
12/04/2010<br />
12/05/2010<br />
21<br />
22<br />
23<br />
24<br />
25<br />
26
3.7.2. Valutazione <strong>del</strong>la congruità <strong>del</strong>le risorse<br />
all’efficacia complessiva <strong>del</strong> <strong>processo</strong> e ai risultati ottenuti.<br />
Ritenete <strong>che</strong> le risorse impegnate siano state<br />
sufficienti/insufficienti/eccessive rispetto al p.p. e <strong>che</strong> i costi<br />
sostenuti siano proporzionati all’efficacia complessiva <strong>del</strong><br />
<strong>processo</strong> e ai risultati ottenuti? Come si potrebbero rendere i<br />
processi meno costosi in futuro?<br />
Le risorse impegnate sono state sufficienti e proporzionali<br />
alle azioni svolte e dunque all’efficacia complessiva <strong>del</strong><br />
percorso ed ai risultati raggiunti. L’impegno maggiore, è stato<br />
quello relativo alle risorse umane impiegate dal Comune per<br />
l’organizzazione <strong>del</strong> <strong>processo</strong>.<br />
Il finanziamento attribuito al <strong>processo</strong> <strong>partecipativo</strong><br />
attraverso la Legge regionale 67/2007 e di 69.275 Euro pari<br />
allo 0,4% <strong>del</strong> costo stimato <strong>del</strong>le opere (12 milioni di Euro per<br />
la realizzazione <strong>del</strong> depuratore e circa 5 milioni di Euro per la<br />
realizzazione <strong>del</strong>le opere di riqualificazione idraulica <strong>del</strong><br />
Padule).
4. L’ESITO DEL PROCESSO<br />
24<br />
IL PADULE CHE VORREMMO<br />
4.1 Il grado di soddisfazione dei partecipanti<br />
4.2 Il grado di conseguimento degli obiettivi<br />
Il <strong>processo</strong> <strong>partecipativo</strong> si era prefissato di raggiungere tre obiettivi:<br />
1) l’individuazione <strong>del</strong> sito per la realizzazione <strong>del</strong> depuratore nel Comune di<br />
Ponte Buggianese;<br />
2) la definizione <strong>del</strong> regime idrico <strong>del</strong> Padule;<br />
3) l’individuazione <strong>del</strong>le principali linee di sviluppo per la valorizzazione <strong>del</strong><br />
Padule di Fucecchio.<br />
Al termine di sei mesi di lavoro sul campo il <strong>processo</strong> ha raggiunto tutti i tre<br />
obiettivi:<br />
1) il16 dicembre 2009, il Consiglio comunale di Ponte Buggianese, ha<br />
approvato la nuova localizzazione <strong>del</strong> depuratore;<br />
2) a fine di gennaio/febbraio 2010 sono stati definiti i principi <strong>che</strong> dovranno<br />
guidare la redazione <strong>del</strong> nuovo regolamento per la regimazione idrica <strong>del</strong><br />
Padule;<br />
3) 27 febbraio 2010 – definizione <strong>del</strong>le principali strategie di sviluppo futuro<br />
<strong>del</strong> Padule di Fucecchio.<br />
Per quanto riguarda lo sviluppo <strong>del</strong> Padule i partecipanti al <strong>processo</strong><br />
concordano <strong>che</strong> l’area necessita di un progetto di sviluppo e valorizzazione più<br />
ampio, <strong>che</strong> sappia coinvolgere an<strong>che</strong> gli altri comuni rivieraschi e le due<br />
province interessate (Provincia di Pistoia e di Firenze). Su questo punto la<br />
Provincia di Pistoia ha dichiarato di voler proseguire il <strong>processo</strong> <strong>partecipativo</strong> al<br />
fine di giungere ad una visione condivisa di sviluppo di area vasta.<br />
4.3 Risultati (indicatori) prefissi e risultati (indicatori) conseguiti nel<br />
progetto<br />
Risultati: ampio coinvolgimento <strong>del</strong>la popolazione (privati cittadini e non solo<br />
realtà organizzate già coinvolte nel progetto).<br />
Indicatori<br />
N° di persone con cui si è entrati in<br />
