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Boll. febbraio 2010.indd - Parrocchia di Salò

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Quello delle Visitan<strong>di</strong>ne è un<br />

Or<strong>di</strong>ne monastico nato nel<br />

secolo dei conflitti tra cattolici<br />

e protestanti, in una terra – la<br />

Savoia – <strong>di</strong> antiche tra<strong>di</strong>zioni e <strong>di</strong><br />

profonde ra<strong>di</strong>ci cristiane. Il piccolo<br />

seme gettato da Francesco <strong>di</strong> Sales e<br />

da Giovanna Francesca Frémyot <strong>di</strong><br />

Chantal nel corso <strong>di</strong> decenni è cresciuto<br />

e si è <strong>di</strong>ffuso in tutto il mondo.<br />

L’Or<strong>di</strong>ne festeggia, a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong><br />

400 anni, i suoi Fondatori ovunque<br />

sia presente una comunità che vive<br />

e segue il loro carisma: dunque, anche<br />

a <strong>Salò</strong>.<br />

Le Visitan<strong>di</strong>ne, presenti a Brescia<br />

anche nella comunità <strong>di</strong> Costalunga,<br />

hanno avuto in affidamento per tre<br />

anni il monastero “Mater Eclesiæ”<br />

situato nei Giar<strong>di</strong>ni Vaticani. Detta<br />

comunità è composta da sei sorelle<br />

spagnole e da una italiana e rappresenta<br />

quin<strong>di</strong> il volto internazionale<br />

della Visitazione.<br />

L’Anno Giubilare dell’Or<strong>di</strong>ne, aperto<br />

il 24 gennaio in occasione della<br />

memoria liturgica <strong>di</strong> san Francesco<br />

<strong>di</strong> Sales, si chiuderà il 13 <strong>di</strong>cembre<br />

2010. La prima fondazione ebbe<br />

luogo il 6 giugno 1616 ad Annecy,<br />

allorquando Giovanna <strong>di</strong> Chantal e<br />

le sue prime compagne (Maria Giacomina<br />

Favre, Giovanna Carlotta<br />

De Bréschard e Anna Giacomina<br />

Coste) ricevettero un sunto delle<br />

Costituzioni e presero alloggio in<br />

una piccola casa. Scopo della nuova<br />

famiglia spirituale era “dare a Dio<br />

delle figlie <strong>di</strong> preghiera” per servirlo e<br />

adorarlo “in spirito <strong>di</strong> verità”. Il titolo<br />

<strong>di</strong> “Visitazione <strong>di</strong> Santa Maria” fu<br />

scelto perché questo mistero, allora<br />

poco celebrato nella Chiesa, lo fosse<br />

almeno tra le sue figlie. Era intenzione<br />

del Fondatore, inoltre, che le<br />

suore si de<strong>di</strong>cassero in parte alla visita<br />

e alla cura dei poveri, seguendo<br />

l’esempio <strong>di</strong> Maria nella visita alla<br />

cugina Elisabetta.<br />

Tuttavia, le circostanze imposero <strong>di</strong>versamente.<br />

Infatti, le Visitan<strong>di</strong>ne si<br />

sono strutturate in comunità monastiche,<br />

<strong>di</strong> stretta clausura. Giovanni<br />

Paolo II, nell’esortazione apostolica<br />

post-sinodale “Vita consecrata” le ha<br />

definite “in<strong>di</strong>catori del cielo e testimo-<br />

Vita <strong>di</strong> parrocchia a cura della Redazione<br />

L’Anno Giubilare delle Visitan<strong>di</strong>ne<br />

in occasione dei 400 anni <strong>di</strong> fondazione dell’Or<strong>di</strong>ne<br />

