IMPARIAMO A STUDIARE - Antonia D'aria
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<strong>IMPARIAMO</strong> A <strong>STUDIARE</strong> di <strong>Antonia</strong> D’Aria<br />
Fonti: Corradini Sissa «Capire la realtà sociale» pp 215-225<br />
L.Portolano «Stili cognitivi»<br />
Servizio di Assistenza Psicologica per Studenti Universitari iscritti all'Ateneo di<br />
Padova<br />
Immagini scaricate da Google
Studio=Apprendimento intenzionale<br />
VOGLIO<br />
RAGGIUNGERE UN<br />
OBIETTIVO<br />
STUDIO QUESTO<br />
LIBRO PER<br />
COMPRENDERLO,<br />
MEMORIZZARLO E<br />
FARMI<br />
INTERROGARE<br />
TUTTO QUESTO<br />
AVVIENE IN 3 FASI:<br />
MA LE VEDREMO<br />
DOPO
DA DOVE VIENE L’INTENZIONALITA’???<br />
L’INTENZIONA<br />
LITA’ VIENE<br />
DAI BISOGNI E<br />
DALLE<br />
MOTIVAZIONI<br />
• 2 POTENTI<br />
VARIABILI CHE<br />
POSSONO<br />
FACILITARE<br />
L’APPRENDIMENTO:
COSA SONO BISOGNI E MOTIVAZIONI?<br />
BISOGNI<br />
MOTIVAZ<br />
IONI<br />
• SONO QUELLI<br />
TIPICI DELLA<br />
SPECIE<br />
• RIGUARDANO<br />
LA SFERA<br />
PSICOLOGICA
PIRAMIDE DI MASLOW<br />
(Psicologo-California-1908/1970)
ADESSO RITORNIAMO ALLE 3 FASI<br />
DELLO STUDIO<br />
SECONDO I MAGGIORI STUDIOSI DI PSICOLOGIA E<br />
PEDAGOGIA LO STUDIO EFFICACE AVVIENE<br />
ATTRAVERSO QUESTE 3 FASI<br />
PRELETTURA LETTURA MEMORIZZAZIONE
Prima fase: PRELETTURA<br />
FISSO NELLA MIA<br />
MENTE IL TITOLO<br />
LE PAROLE<br />
EVIDENZIATE<br />
ORA RISPONDO ALLE<br />
DOMANDE<br />
IMPORTANTI:<br />
•DI COSA PARLA QUESTO TESTO?<br />
•QUANTO MI INTERESSA?<br />
•SO GIA’ QUALCOSA O DEVO<br />
IMPARARE TUTTO?<br />
POI IL SOTTOTITOLO L’INTRODUZIONE<br />
OSSERVO LE TAVOLE-<br />
SCHEMI-IMMAGINI<br />
QUANDO HO RISPOSTO<br />
A QUESTE DOMANDE<br />
DEVO SOLO DECIDERE<br />
CON PRECISIONE IL<br />
TEMPO E LO SPAZIO:<br />
• QUANDO E DOVE<br />
<strong>STUDIARE</strong><br />
ORGANIZZO E<br />
DIFINISCO GLI<br />
OBIETTIVI
Prima fase: PRELETTURA<br />
ORA RISPONDO ALLE DOMANDE IMPORTANTI:<br />
DI COSA PARLA QUESTO TESTO? QUANTO MI INTERESSA?<br />
QUANDO HO RISPOSTO A QUESTE DOMANDE DEVO SOLO DECIDERE CON<br />
PRECISIONE IL TEMPO E LO SPAZIO:<br />
QUANDO E DOVE <strong>STUDIARE</strong><br />
SO GIA’ QUALCOSA O DEVO<br />
IMPARARE TUTTO?
SECONDA FASE: LETTURA<br />
CERCO DI COMPRENDERE TUTTO<br />
QUELLO CHE C’è SCRITTO<br />
IN CHE MODO?
