APPUNTI DI SPIROMETRIA - Aicod
APPUNTI DI SPIROMETRIA - Aicod APPUNTI DI SPIROMETRIA - Aicod
Parte P r i m a. La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori Servizio Sanitario della Toscana APPUNTI DI SPIROMETRIA per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori An d r e A In n o c e n t I, Au g u s t o Qu e r c I A, Fr A n c o ro s c e l l I 1 Associazione Parmense dei Medici del Lavoro
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
Servizio Sanitario della Toscana<br />
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
per la sorveglianza sanitaria<br />
dei lavoratori e dei fumatori<br />
An d r e A In n o c e n t I, Au g u s t o Qu e r c I A, Fr A n c o ro s c e l l I<br />
1<br />
Associazione Parmense<br />
dei Medici del Lavoro
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
2<br />
Servizio Sanitario della Toscana<br />
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
An d r e A In n o c e n t I<br />
Au g u s t o Qu e r c I A<br />
Fr A n c o ro s c e l l I<br />
Associazione Parmense<br />
dei Medici del Lavoro
Andrea Innocenti<br />
Direttore U.F. Medicina del Lavoro,<br />
Azienda USL 3 Pistoia<br />
a.innocenti@usl3.toscana.it<br />
Augusto Quercia<br />
Direttore U.O.C. Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro,<br />
Azienda USL Viterbo<br />
augusto.quercia@asl.vt.it<br />
Franco Roscelli<br />
Dipartimento di Sanità Pubblica, Coordinatore Progetto Tabagismo,<br />
Azienda USL di Parma<br />
froscelli@ausl.pr.it<br />
© 2008 Azienda USL di Parma e Associazione Parmense dei Medici del Lavoro<br />
Progetto grafico: Coop. Sociale Cabiria<br />
Stampa: Coop. Sociale Cabiria<br />
In copertina:<br />
Spirometro. Incisione tratta da: John Hutchinson. On the capacity of the lungs, and on the respiratory<br />
functions, with a view of establishing a precise and easy method of detecting disease by the spirometer.<br />
Medico-chirurgical transactions 1846; 29: 137-252.<br />
Bronchi e bronchioli. Litografia tratta da: Henry Gray. Anatomy of the Human Body.<br />
Philadelphia: Lea & Febiger, 1918; Bartleby.com, 2000 www.bartleby.com/107/.<br />
Pr e s e n tA z I o n e<br />
In t r o d u z I o n e<br />
Indice<br />
PA r t e Pr I m A<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
La spirometria, questa sconosciuta ...........................................................Pg. 15<br />
I volumi polmonari statici e dinamici ........................................................Pg. 27<br />
Gli apparecchi per la spirometria ..............................................................Pg. 33<br />
La taratura degli strumenti ......................................................................Pg. 45<br />
Controllo delle infezioni ............................................................................Pg. 46<br />
L’esecuzione della spirometria ..................................................................Pg. 50<br />
Il test di broncodilatazione .......................................................................Pg. 64<br />
Analisi dei tracciati spirometrici ...............................................................Pg. 69<br />
I valori teorici di riferimento (generalità) ..................................................Pg. 82<br />
La scelta dei valori teorici di riferimento per le PFR<br />
nella sorveglianza sanitaria degli esposti a rischi respiratori ......................Pg. 88<br />
Interpretazione della spirometria (la refertazione) ....................................Pg. 101<br />
I questionari standardizzati ......................................................................Pg. 107<br />
Il cosiddetto horse racing effect ................................................................Pg. 113<br />
Gli accertamenti integrativi ......................................................................Pg. 122<br />
Appunti sulla storia della spirometria .......................................................Pg. 134<br />
Esperienze di controllo di qualità delle prove spirometriche<br />
eseguite nell’ambito della sorveglianza sanitaria dei lavoratori .................Pg. 148<br />
PA r t e s e c o n d A.<br />
Esercizi<br />
Esercizi di interpretazione della spirometria .............................................Pg. 165<br />
Commento alle spirometrie di esercizio .....................................................Pg. 206<br />
Allegati<br />
La scelta dei valori di riferimento per lo studio della funzionalità polmonare<br />
nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti a rischi respiratori ........... Pg. 219<br />
Analisi della qualità delle spirometrie nella sorveglianza sanitaria<br />
di una popolazione di lavoratori edili ........................................................Pg. 233<br />
Esempio di scheda per la registrazione dei dati<br />
di funzionalità polmonare (NISA Occupational Health Program) ..............Pg. 241
Presentazione<br />
La formazione continua e l’aggiornamento del proprio personale rappresentano per<br />
l’Azienda USL non solo l’assolvimento di un dettato normativo, ma assumono un’importanza<br />
strategica.<br />
Avere professionisti addestrati ed aggiornati è determinante, poiché ciò rappresenta<br />
un elemento qualificante della prestazione sanitaria che l’Azienda offre ai cittadini.<br />
Gli eventi formativi sono un momento forte per la vita e la crescita aziendale e costituiscono<br />
altresì uno strumento di offerta formativa per altri professionisti sanitari<br />
esterni all’Azienda USL operanti sul nostro territorio.<br />
È il caso dei medici del lavoro di aziende che, al pari dei medici del lavoro dei Servizi<br />
delle Aziende USL, sono da considerare operatori della prevenzione a pari titolo, sia<br />
pure con diverso ruolo. Entrambi sono parte di un complesso sistema integrato di<br />
prevenzione, il cui obiettivo comune è la tutela della salute dei lavoratori.<br />
Questo volume “Appunti di spirometria per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori<br />
e dei fumatori” raccoglie il materiale didattico del corso di formazione organizzato<br />
nel 2008, in due edizioni, dal Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di<br />
Parma, grazie a una proficua collaborazione con le Aziende Sanitarie di Pistoia e di<br />
Viterbo e con l’Associazione Parmense dei Medici del Lavoro.<br />
L’interesse manifestato e i commenti positivi raccolti tra i partecipanti, sia nell’immediatezza,<br />
sia a distanza di tempo, sono la prova che il corso ha intercettato un’esigenza<br />
di formazione diffusa tra i medici del lavoro, indipendentemente dalla loro collocazione<br />
professionale.<br />
La speranza è che questo volume offra un contributo utile per migliorare la loro attività<br />
quotidiana di prevenzione delle malattie da lavoro.<br />
Ma r i a La z z a r at o<br />
Di r e t t o r e Ge n e r a l e az i e n D a USl D i Pa r m a
Introduzione<br />
Il tema “spirometria” è tutt’altro che desueto e privo di interesse per i medici del lavoro,<br />
siano essi medici competenti aziendali o medici dei servizi pubblici di prevenzione.<br />
Il perché di tale interesse è certamente da ricercare nel fatto che la spirometria rimane<br />
ad oggi un esame largamente diffuso nella pratica della medicina del lavoro, eseguita<br />
tanto in strutture di alta specializzazione quanto nell’ambulatorio del medico competente<br />
in azienda.<br />
Le condizioni di lavoro possono quindi essere molto diverse tra loro e influenzare<br />
sensibilmente l’esito della spirometria: la strumentazione impiegata è la più variabile;<br />
non sempre sono indicate (o reperibili) le procedure di manutenzione e di taratura;<br />
le procedure di esecuzione non sempre rispettano le raccomandazioni di letteratura;<br />
anche i criteri interpretativi non raramente sono disomogenei.<br />
Tutto ciò rende difficile il confronto nel tempo sullo stesso individuo o il confronto tra<br />
gruppi, fondamentali entrambi per il medico del lavoro. Eppure la spirometria è stata<br />
introdotta nella pratica clinica da molti anni, sono disponibili per la sua esecuzione<br />
linee guida di autorevoli società scientifiche, è caratterizzata da una notevole stabilità<br />
e riproducibilità dei principali parametri misurati.<br />
Per quanto riguarda i medici competenti, appare evidente, a chiunque si cimenti nella<br />
analisi della sorveglianza sanitaria dei lavoratori, la difficoltà che essi incontrano<br />
nell’esecuzione e nell’interpretazione delle spirometrie. L’impressione che spesso se ne<br />
ricava è che si tratti di un esame praticato per consuetudine, perché tramandato dai vecchi<br />
medici del lavoro, ma di cui il medico competente non riesce a cogliere la vera utilità<br />
nel processo di sorveglianza dei singoli e delle popolazioni lavorative. Infatti, le esperienze<br />
di controllo di qualità disponibili documentano come gran parte delle spirometrie, a<br />
causa della non corretta esecuzione, siano inutilizzabili per qualsiasi valutazione.<br />
Certamente è utopistico pensare che tutte le spirometrie eseguite in azienda possano<br />
essere “perfette”, rispondenti in tutto e per tutto ai criteri di accettabilità e riproducibilità<br />
riportati nelle linee guida internazionali.<br />
D’altra parte, se dovessero essere refertate solo le spirometrie che rispondono pienamente<br />
a tali criteri, si correrebbe il rischio di selezionare i lavoratori sani e di perdere<br />
le informazioni relative agli altri (probabilmente non sani). Sarebbe però importante,<br />
nel caso di prove non “perfette” trascrivere semplici annotazioni in cartella (ad es.<br />
“una sola espirazione corretta”, “scarsa collaborazione”, etc.).<br />
Ma certamente non è in alcun modo accettabile la teoria (e la pratica diffusa) riassumibile<br />
con “un soffio e via!”, con brevissima espirazione e improbabili valori del<br />
rapporto FEV1/FVC, sempre superiori al 90%.<br />
Un ulteriore motivo per occuparci di qualità delle spirometrie riguarda il ruolo dei<br />
Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro.<br />
Riteniamo infatti che, anche nel mutato quadro di riferimento creato dal recepimento<br />
delle direttive europee nel campo della prevenzione nei luoghi di lavoro, una delle funzioni<br />
principali dei Servizi di prevenzione delle ASL rimanga quella di caratterizzare<br />
lo stato di salute di popolazioni lavorative esposte a rischi specifici.