ni dei beni futuri”. Esse infatti “<strong>di</strong>cono<br />

Dio” <strong>di</strong>etro alte mura con dolcezza<br />

e umiltà; in un nascon<strong>di</strong>mento che<br />

non è fuga, ma un farsi “ra<strong>di</strong>ci” per<br />

la Chiesa e l’umanità.<br />

“È proprio perché “parliamo <strong>di</strong> Dio”<br />

– raccontano – che camminiamo realmente<br />

col passo faticoso <strong>di</strong> tutti i fratelli.<br />

Incontriamo poche persone, ma siamo<br />

unite ai fratelli in umanità e nella<br />

preghiera raccogliamo tutto l’amore e<br />

il dolore del mondo per unirlo a quello<br />

<strong>di</strong> Cristo e, con lui, offrirlo al Padre”.<br />

E ancora: “nei nostri monasteri (una<br />

famiglia <strong>di</strong> 2.500 monache sparse su<br />

quattro continenti) ci impegnamo ogni<br />

giorno a tessere la trama <strong>di</strong> un amore<br />

fraterno che guarda oltre i lineamenti<br />

dei volti per scorgere i tratti del <strong>di</strong>vino”.<br />

“Apparteniamo ad un Or<strong>di</strong>ne de<strong>di</strong>cato<br />

alla Madre <strong>di</strong> Dio contemplata nel mistero<br />

della Visitazione: con lei e come lei<br />

percorriamo ogni giorno i sentieri dei<br />

cuori per portarvi Gesù”.<br />

Quasi certamente simili obiettivi<br />

potranno risultare, nel contesto attuale,<br />

provocatori e antistorici. Ci<br />

sarà modo <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re la questione<br />

nel corso dell’Anno Giubilare<br />

delle Visitan<strong>di</strong>ne, magari tramite un<br />

loro specifico intervento. Personalmente,<br />

sono rimasto stupito dalla<br />

modernità <strong>di</strong> San Francesco <strong>di</strong> Sales,<br />

conosciuto anche attraverso il<br />

suo cospicuo epistolario. Mi riferisco<br />

ai suoi consigli quoti<strong>di</strong>ani per<br />

“persone or<strong>di</strong>narie che vivono ogni<br />

giorno nella responsabilità del vivere<br />

da veri cristiani”.<br />

Ci sono anche consigli sui dubbi <strong>di</strong><br />

fede, sulle croci <strong>di</strong> ogni giorno, sui<br />

piccoli problemi che non mancano<br />

mai. Ma c’è soprattutto lo sforzo <strong>di</strong><br />

far capire il suo pensiero riguardo<br />

alle virtù. “A piccolo merciaio, piccolo<br />

paniere”: una forma rapida e semplice<br />

per far capire (lo <strong>di</strong>rà in una<br />

lettera alla sig.ra <strong>di</strong> Soufour) che …<br />

“pratichiamo queste virtù, adatte alle<br />

nostre piccolezze… sono virtù che si<br />

praticano piuttosto scendendo che salendo,<br />

quin<strong>di</strong>, sono convenienti anche<br />

per le nostre gambe: la pazienza, la sopportazione<br />

del prossimo, l’affabilità, la<br />

cortesia, l’umiltà, la dolcezza del cuore,<br />

la tolleranza delle nostre imperfezioni e<br />

altre simili virtù”.<br />

San Francesco sa bene <strong>di</strong> che cosa<br />

parla. Le persone <strong>di</strong> mondo, hanno<br />

grande stima delle gran<strong>di</strong> virtù, ma<br />

non hanno alcun apprezzamento<br />

per quelle più or<strong>di</strong>narie. Tra le piccole<br />

virtù, ad esempio, la semplicità<br />

non ha meritato nemmeno un capitolo<br />

della Filotea. È tanto piccola<br />

che non si vede nel mazzo <strong>di</strong> fioretti<br />

raccolti ai pie<strong>di</strong> della croce. Eppure,<br />

San Francesco <strong>di</strong> Sales affermava<br />

chiaramente <strong>di</strong> amare la semplicità<br />

“sia nella morte che nella vita”.<br />

Varrebbe la pena poter declinare,<br />

approfondendole, le virtù minori<br />

in<strong>di</strong>cate dal Santo Vescovo. Ne<br />

usciremmo stupiti e, magari, con un<br />

nuovo atteggiamento nei rapporti<br />

con noi stessi e col prossimo.<br />

Nel frattempo, le Monache ricordano<br />

a tutti che nell’Anno Giubilare,<br />

i fedeli che visiteranno la chiesa <strong>di</strong><br />

una Visitazione, vi sosteranno in<br />

preghiera, partecipando ad una Eucarestia,<br />

potranno lucrare, alle solite<br />

con<strong>di</strong>zioni, l’indulgenza plenaria<br />

concessa da Benedetto XVI per questa<br />

circostanza.<br />

Renato Cobelli<br />

Anno LIX - n. 2 <strong>febbraio</strong> 2010 20<br />

Anno LIX - n. 2 <strong>febbraio</strong> 2010

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