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fenomeni di dissesto geologico - idraulico sui versanti

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DEGRADAZIONI PER ATTIVITÀ ESTRATTIVA<br />

bientale del sito interessato. Le azioni <strong>di</strong> recupero si devono prefiggere principalmente<br />

due obiettivi: la salvaguar<strong>di</strong>a dell’incolumità pubblica e privata e il ripristino<br />

degli equilibri naturali alterati. Principalmente sono tre i livelli <strong>di</strong> intervento utilizzabili<br />

a questo scopo: la sistemazione (quando non vi sia una destinazione d’uso<br />

finale), il ripristino (se l’uso finale del sito coincide con la situazione preesistente),<br />

il recupero (se l’uso finale dell’area <strong>di</strong>fferisce da quello iniziale).<br />

Figure 2.14 e 2.15 – Due panoramiche<br />

della vasta area<br />

mineraria <strong>di</strong>smessa del Rio<br />

Albano, nel comune <strong>di</strong> Rio<br />

Marina – Isola d’Elba (LI).<br />

La morfologia originaria<br />

della zona è stata profondamente<br />

mo<strong>di</strong>ficata dall’intensa<br />

attività estrattiva effettuata<br />

in passato, che ha creato<br />

ingenti accumuli <strong>di</strong> materiale<br />

detritico incoerente, derivante<br />

dai residui delle lavorazioni.<br />

Gli accumuli <strong>di</strong> detriti<br />

minerari privi della vegetazione<br />

spontanea (figura<br />

2.14) e delimitati da scarpate<br />

alte e ripide, sono interessati<br />

da intensi e <strong>di</strong>ffusi <strong>fenomeni</strong><br />

erosivi per ruscellamento<br />

<strong>di</strong>ffuso e concentrato<br />

a rivoli e a solchi. Questi <strong>fenomeni</strong><br />

producono anche un<br />

notevole trasporto solido<br />

verso valle, testimoniato<br />

dall’accumulo <strong>di</strong> detriti visibile<br />

nella parte bassa della<br />

seconda immagine (figura<br />

2.15).<br />

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