Tale funzione può essere perseguita utilizzando dati di funzionalità respiratoria prodotti<br />
direttamente dai Servizi o raccogliendo quelli prodotti dai medici competenti del<br />
territorio nella loro attività di sorveglianza sanitaria. In entrambi i casi, la qualità del<br />
dato è requisito indispensabile per la corretta descrizione delle condizioni di salute<br />
delle popolazioni esaminate.<br />
Sul versante dei Servizi PSAL, i medici del lavoro sono sempre meno impegnati in<br />
attività di valutazione dello stato di salute di singoli lavoratori e di popolazioni lavorative<br />
e stanno perdendo la consuetudine con l’attività ambulatoriale; in alcune regioni<br />
i Servizi non effettuano (o non effettuano più) indagini sanitarie, pur avendo un ruolo<br />
istituzionale di controllo sulla sorveglianza sanitaria attuata dal medico competente.<br />
È evidente il rischio di una spirale negativa il cui risultato finale è una incapacità del<br />
sistema di prevenzione di rilevare correttamente lo stato di salute dei lavoratori.<br />
Un altro elemento di rilievo del corso, a nostro parere, riguarda l’aver inserito il problema<br />
del tabagismo nei lavoratori accanto al “tradizionale” controllo della funzionalità<br />
respiratoria rispetto ai rischi lavorativi; se la funzione della sorveglianza sanitaria<br />
è quella di prevenire lo sviluppo delle malattie respiratorie nel lavoratore, non è più<br />
possibile prendere in esame soltanto i fattori di rischio professionale, senza curarsi del<br />
ruolo concausale svolto dal fumo di tabacco.<br />
Il volume raccoglie i materiali didattici presentati durante il corso di Parma, rivisti e<br />
aggiornati rispetto a una precedente edizione del corso, che si era tenuta nel 2003 a<br />
Viterbo.<br />
Nella seconda parte, in coerenza con l’impostazione pratica del corso, sono state inserite<br />
20 spirometrie ricavate dalla reale pratica dei medici competenti in azienda, messe<br />
a confronto con le prove eseguite sui medesimi soggetti presso una struttura pubblica<br />
qualificata. Sono materiali di esercitazione, con intento volutamente ed esclusivamente<br />
didattico, per facilitare l’individuazione degli errori più frequenti nell’esecuzione<br />
della spirometria.<br />
In allegato, infine, vengono riprese due pubblicazioni, utili per la scelta dei valori di<br />
riferimento dei lavoratori appartenenti a gruppi etnici diversi dal caucasico e per una<br />
valutazione sintetica della correttezza tecnica degli esami spirometrici, insieme ad un<br />
esempio di tabella per la registrazione nel tempo dei dati di funzionalità respiratoria<br />
di ogni singolo lavoratore.<br />
Per concludere, desideriamo ringraziare l’Associazione Parmense dei Medici del Lavoro,<br />
che ha reso possibile con il suo contributo l’effettuazione dei corsi, Serena Avezzù<br />
e Mariateresa Pitaro che ne hanno curato l’organizzazione e l’accreditamento, Clotilde<br />
Capitta, Cecilia Notarangelo e Ilaria Scrocchia che hanno collaborato nella scelta dei<br />
materiali di esercitazione, Francesco Magnani e Chiara Tanzi per la rilettura del testo.<br />
an d r e a in n o c e n t i, au g u s t o Qu e r c i a e Fr a n c o ro s c e L L i<br />
Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
Parte Pr i m a<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria<br />
dei lavoratori e dei fumatori<br />
Materiale didattico del corso organizzato da<br />
Azienda USL di Parma e<br />
Associazione Parmense dei Medici del Lavoro<br />
nei giorni 23-24 gennaio e 12-13 marzo 2008<br />
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La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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48<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
52<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
54<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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61
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
62<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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65
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
66<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
70<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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71
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
72<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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73
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
74<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
78<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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79
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
80<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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81
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
82<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
<br />
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<br />
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5,00<br />
4,50<br />
4,00<br />
3,50<br />
3,00<br />
2,50<br />
25 35 45 55 65<br />
FVC (pist.) FVC (ang.)<br />
FEV1 (pist.) FEV1 (ang.)<br />
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83
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
84<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
86<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
88<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
<br />
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25 35 45 55 65 75<br />
<br />
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CECA '71<br />
ERS '93<br />
Delta Po '86<br />
gruppo SIMLII<br />
'86 (FVC)<br />
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CECA '71<br />
ERS '93<br />
Delta Po '86<br />
gruppo SIMLII<br />
'86<br />
89
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
90<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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91
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
92<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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93
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
94<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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95
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
96<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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97
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
98<br />
Reference values<br />
for adults: clinical<br />
application and<br />
limitations<br />
Francesco Pistelli<br />
University Unit of Pneumology and Respiratory<br />
Pathophysiology<br />
Cardio-Thoracic Department<br />
University Hospital of Pisa<br />
Pulmonary Environmental Unit<br />
CNR Institute of Clinical Physiology<br />
Pisa<br />
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5.60<br />
5.50<br />
5.40<br />
5.30<br />
5.20<br />
5.10<br />
5.00<br />
4.90<br />
4.80<br />
4.70<br />
(FVC)<br />
18 19 20 21 22 23 24 25<br />
<br />
CECA 1971<br />
ERS 1993<br />
Scotti 1996<br />
(SIMLII)<br />
Pistelli 2000<br />
4.60<br />
4.50<br />
4.40<br />
4.30<br />
4.20<br />
4.10<br />
4.00<br />
3.90<br />
3.80<br />
Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
18 19 20 21 22 23 24 25<br />
<br />
CECA 1971<br />
ERS 1993<br />
Scotti 1996<br />
(SIMLII)<br />
Pistelli 2000<br />
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99
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
<br />
100<br />
5.50<br />
5.00<br />
4.50<br />
4.00<br />
3.50<br />
60 65 70 75 80 85<br />
CECA '71<br />
ERS 83<br />
Delta Po<br />
SIMLII<br />
Sa.R.A.<br />
<br />
5,50<br />
5,00<br />
4,50<br />
4,00<br />
3,50<br />
60 65 70 75 80 85<br />
ù<br />
CECA '71<br />
ERS 83<br />
Delta Po<br />
SIMLII<br />
Sa.R.A.<br />
Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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101
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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102<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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103
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
104<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
108<br />
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La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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111
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
112<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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113
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
114<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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117
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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119
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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4,2<br />
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3,8<br />
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0 2 4 6 8 10 12 14<br />
31 falegnami 30 forestali 39 controlli<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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121
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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122<br />
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<br />
Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
<br />
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<br />
Ricopiare diapositiva con malattie<br />
123
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
124<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
126<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
128<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
<br />
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129
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
130<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
132<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
134<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
Il passato<br />
La preistoria<br />
<br />
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135
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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136<br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
<br />
<br />
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<br />
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<br />
<br />
Il passato<br />
La storia<br />
137
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
138<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Hutchinson J<br />
Lecture on vital statistics, embracing<br />
an account of a new instrument for<br />
Detecting the presence of disease in<br />
the system<br />
Lancet 1844; 1: 390-1,567-70, 594-7<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
Il presente<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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Il futuro<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
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Parte P r i m a.<br />
La spirometria nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori e dei fumatori<br />
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161
Parte seconda<br />
Esercizi
Esercizi di interpretazione della spirometria<br />
Nella parte che segue sono riportate venti spirometrie ricavate dalla<br />
reale pratica dei medici competenti, messe a confronto con le prove<br />
eseguite presso una struttura pubblica qualificata.<br />
Le prove spirometriche contrassegnate con lo stesso numero si riferiscono<br />
al medesimo soggetto. Quella indicata dalla lettera A è stata eseguita<br />
e refertata dal medico competente nel corso della sorveglianza sanitaria<br />
in azienda. La prova indicata con la lettera B è invece il ricontrollo sullo<br />
stesso lavoratore, effettuato dal Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza<br />
nei Luoghi di Lavoro dell’Azienda USL Viterbo, nell’ambito di un<br />
piano di controllo di qualità degli accertamenti spirometrici, di cui si<br />
parla ampiamente nelle diapositive del corso e nell’allegato di questo<br />
volume.<br />
Il confronto tra le due prove è utilizzato in questa sede con intento volutamente<br />
ed esclusivamente didattico, per facilitare l’individuazione<br />
degli errori più frequenti nell’esecuzione e nell’interpretazione dei dati<br />
della spirometria, che possono renderla del tutto inutile per la valutazione<br />
della reale funzionalità respiratoria del lavoratore.