contatto nel corso <strong>del</strong>le attività<br />
N° di brochure e materiale<br />
informativo distribuito<br />
Circa 500 persone (circa 400<br />
attraverso le attività preliminari di<br />
ascolto e circa 100 <strong>che</strong> hanno<br />
partecipato agli incontri di lavoro e<br />
agli incontri pubblici)<br />
300 locandine; 1500 cartoline; 200<br />
relazioni illustrative; 3500 lettere di<br />
invito.<br />
N° di accessi alle pagine internet 1792 accessi (575 visitatori unici)<br />
Pagina più visitata 11.046 visualizzazioni di pagine
Documenti e file scaricati dal sito<br />
Quanti cittadini non organizzati sul<br />
totale dei partecipanti<br />
N° di articoli pubblicati sulla stampa<br />
nazionale e locale.<br />
25<br />
IL PADULE CHE VORREMMO<br />
5948 visualizzazioni uni<strong>che</strong><br />
2486 la pagina “documenti” più<br />
visitata<br />
Non è possibile ricavare il numero di<br />
documenti scaricati ma è indicativo il<br />
dato <strong>che</strong> la pagina con più frequenze è<br />
quella dei documenti.<br />
Su 83 partecipanti 51 erano cittadini<br />
non organizzati<br />
Dal giugno 2009 al febbraio 2010<br />
sono stati pubblicati sulla Nazione e<br />
sul Tirreno 51 articoli.<br />
Indicazioni generali e di dettaglio dei cittadini per la definizione <strong>del</strong> futuro <strong>del</strong><br />
Padule di Fucecchio.<br />
N° di informazioni raccolte durante le<br />
attività di ascolto e partecipazione<br />
Oltre alle circa 400 interviste svolte<br />
nel corso <strong>del</strong>le attività preliminari<br />
sono state date numerose indicazioni<br />
durante le discussioni nei momenti di<br />
partecipazione <strong>che</strong> sono raccolte negli<br />
instant report e nel rapporto <strong>del</strong><br />
garante.<br />
Definizione, con il contributo <strong>del</strong>la cittadinanza, <strong>del</strong>le scelte per lo sviluppo <strong>del</strong><br />
Padule e lo sviluppo sostenibile <strong>del</strong>l’area<br />
Adozione da parte<br />
<strong>del</strong>l’amministrazione <strong>del</strong>le<br />
Raccomandazioni elaborate <strong>del</strong><br />
Garante <strong>del</strong>la comunicazione e<br />
Presidente <strong>del</strong> Comitato di garanzia<br />
<strong>che</strong> sovraintende il <strong>processo</strong><br />
<strong>partecipativo</strong> rispetto ai tre temi<br />
oggetto <strong>del</strong> <strong>processo</strong> <strong>partecipativo</strong>.<br />
Attuazione <strong>del</strong>l’accordo di programma<br />
Variante al regolamento urbanistico<br />
per la realizzazione <strong>del</strong>l’impianto e<br />
coerenza con i risultati <strong>del</strong> <strong>processo</strong><br />
Approvazione da parte <strong>del</strong> Consiglio<br />
comunale di Ponte Buggianese <strong>del</strong><br />
nuovo sito per la localizzazione <strong>del</strong><br />
depuratore (<strong>del</strong>. n° 86 <strong>del</strong> 16 dicembre<br />
2009) e dichiarazione<br />
<strong>del</strong>l’amministrazione comunale in cui<br />
si recepiscono le raccomandazioni<br />
contenute nella relazione conclusiva<br />
<strong>del</strong> Garante <strong>del</strong>la comunicazione<br />
(<strong>del</strong>ibera GC n° 151 <strong>del</strong> 23 dicembre<br />
2009).<br />
La variante per rendere compatibili gli<br />
strumenti urbanistici per la<br />
realizzazione <strong>del</strong>l’impianto è in fase
Realizzazione <strong>del</strong>l’impianto di<br />
depurazione oggetto <strong>del</strong> <strong>processo</strong><br />
26<br />
IL PADULE CHE VORREMMO<br />
di realizzazione.<br />
I lavori di realizzazione avranno<br />
inizio a seguito <strong>del</strong>l’espletamento<br />