SONO SEMPRE ALLA SECONDA FASE<br />
LEGGO IL PRIMO<br />
PERIODO E MI FERMO<br />
SE C’è<br />
QUALCHE<br />
PENSIERO<br />
IMPORTANTE<br />
LO<br />
SOTTOLINEO<br />
OPPURE<br />
FACCIO UN<br />
CERCHIETTO<br />
OPPURE LO<br />
EVIDENZIO<br />
OPURE<br />
FACCIO UNA<br />
NOTA A<br />
MARGINE<br />
VADO AL<br />
SECONDO<br />
PERIODO E<br />
FACCIO LO<br />
STESSO
SECONDA FASE: LETTURA<br />
E’ IL MOMENTO DI PORSI UN’ALTRA<br />
DOMANDA<br />
• IL SECONDO PERIODO E’ COLLEGATO A QUELLO<br />
PRECEDENTE O NO?<br />
SE LA RISPOSTA E’ NO DEVO<br />
RITORNARE ALL’INIZIO E LEGGERE DI<br />
NUOVO, E COSI’ VIA DICENDO FINO<br />
ALLA FINE.
SECONDA FASE: LETTURA<br />
FACCIO COLLEGAMENTI CON QUELLO CHE SO Già<br />
E SE QUALCOSA<br />
NON MI E’<br />
CHIARO?<br />
COSA POSSO FARE?<br />
• VEDERE SU INTERNET<br />
• VEDERE SUL VOCABOLARIO<br />
• VEDERE SU ALTRI LIBRI (ANCHE QUELLI<br />
DELLE SCUOLE MEDIE)<br />
• CHIEDERE AI GENITORI<br />
• CHIEDERE AI COMPAGNI<br />
• CHIEDERE AGLI INSEGNANTI (LI HO<br />
INSERITI PER ULTIMO PERCHE’ LI VEDO<br />
SOLO IL GIORNO DOPO)<br />
• SOTTOLINEARE-PRENDERE APPUNTI-<br />
SCHEMATIZZARE-ECC.<br />
• ATTENZIONE: QUESTA E’ LA FASE PIU’<br />
IMPORTANTE, SE AVRO’ CAPITO SAPRO’<br />
ANCHE RIPESCARE DALLA MIA MEMORIA<br />
QUELLO CHE SERVE, NON DEVO<br />
PREOCCUPARMI SE «PERDO UN PO’ DI<br />
TEMPO IN PIU’» IN QUESTA FASE, QUESTO<br />
TEMPO LO RECUPERER0’ IN SEGUITO.
TERZA FASE: MEMORIZZAZIONE<br />
SCATENIAMO LA FANTASIA!<br />
RIPETERE: A MENTE- A VOCE ALTA-AL COMPAGNO-<br />
ALL’AMICO-AL GENITORE-ECC.<br />
COSTRUIRE UNA MAPPA, UNO SCHEMA,<br />
FARE UN RIASSUNTO- RIASSUNTO<br />
FARE UN DISEGNO CON LA RAPPRESENTAZIONE<br />
DELLE COSE PIU’ IMPORTANTI<br />
REGISTRARE LA PROPRIA VOCE
VEDIAMO COSA DICEVA<br />
EBBINGHAUS (1850-1909)
Effetto del super apprendimento<br />
EBBINGHAUS DIMOSTRÒ CHE IL<br />
SUPER APPRENDIMENTO, FINO AD<br />
UNA CERTA SOGLIA MIGLIORA LA<br />
MEMORIA.<br />
INFATTI AUMENTANDO<br />
IL NUMERO DI<br />
RIPETIZIONI<br />
PROPORZIONALMENTE<br />
CRESCE LA MEMORIA.<br />
PERÒ SI ARRIVAVA AD<br />
UN PUNTO IN CUI<br />
RIPETERE<br />
ULTERIORMENTE NON<br />
SERVE PIÙ AD<br />
AUMENTARLA.