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
1A<br />
Parte seconda.<br />
Esercizi<br />
166 167<br />
1B
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
2A<br />
Parte seconda.<br />
Esercizi<br />
168 169<br />
2B
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
3A<br />
Parte seconda.<br />
Esercizi<br />
170 171<br />
3B
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
4A<br />
Parte seconda.<br />
Esercizi<br />
172 173<br />
4B
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
5A<br />
Parte seconda.<br />
Esercizi<br />
174 175<br />
5B
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
6A<br />
Parte seconda.<br />
Esercizi<br />
176 177<br />
6B
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
7A<br />
Parte seconda.<br />
Esercizi<br />
178 179<br />
7B
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
8A<br />
Parte seconda.<br />
Esercizi<br />
180 181<br />
8B
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
9A<br />
Parte seconda.<br />
Esercizi<br />
182 183<br />
9B
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
10A<br />
Parte seconda.<br />
Esercizi<br />
184 185<br />
10B
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
11A<br />
Parte seconda.<br />
Esercizi<br />
186 187<br />
11B
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
12A<br />
Parte seconda.<br />
Esercizi<br />
188 189<br />
12B
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
13A<br />
Parte seconda.<br />
Esercizi<br />
190 191<br />
13B
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
14A<br />
Parte seconda.<br />
Esercizi<br />
192 193<br />
14B
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
15A<br />
Parte seconda.<br />
Esercizi<br />
194 195<br />
15B
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
16A<br />
Parte seconda.<br />
Esercizi<br />
196 197<br />
16B
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
17A<br />
Parte seconda.<br />
Esercizi<br />
198 199<br />
17B
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
18A<br />
Parte seconda.<br />
Esercizi<br />
200 201<br />
18B
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
19A<br />
Parte seconda.<br />
Esercizi<br />
202 203<br />
19B
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
20A<br />
Parte seconda.<br />
Esercizi<br />
204 205<br />
20B
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
COMMENTO ALLE SPIROMETRIE <strong>DI</strong> ESERCIZIO<br />
1A<br />
- estrapolazione retrograda visivamente accettabile;<br />
- buona esplosività dell’espirazione;<br />
- tempo di picco (DtPEF) accettabile;<br />
- interruzione precoce dell’espirazione (3,15 sec);<br />
- plateau < 1 sec;<br />
- riproducibilità assente.<br />
1B<br />
- esplosività dell’espirazione forzata accettabile;<br />
- DtPEF, durata, e plateau accettabili;<br />
- riproducibilità: quattro prove accettabili di cui due (la 3 e la 4) con variabilità FVC =<br />
0.7% e FEV1 = 0.0%.<br />
Confronto valori spirometria A e B<br />
1A 1B ∆A-B<br />
FVC ml 4 850 5470 - 620<br />
FEV1 ml 4280 4 540 - 260<br />
Altezza cm 170 164 + 6<br />
2A<br />
- in entrambe le prove: espirazione forzata non esplosiva e con estrapolazione retrograda;<br />
- DtPEF non accettabile;<br />
- interruzione precoce dell’espirazione (3,87 e 3,85 sec);<br />
- plateau assente;<br />
- riproducibilità: ; i valori di FVC e FEV1 sono riproducibili ma ottenuti con due prove non<br />
accettabili.<br />
2B<br />
- espirazione forzata esplosiva;<br />
- DtPEF, durata, e plateau accettabili;<br />
- riproducibilità: quattro prove accettabili di cui due (la 1 e la 3) con variabilità FVC =<br />
0.0% e FEV1 = 0.2%.<br />
Confronto valori spirometria A e B<br />
2A 2B ∆A-B<br />
FVC ml 5 620 6 070 - 450<br />
FEV1 ml 4 520 4 810 - 290<br />
Altezza cm 182 180 + 2<br />
3A<br />
- espirazione forzata esplosiva;<br />
- DtPEF accettabile;<br />
- durata inaccettabile (3,48 sec) per interruzione precoce dell’espirazione;<br />
- plateau assente;<br />
- riproducibilità assente.<br />
Parte seconda.<br />
Esercizi<br />
3B<br />
- espirazione forzata esplosiva;<br />
- DtPEF e durata accettabili in tutte le prove;<br />
- plateau presente in tre prove e non raggiunto in una (la 2);<br />
- riproducibilità: tre prove accettabili di cui due (la 4 e la 3) con variabilità FVC = 0.2% e<br />
FEV1 = 2.9% (è stata accettata anche la prova 2, che ha una FVC uguale alla 4, di conseguenza<br />
lo strumento ha calcolato una variabilità di FVC = 0.0%).<br />
Confronto valori spirometria A e B<br />
3A 3B ∆A-B<br />
FVC ml 4 030 4 240 - 210<br />
FEV1 ml 3 120 3 080 + 40<br />
Altezza cm 168 165 + 3<br />
4A<br />
- in entrambe le prove: espirazione forzata esplosiva ma con estrapolazione retrograda visivamente<br />
non accettabile;<br />
- DtPEF accettabile;<br />
- durata accettabile (9,05 e 8,66 sec);<br />
- plateau ai limiti della accettabilità;<br />
- riproducibilità assente (nella prima prova il valore di FEV1 è palesemente errato).<br />
4B<br />
- espirazione forzata esplosiva;<br />
- DtPEF e durata accettabili;<br />
- plateau accettabile in due prove (la 2 e la 3) e ai limiti (0.9 sec) in una prova (la 4);<br />
- riproducibilità: tre prove accettabili di cui due (la 3 e la 2) con variabilità FVC = 0.6% e<br />
FEV1 = 0.3%.<br />
Confronto valori spirometria A e B<br />
4A 4B ∆A-B<br />
FVC ml 5 060 4 840 + 220<br />
FEV1 ml 3 010 2 900 + 110<br />
Altezza cm 170 168 + 2<br />
206 207
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
5A<br />
- espirazione forzata non esplosiva;<br />
- DtPEF non accettabile;<br />
- interruzione precoce dell’espirazione (2,30 sec);<br />
- plateau assente;<br />
- riproducibilità assente.<br />
5B<br />
- esplosività dell’espirazione forzata accettabile;<br />
- DtPEF, durata, e plateau accettabili;<br />
- riproducibilità: 5 prove accettabili di cui due (la 5 e la 1) con variabilità FVC = 0.6% e<br />
due (la 4 e la 5) con variabilità FEV1 = 0.0%.<br />
Confronto valori spirometria A e B<br />
5A 5B ∆A-B<br />
FVC ml 4 460 5 320 - 860<br />
FEV1 ml 3 930 4 060 - 130<br />
Altezza cm 170 170 0<br />
6A<br />
- espirazione forzata non esplosiva;<br />
- DtPEF non accettabile;<br />
- interruzione precoce dell’espirazione (2,12 sec);<br />
- plateau assente;<br />
- riproducibilità assente.<br />
6B<br />
- esplosività dell’espirazione forzata accettabile;<br />
- DtPEF, durata, e plateau accettabili;<br />
- riproducibilità: quattro prove accettabili di cui due (la 2 e la 3) con variabilità FVC =<br />
0.7% e FEV1 = 1.6%.<br />
Confronto valori spirometria A e B<br />
6A 6B ∆A-B<br />
FVC ml 5 350 6 070 - 720<br />
FEV1 ml 4 730 5 000 - 270<br />
Altezza cm 178 176 + 2<br />
7A sinistra<br />
- espirazione forzata non massimale e con irregolarità nella parte centrale della curva flusso/volume;<br />
- DtPEF visivamente non accettabile;<br />
- durata e plateau apparentemente accettabili;<br />
- riproducibilità assente.<br />
Parte seconda.<br />
Esercizi<br />
7A destra<br />
- espirazione forzata non esplosiva;<br />
- DtPEF visivamente non accettabile;<br />
- durata e plateau apparentemente non accettabili;<br />
- riproducibilità assente.<br />
Le due prove sono state effettuate rispettivamente nell’aprile 2005 e nel dicembre 2007;<br />
in 30 mesi FVC ha un incremento del 60.5% (da 5 220 a 8 380 ml) e FEV1 ha un incremento<br />