<strong>del</strong>le procedure amministrative e<br />
tecni<strong>che</strong> di approvazione e<br />
progettazione <strong>del</strong> progetto<br />
4.4 L’influenza sulle scelte o politi<strong>che</strong> oggetto <strong>del</strong> <strong>processo</strong><br />
I risultati emersi al termine <strong>del</strong> <strong>processo</strong> partecipato sono stati assunti<br />
dall’amministrazione e dalle altre amministrazioni coinvolte nel <strong>processo</strong>.<br />
In particolare, per quanto riguarda la localizzazione <strong>del</strong> depuratore,<br />
l’amministrazione comunale ha individuato il sito definitivo all’interno di in<br />
una rosa di tre siti <strong>che</strong> sono stati valutati come i migliori dal <strong>processo</strong><br />
<strong>partecipativo</strong> (il sito indicato dalla stessa amministrazione e due siti indicati dai<br />
cittadini e dalle associazioni <strong>che</strong> hanno partecipato al <strong>processo</strong>).<br />
Per quanto riguarda l’amministrazione provinciale di Pistoia, oltre ad aver<br />
partecipato attivamente a tutte le fasi <strong>del</strong> <strong>processo</strong>, ha accolto le richieste e i<br />
suggerimenti dei cittadini soprattutto per quanto riguarda:<br />
1) la disponibilità ad accogliere le richieste dei diversi interlocutori<br />
territoriali (proprietari terrieri, cacciatori, ambientalisti) per quanto<br />
riguarda la definizione dei contenuti <strong>del</strong> regolamento per la regimazione<br />
idrica <strong>del</strong> Padule;<br />
2) la disponibilità a partecipare e sostenere le attività <strong>del</strong> Comitato e<br />
<strong>del</strong>l’Osservatorio di Garanzia per la progettazione e la realizzazione<br />
<strong>del</strong>l’impianto di depurazione;<br />
3) la disponibilità a promuovere un <strong>processo</strong> di area vasta finalizzato ad<br />
individuare strategie condivise per lo sviluppo <strong>del</strong> Padule.<br />
Per quanto riguarda il Consorzio di Bonifica <strong>del</strong> Padule di Fucecchio i<br />
risultati <strong>del</strong> <strong>processo</strong> sono stati adottati in quanto sono stati rivisti i progetti di<br />
riqualificazione idrica <strong>del</strong> Padule contenuti nell’Allegato X <strong>del</strong> Protocollo di<br />
intesa <strong>del</strong> 2008. In particolare le indicazioni accolte dal Consorzio riguardano:<br />
1) la decisione di non realizzate l’invaso <strong>del</strong>le Colmate e di sostituirlo con<br />
un piccolo invaso in località il Coccio all’interno <strong>del</strong>l’area protetta <strong>del</strong>le<br />
Morette;<br />
2) il ripristino di canali e la realizzazioni di sfioratoi ed altre attrezzature<br />
idrauli<strong>che</strong> per garantire un ciclo costante <strong>del</strong>l’acqua all’interno <strong>del</strong><br />
cratere palustre evitando così <strong>che</strong> si formino ristagni di acqua;<br />
3) la disponibilità a realizzare tutte le attrezzature necessarie affinché le tre<br />
funzioni principali esercitate all’interno <strong>del</strong> Padule (attività agricole,<br />
venatorie e di conservazione e protezione faunistica) possano, nei
27<br />
IL PADULE CHE VORREMMO<br />
diversi periodi <strong>del</strong>l’anno, poter usufruire <strong>del</strong>le giuste quantità di acqua<br />
per svolgere correttamente le proprie attività.<br />
Infine, per quanto riguarda la Regione Toscana e l’Autorità di Bacino<br />
<strong>del</strong>l’ATO 2 hanno collaborato attivamente al fine di rendere efficace una<br />
specifica richiesta emersa dal <strong>processo</strong> <strong>partecipativo</strong>: la formazione di un<br />