APPRENDIMENTO MASSIVO E DISTRIBUITO<br />
UN CERTO NUMERO DI<br />
RIPETIZIONI,<br />
DISTRIBUITE NEL<br />
TEMPO, HA LO STESSO<br />
EFFETTO DI UN<br />
NUMERO DI GRAN<br />
LUNGA SUPERIORE,<br />
CONCENTRATO PERÒ<br />
NELLA STESSA SEDUTA.<br />
PER CUI ARRIVÒ A RITENERE<br />
CHE L’APPRENDIMENTO<br />
MASSIVO, CONCENTRATO IN<br />
UN’UNICA VOLTA, È MENO<br />
EFFICACE DI QUELLO<br />
DISTRIBUITO, RIPARTITO<br />
NEL TEMPO.
EFFETTO SERIALE<br />
È LEGATO ALLA DISPOSIZIONE IN SERIE<br />
DELLE COSE DA IMPARARE.<br />
LE PRIME SILLABE DI UNA LISTA E LE ULTIME<br />
SI RICORDANO PIÙ FACILMENTE DI QUELLE<br />
POSIZIONATE NELLA PARTE CENTRALE.
CURVA DELL’OBLIO<br />
IN UN ALTRO ESPERIMENTO MEMORIZZÒ ALCUNE SERIE DI SILLABE<br />
E MISURÒ LA MEMORIA DOPO VENTI MINUTI, DOPO UN’ORA, DOPO<br />
NOVE ORE, DOPO UN GIORNO, DUE GIORNI, SEI GIORNI, TRENTUNO<br />
GIORNI.<br />
IN TAL MODO POTÉ METTERE IN EVIDENZA COME PROCEDE NEL<br />
TEMPO L’OBLIO. IN UN PRIMO TEMPO LA MEMORIA CALAVA<br />
RAPIDAMENTE.<br />
MAN MANO CHE IL TEMPO PASSAVA, PERÒ, EBBINGHAUS SI<br />
ACCORSE CHE IL DECADIMENTO DIMINUIVA SEMPRE PIÙ. ERA<br />
COME SE LE TRACCE E I RICORDI, PASSATO IL PRIMO PERIODO,<br />
DIVENTASSERO PIÙ TENACI.
Una premessa importante<br />
TUTTE LE<br />
STRATEGIE E<br />
METODI DI<br />
STUDIO VANNO<br />
PERSONALIZZATI<br />
OGNI PERSONA<br />
INFATTI HA UNO<br />
STILE<br />
COGNITIVO
La teoria dell’autogoverno mentale<br />
a cura della prof.ssa L.<br />
di Sternberg<br />
Portolano<br />
STERBERG SOSTIENE CHE COME UNO STATO<br />
HA DIVERSE FORME DI GOVERNO, COSÌ<br />
L’INDIVIDUO SENTE IL BISOGNO DI<br />
GOVERNARE SE STESSO<br />
EGLI RICONOSCE CINQUE CATEGORIE,<br />
ALL’INTERNO DELLE QUALI OGNI INDIVIDUO<br />
PROPENDE PER UNO STILE. IN TUTTO GLI<br />
STILI SONO TREDICI E SI DIFFERENZIANO PER<br />
FUNZIONI, PER FORMA, PER LIVELLI, PER<br />
SCOPI, PER INCLINAZIONE.