del 78.1% (da 3 750 a 6 680 ml). In entrambi i casi è stata accettata la refertazione<br />
automatica dello strumento che classifica le due prove “normali”. Sembra verosimile che<br />
lo strumento utilizzato abbia problemi di taratura.<br />
7B<br />
- esplosività dell’espirazione forzata accettabile;<br />
- DtPEF e durata accettabili;<br />
- plateau raggiunto in cinque prove su sei;<br />
- riproducibilità: sei prove accettabili (è stata accettata anche la 6 in cui non è raggiunto il<br />
plateau essendo sovrapponibile alle altre a avendo il valore di FVC migliore) di cui due<br />
(la 6 e la 5) con variabilità FVC = 0.3% e FEV1 = 0.2%.<br />
Confronto valori spirometria A sinistra e B<br />
7A sin 7B ∆A-B<br />
FVC ml 5 220 5 930 - 710<br />
FEV1 ml 3 750 4 780 - 1 030<br />
Altezza cm 183 182 + 1<br />
8A<br />
- irregolarità nella fase iniziale e intermedia della espirazione forzata;<br />
- interruzione precoce dell’espirazione (5 secondi sul grafico della curva volume/tempo,<br />
ma il valore di FET registrato dallo strumento è 4 secondi);<br />
- plateau accettabile;<br />
- riproducibilità assente.<br />
8B<br />
- espirazione forzata esplosiva;<br />
- DtPEF, durata, e plateau accettabili;<br />
- riproducibilità: tre prove accettabili di cui due (la 1 e la 2) con variabilità FVC = 1.6% e<br />
due (la 1 e la 3) con variabilità FEV1 = 0.3%.<br />
Confronto valori spirometria A e B<br />
8A 8B ∆A-B<br />
FVC ml 4 070 4 390 - 320<br />
FEV1 ml 3 270 3 250 + 20<br />
Altezza cm 168 167 + 1<br />
208 209
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
9A<br />
- estrapolazione retrograda visivamente accettabile;<br />
- DtPEF non accettabile;<br />
- interruzione precoce dell’espirazione (1,29 sec);<br />
- plateau assente;<br />
- riproducibilità assente.<br />
9B<br />
- espirazione forzata esplosiva;<br />
- DtPEF, durata, e plateau accettabili;<br />
- riproducibilità: quattro prove accettabili di cui due (la 1 e la 3) con variabilità FVC =<br />
0.0% e FEV1 = 0.0%.<br />
Confronto valori spirometria A e B<br />
9A 9B ∆A-B<br />
FVC ml 3 840 4 870 - 1 030<br />
FEV1 ml 3 740 4 040 - 300<br />
Altezza cm 168 173 - 5<br />
10A<br />
- espirazione forzata non esplosiva;<br />
- DtPEF non accettabile;<br />
- interruzione precoce dell’espirazione (1,94 sec);<br />
- plateau assente;<br />
- riproducibilità assente.<br />
10B<br />
- esplosività dell’espirazione forzata accettabile;<br />
- DtPEF, durata, e plateau accettabili;<br />
- riproducibilità: tre prove accettabili di cui due (la 1 e la 4) con variabilità FVC = 0.6% e<br />
FEV1 = 0.3%.<br />
Confronto valori spirometria A e B<br />
10A 10B ∆A-B<br />
FVC ml 3 070 3 400 - 330<br />
FEV1 ml 2 790 2 970 - 180<br />
Altezza cm 160 149 + 11<br />
11A<br />
- espirazione forzata esplosiva<br />
- DtPEF accettabile;<br />
- interruzione precoce dell’espirazione (1,47 sec);<br />
- plateau assente;<br />
- riproducibilità assente.<br />
Parte seconda.<br />
Esercizi<br />
11B<br />
- espirazione forzata esplosiva;<br />
- DtPEF, durata, e plateau accettabili;<br />
- riproducibilità: tre prove accettabili di cui due (la 1 e la 2) con variabilità FVC = 0.6% e<br />
due (la 3 e la 2) con variabilità FEV1 = 0.5%.<br />
Confronto valori spirometria A e B<br />
11A 11B ∆A-B<br />
FVC ml 4 100 5 220 - 1 120<br />
FEV1 ml 3 660 3 800 - 140<br />
Altezza cm 175 173 + 2<br />
12A<br />
- espirazione forzata non esplosiva;<br />
- DtPEF non accettabile;<br />
- interruzione precoce dell’espirazione (1,23 sec);<br />
- plateau assente;<br />
- riproducibilità assente.<br />
12B<br />
- esplosività dell’espirazione forzata accettabile;<br />
- DtPEF, durata, e plateau accettabili;<br />
- riproducibilità: tre prove accettabili di cui due (la 3 e la 2) con variabilità FVC = 0.5% e<br />
FEV1 = 0.3%.<br />
Confronto valori spirometria A e B<br />
12A 12B ∆A-B<br />
FVC ml 3 250 4 160 - 910<br />
FEV1 ml 3 100 3 410 - 310<br />
Altezza cm 170 167 + 3<br />
13A<br />
- buon inizio dell’espirazione forzata ma mancato raggiungimento del picco di flusso e<br />
irregolarità nella fase intermedia;<br />
- interruzione precoce dell’espirazione (2,13 sec);<br />
- plateau assente;<br />
- riproducibilità assente.<br />
13B<br />
- esplosività dell’espirazione forzata accettabile;<br />
- DtPEF, durata, e plateau accettabili;<br />
- riproducibilità: tre prove accettabili di cui due (la 4 e la 2) con variabilità FVC = 1.2% e<br />
FEV1 = 0.0%.<br />
210 211
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
Confronto valori spirometria A e B<br />
13A 13B ∆A-B<br />
FVC ml 5 160 5 680 - 520<br />
FEV1 ml 4 390 4 360 + 30<br />
Altezza cm 180 177 + 3<br />
14A<br />
- esplosività dell’espirazione forzata dubbia;<br />
- DtPEF ai limiti della accettabilità;<br />
- durata e plateau non accettabili;<br />
- valori di FVC e FEV1 riproducibili;<br />
- i valori di FVC e di FEV1 della prova 14A sono rispettivamente sovrapponibile e maggiore<br />
di quelli della prova 14B (eseguita utilizzando uno spirometro a campana con verifica<br />
di taratura e rispetto delle linee guida ATS/ERS). Va rilevato, tuttavia, che sono ottenuti<br />
con una espirazione breve e incompleta (FET = 2.90 sec. con brusco appiattimento della<br />
curva volume/tempo dopo 2 sec.; curva flusso/volume “troncata”). Il dato è probabilmente<br />
da attribuire a una sovrastima da parte dello spirometro a turbina e/o a un errore del<br />
programma di elaborazione (cfr. anche la prova n. 20).<br />
14B<br />
- espirazione forzata esplosiva;<br />
- DtPEF, durata, e plateau accettabili;<br />
- riproducibilità: 3 prove accettabili di cui 2 (la 1 e la 2) con variabilità FVC = 0.6% e due<br />
(la 3 e la 2) con variabilità FEV1 = 0.5%.<br />
Confronto valori spirometria A e B<br />
14A 14B ∆A-B<br />
FVC ml 4 890 4 910 - 20<br />
FEV1 ml 4 420 4 300 + 120<br />
Altezza cm 170 168 + 2<br />
15A<br />
- esplosività accettabile nelle prove 1 e 2 con estrapolazione retrograda visivamente ai<br />
limiti della accettabilità;<br />
- DtPEF accettabile;<br />
- durata ai limiti della accettabilità (5,08; 5,84; 11,68 secondi);<br />
- plateau accettabile;<br />
- riproducibilità: nella prima prova il valore di FEV1 è palesemente sbagliato; la terza prova<br />
non è accettabile per l’irregolarità della espirazione forzata.<br />
15B<br />
- espirazione forzata esplosiva;<br />
- DtPEF accettabile in tutte le prove;<br />
Parte seconda.<br />
Esercizi<br />
- durata inferiore ai 6 secondi in tutte le prove;<br />
- plateau presente in tre prove e non raggiunto in una (la 2); tenuto conto dell’età del soggetto<br />
(22 anni) della morfologia delle curve e della loro sovrapponibilità, sono state accettate<br />
tutte le prove anche se la durata è inferiore ai 6 secondi;<br />
- riproducibilità: due prove (la 3 e la 4) con variabilità FVC = 0.5% e due prove (la 3 e la<br />
2) con variabilità FEV1 = 0.8% (nella prova 2 l’assenza del plateau non influenza il valore<br />
di FEV1).<br />
Confronto valori spirometria A e B<br />
15A 15B ∆A-B<br />
FVC ml 5 430 5 720 - 290<br />
FEV1 ml 4 040 4 790 - 750<br />
Altezza cm 175 173 + 2<br />
16A<br />
- evidente errore nella immissione della data di nascita: anziché digitare 11/08/83 è stato<br />
digitato 11/08/19; il software di gestione ha calcolato l’età del soggetto pari a 88 anni<br />
(anziché 24) e di conseguenza teorici di riferimento sbagliati;<br />
