28.05.2013 Views

Eziologia, Diagnosi e Terapia della Sordita' Infantile Preverbale - AOOI

Eziologia, Diagnosi e Terapia della Sordita' Infantile Preverbale - AOOI

Eziologia, Diagnosi e Terapia della Sordita' Infantile Preverbale - AOOI

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

EZIOLOGIA, DIAGNOSI, PREVENZIONE E TERAPIA DELLA...<br />

Un'altra via alternativa per migliorare l’intelligibilità sotto competizione è<br />

di fornire la protesi di amplificazioni diverse, in funzione delle interferenze<br />

ambientali in cui può avvenire la comunicazione. Ciascuno schema di<br />

amplificazione, di solito non più di 3-4, è conservato in memoria, ed è<br />

selezionabile dal paziente. Nella protesi può essere richiamata la curva<br />

di risposta in frequenza (residente in memoria) più efficace per la percezione<br />

del parlato. In altri termini ogni curva di risposta in frequenza selezionata<br />

appropriatamente, tende a minimizzare gli effetti mascheranti di<br />

una tipica competizione, privilegiando allo stesso tempo l'amplificazione<br />

dello spettro del parlato. La limitazione di questi programmi d'ascolto è<br />

costituita dal fatto che le amplificazioni sono predeterminate in base a<br />

"campioni" statistici di rumorosità ambientale, che non sempre corrispondono<br />

alla rumorosità reale.<br />

Un dispositivo introdotto nelle protesi digitali che si è dimostrato molto<br />

efficace è quello che permette di annullare il feed-back acustico (effetto<br />

Larsen). Come è noto il feed-back costituiva un serio inconveniente nella<br />

protesizzazione di bambini molto piccoli. Esso infatti veniva facilmente<br />

suscitato per la necessità di elevate amplificazioni, per la imperfetta tenuta<br />

<strong>della</strong> chiocciola, e per i movimenti del bambino. Molto spesso la soluzione<br />

al problema del “fischio” era di ridurre il guadagno <strong>della</strong> protesi, in<br />

tal modo privando il bambino dell’amplificazione ideale. Il dispositivo DFS<br />

(Digital Feedback Supression) agisce analizzando il segnale che fuoriesce<br />

dal condotto uditivo esterno, e sommando ad esso un segnale digitale<br />

in controfase. In tal modo, in uscita dalla protesi vengono azzerate le<br />

componenti in frequenza responsabili del feed-back. (Fig. 10).<br />

AMPLIFICAZIONE E SORDITÀ’<br />

Il fine primario dell'amplificazione è di "raccordare" i suoni in ingresso con<br />

il residuo uditivo, cercando di 1) rendere sufficientemente intensi la voce<br />

di conversazione e i rumori ambientali, 2) rendere il parlato il più "chiaro"<br />

possibile, 3) evitare che i suoni forti siano fastidiosi o insopportabili. Nelle<br />

sordità profonde è spesso impossibile realizzare questi tre obbiettivi ed è<br />

necessario operare un compromesso fra un'amplificazione che garantisca<br />

l'udibilità, e un'amplificazione che evitando il fastidio, favorisca una<br />

qualità percettiva accettabile ed efficace per l'intelligibilità del parlato.<br />

Una sordità profonda (90 dB HL) necessita di un'amplificazione con un<br />

guadagno di almeno 45 dB per rendere appena udibile (5 dB sopra la<br />

soglia) quella porzione di spettro del parlato eccedente il livello uditivo di<br />

50 dB (50+45=95) (Fig.11). Poiché per uno sforzo vocale normale la nor-<br />

164

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!