Categoria Stile Caratteristiche<br />
FUNZIONI Legislativo<br />
Esecutivo<br />
Giudiziario<br />
FORME Monarchico<br />
Gerarchico<br />
Oligarchico<br />
Anarchico<br />
LIVELLI Globale<br />
Locale<br />
SCOPI Interno<br />
Esterno<br />
INCLINAZIONI Liberale<br />
Conservativo<br />
Fa le cose a modo proprio, ama compiti poco strutturati,<br />
progetta, crea<br />
Esegue direttive, ama situazioni strutturate<br />
Valuta, esprime giudizi su cose, persone, soluzioni, idee<br />
Esegue una cosa alla volta, in sequenza, con il massimo<br />
impegno<br />
Esegue più cose in contemporaneità ma stabilendo priorità di<br />
come e quando<br />
Esegue più cose in contemporaneità ma con problemi nella<br />
priorità<br />
a cura della prof.ssa L.<br />
Portolano<br />
Esegue un approccio casuale, sfugge sistemi e costrizioni<br />
Si occupa di questioni vaste e astratte, del quadro generale<br />
Si occupa dei dettagli, degli aspetti pragmatici delle situazioni<br />
Lavora da solo, è autosufficiente, introverso<br />
Lavora con gli altri, è estroverso, indipendente<br />
Opera in modo nuovo, evita le convenzioni<br />
Opera in modo noto, segue le convenzioni
UN ALTRO FAMOSO PENSATORE:<br />
GARDNER (11 LUGLIO 1943) E LA<br />
TEORIA DELLE INTELLIGENZE<br />
MULTIPLE
INTELLIGENZA<br />
LINGUISTICA<br />
INTELLIGENZA<br />
MUSICALE<br />
INTELLIGENZA LOGICO-<br />
MATEMATICA,<br />
INTELLIGENZA SPAZIALE,<br />
INTELLIGENZA<br />
CORPOREA CINESTESICA<br />
INTELLIGENZA<br />
INTERPERSONALE<br />
INTELLIGENZA<br />
INTRAPERSONALE<br />
• (ES. SCRITTORI E POETI);<br />
• (ES. MUSICISTI E COMPOSITORI);<br />
• USATA NELLE SCIENZE, NELLA MATEMATICA E<br />
FILOSOFIA;<br />
• ESSENZIALE PER L’ARTE, LA NAVIGAZIONE.<br />
• PROPRIA DI DANZATORI, ATLETI, ARTIGIANI;<br />
• LA SENSIBILITÀ NEI RIGUARDI DEGLI ALTRI;<br />
• LA CONOSCENZA E LA CONSAPEVOLEZZA DI SÉ.
LA MAPPA CONCETTUALE<br />
E’ STATA<br />
INVENTATA DA<br />
QUESTO<br />
PROFESSORE<br />
SI CHIAMA<br />
Joseph D.<br />
Novak, è nato<br />
nel 1932 negli<br />
Stati Uniti<br />
Ha scritto molti<br />
libri per aiutare<br />
gli insegnanti a<br />
fare il loro<br />
mestiere
Vediamo una mappa semplice semplice<br />
• LA GERARCHIA<br />
http://wwwcsi.unian.it/educa/mappeconc<br />
/cmapsuno.html
Come si costruisce una mappa<br />
concettuale?<br />
1. INDIVIDUARE LA<br />
DOMANDA<br />
PRINCIPALE, POI 10-20<br />
CONCETTI COLLEGATI<br />
E DISPORLI IN UNA<br />
LISTA<br />
4. SISTEMARE IL<br />
CONCETTO/DOMANDA<br />
PIU’ IMPORTANTE IN<br />
CIMA ALLA MAPPA (AL<br />
MASSIMO I CONCETTI<br />
POSSONO ESSERE 2)<br />
7. RIVEDERE LA<br />
MAPPA, TOGLIENO E<br />
AGGIUNGENDO<br />
CONCETTI, LINEE<br />
2. METTERE IN UN<br />
ORDINE (DI<br />
IMPORTANZA-DI<br />
PERTINENZA-ECC.) I<br />
CONCETTI<br />
5. SISTEMARE I<br />
CONCETTI CHE<br />
VENGONO SUBITO<br />
DOPO<br />
8. AGGIUNGERE<br />
LEGAMI INCROCIATI<br />
3. RIVEDERE LA LISTA<br />
E, SE NECESSARIO,<br />
AGGIUNGERE ALTRI<br />
CONCETTI<br />
6. COLLEGARE I<br />
CONCETTI CON DELLE<br />
LINEE, NELLE LINEE<br />
INSERIRE LA<br />
RELAZIONE FRA I 2<br />
CONCETTI<br />
9. APPLICARE<br />
ETICHETTE
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