- esplosività dubbia dell’espirazione forzata;<br />
- DtPEF apparentemente accettabile;<br />
- interruzione precoce dell’espirazione (2,07 sec);<br />
- plateau assente;<br />
- riproducibilità assente.<br />
16B<br />
- esplosività dell’espirazione forzata accettabile;<br />
- DtPEF, durata, e plateau accettabili;<br />
- riproducibilità: cinque prove accettabili di cui due (la 5 e la 1) con variabilità FVC = 1.0%<br />
e FEV1 = 1.2%.<br />
Confronto valori spirometria A e B<br />
16A 16B ∆A-B<br />
FVC ml 4 430 4 990 - 560<br />
FEV1 ml 4 030 4 200 - 170<br />
Altezza cm 183 180 + 3<br />
17A<br />
- espirazione forzata esplosiva con estrapolazione retrograda visivamente accettabile;<br />
- DtPEF accettabile;<br />
- durata delle prove accettabile (6,90; 6,41; 10,02 sec);<br />
- plateau accettabile;<br />
- riproducibilità: tre prove accettabili di cui due (la 3 e la 2) con variabilità FVC = 3.1% e<br />
FEV1 = 4.8%;<br />
212 213
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
- prova apparentemente ben eseguita, tuttavia è da segnalare la notevole differenza nei<br />
valori di FVC e FEV1 rispetto alla prova 17B; le possibili cause sono un riempimento<br />
incompleto (poco probabile, alla luce delle tre prove con morfologia sovrapponibile e dei<br />
valori riproducibili) o un difetto di misura dello strumento (più probabile, considerando<br />
anche gli alti volumi raggiunti).<br />
17B<br />
- espirazione forzata esplosiva;<br />
- DtPEF e durata accettabili;<br />
- plateau accettabile in una prova (la 2) e non presente in due prove (la 3 e la 4); è stata<br />
scartata la prova 1 per la breve durata dell’espirazione forzata (3,5 sec) e l’assenza del<br />
plateau (0,2 sec) ma lo strumento ha conservato il miglior valore di FEV1 ottenuto con la<br />
prova, non influenzato dai due criteri precedenti;<br />
- riproducibilità: una prova accettabile (la 2) e due prove (la 3 e la 4) con plateau insufficiente,<br />
con riproducibilità FVC = 2.0% e FEV1 = 2.9%.<br />
Confronto valori spirometria A e B<br />
17A 17B ∆A-B<br />
FVC ml 6 290 7 040 - 750<br />
FEV1 ml 4 340 5 230 - 890<br />
Altezza cm 180 179 + 1<br />
18A<br />
- espirazione forzata esplosiva con estrapolazione retrograda visivamente accettabile;<br />
- DtPEF accettabile;<br />
- interruzione precoce dell’espirazione (2,50 sec);<br />
- plateau assente;<br />
- riproducibilità assente.<br />
18B<br />
- esplosività dell’espirazione forzata accettabile;<br />
- DtPEF e durata accettabili;<br />
- plateau accettabile in due prove (la 2 e la 3) e ai limiti (0.9 sec) in una prova (la 1);<br />
- riproducibilità: tre prove accettabili di cui due (la 2 e la 1) con variabilità FVC = 0.3% e<br />
due (la 1 e la 3) con variabilità FEV1 = 1.2%.<br />
Confronto valori spirometria A e B<br />
18A 18B ∆A-B<br />
FVC ml 5 240 6 700 - 1 460<br />
FEV1 ml 4 180 5 010 - 830<br />
Altezza cm 185 185 0<br />
19A<br />
- espirazione forzata esplosiva;<br />
- DtPEF accettabile;<br />
Parte seconda.<br />
Esercizi<br />
- interruzione precoce dell’espirazione (2,69; 2,82 sec);<br />
- plateau assente;<br />
- i valori di FVC e FEV1 sono riproducibili ma ottenuti con due prove non accettabili (almeno<br />
per la durata e il plateau).<br />
19B<br />
- esplosività dell’espirazione forzata accettabile;<br />
- DtPEF, durata, e plateau accettabili;<br />
- riproducibilità: quattro prove accettabili di cui due (la 3 e la 1) con variabilità FVC =<br />
0.5% e due (la 3 e la 2) con variabilità FEV1 = 1.6%.<br />
Confronto valori spirometria A e B<br />
19A 19B ∆A-B<br />
FVC ml 3 180 4 180 - 1 000<br />
FEV1 ml 2 820 3 180 - 360<br />
Altezza cm 164 163 + 1<br />
20A<br />
- espirazione forzata non esplosiva con estrapolazione visivamente non accettabile;<br />
- DtPEF non accettabile;<br />
- interruzione precoce dell’espirazione (2,07 sec);<br />
- plateau assente;<br />
- riproducibilità: riportate tre prove, tutte non accettabili; valori di FVC hanno una variabilità<br />
(rispetto al migliore) di 9,22 e 20,32 % e i valori di FEV1 hanno una variabilità<br />
(rispetto al migliore) di 39,2 e 22,8 %; il rapporto FEV1/FVC % varia da 99,8 a 55,0;<br />
- rispetto alla prova 20B, eseguita utilizzando uno spirometro a campana con verifica di taratura<br />
e rispetto delle linee guida ATS/ERS, la prova 20A presenta valori di FVC e FEV1<br />
sensibilmente più alti; la differenza è probabilmente da attribuire a una sovrastima da parte<br />
dello spirometro a turbina e/o a un errore del programma di elaborazione (cfr. prova 14).<br />
20B<br />
- esplosività dell’espirazione forzata accettabile;<br />
- DtPEF, durata, e plateau accettabili;<br />
- riproducibilità: quattro prove accettabili di cui due (la 3 e la 4) con variabilità FVC =<br />
0.4% e due (la 2 e la 4) con variabilità FEV1 = 0.5%.<br />
Confronto valori spirometria A e B<br />
20A 20B ∆A-B<br />
FVC ml 5 510 5 200 + 310<br />
FEV1 ml 4 990 4 180 + 810<br />
Altezza cm 168 168 0<br />
214 215
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
Considerazioni di sintesi<br />
Il confronto tra le spirometrie indicate con la lettera A (effettuate in azienda per la sorveglianza<br />
sanitaria) e le spirometrie indicate con la B (ripetute allo stesso lavoratore in accordo<br />
con le linee guida ATS/ERS) mette in luce una netta sottostima di FVC e una sottostima<br />
meno marcata di FEV1.<br />
Infatti i brevi tempi di espirazione (appena superiori ad 1 secondo) si riflettono più sulla<br />
capacità vitale, che viene misurata solo in parte, rispetto al FEV1. Si spiega anche perché<br />
sia rarissima la riduzione dell’indice di Tiffeneau.<br />
Confronto valori medi prove A e B<br />
A B ∆A-B Range<br />
FVC ml 4 652 5 220 - 567 - 1 460 / + 310<br />
FEV1 ml 3 855 4 094 - 239 - 1 030 / + 810<br />
allegati<br />
Parte seconda.<br />
Esercizi<br />
216 217
La scelta dei valori di riferimento per lo studio<br />
della funzionalità polmonare nella sorveglianza<br />
sanitaria dei lavoratori esposti a rischi respiratori<br />
Relazione presentata al Convegno nazionale “Il rischio chimico nei luoghi di lavoro”<br />
Modena 13 ottobre 2006
allegati<br />
LA SCELTA DEI VALORI <strong>DI</strong> RIFERIMENTO PER LO STU<strong>DI</strong>O DELLA FUNZIONALITÀ<br />
POLMONARE NELLA SORVEGLIANZA SANITARIA DEI LAVORATORI ESPOSTI A<br />
RISCHI RESPIRATORI<br />
an d r e a in n o c e n t i<br />
UF Medicina del Lavoro – Azienda USL 3 di Pistoia - Regione Toscana<br />
La scelta dei valori di riferimento per la funzionalità polmonare, la scelta dei limiti inferiori<br />
della normalità o l’intervallo di confidenza e lo schema interpretativo delle alterazioni sono<br />
tutte cose importanti come l’accuratezza e la precisione della misura originale. Sfortunatamente<br />
l’attenzione ai valori di riferimento è spesso minima o addirittura sottovalutata. In<br />
uno studio negli Stati Uniti effettuato oltre 15 anni fa, alcuni laboratori di fisiopatologia<br />
respiratoria ammettevano imperturbabili che non conoscevano quale valore di riferimento<br />
fosse usato, probabilmente perché usavano quelli inseriti di default nell’apparecchio e non<br />
potevano scegliere o non consideravano importante la scelta [9]. Al contrario, i valori di riferimento<br />
sono selezionati per influenzare l’interpretazione e la loro scelta non è indifferente<br />