Osservatorio di Garanzia. L’apporto dei due enti ha consentito di individuare<br />
una soluzione <strong>che</strong>, senza costi economici e amministrativi aggiuntivi, consente<br />
l’istituzione <strong>del</strong>l’Osservatorio così come richiesto dagli attori locali.<br />
4.5 Impatto sulla comunità<br />
Il <strong>processo</strong> partecipato ha consentito di raggiungere importanti risultati <strong>che</strong><br />
difficilmente si sarebbero raggiunti attraverso l’implementazione di un <strong>processo</strong><br />
amministrativo tradizionale. Così, dopo circa 8 anni dalla firma <strong>del</strong> primo<br />
protocollo di intesa <strong>che</strong> stabiliva gli interventi necessari per la depurazione<br />
<strong>del</strong>le acque nella Val di Nievole e per il comprensorio <strong>del</strong> cuoio, si è giunti a<br />
definire ed avviare le procedure urbanisti<strong>che</strong> per la realizzazione <strong>del</strong>l’impianto<br />
di depurazione per l’intera valle. Inoltre, grazie al <strong>processo</strong> si sono potuti<br />
affrontare e risolvere altri aspetti estremamente conflittuali come ad esempio la<br />
regolamentazione <strong>del</strong> regime idrico <strong>del</strong> Padule. Pertanto i risultati <strong>del</strong> <strong>processo</strong><br />
avranno un forte impatto sulle politi<strong>che</strong> ambientali (la qualità <strong>del</strong>le acque nel<br />
Padule e <strong>del</strong>l’intera area) ed industriali <strong>del</strong>la Regione Toscana (con il<br />
depuratore di Ponte Buggianese si può finalmente completare il sistema di<br />
depurazione <strong>del</strong> distretto <strong>del</strong> cuoio di Santa Croce consentendo così alle<br />
imprese di continuare a produrre in sicurezza). L’impatto dei risultati <strong>del</strong><br />
<strong>processo</strong> hanno <strong>del</strong>le ricadute locali decisamente inferiori se si escludono le<br />
compensazioni economi<strong>che</strong> <strong>che</strong> il comune di Ponte Buggianese riceverà a<br />
fronte <strong>del</strong>la disponibilità ad accettare l’impianto. An<strong>che</strong> dal punto di vista <strong>del</strong><br />
capitale sociale il <strong>processo</strong> non ne ha sostanzialmente modificato lo stock<br />
iniziale: non si sono infatti creati nuovi comitati e/o associazioni e la<br />
mobilitazione e il coinvolgimento dei cittadini non organizzati è stata<br />
sostanzialmente modesta (60/80 persone hanno seguito intensamente il<br />
<strong>processo</strong>). Risultati positivi sono invece stati raggiunti per quanto riguarda il<br />
“clima” degli incontri e la qualità <strong>del</strong>le relazione tra gli attori coinvolti nel<br />
<strong>processo</strong>. An<strong>che</strong> i video pubblicati sul sito <strong>del</strong> progetto –<br />
www.il<strong>padule</strong><strong>che</strong>vorremmo.it – mostrano un netto miglioramento <strong>del</strong> clima e<br />
una riduzione degli atteggiamenti conflittuali tanto nei confronti dei conduttori<br />
<strong>del</strong> <strong>processo</strong> (inizialmente accolti con una certa diffidenza) <strong>che</strong> tra i diversi<br />
soggetti (soprattutto per quanto riguarda la contrapposizione tra proprietari<br />
terrieri e mondo ambientalista e con i rappresentanti <strong>del</strong> Centro di<br />
documentazione e ricerca). Si è registrato nel corso <strong>del</strong> <strong>processo</strong> ad un cambio<br />
di atteggiamento: da atteggiamenti e posizioni di incomunicabilità e fortissima<br />
diffidenza si è passati, nel caso di incontri assistiti e facilitati da mediatori, a<br />
forme più o meno proficue di comunicazione dialogo.