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cittadinanza attiva - Archivio "Pace diritti umani"

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Quanto allo sviluppo della “<strong>cittadinanza</strong> dell’Unione” venivano realizzate in questo periodo importanti<br />

acquisizioni. Infatti il 25-26 febbraio 1995 veniva lanciato, nell’ambito della programmata<br />

“società dell’informazione”, “Europa” ossia il sito web dell’Unione Europea, che costituirà il principale<br />

portale di accesso all’informazione via internet su qualsiasi tema inerente l’UE; e il 14 marzo<br />

1995 il Consiglio e il PE adottavano il programma “Socrates” nel settore dell’istruzione, allargando<br />

così non solo all’università (che aveva già “Erasmus”), ma anche alla stessa scuola la possibilità di<br />

avere il finanziamento dell’UE per viaggi e soggiorni di studio per docenti e studenti presso istituti<br />

analoghi di altri Stati membri dell’UE.<br />

Ma soprattutto entrava finalmente in vigore, il 26 marzo 1995, l’accordo di Schengen per<br />

l’eliminazione di ogni controllo delle persone alle frontiere interne di sette Stati membri firmatari di<br />

esso. 188 Si apriva così quel paesaggio unico al mondo, che vedrà da allora in poi il transito delle persone<br />

tra diversi Stati sovrani e indipendenti attuarsi allo stesso modo di quello tra diverse regioni<br />

dello stesso Stato, a tangibile riprova dell’esistenza di e perciò dell’appartenenza a una realtà politica<br />

transnazionale e sovrastatale.<br />

A rafforzare l’”identità europea di sicurezza e difesa”, quanto mai importante soprattutto nel settore<br />

della PESC, interveniva, invece, in occasione della riunione del consiglio dei ministri della UEO, la<br />

Dichiarazione di Lisbona del 15 maggio 1995, con la quale tre Stati membri dell’UE ossia Francia,<br />

Italia e Spagna davano luogo a una sorta di cooperazione rafforzata nel settore della PESD, istituendo<br />

due “forze” multinazionali, ossia una forza terrestre, a livello di grande unità, denominata Euroforza<br />

operativa rapida (EUROFOR) e una forza marittima (prestrutturata e non permanente), dotata<br />

di capacità aeronavali e anfibie, denominata Forza marittima europea (EUROMARFOR). 189<br />

I. Una <strong>cittadinanza</strong> “consistente”, in quanto fondata sui <strong>diritti</strong> umani<br />

Tali eventi evidenziavano nel modo più visibile le carenze sia della PESC, sia della “cooperazione<br />

nel settore della giustizia e degli affari interni” (CSGAI), sino ad allora condotte dall’UE in quanto<br />

tale, e in genere della struttura a tre “pilastri” di quest’ultima, come delineata dal trattato di Maastricht,<br />

avvalorando ancor di più la necessità della revisione di quest’ultimo da parte della prevista<br />

CIG del 1996 e prima ancora del Gruppo di riflessione, che doveva iniziare i suoi lavori nel giugno<br />

sione Santer, la responsabilità per il mercato interno, i servizi finanziari e l’integrazione finanziaria, le dogane e la tassazione.<br />

187 Nemmeno nell’ordinamento costituzionale italiano è presente una simile disposizione, dal momento che il governo<br />

entra in carica già all’atto del suo giuramento di fedeltà alla Costituzione nelle mani del capo dello Stato e quindi prima<br />

del voto di fiducia del Parlamento.<br />

188 Essi erano, allora, i Paesi Bassi, il Belgio, il Lussemburgo, la Germania, la Francia, la Spagna e il Portogallo. Tuttavia,<br />

anche grazie all’inserimento successivo degli accordi di Schengen nella normativa comunitaria attraverso il trattato<br />

di Amsterdam (vedi oltre), tali accordi entreranno in vigore pure per l’Italia (il 26 ottobre 1997), l’Austria (il 1° dicembre<br />

1997), la Grecia (il 26 marzo 2000), nonché la Danimarca, la Svezia, la Finlandia, la Norvegia e l’Islanda (pur essendo,<br />

questi ultimi due, Stati membri non già dell’UE, bensì solo del SEE) (il 25 marzo 2001). Infine è prevista<br />

l’entrata in vigore degli accordi di Schengen pure per la Svizzera (il 1° novembre 2008) e naturalmente per tutti gli Stati<br />

membri dell’UE presenti e futuri. Gli unici Stati membri a cui è concessa una “deroga” illimitata sono il Regno Unito e<br />

l’Irlanda (vedi oltre).<br />

189 EUROFOR, in particolare, era destinata ad assumere un ben maggiore rilievo di EUROCORPS nello sviluppo di una<br />

difesa comune europea e in genere della PESD. Fin dall’atto della sua creazione, il 9 novembre 1996, parteciperà a essa<br />

pure il Portogallo. Il 18 dicembre 1996 saranno stabilite le condizioni del suo impiego entro il quadro NATO. Il 28 novembre<br />

1997 sarà approntato il suo quartier generale. Il 2 giugno 1998 avrà luogo la sua prima esercitazione simulante<br />

l’evacuazione di cittadini europei in un’operazione di peace keeping diretta dalla UEO su mandato ONU. Il 9 giugno<br />

1998 le sarà riconosciuta la capacità operativa. Tra il 1° novembre 2000 e il 2 aprile 2001 avrà il suo primo dispiegamento<br />

operativo in Albania, con l’operazione “Joint Guardian” nell’ambito della missione NATO nel Kossovo<br />

(KFOR). Tra il 5 e l’11 novembre 2001 avrà un esercitazione congiunta con EUROCORPS. Il 12 dicembre 2002 otterrà<br />

il riconoscimento NATO di piena capacità operativa. Dal 31 marzo al 15 dicembre 2003 sarà la protagonista della prima<br />

operazione militare dell’UE, l’operazione “Concordia”, che, in vista dell’entrata in vigore dell’accordo di stabilizzazione<br />

e associazione (SAA) UE-Macedonia, assumeva la completa responsabilità politico-militare in Macedonia, rilevando<br />

la NATO.

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