anche per la eventuale conseguente decisione di ulteriori indagini di approfondimento<br />
spesso radiologiche o invasive.<br />
Il problema è che in effetti non esistono dei valori teorici di riferimento validi “per tutte le<br />
stagioni” e quindi la scelta dell’equazione sorgente è condizionata, anche dall’uso che viene<br />
fatto della spirometria, cioè clinico, epidemiologico, medicolegale, preventivo; di conseguenza<br />
in Medicina del Lavoro non si può non tenere conto dell’healthy worker effect quando<br />
si voglia mettere in evidenza una alterazione precoce e non dovrebbero essere utilizzate<br />
formule che forniscono valori sottostimati, in particolare di Capacità Vitale in quanto il<br />
rapporto FEV1/VC% è il primo indice che si deve valutare nella strategia di interpretazione<br />
[28]. A questo proposito è noto che i teorici ERS 1993 hanno trovato molte critiche nella<br />
stesso gruppo di studio della European Community Respiratory Health Survey [34] o in chi<br />
le ha comunque verificate in popolazioni locali finlandesi (18), norvegesi (19), croate [23],<br />
polacche [26], tedesche [3], in quanto forniscono indici ventilatori sottostimati in particolare<br />
di VC, tant’è che lo stesso autore per la popolazione olandese [32] usa altri valori!<br />
In Tabella 1 sono posti a confronto i valori teorici ERS 1993 con valori di equazioni di<br />
riferimento ricavate da studi italiani [27, 31] e con i teorici CECA 1971 (a cui i lavoratori<br />
italiani hanno dato un notevole contributo numerico non solo per la parte di studio in Italia,<br />
ma anche per gli emigrati in Francia, Belgio e Germania) da cui si conferma la sottostima<br />
221
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
della capacità vitale da parte dei teorici ERS 1993, per cui ne dovrebbe essere abbandonato<br />
l’uso in occasione della sorveglianza sanitaria in azienda.<br />
Tabella 1: Confronto dello scarto percentuale dal teorico in un gruppo di 100 lavoratori alla<br />
prima spirometria di uno studio longitudinale [17] in relazione ai valori teorici<br />
di riferime to proposti da CECA 1971, ERS 1993, Paoletti 1986 [27] e Pistelli<br />
2000 [31]. La significatività è espressa rispetto alla percentuale del valore teorico<br />
CECA 1971<br />
222<br />
osservato % CECA % ERS % Paoletti % Pistelli<br />
VC l. 5.07 ± 0.75 98.6 ± 10.4 103.6 ± 10.3<br />
p
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
prevalentemente centro-africane.<br />
Esistono invece numerosi studi, di scarso interesse in Italia a questo proposito, per i sudafricani<br />
fra i quali merita di essere ricordato uno studio che ricavava equazioni di riferimento<br />
sia per bianchi che per neri che risultavano diverse per la stessa etnia a seconda<br />
dell’apparecchio utilizzato (spirometro a pistone e spirometro angolare) che sottolinea l’importanza<br />
di porre l’attenzione non solo alla etnia da cui sono ricavate le equazioni proposte<br />
in appendice, ma anche all’apparecchio mediante il quale sono state ricavate [20].<br />
Relativamente alle etnie asiatiche niente è reperibile per le etnie filippina (anche se in questo<br />
caso potrebbero valere le considerazioni fatte a proposito delle popolazioni ucraine e polacche)<br />
e tamil (Sri Lanka), mentre riguardo alla popolazione cinese è da riportare la curiosità<br />
che ricercatori cinesi hanno messo in evidenza che le equazioni ricavate da abitanti in altri<br />
paesi da alcune generazioni (prevalentemente in USA), mostrano notevoli scostamenti dai<br />
valori osservati in Cina, mentre l’equazione ERS 93 per la FVC delle donne è sovrapponibile<br />
a quella riscontrata da loro e gli altri indici polmonari nell’uomo e nella donna richiedono<br />
modestissime correzioni nell’ordine del 5-9% [42].<br />
Per le etnie Centro-Sud Americane vengono al momento utilizzati [21] i valori di riferimento<br />
dello studio NHANES III per latino-americani [14] anche se esistono equazioni<br />
specifiche per brasiliani [24], cileni [8], messicani [29] e nicaraguegni [33] che però non<br />
interessano in questo contesto. Alle difficoltà generali di reperimento di equazioni per sudamericani<br />
è importante segnalare che si aggiungono alcuni problemi particolari. Il primo<br />
è che nelle equazioni di riferimento provenienti dal Nicaragua il punto di flesso delle rette<br />
di regressione degli indici funzionali è posto a 32 anni, età discretamente avanzata rispetto<br />
alle formule ricavate da altre etnie [33], ma non viene fornita alcuna spiegazione del fatto<br />
ed inoltre la popolazione è stata studiata con due spirometri differenti da cui è stata ricavata<br />
un’unica equazione di riferimento. Un secondo problema è che in uno studio messicano di<br />
soggetti fra i 19 ed i 59 anni [22] si riscontra ad esempio una correlazione con l’altezza,<br />
ma non con l’età, spiegata con l’affermazione di assenza di soggetti con età avanzata. Altro<br />
fatto da considerare, relativamente proprio ai lavoratori immigrati in Italia, è che il Perù e<br />
l’Ecuador sono paesi dove si abita e lavora ad altezze molto elevate sul livello del mare [38]<br />
e, come messo in evidenza proprio da uno studioso messicano nel 1890 [35], è noto che il<br />
valore di “capacità vitale è direttamente proporzionale all’altitudine ed inversamente proporzionale<br />
alla pressione atmosferica” per cui il confronto con valori di riferimento ricavati<br />
ad altitudini vicine al livello del mare non appare corretto.<br />
In conclusione, molta cautela deve essere osservata nell’utilizzare qualsivoglia equazione<br />
di riferimento per valutare volumi osservati in lavoratori immigrati senza una preventiva<br />
verifica della bontà stessa di tali equazioni provenienti da studi lontani nello spazio e talora<br />
anche nel tempo. Le equazioni riportate in appendice, se da una parte rappresentano il<br />
superamento di qualsiasi equazione di riferimento derivata da etnia caucasica, non è detto<br />
che siano le più precise, in quanto sono solo quelle reperite in letteratura, ma ne esistono<br />
224<br />
allegati<br />
tante altre non reperite. Del resto né equazioni di riferimento ricavate da studi nazionali, né<br />
basate sulla appartenenza ad uno stesso gruppo etnico sono in grado di garantire di per sé<br />
una precisa valutazione dello stato di salute polmonare [7].<br />
I VALORI TEORICI <strong>DI</strong> RIFERIMENTO PER I SOGGETTI ULTRASETTANTENNI<br />
La maggior parte delle equazioni di riferimento per i valori spirometrici si fermano a 65<br />
anni, anche se i teorici ERS 93 arrivano fino a 70 anni ed i teorici CECA 71 arrivano fino<br />
ad 80 anni. Il problema risulta quindi di non secondaria importanza quando si ponga in atto<br />
un programma di assistenza sanitaria ad ex-esposti ad amianto, come attualmente in atto<br />
in molte regioni italiane, e sia necessario prevedere di venire in contatto con soggetti di età<br />
molto avanzata per i quali si pone il problema della scelta di un teorico funzionale da utilizzare<br />
per valutare la funzionalità polmonare.<br />
Nella occasione di uno studio sulla influenza delle placche pleuriche sui volumi polmonari<br />
[16] di 101 soggetti tutti di sesso maschile di età superiore o uguale a 70 anni (media 75.3;<br />
d.s. 4.3; min 70, max 89) nati nel periodo 1912-1933 è stato preliminarmente verificata la<br />
corrispondenza fra i valori teorici di riferimento CECA 71 e 2 recenti equazioni per soggetti<br />
europei di età compresa fra 65 ed 85 anni (12, 30) per 90 soggetti di età compresa fra 70<br />
ed 80 anni.<br />
Il confronto dei valori teorici di riferimento studiati con i corrispondenti valori teorici CECA<br />
71 (Tabella 3), non ha evidenziato alcuna differenza statisticamente significativa per i valori<br />
teorici proposti da Pistelli e Coll., mentre per i valori teorici di Garcia-Rio e Coll. esiste<br />
una differenza statisticamente significativa per quanto riguarda la CV-CVF (che si riflette<br />
ovviamente anche sull’Indice di Tiffeneau), ma correttamente i due teorici non dovrebbero<br />
essere confrontati tra loro in quanto relativi ad indici differenti. I 3 teorici di riferimento<br />
utilizzati sono tutti ugualmente idonei per valutare la funzionalità polmonare di soggetti fra<br />
70 e 80 anni, mentre quando si debba valutare la funzionalità di soggetti ultraottantenni è<br />
necessario utilizzare le formule più recenti facendo particolare attenzione al fatto che in un<br />
caso è riportata la formula per la VC lenta [30] e nell’altro per la VC forzata [12].<br />
Tabella 3: Valori teorici di riferimento in un gruppo di 90 soggetti di 70-80 anni e confronto<br />
con i corrispondenti valori teorici CECA 71<br />
CECA 71 Pistelli e Coll. p Garcia-Rio e Coll. p<br />
VC 3.99 ± 0.46 4.05 ± 0.32 n.s<br />
FVC 3.57 ± 0.35
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
Estrapolare i teorici di riferimento da rette costruite dall’esame di soggetti più giovani non<br />
appare corretto, se non nel caso di un anno o due. A questo proposito è comunque da segnalare<br />
che 2 soggetti di 87 e 89 anni, scartati dalla elaborazione (ambedue fumatori), mostravano<br />
valori ventilatori perfettamente sovrapponibili agli ipotetici valori teorici estrapolati<br />
dalle rette di regressione.<br />
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229
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
APPEN<strong>DI</strong>CE – Valori teorici di riferimento per la funzionalità polmonare di soggetti estracomunitari in relazione all’etnia ed al sesso.<br />
(S = spirometro; P = pneumotacografo)<br />
230<br />
etnia indice note Bibl.<br />
CILE M FVC -4.725094 + 0.061258*cm – 0.027935*anni “adulti” S 8<br />
M FEV1 -2.379777 + 0.043059*cm – 0.027935*anni “adulti” S 8<br />
M FEF25-75 2.165334 + 0.020994*cm – 0.049098*anni “adulti” S 8<br />
F FVC -2.689341 + 0.043420*cm – 0.016546*anni “adulti” S 8<br />
F FEV1 -1.772164 + 0.034370*cm – 0.019819*anni “adulti” S 8<br />
F FEF25-75 0.622877 + 0.023658*cm – 0.034311*anni “adulti” S 8<br />
CINA M FVC 0.336 -0.015*anni + 0.042*cm – 0.040*kg “adulti” P 6<br />
M FEV1 0.215 -0.026*anni + 0.040*cm – 0.038*kg “adulti” P 6<br />
M FVC (-4.34 + 5.76*m – 0.026*anni)*0.94 > 20 anni S 42<br />
M FEV1 (-2.49 + 4.30*m – 0.029*anni)*0.95 > 20 anni S 42<br />
M TLC (7.99*m – 7.08)*0.94 > 20 anni S 42<br />
M RV (-1.23 + 1.31*m + 0.022*anni)*0.95 > 20 anni S 42<br />
F FVC -2.89 + 4.43*m – 0.026*anni > 20 anni S 42<br />
F FEV1 (-2.60 + 3.95*m –0.025*anni)*0.93 > 20 anni S 42<br />
F TLC (6.60*m – 5.79)*0.94 > 20 anni S 42<br />
F RV (-2.00 +1.81*m +0.016*anni)*0.91 > 20 anni S 42<br />
M FVC -4.424 + 0.05434*cm – 0.0193*anni > 18 anni S 36<br />
M FEV1 -2.404 + 0.03978*cm – 0.0254*anni > 18 anni S 36<br />
M FEF25-75 -0.302 + 0.03379*cm – 0.0459*anni > 18 anni S 36<br />
F FVC -2.697 + 0.03894*cm – 0.0149*anni > 18 anni S 36<br />
F FEV1 -1.275 + 0.02825*cm – 0.0199*anni > 18 anni S 36<br />
F FEF25-75 2.253 + 0.01309*cm – 0.0410*anni > 18 anni S 36<br />
SEGUE APPEN<strong>DI</strong>CE<br />
etnia indice note Bibl.<br />
IN<strong>DI</strong>A M FVC -4.83 + 0.054*cm – 0.018*anni “adulti” P 41<br />
M FEV1 -2.65 + 0.037*cm – 0.022*anni “adulti” P 41<br />
M TLC -7.495 + 0.074*cm –0.001*anni “adulti” P 41<br />
F FVC -3.76 + 0.043*cm – 0.010*anni “adulti” P 41<br />
F FEV1 -2.58 + 0.032*cm – 0.012*anni “adulti” P 41<br />
F TLC -5.251 + 0.056*cm + 0.003*anni “adulti” P 41<br />
IRAN M FVC -4.093 + 0.0565*cm – 0.0252*anni >21 anni P 13<br />
M FEV1 -2.78204 + 0.045302*cm – 0.02566*anni >21 anni P 13<br />
M FEF25-75 1.782 + 0.02625*cm – 0.0360*anni >21 anni P 13<br />
F FVC -3.187 + 0.04703*cm – 0.0246*anni >21 anni P 13<br />
F FEV1 -2.072 +0.03715*cm – 0.0238*anni >21 anni P 13<br />
F FEF25-75 1.242 + 0.06402*cm – 0.0267*anni >21 anni P 13<br />
MALAYSIA M FVC 0.0404*cm – 0.0295*anni – 2.2892 > 20 anni ? 37<br />
MESSICO M FVC -3.1713 + 0.0539*cm – 0.0289*anni “adulti” S 29<br />
M FEV1 -1.5642 + 0.0398*cm – 0.0314*anni “adulti” S 29<br />
M FEF25-75 2.184 + 0.0274*cm – 0.0576*anni “adulti” S 29<br />
F FVC -1.3607 + 0.0374*cm – 0.0274 *anni “adulti” S 29<br />
F FEV1 -0.6354 + 0.0288*cm – 0.0269*anni “adulti” S 29<br />
F FEF25-75 1.9704 + 0.0216*cm – 0.0472*anni “adulti” S 29<br />
allegati<br />
231
SEGUE APPEN<strong>DI</strong>CE<br />
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
232<br />
etnia indice note Bibl.<br />
NICARAGUA M FVC -2.912 + 0.0422*cm + 0.01077*anni 32 anni S 33<br />
PAKISTAN M FVC -3.1940 – 0.0192*anni + 0.0462*cm > 20 anni S 40<br />
M FEV1 -0.8858 – 0.0240*anni + 0.0284*cm > 20 anni S 40<br />
M FEF25-75 2.8429 –0.0379*anni + 0.0092*cm > 20 anni S 40<br />
F FVC -2.2275 – 0.0039*anni + 0.0320*cm > 20 anni S 40<br />
F FEV1 -0.6899 – 0.0147*anni + 0.0208*cm > 20 anni S 40<br />
F FEF25-75 1.2931 – 0.0383*anni + 0.0138*cm > 20 anni S 40<br />
M FVC -3.066 – 0.006*anni + 0.043*cm > 20 anni P 2<br />
M FEV1 -2.69 – 0.012*anni + 0.038*cm > 20 anni P 2<br />
F FVC -8.474 – 0.013*anni + 0.074*cm > 20 anni P 2<br />
F FEV1 -5.975 – 0.017*anni +0.057*cm > 20 anni P 2<br />
SENEGAL M VC -3.45 + 4.66*m – 0.018*anni > 25 anni S 11<br />
M FVC -3.25 + 4.51*m – 0.018*anni > 25 anni S 11<br />
M FEV1 -1.21 + 3.01*m – 0.021*anni > 25 anni S 11<br />
F VC -1.83 + 3.28*m – 0.021*anni > 25 anni S 11<br />
F FVC -1.73 + 3.23*m – 0.021*anni > 25 anni S 11<br />
F FEV1 -0.93 + 2.35*m – 0.016*anni > 25 anni S 11<br />
TUNISIA M/F Teorici di Knudson e Coll. 1983 P 4<br />
Analisi della qualità delle spirometrie nella<br />
sorveglianza sanitaria di una popolazione di<br />
lavoratori edili<br />
Poster presentato al 69° Congresso Nazionale<br />
della Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale<br />
Montesilvano (PE), 26-28 ottobre 2006
ANALISI DELLA QUALITÀ DELLE SPIROMETRIE NELLA SORVEGLIANZA<br />
SANITARIA <strong>DI</strong> UNA POPOLAZIONE <strong>DI</strong> LAVORATORI E<strong>DI</strong>LI<br />
M.e. ra e L i 1 , c. ca p i t ta 1 , c. no ta r a n g e L o 1 , i. sc r o c c h i a 1 , g. Ma n z a r i 2 ,<br />
M.g. Mo n d e L L o 2 , d. ga M b e r a L e 2 , a. Qu e r c i a 1<br />
1 ASL Viterbo -U.o.c. PISLL<br />
2 ASL RME -U.o.c. PreSAL<br />
allegati<br />
INTRODUZIONE<br />
Precedenti lavori relativi al controllo della qualità della sorveglianza sanitaria hanno documentato<br />
rilevanti problemi nella esecuzione e interpretazione di esami strumentali di comune<br />
impiego da parte del medico competente (1, 3, 4).<br />
Sulla base di queste evidenze, sono state analizzate spirometrie delle cartelle sanitarie e di<br />
rischio di lavoratori edili di imprese operanti nella provincia di Viterbo e nel territorio della<br />
ASL RME.<br />
MATERIALI E METO<strong>DI</strong><br />
È stata acquisita la documentazione sanitaria dei dipendenti di 74 imprese, seguite da 39<br />
medici competenti e 21 società di servizi ed è stata valutata la qualità di 1.125 spirometrie.<br />
Per la valutazione dell’esame, è stata predisposta una griglia che analizza la correttezza tecnica<br />
dell’esame sulla base dei criteri ATS (6), riportati in tabella 1. Inoltre è stato analizzato,<br />
per il parametro FEV1/FVC, la distribuzione degli scarti rispetto ai teorici di riferimento<br />
utilizzati dai singoli medici competenti. L’elaborazione è stata condotta su 1010 esami dopo<br />
aver escluso 115 spirometrie (10.2%) classificate dal Medico Competente come mal eseguite<br />
o prive dei dati necessari per la valutazione, come la curva flusso volume. Infine, sono<br />
stati analizzati i referti delle spirometrie su 925 esami, eliminando 85 esami (8,4%) non<br />
refertati. Per la registrazione e elaborazione dei dati è stato utilizzato un foglio di calcolo<br />
di MS Excel.<br />
235
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
Tabella I. Principali criteri utilizzati per valutare la correttezza tecnica degli esami<br />
spirometrici<br />
Durata della<br />
prova (FET) e<br />
plateau<br />
Tempo di picco<br />
(DtPEF)<br />
Riproducibilità<br />
236<br />
FET > 6 sec con plateau > 1 sec<br />
4 < FET < 6 sec; plateau > 1 sec<br />
Ottimali e soggetto < 30 anni<br />
FET > 8 sec con plateau < 1 sec<br />
e curva indicativa di ostruzione<br />
4 < FET < 6 sec; plateau > 1 sec<br />
e soggetto > 30 anni<br />
Buone<br />
6 < FET < 8 sec; plateau < 1<br />
e curva indicativa di ostruzione<br />
4 < FET < 6 sec e plateau < 1 sec<br />
Discutibili 6 < FET < 8 sec; plateau < 1 sec<br />
e curva non indicativa di ostruzione<br />
Inaccettabili FET < 4 sec plateau < 1 sec<br />
Accettabili DtPEF < 120 ms o visivamente accettabile<br />
Dubbie 120 ms < DtPEF < 130 ms o visivamente dubbio<br />
Inaccettabili DtPEF > 130 ms o visivamente inaccettabile<br />
Ottima 3 prove accettabili*; le 2 migliori riproducibili.<br />
2 prove accettabili* e riproducibili<br />
Sufficiente oppure 3 prove accettabili*<br />
e 2 riproducibili, ma non le migliori<br />
Dubbia 2 o più prove accettabili*, ma non riproducibili<br />
1 sola prova documentata,<br />
Non dimostrata<br />
oppure più prove, ma nessuna accettabile*<br />
* con criterio conservativo sono state considerate accettabili le prove con le seguenti caratteristiche:<br />
FET almeno di 4 sec, DtPEF dubbio o buono, mancanza di artefatti<br />
allegati<br />
RISULTATI<br />
La durata della prova e il plateau non sono rispettati in 909 esami (90%) (Tab. II). L’analisi<br />
sulla sola durata della prova evidenzia 225 esami (22%) con durata inferiore a 2 secondi e<br />
718 esami (70%) con durata inferiore a 4 secondi. Il tempo di picco risulta inaccettabile in<br />
189 esami (19%) e dubbio in 203 (20%) (Tab. III). La riproducibilità non è verificabile in<br />
962 prove (95%) (Tab. IV).<br />
La distribuzione degli scarti del valore di FEV1/FVC osservato rispetto al teorico, presenta<br />
una evidente asimmetria per la maggiore frequenza di alti valori del rapporto (Figura 1),<br />
verosimilmente per una maggiore sottostima della CVF rispetto al FEV1, in accordo con<br />
precedenti osservazioni (1).<br />
L’analisi dei referti ha evidenziato 744 esami (80%) giudicati normali, 129 (14%) interpretati<br />
come restrittivi, 39 (4%) interpretati come ostruttivi e il rimanente (13 esami) come<br />
quadri misti, ai limiti o altro.<br />
Tabella II. Classificazione delle spirometrie (numero e %)<br />
in base FET e plateau<br />
Inaccettabile Discutibile Buona Ottima<br />
718 (71%) 191 (19%) 12 (1%) 89 (9%)<br />
Tabella III. Classificazione delle spirometrie (numero e %)<br />
in base al tempo di picco (DtPEF)<br />
Inaccettabile Dubbio Accettabile<br />
189 (19%) 203 (20%) 618 (61%)<br />
Tabella IV. Classificazione delle spirometrie (numero e %)<br />
in base alla riproducibilità<br />
Non dimostrata Dubbia Sufficiente Ottima<br />
962 (95%) 10 (1%) 32 (3%) 8 (1%)<br />
237
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
Figura 1. FEV1/FVC:Distribuzione degli scarti del valore osservato rispetto al teorico<br />
indicato<br />
<strong>DI</strong>SCUSSIONE<br />
I dati confermano le precedenti segnalazioni (1, 3) sulla distanza siderale tra linee guida<br />
della letteratura e le reali modalità di esecuzione e interpretazione della spirometria, esame<br />
di larghissimo impiego in medicina del lavoro. I criteri relativi a riproducibilità, durata della<br />
prova e del plateau sono sistematicamente ignorati. L’analisi delle singole curve spirometriche,<br />
l’esame dei referti e la distribuzione degli scostamenti dal teorico del rapporto FEV1/<br />
FVC documentano, se ve ne fosse bisogno, che gli esami eseguiti ignorando i criteri di<br />
buona tecnica sono inadeguati sia per misurare i parametri funzionali e seguire nel tempo i<br />
singoli lavoratori sia per descrivere lo stato di salute della popolazione esaminata.<br />
Rispetto alle precedenti segnalazioni, lo studio documenta che il problema della qualità non<br />
è limitato all’ambito locale poiché le imprese coinvolte, e i loro medici competenti, sono<br />
di provenienza molto varia (Roma, Viterbo, Venezia, Napoli, Frosinone, Padova, Salerno<br />
ecc.). I dati mettono in luce: a) un rilevante problema di natura tecnico professionale e di natura<br />
etica per la figura del medico competente; b) la necessità che i Servizi di prevenzione<br />
delle ASL, cui sono assegnati compiti di assistenza, controllo e vigilanza (5), si impegnino<br />
in azioni controllo sulla sostanza e sui contenuti della sorveglianza sanitaria.<br />
238<br />
allegati<br />
BIBLIOGRAFIA<br />
[1] Valenti E. e coll.: Controllo di qualità delle prove spirometriche eseguite nell’ambito<br />
della sorveglianza sanitaria per esposizione a rischio lavorativo, in provincia di Viterbo.<br />
MedLav 2001; 92, 1: 5-11<br />
[2] Valenti E. e coll.: Qualità degli esami spirometrici in medicina del lavoro: proposta<br />
di un metodo di valutazione. In: Appunti di spirometria. ASL Viterbo e USL 3 Pistoia,<br />
2004.<br />
[3] Raeli M.E. e coll.: Controllo di qualità sulla sorveglianza sanitaria dei lavoratori edili.<br />
In: Atti del convegno regionale “Sicurezza e salute nei cantieri edili: un impegno<br />
da condividere”. Viterbo, 24-11-05<br />
[4] Manzari G., Valenti E., D’Epifanio F., Quercia A., Cardona E.: Controllo di qualità<br />
tecnica sui radiogrammi del torace effettuati per la sorveglianza sanitaria dei<br />
lavoratori esposti al rischio di pneumoconiosi: proposta di un metodo di screening<br />
qualitativo, MedLav 2003, 2: 242-249<br />
[5] Conferenza dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome: Prime linee guida<br />
per l’applicazione del D.Lgs. 626/94. 1995<br />
[6] American Thoracic Society: Standardization of Spirometry, 1994 Update. Am J Respir<br />
Crit Care Med 1995; 152: 1107-1136<br />
239
Esempio di scheda per la registrazione dei dati<br />
di funzionalità polmonare<br />
(NISA Occupational Health Program)
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
242<br />
allegati<br />
243
<strong>APPUNTI</strong> <strong>DI</strong> <strong>SPIROMETRIA</strong><br />
244